Lingotta
Progetto architettonicodiGabetti & Isola
FIATPalazzina
Lingotta Palazzina Fiat Lingotto 1917 1997
PalazzinaFiat
Gabetti &
IsolaL
ingotta
Progetto architettonico diGabetti & Isola
Palazzina Fiat
Copyright © 1998 IMDCRCopyright © 1998 Reggiani Spa Illuminazione
v.le Monza 16 - 20050 Sovico MItel 039 20711 fax 039 [email protected] reggiani.net
Prima edizione 1998
ISBN 88-85209-19-XStampato in Italia
Ristrutturazione
Illuminazionedegli uffici
Tonalità della Luce
Resa del Colore Illuminamento
Progetti
Palazzina Fiat
Portfolio Fotografico
Progetto architettonico diGabetti & Isola
Lingotta
Lingotta
Contents
Lingotta Palazzina Fiat
76 Introduction
78 The Refurbishment projectComments on office lighting
82 Background
84 Design. Chromatic yield85 Shades of light
86 Lighting efficiency. Duration of light source
87 Average illumination
88 Uniformity. Glare
Lingotta90 The architetcts’ design92 The desing shape. Performance
96 Offices/corridors
28 39 Fiat Historical Archive40 73 Photograph Collection
Introduzione 6
Il progetto di ristrutturazione 8Considerazioni sull’illuminazione degli uffici
La premessa 12
Il progetto. Resa del colore 14
Tonalità di luce 15
Efficienza luminosa. Durata della sorgente luminosa 16Illuminamento medio 17
Uniformità. Abbagliamento 18
LingottaIl disegno degli architetti 20
La forma costruttiva. Le prestazioni 22
Uffici/corridoi 26
Archivio del Centro Storico Fiat 28 39Portfolio Fotografico 40 73
Indice
Introduzione
6 7Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Una sede nuova, ma ricca di storia. Da oggi Fiat, Fiat Geva, Fiat I&CS, Fiat International
e Fiat se.p.in. lasciano Corso Marconi per trasferirsi nella sede operativa della Palazzina
Fiat al Lingotto, Via Nizza, 250.
Realizzato tra il 1917 e il 1926 su progetto di Giacomo Mattè Trucco, il Lingotto, definito
da Le Corbusier “uno degli spettacoli più impressionanti fornito dall’industria”, ha
cessato l’attività produttiva nel 1982. Nel corso degli anni dallo stabilimento sono uscite
alcune delle vetture che hanno segnato la storia dell’automobile italiana: dalla Balilla,
all Topolino, alla 1100.
Oggi la Palazzina Fiat, che già a quei tempi era sede della Direzione Generale, torna a
rivivere grazie al recupero attuato dalla Fiat Engineering.
Adottando soluzioni strutturali e tecnologiche d’avanguardia, la Palazzina è stata
ristrutturata dal punto di vista architettonico e dotata di tecnologie telematiche
modernissime.
Il progettodi ristrutturazione
8 9Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
La Palazzina Uffici del Lingotto era rimasta intatta: percorsatutta da quel degrado diffuso, dovuto al tempo. Dalla datadi ultimazione dei lavori - 1926 - erano passati molti anni:ma era passata soprattutto la guerra. E ancora dopo la guerral’alternarsi di usi diversi, talora impropri. Lo stato di abbandonocrescente, oramai divenuto pressochè totale negli ultimitempi, aveva fatto il resto. Si trattava quindi di ridare vita aquell’insieme architettonico, di riprendere i segni di un gusto,definito alle sue origini, forte, ben definito dalle riviste e daimanuali degli anni Venti del Novecento: sono stati anni moltoimportanti per Torino, per la sua assunzione di un ruolointernazionale.Il tema del restauro riguardava sia l’ossatura dell’insieme, glispazi esterni, le recinzioni, sia le facciate segnate da grandivetrate, sia ancora e soprattutto gli interni, percorsi da lunghicorridoi diramati dallo scalone centrale. Il tono generaledell’edificio essendo dato, le innovazioni distributive etecnologiche dovevano rientrare il più possibile entrol’immagine originaria, per dare un tono di franca attualità adogni innovazione. Il tema diventava, nel senso proprio deltermine, tema di restauro: un restauro singolare sulla lineadell’attualità.
