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FDS 259 NOTIZIE DAL MONDO DELLA MUSICA...la “Suite pour flûte et piano jazz trio”, scritta da...

Date post: 13-Mar-2020
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Page 1: FDS 259 NOTIZIE DAL MONDO DELLA MUSICA...la “Suite pour flûte et piano jazz trio”, scritta da Claude Bolling per il famoso flautista francese Jean-Pierre Rampal. Da questo momento
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TuneCore lancia “Billion Dollar Club”.TuneCore, il principale forni-tore di musica digitale per ar-tisti indipendenti, ha annun-ciato oggi che i suoi utentistanno per raggiungere il tra-guardo record di un miliardodi dollari di introiti dai solidownload e streaming. Un ri-sultato impressionante, con-siderando che TuneCore è laprima società a raggiungerequesto obiettivo garantendoai propri artisti il 100% degli in-cassi. Al 31 maggio 2017, gli ar-tisti di TuneCore di tutto ilmondo hanno guadagnato col-lettivamente più di 920 milio-ni di dollari da oltre 75 miliar-di di download e streaming,

somma che non include i rica-vi generati da altri servizi diTuneCore quali Publishing Ad-ministration e YouTube SoundRecording.Per celebrare l’avvicinamentoa un risultato così importante,TuneCore invita tutti gli artisti- nuovi e non - a unirsi al “Bil-lion Dollar Club” per aiutare araggiungere il miliardo di fat-turato in anticipo rispetto alladata prevista di ottobre. Per unperiodo limitato, gli artistiavranno l’opportunità di cari-care gratuitamente un singoloche sarà distribuito a livellomondiale, utilizzando lo spe-ciale codice coupon “MI-LIARDO”. Oltre a sfruttarel’upload gratuito del singolo,gli artisti potranno contribui-re al raggiungimento di untraguardo irripetibile per Tu-neCore, diventando così unpunto di riferimento nel pa-norama mondiale della musi-ca indipendente. TuneCoreospiterà sul suo sito un conta-tore che mostrerà i progressidegli artisti nel raggiungerel’obiettivo di 1 miliardo di dol-lari di fatturato.

Per celebrare ulteriormente gliartisti e far ascoltare la loro mu-sica dal maggior numero dipersone possibile nel mondo,la società sta dando loro l’op-portunità di essere inclusi nel-la playlist di Spotify curatada TuneCore. Per partecipare,gli artisti devono semplice-mente condividere uno scre-enshot della copertina del sin-golo su TuneCore e postarla suInstagram con l’hashtag dellacampagna #TCBillion. Inoltre,gli artisti di TuneCore avrannola possibilità di aggiungere ilbadge “Billion Dollar Club” al-l’immagine del loro profiloFacebook, per dimostrare illoro supporto a questa straor-dinaria iniziativa. TuneCore

continuerà a svelare contenu-ti aggiuntivi per coinvolgere gliartisti durante l’estate, inclusidei video di formazione mu-sicale in collaborazione con imusicisti di TuneCore. La co-stante evoluzione dell’indu-stria musicale e la rapida cre-scita del settore hanno per-messo agli artisti di TuneCoredi raggiungere risultati eco-nomici senza precedenti. Se-condo il 2016 IFPI Report,mentre i profitti complessividel digitale nel mercato musi-cale globale sono cresciuti del17,7%, i ricavi conseguiti dagliartisti indipendenti di Tune-Core sono cresciuti del 32%.Analogamente, mentre i pro-fitti derivanti dallo streamingper l’industria musicale glo-bale sono saliti del 60,4%, i ri-cavi di TuneCore sono au-mentati dell’85%.La crescente popolarità dellostreaming ha permesso a Tu-neCore di svilupparsi trasver-salmente anche nel mercatointernazionale, con un au-mento annuale dello strea-ming pari al 119% in Australia,all’89% in Germania e all’84%

in Inghilterra. Anche negli Sta-ti Uniti il numero di strea-ming continua ad aumentare,con una percentuale annuadel 101% che evidenzia comeil mercato musicale continui adavere ampi margini di cresci-ta. Mentre i profitti dell’indu-stria digitale della musica sonoin continua crescita, TuneCorerimane impegnata nel fornireai propri artisti indipendentigli strumenti necessari per ca-pitalizzare tutte le opportuni-tà di guadagno. Diversamen-te dai tradizionali modelli diprofitto, gli artisti di TuneCo-re hanno accesso al 100% deiguadagni, conservando al con-tempo i diritti sulla propriamusica. Al di là della distri-buzione, TuneCore proseguenel processo di espansione delproprio portfolio di servizi al-l’avanguardia, come YouTubeSound Recording Revenue eMusic Publishing Admini-stration, in modo da consenti-re agli artisti di promuovere illoro lavoro, entrare in contat-to con i fan e far conoscere laloro musica in tutto il mondo.

Anna Netrebko & Yusif Eyvazov: Romanza

Con l’album Romanza, in usci-ta l’1 settembre, Anna Netreb-ko celebra le molteplici sfu-mature dell’amore ed intra-prende un nuovo percorsomusicale insieme al marito Yu-sif Eyvazov.Romanza non è solo il primoalbum di duetti che Anna Ne-trebko realizza con suo maritoYusif Eyvazov, ma è anche ilsuo debutto nel genere cros-sover. Oltre ad essere un CD diduetti d’amore firmati dal ce-lebre compositore e produtto-re russo Igor Krutoy, il doppioalbum comprende una sele-zione delle più belle canzoni earie d’opera.Anna Netrebko e Yusif Eyva-

zov sono forse la coppia oggipiù celebre e vocalmente pro-digiosa della lirica: il loro in-contro risale al 2014 nel corsodelle prove di Manon Lescautall’opera di Roma. Dopo unbreve fidanzamento si sonosposati a Vienna nel dicembre2015 evitando qualsiasi cla-more mediatico. Ora sono alloro primo album di duetti, Ro-manza, pubblicato dall’eti-chetta crossover di DeutscheGrammophon.Igor Krutoy, uno dei più rino-mati autori russi, ha lavoratoper molti anni con Anna e Yu-sif e, grazie al legame d’ami-cizia con entrambi, ha potutoosservare il percorso della lorostoria d’amore.Le canzoni alternano emozio-ne e sensualità avvicinandosistilisticamente all’opera, senzatuttavia rimanerne legate, inmodo da attrarre un pubblicopiùi ampio. Le bellissime me-lodie, splendidamente orche-strate, ricche di colori e armo-nie, creano un’atmosfera ro-mantica veramente specialeche riflette il profondo legametra Anna e Yusif, oltre ad essereun omaggio al sentimento del-l’amore.La sua splendida voce, calda ebrillante, spicca nelle canzonisolistiche come “Tango mio”,“Unico” e “L’Amour russe”,brani che evidenziano una ma-turità vocale straordinaria – da-gli sfavillanti acuti ai bassi vi-branti – mentre i duetti con suomarito mostrano una perfettasimbiosi tra due grandi artisti.Respirano come una sola per-sona, le loro voci si trasforma-no in velluto in brani come“Cantami” o “Musica con noi”e rivelano la forza del loro le-game d’amore.Il secondo CD dell’album con-tiene una selezione di aried’opera e altri celebri brani, da“O mio babbino caro” di Puc-cini alla “Barcarola” di Offen-bach oltre arie da MadamaButterfly e Don Giovanni. At-traverso queste melodie im-mortali e le nuove canzonid’amore Romanza ci porta inun bellissimo, romantico viag-gio musicale.(Deutsche Grammophon)

Home 4tet con il nuovo Re:BollingProdotto dall’etichetta Dodi-cilune e distribuito in Italia e al-

80 FDS 259 ▼ NOTIZIE DAL MONDO DELLA MUSICA • a cura di Giada Ventura

Libri, notizie e curiosità dal mondo della musica

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81NOTIZIE DAL MONDO DELLA MUSICA▼ FDS 259

l’estero da IRD e nei miglioristore digitali, Re: Bolling è ilnuovo album del gruppoHome 4et. Stefano Saccone(flauto), Enzo Orefice (piano-forte e arrangiamenti), MarcoDe Tilla (contrabbasso e bassoelettrico) e Lorenzo Petruz-ziello (batteria) propongonoun progetto sulle tracce del pia-nista, compositore e arrangia-tore francese Claude Bolling. Inquesto omaggio al suo crosso-ver, il quartetto suona con ina-spettata freschezza e coerenzale suite più suggestive di Bol-ling e le interpretazioni deigrandi maestri che lo hanno ac-compagnato. Il quartetto apreall’improvvisazione e ai volu-mi spinti senza nessuna ri-nuncia al pensiero narrativodel musicista francese. Tutto ri-torna: le atmosfere anni Set-tanta, lo swing più morbido, lecontaminazioni classiche. Unaveste nuova e originale per ilcarattere intramontabile di Bol-ling. La tracklist (composta daVeloce, California (Main The-me), Sentimentale, Irlandaise,Pastorale, Affectueuse, Amou-reuse, Black Battle, Baroqueand Blue) è completata daPour Claude, composizioneoriginale di Enzo Orefice.Il termine crossover viene usa-to per indicare quella musicache si trova a metà strada travari generi, più spesso tra il ge-nere della classica e quello deljazz. Jacques Loussier, gli Swin-gle Singers, soprattutto il Mo-dern Jazz Quartet fanno tuttiparte di questa grande fami-glia. A usare per la prima vol-ta questa espressione fu lastampa americana, spiazzatadavanti all’enorme successodel disco di un colto jazzmanfrancese, Claude Bolling, ametà strada tra la musica clas-sica e lo swing di Duke Ellin-gton. Era l’anno 1976 e già datempo la scena musicale pro-poneva incontri tra stili e ge-neri diversi, ma mai fino ad al-lora un’operazione discogra-fica di questo tipo era riuscitaad attirare su di sé così tanta at-tenzione, al punto da restareper ben 530 settimane nelleclassifiche americane di Bil-lboard. Il disco in questione erala “Suite pour flûte et pianojazz trio”, scritta da ClaudeBolling per il famoso flautistafrancese Jean-Pierre Rampal.Da questo momento fu chiaroper tutti che la strada della con-taminazione tra i generi nonera solo una curiosità, ma un

vero e proprio fenomeno cul-turale cui fu data appuntol’etichetta di “crossover mu-sic”. Bolling ha continuato ne-gli anni a produrre le sue sui-te su richiesta di altri famosivirtuosi della musica classica:dalle commissioni di PinchasZukerman, Yo-Yo Ma, Mauri-ce André, Alexandre Lagoyanacquero così le sue suite perviolino, violoncello, tromba echitarra sempre accompagna-te dalla tradizionale forma-zione del trio jazz: batteria,

contrabbasso e pianoforte, que-st’ultimo suonato sempre dal-l’autore. I brani selezionati perquesto progetto, tratti dallaPrima e Seconda suite per flau-to e jazz trio e dalla CaliforniaSuite, sono stati arrangiati cer-cando di allargare lo spaziodell’improvvisazione, in alcu-ni casi modificando anche lestrutture delle composizionima cercando sempre un equi-librio con la forza melodica deitemi dell’autore. Una riletturache dona un nuovo sound aibrani adoperando gli elemen-ti ritmici e tematici anche comemateriale per l’improvvisa-zione e intende sottolinearel’attualità, la forza e l’origina-lità della musica di ClaudeBolling.(Dodicilune)

Mauro Ottolini, Tenco: cometi vedono gli altri

La serata speciale dedicata dalPremio Tenco all’imminentecinquantesimo anniversariodella scomparsa di Luigi Ten-co al Teatro Ariston di Sanre-mo, ha registrato applausi a

scena aperta, una lunga stan-ding ovation e un coro di con-sensi per l’arrangiatore e trom-bonista (ma in questo caso an-che direttore) Mauro “Otto”Ottolini da Peschiera (VR) cheè stato un protagonista asso-luto del super-concerto che siintitolava “Come mi vedonogli altri…quelli nati dopo” ecomprendeva solo artisti natidopo la morte di Tenco. Otto-lini, su incarico del direttore ar-tistico Enrico De Angelis, ha ri-arrangiato ben ventidue can-zoni di Tenco, e ha direttol’Orchestra Sinfonica di San-remo integrata con una sua se-zione ritmica da lui scelta.L’idea di fondo e l’aspetto piùapprezzato nel lavoro di Ot-tolini è stata la capacità didare una sorta di nuova vita aipezzi del cantautore genovesevalorizzandone gli aspetti piùcaratterizzanti.Vista la grande passione diOttolini per Luigi Tenco, l’eti-chetta veronese Azzurra Mu-sic, con la quale il jazzista col-labora fin dal suo primo CD(8funk Project, del 1997) haquindi proposto a questi direalizzare un disco dedicato alcantautore genovese proprionel 50° anniversario della suascomparsa . Grazie al contri-buto artistico di Enrico De An-gelis, per molti anni direttoredel Club Tenco e, alla fantasiadi Mauro Ottolini, il repertorioè stato ulteriormente appro-fondito andando a ricercarele canzoni più significative delcantautore, analizzando gli ar-rangiamenti, arricchendoli dicolori, assoli e situazioni im-prevedibili che sicuramenteTenco stesso avrebbe apprez-zato, vista la sua matrice distampo jazzistico e avanguar-distico. La registrazione, unaproduzione “d’altri tempi”,con orchestra sinfonica, sezio-ne fiati di Ottolini, ospiti spe-ciali scelti su indicazione delMaestro stesso, è stata effet-tuata al Teatro Ristori di Vero-na, mentre negli studi di Az-zurra Music si è procedutoalla post-produzione. Il tuttoaffidato alla sapiente manodell’esperto ingegnere del suo-no Paolo Lovat. I brani conte-nuti nel doppio CD non sa-ranno solo i più noti del can-tautoreligure ma, è stato dato spazioa molte composizioni menoconosciute dal grande pubbli-co.Tra le voci partecipanti vi sono:

