Georg Wilhelm Friedrich Hegel
Fenomenologia dello spirito
Volume 1
La Nuova Italia Firenze 1976
Pag 364
Traduzione Enrico de Negri
8 maggio 2019
Questo testo di Hegel che egrave forse il piugrave celebre egrave un testo che ha segnato una svolta decisiva nella
filosofia Egrave stato scritto nel 1807 periodo napoleonico Infatti Hegel era favorevole a Napoleone
vedeva il lui qualcuno che stava operando grandi cambiamenti Anche Beethoven era favorevole
e scrisse la terza sinfonia chiamata LrsquoEroica proprio in omaggio a Napoleone La Fenomenologia
dello spirito ha una lunga prefazione che Hegel scrisse alla fine perograve compare allrsquoinizio per cui egrave
una sorta di summa di tutta la Fenomenologia dello spirito Nella prima pagina dice Siccome per
tacer drsquoaltro la filosofia egrave essenzialmente nellrsquoelemento dellrsquouniversalitagrave la quale chiude in seacute il
particolare puograve sembrare in essa piugrave che in altre scienza che nel fine e nei risultati ultimi si trovi
espressa la cosa stessa proprio nella sua perfetta essenza La filosofia tradizionalmente vorrebbe
questo Rispetto a questa essenza lo sviluppo dellrsquoindagine dovrebbe propriamente costituire
lrsquoinessenziale Lo sviluppo cioegrave egrave inessenziale rispetto al risultato Il risultato egrave quello che dice
che una certa cosa egrave vera oppure falsa ma il percorso non ha interesse Al contrario nella comune
idea per es dellrsquoanatomia considerata a un dipresso come una nozione delle parti del corpo fuori della
loro esistenza vitale ognuno egrave persuaso di non possedere ancora la cosa stessa il contenuto di quella
scienza e di dovere inoltre prendere in considerazione il particolare ndash Per di piugrave in un tale aggregato
di nozioni che non a buon diritto porta il nome di scienza una conversazione intorno al fine e a simili
generalitagrave suole non essere differente da quel modo drsquoindagine meramente storico e non ancora
concettuale nel quale si parla anche del contenuto stesso dei nervi dei muscoli ecc Nella filosofia
invece sorgerebbe questo squilibrio che farebbe uso di un tal modo di indagine mentre essa stessa la
dichiarerebbe incapace a cogliere la veritagrave Questo modo di procedere della cosiddetta scienza dice
non a buon diritto in effetti egrave seguito anche dalla filosofia nonostante che la filosofia dica che la
scienza non puograve raggiungere la veritagrave Similmente proprio il modo di determinare il rapporto che
unrsquoopera filosofica crede di avere con altri tentativi riguardanti il medesimo soggetto introduce un
interesse estraneo e offusca ciograve da cui dipende la conoscenza della veritagrave Quanto piugrave rigidamente
lrsquoopinione concepisce il vero e il falso come entitagrave contrapposte tanto piugrave poi in rapporto a un diverso
sistema filosofico si aspetta unicamente o approvazione o riprovazione e soltanto o lrsquouna o lrsquoaltra sa
vedere in una presa di posizione rispetto a quel diverso sistema stesso Questo egrave quello che fanno la
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filosofia e la scienza cioegrave contrappongono il vero e il falso cercano di sapere qual egrave il vero e di
scartare il falso Questo egrave il modo di operare della filosofia fino a Hegel compreso anche Kant
Crsquoera sempre una sorta di dualismo anche in Kant che Hegel critica tra il fenomeno e il
noumeno tra ciograve che egrave possibile conoscere come fenomeno attraverso dei modelli di conoscenza
e lrsquoimpossibilitagrave di conoscere la cosa in seacute Non tanto lrsquoopinionehellip Sta incominciando a dire che la
questione del vero e del falso non egrave unrsquoopinione non egrave un giudizio Non tanto lrsquoopinione riesce a
farsi un concetto della diversitagrave dei sistemi filosofici quanto piuttosto nella diversitagrave scorge piugrave la
contraddizione che non il progressivo sviluppo della veritagrave Fino a Hegel crsquoegrave una contrapposizione tra
vero e falso Il boccio dispare nella fioritura e si potrebbe dire che quello vien confutato da questa
similmente allrsquoapparire del frutto il fiore vien dichiarato una falsa esistenza della pianta e il frutto
subentra al posto del fiore come sua veritagrave Tali forme non solo si distinguono ma ciascuna di esse
dilegua anche sotto la spinta dellrsquoaltra percheacute esse sono reciprocamente incompatibili Ma in pari
tempo la loro fluida natura ne fa momenti dellrsquounitagrave organica nella quale esse non solo non si
respingono ma sono anzi necessarie lrsquouna non meno dellrsquoaltra e questa eguale necessitagrave costituisce ora
la vita dellrsquointiero Con questo esempio con tutti i limiti che puograve avere un esempio Hegel descrive
il compito della filosofia abbandonare questa idea che crsquoegrave sempre stata nella filosofia di una
contrapposizione tra vero e falso per cogliere invece nel vero e nel falso un movimento un
movimento dove il falso non egrave piugrave eliminato come un inutile come uno scarto ma come necessario
allrsquoesistenza del vero Noi leggeremo questo testo tenendo conto di Heidegger di Severino e di
Peirce in modo particolare Avrete avuto modo di notare che giagrave qui la questione che si pone in
Severino come la necessitagrave per affermare qualche cosa di porre ciograve che quella cosa non egrave per poi
toglierla Quindi vedete che il negativo deve esserci percheacute possa darsi il positivo E questo egrave
Hegel Ma come da una parte la contraddizione verso un sistema filosofico non suole concepire se
stessa in tal modo cosigrave drsquoaltra parte la coscienza che accoglie in seacute questa contraddizione non la sa
liberare o mantenere libera dalla sua unilateralitagrave neacute in ciograve che appare sotto forma di lotta contro se
stesso sa riconoscere momenti reciprocamente necessari Questi momenti vero e falso positivo e
negativo sono necessari al movimento di cui Hegel incomincia a dire Dove meglio potrebbe trovarsi
espresso lrsquointimo significato di unrsquoopera filosofica che nei fini e nei risultati di essa E come questi
fini e questi resultati potrebbero venire piugrave determinatamente conosciuti che mediante la differenza loro
da ciograve che la cultura di unrsquoetagrave produce nello stesso campo Anche i fini che unrsquoopera filosofica vuole
perseguire comunque sono definiti dalla differenza da altre cose hellipla cosa stessa non egrave esaurita nel
suo fine bensigrave nella sua attuazionehellip Che egrave quello che diceva prima cioegrave ciograve che importa non egrave
soltanto il risultato ma il percorso che ha portato a quel risultato hellipneacute il risultato egrave lrsquoIntiero
effettuale Il semplice risultato non egrave lrsquointero Qui incomincia a parlare di intero (Intiero) Potete
intendete lrsquointero piugrave propriamente come ciograve che intende Severino con il concreto e cioegrave come il
porsi di un elemento e ciograve che quellrsquoelemento non egrave in quanto tolto Questo egrave il concreto egrave lrsquointero
Il risultato da solo non egrave il concreto non egrave lrsquointero cosa che invece la filosofia prima di Hegel
aveva sempre posto nel senso che ciograve che conta egrave il risultato Anche la scienza oggi fa questo
tutto ciograve che conta egrave il risultato tutto ciograve che ha condotto al risultato egrave un mero strumento un
mezzo per giungere al risultato una volta raggiunto il risultato tutto ciograve che ha consentito di
raggiungerlo scompare viene eliminato Hegel invece dice che non viene affatto eliminato e dice
hellipanzi questo egrave il resultato con il suo divenire per seacute il fine egrave lrsquouniversale non vitale cosigrave come la
tendenza egrave il mero slancio ancor privo della sua effettualitagrave e il nudo resultato egrave la morte spoglia che
ha lasciato dietro di seacute la tendenza Il nudo risultato non sarebbe altro che ciograve che si egrave lasciato dietro
ciograve che egrave morto non ha piugrave la vita ma che gli dagrave tutto il processo In questo senso parla di morte
Similmente la diversitagrave egrave piuttosto il limite della cosa essa egrave lagrave dove la cosa cessa o egrave ciograve che questa
non egrave Incomincia a dirci una cosa importante la diversitagrave egrave ciograve che quella cosa non egrave Dice ciograve
che egrave e ciograve che non egrave Un tale lavorio intorno al fine o ai risultati e intorno alla diversitagrave di questo e
di quello e ai giudizi che se ne fanno egrave una fatica piugrave lieve di quanto forse non sembri Infatti invece
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di concentrarsi nella cosa un tale procedere non fa altro che scavalcarla invece di indugiare in essa e
di obliarsi in essa un tale sapere si attacca sempre a qualcosa di diverso e resta presso di seacute anzicheacute
essere presso di essa e abbandonarsi ad essa Vedete come echeggiano le questioni che molti anni
dopo affronteragrave Severino rispetto al concreto e allrsquoastratto Egrave come se Hegel ci stesse dicendo che
ci si affanna ad attaccarsi allrsquoastratto perdendo di vista il concreto lrsquointero Lrsquoinizio della cultura
e della liberazione dallrsquoimmediatezza della vita sostanzialehellip La vita sostanziale egrave lrsquoesperienza
hellipdovragrave sempre consistere nellrsquoacquistare cognizioni di principi e punti di vista generalihellip Quindi
parte da principi generali Sono solo i principi generali quelli che possono dare un punto di
partenza un punto di vista particolare non egrave un punto di partenza egrave soltanto qualcosa di
accidentale Per Hegel invece egrave fondamentale che il punto di partenza sia universale hellipnel
sollevarsi cosigrave fino al pensiero della cosa nella sua generalitagrave sostenendola o confutandola tuttavia
fondatamente nellrsquoaccoglierne secondo determinati modi la concreta e ricca pienezza e nel saperne
impartire unrsquoonesta informazione e un giudizio non avventato Ma questo inizio della cultura prima
di tutto faragrave posto al rigore della vita piena che introduce allrsquoesperienza della cosa stessahellip Questa
questione dellrsquoesperienza egrave molto importante in Hegel e la riprenderagrave molto spesso Lrsquoesperienza
della vita non crsquoegrave mai in Hegel un puro e astratto intellettualismo ma egrave sempre calato
nellrsquoesperienza nella prassi nel fare hellipe quando poi il rigore del concetto saragrave disceso nel profondo
della cosa allora quella cognizione e apprezzamento sapranno restare al posto che loro si conviene nella
conversazione Quindi calarsi nella cosa stessa In effetti Hegel aveva dato inizialmente un titolo
diverso alla Fenomenologia che era Scienza dellrsquoesperienza della coscienza Quindi scienza cioegrave la
conoscenza dellrsquoesperienza della coscienza fare cioegrave esperienza della propria coscienza Egrave questo
il principio portante Quindi calarsi nella propria coscienza La coscienza non egrave altro che un sapere
che riguarda lrsquoimmediato il presente tutto ciograve che egrave immanente La coscienza egrave ciograve che mi
consente di sapere che in questo momento sto parlando senza una riflessione intorno a questo ma
semplicemente cogliere il dato immanente La vera figura nella quale la veritagrave esiste puograve essere
soltanto il sistema scientifico di essa La veritagrave si coglie soltanto nel momento in cui si manifesta
questo percorso scientifico in questo calarsi nella coscienza In fondo ci si cala nella coscienza per
sapere come accade il sapere delle cose A pag 5 La vera forma della veritagrave viene dunque posta in
questa scientificitagrave ciograve che equivale ad affermare che solo nel concetto la veritagrave trova lrsquoelemento della
sua esistenzahellip Hegel dice queste cose anche per opporsi soprattutto allrsquoidealismo di Schelling
allrsquointuizione di Schelling che chiamava ldquocolpo di pistolardquo cioegrave allrsquoimprovviso ho questa
intuizione questo lampo che mi illumina dopodicheacute so come stanno le cose Ecco dice la veritagrave
non ha niente a che fare con questo la veritagrave egrave un percorso una fatica egrave una tragedia nel senso
che occorre passare attraverso la disperazione del negativo attraverso il continuo confronto con
ciograve che si pone e con ciograve che egrave altro rispetto a ciograve che si pone Questo egrave il percorso da fare A pag
8 Questo parlare da profeti crede di restarsene nel centro e nel profondo della cosa getta uno sguardo
sprezzante sulla determinatezza (il horos) e a bella posta si tiene a distanza dal concetto e dalla
necessitagrave come da quella riflessione che sta di casa soltanto nella finitezza Questa intuizione del colpo
di pistola si tiene a distanza dallrsquoargomentazione dice Hegel anzi non ne vuole sapere percheacute
verrebbe messa in discussione da unrsquoargomentazione stringente Ma come crsquoegrave una vuota estensione
cosigrave crsquoegrave una vuota profonditagrave come crsquoegrave unrsquoestensione della sostanza che si riversa in unrsquoinfinita varietagrave
senza aver forza di tenerla a freno cosigrave crsquoegrave unrsquointensitagrave priva di contenuto la quale comportandosi
come la forza senza espansione coincide con la superficialitagrave hellip Del resto non egrave difficile a vedersi
come la nostra etagrave sia unrsquoetagrave di gestazione e di trapasso a una nuova era lo spirito ha rotto i ponti col
mondo del suo esserci e rappresentare durato fino ad oggi esso sta per calare tutto ciograve nel passato e
versa in un travagliato periodo di trasformazione Invero lo spirito non si trova mai in condizione di
quiete preso comrsquoegrave in un movimento sempre progressivo Egrave per questo che apprezzava Napoleone
Per lui era lrsquoidea del progresso di qualcosa che stava cambiando di qualcosa che stava rompendo
con il passato Ma a quel modo che nella creatura dopo lungo placido nutrimento il primo respiro -
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in salto qualitativo - interrompe quel lento processo di solo accrescimento quantitativo e il bambino egrave
nato cosigrave lo spirito che si forma matura lento e placido verso la sua nuova figura e dissolve brano a
brano lrsquoedificio del suo mondo precedente lo sgretolamento che sta cominciando egrave avvertibile solo per
sintomi sporadici la fatuitagrave e la noia che invadono ciograve che ancor sussiste lrsquoindeterminato
presentimento di un ignoto sono segni forieri di un qualche cosa di diverso che egrave in marcia Ciograve che
stava marciando in realtagrave era lrsquoesercito di Napoleone che stava occupando tutta lrsquoEuropa Solo
un cotal ldquonuovordquo ha tanto poco una piena effettualitagrave quanto il neonato ed egrave essenziale non lasciar
fuori di considerazione questo punto Il primo sorgere egrave inizialmente una immediatezza egrave in altri
termini il concetto di quel nuovo mondo Quanto poco un edificio egrave compiuto quando le sue fondamenta
sono gettate tanto poco il concetto dellrsquointiero che egrave stato raggiunto egrave lrsquointiero stesso Io ho un concetto
dellrsquointero ma se non so come ho costruito questo concetto allora questo concetto non egrave lrsquointero
Egrave lo stesso discorso che faceva prima rispetto alla conclusione la conclusione non egrave lrsquointero
Quando noi desideriamo vedere una quercia nella robustezza del suo tronco nellrsquointreccio dei suoi rami
e nel rigoglio delle sue fronde non siamo soddisfatti se al suo posto ci venga mostrata una ghiandahellip
Che contiene in potenza la quercia ma non egrave la quercia hellipsimilmente la scienza corona del mondo
dello spirito non egrave compiuta al suo inizio Occorre il percorso Vedete come la questione del
percorso il cammino che poi chiameragrave dialettica egrave sempre presente in Hegel fin dalle prime
pagine Lrsquoinizio del novello spirito egrave il prodotto di un vasto sovvertimento di molteplici forme di civiltagrave
egrave il premio di una via molto intricata e di una non meno grave fatica Tale cominciamento egrave lrsquointiero
che dalla successione noncheacute dalla sua estensione egrave tornato in se stesso egrave il concetto semplice di
quellrsquointiero ma divenuto Ecco qui crsquoegrave tutta la filosofia di Hegel Il cominciamento egrave quellrsquointero
che egrave tornato a se stesso Il concetto dellrsquointero non egrave lrsquointero il concetto dellrsquointero egrave il
cominciamento egrave un concetto che poi articola svolge Tutto ciograve a un certo punto ritorna al punto
di partenza e soltanto quando ritorna al punto di partenza il cominciamento egrave un cominciamento
Sembra paradossale ma non lo egrave Questo movimento egrave lo stesso movimento di cui parla Peirce la
Primitagrave lrsquoinizio il primo elemento non crsquoegrave senza il secondo Ricordate A egrave B la A non crsquoegrave fino a
quando non crsquoegrave la B percheacute la B egrave ciograve che mi dice che cosrsquoegrave la A fincheacute non crsquoegrave la B non crsquoegrave neanche
la A Ciograve nonostante occorre che ci sia la A per potere dire che A egrave B Egrave per questo che la triade
di Peirce egrave un circolo ermeneutico nel senso che il primo elemento egrave quello che egrave percheacute egrave il secondo
che fornisce al primo elemento la sua esistenza ma in questo movimento il primo e il secondo
diventano un qualche cosrsquoaltro per cui la A non egrave piugrave la A e la B non egrave piugrave solo la B diventano
una sintesi usando i termini di Hegel diventano unrsquoaltra cosa diventano la relazione tra i due
Questa relazione tra i due egrave necessaria percheacute ci sia la B e ci sia la A senza questa relazione tra i
due la A resta la A e B resta la B come se fossero degli astratti egrave soltanto il terzo elemento cioegrave
la relazione che li mostra in quanto concreto Vedete come tornano le cose che abbiamo
considerate in questi anni Peraltro lrsquoeffettualitagrave di questo intiero semplice consiste nel processo per
cui quelle precedenti figurazioni ora fattesi momentihellip Prima erano figure come la A e la B adesso
sono momenti di un tutto hellipsi risviluppano e si danno una nuova figurazione e ciograve nel nuovo
elemento nel senso che si egrave venuto sviluppando Questi due elementi queste due figure come le
chiama Hegel non sono piugrave due figure ma sono due momenti dellrsquointero e quindi per dirla in
modo spiccio acquistano un nuovo significato diventano unrsquoaltra cosa Poi Hegel applicheragrave
tutto ciograve a ogni cosa alla politica al diritto allrsquoestetica ogni cosa avragrave questo andamento Mentre
da una parte il primo apparire del nuovo mondohellip Potete intendere lrsquoapparire del nuovo mondo
come la Primitagrave di Peirce come lrsquoapparire di qualche cosa che di per seacute non egrave nulla fino a che non
crsquoegrave un altro elemento che dice che cosrsquoegrave il primo ma a questo punto i due elementi sono in relazione
e quindi ciascuno dei due elementi non egrave piugrave una figura ma diventa un momento dellrsquointero non
egrave piugrave lrsquoastratto ma egrave il concreto per dirla alla Severino Mentre da una parte il primo apparire del
nuovo mondo egrave solo lrsquointiero nellrsquoinvolucro della sua semplicitagrave o egrave il generale fondamento dellrsquointiero
medesimo drsquoaltra parte per la coscienza la ricchezza della precedente esistenza egrave presente ancora nel
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ricordo Nella figura che novellamente appare la coscienza non trova espansione neacute specificazione di
contenuto ancor piugrave le manca quel raffinamento formale in virtugrave del quale le differenze vengono con
sicurezza determinate e ordinate nelle loro salde relazioni Parla di raffinamento della scienza cioegrave
occorre che questo primo elemento si articoli si trovi preso in un processo in unrsquoelaborazione in
un pensiero Senza tale raffinamento la scienza non puograve avere il carattere della universale
intelligibilitagrave e assume la parvenza di un esoterico possesso di alcuni individuihellip Esoterico cioegrave
misterioso Possiamo prendere come esempio lrsquoidea nellrsquoidealismo di Schelling il colpo di pistola
lrsquointuizione geniale che egrave appannaggio suo egrave lui che ha avuto questa idea non egrave un percorso che
possa essere esibito ad altri hellip- un esoterico possesso infatti in questo caso essa egrave data soltanto nel
suo concetto o egrave dato soltanto il suo interno - di alcuni individui singoli infatti la sua apparenza
senza espansione singolarizza la sua esistenza Appare senza estensione cioegrave senza articolazione
In questo modo la sua essenza sarebbe questa di apparire coigrave allrsquoimprovviso senza un percorso
Soltanto ciograve che egrave perfettamente determinato egrave anche essotericohellip Essoterico egrave il contrario di esoterico
quindi vuol dire conosciuto hellipda tutti concepibile e suscettibile di venir da tutti imparato e di essere
proprietagrave di tutti La via della scienza egrave la sua forma intelligibile vi aperta a tutti e per tutti eguale
arrivare mediante llsquointelletto al sapere razionale questa egrave la giusta esigenza della coscienza che si
accinge alla scienza giaccheacute lrsquointelletto egrave il pensare il puro Io in generalehellip Questo saragrave ripreso da
Gentile hellipe lrsquointelligibile egrave ciograve che egrave giagrave conosciuto ossia egrave lrsquoelemento comune della scienza e della
coscienza prescientifica che puograve cosigrave aprirsi immediatamente un varco entro la scienza Occorre
quindi che ci sia il movimento del pensiero mentre lrsquointuizione egrave come se bloccasse questa veritagrave
in qualcosa che non ha piugrave nessun movimento percheacute egrave giagrave raggiunta egrave ligrave egrave quella conclusione
oltre la quale non si va piugrave non soltanto nega tutto il percorso che lrsquoha prodotta percheacute questo
percorso non crsquoegrave proprio A pag 13 paragrafo 2 Prima di questo se la prende ancora con
Schelling con lrsquoAssoluto dove tutto egrave eguale e allora fa quel famoso esempio dove nella notte
tutte le vacche sono nere per cui non crsquoegrave piugrave distinzione alcuna non crsquoegrave piugrave questa analisi
laboriosa crsquoegrave soltanto lrsquoAssoluto messo ligravehellip Secondo il mio modo di vedere che dovragrave giustificarsi
soltanto merceacute lrsquoesposizione del sistema stesso tutto dipende dallrsquointendere e dallrsquoesprimere il vero non
come sostanza ma altrettanto decisamente come soggetto Il vero egrave sempre stato posto come sostanza
come qualcosa che egrave in seacute Lui invece dice che il vero egrave un soggetto Cosa vuol dire che egrave un
soggetto Per Hegel il soggetto egrave il pensiero stesso egrave qualche cosa che egrave in continuo divenire il
soggetto egrave un divenire stesso Quindi il vero non egrave altro che un divenire ponendolo come un
soggetto lo pone come se fosse un qualcuno che agisce ndash in genere il soggetto egrave anche
grammaticalmente colui che agisce quella cosa che il predicato descrive Qui egrave da notare che la
sostanzialitagrave racchiude in seacute non solo lrsquouniversale o lrsquoimmediatezza del sapere stesso ma anche
quellrsquoimmediatezza che per il sapere egrave essere o immediatezza A pag 14 (18) La sostanza viva egrave bensigrave
lrsquoessere il quale egrave in veritagrave Soggettohellip Soggetto quindi colui che agisce non egrave una cosa morta ma egrave
ciograve che agisce hellipo ciograve che egrave poi lo stesso egrave lrsquoessere che in veritagrave egrave effettuale ma soltanto in quanto la
sostanza egrave il movimento del porre se stesso o in quanto essa egrave la mediazione del divenire-altro-da-seacute con
se stesso Qui arriviamo in medias res Quindi il soggetto egrave ciograve che agisce ciograve che fa ma fa che
cosa Questo movimento egrave il movimento del porre se stesso la mediazione del porre se stesso in
quanto diviene altro da seacute Se il soggetto si pone come se stesso si pone come altro Pensate al
funzionamento del linguaggio molto banalmente quando io pongo qualche cosa per porre questo
qualche cosa devo dire che cosrsquoegrave questo qualche cosa ma per dire questa cosa devo dire altro da
seacute rispetto alla cosa Come soggetto essa egrave la pura negativitagrave semplicehellip In quanto soggetto
autoponentesi si pone come soggetto cioegrave deve porsi come un qualche cosa che non egrave piugrave se stesso
e quindi egrave negativitagrave Riprendendo Severino e il suo A=A queste due A non sono lo stesso ndash per
Severino sono lo stesso a condizione di fare quella formula famosa ndash la seconda egrave altra rispetto alla
prima e viceversa helliped egrave proprio per ciograve la scissione del semplice in due parti o la duplicazione
opponentehellip Il soggetto che potrebbe apparire semplice egrave in due parti come seacute e come altro da
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seacute hellipquesta a sua volta egrave la negazione di questa diversitagrave indifferente e della sua opposizione soltanto
questa ricostituentesi eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso ndash non unrsquounitagrave
originaria come tale neacute unrsquounitagrave immediata come tale ndash egrave il vero Il vero egrave movimento del soggetto
che si pone come altro da seacute per potere porsi e che ritorna su se stesso Questa ricostituentesi
eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso questo riflettersi dellrsquoesser-altro in se stesso
questo movimento secondo Hegel egrave il vero movimento dellrsquoelemento che interviene che per
essere seacute deve riflettersi deve uscire da se stesso cioegrave diventare altro da seacute per poi riflettendosi
ricongiungersi a seacute Egrave il movimento della dialettica
Intervento Come se si riconoscesse solo attraverso questo divenire altro da seacutehellip
Esattamente Se non fa questo movimento il primo egrave nulla Questo Peirce lo diceva la A senza la
B egrave nulla egrave il solo cominciamento egrave il semplice apparire di qualcosa che se non significa qualcosa
egrave nulla ma se significa qualcosa si pone fuori da seacute per ritornare su di seacute Solo in questo caso la A
diventa la A soltanto se si estroflette verso la B e poi dalla B ritorna sulla A Questo egrave il
movimento dialettico Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio la
propria fine come proprio finehellip Questo circolo egrave il circolo ermeneutico che ha allrsquoinizio la propria
fine che ritorna al punto di partenza ma il tornare al punto di partenza egrave il suo fine Ecco che
come dice giustamente Hegel Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio
la propria fine come proprio fine e che solo mediante lrsquoattuazione e la propria fine egrave effettuale Cioegrave
diventa quello che egrave Percheacute qualcosa sia quello che egrave occorre che ci sia questo movimento sennograve
egrave nulla (19) stessa pagina La vita di Dio e il conoscere divino potranno bene venire espressi come un
gioco dellrsquoamore con se stesso questa idea degrada fino allrsquoedificazione e a dirittura allrsquoinsipidezza
quando mancano la serietagrave il dolore la pazienza e il travaglio del negativo Egrave con questo che occorre
confrontarsi dice Hegel Va bene lrsquoamore di Dio ma se non crsquoegrave questa disperazione del dubbio
del travaglio del negativo del confronto continuo con il fatto che ciograve che sto ponendo egrave altro da
seacute e con il fatto che sia altro da seacute egrave la condizione percheacute sia quello che egravehellip senza questo non si
intende niente In seacute quella vita egrave lrsquointatta eguaglianza e unitagrave con seacute che non egrave mai seriamente
impegnata nellrsquoesser-altro e nellrsquoestraneazione e neppure nel superamento di questa estraneazione Lrsquoin
seacute senza un per seacute che sarebbe questa retroflessione sullrsquoin seacute egrave nulla Ma siffatto in-seacute egrave
lrsquouniversalitagrave astrattahellip Riecheggia Severino se io isolo lrsquoin seacute se lo astraggo per Severino egrave
autocontraddittorio Hegel non pone la questione in questi termini la pone come universalitagrave
astratta hellipnella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacutehellip Cioegrave lrsquo in seacute egrave tale
solo per un per seacute solo in questo movimento di ritorno come dire che ciograve che dico egrave quello che egrave
nel movimento di ritorno in quanto ciograve che dico si estroflette attraverso qualche cosa che egrave altro
da seacute - il suo significato per esempio ndash per tornare e fare di ciograve che dico quello che egrave Ma siffatto
in-seacute egrave lrsquouniversalitagrave astratta nella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacute e
quindi in generale dallrsquoautomovimento della forma Qualora la forma venga espressa come eguale
allrsquoessenza si incorre poi in un malinteso se si pensa che il conoscere stia pago allrsquoin-seacute o allrsquoessenza
e possa invece fare a meno della forma - se si pensa che lrsquoassoluto principio fondamentale o lrsquointuizione
assoluta rendano superflua lrsquoattuazione progressiva della prima o lo sviluppo della seconda Appunto
percheacute la forma egrave essenziale allrsquoessenza quanto questa lo egrave a se stessahellip Non crsquoegrave la forma senza
contenuto hellipquestrsquoultima non egrave concepibile neacute esprimibile meramente come essenza ossia come
sostanza immediata o come pura autointuizione del divino anzi proprio altrettanto come forma e in
tutta la ricchezza della forma sviluppata solo cosigrave egrave concepita ed espressa come Effettuale Come io la
vedo come io la dico E qui crsquoegrave la famosissima e celeberrima affermazione di Hegel sulla quale i
commentatori di Hegel si sono impegnati Il vero egrave lrsquointiero Per noi egrave facile intenderla a questo
punto tenendo conto del lavoro che abbiamo fatto con Severino il vero egrave il concreto
semplicemente Non egrave una delle sue parti o qualcuna delle sue parti egrave lrsquointero Severino
aggiungeva che solo lrsquointero egrave lrsquoincontraddittorio cioegrave posso porlo Soltanto lrsquointero egrave
lrsquoincontraddittorio Per Hegel il vero egrave lrsquointero Vedete che egrave da qui che arrivano tutte le cose che
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dice Severino Ma lrsquointiero egrave soltanto lrsquoessenza che si completa mediante il suo sviluppo Cioegrave lrsquointero
egrave questo percorso non egrave questa o quella cosa egrave tutto il percorso che ha condotto allrsquointero
DellrsquoAssolutohellip LrsquoAssoluto sarebbe il concreto hellipdevesi dire che esso egrave essenzialmente Resultato che
solo alla fine egrave ciograve che egrave in veritagravehellip Sta dicendo che lrsquoAssoluto lrsquointero il concreto non egrave qualcosa
che si dagrave nellrsquoimmediato ma egrave un risultato per Hegel egrave il risultato di questo percorso dialettico
che conduce dal cominciamento dallrsquoin seacute allrsquoestroflessione dellrsquoin seacute per tornare come il per seacute
Questo movimento egrave ciograve che consente allrsquoelemento di divenire se stesso Per quanto possa sembrare
contraddittorio che lrsquoAssoluto sia da concepire essenzialmente come resultato basta tuttavia riflettere
alquanto per rendersi capaci di questa parvenza di contraddizione Il cominciamento il principio o
lrsquoAssoluto come da prima e immediatamente viene enunciato egrave solo lrsquoUniversale Ogni volta che
affermo qualcosa affermo un universale ogni volta che parto con qualcosa questo qualcosa egrave
posto come universale Se io dico ldquotutti gli animalirdquo queste parole non potranno mai valere come
una zoologia con altrettanta evidenza balza agli occhi che le parole ldquodivinordquo ldquoassolutordquo ldquoeternordquo
ecc non esprimono ciograve che quivi egrave contenuto e tali parole in effetti non esprimono che lrsquointuizione
intesa come lrsquoimmediato Ciograve che egrave piugrave di tale parole e sia pure il passaggio a una sola proposizione
contiene un divenire-altro che deve venire ripreso ossia una mediazione Nel momento in cui io voglio
dire che cosrsquoegrave una cosa nel momento in cui voglio usare una parola ecco che questa parola diventa
necessariamente un divenire-altro La mediazione egrave una relazione egrave una relazione tra i due Ha
detto in modo molto preciso se io voglio dire qualcosa del divino o di qualunque altra cosa devo
dire qualche cosa che egrave altro da quello devo dire altre parole percheacute possa poi tornare al divino e
fare del divino ciograve che egrave A pag 16 (22) hellipla ragione egrave lrsquooperare conforme a un fine Egrave la definizione
mutatis mutandis che dagrave Heidegger alla tecnica tra lrsquoaltro costruzione di strumenti in vista di
scopi Lrsquoinnalzamento della presunta natura sopra il pensiero misconosciuto e anzitutto il bando dato
alla finalitagrave esteriore han gettato il discredito sulla forma del fine Ma a quel modo che anche Aristotele
determina la natura come lrsquooperare conforme a un fine essendo questo lrsquoimmediato il quieto lrsquoimmoto
che egrave esso stesso motore cosigrave tale immoto egrave il Soggetto la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-
per-seacute o la pura negativitagrave Egrave importante Questo immoto questo quieto di fatto egrave soggetto
soggetto nel senso che agisce e la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-per-se cioegrave
questa cosa vuole essere per seacute egrave lrsquoin seacute che vuole diventare per seacute E che egrave la pura negativitagrave
percheacute per diventare per seacute lrsquoin seacute deve estroflettersi deve uscire da seacute diventare altro egrave soltanto
diventando altro che puograve tornare in quanto diventato finalmente per seacute Lrsquoin seacute egrave nulla occorre
che diventi per seacute percheacute diventi qualche cosa di concreto E il resultato egrave ciograve stesso che egrave il
cominciamento soltanto percheacute il cominciamento egrave finehellip La fine egrave il cominciamento la fine di
questo percorso dellrsquoin seacute che diventa per seacute Egrave questo il fine che vuole raggiungere hellipoppure
lrsquoeffettuale egrave ciograve che egrave il suo concetto soltanto percheacute lrsquoimmediato come fine ha dentro di lui il Seacute o la
pura effettualitagrave Sta dicendo che dentro lrsquoimmediato nel cominciamento crsquoegrave giagrave questo fine non
egrave lui il cominciamento ma il percorso che ritorna a lui Il fine attuato o lrsquoeffettuale esistente egrave
movimento egrave divenire giunto al suo dispiegamento ma proprio questa inquietudine egrave il Seacutehellip Egrave questa
inquietudine egrave questo doversi estraniare dellrsquoin seacute per diventare per seacute e ritornare sullrsquoin seacute Egrave
questa lrsquoinquietudine per cui non sta mai fermo egrave sempre in movimento percheacute una cosa possa
essere quella che egrave deve operare questo movimento sennograve egrave nulla helliped esso egrave eguale a quella
immediatezza e a quella semplicitagrave del cominciamento percheacute egrave il resultato percheacute egrave ciograve che egrave tornato in
se stesso Non come voleva Aristotele la potenza e lrsquoatto Qui per Hegel non egrave piugrave in questo modo
crsquoegrave soltanto questo movimento hellipma ciograve che egrave tronato in se stesso egrave appunto il Seacute e il Seacute egrave
lrsquoeguaglianza e la semplicitagrave che si rapportano a seacute Lrsquoin seacute che si estroflette e torna indietro diventa
per seacute tutto questo egrave il Seacute questa cosa egrave Seacute a condizione che ci sia questo movimento sennograve egrave
nulla
15 maggio 2019
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Per Hegel il soggetto egrave ciograve che agisce lrsquoagente non egrave fermo immobile Pag 17 (23) dice Il bisogno
di rappresentarsi lrsquoAssoluto come soggetto si egrave servito delle espressioni Dio egrave lrsquoeterno o lrsquoordine morale
del mondo o lrsquoamore ecc Come dire che lrsquoAssoluto egrave il soggetto Tenete conto che siamo nel 1807 e
che con Assoluto si intendeva ciograve che egrave immediatamente vero egrave ciograve che oggi chiamiamo la realtagrave
la realtagrave delle cose non nel senso folkloristico del termine ma come ciograve che si manifesta
immediatamente Ecco porre questa come soggetto egrave qualcosa che prima di Hegel non era mai
accaduto la realtagrave era quella che egrave lrsquoAssoluto non era il soggetto era la cosa Porre il soggetto
significa porre lrsquoAssoluto la realtagrave come agente come qualcosa che agisce continuamente E
infatti agisce nel mondo in cui ci ha mostrato nelle pagine precedenti In espressioni simili il vero
egrave bensigrave posto allrsquoincirca come Soggetto ma non egrave ancora rappresentato come il movimento del riflettersi
in se stesso Egrave questo il soggetto egrave questo movimento questo agire dellrsquoin seacute che si estroflette e
che diventa il per seacute e ritorna sullrsquoin seacute diventando a questo punto lrsquointero una volta che si egrave
completato questo movimento non egrave piugrave lrsquoin seacute ma lrsquoin seacute e per seacute Vale a dire lrsquoin seacute sarebbe
lrsquoimplicito che perograve non egrave ancora manifesto per cui non crsquoegrave ancora consapevolezza occorre che
diventi esplicito cioegrave che diventi il per seacute solo allora lrsquoautocoscienza se ne appropria e fa
esperienza di seacute attraverso lrsquoaltro da seacute attraverso questa estroflessione A pag 18 Il soggetto
vien preso come punto fermo al quale come a loro sostegno i predicati aderiscono mediante un
movimento che appartiene a chi sa di esso ma che non devesi riguardare come appartenente al punto
stesso eppure solo mediante quel movimento il contenuto sarebbe rappresentato come soggetto Sta
semplicemente dicendo che anche un significato si suppone che sia quello che egrave ma non egrave cosigrave
percheacute il significato egrave preso anche lui in questo movimento fincheacute non crsquoegrave questo ritorno non crsquoegrave
la consapevolezza non crsquoegrave lrsquoautocoscienza Tutto questo movimento egrave per Hegel il soggetto cioegrave
egrave agente egrave qualcosa che muove Dato il modo come quel movimento egrave costituito esso non puograve
appartenere al soggetto drsquoaltronde presupposto quel punto il movimento non puograve essere costituito
diversamente puograve essere soltanto esteriore Percheacute ci sia movimento occorre che ci sia qualcosa di
esterno se tutto egrave in seacute non si muove niente Quellrsquoanticipazione che lrsquoAssoluto egrave Soggetto non solo
non egrave quindi lrsquoeffettuale realtagrave di questo concetto ma la rende addirittura impossibile cheacute
lrsquoanticipazione lo pone come punto fermo e lrsquoeffettualitagrave egrave invece lrsquoautomovimento Dire che lrsquoassoluto
egrave soggetto non egrave soltanto lrsquoeffettuale realtagrave la realtagrave cosigrave come si effettua cosigrave come la vediamo
ma la rende addirittura impossibile La realtagrave cosigrave come egrave concepita dal pensare comune sarebbe
impossibile se questa realtagrave non fosse in un movimento cioegrave se la realtagrave non fosse soggetto Non
potrei conoscere se dallrsquoin seacute non ci fosse questo movimento attraverso il per seacute che ritorna sullrsquoin
seacute senza questo movimento non crsquoegrave conoscenza Tra le varie conseguenze che discendono da quello
che si egrave detto puograve venir messa in rilievo la seguente soltanto come scienza o come sistema il sapere egrave
effettuale e puograve venir presentato soltanto come scienza o come sistemahellip Quindi il sapere intanto
non egrave il prodotto di quella immediata intuizione il famoso colpo di pistolahellip no non egrave cosigrave il
sapere egrave un cammino egrave un percorso e si produce soltanto come scienza come sistema come quel
cammino che mano a mano pone ciascun elemento a fronte del suo negativo di ciograve che non egrave per
poi tornare su di seacute hellipinoltre un cosigrave detto principio fondamentale della filosofia se pur egrave vero egrave poi
giagrave falso in quanto esso egrave soltanto principio Il principio non egrave il tutto il principio egrave una parte del
tutto Il principio sarebbe lrsquoin seacute cioegrave lrsquoavviarsi di qualche cosa ma senza il movimento
potremmo dire senza la dialettica egrave falso esattamente come diceva Severino rispetto
allrsquoastrazione allrsquoastratto rispetto al concreto lrsquoastratto egrave falso se non crsquoegrave il concreto entro il
quale lrsquoastratto trova il suo compimento per cosigrave dire Questo sistema il sapere effettuale che egrave
principio fondamentale della filosofia egrave facile da confutare percheacute non egrave il tutto egrave soltanto lrsquoinizio
La confutazione consiste nellrsquoindicarne la deficienza ma deficiente esso egrave percheacute egrave solo lrsquouniversale o
percheacute egrave soltanto principio soltanto cominciamento Quando si dice qualche cosa questo qualche
cosa io lo pongo come lrsquoincominciamento ma incominciamento di che Incominciamento di un
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movimento di questo qualcosa che dico verso il significato che ha Se non crsquoegrave questo movimento
verso il suo significato ciograve che dico egrave come direbbe Hegel deficiente cioegrave manca del concreto
Se la confutazione egrave esauriente essa lo egrave proprio percheacute tratta e sviluppata da quel principio stesso non
giagrave percheacute dal di fuori messa in opera mediante opposte gratuite asserzioni Cosigrave la confutazione sarebbe
propriamente lo sviluppo del principio e quindi il complemento di ciograve che gli manca se essa non si
misconoscesse badando soltanto al proprio operare negativo senza divenire consapevole del proprio
processo e del proprio resultato anche secondo il loro lato positivo Questa confutazione che dice che
ciograve che dico egrave solo il cominciamento che egrave mancante di qualche cosa ma ciograve che manca egrave proprio
la sua realizzazione cioegrave il suo sviluppo Quindi la confutazione che dice che egrave solo il principio e
non lrsquointero egrave vera ma egrave proprio questo che dice che egrave necessario uno sviluppo unrsquoarticolazione
un movimento percheacute si compia questo processo e quindi lrsquoincominciamento non si fermi ligrave ma
diventi un sistema un percorso che porta al concetto Egrave nel vero senso della parola positiva quella
realizzazione del cominciamentohellip Il cominciamento deve realizzarsi hellipla quale viceversa costituisca
nello stesso tempo verso di esso un comportamento altrettanto negativohellip Percheacute questa realizzazione
non egrave altro che il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e quindi il suo negativo hellipe piugrave precisamente
un comportamento negativo verso quella sua forma unilaterale per cui esso egrave soltanto immediatamente
o egrave il fine Ci sta dicendo che questa estroflessione questo movimento per cui il cominciamento si
realizza in unrsquoaltra cosa attraverso il suo negativo e ritorna su di seacute Si coglie la questione del
sistema quando il percorso rispetto al negativo torna sullrsquoin seacute quando il per seacute torna sullrsquoin seacute
solo a questo punto crsquoegrave la realizzazione del cominciamento per cui non egrave piugrave deficiente Se lo
prendiamo da seacute come astratto egrave deficiente ma come concreto non lo egrave piugrave percheacute il concreto egrave
sigrave il cominciamento ma allrsquointerno del movimento per cui lrsquoin seacute diventa per seacute e torna sullrsquoin seacute
come autocoscienza cioegrave cosciente di seacute Che il vero sia effettuale solo come sistemahellip Potremmo
dirla cosigrave che la veritagrave si effettui solo come sistema Questo lo aveva detto prima la veritagrave non egrave
qualcosa che mi viene in mente allrsquoimprovviso neacute egrave qualcosa che posso astrarre dal concreto come
fa la logica Tutta la Fenomenologia dello spirito egrave una critica alla logica formale che invece
stabilisce che da una parte crsquoegrave il vero e dallrsquoaltra il falso trattandoli come due astratti Che il vero
sia effettuale solo come sistema o che la sostanza sia essenzialmente Soggetto ciograve egrave espresso in quella
rappresentazione che enuncia lrsquoAssoluto come Spiritohellip Lo Spirito egrave il pensiero hellipelevatissimo
concetto appartenente allrsquoetagrave moderna e alla sua religione Soltanto lo spirituale egrave lrsquoeffettualehellip
Soltanto ciograve che comporta il pensiero ma il pensiero nel modo in cui lui ci sta incominciando a
indicare questo pensiero come autocoscienza Il pensiero egrave lrsquounica cosa che si effettua egrave lrsquounica
realtagrave hellipesso egrave - lrsquoessenza o ciograve che egrave in seacute ciograve che ha riferimento e determinatezza lrsquoesser-altro e
lrsquoesser-per-seacute - e ciograve che in quella determinatezza o nel suo esser fuori di seacute resta entro se stesso ossia e
in e per seacute Quindi lrsquoessenza ciograve che egrave in seacute che fa riferimento allrsquoimmediatezza non egrave altro che
lrsquoesser-altro da seacute che ritorna su di seacute Lrsquoesser-altro da seacute non egrave altro che lrsquouscire dellrsquoin seacute verso
qualche altra cosa cioegrave la necessitagrave che ha una parola per potere affermarsi di dire altre parole
Se io dico una parola un nome questo nome di per seacute non ci dice molto perograve ci dice molto se
questo significato agisce sul discorso cioegrave se ciograve che dico si sposta verso un significato Egrave questo
movimento questa relazione che importa Hegel egrave vero non pone la cosa come una relazione
parla di sintesi perograve di fatto si pone cosigrave Anche per Peirce si pone cosigrave come una relazione tra i
due questo terzo egrave una relazione tra i due anche Greimas la pone cosigrave ciascuno di questi elementi
egrave assoluto in seacute ma allo stesso tempo egrave assolutamente in relazione con gli altri due Per questo
motivo si puograve parlare di circolo ermeneutico dove ciascun elemento egrave quello che egrave ma egrave quello
che egrave in relazione agli altri due Questione che evoca ciograve che diceva de Saussure ciascun
significante egrave quello che egrave in quanto in relazione con tutti gli altri Ma questo essere in seacute e per seacute lo
egrave da prima per noi o in seacute egrave la sostanza spirituale Questo essere in seacute e per seacute quindi questo
movimento compiuto lo egrave dapprima per noi Siamo noi in quanto parlanti che possiamo valutare
questo percorso possiamo esserne coscienti e possiamo dopo sapere che questo in seacute egrave diventato
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per seacute cioegrave crsquoegrave una consapevolezza Il per noi se volete porlo in termini semiotici egrave la veritagrave
pubblica di cui parla Peirce ciograve che egrave noto a tutti Egrave ciograve che egrave noto a tutti che consente lrsquoannodarsi
di questi elementi la Primitagrave la Seconditagrave la Terzietagrave La Terzitagrave questa sintesi non egrave altro che
la relazione tra i due Ma che cosa mette in relazione i due La veritagrave pubblica la chiacchiera
come direbbe Heidegger ciograve che costituisce comunque e sempre il cominciamento Non si
comincia se non dalla chiacchiera dalla veritagrave pubblica ed egrave questa veritagrave pubblica questo per
noi che consente il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute e il ritorno del per seacute allrsquoin seacute Se non ci fosse
questo per noi questi elementi rimanessero come sospesi senza significato ci vuole qualcuno noi
percheacute significhino qualcosa Qui si puograve porre la questione sia come la pone poi Hegel oppure porla
in termini semiotici Hegel la pone cosigrave tutto ciograve che egrave accaduto nella storia allrsquouomo quello che
lui chiama lo Spirito quindi la storia del pensiero tutto ciograve che egrave accaduto ha una ragione
drsquoessere cioegrave non poteva non accadere che cosigrave come egrave accaduto Per noi che lo vediamo oggi
sappiamo che la Rivoluzione Francese non poteva che portare a Napoleone ma chi stava vivendo
la Rivoluzione Francese di sicuro non pensava a Napoleone Per noi egrave chiaro ed ecco il per noi
questa cosa che soltanto dopo si puograve sapere Questo giagrave allude alla nozione di Sapere Assoluto in
Hegel che si compie nel momento in cui il per noi ha a disposizione tutto tutto il pensiero degli
umani nella sua storia In termini semiotici potremmo dire che questo per noi non egrave altro che il
luogo da cui ciascuno ricava il senso delle cose che accadono lo ricava dalla veritagrave pubblica come
voleva Peirce egrave quella che dagrave un senso Se volete porre la cosa in termini ancora piugrave appropriati
egrave la volontagrave di potenza che dagrave il significato a tutto quanto Potremmo anche dire che ciograve che per
Peirce egrave la veritagrave pubblica di fatto non egrave niente altro che la volontagrave di potenza che aveva ragione
Nietzsche egrave quella che dagrave un senso egrave quella che dagrave a ciascun ente quindi a ciascun pensiero la
sua enticitagrave Egrave un altro modo di porre a questione che ponevamo tempo fa cioegrave se non ci fosse la
volontagrave di potenza non ci sarebbe nessun motivo per parlare Percheacute si dovrebbe parlare O per
porla in termini semiotici percheacute un termine dovrebbe rinviare a un altro per costruirne poi un
terzo e andare avanti cosigrave allrsquoinfinito Non ci sarebbe se la volontagrave di potenza o la veritagrave pubblica
o il per noi non intervenisse a dare un significato a tutto quanto il processo Questo processo di
cui parla Hegel che ha cambiato il corso della storia della filosofia questo percorso noto come
dialettica hegeliana trae il suo senso dal per noi se non ci fosse il per noi non ci sarebbe niente di
tutto ciograve Dice Hegel che questo per noi egrave la sostanza spirituale cioegrave egrave ciograve che lo spirito la storia
del pensiero degli umani pone come sostanza o se volete come soggetto Esso deve essere ciograve anche
per se stesso deve essere il sapere dello spirituale e il saper di seacute come spirito ossia deve essere a seacute come
oggetto e nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come oggetto tolto riflesso in se stesso
Qui notiamo qualcosa che echeggia Severino Dice questo essere in seacute e per seacute deve essere ciograve anche
per se stesso Deve essere il sapere spirituale cioegrave deve essere il sapere di questo spirito del
pensiero di questo pensare in generale Deve essere il sapere di seacute come spirito come
autocoscienza ossia deve essere a seacute come oggetto nel senso che ha preso qualcosa al di fuori e
lrsquoha portato in seacute come oggetto E nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come
oggetto tolto riflesso in se stesso nel momento in cui io lo porto di nuovo nellrsquoin seacute questo oggetto
lo tolgo percheacute non egrave piugrave un oggetto estraneo diventa il per seacute diventa autocoscienza la mia
autocoscienza della cosa dicevo prima che echeggia vagamente Severino devo porlo come oggetto
e poi toglierlo Qui perograve il toglierlo egrave unrsquooperazione diversa da quella che fa Severino non egrave che lo
tolgo percheacute sennograve resta autocontraddittorio lo tolgo percheacute lo ripongo nellrsquoin seacute egrave in questo senso
che lo tolgo e quindi non piugrave un oggetto estraneo Questa realtagrave che egrave considerata come qualcosa
di estraneo il non-Io diceva Fichte viene accolta nellrsquoin seacute e diventa quel per seacute che egrave
lrsquoautocoscienza io sono cosciente di ciograve che mi accade sono cosciente del mio sapere del mio
pensiero non solo di ciograve che mi accade ma soprattutto del mio pensiero rispetto a ciograve che mi
accade Diventa la consapevolezza rispetto alla cosa stessa percheacute per Hegel questo oggetto egrave il
negativo assoluto egrave lrsquoassolutamente altro che diventa qualcosa nel momento in cui ritorna sullrsquoin
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seacute che lo ha colto come assolutamente altro Egrave lrsquoin seacute che lo pone come assolutamente altro ma
ponendolo come assolutamente altro da seacute si avvia egrave il cominciamento di quel movimento che
riporta poi questo oggetto allrsquoin seacute e a questo punto ne egrave consapevole Egrave in questo modo che per
Hegel funziona il sapere la coscienza Egrave in questo modo che una parola acquisisce significato
acquisisce significato nel momento in cui egrave in relazione con unrsquoaltra parola con qualcosa che egrave
assolutamente altro da seacute Da quella posizione di assolutamente altro da seacute torna sulla parola e
dice che significa quella determinata cosa ligrave Questo oggetto egrave per seacute soltanto per noi in quanto
mediante lui stesso vien generato il suo spirituale contenutohellip Siamo noi che gli diamo il contenuto
il suo spirituale contenuto il contenuto di pensiero hellipma in quanto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute
anche per se stesso ecco che questa autogenerazione il puro concetto egrave a lui parimente lrsquoelemento
oggettivo dove esso ha il suo essere determinato per tal modo nel suo essere determinato esso egrave per se
stesso oggetto in seacute riflesso Che egrave ciograve che abbiamo sempre detto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute egrave
anche per se stesso non soltanto per noi Cosa vuol dire che egrave anche per se stesso Ve la spiego
cosigrave in modo molto semplice Dicendo una parola quella parola egrave non solo per noi ma anche per
seacute egrave determinata per se stessa egrave quella che egrave Ma teniamo sempre conto che crsquoegrave un per noi egrave
allrsquointerno di un per noi che egrave determinata ma questa determinazione egrave per seacute e quindi a questo
punto abbiamo la parola che egrave quella che egrave come condizione che sia per noi La condizione percheacute
possa essere quello che egrave egrave che sia per noi in questo movimento continuo che noi indicavamo
tempo fa come lrsquoassoluta determinazione di una parola che deve essere quella che egrave per poter essere
utilizzata Il suo muoversi continuamente il suo estroflettersi continuamente egrave per potere essere
quello che egrave si estroflette per essere quello che egrave percheacute senza questa estroflessione la parola non
avrebbe significato Egrave soltanto in questa relazione con unrsquoaltra parola che egrave altro da seacute che puograve
tornare su di seacute e quindi essere quella che egrave determinata Stiamo praticamente leggendo tutta la
Prefazione che egrave una summa di tutto il pensiero hegeliano non solo della Fenomenologia dello
spirito per cui merita una particolare attenzione Lui continua a chiedersi come faccio ad avere
esperienza della mia coscienza E allora ci dice se crsquoegrave solo il cominciamento non faccio esperienza
della mia coscienza non crsquoegrave ancora la coscienza crsquoegrave solo lrsquoin seacute lrsquoimplicito ma non egrave ancora posto
come tale Percheacute diventi esplicito occorre che diventi per seacute soltanto in questo ritorno io ho
coscienza di questa cosa e quindi faccio esperienza della conoscenza Lo spirito che si sa cosigrave
sviluppatohellip Cioegrave il pensiero che incomincia a questo punto a sapere come funziona hellipegrave la
scienza Quindi la scienza non egrave altro che un sapere che egrave consapevole non soltanto di seacute ma
anche del come egrave diventato consapevole di seacute cioegrave di come egrave diventato autocoscienza Questa ne egrave
la realtagrave effettuale ed egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Queste sono parole
impegnative Dice che la scienza egrave la realtagrave effettuale la realtagrave che si effettua quella con cui
abbiamo a che fare Dice egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Ecco qui si
intende bene la questione del soggetto di colui che agisce lrsquoagente che si costruisce da seacute la realtagrave
nel suo proprio elemento Occorre tenere conto che Hegel parla sempre di realtagravehellip Ci sono due
modi in tedesco per dire la realtagrave Wirklichkeit e Realitaumlt La Realitaumlt egrave la realtagrave materiale cioegrave il
particolare colore di questo tavolo per esempio la Wirklichkeit comporta un agire un fare
qualche cosa e quindi quando parla di realtagrave ne parla sempre in questa accezione di Wirklichkeit
quella che Freud chiamava la realtagrave psichica Il puro autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altrohellip
Cioegrave io mi riconosco dentro lrsquoassoluto esser-altro Mi pongo come positivo allrsquointerno dellrsquoassoluta
negativitagrave Egrave questo che mi dagrave la possibilitagrave di essere quello che sono hellipquesto etere come tale egrave il
fondamento il terreno della scienza o il sapere nella sua universalitagrave generale Rileggo Il puro
autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altro egrave ligrave che mi posso riconoscere entro lrsquoassoluto esser-altro
Se non crsquoegrave questo assoluto esser-altro io non mi riconosco ndash riconoscersi come autocoscienza Vale
a dire se una parola non rinvia a unrsquoaltra questa parola non significa niente egrave puro
cominciamento astratto ma in quanto puro cominciamento astratto egrave nulla Questo lo diceva
anche Severino il primo momento egrave nulla di per seacute Tra lrsquoaltro Severino ha preso molto da Hegel
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come molti riconoscono Il cominciamento della filosofia presuppone o esige che la coscienza si trovi
in questo elemento Cioegrave nellrsquoassoluto esser-altro Ma questo elemento riceve anchrsquoesso la sua
perfezione e la sua trasparenza soltanto mediante il movimento del suo divenire Anche questo
movimento egrave preso nel movimento generale Esso egrave la spiritualitagrave pura come lrsquoUniversale che ha il
modo della semplice immediatezzahellip Spiritualitagrave pura egrave il pensiero puro Dice lrsquoUniversale che ha
il modo della semplice immediatezza sarebbe il cominciamento helliptale semplicitagrave quando ha
esistenza come tale egrave il terreno il pensiero che egrave soltanto nello spirito Poicheacute questo elemento questa
immediatezza dello spirito egrave la sostanza in generale dello spirito essa immediatezza egrave anche lrsquoessenza
trasfigurata la riflessione che a sua volta egrave semplice egrave lrsquoimmediatezza come tale per seacute egrave lrsquoessere che
egrave riflessione in se stesso Egrave sigrave immediatezza ma egrave unrsquoimmediatezza che ha giagrave compiuto il percorso
sennograve non sarebbe neanche immediatezza Da parte sua la scienza chiede che lrsquoautocoscienza si sia
elevata a tale etere percheacute questa possa vivere in lei e con lei e per vivere Viceversa lrsquoindividuo ha il
diritto di pretendere che la scienza gli fornisca almeno la scala che conduce a quella superiore posizione
indicandogliela in lui stesso La scienza cioegrave un pensiero che pensa se stesso e alle proprie
condizionihellip potremmo dire cosigrave egrave un pensiero che pensa alle proprie condizioni di pensiero Dice
che lrsquoindividuo ha la pretesa legittima che la scienza gli mostri almeno la scala cioegrave il percorso
che deve compiere Questo egrave ciograve che peraltro fa Hegel in tutta la Fenomenologia dello spirito
sapere qual egrave il percorso per arrivare a ciograve che lui chiama Sapere Assoluto A pag 21 (27) Un tal
divenire della scienza in generale o del sapere egrave appunto ciograve che questa fenomenologia dello spirito
presenta Il sapere come esso egrave da prima o lo spirito immediato egrave ciograve chrsquoegrave privo di spirito la coscienza
sensibile La coscienza sensibile egrave lrsquoin seacute Per giungere al sapere propriamente detto o per produrre
quellrsquoelemento della scienza che per la scienza medesima egrave anche il suo puro concetto il sapere deve
affaticarsi in un lungo itinerario Tale divenire come esso si porragrave nel suo contenuto e nelle forme che
in lui sorgono non saragrave ciograve che a tutta prima si immagina sotto il titolo di avviamento della coscienza
prescientifica alla scienza - e ben altro ancora da quellrsquoentusiasmo che come un colpo di pistola
comincia immediatamente dal sapere assoluto e che si egrave tratto drsquoimpiccio dinanzi a posizioni differenti
dichiarando di non volerne sapere Ci sta dicendo che il percorso che lui propone egrave un percorso
impegnativo
22 maggio 2019
Crsquoegrave qualche cosa che sta dicendo Hegel che mi ha fatto riflettere Riguarda la questione dellrsquointero
del concreto Dicevamo che in effetti egrave il linguaggio lrsquointero il concreto Perograve abbiamo anche
detto che il linguaggio egrave autocontraddittorio mentre se poniamo il linguaggio come lrsquointero lo
poniamo come incontraddittorio E allora egrave contraddittorio o incontraddittorio Possiamo porre
la questione in questo modo dicendo che il linguaggio egrave autocontraddittorio affermiamo questo
in seguito a una certa operazione che Severino ci direbbe di astrazione e cioegrave abbiamo astratto
un primo elemento ciograve che dico e poi ciograve a cui ciograve che dico si riferisce Abbiamo considerato questi
due elementi in quanto separati e a questa condizione direbbe giustamente Severino si produce
unrsquoautocontraddizione In effetti la si rileva immediatamente percheacute ciograve che sto dicendo per
potere dirsi deve dirsi in un altro modo cioegrave ha bisogno di altro per dirsi Perograve se dovessimo
invece considerare questi due elementi non in quanto separati astrattamente ma come il
concreto come ci suggerisce di fare Hegel allora in questo caso non sono piugrave due elementi astratti
ma sono due momenti dello stesso Questo comporta che il linguaggio a questo punto si pone come
incontraddittorio in quanto contiene il negativo ma come condizione del positivo ndash questo egrave Hegel
Quindi il linguaggio concretamente inteso egrave incontraddittorio astrattamente inteso egrave
autocontraddittorio Egrave cosigrave risolta la questione Perograve che cosa vuol dire che il linguaggio egrave
incontraddittorio Vuole dire che nel momento in cui pone qualcosa questo qualcosa egrave posto Egrave
questo che fa del linguaggio quella cosa incredibile che piugrave o meno conosciamo una volta che il
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linguaggio pone qualche cosa questo qualche cosa egrave posto crsquoegrave ed egrave lrsquounica cosa che fa essere le
cose che le fa esserci percheacute le pone e puograve porle percheacute non egrave autocontraddittorio percheacute se fosse
autocontraddittorio allora non porrebbe ciograve che dice di porre cioegrave direbbe di porre qualche cosa
ma poi di fatto non egrave quello che sta ponendo E questo per il linguaggio sarebbe un problema
percheacute non potrebbe porre non potrebbe letteralmente fare esser le cose per cui le cose non ci
sarebbero Potremmo dire che se le cose in generale ci sono egrave percheacute il linguaggio egrave
incontraddittorio sapete che il termine cosa risponde alla massima generalizzazione pensabile
non egrave pensabile un elemento che sia al di sopra della cosa percheacute anche questo sarebbe una cosa
egrave proprio il termine che risponde alla massima universalizzazione pensabile
Lrsquoincontraddittorietagrave e qui torniamo a Severino non egrave soltanto un qualche cosa che si aggiunge
che rende piugrave interessante la cosa no egrave che egrave solo se egrave incontraddittorio il linguaggio pone
effettivamente le cose cioegrave le fa essere percheacute se rimanesse autocontraddittorio allora le farebbe
essere ma anche non essere simultaneamente cioegrave non sarebbero Il problema come sappiamo da
Heidegger egrave che a questo punto non sarebbero utilizzabili percheacute egrave quella cosa ma anche non lo
egrave e quindi come la uso Come quella cosa o come ciograve che non egrave quella cosa Ecco percheacute egrave
importante che il linguaggio si mostri come lrsquoincontraddittorio preso concretamente preso
astrattamente invece sappiamo che egrave autocontraddittorio percheacute i due momenti tesi e antitesi
rimangono separati e separatamente intesi egrave chiaro che ognuno dei due si oppone allrsquoaltro non
crsquoegrave la sintesi ma rimane unrsquoopposizione dove lrsquouno esclude lrsquoaltro Egrave la sintesi che li mette in
relazione che li volge in concreto proprio come diceva Severino rispetto a ldquoquesta lampada che
egrave sul tavolordquo percheacute sia ldquoquesta lampada che egrave su tavolordquo occorre che questi termini lampada
tavolo ecc non siano astratti cioegrave isolati separati percheacute se sono separati allora questa
lampada considerata astrattamente non egrave piugrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo e quindi non
potrei affermare ciograve che affermo cioegrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo Egrave un altro modo per dire
che lrsquoincontraddittorietagrave del linguaggio egrave una condizione del suo funzionamento Era solo una
cosa che mi era venuta in mente magari era venuta in mente anche a voi Siamo a pag 23 (29)
La scienzahellip Ricordo che il titolo che aveva dato Hegel era La scienza come esperienza della
coscienza il modo in cui si fa esperienza della coscienza egrave questa la scienza per Hegel La scienza
come presenta questo movimento formativo nel dettaglio del suo processo e nella sua necessitagrave cosigrave
presenta nella figurazione a lui propria ciograve che egrave giagrave disceso a momento e proprietagrave dello spirito La
scienza ci ha detto deve compiere una serie di analisi per potere procedere deve determinare
potremmo dire che deve muovere dallrsquoastratto per potere considerare qualche cosa deve
necessariamente considerarlo come astratto Meta egrave la chiara penetrazione dello spirito in ciograve che egrave
il sapere Cioegrave intendere bene come funziona il sapere rispetto al pensare come vengo a sapere le
cose che cosa mi consente di sapere Lrsquoinsofferenza pretende lrsquoimpossibile vale a dire il
raggiungimento della meta senza i mezzi Senza cioegrave questa analisi continua Da un lato bisogna
sopportare la lunghezza di questrsquoitinerario cheacute ciascun momento egrave necessariohellip Ciascun momento di
questo procedere dialettico egrave necessario al passo successivo Egrave un porsquo come diceva Heidegger
quando parlava del mondo di cui sono fatto tutto ciograve che egrave intervenuto egrave stato necessario percheacute
io sia oggi quello che sono non crsquoegrave niente da scartare tutto ciograve che egrave accaduto ha concorso a farmi
essere quello che sono hellip- dallrsquoaltro lato occorre soffermarsi presso ciascun momento giaccheacute ciascuno
di per seacute egrave unrsquoitera figura individualehellip Ciascun momento di questo movimento dialettico egrave di per
seacute qualcosa di individuale hellipcosigrave ciascun momento viene considerato assoluto proprio percheacute la sua
determinatezza vien riguardata come un intiero o come un concreto o come lrsquointiero nella peculiaritagrave
di questa determinazione Considerare dunque ciascuno di questi momenti di queste figure del
progressivo muoversi del pensiero come un intero percheacute da una parte ciascuno di questi
momenti ndash qui viene in soccorso Peirce per intendere bene la cosa quando parla di Primitagrave
Seconditagrave Terzietagrave ndash ciascuno di questi momenti egrave assoluto e determinato non si fonde con gli
altri cioegrave non scompare negli altri ma rimane assolutamente determinato dallrsquoaltra parte
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rimane assolutamente in relazione con gli altri quindi egrave assolutamente determinato e
assolutamente in relazione Sottolineare il fatto che rimanga determinato che rimanga per usare
i termini di Hegel una figura significa che non scompare nellrsquoaltro non dilegua nellrsquoaltro ma
rimane quello che egrave sempre in relazione tuttavia con gli altri due a formare il circolo
ermeneutico Poicheacute non solo la sostanza dellrsquoindividuo ma addirittura lo Spirito del mondo ha avuta
la pazienza di percorrere queste forme in tutta lrsquoestensione del tempo e di prender su di seacute lrsquoimmane
fatica della storia universale per riplasmare quindi in ciascuna forma per quanto questa lo
comportasse il totale contenuto di se stessohellip Questa pazienza che ha avuto il progredire dello
Spirito umano nel corso dei millenni egrave quello che ha portato a ciograve che siamo oggi hellipe poicheacute lo
Spirito del mondo non avrebbe potuto attingere la coscienza di seacute con minore fatica egrave evidente che
secondo la cosa stessa lrsquoindividuo non potragrave arrivare a comprendere la sua sostanza attraverso un
cammino piugrave brevehellip Lo stesso cammino che ha fatto lrsquoumanitagrave per essere ciograve che egrave oggihellip anche
per lrsquoindividuo egrave la stessa cosa deve cioegrave mantenere tutti i momenti che lo hanno condotto
necessariamente a essere quello che egrave adesso helliptuttavia ha dinanzi a seacute una fatica piugrave lieve percheacute
tutto ciograve in seacute giagrave consummatum esthellip Tutto ciograve che egrave accaduto ormai egrave saputo tutto ciograve che ha
condotto a oggi il nostro passato egrave noto per cui questo ci allevia la fatica del percorso in quanto
una buona parte di questo percorso egrave conosciuta sappiamo che cosa egrave successo prima di noi e che
cosa egrave accaduto tale per cui oggi siamo nella condizione in cui ci troviamo Per esempio due guerre
mondiali hanno condotto a una situazione che egrave quella che viviamo oggi Essendo il contenuto di
giagrave un pensato esso egrave proprietagrave della sostanzahellip Egrave diventato sostanza cioegrave qualcosa di concreto
il nostro passato hellipnon piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma dellrsquoesser-in-seacute anzi egrave ciograve chrsquoegrave in seacute
che deve venir volto nella forma dellrsquoesser-per-seacute - ciograve chrsquoegrave in seacute non piugrave meramente originario neacute calato
nellrsquoesserci ma piuttosto ridotto giagrave a memoria Dice non piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma
dellrsquoesser-in-seacute questo percorso egrave giagrave stato fatto egrave giagrave passato allrsquoesser-per-seacute e tornato allrsquoin seacute egrave
giagrave coscienza noi abbiamo coscienza del nostro passato Nella posizione in cui noi qui cogliamo
quel movimento rispetto allrsquointiero si risparmia il togliere dellrsquoessercihellip Nel momento in cui
cogliamo questo movimento dialettico e lo conosciamo ci si risparmia la necessitagrave di togliere
lrsquoesserci cioegrave di togliere lrsquoimmediato percheacute sappiamo giagrave che lrsquoimmediato egrave stato questo e
questrsquoaltro hellipma quello che pur tuttavia rimane e che richiede piugrave alta trasformazione egrave la
rappresentazione e la nozione delle forme La rappresentazione e la nozione delle forme non sono
altro che concetti Lrsquoesserci ripreso indietro nella sostanza con questa prima negazione soltanto
immediatamente egrave trasferito nellrsquoelemento del Seacutehellip Llsquoesserci cioegrave lrsquoimmediatezza una volta che egrave
noto tutto ciograve che egrave accaduto egrave diventato qualcosa che egrave in seacute che egrave quella che egrave cioegrave egrave saputa
ne abbiamo coscienza hellipquesta proprietagrave a lui acquisita ha dunque ancora carattere di
immediatezza priva di concetto drsquoimmota indifferenza non altrimenti che lrsquoesserci il quale egrave per tal
modo passato soltanto nella rappresentazione Le cose accadute hanno ancora questa immediatezza
cioegrave sono quelle che sono diventano importanti per noi nel momento in cui ne prendiamo
coscienza percheacute anche le cose accadute possono rimanere in seacute implicite Ma quello che ci sta
dicendo egrave che egrave sempre necessario questo continuo lavoro dialettico per fare in modo che la
coscienza possa giungere a essere consapevole di seacute Con ciograve lrsquoesserci egrave in pari tempo un alcuncheacute di
noto qualcosa con cui lo spirito esistente ha chiuso la partitahellip Lrsquoesserci lrsquoimmediatezza egrave diventato
noto il passato egrave noto hellipe in cui quindi non ha piugrave neacute attivitagrave neacute interesse Se lrsquoattivitagrave che sta
chiudendo la partita con lrsquoesserci egrave essa stessa solo il movimento dello spirito particolare che non arriva
a concepirsi viceversa il sapere egrave rivolto contro la rappresentazione cosigrave costituitasi e contro siffatto
esser-noto il sapere egrave lrsquooperare del Seacute universale ed egrave lrsquointeresse del pensare Il noto sarebbe la
chiacchiera ciograve che egrave noto a tutti che tutti sanno ma che nessuno interroga Questo dice Hegel
non egrave il sapere anzi questo egrave ciograve contro cui tutta la Fenomenologia dello spirito si batte contro
questo esser noto e quindi non piugrave interrogato Il noto in genere appunto percheacute noto non egrave
conosciuto Quando nel conoscere si presuppone alcuncheacute come noto e lo si tollera come tale si finisce
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con lrsquoilludere volgarmente seacute e gli altri allora il sapere senza nemmeno avvertire come ciograve avvenga non
fa un passo avanti nonostante il grande e incomposto discorrere che esso fa Senza ponderazione il
soggetto e lrsquooggetto ecc Dio la natura lrsquointelletto la sensibilitagrave ecc vengono posti a fondamento come
noti e come qualcosa che ha valore sicuro e costituiscono dei punti fissi per lrsquoandata e il ritorno il
movimento corre su e giugrave tra questi punti che restano immoti e ne sfiora soltanto la superficie Queste
cose note sono quelle cose non sono piugrave poste nel movimento di tesi e antitesi non crsquoegrave la possibilitagrave
di cogliere il movimento che crsquoegrave fra un elemento il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e il suo
ritornare verso lrsquointerno Ci sta dicendo che queste cose note sono come dei punti messi ligrave
immobili che non dicono piugrave niente e che soprattutto non consentono un sapere Cosigrave
lrsquoapprendere e lrsquoesaminare consiste soltanto nel vedere se ognuno trovi anche nella sua rappresentazione
quello che costoro hanno detto se proprio gli sembri cosigrave e se cosigrave gli sia noto o meno Lrsquoanalisi di una
rappresentazione come di solito era condotta non consisteva in altro che nel togliere la forma del suo
esser-nota Io prendo la forma di qualcosa che egrave noto - forma nel senso di concetto - lo tolgo e lo
tengo ligrave immobile Scomporre una rappresentazione nei suoi elementi originari egrave un ritornare ai suoi
momenti i quali per lo meno non hanno la forma della rappresentazione trovata ma costituiscono
lrsquoimmediata proprietagrave del Seacute Egrave questo che occorre reperire scomporre il noto il conosciuto la
chiacchiera interrogarla metterla alla prova e quindi cogliere quei momenti che hanno costituito
il movimento dialettico che hanno condotto al Seacute a quello che egrave Una tale analisi giunge bensigrave solo
a pensieri che anchrsquoessi sono determinazioni note salde e ferme Ma questo separato questo stesso
ineffettuale egrave un momento essenzialehellip Cioegrave quando io analizzo le cose le astraggo
necessariamente Dice Una tale analisi giunge bensigrave solo a pensieri che anchrsquoessi sono
determinazioni note salde e ferme percheacute egrave da ligrave che si parte Se una determinazione nota non egrave
salda e ferma non posso partire non posso muovermi Ma questo separato questo stesso ineffettuale
non egrave qualcosa che si effettua egrave qualcosa che io ho astratto hellipegrave un momento essenziale infatti sol
percheacute il concreto si separa e si fa ineffettuale esso egrave ciograve che muove seacute Percheacute ci sia questo movimento
questa dialettica ha la necessitagrave di considerare le cose come se fossero separate come se fossero
astratte rispetto al concreto Solo facendo cosigrave qualcosa si puograve muovere soltanto attraverso
questa astrazione Lrsquoattivitagrave del separare egrave la forza e il lavoro dellrsquointelletto della potenza piugrave mirabile
e piugrave grande o meglio della potenza assoluta Questa attivitagrave del separare egrave tutto ciograve di cui egrave fatta
la Fenomenologia dello spirito separare considerare ma per fare questo deve astrarre deve
togliere dal concreto Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come sostanza i suoi momenti egrave la
relazione immediata che non suscita quindi meraviglia alcuna Dire che il circolo evoca il circolo
ermeneutico sarebbe hegelianamente il per noi noi sappiamo che il circolo di cui sta parlando egrave il
circolo ermeneutico lui non lo poteva sapere percheacute lrsquoermeneutica non era ancora cosigrave
apprezzata esisteva sigrave si conosceva il testo di Aristotele il Περὶ Ἑρμηνείας ma non crsquoera
lrsquoermeneutica cosigrave come egrave pensata oggi Dice Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come
sostanza i suoi momenti egrave la relazione immediata Questo circolo conchiuso non egrave altro che la
relazione immediata che crsquoegrave tra i vari momenti ed egrave questa relazione immediata che li tiene
insieme Ma che lrsquoaccidentale ut sic (cosigrave comrsquoegrave) separato dal proprio ambito che ciograve che egrave legato
noncheacute reale solo nella sua connessione con altrohellip Io posso sigrave astrarre cosigrave comrsquoegrave perograve lo tiro fuori
dal suo ambito lo astraggo da ciograve che lo rende reale e ciograve che lo rende reale egrave la connessione la
relazione diceva prima con altri momenti hellipguadagni una propria esistenza determinata e una sua
distinta libertagrave tutto ciograve egrave lrsquoimmane potenza del negativohellip Cioegrave io pongo qualche cosa ma per
potere porre questa cosa devo porre anche il suo negativo Se non pongo anche il suo negativo a
fianco io non sto ponendo nulla Questo in Severino egrave molto evidente Pongo questa cosa ma
dice separato dal proprio ambito ma il proprio ambito qual egrave Il proprio ambito egrave fatto anche del
negativo se io lrsquoastraggo dal negativo non egrave piugrave niente Quando parla di immane potenza del
negativo ci sta dicendo che il negativo vale a dire ciograve che sto ponendo non egrave egrave la condizione per
potere porre ciograve che sto ponendo in quanto ciograve che egrave hellipesso egrave lrsquoenergia del pensare del puro Io Egrave
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il negativo che mette in moto il movimento Per usare termini semiotici egrave la relazione con il
significatohellip Considerate la A egrave B di Peirce il negativo egrave la B egrave ciograve che la A non egrave ma se non ci
fosse la B non ci sarebbe neanche la A La morte se cosigrave vogliamo chiamare questa irrealtagrave egrave la piugrave
terribile cosa e tener fermo il mortuum questo egrave ciograve a cui si richiede a massima forza Mortuum egrave la
metafora del negativo La bellezza senza forza odia lrsquointelletto percheacute questo le attribuisce dei compiti
chrsquoessa non egrave in grado drsquoassolvere La bellezza senza forza dice la forza che gli dagrave il negativo Ma
non quella vita che inorridisce dinanzi alla morte schiva della distruzione anzi quella che sopporta la
morte e in essa si mantiene egrave la vita dello spirito Esso guadagna la sua veritagrave solo a patto di ritrovare
seacute nellrsquoassoluta devastazione Cioegrave nel negativo Nellrsquoassoluta devastazione io dico una cosa
questa cosa egrave quella che egrave ma per dire che egrave quella che egrave devo dire ciograve che quella cosa non egrave ecco
lrsquoassoluta devastazione che egrave la vita dello spirito egrave la vita stessa Esso egrave questa potenza ma non
alla maniera stessa del positivo che non si dagrave cura del negativo come quando di alcuncheacute noi diciamo
che non egrave niente o che egrave falso per passare molto sbrigativamente a qualche cosrsquoaltro anzi lo spirito egrave
questa forza sol percheacute sa guardare in faccia il negativo e soffermarsi presso di lui Che egrave un porsquo quello
che abbiamo fatto in questi anni Dicendo che per dire una devo dire ciograve che quella cosa non egrave egrave
come se usando le parole di Hegel avessimo guardato in faccia il negativo la sua devastazione
ma questa egrave la condizione per pensare Questo soffermarsi egrave la magica forza che volge il negativo
nellrsquoessere Il negativo sarebbe il nulla ma io lo faccio diventare essere lo faccio diventare
qualcosa di fondamentale lo faccio diventare la condizione percheacute ciograve che dico abbia un
significato Essa egrave quel medesimo che sopra fu detto il Soggetto il quale mentre nel proprio elemento
dagrave esistenza alla determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta e cioegrave in genere solo essente ed egrave
quindi la verace sostanza lrsquoessere e lrsquoimmediatezza che non ha la mediazione fuori di lei ma egrave questa
stessa Questa magica forza dice egrave soggetto cioegrave egrave lrsquoagire il fare Questo agire egrave lrsquoagire del
negativo sul positivo e del positivo sul negativo Dice nel proprio elemento dagrave esistenza alla
determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta lrsquoimmediatezza astratta egrave lrsquoimmediato quello che
io immagino separato dal concreto egrave la lampada che io immagino separata da ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo E cioegrave in genere solo essente non egrave solo essente ldquoquesta lampada che egrave sul
tavolordquo percheacute egrave il concreto non egrave qualcosa che si dagrave immediatamente e basta Il genere di studio
proprio dellrsquoantichitagrave si differenzia da quello dei tempi moderni percheacute era propriamente il processo di
formazione della coscienza naturale Lo studio della natura vede le cose cosigrave come appaiono ut sic
cosigrave come sono astraendole immaginandole completamente astratte da un concreto Allora
lrsquoindividuo esercitandosi dettagliatamente in ciascuna parte della sua esistenza e filosofando su ogni
accadimento si educograve a una universalitagrave intimamente concretata Nei tempi moderni egli trova invece
bella e preparata la forma astratta lo sforzo per giungere ad afferrarla e a farla sua egrave oggi piugrave
unrsquoesteriorizzazione dellrsquointerno improvvisa e priva di mediazione egrave piugrave una monca produzione
dellrsquouniversale che non un procedere di questo dalla concreta e molteplice varietagrave dellrsquoessere
determinato Si riferisce alla scienza che ha fatto questo percorso allrsquoinizio ha tratto lrsquoastratto dal
concreto perograve mantenendolo come qualcosa di concreto oggi dice non crsquoegrave piugrave questo concreto egrave
rimasto solo lrsquoastratto e la scienza ha a che fare solo con questa cosa Ora quindi il compito non
consiste tanto nel purificare lrsquoindividuo dal modo dellrsquoimmediata sensibilitagrave per renderlo una sostanza
pensata e pensante quanto piuttosto nellrsquoopposto nellrsquoattuare cioegrave lrsquouniversale e nellrsquoinfondergli
spirito togliendo i pensieri determinati e solidificati Il compito non egrave tanto il purificare lrsquoindividuo
dallrsquoimmediatezza quanto nellrsquoattuare lrsquouniversale nellrsquoinfondergli lo spirito Attuare
lrsquouniversale cioegrave pensare ciograve che accade come qualche cosa che deve giungere allrsquouniversale
Soltanto lrsquouniversale ha la forma della necessitagrave cioegrave egrave cosigrave percheacute deve essere cosigrave Andiamo
oltre Le essenze pure sono quelle che riguardano il puro pensare cioegrave lrsquoimmediatezza interiore
Questo movimento delle essenze pure costituisce in generale la natura della scientificitagrave Tale
movimento considerato come il nesso del contenuto che gli egrave proprio egrave la necessitagrave e il dispiegamento
del contenuto stesso a totalitagrave organica Egrave questo movimento che comporta la totalitagrave organica cioegrave
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dellrsquoorganismo Hegel parla dellrsquoorganismo proprio nellrsquoaccezione biologica come qualcosa che
non egrave la somma delle parti ma unrsquoaltra cosa egrave un complesso di cose molto piugrave complesso della
somma delle sue parti Il cammino pel quale vien raggiunto il concetto del sapere diviene anchrsquoesso
per via di quel movimento un divenire necessario e perfetto cosiccheacute quella preparazione cessa di essere
un filosofare accidentale che si appoggia a questi o a quegli oggetti a queste o a quelle relazioni a questi
o a quei pensieri della coscienza imperfetta come lrsquoaccidentalitagrave lo consente e che cerca di fondare il
vero con ragionamenti che sbandano di qua e di lagrave con conclusioni e deduzioni da pensieri determinati
anzi questo cammino mediante quel movimento del concetto abbracceragrave nella sua necessitagrave lrsquointero
mondo della coscienza Cioegrave questo cammino deve abbracciare ogni momento del suo processo
Una tale presentazione esaurisce quindi la prima parte della scienza poicheacute lrsquoessere determinato dello
spirito come prima esistenza non egrave altro che lrsquoimmediato o il cominciamentohellip Quindi la prima parte
della scienza egrave il cominciamento lrsquoimmediato egrave il porre qualche cosa hellipma il cominciamento non
egrave ancora il suo ritorno in seacute Egrave solo il cominciamento Lrsquoelemento dellrsquoesistenza immediata egrave quindi
la determinatezza per la quale questa parte della scienza si distingue dalle altre Lrsquoaccenno a questa
differenza conduce a discutere alcuni pensieri irrigiditi che sogliono farsi avanti proprio a questo punto
Questo egrave il cominciamento il porre qualche cosa egrave il momento fondamentale percheacute se non crsquoegrave il
cominciamento non crsquoegrave neanche tutto il resto Perograve e sta la qui la questione in Hegel egrave vero che
se non crsquoegrave il cominciamento non crsquoegrave neanche il resto ma se non crsquoegrave il per seacute che ritorna sullrsquoin seacute
non crsquoegrave neppure lrsquoin seacute Egrave la stessa cosa che diceva Peirce questo movimento questa relazione tra
la A e la B fa essere sia la A che la B percheacute la A egrave il cominciamento - che di per seacute egrave nulla egrave
soltanto un porre qualche cosa ma non egrave neanche un porre qualche cosa percheacute questo qualche
cosa egrave qualche cosa percheacute crsquoegrave un rinvio Quindi ci si ritrova in questa situazione bizzarra per cui
per iniziare devo porre qualche cosa che di fatto non pongo che non pongo fincheacute non crsquoegrave un
ritorno Vale a dire il cominciamento egrave giagrave da sempre cominciato Egrave impossibile stabilire il punto
del cominciamento cosigrave come per Peirce egrave impossibile stabilire il primo segno non esiste il primo
segno ciascun segno egrave segno percheacute segno per un altro segno necessariamente Questo punto egrave
importante nel pensiero di Hegel Il problema che sta ponendo qui egrave quello del linguaggio se
proprio vogliamo dirla tutta Come comincia il linguaggio Qual egrave il primo suono che possiamo
considerare come parola Soltanto dopo potremo dire che quella egrave una parola ma sul momento
mentre si pone non egrave ancora niente non egrave niente fincheacute non trova un rinvio per cui allora crsquoegrave un
significato che tornando al punto di partenza dagrave la sua portata di punto di partenza Egrave il problema
stesso del linguaggio del suo cominciamento come comincia Quando In che modo Hegel la
svolge cosigrave qualche cosa si avvia ma noi diciamo che qualche cosa si avvia solo dopo Egrave per questo
che molti tra cui lo stesso Heidegger dicono che si egrave da sempre nel linguaggio non crsquoegrave un
momento in cui si entra nel linguaggio si egrave ligrave giagrave da sempre il cominciamento egrave qualcosa che egrave
tale soltanto alla fine percheacute questo cominciamento ha come fine il tornare su di seacute e quindi
porsi come cominciamento Egrave un porsquo complesso ma egrave cosigrave che lo sta ponendo Hegel Drsquoaltra parte
non crsquoegrave modo di stabilire dove comincia il linguaggio E cosigrave anche per il cominciamento per
stabilire dovrsquoegrave il cominciamento dovrei essere giagrave fuori dal cominciamento anche solo per
pensarlo Come posso porre il cominciamento cosigrave tout court senza nessun riferimento senza alcun
referente Come so che egrave un cominciamento Non lo posso sapere in nessun modo Per questo
dicevo che posso saperlo soltanto in un ritorno Sembra paradossale eppure lo stesso Peirce pone
la questione esattamente in questi termini non crsquoegrave il primo segno non esiste E allora da dove si
comincia Quando si pensa di cominciare in realtagrave si egrave giagrave cominciato si egrave giagrave oltre per pensare
il cominciamento io devo essere giagrave oltre il cominciamento
29 maggio 2019
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Siamo a pag 28 Capitolo III Lrsquoimmediato sapere determinato dello spirito la coscienzahellip La
coscienza come lrsquoimmediato essere determinato dello spirito Io ho coscienza quando qualche cosa
mi si determina hellipha i due momenti del sapere e dellrsquooggettivitagrave negativa del sapere Che egrave un altro
modo per dire che crsquoegrave il sapere e il sapere che si rivolge allrsquooggettivitagrave negativa cioegrave al suo
negativo a ciograve che non egrave per tornare al sapere Mentre in questo elemento si sviluppa lo spirito ed
ostende i suoi momenti ecco che a loro sopravviene quella opposizione ed essi compaiono tutti quanti
come figure della coscienza La scienza di questo itinerario egrave scienza dellrsquoesperienza che la coscienza
fahellip La scienza dellrsquoesperienza egrave questo movimento che va dal sapere allrsquooggettivitagrave e che
dallrsquooggettivitagrave ritorna in seacute hellipla sostanza insieme col suo movimento vien considerata oggetto della
coscienza La sostanza non egrave una cosa ci sta dicendo ma egrave lrsquooggetto della coscienza Egrave un primo
modo per intendere una questione importante in Hegel Non che Hegel negasse la realtagrave delle cose
ma sicuramente ha avvertito che quella cosa che chiamiamo realtagrave di fatto appartiene alla
coscienza non crsquoegrave una realtagrave fuori dalla coscienza Essa non sa neacute comprende se non ciograve che egrave nella
sua esperienza infatti ciograve che egrave nellrsquoesperienza egrave solo la sua sostanza spirituale e invero come oggetto
del suo Seacute Ma lo spirito diviene oggetto poicheacute egrave questo movimento divenire a seacute un altro ossia oggetto
del suo Seacute e togliere questo esser-altro Per riprendere i suoi termini questo in seacute estroflettendosi si
fa oggetto oggetto a se stesso quindi altro da seacute Egrave come se in questo movimento lrsquoin seacute
diventasse lrsquooggetto di se stesso Ed esperienza vien detto appunto quel movimento dove lrsquoimmediato
il non sperimentato cioegrave lrsquoastratto appartenga allrsquoessere sensibile o al semplice solo pensato si viene
alienando e poi da questa alienazione torna a se stesso cosigrave soltanto ora daccheacute egrave anche proprietagrave della
coscienza lrsquoimmediato egrave presentato nella sua effettualitagrave e veritagrave Lrsquoimmediato da seacute non egrave nulla se
non crsquoegrave questo movimento se non torna a se stesso se non torna a se stesso come concetto quindi
come esperienza Infatti il suo titolo egrave La scienza della esperienza della coscienza per avere
esperienza di qualche cosa occorre che io concettualizzi qualche cosa Per concettualizzare occorre
che questo immediato sia un qualche cosa ma percheacute possa essere un qualche cosa deve uscire da
seacute e tornare su di seacute in quanto concetto Lrsquoineguaglianza che nella coscienza ha luogo tra lrsquoIo e la
sostanza che ne egrave lrsquooggettohellip Cioegrave fra lrsquoIo e quella sostanza che sappiamo essere lo spirito Quindi
crsquoegrave lrsquoIo e poi lrsquooggetto rispetto allrsquoIo il non-Io Si mantiene sempre e non puograve mai non esserci per
Hegel questa disuguaglianza tra ciograve che si pone e ciograve che egrave il ciograve che si pone in una sua riflessione
Riflessione che possiamo anche intendere nella sua accezione piugrave comune cioegrave come un
ripensamento un riflettere sulla cosa non soltanto come il riflettersi di qualcosa su se stesso ma
anche il pensarci vale a dire concettualizzare trasformare in concetto trasformare quindi in
esperienza Questa ineguaglianza egrave la loro differenza fra lrsquoIo e il suo oggetto che non egrave altro che
lrsquoIo reso oggetto e che poi torna sullrsquoIo che sarebbe il negativo in generale Il negativo puograve venir
riguardato come la manchevolezza di entrambihellip Cioegrave entrambi sia lrsquoIo che lrsquooggetto sono di per
seacute manchevoli egrave soltanto la relazione tra i due che li rende il concreto unrsquounitagrave hellipma egrave la loro
anima o ciograve che li muove entrambi ragion per cui alcuni antichi ebbero a concepire il vuoto come
motore concependo sigrave il motore come il negativo ma questo non ancora come il Seacute Come invece lrsquoha
concepito lui Quindi questo vuoto questa assenza di unitagrave fra i due elementihellip percheacute in effetti
questi due elementi - lui ha detto bene parlandone in termini di manchevolezza ndash mancano Se
uno dovesse prenderli come si egrave fatto sino a Kant come il vero e il falso il vero qui e il falso di lagrave
ecco in questo senso sia lrsquouno che lrsquoaltro sono manchevoli Questa relazione tra i due egrave la loro
anima egrave ciograve che li rende vivi egrave ciograve che li rende quello che sono Ora se da prima questo negativo
appare come ineguaglianza dellrsquoIo verso lrsquooggettohellip LrsquoIo verso lrsquooggetto quindi si nega in quanto
Io per farsi oggetto per poi ritornare su di seacute hellipesso egrave pure lrsquoineguaglianza della sostanza verso se
stessa Lrsquoineguaglianza del pensiero che si estroflette e che torna come pensato Ciograve che sembra
prodursi fuori di lei ed essere unrsquoattivitagrave contro di lei egrave il suo proprio operare ed essa mostra di essere
essenzialmente Soggetto Cioegrave colui che agisce Potremmo dire che egrave lrsquoagire stesso del linguaggio egrave
il linguaggio che agisce in questo modo dico qualche cosa questo qualche cosa per essere un
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qualche cosa si estroflette sul suo significato una volta che egrave giunto al suo significato ritorna e
diventa quello che egrave cioegrave quello che intendevo dire Avendo la sostanza ciograve mostrato
compiutamente lo spirito ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere determinatohellip
Lrsquoessenza dellrsquoidea egrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato egrave unrsquoidea vaga Una volta che
viene determinata egrave come se dice bene qua ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere
determinato Qui in queste poche parole dice tutto percheacute lrsquoidea un qualche cosa di
indeterminato egrave quella che egrave solo se puograve essere determinata una volta determinata diventa
davvero unrsquoidea quella idea Egrave sempre il movimento di cui stiamo parlando un qualche cosa di
indeterminato un qualche cosa che dico diventa quello che egrave soltanto se lo determino se lo
concettualizzo se lo penso cioegrave se ritorna dallrsquoin seacute al per seacute soltanto in questo movimento
diventa il Seacute diventa se stesso helliplo spirito egrave allora termine oggettivo di se stesso proprio come esso egrave
e lrsquoastratto elemento dellrsquoimmediatezza e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato Lo
spirito lrsquoidea egrave termine oggettivo di se stesso cioegrave fa di se stesso il proprio oggetto in quanto lrsquoidea
non egrave piugrave unrsquoidea indeterminata ma diventa il pensiero dellrsquoidea Lrsquoastratto elemento
dellrsquoimmediatezza ciograve che appare nellrsquoimmediato che ancora non egrave stato posto come un per seacute hellip
e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato comunemente prima di Hegel si egrave sempre
pensato che lrsquoelemento astratto immediato fosse un elemento separato ndash questa cosa egrave vera e la
sua negazione egrave falsa Quindi questa separazione del sapere dalla veritagrave dice Hegel egrave sorpassata
non crsquoegrave piugrave questa separazione del sapere dalla veritagrave percheacute questa separazione comporta il
mantenere questi elementi in quanto astratti ndash la veritagrave egrave tenuta ben salda lontana dal falso ndash
mentre sorpassare questa posizione egrave ciograve che consente di cogliere il movimento potremmo dire
del linguaggio mentre si fa mentre si dice Hegel ci sta spiegando ovviamente a modo suo che
cosa succede mentre si parla che cosa succede mentre qualche cosa si dice ma percheacute possa essere
un qualche cosa ndash percheacute se dico dico qualche cosa ndash deve estroflettersi e tornare su di seacute in quanto
qualche cosa Egrave la stessa cosa che poneva Peirce la A egrave B la A deve estroflettersi sulla B per
essere A sennograve non egrave niente egrave la B che dice che cosrsquoegrave la A ma questa B se non ci fosse stata la A
non sarebbe mai esistita cosigrave come la A non sarebbe mai esistita senza la B Quindi vedete come
ciascuno rimane quello che egrave la A rimane la A e la B rimane la B non crsquoegrave mai la fusione tra i due
come dire per usare le parole di Hegel sono delle figure e rimangono delle figure ciascuna con la
sua caratteristica ndash la A non scompare mai nella B - ma anche momenti della relazione momenti
che appartengono a un intero Lrsquoessere egrave assolutamente mediatohellip Quando parla di mediazione
parla della coscienza egrave la coscienza che media hellipegrave sostanziale contenuto che altrettanto
immediatamente egrave proprietagrave dellrsquoIo egrave a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Quindi ci sta
dicendo lrsquoessere egrave una proprietagrave dellrsquoIo Lrsquoessere non egrave piugrave qualche cosa che egrave fuori dellrsquoIo ma
lrsquoessere a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Vedete qui come si pone la questione dellrsquooggetto
Lrsquooggetto non egrave qualche cosa che egrave fuori di me non egrave propriamente il non-Io nellrsquoaccezione
fichtiana del termine cioegrave un qualche cosa che egrave separato da me no lrsquooggetto non egrave altro che lrsquoIo
che si estroflette Verrebbe da dire che si estroflette sullrsquooggetto ma a questo punto non egrave neanche
corretto egrave lrsquoIo che estroflettendosi diventa oggetto e retroflettendosi fa dellrsquoIo quello che egrave cioegrave
un Io cosciente Senza questa estroflessione e retroflessione lrsquoIo non avrebbe possibilitagrave di
coscienza non avrebbe la possibilitagrave di sapere Infatti tutta la Fenomenologia dello spirito non egrave
altro che un modo per intendere come funziona il sapere come accade che si sappia qualche cosa
e lui ce lo sta spiegando in questo modo Il loro movimento che in tale elemento si organizza in un
intiero egrave la logica o filosofia speculativa La filosofia speculativa non egrave altro che lrsquoorganizzarsi dei
vari momenti nellrsquointero quando cioegrave cessano di essere astratti e vengono colti come lrsquointero come
il movimento intero Questo movimento intero colto nella sua totalitagrave egrave quello che poi diventeragrave
il Sapere Assoluto quando cioegrave tutto egrave saputo Il tutto saputo perograve non comporta la fine per
Hegel assolutamente no egrave un punto ideale certo dove tutto egrave saputo ma egrave il momento dellrsquoavvio
per un modo di pensare diverso Certo potremmo anche dire in termini linguistici ponendo la
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questione in modo piugrave semplice questo sapere tutto non egrave altro che il concreto cioegrave il linguaggio
Quindi nel momento in cui il linguaggio si svolge si articola ci sono dei momenti che
corrispondono a un sapere che ogni volta egrave particolare ma sempre debitore di un sapere totale Il
linguaggio egrave il concreto in quanto ogni volta che apro bocca il linguaggio egrave ligrave tutto che io lo sappia
oppure no ma egrave ligrave tutto percheacute se non fosse cosigrave io non potrei parlare Ecco quindi che ogni volta
questo sapere assoluto appare per Hegel invece occorre attendere cosigrave come per Severino Anche
per Gentile ogni atto comporta un sapere assoluto ogni atto giunge a un sapere assoluto lo mette
in atto percheacute se non fosse cosigrave non ci sarebbe un atto e non ci sarebbe un altro atto dopo di lui
Poicheacute dunque quel sistema dellrsquoesperienza dello spirito ne comprende soltanto lrsquoapparirehellip
Lrsquoesperienza dello spirito ciograve che lo spirito esperisce egrave lrsquoapparire di qualche cosa hellip il processo
che conduce da esso alla scienza del vero che egrave nella forma del vero sembra meramente negativohellip Cioegrave
questo processo deve passare dal negativo da ciograve che quella cosa che io esperisco non egrave hellipe
potrebbe darsi che si volesse evitare di avere a che fare con il negativo (inteso) come il falso e si
pretendesse di venir condotti senzrsquoaltro alla veritagrave a che impacciarsi del falso Percheacute dobbiamo star
ligrave a perder tempo Se egrave falso egrave falso Sopra si egrave fatto cenno di quel modo che vorrebbe cominciare subito
con la scienza a ciograve si conviene ora rispondere piugrave particolarmente mostrando quale sia la natura del
negativo (inteso) come il falso Le rappresentazioni che si hanno circa questo punto costituiscono il
principale impedimento a penetrare nella veritagrave Sta dicendo che eliminare il falso egrave il piugrave grande
impedimento al conoscere la veritagrave Ciograve offriragrave lrsquooccasione di parlare della conoscenza matematica
che il sapere afilosofico considera come lrsquoideale che la filosofia dovrebbe cercare di raggiungere senza
esservi per altro riuscita nonostante ogni tentativo Il vero e il falso appartengono a quei pensieri
determinati che privi di movimentohellip Questo egrave importante per Hegel il vero e il falso sono fissi
non crsquoegrave nessun movimento fra di loro hellipvorrebbero valere come particolari essenze delle quali lrsquouna
sta di qua lrsquoaltra di lagrave rigidamente isolate e senza reciproca comunanza hellip Crsquoegrave un falso quanto poco
crsquoegrave un cattivo Il falso in assoluto cosigrave come il cattivo in assoluto Falso e cattivo non son mica
perfidi come il diavolo tantrsquoegrave vero che volendoli prendere per diavoli di essi si verrebbe a fare dei
soggetti particolari mentre essi in quanto falso e cattivo sono soltanto degli universali pur avendo
lrsquouno rispetto allrsquoaltro una propria natura Il falso (cheacute solo di esso qui si vuol parlare) sarebbe lrsquoaltro
il negativo della sostanza la quale in quanto contenuto del sapere egrave il vero Questo egrave il modo di
pensare comune ancora oggi peraltro Ma la sostanza stessa egrave essenzialmente il negativo vuoi come
semplice distinguere ossia come Seacute e sapere in genere La sostanza che non egrave altro che il contenuto
dellrsquoidea egrave giagrave essa stessa il negativo percheacute per avere un contenuto questa idea deve spostarsi su
unrsquoaltra cosa e cioegrave sul suo contenuto per esempio Il Seacute egrave giagrave la negativitagrave della sostanza se la
sostanza non fosse negativa a se stessa non ci sarebbe stato il movimento verso unrsquoaltra cosa Se
il vero e il falso sono fissi immobili identici a seacute che movimento crsquoegrave Una volta stabilito questo
abbiamo chiuso il discorso non si va piugrave da nessuna parte Si puograve ben sapere falsamente Alcuncheacute
vien saputo falsamente significa il sapere egrave in ineguaglianza con la sua sostanza Ma proprio tale
ineguaglianza egrave il distinguere in generale che egrave momento essenziale Cosa vuol dire che il sapere egrave in
ineguaglianza con la sua sostanza Qual egrave la sostanza del sapere Non egrave altro che lrsquoidea il concetto
che io mi faccio di qualche cosa ma per farmi questo concetto giagrave sono preso in una ineguaglianza
tra quello che ho detto e il concetto di ciograve che ho detto cioegrave il suo significato Quindi questa
ineguaglianza egrave giagrave presente egrave giagrave ligrave ogni volta che si parla Poco piugrave avanti Nellrsquoespressione in
ogni falso crsquoegrave qualcosa di vero quei due termini vengono presi come lrsquoolio e lrsquoacqua che senza
mescolarsi si trovano insieme solo esteriormente Proprio per riguardo al significato proprio per
indicare il momento del completo esser-altro le espressioni dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave
usate non appena il suo esser-altro sia tolto Qui crsquoegrave Severino Rileggo le espressioni
dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave usate non appena il suo esser-altro sia tolto Lrsquoineguaglianza
tra lrsquoimmediato apparire e il concetto questa ineguaglianza scompare se dovesse rimanere
lrsquoineguaglianza egrave come se dovessero rimanere separati usando i termini di Severino Questo suo
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essere-altro viene tolto quindi non crsquoegrave piugrave ineguaglianza e diventa il concreto percheacute questo suo
essere-altro viene superato La cosa piugrave semplice da pensare egrave lrsquoin seacute che estroflettendosi diventa
per seacute e poi ritorna allrsquoin seacute Quindi questa ineguaglianza tra lrsquoin seacute e il per seacute scompare nel
momento in cui si ritorna allrsquoin seacute cioegrave si giunge al concreto non crsquoegrave piugrave nessuna ineguaglianza
nessuna separazione questa separazione questa ineguaglianza viene tolta Cosigrave le espressioni
unitagrave di soggetto e oggetto di finito e di infinito di essere e di penare ecc hanno lrsquoinconveniente che
i termini soggetto oggetto ecc significano ciograve che essi sono al di fuori della loro unitagrave e nellrsquounitagrave
quindi non sono da intendersi cosigrave come suona la loro espressione altrettanto il falso non piugrave come
falso egrave un momento della veritagrave Tutte queste dicotomie queste separazioni scompaiono
nellrsquoAufhebung nel superamento non crsquoegrave piugrave la distinzione questi elementi non sono piugrave distinti
Come faceva anche Peirce nel momento in cui A e B sono in relazione tra loro non sono piugrave
separati neacute separabili diventano unrsquounitagrave unitagrave che egrave fatta della relazione di questi due elementi
che rimangono figure ma momenti di questa unitagrave di questo concreto Il pensiero dogmatico nel
campo del sapere e nello studio della filosofia non egrave altro che lrsquoopinione secondo la quale il vero consiste
in una proposizione che egrave un resultato fissohellip Ci sta dicendo che il vero non egrave una proposizione non
egrave unrsquoasserzione ndash questo egrave il vero A egrave B hellipo in una proposizione che viene saputa immediatamente
A questioni come le seguenti quando sia nato Cesare quante tese facciano uno stadio e quale stadio
ecc si deve dare una risposta netta proprio come egrave esattamente vero che nel triangolo rettangolo il
quadrato dellrsquoipotenusa egrave eguale alla somma dei quadrati dei cateti Ma la natura di una tale cosigrave detta
veritagrave egrave diversa dalla natura di veritagrave filosofiche Questo percheacute certe veritagrave si attengono a un certo
gioco la veritagrave filosofica cosigrave come la pensa Hegel si interroga sulle condizioni di questi giochi
della matematica della geometria o di qualunque altro gioco vale a dire a quali condizioni io
posso costruire un gioco Egrave questo che fa la filosofia (42) Quanto alle veritagrave matematiche verrebbe
ancor meno ritenuto geometra colui che sappia a memoria i teoremi di Euclide estrinseca-mente senza
sapere la loro dimostrazione senza saperli per esprimerci per contrasto intrinseca-mente Nello stesso
modo potrebbe ritenersi come insoddisfacente la cognizione acquistata misurando parecchi triangoli
rettangoli che i loro lati stanno nel noto reciproco rapporto Tuttavia anche nella conoscenza
matematica lrsquoessenza della dimostrazione non ha ancora il significato e la natura di essere momento
del resultato stessohellip Nella matematica tutti i procedimenti che portano al risultato non contano
niente conta solo il risultato Che egrave esattamente di ciograve che pensa Hegel rispetto alla filosofia
Quando parla di filosofia intende il pensare il pensare autentico direbbe Heidegger In quanto
resultato il teorema si considera bensigrave come un teorema vero Ma questa sopraggiunta circostanza non
riguarda il suo contenuto sigrave bene soltanto la sua relazione al soggetto il movimento della dimostrazione
matematica non appartiene allrsquooggetto ma egrave un operare esteriore alla cosa Questo egrave importante La
dimostrazione non appartiene allrsquooggetto la dimostrazione non dice che cosa appartiene a
quellrsquooggetto non ci dice nulla dellrsquooggetto in quanto tale Questa dimostrazione egrave un operare
esterno alla cosa allrsquooggetto che vuole dimostrare non crsquoentra nulla con lrsquooggetto egrave un gioco che
si fa Come diceva Wittgenstein una volta che ho fatto la mia dimostrazione sono stato bravo ad
applicare tutte le regolette niente piugrave di questo Poco piugrave avanti Ma la conoscenza filosofica in
primo luogo contiene entrambi i tipi del divenire mentre la conoscenza matematica presenta nel
conoscere come tale soltanto il divenire dellrsquoessercihellip Il divenire dellrsquoesserci il divenire di ciograve che egrave
presente qui e adesso hellipovverossia il divenire dellrsquoessere della natura della cosa In secondo luogo
quella unifica anche entrambi questi movimenti particolari La nascita interna o il divenire della
sostanza egrave un passare senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci egrave un essere per altro e viceversa
il divenire dellrsquoesserci egrave il restituirsi allrsquoessenza La nascita interna cioegrave il conoscere qualche cosa il
sapere qualche cosa o il divenire della sostanza cioegrave il farsi sostanza egrave un passare in questo
movimento continuo senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci Questa conoscenza che passa
dallrsquoimmediato al mediato come direbbe Severino solo che per Hegel torna a ciograve che egrave immediato
facendolo diventare altro solo a questo punto egrave immediato il movimento egrave cosigrave il duplice processo
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e divenire dellrsquointierohellip Quindi il movimento egrave questo duplice processo di andata e ritorno e
divenire dellrsquointero diviene percheacute diviene unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave questi due elementi egrave
unrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi egrave il superamento di questi due elementi per
unrsquoaltra cosa questrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi che una volta in relazione
non sono piugrave gli stessi di prima hellipvale a dire ciascun momento pone lrsquoaltro momento e ciascuno ha
poi in seacute entrambi i momenti come due aspetti Essi presi insieme costituiscono lrsquointiero in quanto
dissolvono se stessi e si fanno momenti suoi Che egrave esattamente quello che dicevo si dissolvono in
quanto se stessi in questa relazione non sono piugrave gli stessi diventano unrsquoaltra cosa si fanno
momenti di questa relazione rimangono anche come figure rimangono quello che sono ma si
fanno momenti della relazione che egrave lrsquointero Nel conoscere matematico la considerazione egrave un
operare che per la cosa viene da fuori ne segue quindi che la cosa vera viene alterata Sta dicendo che
considero gli elementi in quanto astratti Quindi la cosa vera che egrave vera allrsquointerno del concreto
quindi del tutto del movimento viene alterata non egrave piugrave vera Egrave esattamente lrsquoopposto di ciograve che
si pensa comunemente cioegrave che lrsquoastratto sia la cosa considerata per se stessa conduca al vero
considerata astrattamente mentre lui sta dicendo che no se la considero astrattamente questo
porta al falso soltanto se la inserisco nellrsquointero allora colgo il vero Ricordate ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo il vero egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo che non egrave una lampada percheacute se
io comincio a pensare alla lampada giagrave la astraggo Egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo una
proposizione che inserisce la lampada allrsquointerno di un intero di un mondo Se io astraggo la
lampada dal mondo questa lampada non egrave piugrave quella lampada di cui parlavo dicendo ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo (44) Ma la manchevolezza peculiare di tale conoscenza riguarda tanto la
conoscenza medesima quanto la sua materia in generale ndash Per quel che riguarda la conoscenza la
necessitagrave della costruzione anzitutto non viene intesa nei giusti termini Essa necessitagrave non scaturisce
dal concetto del teorema anzi viene imposta e si deve ciecamente ubbidire alla prescrizione di tirare
certe linee mentre se ne potrebbero tirare infinite altre tutto questo con una ignoranza pari soltanto alla
fede che ciograve andragrave a buon fine per la condotta della dimostrazione Poco piugrave avanti Cosigrave la
dimostrazione percorre una via che si fa cominciare a un punto qualunque senza sapere in che rapporto
stia con il resultato che deve venir fuori Una tale dimostrazione assume nel suo corso certe
determinazioni e certi rapporti e ne scarta altri senza che si possa immediatamente render conto della
necessitagrave per cui ciograve avviene una finalitagrave esteriore regge un tale movimento Cioegrave la necessitagrave di
arrivare al teorema tutto il resto non importa Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscere della
quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofia si basa sulla povertagrave
del fine e sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo
da parte della filosofia Si disprezzano entrambi lrsquoun con lrsquoaltro Fine o concetto della matematica egrave
la grandezza La misurabilitagrave la calcolabilitagrave egrave su questo che si fonda la matematica Ma questa
egrave appunto la relazione inessenziale e aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in
superficie non tocca la cosa stessahellip Come diceva prima la dimostrazione non tocca mai la cosa
non la raggiunge nemmeno helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla un atto concettivo O
come direbbe Heidegger la scienza non pensa non concettualizza ciograve che fa lo mette in atto lo
mette in pratica attraverso modelli La materia intorno alla quale la matematica garantisce il suo
consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto iscrive le sue
differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di vita Ma
lrsquoeffettuale non egrave un qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di una tale
ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta intuizione
sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero ineffettuale fatto
di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto la seguente
ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltra e senza che a questo
modo sorga una connessione necessaria attraverso la natura della cosa stessa Continua a ribadire lo
stesso concetto che egrave poi il modo con cui si pensa oggi le cose sono tenute astrattamente separate
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senza accorgersi delle connessioni che ci sono tra le cose connessioni che emergono soltanto nel
concreto Si potrebbe fare un esempio molto semplice partendo da Freud le paure le angosce
ecc se non si considerano come momenti di un insieme di un intero non si intende nulla non
portano da nessuna parte Occorre intendere questi elementi che compaiono come momenti di un
tutto egrave soltanto questo intero che rende conto delle connessioni che consentono a questi elementi
di essere cosigrave spaventosi ecc Senza queste connessioni disconnettendo tutto questo egrave chiaro che
si continua ad avere paura percheacute non si sa nulla di questa paura per dirla in modo spiccio
5 giugno 2019
Siamo a pag 35 (45) Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscerehellip Si sta sempre riferendo alla
matematica hellipdella quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofiahellip
La matematica si ritiene evidente ma egrave un sapere manchevole hellipsi basa sulla povertagrave del fine e
sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo da parte
della filosofia Fine o concetto della matematica egrave la grandezza La matematica si occupa di
misurabilitagrave della calcolabilitagrave delle cose Ma questa egrave appunto la relazione inessenziale e
aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in superficie non tocca la cosa stessahellip Un
porsquo come diceva Heidegger la scienza non pensa helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla
un atto concettivo Non egrave un sapere non egrave scienza La materia intorno alla quale la matematica
garantisce il suo consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto
iscrive le sue differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di
vita Ma lrsquoeffettualehellip Con effettuale potremmo anche intendere il concreto nellrsquoaccezione
severiniana del termine hellipnon egrave qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di
una tale ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta
intuizione sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero
ineffettuale fatto di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto
la seguente ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltrahellip Ecco
la critica fondamentale di Hegel e cioegrave che non crsquoegrave un movimento di un elemento in un altro non
crsquoegrave movimento dialettico ciascuna cosa di cui la scienza matematica si occupa egrave immobile ferma
chiusa in se stessa non va da nessuna parte Inoltre in grazia di quel principio e di quellrsquoelemento
ndash e qui sta tutto il formalismo dellrsquoevidenza matematica ndash il sapere procede sulla linea dellrsquoeguaglianza
Tenete conto che la Fenomenologia dello spirito potrebbe anche essere letta come una critica al
formalismo logico al formalismo matematico al formalismo in generale Infatti il mortuumhellip Il
morto cioegrave la cosa chiusa in seacute hellippoicheacute esso non muove se medesimo non giunge alle differenze
dellrsquoessenza non allrsquoopposizione o ineguaglianza essenziale e quindi neanche al passaggio dellrsquoopposto
nellrsquoopposto e tanto meno al movimento qualitativo e immanente allrsquoautomovimento Andiamo a pag
37 (47) La filosofia al contrario non considera la determinazione inessenziale ma la considera in
quanto egrave essenziale Elemento e contenuto della filosofia non egrave lrsquoastratto o il non effettuale ma
lrsquoeffettualehellip Possiamo intendere lrsquoeffettuale come il concreto helliplrsquoautoponentesi ciograve che vive in seacute
lrsquoessere determinato che egrave nel proprio concetto Non egrave altro che lrsquoesempio che faceva Severino ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo egrave questo lrsquoeffettuale egrave questo lrsquoautoponentesi Lrsquoelemento della filosofia
egrave il processo che si crea e percorre i suoi momenti e questo intero movimento costituisce il positivo e la
veritagrave del positivo medesimo Dice questo intero movimento costituisce il positivo egrave ciograve che si pone il
movimento egrave questo che si pone Cosigrave la veritagrave racchiude in seacute anche il negativo ossia ciograve che si
chiamerebbe il falso qualora potesse venir considerato come alcuncheacute dal quale si debba fare astrazione
Ciograve che sta dileguando deve anzi venir considerato esso stesso come essenzialehellip Ciograve che sta
dileguando ciograve che si oppone allrsquoin seacute dilegua nel senso che viene superato Il dileguamento egrave il
superamento di qualcosa non llsquoeliminazione hellipesso cioegrave non egrave da considerare nella determinazione
di alcuncheacute di rigido che tagliato via dal vero debba venir abbandonato dove che sia al di fuori di
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questo neacute drsquoaltronde il vero egrave da considerare come un alcuncheacute positivizzato e morto giacente inerte
dallrsquoaltra parte Qui crsquoegrave tutta la dialettica hegeliana Lrsquoapparenza egrave un sorgere e un passare che neacute
sorge neacute passa ma che egrave in seacute e costituisce lrsquoeffettualitagrave e il movimento della vita della veritagrave Non sorge
e non passa eppure egrave un continuo sorgere e passare Non sorge nel senso in cui ne parla Peirce
non possiamo stabilire dove incomincia non possiamo delimitarlo percheacute sarebbe astrarlo dal
concreto da questo movimento Per tal modo il vero egrave il trionfo bacchico dove non crsquoegrave membro che
non sia ebbro e poicheacute ogni membro nel mentre si isola altrettanto immediatamente si risolve - il trionfo
egrave altrettanto la quiete trasparente e semplice Nel Tribunale di tale movimento non sussistono neacute le
singole figure dello spirito neacute i pensieri determinati ma essi come sono momenti negativi e dileguanti
cosigrave anche sono positivi e necessari Vedete come continua indicarci questo movimento questa
Aufhebung questo passare da un momento allrsquoaltro dove perograve rimangono sempre figure
individuate determinate in quanto tali non scompaiono Per questo rimangono figure ciascuna
rimane quella che egrave ma diventa un momento dellrsquointero diventa un qualche cosa che egrave quello che
egrave allrsquointerno dellrsquointero Nellrsquointiero del movimento concependo lrsquointiero come quiete ciograve che nel
movimento medesimo vien distinguendosi e assumendo una particolare esistenza determinata egrave
conservato come qualcosa che ha reminiscenza di seacute come qualcosa il cui essere determinato egrave il sapere
di se stesso mentre tale sapere egrave altrettanto immediatamente un essere determinato Hegel parla anche
di quiete percheacute nellrsquointero del movimento nel concreto possiamo concepire questo intiero come
una quiete dove qualcosa dice viene determinato ma che cosa viene determinato Non lrsquooggetto
in quanto tale ma e ce lo dice in modo molto preciso egrave il sapere di se stesso e tale sapere egrave altrettanto
immediatamente un essere determinato egrave questo che egrave determinato Qui incomincia a porre la
questione che affronteragrave poco piugrave avanti quella famosa questione dove dice che ciograve che egrave reale egrave
razionale e ciograve che egrave razionale egrave reale Spesso questo viene inteso in modo molto banale
antropomorfizzando la realtagrave come se avesse una sua ragione La realtagrave sono le cose e quindi egrave
come se le cose avessero una loro ragione intrinseca No dice il reale egrave razionale percheacute solo il
razionale la coscienza il sapere determina il reale lo fa esistere in quanto tale Ciograve che egrave razionale
egrave reale percheacute la realtagrave non egrave altro che ciograve che egrave razionale non egrave altro che il pensiero che si
determina Adesso fa un accenno al metodo (48) Potrebbe sembrar necessario di esporre in
precedenza quanto egrave rilevante intorno al metodo di quel movimento o della scienza Di questo ne parleragrave
in modo piugrave specifico nellrsquoIntroduzione Ma il suo concetto sta giagrave in quel che si egrave discorso e la sua
piugrave vera presentazione appartiene alla logica o egrave piuttosto la logica stessa Sta dicendo che questo
metodo lo vuole mostrare in atto attraverso lrsquoesposizione del suo pensiero Ci sta dicendo il modo
in cui lo penso il metodo che io utilizzo lo trovate esposto nel modo in cui articolo le cose che
vado pensando Infatti il metodo non egrave altro che la struttura dellrsquointiero presentato nella sua piugrave pura
essenza Ma quanto alle idee che si sono avute fino ad oggi intorno a questo punto noi dobbiamo essere
consapevoli che anche il sistema delle rappresentazioni riferentesi al metodo filosofico appartiene ormai
ad una cultura sorpassata Ciograve potrebbe suonare alquanto reclamistico o rivoluzionario sebbene questo
sia un tono dal quale io mi so ben lontano si voglia pertanto ritenere che lrsquoapparato scientifico offerto
dalla matematicahellip Ce lrsquoha sempre con la matematica ma in realtagrave per tutto il testo ce lrsquoha con
il formalismo hellipndash fatto di chiarimenti di partizioni di assiomi di serie di teoremi e loro
dimostrazioni di principi e loro conseguenze e conclusioni - egrave esso stesso per lrsquoopinione a dir poco
antiquato Antiquato Funziona ancora oggi perfettamente Se anche la sua inutilitagrave non egrave
chiaramente riconosciuta non se ne fa tuttavia che poco o punto uso e se esso in seacute non viene
disapprovato non egrave tuttavia amato mentre noi dobbiamo fermamente ritenere che ciograve che ha un valore
vero si attui nella pratica e si renda amato Ciograve che appare o che consideriamo vero egrave qualcosa che
si attuta nella pratica nel fare La questione del fare egrave importante in Hegel e interverragrave
tantissimo lui riprende il termine aristotelico di ἔργον che viene tradotto spesso con energia ma
non egrave solo energia ma egrave lrsquoagire egrave il fare Non egrave perograve difficile a riconoscere che la maniera di porre un
principio di sostenerlo nei suoi fondamenti di confutarne con argomenti il principio opposto non egrave la
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forma nella quale possa farsi avanti la veritagrave I principi della matematica funzionano cosigrave pongo
un principio esibisco i suoi fondamenti e confuto chiunque mi si opponga La veritagrave egrave il movimento
di lei in lei stessahellip Egrave questo movimento dallrsquoin seacute al per seacute e che ritorna nellrsquoin seacute che fonda il
conoscere il sapere la scienza hellipmentre quel metodo egrave un conoscere che rimane esteriore al contenuto
Cioegrave non indaga mai la cosa in seacute non si pone mai la questione di che cosa egrave ciograve che sta
maneggiando che sta manipolando egrave sempre un qualche cosa che dice cosa sta intorno a quella
cosa non va mai dritta alla questione chiedersi per esempio come sa che egrave cosigrave Perciograve esso egrave
peculiare della matematica ha per proprio principio la relazione aconcettuale della grandezza e per
proprio contenuto il morto spazio e il morto Uno Inoltre egrave bene che esso metodo in maniera piugrave sciolta
cioegrave piugrave misto di arbitrio e di accidentalitagrave permanga nellrsquoambito della vita comune della
conversazione o della divulgazione storica le quali soddisfano piugrave la curiositagrave che non la conoscenzahellip
A pag 40 (50) Qualche riga avanti Quel formalismo di cui giagrave si disse sopra e il cui modo di
procedere qui vogliamo segnalare piugrave da vicino ritiene di aver giagrave concepite ed espresse la natura e la
vita di una formazione quando ne abbia affermata come predicato una determinazione dello schema
ndash sia la soggettivitagrave o lrsquooggettivitagrave o anche il magnetismo lrsquoelettricitagrave ecc la contrazione o
lrsquoespansione lrsquooriente o lrsquooccidente e simili il che puograve venir moltiplicato allrsquoinfinito giaccheacute in questo
modo ogni determinazione o formazione puograve venire riadoperata in unrsquoaltrahellip Egrave quello che fa la
scienza la scienza opera con modelli Un modello scientifico viene utilizzato in questa cosa poi
lo si utilizza per lrsquoaltra egrave sempre lo stesso modello Si accettano allora dallrsquointuizione volgare delle
determinazioni sensibili le quali debbono indubbiamente significare altro da ciograve che esse dicono
drsquoaltronde anche quello che in seacute egrave significante come le pure determinazioni del pensiero per es
soggetto oggetto sostanza causa universale ecc viene usato con la stessa sconsideratezza acritica
della vita volgare e a quello stesso modo con cui si discorre di forza e debolezza e di espansione e
contrazione Di conseguenza quella metafisica egrave non meno antiscientifica di queste rappresentazioni
sensibili Vale a dire si utilizzano questi concetti come oggetti metafisici senza mai
problematizzarli A pag 43 (53) Alla scienza egrave lecito organizzarsi soltanto mediante la vita propria
del concetto Sta parlando della scienza cosigrave come la intende lui La determinatezza che tratta dallo
schema vien esteriormente apposta allrsquoesserci nella scienza egrave invece lrsquoanima automoventesi del
contenuto perfetto La determinatezza che si immagina come qualcosa di esteriore che viene
appiccicato alla cosa a ciograve che dico ma ciograve che dico egrave invece lrsquoanima del movimento percheacute ciograve
che dico comporta la sua negazione questa negazione ritorna superandosi e diventa il concreto
diventa il concetto Io posso appiccicare la determinatezza a qualche cosa e immaginare che
questo predicato descriva la cosa di cui sto parlando oppure come intende Hegel io dico di questa
cosa ma tengo conto di ciograve che nega questa cosa Al contrario lrsquoappiccicarla come unrsquoetichetta
non coglie nessun negativo semplicemente la incola ligrave e finito il discorso ma non crsquoegrave nessuna
interrogazione nessun domandarsi intorno a questa operazione Quello che fa Hegel invece egrave dire
qualche cosa e cominciare a interrogare ciograve che si sta dicendo accorgendosi quindi del negativo
cioegrave di tutti quegli elementi che non sono ciograve che sto dicendo Il movimento dellrsquoessente egrave da una
parte di divenire un altro a se stessohellip Io dico qualche cosa e questo qualche cosa diviene altro a se
stesso egrave unrsquoaltra cosa hellipe di farsi cosigrave immanente contenuto di se stessohellip Qui incomincia a porre
una questione importante Il movimento dellrsquoessente egrave questo diviene altro da seacute e a questo
punto divenendo altro da se stesso succede che diventa il contenuto Diciamola in un altro modo
soggetto ndash oggetto il soggetto conosce lrsquooggetto ndash questo tradizionalmente il soggetto sta di qua
e lrsquooggetto di lagrave Lui sta dicendo unrsquoaltra cosa molto fine questo soggetto si sposta verso lrsquooggetto
per conoscerlo e in questo movimento questo oggetto si fa immanente al soggetto cioegrave diventa
parte integrante del soggetto Egrave il movimento dellrsquoin seacute-per seacute-in seacute Ora questo oggetto la
cosiddetta realtagrave non puograve darsi neacute esistere senza questo movimento qualunque cosa io colga la
colgo percheacute crsquoegrave questo movimento che mi fa tornare lrsquooggetto nel soggetto e quindi questo
oggetto diventa oggetto posso quindi pensarlo fuori di me percheacute egrave diventato immanente al
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soggetto Questo peraltro egrave il movimento del linguaggio stesso io posso pensare che esista una
realtagrave esterna percheacute crsquoegrave il linguaggio percheacute crsquoegrave questa distanza che il linguaggio pone tra ciograve
che dico e il ciograve di cui dico ma questa egrave una distanza che pone il linguaggio non esiste in natura
Proprio percheacute crsquoegrave questa distanza instaurata dal linguaggio io posso pensare che esista qualcosa
fuori di me sennograve non potrei pensarlo per un bruco non esistono le cose fuori di lui Quindi come
vi dicevo egrave importante questo aspetto egrave essenziale in tutta la filosofia hegeliana Non egrave che Hegel
non credesse nella realtagrave ma per lui la realtagrave egrave la coscienza per lui la realtagrave egrave questo ritornare
dellrsquooggetto nel soggetto solo quando egrave tornato nel soggetto egrave reale reale egrave razionale in quanto egrave
tornato nel soggetto inteso come ciograve che agisce lrsquoἔργον il fare
Intervento La realtagrave per Hegel egrave quindi una costruzione
Egrave un concetto quindi sigrave una costruzione Diventa realtagrave quando egrave concettualizzata Egrave in questo
modo che si intende che il reale egrave razionale egrave la realtagrave soltanto nel momento in cui egrave
concettualizzata sennograve non crsquoegrave Sarebbe come chiedersi se crsquoegrave qualcosa fuori del linguaggio egrave una
domanda che non ha nessun senso neacute logicamente alcuna risposta nel senso che per chiedermi
questa cosa deve esserci il linguaggio se non ci fosse non potrei nemmeno pensare a questa cosa
quindi non ha alcun senso porsi questa domanda La cosa importante torno a dirvi egrave che proprio
crsquoegrave il linguaggio che instaura questa distanza tra il mio dire e ciograve di cui dico che egrave possibile pensare
che esista qualche cosa fuori di me cioegrave fuori dalla mia parola In quel movimento la negativitagrave egrave
il distinguere e il porre lrsquoessercihellip In questo movimento la negativitagrave cioegrave lrsquoessere altro da seacute la
distanza fra il dire e ciograve di cui dico ndash ciograve di cui dico sarebbe la negativitagrave egrave altro da ciograve che dico ndash
egrave il distinguere e il porre lrsquoesserci Egrave in questo movimento in questa operazione che egrave prettamente
linguistica che si instaura lrsquoesserci e cioegrave che la cosa diventa seacute che la realtagrave diventa la realtagrave
ma lo diventa percheacute crsquoegrave il linguaggio che comporta questa distanza questo andirivieni hellipin
questo ritorno in se stesso la negativitagrave egrave il divenire della semplicitagrave determinata La semplicitagrave egrave
qualcosa che attiene allrsquoin seacute ma non egrave determinata fincheacute rimane in seacute egrave quando incontra il per
seacute che si determina e allora diventa una semplicitagrave determinata Per tal modo il contenuto non
mostra la sua determinatezza come ricevuta da un altro e su lui apposta anzi esso la dagrave a se stesso e da
se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero Questa egrave una frase fondamentale Il contenuto
il significato non riceve significato da chissagrave che cosrsquoaltro lo riceve da se stesso egrave il significato
che dagrave il significato a se stesso nel momento in cui ritorna allrsquoin seacute nel momento in cui viene
concettualizzato ma se non crsquoegrave questo ritorno se non crsquoegrave questo movimento dal per seacute allrsquoin seacute il
significato non egrave niente Dice la dagrave a se stesso e da se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero
questo significato diventa un momento dellrsquointero non egrave piugrave un qualche cosa cosigrave come la realtagrave
un qualche cosa che egrave al di fuori il significato diventa quello che egrave nel momento in cui ldquoritornardquo
nellrsquointero cioegrave diventa concreto Lrsquointelletto tabellesco trattiene per seacute la necessitagrave e il concetto del
contenuto ossia ciograve che costituisce la concretezza lrsquoeffettualitagrave e il vivente movimento della cosa sulla
quale esso manovrahellip La matematica fa le tabelline e immagina di avere catalogato un qualche
cosa che invece egrave vivo Egrave questa la questione per Hegel le cose sono vive Cosigrave come le parole
sono vive nel senso che agiscono la parola non egrave un caput mortuum cioegrave un qualche cosa che una
volta detta egrave quella che egrave e non si muove piugrave ma egrave viva continua a dire a muoversi continua a
connettersi con infinite altre cose Dice il vivente movimento della cosa sulla quale esso manovra egrave
di questo che non si accorge la scienza matematica hellipo piuttosto lungi dal tenere tutto ciograve per seacute
non lo conosce se avesse infatti quella capacitagrave di uscir di seacute e di penetrare nella cosa certamente la
mostrerebbe Cosa che la scienza non ha mai potuto neacute saputo fare non lo puograve fare non puograve entrare
nella cosa diventare la cosa cioegrave un qualche cosa che egrave fuori del linguaggio e poi da ligrave descriversi
con che cosa Ma di tutto ciograve quellrsquointelletto non prova neanche il bisognohellip La scienza non ha
questa necessitagrave non gliene importa niente la tecnica meno che mai hellipaltrimenti la smetterebbe
col suo schematizzare o per lo meno non lo prenderebbe per una indicazione di contenuto esso dagrave
soltanto lrsquoindicazione del contenuto ma il contenuto stesso non lo fornisce La scienza non pensa
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torniamo sempre ligrave Se la determinazione e sia pure ndash ad esempio ndash quella del magnetismo egrave una
determinazione in seacute concreta o effettuale essa egrave tuttavia ridotta a qualcosa di morto percheacute soltanto
predicata ma non riconosciuta come immanente vita di un altro essere determinato neacute riconosciuta a
quel modo chrsquoessa in quello intimamente e peculiarmente si autoproduce e si rappresenta Ci sta
dicendo anche se non lo dice lui ma io che qualunque cosa non egrave fuori dal linguaggio Anche il
magnetismo egrave nella parola ed egrave in questo senso che egrave vivo percheacute egrave nel linguaggio percheacute egrave in
continuo movimento percheacute come direbbe Hegel egrave preso nella dialettica quindi in una
evoluzione continua Non crsquoegrave la parola morta non esiste per Hegel Il magnetismo dice si
autoproduce Chiaramente se consideriamo il magnetismo come un caput mortuum come
qualcosa che egrave quello che egrave non produce niente ma se lo consideriamo come qualcosa di vivo
allora diventa una parola diventa un qualche cosa che apre a infinite altre questioni Possiamo
certo utilizzarlo come determinatezza egrave chiaro che se mi serve una calamita per tirar su un pezzo
di ferro uso la calamita ma non egrave di questo che sta parlando Hegel Intendere il magnetismo come
una parola egrave il modo di accorgersi che il linguaggio egrave la vita stessa Nel momento in cui parlo di
magnetismo non egrave che questo magnetismo esiste di per seacute esiste nel momento in cui il soggetto si
rivolge allrsquooggetto al magnetismo ma egrave soltanto in quanto ritorna in quanto ne egrave cosciente in
quanto lo concettualizza che diventa reale A pag 45 Poicheacute la sostanza come sopra si ebbe a dire
egrave in lei stessa Soggettohellip Vedete che la sostanza egrave qualcosa di vivo che agisce la sostanza non egrave il
morto non egrave immobile hellipproprio per ciograve ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso Dice
ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso ogni significato egrave la riflessione di seacute in se stesso
cioegrave egrave un qualche cosa che riflettendosi in se stesso diventa quello che egrave Soltanto in questo
movimento diventa quello che egrave percheacute soltanto questo movimento di fatto lo concettualizza ne
coglie la vita il vivere di questo concetto La sussistenza o la sostanza di un essere determinato egrave
lrsquoeguaglianza con se stessohellip Cosa nota da sempre lrsquoessenza di qualche cosa egrave lrsquoessere quello che egrave
hellipgiaccheacute la sua ineguaglianza con seacute sarebbe il suo dissolvimento Aristotelicamente sarebbe la legge
del terzo escluso o egrave A oppure egrave non-A Nella logica aristotelica tradizionale il falso viene
eliminato non puograve sussistere a fianco del vero questo lo diceva anche Severino non puograve sussistere
a fianco e difatti lo tolgo percheacute se lascio lrsquoessere a fianco del non-essere allora lrsquoessere egrave anche
non-essere e si annulla diventa nulla Ma lrsquoeguaglianza con se stesso egrave la pura astrazione e questa egrave
il pensare Quando io dico qualitagrave dico la determinatezza semplice Quando dico la qualitagrave ndash questo
egrave di vetro ndash dico la sua determinazione semplice Per la qualitagrave un essere determinato egrave distinto da
un altro essere determinato o egrave appunto un essere determinato esso egrave per se stesso o esiste mediante
questa semplicitagrave con seacute Ma con ciograve esso egrave essenzialmente il pensiero Egrave il pensiero che decide
dellrsquoidentitagrave questa identitagrave non crsquoegrave fuori del pensiero Qui si comprende che lrsquoessere egrave pensarehellip
Non egrave una frase da poco lrsquoessere egrave pensare cioegrave lrsquoessere egrave qualcosa di vivo egrave qualcosa che si
autopone continuamente e autoponendosi si modifica e procede sempre in avanti Verrebbe quasi
da fare una postilla aggiungere una notarella che potrebbe fare Nietzsche lrsquoessere egrave sigrave pensare
ma un pensare al superpotenziamento hellipqui egrave a suo luogo quel modo di vedere che si studia di evitare
il consueto discorrere aconcettuale circa lrsquoidentitagrave del pensare e dellrsquoessere Aconcettuale vuol dire che
non pensa direbbe Heidegger non lo mette a tema e non lo problematizza lo pone come un
qualche cosa che egrave quello che egrave aconcettualmente Ora poicheacute il sussistere dellrsquoessere determinato egrave
lrsquoeguaglianza con seacute o la pura astrazione ecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da se stesso o egrave
esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzione egrave la sua propria interioritagrave noncheacute il
riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Qui precisa cosa intende dire Lrsquoeguaglianza con seacute egrave la
pura astrazione Percheacute Percheacute per potere dire che un elemento egrave se stesso devo astrarlo direbbe
Heidegger dal mondo e Severino direbbe astrarlo dal concreto come se parlassi da fuori della
proposizione ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo hellipecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da
se stesso Cioegrave io astraggo per potere determinare qualche cosahellip qui Severino egrave illuminante per
poterne parlare di quella lampada devo astrarla da se stessa per in se stessa egrave ldquoquesta lampada
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che egrave sul tavolordquo egrave questo che egrave se stessa egrave nel concreto quindi devo astrarla ci sta dicendo
Hegel da se stessa percheacute se stessa egrave presa nel movimento Per astrarre egrave come se io dovessi
bloccare questo movimento egrave come se dovessi considerare qualche cosa fuori da questo
movimento hellipo egrave esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzionehellip Se io lo considero
astrattamente egrave ineguale rispetto a se stesso percheacute egrave unrsquoaltra cosa Come direbbe Severino
diventa autocontraddittorio se lo astraggo dal concreto Dice ineguaglianza con seacute ma questo seacute
non egrave altro che la sua risoluzione in quanto egrave passato da seacute a essere altro da seacute e poi tornato a seacute
hellipegrave la sua propria interioritagrave noncheacute il riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Il riprendersi in
seacute medesimo egrave il suo divenire in quanto diviene altro percheacute nel momento in cui dallrsquoin seacute
passiamo al per seacute e ritorna allrsquoin seacute questo in seacute non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa cosigrave
come esattamente ci dice Peirce nel momento in cui si instaura la relazione cioegrave interviene il terzo
fra A e B A e B non sono piugrave A e B in quanto tali non sono piugrave astratti sono un concreto e
questo concreto egrave la relazione tra A e B dove A e B sono unrsquoaltra cosa risetto a ciograve che erano
prima considerati astrattamente Mediante questa natura dellrsquoessente e in quanto lrsquoessente ha per il
sapere questa natura il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il contenuto come un alcuncheacute estraneohellip
Ancora insiste e precisa lrsquoessente ha questa natura cioegrave il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il
contenuto come se il contenuto fosse qualcosa che egrave fuori da questo sapere No il contenuto egrave nel
sapere ndash reale egrave razionale hellip non la riflessione in se stesso fuori dal contenutohellip Il contenuto non egrave
fuori dalla riflessione il contenuto la realtagrave egrave la mia riflessione Questo sempre per il motivo che
dicevo prima e che riguarda il linguaggio egrave percheacute crsquoegrave il linguaggio che il mio dire prende le
distanze cioegrave si distanzia da ciograve di cui dico inaugurando con questo la possibilitagrave di pensare che
le cose sono fuori di me hellipla scienza non egrave quellrsquoidealismo che subentrograve al dogmatismo dellrsquoasserzione
assumendo la veste del dogmatismo della rassicurazione o del dogmatismo della certezza di se stesso ndash
anzi il sapere vede tornare il contenuto nella sua propria interioritagrave e la sua attivitagrave egrave piuttosto immersa
nel contenuto ndash percheacute essa ne egrave lrsquoimmanente Seacute ndash a anche in pari tempo ritornata in seacute percheacute essa egrave
la pura eguaglianza con seacute nellrsquoesser-altrohellip Egrave in questo esser-altro che diventa uguale a seacute diventa
seacute cioegrave nel suo estroflettersi e poi tornare Egrave in questo tornare che diventa seacute helliplrsquoattivitagrave egrave cosigrave
lrsquoastuzia la quale pur sembrando sottrarsi allrsquoattivitagrave si accorge che la concreta vita della
determinatezzahellip Lui parla di vita della determinatezza Quando io determino qualche cosa penso
che questo qualche cosa che determino sia ligrave a mia disposizione mentre lui parla di vita della
determinatezza questa cosa egrave viva questa cosa agisce Non egrave oggetto ma soggetto percheacute io sono
soggetto che lo rendo soggetto hellipproprio mentre si illude di essere dedita alla conservazione di seacute al
particolare interesse egrave invece lrsquoinverso cioegrave un operare che si dissolve e si fa di seacute un momento
dellrsquointiero Io penso che quella cosa sia ligrave ferma immobile morta e invece no questa cosa sta
facendo sta lavorando agisce Anche Heidegger riprende non proprio pari pari ma riprende
questo dicendo che mentre io faccio delle cose ndash il progetto ndash queste cose che sto facendo mi
modificano percheacute io sono questa cosa che viene modificata io osservo una certa cosa e mentre
la osservo questa cosa viene modificata in quanto egrave viva direbbe Hegel Non egrave morta egrave viva e
quindi mi modifica e la modificazione che avviene in me interviene anche nel modo in cui io vedo
quella cosa ndash in questo circolo ermeneutico
12 giugno 2019
Crsquoegrave una cosa importante che Hegel sta dicendo qui verso la fine della Prefazione la questione
della dialettica Lui parla di soggetto-oggetto ma lui pone una questione importante cioegrave questo
oggetto di fatto egrave nella coscienza Egrave questa la realtagrave sarebbe il Seacute cioegrave la sintesi tra lrsquoin seacute e il
per seacute Noi perograve possiamo fare un passo in piugrave tenendo conto che questo movimento egrave il
movimento della parola egrave la parola che egrave divisa che apre unrsquoapertura uno spazio tra il dire e ciograve
di cui questo dire dice Ovviamente crsquoegrave una relazione tra questi due momenti Possiamo anche
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usare le parole di Hegel considerare il dire e il ciograve sui cui dice come due figure che perograve diventano
momenti di un intero in cui il dire e il ciograve di cui si dice si compiono in una sintesi dico qualcosa e
questo qualche cosa ndash lrsquoin seacute il dire ndash non egrave altro che un movimento verso ciograve di cui il dire dice
Questo movimento porta il dire fuori da seacute cioegrave lo sposta verso qualche cosa che egrave altro da seacute
percheacute il dire non egrave ciograve di cui il dire dice sono due cose diverse sono due figure che diventano due
momenti ma rimangono due figure distinte non succede mai che lrsquouna trapassi nellrsquoaltra che si
annulli nellrsquoaltra ma rimangono Questa Aufhebung questo oltrepassamento di cui parla Hegel
non egrave altro che il rilevare questa distanza questa apertura prodotta dal funzionamento del
linguaggio e di condurla a qualche cosa che definisce il linguaggio percheacute il dire da seacute in quanto
tale cioegrave lrsquoin seacute senza un per seacute e senza tornare sullrsquoin seacute non egrave niente come dice Hegel egrave nulla
Occorre questo movimento ed egrave attraverso questo che io conosco le cose Ricordate il titolo La
scienza dellrsquoesperienza della coscienza rendersi conto di come funziona la coscienza che peraltro
deve passare dalla semplice coscienza alla scienza Questo ci mostra molto bene e in atto il
funzionamento del linguaggio ci mostra questo movimento il linguaggio egrave movimento se non
fosse movimento non esisterebbe Questo sembra che Hegel lrsquoabbia inteso anche se ovviamente
non parla mai di linguaggio allora non si poneva nemmeno la questione perograve di fatto quando
parla di coscienza di conoscenza parla di linguaggio percheacute senza linguaggio non crsquoegrave nessuna
coscienza nemmeno conoscenza Dicevo che rende conto di questo movimento ma in questo
movimento crsquoegrave lrsquoapertura crsquoegrave la distanza ed egrave questa apertura che consente al linguaggio di
funzionare cioegrave il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute Perograve se si fermasse al per seacutehellip proviamo a usare i
termini di de Saussure se il significante muovendosi verso il significato se non incontrasse un
ritorno su di seacute rimarrebbero due istanze separate Egrave chiaro che il significante egrave quello che egrave percheacute
ha un significato percheacute questo significato ritorna sul significante e lo rende significante
letteralmente nel senso di participio presente del verbo significare cioegrave che significa qualcosa
Come vedete questo movimento si incontra ovunque laddove crsquoegrave qualcuno che sia in condizione
di pensare si accorge che senza questo movimento cioegrave senza questo spostamento del dire verso il
ciograve di cui si dice non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di conoscenza percheacute non ci sarebbe il linguaggio
semplicemente il linguaggio egrave questo movimento Andiamo a pag 47 (56) La natura di ciograve che egrave
egrave di essere nel proprio essere il proprio concettohellip Piugrave chiaro di cosigrave La natura di ciograve che egravehellip Con ciograve
che egrave intende qualunque cosa Quello che egrave egrave in quanto concetto hellipe in ciograve sta in generale la
necessitagrave logica essa sola egrave il razionale il ritmo della totalitagrave organicahellip Hegel intende il termine
organica nel senso tradizionale del termine cioegrave come un intero cui tutte le parti concorrono oggi
si direbbe strutturali allrsquointero nel senso che se si modifica una si modifica tutto quanto hellipessa egrave
sapere del contenuto non meno di quello che il contenuto sia concetto ed essenza - ovverosia soltanto
essa egrave lrsquoelemento speculativo Questo tipo di conoscenza che egrave quella che procede dalla dialettica
da quel movimento di cui ha parlato in tutte queste pagine La concreta figura movendo se stessa
fa di seacute una determinatezza semplicehellip La figura che non egrave ancora momento dellrsquointero potete
intenderla come lrsquoastratto di Severino Non egrave esattamente cosigrave ma giusto per dare lrsquoidea hellipsi
eleva quindi a forma logica ed egrave nella propria essenzialitagrave il suo concreto esistere non egrave che questo
movimento ed egrave immediatamente esistenza logica Per usare i termini di de Saussure il concreto
esistere del significante egrave quello di essere significato quindi il significante si pone come significato
e essere significato lo fa essere significante Egrave questo il movimento Egrave perciograve inutile addossare
dallrsquoesterno il formalismo al contenuto concretohellip Cioegrave immaginare che sia possibile dallrsquoesterno
cioegrave dal di fuori di questo movimento quindi dal di fuori del linguaggio trovare un qualche cosa
che renda conto del linguaggio hellipquesto egrave in lui stesso il passare nel formalismo il quale perograve cessa
di essere formalismo esteriore giaccheacute la forma egrave essa stessa il connaturato divenire del contenuto
concreto Sta dicendo che egrave in questo movimento che il contenuto diventa il concreto Contro la
scienza dice ancora Tale natura del metodo scientifico per cui esso da una parte non egrave separato dal
contenuto dallrsquoaltra determina da se stesso il proprio ritmo ha come si egrave giagrave ricordato la sua peculiare
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rappresentazione nella filosofia speculativa ndash Quello che qui si dice esprime invero il concetto ma non
ha maggior valore di una anticipata asseverazione La veritagrave di essa non sarebbe al suo posto in questa
esposizione che almeno in parte ha carattere narrativo Neacute alcuno potrebbe piugrave efficacemente
confutarla controasserendo che la cosa non sta cosigrave ma in questo e in quellrsquoaltro modo riesumando e
ricantando viete rappresentazioni presentate come veritagrave inconcusse e notorie o imbandendo e
asserendo qualche novitagrave tratta fuori dal reliquiario dellrsquointuizione divina Nel Capitolo IV (58) dice
Nello studio della scienza tutto sta quindi nel prendere su di seacute la fatica del concetto Prendere su di seacute
la fatica del concetto significa per dirla con Heidegger mettere a tema e problematizzare
qualcosa non soltanto enunciarlo ma interrogarlo Da qui la fatica del concetto quando io dico
qualche cosa occorre che io cominci a domandarmi di cosa sto parlando quando parlo di quella
cosa e percheacute sto parlando in quel modo che cosa mi supporta nel dire ciograve che sto dicendo quali
argomentazioni sto utilizzando Egrave questa la fatica del concetto La scienza richiede attenzione
intorno al concetto come tale e intorno alle determinazioni semplici come quelle per es dellrsquoessere-in-
seacute dellrsquoessere-per-seacute dellrsquoeguaglianza con se stesso ecc esse sono infatti puri automovimenti che si
potrebbero chiamare anime se il loro concetto non designasse qualcosa di piugrave elevato che non quelle
Parlando di essere in seacute di essere per seacute ecc si parla di un automovimento di qualcosa che egrave
sempre in movimento cioegrave non sono elementi statici lrsquoin seacute cosigrave come il per seacute non egrave immobile
egrave movimento Adesso parla del raziocinare Lui distingue tra ragione raziocinante e ragione
speculativa La ragione raziocinante egrave quella prettamente logica quella che vuole arrivare alla
veritagrave senza tenere conto della speculazione cioegrave senza tenere conto della fatica del concetto hellipil
raziocinare egrave la libertagrave staccata dal contenuto egrave un fatuo aggirarsi al di sopra di esso a questa fatuitagrave
si addossa il compito di abbandonare tale libertagrave il compito non giagrave di essere un arbitrario principio
motore del contenuto anzi di calare in esso quella libertagrave di farlo muovere mediante la sua propria
natura - ossia mediante il Seacute in quanto non gli appartiene - e di contemplare questo movimento Come
che si immagina che le cose siano quello che sono per virtugrave propria e non percheacute la coscienza le
rende quello che sono Poco piugrave avanti Lrsquointendere che il contenuto non sia cosigrave o cosigrave egrave il meramente
negativo egrave il punto supremo che non va oltre seacute verso un nuovo contenutohellip Se egrave meramente negativo
egrave ligrave egrave falso e sta ligrave e quindi non va oltre verso un nuovo contenuto che si produce come risultato
del movimento che dal negativo torna verso il positivo cioegrave ciograve che si egrave posto Il positivo va inteso
in questo modo come ciograve che si pone hellipanzi per avere ancora un contenuto si deve raccattare
qualche cosrsquoaltro donde che sia Cioegrave egrave costretto a pensare a un qualche che egrave fuori del linguaggio
fuori da questo movimento che non egrave altro che il movimento della parola Egrave la riflessione dellrsquoIo
vuoto la fatuitagrave del suo sapere Ma tale fatuitagrave non dice soltanto che egrave futile quel contenuto ma che lo
egrave anche un tal modo di intendere esso egrave infatti il negativo che non scorge in seacute il positivo Il negativo
in quanto staccato dal positivo da ciograve che si sta ponendo quindi egrave messo ligrave immobile il caput
mortuum di cui parlava Poicheacute questa riflessione non consegue la sua stessa negativitagrave a morsquo di
contenutohellip Non prende il negativo come il contenuto della parola hellipessa non egrave affatto nella cosa
ma sempre oltre con lrsquoaffermazione del vuoto essa srsquoimmagina quindi di esser sempre piugrave in lagrave che non
una riflessione ricca di contenuto Invece come si egrave mostrato sopra nel sapere concettivo il negativo
appartiene al contenuto stesso e sia come suo immanente movimento e determinazione sia come loro
intiero egrave esso stesso il positivo Il negativo egrave esso stesso il positivo percheacute la condizione affincheacute il
positivo possa essere quello che egrave Torniamo allrsquoesempio della parola Il dire non crsquoegrave senza il ciograve
che dico percheacute se dico dico necessariamente qualcosa il ciograve di cui dico egrave il negativo rispetto al
mio dire nel senso che egrave unrsquoaltra cosa si oppone ma senza questo altro senza il negativo senza
questa opposizione non crsquoegrave neanche il mio dire percheacute il mio dire deve tenere conto di questo
negativo per potere essere quello che egrave per potere essere qualcosa Preso come resultato ciograve che da
questo movimento sorge egrave il negativo determinato e quindi altrettanto un contenuto positivo Questo
negativo lo determino lo indico in quanto qualche cosa un qualche cosa di cui devo tenere conto
in quanto tale egrave un positivo qualcosa che si pone Ma se si considera che un tale pensare ha un
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contenuto sia esso contenuto di rappresentazioni o di pensieri o della loro mescolanza si vedragrave come
esso abbia anche un altro lato che gli rende difficile lrsquoatto concettivo La natura caratteristica di questo
lato egrave in stretta interdipendenza con la sopra rilevata essenza dellrsquoidea o meglio esprime lrsquoidea stessa
in quanto essa appaia come movimento che egrave atto dellrsquoapprendere per pensieri Cosrsquoegrave lrsquoidea Sta
dicendo che lrsquoidea egrave questo movimento egrave lrsquoatto dellrsquoapprendere ma lrsquoatto dellrsquoapprendere non egrave
altro che lrsquoatto che compie il mio dire nella direzione del ciograve di cui dico egrave in questa direzione che
va In questo movimento ci sta dicendo Hegel egrave lrsquoidea lrsquoidea di qualcosa noi pensiamo attraverso
idee Come dunque nel suo comportamento negativo di cui si egrave testeacute discorso il pensiero raziocinante
egrave esso medesimo il Seacute nel quale il contenuto ritornahellip Il pensiero raziocinante immagina che il Seacute
sia un qualche cosa che non egrave il risultato di un movimento ma qualcosa per se stesso hellipcosigrave per
contro nel suo conoscere positivo il Seacute egrave un soggetto rappresentato al quale il contenuto si riferisce come
accidente e predicato Quindi il contenuto egrave qualche cosa che si riferisce a un accidente non a
qualcosa che egrave necessario percheacute il Seacute possa esistere egrave qualcosa che gli si appiccica Questo soggetto
costituisce la base alla quale il contenuto viene legato e sulla quale il movimento corre su e giugrave
Diversamente nel pensiero concettivo poicheacute il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come
il divenire di questrsquoultimo il Seacute non egrave un quieto soggetto che immoto sostenga gli accidentihellip Qui
Hegel egrave chiarissimo Il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come il divenire di
questrsquoultimo Cioegrave il soggetto non egrave altro che il divenire dellrsquooggetto Come diviene lrsquooggetto
Torniamo allrsquoesempio di prima questo oggetto cioegrave ciograve di cui dico diviene il mio dire Capite
benissimo che senza il mio dire non crsquoegrave ciograve di cui dico ma senza ciograve di cui dico non crsquoegrave neanche il
mio dire In questo modo dice il soggetto non egrave un soggetto quieto a cui possono capitare o no
delle cose ma egrave il risultato di un movimento hellipegrave anzi lrsquoautomoventesi concetto che riprende in seacute le
sue determinazioni Automoventesi si muove da seacute non crsquoegrave qualcosa che lo muova
Lrsquoautomoventesi del mio dire che si riprende in quanto diventa ciograve che sto dicendo a questo
punto diventa il Seacute percheacute a questo punto effettivamente il mio dire dice qualcosa In tale
movimento vien travolto anche quel quiescente soggetto questo penetra nelle differenze e nel contenuto
e invece di starsene immoto di fronte alla determinatezza la costituisce piuttostohellip Sta dicendo che
egrave il soggetto che costituisce la determinatezza Tenete conto che ha appena detto che il soggetto
non egrave qualcosa di immoto il soggetto egrave il fare il mio fare o per dirla alla Heidegger egrave il progetto
il mio essere sempre progettato Il saldo terreno che il raziocinare ha nel soggetto quiescentehellip
Soggetto quiescente io sono qua e conosco quella cosa lagrave hellipvacilla dunque e soltanto questo
movimento diviene lrsquooggetto Lrsquooggetto per Hegel egrave questo movimento non egrave la cosa in seacute un quid
lrsquooggetto egrave il movimento stesso Il soggetto che riempie il proprio contenuto cessa di scavalcarlo neacute
puograve avere altri predicati e accidenti Il soggetto riempie il proprio contenuto attraverso questo
movimento cioegrave il ciograve di cui dico riempie il mio dire In effetto quindi il contenuto non egrave piugrave predicato
del soggetto ma egrave la sostanza lrsquoessenza e il concetto di ciograve intorno a cui verte il discorso Si immagina
generalmente che il contenuto sia il predicato del soggetto Hegel dice no il contenuto anzicheacute
essere ciograve che se predica del soggetto egrave la sostanza egrave lrsquoessenza stessa dice egrave il concetto di ciograve intorno
a cui verte il discorso Egrave una nozione di sostanza che ovviamente non egrave quella che la filosofia
prima di lui ha sempre posto Qui la sostanza egrave pensata come movimento come il risultato di
questo movimento Il pensare per rappresentazioni si dirige per sua natura secondo accidenti o
predicati e a ragione va oltre di quelli percheacute non sono che predicati e accidentihellip Del soggetto si puograve
predicare quello che si vuole una volta che si egrave predicato egrave come se si andasse oltre il soggetto Ad
esempio Giuseppe mangia la marmellata Il fatto che ci sia un Giuseppe viene sorpassato
aggirato dal fatto che sta mangiando la marmellata a quel punto egrave questo che conta hellip ma esso
viene ora frenato nel suo corso giaccheacute ciograve che nella proposizione ha la forma di predicato egrave la sostanza
stessa Qui crsquoegrave una questione abbastanza complessa Dice che questo pensare viene frenato nel suo
correre sempre avanti immaginando che il soggetto abbia dei predicati che gli si appiccicano come
se fossero delle cose esterne a lui Dice che viene frenato in questa corsa percheacute dice il concetto di
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ciograve intorno a cui verte il discorso Cosa vuol dire questo Che ciograve che si pone come il predicato egrave la
sostanza cioegrave il risultato di un movimento Dire che Giuseppe mangia la marmellata di per seacute non
sarebbe nulla se non fosse che il predicato ndash il suo mangiare la marmellata ndash diventa la stessa
sostanza diventa ciograve che rende sostanziale questa proposizione Vi faccio un esempio piugrave semplice
immaginate questa proposizione come il concreto di cui parla Severino Dire che la forma di
predicato egrave la sostanza stessa egrave come dire che questi elementi non sono piugrave isolabili in quanto
predicati di un soggetto per cui il predicato egrave lrsquoazione che fa il soggetto ma sono nel concreto e
cioegrave questo predicato egrave quello che egrave nel concreto Ricordate la proposizione ldquoquesta lampada che
egrave sul tavolordquo il fatto di stare sul tavolo non egrave qualche cosa che si appiccica alla lampada Egrave questo
che Hegel intende con sostanza egrave il concreto lrsquointero per cui ldquoquesta lampada che sul tavolordquo egrave
il concreto lrsquointero che non egrave quindi isolabile con soggetto e predicato Subisce esso per
raffigurarcelo cosigrave un contraccolpo comincia dal soggetto come se questo stesse a fondamento ma poi
dato che predicato egrave anzitutto la sostanza trova che il soggetto egrave passato a predicato e che con ciograve egrave tolto
e daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una massa totale e indipendente il pensiero non piugrave
errare liberamente qua e lagrave anzi egrave trattenuto da una tal pesantezza Sta dicendo che si pone il soggetto
come punto di inizio ndash io penso - come se dice Hegel stesse a fondamento Qui sta criticando
Cartesio Si passa quindi al predicato una volta che si egrave passati al predicato del soggetto che ne
egrave Egrave tolto percheacute in questo passaggio in questo andare dal soggetto al predicato una volta che egrave
arrivato al predicato toglie il soggetto Dice daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una
massa totale e indipendente il pensiero non piugrave errare liberamente qua e lagrave se il predicato mi dice che
cosrsquoegrave il soggetto a questo punto il soggetto diventa il predicato A egrave B una volta che sono arrivato
alla B so che cosrsquoegrave la A e a questo punto la A non mi interessa piugrave Altrimenti il soggetto egrave da prima
posto a fondamento come il Seacute oggettivo e fisso di qui il movimento necessario procede verso la
molteplice varietagrave delle determinazioni o dei predicatihellip Il soggetto fisso che predica sulle varie cose
hellipqui al posto di quel soggetto subentra lo stesso Io che sa ed egrave il vincolo dei predicati non che il soggetto
che li sostiene Se io pongo le cose in questa maniera il soggetto diventa lrsquoIo che sa percheacute conosco
il predicato percheacute predico di questa cosa certe determinazioni e quindi so sempre fuori della
dialettica naturalmente per cui di fatto secondo Hegel non so niente egrave solo qualche cosa che si
egrave appiccicato al soggetto ma che ha escluso la fatica del concetto Ma mentre quel primo soggetto
entra nelle determinazioni stesse e ne egrave lrsquoanima il secondo Soggetto quello che sa trova tuttora nel
predicato quel primo soggetto col quale vuole giagrave avere chiusa la partita e oltre il quale vuole essere
tornato in se stessohellip Crsquoegrave il primo soggetto quello immobile fisso che si rivolge al predicato ndash
soggetto che predica le varie determinazioni poi crsquoegrave lrsquoIo che sarebbe il soggetto che sa Quindi
crsquoegrave un primo soggetto che entra nelle determinazioni e poi un soggetto che sa a questo punto delle
varie determinazioni Ma dice il secondo soggetto quello che sa trova nel primo soggetto il
predicato Vediamo di rendere la cosa piugrave semplice utilizzando Peirce Il primo soggetto egrave la A
La A muove verso B in quanto suo predicato A questo punto il primo soggetto la A trova un
secondo soggetto che egrave quello che sa che la A egrave B e immagina a questo punto di avere confermato
il primo soggetto attraverso questo movimento che non egrave un vero e proprio movimento ma un
andare verso qualcosa e stabilirlo (61) Quanto sopra si egrave detto puograve venire formalmente riespresso
dicendo che la natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di
soggetto e predicato) viene distrutta dalla proposizione speculativa cosigrave la proposizione identica in cui
trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento Qui sta ponendo una questione
interessante percheacute in questo giudicare di cui parlava prima cosa accade esattamente Dice la
natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di soggetto e
predicato) viene distrutta dal fatto che soggetto e predicato non sono piugrave disgiunti non sono piugrave
figure ma momenti di un intero il soggetto che vorrebbe scindersi dal suo predicato si ritrova
invece cosigrave dice Hegel preso in un movimento che egrave quello del pensiero speculativo in cui il
predicato ritorna sul soggetto perograve modificandolo Lui parla di primo soggetto di secondo
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soggetto ma in realtagrave potremmo dire che egrave lo stesso soggetto ma in quanto modificato dal fatto
che il secondo soggetto ritorna sul primo Questo sapere in effetti modifica percheacute se io dico che
A egrave B una volta stabilita la B cioegrave il predicato di A viene modificata anche la A la A diventa
cioegrave unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave isolabile ma esiste soltanto in questa relazione con B Ecco
percheacute dice che viene distrutta dalla proposizione speculativa La proposizione speculativa che egrave
quella che avanza Hegel distrugge questa idea che sia possibile scindere il soggetto dal predicato
Il soggetto va verso il predicato e il predicato torna nel soggetto il secondo soggetto torna indietro
e modifica il primo Quindi parlare di soggetto e predicato che se vi ricordate era la questione
che poneva Severinohellip non sono la stessa cosa percheacute uno egrave soggetto e lrsquoaltro predicato lui
utilizzava quel suo sistema (A=B)=(B=A) Hegel egrave piugrave semplice dice che questa idea di poter
separare soggetto e predicato viene distrutta dal fatto che una volta che ho stabilito la B questo
modifica la A la A non egrave piugrave la A di prima prima che ci fosse questa uguaglianza Egrave la stessa cosa
che dice Peirce quando dice A egrave B o A=B una volta che ho stabilito questa relazione A e B non
sono piugrave la stessa cosa di prima Dicendo che A egrave B la A non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave
isolabile da questa relazione la A egrave quella che egrave in quanto presa nella relazione hellipcosigrave la
proposizione identica in cui trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento La
proposizione identica quella che vorrebbe stabilire unrsquoidentitagrave tra soggetto e predicato contiene
questo contraccolpo questo ritorno per cui la A e la B non sono piugrave la stessa cosa Tutta la
Fenomenologia dello spirito vuole dire questo qual egrave il modo in cui facciamo esperienza della
coscienza Solo attraverso questo movimento ci rendiamo conto della coscienza ci rendiamo
conto che siamo linguaggio soltanto in questo movimento in cui viene distrutta lrsquoidea che il mio
dire sia altro da ciograve che dico oppure che il mio dire possa stabilire con certezza una certa cosa o
che le cose esistano fuori dal mio dire Ciograve che dico qualunque cosa sia fosse anche questo
posacenere egrave allrsquointerno di questo gioco in cui il mio dire trova il ciograve di cui dico ponendo quindi
unrsquoobiezione a tutto il realismohellip Egrave il linguaggio ciograve per cui qualcosa mi si dagrave per cui qualche
cosa mi appare indipendentemente dal modo in cui mi appare ma se mi appare egrave percheacute crsquoegrave il
linguaggio crsquoegrave questa distanza che la parola inaugura tra il dire e il ciograve di cui dico senza questa
distanza non crsquoegrave niente cessa il linguaggio e di conseguenza a seguire cessa tutto Un tale conflitto
della forma di una proposizione in genere e dellrsquounitagrave del concetto che distrugge quella formahellip Lrsquounitagrave
del concetto distrugge la forma percheacute la forma diventa un momento del concetto e quindi non
egrave piugrave la forma di prima hellipegrave simile a ciograve che nel ritmo ha luogo tra il metro e lrsquoaccento il ritmo risulta
dalla librantesi medietagrave e unificazione del metro e dellrsquoaccento Pensate a una poesia crsquoegrave il metro ma
poi crsquoegrave anche lrsquoaccento lrsquoaccento egrave il punto dove cade la battuta Similmente anche nella
proposizione filosofica lrsquoidentitagrave di soggetto e predicato non deve annientare la loro differenza espressa
nella forma della proposizione anzi la loro unitagrave deve risultare come armonia Rimangono figure ma
in quanto momenti di un intero cioegrave rimangono figure non egrave che svaniscono lrsquouna nellrsquoaltra La
forma della proposizione egrave il riapparire del senso determinato cioegrave lrsquoaccento che ne distingue il
contenutohellip Lui usa lrsquoaccento come metafora per indicare la determinatezza di qualche cosa
Lrsquoaccento sarebbe il determinare qualche cosa hellipche pertanto il predicato esprima la sostanza e che
il soggetto srsquoimmerga pur esso nellrsquouniversale ecco lrsquounitagrave in cui quellrsquoaccento si smorza Questo
accento cioegrave la determinatezza di un qualche cosa si smorza nel senso che non diventa caput
mortuum ma egrave viva fa parte di quellrsquounitagrave in cui lrsquoaccento si smorza cioegrave perde la sua rilevanza
percheacute allrsquointerno di un intero Cerchiamo di render chiaro il giagrave detto mediante qualche esempio
Nella proposizione Dio egrave lrsquoessere predicato egrave lrsquoessere ed ha un significato sostanziale nel quale il
soggetto si scioglie Cioegrave dicendo che Dio egrave lrsquoessere lrsquoessere diventa la sostanza della proposizione e
la parola Dio si scioglie in questa sostanza percheacute diventa lrsquoessere Come dire A egrave B B egrave ciograve che egrave
la A e la A si scioglie ma sappiamo che lui non parla mai di questo scioglimento percheacute le figure
rimangono figure anche se momenti di un tutto Qui ldquoessererdquo non devrsquoessere il predicato ma
lrsquoessenza con ciograve Dio sembra cessar di essere ciograve che egli egrave mediante la posizione della proposizione
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ossia il soggetto fissato Il pensare anzicheacute progredire nel passaggio dal soggetto al predicato dato che
il soggetto va perduto si sente piuttosto frenato e risospinto al pensamento del soggetto sentendone la
mancanza Dio egrave lrsquoessere certo ma lrsquoessere egrave Dio Egrave come se volesse tornare indietro per salvare
questo Dio che sembrerebbe scioltosi nellrsquoessere hellipo daccheacute il predicato fu espresso esso stesso come
un soggetto come lrsquoessere come lrsquoessenza che esaurisce la natura del soggetto il pensare trova il soggetto
immediatamente anche nel predicato e ora invece di aver raggiunta la libera posizione del raziocinare
andando nel predicato in se stesso il pensare egrave ancora immerso nel contenuto o per lo meno egrave presente
lrsquoesigenza di essere immerso in esso Togliendo il movimento egrave come se si dovesse fissare ora lrsquouno e
ora lrsquoaltro solo che fissato uno scompare lrsquoaltro e viceversa devo trovare un modo per fare esistere
entrambi Egualmente se si dice lrsquoeffettuale egrave lrsquoUniversale anche qui lrsquoeffettuale in quanto soggetto
sfuma nel suo predicato LrsquoUniversale non deve avere soltanto la significazione del predicato quasi che
la proposizione venga a dire che lrsquoeffettuale egrave universale anzi lrsquoUniversale deve esprimere lrsquoessenza
dellrsquoeffettuale Quando dico che una cosa egrave quellrsquoaltra questrsquoaltra deve dire lrsquoessenza della prima
Il pensare quindi allorcheacute trovandosi nel predicato vien rinviato al soggetto perde la sua solidificata
base oggettiva che nel soggetto aveva e nel predicato non torna in dietro in se stesso bensigrave nel soggetto
del contenuto Il pensare quando si trova nel predicato quando A egrave B A si trova nella B ma viene
rinviata al soggetto alla A Quindi il predicato perde la sua solidificata base oggettiva che nel
soggetto aveva Qual egrave la sua solidificata base oggettiva Il dire che una cosa egrave questo cioegrave che A egrave
B Ma comrsquoegrave che perde questa sua soliditagrave oggettiva Percheacute il predicato non torna indietro in se
stesso ci dice bensigrave nel soggetto del contenuto Potremmo dirla cosigrave il pensare muove verso il
predicato ma andando verso il predicato non torna indietro in se stesso bensigrave nel soggetto del
contenuto cioegrave ritorna nella A Quando io dico che A egrave B passo dalla A alla B la B egrave il predicato
e questo predicato vorrebbe consolidarsi come qualcosa di oggettivo ma come fa a consolidarsi
come qualcosa di oggettivo se dipende dalla A che lo fa esistere Torniamo allrsquoesempio iniziale
del dire e del ciograve di cui dico Egrave come se il ciograve di cui dico volesse consolidarsi per conto suo senza il
mio dire come se il significato volesse porsi senza il significante Ovviamente non puograve non puograve
esistere il significato senza il significante non puograve la B esistere senza la A Questo per indicare
sempre il movimento tutte queste cose fanno parte di un movimento La cosa che sta continuando
a dirci egrave che egrave impossibile isolare gli astratti da concreto senza che questo concreto si disgreghi
ma non puograve disgregarsi percheacute gli astratti vivono di questo concreto Egrave questo lrsquoapparente
paradosso gli astratti non esistono senza il concreto Quindi ponendo la questione distinguendo
soggetto e predicatohellip il soggetto sigrave si muove nel predicato ma questo predicato non crsquoegrave senza il
soggetto una volta che ho posto il predicato non ho tolto il soggetto non si egrave dissolto Se io dico
che A egrave B la B non dissolve la A ma anzi si instaura a questo punto una relazione tra B e A che
rende questi due elementi indissolubili li pone cioegrave in un concreto li pone in un movimento
dialettico Egrave una parte complessa questa ma se pensate a tutto ciograve in effetti non fa altro che
continuare a dire egrave che devo tenere conto di questo movimento se voglio avere coscienza delle
cose sennograve non ne ho coscienza Coscienza nel senso di co-scienza cioegrave averne scienza
Semplicemente le percepisco ne ho coscienza nel senso in cui tutti siamo coscienti ma non
abbiamo scienza cioegrave non sappiamo che cosa sta accadendo non sappiamo percheacute pensiamo come
pensiamo non sappiamo percheacute diciamo le cose che diciamo ci accorgiamo che succede qualche
cosa ma egrave tutto ligravehellip e questa non egrave la filosofia per Hegel la filosofia egrave speculativa cioegrave deve
pensare farsi carico della fatica del concetto quindi interrogare il concetto Questo egrave lrsquoobiettivo
di Hegel
19 giugno 2019
Siamo a pag 54 (65) In effetto anche il pensare non speculativo ha il suo diritto che egrave bensigrave validohellip
Il pensiero speculativo sarebbe il pensare non filosofico hellipma non puograve venir preso in considerazione
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in sede di proposizione speculativa Se si vuole fare filosofia occorre un pensare speculativo e non il
pensare comune Il superamento della forma della proposizione non puograve avvenire in guisa immediata
neacute in forza del suo mero contenuto Il superamento della forma della proposizione quindi andare
al di lagrave della forma per intenderne il contenuto non avviene in modo immediato cosigrave come spesso
si immagina la proposizione non dice come le cose stanno Questa sarebbe la forma immediata
No dice la cosa egrave piugrave complicata Infatti dice Deve anzi esprimersi il movimento oppostohellip
Opposto allrsquoimmediato lrsquoopposto di immediato egrave mediato naturalmente hellipesso non ha da essere
solamente quellrsquointeriore freno devesi invece presentare quel ritornare in seacute del concetto Egrave sempre
questa la questione il ritornare in seacute del concetto cioegrave questo movimento dialettico dove lrsquoin seacute egrave
lrsquoinizio del movimento verso il per seacute per seacute che deve ritornare allrsquoin seacute Per farla piugrave semplice egrave
come dire che il significante deve andare al significato e dal significato deve ritornare al
significante percheacute il significante sia un significante In questo movimento ambedue rimangono
come direbbe Hegel delle figure significante e significato non scompaiono non egrave che uno trapassa
dileguandosi nellrsquoaltro ma permangono come figure ma restando come figure diventano
momenti del segno cioegrave dellrsquointero non sono piugrave disgiungibili ma esistono entrambi in quanto
momenti del segno Questo movimento tra significate e significato egrave quel qualcosa che per usare
le parole di Hegel dagrave contezza della relazione inscindibile tra i due cioegrave non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro
Questo movimento costituente il compito della dimostrazione egrave il movimento dialettico della
proposizione stessa Solo esso egrave lrsquoelemento effettualmente speculativohellip Quando lui parla di
speculativo intende questo movimento hellipe solo lrsquoenunciazione del movimento medesimo egrave
rappresentazione speculativa Come proposizione lo speculativo egrave solamente il freno interiore egrave il
ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza determinata Dice che come proposizione lo
speculativo egrave solamente un freno nel senso che impedisce il precipitarsi a stabilire la veritagrave la
veritagrave come predicato del soggetto hellipegrave il ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza
determinata Speculativo in effetti non egrave altro che il ritorno dellrsquoin seacute al per seacute privo di esistenza
determinata cioegrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato in seacute Spesso perciograve noi ci vediamo
rinviati dalle esposizioni filosofiche a questa interiore intuizione venendoci cosigrave rifiutata lrsquoesposizione
da noi richiesta del movimento dialettico della proposizione Sta facendo una critica alle filosofie che
lo hanno preceduto dove anzicheacute esserci questo movimento speculativo di fatto riscontra una
intuizione interiore un intuito per cui egrave cosigrave La proposizione deve esprimere ciograve che il vero egrave ma
esso egrave essenzialmente Soggetto egrave solo il movimento dialettico ritmo autoproducentesi che si spinge oltre
e ritorna in se stesso Non ci sta dicendo altro che cosrsquoegrave il vero il vero egrave questo movimento
movimento dellrsquoin seacute che si spinge verso il per seacute e diventato il per seacute ritorna sullrsquoin seacute e fa dellrsquoin
seacute il Seacute (66) A questo proposito si puograve rammentare come anche esso il movimento dialettico abbia a sue
parti o elementi delle proposizioni sembra quindi che la segnalata difficoltagrave non faccia che ritornare
e sia una difficoltagrave della cosa stessa Anche il movimento dialettico egrave fatto di proposizioni non puograve
ovviamente non esserlo quindi ogni proposizione presenta la stessa difficoltagrave quella di dover
essere portata al concetto Ciograve assomiglia a quel che succede nella dimostrazione usuale quando i
fondamenti dei quali essa si vale abbisognano ancora di una fondazione e cosigrave allrsquoinfinito Peraltro
una tal forma della ricerca del fondamento e della condizione appartiene a quel dimostrare da cui
differisce il movimento dialettico appartiene quindi alla conoscenza esteriore Cioegrave lrsquoidea che la
conoscenza venga da fuori dalla coscienza Quanto a quel movimento il suo elemento egrave il concetto
puro cosigrave esso ha un contenuto che in lui stesso egrave giagrave in tutto e per tutto soggetto Cioegrave lrsquointero Questo
contenuto che egrave nel movimento diventa soggetto cioegrave qualche cosa che agisce e agisce nel senso
che muove lrsquoin seacute verso il per seacute e che ritorna allrsquoin seacute Egrave in questo senso che egrave soggetto nel senso
che agisce che fa che opera nel senso dellrsquoἔργον il fare quando parla di soggetto egrave colui che fa
Non si dagrave quindi contenuto alcuno comportantesi come quel soggetto che starebbe a fondamento e al
quale converrebbe il suo significato come un predicato presa nella sua immediatezza la proposizione egrave
una forma soltanto vuota Se non portiamo questa proposizione al concetto egrave una forma vuota
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non dice niente Ma per portarla al concetto egrave necessario che ci facciamo carico di questo
movimento cioegrave del muoversi del mio dire verso il ciograve di cui dico del significante verso il
significato e viceversa Hegel dice che questo movimento non avveniva prima di lui Il problema
era sempre riprendendo i termini di de Saussure che il significante ha un significato ed egrave quel
significato il ciograve di cui si dice si perdeva quindi la relazione inscindibile tra i due nel senso che
il significante egrave quello che egrave per il significato ma anche il significato egrave quello che egrave percheacute crsquoegrave un
significante cioegrave il mio dire egrave tale percheacute crsquoegrave un ciograve di cui sto dicendo egrave viceversa (67) Non meno
del comportamento raziocinante allo studio della filosofia egrave drsquoimpaccio la non raziocinante presunzione
di veritagrave fatte Chi le possiede pensa che non sia piugrave necessario ritornare su di esse anzi postele a
fondamento stima non solo di poterle esprimere ma anche di potere con esse sentenziare e condannare
Qui sta parlando del modo di pensare comune ancora oggi non egrave cambiato niente Per questo
verso urge che con la filosofia si ricominci a fare sul serio (68) Quanto alla filosofia genuina noi
vediamo come lrsquoimmediata rivelazione del divino e il buon senso che non si egrave mai curato di coltivarsi
neacute con la filosofia neacute con altra forma del sapere si considerino senzrsquoaltro quale perfetto equivalente e
ottimo surrogato della lunga via della cultura di quel ricco e profondo movimento per cui lo spirito
giunge al sapere quasi come si decanta la cicoria quale surrogato del caffegrave Egrave penoso notare come
lrsquoinsipienza e il pacchianismo senza gusto neacute linea incapace di fermare il pensiero su proposizioni
astratte singolarmente prese e ancor meno sul loro nesso si atteggino ora a libertagrave e tolleranza del
pensiero ora a genialitagrave (69) Viceversa scorrendo tra i facili argini del buon senso il natural
filosofare riesce tuttrsquoal piugrave a fornire una retorica di veritagrave banali se gli si mostra che queste non dicono
nulla esso assicura per contro di averne in cuore il senso e il contenuto e che altrettanto deve avvenire
negli altri mentre presume di essere giunto merceacute lrsquoinnocenza del cuore e la purezza della coscienza e
simili a dire lrsquoultima parola su cui non si possa sollevare eccezione e oltre la quale non possa esigersi
progresso alcuno Si trattava peraltro di far sigrave che ogni miglior valore non rimanesse nei precordi anzi
da questo pozzo venisse tratto alla luce del giorno Ci si sarebbe potuto da un pezzo risparmiar la fatica
di mettere in mostra delle veritagrave di questo genere esse infatti si trovano da secoli nel catechismo nei
proverbi popolari ecc ndash Di tali veritagrave egrave facile cogliere lrsquoindeterminatezza e la stortura come egrave facile
mostrare alla loro e nella loro coscienza una veritagrave opposta Mentre una coscienza cosigrave ridotta tenta di
sottrarsi alla confusione ricadragrave in una nuova e protesteragrave che e cose stanno indiscutibilmente cosigrave e
cosigrave e che il resto sono sofisticherie espressione corrente del senso comune contro la ragione coltivata
allo stesso modo che lrsquoinsipienza filosofica pretende di definire una volta per sempre con la parola
fantasticherie la filosofia Poicheacute il senso comune fa appello allrsquooracolo interiore del sentimento rompe
ogni contatto con chi non egrave del suo parere esso egrave costretto a dichiarare di non aver altro da dire a colui
che non trovi e non senta in se stesso la medesima veritagrave - in atri termini esso calpesta la radice
dellrsquoumanitagrave Come dire se non lo senti anche tu non posso spiegartelo Frase che si sente spesso
dire in queste circostanze (70) Se si chiedesse di una via regia verso la scienza nessuna se ne potrebbe
indicare piugrave comoda di quella che consiste nellrsquoaffidarsi al buon senso e nel leggere per andar di pari
passo con la propria etagrave e con la filosofia recensioni di scritti filosofici o percheacute no le loro
introduzioni e i primi paragrafi questi forniscono infatti i principi generali dai quali tutto dipende e
le recensioni oltre la notizia storica danno anche un giudizio che appunto percheacute tale egrave giagrave al di lagrave
della materia giudicata Qui ce lrsquoha con quelli che anzicheacute leggere pensare riflettere sule cose
leggono la quarta di copertina e pensano di avere capito tutto Questa via ordinaria si fa in maniche
di camicia il sentimento eccelso dellrsquoEterno del Sacro dellrsquoInfinito percorre invece in parametri
sacerdotali un cammino che egrave piuttosto esso stesso lrsquoimmediato essere nel centro la genialitagrave drsquoidee
profonde e originali e di sublimi lampi del pensiero Come tuttavia una tale genialitagrave non rivela ancora
la scaturigine dellrsquoessenza similmente questi razzi non sono ancora lrsquoempireo Pensieri veri e
penetrazione scientifica si possono guadagnare solo nel lavoro del concetto Cioegrave nel portare una
proposizione al concetto Soltanto esso puograve produrre lrsquouniversalitagrave del sapere la quale egrave non giagrave la
solita indeterminatezza e meschinitagrave del senso comune ma conoscenza coltivata e compiutahellip (71) Io
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pongo dunque nellrsquoautomovimento del concetto ciograve mediante cui la scienza esistehellip Lrsquoautomovimento
del concetto egrave ciograve che fa esistere la scienza il sapere Senza questo automovimento non crsquoegrave sapere
hellipal qual proposito si potragrave osservare che i giagrave toccati ed anche altri aspetti esteriori si discostano dal
modo col quale il nostro tempo si rappresenta la natura e il carattere della veritagrave e che anzi gli sono
decisamente opposti questa osservazione sembra non promettere favorevole accoglimento al tentativo di
rappresentare il sistema della scienza in quella determinazione Si rende conto che questo modo di
porre le cose andragrave incontro a una serie di ostacoli percheacute la gente non ha voglia di pensare al
concetto cioegrave di concettualizzare di problematizzare di interrogare di chiedersi che cosa sta
facendo preferisce come diceva prima dire ldquola veritagrave egrave questardquo e basta Intanto io penso che se
per esempio il miglior succo della filosofia di Platone si fece consistere talora in quei suoi miti che
scientificamente sono privi di valore vi sono poi stati dei tempi detti perfino tempi della fantasticheria
nei quali la filosofia aristotelica fu altamente apprezzata in virtugrave della sua profonditagrave speculativa e il
Parmenide di Platone senza dubbio la sua piugrave grande opera drsquoarte della dialettica antica fu tenuto
per una vera rivelazione e per la positiva espressione della vita divina tempi nei quali non ostante la
torbida oscuritagrave di tutto ciograve che lrsquoestasi produceva quella pretesa estasi non doveva essere in effetto
altro che il concetto puro Gli antichi ci sono arrivati alla questione Parla di Platone della dialettica
antica antica ma dialettica e cioegrave crsquoera giagrave la volontagrave di giungere al concetto puro Penso inoltre
che quanto nella filosofia del nostro tempo vrsquoha di buono pone il proprio valore nella scientificitagrave e se
anche non tutti ne convengono solo merceacute la scientificitagrave il buono si mette di fatto in valore Questo
egrave sigrave attualissimo Soltanto la scienza oggi dice come stanno le cose Questa egrave la bellezza anche la
virtugrave di testi come questo e di altri che abbiamo letto e cioegrave che le cose che dicono sono sempre
presenti non sono passate di moda sono sempre qui Affrontano problemi che sono presenti
sempre percheacute anche se non lo dicono anche se non se ne accorgono sono problemi legati al
funzionamento del linguaggio e quindi sono sempre in atto
Intervento A mio avviso ciograve che si ripete egrave questa dicotomia tra retorica e logica dicotomia che puograve
assumere varie configurazioni Apollo e Dioniso la razionalitagrave e lrsquoirrazionalitagrave la calcolabilitagrave la
misurabilitagrave delle cose e di contro la ricerca di qualcosa che vada oltre la mera calcolabilitagrave ecchellip
Questa dicotomia tra retorica e logica mostra molto bene qual egrave il tentativo degli umani dei
parlanti chiudere la distanza che si avvia con il linguaggio distanza senza la quale non esisterebbe
il linguaggio perograve lrsquoidea egrave quella di chiudere questa distanza in modo da cogliere la cosa coigrave comrsquoegrave
realmente Quindi non si tiene affatto in conto che i fondamenti della logica sono retorici non
possono essere logici il logico interviene dopo ma prima occorre porre delle istanze che
consentano di incominciare a pensare in modo logico ma queste istanze sono retoriche Anche
Heidegger lo intende quando dice che veniamo dalla chiacchiera che nasciamo nella chiacchierahellip
ma non dobbiamo necessariamente morirci egrave possibile uscirne Nasciamo nella chiacchiera
nasciamo in questo modo di parlare dove lrsquoin seacute non giunge mai al per seacute ma rimane un in seacute ha
sigrave coscienza delle cose che accadono ma senza alcuna speculazione senza alcun pensiero Io posso
quindi sperare che questo tentativo di rivendicare la scienza al concetto e di rappresentarla in questo suo
peculiare elemento si faragrave strada per lrsquointima veritagrave della cosa Dobbiamo persuaderci che la natura del
vero egrave quella di farsi largo quando egrave arrivato il suo tempo e che solo allora appare quando il tempo egrave
venuto e che quindi non appare mai troppo presto neacute trova un pubblico non maturohellip Qui crsquoegrave un
pensiero che svilupperagrave piugrave avanti nel testo e cioegrave il venire a sapere dopo solo adesso noi
sappiamo percheacute egrave accaduta quella certa cosa ma mentre stava accadendo non sapevano quali
fossero le ragioni non potevano saperlo non si potevano sapere le ragioni che stavano mettendo
in atto facendo quella certa cosa e dove avrebbero portato o che avrebbero condotto a fare noi
oggi guardando indietro le vediamo queste cose Quando Hegel parla dello Spiritohellip lo Spirito egrave
il lavoro di tutti e di ciascuno un lavoro che la comunitagrave umana porta avanti un lavoro che non
egrave altro che il lavoro del concetto questa fatica del concetto e cioegrave di porre la proposizione e
volgerla in quanto concetto Il lavoro sta nel fare in modo che dal per seacute torni allrsquoin seacute quindi nel
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senso hegeliano del termine lrsquoAufhebung cioegrave il superamento il trapassare da una cosa allrsquoaltra
egrave questo il lavoro che poi egrave il lavoro che fa il linguaggio Torniamo a de Saussure un significante
che ha il suo significato e che dal significato trapassa al significante questo il lavoro che viene
compiuto Qual egrave la portata geniale di Hegel Generalmente si suppone che soggetto e predicato
di una proposizione costituiscano quegli elementi che indicano la cosa A egrave B quindi la B non egrave
niente altro che la A Ma se ci pensate bene non crsquoegrave mai una considerazione che dalla B torni
sulla A si prende la B come vera e da ligrave si parte per fare altre cose ma la A scompare La posizione
di Hegel dice invece che il lavoro del concetto egrave di riflettere sul fatto che la B egrave sigrave la A ma una
volta che io dico che A egrave B anche la A viene modificata e non scompare rimane in quanto
modificata in quanto altro da quella A astratta di cui parlavo prima Questo lavoro egrave quello di
ricondurre quindi tutto il ldquonegativordquo al positivo sarebbe questo il compito ultimo della
Fenomenologia dello Spirito cioegrave arrivare allrsquoAssoluto Per Hegel lrsquoAssoluto non egrave nientrsquoaltro
per dirla in modo semplice che la realtagrave Ma noi sappiamo come ci ha indicato Hegel la realtagrave egrave
la coscienza la co-scienza Quindi il bello di Hegel egrave che ci mostra in questo modo che non egrave che
una volta che abbiamo detto A egrave B ci dimentichiamo della A no a questo punto la A non egrave piugrave
la A di prima egrave diventata unrsquoaltra cosa si traspone nella relazione A e B non viene cancellata
Se A egrave B della A non me ne faccio piugrave nulla percheacute so che egrave B e quindi tengo solo la B e elimino
la A che non serve piugrave a nulla a questo punto Per Hegel non egrave affatto cosigrave non solo la A non
viene tolta ma permane egrave la condizione della B Potete tenere conto di Peirce rispetto alla
questione del negativo nella formula A egrave B una volta che io ho stabilito che egrave B la A egrave il suo
negativo cioegrave ciograve che non serve piugrave che non ha piugrave nessuna utilitagrave Invece per Hegel non egrave cosigrave
non solo non la toglie di mezzo ma dice che il negativo di B la A egrave la condizione percheacute esista la
B per cui se la tolgo non esiste nemmeno la B Entrambe esistono in virtugrave dellrsquoaltra Questo
movimento che Hegel indicheragrave come il lavoro Marx lo indicheragrave come superamento della figura
del padrone nel proletariato che a questo punto diventa lui il padrone dei propri mezzi di
produzione Il proletariato elimina il padrone e diventa lui il padrone questo fatto corrisponde al
raggiungimento del Sapere Assoluto per cui non crsquoegrave piugrave il negativo In Hegel non crsquoegrave piugrave il
negativo nel momento in cui si raggiunge il Sapere Assoluto Ciograve che noi sappiamo oggi di ciograve che
egrave passato delle ragioni che hanno condotto a una certa guerra a un certo evento per chi viveva
allora le cose non erano cosigrave semplici era un continuo conflitto tra il positivo e il negativo Oggi
tutto ciograve sapendo come sono andate le cose egrave trapassato egrave diventata unrsquoaltra cosa non ci sono
piugrave quel positivo e quel negativo sono diventati ciograve che noi sappiamo oggi In questo senso Hegel
immagina il Sapere Assoluto quando alla fine non ha piugrave da combattere contro il negativo percheacute
lo ha accolto assunto in seacute A questo punto non egrave che finisce il pensiero ovviamente ma puograve
muoversi in tuttrsquoaltro modo non ha piugrave modo di combattere contro il negativo cioegrave il nemico
non crsquoegrave piugrave il nemico ciograve che egrave pensato il nemico lrsquoostacolo egrave diventato parte integrante del