Il progettodi ristrutturazione
10 11
risultavano di oltre un metro più alti rispetto a quelli correntinelle nuove costruzioni.Nasceva così la doppia esigenza di disporre di un corpoilluminante a centro volta, che proiettasse luce indiretta asoffitto e che proiettasse, con una larga apertura angolare,luce diretta verso i piani di lavoro; ripristinando quindi ladistanza standard fra fonti luminose e livello di pavimento.Gli architetti Gabetti e Isola tendevano in ogni circostanzaa ricalcare con insistita coerenza segni e colori riferibiliall’edificio originario: per gli interni avevano notato la presenzacostante, in ogni ambiente della Palazzina, di grandi corpiilluminanti in vetro, in parte opalino e in parte smerigliato:corpi illuminanti di modello “americano”, documentatisoltanto più dalle fotografie dell’Archivio Storico. Erano stateinfatti sostituite tutte, da quegli apparecchi con tubi al neonprotetti da schermi a nido d’ape, correnti negli anni Cinquanta.Attraverso alcuni schizzi iniziali, molte prove, attentiapprofondimenti condotti con l’apporto diretto delCommittente, ha preso forma questa lampada a centro volta,detta qui “Lingotta”, destinata a poco a poco a diventaresegno distintivo per gli interni della Palazzina restaurata.
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Così gli architetti Gabetti e Isola hanno interpretato le esigenzeche la Fiat Engineering traduceva a mano in base alle necessitàemergenti; essi avevano sempre presente la necessità direstituire l’immagine originaria, con l’intenzione di portare,ora, al miglior livello la coerenza di forme, disposizioni,colori, luci. Tutto è stato rimesso a posto “dov’era com’era”,senza inserimenti, per non tradire l’assunto di una tutelaaccorta e responsabile: in questo senso è valso, quale fortesostegno, l’interesse posto, nelle varie fasi di lavoro, dallaSoprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici delPiemonte, nelle persone del Soprintendente e dell’architettoDaniela Biancolini.Un punto nodale era dato dall’analisi delle esigenze d’usoquotidiano, da parte delle persone ospitate dalla Palazzina.Fra queste assumeva particolare significato, oltre all’acusticaambientale, intesa come protezione dai rumori esterni e comecondizionamento acustico di ambienti destinati a colloquiinterpersonali su argomenti impegnativi, anche l’illuminazioneartificiale. Data la presenza delle grandi vetrate della vecchiafacciata, si poteva presumere che nella maggior parte delleore del giorno vi fosse abbondanza di luce, in ogni ambiente.Le “veneziane”, costituite da grandi palette di larice d’Americaposte all’esterno delle vetrate, consentivano di evitare ildisturbo di un soleggiamento diretto.E però già, in una situazione normale di luce diurna, i soffittirimanevano sempre in ombra. E ancora di più, nelle giornatenon di sole, nelle ore serali, cresceva la necessità di fornireuna sorgente di luce indiretta, per illuminare i soffitti.Altro tema illuminotecnico era dato, sempre in momenti diluce diurna carente, dall’illuminazione dei piani di lavoro.Alla Palazzina Lingotto ci si trovava in una situazioned’eccezione, rispetto a quella corrente negli edifici per uffici:l’altezza dei vani, era molto superiore a quella standard. Infattianche se il pavimento era stato sollevato di una ventina dicentimetri mediante intercapedine disponibile agliallacciamenti mediante dalles “galleggianti”, i vani ufficio Nota redazionale
Considerazionesull’illuminazionedegli ufficiLa premessa
12 13Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Nella ristrutturazione della Palazzina Lingotto, le indicazioni architettoniche prevedono
nell’impianto di illuminazione l’impiego di corpi illuminanti aventi caratteristiche formali
simili a quelle dei modelli impiegati nella costruzione originaria.
In collaborazione con la ditta Reggiani Spa Illuminazione è stato progettato e realizzato
un corpo illuminante che oltre a recepire gli aspetti prettamente architettonici, è integrato
con il progetto illuminotecnico di ambiente per garantire il rispetto dei parametri ottimali
sotto il profilo normativo, di comfort, ed energetico.
I parametri illuminotecnici, sono stati monitorati a mezzo di rilievi eseguiti in un
campione costituito da tre corpi illuminanti inseriti nel modulo standard di ufficio di
dimensioni di circa 6 metri per 3,5 metri.
I risultati ottenuti, raffrontati con i parametri di riferimento di un corretto progetto
illuminotecnico, sono ritenuti soddisfacenti.
