Date post: | 18-Jul-2015 |
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Andrea Gavosto Fondazione Giovanni Agnelli
Prometeia
Convegno di presentazione
del Rapporto di Previsione
24 aprile 2015
I vincoli alla
crescita di medio termine per l’economia
italiana: il capitale umano
le previsioni macroeconomiche a breve
Prometeia prevede una ripresa molto graduale nel
2015 e 16 in Italia (e in generale nell’Area dell’euro)
La ripresa potrebbe essere più vigorosa nel 2016 per due motivi:
Il rialzo dei tassi USA potrebbe essere più rapido del previsto (anche se
più in là nel tempo) , quindi l’ Euro deprezzarsi maggiormente
Il calo del prezzo del greggio potrebbe spingere i
consumi in tutta l’AE, con benefici per l’export
*
*
*
Italia: Un confronto delle riprese post-recessione
Source: monthly data to February 2015, ECB.
Storicamente, all’inizio dellla ripresa, il Pil cresce rapidamente per poi
assestarsi, anziché gradualmente
3
98
100
102
104
106
108
110
112
114
0 1 2 3 4 5 6 7 8
L'u
ltim
a t
rim
estr
e d
ella
rec
essi
on
e =
10
0
N. di trimestri post-recessione
Q4 1964
Q2 1975
Q4 1982
Q3 1993
Q4 1996
Q2 2009
Q4 2001
le prospettive di medio periodo: il capitale umano
Per calcolare il prodotto potenziale, Prometeia crea un indice di Tornqvist del capitale umano,
basato sulle proiezioni demografiche Eurostat fino al 2040, ponderate per la quota della
popolazione che detiene un certo titolo di studio (primo ciclo-superiori-università).
Fra il 2015 e il 2030 il cap. umano in Italia, che parte più basso, cresce dello 0,8%, rispetto all’1,5
e 1,4 di Germania e Francia. La popolazione sale da 62 a 66 m., meno che in Francia, mentre cala
in Germania.
L’indicazione di policy è di aumentare l’investimento in istruzione e ricerca.
Le proiezioni demografiche Eurostat sottovalutano il minor
afflusso degli immigrati e la loro diversa origine (meno dall’Est
Europa, più dall’Africa). In generale, è opportuno analizzare il
contributo delle 1° e 2° generazioni separatamente
La misura della qualità del capitale umano (titolo di studio) è
parziale, a differenza delle competenze
Il capitale umano potrebbe essere sovrastimato:
2015 2020 2025 2030 2035 2040
Germania 242.310 228.679 229.779 220.234 181.926 142.591
Spagna -83.307 -79.009 6.386 87.513 159.724 225.207
Francia 87.597 90.186 91.170 91.239 89.010 83.988
Italia 310.605 348.082 368.367 382.425 367.696 335.911
Regno
Unito 166.557 172.091 192.867 203.324 210.149 209.284
la crescita demografica prevista per l’Italia dipende dalle
ipotesi adottate sulle migrazioni internazionali
numero di immigrati annui (al netto degli emigrati)
ipotizzato nel main scenario Eurostat
possiamo già verificare lo scostamento tra la
realtà e le previsioni Eurostat per l’anno 2014: le
prime stime sul saldo migratorio si attestano intorno
alle 138.000 unità, contro una previsione 2013 nello
scenario principale di oltre 300.000. 59.000
60.000
61.000
62.000
63.000
64.000
65.000
66.000
67.000
68.000
2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050
UN 2012 EUROSTAT 2013 ISTAT 2011
che le ipotesi Eurostat siano
ottimistiche lo dimostra il
confronto con due previsioni
precedenti: United Nations
Population Division e Istat
(popolazione tot, in 000)
202
6,3
491
490
78,3%
51%
185
5,6
446
461
57,8%
35%
175
5,3
410
435
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Punteggio Invalsi italiano V
primaria
Voto prova Invalsi esame III
media
Punteggio lettura 15enni
PISA 2009
Punteggio matematica
15enni PISA 2012
Tasso di scolarità a 18 anni
Immatricolati all’università
per 100 diplomati
italiani stranieri nati in Italia stranieri nati all'estero stranieri
VALO
RE
OTT
EN
UTO
DA
GLI
STU
DE
NTI
ITA
LIA
NI
I figli
dell’immigrazione
e la costruzione
del capitale
umano:
