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FIGLIO DELL'UOMO DOVEVA SOFFRIRE MOLTO» · 2016. 1. 2. · Quando preghiano con il salmo è il...

Date post: 27-Jan-2021
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«lL FIGLIO DELL'UOMO DOVEVA SOFFRIRE MOLTO...» ,l,ra Doi cH dite clk io sLa?\ Pietro tuDffe a G"sìt: tIù sei il Aisb". J\IELLA sua Iettera (II Lettura\ Cizcomo llci invita a tenere insierne ferli e opere: Ia fede deve incatnarsi nella vita e la vita la- sciaBi plasmare dalla fede. È quanto vive il mjsterioso servo del Signorc di cui ci parla lsai,a (I Letture), che può affuontare la pet- secuzione perché ha ulì orecchio aperto alì'ascolto della Parola e confida. con fede ferina nelìa prova, nell'aiuto di Dio. Con que- sto suo atteggiamento prefignta Ia vicenda di Gesì\ (Vawelo), che pottà affrontare la sua passione - che oggi in Marco annuncia per Ìa prima volta ai diseepoli - proprio in forza della sua confidenza nel Padle. Questo deve diventare il cammino del disc€Dolo. Con Pietro siamo Ànche noi qnlle:.itAti à professare una Iede - "Tu sei it Cristo» - che deve diventare sequela, disponibilta a seguire GesÌl lungo la sfessa strada e con il suo stesso atteggiàmento. La lede in oesù di- venta allora fede nelle sua prcmessa: perde- re Ìa propria vita per causa sua e del Vange- lo (non solo nel maftirio di sangue, ma nei piccoli gesti di un servizio feriaÌe) aruiche al fallimento, ci consegna alla pienezza del- Ia vita vera. ft Lue{ Falic{, Corrmd&i SS. MnitA hnaÈa a Al cristiano di ogni teiw Gesu chiede di sfron- dare la Wpria v a da idoli e fabi dèL da preoiudizi e ala ceiezze solo unane, allinché possa kè, co- me Pielo, la sua prolessione dilede in lui. Seou| re Cisto sonilicà percorrere in spitito il suo àm- mino, che concluce alla gloia attruvarco la cr&e. ANTIfoNA D'INGRESSo (cff Sir 36,I5i 6) inpiedi Oa', o Signore.la pacea coloro che sperano in te; ltuoi profeli siano trovati degni di fe- de: ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, lsraele. Celebrante - Nel nom6 del Padre e del Fiqlio e dello Spìrito Santo- Assemblea -Amen. C - ll Signore, che guida i nostri cùod nell'amore e nella pazienza di Cdsto, sia con tuìi voi. A - E con ll tuo spirito. ATTO PENIITNZIAIE C - Con la presenza nell'assemblea eucaristica noi manilesriamo la nostra fede in coluiche Dio ha inviato per ìlluminare ilmistero diquestavita. Accoglìamo la luce di Cristo riconoscendo i no- C - Cristo, che sulla croce hai otferto ìè slesso pertutti, abbipietà dinoi. A - cristo, pietà, C - Signore, che hai perdonato anchè coloro chè li hanno crocifisso, abbi pietà dinoi. A - Signore, pietà. C - Dio onnipotentè abbia misericordia di noi, perdoni i nostri pèccati e ci conduca alla vita eterna- A - Amèn. GtoRlA A Dlo NELL'ALTo DEI CIELI e pace in l6rra agli uominl di buona volontà. Noi li lo- diamo, ti benediciamo, t adoriamo. ti oloriti- chiamo.li rendiamo gràzie per latua olo-ria im- mensa, Signore Oio, Re del cielo, Dio Padre onnipotenie. Sionore. Fiolio unioenito. Gesu Cristo. Signore Dio, Agnllto diDlo, Figtio dèl Padre, iu che togli i peccati del mondo, ab- bipiéta dinoi: tu che togli i pèccati del mon- do, accogli la nostra supplica;iu che siediat- la destra del Padre, abbi pieta di noi. Perché tu solo il Santo.lu solo il Sionore. tu solo I'Al- tissimo, Gèsù Cristo, con-lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amèn. CoILEITA - O Dio, che hai creato é qoverni l'universo, fa' che sperimentiamo la oìotenza della lua misericordà, per dedicarci ion tutte DOMENICA DEL TEMPO ORDINAHIO - 23 stri peccat. (Brcve pausa di silenzio) C - Signoré, che non hai chiuso il luo cuore di fron- te alla stoltezza dict li dfiula, abbi pietà di noi. A - Signore, pielà. xxtv
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  • «lL FIGLIO DELL'UOMO DOVEVA SOFFRIRE MOLTO...»