Il progetto
Resa del colore
Tonalità di luce
0
10
50
100
500
1000
5000
10000
500002000
calda neutra fredda
3000 4000 5000 10000 K
temperatura di colore
lux
14 15
In generale la progettazione della distribuzione della luceartificiale nelle aree adibite ad attività di tipo terziario sianoesse organizzate a cellula, a isola o a spazio aperto, deveessere attuata con la massima attenzione tenendo conto che:la maggior parte delle sensazioni sono
mediate attraverso gli occhi;condizioni di visibilità non soddisfacente
sono correlate alla diminuzionedel rendimento operativo dovutoa maggior affaticamento.
Tra i parametri che valgono a caratterizzare il progettoilluminotecnico, quelli più importanti sono:
Resa del coloreTonalità di luceEfficienza luminosa/durata sorgente luminosaIlluminamento medioUniformitàAbbagliamento
L'ente normatore UNI, in proposito fornisce con la normanr. 10380 una guida ed un vincolo alla scelta ottimale deiparametri progettuali.
Le esigenze di resa del colore sono correlate all'attività a cuil'ambiente è destinato ed al compito visivo che in esso si devesvolgere.La resa del colore dipende dalla sorgente luminosa, èidentificata dall'indice di resa cromatica (Ra) che stabiliscequanto una luce artificiale alteri o meno il colore naturale diun oggetto illuminato.Il parametro massimo (Ra = 100) corrisponde all'emissionedi una lampada ad incandescenza. La UNI 10380 perl'illuminazione di uffici prescrive valori di resa cromatica (Ra)compresi tra 80 e 90.
Il colore apparente della sorgente luminosa viene misuratoper contrasto con l’emissione di un corpo radiante riscaldatoalle diverse temperature, in campi variabili tra 2000 e 6000gradi Kelvin (K).Le sorgenti sono classificate in tre gruppi principali definitia luce calda, neutra e fredda. La UNI 10380, per gli ambientiad uso ufficio, consente la scelta tra luce calda e neutra.Per la scelta si fa riferimento al diagramma di KRUITHOFriportato che mette in relazione illuminamento medio etemperatura di colore, individuando la zona di migliorecomfort.
zona diilluminamento
favorevole
colori freddi
colori irreali
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Efficienza luminosaDurata dellasorgente luminosa
Illuminamentomedio
Nella tabella sono indicate
caratteristiche tecniche
delle sorgenti luminose di uso
più corrente.
temperaturadi colore (K)
tipo i.r.c.Ra
efficienzaluminosa lm/W
duratamedia ore
incandescenza
tungsteno-alogeno
vapori di mercurio (bulbo)
ioduri metallici
sodio alta pressione
sodio bassa pressione
fluorescente lineare (industriale)
fluorescente trifosforo
fluorescente compatta
2500
3000
4000
3000-4000
2300
-
4200
3000-4000
3000-4000
15
20
50
65
60
130
100
70
65
100
100
50
80
60
-
58
80
85
1000
2000
16000
5000
12000
16000
9000
10000
10000
ambienti specifici
aree di passaggio, corridoi
scale, ascensori
magazzini, depositi
uffici generici, dattilografie, sale computer
uffici per disegnatori e per progettazione
sale per riunioni
valori medi (Ix)
50
100
100
300
500
300
100
150
150
500
750
500
150
200
200
750
1000
750
16 17
L’efficienza luminosa è un parametro che indica il rendimentodella sorgente; è espressa in lumen emessi per ogni wattconsumato; correlato alla vita media della sorgente stessafornisce indicazioni per la valutazione dei consumi globali(consumo di energia elettrica + ricambio lampade). L’impiegodi alimentatori elettronici contribuisce a migliorare l’efficienzaglobale e ad aumentare le prestazioni del corpo illuminantegrazie alle seguenti caratteristiche:fattore di potenza più elevatodisinserzione automatica delle
lampade esauriteriduzione di armoniche convogliate in reteminore temperatura all’interno dei corpi
illuminanti con conseguenteaumento della vita dell’apparecchio
eliminazione dell’effetto “flicker”stroboscopico che previene l’affaticamentoe per i soggetti più sensibilil’insorgenza di fastidiose emicranie.