il sentiero in salita
dell’integrazione
scolastica,
con qualche nota
meno negativa da
parte dei nati in
Italia
gli esiti scolastici dei giovani stranieri
altre misurazioni del capitale umano
segnalano il ritardo dell’Italia
0
100
200
300
400
500
600
700
capitale umano pro capite (migliaia US$)
Fonte: Ocse, 2011
l’Italia è in fondo alla
graduatoria dei paesi
avanzati per quel che
riguarda l’insieme di
conoscenze e
competenze, misurate
secondo il metodo di
Jorgenson e Fraumeni
la scolarità in Italia
Fonte: The Century of Education, C. Morrison F. Murtin, 2009
anni di scolarizzazione media
popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni
negli ultimi
centocinquanta anni
l’Italia ha ridotto il
divario con i paesi più
avanzati come anni di
scolarità
le competenze degli studenti a quindici anni
il divario rimane
però elevato come
competenze: gli
studenti italiani
sono al 21° posto
nella capacità di
lettura a 15 anni
fra i paesi OCSE
capacità di lettura a 15 anni , fonte PISA 2012
538
536
524
523
523
518
512
511
509
509
508
505
504
499
498
496
496
493
490
490
488
488
488
483
481
477
475
463
441
424
Giappone
Corea
Finlandia
Irlanda
Canada
Polonia
Australia
Olanda
Svizzera
Belgio
Germania
Francia
Norvegia
Regno Unito
Stati Uniti
Media OCSE
Danimarca
Reubblica Ceca
Italia
Austria
Ungheria
Spagna
Portogallo
Svezia
Slovenia
Grecia
Turchia
Repubblica Slovacca
Cile
Messico
Fonte: OECD, Survey of Adult Skills, PIAAC, 2012
2%
13% 14% 14% 17% 22%
14%
31% 28% 30% 31%
38% 52%
42% 42% 39%
37%
34%
32%
14% 17% 17% 16%
6%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Giappone Francia Germania Regno Unito Stati Uniti Italia
Level 0/1 Level 2 Level 3 Level 4/5
quasi un quarto dei
giovani adulti
italiani (25-34enni)
ancora non
raggiunge i livelli
minimi di
competenza in
lettura e
comprensione di
testi, e nel
complesso il 60%
si attesta su livelli
medio-bassi
le competenze dei giovani adulti
568
554
552
546
542
541
541
541
539
529
526
520
513
507
506
502
477
470 490 510 530 550 570
Finlandia
Danimarca
Inghilterra
Olanda
Svezia
Italia
Germania
Portogallo
Ungheria
Austria
Polonia
Francia
Spagna
Norvegia
Belgio
Romania
Malta
la lettura in quarta elementare PIRLS 2011
nella primaria, la
scuola italiana è fra le
prime in Europa,
grazie a insegnanti
giovani e specializzati,
a un modello
inclusivo e a una
didattica innovativa
440 460 480 500 520 540 560 580 600 620
corea
singapore
cina
giappone
russia
finlandia
USA
inghilterra
ungheria
australia
slovenia
italia
svezia
norvegia
romania
Fonte: Elaborazioni su dati TIMSS 2011
matematica e scienze in terza media TIMSS 2011
punteggi medi in matematica e scienze
alle medie, gli
apprendimenti degli
studenti italiani
precipitano nelle
graduatorie
internazionali
i divari di indirizzo
prove
di Matematica
prove
di Scienze
punteggi TIMSS 2009 e PISA 2009 per indirizzo
della secondaria di II grado il calo degli
apprendimenti
rispetto alla media dei
paesi avanzati è
evidente alle medie.
Nei licei si assiste a
una ripresa, mentre
nell’istruzione
professionale il
ritardo si accentua
l’istruzione universitaria in Italia:
un grande ritardo da colmare
quota di popolazione con un titolo terziario, per classe di età
OECD, Education at a Glance, 2014
l’Italia si è
impegnata a
raggiungere il
40% di laureati
nel 2020
49,2%
55,5%
57,3% 57,6%
56,5%
54,8%
52,0%
49,9%
49,5%
48,5%
46,7%
46,4% 46,4%
45%
46%
47%
48%
49%
50%
51%
52%
53%
54%
55%
56%
57%
58%
59%
60%
Fonte: Elaborazione su dati Istat e Miur (Anagrafe Nazionale Studenti)
immatricolati totali (triennali e ciclo unico):
quota su 19enni residenti
dopo un forte
aumento iniziale, le
immatricolazioni
stanno calando in
relazione alla
popolazione
diciannovenne
(dunque al netto
della demografia)
dove intervenire?