    ,l,ra Doi cH dite clk io sLa?\Pietro tuDffe a G"sìt: tIù sei il Aisb".

    J\IELLA sua Iettera (II Lettura\ Cizcomollci invita a tenere insierne ferli e opere:Ia fede deve incatnarsi nella vita e la vita la-sciaBi plasmare dalla fede. È quanto vive ilmjsterioso servo del Signorc di cui ci parlalsai,a (I Letture), che può affuontare la pet-

    secuzione perché ha ulì orecchio apertoalì'ascolto della Parola e confida. con fedeferina nelìa prova, nell'aiuto di Dio. Con que-sto suo atteggiamento prefignta Ia vicendadi Gesì\ (Vawelo), che pottà affrontare lasua passione - che oggi in Marco annunciaper Ìa prima volta ai diseepoli - proprio inforza della sua confidenza nel Padle. Questodeve diventare il cammino del disc€Dolo.

    Con Pietro siamo Ànche noi qnlle:.itAti àprofessare una Iede - "Tu sei it Cristo» -che deve diventare sequela, disponibilta aseguire GesÌl lungo la sfessa strada e con ilsuo stesso atteggiàmento. La lede in oesù di-venta allora fede nelle sua prcmessa: perde-re Ìa propria vita per causa sua e del Vange-lo (non solo nel maftirio di sangue, ma neipiccoli gesti di un servizio feriaÌe) aruicheal fallimento, ci consegna alla pienezza del-Ia vita vera.

    ft Lue{ Falic{, Corrmd&i SS. MnitA hnaÈa

    a Al cristiano di ogni teiw Gesu chiede di sfron-dare la Wpria v a da idoli e fabi dèL da preoiudizie ala ceiezze solo unane, allinché possa kè, co-me Pielo, la sua prolessione dilede in lui. Seou|re Cisto sonilicà percorrere in spitito il suo àm-mino, che concluce alla gloia attruvarco la cr&e.

    ANTIfoNA D'INGRESSo (cff Sir 36,I5i 6) inpiediOa', o Signore.la pacea coloro che speranoin te; ltuoi profeli siano trovati degni di fe-de: ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e deltuo popolo, lsraele.Celebrante - Nel nom6 del Padre e del Fiqlio edello Spìrito Santo- Assemblea -Amen.C - ll Signore, che guida i nostri cùod nell'amore enella pazienza di Cdsto, sia con tuìi voi.

    A - E con ll tuo spirito.ATTO PENIITNZIAIEC - Con la presenza nell'assemblea eucaristicanoi manilesriamo la nostra fede in coluiche Dioha inviato per ìlluminare ilmistero diquestavita.Accoglìamo la luce di Cristo riconoscendo i no-

    C - Cristo, che sulla croce hai otferto ìè slessopertutti, abbipietà dinoi. A - cristo, pietà,C - Signore, che hai perdonato anchè colorochè li hanno crocifisso, abbi pietà dinoi.