Petra Magoni (Io lo so già), RoyPaci (Giornali Femminili, Inqualche parte del mondo), Da-niele Silvestri (Una brava ra-gazza), Alberto Fortis (Ciaoamore ciao), Edda (Un giornodopo l’altro), Karima (Ragaz-zo mio), Renzo Rubino (Quan-do), Vanessa Tagliabue Yorke(Ho capito che ti amo, Quasisera, Io si), Rossana Casale(Padroni della terra), Boce-phus King (Un giorno di que-sti ti sposerò), Gino Paoli (Misono innamorato di te), oltreallo stesso Ottolini (La ballatadella moda). Il giovane rapperKento ha partecipato al pro-getto, componendo con Otto-lini due canzoni ispirate a Ten-co ma in chiave rap (Io sonouno che la pensa come te, Seratriste sera). Vincenzo Vasi, giàmembro della formazione diOttolini “Sousaphonix” par-tecipa al progetto con tre can-zoni (Vita sociale, Se sapessicome fai, Il mio regno).L’album è stato presentato il 9luglio ad Umbria Jazz con ilconcerto “Tenco, i CantautoriItaliani ed il jazz” all’Area San-ta Giuliana.(Azzurra Music)

Giovanni Sollima, A Clandestine Night in Rome

Il 15 Aprile 2016 Giovanni Sol-lima e l’Orchestra NotturnaClandestina diretta da EnricoMelozzi si esibiscono in AClandestine Night in Rome, unconcerto a cavallo fra i generinel sorprendente spazio delNuovo Cinema Palazzo nelQuartiere San Lorenzo. Questoalbum è la testimonianza diquella spettacolare serata, chefu bissata per intero permet-tendo a rotazione l’ingressoin sala alle migliaia di personegiunte da tutta Italia, grazie aisocial e al passaparola. Sollimaapre con il Concerto in domaggiore di Haydn: la caden-za si trasforma in un sirtaki chescatena l’entusiasmo del pub-blico. In scaletta due aried’opera dove la voce è sosti-

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82 FDS 259 ▼ NOTIZIE DAL MONDO DELLA MUSICA

tuita dal formidabile violon-cello di Sollima: Gelido in ognivena dal Farnace di Vivaldi e lacelebre cavatina di Rosina dalBarbiere di Siviglia. Il program-ma comprende due composi-zioni di Enrico Melozzi: Lamarcia di Kalibani, tratta dal-la colonna sonora del film Ilviaggio di Kalibani (2011) e TheSound of the Falling Walls,brano eseguito per la primavolta nel 2014 dai 100 Cellos alTeatro Regio di Torino. Cuoredel concerto è Igiul da L.B. Fi-les, uno struggente omaggio li-rico a Luigi Boccherini, scrittoda Sollima nel 2005 per il Fe-stival di Kronberg, eseguitoinsieme ad Aria da Aquilarco(1998), conosciuta per essere iltema portante di ben due filmdi Marco Tullio Giordana: I cen-to passi e La meglio gioventù. Lanotte si chiude con Smells LikeTeen Spirit dei Nirvana, unacanzone che Sollima ama ese-guire con le più svariate for-mazioni.(Decca)

Ylyne, 26

Guardando il futuro dritto ne-gli occhi, Auand Records pre-senta la sua nuova collana:Auand Beats. Senza tradire lavocazione che da sempre haguidato le produzioni dell’eti-chetta di Bisceglie, questa se-zione si anima di suoni elet-tronici folgoranti, mettendo inprimo piano tutte le poten-zialità di improvvisatori cheescono dai percorsi jazzistici,dai quali spesso provengono,per imboccare strade illumi-nate da scie electro, fra intui-zioni sintetiche e music pro-gramming. In questo felicissi-mo corto circuito artigianale, incui le macchine si cibano disuoni acustici per restituire unmateriale nuovo tutto da pla-smare, si inquadra anche ilprogetto “26” di YLYNE, giàmembro della Auand Familycome Frank Martino, che ha in-vece deciso di espandere enor-memente lo spettro delle pos-

sibilità includendo tracce dibatterie acustiche, trombone,voci, sax, chitarre e contrab-basso. Ogni singolo bit ricavatodagli strumenti è stato ripro-cessato e trasformato, mentredrum machine e synth analo-gici sono stati programmatima registrati live, quasi ad ag-giungere un tocco di normali-tà, ma soprattutto di comples-sità, che è la vera forza del nuo-vo disco del chitarrista. AuandBeats è disponibile esclusiva-mente in digitale su tutte lepiattaforme internazionali (di-stribuzione Believe).(Auand Beats)

A. Avital, Avi Avital Meets Avital Omer

Questo album esula dal per-corso discografico di Avi Avi-tal, il mandolinista classicopiù celebre in attività, che havoluto esplorare l’area dellaworld music in collaborazionecon il noto bassista jazz OmerAvital. Non sono parenti, ne-anche alla lontana, ma bastaascoltare le prima note di que-sto CD: è come se avesserosempre suonato insieme. En-trambi nati a Gerusalemme,hanno seguito le loro stradeparallelamente fino ad incon-trarsi quasi per caso e scopri-re che, a parte il cognome,c’era un’affinità musicale for-tissima e un desidero di met-tere a confronto le loro espe-rienze che affondano nella tra-dizione musicale ebraica e nor-dafricana. Avital Meets Avitalè un esempio di dialogo, dienergia e di freschezza: tutti ibrani sono stati composti daloro stessi per questo progettotranne l’ultimo a chiusura delCD. L’album sarà supportatoda un tour che toccherà leprincipali città europee (21date tra giugno e ottobre).(Deutsche Grammophon)

Hans-Joachim Roedelius &Arnold Kasar, Einfluss Hans-Joachim Roedelius è unodei padri della “Krautrock”,

termine coniato dalla stampa ecritica angloamericana in rife-rimento alla “musica cosmica”apparsa sulla scena musicale inGermania negli anni ’60 e ’70che ha generato interessanti

forme musicali sulla base delrock progressivo o della mu-sica elettronica che hanno in-fluenzato grandi star del popquali David Bowie. Roedeliusha collaborato con Brian Eno,Dieter Moebius e Tim Story.Arnold Kasar è quasi tren-t’anni più giovane di Roedeliuse si è affermato sulla scenaberlinese degli anni ’90 inun’area a cavallo tra la dancemusic e il jazz. Ha collaboratocon Micatone, Nylon e Frie-drich Lichtenstein. Kasar hauna solida formazione comepianista classico, Roedelius èun artista istintivo votato allasperimentazione: dall’incon-tro di queste due personalità ènato Einfluss, un album che neltitolo nasconde il “concept”che ha ispirato entrambi i mu-sicisti: Ein (uno) Fluss (flusso),un flusso sonoro che, attra-verso delicate melodie al pia-noforte interpolate con l’elet-tronica, genera un mix musi-cale di grande effetto. (Deutsche Grammophon)

Painting Jazz Duo, Peace

“Peace” è il nuovo progetto di-scografico del Painting JazzDuo, composto dal sassofoni-sta Emanuele Passerini e dalpianista Galag MassimilianoBruno Belloni. Prodotto dal-l’etichetta Dodicilune - distri-buito in Italia e all’estero daIRD e nei migliori store digitali

- “Peace” è un racconto persegmenti, “pacificamente” in-castonati su una tela vario-pinta. Ogni traccia è una di-chiarazione di guerra, un’aper-tura totale alla sperimentazio-ne: forte, audace, spinto, ilsuono sobbalza e diverte nel-la totale imprevedibilità dellesue mosse. Coeso, forte dellasua storia e della sua sintonia,il duo è alla terza esperienzaper Dodicilune. Collaudati nelloro approccio “descrittivo”, idue musicisti regalano un pun-to di vista nuovo, a tratti irri-verente, anche a standard egrandi classici intoccabili come“I Love You Porgy” (GeorgeGershwin) o “L’arte dellaFuga” (Johann Sebastian Bach).La track list è completata dabrani di Ornette Coleman(“Peace” e “Lonely Woman”),Miles Davis (“Four”), Thelo-nious Monk (“Friday The13th”), Steve Lacy (“Art”), Ho-race Silver (“Peace”). GalagMassimiliano Bruno Bellonifirma, invece, “Song For Ca-milla”, “Veruschka” e “Peace(Joy Of Light)”(Dodicilune Records)

Bruno Bavota, Impression

Il titolo “Impression” più che“impressione” sta a significa-re impronta, nel senso di la-sciare una traccia di sé: questoè l’intento che il pianista par-tenopeo intende inseguire conla raccolta BEST OF che con-tiene 12 brani scelti dai 5 pre-cedenti album (Il Pozzod’amor - La Casa sulla Luna -The Secret Of The Sea - Medi-terraneo - Out Of The Blue).“Impression (BEST OF)” è di-sponibile in edizione fisica suBandcamp.“La musica è entrata nella

mia vita con prepotenza, ed iodico sempre che mi ha salva-to...tenendo accesa la fiammainteriore che permette di nonsmarrirmi, anche nei momen-ti più delicati della mia vita. Inquesto percorso, spero con lamia musica, di aver lasciato

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un’impronta e con essa unaparte di me.” Bruno BavotaQuattro milioni di streamingsu Spotify per il brano “LaLuce Nel Cuore”, la sua musi-ca ha conquistato il marchioApple, che ha scelto il brano“Passenger” per uno spot, ePaolo Sorrentino che ha inse-rito “If Only My Heart WereWide Like The Sea” nella co-lonna sonora di “The YoungPope”. Bruno Bavota: un nuo-vo grande nome della scenaneoclassica/sperimentale. Ilpianista partenopeo spazia trai territori modern classic, quel-li resi celebri dai mondi “al-ternativi” di Erased Tapes Re-cords che nella sua musica in-contrano “il pop pianistico” diartisti come Glass, Nyman, Sa-kamoto, Einaudi. Un artistadelicato, capace di far intera-gire il pianoforte con il suonodella chitarra, archi ed elettro-nica. “OUT OF THE BLUE”, ilquinto album, arriva dopo ilsuccesso di “Mediterraneo”che ha portato Bruno Bavotaad esibirsi in tutto il mondo.Non a caso la stampa lo ha giàparagonato ad artisti del cali-bro di Dustin O’Halloran, NilsFrahm, Ludovico Einaudi eÓlafur Arnalds, distinguen-dosi però con uno stile unico(in 200 copie vinile numerato).(Afrakà Records)

Adriana Polo, Mani

Il 10 luglio è uscito il discod’esordio “Mani” della can-tautrice Adriana Polo, pubbli-cato dall’etichetta discograficaWorkin’ Label per la distribu-zione I.R.D.Mani è una raccolta di braniscritti negli anni che racchiudele fasi importanti della suavita. Ogni canzone segna unpassaggio, una transizione.Adriana scrive quando le emo-zioni sono “a caldo” e non an-cora definite, quando è nelvivo del cambiamento, come sevolesse fermare in musica leimpressioni, trasformandolein visioni, immagini più pal-

pabili e comprensibili. Salen-tina d’origine, ha vissuto di-versi anni a Bologna, tra vitauniversitaria e lavoro, si è suc-cessivamente trasferita a SanFrancisco dove ha iniziato ascrivere canzoni ispirate daipercorsi e dalle scelte intra-prese. Dopo due anni e mezzorientra al suo sud, a Lecce.Inizia a rivivere la sua terra, adassaporarla, riscoprendosi di-versa e lasciandosi stupire da-gli odori e dai sapori, indos-sando sempre lenti diverse,per non lasciarsi sfuggire idettagli. Scrive con l’intento dicoinvolgere l’ascoltatore contutti i sensi, incluso il tatto, dacui il titolo MANI, che diven-ta parola chiave presente inogni brano del disco. Il viaggioe il cambiamento sono gli anel-li che legano insieme le can-zoni, ispirate dal piacere del-l’andare ma anche del tornaree del sapersi soffermare in unluogo. Nelle sue canzoni si di-verte a cambiare punto di vistae prospettiva sulle cose perrecuperare i dettagli, per esse-re presente e rivedere e assa-porare la magia delle espe-rienze vissute. La lingua dei te-sti è anch’essa in movimento,alternando agilmente il dialettosalentino all’italiano. Hannocollaborato alle registrazioni:Laura Francaviglia, chitarra ebasso, anche arrangiatrice del-le canzoni e Stefania Polo, vocedei cori e autrice del testo diVeste Ianca. (Workin’ Label)