positivo totalmente Ma qui bisogna spesso distinguere tra il pubblico e coloro che si atteggiano a suoi
rappresentanti e interpreti Quello si comporta in piugrave di un rispetto diversamente da questi e anzi in
modo opposto Cioegrave le persone fanno tuttrsquoaltre cose da quello che immaginano coloro che si
ritengono loro interpreti Da qui le catastrofi economiche per esempio si pensa che le cose vadano
in un certo modo e invece vanno in tuttrsquoaltra direzione Egrave accaduto qualcosa che gli interpreti
del pubblico non avevano previsto Se quello preferisce bonariamente far colpa a se stesso che
unrsquoopera filosofica non gli si addica questi altri invece certi della loro competenza riversano la colpa
sullrsquoautore Alcuni dicono saragrave cosigravehellipperograve non capisco bene invece quegli altri dicono no egrave colpa
dellrsquoautore che non ha capito niente Nel pubblico lrsquoeffetto egrave piugrave discreto che non lrsquoagitarsi di quei
morti quando seppelliscono i loro morti Questa egrave una frase famosa di Hegel Se ora il generale
discernimento egrave in media piugrave elevato la sua curiositagrave egrave piugrave sollecita il suo giudizio piugrave rapidamente si
determina cosigrave che giagrave davanti allrsquouscio sono i piedi di coloro che ti porteranno al camposanto bisogna
tuttavia saper distinguere quel piugrave lento effetto che un porsquo alla volta rettifica lrsquoattenzione cattivata da
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asserzioni roboanti e modera il biasimo della stroncatura Naturalmente qui allude sempre alla
speculazione il pensare alle cose Cosiccheacute questo lento effetto prepara agli uni solo dopo qualche
tempo un mondo che egrave il loro mentre gli altri dopo il plauso dellrsquoattimo fuggente non avranno posteritagrave
alcuna Del resto in unrsquoetagrave nella quale lrsquouniversalitagrave dello spirito egrave fortemente consolidata e la
singolaritagrave come si conviene egrave divenuta di tanto piugrave insignificante in unrsquoetagrave in cui lrsquouniversalitagrave fa
gran conto di tutta la sua comprensione e dellrsquoadunata ricchezza e la si esige soltanto minima puograve
essere la partecipazione allrsquoitera opera dello spirito assegnata allrsquoindividuohellip Dei grandi movimenti
si vede soltanto il movimento della massa ma quello che fa lrsquoindividuo non si vede hellipcosigrave questo
deve a maggior ragione obliare se stesso - il che del resto egrave giagrave una conseguenza della natura della
scienza - e divenire e fare quel che gli saragrave possibile ma da lui si deve pretendere tanto meno quanto
meno egli puograve aspettare da seacute e puograve per seacute esigere Anche se lrsquoindividuo viene cancellato nella massa
tuttavia lrsquoindividuo egrave ciograve che rende la massa quello che egrave Egrave un invito quindi alla speculazione
da parte di ciascuno a pensare da parte di ciascuno anche se a quel tempo il singolo sembrava
obliato nella massa dove in effetti il singolo sembrava scomparire di fronte a tanti avvenimenti
mondiali Hegel invece dice no il singolo deve pretendere da seacute il pensare e affrontare il proprio
pensiero E con questo abbiamo concluso la Prefazione NellrsquoIntroduzione si occuperagrave della
questione del metodo e ci diragrave che in effetti non esiste un metodo della filosofia esiste un metodo
della trattazione della filosofia ma non puograve esserci un metodo della filosofia Il compito della
filosofia egrave di giungere al vero ma come faccio a sapere che il metodo egrave vero se ancora non so cosrsquoegrave
il vero Questione banalissima ma sempre presente Ciograve che egrave importante egrave che sia chiaro questo
progetto In fondo nella Prefazione egrave come se Hegel mostrasse qual egrave il suo progetto che poi
sviluppa per tutte le seicento pagine Il metodo egrave questo la veritagrave non egrave il risultato di un giudizio
Io giudico che questa cosa egrave vera non egrave qualcosa che procede dallrsquoesperienza dallrsquoautoritagrave o da
qualunque altra cosa La veritagrave egrave un percorso egrave un processo egrave questo lungo cammino dove passo
dopo passo io affronto una proposizione la porto al concetto e cioegrave affermando qualche cosa
tengo conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave ma una parte della veritagrave percheacute per poter essere
la veritagrave occorre che contenga anche ciograve che quella cosa non egrave che egrave altro da seacute Egrave tenendo conto
di questo che la mia asserzione diventa vera percheacute non egrave piugrave un vero parziale Egrave come se usando
le parole di Severino a questo punto io cogliessi lrsquointero cioegrave ciograve che affermo egrave lrsquoaltro da ciograve che
affermo Ciograve che affermo lrsquoin seacute egrave come una proposizione vuota che attende di essere significata
cosigrave come il significante di per seacute in quanto tale egrave vuoto senza il significato Quindi il lavoro di
cui parla Hegel egrave questo tenere conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave a meno che non tenga
conto dellrsquoaltro rispetto a ciograve che io sto affermando e cioegrave che ciograve che sto affermando egrave soltanto
una veritagrave parziale Il qualche cosa che ciograve che affermo non egrave egrave ciograve che mi consente di cogliere
come dicevo lrsquointero e quindi di incominciare il cammino verso la veritagrave La veritagrave a questo
punto egrave il movimento egrave questo muoversi dallrsquoin seacute al per seacute e viceversa dove un qualche cosa
trova nel suo altro da seacute ciograve che lo fa esistere in seacute Ponendola nei termini di de Saussure egrave molto
piugrave semplice parlando di significante e significato egrave piugrave evidente il significante non egrave niente se
non crsquoegrave un significato e se questo significato non torna sul significante per renderlo significante
alla lettera come qualcosa che significa qualcosa Questo movimento egrave esattamente il movimento
di cui parla Hegel non egrave altro da questo il significato egrave altro dal significante e infatti de Saussure
ci mette una barra rimangono due figure distinte ma al tempo stesso due momenti della stessa
cosa cioegrave il segno Quindi queste due figure restano sono imprescindibili ma sono imprescindibili
in quanto momenti del segno ndash uno non crsquoegrave senza lrsquoaltro ndash ed egrave in questo movimento che il segno
si produce direbbe Hegel Ovviamente Hegel non parla di segno non era una cosa di cui si
occupava ma indirettamente se ne sta occupando dicendoci che egrave questo movimento che fa del
segno quello che egrave questo movimento dal significante al significato e di ritorno dal significato al
significante Il significato sarebbe il per seacute sarebbe lrsquoesplicito il significante sarebbe lrsquoin seacute il
qualche cosa che muove verso un per seacute che egrave il suo significato e dal quale per seacute ricava il Seacute e
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diventa il segno che egrave Questo egrave il lavoro di cui parla Hegel Certo lui parla di moltissime altre
cose non solo di questo ovviamente comunque il suo intendimento egrave sempre quello e questo egrave
il fondamento del suo pensiero e cioegrave che affermare qualche cosa afferma sempre comunque e
necessariamente una veritagrave parziale Non sto dicendo come stanno veramente le cose percheacute le
cose stanno ma stanno anche in altri modi Io dico che le cose stanno cosigrave che A egrave B Bene ma
una volta che ho detto questo non mi accorgo che con questa affermazione io ho modificato anche
la A Quando affermo qualche cosa il lavoro di cui parla Hegel egrave quello che mi porta ad intendere
che ciograve che affermo va al di lagrave di ciograve che io credo di affermare crsquoegrave di piugrave Qui lrsquoevocazione a Freud
egrave inevitabile crsquoegrave di piugrave in ciograve che sto dicendo Si potrebbe fantasticare il per seacute come lrsquoaltro
lrsquoinconscio quello che vi pare ma sono analogie che lasciano il tempo che trovano
Intervento Io stesso vengo modificatohellip
Sigrave egrave la coscienza in effetti che si modifica la coscienza che si rivolge allrsquoaltro da seacute ponendo a
questo punto lrsquoaltro da seacute come parte di seacute ecco il movimento Questo altro da seacute egrave parte di seacute Ciograve
che escludo affermando una certa cosa non egrave che cessa di esistere Come dicevamo tempo fa egrave la
condizione per potere affermare una certa cosa Egrave lrsquoobiezione che ponevo a Severino lrsquointero deve
essere presente in ciascun atto di parola se posso affermare ciograve che affermo egrave percheacute lrsquointero crsquoegrave egrave
presente quindi non si dagrave la contraddizione C anche percheacute se si desse come dicevamo tutto ciograve
che Severino ha scritto ne La struttura originaria sarebbe nulla non ha risolto la contraddizione C
e fincheacute la contraddizione C non egrave risolta egrave autocontraddittoria Per lui lrsquoautocontraddittorio egrave
nulla quindi La struttura originaria egrave nulla ndash per usare un sistema logico a lui molto caro Quindi
questa Prefazione ci egrave servita per dare unrsquoidea di qual egrave il progetto di Hegel di cosa ci diragrave nel
prosieguo
23 giugno 2019
NellrsquoIntroduzione Hegel si pone due questioni la prima riguarda il metodo cioegrave se sia possibile
un metodo in filosofia la seconda questione riguarda il metodo della trattazione della filosofia Il
metodo sarebbe un qualche cosa che dagrave accesso alla veritagrave perograve egrave sempre un medium e questo
comporta anche se Hegel non lo dice lrsquoargomento di Aristotele del terzo uomo cioegrave un medium
ndash un qualcosa che sta in mezzo e che consente di raggiungere lrsquoobiettivo ndash ma che cosa ci garantisce
che dal mezzo allrsquoobiettivo ci sia la possibilitagrave di raggiungere la cosa Ci vuole un altro elemento
che si faccia garante e cosigrave via allrsquoinfinito Ma veniamo alle parole di Hegel A pag 65 Secondo
una rappresentazione naturale prima di affrontare la cosa stessa ossia la reale conoscenza di ciograve che
egrave in veritagrave nella filosofia ci si dovrebbe preliminarmente intendere circa quel conoscere che viene
considerato come strumento con cui ci si impadronisce dellrsquoAssoluto o come mezzo con cui si possa
scorgerlo Quindi ci sono io crsquoegrave la conoscenza e la cosa che devo conoscere Sembra giustificata la
preoccupazione che da una parte ci possano essere diverse specie di conoscenza delle quali lrsquouna sia
piugrave idonea dellrsquoaltra al raggiungimento di quel fine supremo - giustificata cioegrave dalla possibilitagrave di
una falsa scelta fra essehellip La conoscenza puograve essere corretta ma anche scorretta hellipdrsquoaltra parte
che essendo il conoscere una facoltagrave di specie e comprensione determinate si possa senza una piugrave precisa
determinazione della sua natura e del suo limite incappare nelle nubi dellrsquoerrore invece di raggiungere
il cielo della veritagrave Questa preoccupazione deve mutarsi fin nella convinzione che tutta lrsquoimpresa del
conquistare alla coscienza mediante il conoscere ciograve che egrave in seacute sia nel suo concetto un controsenso
e che tra il conoscere e lrsquoAssoluto interceda una netta linea di divisione Ci sono io crsquoegrave il conoscere e
la cosa Tutto egrave ben distinto Se infatti il conoscere egrave lo strumento per impadronirsi dellrsquoAssolutohellip
Potete intendere lrsquoAssoluto in Hegel come la realtagrave hellipvien fatto di pensare che lrsquoapplicazione di uno
strumento a una cosa anzicheacute lasciarla comrsquoessa egrave per seacute vi imprima una forma e inizi unrsquoalterazione
Questa cosa il mio conoscere come so che non modifica la cosa e anche me Oppure dato che il
conoscere non sia uno strumento della nostra attivitagrave ma un mezzo passivo attraverso il quale giunga
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a noi la luce della veritagrave tuttavia nemmeno cosigrave riceviamo questrsquoultima comrsquoessa egrave in seacute anzi comrsquoessa
egrave in e mediante tale mezzo Questo egrave ciograve che accade con la scienza lo strumento consente di vedere
una certa cosa ma crsquoegrave di mezzo lo strumento e io vedo lrsquoimmagine nello strumento non vedo la
cosa Nei due casi noi facciamo uso di un mezzo che produce immediatamente il contrario del suo
scopohellip Anzicheacute farci vedere la veritagrave ce la impedisce ce la inibisce ce la nega hellipossia il
controsenso sta addirittura nel far uso di un mezzo Questo egrave importante A tuttrsquooggi crsquoegrave lrsquoidea che
il mezzo potremmo dire oggi la tecnica o meglio ancora la scienza sia quello strumento che
consente di conoscere come stanno le cose ma se egrave un mezzo noi conosciamo quello che facciamo
dire alla scienza non ciograve che vogliamo conoscere Questo egrave un argomento molto fine di Hegel che
a tuttrsquooggi non egrave stato inteso da molti Sembra bensigrave che a questo inconveniente si possa ovviare con
la conoscenza nel modo come lo strumento agisce infatti tale conoscenza renderebbe possibile di detrarre
dal resultato lrsquoapporto dovuto nella rappresentazione che noi con lo strumento ci facciamo
dellrsquoAssoluto allo strumento stesso ottenendo cosigrave il vero al suo stato di purezza Cioegrave io ho quello
strumento che mi dagrave una certa immagine poi da quella certa immagine detraggo la deformazione
dello strumento ma sono daccapo Infatti dice Se non che questa correzione ci riporterebbe in
effetto al punto di prima Ho di nuovo questa cosa che devo conoscere O la conosco attraverso il
mezzo e allora conosco il mezzo e non la cosa oppure se tolgo il mezzo sono daccapo cioegrave non
conosco niente Se da una cosa formata togliamo lrsquoapporto dovuto allo strumento essa allora - nel
nostro caso lrsquoAssoluto - e di nuovo ciograve che giagrave era avanti questa fatica la quale dunque egrave superflua
Se mediante lo strumento lrsquoAssoluto come un uccello preso alla pania dovesse solo venirci avvicinato
alquanto senza che nulla vi si mutasse qualora in seacute e per seacute non fosse e non volesse essere giagrave presso
di noi esso si farebbe beffe di questa astuziahellip Qui dice la questione egrave giagrave presso di noi Qui sta
tutta la questione e cioegrave se voglio conoscere la veritagrave e mi ingegno a trovare uno strumento che
mi consenta di conoscere o anche solo di avvicinarmi alla veritagrave giagrave me la nego in questo stesso
operare Percheacute Percheacute noi siamo giagrave nella veritagrave O siamo giagrave nella veritagrave o non la troveremo
mai e non la troveremo mai per i motivi che ci sta dicendo saragrave sempre unrsquoaltra cosa rispetto ai
mezzi e agli strumenti che mi ingegno di trovare per raggiungerla Quindi se crsquoegrave la veritagrave egrave percheacute
noi siamo giagrave dentro siamo giagrave da sempre nel concreto il concreto come la veritagrave dellrsquoessente cioegrave
come il manifestarsi dellrsquoesser seacute dellrsquoessente per usare le parole di Severino Sono giagrave da sempre
nel concreto non devo adoperarmi per raggiungerlo anzi se mi adopero vuol dire che devo
astrarre dal concreto delle cose e quindi non sono piugrave nel concreto Per cogliere il concreto
lrsquoAssoluto lrsquointero se io mi adopero ad astrarre delle cose perdo il concreto Io sono giagrave da sempre
nel concreto ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave giagrave da sempre ldquoquesta lampada che egrave sul
tavolordquo questo egrave il concreto lrsquointero cioegrave la veritagrave (2) Frattanto se la tema di cadere in errore
insinua sfiducia nella scienza che senza preoccupazioni di questo genere si accinge da seacute allrsquoopera e
realmente conosce bisogna vedere come mai per contro in questa diffidenza non si debba insinuare
una diffidenza e non srsquoabbia a temere che una tale paura di errare non sia giagrave essa stessa lrsquoerrore La
scienza non puograve e allora diffido della scienza ma questo diffidare delle cose dice egrave giagrave un errore
di per seacute In effetto quella paura presuppone come veritagrave qualcosa anzi molto e ne fa base delle sue
apprensioni e delle loro conseguenzehellip Questa paura presuppone che la veritagrave sia qualche cosa di
conoscibile e che devo conoscere attraverso un mezzo uno strumento Una tale paura presuppone
cioegrave rappresentazioni del conoscere inteso come strumento e mezzo presuppone anche una differenza
di noi stessi da questo conoscerehellip Ecco qui crsquoegrave il conoscere e qua ci sono io senza tenere conto che
questo conoscere sono io Immagino il conoscere come unrsquoaltra cosa come se astraessi il conoscere
per cui ci sono io crsquoegrave il conoscere e la cosa da conoscere Ma sopra tutto presuppone che lrsquoAssoluto
se ne stia da una parte e il conoscere dallrsquoaltra per seacute e separato dallrsquoAssoluto pur essendo qualcosa di
realehellip Se egrave qualcosa di reale io la conoscenza e lrsquoAssoluto siamo la stessa cosa cioegrave io sono giagrave
nellrsquoAssoluto nella realtagrave ndash realtagrave nel senso in cui la intende Hegel ovviamente hellipovverossia
presuppone che il conoscere il quale fuori dellrsquoAssoluto egrave indubbiamente anche fuori della veritagrave sia
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poi tuttavia veridicohellip Il conoscere se lo metto fuori della realtagrave lo metto allo stesso tempo fuori
dalla veritagrave non posso dire che una cosa egrave reale ma non egrave vera se egrave reale egrave anche vera ndash nella
tradizione funziona cosigrave E quindi compio questa operazione in cui dico che il conoscere egrave fuori
della realtagrave ma poi indicandolo come vero dico che questo conoscere egrave nella realtagrave hellipassunzione
per cui ciograve che si chiama paura dellrsquoerrore si fa invece piuttosto conoscere come paura della veritagrave La
paura della veritagrave cioegrave la paura connessa con lrsquoaccogliere il fatto che siamo giagrave nella veritagrave La
veritagrave come dicevo prima non egrave altro che lrsquoapparire dellrsquoesser seacute dellrsquoessente lrsquoapparire delle cose
cosigrave come mi appaiono Questa conseguenza risulta dal fatto che lrsquoAssoluto solo egrave vero o il Vero solo egrave
assoluto Contro tale conseguenza si potrebbe sollevar lrsquoeccezione che un conoscere il quale non conosca
- come la scienza invece richiede - lrsquoAssoluto egrave tuttavia anche verohellip Si potrebbe sollevare questa
eccezione e cioegrave che ci sia un Assoluto che non si conosce ma che egrave vero hellipe che il conoscere in
generale quando pur fosse incapace di attingere lrsquoAssoluto potrebbe tuttavia esser capace di altra
veritagrave Ma noi vediamo appunto che un tale dibattito va a finire in unrsquooscura differenza tra un Vero
assoluto e un Vero comune e che lrsquoAssoluto il conoscere ecc sono termini i quali presuppongono un
significato che occorre da prima industriarsi di attingere Si parla di vero assoluto di vero comune
ma di che cosa stiamo parlando si chiede Invece di rompersi il capo con simili inutili
immaginazioni e chiacchiere intorno al conoscere come strumento per impossessarsi dellrsquoAssoluto o
come mezzo attraverso il quale ci sia dato scorgere la veritagrave ecc hellip invece di ricorrere a quelle scappatoie
che lrsquoincapacitagrave di lavorare secondo criteri scientifici trae dal presupposto di quelle posizioni medesime
a scansare la fatica della scienza dandosi nello stesso tempo lrsquoaria di una operositagrave rigorosa e
scrupolosa e invece di rompersi il capo per trovare delle risposte a tutto ciograve sarebbe meglio rifiutarle
senzrsquoaltro come immaginazioni accidentali e arbitrarie e lrsquouso a ciograve congiunto di termini - come qui
lrsquoAssoluto o anche lrsquooggettivo il soggettivo e innumerevoli altri il significato dei quali si presuppone
comunemente noto - potrebbe essere considerato a dirittura un inganno Utilizzare dei termini
presupponendo di sapere che cosa significhino ecco questo lrsquoerrore piugrave comune il non farsi carico
del concetto il non farsi carico del pensare il concetto Quando dicevo tempo fa che intendo il
pensiero come il farsi carico del problema che egrave il linguaggio intendevo praticamente questo e
cioegrave il farsi carico del problema che per es ciascun termine comporta la sua storia i significati
che puograve assumere a seconda dellrsquoimpiego che ne viene fatto e che quindi quando dico una cosa
quella cosa egrave evanescente e se non la determino cioegrave se non do una definizione resta tutto
assolutamente vago e quindi si puograve dire tutto e il contrario di tutto ma se do una definizione
devo anche mostrare precisare percheacute do quella definizione anzicheacute una qualunque altra Questo
ha a che fare in qualche modo con la fatica del concetto Infatti il simulare e che il loro significato
egrave comunemente noto e che se ne ha perfino il concetto sembra piuttosto un modo per esimersi dal
compito principale che egrave di dare il concetto A maggior ragione si potrebbe per contro evitare la fatica
di prender atto di tali immaginazioni e chiacchiere mediante le quali si vuole tenere in scacco proprio
la scienza Scienza intesa qui come la intende lui naturalmente Esse infatti costituiscono solo una
vuota apparenza del sapere che dilegua immediatamente dinanzi al sorgere della scienza Io credo di
sapere una certa cosa ma questa dilegua immediatamente di fronte alla scienza di fronte al farsi
carico del concetto Se io sono ldquosicurordquo che il termine Assoluto significhi una certa cosa se non mi
faccio carico se non interrogo quel termine continuerograve a usarlo immaginando di sapere che cosa
vuol dire in veritagrave per cui significa esattamente questo Se me ne faccio carico mi rendo conto che
lrsquouso che sto facendo di questo termine egrave assolutamente personale utilizzato allrsquointerno di un
sistema che io ho deciso di usare per cui in definitiva il significato che do a un certo termine egrave
qualcosa di cui devo assumermi la responsabilitagrave mentre se suppongo che quella cosa significhi
ldquonaturalmenterdquo quella cosa ligrave io non devo assumermi nessuna responsabilitagrave egrave quella e basta
Assumersi la responsabilitagrave potete intenderla come il farsi carico come la fatica del concetto cosigrave
come ne parla Hegel Ma nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza il suo sorgere
non egrave ancora essa attuata e dispiegata nella sua veritagrave Ecco da dove Heidegger ha preso la sua
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questione della chiacchiera Quando dice che nasciamo nella chiacchiera non fa altro che ripetere
le parole di Hegel Dice Hegel che nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza non
crsquoegrave nessun concetto ancora Noi nasciamo ligrave nella chiacchiera Rappresentarsi la scienza come
apparenza percheacute compare accanto ad altro oppure chiamare sua apparenza quellrsquoaltro non vero sapere
egrave qui indifferente Ma la scienza deve liberarsi da tale parvenza e lo puograve fare soltanto col volgersi contro
quella parvenza medesima Cioegrave uscire dalla chiacchiera egrave puntare allrsquoautentico direbbe
Heidegger Per uscire dalla chiacchiera come primo passo occorre rilevare la chiacchiera in
quanto tale accorgersi della chiacchiera Se io suppongo di usare un certo termine con un certo
significato percheacute quello egrave ldquoilrdquo significato questa egrave chiacchiera La scienza infatti non puograve neacute
gettare via un sapere che non egrave verace considerandolo soltanto come una visione volgare delle cose
assicurando se stessa essere una conoscenza di tuttrsquoaltro tipo e dichiarando che per lei un tale sapere egrave
assolutamente nullohellip Egrave chiaro che tutto il suo lavoro consiste in questo non crsquoegrave il negativo da
eliminare hellipneacute puograve appellarsi a quel barlume di un miglior sapere che aleggia nel sapere non verace
Dice sigrave questo sapere non egrave del tutto vero perograve crsquoegrave un barlume di veritagrave anche ligrave Sta dicendo che
non egrave questo che ci interessa Con tale assicurazione essa affermerebbe come propria forza il proprio
esserehellip La propria forza che sono sono nel senso che sono una veritagrave magari anche parziale
irrilevante ma ci sono hellipma anche il sapere non verace fa altrettanto appello al fatto che esso egrave ed
assicurare che la scienza per lui non egrave niente ma una secca assicurazione non conta piugrave dellrsquoaltra (5)
Ora poicheacute questa presentazione ha per oggetto soltanto il sapere apparente o fenomenicohellip Qui
apparente sta per ciograve che appare hellipsembra chrsquoessa stessa non sia la libera scienza moventesi nella
sua figura peculiare anzi da questo punto di vista puograve venir considerata come lrsquoitinerario della
coscienza naturale la quale urge verso il vero sapere o come lrsquoitinerario dellrsquoanima percorrente la serie
delle sue figurazioni quali stazioni prescrittele dalla sua natura percheacute si rischiari a spirito e mediante
la piena esperienza di se stessa giunga alla conoscenza di ciograve che essa egrave in se stessa Questo egrave ciograve che
vuole fare nella sua Introduzione cioegrave la piena esperienza della coscienza Come si fa esperienza
della coscienza Come so di essere cosciente Come vengo a sapere le cose Queste sono le domande
da cui egrave partito Hegel La coscienza naturalehellip Quella non filosofica quella non speculativa la
chiacchiera in definitiva hellipmostreragrave di essere soltanto concetto del sapere ossia sapere non reale La
chiacchiera ha a che fare con un sapere non reale Ma giaccheacute quella ritiene seacute immediatamente il
sapere reale questo itinerario ha per lei significato negativo e rispetto a lei ciograve che egrave realizzazione del
concetto vale piugrave tosto come perdita di se stessa La chiacchiera fa esattamente questo considera seacute
come il sapere assoluto un sapere vero reale accertato e quindi teme lo speculativo percheacute lo
speculativo la mette in discussione quindi lo teme come il maggiore dei mali Infatti dice In
questo itinerario infatti tale coscienza perde la sua veritagrave Perde cioegrave le sue superstizioni Adesso
crsquoegrave una frase che vi leggo percheacute molto famosa Puograve quindi venir considerato come la via del dubbio
o piugrave propriamente la via della disperazione Via della disperazione percheacute scompiglia la
chiacchiera la butta per aria Ci sta dicendo che il dubbio non egrave qualcosa da togliere e poi tornare
alla certezza di prima Anzi il dubbio egrave il consapevole discernimento della non veritagrave del sapere
apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto non
realizzato Il dubbio egrave il consapevole discernimento cioegrave la consapevolezza della non veritagrave del
sapere apparente Sta dicendo che questo dubbio ci serve intanto per indicare la non veritagrave del
sapere apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto
non realizzato Cioegrave per questo sapere la veritagrave piugrave piena egrave il concetto non realizzato Cosrsquoegrave il
concetto non realizzato Egrave il concetto che non ha passato la fatica del concetto cioegrave dellrsquoin seacute che
va verso il per seacute e torna nellrsquoin seacute come dire che non si egrave posto in termini dialettici Prosegue
dicendo che egrave inutile appoggiarsi al sapere altrui quanto enfatizzare il proprio entrambi non
garantiscono nulla Piugrave avanti verso la fine di pag 70 Invece soltanto lo scetticismo rivolgentesi
allrsquointero ambito della coscienza apparente rende capace lo spirito di esaminare che cosa la veritagrave
inducendo a disperare delle cosigrave dette rappresentazioni pensieri e opinioni naturalihellip Quindi occorre
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rivolgere questo scetticismo questo dubbio di cui parlava prima allrsquointero ambito della coscienza
apparente hellipegrave indifferente chiamarle rappresentazioni proprie o altrui di esse egrave ancora grossa e
inficiata la coscienza che senza preamboli si accinga allrsquoesame ma per questo appunto egrave davvero
incapace di ciograve che vuole intraprendere Egrave irrilevante che io prenda dagli altri o sia convinto delle
mie asserzioni (7) Il ciclo completo delle forme della coscienza non reale resulteragrave dalla necessitagrave stessa
del processo e della concatenazione Per accorgersi della non realtagrave del mio sapere occorre la
dialettica Per render ciograve concepibile si puograve preliminarmente notare in generale che la presentazione
della coscienza non verace nella sua non veritagrave non egrave un movimento meramente negativo qual egrave invece
secondo il modo di vedere unilaterale della coscienza naturale e un sapere che di tale unilateralitagrave
faccia la propria essenza egrave una delle figure della coscienza imperfetta e come tale rientra a sua volta
nel corso di tale itinerario e ivi verragrave a mostrarsi La coscienza naturale considera il negativo come
qualcosa da scartare Questa figura non egrave che lo scetticismohellip Sappiamo che questo negativo che
sarebbe da scartare per Hegel egrave invece fondamentale hellipil quale nel resultato vede sempre soltanto
il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qui prende di
mira anche lo scetticismo nel senso filosofico del termine scettiscismo che giunge a considerare il
nulla come ciograve cui tutto converge cioegrave non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire la veritagrave la veritagrave
egrave nulla Il nulla dello scetticismo non egrave il nulla di cui parla Hegel Rileggo Questa figura non egrave che
lo scetticismo il quale nel resultato vede sempre soltanto il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla
egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qualcosa quindi che giunge al nulla ma che egrave fatto di nulla
che viene dal nulla percheacute il nulla egrave tutto ciograve con cui abbiamo a che fare Egrave questo che dice lo
scetticismo non si puograve stabilire niente con certezza Ma il nulla preso come il nulla di ciograve da cui
resulta non egrave in effetto se non il resultato veracehellip Ci sta dicendo che il nulla preso come il nulla di
ciograve da cui resultahellip ecco questo egrave un altro discorso percheacute questo nulla dice Hegel risulta invece
da un processo dialettico dove ho messo ciograve che pongo il positivo a fianco del negativo dove
cioegrave tengo conto del fatto che qualche cosa egrave quello che egrave in relazione a ciograve che non egrave hellipquindi egrave
esso stesso un nulla determinato e ha un contenuto Non egrave il nulla dello scetticismo antico il puro
nulla quel nihil absolutum di cui parla anche Severino di cui non si puograve dire niente se ne parlo egrave
giagrave qualche cosa Egrave quello che sta dicendo Hegel egrave un nulla determinato ha un contenuto egrave una
negazione si pone come una negazione e non come il puro nulla Lo scetticismo che termina con
lrsquoastrazione del nulla o con la vacuitagrave non puograve da questa procedere oltre ma deve aspettare se gli si
possa mostrare un che di nuovo per gettarlo nel medesimo vuoto abisso Lo scetticismo si installa in
questo nulla e da ligrave non puograve piugrave fare niente Una volta che ha stabilito che nulla ha senso che
nulla esiste dove vado Non resta come dice Hegel che spettare che sorga un qualche cosa di
nuovo per ricondurre anchrsquoesso nel nulla Se invece il resultato viene inteso come in veritagrave esso egrave
come negazione determinata ecco che allora egrave immediatamente sbocciata una nuova forma e nella
negazione egrave stato aperto il passaggio pel quale avviene lo spontaneo processo attuantesi attraverso la
completa serie delle figure Cioegrave pongo il nulla non come fa lo scetticismo ma come una negazione
determinata una negazione che dice qualche cosa che nega qualche cosa di preciso nega
precisamente ciograve che egrave stato affermato nega il positivo ciograve che egrave stato posto quindi egrave una
negazione determinata non egrave il nulla assoluto Ma al sapere egrave di necessitagrave inerente non meno la meta
che la serie del processo la meta egrave lagrave dove il sapere non ha piugrave bisogno di andare oltre se stesso dove
trova se stesso dove il concetto corrisponde allrsquooggetto e lrsquooggetto al concetto Dove cioegrave si egrave attuata la
sintesi totale e quindi non crsquoegrave piugrave nulla che non sia la sintesi di positivo e negativo Il processo
verso questa meta non puograve quindi subire arresti neacute appagarsi di alcuna precedente sosta Ciograve che egrave
ristretto a una vita naturale non ha il potere di andare oltre il proprio essercihellip Lrsquoindividuo non puograve
andare oltre il proprio esserci non egrave immortale hellipma ne egrave tratto fuori da un Altro e questo esserne
tratto fuori egrave la sua morte Ma la coscienza egrave per se stessa il suo concetto ed egrave quindi immediatamente
lrsquoarte del sorpassare il limitato e poicheacute questo limitato le appartiene del sorpassare se stessa Quindi
la coscienza egrave il suo stesso concetto non crsquoegrave la coscienza e poi il concetto della coscienza Quando
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io parlo di concetto della coscienza egrave giagrave coscienza cioegrave la coscienza egrave coscienza di seacute ha giagrave in seacute
il proprio concetto Dice lrsquoarte del sorpassare il limitato egrave ciograve che egrave la coscienza immediatamente egrave
questo atto del sorpassare il limitato In che modo la coscienza sorpassa il limitato Il limitato egrave
ciograve che qualunque concetto pone egrave limitato in quanto non egrave lrsquoAssoluto non egrave la realtagrave ma un
aspetto della realtagrave Ci dice perograve che la coscienza sorpassa questo limite percheacute punta
allrsquouniversale Ogni concetto che riguarda un qualche cosa egrave limitato a quella cosa ma la coscienza
egrave invece qualcosa che sorpassa il suo limite Il concetto della coscienza non egrave un concetto al pari
di altri ma egrave un concetto particolare Nel momento in cui si pone la coscienza in quanto concetto
questo concetto egrave reso possibile dal fatto che crsquoegrave la coscienza Qui sarebbe piugrave semplice se noi
intendessimo la coscienza come il linguaggio A questo punto diventa molto piugrave chiaro accorgersi
del linguaggio egrave un qualche cosa che consente sigrave di pensare le cose ma consente anche di pensare
il linguaggio cioegrave di accorgersi di essere nel linguaggio ed egrave il linguaggio stesso che ce lo consente
Egrave questo che Hegel sta dicendo anche se non parla di linguaggio ovviamente perograve la questione
egrave questa Il linguaggio egrave giagrave di per seacute il suo contenuto non egrave che il linguaggio abbia un contenuto
fuori di seacute il linguaggio egrave il suo stesso contenuto Egrave ciograve che mi consente di pensare il linguaggio
di pensare al concetto al contenuto Quindi cosa fa Sorpassa il limitato cioegrave il qualche cosa il
quid lo sorpassa nel senso che egrave sempre al di lagrave percheacute ciograve che sta ponendo il linguaggio lo pone
sempre al di lagrave della singola cosa che sta dicendo Potremmo anche dirla cosigrave il linguaggio egrave
sempre lrsquointero in questo senso sorpassa il limite della cosa Sorpassando questo limite
chiaramente sorpassa se stesso percheacute il linguaggio egrave sempre un sorpassarsi egrave un andare sempre
oltre Ma non egrave che sorpassi se stesso non puograve andare oltre seacute Prosegue parlando dellrsquoangoscia
La coscienza subisce quindi da lei medesima la violenza del guastarsi ogni appagamento limitato Ogni
appagamento di una singola cosa non egrave mai sufficiente alla coscienza la coscienza egrave come se
volesse sempre di piugrave percheacute il pensiero non puograve fermarsi alla cosa limitata va sempre oltre il
pensiero speculativo non si accontenta mai della cosa limitata Lo dicevo prima se io pongo un
certo significato una certa cosa non sono appagato dal fatto di usare questo significato nel modo
che io credo sia necessariamente quello ma devo andare oltre devo interrogare questa cosa devo
portarla al concetto alla fine accorgermi che lrsquouso di questo significato egrave qualcosa che decido io
Nel sentimento di tale violenza lrsquoangoscia avragrave un bellrsquoarretrare di fronte alla veritagrave per tentare di
salvare a seacute ciograve la cui perdita incombehellip Egrave chiaro che se io incomincio a pensare molte cose a cui
credevo vanno perdute scompaiono hellipma lrsquoangoscia non potragrave trovare pace sia che essa voglia
adagiarsi in unrsquoobliosa inerzia - il pensiero guasta la festa al torpore mentale e la sua inquietudine
guasta lrsquoinerziahellip Se uno incomincia a pensare tutte le cose su cui si era adagiato non reggono
piugrave non tengono piugrave hellipsia chrsquoessa si corrobori in una sensitivitagrave la quale assicura di trovare che tutto
egrave buono a modo suohellip Questa egrave la chiacchiera hellipma tale assicurazione viene inficiata dalla ragione
la quale intanto trova che qualcosa non egrave buono in quanto esso egrave un modo Ossia la paura della veritagrave
potragrave ben occultarsi a seacute e agli altri dietro la finzione che lrsquoardente zelo per la veritagrave stessa la rende
difficile anzi impossibile trovare unrsquoaltra veritagrave al di fuori di quellrsquounica della vanitagrave drsquoesser sempre
piugrave intelligente di qualsivoglia pensiero provenga esso da se stesso o da altri questa vanitagrave che egrave capace
di vanificare ogni veritagrave per tornarsene poi in se stessa e che si pasce del suo proprio intelletto il quale
dissolvendo ogni pensiero non sa ritrovare un contenuto ma soltanto lrsquoarido Io questa vanitagrave egrave una
soddisfazione che deve venire lasciata sola a se stessa essa infatti fugge lrsquouniversale e cerca soltanto
lrsquoesser-per-seacute La vanitagrave egrave quella di pensare di sapere come stanno le cose Questa vanitagrave fugge per
dirla con Hegel fugge il pensiero fugge qualunque cosa possa metterla in discussione A questo
punto inizia la seconda parte quella sul metodo della trattazione Ci ha detto finora che non crsquoegrave
nessun metodo in filosofia percheacute questo metodo ci impedisce per principio di trovare la veritagrave
che egrave comunque un mezzo tra me e la cosa Invece per la trattazione crsquoegrave un metodo che altro non
egrave che la dialettica
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3 luglio 2019
Siamo alla seconda parte di questa breve introduzione che fa Hegel alla Fenomenologia dello
Spirito A pag 73 (9) Ciograve detto provvisoriamente e in generale circa il modo e la necessitagrave del processo
potragrave essere utile spendere due parole ancora sul metodo della trattazione Ci ha appena detto che non
crsquoegrave il metodo in filosofia che non possiamo pensare a un medium per raggiungere la veritagrave Se
dobbiamo raggiungere la veritagrave ciograve vuole dire che siamo fuori dalla veritagrave e non la raggiungeremo
mai quindi siamo giagrave nella veritagrave Questa egrave la sua conclusione Per quanto riguarda invece la
trattazione allora sigrave crsquoegrave un metodo Se questa esposizione viene rappresentata come un
comportamento della scienza verso il sapere apparente e fenomenico e come ricerca ed esame della realtagrave
del conoscere sembreragrave che lrsquoesposizione stessa non possa aver luogo senza un qualche presupposto che
venga stabilito come unitagrave di misura Lrsquoesame consiste infatti nellrsquoapplicare alla cosa che viene
esaminata una certa misura per decidere dalla resultate eguaglianza o ineguaglianza se la cosa sia
giusta o nohellip Ogni volta che bisogna stabilire se una cosa egrave giusta oppure no se va bene oppure
no si compara non crsquoegrave un altro modo hellipe la misura in genere e quindi anche la scienza se fosse la
misura sono prese in tal caso come lrsquoessenza o come lrsquoin seacute Cioegrave come lrsquoapparenza lrsquoapparire delle
cose Ma qui dove la scienza sta soltanto sorgendo neacute essa neacute alcunrsquoaltra cosa si sono giustificate come
lrsquoessenza o come lrsquoin seacute senza di che non sembra poter avere luogo esame alcuno Siamo ancora al di
qua non abbiamo ancora questo parametro per sapere se stiamo procedendo bene oppure no
dobbiamo ancora trovarlo Prima ancora di incominciare non possiamo prendere questa cosa da
fuori ma deve essere qualche cosa che appartiene alla cosa stessa Se prendessimo qualcosa che
viene da fuori ci ritroveremmo come nel caso del medium a vedere se poi questo medium egrave vero
e cosigrave via allrsquoinfinito Quindi deve essere nella cosa perograve ci sta dicendo che ancora deve avviarsi
questa questione e quindi si trova in una contraddizione Infatti dice Questa contraddizione e la
sua rimozione risulteranno in modo piugrave determinato se prima si richiamano alla memoria le astratte
determinazioni del sapere e della veritagrave come esse trovansi nella coscienza Cominciamo a vedere che
cosa nella coscienza si pone come veritagrave come essenza che cosa noi pensiamo che siano queste
cose Questa cioegrave distingue da seacute un alcuncheacute al quale in pari tempo si rapportahellip Questo fa la
coscienza io mi rapporto a qualche cosa rapportandomi a qualche cosa mi distinguo da questo
qualche cosa non sono quel qualche cosa Quindi ci si distingue ma allo stesso temo ci si
rapporta Questo appare inevitabile Che poi egrave anche il funzionamento del linguaggio e cioegrave il mio
dire egrave necessariamente un dire di qualcosa - se dico dico qualcosa - ma questo qualcosa non egrave il
mio dire egrave unrsquoaltra cosa per cui si distingue ma al tempo stesso sono in un rapporto indissolubile
percheacute se dico dico necessariamente qualcosa hellipo in altri termini quellrsquoalcuncheacute egrave qualcosa per la
coscienza e il lato determinato di questo rapportare o dellrsquoessere di un alcuncheacute per una coscienza egrave il
sapere Il sapere non egrave niente altro che questo rapportarsi continuamente a qualcosa Il sapere
non egrave altro che una relazione se io chiedo ldquoche cosrsquoegrave questordquo ecco che rispondo dicendo altre
cose rispetto a quella cosa ma in ogni caso egrave sempre in questo rapportarmi che il sapere si fonda
Ma da questo essere per un altrohellip Siamo sempre per un altro hellipnoi distinguiamo lrsquoessere-in-seacute il
rapportato al sapere viene altrettanto distinto da esso e posto come essente anche fuori di questo rapporto
il lato di tale in-seacute dicesi veritagrave In questo rapportarsi sempre a qualche cosrsquoaltro noi distinguiamo
lrsquoin seacute la cosa che egrave in se stessa Prima ancora di essere per seacute e tornare allrsquoin seacute crsquoegrave questo in seacute
che possiamo chiamare conoscenza immediata la conoscenza del qualche cosa che qualche cosa egrave
ancora non sappiamo che cosrsquoegrave ma sappiamo che egrave Quindi la veritagrave per Hegel egrave questo e cioegrave il
fatto che dicendo dico qualcosa non posso dire se non dicendo qualcosa (11) Indagando ora la
veritagrave del sapere sembra che noi indaghiamo ciograve che egrave in seacute Solo in tale indagine esso egrave nostro oggetto
egrave per noihellip Questo in seacute lo indaghiamo sigrave certo ma lo rendiamo nostro oggetto ma questo
oggetto egrave per noi che lo stiamo indagando non egrave per seacute non esiste da seacute hellip e lo in seacute di esso quale
risultasse sarebbe piuttosto il suo essere per noi ciograve che noi affermeremmo quale sua essenza non
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sarebbe giagrave sua veritagrave ma soltanto il nostro sapere di esso Lrsquoessenza e la misura cadrebbero in noi e
ciograve che alla misura dovrebbe venir comparato e intorno a cui in questa comparazione si dovrebbe
decidere non sarebbe tenuto necessariamente a riconoscerla Egrave ciograve che diceva prima dove troviamo
questo metro se non nella coscienza Nella coscienza che comunque sigrave rileva lrsquooggetto ma lo
rileva per noi che lo osserviamo per noi che lo consideriamo Senza questo ldquoper noirdquo non crsquoegrave nessun
oggetto Ma la natura dellrsquooggetto da noi esaminato rende vana questa separazione o questa parvenza
di separazione e di presupposizione Non crsquoegrave questa distinzione di soggetto e oggetto La coscienza
dagrave in lei stessa la propria misura e la ricerca saragrave perciograve una comparazione di seacute con se stessahellip
Tutto si svolge nella coscienza Non crsquoegrave soggetto inteso cartesianamente non crsquoegrave oggetto separato
dal soggetto No lrsquooggetto egrave oggetto per noi che lo consideriamo non crsquoegrave per seacute Questo non egrave
stato ancora inteso per lo piugrave Essa egrave in lei uno per un altro ossia ha in lei in generale la
determinatezza del momento del saperehellip Egrave la coscienza che stabilisce il sapere non egrave qualche cosa
che viene dallrsquooggetto viene dalla coscienza o potremmo dire viene dal linguaggio hellipin pari
tempo questo altro egrave a noi nel soltanto per leihellip Cioegrave questo oggetto egrave sigrave per noi ma per noi in
quanto coscienza quindi egrave per noi in quanto egrave per lei la coscienza Se non ci fosse la coscienza
non ci sarebbe neanche il ldquoper noirdquo Dunque in ciograve che la coscienza dentro di seacute designa come lo in
seacute o come il vero noi abbiamo la misura da lei stessa stabilita per commisurarvi il suo sapere
Chiamando il sapere concetto e lrsquoessenza o il vero lrsquoessente o lrsquooggetto lrsquoesame consiste nel vedere se il
concetto corrisponda allrsquooggetto Come potete vedere qui oggetto e concetto non sono piugrave cose
distinte separate Certo sono distinte nel senso che non sono la stessa cosa ma questo oggetto
non egrave fuori non egrave in una realtagrave Ben si vede che le due cose sono lo stessohellip Lrsquooggetto e il concetto
che ne ho sono lo stesso hellipma lrsquoessenziale sta nel far sigrave che durante lrsquointera ricerca entrambi i
momenti concetto e oggetto esser-per-altro ed essere-in-se stesso cadano essi stessi nel sapere da noi
indagato e nel far sigrave che quindi noi non abbiamo bisogno di portar con noi altre misure neacute di
applicare nel corso dellrsquoindagine le nostre trovate e i nostri pensamenti anzi lasciandoli in disparte
noi otteniamo di considerare la cosa come essa egrave in e per se stessa Lasciamo in disparte tutte le
considerazioni tutte le misure che possiamo trovare da qualche parte Tutto si svolge ligrave tutto si
svolge potremmo dire oggi allrsquointerno del linguaggio non crsquoegrave qualcosa al di fuori (13 poco piugrave
avanti Infatti da una arte la coscienza egrave coscienza dellrsquooggetto e dallrsquoaltra coscienza di se stessahellip
La coscienza ci sta dicendo Hegel ha questa proprietagrave egrave coscienza dellrsquooggetto nel senso che lo
percepisco ma al tempo stesso egrave anche coscienza di seacute che percepisce coscienza di seacute in quanto
percipiente hellipcoscienza di ciograve che ad essa egrave il vero e coscienza del suo sapere ciograve Egrave cosciente di ciograve
che per la coscienza egrave vero ma egrave anche cosciente di sapere che egrave vero Mentre entrambi questi
momenti sono per la coscienza essa stessa egrave la loro comparazione diviene per la coscienza se il suo
sapere lrsquooggetto corrisponda a questrsquoultimo o no Egrave la coscienza che decide se lrsquooggetto corrisponde a
questo oppure no Chiaramente questo oggetto egrave qualche cosa che la mia coscienza ha ldquoconcessordquo
di vedere ndash parlo di coscienza ma potremmo intendere come linguaggio Quindi come so che
corrisponde Adesso vediamo se ce lo dice Pare bensigrave che per essa lrsquooggetto sia soltanto cosigrave comrsquoessa
lo sa par quasi che essa non possa rintracciare come llsquooggetto sia non per lei stessa ma in seacutehellip Qui crsquoegrave
una critica a Kant ovviamente hellipe pare che non le sia possibile mettere alla prova in quello il
proprio sapere Se non che proprio percheacute la coscienza sa in generale un oggettohellip Cioegrave ha nozione
di un certo oggetto hellipegrave giagrave data la differenza che qualche cosa le egrave lo in-seacutehellip Il fatto di pensare a
un oggetto anche se questo oggetto mi egrave dato dalla coscienza comunque mi si pone una differenza
tra lrsquoin seacute lrsquoIo e questo oggetto hellipma che peraltro il secondo momento egrave il sapere o lrsquoessere
dellrsquooggetto per la coscienza Lrsquoessere in seacute dellrsquooggetto egrave tale solo per la coscienza Su questa
distinzione la quale egrave data si basa lrsquoesame Distinzione tra lrsquoIo e lrsquooggetto per dirla in modo spiccio
Se in questo raffronto entrambi i membri non si corrispondono allora la coscienza sembra dover mutare
il proprio sapere per renderlo adeguato allrsquooggetto ma nel mutarsi del sapere le si muta in effetto anche
lrsquooggetto stessohellip Sta incominciando a dire qualcosa di straordinario Se non si corrispondono
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cioegrave se crsquoegrave disparitagrave tra ciograve che so e lrsquooggetto allora devo mutare il mio modo di vedere lrsquooggetto
ma mutando questo muta il mio modo di sapere intorno allrsquooggetto hellipinfatti quel dato sapere era
essenzialmente sapere un oggetto il quale poicheacute al sapere essenzialmente apparteneva insieme con il
sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto Egrave come se in un certo senso avesse anticipato la semiotica
Anche Heidegger ha preso molto da qui io progetto qualcosa ma nel progettare io modifico
questa cosa e la cosa modifica me egrave esattamente il circolo ermeneutico Lo rileggo insieme con il
sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto in seguito al mio sapere io so una cosa ma questa cosa egrave
inadeguata allora modifico il concetto che ho dellrsquooggetto modificando il concetto modifico il
mio sapere e quindi modifico me Diviene quindi alla coscienza che ciograve che prima le era lo in-seacute non
egrave in seacute ma era in seacute solo per lei Egrave ciograve che Freud chiamerebbe la fantasia cioegrave diviene alla coscienza
cioegrave ci si rende conto che ciograve che prima era considerato lrsquoin seacute lrsquoessenza non egrave in seacute non egrave qualcosa
che appartiene alla cosa per se stessa ma lo egrave per me egrave cosigrave per me Mentre essa dunque nel proprio
oggetto trova che il proprio sapere non gli corrisponde neanche lrsquooggetto stesso sta saldo vale a dire la
misura dellrsquoesame si muta se ciograve di cui essa dovrebbe esser misura non permane nellrsquoesame e lrsquoesame
non egrave soltanto un esame del sapere ma anche dellrsquounitagrave di misura dellrsquoesame stesso Come dire che
lrsquounitagrave di misura sono io Questo movimento dialettico che la coscienza esercita in lei stessa - e nel suo
sapere e nel suo oggetto - in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto egrave propriamente ciograve che dicesi
esperienza Qui dice una cosa importante Dice in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto Qual egrave il
nuovo vero oggetto Egrave quello che io ho mutato a seconda del mio sapere il quale viene a sua volta
mutato dal nuovo oggetto Egrave quello il vero oggetto cioegrave quellrsquooggetto che egrave per la mia coscienza
Egrave lrsquoesempio di ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questa lampada che egrave sul tavolo egrave quello che egrave
egrave ciograve che appare egrave la veritagrave egrave il concreto La coscienza sa qualcosa questo oggetto egrave lrsquoessenza o lo in-
seacute ma esso egrave lo in-seacute anche per la coscienza e con ciograve entra in gioco lrsquoambiguitagrave di quel vero Sigrave egrave vero
in seacute ma egrave vero per me Lui si egrave trovato di fronte a questo problema sigrave egrave vero che questo egrave questo
ma lo egrave per me per la mia coscienza Quindi questo vero egrave ambiguo non egrave un vero autentico
puro certo Noi vediamo che la coscienza ha ora due oggetti lrsquouno egrave il primo in-seacute lrsquoaltro egrave lrsquoesser-per-
lei di questo in seacute Il primo egrave lrsquoin seacute ndash vedo la cosa in seacute - il secondo egrave il fatto che questo in seacute egrave per
me per la coscienza non egrave per seacute La questione fondamentale in Hegel egrave che ha divelto tutta la
superstizione dellrsquoesistenza della realtagrave in quanto tale per se stessa che ha in seacute la propria causa
e il proprio fine Questrsquoultimo oggetto sembra essere da prima soltanto la riflessione della coscienza
entro se stessahellip Questrsquoultimo oggetto cioegrave lrsquooggetto per la coscienza helliprappresentazione non giagrave
di un oggetto ma soltanto del sapere che essa coscienza ha di quel primo oggetto Cioegrave dellrsquooggetto in
seacute Se non che ed egrave stato mostrato ora le si muta il primo oggetto esso cessa di essere lo in-seacute e le
diviene un oggetto siffatto che egrave lo in-seacute solo per leihellip La coscienza si accorge che lrsquoin seacute di questo
oggetto non egrave per seacute per lrsquooggetto stesso ma per lei stessa per la coscienza hellipma cosigrave ciograve lrsquoesser-
per-lei di questo in-seacute egrave poi il verohellip In effetti cosrsquoegrave il vero Ciograve che egrave per me ciograve che egrave per la
coscienza Questo egrave vero egrave il concetto che la coscienza ha costruito hellipil che significa peraltro che
questa egrave lrsquoessenza o il suo oggetto Lrsquoessenza quindi non appartiene allrsquooggetto lrsquoessenza ciograve che
egrave indicato come il vero cioegrave il fatto che questo in seacute della cosa egrave un essere-per-lei In questa
presentazione del corso dellrsquoesperienza crsquoegrave un momento pel quale essa sembra non concordare con ciograve
che si suole intendere come esperienza Ossia il passaggio dal primo oggetto e dal sapere di esso stesso
allrsquoaltro oggetto nel quale si dice essere stata fatta lrsquoesperienza fu accennato cosigrave che il sapere del primo
oggetto o il per-la-coscienza del primo in-seacute debba divenire il secondo oggetto Il primo oggetto egrave ciograve
che la coscienza percepisce nellrsquoimmediato che diventa secondo oggetto quando lrsquoin seacute
dellrsquooggetto egrave per me egrave per la coscienza Sembra invece comunemente che in un altro oggetto noi
facciamo esperienza della non-veritagrave del nostro primo concettohellip Comunemente egrave cosigrave egrave in un
oggetto che noi facciamo esperienza della non-veritagrave del primo cioegrave credo che sia in un certo
modo e poi guardando meglio mi accorgo che non egrave cosigrave In quel modo di vedere invece il nuovo
oggetto si mostra come divenuto mediante un rovesciamento della coscienza stessa Rovesciamento
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della coscienza la quale si accorge dellrsquoerrore e quindi deve rimediare allrsquoerrore Nostra aggiunta
egrave una tale considerazione della cosa per cui la serie delle esperienze della coscienza si elevi ad andatura
scientifica considerazione che non egrave per la coscienza da noi considerata Ma ciograve non egrave in effetto se non
quella circostanza di cui giagrave sopra parlammo a proposito della relazione di questa presentazione con lo
scetticismo che cioegrave ciascun resultato come si dagrave in un sapere non verace non debba sfociare in un
vuoto nulla ma debba necessariamente venir riguardati come il nulla di ciograve di cui egrave resultato - resultato
contenente quel che il precedente sapere ha in seacute di vero Questa egrave la critica che fa Hegel Se mi
accorgo riferendomi a una certa cosa che questa cosa egrave falsa lui dice che sigrave generalmente questa
cosa si elimina ma ndash e qui crsquoegrave tutta una anticipazione nei confronti della psicoanalisi ndash tutto ciograve
che viene detto di ldquofalsordquo in realtagrave egrave vero nel senso che sta dicendo qualche cosa che ha un suo
contenuto Vi ricordate la celeberrima frase di Freud ldquoho sognato una donna ma non era mia
madrerdquo cioegrave nega che la donna presente nel sogno fosse sua madre Questa negazione per la
comunitagrave scientifica sarebbe un semplice annullare quella certa cosa e quindi non egrave sua madre
Invece no giagrave per Hegel la questione egrave molto piugrave complessa e anche piugrave interessante Ciograve che
viene scartato come falso potremmo dirla cosigrave ha molto da dire Ciograve ora qui si presenta cosigrave che
quanto per lo innanzi appariva come llsquooggetto si abbassa per la coscienza a sapere di esso e lo in-seacute
diviene un esser-per-la-coscienza dello in-seacutehellip Sta dicendo che generalmente lrsquooggetto ha una sua
proprietagrave una sua virtugrave mentre lui parla di concetto dellrsquooggetto toglie questa prerogativa di
assolutezza dellrsquooggetto hellipquesto egrave il nuovo oggetto con il quale compare anche una nuova figura
della coscienza figura alla quale lrsquoessenza egrave qualche cosrsquoaltro che non alla figura precedente Questa egrave
la circostanza che conduce nella sua necessitagrave lrsquointera successione delle figure della coscienza Qual egrave
la nuova figura che compare La figura che compare ndash adesso ve la dico in modo molto rapido ndash egrave
la sintesi sintesi tra il positivo e il negativo Se io non scarto piugrave il falso come qualche cosa che
deve essere eliminato questo falso rimane come qualcosa che ha un suo contenuto e che egrave in
relazione con ciograve che ho posto con il positivo Solo questa necessitagrave stessa e il sorgere del nuovo oggetto
che senza che essa sappia come le accade si offre alla coscienza egrave ciograve che per noi si muove per cosigrave
dire dietro le spalle di essa Cioegrave noi non sappiamo bene cosa sta succedendo mentre parliamo ma
qualcosa si muove dietro alle spalle del nostro dire soltanto dopo sapremo cosa abbiamo voluto
dire quado confrontandoci con ciograve che abbiamo detto ndash qui crsquoegrave la psicoanalisi ndash teniamo conto
anche di ciograve che non egrave stato detto o che il dire voleva eliminare per inserirlo nel positivo in ciograve
che egrave stato affermato rendendo in un certo senso ciograve che egrave stato affermato in un concreto Questo
percheacute nellrsquoisolare il positivo e il negativo egrave come se ponessi due astratti anzicheacute il concreto come
due figure separate tra loro prese astrattamente Ciograve che Hegel avanza ndash Severino ha poi preso
anche lui da qui ndash egrave lrsquoidea di un concreto che egrave fatto sigrave di questi due astratti ma anche di una
relazione tra loro che egrave indissolubile Nel movimento della coscienza si produce quindi un momento
dellrsquoessere-in-seacute o essere-per-noi momento che non si presenta per essa la quale egrave essa medesima
immersa nellrsquoesperienza ma il contenuto di ciograve che a noi vien sorgendo egrave per la coscienza e noi di esso
comprendiamo soltanto il lato formale o il suo puro sorgere per quella ciograve che egrave sorto egrave solo come oggetto
per noi egrave in pari tempo come movimento e divenire Questa cosa che sorge questa nuova figura
questa sintesi potremmo indicarla come un nuovo oggetto ma il contenuto di questo nuovo
oggetto ci dice egrave per la coscienza Dire che egrave per la coscienza egrave come dire che egrave per noi Nel
momento in cui sorge noi comprendiamo solo il sorgere di questa nuova figura cioegrave per la
coscienza si pone come nuovo oggetto per noi sigrave come nuovo oggetto ma anche come movimento
e divenire la coscienza si accorge di questo movimento che produce continuamente nuovi oggetti
che si producono nel momento in cui anzicheacute prendere il negativo e il positivo come due astratti
li prende insieme come il concreto il concreto che ne viene egrave un nuovo oggetto Questo o aveva
inteso anche Greimas quando diceva che nella relazione tra A e B non ci sono piugrave A e B ma crsquoegrave la
relazione tra A e B che egrave unrsquoaltra cosa A e B non sono piugrave la stessa cosa percheacute crsquoegrave una relazione
tra i due egrave questa relazione il terzo elemento il concreto (17) Lrsquoesperienza che la coscienza fa di seacute
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non puograve secondo il concetto dellrsquoesperienza stessa comprendere in seacute meno dellrsquointero sistema della
coscienza ossia lrsquointero regno della veritagrave dello spiritohellip Sta parlando del concreto Lrsquoesperienza
che la coscienza fa di seacute non puograve comprendere di seacute meno del concreto Lrsquoesperienza che la
coscienza fa di seacute egrave il concreto egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto egrave lrsquointero hellipcosigrave
che i momenti della veritagrave si presentano in questa peculiare determinatezza non essere puri momenti
astratti si presentano anzi cosigrave come essi sono per la coscienza o come questa stessa compare nel suo
rapporto con quelli per modo che i momenti dellrsquointiero sono figurazioni della coscienza Quindi
momenti dellrsquointero Sono figure della coscienza cioegrave permangono come figure ma sono momenti
dellrsquointero per cui non sono piugrave A e B ma A e B sono momenti della relazione Poi annuncia ciograve
che appariragrave alla fine della sua opera Sospingendo la coscienza se stessa verso la sua esistenza vera
raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata di un alcuncheacute estraneo che
egrave solo per lei ed egrave come un altro o dove lrsquoapparenza diviene eguale allrsquoessenza dove quindi la
presentazione della coscienza coincide proprio con questo punto della scienza dello spirito propriamente
detta e dove infine nel cogliere questa sua essenza la coscienza medesima segneragrave la natura dello stesso
sapere assoluto Diciamola in unrsquoaltra maniera Lrsquoobiettivo la direzione egrave questa giungere a
potere in ciascun atto di parola cogliere questo atto come il concreto come lrsquointero come il tutto
cioegrave in ciascun atto di parola egrave presente il tutto egrave presente lrsquointero Questo lo dicevamo anche a
proposito di Severino Il sapere assoluto parafrasando Hegel ciograve cui punta tutta la
Fenomenologia dello spirito potremmo dire che non egrave altro che il rilevare che parlando egrave presente
il tutto ogni cosa che dico comporta il tutto cioegrave il linguaggio comporta lrsquointero comporta il
concreto Poi parlando mi trovo preso in mille frammentazioni in mille astrazioni ma ciograve che
dagrave la veritagrave in ciograve che si dice egrave il concreto egrave lrsquointero Hegel lo ha detto il vero egrave lrsquointero e lrsquointero
egrave il vero cioegrave il concreto la consapevolezza la coscienza che ciascun atto di parola comporta
ciascun altro atto di parola Meglio ancora ogni atto di parola egrave anche ciascun altro atto di parola
cioegrave lo rinvia Dice Hegel raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata
di un alcuncheacute estraneo cioegrave non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo al dire Ciascun atto di parola egrave il tutto
comprende tutto il linguaggio linguaggio in quanto lrsquointero che deve essere presente in ciascun
atto di parola Quindi non gli egrave piugrave estraneo in qualche altra cosa percheacute questrsquoaltra cosa egrave
comunque giagrave presente fa parte dellrsquointero non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo E siamo arrivati alla
Coscienza Il capito primo si intitola La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione In questa
Introduzione ci ha detto e questa egrave la cosa forse piugrave importante che lrsquooggetto egrave per la coscienza
cioegrave egrave quello che egrave per lei Tenete perograve sempre conto per ciograve che sappiamo oltre Hegel che
lrsquooggetto non egrave che un significato e che se non fosse un significato sarebbe niente Quindi questo
movimento non egrave altro che il movimento di cui parla de Saussure movimento del significante
verso il significato come lrsquooggetto per dirla cosigrave del significante Il significante sarebbe lrsquoin seacute egrave
ciograve che egrave immediatamente evidente La coscienza lo pone come lrsquoin seacute certo ma se non ci fosse un
per seacute se non ci fosse un significato verso il quale rinvia questo in seacute rimarrebbe ligrave appeso e non
significherebbe nulla Un significante senza significato non significa niente ma questo non
significa che non esista La coscienza lo rileva lo rileva in quanto in seacute in quanto vuoto in quanto
nulla potremmo giungere a dire Quindi ecco che questo movimento non egrave altro che il movimento
che avviene necessariamente nel linguaggio se dico dico necessariamente qualcosa Questo
potrebbe in realtagrave riassumere tutto ciograve che ha detto Hegel Questo qualcosa egrave indissolubilmente
legato al mio dire non esiste da solo Questo fa intendere molto bene come non puograve esistere
lrsquooggetto da solo il ciograve di cui dico non puograve esistere da solo esiste in ciograve che sto dicendo e cioegrave
nellrsquoatto di parola
8 luglio 2019
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A pag 81 La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione Il sapere che da prima o immediatamente egrave
nostro oggetto non puograve essere niente altro da quello che esso stesso sapere immediato sapere
dellrsquoimmediato o dellrsquoessente Il nostro comportamento dovragrave essere non meno immediato dovremo
quindi apprendere questo sapere come si offre senza alterare niente in esso e dal nostro assumere
dovremo tener lungi il concepire Questa non egrave niente altro che la definizione di fenomenologia
guardare le cose cosigrave come appaiono cosigrave come sono Il contenuto concreto della certezza sensibile fa
sigrave che essa appaia immediatamente come la conoscenza piugrave ricca come una conoscenza drsquoinfinita
ricchezza per la quale non egrave dato trovare un limite sia che noi trascorriamo fuori nello spazio e nel
tempo dovrsquoessa si espandehellip Questa conoscenza appare inoltre come la piugrave verace infatti niente
ancora dellrsquooggetto essa ha tralasciato anzi lo ha in tutta la sua pienezza dinanzi a seacute Egrave cosigrave come
appare In effetto perograve tale certezza si dagrave a divedere essa stessa come la veritagrave piugrave astratta e piugrave povera
Divedere egrave un verbo poco usato Riguarda ovviamente il vedere e il ldquodirdquo anteposto egrave un intensivo
un vedere con esattezza Dice dunque che questa certezza si mostra come la veritagrave piugrave astratta
e piugrave povera Di ciograve che essa sa non enuncia che questo esso egrave e la sua veritagrave non contiene che llsquoessere
della cosa Quindi qualcosa egrave Egrave in questo senso che dice che egrave la piugrave povera dice soltanto che egrave
Da parte sua in questa certezza la coscienza egrave soltanto come puro Io o Io vi sono soltanto come puro
questi e lrsquooggetto similmente soltanto come puro questo Chiama lrsquoIo il questi per distinguerlo
dallrsquooggetto che chiama il questo Io questi son certo di questa cosa non giagrave percheacute Io mi sia
sviluppato come coscienza o abbia mosso variamente il pensiero E neppure percheacute secondo una
moltitudine di caratteri distinti la cosa di cui son certo sia un ricco rapporto in lei stessa o una
molteplice relazione verso altre Tutto ciograve non riguarda la veritagrave della certezza sensibile Neacute Io neacute la
cosa ha qui il significato di una varia e molteplice mediazione Io non ha il significato di un
rappresentare o di un pensare molteplice e vario neacute la cosa ha il significato di molteplicitagrave di caratteri
hellip Altrettanto in quanto rapporto la certezza egrave immediato puro rapporto la coscienza egrave Io e niente
altro un puro questi il singolo sa il puro questo ossia sa il singolo Io so che cosa So il singolo cioegrave
lrsquooggetto ciograve che mi appare Ma nel puro esserehellip Il puro essere non egrave niente altro che il primo
approccio a ciograve che appare In quel momento so solo questo che egrave hellipche costituendo lrsquoessenza di
questa certezza egrave da lei profferito come veritagrave di lei stessa vi egrave in gioco se noi ben guardiamo molto
altro ancora Una reale certezza sensibile non egrave solamente una siffatta pura immediatezza ma egrave anche
un esempio di essa e di quanto vi ha in gioco Sta dicendo che ciograve che appare che ciograve che si mostra
come comunemente si pensa cosigrave come egrave e di cui abbiamo la certezza percheacute lrsquooggetto egrave quello
lo vediamo ecc beh ci sta dicendo che dobbiamo andarci piugrave cauti percheacute in effetti ci sono in
gioco molte piugrave cose Sembra di sentire parlare Freud quando evocava questioni del genere Tra
le innumerevoli differenze che ivi vengono in evidenza noi troviamo ovunque la differenza principale
che cioegrave in tale certezza escono tosto fuori dal puro essere i due giagrave ricordati questi un questi come Io
e un questo come oggetto Se noi riflettiamo su tale differenza resulteragrave che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro sono nella
certezza sensibile soltanto immediati ma vi sono in pari tempo come mediati io ho la certezza mediante
qualche cosrsquoaltro ossia mediante la cosa e anche questa egrave nella certezza mediante qualche cosrsquoaltro
ossia mediante Io LrsquoIo ha la certezza attraverso lrsquooggetto della conoscenza ma questo oggetto
della conoscenza trae la sua certezza dal fatto che Io gliela attribuisco A pag 83 Questa differenza
dellrsquoessenza e dellrsquoesempio della immediatezza e della mediazione non la facciamo soltanto noi ma la
troviamo nella stessa certezza sensibile tale differenza egrave da intendersi in quella fora in cui essa egrave nella
certezza sensibile e non giagrave in quella in cui testeacute la determinammo noi Nella certezza sensibile cioegrave
lrsquoun momento egrave posto come ciograve che semplicemente e immediatamente egrave o come essenza lrsquooggettohellip
Nella certezza sensibile ci dice un momento egrave posto come llsquoessenza Lrsquoidea egrave che vedendo
lrsquooggetto questi mostri lrsquoessenza mostri quello che realmente egrave hellip lrsquoaltro momento egrave posto come
lrsquoinessenziale il mediato che qui non egrave in seacute ma mediante qualcosrsquoaltro lrsquoIo un sapere che sa lrsquooggetto
soltanto percheacute lrsquooggetto egravehellip In questo caso lrsquoIo diventa irrilevante non egrave determinante ciograve che
importa egrave lrsquooggetto lrsquooggetto egrave quello che egrave io lo conosco sigrave ma egrave lrsquooggetto che conduce il gioco
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Ma lrsquooggetto egrave egrave il vero e lrsquoessenza esso egrave indifferentemente dal suo venir saputo o no esso rimane
anche e non vien saputo mentre il sapere non egrave se non egrave lrsquooggetto Questa egrave la tesi che lui vuole
confutare lrsquooggetto egrave quello che egrave Quante volte lo abbiamo sentito le cose sono cosigrave come le vedo
anche se io non ci sono le cose sono quelle Quindi lrsquooggetto egrave essenziale lrsquoIo egrave inessenziale LrsquoIo
in questo caso non egrave altro che un rilevatore di oggetti Si dovragrave dunque considerare lrsquooggetto per
vedere se nella certezza sensibile stessa esso sia in effetto come unrsquoessenza tale quale dalla certezza
sensibile vien fatto passarehellip Dice ma egrave proprio cosigrave hellipsi dovragrave considerare se questo concetto
dellrsquooggetto di essere cioegrave essenza corrisponda al modo secondo il quale lrsquooggetto medesimo si trova nella
certezza sensibile A questo scopo noi non abbiamo da riflettere sullrsquooggetto neacute da indagare che cosa
esso in veritagrave possa essere ma solo da considerarlo come la certezza sensibile lo ha in lei Egrave lrsquounica cosa
che possiamo fare Tra poco lo diragrave ma non possiamo isolare la cosa in seacute avrebbe detto Kant
possiamo soltanto indagare cosigrave come lrsquooggetto si mostra alla coscienza Proprio a lei devesi
chiedere che cosa egrave il questo Se noi lo prendiamo nel doppio aspetto del suo essere come lrsquoora e il quihellip
Come ciograve che mi appare qui e ora hic et nunc La dialettica che esso ha in lui avragrave una forma tanto
intelligibile quanto esso stesso lo egrave Quindi considera rispetto al questo allrsquooggetto il suo qui e il
suo ora percheacute lrsquooggetto mi appare qui e ora Anzi egrave proprio il fatto di essere qui e ora a
determinarlo in un certo qual modo come oggetto Alla domanda che cosrsquoegrave lrsquoora rispondiamo
dunque per es lrsquoora egrave la notte Per esaminare la veritagrave di questa certezza sensibile egrave sufficiente un
esperimento semplice Noi appuntiamo per iscritto questa veritagrave una veritagrave non perde niente per essere
scritta e altrettanto poco per essere conservata Se ora a mezzogiorno noi ritorniamo a quella veritagrave
scritta dovremo dire che essa sa ormai di stantio Quellrsquoora che egrave la notte vien conservato ossia vien
trattato come ciograve per cui egrave stato spacciato come un essentehellip Questo ldquoorardquo viene spacciato come un
essente come qualcosa che egrave quello che egrave e basta hellipma esso si dimostra piuttosto come un non
essente Senza dubbio lrsquoora si conserva ma come tale ora che non egrave notte similmente rispetto al giorno
che adesso egrave lrsquoora si conserva come tale ora che neppure egrave giorno o si conserva come un negativo in
generale Tale ora che si conserva non egrave quindi immediato bensigrave mediato infatti lrsquoora come ora che
resta e si conserva egrave determinato per via che altro ossia il giorno e la notte non egrave Se dico che egrave giorno
vuol dire che non egrave notte Il giorno egrave determinato dal fatto che non egrave notte e viceversa Ma con
ciograve lrsquoora non egrave meno semplice di prima egrave ora e in questa semplicitagrave egrave indifferente verso tutto ciograve che gli
gioca da presso quanto poco la notte e il giorno sono il suo esserehellip Questo ldquoorardquo non egrave fatto dal
giorno o dalla notte questi sono indifferenti Lrsquoldquoorardquo egrave lrsquoora egrave adessohellip ma adesso quando
hellipaltrettanto poco esso egrave anche giorno e notte esso non egrave per niente affetto da questo suo esser-altro Sta
dicendo che questo ldquoorardquo egrave ora ma anche non-ora egrave se stesso ma anche altro Un alcuncheacute di cosigrave
semplice che egrave per via di negazione e che egrave neacute questo neacute quello un non-questo e che egrave altrettanto
indifferente ad essere sia questo che quello noi lo chiamiamo un universale lrsquouniversale egrave dunque in
effetto il vero della certezza sensibile Questa frase che sta dicendo egrave impegnativa Dice lrsquouniversale
egrave dunque in effetto il vero della certezza sensibile ma lrsquouniversale egrave un concetto unrsquoastrazione un
concetto astrattoma se noi diciamo che lrsquouniversale egrave il vero della certezza sensibile vuol dire che
ciograve che noi vediamo sensibilmente cioegrave lrsquooggetto che vediamo tocchiamo ecc questo egrave un
universale cioegrave un concetto Noi vediamo tocchiamo utilizziamo concetti cioegrave significati Ci
sta dicendo questo che la certezza sensibile quella che allrsquoinizio indicava come il sapere
dellrsquoimmediato di ciograve che appare immediatamente questo non egrave altro che un significato Ciograve che
ci appare ciograve che tocchiamo ciograve che mangiamo che respiriamo tutto questo egrave un significato Sta
dicendo questo e non egrave poco Anche il sensibile noi lo enunciamo come un universale Non possiamo
enunciare la cosa stessa enunciamo sempre un universale Ciograve che noi diciamo egrave questo ossia
lrsquouniversale questo oppure egrave ossia lrsquoessere in generale Certo con ciograve non ci rappresentiamo di questo
universale o lrsquoessere in generale ma enunciamo lrsquouniversale ossia non lo enunciamo senzrsquoaltro a quel
modo che in quella certezza sensibile noi lo opiniamo Cioegrave lo vediamo lo pensiamo Noi ci troviamo
sempre a dovere avere a che fare con un universale ciascuna affermazione egrave unrsquoaffermazione
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universale Questa egrave una questione straordinaria Se egrave un concetto se egrave un significato egrave
unrsquoaffermazione universale cioegrave questo significato egrave sempre quel significato percheacute sia quel
significato occorre che quel significato non muti sia sempre lo stesso indifferentemente da cosa
significa Questo in effetti porta a dire che ciograve con cui abbiamo a che fare la nostra certezza
sensibile egrave riferita a significati a nientrsquoaltro che significati Ma come si vede il piugrave verace egrave il
linguaggio in esso noi confutiamo immediatamente perfino la nostra opinione e poicheacute lrsquouniversale egrave
il vero della certezza sensibile e il linguaggio esprime solo questo vero cosigrave egrave escluso che si possa dire
quellrsquoessere sensibile che noi opiniamo Siccome lrsquouniversale egrave lrsquounico vero della certezza sensibile
il linguaggio non puograve esprimere le cose che in quel modo cioegrave come universali come significati
Cogliere la cosa in seacute per usare un termine kantiano equivarrebbe a porsi fuori dal linguaggio Se
siamo nel linguaggio il linguaggio puograve soltanto parlare di significati cioegrave di universali Lrsquoidea egrave
che se soltanto si uscisse dal linguaggio allora si potrebbe dire la cosa Questo lo avevamo giagrave
inteso tempo fa ma qui egrave espresso in modo molto preciso A pag 85 Fino ad adesso ha posto la
questione dellrsquoldquoorardquo ldquoorardquo che egrave ma anche non lo egrave percheacute lrsquoldquoorardquo egrave un universale un significato
un concetto Lo stesso saragrave anche dellrsquoaltra forma del questo cioegrave del qui Ricordiamo che sta
considerando ciograve che determina lrsquooggetto della certezza sensibile il qui e ora Lrsquoldquoorardquo lrsquoabbiamo
visto adesso tratta il ldquoquirdquo Per es il qui egrave lrsquoalbero Io mi volto e questa veritagrave egrave dileguata
convertendosi nellrsquoopposta il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Sta facendo un discorso che
porteragrave ovviamente alla stessa conclusione dellrsquoldquoorardquo cioegrave che il ldquoquirdquo egrave un universale un
concetto un significato (11) Se noi raffrontiamo la relazione nella quale il sapere e lrsquooggetto da prima
sorgevano con la relazione loro comrsquoessi si vengono a trovare nel presente resultato si vede che la
relazione stessa si egrave rovesciata A questo punto non egrave piugrave lrsquooggetto cosigrave come appariva prima per
cui crsquoegrave lrsquooggetto ci sono Io ma Io sono inessenziale egrave lrsquooggetto che importa lrsquooggetto che egrave quello
che egrave adesso sembra il contrario percheacute lrsquooggetto sembra dileguarsi per cui come faccio a stabilire
il ldquoquirdquo se diventa unrsquoaltra cosa Questo ldquoquirdquo cambia continuamente appunto si dilegua e
quindi a questo punto la cosa essenziale diventa lrsquoIo egrave per questo motivo che parla di
rovesciamento Lrsquooggetto che doveva essere lrsquoessenziale egrave ora lrsquoinessenziale della certezza sensibile esso
infatti egrave divenuto un universale ma tale universale non egrave piugrave ciograve che lrsquooggetto avrebbe dovuto
essenzialmente essere per la certezza sensibile anzi questa adesso consiste nellrsquoopposto vale a dire nel
sapere e il sapere prima era lrsquoinessenziale Il sapere dellrsquoIo della coscienza La veritagrave di questa
certezza egrave nellrsquooggetto come oggetto mio o egrave nellrsquoopinare lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso Queste
affermazioni sono interessanti Lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso se non so non egrave La certezza sensibile
dunque egrave invero espulsa dallrsquooggetto ma con ciograve non egrave ancora tolta anzi soltanto ricacciata indietro
nellrsquoIo ora egrave da vedersi che cosa ci mostri lrsquoesperienza di tale realtagrave della certezza sensibile Qui il
ldquotoltardquo richiama Severino In effetti Hegel lo usa in un modo che poi Severino riprende non dico
pari pari ma quasi A pag 86 (12) La forza della sua veritagrave ormai sta dunque nellrsquoIohellip Sta sempre
indagando sulla veritagrave della certezza sensibile La mia certezza da dove viene DallrsquoIo
Dallrsquooggetto A questo punto dice la forza della veritagrave sta nellrsquoIo hellipnella immediatezza del mio
vedere udire ecc il dileguare del singolo ora e del singolo qui da noi opinati viene evitato percheacute ci
sono io che li trattengo Sono io che trattengo questo ldquoquirdquo lo trattengo nella memoria lo trattengo
percheacute mi fa comodo ma di fatto non egrave piugrave qui non egrave piugrave ora adesso lo diragrave in modo piugrave preciso
Ma in questa relazione proprio come nella precedente la certezza sensibile fa esperienza in lei della
medesima dialettica Io questi vedo lrsquoalbero e lo affermo come il qui ma un altro Io vede la casa e
afferma che il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Entrambe le veritagrave hanno una medesima
autenticazione ossia lrsquoimmediatezza del vedere e la sicurezza e lrsquoaffermazione di entrambi gli Io circa
il loro sapere ma nellrsquoaltra lrsquouna dilegua Comincia a mettere in gioco anche il fatto che lrsquoIo sia
garante della veritagrave percheacute dovrebbe sigrave garantire che nellrsquoimmediatezza del vedere che questo
il qui indichi effettivamente questo ma egrave soltanto lrsquoimmediatezza egrave ciograve che vedo in questo
momento ciograve che mi garantisce che il ldquoquirdquo egrave lrsquoalbero Ciograve che ivi non dilegua egrave lrsquoIo come universale
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il cui vedere non egrave un vedere neacute dellrsquoalbero neacute di questa casa ma egrave un vedere semplice che mediato dalla
negazione di questa casa ecc egrave altrettanto semplice e indifferente verso ciograve che vi egrave in gioco verso la
casa verso llsquoalbero ecc Un vedere semplice che egrave mediato dalla negazione della casa cioegrave io vedo
lrsquoalbero e quindi nego la casa vedo la casa e quindi nego lrsquoalbero Io non egrave che universale come
lo sono ora qui questo in generale Un altro universale un altro concetto un significato Porre lrsquoIo
come un significato pone moltissime obiezioni anche alla psicoanalisi per es alla psicoanalisi
dellrsquoIo Certo io intendo dire un Io singolo ma quanto poco io posso dire ciograve che intendo per ora e per
quihellip Come diceva prima svaniscono si dileguano hellipaltrettanto poco posso dire ciograve che intendo per
Io Cosa intendo per Io Quando incomincio a parlarne si dilegua pure lui Egrave un universale non
egrave determinabile da qualche cosa Dicendo questo qui questo ora o un singolo io dico ogni questo ogni
qui ogni ora ogni singolo similmente dicendo Io questo singolo Io dico ogni Io in generale ciascuno
egrave quello che io dico Io questo singolo Io Ciascuno egrave quello che io dico che egrave non quello che egrave egrave
questo lrsquoIo ciascuna volta Cosigrave come lrsquouniversale egrave un concetto un significato Che cosa dice
Dice ciograve che io dico che dica non ha esistenza in seacute Poco piugrave avanti hellipuna cosigrave detta questa cosa
o un questo essere umano allora egrave anche giusto che tale esigenza dica qual questa cosa qual questo Io
essa opini ma ciograve dire egrave impossibile Percheacute egrave impossibile Percheacute dilegua continuamente A pag
87 (14) La certezza sensibile fa dunque esperienza che la sua essenza non sta neacute nellrsquooggetto neacute nellrsquoIo
e che lrsquoimmediatezza non egrave unrsquoimmediatezza neacute dellrsquouno neacute dellrsquoaltrohellip La certezza immediata
prima sembrava che venisse dallrsquooggetto che egrave quello che egrave poi dallrsquoIo che lo percepisce hellipin
quei due ciograve che io opino egrave infatti un inessenziale e lrsquooggetto e lrsquoIo sono universali nei quali lrsquoora e il
qui e lrsquoIo che io opino non sussistono o non sono Ciograve che io penso che una certa cosa sia non egrave cosigrave
Certo io posso dire che egrave cosigrave difatti egrave quello che accade ma questo Io questa cosa ecc sono
universali sono concetti sono significati Con ciograve noi arriviamo a porre lrsquointiero della certezza
sensibile stessa come sua essenzahellip Lrsquoessenza sta nellrsquointero Cosa direbbe Severino Sta nel
concreto hellipe non piugrave soltanto come un momento di essa il che succedeva nei due casi dove prima
lrsquooggetto opposto allrsquoIo e poi Io dovevano essere la sua realtagrave Egrave dunque soltanto la stessa intera certezza
sensibile che persistendo in lei come immediatezza esclude da seacute ogni opposizione che aveva luogo
precedentemente Lrsquoopposizione tra Io e lrsquooggetto non crsquoegrave piugrave Ovviamente questo avviene nel
processo dialettico attraverso la sintesi tra lrsquoIo e lrsquooggetto Vale a dire la certezza sensibile
riguarda la sintesi di questi due Cosigrave a questa pura immediatezza non interessa piugrave lrsquoesser-altro del
qui come albero il quale passa in un qui che egrave non-albero non piugrave interessa lrsquoesser-altro dellrsquoora come
giorno che passa in unrsquoora che egrave notte neacute interessa un altro Io a cui egrave oggetto qualche cosrsquoaltro La veritagrave
di tale immediatezza si mantiene come rapporto che resta uguale a se stessohellip Badate bene veritagrave
come rapporto Un rapporto egrave un atto linguistico helliprapporto che tra lrsquoIo e lrsquooggetto non fa nessuna
distinzione di essenzialitagrave e di inessenzialitagravehellip Non crsquoegrave piugrave lrsquoidea che lrsquoIo sia essenziale e che
lrsquooggetto sia inessenziale e viceversa tutto questo scompare Io questi affermo dunque il qui come
albero e non mi volto per modo che il qui mi divenga un non-albero Io non voglio saperne niente che
un altro Io veda il qui come non-albero o che io stesso altra volta abbia potuto prendere il qui come non-
albero e lrsquoora come non-giorno ma io sono puro intuire io quanto a me resto a questo lrsquoora egrave giorno
o il qui egrave lrsquoalbero nemmeno raffronto tra loro il qui e lrsquoora ma mi attengo a una relazione immediata
lrsquoora egrave giorno Questo egrave il modo di pensare comune cioegrave ci si attiene a una relazione immediata
ora egrave notte questa egrave una certezza immediata questo egrave il vero Ma Hegel pone unrsquoobiezione Poicheacute
cosigrave questa certezza piugrave non vuol venir fuori quando noi la rendiamo attenta a unrsquoora che egrave notte o a un
Io a cui egrave notte rechiamoci allora noi da lei e facciamoci indicare quellrsquoora che viene affermato
Rivolgiamoci direttamente a questa certezza interroghiamola e vediamo cosa succede Noi
dobbiamo bene farcelo indicare giaccheacute la veritagrave di quel rapporto immediato egrave la veritagrave di questo Io che
si limita a unrsquoora e a un qui Per lui si tratta di un ldquoorardquo che egrave tutti gli ldquoorardquo di un ldquoquirdquo che sono
tutti i ldquoquirdquo percheacute egrave un universale Se noi questa veritagrave prendessimo in esame dopo o ne stessimo
lontani essa non avrebbe nessunissimo significato percheacute toglieremmo lrsquoimmediatezza che le egrave
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essenziale Se a questa veritagrave noi togliamo lrsquoimmediatezza dellrsquoessere indicata adesso in questo
momento cioegrave la sua determinazionehellip Tenete sempre conto che una determinazione in questo
modo esclude la dialettica percheacute immagina la certezza sensibile come lrsquoimmediato che io vedo
senza che questo immediato che io vedo ritorni in un percorso dialettico come adesso Hegel ci sta
indicando (17) Vien mostrato lrsquoora questo ora Ora mentre esso vien mostrato ha giagrave cessato di essere
Se noi chiedessimo a chi sostiene questa veritagrave a questa certezza sensibile dellrsquoora per cui dice
ldquoadessordquo sigrave ma quale ora Cosa intendi con ora Ce lo dice qui mentre esso vien mostrato ha giagrave
cessato di essere Lrsquoora che egrave egrave diverso da quello mostrato e noi vediamo che lrsquoora consiste proprio in
questo nel non essere piugrave mentre esso egravehellip Mentre lo dico non egrave piugrave helliplrsquoora come ci vien mostrato egrave
un giagrave stato e questa egrave la sua veritagrave esso non ha la veritagrave dellrsquoessere Non crsquoegrave piugrave e quindi non ha la
veritagrave dellrsquoessere Che tipo di veritagrave ha Egrave dunque vero che esso egrave giagrave stato Ma in effetto ciograve che egrave giagrave
stato non egrave unrsquoessenza esso non egrave e invece si trattava dellrsquoessere Si immaginava che indicando il qui
e lrsquoora si mostrasse lrsquoessere dellrsquooggetto come egrave realmente Perograve di fatto Hegel ci sta dicendo che
ciograve che mostriamo nel momento in cui lo mostriamo non mostriamo ciograve che egrave mostriamo unrsquoaltra
cosa Cosa che avviene parlando ininterrottamente quando io voglio fermare una parola egrave chiaro
che giagrave solo lrsquoidea di fermarla comporta altre parole In questo indicare noi scorgiamo dunque
soltanto un movimento con il seguente decorso 1) Io indico lrsquoora ed esso egrave affermato come il vero ma
io lo indico come il giagrave stato o come un tolto io tolgo la prima veritagravehellip La prima veritagrave egrave che lrsquoora sia
questa perograve mentre io lo dico non egrave giagrave piugrave quello che io indicavo quindi io tolgo la prima veritagrave
percheacute non egrave piugrave vero hellip2) adesso come seconda veritagrave affermo che egrave giagrave stato egrave toltohellip La prima
veritagrave lrsquoabbiamo tolta la seconda dice che egrave giagrave stato cioegrave egrave tolto 3)Ma il giagrave stato non egrave io tolgo
lrsquoesser-giagrave-stato o lrsquoesser-tolto tolgo la seconda veritagrave nego quindi la negazione dellrsquoora e torno cosigrave alla
prima affermazione che lrsquoora egrave Abbiamo compiuto il percorso dialettico tesi antitesi e sintesi
Indico lrsquoora ma indicando lrsquoora non dico la veritagrave Quale sarebbe la seconda veritagrave Affermo che
egrave stato quellrsquoldquoorardquo ligrave egrave stato cioegrave egrave tolto non crsquoegrave piugrave e questa egrave lrsquoantitesi la negazione della prima
veritagrave Sintesi ma il giagrave stato non egrave indubbiamente se egrave giagrave stato vuol dire che non egrave Io tolgo
lrsquoessere giagrave stato cioegrave tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave e nego quindi la negazione
dellrsquoldquoorardquo La prima e la seconda veritagrave sono il positivo e il negativo - il negativo nega che lrsquoldquoorardquo
sia proprio questa La prima veritagrave il positivo ci dice che pongo lrsquoldquoorardquo che perograve non egrave non egrave
piugrave questa la seconda veritagrave il negativo nega che la prima sia una veritagrave e questa appare come
unrsquoaltra veritagrave quindi se tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave cosa succede Che nego la
negazione dellrsquoldquoorardquo nel senso che la prima e la seconda veritagrave di fatto negano lrsquoldquoorardquo mostrano
che non egrave Ma a questo punto di questi due momenti la prima e la seconda veritagrave ci troviamo di
fronte al fatto che se io nego la negazione affermo percheacute egrave questo che sta accadendo ci dice
Hegel negare una negazione comporta unrsquoaffermazione e infatti dice torno cosigrave alla prima
affermazione che lrsquoora egrave Lrsquoora e lrsquoindicare lrsquoora son dunque cosigrave costituiti che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro egrave un
semplice immediato ma un movimento che ha in lui diversi momenti Vien posto questo ma piuttosto
posto un altro o il questo vien tolto e tale esser-altro o togliere del primo viene anchrsquoesso di nuovo tolto
e cosigrave ricondotto al primo Pensate a Severino lrsquoessere egrave questa la posizione perograve diceva se non
gli metto a fianco che il non essere non egrave questa prima affermazione rimane insostenibile percheacute
continua a prevedere lrsquoeventualitagrave che il non essere sia e allora il non non-essere deve essere
tolto togliendo il non non-essere mi ritrovo nuovamente allrsquoessere Egrave questo il movimento di
ritorno a questo punto ritorno allrsquoessere Ma questo primo riflesso in se stesso non egrave precisamente
ciograve che era per lo innanzi ossia un immediatohellip Quando io torno indietro questo ldquoorardquo non egrave
lrsquoldquoorardquo di prima egrave un altro Cosigrave lrsquoessere di Severino lrsquoessere non egrave piugrave quello di prima egrave un altro
che egrave diventato positivo egrave diventato incontrovertibile per usare i suoi termini hellipma egrave appunto
un qualcosa di riflesso in se stesso o di semplice che nellrsquoesser-altro resta ciograve che esso egravehellip Egrave nellrsquoessere
altro che lui rimane quello che egrave Tornando a Severino soltanto in questo altro in questo non
non-essere lrsquoessere egrave effettivamente essere Lrsquoindicare egrave dunque esso stesso il movimento esprimente
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ciograve che lrsquoora egrave in veritagrave ossia un resultato o una molteplicitagrave di ora nel suo insieme raccolta e lrsquoindicare
egrave lrsquoimparare per esperienza che ora egrave un universale Siamo passati dalla certezza sensibile come la
certezza di ciograve che appare qualcosa di immediato a qualcosa che invece ci appare come un
risultato Cambia tutto Ciograve che mi appare egrave il risultato diciamola cosigrave di un movimento che dal
significante va al significato e torna al significante per renderlo significante nel senso che ciograve che
io vedo egrave un significato Egrave soltanto percheacute egrave un significato che io lo vedo mi ritorna come
significante cioegrave significa qualcosa egrave qualcosa sennograve egrave niente (20) Egrave chiaro che la dialettica della
certezza sensibile altro non egrave se non la semplice storia del movimento di questa certezza medesima o della
sua esperienzahellip La questione storica egrave qualcosa di cui Hegel parleragrave a lungo Si tratta sempre di
una storia come dire che le cose che sono significati sono significati percheacute hanno una storia
sono significati per via della loro storia helliped egrave pur chiaro che anche la certezza sensibile altro non egrave
se non quella storia La certezza sensibile egrave una storia un racconto se volete dirla cosigrave Ciograve che mi
appare come certezza sensibile egrave un significato quindi egrave storia un racconto Le cose che io tocco
mangio ecc sono racconti Prosegue poi facendo una critica ai suoi oppositori perogravehellip A pag 91
(21) Se realmente volessero dire questo pezzo di carta cui essi opinano e se proprio lo volessero dire ciograve
riuscirebbe impossibile percheacute il questo sensibile che viene opinato egrave inattingibile al linguaggio che
appartiene alla coscienza a ciograve che egrave in seacute universale Se egrave universale appartiene al linguaggio egrave un
concetto un significato Non sarebbe possibile dirlo percheacute sarebbe fuori dal linguaggio Nel reale
tentativo di pronunziare la cosa essa si disintegrerebbe coloro che ne iniziassero una descrizione non
la potrebbero condurre a termine ma dovrebbero lasciarla ad altri i quali poi alla loro volta finirebbero
col confessare di discorrere di una cosa che non egrave Questo accade quando si prende rigorosamente la
questione la si elabora si comincia a pensare e ci si accorge che ciograve di cui si sta parlando
propriamente non egrave Essi dunque opinano questo pezzo di carta questo qui che egrave tuttrsquoaltro da quello
lagrave ma discorrono di ldquocose effettuali di oggetti esterni o sensibili di essenze assolutamente singolerdquo
ecc ossia essi dicon di tutto ciograve soltanto lrsquouniversale quindi ciograve che vien chiamato lrsquoineffabile non egrave
altro che il non-vero il non-razionale ciograve che vien meramente opinato Se di una cosa niente altro vien
detto tranne che essa egrave una cosa effettuale un oggetto esteriore allora essa egrave soltanto un alcuncheacute di
molto comune e si enuncia piuttosto la sua eguaglianza con tutto che non la sua differenza Se io lo
pongo come qualcosa di effettuale cioegrave qualcosa che vedo che tocco ecc qualcosa di reale come
si suole dire allora questo oggetto esteriore dice Hegel egrave qualcosa di molto comune e quindi si
enuncia la sua eguaglianza con il tutto cioegrave egrave una cosa fra le cose Quando io dico una singola cosa
io la esprimo piuttosto come un del tutto universale giaccheacute ogni cosa egrave una singola cosa e ugualmente
questa egrave tutto ciograve che si vuole Se la cosa noi la determiniamo piugrave esattamente come questo pezzo di
carta ecco che ogni e qualsivoglia carta egrave un questo pezzo di carta e io ho pur sempre detto lrsquouniversale
Come dire che ciascuna volta che io parlo dico un universale cioegrave dico altre parole concetti
significati percheacute non ho accesso alla cosa in seacute kantianamente Questa mi si dilegua
continuamente ma si dilegua in quanto non egrave altro che un pensiero Questa cosa che io immagino
esistere fuori dal linguaggio egrave qualche cosa che io ho costruito con il linguaggio e quindi egrave un
altro universale Anche se voglio pensarla come qualcosa che egrave quella che egrave quindi come un
particolare assoluto singolare ecc rimane un universale percheacute rimane un significato e se egrave un
significato rimane un universale un concetto in definitiva un atto linguistico hellipcosigrave indico quel
pezzo di carta come un qui che egrave un qui di altri qui o che egrave in lui stesso un insieme semplice di molti
qui ossia un universale io lo prendo come esso in veritagrave egrave e anzicheacute sapere un qualche cosa di
immediato io lo prendo per vero io percepisco E il Secondo Capitolo si chiama appunto La
percezione in cui ci diragrave che cosa intende lui con percezione
17 luglio 2019
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Siamo al Capitolo II La percezione o la cosa e lrsquoillusione Egrave un capitolo interessante complesso La
certezza immediata non prende il vero percheacute sua veritagrave egrave lrsquouniversale Invece tutto ciograve che per lei egrave
lrsquoessente la percezione lo prende come Universale Nel senso che non ha altro modo Daccheacute suo
principio in generale egrave lrsquouniversalitagrave i momenti di essa immediatamente distinguentesi sono Io come
Io universale e lrsquooggetto come oggetto universale Quel principio egrave sorto a noihellip Egrave sorto a noi cioegrave ci
egrave apparso inequivocabilmente diciamola cosigrave hellipe quindi il nostro apprendere la percezione non egrave
piugrave un apprendere apparente come era quello della certezza sensibile ma necessario Sta dicendo che
questa cosa ci egrave apparsa come inequivocabile come incontrovertibile e cioegrave il fatto che ci sia e ci
sia lrsquooggetto e che io colga lrsquooggetto non come singolaritagrave ma come universalitagrave Nellrsquoatto in cui
il principio sorge son giagrave contemporaneamente divenuti i due momenti i quali al loro apparire soltanto
vengon fuorihellip Cioegrave nel momento della percezione compaiono queste cose helliplrsquouno il momento
dellrsquoindicare lrsquoaltro il movimento medesimo ma come alcuncheacute di semplice lrsquouno il percepire lrsquoaltro
lrsquooggetto In Hegel si tratta sempre di due movimenti hellipil movimento il dispiegamento e la
distinzione dei momenti lrsquooggetto il loro essere raccolti insieme Tutti questi momenti nella
percezione vengono chiaramente raccolti insieme sennograve non si percepisce Per noi o in seacute
lrsquouniversale come principio egrave lrsquoessenza della percezione e di contro a questa astrazione i due distinti il
percipiente e il percepito sono lrsquoinessenziale Questo egrave importante Lrsquouniversale egrave lrsquoessenza della
percezione cioegrave la percezione egrave percezione dellrsquouniversale potremmo dire percezione del
significato per cui ciograve che percepisco sono significati Ciograve che importa ciograve che egrave essenziale dice
Hegel egrave questa relazione Il significato lrsquouniversale egrave una relazione poicheacute una cosa egrave quella che
egrave in relazione a unrsquoaltra Rispetto a questa relazione che egrave lrsquoessenziale io che percepisco e la cosa
che egrave percepita diventano inessenziali Egrave la relazione ciograve che conta che egrave in prima istanza A pag
94 hellipsoltanto la percezione ha nella sua essenza la negazione la differenza o la varietagrave molteplice
Quindi dice che la percezione egrave comprensiva della negazione ciograve che percepisco non puograve darsi
sena la negazione (24) Il questo egrave dunque posto come non questo o come toltohellip Nellrsquouniversale non
crsquoegrave questo in quanto tale il questo egrave tolto se crsquoegrave lsquouniversale non crsquoegrave il singolare il particolare hellipe
quindi non come un nulla anzi come un nulla determinato o come un nulla di un contenuto cioegrave del
questo Il questo egrave un nulla di contenuto quindi la cosa egrave un nulla di contenuto Perciograve il sensibile
egrave esso stesso ancora presentehellip Il sensibile cioegrave ciograve che percepisco che mi viene incontro Ma non
come dovrebbe essere nella certezza immediata ossia come il singolo dellrsquoopinione bensigrave come
universale o come ciograve che si determineragrave come proprietagrave Ciograve che mi appare dunque egrave sempre
lrsquouniversale percheacute il questo egrave nullo crsquoegrave ma egrave nullo di contenuto lrsquooggetto la cosa egrave nulla di
contenuto crsquoegrave solo lrsquouniversale Il superare presenta il suo vero duplice significato che noi abbiamo
visto nel negativo egrave un negare e parimenti un conservare Il superare egrave questo mantenere conservare
il negativo ma superarlo Piugrave avanti Ma anche lrsquouniversalitagrave semplice ed eguale a se stessa egrave essa
stessa distinta e libera da quelle determinatezzehellip Lrsquouniversale egrave determinato da una serie di cose
Se egrave universale ci dice che tutte quelle cose che comprende hanno certe proprietagrave hellipessa egrave il puro
rapportarsi a se stesso o egrave il mezzo dove quelle determinatezze tutte quante sono dove tutte quante
dunque si compenetrano in essa come in unrsquounitagrave semplice ma senza toccarsihellip Ecco che ritorna
sempre alla stessa cosa lrsquouno e i molti Lrsquouno lrsquouniversalitagrave egrave uno unrsquounitagrave ma egrave fatta di molti
hellipgiaccheacute esse sono indifferentemente per seacute proprio per via della partecipazione a questa universalitagrave
Tale astratto mezzo universale che puograve venir detto la cosalitagrave in generale o lrsquoessenza pura non egrave altro
dal qui e dallrsquoora comrsquoessi si sono mostrati cioegrave come un insieme semplice di moltihellip Il ldquoquirdquo per
esempio egrave uno quando dico ldquoquirdquo dico qualcosa che egrave singolare apparentemente ma egrave un
universale percheacute questo ldquoquirdquo egrave tutti i ldquoquirdquo possibili Fa poi un esempio Questo egrave un qui semplice
ed egrave in pari tempo molteplice egrave bianco ed egrave anche sapido ed egrave anche cubico di forma e anche di un
peso determinato ecc Egrave anche tutte queste cose Tutte queste molte proprietagrave sono in qui semplicehellip
Percheacute sono il sale hellipdovrsquoesse dunque si compenetrano nessuna ha un qui diverso da quello
dellrsquoaltrahellip Difatti il sapido egrave qui il cubico egrave qui sono tutti qui hanno tutti in comune questo
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ldquoquirdquo hellipe in pari tempo senza essere staccate per via di qui diversi in questa compenetrazione esse
non si affegravettanohellip Non si affegravettano cioegrave non si contaminano non si influenzano non si alterano
hellipil bianco non affegravetta neacute altera il cubico entrambi non toccano il sapido ecc anzi ciascuna poicheacute
egrave un semplice rapportarsi a se stessahellip Ciascuna di queste determinazioni si rapporta a se stessa il
sapido egrave il sapido non egrave il cubico helliplascia in pace le altre e loro si rapporta solo mediante un
indifferente anche Questo ldquoancherdquo egrave lrsquounica cosa che le connette il sale egrave sapido ma anche cubico
ma ha anche un peso ma anchehellip Questo ldquoancherdquo egrave dunque proprio il puro universale o il mezzo egrave
la cosalitagrave che raccoglie insieme quelle proprietagrave Vedete come qui cerca di risolvere il problema
dellrsquouno e dei molti e che alla fine dovragrave risolvere in qualche modo si puograve intuire come In questa
relazione che egrave resultata per la prima volta il carattere dellrsquouniversalitagrave positiva egrave sviluppato e lo si puograve
osservarehellip Questa universalitagrave egrave fatta di molti ma questi molti rimangono allrsquointerno
dellrsquouniversalitagrave come elementi determinati e identici a seacute non si affettano gli uni con gli altri
non si modificano a vicenda rimangono quelle che sono quindi sono tante cose dentro lrsquouno E
allora la domanda di Parmenide egrave uno o molti Risponderagrave poi qui a questa domanda Ossia
dato che le molte determinate proprietagrave fossero senzrsquoaltro indifferenti e si rapportassero solamente
ciascuna a se stessa non sarebbero proprietagrave determinatehellip se ognuna stesse per i fatti suoi da
unrsquoaltra parte invece dice hellipesse infatti lo sono in quanto si distinguono e si rapportano ad altre
proprietagrave come opposte Questa egrave lrsquounica cosa che le distingue come qualunque cosa il fatto di
essere in opposizione a tutto ciograve che non egrave quella cosa ligrave il sapido non egrave il peso non egrave il cubico
Poco piugrave avanti E perciograve questo non egrave soltanto un anche unitagrave indifferente ma altresigrave un Uno
unrsquounitagrave esclusiva Questa universalitagrave egrave un uno unrsquounitagrave esclusiva LrsquoUno egrave il momento della
negazione in quanto esso si rapporta a se stesso in modo semplice ed esclude altro cosiccheacute la cosalitagrave
egrave determinata come cosa Per determinare una cosa devo stabilire che quella cosa non egrave unrsquoaltra
cosa Determinare qualcosa come dice la parola stessa de-terminare cioegrave termine qualcosa in un
certo modo lo termine percheacute ligrave finisce la cosa e ne incomincia unrsquoaltra questa ldquoegraverdquo e finisce qui
quindi egrave in opposizione Nella proprietagrave la negazione egrave come determinatezza che fa immediatamente
uno con lrsquoimmediatezza dellrsquoesserehellip La negazione egrave la determinatezza nel senso che per
determinare qualcosa devo negare che questa cosa sia unrsquoaltra cosa e quindi si ritrova ad essere
in questa sorta di immediatezza con lrsquoessere questa cosa ldquoegraverdquo egrave se stessa hellipma la negazione egrave come
Uno quando egrave liberata da questrsquounitagrave con il contrario ed egrave in se e per se stessa Questa negazione egrave
Uno Noi possiamo dire che questa cosa egrave uno percheacute non crsquoegrave niente altro che le si opponga quindi
deve essere liberata da tutto ciograve che le si oppone da tutto ciograve che egrave altro In questi momenti presi
insieme egrave compiuta la cosa come il vero della percezionehellip Quindi la percezione non sarebbe altro
che il cogliere che la determinatezza di qualche cosa egrave tale in quanto esclude unrsquoaltra cosa si libera
da ciograve che non egrave Essa egrave α) lrsquouniversalitagrave indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave o
piuttosto materiehellip Quindi universalitagrave indifferente e passiva egrave lrsquouniversalitagrave per se stessa che
non fa nulla semplicemente si mostra come universale β) la negazione non meno semplice o lrsquoUno
lrsquoesclusione di proprietagrave oppostehellip Quindi abbiamo lrsquouniversalitagrave e poi il fatto che lrsquouniversalitagrave
nega di avere determinazioni che si oppongono a lei Per essere uno occorre che sia quella e non
altro γ ) le molte proprietagrave stesse il rapporto dei due primi momenti la negazione comrsquoessa rapportasi
allrsquoelemento indifferente ed ivi si espande come una copiositagrave di differenzehellip Il rapporto tra questi
due momenti ci dice che questa negazione permane non viene cancellata viene tolta ma non
cancellata Dice ed ivi si espande come una copiositagrave di differenze come se si moltiplicasse percheacute
se io dico che questa egrave quella che egrave e che non egrave quellrsquoaltra questa cosa poi mi si moltiplica ma non
egrave neanche poi questrsquoaltra ma non egrave neanche questrsquoaltra ecc hellipil punto della singolaritagrave che nel
mezzo del sussistere si irradia nella molteplicitagrave Il punto della singolaritagrave cioegrave il fatto di essere uno
in effetti potremmo dirla cosigrave fa fatica a rimanere uno percheacute si irradia in una molteplicitagrave cioegrave
non egrave questo non egrave questrsquoaltro non egrave questrsquoaltro ecc E allora che uno egrave Secondo quel lato per
cui queste differenze appartengono allrsquoindifferente mezzo anchrsquoesse sono universali si rapportano solo
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a seacute e non si affettano tra di loro hellip ma questo rapporto di opposizione esse lo hanno necessariamente
in proprietagrave che sono lontane dal loro anche Lrsquouniversalitagrave sensibile ossia lrsquounitagrave immediata
dellrsquoessere e del negativohellip Sappiamo che lrsquouniversalitagrave egrave lrsquounitagrave immediata di una cosa e del suo
negativo percheacute lrsquouniversalitagrave contiene anche il negativo hellipegrave proprietagrave soltanto ora in quanto da
tale universalitagrave sono sviluppati e distinti lrsquouno dallrsquoaltra lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura ed essa li
conchiude entrambi soltanto questo rapporto di essa con i puri momenti essenziali compie la cosa
Vediamo che crsquoegrave una direzione che poi ci porteragrave alla sintesi e cioegrave in questa universalitagrave per il
momento vediamo come distinti lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura Lrsquouniversalitagrave pura egrave fatta di molti
elementi ma egrave uno la cosa egrave fatta di questo rapporto tra i due A pag 97 Cosigrave egrave ora costituita la
cosa della percezione e la coscienza in quanto suo oggetto egrave la cosa egrave determinata come Percipiente A
questo punto dice la coscienza puograve percepire percheacute egrave in condizione di cogliere nella cosa il suo
contrario quindi distinguere la cosa dal suo contrario e coglierla quindi in quanto singolaritagrave
ma una singolaritagrave come vedremo tra poco che di fatto egrave anche molteplicitagrave Quindi il percepire
egrave rendersi conto che la cosa egrave una e molti Essa ha solo da prendere lrsquooggetto e da comportarsi come
puro assumere ciograve che cosigrave le risulta egrave il vero Se in questo prendere essa esplicasse una qualche attivitagrave
con un simile atto dellrsquoattribuire o del tralasciare altererebbe la veritagrave La coscienza deve soltanto
assumere su di seacute soltanto passivamente la veritagrave della cosa non deve entrarci in mezzo percheacute
se ci entra altera la cosa e quindi quella cosa non egrave piugrave il vero Poicheacute lrsquooggetto egrave il vero e lrsquouniversale
lrsquoeguale a se stesso e la coscienza si egrave il mutevole e lrsquoinessenziale le puograve accadere di assumere lrsquooggetto
in guisa non giusta le puograve accadere di illudersi Egrave chiaro che se la coscienza interviene nella
percezione dellrsquooggetto modifica lrsquooggetto Egrave quello che voleva fare Husserl arrivare alla cosa
stessa in carne e ossa senza mediazione Lrsquoattivitagrave percettiva ha la consapevolezza della possibilitagrave
dellrsquoillusione giaccheacute nellrsquouniversalitagrave che egrave il Principio lrsquoesser-altro egrave anchrsquoesso immediatamente per
lrsquoattivitagrave percettiva ma come il nullo come il tolto Per ciascuno in questa attivitagrave percettiva
lrsquoessere altro di qualche cosa viene escluso viene considerato come niente deve essere tolto percheacute
o egrave vero o egrave falso Perciograve il suo criterio della veritagrave egrave lrsquoeguaglianza con se stesso e il suo comportamento
egrave di assumere lrsquoeguale a seacute Essendo in pari tempo il diverso per essa essa egrave un rapportare gli uni a gli
altri i diversi momenti del suo assumere Se peraltro in questo confronto scaturisca una ineguaglianza
questa non egrave una non-veritagrave dellrsquooggetto (cheacute esso egrave lrsquoeguale a se stesso) ma del percepire Questo egrave il
discorso comune non ho capito bene non ho visto bene non inteso bene comrsquoera veramente la
cosa Poco piugrave avanti Lrsquooggetto che io apprendo si presenta come puramente uno inoltre io mi accorgo
della proprietagrave che egrave in esso e che egrave universale ma che perciograve va oltre la singolaritagrave Questo aggeggio
il posacenere egrave singolare ma crsquoegrave unrsquouniversalitagrave che va oltre Egrave universale in quanto questo
posacenere egrave un posacenere Il posacenere egrave un universale percheacute non egrave questo il posacenere egrave
tutti i posaceneri Dunque il primo essere dellrsquoessenza oggettiva in quanto questa era un Uno non era
il suo vero esserehellip Quello che ci appariva inizialmente come lrsquouno lrsquooggetto la cosa dice non egrave
lrsquooggetto vero hellippoicheacute lrsquooggetto egrave il vero in me cade la non-veritagrave e lrsquoapprendere non era giusto
Anzi in forza dellrsquouniversalitagrave della proprietagrave io devo prendere lrsquoessenza oggettiva piuttosto come una
comunanza in generale Inoltre ora io percepisco la proprietagrave come determinata come opposta ad altro
ed escludente questo altro Nella percezione crsquoegrave questo aspetto io percepisco questa cosa in quanto
non egrave questrsquoaltra cosa In effetto dunque io non ho rettamente appreso lrsquoessenza oggettiva
determinandola come una comunanza con altre o come la continuitagrave e in forza della determinatezza
della proprietagrave io devo anzi separare la continuitagrave e porre lrsquoessenza oggettiva come un Uno esclusivo
Devo distinguere lrsquoUno cioegrave questo da ciograve che non egrave In questrsquoUno quandrsquoesso egrave stato separato io
trovo molte di tali proprietagrave le quali non affettandosi reciprocamente sono reciprocamente indifferenti
quindi io non ho percepito rettamente lrsquooggetto quando lo ho appreso come un alcuncheacute di esclusivo
anzi come prima esso era soltanto continuitagrave in generale cosigrave egrave ora un universale mezzo a comune
dove ciascuna delle molte proprietagrave - intese come universalitagrave sensibili - egrave per seacute e come determinata
esclude le altre Dice che non egrave vero che io apprendo un qualche cosa come un alcuncheacute di esclusivo
60
ma ciograve che io sto vedendo ciograve che sto prendendo egrave determinata in relazione al fatto che lo escludo
delle altre cose Poco piugrave avanti E la coscienza per la quale ora un essere sensibile egrave egrave soltanto un
opinare ossia egrave completamente fuori dal percepire e ritornata in se stessa Questo mio percepire
muove sigrave dalla certezza sensibile da ciograve che mi appare perograve deve compiere tutte queste
operazioni Compiendo tutte queste operazioni cosa succede Mi riporta al punto di partenza
cioegrave torna a dirmi di fatto che questa cosa egrave questa cosa Dopo aver compiuto una serie di
operazioni dopo aver escluso che questo egrave altro da seacute dopo avere inteso che le sue determinazioni
non sono altre determinazioni ma sono quelle a questo punto ecco che questo aggeggio qui
diventa quello che egrave Ma lrsquoessere e lrsquoopinare sensibili passano anchrsquoessi nel percepirehellip Io dico che
egrave lo vedo lo giudico lo valuto ma dicendo questo sono giagrave nella percezione non ne sono fuori
non sono nella pura e immediata assunzione della cosa in seacute ma sono nella percezione ho giagrave
dovuto compiere una serie di operazioni di esclusione di negazione ho dovuto negare delle cose
per potere dire che questo egrave questo hellipio sono ancora respinto allrsquoinizio e trascinato nel medesimo
circolo che in ogni momento e come totalitagrave toglie se stesso Dopo tutte queste operazioni sono
rigettato al punto di partenza e cioegrave tutte queste operazioni vengono tolte per potere dire che
questo egrave questo ci devono essere state ma non ci sono piugrave percheacute mi appare soltanto questo in
quanto questo Egrave questa la percezione io percepisco a partire da una serie di operazioni che tolgo
ndash queste operazioni di fatto non sono nientrsquoaltro che la negazione ndash e che mi riconduce al punto
di partenza Quindi la coscienza necessariamente lo ripercorre ma ora non come la prima volta Esso
cioegrave quanto al percepire ha fatto esperienza che il resultato e il vero del percepire ne sono anche la
risoluzione o sono la riflessione del vero in se stesso La riflessione io rifletto questa cosa nel senso
che attraverso la negazione la ldquoidentificordquo ma - nel momento in cui la identifico questa cosa
diventa quella che egrave e quindi la percepisco cosigrave comrsquoegrave - non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave quella
da cui era partito il movimento quella dellrsquoinizio quella che descriveva al punto α ) lrsquouniversalitagrave
indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave Non egrave piugrave quella cosa ligrave non egrave piugrave
lrsquoincominciamento Cosigrave per la coscienza si egrave determinata lrsquoessenziale costituzione del suo percepire
non di essere un semplice puro assumere ma nel suo assumere di essere parimenti riflessa dal vero
in se stessa Questo ritorno della coscienza in se stessa - ritorno che essendosi mostrato essenziale al
percepire si mischia immediatamente nel puro assumere - altera il vero A causa del fatto che la
coscienza ha riflettuto su di seacute o piugrave propriamente che ho riflettuto su questa cosa questa cosa
non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave il vero dice Hegel percheacute la cosa stessa si egrave mischiata al mio
percepire Adesso lo diragrave molto precisamente la cosa egrave quella che egrave non per se stessa ma per me
Cosigrave come prima nella certezza sensibile ora egrave qui presente nel percepire il lato per cui la coscienza
viene risospinta in se stessa ma anzitutto non nel senso in cui ciograve avveravasi nella certezza sensibile
come se la veritagrave del percepire cadesse nella coscienza anzi ora conosce che in lei cade la non-veritagrave che
qui si presenta Si accorge che in seguito a tutto questo procedimento ciograve che mi accade addosso
egrave la non veritagrave di questa cosa quella non veritagrave che inizialmente appariva alla certezza sensibile
Ma con questo conoscimento la coscienza egrave anche capace di superare la non-veritagrave essa distingue la
propria apprensione del vero dalla non-veritagrave del proprio percepire la corregge e in quanto egrave essa che
intraprende questa rettifica in lei cadragrave anche la veritagrave come veritagrave del percepire Sta dicendo che sigrave
io mi accorgo che il mio percepire altera questa veritagrave ma il criterio di veritagrave che sto utilizzando
egrave il mio sono sempre io che stabilisco questa veritagrave Se ora come si deve si considera il
comportamento della coscienza si vedragrave chrsquoesso egrave cosigrave costituito che la coscienza non piugrave meramente
percepisce anzi egrave anche consapevole della sua riflessione in seacute e separa inoltre la riflessione dalla
semplice assunzione stessa Questo egrave ciograve che Hegel vuole Dapprima io mi accorgo della cosa come
un uno e ho da tenerla ferma in questa determinazione vera egrave cosigrave egrave quella che mi appare egrave la
prima percezione Se nel movimento del percepire si presenta qualcosa di contraddittorio alla cosa ciograve
egrave da riconoscere come mia pura riflessione Se le cose non stanno cosigrave come io le vedo o se penso che
non stiano cosigrave dice egrave un problema della mia percezione Ma badate bene Ora nella percezione
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si presentano anche diverse proprietagrave che sembrano essere proprietagrave della cosa ma la cosa egrave uno e noi
siamo consapevoli che quella diversitagrave per cui la cosa cessava di essere uno cade in noi Siamo noi
che stabiliamo che la cosa egrave Uno Dunque in effetto questa cosa egrave bianca soltanto al nostro occhio
sapida anche alla nostra lingua cubica anche al nostro tatto ecc Tutta la diversitagrave di questi lati noi
non la prendiamo dalla cosa ma da noi stessi cosigrave per noi essi lati cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltro per
es al nostro occhio che egrave del tutto separato dalla nostra lingua ecc Quindi noi siamo lrsquouniversale
mezzo del quale tali momenti sceverandosi lrsquouno dallrsquoaltro sono per seacute Siamo noi che distinguendo
una cosa dallrsquoaltra diciamo che questa cosa egrave quella che egrave per seacute Siamo noi a dirlo Poicheacute dunque
consideriamo come riflessione nostra la determinatezza di essere universale mezzo conserviamo con ciograve
lrsquoautoeguaglianza e la veritagrave della cosa di essere uno Noi consideriamo teniamo ferma questa cosa
il fatto che io sono lrsquouniversale mezzo che sono io che decido Che cosa decido Lrsquoautoeguaglianza
della veritagrave della cosa Ma questi lati diversi che la coscienza prende su di seacute considerati ciascuno per
seacute come trovantesi nellrsquouniversale mezzo sono determinati il bianco egrave soltanto in opposizione al nero
ecc e la cosa egrave uno proprio percheacute si oppone ad altre La coscienza prende su di seacute tutte queste cose
ma le prende su di segrave in quanto determinate questo aggeggio egrave di vetro e il vetro non egrave il peso e
il peso non egrave la trasparenza e la trasparenza non egrave il colore Tutte queste cose sono determinate
ma la coscienza le prende tutte in seacute per dire che egrave Uno deve prenderle tutte in seacute In quanto
peraltro egrave uno essa non esclude da seacute altre cose (giaccheacute essere Uno significa essere lrsquouniversale
rapportarsi a se stessohellip In quanto uno dice essa non esclude da seacute altre cose Non le esclude per
principio le esclude per via delle determinatezze Lrsquouno non esclude le altre cose che sono presenti
dentro ma si escludono lrsquouna con lrsquoaltra Lrsquouno cioegrave questo aggeggio qui non esclude di essere
trasparente di essere pesante di essere solido ecc ma ciascuna di queste cose esclude lrsquoaltra
percheacute egrave determinata Se non si escludessero sarebbero indeterminate se fossero indeterminate
non essendoci piugrave determinazione non avrei piugrave percezione quindi queste determinatezze sono
necessarie Poicheacute la proprietagrave egrave la proprietagrave propria della cosa o egrave una determinatezza nella cosa stessa
questa ha parecchie proprietagrave Infatti in primo luogo la cosa egrave il vero essa egrave in se stessa e ciograve che egrave in
lei vi egrave come sua propria essenzahellip Ciograve che egrave in lei vi come sua essenza propria hellipe non egrave dunque
in virtugrave di altre cose quindi in secondo luogo le proprietagrave determinate non sono in virtugrave di altre cose
soltanto e per altre cose anzi sono in lei stessahellip Tenete conto che questa cosa perograve egrave per noi hellipma
queste sono proprietagrave determinate in lei soltanto in quanto son molte e reciprocamente distinguentesi
e in terzo luogo mentre le proprietagrave sono cosigrave nella cosalitagrave esse sono in seacute e per seacute e reciprocamente
indifferenti Infatti che questo aggeggio sia di vetro egrave indifferente al fatto che sia trasparente che
sia pesante che sia solido Egrave dunque in veritagrave la cosa stessa che egrave bianca e anche cubica e anche
sapida ecc ossia la cosa egrave lrsquoanche o lrsquouniversale mezzo nel quale le molte proprietagrave sussistono lrsquouna
fuori dellrsquoaltra senza toccarsi e senza togliersi E presa cosigrave essa vien presa come il vero Tutte queste
sono le condizioni ci sta dicendo Hegel della percezione cioegrave che tutte queste determinazioni
permangano ma permangano in opposizione alle altre Quindi permane il negativo allrsquointerno
dellrsquoUno percheacute ciascuna cosa nega di essere le altre il sapido nega di essere cubico per esempio
In tale percepire la coscienza egrave ora in pari tempo consapevole che essa si riflette anche in se stessa e che
nel percepire si presenta il momento opposto allrsquoanche Il momento opposto allrsquoanche egrave lrsquounitagrave lrsquouno
Ma questo momento egrave unitagrave della cosa con se stessa unitagrave che esclude da seacute la differenza Dice unitagrave
della cosa con se stessa hellip che esclude da seacute la differenza perograve abbiamo visto che questo ldquoancherdquo egrave
ineliminabile percheacute una cosa egrave questo ma anche questo ma anche questrsquoaltro ecc queste cose
sono determinazioni che non possono essere tolte Ciograve nonostante rimane uno e molti Egrave dunque
lrsquounitagrave che la coscienza dovragrave prendere su di seacute poicheacute la cosa egrave il sussistere delle molte proprietagrave diverse
e indipendenti Da tutte queste determinazioni che sono indispensabili e che sono il negativo
percheacute ciascuna si oppone allrsquoaltra la coscienza deve prendere lrsquounitagrave lrsquouno altrimenti non
percepisce altrimenti percepirebbe uno sterminio di cose senza mai soffermarsi su una cosa
Lrsquounificare queste proprietagrave tocca soltanto alla coscienza nella cosa quindi essa non deve lasciarle
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confluire in un uno Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin quanto e con ciograve mantiene le proprietagrave
lrsquouna fuori delle altre e la cosa come un anche Cioegrave Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin
quanto cioegrave questa cosa egrave in quanto di vetro e in quanto di vetro non egrave di plastica Questo ldquoin
quantordquo egrave una determinazione Per lrsquoesattezza lrsquoesser-uno viene anzitutto preso su di seacute dalla
coscienza in un modo tale per cui ciograve che veniva chiamato proprietagrave viene ora presentato come materia
libera Per tal modo la cosa egrave elevata al vero anche divenendo una raccolta di materie e invece di esser
uno diviene una superficie soltanto circoscrivente Questa cosa che io percepisco egrave come una
superficie che circoscrive una serie di determinazioni Poco piugrave avanti hellipresulteragrave che la coscienza
fa di seacute noncheacute della cosa alternativamente e un puro uno privo di molteplicitagrave e un anche disgregato
in tante materie ciascuna delle quali fa parte per se stessa Mediante questo confronto la coscienza
trova dunque non solo che il suo prendere il vero ha in lui la diversitagrave dellrsquoassumere e del ritornare in
se stesso ma trova anche che proprio il vero proprio la cosa si mostra in questa duplice guisa Egrave lrsquouna
cosa e lrsquoaltra egrave il percipiens e il perceptum egrave lrsquoIo del movimento e lrsquooggetto Dunque egrave qui presente
lrsquoesperienza che la cosa per la coscienza che la accoglie si presenta in modo determinato ma in pari
tempo esce fuori dal modo in cui si offre per riflettersi in seacute ossia ha in lei stessa una veritagrave opposta
Qualunque cosa che si determini riflettendosi in seacute ha in seacute lrsquoopposto Cosa vuol dire riflettendosi
in seacute Vuol dire che riflettendosi stabilisce che questa cosa non egrave altro (34) La coscienza egrave dunque
essa stessa fuori anche da quel secondo modo di comportarsi nel percepire il quale consiste nel prendere
la cosa come il verohellip Dice che la coscienza non egrave neanche lrsquoaccogliere la cosa come il vero non egrave
questo hellipcome il vero Eguale a se stesso e seacute come il non-eguale come ciograve che fuori dellrsquoeguaglianza
sta ritornando in se stessohellip Deve prendere il vero non percheacute immagina che la cosa sia eguale a
se stesso ma si accorge che per prenderla come il vero ci deve essere una riflessione ci deve essere
un movimento ma se crsquoegrave questo movimento allora non egrave il vero La cosa egrave uno riflessa in se stessa
essa egrave per seacute ma egrave anche per un altro e invero egrave un Altro per seacute quantrsquoessa egrave per un altro cosigrave la cosa
egrave per seacute e anche per un altro egrave un duplice diverso essere ma egrave anche Uno ma lrsquoesser-uno contraddice
a questa sua diversitagrave per conseguenza la coscienza dovrebbe ancora una volta prender su di seacute quel
riunire e tenerlo lungi dalla cosa Sta dicendo che la cosa egrave quella ma anche non lo egrave ma anche il
suo contrario La coscienza dovrebbe dire che la cosa in quanto egrave per seacute non egrave per altro Soltanto alla
cosa stessa conviene anche lrsquoesser-uno e la coscienza ne ha avuto esperienza la cosa egrave essenzialmente
riflessa in seacute Lrsquoanche ossia la differenza indifferente cade nella cosa non meno di quel che vi cada
lrsquoesser-unohellip Come dire che questa differenza sigrave certo crsquoegrave lrsquouno rispetto alle altre cose che non
sono questo ma anche allrsquointerno dellrsquouno percheacute lrsquouno egrave per altro (36) Ora tale determinatezza
che costituisce il carattere essenziale della cosa e che la distingue da ogni altra egrave cosigrave determinata che
mediante essa la cosa egrave in opposizione alle altrehellip Una determinazione non egrave altro che questo come
abbiamo visto anche etimologicamente de-terminare qualcosa la faccio terminare qui hellippur
dovendosi anche in questa opposizione mantenere per seacute Per mantenere se stessa deve essere in
opposizione alle altre Quindi vedete che si mantiene per seacute ma se non negasse di essere altro non
sarebbe neanche seacute Vedete che tutta la questione di Severino rispetto allrsquoessere e al non non-
essere egrave tutta qui Ma la cosa egrave cosa o egrave un uno che egrave per seacute solo in quanto essa non sta in questo
rapporto verso altrehellip Se una cosa egrave per seacute non puograve dipendere da altro questo egrave il problema dellrsquouno
e dei molti hellipin questo rapporto egrave infatti di giagrave posto il nesso con unrsquoaltra cosahellip Se egrave uno che egrave per
seacute ma egrave per seacute percheacute non egrave altro crsquoegrave giagrave questo rapporto con quellrsquoaltro e quindi egrave giagrave per
unrsquoaltra cosa e non piugrave per seacute Proprio mediante il suo carattere assoluto e mediante la sua
opposizione la cosa egrave in relazione verso altre ed egrave essenzialmente soltanto questa relazionehellip Rileggo
la cosa hellip egrave essenzialmente soltanto questa relazione Non sta dicendo una cosa indifferente questa
cosa non ha niente di materiale di naturale ecc egrave una relazione egrave un significato hellipma la
relazione egrave la negazione dellrsquoindipendenza della cosahellip Se egrave in relazione egrave chiaro che non egrave
indipendente da questa relazione hellipe la cosa va anzi a fondo per via della sua proprietagrave essenziale
Cioegrave di essere una relazione e non unrsquounitagrave distinta e avulsa da tutte le altre Per la coscienza egrave
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dunque necessaria lrsquoesperienza di come la cosa proprio mediante la determinatezza che costituisce la
sua essenza e il suo esser-per-seacute vada a fondohellip Proprio quelle cose che la determinano e che la
fanno essere per seacute sono quelle che la mandano a fondo percheacute per essere determinata per essere
per seacute per essere quella che egrave deve essere per altro percheacute senza la negazione - un essere per altro
un rapporto o una relazione con altro - non egrave neanche se stessa hellipla cosa egrave posta come esser-per-seacute
o come assoluta negazione di ogni esser-altro e quindi come negazione assoluta che si rapporta solo con
seacute perograve la negazione che si rapporta solo con seacute egrave toglier se stesso ossia egrave avere la propria essenza entro
un altro La negazione assoluta che si rapporta solo con seacute egrave negazione di che Se egrave negazione egrave
negazione di qualcosa quindi egrave negazione in quanto si rapporta con qualcosrsquoaltro per cui se tolgo
questo rapporto tolgo anche la negazione In effetto la determinazione dellrsquooggetto come esso egrave
resultato non contiene nientrsquoaltro Ricordatevi delle sue parole circa lrsquooggetto riportate qui sopra
dove dice che la cosa egrave soltanto la relazione Lrsquouno e i molti il fatto di essere una e di essere molti
Questo rapporto la cosa egrave questo egrave questo ciograve che si percepisce Esso deve avere in se stesso una
proprietagrave essenziale che ne costituisce il suo semplice esser-per-seacute ma pur nella semplicitagrave esso deve
avere in lui anche la diversitagrave la quale deve essere necessaria ma non deve perograve costituire la
determinatezza essenziale Eh giagrave certo percheacute la determinazione essenziale egrave sia lrsquouna cosa che
lrsquoaltra sia lrsquoessere uno sia essere molti Ma questa egrave una distinzione la quale egrave ora soltanto nelle
parole lrsquoinessenziale che in pari tempo deve essere necessario toglie se stesso ossia egrave ciograve che testeacute venne
chiamato la negazione di se stesso Cosrsquoegrave che egrave inessenziale Sono i due termini della cosa il
percipiens e il perceptum Queste due cose inessenziali vengono tolte Ciograve che invece egrave essenziale
egrave la relazione che fa esistere la cosa e dunque la percezione Quindi si percepisce una relazione
un significato Un significato non egrave niente altro che una relazione Con ciograve cade lrsquoultimo in quanto
che separava lrsquoesser-per-seacute e lrsquoessere per altro Non crsquoegrave piugrave una cosa che egrave in quanto una in quanto
molti lrsquoin quanto non crsquoegrave piugrave percheacute egrave entrambe le cose simultaneamente Sotto un unico e
medesimo riguardo lrsquooggetto egrave piuttosto il contrario di se stesso egrave per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per
altro in quanto egrave per seacute Esso egrave per seacute egrave riflesso in se stesso egrave Uno ma questo essere per seacute essere riflesso
in se stesso ed essere Uno egrave in unitagrave esso il contrario lrsquoesser-per-altro ed egrave posto quindi solo come un
toltohellipPer usare i termini di Severino questi due astratti vengono tolti per via del concreto e
rimane il concreto cioegrave la sintesi hellipo questo esser-per-seacute egrave tanto inessenziale vale a dire quanto la
relazione verso lrsquoaltro Questi momenti per seacute diventano inessenziali Ciograve che rimane di essenziale egrave
la relazione Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze o nelle determinatezze che dovevano
costituire la sua essenza non meno di quel chrsquoesso diventasse un tolto nel suo essere sensibile Le
determinazioni dellrsquooggetto scompaiono percheacute lrsquooggetto in quanto astratto scompare e ce lo
ritroviamo come sintesi cioegrave come il concreto Movendo dallrsquoessere sensibile lrsquooggetto diviene un
universale ma questo universale poicheacute deriva dal sensibile egrave da questo essenzialmente condizionato
e perciograve non si tratta davvero di universalitagrave eguale a se stessa ma di universalitagrave che affetta da
unrsquoopposizione si separa perciograve negli estremi della singolaritagrave e della universalitagrave dellrsquouno delle
proprietagrave e dellrsquoanche delle materie libere Questo movimento parte dalla percezione Si percepisce
sigrave lrsquoUno la come unitagrave ma appena riflette su di seacute si accorge che questo uno egrave fatto di molti egrave
fatto di una serie di determinazioni quindi ritorna sulla percezione sensibile ma a questo punto
la percezione sensibile diventa unrsquoaltra cosa diventa la percezione che tiene conto che questa
cosa egrave quella che egrave per via di negazione e che questa cosa ha in seacute la sua opposizione che questa
cosa egrave seacute ma anche non lo egrave ma anche il suo contrario Cosa che sarebbe interessante da praticare
parlando Queste pure determinatezze sembrano esprimere lrsquoessenziale stesso ma esse sono soltanto un
esser-per-seacute che egrave affetto dallrsquoesser per un altrohellip Ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in quanto
egrave per un altro in quanto egrave quella che egrave per via del fatto che non egrave unrsquoaltra cosa quindi egrave quella
che egrave per via di altro che la fa essere quella che egrave hellipperaltro daccheacute entrambi sono essenzialmente
in una unitagrave egrave ora presente lrsquouniversalitagrave incondizionata e assoluta soltanto qui la coscienza entra
veramente nel regno dellrsquointelletto Soltanto quando mi rendo conto che parlando ciascuna cosa che
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mi appare egrave quella che egrave per via del suo contrario Quindi mantiene il suo contrario percheacute se lo
perdesse non sarebbe piugrave quella cosa semplicemente non sarebbe piugrave Egrave il discorso che facevamo
rispetto al tutto allrsquointero percheacute un significante sia quello che egrave occorre che ci siano tutti gli altri
significanti ma che tutti gli altri significanti non siano quel significante che quel significante li
comporti tutti ma che non lo sia altrimenti non sarebbe possibile parlare
24 luglio 2019
Prima di iniziare volevo dire di una questione quando si cerca qualche cosa o come si suole dire
si desidera una certa cosa accade che questa cosa che si desidera sia quella che egrave in virtugrave di unrsquoaltra
cosa egrave sempre in virtugrave di altro percheacute questo egrave il funzionamento del linguaggio Quindi
qualunque cosa io desideri voglia attenda ecc questa cosa mi rinvieragrave sempre a unrsquoaltra Da
qui lrsquoidea che il desiderio sia senza fine Non egrave che il desiderio non abbia lrsquooggetto che sarebbe una
contraddizione in termini ma questa cosa che il desiderio desidera si mostra in quanto rinviante
ad altro per cui si sposta letteralmente su unrsquoaltra cosa Ora invece se lrsquooggetto dellrsquointeresse
fosse il linguaggio allora che succederebbe Questo oggetto a che cosa rinvierebbe Rinvierebbe
a se stesso Rinviando a se stesso non avrebbe piugrave bisogno di andare a cercare altre cose percheacute egrave
arrivato lagrave dove egrave sempre stato Come dire che occupandosi del linguaggio cioegrave ponendo il
linguaggio come oggetto della ricerca dellrsquointeresse ecc a questo punto il desiderio non ha piugrave
la necessitagrave di cercare altre cose percheacute si egrave attestato a questo punto su se stesso e non crsquoegrave altro
fuori da se stesso Il linguaggio non puograve rinviare a unrsquoaltra cosa che non sia linguaggio e quindi
ritorna sempre su se stesso Se io mi occupo del linguaggio lrsquooggetto rimane il linguaggio nelle
sue infinite varianti
Intervento Allora occorre togliere lrsquooggetto
No non egrave che tolgo lrsquooggetto Sto dicendo che lrsquounica ricerca dalla quale si possa trarre
soddisfazione egrave la ricerca intorno al linguaggio Il desiderio cerca la soddisfazione nel suo
raggiungimento cioegrave nel raggiungere il suo oggetto ma sappiamo che questo oggetto del desiderio
egrave quello che egrave in virtugrave di altro e quindi devo spostarmi su altro la soddisfazione egrave sempre rinviata
ad altro Nel caso del linguaggio la soddisfazione egrave raggiunta in quanto il linguaggio non puograve che
lavorare su se stesso Quindi egrave ciograve che non illude egrave ciograve che non tradisce percheacute si egrave sempre ligrave e
quindi la soddisfazione egrave in un certo senso sempre garantita percheacute questo lavoro sul linguaggio
non rinvia ad altro che non sia linguaggio Detto questo vediamo di concludere il capitolo Siamo
a pag 105 Con ciogravehellip Il ldquociograverdquo sarebbe il fatto che crsquoegrave questo movimento tra lrsquoin seacute e il per seacute per
cui lrsquooggetto in quanto tale perde la sua essenzialitagrave Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze
o nelle determinatezze che dovevano costituire la sua essenzahellip In questo movimento lrsquooggetto non egrave
piugrave essenziale Prima era lrsquoIo e poi lrsquoIo egrave diventato inessenziale in quanto soggettivo ma anche
lrsquooggetto percheacute lrsquooggetto egrave quello che egrave rispetto a un qui e a un ora ma abbiamo visto che il qui
e lrsquoora che fanno dellrsquooggetto quello che egrave sono propriamente indeterminabili e quindi anche
lrsquooggetto diventa inessenziale (41) Dunque la singolaritagrave sensibilehellip La singolaritagrave sensibile egrave ciograve
che mi appare nellrsquoimmediato hellipdilegua bensigrave nel movimento dialettico della certezza immediata e
diviene universalitagrave ma universalitagrave soltanto sensibile Qualche cosa mi diviene sensibile nel
momento in questo qualcosa mi diventa un significato Lrsquoopinare egrave dileguato e il percepire prende
lrsquooggetto comrsquoesso egrave in seacute o come Universale in generale in esso quindi la singolaritagrave sorge come
singolaritagrave vera come esse-in-seacute dellrsquouno o come esser-riflesso in se stesso Soltanto quando crsquoegrave questo
riflettersi su seacute allora lrsquoin seacute diventa il seacute Ma si tratta ancora di un esser-per-seacute condizionato accanto
al quale viene a trovarsi un altro esser-per-seacute cioegrave lrsquouniversalitagrave che opposta alla singolaritagrave egrave da
questa condizionata Quindi abbiamo la singolaritagrave dellrsquooggetto della percezione ma
lrsquouniversalitagrave cioegrave il significato che ci consente di sapere che questo qualcosa egrave qualcosa Siamo
sempre alla questione di Parmenide lrsquouno e i molti La singolaritagrave per cui questa cosa mi si
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presenta come uno ma per il solo fatto di percepirla non egrave piugrave uno percheacute per percepirla deve
essere posta come un universale come un significato e in quanto significato non egrave giagrave piugrave uno ma
una moltitudine Questi due estremihellip La singolaritagrave e lrsquouniversalitagrave hellip che si contraddicono non
stanno soltanto lrsquouno accanto allrsquoaltro ma sono in unrsquounitagrave o il che egrave lo stesso ciograve che quei due hanno
a comune lrsquoesser-per-seacute egrave affetto dallrsquoopposizione in generale ossia neppure egrave un esser-per-seacute Non egrave
un esser-per-seacute percheacute egrave anche un singolare egrave universale ma anche singolare Ci sono queste due
cose che sono simultanee La sofisticheria del percepire cerca di salvare questi momenti dalla loro
contraddizione e di tenerli fissi mediante la distinzione dei riguardi mediante lrsquoanche e lrsquoin quanto
cosigrave come cerca infine di cogliere il vero mediante la distinzione dellrsquoinessenziale e di unrsquoessenza a
questo opposta Da sempre gli umani cercano lrsquoessenziale che cosa egrave proprio di una certa cosa
eliminando lrsquoinessenziale cioegrave tutto ciograve che non egrave proprio di questa cosa deve essere tolto per
esempio ciograve che io penso di questa cosa deve essere cancellato Solo tali espedienti anzicheacute tenere
in scacco lrsquoillusione possibile nellrsquoassumere si dimostrano essi stessi nulli e il vero che deve venir
guadagnato con questa logica della percezione dimostra sotto un medesimo e identico riguardo di
essere il contrario e di aver quindi a propria essenza lrsquouniversalitagrave priva di distinzioni e di
determinazioni Questa operazione non riesce percheacute a questo punto se tengo distinto lrsquouniversale
dal singolare perdo le determinazioni particolari perograve se mi appunto sul singolare mi perdo
lrsquouniversalitagrave Queste vuote astrazioni della singolaritagrave e della ad essa opposta universalitagravehellip Questo
accade se si vogliono tenere separate astratte direbbe Severino hellipcosigrave come dellrsquoessenza che egrave
congiunta con un inessenziale di un inessenziale che egrave nello stesso tempo tuttavia necessario sono le
potenze nel gioco delle quali consiste lrsquointelletto percettivo non di rado chiamato il sano intelletto umano
o buon senso esso che si spaccia per una solida e reale coscienza egrave nel percepire soltanto il gioco di
queste astrazioni e laddove esso opina di trovarsi nella condizione piugrave ricca trovasi invece nella piugrave
povera Sbattuto qua e lagrave da queste essenze nulle dallrsquouna vien gettato nelle braccia dellrsquoaltra con la
sua sofisticheria esso si dagrave cura di tener saldo e di affermare ora lrsquouno ora proprio lrsquoaltro opposto ma
cosigrave si mette contro la veritagrave e la sua opinione della filosofia consiste nel credere chrsquoessa abbia a che
fare soltanto con enti di ragione In effetti la filosofia ha anche a che fare con simili enti e li riconosce
per le pure essenze per gli elementi e le potenze assolute ma cosigrave essa li conosce in pari tempo nella loro
determinatezza e quindi li dominahellip Non li conosce soltanto in quanto significati universali
generali ma anche nella determinazione particolare singolare e universale helliplrsquointelletto percettivo
li prende invece per il vero e da essi vien gettato da un errore nellrsquoaltro Sia che si appunti su una cosa
sia che si appunti sullrsquoaltra comunque perde di vista il vero il vero non egrave altro che la sintesi
lrsquoaccadere di queste due cose simultaneamente Che poi non sono altro che il mio dire e il ciograve che
dico Le due cose sono sempre queste il mio dire egrave il singolare percheacute io dico una cosa ben precisa
il ciograve di cui dico egrave lrsquouniversale percheacute si riferisce a cose che per essere cose devono essere
significati Quindi questo singolare il mio dire viene affetto dallrsquouniversale ma questo universale
affetta il singolare percheacute una volta che questo significato si egrave posto modifica anche la
singolaritagrave Questrsquointelletto non giunge alla consapevolezza che tali essenze semplici sono quelle che
dominano in lui anzi opina di avere sempre a che fare con un contenuto e con una materia compatti
cosigrave come la certezza sensibile non sa che la vuota astrazione del puro essere egrave la sua propria essenzahellip
La vuota astrazione del puro essere cioegrave lrsquoessere egrave nulla Vedete da dove arriva Heidegger Lrsquoessere
egrave nulla egrave vuoto percheacute non crsquoegrave materia non crsquoegrave sostanza egrave la condizione percheacute ci sia qualche
cosa come un universale lrsquouniversale egrave vuoto in seacute non definisce nessuna cosa Ha la necessitagrave
che ci sia la singolaritagrave e la singolaritagrave ha la necessitagrave che ci sia lrsquouniversalitagrave sennograve egrave singolaritagrave
di che hellipesse sono lrsquointelaiatura e la potenza dominatrice dellrsquointelletto medesimo sono soltanto ciograve
che egrave il sensibile come essenza per la coscienza ciograve che determina le relazioni della coscienza con il
sensibile e ciograve in cui decorre il movimento del percepire e del suo vero Continua a insistere sulla
necessitagrave di questo movimento Sta dicendo che la singolaritagrave senza la universalitagrave egrave niente cosigrave
come lrsquouniversalitagrave senza una singolaritagrave egrave vuota egrave senza contenuto non egrave determinata da
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alcuncheacute Tale decorso - determinazione del vero e toglimento di questo determinare ininterrottamente
alternati - hellip Quindi determino il vero determino che cosrsquoegrave questo ma questa determinazione
viene tolta viene tolta nel senso che questa determinazione si mostra falsa si mostra non il vero
percheacute contiene il suo opposto e quindi deve essere tolta Mi trovo quindi a dovere determinare
e a dovere togliere questa determinazione e avere a questo punto una sintesi nel senso che neacute la
singolaritagrave neacute lrsquouniversalitagrave da sole possono sussistere Tale decorso hellip costituisce propriamente la
vita di tutti i giorni e il costante lavorio della coscienza percettiva la quale opina di muoversi nella
veritagrave Qui la coscienza non fa che procedere senza posa verso il resultato onde tutte queste veritagrave o
determinazioni essenziali vengono egualmente toltehellip Qui fa un discorso intorno alla chiacchiera
dove vengono sigrave tolte volta per volta o la singolaritagrave o lrsquouniversalitagrave ma a vantaggio ora
dellrsquouna ora dellrsquoaltra non viene superata in una sintesi non viene conservata non permane lrsquouna
cosa o lrsquoaltra helliptuttavia in ogni singolo momento essa egrave consapevole di questrsquouna determinatezza come
del vero quindi di nuovo dellrsquoopposta Questo egrave vero questo egrave falso In qualche modo la coscienza
sospetta la loro inessenzialitagravehellip Che cioegrave sia la singolaritagrave sia lrsquouniversalitagrave prese per seacute siano
inessenziali Questo percheacute non bastano da sole devono essere insieme Ma per salvarle
dallrsquoimminente pericolo si mette a sofisticare e ciograve che testeacute essa stessa affermava come il non vero ora
afferma come il vero Mentre propriamente la natura di queste essenze non vere vuole spingere
lrsquointelletto a raccogliere insieme e quindi a togliere i pensieri di quella universalitagrave e singolaritagrave
dellrsquoanche e dellrsquouno di quella essenzialitagrave che egrave necessariamente congiunta con una inessenzialitagrave e di
un inessenziale che per altro egrave necessario - pensieri di inessenze - contro ciograve lrsquointelletto recalcitra e si
aiuta con i puntelli dellrsquoin quanto e dei diversi riguardi o col prendere su di seacute lrsquoun pensiero per
mantenere lrsquoaltro separato e come vero Ma egrave in seacute e per seacute la natura di queste astrazioni quella che le
raccoglie insieme il buon senso egrave preda di loro che lo travolgono nel loro gorgo In questa sorta di
circolo ermeneutico Se io non vedo che lrsquoessenziale sta nel cogliere questo movimento sono preso
e sballottato ora da un vero ora da un altro a seconda di quello che mi passa per la testa Esso
vorrebbe conferir loro il carattere della veritagrave ora prendendo su di seacute la loro non-veritagrave chiamando ora
lrsquoillusione una parvenza di cose infide e separando lrsquoessenziale da ciograve che a loro egrave necessario e che pur
deve essere inessenziale e mantenendo quello come lor veritagrave contro questo - mentre cosigrave lrsquointelletto
vuol conferir veritagrave a quelle astrazioni ad esse non mantiene la loro veritagrave ma a se stesso dagrave la non-
veritagrave Sempre nel voler mantenere distinti questi due aspetti manco la veritagrave dice Hegel ma che
cosa significa questo Egrave il discorso che faceva anche Severino volendo tener distinte quindi
astratte perdo il concreto cioegrave non tengo conto del modo in cui la cosa mi appare e lrsquointero mondo
allrsquointerno del quale questa cosa mi appare Egrave come se volessi sceverare distinguere ciograve che mi
appare dal mondo ma se io tolgo il mondo che egrave la condizione attraverso la quale mi appare ciograve
che mi appare scompare anche quella cosa Egrave questa la tragedia del pensiero occidentale Se tolgo
tutto ciograve che costituisce la condizione percheacute qualche cosa mi appaia cosa mi appare a questo
punto Qualcosa che risulta inessenziale Qui ci ricolleghiamo al discorso di prima al fatto che il
mio desiderio egrave rinviato a unrsquoaltra cosa percheacute questa risulta inessenziale e quindi cerco qualcosa
di essenziale ma trovo un altro inessenziale e cosigrave via allrsquoinfinito Percheacute il linguaggio risulta
invece essenziale Percheacute egrave nel linguaggio che tutte queste cose trovano la loro collocazione Il
linguaggio come lrsquointero intero senza il quale tutte queste cose non esisterebbero Egrave un altro modo
di formulare la cosa che diciamo da sempre qualunque cosa egrave qualcosa percheacute egrave nel linguaggio
quindi non crsquoegrave modo di astrarla dal linguaggio Questa egrave lrsquooperazione che si tenta sempre di fare
astrarre qualcosa dal linguaggio e allora scatta Hegel lo dice lrsquoillusione che qualcosa che egrave
strutturalmente inessenziale sia invece lrsquoessenziale ma non puograve essere essenziale per essere
essenziale occorre che abbia superato queste astrazioni Abbiamo finito il secondo capitolo il
prossimo il terzo si chiama Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Perograve egrave importante
che rimanga ben chiaro ciograve che ha detto fino a questo punto percheacute egrave proprio la base la base su
cui si muove tutta la Fenomenologia dello spirito anche quando parleragrave della dialettica servo-
67
padrone Dice che il servo si libera del padrone attraverso il suo lavoro percheacute il suo lavoro
modifica le cose mentre il padrone non modifica niente percheacute se ne sta ligrave in panciolle il lavoratore
modifica le cose e si ritrova anche lui modificato da ciograve stesso che ha modificato Hegel riprende
nel sociale ciograve che aveva detto nelle prime pagine In effetti potremmo dire che il significante
lavora il significato e ciograve che gli ritorna egrave se stesso cioegrave un significante ma in quanto altro in
quanto modificato dal significato Per dirla in un altro modo ancora il mio dire non egrave
semplicemente lrsquoespressione di un qualche che sta da qualche altra parte il mio dire costruisce il
ciograve di cui dico il mio fare e questo fare questo modificare ritorna nel mio dire e lo modifica Egrave
per questo che parlando mi trovo in un certo senso sempre spiazzato percheacute ogni volta che parlo
le cose che dico mi modificano continuamente Ciograve nonostante egrave necessaria una determinazione
egrave necessario che ciograve che dico sia quello che dico Quindi vedete che tornano esattamente i termini
di Hegel singolaritagrave e universalitagrave Ed egrave lrsquounica cosa come dicevo allrsquoinizio dalla quale egrave possibile
trarre una soddisfazione che non sia sempre spostata rinviata allrsquoinfinito su altre cose - oggi voglio
questo domani quellrsquoaltro dopodomani quellrsquoaltro ancora ecc ndash ma ogni cosa saragrave sempre in
vista di qualche cosrsquoaltro percheacute ogni singolo atto di parola egrave sempre in vista di qualche cosrsquoaltro
ma questo qualche cosrsquoaltro egrave il linguaggio La parola rinvia a se stessa il linguaggio non puograve
rinviare ad altro che non sia se stesso In questo caso il desiderio egrave soddisfatto soddisfatto percheacute
il ciograve che desidero non rinvia ad altro se non a se stesso Questo egrave un modo tra lrsquoaltro per costruire
unrsquoetica del linguaggio La soddisfazione viene da ligrave egrave lrsquounica soddisfazione praticabile possibile
non ce ne sono altre cioegrave una soddisfazione che rinvia a se stessa
Interventohellip
Non ci sarebbe piugrave la necessitagrave di imporre la propria volontagrave su altro o su altri La volontagrave di
potenza anche lei viene incanalata in ciograve stesso di cui egrave fatta cioegrave nel linguaggio quello che
chiamavo superpotenziamento intellettuale e cioegrave un continuo riflettere del linguaggio su se
stesso ininterrotto Come in uno specchio viene continuamente riflessa e quindi diventa lrsquounico
oggetto praticabile lrsquounico oggetto del desiderio lrsquounico che dia la soddisfazione che cioegrave non
sposti su altro Questrsquoapertura allrsquoetica del linguaggio in effetti pone le cose in un altro modo
ancora il linguaggio come il soddisfacimento come ciograve di cui si egrave soddisfatti Il desiderio egrave tale in
quanto rinvia sempre ad altro ma se a un certo punto questo altro non puograve che rinviare a se
stesso allora ecco che si inizia a praticare il linguaggio nel senso di riflettere il linguaggio
Riflettere il linguaggio significa fare ciograve che stiamo facendo pensare le cose pensare al fatto che
ciascuna cosa si offre non egrave un problema ma si offre come problema come qualcosa da interrogare
percheacute interrogandolo mostra altri rinvii altri aspetti altre questioni consente cioegrave di
praticare il linguaggio e di trarne soddisfazione
31 luglio 2019
Capitolo III pag 108 Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Questo universale
incondizionato il quale egrave ormai il vero oggetto della coscienzahellip Quindi lrsquooggetto della coscienza egrave un
universale egrave il significato hellipegrave tuttavia ancora oggetto della coscienza medesima che non ha compreso
peranco il suo concetto come concetto Non ha ancora inteso il concetto come concetto cioegrave in
quanto significato potremmo dire Le due cose sono essenzialmente da distinguere alla coscienza
lrsquooggetto dalla relazione verso un Altro egrave tornato in se stesso e quindi egrave divenuto in seacute concettohellip In
questo movimento egrave ritornato e la coscienza lo accoglie come concetto Mediante il movimento della
coscienza quellrsquooggetto egrave per noi cosigrave divenuto che quella egrave intrecciata nel divenire di questo cosiccheacute la
riflessione sui due lati egrave la medesima o egrave una riflessione sola hellip Cosigrave lrsquointelletto ha bensigrave tolto la sua
propria non veritagrave e la non veritagrave dellrsquooggettohellip Lrsquoha tolta nel senso che la non veritagrave dellrsquooggetto egrave
lrsquoopposizione opposizione in quanto lrsquooggetto cioegrave il significato potremmo dire che egrave differente
da seacute hellipe ciograve che cosigrave gli egrave resultato egrave il concetto del vero come vero che egrave in seacute che non egrave ancora concetto
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o che manca dellrsquoesser-per-seacute della coscienza un vero cui lrsquointelletto senza in esso sapersi lascia fare a
suo modo Questo oggetto egrave lrsquooggetto della coscienza che egrave in seacute ma non egrave ancora per seacute cioegrave non
egrave ancora concetto egrave semplicemente un puro cogliere qualcosa A pag 110 Soltanto esser per seacute e
comportarsi verso altro in generale costituisce la natura e lrsquoessenza del contenuto la veritagrave delle quali
egrave di essere incondizionatamente Universale e il resultato egrave senzrsquoaltro universale Quindi lrsquoesser per seacute
egrave comportarsi verso altro Questione che ritorna continuamente A pag 111 il capitoletto si
intitola La forza e il gioco delle forze Qui il termine forza possiamo intenderlo come ciograve che i Greci
chiamavano ἐνέργεια cioegrave il lavoro il lavorare Lrsquoun momento appare dunque come lrsquoessenza trattasi
da parte come universale mezzo o come il sussistere di materie indipendenti Ma lrsquoindipendenza di
queste materie non egrave altro che questo mezzohellip Prima parlava di queste materie che sono tutte
presenti ma che non si compenetrano non si affegravettano lrsquouna con lrsquoaltra Faceva lrsquoesempio del sale
che sigrave ha un peso ma questo peso non affegravetta il fatto di essere cubico ecc Ma dire lrsquouniversale
in lui stesso sta in inseparata unitagrave con questa molteplicitagrave egrave come dire queste materie sono ciascuna
dove egrave lrsquoaltra esse si penetrano reciprocamente ma senza toccarsi percheacute viceversa il molteplicemente
distinto egrave altrettanto indipendente Ma con ciograve egrave anche in pari tempo posta la loro pura porositagrave o il
loro esser-tolto Quando io parlo del sale ci sono tutti questi aspetti ma il sale in quanto tale
comporta che tutti questi elementi vengano tolti non ci sono immediatamente A sua volta tale
esser-tolto o la riduzione di questa diversitagrave al puro esser-per-seacute non egrave altro che il mezzo stesso e questa
egrave lrsquoindipendenza delle differenze Ovverosia le differenze indipendentemente poste passano
immediatamente nella loro unitagrave e la loro unitagrave immediatamente nel dispiegamento e questo di nuovo
nella riduzione Come che per cogliere il sale in quanto tale io devo togliere tutte cose sennograve il sale
in quanto tale si disperde in infinite cose pur tuttavia il sale egrave queste cose- Ecco che sia sempre al
punto in cui diciamo che questo universale questo oggetto questa cosa egrave uno e molti
simultaneamente Poco piugrave sotto hellipecco che lrsquointelletto a cui il concetto della forza appartienehellip La
forza egrave il lavoro del movimento dialettico hellipegrave propriamente il concetto che sostiene i distinti momenti
come distintihellip Il concetto mantiene distinti questi momenti - gli aspetti del sale hellip giaccheacute essi
nella forza stessa non debbono essere distintihellip Percheacute in questo movimento dialettico di fatto
non sono distinti ma si distinguono nel concetto hellipla differenza sta quindi soltanto nel pensiero
Questo egrave un elemento importante Questa differenza che crsquoegrave allrsquointerno dellrsquooggetto sta solo nel
pensiero cioegrave egrave il pensiero che stabilisce tutti questi distinti Ossia in quel che sopra si egrave discorso egrave
stato posto soltanto il concetto della forza ma non la sua realtagrave Ma in effetto la forza egrave
lrsquoincondizionatamente universale che ciograve che egrave per un altro lo egrave anche in se stesso o che ha in lui la
differenza percheacute questa egrave solo lrsquoesser per un altro Questa egrave la forza egrave il movimento per cui ciascuna
cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per un altro Affincheacute dunque la forza sia nella sua veritagrave essa deve
venir lasciata interamente libera dal pensiero e posta come la sostanza di quelle differenzehellip quindi
la sostanza di quelle differenze non egrave che questo movimento Questa egrave la sostanza hellipprima essa
come quellrsquointera forza essenzialmente restante in seacute e per seacutehellip Quindi movimento che tuttavia resta
in seacute e per seacute hellippoi le sue differenze come momenti sussistenti sostanzialmente o sussistenti per seacute
Come dire che la forza questo movimento necessita di qualcosa di fermo Per potere dire che crsquoegrave
movimento occorre che ci sia qualcosa di fermo rispetto al movimento qualcosa che noi riteniamo
fermo rispetto al movimento sennograve come cogliamo il movimento A pag 113 Bisogna revocare la
posizione nella quale la forza si poneva come un Uno e la sua essenza quella di estrinsecarsi come un
Altro che le sopraggiunga dallrsquoesternohellip Questa egrave una questione che lui riprende continuamente
non dobbiamo pensare la forza come un qualche cosa che si aggiunge hellipla forza egrave piuttosto essa
stessa questo universale mezzo del sussistere dei momenti come materiehellip Sussistono in quanto
allrsquointerno del movimento hellipo essa si egrave estrinsecata e ciograve che avrebbe dovuto essere la sollecitazione
altra da lei lo egrave invece essa stessa Essa ora esiste dunque come il mezzo delle materie spiegate ma ha
anche essenzialmente la forma dellrsquoesser-tolto delle materie sussistenti o egrave essenzialmente Uno essendo
posta come il mezzo di materie questo esser-uno egrave ora un Altro da lei ed essa ha questa sua essenza
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fuori di lei Sta dicendo che questa forza in quanto tale egrave Uno tuttavia essendo questa forza un
movimento un lavoro egrave sempre necessariamente presa fra seacute e qualche cosrsquoaltro che deve
muovere o dalla quale egrave mossa sollecitata Ma poicheacute essa deve essere necessariamente quale non egrave
stata ancora posta ecco che questo Altro sopravviene e la sollecita alla riflessione in se stessa o toglie
la sua estrinsecazione LrsquoAltro sopravviene rispetto a questa posta come Uno e la sollecita alla
riflessione su se stessa percheacute lrsquoAltro egrave sempre un Altro da seacute Quindi questo Altro da seacute comporta
il seacute e pertanto se poniamo questa forza come Uno non possiamo comunque togliere il fatto che
occorre che ci sia un Altro che la ldquocostringardquo a riflettere su di seacute cioegrave a ritornare in seacute Ma in effetto
essa stessa egrave questo esser-riflessa in seacute o questo esser-tolto della estrinsecazione lrsquoesser-uno dispare
comrsquoesso apparve ossia come un Altro essa lo egrave da seacute egrave forza ricompressa in seacute La forza questo
movimento prima si espande verso lrsquoatro poi in quanto altro da seacute ritorna su di seacute
ricomprimendosi Ciograve che sorge come altro e che la sollecita sia alla estrinsecazione sia al ritorno in se
stessa egrave quale immediatamente resulta esso stesso forza giaccheacute lrsquoaltro si mostra tanto come universale
mezzo che come uno e si mostra cosigrave che ciascuna di queste figure sorge in pari tempo solo come
momento dileguante Ciascuna delle due cose non crsquoegrave per seacute non crsquoegrave senza lrsquoaltra quindi dilegua
continuamente nellrsquoaltra la quale per essere quella che egrave deve dileguare nella precedente e cos igrave
via (Nel frattempo entra unrsquoaltra persona) Qui sta parlando della forza cioegrave il movimento
allrsquointerno del concetto Il concetto egrave fatto di un movimento continuo questo movimento Hegel
lo chiama ldquoforzardquo In greco energon egrave propriamente il lavoro quindi potremmo intendere la
forza come il lavoro che crsquoegrave nella parola Da prima la seconda forza come sollecitante e cioegrave come
universale mezzo si contrappone secondo il contenuto di questo mezzo stesso a quella che egrave determinata
come forza sollecitatahellip Quindi abbiamo una forza che sollecita e lrsquoaltra che egrave sollecitata hellipma
poicheacute quella egrave essenzialmente alternazione di questi due momenti ed egrave essa stessa forza ecco che in
effetto universale mezzo essa egrave soltanto quando venga a ciograve sollecitata e similmente anche soltanto
unitagrave negativa o ciograve che sollecita la forza al ritornare lo egrave mediante il proprio venir sollecitata Come
dire che questa forza che da una parte sollecita ma dallrsquoaltra viene sollecitata comporta sempre
che uno dei due elementi si imponga sullrsquoaltro e nel momento in cui si impone sullrsquoaltro
questrsquoaltro dilegua Poi una volta che egrave sollecitata questo essere sollecitata fa dileguare il
sollecitante Egrave sempre un movimento simultaneo ma continuo ininterrotto Il gioco di entrambe
le forse consiste dunque in questo opposto esser-determinato di entrambe nel loro esser-lrsquouna-per-lrsquoaltra
in questa determinazione e nellrsquoassoluto immediato scambio delle determinazionihellip Passiamo a pag
117 Parla dellrsquointerno dellrsquointerno come essenza qualcosa che egrave simile alla cosa in seacute di Kant In
quanto noi consideriamo il primo universale come il concetto dellrsquointellettohellip Il primo universale egrave
quello che appare hellipove la forza non egrave ancora per seacute ecco che ora il secondo universale egrave lrsquoessenza
della forza essenza quale si presenta come in seacute e per seacute Dapprima crsquoegrave il primo universale che il
concetto dellrsquointelletto dopodicheacute questa forza questo lavoro non egrave ancora per seacute non ha ancora
determinato lrsquoelemento che deve ritornare per definire il concetto per determinarlo O viceversa
se noi consideriamo il primo universale come lrsquoimmediato che per la coscienza dovrebbe essere un oggetto
effettuale ecco che questo secondo universale egrave determinato come il negativo della forza sensibilmente
oggettivahellip Se ciograve che io pongo come primo universale il concetto dellrsquointelletto egrave chiaro che ciograve
che interviene in un secondo momento saragrave un qualche cosa che non egrave questa cosa saragrave unrsquoaltra
cosa e quindi saragrave qualcosa che le si oppone un negativo A pag 118 (54) Il mondo ultrasensibile
Lrsquointerno lrsquoapparenza o fenomeno lrsquointelletto Tale verace essenza delle cose si egrave ora cosigrave determinata
che non immediatamente egrave per la coscienzahellip La coscienza non riesce a cogliere direttamente la
cosa in seacute crsquoegrave una mediazione Vedremo adesso di che cosa egrave fatta questa mediazione Il medio che
conchiude i due estremi (della forza) lrsquointelletto e lrsquointerno egrave lo sviluppato essere della forza essere che
per lrsquointelletto stesso egrave ormai un dileguare Tenete sempre conto che nella Fenomenologia dello
spirito si pone questo schema questo movimento dove si pongono due elementi e dove uno
dilegua per lrsquoaltro Il fatto egrave che questo altro a sua volta dilegua Prendiamo la questione del
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significante e del significato Dico qualcosa dico un significante ma questo significante non egrave
significante senza il significato Chiaramente questo significato nel dire il significante dilegua
nel senso che ciograve che dico egrave il significante e non il significato tantrsquoegrave che de Saussure poneva la
barra tra significante e significato per indicare la non sovrapponibilitagrave delle due cose Quindi
questo significante muove verso il significato che lo fa diventare significante ma questo
significante di prima non egrave piugrave quel significante percheacute egrave stato trasformato dal significato ma
senza il significato non potrebbe essere significante quindi questa trasformazione continua egrave
inesorabile inevitabile Egrave la stessa cosa che poi riprese anche Heidegger parlando del mondo io
sono il mondo trasformo il mondo continuamente con il mio progetto ma una volta trasformato
questo mondo io stesso sono trasformato Crsquoegrave questo ritorno egrave il famoso circolo ermeneutico
Questo gioco delle forze egrave perciograve il negativo sviluppatohellip Il gioco delle forze vuole dire che uno egrave
positivo e lrsquoaltro egrave negativo dove il negativo egrave sempre necessariamente presente ovviamente
hellipma la veritagrave del negativo egrave il positivo vale a dire lrsquouniversale lrsquooggetto che egrave in seacute A pag 121 verso
la fine della pagina Ma di questo gioco delle forze noi abbiamo veduto che ha la seguente proprietagrave la
forza sollecitata da unrsquoaltra forza egrave a sua volta il sollecitante per questrsquoaltra la quale anche soltanto
cosigrave diviene sollecitante Ci sta dicendo che lrsquouno e lrsquoaltra sollecitante e sollecitata si scambiano
ininterrottamente la forza sollecitante diviene a sua volta sollecitata che sollecita poi quellrsquoaltra
Cosigrave qui egrave presente il solo scambio immediato o lrsquoassoluto scambiarsi della determinatezza costituente
lrsquounico contenuto di ciograve che sorge quello cioegrave di essere o universale mezzo o unitagrave negativa Esso nel
suo determinato sorgere cassa esso stesso immediatamente di essere cosigrave come esso sorgehellip Nel senso
che in questo movimento muta continuamente Questo movimento muta entrambe le cose sia
lrsquouna che lrsquoaltra hellipcon il suo determinato sorgere sollecita lrsquoaltro lato che cosigrave si estrinseca ossia
questo lato egrave ora immediatamente ciograve che doveva essere il primo Questo egrave il concetto fondamentale
in Hegel uno scambio ininterrotto Parlando crsquoegrave uno scambio ininterrotto il mio dire pone ciograve
che sto dicendo ciograve che sto dicendo modifica il mio dire modificando il mio dire di nuovo questo
dire modifica ciograve che sto dicendo e cosigrave via allrsquoinfinito Entrambi questi lati la relazione del
sollecitante e la relazione del contrapposto contenuto determinato sono ciascun per seacute lrsquoassoluto
invertirsi e scambiarsi Ma entrambe queste relazioni son di nuovo una medesima cosa e la differenza
di forma essere ciograve che sollecita e ciograve che egrave sollecitato egrave quella stessa che egrave la differenza di contenuto
vale a dire il sollecitato come tale il medio passivo il sollecitante invece il medio attivo lrsquounitagrave
negativa o lrsquouno Uno passivo e lrsquoaltro negativo ma si scambiano continuamente Con ciograve dilegua
ogni differenza di forze speciali che in questo movimento dovrebbero in generale esser presenti lrsquouna
contro lrsquoaltrahellip Una egrave sollecitante e lrsquoaltra egrave sollecitata sono una contro lrsquoaltra perograve non egrave cosigrave
ci sta dicendo hellipinfatti esse dipendono soltanto da quelle differenze e cosigrave anche insieme con quelle
due differenze la differenza delle forze viene a coincidere con una differenza sola In questo assoluto
scambio non crsquoegrave dunque neacute la forza neacute il sollecitare e venir sollecitato neacute la determinatezza di essere
mezzo sussistente e unitagrave riflessa in se stessa non crsquoegrave neacute qualcosa singolarmente per seacute neacute ci sono
opposizioni diverse - anzi quel che crsquoegrave in questo assoluto scambio egrave soltanto la differenza come
universale e come tale che ad essa si sono ridotte le molte opposizioni Tale differenza come differenza
universale egrave perciograve il Semplice nel gioco della forza stessa ed egrave il Vero di questo gioco la differenza egrave
la legge della forza Questa questione che ci sta dicendo egrave importante percheacute in effetti in questo
continuo movimento di fatto crsquoegrave una differenza continua la differenza tra sollecitante e
sollecitato Quindi quando io pongo unrsquoaffermazione e voglio sapere che cosrsquoegrave questa
affermazione se io guardo dentro questa affermazione che cosa trovo Qui crsquoegrave anche una critica
a Kant non egrave vero che la cosa in seacute non egrave reperibile egrave reperibile ma in quanto assoluta differenza
egrave unrsquoassoluta differenza nientrsquoaltro che questo Quando io voglio sapere la cosa in seacute che cosrsquoegrave
veramente la cosa mi trovo di fronte a unrsquoassoluta differenza Che egrave un porsquo ciograve che diceva de
Saussure se voglio sapere che cosrsquoegrave esattamente un significante che cosa ritrovo Trovo una
relazione differenziale con tutti gli altri significanti quindi questo significante non egrave che pura
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differenza (60) Da prima lrsquointerno egrave soltanto lrsquouniversale in seacute Ma questo universale in seacute semplice egrave
in essenza altrettanto assolutamente la differenza universale esso egrave infatti il resultato stesso dello
scambio ovverossia lo scambio egrave sua essenzahellip La sua essenza egrave lo scambio non ha unrsquoaltra essenza
unrsquoaltra sostanza egrave solo scambio quindi pura differenza hellipma scambio come posto nellrsquointerno
qual esso in veritagrave egrave scambio quindi accolto nellrsquointerno come differenza altrettanto assolutamente
universale che quietata resta eguale a se stessa Questa pura differenza rimane ligrave crsquoegrave soltanto
differenza Crsquoegrave soltanto differenza nel momento in cui voglio trovare la cosa in seacute ovviamente
Ossia la negazione egrave momento essenziale dellrsquouniversalehellip Questo universale egrave fatto di negazione
Essendo nientrsquoaltro che differenza e chiaro che nella differenza ciascun elemento nega quellrsquoaltro
helliped essa o la mediazione sono dunque nellrsquouniversale una differenza universale Questa egrave espressa
nella legge come costate immagine della labile apparenza Poco piugrave avanti hellipla molteplicitagrave cioegrave
contraddice al principio dellrsquointelletto al quale come coscienza dellrsquointerno semplice il vero egrave lrsquounitagrave
in seacute universale La coscienza cerca lrsquooggetto in quanto unitagrave non in quanto differenza per in
quanto differenza non si conosceragrave mai quindi deve cercare qualcosa che sia seacute Esso deve quindi
piuttosto far coincidere le molte leggi in una legge cosigrave per es si son concepite come una legge la legge
secondo la quale una pietra cade e la legge secondo la quale muovonsi le sfere celesti Ma con questo
reciproco coincidere le leggi perdono la loro determinatezza la legge diviene sempre piugrave superficiale e
con ciograve si arriva in effetto a trovar non lrsquounitagrave di quelle leggi determinate ma una legge che tralascia la
loro determinatezza proprio come lrsquounica legge che unifica in se stessa la legge della caduta dei gravi
sulla terra e quella del movimento celeste che esprime in effetto queste due Lrsquounificazione di tutte le
leggi nellrsquoattrazione universale non esprime nessun ulteriore contenuto tranne il mero concetto stesso
della legge che ivi egrave posto come essente Lrsquoattrazione universale dice solamente che tutto ha una costante
differenza verso altro Se si attraggono egrave percheacute sono differenti Con ciograve lrsquointelletto ritiene di aver
trovato una legge universale in grado di esprimere lrsquouniversale effettualitagrave come tale ma nel fatto non
ha trovato che il concetto stesso della leggehellip Quando si stabilisce una legge con questa legge non egrave
che sappiamo come stanno le cose ma semplicemente abbiamo stabilito un concetto di legge
hellipogni realtagrave egrave in lei stessa conforme alla legge Da quel momento ogni realtagrave si conforma alla legge
Lrsquoespressione dellrsquoattrazione universale ha peraltro una grande importanza percheacute essa egrave diretta contro
quel rappresentare privo di pensiero cui tutto si offre nella forma dellrsquoaccidentalitagrave e per cui la
determinatezza ha la forma dellrsquoindipendenza sensibile Andiamo avanti a pag 128 Ciograve che dunque
lrsquointelletto esprime egrave soltanto la necessitagrave propria differenza che esso soltanto cosigrave istituisce esprimendo
in pari tempo che la differenza non egrave una differenza della cosa stessa Appartiene allrsquointelletto non
alla cosa Tale necessitagrave che sta soltanto nella parola egrave quindi il racconto dei momenti che ne
costituiscono il circolo essi vengono bensigrave distinti ma della loro differenza dicesi parimente non essere
differenza della cosa stessa e perciograve essa vien subito tolta di nuovo questo movimento dicesi dichiarare
o spiegare Quando si spiega qualche cosa che cosa fa lrsquointelletto Toglie tutto ciograve che considera
non vero e accoglie solo ciograve che considera vero Egrave una critica che Hegel sta facendo al pensare
comune alla scienza non alla scienza come la intende lui ovviamente Il singolo accadimento del
lampo per es viene assunto come un universale e questo universale viene espresso come la legge
dellrsquoelettricitagrave poi la spiegazione riassume la legge nella forza come essenza della legge Questa forza egrave
allora cosigrave costituita che quando si estrinseca sorgono elettricitagrave opposte le quali di nuovo dileguano
lrsquouna nellrsquoaltra cioegrave la forza egrave appunto costituita come la legge si dice che entrambe non siano per
nulla distinte In questo movimento tautologico lrsquointelletto come resulta rimane attaccato alla calma
unitagrave del suo oggetto e il movimento cade solo nellrsquointelletto e non nellrsquooggetto siffatto movimento egrave un
dichiarare che non solo non dichiara nulla ma che egrave a tal segno chiaro che mentre vorrebbe dire
qualcosa di differente dal giagrave detto non dice proprio niente anzi ripete soltanto la stessa cosa In questo
movimento tautologico egrave chiaro che non crsquoegrave la possibilitagrave di andare oltre nella tautologia si ripete
ciograve che si egrave giagrave detto Infatti dice Con questo movimento nella cosa stessa non sorge nulla di nuovo
anzi esso vien preso in considerazione soltanto come movimento dellrsquointelletto Pag 129 (67) Daccheacute
72
peraltro il concetto come concetto dellrsquointelletto egrave ciograve stesso che egrave lrsquointerno delle cose questo scambio come
legge dellrsquointerno diviene per lrsquointelletto Questo scambio di forze questo movimento dialettico
diviene ma diviene per lrsquointelletto non esiste di per seacute Esso sperimenta dunque come sia la legge
dellrsquoapparenza stessa che divengano delle differenze che non sono tali o che lrsquoomonimo si respinge da
se stesso e come anche le differenze siano solo tali da non essere differenze e quindi da togliersi impara
dunque come sia legge dellrsquoapparenza che il non omonimo si attrae I contrari si attraggono gli
identici si respingono E questa egrave una seconda legge il cui contenuto egrave opposto a ciograve che dianzi fu
chiamato legge cioegrave alla differenza che resta costantemente eguale a se stessahellip Afferma delle cose
ma poi le riprende e le riarticola in un altro modo Nel gioco delle forze tale legge resultograve proprio come
questo assoluto passare e come puro scambio lrsquoomonimo la forza si scompone in unrsquoopposizione che
dapprima appare come una differenza indipendente ma che in effetto dimostra di non esserlohellip
Prima scomponendosi questa forza appare come due cose indipendenti tra loro ma dice Hegel
non egrave proprio cosigrave hellipinfatti ciograve che si respinge da se stesso egrave lrsquoomonimo e ciograve che egrave respinto ha poi
essenzialmente la capacitagrave di attrarsi cheacute esso egrave il medesimo quindi la differenza istituita non essendo
differenza si toglie di nuovo Lui prende lrsquoomonimo che egrave lo stesso questo stesso si divide nello
stesso e in altro da seacute quindi questo stesso egrave anche differente ma una volta posto come
differente egrave il fatto di essere differente ciograve che in un certo senso lo rende identico percheacute la sua
specificitagrave egrave questa Essa si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza
assoluta e questa differenza della cosa non egrave dunque altro che lrsquoomonimo il quale si egrave respinto da seacute e
perciograve pone soltanto unrsquoopposizione che non egrave opposizione Mentre prima diceva che la differenza non
appartiene alla cosahellip dice si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza
assoluta Percheacute Percheacute questa differenza della cosa non egrave altro che la stessa cosa ma in quanto
altra cosa Ciascuna cosa egrave per seacute in quanto altro Egrave questo che egrave sempre presente in Hegel Anche
nella tautologia se io dico A egrave A questo A si sdoppia in due A e una si oppone allrsquoaltra non sono
la stessa cosa A pag 134 parla dellrsquoinfinitagrave che rappresenta questo movimento continuo
ininterrotto e che poi lui chiama lrsquoinfinitagrave della vita qualcosa che non puograve fermarsi su alcuncheacute
In effetti ciograve che ci sta dicendo egrave che lrsquoessere cosigrave come egrave stato pensato non crsquoegrave lrsquoessere egrave un
continuo dileguare e comparire un continuo dileguare e ristabilirsi per dileguare di nuovo in
altro Lui ha parlato dellrsquoinverso ciascuna cosa egrave in seacute ma anche altro da seacute e quindi crsquoegrave una sorta
di continua inversione dove il seacute medesimo si trasforma in altro da seacute e questo altro da seacute torna
nel seacute medesimo hellipnella differenza che egrave interna lrsquoopposto non egrave soltanto Uno di Due - altrimenti
esso sarebbe un essente e non un oppostohellip Non egrave soltanto Uno Se fosse soltanto Uno sarebbe un
qualcosa che egrave hellipanzi egrave lrsquoopposto di un opposto ossia lrsquoAltro egrave immediatamente esso stesso presente
in quellrsquoopposto LrsquoAltro non egrave qualcosa che si aggiunge da fuori ma egrave qualcosa che egrave sempre
presente nellrsquoin seacute in ciograve che appare ciograve che appare egrave sempre ciograve che appare in quanto egrave anche ciograve
che non appare in quanto egrave Altro Questo Altro ciograve di cui egrave fatto egrave ciograve che consente a quellrsquouno
di essere quello che egrave cosigrave come tutti i significanti che sono differenti da un significante sono
necessari percheacute quel significante esista Io posso ben porre qui il contrario e lagrave lrsquoaltro di cui esso egrave
il contrario dunque il contrario da un lato in seacute e per seacute senza lrsquoAltro ma appunto percheacute io ho qui il
contrario in seacute e per seacute esso egrave il contrario di se stesso o ha in effetto giagrave immediatamente presente in
lui lrsquoAltro Egrave chiaro che se di una cosa pongo il suo contrario e poi faccio il contrario di questo
contrario ritorno da dove sono partito Egrave questa lrsquoinfinitagrave di cui parla questo movimento
continuo ininterrotto A pag 135 (73) Questa infinitagrave semplice o il concetto assoluto egrave da dirsi
lrsquoessenza semplice della vita lrsquoanima del mondo il sangue universale che onnipresente non vien
turbato neacute interrotto da differenza alcuna e che egrave anzi tutte le differenze noncheacute il loro esser-toltohellip
Egrave tutte le differenze il significante egrave tutti gli altri significanti in quanto tolti sennograve non crsquoegrave Questa
infinitagrave semplice egrave eguale a se stessa percheacute le differenze sono tautologiche sono differenze che non sono
differenze Tale essenza eguale a se stessa si rapporta quindi soltanto a se stessa A se stessa e cosigrave ciograve
a cui tende il rapporto egrave un Altro e il rapportarsi a se stesso egrave piuttosto lo scindere ossia proprio quella
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autoeguaglianza egrave differenza interna Se io mi rapporto soltanto a me stesso egrave chiaro che ci sono io
e me stesso siamo in due crsquoegrave quindi una scissione ne parleragrave a breve A pag 136 verso la metagrave
Lrsquoeguale a se stesso si scinde il che significa esso si toglie come qualcosa giagrave scisso si toglie come
esser-altro Lrsquounitagrave della quale si suol dire che da essa la differenza non puograve venir fuori egrave essa stessa
in effetto soltanto lrsquoun momento della scissione egrave lrsquoastrazione della semplicitagrave che sta di contro alla
differenza Lrsquouguale a se stesso si scinde A=A quindi questa A si egrave scissa in A=A il che significa
che esso lrsquouguale a se stesso si toglie come qualcosa di giagrave scisso Questa A che dovrebbe essere
uguale a se stessa si toglie in quanto tale percheacute abbiamo di fronte non piugrave la A ma una scissione
A=A Ma se lrsquounitagrave egrave proprio lrsquoastrazionehellip Qui crsquoegrave Severino lrsquounitagrave egrave lrsquoastrazione hellipse egrave solo lrsquoUno
degli opposti allora egrave giagrave detto chrsquoessa egrave lo scinderehellip Questa unitagrave egrave giagrave una scissione percheacute se io
voglio dire che A egrave A per confermarla per stabilirla devo scinderla Quindi anche le differenze
della scissione e del divenir eguale a se stesso non sono che questo movimento del togliersihellip Per dire
che A egrave se stessa devo scinderla A=A quindi la A in quanto tale non crsquoegrave si egrave tolta crsquoegrave soltanto
questa scissione tuttavia questa scissione egrave la condizione percheacute ci sia la A percheacute questa
scissione parla delle A hellippercheacute essendo lrsquoeguale a se stesso che deve ancor scindersi - ossia diventare
il proprio contrario - unrsquoastrazione o giagrave esso stesso qualcosa di scisso il suo scindere egrave un togliere ciograve
che esso egrave ed egrave dunque il togliere il suo stato di scissione Quindi crsquoegrave questa scissione la A che si
scinde in A=A ma per potere identificare la A devo togliere questa scissione percheacute sennograve la A
egrave anche il suo opposto quindi egrave anche non-A Pertanto devo porre questa scissione per poterla
togliere Vedete che qui crsquoegrave Severino Infatti lui come risolveva il problema Facendo quella sua
famosa formula (A=A)=(A=A) A pag 137 Ma questo divenir-eguale egrave altrettanto immediatamente
uno scindere cheacute lrsquointelletto toglie le differenze e pone lrsquoUno della forza soltanto istituendo una nuova
differenza di legge e forza la quale in pari tempo non egrave differenza e proprio percheacute questa differenza
non egrave tale procede esso stesso di nuovo a togliere questa differenza lasciando che la forza abbia proprio
la stessa costituzione della legge Questa differenza nella scissione deve togliere la scissione per
stabilire la A quindi prima crsquoegrave la scissione per potere stabilire che egrave una A ma poi devo togliere
questa scissione per tornare a stabilire che egrave una A percheacute se egrave scissa non egrave una A ma unrsquoaltra
cosa egrave una scissione di A A pag 138 Poicheacute lrsquooggetto della coscienza egrave questo concetto dellrsquoinfinitagravehellip
Lrsquooggetto della coscienza si occupa di questa infinitagrave cioegrave di questo movimento ininterrotto
hellipessa egrave cosigrave coscienza della differenza come differenza immediatamente altrettanto tolta la coscienza
egrave per se stessa egrave il distinguere dellrsquoindistinto o autocoscienza Io mi distinguo da me stesso e in
questrsquoatto egrave immediatamente per me che questo distinto non egrave distinto Io lrsquoomonimo mi respingo da
me stesso ma questo distinto ossia qualcosa che egrave inegualmente posto mentre egrave distinto
immediatamente piugrave non costituisce per me una differenza Per potere dire io devo scindere questo
io cioegrave devo dire io e poi porre lrsquoio come oggetto come oggetto di ciograve che sto dicendo perograve sono
sempre io e quindi ecco che questo distinto si scinde soltanto scindendosi posso dire io E qui si
avvicina alla questione dellrsquoautocoscienza La coscienza di un Altro di un oggetto in generale egrave
anchrsquoessa necessariamente autocoscienza esser-riflesso in se stesso coscienza di se stesso nel suo esser-
altro Egrave la coscienza che si accorgehellip Diciamola cosigrave partendo dallrsquoin seacute e il per seacute la coscienza
coglie lrsquooggetto lrsquooggetto con il per seacute diventa determinato ma questa determinazione questo
universale non egrave poi cosigrave determinato percheacute si scompone in infinite cose Quindi lrsquoin seacute si rivolge
al per seacute come il significante si rivolge al significato per determinarsi per sapere che cosrsquoegrave ma per
sapere che cosrsquoegrave si accorge che questo ldquoche cosrsquoegraverdquo lo rinvia continuamente ad altro A questo
punto ritorna su di seacute in quanto infinitagrave diciamola cosigrave e allora chi garantisce che questa cosa
egrave questa cosa Chi la percepisce questo io egrave lui che dovrebbe garantire questa identitagrave solo che
questo io a sua volta si scinde per potere dire ldquoiordquo devo scindere Risuona in questo caso la
battuta di Rimbaud che diceva ldquoIo egrave un altrordquo Ora la coscienza a questo punto diventa
autocoscienza ndash lo vedremo nel prossimo capitolo ndash nel momento in cui accoglie il fatto che il per
seacute a cui si rivolge in effetti egrave per lrsquoio per lrsquoin seacute che lrsquoha posto e che quindi in questo movimento
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lrsquoin seacute scompare nel per seacute il significante scompare nel significato Tenete conto che queste
relazioni sono sempre alquanto problematiche ma usiamole lo stesso Il significante scompare nel
significato questo significato non puograve essere tuttavia determinato in alcun modo percheacute egrave
unrsquoinfinitagrave di elementi Tuttavia io devo determinarlo e quindi che cosa succede Succede che
questo significato questo per seacute torna nellrsquoin seacute ma tenendo conto di tutto ciograve che ha dovuto
togliere per potere fermare qualcosa Qualcosa deve essere fermato non crsquoegrave movimento se non si
parte da qualcosa di fermo ma percheacute qualcosa sia fermo devo determinarlo togliendo tutto ciograve
che questa cosa non egrave quindi identificandola in qualche cosa Il lavoro che fa la coscienza per
Hegel egrave questo cammino dallrsquoin seacute al per seacute dove la coscienza trova il per seacute cioegrave la cosa lrsquooggetto
il significato ma la trova sempre per un altro Ma chi egrave questo ldquoper un altrordquo Non egrave altro che per
seacute Quindi la coscienza che ritorna su se stessa dopo aver colto lrsquooggetto in quanto differente e
diventa autocosciente cioegrave si rende conto che quellrsquooggetto egrave differente per lei per la coscienza -
egrave la coscienza che ha fatto tutto questo lavoro questa forza Quindi lrsquoautocoscienza diviene per
seacute e si accorge che tutto questo lavoro non porta ad altro che a tenere conto del fatto che lrsquoin seacute egrave
per lrsquooggetto ma lrsquooggetto egrave per lrsquoin seacute percheacute egrave lrsquoin seacute che lo pone in quanto tale Il significato egrave
per il significante non esiste il significato da seacute Quindi in tutto questo movimento
lrsquoautocoscienza non egrave altro che lrsquoaccorgersi che ndash torniamo a usare i termini significante e
significato ndash che il significante necessita del significato che dovrebbe determinare il significante
ma non lo determina se non come infinito e quindi torna al significante ma questo significante
al quale torna come infinito rede il primo significante dal quale si era partiti un altro significante
per cui non egrave piugrave lo stesso di prima Ecco percheacute parlando ci si altera continuamente ciograve che si
dice modifica immediatamente e continuamente il mio dire il quale mio dire modifica il ciograve che io
dico e ciograve che dico modifica il mio dire incessantemente e ininterrottamente Ed egrave questo che
costituisce lrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza egrave rendersi conto di questo e cioegrave che quando dico
qualche cosa il ciograve che dico egrave per me che lo sto dicendo egrave questo io che sta dicendo questa cosa ciograve
per cui il per seacute egrave per me poi dice Hegel diventa il per noi cioegrave siamo noi che stabiliamo che la
cosa sta in un certo modo Il ldquoper noirdquo non egrave molto diverso da ciograve che Peirce chiamava ldquoveritagrave
pubblicardquo o che Heidegger chiamava la ldquochiacchierardquo siamo noi con le nostre conoscenze con le
nostre fantasie con le nostre storie con i nostri racconti che stabiliamo il significato di una certa
cosa che diventa per noi Ma questo significato di per seacute non egrave altro che un puro movimento Se
io voglio sapere esattamente che cosrsquoegrave quel significato cercando lrsquoessenza della cosa in seacute trovo
sempre e soltanto differenze nientrsquoaltro che questo La differenza egrave una relazione Lo diceva anche
Greimas A e B una volta che sono in relazione non sono piugrave A e B sono una relazione cioegrave una
differenza Quindi a questo punto come percepisco qualche cosa La percepisco sempre e soltanto
allrsquointerno di una serie di rinvii e quindi di differenze dove un qualche cosa si determina Viene
determinata sigrave in quanto io tolgo tutte le opposizioni ma togliendo queste opposizioni mi illudo
di determinare qualche cosa ma in realtagrave tutte queste opposizioni rimangono non vengono
eliminate sono sempre ligrave Quindi di fatto ciograve che io percepisco aveva ragione Hjelmslev egrave
lrsquooggetto che non egrave altro che lrsquointersezione di un fascio di relazioni Egrave questo che percepisco ed egrave
in questo modo che io ho esperienza della percezione attraverso differenze Differenze dove a un
certo punto qualche cosa si determina ma si determina unicamente togliendo le sue opposizioni
ma togliendole solo per poterla determinare Una volta determinata togliendo le opposizioni
questa cosa che dovevo determinare si egrave alterata non egrave piugrave quella di prima Esattamente come
dice Severino rispetto allrsquoessere e al non essere ho lrsquoessere ma se non tolgo il non essere questo
essere egrave autocontraddittorio allora devo porre il non essere ma come non non essere quindi come
tolto ma una volta tolto il non essere lrsquoessere da cui sono partito che prima era
autocontraddittorio egrave diventato incontraddittorio e quindi egrave cambiato egrave diventato unrsquoaltra
cosa Potremmo dire forzando un porsquo la cosa che ciograve che percepisco egrave sempre qualche cosrsquoaltro
A pag 139 (76) Noi vediamo che nellrsquointerno dellrsquoapparenza lrsquointelletto non egrave in veritagrave nientrsquoaltro
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dallrsquoapparenza stessahellip Lrsquointelletto egrave ciograve che appare egrave quella cosa che mi appare hellipma non
comrsquoessa in quanto gioco di forze sigrave bene egrave questrsquoultimo nei suoi momenti assolutamente universali e
nel movimento di essi e in effetto fa esperienza solo di se stesso Di che fa esperienza lrsquointelletto Solo
di se stesso non fa lrsquoesperienza della cosa non puograve farla Elevata sopra la percezione la coscienza si
presenta conclusa con lrsquoultrasensibile attraverso il medio dellrsquoapparenza mediante il quale essa guarda
in quello sfondo I due estremi quello de puro interno e quello dellrsquointerno che guarda in questo puro
internohellip Abbiamo lrsquointerno lrsquoessenza e poi lrsquointelletto che guarda questo puro interno hellipsono
venuti ora a coinciderehellip Sono diventati la stessa cosa Crsquoegrave questo interno e io che lo guardo siamo
la stessa cosa Tale cortina egrave dunque caduta dinanzi allrsquointerno egrave presente cioegrave lrsquoatto per cui lrsquointerno
guarda nellrsquointerno egrave presente cioegrave il guardare dellrsquoomonimo indistinto il quale respinge se stesso e si
pone come interno indistinto ma pel quale egrave altrettanto immediatamente presente lrsquoindistinzione di
entrambi i termini Un guardare lrsquointerno e poi un guardare mentre si guarda lrsquointerno come dire
che lrsquointelletto vede la cosa ma in realtagrave vede soltanto se stesso Egrave questo che fa lrsquointelletto non
vede la cosa Per questo motivo dicevo vede sempre altro Questa egrave lrsquoautocoscienza questo
guardare lrsquointerno e questo guardare il guardare lrsquointerno Egrave chiaro allora che dietro la cosiddetta
cortina che dovrebbe occultare lrsquointerno non crsquoegrave niente da vedere a meno che noi stessi non ci rechiamo
lagrave dietro e percheacute si vegga e percheacute lagrave dietro ci sia qualcosa che possa esser veduto Quando io cerco di
andare dietro la cosa cosa vedo se non sempre me stesso cioegrave il mio intelletto che sta ponendo
quella cosa che io voglio vedere Lo ha detto chiaramente dietro a questa cosa non crsquoegrave niente ma
se io vado dietro allora vedo me che vado dietro Il prossimo capitolo egrave quello sullrsquoautocoscienza