    A - Signore, pietà.C - Dio onnipotentè abbia misericordia di noi,perdoni i nostri pèccati e ci conduca alla vitaeterna- A - Amèn.GtoRlA A Dlo NELL'ALTo DEI CIELI e pace inl6rra agli uominl di buona volontà. Noi li lo-diamo, ti benediciamo, t adoriamo. ti oloriti-chiamo.li rendiamo gràzie per latua olo-ria im-mensa, Signore Oio, Re del cielo, Dio Padreonnipotenie. Sionore. Fiolio unioenito. GesuCristo. Signore Dio, Agnllto diDlo, Figtiodèl Padre, iu che togli i peccati del mondo, ab-bipiéta dinoi: tu che togli i pèccati del mon-do, accogli la nostra supplica;iu che siediat-la destra del Padre, abbi pieta di noi. Perchétu solo il Santo.lu solo il Sionore. tu solo I'Al-tissimo, Gèsù Cristo, con-lo Spirito Santo:nella gloria di Dio Padre. Amèn.

    CoILEITA - O Dio, che hai creato é qovernil'universo, fa' che sperimentiamo la oìotenzadella lua misericordà, per dedicarci ion tutte

    DOMENICA DEL TEMPO ORDINAHIO - 23

    stri peccat. (Brcve pausa di silenzio)C - Signoré, che non hai chiuso il luo cuore di fron-te alla stoltezza dict li dfiula, abbi pietà di noi.

    A - Signore, pielà.

    xxtv

  • le forze al tuo servizio. Per il nostro SiqnoreGésù Cristo, tuo Figlio che è Dio... A - Amen.Owure ta coté ,a Ahno B, ctd MèÈsale ed., pag. toos:C - O Padre, conforto doi poveri é d€i soffe-renli, non abbandonarci nella nostra miseria.ll tuo Spirito Santo ci aiuti a credere con ilcuore, e a confessare con l€ opere che G6sìtè il Cristo, per vivère secondò la sua parolae il suo esempio, cerlidisalvare la noatra vi-ta solo quando avremo ilcoraooio di oerder-la. Per il noslro Sionore Gosir-C-risto.:.

    A - Amen.

    PnIMA TEIIURA sedutiprofeta annunzia che il "Setuo di Dio", ci.È il

    Messia sarà inviato a poiarc a compimento ilptogotto di salvezza. Compia h sua missioneattaverso Ia sotfercnza, certo della sua inno-cenza e detta p@tezioné di Dio.

    Dal libro del profeta lsaìa (50,5-9a)

    'll Signore Dlo mi ha aperto l'orecchio e ionon ho opposlo rèsistenza, non miSono liratoindietro. 6Ho presentato il mio dorso ai flaoe a-tori.le mie guance a coloro che mistrapòava-no la baòa; non ho sottratto la Iaccja aqli in-sultie agli sputi. 'll Signorè Dio miassistè, perquesto non resto svergognato. per questo ren-do la mia faccia dura colne pietra, sapendo dinon restare conluso. 3E vicino chi mi rendegiustizia: chi osera venire a contesa con me?Atfrontiamoci. Chi mi accusa? Si awicini ame. ,Ecco, il Signore Dio miassiste: chi mi di-chiarera colpevole?

    A - Aendiaho graae a Dlo.

    sèn-zadel Si-gno- re nel-la

    SALM0 RESPOI,ISoRIAIE (sot I l4lt I5,1-6.8-s)Quando preghiano con il salmo è il Ctisto stessoche ci inttduco alla p@senza dol Padrc e inqaziacon noi e pet noi. Per questo cantiatuo (o dtciano):

    & Camminerò alla presenza del Signorenella terra déi viventi.

    rò al-lapre-

    24

    ter - ra

    TEMPO ORDINAHIO

    Amo il Signore, perché ascolta / il grido dèllamia preghiera. / Verso di me ha teso I'ore@hio/nelgiofto in cuilo invocavo. &Mi stringevano funi di morte, / ero Dreso neilacai degli inferi, / ero preso da tristdzza e an-goscia./Allora ho invocato ilnome delSiono-re: / "Tiprego. libérami, Signore.. - BPietoso e giusto è il Signore, / it nostro Dio èmisericordioso. / llSignore protegge i piccoti:/ ero miséro ed egli mi ha saivato. prSì, hai liberato la rnia vita datla mone, / i mieiocchi dalle lacrime, / i miei piedi dalla caduta./ lo camminerò alla presenza del Signore /nella terra dei viventi. BSECONOA IETIURASan Giacorno dkhla@ noÉa una fede senza le oD*te, esoftando tufti noi a cofipiere gesti concrcii diaiuto verso il prossimo che è nella povetlà.