M. Baglini, S. Chiesa, G. Rimonda e la Camerata Ducale, Haydn Concertos

Esce il CD live Haydn Con-certos con Maurizio Baglini,Silvia Chiesa, Guido Rimonda,Camerata Ducale. Un omaggioal mecenatismo illuminato del-la Fondazione Bertarelli cherappresenta il debutto disco-grafico per l’Amiata Piano Fe-stival. La prestigiosa etichettaDecca presenta Haydn Con-certos: il primo CD della ras-

segna musicale fondata e di-retta dal pianista MaurizioBaglini e sostenuta dalla Fon-dazione Bertarelli.L’album comprende tre celebriConcerti per solista e orchestradi Franz Joseph Haydn (1732-1809), affidati a interpreti di as-soluta eccellenza: il pianistaMaurizio Baglini, la violon-cellista Silvia Chiesa, il violi-nista Guido Rimonda e la Ca-merata Ducale.Il CD Haydn Concertos è sta-to registrato dal vivo il 27agosto 2015 al Forum Bertarellidi Poggi del Sasso (Cinigiano,GR): l’auditorium dall’acusti-ca perfetta che ospita il riccocartellone dell’Amiata PianoFestival. La scelta delle musi-che dell’album è un omaggioal felice connubio tra arte emecenatismo. Se alla fine delSettecento per Haydn fu vita-le il supporto della nobile fa-miglia ungherese degli Ester-hàzy, due secoli dopo l’Amia-ta Piano Festival ha potutoconsolidarsi grazie al fonda-mentale sostegno della Fon-dazione Bertarelli, guidata daMaria Iris Bertarelli, ClaudioTipa e Maria Tipa. Ne è natauna sinergia formidabile, dicui beneficia in primis losplendido territorio del Mon-tecucco, oggi al centro di unvero e proprio rinascimentoculturale.«Haydn è per antonomasia ilcompositore legato alla figuradi un grande mecenate», è ilcommento di Maurizio Bagli-ni. «Il principe Nicola I Giu-seppe Esterhàzy di Galàntagli permise di vivere del pro-prio lavoro di compositore.Inoltre interagì in prima per-sona col musicista al fine dicreare formazioni orchestraliindipendenti che potesseroesprimersi in frangenti musi-cali del tutto nuovi per l’epo-ca. Fu un mecenatismo illu-minato, affine al legame vir-tuoso tra artisti e committen-ti che si è venuto a creare inquesti dieci anni tra l’AmiataPiano Festival e la FondazioneBertarelli».Piacevoli, trascinanti, ricchidi infinite sfumature esaltateda una magnifica interpreta-zione. I tre Concerti raccolti nelCD sono esempi luminosi del-la grandezza della musica diHaydn. E richiamano allamente il giudizio di Mozart aproposito del suo maestro:«Nessuno quanto lui sa farridere, piangere, divertire,

commuovere».(Decca)

Athanor Guitar Quartet, Italiana!“Italiana!” è un piccolo viaggionella grande musica italiana,

dagli albori del XVII° secolo adoggi: un omaggio ad alcuni trai compositori che hanno resocelebre l’estro italico nel mon-do, da Monteverdi a Vivaldi,da Scarlatti a Paradisi e Ros-sini, fino ad arrivare a De Si-mone e Tortora.Molti dei brani proposti furo-no scritti originariamente perstrumenti differenti dalla chi-tarra, e rappresentano quindiun invito ad un ascolto “di-verso” di motivi in alcuni casianche molto noti; la sensazio-ne che ne deriva potrebbe es-sere simile al rivedere luoghigià visitati, ma in un’altra sta-gione.Nella scelta dei brani si puòravvisare infine la presenza di“echi musicali”, declinazionidiverse di una stessa forma:alla “Toccata” di Monteverdicorrisponde quella di Paradi-si, alla “Tarantella” di Rossiniquella di Tortora.Athanor Guitar Quartet è unprogetto nato a Gorizia nel2009 dalla passione di quattromusicisti con l’intento di pro-porre un repertorio multifor-me, che spazia dal barocco alcontemporaneo, privilegian-do opere poco note e trascri-zioni di brani nati originaria-mente per formazioni o stru-menti diversi.La ricerca sonora e timbrica,l’attenzione ai minimi dettaglidell’esecuzione, il persegui-mento del “respiro unico”sono alcuni dei tratti distinti-vi del gruppo.Athanor Guitar Quartet è unmelting pot d’abete e cedro, diaustrale e boreale, di mascoli-no e femminino ed è dalla fu-sione di questi elementi con-trastanti che nasce l’amalgamasonoro.(Velut Luna)

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FDS 259▼ IL DISCO DEL MESE • di Mauro Bragagna84

“Non hai mai ascoltato Sgt. Pepper, se non lo hai ascol-tato in mono”. La pensava così John Lennon, che di Bea-tles se ne intendeva. Come sempre il mixaggio della ver-sione mono fu seguito attentamente e personalmente daiBaronetti, è quello il loro gioiello, mentre il mix stereo furealizzato da George Martin e Geoff Emerick con unacerta fretta, come si fa con le faccende meno importanti:per il pop-rock dell’epoca la stereofonia era consideratauna stravaganza esotica. Il mix stereo non è mai stato ap-prezzato dai beatlesiani hard-core, probabilmente condi-zionati dal Lennon pensiero, anche se per decenni lagente lo ha conosciuto solocosì. Con la ristampa in MonoAAA dei vinili dei Beatles, av-venuta nel 2014, la bellezza diquel disco, che vediamospesso in cima alle classifichedegli album più riusciti di tuttii tempi, si è svelata in tutto ilsuo psichedelico splendore, èquella la nostra versione di ri-ferimento. Per il cinquante-simo anniversario alla EMI èvenuta l’idea di un remix - nonil remaster - della versione ste-reo. Affidato al solito GilesMartin che, come Alberto An-gela, deve molto al padre maha dimostrato di saperci fareanche al netto del pedigree.Con Love ha lavorato sui na-stri dei Beatles da eretico, rag-giungendo però vette di godi-bilità assoluta, ed è ancheriuscito a rendere finalmenteascoltabili i nastri live del famigerato The Beatles at theHollywood Bowl. Avevamo fiducia nella sue doti, am-piamente dimostrate, anche se di un remix, in realtà, nonsentivamo la mancanza. Chi vorrebbe vederla, la Gio-conda ritoccata e “migliorata”? L’operazione è stata par-ticolarmente audace, e il risultato - anche se non ci asso-ciamo alle lodi sperticate del 90% della critica mondiale -è quantomeno interessante. Giles Martin ha tenuto contodella lezione del master mono e ha lavorato di cesello perfar dimenticare il brutale effetto stereo (uno strumentotutto a destra, la voce tutta a sinistra) che andava per lamaggiore negli Anni Sessanta, con le casse che sembra-vano dire: siamo obbligate a suonare così per ricordartiche siamo in due… Ecco perché per i classici vintage sonoquasi sempre da preferire le versioni mono, più organiche,più coese, più naturali (o meno innaturali, se preferite)delle sorelle stereo. Così la voce di Paul nella parte cen-trale di A Day in the Life non è mai stata tanto chiara, ela cartolina dall’India di Within You, WithoutMe non ciè mai sembrata tanto realistica. Il rovescio della medaglia

sta in una certa aggressività dell’insieme, i suoni sono piùlive e diretti, per un album rock non è necessariamente undifetto, ma per un monumento sonoro già tramandato aiposteri il lifting è un po’ invasivo. Non solo gli strumentisuonano più forte, ma si è anche modificato il bilancia-mento tonale, aumentando con decisione il livello dellagamma bassa, diventata così profonda e potente da ri-sultare un po’ (o molto, dipende dall’impianto) inva-dente. Avevamo bisogno di ascoltare i Beatles con un taleimpatto? A nostro parere no, ma il mercato ha dato ra-gione alla EMI, la ristampa è arrivata al numero uno della

classifica inglese e al numerocinque di quella americana. Ilprimo disco propone il nuovomix stereo, Il secondo – Sgt.Pepper Studio Sessions - pre-senta tutte le canzoni in ver-sioni alternative, che hanno al-meno il vantaggio di esseremeno compresse. Passato l’ef-fetto sorpresa, si capisce peròquanto siano state efficaci lescelte di produzione di GeorgeMartin e dei Fab Four al-l’epoca. Sgt. Pepper’s LonelyHearts Club Band è un capo-lavoro nelle versioni effettiva-mente pubblicate del 1967,tutto il resto non è noia ma ri-mane un optional, la qualità ènettamente inferiore. «È paz-zesco, 50 anni dopo stiamo an-cora ripensando a questo pro-getto con affetto e stupore percome quei quattro ragazzi, il

loro magnifico produttore e i suoi ingegneri del suonosiano riusciti a produrre un’opera d’arte così duratura»(Paul McCartney).

Riassumendo: suoni puliti ma aggressivi, gamma bassa inevidenza, dinamica abbastanza buona nel vinile - com-plessivamente più gradevole - e appena accettabile nelCD. Giles Martin ci ha un po’ deluso, questa volta, ma vi-sto il successo ed i riconoscimenti che sta ottenendo, chi-niamo sommessamente il capo. Abbiamo ascoltato il vi-nile doppio, molto curato nella confezione e nella stampa,ed è il formato che consigliamo anche se StrawberryFields Forever e Penny Lane, usciti all’epoca come sin-golo, li troviamo solo nella versione CD. Per i collezioni-sti segnaliamo la pantagruelica Super Deluxe Edition di4 CD, 1 Dvd ed un Blu-ray, con Sgt. Pepper in multicanalee un’infinità di versioni alternative. DISCRETO.

2 LP Universal/Apple 6 02557 45534

IL DISCO DEL MESETHE BEATLES

“SGT. PEPPER’S LONELY HEARTS CLUB BANDANNIVERSARY EDITION”

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86 FDS 259▼ ROCK E I SUOI FRATELLI AUDIOFILI • di Mauro Bragagna

Nada Trio “La Posa” LP Bubba Music/War-ner Music Italia 5054197674815

Il Nada Trio nasce nel 1994, dall’incontro fraNada e gli Avion Travel Ferruccio Spinetti(contrabbasso) e Fausto Mesolella (chitarra).Un gemellaggio fra Toscana e Campania. Ilprimo album è stato pubblicato nel 1998 e siintitola come il gruppo, Nada Trio, mentre ilsecondo è arrivato dopo un sacco di tempo.Proprio sul più bello, quando Nada è risco-perta dal grande pubblico grazie al registaPaolo Sorrentino, che ha inserito Tuttol’amore che mi manca nella colonna sonora di“The Young Pope”. La tournée che avrebbedovuto accompagnare l’uscita de La Posa èstata annullata, come ricorderete Fausto se neè andato per sempre il 30 marzo. Rimane l’ere-dità di un album brillante, che rilegge in ver-sione minimal e acustica il repertoriodell’artista livornese, un percorso dal disli-vello alpino che l’ha vista passare dalle legge-rezze sanremesi alla canzone d’autore. Inscaletta ci sono Ti Troverò (che si concludecon una grinta inaspettatamente rockettara),Senza un perché, Guardami negli occhi (conil famoso incipit politicamente scorretto: spez-zami le ossa, non darmi tenerezza, l’amore non mibasta, di più di più di più…). Il Trio rende omag-gio anche a cantautori colti come GianmariaTesta (Dentro la tasca di un qualunque mat-tino) o maledetti come Piero Ciampi (Sulporto di Livorno). La chitarra di Mesolella e ilcontrabbasso di Spinetti seguono la voce diNada a memoria, peccato che l’album si perdaquando va alla ricerca di improbabili avven-ture. Affrontando l’inarrivabile Marlene Die-trich di Falling in love Again, tratta da“L’angelo azzurro” (1930) di Von Sternberg,oppure confrontandosi con un canto popolaresalentino, Malachianta… Meglio l’unico ine-dito, La Posa, che non entrerà nella storiacome certi memorabili pezzi di Fabrizio DeAndrè o Piero Ciampi, ma dimostra che ilNada Trio avrebbe potuto provare a giocarselaanche senza cover.

Masterizzato da Shawn Joseph all’OptimumMastering di Bristol, registrato e missato daFausto Mesolella al Gaia Studio di MacerataCampania. In una bella foto sulla busta del-l’ellepì lo vediamo che lavora al mixer, mentreascolta delle Genelec. La realizzazione tecnicaè di buon livello, c’è tanto dettaglio ma la fa-tica d’ascolto è inesistente. Quello che stupi-sce di più è la qualità del vinile 180 grammi,particolarmente silenzioso. Peccato per l’as-senza del codice per il download, ma rimaneun prodotto di serie con ambizioni quasi au-diofile. BUONO/OTTIMO

“Dal momento che la gente non compera piùi dischi, almeno posso fare quello che mipiace.” Ma come, e noi che ci stiamo a fare?Noi che i dischi li cerchiamo possibilmentenella prima tiratura, come in questo caso, conla copertina “die-cut” e un bel vinile rosa…Però la Mann è perdonata, e non solo perchéè bella e “con quella bocca può dire ciò chevuole”, come si diceva nel Carosello di VirnaLisi. Perché ci piace ascoltare la musica che lepiace, anche se il titolo – “malattia mentale” –almeno in Italia farà consumare un po’ di cor-netti portafortuna…. Mental Illness è unalbum molto introspettivo, per usare un eufe-mismo, che si occupa dei disagi che si trovanoillustrati nei libri di medicina, ma soprattuttodi quelli che rovinano i rapporti ed il quoti-diano. Aimee Mann è la campionessa mon-diale nel descrivere le frasi non dette, i bronci,i piccoli tradimenti mentali, le incertezze …Per capire meglio e al volo: in Poor Judge ilrapporto con l’amato è paragonato alla guidadi una macchina senza freni, mentre l’atmo-sfera di You Never Loved Me è quella pro-messa dal titolo. I contenuti sono questi,mentre la musica è un rimando al folk-rockAnni Settanta, che nei momenti migliori ri-corda Joni Mitchell, o il Neil Young più can-tautorale, lontano dai fragori dei Crazy Horse.Chitarre acustiche, arrangiamenti d’archi euna voce che è felice di cantare una musica in-trospettiva come quella di Nick Drake o di El-liott Smith. Che se ne sono andati in modotragico, mentre la Mann è anche stata una stel-lina glamour, e il brano d’apertura riflettesulla solitudine ma è anche un omaggio aGoose, il gatto che le ricorda una palla di neveed è protagonista di un tenero video (GooseSnow Cone). Il suo nono album solista, dopol’esperienza con i ‘Til Tuesday, è uno dei piùriusciti.