Egrave uno dei capitoli piugrave importanti della Fenomenologia dello spirito percheacute egrave la questione essenziale
tutto ciograve che abbiamo detto fino adesso ci conduce allrsquoautocoscienza alla sintesi
7 agosto 2019
Questo IV Capitolo che si chiama La veritagrave della certezza di se stesso egrave un capitolo breve ma
decisivo Ci sono due aspetti importanti lrsquouno egrave il passaggio dalla coscienza allrsquoautocoscienza
lrsquoaltro invece egrave il porre lrsquoautocoscienza come un qualche cosa che si sdoppia e cioegrave
lrsquoautocoscienza si rivolge a unrsquoaltra autocoscienza Questa egrave la base del discorso che cominceragrave a
fare nel capitolo successivo intorno al servo e al padrone Infatti la sezione successiva si chiama
Indipendenza e dipendenza dellrsquoautocoscienza signoria e servitugrave Egrave unrsquoautocoscienza duplicata
Comincia quindi a dire come la coscienza si volge in autocoscienza Potete pensare cosigrave la
coscienza lrsquoenunciato ldquoIo sonordquo Giagrave ma sono che cosa Egrave qualcosa che rimane indeterminato
non egrave ancora per seacute egrave in seacute pura percezione Lrsquoautocoscienza invece dice ldquoIo sono Iordquo Vedete
giagrave in questa formulazione ldquoIo sono Iordquo una sorta di doppio Io e Io Ma vediamo cosa ci dice
Hegel Nelle forme della certezza finora incontrate alla coscienza il vero egrave qualcosrsquoaltro da essa stessa
Questo lo aveva giagrave detto il vero non posso trovarlo fuori dalla coscienza sennograve non lo
raggiungerograve mai Ma il concetto di questo vero dilegua nellrsquoesperienza che di esso vien fatta Sta
dicendo che lrsquoesperienza che io faccio del vero dilegua percheacute questa cosa che io credo vera si
mostra essere non vera Lrsquooggetto era in seacute immediatamente e costituiva lrsquoessente della certezza
sensibile la cosa concreta della percezione la forza dellrsquointelletto ma lrsquooggetto mostra piuttosto di non
essere in veritagrave cosigrave anzi risulta che tale in seacute costituisce un modo nel quale lrsquooggetto egrave solo per un Altro
il concetto di esso si supera nellrsquooggetto effettuale o la prima rappresentazione immediata si supera
nellrsquoesperienzahellip Prima crsquoegrave la percezione immediata e poi crsquoegrave lrsquoesperienza della cosa Ovviamente
lrsquoesperienza della cosa egrave giagrave un interrogare egrave giagrave un aggiungere elementi hellipe nella veritagrave andava
perduta la certezza Ero certo che la cosa era cosigrave ma una volta raggiunta la veritagrave la veritagrave egrave
unrsquoaltra dice che questa cosa non egrave cosigrave Quindi cerco la certezza immaginando che la certezza
corrisponda alla veritagrave ma quando trovo la veritagrave perdo la certezza Ma ormai egrave sorto ciograve che non
si attuava nelle precedenti relazioni vale a dire una certezza eguale alla sua veritagrave infatti la certezza egrave
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il suo proprio oggetto a se stessa e la coscienza egrave a se stessa il vero La coscienza ha se stessa come
proprio oggetto percheacute io penso di una cosa che sia proprio quella e quindi questo oggetto lo
immagino lo suppongo essere quello che egrave Quindi egrave come se attribuissi allrsquooggetto la sua veritagrave
cioegrave egrave vero per conto suo mentre la veritagrave ci dice appartiene alla coscienza non allrsquooggetto La
coscienza quindi egrave bensigrave anche un esser-altro vale a dire la coscienza distingua ma distingue qualcosa
chrsquoegrave per essa in pari tempo un non-distinto La coscienza distingue qualche cosa per poterla
cogliere ma questo qualcosa che distingue in quanto tale egrave un indistinto in quanto egrave sempre per
altro non egrave altro che una serie di relazioni Se noi chiamiamo concetto il movimento del saperehellip
Movimento quindi che giunge alla cosa e si accorge che la cosa egrave nella coscienza hellipe oggetto il
sapere come unitagrave quieta o come Io vediamo allora che non solo per noi ma anche per il sapere stesso
lrsquooggetto corrisponde al concetto Quindi lrsquooggetto non ha una vita propria non esiste di per seacute
Porre lrsquooggetto come concetto comporta che lrsquooggetto egrave un risultato Le cose si pongono sempre
come risultato di un lavoro dialettico la cosa non egrave mai quella che egrave per seacute - ma anche il per seacute
come sappiamo egrave un risultato O nellrsquoaltra guisa chiamando concetto ciograve che lrsquooggetto egrave in seacutehellip
Lrsquooggetto che egrave in seacute cosigrave come si mostra egrave un concetto hellipe oggetto ciograve chrsquoesso egrave come oggetto o per
un Altrohellip Il concetto non egrave altro che lrsquooggetto in seacute Concetto o significato Potremo dire che
lrsquooggetto non egrave altro che un significato Poi dice piugrave o meno la stessa cosa ciograve chrsquoesso egrave come oggetto
o per un Altro quindi lrsquooggetto egrave una relazione in quanto egrave qualcosa che egrave per un Altro hellipegrave chiaro
allora che lrsquoesser-per-seacute e lrsquoesser-per-un-altro siano lo stessohellip Infatti questi due passaggi questi
due momenti sono gli stessi hellipinfatti lo in-seacute egrave la coscienza ma essa egrave anche ciograve per cui un altro (lo
in-seacute) egravehellip Quindi la coscienza egrave lrsquoin seacute ma non soltanto egrave ciograve per cui un altro (lo in seacute) egrave Lrsquoin seacute
egrave ciograve che mi appare ma egrave anche ciograve che mi appare qualche cosa che egrave per altro quindi egrave in seacute ma
anche per altro helliplrsquoIo egrave il contenuto del rapporto noncheacute il rapportare medesimohellip Vedete come
insiste a porre la questione anche se in termini mai diretti della relazione Ci sono sempre
relazioni in Hegel A pag 144 (2) Lrsquoautocoscienza in seacute Qui passiamo dalla coscienza
allrsquoautocoscienza dallrsquoldquoIo sonordquo allrsquoldquoIo sono Iordquo Mentre il primo lrsquoldquoIo sonordquo rimane
indeterminato ancora non so cosa sono Io cosa sono Sono una macchina da scrivere No sono
Io e quindi a questo punto lo determino questo ldquoIo sono Iordquo egrave lrsquoautocoscienza egrave il per seacute egrave la
determinazione Con lrsquoautocoscienza noi siamo entrati nel peculiare regno della veritagrave Percheacute ligrave crsquoegrave
la veritagrave Bisogna vedere come la figura dellrsquoautocoscienza sorge da prima Se noi consideriamo questa
nuova figura del sapere - il sapere di se stesso - in relazione al precedente - il sapere di un altro - ecco
che questrsquoultimo egrave bensigrave dileguatohellip Cioegrave il sapere di se stesso si puograve porre a condizione che dilegui
il sapere di un altro vale a dire per potere dire che qualcosa egrave se stesso devo eliminare ciograve che egrave
altro rispetto a lui Pensate sempre a quella cosa che faceva Severino e che abbiamo evocato mille
volte essere e non essere Io pongo lrsquoessere ma se non pongo anche il non essere per poi toglierlo
questo essere rimane adiacente al non essere e quindi egrave essere ma anche non essere e questa egrave
una contraddizione Quindi devo porre il non essere per toglierlo hellipma i suoi momenti si sono
tuttavia conservatihellip Ciograve che ho tolto si conserva se io tolgo il non essere dallrsquoessere sigrave certo non
crsquoegrave piugrave ma si conserva e si conserva percheacute egrave la condizione percheacute lrsquoessere sia esattamente quello
che egrave cioegrave incontraddittorio Qualche riga dopo Quel che sembra essere andato perduto egrave solo il
momento principale vale a dire il semplice indipendente sussistere per la coscienza Egrave questo che
sembra essere perduto quando parlo di essere non parlo di non essere ma per potere parlare di
essere in modo incontraddittorio ci deve essere il non essere Ma in effetto lrsquoautocoscienza egrave la
riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito ed egrave essenzialmente il ritorno dallrsquoesser-altro
Quindi la riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito e a seguire il ritorno dallrsquoesser-altro
cioegrave percheacute sia quello che egrave occorre che ci sia lrsquoaltro da seacute in quanto tolto Autocoscienza essa egrave
movimento ma poicheacute distingue da seacute solo se stessa come se stessa ecco che ad essa la differenza
immediatamente come un esser-altro egrave toltahellip Solo a questa condizione lrsquoautocoscienza egrave
determinata se tolgo tutto ciograve che non egrave A pag 145 Quindi per essa lrsquoesser-altro egrave come un essere
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o come un momento distintohellip Questo essere altro non egrave che sia nulla egrave un essere crsquoegrave ma egrave distinto
hellipma come secondo momento distinto egrave per essa anche lrsquounitagrave di se stessa con questo distinto
Riprendiamo lrsquoesempio di Severino con il quale egrave piugrave facile intendere essere e non essere Anche
questo non essere egrave ed egrave distinto dallrsquoessere ma costituiscono una unitagrave soltanto se costituiscono
una unitagrave lrsquoessere egrave incontraddittorio soltanto se per usare le parole di Severino egrave il concreto
mentre i due momenti sono gli astratti il concreto egrave lrsquoessere in quanto ritornato dal non essere in
quanto tolto Introduce poi la questione della concupiscenza o appetito Per comporre questa
unitagrave egrave chiaro che io devo avere una sorta di appetito cioegrave lo inseguo lo desidero verso ciograve che
devo togliere Lo desidero in quanto egrave ciograve che egrave necessario che ci sia per essere tolto E conclude
dicendo Lrsquoautocoscienza si presenta qui come il movimento nel quale lrsquoopposizione viene tolta e a lei
ne diviene lrsquoeguaglianza si se stessa con seacute Togliere lrsquoopposizione chiaramente sappiamo che
questa egrave la condizione percheacute io possa determinare qualcosa togliere lrsquoopposto Tutta la dialettica
sta qua Una volta tolto lrsquoopposto non egrave che mi rimane solo uno dei due No mi rimane il primo
che perograve non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa Dopo crsquoegrave questrsquoaltro capitoletto La vita La
vita per Hegel non egrave altro che questo movimento Lrsquooggetto il quale per lrsquoautocoscienza egrave il
negativohellip Il negativo egrave ciograve che gli si oppone hellipda parte sua per noi o in seacute egrave tuttavia ritornato
altrettanto in se stesso quanto drsquoaltra parte ritornata in se stessa egrave anche la coscienza Questrsquooggetto
il negativo egrave tornato alla coscienza cioegrave egrave stato accolto in quanto quellrsquoelemento che devo negare
per potere affermare il primo Per tale riflessione in se stesso lrsquooggetto egrave divenuto vita Questa egrave una
nozione che posta cosigrave sembra abbastanza irrilevante ma invece per Hegel la lrsquooggetto le cose
sono la vita Sono la vita percheacute le cose sono prese in questo continuo movimento
dellrsquoautocoscienza cioegrave prese nel continuo movimento di porre e togliere Ciograve che lrsquoautocoscienza
distingue da seacute (considerandolo) come essentehellip Lrsquoautocoscienza distingue da seacute qualche cosa che
non egrave autocoscienza hellipin lui in quanto egrave posto come essente non ha meramente il modo della certezza
sensibile e della percezione anzi egrave un essere riflesso in se stessohellip Questa cosa che lrsquoautocoscienza
distingue da seacute non ha meramente il modo della certezza sensibile e della percezione egrave un essere
riflesso in se stesso cioegrave esiste in quanto preso nella coscienza hellipe dunque lrsquooggetto dellrsquoimmediato
appetitohellip Ciograve che io cerco per togliere hellipegrave un vivente Capite che qui si pone una distanza infinita
da tutta la filosofia che lo ha preceduto e che pensava lrsquooggetto come inerte caput mortuum
qualche cosa che egrave senza vita lrsquooggetto per antonomasia egrave ciograve che non ha vita E invece no per
Hegel egrave la vita lrsquooggetto egrave vivo Egrave vivo percheacute questo oggetto della percezione vive in quanto
preso nel movimento della mia coscienza Infatti lo in-seacute o lrsquouniversale resultato della relazione
dellrsquointelletto con lrsquointerno delle cose egrave il distinguere dellrsquoindistinguibile o lrsquounitagrave del distinto Egrave
sempre questo lavoro distinguo ciograve che egrave lrsquoindistinto o distinguo dallrsquoindistinto percheacute fincheacute
permane come indistinto non posso distinguere nulla non posso percepire nulla Devo distinguere
ma distinguo lrsquoindistinto Ma questa unitagravehellip Alla quale punta la coscienza per distinguere hellipcome
abbiamo visto egrave altrettanto il suo respingersi da se stessahellip In quanto si mostra differente hellipe questo
concetto si scinde nellrsquoopposizione dellrsquoautocoscienza e della vitahellip Lrsquoautocoscienza cioegrave questo
riflettersi della coscienza su di seacute egrave della vita la vita non egrave nientrsquoaltro ciograve con cui lrsquoautocoscienza
ha a che fare hellipquella egrave lrsquounitagrave per la quale egrave lrsquoinfinita unitagrave delle differenzehellip Queste differenze
formano una unitagrave Questa unitagrave egrave fatta di differenze hellipla vita peraltro egrave solo questa unitagrave stessa
per modo che tale unitagrave non egrave in pari tempo per se stessa Questa vita le cose che vivono egrave questa
unitagrave ma allo stesso tempo questa unitagrave non egrave per se stessa egrave sempre per altro Ricordate qui la
questione che poneva Heidegger egrave la stessa cosa ndash Heidegger ha preso tantissimo da qui lrsquoessere
sempre per altro la questione stessa del progetto egrave lrsquoesserci che egrave sempre rivolto ad altro
proiettato Quanto indipendente egrave dunque la coscienza altrettanto lo egrave in seacute il suo oggetto Egrave
indipendente in quanto si pone come unitagrave Quindi egrave apparentemente indipendente anche se
sappiamo che questa unitagrave egrave fatta di infinite differenze Tanto piugrave quindi lrsquoautocoscienza che egrave
senzrsquoaltro per seacute e che contrassegna immediatamente il suo oggetto con il carattere del negativo o che da
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prima egrave concupiscenza faragrave esperienza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto medesimo Faccio uno
schemino lrsquooggetto esiste nella coscienza sennograve non alcuna esistenza la coscienza egrave unrsquounitagrave
percheacute egrave qualcosa di determinato ndash ldquoIo sonordquo anche se non ho ancora quella determinatezza che
verragrave dallrsquoautocoscienza la coscienza determina individua qualche cosa quindi essendo la
coscienza apparentemente qualche cosa di indipendente pone anche lrsquooggetto che egrave in seacute e nella
coscienza come qualcosa di indipendente Da qui viene la supposizione che lrsquooggetto sia qualcosa
di indipendente percheacute egrave nella coscienza la mia coscienza la avverto come qualcosa di
indipendente e quindi ciograve che le appartiene egrave altrettanto indipendente (4) poco piugrave avanti
Lrsquoessenza egrave lrsquoinfinitagrave come lrsquoesser-tolto di tutte le differenzehellip Questa egrave lrsquoessenza delle cose egrave lrsquoinfinitagrave
di cui egrave fatta e che io tolgo Se io tolgo questa infinitagrave di cui egrave fatta mi rimane lrsquoessenza hellipegrave il
puro movimento di rotazione egrave la quiete di lui stesso come infinitagrave assolutamente inquieta ed egrave anche
lrsquoindipendenza stessa nella quale son risolte le differenze del movimento egrave lrsquoessenza semplice del tempo
la quale in tale autoeguaglianza egrave la compatta figura dello spazio Sta dicendo soltanto che questa
infinitagrave di cui egrave fatta lrsquoessenza una volta tolta pone lrsquoessenza come un qualcosa di quieto pur
essendo una quantitagrave infinita di cose egrave qualcosa di quieto A pag 147 I membri indipendenti sono
per seacute ma questo esser-per-seacute egrave piuttosto immediatamente la loro riflessione nellrsquounitagrave proprio nello
stesso modo in cui questrsquounitagrave egrave la scissione delle figure indipendenti Questo essere per seacute non egrave altro
che la riflessione verso lrsquounitagrave Sappiamo che crsquoegrave lrsquounitagrave e poi lrsquoautocoscienza ma questo essere
per seacute da dove arriva Viene dalla coscienza lrsquoautocoscienza viene dalla coscienza egrave un
movimento partito dalla coscienza dallrsquoin seacute Quindi ci sta dicendo che questo essere per seacute egrave il
riflettersi di vari membri indipendenti di cui egrave fatto e che sono per seacute ma dice questo essere per
seacute egrave la loro riflessione nellrsquounitagrave Cioegrave tutti questi membri indipendenti si riflettono e si rivolgono
nellrsquounitagrave diventano una unitagrave ma questa unitagrave non egrave altro che la scissione nelle figure
indipendenti Questa unitagrave egrave fatta di infinite cose ma queste infinite cose prese tutte assieme
sono una unitagrave Ciograve che appare unitario di fatto egrave fatto di una infinitagrave di elementi e ciascuno di
questi elementi egrave fatta sua volta di una infinitagrave di elementi Il che egrave esattamente il funzionamento
del linguaggio ogni termine che interviene come dice giagrave de Saussure egrave in una relazione
differenziale con tutti gli altri quindi egrave tutta questa infinitagrave di cose Lrsquounitagrave egrave scissahellip Egrave la
scissione nelle figure indipendenti quindi egrave scissa di fatto percheacute non egrave fatta da altro che di
questi elementi indipendenti Lrsquounitagrave egrave scissa percheacute egrave unitagrave assolutamente negativa o unitagrave infinita
Ed essendo essa il sussisterehellip Lrsquounitagrave egrave il sussistere questo aggeggio qui egrave unrsquounitagrave Ed essendo
essa il sussistere ecco che anche la differenza ha indipendenza soltanto in essa Questa indipendenza
della figura appare come qualcosa di determinato qualcosa che egrave per Altro giaccheacute essa egrave uno scisso e
quindi il togliere la scissione avviene mediante un Altro Questa unitagrave egrave scissa in vari elementi Ora
questa unitagrave egrave ciograve che per noi egrave il sussistere di qualcosa una cosa sussiste in quanto unitagrave Dice
che allora anche questa differenza di cui egrave fatta lrsquounitagrave ha indipendenza soltanto in essa cioegrave
esiste soltanto in essa Soltanto qui appare come qualcosa di determinato e cioegrave appare come
qualcosa che egrave quello che egrave Questa indipendenza della figura appare come qualcosa di determinato
qualcosa che egrave per Altro percheacute qualcosa sia determinato se voglio determinarlo devo dire qualche
altra cosa La determinazione non egrave una semplice percezione ma egrave un processo quindi se qualcosa
egrave determinato egrave determinato per altro cioegrave crsquoegrave unrsquoaltra cosa che lo determina cosigrave come il
significato di una parola egrave per altro egrave per altri significanti per altre parole Possiamo andare
avanti Crsquoegrave una questione importante e cioegrave come tutto questo porti alla dialettica servo-padrone
A pag 149 (71) LrsquoIo e la concupiscenza o lrsquoappetito Questo egrave un aspetto che egrave fondamentale percheacute
se non ci fosse questo appetito questa concupiscenza questo qualcosa che poi verragrave chiamato
desiderio anche nella psicoanalisi questo tendere verso un qualche cosa di cui un elemento
necessita per potere determinarsi Vale a dire io ho bisogno che ci sia un qualche cosa che si
opponga a ciograve che io voglio porre per potere porre esattamente quella cosa Egrave sempre il discorso
dellrsquoessere e del non essere Potremmo dire che lrsquoappetito egrave verso il non essere come negazione del
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non essere che ha bisogno di esserci percheacute lrsquoessere sia quello che egrave Giaccheacute dalla prima immediata
unitagrave si torna attraverso i momenti della figurazione e del processo allrsquounitagrave di entrambi e quindi
alla primitiva sostanza semplice ecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Si torna a questa
unitagrave di entrambi attraverso i momenti della figurazione e del processo ma una volta che si arriva
a questa unitagrave questi elementi non sono piugrave quelli di prima sono unrsquoaltra cosa E infatti dice
hellipecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Quella che appariva Crsquoegrave una prima unitagrave che
appare che egrave fatta di vari momenti differenti tra loro poi attraverso il processo dialettico questi
momenti si ricompongono in unitagrave attraverso lrsquoautocoscienza ma quando tornano a questa
unitagrave questa non egrave piugrave lrsquounitagrave di prima Di fronte a quellrsquounitagrave immediata ossia enunciata come un
essere la seconda egrave lrsquounitagrave universale che ha in lei tutti questi momenti come tolti I momenti della
figurazione e questo processo tutte queste cose ci sono devono esserci ma in quanto tolte Solo
a questa condizione allora ci appare qualche cosa come unitagrave universale che ha in lei tutti questi
momenti come tolti Parafrasando Severino si torna allrsquoessere come unitagrave universale ma percheacute
tutto ciograve che gli si oppone egrave stato posto e tolto A pag 150 (9) Il semplice Io egrave questo genere o
lrsquouniversale semplice per il quale le differenze sono nulle ma lo egrave soltanto quando esso stesso Io sia
lrsquoessenza negativa dei momenti indipendenti e figurati che si son venuti formando In questo caso
parla dellrsquoIo come oggetto ma egrave lo stesso discorso di prima lrsquoIo si pone come universale semplice
a condizione che tutte le sue figure tutto ciograve di cui egrave fatto e il processo per cui ciograve di cui egrave fatto
si ricompone in unrsquounitagrave tutto questo viene tolto percheacute tutte queste cose sono altro rispetto
allrsquoIo anche se sono ciograve di cui egrave fatto lrsquoIo e devono essere tolte E lrsquoautocoscienza quindi egrave certa di
se stessa soltanto percheacute toglie questa alteritagrave che le si presenta come vita indipendente essa egrave
concupiscenza o appetito Come fa lrsquoautocoscienza essere sicura di seacute come faccio a essere sicuro
che io sono io Come lo so Percheacute ho tolto tutto ciograve che egrave altro da me tutto ciograve che non sono io
Questa autocoscienza questo ldquoIo sono Iordquo per potere porsi deve togliere tutto ciograve che non sono
io ma come io posso stabilirmi se non in relazione ad altri Se io fossi solo al mondo sarei io A
questo punto io rispetto a che Io sono rispetto a qualche cosa Per potere dire che io sono io egrave
necessario che ci siano altre autocoscienze per le quali io sono io cioegrave che mi riconoscono come
io Egrave questo che avvia tutto il processo dialettico servo-padrone di cui parleragrave nel capitolo
successivo lrsquoautocoscienza per essere tale deve porsi ma deve togliere ciograve che le si oppone Che
cosa si oppone allrsquoautocoscienza Ciograve che non egrave autocoscienza ciograve che non sono io e che devo
togliere Ma se per potere dire che io sono io necessito di altri allora egrave come se io dovessi porre
degli altri per poterli togliere Quindi devo porre lrsquoaltro scritta in minuscolo ndash che Hegel distingue
lrsquoAltro che egrave lrsquoessere per altro lrsquoAltro radicale assoluto dallrsquoaltro come lrsquoaltrui ndash quindi devo
porre unrsquoaltra autocoscienza come opposizione a ciograve che io sono per poterla togliere Solo a questo
punto io posso stabilirmi con certezza in quanto ldquoIo sono Iordquo ma devo porla questa altra
autocoscienza Qui ci sarebbe tutto un discorso interessante da fare che Hegel naturalmente non
fa ma a parte il rinvio immediato alla questione della volontagrave di potenza qui si fa un passaggio
in piugrave per potere esplicarsi la volontagrave di potenza se seguiamo il discorso di Hegel deve porre
lrsquoaltro per poterlo eliminare per poterlo controllare per poterlo dominare Solo a questa
condizione puograve affermarsi come autocoscienza cioegrave puograve affermarsi in quanto tale come un
qualche cosa che egrave quello che egrave come veritagrave Posso affermarmi come veritagrave a condizione di porre
un altro da me ed eliminarlo controllarlo dominarlo ecc Questo dicevo egrave interessante percheacute
intanto ci dice a che cosa serve lrsquoaltro e anche percheacute in un certo senso egrave necessario inventarsi
lrsquoaltro costruirlo Certo diventa il nemico ma un nemico creato per esserlo percheacute soltanto se egrave
nemico se egrave in opposizione allora lrsquoautocoscienza diventa per seacute sennograve egrave sempre per un altro
Infatti poi lui distingueragrave tra il concetto dellrsquoautocoscienza per seacute che sarebbe il padrone e il
concetto di autocoscienza per altro che sarebbe il servo che sigrave autocosciente ma la sua
autocoscienza egrave sempre per altro non arriva a essere per seacute per una serie di motivi In questo caso
il servo dovragrave lavorare per potere eliminare questo altro da seacute che egrave il padrone
80
Intervento Questione dellrsquoidentitagravehellip
Certamente Identitagrave sempre in relazione ad una alteritagrave che deve esserci percheacute lrsquoidentitagrave sia
Tutta la lettura che fa Kojegraveve va abbastanza in questa direzione (10) Lrsquoautocoscienza dunque
mediante il suo rapporto negativo non egrave in grado di togliere lrsquooggetto anzi non fa che riprodurre
lrsquooggetto noncheacute lrsquoappetito In effetto qualcosrsquoaltro dallrsquoautocoscienza egrave lrsquoessenza dellrsquoappetito e con
tale esperienza alla stessa autocoscienza si egrave presentata una tale veritagrave In pari tempo tuttavia
lrsquoautocoscienza egrave altrettanto assolutamente per seacute e lo egrave soltanto mediante il toglier lrsquooggetto e gliene
deve derivare il suo appagamento percheacute essa egrave la veritagrave In forza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto
lrsquoautocoscienza puograve quindi giungere allrsquoappagamento sol quando lrsquooggetto stesso compia in lui la sua
negazionehellip Deve compiere in seacute questa negazione di se stesso percheacute in seacute il negativo ciograve che
esso egrave deve essere per lrsquoaltro come dire che lrsquoautocoscienza ha bisogno per potere porsi
dellrsquooggetto in quanto altro da seacute Tutto ciograve che egrave altro dallrsquoautocoscienza deve essere tolto ma il
problema egrave che per poterlo togliere prima deve porlo e quindi non puograve fare a meno dellrsquooggetto
non puograve fare a meno dellrsquoaltro Deve esserci questo altro per poterlo togliere percheacute soltanto se lo
tolgo allora io sono io soltanto e tolgo il non essere lrsquoessere egrave essere A pag 151 Nella vita che egrave
lrsquooggetto dellrsquoappetitohellip Lrsquoappetito si rivolge alle cose potremmo dire per poterle dominare hellipla
negazione egrave o in un altro vale a dire nellrsquoappetito o egrave come determinatezza verso unrsquoatra figura
indifferente o egrave come universale natura inorganica di quella vita Ma siffatta indipendente natura
universale nella quale la negazione sta come negazione assoluta egrave il genere come tale ossia egrave
lrsquoautocoscienza Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento solo in unrsquoaltra autocoscienza Cioegrave
ha bisogno dellrsquooggetto per poterlo togliere cosigrave come lrsquoessere ha bisogno del non essere per potere
essere ldquoessererdquo Qui come vedete si incomincia a porre lrsquoautocoscienza e lrsquoaltra autocoscienza
Dice Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento toglie ciograve che le impedisce di essere quella che
egrave di essere per seacute solo in unrsquoaltra autocoscienza percheacute soltanto togliendo lrsquoaltra autocoscienza la
prima rimane quella che egrave ma questrsquoaltra deve esserci per potere essere tolta Lrsquoaltro lrsquoaltrui
devo costruirlo per poterlo togliere Il che egrave esattamente quello che Severino dice rispetto
allrsquoessere neacute piugrave neacute meno Individua tre momenti in cui viene a compiersi il concetto
dellrsquoautocoscienza a) puro Io indistinto egrave il suo primo immediato oggettohellip Lrsquoautocoscienza egrave
coscienza di seacute in prima istanza coscienza dellrsquoIo Infatti io sono io intanto b) Ma questa
immediatezza egrave anchrsquoessa assoluta mediazionehellip Ogni volta che qualcosa egrave immediatezza egrave anche
mediazione e ogni volta che egrave mediazione deve anche essere immediatezza Questo egrave il movimento
continuo hellipessa egrave solo come togliere lrsquooggetto indipendente o essa egrave lrsquoappetito Che cosa fa
lrsquoimmediatezza Toglie lrsquooggetto indipendente solo cosigrave egrave immediatezza solo cosigrave egrave percezione di
qualche cosa cioegrave toglie tutto ciograve che deve togliere Lrsquoappagamento dellrsquoappetito egrave bensigrave la
riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessahellip Appagamento dellrsquoappetito significa avere tolto ciograve che
si oppone Lrsquoappetito ndash da prendere nel senso latino ad petere volgersi verso qualche cosa - egrave verso
ciograve che si oppone hellipo egrave la certezza diventata veritagrave Riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessa ma per
riflettersi in se stessa e quindi determinarsi deve togliere tutto ciograve che autocoscienza non egrave tutto
ciograve che le si oppone c) ma la veritagrave di quella certezza egrave piuttosto la riflessione duplicata egrave la
duplicazione dellrsquoautocoscienza Se io devo togliere tutto ciograve che non egrave autocoscienza che cosa devo
porre Devo porre unrsquoaltra autocoscienza per poterla togliere e stabilire cosigrave la mia Questrsquooggetto
per lrsquoautocoscienza egrave unrsquoaltra autocoscienza cioegrave egrave un qualcosa che mi si oppone in quanto
autocoscienza lo diceva prima lrsquoautocoscienza pone se stessa come oggetto della coscienza Egrave
questo lrsquooggetto che deve togliere lrsquoautocoscienza deve togliere unrsquoaltra autocoscienza percheacute
lrsquoautocoscienza ha posto se stessa come oggetto della coscienza quindi questa coscienza si ritrova
di fronte un oggetto che egrave lrsquoautocoscienza che sigrave si egrave riflessa in se stessa ma per potersi riflettere
in se stessa cioegrave essere per seacute deve togliere questo oggetto che le si oppone Il fatto egrave che questo
oggetto che per la coscienza le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza (12) Questa egrave unrsquoautocoscienza
per una autocoscienzacedil e soltanto cosigrave essa in effetto egrave cheacute soltanto cosigrave divien per lei lrsquounitagrave di se stessa
81
nel suo esser-altro Io che egrave lrsquooggetto del suo concetto in effetto non egrave oggetto ma lrsquooggetto dellrsquoappetito
egrave soltanto indipendente esso egrave infatti lrsquoincancellabile sostanza universalehellip Conclude a pag 152
Quel che per la coscienza si viene istituendo egrave lrsquoesperienza di ciograve che lo spirito egrave questa sostanza assoluta
la quale nella perfetta libertagrave e indipendenza della propria opposizione ossia di autocoscienze diverse
per seacute essenti costituisce lrsquounitagrave loro Io che egrave Noi e Noi che egrave Io Lrsquoautocoscienza ha bisogno deve
creare altre autocoscienze per poterle togliere per potere compiere quel lavoro dialettico che
porteragrave lrsquoautocoscienza ad essere per seacute percheacute ha colto lrsquooggetto che le si oppone e lrsquooggetto che
le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave il lavoro che fa il lavoratore per acquisire la sua
coscienza ldquoeliminandordquo il padrone Il lavoro del popolo - questo egrave Marx ndash per giungere alla
coscienza di classe per Hegel per giungere allrsquoautocoscienza per seacute Ma questa autocoscienza per
seacute non egrave che puograve eliminare lrsquoaltra autocoscienza Certo deve toglierla per potersi porre come per
seacute ma alla fine come molti hanno inteso tutto ciograve che le si oppone e che toglie diventa Sapere
Assoluto per cui non ha piugrave nulla che le si oppone Questo come punto di arrivo E invece no
questo egrave solo il punto di partenza
14 agosto 2019
Questo capitolo che approcciamo egrave intenso egrave anche controverso percheacute ci sono interpretazioni
differenti sulla questione dellrsquoautocoscienza Come spesso accade le letture non sono mai
univoche In ogni caso vedrograve di porre la questione nei termini che a noi interessano di piugrave termini
linguistici semiotici Ciograve che Hegel sta facendo la scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave
altro che la scienza cioegrave un sapere di come si ha esperienza del linguaggio Senza linguaggio non
crsquoegrave nessuna coscienza di nessun tipo Quindi egrave un modo per intendere che gli umani sono parlanti
Hegel pone una questione importante mostra in modo ancora piugrave preciso il funzionamento del
linguaggio Pone la questione della coscienza la coscienza si volge in autocoscienza nel momento
in cui crsquoegrave un prendere atto che ciograve di cui si ha coscienza egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute cioegrave egrave per
seacute ma anche per altro e questo sarebbe lrsquoldquoIo sono Iordquo Ma possiamo pensarla anche in questo
modo e cioegrave la coscienza lrsquoin seacute come lrsquoaffermare qualcosa Lrsquoaffermare egrave qualcosa che egrave in seacute
sembra indipendente egrave ciograve che per Hegel sarebbe il signore ciograve che egrave in seacute e per seacute ma egrave identico
non egrave per altro almeno apparentemente Il ciograve che affermo invece egrave ciograve che egrave per altro egrave cioegrave
per ciograve che ho affermato egrave per la mia affermazione come dire che il ciograve che affermo egrave ciograve che
lavora Qui crsquoegrave lrsquoavvio per ciograve che affermeragrave Marx percheacute ciograve che affermo sarebbe il servo ciograve che
egrave per un altro Dunque dicevo il ciograve che affermo egrave ciograve che lavora per potere far sigrave che ciograve che
affermo sia effettivamente ciograve che affermo cosigrave come il significante ha un significato Il significato
ldquolavorardquo nel senso che crea produce costruisce ciograve che poi il significante alla fine risulta cioegrave
come qualcosa che significa qualcosa Per cui questa autocoscienza come dicevo egrave la coscienza
che prende atto del fatto che ciograve di cui egrave cosciente egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute Anche
lrsquoautocoscienza come la coscienza ha un oggetto cui si rivolge Giagrave nelle prime pagine Hegel
diceva che la coscienza egrave un muoversi verso qualcosa cioegrave verso llsquooggetto Lrsquooggetto come dice
lui egrave per la coscienza non egrave per seacute in quanto tale egrave per la coscienza che crsquoegrave lrsquooggetto Ora potete
pensare lrsquoautocoscienza - ciograve che risulta da questo lavoro della coscienza rispetto al suo oggetto
che egrave quello che egrave in quanto differisce da seacute cioegrave per seacute e per altro ndash lrsquoautocoscienza non egrave esente
dalla dialettica non egrave esente quindi da questo movimento Anche lrsquoautocoscienza pone un
oggetto solo che lrsquooggetto che pone lrsquoautocoscienza egrave sempre lrsquoautocoscienza A questo punto
Hegel dice che questo sdoppiarsi dellrsquoautocoscienza egrave ciograve che dagrave lrsquoavvio alla dialettica servo-
padrone La prima autocoscienza coglie questo oggetto che non egrave altro che se stessa cioegrave pone se
stessa come oggetto ma ponendosi come oggetto questo oggetto differisce dalla prima
autocoscienza e quindi egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave qui che ci sono le interpretazioni che
differiscono per es lrsquointerpretazione di De Negri il traduttore classico di Hegel pone queste due
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autocoscienze come opponentesi si oppongono tra loro per Sini invece non crsquoegrave questa
opposizione nel senso che questa opposizione si risolve in unrsquounica autocoscienza non rimangono
due autocoscienze lrsquoautocoscienza egrave una Ma il problema che in Hegel in effetti non egrave molto
chiaro egrave se queste due autocoscienze appartengano alla struttura stessa dellrsquoautocoscienza cioegrave
del discorso in definitiva ndash lrsquoautocoscienza non egrave altro che un discorso ndash cosa che in effetti sembra
dire in alcuni punti ma in altri punti invece parla di queste due autocoscienze come di due
individui di due persone E allora egrave lrsquouna cosa o lrsquoaltra E se sono entrambe come avviene il
passaggio da una struttura dellrsquoautocoscienza che si sdoppia alla posizione di due individui come
servo e padrone Non egrave molto chiaro in Hegel La posizione di Sini egrave in effetti abbastanza
interessante percheacute pone la questione di unrsquounica autocoscienza e cioegrave lo sdoppiarsi
dellrsquoautocoscienza egrave uno sdoppiarsi che poi si risolve in unrsquounica autocoscienza percheacute la prima
autocoscienza vede nellrsquoaltra autocoscienza ponendo se stessa come oggetto questo oggetto si
confronta con questo oggetto Naturalmente questo oggetto egrave il negativo ciograve che deve essere tolto
percheacute la prima autocoscienza possa affermarsi in quanto per seacute Perograve dice giustamente Hegel se
toglie questa altra autocoscienza toglie se stessa percheacute egrave sempre lei Ora non si tratta tanto di
risolvere questo problema che non so neanche se sia risolvibile Hegel egrave abbastanza oscuro a
questo riguardo Rimane il fatto che sicuramente lrsquoautocoscienza prendendo se stessa come
oggetto si trova nella condizione dialettica per cui crsquoegrave un elemento che egrave il negativo che deve
essere tolto a vantaggio della sintesi Quindi tutto si svolgerebbe nella struttura
dellrsquoautocoscienza senza richiedere la presenza di altri Drsquoaltra parte crsquoegrave unrsquoaltra questione che
interroga e cioegrave il fatto che noi nasciamo nel linguaggio come ci ha detto Heidegger moltissime
volte nasciamo in un linguaggio che non abbiamo inventato noi ma che ci troviamo Quindi ci
troviamo immersi in discorsi che non sono il mio discorso ovviamente Ma questi altri discorsi
percheacute possano essere presi in quanto discorsi occorre che intervenga tutto quel lavoro che Hegel
descrive della coscienza che coglie un elemento coglie ciograve che in definitiva le appartiene Come
dice Hegel non crsquoegrave qualcosa fuori della coscienza se crsquoegrave qualcosa egrave percheacute egrave nella coscienza E
quindi che cosa accade Accade qualcosa per cui egrave come se il mio discorso ndash usiamo discorso al
posto di autocoscienza ndash si sdoppiasse cioegrave prendo il mio discorso come oggetto quindi ho il mio
discorso il mio dire e poi la consapevolezza del mio discorso per cui ecco egrave come se ci fossero
due discorsi che sono sempre il mio ma sono due percheacute il primo ha preso se stesso come oggetto
cioegrave lo ha considerato come oggetto
Intervento Crsquoentra qualcosa la questione del metalinguaggio
Non crsquoentra la questione del metalinguaggio siamo ancora al di qua nel senso che sarebbe il modo
in cui in effetti il discorso percepisce se stesso Percheacute la coscienza possa percepire se stessa porsi
cioegrave come oggetto deve percepirsi quindi non crsquoegrave ancora metalinguaggio Potragrave intervenire dopo
ovviamente ma egrave come se nel riconoscersi si sdoppiasse cioegrave per potere riconoscersi deve
sdoppiarsi deve porsi come seacute ma anche come altro da seacute Egrave questo punto che egrave complesso in
Hegel Come nellrsquoesempio che facevamo io sono io per potere dire che io sono io egrave come se mi
dovessi sdoppiare ci sono io e poi io che dico ldquoio sono iordquo Sono due cose diverse il primo io non
egrave il secondo io il secondo io egrave llsquooggetto del primo io Egrave come se Hegel dicesse che percheacute ci sia
questa autocoscienza cheacute mi renda conto delle cose queste cose si sdoppiano Egrave inevitabile
percheacute devo prendere il mio stesso dire come oggetto Ciograve che Hegel sta descrivendo appare come
qualcosa di strutturale cioegrave che non puograve non essere se crsquoegrave percezione crsquoegrave questa struttura se crsquoegrave
percezione crsquoegrave sdoppiamento per percepire me io devo sdoppiarmi Egrave come se non potessi non
farlo fa parte del modo in cui funziona il linguaggio Drsquoaltra parte quando affermo qualche cosa
questa mia affermazione in effetti si sdoppia in ciograve che affermo e in ciograve che egrave lrsquoaffermato
possiamo dire lrsquoaffermante e lrsquoaffermato Questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che il
linguaggio instaura e senza la quale distanza non crsquoegrave niente se non crsquoegrave questo sdoppiamento non
crsquoegrave la distanza e io non sono piugrave io cioegrave non sono niente Fuori dal linguaggio dove non crsquoegrave questa
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distanza non ci sono neanche le cose percheacute ci siano le cose da percepire occorre che ci sia questa
distanza Hegel chiama sdoppiamento questa distanza sdoppiamento dellrsquoautocoscienza che egrave la
stessa cosa Per questo dicevo egrave qualcosa di assolutamente strutturale Come accennavo prima
se questa cosa appartiene unicamente alla struttura del discorso potremmo dire il linguaggio o
se si rileva tra individui ndash Hegel lo dice due individui uno di fronte allrsquoaltro Heidegger ci indica
una via e cioegrave il fatto che nasciamo nel linguaggio nella chiacchiera per essere piugrave precisi Quindi
nasciamo immersi in discorsi che di fatto sono giagrave tutti sdoppiati chiunque affermi qualche cosa
si sdoppia nellrsquoaffermante e nellrsquoaffermato Che sono due cose diverse cosigrave come lo sono il
significante e il significato lrsquoaffermato egrave il significato lrsquoaffermante egrave il significante ma percheacute
questo significante sia significante occorre che ci sia il significato e cioegrave che ci sia qualcosa di
affermato Ma allora questo qualcosa di affermato egrave ciograve che ritornando sul significante lo rende
quello che egrave cioegrave un significante Che tuttavia non egrave piugrave quello di prima percheacute crsquoegrave stato un lavoro
nel frattempo il lavoro di ciograve che Hegel chiama il servo vale a dire ciograve che egrave per altro Mentre
per il signore il godimento egrave immediato vuole la cosa e se la prende per il servo invece egrave mediato
mentre il signore egrave indipendente il servo egrave dipendente sarebbe il ldquoper altrordquo Egrave il per altro nel
senso che si pone come quellrsquoelemento che serve al padrone per ottenere lrsquooggetto che vuole Il
servo si occupa di fare questa operazione cioegrave fornire questo oggetto al signore Il signore si pone
come per seacute come qualche cosa che egrave indipendente ma che ha bisogno tuttavia del servo percheacute
il servo gli fornisce lrsquooggetto di cui ha bisogno che desidera che vuole Ora la cosa si puograve intendere
anche in termini strutturali e cioegrave se poniamo il servo il per altro come il significato ndash il
significato egrave sempre per altro egrave una relazione quindi egrave sempre uno spostamento Lrsquoaffermazione
invece no egrave uno egrave come se fosse lrsquouno io affermo qualcosa e questa affermazione certo egrave in
attesa che lrsquoaffermato confermi la mia affermazione Egrave in questo senso che lrsquoaffermato sarebbe la
figura del servo che egrave per altro cioegrave per lrsquoaffermante il signore In questi termini si semplifica un
porsquo la questione di Hegel ma non toglie questa difficoltagrave di cui dicevo prima anche se si puograve poi
intendere in effetti come funziona Il discorso pone se stesso come oggetto Quando fa questo
Quando ha bisogno di porsi come vero Allora il discorso cerca di stabilirsi ponendo se stesso come
oggetto quindi come opposizione da togliere in modo da rimanere identico a seacute Deve togliere
questo sdoppiamento Non puograve farlo naturalmente percheacute egrave la struttura stessa del linguaggio
che sdoppia Come dicevo questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che la parola stessa
dicendosi instaura e che consente di prendere le distanze tra soggetto e oggetto Sono poi la stessa
cosa ma questa distanza che si instaura egrave quella che mi consente di pensare un oggetto sennograve non
lo posso pensare percheacute non crsquoegrave Il tentativo dunque egrave quello di togliere lo sdoppiamento
Sembra che Hegel voglia andare in questa direzione da parte sia del signore che immagina che
servendosi del servo possa raggiungere lrsquooggetto e quindi goderne immediatamente come dire
che il significante ndash perdonate lrsquoantropomorfismo ndash come se il significante volesse raggiungere il
significato immediatamente che il significato sia identico a seacute che sia quello che vuole il
significante Ciograve che incontra egrave invece un significato che egrave il lavoro nel senso che egrave una relazione
continua con altre cose e quindi egrave come se non riuscisse a trovare la sua veritagrave E in effetti Hegel
lo dice la posizione del padrone egrave in un certo qual modo deficitaria rispetto a quella del servo
percheacute il padrone non raggiungeragrave mai lrsquoautocoscienza piena percheacute sempre debitore nei confronti
del servo il quale servo continua a lavorare ma lavorando continua a spostare la questione e
quindi non avragrave mai la certezza di seacute Egrave come se il significante cercasse nel significato la certezza
di seacute Cosa trova Trova un rinviare infinito Mentre dice sempre Hegel per il servo la situazione
egrave migliore il servo si trova a essere strutturalmente per altro e quindi si pone nei confronti
dellrsquooggetto non come qualcosa che deve essere immediatamente appetito e posseduto ma come
qualcosa che deve essere conosciuto manipolato elaborato percheacute egrave per altro egrave per il signore
cioegrave lavora per il signore Quindi la sua relazione con lrsquooggetto egrave sempre dipendente dal fatto di
dovere modificare lrsquooggetto Ciograve che fa il servo egrave elaborare continuamente la relazione percheacute egrave di
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questo che egrave fatto egrave fatto di relazioni Ma compiendo questa operazione puograve raggiungere la
coscienza di seacute cioegrave lrsquoautocoscienza cosa che invece egrave negata al padrone per i motivi che dicevo
prima Per Hegel tra i due il servo egrave lrsquounico che possa raggiungere lrsquoautocoscienza nel senso che
il lavoro che compie egrave quel lavoro che gli consentiragrave di acquisire la consapevolezza di seacute cioegrave di
essere lavoro in atto In seguito Marx prenderagrave tutto da ligrave Essendo lavoro in atto il servo ha la
possibilitagrave di porsi come autocoscienza cioegrave autoconsapevolezza di seacute Egrave soltanto attraverso
questa fase dice Hegel di essere lavoro in atto che il servo mano a mano passo dopo passo puograve
acquisire lrsquoautocoscienza cioegrave la sua veritagrave Quella veritagrave che egrave inaccessibile al padrone diventa
accessibile al servo attraverso il lavoro Per tradurla in termini semiotici il lavoro del significato
che non egrave altro che la messa in atto di relazioni egrave ciograve che consente al significato di stabilire il
significante in quanto significante il quale perograve a quel punto non egrave piugrave padrone egrave il significato
che determina il significante egrave lui che lo determina Il significante non si determina da seacute mentre
il significato attraverso il suo lavoro puograve determinare il significante cioegrave lo fa essere quello che
egrave La questione del servo e del padrone non egrave altro che una descrizione teorica delle basi su cui si
fonda la volontagrave di potenza Tutta la dialettica servo-padrone cioegrave tutto ciograve che riguarda la
volontagrave di potenza egrave qualche cosa che appartiene alla struttura del linguaggio O si prende
coscienza di questo oppure se non si prende coscienza di questo se non si giunge cioegrave alla
autocoscienza se la coscienza non giunge a considerare che ogni volta egrave un atto linguistico e che
in quanto tale egrave sempre per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per altro i quanto egrave per seacute se non si
raggiunge questa consapevolezza questa autocoscienza allora si immagina che tutto questo
avvenga al di fuori del linguaggio e cioegrave che il servo e il padrone siano realmente due persone
Hegel lo dice a un certo punto due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro Ma percheacute sia possibile
pensare in questi termini a due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro egrave necessario che si sia giagrave
compiuto questo percorso dellrsquoautocoscienza In altri termini ancora egrave necessario che ci sia accorti
che si sta parlando e che per parafrasare Heidegger ci si sia fatti carico di questo problema e per
problema intendo il linguaggio Se non ci si fa carico di questo allora si immagina che tutto questo
avvenga fuori dal linguaggio e cioegrave che il signore e il servo siano due personaggi Possono esserlo
naturalmente nel momento in cui anche questi due personaggi si immaginano fuori dal
linguaggio Questa consapevolezza questa autocoscienza nellrsquoaccezione che sto indicando non egrave
altro che ciograve che Heidegger indica come lrsquoautentico Se non crsquoegrave questo allora crsquoegrave la chiacchiera il
servo e il padrone rappresentati sono nella chiacchiera Nellrsquoautocoscienza nellrsquoautentico il servo
e il padrone sono momenti dellrsquoatto linguistico indissolubili e inscindibili esattamente come lo
sono il significante e il significato Egrave una lettura di Hegel che autorizza a fare queste
considerazioni perograve non egrave esattamente in questa direzione che lui va Hegel non egrave interessato alla
semiotica Perograve il dire che lrsquoautocoscienza il discorso il dire - un dire consapevole - si sdoppia
che egrave necessariamente sdoppiato questo non egrave altro che ciograve che la semiotica un secolo dopo ha
detto Si sdoppia lrsquoautocoscienza cioegrave il dire dicendosi si sdoppia A pag 153 Lrsquoautocoscienza egrave
in seacute e per seacute in quanto e percheacute essa egrave in e per seacute per unrsquoaltra ossia essa egrave soltanto come un qualcosa
di riconosciuto Qualcosa di riconosciuto questo ci dice che egrave necessario questo sdoppiamento
questa distanza solo a questa condizione posso riconoscere qualcosa Se non crsquoegrave questo
sdoppiamento questa distanza non posso riconoscere niente percheacute non crsquoegrave nulla di determinato
non essendoci la distanza non ci sono neacute io neacute lrsquooggetto (14) Per lrsquoautocoscienza crsquoegrave unrsquoaltra
autocoscienza essa egrave uscita fuori di seacute Questa autocoscienza che egrave uscita fuori di seacute non egrave altro che
il discorso che vuole se stesso come oggetto A pag 154 (15) Essa deve togliere questo suo esser-altro
Pensate al significante e al significato Il significante egrave lrsquoaffermante dicevamo prima il significato
egrave lrsquoaffermato Il significante per porsi in quanto significante in quanto uno deve muovere verso
il significato che lo fa essere quello che egrave ma una volta che il significato lo ha determinato in
quanto significante egrave come se il significante avesse tolto il significato Questo percheacute il
significante a questo punto ndash ed egrave per questo che egrave differente dal primo significante ndash egrave un
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significante che egrave diventato veramente significante cioegrave egrave tornato a essere quellrsquouno quellrsquointero
il quale naturalmente egrave tale percheacute crsquoegrave stato qualcosa che egrave per altro cioegrave il significato Dovete
tenere conto di questo movimento continuo anche percheacute lrsquoautocoscienza nel momento in cui il
significante ha tolto il significato per potersi stabilire come significante si trova nuovamente
preso nella dialettica continueragrave a porre se stesso come oggetto e quindi a estroflettersi in
qualche modo come autocoscienza saragrave comunque sempre di nuovo in questo movimento per cui
si pone di nuovo come identico ma questo identico egrave identico per avere tolto una differenza avere
tolto un altro significato e cosigrave via allrsquoinfinito A pag 158 (24) In questa esperienza si fa chiaro
allrsquoautocoscienza che a lei la vitahellip Cioegrave lrsquooggetto le cose hellipegrave cosigrave essenziale come lo egrave lrsquoautocoscienza
pura Nellrsquoautocoscienza immediata lrsquoIo semplice egrave lrsquooggetto assoluto che peraltro per noi o in seacute egrave
lrsquoassoluta mediazione e ha per momento essenziale lrsquoindipendenza sussistente LrsquoIo semplice egrave
lrsquooggetto assoluto che egrave assoluta mediazione Egrave mediazione percheacute comunque egrave sempre per seacute in
quanto egrave per altro Resultato della prima esperienza egrave la risoluzione di quellrsquounitagrave semplice mediante
quellrsquoesperienza son poste unrsquoautocoscienza pura e una coscienza la quale non egrave pura per se stessa ma
per un altro vale a dire che egrave come coscienza nellrsquoelemento dellrsquoessere o nella figura della cosalitagrave
Significante egrave diciamo questa coscienza pura la quale egrave tale sempre in relazione in vista di
direbbe Heidegger di qualche cosrsquoaltro di ciograve che ha tolto per potere essere quella che egrave Entrambi
i momenti sono essenziali poicheacute da prima essi sono ineguali ed oppostihellip Sono ancora tenuti come
astratti rispetto al concreto hellipessi sono come due opposte figure della coscienza lrsquouna egrave la coscienza
indipendente alla quale egrave essenza lrsquoesser-per-seacutehellip Egrave evidente che questa egrave la figura del padrone
helliplrsquoaltra egrave la coscienza dipendente alla quale egrave essenza la vita o lrsquoessere per un altro lrsquouno egrave il signore
lrsquoaltro il servo Egrave abbastanza chiaro se pensate al significante e al significato Lrsquouno egrave per seacute
lrsquoaffermante io affermo ed egrave chiaro che se affermo affermo qualcosa quindi lrsquoaffermante egrave
debitore del fatto che per esserci lrsquoaffermante deve esserci qualcosa che viene affermato Crsquoegrave
sempre un qualche cosa che viene affermato e io lo tolgo egrave il significato cui il significante si rivolge
per essere significante passa dal significato e torna al significante ma questo significante egrave sempre
affermante ha sempre un qualche cosa che afferma Per quanto lo tolga crsquoegrave sempre percheacute per
poterlo togliere ci deve essere e qualcosa si determina si stabilisce per seacute solo se toglie ciograve che
quella cosa non egrave Questo egrave il criterio fondamentale che poi Severino ha ripreso in tutta la sua
opera percheacute qualcosa sia quella che egrave occorre che abbia tolto ciograve che quella cosa non egrave Egrave questo
che sta dicendo Hegel ed egrave questo ciograve su cui Severino ha costruito il suo discorso Poi qui spiega
che il signore si rapporta allrsquooggetto come qualcosa di indipendente come un qualche cosa che sta
ligrave e che lui deve prendere Come lo prende Utilizza il servo per questo ha bisogno del servo il
quale si fa carico di lavorare per lui per modificare lrsquooggetto per renderlo usufruibile per rendere
lrsquooggetto dipendente anche percheacute fincheacute egrave indipendente gli si oppone e quindi non sa che cosa
farne Lrsquoopera del servo egrave quella di rendere lrsquooggetto dipendente e quindi fa in modo che il signore
se ne serva Tenete conto che tutto il discorso circa il significante e il significato - il significante
come il signore e il significato come servo - egrave esattamente la stessa cosa La cosa piugrave importante
qui da intendere egrave che tutto questo processo porta allrsquoautocoscienza alla consapevolezza al farsi
carico del problema a lavorare il problema Questa scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave
altro che un percorso che punta a fare in modo che chi lo percorre giunga a questa autocoscienza
Questa autocoscienza quindi non egrave altro che la consapevolezza di essere parlanti e di non potere
non esserne consapevoli con tutto ciograve che questo comporta La prima cosa egrave una delle prime che
ha detto che lrsquooggetto egrave per la coscienza non egrave per seacute e che per essere quello che egrave egrave necessario
che ci sia la sua negazione tolta ma egrave necessario che ci sia percheacute solo cosigrave e questo Severino lo
dice continuamente ho la certezza incontrovertibile che qualcosa egrave cosigrave solo che questo processo
egrave infinito viene rilanciato ininterrottamente in Hegel La consapevolezza di tutto questo processo
potremmo chiamarla autocoscienza o discorso consapevole di seacute Il prossimo capitolo egrave Libertagrave
dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e coscienza infelice Sono movimenti filosofici ma per Hegel
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sono figure di come queste altre due figure il servo e il padrone si siano strutturate configurate
nella storia della filosofia nella storia del pensiero
21 agosto 2019
Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che la dialettica egrave un processo che procede per integrazione In
effetti la parola che lui usa Aufhebung letteralmente superamento il sollevarsi potrebbe
tradursi anche se non egrave la traduzione corretta integrazione forse rende bene il pensiero di Hegel
Integrazione vale a dire il procedere conservando ciograve che mano a mano fa parte del processo e
proseguire ma sempre conservandolo Qui in questo capitolo Hegel pone una questione che egrave
importante Il titolo egrave Libertagrave dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e la coscienza infelice
Sottotitolo Introduzione Il grado della coscienza fin qui raggiunto il pensare Quello che Hegel
intende con pensiero non egrave ciograve che per esempio intende Heidegger ma il pensiero per Hegel egrave uno
dei momenti che occorre considerare per giungere alla ragione Per Hegel egrave la ragione il punto di
arrivo non il pensiero Il percorso che abbiamo fatto muove dalla sensazione poi la percezione
poi lrsquointelletto e poi la ragione Il pensiero ha a che fare diciamola cosigrave con lrsquointelletto
Allrsquoautocoscienza indipendente sua essenza egrave da una parte soltanto la pura astrazione dellrsquoIo drsquoaltra
parte mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle differenze tale distinguere non diviene a
quellrsquoautocoscienza lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute questa autocoscienza dunque non diviene un Io
veramente capace di distinguersi nella sua semplicitagrave o un Io che in quellrsquoassoluta distinzione resti
uguale a se stesso Dice che questa autocoscienza indipendente ndash indipendente egrave un termine
importante percheacute vuol dire che non dipende da altro ndash la sua essenza da una parte egrave soltanto
pura astrazione dellrsquoIo ndash un Io astratto ndash dallrsquoaltra mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle
differenze cioegrave lrsquoIo si accorge di differenze tale distinguere non diviene a quellrsquoautocoscienza
lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute cioegrave non fa di queste differenze la propria differenza da seacute vale a
dire questo Io non si pone come risultato di un lavoro di estroflessione e ritorno in seacute ma
potremmo dire si pone come una specie di in seacute Questo in seacute egrave indipendente e questo fatto di
essere indipendente ci mostra che posto come non dipendente da altro e quindi egrave come se non
partecipasse della dialettica cioegrave non partecipasse di quella che prima chiamavo integrazione ma
ponesse la coscienza e lrsquoautocoscienza lrsquoin seacute e il per seacute come due distinti e sono certamente
distinti ma come separati non due distinti come momenti di unrsquounitagrave cioegrave momenti di una
sintesi come risultato hellippoicheacute nel concetto della coscienza indipendente lrsquoessere-in-seacute o della
cosalitagravehellip Lrsquoessere-in-seacute egrave la percezione la sensibilitagrave hellipche nel lavoro riceveva la forma non egrave per
nulla una sostanza diversa dalla coscienzahellip Cioegrave la coscienza non si pone come un qualche cosa
che ha un opposto vale a dire non si pone in un processo dialettico ma egrave come se rimanesse
separata separata dal suo opposto A pag 166 hellipnon essere oggetto a seacute come Io astratto ma come
Io che nello stesso tempo ha il valore dellrsquoessere-in-seacutehellip Questo Io ha il valore dellrsquoessere-in-seacute non egrave
il risultato di un processo ma egrave qualcosa che viene posto come separato dal suo opposto quindi
fuori dalla dialettica Ora dice che questo Io che ha valore dellrsquoessere-in-seacute hellipo il comportarsi
verso lrsquoessenza oggettiva in modo che essa abbia il valore dellrsquoessere-per-seacute di quella coscienza per la
quale essa egrave questo vuol dire pensare Questo pensare per Hegel intanto comporta un lavoro un
concetto egrave sempre un lavoro ma mettiamola cosigrave crsquoegrave lrsquoIo poi crsquoegrave lrsquooggetto ma questi due elementi
rimangono separati Il pensare per Hegel egrave cogliere sigrave questa oggettivitagrave ma coglierla come fuori
dellrsquoIo quindi coglierla sigrave ma fuori da un processo dialettico Come dicevo prima non siamo
ancora alla ragione che invece egrave il risultato del processo dialettico Al pensare lrsquooggetto si muove
non in rappresentazioni o in figure ma in concetti vale a dire in un distinto essere-in-seacute il quale
immediatamente per la coscienza non egrave da essa per nulla distinto Per la coscienza non egrave distinto non
egrave qualcosa di opposto qualcosa da integrare ma rimane qualcosa di separato hellipun concetto egrave in
pari tempo un essente e tale differenza in quanto egrave nella coscienza stessa egrave il suo contenuto
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determinatohellip Questa differenza tra il rappresentato e il fatto che questo rappresentato sia un
oggetto ecco tutto ciograve rimane nellrsquoIo cioegrave il fatto che sia un oggetto non egrave posto come qualcosa
che si contrappone allrsquoIo cioegrave il non-Io ma rimane nellrsquoIo egrave come se il mondo esterno in qualche
modo venisse cancellato percheacute lrsquooggetto esterno viene tutto assorbito nel pensiero hellipma essendo
questo contenuto in pari tempo concettualmente concepito essa rimane immediatamente consapevole
della sua unitagrave con questo essente determinato e distintohellip Sa che non si tratta di un oggetto che
non egrave lrsquoIo ma lo assume nellrsquoIo hellipe ciograve non come nella rappresentazione dove la coscienza deve
ricordarsi in modo speciale che questa egrave una rappresentazione sua anzi a me il concetto egrave
immediatamente concetto mio Ciascuno sa che un suo concetto egrave suo Nel pensare Io sono libero
percheacute non sono in un Altro anzi rimango direttamente presso di me e lrsquooggetto che mi egrave lrsquoessenza egrave in
unitagrave inseparata il mio essere-per-seacute e il mio movimento in concetti egrave un movimento entro se stesso
Come dire che il movimento che egrave della dialettica rimane nellrsquoIo non esce fuori dellrsquoIo
Chiaramente per Hegel questo indica un problema nel senso che non tenendo conto
dellrsquoopposizione che crsquoegrave tra Io e non-Io si trova chiaramente di fronte a una difficoltagrave che
vedremo tra poco rispetto allo stoicismo allo scetticismo e alla coscienza infelice che sarebbe
questrsquoultima il discorso religioso Ma nella determinazione di questa figura dellrsquoautocoscienzahellip
Quella in cui questo movimento rimane in me stesso hellipoccorre soprattutto stabilire questo punto
che cioegrave tale figura egrave coscienza pensante in generale o che il suo oggetto egrave unitagrave immediata dellrsquoessere-
in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute Unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave non mediata
Sappiamo che questi due elementi sono mediati nella dialettica crsquoegrave un terzo elemento tra questi
due elementi che sono opposti terzo elemento che egrave la relazione Qui invece non crsquoegrave piugrave la
relazione il terzo elemento Infatti dice unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave
una specie di incollamento La coscienza a seacute omonima respingentesi da se stessa diviene un elemento
che egrave in seacutehellip Quindi rimane tutto nellrsquoin seacute non egrave piugrave un risultato Sappiamo che lrsquoin seacute va al per
seacute che il significante va al significato e che dal significato torna al significante e lo rende quello
che egrave quindi il secondo significante egrave il risultato di questo processo hellipma essa coscienza egrave tale
elemento soltanto come essenza universale in generale non giagrave come questrsquoessenza oggettiva nello
sviluppo e nel movimento del suo essere molteplice e vario Si egrave persa la molteplicitagrave la varietagrave la
possibilitagrave di distinguere Egrave come se il pensiero diventasse il tutto come poi ci spiegheragrave rispetto
allo stoicismo il mondo esterno non crsquoegrave crsquoegrave soltanto il mio pensiero A pag 167 Lo stoicismo
Questa libertagrave dellrsquoautocoscienzahellip Una finta libertagrave hellipsorta nella storia dello spirito come apparenza
consapevole di seacute si egrave - comrsquoegrave noto - chiamata Stoicismo Il suo principio egrave la coscienza egrave essenza
pensante e qualcosa ha per essa medesimo valore di essenzialitagrave o egrave per lei vero e buono solo in quanto
la coscienza ivi si comporti come essenza pensante Qualunque cosa egrave valutata in base allrsquoessere solo
pensiero In effetti se noi escludiamo il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione
diventa abbastanza chiaro che lrsquoin seacute la coscienza diventa il principio fondante di tutto perograve
avendo estromesso in un certo qual modo il per seacute ndash estromesso nel senso che lo ha assunto in seacute
senza averlo inserito nel processo cioegrave senza averlo considerato come tale ndash cosa fa lo stoicismo
Considera tutto il mondo esterno ma potremmo dire i concetti i significati come inessenziali egrave
come se non ci fossero piugrave come se i significati fossero in qualche modo inglobati nel significante
il quale egrave come se non avesse piugrave bisogno del significato come se vivesse per seacute e quindi non crsquoegrave
piugrave un rinvio Ovviamente questa operazione non puograve riuscire percheacute il significante senza il
significato non esiste Infatti qui Hegel sta cercando di definire una situazione particolare quella
dello stoicismo facendoci rendere conto di come sia una modalitagrave di pensiero insieme con lo
scetticismo e la coscienza infelice modalitagrave fallite del pensiero che dovrebbe giungere alla ragione
Se ci si arresta su questi punti non si raggiunge la ragione e quindi non si raggiunge per Hegel il
Sapere Assoluto Lrsquoespandersi molteplice e in seacute distinguentesi della vita il suo singolarizzarsi e
complicarsi egrave lrsquooggetto verso il quale lrsquoappetito e il lavoro esplicano la loro attivitagrave Lrsquoappetito cioegrave la
tensione verso lrsquooggetto Tale molteplice operare si egrave ora contratto nella distinzione semplice che egrave nel
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puro movimento del pensare Non quella differenza che si presenta come cosa determinata o come
coscienza di un determinato esserci naturale come un sentimento o come appetito e come fine per
lrsquoappetito stesso hellip non quella differenza ha piugrave essenzahellip Come dovrebbe essere la differenza tra
coscienza e autocoscienza hellipma soltanto quella differenza che egrave pensata o immediatamente non
distinta da me quella soltanto ha piugrave essenza Non quindi la differenza che crsquoegrave tra un elemento e se
stesso ma soltanto quella che egrave pensata o immediatamente non distinta da me Solo questa ha
essenza cioegrave si pone come qualcosa che ha valore Lrsquounico valore egrave il pensiero pensiero che non
tiene assolutamente conto del fatto che per essere pensiero necessita del suo contrario che deve
essere tolto Se non si compie questa operazione questo contrario che deve essere tolto permane
ma come permane nello stoicismo Permane come qualcosa di inessenziale Egrave il modo che lo
stoicismo si inventa per eliminare lrsquoalteritagrave per eliminare lrsquoAltro vale a dire eliminare lrsquoalteritagrave
per cercare in qualche modo di poter stabilire con certezza che le cose stanno in un certo modo in
definitiva si tratta sempre di questo Tale coscienza egrave quindi negativa verso la relazione signoria-
servitugrave il suo operare non egrave neacute quello del signore che trova la propria veritagrave nel servo neacute quello del servo
che trova la propria veritagrave nella volontagrave del signore e nel servizio resogli anzi il suo operare egrave di esser
libera sul trono e in catenehellip Questa libertagrave egrave una parvenza di libertagrave Le catene sono quelle che lo
stoicismo stesso si crea e cioegrave una realtagrave inessenziale dalla quale deve tenersi lontano non puograve
confrontarcisi hellipegrave di riservarsi lrsquoinerzia che dal movimento dellrsquoesistenza cosigrave dallrsquoagire come dal
patire si rifugia sempre nellrsquoessenza semplice del pensiero Qualunque cosa tutto ciograve che riguarda
il non-Io il mondo esterno chiamiamolo cosigrave provvisoriamente deve scomparire a vantaggio
dellrsquoessenza semplice del pensiero In effetti essendo il mondo esterno totalmente inessenziale non
gli daragrave alcun peso e quindi qualunque cosa gli capiti non lo interessa La pervicacia egrave la libertagrave
che si fa baluardo della singolaritagrave e che sta nellrsquoambito della servitugrave mentre lo stoicismo egrave la libertagrave
che - uscendo sempre da lei stessa - ritorna nella pura universalitagrave del pensiero e che poteacute affiorare
come universale forma dello spirito del mondo soltanto in tempi di generale paura e servitugrave ma anche
di generale cultura che aveva elevato il formare allrsquoaltezza del pensare Per lo stoicismo la libertagrave esce
sempre da se stessa percheacute di fatto non la accoglie la libertagrave egrave in senso negativo in quanto si egrave
estromessa dal mondo esterno quindi pensa essendo solo pensiero di essersi liberata di tutte le
avversitagrave Sebbene ora a questa autocoscienza lrsquoessenza non sia neacute un altro a essa neacute la pura astrazione
dellrsquoIohellip Non egrave altro da se stessa cioegrave egrave fuori dal processo dialettico Sappiamo che ciascun
elemento egrave se stesso ma anche altro da seacute e non puograve non essere entrambe le cose hellipanzi Io che ha
in lui lrsquoesser-altro ma come differenza pensatahellip Questa differenza crsquoegrave anche lo stoicismo se ne
accorge ma egrave una differenza che egrave puramente pensata Non immagina che questa differenza sia
un processo che egrave necessario al pensare e che senza questa differenza non crsquoegrave pensiero possibile
Immagina che questa differenza sia puramente pensata hellipcosigrave che nel suo esser-altro egrave
immediatamente ritornato in seacutehellip Cioegrave cancella lrsquoesser-altro La libertagrave dellrsquoautocoscienza egrave
indifferente verso lrsquoesistenza naturale e quindi la ha alla sua volta liberamente dimessahellip La libertagrave
dellrsquoautocoscienza egrave indifferente verso lrsquoesistenza naturale lrsquoesistenza naturale per Hegel sappiamo
che sono le cose quindi sono i concetti in definitiva Egrave come se lo stoicismo si fosse in un certo
qual modo liberato dal lavoro del concetto Quindi se ne sta tutta bella leggera immaginando
che essendosi liberata dalla fatica come direbbe Hegel del concetto e abbia raggiunta questa
sorta di atarassia cioegrave questo benessere assoluto di cui parlavano gli stoici Si egrave liberata dalla
fatica del concetto ha eliminato il concetto facendolo suo - io sono il concetto - pensato solo
pensato non messo allrsquoopera mai fatto lavorare L libertagrave nel pensiero ha soltanto il pensiero puro
per sua veritagravehellip Sappiamo invece che per Hegel la veritagrave non egrave altro che il processo dialettico la
veritagrave egrave il risultato di un lavoro del concetto Come dicevamo la volta corsa il significato cioegrave il
concetto egrave ciograve che lavora ndash sarebbe il servo ndash a vantaggio del padrone cioegrave dellrsquoaffermante del
significante che afferma qualche cosa Il lavoro del concetto egrave dare al significante una sua identitagrave
una sua essenza come dire ldquotu significante sei questo che io ti dico che seirdquo percheacute io sono il
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significato che tu sei Sarebbe il lavoro del servo che lavora per il padrone In questa allegoria il
padrone sarebbe il significante lrsquoaffermante hellipveritagrave che egrave senza il riempimento della vitahellip Per
Hegel la vita egrave il processo dialettico sono le cose sono ciograve che si incontra helliped egrave quindi soltanto il
concetto della libertagrave ma non proprio la libertagrave vitale giaccheacute a tale libertagrave essenza egrave soltanto il pensare
in generale egrave la forma come forma che distaccatasi dallrsquoindipendenza delle cose egrave ritornata in seacute Egrave
esattamente quello che vi dicevo cioegrave questa libertagrave egrave una libertagrave fittizia percheacute egrave fatta solo di
pensiero egrave distaccata dal concetto e immagina cosigrave di essersi liberata dalla fatica del concetto
Ma chiaramente questa libertagrave egrave solo pensata Infatti diceva prima che crede di essere libero
ma in realtagrave egrave in catene incatenato alla necessitagrave di cancellare in qualche modo il lavoro del
concetto di cancellare lrsquoautocoscienza in definitiva Solo distaccandosi qui il concetto come
astrazione dalla molteplice varietagrave delle cose esso non ha in lui contenuto alcuno ma ne ha uno che
gli egrave dato Gli egrave dato per la coscienza dalla sua sensibilitagrave da ciograve che vede da ciograve che pensa Invero
la coscienza pensando il contenuto lo cancella come un essere estraneohellip Il contenuto il concetto
diventa un essere estraneo hellipma il concetto egrave concetto determinato e tale sua determinatezza egrave
lrsquoestraneo chrsquoesso ha in lui Questo concetto in effetti egrave quella cosa che ha anche una
determinazione cosigrave come per il significante il significato egrave ciograve che lo determina se io tolgo il
significato il significante diventa indeterminato cioegrave non serve piugrave a niente Ecco percheacute a un
certo punto dice a pag 169 hellipsiccome esse tuttavia non possono effettivamente giungere ad alcuna
espansione di contenuto cominciano presto ad ingenerare tedio Ci si annoia a morte nel senso che le
cose non significano piugrave niente percheacute propriamente non ci sono non hanno una determinazione
Come ci arriva a questo Percheacute dice Alla domanda che cosa sia vero e buono offriva ancora una
volta in risposta il pensare stesso privo di contenutohellip Cioegrave sono niente Non sono niente appunto
percheacute al significante ho tolto il significato il significante senza significato egrave niente Tale coscienza
pensante cosigrave comrsquoessa si egrave determinata cioegrave come libertagrave astratta non egrave dunque che lrsquoimperfetta
negazione dellrsquoesser-altrohellip Egrave la negazione dellrsquoesser-altro dellrsquoalteritagrave ma egrave imperfetta percheacute
la negazione dellrsquoesser-altro ldquoperfettardquo sarebbe la negazione che consente di negare lrsquoaltro ma
accogliendolo in quanto negato Qui lo immagina soltanto come pensato come un prodotto del
suo pensiero che non ha nessuna essenza in seacute e che quindi non ha nessuna determinazione Crsquoegrave
il significato certo ma questo significato egrave soltanto nel mio pensiero non crsquoegrave propriamente ma
se non crsquoegrave in quanto determinazione questo mio pensiero lui stesso rimane indeterminato Infatti
Hegel diceva giustamente che per lo stoicismo non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire neacute il vero
neacute il buono neacute il bello cioegrave di determinare qualcosa in quanto tale E questo come giustamente
diceva comincia a generare tedio percheacute non essendoci nessuna determinazione non crsquoegrave nessuna
possibilitagrave di stabilire delle differenze e quindi di procedere si ferma ligrave Egrave un discorso che si
chiude in se stesso impedisce di procedere di andare oltre Lrsquoandare oltre egrave un andare oltre per
integrazione e nello stoicismo non crsquoegrave niente da integrare percheacute non egrave dunque che lrsquoimperfetta
negazione dellrsquoesser-altro non avendo fatto che ritrarsi entro seacute dallrsquoesserci essa non egrave giunta a
compiersi come assoluta negazione dellrsquoesserci in lui Lrsquoassoluta negazione cioegrave la negazione che
consente allrsquoesserci di essere ciograve che egrave Questa negazione dellrsquoesser-altro per cui io posso affermare
che la coscienza egrave in seacute Devo sempre negare ma per potere negare deve esserci questa
determinazione in quanto altro da me Se non crsquoegrave se immagino che sia soltanto nel mio pensiero
non ho niente da negare A lei il contenuto vale bensigrave soltanto come pensiero ma anche come
determinato e la determinatezza egualmente vale come la determinatezza ut sic Una determinatezza
che non egrave il risultato di un processo ma una determinatezza ut sic in quanto tale fine a se stessa
Un altro modo di non cogliere il processo dialettico dice Hegel egrave lo scetticismo che definisce come
la realizzazione di ciograve che per lo stoicismo egrave soltanto il concetto Lo stoicismo pone lrsquoesser-altro
come qualche cosa di inessenziale e si rivolge tutto al pensiero Lo scetticismo fa dellrsquoesser-altro
sigrave sempre qualcosa di inessenziale ma un qualcosa che egrave sempre in una opposizione continua con
lrsquoIo lrsquoio lrsquoAltro sempre in una opposizione continua Percheacute puograve fare questo Percheacute continua a
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pensare i termini del processo dialettico non come momenti di una unitagrave quindi come il risultato
di un processo ma come sigrave distinti ma separati E allora succede quello che anche Severino
diceva e cioegrave o crsquoegrave lrsquouno o crsquoegrave lrsquoaltro se crsquoegrave lrsquouno si nega quellrsquoaltro se ci sono io non crsquoegrave il non-Io
se crsquoegrave il non-Io non ci sono io Si rimpalla continuamente tra questi due opposti senza accorgersi
che questi due opposti di fatto fanno parte di unrsquointegrazione di un risultato percheacute questi due
elementi sono in relazione tra loro Lo scetticismo cancella la relazione li mantiene come separati
e quindi sono continuamente in lotta tra loro percheacute o crsquoegrave il positivo o crsquoegrave il negativo se crsquoegrave il
negativo non crsquoegrave il positivo A pag 169 verso la fine Il pensiero diventa pensare perfetto che
annienta lrsquoessere del mondo molteplicemente determinato e la negativitagrave dellrsquoautocoscienza libera in
questo vario e diverso configurarsi della vita diventa la negativitagrave reale Cioegrave negare realmente del
positivo nei confronti del negativo e viceversa Egrave chiaro che come lo stoicismo corrisponde al concetto
della coscienza indipendentehellip Indipendente nel senso che la coscienza non egrave per altro ma solo per
seacute hellipgiagrave apparsa come relazione signoria-servitugrave cosigrave lo scetticismo corrisponde alla realizzazione di
quella coscienza come ad atteggiamento negativo verso lrsquoalteritagrave corrisponde cioegrave allrsquoappetito e al
lavoro Questo egrave il modo dello scetticismo di rispondere alla questione dellrsquoalteritagrave La pone in
termini realistici la pone quindi come la contrapposizione tra due elementi E qui crsquoegrave una
questione importante il servo e il padrone come dicevamo la volta scorsa in realtagrave sono due
figure che fanno parte del pensiero il servo e il padrone non sono disgiungibili non possono essere
separati cosigrave come non si puograve separare il significante dal significato Il servo egrave il pensiero vale a
dire il lavoro del concetto che dagrave al significante cioegrave al signore la sua veritagrave Qual egrave la veritagrave del
significante Il suo significato cosigrave come la veritagrave del significato egrave il significante che lo afferma
Pensata in questi termini la dialettica servo-padrone diventa piugrave intelligibile Non so percheacute sia
venuta in mente a Hegel questa storia del servo e del padrone ma va bene cosigrave La questione
importante egrave intendere come la negazione della integrazione cioegrave del processo dialettico porti
allrsquoimpossibilitagrave della ragione porti cioegrave allrsquoimpossibilitagrave di accogliere il lavoro che il linguaggio
compie mentre egrave in atto Questo lavoro che fa il linguaggio ndash significante e significato la relazione
tra i due il terzo elemento - egrave importantissimo percheacute se mantengo separati il significante dal
significato non capisco nulla di quello che succede Egrave questa relazione che fa dei due come giagrave
diceva de Saussure un segno cioegrave qualcosa di utilizzabile per dirla in modo spiccio sennograve non egrave
utilizzabile Cosigrave come infatti risulta non utilizzabile lo stoicismo percheacute a un certo punto si
ferma si chiude il discorso non va piugrave da nessuna parte allo stesso modo anche lo scetticismo
non va piugrave da nessuna parte percheacute in questa opposizione realisticamente intesa tra positivo e
negativo che si rimpallano continuamente anche in questo caso il pensiero diventa inutilizzabile
Sapete che lo scetticismo egrave quella corrente di pensiero che negava la possibilitagrave di stabilire
qualunque veritagrave Percheacute egrave impossibile affermare qualunque veritagrave Percheacute qualunque
affermazione della veritagrave puograve essere confutata A questo punto verrebbe da dire ma allora la
confutazione egrave la veritagrave No percheacute anche la confutazione viene confutata E infatti a un certo
punto Hegel dice che egrave come quei bambini dispettosi per cui se uno dice A lrsquoaltro dice B ma se il
primo dice A lrsquoaltro risponde B dice sempre il contrario Quindi lo scetticismo egrave quellrsquoaltra forma
di pensiero che eliminando il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione tenta in
modo fallimentare di eliminare lrsquoalteritagrave Come la elimina Rappresentandola realisticamente in
questa opposizione che diventa naturalmente irriducibile percheacute se non egrave pensata come relazione
tra i due crsquoegrave un aut-aut lrsquouno esclude lrsquoaltro e quindi se sostengo lrsquouno nego quellrsquoaltro e
viceversa Nello scetticismo crsquoegrave lrsquoimpossibilitagrave di fermare qualcosa Ecco percheacute egrave inutilizzabile
percheacute dice che nulla egrave affermabile e quindi nulla egrave utilizzabile se voglio utilizzare qualcosa devo
fermarla deve essere quello che egrave Ora sappiamo che egrave quello che egrave in relazione a una differenza
ma deve essere quello che egrave per essere utilizzabile sennograve che cosa utilizzo Lo scetticismo dice che
questa cosa egrave sempre differente da seacute e quindi non egrave utilizzabile Ecco percheacute dice Hegel egrave un
pensiero che egrave fallimentare percheacute non porta da nessuna parte non ha nessun utilizzo per il
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pensiero Il pensiero per potere procedere ha bisogno di reperire qualcosa per poi da ligrave andare
oltre Per potere stabilire una differenza occorre che ci sia unrsquoidentitagrave occorre che sia identico a
seacute allora da quel punto posso procedere e stabilire delle differenze Se questa identitagrave non crsquoegrave
ma ci sono solo differenze non crsquoegrave neanche piugrave la differenza percheacute la differenza non egrave piugrave
differente da niente Questo egrave il problema dello scetticismo A pag 171 Ciograve che dilegua egrave il
determinato o la differenza che in un modo o nellrsquoaltro srsquoimpone come differenza solida e immutabile
Tale differenza non ha in lei nulla di permanente e deve dileguare al pensare appunto percheacute il distinto
consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere una propria essenza solo in un altro ma il pensare egrave il
rendersi conto di tale natura del distinto egrave lrsquoessenza negativa come essenza semplice Lo scettico
dilegua ogni differenza il distinto consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere la propria essenza
solo in un altro Questa distinzione dice non ce lrsquoha la cosa Questo egrave importante Come ha sempre
sostenuto questa differenza non egrave nella cosa in quanto tale ma egrave in un altro questo distinguersi
egrave un distinguersi da altro da ciograve che non egrave non egrave nella cosa stessa Se fosse nella cosa stessa questa
cosa stessa sarebbe strutturalmente altra da seacute e quindi sarebbe inutilizzabile allora non ci
sarebbe percheacute una differenza che muove non da una identitagrave ma da altre differenze non egrave
differenza percheacute non crsquoegrave piugrave nulla da cui differisce Egrave questa la questione principale per Hegel e
cioegrave che nello scettico il distinto egrave nella cosa egrave in lui stesso e non in altro Chiaramente essendo
in lui stesso non crsquoegrave quel processo di integrazione quel processo dialettico percheacute la differenza
non egrave piugrave tra un elemento e il suo opposto il suo esser-altro ma egrave nella cosa stessa egrave in lui stesso
ed essendo in lui stesso come vi dicevo non egrave utilizzabile egrave un discorso che non ha nessuna
possibilitagrave di andare da nessuna parte A pag 173 Se le viene indicata lrsquoeguaglianza essa mostreragrave
lrsquoineguaglianza se poi dinanzi a lei venga tenuta ferma lrsquoineguaglianza che essa ha testeacute profferito
allora passa oltre a indicare lrsquoeguaglianza In effetto il suo chiacchierare egrave un litigio da ragazzi testardi
dei quali lrsquouno dice A quando lrsquoaltro dice B per dire B quando lrsquoaltro dice A e cosigrave ciascuno restando
in contraddizione con se stesso si paga la soddisfazione di restare in contraddizione con gli altri Egrave in
contraddizione con se stesso e quindi egrave contraddizione anche con gli altri e si appaga di questo
Nello scetticismo la coscienza fa in veritagrave esperienza di seacute come di una coscienza contraddicentesi entro
se stessa da tale esperienza scaturisce una figura nuova la quale riconnette entrambi i pensieri tenuti
separati dallo scetticismo La mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stessohellip Notate la
mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stesso Lo scetticismo non pensa per parafrasare
Heidegger Se pensasse si renderebbe conto che percheacute possa fare le cose che fa non deve essere
quello che dice di essere Egrave sempre questa la questione La mancanza di pensiero dello scetticismo
verso se stesso dovragrave dileguare giaccheacute in effetto egrave pur sempre una sola coscienza a possedere in lei quei
due modi La nuova figura saragrave quindi per seacute la duplicata coscienza di seacutehellip Qui introduce la
questione del pensiero religioso hellipcome coscienza che si rende libera che non egrave soggetta a mutamento
ed egrave eguale a se stessa e saragrave coscienza di seacute come coscienza che si confonde e srsquoinverte in modo assoluto
e saragrave la coscienza di questa sua propria contraddizione Qui lo anticipa il discorso religioso non egrave
altro che prendere coscienza di questa situazione autocontraddittoria e viverla fino in fondo
28 agosto 2019
Pag 174 Questa coscienza infelice scissa entro se stessa egrave cosigrave costituita che essendo tale
contraddizione della sua essenza una coscienzahellip Cioegrave lo sa hellipla sua prima coscienza deve sempre
avere insieme anche lrsquoaltra e in tal modo mentre essa ritiene di aver conseguita la vittoria e la quiete
dellrsquounitagrave deve immediatamente venir cacciata da ciascuna (delle sue due coscienze) Questa egrave la
premessa che fa Hegel Ricordate il discorso che faceva rispetto allo scetticismo crsquoerano questi
due poli nei quali lrsquouno nega sempre quellrsquoaltro ndash se affermo uno allora questo affermare lrsquouno
immediatamente si sposta sulla sua negazione se ci si ferma sulla sua negazione di nuovo si ritorna
ad affermare il primo e cosigrave via Per Hegel questo egrave un modo di pensare inconcludente Ma anche
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qui ci sono due momenti perograve qui il discorso egrave differente percheacute entrambe queste due coscienze
non vengono cacciate lrsquouna dallrsquoaltra ma tendono a comporsi in una unitagrave Cosa che poi avverragrave
nella Ragione ma questo lo vedremo nel capitolo successivo Egrave unrsquounitagrave a cui tendono queste due
coscienze quindi a essere qualcosa di unitario di intero per potersi affermare Egrave chiaro che se
una coscienza egrave la negazione dellrsquoaltra in questo processo una delle due deve scomparire Ma il
discorso religioso non riesce a fare questo non riesce cioegrave a integrare la sua negazione
nellrsquoaffermazione Questo lo faragrave la Ragione Dice che questa coscienza duplicata essa stessa egrave
lrsquointuirsi di unrsquoautocoscienza in unrsquoaltrahellip Questa autocoscienza si intuisce in quanto ce nrsquoegrave
unrsquoaltra hellipessa stessa egrave lrsquouna e lrsquoaltra autocoscienza e lrsquounitagrave di entrambe le egrave anche lrsquoessenzahellip
Percheacute egrave questo ciograve che cerca ciograve che vuole ciograve a cui tende hellipma essa per seacute non egrave ancora questa
essenza medesima essa per seacute non egrave ancora lrsquounitagrave di tutte e due le autocoscienze Permangono due in
quanto distinte e separate (43) La coscienza trasmutabile Essendo essa da prima solo lrsquounitagrave
immediata di entrambe le autocoscienze ma non essendo entrambe per lei lo stesso per lei anzi essendo
opposte lrsquouna quella semplice e intrasmutabile le egrave lrsquoessenza mentre lrsquoaltra quella che si trasmuta
per molte guise le egrave lrsquoInessenziale Ambedue sono per essa essenze reciprocamente estranee essa stessa
essendo la coscienza di questa contraddizione si pone dal lato della coscienza trasmutabile ed egrave a se
stessa lrsquoInessenziale ma come coscienza dellrsquointrasmutabilitagrave o dellrsquoessenza semplice deve in pari
tempo procedere a liberarsi dallrsquoInessenziale vale a dire a liberare seacute da se stessa Hegel introduce
questi termini lrsquointrasmutabile e il trasmutabile Si considera lrsquointrasmutabile come lrsquouniversale
il concetto lrsquointero ciograve che egrave necessariamente quello che egrave mentre il trasmutabile anzicheacute essere
lrsquouniversale egrave il singolare cioegrave lrsquoimmanente lrsquoaccadere che egrave sempre accidentale
Lrsquointrasmutabile interviene qui sigrave certo come lrsquointero come lrsquouniversale ma lo si intende meglio
se lo si pone anche come il divino Hegel non cita mai dio il nome dio non compare mai perograve
parlando dellrsquointrasmutabile allude a qualcosa del genere percheacute in effetti ciograve che egrave universale la
veritagrave lrsquointero nella religione ndash sta parlando della religione ndash egrave dio ovviamente Quindi da una
parte pone una coscienza intrasmutabile cioegrave quella consapevolezza di qualche cosa di divino di
qualcosa di universale qualche cosa che egrave da raggiungere dallrsquoaltra parte pone una coscienza
trasmutabile che egrave quella con cui ciascuno ha a che fare cioegrave limitata particolare singolare
immanente il qui e ora Piugrave avanti prosegue Ma mentre le due coscienze le sono egualmente
essenziali e contraddittorie essa egrave soltanto il movimento contraddittorio nel quale il contrario non
giunge alla quiete nel proprio contrario anzi si riproduce in quello nuovamente soltanto come contrario
Cerca di eliminare lrsquoaltro come contrario ma volendo fare questo si ritrova il contrario di
quellrsquoaltra e quindi non riesce a cavarsi drsquoimpiccio Noi assistiamo cosigrave alla lotta contro un
nemicohellip Il nemico sarebbe questa situazione di opposti che necessariamente insistono hellipcontro
il quale la vittoria egrave piuttosto una sottomissionehellip Percheacute per ciascuno dei due vincere sarebbe come
sottomettersi allrsquoaltro hellipaver raggiunto un contrario significa piuttosto smarrirlo nel suo contrario
La coscienza della vita la coscienza dellrsquoesistere e dellrsquooperare della vita stessa egrave soltanto il dolore per
questo esistere e per questo operare quivi infatti come consapevolezza dellrsquoessenza ha soltanto la
consapevolezza del suo contrariohellip Consapevolezza dellrsquoessenza cioegrave di ciograve che egrave veramente non
ha altro che questo il sapere che egrave il suo contrario helliped egrave quindi conscia della propria nullitagrave
Vedete come comincia a prendere forma la figura della coscienza infelice cioegrave della coscienza
religiosa che considera se stessa una nullitagrave a fronte dellrsquointrasmutabile del divino Da questa
posizione essa inizia la sua ascesa verso lrsquointrasmutabile Ma tale ascesa non egrave che quella
consapevolezza medesima ed egrave quindi immediatamente la coscienza del contrariohellip Tale ascesa dice
non egrave altro che la propria consapevolezza di volere ascendere E quindi rivelandosi come
consapevolezza volontagrave di ascendere di fatto si pone nella condizione di non poterlo raggiungere
percheacute si pone proprio come coscienza esattamente come ciograve che non egrave intrasmutabile
Lrsquointrasmutabile che entra nella coscienza egrave quindi parimente toccato dalla singolaritagravehellip Cioegrave questo
intrasmutabile che entra nella coscienza e di cui la coscienza vuole impadronirsi egrave toccato dalla
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singolaritagrave percheacute questo intrasmutabile appartiene in qualche modo alla mia coscienza che egrave
singolare egrave mia Quindi egrave come se viziassi lrsquointrasmutabile del fatto che in qualche modo egrave mio
helliped egrave presente soltanto insieme con questa che lungi dallrsquoessere stata cancellata nella coscienza
dellrsquointrasmutabile vi ricompare di continuo Io voglio raggiungere lrsquointrasmutabile ma in questo
volerlo raggiungere mi rendo conto che io non lo sono e quindi non posso che continuamente
prendere atto della limitatezza per cui piugrave voglio raggiungerlo piugrave mi rendo conto della mia
limitatezza (45) La figura dellrsquointrasmutabile Ma in questo movimento la coscienza duplicata fa
esperienza appunto di quello scaturire della singolaritagrave nellrsquointrasmutabile e dellrsquointrasmutabile nella
singolaritagrave La singolaritagrave ritrova lrsquointrasmutabile come suo obiettivo come ciograve a cui tende ma
questa consapevolezza dellrsquointrasmutabilitagrave non puograve che ritornare alla coscienza che vuole essere
ciograve che non egrave e quindi sempre limitata Si attua per essa la singolaritagrave in genere nellrsquoessenza
intrasmutabile e si attua in pari tempo la sua in lei Giaccheacute la veritagrave di siffatto movimento egrave appunto
lrsquoesser-uno di questa coscienza duplicata Ma da prima questa unitagrave le si attua in modo tale che
elemento dominante vi egrave tuttora la diversitagrave dei due membri Ciograve che la coscienza rileva egrave la
persistenza di questi due elementi la coscienza dellrsquointrasmutabile il divino e la coscienza di non
esserlo e quindi voler giungere al divino Ma non riesce a separare le due cose in modo definitivo
percheacute punta allrsquounitagrave non riesce a porle come distinte in modo definitivo in modo da lasciarle
per sempre separate percheacute sarebbe la rinuncia allrsquointrasmutabile al divino A pag 177 Ciograve che
qui si presenta come modo e relazione dellrsquointrasmutabile resultograve quale esperienza che lrsquoautocoscienza
scissa fa nella sua infelicitagrave Questo egrave un tema fondamentale la scissione dellrsquoautocoscienza
Sappiamo che lrsquoautocoscienza non egrave altro che la consapevolezza di seacute di essere pensanti ma
questa scissione dellrsquoautocoscienza che non riesce a trovare la propria unitagrave che invece troveragrave
con la ragione questa scissione egrave ciograve che produce la sofferenza Percheacute Infatti parla a un certo
punto anche di nostalgia e come sappiamo Hegel non solo conosceva perfettamente il greco ma
anche la filosofia greca Nostalgia viene da νόστος letteralmente il ritorno ma per ritornare
occorre una distanza ci vuole un qualche cosa a cui ritornare se ritorno egrave percheacute non sono lagrave
ovviamente Potremmo tradurla cosigrave forse in modo grammaticalmente meno corretto ma
concettualmente piugrave appropriato come dolore per la distanza distanza che come sappiamo
appartiene al linguaggio Il dolore per la distanza egrave ciograve che fa sigrave che la sofferenza e qui arriviamo
a un punto importante incominci ad avere valore In effetto avendo lrsquointrasmutabile assunto una
figura il momento dellrsquoal di lagrave non solo egrave rimasto anzi egrave addirittura rafforzato giaccheacute se da una
parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento sembra sia stato avvicinato alla
coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un impenetrabilehellip Cioegrave si egrave avvicinato
nel senso che io lo voglio questo intrasmutabile voglio possedere questo divino me lo figuro perograve
in questo figurarmelo non solo non riesco ad assumere questo intrasmutabile ma si rafforza
sempre di piugrave in quanto elemento irraggiungibile che deve come vedremo tra poco rimanere
irraggiungibile hellip giaccheacute se da una parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento
sembra sia stato avvicinato alla coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un
impenetrabile Uno sensibile con tutta la crudezza di una realtagrave effettualehellip Nonostante questo
questo mi sta di contro come un Uno che sta per conto suo che non riesco a raggiungere mai hellipla
speranza di potersi unificare con lrsquointrasmutabile deve rimanere speranza deve cioegrave restare senza
compimento e senza presenzialitagravehellip Non deve mai essere presente Dio devo sempre
rappresentarmelo ma non puograve neacute deve apparire Dovesse apparire sarebbe immediatamente
arrestato e giustiziato come drsquoaltra parte egrave accaduto hellipcheacute tra speranza e compimento spazia
appunto lrsquoaccidentalitagrave assoluta o lrsquoindifferenza immobile implicita nella figurazione stessa cioegrave nel
fondatore elemento della speranza Per via della natura dellrsquoUno nellrsquoelemento dellrsquoessere per via
dellrsquoeffettualitagrave di cui si egrave rivestito accade necessariamente chrsquoesso sia dileguato nel tempo e nello
spazio e che sia stato lungi e senzrsquoaltro lungi rimanga Questo Uno che diventa un essere in quanto
tale occorre che rimanga irraggiungibile (48) Mentre da prima il mero concetto della coscienza scissa
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si determinava come il processo per cui essa toglievasi come singola per diventare coscienza
intrasmutabilehellip Che cosa fa questa coscienza scissa Cerca di togliere la coscienza singola per
diventare coscienza intrasmutabile Egrave questo che voleva fare togliermi di mezzo in quanto
animale in quanto persona in quanto peccatore ecc per arrivare allrsquointrasmutabile solo a
questo punto ho riunito in un tutto e quindi non piugrave questa distanza percheacute tutte queste
operazioni sono messe in atto per evitare la distanza Tutto ciograve senza rendersi conto che questa
distanza stessa cioegrave il funzionamento del linguaggio egrave ciograve che consente di costruire tutte queste
cose perograve egrave avvertita come lrsquoimpossibilitagrave della felicitagrave Infatti nella tradizione cristiana-
cattolica il paradiso egrave il luogo della veritagrave dove si contempla la veritagrave dove ogni cosa ha trovato
la sua veritagrave dove non crsquoegrave piugrave il falso dove cioegrave il significante e il significato hanno fatto un
tuttrsquouno non crsquoegrave piugrave nessuna distanza tra i due la cosa egrave quella che egrave e non egrave altro dicendosi Egrave
questa la veritagrave del paradiso hellipil suo travaglio la sua aspirazione hanno ormai questa
determinazione essa toglie piuttosto la sua relazione col puro intrasmutabile non figurato e si procura
il rapporto soltanto con lrsquouniversale figurato Cheacute a tale coscienza essenza e oggetto egrave ormai lrsquoesser-uno
del singolo con lrsquointrasmutabile cosigrave come nel concetto lrsquooggetto essenziale era soltanto lrsquointrasmutabile
astratto privo di figurazione e ciograve da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto
esser-scisso del concetto Prego di porre attenzione a questrsquoultima riga che egrave esplicativa di tutto ciograve
da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto esser-scisso del concetto La scissione
che crsquoegrave nel concetto la distanza che crsquoegrave nel concetto egrave questo che deve essere eliminato per arrivare
al divino allrsquointrasmutabile cioegrave al concetto universale al tutto allrsquointero alla veritagrave A pag
180 Tuttavia qualche cosa non egrave per lei (la coscienza) non egrave per lei che questo suo oggetto
lrsquointrasmutabile il quale a lei ha essenzialmente la figura della singolaritagrave sia lei stessa lei stessa cioegrave
la singolaritagrave della coscienza Non egrave per lei che questo intrasmutabile sia a lei alla coscienza non
lo puograve raggiungere non lo raggiungeragrave mai Si presenta cosigrave lrsquointeriore movimento del pur animo che
sente bensigrave se stesso ma si sente dolorosamente come scissione movimento di una infinita nostalgiahellip
Il dolore per la distanza hellip la quale ha la certezza di avere a propria essenza un siffatto puro animo
- puro pensare pensantesi come singolaritagrave - da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio
percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Rileggo percheacute egrave importante Questa coscienza
si sente dolorosamente come scissione hellip una infinita nostalgia hellip la quale ha la certezza di avere a
propria essenza un siffatto puro animo hellip da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio
percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Cioegrave la nostalgia riguarda il dolore per la
lontananza riguarda il non venir riconosciuti dallrsquointrasmutabile da dio Ci vuole un suo
riconoscimento che dia la certezza Se al posto di dio ci mettiamo il concetto cioegrave il significato egrave
chiaro che il significante si aspetta dal significato il proprio significato la propria essenza A pag
181 Come da una parte adoperandosi a raggiungere seacute nellrsquoessenza essa attinge soltanto la propria
separata effettualitagrave cosigrave drsquoaltra parte non puograve attingere lrsquoAltro come qualcosa di singolo e di
effettuale Non puograve attingere lrsquoAltro non puograve prenderselo Egrave questo il grossissimo problema Dove
questo vien cercato la non puograve venir trovato percheacute esso deve appunto essere un al di lagrave un qualcosa
siffatto da non poter venir trovato A questo punto si pone una questione interessante Che cosa fa
la sofferenza Mi dice che questo intrasmutabile il divino non egrave raggiungibile Quindi fincheacute
soffro io garantisco lrsquoesistenza dellrsquointrasmutabile percheacute se lo raggiungessi diventerebbe un
singolare Egrave un porsquo il discorso che faceva Heidegger rispetto allrsquoessere e allrsquoente se io pongo lrsquoessere
come un qualche cosa non sto piugrave parlando dellrsquoessere ma di un ente cioegrave di un qualche cosa E
cosigrave potete pensare anche tutta questa situazione cioegrave sono io che con tutta la mia sofferenza
con il dolore della distanza mantengo la distanza In un certo senso egrave un modo per farmi padrone
di questa distanza per gestirla se non posso eliminarla la padroneggio Se soffro allora vuol dire
che questa distanza crsquoegrave A un certo punto il cristianesimo ha posto la sofferenza come un valore
vale a dire come un qualche cosa che essendo un valore dagrave importanza Ancora oggi egrave cosigrave chi
soffre egrave importante chi soffre merita rispetto Se pensate a tutta la storia dellrsquoal di lagrave al soffrire
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in terra per poi potere godere nellrsquoal di lagravehellip Sigrave anche ma occorre qualcosa anche nellrsquoal di qua
che dia un supporto Ciograve che viene dato nellrsquoal di qua egrave questo la tua sofferenza ha valore ti rende
rispettabile percheacute gli altri ti rispettano e quindi ti pone nel vero La sofferenza egrave il vero non si
mente nella sofferenza Percheacute si ritiene che Gesugrave Cristo abbia detto la veritagrave Percheacute ha sofferto
sulla croce per stabilire che quello che diceva era vero se soffro se mi sacrifico questo mio
sacrificarmi invera ciograve che affermo Come dire Tizio egrave morto per le proprie idee Egrave un esempio
abbastanza evidente di come il proprio sacrificio inveri il proprio pensiero lo rende vero La cosa
interessante egrave che questa modalitagrave cioegrave di nobilitare la sofferenza egrave ciograve che ha consentito di
sottomettere di soggiogare lrsquointera popolazione per duemila anni come dire tu soffri ma in
cambio io ti do potere il potere della sofferenza il potere della veritagrave il potere del rispetto Ecco
che cosrsquoha in cambio ed ecco percheacute le persone si assoggettano cosigrave facilmente Pensate a ciograve che
accade anche attualmente nel mondo un governo che proponga un periodo come si usa dire oggi
di lacrime e sangue Ora i cittadini che si sentissero proporre una cosa del genere rovescerebbero
allrsquoistante quel governo se non fosse che sono intrisi della religiositagrave e della sofferenza per cui
questa sofferenza che viene proposta loro ha un vantaggio un tornaconto Il mio soffrire egrave ciograve
che mi rende importante Importante percheacute Qui crsquoegrave un passaggio dove parla di un medio fra i
due estremi tra lrsquointrasmutabile e il singolare un medio che fa da tramite e che mette in
connessione me con lrsquointrasmutabile - in definitiva sarebbe il prete ma non solo anche lrsquouomo
politico Questrsquoultimo mette in connessione il cittadino con lrsquointrasmutabile in questo caso la
veritagrave assoluta nel senso dellrsquoideologia politica come un qualche cosa che si pone come il bene
assoluto che puograve essere dio o il bene assoluto per i cittadini per la societagrave per la civiltagrave Lrsquoidea egrave
che il politico costituisca quellrsquoelemento che fa da tramite che dicendo cosa si deve fare puograve
mettere in relazione il cittadino con lrsquointrasmutabile cioegrave con dio o con il bene assoluto della
societagrave della civiltagrave di quello che si vuole
Intervento I cittadini prendono di mira i politici percheacute attribuiscono loro una sorta di onnipotenza
Da qui il senso di tradimentohellip
Quando per qualche motivo non egrave supportata questa fantasia di non poter accedere
allrsquointrasmutabile questa cosa viene presa come un tradimento Quindi chiaramente il cittadino
se la prende con il politico che in questo caso ha fallito cioegrave lo ha tradito facendo quello che lui
mi dice mi aveva promesso il paradiso cioegrave il bene assoluto e invece non egrave cosigrave Con il prete egrave
piugrave facile sgattaiolare percheacute dio non crsquoegrave Quello che mi interessava sottolineare egrave questo aspetto
che in Hegel non crsquoegrave lrsquoho tratto io naturalmente non crsquoegrave neanche in Kojegraveve e neanche in Jean
Wahl che sono quelli che piugrave di altri hanno riflettuto su questo aspetto della coscienza infelice
del servo-padrone ecc e cioegrave questa nobilitazione della sofferenza La sofferenza egrave il dolore della
distanza Distanza potremmo dire semioticamente tra significante e significato ma soprattutto
tra me e lrsquointrasmutabile tra me e il divino tra me e il concetto tra me e ciograve che mi fa essere
quello che sono Egrave lrsquoessere potremmo dire comunemente inteso ciograve che fa essere me quello che
sono realmente Come dicevo questo rende conto della possibilitagrave di tenere sottomessa la
popolazione intera percheacute in cambio gli si dagrave questo non tanto lrsquoidea di un paradiso nellrsquoal di lagravehellip
sigrave anche ma non basta ci vuole qualche cosa qui adesso io ti do la mia vita ma in cambio dammi
qualche cosa cioegrave lrsquoidea di essere importante se faccio ciograve che tu mi dici io sono importante
percheacute sono nella via che porta come dice Hegel allrsquointrasmutabile al divino alla veritagrave o
allrsquoessere Egrave un modo che si puograve anche porre percheacute rende conto come dicevo prima di come sia
stato possibile come continui a essere possibile lrsquoassoggettamento della popolazione intera Cosa
che si chiede persino Luttwak come egrave possibile che tutti si sottomettano a malversazioni
estorsioni senza aprire bocca anzi contenti Certo la questione del potere di cui parla Nietzsche
egrave fondamentale anche quella di cui parla La Boeacutetie ma crsquoegrave un qualche cosa di piugrave crsquoegrave un qualche
cosa che viene dato qui e adesso io ti impongo di soffrirehellip anzi crsquoegrave giagrave questa sofferenza che egrave la
sofferenza che si instaura con la distanza cioegrave non riesci a essere quello che vuoi essere Ricordate
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Freud lrsquoIo ideale e lrsquoideale dellrsquoIo lrsquoIo ideale egrave ciograve che vorrei essere lrsquoideale dellrsquoIo egrave ciograve che dovrei
essere Crsquoegrave sempre questo movimento questa spinta verso un intrasmutabile di cui si immagina
che finalmente raggiunto io sono quello che sono Solo che questo nel discorso religioso deve
rimanere come ci dice Hegel irraggiungibile percheacute se lo raggiungo istantaneamente cessa di
essere lrsquointrasmutabile
Intervento La promessa della politica egrave lrsquoeliminazione della distanzahellip
Sigrave ma non deve farlo Anche se lo potesse per assurdo non lo deve fare Il compito di un governo
non egrave quello di fare il bene dei cittadini ma di promettere il bene dei cittadini Deve rimanere una
promessa cosigrave come nel discorso religioso lrsquoal di lagrave deve rimanere una promessa questo
intrasmutabile deve rimanere una promessa mai raggiungibile A pag 184 (57) Che la coscienza
intrasmutabile rinunzi alla sua figura e la elargisca di ciograve appunto la coscienza singola rende graziehellip
La coscienza singola cioegrave la persona immagina che sia questo intrasmutabile a dare a lei questa
speranza Infatti la speranza egrave una delle virtugrave teologali viene data da dio non se la puograve dare
lrsquouomo viene data da dio come dono per raggiungere qualcosa che non deve raggiungere Questo
egrave lrsquoinganno incredibile che perograve ha funzionato e continua a funzionare percheacute il discorso religioso
non appartiene solo alla religione intesa come istituzione organizzata ecc ma in qualunque
discorso si trova la struttura religiosa cioegrave qualunque discorso vuole porsi come il vero quindi
eliminando facendo tuttrsquouno con ciograve che lo nega Non integrandolo o superandolo come dice
Hegel ma eliminandolo come falso cosigrave come fa la scienza come fa la logica hellipvale a dire essa
interdicesi lrsquoappagamento della consapevolezza della sua indipendenza e rinvia lrsquoessenza dellrsquooperare
lungi da seacute allrsquoal di lagrave A ogni modo mediante questi due momenti del reciproco abbandonarsi delle
due parti sorge alla coscienza la sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Solo tale unitagrave egrave in pari tempo affetta
da separazione egrave di nuovo infranta in se stessa e di nuovo ne scaturisce lrsquoopposizione dellrsquouniversale
e del singolo Qui sembra parli Parmenide non ci siamo mossi di una virgola Sigrave lrsquointrasmutabile
promette come dire ldquoci sei quasi perograve ci manca ancora un porsquordquo Egrave da duemila anni che ci manca
ancora un porsquo per raggiungere questo intrasmutabile cosigrave nella religione come nella politica che
a questo punto appaiono avere esattamente la stessa struttura A pag 186 (61) parla del
mediatore Col sentimento della sua infelicitagravehellip Abbiamo visto che la sua infelicitagrave egrave il dolore per
la distanza che la separa dal divino hellipe con la miseria dellrsquooperare di tale coscienzahellip Miseria percheacute
egrave sempre inadeguata insufficiente Per questo Freud aveva connesso il discorso ossessivo con il
discorso religioso questo sentimento di costante inadeguatezza incapacitagrave ecc per cui ldquonon sono
mai allrsquoaltezzardquo Col sentimento della sua infelicitagrave e con la miseria dellrsquooperare di tale coscienza si
congiunge tuttavia la consapevolezza della sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Crsquoegrave questa unitagrave percheacute io
so che crsquoegrave dio non chiedetemi come faccio a saperlo ma lo so quindi crsquoegrave unrsquounitagrave fra me e lui solo
che non riesco a raggiungerla Infatti il tentato annientamento immediato del suo effettuale esserehellip
Devo annientare il mio essere effettuale cioegrave ciograve che sono di fatto se voglio raggiungere dio devo
annientarmi in quanto animalitagrave hellipegrave mediato dal pensiero dellrsquointrasmutabile e avviene in questo
rapporto Comincia a esserci un mediatore il pensiero dellrsquointrasmutabile che mi dice che io devo
liberarmi del corpo - questo egrave un tema classico del cristianesimo sin dai tempi dei padri della
Chiesa Il rapporto mediato costituisce lrsquoessenza del movimento negativo nel quale la coscienza si dirige
contro la sua singolaritagrave che non di meno come rapporto egrave in seacute positiva e produrragrave per la coscienza
quella stessa sua unitagrave Questa coscienza egrave sigrave povera in seacute perograve contiene in seacute anche questo rapporto
che ha con lrsquointrasmutabile - che non egrave poco Questo rapporto mediato egrave quindi un sillogismo nel
quale la singolaritagrave che da prima si fissa come opposta allo in-seacute egrave conchiusa con questrsquoaltro estremo
solo mediante un terzo Rapporto mediato tra me e lrsquointrasmutabile questo rapportarsi avviene
dice Hegel attraverso un terzo che mi consente il passaggio che mi dice quello che devo fare per
raggiungere lrsquointrasmutabile Attraverso questo medio lrsquoestremo della coscienza intrasmutabile egrave per
la coscienza inessenziale in cui egrave parimente implicito di essere alla sua volta per quellrsquoestremo solo
attraverso questo medio Esso egrave quindi tale che rappresenta ed egrave reciprocamente il ministro dellrsquouno
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presso lrsquoaltro Questo medio egrave esso stesso unrsquoessenza consapevole in quanto operare che media la
coscienza come tale il contenuto di questo operare egrave lrsquoestinzione che la coscienza imprende della sua
singolaritagrave Questo egrave sempre lrsquoobiettivo lrsquoestinzione della coscienza in quanto singolaritagrave in
quanto Io limitato devo eliminarmi devo cancellarmi ma attraverso questo medio questo
ministro che mi dice che cosa devo fare per raggiungere il divino Questo mediatorehellip Egrave il prete e
anche come abbiamo visto lrsquouomo politico hellipin quanto sta in immediato rapporto con lrsquoessenza
intrasmutabilehellip Lui sa il prete sa che cosa vuole dio da me il politico sa qual egrave il bene assoluto
del cittadino quindi dellrsquoumanitagrave della civiltagrave del progresso ecc hellipfunge da ministro
consigliando ciograve che egrave giusto Lrsquoazione essendo essa un seguire una risoluzione esternahellip Percheacute egrave lui
che me lrsquoha detto hellipcessa secondo un lato dellrsquooperare o del volere di essere la propria Non sono
piugrave io che decido ma egrave lui che mi dice quello che devo fare percheacute lui sa Ma alla coscienza
inessenziale resta ancora il lato oggettivo dellrsquoazione stessa vale a dire il frutto del proprio lavoro e il
godimento Io ho fatto delle cose ho rinunciato a me a una serie di cose mi sono sacrificato ho
fatto la comunione insomma ho fatto quello che mi si diceva di fare Questo godimento essa
respinge parimente via da seacute e rinuncia sigrave al suo volere sigrave a una effettualitagrave ottenuta nel lavoro e nel
godimento rinuncia allrsquoeffettualitagrave da una parte come alla raggiunta veritagrave della sua indipendenza
autocoscientehellip A questo deve rinunciare il fatto di rendersi conto di avere operato in un certo
modo instaura una coscienza che sa di avere fatto delle cose e quindi una sorta di indipendenza
sono io che ho fatto tutte queste cose hellipgiaccheacute la coscienza si mette a fare qualcosa di completamente
estraneo qualcosa che ad essa coscienza dagrave la rappresentazione e parla il linguaggio di una cosa priva
di sensohellip Tutti i cerimoniali ecclesiastici ecc hellipdrsquoaltra parte rinuncia alla effettualitagrave come
proprietagrave esterna - giaccheacute dimette qualcosa del possesso che si era guadagnato a forza di lavoro e
drsquoaltra parte ancora rinuncia al godimento conseguito - giaccheacute con il digiuno e con i castighi se lo
interdice di nuovo interamente Nonostante si sia dato da fare e quindi abbia raggiunto in qualche
modo e questo Hegel lo dice la possibilitagrave di una autocoscienza piena cioegrave della ragione ma
questo significherebbe togliere lrsquointrasmutabile significherebbe togliere dio togliere la promessa
togliere la possibilitagrave della promessa cioegrave togliere il valore della sofferenza e quindi ldquoio soffro
per nienterdquo Capite cosa succederebbe se io mi rendo conto che la mia sofferenza egrave per niente E
allora ecco i castighi il digiuno le flagellazioni solo per avere pensato una cosa del genere Alla
fine conclude cosigrave A pag 190 Ma per essa stessa lrsquooperare e il suo effettuale operare restano un
operare meschinohellip Egrave come se non potesse fare valere la propria opera il proprio pensiero il
proprio esistere percheacute avverte la minaccia mortale di eliminare dio Eliminando dio elimina il
valore della sofferenza Eliminando il valore della sofferenza mi ritrovo a dover ammettere che
soffro per niente hellipil suo godimento resta il dolore e lrsquoesser-tolto di essi resta nel significato positivo
un al di lagrave Nellrsquoal di lagrave si cesseragrave di soffrire quindi verragrave tolto il negativo ciograve che si oppone ciograve
che mi impedisce nella fantasia di essere quello che sono questo nellrsquoal di lagrave per il momento no
per il momento permane questa opposizione per cui io sono sempre in attesa di sapere cosa
veramente sono Ma questo oggetto dove a tale coscienza il suo operare e il suo essere come operare ed
essere di questa coscienza singola sono essere e operare in seacute le egrave sorta la rappresentazione della ragione
cioegrave la rappresentazione della certezza della coscienza di essere nella sua singolaritagrave assolutamente in
seacute o di essere ogni realtagrave Questa sarebbe la ragione a cui tutta lrsquoesperienza della coscienza punta
cioegrave non attendere piugrave di essere ciograve che sarograve in un al di lagrave ma di rendermi conto di essere qui e in
questo momento ciograve che sono di essere ciograve che dico in definitiva Mi egrave parso utile riflettere su
questa questione che Hegel sembra suggerire della sofferenza come valore assoluto
4 settembre 2019
Siamo pag 193 al Capitolo V che si chiama Certezza e veritagrave della ragione Leggiamo questa prima
pagina che egrave importante Nel pensiero chrsquoessa ha attinto che la coscienza singola egrave in seacute essenza
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assoluta la coscienza ritorna in se medesima Quando si accorge di essere essenza di seacute ritorna su di
seacute e prende atto di questa cosa Per la coscienza infelice lrsquoesser-in-seacute egrave lrsquoal di lagrave di se stessa Ma il
movimento di tale coscienza ha compiuto in lei questo di aver posto la singolaritagrave nel suo completo
sviluppo o la singolaritagrave che egrave coscienza effettuale come il negativo di lei stessa vale a dire come
lrsquoestremo oggettivo di aver svincolato da se stesso il suo esser-per-seacute e di averne fatto un essere in tale
passaggio si egrave sviluppata per la coscienza anche lrsquounitagrave sua con questo universale - unitagrave che - il
Singolo tolto essendo lrsquouniversale - per noi non cade piugrave fuori della coscienza e che - mantenendosi la
coscienza in questa sua negativitagrave - costituisce nella coscienza come tale la sua essenza Mentre nella
coscienza infelice si mantenevano questi due opposti ben separati tantrsquoegrave che lrsquouno era lrsquoaspetto
animale lrsquoaltro invece era lrsquoal di lagrave il divino ma sempre distanti percheacute lrsquouomo non puograve essere
dio In questo processo ci dice Hegel la coscienza si egrave accorta in qualche modo di seacute
dellrsquouniversale che essa rappresenta come se lo stoicismo lo scetticismo la coscienza infelice cioegrave
il discorso religioso fossero stati tutti passaggi nella storia del pensiero dello spirito come dice
lui quasi necessari per fare in modo che la coscienza passo dopo passo acquisisse se stessa in
modo sempre piugrave preciso sempre piugrave determinato Ciograve che sta dicendo e lo vedremo anche nelle
pagine successive egrave il passaggio da tutto ciograve alla ragione che rappresenta il momento in cui la
coscienza diventa non solo autocoscienza che ritorna nella coscienza ma prende atto che questo
movimento egrave il suo che questo movimento egrave lei stessa non egrave un qualche cosa che acquisisce
dallrsquoesterno o che le accade ma che lei stessa egrave fatta di questo movimento continuo A pag 194
dove parla dellrsquoidealismo Ma come ragione lrsquoautocoscienza fatta sicura di se stessa ha assunto verso
quei due negativi un atteggiamento di quiete e li puograve sopportare essa egrave infatti certa di se stessa come
realtagrave ossia egrave certa che ogni realtagrave non egrave niente di diverso da leihellip Quindi non crsquoentra piugrave la realtagrave
assoluta dio lrsquoal di lagrave da qualche parte ma si rende conto che la realtagrave egrave tutta la realtagrave Kojegraveve
riporta la frase tedesca An sich alle Realitaumlt in seacute tutta la realtagrave usando il termine tedesco Realitaumlt
e non Wirklichkeit Realitaumlt egrave la realtagrave effettuale ciograve con cui ho a che fare continuamente Quindi
la ragione come tutta la realtagrave Intendendosi a questo modo quella autocoscienza viene a trovarsi in
tal condizione come se il mondo le si presentasse ora per la prima volta (3) La ragione egrave la certezza
della coscienza di essere ogni realtagravehellip Adesso qui occorrerebbe verificare lrsquooriginale tedesco ma
probabilmente parla di Realitaumlt e non di Wirklichkeit hellipcosigrave lrsquoidealismo esprime il concetto della
ragione Anche questo egrave come una sorta di passaggio Lui se la prende un porsquo con Fichte il quale
mantiene questi due opposti in modo tale che lrsquoIo diventa sigrave tutta la realtagrave ma questa realtagrave egrave
soltanto il prodotto dellrsquoIo Per Hegel invece la questione non egrave posta in questi termini percheacute
dicendo che la realtagrave intesa come Realitaumlt egrave qualche cosa che egrave prodotta e pensata dallrsquoIo e basta
mantiene questi due negativi come opposti mentre come dicevo per Hegel non egrave cosigrave questi due
opposti devono integrarsi in una sintesi per cui non crsquoegrave piugrave lrsquoIo e la realtagrave come pensava Fichte
ma crsquoegrave una nuova cosa un nuovo mondo una nuova cosa che appare e che dice che Io e la realtagrave
siamo lo stesso che egrave poi ciograve che Heidegger diragrave e cioegrave che ciascuno egrave il mondo in cui egrave inserito di
cui egrave fatto A quel modo che la coscienza sorgente come ragione ha in seacute immediatamente quella
certezzahellip Cioegrave di essere la realtagrave hellipin modo non diverso anche lrsquoidealismo immediatamente la
esprime Io sono Io nel senso che Io il quale mi egrave oggetto egrave oggetto proprio con la coscienza del non-
essere di qualsiasi altro oggettohellip Dicendo ldquoIo sono Iordquo sto dicendo che non sono unrsquoaltra cosa hellipegrave
oggetto unico egrave ogni realtagrave e presenzialitagrave - non dunque come nellrsquoautocoscienza in generale e neppure
come nellrsquoautocoscienza liberahellip hellip Ma lrsquoautocoscienza non egrave ogni realtagrave sol per seacute bensigrave anche in seacute
(an sich) tosto che divenga questa realtagrave o anzi come tale si dimostri Essa si dimostra cosigrave durante il
cammino dove da prima nel movimento dialettico dellrsquoopinione della percezione e dellrsquointelletto
dilegua lrsquoesser-altro come in seacute e poi cosigrave dimostrasi durante il cammino dove nel movimento attraverso
lrsquoindipendenza della coscienza in signoria e servitugrave attraverso il pensiero della libertagrave attraverso la
liberazione scettica e la lotta di liberazione assoluta della coscienza scissa in se stessa lrsquoesser-altro per
essa stessa dilegua in quanto egrave solo per essa La coscienza cioegrave si accorge di essere solo per se stessa
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non egrave piugrave per altro questo per altro egrave dileguato nel senso che questo esser-per-altro viene
integrato nella coscienza che quindi egrave in seacute e per seacute non crsquoegrave piugrave la separazione Lui insiste in
questo cammino lo cita due o tre volte tutto questo egrave un cammino egrave un processo un procedere
Poi critica ancora Fichte Pag 196 (4) Lrsquoidealismo che invece di presentare quel cammino comincia
con quellrsquoaffermazione egrave dunque soltanto un puro asseverare che neacute riesce a concepire se stesso neacute puograve
rendersi concepibile ad altri Lrsquoidealismo enuncia una certezza immediata alla quale stanno di contro
altre immediate certezze che peraltro durante quel cammino sono andate perdute Lrsquoidealismo
enuncia sigrave una certezza perograve ci sono anche delle altre certezze Queste altre certezze che
dileguano nellrsquoidealismo sono state necessarie lungo questo cammino per potere giungere alla
certezza che afferma ldquoIo sono Iordquo La ragione fa appello allrsquoautocoscienza di ogni e qualunque
coscienza Io sono Io mio oggetto e mia essenza egrave Io e nessuna coscienza smentiragrave alla ragione questa
veritagrave Io sono Io ma questa veritagrave egrave una certezza che egrave il risultato di un cammino non egrave qualcosa
che si impone che piomba dal cielo egrave il risultato di un processo dialettico dove la coscienza egrave
ritornata in seacute e si egrave resa conto di essere se stessa di non dipendere piugrave dallrsquoaltro percheacute lrsquoaltro egrave
dileguato in seacute non egrave piugrave contrapposto Ma poicheacute la ragione fonda la veritagrave sopra questo suo appello
essa sanziona la veritagrave dellrsquoaltra certezza vale a dire di quella che suona crsquoegrave per me un Altro altro
dallrsquoIo mi egrave oggetto ed essenza ossia mentre Io mi sono oggetto ed essenza io lo sono soltanto in quanto
mi ritraggo dallrsquoaltro in generale e mi metto accanto a lui come unrsquoeffettualitagrave Se io mi metto accanto
a lui come unrsquoeffettualitagrave egrave chiaro che rimaniamo due oggetti contrapposti Soltanto quando la
ragione come riflessione si solleva da questa opposta certezza la sua affermazione di seacute si presenta
non solo come certezza e come asserzione ma anche come veritagrave e non accanto ad altre veritagrave ma come
lrsquounica veritagrave Lrsquoimmediato sorgere della veritagrave egrave lrsquoastrazione del suo esser-presente del quale essenza
ed essere-in-seacute sono assoluto concetto vale a dire il movimento del suo esser-divenuto Egrave sempre il
risultato di una integrazione Poi pone la questione delle categorie Crsquoegrave lrsquoIo che si pone come se
stesso perograve lrsquoIo vede anche molte altre cose molte altre categorie Tuttavia ciograve che interessa a
Hegel egrave che tutte queste altre categorie di fatto appartengono giagrave allrsquoIo sono giagrave nellrsquoIo Questa
egrave una questione importante in tutta la Fenomenologia non crsquoegrave un andamento un percorso
temporalmente lineare ma crsquoegrave sempre un ritornare su se stesso tale per cui ciograve che viene dopo egrave la
condizione di ciograve che viene prima Egrave questo che lo porta a dire che la ragione non egrave un qualche
cosa che interviene dopo ndash i passaggi che fa li fa a scopo descrittivo ndash ma la ragione viene prima
Percheacute ci siano tutti questi passaggi che abbiamo visti egrave necessario che ci sia la ragione cioegrave il
risultato la fine lrsquoultimo elemento lrsquoultimo elemento egrave la condizione percheacute ci sia il primo
Questo forse lo avevamo giagrave visto nella Prefazione Egrave questa la cosa importante da tenere
presente nella Fenomenologia ciograve che appare il fenomeno ha come condizione per Hegel la
ragione egrave percheacute crsquoegrave la ragione che possono avvenire tutti questi passaggi questo cammino
Questo ci rimanda in modo interessante a ciograve che diceva Severino Ricordate ldquola lampada che egrave
sul tavolordquo ldquoLa lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto Certo egrave fatto di astratti ma questo
concreto egrave ciograve che appare Egrave vero che io devo conoscere gli astratti ma in realtagrave quegli astratti
che io conosco e come condizione percheacute possa cogliere il concreto non sono quegli astratti che io
colgo nel concreto Ecco la questione della Fenomenologia da una parte egrave vero che io devo sapere
che cosrsquoegrave una lampada e che cosrsquoegrave un tavolo che in questo caso sono astratti ma dicendo ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo questi astratti la lampada e il tavolo non sono gli astratti di cui
parlavo prima sono unrsquoaltra cosa Egrave un concetto complesso ma fondamentale per intendere tutta
la questione della Fenomenologia che ci porta a considerare unrsquoaltra cosa ancora e cioegrave in che
modo mi appaiono le cose in che modo si manifestano Ciograve che fino ad ora ci ha raccontato Hegel
ndash si puograve leggere la Fenomenologia come un romanzo ndash ci dice che le cose che vediamo sono per noi
sono nella coscienza solo in questo modo le cogliamo in quanto sono nella coscienza in quanto
sono nel linguaggio Ora tenendo conto dellrsquoesempio di Severino ciograve che mi appare che cosrsquoegrave
ldquoQuesta lampada che egrave sul tavolordquo che cosrsquoegrave in realtagrave Egrave un racconto vale a dire tutti questi
100
elementi sono presi in una struttura in un concreto in cui si raccontano si dicono e dicendosi
pongono una questione e cioegrave che ogni cosa che appare in quanto racconto ldquoQuesta lampada che
egrave sul tavolordquo mi appare in quanto inserita in questo racconto di questa lampada che egrave sul tavolo
Egrave un raccontino piccolo ma pur sempre un racconto La questione ancor piugrave interessante da porsi
egrave questa e cioegrave lrsquoeventualitagrave che la condizione che qualunque cosa appaia egrave che sia un racconto
per cui solo a questa condizione qualcosa appare Questo egrave in accordo anche con ciograve che dicevo del
fenomeno il fenomeno appare ma appare in seguito a un percorso a un cammino egrave un risultato
il risultato di un cammino dove ciograve che mi appare fa sigrave che lrsquoinizio di tutto questo cammino sia
Derrida era andato vicino a questa questione ma lrsquoaveva svolta sino a un certo punto Ma ciograve che
interessa egrave proprio questo aspetto preciso quello del fenomeno e di come intendere tutta la
fenomenologia La fenomenologia egrave lrsquoapparire di qualcosa in quanto racconto in quanto si
racconta nel senso che egrave soltanto percheacute egrave un racconto che esiste per me Infatti parla di ldquoesiste
per merdquo ldquoesiste per noirdquo che come dicevo prima non egrave lontano da ciograve che diceva Heidegger
rispetto al mondo qualcosa esiste percheacute egrave nel mondo che io sono Drsquoaltra parte Heidegger
conosceva molto bene Hegel Quindi ogni cosa che mi appare mi appare percheacute egrave un racconto un
racconto che mi appartiene di cui io sono fatto In questo senso possiamo intendere ciograve che Hegel
diceva allrsquoinizio questa cosa egrave per me percheacute egrave nella mia coscienza quindi egrave per me qualcosa Egrave
la stessa questione A pag 198 (6) Ora siccome alla ragione appartengono e la pura essenza delle cose
e la loro differenzahellip Le cose sono in quanto tali percheacute differiscono da altro hellipnon si potrebbe
propriamente piugrave parlare di cosehellip Percheacute appartengono alla ragione Questa egrave una critica anche a
Kant hellipvale a dire di un alcuncheacute il quale per la coscienza sia soltanto il negativo di se stessa Egrave
importante che ci sia il negativo di se stessa ma questo negativo deve essere integrato nella cosa
non rimane come negativo a seacute stante Egrave il discorso che faceva Severino del soggetto e del
predicato se egrave soggetto non egrave predicato dove il predicato sarebbe il negativo del soggetto Che se
le molte categorie sono specie della categoria pura questa egrave il loro genere o la loro essenza e non egrave opposta
a loro Sta dicendo che tutte queste categorie che negherebbero lrsquounitagrave della cosa in realtagrave
appartengono giagrave alla cosa sono giagrave ligrave Cosa diceva Heidegger Diceva che noi siamo giagrave nel
linguaggio non egrave che a un certo punto ci siamo nasciamo nel linguaggio siamo giagrave ligrave Quindi
tutte queste differenze sono giagrave tutte ligrave A pag 199 Ma questo altro di tale categoriahellip Ogni
categoria ha sempre un altro che gli si oppone hellipsono soltanto le altre prime categorie vale a dire
lrsquoessenza pura e la differenza pura e in quella categoria cioegrave appunto nellrsquoesser-posto dellrsquoAltro o in
questo Altro stesso la coscienza egrave altrettanto lei stessa La coscienza egrave anche questo Altro e quindi
non gli si oppone piugrave ma diventa lei stessa La categoria pura rinvia alle specie le quali passano
nella categoria negativa o nella singolaritagrave ma questrsquoultima rinvia a quelle essa stessa egrave pura coscienza
che in ogni specie resta a seacute questa chiara unitagrave con seacute unitagrave la quale non di meno vien richiamata
ad un Altro che mentre egrave egrave dileguato e mentre egrave dileguato egrave di nuovo prodotto Egrave il movimento della
dialettica qualcosa dilegua ma viene integrata ma in questa integrazione qualcosa di nuovo si
pone come Altro e cosigrave via Ma non rimane mai come Altro separato sarebbe in questo caso la
coscienza infelice il discorso religioso A pag 199 (7) Qui noi vediamo la coscienza pura posta in
duplice modo posta cioegrave la prima volta come lrsquoinquieto va e vieni che percorre tutti i suoi momenti nei
quali le aleggia quellrsquoesser-altro che si toglie nellrsquoatto stesso dellrsquoattingerlo posta la seconda volta
piuttosto come lrsquounitagrave quieta e certa della sua veritagrave Per questa unitagrave quel movimento egrave lrsquoaltro mentre
per tale movimento lrsquoaltro egrave quella quiete unitagrave e coscienza e oggetto si alternano in queste reciproche
determinazioni Questa egrave una critica che fa allrsquoidealismo soggettivo llsquoidealismo vuoto come dire
che permangono entrambe queste due cose un porsquo come accadeva nello scetticismo che oscilla tra
i due estremi Ma la coscienza come essenza egrave proprio questo intero decorso uscire da seacute come categoria
semplice e passare nella singolaritagrave e nellrsquooggetto per contemplare in esso questo decorso togliere
lrsquooggetto come distinto per farlo proprio e per proclamarsi tale certezza di essere ogni realtagrave e se stessa
e il proprio oggetto Vedete che qui rimane se stessa e i il proprio oggetto non crsquoegrave integrazione ma
101
rimangono due cose distinte Infatti questa egrave la critica che fa a Fichte La sua prima enunciazione
egrave solo questa parola astratta e vuota che tutto egrave suo Il mio pensiero crea tutto Infatti la certezza di
essere ogni realtagrave egrave solo la pura categoria Questa prima ragione che conosce seacute nellrsquooggetto egrave espressa
dallrsquoidealismo vuoto il quale assume la ragione soltanto a quel modo in cui essa egrave da prima e poicheacute
tale idealismo indica in ogni essere questo puro mio della coscienza ed enuncia le cose come sensazioni
e percezioni vaneggia di aver mostrato quel puro mio come realtagrave compiuta Lrsquoidealismo perciograve deve
essere in pari tempo empirismo assoluto cheacute per riempire il vuoto miohellip Vuoto mio sigrave egrave mio ma egrave
vuoto percheacute tengo il significante separato dal significato Ecco percheacute egrave vuoto hellipossia per
indicarne la differenza lrsquointero sviluppo e lrsquointera figurazione la ragione di siffatto idealismo richiede
un urto esterno nel quale soltanto starebbe la molteplice varietagrave del sentire o del rappresentare Ha
bisogno di qualcosa di esterno per confermarsi Quellrsquoidealismo diviene quindi un contraddittorio
doppiosensohellip Qui parla di una cattiva infinitagrave Fichte parlava di infinitagrave della necessitagrave di un
infinito che si avvicina sempre Poco piugrave avanti hellipper cadere poi in braccio alla cattiva infinitagrave
ossia allrsquoinfinitagrave sensibile Sta dicendo che Fichte egrave come se rimanesse nellrsquoinfinito potenziale
Lrsquoinfinito potenziale egrave quellrsquoinfinito che egrave in potenza egrave sempre in attesa di arrivare allrsquoultimo
numero Egrave come chiedersi quanti numeri posso aggiungere al numero uno E incomincia a
contare Hegel anche se non ne parla in questi termini pone invece lrsquoinfinito attuale che non egrave
che questa infinitagrave che egrave qui e adesso non in potenza in un futuro che raggiungerograve che egrave il
discorso che fa in buona parte anche Popper la veritagrave non ce lrsquoabbiamo ancora perograve ci
avviciniamo sempre di piugrave ma non la raggiungeremo mai Egrave il discorso religioso neacute piugrave neacute meno
la veritagrave come lrsquoal di lagrave sempre da raggiungere ma mai raggiunta percheacute se la raggiungo non egrave
piugrave quella Poi incomincia a considerare i vari modi della ragione e in queste considerazioni fa
una critica abbastanza serrata allo scientismo Parlo di scientismo e non di scienza percheacute la
scienza nellrsquoaccezione di Hegel non egrave che il sapere mentre lo scientismo egrave tutta lrsquoideologia
scientista della scienza A pag 202 Ragione osservativa La prima cosa che fa la ragione egrave di
osservare Questa coscienza alla quale lrsquoessere ha il significato del suo noi la vediamo bensigrave di nuovo
abbassarsi allrsquoopinione e alla percezione ma non nel senso chrsquoessa si abbassi alla certezza di un Altro
puro e semplice anzi nel senso che essa ha la certezza di essere essa stessa questo medesimo Altro
Questo Altro non egrave un Altro puro e semplice sta da unrsquoaltra parte ma egrave lei stessa Precedentemente
alla coscienza era soltanto accaduto di percepire e di esperimentare nella cosa qualche circostanza ora
egrave lei che dispone le osservazioni e lrsquoesperienza Opinione e percezione che prima toglievansi per noi
vengono ora tolte dalla coscienza per lei stessa la ragione si accinge a sapere la veritagrave a trovare come
concetto ciograve che per la opinione e la percezione egrave solo una cosahellip Lrsquoopinione pensa di avere a che fare
con cose la ragione no sa di avere a che fare con concetti e non con cose Egrave ciograve che vi dicevo
prima ha a che fare con concetti racconti storie La ragione cerca il suo Altrohellip Lo cerca come
suo negativo hellipsapendo che in ciograve essa non possiederagrave nientrsquoaltro che se stessa essa cerca soltanto la
sua propria infinitagrave Ecco lrsquoinfinito attuale anzicheacute quello potenziale alla Fichte A pag 203 (12)
La coscienza osserva vale a dire la ragione vuole trovare e avere seacute quale oggetto nellrsquoelemento
dellrsquoessere quale modo effettuale e sensibilmente presente La coscienza osserva cioegrave cerca delle cose
degli oggetti La coscienza di questrsquoosservare ha un bellrsquoopinare e un bel dire di voler fare esperienza
non di se stessa ma al contrario dellrsquoessenza delle cose come cose Egrave questo che vorrebbe fare la
scienza Se la coscienza opina e dice ciograve la spiegazione si deve ricercare nel fatto che mentre la
coscienza egrave ragione la ragione come tale non egrave ancora oggetto della coscienza La ragione non egrave ancora
arrivata alla coscienza non ha ancora preso veramente coscienza di seacute Se la coscienza sapesse la
ragione come eguale essenza delle cose e di se stessa e se sapesse che la ragione nella sua figura piugrave
propria puograve essere presente soltanto nella coscienza allora la coscienza medesima si profonderebbe
assai piugrave in se stessa e cercherebbe la ragione piuttosto che nelle cose nel profondo di seacute Una volta
che egrave consapevole di questo la coscienza non cerca piugrave la veritagrave delle cose nelle cose ma in seacute A
pag 204 La ragione quindi come coscienza osservativa si accosta alle cose opinando di prenderle in
102
veritagrave come cose sensibili opposte allrsquoIo solo lrsquoeffettuale operare di questa ragione contraddice a tale
opinione essa infatti conosce le cose trasforma in concetti la loro sensibilitagrave ossia la trasforma
appunto in un essere che nello stesso tempo egrave Io trasforma quindi anche il pensare in un pensare che
egrave essere o lrsquoessere in un essere che egrave pensato e afferma in effetto che le cose hanno veritagrave soltanto come
concetti Egrave questo che fa la ragione le cose sono concetti o come vi dicevo prima sono narrazioni
racconti storie Prosegue con lrsquoOsservazione della natura La descrizione La descrizione ci dice che
vuole descrivere qualcosa minutamente come se cogliesse gli aspetti essenziali delle cose ma ciograve
che coglie egrave soltanto lrsquouniversale percheacute per potere pensare quella cosa deve prima pensarla come
universale dopo cominceragrave a coglierne i dettagli Ma questo universale egrave ciograve che rimane mentre
i dettagli sono quelli che di volta in volta cambiano Infatti a pag 205 dice Quella coscienza dovragrave
anche in pari tempo ammettere di non avere a che fare in generale soltanto con la percezione e non daragrave
per es alla percezione di un temperino che si trova accanto a questa tabacchiera il valore di
unrsquoosservazione Il percepito deve per lo meno avere il valore di un universale e non il valore di un
questo sensibile Ciograve che percepisco deve avere valore universale deve essere quello che egrave e non
per accidente deve essere quello che egrave necessariamente Cosigrave ora soltanto quellrsquouniversale egrave ciograve che
rimane eguale a se stessohellip E non il dettaglio Poicheacute nellrsquooggetto trova soltanto lrsquouniversalitagrave o
lrsquoastratto mio la coscienza deve prendere su di seacute il movimento caratteristico dellrsquooggetto e mentre non
egrave ancora lrsquointelletto di esso egrave per lo meno la sua memoriahellip hellip Questo superficiale trar fuori dalla
singolaritagravehellip Tirar fuori dalla descrizione Perograve rimane sempre debitore di un universale e quindi
non egrave mai soltanto quello Certo io descrivo quella cosa ma per poterla descrivere per potere
descrivere questo libro occorre che ci sia un universale che ci sia ldquoplatonicamenterdquo lrsquoidea di libro
e cioegrave che ci sia la ragione che la ragione sia giagrave allrsquoopera che questa sia giagrave un concetto un
racconto solo allora posso vedere tutti i vari dettagli A pag 206 passa a I segni caratteristici A
pag 207 dice Da una parte i segni caratteristici debbon servire soltanto al conoscere affincheacute questo
possa distinguere le cose lrsquouna da lrsquoaltra ma drsquoaltra parte non deve venir conosciuto ciograve che nelle cose egrave
inessenziale anzi ciograve per cui esse strappandosi dallrsquouniversale continuitagrave dellrsquoessere in generale si
distaccano dallrsquoAltro e sono per seacute I segni non devono soltanto avere un rapporto essenziale col
conoscere ma devono anche essere le determinatezze essenziali delle cose e un sistema artificiale
devrsquoessere conforme al sistema della natura stessa e deve esprimere soltanto questo sistema Eh giagrave ma
come Queste determinatezze essenziali delle cosehellip per stabilire che cosa egrave essenziale devo
stabilire un criterio e questo criterio chi me lo dagrave Quindi quando io descrivo le cose essenziali
in realtagrave descrivo il mio criterio per stabilire le cose essenziali A pag 208 (17) Solo questa
dispiegata ostensione delle determinatezze rimanenti egualihellip Cerca delle determinatezze che restino
eguali hellipciascuna delle quali descrive quieta la sequenza del suo processo e si fa largo per diportarsi a
suo modo per seacute passa essenzialmente a sua volta nel suo contrario nella confusione cioegrave di quelle
determinatezze cheacute il segno caratteristico la determinatezza generale egrave lrsquounitagrave dellrsquoopposto ossia unitagrave
del determinato e dellrsquouniversale in seacute questa unitagrave deve dunque scomporsi in tale opposizione Se io
determino qualche cosa la determino in relazione a ciograve che quella cosa non egrave Quindi questa
determinatezza egrave sempre debitrice di ciograve che le si oppone che deve esserci percheacute possa darsi
questa determinatezza Questo come dice giustamente Hegel crea confusione questa cosa egrave
determinata sigrave ma in base a una differenza con qualche altra ma siamo certi che egrave differente in
base a che cosa E queste differenze come le determino a loro volta precisamente Ci vuole di
nuovo un criterio ma allora di nuovo a questo punto non conosco la determinatezza di una certa
cosa ma il criterio che utilizzo per stabilire la determinatezza Che egrave la stessa cosa che giagrave
anticipava nella Introduzione quando diceva io voglio cercare la veritagrave ma se non sono giagrave nella
veritagrave non la reperirograve mai percheacute ciograve che reperisco egrave quel medio che mi consente di avvicinarmi
alla veritagrave e quindi egrave sempre e solo con questo ciograve con cui io ho a che fare con un criterio Se ora
secondo lrsquoun lato la determinatezza vince lrsquouniversale ovrsquoessa ha la propria essenzahellip Egrave determinato
quindi non ha piugrave a che fare con lrsquouniversale ma egrave lui in quanto tale Sarebbe lrsquoastratto rispetto
103
al concreto hellipquesto drsquoaltra parte conserva il proprio dominio sulla determinatezza la sospinge al
suo limite e lagrave ne mescola le differenze e le essenzialitagrave Lrsquouniversalitagrave egrave ciograve che permane ed egrave la
condizione per potere stabilire delle determinatezze Lrsquoosservare teneva in bellrsquoordine lrsquouna fuori
dallrsquoaltra queste differenze e queste essenzialitagrave e credeva di possedere in esse qualcosa di fisso ma ora
vede un principio accavallarsi sullrsquoaltro vede formarsi passaggi e confusioni vede congiunto ciograve che
prima teneva senzrsquoaltro per diviso e diviso ciograve che teneva per congiunto per conseguenza questo tenersi
saldo al quieto essere rimanente eguale a se stesso proprio qui nelle sue piugrave generali determinazioni -
quando per es si tratti di sapere quali segni caratteristici abbia lrsquoanimale o la pianta - deve vedersi
tormentato da mille istanze che lo derubano di ogni determinazione e che mettono a tacere lrsquouniversalitagrave
cui quello si era innalzato riabbassandolo a un osservare e a un descrivere privi di pensiero Il
dettaglio vorrebbe ergersi a universale ma non lo puograve fare e quindi si ritrova di nuovo con dei
dettagli che di fatto non dicono che cosrsquoegrave la cosa Dicono soltanto qualcosa di contingente
vorrebbero porsi come universali ma non riescono A pag 209 (18) Siccome il determinato per sua
natura deve perdersi nel suo contrariohellip Per determinare qualcosa devo distinguerlo da ciograve che
non egrave hellipquellrsquoosservare che si limita al semplice o che mediante lrsquouniversale delimita la dispersione
sensibile trova dunque nel proprio oggetto la confusione del suo principiohellip Poco dopo Da poi che
ora lrsquoistinto della ragione si mette in cerca della determinatezza conformemente alla natura crsquoessa
possiede e che essenzialmente consiste non nellrsquoessere per seacute anzi nel passare nellrsquoopposto esso si mette
in cerca della legge e del concetto di lei li cerca bensigrave come se anchrsquoessi fossero effettualitagrave essentehellip
Come se anche la legge fosse un fatto di naturahellip le famose leggi di natura hellipma questrsquoultima in
effetto gli si dilegueragrave e i lati della legge diventeranno puri momenti o pure astrazioni per modo che la
legge vien fuori nella natura del concetto il quale ha cancellato in seacute lrsquoindifferente sussistere
dellrsquoeffettualitagrave sensibile Quando io cerco di stabilire una legge una volta che ho pensato che la
legge egrave stabilita io ho stabilito solo un concetto un concetto che non ha nulla a che fare con ciograve
che la legge vorrebbe esprimere Egrave sempre la stessa cosa nel senso che ciograve che ho trovato che ho
stabilito egrave un criterio anche la legge egrave un criterio Egrave con quello che ho a che fare A pag 210 (20)
A questa coscienza che resta allrsquoosservare che la veritagrave della legge sia essenzialmente realtagrave ridiventa
bensigrave una opposizione verso il concetto e verso lrsquouniversale in seacute ovverosia un qualcosa di siffatto qual
egrave la legge sua alla coscienza non egrave unrsquoessenza della ragione la coscienza opina di ricevere ivi un
alcuncheacute di estraneohellip Pensa che sia unrsquoaltra cosa rispetto a seacute la ragione hellipma essa confuta
questa sua opinione in quanto in effetto non prende lrsquouniversalitagrave della legge nel senso che tutte le
singole cose sensibili avrebbero dovuto mostrarle lrsquoapparenza della legge medesima per poterne
affermare la veritagrave Egrave il problema dellrsquoinduzione egrave vero che il sole sorge tutte le mattine Possiamo
soltanto dire che fino ad oggi egrave successo cosigrave E domani Non lo sappiamo Quindi in che modo
possiamo assicurarci che questa affermazione sia vera Non lo possiamo fare quindi non egrave una
certezza non egrave una veritagrave Poco dopo dice hellipche le pietre sollevate da terra e lasciate andare cadono
essa non pretende che si faccia una simile prova con tutte le pietre essa diragrave certo che si deve almeno
provare con parecchie pietre dal che si potragrave poi concludere con la massima probabilitagrave o di pieno diritto
o per analogia alle pietre rimanenti Eppure non solo lrsquoanalogia non dagrave alcun pieno diritto ma anche
in forza della sua natura confuta cosigrave spesso se stessa che - se vogliamo anche noi concludere per
analogia - lrsquoanalogia stessa non permette di giungere a conclusione alcuna la probabilitagrave a cui si
ridurrebbe il resultato dellrsquoanalogia perde rispetto alla veritagrave ogni differenza di probabilitagrave maggiore
o minorehellip Percheacute tende allrsquoinfinito la probabilitagrave non puograve essere neacute maggiore neacute minore hellipper
quanto grande possa essere essa non egrave niente di fronte alla veritagrave Ma in effetto lrsquoistinto della ragione
accetta tali leggi come veritagrave e soltanto in rapporto alla loro necessitagrave chrsquoesso non conosce lrsquoistinto si
lascia andare a quella distinzione e abbassa a probabilitagrave anche la veritagrave della cosahellip A pag 213 (22)
La materia al contrario non egrave una cosa nellrsquoelemento dellrsquoessere sigrave bene lrsquoessere come universale o
lrsquoessere nella guisa del concetto La ragione che tuttora egrave istinto fa questa giusta differenza ma senza
sapere che mettendo la legge a prova in ogni essere sensibilehellip Dice verifichiamo se egrave cosigrave con tutte
104
le pietre presenti passate e future hellipproprio in questrsquoatto essa toglie quellrsquoessere della legge che egrave
soltanto lrsquoessere sensibile della leggehellip Toglie alla legge quellrsquoessere che dovrebbe essere quello che
la rende tale hellipe senza sapere che mentre essa ragione intende come materie i momenti della legge
lrsquoessenza di questi egrave giagrave diventata alla legge un universale ed egrave giagrave enunciata in tale espressione
come un sensibile non sensibile come un essere privo di corporeitagrave e tuttavia oggettivo Bisogna ora
vedere qual piega sia per prendere per quellrsquoistinto il suo resultato e quale nuova figura del suo osservare
stia cosigrave per sorgere Come veritagrave di questa coscienza sperimentativa noi vediamo la legge pura che si egrave
liberata dellrsquoessere sensibilehellip La legge pura egrave la legge che deve essere universale non puograve essere
soltanto di questa cosa hellipla vediamo come concetto il quale egrave presente nellrsquoessere sensibile movendosi
peraltro con perfetta indipendenza il quale calato nellrsquoessere ne resta libero ed egrave concetto semplice
Questo che in veritagrave egrave il resultato e lrsquoessenza sorge ora esso stesso per tale coscienza ma sorge come
oggetto e invero poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato ed egrave senza rapporto al movimento
precedente sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si
presenta come un osservare diverso Dice poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato cioegrave
non egrave il risultato di questo movimento dialettico non egrave nella ragione Questo oggetto egrave senza
rapporto al movimento precedente egrave fuori dal movimento dialettico egrave preso per se stesso quindi
sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si presenta come
un osservare diverso cioegrave la coscienza non lo riconosce piugrave come un qualcosa che egrave risultato della
ragione
11 settembre 2019
La ragione osservativa Qui Hegel fa un discorso interessante percheacute tutto ciograve che dice giunge a
mettere in discussione in buona parte il fondamento dellrsquooccidente e cioegrave lrsquoosservazione Ciograve che
dice anche se non lo dice espressamente egrave che chi osserva egrave la ragione Se egrave la ragione che osserva
allora lrsquoosservazione non egrave della cosa ma egrave della ragione stessa la ragione osserva se stessa mettere
in atto una serie di procedure che appartengono alla ragione non alla cosa
Intervento Non egrave il soggetto che osserva
In questo caso il termine ldquosoggettordquo egrave piuttosto vago Hegel parla di ragione di autocoscienza
parla molto poco di soggetto Dire che egrave la ragione che osserva egrave come dire che lrsquoosservazione
quindi ciograve che osservo egrave il risultato di un processo intellettuale Ciograve che osservo e questo lo diceva
giagrave nelle prime pagine appartiene alla coscienza Per questo non fa questa distinzione cartesiana
fra soggetto e oggetto per Hegel soggetto e oggetto sono lo stesso Sta qui lrsquoinnovazione di Hegel
rispetto a tutta la filosofia che lo ha preceduto soggetto e oggetto sono lo stesso cioegrave non sono
disgiungibili Soggetto e oggetto sarebbero i due astratti di un concreto dove il concreto egrave la
ragione egrave lrsquoautocoscienza Soggetto e oggetto sono due momenti dove lrsquooggetto dilegua nel
soggetto a questo punto questo il soggetto non egrave piugrave soggetto Tutto il discorso che sta facendo
qui va anche in questo senso a mostrare che lrsquoosservazione invece vuole proprio fare questo e
cioegrave cogliere lrsquoastratto astraendo dal concreto Ma questa operazione ci diragrave lui non egrave possibile
percheacute se io prendo lrsquoastratto astraendolo dal concreto tolgo da questo elemento separato il
negativo tolgo cioegrave quellrsquoaltro da seacute che fa esistere il seacute in quanto tale Egrave come se togliessi il per
seacute dallrsquoin seacute il significato dal significante per dirla in termini semiotici Quindi questa operazione
di astrazione per Hegel non porta a nulla egrave unrsquoastrazione che puograve farsi anzi si fa continuamente
tutta la dottrina dellrsquoosservazione su cui peraltro si fonda la scienza Scienza non nellrsquoaccezione
di Hegel dovremmo parlare di scientismo per distinguere la nozione di scienza in Hegel egrave unrsquoaltra
cosa Dunque lo scientismo si fonda sullrsquoosservazione cioegrave sulla possibilitagrave di astrarre un
elemento dal concreto ma astraendolo dal concreto questo elemento non egrave piugrave quellrsquoelemento di
cui mi sto occupando egrave unrsquoaltra cosa Per tornare allrsquoesempio ormai celebre ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo se mi metto ad analizzare la lampada questa lampada che io analizzo dopo
105
averla astratta dal concreto non egrave ldquolampada che egrave su tavolordquo non egrave piugrave quella ldquolampada che egrave
sul tavolordquo ma egrave unrsquoaltra cosa Questa egrave la difficoltagrave della scienza dello scientismo e cioegrave che
nellrsquooccuparsi di qualche cosa quindi nellrsquoastrarlo dal concreto trasforma questa cosa in unrsquoaltra
cosa da quella che vuole osservare cioegrave osserva altro da ciograve che vorrebbe osservare Siamo a pag
214 (24) Hegel tratta dellrsquoorganico Un oggetto che sia tale da avere in lui il processo della semplicitagrave
del concetto egrave lrsquoorganico Lrsquoorganico ha in seacute la semplicitagrave del concetto egrave un concetto semplice In
questrsquoassoluta fluiditagrave egrave risoltahellip Quando Hegel parla di fluiditagrave parla del movimento dialettico
hellipquella determinatezza ondrsquoesso sarebbe solamente per Altro La cosa inorganica ha a sua essenza la
determinatezza e quindi puograve costituire la pienezza dei momenti del concetto soltanto insieme con
unrsquoaltra cosa e va perciograve perduta tosto che entri nel movimentohellip Egrave sempre per qualche altra cosa
quindi la cosa si dilegua percheacute egrave per un altro hellipinvece nellrsquoessenza organica tutte quante le
determinatezze ondrsquoessa egrave aperta per un altro sono collegate sotto lrsquounitagrave organica (che egrave) semplice
nessuna che si rapporti liberamente ad altro sorge come essenziale e quindi lrsquoorganico si mantiene nel
suo stesso rapporto Lrsquoorganico egrave fatto di una serie di elementi dove ciascuno si rapporta a un altro
ma allrsquointerno di un tutto organico Un secolo dopo hanno chiamato questa cosa ldquostrutturardquo dove
un elemento non puograve essere tolto dalla struttura senza che questo elemento cambi diventando
unrsquoaltra cosa egrave quello che egrave soltanto allrsquointerno della struttura Questo per incominciare a dire
delle cose sul fatto che lrsquoosservazione di un elemento non porta a cogliere lrsquoessenza di
quellrsquoelemento A pag 216 (26) Il rapporto del quale si egrave qui sopra discorso dellrsquoorganico con la
natura degli elementi non esprime lrsquoessenza dellrsquoorganico stessohellip Questo rapporto dellrsquoorganico
con i vari elementi non esprime lrsquoorganico lrsquoorganico egrave unrsquoaltra cosa hellipquesta essenza egrave invece
contenuta nel concetto finalistico Invero a questa coscienza osservativahellip Lrsquoosservazione egrave uno dei
modi per esercitare la ragione anzi egrave il primo modo poi parleragrave di altri hellipquel concetto non egrave
lrsquoessenza propria dellrsquoorganico anzi a quella coscienza medesima il concetto cade fuori dellrsquoessenza e
quindi egrave poi soltanto quellrsquoestrinseco rapporto teleologico Sta dicendo che questa idea di porre
lrsquoessenza come il fine di qualche cosa non egrave che porti molto lontano percheacute questo finalismo cade
fuori dellrsquoessenza non egrave lrsquoessenza propriamente A pag 217 (27) Bisogna ora vedere piugrave da vicino
questa determinazione comrsquoessa egrave in seacute e come egrave per lrsquoistinto della ragione al fine di rendersi conto di
comrsquoesso vi si rinvenga senza perograve conoscersi nel suo rinvenirsi Il concetto finalistico adunque al
quale si innalza la ragione osservativa egrave altrettanto presente come un effettuale allo stesso modo che
lrsquoeffettuale egrave ad essa consaputo concettohellip Questo finalismo egrave un effetto egrave qualcosa che accade hellip
neacute egrave un rapporto esterno di questo effettuale anzi la sua essenza Non egrave questo rapporto esterno la
sua essenza Essendo effettuale si effettua quindi non egrave unrsquoessenza lrsquoessenza non egrave qualcosa che
si effettua egrave qualcosa che necessariamente egrave Che questo effettuale il quale egrave esso stesso un fine si
rapporti secondo un fine ad altro significa che il suo rapporto egrave un rapporto accidentale rispetto a ciograve
che i due termini sono nella loro immediatezza nella loro immediatezza sono entrambi indipendenti e
reciprocamente indifferenti Dice gli elementi non riusciamo a coglierli perograve proviamo a cogliere
questo tutto attraverso la finalitagrave Ma dice Hegel anche la finalitagrave egrave qualcosa di accidentale e
quindi non egrave unrsquoessenza Ma lrsquoessenza del loro rapportohellip Cioegrave il rapporto accidentale e i termini
nella loro immediatezza hellipegrave diversa da ciograve chrsquoessi sembrano essere e il loro operare ha un altro senso
da ciograve chrsquoesso egrave immediatamente per il percepire sensibile la necessitagrave in ciograve che accade egrave nascosta e si
mostra soltanto alla finehellip Questo nel finalismo la necessitagrave si mostra soltanto alla fine hellipma in
modo che la fine indica quella necessitagrave essere anche il primo Questo egrave ciograve che fa Hegel egrave ciograve che
interviene alla fine che fa essere lrsquoinizio quello che egrave Cosigrave anche nel finalismo non egrave propriamente
unrsquoessenza percheacute egrave soltanto qualche cosa che accade e quando accade allora e solo allora posso
giustificarne lrsquoesistenza Questo per il fatto che dalla fine posso stabilire lrsquoinizio helliprifacendoci dal
cominciamento questo nella sua fine o nel resultato del suo operare non fa altro che ritornare a se
stesso e quindi il cominciamento si mostra tale a se stesso da avere se stesso a sua fine Questo
cominciamento si mostra come cominciamento soltanto a ritroso soltanto alla fine egrave possibile
106
stabilire il cominciamento Che egrave esattamente lrsquoopposto di un processo per esempio scientista
quello empirico-deduttivo si parte da un elemento e poi attraverso una serie di passaggi si giunge
alla sua fine Hegel ci sta dicendo che non egrave cosigrave propriamente che funziona egrave soltanto dalla fine
che io posso intendere qualcosa del cominciamento percheacute fincheacute non sono arrivato alla fine non
posso sapere che cosa egrave il cominciamento posso immaginare ma soltanto alla fine io che veramente
egrave lrsquoinizio che quella cosa egrave il cominciamento Dunque ciograve chrsquoesso raggiunge mediante il movimento
del suo operare egrave lui stesso e che esso raggiunga soltanto se stesso egrave il suo sentimento di seacute Cosigrave egrave bensigrave
presente la differenza di ciograve chrsquoesso egrave e di ciograve chrsquoesso cerca ma si tratta solo della parvenza di una
differenza e cosigrave esso egrave concetto in lui stesso In questo modo dice egrave presente la differenza di ciograve
che esso egrave e di ciograve che esso cerca percheacute ciograve che egrave dice Hegel non egrave ciograve che cerca Ciograve che cerca egrave
la fine ma questa fine non egrave il cominciamento percheacute soltanto quando arrivo alla fine so qualcosa
del cominciamento Ma non diversamente egrave costituita lrsquoautocoscienzahellip Infatti si costituisce
esattamente cosigrave hellipanchrsquoessa consiste nel distinguersi da seacute in modo che nello stesso tempo non ne
derivi differenza alcuna Essa perciograve nellrsquoosservazione della natura organica non trova nientrsquoaltro che
tale essenzahellip Cioegrave lrsquoautocoscienza continua a trovare se stessa hellipessa trova seacute come una cosa
come una vita ma fa ancora una differenza tra ciograve chrsquoessa stessa egrave e ciograve che ha trovato - ma si tratta
di una differenza che non egrave tale Questo egrave forse il punto cruciale di tutto questo capitolo
lrsquoautocoscienza in questo processo in cui vuole cercare la cosa alla fine trova e puograve soltanto
trovare se stessa Percheacute Egrave semplice lrsquoha detto percheacute soltanto alla fine io posso trovare il
cominciamento ma questo fine che cosrsquoegrave se non qualcosa che io ho posto qualcosa che
lrsquoautocoscienza ha posto Quindi ciograve che io trovo egrave sempre e soltanto lrsquoautocoscienza nientrsquoaltro
che questo A pag 219 (29) Considerata piugrave da vicino questa determinazione che la cosa egrave fine in lei
stessa si trova anche nel concetto di essa La cosa conserva seacute il che significa anche la sua natura esser
tale da occultare la necessitagrave e da presentarla nella forma di rapporto accidentale infatti la sua libertagrave
o il suo esser-per-seacute consistono appunto nel comportarsi verso il necessario come se questo fosse qualcosa
drsquoindifferente la cosa si presenta quindi essa stessa come alcuncheacute siffatto il cui concetto cade fuori del
suo essere Questo egrave il modo in cui si mostra ma non egrave cosigrave percheacute dice Non diversamente la ragione
ha la necessitagrave drsquointuire il suo proprio concetto come se questo fosse qualcosa drsquoindifferentehellip Come
se dice ma non egrave cosigrave hellipdi intuirlo cioegrave come cosa come un alcuncheacute verso cui essa egrave indifferente
e che quindi da parte sua egrave indifferente verso di lei e verso il proprio concetto Tutto sta in questo
ldquocome serdquo cadesse fuori del concetto ma non cade fuori del concetto Non puograve cadere fuori del
concetto percheacute lrsquoincominciamento egrave sempre e comunque nella coscienza Questo lo avevamo visto
quando parlava allrsquoinizio dellrsquoin seacute che si muove verso il per seacute e poi torna allrsquoin seacute il
cominciamento egrave lrsquoin seacute egrave il significante egrave ciograve che si dice ligrave crsquoegrave il cominciamento Ora io posso
anche pensare che questo cominciamento ciograve che si dice il significante abbia come oggetto ciograve
che vuole dire e che quindi sia fuori ma ci dice Hegel non puograve essere fuori percheacute questo
oggetto che egrave ciograve di cui si dice in questo caso il fine ciograve che cerco che cosrsquoegrave propriamente Egrave
qualcosa che soltanto dagrave un significato al cominciamento Ha unrsquoaltra funzione il significato ha
unrsquoaltra funzione quella di dare al significante il suo significato cioegrave rendere il significante quello
che egrave A pag 221 (21) Ma questa unitagrave dellrsquouniversalitagrave e dellrsquoattivitagravehellip Cioegrave di ciograve che egrave fisso
universale per seacute hellipnon egrave per questa ragione osservativa La ragione osservativa non coglie questa
unitagrave non la coglie percheacute la ragione osservativa vuole cogliere lrsquoelemento separato astratto hellipe
ciograve percheacute quellrsquounitagrave egrave essenzialmente il movimento interno dellrsquoorganico e puograve venir intesa solo come
concetto Se non la intendo come movimento ma come due astratti fermi fissati bloccati
immobili non colgo niente hellipma lrsquoosservare cerca i momenti nella forma dellrsquoessere e del restare e
poicheacute lrsquoIntiero organico consiste nel non avere neacute far trovare in seacute i momenti in tal guisa la coscienza
trasforma lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista Questa
opposizione che si integra nella sintesi e che egrave ciograve che consente di vedere lrsquointero il concreto
questa unitagrave questo concreto non lo posso vedere se mi fisso su elementi che sono in opposizione
107
tra loro e presi come astratti E allora la coscienza non potendo cogliere questa unitagrave trasforma
lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista cioegrave gli dagrave il significato
che le pare ma senza cogliere lrsquointero Qual egrave il significato che le pare Egrave quello che fa lo
scientismo cioegrave immagina che lrsquoelemento astratto separato sia lrsquouniversale che ciograve che trova
sia lrsquouniversale cioegrave sia la veritagrave mentre egrave soltanto il momento di un processo dove la veritagrave non
egrave altro che questo processo questo movimento Egrave chiaro che tutto ciograve lo scientismo lo deve
eliminare la veritagrave deve essere fissata su qualcosa che egrave separato astratto A pag 222 parla di
opposizione tra interno ed esterno Lrsquointerno sarebbe lrsquoessenza lrsquoesterno la forma quella che egrave in
relazione con il mondo helliplrsquoopposizione egrave quindi ormai unrsquoopposizione puramente formale i cui lati
reali hanno a loro essenza un medesimo in-seacute ma in pari tempo poicheacute interno ed esterno sono anche
realtagrave opposta e poicheacute essi per lrsquoosservare sono un diverso essere allrsquoosservare stesso pare che ciascuno
di essi abbia un contenuto peculiare Infatti Hegel giunge a dire che interno e esterno sono lo stesso
a ogni mutamento dellrsquouno corrisponde il mutamento dellrsquoaltro e cioegrave non crsquoegrave la possibilitagrave di
isolare lrsquouno dallrsquoaltro Questo ha delle implicazioni notevolissime Pensate per es in ambito
medico allrsquoanatomia dicendo Hegel che non crsquoegrave differenza tra interno e esterno che sono lo stesso
dice che ciascun mutamento dellrsquoesterno dellrsquoumore comporta un mutamento interno e che
queste cose vanno di pari passo Egrave chiaro che a questo punto non posso piugrave considerare lrsquointerno
come qualcosa di separato dallrsquoesterno ma sono costretto a considerarli come un processo
incessante in cui ciascuno muta mentre muta anche quellrsquoaltro La legge vorrebbe invece
stabilire un rapporto fisso tra interno ed esterno in questo caso A pag 223 La legge come rapporto
di quellrsquointerno a questo esterno esprime cosigrave il suo contenuto prima nella rappresentazione di momenti
universali o di essenze semplici poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale o della
figura Che cosa fa la legge Prima esprime questa relazione tra i due come un omento universale
poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale Da una parte egrave essenziale dallrsquoaltra egrave
inessenziale da una parte egrave necessaria dallrsquoaltra egrave contingente A pag 224 (37) Lrsquoaltro significato
di questi elementi organici in quanto essi cioegrave vengon presi come lrsquoesterno egrave il modo loro figurato
secondo il quale essi sono dati come parti effettuali ma in pari tempo anche universalihellip Come
dicevamo prima sono un effetto ma anche universali hellip ossia come sistemi organici e cioegrave la
sensibilitagrave intesa cosigrave allrsquoingrosso come sistema nervoso lrsquoirritabilitagrave intesa come sistema muscolare
e la riproduzione come organi della conservazione dellrsquoindividuo e della specie Le leggi caratteristiche
dellrsquoorganico riguardano quindi una relazione di momenti organici nel loro duplice significato che egrave
quello di essere ora una parte della figurazione organica ora fluida determinatezza universale
pervadente tutti quei sistemi Ci sta continuando a dire che non possiamo considerare un elemento
senza il suo altro Ciascun elemento tolto lrsquoaltro cessa anche lui di essere quello che egrave A pag 225
(40) Egrave resultato avere valore di legge la relazione che la proprietagrave organica universale in un sistema
organico si sia trasformata in una cosahellip Questo fa la legge trasforma una relazione in una cosa
quindi blocca la relazione hellipin modo da avere in questa la sua figurata impronta per tal modo quella
proprietagrave e quella cosa sarebbero entrambe la medesima essenza la quale una volta sarebbe presente
come momento universale e unrsquoaltra volta come cosa La legge vuole porre uno di questi due elementi
cancellando lrsquoopposizione cancellando il negativo cancellando il movimento Ma si ritrova questa
legge a essere continuamente rimbalzata da una parte allrsquoaltra da una parte considera la sua
proprietagrave come universale ma questa universalitagrave egrave data da che cosa Egrave data da momenti
particolari da elementi singoli Ora a un certo punto dice che lrsquounico elemento che sembra fissare
questa relazione egrave il numero il numero nella sua determinatezza Il problema egrave che il numero
risulta inessenziale per la relazione non cade nella relazione cioegrave nella legge ma egrave unrsquoaltra cosa
rispetto alla legge Questa inessenzialitagrave del numero fa sigrave che tutto ciograve che lo scientismo ha
immaginato di poter stabilire attraverso tutte le varie incursioni nellrsquoaritmetica sia vano percheacute
il numero rimane sempre inessenziale rispetto alla relazione di cui egrave fatta la legge legge che
vorrebbe togliere questa relazione questo movimento per renderla una cosa stabile fissa A pag
108
228 (43) Se infine invece di mettere in rapporto tra loro sensibilitagrave e irritabilitagrave si mette la
riproduzione in rapporto con lrsquouna o con lrsquoaltra di esse allora viene anche a mancare lrsquooccasione di
questo legiferarehellip Sta sempre parlano del tentativo di stabilire una legge che governi questo
movimento hellippercheacute la riproduzione non sta con quei momenti in una opposizione qual egrave quella
dellrsquouno verso lrsquoaltro e poicheacute tale legiferare si fonda su questa opposizione viene qui a mancare fin la
parvenza del suo aver luogo La legge stabilisce delle fissitagrave Per stabilire qualcosa di fisso deve
eliminare ciograve che le si oppone Questo egrave necessario per la legge deve essere cosigrave ma dice rispetto
alla sensibilitagrave e allrsquoirritabilitagrave dove lrsquouna appare in opposizione allrsquoaltra perograve aveva che
sollecitano lrsquouna si sollecita anche lrsquoaltra e quindi non sono in opposizione tanto piugrave non sono in
opposizione con la riproduzione che non crsquoentra niente Quindi ci sta dicendo che a maggio
ragione non egrave possibile stabilire nessuna legge intorno allrsquoorganico al corpo non esistono leggi
intorno al corpo o allrsquoorganico in generale A pag 230 (46) Ovvero mentre lrsquoidea astratta
dellrsquoorganismo egrave espressa veracemente in questi tre momentihellip Sensibilitagrave irritabilitagrave e riproduzione
hellipsolo in quanto essi non sono qualcosa drsquoimmoto essendo anzi soltanto momenti del concetto e del
movimento lrsquoorganismo stesso come figurazione non egrave invece inquadrato in tali tre distinti sistemi
come lrsquoanatomia li ha elencati In quanto tali sistemi debbono venir trovati nella loro effettualitagrave e
legittimati mediante questo trovare deve si anche rammentare che lrsquoanatomia non presenta soltanto tre
siffatti sistemi ma molti altri ancora Quindi a parte ciograve il sistema sensitivo deve avere in generale
un significato del tutto diverso da quello che vien chiamato sistema nervosohellip Percheacute il sistema
nervoso non egrave localizzabile nei nervi che trovano i medici hellipil sistema irritabile ne deve avere uno
del tutto diverso da quello del sistema muscolare e il sistema riproduttivo ne deve avere uno non meno
diverso da quello degli organi di riproduzione Nei sistemi della figura come tale lrsquoorganismo viene
inteso secondo il lato astratto della morta esistenza e i suoi momenti cosigrave presi appartengono
allrsquoanatomia e al cadavere non giagrave alla conoscenza neacute allrsquoorganismo vitale Come parti morte essi
hanno anzi cessato di essere percheacute cessano di essere dei processi Ci sta dicendo che non soltanto il
sistema nervoso cosigrave come egrave studiato dallrsquoanatomia non rende conto dei processi della sensibilitagrave
ma preso isolatamente nemmeno esiste percheacute esiste soltanto in relazione con gli altri elementi
esiste preso in questa dialettica Se egrave fuori da questa relazione anche il sistema nervoso non esiste
non crsquoegrave Poco piugrave avanti Lrsquoessenziale dellrsquoorganico dato che questo egrave in seacute lrsquouniversale consiste anzi
in generale nellrsquoavere i suoi momenti altrettanto universali nellrsquoeffettualitagrave di averli cioegrave come processi
penetranti per tutto ma non consiste nel dare in una cosa isolata unrsquoimmagine dellrsquouniversale Questo
egrave ciograve che tenta lo scientismo dare in una cosa isolata lrsquoimmagine dellrsquouniversale dare per es
nella fotografia dei nervetti lrsquoimmagine universale della sensibilitagrave oppure da una radiografia del
cervello lrsquoimmagine del pensiero (48) Per tal guisa nellrsquoorganico va senzrsquoaltro perduta la
rappresentazione di una legge Vale a dire tutte queste cose ci dicono che non egrave possibile stabilire
nessuna legge percheacute la legge muove da elementi astratti dal concreto e li fissa immaginando che
ciascuno di essi sia lrsquouniversale ma lrsquouniversale egrave lrsquointero egrave lrsquointero organico che egrave in continuo
movimento La legge vuol cogliere ed esprimere lrsquoopposizione come lati quieti e in essi la
determinatezza che egrave il rapporto reciproco Lrsquointerno cui appartiene lrsquouniversalitagrave apparente e
lrsquoesterno cui appartengono le parti della figura quiescente dovrebbero costituire i lati corrispondenti
della legge ma tenuti cosigrave reciprocamente separati perdono il loro significato organico e alla
rappresentazione della legge sta proprio a fondamento che i suoi due lati abbiano un indifferente
sussistere per seacute essentehellip Egrave contraddittorio la legge vuole che ciascuno di questi elementi sussista
per seacute mentre come abbiamo appena visto ciascun elemento preso per seacute fuori dal concreto
dallrsquointero non crsquoegrave Ma ogni lato dellrsquoorganico consiste anzi nellrsquoessere in lui stesso universalitagrave
semplice nella quale egrave risolta ogni determinatezza noncheacute nellrsquoessere il movimento di questa risoluzione
Ciascuno di questi elementi egrave in quanto egrave preso nel movimento A pag 233 Ma poicheacute appunto
lrsquooggetto unifica immediatamente lrsquounitagrave organica lrsquoinfinito togliere o lrsquoassoluta negazione dellrsquoessere
con il quieto esserehellip I due lati da una parte lrsquoelemento universale e dallrsquoaltra invece il
109
movimento Questi due lati vanno tenuti distinti nella scienza hellipe poicheacute i momenti sono
essenzialmente puro passare cosigrave non resulta nessuno di siffatti lati nellrsquoelemento dellrsquoessere quali per
la legge vengono richiesti La legge vuole che ciascuno di questi elementi sia per conto suo che
esista per seacute mentre ci sta che no non esiste per seacute A pag 241 (60) Se invece consideriamo
questrsquoaltro lato dellrsquoinorganico non come processo ma come quieto essere allora esso lato egrave la coesione
ordinaria egrave una proprietagrave sensibile semplice postasi da un lato di contro al momento dellrsquoesser-altro
che lasciato libero e scomposto in molte proprietagrave indifferenti rientra come il peso specifico in quelle
molte proprietagrave stessehellip Parla del peso specifico come uno degli elementi che dovrebbero essere
qualcosa di universale cioegrave dare lrsquoessenza della cosa cosa che non avviene ovviamente A pag
244 dice qualcosa che egrave un porsquo una summa di quanto detto prima Ma lrsquoorganico egrave una singolaritagrave
che egrave essa stessa pura negativitagrave e che perciograve in se stessa cancella la determinatezza fissa del numero la
quale conviene allrsquoessere indifferente Questo egrave importante Dice che lrsquoorganico egrave una singolaritagrave che
egrave pura negativitagrave Cosa vuol dire che egrave pura negativitagrave Vuol dire che egrave quella che egrave in quanto
negazione di ciograve che non egrave e quindi egrave in quanto pura negativitagrave E allora dice il numero che
funzione ha il numero che dovrebbe stabilire la proprietagrave particolare di qualche cosa Essendo
pura negativitagrave cancella la determinatezza fissa di qualche cosa nella negativitagrave non crsquoegrave piugrave
nessuna determinatezza fissa percheacute ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in relazione al
movimento dialettico Ma se ciascuna cosa egrave quella che egrave in relazione a un movimento dialettico
allora qualunque determinatezza fissa scompare quindi si perde anche lrsquoutilitagrave del numero A
pag 245 Il genere come organismo effettuale si fa semplicemente rappresentare da un sostituto
Sarebbe il numero in questo caso Ma il sostituto cioegrave il numero che sembra segnare il passaggio dal
genere alla figurazione individuale e offrire allrsquoosservazione entrambi i lati della necessitagrave intesa e
come determinatezza semplice e come figura sviluppata progredita fino alla varietagrave il numero designa
piuttosto lrsquoindifferenza e la libertagrave reciproca dellrsquouniversale e del singolo che dal genere viene
abbandonato a una differenza priva drsquoessenza qual egrave quella della grandezza ma che tuttavia essendo
qualcosa di vitale si dimostra altrettanto libero anche da questa differenza Qui ldquoliberordquo egrave da
intendersi nellrsquoaccezione per cui qualcosa non egrave vincolato a qualche altra cosa Quindi ci sta
dicendo che il numero designa lrsquoindifferenza dellrsquouniversale e del singolo mentre la legge voleva
invece bloccare questa relazione attraverso il numero ma questo numero egrave totalmente
indifferente a questa cosa non ha nulla a che fare con loro A pag 247 (65) Da ciograve consegue che
nellrsquoesserci il quale ha una figura allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in
generalehellip Lrsquoesserci nellrsquoaccezione heideggeriana del termine lrsquouomo cosigrave come accade
Allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in generale allrsquoosservazione si sviluppa
soltanto la ragione Egrave ciograve con cui ho esordito egrave la ragione che vede le cose (66) Oltre al fatto
dunque che nella natura organica la ragione osservativa giunge soltanto allrsquointuizione di lei stessahellip
La ragione osservativa cioegrave io voglio osservare e che cosa trovo Me che osservo Lrsquounica cosa
cui giunge non egrave altro che lrsquointuizione di me in quanto ragione che osserva hellipcome vita universale
in generale alla ragione medesima lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene
possibile soltanto secondo sistemi distinti in guisa del tutto universale la determinazione o essenza dei
quali non sta nellrsquoorganico come tale anzi nellrsquoindividuo universale e - subordinatamente a queste
differenze della terra - lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene possibile
soltanto secondo distribuzioni in serie che il genere tenta di fare Mentre dunque senza la vera
mediazione che egrave per seacute lrsquouniversalitagrave della vita organica nella sua effettualitagrave deve precipitare
immediatamente nellrsquoestremo della singolaritagrave la ragione osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto
lrsquoopinarehellip Se lo astraggo dallrsquointero dice precipita immediatamente nella singolaritagrave la ragione
osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto lrsquoopinare Questo percheacute come abbiamo visto
questo elemento astratto dallrsquointero non ha nessuna possibilitagrave di essere inserito in una legge
quindi posso soltanto opinare pensare che sia cosigrave hellipe se pur essa ragione possa avere lrsquoozioso
interesse di osservare questo opinare essa deve limitarsi alla descrizione e alla narrazione di opinioni
110
e di capricci della natura Quindi crsquoegrave il passaggio dallrsquoapparente scientificitagrave alla retorica
allrsquoopinare Tale libertagrave dellrsquoopinare che nulla ha di spiritualitagrave offriragrave invero embrioni svariatissimi
di leggi tracce di necessitagrave accenni a ordinamenti e a classificazioni rapporti buffi e appariscenti
Tuttavia nel rapporto dellrsquoorganico con le differenze dellrsquoinorganico differenze date come poste
nellrsquoessere elementi zone climi ecc lrsquoosservazione per quel che concerne la legge e la necessitagrave non
va oltre il grande influsso Non va oltre la chiacchiera Cosigrave dallrsquoaltro lato dove lrsquoindividualitagrave non
ha il significato della terrahellip La terra sarebbe lrsquouniversalitagrave hellipanzi dellrsquoUno immanente alla vita
organica hellip ndash dallrsquoaltro lato allrsquoosservazione non egrave possibile fare un passo oltre i garbati rilievi
glrsquointeressati rapporti le amabili offerte al concetto ma i garbati rilievi non sono per nulla sapere della
necessitagrave gli interessanti rapporti si arrestano allrsquointeresse mentre qui lrsquointeresse non egrave altro che
lrsquoopinione intorno alla ragione e lrsquoamabilitagrave con cui lrsquoindividuale accenna a un concetto egrave quella
amabilitagrave da bambini che quando in seacute e per seacute pretende di avere qualche valore egrave anche fanciullesca
Se quindi non vogliamo attenerci allrsquoopinare alla retorica non potremo fare altro che
considerare che tutto il mio osservare le cose non egrave nientrsquoaltro che la ragione che osserva Ma che
cosa osserva Osserva forse qualcosa che egrave fuori di seacute Se non puograve osservare nulla che sia fuori di
seacute allora la ragione osserva se stessa osservare Non puograve fare altro Osservandosi osservare non
fa che cogliere la sua essenza che egrave quella di essere ragione cioegrave movimento che va dallrsquoin seacute al
per seacute e ritorna allrsquoin seacute Fa questo e non puograve uscire da questo percheacute soltanto questo egrave lrsquointero
la veritagrave e cioegrave questo movimento dialettico in cui ciascun elemento egrave preso per cui ciograve che
osservo credendo di osservare la cosa non egrave altro che il mettere in atto la mia ragione che osserva
se stessa
18 settembre 2019
Siamo a pag 249 (69) Volgendosi ora in se medesimahellip Sta parlando dellrsquoautocoscienza hellipe
dirigendosi al concetto che egrave effettuale in quanto anche libero lrsquoosservazione trova anzi tutto le leggi del
pensare Questo egrave lrsquoobiettivo della scienza si accorge di pensare e vuole trovare le leggi di quel
pensiero Questa singolaritagrave che non egrave altro se non il pensare in lui stesso egrave lrsquoastratto movimento del
negativohellip Dicendo che egrave lrsquoastratto movimento del negativo Hegel ci dagrave a intendere che questa
singolaritagrave del pensare non egrave altro che unrsquoastrazione Qui ldquoastrattordquo potete intenderlo come lo
poneva Severino isolare un elemento dal racconto in cui egrave inserito e per cui esiste Per esempio
se io voglio trovare le leggi del pensiero mi trovo in una posizione particolare e cioegrave devo
considerare il pensiero come oggetto del pensiero Egrave come se in qualche modo dovessi astrarre il
pensiero e quindi questo astratto movimento del negativo non egrave altro che lrsquoastrazione di ciograve che
egrave negativo rispetto al mio pensiero cioegrave il pensiero del pensiero hellipmovimento riattratto interamente
nella semplicitagrave e le leggi sono al di fuori della realtagrave Si immagina che queste leggi siano al di fuori
della realtagrave Intanto la realtagrave per Hegel come sapete egrave il vero cioegrave il concreto lrsquointero Infatti
dice ldquoIl vero egrave lrsquointero e lrsquointero egrave verordquo La questione che interessa a Hegel in questo capitolo
sulla ragione osservativa egrave che cosa accade nellrsquoosservazione o meglio che cosa la rende possibile
Egrave chiaro che da tutto ciograve che ci ha detto fino adesso lrsquoosservazione comporta dei problemi Il
problema principalmente egrave che per osservare devo astrarre dal concreto quellrsquoelemento che
osservo Per osservare la lampada devo astrarla da quella proposizione che dice ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo devo considerare questa lampada per seacute Quindi che cosa accade per Hegel
Accade che in questa astrazione mi trovo a dovere stabilire delle leggi quindi un universale da
applicare poi al singolare allrsquoevento allrsquoimmanente a ciograve che accade Quindi da una parte una
legge un universale un estremo dallrsquoaltra parte lrsquoaltro estremo e cioegrave lrsquoimmanente ciograve che
accade Voglio che ciograve che accade rientri dentro una legge La domanda che si pone Hegel egrave se
questo sia possibile la risposta che dagrave egrave no Non egrave possibile nel senso che hegelianamente questi
due estremi questi due lati il singolare e lrsquouniversale devono rimanere separati percheacute la legge
111
egrave universale non puograve ovviamente essere il singolare si tengono separati proprio per questo
Adesso trascendo un porsquo Hegel ma il problema egrave che per trovare una legge devo mantenere
separati lrsquouniversale dal singolare nel tentativo di trovare una legge universale che renda conto
del movimento del singolare Ma sempre hegelianamente il movimento che Hegel chiama
dialettica e che consente lrsquoesistenza sia del singolare sia dellrsquouniversale egrave propriamente ciograve che
impedisce di mantenere separati i due elementi Questi due elementi questi due estremi sono in
una relazione tale per cui non puograve darsi lrsquouno senza lrsquoaltro Ma qui vedete subito che ciograve che dice
Hegel contrasta immediatamente con tutti i principi dellrsquoosservazione percheacute se non puograve darsi
lrsquouno senza lrsquoaltro non posso astrarre lrsquouno dallrsquoaltro non posso tenerli separati percheacute cosigrave
facendo nego il movimento dialettico cioegrave nego la possibilitagrave che un elemento possa essere se
stesso Cercando una legge che vincoli il singolare allrsquouniversale devo trovare un qualche cosa che
si applichi universalmente al singolare ma se si applica universalmente al singolare per Hegel
nel momento in cui io pongo il singolare pongo anche immediatamente il suo opposto che in
questo caso sarebbe lrsquouniversale Quindi percheacute ciograve che accade sia effettivamente qualcosa che
accade egrave necessario che il per seacute il significato di questa cosa ritorni sullrsquoaccadere modificandolo e
dando a questo accadere un significato Ma se tengo separate le due cose e sono costretto a farlo
se voglio porre una legge universale cheacute non posso sovrapporla allrsquoevento non possono essere la
stessa cosa non puograve lrsquouno ricadere sullrsquoaltro la legge universale deve rimanere separata
dallrsquoevento Egrave questo il problema dellrsquoosservazione che tenta proprio questo e cioegrave di mantenere
separate le due cose ma poi una volta tenute separate si trova nella condizione di non potere
attribuire una relazione necessaria tra le due e non crsquoegrave una relazione necessaria percheacute le ha tenute
separate A pag 256 (78) Viene allora a cadere quellrsquoessere che sarebbe in seacute e per seacute e che dovrebbe
costituire lrsquoun lato di una legge e precisamente il lato universale Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve che egrave il suo
mondo in quanto mondo suohellip Qui sta ponendo la differenza tra individualitagrave e universalitagrave hellipegrave
essa stessa il circolo del proprio operare circolo in cui essa si egrave rappresentata come effettualitagrave e
senzrsquoaltro egrave soltanto unitagrave dellrsquoessere in quanto giagrave dato e dellrsquoessere in quanto costruito unitagrave i cui
lati non cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltrohellip In questa unitagrave tra le due cose poste hegelianamente
chiaramente i due lati non cadono uno fuori dellrsquoaltro in quanto partecipano entrambi del
movimento dialettico hellipil che invece avveniva nella rappresentazione della legge psicologica - come
mondo dato in seacute e come individualitagrave essente per seacute ossia considerando questi lati ciascun per seacute
non sussiste necessitagrave neacute legge alcuna del loro rapporto reciproco Se li considero separati e devo farlo
non crsquoegrave nessuna necessitagrave del loro rapporto reciproco Pag 264 (89) Hegel considera tre aspetti
riguardo allrsquoosservazione le leggi psicologiche la fisiognomica e la frenologia Non le
considereremo separatamente in quanto la questione che si pone egrave la stessa Lrsquoindividualitagravehellip
Considera sempre lrsquoindividualitagrave contrapposta allrsquouniversalitagrave hellipLrsquoindividualitagrave abbandona
quellrsquoesser-riflesso in seacute che egrave espresso nei trattihellip Questa egrave la fisiognomica i tratti del viso ecc hellipe
pone la propria essenza nellrsquoopera Qui inserisce un elemento importante lrsquoopera il fare
Lrsquoindividualitagrave contraddice allora a quella relazione che viene stabilita dallrsquoistinto della religione
allorcheacute esso si mette a osservare lrsquoindividualitagrave autocosciente per ricercare ciograve che debba essere lrsquointerno
o lrsquoesterno di lei Sappiamo che pone lrsquointerno come lrsquoessenziale e lrsquoesterno come inessenziale pur
essendo ciograve che si mostra Questo punto di vista ci conduce al pensiero tipico che sta a base della
scienza fisiognomica - se pur di scienza si possa parlare Lrsquoopposizione alla quale questo osservare egrave
riuscito e secondo la forma lrsquoopposizione di pratica e di teoretica poste tuttavia entrambe entro la
pratica stessa - egrave lrsquoopposizione dellrsquoindividualitagrave attuantesi nellrsquoazionehellip Ciascuno agisce fa delle
cose e in questo crsquoegrave lrsquoindividualitagrave riguarda lrsquoindividuo non crsquoegrave una legge universale hellipe
dellrsquoindividualitagrave stessa a quel modo chrsquoessa svincolatasi in pari tempo dallrsquoazione si riflette in se
stessa in guisa che lrsquoazione le divenga oggetto Qui incomincia a porre una questione importante che
poi svilupperagrave ulteriormente nel corso di tutta la Fenomenologia lrsquoopera il fare Tutta la filosofia
di Hegel egrave una filosofia pragmatica non crsquoegrave nulla di intellettualistico nel pensiero di Hegel ma egrave
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tutto volto a considerare il fare lrsquoagire percheacute egrave questo che conta Come dire che il vero che attiene
a una persona a una individualitagrave egrave nel suo fare nel suo operare A questo osservare lrsquooperazione
stessa e lrsquoopera - sia del linguaggio sia di unrsquoeffettualitagrave maggiormente consolidata - hanno il valore
dellrsquoesterno inessenzialehellip Questo osservare cerca tratti che permangono e quindi non puograve
propriamente fissarsi sullrsquoopera Lrsquoopera egrave qualcosa che si effettua qui e adesso mentre
lrsquoosservazione cerca ciograve che permane per poterne stabilire delle leggi universali hellipmentre lrsquoesser-
entro-seacute dellrsquoindividualitagrave ha quello dellrsquointerno essenziale Crsquoegrave sempre questo aspetto
nellrsquoosservazione lrsquointerno e lrsquoesterno dove lrsquoesterno dovrebbe rendere sempre conto dellrsquointerno
Tra i due lati che la coscienza pratica ha in lei (lrsquointenzione e lrsquooperazione lrsquoopinione circa la propria
azione e lrsquoazione stessa)hellip Crsquoegrave una differenza tra ciograve che penso di ciograve che faccio e ciograve che faccio
Questo anche Freud molti anni dopo lo aveva colto io dico di non volere fare una certa cosa ma
poi la faccio Ciograve che conta per Hegel cosigrave come anche per Freud non egrave tanto quello che dico ma
ciograve che faccio Se io dico di non volere fare una certa cosa e poi continuo a farla ininterrottamente
egrave questo mio fare che importa Non egrave lontano da ciograve che diceva Freud rispetto al diniego quando
diceva ldquoho sognato una donna ma non era mia madrerdquo Importa certo il fatto che lo neghi ma
ciograve che conta egrave la presenza della madre nel suo discorso Ciograve che dunque lrsquoosservazione ha a suoi
oggetti egrave unrsquoesistenza opinata ed ivi lrsquoosservazione trasceglie delle leggi Ciograve che lrsquoosservazione pone
come prioritario egrave qualcosa che ha unrsquoesistenza opinata cioegrave io penso che sia cosigrave ma siccome ho
scartato lrsquoopera il fare non mi resta che ciograve che penso del fare assumo quello che penso del fare
come la parte prioritaria cancellando quindi lrsquoopera A pag 268 Lrsquooperazione egrave questo e la
creatura umana individuale egrave ciograve che egrave lrsquooperazione nella semplicitagrave di tale essere lrsquouomo per altri
uomini egrave unrsquoessenza universale nellrsquoelemento dellrsquoessere e cessa di essere essenza puramente opinata
Diventa quello che egrave in base al fatto che fa certe cose quindi gli altri vedono che fa certe cose
indipendentemente da quello che dice Nellrsquooperazione lrsquouomo non egrave posto come spirito ma daccheacute
si tratta del suo essere come essere e daccheacute da una parte un essere duplicato - quello della figura e
quello dellrsquooperazione ciascuno dei quali deve essere lrsquoeffettualitagrave umana - si contrappone ecco che
come genuino essere dellrsquouomo devesi affermare solo lrsquooperazione - non la figura la quale dovrebbe
esprimere ciograve chrsquoegli opina rispetto alle proprie operazioni o ciograve che si opinerebbe chrsquoegli abbia la sola
possibilitagrave di fare Hegel sta dicendo che quello che importa egrave quello che la persona fa egrave il suo
agire Questo pone lrsquoaccento per Hegel sulla questione del fare dellrsquooperazione Lrsquooperazione egrave sigrave
qui posta come un operare in termini generali perograve ci sta anche dicendo tra le righe che questo
operare non egrave altro che lrsquooperare del linguaggio facendosi dicendosi Ciograve che importa egrave ciograve che il
linguaggio fa egrave con questo che ci si confronta continuamente Che cosa fa il linguaggio Lavora