L’illuminamento medio di esercizio, la cui unità di misura èil lux, è riferito alle zone sede di compito visivo dove sieffettuano le attività operative ( per gli uffici, i tavoli e lescrivanie) e viene stabilito dalla UNI 10380 come indicatonella tabella.In generale per lo svolgimento delle normali attività di ufficiosi fa riferimento ai valori della colonna centrale.
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Uniformità
Abbagliamento
Fotometria di apparecchio
per illuminazione uffici
dotati di video terminali
(assenza di emissione
luminosa nella zona di
abbagliamento diretto)
25°
15°
15°
35°
15°35°
15°
35°
campo visivo primario
campo visivo secondario
zona di abbagliamento
diretto o rispecchio
su videoterminale
angolo compreso tra
30°|35°
angolo compreso tra
55°|60°
zona efficace
La presenza di più sorgenti luminose dirette o indirette moltointense (ad elevata luminanza) interferenti con il compitovisivo, può dare origine al fenomeno dell’abbagliamento. Sidetermina una situazione di disturbo (discomfort glare) chepuò portare ad una riduzione della capacità visiva (disabilityglare).La riduzione di questo fenomeno si ottiene con l’impiego diottiche con angolo di schermatura caratteristico che limita ivalori di luminanza percepiti dall’occhio.La UNI 10380 fornisce tabelle a riguardo e, per aree ove siutilizzano videoterminali, prescrive luminanze inferiori a 200candele/mq e angoli di schermatura di 55° - 60° checorrispondono a ottiche definite dark-light (vedi figura).
Il compito visivo si estende normalmente su una superficiecoperta dai movimenti dell’occhio indicati in figura.
18 19
Il rapporto fra l’illuminamento minimo e quello medio, nellocale o nella zona del locale dove si svolge un determinatocompito visivo (piano di riferimento), non deve essere minoredi 0,8.Nelle aree di un locale di lavoro, che non sono sede delcompito visivo, il valore medio dell’illuminamento non deveessere mai minore di un terzo del valore medio dell’illumi-namento nella zona sede del compito visivo.
*
Uniformità di illuminamento: 5.2.2 della norma 10380*
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
LingottaIl disegno degli architetti
20 21Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
cono di copertura
La formacostruttiva
collegamentodi terra
morsetto dicollegamento rapido
dado di fissaggio
tige
dado di fissaggio
staffa di ancoraggio
morsetto dicollegamento rapido
staffa di ancoraggio
collegamentodi terra
Le prestazioni
22 23
Lingotta scala 1:10
Lingotta
versatilità dell’illuminazione
scala 1:75
La forma e le caratteristiche del corpo illuminante realizzatosono coerenti con le indicazioni date dagli architetti consulenti.Comando diretto/indiretto separato. In giornate scarsamenteilluminate si può incrementare l’illuminamento con soloimpiego della indiretta e conseguente ulteriore risparmioenergetico. La diretta si può accendere al calare della sera.
È stata selezionata una lampada fluorescente compatta coni seguenti parametri principali:Resa del colore Ra=85Temperatura di colore: 3500KEfficienza luminosa: 65 lumen/WDurata: 10.000 ore
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Distribuzione illuminamento
sul piano di lavoro
valori di illuminamento
su zona sede di
compito visivo
400 LUX
550 LUX
750 LUX
Eav = 670Lux Emin/Eav = 0,47 Emin/Emax = 0,32 Eav ( zona operativa ) = 941 Lux Eav ( zona non operativa ) = 679 Lux
Esempio di condizione
di lavoro
scala 1:75
(a) Angolo di inclinazione
dello schermo
(b) angolo limite
di emissione
24 25
In funzione del numero delle sorgenti luminose installate(n°3) nell’area campione vengono rappresentati i valori diilluminamento di:valore medio sull’area Eav=670 lux
valore medio zona sede compito visivo Eav=941 lux
uniformità aree Emin/Eav=0,37
uniformità zona sede compito visivo Emin/Eav=0,85
I grafici allegati nella figura indicano i valori misurati esuccessivamente elaborati con programma di calcolospecifico.I risultati soddisfano i requisiti normativi. Particolare contri-buto al raggiungimento dei valori di uniformità è dato dall’ot-
tica del corpo illuminante che prevede anche una quota diflusso luminoso verso il soffitto (illuminamento indiretto).