Canzoni folk tormentate e tormentose, un’eti-chetta discografica che si chiama SuperEgo, labella voce di Aimee, una cornice acustica chesembra fatta apposta per esaltare i suoni degliimpianti raffinati, che come è noto preferi-scono la qualità alla quantità. La tecnica è am-piamente nella media ma non eccelle comesperavamo, la trasparenza è migliorabile.Colpa del vinile rosa dell’edizione limitata?DISCRETO

Aimee Mann “Mental Illness” LP + dow-nload SuperEgo Records 6 98519 00422 2

Nick Cave “Lovely Creatures- The Best ofNick Cave and the Bad Seeds 1984-2014”

3CD + DVD Mute Record Limited LC058345414939926563

Questa raccolta avrebbe dovuto essere pub-blicata alla fine del 2015, ma poi è stata so-spesa per la tragica scomparsa del figlio diNick, che avrebbe influenzato la realizzazionedi Skeleton Tree, un capolavoro avvolto dauna cappa scura, l’album più intenso della suadiscografia, ancora più di The Boatman Call.In qualche modo quel dolore è stato affron-tato, certo non archiviato, e adesso la vita puòriprendere il suo corso, portando avanti gliimpegni sospesi. Si può tornare a festeggiare,sommessamente, i trent’anni passati con i BadSeeds, i meravigliosi Mick Harvey, Blixa Bar-geld, Warren Ellis…. Lovely Creatures è unaraccolta senza inediti, in sé non è un avveni-mento, ma l’evento è la sua musica: nessunaltro artista è riuscito a coniugare il delirioelettrico, quasi febbricitante, degli Stooges,con le quiete riflessioni sul sesso, la religionee la sconfitta di Leonard Cohen. Una musicainconfondibile fatta di contrasti, come l’Au-stralia che lo ha visto crescere. Papà era un in-segnante, e quando Nick era appenadodicenne gli leggeva la Lolita di Nabokov,mentre i coetanei si accontentavano dei fu-metti della Marvel. Il suo mondo parte daquelle letture. Negli ultimi anni di carrieraJohnny Cash ha realizzato un’infinità di cover,ma forse nessuna ha la drammaticità di TheMercy Seat, la storia di un galeotto che af-fronta la sedia elettrica. Se prendete l’edizionetripla del CD è la traccia numero 9 del primodisco. Ne rimangono altre 44, sospese fra ilbene ed il male, la luce e le tenebre. Nick Caveè l’unico autore rock per il quale si può utiliz-zare – senza che faccia venir da ridere – l’ag-gettivo “dantesco”.

La scelta dei brani è stata effettuata diretta-mente da Nick Cave e Mick Harvey. Se sce-gliete il vinile triplo, i pezzi sono 28. Molto piùinteressante ed esaustivo il CD triplo, che nepropone 45, oltre a un DVD di qualità tecnicaaltalenante ma ricco di piccoli tesori. La com-pressione dei CD non è fastidiosa e i prezzisono più bassi della media, se ci si accontentadella Deluxe Edition si rimane sotto i trentaeuro, se si vuole esagerare con la Super De-luxe, con libro corposo e memorabilia, attornoai cinquanta. DISCRETO/BUONO

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ROCK E I SUOI FRATELLI AUDIOFILI▼ FDS 259 87

Willie Nelson “God’s Problem Child” LPSony Legacy 88985415741

L’anno scorso vi abbiamo presentato Sum-mertime: Willie Nelson sings Gershwin. Èun artista versatile, ma non c’è dubbio che siesprima al meglio quando indossa metafori-camente lo Stetson, in questo caso sostituitodalla sua bandana rossa. I recenti problemi fi-sici non sembrano aver influito più di tantosull’inconfondibile voce di Willie, che ci ap-pare ancora in tutto il suo splendore di coun-tryman fuori dal coro. Per ottenere questorisultato si è adottato un piccolo trucco, ab-bassare un pochino il livello della parte stru-mentale, ineccepibile come sempre. Cosìl’ascolto appare ancora più raffinato del solito,i suoi dischi sono notoriamente realizzati conuna cura che pare essere smarrita dalle nuovegenerazioni. E non stiamo neppure a stupirciper la vitalità di Willie alla sua età, dal mo-mento che l’album si apre con Little House onthe Hill, scritta dalla madre novantaduennedel produttore Buddy Cannon. Il risultato èun album avvincente, che si occupa di granditemi con il sense of humour e la leggerezzache sono sempre più rari da trovare. Così si èscelto come singolo l’ironica Still Not Dead,che parte dall’ennesima notizia diffusa su in-ternet che annuncia la sua dipartita, arrivandoall’ovvia constatazione che è ancora vivo. De-lete and Fast Forward è sull’elezione diTrump. Willie lo ha avversato, ma il suo com-mento è meravigliosamente take it easy: “Di-menticate quello che è successo e guardateavanti, arriveranno tempi migliori”. God’sProblem Child è un pezzo di alto livello, conle voci di Tony Joe White e del compiantoLeon Russell. He Won’t Ever Be Gone è il do-veroso omaggio all’amico di sempre MerleHaggard, e conclude alla grande un album di44 minuti densi e ricchi, che collocano il ses-santunesimo album della sua infinita carrieranella parte alta della sua produzione.

Prodotto da Buddy Cannon, registrato, mi-xato e masterizzato a Nashville. Il risultato è ilsolito lavoro ampiamente professionale cheassociamo a questo meraviglioso, vecchio,fuorilegge. Tutto è a posto, la voce non ètroppo in evidenza, gli arrangiamenti sono ac-curati ed espressivi senza essere invadenticome la suocera antipatica. In apparenza nonc’è niente di speciale, ma le sue doti tecnicheemergono se lo confrontiamo con altri dischiamericani, come quelli di Mellencamp eAimee Mann. BUONO/OTTIMO

Eddie Vedder guadagnò 500 dollari dando le-zioni di chitarra a Matt Dillon, la star dellapellicola di Cameron Crowe. Gli facevano co-modo. Già, quando venne girato Singles, iPearl Jam non avevano ancora realizzato Ten,il grunge sarebbe esploso proprio quando uscìnelle sale. La miglior colonna sonora rock ditutti i tempi, secondo alcuni, per un film in sénon memorabile ma che ha avuto la fortunadi immortalare per immagini l’ultimo movi-mento rock davvero di massa, il grunge di Se-attle che si raccoglieva in particolare attornoall’etichetta Sub Pop. La qualità del film è tut-t’altro che indimenticabile, ma quella dellamusica è da sogno, se si ama il rock senza lu-strini e raggi laser fatto di chitarra, basso ebatteria. Alice in Chains, Soundgarden, Tem-ple of the Dog, Pearl Jam, Paul Westerberg,Mother Love Bone, Smashing Pumpkins, Mu-dhoney… mancano solo i Nirvana di Kurt Co-bain, mica cotica direbbero a Roma, ma quelloche c’è basta ed avanza per non rimpiangerli,raccogliendo le band nel momento di mas-sima purezza, se così si può dire. Per il venti-cinquesimo anniversario Singles si merita laversione deluxe, con diciotto inediti. Secondoil regista Cameron Crowe è di Chris Cornelll’anima più profonda del grunge. L’ascolto glidà ragione, sia quando rinnova la lezionespettacolare dei Led Zeppelin che quando siesprime in pezzi più cantautorali e profondi.Fra gli inediti sono i suoi titoli a fare la partedel leone, sia a livello qualitativo che quanti-tativo. Per una beffa del destino Chris se ne èandato drammaticamente il giorno primadella pubblicazione della nuova versione diSingles. Chi ne cerca il Testamento artistico,oltre che nei dischi dei Soundgarden e (un po’meno) degli Audioslave, potrebbe partire daqui. Un cantante incredibile, intenso e vigo-roso, capace di mettere insieme la grandeurdell’hard rock e l’etica estremista del punk.Chiamatelo grunge.

L’abbiamo confrontato con la versione origi-nale, che comprimeva le canzoni in solo duefacciate. Finalmente i solchi respirano, ma ilmastering è più compresso e annulla quasi deltutto i potenziali vantaggi del doppio album.I 18 inediti sono disponibili nel CD allegatocome bonus, in un’alleanza fra formati che co-stringe i fan di CD e vinile ad andare d’ac-cordo. Singles rimane una magnifica colonnasonora dalla qualità sonora perfettibile, con lascusa che tanto il Grunge… DISCRETO

“Singles – Original Motion Picture Soun-dtrack- 25th Anniversary Edition” 2LP+CD+download Epic Soundtrax/Legacy/Vinyl

Films 88985315511

John Mellencamp featuring Carlene Carter“Sad Clowns and Hillbillies” Republic Re-

cord/Universal 00602557051629

Era stato annunciato come un album di duetti,ma alla fine Carlene Carter, la figliastra – chetermine orribile! – di Johnny Cash è presentein sole cinque canzoni. Merita comunque divedere il suo nome al fianco di quello di Mel-lencamp, che per una volta rinuncia alla pro-duzione di T Bone Burnett e fa da solo. Ilsuono diventa dunque più prevedibile, o sem-plicemente più sincero, e le canzoni sonomeno monolitiche, facendo di Sad Clownsand Hillbillies – che in copertina mette un beldipinto dello stesso John – il suo disco piùvario e piacevole degli ultimi anni, nonostante/o grazie?) la sua natura frammentaria. Whata Kind of Man I Am e You Are Blind arri-vano dal musical realizzato con il celebre scrit-tore Stephen King, Ghost Brothers ofDarkland County. Sugar Hill Mountain erainvece nella colonna sonora di Ithaca, il filmcon Tom Hanks diretto dall’ex moglie MegRyan. Ci sono anche un paio di oscure cover,come Early Bird Cafè (Jerry Hahn Brother-hood) e Mobile Blue, che in realtà è di ungrande come Mickey Newbury, ma in Italia loconoscono gli addetti ai lavori…La musica è ilsolito distillato di country e folk, che solo Mel-lencamp riesce a far suonare come il rock elet-trico più devastante, grazie ad una voce che è,semplicemente, la migliore e la più intatta delclassic rock. Che dite, niente politica questavolta? No, ci mancherebbe, Easy Target èl’amara cartolina di un’America violenta erazzista, che si svaga facendo le sue guerre al-trove. In quattro minuti è riassunta tutta larabbia dell’ultimo album di Roger Waters.

Prodotto da John Mellencamp, anziché da TBone Burnett, ma il suono rimane quello cheassociamo a Little Bastard (a proposito: pen-sare che Springsteen non ama essere cono-sciuto come il Boss). Aggressivo ma nontagliente, timbricamente non correttissimo (ilviolino è solo parente stretto di quello cheascoltate nelle incisioni classiche). Poco arioso,ma funzionale e robusto come uno zaino tec-nico: viva il rock’n’roll. Niente cedimenti allaLoudness War, per fortuna, anche per chi pre-ferisce il CD. Registrato a Nashville, maste-rizzato da Bob Ludwig. DISCRETO

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Dal 14 al 31 luglio, SiracusaCastello ManiaceTaormina (PA), Teatro AnticoMythos Opera Festival

È tutto pronto per l’imperdibile“Mythos Opera Festival”, lagrande kermesse lirico-sinfoni-ca in programma tra il 14 luglioe il 31 agosto a Siracusa (nellospettacolare Castello Maniace, trai più suggestivi e conosciuti for-tilizi federiciani al mondo, po-derosa rocca intestata al generalebizantino che nel 1038 ricon-quistò la città passata in manoagli arabi, e negli ultimi anni luo-go privilegiato di eventi culturalidi alto livello) e a Taormina (nelmeraviglioso Teatro Antico, uni-versalmente noto e ammirato, esul quale è superfluo spendereparole): due location eccezio-nali, di provata suggestione, incui la magia dell’opera liricafarà il paio con le grandi emo-zioni di cui è capace la musicasinfonica. Questi i titoli in car-tellone, tra i più conosciuti eamati del repertorio, proposti inproduzioni radicalmente nuovein prima mondiale e di sicuro in-teresse per una molteplicità di ra-gioni: Carmen (G. Bizet), Ca-valleria Rusticana (P. Masca-gni), Aida (G. Verdi). Si comin-cia, dunque, il 14 luglio (replicheil 23 luglio e il 5 agosto) a Sira-cusa, con la celebre opera diGeorges Bizet, capolavoro asso-luto e amatissimo del naturali-smo francese, sulle vicende del-la pasionaria zingara Carmen;un insuperato dramma lirico,consumato in nome dell’amore.Con la direzione di Mirco Ro-verelli (collaboratore del grandeSir Antonio Pappano) alla guidadell’Orchestra Filarmonica diCatania e del Coro Lirico F. Ci-lea di Reggio Calabria. Oltre a uncast di alto livello, con FedericaCarnevale (Carmen), RobertoCresca (Don José), Sergei Mur-tazin (Escamillo), Elena Baka-nova/Tea Purtseladze (Micaela),Igor Chernii (Zuniga), GrazianoD’Urso (Morales), Sabrina Mes-sina (Mercedes), Marzia Catania(Frasquita), Riccardo Palazzo(Dancairo), Antonio Pannunzio