    Dalla lett6ra di san Giacoho aDostolo(2,14-18)

    ,'A che serye, lratelli miei, se uno dice diaveré lode. ma non ha opere? Ouellafede puòlorse salvarlo?'!Se un fratello o una sorella so-no senza vestitì e sprowisti del cibo quotidiano'se unodivoidice loro: "Andatevenein oace, ri-scaldatevie saziatevi", ma non date ldro il ne-cessario per il como, a che cosa serue? 7oosianche la fede: se non è seguila dallè opere, inse stessa è morta-

    'sAl contrario uno potrebbe dire: "Tu hai lafedèe io ho le opere; mostrami la tua fede sen-za l€ opere, e io con le mie opere ti moslrerò lamia tede"

    A - Bondlamo gÉzié a Dio.

    CANTO AL VAl,lGEtO (Got6.14) in piediPrAlleluia, alleluia. Ouanto a m€ non cisia alko vanto che nellacroce delSignore, pér mez-zo della quale il mondo per me è stalo crocifis,so, come io per il mondo.

    val{cEt0La conlessione di Pietro, il Ddmo annuncio del-la passione e le condizioii per seguie Cristosono un punto di anivo e insieme di partenzapet il Maestro. por i discepoli e per la Chiesa-La via della salvezza passa sempre Der la stes-sa via di Ctisto, quellà della cro,ie.

    rt. Dal Vangelo secondo Marco (8,27-35)I A-Gloriaate,oSignore.ln quel tempo, "Gesù padì con isuoi discepolivérso ivillaggi inlomo a Cesaràa di Filippo, é p€r

    la strada interrogava i suoi discepoli dicendo:"La genlé, chi dice che io sia?". aEd essi gti d.

    B Alleluia.

  • sposero: «Giovanni il Batlisla; allri dicono EIìa eattri uno déiproleti". nEd eglidomandava loro:-Ma voi. chi dit€ che io sia?". Pietro oli risoose:.Tu sei il Cristo". sE ordinò loro seveÉmehte dinon padare di luiad alcuno.3lE cominciò a inse-gnare loro chè il Figlio delluomo doveva solfriremolto. ed essere rifiutato daglianziani, dai capideisacedoti e dagli scribi, venire ucciso e. dopoÌte qomr, nsorqere.

    eFaceva questo discorso apertamente.Pietro lo prese in disparte e simise a rimoro-verarlo. dMa egli, voltalosi e guardando isuoi discepoli, rimproverò Pietro e disse:.Va'dietro a me. Satana! Perché tu non pen-si secondo Dio, ma secondo qli uomini".

    rconvocata la folla insieme ai suoi disce-poli. disse loro: .Se qualcuno vuolvenke die-ko a me, rinneqhi se stesso, prenda Ia suacroce e mi segua. $Perché chi vuole Salvarela proprìa vita, la pèrderà; ma chi perderà lapropria vila per causa mia e del Vangelo. lasalv€rà".