Il controllo dell’abbagliamento è ottenuto mediante l’impiegodi ottiche tipo DARK-LIGHT per quanto riguarda l’illumina-mento diretto cioé con luminanze controllate in valori inferioria 200 cd/mq con angoli di schermatura di 55°-60°.L’ esempio riportato rappresenta una possibile condizione dilavoro dove l’operatore è posto in una condizione di scher-matura soddisfacente (esente da riflessi diretti agli occhi) eottima visione dell’area operativa.
253
289
333
381
431
482
524
555
571
571
555
524
482
431
381
333
289
253
5,96
293
337
392
453
520
581
633
672
699
699
672
633
581
520
453
392
337
293
5,65
331
385
450
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755
755
757
741
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530
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385
331
5,35
364
429
503
589
674
760
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768
722
722
768
789
760
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5,04
393
459
538
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841
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781
781
825
841
807
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692
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393
4,74
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477
555
645
735
822
898
929
932
932
929
898
822
735
645
555
477
410
4,43
413
481
561
651
743
830
907
940
943
943
940
907
830
743
651
561
481
413
1,37
3,50
3,30
3,10
2,90
2,70
2,50
2,30
2,10
1,90
1,70
1,50
1,30
1,10
0,90
0,70
0,50
0,30
0,10
Y/X
294
340
397
462
532
596
651
692
720
720
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596
532
462
397
340
294
0,15
334
390
458
540
619
695
759
776
775
775
776
759
695
619
540
458
390
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0,46
369
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511
599
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804
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738
738
784
804
774
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511
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369
0,76
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796
839
853
818
727
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464
397
1,07
423
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973
1003
1003
973
914
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1,68
429
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928
984
1014
1014
984
928
850
756
661
572
494
429
1,99
431
501
582
676
772
865
944
1003
1024
1024
1003
944
865
772
676
582
501
431
2,29
432
506
596
696
793
892
950
955
929
929
955
950
892
793
696
596
506
432
2,60
435
511
601
702
801
899
934
902
864
864
902
934
899
801
702
601
511
435
2,90
431
505
595
695
792
890
949
955
930
930
955
949
890
792
695
595
505
431
3,21
429
499
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674
770
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941
1000
1021
1021
1000
941
862
770
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580
499
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3,51
427
491
569
657
752
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923
979
1009
1009
979
923
845
752
657
569
491
427
3,82
420
485
562
649
744
832
908
966
1003
1003
966
908
832
744
649
562
485
420
4,12
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Art. Supertechne - Reggiani
Esecuzione speciale per corridoi
2x18W TC-D G24 d-2
Art. Lingotta - Reggiani
Esecuzione speciale
4x26W TC-D G24 q-3 Diretta
2x26W TC-D G24 d-3 Indiretta
Art. Murale - ReggianiEsecuzione speciale per galleria1x11W TC G23
5,0m
26 27
Uffici/corridoi
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Archivio del Centro Storico Fiat Fiat Historical Archive
28 29Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
30 31Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Sezione Section
32 33Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Vista pianta pianoterra Plan view, ground floor
34 35Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
1931 1931
36 37Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Ingresso Entrance Scale Stairs
38 39Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
1924 Direzione Garage e Sita 1924 Garage and Sita Management
Portfolio fotografico Photograph collection
40 41Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Vista laterale Side view
42 43Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Vista laterale Side view
44 Lingotta Palazzina Fiat
Particolare Detail
45Lingotta Palazzina Fiat
46 47Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
48 49Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Scale ingresso Entrance staircase
50 51Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Scale ingresso Entrance staircase
Stairs
52 53Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Scale
Stairs
54 55Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Scale
Corridors
56 57Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Corridoi
Conference room
58 59Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Sala conferenze
Conference hall
5,5m
60 61
Sala conferenze
Lingotta Palazzina Fiat
Art. 1225 - ReggianiExecutive con lente speciale1x50W QR-CB GX 5,3 Ø 50mm
Art. 1225 - Reggiani - Executive
luminaire with special lens
1x50W QR-CB GX 5.3 dia. 50 mm
Lingotta Palazzina Fiat
Open space
62 63Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Open space
Open space
Art. Lingotta - Reggiani
4x26W TC-D G24 q-3 Diretta
2x26W TC-D G24 d-3 Indiretta
5,5m
Art. Lingotta - Reggiani
4x26W TC-D G24 q-3 Direct
2x26W TC-D G24 d-3 Indirect
64 65
Open space
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Corridors
66 67Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Corridoi
7,5m
68 69Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Corridoi Corridors
Corridors
70 71Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Corridoi
10 lux40 lux50 lux
100 lux
Corridors
10m
72 73Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Corridoi
Lingotta Palazzina Fiat
Refurbishment
Office lighting
Shades of light tones
Chromatic yield Illumination
Designs
Palazzina Fiat
Photograph collection
Architectural design byGabetti & Isola
Lingotta
Introduction
76 77Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
A new location, yet one full of history. As from today Fiat, Fiat Geva, Fiat I & CS, Fiat
International and Fiat se.p.in have left Corso Marconi to move into the working location
of the Fiat office block (the “Palazzina”) at the Lingotto, Via Nizza 250.