(Remendado). Sempre a Siracusa, il 13 agosto,“Cavalleria Rusticana”, capola-voro assoluto di Pietro Mascagni,manifesto del verismo nell’ope-ra lirica ed emblema della “sici-lianità in musica”, con gli amo-ri ed i tradimenti tra Turiddu,Santuzza, Lola e compare Alfio,nel contrasto a tinte forti tra sa-cro e profano, culminante nellostraziante urlo “hanno ammaz-zato compare Turiddu!”. Co-stumi sempre da FondazioneCerratelli. Direttore d’orchestra,Maurizio Ciampi. Orchestra Fi-larmonica di Catania e Coro Li-rico F. Cilea. Un grande cast an-che qui: Armando Puklavec (Al-fio); Sofia Mitropoulos (Santuz-za); Marco Frusoni (Turiddu); Sa-brina Messina (Lola); Elena Ka-nakis (Lucia). Sarà “Aida” diGiuseppe Verdi, invece, ad ac-cogliere nel grande abbracciodel Teatro Antico di Taormina, il31 agosto alle ore 21.30, con unallestimento “kolossal” costrui-to per portare in scena lo sfor-tunato amore di Aida e Rada-mes, con le sontuose scenogra-fie firmate da Enrico Stinchelli erealizzate dal maestro di carta-pesta Scalia Fichera, in collabo-razione con il Comune di Aci-reale e la fondazione Carnevaledi Acireale. Un viaggio meravi-glioso nell’antico Egitto sullenote immortali del genio di Bus-seto. Orchestra Filarmonica del-la Calabria diretta da Filippo Ar-lia, Coro Lirico F. Cilea. Il pre-stigioso cast: Sofia Mitropoulos(Aida), Roberto Cresca (Rada-mes), Giovanna Casolla (Am-neris), Giuseppe Garra (Amo-nasro), Alessandro Avona (Ram-fis), Elia Todisco (il Re), DeboraMarguglio (Sacerdotessa - De-bora). Regia di Enrico Stinchel-li. Il 28 agosto è in programma aTaormina (ore 21.30) un “GrandGala” con le star della liricamondiale Fabio Armiliato, Ele-na Bakanova, Sergio Bologna, Fe-derica Carnevale, Giovanna Ca-solla, Roberto Cresca, MariaDragoni, Silvana Froli, Sumi Jo,Sabrina Messina, Aprile Millo,Tea Purtseladze, Desirèe Ran-catore. Colleghi illustri ed ami-ci si riuniranno per ricordarenell’occasione la donna ed arti-sta Daniela Dessì, soprano difama. Per andare alla musica,sempre a Taormina, il 30 agostoalle ore 21.00 “Sinfonie d’Estate”:

straordinaria serata all’insegnadelle grandi composizioni sin-foniche di autori come Mussor-gsky, Beethoven, Bellini e Caj-kovskij, per rivivere atmosfere edemozioni di capisaldi della cul-tura musicale europea. OrchestraFilarmonica della Calabria. Di-rettore Filippo Arlia. PianoforteNico Fuscaldo.

Dal 1 luglio al 3 settembre Orbetello (GR), Terrazza dellaPolveriera GuzmanOrbetello Jazz Festival

La grande musica jazz “invade”uno dei luoghi più suggestividella Toscana: nasce la prima edi-zione dell’Orbetello Jazz Festival,una rassegna che offre quattroimperdibili appuntamenti con al-trettante stelle del jazz interna-zionale realizzata dal Comune diOrbetello per la direzione arti-stica di Paolo Rubei proprietariodello storico Alexanderplatz diRoma e organizzatore del JazzFestival di Villa Celimontana.Nella meravigliosa terrazza sul-la Laguna della Polveriera Guz-man (via Mura di Levante –Orbetello – GR) saranno JoyGarrison, Danilo Rea, StefanoBattista e Nicky Nicolai e YakirArbib a tenere a battesimo il fe-stival che si articola in due finesettimana, uno a luglio e uno asettembre. Si parte il 1 luglio conJazz in the summer breeze uno spet-tacolo che vede protagonista lastrepitosa Joy Garrison, vocalistnewyorchese che ha cantato alfianco di musicisti come BarneyKessel, Cameron Brown, BillyHeart, Ronnie Matthews. Jazz,gospel, soul e funk sono le suepassioni, generi musicale cheJoy Garrison attraversa giocan-do abilmente con le numeroseforme espressive che il suo stra-ordinario talento le consente.Con lei si esibiscono Claudio Co-lasazza (pianoforte), FrancescoPuglisi (contrabbasso) e AmedeoAriano (batteria). Special guestFa-brizio Aiello alle percussioni. IBeatles e i Rolling Stones sono ilfilo conduttore di Something InOur Way lo spettacolo che il 2 lu-glio porta ad Orbetello l’uni-verso jazz di Danilo Rea. Brani di

Lennon, McCartney e Harrison,s’intrecciano con i pezzi di Jag-ger e Richards: dalla melodia diLet it be, all’appassionata Angie,il pianoforte di Danilo Rea offreallo spettatore un viaggio senzatempo. Rea scompone, riarran-gia e ricostruisce, fino a restitui-re una musica che si colora dinuove sfumature. Talento, sen-sibilità e forza creativa gli per-mettono di plasmare la melodiaschiudendo le porte a infinite.Uno show dinamico in cui l’im-provvisazione è protagonista,che si arricchirà del live paintingdi Marco Filippetti, artista cheporta un nuovo concetto di im-provvisazione in pittura. L’Or-betello Jazz Festival prosegue poiil 2 settembre con Mille bolle blu,lo spettacolo nato da un’idea diGino Castaldo che grazie all’in-cantevole e vibrante voce diNicky Nicolai, accompagnata eimpreziosita dal sax di blasonemondiale di Stefano di Battista(artista che vanta collaborazionisontuose con il teatro, cinema, tve che pubblica per Blue Note Re-cords) e il suo quartetto, fa rivi-vere le canzoni che hanno fattola nostra storia. Sul palco: NickyNicolai (voce), Stefano Di Batti-sta (sax), Andrea Rea (pianofor-te), Daniele Sorrentino (basso econtrabbasso) e Roberto Pistolesi(batteria). Gran finale il 3 set-tembre con Yakir Arbib Trio.Pianista e compositore, vero redell’improvvisazione, Yakir Ar-bib è esperto sia nella musicaclassica che nel jazz. Con lui, sulpalco, due straordinari musicisti:Roberto Giaquinto newyorkesed’adozione (batteria) e FrancescoPonticelli (contrabbasso).

Dal 7 luglio al 19 agosto Pomposa (FE), Ristorante

La Cueva (incollaborazionecon Jazz ClubFerrara).Il campaniledella millena-ria Abbazia diPomposa illu-mina anchequest’anno le

notti in musica di Cueva Sum-mer Jazz. Dal 7 luglio al 19 ago-sto gipsy jazz e boogaloo, sono-rità brasiliane e musica d’auto-re, insieme ad una tappa dellostraordinario Luca Aquino JazzBike Tour, sono i petali della ro-

88 FDS 259 ▼ APPUNTAMENTI D’ASCOLTO • a cura di Giada Ventura

Rassegna di concerti ed eventi di tutti i generi musicali per lasciare, una volta tanto, l’impianto spento. O, quantomeno, in stand-by...

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89APPUNTAMENTI D’ASCOLTO▼ FDS 259

teante girandola di note orga-nizzata dal Ristorante La Cuevain collaborazione con Jazz ClubFerrara. I sei appuntamenti a in-gresso libero vedono il patroci-nio della Regione Emilia-Ro-magna e dell’Assessorato allaCultura del Comune di Codi-goro (FE).

Dal 10 al 22 luglio Civita Ca-stellana (VT), Forte Sangallo,XXIX CivitaFestival

Forte Sangallo, imponente for-tezza in terra falisca costruita nel1495 su volere di Alessandro VIBorgia e oggi Polo museale delLazio, sarà la suggestiva sceno-grafia della ventinovesima edi-zione di uno dei festival estivipiù raffinati del centro Italia: il Ci-vitaFestival a Civita Castellana(VT). Un’iniziativa gratuita chepresenta al grande pubblico imolteplici volti dell’arte e chenella cornice medievale di unmonumento simbolo della re-gione, porterà le grandi perfor-mance di Fabrizio Bosso, GiorgioTirabassi, Daniele Pozzovio eAres Tavolazzi, letture con ilPremio Strega, i vincitori delRoma Fringe Festival, Beatle-story e molti altri. Dal 14 al 16 lu-glio, al CivitaFestival arrivano leimportanti collaborazioni conla scena teatrale italiana in com-pagnia di due vincitori del RomaFringe Festival, Mozza di e conClaudia Gusmano il 14 luglio eRukeli di Farmacia Zoe il 15 lu-glio, e poi con un volto noto an-che del piccolo schermo: GiorgioTirabassi il 16 luglio con il suoRomantica. Il progressive di-venterà protagonista del Civita-Festival il 17 luglio con Il Giar-dino Onirico, mentre nella me-ravigliosa cornice di Forte San-gallo il 19 luglio sarà la volta diuna star ormai internazionale:Fabrizio Bosso con Blue Moka.Giovedì 21 luglio, ancora gran-di ospiti con il Premio Strega2017, mentre il 21 luglio si tornaalla musica con il concerto inte-ramente dedicato alla musica diDuke Ellington con gli arran-giamenti originali per big bandeseguiti dalla Giorgio Cuscito &Massimo Pirone Big Fat Band.Sabato 22 luglio, infine, grandechiusura con un omaggio a Mas-simo Coen tra musica klezmer,sefardita, jewish jazz, con Ga-

briele Coen Trio e la sua JewishExperience.

16 luglio Spoleto (PG),Piazza del Duomo di SpoletoRiccardo Muti e l’OrchestraGiovanile Luigi Cherubini

Per la prima volta sul palco diPiazza Duomo, il M° RiccardoMuti dirige il Concerto Finaledella 60a edizione del Festival.Da lui stesso fondata nel 2004,l’Orchestra Giovanile Luigi Che-rubini è formata da giovani mu-sicisti selezionati da una com-missione internazionale, fra ol-tre 600 strumentisti provenien-ti da tutte le regioni italiane.

17 luglio Castel San Pietro Ter-me (BO), Arena comunale –Sala Arena, Michael NymanThe Piano Sings

Michael Ny-man nel suoconcerto dip i a n o f o r t esolo proponemolti dei braniche l’hannoreso famoso intutto il mon-do tra i quali le

colonne sonore di Lezioni diPiano, Le Bianche Tracce dellaVita (The Claim), Il Diario diAnna Frank, Gattaca e Won-derland. Ad accompagnare lesue meravigliose musiche, laproiezione di alcuni video trat-ti dalla raccolta Cine Opera, unaserie di filmati girati da Micha-el Nyman durante i numerosiviaggi in diverse parti del mon-do negli ultimi vent’anni.

18 luglio Caserta,Cortile dellaReggia, Ezio Bosso

Direttore e Solista Ezio Bosso.Programma: Johann SebastianBach, Concerto Brandeburghe-se n. 3, Ezio Bosso, Split, Postcardfrom far away, In your blackeyes, Felix Mendelssohn Bar-tholdy, Sinfonia n. 4 in La Mag-

giore “Italiana”, op. 90. Orchestradel Teatro di San Carlo.

18 luglio Roma, AuditoriumParco della Musica - Cavea Yann Tiersen

Yann Tiersen ritorna a Lugliosuona beneper presentare in pia-nosolo “Eusa”, il nuovo albumuscito lo scorso anno. L’albumcomprende 10 nuove composi-zioni per pianoforte, ognuna le-gata ad una posizione specificadell’isola di Ouessant (Eusà inbretone) al largo delle coste del-la Bretagna, dove Tiersen vive.Nell’album, registrato presso gliAbbey Road Studios, il piano so-lista di Yann Tiersen è accom-pagnato solo dalle registrazionidi campo effettuate nel puntoesatto dell’isola a cui fa riferi-mento il brano musicale. Tiersenspiega, “Ouessant è più di unasemplice casa - è una parte di me.L’idea era di fare una mappa del-l’isola e, per riflesso, una mappadi quello che sono io. Per co-minciare ho scelto dieci luoghidell’isola e ho fatto una serie diregistrazioni ambientali per cia-scuno di essi. Le composizioni dimusica per pianoforte che hoscritto in seguito prendono ilnome di questi luoghi, e la par-titura di ogni pezzo è accompa-gnata dalle coordinate GPS e dauna fotografia del sito scattata daEmilie Quinquis “.