Maggiori risorse finanziarie per l’istruzione
Definizione delle competenze da sviluppare ai diversi livelli:
Operazione effettuata per il 1° ciclo scolastico e l’istruzione
tecnica, non per i licei, la formazione professionale e l’università
Reclutamento, formazione iniziale e utilizzo dei docenti
Autonomia e valutazione sia delle scuole sia degli atenei
95,8
95,4
91,5
90
89,5
88
87,8
87,2
84,7
84,4
82,8
81,4
79,3
75,4
74,6
60,1
51,9
69,3
51,4
59,9
53,1
48,6
58
50,2
54,4
65
39
38
42,6
43,7
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
medico
ingegneria
insegnamento
economico-statistico
chimico-farmaceutico
agraria e veterinaria
architettura
scientifico
linguistico
politico-sociale
educazione fisica
psicologico
geo-biologico
giuridico
letterario
Tasso occupazione (def. Istat FdL) a 5 anni Tasso occupazione (def. Istat FdL) a 1 anno
tassi di occupazione dei laureati italiani
a 1 e a 5 anni dalla laurea, per gruppo disciplinare
Fonte: Indagine AlmaLaurea 2014
l’indagine CT3, condotta da UNIGE e FGA: le competenze trasversali rilevanti per imprese, studenti e atenei
capacità di organizzare e pianificare ossia realizzare idee e progetti tenendo conto anche del tempo e delle altre risorse a disposizione.
capacità di risolvere problemi ossia applicare in una situazione reale quanto appreso, individuando gli ambiti di conoscenze che meglio consentono di affrontarla. capacità di analizzare e sintetizzare informazioni
ossia acquisire, organizzare e riformulare dati e conoscenze provenienti da diverse fonti.
capacità di formulare giudizi in autonomia ossia interpretare le informazioni con senso critico e prendere decisioni conseguenti.
capacità di comunicare efficacemente ossia trasmettere informazioni e idee in forma sia orale sia scritta in modo chiaro e formalmente corretto, esprimendole in termini adeguati rispetto agli interlocutori specialisti o non specialisti del settore.
capacità di apprendere in maniera continuativa ossia sapere riconoscere le proprie lacune e identificare strategie efficaci volte all’acquisizione di nuove conoscenze e competenze.
capacità di lavorare in gruppo ossia coordinarsi con altre persone, anche di diverse culture e specializzazioni professionali, integrandone le competenze.
essere intraprendente ossia saper sviluppare idee innovative, progettarne e organizzarne la realizzazione, gestire le necessarie risorse ed essere disposto a correre rischi per riuscirci.
gli insegnanti struttura per età
Fonte: Elaborazioni su dati MIUR
struttura per età degli insegnanti di ruolo presso la scuola statale
a.s. 2010-11, per grado di scuola (valori percentuali) l’età media degli insegnanti è la più elevata in Europa:
scuole elementari 49,3 scuole superiori 51,8 scuole medie 52,1
20
la spesa per istruzione
United States
Finland
United
Kingdom
Sweden
France
OECD average
EU21 average
Spain
Germany
Japan
Italy
Pre-primaria Primaria e secondaria Istruzione terziaria
valori espressi in punti di PIL, per livello di istruzione
Nel confronto
internazionale
l’Italia risulta ultima
per spesa dedicata
all’istruzione, con
un ritardo
particolarmente
marcato
nell’istruzione
terziaria. Più della
quantità conta però
la qualità della
spesa.
Andrea Gavosto Fondazione Giovanni Agnelli
Prometeia
Convegno di presentazione
del Rapporto di Previsione
24 aprile 2015
I vincoli alla crescita di medio termine per l’economia italiana:
il capitale umano
621.900
186.400 66.200 119.100 147.000
1.021.300
2.596.200
1.651.600
2.612.500
1.544.000
-
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA MEDIA SCUOLA SUPERIORE UNIVERSITA'
NON STATALE STATALE
Fonte: Ministero dell'Università e della Ricerca - Ufficio di Statistica. Esclusi: ITS e formazione professionale
oltre 10,5 milioni di iscritti al sistema di istruzione (scuola + università)
91.100
docenti
241.800
docenti
168.900
docenti
219.900
docenti
53.400
docenti Ordinari, associati
e ricercatori , a.a.
2013-14
I dati si riferiscono
all’organico di fatto
della scuola statale, a.s.
2014-15