Production at the Lingotto, built between 1917 and 1926 to a design by Giacomo Mattè
Trucco, and described by Le Corbusier as “one of the most impressive sights provided
by industry”, ceased in 1982. Over the years some of the vehicles which have marked
the history of Italian cars, from the Balilla to the Topolino and the 1100, were born in
this plant.
Now the Fiat office block, which was once the headquarters of the top management,
has been given a new lease of life thanks to renovation work by Fiat Engineering.
By adopting avant-garde structural and technological solutions, the office block has
been renovated architecturally and equipped with the latest computer technologies.
The refurbishmentproject
78 79Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
The Lingotto office block had remained intact, yet with overalldeterioration due to age. Many years had passed since thecompletion of the building works in 1926, and above allthere had been a war. After the war it underwent a successionof different, at times inappropriate, uses, and increasingneglect, which had recently become virtually complete, haddone the rest. It was therefore necessary to restore life to thearchitectural structure, and to revive the features of a stylewhich was described as strong and well-defined by magazinesand textbooks of the Twenties, and was very important forTurin and its international standing. The renovation concernedboth the overall framework, the outside areas and boundaries,the façades with their large windows, and above all theinteriors, crossed by long corridors branching off from themain central staircase. The general atmosphere of the buildinghaving been defined, the distributional and technologicalinnovations had to fit in as far as possible with the originalimage, in order to give a markedly topical style to everyinnovation. The theme became one of renovation, in the truesense of the word, a special renovation on a modern basis.Thus the architects Gabetti and Isola interpreted the needs,and Fiat Engineering put them into practice as new
The refurbishmentproject
80 81
The architects Gabetti and Isola on all occasions aimed atcopying the features and colours of the original building: inthe interiors they had noticed the constant presence in everyroom of the "Palazzina" of large lighting fixtures in glass,partly opaline and partly frosted - "American-type" lightingfixtures, which now only survive in the photographs in thehistorical archive. They had in fact all been replaced by theneon tube fittings protected by honeycomb screens commonlyused in the Fifties. Through some initial sketches, many testsand thorough analyses performed with a direct contributionfrom the clients, this lamp in the centre of the vault tookshape; it is known as the "Lingotta", and was gradually tobecome a distinctive feature of the interiors of the restoredPalazzina.
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
requirements emerged. They always took into account theneed to restore the original image, with the aim of optimisingthe consistency of shapes, layouts, colours and lights.Everything was returned to its original state, without additions,in accordance with a policy of skilful, responsible conservation.In this respect the interest taken throughout the work by theEnvironmental and Architectural Service of Piedmont, in thepersons of the director and architect Daniela Biancolini,provided strong support.A key point was represented by analysis of the everydayrequirements of the persons inside the building. In additionto environmental acoustics, meaning protection against outsidenoise and soundproofing of rooms intended for discussionof confidential matters, artificial lighting also took on specialsignificance. Given the presence of the large glazing in theold façade, it could be assumed that during most of thedaytime there would be plenty of light in every room. The"Venetian blinds", made of large strips of American larch andinstalled on the outside of the windows, prevented thenuisance of direct sunlight. However, in normal daylight, theceilings always remained in shadow, and furthermore, oncloudy days, it became increasingly necessary to provide anindirect light source to light the ceilings in the evening.Another lighting need, again during poor daylight, relatedto work surfaces. The situation at the Palazzina Lingotto wasunusual for an office building, as the height of the roomswas much greater than the standard height. Although thefloor had been raised by around twenty centimetres as aresult of the floating floor installed to form a wiring cavity,the office areas were still over one metre higher than thoseof new buildings. Thus the need arose for a lighting fixturein the centre of the vault to project indirect light at the ceilingand to direct light towards the work surfaces through a wideangular opening, thus restoring the standard distance betweenlight sources and floor level.