il famoso passaggio dal significante al significato dove il significato egrave il lavoro che consente al
significante di essere quello che egrave Quindi questa opera questo lavoro ndash che poi Marx riprenderagrave
in tuttrsquoaltro modo naturalmente ndash egrave fondamentale per Hegel egrave il perno di tutta la sua filosofia
di tutto il suo pensiero dove si tratta di intendere per quanto ci riguarda come questo operare
non sia altro che lrsquooperare del linguaggio il lavoro del linguaggio Parlando di lavoro del
linguaggio parliamo del suo funzionamento ovviamente lrsquoopera del linguaggio egrave il suo
funzionamento egrave il modo in cui sta funzionando qui e adesso A pag 269 Lo smembramento di
questo essere in intenzioni e simili finezze per cui lrsquouomo effettuale ossia la sua operazione si dovrebbe
spiegare ritornando allrsquoopinato essere quali si siano le intenzioni chrsquoegli potragrave fabbricarsi a proposito
della sua effettualitagrave deve venir lasciato allrsquooziositagrave dellrsquoopinare oziositagrave la quale quando mettendo
in pratica la propria inerte saggezza neghi il carattere della razionalitagrave a chi agisce e lo maltratti
affannandosi a spiegare come llsquoessere di lui sia on lrsquooperazione ma la figura e i tratti merita di provare
lrsquoefficacia della replica giagrave rammentata che le dimostreragrave come qualmente la figura lungi dallrsquoessere
un in-seacute sia invece un oggetto da toccar con mano Sta dicendo che egrave inutile cercare nella intenzione
un qualche cosa che non ha a che fare con ciograve che una persona fa come dire ldquosigrave ha fatto questo
ma voleva fare unrsquoaltra cosardquo Anche Freud se ci pensate tiene propriamente conto di questo
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Prendete lrsquoatto mancato non volevo fare questo ma lrsquoho fatto Hegel sta dicendo che egrave questo
che importa ciograve che io faccio Ciograve che io faccio egrave ciograve che io sono propriamente potremmo dire che
io sono ciograve che faccio Ma il fare precipuo egrave il dire quindi io sono ciograve che dico quindi ciograve che
penso sono questa effettualitagrave continua del mio dire questo effettuarsi ininterrotto della parola
Questa egrave la questione principale per Hegel su cui baseragrave anche tutta la sua etica e anche lrsquoestetica
Questa opera che egrave lrsquooperare del linguaggio egrave propriamente ciograve che a noi interessa di piugrave
Lrsquooperare del linguaggio vale a dire ponendo un elemento si pone anche il suo opposto cioegrave il
suo significato percheacute il significato nonostante sia ciograve che rende il significante quello che egrave
comunque si oppone al significante quindi il significante trae la propria essenza da ciograve che
propriamente il significante non egrave Il che rende conto bene del funzionamento del linguaggio
ciascuna cosa egrave quella che egrave in virtugrave del fatto che non egrave quella che egrave Questa opposizione se ci
pensate bene non egrave poi cosigrave lontana da ciograve che diceva Eraclito rispetto al πόλεμος (polemograves)
tradotto generalmente con guerra ma egrave lrsquoopposizione la contrapposizione lrsquoantitesi Eraclito
diceva che il πόλεμος egrave il padre di tutte le cose cioegrave questa contrapposizione tra ciograve che egrave e ciograve che
fa vale a dire ciograve che quella cosa non egrave egrave questa cosa che non egrave che fa della prima cosa quella che
egrave Questo egrave il πόλεμος lrsquoopposizione che poi non egrave altro che la distanza che il linguaggio instaura
Andiamo a pag 287 La questione egrave sempre la stessa e cioegrave il fatto che lrsquoosservazione tenta di
stabilire delle leggi universali tra due cose che per poterle considerare deve tenere separate ma
tenendole separate non puograve trovare nessuna legge che le metta in relazione percheacute ciograve che evita egrave
proprio la relazione ciograve che invece Hegel ha instaurato la relazione tra i due elementi egrave ciograve che fa
lrsquointero egrave ciograve che fa lrsquounitagrave ciograve in cui consiste il concreto e potremmo dire che il concreto egrave lrsquoopera
egrave il fare Quando io dico ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questo mio dire egrave lrsquointero nel senso
che metto in atto questo racconto questa cosa che funziona come unrsquounitagrave appunto come un
intero che poi io lo smembro nei vari elementi che lo compongono gli astratti
Intervento Non egrave possibile allora stabilire la legge universale di un fenomeno
Per Hegel propriamente no Per Hegel questa legge universale rimane sempre e comunque
qualcosa che egrave riferito a un elemento che sigrave puograve accadere certo ma potrebbe anche non accadere
ciograve che la legge universale stabilisce Questo lo aveva giagrave discusso precedentemente ogni legge
universale egrave posta per induzione tutte le mattine sorge il sole ma questo non offre certezza
domattina sorgeragrave il sole Sigrave lo speriamo tutti ma non possiamo stabilirlo come una certezza
Quindi la legge universale ha sempre questo limite egrave induttiva muove da elementi singoli dalla
singolaritagrave per imporre una universalitagrave Ma questa universalitagrave ndash egrave questo il discorso che fa
Hegel ndash non toglie mai la singolaritagrave non riesce a toglierla come invece accade nella dialettica
non riuscendo a toglierla rimane la singolaritagrave a fianco della universalitagrave cioegrave lrsquouniversalitagrave egrave
sempre debitrice della singolaritagrave quindi egrave una universalitagrave sui generis che non offre la certezza
assoluta
Intervento Mi pare da avere inteso che la scienza debba isolare lrsquooggetto dal mondo che lo fa esistere
Hegel dice che lrsquooggetto non egrave conoscibile se isolato separato dal mondo cioegrave dalla relazione che fa essere
quellrsquooggetto quello che egrave
Certo Quello che appare il fenomeno Egrave esattamente quello che diceva Severino il fatto che
ciascun elemento egrave quello che egrave in una relazione Per es ldquola lampada che egrave sul tavolordquo ldquola lampada
che egrave sul tavolordquo egrave ldquola lampada che egrave sul tavolordquo percheacute non egrave la lampada ma egrave ldquola lampada che egrave
sul tavolordquo cioegrave egrave inserita allrsquointerno di questa proposizione Allrsquointerno di questa proposizione
questa lampada egrave una certa cosa se io la astraggo come fa la scienzahellip
Intervento Se io la astraggo io non posso comunque considerarla percheacute va bene che non egrave ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo ma egrave comunque una lampada che egrave inserita in un altro intero
Esattamente Diciamola cosigrave egrave inserita in un altro racconto
Intervento Si potrebbe dire che lrsquoastrazione pura non esistehellip
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Egrave quello che ci dice qui Hegel rispetto allrsquoosservazione Lrsquoosservazione vorrebbe lrsquoastrazione pura
io osservo quella cosa per quello che egrave quella cosa indipendentemente da tutto ciogravehellip La stessa
cosa fra cinque minuti non egrave piugrave la stessa cosa percheacute il mondo che la fa esistere nel frattempo egrave
cambiato io mi sono spostato da qui e mi sono messo qua il mondo egrave cambiato A pag 287 (11)
Da tal mutevole linguaggio ritornata alfine al saldo essere lrsquoosservazione secondo il proprio concetto
proclama che non come organo non come linguaggio e segno ma come morta cosa lrsquoesterioritagrave costituisce
lrsquoeffettualitagrave esterna e immediata dello spirito La cosa non egrave piugrave viva nel senso che non egrave piugrave inserita
allrsquointerno del racconto in cui questa cosa esiste che la fa vivere percheacute relazionata con infinite
altre cose Per osservare egrave come se si dovesse uccidere la cosa toglierle la vita Il che naturalmente
comporta nellrsquoosservazione la necessitagrave di sbarazzarsi di tutto ciograve che fa vivere una cosa ma la
cosa egrave viva nel senso in cui questa cosa partecipa di tutte le cose che la circondano e che la fanno
essere quella che egrave Egrave viva nel senso che muta continuamente come dicevo prima basta un
movimento e il mondo cambia
Intervento Lo aveva giagrave detto Hegel se stabilisco una cosa la faccio morire non si muove piugrave
No non ha piugrave relazione con niente Il che egrave vero percheacute se io isolo un elemento linguistico per
osservarlo - che egrave quello che poi fa la linguistica ndash questo elemento egrave morto non crsquoegrave piugrave Egrave quello
che trova Trubeckoj quando considera il fonema dice che ldquoprdquo esiste nella sua esecuzione cioegrave in
quanto viva ma ldquoprdquo in quanto tale non crsquoegrave non esiste non crsquoegrave da nessuna parte ldquoprdquo Dalla prima
osservazione della natura inorganica fu superata la posizione secondo la quale il concetto dovrebbe esser
dato come cosa ora invece lrsquoultimo modo dellrsquoosservazione ripristina quella posizione in quanto essa
riduce a cosa lrsquoeffettualitagrave stessa dello spiritohellip Lrsquoeffettualitagrave stessa dello spirito egrave quella che prima
vi indicavo come la vita della cosa che egrave viva in quanto inserita in un racconto in quanto
mutevole continuamente hellipo per esprimerci inversamente in quanto essa dagrave al morto esserci il
significato dello spirito Cosigrave lrsquoosservazione egrave giunta ad enunciare ciograve chrsquoera il nostro concetto di lei
che cioegrave la certezza della ragione cerca se stessa come effettualitagrave oggettiva Ciograve che la ragione
lrsquoosservazione cerca lo trova in se stessa cioegrave nella ragione che osserva ligrave trovo ciograve che cerco Io
voglio sapere tutto di questo aggeggio quindi lo osservo ma che cosa osservo In questo mio
osservare crsquoegrave il mio mondo come direbbe Heidegger Quindi in questa cosa che osservo se crsquoegrave il
mio mondo io mi trovo a osservare il mio mondo Osservando il mio mondo non faccio altro che
osservare me Siamo a pag 288 Qui riprende la questione dellrsquoautocoscienza infelice del discorso
religioso Lrsquoautocoscienza infelice alienava la sua indipendenza e lottava fino a tradurre il suo esser-
per-seacute in cosa Cosigrave essa da autocoscienza ritornava a coscienzahellip Rinunciava cioegrave
allrsquoautocoscienza alla consapevolezza di seacute offrendosi totalmente a Dio e quindi ritorna a
coscienza a qualcosa cioegrave che non ha coscienza di seacute hellipma ciograve che egrave cosa egrave lrsquoautocoscienza - essa
egrave dunque lrsquounitagrave dellrsquoIo e dellrsquoessere la categoria Essendo lrsquooggetto determinato cosigrave per la coscienza
questa ha razionalitagrave Se lrsquooggetto egrave determinato per la coscienza vuole dire che egrave razionale senza
la razionalitagrave la coscienza non determina niente La coscienza non meno dellrsquoautocoscienza egrave in seacute
propriamente ragionehellip Qui torniamo alla vecchia questione e cioegrave che sia la coscienza che
lrsquoautocoscienza sono in quanto giagrave inserite nella ragione la ragione non egrave lrsquoultimo elemento di un
percorso che porta dalla scemenza fino alla ragione no la ragione egrave giagrave da prima egrave la condizione
percheacute possa innescarsi tutto il processo Se volete dirla con Heidegger ciascuno nasce giagrave nel
linguaggio Percheacute qualunque cosa possa accadere io devo giagrave essere nel linguaggio o per dirla
con Hegel devo giagrave essere nella ragione sennograve non crsquoegrave coscienza neacute autocoscienza non crsquoegrave niente
hellipma soltanto di quella coscienza cui lrsquooggetto si egrave venuto determinando come categoria puograve dirsi che
sia fornita di ragionehellip Se egrave determinato allora egrave ragione ma se non egrave determinato non egrave niente
hellipciograve non pertanto resta ancora ben distinto il sapere che cosa sia ragione Occorre riflettere bene su
che cosa sia ragione La categoria che egrave lrsquounitagrave immediata dellrsquoessere e del Suohellip Qualcosa egrave ed egrave
quello che egrave per seacute hellipdeve percorrere entrambe queste forme e la coscienza osservativa egrave appunto ciograve
cui la categoria stessa si presenta nella forma dellrsquoessere Nel suo resultato questa coscienza esprime
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come proposizione ciograve di cui essa egrave lrsquoinconsapevole certezza esprime quella proposizione che egrave insita nel
concetto della ragione La coscienza come dice lui esprime come proposizione ciograve di cui essa egrave
lrsquoinconsapevole certezza Qualunque cosa esprima una proposizione egrave ciograve che egrave giagrave certezza per la
coscienza nel senso che lrsquounica certezza che ha egrave quella di essere pensante di essere coscienza
Naturalmente sa di essere coscienza e questo la porta allrsquoautocoscienza ma tutti questi momenti
sono momenti di un intero non crsquoegrave prima uno e lrsquoaltro dopo Egrave chiaro che Hegel ha fatto un
percorso dove prima parla di una cosa e poi di unrsquoaltra percheacute non si puograve parlare di tutti
simultaneamente perograve ha mostrato come tutti questi elementi intervengano simultaneamente e
cioegrave che lrsquoultimo elemento lrsquoarrivo egrave il primo egrave la condizione percheacute tutto il percorso possa
avviarsi Tale proposizione egrave il giudizio infinito secondo il quale il Seacute egrave una cosa giudizio che toglie
se medesimo Questa proposizione dice egrave il giudizio infinito percheacute egrave continuamente mediato da
qualche cosa Non egrave immediato non ha immediatamente accesso alla cosa ma egrave mediato per
esempio dal linguaggio egrave mediato da una serie di altre proposizioni infatti egrave un giudizio infinito
percheacute non si ferma mai Questo giudizio infinito egrave un giudizio che toglie se medesimo per potere
giudicare qualche cosa questo giudizio deve togliersi a un certo punto sennograve non si ferma mai
quindi deve dire a un certo punto che egrave cosigrave sennograve si va avanti allrsquoinfinito Il momento di quel
giudizio infinito egrave il passaggio della immediatezza nella mediazione o negativitagrave Questo giudizio
infinito non egrave altro che il passaggio dellrsquoimmediatezza della sensibilitagrave - che coglie qualche cosa
ma che ancora non sa che sta cogliendo qualche cosa pur cogliendo qualche cosa - nella
mediazione o negativitagrave La negativitagrave non egrave altro che la mediazione stessa vale a dire il tenere
conto che una cosa egrave quella che egrave in virtugrave di altro mentre la immediatezza immagina che qualche
cosa sia quello che egrave in virtugrave di se stessa Lrsquooggetto dato egrave perciograve determinato come oggetto negativo
ma di contro ad esso la coscienza egrave determinata come autocoscienza Una volta che io pongo lrsquooggetto
pongo anche qualche cosa che si oppone allrsquooggetto ma a questo punto la coscienza si determina
come autocoscienza cioegrave sa che crsquoegrave del negativo nellrsquooggetto che va tolto ma facendo tutte queste
operazioni si rende conto di ciograve che egrave cioegrave autocoscienza sapere di seacute il famoso ldquoIo sono Iordquo
Ovverosia la categoria che nellrsquoosservare ha percorso la forma dellrsquoessere egrave posta ora nella forma
dellrsquoesser-per-seacutehellip Passa dallrsquoessere puro semplice allrsquoessere-per-seacute cioegrave dal significante al
significato hellipnon piugrave la coscienza si vuole immediatamente trovare anzi vuol produrre se stessa
mediante la sua attivitagrave Essa egrave a se stessa il fine del suo operare cosigrave come nellrsquoosservare era tutta
dedita soltanto alle cose Ciograve che ldquoalla finerdquo la coscienza trovahellip non egrave tanto se stessa che vuole
trovare per potersi definire per potersi osservare ma ciograve che trova egrave se stessa che sta facendo
tutte queste cose cioegrave trova se stessa in quanto fine del suo operare Tutte queste operazioni non
sono nientrsquoaltro che un operare continuo del linguaggio E allora potremmo dire che il
linguaggio se volessimo osservarlo con estrema attenzione come abbiamo fatto in questi anni
alla fine troveremmo come abbiamo trovato che ciograve che fa il linguaggio egrave produrre se stesso
allrsquoinfinito cioegrave linguaggio che si producendosi ininterrottamente Egrave questo che troviamo cosigrave
come ci dice Hegel la coscienza che si ritrova come autocoscienza a questo punto lrsquooggetto che
vuole indagare e cioegrave se stessa e la porta a prendere atto del fatto che in questa operazione non
fa altro che produrre se stessa Quindi potete vedere la stretta connessione fra ciograve che dice Hegel
e il funzionamento del linguaggio In effetti egrave come se avesse riassunto in un certo qual modo
anche se non era sua intenzione farlo il percorso che abbiamo fatto in questi anni quando
abbiamo incominciato a cogliere il linguaggio e il suo funzionamento cogliendo anche aspetti della
logica In tutto questo operare alla fine ciograve che si incontra egrave lrsquooperare stesso e cioegrave lrsquoautoprodursi
continuo del linguaggio il cui unico fine come sappiamo egrave produrre se stesso nientrsquoaltro che
questo Siamo arrivati al punto B Lrsquoattuazione dellrsquoautocoscienza razionale mediante se stessa
Potremmo dire lrsquoattuazione del linguaggio mediante se stesso
25 settembre 2019
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A pag 292 Lrsquoautocoscienza ha trovato la cosa come seacute e seacute come cosa vale a dire egrave per lrsquoautocoscienza
chrsquoessa in seacute egrave lrsquoeffettualitagrave oggettiva Lrsquoautocoscienza non egrave piugrave la certezza immediata di essere ogni
realtagrave ma egrave una certezza tale per la quale lrsquoimmediato in genere ha la forma di un toltohellip Quindi egrave
universale hellipdi modo che la sua oggettivitagrave vale ancora soltanto come una superficie di cui interno ed
essenza egrave lrsquoautocoscienza medesima Lrsquooggetto al quale lrsquoautocoscienza si rapporta positivamente egrave
perciograve unrsquoautocoscienza essa egrave nella forma della cosalitagrave vale a dire egrave indipendente ma
lrsquoautocoscienza ha la certezza che questo oggetto indipendente non egrave per lei nulla di estraneo essa quindi
sa di essere da lui riconosciuta in seacute essa egrave lo spirito che nella duplicazione della sua autocoscienza e
nellrsquoindipendenza di entrambe le autocoscienze ha la certezza di avere la sua unitagrave con se stesso Tale
certezza le si deve ora elevare a veritagrave ciograve che per lrsquoautocoscienza ha il valore di un in-seacute e che egrave nella
sua interiore certezza deve entrare nella sua coscienza e divenire per lei Quello che Hegel sta dicendo
egrave notevole Sta dicendo che lrsquoautocoscienza non egrave soltanto la consapevolezza di seacute in quanto tale
anche certo ma anche la consapevolezza che tutto ciograve che incontra egrave sempre lei stessa Ora se
noi riflettiamo sulla questione in termini piugrave radicali qualunque cosa accada non egrave solo nel
linguaggio ma ldquoperrdquo il linguaggio Detta in un altro modo ciograve che si incontra egrave sempre ed
esclusivamente linguaggio il suo funzionamento la sua struttura Io incontro per esempio una
cosa un pensiero una persona Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che io in realtagrave egrave che non incontro
una cosa un pensiero una persona incontro sempre e soltanto linguaggio incontro sempre e
soltanto il suo funzionamento Egrave questo che sta dicendo rispetto allrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza
trova se stessa sempre ovunque si rivolga trova se stessa Egrave come dire che ovunque mi rivolgo
trovo sempre e soltanto linguaggio parlo con una persona guardo una cosa rifletto su una
considerazione tutte queste operazioni non sono altro che un modo per incontrare il linguaggio
nel suo funzionamento e la cosa importante che ci sta dicendo egrave che non crsquoegrave altro Dicendo che
lrsquoautocoscienza egrave per se stessa ha giagrave detto tutto Lrsquoautocoscienza non egrave che egrave per lrsquooggetto no
lrsquooggetto egrave qualche cosa che lrsquoautocoscienza incontra ma incontrandolo incontra sempre e
soltanto se stessa percheacute questo oggetto e lo diceva giagrave nelle prime pagine egrave sempre e comunque
per la coscienza Quindi il passo che fa qui Hegel egrave importante egrave chiaro che lui non lo porta alle
estreme conseguenze ma possiamo farlo noi intendendo come stavo dicendo che ogni cosa che io
faccio o che penso mi conduce sempre e soltanto a vedere ldquolinguaggiordquo nel modo in cui sta
funzionando non incontro altro non posso incontrare altro che questo Capite che egrave una
considerazione notevole Certo egrave un altro modo per dire che non crsquoegrave uscita dal linguaggio un
modo molto forte Guardando questo aggeggio io non faccio niente altro che esperire il
funzionamento del linguaggio Prosegue a pag 293 Da prima questa ragione attiva egrave consapevole di
se stessa soltanto come un individuo e come individuo deve promuovere e produrre la propria
effettualitagrave nellrsquoAltro ma poi elevandosi la sua coscienza allrsquouniversalitagrave questrsquoindividuo diviene
ragione universale ed egrave consapevole di seacute come ragione come di un qualcosa che egrave giagrave riconosciuto in
seacute e per seacute e che nella pura coscienza unifica ogni autocoscienza esso egrave lrsquoessenza spirituale pura che
pervenendo in pari tempo alla coscienza egrave la sostanza reale a cui come al loro fondamento ritornano
le forme precedentihellip Parla di sostanza reale lrsquounica sostanza reale egrave il linguaggio In effetti egrave
lrsquounica cosa come dicevamo prima con cui ho a che fare solo con questo Hegel ci arriva
muovendo dalla sua considerazione intorno alla coscienza a come si avvia la coscienza come
ciascuna cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per la coscienza cioegrave si accorge che la cosa non egrave per seacute
non ha in seacute la propria causa e la propria origine non egrave un oggetto metafisico tradizionalmente
inteso ma egrave per la coscienza cioegrave esiste in quanto crsquoegrave una coscienza che lo fa esistere Quindi se
questo oggetto egrave nel e ldquoperrdquo il linguaggio egrave ovvio che qualunque oggetto io veda egrave giagrave un elemento
linguistico e quindi ciograve che per la coscienza egrave oggetto egrave sempre un qualcosa che come per Hegel
egrave sempre coscienzahellip potremmo dire sempre linguaggio Questo egrave come dice Hegel lrsquoattuazione
della coscienza razionale cioegrave si attua in questo nel prendere atto che lrsquoautocoscienza egrave il
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trovarsi sempre e comunque ad avere a che fare con lrsquoautocoscienza Viceversa la coscienza singolo
egrave solo questo Uno nellrsquoelemento dellrsquoessere poicheacute essa nella sua singolaritagrave si egrave consapevole della
coscienza universale come del suo proprio essere mentre il suo operare e il suo esserci sono lrsquouniversale
ethos In effetto il concetto dellrsquoattuazione della ragione autocosciente ha la sua perfetta realtagrave nella vita
di un popolo giaccheacute lrsquoattuazione della ragione consiste nellrsquointuire nellrsquoindipendenza dellrsquoaltro la
completa unitagrave con lui o nellrsquoavere a oggetto come mio esser-per-me questa libera cosalitagrave di un altro
da me trovata che egrave il negativo di me stesso La ragione egrave presente come la fluida sostanza universale
come lrsquointrasmutabile semplice cosalitagrave la quale si rifrange in tante essenze perfettamente
indipendenti a quel modo che la luce si rifrange in quegli innumerevoli punti per seacute lucenti che sono le
stelle nel loro assoluto esser-per-seacute quelle essenze non solo sono in seacute risolte nellrsquoindipendente sostanza
semplice ma lo sono anche per se stesse esse sono consapevoli di essere queste singole essenze
indipendenti per ciograve che sacrificano la loro singolaritagrave e per ciograve che quella universale sostanza egrave
lrsquoanima loro e la loro essenza - cosigrave come questo universale egrave alla sua volta lrsquooperare di esse come singole
o egrave lrsquoopera da loro prodotta Qui crsquoegrave un passaggio i dove considera che lrsquoautocoscienza posta come
singolo certo vuole universalizzarsi in quanto come singolo ha il suo opposto che deve integrare
ma questo opposto a questo punto egrave unrsquoaltra autocoscienza E allora dapprima questo altro egrave ciograve
che si oppone a me e quindi devo in qualche modo integrarlo solo che lrsquoaltro ha una sua
autocoscienza e non vuole essere integrato Ecco che allora per Hegel si fonda lo Stato Non egrave
casuale che alcuni abbiano considerato che Hegel abbia posto le basi per la nazione tedesca e poi
in seguito per il nazionalismo tedesco percheacute lui ha visto nello Stato questo processo di sintesi
dove ciascuno opera insieme con gli altri al fine di una unitagrave che sarebbe la sintesi Vale a dire
ci sono io che sono la tesi poi ci sono gli altri che sono lrsquoantitesi e poi crsquoegrave o Stato nel senso di un
lavorare di tutti e di ciascuno di tutti per questa unitagrave per una sintesi che comporterebbe come
poi vedremo il Sapere Assoluto A pag 295 Ma nella sostanza universale lrsquoindividuo non ha
soltanto questa forma del sussistere del suo operare in genere sigrave anche ha in essa il proprio contenuto
ciograve che lrsquoindividuo opera egrave lrsquouniversal genio e costume di tutti Questo contenuto in quanto si egrave
completamente singolarizzato egrave nella sua singolaritagrave incluso nellrsquooperare di tutti Il lavoro
dellrsquoindividuo per i suoi bisogni egrave un soddisfacimento tanto dei bisogni degli altri quanto dei suoi
propri e il soddisfacimento dei bisogni propri egli raggiunge soltanto mediante il lavoro degli altri
Come lrsquouomo singolo nel suo lavoro singolo compie giagrave inconsapevolmente un lavoro universale cosigrave
per converso compie il lavoro universale come suo oggetto di cui egli egrave consapevole lrsquointiero diviene
opera sua come intiero per il quale il singolo si sacrifica e proprio cosigrave ne riottiene se stesso Qui non
crsquoegrave niente che non sia reciproco niente in cui lrsquoindipendenza individuale nel dissolvimento del suo
esser-per-seacute nella negazione di se stessa non si conferisca il proprio significato positivo che egrave di essere
per seacute Questa unitagrave dellrsquoessere per altro o del farsi cosa e dellrsquoesser-per-seacute questa universale sostanza
parla il suo linguaggio universale nei costumi e nelle leggi di un popolohellip Qui crsquoegrave tutto il pensiero di
Hegel o almeno buona parte rispetto alla politica e cioegrave ci sta dicendo che lo Stato non egrave altro
che lrsquointegrazione della tesi e dellrsquoantitesi vale a dire il risultato dellrsquoopera di tutti e di ciascuno
al fine giungere alla felicitagrave che egrave poi sempre questo lrsquoobiettivo Ma noi possiamo intendere
qualcosa di piugrave oltre a questo Hegel certo parla in termini politici ma possiamo porre la cosa
anche in termini strutturali e cioegrave intendendo che questi ldquotuttirdquo questi ldquoaltrirdquo per porla come
Heidegger sono il mondo di cui io sono fatto La nozione di mondo in Heidegger e cioegrave la totalitagrave
degli enti egrave ciograve con cui ciascuno si confronta continuamente ed egrave vero anche in Heidegger che io
sono il risultato il prodotto di tutta una serie di cose che ho fatte ma anche di cose che altri hanno
fatte Come dicevamo tempo fa non ho inventata io la lingua in cui mi trovo lrsquoho trovata questa
lingua egrave il risultato del lavoro di migliaia e migliaia di anni e di milioni di persone che hanno
contribuito al farsi di questa lingua In questo senso si puograve intendere ciograve che sta dicendo qui Hegel
e cioegrave che io sono sigrave il prodotto di ciograve che ho fatto ma sono il prodotto anche di ciograve che altri
hanno fatto e che stanno facendo Il che poi comporta ovviamente il prendere atto che il trovarsi
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a essere il risultato di un percorso millenario porta anche a intendere il motivo per cui io mi trovi
a fare certe cose a pensare certe cose non avrei potuto pensare certe cose senza per esempio
alcuni pensatori greci senza Heidegger o senza Hegel Quindi il loro lavoro in qualche modo egrave
anche il mio lavoro e il mio lavoro puograve dare un contributo almeno spero al lavoro che hanno
fatto loro Qui vedete allrsquoopera lrsquoautocoscienza che coglie altre autocoscienze potremmo dire altri
discorsi altre narrazioni e li integra nel proprio discorso arricchendolo ovviamente A pag 296
(122) Perciograve in un popolo libero la ragione egrave in veritagrave attuata essa egrave spirito presente e vivente nel
quale lrsquoindividuo non solo trova espressa e data come cosalitagrave la sua destinazione (cioegrave la sua essenza
universale e singola)hellip Singola percheacute sono io universale percheacute sono fatto del mondo hellipma egrave esso
stesso questa essenza ed ha anche raggiunto la sua destinazione Proprio per questo gli uomini piugrave
sapienti dellrsquoantichitagrave hanno trovato la sentenza sapienza e virtugrave consistono nel vivere conformemente
ai costumi del proprio popolo In termini piugrave semplici significa che ciascuno trova il proprio sapere
la propria virtugrave nel fatto di accogliere tutto ciograve di cui egrave fatto e ciograve di cui fatto egrave la sua tradizione
la sua esperienza buona o cattiva che sia naturalmente Si tratta di accoglierla accoglierla percheacute
io sono fatto anche di questo anzi sono fatto soprattutto di questo Ricordate il famoso motto di
Nietzsche ldquoCiograve che fu io volli che fosserdquo cioegrave io sono responsabile di tutto ciograve che ho fatto nel
bene e nel male e lo accolgo percheacute tutte queste cose sono me non sono altro da me A pag 297
(125) Inoltre la coscienza singola a quel modo chrsquoessa ha immediatamente la sua esistenza nellrsquoeticitagrave
reale o nel popolo egrave quindi una compatta fiducia alla quale o spirito non si egrave risolto nei suoi momenti
astratti e che non sa quindi neanche di essere per seacute come pura singolaritagrave Ma allorcheacute la coscienza
singola egrave arrivata come pur deve a questo pensiero allora tal sua unitagrave immediata con lo spirito o il
suo essere in esso la sua fiducia egrave perduta isolata per seacute la coscienza singola egrave ora a seacute lrsquoessenza
essenza non egrave piugrave lo spirito universale Il momento di questa singolaritagrave dellrsquoautocoscienza egrave bensigrave nello
spirito universale stesso ma soltanto come una grandezza dileguante la quale a quel modo che sorge
per seacute altrettanto immediatamente si risolve nello spirito e viene alla coscienza soltanto come fiducia
Poicheacute quel momento si egrave fissato - ed ogni momento essendo momento dellrsquoessenza deve giungere a
presentarsi come essenza - ecco che lrsquoindividuo si egrave posto di conto alle leggi e ai costumi essi sono
soltanto un pensiero senza essenzialitagrave assoluta unrsquoastratta teoria senza effettualitagrave - anzi
lrsquoindividuo come questo Io egrave a seacute la veritagrave vivente Sta dicendo che questa singolaritagrave per cui io
sono io diciamola cosigrave egrave qualcosa che egrave dileguante che scompare nello spirito Ora Hegel
considera lo spirito in varie accezioni ma lo spirito ha a che fare con un sapere di tutti che poi si
manifesta per esempio nel singolo lo spirito come veritagrave anche certo E questo rende conto del
fatto che tutto questo percorso che lui fa in effetti e lui lo dice egrave sigrave un percorso che si fa per
tappe ma egrave sempre lrsquoultimo il risultato che dagrave essenza al primo momento cioegrave allrsquoavvio Questo
spirito che egrave poi lo spirito del popolo lo spirito di tutti lrsquoessenza di un popolo il suo pensiero -
una volta con spirito si intendeva semplicemente il pensiero ndash egrave il pensiero che ha compiuto se
stesso Quandrsquoegrave che il pensiero ha compiuto se stesso cioegrave egrave spirito nellrsquoaccezione di Hegel
Quando ha preso atto di ciograve che veramente egrave e cioegrave quando ha preso atto che hegelianamente ha
integrato tutto ciograve che gli si oppone divenendo unrsquoaltra cosa Vale a dire non ha scartato ciograve che
egrave considerato come falso o come negativo ma lo ha accolto in seacute tutto ciograve che fui io volli che fosse
Questo sapere assoluto quindi egrave un sapere che egrave sempre presente Hegel in qualche modo lo
avverte anche se non egrave proprio cosigrave esplicito perograve egrave sempre presente Naturalmente accade di
non accorgersene cosigrave come la ragione ce lo ha detto a un certo punto egrave giagrave ligrave da sempre Lui la
descrive come un percorso certo ma il percorso che lui fa egrave per rendere conto di come la ragione
si compie ma questa ragione per potere porsi come risultato ci dice in modo esplicito deve giagrave
essere presente nel primo passo sennograve non si arriva da nessuna parte E quindi ecco che lo Spirito
assoluto il Sapere assoluto egrave giagrave presente Un altro modo per dire ciograve che dicevamo che lrsquointero
a proposito di Severino lrsquointero egrave giagrave qui adesso mentre ne parliamo Lrsquointero cioegrave il linguaggio
con tutte le sue opposizioni con tutte le sue differenze con i suoi rinvii il linguaggio deve essere
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giagrave tutto qui percheacute io possa utilizzarlo Che sia tutto qui non significa che io conosca tutte le
singole parole dizionario non egrave questo ciograve di cui si tratta il linguaggio deve essere tutto presente
come possibilitagrave e cioegrave io posso costruire qualunque proposizione qualunque articolazione
qualunque pensiero percheacute ho giagrave il linguaggio percheacute egrave il linguaggio che mi offre questa
possibilitagrave egrave esso stesso questa possibilitagrave Hegel poi parla di necessitagrave che ascrive proprio a
questo alla necessitagrave che lrsquoautocoscienza si risolva in se stessa cioegrave abbia se stessa come oggetto
e non possa avere altro se non se stessa come oggetto Questa egrave la necessitagrave in Hegel che pone poi
come legge chiamandola legge del cuore Dice che questa legge del cuore questa necessitagrave si
scontra con quella altrui da qui lrsquoidea di dovermi sacrificare per il bene superiore percheacute il bene
di tutti egrave anche il mio e quindi io sacrifico la mia individualitagrave per il bene comune e qui gli umani
si inventano la virtugrave virtugrave che si mostra falsa percheacute questa virtugrave vuole imporre comunque la mia
legge del cuore su tutti gli altri cioegrave egrave la mia virtugrave egrave quella che io penso che sia la virtugrave egrave la mia
morale in definitiva Nel capitolo Il piacere e la necessitagrave non dice altro che questo e cioegrave che il
piacere viene sacrificato per via della necessitagrave necessitagrave che egrave sigrave lrsquoessere dellrsquoautocoscienza per
se stessa perograve il piacere dovrebbe essere proprio in questa necessitagrave Infatti a pag 301 dice Questo
primo fine consiste nel divenir consapevole di seacute come essenza singola nellrsquoaltra autocoscienza o nel
ridurre a seacute questrsquoaltro lrsquoautocoscienza ha giagrave la certezza che questrsquoaltro in seacute egrave giagrave lei stessa In quanto
essa dalla sostanza etica e dal quieto essere del pensare si egrave elevata al suo esser-per-seacute ha lasciato dietro
di seacute la legge dellrsquoethos e dellrsquoesserci le cognizioni dellrsquoosservazione e della teoria tutto ciograve ha dietro di
seacute come una grigia ombra che dilegua cheacute questo egrave piuttosto un sapere drsquoun qualcosa il sui essere-per-
seacute e la cui effettualitagrave son diversi da quelli dellrsquoautocoscienza Tutto quanto come lrsquoosservazione
ecc viene lasciato alle spalle di fronte allrsquoautocoscienza Scrive poi Hegel
Essa disprezza intelletto e scienza
doti supreme dellrsquouomo ndash
si egrave data al diavolo
e deve andare a fondo
Non vedo non posso cogliere nientrsquoaltro che questo sempre e soltanto questo linguaggio che sta
funzionando In qualunque emozione sensazione rabbia gioia ecc Tutte queste proposizioni che
costruiscono queste sensazioni non sono altro che il rilevare lrsquoessenza del linguaggio il suo
funzionamento Capite che una cosa del genere egrave quanto di piugrave sovversivo si possa immaginare
Per quanto mi risulta nessuno ha portato alle estreme conseguenze queste parole di Hegel che a
mio parere rendono piugrave che pertinente questa considerazione e cioegrave il piacere come il godere di
essere divenuto se stesso come autocoscienza oggettiva Qui crsquoegravehellip ovviamente lo vediamo noi egrave il
per noi di Hegelhellip dopo noi lo sappiamo Hegel non poteva saperlohellip Sto parlando della volontagrave
di potenza questo piacere nellrsquoessere divenuto a se stesso come autocoscienza oggettiva cioegrave
nellrsquoaccorgersi che qualunque oggetto egrave sempre un oggetto per me per la mia autocoscienza cioegrave
un oggetto del e per il linguaggio Questo egrave il piacere E in effetti qual egrave il piacere la soddisfazione
per gli umani se non quella di esercitare la volontagrave di potenza Volontagrave di potenza anche intesa
come volontagrave di sapere come raggiungimento di un sapere Questa egrave lrsquounica soddisfazione che gli
umani possono avere non ce ne sono altre A pag 302 Essa giunge dunque al godimento del piacere
alla consapevolezza della propria realizzazione di una coscienza che appare come indipendente ossia
giunge allrsquointuizione dellrsquounitagrave di entrambe le autocoscienze indipendenti Essa raggiunge il suo fine
ma appunto in tale conseguimento indipendente esperimenta qual sia la veritagrave di quel fine stesso
Concepisce seacute come questa singola essenza per seacute essentehellip Cioegrave si rende conto di seacute Il rendersi conto
di seacute egrave ciograve che soddisfa la volontagrave di potenza Non a caso abbiamo detto in varie occasioni che la
volontagrave di potenza non egrave altro che il linguaggio nel suo farsi nel suo dirsi non egrave altro da questo
A pag 302 (136) Parla dellrsquoautocoscienza helliplrsquoultimo momento della sua esistenza egrave il pensiero della
sua perdita nella necessitagrave o il pensiero di se stessa come essenza assolutamente estranea a seacute Ma in
seacute lrsquoautocoscienza egrave sopravvissuta a questa perdita cheacute tale necessitagrave o tale pura universalitagrave egrave lrsquoessenza
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sua propria Questa riflessione della coscienza in se stessa consistente nel sapere la necessitagrave come seacute
egrave una nuova figura dellrsquoautocoscienza Quindi egrave un sapere della necessitagrave come seacute Necessitagrave sempre
intesa come la necessitagrave dellrsquoautocoscienza di sapersi se stessa In questo sta la necessitagrave egrave
necessario che la coscienza si accorga di essere ciograve che di fatto egrave cioegrave che un sapere di seacute un sapere
di seacute che non piugrave tornare indietro Ma questo sapere di seacute tiene anche conto del fatto che anche le
altre autocoscienze hanno questa consapevolezza di seacute E allora come si risolve il problema Con
lrsquoidea dello Stato dove tutte le autocoscienze si pongono come tesi e come antitesi e lo Stato ne egrave
la sintesi lrsquointegrazione che egrave fatta del lavoro di tutti e di ciascuno insieme e cioegrave lavoro del
singolo ma in quanto mondo percheacute egrave entrambe le cose Egrave singolo percheacute crsquoegrave il mondo e il mondo
egrave percheacute crsquoegrave il singolo percheacute se questo singolo non ci fosse il mondo cosigrave comrsquoegrave non ci sarebbe
sarebbe unrsquoaltra cosa quindi occorrono entrambi Questo egrave lrsquoaspetto politico e anche utopistico
dellrsquoopera di Hegel anche se egrave stato molto seguito per esempio dal marxismo Ma ciograve di cui Hegel
non ha tenuto conto in queste sue speculazioni politiche egrave invece proprio la presenza in ciascuno
della volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che fa cadere qualunque utopia percheacute
immaginando questo mondo questo Stato non si considera che le persone non sono quelle che si
immaginano che possano essere in questo Stato non si considera cioegrave che le persone sono parlanti
e che quindi essendo parlanti sono fatte di volontagrave di potenza Ora o questa volontagrave di potenza
direi quasi hegelianamente si pone come qualcosa che ha superato proprio nel senso
dellrsquoAufhebung la sua contraddizione cioegrave ciograve che pensa che gli si opponga e quindi non gli si
oppone piugrave ma lo accoglie come elemento costituente di seacute E allora questa volontagrave di potenza
non ha piugrave la necessitagrave di mettersi in atto di rappresentarsi attraverso guerre combattimenti
ecc ma diventa quello che tempo fa chiamavo il superpotenziamento intellettuale cioegrave
accorgendosi che tutto ciograve con cui ha a che fare egrave sempre e soltanto linguaggio si adopera a
lavorare sul linguaggio percheacute egrave lrsquounica cosa che gli rimane non crsquoegrave niente altro Lavorare sul
linguaggio sulla sua struttura sul suo funzionamento sulle sue finezze sulle sue astrazioni sulle
sue combinazioni ecc un porsquo come stiamo facendo drsquoaltra parte intendere sempre e sempre
meglio il funzionamento del linguaggio
Intervento Per trovare la sua essenza tutto sommato
Difficile a dirsi Non so se egrave finalizzato a questa cosa nel senso che la volontagrave di potenza certo egrave
sempre finalizzata al superpotenziamento e cioegrave ad acquisire sempre piugrave elementi ma
lrsquoacquisizione sempre maggiore di questi elementi non egrave il fine propriamente egrave lrsquoeffetto collaterale
del lavoro sul linguaggio
Intervento Lo intendevo piugrave come il raggiungimento della consapevolezza di ciograve di cui si egrave fatti
Sigrave certo E maggiore egrave la consapevolezza e minore egrave la necessitagrave di rappresentare di mettere in
scena la volontagrave di potenza percheacute viene tutta assorbita da quello che chiamo
superpotenziamento intellettuale e cioegrave dal continuo lavoro dalla continua opera del linguaggio
su se stesso che cerca non piugrave di modificare il mondo per poterlo dominare ma opera soltanto fine
a se stessa percheacute ormai si egrave accorta e non puograve piugrave non sapere che qualunque cosa immagini
pensi o faccia egrave sempre e comunque se stessa che egrave esattamente ciograve che diceva Hegel
dellrsquoautocoscienza qualunque cosa trovi trova sempre e soltanto se stessa
2 ottobre 2019
Siamo a pag 306 (137) Ciograve che la necessitagrave veramente egrave nellrsquoautocoscienza ciograve stesso essa egrave per la
nuova figura dellrsquoautocoscienza medesima Nella sua nuova figura lrsquoautocoscienza egrave se stessa come il
Necessariohellip Cioegrave ciograve che egrave necessario egrave soltanto lrsquoautocoscienza o potremmo dire lrsquounica cosa
necessaria egrave il linguaggio egrave lrsquounica cosa che non puograve non esserci percheacute se non ci fosse il linguaggio
o anche seguendo Hegel se non ci fosse lrsquoautocoscienza allora non ci sarebbe niente in questo
senso egrave necessario A pag 310 (143) Mediante il concetto del suo operare lrsquoindividuo ha determinato
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piugrave precisamente il modo nel quale lrsquoeffettuale universalitagrave a cui egli si egrave reso appartenente si volge
contro di lui Come effettualitagrave la sua operazione appartiene allrsquouniversalehellip Cioegrave il suo fare hellipma
il contenuto dellrsquooperazione egrave la propria individualitagrave che vuol conservarsi come questa singola opposta
allrsquouniversale Quindi da una parte crsquoegrave lrsquoopera il fare che egrave universale che egrave qualche cosa che si
pone come il significato delle cose un fare che trascende la persona ma al tempo stesso ci sta
dicendo questo fare egrave opera del singolo egrave il particolare e questo crea un problema Non si tratta
di proporre eventualmente una legge determinata anzi lrsquoimmediata unitagrave del singolo cuore con
lrsquouniversalitagrave egrave il pensiero che elevato a legge deve aver validitagrave per cui si afferma come in ciograve che egrave
legge ogni cuore debba riconoscere se stesso Questa opposizione rimane sigrave opposizione ma per il
singolo cuore per la persona non basta che sia particolare ma deve elevarsi a universalitagrave cioegrave
ciascuno vuole porsi come qualcosa di universale Infatti quando una persona afferma qualche
cosa afferma qualche cosa che egrave particolare nel senso che appartiene a lui ma vorrebbe che fosse
inteso come un universale cioegrave una cosa che deve valere per tutti Ma solo il cuore di questo
individuo ha posto la sua effettualitagrave nella sua azione che gli esprime il suo essere-per-seacute o il suo
piacere Soltanto questa persona il cuore di questo individuo ha posto la sua effettualitagrave in questa
operazione cioegrave rimane il singolo Essa deve valere immediatamente come universale cioegrave a dire egrave
in veritagrave qualcosa di particolare e dellrsquouniversalitagrave non ha che la forma il particolare contenuto del
cuore deve come tale valere universalmente Cioegrave ciograve che io penso non deve valere come ciograve che
penso io ma deve valere per tutti Cosigrave pensano gli umani Perciograve in questo contenuto gli altri non
trovano compiuta la legge del cuore loro bensigrave quella di un altro e appunto secondo lrsquouniversale legge
per cui in ciograve che egrave legge ciascuno deve trovare il cuore suo gli altri si volgono altrettanto contro
lrsquoeffettualitagrave che esso proponeva proprio a quel modo chrsquoesso volgevasi contro la loro Come prima
soltanto la legge rigida cosigrave ora lrsquoindividuo trova abominevoli e avversi alle sue eccellenti intenzioni i
cuori stessi degli altri uomini Come egrave possibile che se dico una cosa questa non venga
immediatamente riconosciuta come veritagrave assoluta e incontrovertibile Quindi che cosa accade
Accade che questa persona ndash qui sta parlando della virtugrave del bene ndash pensa che il bene sia una
certa cosa e vuole che questa cosa che pensa sia riconosciuta universalmente come il bene
universale Chiaramente ciascuno lo pensa per seacute ma lrsquoidea egrave che tutto questo serva al bene
comune al bene dellrsquoumanitagrave come dire io so qual egrave il bene per lrsquoumanitagrave A pag 313 (147)
Perciograve il batticuore per il benessere dellrsquoumanitagrave passa nello smaniare della sconvolta presunzione
nella furia della coscienza per conservarsi contro la sua distruzionehellip Distruzione da parte degli
altri cioegrave mi oppongo contro tutti e tutti si oppongono contro tutti hellipe ciograve cosigrave che la coscienza
allontana da seacute lrsquoinversione che essa stessa egravehellip Egrave unrsquoinversione nel senso che questa coscienza come
diceva prima da una parte egrave il particolare e vuole essere universale ma vuole essere universale
proprio percheacute egrave particolare e allora deve allontanare questa inversione percheacute possa porsi
soltanto come universale hellipe si adopera a riguardarla e a esprimerla come un Altro Questo
problema lo mette al di fuori e lo pone come un altro cioegrave egrave un altro che si oppone non egrave un
problema intrinseco interno alla questione stessa che egrave autocontraddittoria ma egrave un altro che
mi crea dei problemi Allora la coscienza qualifica lrsquoordine universale come unrsquoinversione della legge
del cuore e della sua felicitagravehellip Lrsquouniversale cioegrave il come le cose di fatto stanno diventa
unrsquoinversione della legge del cuore diventa un qualche cosa che rovescia la legge del cuore e della
felicitagrave le si oppone in definitiva Quindi questo ordine universale diventa il nemico da piegare
hellippreti fanatici despoti corrotti aiutati dai loro ministri che umiliando e opprimendo cercano di rifarsi
dellrsquoumiliazione loro avrebbero inventata questa inversione manipolandola a indicibile miseria
dellrsquoumanitagrave ingannata Questa contraddizione viene posta allrsquoesterno come una minaccia e deve
essere tolta da tutti ecco che allora partono le crociate In questo suo sconvolgimento la coscienza
enuncia lrsquoindividualitagrave come principio di sconvolgimento e di inversionehellip Percheacute ovviamente
punta allrsquouniversalitagrave ciograve che io dico deve essere universale Lrsquoindividualitagrave altrui pertanto egrave
vista come una minaccia come un pericolo sempre hellipunrsquoindividualitagrave peraltro estranea e
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accidentale Ma il cuore o la singolaritagrave della coscienza singolaritagrave che vuole essere immediatamente
universale egrave esso stesso tale principio di sconvolgimento e di inversionehellip La singolaritagrave della
coscienza che vuole essere universale sta qui dice Hegel il principio di sconvolgimento e di
inversione Usa questo termine ldquoinversionerdquo nel senso che la persona pensa ldquoo crsquoegrave lrsquouna o crsquoegrave
lrsquoaltrardquo la mia idea singolare egrave mia ma voglio che sia universale se diventa universale perograve cessa
la mia singolaritagrave hellipe il suo operare produce soltanto la conseguenza che questa contraddizione viene
portata alla sua coscienza Infatti al cuore il vero egrave la legge sua - qualcosa di meramente opinato che
ben diversamente dallrsquoordine costituito non ha sopportato la luce del giorno e che anzi appena esposto
a questa luce va a fondo Per ciascuno il vero egrave quello che pensa ma rimane un suo pensiero percheacute
possa rimanere un suo pensiero e pensarsi vero ci sta suggerendo Hegel egrave preferibile che non
venga messo alla prova infatti dice non ha sopportato la luce del giorno che rischiara Tal sua legge
dovrebbe avere effettualitagravehellip Cioegrave dovrebbe accadere hellipallora fine ed essenza gli egrave la legge in quanto
effettualitagrave Il fine egrave porre questa legge come qualcosa che si effettua davvero che accade hellipin
quanto valido ordine ma immediatamente lrsquoeffettualitagrave cioegrave proprio la legge in quanto valido ordine
gli rappresenta piuttosto la nullitagrave Vorrebbe che questa cosa che ha pensato fosse lrsquouniversale perograve
non puograve esporla metterla alla prova percheacute supportata da niente e allora se dovesse effettuarsi
questa cosa che cosa gli ritorna Gli ritorna la nullitagrave di ciograve che ha pensato A pag 315 (149)
Infatti essendo esso (lrsquoordine) la legge di ogni cuore e tutti gli individui essendo immediatamente
questo universale quellrsquoordine egrave unrsquoeffettualitagrave che egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per seacute
o del cuore Questo ordine che ciograve che io penso voglio che diventi appunto un ordine universale
egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma dice egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per
seacute o del cuore cioegrave egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma soltanto per me questa cosa egrave
versa soltanto per me La coscienza che propone la legge del suo cuore avverte dunque resistenza da
parte di altri percheacute essa contraddice alle leggi altrettanto singole del cuore loro e questi nella loro
resistenza non fanno altro che proporre la legge propria e darle validitagrave Ciascuno fa questo
Lrsquouniversale ora presente egrave quindi solo una resistenza generale e un osteggiarsi reciproco di tutti
ciascuno vuol rendere valida la propria singolaritagrave senza perograve riuscirvi cheacute anche la singolaritagrave sua
prova la sua medesima resistenza e viene reciprocamente vanificata dalle altre singolaritagrave Questo egrave
ciograve che accade ciascuna volta in cui qualcuno vuole proporre la propria idea di bene che si scontra
con le altre idee che altri hanno ovviamente parte comunque dal presupposto che lrsquoidea che
questo qualcuno ha del bene sia qualcosa di universale che dice Hegel crea un problema percheacute
si scontra con il fatto che invece egrave prodotta da un particolare da una singolaritagrave Quindi percheacute
possa porsi effettivamente come un universale dovrebbe essere proposta da tutti ma ci sta
dicendo questo non accade A ag 318 (153) Ora mediante il togliere lrsquoindividualitagrave del principio
di inversionehellip Togliere lrsquoindividualitagrave se punto allrsquouniversalitagrave devo togliere lrsquoindividualitagrave
helliplrsquouniversale deve ricevere dalla virtugrave la sua verace effettualitagravehellip La virtugrave deve essere quella che
dice che cosrsquoegrave il vero hellipfine della virtugrave egrave quello di riinvertire lrsquoinvertito corso del mondo e di produrne
la vera essenza Sarebbe come dire che la virtugrave deve capovolgere questa situazione in cui
lrsquouniversale egrave prodotto dal singolo Che cosa succede capovolgendola Succede che questa virtugrave
torna al singolo ma questo singolo deve avere in seacute in qualche modo lrsquouniversalitagrave cioegrave la virtugrave
deve essere universale ma parte dal singolo e quindi non egrave universale percheacute per essere tale deve
partire da tutti quindi io tolgo lrsquoindividualitagrave e mi rimane lrsquouniversalitagrave che a questo punto si
riversa sulla singolaritagrave ponendosi come universale Da principio questa vera essenza egrave nel corso del
mondo solo come il suo in-seacute e non egrave ancora effettualitagravehellip Si pone solo come lrsquoin-seacute come lrsquoaccadere
il semplice darsi di qualcosa hellipperciograve la virtugrave crede soltanto a questa vera essenza Essa procede ad
elevare a visibilitagrave questa fede senza perograve godere dei frutti del proprio lavoro e del proprio sacrificio
Infatti in quanto la virtugrave egrave individualitagravehellip La virtugrave egrave ciograve che io ho posto come tale egrave il singolo che
la mette in atto hellipessa egrave lrsquooperare della lotta da lei ingaggiata con il corso del mondohellip Cioegrave la virtugrave
lotta contro il come vanno le cose La virtugrave dice come dovrebbero andare le cose e quindi
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combatte contro il come vanno le cose hellipma il suo fine e vera essenza egrave il soggiogamento
dellrsquoeffettualitagrave di quel corsohellip La virtugrave vuole impadronirsi e imporsi sul corso del mondo
helliplrsquoesistenza cosigrave promossa del bene egrave quindi il cessare del di lei operare ossia il cessare della coscienza
dellrsquoindividualitagrave Quindi il progetto della virtugrave egrave il cessare del suo operare cioegrave il cessare di un
operare di una individualitagrave percheacute la virtugrave vuole essere universale A pag 323 Ma la coscienza
della virtugrave poggia su questa differenza dellrsquoin-seacute e dellrsquoessere la quale non ha veritagrave alcuna Questa
differenza dellrsquoin seacute e dellrsquoessere pone lrsquoin seacute come qualche cosa che egrave e lrsquoessere che egrave universale
Li pone come differenti ma questa differenza dice non ha veritagrave alcuna Il corso del mondo doveva
essere lrsquoinversione del buono cheacute esso aveva a suo principio lrsquoindividualitagravehellip Il corso del mondo cioegrave
il come vanno le cose doveva essere lrsquoinversione del buono cioegrave il buono deve convertire il corso
del mondo ma dice hellipsolo questa egrave il principio dellrsquoeffettualitagrave proprio essa egrave infatti la coscienza
mediante la quale ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile
ma in effetto lo inverte dal nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Dice che proprio essa la
effettualitagrave egrave ciograve che per me ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro Il fatto che per me qualcosa
sia in seacute cioegrave che sia cosigrave accade ugualmente per un altro anche per un altro succede la stessa
cosa Ora dice il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile cioegrave ciograve che egrave necessario e lo inverte dal
nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Cioegrave il corso del mondo che cosa fa Inverte capovolge
lrsquointrasmutabile ciograve che appare necessario dal nulla dellrsquoastrazione cioegrave dal mio pensiero alla
realtagrave cioegrave le cose stanno cosigrave Il corso del mondo egrave ciograve che si oppone alla virtugrave come sappiamo
Ora dicendo che il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile ma in effetto lo inverte dal nulla
dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave ci sta dicendo che si prende coscienza del fatto che le cose
vanno in un certo modo che anzicheacute essere posto come unrsquoastrazione percheacute in fondo egrave la mia
opinione si pone come realtagrave Cosigrave il corso del mondo ottiene vittoria su ciograve che in contrapposizione
a lui costituisce la virtugravehellip La virtugrave si contrappone al corso del mondo hellipottiene vittoria su di essa
alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza Dice che quellrsquooperazione di prima in realtagrave non
riesce percheacute il corso del mondo vince sulla virtugrave cioegrave molto banalmente il come vanno le cose
il come vedo le cose vince sulla mia idea di come dovrebbero andare Ma esso non trionfa di
alcuncheacute di reale sigrave bene della manipolazione di differenze che non sono differenzehellip Non egrave che
questo trionfo sia alcuncheacute di reale percheacute di fatto trionfa su niente diceva ottiene vittoria su di
essa alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza cioegrave prende come essenza qualcosa che non
ha nessuna essenza la mia idea la mia opinione helliptrionfa di tale pomposo discorrere del bene
supremo dellrsquoumanitagrave e dellrsquooppressione di questahellip Vedendo come vanno le cose mi accorgo che la
virtugrave non trionfa e allora non trionfando sul corso del mondo devo in qualche modo imporre
questa virtugrave e fare in modo che gli altri credano che questa virtugrave sia in condizione di modificare il
mondo hellipdi tale pomposo discorrere del sacrificio per il bene e dellrsquoabuso di doti - simili essenze e fini
ideali si accasciano come parole vuote che rendono elevato il cuore e vuota la ragione simili elevate
essenze edificano ma non costruiscono sono declamazioni che con qualche determinatezza esprimono
soltanto questo contenuto che lrsquoindividuo il quale dagrave ad intendere drsquoagire per tali nobili fini e ha sulla
bocca tali frasi eccellenti valle di fronte a se stesso come unrsquoeccellente essenza - ma egrave invece una
gonfiatura che fa grossa la testa propria e quella degli altri la fa grossa di vento Hegel se la sta
prendendo contro coloro che immaginano che la propria idea di virtugrave debba costituire un
universale assoluto Percheacute questo possa accadere occorre porre come fine il bene dellrsquoumanitagrave
ma come la sostengo questa mia idea che cioegrave sia proprio questo il bene dellrsquoumanitagrave Poco dopo
dice Ma la virtugrave da noi considerata egrave fuori della sostanza egrave priva di essenza egrave una virtugrave soltanto della
rappresentazione virtugrave di parole prive di qualunque contenuto Questa vuotaggine oratoria alle prese
col corso del mondo si paleserebbe subito qualora si dovesse dire che cosa le sue frasi significhino -
perciograve esse vengono allora presupposte come note Lrsquoesigenza di esprimere questo noto o verrebbe
soddisfatta con un nuovo diluvio di frasi o le verrebbe contrapposto lrsquoappello al cuore affincheacute nel suo
intimo esso dica che cosa quelle significano ossia verrebbe confessata lrsquoincapacitagrave a dirlo
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effettivamente ndash La nullitagrave di quella chiacchiera sembra essere divenuta certa anche per la cultura del
nostro tempo sebbene in modo inconsapevole giaccheacute dallrsquointera massa di quelle frasi e dal vezzo di
farsene belli egrave dileguato ogni interesse il che trova la sua espressione nel fatto chrsquoesse producono soltanto
noia Quindi a questo punto che cosa succede Dice che la coscienza si sbarazza come di un vano
mantello della rappresentazione di un bene in seacute che non avrebbe ancora effettualitagrave alcuna Questo egrave
il problema il bene egrave in seacute perograve non ha ancora effettualitagrave percheacute si produca occorre sacrificarsi
bisogna sacrificare il bene personale per il bene comune per il bene ultimo per il bene assoluto
Nella sua lotta la coscienza ha sperimentato come il corso del mondo non sia tanto malvagio quanto
pareva la sua effettualitagrave egrave infatti la realtagrave dellrsquouniversale Questo corso del mondo che la mia idea
di virtugrave vedeva come un nemico da combattere da soggiogare questa realtagrave sta dicendo non egrave
poi cosigrave malvagia in effetti non egrave che la realtagrave universale le cose come sono Con questa esperienza
viene a cadere il mezzo di produrre il bene col sacrificio dellrsquoindividualitagravehellip Se non ho piugrave la necessitagrave
di contrapporre il bene mio al bene universale percheacute mi sono accorto che il corso del mondo non
egrave poi cosigrave malvagio - potremmo dire che le cose di per seacute non sono buone neacute cattive sono quelle
che sono ndash se prendo atto di questo allora non sono piugrave il nemico e pertanto non ho piugrave da
sacrificare niente non ho piugrave da sacrificare lrsquoindividualitagrave non devo piugrave cancellarmi a vantaggio
del bene comune possiamo esistere entrambi hellipcheacute lrsquoindividualitagrave egrave per lrsquoappunto lrsquoattuazione di
ciograve che egrave in seacutehellip Lrsquoindividualitagrave egrave il porre in atto egrave il mettere in opera ciograve che egrave in seacute hellipe
lrsquoinversione cessa di venir considerata come unrsquoinversione del bene percheacute egrave piuttosto lrsquoinversione del
bene stesso come mero fine nellrsquoeffettualitagravehellip A questo punto non crsquoegrave piugrave questa opposizione tra il
bene e le cose che vanno per i fatti loro percheacute hellipil movimento dellrsquoindividualitagrave egrave la realtagrave
dellrsquouniversale Egrave giagrave parte dellrsquouniversale non crsquoegrave piugrave ndash sta qui la questione centrale della
dialettica ndash la separazione tra lrsquoindividuale e lrsquouniversale lrsquoindividuale e lrsquouniversale si integrano
quindi il mio operare percheacute il bene si riduce a ciograve che io faccio egrave sigrave mio singolo ma egrave un operare
universale e cosigrave lrsquooperare di tutti modifica in qualche modo il mio operare Egrave esattamente ciograve
che Heidegger diragrave centrsquoanni dopo io modifico il mondo con il mio intervento modificandolo il
mondo modifica me egrave il circolo ermeneutico Ma in effetto cosigrave egrave anche vinto e sparito ciograve che come
corso del mondo stava di contro alla coscienza di ciograve che egrave in seacute Non crsquoegrave piugrave questo ldquostare di contrordquo
percheacute non egrave piugrave visto come il nemico Ivi lrsquoesser-per-seacute dellrsquoindividualitagrave era opposto allrsquoessenza o
allrsquouniversale e appariva come realtagrave separata dallrsquoesser-in-seacute Qui torniamo proprio alle origini crsquoegrave
lrsquoessere per seacute e lrsquoessere in seacute Ma poicheacute si egrave reso manifesto che lrsquoeffettualitagrave sta in separata unitagrave con
lrsquouniversale cosigrave anche lrsquoesser-per-seacute del corso del mondo dimostra di non esser piugrave proprio a quel modo
che lo in-seacute della virtugrave egrave soltanto un modo di vedere A questo punto lrsquoin seacute della virtugrave non egrave piugrave un
qualche cosa che si deve imporre sul mondo non aspira piugrave a diventare universale ma egrave soltanto
un modo di vedere unrsquoopinione un gioco Questa realtagrave di cui parlo egrave per me nel senso che sono
io che la instauro Il passaggio dialettico egrave lrsquointegrazione questa cosa che io immagino essere fuori
di me lrsquooggettivitagrave ritorna in qualche modo a me allrsquoin seacute che diventa ciograve per cui io posso vedere
questa cosa ma la vedo in quanto questa cosa egrave me che la vedo Egrave questo che Heidegger intende
quando parla del mondo quando dice che io sono il mondo tutte le cose sono io percheacute vedendole
osservandole ecc metto in atto questo processo di cui Hegel ci sta parlando per cui dallrsquoin seacute
volge al per seacute cioegrave m accorgo che egrave per seacute quindi egrave per me e quindi lrsquoin seacute a questo punto diventa
effettivamente il Seacute quando mi accorgo che ciograve che vedo non egrave altro che la mia autocoscienza
cioegrave linguaggio Ciograve con cui ho a che fare continuamente egrave sempre e solo e non puograve non essere
autocoscienza Lrsquoindividualitagrave del corso del mondo potragrave ben ritenere di agire soltanto per seacute o
egoisticamente ma egrave migliore di quello chrsquoessa stessa non credahellip Pone il corso del mondo come
unrsquoindividualitagrave rifacendosi al discorso di prima cioegrave come qualcosa che si oppone hellipil suo
operare egrave in pari tempo un operare in seacute essente un operare universale Quando essa agisce
egoisticamente non sa semplicemente quello che si fa e quando assicura che gli uomini tutti agiscono
egoisticamente asserisce soltanto che gli uomini tutti non hanno coscienza di quello che sia lrsquooperare
125
Quando essa agisce per seacute equivale allrsquoaddurre a effettualitagrave ciograve che egrave solo lrsquoin-seacute essente cosigrave il fine
dellrsquoesser-per-seacute fine il quale si ritiene opposto allrsquoin-seacute - la sua vuota scaltrezza noncheacute le sue sottili
spiegazioni che ovunque riescono a mettere in evidenza il tornaconto sono dileguate a quel modo che egrave
dileguato il fine dello in-seacute e il suo chiacchierare Lrsquooperare e lrsquointraprendere dellrsquoindividualitagrave sono
dunque fine in se stesso lrsquouso delle forze il gioco delle loro estrinsecazioni egrave ciograve che conferisce vita a
loro che sarebbero altrimenti il morto in-seacute e lo in-seacute non egrave un universale non messo in opera privo di
esistenza ed astratto anzi egrave esso stesso immediatamente la presenza ed effettualitagrave del processo
dellrsquoindividualitagrave Nel processo di integrazione di individualitagrave e di universalitagrave accade che tutto
ciograve che faccio il mio operare che fino a un certo punto se non mi accorgo egrave considerato
egoisticamente come il mio voler imporre la mia volontagrave sul mondo diventa un qualche cosa che
egrave un agire allrsquointerno del mondo egrave un agire mio insieme con quello di tutti gli altri che non si
oppone percheacute si integra Non crsquoegrave piugrave lrsquoopposizione tra lrsquoin seacute e il per seacute ma crsquoegrave integrazione il che
significa che tutto ciograve che ciascuno fa modifica il mondo Ma ciograve che anchrsquoio faccio modifica il
mondo e lrsquooperare di tutti modifica il mondo che modifica me Questo significa porre lrsquoaccento
non piugrave su singoli elementi ma sulla relazione fra elementi Hegel parla di dialettica certo ma la
dialettica a questo punto si puograve intendere come una relazione una relazione tra due o piugrave cose
Questa relazione egrave propriamente lrsquoapertura nel senso che lascia aperta questa apertura che non
puograve colmarsi Infatti la sintesi di cui parla Hegel non egrave che cancella uno dei due a vantaggio
dellrsquoaltro rimangono entrambi quindi questa apertura questo iato permane Questo iato non egrave
altro che la relazione la relazione potremmo dire pura se non fosse che parlando di relazione
pura egrave una contraddizione in termini percheacute una relazione che non egrave determinata che non ha
termini non egrave niente occorrono dei termini almeno due percheacute ci sia una relazione A questo
punto verrebbe anche da pensare che lrsquoessere di cui parla Heidegger non egrave altro che questa
relazione percheacute egrave dalla relazione dallrsquoessere che sorgono gli enti lrsquoessere egrave quellrsquoapertura
quellrsquoorizzonte dice Heidegger dal quale gli enti possono sorgere possono apparire Potremmo
dire che egrave nella relazione che gli enti possono apparire nella relazione cioegrave nel trovarsi questi
elementi connessi fra loro Dire che soltanto nella relazione gli enti appaiono egrave come dire che non
crsquoegrave ente che non sia in una relazione che egrave poi la nozione di segno in Peirce tra lrsquoaltro Si potrebbe
porre la questione in termini piugrave strutturali Hegel pone la questione in termini piugrave politici sociali
perograve egrave come se stesse dicendo che non crsquoegrave lrsquoindividualitagrave non crsquoegrave lrsquoente che non sia giagrave
nellrsquouniversale che non sia giagrave preso in questa relazione Lrsquouniversale egrave il significato dellrsquoente ndash
avevamo posto questa connessione con il segno di de Saussure ndash e il significante egrave lrsquoaccadere di
qualche cosa che fincheacute non ha significato egrave niente ma egrave la relazione tra i due che fa esistere i due
che non preesistono la relazione non la preesistono percheacute se non crsquoegrave la relazione non esiste neacute
lrsquouno neacute lrsquoaltro Quindi egrave una disanima precisa del funzionamento del linguaggio dove ci dice che
il singolare e lrsquouniversale non si danno se non in una relazione cioegrave se non in una integrazione tra
loro Tutto ciograve che raccontava prima del voler imporre la virtugrave sullrsquoandamento delle cose non egrave
altro che il tentativo da parte di ciascuno di piegare il linguaggio al proprio volere cioegrave fare in
modo che il linguaggio significhi quello che vuole lui Certo il linguaggio significa ma significa in
quanto egrave una continua relazione fra elementi in cui io stesso che voglio fare questa operazione di
controllo del linguaggio non sono che uno degli elementi Questa egrave anche la portata del testo di
Hegel mostrare come in effetti nellrsquooperare di tutti e di ciascuno ciascuno egrave un momento della
dialettica egrave un momento del farsi del linguaggio non egrave altro che questo In questo volere fare cose
non fa altro che mettere in atto il funzionamento del linguaggio solo questo
9 ottobre 2019
A pag 326 Lrsquoindividualitagrave che egrave a se stessa reale in seacute e per se stessa Lrsquoautocoscienza ha ora colto il
concetto di seacute che prima era soltanto quello che noi avevamo di essa il concetto cioegrave di essere nella
126
certezza di se stessa ogni realtagravehellip Piugrave avanti Ma daccheacute fine ed essere-in-seacute si son dati a dividere
come ciograve stesso che sono lrsquoessere per altro e lrsquoeffettualitagrave trovata la veritagrave non si separa piugrave dalla certezza
che ora il fine posto vien preso per la certezza di se stesso e lrsquoattuazione di esso presa per la veritagrave ma
anche che il fine vien preso per la veritagrave e lrsquoeffettualitagrave presa per la certezza anzi lrsquoessenza e il fine in
se e per se stessi sono la certezza della stessa realtagrave immediata sono la compenetrazione dellrsquoessere-in-
seacute e dellrsquoesser-per-seacute dellrsquouniversale e dellrsquoindividualitagrave lrsquooperare egrave in lui stesso la sua veritagrave e la sua
effettualitagravehellip Qui parla dellrsquoopera del fare ma occorre tenere conto che lrsquooperare propriamente egrave
il dire egrave il primo operare A pag 328 Lrsquooperare nulla muta e contro nulla si volge egrave la pura forma
della traduzione dal non-venir-veduto nel venir-veduto e il contenuto che vien messo in luce e che si
presenta non egrave niente altro da ciograve che questo operare egrave giagrave in seacute Esso egrave in seacute questa egrave la sua forma
come unitagrave pensata ed esso egrave effettualehellip Quindi questo operare non egrave nientrsquoaltro di ciograve che egrave giagrave
da sempre Questo naturalmente pone la questione dellrsquoinizio del come si comincia Egrave giagrave da
sempre o come diceva Heidegger siamo giagrave nel linguaggio non crsquoegrave un inizio A pag 332 Cosigrave
lrsquoindividuo che procede allrsquoazione sembra trovarsi in un circolo in cui ciascun momento giagrave presuppone
lrsquoaltrohellip Ecco qui si egrave giagrave nel linguaggio ci sono tuti gli elementi hellipe non sembra quindi poter
trovare cominciamento alcuno soltanto dallrsquooperazione lrsquoindividuo impara infatti a conoscere la sua
essenza originaria la quale deve essere il fine suo ma per operare deve precedentemente avere il fine
Se intendiamo tutto ciograve come il dire egrave chiaro che il dire egrave sempre incominciato ed egrave giagrave anche il
fine non crsquoegrave un fine oltre il fine per cui si egrave sempre irrimediabilmente nel linguaggio A pag 334
hellipniente egrave per lrsquoindividualitagrave che non sia mediante essahellip Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve attraverso cui le
cose sono hellipo non crsquoegrave effettualitagrave (lrsquoaccadere delle cose) alcuna che non sia la sua natura e il suo
operare e non crsquoegrave operare neacute in-seacute dellrsquoindividualitagrave che non sia effettuale e solo questi momenti sono
suscettibili di comparazione hellip Qualunque cosa egli operi qualunque cosa gli possa incontrare egrave lui
che lrsquoha fatta ed essa egrave lui stessohellip Piugrave chiaro di cosigrave A pag 335 Lrsquoindividuo puograve dunque provare
in seacute soltanto gioia daccheacute egli sa di non poter trovare nella propria effettualitagrave niente altro che lrsquounitagrave
dellrsquoeffettualitagrave medesima con lui ovvero soltanto la certezza di se stesso vista nella sua veritagrave e di
raggiungere perciograve sempre il proprio fine Ci sta dicendo in un certo qual modo che parlando crsquoegrave
giagrave la gioia ndash naturalmente se ci si accorge che si sta parlando ndash percheacute nel parlare crsquoegrave giagrave il
cominciamento e il fine egrave giagrave tutto ligrave non crsquoegrave da attendersi nulla A pag 335 (175) Lrsquooperahellip Che
a questo punto possiamo intendere come il dire Lrsquoopera egrave la realtagrave che la coscienza si dagrave egrave ciograve in
cui lrsquoindividuo egrave per essa coscienza quel chrsquoegli egrave in-seacute e in modo tale che la coscienza per la quale esso
diviene nellrsquoopera non egrave la coscienza particolare ma quella universale essa nellrsquoopera si egrave trasposta in
generale nellrsquoelemento dellrsquouniversalitagrave nel spazio privo di determinatezza dellrsquoessere La coscienza
ritornante dalla propria opera egrave in effetto la coscienza universale - percheacute essa diviene la assoluta
negativitagrave o lrsquooperare in questa opposizione -hellip Qui crsquoegrave sempre la dialettica ovviamente Ci sta
dicendo che in questo operare cioegrave nel dire che cosa succede Io dico qualcosa e mi ritorna di
questo operare che egrave il mio dire come coscienza universale in quanto egrave il negativo assoluto cioegrave
egrave ciograve che si oppone sempre egrave ciograve che mi dice che ciograve che sto dicendo egrave in quanto non egrave ciograve che non
egrave non egrave altro A pag 336 Lrsquoopera egravehellip Come dire che il dire egrave hellipovverosia egrave per altre individualitagrave
ed egrave per esse una effettualitagrave estranea al cui posto esse debbon porre la propria per darsi mediante il
loro operare la coscienza della loro unitagrave con lrsquoeffettualitagravehellip Cioegrave qualcuno parla altri parlano
hellipoppure il loro interesse per quellrsquoopera posto dalla loro natura originaria egrave un interesse diverso da
quello peculiare di questrsquoopera la quale cosigrave vien mutata in qualcosa di diverso Egrave ciograve che accade
quando si discute Lrsquoopera egrave perciograve in generale qualcosa di effimero che si estingue per il controgioco
di altre forze e di altri interessi e che rappresenta la realtagrave dellrsquoindividualitagrave piuttosto come dileguante
che come compiuta Qui egrave interessante percheacute il dire in effetti in una discussione man mano che
si dice dilegua non crsquoegrave piugrave ci sono altre cose che intervengono altre cose che modificano
lrsquointerlocutore il quale modifica me egrave la questione del mondo di cui parla Heidegger A pag 338
(178) La necessitagrave dellrsquooperare consiste in ciograve che un fine egrave senzrsquoaltro riferito allrsquoeffettualitagravehellip Un
127
fine di qualche cosa il mio scopo egrave riferito a qualche cosa che si effettui che si produca hellipe questa
unitagrave egrave il concetto dellrsquooperare si agisce percheacute in seacute e per se stesso lrsquooperare egrave lrsquoessenza dellrsquoeffettualitagrave
Nellrsquoopera risulta bensigrave lrsquoaccidentalitagrave che lrsquoesser compiuto ha di contro al volere e al condurre a
compimentohellip Qui si intende bene di nuovo se ci si riferisce al dire il dire che ciascuna volta che
si dice egrave compiuto egrave compiuto ma dilegua di fronte ad altro che si diragrave A pag 339 hellipla veritagrave
consiste soltanto nellrsquounitagrave della coscienza con lrsquooperarehellip Cioegrave lrsquooperare egrave la consapevolezza di ciograve
che sto facendo il dire egrave la consapevolezza che sto dicendo questa egrave la veritagrave Potremmo dire che
la veritagrave sta nellrsquoessere consapevoli del fatto che si sta parlando hellipe lrsquoopera vera egrave soltanto
quellrsquounitagrave dellrsquooperare e dellrsquoessere del volere e del condurre a compimento Alla coscienza dunque
in forza della certezza che sta a fondamento dellrsquoagire di lei lrsquoeffettualitagrave opposta alla certezza egrave essa
stessa un qualcosa che egrave soltanto per la coscienzahellip Il mio volere Dunque voglio dire delle cose e
quindi le dico Le cose che dico egrave come se si opponessero a ciograve che volevo dire percheacute sono altro
da ciograve che volevo dire Si tratta quindi di trovare lrsquounitagrave di questo elemento e del suo opposto
di trovare lrsquointegrazione fra questi due elementi Lrsquointegrazione fra questi due elementi egrave
esattamente ciograve che diceva prima la veritagrave e cioegrave lrsquoaccorgersi che si sta parlando e che quindi se
sto parlando allora ciograve che voglio dire sigrave opera nel senso che si tramuta in un dire ma questo
dire non egrave mai il mio voler dire perograve sono in una unitagrave non li posso disgiungere non posso
separare il mio voler dire dal dire Questo percheacute se anche poi non lo pronuncio giagrave nel mio voler
dire io lo sto dicendo comunque hellipla coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave come momento
dileguantehellip La mia coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave cioegrave di ciograve che accade come un
dileguarsi di ciograve che volevo dire nel mio dire il quale mio dire a sua volta dilegua in ciograve che segue
hellipe quindi lrsquoeffettualitagrave medesima vale ad essa coscienza soltanto come un essere in generale la cui
universalitagrave egrave un unum atque idem (lo stesso) con lrsquooperare Il particolare e lrsquouniversale fanno uno
sono uno e questo uno che fanno dice a pag 340 hellipegrave lrsquoopera vera e questrsquoultima egrave la Cosa stessa
che senzrsquoaltro si afferma e che vien sperimentata come ciograve che ha forza di permanere indipendentemente
da quella Cosa che egrave lrsquoaccidentalitagrave dellrsquoopera individuale in quanto tale delle circostanze dei mezzi e
dellrsquoeffettualitagrave Questa Cosa stessa egrave la parola egrave lrsquoatto di parola che ha in seacute il particolare e
lrsquouniversale ma anche lrsquooperare cioegrave il dirsi il prodursi Ora ciograve che permane non egrave ciograve che io ho
detto per la cosa specifica ma egrave il fatto che io dico egrave il dire egrave la parola egrave questo che permane
Nella Cosa stessa dunque in quanto compenetrazione fattasi oggettiva dellrsquoindividualitagrave e
dellrsquooggettivitagrave stessa allrsquoautocoscienza egrave divenuto il suo vero concetto di seacute o essa egrave giunta alla
consapevolezza della sua sostanza Questa Cosa stessa la parola giunge alla consapevolezza della
sua sostanza cioegrave di ciograve che essa egrave veramente ed egrave fatta di universale e di particolare
compenetrati insieme indisgiungibili significante e significato A pag 341 (182) Onesta chiamasi
quella coscienza che da una parte egrave pervenuta a questo idealismo cui la cosa stessa esprime e che
dallrsquoaltra ha il vero nella cosa come questa universalitagrave formale - quella coscienza che sempre egrave intesa
alla Cosa che quindi si aggira nei diversi momenti o specie di questa e che non riuscendo a
raggiungerla in un solo di essi o in un solo significato proprio per questo se ne impossessa nellrsquoaltro
momento e cosigrave in effetto consegue sempre lrsquoappagamento del quale questa coscienza secondo il suo
concetto doveva divenire partecipe Vada come vuole andare essa ha sempre portato a compimento e
sempre raggiunto la Cosa stessa poicheacute questa essendo questo universale genere di quei momenti egrave
predicato di tutti Quindi la coscienza ha sempre raggiunto la Cosa stessa ha sempre raggiunto la
parola lrsquoatto di parola in quanto unitagrave dellrsquouniversale e del singolare in atto che si sta dicendo
hellipla Cosa stessa egrave appunto ad essa unitagrave della sua decisione e della realtagrave la coscienza afferma che
lrsquoeffettualitagrave non sarebbe se non il suo essere in grado A pag 345 (187) Unrsquoindividualitagrave (qualcuno)
si accinge dunque a realizzare qualcosa cosigrave sembra chrsquoessa abbia reso qualcosa una Cosa essa agisce
nellrsquoazione diviene per altri e le sembra di avere a che fare con lrsquoeffettualitagrave Gli altri prendono dunque
lrsquooperare di quellrsquoindividualitagrave per un interesse alla Cosa come tale e per il fine che la Cosa sia
realizzata in seacute non importa se ciograve sia promosso dalla prima individualitagrave o da loro Mentre essi cosigrave
128
mostrano questa Cosa giagrave da loro realizzata o se ciograve non sia mentre offrono il loro aiuto e giagrave vi si
impegnano ecco che quella coscienza egrave invece giagrave uscita fuori dal punto in cui essi ritengono chrsquoella
sia ciograve che nella Cosa le interessa egrave il suo operare e darsi da fare e mentre essi si accorgono che in ciograve
consisteva la Cosa stessa si trovano quindi raggirati Ma in effetto il loro accorrere in aiuto altro non
era se non chrsquoessi volevano vedere e mostrare lrsquooperare loro e non la Cosa stessahellip Qui Hegel sta
dicendo due secoli prima di noi ciograve che andiamo dicendo e cioegrave che si parla si opera non per la
Cosa che egrave in questione ammesso che ci sia ma unicamente per operare cioegrave per parlare
Qualunque cosa si voglia dire si voglia fare ecc non ha nessun altro fine se non lrsquooperare cioegrave il
dire se non continuare a dire a affermare cose Poicheacute ora egrave reso manifesto che il proprio darsi da
fare che il gioco delle sue forze vale per la Cosa stessa ecco che la coscienza sembra mettere in movimento
la sua essenza per seacute e non per gli altri e preoccupata dellrsquooperare in quanto suo e non in quanto operare
negli altri sembra anche lasciare costoro in pace nella Cosa loro Ma essi di nuovo si sbagliano la
coscienza egrave giagrave lungi dal luogo in cui opinavano chrsquoessa fosse Essa non si occupa della Cosa come
questa sua singola Cosa anzi di essa come lrsquouniversale che egrave per tutti Srsquoimmischia dunque nel loro
fare e nellrsquoopera loro e se non riesce piugrave a levargliela di mano se ne interessa tuttavia affaccendandosi
col dar giudizi se la coscienza imprime nellrsquoopera il segno della sua approvazione e della sua lode
questo egrave inteso nel senso che nellrsquoopera la coscienza non loda soltanto lrsquoopera stessa ma in pari tempo
la sua propria magnanimitagrave e discrezione consistente nel non aver guastato lrsquoopera come opera neppure
con il proprio biasimo Questo egrave interessante percheacute ci sta dicendo che non egrave la Cosa che importa
ma egrave lrsquooperare cioegrave il dire della Cosa egrave ciograve che si dice Qualunque cosa non egrave altro che un pretesto
unrsquooccasione per potere affermare qualcosa e il qualche cosa egrave assolutamente irrilevante A pag
347 helliped egrave Cosa soltanto come operare di tutti e di ciascuno egrave lrsquoessenza che egrave essenza di tutte le essenze
lrsquoessenza spirituale Lrsquooperare cioegrave il dire egrave di tutti e di ciascuno percheacute ciograve che sto dicendo lo sto
dicendo io sigrave certo ma egrave di tutti nel senso che intanto lo dico e altri possono ascoltarlo ma viene
dal discorso di infinite altre persone che ci sono e che mi hanno preceduto nei millenni precedenti
a me Quindi questo mio dire egrave tutte queste cose e non puograve farne a meno sta in questo la sua
universalitagrave Per questo motivo dice che egrave di tutti e di ciascuno ciascuno dice delle cose che sono
sue particolari ma queste cose che sono sue anche non lo sono fanno parte del mondo direbbe
Heidegger Con ciograve la Cosa stessa perde il comportamento di un predicato e la determinatezza di
unrsquoinerte universalitagrave astratta ed egrave piuttosto la sostanza permeata drsquoindividualitagrave egrave il soggetto dove
lrsquoindividualitagrave egrave tanto come se stessa o come questa individualitagrave quanto come gli individui tutti ed egrave
lrsquouniversale che egrave un essere soltanto come questo operare di tutti e di ciascuno egrave quindi unrsquoeffettualitagrave
giaccheacute questa coscienza la sa come effettualitagrave sua singola e come effettualitagrave di tutti Il mio dire egrave
mio e di tutti direi necessariamente Come abbiamo detto in altre occasioni il linguaggio in cui
mi trovo e di cui sono fatto non lrsquoho inventato io A pag 348 Capitolo b La ragione legislatrice
Lrsquoessenza spirituale (il pensiero) nel suo semplice essere egrave coscienza pura ed egrave questa autocoscienza La
natura originariamente determinata dellrsquoindividuo (le sue caratteristiche) ha perduto il suo
significato positivo di essere in seacute lrsquoelemento e il fine dellrsquoattivitagrave di lui essa egrave soltanto un momento
tolto e lrsquoindividuo egrave un Seacute come Seacute universale Questa individualitagrave crsquoegrave ma come elemento tolto
percheacute diventa lrsquouniversale diventa la parola diventa il linguaggio A pag 350 (194) Ora Hegel
considera la questione etica cioegrave ciograve che egrave bene e ciograve che egrave male ciograve che egrave giusto e ciograve che egrave
sbagliato e comincia a riflettere su quali sono queste leggi etiche se hanno un valore Fa un
esempio ldquoOgnuno ha il dovere di dire la veritagraverdquo In questo dovere enunciato come incondizionato viene
subito ammessa la condizione se egli sa la veritagrave Quindi il comando suoneragrave ora cosigrave ognuno deve
dire la veritagrave sempre a seconda della cognizione e della persuasione che egli ne ha hellip Ma cosigrave
lrsquouniversalmente necessario il valevole in seacute cui la proposizione voleva esprimere si egrave piuttosto
invertito in una completa accidentalitagrave Puograve capitare che dica la veritagrave come anche no A pag 351
hellip questa determinazione immediata della sostanza medesima egrave un contenuto tale che si mostrava
piuttosto come perfetta accidentalitagrave e che anzi una volta elevato alla universalitagrave e necessitagrave per
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modo che il sapere venga espresso come legge dilegua Io voglio che sia lrsquouniversale ma una volta
che lo elevo a universalitagrave mi accorgo che egrave fatto di niente appunto percheacute egrave accidentale che io
dica la veritagrave egrave un fatto totalmente accidentale Un altro famoso comando egrave ldquoama il prossimo tuo
come te stessordquo Andiamo direttamente alle conclusioni a pag 352 Quellrsquoagire per la prosperitagrave degli
altri che viene enunciato come necessariohellip Qui sta riflettendo su quelle leggi etiche che si
configurano come necessarie universali e ci sta dicendo che non egrave affatto cosigrave hellipegrave dunque cosigrave
costituito che puograve forse esistere e forse no che puograve se lrsquooccasione eventualmente si offra essere unrsquoopera
forse buona e forse no Con ciograve questa legge egrave tanto poco un contenuto universale quanto la prima giagrave
considerata e non esprime - come invece in quanto assoluta legge etica dovrebbe - qualcosa di in seacute e
per seacute Ossia tali leggi si arrestano al dovere ma non hanno effettualitagrave alcuna esse non sono leggi
ma solo comandi A pag 353 Cosigrave lrsquoessenza etica non egrave essa stessa immediatamente un contenuto ma
solo una misura per stabilire se un contenuto sia capace di essere legge oppure no quandrsquoesso non
contraddica a se stesso La ragione legislatrice egrave abbassata a una ragione soltanto esaminatrice Ci dice
che considerato che di fatto queste leggi etiche non hanno nessun valore lrsquounica cosa che
possiamo considerare egrave se ciascuna di queste leggi egrave autocontraddittoria oppure no cioegrave se egrave
coerente oppure no Tutto qui Capitolo c La ragione esaminatrice delle leggi Andiamo a pag 355
Qui parla della proprietagrave e si chiede se la proprietagrave sussista oppure no deve cioegrave considerare se
questo concetto di proprietagrave egrave autocontraddittorio oppure no Siamo passati dalla legge che
voleva essere universale e la legge etica che voleva essere universale ma che universale non egrave al
considerare se una certa legge egrave almeno coerente cioegrave non egrave autocontraddittoria e considera la
questione della proprietagrave A pag 355 (200) Sia la questione se debba essere legge in seacute e per seacute che
la proprietagrave sussista in seacute e per seacute non percheacute giova ad altri fini lrsquoessenza etica consiste appunto in
questo che la legge sia eguale solo a se stessa e che per questa eguaglianza con seacute fondata quindi nella
sua propria essenza non sia condizionata A pag 356 Nella comunanza dei beni nella quale si
provveda a ciograve in modo universale e stabile o ciascuno diviene partecipe di tanto di quanto ha bisogno
e allora questa ineguaglianza e lrsquoessenza della coscienza a cui egrave principio lrsquoeguaglianza dei singoli si
contraddicono reciprocamentehellip In questa comunanza dei beni se noi provvediamo in modo
stabile unitario o ciascuno diviene partecipe di quanto ha bisogno oppure distribuiamo
egualmente ma se diamo a ciascuno secondo il suo bisogno allora non egrave piugrave eguale per tutti Se
invece facciamo per tutti allora ci troviamo di nuovo di fronte a una ineguaglianza percheacute crsquoegrave chi
ha piugrave bisogno e chi meno un conto egrave dare mille euro a un poveretto un conto egrave dare mille euro
a uno ricchissimo che non sa cosa farsene Quindi la proprietagrave secondo Hegel ci appare
contraddittoria A pag 357 (202) hellipil resultato sembra essere questo che non si possa far luogo neacute a
leggi determinate neacute a un sapere di esse Non ci sono leggi determinate percheacute abbiamo visto che
risultano vuote neacute un sapere di esse percheacute un sapere presuppone la non contraddittorietagrave cioegrave
la coerenza solo allora so di questa cosa se egrave coerente se non si contraddice da seacute Solo la sostanza
egrave la coscienza di seacute come essenzialitagrave assolutahellip La coscienza che sa di essere essenzialitagrave assoluta
cioegrave come la cosa piugrave importante hellipcoscienza la quale con ciograve non puograve spogliarsi neacute della differenza
(insita) nellrsquoessenzialitagrave assoluta neacute del sapere di questa differenza Che il legiferare e lrsquoesaminar
leggi si siano dimostrati come nulli significa che entrambi presi ciascuno singolarmente e isolatamente
sono soltanto momenti precari della coscienza etica e il movimento nel quale essi sorgono ha il senso
formale che la sostanza etica attraverso questo movimento si presenta come coscienza Ci sta dicendo
come spesso egrave accaduto in questo libro cose che poi Severino riprende che se tengo separate le
due cose i due momenti non vado da nessuna parte Le leggi poste come leggi etiche si rivelano
inconsistenti nulle non solo ma se cerco di appuntarmi alla loro coerenza mi accorgo che non
sono nemmeno coerenti E allora che fare A pag 358 La legge in quanto legge determinata ha
un contenuto accidentalehellip Lo abbiamo visto con lrsquoesempio ldquoDevi dire sempre la veritagraverdquo Egrave
accidentale cioegrave puograve capitare hellipil che vuol qui dire che essa egrave legge di una singola coscienza di
contenuto arbitrario Quellrsquoimmediato legiferare egrave cosigrave la temeritagrave tirannica che eleva a legge lrsquoarbitrio
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e riduce lrsquoeticitagrave a unrsquoobbedienza ad esso cioegrave a leggi che sono soltanto leggi e non anche comandi
Questo per quanto riguarda le leggi etiche quello che io penso deve essere legge per tutti Egrave una
modalitagrave tirannica Allo stesso modo il secondo momento in quanto esso egrave isolato significa
lrsquoesaminar leggi il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere la quale a forza di raziocini si
svincola dalle leggi assolute e le prende per un arbitrio a lei estraneo Qui la questione se le leggi siano
autocontraddittorie oppure no dice Hegel pone un problema percheacute se mi metto a esaminare
queste leggihellip dice il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere come se avesse visto in queste
leggi in questa posizione etica qualcosa di inamovibile Adesso ci diragrave percheacute egrave inamovibile A
pag 358 (206) hellipin primo luogo lrsquoessenza spirituale (il sapere del popolo) egrave per lrsquoautocoscienza come
legge che egrave in seacute lrsquouniversalitagrave dellrsquoesaminare universalitagrave formale che non era in seacute essente egrave tolta
Questa universalitagrave formale che non egrave in seacute se io pongo una legge come non contraddittoria non
sto dicendo niente di quella legge pongo soltanto formalmente che egrave incontraddittoria Va bene
perograve che ne facciamo Quindi questa universalitagrave formale che non era in seacute non aveva valore in
seacute aveva valore soltanto allrsquointerno potremmo dire di quel gioco linguistico Quindi egrave tolta E
in secondo luogo egrave una legge eterna che non ha il suo fondamento nel volere di questo individuo anzi
egrave in e per seacute egrave lrsquoassoluto puro volere di tutti che ha la forma dellrsquoessere immediato Questo puro volere
non egrave affatto un comandamento che solo debba essere anzi esso egrave e vale egrave lrsquoIo universale della categoria
che egrave immediatamente lrsquoeffettualitagrave e il mondo egrave soltanto questa effettualitagrave Ma daccheacute questa legge
nellrsquoelemento dellrsquoessere vale senzrsquoaltro lrsquoubbidienza dellrsquoautocoscienza non egrave il servizio prestato a un
padrone i cui ordini sarebbero un arbitrio e dove lrsquoautocoscienza non si riconosca Anzi le leggi sono
pensieri della sua coscienza assoluta pensieri che essa stessa ha immediatamente non giagrave chrsquoessa creda
a loro percheacute la fede considera certo anche lrsquoessenza ma unrsquoessenza estranea Mediante lrsquouniversalitagrave
del suo Seacute lrsquoautocoscienza etica fa immediatamente uno con lrsquoessenza la fede al contrario comincia
dalla coscienza singola ed egrave il movimento di questa coscienza medesima tendente sempre ad andare verso
tale unitagrave senza raggiungere la presenzialitagrave di unrsquoessenza La fede non raggiunge mai la veritagrave il
suo obiettivo Quella coscienza invece ha tolto come seacute singola questa mediazione egrave compiuta e solo
percheacute egrave compiuta quella coscienza egrave immediata autocoscienza della sostanza etica Cita dallrsquoAntigone
di Sofocle
Non oggi neacute ieri ma sempre
Esso vive e nessuno sa quando sia apparso
Esse sono Le leggi etiche Ma che cosa vuol dire che esse sono Il discorso di Hegel egrave abbastanza
chiaro e cioegrave lrsquoetica non egrave altro che il mio sapere di tutto ciograve che egrave giusto da sempre per gli umani
Lrsquoetica non ha un valore al di fuori di questo processo che lrsquoha fatta diventare nel corso dei
millenni quella che egrave io mi trovo ad avere dietro alle spalle tutto il lavoro che egrave stato fatto da
parte di tutti coloro che mi hanno preceduto e che hanno mano a mano stabilito ciograve che egrave etico e
mi trovo ad avere a che fare con questo Egrave per questo che egrave immediato per me percheacute fa parte del
linguaggio quindi fa parte di me Anche questa etica egrave sempre il risultato dellrsquooperare di tutti e
di ciascuno che poi porta al sapere assoluto che egrave quel sapere che non puograve non sapere di tutto
ciograve che io sono il risultato non solo di millenni di storia ma anche di tutto ciograve che io dico Egrave il
singolare che esiste percheacute crsquoegrave lrsquouniversale e lrsquouniversale il tutti esiste percheacute esisto io Egrave questo
il pensiero innovativo di Hegel anche riguardo allrsquoetica cioegrave io contribuisco allrsquoetica nel senso
che affermando le cose che affermo quindi pensandole vere giuste ecc do in qualche modo un
contributo allrsquoetica di tutti Questi passaggi sono importanti percheacute mostrano il pensiero di Hegel
che non egrave un pensiero astratto ma egrave quanto di piugrave concreto possa pensarsi Io sono quello che
sono in virtugrave del fatto che ciograve che dico egrave il risultato di ciograve che egrave stato detto da migliaia di anni il
linguaggio non lrsquoho inventato io mi ci sono trovato E questo linguaggio egrave vecchio di quanto
Cosa egrave accaduto in queste migliaia decine forse centinaia di migliaia di anni Non lo sappiamo
Una continua evoluzione un continuo trasmutarsi quindi in ogni parola in ogni opera ndash la
parola egrave lrsquoopera per antonomasia ndash in ogni opera crsquoegrave il lavoro mio e di tutti simultaneamente La
131
sintesi lrsquointegrazione di questi due momenti cheacute non sono entitagrave separate egrave il sapere assoluto
quando so questo e non posso non saperlo ho il sapere assoluto cioegrave so tutto ciograve che egrave da sapere
non crsquoegrave altro da sapere Non crsquoegrave altro da sapere se non questo e cioegrave che io so lrsquoopera che faccio
Era questo che ci stava dicendo prima che tutta la realtagrave non egrave altro che lrsquoopera che io faccio Egrave
questa la realtagrave non ce nrsquoegrave unrsquoaltra E quindi a questo punto torno a dire io so tutto ciograve che egrave
da sapere il mio sapere assoluto non crsquoegrave altro fuori da questo non crsquoegrave altro fuori dal linguaggio
Se io so del linguaggio se io so che sono linguaggio con tutto ciograve che questo comporta io ho il
sapere assoluto percheacute fuori da questo non crsquoegrave altro non solo non crsquoegrave altro ma non crsquoegrave nemmeno
la possibilitagrave di un sapere al di fuori di questo
Intervento Questa ultima parte dagrave un senso a tante cose presedentihellip
Questa egrave la caratteristica di Hegel che alla fine si arriva a capire tutte quelle cose che prima
apparivano ostiche Lui lo dice in alcune occasioni che lrsquoultimo elemento egrave il primo che senza
questo primo non si arriva allrsquoultimo e che senza lrsquoultimo non crsquoegrave neanche il primo Questa egrave
proprio lrsquoarchitettura della Fenomenologia dello spirito lui nel suo scrivere ha messo in atto ciograve
stesso di cui stava parlando Tra lrsquoaltro egrave curioso il fatto che ha scritto la Fenomenologia nel 1807
e mentre le scriveva man mano dava le cose scritte da licenziare alla stampa Due secoli fa aveva
detto lrsquoessenziale e cioegrave che non crsquoegrave nessunrsquoaltra cosa al di fuori dellrsquoopera Lrsquoopera egrave la realtagrave egrave
il tutto egrave lrsquointero direbbe Severino egrave lrsquointero percheacute contiene in seacute tutti i momenti del particolare
e dellrsquouniversale e dellrsquooperare di questi simultaneamente per integrazione o per superamento
Aufhebung direbbe Hegel Due secoli fa diceva giagrave questo ma non egrave stato inteso grancheacute a questo
riguardo soprattutto non egrave stata intesa questa cosa che ho ritenuto importante e cioegrave il fatto
che si parla non per la cosa ma si parla per parlare Egrave questo che egrave in gioco soltanto il dire il
potere affermare cose la cosa in seacute non interessa a nessuno Egrave soltanto la necessitagrave di parlare di
affermare egrave questo che importa tutto il resto egrave irrilevante La cosa stessa come la chiama lui egrave
la parola descrive la cosa stessa esattamente come la parola cioegrave il singolare e lrsquouniversale che si
compenetrano in atto e che cosrsquoegrave tutto ciograve Egrave la parola
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filosofia e la scienza cioegrave contrappongono il vero e il falso cercano di sapere qual egrave il vero e di
scartare il falso Questo egrave il modo di operare della filosofia fino a Hegel compreso anche Kant
Crsquoera sempre una sorta di dualismo anche in Kant che Hegel critica tra il fenomeno e il
noumeno tra ciograve che egrave possibile conoscere come fenomeno attraverso dei modelli di conoscenza
e lrsquoimpossibilitagrave di conoscere la cosa in seacute Non tanto lrsquoopinionehellip Sta incominciando a dire che la
questione del vero e del falso non egrave unrsquoopinione non egrave un giudizio Non tanto lrsquoopinione riesce a
farsi un concetto della diversitagrave dei sistemi filosofici quanto piuttosto nella diversitagrave scorge piugrave la
contraddizione che non il progressivo sviluppo della veritagrave Fino a Hegel crsquoegrave una contrapposizione tra
vero e falso Il boccio dispare nella fioritura e si potrebbe dire che quello vien confutato da questa
similmente allrsquoapparire del frutto il fiore vien dichiarato una falsa esistenza della pianta e il frutto
subentra al posto del fiore come sua veritagrave Tali forme non solo si distinguono ma ciascuna di esse
dilegua anche sotto la spinta dellrsquoaltra percheacute esse sono reciprocamente incompatibili Ma in pari
tempo la loro fluida natura ne fa momenti dellrsquounitagrave organica nella quale esse non solo non si
respingono ma sono anzi necessarie lrsquouna non meno dellrsquoaltra e questa eguale necessitagrave costituisce ora
la vita dellrsquointiero Con questo esempio con tutti i limiti che puograve avere un esempio Hegel descrive
il compito della filosofia abbandonare questa idea che crsquoegrave sempre stata nella filosofia di una
contrapposizione tra vero e falso per cogliere invece nel vero e nel falso un movimento un
movimento dove il falso non egrave piugrave eliminato come un inutile come uno scarto ma come necessario
allrsquoesistenza del vero Noi leggeremo questo testo tenendo conto di Heidegger di Severino e di
Peirce in modo particolare Avrete avuto modo di notare che giagrave qui la questione che si pone in
Severino come la necessitagrave per affermare qualche cosa di porre ciograve che quella cosa non egrave per poi
toglierla Quindi vedete che il negativo deve esserci percheacute possa darsi il positivo E questo egrave
Hegel Ma come da una parte la contraddizione verso un sistema filosofico non suole concepire se
stessa in tal modo cosigrave drsquoaltra parte la coscienza che accoglie in seacute questa contraddizione non la sa
liberare o mantenere libera dalla sua unilateralitagrave neacute in ciograve che appare sotto forma di lotta contro se
stesso sa riconoscere momenti reciprocamente necessari Questi momenti vero e falso positivo e
negativo sono necessari al movimento di cui Hegel incomincia a dire Dove meglio potrebbe trovarsi
espresso lrsquointimo significato di unrsquoopera filosofica che nei fini e nei risultati di essa E come questi
fini e questi resultati potrebbero venire piugrave determinatamente conosciuti che mediante la differenza loro
da ciograve che la cultura di unrsquoetagrave produce nello stesso campo Anche i fini che unrsquoopera filosofica vuole
perseguire comunque sono definiti dalla differenza da altre cose hellipla cosa stessa non egrave esaurita nel
suo fine bensigrave nella sua attuazionehellip Che egrave quello che diceva prima cioegrave ciograve che importa non egrave
soltanto il risultato ma il percorso che ha portato a quel risultato hellipneacute il risultato egrave lrsquoIntiero
effettuale Il semplice risultato non egrave lrsquointero Qui incomincia a parlare di intero (Intiero) Potete
intendete lrsquointero piugrave propriamente come ciograve che intende Severino con il concreto e cioegrave come il
porsi di un elemento e ciograve che quellrsquoelemento non egrave in quanto tolto Questo egrave il concreto egrave lrsquointero
Il risultato da solo non egrave il concreto non egrave lrsquointero cosa che invece la filosofia prima di Hegel
aveva sempre posto nel senso che ciograve che conta egrave il risultato Anche la scienza oggi fa questo
tutto ciograve che conta egrave il risultato tutto ciograve che ha condotto al risultato egrave un mero strumento un
mezzo per giungere al risultato una volta raggiunto il risultato tutto ciograve che ha consentito di
raggiungerlo scompare viene eliminato Hegel invece dice che non viene affatto eliminato e dice
hellipanzi questo egrave il resultato con il suo divenire per seacute il fine egrave lrsquouniversale non vitale cosigrave come la
tendenza egrave il mero slancio ancor privo della sua effettualitagrave e il nudo resultato egrave la morte spoglia che
ha lasciato dietro di seacute la tendenza Il nudo risultato non sarebbe altro che ciograve che si egrave lasciato dietro
ciograve che egrave morto non ha piugrave la vita ma che gli dagrave tutto il processo In questo senso parla di morte
Similmente la diversitagrave egrave piuttosto il limite della cosa essa egrave lagrave dove la cosa cessa o egrave ciograve che questa
non egrave Incomincia a dirci una cosa importante la diversitagrave egrave ciograve che quella cosa non egrave Dice ciograve
che egrave e ciograve che non egrave Un tale lavorio intorno al fine o ai risultati e intorno alla diversitagrave di questo e
di quello e ai giudizi che se ne fanno egrave una fatica piugrave lieve di quanto forse non sembri Infatti invece
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di concentrarsi nella cosa un tale procedere non fa altro che scavalcarla invece di indugiare in essa e
di obliarsi in essa un tale sapere si attacca sempre a qualcosa di diverso e resta presso di seacute anzicheacute
essere presso di essa e abbandonarsi ad essa Vedete come echeggiano le questioni che molti anni
dopo affronteragrave Severino rispetto al concreto e allrsquoastratto Egrave come se Hegel ci stesse dicendo che
ci si affanna ad attaccarsi allrsquoastratto perdendo di vista il concreto lrsquointero Lrsquoinizio della cultura
e della liberazione dallrsquoimmediatezza della vita sostanzialehellip La vita sostanziale egrave lrsquoesperienza
hellipdovragrave sempre consistere nellrsquoacquistare cognizioni di principi e punti di vista generalihellip Quindi
parte da principi generali Sono solo i principi generali quelli che possono dare un punto di
partenza un punto di vista particolare non egrave un punto di partenza egrave soltanto qualcosa di
accidentale Per Hegel invece egrave fondamentale che il punto di partenza sia universale hellipnel
sollevarsi cosigrave fino al pensiero della cosa nella sua generalitagrave sostenendola o confutandola tuttavia
fondatamente nellrsquoaccoglierne secondo determinati modi la concreta e ricca pienezza e nel saperne
impartire unrsquoonesta informazione e un giudizio non avventato Ma questo inizio della cultura prima
di tutto faragrave posto al rigore della vita piena che introduce allrsquoesperienza della cosa stessahellip Questa
questione dellrsquoesperienza egrave molto importante in Hegel e la riprenderagrave molto spesso Lrsquoesperienza
della vita non crsquoegrave mai in Hegel un puro e astratto intellettualismo ma egrave sempre calato
nellrsquoesperienza nella prassi nel fare hellipe quando poi il rigore del concetto saragrave disceso nel profondo
della cosa allora quella cognizione e apprezzamento sapranno restare al posto che loro si conviene nella
conversazione Quindi calarsi nella cosa stessa In effetti Hegel aveva dato inizialmente un titolo
diverso alla Fenomenologia che era Scienza dellrsquoesperienza della coscienza Quindi scienza cioegrave la
conoscenza dellrsquoesperienza della coscienza fare cioegrave esperienza della propria coscienza Egrave questo
il principio portante Quindi calarsi nella propria coscienza La coscienza non egrave altro che un sapere
che riguarda lrsquoimmediato il presente tutto ciograve che egrave immanente La coscienza egrave ciograve che mi
consente di sapere che in questo momento sto parlando senza una riflessione intorno a questo ma
semplicemente cogliere il dato immanente La vera figura nella quale la veritagrave esiste puograve essere
soltanto il sistema scientifico di essa La veritagrave si coglie soltanto nel momento in cui si manifesta
questo percorso scientifico in questo calarsi nella coscienza In fondo ci si cala nella coscienza per
sapere come accade il sapere delle cose A pag 5 La vera forma della veritagrave viene dunque posta in
questa scientificitagrave ciograve che equivale ad affermare che solo nel concetto la veritagrave trova lrsquoelemento della
sua esistenzahellip Hegel dice queste cose anche per opporsi soprattutto allrsquoidealismo di Schelling
allrsquointuizione di Schelling che chiamava ldquocolpo di pistolardquo cioegrave allrsquoimprovviso ho questa
intuizione questo lampo che mi illumina dopodicheacute so come stanno le cose Ecco dice la veritagrave
non ha niente a che fare con questo la veritagrave egrave un percorso una fatica egrave una tragedia nel senso
che occorre passare attraverso la disperazione del negativo attraverso il continuo confronto con
ciograve che si pone e con ciograve che egrave altro rispetto a ciograve che si pone Questo egrave il percorso da fare A pag
8 Questo parlare da profeti crede di restarsene nel centro e nel profondo della cosa getta uno sguardo
sprezzante sulla determinatezza (il horos) e a bella posta si tiene a distanza dal concetto e dalla
necessitagrave come da quella riflessione che sta di casa soltanto nella finitezza Questa intuizione del colpo
di pistola si tiene a distanza dallrsquoargomentazione dice Hegel anzi non ne vuole sapere percheacute
verrebbe messa in discussione da unrsquoargomentazione stringente Ma come crsquoegrave una vuota estensione
cosigrave crsquoegrave una vuota profonditagrave come crsquoegrave unrsquoestensione della sostanza che si riversa in unrsquoinfinita varietagrave
senza aver forza di tenerla a freno cosigrave crsquoegrave unrsquointensitagrave priva di contenuto la quale comportandosi
come la forza senza espansione coincide con la superficialitagrave hellip Del resto non egrave difficile a vedersi
come la nostra etagrave sia unrsquoetagrave di gestazione e di trapasso a una nuova era lo spirito ha rotto i ponti col
mondo del suo esserci e rappresentare durato fino ad oggi esso sta per calare tutto ciograve nel passato e
versa in un travagliato periodo di trasformazione Invero lo spirito non si trova mai in condizione di
quiete preso comrsquoegrave in un movimento sempre progressivo Egrave per questo che apprezzava Napoleone
Per lui era lrsquoidea del progresso di qualcosa che stava cambiando di qualcosa che stava rompendo
con il passato Ma a quel modo che nella creatura dopo lungo placido nutrimento il primo respiro -
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in salto qualitativo - interrompe quel lento processo di solo accrescimento quantitativo e il bambino egrave
nato cosigrave lo spirito che si forma matura lento e placido verso la sua nuova figura e dissolve brano a
brano lrsquoedificio del suo mondo precedente lo sgretolamento che sta cominciando egrave avvertibile solo per
sintomi sporadici la fatuitagrave e la noia che invadono ciograve che ancor sussiste lrsquoindeterminato
presentimento di un ignoto sono segni forieri di un qualche cosa di diverso che egrave in marcia Ciograve che
stava marciando in realtagrave era lrsquoesercito di Napoleone che stava occupando tutta lrsquoEuropa Solo
un cotal ldquonuovordquo ha tanto poco una piena effettualitagrave quanto il neonato ed egrave essenziale non lasciar
fuori di considerazione questo punto Il primo sorgere egrave inizialmente una immediatezza egrave in altri
termini il concetto di quel nuovo mondo Quanto poco un edificio egrave compiuto quando le sue fondamenta
sono gettate tanto poco il concetto dellrsquointiero che egrave stato raggiunto egrave lrsquointiero stesso Io ho un concetto
dellrsquointero ma se non so come ho costruito questo concetto allora questo concetto non egrave lrsquointero
Egrave lo stesso discorso che faceva prima rispetto alla conclusione la conclusione non egrave lrsquointero
Quando noi desideriamo vedere una quercia nella robustezza del suo tronco nellrsquointreccio dei suoi rami
e nel rigoglio delle sue fronde non siamo soddisfatti se al suo posto ci venga mostrata una ghiandahellip
Che contiene in potenza la quercia ma non egrave la quercia hellipsimilmente la scienza corona del mondo
dello spirito non egrave compiuta al suo inizio Occorre il percorso Vedete come la questione del
percorso il cammino che poi chiameragrave dialettica egrave sempre presente in Hegel fin dalle prime
pagine Lrsquoinizio del novello spirito egrave il prodotto di un vasto sovvertimento di molteplici forme di civiltagrave
egrave il premio di una via molto intricata e di una non meno grave fatica Tale cominciamento egrave lrsquointiero
che dalla successione noncheacute dalla sua estensione egrave tornato in se stesso egrave il concetto semplice di
quellrsquointiero ma divenuto Ecco qui crsquoegrave tutta la filosofia di Hegel Il cominciamento egrave quellrsquointero
che egrave tornato a se stesso Il concetto dellrsquointero non egrave lrsquointero il concetto dellrsquointero egrave il
cominciamento egrave un concetto che poi articola svolge Tutto ciograve a un certo punto ritorna al punto
di partenza e soltanto quando ritorna al punto di partenza il cominciamento egrave un cominciamento
Sembra paradossale ma non lo egrave Questo movimento egrave lo stesso movimento di cui parla Peirce la
Primitagrave lrsquoinizio il primo elemento non crsquoegrave senza il secondo Ricordate A egrave B la A non crsquoegrave fino a
quando non crsquoegrave la B percheacute la B egrave ciograve che mi dice che cosrsquoegrave la A fincheacute non crsquoegrave la B non crsquoegrave neanche
la A Ciograve nonostante occorre che ci sia la A per potere dire che A egrave B Egrave per questo che la triade
di Peirce egrave un circolo ermeneutico nel senso che il primo elemento egrave quello che egrave percheacute egrave il secondo
che fornisce al primo elemento la sua esistenza ma in questo movimento il primo e il secondo
diventano un qualche cosrsquoaltro per cui la A non egrave piugrave la A e la B non egrave piugrave solo la B diventano
una sintesi usando i termini di Hegel diventano unrsquoaltra cosa diventano la relazione tra i due
Questa relazione tra i due egrave necessaria percheacute ci sia la B e ci sia la A senza questa relazione tra i
due la A resta la A e B resta la B come se fossero degli astratti egrave soltanto il terzo elemento cioegrave
la relazione che li mostra in quanto concreto Vedete come tornano le cose che abbiamo
considerate in questi anni Peraltro lrsquoeffettualitagrave di questo intiero semplice consiste nel processo per
cui quelle precedenti figurazioni ora fattesi momentihellip Prima erano figure come la A e la B adesso
sono momenti di un tutto hellipsi risviluppano e si danno una nuova figurazione e ciograve nel nuovo
elemento nel senso che si egrave venuto sviluppando Questi due elementi queste due figure come le
chiama Hegel non sono piugrave due figure ma sono due momenti dellrsquointero e quindi per dirla in
modo spiccio acquistano un nuovo significato diventano unrsquoaltra cosa Poi Hegel applicheragrave
tutto ciograve a ogni cosa alla politica al diritto allrsquoestetica ogni cosa avragrave questo andamento Mentre
da una parte il primo apparire del nuovo mondohellip Potete intendere lrsquoapparire del nuovo mondo
come la Primitagrave di Peirce come lrsquoapparire di qualche cosa che di per seacute non egrave nulla fino a che non
crsquoegrave un altro elemento che dice che cosrsquoegrave il primo ma a questo punto i due elementi sono in relazione
e quindi ciascuno dei due elementi non egrave piugrave una figura ma diventa un momento dellrsquointero non
egrave piugrave lrsquoastratto ma egrave il concreto per dirla alla Severino Mentre da una parte il primo apparire del
nuovo mondo egrave solo lrsquointiero nellrsquoinvolucro della sua semplicitagrave o egrave il generale fondamento dellrsquointiero
medesimo drsquoaltra parte per la coscienza la ricchezza della precedente esistenza egrave presente ancora nel
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ricordo Nella figura che novellamente appare la coscienza non trova espansione neacute specificazione di
contenuto ancor piugrave le manca quel raffinamento formale in virtugrave del quale le differenze vengono con
sicurezza determinate e ordinate nelle loro salde relazioni Parla di raffinamento della scienza cioegrave
occorre che questo primo elemento si articoli si trovi preso in un processo in unrsquoelaborazione in
un pensiero Senza tale raffinamento la scienza non puograve avere il carattere della universale
intelligibilitagrave e assume la parvenza di un esoterico possesso di alcuni individuihellip Esoterico cioegrave
misterioso Possiamo prendere come esempio lrsquoidea nellrsquoidealismo di Schelling il colpo di pistola
lrsquointuizione geniale che egrave appannaggio suo egrave lui che ha avuto questa idea non egrave un percorso che
possa essere esibito ad altri hellip- un esoterico possesso infatti in questo caso essa egrave data soltanto nel
suo concetto o egrave dato soltanto il suo interno - di alcuni individui singoli infatti la sua apparenza
senza espansione singolarizza la sua esistenza Appare senza estensione cioegrave senza articolazione
In questo modo la sua essenza sarebbe questa di apparire coigrave allrsquoimprovviso senza un percorso
Soltanto ciograve che egrave perfettamente determinato egrave anche essotericohellip Essoterico egrave il contrario di esoterico
quindi vuol dire conosciuto hellipda tutti concepibile e suscettibile di venir da tutti imparato e di essere
proprietagrave di tutti La via della scienza egrave la sua forma intelligibile vi aperta a tutti e per tutti eguale
arrivare mediante llsquointelletto al sapere razionale questa egrave la giusta esigenza della coscienza che si
accinge alla scienza giaccheacute lrsquointelletto egrave il pensare il puro Io in generalehellip Questo saragrave ripreso da
Gentile hellipe lrsquointelligibile egrave ciograve che egrave giagrave conosciuto ossia egrave lrsquoelemento comune della scienza e della
coscienza prescientifica che puograve cosigrave aprirsi immediatamente un varco entro la scienza Occorre
quindi che ci sia il movimento del pensiero mentre lrsquointuizione egrave come se bloccasse questa veritagrave
in qualcosa che non ha piugrave nessun movimento percheacute egrave giagrave raggiunta egrave ligrave egrave quella conclusione
oltre la quale non si va piugrave non soltanto nega tutto il percorso che lrsquoha prodotta percheacute questo
percorso non crsquoegrave proprio A pag 13 paragrafo 2 Prima di questo se la prende ancora con
Schelling con lrsquoAssoluto dove tutto egrave eguale e allora fa quel famoso esempio dove nella notte
tutte le vacche sono nere per cui non crsquoegrave piugrave distinzione alcuna non crsquoegrave piugrave questa analisi
laboriosa crsquoegrave soltanto lrsquoAssoluto messo ligravehellip Secondo il mio modo di vedere che dovragrave giustificarsi
soltanto merceacute lrsquoesposizione del sistema stesso tutto dipende dallrsquointendere e dallrsquoesprimere il vero non
come sostanza ma altrettanto decisamente come soggetto Il vero egrave sempre stato posto come sostanza
come qualcosa che egrave in seacute Lui invece dice che il vero egrave un soggetto Cosa vuol dire che egrave un
soggetto Per Hegel il soggetto egrave il pensiero stesso egrave qualche cosa che egrave in continuo divenire il
soggetto egrave un divenire stesso Quindi il vero non egrave altro che un divenire ponendolo come un
soggetto lo pone come se fosse un qualcuno che agisce ndash in genere il soggetto egrave anche
grammaticalmente colui che agisce quella cosa che il predicato descrive Qui egrave da notare che la
sostanzialitagrave racchiude in seacute non solo lrsquouniversale o lrsquoimmediatezza del sapere stesso ma anche
quellrsquoimmediatezza che per il sapere egrave essere o immediatezza A pag 14 (18) La sostanza viva egrave bensigrave
lrsquoessere il quale egrave in veritagrave Soggettohellip Soggetto quindi colui che agisce non egrave una cosa morta ma egrave
ciograve che agisce hellipo ciograve che egrave poi lo stesso egrave lrsquoessere che in veritagrave egrave effettuale ma soltanto in quanto la
sostanza egrave il movimento del porre se stesso o in quanto essa egrave la mediazione del divenire-altro-da-seacute con
se stesso Qui arriviamo in medias res Quindi il soggetto egrave ciograve che agisce ciograve che fa ma fa che
cosa Questo movimento egrave il movimento del porre se stesso la mediazione del porre se stesso in
quanto diviene altro da seacute Se il soggetto si pone come se stesso si pone come altro Pensate al
funzionamento del linguaggio molto banalmente quando io pongo qualche cosa per porre questo
qualche cosa devo dire che cosrsquoegrave questo qualche cosa ma per dire questa cosa devo dire altro da
seacute rispetto alla cosa Come soggetto essa egrave la pura negativitagrave semplicehellip In quanto soggetto
autoponentesi si pone come soggetto cioegrave deve porsi come un qualche cosa che non egrave piugrave se stesso
e quindi egrave negativitagrave Riprendendo Severino e il suo A=A queste due A non sono lo stesso ndash per
Severino sono lo stesso a condizione di fare quella formula famosa ndash la seconda egrave altra rispetto alla
prima e viceversa helliped egrave proprio per ciograve la scissione del semplice in due parti o la duplicazione
opponentehellip Il soggetto che potrebbe apparire semplice egrave in due parti come seacute e come altro da
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seacute hellipquesta a sua volta egrave la negazione di questa diversitagrave indifferente e della sua opposizione soltanto
questa ricostituentesi eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso ndash non unrsquounitagrave
originaria come tale neacute unrsquounitagrave immediata come tale ndash egrave il vero Il vero egrave movimento del soggetto
che si pone come altro da seacute per potere porsi e che ritorna su se stesso Questa ricostituentesi
eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso questo riflettersi dellrsquoesser-altro in se stesso
questo movimento secondo Hegel egrave il vero movimento dellrsquoelemento che interviene che per
essere seacute deve riflettersi deve uscire da se stesso cioegrave diventare altro da seacute per poi riflettendosi
ricongiungersi a seacute Egrave il movimento della dialettica
Intervento Come se si riconoscesse solo attraverso questo divenire altro da seacutehellip
Esattamente Se non fa questo movimento il primo egrave nulla Questo Peirce lo diceva la A senza la
B egrave nulla egrave il solo cominciamento egrave il semplice apparire di qualcosa che se non significa qualcosa
egrave nulla ma se significa qualcosa si pone fuori da seacute per ritornare su di seacute Solo in questo caso la A
diventa la A soltanto se si estroflette verso la B e poi dalla B ritorna sulla A Questo egrave il
movimento dialettico Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio la
propria fine come proprio finehellip Questo circolo egrave il circolo ermeneutico che ha allrsquoinizio la propria
fine che ritorna al punto di partenza ma il tornare al punto di partenza egrave il suo fine Ecco che
come dice giustamente Hegel Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio
la propria fine come proprio fine e che solo mediante lrsquoattuazione e la propria fine egrave effettuale Cioegrave
diventa quello che egrave Percheacute qualcosa sia quello che egrave occorre che ci sia questo movimento sennograve
egrave nulla (19) stessa pagina La vita di Dio e il conoscere divino potranno bene venire espressi come un
gioco dellrsquoamore con se stesso questa idea degrada fino allrsquoedificazione e a dirittura allrsquoinsipidezza
quando mancano la serietagrave il dolore la pazienza e il travaglio del negativo Egrave con questo che occorre
confrontarsi dice Hegel Va bene lrsquoamore di Dio ma se non crsquoegrave questa disperazione del dubbio
del travaglio del negativo del confronto continuo con il fatto che ciograve che sto ponendo egrave altro da
seacute e con il fatto che sia altro da seacute egrave la condizione percheacute sia quello che egravehellip senza questo non si
intende niente In seacute quella vita egrave lrsquointatta eguaglianza e unitagrave con seacute che non egrave mai seriamente
impegnata nellrsquoesser-altro e nellrsquoestraneazione e neppure nel superamento di questa estraneazione Lrsquoin
seacute senza un per seacute che sarebbe questa retroflessione sullrsquoin seacute egrave nulla Ma siffatto in-seacute egrave
lrsquouniversalitagrave astrattahellip Riecheggia Severino se io isolo lrsquoin seacute se lo astraggo per Severino egrave
autocontraddittorio Hegel non pone la questione in questi termini la pone come universalitagrave
astratta hellipnella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacutehellip Cioegrave lrsquo in seacute egrave tale
solo per un per seacute solo in questo movimento di ritorno come dire che ciograve che dico egrave quello che egrave
nel movimento di ritorno in quanto ciograve che dico si estroflette attraverso qualche cosa che egrave altro
da seacute - il suo significato per esempio ndash per tornare e fare di ciograve che dico quello che egrave Ma siffatto
in-seacute egrave lrsquouniversalitagrave astratta nella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacute e
quindi in generale dallrsquoautomovimento della forma Qualora la forma venga espressa come eguale
allrsquoessenza si incorre poi in un malinteso se si pensa che il conoscere stia pago allrsquoin-seacute o allrsquoessenza
e possa invece fare a meno della forma - se si pensa che lrsquoassoluto principio fondamentale o lrsquointuizione
assoluta rendano superflua lrsquoattuazione progressiva della prima o lo sviluppo della seconda Appunto
percheacute la forma egrave essenziale allrsquoessenza quanto questa lo egrave a se stessahellip Non crsquoegrave la forma senza
contenuto hellipquestrsquoultima non egrave concepibile neacute esprimibile meramente come essenza ossia come
sostanza immediata o come pura autointuizione del divino anzi proprio altrettanto come forma e in
tutta la ricchezza della forma sviluppata solo cosigrave egrave concepita ed espressa come Effettuale Come io la
vedo come io la dico E qui crsquoegrave la famosissima e celeberrima affermazione di Hegel sulla quale i
commentatori di Hegel si sono impegnati Il vero egrave lrsquointiero Per noi egrave facile intenderla a questo
punto tenendo conto del lavoro che abbiamo fatto con Severino il vero egrave il concreto
semplicemente Non egrave una delle sue parti o qualcuna delle sue parti egrave lrsquointero Severino
aggiungeva che solo lrsquointero egrave lrsquoincontraddittorio cioegrave posso porlo Soltanto lrsquointero egrave
lrsquoincontraddittorio Per Hegel il vero egrave lrsquointero Vedete che egrave da qui che arrivano tutte le cose che
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dice Severino Ma lrsquointiero egrave soltanto lrsquoessenza che si completa mediante il suo sviluppo Cioegrave lrsquointero
egrave questo percorso non egrave questa o quella cosa egrave tutto il percorso che ha condotto allrsquointero
DellrsquoAssolutohellip LrsquoAssoluto sarebbe il concreto hellipdevesi dire che esso egrave essenzialmente Resultato che
solo alla fine egrave ciograve che egrave in veritagravehellip Sta dicendo che lrsquoAssoluto lrsquointero il concreto non egrave qualcosa
che si dagrave nellrsquoimmediato ma egrave un risultato per Hegel egrave il risultato di questo percorso dialettico
che conduce dal cominciamento dallrsquoin seacute allrsquoestroflessione dellrsquoin seacute per tornare come il per seacute
Questo movimento egrave ciograve che consente allrsquoelemento di divenire se stesso Per quanto possa sembrare
contraddittorio che lrsquoAssoluto sia da concepire essenzialmente come resultato basta tuttavia riflettere
alquanto per rendersi capaci di questa parvenza di contraddizione Il cominciamento il principio o
lrsquoAssoluto come da prima e immediatamente viene enunciato egrave solo lrsquoUniversale Ogni volta che
affermo qualcosa affermo un universale ogni volta che parto con qualcosa questo qualcosa egrave
posto come universale Se io dico ldquotutti gli animalirdquo queste parole non potranno mai valere come
una zoologia con altrettanta evidenza balza agli occhi che le parole ldquodivinordquo ldquoassolutordquo ldquoeternordquo
ecc non esprimono ciograve che quivi egrave contenuto e tali parole in effetti non esprimono che lrsquointuizione
intesa come lrsquoimmediato Ciograve che egrave piugrave di tale parole e sia pure il passaggio a una sola proposizione
contiene un divenire-altro che deve venire ripreso ossia una mediazione Nel momento in cui io voglio
dire che cosrsquoegrave una cosa nel momento in cui voglio usare una parola ecco che questa parola diventa
necessariamente un divenire-altro La mediazione egrave una relazione egrave una relazione tra i due Ha
detto in modo molto preciso se io voglio dire qualcosa del divino o di qualunque altra cosa devo
dire qualche cosa che egrave altro da quello devo dire altre parole percheacute possa poi tornare al divino e
fare del divino ciograve che egrave A pag 16 (22) hellipla ragione egrave lrsquooperare conforme a un fine Egrave la definizione
mutatis mutandis che dagrave Heidegger alla tecnica tra lrsquoaltro costruzione di strumenti in vista di
scopi Lrsquoinnalzamento della presunta natura sopra il pensiero misconosciuto e anzitutto il bando dato
alla finalitagrave esteriore han gettato il discredito sulla forma del fine Ma a quel modo che anche Aristotele
determina la natura come lrsquooperare conforme a un fine essendo questo lrsquoimmediato il quieto lrsquoimmoto
che egrave esso stesso motore cosigrave tale immoto egrave il Soggetto la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-
per-seacute o la pura negativitagrave Egrave importante Questo immoto questo quieto di fatto egrave soggetto
soggetto nel senso che agisce e la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-per-se cioegrave
questa cosa vuole essere per seacute egrave lrsquoin seacute che vuole diventare per seacute E che egrave la pura negativitagrave
percheacute per diventare per seacute lrsquoin seacute deve estroflettersi deve uscire da seacute diventare altro egrave soltanto
diventando altro che puograve tornare in quanto diventato finalmente per seacute Lrsquoin seacute egrave nulla occorre
che diventi per seacute percheacute diventi qualche cosa di concreto E il resultato egrave ciograve stesso che egrave il
cominciamento soltanto percheacute il cominciamento egrave finehellip La fine egrave il cominciamento la fine di
questo percorso dellrsquoin seacute che diventa per seacute Egrave questo il fine che vuole raggiungere hellipoppure
lrsquoeffettuale egrave ciograve che egrave il suo concetto soltanto percheacute lrsquoimmediato come fine ha dentro di lui il Seacute o la
pura effettualitagrave Sta dicendo che dentro lrsquoimmediato nel cominciamento crsquoegrave giagrave questo fine non
egrave lui il cominciamento ma il percorso che ritorna a lui Il fine attuato o lrsquoeffettuale esistente egrave
movimento egrave divenire giunto al suo dispiegamento ma proprio questa inquietudine egrave il Seacutehellip Egrave questa
inquietudine egrave questo doversi estraniare dellrsquoin seacute per diventare per seacute e ritornare sullrsquoin seacute Egrave
questa lrsquoinquietudine per cui non sta mai fermo egrave sempre in movimento percheacute una cosa possa
essere quella che egrave deve operare questo movimento sennograve egrave nulla helliped esso egrave eguale a quella
immediatezza e a quella semplicitagrave del cominciamento percheacute egrave il resultato percheacute egrave ciograve che egrave tornato in
se stesso Non come voleva Aristotele la potenza e lrsquoatto Qui per Hegel non egrave piugrave in questo modo
crsquoegrave soltanto questo movimento hellipma ciograve che egrave tronato in se stesso egrave appunto il Seacute e il Seacute egrave
lrsquoeguaglianza e la semplicitagrave che si rapportano a seacute Lrsquoin seacute che si estroflette e torna indietro diventa
per seacute tutto questo egrave il Seacute questa cosa egrave Seacute a condizione che ci sia questo movimento sennograve egrave
nulla
15 maggio 2019
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Per Hegel il soggetto egrave ciograve che agisce lrsquoagente non egrave fermo immobile Pag 17 (23) dice Il bisogno
di rappresentarsi lrsquoAssoluto come soggetto si egrave servito delle espressioni Dio egrave lrsquoeterno o lrsquoordine morale
del mondo o lrsquoamore ecc Come dire che lrsquoAssoluto egrave il soggetto Tenete conto che siamo nel 1807 e
che con Assoluto si intendeva ciograve che egrave immediatamente vero egrave ciograve che oggi chiamiamo la realtagrave
la realtagrave delle cose non nel senso folkloristico del termine ma come ciograve che si manifesta
immediatamente Ecco porre questa come soggetto egrave qualcosa che prima di Hegel non era mai
accaduto la realtagrave era quella che egrave lrsquoAssoluto non era il soggetto era la cosa Porre il soggetto
significa porre lrsquoAssoluto la realtagrave come agente come qualcosa che agisce continuamente E
infatti agisce nel mondo in cui ci ha mostrato nelle pagine precedenti In espressioni simili il vero
egrave bensigrave posto allrsquoincirca come Soggetto ma non egrave ancora rappresentato come il movimento del riflettersi
in se stesso Egrave questo il soggetto egrave questo movimento questo agire dellrsquoin seacute che si estroflette e
che diventa il per seacute e ritorna sullrsquoin seacute diventando a questo punto lrsquointero una volta che si egrave
completato questo movimento non egrave piugrave lrsquoin seacute ma lrsquoin seacute e per seacute Vale a dire lrsquoin seacute sarebbe
lrsquoimplicito che perograve non egrave ancora manifesto per cui non crsquoegrave ancora consapevolezza occorre che
diventi esplicito cioegrave che diventi il per seacute solo allora lrsquoautocoscienza se ne appropria e fa
esperienza di seacute attraverso lrsquoaltro da seacute attraverso questa estroflessione A pag 18 Il soggetto
vien preso come punto fermo al quale come a loro sostegno i predicati aderiscono mediante un
movimento che appartiene a chi sa di esso ma che non devesi riguardare come appartenente al punto
stesso eppure solo mediante quel movimento il contenuto sarebbe rappresentato come soggetto Sta
semplicemente dicendo che anche un significato si suppone che sia quello che egrave ma non egrave cosigrave
percheacute il significato egrave preso anche lui in questo movimento fincheacute non crsquoegrave questo ritorno non crsquoegrave
la consapevolezza non crsquoegrave lrsquoautocoscienza Tutto questo movimento egrave per Hegel il soggetto cioegrave
egrave agente egrave qualcosa che muove Dato il modo come quel movimento egrave costituito esso non puograve
appartenere al soggetto drsquoaltronde presupposto quel punto il movimento non puograve essere costituito
diversamente puograve essere soltanto esteriore Percheacute ci sia movimento occorre che ci sia qualcosa di
esterno se tutto egrave in seacute non si muove niente Quellrsquoanticipazione che lrsquoAssoluto egrave Soggetto non solo
non egrave quindi lrsquoeffettuale realtagrave di questo concetto ma la rende addirittura impossibile cheacute
lrsquoanticipazione lo pone come punto fermo e lrsquoeffettualitagrave egrave invece lrsquoautomovimento Dire che lrsquoassoluto
egrave soggetto non egrave soltanto lrsquoeffettuale realtagrave la realtagrave cosigrave come si effettua cosigrave come la vediamo
ma la rende addirittura impossibile La realtagrave cosigrave come egrave concepita dal pensare comune sarebbe
impossibile se questa realtagrave non fosse in un movimento cioegrave se la realtagrave non fosse soggetto Non
potrei conoscere se dallrsquoin seacute non ci fosse questo movimento attraverso il per seacute che ritorna sullrsquoin
seacute senza questo movimento non crsquoegrave conoscenza Tra le varie conseguenze che discendono da quello
che si egrave detto puograve venir messa in rilievo la seguente soltanto come scienza o come sistema il sapere egrave
effettuale e puograve venir presentato soltanto come scienza o come sistemahellip Quindi il sapere intanto
non egrave il prodotto di quella immediata intuizione il famoso colpo di pistolahellip no non egrave cosigrave il
sapere egrave un cammino egrave un percorso e si produce soltanto come scienza come sistema come quel
cammino che mano a mano pone ciascun elemento a fronte del suo negativo di ciograve che non egrave per
poi tornare su di seacute hellipinoltre un cosigrave detto principio fondamentale della filosofia se pur egrave vero egrave poi
giagrave falso in quanto esso egrave soltanto principio Il principio non egrave il tutto il principio egrave una parte del
tutto Il principio sarebbe lrsquoin seacute cioegrave lrsquoavviarsi di qualche cosa ma senza il movimento
potremmo dire senza la dialettica egrave falso esattamente come diceva Severino rispetto
allrsquoastrazione allrsquoastratto rispetto al concreto lrsquoastratto egrave falso se non crsquoegrave il concreto entro il
quale lrsquoastratto trova il suo compimento per cosigrave dire Questo sistema il sapere effettuale che egrave
principio fondamentale della filosofia egrave facile da confutare percheacute non egrave il tutto egrave soltanto lrsquoinizio
La confutazione consiste nellrsquoindicarne la deficienza ma deficiente esso egrave percheacute egrave solo lrsquouniversale o
percheacute egrave soltanto principio soltanto cominciamento Quando si dice qualche cosa questo qualche
cosa io lo pongo come lrsquoincominciamento ma incominciamento di che Incominciamento di un
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movimento di questo qualcosa che dico verso il significato che ha Se non crsquoegrave questo movimento
verso il suo significato ciograve che dico egrave come direbbe Hegel deficiente cioegrave manca del concreto
Se la confutazione egrave esauriente essa lo egrave proprio percheacute tratta e sviluppata da quel principio stesso non
giagrave percheacute dal di fuori messa in opera mediante opposte gratuite asserzioni Cosigrave la confutazione sarebbe
propriamente lo sviluppo del principio e quindi il complemento di ciograve che gli manca se essa non si
misconoscesse badando soltanto al proprio operare negativo senza divenire consapevole del proprio
processo e del proprio resultato anche secondo il loro lato positivo Questa confutazione che dice che
ciograve che dico egrave solo il cominciamento che egrave mancante di qualche cosa ma ciograve che manca egrave proprio
la sua realizzazione cioegrave il suo sviluppo Quindi la confutazione che dice che egrave solo il principio e
non lrsquointero egrave vera ma egrave proprio questo che dice che egrave necessario uno sviluppo unrsquoarticolazione
un movimento percheacute si compia questo processo e quindi lrsquoincominciamento non si fermi ligrave ma
diventi un sistema un percorso che porta al concetto Egrave nel vero senso della parola positiva quella
realizzazione del cominciamentohellip Il cominciamento deve realizzarsi hellipla quale viceversa costituisca
nello stesso tempo verso di esso un comportamento altrettanto negativohellip Percheacute questa realizzazione
non egrave altro che il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e quindi il suo negativo hellipe piugrave precisamente
un comportamento negativo verso quella sua forma unilaterale per cui esso egrave soltanto immediatamente
o egrave il fine Ci sta dicendo che questa estroflessione questo movimento per cui il cominciamento si
realizza in unrsquoaltra cosa attraverso il suo negativo e ritorna su di seacute Si coglie la questione del
sistema quando il percorso rispetto al negativo torna sullrsquoin seacute quando il per seacute torna sullrsquoin seacute
solo a questo punto crsquoegrave la realizzazione del cominciamento per cui non egrave piugrave deficiente Se lo
prendiamo da seacute come astratto egrave deficiente ma come concreto non lo egrave piugrave percheacute il concreto egrave
sigrave il cominciamento ma allrsquointerno del movimento per cui lrsquoin seacute diventa per seacute e torna sullrsquoin seacute
come autocoscienza cioegrave cosciente di seacute Che il vero sia effettuale solo come sistemahellip Potremmo
dirla cosigrave che la veritagrave si effettui solo come sistema Questo lo aveva detto prima la veritagrave non egrave
qualcosa che mi viene in mente allrsquoimprovviso neacute egrave qualcosa che posso astrarre dal concreto come
fa la logica Tutta la Fenomenologia dello spirito egrave una critica alla logica formale che invece
stabilisce che da una parte crsquoegrave il vero e dallrsquoaltra il falso trattandoli come due astratti Che il vero
sia effettuale solo come sistema o che la sostanza sia essenzialmente Soggetto ciograve egrave espresso in quella
rappresentazione che enuncia lrsquoAssoluto come Spiritohellip Lo Spirito egrave il pensiero hellipelevatissimo
concetto appartenente allrsquoetagrave moderna e alla sua religione Soltanto lo spirituale egrave lrsquoeffettualehellip
Soltanto ciograve che comporta il pensiero ma il pensiero nel modo in cui lui ci sta incominciando a
indicare questo pensiero come autocoscienza Il pensiero egrave lrsquounica cosa che si effettua egrave lrsquounica
realtagrave hellipesso egrave - lrsquoessenza o ciograve che egrave in seacute ciograve che ha riferimento e determinatezza lrsquoesser-altro e
lrsquoesser-per-seacute - e ciograve che in quella determinatezza o nel suo esser fuori di seacute resta entro se stesso ossia e
in e per seacute Quindi lrsquoessenza ciograve che egrave in seacute che fa riferimento allrsquoimmediatezza non egrave altro che
lrsquoesser-altro da seacute che ritorna su di seacute Lrsquoesser-altro da seacute non egrave altro che lrsquouscire dellrsquoin seacute verso
qualche altra cosa cioegrave la necessitagrave che ha una parola per potere affermarsi di dire altre parole
Se io dico una parola un nome questo nome di per seacute non ci dice molto perograve ci dice molto se
questo significato agisce sul discorso cioegrave se ciograve che dico si sposta verso un significato Egrave questo
movimento questa relazione che importa Hegel egrave vero non pone la cosa come una relazione
parla di sintesi perograve di fatto si pone cosigrave Anche per Peirce si pone cosigrave come una relazione tra i
due questo terzo egrave una relazione tra i due anche Greimas la pone cosigrave ciascuno di questi elementi
egrave assoluto in seacute ma allo stesso tempo egrave assolutamente in relazione con gli altri due Per questo
motivo si puograve parlare di circolo ermeneutico dove ciascun elemento egrave quello che egrave ma egrave quello
che egrave in relazione agli altri due Questione che evoca ciograve che diceva de Saussure ciascun
significante egrave quello che egrave in quanto in relazione con tutti gli altri Ma questo essere in seacute e per seacute lo
egrave da prima per noi o in seacute egrave la sostanza spirituale Questo essere in seacute e per seacute quindi questo
movimento compiuto lo egrave dapprima per noi Siamo noi in quanto parlanti che possiamo valutare
questo percorso possiamo esserne coscienti e possiamo dopo sapere che questo in seacute egrave diventato
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per seacute cioegrave crsquoegrave una consapevolezza Il per noi se volete porlo in termini semiotici egrave la veritagrave
pubblica di cui parla Peirce ciograve che egrave noto a tutti Egrave ciograve che egrave noto a tutti che consente lrsquoannodarsi
di questi elementi la Primitagrave la Seconditagrave la Terzietagrave La Terzitagrave questa sintesi non egrave altro che
la relazione tra i due Ma che cosa mette in relazione i due La veritagrave pubblica la chiacchiera
come direbbe Heidegger ciograve che costituisce comunque e sempre il cominciamento Non si
comincia se non dalla chiacchiera dalla veritagrave pubblica ed egrave questa veritagrave pubblica questo per
noi che consente il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute e il ritorno del per seacute allrsquoin seacute Se non ci fosse
questo per noi questi elementi rimanessero come sospesi senza significato ci vuole qualcuno noi
percheacute significhino qualcosa Qui si puograve porre la questione sia come la pone poi Hegel oppure porla
in termini semiotici Hegel la pone cosigrave tutto ciograve che egrave accaduto nella storia allrsquouomo quello che
lui chiama lo Spirito quindi la storia del pensiero tutto ciograve che egrave accaduto ha una ragione
drsquoessere cioegrave non poteva non accadere che cosigrave come egrave accaduto Per noi che lo vediamo oggi
sappiamo che la Rivoluzione Francese non poteva che portare a Napoleone ma chi stava vivendo
la Rivoluzione Francese di sicuro non pensava a Napoleone Per noi egrave chiaro ed ecco il per noi
questa cosa che soltanto dopo si puograve sapere Questo giagrave allude alla nozione di Sapere Assoluto in
Hegel che si compie nel momento in cui il per noi ha a disposizione tutto tutto il pensiero degli
umani nella sua storia In termini semiotici potremmo dire che questo per noi non egrave altro che il
luogo da cui ciascuno ricava il senso delle cose che accadono lo ricava dalla veritagrave pubblica come
voleva Peirce egrave quella che dagrave un senso Se volete porre la cosa in termini ancora piugrave appropriati
egrave la volontagrave di potenza che dagrave il significato a tutto quanto Potremmo anche dire che ciograve che per
Peirce egrave la veritagrave pubblica di fatto non egrave niente altro che la volontagrave di potenza che aveva ragione
Nietzsche egrave quella che dagrave un senso egrave quella che dagrave a ciascun ente quindi a ciascun pensiero la
sua enticitagrave Egrave un altro modo di porre a questione che ponevamo tempo fa cioegrave se non ci fosse la
volontagrave di potenza non ci sarebbe nessun motivo per parlare Percheacute si dovrebbe parlare O per
porla in termini semiotici percheacute un termine dovrebbe rinviare a un altro per costruirne poi un
terzo e andare avanti cosigrave allrsquoinfinito Non ci sarebbe se la volontagrave di potenza o la veritagrave pubblica
o il per noi non intervenisse a dare un significato a tutto quanto il processo Questo processo di
cui parla Hegel che ha cambiato il corso della storia della filosofia questo percorso noto come
dialettica hegeliana trae il suo senso dal per noi se non ci fosse il per noi non ci sarebbe niente di
tutto ciograve Dice Hegel che questo per noi egrave la sostanza spirituale cioegrave egrave ciograve che lo spirito la storia
del pensiero degli umani pone come sostanza o se volete come soggetto Esso deve essere ciograve anche
per se stesso deve essere il sapere dello spirituale e il saper di seacute come spirito ossia deve essere a seacute come
oggetto e nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come oggetto tolto riflesso in se stesso
Qui notiamo qualcosa che echeggia Severino Dice questo essere in seacute e per seacute deve essere ciograve anche
per se stesso Deve essere il sapere spirituale cioegrave deve essere il sapere di questo spirito del
pensiero di questo pensare in generale Deve essere il sapere di seacute come spirito come
autocoscienza ossia deve essere a seacute come oggetto nel senso che ha preso qualcosa al di fuori e
lrsquoha portato in seacute come oggetto E nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come
oggetto tolto riflesso in se stesso nel momento in cui io lo porto di nuovo nellrsquoin seacute questo oggetto
lo tolgo percheacute non egrave piugrave un oggetto estraneo diventa il per seacute diventa autocoscienza la mia
autocoscienza della cosa dicevo prima che echeggia vagamente Severino devo porlo come oggetto
e poi toglierlo Qui perograve il toglierlo egrave unrsquooperazione diversa da quella che fa Severino non egrave che lo
tolgo percheacute sennograve resta autocontraddittorio lo tolgo percheacute lo ripongo nellrsquoin seacute egrave in questo senso
che lo tolgo e quindi non piugrave un oggetto estraneo Questa realtagrave che egrave considerata come qualcosa
di estraneo il non-Io diceva Fichte viene accolta nellrsquoin seacute e diventa quel per seacute che egrave
lrsquoautocoscienza io sono cosciente di ciograve che mi accade sono cosciente del mio sapere del mio
pensiero non solo di ciograve che mi accade ma soprattutto del mio pensiero rispetto a ciograve che mi
accade Diventa la consapevolezza rispetto alla cosa stessa percheacute per Hegel questo oggetto egrave il
negativo assoluto egrave lrsquoassolutamente altro che diventa qualcosa nel momento in cui ritorna sullrsquoin
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seacute che lo ha colto come assolutamente altro Egrave lrsquoin seacute che lo pone come assolutamente altro ma
ponendolo come assolutamente altro da seacute si avvia egrave il cominciamento di quel movimento che
riporta poi questo oggetto allrsquoin seacute e a questo punto ne egrave consapevole Egrave in questo modo che per
Hegel funziona il sapere la coscienza Egrave in questo modo che una parola acquisisce significato
acquisisce significato nel momento in cui egrave in relazione con unrsquoaltra parola con qualcosa che egrave
assolutamente altro da seacute Da quella posizione di assolutamente altro da seacute torna sulla parola e
dice che significa quella determinata cosa ligrave Questo oggetto egrave per seacute soltanto per noi in quanto
mediante lui stesso vien generato il suo spirituale contenutohellip Siamo noi che gli diamo il contenuto
il suo spirituale contenuto il contenuto di pensiero hellipma in quanto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute
anche per se stesso ecco che questa autogenerazione il puro concetto egrave a lui parimente lrsquoelemento
oggettivo dove esso ha il suo essere determinato per tal modo nel suo essere determinato esso egrave per se
stesso oggetto in seacute riflesso Che egrave ciograve che abbiamo sempre detto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute egrave
anche per se stesso non soltanto per noi Cosa vuol dire che egrave anche per se stesso Ve la spiego
cosigrave in modo molto semplice Dicendo una parola quella parola egrave non solo per noi ma anche per
seacute egrave determinata per se stessa egrave quella che egrave Ma teniamo sempre conto che crsquoegrave un per noi egrave
allrsquointerno di un per noi che egrave determinata ma questa determinazione egrave per seacute e quindi a questo
punto abbiamo la parola che egrave quella che egrave come condizione che sia per noi La condizione percheacute
possa essere quello che egrave egrave che sia per noi in questo movimento continuo che noi indicavamo
tempo fa come lrsquoassoluta determinazione di una parola che deve essere quella che egrave per poter essere
utilizzata Il suo muoversi continuamente il suo estroflettersi continuamente egrave per potere essere
quello che egrave si estroflette per essere quello che egrave percheacute senza questa estroflessione la parola non
avrebbe significato Egrave soltanto in questa relazione con unrsquoaltra parola che egrave altro da seacute che puograve
tornare su di seacute e quindi essere quella che egrave determinata Stiamo praticamente leggendo tutta la
Prefazione che egrave una summa di tutto il pensiero hegeliano non solo della Fenomenologia dello
spirito per cui merita una particolare attenzione Lui continua a chiedersi come faccio ad avere
esperienza della mia coscienza E allora ci dice se crsquoegrave solo il cominciamento non faccio esperienza
della mia coscienza non crsquoegrave ancora la coscienza crsquoegrave solo lrsquoin seacute lrsquoimplicito ma non egrave ancora posto
come tale Percheacute diventi esplicito occorre che diventi per seacute soltanto in questo ritorno io ho
coscienza di questa cosa e quindi faccio esperienza della conoscenza Lo spirito che si sa cosigrave
sviluppatohellip Cioegrave il pensiero che incomincia a questo punto a sapere come funziona hellipegrave la
scienza Quindi la scienza non egrave altro che un sapere che egrave consapevole non soltanto di seacute ma
anche del come egrave diventato consapevole di seacute cioegrave di come egrave diventato autocoscienza Questa ne egrave
la realtagrave effettuale ed egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Queste sono parole
impegnative Dice che la scienza egrave la realtagrave effettuale la realtagrave che si effettua quella con cui
abbiamo a che fare Dice egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Ecco qui si
intende bene la questione del soggetto di colui che agisce lrsquoagente che si costruisce da seacute la realtagrave
nel suo proprio elemento Occorre tenere conto che Hegel parla sempre di realtagravehellip Ci sono due
modi in tedesco per dire la realtagrave Wirklichkeit e Realitaumlt La Realitaumlt egrave la realtagrave materiale cioegrave il
particolare colore di questo tavolo per esempio la Wirklichkeit comporta un agire un fare
qualche cosa e quindi quando parla di realtagrave ne parla sempre in questa accezione di Wirklichkeit
quella che Freud chiamava la realtagrave psichica Il puro autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altrohellip
Cioegrave io mi riconosco dentro lrsquoassoluto esser-altro Mi pongo come positivo allrsquointerno dellrsquoassoluta
negativitagrave Egrave questo che mi dagrave la possibilitagrave di essere quello che sono hellipquesto etere come tale egrave il
fondamento il terreno della scienza o il sapere nella sua universalitagrave generale Rileggo Il puro
autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altro egrave ligrave che mi posso riconoscere entro lrsquoassoluto esser-altro
Se non crsquoegrave questo assoluto esser-altro io non mi riconosco ndash riconoscersi come autocoscienza Vale
a dire se una parola non rinvia a unrsquoaltra questa parola non significa niente egrave puro
cominciamento astratto ma in quanto puro cominciamento astratto egrave nulla Questo lo diceva
anche Severino il primo momento egrave nulla di per seacute Tra lrsquoaltro Severino ha preso molto da Hegel
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come molti riconoscono Il cominciamento della filosofia presuppone o esige che la coscienza si trovi
in questo elemento Cioegrave nellrsquoassoluto esser-altro Ma questo elemento riceve anchrsquoesso la sua
perfezione e la sua trasparenza soltanto mediante il movimento del suo divenire Anche questo
movimento egrave preso nel movimento generale Esso egrave la spiritualitagrave pura come lrsquoUniversale che ha il
modo della semplice immediatezzahellip Spiritualitagrave pura egrave il pensiero puro Dice lrsquoUniversale che ha
il modo della semplice immediatezza sarebbe il cominciamento helliptale semplicitagrave quando ha
esistenza come tale egrave il terreno il pensiero che egrave soltanto nello spirito Poicheacute questo elemento questa
immediatezza dello spirito egrave la sostanza in generale dello spirito essa immediatezza egrave anche lrsquoessenza
trasfigurata la riflessione che a sua volta egrave semplice egrave lrsquoimmediatezza come tale per seacute egrave lrsquoessere che
egrave riflessione in se stesso Egrave sigrave immediatezza ma egrave unrsquoimmediatezza che ha giagrave compiuto il percorso
sennograve non sarebbe neanche immediatezza Da parte sua la scienza chiede che lrsquoautocoscienza si sia
elevata a tale etere percheacute questa possa vivere in lei e con lei e per vivere Viceversa lrsquoindividuo ha il
diritto di pretendere che la scienza gli fornisca almeno la scala che conduce a quella superiore posizione
indicandogliela in lui stesso La scienza cioegrave un pensiero che pensa se stesso e alle proprie
condizionihellip potremmo dire cosigrave egrave un pensiero che pensa alle proprie condizioni di pensiero Dice
che lrsquoindividuo ha la pretesa legittima che la scienza gli mostri almeno la scala cioegrave il percorso
che deve compiere Questo egrave ciograve che peraltro fa Hegel in tutta la Fenomenologia dello spirito
sapere qual egrave il percorso per arrivare a ciograve che lui chiama Sapere Assoluto A pag 21 (27) Un tal
divenire della scienza in generale o del sapere egrave appunto ciograve che questa fenomenologia dello spirito
presenta Il sapere come esso egrave da prima o lo spirito immediato egrave ciograve chrsquoegrave privo di spirito la coscienza
sensibile La coscienza sensibile egrave lrsquoin seacute Per giungere al sapere propriamente detto o per produrre
quellrsquoelemento della scienza che per la scienza medesima egrave anche il suo puro concetto il sapere deve
affaticarsi in un lungo itinerario Tale divenire come esso si porragrave nel suo contenuto e nelle forme che
in lui sorgono non saragrave ciograve che a tutta prima si immagina sotto il titolo di avviamento della coscienza
prescientifica alla scienza - e ben altro ancora da quellrsquoentusiasmo che come un colpo di pistola
comincia immediatamente dal sapere assoluto e che si egrave tratto drsquoimpiccio dinanzi a posizioni differenti
dichiarando di non volerne sapere Ci sta dicendo che il percorso che lui propone egrave un percorso
impegnativo
22 maggio 2019
Crsquoegrave qualche cosa che sta dicendo Hegel che mi ha fatto riflettere Riguarda la questione dellrsquointero
del concreto Dicevamo che in effetti egrave il linguaggio lrsquointero il concreto Perograve abbiamo anche
detto che il linguaggio egrave autocontraddittorio mentre se poniamo il linguaggio come lrsquointero lo
poniamo come incontraddittorio E allora egrave contraddittorio o incontraddittorio Possiamo porre
la questione in questo modo dicendo che il linguaggio egrave autocontraddittorio affermiamo questo
in seguito a una certa operazione che Severino ci direbbe di astrazione e cioegrave abbiamo astratto
un primo elemento ciograve che dico e poi ciograve a cui ciograve che dico si riferisce Abbiamo considerato questi
due elementi in quanto separati e a questa condizione direbbe giustamente Severino si produce
unrsquoautocontraddizione In effetti la si rileva immediatamente percheacute ciograve che sto dicendo per
potere dirsi deve dirsi in un altro modo cioegrave ha bisogno di altro per dirsi Perograve se dovessimo
invece considerare questi due elementi non in quanto separati astrattamente ma come il
concreto come ci suggerisce di fare Hegel allora in questo caso non sono piugrave due elementi astratti
ma sono due momenti dello stesso Questo comporta che il linguaggio a questo punto si pone come
incontraddittorio in quanto contiene il negativo ma come condizione del positivo ndash questo egrave Hegel
Quindi il linguaggio concretamente inteso egrave incontraddittorio astrattamente inteso egrave
autocontraddittorio Egrave cosigrave risolta la questione Perograve che cosa vuol dire che il linguaggio egrave
incontraddittorio Vuole dire che nel momento in cui pone qualcosa questo qualcosa egrave posto Egrave
questo che fa del linguaggio quella cosa incredibile che piugrave o meno conosciamo una volta che il
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linguaggio pone qualche cosa questo qualche cosa egrave posto crsquoegrave ed egrave lrsquounica cosa che fa essere le
cose che le fa esserci percheacute le pone e puograve porle percheacute non egrave autocontraddittorio percheacute se fosse
autocontraddittorio allora non porrebbe ciograve che dice di porre cioegrave direbbe di porre qualche cosa
ma poi di fatto non egrave quello che sta ponendo E questo per il linguaggio sarebbe un problema
percheacute non potrebbe porre non potrebbe letteralmente fare esser le cose per cui le cose non ci
sarebbero Potremmo dire che se le cose in generale ci sono egrave percheacute il linguaggio egrave
incontraddittorio sapete che il termine cosa risponde alla massima generalizzazione pensabile
non egrave pensabile un elemento che sia al di sopra della cosa percheacute anche questo sarebbe una cosa
egrave proprio il termine che risponde alla massima universalizzazione pensabile
Lrsquoincontraddittorietagrave e qui torniamo a Severino non egrave soltanto un qualche cosa che si aggiunge
che rende piugrave interessante la cosa no egrave che egrave solo se egrave incontraddittorio il linguaggio pone
effettivamente le cose cioegrave le fa essere percheacute se rimanesse autocontraddittorio allora le farebbe
essere ma anche non essere simultaneamente cioegrave non sarebbero Il problema come sappiamo da
Heidegger egrave che a questo punto non sarebbero utilizzabili percheacute egrave quella cosa ma anche non lo
egrave e quindi come la uso Come quella cosa o come ciograve che non egrave quella cosa Ecco percheacute egrave
importante che il linguaggio si mostri come lrsquoincontraddittorio preso concretamente preso
astrattamente invece sappiamo che egrave autocontraddittorio percheacute i due momenti tesi e antitesi
rimangono separati e separatamente intesi egrave chiaro che ognuno dei due si oppone allrsquoaltro non
crsquoegrave la sintesi ma rimane unrsquoopposizione dove lrsquouno esclude lrsquoaltro Egrave la sintesi che li mette in
relazione che li volge in concreto proprio come diceva Severino rispetto a ldquoquesta lampada che
egrave sul tavolordquo percheacute sia ldquoquesta lampada che egrave su tavolordquo occorre che questi termini lampada
tavolo ecc non siano astratti cioegrave isolati separati percheacute se sono separati allora questa
lampada considerata astrattamente non egrave piugrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo e quindi non
potrei affermare ciograve che affermo cioegrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo Egrave un altro modo per dire
che lrsquoincontraddittorietagrave del linguaggio egrave una condizione del suo funzionamento Era solo una
cosa che mi era venuta in mente magari era venuta in mente anche a voi Siamo a pag 23 (29)
La scienzahellip Ricordo che il titolo che aveva dato Hegel era La scienza come esperienza della
coscienza il modo in cui si fa esperienza della coscienza egrave questa la scienza per Hegel La scienza
come presenta questo movimento formativo nel dettaglio del suo processo e nella sua necessitagrave cosigrave
presenta nella figurazione a lui propria ciograve che egrave giagrave disceso a momento e proprietagrave dello spirito La
scienza ci ha detto deve compiere una serie di analisi per potere procedere deve determinare
potremmo dire che deve muovere dallrsquoastratto per potere considerare qualche cosa deve
necessariamente considerarlo come astratto Meta egrave la chiara penetrazione dello spirito in ciograve che egrave
il sapere Cioegrave intendere bene come funziona il sapere rispetto al pensare come vengo a sapere le
cose che cosa mi consente di sapere Lrsquoinsofferenza pretende lrsquoimpossibile vale a dire il
raggiungimento della meta senza i mezzi Senza cioegrave questa analisi continua Da un lato bisogna
sopportare la lunghezza di questrsquoitinerario cheacute ciascun momento egrave necessariohellip Ciascun momento di
questo procedere dialettico egrave necessario al passo successivo Egrave un porsquo come diceva Heidegger
quando parlava del mondo di cui sono fatto tutto ciograve che egrave intervenuto egrave stato necessario percheacute
io sia oggi quello che sono non crsquoegrave niente da scartare tutto ciograve che egrave accaduto ha concorso a farmi
essere quello che sono hellip- dallrsquoaltro lato occorre soffermarsi presso ciascun momento giaccheacute ciascuno
di per seacute egrave unrsquoitera figura individualehellip Ciascun momento di questo movimento dialettico egrave di per
seacute qualcosa di individuale hellipcosigrave ciascun momento viene considerato assoluto proprio percheacute la sua
determinatezza vien riguardata come un intiero o come un concreto o come lrsquointiero nella peculiaritagrave
di questa determinazione Considerare dunque ciascuno di questi momenti di queste figure del
progressivo muoversi del pensiero come un intero percheacute da una parte ciascuno di questi
momenti ndash qui viene in soccorso Peirce per intendere bene la cosa quando parla di Primitagrave
Seconditagrave Terzietagrave ndash ciascuno di questi momenti egrave assoluto e determinato non si fonde con gli
altri cioegrave non scompare negli altri ma rimane assolutamente determinato dallrsquoaltra parte
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rimane assolutamente in relazione con gli altri quindi egrave assolutamente determinato e
assolutamente in relazione Sottolineare il fatto che rimanga determinato che rimanga per usare
i termini di Hegel una figura significa che non scompare nellrsquoaltro non dilegua nellrsquoaltro ma
rimane quello che egrave sempre in relazione tuttavia con gli altri due a formare il circolo
ermeneutico Poicheacute non solo la sostanza dellrsquoindividuo ma addirittura lo Spirito del mondo ha avuta
la pazienza di percorrere queste forme in tutta lrsquoestensione del tempo e di prender su di seacute lrsquoimmane
fatica della storia universale per riplasmare quindi in ciascuna forma per quanto questa lo
comportasse il totale contenuto di se stessohellip Questa pazienza che ha avuto il progredire dello
Spirito umano nel corso dei millenni egrave quello che ha portato a ciograve che siamo oggi hellipe poicheacute lo
Spirito del mondo non avrebbe potuto attingere la coscienza di seacute con minore fatica egrave evidente che
secondo la cosa stessa lrsquoindividuo non potragrave arrivare a comprendere la sua sostanza attraverso un
cammino piugrave brevehellip Lo stesso cammino che ha fatto lrsquoumanitagrave per essere ciograve che egrave oggihellip anche
per lrsquoindividuo egrave la stessa cosa deve cioegrave mantenere tutti i momenti che lo hanno condotto
necessariamente a essere quello che egrave adesso helliptuttavia ha dinanzi a seacute una fatica piugrave lieve percheacute
tutto ciograve in seacute giagrave consummatum esthellip Tutto ciograve che egrave accaduto ormai egrave saputo tutto ciograve che ha
condotto a oggi il nostro passato egrave noto per cui questo ci allevia la fatica del percorso in quanto
una buona parte di questo percorso egrave conosciuta sappiamo che cosa egrave successo prima di noi e che
cosa egrave accaduto tale per cui oggi siamo nella condizione in cui ci troviamo Per esempio due guerre
mondiali hanno condotto a una situazione che egrave quella che viviamo oggi Essendo il contenuto di
giagrave un pensato esso egrave proprietagrave della sostanzahellip Egrave diventato sostanza cioegrave qualcosa di concreto
il nostro passato hellipnon piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma dellrsquoesser-in-seacute anzi egrave ciograve chrsquoegrave in seacute
che deve venir volto nella forma dellrsquoesser-per-seacute - ciograve chrsquoegrave in seacute non piugrave meramente originario neacute calato
nellrsquoesserci ma piuttosto ridotto giagrave a memoria Dice non piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma
dellrsquoesser-in-seacute questo percorso egrave giagrave stato fatto egrave giagrave passato allrsquoesser-per-seacute e tornato allrsquoin seacute egrave
giagrave coscienza noi abbiamo coscienza del nostro passato Nella posizione in cui noi qui cogliamo
quel movimento rispetto allrsquointiero si risparmia il togliere dellrsquoessercihellip Nel momento in cui
cogliamo questo movimento dialettico e lo conosciamo ci si risparmia la necessitagrave di togliere
lrsquoesserci cioegrave di togliere lrsquoimmediato percheacute sappiamo giagrave che lrsquoimmediato egrave stato questo e
questrsquoaltro hellipma quello che pur tuttavia rimane e che richiede piugrave alta trasformazione egrave la
rappresentazione e la nozione delle forme La rappresentazione e la nozione delle forme non sono
altro che concetti Lrsquoesserci ripreso indietro nella sostanza con questa prima negazione soltanto
immediatamente egrave trasferito nellrsquoelemento del Seacutehellip Llsquoesserci cioegrave lrsquoimmediatezza una volta che egrave
noto tutto ciograve che egrave accaduto egrave diventato qualcosa che egrave in seacute che egrave quella che egrave cioegrave egrave saputa
ne abbiamo coscienza hellipquesta proprietagrave a lui acquisita ha dunque ancora carattere di
immediatezza priva di concetto drsquoimmota indifferenza non altrimenti che lrsquoesserci il quale egrave per tal
modo passato soltanto nella rappresentazione Le cose accadute hanno ancora questa immediatezza
cioegrave sono quelle che sono diventano importanti per noi nel momento in cui ne prendiamo
coscienza percheacute anche le cose accadute possono rimanere in seacute implicite Ma quello che ci sta
dicendo egrave che egrave sempre necessario questo continuo lavoro dialettico per fare in modo che la
coscienza possa giungere a essere consapevole di seacute Con ciograve lrsquoesserci egrave in pari tempo un alcuncheacute di
noto qualcosa con cui lo spirito esistente ha chiuso la partitahellip Lrsquoesserci lrsquoimmediatezza egrave diventato
noto il passato egrave noto hellipe in cui quindi non ha piugrave neacute attivitagrave neacute interesse Se lrsquoattivitagrave che sta
chiudendo la partita con lrsquoesserci egrave essa stessa solo il movimento dello spirito particolare che non arriva
a concepirsi viceversa il sapere egrave rivolto contro la rappresentazione cosigrave costituitasi e contro siffatto
esser-noto il sapere egrave lrsquooperare del Seacute universale ed egrave lrsquointeresse del pensare Il noto sarebbe la
chiacchiera ciograve che egrave noto a tutti che tutti sanno ma che nessuno interroga Questo dice Hegel
non egrave il sapere anzi questo egrave ciograve contro cui tutta la Fenomenologia dello spirito si batte contro
questo esser noto e quindi non piugrave interrogato Il noto in genere appunto percheacute noto non egrave
conosciuto Quando nel conoscere si presuppone alcuncheacute come noto e lo si tollera come tale si finisce
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con lrsquoilludere volgarmente seacute e gli altri allora il sapere senza nemmeno avvertire come ciograve avvenga non
fa un passo avanti nonostante il grande e incomposto discorrere che esso fa Senza ponderazione il
soggetto e lrsquooggetto ecc Dio la natura lrsquointelletto la sensibilitagrave ecc vengono posti a fondamento come
noti e come qualcosa che ha valore sicuro e costituiscono dei punti fissi per lrsquoandata e il ritorno il
movimento corre su e giugrave tra questi punti che restano immoti e ne sfiora soltanto la superficie Queste
cose note sono quelle cose non sono piugrave poste nel movimento di tesi e antitesi non crsquoegrave la possibilitagrave
di cogliere il movimento che crsquoegrave fra un elemento il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e il suo
ritornare verso lrsquointerno Ci sta dicendo che queste cose note sono come dei punti messi ligrave
immobili che non dicono piugrave niente e che soprattutto non consentono un sapere Cosigrave
lrsquoapprendere e lrsquoesaminare consiste soltanto nel vedere se ognuno trovi anche nella sua rappresentazione
quello che costoro hanno detto se proprio gli sembri cosigrave e se cosigrave gli sia noto o meno Lrsquoanalisi di una
rappresentazione come di solito era condotta non consisteva in altro che nel togliere la forma del suo
esser-nota Io prendo la forma di qualcosa che egrave noto - forma nel senso di concetto - lo tolgo e lo
tengo ligrave immobile Scomporre una rappresentazione nei suoi elementi originari egrave un ritornare ai suoi
momenti i quali per lo meno non hanno la forma della rappresentazione trovata ma costituiscono
lrsquoimmediata proprietagrave del Seacute Egrave questo che occorre reperire scomporre il noto il conosciuto la
chiacchiera interrogarla metterla alla prova e quindi cogliere quei momenti che hanno costituito
il movimento dialettico che hanno condotto al Seacute a quello che egrave Una tale analisi giunge bensigrave solo
a pensieri che anchrsquoessi sono determinazioni note salde e ferme Ma questo separato questo stesso
ineffettuale egrave un momento essenzialehellip Cioegrave quando io analizzo le cose le astraggo
necessariamente Dice Una tale analisi giunge bensigrave solo a pensieri che anchrsquoessi sono
determinazioni note salde e ferme percheacute egrave da ligrave che si parte Se una determinazione nota non egrave
salda e ferma non posso partire non posso muovermi Ma questo separato questo stesso ineffettuale
non egrave qualcosa che si effettua egrave qualcosa che io ho astratto hellipegrave un momento essenziale infatti sol
percheacute il concreto si separa e si fa ineffettuale esso egrave ciograve che muove seacute Percheacute ci sia questo movimento
questa dialettica ha la necessitagrave di considerare le cose come se fossero separate come se fossero
astratte rispetto al concreto Solo facendo cosigrave qualcosa si puograve muovere soltanto attraverso
questa astrazione Lrsquoattivitagrave del separare egrave la forza e il lavoro dellrsquointelletto della potenza piugrave mirabile
e piugrave grande o meglio della potenza assoluta Questa attivitagrave del separare egrave tutto ciograve di cui egrave fatta
la Fenomenologia dello spirito separare considerare ma per fare questo deve astrarre deve
togliere dal concreto Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come sostanza i suoi momenti egrave la
relazione immediata che non suscita quindi meraviglia alcuna Dire che il circolo evoca il circolo
ermeneutico sarebbe hegelianamente il per noi noi sappiamo che il circolo di cui sta parlando egrave il
circolo ermeneutico lui non lo poteva sapere percheacute lrsquoermeneutica non era ancora cosigrave
apprezzata esisteva sigrave si conosceva il testo di Aristotele il Περὶ Ἑρμηνείας ma non crsquoera
lrsquoermeneutica cosigrave come egrave pensata oggi Dice Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come
sostanza i suoi momenti egrave la relazione immediata Questo circolo conchiuso non egrave altro che la
relazione immediata che crsquoegrave tra i vari momenti ed egrave questa relazione immediata che li tiene
insieme Ma che lrsquoaccidentale ut sic (cosigrave comrsquoegrave) separato dal proprio ambito che ciograve che egrave legato
noncheacute reale solo nella sua connessione con altrohellip Io posso sigrave astrarre cosigrave comrsquoegrave perograve lo tiro fuori
dal suo ambito lo astraggo da ciograve che lo rende reale e ciograve che lo rende reale egrave la connessione la
relazione diceva prima con altri momenti hellipguadagni una propria esistenza determinata e una sua
distinta libertagrave tutto ciograve egrave lrsquoimmane potenza del negativohellip Cioegrave io pongo qualche cosa ma per
potere porre questa cosa devo porre anche il suo negativo Se non pongo anche il suo negativo a
fianco io non sto ponendo nulla Questo in Severino egrave molto evidente Pongo questa cosa ma
dice separato dal proprio ambito ma il proprio ambito qual egrave Il proprio ambito egrave fatto anche del
negativo se io lrsquoastraggo dal negativo non egrave piugrave niente Quando parla di immane potenza del
negativo ci sta dicendo che il negativo vale a dire ciograve che sto ponendo non egrave egrave la condizione per
potere porre ciograve che sto ponendo in quanto ciograve che egrave hellipesso egrave lrsquoenergia del pensare del puro Io Egrave
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il negativo che mette in moto il movimento Per usare termini semiotici egrave la relazione con il
significatohellip Considerate la A egrave B di Peirce il negativo egrave la B egrave ciograve che la A non egrave ma se non ci
fosse la B non ci sarebbe neanche la A La morte se cosigrave vogliamo chiamare questa irrealtagrave egrave la piugrave
terribile cosa e tener fermo il mortuum questo egrave ciograve a cui si richiede a massima forza Mortuum egrave la
metafora del negativo La bellezza senza forza odia lrsquointelletto percheacute questo le attribuisce dei compiti
chrsquoessa non egrave in grado drsquoassolvere La bellezza senza forza dice la forza che gli dagrave il negativo Ma
non quella vita che inorridisce dinanzi alla morte schiva della distruzione anzi quella che sopporta la
morte e in essa si mantiene egrave la vita dello spirito Esso guadagna la sua veritagrave solo a patto di ritrovare
seacute nellrsquoassoluta devastazione Cioegrave nel negativo Nellrsquoassoluta devastazione io dico una cosa
questa cosa egrave quella che egrave ma per dire che egrave quella che egrave devo dire ciograve che quella cosa non egrave ecco
lrsquoassoluta devastazione che egrave la vita dello spirito egrave la vita stessa Esso egrave questa potenza ma non
alla maniera stessa del positivo che non si dagrave cura del negativo come quando di alcuncheacute noi diciamo
che non egrave niente o che egrave falso per passare molto sbrigativamente a qualche cosrsquoaltro anzi lo spirito egrave
questa forza sol percheacute sa guardare in faccia il negativo e soffermarsi presso di lui Che egrave un porsquo quello
che abbiamo fatto in questi anni Dicendo che per dire una devo dire ciograve che quella cosa non egrave egrave
come se usando le parole di Hegel avessimo guardato in faccia il negativo la sua devastazione
ma questa egrave la condizione per pensare Questo soffermarsi egrave la magica forza che volge il negativo
nellrsquoessere Il negativo sarebbe il nulla ma io lo faccio diventare essere lo faccio diventare
qualcosa di fondamentale lo faccio diventare la condizione percheacute ciograve che dico abbia un
significato Essa egrave quel medesimo che sopra fu detto il Soggetto il quale mentre nel proprio elemento
dagrave esistenza alla determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta e cioegrave in genere solo essente ed egrave
quindi la verace sostanza lrsquoessere e lrsquoimmediatezza che non ha la mediazione fuori di lei ma egrave questa
stessa Questa magica forza dice egrave soggetto cioegrave egrave lrsquoagire il fare Questo agire egrave lrsquoagire del
negativo sul positivo e del positivo sul negativo Dice nel proprio elemento dagrave esistenza alla
determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta lrsquoimmediatezza astratta egrave lrsquoimmediato quello che
io immagino separato dal concreto egrave la lampada che io immagino separata da ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo E cioegrave in genere solo essente non egrave solo essente ldquoquesta lampada che egrave sul
tavolordquo percheacute egrave il concreto non egrave qualcosa che si dagrave immediatamente e basta Il genere di studio
proprio dellrsquoantichitagrave si differenzia da quello dei tempi moderni percheacute era propriamente il processo di
formazione della coscienza naturale Lo studio della natura vede le cose cosigrave come appaiono ut sic
cosigrave come sono astraendole immaginandole completamente astratte da un concreto Allora
lrsquoindividuo esercitandosi dettagliatamente in ciascuna parte della sua esistenza e filosofando su ogni
accadimento si educograve a una universalitagrave intimamente concretata Nei tempi moderni egli trova invece
bella e preparata la forma astratta lo sforzo per giungere ad afferrarla e a farla sua egrave oggi piugrave
unrsquoesteriorizzazione dellrsquointerno improvvisa e priva di mediazione egrave piugrave una monca produzione
dellrsquouniversale che non un procedere di questo dalla concreta e molteplice varietagrave dellrsquoessere
determinato Si riferisce alla scienza che ha fatto questo percorso allrsquoinizio ha tratto lrsquoastratto dal
concreto perograve mantenendolo come qualcosa di concreto oggi dice non crsquoegrave piugrave questo concreto egrave
rimasto solo lrsquoastratto e la scienza ha a che fare solo con questa cosa Ora quindi il compito non
consiste tanto nel purificare lrsquoindividuo dal modo dellrsquoimmediata sensibilitagrave per renderlo una sostanza
pensata e pensante quanto piuttosto nellrsquoopposto nellrsquoattuare cioegrave lrsquouniversale e nellrsquoinfondergli
spirito togliendo i pensieri determinati e solidificati Il compito non egrave tanto il purificare lrsquoindividuo
dallrsquoimmediatezza quanto nellrsquoattuare lrsquouniversale nellrsquoinfondergli lo spirito Attuare
lrsquouniversale cioegrave pensare ciograve che accade come qualche cosa che deve giungere allrsquouniversale
Soltanto lrsquouniversale ha la forma della necessitagrave cioegrave egrave cosigrave percheacute deve essere cosigrave Andiamo
oltre Le essenze pure sono quelle che riguardano il puro pensare cioegrave lrsquoimmediatezza interiore
Questo movimento delle essenze pure costituisce in generale la natura della scientificitagrave Tale
movimento considerato come il nesso del contenuto che gli egrave proprio egrave la necessitagrave e il dispiegamento
del contenuto stesso a totalitagrave organica Egrave questo movimento che comporta la totalitagrave organica cioegrave
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dellrsquoorganismo Hegel parla dellrsquoorganismo proprio nellrsquoaccezione biologica come qualcosa che
non egrave la somma delle parti ma unrsquoaltra cosa egrave un complesso di cose molto piugrave complesso della
somma delle sue parti Il cammino pel quale vien raggiunto il concetto del sapere diviene anchrsquoesso
per via di quel movimento un divenire necessario e perfetto cosiccheacute quella preparazione cessa di essere
un filosofare accidentale che si appoggia a questi o a quegli oggetti a queste o a quelle relazioni a questi
o a quei pensieri della coscienza imperfetta come lrsquoaccidentalitagrave lo consente e che cerca di fondare il
vero con ragionamenti che sbandano di qua e di lagrave con conclusioni e deduzioni da pensieri determinati
anzi questo cammino mediante quel movimento del concetto abbracceragrave nella sua necessitagrave lrsquointero
mondo della coscienza Cioegrave questo cammino deve abbracciare ogni momento del suo processo
Una tale presentazione esaurisce quindi la prima parte della scienza poicheacute lrsquoessere determinato dello
spirito come prima esistenza non egrave altro che lrsquoimmediato o il cominciamentohellip Quindi la prima parte
della scienza egrave il cominciamento lrsquoimmediato egrave il porre qualche cosa hellipma il cominciamento non
egrave ancora il suo ritorno in seacute Egrave solo il cominciamento Lrsquoelemento dellrsquoesistenza immediata egrave quindi
la determinatezza per la quale questa parte della scienza si distingue dalle altre Lrsquoaccenno a questa
differenza conduce a discutere alcuni pensieri irrigiditi che sogliono farsi avanti proprio a questo punto
Questo egrave il cominciamento il porre qualche cosa egrave il momento fondamentale percheacute se non crsquoegrave il
cominciamento non crsquoegrave neanche tutto il resto Perograve e sta la qui la questione in Hegel egrave vero che
se non crsquoegrave il cominciamento non crsquoegrave neanche il resto ma se non crsquoegrave il per seacute che ritorna sullrsquoin seacute
non crsquoegrave neppure lrsquoin seacute Egrave la stessa cosa che diceva Peirce questo movimento questa relazione tra
la A e la B fa essere sia la A che la B percheacute la A egrave il cominciamento - che di per seacute egrave nulla egrave
soltanto un porre qualche cosa ma non egrave neanche un porre qualche cosa percheacute questo qualche
cosa egrave qualche cosa percheacute crsquoegrave un rinvio Quindi ci si ritrova in questa situazione bizzarra per cui
per iniziare devo porre qualche cosa che di fatto non pongo che non pongo fincheacute non crsquoegrave un
ritorno Vale a dire il cominciamento egrave giagrave da sempre cominciato Egrave impossibile stabilire il punto
del cominciamento cosigrave come per Peirce egrave impossibile stabilire il primo segno non esiste il primo
segno ciascun segno egrave segno percheacute segno per un altro segno necessariamente Questo punto egrave
importante nel pensiero di Hegel Il problema che sta ponendo qui egrave quello del linguaggio se
proprio vogliamo dirla tutta Come comincia il linguaggio Qual egrave il primo suono che possiamo
considerare come parola Soltanto dopo potremo dire che quella egrave una parola ma sul momento
mentre si pone non egrave ancora niente non egrave niente fincheacute non trova un rinvio per cui allora crsquoegrave un
significato che tornando al punto di partenza dagrave la sua portata di punto di partenza Egrave il problema
stesso del linguaggio del suo cominciamento come comincia Quando In che modo Hegel la
svolge cosigrave qualche cosa si avvia ma noi diciamo che qualche cosa si avvia solo dopo Egrave per questo
che molti tra cui lo stesso Heidegger dicono che si egrave da sempre nel linguaggio non crsquoegrave un
momento in cui si entra nel linguaggio si egrave ligrave giagrave da sempre il cominciamento egrave qualcosa che egrave
tale soltanto alla fine percheacute questo cominciamento ha come fine il tornare su di seacute e quindi
porsi come cominciamento Egrave un porsquo complesso ma egrave cosigrave che lo sta ponendo Hegel Drsquoaltra parte
non crsquoegrave modo di stabilire dove comincia il linguaggio E cosigrave anche per il cominciamento per
stabilire dovrsquoegrave il cominciamento dovrei essere giagrave fuori dal cominciamento anche solo per
pensarlo Come posso porre il cominciamento cosigrave tout court senza nessun riferimento senza alcun
referente Come so che egrave un cominciamento Non lo posso sapere in nessun modo Per questo
dicevo che posso saperlo soltanto in un ritorno Sembra paradossale eppure lo stesso Peirce pone
la questione esattamente in questi termini non crsquoegrave il primo segno non esiste E allora da dove si
comincia Quando si pensa di cominciare in realtagrave si egrave giagrave cominciato si egrave giagrave oltre per pensare
il cominciamento io devo essere giagrave oltre il cominciamento
29 maggio 2019
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Siamo a pag 28 Capitolo III Lrsquoimmediato sapere determinato dello spirito la coscienzahellip La
coscienza come lrsquoimmediato essere determinato dello spirito Io ho coscienza quando qualche cosa
mi si determina hellipha i due momenti del sapere e dellrsquooggettivitagrave negativa del sapere Che egrave un altro
modo per dire che crsquoegrave il sapere e il sapere che si rivolge allrsquooggettivitagrave negativa cioegrave al suo
negativo a ciograve che non egrave per tornare al sapere Mentre in questo elemento si sviluppa lo spirito ed
ostende i suoi momenti ecco che a loro sopravviene quella opposizione ed essi compaiono tutti quanti
come figure della coscienza La scienza di questo itinerario egrave scienza dellrsquoesperienza che la coscienza
fahellip La scienza dellrsquoesperienza egrave questo movimento che va dal sapere allrsquooggettivitagrave e che
dallrsquooggettivitagrave ritorna in seacute hellipla sostanza insieme col suo movimento vien considerata oggetto della
coscienza La sostanza non egrave una cosa ci sta dicendo ma egrave lrsquooggetto della coscienza Egrave un primo
modo per intendere una questione importante in Hegel Non che Hegel negasse la realtagrave delle cose
ma sicuramente ha avvertito che quella cosa che chiamiamo realtagrave di fatto appartiene alla
coscienza non crsquoegrave una realtagrave fuori dalla coscienza Essa non sa neacute comprende se non ciograve che egrave nella
sua esperienza infatti ciograve che egrave nellrsquoesperienza egrave solo la sua sostanza spirituale e invero come oggetto
del suo Seacute Ma lo spirito diviene oggetto poicheacute egrave questo movimento divenire a seacute un altro ossia oggetto
del suo Seacute e togliere questo esser-altro Per riprendere i suoi termini questo in seacute estroflettendosi si
fa oggetto oggetto a se stesso quindi altro da seacute Egrave come se in questo movimento lrsquoin seacute
diventasse lrsquooggetto di se stesso Ed esperienza vien detto appunto quel movimento dove lrsquoimmediato
il non sperimentato cioegrave lrsquoastratto appartenga allrsquoessere sensibile o al semplice solo pensato si viene
alienando e poi da questa alienazione torna a se stesso cosigrave soltanto ora daccheacute egrave anche proprietagrave della
coscienza lrsquoimmediato egrave presentato nella sua effettualitagrave e veritagrave Lrsquoimmediato da seacute non egrave nulla se
non crsquoegrave questo movimento se non torna a se stesso se non torna a se stesso come concetto quindi
come esperienza Infatti il suo titolo egrave La scienza della esperienza della coscienza per avere
esperienza di qualche cosa occorre che io concettualizzi qualche cosa Per concettualizzare occorre
che questo immediato sia un qualche cosa ma percheacute possa essere un qualche cosa deve uscire da
seacute e tornare su di seacute in quanto concetto Lrsquoineguaglianza che nella coscienza ha luogo tra lrsquoIo e la
sostanza che ne egrave lrsquooggettohellip Cioegrave fra lrsquoIo e quella sostanza che sappiamo essere lo spirito Quindi
crsquoegrave lrsquoIo e poi lrsquooggetto rispetto allrsquoIo il non-Io Si mantiene sempre e non puograve mai non esserci per
Hegel questa disuguaglianza tra ciograve che si pone e ciograve che egrave il ciograve che si pone in una sua riflessione
Riflessione che possiamo anche intendere nella sua accezione piugrave comune cioegrave come un
ripensamento un riflettere sulla cosa non soltanto come il riflettersi di qualcosa su se stesso ma
anche il pensarci vale a dire concettualizzare trasformare in concetto trasformare quindi in
esperienza Questa ineguaglianza egrave la loro differenza fra lrsquoIo e il suo oggetto che non egrave altro che
lrsquoIo reso oggetto e che poi torna sullrsquoIo che sarebbe il negativo in generale Il negativo puograve venir
riguardato come la manchevolezza di entrambihellip Cioegrave entrambi sia lrsquoIo che lrsquooggetto sono di per
seacute manchevoli egrave soltanto la relazione tra i due che li rende il concreto unrsquounitagrave hellipma egrave la loro
anima o ciograve che li muove entrambi ragion per cui alcuni antichi ebbero a concepire il vuoto come
motore concependo sigrave il motore come il negativo ma questo non ancora come il Seacute Come invece lrsquoha
concepito lui Quindi questo vuoto questa assenza di unitagrave fra i due elementihellip percheacute in effetti
questi due elementi - lui ha detto bene parlandone in termini di manchevolezza ndash mancano Se
uno dovesse prenderli come si egrave fatto sino a Kant come il vero e il falso il vero qui e il falso di lagrave
ecco in questo senso sia lrsquouno che lrsquoaltro sono manchevoli Questa relazione tra i due egrave la loro
anima egrave ciograve che li rende vivi egrave ciograve che li rende quello che sono Ora se da prima questo negativo
appare come ineguaglianza dellrsquoIo verso lrsquooggettohellip LrsquoIo verso lrsquooggetto quindi si nega in quanto
Io per farsi oggetto per poi ritornare su di seacute hellipesso egrave pure lrsquoineguaglianza della sostanza verso se
stessa Lrsquoineguaglianza del pensiero che si estroflette e che torna come pensato Ciograve che sembra
prodursi fuori di lei ed essere unrsquoattivitagrave contro di lei egrave il suo proprio operare ed essa mostra di essere
essenzialmente Soggetto Cioegrave colui che agisce Potremmo dire che egrave lrsquoagire stesso del linguaggio egrave
il linguaggio che agisce in questo modo dico qualche cosa questo qualche cosa per essere un
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qualche cosa si estroflette sul suo significato una volta che egrave giunto al suo significato ritorna e
diventa quello che egrave cioegrave quello che intendevo dire Avendo la sostanza ciograve mostrato
compiutamente lo spirito ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere determinatohellip
Lrsquoessenza dellrsquoidea egrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato egrave unrsquoidea vaga Una volta che
viene determinata egrave come se dice bene qua ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere
determinato Qui in queste poche parole dice tutto percheacute lrsquoidea un qualche cosa di
indeterminato egrave quella che egrave solo se puograve essere determinata una volta determinata diventa
davvero unrsquoidea quella idea Egrave sempre il movimento di cui stiamo parlando un qualche cosa di
indeterminato un qualche cosa che dico diventa quello che egrave soltanto se lo determino se lo
concettualizzo se lo penso cioegrave se ritorna dallrsquoin seacute al per seacute soltanto in questo movimento
diventa il Seacute diventa se stesso helliplo spirito egrave allora termine oggettivo di se stesso proprio come esso egrave
e lrsquoastratto elemento dellrsquoimmediatezza e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato Lo
spirito lrsquoidea egrave termine oggettivo di se stesso cioegrave fa di se stesso il proprio oggetto in quanto lrsquoidea
non egrave piugrave unrsquoidea indeterminata ma diventa il pensiero dellrsquoidea Lrsquoastratto elemento
dellrsquoimmediatezza ciograve che appare nellrsquoimmediato che ancora non egrave stato posto come un per seacute hellip
e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato comunemente prima di Hegel si egrave sempre
pensato che lrsquoelemento astratto immediato fosse un elemento separato ndash questa cosa egrave vera e la
sua negazione egrave falsa Quindi questa separazione del sapere dalla veritagrave dice Hegel egrave sorpassata
non crsquoegrave piugrave questa separazione del sapere dalla veritagrave percheacute questa separazione comporta il
mantenere questi elementi in quanto astratti ndash la veritagrave egrave tenuta ben salda lontana dal falso ndash
mentre sorpassare questa posizione egrave ciograve che consente di cogliere il movimento potremmo dire
del linguaggio mentre si fa mentre si dice Hegel ci sta spiegando ovviamente a modo suo che
cosa succede mentre si parla che cosa succede mentre qualche cosa si dice ma percheacute possa essere
un qualche cosa ndash percheacute se dico dico qualche cosa ndash deve estroflettersi e tornare su di seacute in quanto
qualche cosa Egrave la stessa cosa che poneva Peirce la A egrave B la A deve estroflettersi sulla B per
essere A sennograve non egrave niente egrave la B che dice che cosrsquoegrave la A ma questa B se non ci fosse stata la A
non sarebbe mai esistita cosigrave come la A non sarebbe mai esistita senza la B Quindi vedete come
ciascuno rimane quello che egrave la A rimane la A e la B rimane la B non crsquoegrave mai la fusione tra i due
come dire per usare le parole di Hegel sono delle figure e rimangono delle figure ciascuna con la
sua caratteristica ndash la A non scompare mai nella B - ma anche momenti della relazione momenti
che appartengono a un intero Lrsquoessere egrave assolutamente mediatohellip Quando parla di mediazione
parla della coscienza egrave la coscienza che media hellipegrave sostanziale contenuto che altrettanto
immediatamente egrave proprietagrave dellrsquoIo egrave a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Quindi ci sta
dicendo lrsquoessere egrave una proprietagrave dellrsquoIo Lrsquoessere non egrave piugrave qualche cosa che egrave fuori dellrsquoIo ma
lrsquoessere a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Vedete qui come si pone la questione dellrsquooggetto
Lrsquooggetto non egrave qualche cosa che egrave fuori di me non egrave propriamente il non-Io nellrsquoaccezione
fichtiana del termine cioegrave un qualche cosa che egrave separato da me no lrsquooggetto non egrave altro che lrsquoIo
che si estroflette Verrebbe da dire che si estroflette sullrsquooggetto ma a questo punto non egrave neanche
corretto egrave lrsquoIo che estroflettendosi diventa oggetto e retroflettendosi fa dellrsquoIo quello che egrave cioegrave
un Io cosciente Senza questa estroflessione e retroflessione lrsquoIo non avrebbe possibilitagrave di
coscienza non avrebbe la possibilitagrave di sapere Infatti tutta la Fenomenologia dello spirito non egrave
altro che un modo per intendere come funziona il sapere come accade che si sappia qualche cosa
e lui ce lo sta spiegando in questo modo Il loro movimento che in tale elemento si organizza in un
intiero egrave la logica o filosofia speculativa La filosofia speculativa non egrave altro che lrsquoorganizzarsi dei
vari momenti nellrsquointero quando cioegrave cessano di essere astratti e vengono colti come lrsquointero come
il movimento intero Questo movimento intero colto nella sua totalitagrave egrave quello che poi diventeragrave
il Sapere Assoluto quando cioegrave tutto egrave saputo Il tutto saputo perograve non comporta la fine per
Hegel assolutamente no egrave un punto ideale certo dove tutto egrave saputo ma egrave il momento dellrsquoavvio
per un modo di pensare diverso Certo potremmo anche dire in termini linguistici ponendo la
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questione in modo piugrave semplice questo sapere tutto non egrave altro che il concreto cioegrave il linguaggio
Quindi nel momento in cui il linguaggio si svolge si articola ci sono dei momenti che
corrispondono a un sapere che ogni volta egrave particolare ma sempre debitore di un sapere totale Il
linguaggio egrave il concreto in quanto ogni volta che apro bocca il linguaggio egrave ligrave tutto che io lo sappia
oppure no ma egrave ligrave tutto percheacute se non fosse cosigrave io non potrei parlare Ecco quindi che ogni volta
questo sapere assoluto appare per Hegel invece occorre attendere cosigrave come per Severino Anche
per Gentile ogni atto comporta un sapere assoluto ogni atto giunge a un sapere assoluto lo mette