    PROTESSIOIIE DI TEDT

    CREDo ltl Ul'l S0t0 Dlo. Padre onnipotente,creatore del cielo e della terra, di tutte lecose visibili e irvisibili. Credo ìn un soloSignore, Gesu Cristo, unigenilo Figlio di Dio,nato dal Padre prima di tulti i secoli: Dio daDio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,generato, non creato, della sièssa sostanzadel Padre; per mezzo di lui tutte le cos6 so-no slale create. Per noi uomini e per la no-slra salvezza discese dal cièlo, (si china ilcapo, e per opera dello Spirjto Santo si è in-carnato nel seno della Vergine Maria e si èfatto uomo. Fu crocitisso per noi sottoPonzio Pilato, morì e ,u aepolto. ll terzogiorno è risuscitato, secondo le Scritture, èsalito al cielo, 6iede alla destta del Pa-dre. E di nuovo verra, nella gloria, per giudi-care i vivi e i moni, e il suo r€gno non avrà fi-ne. Credo nèllo Spirito Sanlo, che è Si-gnore e dà la viia, è procède dal Padre edal Figlio. Con il Padre e il Fiqlio e adoratoe glorificato, e ha parlato per mezzo dei pro-feti. Credo la Chieaa, una, santa, callolicae apostolica. Profes§o un solo battesimoper il perdono dei peccati. Aspetto la risur-rezione dèl molli e la vita del mondo cheverrà. amèn-

    A-Lo.leste,oCfisro.

    in piedi

    (sì puo odofloro

    C- Fratellie sorelle,la croce diCrislo è ilse-gno di queldono di sé ch6 ronde preziosa lanoslra vita per l eternità- Con questa fedefacciamoci intorpreti davantì a Dio dellegioie, delle faliche e delle speranze dellaChiesa e di tutti gli uomini.

    PREGHIERA DEI FEDEI,I

    XXIV DOMENICA 41

    Letlore - Preohiamo dicendo insieme:A - Esaudisci Signore, la nostra preghiera.1. Per la Chiesa qui presente e sparsa nelmondo intero, perché Sempre e dovunquesia luogo dove ognuno si sènta accolto, ri-spettato è amato, preghiamo.2. Per coloro che hannoscelto diseouire Cri-sto con totalè dedizione al serviziolel Van-gelo. perché sostenuti dalla nostra preghierae dalla noslra solidarietà possano attrontarecon coraggio ogni difficofta, preghiamo.3. Per quanti sono prolondaménte segnatinel clrpo e nèllo spirito dalla sofferenza, fier-ché la fratema carità sia per loro lo strumon-to evangelico per conlinuare a credere e asperare, preghiamo.4. Per tutli noi. che per il Baltesimo siamo chia-mati a mettere la noqtra vita al servizio dell'amo-re, percié mai ci stanchiamo dilare il bene nelsegno dell'evang€lica graluità, preghiamo.lntenzioni della cofiunità locale-C - Dio grande e buono, che nella vita dona-ta hai posto la misura della noslra fede. dona-ci la luce e la forza del tuo sanlo Spirito per-ché possiamo sempre seguire il tuo Cristoche vive e reqna nèi secoli doi secoli.

    A - Amen.

    suu.t 0FfrRrE in piediC - Accogli con bontà, Signore, i doni e le pre-ghieredeltuo popolo, e cìò ch€ ognuno oflre inluo onore qiovialla salvezza ditutti. PerCristonostro Signore. A - Amen.(Si sugsedse il PÉhzio dèllè Crdnénrch€ rV: t sldia dela sr-l€a Me$al€ lled., prg $a).

    a IrroNA aLta coMunro EVoi chi dite che io sia? Tu sei il Cristo. dis-se Piètro a Gesù. (Cfr Ml t,29)Pausa di ingazkmehto alla santa Comunione.

    D0P0 l,A CoMUtlloNE - La potenza di questosacramento, o Padre, cipeNadacon o e ani-ma, perché non prevalga in noi il nostro senti-mento, ma Iazione deltuo Sanlo Spirito. PerCrisio nostro Signorc. A - Amen.PROPOSIE PER I CANfli da ReDertoio r@zio-nal'e, Canti pet la Lituoia. ElleDioiicéi. Ed. t,00|9.,/,zio. Crisio cesù. §alvatore (273): Siqnore,brucie if cuore (379). BÉ delsal;no ixpoTÉotu'-Ie: M' A. Paiai; Oppur€: RiL comme: É@lo dticammina (259). Prooessiore ofrertoiale: Oven-do venne la sua ora (12O\. Comuniorc: *i lu,Signore, il pane (378i; O Gqsù, tu sei il panè(367). Cong€da Conduclml tu (271).