Editorial note
Comments onoffice lightingBackground
82 83Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
In the refurbishment of the Lingotto building, the architectural guidelines for the lighting
system included the use of lighting fixtures with structural features similar to those of
the models used in the original building (architects Gabetti and Isola). Together with
the firm Reggiani S.p.A. Illuminazione, a lighting fixture was designed and produced
which, in addition to incorporating the strictly architectural aspects, is integrated with
the room lighting plan to ensure observance of the ideal parameters in terms of standards,
comfort and energy. The lighting parameters were monitored by means of measurements
performed in a sample composed of three fittings inserted in the standard office module
measuring approximately 6 metres by 3.5 metres. The results obtained are considered
satisfactory when compared to the reference parameters of a correct lighting design plan.
Design
Chromatic yield
Shades of light
0
10
50
100
500
1000
5000
10000
500002000
warm white cold
3000 4000 5000 10000 K
colour temperature
lux
84 85
In general, the distribution of artificial light in areas allocatedto office activities, whether structured in cells, islands oropen space, must be designed with the maximum care, takinginto account the fact that most sensations are perceived bythe eyes, and that inadequate visibility leads to a decrease inworking efficiency caused by greater fatigue. The mostimportant parameters which characterise a lighting designare:
chromatic yieldshade of lightLighting efficiency/duration of light sourceaverage illuminationuniformityglare
The UNI standard number 10380 supplies a guide andrestriction on the optimal choice of design parameters.
The chromatic yield requirements are related to the intendedactivity of the room and the visual tasks to be performedthere. The chromatic yield depends on the light source, andis identified by the chromatic yield index (Ra) which establishesthe extent by which artificial light alters the natural colourof an illuminated object. The maximum parameter (Ra = 100)corresponds to the emission of an incandescent lamp. UNI10380 lays down chromatic yield values (Ra) of between 80and 90 for office lighting.
The apparent colour of the light source is measured bycontrast with the emission of a radiating body heated tovarious temperatures, in ranges of between 2000 and 6000degrees Kelvin (K).The sources are classified into three main groups, defined aswarm, white and cold light. For rooms used as offices, UNI10380 allows a choice between warm and white light.For the choice, reference is made to the KRUITHOF diagramshown here, which correlates average illumination and colourtemperature, identifying the most comfortable area.
favourableillumination
area
coldcolours
unreal colors
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Lighting efficiencyDuration oflight source
Averageillumination
average values (Ix)specific areas
50
100
100
300
500
300
100
150
150
500
750
500
The following table
gives the technical
characteristics
of some of the more
frequently used lighting sources
colourtemperature (K)
type i.r.c.Ra
lightingefficiency lm/W
averagelife hours
incandescence
tungsten-alogen
mercury vapours (bulb)
metal iodides
high pressure sodium
lower pressure sodium
linear fluorescent (industrial)
tri-phosphorous fluorescent
compact fluorescent
2500
3000
4000
3000-4000
2300
-
4200
3000-4000
3000-4000
15
20
50
65
60
130
100
70
65
100
100
50
80
60
-
58
80
85
1000
2000
16000
5000
12000
16000
9000
10000
10000
86 87
Lighting efficiency is a parameter indicating the performanceof the light source. It is expressed in lumens emitted for eachwatt consumed. When correlated to the average life of thelight source, it supplies information for assessing overallconsumption (electricity consumption + lamp replacement).The use of HF control gears helps to improve the overallefficiency as well as the performance of the luminaire thanksto the following characteristics:high power factorautomatic cut-out of lampsrequiring replacementreduction in harmonicsconveyed in the mainslower temperature insidethe luminaire with consequentlonger working life of the luminaireelimination of the stroboscopic “flicker” effectthus preventing fatigue and -for the more sensitive persons -the onset of troublesome headaches
Average operating illumination, whose unit of measurementis the lux, is referred to the visual task environment wherethe work activities are performed (for offices and desks). Itis laid down by UNI 10380 as indicated in the table.Normally reference is made to the values in the central columnfor performance of normal office work
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
transit areas, corridors
stairs, lifts
stores, depots
offices, typing pools, computer rooms
offices used by draftsmen and designers
meeting rooms
150
200
200
750
1000
750
Uniformity
Glare
Uniformity: 10380 5.2.2*
Photometric survey of a
lighting fixture for offices
provided with
video display terminals
(absence of luminous emission
in the zone of direct glare)
25°
15°
15°
35°
15°35°
15°
35°
primary visual field
secondary visual field
zone of direct or reflected glare
on video display terminal
angle lying between
30°|35°
angle lying between
55°|60°
effective zone
The presence of two or more very intense direct or indirectlight sources (with high luminance) interfering with the visualtask can give rise to the phenomenon of glare. This determinesan interference situation (discomfort glare) which can led toreduced visual capability (disability glare).