in atto percheacute se non fosse cosigrave non ci sarebbe un atto e non ci sarebbe un altro atto dopo di lui
Poicheacute dunque quel sistema dellrsquoesperienza dello spirito ne comprende soltanto lrsquoapparirehellip
Lrsquoesperienza dello spirito ciograve che lo spirito esperisce egrave lrsquoapparire di qualche cosa hellip il processo
che conduce da esso alla scienza del vero che egrave nella forma del vero sembra meramente negativohellip Cioegrave
questo processo deve passare dal negativo da ciograve che quella cosa che io esperisco non egrave hellipe
potrebbe darsi che si volesse evitare di avere a che fare con il negativo (inteso) come il falso e si
pretendesse di venir condotti senzrsquoaltro alla veritagrave a che impacciarsi del falso Percheacute dobbiamo star
ligrave a perder tempo Se egrave falso egrave falso Sopra si egrave fatto cenno di quel modo che vorrebbe cominciare subito
con la scienza a ciograve si conviene ora rispondere piugrave particolarmente mostrando quale sia la natura del
negativo (inteso) come il falso Le rappresentazioni che si hanno circa questo punto costituiscono il
principale impedimento a penetrare nella veritagrave Sta dicendo che eliminare il falso egrave il piugrave grande
impedimento al conoscere la veritagrave Ciograve offriragrave lrsquooccasione di parlare della conoscenza matematica
che il sapere afilosofico considera come lrsquoideale che la filosofia dovrebbe cercare di raggiungere senza
esservi per altro riuscita nonostante ogni tentativo Il vero e il falso appartengono a quei pensieri
determinati che privi di movimentohellip Questo egrave importante per Hegel il vero e il falso sono fissi
non crsquoegrave nessun movimento fra di loro hellipvorrebbero valere come particolari essenze delle quali lrsquouna
sta di qua lrsquoaltra di lagrave rigidamente isolate e senza reciproca comunanza hellip Crsquoegrave un falso quanto poco
crsquoegrave un cattivo Il falso in assoluto cosigrave come il cattivo in assoluto Falso e cattivo non son mica
perfidi come il diavolo tantrsquoegrave vero che volendoli prendere per diavoli di essi si verrebbe a fare dei
soggetti particolari mentre essi in quanto falso e cattivo sono soltanto degli universali pur avendo
lrsquouno rispetto allrsquoaltro una propria natura Il falso (cheacute solo di esso qui si vuol parlare) sarebbe lrsquoaltro
il negativo della sostanza la quale in quanto contenuto del sapere egrave il vero Questo egrave il modo di
pensare comune ancora oggi peraltro Ma la sostanza stessa egrave essenzialmente il negativo vuoi come
semplice distinguere ossia come Seacute e sapere in genere La sostanza che non egrave altro che il contenuto
dellrsquoidea egrave giagrave essa stessa il negativo percheacute per avere un contenuto questa idea deve spostarsi su
unrsquoaltra cosa e cioegrave sul suo contenuto per esempio Il Seacute egrave giagrave la negativitagrave della sostanza se la
sostanza non fosse negativa a se stessa non ci sarebbe stato il movimento verso unrsquoaltra cosa Se
il vero e il falso sono fissi immobili identici a seacute che movimento crsquoegrave Una volta stabilito questo
abbiamo chiuso il discorso non si va piugrave da nessuna parte Si puograve ben sapere falsamente Alcuncheacute
vien saputo falsamente significa il sapere egrave in ineguaglianza con la sua sostanza Ma proprio tale
ineguaglianza egrave il distinguere in generale che egrave momento essenziale Cosa vuol dire che il sapere egrave in
ineguaglianza con la sua sostanza Qual egrave la sostanza del sapere Non egrave altro che lrsquoidea il concetto
che io mi faccio di qualche cosa ma per farmi questo concetto giagrave sono preso in una ineguaglianza
tra quello che ho detto e il concetto di ciograve che ho detto cioegrave il suo significato Quindi questa
ineguaglianza egrave giagrave presente egrave giagrave ligrave ogni volta che si parla Poco piugrave avanti Nellrsquoespressione in
ogni falso crsquoegrave qualcosa di vero quei due termini vengono presi come lrsquoolio e lrsquoacqua che senza
mescolarsi si trovano insieme solo esteriormente Proprio per riguardo al significato proprio per
indicare il momento del completo esser-altro le espressioni dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave
usate non appena il suo esser-altro sia tolto Qui crsquoegrave Severino Rileggo le espressioni
dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave usate non appena il suo esser-altro sia tolto Lrsquoineguaglianza
tra lrsquoimmediato apparire e il concetto questa ineguaglianza scompare se dovesse rimanere
lrsquoineguaglianza egrave come se dovessero rimanere separati usando i termini di Severino Questo suo
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essere-altro viene tolto quindi non crsquoegrave piugrave ineguaglianza e diventa il concreto percheacute questo suo
essere-altro viene superato La cosa piugrave semplice da pensare egrave lrsquoin seacute che estroflettendosi diventa
per seacute e poi ritorna allrsquoin seacute Quindi questa ineguaglianza tra lrsquoin seacute e il per seacute scompare nel
momento in cui si ritorna allrsquoin seacute cioegrave si giunge al concreto non crsquoegrave piugrave nessuna ineguaglianza
nessuna separazione questa separazione questa ineguaglianza viene tolta Cosigrave le espressioni
unitagrave di soggetto e oggetto di finito e di infinito di essere e di penare ecc hanno lrsquoinconveniente che
i termini soggetto oggetto ecc significano ciograve che essi sono al di fuori della loro unitagrave e nellrsquounitagrave
quindi non sono da intendersi cosigrave come suona la loro espressione altrettanto il falso non piugrave come
falso egrave un momento della veritagrave Tutte queste dicotomie queste separazioni scompaiono
nellrsquoAufhebung nel superamento non crsquoegrave piugrave la distinzione questi elementi non sono piugrave distinti
Come faceva anche Peirce nel momento in cui A e B sono in relazione tra loro non sono piugrave
separati neacute separabili diventano unrsquounitagrave unitagrave che egrave fatta della relazione di questi due elementi
che rimangono figure ma momenti di questa unitagrave di questo concreto Il pensiero dogmatico nel
campo del sapere e nello studio della filosofia non egrave altro che lrsquoopinione secondo la quale il vero consiste
in una proposizione che egrave un resultato fissohellip Ci sta dicendo che il vero non egrave una proposizione non
egrave unrsquoasserzione ndash questo egrave il vero A egrave B hellipo in una proposizione che viene saputa immediatamente
A questioni come le seguenti quando sia nato Cesare quante tese facciano uno stadio e quale stadio
ecc si deve dare una risposta netta proprio come egrave esattamente vero che nel triangolo rettangolo il
quadrato dellrsquoipotenusa egrave eguale alla somma dei quadrati dei cateti Ma la natura di una tale cosigrave detta
veritagrave egrave diversa dalla natura di veritagrave filosofiche Questo percheacute certe veritagrave si attengono a un certo
gioco la veritagrave filosofica cosigrave come la pensa Hegel si interroga sulle condizioni di questi giochi
della matematica della geometria o di qualunque altro gioco vale a dire a quali condizioni io
posso costruire un gioco Egrave questo che fa la filosofia (42) Quanto alle veritagrave matematiche verrebbe
ancor meno ritenuto geometra colui che sappia a memoria i teoremi di Euclide estrinseca-mente senza
sapere la loro dimostrazione senza saperli per esprimerci per contrasto intrinseca-mente Nello stesso
modo potrebbe ritenersi come insoddisfacente la cognizione acquistata misurando parecchi triangoli
rettangoli che i loro lati stanno nel noto reciproco rapporto Tuttavia anche nella conoscenza
matematica lrsquoessenza della dimostrazione non ha ancora il significato e la natura di essere momento
del resultato stessohellip Nella matematica tutti i procedimenti che portano al risultato non contano
niente conta solo il risultato Che egrave esattamente di ciograve che pensa Hegel rispetto alla filosofia
Quando parla di filosofia intende il pensare il pensare autentico direbbe Heidegger In quanto
resultato il teorema si considera bensigrave come un teorema vero Ma questa sopraggiunta circostanza non
riguarda il suo contenuto sigrave bene soltanto la sua relazione al soggetto il movimento della dimostrazione
matematica non appartiene allrsquooggetto ma egrave un operare esteriore alla cosa Questo egrave importante La
dimostrazione non appartiene allrsquooggetto la dimostrazione non dice che cosa appartiene a
quellrsquooggetto non ci dice nulla dellrsquooggetto in quanto tale Questa dimostrazione egrave un operare
esterno alla cosa allrsquooggetto che vuole dimostrare non crsquoentra nulla con lrsquooggetto egrave un gioco che
si fa Come diceva Wittgenstein una volta che ho fatto la mia dimostrazione sono stato bravo ad
applicare tutte le regolette niente piugrave di questo Poco piugrave avanti Ma la conoscenza filosofica in
primo luogo contiene entrambi i tipi del divenire mentre la conoscenza matematica presenta nel
conoscere come tale soltanto il divenire dellrsquoessercihellip Il divenire dellrsquoesserci il divenire di ciograve che egrave
presente qui e adesso hellipovverossia il divenire dellrsquoessere della natura della cosa In secondo luogo
quella unifica anche entrambi questi movimenti particolari La nascita interna o il divenire della
sostanza egrave un passare senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci egrave un essere per altro e viceversa
il divenire dellrsquoesserci egrave il restituirsi allrsquoessenza La nascita interna cioegrave il conoscere qualche cosa il
sapere qualche cosa o il divenire della sostanza cioegrave il farsi sostanza egrave un passare in questo
movimento continuo senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci Questa conoscenza che passa
dallrsquoimmediato al mediato come direbbe Severino solo che per Hegel torna a ciograve che egrave immediato
facendolo diventare altro solo a questo punto egrave immediato il movimento egrave cosigrave il duplice processo
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e divenire dellrsquointierohellip Quindi il movimento egrave questo duplice processo di andata e ritorno e
divenire dellrsquointero diviene percheacute diviene unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave questi due elementi egrave
unrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi egrave il superamento di questi due elementi per
unrsquoaltra cosa questrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi che una volta in relazione
non sono piugrave gli stessi di prima hellipvale a dire ciascun momento pone lrsquoaltro momento e ciascuno ha
poi in seacute entrambi i momenti come due aspetti Essi presi insieme costituiscono lrsquointiero in quanto
dissolvono se stessi e si fanno momenti suoi Che egrave esattamente quello che dicevo si dissolvono in
quanto se stessi in questa relazione non sono piugrave gli stessi diventano unrsquoaltra cosa si fanno
momenti di questa relazione rimangono anche come figure rimangono quello che sono ma si
fanno momenti della relazione che egrave lrsquointero Nel conoscere matematico la considerazione egrave un
operare che per la cosa viene da fuori ne segue quindi che la cosa vera viene alterata Sta dicendo che
considero gli elementi in quanto astratti Quindi la cosa vera che egrave vera allrsquointerno del concreto
quindi del tutto del movimento viene alterata non egrave piugrave vera Egrave esattamente lrsquoopposto di ciograve che
si pensa comunemente cioegrave che lrsquoastratto sia la cosa considerata per se stessa conduca al vero
considerata astrattamente mentre lui sta dicendo che no se la considero astrattamente questo
porta al falso soltanto se la inserisco nellrsquointero allora colgo il vero Ricordate ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo il vero egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo che non egrave una lampada percheacute se
io comincio a pensare alla lampada giagrave la astraggo Egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo una
proposizione che inserisce la lampada allrsquointerno di un intero di un mondo Se io astraggo la
lampada dal mondo questa lampada non egrave piugrave quella lampada di cui parlavo dicendo ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo (44) Ma la manchevolezza peculiare di tale conoscenza riguarda tanto la
conoscenza medesima quanto la sua materia in generale ndash Per quel che riguarda la conoscenza la
necessitagrave della costruzione anzitutto non viene intesa nei giusti termini Essa necessitagrave non scaturisce
dal concetto del teorema anzi viene imposta e si deve ciecamente ubbidire alla prescrizione di tirare
certe linee mentre se ne potrebbero tirare infinite altre tutto questo con una ignoranza pari soltanto alla
fede che ciograve andragrave a buon fine per la condotta della dimostrazione Poco piugrave avanti Cosigrave la
dimostrazione percorre una via che si fa cominciare a un punto qualunque senza sapere in che rapporto
stia con il resultato che deve venir fuori Una tale dimostrazione assume nel suo corso certe
determinazioni e certi rapporti e ne scarta altri senza che si possa immediatamente render conto della
necessitagrave per cui ciograve avviene una finalitagrave esteriore regge un tale movimento Cioegrave la necessitagrave di
arrivare al teorema tutto il resto non importa Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscere della
quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofia si basa sulla povertagrave
del fine e sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo
da parte della filosofia Si disprezzano entrambi lrsquoun con lrsquoaltro Fine o concetto della matematica egrave
la grandezza La misurabilitagrave la calcolabilitagrave egrave su questo che si fonda la matematica Ma questa
egrave appunto la relazione inessenziale e aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in
superficie non tocca la cosa stessahellip Come diceva prima la dimostrazione non tocca mai la cosa
non la raggiunge nemmeno helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla un atto concettivo O
come direbbe Heidegger la scienza non pensa non concettualizza ciograve che fa lo mette in atto lo
mette in pratica attraverso modelli La materia intorno alla quale la matematica garantisce il suo
consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto iscrive le sue
differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di vita Ma
lrsquoeffettuale non egrave un qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di una tale
ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta intuizione
sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero ineffettuale fatto
di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto la seguente
ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltra e senza che a questo
modo sorga una connessione necessaria attraverso la natura della cosa stessa Continua a ribadire lo
stesso concetto che egrave poi il modo con cui si pensa oggi le cose sono tenute astrattamente separate
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senza accorgersi delle connessioni che ci sono tra le cose connessioni che emergono soltanto nel
concreto Si potrebbe fare un esempio molto semplice partendo da Freud le paure le angosce
ecc se non si considerano come momenti di un insieme di un intero non si intende nulla non
portano da nessuna parte Occorre intendere questi elementi che compaiono come momenti di un
tutto egrave soltanto questo intero che rende conto delle connessioni che consentono a questi elementi
di essere cosigrave spaventosi ecc Senza queste connessioni disconnettendo tutto questo egrave chiaro che
si continua ad avere paura percheacute non si sa nulla di questa paura per dirla in modo spiccio
5 giugno 2019
Siamo a pag 35 (45) Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscerehellip Si sta sempre riferendo alla
matematica hellipdella quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofiahellip
La matematica si ritiene evidente ma egrave un sapere manchevole hellipsi basa sulla povertagrave del fine e
sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo da parte
della filosofia Fine o concetto della matematica egrave la grandezza La matematica si occupa di
misurabilitagrave della calcolabilitagrave delle cose Ma questa egrave appunto la relazione inessenziale e
aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in superficie non tocca la cosa stessahellip Un
porsquo come diceva Heidegger la scienza non pensa helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla
un atto concettivo Non egrave un sapere non egrave scienza La materia intorno alla quale la matematica
garantisce il suo consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto
iscrive le sue differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di
vita Ma lrsquoeffettualehellip Con effettuale potremmo anche intendere il concreto nellrsquoaccezione
severiniana del termine hellipnon egrave qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di
una tale ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta
intuizione sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero
ineffettuale fatto di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto
la seguente ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltrahellip Ecco
la critica fondamentale di Hegel e cioegrave che non crsquoegrave un movimento di un elemento in un altro non
crsquoegrave movimento dialettico ciascuna cosa di cui la scienza matematica si occupa egrave immobile ferma
chiusa in se stessa non va da nessuna parte Inoltre in grazia di quel principio e di quellrsquoelemento
ndash e qui sta tutto il formalismo dellrsquoevidenza matematica ndash il sapere procede sulla linea dellrsquoeguaglianza
Tenete conto che la Fenomenologia dello spirito potrebbe anche essere letta come una critica al
formalismo logico al formalismo matematico al formalismo in generale Infatti il mortuumhellip Il
morto cioegrave la cosa chiusa in seacute hellippoicheacute esso non muove se medesimo non giunge alle differenze
dellrsquoessenza non allrsquoopposizione o ineguaglianza essenziale e quindi neanche al passaggio dellrsquoopposto
nellrsquoopposto e tanto meno al movimento qualitativo e immanente allrsquoautomovimento Andiamo a pag
37 (47) La filosofia al contrario non considera la determinazione inessenziale ma la considera in
quanto egrave essenziale Elemento e contenuto della filosofia non egrave lrsquoastratto o il non effettuale ma
lrsquoeffettualehellip Possiamo intendere lrsquoeffettuale come il concreto helliplrsquoautoponentesi ciograve che vive in seacute
lrsquoessere determinato che egrave nel proprio concetto Non egrave altro che lrsquoesempio che faceva Severino ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo egrave questo lrsquoeffettuale egrave questo lrsquoautoponentesi Lrsquoelemento della filosofia
egrave il processo che si crea e percorre i suoi momenti e questo intero movimento costituisce il positivo e la
veritagrave del positivo medesimo Dice questo intero movimento costituisce il positivo egrave ciograve che si pone il
movimento egrave questo che si pone Cosigrave la veritagrave racchiude in seacute anche il negativo ossia ciograve che si
chiamerebbe il falso qualora potesse venir considerato come alcuncheacute dal quale si debba fare astrazione
Ciograve che sta dileguando deve anzi venir considerato esso stesso come essenzialehellip Ciograve che sta
dileguando ciograve che si oppone allrsquoin seacute dilegua nel senso che viene superato Il dileguamento egrave il
superamento di qualcosa non llsquoeliminazione hellipesso cioegrave non egrave da considerare nella determinazione
di alcuncheacute di rigido che tagliato via dal vero debba venir abbandonato dove che sia al di fuori di
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questo neacute drsquoaltronde il vero egrave da considerare come un alcuncheacute positivizzato e morto giacente inerte
dallrsquoaltra parte Qui crsquoegrave tutta la dialettica hegeliana Lrsquoapparenza egrave un sorgere e un passare che neacute
sorge neacute passa ma che egrave in seacute e costituisce lrsquoeffettualitagrave e il movimento della vita della veritagrave Non sorge
e non passa eppure egrave un continuo sorgere e passare Non sorge nel senso in cui ne parla Peirce
non possiamo stabilire dove incomincia non possiamo delimitarlo percheacute sarebbe astrarlo dal
concreto da questo movimento Per tal modo il vero egrave il trionfo bacchico dove non crsquoegrave membro che
non sia ebbro e poicheacute ogni membro nel mentre si isola altrettanto immediatamente si risolve - il trionfo
egrave altrettanto la quiete trasparente e semplice Nel Tribunale di tale movimento non sussistono neacute le
singole figure dello spirito neacute i pensieri determinati ma essi come sono momenti negativi e dileguanti
cosigrave anche sono positivi e necessari Vedete come continua indicarci questo movimento questa
Aufhebung questo passare da un momento allrsquoaltro dove perograve rimangono sempre figure
individuate determinate in quanto tali non scompaiono Per questo rimangono figure ciascuna
rimane quella che egrave ma diventa un momento dellrsquointero diventa un qualche cosa che egrave quello che
egrave allrsquointerno dellrsquointero Nellrsquointiero del movimento concependo lrsquointiero come quiete ciograve che nel
movimento medesimo vien distinguendosi e assumendo una particolare esistenza determinata egrave
conservato come qualcosa che ha reminiscenza di seacute come qualcosa il cui essere determinato egrave il sapere
di se stesso mentre tale sapere egrave altrettanto immediatamente un essere determinato Hegel parla anche
di quiete percheacute nellrsquointero del movimento nel concreto possiamo concepire questo intiero come
una quiete dove qualcosa dice viene determinato ma che cosa viene determinato Non lrsquooggetto
in quanto tale ma e ce lo dice in modo molto preciso egrave il sapere di se stesso e tale sapere egrave altrettanto
immediatamente un essere determinato egrave questo che egrave determinato Qui incomincia a porre la
questione che affronteragrave poco piugrave avanti quella famosa questione dove dice che ciograve che egrave reale egrave
razionale e ciograve che egrave razionale egrave reale Spesso questo viene inteso in modo molto banale
antropomorfizzando la realtagrave come se avesse una sua ragione La realtagrave sono le cose e quindi egrave
come se le cose avessero una loro ragione intrinseca No dice il reale egrave razionale percheacute solo il
razionale la coscienza il sapere determina il reale lo fa esistere in quanto tale Ciograve che egrave razionale
egrave reale percheacute la realtagrave non egrave altro che ciograve che egrave razionale non egrave altro che il pensiero che si
determina Adesso fa un accenno al metodo (48) Potrebbe sembrar necessario di esporre in
precedenza quanto egrave rilevante intorno al metodo di quel movimento o della scienza Di questo ne parleragrave
in modo piugrave specifico nellrsquoIntroduzione Ma il suo concetto sta giagrave in quel che si egrave discorso e la sua
piugrave vera presentazione appartiene alla logica o egrave piuttosto la logica stessa Sta dicendo che questo
metodo lo vuole mostrare in atto attraverso lrsquoesposizione del suo pensiero Ci sta dicendo il modo
in cui lo penso il metodo che io utilizzo lo trovate esposto nel modo in cui articolo le cose che
vado pensando Infatti il metodo non egrave altro che la struttura dellrsquointiero presentato nella sua piugrave pura
essenza Ma quanto alle idee che si sono avute fino ad oggi intorno a questo punto noi dobbiamo essere
consapevoli che anche il sistema delle rappresentazioni riferentesi al metodo filosofico appartiene ormai
ad una cultura sorpassata Ciograve potrebbe suonare alquanto reclamistico o rivoluzionario sebbene questo
sia un tono dal quale io mi so ben lontano si voglia pertanto ritenere che lrsquoapparato scientifico offerto
dalla matematicahellip Ce lrsquoha sempre con la matematica ma in realtagrave per tutto il testo ce lrsquoha con
il formalismo hellipndash fatto di chiarimenti di partizioni di assiomi di serie di teoremi e loro
dimostrazioni di principi e loro conseguenze e conclusioni - egrave esso stesso per lrsquoopinione a dir poco
antiquato Antiquato Funziona ancora oggi perfettamente Se anche la sua inutilitagrave non egrave
chiaramente riconosciuta non se ne fa tuttavia che poco o punto uso e se esso in seacute non viene
disapprovato non egrave tuttavia amato mentre noi dobbiamo fermamente ritenere che ciograve che ha un valore
vero si attui nella pratica e si renda amato Ciograve che appare o che consideriamo vero egrave qualcosa che
si attuta nella pratica nel fare La questione del fare egrave importante in Hegel e interverragrave
tantissimo lui riprende il termine aristotelico di ἔργον che viene tradotto spesso con energia ma
non egrave solo energia ma egrave lrsquoagire egrave il fare Non egrave perograve difficile a riconoscere che la maniera di porre un
principio di sostenerlo nei suoi fondamenti di confutarne con argomenti il principio opposto non egrave la
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forma nella quale possa farsi avanti la veritagrave I principi della matematica funzionano cosigrave pongo
un principio esibisco i suoi fondamenti e confuto chiunque mi si opponga La veritagrave egrave il movimento
di lei in lei stessahellip Egrave questo movimento dallrsquoin seacute al per seacute e che ritorna nellrsquoin seacute che fonda il
conoscere il sapere la scienza hellipmentre quel metodo egrave un conoscere che rimane esteriore al contenuto
Cioegrave non indaga mai la cosa in seacute non si pone mai la questione di che cosa egrave ciograve che sta
maneggiando che sta manipolando egrave sempre un qualche cosa che dice cosa sta intorno a quella
cosa non va mai dritta alla questione chiedersi per esempio come sa che egrave cosigrave Perciograve esso egrave
peculiare della matematica ha per proprio principio la relazione aconcettuale della grandezza e per
proprio contenuto il morto spazio e il morto Uno Inoltre egrave bene che esso metodo in maniera piugrave sciolta
cioegrave piugrave misto di arbitrio e di accidentalitagrave permanga nellrsquoambito della vita comune della
conversazione o della divulgazione storica le quali soddisfano piugrave la curiositagrave che non la conoscenzahellip
A pag 40 (50) Qualche riga avanti Quel formalismo di cui giagrave si disse sopra e il cui modo di
procedere qui vogliamo segnalare piugrave da vicino ritiene di aver giagrave concepite ed espresse la natura e la
vita di una formazione quando ne abbia affermata come predicato una determinazione dello schema
ndash sia la soggettivitagrave o lrsquooggettivitagrave o anche il magnetismo lrsquoelettricitagrave ecc la contrazione o
lrsquoespansione lrsquooriente o lrsquooccidente e simili il che puograve venir moltiplicato allrsquoinfinito giaccheacute in questo
modo ogni determinazione o formazione puograve venire riadoperata in unrsquoaltrahellip Egrave quello che fa la
scienza la scienza opera con modelli Un modello scientifico viene utilizzato in questa cosa poi
lo si utilizza per lrsquoaltra egrave sempre lo stesso modello Si accettano allora dallrsquointuizione volgare delle
determinazioni sensibili le quali debbono indubbiamente significare altro da ciograve che esse dicono
drsquoaltronde anche quello che in seacute egrave significante come le pure determinazioni del pensiero per es
soggetto oggetto sostanza causa universale ecc viene usato con la stessa sconsideratezza acritica
della vita volgare e a quello stesso modo con cui si discorre di forza e debolezza e di espansione e
contrazione Di conseguenza quella metafisica egrave non meno antiscientifica di queste rappresentazioni
sensibili Vale a dire si utilizzano questi concetti come oggetti metafisici senza mai
problematizzarli A pag 43 (53) Alla scienza egrave lecito organizzarsi soltanto mediante la vita propria
del concetto Sta parlando della scienza cosigrave come la intende lui La determinatezza che tratta dallo
schema vien esteriormente apposta allrsquoesserci nella scienza egrave invece lrsquoanima automoventesi del
contenuto perfetto La determinatezza che si immagina come qualcosa di esteriore che viene
appiccicato alla cosa a ciograve che dico ma ciograve che dico egrave invece lrsquoanima del movimento percheacute ciograve
che dico comporta la sua negazione questa negazione ritorna superandosi e diventa il concreto
diventa il concetto Io posso appiccicare la determinatezza a qualche cosa e immaginare che
questo predicato descriva la cosa di cui sto parlando oppure come intende Hegel io dico di questa
cosa ma tengo conto di ciograve che nega questa cosa Al contrario lrsquoappiccicarla come unrsquoetichetta
non coglie nessun negativo semplicemente la incola ligrave e finito il discorso ma non crsquoegrave nessuna
interrogazione nessun domandarsi intorno a questa operazione Quello che fa Hegel invece egrave dire
qualche cosa e cominciare a interrogare ciograve che si sta dicendo accorgendosi quindi del negativo
cioegrave di tutti quegli elementi che non sono ciograve che sto dicendo Il movimento dellrsquoessente egrave da una
parte di divenire un altro a se stessohellip Io dico qualche cosa e questo qualche cosa diviene altro a se
stesso egrave unrsquoaltra cosa hellipe di farsi cosigrave immanente contenuto di se stessohellip Qui incomincia a porre
una questione importante Il movimento dellrsquoessente egrave questo diviene altro da seacute e a questo
punto divenendo altro da se stesso succede che diventa il contenuto Diciamola in un altro modo
soggetto ndash oggetto il soggetto conosce lrsquooggetto ndash questo tradizionalmente il soggetto sta di qua
e lrsquooggetto di lagrave Lui sta dicendo unrsquoaltra cosa molto fine questo soggetto si sposta verso lrsquooggetto
per conoscerlo e in questo movimento questo oggetto si fa immanente al soggetto cioegrave diventa
parte integrante del soggetto Egrave il movimento dellrsquoin seacute-per seacute-in seacute Ora questo oggetto la
cosiddetta realtagrave non puograve darsi neacute esistere senza questo movimento qualunque cosa io colga la
colgo percheacute crsquoegrave questo movimento che mi fa tornare lrsquooggetto nel soggetto e quindi questo
oggetto diventa oggetto posso quindi pensarlo fuori di me percheacute egrave diventato immanente al
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soggetto Questo peraltro egrave il movimento del linguaggio stesso io posso pensare che esista una
realtagrave esterna percheacute crsquoegrave il linguaggio percheacute crsquoegrave questa distanza che il linguaggio pone tra ciograve
che dico e il ciograve di cui dico ma questa egrave una distanza che pone il linguaggio non esiste in natura
Proprio percheacute crsquoegrave questa distanza instaurata dal linguaggio io posso pensare che esista qualcosa
fuori di me sennograve non potrei pensarlo per un bruco non esistono le cose fuori di lui Quindi come
vi dicevo egrave importante questo aspetto egrave essenziale in tutta la filosofia hegeliana Non egrave che Hegel
non credesse nella realtagrave ma per lui la realtagrave egrave la coscienza per lui la realtagrave egrave questo ritornare
dellrsquooggetto nel soggetto solo quando egrave tornato nel soggetto egrave reale reale egrave razionale in quanto egrave
tornato nel soggetto inteso come ciograve che agisce lrsquoἔργον il fare
Intervento La realtagrave per Hegel egrave quindi una costruzione
Egrave un concetto quindi sigrave una costruzione Diventa realtagrave quando egrave concettualizzata Egrave in questo
modo che si intende che il reale egrave razionale egrave la realtagrave soltanto nel momento in cui egrave
concettualizzata sennograve non crsquoegrave Sarebbe come chiedersi se crsquoegrave qualcosa fuori del linguaggio egrave una
domanda che non ha nessun senso neacute logicamente alcuna risposta nel senso che per chiedermi
questa cosa deve esserci il linguaggio se non ci fosse non potrei nemmeno pensare a questa cosa
quindi non ha alcun senso porsi questa domanda La cosa importante torno a dirvi egrave che proprio
crsquoegrave il linguaggio che instaura questa distanza tra il mio dire e ciograve di cui dico che egrave possibile pensare
che esista qualche cosa fuori di me cioegrave fuori dalla mia parola In quel movimento la negativitagrave egrave
il distinguere e il porre lrsquoessercihellip In questo movimento la negativitagrave cioegrave lrsquoessere altro da seacute la
distanza fra il dire e ciograve di cui dico ndash ciograve di cui dico sarebbe la negativitagrave egrave altro da ciograve che dico ndash
egrave il distinguere e il porre lrsquoesserci Egrave in questo movimento in questa operazione che egrave prettamente
linguistica che si instaura lrsquoesserci e cioegrave che la cosa diventa seacute che la realtagrave diventa la realtagrave
ma lo diventa percheacute crsquoegrave il linguaggio che comporta questa distanza questo andirivieni hellipin
questo ritorno in se stesso la negativitagrave egrave il divenire della semplicitagrave determinata La semplicitagrave egrave
qualcosa che attiene allrsquoin seacute ma non egrave determinata fincheacute rimane in seacute egrave quando incontra il per
seacute che si determina e allora diventa una semplicitagrave determinata Per tal modo il contenuto non
mostra la sua determinatezza come ricevuta da un altro e su lui apposta anzi esso la dagrave a se stesso e da
se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero Questa egrave una frase fondamentale Il contenuto
il significato non riceve significato da chissagrave che cosrsquoaltro lo riceve da se stesso egrave il significato
che dagrave il significato a se stesso nel momento in cui ritorna allrsquoin seacute nel momento in cui viene
concettualizzato ma se non crsquoegrave questo ritorno se non crsquoegrave questo movimento dal per seacute allrsquoin seacute il
significato non egrave niente Dice la dagrave a se stesso e da se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero
questo significato diventa un momento dellrsquointero non egrave piugrave un qualche cosa cosigrave come la realtagrave
un qualche cosa che egrave al di fuori il significato diventa quello che egrave nel momento in cui ldquoritornardquo
nellrsquointero cioegrave diventa concreto Lrsquointelletto tabellesco trattiene per seacute la necessitagrave e il concetto del
contenuto ossia ciograve che costituisce la concretezza lrsquoeffettualitagrave e il vivente movimento della cosa sulla
quale esso manovrahellip La matematica fa le tabelline e immagina di avere catalogato un qualche
cosa che invece egrave vivo Egrave questa la questione per Hegel le cose sono vive Cosigrave come le parole
sono vive nel senso che agiscono la parola non egrave un caput mortuum cioegrave un qualche cosa che una
volta detta egrave quella che egrave e non si muove piugrave ma egrave viva continua a dire a muoversi continua a
connettersi con infinite altre cose Dice il vivente movimento della cosa sulla quale esso manovra egrave
di questo che non si accorge la scienza matematica hellipo piuttosto lungi dal tenere tutto ciograve per seacute
non lo conosce se avesse infatti quella capacitagrave di uscir di seacute e di penetrare nella cosa certamente la
mostrerebbe Cosa che la scienza non ha mai potuto neacute saputo fare non lo puograve fare non puograve entrare
nella cosa diventare la cosa cioegrave un qualche cosa che egrave fuori del linguaggio e poi da ligrave descriversi
con che cosa Ma di tutto ciograve quellrsquointelletto non prova neanche il bisognohellip La scienza non ha
questa necessitagrave non gliene importa niente la tecnica meno che mai hellipaltrimenti la smetterebbe
col suo schematizzare o per lo meno non lo prenderebbe per una indicazione di contenuto esso dagrave
soltanto lrsquoindicazione del contenuto ma il contenuto stesso non lo fornisce La scienza non pensa
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torniamo sempre ligrave Se la determinazione e sia pure ndash ad esempio ndash quella del magnetismo egrave una
determinazione in seacute concreta o effettuale essa egrave tuttavia ridotta a qualcosa di morto percheacute soltanto
predicata ma non riconosciuta come immanente vita di un altro essere determinato neacute riconosciuta a
quel modo chrsquoessa in quello intimamente e peculiarmente si autoproduce e si rappresenta Ci sta
dicendo anche se non lo dice lui ma io che qualunque cosa non egrave fuori dal linguaggio Anche il
magnetismo egrave nella parola ed egrave in questo senso che egrave vivo percheacute egrave nel linguaggio percheacute egrave in
continuo movimento percheacute come direbbe Hegel egrave preso nella dialettica quindi in una
evoluzione continua Non crsquoegrave la parola morta non esiste per Hegel Il magnetismo dice si
autoproduce Chiaramente se consideriamo il magnetismo come un caput mortuum come
qualcosa che egrave quello che egrave non produce niente ma se lo consideriamo come qualcosa di vivo
allora diventa una parola diventa un qualche cosa che apre a infinite altre questioni Possiamo
certo utilizzarlo come determinatezza egrave chiaro che se mi serve una calamita per tirar su un pezzo
di ferro uso la calamita ma non egrave di questo che sta parlando Hegel Intendere il magnetismo come
una parola egrave il modo di accorgersi che il linguaggio egrave la vita stessa Nel momento in cui parlo di
magnetismo non egrave che questo magnetismo esiste di per seacute esiste nel momento in cui il soggetto si
rivolge allrsquooggetto al magnetismo ma egrave soltanto in quanto ritorna in quanto ne egrave cosciente in
quanto lo concettualizza che diventa reale A pag 45 Poicheacute la sostanza come sopra si ebbe a dire
egrave in lei stessa Soggettohellip Vedete che la sostanza egrave qualcosa di vivo che agisce la sostanza non egrave il
morto non egrave immobile hellipproprio per ciograve ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso Dice
ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso ogni significato egrave la riflessione di seacute in se stesso
cioegrave egrave un qualche cosa che riflettendosi in se stesso diventa quello che egrave Soltanto in questo
movimento diventa quello che egrave percheacute soltanto questo movimento di fatto lo concettualizza ne
coglie la vita il vivere di questo concetto La sussistenza o la sostanza di un essere determinato egrave
lrsquoeguaglianza con se stessohellip Cosa nota da sempre lrsquoessenza di qualche cosa egrave lrsquoessere quello che egrave
hellipgiaccheacute la sua ineguaglianza con seacute sarebbe il suo dissolvimento Aristotelicamente sarebbe la legge
del terzo escluso o egrave A oppure egrave non-A Nella logica aristotelica tradizionale il falso viene
eliminato non puograve sussistere a fianco del vero questo lo diceva anche Severino non puograve sussistere
a fianco e difatti lo tolgo percheacute se lascio lrsquoessere a fianco del non-essere allora lrsquoessere egrave anche
non-essere e si annulla diventa nulla Ma lrsquoeguaglianza con se stesso egrave la pura astrazione e questa egrave
il pensare Quando io dico qualitagrave dico la determinatezza semplice Quando dico la qualitagrave ndash questo
egrave di vetro ndash dico la sua determinazione semplice Per la qualitagrave un essere determinato egrave distinto da
un altro essere determinato o egrave appunto un essere determinato esso egrave per se stesso o esiste mediante
questa semplicitagrave con seacute Ma con ciograve esso egrave essenzialmente il pensiero Egrave il pensiero che decide
dellrsquoidentitagrave questa identitagrave non crsquoegrave fuori del pensiero Qui si comprende che lrsquoessere egrave pensarehellip
Non egrave una frase da poco lrsquoessere egrave pensare cioegrave lrsquoessere egrave qualcosa di vivo egrave qualcosa che si
autopone continuamente e autoponendosi si modifica e procede sempre in avanti Verrebbe quasi
da fare una postilla aggiungere una notarella che potrebbe fare Nietzsche lrsquoessere egrave sigrave pensare
ma un pensare al superpotenziamento hellipqui egrave a suo luogo quel modo di vedere che si studia di evitare
il consueto discorrere aconcettuale circa lrsquoidentitagrave del pensare e dellrsquoessere Aconcettuale vuol dire che
non pensa direbbe Heidegger non lo mette a tema e non lo problematizza lo pone come un
qualche cosa che egrave quello che egrave aconcettualmente Ora poicheacute il sussistere dellrsquoessere determinato egrave
lrsquoeguaglianza con seacute o la pura astrazione ecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da se stesso o egrave
esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzione egrave la sua propria interioritagrave noncheacute il
riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Qui precisa cosa intende dire Lrsquoeguaglianza con seacute egrave la
pura astrazione Percheacute Percheacute per potere dire che un elemento egrave se stesso devo astrarlo direbbe
Heidegger dal mondo e Severino direbbe astrarlo dal concreto come se parlassi da fuori della
proposizione ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo hellipecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da
se stesso Cioegrave io astraggo per potere determinare qualche cosahellip qui Severino egrave illuminante per
poterne parlare di quella lampada devo astrarla da se stessa per in se stessa egrave ldquoquesta lampada
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che egrave sul tavolordquo egrave questo che egrave se stessa egrave nel concreto quindi devo astrarla ci sta dicendo
Hegel da se stessa percheacute se stessa egrave presa nel movimento Per astrarre egrave come se io dovessi
bloccare questo movimento egrave come se dovessi considerare qualche cosa fuori da questo
movimento hellipo egrave esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzionehellip Se io lo considero
astrattamente egrave ineguale rispetto a se stesso percheacute egrave unrsquoaltra cosa Come direbbe Severino
diventa autocontraddittorio se lo astraggo dal concreto Dice ineguaglianza con seacute ma questo seacute
non egrave altro che la sua risoluzione in quanto egrave passato da seacute a essere altro da seacute e poi tornato a seacute
hellipegrave la sua propria interioritagrave noncheacute il riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Il riprendersi in
seacute medesimo egrave il suo divenire in quanto diviene altro percheacute nel momento in cui dallrsquoin seacute
passiamo al per seacute e ritorna allrsquoin seacute questo in seacute non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa cosigrave
come esattamente ci dice Peirce nel momento in cui si instaura la relazione cioegrave interviene il terzo
fra A e B A e B non sono piugrave A e B in quanto tali non sono piugrave astratti sono un concreto e
questo concreto egrave la relazione tra A e B dove A e B sono unrsquoaltra cosa risetto a ciograve che erano
prima considerati astrattamente Mediante questa natura dellrsquoessente e in quanto lrsquoessente ha per il
sapere questa natura il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il contenuto come un alcuncheacute estraneohellip
Ancora insiste e precisa lrsquoessente ha questa natura cioegrave il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il
contenuto come se il contenuto fosse qualcosa che egrave fuori da questo sapere No il contenuto egrave nel
sapere ndash reale egrave razionale hellip non la riflessione in se stesso fuori dal contenutohellip Il contenuto non egrave
fuori dalla riflessione il contenuto la realtagrave egrave la mia riflessione Questo sempre per il motivo che
dicevo prima e che riguarda il linguaggio egrave percheacute crsquoegrave il linguaggio che il mio dire prende le
distanze cioegrave si distanzia da ciograve di cui dico inaugurando con questo la possibilitagrave di pensare che
le cose sono fuori di me hellipla scienza non egrave quellrsquoidealismo che subentrograve al dogmatismo dellrsquoasserzione
assumendo la veste del dogmatismo della rassicurazione o del dogmatismo della certezza di se stesso ndash
anzi il sapere vede tornare il contenuto nella sua propria interioritagrave e la sua attivitagrave egrave piuttosto immersa
nel contenuto ndash percheacute essa ne egrave lrsquoimmanente Seacute ndash a anche in pari tempo ritornata in seacute percheacute essa egrave
la pura eguaglianza con seacute nellrsquoesser-altrohellip Egrave in questo esser-altro che diventa uguale a seacute diventa
seacute cioegrave nel suo estroflettersi e poi tornare Egrave in questo tornare che diventa seacute helliplrsquoattivitagrave egrave cosigrave
lrsquoastuzia la quale pur sembrando sottrarsi allrsquoattivitagrave si accorge che la concreta vita della
determinatezzahellip Lui parla di vita della determinatezza Quando io determino qualche cosa penso
che questo qualche cosa che determino sia ligrave a mia disposizione mentre lui parla di vita della
determinatezza questa cosa egrave viva questa cosa agisce Non egrave oggetto ma soggetto percheacute io sono
soggetto che lo rendo soggetto hellipproprio mentre si illude di essere dedita alla conservazione di seacute al
particolare interesse egrave invece lrsquoinverso cioegrave un operare che si dissolve e si fa di seacute un momento
dellrsquointiero Io penso che quella cosa sia ligrave ferma immobile morta e invece no questa cosa sta
facendo sta lavorando agisce Anche Heidegger riprende non proprio pari pari ma riprende
questo dicendo che mentre io faccio delle cose ndash il progetto ndash queste cose che sto facendo mi
modificano percheacute io sono questa cosa che viene modificata io osservo una certa cosa e mentre
la osservo questa cosa viene modificata in quanto egrave viva direbbe Hegel Non egrave morta egrave viva e
quindi mi modifica e la modificazione che avviene in me interviene anche nel modo in cui io vedo
quella cosa ndash in questo circolo ermeneutico
12 giugno 2019
Crsquoegrave una cosa importante che Hegel sta dicendo qui verso la fine della Prefazione la questione
della dialettica Lui parla di soggetto-oggetto ma lui pone una questione importante cioegrave questo
oggetto di fatto egrave nella coscienza Egrave questa la realtagrave sarebbe il Seacute cioegrave la sintesi tra lrsquoin seacute e il
per seacute Noi perograve possiamo fare un passo in piugrave tenendo conto che questo movimento egrave il
movimento della parola egrave la parola che egrave divisa che apre unrsquoapertura uno spazio tra il dire e ciograve
di cui questo dire dice Ovviamente crsquoegrave una relazione tra questi due momenti Possiamo anche
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usare le parole di Hegel considerare il dire e il ciograve sui cui dice come due figure che perograve diventano
momenti di un intero in cui il dire e il ciograve di cui si dice si compiono in una sintesi dico qualcosa e
questo qualche cosa ndash lrsquoin seacute il dire ndash non egrave altro che un movimento verso ciograve di cui il dire dice
Questo movimento porta il dire fuori da seacute cioegrave lo sposta verso qualche cosa che egrave altro da seacute
percheacute il dire non egrave ciograve di cui il dire dice sono due cose diverse sono due figure che diventano due
momenti ma rimangono due figure distinte non succede mai che lrsquouna trapassi nellrsquoaltra che si
annulli nellrsquoaltra ma rimangono Questa Aufhebung questo oltrepassamento di cui parla Hegel
non egrave altro che il rilevare questa distanza questa apertura prodotta dal funzionamento del
linguaggio e di condurla a qualche cosa che definisce il linguaggio percheacute il dire da seacute in quanto
tale cioegrave lrsquoin seacute senza un per seacute e senza tornare sullrsquoin seacute non egrave niente come dice Hegel egrave nulla
Occorre questo movimento ed egrave attraverso questo che io conosco le cose Ricordate il titolo La
scienza dellrsquoesperienza della coscienza rendersi conto di come funziona la coscienza che peraltro
deve passare dalla semplice coscienza alla scienza Questo ci mostra molto bene e in atto il
funzionamento del linguaggio ci mostra questo movimento il linguaggio egrave movimento se non
fosse movimento non esisterebbe Questo sembra che Hegel lrsquoabbia inteso anche se ovviamente
non parla mai di linguaggio allora non si poneva nemmeno la questione perograve di fatto quando
parla di coscienza di conoscenza parla di linguaggio percheacute senza linguaggio non crsquoegrave nessuna
coscienza nemmeno conoscenza Dicevo che rende conto di questo movimento ma in questo
movimento crsquoegrave lrsquoapertura crsquoegrave la distanza ed egrave questa apertura che consente al linguaggio di
funzionare cioegrave il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute Perograve se si fermasse al per seacutehellip proviamo a usare i
termini di de Saussure se il significante muovendosi verso il significato se non incontrasse un
ritorno su di seacute rimarrebbero due istanze separate Egrave chiaro che il significante egrave quello che egrave percheacute
ha un significato percheacute questo significato ritorna sul significante e lo rende significante
letteralmente nel senso di participio presente del verbo significare cioegrave che significa qualcosa
Come vedete questo movimento si incontra ovunque laddove crsquoegrave qualcuno che sia in condizione
di pensare si accorge che senza questo movimento cioegrave senza questo spostamento del dire verso il
ciograve di cui si dice non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di conoscenza percheacute non ci sarebbe il linguaggio
semplicemente il linguaggio egrave questo movimento Andiamo a pag 47 (56) La natura di ciograve che egrave
egrave di essere nel proprio essere il proprio concettohellip Piugrave chiaro di cosigrave La natura di ciograve che egravehellip Con ciograve
che egrave intende qualunque cosa Quello che egrave egrave in quanto concetto hellipe in ciograve sta in generale la
necessitagrave logica essa sola egrave il razionale il ritmo della totalitagrave organicahellip Hegel intende il termine
organica nel senso tradizionale del termine cioegrave come un intero cui tutte le parti concorrono oggi
si direbbe strutturali allrsquointero nel senso che se si modifica una si modifica tutto quanto hellipessa egrave
sapere del contenuto non meno di quello che il contenuto sia concetto ed essenza - ovverosia soltanto
essa egrave lrsquoelemento speculativo Questo tipo di conoscenza che egrave quella che procede dalla dialettica
da quel movimento di cui ha parlato in tutte queste pagine La concreta figura movendo se stessa
fa di seacute una determinatezza semplicehellip La figura che non egrave ancora momento dellrsquointero potete
intenderla come lrsquoastratto di Severino Non egrave esattamente cosigrave ma giusto per dare lrsquoidea hellipsi
eleva quindi a forma logica ed egrave nella propria essenzialitagrave il suo concreto esistere non egrave che questo
movimento ed egrave immediatamente esistenza logica Per usare i termini di de Saussure il concreto
esistere del significante egrave quello di essere significato quindi il significante si pone come significato
e essere significato lo fa essere significante Egrave questo il movimento Egrave perciograve inutile addossare
dallrsquoesterno il formalismo al contenuto concretohellip Cioegrave immaginare che sia possibile dallrsquoesterno
cioegrave dal di fuori di questo movimento quindi dal di fuori del linguaggio trovare un qualche cosa
che renda conto del linguaggio hellipquesto egrave in lui stesso il passare nel formalismo il quale perograve cessa
di essere formalismo esteriore giaccheacute la forma egrave essa stessa il connaturato divenire del contenuto
concreto Sta dicendo che egrave in questo movimento che il contenuto diventa il concreto Contro la
scienza dice ancora Tale natura del metodo scientifico per cui esso da una parte non egrave separato dal
contenuto dallrsquoaltra determina da se stesso il proprio ritmo ha come si egrave giagrave ricordato la sua peculiare
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rappresentazione nella filosofia speculativa ndash Quello che qui si dice esprime invero il concetto ma non
ha maggior valore di una anticipata asseverazione La veritagrave di essa non sarebbe al suo posto in questa
esposizione che almeno in parte ha carattere narrativo Neacute alcuno potrebbe piugrave efficacemente
confutarla controasserendo che la cosa non sta cosigrave ma in questo e in quellrsquoaltro modo riesumando e
ricantando viete rappresentazioni presentate come veritagrave inconcusse e notorie o imbandendo e
asserendo qualche novitagrave tratta fuori dal reliquiario dellrsquointuizione divina Nel Capitolo IV (58) dice
Nello studio della scienza tutto sta quindi nel prendere su di seacute la fatica del concetto Prendere su di seacute
la fatica del concetto significa per dirla con Heidegger mettere a tema e problematizzare
qualcosa non soltanto enunciarlo ma interrogarlo Da qui la fatica del concetto quando io dico
qualche cosa occorre che io cominci a domandarmi di cosa sto parlando quando parlo di quella
cosa e percheacute sto parlando in quel modo che cosa mi supporta nel dire ciograve che sto dicendo quali
argomentazioni sto utilizzando Egrave questa la fatica del concetto La scienza richiede attenzione
intorno al concetto come tale e intorno alle determinazioni semplici come quelle per es dellrsquoessere-in-
seacute dellrsquoessere-per-seacute dellrsquoeguaglianza con se stesso ecc esse sono infatti puri automovimenti che si
potrebbero chiamare anime se il loro concetto non designasse qualcosa di piugrave elevato che non quelle
Parlando di essere in seacute di essere per seacute ecc si parla di un automovimento di qualcosa che egrave
sempre in movimento cioegrave non sono elementi statici lrsquoin seacute cosigrave come il per seacute non egrave immobile
egrave movimento Adesso parla del raziocinare Lui distingue tra ragione raziocinante e ragione
speculativa La ragione raziocinante egrave quella prettamente logica quella che vuole arrivare alla
veritagrave senza tenere conto della speculazione cioegrave senza tenere conto della fatica del concetto hellipil
raziocinare egrave la libertagrave staccata dal contenuto egrave un fatuo aggirarsi al di sopra di esso a questa fatuitagrave
si addossa il compito di abbandonare tale libertagrave il compito non giagrave di essere un arbitrario principio
motore del contenuto anzi di calare in esso quella libertagrave di farlo muovere mediante la sua propria
natura - ossia mediante il Seacute in quanto non gli appartiene - e di contemplare questo movimento Come
che si immagina che le cose siano quello che sono per virtugrave propria e non percheacute la coscienza le
rende quello che sono Poco piugrave avanti Lrsquointendere che il contenuto non sia cosigrave o cosigrave egrave il meramente
negativo egrave il punto supremo che non va oltre seacute verso un nuovo contenutohellip Se egrave meramente negativo
egrave ligrave egrave falso e sta ligrave e quindi non va oltre verso un nuovo contenuto che si produce come risultato
del movimento che dal negativo torna verso il positivo cioegrave ciograve che si egrave posto Il positivo va inteso
in questo modo come ciograve che si pone hellipanzi per avere ancora un contenuto si deve raccattare
qualche cosrsquoaltro donde che sia Cioegrave egrave costretto a pensare a un qualche che egrave fuori del linguaggio
fuori da questo movimento che non egrave altro che il movimento della parola Egrave la riflessione dellrsquoIo
vuoto la fatuitagrave del suo sapere Ma tale fatuitagrave non dice soltanto che egrave futile quel contenuto ma che lo
egrave anche un tal modo di intendere esso egrave infatti il negativo che non scorge in seacute il positivo Il negativo
in quanto staccato dal positivo da ciograve che si sta ponendo quindi egrave messo ligrave immobile il caput
mortuum di cui parlava Poicheacute questa riflessione non consegue la sua stessa negativitagrave a morsquo di
contenutohellip Non prende il negativo come il contenuto della parola hellipessa non egrave affatto nella cosa
ma sempre oltre con lrsquoaffermazione del vuoto essa srsquoimmagina quindi di esser sempre piugrave in lagrave che non
una riflessione ricca di contenuto Invece come si egrave mostrato sopra nel sapere concettivo il negativo
appartiene al contenuto stesso e sia come suo immanente movimento e determinazione sia come loro
intiero egrave esso stesso il positivo Il negativo egrave esso stesso il positivo percheacute la condizione affincheacute il
positivo possa essere quello che egrave Torniamo allrsquoesempio della parola Il dire non crsquoegrave senza il ciograve
che dico percheacute se dico dico necessariamente qualcosa il ciograve di cui dico egrave il negativo rispetto al
mio dire nel senso che egrave unrsquoaltra cosa si oppone ma senza questo altro senza il negativo senza
questa opposizione non crsquoegrave neanche il mio dire percheacute il mio dire deve tenere conto di questo
negativo per potere essere quello che egrave per potere essere qualcosa Preso come resultato ciograve che da
questo movimento sorge egrave il negativo determinato e quindi altrettanto un contenuto positivo Questo
negativo lo determino lo indico in quanto qualche cosa un qualche cosa di cui devo tenere conto
in quanto tale egrave un positivo qualcosa che si pone Ma se si considera che un tale pensare ha un
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contenuto sia esso contenuto di rappresentazioni o di pensieri o della loro mescolanza si vedragrave come
esso abbia anche un altro lato che gli rende difficile lrsquoatto concettivo La natura caratteristica di questo
lato egrave in stretta interdipendenza con la sopra rilevata essenza dellrsquoidea o meglio esprime lrsquoidea stessa
in quanto essa appaia come movimento che egrave atto dellrsquoapprendere per pensieri Cosrsquoegrave lrsquoidea Sta
dicendo che lrsquoidea egrave questo movimento egrave lrsquoatto dellrsquoapprendere ma lrsquoatto dellrsquoapprendere non egrave
altro che lrsquoatto che compie il mio dire nella direzione del ciograve di cui dico egrave in questa direzione che
va In questo movimento ci sta dicendo Hegel egrave lrsquoidea lrsquoidea di qualcosa noi pensiamo attraverso
idee Come dunque nel suo comportamento negativo di cui si egrave testeacute discorso il pensiero raziocinante
egrave esso medesimo il Seacute nel quale il contenuto ritornahellip Il pensiero raziocinante immagina che il Seacute
sia un qualche cosa che non egrave il risultato di un movimento ma qualcosa per se stesso hellipcosigrave per
contro nel suo conoscere positivo il Seacute egrave un soggetto rappresentato al quale il contenuto si riferisce come
accidente e predicato Quindi il contenuto egrave qualche cosa che si riferisce a un accidente non a
qualcosa che egrave necessario percheacute il Seacute possa esistere egrave qualcosa che gli si appiccica Questo soggetto
costituisce la base alla quale il contenuto viene legato e sulla quale il movimento corre su e giugrave
Diversamente nel pensiero concettivo poicheacute il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come
il divenire di questrsquoultimo il Seacute non egrave un quieto soggetto che immoto sostenga gli accidentihellip Qui
Hegel egrave chiarissimo Il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come il divenire di
questrsquoultimo Cioegrave il soggetto non egrave altro che il divenire dellrsquooggetto Come diviene lrsquooggetto
Torniamo allrsquoesempio di prima questo oggetto cioegrave ciograve di cui dico diviene il mio dire Capite
benissimo che senza il mio dire non crsquoegrave ciograve di cui dico ma senza ciograve di cui dico non crsquoegrave neanche il
mio dire In questo modo dice il soggetto non egrave un soggetto quieto a cui possono capitare o no
delle cose ma egrave il risultato di un movimento hellipegrave anzi lrsquoautomoventesi concetto che riprende in seacute le
sue determinazioni Automoventesi si muove da seacute non crsquoegrave qualcosa che lo muova
Lrsquoautomoventesi del mio dire che si riprende in quanto diventa ciograve che sto dicendo a questo
punto diventa il Seacute percheacute a questo punto effettivamente il mio dire dice qualcosa In tale
movimento vien travolto anche quel quiescente soggetto questo penetra nelle differenze e nel contenuto
e invece di starsene immoto di fronte alla determinatezza la costituisce piuttostohellip Sta dicendo che
egrave il soggetto che costituisce la determinatezza Tenete conto che ha appena detto che il soggetto
non egrave qualcosa di immoto il soggetto egrave il fare il mio fare o per dirla alla Heidegger egrave il progetto
il mio essere sempre progettato Il saldo terreno che il raziocinare ha nel soggetto quiescentehellip
Soggetto quiescente io sono qua e conosco quella cosa lagrave hellipvacilla dunque e soltanto questo
movimento diviene lrsquooggetto Lrsquooggetto per Hegel egrave questo movimento non egrave la cosa in seacute un quid
lrsquooggetto egrave il movimento stesso Il soggetto che riempie il proprio contenuto cessa di scavalcarlo neacute
puograve avere altri predicati e accidenti Il soggetto riempie il proprio contenuto attraverso questo
movimento cioegrave il ciograve di cui dico riempie il mio dire In effetto quindi il contenuto non egrave piugrave predicato
del soggetto ma egrave la sostanza lrsquoessenza e il concetto di ciograve intorno a cui verte il discorso Si immagina
generalmente che il contenuto sia il predicato del soggetto Hegel dice no il contenuto anzicheacute
essere ciograve che se predica del soggetto egrave la sostanza egrave lrsquoessenza stessa dice egrave il concetto di ciograve intorno
a cui verte il discorso Egrave una nozione di sostanza che ovviamente non egrave quella che la filosofia
prima di lui ha sempre posto Qui la sostanza egrave pensata come movimento come il risultato di
questo movimento Il pensare per rappresentazioni si dirige per sua natura secondo accidenti o
predicati e a ragione va oltre di quelli percheacute non sono che predicati e accidentihellip Del soggetto si puograve
predicare quello che si vuole una volta che si egrave predicato egrave come se si andasse oltre il soggetto Ad
esempio Giuseppe mangia la marmellata Il fatto che ci sia un Giuseppe viene sorpassato
aggirato dal fatto che sta mangiando la marmellata a quel punto egrave questo che conta hellip ma esso
viene ora frenato nel suo corso giaccheacute ciograve che nella proposizione ha la forma di predicato egrave la sostanza
stessa Qui crsquoegrave una questione abbastanza complessa Dice che questo pensare viene frenato nel suo
correre sempre avanti immaginando che il soggetto abbia dei predicati che gli si appiccicano come
se fossero delle cose esterne a lui Dice che viene frenato in questa corsa percheacute dice il concetto di
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ciograve intorno a cui verte il discorso Cosa vuol dire questo Che ciograve che si pone come il predicato egrave la
sostanza cioegrave il risultato di un movimento Dire che Giuseppe mangia la marmellata di per seacute non
sarebbe nulla se non fosse che il predicato ndash il suo mangiare la marmellata ndash diventa la stessa
sostanza diventa ciograve che rende sostanziale questa proposizione Vi faccio un esempio piugrave semplice
immaginate questa proposizione come il concreto di cui parla Severino Dire che la forma di
predicato egrave la sostanza stessa egrave come dire che questi elementi non sono piugrave isolabili in quanto
predicati di un soggetto per cui il predicato egrave lrsquoazione che fa il soggetto ma sono nel concreto e
cioegrave questo predicato egrave quello che egrave nel concreto Ricordate la proposizione ldquoquesta lampada che
egrave sul tavolordquo il fatto di stare sul tavolo non egrave qualche cosa che si appiccica alla lampada Egrave questo
che Hegel intende con sostanza egrave il concreto lrsquointero per cui ldquoquesta lampada che sul tavolordquo egrave
il concreto lrsquointero che non egrave quindi isolabile con soggetto e predicato Subisce esso per
raffigurarcelo cosigrave un contraccolpo comincia dal soggetto come se questo stesse a fondamento ma poi
dato che predicato egrave anzitutto la sostanza trova che il soggetto egrave passato a predicato e che con ciograve egrave tolto
e daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una massa totale e indipendente il pensiero non piugrave
errare liberamente qua e lagrave anzi egrave trattenuto da una tal pesantezza Sta dicendo che si pone il soggetto
come punto di inizio ndash io penso - come se dice Hegel stesse a fondamento Qui sta criticando
Cartesio Si passa quindi al predicato una volta che si egrave passati al predicato del soggetto che ne
egrave Egrave tolto percheacute in questo passaggio in questo andare dal soggetto al predicato una volta che egrave
arrivato al predicato toglie il soggetto Dice daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una
massa totale e indipendente il pensiero non piugrave errare liberamente qua e lagrave se il predicato mi dice che
cosrsquoegrave il soggetto a questo punto il soggetto diventa il predicato A egrave B una volta che sono arrivato
alla B so che cosrsquoegrave la A e a questo punto la A non mi interessa piugrave Altrimenti il soggetto egrave da prima
posto a fondamento come il Seacute oggettivo e fisso di qui il movimento necessario procede verso la
molteplice varietagrave delle determinazioni o dei predicatihellip Il soggetto fisso che predica sulle varie cose
hellipqui al posto di quel soggetto subentra lo stesso Io che sa ed egrave il vincolo dei predicati non che il soggetto
che li sostiene Se io pongo le cose in questa maniera il soggetto diventa lrsquoIo che sa percheacute conosco
il predicato percheacute predico di questa cosa certe determinazioni e quindi so sempre fuori della
dialettica naturalmente per cui di fatto secondo Hegel non so niente egrave solo qualche cosa che si
egrave appiccicato al soggetto ma che ha escluso la fatica del concetto Ma mentre quel primo soggetto
entra nelle determinazioni stesse e ne egrave lrsquoanima il secondo Soggetto quello che sa trova tuttora nel
predicato quel primo soggetto col quale vuole giagrave avere chiusa la partita e oltre il quale vuole essere
tornato in se stessohellip Crsquoegrave il primo soggetto quello immobile fisso che si rivolge al predicato ndash
soggetto che predica le varie determinazioni poi crsquoegrave lrsquoIo che sarebbe il soggetto che sa Quindi
crsquoegrave un primo soggetto che entra nelle determinazioni e poi un soggetto che sa a questo punto delle
varie determinazioni Ma dice il secondo soggetto quello che sa trova nel primo soggetto il
predicato Vediamo di rendere la cosa piugrave semplice utilizzando Peirce Il primo soggetto egrave la A
La A muove verso B in quanto suo predicato A questo punto il primo soggetto la A trova un
secondo soggetto che egrave quello che sa che la A egrave B e immagina a questo punto di avere confermato
il primo soggetto attraverso questo movimento che non egrave un vero e proprio movimento ma un
andare verso qualcosa e stabilirlo (61) Quanto sopra si egrave detto puograve venire formalmente riespresso
dicendo che la natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di
soggetto e predicato) viene distrutta dalla proposizione speculativa cosigrave la proposizione identica in cui
trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento Qui sta ponendo una questione
interessante percheacute in questo giudicare di cui parlava prima cosa accade esattamente Dice la
natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di soggetto e
predicato) viene distrutta dal fatto che soggetto e predicato non sono piugrave disgiunti non sono piugrave
figure ma momenti di un intero il soggetto che vorrebbe scindersi dal suo predicato si ritrova
invece cosigrave dice Hegel preso in un movimento che egrave quello del pensiero speculativo in cui il
predicato ritorna sul soggetto perograve modificandolo Lui parla di primo soggetto di secondo
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soggetto ma in realtagrave potremmo dire che egrave lo stesso soggetto ma in quanto modificato dal fatto
che il secondo soggetto ritorna sul primo Questo sapere in effetti modifica percheacute se io dico che
A egrave B una volta stabilita la B cioegrave il predicato di A viene modificata anche la A la A diventa
cioegrave unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave isolabile ma esiste soltanto in questa relazione con B Ecco
percheacute dice che viene distrutta dalla proposizione speculativa La proposizione speculativa che egrave
quella che avanza Hegel distrugge questa idea che sia possibile scindere il soggetto dal predicato
Il soggetto va verso il predicato e il predicato torna nel soggetto il secondo soggetto torna indietro
e modifica il primo Quindi parlare di soggetto e predicato che se vi ricordate era la questione
che poneva Severinohellip non sono la stessa cosa percheacute uno egrave soggetto e lrsquoaltro predicato lui
utilizzava quel suo sistema (A=B)=(B=A) Hegel egrave piugrave semplice dice che questa idea di poter
separare soggetto e predicato viene distrutta dal fatto che una volta che ho stabilito la B questo
modifica la A la A non egrave piugrave la A di prima prima che ci fosse questa uguaglianza Egrave la stessa cosa
che dice Peirce quando dice A egrave B o A=B una volta che ho stabilito questa relazione A e B non
sono piugrave la stessa cosa di prima Dicendo che A egrave B la A non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave
isolabile da questa relazione la A egrave quella che egrave in quanto presa nella relazione hellipcosigrave la
proposizione identica in cui trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento La
proposizione identica quella che vorrebbe stabilire unrsquoidentitagrave tra soggetto e predicato contiene
questo contraccolpo questo ritorno per cui la A e la B non sono piugrave la stessa cosa Tutta la
Fenomenologia dello spirito vuole dire questo qual egrave il modo in cui facciamo esperienza della
coscienza Solo attraverso questo movimento ci rendiamo conto della coscienza ci rendiamo
conto che siamo linguaggio soltanto in questo movimento in cui viene distrutta lrsquoidea che il mio
dire sia altro da ciograve che dico oppure che il mio dire possa stabilire con certezza una certa cosa o
che le cose esistano fuori dal mio dire Ciograve che dico qualunque cosa sia fosse anche questo
posacenere egrave allrsquointerno di questo gioco in cui il mio dire trova il ciograve di cui dico ponendo quindi
unrsquoobiezione a tutto il realismohellip Egrave il linguaggio ciograve per cui qualcosa mi si dagrave per cui qualche
cosa mi appare indipendentemente dal modo in cui mi appare ma se mi appare egrave percheacute crsquoegrave il
linguaggio crsquoegrave questa distanza che la parola inaugura tra il dire e il ciograve di cui dico senza questa
distanza non crsquoegrave niente cessa il linguaggio e di conseguenza a seguire cessa tutto Un tale conflitto
della forma di una proposizione in genere e dellrsquounitagrave del concetto che distrugge quella formahellip Lrsquounitagrave
del concetto distrugge la forma percheacute la forma diventa un momento del concetto e quindi non
egrave piugrave la forma di prima hellipegrave simile a ciograve che nel ritmo ha luogo tra il metro e lrsquoaccento il ritmo risulta
dalla librantesi medietagrave e unificazione del metro e dellrsquoaccento Pensate a una poesia crsquoegrave il metro ma
poi crsquoegrave anche lrsquoaccento lrsquoaccento egrave il punto dove cade la battuta Similmente anche nella
proposizione filosofica lrsquoidentitagrave di soggetto e predicato non deve annientare la loro differenza espressa
nella forma della proposizione anzi la loro unitagrave deve risultare come armonia Rimangono figure ma
in quanto momenti di un intero cioegrave rimangono figure non egrave che svaniscono lrsquouna nellrsquoaltra La
forma della proposizione egrave il riapparire del senso determinato cioegrave lrsquoaccento che ne distingue il
contenutohellip Lui usa lrsquoaccento come metafora per indicare la determinatezza di qualche cosa
Lrsquoaccento sarebbe il determinare qualche cosa hellipche pertanto il predicato esprima la sostanza e che
il soggetto srsquoimmerga pur esso nellrsquouniversale ecco lrsquounitagrave in cui quellrsquoaccento si smorza Questo
accento cioegrave la determinatezza di un qualche cosa si smorza nel senso che non diventa caput
mortuum ma egrave viva fa parte di quellrsquounitagrave in cui lrsquoaccento si smorza cioegrave perde la sua rilevanza
percheacute allrsquointerno di un intero Cerchiamo di render chiaro il giagrave detto mediante qualche esempio
Nella proposizione Dio egrave lrsquoessere predicato egrave lrsquoessere ed ha un significato sostanziale nel quale il
soggetto si scioglie Cioegrave dicendo che Dio egrave lrsquoessere lrsquoessere diventa la sostanza della proposizione e
la parola Dio si scioglie in questa sostanza percheacute diventa lrsquoessere Come dire A egrave B B egrave ciograve che egrave
la A e la A si scioglie ma sappiamo che lui non parla mai di questo scioglimento percheacute le figure
rimangono figure anche se momenti di un tutto Qui ldquoessererdquo non devrsquoessere il predicato ma
lrsquoessenza con ciograve Dio sembra cessar di essere ciograve che egli egrave mediante la posizione della proposizione
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ossia il soggetto fissato Il pensare anzicheacute progredire nel passaggio dal soggetto al predicato dato che
il soggetto va perduto si sente piuttosto frenato e risospinto al pensamento del soggetto sentendone la
mancanza Dio egrave lrsquoessere certo ma lrsquoessere egrave Dio Egrave come se volesse tornare indietro per salvare
questo Dio che sembrerebbe scioltosi nellrsquoessere hellipo daccheacute il predicato fu espresso esso stesso come
un soggetto come lrsquoessere come lrsquoessenza che esaurisce la natura del soggetto il pensare trova il soggetto
immediatamente anche nel predicato e ora invece di aver raggiunta la libera posizione del raziocinare
andando nel predicato in se stesso il pensare egrave ancora immerso nel contenuto o per lo meno egrave presente
lrsquoesigenza di essere immerso in esso Togliendo il movimento egrave come se si dovesse fissare ora lrsquouno e
ora lrsquoaltro solo che fissato uno scompare lrsquoaltro e viceversa devo trovare un modo per fare esistere
entrambi Egualmente se si dice lrsquoeffettuale egrave lrsquoUniversale anche qui lrsquoeffettuale in quanto soggetto
sfuma nel suo predicato LrsquoUniversale non deve avere soltanto la significazione del predicato quasi che
la proposizione venga a dire che lrsquoeffettuale egrave universale anzi lrsquoUniversale deve esprimere lrsquoessenza
dellrsquoeffettuale Quando dico che una cosa egrave quellrsquoaltra questrsquoaltra deve dire lrsquoessenza della prima
Il pensare quindi allorcheacute trovandosi nel predicato vien rinviato al soggetto perde la sua solidificata
base oggettiva che nel soggetto aveva e nel predicato non torna in dietro in se stesso bensigrave nel soggetto
del contenuto Il pensare quando si trova nel predicato quando A egrave B A si trova nella B ma viene
rinviata al soggetto alla A Quindi il predicato perde la sua solidificata base oggettiva che nel
soggetto aveva Qual egrave la sua solidificata base oggettiva Il dire che una cosa egrave questo cioegrave che A egrave
B Ma comrsquoegrave che perde questa sua soliditagrave oggettiva Percheacute il predicato non torna indietro in se
stesso ci dice bensigrave nel soggetto del contenuto Potremmo dirla cosigrave il pensare muove verso il
predicato ma andando verso il predicato non torna indietro in se stesso bensigrave nel soggetto del
contenuto cioegrave ritorna nella A Quando io dico che A egrave B passo dalla A alla B la B egrave il predicato
e questo predicato vorrebbe consolidarsi come qualcosa di oggettivo ma come fa a consolidarsi
come qualcosa di oggettivo se dipende dalla A che lo fa esistere Torniamo allrsquoesempio iniziale
del dire e del ciograve di cui dico Egrave come se il ciograve di cui dico volesse consolidarsi per conto suo senza il
mio dire come se il significato volesse porsi senza il significante Ovviamente non puograve non puograve
esistere il significato senza il significante non puograve la B esistere senza la A Questo per indicare
sempre il movimento tutte queste cose fanno parte di un movimento La cosa che sta continuando
a dirci egrave che egrave impossibile isolare gli astratti da concreto senza che questo concreto si disgreghi
ma non puograve disgregarsi percheacute gli astratti vivono di questo concreto Egrave questo lrsquoapparente
paradosso gli astratti non esistono senza il concreto Quindi ponendo la questione distinguendo
soggetto e predicatohellip il soggetto sigrave si muove nel predicato ma questo predicato non crsquoegrave senza il
soggetto una volta che ho posto il predicato non ho tolto il soggetto non si egrave dissolto Se io dico
che A egrave B la B non dissolve la A ma anzi si instaura a questo punto una relazione tra B e A che
rende questi due elementi indissolubili li pone cioegrave in un concreto li pone in un movimento
dialettico Egrave una parte complessa questa ma se pensate a tutto ciograve in effetti non fa altro che
continuare a dire egrave che devo tenere conto di questo movimento se voglio avere coscienza delle
cose sennograve non ne ho coscienza Coscienza nel senso di co-scienza cioegrave averne scienza
Semplicemente le percepisco ne ho coscienza nel senso in cui tutti siamo coscienti ma non
abbiamo scienza cioegrave non sappiamo che cosa sta accadendo non sappiamo percheacute pensiamo come
pensiamo non sappiamo percheacute diciamo le cose che diciamo ci accorgiamo che succede qualche
cosa ma egrave tutto ligravehellip e questa non egrave la filosofia per Hegel la filosofia egrave speculativa cioegrave deve
pensare farsi carico della fatica del concetto quindi interrogare il concetto Questo egrave lrsquoobiettivo
di Hegel
19 giugno 2019
Siamo a pag 54 (65) In effetto anche il pensare non speculativo ha il suo diritto che egrave bensigrave validohellip
Il pensiero speculativo sarebbe il pensare non filosofico hellipma non puograve venir preso in considerazione
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in sede di proposizione speculativa Se si vuole fare filosofia occorre un pensare speculativo e non il
pensare comune Il superamento della forma della proposizione non puograve avvenire in guisa immediata
neacute in forza del suo mero contenuto Il superamento della forma della proposizione quindi andare
al di lagrave della forma per intenderne il contenuto non avviene in modo immediato cosigrave come spesso
si immagina la proposizione non dice come le cose stanno Questa sarebbe la forma immediata
No dice la cosa egrave piugrave complicata Infatti dice Deve anzi esprimersi il movimento oppostohellip
Opposto allrsquoimmediato lrsquoopposto di immediato egrave mediato naturalmente hellipesso non ha da essere
solamente quellrsquointeriore freno devesi invece presentare quel ritornare in seacute del concetto Egrave sempre
questa la questione il ritornare in seacute del concetto cioegrave questo movimento dialettico dove lrsquoin seacute egrave
lrsquoinizio del movimento verso il per seacute per seacute che deve ritornare allrsquoin seacute Per farla piugrave semplice egrave
come dire che il significante deve andare al significato e dal significato deve ritornare al
significante percheacute il significante sia un significante In questo movimento ambedue rimangono
come direbbe Hegel delle figure significante e significato non scompaiono non egrave che uno trapassa
dileguandosi nellrsquoaltro ma permangono come figure ma restando come figure diventano
momenti del segno cioegrave dellrsquointero non sono piugrave disgiungibili ma esistono entrambi in quanto
momenti del segno Questo movimento tra significate e significato egrave quel qualcosa che per usare
le parole di Hegel dagrave contezza della relazione inscindibile tra i due cioegrave non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro
Questo movimento costituente il compito della dimostrazione egrave il movimento dialettico della
proposizione stessa Solo esso egrave lrsquoelemento effettualmente speculativohellip Quando lui parla di
speculativo intende questo movimento hellipe solo lrsquoenunciazione del movimento medesimo egrave
rappresentazione speculativa Come proposizione lo speculativo egrave solamente il freno interiore egrave il
ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza determinata Dice che come proposizione lo
speculativo egrave solamente un freno nel senso che impedisce il precipitarsi a stabilire la veritagrave la
veritagrave come predicato del soggetto hellipegrave il ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza
determinata Speculativo in effetti non egrave altro che il ritorno dellrsquoin seacute al per seacute privo di esistenza
determinata cioegrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato in seacute Spesso perciograve noi ci vediamo
rinviati dalle esposizioni filosofiche a questa interiore intuizione venendoci cosigrave rifiutata lrsquoesposizione
da noi richiesta del movimento dialettico della proposizione Sta facendo una critica alle filosofie che
lo hanno preceduto dove anzicheacute esserci questo movimento speculativo di fatto riscontra una
intuizione interiore un intuito per cui egrave cosigrave La proposizione deve esprimere ciograve che il vero egrave ma
esso egrave essenzialmente Soggetto egrave solo il movimento dialettico ritmo autoproducentesi che si spinge oltre
e ritorna in se stesso Non ci sta dicendo altro che cosrsquoegrave il vero il vero egrave questo movimento
movimento dellrsquoin seacute che si spinge verso il per seacute e diventato il per seacute ritorna sullrsquoin seacute e fa dellrsquoin
seacute il Seacute (66) A questo proposito si puograve rammentare come anche esso il movimento dialettico abbia a sue
parti o elementi delle proposizioni sembra quindi che la segnalata difficoltagrave non faccia che ritornare
e sia una difficoltagrave della cosa stessa Anche il movimento dialettico egrave fatto di proposizioni non puograve
ovviamente non esserlo quindi ogni proposizione presenta la stessa difficoltagrave quella di dover
essere portata al concetto Ciograve assomiglia a quel che succede nella dimostrazione usuale quando i
fondamenti dei quali essa si vale abbisognano ancora di una fondazione e cosigrave allrsquoinfinito Peraltro
una tal forma della ricerca del fondamento e della condizione appartiene a quel dimostrare da cui
differisce il movimento dialettico appartiene quindi alla conoscenza esteriore Cioegrave lrsquoidea che la
conoscenza venga da fuori dalla coscienza Quanto a quel movimento il suo elemento egrave il concetto
puro cosigrave esso ha un contenuto che in lui stesso egrave giagrave in tutto e per tutto soggetto Cioegrave lrsquointero Questo
contenuto che egrave nel movimento diventa soggetto cioegrave qualche cosa che agisce e agisce nel senso
che muove lrsquoin seacute verso il per seacute e che ritorna allrsquoin seacute Egrave in questo senso che egrave soggetto nel senso
che agisce che fa che opera nel senso dellrsquoἔργον il fare quando parla di soggetto egrave colui che fa
Non si dagrave quindi contenuto alcuno comportantesi come quel soggetto che starebbe a fondamento e al
quale converrebbe il suo significato come un predicato presa nella sua immediatezza la proposizione egrave
una forma soltanto vuota Se non portiamo questa proposizione al concetto egrave una forma vuota
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non dice niente Ma per portarla al concetto egrave necessario che ci facciamo carico di questo
movimento cioegrave del muoversi del mio dire verso il ciograve di cui dico del significante verso il
significato e viceversa Hegel dice che questo movimento non avveniva prima di lui Il problema
era sempre riprendendo i termini di de Saussure che il significante ha un significato ed egrave quel
significato il ciograve di cui si dice si perdeva quindi la relazione inscindibile tra i due nel senso che
il significante egrave quello che egrave per il significato ma anche il significato egrave quello che egrave percheacute crsquoegrave un
significante cioegrave il mio dire egrave tale percheacute crsquoegrave un ciograve di cui sto dicendo egrave viceversa (67) Non meno
del comportamento raziocinante allo studio della filosofia egrave drsquoimpaccio la non raziocinante presunzione
di veritagrave fatte Chi le possiede pensa che non sia piugrave necessario ritornare su di esse anzi postele a
fondamento stima non solo di poterle esprimere ma anche di potere con esse sentenziare e condannare
Qui sta parlando del modo di pensare comune ancora oggi non egrave cambiato niente Per questo
verso urge che con la filosofia si ricominci a fare sul serio (68) Quanto alla filosofia genuina noi
vediamo come lrsquoimmediata rivelazione del divino e il buon senso che non si egrave mai curato di coltivarsi
neacute con la filosofia neacute con altra forma del sapere si considerino senzrsquoaltro quale perfetto equivalente e
ottimo surrogato della lunga via della cultura di quel ricco e profondo movimento per cui lo spirito
giunge al sapere quasi come si decanta la cicoria quale surrogato del caffegrave Egrave penoso notare come
lrsquoinsipienza e il pacchianismo senza gusto neacute linea incapace di fermare il pensiero su proposizioni
astratte singolarmente prese e ancor meno sul loro nesso si atteggino ora a libertagrave e tolleranza del
pensiero ora a genialitagrave (69) Viceversa scorrendo tra i facili argini del buon senso il natural
filosofare riesce tuttrsquoal piugrave a fornire una retorica di veritagrave banali se gli si mostra che queste non dicono
nulla esso assicura per contro di averne in cuore il senso e il contenuto e che altrettanto deve avvenire
negli altri mentre presume di essere giunto merceacute lrsquoinnocenza del cuore e la purezza della coscienza e
simili a dire lrsquoultima parola su cui non si possa sollevare eccezione e oltre la quale non possa esigersi
progresso alcuno Si trattava peraltro di far sigrave che ogni miglior valore non rimanesse nei precordi anzi
da questo pozzo venisse tratto alla luce del giorno Ci si sarebbe potuto da un pezzo risparmiar la fatica
di mettere in mostra delle veritagrave di questo genere esse infatti si trovano da secoli nel catechismo nei
proverbi popolari ecc ndash Di tali veritagrave egrave facile cogliere lrsquoindeterminatezza e la stortura come egrave facile
mostrare alla loro e nella loro coscienza una veritagrave opposta Mentre una coscienza cosigrave ridotta tenta di
sottrarsi alla confusione ricadragrave in una nuova e protesteragrave che e cose stanno indiscutibilmente cosigrave e
cosigrave e che il resto sono sofisticherie espressione corrente del senso comune contro la ragione coltivata
allo stesso modo che lrsquoinsipienza filosofica pretende di definire una volta per sempre con la parola
fantasticherie la filosofia Poicheacute il senso comune fa appello allrsquooracolo interiore del sentimento rompe
ogni contatto con chi non egrave del suo parere esso egrave costretto a dichiarare di non aver altro da dire a colui
che non trovi e non senta in se stesso la medesima veritagrave - in atri termini esso calpesta la radice
dellrsquoumanitagrave Come dire se non lo senti anche tu non posso spiegartelo Frase che si sente spesso
dire in queste circostanze (70) Se si chiedesse di una via regia verso la scienza nessuna se ne potrebbe
indicare piugrave comoda di quella che consiste nellrsquoaffidarsi al buon senso e nel leggere per andar di pari
passo con la propria etagrave e con la filosofia recensioni di scritti filosofici o percheacute no le loro
introduzioni e i primi paragrafi questi forniscono infatti i principi generali dai quali tutto dipende e
le recensioni oltre la notizia storica danno anche un giudizio che appunto percheacute tale egrave giagrave al di lagrave
della materia giudicata Qui ce lrsquoha con quelli che anzicheacute leggere pensare riflettere sule cose
leggono la quarta di copertina e pensano di avere capito tutto Questa via ordinaria si fa in maniche
di camicia il sentimento eccelso dellrsquoEterno del Sacro dellrsquoInfinito percorre invece in parametri
sacerdotali un cammino che egrave piuttosto esso stesso lrsquoimmediato essere nel centro la genialitagrave drsquoidee
profonde e originali e di sublimi lampi del pensiero Come tuttavia una tale genialitagrave non rivela ancora
la scaturigine dellrsquoessenza similmente questi razzi non sono ancora lrsquoempireo Pensieri veri e
penetrazione scientifica si possono guadagnare solo nel lavoro del concetto Cioegrave nel portare una
proposizione al concetto Soltanto esso puograve produrre lrsquouniversalitagrave del sapere la quale egrave non giagrave la
solita indeterminatezza e meschinitagrave del senso comune ma conoscenza coltivata e compiutahellip (71) Io
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pongo dunque nellrsquoautomovimento del concetto ciograve mediante cui la scienza esistehellip Lrsquoautomovimento
del concetto egrave ciograve che fa esistere la scienza il sapere Senza questo automovimento non crsquoegrave sapere
hellipal qual proposito si potragrave osservare che i giagrave toccati ed anche altri aspetti esteriori si discostano dal
modo col quale il nostro tempo si rappresenta la natura e il carattere della veritagrave e che anzi gli sono
decisamente opposti questa osservazione sembra non promettere favorevole accoglimento al tentativo di
rappresentare il sistema della scienza in quella determinazione Si rende conto che questo modo di
porre le cose andragrave incontro a una serie di ostacoli percheacute la gente non ha voglia di pensare al
concetto cioegrave di concettualizzare di problematizzare di interrogare di chiedersi che cosa sta
facendo preferisce come diceva prima dire ldquola veritagrave egrave questardquo e basta Intanto io penso che se
per esempio il miglior succo della filosofia di Platone si fece consistere talora in quei suoi miti che
scientificamente sono privi di valore vi sono poi stati dei tempi detti perfino tempi della fantasticheria
nei quali la filosofia aristotelica fu altamente apprezzata in virtugrave della sua profonditagrave speculativa e il
Parmenide di Platone senza dubbio la sua piugrave grande opera drsquoarte della dialettica antica fu tenuto
per una vera rivelazione e per la positiva espressione della vita divina tempi nei quali non ostante la
torbida oscuritagrave di tutto ciograve che lrsquoestasi produceva quella pretesa estasi non doveva essere in effetto
altro che il concetto puro Gli antichi ci sono arrivati alla questione Parla di Platone della dialettica
antica antica ma dialettica e cioegrave crsquoera giagrave la volontagrave di giungere al concetto puro Penso inoltre
che quanto nella filosofia del nostro tempo vrsquoha di buono pone il proprio valore nella scientificitagrave e se
anche non tutti ne convengono solo merceacute la scientificitagrave il buono si mette di fatto in valore Questo
egrave sigrave attualissimo Soltanto la scienza oggi dice come stanno le cose Questa egrave la bellezza anche la
virtugrave di testi come questo e di altri che abbiamo letto e cioegrave che le cose che dicono sono sempre
presenti non sono passate di moda sono sempre qui Affrontano problemi che sono presenti
sempre percheacute anche se non lo dicono anche se non se ne accorgono sono problemi legati al
funzionamento del linguaggio e quindi sono sempre in atto
Intervento A mio avviso ciograve che si ripete egrave questa dicotomia tra retorica e logica dicotomia che puograve
assumere varie configurazioni Apollo e Dioniso la razionalitagrave e lrsquoirrazionalitagrave la calcolabilitagrave la
misurabilitagrave delle cose e di contro la ricerca di qualcosa che vada oltre la mera calcolabilitagrave ecchellip
Questa dicotomia tra retorica e logica mostra molto bene qual egrave il tentativo degli umani dei
parlanti chiudere la distanza che si avvia con il linguaggio distanza senza la quale non esisterebbe
il linguaggio perograve lrsquoidea egrave quella di chiudere questa distanza in modo da cogliere la cosa coigrave comrsquoegrave
realmente Quindi non si tiene affatto in conto che i fondamenti della logica sono retorici non
possono essere logici il logico interviene dopo ma prima occorre porre delle istanze che
consentano di incominciare a pensare in modo logico ma queste istanze sono retoriche Anche
Heidegger lo intende quando dice che veniamo dalla chiacchiera che nasciamo nella chiacchierahellip
ma non dobbiamo necessariamente morirci egrave possibile uscirne Nasciamo nella chiacchiera
nasciamo in questo modo di parlare dove lrsquoin seacute non giunge mai al per seacute ma rimane un in seacute ha
sigrave coscienza delle cose che accadono ma senza alcuna speculazione senza alcun pensiero Io posso
quindi sperare che questo tentativo di rivendicare la scienza al concetto e di rappresentarla in questo suo
peculiare elemento si faragrave strada per lrsquointima veritagrave della cosa Dobbiamo persuaderci che la natura del
vero egrave quella di farsi largo quando egrave arrivato il suo tempo e che solo allora appare quando il tempo egrave
venuto e che quindi non appare mai troppo presto neacute trova un pubblico non maturohellip Qui crsquoegrave un
pensiero che svilupperagrave piugrave avanti nel testo e cioegrave il venire a sapere dopo solo adesso noi
sappiamo percheacute egrave accaduta quella certa cosa ma mentre stava accadendo non sapevano quali
fossero le ragioni non potevano saperlo non si potevano sapere le ragioni che stavano mettendo
in atto facendo quella certa cosa e dove avrebbero portato o che avrebbero condotto a fare noi
oggi guardando indietro le vediamo queste cose Quando Hegel parla dello Spiritohellip lo Spirito egrave
il lavoro di tutti e di ciascuno un lavoro che la comunitagrave umana porta avanti un lavoro che non
egrave altro che il lavoro del concetto questa fatica del concetto e cioegrave di porre la proposizione e
volgerla in quanto concetto Il lavoro sta nel fare in modo che dal per seacute torni allrsquoin seacute quindi nel
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senso hegeliano del termine lrsquoAufhebung cioegrave il superamento il trapassare da una cosa allrsquoaltra
egrave questo il lavoro che poi egrave il lavoro che fa il linguaggio Torniamo a de Saussure un significante
che ha il suo significato e che dal significato trapassa al significante questo il lavoro che viene
compiuto Qual egrave la portata geniale di Hegel Generalmente si suppone che soggetto e predicato
di una proposizione costituiscano quegli elementi che indicano la cosa A egrave B quindi la B non egrave
niente altro che la A Ma se ci pensate bene non crsquoegrave mai una considerazione che dalla B torni
sulla A si prende la B come vera e da ligrave si parte per fare altre cose ma la A scompare La posizione
di Hegel dice invece che il lavoro del concetto egrave di riflettere sul fatto che la B egrave sigrave la A ma una
volta che io dico che A egrave B anche la A viene modificata e non scompare rimane in quanto
modificata in quanto altro da quella A astratta di cui parlavo prima Questo lavoro egrave quello di
ricondurre quindi tutto il ldquonegativordquo al positivo sarebbe questo il compito ultimo della
Fenomenologia dello Spirito cioegrave arrivare allrsquoAssoluto Per Hegel lrsquoAssoluto non egrave nientrsquoaltro
per dirla in modo semplice che la realtagrave Ma noi sappiamo come ci ha indicato Hegel la realtagrave egrave
la coscienza la co-scienza Quindi il bello di Hegel egrave che ci mostra in questo modo che non egrave che
una volta che abbiamo detto A egrave B ci dimentichiamo della A no a questo punto la A non egrave piugrave
la A di prima egrave diventata unrsquoaltra cosa si traspone nella relazione A e B non viene cancellata
Se A egrave B della A non me ne faccio piugrave nulla percheacute so che egrave B e quindi tengo solo la B e elimino
la A che non serve piugrave a nulla a questo punto Per Hegel non egrave affatto cosigrave non solo la A non
viene tolta ma permane egrave la condizione della B Potete tenere conto di Peirce rispetto alla
questione del negativo nella formula A egrave B una volta che io ho stabilito che egrave B la A egrave il suo
negativo cioegrave ciograve che non serve piugrave che non ha piugrave nessuna utilitagrave Invece per Hegel non egrave cosigrave
non solo non la toglie di mezzo ma dice che il negativo di B la A egrave la condizione percheacute esista la
B per cui se la tolgo non esiste nemmeno la B Entrambe esistono in virtugrave dellrsquoaltra Questo
movimento che Hegel indicheragrave come il lavoro Marx lo indicheragrave come superamento della figura
del padrone nel proletariato che a questo punto diventa lui il padrone dei propri mezzi di
produzione Il proletariato elimina il padrone e diventa lui il padrone questo fatto corrisponde al
raggiungimento del Sapere Assoluto per cui non crsquoegrave piugrave il negativo In Hegel non crsquoegrave piugrave il
negativo nel momento in cui si raggiunge il Sapere Assoluto Ciograve che noi sappiamo oggi di ciograve che
egrave passato delle ragioni che hanno condotto a una certa guerra a un certo evento per chi viveva
allora le cose non erano cosigrave semplici era un continuo conflitto tra il positivo e il negativo Oggi
tutto ciograve sapendo come sono andate le cose egrave trapassato egrave diventata unrsquoaltra cosa non ci sono
piugrave quel positivo e quel negativo sono diventati ciograve che noi sappiamo oggi In questo senso Hegel
immagina il Sapere Assoluto quando alla fine non ha piugrave da combattere contro il negativo percheacute
lo ha accolto assunto in seacute A questo punto non egrave che finisce il pensiero ovviamente ma puograve
muoversi in tuttrsquoaltro modo non ha piugrave modo di combattere contro il negativo cioegrave il nemico
non crsquoegrave piugrave il nemico ciograve che egrave pensato il nemico lrsquoostacolo egrave diventato parte integrante del
positivo totalmente Ma qui bisogna spesso distinguere tra il pubblico e coloro che si atteggiano a suoi
rappresentanti e interpreti Quello si comporta in piugrave di un rispetto diversamente da questi e anzi in
modo opposto Cioegrave le persone fanno tuttrsquoaltre cose da quello che immaginano coloro che si
ritengono loro interpreti Da qui le catastrofi economiche per esempio si pensa che le cose vadano
in un certo modo e invece vanno in tuttrsquoaltra direzione Egrave accaduto qualcosa che gli interpreti
del pubblico non avevano previsto Se quello preferisce bonariamente far colpa a se stesso che
unrsquoopera filosofica non gli si addica questi altri invece certi della loro competenza riversano la colpa
sullrsquoautore Alcuni dicono saragrave cosigravehellipperograve non capisco bene invece quegli altri dicono no egrave colpa
dellrsquoautore che non ha capito niente Nel pubblico lrsquoeffetto egrave piugrave discreto che non lrsquoagitarsi di quei
morti quando seppelliscono i loro morti Questa egrave una frase famosa di Hegel Se ora il generale
discernimento egrave in media piugrave elevato la sua curiositagrave egrave piugrave sollecita il suo giudizio piugrave rapidamente si
determina cosigrave che giagrave davanti allrsquouscio sono i piedi di coloro che ti porteranno al camposanto bisogna
tuttavia saper distinguere quel piugrave lento effetto che un porsquo alla volta rettifica lrsquoattenzione cattivata da
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asserzioni roboanti e modera il biasimo della stroncatura Naturalmente qui allude sempre alla
speculazione il pensare alle cose Cosiccheacute questo lento effetto prepara agli uni solo dopo qualche
tempo un mondo che egrave il loro mentre gli altri dopo il plauso dellrsquoattimo fuggente non avranno posteritagrave
alcuna Del resto in unrsquoetagrave nella quale lrsquouniversalitagrave dello spirito egrave fortemente consolidata e la
singolaritagrave come si conviene egrave divenuta di tanto piugrave insignificante in unrsquoetagrave in cui lrsquouniversalitagrave fa
gran conto di tutta la sua comprensione e dellrsquoadunata ricchezza e la si esige soltanto minima puograve
essere la partecipazione allrsquoitera opera dello spirito assegnata allrsquoindividuohellip Dei grandi movimenti
si vede soltanto il movimento della massa ma quello che fa lrsquoindividuo non si vede hellipcosigrave questo
deve a maggior ragione obliare se stesso - il che del resto egrave giagrave una conseguenza della natura della
scienza - e divenire e fare quel che gli saragrave possibile ma da lui si deve pretendere tanto meno quanto
meno egli puograve aspettare da seacute e puograve per seacute esigere Anche se lrsquoindividuo viene cancellato nella massa
tuttavia lrsquoindividuo egrave ciograve che rende la massa quello che egrave Egrave un invito quindi alla speculazione
da parte di ciascuno a pensare da parte di ciascuno anche se a quel tempo il singolo sembrava
obliato nella massa dove in effetti il singolo sembrava scomparire di fronte a tanti avvenimenti
mondiali Hegel invece dice no il singolo deve pretendere da seacute il pensare e affrontare il proprio
pensiero E con questo abbiamo concluso la Prefazione NellrsquoIntroduzione si occuperagrave della
questione del metodo e ci diragrave che in effetti non esiste un metodo della filosofia esiste un metodo
della trattazione della filosofia ma non puograve esserci un metodo della filosofia Il compito della
filosofia egrave di giungere al vero ma come faccio a sapere che il metodo egrave vero se ancora non so cosrsquoegrave
il vero Questione banalissima ma sempre presente Ciograve che egrave importante egrave che sia chiaro questo
progetto In fondo nella Prefazione egrave come se Hegel mostrasse qual egrave il suo progetto che poi
sviluppa per tutte le seicento pagine Il metodo egrave questo la veritagrave non egrave il risultato di un giudizio
Io giudico che questa cosa egrave vera non egrave qualcosa che procede dallrsquoesperienza dallrsquoautoritagrave o da
qualunque altra cosa La veritagrave egrave un percorso egrave un processo egrave questo lungo cammino dove passo
dopo passo io affronto una proposizione la porto al concetto e cioegrave affermando qualche cosa
tengo conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave ma una parte della veritagrave percheacute per poter essere
la veritagrave occorre che contenga anche ciograve che quella cosa non egrave che egrave altro da seacute Egrave tenendo conto
di questo che la mia asserzione diventa vera percheacute non egrave piugrave un vero parziale Egrave come se usando
le parole di Severino a questo punto io cogliessi lrsquointero cioegrave ciograve che affermo egrave lrsquoaltro da ciograve che
affermo Ciograve che affermo lrsquoin seacute egrave come una proposizione vuota che attende di essere significata
cosigrave come il significante di per seacute in quanto tale egrave vuoto senza il significato Quindi il lavoro di
cui parla Hegel egrave questo tenere conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave a meno che non tenga
conto dellrsquoaltro rispetto a ciograve che io sto affermando e cioegrave che ciograve che sto affermando egrave soltanto
una veritagrave parziale Il qualche cosa che ciograve che affermo non egrave egrave ciograve che mi consente di cogliere
come dicevo lrsquointero e quindi di incominciare il cammino verso la veritagrave La veritagrave a questo
punto egrave il movimento egrave questo muoversi dallrsquoin seacute al per seacute e viceversa dove un qualche cosa
trova nel suo altro da seacute ciograve che lo fa esistere in seacute Ponendola nei termini di de Saussure egrave molto
piugrave semplice parlando di significante e significato egrave piugrave evidente il significante non egrave niente se
non crsquoegrave un significato e se questo significato non torna sul significante per renderlo significante
alla lettera come qualcosa che significa qualcosa Questo movimento egrave esattamente il movimento
di cui parla Hegel non egrave altro da questo il significato egrave altro dal significante e infatti de Saussure
ci mette una barra rimangono due figure distinte ma al tempo stesso due momenti della stessa
cosa cioegrave il segno Quindi queste due figure restano sono imprescindibili ma sono imprescindibili
in quanto momenti del segno ndash uno non crsquoegrave senza lrsquoaltro ndash ed egrave in questo movimento che il segno
si produce direbbe Hegel Ovviamente Hegel non parla di segno non era una cosa di cui si
occupava ma indirettamente se ne sta occupando dicendoci che egrave questo movimento che fa del
segno quello che egrave questo movimento dal significante al significato e di ritorno dal significato al
significante Il significato sarebbe il per seacute sarebbe lrsquoesplicito il significante sarebbe lrsquoin seacute il
qualche cosa che muove verso un per seacute che egrave il suo significato e dal quale per seacute ricava il Seacute e
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diventa il segno che egrave Questo egrave il lavoro di cui parla Hegel Certo lui parla di moltissime altre
cose non solo di questo ovviamente comunque il suo intendimento egrave sempre quello e questo egrave
il fondamento del suo pensiero e cioegrave che affermare qualche cosa afferma sempre comunque e
necessariamente una veritagrave parziale Non sto dicendo come stanno veramente le cose percheacute le
cose stanno ma stanno anche in altri modi Io dico che le cose stanno cosigrave che A egrave B Bene ma
una volta che ho detto questo non mi accorgo che con questa affermazione io ho modificato anche
la A Quando affermo qualche cosa il lavoro di cui parla Hegel egrave quello che mi porta ad intendere
che ciograve che affermo va al di lagrave di ciograve che io credo di affermare crsquoegrave di piugrave Qui lrsquoevocazione a Freud
egrave inevitabile crsquoegrave di piugrave in ciograve che sto dicendo Si potrebbe fantasticare il per seacute come lrsquoaltro
lrsquoinconscio quello che vi pare ma sono analogie che lasciano il tempo che trovano
Intervento Io stesso vengo modificatohellip
Sigrave egrave la coscienza in effetti che si modifica la coscienza che si rivolge allrsquoaltro da seacute ponendo a
questo punto lrsquoaltro da seacute come parte di seacute ecco il movimento Questo altro da seacute egrave parte di seacute Ciograve
che escludo affermando una certa cosa non egrave che cessa di esistere Come dicevamo tempo fa egrave la
condizione per potere affermare una certa cosa Egrave lrsquoobiezione che ponevo a Severino lrsquointero deve
essere presente in ciascun atto di parola se posso affermare ciograve che affermo egrave percheacute lrsquointero crsquoegrave egrave
presente quindi non si dagrave la contraddizione C anche percheacute se si desse come dicevamo tutto ciograve
che Severino ha scritto ne La struttura originaria sarebbe nulla non ha risolto la contraddizione C
e fincheacute la contraddizione C non egrave risolta egrave autocontraddittoria Per lui lrsquoautocontraddittorio egrave
nulla quindi La struttura originaria egrave nulla ndash per usare un sistema logico a lui molto caro Quindi
questa Prefazione ci egrave servita per dare unrsquoidea di qual egrave il progetto di Hegel di cosa ci diragrave nel
prosieguo
23 giugno 2019
NellrsquoIntroduzione Hegel si pone due questioni la prima riguarda il metodo cioegrave se sia possibile
un metodo in filosofia la seconda questione riguarda il metodo della trattazione della filosofia Il
metodo sarebbe un qualche cosa che dagrave accesso alla veritagrave perograve egrave sempre un medium e questo
comporta anche se Hegel non lo dice lrsquoargomento di Aristotele del terzo uomo cioegrave un medium
ndash un qualcosa che sta in mezzo e che consente di raggiungere lrsquoobiettivo ndash ma che cosa ci garantisce
che dal mezzo allrsquoobiettivo ci sia la possibilitagrave di raggiungere la cosa Ci vuole un altro elemento
che si faccia garante e cosigrave via allrsquoinfinito Ma veniamo alle parole di Hegel A pag 65 Secondo
una rappresentazione naturale prima di affrontare la cosa stessa ossia la reale conoscenza di ciograve che
egrave in veritagrave nella filosofia ci si dovrebbe preliminarmente intendere circa quel conoscere che viene
considerato come strumento con cui ci si impadronisce dellrsquoAssoluto o come mezzo con cui si possa
scorgerlo Quindi ci sono io crsquoegrave la conoscenza e la cosa che devo conoscere Sembra giustificata la
preoccupazione che da una parte ci possano essere diverse specie di conoscenza delle quali lrsquouna sia
piugrave idonea dellrsquoaltra al raggiungimento di quel fine supremo - giustificata cioegrave dalla possibilitagrave di
una falsa scelta fra essehellip La conoscenza puograve essere corretta ma anche scorretta hellipdrsquoaltra parte
che essendo il conoscere una facoltagrave di specie e comprensione determinate si possa senza una piugrave precisa
determinazione della sua natura e del suo limite incappare nelle nubi dellrsquoerrore invece di raggiungere
il cielo della veritagrave Questa preoccupazione deve mutarsi fin nella convinzione che tutta lrsquoimpresa del
conquistare alla coscienza mediante il conoscere ciograve che egrave in seacute sia nel suo concetto un controsenso
e che tra il conoscere e lrsquoAssoluto interceda una netta linea di divisione Ci sono io crsquoegrave il conoscere e
la cosa Tutto egrave ben distinto Se infatti il conoscere egrave lo strumento per impadronirsi dellrsquoAssolutohellip
Potete intendere lrsquoAssoluto in Hegel come la realtagrave hellipvien fatto di pensare che lrsquoapplicazione di uno
strumento a una cosa anzicheacute lasciarla comrsquoessa egrave per seacute vi imprima una forma e inizi unrsquoalterazione
Questa cosa il mio conoscere come so che non modifica la cosa e anche me Oppure dato che il
conoscere non sia uno strumento della nostra attivitagrave ma un mezzo passivo attraverso il quale giunga
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a noi la luce della veritagrave tuttavia nemmeno cosigrave riceviamo questrsquoultima comrsquoessa egrave in seacute anzi comrsquoessa
egrave in e mediante tale mezzo Questo egrave ciograve che accade con la scienza lo strumento consente di vedere
una certa cosa ma crsquoegrave di mezzo lo strumento e io vedo lrsquoimmagine nello strumento non vedo la
cosa Nei due casi noi facciamo uso di un mezzo che produce immediatamente il contrario del suo
scopohellip Anzicheacute farci vedere la veritagrave ce la impedisce ce la inibisce ce la nega hellipossia il
controsenso sta addirittura nel far uso di un mezzo Questo egrave importante A tuttrsquooggi crsquoegrave lrsquoidea che
il mezzo potremmo dire oggi la tecnica o meglio ancora la scienza sia quello strumento che
consente di conoscere come stanno le cose ma se egrave un mezzo noi conosciamo quello che facciamo
dire alla scienza non ciograve che vogliamo conoscere Questo egrave un argomento molto fine di Hegel che
a tuttrsquooggi non egrave stato inteso da molti Sembra bensigrave che a questo inconveniente si possa ovviare con
la conoscenza nel modo come lo strumento agisce infatti tale conoscenza renderebbe possibile di detrarre
dal resultato lrsquoapporto dovuto nella rappresentazione che noi con lo strumento ci facciamo
dellrsquoAssoluto allo strumento stesso ottenendo cosigrave il vero al suo stato di purezza Cioegrave io ho quello
strumento che mi dagrave una certa immagine poi da quella certa immagine detraggo la deformazione
dello strumento ma sono daccapo Infatti dice Se non che questa correzione ci riporterebbe in
effetto al punto di prima Ho di nuovo questa cosa che devo conoscere O la conosco attraverso il
mezzo e allora conosco il mezzo e non la cosa oppure se tolgo il mezzo sono daccapo cioegrave non
conosco niente Se da una cosa formata togliamo lrsquoapporto dovuto allo strumento essa allora - nel
nostro caso lrsquoAssoluto - e di nuovo ciograve che giagrave era avanti questa fatica la quale dunque egrave superflua
Se mediante lo strumento lrsquoAssoluto come un uccello preso alla pania dovesse solo venirci avvicinato
alquanto senza che nulla vi si mutasse qualora in seacute e per seacute non fosse e non volesse essere giagrave presso
di noi esso si farebbe beffe di questa astuziahellip Qui dice la questione egrave giagrave presso di noi Qui sta
tutta la questione e cioegrave se voglio conoscere la veritagrave e mi ingegno a trovare uno strumento che
mi consenta di conoscere o anche solo di avvicinarmi alla veritagrave giagrave me la nego in questo stesso
operare Percheacute Percheacute noi siamo giagrave nella veritagrave O siamo giagrave nella veritagrave o non la troveremo
mai e non la troveremo mai per i motivi che ci sta dicendo saragrave sempre unrsquoaltra cosa rispetto ai
mezzi e agli strumenti che mi ingegno di trovare per raggiungerla Quindi se crsquoegrave la veritagrave egrave percheacute
noi siamo giagrave dentro siamo giagrave da sempre nel concreto il concreto come la veritagrave dellrsquoessente cioegrave
come il manifestarsi dellrsquoesser seacute dellrsquoessente per usare le parole di Severino Sono giagrave da sempre
nel concreto non devo adoperarmi per raggiungerlo anzi se mi adopero vuol dire che devo
astrarre dal concreto delle cose e quindi non sono piugrave nel concreto Per cogliere il concreto
lrsquoAssoluto lrsquointero se io mi adopero ad astrarre delle cose perdo il concreto Io sono giagrave da sempre
nel concreto ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave giagrave da sempre ldquoquesta lampada che egrave sul
tavolordquo questo egrave il concreto lrsquointero cioegrave la veritagrave (2) Frattanto se la tema di cadere in errore
insinua sfiducia nella scienza che senza preoccupazioni di questo genere si accinge da seacute allrsquoopera e
realmente conosce bisogna vedere come mai per contro in questa diffidenza non si debba insinuare
una diffidenza e non srsquoabbia a temere che una tale paura di errare non sia giagrave essa stessa lrsquoerrore La
scienza non puograve e allora diffido della scienza ma questo diffidare delle cose dice egrave giagrave un errore
di per seacute In effetto quella paura presuppone come veritagrave qualcosa anzi molto e ne fa base delle sue
apprensioni e delle loro conseguenzehellip Questa paura presuppone che la veritagrave sia qualche cosa di
conoscibile e che devo conoscere attraverso un mezzo uno strumento Una tale paura presuppone
cioegrave rappresentazioni del conoscere inteso come strumento e mezzo presuppone anche una differenza
di noi stessi da questo conoscerehellip Ecco qui crsquoegrave il conoscere e qua ci sono io senza tenere conto che
questo conoscere sono io Immagino il conoscere come unrsquoaltra cosa come se astraessi il conoscere
per cui ci sono io crsquoegrave il conoscere e la cosa da conoscere Ma sopra tutto presuppone che lrsquoAssoluto
se ne stia da una parte e il conoscere dallrsquoaltra per seacute e separato dallrsquoAssoluto pur essendo qualcosa di
realehellip Se egrave qualcosa di reale io la conoscenza e lrsquoAssoluto siamo la stessa cosa cioegrave io sono giagrave
nellrsquoAssoluto nella realtagrave ndash realtagrave nel senso in cui la intende Hegel ovviamente hellipovverossia
presuppone che il conoscere il quale fuori dellrsquoAssoluto egrave indubbiamente anche fuori della veritagrave sia
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poi tuttavia veridicohellip Il conoscere se lo metto fuori della realtagrave lo metto allo stesso tempo fuori
dalla veritagrave non posso dire che una cosa egrave reale ma non egrave vera se egrave reale egrave anche vera ndash nella
tradizione funziona cosigrave E quindi compio questa operazione in cui dico che il conoscere egrave fuori
della realtagrave ma poi indicandolo come vero dico che questo conoscere egrave nella realtagrave hellipassunzione
per cui ciograve che si chiama paura dellrsquoerrore si fa invece piuttosto conoscere come paura della veritagrave La
paura della veritagrave cioegrave la paura connessa con lrsquoaccogliere il fatto che siamo giagrave nella veritagrave La
veritagrave come dicevo prima non egrave altro che lrsquoapparire dellrsquoesser seacute dellrsquoessente lrsquoapparire delle cose
cosigrave come mi appaiono Questa conseguenza risulta dal fatto che lrsquoAssoluto solo egrave vero o il Vero solo egrave
assoluto Contro tale conseguenza si potrebbe sollevar lrsquoeccezione che un conoscere il quale non conosca
- come la scienza invece richiede - lrsquoAssoluto egrave tuttavia anche verohellip Si potrebbe sollevare questa
eccezione e cioegrave che ci sia un Assoluto che non si conosce ma che egrave vero hellipe che il conoscere in
generale quando pur fosse incapace di attingere lrsquoAssoluto potrebbe tuttavia esser capace di altra
veritagrave Ma noi vediamo appunto che un tale dibattito va a finire in unrsquooscura differenza tra un Vero
assoluto e un Vero comune e che lrsquoAssoluto il conoscere ecc sono termini i quali presuppongono un
significato che occorre da prima industriarsi di attingere Si parla di vero assoluto di vero comune
ma di che cosa stiamo parlando si chiede Invece di rompersi il capo con simili inutili
immaginazioni e chiacchiere intorno al conoscere come strumento per impossessarsi dellrsquoAssoluto o
come mezzo attraverso il quale ci sia dato scorgere la veritagrave ecc hellip invece di ricorrere a quelle scappatoie
che lrsquoincapacitagrave di lavorare secondo criteri scientifici trae dal presupposto di quelle posizioni medesime
a scansare la fatica della scienza dandosi nello stesso tempo lrsquoaria di una operositagrave rigorosa e
scrupolosa e invece di rompersi il capo per trovare delle risposte a tutto ciograve sarebbe meglio rifiutarle
senzrsquoaltro come immaginazioni accidentali e arbitrarie e lrsquouso a ciograve congiunto di termini - come qui
lrsquoAssoluto o anche lrsquooggettivo il soggettivo e innumerevoli altri il significato dei quali si presuppone
comunemente noto - potrebbe essere considerato a dirittura un inganno Utilizzare dei termini
presupponendo di sapere che cosa significhino ecco questo lrsquoerrore piugrave comune il non farsi carico
del concetto il non farsi carico del pensare il concetto Quando dicevo tempo fa che intendo il
pensiero come il farsi carico del problema che egrave il linguaggio intendevo praticamente questo e
cioegrave il farsi carico del problema che per es ciascun termine comporta la sua storia i significati
che puograve assumere a seconda dellrsquoimpiego che ne viene fatto e che quindi quando dico una cosa
quella cosa egrave evanescente e se non la determino cioegrave se non do una definizione resta tutto
assolutamente vago e quindi si puograve dire tutto e il contrario di tutto ma se do una definizione
devo anche mostrare precisare percheacute do quella definizione anzicheacute una qualunque altra Questo
ha a che fare in qualche modo con la fatica del concetto Infatti il simulare e che il loro significato
egrave comunemente noto e che se ne ha perfino il concetto sembra piuttosto un modo per esimersi dal
compito principale che egrave di dare il concetto A maggior ragione si potrebbe per contro evitare la fatica
di prender atto di tali immaginazioni e chiacchiere mediante le quali si vuole tenere in scacco proprio
la scienza Scienza intesa qui come la intende lui naturalmente Esse infatti costituiscono solo una
vuota apparenza del sapere che dilegua immediatamente dinanzi al sorgere della scienza Io credo di
sapere una certa cosa ma questa dilegua immediatamente di fronte alla scienza di fronte al farsi
carico del concetto Se io sono ldquosicurordquo che il termine Assoluto significhi una certa cosa se non mi
faccio carico se non interrogo quel termine continuerograve a usarlo immaginando di sapere che cosa
vuol dire in veritagrave per cui significa esattamente questo Se me ne faccio carico mi rendo conto che
lrsquouso che sto facendo di questo termine egrave assolutamente personale utilizzato allrsquointerno di un
sistema che io ho deciso di usare per cui in definitiva il significato che do a un certo termine egrave
qualcosa di cui devo assumermi la responsabilitagrave mentre se suppongo che quella cosa significhi
ldquonaturalmenterdquo quella cosa ligrave io non devo assumermi nessuna responsabilitagrave egrave quella e basta
Assumersi la responsabilitagrave potete intenderla come il farsi carico come la fatica del concetto cosigrave
come ne parla Hegel Ma nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza il suo sorgere
non egrave ancora essa attuata e dispiegata nella sua veritagrave Ecco da dove Heidegger ha preso la sua
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questione della chiacchiera Quando dice che nasciamo nella chiacchiera non fa altro che ripetere
le parole di Hegel Dice Hegel che nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza non
crsquoegrave nessun concetto ancora Noi nasciamo ligrave nella chiacchiera Rappresentarsi la scienza come
apparenza percheacute compare accanto ad altro oppure chiamare sua apparenza quellrsquoaltro non vero sapere
egrave qui indifferente Ma la scienza deve liberarsi da tale parvenza e lo puograve fare soltanto col volgersi contro
quella parvenza medesima Cioegrave uscire dalla chiacchiera egrave puntare allrsquoautentico direbbe
Heidegger Per uscire dalla chiacchiera come primo passo occorre rilevare la chiacchiera in
quanto tale accorgersi della chiacchiera Se io suppongo di usare un certo termine con un certo
significato percheacute quello egrave ldquoilrdquo significato questa egrave chiacchiera La scienza infatti non puograve neacute
gettare via un sapere che non egrave verace considerandolo soltanto come una visione volgare delle cose
assicurando se stessa essere una conoscenza di tuttrsquoaltro tipo e dichiarando che per lei un tale sapere egrave
assolutamente nullohellip Egrave chiaro che tutto il suo lavoro consiste in questo non crsquoegrave il negativo da
eliminare hellipneacute puograve appellarsi a quel barlume di un miglior sapere che aleggia nel sapere non verace
Dice sigrave questo sapere non egrave del tutto vero perograve crsquoegrave un barlume di veritagrave anche ligrave Sta dicendo che
non egrave questo che ci interessa Con tale assicurazione essa affermerebbe come propria forza il proprio
esserehellip La propria forza che sono sono nel senso che sono una veritagrave magari anche parziale
irrilevante ma ci sono hellipma anche il sapere non verace fa altrettanto appello al fatto che esso egrave ed
assicurare che la scienza per lui non egrave niente ma una secca assicurazione non conta piugrave dellrsquoaltra (5)
Ora poicheacute questa presentazione ha per oggetto soltanto il sapere apparente o fenomenicohellip Qui
apparente sta per ciograve che appare hellipsembra chrsquoessa stessa non sia la libera scienza moventesi nella
sua figura peculiare anzi da questo punto di vista puograve venir considerata come lrsquoitinerario della
coscienza naturale la quale urge verso il vero sapere o come lrsquoitinerario dellrsquoanima percorrente la serie
delle sue figurazioni quali stazioni prescrittele dalla sua natura percheacute si rischiari a spirito e mediante
la piena esperienza di se stessa giunga alla conoscenza di ciograve che essa egrave in se stessa Questo egrave ciograve che
vuole fare nella sua Introduzione cioegrave la piena esperienza della coscienza Come si fa esperienza
della coscienza Come so di essere cosciente Come vengo a sapere le cose Queste sono le domande
da cui egrave partito Hegel La coscienza naturalehellip Quella non filosofica quella non speculativa la
chiacchiera in definitiva hellipmostreragrave di essere soltanto concetto del sapere ossia sapere non reale La
chiacchiera ha a che fare con un sapere non reale Ma giaccheacute quella ritiene seacute immediatamente il
sapere reale questo itinerario ha per lei significato negativo e rispetto a lei ciograve che egrave realizzazione del
concetto vale piugrave tosto come perdita di se stessa La chiacchiera fa esattamente questo considera seacute
come il sapere assoluto un sapere vero reale accertato e quindi teme lo speculativo percheacute lo
speculativo la mette in discussione quindi lo teme come il maggiore dei mali Infatti dice In
questo itinerario infatti tale coscienza perde la sua veritagrave Perde cioegrave le sue superstizioni Adesso
crsquoegrave una frase che vi leggo percheacute molto famosa Puograve quindi venir considerato come la via del dubbio
o piugrave propriamente la via della disperazione Via della disperazione percheacute scompiglia la
chiacchiera la butta per aria Ci sta dicendo che il dubbio non egrave qualcosa da togliere e poi tornare
alla certezza di prima Anzi il dubbio egrave il consapevole discernimento della non veritagrave del sapere
apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto non
realizzato Il dubbio egrave il consapevole discernimento cioegrave la consapevolezza della non veritagrave del
sapere apparente Sta dicendo che questo dubbio ci serve intanto per indicare la non veritagrave del
sapere apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto
non realizzato Cioegrave per questo sapere la veritagrave piugrave piena egrave il concetto non realizzato Cosrsquoegrave il
concetto non realizzato Egrave il concetto che non ha passato la fatica del concetto cioegrave dellrsquoin seacute che
va verso il per seacute e torna nellrsquoin seacute come dire che non si egrave posto in termini dialettici Prosegue
dicendo che egrave inutile appoggiarsi al sapere altrui quanto enfatizzare il proprio entrambi non
garantiscono nulla Piugrave avanti verso la fine di pag 70 Invece soltanto lo scetticismo rivolgentesi
allrsquointero ambito della coscienza apparente rende capace lo spirito di esaminare che cosa la veritagrave
inducendo a disperare delle cosigrave dette rappresentazioni pensieri e opinioni naturalihellip Quindi occorre
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rivolgere questo scetticismo questo dubbio di cui parlava prima allrsquointero ambito della coscienza
apparente hellipegrave indifferente chiamarle rappresentazioni proprie o altrui di esse egrave ancora grossa e
inficiata la coscienza che senza preamboli si accinga allrsquoesame ma per questo appunto egrave davvero
incapace di ciograve che vuole intraprendere Egrave irrilevante che io prenda dagli altri o sia convinto delle
mie asserzioni (7) Il ciclo completo delle forme della coscienza non reale resulteragrave dalla necessitagrave stessa
del processo e della concatenazione Per accorgersi della non realtagrave del mio sapere occorre la
dialettica Per render ciograve concepibile si puograve preliminarmente notare in generale che la presentazione
della coscienza non verace nella sua non veritagrave non egrave un movimento meramente negativo qual egrave invece
secondo il modo di vedere unilaterale della coscienza naturale e un sapere che di tale unilateralitagrave
faccia la propria essenza egrave una delle figure della coscienza imperfetta e come tale rientra a sua volta
nel corso di tale itinerario e ivi verragrave a mostrarsi La coscienza naturale considera il negativo come
qualcosa da scartare Questa figura non egrave che lo scetticismohellip Sappiamo che questo negativo che
sarebbe da scartare per Hegel egrave invece fondamentale hellipil quale nel resultato vede sempre soltanto
il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qui prende di
mira anche lo scetticismo nel senso filosofico del termine scettiscismo che giunge a considerare il
nulla come ciograve cui tutto converge cioegrave non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire la veritagrave la veritagrave
egrave nulla Il nulla dello scetticismo non egrave il nulla di cui parla Hegel Rileggo Questa figura non egrave che
lo scetticismo il quale nel resultato vede sempre soltanto il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla
egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qualcosa quindi che giunge al nulla ma che egrave fatto di nulla
che viene dal nulla percheacute il nulla egrave tutto ciograve con cui abbiamo a che fare Egrave questo che dice lo
scetticismo non si puograve stabilire niente con certezza Ma il nulla preso come il nulla di ciograve da cui
resulta non egrave in effetto se non il resultato veracehellip Ci sta dicendo che il nulla preso come il nulla di
ciograve da cui resultahellip ecco questo egrave un altro discorso percheacute questo nulla dice Hegel risulta invece
da un processo dialettico dove ho messo ciograve che pongo il positivo a fianco del negativo dove
cioegrave tengo conto del fatto che qualche cosa egrave quello che egrave in relazione a ciograve che non egrave hellipquindi egrave
esso stesso un nulla determinato e ha un contenuto Non egrave il nulla dello scetticismo antico il puro
nulla quel nihil absolutum di cui parla anche Severino di cui non si puograve dire niente se ne parlo egrave
giagrave qualche cosa Egrave quello che sta dicendo Hegel egrave un nulla determinato ha un contenuto egrave una
negazione si pone come una negazione e non come il puro nulla Lo scetticismo che termina con
lrsquoastrazione del nulla o con la vacuitagrave non puograve da questa procedere oltre ma deve aspettare se gli si
possa mostrare un che di nuovo per gettarlo nel medesimo vuoto abisso Lo scetticismo si installa in
questo nulla e da ligrave non puograve piugrave fare niente Una volta che ha stabilito che nulla ha senso che
nulla esiste dove vado Non resta come dice Hegel che spettare che sorga un qualche cosa di
nuovo per ricondurre anchrsquoesso nel nulla Se invece il resultato viene inteso come in veritagrave esso egrave
come negazione determinata ecco che allora egrave immediatamente sbocciata una nuova forma e nella
negazione egrave stato aperto il passaggio pel quale avviene lo spontaneo processo attuantesi attraverso la
completa serie delle figure Cioegrave pongo il nulla non come fa lo scetticismo ma come una negazione
determinata una negazione che dice qualche cosa che nega qualche cosa di preciso nega
precisamente ciograve che egrave stato affermato nega il positivo ciograve che egrave stato posto quindi egrave una
negazione determinata non egrave il nulla assoluto Ma al sapere egrave di necessitagrave inerente non meno la meta
che la serie del processo la meta egrave lagrave dove il sapere non ha piugrave bisogno di andare oltre se stesso dove
trova se stesso dove il concetto corrisponde allrsquooggetto e lrsquooggetto al concetto Dove cioegrave si egrave attuata la
sintesi totale e quindi non crsquoegrave piugrave nulla che non sia la sintesi di positivo e negativo Il processo
verso questa meta non puograve quindi subire arresti neacute appagarsi di alcuna precedente sosta Ciograve che egrave
ristretto a una vita naturale non ha il potere di andare oltre il proprio essercihellip Lrsquoindividuo non puograve
andare oltre il proprio esserci non egrave immortale hellipma ne egrave tratto fuori da un Altro e questo esserne
tratto fuori egrave la sua morte Ma la coscienza egrave per se stessa il suo concetto ed egrave quindi immediatamente
lrsquoarte del sorpassare il limitato e poicheacute questo limitato le appartiene del sorpassare se stessa Quindi
la coscienza egrave il suo stesso concetto non crsquoegrave la coscienza e poi il concetto della coscienza Quando
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io parlo di concetto della coscienza egrave giagrave coscienza cioegrave la coscienza egrave coscienza di seacute ha giagrave in seacute
il proprio concetto Dice lrsquoarte del sorpassare il limitato egrave ciograve che egrave la coscienza immediatamente egrave
questo atto del sorpassare il limitato In che modo la coscienza sorpassa il limitato Il limitato egrave
ciograve che qualunque concetto pone egrave limitato in quanto non egrave lrsquoAssoluto non egrave la realtagrave ma un
aspetto della realtagrave Ci dice perograve che la coscienza sorpassa questo limite percheacute punta
allrsquouniversale Ogni concetto che riguarda un qualche cosa egrave limitato a quella cosa ma la coscienza
egrave invece qualcosa che sorpassa il suo limite Il concetto della coscienza non egrave un concetto al pari
di altri ma egrave un concetto particolare Nel momento in cui si pone la coscienza in quanto concetto
questo concetto egrave reso possibile dal fatto che crsquoegrave la coscienza Qui sarebbe piugrave semplice se noi
intendessimo la coscienza come il linguaggio A questo punto diventa molto piugrave chiaro accorgersi
del linguaggio egrave un qualche cosa che consente sigrave di pensare le cose ma consente anche di pensare
il linguaggio cioegrave di accorgersi di essere nel linguaggio ed egrave il linguaggio stesso che ce lo consente
Egrave questo che Hegel sta dicendo anche se non parla di linguaggio ovviamente perograve la questione
egrave questa Il linguaggio egrave giagrave di per seacute il suo contenuto non egrave che il linguaggio abbia un contenuto
fuori di seacute il linguaggio egrave il suo stesso contenuto Egrave ciograve che mi consente di pensare il linguaggio
di pensare al concetto al contenuto Quindi cosa fa Sorpassa il limitato cioegrave il qualche cosa il
quid lo sorpassa nel senso che egrave sempre al di lagrave percheacute ciograve che sta ponendo il linguaggio lo pone
sempre al di lagrave della singola cosa che sta dicendo Potremmo anche dirla cosigrave il linguaggio egrave
sempre lrsquointero in questo senso sorpassa il limite della cosa Sorpassando questo limite
chiaramente sorpassa se stesso percheacute il linguaggio egrave sempre un sorpassarsi egrave un andare sempre
oltre Ma non egrave che sorpassi se stesso non puograve andare oltre seacute Prosegue parlando dellrsquoangoscia
La coscienza subisce quindi da lei medesima la violenza del guastarsi ogni appagamento limitato Ogni
appagamento di una singola cosa non egrave mai sufficiente alla coscienza la coscienza egrave come se
volesse sempre di piugrave percheacute il pensiero non puograve fermarsi alla cosa limitata va sempre oltre il
pensiero speculativo non si accontenta mai della cosa limitata Lo dicevo prima se io pongo un
certo significato una certa cosa non sono appagato dal fatto di usare questo significato nel modo
che io credo sia necessariamente quello ma devo andare oltre devo interrogare questa cosa devo
portarla al concetto alla fine accorgermi che lrsquouso di questo significato egrave qualcosa che decido io
Nel sentimento di tale violenza lrsquoangoscia avragrave un bellrsquoarretrare di fronte alla veritagrave per tentare di
salvare a seacute ciograve la cui perdita incombehellip Egrave chiaro che se io incomincio a pensare molte cose a cui
credevo vanno perdute scompaiono hellipma lrsquoangoscia non potragrave trovare pace sia che essa voglia
adagiarsi in unrsquoobliosa inerzia - il pensiero guasta la festa al torpore mentale e la sua inquietudine
guasta lrsquoinerziahellip Se uno incomincia a pensare tutte le cose su cui si era adagiato non reggono
piugrave non tengono piugrave hellipsia chrsquoessa si corrobori in una sensitivitagrave la quale assicura di trovare che tutto
egrave buono a modo suohellip Questa egrave la chiacchiera hellipma tale assicurazione viene inficiata dalla ragione
la quale intanto trova che qualcosa non egrave buono in quanto esso egrave un modo Ossia la paura della veritagrave
potragrave ben occultarsi a seacute e agli altri dietro la finzione che lrsquoardente zelo per la veritagrave stessa la rende
difficile anzi impossibile trovare unrsquoaltra veritagrave al di fuori di quellrsquounica della vanitagrave drsquoesser sempre
piugrave intelligente di qualsivoglia pensiero provenga esso da se stesso o da altri questa vanitagrave che egrave capace
di vanificare ogni veritagrave per tornarsene poi in se stessa e che si pasce del suo proprio intelletto il quale
dissolvendo ogni pensiero non sa ritrovare un contenuto ma soltanto lrsquoarido Io questa vanitagrave egrave una
soddisfazione che deve venire lasciata sola a se stessa essa infatti fugge lrsquouniversale e cerca soltanto
lrsquoesser-per-seacute La vanitagrave egrave quella di pensare di sapere come stanno le cose Questa vanitagrave fugge per
dirla con Hegel fugge il pensiero fugge qualunque cosa possa metterla in discussione A questo
punto inizia la seconda parte quella sul metodo della trattazione Ci ha detto finora che non crsquoegrave
nessun metodo in filosofia percheacute questo metodo ci impedisce per principio di trovare la veritagrave
che egrave comunque un mezzo tra me e la cosa Invece per la trattazione crsquoegrave un metodo che altro non
egrave che la dialettica
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3 luglio 2019
Siamo alla seconda parte di questa breve introduzione che fa Hegel alla Fenomenologia dello
Spirito A pag 73 (9) Ciograve detto provvisoriamente e in generale circa il modo e la necessitagrave del processo
potragrave essere utile spendere due parole ancora sul metodo della trattazione Ci ha appena detto che non
crsquoegrave il metodo in filosofia che non possiamo pensare a un medium per raggiungere la veritagrave Se
dobbiamo raggiungere la veritagrave ciograve vuole dire che siamo fuori dalla veritagrave e non la raggiungeremo
mai quindi siamo giagrave nella veritagrave Questa egrave la sua conclusione Per quanto riguarda invece la
trattazione allora sigrave crsquoegrave un metodo Se questa esposizione viene rappresentata come un
comportamento della scienza verso il sapere apparente e fenomenico e come ricerca ed esame della realtagrave
del conoscere sembreragrave che lrsquoesposizione stessa non possa aver luogo senza un qualche presupposto che
venga stabilito come unitagrave di misura Lrsquoesame consiste infatti nellrsquoapplicare alla cosa che viene
esaminata una certa misura per decidere dalla resultate eguaglianza o ineguaglianza se la cosa sia
giusta o nohellip Ogni volta che bisogna stabilire se una cosa egrave giusta oppure no se va bene oppure
no si compara non crsquoegrave un altro modo hellipe la misura in genere e quindi anche la scienza se fosse la
misura sono prese in tal caso come lrsquoessenza o come lrsquoin seacute Cioegrave come lrsquoapparenza lrsquoapparire delle
cose Ma qui dove la scienza sta soltanto sorgendo neacute essa neacute alcunrsquoaltra cosa si sono giustificate come
lrsquoessenza o come lrsquoin seacute senza di che non sembra poter avere luogo esame alcuno Siamo ancora al di
qua non abbiamo ancora questo parametro per sapere se stiamo procedendo bene oppure no
dobbiamo ancora trovarlo Prima ancora di incominciare non possiamo prendere questa cosa da
fuori ma deve essere qualche cosa che appartiene alla cosa stessa Se prendessimo qualcosa che
viene da fuori ci ritroveremmo come nel caso del medium a vedere se poi questo medium egrave vero
e cosigrave via allrsquoinfinito Quindi deve essere nella cosa perograve ci sta dicendo che ancora deve avviarsi
questa questione e quindi si trova in una contraddizione Infatti dice Questa contraddizione e la
sua rimozione risulteranno in modo piugrave determinato se prima si richiamano alla memoria le astratte
determinazioni del sapere e della veritagrave come esse trovansi nella coscienza Cominciamo a vedere che
cosa nella coscienza si pone come veritagrave come essenza che cosa noi pensiamo che siano queste
cose Questa cioegrave distingue da seacute un alcuncheacute al quale in pari tempo si rapportahellip Questo fa la
coscienza io mi rapporto a qualche cosa rapportandomi a qualche cosa mi distinguo da questo
qualche cosa non sono quel qualche cosa Quindi ci si distingue ma allo stesso temo ci si
rapporta Questo appare inevitabile Che poi egrave anche il funzionamento del linguaggio e cioegrave il mio
dire egrave necessariamente un dire di qualcosa - se dico dico qualcosa - ma questo qualcosa non egrave il
mio dire egrave unrsquoaltra cosa per cui si distingue ma al tempo stesso sono in un rapporto indissolubile
percheacute se dico dico necessariamente qualcosa hellipo in altri termini quellrsquoalcuncheacute egrave qualcosa per la
coscienza e il lato determinato di questo rapportare o dellrsquoessere di un alcuncheacute per una coscienza egrave il
sapere Il sapere non egrave niente altro che questo rapportarsi continuamente a qualcosa Il sapere
non egrave altro che una relazione se io chiedo ldquoche cosrsquoegrave questordquo ecco che rispondo dicendo altre
cose rispetto a quella cosa ma in ogni caso egrave sempre in questo rapportarmi che il sapere si fonda
Ma da questo essere per un altrohellip Siamo sempre per un altro hellipnoi distinguiamo lrsquoessere-in-seacute il
rapportato al sapere viene altrettanto distinto da esso e posto come essente anche fuori di questo rapporto
il lato di tale in-seacute dicesi veritagrave In questo rapportarsi sempre a qualche cosrsquoaltro noi distinguiamo
lrsquoin seacute la cosa che egrave in se stessa Prima ancora di essere per seacute e tornare allrsquoin seacute crsquoegrave questo in seacute
che possiamo chiamare conoscenza immediata la conoscenza del qualche cosa che qualche cosa egrave
ancora non sappiamo che cosrsquoegrave ma sappiamo che egrave Quindi la veritagrave per Hegel egrave questo e cioegrave il
fatto che dicendo dico qualcosa non posso dire se non dicendo qualcosa (11) Indagando ora la
veritagrave del sapere sembra che noi indaghiamo ciograve che egrave in seacute Solo in tale indagine esso egrave nostro oggetto
egrave per noihellip Questo in seacute lo indaghiamo sigrave certo ma lo rendiamo nostro oggetto ma questo
oggetto egrave per noi che lo stiamo indagando non egrave per seacute non esiste da seacute hellip e lo in seacute di esso quale
risultasse sarebbe piuttosto il suo essere per noi ciograve che noi affermeremmo quale sua essenza non
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sarebbe giagrave sua veritagrave ma soltanto il nostro sapere di esso Lrsquoessenza e la misura cadrebbero in noi e
ciograve che alla misura dovrebbe venir comparato e intorno a cui in questa comparazione si dovrebbe
decidere non sarebbe tenuto necessariamente a riconoscerla Egrave ciograve che diceva prima dove troviamo
questo metro se non nella coscienza Nella coscienza che comunque sigrave rileva lrsquooggetto ma lo
rileva per noi che lo osserviamo per noi che lo consideriamo Senza questo ldquoper noirdquo non crsquoegrave nessun
oggetto Ma la natura dellrsquooggetto da noi esaminato rende vana questa separazione o questa parvenza
di separazione e di presupposizione Non crsquoegrave questa distinzione di soggetto e oggetto La coscienza
dagrave in lei stessa la propria misura e la ricerca saragrave perciograve una comparazione di seacute con se stessahellip
Tutto si svolge nella coscienza Non crsquoegrave soggetto inteso cartesianamente non crsquoegrave oggetto separato
dal soggetto No lrsquooggetto egrave oggetto per noi che lo consideriamo non crsquoegrave per seacute Questo non egrave
stato ancora inteso per lo piugrave Essa egrave in lei uno per un altro ossia ha in lei in generale la
determinatezza del momento del saperehellip Egrave la coscienza che stabilisce il sapere non egrave qualche cosa
che viene dallrsquooggetto viene dalla coscienza o potremmo dire viene dal linguaggio hellipin pari
tempo questo altro egrave a noi nel soltanto per leihellip Cioegrave questo oggetto egrave sigrave per noi ma per noi in
quanto coscienza quindi egrave per noi in quanto egrave per lei la coscienza Se non ci fosse la coscienza
non ci sarebbe neanche il ldquoper noirdquo Dunque in ciograve che la coscienza dentro di seacute designa come lo in
seacute o come il vero noi abbiamo la misura da lei stessa stabilita per commisurarvi il suo sapere
Chiamando il sapere concetto e lrsquoessenza o il vero lrsquoessente o lrsquooggetto lrsquoesame consiste nel vedere se il
concetto corrisponda allrsquooggetto Come potete vedere qui oggetto e concetto non sono piugrave cose
distinte separate Certo sono distinte nel senso che non sono la stessa cosa ma questo oggetto
non egrave fuori non egrave in una realtagrave Ben si vede che le due cose sono lo stessohellip Lrsquooggetto e il concetto
che ne ho sono lo stesso hellipma lrsquoessenziale sta nel far sigrave che durante lrsquointera ricerca entrambi i
momenti concetto e oggetto esser-per-altro ed essere-in-se stesso cadano essi stessi nel sapere da noi
indagato e nel far sigrave che quindi noi non abbiamo bisogno di portar con noi altre misure neacute di
applicare nel corso dellrsquoindagine le nostre trovate e i nostri pensamenti anzi lasciandoli in disparte
noi otteniamo di considerare la cosa come essa egrave in e per se stessa Lasciamo in disparte tutte le
considerazioni tutte le misure che possiamo trovare da qualche parte Tutto si svolge ligrave tutto si
svolge potremmo dire oggi allrsquointerno del linguaggio non crsquoegrave qualcosa al di fuori (13 poco piugrave
avanti Infatti da una arte la coscienza egrave coscienza dellrsquooggetto e dallrsquoaltra coscienza di se stessahellip
La coscienza ci sta dicendo Hegel ha questa proprietagrave egrave coscienza dellrsquooggetto nel senso che lo
percepisco ma al tempo stesso egrave anche coscienza di seacute che percepisce coscienza di seacute in quanto
percipiente hellipcoscienza di ciograve che ad essa egrave il vero e coscienza del suo sapere ciograve Egrave cosciente di ciograve
che per la coscienza egrave vero ma egrave anche cosciente di sapere che egrave vero Mentre entrambi questi
momenti sono per la coscienza essa stessa egrave la loro comparazione diviene per la coscienza se il suo
sapere lrsquooggetto corrisponda a questrsquoultimo o no Egrave la coscienza che decide se lrsquooggetto corrisponde a
questo oppure no Chiaramente questo oggetto egrave qualche cosa che la mia coscienza ha ldquoconcessordquo
di vedere ndash parlo di coscienza ma potremmo intendere come linguaggio Quindi come so che
corrisponde Adesso vediamo se ce lo dice Pare bensigrave che per essa lrsquooggetto sia soltanto cosigrave comrsquoessa
lo sa par quasi che essa non possa rintracciare come llsquooggetto sia non per lei stessa ma in seacutehellip Qui crsquoegrave
una critica a Kant ovviamente hellipe pare che non le sia possibile mettere alla prova in quello il
proprio sapere Se non che proprio percheacute la coscienza sa in generale un oggettohellip Cioegrave ha nozione
di un certo oggetto hellipegrave giagrave data la differenza che qualche cosa le egrave lo in-seacutehellip Il fatto di pensare a
un oggetto anche se questo oggetto mi egrave dato dalla coscienza comunque mi si pone una differenza
tra lrsquoin seacute lrsquoIo e questo oggetto hellipma che peraltro il secondo momento egrave il sapere o lrsquoessere
dellrsquooggetto per la coscienza Lrsquoessere in seacute dellrsquooggetto egrave tale solo per la coscienza Su questa
distinzione la quale egrave data si basa lrsquoesame Distinzione tra lrsquoIo e lrsquooggetto per dirla in modo spiccio
Se in questo raffronto entrambi i membri non si corrispondono allora la coscienza sembra dover mutare
il proprio sapere per renderlo adeguato allrsquooggetto ma nel mutarsi del sapere le si muta in effetto anche
lrsquooggetto stessohellip Sta incominciando a dire qualcosa di straordinario Se non si corrispondono
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cioegrave se crsquoegrave disparitagrave tra ciograve che so e lrsquooggetto allora devo mutare il mio modo di vedere lrsquooggetto
ma mutando questo muta il mio modo di sapere intorno allrsquooggetto hellipinfatti quel dato sapere era
essenzialmente sapere un oggetto il quale poicheacute al sapere essenzialmente apparteneva insieme con il
sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto Egrave come se in un certo senso avesse anticipato la semiotica
Anche Heidegger ha preso molto da qui io progetto qualcosa ma nel progettare io modifico
questa cosa e la cosa modifica me egrave esattamente il circolo ermeneutico Lo rileggo insieme con il
sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto in seguito al mio sapere io so una cosa ma questa cosa egrave
inadeguata allora modifico il concetto che ho dellrsquooggetto modificando il concetto modifico il
mio sapere e quindi modifico me Diviene quindi alla coscienza che ciograve che prima le era lo in-seacute non
egrave in seacute ma era in seacute solo per lei Egrave ciograve che Freud chiamerebbe la fantasia cioegrave diviene alla coscienza
cioegrave ci si rende conto che ciograve che prima era considerato lrsquoin seacute lrsquoessenza non egrave in seacute non egrave qualcosa
che appartiene alla cosa per se stessa ma lo egrave per me egrave cosigrave per me Mentre essa dunque nel proprio
oggetto trova che il proprio sapere non gli corrisponde neanche lrsquooggetto stesso sta saldo vale a dire la
misura dellrsquoesame si muta se ciograve di cui essa dovrebbe esser misura non permane nellrsquoesame e lrsquoesame
non egrave soltanto un esame del sapere ma anche dellrsquounitagrave di misura dellrsquoesame stesso Come dire che
lrsquounitagrave di misura sono io Questo movimento dialettico che la coscienza esercita in lei stessa - e nel suo
sapere e nel suo oggetto - in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto egrave propriamente ciograve che dicesi
esperienza Qui dice una cosa importante Dice in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto Qual egrave il
nuovo vero oggetto Egrave quello che io ho mutato a seconda del mio sapere il quale viene a sua volta
mutato dal nuovo oggetto Egrave quello il vero oggetto cioegrave quellrsquooggetto che egrave per la mia coscienza
Egrave lrsquoesempio di ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questa lampada che egrave sul tavolo egrave quello che egrave
egrave ciograve che appare egrave la veritagrave egrave il concreto La coscienza sa qualcosa questo oggetto egrave lrsquoessenza o lo in-
seacute ma esso egrave lo in-seacute anche per la coscienza e con ciograve entra in gioco lrsquoambiguitagrave di quel vero Sigrave egrave vero
in seacute ma egrave vero per me Lui si egrave trovato di fronte a questo problema sigrave egrave vero che questo egrave questo
ma lo egrave per me per la mia coscienza Quindi questo vero egrave ambiguo non egrave un vero autentico
puro certo Noi vediamo che la coscienza ha ora due oggetti lrsquouno egrave il primo in-seacute lrsquoaltro egrave lrsquoesser-per-
lei di questo in seacute Il primo egrave lrsquoin seacute ndash vedo la cosa in seacute - il secondo egrave il fatto che questo in seacute egrave per
me per la coscienza non egrave per seacute La questione fondamentale in Hegel egrave che ha divelto tutta la
superstizione dellrsquoesistenza della realtagrave in quanto tale per se stessa che ha in seacute la propria causa
e il proprio fine Questrsquoultimo oggetto sembra essere da prima soltanto la riflessione della coscienza
entro se stessahellip Questrsquoultimo oggetto cioegrave lrsquooggetto per la coscienza helliprappresentazione non giagrave
di un oggetto ma soltanto del sapere che essa coscienza ha di quel primo oggetto Cioegrave dellrsquooggetto in
seacute Se non che ed egrave stato mostrato ora le si muta il primo oggetto esso cessa di essere lo in-seacute e le
diviene un oggetto siffatto che egrave lo in-seacute solo per leihellip La coscienza si accorge che lrsquoin seacute di questo
oggetto non egrave per seacute per lrsquooggetto stesso ma per lei stessa per la coscienza hellipma cosigrave ciograve lrsquoesser-
per-lei di questo in-seacute egrave poi il verohellip In effetti cosrsquoegrave il vero Ciograve che egrave per me ciograve che egrave per la
coscienza Questo egrave vero egrave il concetto che la coscienza ha costruito hellipil che significa peraltro che
questa egrave lrsquoessenza o il suo oggetto Lrsquoessenza quindi non appartiene allrsquooggetto lrsquoessenza ciograve che
egrave indicato come il vero cioegrave il fatto che questo in seacute della cosa egrave un essere-per-lei In questa
presentazione del corso dellrsquoesperienza crsquoegrave un momento pel quale essa sembra non concordare con ciograve
che si suole intendere come esperienza Ossia il passaggio dal primo oggetto e dal sapere di esso stesso
allrsquoaltro oggetto nel quale si dice essere stata fatta lrsquoesperienza fu accennato cosigrave che il sapere del primo
oggetto o il per-la-coscienza del primo in-seacute debba divenire il secondo oggetto Il primo oggetto egrave ciograve
che la coscienza percepisce nellrsquoimmediato che diventa secondo oggetto quando lrsquoin seacute
dellrsquooggetto egrave per me egrave per la coscienza Sembra invece comunemente che in un altro oggetto noi
facciamo esperienza della non-veritagrave del nostro primo concettohellip Comunemente egrave cosigrave egrave in un
oggetto che noi facciamo esperienza della non-veritagrave del primo cioegrave credo che sia in un certo
modo e poi guardando meglio mi accorgo che non egrave cosigrave In quel modo di vedere invece il nuovo
oggetto si mostra come divenuto mediante un rovesciamento della coscienza stessa Rovesciamento
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della coscienza la quale si accorge dellrsquoerrore e quindi deve rimediare allrsquoerrore Nostra aggiunta
egrave una tale considerazione della cosa per cui la serie delle esperienze della coscienza si elevi ad andatura
scientifica considerazione che non egrave per la coscienza da noi considerata Ma ciograve non egrave in effetto se non
quella circostanza di cui giagrave sopra parlammo a proposito della relazione di questa presentazione con lo
scetticismo che cioegrave ciascun resultato come si dagrave in un sapere non verace non debba sfociare in un
vuoto nulla ma debba necessariamente venir riguardati come il nulla di ciograve di cui egrave resultato - resultato
contenente quel che il precedente sapere ha in seacute di vero Questa egrave la critica che fa Hegel Se mi
accorgo riferendomi a una certa cosa che questa cosa egrave falsa lui dice che sigrave generalmente questa
cosa si elimina ma ndash e qui crsquoegrave tutta una anticipazione nei confronti della psicoanalisi ndash tutto ciograve
che viene detto di ldquofalsordquo in realtagrave egrave vero nel senso che sta dicendo qualche cosa che ha un suo
contenuto Vi ricordate la celeberrima frase di Freud ldquoho sognato una donna ma non era mia
madrerdquo cioegrave nega che la donna presente nel sogno fosse sua madre Questa negazione per la
comunitagrave scientifica sarebbe un semplice annullare quella certa cosa e quindi non egrave sua madre
Invece no giagrave per Hegel la questione egrave molto piugrave complessa e anche piugrave interessante Ciograve che
viene scartato come falso potremmo dirla cosigrave ha molto da dire Ciograve ora qui si presenta cosigrave che
quanto per lo innanzi appariva come llsquooggetto si abbassa per la coscienza a sapere di esso e lo in-seacute
diviene un esser-per-la-coscienza dello in-seacutehellip Sta dicendo che generalmente lrsquooggetto ha una sua
proprietagrave una sua virtugrave mentre lui parla di concetto dellrsquooggetto toglie questa prerogativa di
assolutezza dellrsquooggetto hellipquesto egrave il nuovo oggetto con il quale compare anche una nuova figura
della coscienza figura alla quale lrsquoessenza egrave qualche cosrsquoaltro che non alla figura precedente Questa egrave
la circostanza che conduce nella sua necessitagrave lrsquointera successione delle figure della coscienza Qual egrave
la nuova figura che compare La figura che compare ndash adesso ve la dico in modo molto rapido ndash egrave
la sintesi sintesi tra il positivo e il negativo Se io non scarto piugrave il falso come qualche cosa che
deve essere eliminato questo falso rimane come qualcosa che ha un suo contenuto e che egrave in
relazione con ciograve che ho posto con il positivo Solo questa necessitagrave stessa e il sorgere del nuovo oggetto
che senza che essa sappia come le accade si offre alla coscienza egrave ciograve che per noi si muove per cosigrave
dire dietro le spalle di essa Cioegrave noi non sappiamo bene cosa sta succedendo mentre parliamo ma
qualcosa si muove dietro alle spalle del nostro dire soltanto dopo sapremo cosa abbiamo voluto
dire quado confrontandoci con ciograve che abbiamo detto ndash qui crsquoegrave la psicoanalisi ndash teniamo conto
anche di ciograve che non egrave stato detto o che il dire voleva eliminare per inserirlo nel positivo in ciograve
che egrave stato affermato rendendo in un certo senso ciograve che egrave stato affermato in un concreto Questo
percheacute nellrsquoisolare il positivo e il negativo egrave come se ponessi due astratti anzicheacute il concreto come
due figure separate tra loro prese astrattamente Ciograve che Hegel avanza ndash Severino ha poi preso
anche lui da qui ndash egrave lrsquoidea di un concreto che egrave fatto sigrave di questi due astratti ma anche di una
relazione tra loro che egrave indissolubile Nel movimento della coscienza si produce quindi un momento
dellrsquoessere-in-seacute o essere-per-noi momento che non si presenta per essa la quale egrave essa medesima
immersa nellrsquoesperienza ma il contenuto di ciograve che a noi vien sorgendo egrave per la coscienza e noi di esso
comprendiamo soltanto il lato formale o il suo puro sorgere per quella ciograve che egrave sorto egrave solo come oggetto
per noi egrave in pari tempo come movimento e divenire Questa cosa che sorge questa nuova figura
questa sintesi potremmo indicarla come un nuovo oggetto ma il contenuto di questo nuovo
oggetto ci dice egrave per la coscienza Dire che egrave per la coscienza egrave come dire che egrave per noi Nel
momento in cui sorge noi comprendiamo solo il sorgere di questa nuova figura cioegrave per la
coscienza si pone come nuovo oggetto per noi sigrave come nuovo oggetto ma anche come movimento
e divenire la coscienza si accorge di questo movimento che produce continuamente nuovi oggetti
che si producono nel momento in cui anzicheacute prendere il negativo e il positivo come due astratti
li prende insieme come il concreto il concreto che ne viene egrave un nuovo oggetto Questo o aveva
inteso anche Greimas quando diceva che nella relazione tra A e B non ci sono piugrave A e B ma crsquoegrave la
relazione tra A e B che egrave unrsquoaltra cosa A e B non sono piugrave la stessa cosa percheacute crsquoegrave una relazione
tra i due egrave questa relazione il terzo elemento il concreto (17) Lrsquoesperienza che la coscienza fa di seacute
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non puograve secondo il concetto dellrsquoesperienza stessa comprendere in seacute meno dellrsquointero sistema della
coscienza ossia lrsquointero regno della veritagrave dello spiritohellip Sta parlando del concreto Lrsquoesperienza
che la coscienza fa di seacute non puograve comprendere di seacute meno del concreto Lrsquoesperienza che la
coscienza fa di seacute egrave il concreto egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto egrave lrsquointero hellipcosigrave
che i momenti della veritagrave si presentano in questa peculiare determinatezza non essere puri momenti
astratti si presentano anzi cosigrave come essi sono per la coscienza o come questa stessa compare nel suo
rapporto con quelli per modo che i momenti dellrsquointiero sono figurazioni della coscienza Quindi
momenti dellrsquointero Sono figure della coscienza cioegrave permangono come figure ma sono momenti
dellrsquointero per cui non sono piugrave A e B ma A e B sono momenti della relazione Poi annuncia ciograve
che appariragrave alla fine della sua opera Sospingendo la coscienza se stessa verso la sua esistenza vera
raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata di un alcuncheacute estraneo che
egrave solo per lei ed egrave come un altro o dove lrsquoapparenza diviene eguale allrsquoessenza dove quindi la
presentazione della coscienza coincide proprio con questo punto della scienza dello spirito propriamente
detta e dove infine nel cogliere questa sua essenza la coscienza medesima segneragrave la natura dello stesso
sapere assoluto Diciamola in unrsquoaltra maniera Lrsquoobiettivo la direzione egrave questa giungere a
potere in ciascun atto di parola cogliere questo atto come il concreto come lrsquointero come il tutto
cioegrave in ciascun atto di parola egrave presente il tutto egrave presente lrsquointero Questo lo dicevamo anche a
proposito di Severino Il sapere assoluto parafrasando Hegel ciograve cui punta tutta la
Fenomenologia dello spirito potremmo dire che non egrave altro che il rilevare che parlando egrave presente
il tutto ogni cosa che dico comporta il tutto cioegrave il linguaggio comporta lrsquointero comporta il
concreto Poi parlando mi trovo preso in mille frammentazioni in mille astrazioni ma ciograve che
dagrave la veritagrave in ciograve che si dice egrave il concreto egrave lrsquointero Hegel lo ha detto il vero egrave lrsquointero e lrsquointero
egrave il vero cioegrave il concreto la consapevolezza la coscienza che ciascun atto di parola comporta
ciascun altro atto di parola Meglio ancora ogni atto di parola egrave anche ciascun altro atto di parola
cioegrave lo rinvia Dice Hegel raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata
di un alcuncheacute estraneo cioegrave non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo al dire Ciascun atto di parola egrave il tutto
comprende tutto il linguaggio linguaggio in quanto lrsquointero che deve essere presente in ciascun
atto di parola Quindi non gli egrave piugrave estraneo in qualche altra cosa percheacute questrsquoaltra cosa egrave
comunque giagrave presente fa parte dellrsquointero non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo E siamo arrivati alla
Coscienza Il capito primo si intitola La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione In questa
Introduzione ci ha detto e questa egrave la cosa forse piugrave importante che lrsquooggetto egrave per la coscienza
cioegrave egrave quello che egrave per lei Tenete perograve sempre conto per ciograve che sappiamo oltre Hegel che
lrsquooggetto non egrave che un significato e che se non fosse un significato sarebbe niente Quindi questo
movimento non egrave altro che il movimento di cui parla de Saussure movimento del significante
verso il significato come lrsquooggetto per dirla cosigrave del significante Il significante sarebbe lrsquoin seacute egrave
ciograve che egrave immediatamente evidente La coscienza lo pone come lrsquoin seacute certo ma se non ci fosse un
per seacute se non ci fosse un significato verso il quale rinvia questo in seacute rimarrebbe ligrave appeso e non
significherebbe nulla Un significante senza significato non significa niente ma questo non
significa che non esista La coscienza lo rileva lo rileva in quanto in seacute in quanto vuoto in quanto
nulla potremmo giungere a dire Quindi ecco che questo movimento non egrave altro che il movimento
che avviene necessariamente nel linguaggio se dico dico necessariamente qualcosa Questo
potrebbe in realtagrave riassumere tutto ciograve che ha detto Hegel Questo qualcosa egrave indissolubilmente
legato al mio dire non esiste da solo Questo fa intendere molto bene come non puograve esistere
lrsquooggetto da solo il ciograve di cui dico non puograve esistere da solo esiste in ciograve che sto dicendo e cioegrave
nellrsquoatto di parola
8 luglio 2019
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A pag 81 La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione Il sapere che da prima o immediatamente egrave
nostro oggetto non puograve essere niente altro da quello che esso stesso sapere immediato sapere
dellrsquoimmediato o dellrsquoessente Il nostro comportamento dovragrave essere non meno immediato dovremo
quindi apprendere questo sapere come si offre senza alterare niente in esso e dal nostro assumere
dovremo tener lungi il concepire Questa non egrave niente altro che la definizione di fenomenologia
guardare le cose cosigrave come appaiono cosigrave come sono Il contenuto concreto della certezza sensibile fa
sigrave che essa appaia immediatamente come la conoscenza piugrave ricca come una conoscenza drsquoinfinita
ricchezza per la quale non egrave dato trovare un limite sia che noi trascorriamo fuori nello spazio e nel
tempo dovrsquoessa si espandehellip Questa conoscenza appare inoltre come la piugrave verace infatti niente
ancora dellrsquooggetto essa ha tralasciato anzi lo ha in tutta la sua pienezza dinanzi a seacute Egrave cosigrave come
appare In effetto perograve tale certezza si dagrave a divedere essa stessa come la veritagrave piugrave astratta e piugrave povera
Divedere egrave un verbo poco usato Riguarda ovviamente il vedere e il ldquodirdquo anteposto egrave un intensivo
un vedere con esattezza Dice dunque che questa certezza si mostra come la veritagrave piugrave astratta
e piugrave povera Di ciograve che essa sa non enuncia che questo esso egrave e la sua veritagrave non contiene che llsquoessere
della cosa Quindi qualcosa egrave Egrave in questo senso che dice che egrave la piugrave povera dice soltanto che egrave
Da parte sua in questa certezza la coscienza egrave soltanto come puro Io o Io vi sono soltanto come puro
questi e lrsquooggetto similmente soltanto come puro questo Chiama lrsquoIo il questi per distinguerlo
dallrsquooggetto che chiama il questo Io questi son certo di questa cosa non giagrave percheacute Io mi sia
sviluppato come coscienza o abbia mosso variamente il pensiero E neppure percheacute secondo una
moltitudine di caratteri distinti la cosa di cui son certo sia un ricco rapporto in lei stessa o una
molteplice relazione verso altre Tutto ciograve non riguarda la veritagrave della certezza sensibile Neacute Io neacute la
cosa ha qui il significato di una varia e molteplice mediazione Io non ha il significato di un
rappresentare o di un pensare molteplice e vario neacute la cosa ha il significato di molteplicitagrave di caratteri
hellip Altrettanto in quanto rapporto la certezza egrave immediato puro rapporto la coscienza egrave Io e niente
altro un puro questi il singolo sa il puro questo ossia sa il singolo Io so che cosa So il singolo cioegrave
lrsquooggetto ciograve che mi appare Ma nel puro esserehellip Il puro essere non egrave niente altro che il primo
approccio a ciograve che appare In quel momento so solo questo che egrave hellipche costituendo lrsquoessenza di
questa certezza egrave da lei profferito come veritagrave di lei stessa vi egrave in gioco se noi ben guardiamo molto
altro ancora Una reale certezza sensibile non egrave solamente una siffatta pura immediatezza ma egrave anche
un esempio di essa e di quanto vi ha in gioco Sta dicendo che ciograve che appare che ciograve che si mostra
come comunemente si pensa cosigrave come egrave e di cui abbiamo la certezza percheacute lrsquooggetto egrave quello
lo vediamo ecc beh ci sta dicendo che dobbiamo andarci piugrave cauti percheacute in effetti ci sono in
gioco molte piugrave cose Sembra di sentire parlare Freud quando evocava questioni del genere Tra
le innumerevoli differenze che ivi vengono in evidenza noi troviamo ovunque la differenza principale
che cioegrave in tale certezza escono tosto fuori dal puro essere i due giagrave ricordati questi un questi come Io
e un questo come oggetto Se noi riflettiamo su tale differenza resulteragrave che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro sono nella
certezza sensibile soltanto immediati ma vi sono in pari tempo come mediati io ho la certezza mediante
qualche cosrsquoaltro ossia mediante la cosa e anche questa egrave nella certezza mediante qualche cosrsquoaltro
ossia mediante Io LrsquoIo ha la certezza attraverso lrsquooggetto della conoscenza ma questo oggetto
della conoscenza trae la sua certezza dal fatto che Io gliela attribuisco A pag 83 Questa differenza
dellrsquoessenza e dellrsquoesempio della immediatezza e della mediazione non la facciamo soltanto noi ma la
troviamo nella stessa certezza sensibile tale differenza egrave da intendersi in quella fora in cui essa egrave nella
certezza sensibile e non giagrave in quella in cui testeacute la determinammo noi Nella certezza sensibile cioegrave
lrsquoun momento egrave posto come ciograve che semplicemente e immediatamente egrave o come essenza lrsquooggettohellip
Nella certezza sensibile ci dice un momento egrave posto come llsquoessenza Lrsquoidea egrave che vedendo
lrsquooggetto questi mostri lrsquoessenza mostri quello che realmente egrave hellip lrsquoaltro momento egrave posto come
lrsquoinessenziale il mediato che qui non egrave in seacute ma mediante qualcosrsquoaltro lrsquoIo un sapere che sa lrsquooggetto
soltanto percheacute lrsquooggetto egravehellip In questo caso lrsquoIo diventa irrilevante non egrave determinante ciograve che
importa egrave lrsquooggetto lrsquooggetto egrave quello che egrave io lo conosco sigrave ma egrave lrsquooggetto che conduce il gioco
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Ma lrsquooggetto egrave egrave il vero e lrsquoessenza esso egrave indifferentemente dal suo venir saputo o no esso rimane
anche e non vien saputo mentre il sapere non egrave se non egrave lrsquooggetto Questa egrave la tesi che lui vuole
confutare lrsquooggetto egrave quello che egrave Quante volte lo abbiamo sentito le cose sono cosigrave come le vedo
anche se io non ci sono le cose sono quelle Quindi lrsquooggetto egrave essenziale lrsquoIo egrave inessenziale LrsquoIo
in questo caso non egrave altro che un rilevatore di oggetti Si dovragrave dunque considerare lrsquooggetto per
vedere se nella certezza sensibile stessa esso sia in effetto come unrsquoessenza tale quale dalla certezza
sensibile vien fatto passarehellip Dice ma egrave proprio cosigrave hellipsi dovragrave considerare se questo concetto
dellrsquooggetto di essere cioegrave essenza corrisponda al modo secondo il quale lrsquooggetto medesimo si trova nella
certezza sensibile A questo scopo noi non abbiamo da riflettere sullrsquooggetto neacute da indagare che cosa
esso in veritagrave possa essere ma solo da considerarlo come la certezza sensibile lo ha in lei Egrave lrsquounica cosa
che possiamo fare Tra poco lo diragrave ma non possiamo isolare la cosa in seacute avrebbe detto Kant
possiamo soltanto indagare cosigrave come lrsquooggetto si mostra alla coscienza Proprio a lei devesi
chiedere che cosa egrave il questo Se noi lo prendiamo nel doppio aspetto del suo essere come lrsquoora e il quihellip
Come ciograve che mi appare qui e ora hic et nunc La dialettica che esso ha in lui avragrave una forma tanto
intelligibile quanto esso stesso lo egrave Quindi considera rispetto al questo allrsquooggetto il suo qui e il
suo ora percheacute lrsquooggetto mi appare qui e ora Anzi egrave proprio il fatto di essere qui e ora a
determinarlo in un certo qual modo come oggetto Alla domanda che cosrsquoegrave lrsquoora rispondiamo
dunque per es lrsquoora egrave la notte Per esaminare la veritagrave di questa certezza sensibile egrave sufficiente un
esperimento semplice Noi appuntiamo per iscritto questa veritagrave una veritagrave non perde niente per essere
scritta e altrettanto poco per essere conservata Se ora a mezzogiorno noi ritorniamo a quella veritagrave
scritta dovremo dire che essa sa ormai di stantio Quellrsquoora che egrave la notte vien conservato ossia vien
trattato come ciograve per cui egrave stato spacciato come un essentehellip Questo ldquoorardquo viene spacciato come un
essente come qualcosa che egrave quello che egrave e basta hellipma esso si dimostra piuttosto come un non
essente Senza dubbio lrsquoora si conserva ma come tale ora che non egrave notte similmente rispetto al giorno
che adesso egrave lrsquoora si conserva come tale ora che neppure egrave giorno o si conserva come un negativo in
generale Tale ora che si conserva non egrave quindi immediato bensigrave mediato infatti lrsquoora come ora che
resta e si conserva egrave determinato per via che altro ossia il giorno e la notte non egrave Se dico che egrave giorno
vuol dire che non egrave notte Il giorno egrave determinato dal fatto che non egrave notte e viceversa Ma con
ciograve lrsquoora non egrave meno semplice di prima egrave ora e in questa semplicitagrave egrave indifferente verso tutto ciograve che gli
gioca da presso quanto poco la notte e il giorno sono il suo esserehellip Questo ldquoorardquo non egrave fatto dal
giorno o dalla notte questi sono indifferenti Lrsquoldquoorardquo egrave lrsquoora egrave adessohellip ma adesso quando
hellipaltrettanto poco esso egrave anche giorno e notte esso non egrave per niente affetto da questo suo esser-altro Sta
dicendo che questo ldquoorardquo egrave ora ma anche non-ora egrave se stesso ma anche altro Un alcuncheacute di cosigrave
semplice che egrave per via di negazione e che egrave neacute questo neacute quello un non-questo e che egrave altrettanto
indifferente ad essere sia questo che quello noi lo chiamiamo un universale lrsquouniversale egrave dunque in
effetto il vero della certezza sensibile Questa frase che sta dicendo egrave impegnativa Dice lrsquouniversale
egrave dunque in effetto il vero della certezza sensibile ma lrsquouniversale egrave un concetto unrsquoastrazione un
concetto astrattoma se noi diciamo che lrsquouniversale egrave il vero della certezza sensibile vuol dire che
ciograve che noi vediamo sensibilmente cioegrave lrsquooggetto che vediamo tocchiamo ecc questo egrave un
universale cioegrave un concetto Noi vediamo tocchiamo utilizziamo concetti cioegrave significati Ci
sta dicendo questo che la certezza sensibile quella che allrsquoinizio indicava come il sapere
dellrsquoimmediato di ciograve che appare immediatamente questo non egrave altro che un significato Ciograve che
ci appare ciograve che tocchiamo ciograve che mangiamo che respiriamo tutto questo egrave un significato Sta
dicendo questo e non egrave poco Anche il sensibile noi lo enunciamo come un universale Non possiamo
enunciare la cosa stessa enunciamo sempre un universale Ciograve che noi diciamo egrave questo ossia
lrsquouniversale questo oppure egrave ossia lrsquoessere in generale Certo con ciograve non ci rappresentiamo di questo
universale o lrsquoessere in generale ma enunciamo lrsquouniversale ossia non lo enunciamo senzrsquoaltro a quel
modo che in quella certezza sensibile noi lo opiniamo Cioegrave lo vediamo lo pensiamo Noi ci troviamo
sempre a dovere avere a che fare con un universale ciascuna affermazione egrave unrsquoaffermazione
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universale Questa egrave una questione straordinaria Se egrave un concetto se egrave un significato egrave
unrsquoaffermazione universale cioegrave questo significato egrave sempre quel significato percheacute sia quel
significato occorre che quel significato non muti sia sempre lo stesso indifferentemente da cosa
significa Questo in effetti porta a dire che ciograve con cui abbiamo a che fare la nostra certezza
sensibile egrave riferita a significati a nientrsquoaltro che significati Ma come si vede il piugrave verace egrave il
linguaggio in esso noi confutiamo immediatamente perfino la nostra opinione e poicheacute lrsquouniversale egrave
il vero della certezza sensibile e il linguaggio esprime solo questo vero cosigrave egrave escluso che si possa dire
quellrsquoessere sensibile che noi opiniamo Siccome lrsquouniversale egrave lrsquounico vero della certezza sensibile
il linguaggio non puograve esprimere le cose che in quel modo cioegrave come universali come significati
Cogliere la cosa in seacute per usare un termine kantiano equivarrebbe a porsi fuori dal linguaggio Se
siamo nel linguaggio il linguaggio puograve soltanto parlare di significati cioegrave di universali Lrsquoidea egrave
che se soltanto si uscisse dal linguaggio allora si potrebbe dire la cosa Questo lo avevamo giagrave
inteso tempo fa ma qui egrave espresso in modo molto preciso A pag 85 Fino ad adesso ha posto la
questione dellrsquoldquoorardquo ldquoorardquo che egrave ma anche non lo egrave percheacute lrsquoldquoorardquo egrave un universale un significato
un concetto Lo stesso saragrave anche dellrsquoaltra forma del questo cioegrave del qui Ricordiamo che sta
considerando ciograve che determina lrsquooggetto della certezza sensibile il qui e ora Lrsquoldquoorardquo lrsquoabbiamo
visto adesso tratta il ldquoquirdquo Per es il qui egrave lrsquoalbero Io mi volto e questa veritagrave egrave dileguata
convertendosi nellrsquoopposta il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Sta facendo un discorso che
porteragrave ovviamente alla stessa conclusione dellrsquoldquoorardquo cioegrave che il ldquoquirdquo egrave un universale un
concetto un significato (11) Se noi raffrontiamo la relazione nella quale il sapere e lrsquooggetto da prima
sorgevano con la relazione loro comrsquoessi si vengono a trovare nel presente resultato si vede che la
relazione stessa si egrave rovesciata A questo punto non egrave piugrave lrsquooggetto cosigrave come appariva prima per
cui crsquoegrave lrsquooggetto ci sono Io ma Io sono inessenziale egrave lrsquooggetto che importa lrsquooggetto che egrave quello
che egrave adesso sembra il contrario percheacute lrsquooggetto sembra dileguarsi per cui come faccio a stabilire
il ldquoquirdquo se diventa unrsquoaltra cosa Questo ldquoquirdquo cambia continuamente appunto si dilegua e
quindi a questo punto la cosa essenziale diventa lrsquoIo egrave per questo motivo che parla di
rovesciamento Lrsquooggetto che doveva essere lrsquoessenziale egrave ora lrsquoinessenziale della certezza sensibile esso
infatti egrave divenuto un universale ma tale universale non egrave piugrave ciograve che lrsquooggetto avrebbe dovuto
essenzialmente essere per la certezza sensibile anzi questa adesso consiste nellrsquoopposto vale a dire nel
sapere e il sapere prima era lrsquoinessenziale Il sapere dellrsquoIo della coscienza La veritagrave di questa
certezza egrave nellrsquooggetto come oggetto mio o egrave nellrsquoopinare lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso Queste
affermazioni sono interessanti Lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso se non so non egrave La certezza sensibile
dunque egrave invero espulsa dallrsquooggetto ma con ciograve non egrave ancora tolta anzi soltanto ricacciata indietro
nellrsquoIo ora egrave da vedersi che cosa ci mostri lrsquoesperienza di tale realtagrave della certezza sensibile Qui il
ldquotoltardquo richiama Severino In effetti Hegel lo usa in un modo che poi Severino riprende non dico
pari pari ma quasi A pag 86 (12) La forza della sua veritagrave ormai sta dunque nellrsquoIohellip Sta sempre
indagando sulla veritagrave della certezza sensibile La mia certezza da dove viene DallrsquoIo
Dallrsquooggetto A questo punto dice la forza della veritagrave sta nellrsquoIo hellipnella immediatezza del mio
vedere udire ecc il dileguare del singolo ora e del singolo qui da noi opinati viene evitato percheacute ci
sono io che li trattengo Sono io che trattengo questo ldquoquirdquo lo trattengo nella memoria lo trattengo
percheacute mi fa comodo ma di fatto non egrave piugrave qui non egrave piugrave ora adesso lo diragrave in modo piugrave preciso
Ma in questa relazione proprio come nella precedente la certezza sensibile fa esperienza in lei della
medesima dialettica Io questi vedo lrsquoalbero e lo affermo come il qui ma un altro Io vede la casa e
afferma che il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Entrambe le veritagrave hanno una medesima
autenticazione ossia lrsquoimmediatezza del vedere e la sicurezza e lrsquoaffermazione di entrambi gli Io circa
il loro sapere ma nellrsquoaltra lrsquouna dilegua Comincia a mettere in gioco anche il fatto che lrsquoIo sia
garante della veritagrave percheacute dovrebbe sigrave garantire che nellrsquoimmediatezza del vedere che questo
il qui indichi effettivamente questo ma egrave soltanto lrsquoimmediatezza egrave ciograve che vedo in questo
momento ciograve che mi garantisce che il ldquoquirdquo egrave lrsquoalbero Ciograve che ivi non dilegua egrave lrsquoIo come universale
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il cui vedere non egrave un vedere neacute dellrsquoalbero neacute di questa casa ma egrave un vedere semplice che mediato dalla
negazione di questa casa ecc egrave altrettanto semplice e indifferente verso ciograve che vi egrave in gioco verso la
casa verso llsquoalbero ecc Un vedere semplice che egrave mediato dalla negazione della casa cioegrave io vedo
lrsquoalbero e quindi nego la casa vedo la casa e quindi nego lrsquoalbero Io non egrave che universale come
lo sono ora qui questo in generale Un altro universale un altro concetto un significato Porre lrsquoIo
come un significato pone moltissime obiezioni anche alla psicoanalisi per es alla psicoanalisi
dellrsquoIo Certo io intendo dire un Io singolo ma quanto poco io posso dire ciograve che intendo per ora e per
quihellip Come diceva prima svaniscono si dileguano hellipaltrettanto poco posso dire ciograve che intendo per
Io Cosa intendo per Io Quando incomincio a parlarne si dilegua pure lui Egrave un universale non
egrave determinabile da qualche cosa Dicendo questo qui questo ora o un singolo io dico ogni questo ogni
qui ogni ora ogni singolo similmente dicendo Io questo singolo Io dico ogni Io in generale ciascuno
egrave quello che io dico Io questo singolo Io Ciascuno egrave quello che io dico che egrave non quello che egrave egrave
questo lrsquoIo ciascuna volta Cosigrave come lrsquouniversale egrave un concetto un significato Che cosa dice
Dice ciograve che io dico che dica non ha esistenza in seacute Poco piugrave avanti hellipuna cosigrave detta questa cosa
o un questo essere umano allora egrave anche giusto che tale esigenza dica qual questa cosa qual questo Io
essa opini ma ciograve dire egrave impossibile Percheacute egrave impossibile Percheacute dilegua continuamente A pag
87 (14) La certezza sensibile fa dunque esperienza che la sua essenza non sta neacute nellrsquooggetto neacute nellrsquoIo
e che lrsquoimmediatezza non egrave unrsquoimmediatezza neacute dellrsquouno neacute dellrsquoaltrohellip La certezza immediata
prima sembrava che venisse dallrsquooggetto che egrave quello che egrave poi dallrsquoIo che lo percepisce hellipin
quei due ciograve che io opino egrave infatti un inessenziale e lrsquooggetto e lrsquoIo sono universali nei quali lrsquoora e il
qui e lrsquoIo che io opino non sussistono o non sono Ciograve che io penso che una certa cosa sia non egrave cosigrave
Certo io posso dire che egrave cosigrave difatti egrave quello che accade ma questo Io questa cosa ecc sono
universali sono concetti sono significati Con ciograve noi arriviamo a porre lrsquointiero della certezza
sensibile stessa come sua essenzahellip Lrsquoessenza sta nellrsquointero Cosa direbbe Severino Sta nel
concreto hellipe non piugrave soltanto come un momento di essa il che succedeva nei due casi dove prima
lrsquooggetto opposto allrsquoIo e poi Io dovevano essere la sua realtagrave Egrave dunque soltanto la stessa intera certezza
sensibile che persistendo in lei come immediatezza esclude da seacute ogni opposizione che aveva luogo
precedentemente Lrsquoopposizione tra Io e lrsquooggetto non crsquoegrave piugrave Ovviamente questo avviene nel
processo dialettico attraverso la sintesi tra lrsquoIo e lrsquooggetto Vale a dire la certezza sensibile
riguarda la sintesi di questi due Cosigrave a questa pura immediatezza non interessa piugrave lrsquoesser-altro del
qui come albero il quale passa in un qui che egrave non-albero non piugrave interessa lrsquoesser-altro dellrsquoora come
giorno che passa in unrsquoora che egrave notte neacute interessa un altro Io a cui egrave oggetto qualche cosrsquoaltro La veritagrave
di tale immediatezza si mantiene come rapporto che resta uguale a se stessohellip Badate bene veritagrave
come rapporto Un rapporto egrave un atto linguistico helliprapporto che tra lrsquoIo e lrsquooggetto non fa nessuna
distinzione di essenzialitagrave e di inessenzialitagravehellip Non crsquoegrave piugrave lrsquoidea che lrsquoIo sia essenziale e che
lrsquooggetto sia inessenziale e viceversa tutto questo scompare Io questi affermo dunque il qui come
albero e non mi volto per modo che il qui mi divenga un non-albero Io non voglio saperne niente che
un altro Io veda il qui come non-albero o che io stesso altra volta abbia potuto prendere il qui come non-
albero e lrsquoora come non-giorno ma io sono puro intuire io quanto a me resto a questo lrsquoora egrave giorno
o il qui egrave lrsquoalbero nemmeno raffronto tra loro il qui e lrsquoora ma mi attengo a una relazione immediata
lrsquoora egrave giorno Questo egrave il modo di pensare comune cioegrave ci si attiene a una relazione immediata
ora egrave notte questa egrave una certezza immediata questo egrave il vero Ma Hegel pone unrsquoobiezione Poicheacute
cosigrave questa certezza piugrave non vuol venir fuori quando noi la rendiamo attenta a unrsquoora che egrave notte o a un
Io a cui egrave notte rechiamoci allora noi da lei e facciamoci indicare quellrsquoora che viene affermato
Rivolgiamoci direttamente a questa certezza interroghiamola e vediamo cosa succede Noi
dobbiamo bene farcelo indicare giaccheacute la veritagrave di quel rapporto immediato egrave la veritagrave di questo Io che
si limita a unrsquoora e a un qui Per lui si tratta di un ldquoorardquo che egrave tutti gli ldquoorardquo di un ldquoquirdquo che sono
tutti i ldquoquirdquo percheacute egrave un universale Se noi questa veritagrave prendessimo in esame dopo o ne stessimo
lontani essa non avrebbe nessunissimo significato percheacute toglieremmo lrsquoimmediatezza che le egrave
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essenziale Se a questa veritagrave noi togliamo lrsquoimmediatezza dellrsquoessere indicata adesso in questo
momento cioegrave la sua determinazionehellip Tenete sempre conto che una determinazione in questo
modo esclude la dialettica percheacute immagina la certezza sensibile come lrsquoimmediato che io vedo
senza che questo immediato che io vedo ritorni in un percorso dialettico come adesso Hegel ci sta
indicando (17) Vien mostrato lrsquoora questo ora Ora mentre esso vien mostrato ha giagrave cessato di essere
Se noi chiedessimo a chi sostiene questa veritagrave a questa certezza sensibile dellrsquoora per cui dice
ldquoadessordquo sigrave ma quale ora Cosa intendi con ora Ce lo dice qui mentre esso vien mostrato ha giagrave
cessato di essere Lrsquoora che egrave egrave diverso da quello mostrato e noi vediamo che lrsquoora consiste proprio in
questo nel non essere piugrave mentre esso egravehellip Mentre lo dico non egrave piugrave helliplrsquoora come ci vien mostrato egrave
un giagrave stato e questa egrave la sua veritagrave esso non ha la veritagrave dellrsquoessere Non crsquoegrave piugrave e quindi non ha la
veritagrave dellrsquoessere Che tipo di veritagrave ha Egrave dunque vero che esso egrave giagrave stato Ma in effetto ciograve che egrave giagrave
stato non egrave unrsquoessenza esso non egrave e invece si trattava dellrsquoessere Si immaginava che indicando il qui
e lrsquoora si mostrasse lrsquoessere dellrsquooggetto come egrave realmente Perograve di fatto Hegel ci sta dicendo che
ciograve che mostriamo nel momento in cui lo mostriamo non mostriamo ciograve che egrave mostriamo unrsquoaltra
cosa Cosa che avviene parlando ininterrottamente quando io voglio fermare una parola egrave chiaro
che giagrave solo lrsquoidea di fermarla comporta altre parole In questo indicare noi scorgiamo dunque
soltanto un movimento con il seguente decorso 1) Io indico lrsquoora ed esso egrave affermato come il vero ma
io lo indico come il giagrave stato o come un tolto io tolgo la prima veritagravehellip La prima veritagrave egrave che lrsquoora sia
questa perograve mentre io lo dico non egrave giagrave piugrave quello che io indicavo quindi io tolgo la prima veritagrave
percheacute non egrave piugrave vero hellip2) adesso come seconda veritagrave affermo che egrave giagrave stato egrave toltohellip La prima
veritagrave lrsquoabbiamo tolta la seconda dice che egrave giagrave stato cioegrave egrave tolto 3)Ma il giagrave stato non egrave io tolgo
lrsquoesser-giagrave-stato o lrsquoesser-tolto tolgo la seconda veritagrave nego quindi la negazione dellrsquoora e torno cosigrave alla
prima affermazione che lrsquoora egrave Abbiamo compiuto il percorso dialettico tesi antitesi e sintesi
Indico lrsquoora ma indicando lrsquoora non dico la veritagrave Quale sarebbe la seconda veritagrave Affermo che
egrave stato quellrsquoldquoorardquo ligrave egrave stato cioegrave egrave tolto non crsquoegrave piugrave e questa egrave lrsquoantitesi la negazione della prima
veritagrave Sintesi ma il giagrave stato non egrave indubbiamente se egrave giagrave stato vuol dire che non egrave Io tolgo
lrsquoessere giagrave stato cioegrave tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave e nego quindi la negazione
dellrsquoldquoorardquo La prima e la seconda veritagrave sono il positivo e il negativo - il negativo nega che lrsquoldquoorardquo
sia proprio questa La prima veritagrave il positivo ci dice che pongo lrsquoldquoorardquo che perograve non egrave non egrave
piugrave questa la seconda veritagrave il negativo nega che la prima sia una veritagrave e questa appare come
unrsquoaltra veritagrave quindi se tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave cosa succede Che nego la
negazione dellrsquoldquoorardquo nel senso che la prima e la seconda veritagrave di fatto negano lrsquoldquoorardquo mostrano
che non egrave Ma a questo punto di questi due momenti la prima e la seconda veritagrave ci troviamo di
fronte al fatto che se io nego la negazione affermo percheacute egrave questo che sta accadendo ci dice
Hegel negare una negazione comporta unrsquoaffermazione e infatti dice torno cosigrave alla prima
affermazione che lrsquoora egrave Lrsquoora e lrsquoindicare lrsquoora son dunque cosigrave costituiti che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro egrave un
semplice immediato ma un movimento che ha in lui diversi momenti Vien posto questo ma piuttosto
posto un altro o il questo vien tolto e tale esser-altro o togliere del primo viene anchrsquoesso di nuovo tolto
e cosigrave ricondotto al primo Pensate a Severino lrsquoessere egrave questa la posizione perograve diceva se non
gli metto a fianco che il non essere non egrave questa prima affermazione rimane insostenibile percheacute
continua a prevedere lrsquoeventualitagrave che il non essere sia e allora il non non-essere deve essere
tolto togliendo il non non-essere mi ritrovo nuovamente allrsquoessere Egrave questo il movimento di
ritorno a questo punto ritorno allrsquoessere Ma questo primo riflesso in se stesso non egrave precisamente
ciograve che era per lo innanzi ossia un immediatohellip Quando io torno indietro questo ldquoorardquo non egrave
lrsquoldquoorardquo di prima egrave un altro Cosigrave lrsquoessere di Severino lrsquoessere non egrave piugrave quello di prima egrave un altro
che egrave diventato positivo egrave diventato incontrovertibile per usare i suoi termini hellipma egrave appunto
un qualcosa di riflesso in se stesso o di semplice che nellrsquoesser-altro resta ciograve che esso egravehellip Egrave nellrsquoessere
altro che lui rimane quello che egrave Tornando a Severino soltanto in questo altro in questo non
non-essere lrsquoessere egrave effettivamente essere Lrsquoindicare egrave dunque esso stesso il movimento esprimente
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ciograve che lrsquoora egrave in veritagrave ossia un resultato o una molteplicitagrave di ora nel suo insieme raccolta e lrsquoindicare
egrave lrsquoimparare per esperienza che ora egrave un universale Siamo passati dalla certezza sensibile come la
certezza di ciograve che appare qualcosa di immediato a qualcosa che invece ci appare come un
risultato Cambia tutto Ciograve che mi appare egrave il risultato diciamola cosigrave di un movimento che dal
significante va al significato e torna al significante per renderlo significante nel senso che ciograve che
io vedo egrave un significato Egrave soltanto percheacute egrave un significato che io lo vedo mi ritorna come
significante cioegrave significa qualcosa egrave qualcosa sennograve egrave niente (20) Egrave chiaro che la dialettica della
certezza sensibile altro non egrave se non la semplice storia del movimento di questa certezza medesima o della
sua esperienzahellip La questione storica egrave qualcosa di cui Hegel parleragrave a lungo Si tratta sempre di
una storia come dire che le cose che sono significati sono significati percheacute hanno una storia
sono significati per via della loro storia helliped egrave pur chiaro che anche la certezza sensibile altro non egrave
se non quella storia La certezza sensibile egrave una storia un racconto se volete dirla cosigrave Ciograve che mi
appare come certezza sensibile egrave un significato quindi egrave storia un racconto Le cose che io tocco
mangio ecc sono racconti Prosegue poi facendo una critica ai suoi oppositori perogravehellip A pag 91
(21) Se realmente volessero dire questo pezzo di carta cui essi opinano e se proprio lo volessero dire ciograve
riuscirebbe impossibile percheacute il questo sensibile che viene opinato egrave inattingibile al linguaggio che
appartiene alla coscienza a ciograve che egrave in seacute universale Se egrave universale appartiene al linguaggio egrave un
concetto un significato Non sarebbe possibile dirlo percheacute sarebbe fuori dal linguaggio Nel reale
tentativo di pronunziare la cosa essa si disintegrerebbe coloro che ne iniziassero una descrizione non
la potrebbero condurre a termine ma dovrebbero lasciarla ad altri i quali poi alla loro volta finirebbero
col confessare di discorrere di una cosa che non egrave Questo accade quando si prende rigorosamente la
questione la si elabora si comincia a pensare e ci si accorge che ciograve di cui si sta parlando
propriamente non egrave Essi dunque opinano questo pezzo di carta questo qui che egrave tuttrsquoaltro da quello
lagrave ma discorrono di ldquocose effettuali di oggetti esterni o sensibili di essenze assolutamente singolerdquo
ecc ossia essi dicon di tutto ciograve soltanto lrsquouniversale quindi ciograve che vien chiamato lrsquoineffabile non egrave
altro che il non-vero il non-razionale ciograve che vien meramente opinato Se di una cosa niente altro vien
detto tranne che essa egrave una cosa effettuale un oggetto esteriore allora essa egrave soltanto un alcuncheacute di
molto comune e si enuncia piuttosto la sua eguaglianza con tutto che non la sua differenza Se io lo
pongo come qualcosa di effettuale cioegrave qualcosa che vedo che tocco ecc qualcosa di reale come
si suole dire allora questo oggetto esteriore dice Hegel egrave qualcosa di molto comune e quindi si
enuncia la sua eguaglianza con il tutto cioegrave egrave una cosa fra le cose Quando io dico una singola cosa
io la esprimo piuttosto come un del tutto universale giaccheacute ogni cosa egrave una singola cosa e ugualmente
questa egrave tutto ciograve che si vuole Se la cosa noi la determiniamo piugrave esattamente come questo pezzo di
carta ecco che ogni e qualsivoglia carta egrave un questo pezzo di carta e io ho pur sempre detto lrsquouniversale
Come dire che ciascuna volta che io parlo dico un universale cioegrave dico altre parole concetti
significati percheacute non ho accesso alla cosa in seacute kantianamente Questa mi si dilegua
continuamente ma si dilegua in quanto non egrave altro che un pensiero Questa cosa che io immagino
esistere fuori dal linguaggio egrave qualche cosa che io ho costruito con il linguaggio e quindi egrave un
altro universale Anche se voglio pensarla come qualcosa che egrave quella che egrave quindi come un
particolare assoluto singolare ecc rimane un universale percheacute rimane un significato e se egrave un
significato rimane un universale un concetto in definitiva un atto linguistico hellipcosigrave indico quel
pezzo di carta come un qui che egrave un qui di altri qui o che egrave in lui stesso un insieme semplice di molti
qui ossia un universale io lo prendo come esso in veritagrave egrave e anzicheacute sapere un qualche cosa di
immediato io lo prendo per vero io percepisco E il Secondo Capitolo si chiama appunto La
percezione in cui ci diragrave che cosa intende lui con percezione
17 luglio 2019
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Siamo al Capitolo II La percezione o la cosa e lrsquoillusione Egrave un capitolo interessante complesso La
certezza immediata non prende il vero percheacute sua veritagrave egrave lrsquouniversale Invece tutto ciograve che per lei egrave
lrsquoessente la percezione lo prende come Universale Nel senso che non ha altro modo Daccheacute suo
principio in generale egrave lrsquouniversalitagrave i momenti di essa immediatamente distinguentesi sono Io come
Io universale e lrsquooggetto come oggetto universale Quel principio egrave sorto a noihellip Egrave sorto a noi cioegrave ci
egrave apparso inequivocabilmente diciamola cosigrave hellipe quindi il nostro apprendere la percezione non egrave
piugrave un apprendere apparente come era quello della certezza sensibile ma necessario Sta dicendo che
questa cosa ci egrave apparsa come inequivocabile come incontrovertibile e cioegrave il fatto che ci sia e ci
sia lrsquooggetto e che io colga lrsquooggetto non come singolaritagrave ma come universalitagrave Nellrsquoatto in cui
il principio sorge son giagrave contemporaneamente divenuti i due momenti i quali al loro apparire soltanto
vengon fuorihellip Cioegrave nel momento della percezione compaiono queste cose helliplrsquouno il momento
dellrsquoindicare lrsquoaltro il movimento medesimo ma come alcuncheacute di semplice lrsquouno il percepire lrsquoaltro
lrsquooggetto In Hegel si tratta sempre di due movimenti hellipil movimento il dispiegamento e la
distinzione dei momenti lrsquooggetto il loro essere raccolti insieme Tutti questi momenti nella
percezione vengono chiaramente raccolti insieme sennograve non si percepisce Per noi o in seacute
lrsquouniversale come principio egrave lrsquoessenza della percezione e di contro a questa astrazione i due distinti il
percipiente e il percepito sono lrsquoinessenziale Questo egrave importante Lrsquouniversale egrave lrsquoessenza della
percezione cioegrave la percezione egrave percezione dellrsquouniversale potremmo dire percezione del
significato per cui ciograve che percepisco sono significati Ciograve che importa ciograve che egrave essenziale dice
Hegel egrave questa relazione Il significato lrsquouniversale egrave una relazione poicheacute una cosa egrave quella che
egrave in relazione a unrsquoaltra Rispetto a questa relazione che egrave lrsquoessenziale io che percepisco e la cosa