Dal 19 al 25 agosto Milano,Castello SforzescoNotturni in Castello

Tornano i Notturni in Castelloche, per la loro XXIV edizione,scelgono un programma da fe-stival in sei serate e una orchestraresidente - la Milano ChamberOrchestra – che accompagneràsolisti di fama internazionaledurante ogni concerto. Prodottoe curato dall’Associazione Ami-ci della Musica Milano, Nottur-ni in Castello si inserisce nel-

l’Estate Sforzesca, manifesta-zione che dal 2013 anima da giu-gno ad agosto con concerti espettacoli di danza e teatro il Cor-tile delle Armi del Castello Sfor-zesco di Milano. Notturni inCastello propone un programmadi concerti che celebrano la tra-dizione italiana con un tocco dicontemporaneità e si rivolgonosia al grande pubblico e al neo-fita ma anche all’appassionato:da Puccini a Pergolesi, passandoper Vivaldi e Piazzolla, fino aMorricone e John Williams.In questa edizione si consolida lacollaborazione con la MilanoChamber Orchestra che, per laprima volta, sarà orchestra resi-dente accompagnando tutti iconcerti. Realtà cittadina giova-ne e dinamica e dal respiro in-ternazionale, la Milano ChamberOrchestra è composta da 20 ele-menti in formazione variabile,diretti dal giovane e talentuosoLorenzo Passerini, classe 1991.Fin dalla sua formazione l’obiet-tivo dell’orchestra è stato quel-lo di portare in Italia un ap-proccio alla musica fresco e aper-to ad ogni tipo di orecchio, ab-battendo le barriere tra palco-scenico e platea, in una sorta discenografia in continuo movi-mento, e esplorando i composi-tori del passato con l’interpreta-zione e il gusto musicale dei gior-ni nostri. Intento pienamentecondiviso con il programma ela-borato per l’edizione 2017 diNotturni in Castello che attra-verso grandi voci soliste, come lasoprano Linda Campanella, unadelle più belle voci nel panora-ma lirico italiano, e la cantantepop Elisabetta Cois, e interpretiquali Francesco Manara, primoviolino di spalla dell’Orchestradel Teatro alla Scala, porta nelCortile della Armi del CastelloSforzesco, una proposta di al-tissimo livello che accosta le ariepucciniane all’opera buffa, laclassica e il tango, le colonne so-nore intramontabili al pop d’au-tore. Sabato 19 agosto Puccini &Friends, domenica 20 agosto Iltrionfo del Barocco Italiano, mar-tedì 22 agosto. Alle origini del-l’opera buffa: La Serva Padronadi Pergolesi, mercoledì 23 agostoLe quattro stagioni da Vivaldi aPiazzolla, giovedì 24 agosto En-nio Morricone vs John Williams,venerdì 25 agosto Da Summer-time a Vacanze Romane.

Bokanté in tour in Italia: Michael League, leader Snarky PuppyTerminato da poco il tour euro-

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peo con gli Snarky Puppy, che haregistrato oltre 70.000 presenzein 36 concerti, compresi quelli inItalia dichiarati tutti sold out, ilvulcanico Michael League tornanuovamente in tour in Europaalla guida di una nuova forma-zione dal nome Bokanté.

Sei le date italiane: il 20 al Trip Fe-stival di Milano, il 21 al Mon-fortinjazz di Monforte d’Alba(CN), il 22 al Locus Festival diLocorotondo (BA), il 23 alla Casadel Jazz di Roma, il 25 all’EmpoliJazz Festival e il 26 al Jazz By TheSea di Fano. Preceduto dal sin-golo “Jou Kè Ouvè”, uscito agennaio 2017, e dall’album di de-butto “Strange Circles” pubbli-cato in tutto il mondo a giugnodall’etichetta GroundUp, Bo-kanté è un progetto in cui con-vergono i sound del delta delMississippi e quelli centro afri-cani, ma troviamo anche stompblues zeppeliniani e folclorichekaladja caraibiche. Il tutto me-scolato alle forti identità musicalidei singoli musicisti che conno-tano questo progetto di un for-te ed empatico approccio lirico.Tra i ben otto elementi dellaband, di cui tre provenienti da-gli Snarky Puppy, spicca la pre-senza della cantante creola Ma-lika Tirolien.

Date italiane :20/07 Milano, Trip Festival Giar-dino della Triennale21/07 Monforte d’Alba (CN),Monfortinjazz22/07 Locorotondo (BA), Lo-cus Festival23/07 Roma, Casa del Jazz25/07 Empoli Jazz Festival26/07 Fano Jazz By The Sea

21 luglio Verona, Arena di Verona, Placido Domingo - Antología de la Zarzuela

Placido Domingo ritorna al-l’Arena di Verona con un Gala adata unica, con le arie più emo-zionanti dalla tradizione popo-lare spagnola.

21 luglio Tivoli (RM), VillaAdriana, Coro dell’AccademiaNazionale di Santa Cecilia

Direttore Ciro Visco. Program-ma: Chilcott, A little Jazz Mass,per coro, pianoforte, batteria,Ramirez, Misa Criolla, per coro,tenore solo, pianoforte, percus-sioni, Ellington, Sacred Con-certs, selezione per solo, piano-forte, batteria. Sarà un concertodel Coro dell’Accademia Na-zionale di Santa Cecilia ad inau-gurare la prima edizione di Pa-trimonio in Musica venerdì 21luglio a Villa Adriana. La com-pagine romana, diretta dal mae-stro Ciro Visco, presenterà unprogramma che propone treversioni del tutto diverse di untopos da sempre declinato nel-la storia della musica: la Messa.Si inizia infatti con Bob Chilcott,uno dei più popolari e impegnaticompositori e direttori di corodella Gran Bretagna, e la sua Alittle Jazz Mass, per proseguirecon le suggestioni ispano ame-ricane dell’argentino Ariel Ra-mirez e della sua Misa Criolla econcludere con una selezione da-gli splendidi Sacred Concertsdi Duke Ellington.

22 luglio Macerata, SferisterioMadama Butterfly

Musica diG i a c o m oPuccini, tra-gedia giap-ponese in treatti, librettodi Luigi Illicae GiuseppeGiacosa daJohn Luther

Long e David Belasco. Direttored’orchestra Massimo Zanetti,regia Nicola Berloffa, scene Fa-bio Cherstich, costumi ValeriaDonata Bettella. Interpreti: Ma-dama Butterfly (Ciò-Ciò-San)Maria José Siri, Suzuki Manue-la Custer, F.B. Pinkerton Anto-nello Palombi, Sharpless Alber-to Mastromarino, Goro NicolaPamio.

22 luglio Caserta, Reggia diCaserta, Carmina BuranaCarmina Burana è una cantatascenica composta da Carl Orff tra

il 1935 e il 1936, ed è basata su 24poemi tra quelli trovati nei testipoetici medievali omonimi, ope-ra di goliardi e clerici vagantes.

La raccolta di componimentipoetici medievali è stata reperi-ta nella Bura di San Benedetto(Benediktbeuern), in Alta Ba-viera, nel 1803. Il titolo comple-to è “Carmina Burana: Cantionesprofanae cantoribus et choriscantandae, comitantibus instru-mentis atque imaginibus magi-cis” ovvero “Canzoni profaneper solisti e coro accompagnatida strumenti e immagini magi-che“. Cantiones profanae, rap-presentazione in forma scenica,musica di Carl Orff. Direttore,Donato Renzetti. Soprano RosaFeola, controtenore Matthias Re-xroth, baritono Vito Priante. Or-chestra e Coro del Teatro di SanCarlo, Coro del Teatro GiuseppeVerdi di Salerno, Coro delle VociBianche del Teatro di San Carlo,Coro delle Voci Bianche del Tea-tro Verdi di Salerno.

27 luglio Firenze,Cortile Palazzo PittiGaetano D’Espinosa

Gaetano d’Espinosa il 27 luglio,per chiudere il ciclo sinfonico aPitti, dirigerà il concerto permarimba e orchestra di Ney Ro-sauro, il più famoso concerto permarimba, che include coinvol-genti motivi brasiliani e ele-menti jazz, unendoli con melo-die orecchiabili e un ritmo coin-volgente. Programma: Ney Ro-sauro Concerto n. 1 per marim-ba e orchestra, Robert Schu-mann. Sinfonia n. 2 in do mag-giore. Il Concerto per marimbae orchestra di Ney Rosauro è sta-to composto a Brasilia nel 1986,dedicato al figlio Marcelo. L’ese-cuzione del concerto con la per-cussionista Evelyn Glennie e la

London Symphony Orchestra haportato a migliaia di copie ven-dute del cd, rendendo questobrano il più famoso concertoper marimba, eseguito da allorada più di ottocento orchestrenel mondo. Il brano includecoinvolgenti motivi brasiliani eelementi jazz, unendoli con me-lodie orecchiabili e un ritmocoinvolgente. La seconda sinfo-nia di Robert Schumann nasce inmodo travagliato: composta inun periodo di depressione e in-sonnia, riesce a raggiungere mo-menti poetici intensi, unendouna passione interiore a nume-rose citazioni stilistiche e formali.Ad esempio, nel secondo triodello Scherzo, appaiono in untema fugato le note Si bemolle-La-Do-Si, che nell’uso tedescosono scritte come B-A-C-H;Schumann aveva appena scrit-to le Sei fughe sul nome di Bachop. 60 dove questo artificio erastato ampiamente usato, e non èda ritenersi casuale. Nei suoicommenti a un amico paragonaquesta sinfonia, mentre la stavacomponendo, alla Jupiter di Mo-zart, mentre tutti i primi criticisono concordi nel trovare ispi-razioni beethoveniane. Diretto-re Gaetano d’Espinosa, Marim-ba Lorenzo D’Attoma, Orchestradel Maggio Musicale Fiorentino.

28 luglio Roma, Terme di Caracalla, Nabucco

Nabucco (il titolo originale com-pleto è Nabucodonosor) è laterza opera lirica di GiuseppeVerdi e quella che ne decretò ilsuccesso. Composta su libretto diTemistocle Solera, Nabucco feceil suo debutto il 9 marzo 1842 alTeatro alla Scala di Milano allapresenza di Gaetano Donizetti.Il successo fu tale da venire ri-presa settantacinque volte soloalla Scala entro la fine dell’anno.Ha aperto le stagioni operistichedel Teatro alla Scala nel 1946,1966, 1986. È stata spesso lettacome l’opera più risorgimenta-le di Verdi per il forte valore sim-bolico che l’opera ebbe nelle lot-te per l’Indipendenza d’Italiapoiché gli spettatori italiani del-l’epoca potevano riconoscere laloro condizione politica in quel-la degli ebrei soggetti al dominiobabilonese. La vicenda deglischiavi ebrei, deportati in Babi-

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lonia voleva infatti essere un’al-legoria del popolo italiano delLombardo-Veneto sotto il giogoaustroungarico nell’800. Il cele-berrimo coro del “Va’ pensiero”diventerà uno degli inni alla li-bertà d’Italia che accompagne-ranno le lotte del Risorgimento.Il resto del dramma è però in-centrato sulle figure drammati-che del re di Babilonia Nabuco-donosor II e della sua presuntafiglia Abigaille. Occorre inoltre ri-cordare che il librettista Soleraaderì alla battaglia risorgimentaleda posizioni neoguelfe, circo-stanza che giustificherebbe lacollocazione di un’autorità ditipo religioso, l’inflessibile pon-tefice Zaccaria, a capo della fa-zione ebraica. Prima fonte del li-bretto di Temistocle Solera è na-turalmente la Bibbia, letta nellatraduzione di Giovanni Deoda-ti, come testimoniano le cita-zioni apposte a capo delle variesezioni del libretto. Nel raccon-to biblico non figurano però néIsmaele, nipote di Sedecia re diGerusalemme, né Abigaille, eneppure Fenena. Musica di Giu-seppe Verdi, dramma in quattroatti, libretto di Temistocle Sole-ra. Direttore Roberto Rizzi Bri-gnoli, regia Federico Grazzini,Maestro del Coro Roberto Gab-biani, scene Andrea Belli, costu-mi Valeria Bettella, movimenticoreografici Marta Iagatti, luciAlessandro Carletti, video LucaScarzella. Interpreti: NabuccoGevorg Hakobyan, Ismaele An-tonio Corianò, Zaccaria Riccar-do Zanellato, Abigaille CsillaBoross, Fenena Erika Beretti*, IlGran Sacerdote di Belo AlessioCacciamani, Abdallo Pietro Pi-cone, Anna Valentina Varriale.Orchestra e Coro del Teatro del-l’Opera di Roma, allestimentodel Teatro dell’Opera di Romacon sovratitoli in italiano e in-glese. Dal progetto “Fabbrica” –Young Artist Program” del Tea-tro dell’Opera di Roma.

29 luglio Tivoli (RM), VillaAdriana, Parco della MusicaContemporanea Ensemble

Direttore Tonino Battista. Programma: Big Beautiful Darkand Scary (2002) 15’ Julia Wolfe,Lick (1994) 10’ Julia Wolfe, Gene

Takes a Drink (2012) 6’ MichaelGordon, I Buried Paul (1996)10’ Michael Gordon, Unusedswan (2012) 5’ David Lang, Sun-ray (2006) 11’ David Lang. Sabato29 luglio a Tivoli sarà la volta del-la PMCE - Parco della MusicaContemporanea Ensemble. Ilgruppo, diretto da Tonino Batti-sta, nasce da un progetto che siè sviluppato nel corso delle di-verse stagioni di musica con-temporanea presso l’Audito-rium Parco della Musica diRoma. La PMCE presenterà unprogramma di musica colta aiconfini del rock incentrato sulletre figure carismatiche della mu-sica newyorkese degli ultimivent’anni: lo statunitense Mi-chael Gordon (Gene Takes aDrink - 2012; for Madeline -2009; I Buried Paul - 1996), il Pu-litzer Prize for Music 2008 DavidLang (Unused swan - 2012; Sun-ray - 2006) e la Pulitzer Prize forMusic 2015 Julia Wolfe (Believing- 1997; Big Beautiful Dark andScary - 2002). Sul palco, oltre aTonino Battista, Luca Cipriano alclarinetto, Luca Nostro alla chi-tarra elettrica, Lucio Perotti alpianoforte, Flavio Tanzi alle per-cussioni, Paolo Andriotti al vio-loncello e Massimo Ceccarelli alcontrabbasso.