Such phenomenon can be reduced by using optics withcharacteristic shielding angle which limits the luminancevalues perceived by the eye.UNI 10380 supplies tables in this connection and for areaswhere video display terminals are used it prescribes luminancevalues less than 200 candelas/sq.m. and shielding angles of55° - 60° corresponding to optics of the dark-light type.(see figure)
The visual task normally extends over an area coveredby the movements of the eye as indicated in the figure.
88 89
The relationship between the minimum and averageillumination, must not be less than 0,8 in either the area orin the region of the area where a specific visual task takesplace (reference plane).In the work areas where visual tasks do not take place, theaverage value of illumination must not be less than one thirdof the average value of illumination of the visual tasks area.
*
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
LingottaThe architects’ design
90 91Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
The design shape
Performance
opening cone
earthconnection
lock nut
rod
mounting bracket
quick-fitterminal block
quick-fitterminal block
lock nut
mounting bracket
earthconnection
92 93
Lingotta scale 1:10
Lingotta
versatility in lighting
scale 1:75
The shape and characteristics of the luminaire are coherentwith the indications given by the consulting architects.Separate direct/indirect control. In poorly lighted daysillumination can be increased by using just indirect light withconsequent further energy saving. The direct light can beswitched on when evening falls.
A compact fluorescent lamp was chosen with the followingmain parameters:
Chromatic yield Ra-85Colour temperature: 3500LLighting efficiency: 65 lumens/WLife: 10,000 hours
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Illumination distribution
on the working plane
Illumination values
in the visual
task environment
400 LUX
550 LUX
750 LUX
Eav = 670Lux Emin/Eav = 0,47 Emin/Emax = 0,32 Eav ( operating zone ) = 941 Lux Eav ( non-operative zone ) = 679 Lux
Example of occupational
condition
scale 1:75
screen inclination angle A
emission limiting angle B
94 95
Depending on the number of light sources installed (three)in the reference area the following illumination values arerepresented:
average value in area Eav = 670 lux
average value in the visual task environment Eav = 941 lux
uniformity, areas Emin/Eav = 0.37
uniformity, visual task environment Emin/Eav = 0.85
The graphs attached to the figure show the values measuredand subsequently processed with a specific calculationprogram.
The results meet regulatory requirements. A specialcontribution to the reaching of the values of uniformity isgiven by the optics of the luminaire which also provides acertain amount of upward light towards the ceiling (indirectillumination).Glare control is obtained by using optics of DARK-LIGHTtype as regards direct lighting, i.e. with controlledluminance whose values are less than 200 cd/sq.m. andwith shielding angles of 55°-60°.The example given represents a possible occupationalcondition where the operator is situated in a satisfactoryshielded condition (free from direct glare on the eyes) withoptimum vision of the work area.
253
289
333
381
431
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431
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333
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672
699
699
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755
755
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768
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932
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4,43
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940
907
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2,70
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0,90
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Y/X
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1024
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929
929
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420
4,12
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
Art. Supertechne - ReggianiSpecial version for corridors2x18W TC-D G24 d-2
Art. Lingotta - ReggianiSpecial version4x26W TC-D G24 q-3 Direct2x26W TC-D G24 d-3 Indirect
Art. Murale - ReggianiSpecial version for tunnels1x11W TC G23
5m
96 97
Offices/corridors
Lingotta Palazzina Fiat Lingotta Palazzina Fiat
BIBLIO
TE
CA
DE
LLAL
UC
ER
EG
GIA
NI
Lingotta. Palazzina Fiat. Progetto architettonico di G
abetti & Isola/
Lingotta. Palazzina Fiat. A
rchitectural design by G
abetti & Isola
Copyright ©
1998 IMD
CR
Copyright ©
1998 Reggiani E
ditoreR
eggiani Spa Illuminazione
v.le Monza 16 - 20050 Sovico M
Itel 039 20711 fax 039 2071999reggiani@
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Cod. 9640 3. 01.99