che egrave percepita diventano inessenziali Egrave la relazione ciograve che conta che egrave in prima istanza A pag
94 hellipsoltanto la percezione ha nella sua essenza la negazione la differenza o la varietagrave molteplice
Quindi dice che la percezione egrave comprensiva della negazione ciograve che percepisco non puograve darsi
sena la negazione (24) Il questo egrave dunque posto come non questo o come toltohellip Nellrsquouniversale non
crsquoegrave questo in quanto tale il questo egrave tolto se crsquoegrave lsquouniversale non crsquoegrave il singolare il particolare hellipe
quindi non come un nulla anzi come un nulla determinato o come un nulla di un contenuto cioegrave del
questo Il questo egrave un nulla di contenuto quindi la cosa egrave un nulla di contenuto Perciograve il sensibile
egrave esso stesso ancora presentehellip Il sensibile cioegrave ciograve che percepisco che mi viene incontro Ma non
come dovrebbe essere nella certezza immediata ossia come il singolo dellrsquoopinione bensigrave come
universale o come ciograve che si determineragrave come proprietagrave Ciograve che mi appare dunque egrave sempre
lrsquouniversale percheacute il questo egrave nullo crsquoegrave ma egrave nullo di contenuto lrsquooggetto la cosa egrave nulla di
contenuto crsquoegrave solo lrsquouniversale Il superare presenta il suo vero duplice significato che noi abbiamo
visto nel negativo egrave un negare e parimenti un conservare Il superare egrave questo mantenere conservare
il negativo ma superarlo Piugrave avanti Ma anche lrsquouniversalitagrave semplice ed eguale a se stessa egrave essa
stessa distinta e libera da quelle determinatezzehellip Lrsquouniversale egrave determinato da una serie di cose
Se egrave universale ci dice che tutte quelle cose che comprende hanno certe proprietagrave hellipessa egrave il puro
rapportarsi a se stesso o egrave il mezzo dove quelle determinatezze tutte quante sono dove tutte quante
dunque si compenetrano in essa come in unrsquounitagrave semplice ma senza toccarsihellip Ecco che ritorna
sempre alla stessa cosa lrsquouno e i molti Lrsquouno lrsquouniversalitagrave egrave uno unrsquounitagrave ma egrave fatta di molti
hellipgiaccheacute esse sono indifferentemente per seacute proprio per via della partecipazione a questa universalitagrave
Tale astratto mezzo universale che puograve venir detto la cosalitagrave in generale o lrsquoessenza pura non egrave altro
dal qui e dallrsquoora comrsquoessi si sono mostrati cioegrave come un insieme semplice di moltihellip Il ldquoquirdquo per
esempio egrave uno quando dico ldquoquirdquo dico qualcosa che egrave singolare apparentemente ma egrave un
universale percheacute questo ldquoquirdquo egrave tutti i ldquoquirdquo possibili Fa poi un esempio Questo egrave un qui semplice
ed egrave in pari tempo molteplice egrave bianco ed egrave anche sapido ed egrave anche cubico di forma e anche di un
peso determinato ecc Egrave anche tutte queste cose Tutte queste molte proprietagrave sono in qui semplicehellip
Percheacute sono il sale hellipdovrsquoesse dunque si compenetrano nessuna ha un qui diverso da quello
dellrsquoaltrahellip Difatti il sapido egrave qui il cubico egrave qui sono tutti qui hanno tutti in comune questo
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ldquoquirdquo hellipe in pari tempo senza essere staccate per via di qui diversi in questa compenetrazione esse
non si affegravettanohellip Non si affegravettano cioegrave non si contaminano non si influenzano non si alterano
hellipil bianco non affegravetta neacute altera il cubico entrambi non toccano il sapido ecc anzi ciascuna poicheacute
egrave un semplice rapportarsi a se stessahellip Ciascuna di queste determinazioni si rapporta a se stessa il
sapido egrave il sapido non egrave il cubico helliplascia in pace le altre e loro si rapporta solo mediante un
indifferente anche Questo ldquoancherdquo egrave lrsquounica cosa che le connette il sale egrave sapido ma anche cubico
ma ha anche un peso ma anchehellip Questo ldquoancherdquo egrave dunque proprio il puro universale o il mezzo egrave
la cosalitagrave che raccoglie insieme quelle proprietagrave Vedete come qui cerca di risolvere il problema
dellrsquouno e dei molti e che alla fine dovragrave risolvere in qualche modo si puograve intuire come In questa
relazione che egrave resultata per la prima volta il carattere dellrsquouniversalitagrave positiva egrave sviluppato e lo si puograve
osservarehellip Questa universalitagrave egrave fatta di molti ma questi molti rimangono allrsquointerno
dellrsquouniversalitagrave come elementi determinati e identici a seacute non si affettano gli uni con gli altri
non si modificano a vicenda rimangono quelle che sono quindi sono tante cose dentro lrsquouno E
allora la domanda di Parmenide egrave uno o molti Risponderagrave poi qui a questa domanda Ossia
dato che le molte determinate proprietagrave fossero senzrsquoaltro indifferenti e si rapportassero solamente
ciascuna a se stessa non sarebbero proprietagrave determinatehellip se ognuna stesse per i fatti suoi da
unrsquoaltra parte invece dice hellipesse infatti lo sono in quanto si distinguono e si rapportano ad altre
proprietagrave come opposte Questa egrave lrsquounica cosa che le distingue come qualunque cosa il fatto di
essere in opposizione a tutto ciograve che non egrave quella cosa ligrave il sapido non egrave il peso non egrave il cubico
Poco piugrave avanti E perciograve questo non egrave soltanto un anche unitagrave indifferente ma altresigrave un Uno
unrsquounitagrave esclusiva Questa universalitagrave egrave un uno unrsquounitagrave esclusiva LrsquoUno egrave il momento della
negazione in quanto esso si rapporta a se stesso in modo semplice ed esclude altro cosiccheacute la cosalitagrave
egrave determinata come cosa Per determinare una cosa devo stabilire che quella cosa non egrave unrsquoaltra
cosa Determinare qualcosa come dice la parola stessa de-terminare cioegrave termine qualcosa in un
certo modo lo termine percheacute ligrave finisce la cosa e ne incomincia unrsquoaltra questa ldquoegraverdquo e finisce qui
quindi egrave in opposizione Nella proprietagrave la negazione egrave come determinatezza che fa immediatamente
uno con lrsquoimmediatezza dellrsquoesserehellip La negazione egrave la determinatezza nel senso che per
determinare qualcosa devo negare che questa cosa sia unrsquoaltra cosa e quindi si ritrova ad essere
in questa sorta di immediatezza con lrsquoessere questa cosa ldquoegraverdquo egrave se stessa hellipma la negazione egrave come
Uno quando egrave liberata da questrsquounitagrave con il contrario ed egrave in se e per se stessa Questa negazione egrave
Uno Noi possiamo dire che questa cosa egrave uno percheacute non crsquoegrave niente altro che le si opponga quindi
deve essere liberata da tutto ciograve che le si oppone da tutto ciograve che egrave altro In questi momenti presi
insieme egrave compiuta la cosa come il vero della percezionehellip Quindi la percezione non sarebbe altro
che il cogliere che la determinatezza di qualche cosa egrave tale in quanto esclude unrsquoaltra cosa si libera
da ciograve che non egrave Essa egrave α) lrsquouniversalitagrave indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave o
piuttosto materiehellip Quindi universalitagrave indifferente e passiva egrave lrsquouniversalitagrave per se stessa che
non fa nulla semplicemente si mostra come universale β) la negazione non meno semplice o lrsquoUno
lrsquoesclusione di proprietagrave oppostehellip Quindi abbiamo lrsquouniversalitagrave e poi il fatto che lrsquouniversalitagrave
nega di avere determinazioni che si oppongono a lei Per essere uno occorre che sia quella e non
altro γ ) le molte proprietagrave stesse il rapporto dei due primi momenti la negazione comrsquoessa rapportasi
allrsquoelemento indifferente ed ivi si espande come una copiositagrave di differenzehellip Il rapporto tra questi
due momenti ci dice che questa negazione permane non viene cancellata viene tolta ma non
cancellata Dice ed ivi si espande come una copiositagrave di differenze come se si moltiplicasse percheacute
se io dico che questa egrave quella che egrave e che non egrave quellrsquoaltra questa cosa poi mi si moltiplica ma non
egrave neanche poi questrsquoaltra ma non egrave neanche questrsquoaltra ecc hellipil punto della singolaritagrave che nel
mezzo del sussistere si irradia nella molteplicitagrave Il punto della singolaritagrave cioegrave il fatto di essere uno
in effetti potremmo dirla cosigrave fa fatica a rimanere uno percheacute si irradia in una molteplicitagrave cioegrave
non egrave questo non egrave questrsquoaltro non egrave questrsquoaltro ecc E allora che uno egrave Secondo quel lato per
cui queste differenze appartengono allrsquoindifferente mezzo anchrsquoesse sono universali si rapportano solo
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a seacute e non si affettano tra di loro hellip ma questo rapporto di opposizione esse lo hanno necessariamente
in proprietagrave che sono lontane dal loro anche Lrsquouniversalitagrave sensibile ossia lrsquounitagrave immediata
dellrsquoessere e del negativohellip Sappiamo che lrsquouniversalitagrave egrave lrsquounitagrave immediata di una cosa e del suo
negativo percheacute lrsquouniversalitagrave contiene anche il negativo hellipegrave proprietagrave soltanto ora in quanto da
tale universalitagrave sono sviluppati e distinti lrsquouno dallrsquoaltra lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura ed essa li
conchiude entrambi soltanto questo rapporto di essa con i puri momenti essenziali compie la cosa
Vediamo che crsquoegrave una direzione che poi ci porteragrave alla sintesi e cioegrave in questa universalitagrave per il
momento vediamo come distinti lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura Lrsquouniversalitagrave pura egrave fatta di molti
elementi ma egrave uno la cosa egrave fatta di questo rapporto tra i due A pag 97 Cosigrave egrave ora costituita la
cosa della percezione e la coscienza in quanto suo oggetto egrave la cosa egrave determinata come Percipiente A
questo punto dice la coscienza puograve percepire percheacute egrave in condizione di cogliere nella cosa il suo
contrario quindi distinguere la cosa dal suo contrario e coglierla quindi in quanto singolaritagrave
ma una singolaritagrave come vedremo tra poco che di fatto egrave anche molteplicitagrave Quindi il percepire
egrave rendersi conto che la cosa egrave una e molti Essa ha solo da prendere lrsquooggetto e da comportarsi come
puro assumere ciograve che cosigrave le risulta egrave il vero Se in questo prendere essa esplicasse una qualche attivitagrave
con un simile atto dellrsquoattribuire o del tralasciare altererebbe la veritagrave La coscienza deve soltanto
assumere su di seacute soltanto passivamente la veritagrave della cosa non deve entrarci in mezzo percheacute
se ci entra altera la cosa e quindi quella cosa non egrave piugrave il vero Poicheacute lrsquooggetto egrave il vero e lrsquouniversale
lrsquoeguale a se stesso e la coscienza si egrave il mutevole e lrsquoinessenziale le puograve accadere di assumere lrsquooggetto
in guisa non giusta le puograve accadere di illudersi Egrave chiaro che se la coscienza interviene nella
percezione dellrsquooggetto modifica lrsquooggetto Egrave quello che voleva fare Husserl arrivare alla cosa
stessa in carne e ossa senza mediazione Lrsquoattivitagrave percettiva ha la consapevolezza della possibilitagrave
dellrsquoillusione giaccheacute nellrsquouniversalitagrave che egrave il Principio lrsquoesser-altro egrave anchrsquoesso immediatamente per
lrsquoattivitagrave percettiva ma come il nullo come il tolto Per ciascuno in questa attivitagrave percettiva
lrsquoessere altro di qualche cosa viene escluso viene considerato come niente deve essere tolto percheacute
o egrave vero o egrave falso Perciograve il suo criterio della veritagrave egrave lrsquoeguaglianza con se stesso e il suo comportamento
egrave di assumere lrsquoeguale a seacute Essendo in pari tempo il diverso per essa essa egrave un rapportare gli uni a gli
altri i diversi momenti del suo assumere Se peraltro in questo confronto scaturisca una ineguaglianza
questa non egrave una non-veritagrave dellrsquooggetto (cheacute esso egrave lrsquoeguale a se stesso) ma del percepire Questo egrave il
discorso comune non ho capito bene non ho visto bene non inteso bene comrsquoera veramente la
cosa Poco piugrave avanti Lrsquooggetto che io apprendo si presenta come puramente uno inoltre io mi accorgo
della proprietagrave che egrave in esso e che egrave universale ma che perciograve va oltre la singolaritagrave Questo aggeggio
il posacenere egrave singolare ma crsquoegrave unrsquouniversalitagrave che va oltre Egrave universale in quanto questo
posacenere egrave un posacenere Il posacenere egrave un universale percheacute non egrave questo il posacenere egrave
tutti i posaceneri Dunque il primo essere dellrsquoessenza oggettiva in quanto questa era un Uno non era
il suo vero esserehellip Quello che ci appariva inizialmente come lrsquouno lrsquooggetto la cosa dice non egrave
lrsquooggetto vero hellippoicheacute lrsquooggetto egrave il vero in me cade la non-veritagrave e lrsquoapprendere non era giusto
Anzi in forza dellrsquouniversalitagrave della proprietagrave io devo prendere lrsquoessenza oggettiva piuttosto come una
comunanza in generale Inoltre ora io percepisco la proprietagrave come determinata come opposta ad altro
ed escludente questo altro Nella percezione crsquoegrave questo aspetto io percepisco questa cosa in quanto
non egrave questrsquoaltra cosa In effetto dunque io non ho rettamente appreso lrsquoessenza oggettiva
determinandola come una comunanza con altre o come la continuitagrave e in forza della determinatezza
della proprietagrave io devo anzi separare la continuitagrave e porre lrsquoessenza oggettiva come un Uno esclusivo
Devo distinguere lrsquoUno cioegrave questo da ciograve che non egrave In questrsquoUno quandrsquoesso egrave stato separato io
trovo molte di tali proprietagrave le quali non affettandosi reciprocamente sono reciprocamente indifferenti
quindi io non ho percepito rettamente lrsquooggetto quando lo ho appreso come un alcuncheacute di esclusivo
anzi come prima esso era soltanto continuitagrave in generale cosigrave egrave ora un universale mezzo a comune
dove ciascuna delle molte proprietagrave - intese come universalitagrave sensibili - egrave per seacute e come determinata
esclude le altre Dice che non egrave vero che io apprendo un qualche cosa come un alcuncheacute di esclusivo
60
ma ciograve che io sto vedendo ciograve che sto prendendo egrave determinata in relazione al fatto che lo escludo
delle altre cose Poco piugrave avanti E la coscienza per la quale ora un essere sensibile egrave egrave soltanto un
opinare ossia egrave completamente fuori dal percepire e ritornata in se stessa Questo mio percepire
muove sigrave dalla certezza sensibile da ciograve che mi appare perograve deve compiere tutte queste
operazioni Compiendo tutte queste operazioni cosa succede Mi riporta al punto di partenza
cioegrave torna a dirmi di fatto che questa cosa egrave questa cosa Dopo aver compiuto una serie di
operazioni dopo aver escluso che questo egrave altro da seacute dopo avere inteso che le sue determinazioni
non sono altre determinazioni ma sono quelle a questo punto ecco che questo aggeggio qui
diventa quello che egrave Ma lrsquoessere e lrsquoopinare sensibili passano anchrsquoessi nel percepirehellip Io dico che
egrave lo vedo lo giudico lo valuto ma dicendo questo sono giagrave nella percezione non ne sono fuori
non sono nella pura e immediata assunzione della cosa in seacute ma sono nella percezione ho giagrave
dovuto compiere una serie di operazioni di esclusione di negazione ho dovuto negare delle cose
per potere dire che questo egrave questo hellipio sono ancora respinto allrsquoinizio e trascinato nel medesimo
circolo che in ogni momento e come totalitagrave toglie se stesso Dopo tutte queste operazioni sono
rigettato al punto di partenza e cioegrave tutte queste operazioni vengono tolte per potere dire che
questo egrave questo ci devono essere state ma non ci sono piugrave percheacute mi appare soltanto questo in
quanto questo Egrave questa la percezione io percepisco a partire da una serie di operazioni che tolgo
ndash queste operazioni di fatto non sono nientrsquoaltro che la negazione ndash e che mi riconduce al punto
di partenza Quindi la coscienza necessariamente lo ripercorre ma ora non come la prima volta Esso
cioegrave quanto al percepire ha fatto esperienza che il resultato e il vero del percepire ne sono anche la
risoluzione o sono la riflessione del vero in se stesso La riflessione io rifletto questa cosa nel senso
che attraverso la negazione la ldquoidentificordquo ma - nel momento in cui la identifico questa cosa
diventa quella che egrave e quindi la percepisco cosigrave comrsquoegrave - non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave quella
da cui era partito il movimento quella dellrsquoinizio quella che descriveva al punto α ) lrsquouniversalitagrave
indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave Non egrave piugrave quella cosa ligrave non egrave piugrave
lrsquoincominciamento Cosigrave per la coscienza si egrave determinata lrsquoessenziale costituzione del suo percepire
non di essere un semplice puro assumere ma nel suo assumere di essere parimenti riflessa dal vero
in se stessa Questo ritorno della coscienza in se stessa - ritorno che essendosi mostrato essenziale al
percepire si mischia immediatamente nel puro assumere - altera il vero A causa del fatto che la
coscienza ha riflettuto su di seacute o piugrave propriamente che ho riflettuto su questa cosa questa cosa
non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave il vero dice Hegel percheacute la cosa stessa si egrave mischiata al mio
percepire Adesso lo diragrave molto precisamente la cosa egrave quella che egrave non per se stessa ma per me
Cosigrave come prima nella certezza sensibile ora egrave qui presente nel percepire il lato per cui la coscienza
viene risospinta in se stessa ma anzitutto non nel senso in cui ciograve avveravasi nella certezza sensibile
come se la veritagrave del percepire cadesse nella coscienza anzi ora conosce che in lei cade la non-veritagrave che
qui si presenta Si accorge che in seguito a tutto questo procedimento ciograve che mi accade addosso
egrave la non veritagrave di questa cosa quella non veritagrave che inizialmente appariva alla certezza sensibile
Ma con questo conoscimento la coscienza egrave anche capace di superare la non-veritagrave essa distingue la
propria apprensione del vero dalla non-veritagrave del proprio percepire la corregge e in quanto egrave essa che
intraprende questa rettifica in lei cadragrave anche la veritagrave come veritagrave del percepire Sta dicendo che sigrave
io mi accorgo che il mio percepire altera questa veritagrave ma il criterio di veritagrave che sto utilizzando
egrave il mio sono sempre io che stabilisco questa veritagrave Se ora come si deve si considera il
comportamento della coscienza si vedragrave chrsquoesso egrave cosigrave costituito che la coscienza non piugrave meramente
percepisce anzi egrave anche consapevole della sua riflessione in seacute e separa inoltre la riflessione dalla
semplice assunzione stessa Questo egrave ciograve che Hegel vuole Dapprima io mi accorgo della cosa come
un uno e ho da tenerla ferma in questa determinazione vera egrave cosigrave egrave quella che mi appare egrave la
prima percezione Se nel movimento del percepire si presenta qualcosa di contraddittorio alla cosa ciograve
egrave da riconoscere come mia pura riflessione Se le cose non stanno cosigrave come io le vedo o se penso che
non stiano cosigrave dice egrave un problema della mia percezione Ma badate bene Ora nella percezione
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si presentano anche diverse proprietagrave che sembrano essere proprietagrave della cosa ma la cosa egrave uno e noi
siamo consapevoli che quella diversitagrave per cui la cosa cessava di essere uno cade in noi Siamo noi
che stabiliamo che la cosa egrave Uno Dunque in effetto questa cosa egrave bianca soltanto al nostro occhio
sapida anche alla nostra lingua cubica anche al nostro tatto ecc Tutta la diversitagrave di questi lati noi
non la prendiamo dalla cosa ma da noi stessi cosigrave per noi essi lati cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltro per
es al nostro occhio che egrave del tutto separato dalla nostra lingua ecc Quindi noi siamo lrsquouniversale
mezzo del quale tali momenti sceverandosi lrsquouno dallrsquoaltro sono per seacute Siamo noi che distinguendo
una cosa dallrsquoaltra diciamo che questa cosa egrave quella che egrave per seacute Siamo noi a dirlo Poicheacute dunque
consideriamo come riflessione nostra la determinatezza di essere universale mezzo conserviamo con ciograve
lrsquoautoeguaglianza e la veritagrave della cosa di essere uno Noi consideriamo teniamo ferma questa cosa
il fatto che io sono lrsquouniversale mezzo che sono io che decido Che cosa decido Lrsquoautoeguaglianza
della veritagrave della cosa Ma questi lati diversi che la coscienza prende su di seacute considerati ciascuno per
seacute come trovantesi nellrsquouniversale mezzo sono determinati il bianco egrave soltanto in opposizione al nero
ecc e la cosa egrave uno proprio percheacute si oppone ad altre La coscienza prende su di seacute tutte queste cose
ma le prende su di segrave in quanto determinate questo aggeggio egrave di vetro e il vetro non egrave il peso e
il peso non egrave la trasparenza e la trasparenza non egrave il colore Tutte queste cose sono determinate
ma la coscienza le prende tutte in seacute per dire che egrave Uno deve prenderle tutte in seacute In quanto
peraltro egrave uno essa non esclude da seacute altre cose (giaccheacute essere Uno significa essere lrsquouniversale
rapportarsi a se stessohellip In quanto uno dice essa non esclude da seacute altre cose Non le esclude per
principio le esclude per via delle determinatezze Lrsquouno non esclude le altre cose che sono presenti
dentro ma si escludono lrsquouna con lrsquoaltra Lrsquouno cioegrave questo aggeggio qui non esclude di essere
trasparente di essere pesante di essere solido ecc ma ciascuna di queste cose esclude lrsquoaltra
percheacute egrave determinata Se non si escludessero sarebbero indeterminate se fossero indeterminate
non essendoci piugrave determinazione non avrei piugrave percezione quindi queste determinatezze sono
necessarie Poicheacute la proprietagrave egrave la proprietagrave propria della cosa o egrave una determinatezza nella cosa stessa
questa ha parecchie proprietagrave Infatti in primo luogo la cosa egrave il vero essa egrave in se stessa e ciograve che egrave in
lei vi egrave come sua propria essenzahellip Ciograve che egrave in lei vi come sua essenza propria hellipe non egrave dunque
in virtugrave di altre cose quindi in secondo luogo le proprietagrave determinate non sono in virtugrave di altre cose
soltanto e per altre cose anzi sono in lei stessahellip Tenete conto che questa cosa perograve egrave per noi hellipma
queste sono proprietagrave determinate in lei soltanto in quanto son molte e reciprocamente distinguentesi
e in terzo luogo mentre le proprietagrave sono cosigrave nella cosalitagrave esse sono in seacute e per seacute e reciprocamente
indifferenti Infatti che questo aggeggio sia di vetro egrave indifferente al fatto che sia trasparente che
sia pesante che sia solido Egrave dunque in veritagrave la cosa stessa che egrave bianca e anche cubica e anche
sapida ecc ossia la cosa egrave lrsquoanche o lrsquouniversale mezzo nel quale le molte proprietagrave sussistono lrsquouna
fuori dellrsquoaltra senza toccarsi e senza togliersi E presa cosigrave essa vien presa come il vero Tutte queste
sono le condizioni ci sta dicendo Hegel della percezione cioegrave che tutte queste determinazioni
permangano ma permangano in opposizione alle altre Quindi permane il negativo allrsquointerno
dellrsquoUno percheacute ciascuna cosa nega di essere le altre il sapido nega di essere cubico per esempio
In tale percepire la coscienza egrave ora in pari tempo consapevole che essa si riflette anche in se stessa e che
nel percepire si presenta il momento opposto allrsquoanche Il momento opposto allrsquoanche egrave lrsquounitagrave lrsquouno
Ma questo momento egrave unitagrave della cosa con se stessa unitagrave che esclude da seacute la differenza Dice unitagrave
della cosa con se stessa hellip che esclude da seacute la differenza perograve abbiamo visto che questo ldquoancherdquo egrave
ineliminabile percheacute una cosa egrave questo ma anche questo ma anche questrsquoaltro ecc queste cose
sono determinazioni che non possono essere tolte Ciograve nonostante rimane uno e molti Egrave dunque
lrsquounitagrave che la coscienza dovragrave prendere su di seacute poicheacute la cosa egrave il sussistere delle molte proprietagrave diverse
e indipendenti Da tutte queste determinazioni che sono indispensabili e che sono il negativo
percheacute ciascuna si oppone allrsquoaltra la coscienza deve prendere lrsquounitagrave lrsquouno altrimenti non
percepisce altrimenti percepirebbe uno sterminio di cose senza mai soffermarsi su una cosa
Lrsquounificare queste proprietagrave tocca soltanto alla coscienza nella cosa quindi essa non deve lasciarle
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confluire in un uno Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin quanto e con ciograve mantiene le proprietagrave
lrsquouna fuori delle altre e la cosa come un anche Cioegrave Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin
quanto cioegrave questa cosa egrave in quanto di vetro e in quanto di vetro non egrave di plastica Questo ldquoin
quantordquo egrave una determinazione Per lrsquoesattezza lrsquoesser-uno viene anzitutto preso su di seacute dalla
coscienza in un modo tale per cui ciograve che veniva chiamato proprietagrave viene ora presentato come materia
libera Per tal modo la cosa egrave elevata al vero anche divenendo una raccolta di materie e invece di esser
uno diviene una superficie soltanto circoscrivente Questa cosa che io percepisco egrave come una
superficie che circoscrive una serie di determinazioni Poco piugrave avanti hellipresulteragrave che la coscienza
fa di seacute noncheacute della cosa alternativamente e un puro uno privo di molteplicitagrave e un anche disgregato
in tante materie ciascuna delle quali fa parte per se stessa Mediante questo confronto la coscienza
trova dunque non solo che il suo prendere il vero ha in lui la diversitagrave dellrsquoassumere e del ritornare in
se stesso ma trova anche che proprio il vero proprio la cosa si mostra in questa duplice guisa Egrave lrsquouna
cosa e lrsquoaltra egrave il percipiens e il perceptum egrave lrsquoIo del movimento e lrsquooggetto Dunque egrave qui presente
lrsquoesperienza che la cosa per la coscienza che la accoglie si presenta in modo determinato ma in pari
tempo esce fuori dal modo in cui si offre per riflettersi in seacute ossia ha in lei stessa una veritagrave opposta
Qualunque cosa che si determini riflettendosi in seacute ha in seacute lrsquoopposto Cosa vuol dire riflettendosi
in seacute Vuol dire che riflettendosi stabilisce che questa cosa non egrave altro (34) La coscienza egrave dunque
essa stessa fuori anche da quel secondo modo di comportarsi nel percepire il quale consiste nel prendere
la cosa come il verohellip Dice che la coscienza non egrave neanche lrsquoaccogliere la cosa come il vero non egrave
questo hellipcome il vero Eguale a se stesso e seacute come il non-eguale come ciograve che fuori dellrsquoeguaglianza
sta ritornando in se stessohellip Deve prendere il vero non percheacute immagina che la cosa sia eguale a
se stesso ma si accorge che per prenderla come il vero ci deve essere una riflessione ci deve essere
un movimento ma se crsquoegrave questo movimento allora non egrave il vero La cosa egrave uno riflessa in se stessa
essa egrave per seacute ma egrave anche per un altro e invero egrave un Altro per seacute quantrsquoessa egrave per un altro cosigrave la cosa
egrave per seacute e anche per un altro egrave un duplice diverso essere ma egrave anche Uno ma lrsquoesser-uno contraddice
a questa sua diversitagrave per conseguenza la coscienza dovrebbe ancora una volta prender su di seacute quel
riunire e tenerlo lungi dalla cosa Sta dicendo che la cosa egrave quella ma anche non lo egrave ma anche il
suo contrario La coscienza dovrebbe dire che la cosa in quanto egrave per seacute non egrave per altro Soltanto alla
cosa stessa conviene anche lrsquoesser-uno e la coscienza ne ha avuto esperienza la cosa egrave essenzialmente
riflessa in seacute Lrsquoanche ossia la differenza indifferente cade nella cosa non meno di quel che vi cada
lrsquoesser-unohellip Come dire che questa differenza sigrave certo crsquoegrave lrsquouno rispetto alle altre cose che non
sono questo ma anche allrsquointerno dellrsquouno percheacute lrsquouno egrave per altro (36) Ora tale determinatezza
che costituisce il carattere essenziale della cosa e che la distingue da ogni altra egrave cosigrave determinata che
mediante essa la cosa egrave in opposizione alle altrehellip Una determinazione non egrave altro che questo come
abbiamo visto anche etimologicamente de-terminare qualcosa la faccio terminare qui hellippur
dovendosi anche in questa opposizione mantenere per seacute Per mantenere se stessa deve essere in
opposizione alle altre Quindi vedete che si mantiene per seacute ma se non negasse di essere altro non
sarebbe neanche seacute Vedete che tutta la questione di Severino rispetto allrsquoessere e al non non-
essere egrave tutta qui Ma la cosa egrave cosa o egrave un uno che egrave per seacute solo in quanto essa non sta in questo
rapporto verso altrehellip Se una cosa egrave per seacute non puograve dipendere da altro questo egrave il problema dellrsquouno
e dei molti hellipin questo rapporto egrave infatti di giagrave posto il nesso con unrsquoaltra cosahellip Se egrave uno che egrave per
seacute ma egrave per seacute percheacute non egrave altro crsquoegrave giagrave questo rapporto con quellrsquoaltro e quindi egrave giagrave per
unrsquoaltra cosa e non piugrave per seacute Proprio mediante il suo carattere assoluto e mediante la sua
opposizione la cosa egrave in relazione verso altre ed egrave essenzialmente soltanto questa relazionehellip Rileggo
la cosa hellip egrave essenzialmente soltanto questa relazione Non sta dicendo una cosa indifferente questa
cosa non ha niente di materiale di naturale ecc egrave una relazione egrave un significato hellipma la
relazione egrave la negazione dellrsquoindipendenza della cosahellip Se egrave in relazione egrave chiaro che non egrave
indipendente da questa relazione hellipe la cosa va anzi a fondo per via della sua proprietagrave essenziale
Cioegrave di essere una relazione e non unrsquounitagrave distinta e avulsa da tutte le altre Per la coscienza egrave
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dunque necessaria lrsquoesperienza di come la cosa proprio mediante la determinatezza che costituisce la
sua essenza e il suo esser-per-seacute vada a fondohellip Proprio quelle cose che la determinano e che la
fanno essere per seacute sono quelle che la mandano a fondo percheacute per essere determinata per essere
per seacute per essere quella che egrave deve essere per altro percheacute senza la negazione - un essere per altro
un rapporto o una relazione con altro - non egrave neanche se stessa hellipla cosa egrave posta come esser-per-seacute
o come assoluta negazione di ogni esser-altro e quindi come negazione assoluta che si rapporta solo con
seacute perograve la negazione che si rapporta solo con seacute egrave toglier se stesso ossia egrave avere la propria essenza entro
un altro La negazione assoluta che si rapporta solo con seacute egrave negazione di che Se egrave negazione egrave
negazione di qualcosa quindi egrave negazione in quanto si rapporta con qualcosrsquoaltro per cui se tolgo
questo rapporto tolgo anche la negazione In effetto la determinazione dellrsquooggetto come esso egrave
resultato non contiene nientrsquoaltro Ricordatevi delle sue parole circa lrsquooggetto riportate qui sopra
dove dice che la cosa egrave soltanto la relazione Lrsquouno e i molti il fatto di essere una e di essere molti
Questo rapporto la cosa egrave questo egrave questo ciograve che si percepisce Esso deve avere in se stesso una
proprietagrave essenziale che ne costituisce il suo semplice esser-per-seacute ma pur nella semplicitagrave esso deve
avere in lui anche la diversitagrave la quale deve essere necessaria ma non deve perograve costituire la
determinatezza essenziale Eh giagrave certo percheacute la determinazione essenziale egrave sia lrsquouna cosa che
lrsquoaltra sia lrsquoessere uno sia essere molti Ma questa egrave una distinzione la quale egrave ora soltanto nelle
parole lrsquoinessenziale che in pari tempo deve essere necessario toglie se stesso ossia egrave ciograve che testeacute venne
chiamato la negazione di se stesso Cosrsquoegrave che egrave inessenziale Sono i due termini della cosa il
percipiens e il perceptum Queste due cose inessenziali vengono tolte Ciograve che invece egrave essenziale
egrave la relazione che fa esistere la cosa e dunque la percezione Quindi si percepisce una relazione
un significato Un significato non egrave niente altro che una relazione Con ciograve cade lrsquoultimo in quanto
che separava lrsquoesser-per-seacute e lrsquoessere per altro Non crsquoegrave piugrave una cosa che egrave in quanto una in quanto
molti lrsquoin quanto non crsquoegrave piugrave percheacute egrave entrambe le cose simultaneamente Sotto un unico e
medesimo riguardo lrsquooggetto egrave piuttosto il contrario di se stesso egrave per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per
altro in quanto egrave per seacute Esso egrave per seacute egrave riflesso in se stesso egrave Uno ma questo essere per seacute essere riflesso
in se stesso ed essere Uno egrave in unitagrave esso il contrario lrsquoesser-per-altro ed egrave posto quindi solo come un
toltohellipPer usare i termini di Severino questi due astratti vengono tolti per via del concreto e
rimane il concreto cioegrave la sintesi hellipo questo esser-per-seacute egrave tanto inessenziale vale a dire quanto la
relazione verso lrsquoaltro Questi momenti per seacute diventano inessenziali Ciograve che rimane di essenziale egrave
la relazione Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze o nelle determinatezze che dovevano
costituire la sua essenza non meno di quel chrsquoesso diventasse un tolto nel suo essere sensibile Le
determinazioni dellrsquooggetto scompaiono percheacute lrsquooggetto in quanto astratto scompare e ce lo
ritroviamo come sintesi cioegrave come il concreto Movendo dallrsquoessere sensibile lrsquooggetto diviene un
universale ma questo universale poicheacute deriva dal sensibile egrave da questo essenzialmente condizionato
e perciograve non si tratta davvero di universalitagrave eguale a se stessa ma di universalitagrave che affetta da
unrsquoopposizione si separa perciograve negli estremi della singolaritagrave e della universalitagrave dellrsquouno delle
proprietagrave e dellrsquoanche delle materie libere Questo movimento parte dalla percezione Si percepisce
sigrave lrsquoUno la come unitagrave ma appena riflette su di seacute si accorge che questo uno egrave fatto di molti egrave
fatto di una serie di determinazioni quindi ritorna sulla percezione sensibile ma a questo punto
la percezione sensibile diventa unrsquoaltra cosa diventa la percezione che tiene conto che questa
cosa egrave quella che egrave per via di negazione e che questa cosa ha in seacute la sua opposizione che questa
cosa egrave seacute ma anche non lo egrave ma anche il suo contrario Cosa che sarebbe interessante da praticare
parlando Queste pure determinatezze sembrano esprimere lrsquoessenziale stesso ma esse sono soltanto un
esser-per-seacute che egrave affetto dallrsquoesser per un altrohellip Ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in quanto
egrave per un altro in quanto egrave quella che egrave per via del fatto che non egrave unrsquoaltra cosa quindi egrave quella
che egrave per via di altro che la fa essere quella che egrave hellipperaltro daccheacute entrambi sono essenzialmente
in una unitagrave egrave ora presente lrsquouniversalitagrave incondizionata e assoluta soltanto qui la coscienza entra
veramente nel regno dellrsquointelletto Soltanto quando mi rendo conto che parlando ciascuna cosa che
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mi appare egrave quella che egrave per via del suo contrario Quindi mantiene il suo contrario percheacute se lo
perdesse non sarebbe piugrave quella cosa semplicemente non sarebbe piugrave Egrave il discorso che facevamo
rispetto al tutto allrsquointero percheacute un significante sia quello che egrave occorre che ci siano tutti gli altri
significanti ma che tutti gli altri significanti non siano quel significante che quel significante li
comporti tutti ma che non lo sia altrimenti non sarebbe possibile parlare
24 luglio 2019
Prima di iniziare volevo dire di una questione quando si cerca qualche cosa o come si suole dire
si desidera una certa cosa accade che questa cosa che si desidera sia quella che egrave in virtugrave di unrsquoaltra
cosa egrave sempre in virtugrave di altro percheacute questo egrave il funzionamento del linguaggio Quindi
qualunque cosa io desideri voglia attenda ecc questa cosa mi rinvieragrave sempre a unrsquoaltra Da
qui lrsquoidea che il desiderio sia senza fine Non egrave che il desiderio non abbia lrsquooggetto che sarebbe una
contraddizione in termini ma questa cosa che il desiderio desidera si mostra in quanto rinviante
ad altro per cui si sposta letteralmente su unrsquoaltra cosa Ora invece se lrsquooggetto dellrsquointeresse
fosse il linguaggio allora che succederebbe Questo oggetto a che cosa rinvierebbe Rinvierebbe
a se stesso Rinviando a se stesso non avrebbe piugrave bisogno di andare a cercare altre cose percheacute egrave
arrivato lagrave dove egrave sempre stato Come dire che occupandosi del linguaggio cioegrave ponendo il
linguaggio come oggetto della ricerca dellrsquointeresse ecc a questo punto il desiderio non ha piugrave
la necessitagrave di cercare altre cose percheacute si egrave attestato a questo punto su se stesso e non crsquoegrave altro
fuori da se stesso Il linguaggio non puograve rinviare a unrsquoaltra cosa che non sia linguaggio e quindi
ritorna sempre su se stesso Se io mi occupo del linguaggio lrsquooggetto rimane il linguaggio nelle
sue infinite varianti
Intervento Allora occorre togliere lrsquooggetto
No non egrave che tolgo lrsquooggetto Sto dicendo che lrsquounica ricerca dalla quale si possa trarre
soddisfazione egrave la ricerca intorno al linguaggio Il desiderio cerca la soddisfazione nel suo
raggiungimento cioegrave nel raggiungere il suo oggetto ma sappiamo che questo oggetto del desiderio
egrave quello che egrave in virtugrave di altro e quindi devo spostarmi su altro la soddisfazione egrave sempre rinviata
ad altro Nel caso del linguaggio la soddisfazione egrave raggiunta in quanto il linguaggio non puograve che
lavorare su se stesso Quindi egrave ciograve che non illude egrave ciograve che non tradisce percheacute si egrave sempre ligrave e
quindi la soddisfazione egrave in un certo senso sempre garantita percheacute questo lavoro sul linguaggio
non rinvia ad altro che non sia linguaggio Detto questo vediamo di concludere il capitolo Siamo
a pag 105 Con ciogravehellip Il ldquociograverdquo sarebbe il fatto che crsquoegrave questo movimento tra lrsquoin seacute e il per seacute per
cui lrsquooggetto in quanto tale perde la sua essenzialitagrave Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze
o nelle determinatezze che dovevano costituire la sua essenzahellip In questo movimento lrsquooggetto non egrave
piugrave essenziale Prima era lrsquoIo e poi lrsquoIo egrave diventato inessenziale in quanto soggettivo ma anche
lrsquooggetto percheacute lrsquooggetto egrave quello che egrave rispetto a un qui e a un ora ma abbiamo visto che il qui
e lrsquoora che fanno dellrsquooggetto quello che egrave sono propriamente indeterminabili e quindi anche
lrsquooggetto diventa inessenziale (41) Dunque la singolaritagrave sensibilehellip La singolaritagrave sensibile egrave ciograve
che mi appare nellrsquoimmediato hellipdilegua bensigrave nel movimento dialettico della certezza immediata e
diviene universalitagrave ma universalitagrave soltanto sensibile Qualche cosa mi diviene sensibile nel
momento in questo qualcosa mi diventa un significato Lrsquoopinare egrave dileguato e il percepire prende
lrsquooggetto comrsquoesso egrave in seacute o come Universale in generale in esso quindi la singolaritagrave sorge come
singolaritagrave vera come esse-in-seacute dellrsquouno o come esser-riflesso in se stesso Soltanto quando crsquoegrave questo
riflettersi su seacute allora lrsquoin seacute diventa il seacute Ma si tratta ancora di un esser-per-seacute condizionato accanto
al quale viene a trovarsi un altro esser-per-seacute cioegrave lrsquouniversalitagrave che opposta alla singolaritagrave egrave da
questa condizionata Quindi abbiamo la singolaritagrave dellrsquooggetto della percezione ma
lrsquouniversalitagrave cioegrave il significato che ci consente di sapere che questo qualcosa egrave qualcosa Siamo
sempre alla questione di Parmenide lrsquouno e i molti La singolaritagrave per cui questa cosa mi si
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presenta come uno ma per il solo fatto di percepirla non egrave piugrave uno percheacute per percepirla deve
essere posta come un universale come un significato e in quanto significato non egrave giagrave piugrave uno ma
una moltitudine Questi due estremihellip La singolaritagrave e lrsquouniversalitagrave hellip che si contraddicono non
stanno soltanto lrsquouno accanto allrsquoaltro ma sono in unrsquounitagrave o il che egrave lo stesso ciograve che quei due hanno
a comune lrsquoesser-per-seacute egrave affetto dallrsquoopposizione in generale ossia neppure egrave un esser-per-seacute Non egrave
un esser-per-seacute percheacute egrave anche un singolare egrave universale ma anche singolare Ci sono queste due
cose che sono simultanee La sofisticheria del percepire cerca di salvare questi momenti dalla loro
contraddizione e di tenerli fissi mediante la distinzione dei riguardi mediante lrsquoanche e lrsquoin quanto
cosigrave come cerca infine di cogliere il vero mediante la distinzione dellrsquoinessenziale e di unrsquoessenza a
questo opposta Da sempre gli umani cercano lrsquoessenziale che cosa egrave proprio di una certa cosa
eliminando lrsquoinessenziale cioegrave tutto ciograve che non egrave proprio di questa cosa deve essere tolto per
esempio ciograve che io penso di questa cosa deve essere cancellato Solo tali espedienti anzicheacute tenere
in scacco lrsquoillusione possibile nellrsquoassumere si dimostrano essi stessi nulli e il vero che deve venir
guadagnato con questa logica della percezione dimostra sotto un medesimo e identico riguardo di
essere il contrario e di aver quindi a propria essenza lrsquouniversalitagrave priva di distinzioni e di
determinazioni Questa operazione non riesce percheacute a questo punto se tengo distinto lrsquouniversale
dal singolare perdo le determinazioni particolari perograve se mi appunto sul singolare mi perdo
lrsquouniversalitagrave Queste vuote astrazioni della singolaritagrave e della ad essa opposta universalitagravehellip Questo
accade se si vogliono tenere separate astratte direbbe Severino hellipcosigrave come dellrsquoessenza che egrave
congiunta con un inessenziale di un inessenziale che egrave nello stesso tempo tuttavia necessario sono le
potenze nel gioco delle quali consiste lrsquointelletto percettivo non di rado chiamato il sano intelletto umano
o buon senso esso che si spaccia per una solida e reale coscienza egrave nel percepire soltanto il gioco di
queste astrazioni e laddove esso opina di trovarsi nella condizione piugrave ricca trovasi invece nella piugrave
povera Sbattuto qua e lagrave da queste essenze nulle dallrsquouna vien gettato nelle braccia dellrsquoaltra con la
sua sofisticheria esso si dagrave cura di tener saldo e di affermare ora lrsquouno ora proprio lrsquoaltro opposto ma
cosigrave si mette contro la veritagrave e la sua opinione della filosofia consiste nel credere chrsquoessa abbia a che
fare soltanto con enti di ragione In effetti la filosofia ha anche a che fare con simili enti e li riconosce
per le pure essenze per gli elementi e le potenze assolute ma cosigrave essa li conosce in pari tempo nella loro
determinatezza e quindi li dominahellip Non li conosce soltanto in quanto significati universali
generali ma anche nella determinazione particolare singolare e universale helliplrsquointelletto percettivo
li prende invece per il vero e da essi vien gettato da un errore nellrsquoaltro Sia che si appunti su una cosa
sia che si appunti sullrsquoaltra comunque perde di vista il vero il vero non egrave altro che la sintesi
lrsquoaccadere di queste due cose simultaneamente Che poi non sono altro che il mio dire e il ciograve che
dico Le due cose sono sempre queste il mio dire egrave il singolare percheacute io dico una cosa ben precisa
il ciograve di cui dico egrave lrsquouniversale percheacute si riferisce a cose che per essere cose devono essere
significati Quindi questo singolare il mio dire viene affetto dallrsquouniversale ma questo universale
affetta il singolare percheacute una volta che questo significato si egrave posto modifica anche la
singolaritagrave Questrsquointelletto non giunge alla consapevolezza che tali essenze semplici sono quelle che
dominano in lui anzi opina di avere sempre a che fare con un contenuto e con una materia compatti
cosigrave come la certezza sensibile non sa che la vuota astrazione del puro essere egrave la sua propria essenzahellip
La vuota astrazione del puro essere cioegrave lrsquoessere egrave nulla Vedete da dove arriva Heidegger Lrsquoessere
egrave nulla egrave vuoto percheacute non crsquoegrave materia non crsquoegrave sostanza egrave la condizione percheacute ci sia qualche
cosa come un universale lrsquouniversale egrave vuoto in seacute non definisce nessuna cosa Ha la necessitagrave
che ci sia la singolaritagrave e la singolaritagrave ha la necessitagrave che ci sia lrsquouniversalitagrave sennograve egrave singolaritagrave
di che hellipesse sono lrsquointelaiatura e la potenza dominatrice dellrsquointelletto medesimo sono soltanto ciograve
che egrave il sensibile come essenza per la coscienza ciograve che determina le relazioni della coscienza con il
sensibile e ciograve in cui decorre il movimento del percepire e del suo vero Continua a insistere sulla
necessitagrave di questo movimento Sta dicendo che la singolaritagrave senza la universalitagrave egrave niente cosigrave
come lrsquouniversalitagrave senza una singolaritagrave egrave vuota egrave senza contenuto non egrave determinata da
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alcuncheacute Tale decorso - determinazione del vero e toglimento di questo determinare ininterrottamente
alternati - hellip Quindi determino il vero determino che cosrsquoegrave questo ma questa determinazione
viene tolta viene tolta nel senso che questa determinazione si mostra falsa si mostra non il vero
percheacute contiene il suo opposto e quindi deve essere tolta Mi trovo quindi a dovere determinare
e a dovere togliere questa determinazione e avere a questo punto una sintesi nel senso che neacute la
singolaritagrave neacute lrsquouniversalitagrave da sole possono sussistere Tale decorso hellip costituisce propriamente la
vita di tutti i giorni e il costante lavorio della coscienza percettiva la quale opina di muoversi nella
veritagrave Qui la coscienza non fa che procedere senza posa verso il resultato onde tutte queste veritagrave o
determinazioni essenziali vengono egualmente toltehellip Qui fa un discorso intorno alla chiacchiera
dove vengono sigrave tolte volta per volta o la singolaritagrave o lrsquouniversalitagrave ma a vantaggio ora
dellrsquouna ora dellrsquoaltra non viene superata in una sintesi non viene conservata non permane lrsquouna
cosa o lrsquoaltra helliptuttavia in ogni singolo momento essa egrave consapevole di questrsquouna determinatezza come
del vero quindi di nuovo dellrsquoopposta Questo egrave vero questo egrave falso In qualche modo la coscienza
sospetta la loro inessenzialitagravehellip Che cioegrave sia la singolaritagrave sia lrsquouniversalitagrave prese per seacute siano
inessenziali Questo percheacute non bastano da sole devono essere insieme Ma per salvarle
dallrsquoimminente pericolo si mette a sofisticare e ciograve che testeacute essa stessa affermava come il non vero ora
afferma come il vero Mentre propriamente la natura di queste essenze non vere vuole spingere
lrsquointelletto a raccogliere insieme e quindi a togliere i pensieri di quella universalitagrave e singolaritagrave
dellrsquoanche e dellrsquouno di quella essenzialitagrave che egrave necessariamente congiunta con una inessenzialitagrave e di
un inessenziale che per altro egrave necessario - pensieri di inessenze - contro ciograve lrsquointelletto recalcitra e si
aiuta con i puntelli dellrsquoin quanto e dei diversi riguardi o col prendere su di seacute lrsquoun pensiero per
mantenere lrsquoaltro separato e come vero Ma egrave in seacute e per seacute la natura di queste astrazioni quella che le
raccoglie insieme il buon senso egrave preda di loro che lo travolgono nel loro gorgo In questa sorta di
circolo ermeneutico Se io non vedo che lrsquoessenziale sta nel cogliere questo movimento sono preso
e sballottato ora da un vero ora da un altro a seconda di quello che mi passa per la testa Esso
vorrebbe conferir loro il carattere della veritagrave ora prendendo su di seacute la loro non-veritagrave chiamando ora
lrsquoillusione una parvenza di cose infide e separando lrsquoessenziale da ciograve che a loro egrave necessario e che pur
deve essere inessenziale e mantenendo quello come lor veritagrave contro questo - mentre cosigrave lrsquointelletto
vuol conferir veritagrave a quelle astrazioni ad esse non mantiene la loro veritagrave ma a se stesso dagrave la non-
veritagrave Sempre nel voler mantenere distinti questi due aspetti manco la veritagrave dice Hegel ma che
cosa significa questo Egrave il discorso che faceva anche Severino volendo tener distinte quindi
astratte perdo il concreto cioegrave non tengo conto del modo in cui la cosa mi appare e lrsquointero mondo
allrsquointerno del quale questa cosa mi appare Egrave come se volessi sceverare distinguere ciograve che mi
appare dal mondo ma se io tolgo il mondo che egrave la condizione attraverso la quale mi appare ciograve
che mi appare scompare anche quella cosa Egrave questa la tragedia del pensiero occidentale Se tolgo
tutto ciograve che costituisce la condizione percheacute qualche cosa mi appaia cosa mi appare a questo
punto Qualcosa che risulta inessenziale Qui ci ricolleghiamo al discorso di prima al fatto che il
mio desiderio egrave rinviato a unrsquoaltra cosa percheacute questa risulta inessenziale e quindi cerco qualcosa
di essenziale ma trovo un altro inessenziale e cosigrave via allrsquoinfinito Percheacute il linguaggio risulta
invece essenziale Percheacute egrave nel linguaggio che tutte queste cose trovano la loro collocazione Il
linguaggio come lrsquointero intero senza il quale tutte queste cose non esisterebbero Egrave un altro modo
di formulare la cosa che diciamo da sempre qualunque cosa egrave qualcosa percheacute egrave nel linguaggio
quindi non crsquoegrave modo di astrarla dal linguaggio Questa egrave lrsquooperazione che si tenta sempre di fare
astrarre qualcosa dal linguaggio e allora scatta Hegel lo dice lrsquoillusione che qualcosa che egrave
strutturalmente inessenziale sia invece lrsquoessenziale ma non puograve essere essenziale per essere
essenziale occorre che abbia superato queste astrazioni Abbiamo finito il secondo capitolo il
prossimo il terzo si chiama Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Perograve egrave importante
che rimanga ben chiaro ciograve che ha detto fino a questo punto percheacute egrave proprio la base la base su
cui si muove tutta la Fenomenologia dello spirito anche quando parleragrave della dialettica servo-
67
padrone Dice che il servo si libera del padrone attraverso il suo lavoro percheacute il suo lavoro
modifica le cose mentre il padrone non modifica niente percheacute se ne sta ligrave in panciolle il lavoratore
modifica le cose e si ritrova anche lui modificato da ciograve stesso che ha modificato Hegel riprende
nel sociale ciograve che aveva detto nelle prime pagine In effetti potremmo dire che il significante
lavora il significato e ciograve che gli ritorna egrave se stesso cioegrave un significante ma in quanto altro in
quanto modificato dal significato Per dirla in un altro modo ancora il mio dire non egrave
semplicemente lrsquoespressione di un qualche che sta da qualche altra parte il mio dire costruisce il
ciograve di cui dico il mio fare e questo fare questo modificare ritorna nel mio dire e lo modifica Egrave
per questo che parlando mi trovo in un certo senso sempre spiazzato percheacute ogni volta che parlo
le cose che dico mi modificano continuamente Ciograve nonostante egrave necessaria una determinazione
egrave necessario che ciograve che dico sia quello che dico Quindi vedete che tornano esattamente i termini
di Hegel singolaritagrave e universalitagrave Ed egrave lrsquounica cosa come dicevo allrsquoinizio dalla quale egrave possibile
trarre una soddisfazione che non sia sempre spostata rinviata allrsquoinfinito su altre cose - oggi voglio
questo domani quellrsquoaltro dopodomani quellrsquoaltro ancora ecc ndash ma ogni cosa saragrave sempre in
vista di qualche cosrsquoaltro percheacute ogni singolo atto di parola egrave sempre in vista di qualche cosrsquoaltro
ma questo qualche cosrsquoaltro egrave il linguaggio La parola rinvia a se stessa il linguaggio non puograve
rinviare ad altro che non sia se stesso In questo caso il desiderio egrave soddisfatto soddisfatto percheacute
il ciograve che desidero non rinvia ad altro se non a se stesso Questo egrave un modo tra lrsquoaltro per costruire
unrsquoetica del linguaggio La soddisfazione viene da ligrave egrave lrsquounica soddisfazione praticabile possibile
non ce ne sono altre cioegrave una soddisfazione che rinvia a se stessa
Interventohellip
Non ci sarebbe piugrave la necessitagrave di imporre la propria volontagrave su altro o su altri La volontagrave di
potenza anche lei viene incanalata in ciograve stesso di cui egrave fatta cioegrave nel linguaggio quello che
chiamavo superpotenziamento intellettuale e cioegrave un continuo riflettere del linguaggio su se
stesso ininterrotto Come in uno specchio viene continuamente riflessa e quindi diventa lrsquounico
oggetto praticabile lrsquounico oggetto del desiderio lrsquounico che dia la soddisfazione che cioegrave non
sposti su altro Questrsquoapertura allrsquoetica del linguaggio in effetti pone le cose in un altro modo
ancora il linguaggio come il soddisfacimento come ciograve di cui si egrave soddisfatti Il desiderio egrave tale in
quanto rinvia sempre ad altro ma se a un certo punto questo altro non puograve che rinviare a se
stesso allora ecco che si inizia a praticare il linguaggio nel senso di riflettere il linguaggio
Riflettere il linguaggio significa fare ciograve che stiamo facendo pensare le cose pensare al fatto che
ciascuna cosa si offre non egrave un problema ma si offre come problema come qualcosa da interrogare
percheacute interrogandolo mostra altri rinvii altri aspetti altre questioni consente cioegrave di
praticare il linguaggio e di trarne soddisfazione
31 luglio 2019
Capitolo III pag 108 Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Questo universale
incondizionato il quale egrave ormai il vero oggetto della coscienzahellip Quindi lrsquooggetto della coscienza egrave un
universale egrave il significato hellipegrave tuttavia ancora oggetto della coscienza medesima che non ha compreso
peranco il suo concetto come concetto Non ha ancora inteso il concetto come concetto cioegrave in
quanto significato potremmo dire Le due cose sono essenzialmente da distinguere alla coscienza
lrsquooggetto dalla relazione verso un Altro egrave tornato in se stesso e quindi egrave divenuto in seacute concettohellip In
questo movimento egrave ritornato e la coscienza lo accoglie come concetto Mediante il movimento della
coscienza quellrsquooggetto egrave per noi cosigrave divenuto che quella egrave intrecciata nel divenire di questo cosiccheacute la
riflessione sui due lati egrave la medesima o egrave una riflessione sola hellip Cosigrave lrsquointelletto ha bensigrave tolto la sua
propria non veritagrave e la non veritagrave dellrsquooggettohellip Lrsquoha tolta nel senso che la non veritagrave dellrsquooggetto egrave
lrsquoopposizione opposizione in quanto lrsquooggetto cioegrave il significato potremmo dire che egrave differente
da seacute hellipe ciograve che cosigrave gli egrave resultato egrave il concetto del vero come vero che egrave in seacute che non egrave ancora concetto
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o che manca dellrsquoesser-per-seacute della coscienza un vero cui lrsquointelletto senza in esso sapersi lascia fare a
suo modo Questo oggetto egrave lrsquooggetto della coscienza che egrave in seacute ma non egrave ancora per seacute cioegrave non
egrave ancora concetto egrave semplicemente un puro cogliere qualcosa A pag 110 Soltanto esser per seacute e
comportarsi verso altro in generale costituisce la natura e lrsquoessenza del contenuto la veritagrave delle quali
egrave di essere incondizionatamente Universale e il resultato egrave senzrsquoaltro universale Quindi lrsquoesser per seacute
egrave comportarsi verso altro Questione che ritorna continuamente A pag 111 il capitoletto si
intitola La forza e il gioco delle forze Qui il termine forza possiamo intenderlo come ciograve che i Greci
chiamavano ἐνέργεια cioegrave il lavoro il lavorare Lrsquoun momento appare dunque come lrsquoessenza trattasi
da parte come universale mezzo o come il sussistere di materie indipendenti Ma lrsquoindipendenza di
queste materie non egrave altro che questo mezzohellip Prima parlava di queste materie che sono tutte
presenti ma che non si compenetrano non si affegravettano lrsquouna con lrsquoaltra Faceva lrsquoesempio del sale
che sigrave ha un peso ma questo peso non affegravetta il fatto di essere cubico ecc Ma dire lrsquouniversale
in lui stesso sta in inseparata unitagrave con questa molteplicitagrave egrave come dire queste materie sono ciascuna
dove egrave lrsquoaltra esse si penetrano reciprocamente ma senza toccarsi percheacute viceversa il molteplicemente
distinto egrave altrettanto indipendente Ma con ciograve egrave anche in pari tempo posta la loro pura porositagrave o il
loro esser-tolto Quando io parlo del sale ci sono tutti questi aspetti ma il sale in quanto tale
comporta che tutti questi elementi vengano tolti non ci sono immediatamente A sua volta tale
esser-tolto o la riduzione di questa diversitagrave al puro esser-per-seacute non egrave altro che il mezzo stesso e questa
egrave lrsquoindipendenza delle differenze Ovverosia le differenze indipendentemente poste passano
immediatamente nella loro unitagrave e la loro unitagrave immediatamente nel dispiegamento e questo di nuovo
nella riduzione Come che per cogliere il sale in quanto tale io devo togliere tutte cose sennograve il sale
in quanto tale si disperde in infinite cose pur tuttavia il sale egrave queste cose- Ecco che sia sempre al
punto in cui diciamo che questo universale questo oggetto questa cosa egrave uno e molti
simultaneamente Poco piugrave sotto hellipecco che lrsquointelletto a cui il concetto della forza appartienehellip La
forza egrave il lavoro del movimento dialettico hellipegrave propriamente il concetto che sostiene i distinti momenti
come distintihellip Il concetto mantiene distinti questi momenti - gli aspetti del sale hellip giaccheacute essi
nella forza stessa non debbono essere distintihellip Percheacute in questo movimento dialettico di fatto
non sono distinti ma si distinguono nel concetto hellipla differenza sta quindi soltanto nel pensiero
Questo egrave un elemento importante Questa differenza che crsquoegrave allrsquointerno dellrsquooggetto sta solo nel
pensiero cioegrave egrave il pensiero che stabilisce tutti questi distinti Ossia in quel che sopra si egrave discorso egrave
stato posto soltanto il concetto della forza ma non la sua realtagrave Ma in effetto la forza egrave
lrsquoincondizionatamente universale che ciograve che egrave per un altro lo egrave anche in se stesso o che ha in lui la
differenza percheacute questa egrave solo lrsquoesser per un altro Questa egrave la forza egrave il movimento per cui ciascuna
cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per un altro Affincheacute dunque la forza sia nella sua veritagrave essa deve
venir lasciata interamente libera dal pensiero e posta come la sostanza di quelle differenzehellip quindi
la sostanza di quelle differenze non egrave che questo movimento Questa egrave la sostanza hellipprima essa
come quellrsquointera forza essenzialmente restante in seacute e per seacutehellip Quindi movimento che tuttavia resta
in seacute e per seacute hellippoi le sue differenze come momenti sussistenti sostanzialmente o sussistenti per seacute
Come dire che la forza questo movimento necessita di qualcosa di fermo Per potere dire che crsquoegrave
movimento occorre che ci sia qualcosa di fermo rispetto al movimento qualcosa che noi riteniamo
fermo rispetto al movimento sennograve come cogliamo il movimento A pag 113 Bisogna revocare la
posizione nella quale la forza si poneva come un Uno e la sua essenza quella di estrinsecarsi come un
Altro che le sopraggiunga dallrsquoesternohellip Questa egrave una questione che lui riprende continuamente
non dobbiamo pensare la forza come un qualche cosa che si aggiunge hellipla forza egrave piuttosto essa
stessa questo universale mezzo del sussistere dei momenti come materiehellip Sussistono in quanto
allrsquointerno del movimento hellipo essa si egrave estrinsecata e ciograve che avrebbe dovuto essere la sollecitazione
altra da lei lo egrave invece essa stessa Essa ora esiste dunque come il mezzo delle materie spiegate ma ha
anche essenzialmente la forma dellrsquoesser-tolto delle materie sussistenti o egrave essenzialmente Uno essendo
posta come il mezzo di materie questo esser-uno egrave ora un Altro da lei ed essa ha questa sua essenza
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fuori di lei Sta dicendo che questa forza in quanto tale egrave Uno tuttavia essendo questa forza un
movimento un lavoro egrave sempre necessariamente presa fra seacute e qualche cosrsquoaltro che deve
muovere o dalla quale egrave mossa sollecitata Ma poicheacute essa deve essere necessariamente quale non egrave
stata ancora posta ecco che questo Altro sopravviene e la sollecita alla riflessione in se stessa o toglie
la sua estrinsecazione LrsquoAltro sopravviene rispetto a questa posta come Uno e la sollecita alla
riflessione su se stessa percheacute lrsquoAltro egrave sempre un Altro da seacute Quindi questo Altro da seacute comporta
il seacute e pertanto se poniamo questa forza come Uno non possiamo comunque togliere il fatto che
occorre che ci sia un Altro che la ldquocostringardquo a riflettere su di seacute cioegrave a ritornare in seacute Ma in effetto
essa stessa egrave questo esser-riflessa in seacute o questo esser-tolto della estrinsecazione lrsquoesser-uno dispare
comrsquoesso apparve ossia come un Altro essa lo egrave da seacute egrave forza ricompressa in seacute La forza questo
movimento prima si espande verso lrsquoatro poi in quanto altro da seacute ritorna su di seacute
ricomprimendosi Ciograve che sorge come altro e che la sollecita sia alla estrinsecazione sia al ritorno in se
stessa egrave quale immediatamente resulta esso stesso forza giaccheacute lrsquoaltro si mostra tanto come universale
mezzo che come uno e si mostra cosigrave che ciascuna di queste figure sorge in pari tempo solo come
momento dileguante Ciascuna delle due cose non crsquoegrave per seacute non crsquoegrave senza lrsquoaltra quindi dilegua
continuamente nellrsquoaltra la quale per essere quella che egrave deve dileguare nella precedente e cos igrave
via (Nel frattempo entra unrsquoaltra persona) Qui sta parlando della forza cioegrave il movimento
allrsquointerno del concetto Il concetto egrave fatto di un movimento continuo questo movimento Hegel
lo chiama ldquoforzardquo In greco energon egrave propriamente il lavoro quindi potremmo intendere la
forza come il lavoro che crsquoegrave nella parola Da prima la seconda forza come sollecitante e cioegrave come
universale mezzo si contrappone secondo il contenuto di questo mezzo stesso a quella che egrave determinata
come forza sollecitatahellip Quindi abbiamo una forza che sollecita e lrsquoaltra che egrave sollecitata hellipma
poicheacute quella egrave essenzialmente alternazione di questi due momenti ed egrave essa stessa forza ecco che in
effetto universale mezzo essa egrave soltanto quando venga a ciograve sollecitata e similmente anche soltanto
unitagrave negativa o ciograve che sollecita la forza al ritornare lo egrave mediante il proprio venir sollecitata Come
dire che questa forza che da una parte sollecita ma dallrsquoaltra viene sollecitata comporta sempre
che uno dei due elementi si imponga sullrsquoaltro e nel momento in cui si impone sullrsquoaltro
questrsquoaltro dilegua Poi una volta che egrave sollecitata questo essere sollecitata fa dileguare il
sollecitante Egrave sempre un movimento simultaneo ma continuo ininterrotto Il gioco di entrambe
le forse consiste dunque in questo opposto esser-determinato di entrambe nel loro esser-lrsquouna-per-lrsquoaltra
in questa determinazione e nellrsquoassoluto immediato scambio delle determinazionihellip Passiamo a pag
117 Parla dellrsquointerno dellrsquointerno come essenza qualcosa che egrave simile alla cosa in seacute di Kant In
quanto noi consideriamo il primo universale come il concetto dellrsquointellettohellip Il primo universale egrave
quello che appare hellipove la forza non egrave ancora per seacute ecco che ora il secondo universale egrave lrsquoessenza
della forza essenza quale si presenta come in seacute e per seacute Dapprima crsquoegrave il primo universale che il
concetto dellrsquointelletto dopodicheacute questa forza questo lavoro non egrave ancora per seacute non ha ancora
determinato lrsquoelemento che deve ritornare per definire il concetto per determinarlo O viceversa
se noi consideriamo il primo universale come lrsquoimmediato che per la coscienza dovrebbe essere un oggetto
effettuale ecco che questo secondo universale egrave determinato come il negativo della forza sensibilmente
oggettivahellip Se ciograve che io pongo come primo universale il concetto dellrsquointelletto egrave chiaro che ciograve
che interviene in un secondo momento saragrave un qualche cosa che non egrave questa cosa saragrave unrsquoaltra
cosa e quindi saragrave qualcosa che le si oppone un negativo A pag 118 (54) Il mondo ultrasensibile
Lrsquointerno lrsquoapparenza o fenomeno lrsquointelletto Tale verace essenza delle cose si egrave ora cosigrave determinata
che non immediatamente egrave per la coscienzahellip La coscienza non riesce a cogliere direttamente la
cosa in seacute crsquoegrave una mediazione Vedremo adesso di che cosa egrave fatta questa mediazione Il medio che
conchiude i due estremi (della forza) lrsquointelletto e lrsquointerno egrave lo sviluppato essere della forza essere che
per lrsquointelletto stesso egrave ormai un dileguare Tenete sempre conto che nella Fenomenologia dello
spirito si pone questo schema questo movimento dove si pongono due elementi e dove uno
dilegua per lrsquoaltro Il fatto egrave che questo altro a sua volta dilegua Prendiamo la questione del
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significante e del significato Dico qualcosa dico un significante ma questo significante non egrave
significante senza il significato Chiaramente questo significato nel dire il significante dilegua
nel senso che ciograve che dico egrave il significante e non il significato tantrsquoegrave che de Saussure poneva la
barra tra significante e significato per indicare la non sovrapponibilitagrave delle due cose Quindi
questo significante muove verso il significato che lo fa diventare significante ma questo
significante di prima non egrave piugrave quel significante percheacute egrave stato trasformato dal significato ma
senza il significato non potrebbe essere significante quindi questa trasformazione continua egrave
inesorabile inevitabile Egrave la stessa cosa che poi riprese anche Heidegger parlando del mondo io
sono il mondo trasformo il mondo continuamente con il mio progetto ma una volta trasformato
questo mondo io stesso sono trasformato Crsquoegrave questo ritorno egrave il famoso circolo ermeneutico
Questo gioco delle forze egrave perciograve il negativo sviluppatohellip Il gioco delle forze vuole dire che uno egrave
positivo e lrsquoaltro egrave negativo dove il negativo egrave sempre necessariamente presente ovviamente
hellipma la veritagrave del negativo egrave il positivo vale a dire lrsquouniversale lrsquooggetto che egrave in seacute A pag 121 verso
la fine della pagina Ma di questo gioco delle forze noi abbiamo veduto che ha la seguente proprietagrave la
forza sollecitata da unrsquoaltra forza egrave a sua volta il sollecitante per questrsquoaltra la quale anche soltanto
cosigrave diviene sollecitante Ci sta dicendo che lrsquouno e lrsquoaltra sollecitante e sollecitata si scambiano
ininterrottamente la forza sollecitante diviene a sua volta sollecitata che sollecita poi quellrsquoaltra
Cosigrave qui egrave presente il solo scambio immediato o lrsquoassoluto scambiarsi della determinatezza costituente
lrsquounico contenuto di ciograve che sorge quello cioegrave di essere o universale mezzo o unitagrave negativa Esso nel
suo determinato sorgere cassa esso stesso immediatamente di essere cosigrave come esso sorgehellip Nel senso
che in questo movimento muta continuamente Questo movimento muta entrambe le cose sia
lrsquouna che lrsquoaltra hellipcon il suo determinato sorgere sollecita lrsquoaltro lato che cosigrave si estrinseca ossia
questo lato egrave ora immediatamente ciograve che doveva essere il primo Questo egrave il concetto fondamentale
in Hegel uno scambio ininterrotto Parlando crsquoegrave uno scambio ininterrotto il mio dire pone ciograve
che sto dicendo ciograve che sto dicendo modifica il mio dire modificando il mio dire di nuovo questo
dire modifica ciograve che sto dicendo e cosigrave via allrsquoinfinito Entrambi questi lati la relazione del
sollecitante e la relazione del contrapposto contenuto determinato sono ciascun per seacute lrsquoassoluto
invertirsi e scambiarsi Ma entrambe queste relazioni son di nuovo una medesima cosa e la differenza
di forma essere ciograve che sollecita e ciograve che egrave sollecitato egrave quella stessa che egrave la differenza di contenuto
vale a dire il sollecitato come tale il medio passivo il sollecitante invece il medio attivo lrsquounitagrave
negativa o lrsquouno Uno passivo e lrsquoaltro negativo ma si scambiano continuamente Con ciograve dilegua
ogni differenza di forze speciali che in questo movimento dovrebbero in generale esser presenti lrsquouna
contro lrsquoaltrahellip Una egrave sollecitante e lrsquoaltra egrave sollecitata sono una contro lrsquoaltra perograve non egrave cosigrave
ci sta dicendo hellipinfatti esse dipendono soltanto da quelle differenze e cosigrave anche insieme con quelle
due differenze la differenza delle forze viene a coincidere con una differenza sola In questo assoluto
scambio non crsquoegrave dunque neacute la forza neacute il sollecitare e venir sollecitato neacute la determinatezza di essere
mezzo sussistente e unitagrave riflessa in se stessa non crsquoegrave neacute qualcosa singolarmente per seacute neacute ci sono
opposizioni diverse - anzi quel che crsquoegrave in questo assoluto scambio egrave soltanto la differenza come
universale e come tale che ad essa si sono ridotte le molte opposizioni Tale differenza come differenza
universale egrave perciograve il Semplice nel gioco della forza stessa ed egrave il Vero di questo gioco la differenza egrave
la legge della forza Questa questione che ci sta dicendo egrave importante percheacute in effetti in questo
continuo movimento di fatto crsquoegrave una differenza continua la differenza tra sollecitante e
sollecitato Quindi quando io pongo unrsquoaffermazione e voglio sapere che cosrsquoegrave questa
affermazione se io guardo dentro questa affermazione che cosa trovo Qui crsquoegrave anche una critica
a Kant non egrave vero che la cosa in seacute non egrave reperibile egrave reperibile ma in quanto assoluta differenza
egrave unrsquoassoluta differenza nientrsquoaltro che questo Quando io voglio sapere la cosa in seacute che cosrsquoegrave
veramente la cosa mi trovo di fronte a unrsquoassoluta differenza Che egrave un porsquo ciograve che diceva de
Saussure se voglio sapere che cosrsquoegrave esattamente un significante che cosa ritrovo Trovo una
relazione differenziale con tutti gli altri significanti quindi questo significante non egrave che pura
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differenza (60) Da prima lrsquointerno egrave soltanto lrsquouniversale in seacute Ma questo universale in seacute semplice egrave
in essenza altrettanto assolutamente la differenza universale esso egrave infatti il resultato stesso dello
scambio ovverossia lo scambio egrave sua essenzahellip La sua essenza egrave lo scambio non ha unrsquoaltra essenza
unrsquoaltra sostanza egrave solo scambio quindi pura differenza hellipma scambio come posto nellrsquointerno
qual esso in veritagrave egrave scambio quindi accolto nellrsquointerno come differenza altrettanto assolutamente
universale che quietata resta eguale a se stessa Questa pura differenza rimane ligrave crsquoegrave soltanto
differenza Crsquoegrave soltanto differenza nel momento in cui voglio trovare la cosa in seacute ovviamente
Ossia la negazione egrave momento essenziale dellrsquouniversalehellip Questo universale egrave fatto di negazione
Essendo nientrsquoaltro che differenza e chiaro che nella differenza ciascun elemento nega quellrsquoaltro
helliped essa o la mediazione sono dunque nellrsquouniversale una differenza universale Questa egrave espressa
nella legge come costate immagine della labile apparenza Poco piugrave avanti hellipla molteplicitagrave cioegrave
contraddice al principio dellrsquointelletto al quale come coscienza dellrsquointerno semplice il vero egrave lrsquounitagrave
in seacute universale La coscienza cerca lrsquooggetto in quanto unitagrave non in quanto differenza per in
quanto differenza non si conosceragrave mai quindi deve cercare qualcosa che sia seacute Esso deve quindi
piuttosto far coincidere le molte leggi in una legge cosigrave per es si son concepite come una legge la legge
secondo la quale una pietra cade e la legge secondo la quale muovonsi le sfere celesti Ma con questo
reciproco coincidere le leggi perdono la loro determinatezza la legge diviene sempre piugrave superficiale e
con ciograve si arriva in effetto a trovar non lrsquounitagrave di quelle leggi determinate ma una legge che tralascia la
loro determinatezza proprio come lrsquounica legge che unifica in se stessa la legge della caduta dei gravi
sulla terra e quella del movimento celeste che esprime in effetto queste due Lrsquounificazione di tutte le
leggi nellrsquoattrazione universale non esprime nessun ulteriore contenuto tranne il mero concetto stesso
della legge che ivi egrave posto come essente Lrsquoattrazione universale dice solamente che tutto ha una costante
differenza verso altro Se si attraggono egrave percheacute sono differenti Con ciograve lrsquointelletto ritiene di aver
trovato una legge universale in grado di esprimere lrsquouniversale effettualitagrave come tale ma nel fatto non
ha trovato che il concetto stesso della leggehellip Quando si stabilisce una legge con questa legge non egrave
che sappiamo come stanno le cose ma semplicemente abbiamo stabilito un concetto di legge
hellipogni realtagrave egrave in lei stessa conforme alla legge Da quel momento ogni realtagrave si conforma alla legge
Lrsquoespressione dellrsquoattrazione universale ha peraltro una grande importanza percheacute essa egrave diretta contro
quel rappresentare privo di pensiero cui tutto si offre nella forma dellrsquoaccidentalitagrave e per cui la
determinatezza ha la forma dellrsquoindipendenza sensibile Andiamo avanti a pag 128 Ciograve che dunque
lrsquointelletto esprime egrave soltanto la necessitagrave propria differenza che esso soltanto cosigrave istituisce esprimendo
in pari tempo che la differenza non egrave una differenza della cosa stessa Appartiene allrsquointelletto non
alla cosa Tale necessitagrave che sta soltanto nella parola egrave quindi il racconto dei momenti che ne
costituiscono il circolo essi vengono bensigrave distinti ma della loro differenza dicesi parimente non essere
differenza della cosa stessa e perciograve essa vien subito tolta di nuovo questo movimento dicesi dichiarare
o spiegare Quando si spiega qualche cosa che cosa fa lrsquointelletto Toglie tutto ciograve che considera
non vero e accoglie solo ciograve che considera vero Egrave una critica che Hegel sta facendo al pensare
comune alla scienza non alla scienza come la intende lui ovviamente Il singolo accadimento del
lampo per es viene assunto come un universale e questo universale viene espresso come la legge
dellrsquoelettricitagrave poi la spiegazione riassume la legge nella forza come essenza della legge Questa forza egrave
allora cosigrave costituita che quando si estrinseca sorgono elettricitagrave opposte le quali di nuovo dileguano
lrsquouna nellrsquoaltra cioegrave la forza egrave appunto costituita come la legge si dice che entrambe non siano per
nulla distinte In questo movimento tautologico lrsquointelletto come resulta rimane attaccato alla calma
unitagrave del suo oggetto e il movimento cade solo nellrsquointelletto e non nellrsquooggetto siffatto movimento egrave un
dichiarare che non solo non dichiara nulla ma che egrave a tal segno chiaro che mentre vorrebbe dire
qualcosa di differente dal giagrave detto non dice proprio niente anzi ripete soltanto la stessa cosa In questo
movimento tautologico egrave chiaro che non crsquoegrave la possibilitagrave di andare oltre nella tautologia si ripete
ciograve che si egrave giagrave detto Infatti dice Con questo movimento nella cosa stessa non sorge nulla di nuovo
anzi esso vien preso in considerazione soltanto come movimento dellrsquointelletto Pag 129 (67) Daccheacute
72
peraltro il concetto come concetto dellrsquointelletto egrave ciograve stesso che egrave lrsquointerno delle cose questo scambio come
legge dellrsquointerno diviene per lrsquointelletto Questo scambio di forze questo movimento dialettico
diviene ma diviene per lrsquointelletto non esiste di per seacute Esso sperimenta dunque come sia la legge
dellrsquoapparenza stessa che divengano delle differenze che non sono tali o che lrsquoomonimo si respinge da
se stesso e come anche le differenze siano solo tali da non essere differenze e quindi da togliersi impara
dunque come sia legge dellrsquoapparenza che il non omonimo si attrae I contrari si attraggono gli
identici si respingono E questa egrave una seconda legge il cui contenuto egrave opposto a ciograve che dianzi fu
chiamato legge cioegrave alla differenza che resta costantemente eguale a se stessahellip Afferma delle cose
ma poi le riprende e le riarticola in un altro modo Nel gioco delle forze tale legge resultograve proprio come
questo assoluto passare e come puro scambio lrsquoomonimo la forza si scompone in unrsquoopposizione che
dapprima appare come una differenza indipendente ma che in effetto dimostra di non esserlohellip
Prima scomponendosi questa forza appare come due cose indipendenti tra loro ma dice Hegel
non egrave proprio cosigrave hellipinfatti ciograve che si respinge da se stesso egrave lrsquoomonimo e ciograve che egrave respinto ha poi
essenzialmente la capacitagrave di attrarsi cheacute esso egrave il medesimo quindi la differenza istituita non essendo
differenza si toglie di nuovo Lui prende lrsquoomonimo che egrave lo stesso questo stesso si divide nello
stesso e in altro da seacute quindi questo stesso egrave anche differente ma una volta posto come
differente egrave il fatto di essere differente ciograve che in un certo senso lo rende identico percheacute la sua
specificitagrave egrave questa Essa si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza
assoluta e questa differenza della cosa non egrave dunque altro che lrsquoomonimo il quale si egrave respinto da seacute e
perciograve pone soltanto unrsquoopposizione che non egrave opposizione Mentre prima diceva che la differenza non
appartiene alla cosahellip dice si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza
assoluta Percheacute Percheacute questa differenza della cosa non egrave altro che la stessa cosa ma in quanto
altra cosa Ciascuna cosa egrave per seacute in quanto altro Egrave questo che egrave sempre presente in Hegel Anche
nella tautologia se io dico A egrave A questo A si sdoppia in due A e una si oppone allrsquoaltra non sono
la stessa cosa A pag 134 parla dellrsquoinfinitagrave che rappresenta questo movimento continuo
ininterrotto e che poi lui chiama lrsquoinfinitagrave della vita qualcosa che non puograve fermarsi su alcuncheacute
In effetti ciograve che ci sta dicendo egrave che lrsquoessere cosigrave come egrave stato pensato non crsquoegrave lrsquoessere egrave un
continuo dileguare e comparire un continuo dileguare e ristabilirsi per dileguare di nuovo in
altro Lui ha parlato dellrsquoinverso ciascuna cosa egrave in seacute ma anche altro da seacute e quindi crsquoegrave una sorta
di continua inversione dove il seacute medesimo si trasforma in altro da seacute e questo altro da seacute torna
nel seacute medesimo hellipnella differenza che egrave interna lrsquoopposto non egrave soltanto Uno di Due - altrimenti
esso sarebbe un essente e non un oppostohellip Non egrave soltanto Uno Se fosse soltanto Uno sarebbe un
qualcosa che egrave hellipanzi egrave lrsquoopposto di un opposto ossia lrsquoAltro egrave immediatamente esso stesso presente
in quellrsquoopposto LrsquoAltro non egrave qualcosa che si aggiunge da fuori ma egrave qualcosa che egrave sempre
presente nellrsquoin seacute in ciograve che appare ciograve che appare egrave sempre ciograve che appare in quanto egrave anche ciograve
che non appare in quanto egrave Altro Questo Altro ciograve di cui egrave fatto egrave ciograve che consente a quellrsquouno
di essere quello che egrave cosigrave come tutti i significanti che sono differenti da un significante sono
necessari percheacute quel significante esista Io posso ben porre qui il contrario e lagrave lrsquoaltro di cui esso egrave
il contrario dunque il contrario da un lato in seacute e per seacute senza lrsquoAltro ma appunto percheacute io ho qui il
contrario in seacute e per seacute esso egrave il contrario di se stesso o ha in effetto giagrave immediatamente presente in
lui lrsquoAltro Egrave chiaro che se di una cosa pongo il suo contrario e poi faccio il contrario di questo
contrario ritorno da dove sono partito Egrave questa lrsquoinfinitagrave di cui parla questo movimento
continuo ininterrotto A pag 135 (73) Questa infinitagrave semplice o il concetto assoluto egrave da dirsi
lrsquoessenza semplice della vita lrsquoanima del mondo il sangue universale che onnipresente non vien
turbato neacute interrotto da differenza alcuna e che egrave anzi tutte le differenze noncheacute il loro esser-toltohellip
Egrave tutte le differenze il significante egrave tutti gli altri significanti in quanto tolti sennograve non crsquoegrave Questa
infinitagrave semplice egrave eguale a se stessa percheacute le differenze sono tautologiche sono differenze che non sono
differenze Tale essenza eguale a se stessa si rapporta quindi soltanto a se stessa A se stessa e cosigrave ciograve
a cui tende il rapporto egrave un Altro e il rapportarsi a se stesso egrave piuttosto lo scindere ossia proprio quella
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autoeguaglianza egrave differenza interna Se io mi rapporto soltanto a me stesso egrave chiaro che ci sono io
e me stesso siamo in due crsquoegrave quindi una scissione ne parleragrave a breve A pag 136 verso la metagrave
Lrsquoeguale a se stesso si scinde il che significa esso si toglie come qualcosa giagrave scisso si toglie come
esser-altro Lrsquounitagrave della quale si suol dire che da essa la differenza non puograve venir fuori egrave essa stessa
in effetto soltanto lrsquoun momento della scissione egrave lrsquoastrazione della semplicitagrave che sta di contro alla
differenza Lrsquouguale a se stesso si scinde A=A quindi questa A si egrave scissa in A=A il che significa
che esso lrsquouguale a se stesso si toglie come qualcosa di giagrave scisso Questa A che dovrebbe essere
uguale a se stessa si toglie in quanto tale percheacute abbiamo di fronte non piugrave la A ma una scissione
A=A Ma se lrsquounitagrave egrave proprio lrsquoastrazionehellip Qui crsquoegrave Severino lrsquounitagrave egrave lrsquoastrazione hellipse egrave solo lrsquoUno
degli opposti allora egrave giagrave detto chrsquoessa egrave lo scinderehellip Questa unitagrave egrave giagrave una scissione percheacute se io
voglio dire che A egrave A per confermarla per stabilirla devo scinderla Quindi anche le differenze
della scissione e del divenir eguale a se stesso non sono che questo movimento del togliersihellip Per dire
che A egrave se stessa devo scinderla A=A quindi la A in quanto tale non crsquoegrave si egrave tolta crsquoegrave soltanto
questa scissione tuttavia questa scissione egrave la condizione percheacute ci sia la A percheacute questa
scissione parla delle A hellippercheacute essendo lrsquoeguale a se stesso che deve ancor scindersi - ossia diventare
il proprio contrario - unrsquoastrazione o giagrave esso stesso qualcosa di scisso il suo scindere egrave un togliere ciograve
che esso egrave ed egrave dunque il togliere il suo stato di scissione Quindi crsquoegrave questa scissione la A che si
scinde in A=A ma per potere identificare la A devo togliere questa scissione percheacute sennograve la A
egrave anche il suo opposto quindi egrave anche non-A Pertanto devo porre questa scissione per poterla
togliere Vedete che qui crsquoegrave Severino Infatti lui come risolveva il problema Facendo quella sua
famosa formula (A=A)=(A=A) A pag 137 Ma questo divenir-eguale egrave altrettanto immediatamente
uno scindere cheacute lrsquointelletto toglie le differenze e pone lrsquoUno della forza soltanto istituendo una nuova
differenza di legge e forza la quale in pari tempo non egrave differenza e proprio percheacute questa differenza
non egrave tale procede esso stesso di nuovo a togliere questa differenza lasciando che la forza abbia proprio
la stessa costituzione della legge Questa differenza nella scissione deve togliere la scissione per
stabilire la A quindi prima crsquoegrave la scissione per potere stabilire che egrave una A ma poi devo togliere
questa scissione per tornare a stabilire che egrave una A percheacute se egrave scissa non egrave una A ma unrsquoaltra
cosa egrave una scissione di A A pag 138 Poicheacute lrsquooggetto della coscienza egrave questo concetto dellrsquoinfinitagravehellip
Lrsquooggetto della coscienza si occupa di questa infinitagrave cioegrave di questo movimento ininterrotto
hellipessa egrave cosigrave coscienza della differenza come differenza immediatamente altrettanto tolta la coscienza
egrave per se stessa egrave il distinguere dellrsquoindistinto o autocoscienza Io mi distinguo da me stesso e in
questrsquoatto egrave immediatamente per me che questo distinto non egrave distinto Io lrsquoomonimo mi respingo da
me stesso ma questo distinto ossia qualcosa che egrave inegualmente posto mentre egrave distinto
immediatamente piugrave non costituisce per me una differenza Per potere dire io devo scindere questo
io cioegrave devo dire io e poi porre lrsquoio come oggetto come oggetto di ciograve che sto dicendo perograve sono
sempre io e quindi ecco che questo distinto si scinde soltanto scindendosi posso dire io E qui si
avvicina alla questione dellrsquoautocoscienza La coscienza di un Altro di un oggetto in generale egrave
anchrsquoessa necessariamente autocoscienza esser-riflesso in se stesso coscienza di se stesso nel suo esser-
altro Egrave la coscienza che si accorgehellip Diciamola cosigrave partendo dallrsquoin seacute e il per seacute la coscienza
coglie lrsquooggetto lrsquooggetto con il per seacute diventa determinato ma questa determinazione questo
universale non egrave poi cosigrave determinato percheacute si scompone in infinite cose Quindi lrsquoin seacute si rivolge
al per seacute come il significante si rivolge al significato per determinarsi per sapere che cosrsquoegrave ma per
sapere che cosrsquoegrave si accorge che questo ldquoche cosrsquoegraverdquo lo rinvia continuamente ad altro A questo
punto ritorna su di seacute in quanto infinitagrave diciamola cosigrave e allora chi garantisce che questa cosa
egrave questa cosa Chi la percepisce questo io egrave lui che dovrebbe garantire questa identitagrave solo che
questo io a sua volta si scinde per potere dire ldquoiordquo devo scindere Risuona in questo caso la
battuta di Rimbaud che diceva ldquoIo egrave un altrordquo Ora la coscienza a questo punto diventa
autocoscienza ndash lo vedremo nel prossimo capitolo ndash nel momento in cui accoglie il fatto che il per
seacute a cui si rivolge in effetti egrave per lrsquoio per lrsquoin seacute che lrsquoha posto e che quindi in questo movimento
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lrsquoin seacute scompare nel per seacute il significante scompare nel significato Tenete conto che queste
relazioni sono sempre alquanto problematiche ma usiamole lo stesso Il significante scompare nel
significato questo significato non puograve essere tuttavia determinato in alcun modo percheacute egrave
unrsquoinfinitagrave di elementi Tuttavia io devo determinarlo e quindi che cosa succede Succede che
questo significato questo per seacute torna nellrsquoin seacute ma tenendo conto di tutto ciograve che ha dovuto
togliere per potere fermare qualcosa Qualcosa deve essere fermato non crsquoegrave movimento se non si
parte da qualcosa di fermo ma percheacute qualcosa sia fermo devo determinarlo togliendo tutto ciograve
che questa cosa non egrave quindi identificandola in qualche cosa Il lavoro che fa la coscienza per
Hegel egrave questo cammino dallrsquoin seacute al per seacute dove la coscienza trova il per seacute cioegrave la cosa lrsquooggetto
il significato ma la trova sempre per un altro Ma chi egrave questo ldquoper un altrordquo Non egrave altro che per
seacute Quindi la coscienza che ritorna su se stessa dopo aver colto lrsquooggetto in quanto differente e
diventa autocosciente cioegrave si rende conto che quellrsquooggetto egrave differente per lei per la coscienza -
egrave la coscienza che ha fatto tutto questo lavoro questa forza Quindi lrsquoautocoscienza diviene per
seacute e si accorge che tutto questo lavoro non porta ad altro che a tenere conto del fatto che lrsquoin seacute egrave
per lrsquooggetto ma lrsquooggetto egrave per lrsquoin seacute percheacute egrave lrsquoin seacute che lo pone in quanto tale Il significato egrave
per il significante non esiste il significato da seacute Quindi in tutto questo movimento
lrsquoautocoscienza non egrave altro che lrsquoaccorgersi che ndash torniamo a usare i termini significante e
significato ndash che il significante necessita del significato che dovrebbe determinare il significante
ma non lo determina se non come infinito e quindi torna al significante ma questo significante
al quale torna come infinito rede il primo significante dal quale si era partiti un altro significante
per cui non egrave piugrave lo stesso di prima Ecco percheacute parlando ci si altera continuamente ciograve che si
dice modifica immediatamente e continuamente il mio dire il quale mio dire modifica il ciograve che io
dico e ciograve che dico modifica il mio dire incessantemente e ininterrottamente Ed egrave questo che
costituisce lrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza egrave rendersi conto di questo e cioegrave che quando dico
qualche cosa il ciograve che dico egrave per me che lo sto dicendo egrave questo io che sta dicendo questa cosa ciograve
per cui il per seacute egrave per me poi dice Hegel diventa il per noi cioegrave siamo noi che stabiliamo che la
cosa sta in un certo modo Il ldquoper noirdquo non egrave molto diverso da ciograve che Peirce chiamava ldquoveritagrave
pubblicardquo o che Heidegger chiamava la ldquochiacchierardquo siamo noi con le nostre conoscenze con le
nostre fantasie con le nostre storie con i nostri racconti che stabiliamo il significato di una certa
cosa che diventa per noi Ma questo significato di per seacute non egrave altro che un puro movimento Se
io voglio sapere esattamente che cosrsquoegrave quel significato cercando lrsquoessenza della cosa in seacute trovo
sempre e soltanto differenze nientrsquoaltro che questo La differenza egrave una relazione Lo diceva anche
Greimas A e B una volta che sono in relazione non sono piugrave A e B sono una relazione cioegrave una
differenza Quindi a questo punto come percepisco qualche cosa La percepisco sempre e soltanto
allrsquointerno di una serie di rinvii e quindi di differenze dove un qualche cosa si determina Viene
determinata sigrave in quanto io tolgo tutte le opposizioni ma togliendo queste opposizioni mi illudo
di determinare qualche cosa ma in realtagrave tutte queste opposizioni rimangono non vengono
eliminate sono sempre ligrave Quindi di fatto ciograve che io percepisco aveva ragione Hjelmslev egrave
lrsquooggetto che non egrave altro che lrsquointersezione di un fascio di relazioni Egrave questo che percepisco ed egrave
in questo modo che io ho esperienza della percezione attraverso differenze Differenze dove a un
certo punto qualche cosa si determina ma si determina unicamente togliendo le sue opposizioni
ma togliendole solo per poterla determinare Una volta determinata togliendo le opposizioni
questa cosa che dovevo determinare si egrave alterata non egrave piugrave quella di prima Esattamente come
dice Severino rispetto allrsquoessere e al non essere ho lrsquoessere ma se non tolgo il non essere questo
essere egrave autocontraddittorio allora devo porre il non essere ma come non non essere quindi come
tolto ma una volta tolto il non essere lrsquoessere da cui sono partito che prima era
autocontraddittorio egrave diventato incontraddittorio e quindi egrave cambiato egrave diventato unrsquoaltra
cosa Potremmo dire forzando un porsquo la cosa che ciograve che percepisco egrave sempre qualche cosrsquoaltro
A pag 139 (76) Noi vediamo che nellrsquointerno dellrsquoapparenza lrsquointelletto non egrave in veritagrave nientrsquoaltro
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dallrsquoapparenza stessahellip Lrsquointelletto egrave ciograve che appare egrave quella cosa che mi appare hellipma non
comrsquoessa in quanto gioco di forze sigrave bene egrave questrsquoultimo nei suoi momenti assolutamente universali e
nel movimento di essi e in effetto fa esperienza solo di se stesso Di che fa esperienza lrsquointelletto Solo
di se stesso non fa lrsquoesperienza della cosa non puograve farla Elevata sopra la percezione la coscienza si
presenta conclusa con lrsquoultrasensibile attraverso il medio dellrsquoapparenza mediante il quale essa guarda
in quello sfondo I due estremi quello de puro interno e quello dellrsquointerno che guarda in questo puro
internohellip Abbiamo lrsquointerno lrsquoessenza e poi lrsquointelletto che guarda questo puro interno hellipsono
venuti ora a coinciderehellip Sono diventati la stessa cosa Crsquoegrave questo interno e io che lo guardo siamo
la stessa cosa Tale cortina egrave dunque caduta dinanzi allrsquointerno egrave presente cioegrave lrsquoatto per cui lrsquointerno
guarda nellrsquointerno egrave presente cioegrave il guardare dellrsquoomonimo indistinto il quale respinge se stesso e si
pone come interno indistinto ma pel quale egrave altrettanto immediatamente presente lrsquoindistinzione di
entrambi i termini Un guardare lrsquointerno e poi un guardare mentre si guarda lrsquointerno come dire
che lrsquointelletto vede la cosa ma in realtagrave vede soltanto se stesso Egrave questo che fa lrsquointelletto non
vede la cosa Per questo motivo dicevo vede sempre altro Questa egrave lrsquoautocoscienza questo
guardare lrsquointerno e questo guardare il guardare lrsquointerno Egrave chiaro allora che dietro la cosiddetta
cortina che dovrebbe occultare lrsquointerno non crsquoegrave niente da vedere a meno che noi stessi non ci rechiamo
lagrave dietro e percheacute si vegga e percheacute lagrave dietro ci sia qualcosa che possa esser veduto Quando io cerco di
andare dietro la cosa cosa vedo se non sempre me stesso cioegrave il mio intelletto che sta ponendo
quella cosa che io voglio vedere Lo ha detto chiaramente dietro a questa cosa non crsquoegrave niente ma
se io vado dietro allora vedo me che vado dietro Il prossimo capitolo egrave quello sullrsquoautocoscienza
Egrave uno dei capitoli piugrave importanti della Fenomenologia dello spirito percheacute egrave la questione essenziale
tutto ciograve che abbiamo detto fino adesso ci conduce allrsquoautocoscienza alla sintesi
7 agosto 2019
Questo IV Capitolo che si chiama La veritagrave della certezza di se stesso egrave un capitolo breve ma
decisivo Ci sono due aspetti importanti lrsquouno egrave il passaggio dalla coscienza allrsquoautocoscienza
lrsquoaltro invece egrave il porre lrsquoautocoscienza come un qualche cosa che si sdoppia e cioegrave
lrsquoautocoscienza si rivolge a unrsquoaltra autocoscienza Questa egrave la base del discorso che cominceragrave a
fare nel capitolo successivo intorno al servo e al padrone Infatti la sezione successiva si chiama
Indipendenza e dipendenza dellrsquoautocoscienza signoria e servitugrave Egrave unrsquoautocoscienza duplicata
Comincia quindi a dire come la coscienza si volge in autocoscienza Potete pensare cosigrave la
coscienza lrsquoenunciato ldquoIo sonordquo Giagrave ma sono che cosa Egrave qualcosa che rimane indeterminato
non egrave ancora per seacute egrave in seacute pura percezione Lrsquoautocoscienza invece dice ldquoIo sono Iordquo Vedete
giagrave in questa formulazione ldquoIo sono Iordquo una sorta di doppio Io e Io Ma vediamo cosa ci dice
Hegel Nelle forme della certezza finora incontrate alla coscienza il vero egrave qualcosrsquoaltro da essa stessa
Questo lo aveva giagrave detto il vero non posso trovarlo fuori dalla coscienza sennograve non lo
raggiungerograve mai Ma il concetto di questo vero dilegua nellrsquoesperienza che di esso vien fatta Sta
dicendo che lrsquoesperienza che io faccio del vero dilegua percheacute questa cosa che io credo vera si
mostra essere non vera Lrsquooggetto era in seacute immediatamente e costituiva lrsquoessente della certezza
sensibile la cosa concreta della percezione la forza dellrsquointelletto ma lrsquooggetto mostra piuttosto di non
essere in veritagrave cosigrave anzi risulta che tale in seacute costituisce un modo nel quale lrsquooggetto egrave solo per un Altro
il concetto di esso si supera nellrsquooggetto effettuale o la prima rappresentazione immediata si supera
nellrsquoesperienzahellip Prima crsquoegrave la percezione immediata e poi crsquoegrave lrsquoesperienza della cosa Ovviamente
lrsquoesperienza della cosa egrave giagrave un interrogare egrave giagrave un aggiungere elementi hellipe nella veritagrave andava
perduta la certezza Ero certo che la cosa era cosigrave ma una volta raggiunta la veritagrave la veritagrave egrave
unrsquoaltra dice che questa cosa non egrave cosigrave Quindi cerco la certezza immaginando che la certezza
corrisponda alla veritagrave ma quando trovo la veritagrave perdo la certezza Ma ormai egrave sorto ciograve che non
si attuava nelle precedenti relazioni vale a dire una certezza eguale alla sua veritagrave infatti la certezza egrave
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il suo proprio oggetto a se stessa e la coscienza egrave a se stessa il vero La coscienza ha se stessa come
proprio oggetto percheacute io penso di una cosa che sia proprio quella e quindi questo oggetto lo
immagino lo suppongo essere quello che egrave Quindi egrave come se attribuissi allrsquooggetto la sua veritagrave
cioegrave egrave vero per conto suo mentre la veritagrave ci dice appartiene alla coscienza non allrsquooggetto La
coscienza quindi egrave bensigrave anche un esser-altro vale a dire la coscienza distingua ma distingue qualcosa
chrsquoegrave per essa in pari tempo un non-distinto La coscienza distingue qualche cosa per poterla
cogliere ma questo qualcosa che distingue in quanto tale egrave un indistinto in quanto egrave sempre per
altro non egrave altro che una serie di relazioni Se noi chiamiamo concetto il movimento del saperehellip
Movimento quindi che giunge alla cosa e si accorge che la cosa egrave nella coscienza hellipe oggetto il
sapere come unitagrave quieta o come Io vediamo allora che non solo per noi ma anche per il sapere stesso
lrsquooggetto corrisponde al concetto Quindi lrsquooggetto non ha una vita propria non esiste di per seacute
Porre lrsquooggetto come concetto comporta che lrsquooggetto egrave un risultato Le cose si pongono sempre
come risultato di un lavoro dialettico la cosa non egrave mai quella che egrave per seacute - ma anche il per seacute
come sappiamo egrave un risultato O nellrsquoaltra guisa chiamando concetto ciograve che lrsquooggetto egrave in seacutehellip
Lrsquooggetto che egrave in seacute cosigrave come si mostra egrave un concetto hellipe oggetto ciograve chrsquoesso egrave come oggetto o per
un Altrohellip Il concetto non egrave altro che lrsquooggetto in seacute Concetto o significato Potremo dire che
lrsquooggetto non egrave altro che un significato Poi dice piugrave o meno la stessa cosa ciograve chrsquoesso egrave come oggetto
o per un Altro quindi lrsquooggetto egrave una relazione in quanto egrave qualcosa che egrave per un Altro hellipegrave chiaro
allora che lrsquoesser-per-seacute e lrsquoesser-per-un-altro siano lo stessohellip Infatti questi due passaggi questi
due momenti sono gli stessi hellipinfatti lo in-seacute egrave la coscienza ma essa egrave anche ciograve per cui un altro (lo
in-seacute) egravehellip Quindi la coscienza egrave lrsquoin seacute ma non soltanto egrave ciograve per cui un altro (lo in seacute) egrave Lrsquoin seacute
egrave ciograve che mi appare ma egrave anche ciograve che mi appare qualche cosa che egrave per altro quindi egrave in seacute ma
anche per altro helliplrsquoIo egrave il contenuto del rapporto noncheacute il rapportare medesimohellip Vedete come
insiste a porre la questione anche se in termini mai diretti della relazione Ci sono sempre
relazioni in Hegel A pag 144 (2) Lrsquoautocoscienza in seacute Qui passiamo dalla coscienza
allrsquoautocoscienza dallrsquoldquoIo sonordquo allrsquoldquoIo sono Iordquo Mentre il primo lrsquoldquoIo sonordquo rimane
indeterminato ancora non so cosa sono Io cosa sono Sono una macchina da scrivere No sono
Io e quindi a questo punto lo determino questo ldquoIo sono Iordquo egrave lrsquoautocoscienza egrave il per seacute egrave la
determinazione Con lrsquoautocoscienza noi siamo entrati nel peculiare regno della veritagrave Percheacute ligrave crsquoegrave
la veritagrave Bisogna vedere come la figura dellrsquoautocoscienza sorge da prima Se noi consideriamo questa
nuova figura del sapere - il sapere di se stesso - in relazione al precedente - il sapere di un altro - ecco
che questrsquoultimo egrave bensigrave dileguatohellip Cioegrave il sapere di se stesso si puograve porre a condizione che dilegui
il sapere di un altro vale a dire per potere dire che qualcosa egrave se stesso devo eliminare ciograve che egrave
altro rispetto a lui Pensate sempre a quella cosa che faceva Severino e che abbiamo evocato mille
volte essere e non essere Io pongo lrsquoessere ma se non pongo anche il non essere per poi toglierlo
questo essere rimane adiacente al non essere e quindi egrave essere ma anche non essere e questa egrave
una contraddizione Quindi devo porre il non essere per toglierlo hellipma i suoi momenti si sono
tuttavia conservatihellip Ciograve che ho tolto si conserva se io tolgo il non essere dallrsquoessere sigrave certo non
crsquoegrave piugrave ma si conserva e si conserva percheacute egrave la condizione percheacute lrsquoessere sia esattamente quello
che egrave cioegrave incontraddittorio Qualche riga dopo Quel che sembra essere andato perduto egrave solo il
momento principale vale a dire il semplice indipendente sussistere per la coscienza Egrave questo che
sembra essere perduto quando parlo di essere non parlo di non essere ma per potere parlare di
essere in modo incontraddittorio ci deve essere il non essere Ma in effetto lrsquoautocoscienza egrave la
riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito ed egrave essenzialmente il ritorno dallrsquoesser-altro
Quindi la riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito e a seguire il ritorno dallrsquoesser-altro
cioegrave percheacute sia quello che egrave occorre che ci sia lrsquoaltro da seacute in quanto tolto Autocoscienza essa egrave
movimento ma poicheacute distingue da seacute solo se stessa come se stessa ecco che ad essa la differenza
immediatamente come un esser-altro egrave toltahellip Solo a questa condizione lrsquoautocoscienza egrave
determinata se tolgo tutto ciograve che non egrave A pag 145 Quindi per essa lrsquoesser-altro egrave come un essere
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o come un momento distintohellip Questo essere altro non egrave che sia nulla egrave un essere crsquoegrave ma egrave distinto
hellipma come secondo momento distinto egrave per essa anche lrsquounitagrave di se stessa con questo distinto
Riprendiamo lrsquoesempio di Severino con il quale egrave piugrave facile intendere essere e non essere Anche
questo non essere egrave ed egrave distinto dallrsquoessere ma costituiscono una unitagrave soltanto se costituiscono
una unitagrave lrsquoessere egrave incontraddittorio soltanto se per usare le parole di Severino egrave il concreto
mentre i due momenti sono gli astratti il concreto egrave lrsquoessere in quanto ritornato dal non essere in
quanto tolto Introduce poi la questione della concupiscenza o appetito Per comporre questa
unitagrave egrave chiaro che io devo avere una sorta di appetito cioegrave lo inseguo lo desidero verso ciograve che
devo togliere Lo desidero in quanto egrave ciograve che egrave necessario che ci sia per essere tolto E conclude
dicendo Lrsquoautocoscienza si presenta qui come il movimento nel quale lrsquoopposizione viene tolta e a lei
ne diviene lrsquoeguaglianza si se stessa con seacute Togliere lrsquoopposizione chiaramente sappiamo che
questa egrave la condizione percheacute io possa determinare qualcosa togliere lrsquoopposto Tutta la dialettica
sta qua Una volta tolto lrsquoopposto non egrave che mi rimane solo uno dei due No mi rimane il primo
che perograve non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa Dopo crsquoegrave questrsquoaltro capitoletto La vita La
vita per Hegel non egrave altro che questo movimento Lrsquooggetto il quale per lrsquoautocoscienza egrave il
negativohellip Il negativo egrave ciograve che gli si oppone hellipda parte sua per noi o in seacute egrave tuttavia ritornato
altrettanto in se stesso quanto drsquoaltra parte ritornata in se stessa egrave anche la coscienza Questrsquooggetto
il negativo egrave tornato alla coscienza cioegrave egrave stato accolto in quanto quellrsquoelemento che devo negare
per potere affermare il primo Per tale riflessione in se stesso lrsquooggetto egrave divenuto vita Questa egrave una
nozione che posta cosigrave sembra abbastanza irrilevante ma invece per Hegel la lrsquooggetto le cose
sono la vita Sono la vita percheacute le cose sono prese in questo continuo movimento
dellrsquoautocoscienza cioegrave prese nel continuo movimento di porre e togliere Ciograve che lrsquoautocoscienza
distingue da seacute (considerandolo) come essentehellip Lrsquoautocoscienza distingue da seacute qualche cosa che
non egrave autocoscienza hellipin lui in quanto egrave posto come essente non ha meramente il modo della certezza
sensibile e della percezione anzi egrave un essere riflesso in se stessohellip Questa cosa che lrsquoautocoscienza
distingue da seacute non ha meramente il modo della certezza sensibile e della percezione egrave un essere
riflesso in se stesso cioegrave esiste in quanto preso nella coscienza hellipe dunque lrsquooggetto dellrsquoimmediato
appetitohellip Ciograve che io cerco per togliere hellipegrave un vivente Capite che qui si pone una distanza infinita
da tutta la filosofia che lo ha preceduto e che pensava lrsquooggetto come inerte caput mortuum
qualche cosa che egrave senza vita lrsquooggetto per antonomasia egrave ciograve che non ha vita E invece no per
Hegel egrave la vita lrsquooggetto egrave vivo Egrave vivo percheacute questo oggetto della percezione vive in quanto
preso nel movimento della mia coscienza Infatti lo in-seacute o lrsquouniversale resultato della relazione
dellrsquointelletto con lrsquointerno delle cose egrave il distinguere dellrsquoindistinguibile o lrsquounitagrave del distinto Egrave
sempre questo lavoro distinguo ciograve che egrave lrsquoindistinto o distinguo dallrsquoindistinto percheacute fincheacute
permane come indistinto non posso distinguere nulla non posso percepire nulla Devo distinguere
ma distinguo lrsquoindistinto Ma questa unitagravehellip Alla quale punta la coscienza per distinguere hellipcome
abbiamo visto egrave altrettanto il suo respingersi da se stessahellip In quanto si mostra differente hellipe questo
concetto si scinde nellrsquoopposizione dellrsquoautocoscienza e della vitahellip Lrsquoautocoscienza cioegrave questo
riflettersi della coscienza su di seacute egrave della vita la vita non egrave nientrsquoaltro ciograve con cui lrsquoautocoscienza
ha a che fare hellipquella egrave lrsquounitagrave per la quale egrave lrsquoinfinita unitagrave delle differenzehellip Queste differenze
formano una unitagrave Questa unitagrave egrave fatta di differenze hellipla vita peraltro egrave solo questa unitagrave stessa
per modo che tale unitagrave non egrave in pari tempo per se stessa Questa vita le cose che vivono egrave questa
unitagrave ma allo stesso tempo questa unitagrave non egrave per se stessa egrave sempre per altro Ricordate qui la
questione che poneva Heidegger egrave la stessa cosa ndash Heidegger ha preso tantissimo da qui lrsquoessere
sempre per altro la questione stessa del progetto egrave lrsquoesserci che egrave sempre rivolto ad altro
proiettato Quanto indipendente egrave dunque la coscienza altrettanto lo egrave in seacute il suo oggetto Egrave
indipendente in quanto si pone come unitagrave Quindi egrave apparentemente indipendente anche se
sappiamo che questa unitagrave egrave fatta di infinite differenze Tanto piugrave quindi lrsquoautocoscienza che egrave
senzrsquoaltro per seacute e che contrassegna immediatamente il suo oggetto con il carattere del negativo o che da
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prima egrave concupiscenza faragrave esperienza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto medesimo Faccio uno
schemino lrsquooggetto esiste nella coscienza sennograve non alcuna esistenza la coscienza egrave unrsquounitagrave
percheacute egrave qualcosa di determinato ndash ldquoIo sonordquo anche se non ho ancora quella determinatezza che
verragrave dallrsquoautocoscienza la coscienza determina individua qualche cosa quindi essendo la
coscienza apparentemente qualche cosa di indipendente pone anche lrsquooggetto che egrave in seacute e nella
coscienza come qualcosa di indipendente Da qui viene la supposizione che lrsquooggetto sia qualcosa
di indipendente percheacute egrave nella coscienza la mia coscienza la avverto come qualcosa di
indipendente e quindi ciograve che le appartiene egrave altrettanto indipendente (4) poco piugrave avanti
Lrsquoessenza egrave lrsquoinfinitagrave come lrsquoesser-tolto di tutte le differenzehellip Questa egrave lrsquoessenza delle cose egrave lrsquoinfinitagrave
di cui egrave fatta e che io tolgo Se io tolgo questa infinitagrave di cui egrave fatta mi rimane lrsquoessenza hellipegrave il
puro movimento di rotazione egrave la quiete di lui stesso come infinitagrave assolutamente inquieta ed egrave anche
lrsquoindipendenza stessa nella quale son risolte le differenze del movimento egrave lrsquoessenza semplice del tempo
la quale in tale autoeguaglianza egrave la compatta figura dello spazio Sta dicendo soltanto che questa
infinitagrave di cui egrave fatta lrsquoessenza una volta tolta pone lrsquoessenza come un qualcosa di quieto pur
essendo una quantitagrave infinita di cose egrave qualcosa di quieto A pag 147 I membri indipendenti sono
per seacute ma questo esser-per-seacute egrave piuttosto immediatamente la loro riflessione nellrsquounitagrave proprio nello
stesso modo in cui questrsquounitagrave egrave la scissione delle figure indipendenti Questo essere per seacute non egrave altro
che la riflessione verso lrsquounitagrave Sappiamo che crsquoegrave lrsquounitagrave e poi lrsquoautocoscienza ma questo essere
per seacute da dove arriva Viene dalla coscienza lrsquoautocoscienza viene dalla coscienza egrave un
movimento partito dalla coscienza dallrsquoin seacute Quindi ci sta dicendo che questo essere per seacute egrave il
riflettersi di vari membri indipendenti di cui egrave fatto e che sono per seacute ma dice questo essere per
seacute egrave la loro riflessione nellrsquounitagrave Cioegrave tutti questi membri indipendenti si riflettono e si rivolgono
nellrsquounitagrave diventano una unitagrave ma questa unitagrave non egrave altro che la scissione nelle figure
indipendenti Questa unitagrave egrave fatta di infinite cose ma queste infinite cose prese tutte assieme
sono una unitagrave Ciograve che appare unitario di fatto egrave fatto di una infinitagrave di elementi e ciascuno di
questi elementi egrave fatta sua volta di una infinitagrave di elementi Il che egrave esattamente il funzionamento
del linguaggio ogni termine che interviene come dice giagrave de Saussure egrave in una relazione
differenziale con tutti gli altri quindi egrave tutta questa infinitagrave di cose Lrsquounitagrave egrave scissahellip Egrave la
scissione nelle figure indipendenti quindi egrave scissa di fatto percheacute non egrave fatta da altro che di
questi elementi indipendenti Lrsquounitagrave egrave scissa percheacute egrave unitagrave assolutamente negativa o unitagrave infinita
Ed essendo essa il sussisterehellip Lrsquounitagrave egrave il sussistere questo aggeggio qui egrave unrsquounitagrave Ed essendo
essa il sussistere ecco che anche la differenza ha indipendenza soltanto in essa Questa indipendenza
della figura appare come qualcosa di determinato qualcosa che egrave per Altro giaccheacute essa egrave uno scisso e
quindi il togliere la scissione avviene mediante un Altro Questa unitagrave egrave scissa in vari elementi Ora
questa unitagrave egrave ciograve che per noi egrave il sussistere di qualcosa una cosa sussiste in quanto unitagrave Dice
che allora anche questa differenza di cui egrave fatta lrsquounitagrave ha indipendenza soltanto in essa cioegrave
esiste soltanto in essa Soltanto qui appare come qualcosa di determinato e cioegrave appare come
qualcosa che egrave quello che egrave Questa indipendenza della figura appare come qualcosa di determinato
qualcosa che egrave per Altro percheacute qualcosa sia determinato se voglio determinarlo devo dire qualche
altra cosa La determinazione non egrave una semplice percezione ma egrave un processo quindi se qualcosa
egrave determinato egrave determinato per altro cioegrave crsquoegrave unrsquoaltra cosa che lo determina cosigrave come il
significato di una parola egrave per altro egrave per altri significanti per altre parole Possiamo andare
avanti Crsquoegrave una questione importante e cioegrave come tutto questo porti alla dialettica servo-padrone
A pag 149 (71) LrsquoIo e la concupiscenza o lrsquoappetito Questo egrave un aspetto che egrave fondamentale percheacute
se non ci fosse questo appetito questa concupiscenza questo qualcosa che poi verragrave chiamato
desiderio anche nella psicoanalisi questo tendere verso un qualche cosa di cui un elemento
necessita per potere determinarsi Vale a dire io ho bisogno che ci sia un qualche cosa che si
opponga a ciograve che io voglio porre per potere porre esattamente quella cosa Egrave sempre il discorso
dellrsquoessere e del non essere Potremmo dire che lrsquoappetito egrave verso il non essere come negazione del
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non essere che ha bisogno di esserci percheacute lrsquoessere sia quello che egrave Giaccheacute dalla prima immediata
unitagrave si torna attraverso i momenti della figurazione e del processo allrsquounitagrave di entrambi e quindi
alla primitiva sostanza semplice ecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Si torna a questa
unitagrave di entrambi attraverso i momenti della figurazione e del processo ma una volta che si arriva
a questa unitagrave questi elementi non sono piugrave quelli di prima sono unrsquoaltra cosa E infatti dice
hellipecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Quella che appariva Crsquoegrave una prima unitagrave che
appare che egrave fatta di vari momenti differenti tra loro poi attraverso il processo dialettico questi
momenti si ricompongono in unitagrave attraverso lrsquoautocoscienza ma quando tornano a questa
unitagrave questa non egrave piugrave lrsquounitagrave di prima Di fronte a quellrsquounitagrave immediata ossia enunciata come un
essere la seconda egrave lrsquounitagrave universale che ha in lei tutti questi momenti come tolti I momenti della
figurazione e questo processo tutte queste cose ci sono devono esserci ma in quanto tolte Solo
a questa condizione allora ci appare qualche cosa come unitagrave universale che ha in lei tutti questi
momenti come tolti Parafrasando Severino si torna allrsquoessere come unitagrave universale ma percheacute
tutto ciograve che gli si oppone egrave stato posto e tolto A pag 150 (9) Il semplice Io egrave questo genere o
lrsquouniversale semplice per il quale le differenze sono nulle ma lo egrave soltanto quando esso stesso Io sia
lrsquoessenza negativa dei momenti indipendenti e figurati che si son venuti formando In questo caso
parla dellrsquoIo come oggetto ma egrave lo stesso discorso di prima lrsquoIo si pone come universale semplice
a condizione che tutte le sue figure tutto ciograve di cui egrave fatto e il processo per cui ciograve di cui egrave fatto
si ricompone in unrsquounitagrave tutto questo viene tolto percheacute tutte queste cose sono altro rispetto
allrsquoIo anche se sono ciograve di cui egrave fatto lrsquoIo e devono essere tolte E lrsquoautocoscienza quindi egrave certa di
se stessa soltanto percheacute toglie questa alteritagrave che le si presenta come vita indipendente essa egrave
concupiscenza o appetito Come fa lrsquoautocoscienza essere sicura di seacute come faccio a essere sicuro
che io sono io Come lo so Percheacute ho tolto tutto ciograve che egrave altro da me tutto ciograve che non sono io
Questa autocoscienza questo ldquoIo sono Iordquo per potere porsi deve togliere tutto ciograve che non sono
io ma come io posso stabilirmi se non in relazione ad altri Se io fossi solo al mondo sarei io A
questo punto io rispetto a che Io sono rispetto a qualche cosa Per potere dire che io sono io egrave
necessario che ci siano altre autocoscienze per le quali io sono io cioegrave che mi riconoscono come
io Egrave questo che avvia tutto il processo dialettico servo-padrone di cui parleragrave nel capitolo
successivo lrsquoautocoscienza per essere tale deve porsi ma deve togliere ciograve che le si oppone Che
cosa si oppone allrsquoautocoscienza Ciograve che non egrave autocoscienza ciograve che non sono io e che devo
togliere Ma se per potere dire che io sono io necessito di altri allora egrave come se io dovessi porre
degli altri per poterli togliere Quindi devo porre lrsquoaltro scritta in minuscolo ndash che Hegel distingue
lrsquoAltro che egrave lrsquoessere per altro lrsquoAltro radicale assoluto dallrsquoaltro come lrsquoaltrui ndash quindi devo
porre unrsquoaltra autocoscienza come opposizione a ciograve che io sono per poterla togliere Solo a questo
punto io posso stabilirmi con certezza in quanto ldquoIo sono Iordquo ma devo porla questa altra
autocoscienza Qui ci sarebbe tutto un discorso interessante da fare che Hegel naturalmente non
fa ma a parte il rinvio immediato alla questione della volontagrave di potenza qui si fa un passaggio
in piugrave per potere esplicarsi la volontagrave di potenza se seguiamo il discorso di Hegel deve porre
lrsquoaltro per poterlo eliminare per poterlo controllare per poterlo dominare Solo a questa
condizione puograve affermarsi come autocoscienza cioegrave puograve affermarsi in quanto tale come un
qualche cosa che egrave quello che egrave come veritagrave Posso affermarmi come veritagrave a condizione di porre
un altro da me ed eliminarlo controllarlo dominarlo ecc Questo dicevo egrave interessante percheacute
intanto ci dice a che cosa serve lrsquoaltro e anche percheacute in un certo senso egrave necessario inventarsi
lrsquoaltro costruirlo Certo diventa il nemico ma un nemico creato per esserlo percheacute soltanto se egrave
nemico se egrave in opposizione allora lrsquoautocoscienza diventa per seacute sennograve egrave sempre per un altro
Infatti poi lui distingueragrave tra il concetto dellrsquoautocoscienza per seacute che sarebbe il padrone e il
concetto di autocoscienza per altro che sarebbe il servo che sigrave autocosciente ma la sua
autocoscienza egrave sempre per altro non arriva a essere per seacute per una serie di motivi In questo caso
il servo dovragrave lavorare per potere eliminare questo altro da seacute che egrave il padrone
80
Intervento Questione dellrsquoidentitagravehellip
Certamente Identitagrave sempre in relazione ad una alteritagrave che deve esserci percheacute lrsquoidentitagrave sia
Tutta la lettura che fa Kojegraveve va abbastanza in questa direzione (10) Lrsquoautocoscienza dunque
mediante il suo rapporto negativo non egrave in grado di togliere lrsquooggetto anzi non fa che riprodurre
lrsquooggetto noncheacute lrsquoappetito In effetto qualcosrsquoaltro dallrsquoautocoscienza egrave lrsquoessenza dellrsquoappetito e con
tale esperienza alla stessa autocoscienza si egrave presentata una tale veritagrave In pari tempo tuttavia
lrsquoautocoscienza egrave altrettanto assolutamente per seacute e lo egrave soltanto mediante il toglier lrsquooggetto e gliene
deve derivare il suo appagamento percheacute essa egrave la veritagrave In forza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto
lrsquoautocoscienza puograve quindi giungere allrsquoappagamento sol quando lrsquooggetto stesso compia in lui la sua
negazionehellip Deve compiere in seacute questa negazione di se stesso percheacute in seacute il negativo ciograve che
esso egrave deve essere per lrsquoaltro come dire che lrsquoautocoscienza ha bisogno per potere porsi
dellrsquooggetto in quanto altro da seacute Tutto ciograve che egrave altro dallrsquoautocoscienza deve essere tolto ma il
problema egrave che per poterlo togliere prima deve porlo e quindi non puograve fare a meno dellrsquooggetto
non puograve fare a meno dellrsquoaltro Deve esserci questo altro per poterlo togliere percheacute soltanto se lo
tolgo allora io sono io soltanto e tolgo il non essere lrsquoessere egrave essere A pag 151 Nella vita che egrave
lrsquooggetto dellrsquoappetitohellip Lrsquoappetito si rivolge alle cose potremmo dire per poterle dominare hellipla
negazione egrave o in un altro vale a dire nellrsquoappetito o egrave come determinatezza verso unrsquoatra figura
indifferente o egrave come universale natura inorganica di quella vita Ma siffatta indipendente natura
universale nella quale la negazione sta come negazione assoluta egrave il genere come tale ossia egrave
lrsquoautocoscienza Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento solo in unrsquoaltra autocoscienza Cioegrave
ha bisogno dellrsquooggetto per poterlo togliere cosigrave come lrsquoessere ha bisogno del non essere per potere
essere ldquoessererdquo Qui come vedete si incomincia a porre lrsquoautocoscienza e lrsquoaltra autocoscienza
Dice Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento toglie ciograve che le impedisce di essere quella che
egrave di essere per seacute solo in unrsquoaltra autocoscienza percheacute soltanto togliendo lrsquoaltra autocoscienza la
prima rimane quella che egrave ma questrsquoaltra deve esserci per potere essere tolta Lrsquoaltro lrsquoaltrui
devo costruirlo per poterlo togliere Il che egrave esattamente quello che Severino dice rispetto
allrsquoessere neacute piugrave neacute meno Individua tre momenti in cui viene a compiersi il concetto
dellrsquoautocoscienza a) puro Io indistinto egrave il suo primo immediato oggettohellip Lrsquoautocoscienza egrave
coscienza di seacute in prima istanza coscienza dellrsquoIo Infatti io sono io intanto b) Ma questa
immediatezza egrave anchrsquoessa assoluta mediazionehellip Ogni volta che qualcosa egrave immediatezza egrave anche
mediazione e ogni volta che egrave mediazione deve anche essere immediatezza Questo egrave il movimento
continuo hellipessa egrave solo come togliere lrsquooggetto indipendente o essa egrave lrsquoappetito Che cosa fa
lrsquoimmediatezza Toglie lrsquooggetto indipendente solo cosigrave egrave immediatezza solo cosigrave egrave percezione di
qualche cosa cioegrave toglie tutto ciograve che deve togliere Lrsquoappagamento dellrsquoappetito egrave bensigrave la
riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessahellip Appagamento dellrsquoappetito significa avere tolto ciograve che
si oppone Lrsquoappetito ndash da prendere nel senso latino ad petere volgersi verso qualche cosa - egrave verso
ciograve che si oppone hellipo egrave la certezza diventata veritagrave Riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessa ma per
riflettersi in se stessa e quindi determinarsi deve togliere tutto ciograve che autocoscienza non egrave tutto
ciograve che le si oppone c) ma la veritagrave di quella certezza egrave piuttosto la riflessione duplicata egrave la
duplicazione dellrsquoautocoscienza Se io devo togliere tutto ciograve che non egrave autocoscienza che cosa devo
porre Devo porre unrsquoaltra autocoscienza per poterla togliere e stabilire cosigrave la mia Questrsquooggetto
per lrsquoautocoscienza egrave unrsquoaltra autocoscienza cioegrave egrave un qualcosa che mi si oppone in quanto
autocoscienza lo diceva prima lrsquoautocoscienza pone se stessa come oggetto della coscienza Egrave
questo lrsquooggetto che deve togliere lrsquoautocoscienza deve togliere unrsquoaltra autocoscienza percheacute
lrsquoautocoscienza ha posto se stessa come oggetto della coscienza quindi questa coscienza si ritrova
di fronte un oggetto che egrave lrsquoautocoscienza che sigrave si egrave riflessa in se stessa ma per potersi riflettere
in se stessa cioegrave essere per seacute deve togliere questo oggetto che le si oppone Il fatto egrave che questo
oggetto che per la coscienza le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza (12) Questa egrave unrsquoautocoscienza
per una autocoscienzacedil e soltanto cosigrave essa in effetto egrave cheacute soltanto cosigrave divien per lei lrsquounitagrave di se stessa
81
nel suo esser-altro Io che egrave lrsquooggetto del suo concetto in effetto non egrave oggetto ma lrsquooggetto dellrsquoappetito
egrave soltanto indipendente esso egrave infatti lrsquoincancellabile sostanza universalehellip Conclude a pag 152
Quel che per la coscienza si viene istituendo egrave lrsquoesperienza di ciograve che lo spirito egrave questa sostanza assoluta
la quale nella perfetta libertagrave e indipendenza della propria opposizione ossia di autocoscienze diverse
per seacute essenti costituisce lrsquounitagrave loro Io che egrave Noi e Noi che egrave Io Lrsquoautocoscienza ha bisogno deve
creare altre autocoscienze per poterle togliere per potere compiere quel lavoro dialettico che
porteragrave lrsquoautocoscienza ad essere per seacute percheacute ha colto lrsquooggetto che le si oppone e lrsquooggetto che
le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave il lavoro che fa il lavoratore per acquisire la sua
coscienza ldquoeliminandordquo il padrone Il lavoro del popolo - questo egrave Marx ndash per giungere alla
coscienza di classe per Hegel per giungere allrsquoautocoscienza per seacute Ma questa autocoscienza per
seacute non egrave che puograve eliminare lrsquoaltra autocoscienza Certo deve toglierla per potersi porre come per
seacute ma alla fine come molti hanno inteso tutto ciograve che le si oppone e che toglie diventa Sapere
Assoluto per cui non ha piugrave nulla che le si oppone Questo come punto di arrivo E invece no
questo egrave solo il punto di partenza
14 agosto 2019
Questo capitolo che approcciamo egrave intenso egrave anche controverso percheacute ci sono interpretazioni
differenti sulla questione dellrsquoautocoscienza Come spesso accade le letture non sono mai
univoche In ogni caso vedrograve di porre la questione nei termini che a noi interessano di piugrave termini
linguistici semiotici Ciograve che Hegel sta facendo la scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave
altro che la scienza cioegrave un sapere di come si ha esperienza del linguaggio Senza linguaggio non
crsquoegrave nessuna coscienza di nessun tipo Quindi egrave un modo per intendere che gli umani sono parlanti
Hegel pone una questione importante mostra in modo ancora piugrave preciso il funzionamento del
linguaggio Pone la questione della coscienza la coscienza si volge in autocoscienza nel momento
in cui crsquoegrave un prendere atto che ciograve di cui si ha coscienza egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute cioegrave egrave per
seacute ma anche per altro e questo sarebbe lrsquoldquoIo sono Iordquo Ma possiamo pensarla anche in questo
modo e cioegrave la coscienza lrsquoin seacute come lrsquoaffermare qualcosa Lrsquoaffermare egrave qualcosa che egrave in seacute
sembra indipendente egrave ciograve che per Hegel sarebbe il signore ciograve che egrave in seacute e per seacute ma egrave identico
non egrave per altro almeno apparentemente Il ciograve che affermo invece egrave ciograve che egrave per altro egrave cioegrave
per ciograve che ho affermato egrave per la mia affermazione come dire che il ciograve che affermo egrave ciograve che
lavora Qui crsquoegrave lrsquoavvio per ciograve che affermeragrave Marx percheacute ciograve che affermo sarebbe il servo ciograve che
egrave per un altro Dunque dicevo il ciograve che affermo egrave ciograve che lavora per potere far sigrave che ciograve che
affermo sia effettivamente ciograve che affermo cosigrave come il significante ha un significato Il significato
ldquolavorardquo nel senso che crea produce costruisce ciograve che poi il significante alla fine risulta cioegrave
come qualcosa che significa qualcosa Per cui questa autocoscienza come dicevo egrave la coscienza
che prende atto del fatto che ciograve di cui egrave cosciente egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute Anche
lrsquoautocoscienza come la coscienza ha un oggetto cui si rivolge Giagrave nelle prime pagine Hegel
diceva che la coscienza egrave un muoversi verso qualcosa cioegrave verso llsquooggetto Lrsquooggetto come dice
lui egrave per la coscienza non egrave per seacute in quanto tale egrave per la coscienza che crsquoegrave lrsquooggetto Ora potete
pensare lrsquoautocoscienza - ciograve che risulta da questo lavoro della coscienza rispetto al suo oggetto
che egrave quello che egrave in quanto differisce da seacute cioegrave per seacute e per altro ndash lrsquoautocoscienza non egrave esente
dalla dialettica non egrave esente quindi da questo movimento Anche lrsquoautocoscienza pone un
oggetto solo che lrsquooggetto che pone lrsquoautocoscienza egrave sempre lrsquoautocoscienza A questo punto
Hegel dice che questo sdoppiarsi dellrsquoautocoscienza egrave ciograve che dagrave lrsquoavvio alla dialettica servo-
padrone La prima autocoscienza coglie questo oggetto che non egrave altro che se stessa cioegrave pone se
stessa come oggetto ma ponendosi come oggetto questo oggetto differisce dalla prima
autocoscienza e quindi egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave qui che ci sono le interpretazioni che
differiscono per es lrsquointerpretazione di De Negri il traduttore classico di Hegel pone queste due
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autocoscienze come opponentesi si oppongono tra loro per Sini invece non crsquoegrave questa
opposizione nel senso che questa opposizione si risolve in unrsquounica autocoscienza non rimangono
due autocoscienze lrsquoautocoscienza egrave una Ma il problema che in Hegel in effetti non egrave molto
chiaro egrave se queste due autocoscienze appartengano alla struttura stessa dellrsquoautocoscienza cioegrave
del discorso in definitiva ndash lrsquoautocoscienza non egrave altro che un discorso ndash cosa che in effetti sembra
dire in alcuni punti ma in altri punti invece parla di queste due autocoscienze come di due
individui di due persone E allora egrave lrsquouna cosa o lrsquoaltra E se sono entrambe come avviene il
passaggio da una struttura dellrsquoautocoscienza che si sdoppia alla posizione di due individui come
servo e padrone Non egrave molto chiaro in Hegel La posizione di Sini egrave in effetti abbastanza
interessante percheacute pone la questione di unrsquounica autocoscienza e cioegrave lo sdoppiarsi
dellrsquoautocoscienza egrave uno sdoppiarsi che poi si risolve in unrsquounica autocoscienza percheacute la prima
autocoscienza vede nellrsquoaltra autocoscienza ponendo se stessa come oggetto questo oggetto si
confronta con questo oggetto Naturalmente questo oggetto egrave il negativo ciograve che deve essere tolto
percheacute la prima autocoscienza possa affermarsi in quanto per seacute Perograve dice giustamente Hegel se
toglie questa altra autocoscienza toglie se stessa percheacute egrave sempre lei Ora non si tratta tanto di
risolvere questo problema che non so neanche se sia risolvibile Hegel egrave abbastanza oscuro a
questo riguardo Rimane il fatto che sicuramente lrsquoautocoscienza prendendo se stessa come
oggetto si trova nella condizione dialettica per cui crsquoegrave un elemento che egrave il negativo che deve
essere tolto a vantaggio della sintesi Quindi tutto si svolgerebbe nella struttura
dellrsquoautocoscienza senza richiedere la presenza di altri Drsquoaltra parte crsquoegrave unrsquoaltra questione che
interroga e cioegrave il fatto che noi nasciamo nel linguaggio come ci ha detto Heidegger moltissime
volte nasciamo in un linguaggio che non abbiamo inventato noi ma che ci troviamo Quindi ci
troviamo immersi in discorsi che non sono il mio discorso ovviamente Ma questi altri discorsi
percheacute possano essere presi in quanto discorsi occorre che intervenga tutto quel lavoro che Hegel
descrive della coscienza che coglie un elemento coglie ciograve che in definitiva le appartiene Come
dice Hegel non crsquoegrave qualcosa fuori della coscienza se crsquoegrave qualcosa egrave percheacute egrave nella coscienza E
quindi che cosa accade Accade qualcosa per cui egrave come se il mio discorso ndash usiamo discorso al
posto di autocoscienza ndash si sdoppiasse cioegrave prendo il mio discorso come oggetto quindi ho il mio
discorso il mio dire e poi la consapevolezza del mio discorso per cui ecco egrave come se ci fossero
due discorsi che sono sempre il mio ma sono due percheacute il primo ha preso se stesso come oggetto
cioegrave lo ha considerato come oggetto
Intervento Crsquoentra qualcosa la questione del metalinguaggio
Non crsquoentra la questione del metalinguaggio siamo ancora al di qua nel senso che sarebbe il modo
in cui in effetti il discorso percepisce se stesso Percheacute la coscienza possa percepire se stessa porsi
cioegrave come oggetto deve percepirsi quindi non crsquoegrave ancora metalinguaggio Potragrave intervenire dopo
ovviamente ma egrave come se nel riconoscersi si sdoppiasse cioegrave per potere riconoscersi deve
sdoppiarsi deve porsi come seacute ma anche come altro da seacute Egrave questo punto che egrave complesso in
Hegel Come nellrsquoesempio che facevamo io sono io per potere dire che io sono io egrave come se mi
dovessi sdoppiare ci sono io e poi io che dico ldquoio sono iordquo Sono due cose diverse il primo io non
egrave il secondo io il secondo io egrave llsquooggetto del primo io Egrave come se Hegel dicesse che percheacute ci sia
questa autocoscienza cheacute mi renda conto delle cose queste cose si sdoppiano Egrave inevitabile
percheacute devo prendere il mio stesso dire come oggetto Ciograve che Hegel sta descrivendo appare come
qualcosa di strutturale cioegrave che non puograve non essere se crsquoegrave percezione crsquoegrave questa struttura se crsquoegrave
percezione crsquoegrave sdoppiamento per percepire me io devo sdoppiarmi Egrave come se non potessi non
farlo fa parte del modo in cui funziona il linguaggio Drsquoaltra parte quando affermo qualche cosa
questa mia affermazione in effetti si sdoppia in ciograve che affermo e in ciograve che egrave lrsquoaffermato
possiamo dire lrsquoaffermante e lrsquoaffermato Questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che il
linguaggio instaura e senza la quale distanza non crsquoegrave niente se non crsquoegrave questo sdoppiamento non
crsquoegrave la distanza e io non sono piugrave io cioegrave non sono niente Fuori dal linguaggio dove non crsquoegrave questa
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distanza non ci sono neanche le cose percheacute ci siano le cose da percepire occorre che ci sia questa
distanza Hegel chiama sdoppiamento questa distanza sdoppiamento dellrsquoautocoscienza che egrave la
stessa cosa Per questo dicevo egrave qualcosa di assolutamente strutturale Come accennavo prima
se questa cosa appartiene unicamente alla struttura del discorso potremmo dire il linguaggio o
se si rileva tra individui ndash Hegel lo dice due individui uno di fronte allrsquoaltro Heidegger ci indica
una via e cioegrave il fatto che nasciamo nel linguaggio nella chiacchiera per essere piugrave precisi Quindi
nasciamo immersi in discorsi che di fatto sono giagrave tutti sdoppiati chiunque affermi qualche cosa
si sdoppia nellrsquoaffermante e nellrsquoaffermato Che sono due cose diverse cosigrave come lo sono il
significante e il significato lrsquoaffermato egrave il significato lrsquoaffermante egrave il significante ma percheacute
questo significante sia significante occorre che ci sia il significato e cioegrave che ci sia qualcosa di
affermato Ma allora questo qualcosa di affermato egrave ciograve che ritornando sul significante lo rende
quello che egrave cioegrave un significante Che tuttavia non egrave piugrave quello di prima percheacute crsquoegrave stato un lavoro
nel frattempo il lavoro di ciograve che Hegel chiama il servo vale a dire ciograve che egrave per altro Mentre
per il signore il godimento egrave immediato vuole la cosa e se la prende per il servo invece egrave mediato
mentre il signore egrave indipendente il servo egrave dipendente sarebbe il ldquoper altrordquo Egrave il per altro nel
senso che si pone come quellrsquoelemento che serve al padrone per ottenere lrsquooggetto che vuole Il
servo si occupa di fare questa operazione cioegrave fornire questo oggetto al signore Il signore si pone
come per seacute come qualche cosa che egrave indipendente ma che ha bisogno tuttavia del servo percheacute
il servo gli fornisce lrsquooggetto di cui ha bisogno che desidera che vuole Ora la cosa si puograve intendere
anche in termini strutturali e cioegrave se poniamo il servo il per altro come il significato ndash il
significato egrave sempre per altro egrave una relazione quindi egrave sempre uno spostamento Lrsquoaffermazione
invece no egrave uno egrave come se fosse lrsquouno io affermo qualcosa e questa affermazione certo egrave in
attesa che lrsquoaffermato confermi la mia affermazione Egrave in questo senso che lrsquoaffermato sarebbe la
figura del servo che egrave per altro cioegrave per lrsquoaffermante il signore In questi termini si semplifica un
porsquo la questione di Hegel ma non toglie questa difficoltagrave di cui dicevo prima anche se si puograve poi
intendere in effetti come funziona Il discorso pone se stesso come oggetto Quando fa questo
Quando ha bisogno di porsi come vero Allora il discorso cerca di stabilirsi ponendo se stesso come
oggetto quindi come opposizione da togliere in modo da rimanere identico a seacute Deve togliere
questo sdoppiamento Non puograve farlo naturalmente percheacute egrave la struttura stessa del linguaggio
che sdoppia Come dicevo questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che la parola stessa
dicendosi instaura e che consente di prendere le distanze tra soggetto e oggetto Sono poi la stessa
cosa ma questa distanza che si instaura egrave quella che mi consente di pensare un oggetto sennograve non
lo posso pensare percheacute non crsquoegrave Il tentativo dunque egrave quello di togliere lo sdoppiamento
Sembra che Hegel voglia andare in questa direzione da parte sia del signore che immagina che
servendosi del servo possa raggiungere lrsquooggetto e quindi goderne immediatamente come dire
che il significante ndash perdonate lrsquoantropomorfismo ndash come se il significante volesse raggiungere il
significato immediatamente che il significato sia identico a seacute che sia quello che vuole il
significante Ciograve che incontra egrave invece un significato che egrave il lavoro nel senso che egrave una relazione
continua con altre cose e quindi egrave come se non riuscisse a trovare la sua veritagrave E in effetti Hegel
lo dice la posizione del padrone egrave in un certo qual modo deficitaria rispetto a quella del servo
percheacute il padrone non raggiungeragrave mai lrsquoautocoscienza piena percheacute sempre debitore nei confronti
del servo il quale servo continua a lavorare ma lavorando continua a spostare la questione e
quindi non avragrave mai la certezza di seacute Egrave come se il significante cercasse nel significato la certezza
di seacute Cosa trova Trova un rinviare infinito Mentre dice sempre Hegel per il servo la situazione
egrave migliore il servo si trova a essere strutturalmente per altro e quindi si pone nei confronti
dellrsquooggetto non come qualcosa che deve essere immediatamente appetito e posseduto ma come
qualcosa che deve essere conosciuto manipolato elaborato percheacute egrave per altro egrave per il signore
cioegrave lavora per il signore Quindi la sua relazione con lrsquooggetto egrave sempre dipendente dal fatto di
dovere modificare lrsquooggetto Ciograve che fa il servo egrave elaborare continuamente la relazione percheacute egrave di
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questo che egrave fatto egrave fatto di relazioni Ma compiendo questa operazione puograve raggiungere la
coscienza di seacute cioegrave lrsquoautocoscienza cosa che invece egrave negata al padrone per i motivi che dicevo
prima Per Hegel tra i due il servo egrave lrsquounico che possa raggiungere lrsquoautocoscienza nel senso che
il lavoro che compie egrave quel lavoro che gli consentiragrave di acquisire la consapevolezza di seacute cioegrave di
essere lavoro in atto In seguito Marx prenderagrave tutto da ligrave Essendo lavoro in atto il servo ha la
possibilitagrave di porsi come autocoscienza cioegrave autoconsapevolezza di seacute Egrave soltanto attraverso
questa fase dice Hegel di essere lavoro in atto che il servo mano a mano passo dopo passo puograve
acquisire lrsquoautocoscienza cioegrave la sua veritagrave Quella veritagrave che egrave inaccessibile al padrone diventa
accessibile al servo attraverso il lavoro Per tradurla in termini semiotici il lavoro del significato
che non egrave altro che la messa in atto di relazioni egrave ciograve che consente al significato di stabilire il
significante in quanto significante il quale perograve a quel punto non egrave piugrave padrone egrave il significato
che determina il significante egrave lui che lo determina Il significante non si determina da seacute mentre
il significato attraverso il suo lavoro puograve determinare il significante cioegrave lo fa essere quello che
egrave La questione del servo e del padrone non egrave altro che una descrizione teorica delle basi su cui si
fonda la volontagrave di potenza Tutta la dialettica servo-padrone cioegrave tutto ciograve che riguarda la
volontagrave di potenza egrave qualche cosa che appartiene alla struttura del linguaggio O si prende
coscienza di questo oppure se non si prende coscienza di questo se non si giunge cioegrave alla
autocoscienza se la coscienza non giunge a considerare che ogni volta egrave un atto linguistico e che
in quanto tale egrave sempre per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per altro i quanto egrave per seacute se non si
raggiunge questa consapevolezza questa autocoscienza allora si immagina che tutto questo
avvenga al di fuori del linguaggio e cioegrave che il servo e il padrone siano realmente due persone
Hegel lo dice a un certo punto due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro Ma percheacute sia possibile
pensare in questi termini a due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro egrave necessario che si sia giagrave
compiuto questo percorso dellrsquoautocoscienza In altri termini ancora egrave necessario che ci sia accorti
che si sta parlando e che per parafrasare Heidegger ci si sia fatti carico di questo problema e per
problema intendo il linguaggio Se non ci si fa carico di questo allora si immagina che tutto questo
avvenga fuori dal linguaggio e cioegrave che il signore e il servo siano due personaggi Possono esserlo
naturalmente nel momento in cui anche questi due personaggi si immaginano fuori dal
linguaggio Questa consapevolezza questa autocoscienza nellrsquoaccezione che sto indicando non egrave
altro che ciograve che Heidegger indica come lrsquoautentico Se non crsquoegrave questo allora crsquoegrave la chiacchiera il
servo e il padrone rappresentati sono nella chiacchiera Nellrsquoautocoscienza nellrsquoautentico il servo
e il padrone sono momenti dellrsquoatto linguistico indissolubili e inscindibili esattamente come lo
sono il significante e il significato Egrave una lettura di Hegel che autorizza a fare queste
considerazioni perograve non egrave esattamente in questa direzione che lui va Hegel non egrave interessato alla
semiotica Perograve il dire che lrsquoautocoscienza il discorso il dire - un dire consapevole - si sdoppia
che egrave necessariamente sdoppiato questo non egrave altro che ciograve che la semiotica un secolo dopo ha
detto Si sdoppia lrsquoautocoscienza cioegrave il dire dicendosi si sdoppia A pag 153 Lrsquoautocoscienza egrave
in seacute e per seacute in quanto e percheacute essa egrave in e per seacute per unrsquoaltra ossia essa egrave soltanto come un qualcosa
di riconosciuto Qualcosa di riconosciuto questo ci dice che egrave necessario questo sdoppiamento
questa distanza solo a questa condizione posso riconoscere qualcosa Se non crsquoegrave questo
sdoppiamento questa distanza non posso riconoscere niente percheacute non crsquoegrave nulla di determinato
non essendoci la distanza non ci sono neacute io neacute lrsquooggetto (14) Per lrsquoautocoscienza crsquoegrave unrsquoaltra
autocoscienza essa egrave uscita fuori di seacute Questa autocoscienza che egrave uscita fuori di seacute non egrave altro che
il discorso che vuole se stesso come oggetto A pag 154 (15) Essa deve togliere questo suo esser-altro
Pensate al significante e al significato Il significante egrave lrsquoaffermante dicevamo prima il significato
egrave lrsquoaffermato Il significante per porsi in quanto significante in quanto uno deve muovere verso
il significato che lo fa essere quello che egrave ma una volta che il significato lo ha determinato in
quanto significante egrave come se il significante avesse tolto il significato Questo percheacute il
significante a questo punto ndash ed egrave per questo che egrave differente dal primo significante ndash egrave un
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significante che egrave diventato veramente significante cioegrave egrave tornato a essere quellrsquouno quellrsquointero
il quale naturalmente egrave tale percheacute crsquoegrave stato qualcosa che egrave per altro cioegrave il significato Dovete
tenere conto di questo movimento continuo anche percheacute lrsquoautocoscienza nel momento in cui il
significante ha tolto il significato per potersi stabilire come significante si trova nuovamente
preso nella dialettica continueragrave a porre se stesso come oggetto e quindi a estroflettersi in
qualche modo come autocoscienza saragrave comunque sempre di nuovo in questo movimento per cui
si pone di nuovo come identico ma questo identico egrave identico per avere tolto una differenza avere
tolto un altro significato e cosigrave via allrsquoinfinito A pag 158 (24) In questa esperienza si fa chiaro
allrsquoautocoscienza che a lei la vitahellip Cioegrave lrsquooggetto le cose hellipegrave cosigrave essenziale come lo egrave lrsquoautocoscienza
pura Nellrsquoautocoscienza immediata lrsquoIo semplice egrave lrsquooggetto assoluto che peraltro per noi o in seacute egrave
lrsquoassoluta mediazione e ha per momento essenziale lrsquoindipendenza sussistente LrsquoIo semplice egrave
lrsquooggetto assoluto che egrave assoluta mediazione Egrave mediazione percheacute comunque egrave sempre per seacute in
quanto egrave per altro Resultato della prima esperienza egrave la risoluzione di quellrsquounitagrave semplice mediante
quellrsquoesperienza son poste unrsquoautocoscienza pura e una coscienza la quale non egrave pura per se stessa ma
per un altro vale a dire che egrave come coscienza nellrsquoelemento dellrsquoessere o nella figura della cosalitagrave
Significante egrave diciamo questa coscienza pura la quale egrave tale sempre in relazione in vista di
direbbe Heidegger di qualche cosrsquoaltro di ciograve che ha tolto per potere essere quella che egrave Entrambi
i momenti sono essenziali poicheacute da prima essi sono ineguali ed oppostihellip Sono ancora tenuti come
astratti rispetto al concreto hellipessi sono come due opposte figure della coscienza lrsquouna egrave la coscienza
indipendente alla quale egrave essenza lrsquoesser-per-seacutehellip Egrave evidente che questa egrave la figura del padrone
helliplrsquoaltra egrave la coscienza dipendente alla quale egrave essenza la vita o lrsquoessere per un altro lrsquouno egrave il signore
lrsquoaltro il servo Egrave abbastanza chiaro se pensate al significante e al significato Lrsquouno egrave per seacute
lrsquoaffermante io affermo ed egrave chiaro che se affermo affermo qualcosa quindi lrsquoaffermante egrave
debitore del fatto che per esserci lrsquoaffermante deve esserci qualcosa che viene affermato Crsquoegrave
sempre un qualche cosa che viene affermato e io lo tolgo egrave il significato cui il significante si rivolge
per essere significante passa dal significato e torna al significante ma questo significante egrave sempre
affermante ha sempre un qualche cosa che afferma Per quanto lo tolga crsquoegrave sempre percheacute per
poterlo togliere ci deve essere e qualcosa si determina si stabilisce per seacute solo se toglie ciograve che
quella cosa non egrave Questo egrave il criterio fondamentale che poi Severino ha ripreso in tutta la sua
opera percheacute qualcosa sia quella che egrave occorre che abbia tolto ciograve che quella cosa non egrave Egrave questo
che sta dicendo Hegel ed egrave questo ciograve su cui Severino ha costruito il suo discorso Poi qui spiega
che il signore si rapporta allrsquooggetto come qualcosa di indipendente come un qualche cosa che sta
ligrave e che lui deve prendere Come lo prende Utilizza il servo per questo ha bisogno del servo il
quale si fa carico di lavorare per lui per modificare lrsquooggetto per renderlo usufruibile per rendere
lrsquooggetto dipendente anche percheacute fincheacute egrave indipendente gli si oppone e quindi non sa che cosa
farne Lrsquoopera del servo egrave quella di rendere lrsquooggetto dipendente e quindi fa in modo che il signore
se ne serva Tenete conto che tutto il discorso circa il significante e il significato - il significante
come il signore e il significato come servo - egrave esattamente la stessa cosa La cosa piugrave importante
qui da intendere egrave che tutto questo processo porta allrsquoautocoscienza alla consapevolezza al farsi
carico del problema a lavorare il problema Questa scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave
altro che un percorso che punta a fare in modo che chi lo percorre giunga a questa autocoscienza
Questa autocoscienza quindi non egrave altro che la consapevolezza di essere parlanti e di non potere
non esserne consapevoli con tutto ciograve che questo comporta La prima cosa egrave una delle prime che
ha detto che lrsquooggetto egrave per la coscienza non egrave per seacute e che per essere quello che egrave egrave necessario
che ci sia la sua negazione tolta ma egrave necessario che ci sia percheacute solo cosigrave e questo Severino lo
dice continuamente ho la certezza incontrovertibile che qualcosa egrave cosigrave solo che questo processo
egrave infinito viene rilanciato ininterrottamente in Hegel La consapevolezza di tutto questo processo
potremmo chiamarla autocoscienza o discorso consapevole di seacute Il prossimo capitolo egrave Libertagrave
dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e coscienza infelice Sono movimenti filosofici ma per Hegel
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sono figure di come queste altre due figure il servo e il padrone si siano strutturate configurate
nella storia della filosofia nella storia del pensiero
21 agosto 2019
Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che la dialettica egrave un processo che procede per integrazione In
effetti la parola che lui usa Aufhebung letteralmente superamento il sollevarsi potrebbe
tradursi anche se non egrave la traduzione corretta integrazione forse rende bene il pensiero di Hegel
Integrazione vale a dire il procedere conservando ciograve che mano a mano fa parte del processo e
proseguire ma sempre conservandolo Qui in questo capitolo Hegel pone una questione che egrave
importante Il titolo egrave Libertagrave dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e la coscienza infelice
Sottotitolo Introduzione Il grado della coscienza fin qui raggiunto il pensare Quello che Hegel
intende con pensiero non egrave ciograve che per esempio intende Heidegger ma il pensiero per Hegel egrave uno
dei momenti che occorre considerare per giungere alla ragione Per Hegel egrave la ragione il punto di
arrivo non il pensiero Il percorso che abbiamo fatto muove dalla sensazione poi la percezione
poi lrsquointelletto e poi la ragione Il pensiero ha a che fare diciamola cosigrave con lrsquointelletto
Allrsquoautocoscienza indipendente sua essenza egrave da una parte soltanto la pura astrazione dellrsquoIo drsquoaltra
parte mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle differenze tale distinguere non diviene a
quellrsquoautocoscienza lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute questa autocoscienza dunque non diviene un Io
veramente capace di distinguersi nella sua semplicitagrave o un Io che in quellrsquoassoluta distinzione resti
uguale a se stesso Dice che questa autocoscienza indipendente ndash indipendente egrave un termine
importante percheacute vuol dire che non dipende da altro ndash la sua essenza da una parte egrave soltanto
pura astrazione dellrsquoIo ndash un Io astratto ndash dallrsquoaltra mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle
differenze cioegrave lrsquoIo si accorge di differenze tale distinguere non diviene a quellrsquoautocoscienza
lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute cioegrave non fa di queste differenze la propria differenza da seacute vale a
dire questo Io non si pone come risultato di un lavoro di estroflessione e ritorno in seacute ma
potremmo dire si pone come una specie di in seacute Questo in seacute egrave indipendente e questo fatto di
essere indipendente ci mostra che posto come non dipendente da altro e quindi egrave come se non
partecipasse della dialettica cioegrave non partecipasse di quella che prima chiamavo integrazione ma
ponesse la coscienza e lrsquoautocoscienza lrsquoin seacute e il per seacute come due distinti e sono certamente
distinti ma come separati non due distinti come momenti di unrsquounitagrave cioegrave momenti di una
sintesi come risultato hellippoicheacute nel concetto della coscienza indipendente lrsquoessere-in-seacute o della
cosalitagravehellip Lrsquoessere-in-seacute egrave la percezione la sensibilitagrave hellipche nel lavoro riceveva la forma non egrave per
nulla una sostanza diversa dalla coscienzahellip Cioegrave la coscienza non si pone come un qualche cosa
che ha un opposto vale a dire non si pone in un processo dialettico ma egrave come se rimanesse
separata separata dal suo opposto A pag 166 hellipnon essere oggetto a seacute come Io astratto ma come
Io che nello stesso tempo ha il valore dellrsquoessere-in-seacutehellip Questo Io ha il valore dellrsquoessere-in-seacute non egrave
il risultato di un processo ma egrave qualcosa che viene posto come separato dal suo opposto quindi
fuori dalla dialettica Ora dice che questo Io che ha valore dellrsquoessere-in-seacute hellipo il comportarsi
verso lrsquoessenza oggettiva in modo che essa abbia il valore dellrsquoessere-per-seacute di quella coscienza per la
quale essa egrave questo vuol dire pensare Questo pensare per Hegel intanto comporta un lavoro un
concetto egrave sempre un lavoro ma mettiamola cosigrave crsquoegrave lrsquoIo poi crsquoegrave lrsquooggetto ma questi due elementi
rimangono separati Il pensare per Hegel egrave cogliere sigrave questa oggettivitagrave ma coglierla come fuori
dellrsquoIo quindi coglierla sigrave ma fuori da un processo dialettico Come dicevo prima non siamo
ancora alla ragione che invece egrave il risultato del processo dialettico Al pensare lrsquooggetto si muove
non in rappresentazioni o in figure ma in concetti vale a dire in un distinto essere-in-seacute il quale
immediatamente per la coscienza non egrave da essa per nulla distinto Per la coscienza non egrave distinto non
egrave qualcosa di opposto qualcosa da integrare ma rimane qualcosa di separato hellipun concetto egrave in
pari tempo un essente e tale differenza in quanto egrave nella coscienza stessa egrave il suo contenuto
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determinatohellip Questa differenza tra il rappresentato e il fatto che questo rappresentato sia un
oggetto ecco tutto ciograve rimane nellrsquoIo cioegrave il fatto che sia un oggetto non egrave posto come qualcosa
che si contrappone allrsquoIo cioegrave il non-Io ma rimane nellrsquoIo egrave come se il mondo esterno in qualche
modo venisse cancellato percheacute lrsquooggetto esterno viene tutto assorbito nel pensiero hellipma essendo
questo contenuto in pari tempo concettualmente concepito essa rimane immediatamente consapevole
della sua unitagrave con questo essente determinato e distintohellip Sa che non si tratta di un oggetto che
non egrave lrsquoIo ma lo assume nellrsquoIo hellipe ciograve non come nella rappresentazione dove la coscienza deve
ricordarsi in modo speciale che questa egrave una rappresentazione sua anzi a me il concetto egrave
immediatamente concetto mio Ciascuno sa che un suo concetto egrave suo Nel pensare Io sono libero
percheacute non sono in un Altro anzi rimango direttamente presso di me e lrsquooggetto che mi egrave lrsquoessenza egrave in
unitagrave inseparata il mio essere-per-seacute e il mio movimento in concetti egrave un movimento entro se stesso
Come dire che il movimento che egrave della dialettica rimane nellrsquoIo non esce fuori dellrsquoIo
Chiaramente per Hegel questo indica un problema nel senso che non tenendo conto
dellrsquoopposizione che crsquoegrave tra Io e non-Io si trova chiaramente di fronte a una difficoltagrave che
vedremo tra poco rispetto allo stoicismo allo scetticismo e alla coscienza infelice che sarebbe
questrsquoultima il discorso religioso Ma nella determinazione di questa figura dellrsquoautocoscienzahellip
Quella in cui questo movimento rimane in me stesso hellipoccorre soprattutto stabilire questo punto
che cioegrave tale figura egrave coscienza pensante in generale o che il suo oggetto egrave unitagrave immediata dellrsquoessere-
in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute Unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave non mediata
Sappiamo che questi due elementi sono mediati nella dialettica crsquoegrave un terzo elemento tra questi
due elementi che sono opposti terzo elemento che egrave la relazione Qui invece non crsquoegrave piugrave la
relazione il terzo elemento Infatti dice unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave
una specie di incollamento La coscienza a seacute omonima respingentesi da se stessa diviene un elemento
che egrave in seacutehellip Quindi rimane tutto nellrsquoin seacute non egrave piugrave un risultato Sappiamo che lrsquoin seacute va al per
seacute che il significante va al significato e che dal significato torna al significante e lo rende quello
che egrave quindi il secondo significante egrave il risultato di questo processo hellipma essa coscienza egrave tale
elemento soltanto come essenza universale in generale non giagrave come questrsquoessenza oggettiva nello
sviluppo e nel movimento del suo essere molteplice e vario Si egrave persa la molteplicitagrave la varietagrave la
possibilitagrave di distinguere Egrave come se il pensiero diventasse il tutto come poi ci spiegheragrave rispetto
allo stoicismo il mondo esterno non crsquoegrave crsquoegrave soltanto il mio pensiero A pag 167 Lo stoicismo
Questa libertagrave dellrsquoautocoscienzahellip Una finta libertagrave hellipsorta nella storia dello spirito come apparenza
consapevole di seacute si egrave - comrsquoegrave noto - chiamata Stoicismo Il suo principio egrave la coscienza egrave essenza
pensante e qualcosa ha per essa medesimo valore di essenzialitagrave o egrave per lei vero e buono solo in quanto
la coscienza ivi si comporti come essenza pensante Qualunque cosa egrave valutata in base allrsquoessere solo
pensiero In effetti se noi escludiamo il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione
diventa abbastanza chiaro che lrsquoin seacute la coscienza diventa il principio fondante di tutto perograve
avendo estromesso in un certo qual modo il per seacute ndash estromesso nel senso che lo ha assunto in seacute
senza averlo inserito nel processo cioegrave senza averlo considerato come tale ndash cosa fa lo stoicismo
Considera tutto il mondo esterno ma potremmo dire i concetti i significati come inessenziali egrave
come se non ci fossero piugrave come se i significati fossero in qualche modo inglobati nel significante
il quale egrave come se non avesse piugrave bisogno del significato come se vivesse per seacute e quindi non crsquoegrave
piugrave un rinvio Ovviamente questa operazione non puograve riuscire percheacute il significante senza il
significato non esiste Infatti qui Hegel sta cercando di definire una situazione particolare quella
dello stoicismo facendoci rendere conto di come sia una modalitagrave di pensiero insieme con lo
scetticismo e la coscienza infelice modalitagrave fallite del pensiero che dovrebbe giungere alla ragione
Se ci si arresta su questi punti non si raggiunge la ragione e quindi non si raggiunge per Hegel il
Sapere Assoluto Lrsquoespandersi molteplice e in seacute distinguentesi della vita il suo singolarizzarsi e
complicarsi egrave lrsquooggetto verso il quale lrsquoappetito e il lavoro esplicano la loro attivitagrave Lrsquoappetito cioegrave la
tensione verso lrsquooggetto Tale molteplice operare si egrave ora contratto nella distinzione semplice che egrave nel
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puro movimento del pensare Non quella differenza che si presenta come cosa determinata o come
coscienza di un determinato esserci naturale come un sentimento o come appetito e come fine per
lrsquoappetito stesso hellip non quella differenza ha piugrave essenzahellip Come dovrebbe essere la differenza tra
coscienza e autocoscienza hellipma soltanto quella differenza che egrave pensata o immediatamente non
distinta da me quella soltanto ha piugrave essenza Non quindi la differenza che crsquoegrave tra un elemento e se
stesso ma soltanto quella che egrave pensata o immediatamente non distinta da me Solo questa ha
essenza cioegrave si pone come qualcosa che ha valore Lrsquounico valore egrave il pensiero pensiero che non
tiene assolutamente conto del fatto che per essere pensiero necessita del suo contrario che deve
essere tolto Se non si compie questa operazione questo contrario che deve essere tolto permane
ma come permane nello stoicismo Permane come qualcosa di inessenziale Egrave il modo che lo
stoicismo si inventa per eliminare lrsquoalteritagrave per eliminare lrsquoAltro vale a dire eliminare lrsquoalteritagrave
per cercare in qualche modo di poter stabilire con certezza che le cose stanno in un certo modo in
definitiva si tratta sempre di questo Tale coscienza egrave quindi negativa verso la relazione signoria-
servitugrave il suo operare non egrave neacute quello del signore che trova la propria veritagrave nel servo neacute quello del servo
che trova la propria veritagrave nella volontagrave del signore e nel servizio resogli anzi il suo operare egrave di esser
libera sul trono e in catenehellip Questa libertagrave egrave una parvenza di libertagrave Le catene sono quelle che lo
stoicismo stesso si crea e cioegrave una realtagrave inessenziale dalla quale deve tenersi lontano non puograve
confrontarcisi hellipegrave di riservarsi lrsquoinerzia che dal movimento dellrsquoesistenza cosigrave dallrsquoagire come dal
patire si rifugia sempre nellrsquoessenza semplice del pensiero Qualunque cosa tutto ciograve che riguarda
il non-Io il mondo esterno chiamiamolo cosigrave provvisoriamente deve scomparire a vantaggio
dellrsquoessenza semplice del pensiero In effetti essendo il mondo esterno totalmente inessenziale non
gli daragrave alcun peso e quindi qualunque cosa gli capiti non lo interessa La pervicacia egrave la libertagrave
che si fa baluardo della singolaritagrave e che sta nellrsquoambito della servitugrave mentre lo stoicismo egrave la libertagrave
che - uscendo sempre da lei stessa - ritorna nella pura universalitagrave del pensiero e che poteacute affiorare
come universale forma dello spirito del mondo soltanto in tempi di generale paura e servitugrave ma anche
di generale cultura che aveva elevato il formare allrsquoaltezza del pensare Per lo stoicismo la libertagrave esce
sempre da se stessa percheacute di fatto non la accoglie la libertagrave egrave in senso negativo in quanto si egrave
estromessa dal mondo esterno quindi pensa essendo solo pensiero di essersi liberata di tutte le
avversitagrave Sebbene ora a questa autocoscienza lrsquoessenza non sia neacute un altro a essa neacute la pura astrazione
dellrsquoIohellip Non egrave altro da se stessa cioegrave egrave fuori dal processo dialettico Sappiamo che ciascun
elemento egrave se stesso ma anche altro da seacute e non puograve non essere entrambe le cose hellipanzi Io che ha
in lui lrsquoesser-altro ma come differenza pensatahellip Questa differenza crsquoegrave anche lo stoicismo se ne
accorge ma egrave una differenza che egrave puramente pensata Non immagina che questa differenza sia
un processo che egrave necessario al pensare e che senza questa differenza non crsquoegrave pensiero possibile
Immagina che questa differenza sia puramente pensata hellipcosigrave che nel suo esser-altro egrave
immediatamente ritornato in seacutehellip Cioegrave cancella lrsquoesser-altro La libertagrave dellrsquoautocoscienza egrave
indifferente verso lrsquoesistenza naturale e quindi la ha alla sua volta liberamente dimessahellip La libertagrave
dellrsquoautocoscienza egrave indifferente verso lrsquoesistenza naturale lrsquoesistenza naturale per Hegel sappiamo
che sono le cose quindi sono i concetti in definitiva Egrave come se lo stoicismo si fosse in un certo
qual modo liberato dal lavoro del concetto Quindi se ne sta tutta bella leggera immaginando
che essendosi liberata dalla fatica come direbbe Hegel del concetto e abbia raggiunta questa
sorta di atarassia cioegrave questo benessere assoluto di cui parlavano gli stoici Si egrave liberata dalla
fatica del concetto ha eliminato il concetto facendolo suo - io sono il concetto - pensato solo
pensato non messo allrsquoopera mai fatto lavorare L libertagrave nel pensiero ha soltanto il pensiero puro
per sua veritagravehellip Sappiamo invece che per Hegel la veritagrave non egrave altro che il processo dialettico la
veritagrave egrave il risultato di un lavoro del concetto Come dicevamo la volta corsa il significato cioegrave il
concetto egrave ciograve che lavora ndash sarebbe il servo ndash a vantaggio del padrone cioegrave dellrsquoaffermante del
significante che afferma qualche cosa Il lavoro del concetto egrave dare al significante una sua identitagrave
una sua essenza come dire ldquotu significante sei questo che io ti dico che seirdquo percheacute io sono il
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significato che tu sei Sarebbe il lavoro del servo che lavora per il padrone In questa allegoria il
padrone sarebbe il significante lrsquoaffermante hellipveritagrave che egrave senza il riempimento della vitahellip Per
Hegel la vita egrave il processo dialettico sono le cose sono ciograve che si incontra helliped egrave quindi soltanto il
concetto della libertagrave ma non proprio la libertagrave vitale giaccheacute a tale libertagrave essenza egrave soltanto il pensare
in generale egrave la forma come forma che distaccatasi dallrsquoindipendenza delle cose egrave ritornata in seacute Egrave
esattamente quello che vi dicevo cioegrave questa libertagrave egrave una libertagrave fittizia percheacute egrave fatta solo di
pensiero egrave distaccata dal concetto e immagina cosigrave di essersi liberata dalla fatica del concetto
Ma chiaramente questa libertagrave egrave solo pensata Infatti diceva prima che crede di essere libero
ma in realtagrave egrave in catene incatenato alla necessitagrave di cancellare in qualche modo il lavoro del
concetto di cancellare lrsquoautocoscienza in definitiva Solo distaccandosi qui il concetto come
astrazione dalla molteplice varietagrave delle cose esso non ha in lui contenuto alcuno ma ne ha uno che
gli egrave dato Gli egrave dato per la coscienza dalla sua sensibilitagrave da ciograve che vede da ciograve che pensa Invero
la coscienza pensando il contenuto lo cancella come un essere estraneohellip Il contenuto il concetto
diventa un essere estraneo hellipma il concetto egrave concetto determinato e tale sua determinatezza egrave
lrsquoestraneo chrsquoesso ha in lui Questo concetto in effetti egrave quella cosa che ha anche una
determinazione cosigrave come per il significante il significato egrave ciograve che lo determina se io tolgo il
significato il significante diventa indeterminato cioegrave non serve piugrave a niente Ecco percheacute a un
certo punto dice a pag 169 hellipsiccome esse tuttavia non possono effettivamente giungere ad alcuna
espansione di contenuto cominciano presto ad ingenerare tedio Ci si annoia a morte nel senso che le
cose non significano piugrave niente percheacute propriamente non ci sono non hanno una determinazione
Come ci arriva a questo Percheacute dice Alla domanda che cosa sia vero e buono offriva ancora una
volta in risposta il pensare stesso privo di contenutohellip Cioegrave sono niente Non sono niente appunto
percheacute al significante ho tolto il significato il significante senza significato egrave niente Tale coscienza
pensante cosigrave comrsquoessa si egrave determinata cioegrave come libertagrave astratta non egrave dunque che lrsquoimperfetta
negazione dellrsquoesser-altrohellip Egrave la negazione dellrsquoesser-altro dellrsquoalteritagrave ma egrave imperfetta percheacute
la negazione dellrsquoesser-altro ldquoperfettardquo sarebbe la negazione che consente di negare lrsquoaltro ma
accogliendolo in quanto negato Qui lo immagina soltanto come pensato come un prodotto del
suo pensiero che non ha nessuna essenza in seacute e che quindi non ha nessuna determinazione Crsquoegrave
il significato certo ma questo significato egrave soltanto nel mio pensiero non crsquoegrave propriamente ma
se non crsquoegrave in quanto determinazione questo mio pensiero lui stesso rimane indeterminato Infatti
Hegel diceva giustamente che per lo stoicismo non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire neacute il vero
neacute il buono neacute il bello cioegrave di determinare qualcosa in quanto tale E questo come giustamente
diceva comincia a generare tedio percheacute non essendoci nessuna determinazione non crsquoegrave nessuna
possibilitagrave di stabilire delle differenze e quindi di procedere si ferma ligrave Egrave un discorso che si
chiude in se stesso impedisce di procedere di andare oltre Lrsquoandare oltre egrave un andare oltre per
integrazione e nello stoicismo non crsquoegrave niente da integrare percheacute non egrave dunque che lrsquoimperfetta
negazione dellrsquoesser-altro non avendo fatto che ritrarsi entro seacute dallrsquoesserci essa non egrave giunta a
compiersi come assoluta negazione dellrsquoesserci in lui Lrsquoassoluta negazione cioegrave la negazione che
consente allrsquoesserci di essere ciograve che egrave Questa negazione dellrsquoesser-altro per cui io posso affermare
che la coscienza egrave in seacute Devo sempre negare ma per potere negare deve esserci questa
determinazione in quanto altro da me Se non crsquoegrave se immagino che sia soltanto nel mio pensiero
non ho niente da negare A lei il contenuto vale bensigrave soltanto come pensiero ma anche come
determinato e la determinatezza egualmente vale come la determinatezza ut sic Una determinatezza
che non egrave il risultato di un processo ma una determinatezza ut sic in quanto tale fine a se stessa
Un altro modo di non cogliere il processo dialettico dice Hegel egrave lo scetticismo che definisce come
la realizzazione di ciograve che per lo stoicismo egrave soltanto il concetto Lo stoicismo pone lrsquoesser-altro
come qualche cosa di inessenziale e si rivolge tutto al pensiero Lo scetticismo fa dellrsquoesser-altro
sigrave sempre qualcosa di inessenziale ma un qualcosa che egrave sempre in una opposizione continua con
lrsquoIo lrsquoio lrsquoAltro sempre in una opposizione continua Percheacute puograve fare questo Percheacute continua a
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pensare i termini del processo dialettico non come momenti di una unitagrave quindi come il risultato
di un processo ma come sigrave distinti ma separati E allora succede quello che anche Severino
diceva e cioegrave o crsquoegrave lrsquouno o crsquoegrave lrsquoaltro se crsquoegrave lrsquouno si nega quellrsquoaltro se ci sono io non crsquoegrave il non-Io
se crsquoegrave il non-Io non ci sono io Si rimpalla continuamente tra questi due opposti senza accorgersi
che questi due opposti di fatto fanno parte di unrsquointegrazione di un risultato percheacute questi due
elementi sono in relazione tra loro Lo scetticismo cancella la relazione li mantiene come separati
e quindi sono continuamente in lotta tra loro percheacute o crsquoegrave il positivo o crsquoegrave il negativo se crsquoegrave il
negativo non crsquoegrave il positivo A pag 169 verso la fine Il pensiero diventa pensare perfetto che
annienta lrsquoessere del mondo molteplicemente determinato e la negativitagrave dellrsquoautocoscienza libera in
questo vario e diverso configurarsi della vita diventa la negativitagrave reale Cioegrave negare realmente del
positivo nei confronti del negativo e viceversa Egrave chiaro che come lo stoicismo corrisponde al concetto
della coscienza indipendentehellip Indipendente nel senso che la coscienza non egrave per altro ma solo per
seacute hellipgiagrave apparsa come relazione signoria-servitugrave cosigrave lo scetticismo corrisponde alla realizzazione di
quella coscienza come ad atteggiamento negativo verso lrsquoalteritagrave corrisponde cioegrave allrsquoappetito e al
lavoro Questo egrave il modo dello scetticismo di rispondere alla questione dellrsquoalteritagrave La pone in
termini realistici la pone quindi come la contrapposizione tra due elementi E qui crsquoegrave una
questione importante il servo e il padrone come dicevamo la volta scorsa in realtagrave sono due
figure che fanno parte del pensiero il servo e il padrone non sono disgiungibili non possono essere
separati cosigrave come non si puograve separare il significante dal significato Il servo egrave il pensiero vale a
dire il lavoro del concetto che dagrave al significante cioegrave al signore la sua veritagrave Qual egrave la veritagrave del
significante Il suo significato cosigrave come la veritagrave del significato egrave il significante che lo afferma
Pensata in questi termini la dialettica servo-padrone diventa piugrave intelligibile Non so percheacute sia
venuta in mente a Hegel questa storia del servo e del padrone ma va bene cosigrave La questione
importante egrave intendere come la negazione della integrazione cioegrave del processo dialettico porti
allrsquoimpossibilitagrave della ragione porti cioegrave allrsquoimpossibilitagrave di accogliere il lavoro che il linguaggio
compie mentre egrave in atto Questo lavoro che fa il linguaggio ndash significante e significato la relazione
tra i due il terzo elemento - egrave importantissimo percheacute se mantengo separati il significante dal
significato non capisco nulla di quello che succede Egrave questa relazione che fa dei due come giagrave
diceva de Saussure un segno cioegrave qualcosa di utilizzabile per dirla in modo spiccio sennograve non egrave
utilizzabile Cosigrave come infatti risulta non utilizzabile lo stoicismo percheacute a un certo punto si
ferma si chiude il discorso non va piugrave da nessuna parte allo stesso modo anche lo scetticismo
non va piugrave da nessuna parte percheacute in questa opposizione realisticamente intesa tra positivo e
negativo che si rimpallano continuamente anche in questo caso il pensiero diventa inutilizzabile
Sapete che lo scetticismo egrave quella corrente di pensiero che negava la possibilitagrave di stabilire
qualunque veritagrave Percheacute egrave impossibile affermare qualunque veritagrave Percheacute qualunque
affermazione della veritagrave puograve essere confutata A questo punto verrebbe da dire ma allora la
confutazione egrave la veritagrave No percheacute anche la confutazione viene confutata E infatti a un certo
punto Hegel dice che egrave come quei bambini dispettosi per cui se uno dice A lrsquoaltro dice B ma se il
primo dice A lrsquoaltro risponde B dice sempre il contrario Quindi lo scetticismo egrave quellrsquoaltra forma
di pensiero che eliminando il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione tenta in
modo fallimentare di eliminare lrsquoalteritagrave Come la elimina Rappresentandola realisticamente in
questa opposizione che diventa naturalmente irriducibile percheacute se non egrave pensata come relazione
tra i due crsquoegrave un aut-aut lrsquouno esclude lrsquoaltro e quindi se sostengo lrsquouno nego quellrsquoaltro e
viceversa Nello scetticismo crsquoegrave lrsquoimpossibilitagrave di fermare qualcosa Ecco percheacute egrave inutilizzabile
percheacute dice che nulla egrave affermabile e quindi nulla egrave utilizzabile se voglio utilizzare qualcosa devo
fermarla deve essere quello che egrave Ora sappiamo che egrave quello che egrave in relazione a una differenza
ma deve essere quello che egrave per essere utilizzabile sennograve che cosa utilizzo Lo scetticismo dice che
questa cosa egrave sempre differente da seacute e quindi non egrave utilizzabile Ecco percheacute dice Hegel egrave un
pensiero che egrave fallimentare percheacute non porta da nessuna parte non ha nessun utilizzo per il
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pensiero Il pensiero per potere procedere ha bisogno di reperire qualcosa per poi da ligrave andare
oltre Per potere stabilire una differenza occorre che ci sia unrsquoidentitagrave occorre che sia identico a
seacute allora da quel punto posso procedere e stabilire delle differenze Se questa identitagrave non crsquoegrave
ma ci sono solo differenze non crsquoegrave neanche piugrave la differenza percheacute la differenza non egrave piugrave
differente da niente Questo egrave il problema dello scetticismo A pag 171 Ciograve che dilegua egrave il
determinato o la differenza che in un modo o nellrsquoaltro srsquoimpone come differenza solida e immutabile
Tale differenza non ha in lei nulla di permanente e deve dileguare al pensare appunto percheacute il distinto
consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere una propria essenza solo in un altro ma il pensare egrave il
rendersi conto di tale natura del distinto egrave lrsquoessenza negativa come essenza semplice Lo scettico
dilegua ogni differenza il distinto consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere la propria essenza
solo in un altro Questa distinzione dice non ce lrsquoha la cosa Questo egrave importante Come ha sempre
sostenuto questa differenza non egrave nella cosa in quanto tale ma egrave in un altro questo distinguersi
egrave un distinguersi da altro da ciograve che non egrave non egrave nella cosa stessa Se fosse nella cosa stessa questa
cosa stessa sarebbe strutturalmente altra da seacute e quindi sarebbe inutilizzabile allora non ci
sarebbe percheacute una differenza che muove non da una identitagrave ma da altre differenze non egrave
differenza percheacute non crsquoegrave piugrave nulla da cui differisce Egrave questa la questione principale per Hegel e
cioegrave che nello scettico il distinto egrave nella cosa egrave in lui stesso e non in altro Chiaramente essendo
in lui stesso non crsquoegrave quel processo di integrazione quel processo dialettico percheacute la differenza
non egrave piugrave tra un elemento e il suo opposto il suo esser-altro ma egrave nella cosa stessa egrave in lui stesso
ed essendo in lui stesso come vi dicevo non egrave utilizzabile egrave un discorso che non ha nessuna
possibilitagrave di andare da nessuna parte A pag 173 Se le viene indicata lrsquoeguaglianza essa mostreragrave
lrsquoineguaglianza se poi dinanzi a lei venga tenuta ferma lrsquoineguaglianza che essa ha testeacute profferito
allora passa oltre a indicare lrsquoeguaglianza In effetto il suo chiacchierare egrave un litigio da ragazzi testardi
dei quali lrsquouno dice A quando lrsquoaltro dice B per dire B quando lrsquoaltro dice A e cosigrave ciascuno restando
in contraddizione con se stesso si paga la soddisfazione di restare in contraddizione con gli altri Egrave in
contraddizione con se stesso e quindi egrave contraddizione anche con gli altri e si appaga di questo
Nello scetticismo la coscienza fa in veritagrave esperienza di seacute come di una coscienza contraddicentesi entro
se stessa da tale esperienza scaturisce una figura nuova la quale riconnette entrambi i pensieri tenuti
separati dallo scetticismo La mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stessohellip Notate la
mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stesso Lo scetticismo non pensa per parafrasare
Heidegger Se pensasse si renderebbe conto che percheacute possa fare le cose che fa non deve essere
quello che dice di essere Egrave sempre questa la questione La mancanza di pensiero dello scetticismo
verso se stesso dovragrave dileguare giaccheacute in effetto egrave pur sempre una sola coscienza a possedere in lei quei
due modi La nuova figura saragrave quindi per seacute la duplicata coscienza di seacutehellip Qui introduce la
questione del pensiero religioso hellipcome coscienza che si rende libera che non egrave soggetta a mutamento
ed egrave eguale a se stessa e saragrave coscienza di seacute come coscienza che si confonde e srsquoinverte in modo assoluto
e saragrave la coscienza di questa sua propria contraddizione Qui lo anticipa il discorso religioso non egrave
altro che prendere coscienza di questa situazione autocontraddittoria e viverla fino in fondo
28 agosto 2019
Pag 174 Questa coscienza infelice scissa entro se stessa egrave cosigrave costituita che essendo tale
contraddizione della sua essenza una coscienzahellip Cioegrave lo sa hellipla sua prima coscienza deve sempre
avere insieme anche lrsquoaltra e in tal modo mentre essa ritiene di aver conseguita la vittoria e la quiete
dellrsquounitagrave deve immediatamente venir cacciata da ciascuna (delle sue due coscienze) Questa egrave la
premessa che fa Hegel Ricordate il discorso che faceva rispetto allo scetticismo crsquoerano questi
due poli nei quali lrsquouno nega sempre quellrsquoaltro ndash se affermo uno allora questo affermare lrsquouno
immediatamente si sposta sulla sua negazione se ci si ferma sulla sua negazione di nuovo si ritorna
ad affermare il primo e cosigrave via Per Hegel questo egrave un modo di pensare inconcludente Ma anche
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qui ci sono due momenti perograve qui il discorso egrave differente percheacute entrambe queste due coscienze
non vengono cacciate lrsquouna dallrsquoaltra ma tendono a comporsi in una unitagrave Cosa che poi avverragrave
nella Ragione ma questo lo vedremo nel capitolo successivo Egrave unrsquounitagrave a cui tendono queste due
coscienze quindi a essere qualcosa di unitario di intero per potersi affermare Egrave chiaro che se
una coscienza egrave la negazione dellrsquoaltra in questo processo una delle due deve scomparire Ma il
discorso religioso non riesce a fare questo non riesce cioegrave a integrare la sua negazione
nellrsquoaffermazione Questo lo faragrave la Ragione Dice che questa coscienza duplicata essa stessa egrave
lrsquointuirsi di unrsquoautocoscienza in unrsquoaltrahellip Questa autocoscienza si intuisce in quanto ce nrsquoegrave
unrsquoaltra hellipessa stessa egrave lrsquouna e lrsquoaltra autocoscienza e lrsquounitagrave di entrambe le egrave anche lrsquoessenzahellip
Percheacute egrave questo ciograve che cerca ciograve che vuole ciograve a cui tende hellipma essa per seacute non egrave ancora questa
essenza medesima essa per seacute non egrave ancora lrsquounitagrave di tutte e due le autocoscienze Permangono due in
quanto distinte e separate (43) La coscienza trasmutabile Essendo essa da prima solo lrsquounitagrave
immediata di entrambe le autocoscienze ma non essendo entrambe per lei lo stesso per lei anzi essendo
opposte lrsquouna quella semplice e intrasmutabile le egrave lrsquoessenza mentre lrsquoaltra quella che si trasmuta
per molte guise le egrave lrsquoInessenziale Ambedue sono per essa essenze reciprocamente estranee essa stessa
essendo la coscienza di questa contraddizione si pone dal lato della coscienza trasmutabile ed egrave a se
stessa lrsquoInessenziale ma come coscienza dellrsquointrasmutabilitagrave o dellrsquoessenza semplice deve in pari
tempo procedere a liberarsi dallrsquoInessenziale vale a dire a liberare seacute da se stessa Hegel introduce
questi termini lrsquointrasmutabile e il trasmutabile Si considera lrsquointrasmutabile come lrsquouniversale
il concetto lrsquointero ciograve che egrave necessariamente quello che egrave mentre il trasmutabile anzicheacute essere
lrsquouniversale egrave il singolare cioegrave lrsquoimmanente lrsquoaccadere che egrave sempre accidentale
Lrsquointrasmutabile interviene qui sigrave certo come lrsquointero come lrsquouniversale ma lo si intende meglio
se lo si pone anche come il divino Hegel non cita mai dio il nome dio non compare mai perograve
parlando dellrsquointrasmutabile allude a qualcosa del genere percheacute in effetti ciograve che egrave universale la
veritagrave lrsquointero nella religione ndash sta parlando della religione ndash egrave dio ovviamente Quindi da una
parte pone una coscienza intrasmutabile cioegrave quella consapevolezza di qualche cosa di divino di
qualcosa di universale qualche cosa che egrave da raggiungere dallrsquoaltra parte pone una coscienza
trasmutabile che egrave quella con cui ciascuno ha a che fare cioegrave limitata particolare singolare
immanente il qui e ora Piugrave avanti prosegue Ma mentre le due coscienze le sono egualmente
essenziali e contraddittorie essa egrave soltanto il movimento contraddittorio nel quale il contrario non
giunge alla quiete nel proprio contrario anzi si riproduce in quello nuovamente soltanto come contrario
Cerca di eliminare lrsquoaltro come contrario ma volendo fare questo si ritrova il contrario di
quellrsquoaltra e quindi non riesce a cavarsi drsquoimpiccio Noi assistiamo cosigrave alla lotta contro un
nemicohellip Il nemico sarebbe questa situazione di opposti che necessariamente insistono hellipcontro
il quale la vittoria egrave piuttosto una sottomissionehellip Percheacute per ciascuno dei due vincere sarebbe come
sottomettersi allrsquoaltro hellipaver raggiunto un contrario significa piuttosto smarrirlo nel suo contrario
La coscienza della vita la coscienza dellrsquoesistere e dellrsquooperare della vita stessa egrave soltanto il dolore per
questo esistere e per questo operare quivi infatti come consapevolezza dellrsquoessenza ha soltanto la
consapevolezza del suo contrariohellip Consapevolezza dellrsquoessenza cioegrave di ciograve che egrave veramente non
ha altro che questo il sapere che egrave il suo contrario helliped egrave quindi conscia della propria nullitagrave
Vedete come comincia a prendere forma la figura della coscienza infelice cioegrave della coscienza
religiosa che considera se stessa una nullitagrave a fronte dellrsquointrasmutabile del divino Da questa
posizione essa inizia la sua ascesa verso lrsquointrasmutabile Ma tale ascesa non egrave che quella
consapevolezza medesima ed egrave quindi immediatamente la coscienza del contrariohellip Tale ascesa dice
non egrave altro che la propria consapevolezza di volere ascendere E quindi rivelandosi come
consapevolezza volontagrave di ascendere di fatto si pone nella condizione di non poterlo raggiungere
percheacute si pone proprio come coscienza esattamente come ciograve che non egrave intrasmutabile
Lrsquointrasmutabile che entra nella coscienza egrave quindi parimente toccato dalla singolaritagravehellip Cioegrave questo
intrasmutabile che entra nella coscienza e di cui la coscienza vuole impadronirsi egrave toccato dalla
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singolaritagrave percheacute questo intrasmutabile appartiene in qualche modo alla mia coscienza che egrave
singolare egrave mia Quindi egrave come se viziassi lrsquointrasmutabile del fatto che in qualche modo egrave mio
helliped egrave presente soltanto insieme con questa che lungi dallrsquoessere stata cancellata nella coscienza
dellrsquointrasmutabile vi ricompare di continuo Io voglio raggiungere lrsquointrasmutabile ma in questo
volerlo raggiungere mi rendo conto che io non lo sono e quindi non posso che continuamente
prendere atto della limitatezza per cui piugrave voglio raggiungerlo piugrave mi rendo conto della mia
limitatezza (45) La figura dellrsquointrasmutabile Ma in questo movimento la coscienza duplicata fa
esperienza appunto di quello scaturire della singolaritagrave nellrsquointrasmutabile e dellrsquointrasmutabile nella
singolaritagrave La singolaritagrave ritrova lrsquointrasmutabile come suo obiettivo come ciograve a cui tende ma
questa consapevolezza dellrsquointrasmutabilitagrave non puograve che ritornare alla coscienza che vuole essere
ciograve che non egrave e quindi sempre limitata Si attua per essa la singolaritagrave in genere nellrsquoessenza
intrasmutabile e si attua in pari tempo la sua in lei Giaccheacute la veritagrave di siffatto movimento egrave appunto
lrsquoesser-uno di questa coscienza duplicata Ma da prima questa unitagrave le si attua in modo tale che
elemento dominante vi egrave tuttora la diversitagrave dei due membri Ciograve che la coscienza rileva egrave la
persistenza di questi due elementi la coscienza dellrsquointrasmutabile il divino e la coscienza di non
esserlo e quindi voler giungere al divino Ma non riesce a separare le due cose in modo definitivo
percheacute punta allrsquounitagrave non riesce a porle come distinte in modo definitivo in modo da lasciarle
per sempre separate percheacute sarebbe la rinuncia allrsquointrasmutabile al divino A pag 177 Ciograve che
qui si presenta come modo e relazione dellrsquointrasmutabile resultograve quale esperienza che lrsquoautocoscienza
scissa fa nella sua infelicitagrave Questo egrave un tema fondamentale la scissione dellrsquoautocoscienza
Sappiamo che lrsquoautocoscienza non egrave altro che la consapevolezza di seacute di essere pensanti ma
questa scissione dellrsquoautocoscienza che non riesce a trovare la propria unitagrave che invece troveragrave
con la ragione questa scissione egrave ciograve che produce la sofferenza Percheacute Infatti parla a un certo
punto anche di nostalgia e come sappiamo Hegel non solo conosceva perfettamente il greco ma
anche la filosofia greca Nostalgia viene da νόστος letteralmente il ritorno ma per ritornare
occorre una distanza ci vuole un qualche cosa a cui ritornare se ritorno egrave percheacute non sono lagrave
ovviamente Potremmo tradurla cosigrave forse in modo grammaticalmente meno corretto ma
concettualmente piugrave appropriato come dolore per la distanza distanza che come sappiamo
appartiene al linguaggio Il dolore per la distanza egrave ciograve che fa sigrave che la sofferenza e qui arriviamo
a un punto importante incominci ad avere valore In effetto avendo lrsquointrasmutabile assunto una
figura il momento dellrsquoal di lagrave non solo egrave rimasto anzi egrave addirittura rafforzato giaccheacute se da una
parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento sembra sia stato avvicinato alla
coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un impenetrabilehellip Cioegrave si egrave avvicinato
nel senso che io lo voglio questo intrasmutabile voglio possedere questo divino me lo figuro perograve
in questo figurarmelo non solo non riesco ad assumere questo intrasmutabile ma si rafforza
sempre di piugrave in quanto elemento irraggiungibile che deve come vedremo tra poco rimanere
irraggiungibile hellip giaccheacute se da una parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento
sembra sia stato avvicinato alla coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un
impenetrabile Uno sensibile con tutta la crudezza di una realtagrave effettualehellip Nonostante questo
questo mi sta di contro come un Uno che sta per conto suo che non riesco a raggiungere mai hellipla
speranza di potersi unificare con lrsquointrasmutabile deve rimanere speranza deve cioegrave restare senza
compimento e senza presenzialitagravehellip Non deve mai essere presente Dio devo sempre
rappresentarmelo ma non puograve neacute deve apparire Dovesse apparire sarebbe immediatamente
arrestato e giustiziato come drsquoaltra parte egrave accaduto hellipcheacute tra speranza e compimento spazia
appunto lrsquoaccidentalitagrave assoluta o lrsquoindifferenza immobile implicita nella figurazione stessa cioegrave nel
fondatore elemento della speranza Per via della natura dellrsquoUno nellrsquoelemento dellrsquoessere per via
dellrsquoeffettualitagrave di cui si egrave rivestito accade necessariamente chrsquoesso sia dileguato nel tempo e nello
spazio e che sia stato lungi e senzrsquoaltro lungi rimanga Questo Uno che diventa un essere in quanto
tale occorre che rimanga irraggiungibile (48) Mentre da prima il mero concetto della coscienza scissa
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si determinava come il processo per cui essa toglievasi come singola per diventare coscienza
intrasmutabilehellip Che cosa fa questa coscienza scissa Cerca di togliere la coscienza singola per
diventare coscienza intrasmutabile Egrave questo che voleva fare togliermi di mezzo in quanto
animale in quanto persona in quanto peccatore ecc per arrivare allrsquointrasmutabile solo a
questo punto ho riunito in un tutto e quindi non piugrave questa distanza percheacute tutte queste
operazioni sono messe in atto per evitare la distanza Tutto ciograve senza rendersi conto che questa
distanza stessa cioegrave il funzionamento del linguaggio egrave ciograve che consente di costruire tutte queste
cose perograve egrave avvertita come lrsquoimpossibilitagrave della felicitagrave Infatti nella tradizione cristiana-
cattolica il paradiso egrave il luogo della veritagrave dove si contempla la veritagrave dove ogni cosa ha trovato
la sua veritagrave dove non crsquoegrave piugrave il falso dove cioegrave il significante e il significato hanno fatto un
tuttrsquouno non crsquoegrave piugrave nessuna distanza tra i due la cosa egrave quella che egrave e non egrave altro dicendosi Egrave