3 agosto Verona, Arena di Ve-rona, Aida-edizione storica 1913

Opera in quattro atti di Giusep-pe Verdi su libretto di AntonioGhislanzoni, basata su un sog-getto originale di Auguste Ma-riette, quest’anno all’Arena l’edi-zione storica di Aida ispirata alprimo allestimento del 1913, perla regia di Gianfranco de Bosio.Isma’il Pascià, Chedivè d’Egitto,commissionò un inno a Verdi percelebrare l’apertura del Canale diSuez (1868) nel 1870, offrendo uncompenso di 80.000 franchi, maVerdi rifiutò, dicendo che nonscriveva musica d’occasione. In-vece, quando venne l’invito (Ma-riette mandò uno schema di li-bretto su un soggetto egiziano aCamille du Locle che lo sotto-pose a Verdi, che trovò la storiavalida) a comporre un’operaper l’inaugurazione del nuovoTeatro de Il Cairo, Verdi accettò.La prima dell’opera fu ritardataa causa della guerra franco-

prussiana, dato che i costumi ele scene erano a Parigi sotto as-sedio. Il teatro del Cairo s’inau-gurò invece con Rigoletto nel1869. Quando finalmente la pri-ma ebbe luogo ottenne un enor-me successo e ancora oggi con-tinua ad essere una delle opereliriche più famose.

Dal 5 al 25 agosto Verona, Arena di Verona, Tosca

Tosca è un’opera lirica in tre attidi Giacomo Puccini, su librettodi Giuseppe Giacosa e Luigi Il-lica. La prima rappresentazionesi tenne a Roma, al Teatro Co-stanzi, il 14 gennaio 1900. Il li-bretto deriva dal dramma La To-sca di Victorien Sardou, rappre-sentato per la prima volta il 24novembre 1887 al Théatre de laPorte-Saint-Martin di Parigi, ilcui successo fu legato soprattuttoall’interpretazione di Sarah Ber-nhardt. Il libretto fu ricavato daldramma omonimo di VictorienSardou, ma fu ridotto da cinquea tre atti e snellito di molti par-ticolari che costituivano la cor-nice storica realistica del dram-ma in prosa; vennero inoltre eli-minati moltissimi personaggisecondari, tra cui Giovanni Pai-siello e la vicenda si concentròprincipalmente sul triangoloScarpia – Tosca – Cavaradossi,delineando le linee principalidei caratteri, anche se a scapitodelle concatenazioni logiche de-gli avvenimenti. Melodramma intre atti, musica di Giacomo Puc-cini, libretto di Giuseppe Giaco-sa e Luigi Illica, tratto dal dram-ma omonimo di Victorien Sar-dou. Direttore d’Orchestra, An-tonino Fogliani. Regia, scene,costumi e luci Hugo de Ana,Maestro del Coro Vito Lombar-di. Interpreti: Tosca, SusannaBranchini (5, 10/8), Ainhoa Ar-teta (17, 22, 25/8), Cavaradossi,Murat Karahan (5, 10, 17/8),Marcelo Álvarez (22, 25/8), Scar-pia, Ambrogio Maestri (5, 10,17/8), Boris Statsenko (22, 25/8),Angelotti Romano Dal Zovo,Sagrestano Nicolò Ceriani, Spo-letta Antonello Ceron, SciarroneMarco Camastra, un carceriereOmar Kamata, Orchestra, Coroe tecnici dell’Arena di Verona.

12 agosto Caserta, Aperia dellaReggia di Caserta, Orchestra

Filarmonica Giuseppe VerdiSalerno

Direttore Riccardo Frezza.Programma: Gioachino Rossini,“Guglielmo Tell” ouverture, Ri-chard Wagner, Viaggio di Sig-frido sul Reno (da “Il Crepuscolodegli Dei”), Ludwig Van Bee-thoven, Sinfonia n.5 in do mi-nore, op. 67. Orchestra Filarmo-nica Giuseppe Verdi di Salerno.

3 settembre Milano, Teatro allaScala, Jean-Yves ThibaudetQuattro paesaggi

Anna Clyne si ispira ai profumidella sera, Gershwin fa risuonareuna notte americana, Dvorák siimmerge nella foresta ceca, Ra-vel evoca l’alba di una Grecia im-maginaria. Sono quattro pae-saggi, quattro modi di porci da-vanti alla natura. Il DirettoreIngo Metzmacher e la GustavMahler Jugendorchester ac-compagneranno il brillante pia-nista Jean-Yves Thibaudet; perl’occasione verrà eseguito il se-guente programma: Anna Cly-ne, This Midnight Hour (primaesecuzione in Italia), GeorgeGershwin Concerto per piano-forte e orchestra in fa maggiore,Antonín Dvorák Nel regno del-la natura Ouverture da concer-to Op. 91, Maurice Ravel Da-phnis et Chloé Suite n. 2 per or-chestra.

8 settembre Firenze,Teatro dell’OperaMadama Butterfly

L’opera Madama Butterfly èun’opera in tre atti (in originedue) di Giacomo Puccini, su li-

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bretto di Giuseppe Giacosa e Lui-gi Illica, definita nello spartito enel libretto “tragedia giappo-nese” e dedicata alla regina d’Ita-lia Elena di Montenegro. Pucci-ni era certo di riscuotere il suc-cesso che immaginava gli spet-tasse di diritto per un’operacome “Madama Butterfly”; perquesto motivo scelse (di comu-ne accordo con Giulio Ricordi,suo editore) il palcoscenico del-la Scala per la sua prima. Questasua scelta era data probabil-mente da una voglia di rivinci-ta verso il Teatro che nel 1889aveva bocciato il suo “Edgar”.Purtroppo la prima dell’opera sirisolse in un fiasco, evento ina-spettato dopo i tre successi puc-ciniani Manon Lescaut, La Bo-hème e Tosca. Puccini era forte-mente convinto della validitàdel soggetto esotico e dal po-tenziale espressivo della geishasedotta, abbandonata e suicida.Per musicare il dramma, si do-cumentò minuziosamente sullemusiche, gli usi e i costumi delGiappone. L’insuccesso con cuivenne accolta Madama Butterflyspronò Puccini ad una revisionedell’opera, eliminando alcuninumeri musicali trascurabili,modificando alcune scene e di-videndo l’opera in tre atti inve-ce che due. Musica di GiacomoPuccini, tragedia giapponese intre atti, libretto di Luigi Illica eGiuseppe Giacosa da John Lu-ther Long e David Belasco. Di-rettore Francesco Pasqualetti,regia Fabio Ceresa, scene Tizia-no Santi, costumi Tommaso La-gattolla, Maestro del Coro Lo-renzo Fratini. Interpreti: Mada-ma Butterfly (Ciò-Ciò-San) Do-nata D’Annunzio Lombardi, Su-zuki Annunziata Vestri, F.B. Pin-kerton Antonio Gandia, Shar-pless Francesco Verna, Goro Ro-berto Covatta. Orchestra e Corodel Maggio Musicale Fiorentino,in coproduzione con la Fonda-zione Teatro Petruzzelli di Bari.

Dal 14 luglio all’1 agostoLocomotive Jazz Festival 2017Dal 14 all’1 agosto, torna anchequest’anno il Locomotive JazzFestival, uno degli appunta-menti più attesi dell’estate sa-lentina, giunto ormai alla sua XIIedizione, organizzato dall’As-sociazione Locomotive con la di-rezione artistica di Raffaele Ca-sarano. Il percorso sarà compo-sto da tappe e godrà di differentilocation in Salento e in Puglia.Dieci giorni con 30 appunta-menti e circa 100 artisti ospiti, di-slocati tra le 18 location sparse tra

la provincia di Lecce e non solo.Tra i molti musicisti in cartello-ne, sono attesi anche RichardBona, Noa, Paolo Fresu, DaniloRea, Federico Zampaglione, Ste-fania Rocca ed Eugenio Finardiaccompagnati dal Raffaele Ca-sarano 4et, Ada Montellanico,Gabriele Mirabassi con RobertoTaufic e Tosca, Dhafer Youssef,Daniele di Bonaventura e moltialtri. Si parte venerdì 14 luglioalle 21.30, al Palazzo Baronale diMonteroni di Lecce, con il con-certo in piano solo di Danilo Rea.Sabato 22 luglio a Lecce alle19.30, Paolo Fresu suonerà insolo, sull’impalcatura dalla qua-le sta proseguendo l’opera di re-stauro della Basilica di SantaCroce. L’Aver Cura Day termina

alle 22.00 al Rettorato dell’Uni-versità del Salento con il concertodi Paolo Fresu “Around Tuk”che ospiterà i musicisti dellasua etichetta, la Tuk Records: Raf-faele Casarano, Dino Rubino,Mirko Signorile, Marco Bardo-scia ed Enrico Morello. Eventounico ed esclusivo quello di do-menica 23 luglio, intitolato“From Station to Station Vinta-ge Edition 2017 – progetto Bi-nario Sonoro Puglia-Basilicata”,che fa parte del primo appunta-mento della Trilogia Locomoti-ve (tramonto, notte, alba), inquesto caso “tramonto Loco-motive”. Alle 17.00 dopo il con-certo in piano solo del pianistapugliese Mirko Signorile allastazione di Bari Centrale e la suc-cessiva inaugurazione di unalocomotiva a vapore del 1931, siparte alla volta di Matera sul tre-no d’epoca composto da cinquevagoni, 2 di prima classe e gli al-tri di terza. Dopo la sosta a Gru-mo Appula, Toritto e ad Alta-mura con degustazione, arrivoprevisto alle 21.30 alla stazioneVilla Longo, alle porte di Mate-ra. A seguire, passeggiata sono-ra tra i Sassi con “LocomotiveOrchestra” e la partecipazionestraordinaria dell’attrice StefaniaRocca. Infine, appuntamentoalla Casa Cava di Matera con ilconcerto di Raffaele Casarano ejam session finale con ospiti.L’evento del 23 luglio è orga-nizzato dal LJF, Ferrovie Appu-lo Lucane con la collaborazione

di Gezziamoci Festival Ass.Onyx Jazz Club. Mercoledì 26 lu-glio a Giurdignano (LE), alle21.00 si terrà il concerto “Lumi-na” (anteprima Tuk Music) conCarla Casarano alla voce, LeilaShirvani al violoncello, WilliamGreco al piano, Marco Bardosciaal contrabbasso ed EmanueleManiscalco alla batteria. Alle22.00, il concerto omaggio allagrande Abbey Lincoln, intitola-to “Abbey’s Road”, di Ada Mon-tellanico special guest GiovanniFalzone con Matteo Bortone, Fi-lippo Vignato, Ermanno Baron.Alle 23.00, il concerto “Um Bra-sil Diferente” di Gabriele Mira-bassi e Roberto Taufic con ospi-te la cantante Tosca. La giorna-ta di giovedì 27 luglio si svilup-pa con due appuntamenti prin-cipali: al Castello di Acaya alle20.30, concerto “Purple Whales– Jimi Hendrix” con un formi-dabile quintetto composto da Si-mone Graziano, Alessandro Lan-zoni, Naomi Berrill, Francesco Bi-goni e Stefano Tamborrino. Chiu-de la giornata il concerto even-to di Federico Zampaglione, alle23.30 al Parco Naturale delleCesine, strada bianca; secondoevento della Trilogia - Notte Lo-comotive. Venerdì 28 luglio, sichiude con l’”Alba Locomotive”,a Marina Serra di Tricase, ore04.00, la trilogia Locomotive2017 con il concerto evento diNoa & Band “Love Medicine”.

Insieme a Noa, anche Gil Dor,Adam Ben-Ezra e Gadi Seri.Come ogni anno, sarà l’Anfi-teatro Romano di Lecce ad ospi-tare i concerti degli ultimi gior-ni del Festival, che saranno aper-ti ogni volta alle 21.00 da LucaBandirali “Street Selecta”. Saba-to 29 luglio, appuntamento alle21.30 con il concerto “Locomo-tive Giovani 2017”, special guestil trombettista Flavio Boltro. Alle22.30 il concerto evento del can-tante e compositore tunisinoDhafer Youssef, con il progettoDiwan of Beauty Odd. Dome-nica 30 luglio, appuntamento alle21.30 con il concerto evento e rea-ding sonoro sul tema “periferie”con il Raffaele Casarano jazz4et e con la partecipazione di Ste-fania Rocca ed Eugenio Finardi.Sul palco anche Mirko Signori-

le, Luca Alemanno e Dario Con-gedo (L’intero incasso sarà de-voluto a Tria Corda Onlus per lacostruzione del Polo Pediatricodel Salento). Lunedì 31 luglio, ap-puntamento alle 21.30 con ilconcerto “Locomotive Giovani2017” special guest il chitarristaBebo Ferra. Alle 22.30 il concer-to evento del fisarmonicista Da-niele di Bonaventura con il pro-getto “Tango Suite - Remembe-ring Astor Piazzolla”, insieme al-l’Orchestra d’Archi del Labora-torio Musica da Camera Con-servatorio T. Schipa di Lecce. Lamattina del 31, alle ore 10.00 nel-la Chiesetta S. Maria di Pozzuolonel Quartiere San Pio, il proget-to speciale dedicato alle perife-rie intitolato “Il Suono dellaPioggia” a cura di Hakuna Ma-tata. Martedì 1 agosto, dopol’assegnazione alle 21.30 delleborse di studio “LocomotiveGiovani 2017”, appuntamentoalle 22.00 per il concerto eventodi Richard Bona “MandekanCubano” con una formazionestellare composta da RichardBona, Ludwig Alfonso, OsmanyParedes, Luisito Quintero e Ro-berto Quintero, Rey Alejandre eDennis Hernandez.