  • GU snilnali nela Bibbia / 11

    GALL0: intelligente e a,gglessivo

    Tì0TA10 di .resra, bar8:gl: p.ooa piumara. ìrL gallo (in cbra\ose.r*/, in grero a/s*iol) e noto nelll?tntico Testamento conle animale doiato di"intelllgenza» (Gb 38,36) e .àggressilitàn (Pr30.31). Tra le càralteristìche più note, vi è il (c?r-to, che annuneia il giomo. ll gallo è menzionaio du-rante l'ultima C€nà nella predizìone d€l rinnega-

    mento di Simon Pietro(Mi 26,34).

    Le narrazioni er€ngeli-che concordano nel farsegùire al iriplice rinne'gÀmenio di Pietro il .can'to del galto» (Mi 26,74;Mc 14,72; Lc 22,60), an-che s€ alcuni auiori hanno dubiiàio della presen,za reale di qùesto lrlatilenella Cilià santa, ipoiiz'zando il valore simbolicodi tàle episodio.

    A.ssenie d€l tuttonell'Antico Testameuto,la gàllina (in greco or-nr.s) è ciiata in oecasio-ne del lamenio di Gesùsu Gerusalemfte. assu-

    diAlfiedo Bt6kk 2014,

    merÌdo l'immagine deÌIa "chioccia, che si pr€nde cu-

    ra deì suoi piccoli (Mt 23,37;Lc 13,34). NeÌl'insegna-menio sulÌa prowidenzà divina, Gesù la cenno alleruova, (di galtina)j che erano comune a.limenio delsuo i€mlo (Cto Lc 11,12-t2).

    Gi!*ppe De Virgilio, hulil"r

    AIIAZZO\L{ " SLOR DOIìOTHIIottava p€! ll iliritto aIÈ telra dei contadini

    Il 12 febbraio di dieci anni A §1lor Dorothy St nS,73 armi, sratunitens dj nÀscita, brasiliana di adozione. .amEina wrso ìa comunità La Espprm(a, a 53(hilomplri da tulapu, ncllo Sraro del Parè. Sono ckcale 7,10 di un sabato piovoso quando la religio€a di No.stra Signon di NanùÌ viene alricinÀia da Bal,fràndas N€vès §al€s e 0lodoaldo Carlos Baii§ta. PeÌ suorDomtl\y sara l'u]timo ircontro. Rayhar chiede àllasùord s€ ha un'arma. Lei estrae Ia Biblia e ì€gge le'Bearitudini'. "Diovib.nedicà. Egli miei,, axgùa lo.ro e riprende il csJmino. lr quèll islante, la ragCiù8è il primo deiseiproiettili. rDomihy ha dduo leneràrmetrh it suo sangue p€r i lolrri deÌl'Ànazionia,,hà mmmenlam Dom Erwin Krauter, vescovo di Xin-gu. ,lo preferisco dle che il suo corlo e st3r,o liarlalo la" pmprio tsa gti alberi, .ho lei diiendew- ll ricor.do deììa sùa arione è vim|.

    E{ !a DoMENrca. Peir,- É ,

    a»l.N) R D . B{a.ar oeon G rEÀ E.mà àtuaisiGsbàus.i s

    M rtu a&endiclaan ;l |ùn 0 nmta qt ros1\ Sirntr. c(. qpk a aoi k tM inflnih n"\iittrtlit Cm? wi tstt e elA o noi k t a i 4rtnih n^dxardia.

    .Lek cuiÀdiann giustizio,wm e ffeshil o peÌ ]n Ubenzione di chi à:xhiaro delmalz. Nek h&ot\tùxknzaylùtettoiiyiacoli che lridron a k e chiedann di ! iruretegtlri i yiacoli che sridron a k e chiedann di ru nhtaredk tua presen2a ùersa il tua Refli.

    9,3r)371.