questa la veritagrave del paradiso hellipil suo travaglio la sua aspirazione hanno ormai questa
determinazione essa toglie piuttosto la sua relazione col puro intrasmutabile non figurato e si procura
il rapporto soltanto con lrsquouniversale figurato Cheacute a tale coscienza essenza e oggetto egrave ormai lrsquoesser-uno
del singolo con lrsquointrasmutabile cosigrave come nel concetto lrsquooggetto essenziale era soltanto lrsquointrasmutabile
astratto privo di figurazione e ciograve da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto
esser-scisso del concetto Prego di porre attenzione a questrsquoultima riga che egrave esplicativa di tutto ciograve
da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto esser-scisso del concetto La scissione
che crsquoegrave nel concetto la distanza che crsquoegrave nel concetto egrave questo che deve essere eliminato per arrivare
al divino allrsquointrasmutabile cioegrave al concetto universale al tutto allrsquointero alla veritagrave A pag
180 Tuttavia qualche cosa non egrave per lei (la coscienza) non egrave per lei che questo suo oggetto
lrsquointrasmutabile il quale a lei ha essenzialmente la figura della singolaritagrave sia lei stessa lei stessa cioegrave
la singolaritagrave della coscienza Non egrave per lei che questo intrasmutabile sia a lei alla coscienza non
lo puograve raggiungere non lo raggiungeragrave mai Si presenta cosigrave lrsquointeriore movimento del pur animo che
sente bensigrave se stesso ma si sente dolorosamente come scissione movimento di una infinita nostalgiahellip
Il dolore per la distanza hellip la quale ha la certezza di avere a propria essenza un siffatto puro animo
- puro pensare pensantesi come singolaritagrave - da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio
percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Rileggo percheacute egrave importante Questa coscienza
si sente dolorosamente come scissione hellip una infinita nostalgia hellip la quale ha la certezza di avere a
propria essenza un siffatto puro animo hellip da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio
percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Cioegrave la nostalgia riguarda il dolore per la
lontananza riguarda il non venir riconosciuti dallrsquointrasmutabile da dio Ci vuole un suo
riconoscimento che dia la certezza Se al posto di dio ci mettiamo il concetto cioegrave il significato egrave
chiaro che il significante si aspetta dal significato il proprio significato la propria essenza A pag
181 Come da una parte adoperandosi a raggiungere seacute nellrsquoessenza essa attinge soltanto la propria
separata effettualitagrave cosigrave drsquoaltra parte non puograve attingere lrsquoAltro come qualcosa di singolo e di
effettuale Non puograve attingere lrsquoAltro non puograve prenderselo Egrave questo il grossissimo problema Dove
questo vien cercato la non puograve venir trovato percheacute esso deve appunto essere un al di lagrave un qualcosa
siffatto da non poter venir trovato A questo punto si pone una questione interessante Che cosa fa
la sofferenza Mi dice che questo intrasmutabile il divino non egrave raggiungibile Quindi fincheacute
soffro io garantisco lrsquoesistenza dellrsquointrasmutabile percheacute se lo raggiungessi diventerebbe un
singolare Egrave un porsquo il discorso che faceva Heidegger rispetto allrsquoessere e allrsquoente se io pongo lrsquoessere
come un qualche cosa non sto piugrave parlando dellrsquoessere ma di un ente cioegrave di un qualche cosa E
cosigrave potete pensare anche tutta questa situazione cioegrave sono io che con tutta la mia sofferenza
con il dolore della distanza mantengo la distanza In un certo senso egrave un modo per farmi padrone
di questa distanza per gestirla se non posso eliminarla la padroneggio Se soffro allora vuol dire
che questa distanza crsquoegrave A un certo punto il cristianesimo ha posto la sofferenza come un valore
vale a dire come un qualche cosa che essendo un valore dagrave importanza Ancora oggi egrave cosigrave chi
soffre egrave importante chi soffre merita rispetto Se pensate a tutta la storia dellrsquoal di lagrave al soffrire
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in terra per poi potere godere nellrsquoal di lagravehellip Sigrave anche ma occorre qualcosa anche nellrsquoal di qua
che dia un supporto Ciograve che viene dato nellrsquoal di qua egrave questo la tua sofferenza ha valore ti rende
rispettabile percheacute gli altri ti rispettano e quindi ti pone nel vero La sofferenza egrave il vero non si
mente nella sofferenza Percheacute si ritiene che Gesugrave Cristo abbia detto la veritagrave Percheacute ha sofferto
sulla croce per stabilire che quello che diceva era vero se soffro se mi sacrifico questo mio
sacrificarmi invera ciograve che affermo Come dire Tizio egrave morto per le proprie idee Egrave un esempio
abbastanza evidente di come il proprio sacrificio inveri il proprio pensiero lo rende vero La cosa
interessante egrave che questa modalitagrave cioegrave di nobilitare la sofferenza egrave ciograve che ha consentito di
sottomettere di soggiogare lrsquointera popolazione per duemila anni come dire tu soffri ma in
cambio io ti do potere il potere della sofferenza il potere della veritagrave il potere del rispetto Ecco
che cosrsquoha in cambio ed ecco percheacute le persone si assoggettano cosigrave facilmente Pensate a ciograve che
accade anche attualmente nel mondo un governo che proponga un periodo come si usa dire oggi
di lacrime e sangue Ora i cittadini che si sentissero proporre una cosa del genere rovescerebbero
allrsquoistante quel governo se non fosse che sono intrisi della religiositagrave e della sofferenza per cui
questa sofferenza che viene proposta loro ha un vantaggio un tornaconto Il mio soffrire egrave ciograve
che mi rende importante Importante percheacute Qui crsquoegrave un passaggio dove parla di un medio fra i
due estremi tra lrsquointrasmutabile e il singolare un medio che fa da tramite e che mette in
connessione me con lrsquointrasmutabile - in definitiva sarebbe il prete ma non solo anche lrsquouomo
politico Questrsquoultimo mette in connessione il cittadino con lrsquointrasmutabile in questo caso la
veritagrave assoluta nel senso dellrsquoideologia politica come un qualche cosa che si pone come il bene
assoluto che puograve essere dio o il bene assoluto per i cittadini per la societagrave per la civiltagrave Lrsquoidea egrave
che il politico costituisca quellrsquoelemento che fa da tramite che dicendo cosa si deve fare puograve
mettere in relazione il cittadino con lrsquointrasmutabile cioegrave con dio o con il bene assoluto della
societagrave della civiltagrave di quello che si vuole
Intervento I cittadini prendono di mira i politici percheacute attribuiscono loro una sorta di onnipotenza
Da qui il senso di tradimentohellip
Quando per qualche motivo non egrave supportata questa fantasia di non poter accedere
allrsquointrasmutabile questa cosa viene presa come un tradimento Quindi chiaramente il cittadino
se la prende con il politico che in questo caso ha fallito cioegrave lo ha tradito facendo quello che lui
mi dice mi aveva promesso il paradiso cioegrave il bene assoluto e invece non egrave cosigrave Con il prete egrave
piugrave facile sgattaiolare percheacute dio non crsquoegrave Quello che mi interessava sottolineare egrave questo aspetto
che in Hegel non crsquoegrave lrsquoho tratto io naturalmente non crsquoegrave neanche in Kojegraveve e neanche in Jean
Wahl che sono quelli che piugrave di altri hanno riflettuto su questo aspetto della coscienza infelice
del servo-padrone ecc e cioegrave questa nobilitazione della sofferenza La sofferenza egrave il dolore della
distanza Distanza potremmo dire semioticamente tra significante e significato ma soprattutto
tra me e lrsquointrasmutabile tra me e il divino tra me e il concetto tra me e ciograve che mi fa essere
quello che sono Egrave lrsquoessere potremmo dire comunemente inteso ciograve che fa essere me quello che
sono realmente Come dicevo questo rende conto della possibilitagrave di tenere sottomessa la
popolazione intera percheacute in cambio gli si dagrave questo non tanto lrsquoidea di un paradiso nellrsquoal di lagravehellip
sigrave anche ma non basta ci vuole qualche cosa qui adesso io ti do la mia vita ma in cambio dammi
qualche cosa cioegrave lrsquoidea di essere importante se faccio ciograve che tu mi dici io sono importante
percheacute sono nella via che porta come dice Hegel allrsquointrasmutabile al divino alla veritagrave o
allrsquoessere Egrave un modo che si puograve anche porre percheacute rende conto come dicevo prima di come sia
stato possibile come continui a essere possibile lrsquoassoggettamento della popolazione intera Cosa
che si chiede persino Luttwak come egrave possibile che tutti si sottomettano a malversazioni
estorsioni senza aprire bocca anzi contenti Certo la questione del potere di cui parla Nietzsche
egrave fondamentale anche quella di cui parla La Boeacutetie ma crsquoegrave un qualche cosa di piugrave crsquoegrave un qualche
cosa che viene dato qui e adesso io ti impongo di soffrirehellip anzi crsquoegrave giagrave questa sofferenza che egrave la
sofferenza che si instaura con la distanza cioegrave non riesci a essere quello che vuoi essere Ricordate
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Freud lrsquoIo ideale e lrsquoideale dellrsquoIo lrsquoIo ideale egrave ciograve che vorrei essere lrsquoideale dellrsquoIo egrave ciograve che dovrei
essere Crsquoegrave sempre questo movimento questa spinta verso un intrasmutabile di cui si immagina
che finalmente raggiunto io sono quello che sono Solo che questo nel discorso religioso deve
rimanere come ci dice Hegel irraggiungibile percheacute se lo raggiungo istantaneamente cessa di
essere lrsquointrasmutabile
Intervento La promessa della politica egrave lrsquoeliminazione della distanzahellip
Sigrave ma non deve farlo Anche se lo potesse per assurdo non lo deve fare Il compito di un governo
non egrave quello di fare il bene dei cittadini ma di promettere il bene dei cittadini Deve rimanere una
promessa cosigrave come nel discorso religioso lrsquoal di lagrave deve rimanere una promessa questo
intrasmutabile deve rimanere una promessa mai raggiungibile A pag 184 (57) Che la coscienza
intrasmutabile rinunzi alla sua figura e la elargisca di ciograve appunto la coscienza singola rende graziehellip
La coscienza singola cioegrave la persona immagina che sia questo intrasmutabile a dare a lei questa
speranza Infatti la speranza egrave una delle virtugrave teologali viene data da dio non se la puograve dare
lrsquouomo viene data da dio come dono per raggiungere qualcosa che non deve raggiungere Questo
egrave lrsquoinganno incredibile che perograve ha funzionato e continua a funzionare percheacute il discorso religioso
non appartiene solo alla religione intesa come istituzione organizzata ecc ma in qualunque
discorso si trova la struttura religiosa cioegrave qualunque discorso vuole porsi come il vero quindi
eliminando facendo tuttrsquouno con ciograve che lo nega Non integrandolo o superandolo come dice
Hegel ma eliminandolo come falso cosigrave come fa la scienza come fa la logica hellipvale a dire essa
interdicesi lrsquoappagamento della consapevolezza della sua indipendenza e rinvia lrsquoessenza dellrsquooperare
lungi da seacute allrsquoal di lagrave A ogni modo mediante questi due momenti del reciproco abbandonarsi delle
due parti sorge alla coscienza la sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Solo tale unitagrave egrave in pari tempo affetta
da separazione egrave di nuovo infranta in se stessa e di nuovo ne scaturisce lrsquoopposizione dellrsquouniversale
e del singolo Qui sembra parli Parmenide non ci siamo mossi di una virgola Sigrave lrsquointrasmutabile
promette come dire ldquoci sei quasi perograve ci manca ancora un porsquordquo Egrave da duemila anni che ci manca
ancora un porsquo per raggiungere questo intrasmutabile cosigrave nella religione come nella politica che
a questo punto appaiono avere esattamente la stessa struttura A pag 186 (61) parla del
mediatore Col sentimento della sua infelicitagravehellip Abbiamo visto che la sua infelicitagrave egrave il dolore per
la distanza che la separa dal divino hellipe con la miseria dellrsquooperare di tale coscienzahellip Miseria percheacute
egrave sempre inadeguata insufficiente Per questo Freud aveva connesso il discorso ossessivo con il
discorso religioso questo sentimento di costante inadeguatezza incapacitagrave ecc per cui ldquonon sono
mai allrsquoaltezzardquo Col sentimento della sua infelicitagrave e con la miseria dellrsquooperare di tale coscienza si
congiunge tuttavia la consapevolezza della sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Crsquoegrave questa unitagrave percheacute io
so che crsquoegrave dio non chiedetemi come faccio a saperlo ma lo so quindi crsquoegrave unrsquounitagrave fra me e lui solo
che non riesco a raggiungerla Infatti il tentato annientamento immediato del suo effettuale esserehellip
Devo annientare il mio essere effettuale cioegrave ciograve che sono di fatto se voglio raggiungere dio devo
annientarmi in quanto animalitagrave hellipegrave mediato dal pensiero dellrsquointrasmutabile e avviene in questo
rapporto Comincia a esserci un mediatore il pensiero dellrsquointrasmutabile che mi dice che io devo
liberarmi del corpo - questo egrave un tema classico del cristianesimo sin dai tempi dei padri della
Chiesa Il rapporto mediato costituisce lrsquoessenza del movimento negativo nel quale la coscienza si dirige
contro la sua singolaritagrave che non di meno come rapporto egrave in seacute positiva e produrragrave per la coscienza
quella stessa sua unitagrave Questa coscienza egrave sigrave povera in seacute perograve contiene in seacute anche questo rapporto
che ha con lrsquointrasmutabile - che non egrave poco Questo rapporto mediato egrave quindi un sillogismo nel
quale la singolaritagrave che da prima si fissa come opposta allo in-seacute egrave conchiusa con questrsquoaltro estremo
solo mediante un terzo Rapporto mediato tra me e lrsquointrasmutabile questo rapportarsi avviene
dice Hegel attraverso un terzo che mi consente il passaggio che mi dice quello che devo fare per
raggiungere lrsquointrasmutabile Attraverso questo medio lrsquoestremo della coscienza intrasmutabile egrave per
la coscienza inessenziale in cui egrave parimente implicito di essere alla sua volta per quellrsquoestremo solo
attraverso questo medio Esso egrave quindi tale che rappresenta ed egrave reciprocamente il ministro dellrsquouno
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presso lrsquoaltro Questo medio egrave esso stesso unrsquoessenza consapevole in quanto operare che media la
coscienza come tale il contenuto di questo operare egrave lrsquoestinzione che la coscienza imprende della sua
singolaritagrave Questo egrave sempre lrsquoobiettivo lrsquoestinzione della coscienza in quanto singolaritagrave in
quanto Io limitato devo eliminarmi devo cancellarmi ma attraverso questo medio questo
ministro che mi dice che cosa devo fare per raggiungere il divino Questo mediatorehellip Egrave il prete e
anche come abbiamo visto lrsquouomo politico hellipin quanto sta in immediato rapporto con lrsquoessenza
intrasmutabilehellip Lui sa il prete sa che cosa vuole dio da me il politico sa qual egrave il bene assoluto
del cittadino quindi dellrsquoumanitagrave della civiltagrave del progresso ecc hellipfunge da ministro
consigliando ciograve che egrave giusto Lrsquoazione essendo essa un seguire una risoluzione esternahellip Percheacute egrave lui
che me lrsquoha detto hellipcessa secondo un lato dellrsquooperare o del volere di essere la propria Non sono
piugrave io che decido ma egrave lui che mi dice quello che devo fare percheacute lui sa Ma alla coscienza
inessenziale resta ancora il lato oggettivo dellrsquoazione stessa vale a dire il frutto del proprio lavoro e il
godimento Io ho fatto delle cose ho rinunciato a me a una serie di cose mi sono sacrificato ho
fatto la comunione insomma ho fatto quello che mi si diceva di fare Questo godimento essa
respinge parimente via da seacute e rinuncia sigrave al suo volere sigrave a una effettualitagrave ottenuta nel lavoro e nel
godimento rinuncia allrsquoeffettualitagrave da una parte come alla raggiunta veritagrave della sua indipendenza
autocoscientehellip A questo deve rinunciare il fatto di rendersi conto di avere operato in un certo
modo instaura una coscienza che sa di avere fatto delle cose e quindi una sorta di indipendenza
sono io che ho fatto tutte queste cose hellipgiaccheacute la coscienza si mette a fare qualcosa di completamente
estraneo qualcosa che ad essa coscienza dagrave la rappresentazione e parla il linguaggio di una cosa priva
di sensohellip Tutti i cerimoniali ecclesiastici ecc hellipdrsquoaltra parte rinuncia alla effettualitagrave come
proprietagrave esterna - giaccheacute dimette qualcosa del possesso che si era guadagnato a forza di lavoro e
drsquoaltra parte ancora rinuncia al godimento conseguito - giaccheacute con il digiuno e con i castighi se lo
interdice di nuovo interamente Nonostante si sia dato da fare e quindi abbia raggiunto in qualche
modo e questo Hegel lo dice la possibilitagrave di una autocoscienza piena cioegrave della ragione ma
questo significherebbe togliere lrsquointrasmutabile significherebbe togliere dio togliere la promessa
togliere la possibilitagrave della promessa cioegrave togliere il valore della sofferenza e quindi ldquoio soffro
per nienterdquo Capite cosa succederebbe se io mi rendo conto che la mia sofferenza egrave per niente E
allora ecco i castighi il digiuno le flagellazioni solo per avere pensato una cosa del genere Alla
fine conclude cosigrave A pag 190 Ma per essa stessa lrsquooperare e il suo effettuale operare restano un
operare meschinohellip Egrave come se non potesse fare valere la propria opera il proprio pensiero il
proprio esistere percheacute avverte la minaccia mortale di eliminare dio Eliminando dio elimina il
valore della sofferenza Eliminando il valore della sofferenza mi ritrovo a dover ammettere che
soffro per niente hellipil suo godimento resta il dolore e lrsquoesser-tolto di essi resta nel significato positivo
un al di lagrave Nellrsquoal di lagrave si cesseragrave di soffrire quindi verragrave tolto il negativo ciograve che si oppone ciograve
che mi impedisce nella fantasia di essere quello che sono questo nellrsquoal di lagrave per il momento no
per il momento permane questa opposizione per cui io sono sempre in attesa di sapere cosa
veramente sono Ma questo oggetto dove a tale coscienza il suo operare e il suo essere come operare ed
essere di questa coscienza singola sono essere e operare in seacute le egrave sorta la rappresentazione della ragione
cioegrave la rappresentazione della certezza della coscienza di essere nella sua singolaritagrave assolutamente in
seacute o di essere ogni realtagrave Questa sarebbe la ragione a cui tutta lrsquoesperienza della coscienza punta
cioegrave non attendere piugrave di essere ciograve che sarograve in un al di lagrave ma di rendermi conto di essere qui e in
questo momento ciograve che sono di essere ciograve che dico in definitiva Mi egrave parso utile riflettere su
questa questione che Hegel sembra suggerire della sofferenza come valore assoluto
4 settembre 2019
Siamo pag 193 al Capitolo V che si chiama Certezza e veritagrave della ragione Leggiamo questa prima
pagina che egrave importante Nel pensiero chrsquoessa ha attinto che la coscienza singola egrave in seacute essenza
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assoluta la coscienza ritorna in se medesima Quando si accorge di essere essenza di seacute ritorna su di
seacute e prende atto di questa cosa Per la coscienza infelice lrsquoesser-in-seacute egrave lrsquoal di lagrave di se stessa Ma il
movimento di tale coscienza ha compiuto in lei questo di aver posto la singolaritagrave nel suo completo
sviluppo o la singolaritagrave che egrave coscienza effettuale come il negativo di lei stessa vale a dire come
lrsquoestremo oggettivo di aver svincolato da se stesso il suo esser-per-seacute e di averne fatto un essere in tale
passaggio si egrave sviluppata per la coscienza anche lrsquounitagrave sua con questo universale - unitagrave che - il
Singolo tolto essendo lrsquouniversale - per noi non cade piugrave fuori della coscienza e che - mantenendosi la
coscienza in questa sua negativitagrave - costituisce nella coscienza come tale la sua essenza Mentre nella
coscienza infelice si mantenevano questi due opposti ben separati tantrsquoegrave che lrsquouno era lrsquoaspetto
animale lrsquoaltro invece era lrsquoal di lagrave il divino ma sempre distanti percheacute lrsquouomo non puograve essere
dio In questo processo ci dice Hegel la coscienza si egrave accorta in qualche modo di seacute
dellrsquouniversale che essa rappresenta come se lo stoicismo lo scetticismo la coscienza infelice cioegrave
il discorso religioso fossero stati tutti passaggi nella storia del pensiero dello spirito come dice
lui quasi necessari per fare in modo che la coscienza passo dopo passo acquisisse se stessa in
modo sempre piugrave preciso sempre piugrave determinato Ciograve che sta dicendo e lo vedremo anche nelle
pagine successive egrave il passaggio da tutto ciograve alla ragione che rappresenta il momento in cui la
coscienza diventa non solo autocoscienza che ritorna nella coscienza ma prende atto che questo
movimento egrave il suo che questo movimento egrave lei stessa non egrave un qualche cosa che acquisisce
dallrsquoesterno o che le accade ma che lei stessa egrave fatta di questo movimento continuo A pag 194
dove parla dellrsquoidealismo Ma come ragione lrsquoautocoscienza fatta sicura di se stessa ha assunto verso
quei due negativi un atteggiamento di quiete e li puograve sopportare essa egrave infatti certa di se stessa come
realtagrave ossia egrave certa che ogni realtagrave non egrave niente di diverso da leihellip Quindi non crsquoentra piugrave la realtagrave
assoluta dio lrsquoal di lagrave da qualche parte ma si rende conto che la realtagrave egrave tutta la realtagrave Kojegraveve
riporta la frase tedesca An sich alle Realitaumlt in seacute tutta la realtagrave usando il termine tedesco Realitaumlt
e non Wirklichkeit Realitaumlt egrave la realtagrave effettuale ciograve con cui ho a che fare continuamente Quindi
la ragione come tutta la realtagrave Intendendosi a questo modo quella autocoscienza viene a trovarsi in
tal condizione come se il mondo le si presentasse ora per la prima volta (3) La ragione egrave la certezza
della coscienza di essere ogni realtagravehellip Adesso qui occorrerebbe verificare lrsquooriginale tedesco ma
probabilmente parla di Realitaumlt e non di Wirklichkeit hellipcosigrave lrsquoidealismo esprime il concetto della
ragione Anche questo egrave come una sorta di passaggio Lui se la prende un porsquo con Fichte il quale
mantiene questi due opposti in modo tale che lrsquoIo diventa sigrave tutta la realtagrave ma questa realtagrave egrave
soltanto il prodotto dellrsquoIo Per Hegel invece la questione non egrave posta in questi termini percheacute
dicendo che la realtagrave intesa come Realitaumlt egrave qualche cosa che egrave prodotta e pensata dallrsquoIo e basta
mantiene questi due negativi come opposti mentre come dicevo per Hegel non egrave cosigrave questi due
opposti devono integrarsi in una sintesi per cui non crsquoegrave piugrave lrsquoIo e la realtagrave come pensava Fichte
ma crsquoegrave una nuova cosa un nuovo mondo una nuova cosa che appare e che dice che Io e la realtagrave
siamo lo stesso che egrave poi ciograve che Heidegger diragrave e cioegrave che ciascuno egrave il mondo in cui egrave inserito di
cui egrave fatto A quel modo che la coscienza sorgente come ragione ha in seacute immediatamente quella
certezzahellip Cioegrave di essere la realtagrave hellipin modo non diverso anche lrsquoidealismo immediatamente la
esprime Io sono Io nel senso che Io il quale mi egrave oggetto egrave oggetto proprio con la coscienza del non-
essere di qualsiasi altro oggettohellip Dicendo ldquoIo sono Iordquo sto dicendo che non sono unrsquoaltra cosa hellipegrave
oggetto unico egrave ogni realtagrave e presenzialitagrave - non dunque come nellrsquoautocoscienza in generale e neppure
come nellrsquoautocoscienza liberahellip hellip Ma lrsquoautocoscienza non egrave ogni realtagrave sol per seacute bensigrave anche in seacute
(an sich) tosto che divenga questa realtagrave o anzi come tale si dimostri Essa si dimostra cosigrave durante il
cammino dove da prima nel movimento dialettico dellrsquoopinione della percezione e dellrsquointelletto
dilegua lrsquoesser-altro come in seacute e poi cosigrave dimostrasi durante il cammino dove nel movimento attraverso
lrsquoindipendenza della coscienza in signoria e servitugrave attraverso il pensiero della libertagrave attraverso la
liberazione scettica e la lotta di liberazione assoluta della coscienza scissa in se stessa lrsquoesser-altro per
essa stessa dilegua in quanto egrave solo per essa La coscienza cioegrave si accorge di essere solo per se stessa
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non egrave piugrave per altro questo per altro egrave dileguato nel senso che questo esser-per-altro viene
integrato nella coscienza che quindi egrave in seacute e per seacute non crsquoegrave piugrave la separazione Lui insiste in
questo cammino lo cita due o tre volte tutto questo egrave un cammino egrave un processo un procedere
Poi critica ancora Fichte Pag 196 (4) Lrsquoidealismo che invece di presentare quel cammino comincia
con quellrsquoaffermazione egrave dunque soltanto un puro asseverare che neacute riesce a concepire se stesso neacute puograve
rendersi concepibile ad altri Lrsquoidealismo enuncia una certezza immediata alla quale stanno di contro
altre immediate certezze che peraltro durante quel cammino sono andate perdute Lrsquoidealismo
enuncia sigrave una certezza perograve ci sono anche delle altre certezze Queste altre certezze che
dileguano nellrsquoidealismo sono state necessarie lungo questo cammino per potere giungere alla
certezza che afferma ldquoIo sono Iordquo La ragione fa appello allrsquoautocoscienza di ogni e qualunque
coscienza Io sono Io mio oggetto e mia essenza egrave Io e nessuna coscienza smentiragrave alla ragione questa
veritagrave Io sono Io ma questa veritagrave egrave una certezza che egrave il risultato di un cammino non egrave qualcosa
che si impone che piomba dal cielo egrave il risultato di un processo dialettico dove la coscienza egrave
ritornata in seacute e si egrave resa conto di essere se stessa di non dipendere piugrave dallrsquoaltro percheacute lrsquoaltro egrave
dileguato in seacute non egrave piugrave contrapposto Ma poicheacute la ragione fonda la veritagrave sopra questo suo appello
essa sanziona la veritagrave dellrsquoaltra certezza vale a dire di quella che suona crsquoegrave per me un Altro altro
dallrsquoIo mi egrave oggetto ed essenza ossia mentre Io mi sono oggetto ed essenza io lo sono soltanto in quanto
mi ritraggo dallrsquoaltro in generale e mi metto accanto a lui come unrsquoeffettualitagrave Se io mi metto accanto
a lui come unrsquoeffettualitagrave egrave chiaro che rimaniamo due oggetti contrapposti Soltanto quando la
ragione come riflessione si solleva da questa opposta certezza la sua affermazione di seacute si presenta
non solo come certezza e come asserzione ma anche come veritagrave e non accanto ad altre veritagrave ma come
lrsquounica veritagrave Lrsquoimmediato sorgere della veritagrave egrave lrsquoastrazione del suo esser-presente del quale essenza
ed essere-in-seacute sono assoluto concetto vale a dire il movimento del suo esser-divenuto Egrave sempre il
risultato di una integrazione Poi pone la questione delle categorie Crsquoegrave lrsquoIo che si pone come se
stesso perograve lrsquoIo vede anche molte altre cose molte altre categorie Tuttavia ciograve che interessa a
Hegel egrave che tutte queste altre categorie di fatto appartengono giagrave allrsquoIo sono giagrave nellrsquoIo Questa
egrave una questione importante in tutta la Fenomenologia non crsquoegrave un andamento un percorso
temporalmente lineare ma crsquoegrave sempre un ritornare su se stesso tale per cui ciograve che viene dopo egrave la
condizione di ciograve che viene prima Egrave questo che lo porta a dire che la ragione non egrave un qualche
cosa che interviene dopo ndash i passaggi che fa li fa a scopo descrittivo ndash ma la ragione viene prima
Percheacute ci siano tutti questi passaggi che abbiamo visti egrave necessario che ci sia la ragione cioegrave il
risultato la fine lrsquoultimo elemento lrsquoultimo elemento egrave la condizione percheacute ci sia il primo
Questo forse lo avevamo giagrave visto nella Prefazione Egrave questa la cosa importante da tenere
presente nella Fenomenologia ciograve che appare il fenomeno ha come condizione per Hegel la
ragione egrave percheacute crsquoegrave la ragione che possono avvenire tutti questi passaggi questo cammino
Questo ci rimanda in modo interessante a ciograve che diceva Severino Ricordate ldquola lampada che egrave
sul tavolordquo ldquoLa lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto Certo egrave fatto di astratti ma questo
concreto egrave ciograve che appare Egrave vero che io devo conoscere gli astratti ma in realtagrave quegli astratti
che io conosco e come condizione percheacute possa cogliere il concreto non sono quegli astratti che io
colgo nel concreto Ecco la questione della Fenomenologia da una parte egrave vero che io devo sapere
che cosrsquoegrave una lampada e che cosrsquoegrave un tavolo che in questo caso sono astratti ma dicendo ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo questi astratti la lampada e il tavolo non sono gli astratti di cui
parlavo prima sono unrsquoaltra cosa Egrave un concetto complesso ma fondamentale per intendere tutta
la questione della Fenomenologia che ci porta a considerare unrsquoaltra cosa ancora e cioegrave in che
modo mi appaiono le cose in che modo si manifestano Ciograve che fino ad ora ci ha raccontato Hegel
ndash si puograve leggere la Fenomenologia come un romanzo ndash ci dice che le cose che vediamo sono per noi
sono nella coscienza solo in questo modo le cogliamo in quanto sono nella coscienza in quanto
sono nel linguaggio Ora tenendo conto dellrsquoesempio di Severino ciograve che mi appare che cosrsquoegrave
ldquoQuesta lampada che egrave sul tavolordquo che cosrsquoegrave in realtagrave Egrave un racconto vale a dire tutti questi
100
elementi sono presi in una struttura in un concreto in cui si raccontano si dicono e dicendosi
pongono una questione e cioegrave che ogni cosa che appare in quanto racconto ldquoQuesta lampada che
egrave sul tavolordquo mi appare in quanto inserita in questo racconto di questa lampada che egrave sul tavolo
Egrave un raccontino piccolo ma pur sempre un racconto La questione ancor piugrave interessante da porsi
egrave questa e cioegrave lrsquoeventualitagrave che la condizione che qualunque cosa appaia egrave che sia un racconto
per cui solo a questa condizione qualcosa appare Questo egrave in accordo anche con ciograve che dicevo del
fenomeno il fenomeno appare ma appare in seguito a un percorso a un cammino egrave un risultato
il risultato di un cammino dove ciograve che mi appare fa sigrave che lrsquoinizio di tutto questo cammino sia
Derrida era andato vicino a questa questione ma lrsquoaveva svolta sino a un certo punto Ma ciograve che
interessa egrave proprio questo aspetto preciso quello del fenomeno e di come intendere tutta la
fenomenologia La fenomenologia egrave lrsquoapparire di qualcosa in quanto racconto in quanto si
racconta nel senso che egrave soltanto percheacute egrave un racconto che esiste per me Infatti parla di ldquoesiste
per merdquo ldquoesiste per noirdquo che come dicevo prima non egrave lontano da ciograve che diceva Heidegger
rispetto al mondo qualcosa esiste percheacute egrave nel mondo che io sono Drsquoaltra parte Heidegger
conosceva molto bene Hegel Quindi ogni cosa che mi appare mi appare percheacute egrave un racconto un
racconto che mi appartiene di cui io sono fatto In questo senso possiamo intendere ciograve che Hegel
diceva allrsquoinizio questa cosa egrave per me percheacute egrave nella mia coscienza quindi egrave per me qualcosa Egrave
la stessa questione A pag 198 (6) Ora siccome alla ragione appartengono e la pura essenza delle cose
e la loro differenzahellip Le cose sono in quanto tali percheacute differiscono da altro hellipnon si potrebbe
propriamente piugrave parlare di cosehellip Percheacute appartengono alla ragione Questa egrave una critica anche a
Kant hellipvale a dire di un alcuncheacute il quale per la coscienza sia soltanto il negativo di se stessa Egrave
importante che ci sia il negativo di se stessa ma questo negativo deve essere integrato nella cosa
non rimane come negativo a seacute stante Egrave il discorso che faceva Severino del soggetto e del
predicato se egrave soggetto non egrave predicato dove il predicato sarebbe il negativo del soggetto Che se
le molte categorie sono specie della categoria pura questa egrave il loro genere o la loro essenza e non egrave opposta
a loro Sta dicendo che tutte queste categorie che negherebbero lrsquounitagrave della cosa in realtagrave
appartengono giagrave alla cosa sono giagrave ligrave Cosa diceva Heidegger Diceva che noi siamo giagrave nel
linguaggio non egrave che a un certo punto ci siamo nasciamo nel linguaggio siamo giagrave ligrave Quindi
tutte queste differenze sono giagrave tutte ligrave A pag 199 Ma questo altro di tale categoriahellip Ogni
categoria ha sempre un altro che gli si oppone hellipsono soltanto le altre prime categorie vale a dire
lrsquoessenza pura e la differenza pura e in quella categoria cioegrave appunto nellrsquoesser-posto dellrsquoAltro o in
questo Altro stesso la coscienza egrave altrettanto lei stessa La coscienza egrave anche questo Altro e quindi
non gli si oppone piugrave ma diventa lei stessa La categoria pura rinvia alle specie le quali passano
nella categoria negativa o nella singolaritagrave ma questrsquoultima rinvia a quelle essa stessa egrave pura coscienza
che in ogni specie resta a seacute questa chiara unitagrave con seacute unitagrave la quale non di meno vien richiamata
ad un Altro che mentre egrave egrave dileguato e mentre egrave dileguato egrave di nuovo prodotto Egrave il movimento della
dialettica qualcosa dilegua ma viene integrata ma in questa integrazione qualcosa di nuovo si
pone come Altro e cosigrave via Ma non rimane mai come Altro separato sarebbe in questo caso la
coscienza infelice il discorso religioso A pag 199 (7) Qui noi vediamo la coscienza pura posta in
duplice modo posta cioegrave la prima volta come lrsquoinquieto va e vieni che percorre tutti i suoi momenti nei
quali le aleggia quellrsquoesser-altro che si toglie nellrsquoatto stesso dellrsquoattingerlo posta la seconda volta
piuttosto come lrsquounitagrave quieta e certa della sua veritagrave Per questa unitagrave quel movimento egrave lrsquoaltro mentre
per tale movimento lrsquoaltro egrave quella quiete unitagrave e coscienza e oggetto si alternano in queste reciproche
determinazioni Questa egrave una critica che fa allrsquoidealismo soggettivo llsquoidealismo vuoto come dire
che permangono entrambe queste due cose un porsquo come accadeva nello scetticismo che oscilla tra
i due estremi Ma la coscienza come essenza egrave proprio questo intero decorso uscire da seacute come categoria
semplice e passare nella singolaritagrave e nellrsquooggetto per contemplare in esso questo decorso togliere
lrsquooggetto come distinto per farlo proprio e per proclamarsi tale certezza di essere ogni realtagrave e se stessa
e il proprio oggetto Vedete che qui rimane se stessa e i il proprio oggetto non crsquoegrave integrazione ma
101
rimangono due cose distinte Infatti questa egrave la critica che fa a Fichte La sua prima enunciazione
egrave solo questa parola astratta e vuota che tutto egrave suo Il mio pensiero crea tutto Infatti la certezza di
essere ogni realtagrave egrave solo la pura categoria Questa prima ragione che conosce seacute nellrsquooggetto egrave espressa
dallrsquoidealismo vuoto il quale assume la ragione soltanto a quel modo in cui essa egrave da prima e poicheacute
tale idealismo indica in ogni essere questo puro mio della coscienza ed enuncia le cose come sensazioni
e percezioni vaneggia di aver mostrato quel puro mio come realtagrave compiuta Lrsquoidealismo perciograve deve
essere in pari tempo empirismo assoluto cheacute per riempire il vuoto miohellip Vuoto mio sigrave egrave mio ma egrave
vuoto percheacute tengo il significante separato dal significato Ecco percheacute egrave vuoto hellipossia per
indicarne la differenza lrsquointero sviluppo e lrsquointera figurazione la ragione di siffatto idealismo richiede
un urto esterno nel quale soltanto starebbe la molteplice varietagrave del sentire o del rappresentare Ha
bisogno di qualcosa di esterno per confermarsi Quellrsquoidealismo diviene quindi un contraddittorio
doppiosensohellip Qui parla di una cattiva infinitagrave Fichte parlava di infinitagrave della necessitagrave di un
infinito che si avvicina sempre Poco piugrave avanti hellipper cadere poi in braccio alla cattiva infinitagrave
ossia allrsquoinfinitagrave sensibile Sta dicendo che Fichte egrave come se rimanesse nellrsquoinfinito potenziale
Lrsquoinfinito potenziale egrave quellrsquoinfinito che egrave in potenza egrave sempre in attesa di arrivare allrsquoultimo
numero Egrave come chiedersi quanti numeri posso aggiungere al numero uno E incomincia a
contare Hegel anche se non ne parla in questi termini pone invece lrsquoinfinito attuale che non egrave
che questa infinitagrave che egrave qui e adesso non in potenza in un futuro che raggiungerograve che egrave il
discorso che fa in buona parte anche Popper la veritagrave non ce lrsquoabbiamo ancora perograve ci
avviciniamo sempre di piugrave ma non la raggiungeremo mai Egrave il discorso religioso neacute piugrave neacute meno
la veritagrave come lrsquoal di lagrave sempre da raggiungere ma mai raggiunta percheacute se la raggiungo non egrave
piugrave quella Poi incomincia a considerare i vari modi della ragione e in queste considerazioni fa
una critica abbastanza serrata allo scientismo Parlo di scientismo e non di scienza percheacute la
scienza nellrsquoaccezione di Hegel non egrave che il sapere mentre lo scientismo egrave tutta lrsquoideologia
scientista della scienza A pag 202 Ragione osservativa La prima cosa che fa la ragione egrave di
osservare Questa coscienza alla quale lrsquoessere ha il significato del suo noi la vediamo bensigrave di nuovo
abbassarsi allrsquoopinione e alla percezione ma non nel senso chrsquoessa si abbassi alla certezza di un Altro
puro e semplice anzi nel senso che essa ha la certezza di essere essa stessa questo medesimo Altro
Questo Altro non egrave un Altro puro e semplice sta da unrsquoaltra parte ma egrave lei stessa Precedentemente
alla coscienza era soltanto accaduto di percepire e di esperimentare nella cosa qualche circostanza ora
egrave lei che dispone le osservazioni e lrsquoesperienza Opinione e percezione che prima toglievansi per noi
vengono ora tolte dalla coscienza per lei stessa la ragione si accinge a sapere la veritagrave a trovare come
concetto ciograve che per la opinione e la percezione egrave solo una cosahellip Lrsquoopinione pensa di avere a che fare
con cose la ragione no sa di avere a che fare con concetti e non con cose Egrave ciograve che vi dicevo
prima ha a che fare con concetti racconti storie La ragione cerca il suo Altrohellip Lo cerca come
suo negativo hellipsapendo che in ciograve essa non possiederagrave nientrsquoaltro che se stessa essa cerca soltanto la
sua propria infinitagrave Ecco lrsquoinfinito attuale anzicheacute quello potenziale alla Fichte A pag 203 (12)
La coscienza osserva vale a dire la ragione vuole trovare e avere seacute quale oggetto nellrsquoelemento
dellrsquoessere quale modo effettuale e sensibilmente presente La coscienza osserva cioegrave cerca delle cose
degli oggetti La coscienza di questrsquoosservare ha un bellrsquoopinare e un bel dire di voler fare esperienza
non di se stessa ma al contrario dellrsquoessenza delle cose come cose Egrave questo che vorrebbe fare la
scienza Se la coscienza opina e dice ciograve la spiegazione si deve ricercare nel fatto che mentre la
coscienza egrave ragione la ragione come tale non egrave ancora oggetto della coscienza La ragione non egrave ancora
arrivata alla coscienza non ha ancora preso veramente coscienza di seacute Se la coscienza sapesse la
ragione come eguale essenza delle cose e di se stessa e se sapesse che la ragione nella sua figura piugrave
propria puograve essere presente soltanto nella coscienza allora la coscienza medesima si profonderebbe
assai piugrave in se stessa e cercherebbe la ragione piuttosto che nelle cose nel profondo di seacute Una volta
che egrave consapevole di questo la coscienza non cerca piugrave la veritagrave delle cose nelle cose ma in seacute A
pag 204 La ragione quindi come coscienza osservativa si accosta alle cose opinando di prenderle in
102
veritagrave come cose sensibili opposte allrsquoIo solo lrsquoeffettuale operare di questa ragione contraddice a tale
opinione essa infatti conosce le cose trasforma in concetti la loro sensibilitagrave ossia la trasforma
appunto in un essere che nello stesso tempo egrave Io trasforma quindi anche il pensare in un pensare che
egrave essere o lrsquoessere in un essere che egrave pensato e afferma in effetto che le cose hanno veritagrave soltanto come
concetti Egrave questo che fa la ragione le cose sono concetti o come vi dicevo prima sono narrazioni
racconti storie Prosegue con lrsquoOsservazione della natura La descrizione La descrizione ci dice che
vuole descrivere qualcosa minutamente come se cogliesse gli aspetti essenziali delle cose ma ciograve
che coglie egrave soltanto lrsquouniversale percheacute per potere pensare quella cosa deve prima pensarla come
universale dopo cominceragrave a coglierne i dettagli Ma questo universale egrave ciograve che rimane mentre
i dettagli sono quelli che di volta in volta cambiano Infatti a pag 205 dice Quella coscienza dovragrave
anche in pari tempo ammettere di non avere a che fare in generale soltanto con la percezione e non daragrave
per es alla percezione di un temperino che si trova accanto a questa tabacchiera il valore di
unrsquoosservazione Il percepito deve per lo meno avere il valore di un universale e non il valore di un
questo sensibile Ciograve che percepisco deve avere valore universale deve essere quello che egrave e non
per accidente deve essere quello che egrave necessariamente Cosigrave ora soltanto quellrsquouniversale egrave ciograve che
rimane eguale a se stessohellip E non il dettaglio Poicheacute nellrsquooggetto trova soltanto lrsquouniversalitagrave o
lrsquoastratto mio la coscienza deve prendere su di seacute il movimento caratteristico dellrsquooggetto e mentre non
egrave ancora lrsquointelletto di esso egrave per lo meno la sua memoriahellip hellip Questo superficiale trar fuori dalla
singolaritagravehellip Tirar fuori dalla descrizione Perograve rimane sempre debitore di un universale e quindi
non egrave mai soltanto quello Certo io descrivo quella cosa ma per poterla descrivere per potere
descrivere questo libro occorre che ci sia un universale che ci sia ldquoplatonicamenterdquo lrsquoidea di libro
e cioegrave che ci sia la ragione che la ragione sia giagrave allrsquoopera che questa sia giagrave un concetto un
racconto solo allora posso vedere tutti i vari dettagli A pag 206 passa a I segni caratteristici A
pag 207 dice Da una parte i segni caratteristici debbon servire soltanto al conoscere affincheacute questo
possa distinguere le cose lrsquouna da lrsquoaltra ma drsquoaltra parte non deve venir conosciuto ciograve che nelle cose egrave
inessenziale anzi ciograve per cui esse strappandosi dallrsquouniversale continuitagrave dellrsquoessere in generale si
distaccano dallrsquoAltro e sono per seacute I segni non devono soltanto avere un rapporto essenziale col
conoscere ma devono anche essere le determinatezze essenziali delle cose e un sistema artificiale
devrsquoessere conforme al sistema della natura stessa e deve esprimere soltanto questo sistema Eh giagrave ma
come Queste determinatezze essenziali delle cosehellip per stabilire che cosa egrave essenziale devo
stabilire un criterio e questo criterio chi me lo dagrave Quindi quando io descrivo le cose essenziali
in realtagrave descrivo il mio criterio per stabilire le cose essenziali A pag 208 (17) Solo questa
dispiegata ostensione delle determinatezze rimanenti egualihellip Cerca delle determinatezze che restino
eguali hellipciascuna delle quali descrive quieta la sequenza del suo processo e si fa largo per diportarsi a
suo modo per seacute passa essenzialmente a sua volta nel suo contrario nella confusione cioegrave di quelle
determinatezze cheacute il segno caratteristico la determinatezza generale egrave lrsquounitagrave dellrsquoopposto ossia unitagrave
del determinato e dellrsquouniversale in seacute questa unitagrave deve dunque scomporsi in tale opposizione Se io
determino qualche cosa la determino in relazione a ciograve che quella cosa non egrave Quindi questa
determinatezza egrave sempre debitrice di ciograve che le si oppone che deve esserci percheacute possa darsi
questa determinatezza Questo come dice giustamente Hegel crea confusione questa cosa egrave
determinata sigrave ma in base a una differenza con qualche altra ma siamo certi che egrave differente in
base a che cosa E queste differenze come le determino a loro volta precisamente Ci vuole di
nuovo un criterio ma allora di nuovo a questo punto non conosco la determinatezza di una certa
cosa ma il criterio che utilizzo per stabilire la determinatezza Che egrave la stessa cosa che giagrave
anticipava nella Introduzione quando diceva io voglio cercare la veritagrave ma se non sono giagrave nella
veritagrave non la reperirograve mai percheacute ciograve che reperisco egrave quel medio che mi consente di avvicinarmi
alla veritagrave e quindi egrave sempre e solo con questo ciograve con cui io ho a che fare con un criterio Se ora
secondo lrsquoun lato la determinatezza vince lrsquouniversale ovrsquoessa ha la propria essenzahellip Egrave determinato
quindi non ha piugrave a che fare con lrsquouniversale ma egrave lui in quanto tale Sarebbe lrsquoastratto rispetto
103
al concreto hellipquesto drsquoaltra parte conserva il proprio dominio sulla determinatezza la sospinge al
suo limite e lagrave ne mescola le differenze e le essenzialitagrave Lrsquouniversalitagrave egrave ciograve che permane ed egrave la
condizione per potere stabilire delle determinatezze Lrsquoosservare teneva in bellrsquoordine lrsquouna fuori
dallrsquoaltra queste differenze e queste essenzialitagrave e credeva di possedere in esse qualcosa di fisso ma ora
vede un principio accavallarsi sullrsquoaltro vede formarsi passaggi e confusioni vede congiunto ciograve che
prima teneva senzrsquoaltro per diviso e diviso ciograve che teneva per congiunto per conseguenza questo tenersi
saldo al quieto essere rimanente eguale a se stesso proprio qui nelle sue piugrave generali determinazioni -
quando per es si tratti di sapere quali segni caratteristici abbia lrsquoanimale o la pianta - deve vedersi
tormentato da mille istanze che lo derubano di ogni determinazione e che mettono a tacere lrsquouniversalitagrave
cui quello si era innalzato riabbassandolo a un osservare e a un descrivere privi di pensiero Il
dettaglio vorrebbe ergersi a universale ma non lo puograve fare e quindi si ritrova di nuovo con dei
dettagli che di fatto non dicono che cosrsquoegrave la cosa Dicono soltanto qualcosa di contingente
vorrebbero porsi come universali ma non riescono A pag 209 (18) Siccome il determinato per sua
natura deve perdersi nel suo contrariohellip Per determinare qualcosa devo distinguerlo da ciograve che
non egrave hellipquellrsquoosservare che si limita al semplice o che mediante lrsquouniversale delimita la dispersione
sensibile trova dunque nel proprio oggetto la confusione del suo principiohellip Poco dopo Da poi che
ora lrsquoistinto della ragione si mette in cerca della determinatezza conformemente alla natura crsquoessa
possiede e che essenzialmente consiste non nellrsquoessere per seacute anzi nel passare nellrsquoopposto esso si mette
in cerca della legge e del concetto di lei li cerca bensigrave come se anchrsquoessi fossero effettualitagrave essentehellip
Come se anche la legge fosse un fatto di naturahellip le famose leggi di natura hellipma questrsquoultima in
effetto gli si dilegueragrave e i lati della legge diventeranno puri momenti o pure astrazioni per modo che la
legge vien fuori nella natura del concetto il quale ha cancellato in seacute lrsquoindifferente sussistere
dellrsquoeffettualitagrave sensibile Quando io cerco di stabilire una legge una volta che ho pensato che la
legge egrave stabilita io ho stabilito solo un concetto un concetto che non ha nulla a che fare con ciograve
che la legge vorrebbe esprimere Egrave sempre la stessa cosa nel senso che ciograve che ho trovato che ho
stabilito egrave un criterio anche la legge egrave un criterio Egrave con quello che ho a che fare A pag 210 (20)
A questa coscienza che resta allrsquoosservare che la veritagrave della legge sia essenzialmente realtagrave ridiventa
bensigrave una opposizione verso il concetto e verso lrsquouniversale in seacute ovverosia un qualcosa di siffatto qual
egrave la legge sua alla coscienza non egrave unrsquoessenza della ragione la coscienza opina di ricevere ivi un
alcuncheacute di estraneohellip Pensa che sia unrsquoaltra cosa rispetto a seacute la ragione hellipma essa confuta
questa sua opinione in quanto in effetto non prende lrsquouniversalitagrave della legge nel senso che tutte le
singole cose sensibili avrebbero dovuto mostrarle lrsquoapparenza della legge medesima per poterne
affermare la veritagrave Egrave il problema dellrsquoinduzione egrave vero che il sole sorge tutte le mattine Possiamo
soltanto dire che fino ad oggi egrave successo cosigrave E domani Non lo sappiamo Quindi in che modo
possiamo assicurarci che questa affermazione sia vera Non lo possiamo fare quindi non egrave una
certezza non egrave una veritagrave Poco dopo dice hellipche le pietre sollevate da terra e lasciate andare cadono
essa non pretende che si faccia una simile prova con tutte le pietre essa diragrave certo che si deve almeno
provare con parecchie pietre dal che si potragrave poi concludere con la massima probabilitagrave o di pieno diritto
o per analogia alle pietre rimanenti Eppure non solo lrsquoanalogia non dagrave alcun pieno diritto ma anche
in forza della sua natura confuta cosigrave spesso se stessa che - se vogliamo anche noi concludere per
analogia - lrsquoanalogia stessa non permette di giungere a conclusione alcuna la probabilitagrave a cui si
ridurrebbe il resultato dellrsquoanalogia perde rispetto alla veritagrave ogni differenza di probabilitagrave maggiore
o minorehellip Percheacute tende allrsquoinfinito la probabilitagrave non puograve essere neacute maggiore neacute minore hellipper
quanto grande possa essere essa non egrave niente di fronte alla veritagrave Ma in effetto lrsquoistinto della ragione
accetta tali leggi come veritagrave e soltanto in rapporto alla loro necessitagrave chrsquoesso non conosce lrsquoistinto si
lascia andare a quella distinzione e abbassa a probabilitagrave anche la veritagrave della cosahellip A pag 213 (22)
La materia al contrario non egrave una cosa nellrsquoelemento dellrsquoessere sigrave bene lrsquoessere come universale o
lrsquoessere nella guisa del concetto La ragione che tuttora egrave istinto fa questa giusta differenza ma senza
sapere che mettendo la legge a prova in ogni essere sensibilehellip Dice verifichiamo se egrave cosigrave con tutte
104
le pietre presenti passate e future hellipproprio in questrsquoatto essa toglie quellrsquoessere della legge che egrave
soltanto lrsquoessere sensibile della leggehellip Toglie alla legge quellrsquoessere che dovrebbe essere quello che
la rende tale hellipe senza sapere che mentre essa ragione intende come materie i momenti della legge
lrsquoessenza di questi egrave giagrave diventata alla legge un universale ed egrave giagrave enunciata in tale espressione
come un sensibile non sensibile come un essere privo di corporeitagrave e tuttavia oggettivo Bisogna ora
vedere qual piega sia per prendere per quellrsquoistinto il suo resultato e quale nuova figura del suo osservare
stia cosigrave per sorgere Come veritagrave di questa coscienza sperimentativa noi vediamo la legge pura che si egrave
liberata dellrsquoessere sensibilehellip La legge pura egrave la legge che deve essere universale non puograve essere
soltanto di questa cosa hellipla vediamo come concetto il quale egrave presente nellrsquoessere sensibile movendosi
peraltro con perfetta indipendenza il quale calato nellrsquoessere ne resta libero ed egrave concetto semplice
Questo che in veritagrave egrave il resultato e lrsquoessenza sorge ora esso stesso per tale coscienza ma sorge come
oggetto e invero poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato ed egrave senza rapporto al movimento
precedente sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si
presenta come un osservare diverso Dice poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato cioegrave
non egrave il risultato di questo movimento dialettico non egrave nella ragione Questo oggetto egrave senza
rapporto al movimento precedente egrave fuori dal movimento dialettico egrave preso per se stesso quindi
sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si presenta come
un osservare diverso cioegrave la coscienza non lo riconosce piugrave come un qualcosa che egrave risultato della
ragione
11 settembre 2019
La ragione osservativa Qui Hegel fa un discorso interessante percheacute tutto ciograve che dice giunge a
mettere in discussione in buona parte il fondamento dellrsquooccidente e cioegrave lrsquoosservazione Ciograve che
dice anche se non lo dice espressamente egrave che chi osserva egrave la ragione Se egrave la ragione che osserva
allora lrsquoosservazione non egrave della cosa ma egrave della ragione stessa la ragione osserva se stessa mettere
in atto una serie di procedure che appartengono alla ragione non alla cosa
Intervento Non egrave il soggetto che osserva
In questo caso il termine ldquosoggettordquo egrave piuttosto vago Hegel parla di ragione di autocoscienza
parla molto poco di soggetto Dire che egrave la ragione che osserva egrave come dire che lrsquoosservazione
quindi ciograve che osservo egrave il risultato di un processo intellettuale Ciograve che osservo e questo lo diceva
giagrave nelle prime pagine appartiene alla coscienza Per questo non fa questa distinzione cartesiana
fra soggetto e oggetto per Hegel soggetto e oggetto sono lo stesso Sta qui lrsquoinnovazione di Hegel
rispetto a tutta la filosofia che lo ha preceduto soggetto e oggetto sono lo stesso cioegrave non sono
disgiungibili Soggetto e oggetto sarebbero i due astratti di un concreto dove il concreto egrave la
ragione egrave lrsquoautocoscienza Soggetto e oggetto sono due momenti dove lrsquooggetto dilegua nel
soggetto a questo punto questo il soggetto non egrave piugrave soggetto Tutto il discorso che sta facendo
qui va anche in questo senso a mostrare che lrsquoosservazione invece vuole proprio fare questo e
cioegrave cogliere lrsquoastratto astraendo dal concreto Ma questa operazione ci diragrave lui non egrave possibile
percheacute se io prendo lrsquoastratto astraendolo dal concreto tolgo da questo elemento separato il
negativo tolgo cioegrave quellrsquoaltro da seacute che fa esistere il seacute in quanto tale Egrave come se togliessi il per
seacute dallrsquoin seacute il significato dal significante per dirla in termini semiotici Quindi questa operazione
di astrazione per Hegel non porta a nulla egrave unrsquoastrazione che puograve farsi anzi si fa continuamente
tutta la dottrina dellrsquoosservazione su cui peraltro si fonda la scienza Scienza non nellrsquoaccezione
di Hegel dovremmo parlare di scientismo per distinguere la nozione di scienza in Hegel egrave unrsquoaltra
cosa Dunque lo scientismo si fonda sullrsquoosservazione cioegrave sulla possibilitagrave di astrarre un
elemento dal concreto ma astraendolo dal concreto questo elemento non egrave piugrave quellrsquoelemento di
cui mi sto occupando egrave unrsquoaltra cosa Per tornare allrsquoesempio ormai celebre ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo se mi metto ad analizzare la lampada questa lampada che io analizzo dopo
105
averla astratta dal concreto non egrave ldquolampada che egrave su tavolordquo non egrave piugrave quella ldquolampada che egrave
sul tavolordquo ma egrave unrsquoaltra cosa Questa egrave la difficoltagrave della scienza dello scientismo e cioegrave che
nellrsquooccuparsi di qualche cosa quindi nellrsquoastrarlo dal concreto trasforma questa cosa in unrsquoaltra
cosa da quella che vuole osservare cioegrave osserva altro da ciograve che vorrebbe osservare Siamo a pag
214 (24) Hegel tratta dellrsquoorganico Un oggetto che sia tale da avere in lui il processo della semplicitagrave
del concetto egrave lrsquoorganico Lrsquoorganico ha in seacute la semplicitagrave del concetto egrave un concetto semplice In
questrsquoassoluta fluiditagrave egrave risoltahellip Quando Hegel parla di fluiditagrave parla del movimento dialettico
hellipquella determinatezza ondrsquoesso sarebbe solamente per Altro La cosa inorganica ha a sua essenza la
determinatezza e quindi puograve costituire la pienezza dei momenti del concetto soltanto insieme con
unrsquoaltra cosa e va perciograve perduta tosto che entri nel movimentohellip Egrave sempre per qualche altra cosa
quindi la cosa si dilegua percheacute egrave per un altro hellipinvece nellrsquoessenza organica tutte quante le
determinatezze ondrsquoessa egrave aperta per un altro sono collegate sotto lrsquounitagrave organica (che egrave) semplice
nessuna che si rapporti liberamente ad altro sorge come essenziale e quindi lrsquoorganico si mantiene nel
suo stesso rapporto Lrsquoorganico egrave fatto di una serie di elementi dove ciascuno si rapporta a un altro
ma allrsquointerno di un tutto organico Un secolo dopo hanno chiamato questa cosa ldquostrutturardquo dove
un elemento non puograve essere tolto dalla struttura senza che questo elemento cambi diventando
unrsquoaltra cosa egrave quello che egrave soltanto allrsquointerno della struttura Questo per incominciare a dire
delle cose sul fatto che lrsquoosservazione di un elemento non porta a cogliere lrsquoessenza di
quellrsquoelemento A pag 216 (26) Il rapporto del quale si egrave qui sopra discorso dellrsquoorganico con la
natura degli elementi non esprime lrsquoessenza dellrsquoorganico stessohellip Questo rapporto dellrsquoorganico
con i vari elementi non esprime lrsquoorganico lrsquoorganico egrave unrsquoaltra cosa hellipquesta essenza egrave invece
contenuta nel concetto finalistico Invero a questa coscienza osservativahellip Lrsquoosservazione egrave uno dei
modi per esercitare la ragione anzi egrave il primo modo poi parleragrave di altri hellipquel concetto non egrave
lrsquoessenza propria dellrsquoorganico anzi a quella coscienza medesima il concetto cade fuori dellrsquoessenza e
quindi egrave poi soltanto quellrsquoestrinseco rapporto teleologico Sta dicendo che questa idea di porre
lrsquoessenza come il fine di qualche cosa non egrave che porti molto lontano percheacute questo finalismo cade
fuori dellrsquoessenza non egrave lrsquoessenza propriamente A pag 217 (27) Bisogna ora vedere piugrave da vicino
questa determinazione comrsquoessa egrave in seacute e come egrave per lrsquoistinto della ragione al fine di rendersi conto di
comrsquoesso vi si rinvenga senza perograve conoscersi nel suo rinvenirsi Il concetto finalistico adunque al
quale si innalza la ragione osservativa egrave altrettanto presente come un effettuale allo stesso modo che
lrsquoeffettuale egrave ad essa consaputo concettohellip Questo finalismo egrave un effetto egrave qualcosa che accade hellip
neacute egrave un rapporto esterno di questo effettuale anzi la sua essenza Non egrave questo rapporto esterno la
sua essenza Essendo effettuale si effettua quindi non egrave unrsquoessenza lrsquoessenza non egrave qualcosa che
si effettua egrave qualcosa che necessariamente egrave Che questo effettuale il quale egrave esso stesso un fine si
rapporti secondo un fine ad altro significa che il suo rapporto egrave un rapporto accidentale rispetto a ciograve
che i due termini sono nella loro immediatezza nella loro immediatezza sono entrambi indipendenti e
reciprocamente indifferenti Dice gli elementi non riusciamo a coglierli perograve proviamo a cogliere
questo tutto attraverso la finalitagrave Ma dice Hegel anche la finalitagrave egrave qualcosa di accidentale e
quindi non egrave unrsquoessenza Ma lrsquoessenza del loro rapportohellip Cioegrave il rapporto accidentale e i termini
nella loro immediatezza hellipegrave diversa da ciograve chrsquoessi sembrano essere e il loro operare ha un altro senso
da ciograve chrsquoesso egrave immediatamente per il percepire sensibile la necessitagrave in ciograve che accade egrave nascosta e si
mostra soltanto alla finehellip Questo nel finalismo la necessitagrave si mostra soltanto alla fine hellipma in
modo che la fine indica quella necessitagrave essere anche il primo Questo egrave ciograve che fa Hegel egrave ciograve che
interviene alla fine che fa essere lrsquoinizio quello che egrave Cosigrave anche nel finalismo non egrave propriamente
unrsquoessenza percheacute egrave soltanto qualche cosa che accade e quando accade allora e solo allora posso
giustificarne lrsquoesistenza Questo per il fatto che dalla fine posso stabilire lrsquoinizio helliprifacendoci dal
cominciamento questo nella sua fine o nel resultato del suo operare non fa altro che ritornare a se
stesso e quindi il cominciamento si mostra tale a se stesso da avere se stesso a sua fine Questo
cominciamento si mostra come cominciamento soltanto a ritroso soltanto alla fine egrave possibile
106
stabilire il cominciamento Che egrave esattamente lrsquoopposto di un processo per esempio scientista
quello empirico-deduttivo si parte da un elemento e poi attraverso una serie di passaggi si giunge
alla sua fine Hegel ci sta dicendo che non egrave cosigrave propriamente che funziona egrave soltanto dalla fine
che io posso intendere qualcosa del cominciamento percheacute fincheacute non sono arrivato alla fine non
posso sapere che cosa egrave il cominciamento posso immaginare ma soltanto alla fine io che veramente
egrave lrsquoinizio che quella cosa egrave il cominciamento Dunque ciograve chrsquoesso raggiunge mediante il movimento
del suo operare egrave lui stesso e che esso raggiunga soltanto se stesso egrave il suo sentimento di seacute Cosigrave egrave bensigrave
presente la differenza di ciograve chrsquoesso egrave e di ciograve chrsquoesso cerca ma si tratta solo della parvenza di una
differenza e cosigrave esso egrave concetto in lui stesso In questo modo dice egrave presente la differenza di ciograve
che esso egrave e di ciograve che esso cerca percheacute ciograve che egrave dice Hegel non egrave ciograve che cerca Ciograve che cerca egrave
la fine ma questa fine non egrave il cominciamento percheacute soltanto quando arrivo alla fine so qualcosa
del cominciamento Ma non diversamente egrave costituita lrsquoautocoscienzahellip Infatti si costituisce
esattamente cosigrave hellipanchrsquoessa consiste nel distinguersi da seacute in modo che nello stesso tempo non ne
derivi differenza alcuna Essa perciograve nellrsquoosservazione della natura organica non trova nientrsquoaltro che
tale essenzahellip Cioegrave lrsquoautocoscienza continua a trovare se stessa hellipessa trova seacute come una cosa
come una vita ma fa ancora una differenza tra ciograve chrsquoessa stessa egrave e ciograve che ha trovato - ma si tratta
di una differenza che non egrave tale Questo egrave forse il punto cruciale di tutto questo capitolo
lrsquoautocoscienza in questo processo in cui vuole cercare la cosa alla fine trova e puograve soltanto
trovare se stessa Percheacute Egrave semplice lrsquoha detto percheacute soltanto alla fine io posso trovare il
cominciamento ma questo fine che cosrsquoegrave se non qualcosa che io ho posto qualcosa che
lrsquoautocoscienza ha posto Quindi ciograve che io trovo egrave sempre e soltanto lrsquoautocoscienza nientrsquoaltro
che questo A pag 219 (29) Considerata piugrave da vicino questa determinazione che la cosa egrave fine in lei
stessa si trova anche nel concetto di essa La cosa conserva seacute il che significa anche la sua natura esser
tale da occultare la necessitagrave e da presentarla nella forma di rapporto accidentale infatti la sua libertagrave
o il suo esser-per-seacute consistono appunto nel comportarsi verso il necessario come se questo fosse qualcosa
drsquoindifferente la cosa si presenta quindi essa stessa come alcuncheacute siffatto il cui concetto cade fuori del
suo essere Questo egrave il modo in cui si mostra ma non egrave cosigrave percheacute dice Non diversamente la ragione
ha la necessitagrave drsquointuire il suo proprio concetto come se questo fosse qualcosa drsquoindifferentehellip Come
se dice ma non egrave cosigrave hellipdi intuirlo cioegrave come cosa come un alcuncheacute verso cui essa egrave indifferente
e che quindi da parte sua egrave indifferente verso di lei e verso il proprio concetto Tutto sta in questo
ldquocome serdquo cadesse fuori del concetto ma non cade fuori del concetto Non puograve cadere fuori del
concetto percheacute lrsquoincominciamento egrave sempre e comunque nella coscienza Questo lo avevamo visto
quando parlava allrsquoinizio dellrsquoin seacute che si muove verso il per seacute e poi torna allrsquoin seacute il
cominciamento egrave lrsquoin seacute egrave il significante egrave ciograve che si dice ligrave crsquoegrave il cominciamento Ora io posso
anche pensare che questo cominciamento ciograve che si dice il significante abbia come oggetto ciograve
che vuole dire e che quindi sia fuori ma ci dice Hegel non puograve essere fuori percheacute questo
oggetto che egrave ciograve di cui si dice in questo caso il fine ciograve che cerco che cosrsquoegrave propriamente Egrave
qualcosa che soltanto dagrave un significato al cominciamento Ha unrsquoaltra funzione il significato ha
unrsquoaltra funzione quella di dare al significante il suo significato cioegrave rendere il significante quello
che egrave A pag 221 (21) Ma questa unitagrave dellrsquouniversalitagrave e dellrsquoattivitagravehellip Cioegrave di ciograve che egrave fisso
universale per seacute hellipnon egrave per questa ragione osservativa La ragione osservativa non coglie questa
unitagrave non la coglie percheacute la ragione osservativa vuole cogliere lrsquoelemento separato astratto hellipe
ciograve percheacute quellrsquounitagrave egrave essenzialmente il movimento interno dellrsquoorganico e puograve venir intesa solo come
concetto Se non la intendo come movimento ma come due astratti fermi fissati bloccati
immobili non colgo niente hellipma lrsquoosservare cerca i momenti nella forma dellrsquoessere e del restare e
poicheacute lrsquoIntiero organico consiste nel non avere neacute far trovare in seacute i momenti in tal guisa la coscienza
trasforma lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista Questa
opposizione che si integra nella sintesi e che egrave ciograve che consente di vedere lrsquointero il concreto
questa unitagrave questo concreto non lo posso vedere se mi fisso su elementi che sono in opposizione
107
tra loro e presi come astratti E allora la coscienza non potendo cogliere questa unitagrave trasforma
lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista cioegrave gli dagrave il significato
che le pare ma senza cogliere lrsquointero Qual egrave il significato che le pare Egrave quello che fa lo
scientismo cioegrave immagina che lrsquoelemento astratto separato sia lrsquouniversale che ciograve che trova
sia lrsquouniversale cioegrave sia la veritagrave mentre egrave soltanto il momento di un processo dove la veritagrave non
egrave altro che questo processo questo movimento Egrave chiaro che tutto ciograve lo scientismo lo deve
eliminare la veritagrave deve essere fissata su qualcosa che egrave separato astratto A pag 222 parla di
opposizione tra interno ed esterno Lrsquointerno sarebbe lrsquoessenza lrsquoesterno la forma quella che egrave in
relazione con il mondo helliplrsquoopposizione egrave quindi ormai unrsquoopposizione puramente formale i cui lati
reali hanno a loro essenza un medesimo in-seacute ma in pari tempo poicheacute interno ed esterno sono anche
realtagrave opposta e poicheacute essi per lrsquoosservare sono un diverso essere allrsquoosservare stesso pare che ciascuno
di essi abbia un contenuto peculiare Infatti Hegel giunge a dire che interno e esterno sono lo stesso
a ogni mutamento dellrsquouno corrisponde il mutamento dellrsquoaltro e cioegrave non crsquoegrave la possibilitagrave di
isolare lrsquouno dallrsquoaltro Questo ha delle implicazioni notevolissime Pensate per es in ambito
medico allrsquoanatomia dicendo Hegel che non crsquoegrave differenza tra interno e esterno che sono lo stesso
dice che ciascun mutamento dellrsquoesterno dellrsquoumore comporta un mutamento interno e che
queste cose vanno di pari passo Egrave chiaro che a questo punto non posso piugrave considerare lrsquointerno
come qualcosa di separato dallrsquoesterno ma sono costretto a considerarli come un processo
incessante in cui ciascuno muta mentre muta anche quellrsquoaltro La legge vorrebbe invece
stabilire un rapporto fisso tra interno ed esterno in questo caso A pag 223 La legge come rapporto
di quellrsquointerno a questo esterno esprime cosigrave il suo contenuto prima nella rappresentazione di momenti
universali o di essenze semplici poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale o della
figura Che cosa fa la legge Prima esprime questa relazione tra i due come un omento universale
poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale Da una parte egrave essenziale dallrsquoaltra egrave
inessenziale da una parte egrave necessaria dallrsquoaltra egrave contingente A pag 224 (37) Lrsquoaltro significato
di questi elementi organici in quanto essi cioegrave vengon presi come lrsquoesterno egrave il modo loro figurato
secondo il quale essi sono dati come parti effettuali ma in pari tempo anche universalihellip Come
dicevamo prima sono un effetto ma anche universali hellip ossia come sistemi organici e cioegrave la
sensibilitagrave intesa cosigrave allrsquoingrosso come sistema nervoso lrsquoirritabilitagrave intesa come sistema muscolare
e la riproduzione come organi della conservazione dellrsquoindividuo e della specie Le leggi caratteristiche
dellrsquoorganico riguardano quindi una relazione di momenti organici nel loro duplice significato che egrave
quello di essere ora una parte della figurazione organica ora fluida determinatezza universale
pervadente tutti quei sistemi Ci sta continuando a dire che non possiamo considerare un elemento
senza il suo altro Ciascun elemento tolto lrsquoaltro cessa anche lui di essere quello che egrave A pag 225
(40) Egrave resultato avere valore di legge la relazione che la proprietagrave organica universale in un sistema
organico si sia trasformata in una cosahellip Questo fa la legge trasforma una relazione in una cosa
quindi blocca la relazione hellipin modo da avere in questa la sua figurata impronta per tal modo quella
proprietagrave e quella cosa sarebbero entrambe la medesima essenza la quale una volta sarebbe presente
come momento universale e unrsquoaltra volta come cosa La legge vuole porre uno di questi due elementi
cancellando lrsquoopposizione cancellando il negativo cancellando il movimento Ma si ritrova questa
legge a essere continuamente rimbalzata da una parte allrsquoaltra da una parte considera la sua
proprietagrave come universale ma questa universalitagrave egrave data da che cosa Egrave data da momenti
particolari da elementi singoli Ora a un certo punto dice che lrsquounico elemento che sembra fissare
questa relazione egrave il numero il numero nella sua determinatezza Il problema egrave che il numero
risulta inessenziale per la relazione non cade nella relazione cioegrave nella legge ma egrave unrsquoaltra cosa
rispetto alla legge Questa inessenzialitagrave del numero fa sigrave che tutto ciograve che lo scientismo ha
immaginato di poter stabilire attraverso tutte le varie incursioni nellrsquoaritmetica sia vano percheacute
il numero rimane sempre inessenziale rispetto alla relazione di cui egrave fatta la legge legge che
vorrebbe togliere questa relazione questo movimento per renderla una cosa stabile fissa A pag
108
228 (43) Se infine invece di mettere in rapporto tra loro sensibilitagrave e irritabilitagrave si mette la
riproduzione in rapporto con lrsquouna o con lrsquoaltra di esse allora viene anche a mancare lrsquooccasione di
questo legiferarehellip Sta sempre parlano del tentativo di stabilire una legge che governi questo
movimento hellippercheacute la riproduzione non sta con quei momenti in una opposizione qual egrave quella
dellrsquouno verso lrsquoaltro e poicheacute tale legiferare si fonda su questa opposizione viene qui a mancare fin la
parvenza del suo aver luogo La legge stabilisce delle fissitagrave Per stabilire qualcosa di fisso deve
eliminare ciograve che le si oppone Questo egrave necessario per la legge deve essere cosigrave ma dice rispetto
alla sensibilitagrave e allrsquoirritabilitagrave dove lrsquouna appare in opposizione allrsquoaltra perograve aveva che
sollecitano lrsquouna si sollecita anche lrsquoaltra e quindi non sono in opposizione tanto piugrave non sono in
opposizione con la riproduzione che non crsquoentra niente Quindi ci sta dicendo che a maggio
ragione non egrave possibile stabilire nessuna legge intorno allrsquoorganico al corpo non esistono leggi
intorno al corpo o allrsquoorganico in generale A pag 230 (46) Ovvero mentre lrsquoidea astratta
dellrsquoorganismo egrave espressa veracemente in questi tre momentihellip Sensibilitagrave irritabilitagrave e riproduzione
hellipsolo in quanto essi non sono qualcosa drsquoimmoto essendo anzi soltanto momenti del concetto e del
movimento lrsquoorganismo stesso come figurazione non egrave invece inquadrato in tali tre distinti sistemi
come lrsquoanatomia li ha elencati In quanto tali sistemi debbono venir trovati nella loro effettualitagrave e
legittimati mediante questo trovare deve si anche rammentare che lrsquoanatomia non presenta soltanto tre
siffatti sistemi ma molti altri ancora Quindi a parte ciograve il sistema sensitivo deve avere in generale
un significato del tutto diverso da quello che vien chiamato sistema nervosohellip Percheacute il sistema
nervoso non egrave localizzabile nei nervi che trovano i medici hellipil sistema irritabile ne deve avere uno
del tutto diverso da quello del sistema muscolare e il sistema riproduttivo ne deve avere uno non meno
diverso da quello degli organi di riproduzione Nei sistemi della figura come tale lrsquoorganismo viene
inteso secondo il lato astratto della morta esistenza e i suoi momenti cosigrave presi appartengono
allrsquoanatomia e al cadavere non giagrave alla conoscenza neacute allrsquoorganismo vitale Come parti morte essi
hanno anzi cessato di essere percheacute cessano di essere dei processi Ci sta dicendo che non soltanto il
sistema nervoso cosigrave come egrave studiato dallrsquoanatomia non rende conto dei processi della sensibilitagrave
ma preso isolatamente nemmeno esiste percheacute esiste soltanto in relazione con gli altri elementi
esiste preso in questa dialettica Se egrave fuori da questa relazione anche il sistema nervoso non esiste
non crsquoegrave Poco piugrave avanti Lrsquoessenziale dellrsquoorganico dato che questo egrave in seacute lrsquouniversale consiste anzi
in generale nellrsquoavere i suoi momenti altrettanto universali nellrsquoeffettualitagrave di averli cioegrave come processi
penetranti per tutto ma non consiste nel dare in una cosa isolata unrsquoimmagine dellrsquouniversale Questo
egrave ciograve che tenta lo scientismo dare in una cosa isolata lrsquoimmagine dellrsquouniversale dare per es
nella fotografia dei nervetti lrsquoimmagine universale della sensibilitagrave oppure da una radiografia del
cervello lrsquoimmagine del pensiero (48) Per tal guisa nellrsquoorganico va senzrsquoaltro perduta la
rappresentazione di una legge Vale a dire tutte queste cose ci dicono che non egrave possibile stabilire
nessuna legge percheacute la legge muove da elementi astratti dal concreto e li fissa immaginando che
ciascuno di essi sia lrsquouniversale ma lrsquouniversale egrave lrsquointero egrave lrsquointero organico che egrave in continuo
movimento La legge vuol cogliere ed esprimere lrsquoopposizione come lati quieti e in essi la
determinatezza che egrave il rapporto reciproco Lrsquointerno cui appartiene lrsquouniversalitagrave apparente e
lrsquoesterno cui appartengono le parti della figura quiescente dovrebbero costituire i lati corrispondenti
della legge ma tenuti cosigrave reciprocamente separati perdono il loro significato organico e alla
rappresentazione della legge sta proprio a fondamento che i suoi due lati abbiano un indifferente
sussistere per seacute essentehellip Egrave contraddittorio la legge vuole che ciascuno di questi elementi sussista
per seacute mentre come abbiamo appena visto ciascun elemento preso per seacute fuori dal concreto
dallrsquointero non crsquoegrave Ma ogni lato dellrsquoorganico consiste anzi nellrsquoessere in lui stesso universalitagrave
semplice nella quale egrave risolta ogni determinatezza noncheacute nellrsquoessere il movimento di questa risoluzione
Ciascuno di questi elementi egrave in quanto egrave preso nel movimento A pag 233 Ma poicheacute appunto
lrsquooggetto unifica immediatamente lrsquounitagrave organica lrsquoinfinito togliere o lrsquoassoluta negazione dellrsquoessere
con il quieto esserehellip I due lati da una parte lrsquoelemento universale e dallrsquoaltra invece il
109
movimento Questi due lati vanno tenuti distinti nella scienza hellipe poicheacute i momenti sono
essenzialmente puro passare cosigrave non resulta nessuno di siffatti lati nellrsquoelemento dellrsquoessere quali per
la legge vengono richiesti La legge vuole che ciascuno di questi elementi sia per conto suo che
esista per seacute mentre ci sta che no non esiste per seacute A pag 241 (60) Se invece consideriamo
questrsquoaltro lato dellrsquoinorganico non come processo ma come quieto essere allora esso lato egrave la coesione
ordinaria egrave una proprietagrave sensibile semplice postasi da un lato di contro al momento dellrsquoesser-altro
che lasciato libero e scomposto in molte proprietagrave indifferenti rientra come il peso specifico in quelle
molte proprietagrave stessehellip Parla del peso specifico come uno degli elementi che dovrebbero essere
qualcosa di universale cioegrave dare lrsquoessenza della cosa cosa che non avviene ovviamente A pag
244 dice qualcosa che egrave un porsquo una summa di quanto detto prima Ma lrsquoorganico egrave una singolaritagrave
che egrave essa stessa pura negativitagrave e che perciograve in se stessa cancella la determinatezza fissa del numero la
quale conviene allrsquoessere indifferente Questo egrave importante Dice che lrsquoorganico egrave una singolaritagrave che
egrave pura negativitagrave Cosa vuol dire che egrave pura negativitagrave Vuol dire che egrave quella che egrave in quanto
negazione di ciograve che non egrave e quindi egrave in quanto pura negativitagrave E allora dice il numero che
funzione ha il numero che dovrebbe stabilire la proprietagrave particolare di qualche cosa Essendo
pura negativitagrave cancella la determinatezza fissa di qualche cosa nella negativitagrave non crsquoegrave piugrave
nessuna determinatezza fissa percheacute ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in relazione al
movimento dialettico Ma se ciascuna cosa egrave quella che egrave in relazione a un movimento dialettico
allora qualunque determinatezza fissa scompare quindi si perde anche lrsquoutilitagrave del numero A
pag 245 Il genere come organismo effettuale si fa semplicemente rappresentare da un sostituto
Sarebbe il numero in questo caso Ma il sostituto cioegrave il numero che sembra segnare il passaggio dal
genere alla figurazione individuale e offrire allrsquoosservazione entrambi i lati della necessitagrave intesa e
come determinatezza semplice e come figura sviluppata progredita fino alla varietagrave il numero designa
piuttosto lrsquoindifferenza e la libertagrave reciproca dellrsquouniversale e del singolo che dal genere viene
abbandonato a una differenza priva drsquoessenza qual egrave quella della grandezza ma che tuttavia essendo
qualcosa di vitale si dimostra altrettanto libero anche da questa differenza Qui ldquoliberordquo egrave da
intendersi nellrsquoaccezione per cui qualcosa non egrave vincolato a qualche altra cosa Quindi ci sta
dicendo che il numero designa lrsquoindifferenza dellrsquouniversale e del singolo mentre la legge voleva
invece bloccare questa relazione attraverso il numero ma questo numero egrave totalmente
indifferente a questa cosa non ha nulla a che fare con loro A pag 247 (65) Da ciograve consegue che
nellrsquoesserci il quale ha una figura allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in
generalehellip Lrsquoesserci nellrsquoaccezione heideggeriana del termine lrsquouomo cosigrave come accade
Allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in generale allrsquoosservazione si sviluppa
soltanto la ragione Egrave ciograve con cui ho esordito egrave la ragione che vede le cose (66) Oltre al fatto
dunque che nella natura organica la ragione osservativa giunge soltanto allrsquointuizione di lei stessahellip
La ragione osservativa cioegrave io voglio osservare e che cosa trovo Me che osservo Lrsquounica cosa
cui giunge non egrave altro che lrsquointuizione di me in quanto ragione che osserva hellipcome vita universale
in generale alla ragione medesima lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene
possibile soltanto secondo sistemi distinti in guisa del tutto universale la determinazione o essenza dei
quali non sta nellrsquoorganico come tale anzi nellrsquoindividuo universale e - subordinatamente a queste
differenze della terra - lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene possibile
soltanto secondo distribuzioni in serie che il genere tenta di fare Mentre dunque senza la vera
mediazione che egrave per seacute lrsquouniversalitagrave della vita organica nella sua effettualitagrave deve precipitare
immediatamente nellrsquoestremo della singolaritagrave la ragione osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto
lrsquoopinarehellip Se lo astraggo dallrsquointero dice precipita immediatamente nella singolaritagrave la ragione
osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto lrsquoopinare Questo percheacute come abbiamo visto
questo elemento astratto dallrsquointero non ha nessuna possibilitagrave di essere inserito in una legge
quindi posso soltanto opinare pensare che sia cosigrave hellipe se pur essa ragione possa avere lrsquoozioso
interesse di osservare questo opinare essa deve limitarsi alla descrizione e alla narrazione di opinioni
110
e di capricci della natura Quindi crsquoegrave il passaggio dallrsquoapparente scientificitagrave alla retorica
allrsquoopinare Tale libertagrave dellrsquoopinare che nulla ha di spiritualitagrave offriragrave invero embrioni svariatissimi
di leggi tracce di necessitagrave accenni a ordinamenti e a classificazioni rapporti buffi e appariscenti
Tuttavia nel rapporto dellrsquoorganico con le differenze dellrsquoinorganico differenze date come poste
nellrsquoessere elementi zone climi ecc lrsquoosservazione per quel che concerne la legge e la necessitagrave non
va oltre il grande influsso Non va oltre la chiacchiera Cosigrave dallrsquoaltro lato dove lrsquoindividualitagrave non
ha il significato della terrahellip La terra sarebbe lrsquouniversalitagrave hellipanzi dellrsquoUno immanente alla vita
organica hellip ndash dallrsquoaltro lato allrsquoosservazione non egrave possibile fare un passo oltre i garbati rilievi
glrsquointeressati rapporti le amabili offerte al concetto ma i garbati rilievi non sono per nulla sapere della
necessitagrave gli interessanti rapporti si arrestano allrsquointeresse mentre qui lrsquointeresse non egrave altro che
lrsquoopinione intorno alla ragione e lrsquoamabilitagrave con cui lrsquoindividuale accenna a un concetto egrave quella
amabilitagrave da bambini che quando in seacute e per seacute pretende di avere qualche valore egrave anche fanciullesca
Se quindi non vogliamo attenerci allrsquoopinare alla retorica non potremo fare altro che
considerare che tutto il mio osservare le cose non egrave nientrsquoaltro che la ragione che osserva Ma che
cosa osserva Osserva forse qualcosa che egrave fuori di seacute Se non puograve osservare nulla che sia fuori di
seacute allora la ragione osserva se stessa osservare Non puograve fare altro Osservandosi osservare non
fa che cogliere la sua essenza che egrave quella di essere ragione cioegrave movimento che va dallrsquoin seacute al
per seacute e ritorna allrsquoin seacute Fa questo e non puograve uscire da questo percheacute soltanto questo egrave lrsquointero
la veritagrave e cioegrave questo movimento dialettico in cui ciascun elemento egrave preso per cui ciograve che
osservo credendo di osservare la cosa non egrave altro che il mettere in atto la mia ragione che osserva
se stessa
18 settembre 2019
Siamo a pag 249 (69) Volgendosi ora in se medesimahellip Sta parlando dellrsquoautocoscienza hellipe
dirigendosi al concetto che egrave effettuale in quanto anche libero lrsquoosservazione trova anzi tutto le leggi del
pensare Questo egrave lrsquoobiettivo della scienza si accorge di pensare e vuole trovare le leggi di quel
pensiero Questa singolaritagrave che non egrave altro se non il pensare in lui stesso egrave lrsquoastratto movimento del
negativohellip Dicendo che egrave lrsquoastratto movimento del negativo Hegel ci dagrave a intendere che questa
singolaritagrave del pensare non egrave altro che unrsquoastrazione Qui ldquoastrattordquo potete intenderlo come lo
poneva Severino isolare un elemento dal racconto in cui egrave inserito e per cui esiste Per esempio
se io voglio trovare le leggi del pensiero mi trovo in una posizione particolare e cioegrave devo
considerare il pensiero come oggetto del pensiero Egrave come se in qualche modo dovessi astrarre il
pensiero e quindi questo astratto movimento del negativo non egrave altro che lrsquoastrazione di ciograve che
egrave negativo rispetto al mio pensiero cioegrave il pensiero del pensiero hellipmovimento riattratto interamente
nella semplicitagrave e le leggi sono al di fuori della realtagrave Si immagina che queste leggi siano al di fuori
della realtagrave Intanto la realtagrave per Hegel come sapete egrave il vero cioegrave il concreto lrsquointero Infatti
dice ldquoIl vero egrave lrsquointero e lrsquointero egrave verordquo La questione che interessa a Hegel in questo capitolo
sulla ragione osservativa egrave che cosa accade nellrsquoosservazione o meglio che cosa la rende possibile
Egrave chiaro che da tutto ciograve che ci ha detto fino adesso lrsquoosservazione comporta dei problemi Il
problema principalmente egrave che per osservare devo astrarre dal concreto quellrsquoelemento che
osservo Per osservare la lampada devo astrarla da quella proposizione che dice ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo devo considerare questa lampada per seacute Quindi che cosa accade per Hegel
Accade che in questa astrazione mi trovo a dovere stabilire delle leggi quindi un universale da
applicare poi al singolare allrsquoevento allrsquoimmanente a ciograve che accade Quindi da una parte una
legge un universale un estremo dallrsquoaltra parte lrsquoaltro estremo e cioegrave lrsquoimmanente ciograve che
accade Voglio che ciograve che accade rientri dentro una legge La domanda che si pone Hegel egrave se
questo sia possibile la risposta che dagrave egrave no Non egrave possibile nel senso che hegelianamente questi
due estremi questi due lati il singolare e lrsquouniversale devono rimanere separati percheacute la legge
111
egrave universale non puograve ovviamente essere il singolare si tengono separati proprio per questo
Adesso trascendo un porsquo Hegel ma il problema egrave che per trovare una legge devo mantenere
separati lrsquouniversale dal singolare nel tentativo di trovare una legge universale che renda conto
del movimento del singolare Ma sempre hegelianamente il movimento che Hegel chiama
dialettica e che consente lrsquoesistenza sia del singolare sia dellrsquouniversale egrave propriamente ciograve che
impedisce di mantenere separati i due elementi Questi due elementi questi due estremi sono in
una relazione tale per cui non puograve darsi lrsquouno senza lrsquoaltro Ma qui vedete subito che ciograve che dice
Hegel contrasta immediatamente con tutti i principi dellrsquoosservazione percheacute se non puograve darsi
lrsquouno senza lrsquoaltro non posso astrarre lrsquouno dallrsquoaltro non posso tenerli separati percheacute cosigrave
facendo nego il movimento dialettico cioegrave nego la possibilitagrave che un elemento possa essere se
stesso Cercando una legge che vincoli il singolare allrsquouniversale devo trovare un qualche cosa che
si applichi universalmente al singolare ma se si applica universalmente al singolare per Hegel
nel momento in cui io pongo il singolare pongo anche immediatamente il suo opposto che in
questo caso sarebbe lrsquouniversale Quindi percheacute ciograve che accade sia effettivamente qualcosa che
accade egrave necessario che il per seacute il significato di questa cosa ritorni sullrsquoaccadere modificandolo e
dando a questo accadere un significato Ma se tengo separate le due cose e sono costretto a farlo
se voglio porre una legge universale cheacute non posso sovrapporla allrsquoevento non possono essere la
stessa cosa non puograve lrsquouno ricadere sullrsquoaltro la legge universale deve rimanere separata
dallrsquoevento Egrave questo il problema dellrsquoosservazione che tenta proprio questo e cioegrave di mantenere
separate le due cose ma poi una volta tenute separate si trova nella condizione di non potere
attribuire una relazione necessaria tra le due e non crsquoegrave una relazione necessaria percheacute le ha tenute
separate A pag 256 (78) Viene allora a cadere quellrsquoessere che sarebbe in seacute e per seacute e che dovrebbe
costituire lrsquoun lato di una legge e precisamente il lato universale Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve che egrave il suo
mondo in quanto mondo suohellip Qui sta ponendo la differenza tra individualitagrave e universalitagrave hellipegrave
essa stessa il circolo del proprio operare circolo in cui essa si egrave rappresentata come effettualitagrave e
senzrsquoaltro egrave soltanto unitagrave dellrsquoessere in quanto giagrave dato e dellrsquoessere in quanto costruito unitagrave i cui
lati non cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltrohellip In questa unitagrave tra le due cose poste hegelianamente
chiaramente i due lati non cadono uno fuori dellrsquoaltro in quanto partecipano entrambi del
movimento dialettico hellipil che invece avveniva nella rappresentazione della legge psicologica - come
mondo dato in seacute e come individualitagrave essente per seacute ossia considerando questi lati ciascun per seacute
non sussiste necessitagrave neacute legge alcuna del loro rapporto reciproco Se li considero separati e devo farlo
non crsquoegrave nessuna necessitagrave del loro rapporto reciproco Pag 264 (89) Hegel considera tre aspetti
riguardo allrsquoosservazione le leggi psicologiche la fisiognomica e la frenologia Non le
considereremo separatamente in quanto la questione che si pone egrave la stessa Lrsquoindividualitagravehellip
Considera sempre lrsquoindividualitagrave contrapposta allrsquouniversalitagrave hellipLrsquoindividualitagrave abbandona
quellrsquoesser-riflesso in seacute che egrave espresso nei trattihellip Questa egrave la fisiognomica i tratti del viso ecc hellipe
pone la propria essenza nellrsquoopera Qui inserisce un elemento importante lrsquoopera il fare
Lrsquoindividualitagrave contraddice allora a quella relazione che viene stabilita dallrsquoistinto della religione
allorcheacute esso si mette a osservare lrsquoindividualitagrave autocosciente per ricercare ciograve che debba essere lrsquointerno
o lrsquoesterno di lei Sappiamo che pone lrsquointerno come lrsquoessenziale e lrsquoesterno come inessenziale pur
essendo ciograve che si mostra Questo punto di vista ci conduce al pensiero tipico che sta a base della
scienza fisiognomica - se pur di scienza si possa parlare Lrsquoopposizione alla quale questo osservare egrave
riuscito e secondo la forma lrsquoopposizione di pratica e di teoretica poste tuttavia entrambe entro la
pratica stessa - egrave lrsquoopposizione dellrsquoindividualitagrave attuantesi nellrsquoazionehellip Ciascuno agisce fa delle
cose e in questo crsquoegrave lrsquoindividualitagrave riguarda lrsquoindividuo non crsquoegrave una legge universale hellipe
dellrsquoindividualitagrave stessa a quel modo chrsquoessa svincolatasi in pari tempo dallrsquoazione si riflette in se
stessa in guisa che lrsquoazione le divenga oggetto Qui incomincia a porre una questione importante che
poi svilupperagrave ulteriormente nel corso di tutta la Fenomenologia lrsquoopera il fare Tutta la filosofia
di Hegel egrave una filosofia pragmatica non crsquoegrave nulla di intellettualistico nel pensiero di Hegel ma egrave
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tutto volto a considerare il fare lrsquoagire percheacute egrave questo che conta Come dire che il vero che attiene
a una persona a una individualitagrave egrave nel suo fare nel suo operare A questo osservare lrsquooperazione
stessa e lrsquoopera - sia del linguaggio sia di unrsquoeffettualitagrave maggiormente consolidata - hanno il valore
dellrsquoesterno inessenzialehellip Questo osservare cerca tratti che permangono e quindi non puograve
propriamente fissarsi sullrsquoopera Lrsquoopera egrave qualcosa che si effettua qui e adesso mentre
lrsquoosservazione cerca ciograve che permane per poterne stabilire delle leggi universali hellipmentre lrsquoesser-
entro-seacute dellrsquoindividualitagrave ha quello dellrsquointerno essenziale Crsquoegrave sempre questo aspetto
nellrsquoosservazione lrsquointerno e lrsquoesterno dove lrsquoesterno dovrebbe rendere sempre conto dellrsquointerno
Tra i due lati che la coscienza pratica ha in lei (lrsquointenzione e lrsquooperazione lrsquoopinione circa la propria
azione e lrsquoazione stessa)hellip Crsquoegrave una differenza tra ciograve che penso di ciograve che faccio e ciograve che faccio
Questo anche Freud molti anni dopo lo aveva colto io dico di non volere fare una certa cosa ma
poi la faccio Ciograve che conta per Hegel cosigrave come anche per Freud non egrave tanto quello che dico ma
ciograve che faccio Se io dico di non volere fare una certa cosa e poi continuo a farla ininterrottamente
egrave questo mio fare che importa Non egrave lontano da ciograve che diceva Freud rispetto al diniego quando
diceva ldquoho sognato una donna ma non era mia madrerdquo Importa certo il fatto che lo neghi ma
ciograve che conta egrave la presenza della madre nel suo discorso Ciograve che dunque lrsquoosservazione ha a suoi
oggetti egrave unrsquoesistenza opinata ed ivi lrsquoosservazione trasceglie delle leggi Ciograve che lrsquoosservazione pone
come prioritario egrave qualcosa che ha unrsquoesistenza opinata cioegrave io penso che sia cosigrave ma siccome ho
scartato lrsquoopera il fare non mi resta che ciograve che penso del fare assumo quello che penso del fare
come la parte prioritaria cancellando quindi lrsquoopera A pag 268 Lrsquooperazione egrave questo e la
creatura umana individuale egrave ciograve che egrave lrsquooperazione nella semplicitagrave di tale essere lrsquouomo per altri
uomini egrave unrsquoessenza universale nellrsquoelemento dellrsquoessere e cessa di essere essenza puramente opinata
Diventa quello che egrave in base al fatto che fa certe cose quindi gli altri vedono che fa certe cose
indipendentemente da quello che dice Nellrsquooperazione lrsquouomo non egrave posto come spirito ma daccheacute
si tratta del suo essere come essere e daccheacute da una parte un essere duplicato - quello della figura e
quello dellrsquooperazione ciascuno dei quali deve essere lrsquoeffettualitagrave umana - si contrappone ecco che
come genuino essere dellrsquouomo devesi affermare solo lrsquooperazione - non la figura la quale dovrebbe
esprimere ciograve chrsquoegli opina rispetto alle proprie operazioni o ciograve che si opinerebbe chrsquoegli abbia la sola
possibilitagrave di fare Hegel sta dicendo che quello che importa egrave quello che la persona fa egrave il suo
agire Questo pone lrsquoaccento per Hegel sulla questione del fare dellrsquooperazione Lrsquooperazione egrave sigrave
qui posta come un operare in termini generali perograve ci sta anche dicendo tra le righe che questo
operare non egrave altro che lrsquooperare del linguaggio facendosi dicendosi Ciograve che importa egrave ciograve che il
linguaggio fa egrave con questo che ci si confronta continuamente Che cosa fa il linguaggio Lavora
il famoso passaggio dal significante al significato dove il significato egrave il lavoro che consente al
significante di essere quello che egrave Quindi questa opera questo lavoro ndash che poi Marx riprenderagrave
in tuttrsquoaltro modo naturalmente ndash egrave fondamentale per Hegel egrave il perno di tutta la sua filosofia
di tutto il suo pensiero dove si tratta di intendere per quanto ci riguarda come questo operare
non sia altro che lrsquooperare del linguaggio il lavoro del linguaggio Parlando di lavoro del
linguaggio parliamo del suo funzionamento ovviamente lrsquoopera del linguaggio egrave il suo
funzionamento egrave il modo in cui sta funzionando qui e adesso A pag 269 Lo smembramento di
questo essere in intenzioni e simili finezze per cui lrsquouomo effettuale ossia la sua operazione si dovrebbe
spiegare ritornando allrsquoopinato essere quali si siano le intenzioni chrsquoegli potragrave fabbricarsi a proposito
della sua effettualitagrave deve venir lasciato allrsquooziositagrave dellrsquoopinare oziositagrave la quale quando mettendo
in pratica la propria inerte saggezza neghi il carattere della razionalitagrave a chi agisce e lo maltratti
affannandosi a spiegare come llsquoessere di lui sia on lrsquooperazione ma la figura e i tratti merita di provare
lrsquoefficacia della replica giagrave rammentata che le dimostreragrave come qualmente la figura lungi dallrsquoessere
un in-seacute sia invece un oggetto da toccar con mano Sta dicendo che egrave inutile cercare nella intenzione
un qualche cosa che non ha a che fare con ciograve che una persona fa come dire ldquosigrave ha fatto questo
ma voleva fare unrsquoaltra cosardquo Anche Freud se ci pensate tiene propriamente conto di questo
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Prendete lrsquoatto mancato non volevo fare questo ma lrsquoho fatto Hegel sta dicendo che egrave questo
che importa ciograve che io faccio Ciograve che io faccio egrave ciograve che io sono propriamente potremmo dire che
io sono ciograve che faccio Ma il fare precipuo egrave il dire quindi io sono ciograve che dico quindi ciograve che
penso sono questa effettualitagrave continua del mio dire questo effettuarsi ininterrotto della parola
Questa egrave la questione principale per Hegel su cui baseragrave anche tutta la sua etica e anche lrsquoestetica
Questa opera che egrave lrsquooperare del linguaggio egrave propriamente ciograve che a noi interessa di piugrave
Lrsquooperare del linguaggio vale a dire ponendo un elemento si pone anche il suo opposto cioegrave il
suo significato percheacute il significato nonostante sia ciograve che rende il significante quello che egrave
comunque si oppone al significante quindi il significante trae la propria essenza da ciograve che
propriamente il significante non egrave Il che rende conto bene del funzionamento del linguaggio
ciascuna cosa egrave quella che egrave in virtugrave del fatto che non egrave quella che egrave Questa opposizione se ci
pensate bene non egrave poi cosigrave lontana da ciograve che diceva Eraclito rispetto al πόλεμος (polemograves)
tradotto generalmente con guerra ma egrave lrsquoopposizione la contrapposizione lrsquoantitesi Eraclito
diceva che il πόλεμος egrave il padre di tutte le cose cioegrave questa contrapposizione tra ciograve che egrave e ciograve che
fa vale a dire ciograve che quella cosa non egrave egrave questa cosa che non egrave che fa della prima cosa quella che
egrave Questo egrave il πόλεμος lrsquoopposizione che poi non egrave altro che la distanza che il linguaggio instaura
Andiamo a pag 287 La questione egrave sempre la stessa e cioegrave il fatto che lrsquoosservazione tenta di
stabilire delle leggi universali tra due cose che per poterle considerare deve tenere separate ma
tenendole separate non puograve trovare nessuna legge che le metta in relazione percheacute ciograve che evita egrave
proprio la relazione ciograve che invece Hegel ha instaurato la relazione tra i due elementi egrave ciograve che fa
lrsquointero egrave ciograve che fa lrsquounitagrave ciograve in cui consiste il concreto e potremmo dire che il concreto egrave lrsquoopera
egrave il fare Quando io dico ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questo mio dire egrave lrsquointero nel senso
che metto in atto questo racconto questa cosa che funziona come unrsquounitagrave appunto come un
intero che poi io lo smembro nei vari elementi che lo compongono gli astratti
Intervento Non egrave possibile allora stabilire la legge universale di un fenomeno
Per Hegel propriamente no Per Hegel questa legge universale rimane sempre e comunque
qualcosa che egrave riferito a un elemento che sigrave puograve accadere certo ma potrebbe anche non accadere
ciograve che la legge universale stabilisce Questo lo aveva giagrave discusso precedentemente ogni legge
universale egrave posta per induzione tutte le mattine sorge il sole ma questo non offre certezza
domattina sorgeragrave il sole Sigrave lo speriamo tutti ma non possiamo stabilirlo come una certezza
Quindi la legge universale ha sempre questo limite egrave induttiva muove da elementi singoli dalla
singolaritagrave per imporre una universalitagrave Ma questa universalitagrave ndash egrave questo il discorso che fa
Hegel ndash non toglie mai la singolaritagrave non riesce a toglierla come invece accade nella dialettica
non riuscendo a toglierla rimane la singolaritagrave a fianco della universalitagrave cioegrave lrsquouniversalitagrave egrave
sempre debitrice della singolaritagrave quindi egrave una universalitagrave sui generis che non offre la certezza
assoluta
Intervento Mi pare da avere inteso che la scienza debba isolare lrsquooggetto dal mondo che lo fa esistere
Hegel dice che lrsquooggetto non egrave conoscibile se isolato separato dal mondo cioegrave dalla relazione che fa essere
quellrsquooggetto quello che egrave
Certo Quello che appare il fenomeno Egrave esattamente quello che diceva Severino il fatto che
ciascun elemento egrave quello che egrave in una relazione Per es ldquola lampada che egrave sul tavolordquo ldquola lampada
che egrave sul tavolordquo egrave ldquola lampada che egrave sul tavolordquo percheacute non egrave la lampada ma egrave ldquola lampada che egrave
sul tavolordquo cioegrave egrave inserita allrsquointerno di questa proposizione Allrsquointerno di questa proposizione
questa lampada egrave una certa cosa se io la astraggo come fa la scienzahellip
Intervento Se io la astraggo io non posso comunque considerarla percheacute va bene che non egrave ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo ma egrave comunque una lampada che egrave inserita in un altro intero
Esattamente Diciamola cosigrave egrave inserita in un altro racconto
Intervento Si potrebbe dire che lrsquoastrazione pura non esistehellip
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Egrave quello che ci dice qui Hegel rispetto allrsquoosservazione Lrsquoosservazione vorrebbe lrsquoastrazione pura
io osservo quella cosa per quello che egrave quella cosa indipendentemente da tutto ciogravehellip La stessa
cosa fra cinque minuti non egrave piugrave la stessa cosa percheacute il mondo che la fa esistere nel frattempo egrave
cambiato io mi sono spostato da qui e mi sono messo qua il mondo egrave cambiato A pag 287 (11)
Da tal mutevole linguaggio ritornata alfine al saldo essere lrsquoosservazione secondo il proprio concetto
proclama che non come organo non come linguaggio e segno ma come morta cosa lrsquoesterioritagrave costituisce
lrsquoeffettualitagrave esterna e immediata dello spirito La cosa non egrave piugrave viva nel senso che non egrave piugrave inserita
allrsquointerno del racconto in cui questa cosa esiste che la fa vivere percheacute relazionata con infinite
altre cose Per osservare egrave come se si dovesse uccidere la cosa toglierle la vita Il che naturalmente
comporta nellrsquoosservazione la necessitagrave di sbarazzarsi di tutto ciograve che fa vivere una cosa ma la
cosa egrave viva nel senso in cui questa cosa partecipa di tutte le cose che la circondano e che la fanno
essere quella che egrave Egrave viva nel senso che muta continuamente come dicevo prima basta un
movimento e il mondo cambia
Intervento Lo aveva giagrave detto Hegel se stabilisco una cosa la faccio morire non si muove piugrave
No non ha piugrave relazione con niente Il che egrave vero percheacute se io isolo un elemento linguistico per
osservarlo - che egrave quello che poi fa la linguistica ndash questo elemento egrave morto non crsquoegrave piugrave Egrave quello
che trova Trubeckoj quando considera il fonema dice che ldquoprdquo esiste nella sua esecuzione cioegrave in
quanto viva ma ldquoprdquo in quanto tale non crsquoegrave non esiste non crsquoegrave da nessuna parte ldquoprdquo Dalla prima
osservazione della natura inorganica fu superata la posizione secondo la quale il concetto dovrebbe esser
dato come cosa ora invece lrsquoultimo modo dellrsquoosservazione ripristina quella posizione in quanto essa
riduce a cosa lrsquoeffettualitagrave stessa dello spiritohellip Lrsquoeffettualitagrave stessa dello spirito egrave quella che prima
vi indicavo come la vita della cosa che egrave viva in quanto inserita in un racconto in quanto
mutevole continuamente hellipo per esprimerci inversamente in quanto essa dagrave al morto esserci il
significato dello spirito Cosigrave lrsquoosservazione egrave giunta ad enunciare ciograve chrsquoera il nostro concetto di lei
che cioegrave la certezza della ragione cerca se stessa come effettualitagrave oggettiva Ciograve che la ragione
lrsquoosservazione cerca lo trova in se stessa cioegrave nella ragione che osserva ligrave trovo ciograve che cerco Io
voglio sapere tutto di questo aggeggio quindi lo osservo ma che cosa osservo In questo mio
osservare crsquoegrave il mio mondo come direbbe Heidegger Quindi in questa cosa che osservo se crsquoegrave il
mio mondo io mi trovo a osservare il mio mondo Osservando il mio mondo non faccio altro che
osservare me Siamo a pag 288 Qui riprende la questione dellrsquoautocoscienza infelice del discorso
religioso Lrsquoautocoscienza infelice alienava la sua indipendenza e lottava fino a tradurre il suo esser-
per-seacute in cosa Cosigrave essa da autocoscienza ritornava a coscienzahellip Rinunciava cioegrave
allrsquoautocoscienza alla consapevolezza di seacute offrendosi totalmente a Dio e quindi ritorna a
coscienza a qualcosa cioegrave che non ha coscienza di seacute hellipma ciograve che egrave cosa egrave lrsquoautocoscienza - essa
egrave dunque lrsquounitagrave dellrsquoIo e dellrsquoessere la categoria Essendo lrsquooggetto determinato cosigrave per la coscienza
questa ha razionalitagrave Se lrsquooggetto egrave determinato per la coscienza vuole dire che egrave razionale senza
la razionalitagrave la coscienza non determina niente La coscienza non meno dellrsquoautocoscienza egrave in seacute
propriamente ragionehellip Qui torniamo alla vecchia questione e cioegrave che sia la coscienza che
lrsquoautocoscienza sono in quanto giagrave inserite nella ragione la ragione non egrave lrsquoultimo elemento di un
percorso che porta dalla scemenza fino alla ragione no la ragione egrave giagrave da prima egrave la condizione
percheacute possa innescarsi tutto il processo Se volete dirla con Heidegger ciascuno nasce giagrave nel
linguaggio Percheacute qualunque cosa possa accadere io devo giagrave essere nel linguaggio o per dirla
con Hegel devo giagrave essere nella ragione sennograve non crsquoegrave coscienza neacute autocoscienza non crsquoegrave niente
hellipma soltanto di quella coscienza cui lrsquooggetto si egrave venuto determinando come categoria puograve dirsi che
sia fornita di ragionehellip Se egrave determinato allora egrave ragione ma se non egrave determinato non egrave niente
hellipciograve non pertanto resta ancora ben distinto il sapere che cosa sia ragione Occorre riflettere bene su
che cosa sia ragione La categoria che egrave lrsquounitagrave immediata dellrsquoessere e del Suohellip Qualcosa egrave ed egrave
quello che egrave per seacute hellipdeve percorrere entrambe queste forme e la coscienza osservativa egrave appunto ciograve
cui la categoria stessa si presenta nella forma dellrsquoessere Nel suo resultato questa coscienza esprime
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come proposizione ciograve di cui essa egrave lrsquoinconsapevole certezza esprime quella proposizione che egrave insita nel
concetto della ragione La coscienza come dice lui esprime come proposizione ciograve di cui essa egrave
lrsquoinconsapevole certezza Qualunque cosa esprima una proposizione egrave ciograve che egrave giagrave certezza per la
coscienza nel senso che lrsquounica certezza che ha egrave quella di essere pensante di essere coscienza
Naturalmente sa di essere coscienza e questo la porta allrsquoautocoscienza ma tutti questi momenti
sono momenti di un intero non crsquoegrave prima uno e lrsquoaltro dopo Egrave chiaro che Hegel ha fatto un
percorso dove prima parla di una cosa e poi di unrsquoaltra percheacute non si puograve parlare di tutti
simultaneamente perograve ha mostrato come tutti questi elementi intervengano simultaneamente e
cioegrave che lrsquoultimo elemento lrsquoarrivo egrave il primo egrave la condizione percheacute tutto il percorso possa
avviarsi Tale proposizione egrave il giudizio infinito secondo il quale il Seacute egrave una cosa giudizio che toglie
se medesimo Questa proposizione dice egrave il giudizio infinito percheacute egrave continuamente mediato da
qualche cosa Non egrave immediato non ha immediatamente accesso alla cosa ma egrave mediato per
esempio dal linguaggio egrave mediato da una serie di altre proposizioni infatti egrave un giudizio infinito
percheacute non si ferma mai Questo giudizio infinito egrave un giudizio che toglie se medesimo per potere
giudicare qualche cosa questo giudizio deve togliersi a un certo punto sennograve non si ferma mai
quindi deve dire a un certo punto che egrave cosigrave sennograve si va avanti allrsquoinfinito Il momento di quel
giudizio infinito egrave il passaggio della immediatezza nella mediazione o negativitagrave Questo giudizio
infinito non egrave altro che il passaggio dellrsquoimmediatezza della sensibilitagrave - che coglie qualche cosa
ma che ancora non sa che sta cogliendo qualche cosa pur cogliendo qualche cosa - nella
mediazione o negativitagrave La negativitagrave non egrave altro che la mediazione stessa vale a dire il tenere
conto che una cosa egrave quella che egrave in virtugrave di altro mentre la immediatezza immagina che qualche
cosa sia quello che egrave in virtugrave di se stessa Lrsquooggetto dato egrave perciograve determinato come oggetto negativo
ma di contro ad esso la coscienza egrave determinata come autocoscienza Una volta che io pongo lrsquooggetto
pongo anche qualche cosa che si oppone allrsquooggetto ma a questo punto la coscienza si determina
come autocoscienza cioegrave sa che crsquoegrave del negativo nellrsquooggetto che va tolto ma facendo tutte queste
operazioni si rende conto di ciograve che egrave cioegrave autocoscienza sapere di seacute il famoso ldquoIo sono Iordquo
Ovverosia la categoria che nellrsquoosservare ha percorso la forma dellrsquoessere egrave posta ora nella forma
dellrsquoesser-per-seacutehellip Passa dallrsquoessere puro semplice allrsquoessere-per-seacute cioegrave dal significante al
significato hellipnon piugrave la coscienza si vuole immediatamente trovare anzi vuol produrre se stessa
mediante la sua attivitagrave Essa egrave a se stessa il fine del suo operare cosigrave come nellrsquoosservare era tutta
dedita soltanto alle cose Ciograve che ldquoalla finerdquo la coscienza trovahellip non egrave tanto se stessa che vuole
trovare per potersi definire per potersi osservare ma ciograve che trova egrave se stessa che sta facendo
tutte queste cose cioegrave trova se stessa in quanto fine del suo operare Tutte queste operazioni non
sono nientrsquoaltro che un operare continuo del linguaggio E allora potremmo dire che il
linguaggio se volessimo osservarlo con estrema attenzione come abbiamo fatto in questi anni
alla fine troveremmo come abbiamo trovato che ciograve che fa il linguaggio egrave produrre se stesso
allrsquoinfinito cioegrave linguaggio che si producendosi ininterrottamente Egrave questo che troviamo cosigrave
come ci dice Hegel la coscienza che si ritrova come autocoscienza a questo punto lrsquooggetto che
vuole indagare e cioegrave se stessa e la porta a prendere atto del fatto che in questa operazione non
fa altro che produrre se stessa Quindi potete vedere la stretta connessione fra ciograve che dice Hegel
e il funzionamento del linguaggio In effetti egrave come se avesse riassunto in un certo qual modo
anche se non era sua intenzione farlo il percorso che abbiamo fatto in questi anni quando
abbiamo incominciato a cogliere il linguaggio e il suo funzionamento cogliendo anche aspetti della
logica In tutto questo operare alla fine ciograve che si incontra egrave lrsquooperare stesso e cioegrave lrsquoautoprodursi
continuo del linguaggio il cui unico fine come sappiamo egrave produrre se stesso nientrsquoaltro che
questo Siamo arrivati al punto B Lrsquoattuazione dellrsquoautocoscienza razionale mediante se stessa
Potremmo dire lrsquoattuazione del linguaggio mediante se stesso
25 settembre 2019
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A pag 292 Lrsquoautocoscienza ha trovato la cosa come seacute e seacute come cosa vale a dire egrave per lrsquoautocoscienza
chrsquoessa in seacute egrave lrsquoeffettualitagrave oggettiva Lrsquoautocoscienza non egrave piugrave la certezza immediata di essere ogni
realtagrave ma egrave una certezza tale per la quale lrsquoimmediato in genere ha la forma di un toltohellip Quindi egrave
universale hellipdi modo che la sua oggettivitagrave vale ancora soltanto come una superficie di cui interno ed
essenza egrave lrsquoautocoscienza medesima Lrsquooggetto al quale lrsquoautocoscienza si rapporta positivamente egrave
perciograve unrsquoautocoscienza essa egrave nella forma della cosalitagrave vale a dire egrave indipendente ma
lrsquoautocoscienza ha la certezza che questo oggetto indipendente non egrave per lei nulla di estraneo essa quindi
sa di essere da lui riconosciuta in seacute essa egrave lo spirito che nella duplicazione della sua autocoscienza e
nellrsquoindipendenza di entrambe le autocoscienze ha la certezza di avere la sua unitagrave con se stesso Tale
certezza le si deve ora elevare a veritagrave ciograve che per lrsquoautocoscienza ha il valore di un in-seacute e che egrave nella
sua interiore certezza deve entrare nella sua coscienza e divenire per lei Quello che Hegel sta dicendo
egrave notevole Sta dicendo che lrsquoautocoscienza non egrave soltanto la consapevolezza di seacute in quanto tale
anche certo ma anche la consapevolezza che tutto ciograve che incontra egrave sempre lei stessa Ora se
noi riflettiamo sulla questione in termini piugrave radicali qualunque cosa accada non egrave solo nel
linguaggio ma ldquoperrdquo il linguaggio Detta in un altro modo ciograve che si incontra egrave sempre ed
esclusivamente linguaggio il suo funzionamento la sua struttura Io incontro per esempio una
cosa un pensiero una persona Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che io in realtagrave egrave che non incontro
una cosa un pensiero una persona incontro sempre e soltanto linguaggio incontro sempre e
soltanto il suo funzionamento Egrave questo che sta dicendo rispetto allrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza
trova se stessa sempre ovunque si rivolga trova se stessa Egrave come dire che ovunque mi rivolgo
trovo sempre e soltanto linguaggio parlo con una persona guardo una cosa rifletto su una
considerazione tutte queste operazioni non sono altro che un modo per incontrare il linguaggio
nel suo funzionamento e la cosa importante che ci sta dicendo egrave che non crsquoegrave altro Dicendo che
lrsquoautocoscienza egrave per se stessa ha giagrave detto tutto Lrsquoautocoscienza non egrave che egrave per lrsquooggetto no
lrsquooggetto egrave qualche cosa che lrsquoautocoscienza incontra ma incontrandolo incontra sempre e
soltanto se stessa percheacute questo oggetto e lo diceva giagrave nelle prime pagine egrave sempre e comunque
per la coscienza Quindi il passo che fa qui Hegel egrave importante egrave chiaro che lui non lo porta alle
estreme conseguenze ma possiamo farlo noi intendendo come stavo dicendo che ogni cosa che io
faccio o che penso mi conduce sempre e soltanto a vedere ldquolinguaggiordquo nel modo in cui sta
funzionando non incontro altro non posso incontrare altro che questo Capite che egrave una
considerazione notevole Certo egrave un altro modo per dire che non crsquoegrave uscita dal linguaggio un
modo molto forte Guardando questo aggeggio io non faccio niente altro che esperire il
funzionamento del linguaggio Prosegue a pag 293 Da prima questa ragione attiva egrave consapevole di
se stessa soltanto come un individuo e come individuo deve promuovere e produrre la propria
effettualitagrave nellrsquoAltro ma poi elevandosi la sua coscienza allrsquouniversalitagrave questrsquoindividuo diviene
ragione universale ed egrave consapevole di seacute come ragione come di un qualcosa che egrave giagrave riconosciuto in
seacute e per seacute e che nella pura coscienza unifica ogni autocoscienza esso egrave lrsquoessenza spirituale pura che
pervenendo in pari tempo alla coscienza egrave la sostanza reale a cui come al loro fondamento ritornano
le forme precedentihellip Parla di sostanza reale lrsquounica sostanza reale egrave il linguaggio In effetti egrave
lrsquounica cosa come dicevamo prima con cui ho a che fare solo con questo Hegel ci arriva
muovendo dalla sua considerazione intorno alla coscienza a come si avvia la coscienza come
ciascuna cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per la coscienza cioegrave si accorge che la cosa non egrave per seacute
non ha in seacute la propria causa e la propria origine non egrave un oggetto metafisico tradizionalmente
inteso ma egrave per la coscienza cioegrave esiste in quanto crsquoegrave una coscienza che lo fa esistere Quindi se
questo oggetto egrave nel e ldquoperrdquo il linguaggio egrave ovvio che qualunque oggetto io veda egrave giagrave un elemento
linguistico e quindi ciograve che per la coscienza egrave oggetto egrave sempre un qualcosa che come per Hegel
egrave sempre coscienzahellip potremmo dire sempre linguaggio Questo egrave come dice Hegel lrsquoattuazione
della coscienza razionale cioegrave si attua in questo nel prendere atto che lrsquoautocoscienza egrave il
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trovarsi sempre e comunque ad avere a che fare con lrsquoautocoscienza Viceversa la coscienza singolo
egrave solo questo Uno nellrsquoelemento dellrsquoessere poicheacute essa nella sua singolaritagrave si egrave consapevole della
coscienza universale come del suo proprio essere mentre il suo operare e il suo esserci sono lrsquouniversale
ethos In effetto il concetto dellrsquoattuazione della ragione autocosciente ha la sua perfetta realtagrave nella vita
di un popolo giaccheacute lrsquoattuazione della ragione consiste nellrsquointuire nellrsquoindipendenza dellrsquoaltro la
completa unitagrave con lui o nellrsquoavere a oggetto come mio esser-per-me questa libera cosalitagrave di un altro
da me trovata che egrave il negativo di me stesso La ragione egrave presente come la fluida sostanza universale
come lrsquointrasmutabile semplice cosalitagrave la quale si rifrange in tante essenze perfettamente
indipendenti a quel modo che la luce si rifrange in quegli innumerevoli punti per seacute lucenti che sono le
stelle nel loro assoluto esser-per-seacute quelle essenze non solo sono in seacute risolte nellrsquoindipendente sostanza
semplice ma lo sono anche per se stesse esse sono consapevoli di essere queste singole essenze
indipendenti per ciograve che sacrificano la loro singolaritagrave e per ciograve che quella universale sostanza egrave
lrsquoanima loro e la loro essenza - cosigrave come questo universale egrave alla sua volta lrsquooperare di esse come singole
o egrave lrsquoopera da loro prodotta Qui crsquoegrave un passaggio i dove considera che lrsquoautocoscienza posta come
singolo certo vuole universalizzarsi in quanto come singolo ha il suo opposto che deve integrare
ma questo opposto a questo punto egrave unrsquoaltra autocoscienza E allora dapprima questo altro egrave ciograve
che si oppone a me e quindi devo in qualche modo integrarlo solo che lrsquoaltro ha una sua
autocoscienza e non vuole essere integrato Ecco che allora per Hegel si fonda lo Stato Non egrave
casuale che alcuni abbiano considerato che Hegel abbia posto le basi per la nazione tedesca e poi
in seguito per il nazionalismo tedesco percheacute lui ha visto nello Stato questo processo di sintesi
dove ciascuno opera insieme con gli altri al fine di una unitagrave che sarebbe la sintesi Vale a dire
ci sono io che sono la tesi poi ci sono gli altri che sono lrsquoantitesi e poi crsquoegrave o Stato nel senso di un
lavorare di tutti e di ciascuno di tutti per questa unitagrave per una sintesi che comporterebbe come
poi vedremo il Sapere Assoluto A pag 295 Ma nella sostanza universale lrsquoindividuo non ha
soltanto questa forma del sussistere del suo operare in genere sigrave anche ha in essa il proprio contenuto
ciograve che lrsquoindividuo opera egrave lrsquouniversal genio e costume di tutti Questo contenuto in quanto si egrave
completamente singolarizzato egrave nella sua singolaritagrave incluso nellrsquooperare di tutti Il lavoro
dellrsquoindividuo per i suoi bisogni egrave un soddisfacimento tanto dei bisogni degli altri quanto dei suoi
propri e il soddisfacimento dei bisogni propri egli raggiunge soltanto mediante il lavoro degli altri
Come lrsquouomo singolo nel suo lavoro singolo compie giagrave inconsapevolmente un lavoro universale cosigrave
per converso compie il lavoro universale come suo oggetto di cui egli egrave consapevole lrsquointiero diviene
opera sua come intiero per il quale il singolo si sacrifica e proprio cosigrave ne riottiene se stesso Qui non
crsquoegrave niente che non sia reciproco niente in cui lrsquoindipendenza individuale nel dissolvimento del suo
esser-per-seacute nella negazione di se stessa non si conferisca il proprio significato positivo che egrave di essere
per seacute Questa unitagrave dellrsquoessere per altro o del farsi cosa e dellrsquoesser-per-seacute questa universale sostanza
parla il suo linguaggio universale nei costumi e nelle leggi di un popolohellip Qui crsquoegrave tutto il pensiero di
Hegel o almeno buona parte rispetto alla politica e cioegrave ci sta dicendo che lo Stato non egrave altro
che lrsquointegrazione della tesi e dellrsquoantitesi vale a dire il risultato dellrsquoopera di tutti e di ciascuno
al fine giungere alla felicitagrave che egrave poi sempre questo lrsquoobiettivo Ma noi possiamo intendere
qualcosa di piugrave oltre a questo Hegel certo parla in termini politici ma possiamo porre la cosa
anche in termini strutturali e cioegrave intendendo che questi ldquotuttirdquo questi ldquoaltrirdquo per porla come
Heidegger sono il mondo di cui io sono fatto La nozione di mondo in Heidegger e cioegrave la totalitagrave
degli enti egrave ciograve con cui ciascuno si confronta continuamente ed egrave vero anche in Heidegger che io
sono il risultato il prodotto di tutta una serie di cose che ho fatte ma anche di cose che altri hanno
fatte Come dicevamo tempo fa non ho inventata io la lingua in cui mi trovo lrsquoho trovata questa
lingua egrave il risultato del lavoro di migliaia e migliaia di anni e di milioni di persone che hanno
contribuito al farsi di questa lingua In questo senso si puograve intendere ciograve che sta dicendo qui Hegel
e cioegrave che io sono sigrave il prodotto di ciograve che ho fatto ma sono il prodotto anche di ciograve che altri
hanno fatto e che stanno facendo Il che poi comporta ovviamente il prendere atto che il trovarsi
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a essere il risultato di un percorso millenario porta anche a intendere il motivo per cui io mi trovi
a fare certe cose a pensare certe cose non avrei potuto pensare certe cose senza per esempio
alcuni pensatori greci senza Heidegger o senza Hegel Quindi il loro lavoro in qualche modo egrave
anche il mio lavoro e il mio lavoro puograve dare un contributo almeno spero al lavoro che hanno
fatto loro Qui vedete allrsquoopera lrsquoautocoscienza che coglie altre autocoscienze potremmo dire altri
discorsi altre narrazioni e li integra nel proprio discorso arricchendolo ovviamente A pag 296
(122) Perciograve in un popolo libero la ragione egrave in veritagrave attuata essa egrave spirito presente e vivente nel
quale lrsquoindividuo non solo trova espressa e data come cosalitagrave la sua destinazione (cioegrave la sua essenza
universale e singola)hellip Singola percheacute sono io universale percheacute sono fatto del mondo hellipma egrave esso
stesso questa essenza ed ha anche raggiunto la sua destinazione Proprio per questo gli uomini piugrave
sapienti dellrsquoantichitagrave hanno trovato la sentenza sapienza e virtugrave consistono nel vivere conformemente
ai costumi del proprio popolo In termini piugrave semplici significa che ciascuno trova il proprio sapere
la propria virtugrave nel fatto di accogliere tutto ciograve di cui egrave fatto e ciograve di cui fatto egrave la sua tradizione
la sua esperienza buona o cattiva che sia naturalmente Si tratta di accoglierla accoglierla percheacute
io sono fatto anche di questo anzi sono fatto soprattutto di questo Ricordate il famoso motto di
Nietzsche ldquoCiograve che fu io volli che fosserdquo cioegrave io sono responsabile di tutto ciograve che ho fatto nel
bene e nel male e lo accolgo percheacute tutte queste cose sono me non sono altro da me A pag 297
(125) Inoltre la coscienza singola a quel modo chrsquoessa ha immediatamente la sua esistenza nellrsquoeticitagrave
reale o nel popolo egrave quindi una compatta fiducia alla quale o spirito non si egrave risolto nei suoi momenti
astratti e che non sa quindi neanche di essere per seacute come pura singolaritagrave Ma allorcheacute la coscienza
singola egrave arrivata come pur deve a questo pensiero allora tal sua unitagrave immediata con lo spirito o il
suo essere in esso la sua fiducia egrave perduta isolata per seacute la coscienza singola egrave ora a seacute lrsquoessenza
essenza non egrave piugrave lo spirito universale Il momento di questa singolaritagrave dellrsquoautocoscienza egrave bensigrave nello
spirito universale stesso ma soltanto come una grandezza dileguante la quale a quel modo che sorge
per seacute altrettanto immediatamente si risolve nello spirito e viene alla coscienza soltanto come fiducia
Poicheacute quel momento si egrave fissato - ed ogni momento essendo momento dellrsquoessenza deve giungere a
presentarsi come essenza - ecco che lrsquoindividuo si egrave posto di conto alle leggi e ai costumi essi sono
soltanto un pensiero senza essenzialitagrave assoluta unrsquoastratta teoria senza effettualitagrave - anzi
lrsquoindividuo come questo Io egrave a seacute la veritagrave vivente Sta dicendo che questa singolaritagrave per cui io
sono io diciamola cosigrave egrave qualcosa che egrave dileguante che scompare nello spirito Ora Hegel
considera lo spirito in varie accezioni ma lo spirito ha a che fare con un sapere di tutti che poi si
manifesta per esempio nel singolo lo spirito come veritagrave anche certo E questo rende conto del
fatto che tutto questo percorso che lui fa in effetti e lui lo dice egrave sigrave un percorso che si fa per
tappe ma egrave sempre lrsquoultimo il risultato che dagrave essenza al primo momento cioegrave allrsquoavvio Questo
spirito che egrave poi lo spirito del popolo lo spirito di tutti lrsquoessenza di un popolo il suo pensiero -
una volta con spirito si intendeva semplicemente il pensiero ndash egrave il pensiero che ha compiuto se
stesso Quandrsquoegrave che il pensiero ha compiuto se stesso cioegrave egrave spirito nellrsquoaccezione di Hegel
Quando ha preso atto di ciograve che veramente egrave e cioegrave quando ha preso atto che hegelianamente ha
integrato tutto ciograve che gli si oppone divenendo unrsquoaltra cosa Vale a dire non ha scartato ciograve che
egrave considerato come falso o come negativo ma lo ha accolto in seacute tutto ciograve che fui io volli che fosse
Questo sapere assoluto quindi egrave un sapere che egrave sempre presente Hegel in qualche modo lo
avverte anche se non egrave proprio cosigrave esplicito perograve egrave sempre presente Naturalmente accade di
non accorgersene cosigrave come la ragione ce lo ha detto a un certo punto egrave giagrave ligrave da sempre Lui la
descrive come un percorso certo ma il percorso che lui fa egrave per rendere conto di come la ragione
si compie ma questa ragione per potere porsi come risultato ci dice in modo esplicito deve giagrave
essere presente nel primo passo sennograve non si arriva da nessuna parte E quindi ecco che lo Spirito
assoluto il Sapere assoluto egrave giagrave presente Un altro modo per dire ciograve che dicevamo che lrsquointero
a proposito di Severino lrsquointero egrave giagrave qui adesso mentre ne parliamo Lrsquointero cioegrave il linguaggio
con tutte le sue opposizioni con tutte le sue differenze con i suoi rinvii il linguaggio deve essere
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giagrave tutto qui percheacute io possa utilizzarlo Che sia tutto qui non significa che io conosca tutte le
singole parole dizionario non egrave questo ciograve di cui si tratta il linguaggio deve essere tutto presente
come possibilitagrave e cioegrave io posso costruire qualunque proposizione qualunque articolazione
qualunque pensiero percheacute ho giagrave il linguaggio percheacute egrave il linguaggio che mi offre questa
possibilitagrave egrave esso stesso questa possibilitagrave Hegel poi parla di necessitagrave che ascrive proprio a
questo alla necessitagrave che lrsquoautocoscienza si risolva in se stessa cioegrave abbia se stessa come oggetto
e non possa avere altro se non se stessa come oggetto Questa egrave la necessitagrave in Hegel che pone poi
come legge chiamandola legge del cuore Dice che questa legge del cuore questa necessitagrave si
scontra con quella altrui da qui lrsquoidea di dovermi sacrificare per il bene superiore percheacute il bene
di tutti egrave anche il mio e quindi io sacrifico la mia individualitagrave per il bene comune e qui gli umani
si inventano la virtugrave virtugrave che si mostra falsa percheacute questa virtugrave vuole imporre comunque la mia
legge del cuore su tutti gli altri cioegrave egrave la mia virtugrave egrave quella che io penso che sia la virtugrave egrave la mia
morale in definitiva Nel capitolo Il piacere e la necessitagrave non dice altro che questo e cioegrave che il
piacere viene sacrificato per via della necessitagrave necessitagrave che egrave sigrave lrsquoessere dellrsquoautocoscienza per
se stessa perograve il piacere dovrebbe essere proprio in questa necessitagrave Infatti a pag 301 dice Questo
primo fine consiste nel divenir consapevole di seacute come essenza singola nellrsquoaltra autocoscienza o nel
ridurre a seacute questrsquoaltro lrsquoautocoscienza ha giagrave la certezza che questrsquoaltro in seacute egrave giagrave lei stessa In quanto
essa dalla sostanza etica e dal quieto essere del pensare si egrave elevata al suo esser-per-seacute ha lasciato dietro
di seacute la legge dellrsquoethos e dellrsquoesserci le cognizioni dellrsquoosservazione e della teoria tutto ciograve ha dietro di
seacute come una grigia ombra che dilegua cheacute questo egrave piuttosto un sapere drsquoun qualcosa il sui essere-per-
seacute e la cui effettualitagrave son diversi da quelli dellrsquoautocoscienza Tutto quanto come lrsquoosservazione
ecc viene lasciato alle spalle di fronte allrsquoautocoscienza Scrive poi Hegel
Essa disprezza intelletto e scienza
doti supreme dellrsquouomo ndash
si egrave data al diavolo
e deve andare a fondo
Non vedo non posso cogliere nientrsquoaltro che questo sempre e soltanto questo linguaggio che sta
funzionando In qualunque emozione sensazione rabbia gioia ecc Tutte queste proposizioni che
costruiscono queste sensazioni non sono altro che il rilevare lrsquoessenza del linguaggio il suo
funzionamento Capite che una cosa del genere egrave quanto di piugrave sovversivo si possa immaginare
Per quanto mi risulta nessuno ha portato alle estreme conseguenze queste parole di Hegel che a
mio parere rendono piugrave che pertinente questa considerazione e cioegrave il piacere come il godere di
essere divenuto se stesso come autocoscienza oggettiva Qui crsquoegravehellip ovviamente lo vediamo noi egrave il
per noi di Hegelhellip dopo noi lo sappiamo Hegel non poteva saperlohellip Sto parlando della volontagrave
di potenza questo piacere nellrsquoessere divenuto a se stesso come autocoscienza oggettiva cioegrave
nellrsquoaccorgersi che qualunque oggetto egrave sempre un oggetto per me per la mia autocoscienza cioegrave
un oggetto del e per il linguaggio Questo egrave il piacere E in effetti qual egrave il piacere la soddisfazione
per gli umani se non quella di esercitare la volontagrave di potenza Volontagrave di potenza anche intesa
come volontagrave di sapere come raggiungimento di un sapere Questa egrave lrsquounica soddisfazione che gli
umani possono avere non ce ne sono altre A pag 302 Essa giunge dunque al godimento del piacere
alla consapevolezza della propria realizzazione di una coscienza che appare come indipendente ossia
giunge allrsquointuizione dellrsquounitagrave di entrambe le autocoscienze indipendenti Essa raggiunge il suo fine
ma appunto in tale conseguimento indipendente esperimenta qual sia la veritagrave di quel fine stesso
Concepisce seacute come questa singola essenza per seacute essentehellip Cioegrave si rende conto di seacute Il rendersi conto
di seacute egrave ciograve che soddisfa la volontagrave di potenza Non a caso abbiamo detto in varie occasioni che la
volontagrave di potenza non egrave altro che il linguaggio nel suo farsi nel suo dirsi non egrave altro da questo
A pag 302 (136) Parla dellrsquoautocoscienza helliplrsquoultimo momento della sua esistenza egrave il pensiero della
sua perdita nella necessitagrave o il pensiero di se stessa come essenza assolutamente estranea a seacute Ma in
seacute lrsquoautocoscienza egrave sopravvissuta a questa perdita cheacute tale necessitagrave o tale pura universalitagrave egrave lrsquoessenza
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sua propria Questa riflessione della coscienza in se stessa consistente nel sapere la necessitagrave come seacute
egrave una nuova figura dellrsquoautocoscienza Quindi egrave un sapere della necessitagrave come seacute Necessitagrave sempre
intesa come la necessitagrave dellrsquoautocoscienza di sapersi se stessa In questo sta la necessitagrave egrave
necessario che la coscienza si accorga di essere ciograve che di fatto egrave cioegrave che un sapere di seacute un sapere
di seacute che non piugrave tornare indietro Ma questo sapere di seacute tiene anche conto del fatto che anche le
altre autocoscienze hanno questa consapevolezza di seacute E allora come si risolve il problema Con
lrsquoidea dello Stato dove tutte le autocoscienze si pongono come tesi e come antitesi e lo Stato ne egrave
la sintesi lrsquointegrazione che egrave fatta del lavoro di tutti e di ciascuno insieme e cioegrave lavoro del
singolo ma in quanto mondo percheacute egrave entrambe le cose Egrave singolo percheacute crsquoegrave il mondo e il mondo
egrave percheacute crsquoegrave il singolo percheacute se questo singolo non ci fosse il mondo cosigrave comrsquoegrave non ci sarebbe
sarebbe unrsquoaltra cosa quindi occorrono entrambi Questo egrave lrsquoaspetto politico e anche utopistico
dellrsquoopera di Hegel anche se egrave stato molto seguito per esempio dal marxismo Ma ciograve di cui Hegel
non ha tenuto conto in queste sue speculazioni politiche egrave invece proprio la presenza in ciascuno
della volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che fa cadere qualunque utopia percheacute
immaginando questo mondo questo Stato non si considera che le persone non sono quelle che si
immaginano che possano essere in questo Stato non si considera cioegrave che le persone sono parlanti
e che quindi essendo parlanti sono fatte di volontagrave di potenza Ora o questa volontagrave di potenza
direi quasi hegelianamente si pone come qualcosa che ha superato proprio nel senso
dellrsquoAufhebung la sua contraddizione cioegrave ciograve che pensa che gli si opponga e quindi non gli si
oppone piugrave ma lo accoglie come elemento costituente di seacute E allora questa volontagrave di potenza
non ha piugrave la necessitagrave di mettersi in atto di rappresentarsi attraverso guerre combattimenti
ecc ma diventa quello che tempo fa chiamavo il superpotenziamento intellettuale cioegrave
accorgendosi che tutto ciograve con cui ha a che fare egrave sempre e soltanto linguaggio si adopera a
lavorare sul linguaggio percheacute egrave lrsquounica cosa che gli rimane non crsquoegrave niente altro Lavorare sul
linguaggio sulla sua struttura sul suo funzionamento sulle sue finezze sulle sue astrazioni sulle
sue combinazioni ecc un porsquo come stiamo facendo drsquoaltra parte intendere sempre e sempre
meglio il funzionamento del linguaggio
Intervento Per trovare la sua essenza tutto sommato
Difficile a dirsi Non so se egrave finalizzato a questa cosa nel senso che la volontagrave di potenza certo egrave
sempre finalizzata al superpotenziamento e cioegrave ad acquisire sempre piugrave elementi ma
lrsquoacquisizione sempre maggiore di questi elementi non egrave il fine propriamente egrave lrsquoeffetto collaterale
del lavoro sul linguaggio
Intervento Lo intendevo piugrave come il raggiungimento della consapevolezza di ciograve di cui si egrave fatti
Sigrave certo E maggiore egrave la consapevolezza e minore egrave la necessitagrave di rappresentare di mettere in
scena la volontagrave di potenza percheacute viene tutta assorbita da quello che chiamo
superpotenziamento intellettuale e cioegrave dal continuo lavoro dalla continua opera del linguaggio
su se stesso che cerca non piugrave di modificare il mondo per poterlo dominare ma opera soltanto fine
a se stessa percheacute ormai si egrave accorta e non puograve piugrave non sapere che qualunque cosa immagini
pensi o faccia egrave sempre e comunque se stessa che egrave esattamente ciograve che diceva Hegel
dellrsquoautocoscienza qualunque cosa trovi trova sempre e soltanto se stessa
2 ottobre 2019
Siamo a pag 306 (137) Ciograve che la necessitagrave veramente egrave nellrsquoautocoscienza ciograve stesso essa egrave per la
nuova figura dellrsquoautocoscienza medesima Nella sua nuova figura lrsquoautocoscienza egrave se stessa come il
Necessariohellip Cioegrave ciograve che egrave necessario egrave soltanto lrsquoautocoscienza o potremmo dire lrsquounica cosa
necessaria egrave il linguaggio egrave lrsquounica cosa che non puograve non esserci percheacute se non ci fosse il linguaggio
o anche seguendo Hegel se non ci fosse lrsquoautocoscienza allora non ci sarebbe niente in questo
senso egrave necessario A pag 310 (143) Mediante il concetto del suo operare lrsquoindividuo ha determinato
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piugrave precisamente il modo nel quale lrsquoeffettuale universalitagrave a cui egli si egrave reso appartenente si volge
contro di lui Come effettualitagrave la sua operazione appartiene allrsquouniversalehellip Cioegrave il suo fare hellipma
il contenuto dellrsquooperazione egrave la propria individualitagrave che vuol conservarsi come questa singola opposta
allrsquouniversale Quindi da una parte crsquoegrave lrsquoopera il fare che egrave universale che egrave qualche cosa che si
pone come il significato delle cose un fare che trascende la persona ma al tempo stesso ci sta
dicendo questo fare egrave opera del singolo egrave il particolare e questo crea un problema Non si tratta
di proporre eventualmente una legge determinata anzi lrsquoimmediata unitagrave del singolo cuore con
lrsquouniversalitagrave egrave il pensiero che elevato a legge deve aver validitagrave per cui si afferma come in ciograve che egrave
legge ogni cuore debba riconoscere se stesso Questa opposizione rimane sigrave opposizione ma per il
singolo cuore per la persona non basta che sia particolare ma deve elevarsi a universalitagrave cioegrave
ciascuno vuole porsi come qualcosa di universale Infatti quando una persona afferma qualche
cosa afferma qualche cosa che egrave particolare nel senso che appartiene a lui ma vorrebbe che fosse
inteso come un universale cioegrave una cosa che deve valere per tutti Ma solo il cuore di questo
individuo ha posto la sua effettualitagrave nella sua azione che gli esprime il suo essere-per-seacute o il suo
piacere Soltanto questa persona il cuore di questo individuo ha posto la sua effettualitagrave in questa
operazione cioegrave rimane il singolo Essa deve valere immediatamente come universale cioegrave a dire egrave
in veritagrave qualcosa di particolare e dellrsquouniversalitagrave non ha che la forma il particolare contenuto del
cuore deve come tale valere universalmente Cioegrave ciograve che io penso non deve valere come ciograve che
penso io ma deve valere per tutti Cosigrave pensano gli umani Perciograve in questo contenuto gli altri non
trovano compiuta la legge del cuore loro bensigrave quella di un altro e appunto secondo lrsquouniversale legge
per cui in ciograve che egrave legge ciascuno deve trovare il cuore suo gli altri si volgono altrettanto contro
lrsquoeffettualitagrave che esso proponeva proprio a quel modo chrsquoesso volgevasi contro la loro Come prima
soltanto la legge rigida cosigrave ora lrsquoindividuo trova abominevoli e avversi alle sue eccellenti intenzioni i
cuori stessi degli altri uomini Come egrave possibile che se dico una cosa questa non venga
immediatamente riconosciuta come veritagrave assoluta e incontrovertibile Quindi che cosa accade
Accade che questa persona ndash qui sta parlando della virtugrave del bene ndash pensa che il bene sia una
certa cosa e vuole che questa cosa che pensa sia riconosciuta universalmente come il bene
universale Chiaramente ciascuno lo pensa per seacute ma lrsquoidea egrave che tutto questo serva al bene
comune al bene dellrsquoumanitagrave come dire io so qual egrave il bene per lrsquoumanitagrave A pag 313 (147)
Perciograve il batticuore per il benessere dellrsquoumanitagrave passa nello smaniare della sconvolta presunzione
nella furia della coscienza per conservarsi contro la sua distruzionehellip Distruzione da parte degli
altri cioegrave mi oppongo contro tutti e tutti si oppongono contro tutti hellipe ciograve cosigrave che la coscienza
allontana da seacute lrsquoinversione che essa stessa egravehellip Egrave unrsquoinversione nel senso che questa coscienza come
diceva prima da una parte egrave il particolare e vuole essere universale ma vuole essere universale
proprio percheacute egrave particolare e allora deve allontanare questa inversione percheacute possa porsi
soltanto come universale hellipe si adopera a riguardarla e a esprimerla come un Altro Questo
problema lo mette al di fuori e lo pone come un altro cioegrave egrave un altro che si oppone non egrave un
problema intrinseco interno alla questione stessa che egrave autocontraddittoria ma egrave un altro che
mi crea dei problemi Allora la coscienza qualifica lrsquoordine universale come unrsquoinversione della legge
del cuore e della sua felicitagravehellip Lrsquouniversale cioegrave il come le cose di fatto stanno diventa
unrsquoinversione della legge del cuore diventa un qualche cosa che rovescia la legge del cuore e della
felicitagrave le si oppone in definitiva Quindi questo ordine universale diventa il nemico da piegare
hellippreti fanatici despoti corrotti aiutati dai loro ministri che umiliando e opprimendo cercano di rifarsi
dellrsquoumiliazione loro avrebbero inventata questa inversione manipolandola a indicibile miseria
dellrsquoumanitagrave ingannata Questa contraddizione viene posta allrsquoesterno come una minaccia e deve
essere tolta da tutti ecco che allora partono le crociate In questo suo sconvolgimento la coscienza
enuncia lrsquoindividualitagrave come principio di sconvolgimento e di inversionehellip Percheacute ovviamente
punta allrsquouniversalitagrave ciograve che io dico deve essere universale Lrsquoindividualitagrave altrui pertanto egrave
vista come una minaccia come un pericolo sempre hellipunrsquoindividualitagrave peraltro estranea e
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accidentale Ma il cuore o la singolaritagrave della coscienza singolaritagrave che vuole essere immediatamente
universale egrave esso stesso tale principio di sconvolgimento e di inversionehellip La singolaritagrave della
coscienza che vuole essere universale sta qui dice Hegel il principio di sconvolgimento e di
inversione Usa questo termine ldquoinversionerdquo nel senso che la persona pensa ldquoo crsquoegrave lrsquouna o crsquoegrave
lrsquoaltrardquo la mia idea singolare egrave mia ma voglio che sia universale se diventa universale perograve cessa
la mia singolaritagrave hellipe il suo operare produce soltanto la conseguenza che questa contraddizione viene
portata alla sua coscienza Infatti al cuore il vero egrave la legge sua - qualcosa di meramente opinato che
ben diversamente dallrsquoordine costituito non ha sopportato la luce del giorno e che anzi appena esposto
a questa luce va a fondo Per ciascuno il vero egrave quello che pensa ma rimane un suo pensiero percheacute
possa rimanere un suo pensiero e pensarsi vero ci sta suggerendo Hegel egrave preferibile che non
venga messo alla prova infatti dice non ha sopportato la luce del giorno che rischiara Tal sua legge
dovrebbe avere effettualitagravehellip Cioegrave dovrebbe accadere hellipallora fine ed essenza gli egrave la legge in quanto
effettualitagrave Il fine egrave porre questa legge come qualcosa che si effettua davvero che accade hellipin
quanto valido ordine ma immediatamente lrsquoeffettualitagrave cioegrave proprio la legge in quanto valido ordine
gli rappresenta piuttosto la nullitagrave Vorrebbe che questa cosa che ha pensato fosse lrsquouniversale perograve
non puograve esporla metterla alla prova percheacute supportata da niente e allora se dovesse effettuarsi
questa cosa che cosa gli ritorna Gli ritorna la nullitagrave di ciograve che ha pensato A pag 315 (149)
Infatti essendo esso (lrsquoordine) la legge di ogni cuore e tutti gli individui essendo immediatamente
questo universale quellrsquoordine egrave unrsquoeffettualitagrave che egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per seacute
o del cuore Questo ordine che ciograve che io penso voglio che diventi appunto un ordine universale
egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma dice egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per
seacute o del cuore cioegrave egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma soltanto per me questa cosa egrave
versa soltanto per me La coscienza che propone la legge del suo cuore avverte dunque resistenza da
parte di altri percheacute essa contraddice alle leggi altrettanto singole del cuore loro e questi nella loro
resistenza non fanno altro che proporre la legge propria e darle validitagrave Ciascuno fa questo
Lrsquouniversale ora presente egrave quindi solo una resistenza generale e un osteggiarsi reciproco di tutti
ciascuno vuol rendere valida la propria singolaritagrave senza perograve riuscirvi cheacute anche la singolaritagrave sua
prova la sua medesima resistenza e viene reciprocamente vanificata dalle altre singolaritagrave Questo egrave
ciograve che accade ciascuna volta in cui qualcuno vuole proporre la propria idea di bene che si scontra
con le altre idee che altri hanno ovviamente parte comunque dal presupposto che lrsquoidea che
questo qualcuno ha del bene sia qualcosa di universale che dice Hegel crea un problema percheacute
si scontra con il fatto che invece egrave prodotta da un particolare da una singolaritagrave Quindi percheacute
possa porsi effettivamente come un universale dovrebbe essere proposta da tutti ma ci sta
dicendo questo non accade A ag 318 (153) Ora mediante il togliere lrsquoindividualitagrave del principio
di inversionehellip Togliere lrsquoindividualitagrave se punto allrsquouniversalitagrave devo togliere lrsquoindividualitagrave
helliplrsquouniversale deve ricevere dalla virtugrave la sua verace effettualitagravehellip La virtugrave deve essere quella che
dice che cosrsquoegrave il vero hellipfine della virtugrave egrave quello di riinvertire lrsquoinvertito corso del mondo e di produrne
la vera essenza Sarebbe come dire che la virtugrave deve capovolgere questa situazione in cui
lrsquouniversale egrave prodotto dal singolo Che cosa succede capovolgendola Succede che questa virtugrave
torna al singolo ma questo singolo deve avere in seacute in qualche modo lrsquouniversalitagrave cioegrave la virtugrave
deve essere universale ma parte dal singolo e quindi non egrave universale percheacute per essere tale deve
partire da tutti quindi io tolgo lrsquoindividualitagrave e mi rimane lrsquouniversalitagrave che a questo punto si
riversa sulla singolaritagrave ponendosi come universale Da principio questa vera essenza egrave nel corso del
mondo solo come il suo in-seacute e non egrave ancora effettualitagravehellip Si pone solo come lrsquoin-seacute come lrsquoaccadere
il semplice darsi di qualcosa hellipperciograve la virtugrave crede soltanto a questa vera essenza Essa procede ad
elevare a visibilitagrave questa fede senza perograve godere dei frutti del proprio lavoro e del proprio sacrificio
Infatti in quanto la virtugrave egrave individualitagravehellip La virtugrave egrave ciograve che io ho posto come tale egrave il singolo che
la mette in atto hellipessa egrave lrsquooperare della lotta da lei ingaggiata con il corso del mondohellip Cioegrave la virtugrave
lotta contro il come vanno le cose La virtugrave dice come dovrebbero andare le cose e quindi
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combatte contro il come vanno le cose hellipma il suo fine e vera essenza egrave il soggiogamento
dellrsquoeffettualitagrave di quel corsohellip La virtugrave vuole impadronirsi e imporsi sul corso del mondo
helliplrsquoesistenza cosigrave promossa del bene egrave quindi il cessare del di lei operare ossia il cessare della coscienza
dellrsquoindividualitagrave Quindi il progetto della virtugrave egrave il cessare del suo operare cioegrave il cessare di un
operare di una individualitagrave percheacute la virtugrave vuole essere universale A pag 323 Ma la coscienza
della virtugrave poggia su questa differenza dellrsquoin-seacute e dellrsquoessere la quale non ha veritagrave alcuna Questa
differenza dellrsquoin seacute e dellrsquoessere pone lrsquoin seacute come qualche cosa che egrave e lrsquoessere che egrave universale
Li pone come differenti ma questa differenza dice non ha veritagrave alcuna Il corso del mondo doveva
essere lrsquoinversione del buono cheacute esso aveva a suo principio lrsquoindividualitagravehellip Il corso del mondo cioegrave
il come vanno le cose doveva essere lrsquoinversione del buono cioegrave il buono deve convertire il corso
del mondo ma dice hellipsolo questa egrave il principio dellrsquoeffettualitagrave proprio essa egrave infatti la coscienza
mediante la quale ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile
ma in effetto lo inverte dal nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Dice che proprio essa la
effettualitagrave egrave ciograve che per me ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro Il fatto che per me qualcosa
sia in seacute cioegrave che sia cosigrave accade ugualmente per un altro anche per un altro succede la stessa
cosa Ora dice il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile cioegrave ciograve che egrave necessario e lo inverte dal
nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Cioegrave il corso del mondo che cosa fa Inverte capovolge
lrsquointrasmutabile ciograve che appare necessario dal nulla dellrsquoastrazione cioegrave dal mio pensiero alla
realtagrave cioegrave le cose stanno cosigrave Il corso del mondo egrave ciograve che si oppone alla virtugrave come sappiamo
Ora dicendo che il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile ma in effetto lo inverte dal nulla
dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave ci sta dicendo che si prende coscienza del fatto che le cose
vanno in un certo modo che anzicheacute essere posto come unrsquoastrazione percheacute in fondo egrave la mia
opinione si pone come realtagrave Cosigrave il corso del mondo ottiene vittoria su ciograve che in contrapposizione
a lui costituisce la virtugravehellip La virtugrave si contrappone al corso del mondo hellipottiene vittoria su di essa
alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza Dice che quellrsquooperazione di prima in realtagrave non
riesce percheacute il corso del mondo vince sulla virtugrave cioegrave molto banalmente il come vanno le cose
il come vedo le cose vince sulla mia idea di come dovrebbero andare Ma esso non trionfa di
alcuncheacute di reale sigrave bene della manipolazione di differenze che non sono differenzehellip Non egrave che
questo trionfo sia alcuncheacute di reale percheacute di fatto trionfa su niente diceva ottiene vittoria su di
essa alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza cioegrave prende come essenza qualcosa che non
ha nessuna essenza la mia idea la mia opinione helliptrionfa di tale pomposo discorrere del bene
supremo dellrsquoumanitagrave e dellrsquooppressione di questahellip Vedendo come vanno le cose mi accorgo che la
virtugrave non trionfa e allora non trionfando sul corso del mondo devo in qualche modo imporre
questa virtugrave e fare in modo che gli altri credano che questa virtugrave sia in condizione di modificare il
mondo hellipdi tale pomposo discorrere del sacrificio per il bene e dellrsquoabuso di doti - simili essenze e fini
ideali si accasciano come parole vuote che rendono elevato il cuore e vuota la ragione simili elevate
essenze edificano ma non costruiscono sono declamazioni che con qualche determinatezza esprimono
soltanto questo contenuto che lrsquoindividuo il quale dagrave ad intendere drsquoagire per tali nobili fini e ha sulla
bocca tali frasi eccellenti valle di fronte a se stesso come unrsquoeccellente essenza - ma egrave invece una
gonfiatura che fa grossa la testa propria e quella degli altri la fa grossa di vento Hegel se la sta
prendendo contro coloro che immaginano che la propria idea di virtugrave debba costituire un
universale assoluto Percheacute questo possa accadere occorre porre come fine il bene dellrsquoumanitagrave
ma come la sostengo questa mia idea che cioegrave sia proprio questo il bene dellrsquoumanitagrave Poco dopo
dice Ma la virtugrave da noi considerata egrave fuori della sostanza egrave priva di essenza egrave una virtugrave soltanto della
rappresentazione virtugrave di parole prive di qualunque contenuto Questa vuotaggine oratoria alle prese
col corso del mondo si paleserebbe subito qualora si dovesse dire che cosa le sue frasi significhino -
perciograve esse vengono allora presupposte come note Lrsquoesigenza di esprimere questo noto o verrebbe
soddisfatta con un nuovo diluvio di frasi o le verrebbe contrapposto lrsquoappello al cuore affincheacute nel suo
intimo esso dica che cosa quelle significano ossia verrebbe confessata lrsquoincapacitagrave a dirlo
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effettivamente ndash La nullitagrave di quella chiacchiera sembra essere divenuta certa anche per la cultura del
nostro tempo sebbene in modo inconsapevole giaccheacute dallrsquointera massa di quelle frasi e dal vezzo di
farsene belli egrave dileguato ogni interesse il che trova la sua espressione nel fatto chrsquoesse producono soltanto
noia Quindi a questo punto che cosa succede Dice che la coscienza si sbarazza come di un vano
mantello della rappresentazione di un bene in seacute che non avrebbe ancora effettualitagrave alcuna Questo egrave
il problema il bene egrave in seacute perograve non ha ancora effettualitagrave percheacute si produca occorre sacrificarsi
bisogna sacrificare il bene personale per il bene comune per il bene ultimo per il bene assoluto
Nella sua lotta la coscienza ha sperimentato come il corso del mondo non sia tanto malvagio quanto
pareva la sua effettualitagrave egrave infatti la realtagrave dellrsquouniversale Questo corso del mondo che la mia idea
di virtugrave vedeva come un nemico da combattere da soggiogare questa realtagrave sta dicendo non egrave
poi cosigrave malvagia in effetti non egrave che la realtagrave universale le cose come sono Con questa esperienza
viene a cadere il mezzo di produrre il bene col sacrificio dellrsquoindividualitagravehellip Se non ho piugrave la necessitagrave
di contrapporre il bene mio al bene universale percheacute mi sono accorto che il corso del mondo non
egrave poi cosigrave malvagio - potremmo dire che le cose di per seacute non sono buone neacute cattive sono quelle
che sono ndash se prendo atto di questo allora non sono piugrave il nemico e pertanto non ho piugrave da
sacrificare niente non ho piugrave da sacrificare lrsquoindividualitagrave non devo piugrave cancellarmi a vantaggio
del bene comune possiamo esistere entrambi hellipcheacute lrsquoindividualitagrave egrave per lrsquoappunto lrsquoattuazione di
ciograve che egrave in seacutehellip Lrsquoindividualitagrave egrave il porre in atto egrave il mettere in opera ciograve che egrave in seacute hellipe
lrsquoinversione cessa di venir considerata come unrsquoinversione del bene percheacute egrave piuttosto lrsquoinversione del
bene stesso come mero fine nellrsquoeffettualitagravehellip A questo punto non crsquoegrave piugrave questa opposizione tra il
bene e le cose che vanno per i fatti loro percheacute hellipil movimento dellrsquoindividualitagrave egrave la realtagrave
dellrsquouniversale Egrave giagrave parte dellrsquouniversale non crsquoegrave piugrave ndash sta qui la questione centrale della
dialettica ndash la separazione tra lrsquoindividuale e lrsquouniversale lrsquoindividuale e lrsquouniversale si integrano
quindi il mio operare percheacute il bene si riduce a ciograve che io faccio egrave sigrave mio singolo ma egrave un operare
universale e cosigrave lrsquooperare di tutti modifica in qualche modo il mio operare Egrave esattamente ciograve
che Heidegger diragrave centrsquoanni dopo io modifico il mondo con il mio intervento modificandolo il
mondo modifica me egrave il circolo ermeneutico Ma in effetto cosigrave egrave anche vinto e sparito ciograve che come
corso del mondo stava di contro alla coscienza di ciograve che egrave in seacute Non crsquoegrave piugrave questo ldquostare di contrordquo
percheacute non egrave piugrave visto come il nemico Ivi lrsquoesser-per-seacute dellrsquoindividualitagrave era opposto allrsquoessenza o
allrsquouniversale e appariva come realtagrave separata dallrsquoesser-in-seacute Qui torniamo proprio alle origini crsquoegrave
lrsquoessere per seacute e lrsquoessere in seacute Ma poicheacute si egrave reso manifesto che lrsquoeffettualitagrave sta in separata unitagrave con
lrsquouniversale cosigrave anche lrsquoesser-per-seacute del corso del mondo dimostra di non esser piugrave proprio a quel modo
che lo in-seacute della virtugrave egrave soltanto un modo di vedere A questo punto lrsquoin seacute della virtugrave non egrave piugrave un
qualche cosa che si deve imporre sul mondo non aspira piugrave a diventare universale ma egrave soltanto
un modo di vedere unrsquoopinione un gioco Questa realtagrave di cui parlo egrave per me nel senso che sono
io che la instauro Il passaggio dialettico egrave lrsquointegrazione questa cosa che io immagino essere fuori
di me lrsquooggettivitagrave ritorna in qualche modo a me allrsquoin seacute che diventa ciograve per cui io posso vedere
questa cosa ma la vedo in quanto questa cosa egrave me che la vedo Egrave questo che Heidegger intende
quando parla del mondo quando dice che io sono il mondo tutte le cose sono io percheacute vedendole
osservandole ecc metto in atto questo processo di cui Hegel ci sta parlando per cui dallrsquoin seacute
volge al per seacute cioegrave m accorgo che egrave per seacute quindi egrave per me e quindi lrsquoin seacute a questo punto diventa
effettivamente il Seacute quando mi accorgo che ciograve che vedo non egrave altro che la mia autocoscienza
cioegrave linguaggio Ciograve con cui ho a che fare continuamente egrave sempre e solo e non puograve non essere
autocoscienza Lrsquoindividualitagrave del corso del mondo potragrave ben ritenere di agire soltanto per seacute o
egoisticamente ma egrave migliore di quello chrsquoessa stessa non credahellip Pone il corso del mondo come
unrsquoindividualitagrave rifacendosi al discorso di prima cioegrave come qualcosa che si oppone hellipil suo
operare egrave in pari tempo un operare in seacute essente un operare universale Quando essa agisce
egoisticamente non sa semplicemente quello che si fa e quando assicura che gli uomini tutti agiscono
egoisticamente asserisce soltanto che gli uomini tutti non hanno coscienza di quello che sia lrsquooperare
125
Quando essa agisce per seacute equivale allrsquoaddurre a effettualitagrave ciograve che egrave solo lrsquoin-seacute essente cosigrave il fine
dellrsquoesser-per-seacute fine il quale si ritiene opposto allrsquoin-seacute - la sua vuota scaltrezza noncheacute le sue sottili
spiegazioni che ovunque riescono a mettere in evidenza il tornaconto sono dileguate a quel modo che egrave
dileguato il fine dello in-seacute e il suo chiacchierare Lrsquooperare e lrsquointraprendere dellrsquoindividualitagrave sono
dunque fine in se stesso lrsquouso delle forze il gioco delle loro estrinsecazioni egrave ciograve che conferisce vita a
loro che sarebbero altrimenti il morto in-seacute e lo in-seacute non egrave un universale non messo in opera privo di
esistenza ed astratto anzi egrave esso stesso immediatamente la presenza ed effettualitagrave del processo
dellrsquoindividualitagrave Nel processo di integrazione di individualitagrave e di universalitagrave accade che tutto
ciograve che faccio il mio operare che fino a un certo punto se non mi accorgo egrave considerato
egoisticamente come il mio voler imporre la mia volontagrave sul mondo diventa un qualche cosa che
egrave un agire allrsquointerno del mondo egrave un agire mio insieme con quello di tutti gli altri che non si
oppone percheacute si integra Non crsquoegrave piugrave lrsquoopposizione tra lrsquoin seacute e il per seacute ma crsquoegrave integrazione il che
significa che tutto ciograve che ciascuno fa modifica il mondo Ma ciograve che anchrsquoio faccio modifica il
mondo e lrsquooperare di tutti modifica il mondo che modifica me Questo significa porre lrsquoaccento
non piugrave su singoli elementi ma sulla relazione fra elementi Hegel parla di dialettica certo ma la
dialettica a questo punto si puograve intendere come una relazione una relazione tra due o piugrave cose
Questa relazione egrave propriamente lrsquoapertura nel senso che lascia aperta questa apertura che non
puograve colmarsi Infatti la sintesi di cui parla Hegel non egrave che cancella uno dei due a vantaggio
dellrsquoaltro rimangono entrambi quindi questa apertura questo iato permane Questo iato non egrave
altro che la relazione la relazione potremmo dire pura se non fosse che parlando di relazione
pura egrave una contraddizione in termini percheacute una relazione che non egrave determinata che non ha
termini non egrave niente occorrono dei termini almeno due percheacute ci sia una relazione A questo
punto verrebbe anche da pensare che lrsquoessere di cui parla Heidegger non egrave altro che questa
relazione percheacute egrave dalla relazione dallrsquoessere che sorgono gli enti lrsquoessere egrave quellrsquoapertura
quellrsquoorizzonte dice Heidegger dal quale gli enti possono sorgere possono apparire Potremmo
dire che egrave nella relazione che gli enti possono apparire nella relazione cioegrave nel trovarsi questi
elementi connessi fra loro Dire che soltanto nella relazione gli enti appaiono egrave come dire che non
crsquoegrave ente che non sia in una relazione che egrave poi la nozione di segno in Peirce tra lrsquoaltro Si potrebbe
porre la questione in termini piugrave strutturali Hegel pone la questione in termini piugrave politici sociali
perograve egrave come se stesse dicendo che non crsquoegrave lrsquoindividualitagrave non crsquoegrave lrsquoente che non sia giagrave
nellrsquouniversale che non sia giagrave preso in questa relazione Lrsquouniversale egrave il significato dellrsquoente ndash
avevamo posto questa connessione con il segno di de Saussure ndash e il significante egrave lrsquoaccadere di
qualche cosa che fincheacute non ha significato egrave niente ma egrave la relazione tra i due che fa esistere i due
che non preesistono la relazione non la preesistono percheacute se non crsquoegrave la relazione non esiste neacute
lrsquouno neacute lrsquoaltro Quindi egrave una disanima precisa del funzionamento del linguaggio dove ci dice che
il singolare e lrsquouniversale non si danno se non in una relazione cioegrave se non in una integrazione tra
loro Tutto ciograve che raccontava prima del voler imporre la virtugrave sullrsquoandamento delle cose non egrave
altro che il tentativo da parte di ciascuno di piegare il linguaggio al proprio volere cioegrave fare in
modo che il linguaggio significhi quello che vuole lui Certo il linguaggio significa ma significa in
quanto egrave una continua relazione fra elementi in cui io stesso che voglio fare questa operazione di
controllo del linguaggio non sono che uno degli elementi Questa egrave anche la portata del testo di
Hegel mostrare come in effetti nellrsquooperare di tutti e di ciascuno ciascuno egrave un momento della
dialettica egrave un momento del farsi del linguaggio non egrave altro che questo In questo volere fare cose
non fa altro che mettere in atto il funzionamento del linguaggio solo questo
9 ottobre 2019
A pag 326 Lrsquoindividualitagrave che egrave a se stessa reale in seacute e per se stessa Lrsquoautocoscienza ha ora colto il
concetto di seacute che prima era soltanto quello che noi avevamo di essa il concetto cioegrave di essere nella
126
certezza di se stessa ogni realtagravehellip Piugrave avanti Ma daccheacute fine ed essere-in-seacute si son dati a dividere
come ciograve stesso che sono lrsquoessere per altro e lrsquoeffettualitagrave trovata la veritagrave non si separa piugrave dalla certezza
che ora il fine posto vien preso per la certezza di se stesso e lrsquoattuazione di esso presa per la veritagrave ma
anche che il fine vien preso per la veritagrave e lrsquoeffettualitagrave presa per la certezza anzi lrsquoessenza e il fine in
se e per se stessi sono la certezza della stessa realtagrave immediata sono la compenetrazione dellrsquoessere-in-
seacute e dellrsquoesser-per-seacute dellrsquouniversale e dellrsquoindividualitagrave lrsquooperare egrave in lui stesso la sua veritagrave e la sua
effettualitagravehellip Qui parla dellrsquoopera del fare ma occorre tenere conto che lrsquooperare propriamente egrave
il dire egrave il primo operare A pag 328 Lrsquooperare nulla muta e contro nulla si volge egrave la pura forma
della traduzione dal non-venir-veduto nel venir-veduto e il contenuto che vien messo in luce e che si
presenta non egrave niente altro da ciograve che questo operare egrave giagrave in seacute Esso egrave in seacute questa egrave la sua forma
come unitagrave pensata ed esso egrave effettualehellip Quindi questo operare non egrave nientrsquoaltro di ciograve che egrave giagrave
da sempre Questo naturalmente pone la questione dellrsquoinizio del come si comincia Egrave giagrave da
sempre o come diceva Heidegger siamo giagrave nel linguaggio non crsquoegrave un inizio A pag 332 Cosigrave
lrsquoindividuo che procede allrsquoazione sembra trovarsi in un circolo in cui ciascun momento giagrave presuppone
lrsquoaltrohellip Ecco qui si egrave giagrave nel linguaggio ci sono tuti gli elementi hellipe non sembra quindi poter
trovare cominciamento alcuno soltanto dallrsquooperazione lrsquoindividuo impara infatti a conoscere la sua
essenza originaria la quale deve essere il fine suo ma per operare deve precedentemente avere il fine
Se intendiamo tutto ciograve come il dire egrave chiaro che il dire egrave sempre incominciato ed egrave giagrave anche il
fine non crsquoegrave un fine oltre il fine per cui si egrave sempre irrimediabilmente nel linguaggio A pag 334
hellipniente egrave per lrsquoindividualitagrave che non sia mediante essahellip Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve attraverso cui le
cose sono hellipo non crsquoegrave effettualitagrave (lrsquoaccadere delle cose) alcuna che non sia la sua natura e il suo
operare e non crsquoegrave operare neacute in-seacute dellrsquoindividualitagrave che non sia effettuale e solo questi momenti sono
suscettibili di comparazione hellip Qualunque cosa egli operi qualunque cosa gli possa incontrare egrave lui
che lrsquoha fatta ed essa egrave lui stessohellip Piugrave chiaro di cosigrave A pag 335 Lrsquoindividuo puograve dunque provare
in seacute soltanto gioia daccheacute egli sa di non poter trovare nella propria effettualitagrave niente altro che lrsquounitagrave
dellrsquoeffettualitagrave medesima con lui ovvero soltanto la certezza di se stesso vista nella sua veritagrave e di
raggiungere perciograve sempre il proprio fine Ci sta dicendo in un certo qual modo che parlando crsquoegrave
giagrave la gioia ndash naturalmente se ci si accorge che si sta parlando ndash percheacute nel parlare crsquoegrave giagrave il
cominciamento e il fine egrave giagrave tutto ligrave non crsquoegrave da attendersi nulla A pag 335 (175) Lrsquooperahellip Che
a questo punto possiamo intendere come il dire Lrsquoopera egrave la realtagrave che la coscienza si dagrave egrave ciograve in
cui lrsquoindividuo egrave per essa coscienza quel chrsquoegli egrave in-seacute e in modo tale che la coscienza per la quale esso
diviene nellrsquoopera non egrave la coscienza particolare ma quella universale essa nellrsquoopera si egrave trasposta in
generale nellrsquoelemento dellrsquouniversalitagrave nel spazio privo di determinatezza dellrsquoessere La coscienza
ritornante dalla propria opera egrave in effetto la coscienza universale - percheacute essa diviene la assoluta
negativitagrave o lrsquooperare in questa opposizione -hellip Qui crsquoegrave sempre la dialettica ovviamente Ci sta
dicendo che in questo operare cioegrave nel dire che cosa succede Io dico qualcosa e mi ritorna di
questo operare che egrave il mio dire come coscienza universale in quanto egrave il negativo assoluto cioegrave
egrave ciograve che si oppone sempre egrave ciograve che mi dice che ciograve che sto dicendo egrave in quanto non egrave ciograve che non
egrave non egrave altro A pag 336 Lrsquoopera egravehellip Come dire che il dire egrave hellipovverosia egrave per altre individualitagrave
ed egrave per esse una effettualitagrave estranea al cui posto esse debbon porre la propria per darsi mediante il
loro operare la coscienza della loro unitagrave con lrsquoeffettualitagravehellip Cioegrave qualcuno parla altri parlano
hellipoppure il loro interesse per quellrsquoopera posto dalla loro natura originaria egrave un interesse diverso da
quello peculiare di questrsquoopera la quale cosigrave vien mutata in qualcosa di diverso Egrave ciograve che accade
quando si discute Lrsquoopera egrave perciograve in generale qualcosa di effimero che si estingue per il controgioco
di altre forze e di altri interessi e che rappresenta la realtagrave dellrsquoindividualitagrave piuttosto come dileguante
che come compiuta Qui egrave interessante percheacute il dire in effetti in una discussione man mano che
si dice dilegua non crsquoegrave piugrave ci sono altre cose che intervengono altre cose che modificano
lrsquointerlocutore il quale modifica me egrave la questione del mondo di cui parla Heidegger A pag 338
(178) La necessitagrave dellrsquooperare consiste in ciograve che un fine egrave senzrsquoaltro riferito allrsquoeffettualitagravehellip Un
127
fine di qualche cosa il mio scopo egrave riferito a qualche cosa che si effettui che si produca hellipe questa
unitagrave egrave il concetto dellrsquooperare si agisce percheacute in seacute e per se stesso lrsquooperare egrave lrsquoessenza dellrsquoeffettualitagrave
Nellrsquoopera risulta bensigrave lrsquoaccidentalitagrave che lrsquoesser compiuto ha di contro al volere e al condurre a
compimentohellip Qui si intende bene di nuovo se ci si riferisce al dire il dire che ciascuna volta che
si dice egrave compiuto egrave compiuto ma dilegua di fronte ad altro che si diragrave A pag 339 hellipla veritagrave
consiste soltanto nellrsquounitagrave della coscienza con lrsquooperarehellip Cioegrave lrsquooperare egrave la consapevolezza di ciograve
che sto facendo il dire egrave la consapevolezza che sto dicendo questa egrave la veritagrave Potremmo dire che
la veritagrave sta nellrsquoessere consapevoli del fatto che si sta parlando hellipe lrsquoopera vera egrave soltanto
quellrsquounitagrave dellrsquooperare e dellrsquoessere del volere e del condurre a compimento Alla coscienza dunque
in forza della certezza che sta a fondamento dellrsquoagire di lei lrsquoeffettualitagrave opposta alla certezza egrave essa
stessa un qualcosa che egrave soltanto per la coscienzahellip Il mio volere Dunque voglio dire delle cose e
quindi le dico Le cose che dico egrave come se si opponessero a ciograve che volevo dire percheacute sono altro
da ciograve che volevo dire Si tratta quindi di trovare lrsquounitagrave di questo elemento e del suo opposto
di trovare lrsquointegrazione fra questi due elementi Lrsquointegrazione fra questi due elementi egrave
esattamente ciograve che diceva prima la veritagrave e cioegrave lrsquoaccorgersi che si sta parlando e che quindi se
sto parlando allora ciograve che voglio dire sigrave opera nel senso che si tramuta in un dire ma questo
dire non egrave mai il mio voler dire perograve sono in una unitagrave non li posso disgiungere non posso
separare il mio voler dire dal dire Questo percheacute se anche poi non lo pronuncio giagrave nel mio voler
dire io lo sto dicendo comunque hellipla coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave come momento
dileguantehellip La mia coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave cioegrave di ciograve che accade come un
dileguarsi di ciograve che volevo dire nel mio dire il quale mio dire a sua volta dilegua in ciograve che segue
hellipe quindi lrsquoeffettualitagrave medesima vale ad essa coscienza soltanto come un essere in generale la cui
universalitagrave egrave un unum atque idem (lo stesso) con lrsquooperare Il particolare e lrsquouniversale fanno uno
sono uno e questo uno che fanno dice a pag 340 hellipegrave lrsquoopera vera e questrsquoultima egrave la Cosa stessa
che senzrsquoaltro si afferma e che vien sperimentata come ciograve che ha forza di permanere indipendentemente
da quella Cosa che egrave lrsquoaccidentalitagrave dellrsquoopera individuale in quanto tale delle circostanze dei mezzi e
dellrsquoeffettualitagrave Questa Cosa stessa egrave la parola egrave lrsquoatto di parola che ha in seacute il particolare e
lrsquouniversale ma anche lrsquooperare cioegrave il dirsi il prodursi Ora ciograve che permane non egrave ciograve che io ho
detto per la cosa specifica ma egrave il fatto che io dico egrave il dire egrave la parola egrave questo che permane
Nella Cosa stessa dunque in quanto compenetrazione fattasi oggettiva dellrsquoindividualitagrave e
dellrsquooggettivitagrave stessa allrsquoautocoscienza egrave divenuto il suo vero concetto di seacute o essa egrave giunta alla
consapevolezza della sua sostanza Questa Cosa stessa la parola giunge alla consapevolezza della
sua sostanza cioegrave di ciograve che essa egrave veramente ed egrave fatta di universale e di particolare
compenetrati insieme indisgiungibili significante e significato A pag 341 (182) Onesta chiamasi
quella coscienza che da una parte egrave pervenuta a questo idealismo cui la cosa stessa esprime e che
dallrsquoaltra ha il vero nella cosa come questa universalitagrave formale - quella coscienza che sempre egrave intesa
alla Cosa che quindi si aggira nei diversi momenti o specie di questa e che non riuscendo a
raggiungerla in un solo di essi o in un solo significato proprio per questo se ne impossessa nellrsquoaltro
momento e cosigrave in effetto consegue sempre lrsquoappagamento del quale questa coscienza secondo il suo
concetto doveva divenire partecipe Vada come vuole andare essa ha sempre portato a compimento e
sempre raggiunto la Cosa stessa poicheacute questa essendo questo universale genere di quei momenti egrave
predicato di tutti Quindi la coscienza ha sempre raggiunto la Cosa stessa ha sempre raggiunto la
parola lrsquoatto di parola in quanto unitagrave dellrsquouniversale e del singolare in atto che si sta dicendo
hellipla Cosa stessa egrave appunto ad essa unitagrave della sua decisione e della realtagrave la coscienza afferma che
lrsquoeffettualitagrave non sarebbe se non il suo essere in grado A pag 345 (187) Unrsquoindividualitagrave (qualcuno)
si accinge dunque a realizzare qualcosa cosigrave sembra chrsquoessa abbia reso qualcosa una Cosa essa agisce
nellrsquoazione diviene per altri e le sembra di avere a che fare con lrsquoeffettualitagrave Gli altri prendono dunque
lrsquooperare di quellrsquoindividualitagrave per un interesse alla Cosa come tale e per il fine che la Cosa sia
realizzata in seacute non importa se ciograve sia promosso dalla prima individualitagrave o da loro Mentre essi cosigrave
128
mostrano questa Cosa giagrave da loro realizzata o se ciograve non sia mentre offrono il loro aiuto e giagrave vi si
impegnano ecco che quella coscienza egrave invece giagrave uscita fuori dal punto in cui essi ritengono chrsquoella
sia ciograve che nella Cosa le interessa egrave il suo operare e darsi da fare e mentre essi si accorgono che in ciograve
consisteva la Cosa stessa si trovano quindi raggirati Ma in effetto il loro accorrere in aiuto altro non
era se non chrsquoessi volevano vedere e mostrare lrsquooperare loro e non la Cosa stessahellip Qui Hegel sta
dicendo due secoli prima di noi ciograve che andiamo dicendo e cioegrave che si parla si opera non per la
Cosa che egrave in questione ammesso che ci sia ma unicamente per operare cioegrave per parlare
Qualunque cosa si voglia dire si voglia fare ecc non ha nessun altro fine se non lrsquooperare cioegrave il
dire se non continuare a dire a affermare cose Poicheacute ora egrave reso manifesto che il proprio darsi da
fare che il gioco delle sue forze vale per la Cosa stessa ecco che la coscienza sembra mettere in movimento
la sua essenza per seacute e non per gli altri e preoccupata dellrsquooperare in quanto suo e non in quanto operare
negli altri sembra anche lasciare costoro in pace nella Cosa loro Ma essi di nuovo si sbagliano la
coscienza egrave giagrave lungi dal luogo in cui opinavano chrsquoessa fosse Essa non si occupa della Cosa come
questa sua singola Cosa anzi di essa come lrsquouniversale che egrave per tutti Srsquoimmischia dunque nel loro
fare e nellrsquoopera loro e se non riesce piugrave a levargliela di mano se ne interessa tuttavia affaccendandosi
col dar giudizi se la coscienza imprime nellrsquoopera il segno della sua approvazione e della sua lode
questo egrave inteso nel senso che nellrsquoopera la coscienza non loda soltanto lrsquoopera stessa ma in pari tempo
la sua propria magnanimitagrave e discrezione consistente nel non aver guastato lrsquoopera come opera neppure
con il proprio biasimo Questo egrave interessante percheacute ci sta dicendo che non egrave la Cosa che importa
ma egrave lrsquooperare cioegrave il dire della Cosa egrave ciograve che si dice Qualunque cosa non egrave altro che un pretesto
unrsquooccasione per potere affermare qualcosa e il qualche cosa egrave assolutamente irrilevante A pag
347 helliped egrave Cosa soltanto come operare di tutti e di ciascuno egrave lrsquoessenza che egrave essenza di tutte le essenze
lrsquoessenza spirituale Lrsquooperare cioegrave il dire egrave di tutti e di ciascuno percheacute ciograve che sto dicendo lo sto
dicendo io sigrave certo ma egrave di tutti nel senso che intanto lo dico e altri possono ascoltarlo ma viene
dal discorso di infinite altre persone che ci sono e che mi hanno preceduto nei millenni precedenti
a me Quindi questo mio dire egrave tutte queste cose e non puograve farne a meno sta in questo la sua
universalitagrave Per questo motivo dice che egrave di tutti e di ciascuno ciascuno dice delle cose che sono
sue particolari ma queste cose che sono sue anche non lo sono fanno parte del mondo direbbe
Heidegger Con ciograve la Cosa stessa perde il comportamento di un predicato e la determinatezza di
unrsquoinerte universalitagrave astratta ed egrave piuttosto la sostanza permeata drsquoindividualitagrave egrave il soggetto dove
lrsquoindividualitagrave egrave tanto come se stessa o come questa individualitagrave quanto come gli individui tutti ed egrave
lrsquouniversale che egrave un essere soltanto come questo operare di tutti e di ciascuno egrave quindi unrsquoeffettualitagrave
giaccheacute questa coscienza la sa come effettualitagrave sua singola e come effettualitagrave di tutti Il mio dire egrave
mio e di tutti direi necessariamente Come abbiamo detto in altre occasioni il linguaggio in cui
mi trovo e di cui sono fatto non lrsquoho inventato io A pag 348 Capitolo b La ragione legislatrice
Lrsquoessenza spirituale (il pensiero) nel suo semplice essere egrave coscienza pura ed egrave questa autocoscienza La
natura originariamente determinata dellrsquoindividuo (le sue caratteristiche) ha perduto il suo
significato positivo di essere in seacute lrsquoelemento e il fine dellrsquoattivitagrave di lui essa egrave soltanto un momento
tolto e lrsquoindividuo egrave un Seacute come Seacute universale Questa individualitagrave crsquoegrave ma come elemento tolto
percheacute diventa lrsquouniversale diventa la parola diventa il linguaggio A pag 350 (194) Ora Hegel
considera la questione etica cioegrave ciograve che egrave bene e ciograve che egrave male ciograve che egrave giusto e ciograve che egrave
sbagliato e comincia a riflettere su quali sono queste leggi etiche se hanno un valore Fa un
esempio ldquoOgnuno ha il dovere di dire la veritagraverdquo In questo dovere enunciato come incondizionato viene
subito ammessa la condizione se egli sa la veritagrave Quindi il comando suoneragrave ora cosigrave ognuno deve
dire la veritagrave sempre a seconda della cognizione e della persuasione che egli ne ha hellip Ma cosigrave
lrsquouniversalmente necessario il valevole in seacute cui la proposizione voleva esprimere si egrave piuttosto
invertito in una completa accidentalitagrave Puograve capitare che dica la veritagrave come anche no A pag 351
hellip questa determinazione immediata della sostanza medesima egrave un contenuto tale che si mostrava
piuttosto come perfetta accidentalitagrave e che anzi una volta elevato alla universalitagrave e necessitagrave per
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modo che il sapere venga espresso come legge dilegua Io voglio che sia lrsquouniversale ma una volta
che lo elevo a universalitagrave mi accorgo che egrave fatto di niente appunto percheacute egrave accidentale che io
dica la veritagrave egrave un fatto totalmente accidentale Un altro famoso comando egrave ldquoama il prossimo tuo
come te stessordquo Andiamo direttamente alle conclusioni a pag 352 Quellrsquoagire per la prosperitagrave degli
altri che viene enunciato come necessariohellip Qui sta riflettendo su quelle leggi etiche che si
configurano come necessarie universali e ci sta dicendo che non egrave affatto cosigrave hellipegrave dunque cosigrave
costituito che puograve forse esistere e forse no che puograve se lrsquooccasione eventualmente si offra essere unrsquoopera
forse buona e forse no Con ciograve questa legge egrave tanto poco un contenuto universale quanto la prima giagrave
considerata e non esprime - come invece in quanto assoluta legge etica dovrebbe - qualcosa di in seacute e
per seacute Ossia tali leggi si arrestano al dovere ma non hanno effettualitagrave alcuna esse non sono leggi
ma solo comandi A pag 353 Cosigrave lrsquoessenza etica non egrave essa stessa immediatamente un contenuto ma
solo una misura per stabilire se un contenuto sia capace di essere legge oppure no quandrsquoesso non
contraddica a se stesso La ragione legislatrice egrave abbassata a una ragione soltanto esaminatrice Ci dice
che considerato che di fatto queste leggi etiche non hanno nessun valore lrsquounica cosa che
possiamo considerare egrave se ciascuna di queste leggi egrave autocontraddittoria oppure no cioegrave se egrave
coerente oppure no Tutto qui Capitolo c La ragione esaminatrice delle leggi Andiamo a pag 355
Qui parla della proprietagrave e si chiede se la proprietagrave sussista oppure no deve cioegrave considerare se
questo concetto di proprietagrave egrave autocontraddittorio oppure no Siamo passati dalla legge che
voleva essere universale e la legge etica che voleva essere universale ma che universale non egrave al
considerare se una certa legge egrave almeno coerente cioegrave non egrave autocontraddittoria e considera la
questione della proprietagrave A pag 355 (200) Sia la questione se debba essere legge in seacute e per seacute che
la proprietagrave sussista in seacute e per seacute non percheacute giova ad altri fini lrsquoessenza etica consiste appunto in
questo che la legge sia eguale solo a se stessa e che per questa eguaglianza con seacute fondata quindi nella
sua propria essenza non sia condizionata A pag 356 Nella comunanza dei beni nella quale si
provveda a ciograve in modo universale e stabile o ciascuno diviene partecipe di tanto di quanto ha bisogno
e allora questa ineguaglianza e lrsquoessenza della coscienza a cui egrave principio lrsquoeguaglianza dei singoli si
contraddicono reciprocamentehellip In questa comunanza dei beni se noi provvediamo in modo
stabile unitario o ciascuno diviene partecipe di quanto ha bisogno oppure distribuiamo
egualmente ma se diamo a ciascuno secondo il suo bisogno allora non egrave piugrave eguale per tutti Se
invece facciamo per tutti allora ci troviamo di nuovo di fronte a una ineguaglianza percheacute crsquoegrave chi
ha piugrave bisogno e chi meno un conto egrave dare mille euro a un poveretto un conto egrave dare mille euro
a uno ricchissimo che non sa cosa farsene Quindi la proprietagrave secondo Hegel ci appare
contraddittoria A pag 357 (202) hellipil resultato sembra essere questo che non si possa far luogo neacute a
leggi determinate neacute a un sapere di esse Non ci sono leggi determinate percheacute abbiamo visto che
risultano vuote neacute un sapere di esse percheacute un sapere presuppone la non contraddittorietagrave cioegrave
la coerenza solo allora so di questa cosa se egrave coerente se non si contraddice da seacute Solo la sostanza
egrave la coscienza di seacute come essenzialitagrave assolutahellip La coscienza che sa di essere essenzialitagrave assoluta
cioegrave come la cosa piugrave importante hellipcoscienza la quale con ciograve non puograve spogliarsi neacute della differenza
(insita) nellrsquoessenzialitagrave assoluta neacute del sapere di questa differenza Che il legiferare e lrsquoesaminar
leggi si siano dimostrati come nulli significa che entrambi presi ciascuno singolarmente e isolatamente
sono soltanto momenti precari della coscienza etica e il movimento nel quale essi sorgono ha il senso
formale che la sostanza etica attraverso questo movimento si presenta come coscienza Ci sta dicendo
come spesso egrave accaduto in questo libro cose che poi Severino riprende che se tengo separate le
due cose i due momenti non vado da nessuna parte Le leggi poste come leggi etiche si rivelano
inconsistenti nulle non solo ma se cerco di appuntarmi alla loro coerenza mi accorgo che non
sono nemmeno coerenti E allora che fare A pag 358 La legge in quanto legge determinata ha
un contenuto accidentalehellip Lo abbiamo visto con lrsquoesempio ldquoDevi dire sempre la veritagraverdquo Egrave
accidentale cioegrave puograve capitare hellipil che vuol qui dire che essa egrave legge di una singola coscienza di
contenuto arbitrario Quellrsquoimmediato legiferare egrave cosigrave la temeritagrave tirannica che eleva a legge lrsquoarbitrio
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e riduce lrsquoeticitagrave a unrsquoobbedienza ad esso cioegrave a leggi che sono soltanto leggi e non anche comandi
Questo per quanto riguarda le leggi etiche quello che io penso deve essere legge per tutti Egrave una
modalitagrave tirannica Allo stesso modo il secondo momento in quanto esso egrave isolato significa
lrsquoesaminar leggi il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere la quale a forza di raziocini si
svincola dalle leggi assolute e le prende per un arbitrio a lei estraneo Qui la questione se le leggi siano
autocontraddittorie oppure no dice Hegel pone un problema percheacute se mi metto a esaminare
queste leggihellip dice il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere come se avesse visto in queste
leggi in questa posizione etica qualcosa di inamovibile Adesso ci diragrave percheacute egrave inamovibile A
pag 358 (206) hellipin primo luogo lrsquoessenza spirituale (il sapere del popolo) egrave per lrsquoautocoscienza come
legge che egrave in seacute lrsquouniversalitagrave dellrsquoesaminare universalitagrave formale che non era in seacute essente egrave tolta
Questa universalitagrave formale che non egrave in seacute se io pongo una legge come non contraddittoria non
sto dicendo niente di quella legge pongo soltanto formalmente che egrave incontraddittoria Va bene
perograve che ne facciamo Quindi questa universalitagrave formale che non era in seacute non aveva valore in
seacute aveva valore soltanto allrsquointerno potremmo dire di quel gioco linguistico Quindi egrave tolta E
in secondo luogo egrave una legge eterna che non ha il suo fondamento nel volere di questo individuo anzi
egrave in e per seacute egrave lrsquoassoluto puro volere di tutti che ha la forma dellrsquoessere immediato Questo puro volere
non egrave affatto un comandamento che solo debba essere anzi esso egrave e vale egrave lrsquoIo universale della categoria
che egrave immediatamente lrsquoeffettualitagrave e il mondo egrave soltanto questa effettualitagrave Ma daccheacute questa legge
nellrsquoelemento dellrsquoessere vale senzrsquoaltro lrsquoubbidienza dellrsquoautocoscienza non egrave il servizio prestato a un
padrone i cui ordini sarebbero un arbitrio e dove lrsquoautocoscienza non si riconosca Anzi le leggi sono
pensieri della sua coscienza assoluta pensieri che essa stessa ha immediatamente non giagrave chrsquoessa creda
a loro percheacute la fede considera certo anche lrsquoessenza ma unrsquoessenza estranea Mediante lrsquouniversalitagrave
del suo Seacute lrsquoautocoscienza etica fa immediatamente uno con lrsquoessenza la fede al contrario comincia
dalla coscienza singola ed egrave il movimento di questa coscienza medesima tendente sempre ad andare verso
tale unitagrave senza raggiungere la presenzialitagrave di unrsquoessenza La fede non raggiunge mai la veritagrave il
suo obiettivo Quella coscienza invece ha tolto come seacute singola questa mediazione egrave compiuta e solo
percheacute egrave compiuta quella coscienza egrave immediata autocoscienza della sostanza etica Cita dallrsquoAntigone
di Sofocle
Non oggi neacute ieri ma sempre
Esso vive e nessuno sa quando sia apparso
Esse sono Le leggi etiche Ma che cosa vuol dire che esse sono Il discorso di Hegel egrave abbastanza
chiaro e cioegrave lrsquoetica non egrave altro che il mio sapere di tutto ciograve che egrave giusto da sempre per gli umani
Lrsquoetica non ha un valore al di fuori di questo processo che lrsquoha fatta diventare nel corso dei
millenni quella che egrave io mi trovo ad avere dietro alle spalle tutto il lavoro che egrave stato fatto da
parte di tutti coloro che mi hanno preceduto e che hanno mano a mano stabilito ciograve che egrave etico e
mi trovo ad avere a che fare con questo Egrave per questo che egrave immediato per me percheacute fa parte del
linguaggio quindi fa parte di me Anche questa etica egrave sempre il risultato dellrsquooperare di tutti e
di ciascuno che poi porta al sapere assoluto che egrave quel sapere che non puograve non sapere di tutto
ciograve che io sono il risultato non solo di millenni di storia ma anche di tutto ciograve che io dico Egrave il
singolare che esiste percheacute crsquoegrave lrsquouniversale e lrsquouniversale il tutti esiste percheacute esisto io Egrave questo
il pensiero innovativo di Hegel anche riguardo allrsquoetica cioegrave io contribuisco allrsquoetica nel senso
che affermando le cose che affermo quindi pensandole vere giuste ecc do in qualche modo un
contributo allrsquoetica di tutti Questi passaggi sono importanti percheacute mostrano il pensiero di Hegel
che non egrave un pensiero astratto ma egrave quanto di piugrave concreto possa pensarsi Io sono quello che
sono in virtugrave del fatto che ciograve che dico egrave il risultato di ciograve che egrave stato detto da migliaia di anni il
linguaggio non lrsquoho inventato io mi ci sono trovato E questo linguaggio egrave vecchio di quanto
Cosa egrave accaduto in queste migliaia decine forse centinaia di migliaia di anni Non lo sappiamo
Una continua evoluzione un continuo trasmutarsi quindi in ogni parola in ogni opera ndash la
parola egrave lrsquoopera per antonomasia ndash in ogni opera crsquoegrave il lavoro mio e di tutti simultaneamente La
131
sintesi lrsquointegrazione di questi due momenti cheacute non sono entitagrave separate egrave il sapere assoluto
quando so questo e non posso non saperlo ho il sapere assoluto cioegrave so tutto ciograve che egrave da sapere
non crsquoegrave altro da sapere Non crsquoegrave altro da sapere se non questo e cioegrave che io so lrsquoopera che faccio
Era questo che ci stava dicendo prima che tutta la realtagrave non egrave altro che lrsquoopera che io faccio Egrave
questa la realtagrave non ce nrsquoegrave unrsquoaltra E quindi a questo punto torno a dire io so tutto ciograve che egrave
da sapere il mio sapere assoluto non crsquoegrave altro fuori da questo non crsquoegrave altro fuori dal linguaggio
Se io so del linguaggio se io so che sono linguaggio con tutto ciograve che questo comporta io ho il
sapere assoluto percheacute fuori da questo non crsquoegrave altro non solo non crsquoegrave altro ma non crsquoegrave nemmeno
la possibilitagrave di un sapere al di fuori di questo
Intervento Questa ultima parte dagrave un senso a tante cose presedentihellip
Questa egrave la caratteristica di Hegel che alla fine si arriva a capire tutte quelle cose che prima
apparivano ostiche Lui lo dice in alcune occasioni che lrsquoultimo elemento egrave il primo che senza
questo primo non si arriva allrsquoultimo e che senza lrsquoultimo non crsquoegrave neanche il primo Questa egrave
proprio lrsquoarchitettura della Fenomenologia dello spirito lui nel suo scrivere ha messo in atto ciograve
stesso di cui stava parlando Tra lrsquoaltro egrave curioso il fatto che ha scritto la Fenomenologia nel 1807
e mentre le scriveva man mano dava le cose scritte da licenziare alla stampa Due secoli fa aveva
detto lrsquoessenziale e cioegrave che non crsquoegrave nessunrsquoaltra cosa al di fuori dellrsquoopera Lrsquoopera egrave la realtagrave egrave
il tutto egrave lrsquointero direbbe Severino egrave lrsquointero percheacute contiene in seacute tutti i momenti del particolare
e dellrsquouniversale e dellrsquooperare di questi simultaneamente per integrazione o per superamento
Aufhebung direbbe Hegel Due secoli fa diceva giagrave questo ma non egrave stato inteso grancheacute a questo
riguardo soprattutto non egrave stata intesa questa cosa che ho ritenuto importante e cioegrave il fatto
che si parla non per la cosa ma si parla per parlare Egrave questo che egrave in gioco soltanto il dire il