Dal 16 luglio al 2 agosto Monforte d’Alba,Auditorium Horszowski,Monfortinjazz 2017La storica rassegna dell’estate diLanga dall’anima jazz, ma chemischia volentieri blues, musicaetnica e d’autore, dopo una stra-ordinaria 40° edizione si prepa-ra all’estate del 2017 e annunciaun cartellone come sempre ric-co di straordinari appuntamen-ti con la grande musica d’auto-re all’Auditorium Horszowski diMonforte d’Alba, luogo privile-giato per panorama, acustica eappeal. Eusa è il titolo del nuo-vo album di YANN TIERSEN.Sarà questo disco il protagonistadel concerto che il musicistabretone, uno dei più importan-ti e prolifici compositori della no-stra epoca presenterà completa-mente, accompagnando il pub-blico, domenica 16 luglio, in unviaggio intorno all’isola diUshant, in Bretagna, la sua casa.Nell’album, registrato presso gliAbbey Road Studios, il piano so-lista di Yann Tiersen è accom-pagnato solo dalle registrazionidi campo effettuate nel puntoesatto dell’isola a cui fa riferi-mento il brano musicale. BO-KANTE’ è il nuovo progettocreato dal fondatore e leaderdegli Snarky Puppy, Michael

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93APPUNTAMENTI D’ASCOLTO▼ FDS 259

League, un progetto che affondale radici tra il Delta del Missis-sippi e il deserto africano. Bo-kanté significa “scambio” increolo, la lingua della giovanecantante Malika Tirolien, cre-sciuta nell’isola caraibica di Gua-dalupa e che ora vive a Montre-al. Sul palco dell’AuditoriumHorszowski otto musicisti pro-venienti da quattro diversi con-tinenti presenteranno la propriastoria musicale e la propria tra-dizione. Insieme a Michael Lea-gue (che per l’occasione lascia ilsuo basso a favore della chitar-ra baritono) anche altri due Snar-ky Puppy, Chris McQueen eBob Lanzetti, il grande percus-sionista Jamey Haddad (PaulSimon, Sting), il virtuoso dellapedal steel guitar Roosevelt Col-lier (Lee Boys, Karl Denson), ilpercussionista André Ferrari(Väsen) e Keita Ogawa (BandaMagda, Yo-Yo Ma). Con dueGrammy Award e un implaca-bile successo planetario (anchecon la sua etichetta GroundUpmusic) League torna a rimetter-si in gioco esordendo con un pro-getto che promette essere esplo-sivo e che il festival di Monfor-

te è fiero di presentare in ante-prima venerdì 21 luglio. L’artedel più grande istrione dellescene italiane incontra un quin-tetto all star del jazz italiano perdare vita ad un appuntamentolive dal fascino unico sabato 22luglio: MASSIMO RANIERI tor-na con Malia, un concerto/even-to proposto solo in luoghi parti-colari e che trova nell’Audito-rium Horszowski uno spazioperfetto. Con lui in scena le stel-le del jazz italiano, campioninazionali del genere: Marco Brio-schi alla tromba e flicorno, Ste-fano Di Battista ai sassofoni,Rita Marcotulli al pianoforte,Riccardo Fioravanti al contrab-basso e Stefano Bagnoli alla bat-teria. GREGORY PORTER, ilcantante che ha conquistato ilmondo con i due album Water eBe Good ritorna a Monforte do-menica 23 luglio dopo lo sfor-tunato concerto annullato perpioggia la scorsa estate. Frescovincitore ai Grammy Awardscon l’album Take me to the Al-ley che si è imposto nella “BestVocal Jazz Album”. La consa-crazione arriva nel 2012 con il se-condo album Be Good, con cui

si aggiudica la seconda nomi-nation ai Grammy, questa voltacome “Best Traditional R&B Per-formance”. Con una voce che saessere carezzevole e decisa, cal-da e avvolgente, Gregory Porterè stato definito da Wynton Mar-salis, con cui si esibisce spesso aNew York, “un cantante fanta-stico”. Era un vero e proprio gio-vane prodigio del jazz ROBERTGLASPER, protagonista del con-certo di venerdì 28 luglio. Dopoun esordio nei primi anni due-mila e una maturità artistica chelo ha portato ad esplorare con pi-glio e genialità i territori delsoul, funk, dell’hip hop e delblues ha dato vita a un univer-so sonoro di incredibile forza,complessità e raffinatezza. Ri-sultato di queste contaminazio-ni sono le vittorie di ben 2 Gram-my Awards. Il 16 settembre 2016è uscito per la Blue Note RecordsArtScienze, il nuovo disco, unesperimento musicale che spaziatra sonorità soul e profonde,creando un risultato straordina-rio. Sul palco Robert Glasper alletastiere, Mark Colenburg allabatteria e percussioni, CaseyBenjamin al sax e vocoder, Bur-niss Traviss II al basso e Mike Se-verson alla chitarra. Un gruppoconsigliato da Monfortinjazz! È

un concerto davvero specialequello che conclude l’edizione2017 del festival. Sul palco del-l’Auditorium Horszowski mer-coledì 2 agosto una tappa dalvivo della straordinaria colla-borazione tra VINICIO CA-POSSELA e MARC RIBOT.Un’amicizia artistica, quella frai due fuoriclasse, iniziata nel1996 con l’irruzione del chitar-rista newyorkese ne Il Ballo diSan Vito, proseguita dal vivo e instudio in una ventina di pezzidella discografia di Capossela ein diversi concerti live, ultimo deiquali al Clapham Grand di Lon-dra nel 2015, in occasione di“Qu’Art de Siècle”, il tour cele-brativo della carriera venticin-quennale di Vinicio. Ogni voltache Vinicio ha ospitato Marc Ri-bot sul suo maestoso Pequodmusicale, la rotta ha virato ver-so il centro della burrasca. Cosasuccederà ora che i due maestridell’insonnia e dell’ammutina-mento si ritroveranno per la pri-ma volta da soli, in uno straor-dinario concerto a tu per tu, ac-compagnati da un leggero quan-to magico equipaggio ritmico?Un concerto eccezionale, unadelle due apparizioni estive diCapossela, per il pubblico diMonfortinjazz.

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95di Francesco Peluso • JAZZ DISCHI ▼ FDS 259

REGINA CARTER“Ella: Accentuate The Positive”

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Regina Carter, talentuosa violinistastatunitense originaria di Detroit,riassume nel proprio bagaglio arti-stico un crogiuolo di forme musicaliche spaziano dalla formazione clas-sica alla tradizione black del blues edel jazz. Fra le indiscusse icone dellamusica afroamericana, “Lady Ella”ha rappresentato da sempre unpunto di riferimento nella cifra stili-stica di Regina Carter, trovando unampio spazio nel suo personalissimorepertorio. Tuttavia, è in occasionedel centenario dalla nascita di Ellache la violinista omaggia la miticacantante con un album in cui rileggealcune strutture care alla Fitzgerald.In apertura, “Ac-Cent-Tchu-Ate thePositive” (composizione che dà il ti-tolo al disco) si presenta con un’im-petuosa introduzione corale seguitada un andamento rilassato dai con-torni decisamente lirici. Regina Car-ter, affiancata nell’occasione, daMarvin Sewell (chitarra), XavierDavis (piano), Chris Lightcap(basso), Alvester Garnett (batteria),propone un ensemble estremamentecoeso e raffinato nel suo interplay. Lenove tracce si rincorrono con unfluire leggero, carezzevole, poetico,senza disdegnare momenti intrisi divibranti tensioni ritmiche. Dal frescoblues di “I’ll Never be Free” all’arran-giamento velatamente latin di“Crying in the Chapel”, dal ravvici-nato dualismo chitarra-violino in“Judy” alla nota “Undecided” (am-mantata da una rilettura ai confinidel soul/funky) e “Dedicated To You”dalla connotazione ballad che ilQuartet tinteggia in punta di dita; ildisco si muove fra languore, amar-cord e un completo abbandono versoil sound acustico di una formazionedall’indubbia eleganza e ricercatezzaformale.Qualità artistica 8,5 Qualità tecnica 8,5

Il mondo esoterico e metafisico, checonnota l’ispirazione del sesto albumda leader del sassofonista, clarinetti-sta e compositore romano GabrieleCoen, è rivolto alla simbologia del-l’albero della vita secondo la kabba-lah e la mistica ebraica. Le Sephirot(imperniate su dieci principi presentinel mondo divino e nella psicologiaumana) sono collegate tra loro attra-verso ventidue canali che offrono lospunto alla scrittura di dieci branioriginali dalle ambientazioni elettri-che, in grado di accomunare la gra-nitica robustezza ritmica del rockalla libera improvvisazione del jazz.“Spiritualismo ed elettricità” com-pongono un indissolubile binomioformale che, dalle pregresse espe-rienze di Coen con il gruppo dei Kle-zroym e il vulcanico John Zorn,prende il largo partendo dal jazz-rock di Miles Davis per veleggiareverso contaminate esplorazioni stili-stiche. Al fianco di Gabriele Coentroviamo un organico dall’ampio re-spiro timbrico-dinamico che vede lachitarra elettrica di Lutte Berg, ilFender Rhodes e l’organo Ham-mond di Pietro Lussu, il basso diMarco Loddo, la batteria di Luca Ca-poni, le percussioni di ArnaldoVacca e una coppia di special guest:Francesco Poeti alla chitarra e MarioRivera al basso. Una formazione al-largata che, in questo “Sephirot”, pro-pone un volo pindarico fra latrascendenza meditativa di “A LoveSupreme” e le schegge elettriche di“In A Silent Way”, ma che non disco-nosce le allucinate e contemporaneesperimentazioni di Zorn. Un viaggioattraverso la sua musica, quello pro-posto da Gabriele Coen, che tra-sporta il fruitore in un mondosuperiore senza abbandonare glistati d’animo dell’essere umano.Qualità artistica 8 Qualità tecnica 8,5

GABRIELE COEN“Sephirot”

PARCO DELLA MUSICA RECORDS MPR 86CD

MARIA PIA DE VITO“core/coraçao”

JANDO MUSIC/VIA VENETOJAZZ VVJ 115

Ancora una volta l’ecletticità artisticadi Maria Pia De Vito abbaglia peroriginalità, freschezza e lungimi-ranza progettuale. “core/coraçao” è unlavoro che lascia ammirati per losfrontato coraggio della cantante ecompositrice partenopea nel creareun bridge interculturale fra la linguadella amata Napoli e il lessico porto-ghese del Brasile. La traduzione invernacolo dei testi di Chico Buarque,Guinga e Giberto Gismonti racchiu-dono sia il mero significato delle pa-role, sia gli accenti e le nasalizzazionidell’originaria pronuncia in un can-giante mix di ritmi (si ascolti ilsamba di Tom Zè che incontra unapopolare tammurriata). La mania-cale cura nella stesura dei testi in na-poletano e la strabiliante sensibilitànel cantarli fanno di questo discouna perla del nostro attuale pano-rama musicale. La collaborazionealla realizzazione dell’album daparte del pianista gallese Huw War-ren, del virtuoso clarinettista Ga-briele Mirabassi, del chitarrista edarrangiatore brasiliano Roberto Tau-fic, del creativo percussionista Ro-berto Rossi e dell’Ensemble VocaleBurnogualà permettono alla genialeMaria Pia De Vito di raggiungere uninterplay collettivo, in cui voce estrumenti sono protagonisti di unaproduzione dalla fascinosa visionemetamorfica. Apice del lavoro pos-sono considerarsi i due brani propo-sti con Chico Buarque “O Meu Guri”e “Todo sentimento” (il primo cantatoda entrambi in napoletano), il se-condo in lingua madre del maestrosudamericano. È, tuttavia, l’interoalbum a svelarsi brano dopo branocon una suadenza espressiva ed unagodibilità d’ascolto molto rare in unoceano di produzioni dal prete-stuoso e banale contenuto.Qualità artistica 9 Qualità tecnica 8,5

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96 FDS 259 ▼ ANNUNCI COMPRO/VENDO

Si comunica a tutti gli uten-ti di questo mercatino che ilservizio è GRATUITO soloper i PRIVATI e solo nel li-mite massimo di UN an-nuncio per CELLULARE oper EMAIL. Eventuali an-nunci non rispettosi di que-sta regola verranno cancel-lati e, in caso di reiterazio-ne del problema, l’utenteverrà bannato.

Si ricorda altresì che l’AN-NUNCIO deve essere com-pilato PER INTERO all’in-terno del BOX DI TESTOindicante il testo del mes-saggio e che nel corpo del-l’annuncio DEVE essere in-dicato anche il vs. nome ecome volete essere contat-tati. Nome, Cognome, telefonoed email richieste dal mo-dulo, sono solo PER USOINTERNO e NON per iltesto dell’annuncio.

A partire dall’anno 2017 gliannunci che non rispette-ranno tale logica verrannoIGNORATI e CESTINATI.

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