    7 tV Sf,fIIMÀNA DEL TEMM ORDrNARIO(14.19 setteì,l.brc) Liturstu deLté Ors: Iy settbnatu

    14 Lr.oueiw dttla \tobrtu a Fei"rra§e/ \on di-menricirp le o!s. del SigorclPer (alùF tu. ieìo enecesra.rio unirr a(olli (hè pdis e,odalcielo€ne(onorelaviÀ.l,'innalzamento di G$ù srrlla crcce significa che è possibil€raggiùgere la viia eierna solo unendosi a lui.,9. ddhrl,T, lr-m 21,4b.9 olry. Fil 2,611r Sal ??.1,2.34.38i Gv 3,3,13.17.16 ' I B- ya oi ns Uorit \tlhktratu. i\! ènrora { br,{o ). §al-vsni, SigtroF. pù le rtra miserimdia.6psr sipmccurddiddè anoi r0a madrc ( E..0ruon8lio, p"iraancorad)affidaft suà mad'F a roi(" Ecco tuà madre. ) L'mo ediGe.sù per noi non conosce limitì - S- Cateriru h Ganl)a. Eb5,?-9; Sai 30p.6.1516.20; Gr 19,25 27 opp. l,c 2.33-35.16 \l Sdnti Cmrlb Paro, e CiÌriano Veé@q tutrtiri. Me.mo a ryo'ù ). crùdi $no le opere del Signore. L al resgia.mento dei banÌbini verso i lom coet nei spiep cone sia !os.sibJe rcndèrp!3ro il dise$o dr Dio su dinoi. S. &r/enà.Ilhì 3,14-l6iSal ll0,l 6i Lc 7,11.35.t7 L; ftandi sno te opere del Signor€. §orge sponianeè ladomanda (u.I'ano,e: I ptu, ari.isoro ìmps' De(}e db.brdo amJlo, o aF amo p"r.hd.r sono 5ra,i-ir;si:.. Eb.benp,.au\a è l'amorF di Dio, drron\èmcnza ilnoeio.S fob"tto Epllaftntna ln.t.)t 5. Colonbo, .S. \art.o. ttm4.l2L6i Sar 110 710iLc 7,36.50.18 \ Beatii po/ùi inqinto,perchddi€§6iiiiFgnodeicieli.\essuno è e!.N {HL nissiorp p!Ìnge.izrùiÉ. tr dome s!, ucolloBh affant0 ai Dodìci e indicate con i lom pmpri noni.,teiuleppe dA Coperlùn; S. X1$t/»siq S. Arinr\na. lTm62cl2lSal 48, 0.17-20i L 8,l-3.19 ì he§€rtÀtcvi al Signore mn e$ntsm. Il seme è cer-i,meniè bJono, peruhè p "la parola di D:o. i il l,errpno puoda.e r§ulrao dùqenri. 5. 04t d.o \n t.) S. MowM. SC,,iz{o lTm 6,13.16i Sal gg.2-5iLc 8,4.15

    120 1ny Donnia d"l f. a. Bts§.AttlpaK'Ì, t. P@to(tow e. t Sap 2,t2-17.20', Sal 53,3 b8i c! 3,lb - l,:i M(

    "CAPACI DI SIT]GLL\RE II, TIOI{DO",5 srn rrrr, - Srlta CateriÉ Fi€sc,hiNaeque ne1 1,147 ifl ura nobile frmtlia senow§€. Spo§aa s€diei ami di Giùliano Adomo, madto piutto*o infue-le, condusse per aùmi atlche lei uìa viiÀ frilda e lLonda-n4 clle ablandonò dopo un irconl,m con la sorÉlla eio-ra. Da alÌora h sua viia tu s€Alah da €§o€rienzé mistiche e iniziative di carita aitraverso la Compagù.a detleDame dela M!*dcordia" NeÌ 1497 fondò la lrima &m-Ngniq del Di,ùiro Amoft, f0nnatmltale W b.RiIol1,]i.a,catiolica. Morta nel 1510, v€,Ìne camnjzatà nel l?3?.

    Iuid GiotMid, s,

    ò


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