potere affermare cose la cosa in seacute non interessa a nessuno Egrave soltanto la necessitagrave di parlare di
affermare egrave questo che importa tutto il resto egrave irrilevante La cosa stessa come la chiama lui egrave
la parola descrive la cosa stessa esattamente come la parola cioegrave il singolare e lrsquouniversale che si
compenetrano in atto e che cosrsquoegrave tutto ciograve Egrave la parola
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di concentrarsi nella cosa un tale procedere non fa altro che scavalcarla invece di indugiare in essa e
di obliarsi in essa un tale sapere si attacca sempre a qualcosa di diverso e resta presso di seacute anzicheacute
essere presso di essa e abbandonarsi ad essa Vedete come echeggiano le questioni che molti anni
dopo affronteragrave Severino rispetto al concreto e allrsquoastratto Egrave come se Hegel ci stesse dicendo che
ci si affanna ad attaccarsi allrsquoastratto perdendo di vista il concreto lrsquointero Lrsquoinizio della cultura
e della liberazione dallrsquoimmediatezza della vita sostanzialehellip La vita sostanziale egrave lrsquoesperienza
hellipdovragrave sempre consistere nellrsquoacquistare cognizioni di principi e punti di vista generalihellip Quindi
parte da principi generali Sono solo i principi generali quelli che possono dare un punto di
partenza un punto di vista particolare non egrave un punto di partenza egrave soltanto qualcosa di
accidentale Per Hegel invece egrave fondamentale che il punto di partenza sia universale hellipnel
sollevarsi cosigrave fino al pensiero della cosa nella sua generalitagrave sostenendola o confutandola tuttavia
fondatamente nellrsquoaccoglierne secondo determinati modi la concreta e ricca pienezza e nel saperne
impartire unrsquoonesta informazione e un giudizio non avventato Ma questo inizio della cultura prima
di tutto faragrave posto al rigore della vita piena che introduce allrsquoesperienza della cosa stessahellip Questa
questione dellrsquoesperienza egrave molto importante in Hegel e la riprenderagrave molto spesso Lrsquoesperienza
della vita non crsquoegrave mai in Hegel un puro e astratto intellettualismo ma egrave sempre calato
nellrsquoesperienza nella prassi nel fare hellipe quando poi il rigore del concetto saragrave disceso nel profondo
della cosa allora quella cognizione e apprezzamento sapranno restare al posto che loro si conviene nella
conversazione Quindi calarsi nella cosa stessa In effetti Hegel aveva dato inizialmente un titolo
diverso alla Fenomenologia che era Scienza dellrsquoesperienza della coscienza Quindi scienza cioegrave la
conoscenza dellrsquoesperienza della coscienza fare cioegrave esperienza della propria coscienza Egrave questo
il principio portante Quindi calarsi nella propria coscienza La coscienza non egrave altro che un sapere
che riguarda lrsquoimmediato il presente tutto ciograve che egrave immanente La coscienza egrave ciograve che mi
consente di sapere che in questo momento sto parlando senza una riflessione intorno a questo ma
semplicemente cogliere il dato immanente La vera figura nella quale la veritagrave esiste puograve essere
soltanto il sistema scientifico di essa La veritagrave si coglie soltanto nel momento in cui si manifesta
questo percorso scientifico in questo calarsi nella coscienza In fondo ci si cala nella coscienza per
sapere come accade il sapere delle cose A pag 5 La vera forma della veritagrave viene dunque posta in
questa scientificitagrave ciograve che equivale ad affermare che solo nel concetto la veritagrave trova lrsquoelemento della
sua esistenzahellip Hegel dice queste cose anche per opporsi soprattutto allrsquoidealismo di Schelling
allrsquointuizione di Schelling che chiamava ldquocolpo di pistolardquo cioegrave allrsquoimprovviso ho questa
intuizione questo lampo che mi illumina dopodicheacute so come stanno le cose Ecco dice la veritagrave
non ha niente a che fare con questo la veritagrave egrave un percorso una fatica egrave una tragedia nel senso
che occorre passare attraverso la disperazione del negativo attraverso il continuo confronto con
ciograve che si pone e con ciograve che egrave altro rispetto a ciograve che si pone Questo egrave il percorso da fare A pag
8 Questo parlare da profeti crede di restarsene nel centro e nel profondo della cosa getta uno sguardo
sprezzante sulla determinatezza (il horos) e a bella posta si tiene a distanza dal concetto e dalla
necessitagrave come da quella riflessione che sta di casa soltanto nella finitezza Questa intuizione del colpo
di pistola si tiene a distanza dallrsquoargomentazione dice Hegel anzi non ne vuole sapere percheacute
verrebbe messa in discussione da unrsquoargomentazione stringente Ma come crsquoegrave una vuota estensione
cosigrave crsquoegrave una vuota profonditagrave come crsquoegrave unrsquoestensione della sostanza che si riversa in unrsquoinfinita varietagrave
senza aver forza di tenerla a freno cosigrave crsquoegrave unrsquointensitagrave priva di contenuto la quale comportandosi
come la forza senza espansione coincide con la superficialitagrave hellip Del resto non egrave difficile a vedersi
come la nostra etagrave sia unrsquoetagrave di gestazione e di trapasso a una nuova era lo spirito ha rotto i ponti col
mondo del suo esserci e rappresentare durato fino ad oggi esso sta per calare tutto ciograve nel passato e
versa in un travagliato periodo di trasformazione Invero lo spirito non si trova mai in condizione di
quiete preso comrsquoegrave in un movimento sempre progressivo Egrave per questo che apprezzava Napoleone
Per lui era lrsquoidea del progresso di qualcosa che stava cambiando di qualcosa che stava rompendo
con il passato Ma a quel modo che nella creatura dopo lungo placido nutrimento il primo respiro -
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in salto qualitativo - interrompe quel lento processo di solo accrescimento quantitativo e il bambino egrave
nato cosigrave lo spirito che si forma matura lento e placido verso la sua nuova figura e dissolve brano a
brano lrsquoedificio del suo mondo precedente lo sgretolamento che sta cominciando egrave avvertibile solo per
sintomi sporadici la fatuitagrave e la noia che invadono ciograve che ancor sussiste lrsquoindeterminato
presentimento di un ignoto sono segni forieri di un qualche cosa di diverso che egrave in marcia Ciograve che
stava marciando in realtagrave era lrsquoesercito di Napoleone che stava occupando tutta lrsquoEuropa Solo
un cotal ldquonuovordquo ha tanto poco una piena effettualitagrave quanto il neonato ed egrave essenziale non lasciar
fuori di considerazione questo punto Il primo sorgere egrave inizialmente una immediatezza egrave in altri
termini il concetto di quel nuovo mondo Quanto poco un edificio egrave compiuto quando le sue fondamenta
sono gettate tanto poco il concetto dellrsquointiero che egrave stato raggiunto egrave lrsquointiero stesso Io ho un concetto
dellrsquointero ma se non so come ho costruito questo concetto allora questo concetto non egrave lrsquointero
Egrave lo stesso discorso che faceva prima rispetto alla conclusione la conclusione non egrave lrsquointero
Quando noi desideriamo vedere una quercia nella robustezza del suo tronco nellrsquointreccio dei suoi rami
e nel rigoglio delle sue fronde non siamo soddisfatti se al suo posto ci venga mostrata una ghiandahellip
Che contiene in potenza la quercia ma non egrave la quercia hellipsimilmente la scienza corona del mondo
dello spirito non egrave compiuta al suo inizio Occorre il percorso Vedete come la questione del
percorso il cammino che poi chiameragrave dialettica egrave sempre presente in Hegel fin dalle prime
pagine Lrsquoinizio del novello spirito egrave il prodotto di un vasto sovvertimento di molteplici forme di civiltagrave
egrave il premio di una via molto intricata e di una non meno grave fatica Tale cominciamento egrave lrsquointiero
che dalla successione noncheacute dalla sua estensione egrave tornato in se stesso egrave il concetto semplice di
quellrsquointiero ma divenuto Ecco qui crsquoegrave tutta la filosofia di Hegel Il cominciamento egrave quellrsquointero
che egrave tornato a se stesso Il concetto dellrsquointero non egrave lrsquointero il concetto dellrsquointero egrave il
cominciamento egrave un concetto che poi articola svolge Tutto ciograve a un certo punto ritorna al punto
di partenza e soltanto quando ritorna al punto di partenza il cominciamento egrave un cominciamento
Sembra paradossale ma non lo egrave Questo movimento egrave lo stesso movimento di cui parla Peirce la
Primitagrave lrsquoinizio il primo elemento non crsquoegrave senza il secondo Ricordate A egrave B la A non crsquoegrave fino a
quando non crsquoegrave la B percheacute la B egrave ciograve che mi dice che cosrsquoegrave la A fincheacute non crsquoegrave la B non crsquoegrave neanche
la A Ciograve nonostante occorre che ci sia la A per potere dire che A egrave B Egrave per questo che la triade
di Peirce egrave un circolo ermeneutico nel senso che il primo elemento egrave quello che egrave percheacute egrave il secondo
che fornisce al primo elemento la sua esistenza ma in questo movimento il primo e il secondo
diventano un qualche cosrsquoaltro per cui la A non egrave piugrave la A e la B non egrave piugrave solo la B diventano
una sintesi usando i termini di Hegel diventano unrsquoaltra cosa diventano la relazione tra i due
Questa relazione tra i due egrave necessaria percheacute ci sia la B e ci sia la A senza questa relazione tra i
due la A resta la A e B resta la B come se fossero degli astratti egrave soltanto il terzo elemento cioegrave
la relazione che li mostra in quanto concreto Vedete come tornano le cose che abbiamo
considerate in questi anni Peraltro lrsquoeffettualitagrave di questo intiero semplice consiste nel processo per
cui quelle precedenti figurazioni ora fattesi momentihellip Prima erano figure come la A e la B adesso
sono momenti di un tutto hellipsi risviluppano e si danno una nuova figurazione e ciograve nel nuovo
elemento nel senso che si egrave venuto sviluppando Questi due elementi queste due figure come le
chiama Hegel non sono piugrave due figure ma sono due momenti dellrsquointero e quindi per dirla in
modo spiccio acquistano un nuovo significato diventano unrsquoaltra cosa Poi Hegel applicheragrave
tutto ciograve a ogni cosa alla politica al diritto allrsquoestetica ogni cosa avragrave questo andamento Mentre
da una parte il primo apparire del nuovo mondohellip Potete intendere lrsquoapparire del nuovo mondo
come la Primitagrave di Peirce come lrsquoapparire di qualche cosa che di per seacute non egrave nulla fino a che non
crsquoegrave un altro elemento che dice che cosrsquoegrave il primo ma a questo punto i due elementi sono in relazione
e quindi ciascuno dei due elementi non egrave piugrave una figura ma diventa un momento dellrsquointero non
egrave piugrave lrsquoastratto ma egrave il concreto per dirla alla Severino Mentre da una parte il primo apparire del
nuovo mondo egrave solo lrsquointiero nellrsquoinvolucro della sua semplicitagrave o egrave il generale fondamento dellrsquointiero
medesimo drsquoaltra parte per la coscienza la ricchezza della precedente esistenza egrave presente ancora nel
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ricordo Nella figura che novellamente appare la coscienza non trova espansione neacute specificazione di
contenuto ancor piugrave le manca quel raffinamento formale in virtugrave del quale le differenze vengono con
sicurezza determinate e ordinate nelle loro salde relazioni Parla di raffinamento della scienza cioegrave
occorre che questo primo elemento si articoli si trovi preso in un processo in unrsquoelaborazione in
un pensiero Senza tale raffinamento la scienza non puograve avere il carattere della universale
intelligibilitagrave e assume la parvenza di un esoterico possesso di alcuni individuihellip Esoterico cioegrave
misterioso Possiamo prendere come esempio lrsquoidea nellrsquoidealismo di Schelling il colpo di pistola
lrsquointuizione geniale che egrave appannaggio suo egrave lui che ha avuto questa idea non egrave un percorso che
possa essere esibito ad altri hellip- un esoterico possesso infatti in questo caso essa egrave data soltanto nel
suo concetto o egrave dato soltanto il suo interno - di alcuni individui singoli infatti la sua apparenza
senza espansione singolarizza la sua esistenza Appare senza estensione cioegrave senza articolazione
In questo modo la sua essenza sarebbe questa di apparire coigrave allrsquoimprovviso senza un percorso
Soltanto ciograve che egrave perfettamente determinato egrave anche essotericohellip Essoterico egrave il contrario di esoterico
quindi vuol dire conosciuto hellipda tutti concepibile e suscettibile di venir da tutti imparato e di essere
proprietagrave di tutti La via della scienza egrave la sua forma intelligibile vi aperta a tutti e per tutti eguale
arrivare mediante llsquointelletto al sapere razionale questa egrave la giusta esigenza della coscienza che si
accinge alla scienza giaccheacute lrsquointelletto egrave il pensare il puro Io in generalehellip Questo saragrave ripreso da
Gentile hellipe lrsquointelligibile egrave ciograve che egrave giagrave conosciuto ossia egrave lrsquoelemento comune della scienza e della
coscienza prescientifica che puograve cosigrave aprirsi immediatamente un varco entro la scienza Occorre
quindi che ci sia il movimento del pensiero mentre lrsquointuizione egrave come se bloccasse questa veritagrave
in qualcosa che non ha piugrave nessun movimento percheacute egrave giagrave raggiunta egrave ligrave egrave quella conclusione
oltre la quale non si va piugrave non soltanto nega tutto il percorso che lrsquoha prodotta percheacute questo
percorso non crsquoegrave proprio A pag 13 paragrafo 2 Prima di questo se la prende ancora con
Schelling con lrsquoAssoluto dove tutto egrave eguale e allora fa quel famoso esempio dove nella notte
tutte le vacche sono nere per cui non crsquoegrave piugrave distinzione alcuna non crsquoegrave piugrave questa analisi
laboriosa crsquoegrave soltanto lrsquoAssoluto messo ligravehellip Secondo il mio modo di vedere che dovragrave giustificarsi
soltanto merceacute lrsquoesposizione del sistema stesso tutto dipende dallrsquointendere e dallrsquoesprimere il vero non
come sostanza ma altrettanto decisamente come soggetto Il vero egrave sempre stato posto come sostanza
come qualcosa che egrave in seacute Lui invece dice che il vero egrave un soggetto Cosa vuol dire che egrave un
soggetto Per Hegel il soggetto egrave il pensiero stesso egrave qualche cosa che egrave in continuo divenire il
soggetto egrave un divenire stesso Quindi il vero non egrave altro che un divenire ponendolo come un
soggetto lo pone come se fosse un qualcuno che agisce ndash in genere il soggetto egrave anche
grammaticalmente colui che agisce quella cosa che il predicato descrive Qui egrave da notare che la
sostanzialitagrave racchiude in seacute non solo lrsquouniversale o lrsquoimmediatezza del sapere stesso ma anche
quellrsquoimmediatezza che per il sapere egrave essere o immediatezza A pag 14 (18) La sostanza viva egrave bensigrave
lrsquoessere il quale egrave in veritagrave Soggettohellip Soggetto quindi colui che agisce non egrave una cosa morta ma egrave
ciograve che agisce hellipo ciograve che egrave poi lo stesso egrave lrsquoessere che in veritagrave egrave effettuale ma soltanto in quanto la
sostanza egrave il movimento del porre se stesso o in quanto essa egrave la mediazione del divenire-altro-da-seacute con
se stesso Qui arriviamo in medias res Quindi il soggetto egrave ciograve che agisce ciograve che fa ma fa che
cosa Questo movimento egrave il movimento del porre se stesso la mediazione del porre se stesso in
quanto diviene altro da seacute Se il soggetto si pone come se stesso si pone come altro Pensate al
funzionamento del linguaggio molto banalmente quando io pongo qualche cosa per porre questo
qualche cosa devo dire che cosrsquoegrave questo qualche cosa ma per dire questa cosa devo dire altro da
seacute rispetto alla cosa Come soggetto essa egrave la pura negativitagrave semplicehellip In quanto soggetto
autoponentesi si pone come soggetto cioegrave deve porsi come un qualche cosa che non egrave piugrave se stesso
e quindi egrave negativitagrave Riprendendo Severino e il suo A=A queste due A non sono lo stesso ndash per
Severino sono lo stesso a condizione di fare quella formula famosa ndash la seconda egrave altra rispetto alla
prima e viceversa helliped egrave proprio per ciograve la scissione del semplice in due parti o la duplicazione
opponentehellip Il soggetto che potrebbe apparire semplice egrave in due parti come seacute e come altro da
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seacute hellipquesta a sua volta egrave la negazione di questa diversitagrave indifferente e della sua opposizione soltanto
questa ricostituentesi eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso ndash non unrsquounitagrave
originaria come tale neacute unrsquounitagrave immediata come tale ndash egrave il vero Il vero egrave movimento del soggetto
che si pone come altro da seacute per potere porsi e che ritorna su se stesso Questa ricostituentesi
eguaglianza o la riflessione entro lrsquoesser-altro in se stesso questo riflettersi dellrsquoesser-altro in se stesso
questo movimento secondo Hegel egrave il vero movimento dellrsquoelemento che interviene che per
essere seacute deve riflettersi deve uscire da se stesso cioegrave diventare altro da seacute per poi riflettendosi
ricongiungersi a seacute Egrave il movimento della dialettica
Intervento Come se si riconoscesse solo attraverso questo divenire altro da seacutehellip
Esattamente Se non fa questo movimento il primo egrave nulla Questo Peirce lo diceva la A senza la
B egrave nulla egrave il solo cominciamento egrave il semplice apparire di qualcosa che se non significa qualcosa
egrave nulla ma se significa qualcosa si pone fuori da seacute per ritornare su di seacute Solo in questo caso la A
diventa la A soltanto se si estroflette verso la B e poi dalla B ritorna sulla A Questo egrave il
movimento dialettico Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio la
propria fine come proprio finehellip Questo circolo egrave il circolo ermeneutico che ha allrsquoinizio la propria
fine che ritorna al punto di partenza ma il tornare al punto di partenza egrave il suo fine Ecco che
come dice giustamente Hegel Il vero egrave il divenire di se stesso il circolo che presuppone e ha allrsquoinizio
la propria fine come proprio fine e che solo mediante lrsquoattuazione e la propria fine egrave effettuale Cioegrave
diventa quello che egrave Percheacute qualcosa sia quello che egrave occorre che ci sia questo movimento sennograve
egrave nulla (19) stessa pagina La vita di Dio e il conoscere divino potranno bene venire espressi come un
gioco dellrsquoamore con se stesso questa idea degrada fino allrsquoedificazione e a dirittura allrsquoinsipidezza
quando mancano la serietagrave il dolore la pazienza e il travaglio del negativo Egrave con questo che occorre
confrontarsi dice Hegel Va bene lrsquoamore di Dio ma se non crsquoegrave questa disperazione del dubbio
del travaglio del negativo del confronto continuo con il fatto che ciograve che sto ponendo egrave altro da
seacute e con il fatto che sia altro da seacute egrave la condizione percheacute sia quello che egravehellip senza questo non si
intende niente In seacute quella vita egrave lrsquointatta eguaglianza e unitagrave con seacute che non egrave mai seriamente
impegnata nellrsquoesser-altro e nellrsquoestraneazione e neppure nel superamento di questa estraneazione Lrsquoin
seacute senza un per seacute che sarebbe questa retroflessione sullrsquoin seacute egrave nulla Ma siffatto in-seacute egrave
lrsquouniversalitagrave astrattahellip Riecheggia Severino se io isolo lrsquoin seacute se lo astraggo per Severino egrave
autocontraddittorio Hegel non pone la questione in questi termini la pone come universalitagrave
astratta hellipnella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacutehellip Cioegrave lrsquo in seacute egrave tale
solo per un per seacute solo in questo movimento di ritorno come dire che ciograve che dico egrave quello che egrave
nel movimento di ritorno in quanto ciograve che dico si estroflette attraverso qualche cosa che egrave altro
da seacute - il suo significato per esempio ndash per tornare e fare di ciograve che dico quello che egrave Ma siffatto
in-seacute egrave lrsquouniversalitagrave astratta nella quale cioegrave si prescinde dalla natura di esso di essere per seacute e
quindi in generale dallrsquoautomovimento della forma Qualora la forma venga espressa come eguale
allrsquoessenza si incorre poi in un malinteso se si pensa che il conoscere stia pago allrsquoin-seacute o allrsquoessenza
e possa invece fare a meno della forma - se si pensa che lrsquoassoluto principio fondamentale o lrsquointuizione
assoluta rendano superflua lrsquoattuazione progressiva della prima o lo sviluppo della seconda Appunto
percheacute la forma egrave essenziale allrsquoessenza quanto questa lo egrave a se stessahellip Non crsquoegrave la forma senza
contenuto hellipquestrsquoultima non egrave concepibile neacute esprimibile meramente come essenza ossia come
sostanza immediata o come pura autointuizione del divino anzi proprio altrettanto come forma e in
tutta la ricchezza della forma sviluppata solo cosigrave egrave concepita ed espressa come Effettuale Come io la
vedo come io la dico E qui crsquoegrave la famosissima e celeberrima affermazione di Hegel sulla quale i
commentatori di Hegel si sono impegnati Il vero egrave lrsquointiero Per noi egrave facile intenderla a questo
punto tenendo conto del lavoro che abbiamo fatto con Severino il vero egrave il concreto
semplicemente Non egrave una delle sue parti o qualcuna delle sue parti egrave lrsquointero Severino
aggiungeva che solo lrsquointero egrave lrsquoincontraddittorio cioegrave posso porlo Soltanto lrsquointero egrave
lrsquoincontraddittorio Per Hegel il vero egrave lrsquointero Vedete che egrave da qui che arrivano tutte le cose che
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dice Severino Ma lrsquointiero egrave soltanto lrsquoessenza che si completa mediante il suo sviluppo Cioegrave lrsquointero
egrave questo percorso non egrave questa o quella cosa egrave tutto il percorso che ha condotto allrsquointero
DellrsquoAssolutohellip LrsquoAssoluto sarebbe il concreto hellipdevesi dire che esso egrave essenzialmente Resultato che
solo alla fine egrave ciograve che egrave in veritagravehellip Sta dicendo che lrsquoAssoluto lrsquointero il concreto non egrave qualcosa
che si dagrave nellrsquoimmediato ma egrave un risultato per Hegel egrave il risultato di questo percorso dialettico
che conduce dal cominciamento dallrsquoin seacute allrsquoestroflessione dellrsquoin seacute per tornare come il per seacute
Questo movimento egrave ciograve che consente allrsquoelemento di divenire se stesso Per quanto possa sembrare
contraddittorio che lrsquoAssoluto sia da concepire essenzialmente come resultato basta tuttavia riflettere
alquanto per rendersi capaci di questa parvenza di contraddizione Il cominciamento il principio o
lrsquoAssoluto come da prima e immediatamente viene enunciato egrave solo lrsquoUniversale Ogni volta che
affermo qualcosa affermo un universale ogni volta che parto con qualcosa questo qualcosa egrave
posto come universale Se io dico ldquotutti gli animalirdquo queste parole non potranno mai valere come
una zoologia con altrettanta evidenza balza agli occhi che le parole ldquodivinordquo ldquoassolutordquo ldquoeternordquo
ecc non esprimono ciograve che quivi egrave contenuto e tali parole in effetti non esprimono che lrsquointuizione
intesa come lrsquoimmediato Ciograve che egrave piugrave di tale parole e sia pure il passaggio a una sola proposizione
contiene un divenire-altro che deve venire ripreso ossia una mediazione Nel momento in cui io voglio
dire che cosrsquoegrave una cosa nel momento in cui voglio usare una parola ecco che questa parola diventa
necessariamente un divenire-altro La mediazione egrave una relazione egrave una relazione tra i due Ha
detto in modo molto preciso se io voglio dire qualcosa del divino o di qualunque altra cosa devo
dire qualche cosa che egrave altro da quello devo dire altre parole percheacute possa poi tornare al divino e
fare del divino ciograve che egrave A pag 16 (22) hellipla ragione egrave lrsquooperare conforme a un fine Egrave la definizione
mutatis mutandis che dagrave Heidegger alla tecnica tra lrsquoaltro costruzione di strumenti in vista di
scopi Lrsquoinnalzamento della presunta natura sopra il pensiero misconosciuto e anzitutto il bando dato
alla finalitagrave esteriore han gettato il discredito sulla forma del fine Ma a quel modo che anche Aristotele
determina la natura come lrsquooperare conforme a un fine essendo questo lrsquoimmediato il quieto lrsquoimmoto
che egrave esso stesso motore cosigrave tale immoto egrave il Soggetto la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-
per-seacute o la pura negativitagrave Egrave importante Questo immoto questo quieto di fatto egrave soggetto
soggetto nel senso che agisce e la sua forza a muovere presa in astratto egrave lrsquoesser-per-se cioegrave
questa cosa vuole essere per seacute egrave lrsquoin seacute che vuole diventare per seacute E che egrave la pura negativitagrave
percheacute per diventare per seacute lrsquoin seacute deve estroflettersi deve uscire da seacute diventare altro egrave soltanto
diventando altro che puograve tornare in quanto diventato finalmente per seacute Lrsquoin seacute egrave nulla occorre
che diventi per seacute percheacute diventi qualche cosa di concreto E il resultato egrave ciograve stesso che egrave il
cominciamento soltanto percheacute il cominciamento egrave finehellip La fine egrave il cominciamento la fine di
questo percorso dellrsquoin seacute che diventa per seacute Egrave questo il fine che vuole raggiungere hellipoppure
lrsquoeffettuale egrave ciograve che egrave il suo concetto soltanto percheacute lrsquoimmediato come fine ha dentro di lui il Seacute o la
pura effettualitagrave Sta dicendo che dentro lrsquoimmediato nel cominciamento crsquoegrave giagrave questo fine non
egrave lui il cominciamento ma il percorso che ritorna a lui Il fine attuato o lrsquoeffettuale esistente egrave
movimento egrave divenire giunto al suo dispiegamento ma proprio questa inquietudine egrave il Seacutehellip Egrave questa
inquietudine egrave questo doversi estraniare dellrsquoin seacute per diventare per seacute e ritornare sullrsquoin seacute Egrave
questa lrsquoinquietudine per cui non sta mai fermo egrave sempre in movimento percheacute una cosa possa
essere quella che egrave deve operare questo movimento sennograve egrave nulla helliped esso egrave eguale a quella
immediatezza e a quella semplicitagrave del cominciamento percheacute egrave il resultato percheacute egrave ciograve che egrave tornato in
se stesso Non come voleva Aristotele la potenza e lrsquoatto Qui per Hegel non egrave piugrave in questo modo
crsquoegrave soltanto questo movimento hellipma ciograve che egrave tronato in se stesso egrave appunto il Seacute e il Seacute egrave
lrsquoeguaglianza e la semplicitagrave che si rapportano a seacute Lrsquoin seacute che si estroflette e torna indietro diventa
per seacute tutto questo egrave il Seacute questa cosa egrave Seacute a condizione che ci sia questo movimento sennograve egrave
nulla
15 maggio 2019
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Per Hegel il soggetto egrave ciograve che agisce lrsquoagente non egrave fermo immobile Pag 17 (23) dice Il bisogno
di rappresentarsi lrsquoAssoluto come soggetto si egrave servito delle espressioni Dio egrave lrsquoeterno o lrsquoordine morale
del mondo o lrsquoamore ecc Come dire che lrsquoAssoluto egrave il soggetto Tenete conto che siamo nel 1807 e
che con Assoluto si intendeva ciograve che egrave immediatamente vero egrave ciograve che oggi chiamiamo la realtagrave
la realtagrave delle cose non nel senso folkloristico del termine ma come ciograve che si manifesta
immediatamente Ecco porre questa come soggetto egrave qualcosa che prima di Hegel non era mai
accaduto la realtagrave era quella che egrave lrsquoAssoluto non era il soggetto era la cosa Porre il soggetto
significa porre lrsquoAssoluto la realtagrave come agente come qualcosa che agisce continuamente E
infatti agisce nel mondo in cui ci ha mostrato nelle pagine precedenti In espressioni simili il vero
egrave bensigrave posto allrsquoincirca come Soggetto ma non egrave ancora rappresentato come il movimento del riflettersi
in se stesso Egrave questo il soggetto egrave questo movimento questo agire dellrsquoin seacute che si estroflette e
che diventa il per seacute e ritorna sullrsquoin seacute diventando a questo punto lrsquointero una volta che si egrave
completato questo movimento non egrave piugrave lrsquoin seacute ma lrsquoin seacute e per seacute Vale a dire lrsquoin seacute sarebbe
lrsquoimplicito che perograve non egrave ancora manifesto per cui non crsquoegrave ancora consapevolezza occorre che
diventi esplicito cioegrave che diventi il per seacute solo allora lrsquoautocoscienza se ne appropria e fa
esperienza di seacute attraverso lrsquoaltro da seacute attraverso questa estroflessione A pag 18 Il soggetto
vien preso come punto fermo al quale come a loro sostegno i predicati aderiscono mediante un
movimento che appartiene a chi sa di esso ma che non devesi riguardare come appartenente al punto
stesso eppure solo mediante quel movimento il contenuto sarebbe rappresentato come soggetto Sta
semplicemente dicendo che anche un significato si suppone che sia quello che egrave ma non egrave cosigrave
percheacute il significato egrave preso anche lui in questo movimento fincheacute non crsquoegrave questo ritorno non crsquoegrave
la consapevolezza non crsquoegrave lrsquoautocoscienza Tutto questo movimento egrave per Hegel il soggetto cioegrave
egrave agente egrave qualcosa che muove Dato il modo come quel movimento egrave costituito esso non puograve
appartenere al soggetto drsquoaltronde presupposto quel punto il movimento non puograve essere costituito
diversamente puograve essere soltanto esteriore Percheacute ci sia movimento occorre che ci sia qualcosa di
esterno se tutto egrave in seacute non si muove niente Quellrsquoanticipazione che lrsquoAssoluto egrave Soggetto non solo
non egrave quindi lrsquoeffettuale realtagrave di questo concetto ma la rende addirittura impossibile cheacute
lrsquoanticipazione lo pone come punto fermo e lrsquoeffettualitagrave egrave invece lrsquoautomovimento Dire che lrsquoassoluto
egrave soggetto non egrave soltanto lrsquoeffettuale realtagrave la realtagrave cosigrave come si effettua cosigrave come la vediamo
ma la rende addirittura impossibile La realtagrave cosigrave come egrave concepita dal pensare comune sarebbe
impossibile se questa realtagrave non fosse in un movimento cioegrave se la realtagrave non fosse soggetto Non
potrei conoscere se dallrsquoin seacute non ci fosse questo movimento attraverso il per seacute che ritorna sullrsquoin
seacute senza questo movimento non crsquoegrave conoscenza Tra le varie conseguenze che discendono da quello
che si egrave detto puograve venir messa in rilievo la seguente soltanto come scienza o come sistema il sapere egrave
effettuale e puograve venir presentato soltanto come scienza o come sistemahellip Quindi il sapere intanto
non egrave il prodotto di quella immediata intuizione il famoso colpo di pistolahellip no non egrave cosigrave il
sapere egrave un cammino egrave un percorso e si produce soltanto come scienza come sistema come quel
cammino che mano a mano pone ciascun elemento a fronte del suo negativo di ciograve che non egrave per
poi tornare su di seacute hellipinoltre un cosigrave detto principio fondamentale della filosofia se pur egrave vero egrave poi
giagrave falso in quanto esso egrave soltanto principio Il principio non egrave il tutto il principio egrave una parte del
tutto Il principio sarebbe lrsquoin seacute cioegrave lrsquoavviarsi di qualche cosa ma senza il movimento
potremmo dire senza la dialettica egrave falso esattamente come diceva Severino rispetto
allrsquoastrazione allrsquoastratto rispetto al concreto lrsquoastratto egrave falso se non crsquoegrave il concreto entro il
quale lrsquoastratto trova il suo compimento per cosigrave dire Questo sistema il sapere effettuale che egrave
principio fondamentale della filosofia egrave facile da confutare percheacute non egrave il tutto egrave soltanto lrsquoinizio
La confutazione consiste nellrsquoindicarne la deficienza ma deficiente esso egrave percheacute egrave solo lrsquouniversale o
percheacute egrave soltanto principio soltanto cominciamento Quando si dice qualche cosa questo qualche
cosa io lo pongo come lrsquoincominciamento ma incominciamento di che Incominciamento di un
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movimento di questo qualcosa che dico verso il significato che ha Se non crsquoegrave questo movimento
verso il suo significato ciograve che dico egrave come direbbe Hegel deficiente cioegrave manca del concreto
Se la confutazione egrave esauriente essa lo egrave proprio percheacute tratta e sviluppata da quel principio stesso non
giagrave percheacute dal di fuori messa in opera mediante opposte gratuite asserzioni Cosigrave la confutazione sarebbe
propriamente lo sviluppo del principio e quindi il complemento di ciograve che gli manca se essa non si
misconoscesse badando soltanto al proprio operare negativo senza divenire consapevole del proprio
processo e del proprio resultato anche secondo il loro lato positivo Questa confutazione che dice che
ciograve che dico egrave solo il cominciamento che egrave mancante di qualche cosa ma ciograve che manca egrave proprio
la sua realizzazione cioegrave il suo sviluppo Quindi la confutazione che dice che egrave solo il principio e
non lrsquointero egrave vera ma egrave proprio questo che dice che egrave necessario uno sviluppo unrsquoarticolazione
un movimento percheacute si compia questo processo e quindi lrsquoincominciamento non si fermi ligrave ma
diventi un sistema un percorso che porta al concetto Egrave nel vero senso della parola positiva quella
realizzazione del cominciamentohellip Il cominciamento deve realizzarsi hellipla quale viceversa costituisca
nello stesso tempo verso di esso un comportamento altrettanto negativohellip Percheacute questa realizzazione
non egrave altro che il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e quindi il suo negativo hellipe piugrave precisamente
un comportamento negativo verso quella sua forma unilaterale per cui esso egrave soltanto immediatamente
o egrave il fine Ci sta dicendo che questa estroflessione questo movimento per cui il cominciamento si
realizza in unrsquoaltra cosa attraverso il suo negativo e ritorna su di seacute Si coglie la questione del
sistema quando il percorso rispetto al negativo torna sullrsquoin seacute quando il per seacute torna sullrsquoin seacute
solo a questo punto crsquoegrave la realizzazione del cominciamento per cui non egrave piugrave deficiente Se lo
prendiamo da seacute come astratto egrave deficiente ma come concreto non lo egrave piugrave percheacute il concreto egrave
sigrave il cominciamento ma allrsquointerno del movimento per cui lrsquoin seacute diventa per seacute e torna sullrsquoin seacute
come autocoscienza cioegrave cosciente di seacute Che il vero sia effettuale solo come sistemahellip Potremmo
dirla cosigrave che la veritagrave si effettui solo come sistema Questo lo aveva detto prima la veritagrave non egrave
qualcosa che mi viene in mente allrsquoimprovviso neacute egrave qualcosa che posso astrarre dal concreto come
fa la logica Tutta la Fenomenologia dello spirito egrave una critica alla logica formale che invece
stabilisce che da una parte crsquoegrave il vero e dallrsquoaltra il falso trattandoli come due astratti Che il vero
sia effettuale solo come sistema o che la sostanza sia essenzialmente Soggetto ciograve egrave espresso in quella
rappresentazione che enuncia lrsquoAssoluto come Spiritohellip Lo Spirito egrave il pensiero hellipelevatissimo
concetto appartenente allrsquoetagrave moderna e alla sua religione Soltanto lo spirituale egrave lrsquoeffettualehellip
Soltanto ciograve che comporta il pensiero ma il pensiero nel modo in cui lui ci sta incominciando a
indicare questo pensiero come autocoscienza Il pensiero egrave lrsquounica cosa che si effettua egrave lrsquounica
realtagrave hellipesso egrave - lrsquoessenza o ciograve che egrave in seacute ciograve che ha riferimento e determinatezza lrsquoesser-altro e
lrsquoesser-per-seacute - e ciograve che in quella determinatezza o nel suo esser fuori di seacute resta entro se stesso ossia e
in e per seacute Quindi lrsquoessenza ciograve che egrave in seacute che fa riferimento allrsquoimmediatezza non egrave altro che
lrsquoesser-altro da seacute che ritorna su di seacute Lrsquoesser-altro da seacute non egrave altro che lrsquouscire dellrsquoin seacute verso
qualche altra cosa cioegrave la necessitagrave che ha una parola per potere affermarsi di dire altre parole
Se io dico una parola un nome questo nome di per seacute non ci dice molto perograve ci dice molto se
questo significato agisce sul discorso cioegrave se ciograve che dico si sposta verso un significato Egrave questo
movimento questa relazione che importa Hegel egrave vero non pone la cosa come una relazione
parla di sintesi perograve di fatto si pone cosigrave Anche per Peirce si pone cosigrave come una relazione tra i
due questo terzo egrave una relazione tra i due anche Greimas la pone cosigrave ciascuno di questi elementi
egrave assoluto in seacute ma allo stesso tempo egrave assolutamente in relazione con gli altri due Per questo
motivo si puograve parlare di circolo ermeneutico dove ciascun elemento egrave quello che egrave ma egrave quello
che egrave in relazione agli altri due Questione che evoca ciograve che diceva de Saussure ciascun
significante egrave quello che egrave in quanto in relazione con tutti gli altri Ma questo essere in seacute e per seacute lo
egrave da prima per noi o in seacute egrave la sostanza spirituale Questo essere in seacute e per seacute quindi questo
movimento compiuto lo egrave dapprima per noi Siamo noi in quanto parlanti che possiamo valutare
questo percorso possiamo esserne coscienti e possiamo dopo sapere che questo in seacute egrave diventato
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per seacute cioegrave crsquoegrave una consapevolezza Il per noi se volete porlo in termini semiotici egrave la veritagrave
pubblica di cui parla Peirce ciograve che egrave noto a tutti Egrave ciograve che egrave noto a tutti che consente lrsquoannodarsi
di questi elementi la Primitagrave la Seconditagrave la Terzietagrave La Terzitagrave questa sintesi non egrave altro che
la relazione tra i due Ma che cosa mette in relazione i due La veritagrave pubblica la chiacchiera
come direbbe Heidegger ciograve che costituisce comunque e sempre il cominciamento Non si
comincia se non dalla chiacchiera dalla veritagrave pubblica ed egrave questa veritagrave pubblica questo per
noi che consente il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute e il ritorno del per seacute allrsquoin seacute Se non ci fosse
questo per noi questi elementi rimanessero come sospesi senza significato ci vuole qualcuno noi
percheacute significhino qualcosa Qui si puograve porre la questione sia come la pone poi Hegel oppure porla
in termini semiotici Hegel la pone cosigrave tutto ciograve che egrave accaduto nella storia allrsquouomo quello che
lui chiama lo Spirito quindi la storia del pensiero tutto ciograve che egrave accaduto ha una ragione
drsquoessere cioegrave non poteva non accadere che cosigrave come egrave accaduto Per noi che lo vediamo oggi
sappiamo che la Rivoluzione Francese non poteva che portare a Napoleone ma chi stava vivendo
la Rivoluzione Francese di sicuro non pensava a Napoleone Per noi egrave chiaro ed ecco il per noi
questa cosa che soltanto dopo si puograve sapere Questo giagrave allude alla nozione di Sapere Assoluto in
Hegel che si compie nel momento in cui il per noi ha a disposizione tutto tutto il pensiero degli
umani nella sua storia In termini semiotici potremmo dire che questo per noi non egrave altro che il
luogo da cui ciascuno ricava il senso delle cose che accadono lo ricava dalla veritagrave pubblica come
voleva Peirce egrave quella che dagrave un senso Se volete porre la cosa in termini ancora piugrave appropriati
egrave la volontagrave di potenza che dagrave il significato a tutto quanto Potremmo anche dire che ciograve che per
Peirce egrave la veritagrave pubblica di fatto non egrave niente altro che la volontagrave di potenza che aveva ragione
Nietzsche egrave quella che dagrave un senso egrave quella che dagrave a ciascun ente quindi a ciascun pensiero la
sua enticitagrave Egrave un altro modo di porre a questione che ponevamo tempo fa cioegrave se non ci fosse la
volontagrave di potenza non ci sarebbe nessun motivo per parlare Percheacute si dovrebbe parlare O per
porla in termini semiotici percheacute un termine dovrebbe rinviare a un altro per costruirne poi un
terzo e andare avanti cosigrave allrsquoinfinito Non ci sarebbe se la volontagrave di potenza o la veritagrave pubblica
o il per noi non intervenisse a dare un significato a tutto quanto il processo Questo processo di
cui parla Hegel che ha cambiato il corso della storia della filosofia questo percorso noto come
dialettica hegeliana trae il suo senso dal per noi se non ci fosse il per noi non ci sarebbe niente di
tutto ciograve Dice Hegel che questo per noi egrave la sostanza spirituale cioegrave egrave ciograve che lo spirito la storia
del pensiero degli umani pone come sostanza o se volete come soggetto Esso deve essere ciograve anche
per se stesso deve essere il sapere dello spirituale e il saper di seacute come spirito ossia deve essere a seacute come
oggetto e nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come oggetto tolto riflesso in se stesso
Qui notiamo qualcosa che echeggia Severino Dice questo essere in seacute e per seacute deve essere ciograve anche
per se stesso Deve essere il sapere spirituale cioegrave deve essere il sapere di questo spirito del
pensiero di questo pensare in generale Deve essere il sapere di seacute come spirito come
autocoscienza ossia deve essere a seacute come oggetto nel senso che ha preso qualcosa al di fuori e
lrsquoha portato in seacute come oggetto E nel medesimo tempo deve essere immediatamente anche come
oggetto tolto riflesso in se stesso nel momento in cui io lo porto di nuovo nellrsquoin seacute questo oggetto
lo tolgo percheacute non egrave piugrave un oggetto estraneo diventa il per seacute diventa autocoscienza la mia
autocoscienza della cosa dicevo prima che echeggia vagamente Severino devo porlo come oggetto
e poi toglierlo Qui perograve il toglierlo egrave unrsquooperazione diversa da quella che fa Severino non egrave che lo
tolgo percheacute sennograve resta autocontraddittorio lo tolgo percheacute lo ripongo nellrsquoin seacute egrave in questo senso
che lo tolgo e quindi non piugrave un oggetto estraneo Questa realtagrave che egrave considerata come qualcosa
di estraneo il non-Io diceva Fichte viene accolta nellrsquoin seacute e diventa quel per seacute che egrave
lrsquoautocoscienza io sono cosciente di ciograve che mi accade sono cosciente del mio sapere del mio
pensiero non solo di ciograve che mi accade ma soprattutto del mio pensiero rispetto a ciograve che mi
accade Diventa la consapevolezza rispetto alla cosa stessa percheacute per Hegel questo oggetto egrave il
negativo assoluto egrave lrsquoassolutamente altro che diventa qualcosa nel momento in cui ritorna sullrsquoin
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seacute che lo ha colto come assolutamente altro Egrave lrsquoin seacute che lo pone come assolutamente altro ma
ponendolo come assolutamente altro da seacute si avvia egrave il cominciamento di quel movimento che
riporta poi questo oggetto allrsquoin seacute e a questo punto ne egrave consapevole Egrave in questo modo che per
Hegel funziona il sapere la coscienza Egrave in questo modo che una parola acquisisce significato
acquisisce significato nel momento in cui egrave in relazione con unrsquoaltra parola con qualcosa che egrave
assolutamente altro da seacute Da quella posizione di assolutamente altro da seacute torna sulla parola e
dice che significa quella determinata cosa ligrave Questo oggetto egrave per seacute soltanto per noi in quanto
mediante lui stesso vien generato il suo spirituale contenutohellip Siamo noi che gli diamo il contenuto
il suo spirituale contenuto il contenuto di pensiero hellipma in quanto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute
anche per se stesso ecco che questa autogenerazione il puro concetto egrave a lui parimente lrsquoelemento
oggettivo dove esso ha il suo essere determinato per tal modo nel suo essere determinato esso egrave per se
stesso oggetto in seacute riflesso Che egrave ciograve che abbiamo sempre detto lrsquooggetto medesimo egrave per seacute egrave
anche per se stesso non soltanto per noi Cosa vuol dire che egrave anche per se stesso Ve la spiego
cosigrave in modo molto semplice Dicendo una parola quella parola egrave non solo per noi ma anche per
seacute egrave determinata per se stessa egrave quella che egrave Ma teniamo sempre conto che crsquoegrave un per noi egrave
allrsquointerno di un per noi che egrave determinata ma questa determinazione egrave per seacute e quindi a questo
punto abbiamo la parola che egrave quella che egrave come condizione che sia per noi La condizione percheacute
possa essere quello che egrave egrave che sia per noi in questo movimento continuo che noi indicavamo
tempo fa come lrsquoassoluta determinazione di una parola che deve essere quella che egrave per poter essere
utilizzata Il suo muoversi continuamente il suo estroflettersi continuamente egrave per potere essere
quello che egrave si estroflette per essere quello che egrave percheacute senza questa estroflessione la parola non
avrebbe significato Egrave soltanto in questa relazione con unrsquoaltra parola che egrave altro da seacute che puograve
tornare su di seacute e quindi essere quella che egrave determinata Stiamo praticamente leggendo tutta la
Prefazione che egrave una summa di tutto il pensiero hegeliano non solo della Fenomenologia dello
spirito per cui merita una particolare attenzione Lui continua a chiedersi come faccio ad avere
esperienza della mia coscienza E allora ci dice se crsquoegrave solo il cominciamento non faccio esperienza
della mia coscienza non crsquoegrave ancora la coscienza crsquoegrave solo lrsquoin seacute lrsquoimplicito ma non egrave ancora posto
come tale Percheacute diventi esplicito occorre che diventi per seacute soltanto in questo ritorno io ho
coscienza di questa cosa e quindi faccio esperienza della conoscenza Lo spirito che si sa cosigrave
sviluppatohellip Cioegrave il pensiero che incomincia a questo punto a sapere come funziona hellipegrave la
scienza Quindi la scienza non egrave altro che un sapere che egrave consapevole non soltanto di seacute ma
anche del come egrave diventato consapevole di seacute cioegrave di come egrave diventato autocoscienza Questa ne egrave
la realtagrave effettuale ed egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Queste sono parole
impegnative Dice che la scienza egrave la realtagrave effettuale la realtagrave che si effettua quella con cui
abbiamo a che fare Dice egrave quel regno che esso si costruisce nel suo proprio elemento Ecco qui si
intende bene la questione del soggetto di colui che agisce lrsquoagente che si costruisce da seacute la realtagrave
nel suo proprio elemento Occorre tenere conto che Hegel parla sempre di realtagravehellip Ci sono due
modi in tedesco per dire la realtagrave Wirklichkeit e Realitaumlt La Realitaumlt egrave la realtagrave materiale cioegrave il
particolare colore di questo tavolo per esempio la Wirklichkeit comporta un agire un fare
qualche cosa e quindi quando parla di realtagrave ne parla sempre in questa accezione di Wirklichkeit
quella che Freud chiamava la realtagrave psichica Il puro autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altrohellip
Cioegrave io mi riconosco dentro lrsquoassoluto esser-altro Mi pongo come positivo allrsquointerno dellrsquoassoluta
negativitagrave Egrave questo che mi dagrave la possibilitagrave di essere quello che sono hellipquesto etere come tale egrave il
fondamento il terreno della scienza o il sapere nella sua universalitagrave generale Rileggo Il puro
autoriconoscersi entro lrsquoassoluto esser-altro egrave ligrave che mi posso riconoscere entro lrsquoassoluto esser-altro
Se non crsquoegrave questo assoluto esser-altro io non mi riconosco ndash riconoscersi come autocoscienza Vale
a dire se una parola non rinvia a unrsquoaltra questa parola non significa niente egrave puro
cominciamento astratto ma in quanto puro cominciamento astratto egrave nulla Questo lo diceva
anche Severino il primo momento egrave nulla di per seacute Tra lrsquoaltro Severino ha preso molto da Hegel
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come molti riconoscono Il cominciamento della filosofia presuppone o esige che la coscienza si trovi
in questo elemento Cioegrave nellrsquoassoluto esser-altro Ma questo elemento riceve anchrsquoesso la sua
perfezione e la sua trasparenza soltanto mediante il movimento del suo divenire Anche questo
movimento egrave preso nel movimento generale Esso egrave la spiritualitagrave pura come lrsquoUniversale che ha il
modo della semplice immediatezzahellip Spiritualitagrave pura egrave il pensiero puro Dice lrsquoUniversale che ha
il modo della semplice immediatezza sarebbe il cominciamento helliptale semplicitagrave quando ha
esistenza come tale egrave il terreno il pensiero che egrave soltanto nello spirito Poicheacute questo elemento questa
immediatezza dello spirito egrave la sostanza in generale dello spirito essa immediatezza egrave anche lrsquoessenza
trasfigurata la riflessione che a sua volta egrave semplice egrave lrsquoimmediatezza come tale per seacute egrave lrsquoessere che
egrave riflessione in se stesso Egrave sigrave immediatezza ma egrave unrsquoimmediatezza che ha giagrave compiuto il percorso
sennograve non sarebbe neanche immediatezza Da parte sua la scienza chiede che lrsquoautocoscienza si sia
elevata a tale etere percheacute questa possa vivere in lei e con lei e per vivere Viceversa lrsquoindividuo ha il
diritto di pretendere che la scienza gli fornisca almeno la scala che conduce a quella superiore posizione
indicandogliela in lui stesso La scienza cioegrave un pensiero che pensa se stesso e alle proprie
condizionihellip potremmo dire cosigrave egrave un pensiero che pensa alle proprie condizioni di pensiero Dice
che lrsquoindividuo ha la pretesa legittima che la scienza gli mostri almeno la scala cioegrave il percorso
che deve compiere Questo egrave ciograve che peraltro fa Hegel in tutta la Fenomenologia dello spirito
sapere qual egrave il percorso per arrivare a ciograve che lui chiama Sapere Assoluto A pag 21 (27) Un tal
divenire della scienza in generale o del sapere egrave appunto ciograve che questa fenomenologia dello spirito
presenta Il sapere come esso egrave da prima o lo spirito immediato egrave ciograve chrsquoegrave privo di spirito la coscienza
sensibile La coscienza sensibile egrave lrsquoin seacute Per giungere al sapere propriamente detto o per produrre
quellrsquoelemento della scienza che per la scienza medesima egrave anche il suo puro concetto il sapere deve
affaticarsi in un lungo itinerario Tale divenire come esso si porragrave nel suo contenuto e nelle forme che
in lui sorgono non saragrave ciograve che a tutta prima si immagina sotto il titolo di avviamento della coscienza
prescientifica alla scienza - e ben altro ancora da quellrsquoentusiasmo che come un colpo di pistola
comincia immediatamente dal sapere assoluto e che si egrave tratto drsquoimpiccio dinanzi a posizioni differenti
dichiarando di non volerne sapere Ci sta dicendo che il percorso che lui propone egrave un percorso
impegnativo
22 maggio 2019
Crsquoegrave qualche cosa che sta dicendo Hegel che mi ha fatto riflettere Riguarda la questione dellrsquointero
del concreto Dicevamo che in effetti egrave il linguaggio lrsquointero il concreto Perograve abbiamo anche
detto che il linguaggio egrave autocontraddittorio mentre se poniamo il linguaggio come lrsquointero lo
poniamo come incontraddittorio E allora egrave contraddittorio o incontraddittorio Possiamo porre
la questione in questo modo dicendo che il linguaggio egrave autocontraddittorio affermiamo questo
in seguito a una certa operazione che Severino ci direbbe di astrazione e cioegrave abbiamo astratto
un primo elemento ciograve che dico e poi ciograve a cui ciograve che dico si riferisce Abbiamo considerato questi
due elementi in quanto separati e a questa condizione direbbe giustamente Severino si produce
unrsquoautocontraddizione In effetti la si rileva immediatamente percheacute ciograve che sto dicendo per
potere dirsi deve dirsi in un altro modo cioegrave ha bisogno di altro per dirsi Perograve se dovessimo
invece considerare questi due elementi non in quanto separati astrattamente ma come il
concreto come ci suggerisce di fare Hegel allora in questo caso non sono piugrave due elementi astratti
ma sono due momenti dello stesso Questo comporta che il linguaggio a questo punto si pone come
incontraddittorio in quanto contiene il negativo ma come condizione del positivo ndash questo egrave Hegel
Quindi il linguaggio concretamente inteso egrave incontraddittorio astrattamente inteso egrave
autocontraddittorio Egrave cosigrave risolta la questione Perograve che cosa vuol dire che il linguaggio egrave
incontraddittorio Vuole dire che nel momento in cui pone qualcosa questo qualcosa egrave posto Egrave
questo che fa del linguaggio quella cosa incredibile che piugrave o meno conosciamo una volta che il
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linguaggio pone qualche cosa questo qualche cosa egrave posto crsquoegrave ed egrave lrsquounica cosa che fa essere le
cose che le fa esserci percheacute le pone e puograve porle percheacute non egrave autocontraddittorio percheacute se fosse
autocontraddittorio allora non porrebbe ciograve che dice di porre cioegrave direbbe di porre qualche cosa
ma poi di fatto non egrave quello che sta ponendo E questo per il linguaggio sarebbe un problema
percheacute non potrebbe porre non potrebbe letteralmente fare esser le cose per cui le cose non ci
sarebbero Potremmo dire che se le cose in generale ci sono egrave percheacute il linguaggio egrave
incontraddittorio sapete che il termine cosa risponde alla massima generalizzazione pensabile
non egrave pensabile un elemento che sia al di sopra della cosa percheacute anche questo sarebbe una cosa
egrave proprio il termine che risponde alla massima universalizzazione pensabile
Lrsquoincontraddittorietagrave e qui torniamo a Severino non egrave soltanto un qualche cosa che si aggiunge
che rende piugrave interessante la cosa no egrave che egrave solo se egrave incontraddittorio il linguaggio pone
effettivamente le cose cioegrave le fa essere percheacute se rimanesse autocontraddittorio allora le farebbe
essere ma anche non essere simultaneamente cioegrave non sarebbero Il problema come sappiamo da
Heidegger egrave che a questo punto non sarebbero utilizzabili percheacute egrave quella cosa ma anche non lo
egrave e quindi come la uso Come quella cosa o come ciograve che non egrave quella cosa Ecco percheacute egrave
importante che il linguaggio si mostri come lrsquoincontraddittorio preso concretamente preso
astrattamente invece sappiamo che egrave autocontraddittorio percheacute i due momenti tesi e antitesi
rimangono separati e separatamente intesi egrave chiaro che ognuno dei due si oppone allrsquoaltro non
crsquoegrave la sintesi ma rimane unrsquoopposizione dove lrsquouno esclude lrsquoaltro Egrave la sintesi che li mette in
relazione che li volge in concreto proprio come diceva Severino rispetto a ldquoquesta lampada che
egrave sul tavolordquo percheacute sia ldquoquesta lampada che egrave su tavolordquo occorre che questi termini lampada
tavolo ecc non siano astratti cioegrave isolati separati percheacute se sono separati allora questa
lampada considerata astrattamente non egrave piugrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo e quindi non
potrei affermare ciograve che affermo cioegrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo Egrave un altro modo per dire
che lrsquoincontraddittorietagrave del linguaggio egrave una condizione del suo funzionamento Era solo una
cosa che mi era venuta in mente magari era venuta in mente anche a voi Siamo a pag 23 (29)
La scienzahellip Ricordo che il titolo che aveva dato Hegel era La scienza come esperienza della
coscienza il modo in cui si fa esperienza della coscienza egrave questa la scienza per Hegel La scienza
come presenta questo movimento formativo nel dettaglio del suo processo e nella sua necessitagrave cosigrave
presenta nella figurazione a lui propria ciograve che egrave giagrave disceso a momento e proprietagrave dello spirito La
scienza ci ha detto deve compiere una serie di analisi per potere procedere deve determinare
potremmo dire che deve muovere dallrsquoastratto per potere considerare qualche cosa deve
necessariamente considerarlo come astratto Meta egrave la chiara penetrazione dello spirito in ciograve che egrave
il sapere Cioegrave intendere bene come funziona il sapere rispetto al pensare come vengo a sapere le
cose che cosa mi consente di sapere Lrsquoinsofferenza pretende lrsquoimpossibile vale a dire il
raggiungimento della meta senza i mezzi Senza cioegrave questa analisi continua Da un lato bisogna
sopportare la lunghezza di questrsquoitinerario cheacute ciascun momento egrave necessariohellip Ciascun momento di
questo procedere dialettico egrave necessario al passo successivo Egrave un porsquo come diceva Heidegger
quando parlava del mondo di cui sono fatto tutto ciograve che egrave intervenuto egrave stato necessario percheacute
io sia oggi quello che sono non crsquoegrave niente da scartare tutto ciograve che egrave accaduto ha concorso a farmi
essere quello che sono hellip- dallrsquoaltro lato occorre soffermarsi presso ciascun momento giaccheacute ciascuno
di per seacute egrave unrsquoitera figura individualehellip Ciascun momento di questo movimento dialettico egrave di per
seacute qualcosa di individuale hellipcosigrave ciascun momento viene considerato assoluto proprio percheacute la sua
determinatezza vien riguardata come un intiero o come un concreto o come lrsquointiero nella peculiaritagrave
di questa determinazione Considerare dunque ciascuno di questi momenti di queste figure del
progressivo muoversi del pensiero come un intero percheacute da una parte ciascuno di questi
momenti ndash qui viene in soccorso Peirce per intendere bene la cosa quando parla di Primitagrave
Seconditagrave Terzietagrave ndash ciascuno di questi momenti egrave assoluto e determinato non si fonde con gli
altri cioegrave non scompare negli altri ma rimane assolutamente determinato dallrsquoaltra parte
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rimane assolutamente in relazione con gli altri quindi egrave assolutamente determinato e
assolutamente in relazione Sottolineare il fatto che rimanga determinato che rimanga per usare
i termini di Hegel una figura significa che non scompare nellrsquoaltro non dilegua nellrsquoaltro ma
rimane quello che egrave sempre in relazione tuttavia con gli altri due a formare il circolo
ermeneutico Poicheacute non solo la sostanza dellrsquoindividuo ma addirittura lo Spirito del mondo ha avuta
la pazienza di percorrere queste forme in tutta lrsquoestensione del tempo e di prender su di seacute lrsquoimmane
fatica della storia universale per riplasmare quindi in ciascuna forma per quanto questa lo
comportasse il totale contenuto di se stessohellip Questa pazienza che ha avuto il progredire dello
Spirito umano nel corso dei millenni egrave quello che ha portato a ciograve che siamo oggi hellipe poicheacute lo
Spirito del mondo non avrebbe potuto attingere la coscienza di seacute con minore fatica egrave evidente che
secondo la cosa stessa lrsquoindividuo non potragrave arrivare a comprendere la sua sostanza attraverso un
cammino piugrave brevehellip Lo stesso cammino che ha fatto lrsquoumanitagrave per essere ciograve che egrave oggihellip anche
per lrsquoindividuo egrave la stessa cosa deve cioegrave mantenere tutti i momenti che lo hanno condotto
necessariamente a essere quello che egrave adesso helliptuttavia ha dinanzi a seacute una fatica piugrave lieve percheacute
tutto ciograve in seacute giagrave consummatum esthellip Tutto ciograve che egrave accaduto ormai egrave saputo tutto ciograve che ha
condotto a oggi il nostro passato egrave noto per cui questo ci allevia la fatica del percorso in quanto
una buona parte di questo percorso egrave conosciuta sappiamo che cosa egrave successo prima di noi e che
cosa egrave accaduto tale per cui oggi siamo nella condizione in cui ci troviamo Per esempio due guerre
mondiali hanno condotto a una situazione che egrave quella che viviamo oggi Essendo il contenuto di
giagrave un pensato esso egrave proprietagrave della sostanzahellip Egrave diventato sostanza cioegrave qualcosa di concreto
il nostro passato hellipnon piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma dellrsquoesser-in-seacute anzi egrave ciograve chrsquoegrave in seacute
che deve venir volto nella forma dellrsquoesser-per-seacute - ciograve chrsquoegrave in seacute non piugrave meramente originario neacute calato
nellrsquoesserci ma piuttosto ridotto giagrave a memoria Dice non piugrave lrsquoesserci deve venir volto nella forma
dellrsquoesser-in-seacute questo percorso egrave giagrave stato fatto egrave giagrave passato allrsquoesser-per-seacute e tornato allrsquoin seacute egrave
giagrave coscienza noi abbiamo coscienza del nostro passato Nella posizione in cui noi qui cogliamo
quel movimento rispetto allrsquointiero si risparmia il togliere dellrsquoessercihellip Nel momento in cui
cogliamo questo movimento dialettico e lo conosciamo ci si risparmia la necessitagrave di togliere
lrsquoesserci cioegrave di togliere lrsquoimmediato percheacute sappiamo giagrave che lrsquoimmediato egrave stato questo e
questrsquoaltro hellipma quello che pur tuttavia rimane e che richiede piugrave alta trasformazione egrave la
rappresentazione e la nozione delle forme La rappresentazione e la nozione delle forme non sono
altro che concetti Lrsquoesserci ripreso indietro nella sostanza con questa prima negazione soltanto
immediatamente egrave trasferito nellrsquoelemento del Seacutehellip Llsquoesserci cioegrave lrsquoimmediatezza una volta che egrave
noto tutto ciograve che egrave accaduto egrave diventato qualcosa che egrave in seacute che egrave quella che egrave cioegrave egrave saputa
ne abbiamo coscienza hellipquesta proprietagrave a lui acquisita ha dunque ancora carattere di
immediatezza priva di concetto drsquoimmota indifferenza non altrimenti che lrsquoesserci il quale egrave per tal
modo passato soltanto nella rappresentazione Le cose accadute hanno ancora questa immediatezza
cioegrave sono quelle che sono diventano importanti per noi nel momento in cui ne prendiamo
coscienza percheacute anche le cose accadute possono rimanere in seacute implicite Ma quello che ci sta
dicendo egrave che egrave sempre necessario questo continuo lavoro dialettico per fare in modo che la
coscienza possa giungere a essere consapevole di seacute Con ciograve lrsquoesserci egrave in pari tempo un alcuncheacute di
noto qualcosa con cui lo spirito esistente ha chiuso la partitahellip Lrsquoesserci lrsquoimmediatezza egrave diventato
noto il passato egrave noto hellipe in cui quindi non ha piugrave neacute attivitagrave neacute interesse Se lrsquoattivitagrave che sta
chiudendo la partita con lrsquoesserci egrave essa stessa solo il movimento dello spirito particolare che non arriva
a concepirsi viceversa il sapere egrave rivolto contro la rappresentazione cosigrave costituitasi e contro siffatto
esser-noto il sapere egrave lrsquooperare del Seacute universale ed egrave lrsquointeresse del pensare Il noto sarebbe la
chiacchiera ciograve che egrave noto a tutti che tutti sanno ma che nessuno interroga Questo dice Hegel
non egrave il sapere anzi questo egrave ciograve contro cui tutta la Fenomenologia dello spirito si batte contro
questo esser noto e quindi non piugrave interrogato Il noto in genere appunto percheacute noto non egrave
conosciuto Quando nel conoscere si presuppone alcuncheacute come noto e lo si tollera come tale si finisce
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con lrsquoilludere volgarmente seacute e gli altri allora il sapere senza nemmeno avvertire come ciograve avvenga non
fa un passo avanti nonostante il grande e incomposto discorrere che esso fa Senza ponderazione il
soggetto e lrsquooggetto ecc Dio la natura lrsquointelletto la sensibilitagrave ecc vengono posti a fondamento come
noti e come qualcosa che ha valore sicuro e costituiscono dei punti fissi per lrsquoandata e il ritorno il
movimento corre su e giugrave tra questi punti che restano immoti e ne sfiora soltanto la superficie Queste
cose note sono quelle cose non sono piugrave poste nel movimento di tesi e antitesi non crsquoegrave la possibilitagrave
di cogliere il movimento che crsquoegrave fra un elemento il suo estroflettersi verso lrsquoesterno e il suo
ritornare verso lrsquointerno Ci sta dicendo che queste cose note sono come dei punti messi ligrave
immobili che non dicono piugrave niente e che soprattutto non consentono un sapere Cosigrave
lrsquoapprendere e lrsquoesaminare consiste soltanto nel vedere se ognuno trovi anche nella sua rappresentazione
quello che costoro hanno detto se proprio gli sembri cosigrave e se cosigrave gli sia noto o meno Lrsquoanalisi di una
rappresentazione come di solito era condotta non consisteva in altro che nel togliere la forma del suo
esser-nota Io prendo la forma di qualcosa che egrave noto - forma nel senso di concetto - lo tolgo e lo
tengo ligrave immobile Scomporre una rappresentazione nei suoi elementi originari egrave un ritornare ai suoi
momenti i quali per lo meno non hanno la forma della rappresentazione trovata ma costituiscono
lrsquoimmediata proprietagrave del Seacute Egrave questo che occorre reperire scomporre il noto il conosciuto la
chiacchiera interrogarla metterla alla prova e quindi cogliere quei momenti che hanno costituito
il movimento dialettico che hanno condotto al Seacute a quello che egrave Una tale analisi giunge bensigrave solo
a pensieri che anchrsquoessi sono determinazioni note salde e ferme Ma questo separato questo stesso
ineffettuale egrave un momento essenzialehellip Cioegrave quando io analizzo le cose le astraggo
necessariamente Dice Una tale analisi giunge bensigrave solo a pensieri che anchrsquoessi sono
determinazioni note salde e ferme percheacute egrave da ligrave che si parte Se una determinazione nota non egrave
salda e ferma non posso partire non posso muovermi Ma questo separato questo stesso ineffettuale
non egrave qualcosa che si effettua egrave qualcosa che io ho astratto hellipegrave un momento essenziale infatti sol
percheacute il concreto si separa e si fa ineffettuale esso egrave ciograve che muove seacute Percheacute ci sia questo movimento
questa dialettica ha la necessitagrave di considerare le cose come se fossero separate come se fossero
astratte rispetto al concreto Solo facendo cosigrave qualcosa si puograve muovere soltanto attraverso
questa astrazione Lrsquoattivitagrave del separare egrave la forza e il lavoro dellrsquointelletto della potenza piugrave mirabile
e piugrave grande o meglio della potenza assoluta Questa attivitagrave del separare egrave tutto ciograve di cui egrave fatta
la Fenomenologia dello spirito separare considerare ma per fare questo deve astrarre deve
togliere dal concreto Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come sostanza i suoi momenti egrave la
relazione immediata che non suscita quindi meraviglia alcuna Dire che il circolo evoca il circolo
ermeneutico sarebbe hegelianamente il per noi noi sappiamo che il circolo di cui sta parlando egrave il
circolo ermeneutico lui non lo poteva sapere percheacute lrsquoermeneutica non era ancora cosigrave
apprezzata esisteva sigrave si conosceva il testo di Aristotele il Περὶ Ἑρμηνείας ma non crsquoera
lrsquoermeneutica cosigrave come egrave pensata oggi Dice Il circolo che riposa in seacute chiuso e che tiene come
sostanza i suoi momenti egrave la relazione immediata Questo circolo conchiuso non egrave altro che la
relazione immediata che crsquoegrave tra i vari momenti ed egrave questa relazione immediata che li tiene
insieme Ma che lrsquoaccidentale ut sic (cosigrave comrsquoegrave) separato dal proprio ambito che ciograve che egrave legato
noncheacute reale solo nella sua connessione con altrohellip Io posso sigrave astrarre cosigrave comrsquoegrave perograve lo tiro fuori
dal suo ambito lo astraggo da ciograve che lo rende reale e ciograve che lo rende reale egrave la connessione la
relazione diceva prima con altri momenti hellipguadagni una propria esistenza determinata e una sua
distinta libertagrave tutto ciograve egrave lrsquoimmane potenza del negativohellip Cioegrave io pongo qualche cosa ma per
potere porre questa cosa devo porre anche il suo negativo Se non pongo anche il suo negativo a
fianco io non sto ponendo nulla Questo in Severino egrave molto evidente Pongo questa cosa ma
dice separato dal proprio ambito ma il proprio ambito qual egrave Il proprio ambito egrave fatto anche del
negativo se io lrsquoastraggo dal negativo non egrave piugrave niente Quando parla di immane potenza del
negativo ci sta dicendo che il negativo vale a dire ciograve che sto ponendo non egrave egrave la condizione per
potere porre ciograve che sto ponendo in quanto ciograve che egrave hellipesso egrave lrsquoenergia del pensare del puro Io Egrave
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il negativo che mette in moto il movimento Per usare termini semiotici egrave la relazione con il
significatohellip Considerate la A egrave B di Peirce il negativo egrave la B egrave ciograve che la A non egrave ma se non ci
fosse la B non ci sarebbe neanche la A La morte se cosigrave vogliamo chiamare questa irrealtagrave egrave la piugrave
terribile cosa e tener fermo il mortuum questo egrave ciograve a cui si richiede a massima forza Mortuum egrave la
metafora del negativo La bellezza senza forza odia lrsquointelletto percheacute questo le attribuisce dei compiti
chrsquoessa non egrave in grado drsquoassolvere La bellezza senza forza dice la forza che gli dagrave il negativo Ma
non quella vita che inorridisce dinanzi alla morte schiva della distruzione anzi quella che sopporta la
morte e in essa si mantiene egrave la vita dello spirito Esso guadagna la sua veritagrave solo a patto di ritrovare
seacute nellrsquoassoluta devastazione Cioegrave nel negativo Nellrsquoassoluta devastazione io dico una cosa
questa cosa egrave quella che egrave ma per dire che egrave quella che egrave devo dire ciograve che quella cosa non egrave ecco
lrsquoassoluta devastazione che egrave la vita dello spirito egrave la vita stessa Esso egrave questa potenza ma non
alla maniera stessa del positivo che non si dagrave cura del negativo come quando di alcuncheacute noi diciamo
che non egrave niente o che egrave falso per passare molto sbrigativamente a qualche cosrsquoaltro anzi lo spirito egrave
questa forza sol percheacute sa guardare in faccia il negativo e soffermarsi presso di lui Che egrave un porsquo quello
che abbiamo fatto in questi anni Dicendo che per dire una devo dire ciograve che quella cosa non egrave egrave
come se usando le parole di Hegel avessimo guardato in faccia il negativo la sua devastazione
ma questa egrave la condizione per pensare Questo soffermarsi egrave la magica forza che volge il negativo
nellrsquoessere Il negativo sarebbe il nulla ma io lo faccio diventare essere lo faccio diventare
qualcosa di fondamentale lo faccio diventare la condizione percheacute ciograve che dico abbia un
significato Essa egrave quel medesimo che sopra fu detto il Soggetto il quale mentre nel proprio elemento
dagrave esistenza alla determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta e cioegrave in genere solo essente ed egrave
quindi la verace sostanza lrsquoessere e lrsquoimmediatezza che non ha la mediazione fuori di lei ma egrave questa
stessa Questa magica forza dice egrave soggetto cioegrave egrave lrsquoagire il fare Questo agire egrave lrsquoagire del
negativo sul positivo e del positivo sul negativo Dice nel proprio elemento dagrave esistenza alla
determinatezza supera lrsquoimmediatezza astratta lrsquoimmediatezza astratta egrave lrsquoimmediato quello che
io immagino separato dal concreto egrave la lampada che io immagino separata da ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo E cioegrave in genere solo essente non egrave solo essente ldquoquesta lampada che egrave sul
tavolordquo percheacute egrave il concreto non egrave qualcosa che si dagrave immediatamente e basta Il genere di studio
proprio dellrsquoantichitagrave si differenzia da quello dei tempi moderni percheacute era propriamente il processo di
formazione della coscienza naturale Lo studio della natura vede le cose cosigrave come appaiono ut sic
cosigrave come sono astraendole immaginandole completamente astratte da un concreto Allora
lrsquoindividuo esercitandosi dettagliatamente in ciascuna parte della sua esistenza e filosofando su ogni
accadimento si educograve a una universalitagrave intimamente concretata Nei tempi moderni egli trova invece
bella e preparata la forma astratta lo sforzo per giungere ad afferrarla e a farla sua egrave oggi piugrave
unrsquoesteriorizzazione dellrsquointerno improvvisa e priva di mediazione egrave piugrave una monca produzione
dellrsquouniversale che non un procedere di questo dalla concreta e molteplice varietagrave dellrsquoessere
determinato Si riferisce alla scienza che ha fatto questo percorso allrsquoinizio ha tratto lrsquoastratto dal
concreto perograve mantenendolo come qualcosa di concreto oggi dice non crsquoegrave piugrave questo concreto egrave
rimasto solo lrsquoastratto e la scienza ha a che fare solo con questa cosa Ora quindi il compito non
consiste tanto nel purificare lrsquoindividuo dal modo dellrsquoimmediata sensibilitagrave per renderlo una sostanza
pensata e pensante quanto piuttosto nellrsquoopposto nellrsquoattuare cioegrave lrsquouniversale e nellrsquoinfondergli
spirito togliendo i pensieri determinati e solidificati Il compito non egrave tanto il purificare lrsquoindividuo
dallrsquoimmediatezza quanto nellrsquoattuare lrsquouniversale nellrsquoinfondergli lo spirito Attuare
lrsquouniversale cioegrave pensare ciograve che accade come qualche cosa che deve giungere allrsquouniversale
Soltanto lrsquouniversale ha la forma della necessitagrave cioegrave egrave cosigrave percheacute deve essere cosigrave Andiamo
oltre Le essenze pure sono quelle che riguardano il puro pensare cioegrave lrsquoimmediatezza interiore
Questo movimento delle essenze pure costituisce in generale la natura della scientificitagrave Tale
movimento considerato come il nesso del contenuto che gli egrave proprio egrave la necessitagrave e il dispiegamento
del contenuto stesso a totalitagrave organica Egrave questo movimento che comporta la totalitagrave organica cioegrave
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dellrsquoorganismo Hegel parla dellrsquoorganismo proprio nellrsquoaccezione biologica come qualcosa che
non egrave la somma delle parti ma unrsquoaltra cosa egrave un complesso di cose molto piugrave complesso della
somma delle sue parti Il cammino pel quale vien raggiunto il concetto del sapere diviene anchrsquoesso
per via di quel movimento un divenire necessario e perfetto cosiccheacute quella preparazione cessa di essere
un filosofare accidentale che si appoggia a questi o a quegli oggetti a queste o a quelle relazioni a questi
o a quei pensieri della coscienza imperfetta come lrsquoaccidentalitagrave lo consente e che cerca di fondare il
vero con ragionamenti che sbandano di qua e di lagrave con conclusioni e deduzioni da pensieri determinati
anzi questo cammino mediante quel movimento del concetto abbracceragrave nella sua necessitagrave lrsquointero
mondo della coscienza Cioegrave questo cammino deve abbracciare ogni momento del suo processo
Una tale presentazione esaurisce quindi la prima parte della scienza poicheacute lrsquoessere determinato dello
spirito come prima esistenza non egrave altro che lrsquoimmediato o il cominciamentohellip Quindi la prima parte
della scienza egrave il cominciamento lrsquoimmediato egrave il porre qualche cosa hellipma il cominciamento non
egrave ancora il suo ritorno in seacute Egrave solo il cominciamento Lrsquoelemento dellrsquoesistenza immediata egrave quindi
la determinatezza per la quale questa parte della scienza si distingue dalle altre Lrsquoaccenno a questa
differenza conduce a discutere alcuni pensieri irrigiditi che sogliono farsi avanti proprio a questo punto
Questo egrave il cominciamento il porre qualche cosa egrave il momento fondamentale percheacute se non crsquoegrave il
cominciamento non crsquoegrave neanche tutto il resto Perograve e sta la qui la questione in Hegel egrave vero che
se non crsquoegrave il cominciamento non crsquoegrave neanche il resto ma se non crsquoegrave il per seacute che ritorna sullrsquoin seacute
non crsquoegrave neppure lrsquoin seacute Egrave la stessa cosa che diceva Peirce questo movimento questa relazione tra
la A e la B fa essere sia la A che la B percheacute la A egrave il cominciamento - che di per seacute egrave nulla egrave
soltanto un porre qualche cosa ma non egrave neanche un porre qualche cosa percheacute questo qualche
cosa egrave qualche cosa percheacute crsquoegrave un rinvio Quindi ci si ritrova in questa situazione bizzarra per cui
per iniziare devo porre qualche cosa che di fatto non pongo che non pongo fincheacute non crsquoegrave un
ritorno Vale a dire il cominciamento egrave giagrave da sempre cominciato Egrave impossibile stabilire il punto
del cominciamento cosigrave come per Peirce egrave impossibile stabilire il primo segno non esiste il primo
segno ciascun segno egrave segno percheacute segno per un altro segno necessariamente Questo punto egrave
importante nel pensiero di Hegel Il problema che sta ponendo qui egrave quello del linguaggio se
proprio vogliamo dirla tutta Come comincia il linguaggio Qual egrave il primo suono che possiamo
considerare come parola Soltanto dopo potremo dire che quella egrave una parola ma sul momento
mentre si pone non egrave ancora niente non egrave niente fincheacute non trova un rinvio per cui allora crsquoegrave un
significato che tornando al punto di partenza dagrave la sua portata di punto di partenza Egrave il problema
stesso del linguaggio del suo cominciamento come comincia Quando In che modo Hegel la
svolge cosigrave qualche cosa si avvia ma noi diciamo che qualche cosa si avvia solo dopo Egrave per questo
che molti tra cui lo stesso Heidegger dicono che si egrave da sempre nel linguaggio non crsquoegrave un
momento in cui si entra nel linguaggio si egrave ligrave giagrave da sempre il cominciamento egrave qualcosa che egrave
tale soltanto alla fine percheacute questo cominciamento ha come fine il tornare su di seacute e quindi
porsi come cominciamento Egrave un porsquo complesso ma egrave cosigrave che lo sta ponendo Hegel Drsquoaltra parte
non crsquoegrave modo di stabilire dove comincia il linguaggio E cosigrave anche per il cominciamento per
stabilire dovrsquoegrave il cominciamento dovrei essere giagrave fuori dal cominciamento anche solo per
pensarlo Come posso porre il cominciamento cosigrave tout court senza nessun riferimento senza alcun
referente Come so che egrave un cominciamento Non lo posso sapere in nessun modo Per questo
dicevo che posso saperlo soltanto in un ritorno Sembra paradossale eppure lo stesso Peirce pone
la questione esattamente in questi termini non crsquoegrave il primo segno non esiste E allora da dove si
comincia Quando si pensa di cominciare in realtagrave si egrave giagrave cominciato si egrave giagrave oltre per pensare
il cominciamento io devo essere giagrave oltre il cominciamento
29 maggio 2019
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Siamo a pag 28 Capitolo III Lrsquoimmediato sapere determinato dello spirito la coscienzahellip La
coscienza come lrsquoimmediato essere determinato dello spirito Io ho coscienza quando qualche cosa
mi si determina hellipha i due momenti del sapere e dellrsquooggettivitagrave negativa del sapere Che egrave un altro
modo per dire che crsquoegrave il sapere e il sapere che si rivolge allrsquooggettivitagrave negativa cioegrave al suo
negativo a ciograve che non egrave per tornare al sapere Mentre in questo elemento si sviluppa lo spirito ed
ostende i suoi momenti ecco che a loro sopravviene quella opposizione ed essi compaiono tutti quanti
come figure della coscienza La scienza di questo itinerario egrave scienza dellrsquoesperienza che la coscienza
fahellip La scienza dellrsquoesperienza egrave questo movimento che va dal sapere allrsquooggettivitagrave e che
dallrsquooggettivitagrave ritorna in seacute hellipla sostanza insieme col suo movimento vien considerata oggetto della
coscienza La sostanza non egrave una cosa ci sta dicendo ma egrave lrsquooggetto della coscienza Egrave un primo
modo per intendere una questione importante in Hegel Non che Hegel negasse la realtagrave delle cose
ma sicuramente ha avvertito che quella cosa che chiamiamo realtagrave di fatto appartiene alla
coscienza non crsquoegrave una realtagrave fuori dalla coscienza Essa non sa neacute comprende se non ciograve che egrave nella
sua esperienza infatti ciograve che egrave nellrsquoesperienza egrave solo la sua sostanza spirituale e invero come oggetto
del suo Seacute Ma lo spirito diviene oggetto poicheacute egrave questo movimento divenire a seacute un altro ossia oggetto
del suo Seacute e togliere questo esser-altro Per riprendere i suoi termini questo in seacute estroflettendosi si
fa oggetto oggetto a se stesso quindi altro da seacute Egrave come se in questo movimento lrsquoin seacute
diventasse lrsquooggetto di se stesso Ed esperienza vien detto appunto quel movimento dove lrsquoimmediato
il non sperimentato cioegrave lrsquoastratto appartenga allrsquoessere sensibile o al semplice solo pensato si viene
alienando e poi da questa alienazione torna a se stesso cosigrave soltanto ora daccheacute egrave anche proprietagrave della
coscienza lrsquoimmediato egrave presentato nella sua effettualitagrave e veritagrave Lrsquoimmediato da seacute non egrave nulla se
non crsquoegrave questo movimento se non torna a se stesso se non torna a se stesso come concetto quindi
come esperienza Infatti il suo titolo egrave La scienza della esperienza della coscienza per avere
esperienza di qualche cosa occorre che io concettualizzi qualche cosa Per concettualizzare occorre
che questo immediato sia un qualche cosa ma percheacute possa essere un qualche cosa deve uscire da
seacute e tornare su di seacute in quanto concetto Lrsquoineguaglianza che nella coscienza ha luogo tra lrsquoIo e la
sostanza che ne egrave lrsquooggettohellip Cioegrave fra lrsquoIo e quella sostanza che sappiamo essere lo spirito Quindi
crsquoegrave lrsquoIo e poi lrsquooggetto rispetto allrsquoIo il non-Io Si mantiene sempre e non puograve mai non esserci per
Hegel questa disuguaglianza tra ciograve che si pone e ciograve che egrave il ciograve che si pone in una sua riflessione
Riflessione che possiamo anche intendere nella sua accezione piugrave comune cioegrave come un
ripensamento un riflettere sulla cosa non soltanto come il riflettersi di qualcosa su se stesso ma
anche il pensarci vale a dire concettualizzare trasformare in concetto trasformare quindi in
esperienza Questa ineguaglianza egrave la loro differenza fra lrsquoIo e il suo oggetto che non egrave altro che
lrsquoIo reso oggetto e che poi torna sullrsquoIo che sarebbe il negativo in generale Il negativo puograve venir
riguardato come la manchevolezza di entrambihellip Cioegrave entrambi sia lrsquoIo che lrsquooggetto sono di per
seacute manchevoli egrave soltanto la relazione tra i due che li rende il concreto unrsquounitagrave hellipma egrave la loro
anima o ciograve che li muove entrambi ragion per cui alcuni antichi ebbero a concepire il vuoto come
motore concependo sigrave il motore come il negativo ma questo non ancora come il Seacute Come invece lrsquoha
concepito lui Quindi questo vuoto questa assenza di unitagrave fra i due elementihellip percheacute in effetti
questi due elementi - lui ha detto bene parlandone in termini di manchevolezza ndash mancano Se
uno dovesse prenderli come si egrave fatto sino a Kant come il vero e il falso il vero qui e il falso di lagrave
ecco in questo senso sia lrsquouno che lrsquoaltro sono manchevoli Questa relazione tra i due egrave la loro
anima egrave ciograve che li rende vivi egrave ciograve che li rende quello che sono Ora se da prima questo negativo
appare come ineguaglianza dellrsquoIo verso lrsquooggettohellip LrsquoIo verso lrsquooggetto quindi si nega in quanto
Io per farsi oggetto per poi ritornare su di seacute hellipesso egrave pure lrsquoineguaglianza della sostanza verso se
stessa Lrsquoineguaglianza del pensiero che si estroflette e che torna come pensato Ciograve che sembra
prodursi fuori di lei ed essere unrsquoattivitagrave contro di lei egrave il suo proprio operare ed essa mostra di essere
essenzialmente Soggetto Cioegrave colui che agisce Potremmo dire che egrave lrsquoagire stesso del linguaggio egrave
il linguaggio che agisce in questo modo dico qualche cosa questo qualche cosa per essere un
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qualche cosa si estroflette sul suo significato una volta che egrave giunto al suo significato ritorna e
diventa quello che egrave cioegrave quello che intendevo dire Avendo la sostanza ciograve mostrato
compiutamente lo spirito ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere determinatohellip
Lrsquoessenza dellrsquoidea egrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato egrave unrsquoidea vaga Una volta che
viene determinata egrave come se dice bene qua ha reso uguale alla propria essenza il proprio essere
determinato Qui in queste poche parole dice tutto percheacute lrsquoidea un qualche cosa di
indeterminato egrave quella che egrave solo se puograve essere determinata una volta determinata diventa
davvero unrsquoidea quella idea Egrave sempre il movimento di cui stiamo parlando un qualche cosa di
indeterminato un qualche cosa che dico diventa quello che egrave soltanto se lo determino se lo
concettualizzo se lo penso cioegrave se ritorna dallrsquoin seacute al per seacute soltanto in questo movimento
diventa il Seacute diventa se stesso helliplo spirito egrave allora termine oggettivo di se stesso proprio come esso egrave
e lrsquoastratto elemento dellrsquoimmediatezza e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato Lo
spirito lrsquoidea egrave termine oggettivo di se stesso cioegrave fa di se stesso il proprio oggetto in quanto lrsquoidea
non egrave piugrave unrsquoidea indeterminata ma diventa il pensiero dellrsquoidea Lrsquoastratto elemento
dellrsquoimmediatezza ciograve che appare nellrsquoimmediato che ancora non egrave stato posto come un per seacute hellip
e della separazione del sapere e della veritagrave egrave sorpassato comunemente prima di Hegel si egrave sempre
pensato che lrsquoelemento astratto immediato fosse un elemento separato ndash questa cosa egrave vera e la
sua negazione egrave falsa Quindi questa separazione del sapere dalla veritagrave dice Hegel egrave sorpassata
non crsquoegrave piugrave questa separazione del sapere dalla veritagrave percheacute questa separazione comporta il
mantenere questi elementi in quanto astratti ndash la veritagrave egrave tenuta ben salda lontana dal falso ndash
mentre sorpassare questa posizione egrave ciograve che consente di cogliere il movimento potremmo dire
del linguaggio mentre si fa mentre si dice Hegel ci sta spiegando ovviamente a modo suo che
cosa succede mentre si parla che cosa succede mentre qualche cosa si dice ma percheacute possa essere
un qualche cosa ndash percheacute se dico dico qualche cosa ndash deve estroflettersi e tornare su di seacute in quanto
qualche cosa Egrave la stessa cosa che poneva Peirce la A egrave B la A deve estroflettersi sulla B per
essere A sennograve non egrave niente egrave la B che dice che cosrsquoegrave la A ma questa B se non ci fosse stata la A
non sarebbe mai esistita cosigrave come la A non sarebbe mai esistita senza la B Quindi vedete come
ciascuno rimane quello che egrave la A rimane la A e la B rimane la B non crsquoegrave mai la fusione tra i due
come dire per usare le parole di Hegel sono delle figure e rimangono delle figure ciascuna con la
sua caratteristica ndash la A non scompare mai nella B - ma anche momenti della relazione momenti
che appartengono a un intero Lrsquoessere egrave assolutamente mediatohellip Quando parla di mediazione
parla della coscienza egrave la coscienza che media hellipegrave sostanziale contenuto che altrettanto
immediatamente egrave proprietagrave dellrsquoIo egrave a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Quindi ci sta
dicendo lrsquoessere egrave una proprietagrave dellrsquoIo Lrsquoessere non egrave piugrave qualche cosa che egrave fuori dellrsquoIo ma
lrsquoessere a sua volta un Seacute ovverossia egrave il concetto Vedete qui come si pone la questione dellrsquooggetto
Lrsquooggetto non egrave qualche cosa che egrave fuori di me non egrave propriamente il non-Io nellrsquoaccezione
fichtiana del termine cioegrave un qualche cosa che egrave separato da me no lrsquooggetto non egrave altro che lrsquoIo
che si estroflette Verrebbe da dire che si estroflette sullrsquooggetto ma a questo punto non egrave neanche
corretto egrave lrsquoIo che estroflettendosi diventa oggetto e retroflettendosi fa dellrsquoIo quello che egrave cioegrave
un Io cosciente Senza questa estroflessione e retroflessione lrsquoIo non avrebbe possibilitagrave di
coscienza non avrebbe la possibilitagrave di sapere Infatti tutta la Fenomenologia dello spirito non egrave
altro che un modo per intendere come funziona il sapere come accade che si sappia qualche cosa
e lui ce lo sta spiegando in questo modo Il loro movimento che in tale elemento si organizza in un
intiero egrave la logica o filosofia speculativa La filosofia speculativa non egrave altro che lrsquoorganizzarsi dei
vari momenti nellrsquointero quando cioegrave cessano di essere astratti e vengono colti come lrsquointero come
il movimento intero Questo movimento intero colto nella sua totalitagrave egrave quello che poi diventeragrave
il Sapere Assoluto quando cioegrave tutto egrave saputo Il tutto saputo perograve non comporta la fine per
Hegel assolutamente no egrave un punto ideale certo dove tutto egrave saputo ma egrave il momento dellrsquoavvio
per un modo di pensare diverso Certo potremmo anche dire in termini linguistici ponendo la
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questione in modo piugrave semplice questo sapere tutto non egrave altro che il concreto cioegrave il linguaggio
Quindi nel momento in cui il linguaggio si svolge si articola ci sono dei momenti che
corrispondono a un sapere che ogni volta egrave particolare ma sempre debitore di un sapere totale Il
linguaggio egrave il concreto in quanto ogni volta che apro bocca il linguaggio egrave ligrave tutto che io lo sappia
oppure no ma egrave ligrave tutto percheacute se non fosse cosigrave io non potrei parlare Ecco quindi che ogni volta
questo sapere assoluto appare per Hegel invece occorre attendere cosigrave come per Severino Anche
per Gentile ogni atto comporta un sapere assoluto ogni atto giunge a un sapere assoluto lo mette
in atto percheacute se non fosse cosigrave non ci sarebbe un atto e non ci sarebbe un altro atto dopo di lui
Poicheacute dunque quel sistema dellrsquoesperienza dello spirito ne comprende soltanto lrsquoapparirehellip
Lrsquoesperienza dello spirito ciograve che lo spirito esperisce egrave lrsquoapparire di qualche cosa hellip il processo
che conduce da esso alla scienza del vero che egrave nella forma del vero sembra meramente negativohellip Cioegrave
questo processo deve passare dal negativo da ciograve che quella cosa che io esperisco non egrave hellipe
potrebbe darsi che si volesse evitare di avere a che fare con il negativo (inteso) come il falso e si
pretendesse di venir condotti senzrsquoaltro alla veritagrave a che impacciarsi del falso Percheacute dobbiamo star
ligrave a perder tempo Se egrave falso egrave falso Sopra si egrave fatto cenno di quel modo che vorrebbe cominciare subito
con la scienza a ciograve si conviene ora rispondere piugrave particolarmente mostrando quale sia la natura del
negativo (inteso) come il falso Le rappresentazioni che si hanno circa questo punto costituiscono il
principale impedimento a penetrare nella veritagrave Sta dicendo che eliminare il falso egrave il piugrave grande
impedimento al conoscere la veritagrave Ciograve offriragrave lrsquooccasione di parlare della conoscenza matematica
che il sapere afilosofico considera come lrsquoideale che la filosofia dovrebbe cercare di raggiungere senza
esservi per altro riuscita nonostante ogni tentativo Il vero e il falso appartengono a quei pensieri
determinati che privi di movimentohellip Questo egrave importante per Hegel il vero e il falso sono fissi
non crsquoegrave nessun movimento fra di loro hellipvorrebbero valere come particolari essenze delle quali lrsquouna
sta di qua lrsquoaltra di lagrave rigidamente isolate e senza reciproca comunanza hellip Crsquoegrave un falso quanto poco
crsquoegrave un cattivo Il falso in assoluto cosigrave come il cattivo in assoluto Falso e cattivo non son mica
perfidi come il diavolo tantrsquoegrave vero che volendoli prendere per diavoli di essi si verrebbe a fare dei
soggetti particolari mentre essi in quanto falso e cattivo sono soltanto degli universali pur avendo
lrsquouno rispetto allrsquoaltro una propria natura Il falso (cheacute solo di esso qui si vuol parlare) sarebbe lrsquoaltro
il negativo della sostanza la quale in quanto contenuto del sapere egrave il vero Questo egrave il modo di
pensare comune ancora oggi peraltro Ma la sostanza stessa egrave essenzialmente il negativo vuoi come
semplice distinguere ossia come Seacute e sapere in genere La sostanza che non egrave altro che il contenuto
dellrsquoidea egrave giagrave essa stessa il negativo percheacute per avere un contenuto questa idea deve spostarsi su
unrsquoaltra cosa e cioegrave sul suo contenuto per esempio Il Seacute egrave giagrave la negativitagrave della sostanza se la
sostanza non fosse negativa a se stessa non ci sarebbe stato il movimento verso unrsquoaltra cosa Se
il vero e il falso sono fissi immobili identici a seacute che movimento crsquoegrave Una volta stabilito questo
abbiamo chiuso il discorso non si va piugrave da nessuna parte Si puograve ben sapere falsamente Alcuncheacute
vien saputo falsamente significa il sapere egrave in ineguaglianza con la sua sostanza Ma proprio tale
ineguaglianza egrave il distinguere in generale che egrave momento essenziale Cosa vuol dire che il sapere egrave in
ineguaglianza con la sua sostanza Qual egrave la sostanza del sapere Non egrave altro che lrsquoidea il concetto
che io mi faccio di qualche cosa ma per farmi questo concetto giagrave sono preso in una ineguaglianza
tra quello che ho detto e il concetto di ciograve che ho detto cioegrave il suo significato Quindi questa
ineguaglianza egrave giagrave presente egrave giagrave ligrave ogni volta che si parla Poco piugrave avanti Nellrsquoespressione in
ogni falso crsquoegrave qualcosa di vero quei due termini vengono presi come lrsquoolio e lrsquoacqua che senza
mescolarsi si trovano insieme solo esteriormente Proprio per riguardo al significato proprio per
indicare il momento del completo esser-altro le espressioni dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave
usate non appena il suo esser-altro sia tolto Qui crsquoegrave Severino Rileggo le espressioni
dellrsquoineguaglianza non devono venir piugrave usate non appena il suo esser-altro sia tolto Lrsquoineguaglianza
tra lrsquoimmediato apparire e il concetto questa ineguaglianza scompare se dovesse rimanere
lrsquoineguaglianza egrave come se dovessero rimanere separati usando i termini di Severino Questo suo
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essere-altro viene tolto quindi non crsquoegrave piugrave ineguaglianza e diventa il concreto percheacute questo suo
essere-altro viene superato La cosa piugrave semplice da pensare egrave lrsquoin seacute che estroflettendosi diventa
per seacute e poi ritorna allrsquoin seacute Quindi questa ineguaglianza tra lrsquoin seacute e il per seacute scompare nel
momento in cui si ritorna allrsquoin seacute cioegrave si giunge al concreto non crsquoegrave piugrave nessuna ineguaglianza
nessuna separazione questa separazione questa ineguaglianza viene tolta Cosigrave le espressioni
unitagrave di soggetto e oggetto di finito e di infinito di essere e di penare ecc hanno lrsquoinconveniente che
i termini soggetto oggetto ecc significano ciograve che essi sono al di fuori della loro unitagrave e nellrsquounitagrave
quindi non sono da intendersi cosigrave come suona la loro espressione altrettanto il falso non piugrave come
falso egrave un momento della veritagrave Tutte queste dicotomie queste separazioni scompaiono
nellrsquoAufhebung nel superamento non crsquoegrave piugrave la distinzione questi elementi non sono piugrave distinti
Come faceva anche Peirce nel momento in cui A e B sono in relazione tra loro non sono piugrave
separati neacute separabili diventano unrsquounitagrave unitagrave che egrave fatta della relazione di questi due elementi
che rimangono figure ma momenti di questa unitagrave di questo concreto Il pensiero dogmatico nel
campo del sapere e nello studio della filosofia non egrave altro che lrsquoopinione secondo la quale il vero consiste
in una proposizione che egrave un resultato fissohellip Ci sta dicendo che il vero non egrave una proposizione non
egrave unrsquoasserzione ndash questo egrave il vero A egrave B hellipo in una proposizione che viene saputa immediatamente
A questioni come le seguenti quando sia nato Cesare quante tese facciano uno stadio e quale stadio
ecc si deve dare una risposta netta proprio come egrave esattamente vero che nel triangolo rettangolo il
quadrato dellrsquoipotenusa egrave eguale alla somma dei quadrati dei cateti Ma la natura di una tale cosigrave detta
veritagrave egrave diversa dalla natura di veritagrave filosofiche Questo percheacute certe veritagrave si attengono a un certo
gioco la veritagrave filosofica cosigrave come la pensa Hegel si interroga sulle condizioni di questi giochi
della matematica della geometria o di qualunque altro gioco vale a dire a quali condizioni io
posso costruire un gioco Egrave questo che fa la filosofia (42) Quanto alle veritagrave matematiche verrebbe
ancor meno ritenuto geometra colui che sappia a memoria i teoremi di Euclide estrinseca-mente senza
sapere la loro dimostrazione senza saperli per esprimerci per contrasto intrinseca-mente Nello stesso
modo potrebbe ritenersi come insoddisfacente la cognizione acquistata misurando parecchi triangoli
rettangoli che i loro lati stanno nel noto reciproco rapporto Tuttavia anche nella conoscenza
matematica lrsquoessenza della dimostrazione non ha ancora il significato e la natura di essere momento
del resultato stessohellip Nella matematica tutti i procedimenti che portano al risultato non contano
niente conta solo il risultato Che egrave esattamente di ciograve che pensa Hegel rispetto alla filosofia
Quando parla di filosofia intende il pensare il pensare autentico direbbe Heidegger In quanto
resultato il teorema si considera bensigrave come un teorema vero Ma questa sopraggiunta circostanza non
riguarda il suo contenuto sigrave bene soltanto la sua relazione al soggetto il movimento della dimostrazione
matematica non appartiene allrsquooggetto ma egrave un operare esteriore alla cosa Questo egrave importante La
dimostrazione non appartiene allrsquooggetto la dimostrazione non dice che cosa appartiene a
quellrsquooggetto non ci dice nulla dellrsquooggetto in quanto tale Questa dimostrazione egrave un operare
esterno alla cosa allrsquooggetto che vuole dimostrare non crsquoentra nulla con lrsquooggetto egrave un gioco che
si fa Come diceva Wittgenstein una volta che ho fatto la mia dimostrazione sono stato bravo ad
applicare tutte le regolette niente piugrave di questo Poco piugrave avanti Ma la conoscenza filosofica in
primo luogo contiene entrambi i tipi del divenire mentre la conoscenza matematica presenta nel
conoscere come tale soltanto il divenire dellrsquoessercihellip Il divenire dellrsquoesserci il divenire di ciograve che egrave
presente qui e adesso hellipovverossia il divenire dellrsquoessere della natura della cosa In secondo luogo
quella unifica anche entrambi questi movimenti particolari La nascita interna o il divenire della
sostanza egrave un passare senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci egrave un essere per altro e viceversa
il divenire dellrsquoesserci egrave il restituirsi allrsquoessenza La nascita interna cioegrave il conoscere qualche cosa il
sapere qualche cosa o il divenire della sostanza cioegrave il farsi sostanza egrave un passare in questo
movimento continuo senza soluzione nellrsquoesterioritagrave e nellrsquoesserci Questa conoscenza che passa
dallrsquoimmediato al mediato come direbbe Severino solo che per Hegel torna a ciograve che egrave immediato
facendolo diventare altro solo a questo punto egrave immediato il movimento egrave cosigrave il duplice processo
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e divenire dellrsquointierohellip Quindi il movimento egrave questo duplice processo di andata e ritorno e
divenire dellrsquointero diviene percheacute diviene unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave questi due elementi egrave
unrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi egrave il superamento di questi due elementi per
unrsquoaltra cosa questrsquoaltra cosa egrave la relazione tra questi due elementi che una volta in relazione
non sono piugrave gli stessi di prima hellipvale a dire ciascun momento pone lrsquoaltro momento e ciascuno ha
poi in seacute entrambi i momenti come due aspetti Essi presi insieme costituiscono lrsquointiero in quanto
dissolvono se stessi e si fanno momenti suoi Che egrave esattamente quello che dicevo si dissolvono in
quanto se stessi in questa relazione non sono piugrave gli stessi diventano unrsquoaltra cosa si fanno
momenti di questa relazione rimangono anche come figure rimangono quello che sono ma si
fanno momenti della relazione che egrave lrsquointero Nel conoscere matematico la considerazione egrave un
operare che per la cosa viene da fuori ne segue quindi che la cosa vera viene alterata Sta dicendo che
considero gli elementi in quanto astratti Quindi la cosa vera che egrave vera allrsquointerno del concreto
quindi del tutto del movimento viene alterata non egrave piugrave vera Egrave esattamente lrsquoopposto di ciograve che
si pensa comunemente cioegrave che lrsquoastratto sia la cosa considerata per se stessa conduca al vero
considerata astrattamente mentre lui sta dicendo che no se la considero astrattamente questo
porta al falso soltanto se la inserisco nellrsquointero allora colgo il vero Ricordate ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo il vero egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo che non egrave una lampada percheacute se
io comincio a pensare alla lampada giagrave la astraggo Egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo una
proposizione che inserisce la lampada allrsquointerno di un intero di un mondo Se io astraggo la
lampada dal mondo questa lampada non egrave piugrave quella lampada di cui parlavo dicendo ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo (44) Ma la manchevolezza peculiare di tale conoscenza riguarda tanto la
conoscenza medesima quanto la sua materia in generale ndash Per quel che riguarda la conoscenza la
necessitagrave della costruzione anzitutto non viene intesa nei giusti termini Essa necessitagrave non scaturisce
dal concetto del teorema anzi viene imposta e si deve ciecamente ubbidire alla prescrizione di tirare
certe linee mentre se ne potrebbero tirare infinite altre tutto questo con una ignoranza pari soltanto alla
fede che ciograve andragrave a buon fine per la condotta della dimostrazione Poco piugrave avanti Cosigrave la
dimostrazione percorre una via che si fa cominciare a un punto qualunque senza sapere in che rapporto
stia con il resultato che deve venir fuori Una tale dimostrazione assume nel suo corso certe
determinazioni e certi rapporti e ne scarta altri senza che si possa immediatamente render conto della
necessitagrave per cui ciograve avviene una finalitagrave esteriore regge un tale movimento Cioegrave la necessitagrave di
arrivare al teorema tutto il resto non importa Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscere della
quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofia si basa sulla povertagrave
del fine e sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo
da parte della filosofia Si disprezzano entrambi lrsquoun con lrsquoaltro Fine o concetto della matematica egrave
la grandezza La misurabilitagrave la calcolabilitagrave egrave su questo che si fonda la matematica Ma questa
egrave appunto la relazione inessenziale e aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in
superficie non tocca la cosa stessahellip Come diceva prima la dimostrazione non tocca mai la cosa
non la raggiunge nemmeno helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla un atto concettivo O
come direbbe Heidegger la scienza non pensa non concettualizza ciograve che fa lo mette in atto lo
mette in pratica attraverso modelli La materia intorno alla quale la matematica garantisce il suo
consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto iscrive le sue
differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di vita Ma
lrsquoeffettuale non egrave un qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di una tale
ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta intuizione
sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero ineffettuale fatto
di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto la seguente
ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltra e senza che a questo
modo sorga una connessione necessaria attraverso la natura della cosa stessa Continua a ribadire lo
stesso concetto che egrave poi il modo con cui si pensa oggi le cose sono tenute astrattamente separate
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senza accorgersi delle connessioni che ci sono tra le cose connessioni che emergono soltanto nel
concreto Si potrebbe fare un esempio molto semplice partendo da Freud le paure le angosce
ecc se non si considerano come momenti di un insieme di un intero non si intende nulla non
portano da nessuna parte Occorre intendere questi elementi che compaiono come momenti di un
tutto egrave soltanto questo intero che rende conto delle connessioni che consentono a questi elementi
di essere cosigrave spaventosi ecc Senza queste connessioni disconnettendo tutto questo egrave chiaro che
si continua ad avere paura percheacute non si sa nulla di questa paura per dirla in modo spiccio
5 giugno 2019
Siamo a pag 35 (45) Lrsquoevidenza di questo manchevole conoscerehellip Si sta sempre riferendo alla
matematica hellipdella quale la matematica va superba facendosene unrsquoarma anche contro la filosofiahellip
La matematica si ritiene evidente ma egrave un sapere manchevole hellipsi basa sulla povertagrave del fine e
sulla deficienza del contenuto della matematica ed egrave quindi cosigrave fatta da suscitare disprezzo da parte
della filosofia Fine o concetto della matematica egrave la grandezza La matematica si occupa di
misurabilitagrave della calcolabilitagrave delle cose Ma questa egrave appunto la relazione inessenziale e
aconcettuale Perciograve qui il movimento del sapere procede in superficie non tocca la cosa stessahellip Un
porsquo come diceva Heidegger la scienza non pensa helliplrsquoessenza o il concetto e non egrave quindi per nulla
un atto concettivo Non egrave un sapere non egrave scienza La materia intorno alla quale la matematica
garantisce il suo consolante tesoro di veritagrave egrave lo spazio e lrsquoUno Lo spazio egrave lrsquoesserci nel quale il concetto
iscrive le sue differenze come in un elemento morto e vuoto dove esse sono altrettanto immote e prive di
vita Ma lrsquoeffettualehellip Con effettuale potremmo anche intendere il concreto nellrsquoaccezione
severiniana del termine hellipnon egrave qualcosa di spaziale come vien considerato dalla matematica di
una tale ineffettualitagrave costituita come le cose della matematica non si impacciano neacute la concreta
intuizione sensibile neacute la filosofia In un elemento cosigrave ineffettuale non puograve capire che un vero
ineffettuale fatto di proposizioni rigide e morte dopo ognuna di queste proposizioni si puograve far punto
la seguente ricomincia per conto proprio senza che la prima accenni a muoversi verso lrsquoaltrahellip Ecco
la critica fondamentale di Hegel e cioegrave che non crsquoegrave un movimento di un elemento in un altro non
crsquoegrave movimento dialettico ciascuna cosa di cui la scienza matematica si occupa egrave immobile ferma
chiusa in se stessa non va da nessuna parte Inoltre in grazia di quel principio e di quellrsquoelemento
ndash e qui sta tutto il formalismo dellrsquoevidenza matematica ndash il sapere procede sulla linea dellrsquoeguaglianza
Tenete conto che la Fenomenologia dello spirito potrebbe anche essere letta come una critica al
formalismo logico al formalismo matematico al formalismo in generale Infatti il mortuumhellip Il
morto cioegrave la cosa chiusa in seacute hellippoicheacute esso non muove se medesimo non giunge alle differenze
dellrsquoessenza non allrsquoopposizione o ineguaglianza essenziale e quindi neanche al passaggio dellrsquoopposto
nellrsquoopposto e tanto meno al movimento qualitativo e immanente allrsquoautomovimento Andiamo a pag
37 (47) La filosofia al contrario non considera la determinazione inessenziale ma la considera in
quanto egrave essenziale Elemento e contenuto della filosofia non egrave lrsquoastratto o il non effettuale ma
lrsquoeffettualehellip Possiamo intendere lrsquoeffettuale come il concreto helliplrsquoautoponentesi ciograve che vive in seacute
lrsquoessere determinato che egrave nel proprio concetto Non egrave altro che lrsquoesempio che faceva Severino ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo egrave questo lrsquoeffettuale egrave questo lrsquoautoponentesi Lrsquoelemento della filosofia
egrave il processo che si crea e percorre i suoi momenti e questo intero movimento costituisce il positivo e la
veritagrave del positivo medesimo Dice questo intero movimento costituisce il positivo egrave ciograve che si pone il
movimento egrave questo che si pone Cosigrave la veritagrave racchiude in seacute anche il negativo ossia ciograve che si
chiamerebbe il falso qualora potesse venir considerato come alcuncheacute dal quale si debba fare astrazione
Ciograve che sta dileguando deve anzi venir considerato esso stesso come essenzialehellip Ciograve che sta
dileguando ciograve che si oppone allrsquoin seacute dilegua nel senso che viene superato Il dileguamento egrave il
superamento di qualcosa non llsquoeliminazione hellipesso cioegrave non egrave da considerare nella determinazione
di alcuncheacute di rigido che tagliato via dal vero debba venir abbandonato dove che sia al di fuori di
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questo neacute drsquoaltronde il vero egrave da considerare come un alcuncheacute positivizzato e morto giacente inerte
dallrsquoaltra parte Qui crsquoegrave tutta la dialettica hegeliana Lrsquoapparenza egrave un sorgere e un passare che neacute
sorge neacute passa ma che egrave in seacute e costituisce lrsquoeffettualitagrave e il movimento della vita della veritagrave Non sorge
e non passa eppure egrave un continuo sorgere e passare Non sorge nel senso in cui ne parla Peirce
non possiamo stabilire dove incomincia non possiamo delimitarlo percheacute sarebbe astrarlo dal
concreto da questo movimento Per tal modo il vero egrave il trionfo bacchico dove non crsquoegrave membro che
non sia ebbro e poicheacute ogni membro nel mentre si isola altrettanto immediatamente si risolve - il trionfo
egrave altrettanto la quiete trasparente e semplice Nel Tribunale di tale movimento non sussistono neacute le
singole figure dello spirito neacute i pensieri determinati ma essi come sono momenti negativi e dileguanti
cosigrave anche sono positivi e necessari Vedete come continua indicarci questo movimento questa
Aufhebung questo passare da un momento allrsquoaltro dove perograve rimangono sempre figure
individuate determinate in quanto tali non scompaiono Per questo rimangono figure ciascuna
rimane quella che egrave ma diventa un momento dellrsquointero diventa un qualche cosa che egrave quello che
egrave allrsquointerno dellrsquointero Nellrsquointiero del movimento concependo lrsquointiero come quiete ciograve che nel
movimento medesimo vien distinguendosi e assumendo una particolare esistenza determinata egrave
conservato come qualcosa che ha reminiscenza di seacute come qualcosa il cui essere determinato egrave il sapere
di se stesso mentre tale sapere egrave altrettanto immediatamente un essere determinato Hegel parla anche
di quiete percheacute nellrsquointero del movimento nel concreto possiamo concepire questo intiero come
una quiete dove qualcosa dice viene determinato ma che cosa viene determinato Non lrsquooggetto
in quanto tale ma e ce lo dice in modo molto preciso egrave il sapere di se stesso e tale sapere egrave altrettanto
immediatamente un essere determinato egrave questo che egrave determinato Qui incomincia a porre la
questione che affronteragrave poco piugrave avanti quella famosa questione dove dice che ciograve che egrave reale egrave
razionale e ciograve che egrave razionale egrave reale Spesso questo viene inteso in modo molto banale
antropomorfizzando la realtagrave come se avesse una sua ragione La realtagrave sono le cose e quindi egrave
come se le cose avessero una loro ragione intrinseca No dice il reale egrave razionale percheacute solo il
razionale la coscienza il sapere determina il reale lo fa esistere in quanto tale Ciograve che egrave razionale
egrave reale percheacute la realtagrave non egrave altro che ciograve che egrave razionale non egrave altro che il pensiero che si
determina Adesso fa un accenno al metodo (48) Potrebbe sembrar necessario di esporre in
precedenza quanto egrave rilevante intorno al metodo di quel movimento o della scienza Di questo ne parleragrave
in modo piugrave specifico nellrsquoIntroduzione Ma il suo concetto sta giagrave in quel che si egrave discorso e la sua
piugrave vera presentazione appartiene alla logica o egrave piuttosto la logica stessa Sta dicendo che questo
metodo lo vuole mostrare in atto attraverso lrsquoesposizione del suo pensiero Ci sta dicendo il modo
in cui lo penso il metodo che io utilizzo lo trovate esposto nel modo in cui articolo le cose che
vado pensando Infatti il metodo non egrave altro che la struttura dellrsquointiero presentato nella sua piugrave pura
essenza Ma quanto alle idee che si sono avute fino ad oggi intorno a questo punto noi dobbiamo essere
consapevoli che anche il sistema delle rappresentazioni riferentesi al metodo filosofico appartiene ormai
ad una cultura sorpassata Ciograve potrebbe suonare alquanto reclamistico o rivoluzionario sebbene questo
sia un tono dal quale io mi so ben lontano si voglia pertanto ritenere che lrsquoapparato scientifico offerto
dalla matematicahellip Ce lrsquoha sempre con la matematica ma in realtagrave per tutto il testo ce lrsquoha con
il formalismo hellipndash fatto di chiarimenti di partizioni di assiomi di serie di teoremi e loro
dimostrazioni di principi e loro conseguenze e conclusioni - egrave esso stesso per lrsquoopinione a dir poco
antiquato Antiquato Funziona ancora oggi perfettamente Se anche la sua inutilitagrave non egrave
chiaramente riconosciuta non se ne fa tuttavia che poco o punto uso e se esso in seacute non viene
disapprovato non egrave tuttavia amato mentre noi dobbiamo fermamente ritenere che ciograve che ha un valore
vero si attui nella pratica e si renda amato Ciograve che appare o che consideriamo vero egrave qualcosa che
si attuta nella pratica nel fare La questione del fare egrave importante in Hegel e interverragrave
tantissimo lui riprende il termine aristotelico di ἔργον che viene tradotto spesso con energia ma
non egrave solo energia ma egrave lrsquoagire egrave il fare Non egrave perograve difficile a riconoscere che la maniera di porre un
principio di sostenerlo nei suoi fondamenti di confutarne con argomenti il principio opposto non egrave la
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forma nella quale possa farsi avanti la veritagrave I principi della matematica funzionano cosigrave pongo
un principio esibisco i suoi fondamenti e confuto chiunque mi si opponga La veritagrave egrave il movimento
di lei in lei stessahellip Egrave questo movimento dallrsquoin seacute al per seacute e che ritorna nellrsquoin seacute che fonda il
conoscere il sapere la scienza hellipmentre quel metodo egrave un conoscere che rimane esteriore al contenuto
Cioegrave non indaga mai la cosa in seacute non si pone mai la questione di che cosa egrave ciograve che sta
maneggiando che sta manipolando egrave sempre un qualche cosa che dice cosa sta intorno a quella
cosa non va mai dritta alla questione chiedersi per esempio come sa che egrave cosigrave Perciograve esso egrave
peculiare della matematica ha per proprio principio la relazione aconcettuale della grandezza e per
proprio contenuto il morto spazio e il morto Uno Inoltre egrave bene che esso metodo in maniera piugrave sciolta
cioegrave piugrave misto di arbitrio e di accidentalitagrave permanga nellrsquoambito della vita comune della
conversazione o della divulgazione storica le quali soddisfano piugrave la curiositagrave che non la conoscenzahellip
A pag 40 (50) Qualche riga avanti Quel formalismo di cui giagrave si disse sopra e il cui modo di
procedere qui vogliamo segnalare piugrave da vicino ritiene di aver giagrave concepite ed espresse la natura e la
vita di una formazione quando ne abbia affermata come predicato una determinazione dello schema
ndash sia la soggettivitagrave o lrsquooggettivitagrave o anche il magnetismo lrsquoelettricitagrave ecc la contrazione o
lrsquoespansione lrsquooriente o lrsquooccidente e simili il che puograve venir moltiplicato allrsquoinfinito giaccheacute in questo
modo ogni determinazione o formazione puograve venire riadoperata in unrsquoaltrahellip Egrave quello che fa la
scienza la scienza opera con modelli Un modello scientifico viene utilizzato in questa cosa poi
lo si utilizza per lrsquoaltra egrave sempre lo stesso modello Si accettano allora dallrsquointuizione volgare delle
determinazioni sensibili le quali debbono indubbiamente significare altro da ciograve che esse dicono
drsquoaltronde anche quello che in seacute egrave significante come le pure determinazioni del pensiero per es
soggetto oggetto sostanza causa universale ecc viene usato con la stessa sconsideratezza acritica
della vita volgare e a quello stesso modo con cui si discorre di forza e debolezza e di espansione e
contrazione Di conseguenza quella metafisica egrave non meno antiscientifica di queste rappresentazioni
sensibili Vale a dire si utilizzano questi concetti come oggetti metafisici senza mai
problematizzarli A pag 43 (53) Alla scienza egrave lecito organizzarsi soltanto mediante la vita propria
del concetto Sta parlando della scienza cosigrave come la intende lui La determinatezza che tratta dallo
schema vien esteriormente apposta allrsquoesserci nella scienza egrave invece lrsquoanima automoventesi del
contenuto perfetto La determinatezza che si immagina come qualcosa di esteriore che viene
appiccicato alla cosa a ciograve che dico ma ciograve che dico egrave invece lrsquoanima del movimento percheacute ciograve
che dico comporta la sua negazione questa negazione ritorna superandosi e diventa il concreto
diventa il concetto Io posso appiccicare la determinatezza a qualche cosa e immaginare che
questo predicato descriva la cosa di cui sto parlando oppure come intende Hegel io dico di questa
cosa ma tengo conto di ciograve che nega questa cosa Al contrario lrsquoappiccicarla come unrsquoetichetta
non coglie nessun negativo semplicemente la incola ligrave e finito il discorso ma non crsquoegrave nessuna
interrogazione nessun domandarsi intorno a questa operazione Quello che fa Hegel invece egrave dire
qualche cosa e cominciare a interrogare ciograve che si sta dicendo accorgendosi quindi del negativo
cioegrave di tutti quegli elementi che non sono ciograve che sto dicendo Il movimento dellrsquoessente egrave da una
parte di divenire un altro a se stessohellip Io dico qualche cosa e questo qualche cosa diviene altro a se
stesso egrave unrsquoaltra cosa hellipe di farsi cosigrave immanente contenuto di se stessohellip Qui incomincia a porre
una questione importante Il movimento dellrsquoessente egrave questo diviene altro da seacute e a questo
punto divenendo altro da se stesso succede che diventa il contenuto Diciamola in un altro modo
soggetto ndash oggetto il soggetto conosce lrsquooggetto ndash questo tradizionalmente il soggetto sta di qua
e lrsquooggetto di lagrave Lui sta dicendo unrsquoaltra cosa molto fine questo soggetto si sposta verso lrsquooggetto
per conoscerlo e in questo movimento questo oggetto si fa immanente al soggetto cioegrave diventa
parte integrante del soggetto Egrave il movimento dellrsquoin seacute-per seacute-in seacute Ora questo oggetto la
cosiddetta realtagrave non puograve darsi neacute esistere senza questo movimento qualunque cosa io colga la
colgo percheacute crsquoegrave questo movimento che mi fa tornare lrsquooggetto nel soggetto e quindi questo
oggetto diventa oggetto posso quindi pensarlo fuori di me percheacute egrave diventato immanente al
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soggetto Questo peraltro egrave il movimento del linguaggio stesso io posso pensare che esista una
realtagrave esterna percheacute crsquoegrave il linguaggio percheacute crsquoegrave questa distanza che il linguaggio pone tra ciograve
che dico e il ciograve di cui dico ma questa egrave una distanza che pone il linguaggio non esiste in natura
Proprio percheacute crsquoegrave questa distanza instaurata dal linguaggio io posso pensare che esista qualcosa
fuori di me sennograve non potrei pensarlo per un bruco non esistono le cose fuori di lui Quindi come
vi dicevo egrave importante questo aspetto egrave essenziale in tutta la filosofia hegeliana Non egrave che Hegel
non credesse nella realtagrave ma per lui la realtagrave egrave la coscienza per lui la realtagrave egrave questo ritornare
dellrsquooggetto nel soggetto solo quando egrave tornato nel soggetto egrave reale reale egrave razionale in quanto egrave
tornato nel soggetto inteso come ciograve che agisce lrsquoἔργον il fare
Intervento La realtagrave per Hegel egrave quindi una costruzione
Egrave un concetto quindi sigrave una costruzione Diventa realtagrave quando egrave concettualizzata Egrave in questo
modo che si intende che il reale egrave razionale egrave la realtagrave soltanto nel momento in cui egrave
concettualizzata sennograve non crsquoegrave Sarebbe come chiedersi se crsquoegrave qualcosa fuori del linguaggio egrave una
domanda che non ha nessun senso neacute logicamente alcuna risposta nel senso che per chiedermi
questa cosa deve esserci il linguaggio se non ci fosse non potrei nemmeno pensare a questa cosa
quindi non ha alcun senso porsi questa domanda La cosa importante torno a dirvi egrave che proprio
crsquoegrave il linguaggio che instaura questa distanza tra il mio dire e ciograve di cui dico che egrave possibile pensare
che esista qualche cosa fuori di me cioegrave fuori dalla mia parola In quel movimento la negativitagrave egrave
il distinguere e il porre lrsquoessercihellip In questo movimento la negativitagrave cioegrave lrsquoessere altro da seacute la
distanza fra il dire e ciograve di cui dico ndash ciograve di cui dico sarebbe la negativitagrave egrave altro da ciograve che dico ndash
egrave il distinguere e il porre lrsquoesserci Egrave in questo movimento in questa operazione che egrave prettamente
linguistica che si instaura lrsquoesserci e cioegrave che la cosa diventa seacute che la realtagrave diventa la realtagrave
ma lo diventa percheacute crsquoegrave il linguaggio che comporta questa distanza questo andirivieni hellipin
questo ritorno in se stesso la negativitagrave egrave il divenire della semplicitagrave determinata La semplicitagrave egrave
qualcosa che attiene allrsquoin seacute ma non egrave determinata fincheacute rimane in seacute egrave quando incontra il per
seacute che si determina e allora diventa una semplicitagrave determinata Per tal modo il contenuto non
mostra la sua determinatezza come ricevuta da un altro e su lui apposta anzi esso la dagrave a se stesso e da
se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero Questa egrave una frase fondamentale Il contenuto
il significato non riceve significato da chissagrave che cosrsquoaltro lo riceve da se stesso egrave il significato
che dagrave il significato a se stesso nel momento in cui ritorna allrsquoin seacute nel momento in cui viene
concettualizzato ma se non crsquoegrave questo ritorno se non crsquoegrave questo movimento dal per seacute allrsquoin seacute il
significato non egrave niente Dice la dagrave a se stesso e da se stesso si dispone a momento e a luogo dellrsquointiero
questo significato diventa un momento dellrsquointero non egrave piugrave un qualche cosa cosigrave come la realtagrave
un qualche cosa che egrave al di fuori il significato diventa quello che egrave nel momento in cui ldquoritornardquo
nellrsquointero cioegrave diventa concreto Lrsquointelletto tabellesco trattiene per seacute la necessitagrave e il concetto del
contenuto ossia ciograve che costituisce la concretezza lrsquoeffettualitagrave e il vivente movimento della cosa sulla
quale esso manovrahellip La matematica fa le tabelline e immagina di avere catalogato un qualche
cosa che invece egrave vivo Egrave questa la questione per Hegel le cose sono vive Cosigrave come le parole
sono vive nel senso che agiscono la parola non egrave un caput mortuum cioegrave un qualche cosa che una
volta detta egrave quella che egrave e non si muove piugrave ma egrave viva continua a dire a muoversi continua a
connettersi con infinite altre cose Dice il vivente movimento della cosa sulla quale esso manovra egrave
di questo che non si accorge la scienza matematica hellipo piuttosto lungi dal tenere tutto ciograve per seacute
non lo conosce se avesse infatti quella capacitagrave di uscir di seacute e di penetrare nella cosa certamente la
mostrerebbe Cosa che la scienza non ha mai potuto neacute saputo fare non lo puograve fare non puograve entrare
nella cosa diventare la cosa cioegrave un qualche cosa che egrave fuori del linguaggio e poi da ligrave descriversi
con che cosa Ma di tutto ciograve quellrsquointelletto non prova neanche il bisognohellip La scienza non ha
questa necessitagrave non gliene importa niente la tecnica meno che mai hellipaltrimenti la smetterebbe
col suo schematizzare o per lo meno non lo prenderebbe per una indicazione di contenuto esso dagrave
soltanto lrsquoindicazione del contenuto ma il contenuto stesso non lo fornisce La scienza non pensa
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torniamo sempre ligrave Se la determinazione e sia pure ndash ad esempio ndash quella del magnetismo egrave una
determinazione in seacute concreta o effettuale essa egrave tuttavia ridotta a qualcosa di morto percheacute soltanto
predicata ma non riconosciuta come immanente vita di un altro essere determinato neacute riconosciuta a
quel modo chrsquoessa in quello intimamente e peculiarmente si autoproduce e si rappresenta Ci sta
dicendo anche se non lo dice lui ma io che qualunque cosa non egrave fuori dal linguaggio Anche il
magnetismo egrave nella parola ed egrave in questo senso che egrave vivo percheacute egrave nel linguaggio percheacute egrave in
continuo movimento percheacute come direbbe Hegel egrave preso nella dialettica quindi in una
evoluzione continua Non crsquoegrave la parola morta non esiste per Hegel Il magnetismo dice si
autoproduce Chiaramente se consideriamo il magnetismo come un caput mortuum come
qualcosa che egrave quello che egrave non produce niente ma se lo consideriamo come qualcosa di vivo
allora diventa una parola diventa un qualche cosa che apre a infinite altre questioni Possiamo
certo utilizzarlo come determinatezza egrave chiaro che se mi serve una calamita per tirar su un pezzo
di ferro uso la calamita ma non egrave di questo che sta parlando Hegel Intendere il magnetismo come
una parola egrave il modo di accorgersi che il linguaggio egrave la vita stessa Nel momento in cui parlo di
magnetismo non egrave che questo magnetismo esiste di per seacute esiste nel momento in cui il soggetto si
rivolge allrsquooggetto al magnetismo ma egrave soltanto in quanto ritorna in quanto ne egrave cosciente in
quanto lo concettualizza che diventa reale A pag 45 Poicheacute la sostanza come sopra si ebbe a dire
egrave in lei stessa Soggettohellip Vedete che la sostanza egrave qualcosa di vivo che agisce la sostanza non egrave il
morto non egrave immobile hellipproprio per ciograve ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso Dice
ogni contenuto egrave anche la riflessione di seacute in se stesso ogni significato egrave la riflessione di seacute in se stesso
cioegrave egrave un qualche cosa che riflettendosi in se stesso diventa quello che egrave Soltanto in questo
movimento diventa quello che egrave percheacute soltanto questo movimento di fatto lo concettualizza ne
coglie la vita il vivere di questo concetto La sussistenza o la sostanza di un essere determinato egrave
lrsquoeguaglianza con se stessohellip Cosa nota da sempre lrsquoessenza di qualche cosa egrave lrsquoessere quello che egrave
hellipgiaccheacute la sua ineguaglianza con seacute sarebbe il suo dissolvimento Aristotelicamente sarebbe la legge
del terzo escluso o egrave A oppure egrave non-A Nella logica aristotelica tradizionale il falso viene
eliminato non puograve sussistere a fianco del vero questo lo diceva anche Severino non puograve sussistere
a fianco e difatti lo tolgo percheacute se lascio lrsquoessere a fianco del non-essere allora lrsquoessere egrave anche
non-essere e si annulla diventa nulla Ma lrsquoeguaglianza con se stesso egrave la pura astrazione e questa egrave
il pensare Quando io dico qualitagrave dico la determinatezza semplice Quando dico la qualitagrave ndash questo
egrave di vetro ndash dico la sua determinazione semplice Per la qualitagrave un essere determinato egrave distinto da
un altro essere determinato o egrave appunto un essere determinato esso egrave per se stesso o esiste mediante
questa semplicitagrave con seacute Ma con ciograve esso egrave essenzialmente il pensiero Egrave il pensiero che decide
dellrsquoidentitagrave questa identitagrave non crsquoegrave fuori del pensiero Qui si comprende che lrsquoessere egrave pensarehellip
Non egrave una frase da poco lrsquoessere egrave pensare cioegrave lrsquoessere egrave qualcosa di vivo egrave qualcosa che si
autopone continuamente e autoponendosi si modifica e procede sempre in avanti Verrebbe quasi
da fare una postilla aggiungere una notarella che potrebbe fare Nietzsche lrsquoessere egrave sigrave pensare
ma un pensare al superpotenziamento hellipqui egrave a suo luogo quel modo di vedere che si studia di evitare
il consueto discorrere aconcettuale circa lrsquoidentitagrave del pensare e dellrsquoessere Aconcettuale vuol dire che
non pensa direbbe Heidegger non lo mette a tema e non lo problematizza lo pone come un
qualche cosa che egrave quello che egrave aconcettualmente Ora poicheacute il sussistere dellrsquoessere determinato egrave
lrsquoeguaglianza con seacute o la pura astrazione ecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da se stesso o egrave
esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzione egrave la sua propria interioritagrave noncheacute il
riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Qui precisa cosa intende dire Lrsquoeguaglianza con seacute egrave la
pura astrazione Percheacute Percheacute per potere dire che un elemento egrave se stesso devo astrarlo direbbe
Heidegger dal mondo e Severino direbbe astrarlo dal concreto come se parlassi da fuori della
proposizione ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo hellipecco che questo sussistere egrave lrsquoastrazione di seacute da
se stesso Cioegrave io astraggo per potere determinare qualche cosahellip qui Severino egrave illuminante per
poterne parlare di quella lampada devo astrarla da se stessa per in se stessa egrave ldquoquesta lampada
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che egrave sul tavolordquo egrave questo che egrave se stessa egrave nel concreto quindi devo astrarla ci sta dicendo
Hegel da se stessa percheacute se stessa egrave presa nel movimento Per astrarre egrave come se io dovessi
bloccare questo movimento egrave come se dovessi considerare qualche cosa fuori da questo
movimento hellipo egrave esso stesso la sua ineguaglianza con seacute e la sua risoluzionehellip Se io lo considero
astrattamente egrave ineguale rispetto a se stesso percheacute egrave unrsquoaltra cosa Come direbbe Severino
diventa autocontraddittorio se lo astraggo dal concreto Dice ineguaglianza con seacute ma questo seacute
non egrave altro che la sua risoluzione in quanto egrave passato da seacute a essere altro da seacute e poi tornato a seacute
hellipegrave la sua propria interioritagrave noncheacute il riprendersi in seacute medesimo il suo divenire Il riprendersi in
seacute medesimo egrave il suo divenire in quanto diviene altro percheacute nel momento in cui dallrsquoin seacute
passiamo al per seacute e ritorna allrsquoin seacute questo in seacute non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa cosigrave
come esattamente ci dice Peirce nel momento in cui si instaura la relazione cioegrave interviene il terzo
fra A e B A e B non sono piugrave A e B in quanto tali non sono piugrave astratti sono un concreto e
questo concreto egrave la relazione tra A e B dove A e B sono unrsquoaltra cosa risetto a ciograve che erano
prima considerati astrattamente Mediante questa natura dellrsquoessente e in quanto lrsquoessente ha per il
sapere questa natura il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il contenuto come un alcuncheacute estraneohellip
Ancora insiste e precisa lrsquoessente ha questa natura cioegrave il sapere non egrave lrsquoattivitagrave che manipola il
contenuto come se il contenuto fosse qualcosa che egrave fuori da questo sapere No il contenuto egrave nel
sapere ndash reale egrave razionale hellip non la riflessione in se stesso fuori dal contenutohellip Il contenuto non egrave
fuori dalla riflessione il contenuto la realtagrave egrave la mia riflessione Questo sempre per il motivo che
dicevo prima e che riguarda il linguaggio egrave percheacute crsquoegrave il linguaggio che il mio dire prende le
distanze cioegrave si distanzia da ciograve di cui dico inaugurando con questo la possibilitagrave di pensare che
le cose sono fuori di me hellipla scienza non egrave quellrsquoidealismo che subentrograve al dogmatismo dellrsquoasserzione
assumendo la veste del dogmatismo della rassicurazione o del dogmatismo della certezza di se stesso ndash
anzi il sapere vede tornare il contenuto nella sua propria interioritagrave e la sua attivitagrave egrave piuttosto immersa
nel contenuto ndash percheacute essa ne egrave lrsquoimmanente Seacute ndash a anche in pari tempo ritornata in seacute percheacute essa egrave
la pura eguaglianza con seacute nellrsquoesser-altrohellip Egrave in questo esser-altro che diventa uguale a seacute diventa
seacute cioegrave nel suo estroflettersi e poi tornare Egrave in questo tornare che diventa seacute helliplrsquoattivitagrave egrave cosigrave
lrsquoastuzia la quale pur sembrando sottrarsi allrsquoattivitagrave si accorge che la concreta vita della
determinatezzahellip Lui parla di vita della determinatezza Quando io determino qualche cosa penso
che questo qualche cosa che determino sia ligrave a mia disposizione mentre lui parla di vita della
determinatezza questa cosa egrave viva questa cosa agisce Non egrave oggetto ma soggetto percheacute io sono
soggetto che lo rendo soggetto hellipproprio mentre si illude di essere dedita alla conservazione di seacute al
particolare interesse egrave invece lrsquoinverso cioegrave un operare che si dissolve e si fa di seacute un momento
dellrsquointiero Io penso che quella cosa sia ligrave ferma immobile morta e invece no questa cosa sta
facendo sta lavorando agisce Anche Heidegger riprende non proprio pari pari ma riprende
questo dicendo che mentre io faccio delle cose ndash il progetto ndash queste cose che sto facendo mi
modificano percheacute io sono questa cosa che viene modificata io osservo una certa cosa e mentre
la osservo questa cosa viene modificata in quanto egrave viva direbbe Hegel Non egrave morta egrave viva e
quindi mi modifica e la modificazione che avviene in me interviene anche nel modo in cui io vedo
quella cosa ndash in questo circolo ermeneutico
12 giugno 2019
Crsquoegrave una cosa importante che Hegel sta dicendo qui verso la fine della Prefazione la questione
della dialettica Lui parla di soggetto-oggetto ma lui pone una questione importante cioegrave questo
oggetto di fatto egrave nella coscienza Egrave questa la realtagrave sarebbe il Seacute cioegrave la sintesi tra lrsquoin seacute e il
per seacute Noi perograve possiamo fare un passo in piugrave tenendo conto che questo movimento egrave il
movimento della parola egrave la parola che egrave divisa che apre unrsquoapertura uno spazio tra il dire e ciograve
di cui questo dire dice Ovviamente crsquoegrave una relazione tra questi due momenti Possiamo anche
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usare le parole di Hegel considerare il dire e il ciograve sui cui dice come due figure che perograve diventano
momenti di un intero in cui il dire e il ciograve di cui si dice si compiono in una sintesi dico qualcosa e
questo qualche cosa ndash lrsquoin seacute il dire ndash non egrave altro che un movimento verso ciograve di cui il dire dice
Questo movimento porta il dire fuori da seacute cioegrave lo sposta verso qualche cosa che egrave altro da seacute
percheacute il dire non egrave ciograve di cui il dire dice sono due cose diverse sono due figure che diventano due
momenti ma rimangono due figure distinte non succede mai che lrsquouna trapassi nellrsquoaltra che si
annulli nellrsquoaltra ma rimangono Questa Aufhebung questo oltrepassamento di cui parla Hegel
non egrave altro che il rilevare questa distanza questa apertura prodotta dal funzionamento del
linguaggio e di condurla a qualche cosa che definisce il linguaggio percheacute il dire da seacute in quanto
tale cioegrave lrsquoin seacute senza un per seacute e senza tornare sullrsquoin seacute non egrave niente come dice Hegel egrave nulla
Occorre questo movimento ed egrave attraverso questo che io conosco le cose Ricordate il titolo La
scienza dellrsquoesperienza della coscienza rendersi conto di come funziona la coscienza che peraltro
deve passare dalla semplice coscienza alla scienza Questo ci mostra molto bene e in atto il
funzionamento del linguaggio ci mostra questo movimento il linguaggio egrave movimento se non
fosse movimento non esisterebbe Questo sembra che Hegel lrsquoabbia inteso anche se ovviamente
non parla mai di linguaggio allora non si poneva nemmeno la questione perograve di fatto quando
parla di coscienza di conoscenza parla di linguaggio percheacute senza linguaggio non crsquoegrave nessuna
coscienza nemmeno conoscenza Dicevo che rende conto di questo movimento ma in questo
movimento crsquoegrave lrsquoapertura crsquoegrave la distanza ed egrave questa apertura che consente al linguaggio di
funzionare cioegrave il passaggio dallrsquoin seacute al per seacute Perograve se si fermasse al per seacutehellip proviamo a usare i
termini di de Saussure se il significante muovendosi verso il significato se non incontrasse un
ritorno su di seacute rimarrebbero due istanze separate Egrave chiaro che il significante egrave quello che egrave percheacute
ha un significato percheacute questo significato ritorna sul significante e lo rende significante
letteralmente nel senso di participio presente del verbo significare cioegrave che significa qualcosa
Come vedete questo movimento si incontra ovunque laddove crsquoegrave qualcuno che sia in condizione
di pensare si accorge che senza questo movimento cioegrave senza questo spostamento del dire verso il
ciograve di cui si dice non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di conoscenza percheacute non ci sarebbe il linguaggio
semplicemente il linguaggio egrave questo movimento Andiamo a pag 47 (56) La natura di ciograve che egrave
egrave di essere nel proprio essere il proprio concettohellip Piugrave chiaro di cosigrave La natura di ciograve che egravehellip Con ciograve
che egrave intende qualunque cosa Quello che egrave egrave in quanto concetto hellipe in ciograve sta in generale la
necessitagrave logica essa sola egrave il razionale il ritmo della totalitagrave organicahellip Hegel intende il termine
organica nel senso tradizionale del termine cioegrave come un intero cui tutte le parti concorrono oggi
si direbbe strutturali allrsquointero nel senso che se si modifica una si modifica tutto quanto hellipessa egrave
sapere del contenuto non meno di quello che il contenuto sia concetto ed essenza - ovverosia soltanto
essa egrave lrsquoelemento speculativo Questo tipo di conoscenza che egrave quella che procede dalla dialettica
da quel movimento di cui ha parlato in tutte queste pagine La concreta figura movendo se stessa
fa di seacute una determinatezza semplicehellip La figura che non egrave ancora momento dellrsquointero potete
intenderla come lrsquoastratto di Severino Non egrave esattamente cosigrave ma giusto per dare lrsquoidea hellipsi
eleva quindi a forma logica ed egrave nella propria essenzialitagrave il suo concreto esistere non egrave che questo
movimento ed egrave immediatamente esistenza logica Per usare i termini di de Saussure il concreto
esistere del significante egrave quello di essere significato quindi il significante si pone come significato
e essere significato lo fa essere significante Egrave questo il movimento Egrave perciograve inutile addossare
dallrsquoesterno il formalismo al contenuto concretohellip Cioegrave immaginare che sia possibile dallrsquoesterno
cioegrave dal di fuori di questo movimento quindi dal di fuori del linguaggio trovare un qualche cosa
che renda conto del linguaggio hellipquesto egrave in lui stesso il passare nel formalismo il quale perograve cessa
di essere formalismo esteriore giaccheacute la forma egrave essa stessa il connaturato divenire del contenuto
concreto Sta dicendo che egrave in questo movimento che il contenuto diventa il concreto Contro la
scienza dice ancora Tale natura del metodo scientifico per cui esso da una parte non egrave separato dal
contenuto dallrsquoaltra determina da se stesso il proprio ritmo ha come si egrave giagrave ricordato la sua peculiare
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rappresentazione nella filosofia speculativa ndash Quello che qui si dice esprime invero il concetto ma non
ha maggior valore di una anticipata asseverazione La veritagrave di essa non sarebbe al suo posto in questa
esposizione che almeno in parte ha carattere narrativo Neacute alcuno potrebbe piugrave efficacemente
confutarla controasserendo che la cosa non sta cosigrave ma in questo e in quellrsquoaltro modo riesumando e
ricantando viete rappresentazioni presentate come veritagrave inconcusse e notorie o imbandendo e
asserendo qualche novitagrave tratta fuori dal reliquiario dellrsquointuizione divina Nel Capitolo IV (58) dice
Nello studio della scienza tutto sta quindi nel prendere su di seacute la fatica del concetto Prendere su di seacute
la fatica del concetto significa per dirla con Heidegger mettere a tema e problematizzare
qualcosa non soltanto enunciarlo ma interrogarlo Da qui la fatica del concetto quando io dico
qualche cosa occorre che io cominci a domandarmi di cosa sto parlando quando parlo di quella
cosa e percheacute sto parlando in quel modo che cosa mi supporta nel dire ciograve che sto dicendo quali
argomentazioni sto utilizzando Egrave questa la fatica del concetto La scienza richiede attenzione
intorno al concetto come tale e intorno alle determinazioni semplici come quelle per es dellrsquoessere-in-
seacute dellrsquoessere-per-seacute dellrsquoeguaglianza con se stesso ecc esse sono infatti puri automovimenti che si
potrebbero chiamare anime se il loro concetto non designasse qualcosa di piugrave elevato che non quelle
Parlando di essere in seacute di essere per seacute ecc si parla di un automovimento di qualcosa che egrave
sempre in movimento cioegrave non sono elementi statici lrsquoin seacute cosigrave come il per seacute non egrave immobile
egrave movimento Adesso parla del raziocinare Lui distingue tra ragione raziocinante e ragione
speculativa La ragione raziocinante egrave quella prettamente logica quella che vuole arrivare alla
veritagrave senza tenere conto della speculazione cioegrave senza tenere conto della fatica del concetto hellipil
raziocinare egrave la libertagrave staccata dal contenuto egrave un fatuo aggirarsi al di sopra di esso a questa fatuitagrave
si addossa il compito di abbandonare tale libertagrave il compito non giagrave di essere un arbitrario principio
motore del contenuto anzi di calare in esso quella libertagrave di farlo muovere mediante la sua propria
natura - ossia mediante il Seacute in quanto non gli appartiene - e di contemplare questo movimento Come
che si immagina che le cose siano quello che sono per virtugrave propria e non percheacute la coscienza le
rende quello che sono Poco piugrave avanti Lrsquointendere che il contenuto non sia cosigrave o cosigrave egrave il meramente
negativo egrave il punto supremo che non va oltre seacute verso un nuovo contenutohellip Se egrave meramente negativo
egrave ligrave egrave falso e sta ligrave e quindi non va oltre verso un nuovo contenuto che si produce come risultato
del movimento che dal negativo torna verso il positivo cioegrave ciograve che si egrave posto Il positivo va inteso
in questo modo come ciograve che si pone hellipanzi per avere ancora un contenuto si deve raccattare
qualche cosrsquoaltro donde che sia Cioegrave egrave costretto a pensare a un qualche che egrave fuori del linguaggio
fuori da questo movimento che non egrave altro che il movimento della parola Egrave la riflessione dellrsquoIo
vuoto la fatuitagrave del suo sapere Ma tale fatuitagrave non dice soltanto che egrave futile quel contenuto ma che lo
egrave anche un tal modo di intendere esso egrave infatti il negativo che non scorge in seacute il positivo Il negativo
in quanto staccato dal positivo da ciograve che si sta ponendo quindi egrave messo ligrave immobile il caput
mortuum di cui parlava Poicheacute questa riflessione non consegue la sua stessa negativitagrave a morsquo di
contenutohellip Non prende il negativo come il contenuto della parola hellipessa non egrave affatto nella cosa
ma sempre oltre con lrsquoaffermazione del vuoto essa srsquoimmagina quindi di esser sempre piugrave in lagrave che non
una riflessione ricca di contenuto Invece come si egrave mostrato sopra nel sapere concettivo il negativo
appartiene al contenuto stesso e sia come suo immanente movimento e determinazione sia come loro
intiero egrave esso stesso il positivo Il negativo egrave esso stesso il positivo percheacute la condizione affincheacute il
positivo possa essere quello che egrave Torniamo allrsquoesempio della parola Il dire non crsquoegrave senza il ciograve
che dico percheacute se dico dico necessariamente qualcosa il ciograve di cui dico egrave il negativo rispetto al
mio dire nel senso che egrave unrsquoaltra cosa si oppone ma senza questo altro senza il negativo senza
questa opposizione non crsquoegrave neanche il mio dire percheacute il mio dire deve tenere conto di questo
negativo per potere essere quello che egrave per potere essere qualcosa Preso come resultato ciograve che da
questo movimento sorge egrave il negativo determinato e quindi altrettanto un contenuto positivo Questo
negativo lo determino lo indico in quanto qualche cosa un qualche cosa di cui devo tenere conto
in quanto tale egrave un positivo qualcosa che si pone Ma se si considera che un tale pensare ha un
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contenuto sia esso contenuto di rappresentazioni o di pensieri o della loro mescolanza si vedragrave come
esso abbia anche un altro lato che gli rende difficile lrsquoatto concettivo La natura caratteristica di questo
lato egrave in stretta interdipendenza con la sopra rilevata essenza dellrsquoidea o meglio esprime lrsquoidea stessa
in quanto essa appaia come movimento che egrave atto dellrsquoapprendere per pensieri Cosrsquoegrave lrsquoidea Sta
dicendo che lrsquoidea egrave questo movimento egrave lrsquoatto dellrsquoapprendere ma lrsquoatto dellrsquoapprendere non egrave
altro che lrsquoatto che compie il mio dire nella direzione del ciograve di cui dico egrave in questa direzione che
va In questo movimento ci sta dicendo Hegel egrave lrsquoidea lrsquoidea di qualcosa noi pensiamo attraverso
idee Come dunque nel suo comportamento negativo di cui si egrave testeacute discorso il pensiero raziocinante
egrave esso medesimo il Seacute nel quale il contenuto ritornahellip Il pensiero raziocinante immagina che il Seacute
sia un qualche cosa che non egrave il risultato di un movimento ma qualcosa per se stesso hellipcosigrave per
contro nel suo conoscere positivo il Seacute egrave un soggetto rappresentato al quale il contenuto si riferisce come
accidente e predicato Quindi il contenuto egrave qualche cosa che si riferisce a un accidente non a
qualcosa che egrave necessario percheacute il Seacute possa esistere egrave qualcosa che gli si appiccica Questo soggetto
costituisce la base alla quale il contenuto viene legato e sulla quale il movimento corre su e giugrave
Diversamente nel pensiero concettivo poicheacute il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come
il divenire di questrsquoultimo il Seacute non egrave un quieto soggetto che immoto sostenga gli accidentihellip Qui
Hegel egrave chiarissimo Il concetto egrave il Seacute che proprio dellrsquooggetto si presenta come il divenire di
questrsquoultimo Cioegrave il soggetto non egrave altro che il divenire dellrsquooggetto Come diviene lrsquooggetto
Torniamo allrsquoesempio di prima questo oggetto cioegrave ciograve di cui dico diviene il mio dire Capite
benissimo che senza il mio dire non crsquoegrave ciograve di cui dico ma senza ciograve di cui dico non crsquoegrave neanche il
mio dire In questo modo dice il soggetto non egrave un soggetto quieto a cui possono capitare o no
delle cose ma egrave il risultato di un movimento hellipegrave anzi lrsquoautomoventesi concetto che riprende in seacute le
sue determinazioni Automoventesi si muove da seacute non crsquoegrave qualcosa che lo muova
Lrsquoautomoventesi del mio dire che si riprende in quanto diventa ciograve che sto dicendo a questo
punto diventa il Seacute percheacute a questo punto effettivamente il mio dire dice qualcosa In tale
movimento vien travolto anche quel quiescente soggetto questo penetra nelle differenze e nel contenuto
e invece di starsene immoto di fronte alla determinatezza la costituisce piuttostohellip Sta dicendo che
egrave il soggetto che costituisce la determinatezza Tenete conto che ha appena detto che il soggetto
non egrave qualcosa di immoto il soggetto egrave il fare il mio fare o per dirla alla Heidegger egrave il progetto
il mio essere sempre progettato Il saldo terreno che il raziocinare ha nel soggetto quiescentehellip
Soggetto quiescente io sono qua e conosco quella cosa lagrave hellipvacilla dunque e soltanto questo
movimento diviene lrsquooggetto Lrsquooggetto per Hegel egrave questo movimento non egrave la cosa in seacute un quid
lrsquooggetto egrave il movimento stesso Il soggetto che riempie il proprio contenuto cessa di scavalcarlo neacute
puograve avere altri predicati e accidenti Il soggetto riempie il proprio contenuto attraverso questo
movimento cioegrave il ciograve di cui dico riempie il mio dire In effetto quindi il contenuto non egrave piugrave predicato
del soggetto ma egrave la sostanza lrsquoessenza e il concetto di ciograve intorno a cui verte il discorso Si immagina
generalmente che il contenuto sia il predicato del soggetto Hegel dice no il contenuto anzicheacute
essere ciograve che se predica del soggetto egrave la sostanza egrave lrsquoessenza stessa dice egrave il concetto di ciograve intorno
a cui verte il discorso Egrave una nozione di sostanza che ovviamente non egrave quella che la filosofia
prima di lui ha sempre posto Qui la sostanza egrave pensata come movimento come il risultato di
questo movimento Il pensare per rappresentazioni si dirige per sua natura secondo accidenti o
predicati e a ragione va oltre di quelli percheacute non sono che predicati e accidentihellip Del soggetto si puograve
predicare quello che si vuole una volta che si egrave predicato egrave come se si andasse oltre il soggetto Ad
esempio Giuseppe mangia la marmellata Il fatto che ci sia un Giuseppe viene sorpassato
aggirato dal fatto che sta mangiando la marmellata a quel punto egrave questo che conta hellip ma esso
viene ora frenato nel suo corso giaccheacute ciograve che nella proposizione ha la forma di predicato egrave la sostanza
stessa Qui crsquoegrave una questione abbastanza complessa Dice che questo pensare viene frenato nel suo
correre sempre avanti immaginando che il soggetto abbia dei predicati che gli si appiccicano come
se fossero delle cose esterne a lui Dice che viene frenato in questa corsa percheacute dice il concetto di
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ciograve intorno a cui verte il discorso Cosa vuol dire questo Che ciograve che si pone come il predicato egrave la
sostanza cioegrave il risultato di un movimento Dire che Giuseppe mangia la marmellata di per seacute non
sarebbe nulla se non fosse che il predicato ndash il suo mangiare la marmellata ndash diventa la stessa
sostanza diventa ciograve che rende sostanziale questa proposizione Vi faccio un esempio piugrave semplice
immaginate questa proposizione come il concreto di cui parla Severino Dire che la forma di
predicato egrave la sostanza stessa egrave come dire che questi elementi non sono piugrave isolabili in quanto
predicati di un soggetto per cui il predicato egrave lrsquoazione che fa il soggetto ma sono nel concreto e
cioegrave questo predicato egrave quello che egrave nel concreto Ricordate la proposizione ldquoquesta lampada che
egrave sul tavolordquo il fatto di stare sul tavolo non egrave qualche cosa che si appiccica alla lampada Egrave questo
che Hegel intende con sostanza egrave il concreto lrsquointero per cui ldquoquesta lampada che sul tavolordquo egrave
il concreto lrsquointero che non egrave quindi isolabile con soggetto e predicato Subisce esso per
raffigurarcelo cosigrave un contraccolpo comincia dal soggetto come se questo stesse a fondamento ma poi
dato che predicato egrave anzitutto la sostanza trova che il soggetto egrave passato a predicato e che con ciograve egrave tolto
e daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una massa totale e indipendente il pensiero non piugrave
errare liberamente qua e lagrave anzi egrave trattenuto da una tal pesantezza Sta dicendo che si pone il soggetto
come punto di inizio ndash io penso - come se dice Hegel stesse a fondamento Qui sta criticando
Cartesio Si passa quindi al predicato una volta che si egrave passati al predicato del soggetto che ne
egrave Egrave tolto percheacute in questo passaggio in questo andare dal soggetto al predicato una volta che egrave
arrivato al predicato toglie il soggetto Dice daccheacute ciograve che sembra sia il predicato egrave divenuto una
massa totale e indipendente il pensiero non piugrave errare liberamente qua e lagrave se il predicato mi dice che
cosrsquoegrave il soggetto a questo punto il soggetto diventa il predicato A egrave B una volta che sono arrivato
alla B so che cosrsquoegrave la A e a questo punto la A non mi interessa piugrave Altrimenti il soggetto egrave da prima
posto a fondamento come il Seacute oggettivo e fisso di qui il movimento necessario procede verso la
molteplice varietagrave delle determinazioni o dei predicatihellip Il soggetto fisso che predica sulle varie cose
hellipqui al posto di quel soggetto subentra lo stesso Io che sa ed egrave il vincolo dei predicati non che il soggetto
che li sostiene Se io pongo le cose in questa maniera il soggetto diventa lrsquoIo che sa percheacute conosco
il predicato percheacute predico di questa cosa certe determinazioni e quindi so sempre fuori della
dialettica naturalmente per cui di fatto secondo Hegel non so niente egrave solo qualche cosa che si
egrave appiccicato al soggetto ma che ha escluso la fatica del concetto Ma mentre quel primo soggetto
entra nelle determinazioni stesse e ne egrave lrsquoanima il secondo Soggetto quello che sa trova tuttora nel
predicato quel primo soggetto col quale vuole giagrave avere chiusa la partita e oltre il quale vuole essere
tornato in se stessohellip Crsquoegrave il primo soggetto quello immobile fisso che si rivolge al predicato ndash
soggetto che predica le varie determinazioni poi crsquoegrave lrsquoIo che sarebbe il soggetto che sa Quindi
crsquoegrave un primo soggetto che entra nelle determinazioni e poi un soggetto che sa a questo punto delle
varie determinazioni Ma dice il secondo soggetto quello che sa trova nel primo soggetto il
predicato Vediamo di rendere la cosa piugrave semplice utilizzando Peirce Il primo soggetto egrave la A
La A muove verso B in quanto suo predicato A questo punto il primo soggetto la A trova un
secondo soggetto che egrave quello che sa che la A egrave B e immagina a questo punto di avere confermato
il primo soggetto attraverso questo movimento che non egrave un vero e proprio movimento ma un
andare verso qualcosa e stabilirlo (61) Quanto sopra si egrave detto puograve venire formalmente riespresso
dicendo che la natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di
soggetto e predicato) viene distrutta dalla proposizione speculativa cosigrave la proposizione identica in cui
trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento Qui sta ponendo una questione
interessante percheacute in questo giudicare di cui parlava prima cosa accade esattamente Dice la
natura del giudizio o proposizione in generale (natura che implica in seacute la differenza di soggetto e
predicato) viene distrutta dal fatto che soggetto e predicato non sono piugrave disgiunti non sono piugrave
figure ma momenti di un intero il soggetto che vorrebbe scindersi dal suo predicato si ritrova
invece cosigrave dice Hegel preso in un movimento che egrave quello del pensiero speculativo in cui il
predicato ritorna sul soggetto perograve modificandolo Lui parla di primo soggetto di secondo
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soggetto ma in realtagrave potremmo dire che egrave lo stesso soggetto ma in quanto modificato dal fatto
che il secondo soggetto ritorna sul primo Questo sapere in effetti modifica percheacute se io dico che
A egrave B una volta stabilita la B cioegrave il predicato di A viene modificata anche la A la A diventa
cioegrave unrsquoaltra cosa percheacute non egrave piugrave isolabile ma esiste soltanto in questa relazione con B Ecco
percheacute dice che viene distrutta dalla proposizione speculativa La proposizione speculativa che egrave
quella che avanza Hegel distrugge questa idea che sia possibile scindere il soggetto dal predicato
Il soggetto va verso il predicato e il predicato torna nel soggetto il secondo soggetto torna indietro
e modifica il primo Quindi parlare di soggetto e predicato che se vi ricordate era la questione
che poneva Severinohellip non sono la stessa cosa percheacute uno egrave soggetto e lrsquoaltro predicato lui
utilizzava quel suo sistema (A=B)=(B=A) Hegel egrave piugrave semplice dice che questa idea di poter
separare soggetto e predicato viene distrutta dal fatto che una volta che ho stabilito la B questo
modifica la A la A non egrave piugrave la A di prima prima che ci fosse questa uguaglianza Egrave la stessa cosa
che dice Peirce quando dice A egrave B o A=B una volta che ho stabilito questa relazione A e B non
sono piugrave la stessa cosa di prima Dicendo che A egrave B la A non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave
isolabile da questa relazione la A egrave quella che egrave in quanto presa nella relazione hellipcosigrave la
proposizione identica in cui trapassa la prima contiene il contraccolpo a quel comportamento La
proposizione identica quella che vorrebbe stabilire unrsquoidentitagrave tra soggetto e predicato contiene
questo contraccolpo questo ritorno per cui la A e la B non sono piugrave la stessa cosa Tutta la
Fenomenologia dello spirito vuole dire questo qual egrave il modo in cui facciamo esperienza della
coscienza Solo attraverso questo movimento ci rendiamo conto della coscienza ci rendiamo
conto che siamo linguaggio soltanto in questo movimento in cui viene distrutta lrsquoidea che il mio
dire sia altro da ciograve che dico oppure che il mio dire possa stabilire con certezza una certa cosa o
che le cose esistano fuori dal mio dire Ciograve che dico qualunque cosa sia fosse anche questo
posacenere egrave allrsquointerno di questo gioco in cui il mio dire trova il ciograve di cui dico ponendo quindi
unrsquoobiezione a tutto il realismohellip Egrave il linguaggio ciograve per cui qualcosa mi si dagrave per cui qualche
cosa mi appare indipendentemente dal modo in cui mi appare ma se mi appare egrave percheacute crsquoegrave il
linguaggio crsquoegrave questa distanza che la parola inaugura tra il dire e il ciograve di cui dico senza questa
distanza non crsquoegrave niente cessa il linguaggio e di conseguenza a seguire cessa tutto Un tale conflitto
della forma di una proposizione in genere e dellrsquounitagrave del concetto che distrugge quella formahellip Lrsquounitagrave
del concetto distrugge la forma percheacute la forma diventa un momento del concetto e quindi non
egrave piugrave la forma di prima hellipegrave simile a ciograve che nel ritmo ha luogo tra il metro e lrsquoaccento il ritmo risulta
dalla librantesi medietagrave e unificazione del metro e dellrsquoaccento Pensate a una poesia crsquoegrave il metro ma
poi crsquoegrave anche lrsquoaccento lrsquoaccento egrave il punto dove cade la battuta Similmente anche nella
proposizione filosofica lrsquoidentitagrave di soggetto e predicato non deve annientare la loro differenza espressa
nella forma della proposizione anzi la loro unitagrave deve risultare come armonia Rimangono figure ma
in quanto momenti di un intero cioegrave rimangono figure non egrave che svaniscono lrsquouna nellrsquoaltra La
forma della proposizione egrave il riapparire del senso determinato cioegrave lrsquoaccento che ne distingue il
contenutohellip Lui usa lrsquoaccento come metafora per indicare la determinatezza di qualche cosa
Lrsquoaccento sarebbe il determinare qualche cosa hellipche pertanto il predicato esprima la sostanza e che
il soggetto srsquoimmerga pur esso nellrsquouniversale ecco lrsquounitagrave in cui quellrsquoaccento si smorza Questo
accento cioegrave la determinatezza di un qualche cosa si smorza nel senso che non diventa caput
mortuum ma egrave viva fa parte di quellrsquounitagrave in cui lrsquoaccento si smorza cioegrave perde la sua rilevanza
percheacute allrsquointerno di un intero Cerchiamo di render chiaro il giagrave detto mediante qualche esempio
Nella proposizione Dio egrave lrsquoessere predicato egrave lrsquoessere ed ha un significato sostanziale nel quale il
soggetto si scioglie Cioegrave dicendo che Dio egrave lrsquoessere lrsquoessere diventa la sostanza della proposizione e
la parola Dio si scioglie in questa sostanza percheacute diventa lrsquoessere Come dire A egrave B B egrave ciograve che egrave
la A e la A si scioglie ma sappiamo che lui non parla mai di questo scioglimento percheacute le figure
rimangono figure anche se momenti di un tutto Qui ldquoessererdquo non devrsquoessere il predicato ma
lrsquoessenza con ciograve Dio sembra cessar di essere ciograve che egli egrave mediante la posizione della proposizione
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ossia il soggetto fissato Il pensare anzicheacute progredire nel passaggio dal soggetto al predicato dato che
il soggetto va perduto si sente piuttosto frenato e risospinto al pensamento del soggetto sentendone la
mancanza Dio egrave lrsquoessere certo ma lrsquoessere egrave Dio Egrave come se volesse tornare indietro per salvare
questo Dio che sembrerebbe scioltosi nellrsquoessere hellipo daccheacute il predicato fu espresso esso stesso come
un soggetto come lrsquoessere come lrsquoessenza che esaurisce la natura del soggetto il pensare trova il soggetto
immediatamente anche nel predicato e ora invece di aver raggiunta la libera posizione del raziocinare
andando nel predicato in se stesso il pensare egrave ancora immerso nel contenuto o per lo meno egrave presente
lrsquoesigenza di essere immerso in esso Togliendo il movimento egrave come se si dovesse fissare ora lrsquouno e
ora lrsquoaltro solo che fissato uno scompare lrsquoaltro e viceversa devo trovare un modo per fare esistere
entrambi Egualmente se si dice lrsquoeffettuale egrave lrsquoUniversale anche qui lrsquoeffettuale in quanto soggetto
sfuma nel suo predicato LrsquoUniversale non deve avere soltanto la significazione del predicato quasi che
la proposizione venga a dire che lrsquoeffettuale egrave universale anzi lrsquoUniversale deve esprimere lrsquoessenza
dellrsquoeffettuale Quando dico che una cosa egrave quellrsquoaltra questrsquoaltra deve dire lrsquoessenza della prima
Il pensare quindi allorcheacute trovandosi nel predicato vien rinviato al soggetto perde la sua solidificata
base oggettiva che nel soggetto aveva e nel predicato non torna in dietro in se stesso bensigrave nel soggetto
del contenuto Il pensare quando si trova nel predicato quando A egrave B A si trova nella B ma viene
rinviata al soggetto alla A Quindi il predicato perde la sua solidificata base oggettiva che nel
soggetto aveva Qual egrave la sua solidificata base oggettiva Il dire che una cosa egrave questo cioegrave che A egrave
B Ma comrsquoegrave che perde questa sua soliditagrave oggettiva Percheacute il predicato non torna indietro in se
stesso ci dice bensigrave nel soggetto del contenuto Potremmo dirla cosigrave il pensare muove verso il
predicato ma andando verso il predicato non torna indietro in se stesso bensigrave nel soggetto del
contenuto cioegrave ritorna nella A Quando io dico che A egrave B passo dalla A alla B la B egrave il predicato
e questo predicato vorrebbe consolidarsi come qualcosa di oggettivo ma come fa a consolidarsi
come qualcosa di oggettivo se dipende dalla A che lo fa esistere Torniamo allrsquoesempio iniziale
del dire e del ciograve di cui dico Egrave come se il ciograve di cui dico volesse consolidarsi per conto suo senza il
mio dire come se il significato volesse porsi senza il significante Ovviamente non puograve non puograve
esistere il significato senza il significante non puograve la B esistere senza la A Questo per indicare
sempre il movimento tutte queste cose fanno parte di un movimento La cosa che sta continuando
a dirci egrave che egrave impossibile isolare gli astratti da concreto senza che questo concreto si disgreghi
ma non puograve disgregarsi percheacute gli astratti vivono di questo concreto Egrave questo lrsquoapparente
paradosso gli astratti non esistono senza il concreto Quindi ponendo la questione distinguendo
soggetto e predicatohellip il soggetto sigrave si muove nel predicato ma questo predicato non crsquoegrave senza il
soggetto una volta che ho posto il predicato non ho tolto il soggetto non si egrave dissolto Se io dico
che A egrave B la B non dissolve la A ma anzi si instaura a questo punto una relazione tra B e A che
rende questi due elementi indissolubili li pone cioegrave in un concreto li pone in un movimento
dialettico Egrave una parte complessa questa ma se pensate a tutto ciograve in effetti non fa altro che
continuare a dire egrave che devo tenere conto di questo movimento se voglio avere coscienza delle
cose sennograve non ne ho coscienza Coscienza nel senso di co-scienza cioegrave averne scienza
Semplicemente le percepisco ne ho coscienza nel senso in cui tutti siamo coscienti ma non
abbiamo scienza cioegrave non sappiamo che cosa sta accadendo non sappiamo percheacute pensiamo come
pensiamo non sappiamo percheacute diciamo le cose che diciamo ci accorgiamo che succede qualche
cosa ma egrave tutto ligravehellip e questa non egrave la filosofia per Hegel la filosofia egrave speculativa cioegrave deve
pensare farsi carico della fatica del concetto quindi interrogare il concetto Questo egrave lrsquoobiettivo
di Hegel
19 giugno 2019
Siamo a pag 54 (65) In effetto anche il pensare non speculativo ha il suo diritto che egrave bensigrave validohellip
Il pensiero speculativo sarebbe il pensare non filosofico hellipma non puograve venir preso in considerazione
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in sede di proposizione speculativa Se si vuole fare filosofia occorre un pensare speculativo e non il
pensare comune Il superamento della forma della proposizione non puograve avvenire in guisa immediata
neacute in forza del suo mero contenuto Il superamento della forma della proposizione quindi andare
al di lagrave della forma per intenderne il contenuto non avviene in modo immediato cosigrave come spesso
si immagina la proposizione non dice come le cose stanno Questa sarebbe la forma immediata
No dice la cosa egrave piugrave complicata Infatti dice Deve anzi esprimersi il movimento oppostohellip
Opposto allrsquoimmediato lrsquoopposto di immediato egrave mediato naturalmente hellipesso non ha da essere
solamente quellrsquointeriore freno devesi invece presentare quel ritornare in seacute del concetto Egrave sempre
questa la questione il ritornare in seacute del concetto cioegrave questo movimento dialettico dove lrsquoin seacute egrave
lrsquoinizio del movimento verso il per seacute per seacute che deve ritornare allrsquoin seacute Per farla piugrave semplice egrave
come dire che il significante deve andare al significato e dal significato deve ritornare al
significante percheacute il significante sia un significante In questo movimento ambedue rimangono
come direbbe Hegel delle figure significante e significato non scompaiono non egrave che uno trapassa
dileguandosi nellrsquoaltro ma permangono come figure ma restando come figure diventano
momenti del segno cioegrave dellrsquointero non sono piugrave disgiungibili ma esistono entrambi in quanto
momenti del segno Questo movimento tra significate e significato egrave quel qualcosa che per usare
le parole di Hegel dagrave contezza della relazione inscindibile tra i due cioegrave non crsquoegrave lrsquouno senza lrsquoaltro
Questo movimento costituente il compito della dimostrazione egrave il movimento dialettico della
proposizione stessa Solo esso egrave lrsquoelemento effettualmente speculativohellip Quando lui parla di
speculativo intende questo movimento hellipe solo lrsquoenunciazione del movimento medesimo egrave
rappresentazione speculativa Come proposizione lo speculativo egrave solamente il freno interiore egrave il
ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza determinata Dice che come proposizione lo
speculativo egrave solamente un freno nel senso che impedisce il precipitarsi a stabilire la veritagrave la
veritagrave come predicato del soggetto hellipegrave il ritorno dellrsquoessenza in se stessa privo di esistenza
determinata Speculativo in effetti non egrave altro che il ritorno dellrsquoin seacute al per seacute privo di esistenza
determinata cioegrave un qualche cosa che non egrave ancora determinato in seacute Spesso perciograve noi ci vediamo
rinviati dalle esposizioni filosofiche a questa interiore intuizione venendoci cosigrave rifiutata lrsquoesposizione
da noi richiesta del movimento dialettico della proposizione Sta facendo una critica alle filosofie che
lo hanno preceduto dove anzicheacute esserci questo movimento speculativo di fatto riscontra una
intuizione interiore un intuito per cui egrave cosigrave La proposizione deve esprimere ciograve che il vero egrave ma
esso egrave essenzialmente Soggetto egrave solo il movimento dialettico ritmo autoproducentesi che si spinge oltre
e ritorna in se stesso Non ci sta dicendo altro che cosrsquoegrave il vero il vero egrave questo movimento
movimento dellrsquoin seacute che si spinge verso il per seacute e diventato il per seacute ritorna sullrsquoin seacute e fa dellrsquoin
seacute il Seacute (66) A questo proposito si puograve rammentare come anche esso il movimento dialettico abbia a sue
parti o elementi delle proposizioni sembra quindi che la segnalata difficoltagrave non faccia che ritornare
e sia una difficoltagrave della cosa stessa Anche il movimento dialettico egrave fatto di proposizioni non puograve
ovviamente non esserlo quindi ogni proposizione presenta la stessa difficoltagrave quella di dover
essere portata al concetto Ciograve assomiglia a quel che succede nella dimostrazione usuale quando i
fondamenti dei quali essa si vale abbisognano ancora di una fondazione e cosigrave allrsquoinfinito Peraltro
una tal forma della ricerca del fondamento e della condizione appartiene a quel dimostrare da cui
differisce il movimento dialettico appartiene quindi alla conoscenza esteriore Cioegrave lrsquoidea che la
conoscenza venga da fuori dalla coscienza Quanto a quel movimento il suo elemento egrave il concetto
puro cosigrave esso ha un contenuto che in lui stesso egrave giagrave in tutto e per tutto soggetto Cioegrave lrsquointero Questo
contenuto che egrave nel movimento diventa soggetto cioegrave qualche cosa che agisce e agisce nel senso
che muove lrsquoin seacute verso il per seacute e che ritorna allrsquoin seacute Egrave in questo senso che egrave soggetto nel senso
che agisce che fa che opera nel senso dellrsquoἔργον il fare quando parla di soggetto egrave colui che fa
Non si dagrave quindi contenuto alcuno comportantesi come quel soggetto che starebbe a fondamento e al
quale converrebbe il suo significato come un predicato presa nella sua immediatezza la proposizione egrave
una forma soltanto vuota Se non portiamo questa proposizione al concetto egrave una forma vuota
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non dice niente Ma per portarla al concetto egrave necessario che ci facciamo carico di questo
movimento cioegrave del muoversi del mio dire verso il ciograve di cui dico del significante verso il
significato e viceversa Hegel dice che questo movimento non avveniva prima di lui Il problema
era sempre riprendendo i termini di de Saussure che il significante ha un significato ed egrave quel
significato il ciograve di cui si dice si perdeva quindi la relazione inscindibile tra i due nel senso che
il significante egrave quello che egrave per il significato ma anche il significato egrave quello che egrave percheacute crsquoegrave un
significante cioegrave il mio dire egrave tale percheacute crsquoegrave un ciograve di cui sto dicendo egrave viceversa (67) Non meno
del comportamento raziocinante allo studio della filosofia egrave drsquoimpaccio la non raziocinante presunzione
di veritagrave fatte Chi le possiede pensa che non sia piugrave necessario ritornare su di esse anzi postele a
fondamento stima non solo di poterle esprimere ma anche di potere con esse sentenziare e condannare
Qui sta parlando del modo di pensare comune ancora oggi non egrave cambiato niente Per questo
verso urge che con la filosofia si ricominci a fare sul serio (68) Quanto alla filosofia genuina noi
vediamo come lrsquoimmediata rivelazione del divino e il buon senso che non si egrave mai curato di coltivarsi
neacute con la filosofia neacute con altra forma del sapere si considerino senzrsquoaltro quale perfetto equivalente e
ottimo surrogato della lunga via della cultura di quel ricco e profondo movimento per cui lo spirito
giunge al sapere quasi come si decanta la cicoria quale surrogato del caffegrave Egrave penoso notare come
lrsquoinsipienza e il pacchianismo senza gusto neacute linea incapace di fermare il pensiero su proposizioni
astratte singolarmente prese e ancor meno sul loro nesso si atteggino ora a libertagrave e tolleranza del
pensiero ora a genialitagrave (69) Viceversa scorrendo tra i facili argini del buon senso il natural
filosofare riesce tuttrsquoal piugrave a fornire una retorica di veritagrave banali se gli si mostra che queste non dicono
nulla esso assicura per contro di averne in cuore il senso e il contenuto e che altrettanto deve avvenire
negli altri mentre presume di essere giunto merceacute lrsquoinnocenza del cuore e la purezza della coscienza e
simili a dire lrsquoultima parola su cui non si possa sollevare eccezione e oltre la quale non possa esigersi
progresso alcuno Si trattava peraltro di far sigrave che ogni miglior valore non rimanesse nei precordi anzi
da questo pozzo venisse tratto alla luce del giorno Ci si sarebbe potuto da un pezzo risparmiar la fatica
di mettere in mostra delle veritagrave di questo genere esse infatti si trovano da secoli nel catechismo nei
proverbi popolari ecc ndash Di tali veritagrave egrave facile cogliere lrsquoindeterminatezza e la stortura come egrave facile
mostrare alla loro e nella loro coscienza una veritagrave opposta Mentre una coscienza cosigrave ridotta tenta di
sottrarsi alla confusione ricadragrave in una nuova e protesteragrave che e cose stanno indiscutibilmente cosigrave e
cosigrave e che il resto sono sofisticherie espressione corrente del senso comune contro la ragione coltivata
allo stesso modo che lrsquoinsipienza filosofica pretende di definire una volta per sempre con la parola
fantasticherie la filosofia Poicheacute il senso comune fa appello allrsquooracolo interiore del sentimento rompe
ogni contatto con chi non egrave del suo parere esso egrave costretto a dichiarare di non aver altro da dire a colui
che non trovi e non senta in se stesso la medesima veritagrave - in atri termini esso calpesta la radice
dellrsquoumanitagrave Come dire se non lo senti anche tu non posso spiegartelo Frase che si sente spesso
dire in queste circostanze (70) Se si chiedesse di una via regia verso la scienza nessuna se ne potrebbe
indicare piugrave comoda di quella che consiste nellrsquoaffidarsi al buon senso e nel leggere per andar di pari
passo con la propria etagrave e con la filosofia recensioni di scritti filosofici o percheacute no le loro
introduzioni e i primi paragrafi questi forniscono infatti i principi generali dai quali tutto dipende e
le recensioni oltre la notizia storica danno anche un giudizio che appunto percheacute tale egrave giagrave al di lagrave
della materia giudicata Qui ce lrsquoha con quelli che anzicheacute leggere pensare riflettere sule cose
leggono la quarta di copertina e pensano di avere capito tutto Questa via ordinaria si fa in maniche
di camicia il sentimento eccelso dellrsquoEterno del Sacro dellrsquoInfinito percorre invece in parametri
sacerdotali un cammino che egrave piuttosto esso stesso lrsquoimmediato essere nel centro la genialitagrave drsquoidee
profonde e originali e di sublimi lampi del pensiero Come tuttavia una tale genialitagrave non rivela ancora
la scaturigine dellrsquoessenza similmente questi razzi non sono ancora lrsquoempireo Pensieri veri e
penetrazione scientifica si possono guadagnare solo nel lavoro del concetto Cioegrave nel portare una
proposizione al concetto Soltanto esso puograve produrre lrsquouniversalitagrave del sapere la quale egrave non giagrave la
solita indeterminatezza e meschinitagrave del senso comune ma conoscenza coltivata e compiutahellip (71) Io
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pongo dunque nellrsquoautomovimento del concetto ciograve mediante cui la scienza esistehellip Lrsquoautomovimento
del concetto egrave ciograve che fa esistere la scienza il sapere Senza questo automovimento non crsquoegrave sapere
hellipal qual proposito si potragrave osservare che i giagrave toccati ed anche altri aspetti esteriori si discostano dal
modo col quale il nostro tempo si rappresenta la natura e il carattere della veritagrave e che anzi gli sono
decisamente opposti questa osservazione sembra non promettere favorevole accoglimento al tentativo di
rappresentare il sistema della scienza in quella determinazione Si rende conto che questo modo di
porre le cose andragrave incontro a una serie di ostacoli percheacute la gente non ha voglia di pensare al
concetto cioegrave di concettualizzare di problematizzare di interrogare di chiedersi che cosa sta
facendo preferisce come diceva prima dire ldquola veritagrave egrave questardquo e basta Intanto io penso che se
per esempio il miglior succo della filosofia di Platone si fece consistere talora in quei suoi miti che
scientificamente sono privi di valore vi sono poi stati dei tempi detti perfino tempi della fantasticheria
nei quali la filosofia aristotelica fu altamente apprezzata in virtugrave della sua profonditagrave speculativa e il
Parmenide di Platone senza dubbio la sua piugrave grande opera drsquoarte della dialettica antica fu tenuto
per una vera rivelazione e per la positiva espressione della vita divina tempi nei quali non ostante la
torbida oscuritagrave di tutto ciograve che lrsquoestasi produceva quella pretesa estasi non doveva essere in effetto
altro che il concetto puro Gli antichi ci sono arrivati alla questione Parla di Platone della dialettica
antica antica ma dialettica e cioegrave crsquoera giagrave la volontagrave di giungere al concetto puro Penso inoltre
che quanto nella filosofia del nostro tempo vrsquoha di buono pone il proprio valore nella scientificitagrave e se
anche non tutti ne convengono solo merceacute la scientificitagrave il buono si mette di fatto in valore Questo
egrave sigrave attualissimo Soltanto la scienza oggi dice come stanno le cose Questa egrave la bellezza anche la
virtugrave di testi come questo e di altri che abbiamo letto e cioegrave che le cose che dicono sono sempre
presenti non sono passate di moda sono sempre qui Affrontano problemi che sono presenti
sempre percheacute anche se non lo dicono anche se non se ne accorgono sono problemi legati al
funzionamento del linguaggio e quindi sono sempre in atto
Intervento A mio avviso ciograve che si ripete egrave questa dicotomia tra retorica e logica dicotomia che puograve
assumere varie configurazioni Apollo e Dioniso la razionalitagrave e lrsquoirrazionalitagrave la calcolabilitagrave la
misurabilitagrave delle cose e di contro la ricerca di qualcosa che vada oltre la mera calcolabilitagrave ecchellip
Questa dicotomia tra retorica e logica mostra molto bene qual egrave il tentativo degli umani dei
parlanti chiudere la distanza che si avvia con il linguaggio distanza senza la quale non esisterebbe
il linguaggio perograve lrsquoidea egrave quella di chiudere questa distanza in modo da cogliere la cosa coigrave comrsquoegrave
realmente Quindi non si tiene affatto in conto che i fondamenti della logica sono retorici non
possono essere logici il logico interviene dopo ma prima occorre porre delle istanze che
consentano di incominciare a pensare in modo logico ma queste istanze sono retoriche Anche
Heidegger lo intende quando dice che veniamo dalla chiacchiera che nasciamo nella chiacchierahellip
ma non dobbiamo necessariamente morirci egrave possibile uscirne Nasciamo nella chiacchiera
nasciamo in questo modo di parlare dove lrsquoin seacute non giunge mai al per seacute ma rimane un in seacute ha
sigrave coscienza delle cose che accadono ma senza alcuna speculazione senza alcun pensiero Io posso
quindi sperare che questo tentativo di rivendicare la scienza al concetto e di rappresentarla in questo suo
peculiare elemento si faragrave strada per lrsquointima veritagrave della cosa Dobbiamo persuaderci che la natura del
vero egrave quella di farsi largo quando egrave arrivato il suo tempo e che solo allora appare quando il tempo egrave
venuto e che quindi non appare mai troppo presto neacute trova un pubblico non maturohellip Qui crsquoegrave un
pensiero che svilupperagrave piugrave avanti nel testo e cioegrave il venire a sapere dopo solo adesso noi
sappiamo percheacute egrave accaduta quella certa cosa ma mentre stava accadendo non sapevano quali
fossero le ragioni non potevano saperlo non si potevano sapere le ragioni che stavano mettendo
in atto facendo quella certa cosa e dove avrebbero portato o che avrebbero condotto a fare noi
oggi guardando indietro le vediamo queste cose Quando Hegel parla dello Spiritohellip lo Spirito egrave
il lavoro di tutti e di ciascuno un lavoro che la comunitagrave umana porta avanti un lavoro che non
egrave altro che il lavoro del concetto questa fatica del concetto e cioegrave di porre la proposizione e
volgerla in quanto concetto Il lavoro sta nel fare in modo che dal per seacute torni allrsquoin seacute quindi nel
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senso hegeliano del termine lrsquoAufhebung cioegrave il superamento il trapassare da una cosa allrsquoaltra
egrave questo il lavoro che poi egrave il lavoro che fa il linguaggio Torniamo a de Saussure un significante
che ha il suo significato e che dal significato trapassa al significante questo il lavoro che viene
compiuto Qual egrave la portata geniale di Hegel Generalmente si suppone che soggetto e predicato
di una proposizione costituiscano quegli elementi che indicano la cosa A egrave B quindi la B non egrave
niente altro che la A Ma se ci pensate bene non crsquoegrave mai una considerazione che dalla B torni
sulla A si prende la B come vera e da ligrave si parte per fare altre cose ma la A scompare La posizione
di Hegel dice invece che il lavoro del concetto egrave di riflettere sul fatto che la B egrave sigrave la A ma una
volta che io dico che A egrave B anche la A viene modificata e non scompare rimane in quanto
modificata in quanto altro da quella A astratta di cui parlavo prima Questo lavoro egrave quello di
ricondurre quindi tutto il ldquonegativordquo al positivo sarebbe questo il compito ultimo della
Fenomenologia dello Spirito cioegrave arrivare allrsquoAssoluto Per Hegel lrsquoAssoluto non egrave nientrsquoaltro
per dirla in modo semplice che la realtagrave Ma noi sappiamo come ci ha indicato Hegel la realtagrave egrave
la coscienza la co-scienza Quindi il bello di Hegel egrave che ci mostra in questo modo che non egrave che
una volta che abbiamo detto A egrave B ci dimentichiamo della A no a questo punto la A non egrave piugrave
la A di prima egrave diventata unrsquoaltra cosa si traspone nella relazione A e B non viene cancellata
Se A egrave B della A non me ne faccio piugrave nulla percheacute so che egrave B e quindi tengo solo la B e elimino
la A che non serve piugrave a nulla a questo punto Per Hegel non egrave affatto cosigrave non solo la A non
viene tolta ma permane egrave la condizione della B Potete tenere conto di Peirce rispetto alla
questione del negativo nella formula A egrave B una volta che io ho stabilito che egrave B la A egrave il suo
negativo cioegrave ciograve che non serve piugrave che non ha piugrave nessuna utilitagrave Invece per Hegel non egrave cosigrave
non solo non la toglie di mezzo ma dice che il negativo di B la A egrave la condizione percheacute esista la
B per cui se la tolgo non esiste nemmeno la B Entrambe esistono in virtugrave dellrsquoaltra Questo
movimento che Hegel indicheragrave come il lavoro Marx lo indicheragrave come superamento della figura
del padrone nel proletariato che a questo punto diventa lui il padrone dei propri mezzi di
produzione Il proletariato elimina il padrone e diventa lui il padrone questo fatto corrisponde al
raggiungimento del Sapere Assoluto per cui non crsquoegrave piugrave il negativo In Hegel non crsquoegrave piugrave il
negativo nel momento in cui si raggiunge il Sapere Assoluto Ciograve che noi sappiamo oggi di ciograve che
egrave passato delle ragioni che hanno condotto a una certa guerra a un certo evento per chi viveva
allora le cose non erano cosigrave semplici era un continuo conflitto tra il positivo e il negativo Oggi
tutto ciograve sapendo come sono andate le cose egrave trapassato egrave diventata unrsquoaltra cosa non ci sono
piugrave quel positivo e quel negativo sono diventati ciograve che noi sappiamo oggi In questo senso Hegel
immagina il Sapere Assoluto quando alla fine non ha piugrave da combattere contro il negativo percheacute
lo ha accolto assunto in seacute A questo punto non egrave che finisce il pensiero ovviamente ma puograve
muoversi in tuttrsquoaltro modo non ha piugrave modo di combattere contro il negativo cioegrave il nemico
non crsquoegrave piugrave il nemico ciograve che egrave pensato il nemico lrsquoostacolo egrave diventato parte integrante del
positivo totalmente Ma qui bisogna spesso distinguere tra il pubblico e coloro che si atteggiano a suoi
rappresentanti e interpreti Quello si comporta in piugrave di un rispetto diversamente da questi e anzi in
modo opposto Cioegrave le persone fanno tuttrsquoaltre cose da quello che immaginano coloro che si
ritengono loro interpreti Da qui le catastrofi economiche per esempio si pensa che le cose vadano
in un certo modo e invece vanno in tuttrsquoaltra direzione Egrave accaduto qualcosa che gli interpreti
del pubblico non avevano previsto Se quello preferisce bonariamente far colpa a se stesso che
unrsquoopera filosofica non gli si addica questi altri invece certi della loro competenza riversano la colpa
sullrsquoautore Alcuni dicono saragrave cosigravehellipperograve non capisco bene invece quegli altri dicono no egrave colpa
dellrsquoautore che non ha capito niente Nel pubblico lrsquoeffetto egrave piugrave discreto che non lrsquoagitarsi di quei
morti quando seppelliscono i loro morti Questa egrave una frase famosa di Hegel Se ora il generale
discernimento egrave in media piugrave elevato la sua curiositagrave egrave piugrave sollecita il suo giudizio piugrave rapidamente si
determina cosigrave che giagrave davanti allrsquouscio sono i piedi di coloro che ti porteranno al camposanto bisogna
tuttavia saper distinguere quel piugrave lento effetto che un porsquo alla volta rettifica lrsquoattenzione cattivata da
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asserzioni roboanti e modera il biasimo della stroncatura Naturalmente qui allude sempre alla
speculazione il pensare alle cose Cosiccheacute questo lento effetto prepara agli uni solo dopo qualche
tempo un mondo che egrave il loro mentre gli altri dopo il plauso dellrsquoattimo fuggente non avranno posteritagrave
alcuna Del resto in unrsquoetagrave nella quale lrsquouniversalitagrave dello spirito egrave fortemente consolidata e la
singolaritagrave come si conviene egrave divenuta di tanto piugrave insignificante in unrsquoetagrave in cui lrsquouniversalitagrave fa
gran conto di tutta la sua comprensione e dellrsquoadunata ricchezza e la si esige soltanto minima puograve
essere la partecipazione allrsquoitera opera dello spirito assegnata allrsquoindividuohellip Dei grandi movimenti
si vede soltanto il movimento della massa ma quello che fa lrsquoindividuo non si vede hellipcosigrave questo
deve a maggior ragione obliare se stesso - il che del resto egrave giagrave una conseguenza della natura della
scienza - e divenire e fare quel che gli saragrave possibile ma da lui si deve pretendere tanto meno quanto
meno egli puograve aspettare da seacute e puograve per seacute esigere Anche se lrsquoindividuo viene cancellato nella massa
tuttavia lrsquoindividuo egrave ciograve che rende la massa quello che egrave Egrave un invito quindi alla speculazione
da parte di ciascuno a pensare da parte di ciascuno anche se a quel tempo il singolo sembrava
obliato nella massa dove in effetti il singolo sembrava scomparire di fronte a tanti avvenimenti
mondiali Hegel invece dice no il singolo deve pretendere da seacute il pensare e affrontare il proprio
pensiero E con questo abbiamo concluso la Prefazione NellrsquoIntroduzione si occuperagrave della
questione del metodo e ci diragrave che in effetti non esiste un metodo della filosofia esiste un metodo
della trattazione della filosofia ma non puograve esserci un metodo della filosofia Il compito della
filosofia egrave di giungere al vero ma come faccio a sapere che il metodo egrave vero se ancora non so cosrsquoegrave
il vero Questione banalissima ma sempre presente Ciograve che egrave importante egrave che sia chiaro questo
progetto In fondo nella Prefazione egrave come se Hegel mostrasse qual egrave il suo progetto che poi
sviluppa per tutte le seicento pagine Il metodo egrave questo la veritagrave non egrave il risultato di un giudizio
Io giudico che questa cosa egrave vera non egrave qualcosa che procede dallrsquoesperienza dallrsquoautoritagrave o da
qualunque altra cosa La veritagrave egrave un percorso egrave un processo egrave questo lungo cammino dove passo
dopo passo io affronto una proposizione la porto al concetto e cioegrave affermando qualche cosa
tengo conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave ma una parte della veritagrave percheacute per poter essere
la veritagrave occorre che contenga anche ciograve che quella cosa non egrave che egrave altro da seacute Egrave tenendo conto
di questo che la mia asserzione diventa vera percheacute non egrave piugrave un vero parziale Egrave come se usando
le parole di Severino a questo punto io cogliessi lrsquointero cioegrave ciograve che affermo egrave lrsquoaltro da ciograve che
affermo Ciograve che affermo lrsquoin seacute egrave come una proposizione vuota che attende di essere significata
cosigrave come il significante di per seacute in quanto tale egrave vuoto senza il significato Quindi il lavoro di
cui parla Hegel egrave questo tenere conto che ciograve che affermo non egrave la veritagrave a meno che non tenga
conto dellrsquoaltro rispetto a ciograve che io sto affermando e cioegrave che ciograve che sto affermando egrave soltanto
una veritagrave parziale Il qualche cosa che ciograve che affermo non egrave egrave ciograve che mi consente di cogliere
come dicevo lrsquointero e quindi di incominciare il cammino verso la veritagrave La veritagrave a questo
punto egrave il movimento egrave questo muoversi dallrsquoin seacute al per seacute e viceversa dove un qualche cosa
trova nel suo altro da seacute ciograve che lo fa esistere in seacute Ponendola nei termini di de Saussure egrave molto
piugrave semplice parlando di significante e significato egrave piugrave evidente il significante non egrave niente se
non crsquoegrave un significato e se questo significato non torna sul significante per renderlo significante
alla lettera come qualcosa che significa qualcosa Questo movimento egrave esattamente il movimento
di cui parla Hegel non egrave altro da questo il significato egrave altro dal significante e infatti de Saussure
ci mette una barra rimangono due figure distinte ma al tempo stesso due momenti della stessa
cosa cioegrave il segno Quindi queste due figure restano sono imprescindibili ma sono imprescindibili
in quanto momenti del segno ndash uno non crsquoegrave senza lrsquoaltro ndash ed egrave in questo movimento che il segno
si produce direbbe Hegel Ovviamente Hegel non parla di segno non era una cosa di cui si
occupava ma indirettamente se ne sta occupando dicendoci che egrave questo movimento che fa del
segno quello che egrave questo movimento dal significante al significato e di ritorno dal significato al
significante Il significato sarebbe il per seacute sarebbe lrsquoesplicito il significante sarebbe lrsquoin seacute il
qualche cosa che muove verso un per seacute che egrave il suo significato e dal quale per seacute ricava il Seacute e
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diventa il segno che egrave Questo egrave il lavoro di cui parla Hegel Certo lui parla di moltissime altre
cose non solo di questo ovviamente comunque il suo intendimento egrave sempre quello e questo egrave
il fondamento del suo pensiero e cioegrave che affermare qualche cosa afferma sempre comunque e
necessariamente una veritagrave parziale Non sto dicendo come stanno veramente le cose percheacute le
cose stanno ma stanno anche in altri modi Io dico che le cose stanno cosigrave che A egrave B Bene ma
una volta che ho detto questo non mi accorgo che con questa affermazione io ho modificato anche
la A Quando affermo qualche cosa il lavoro di cui parla Hegel egrave quello che mi porta ad intendere
che ciograve che affermo va al di lagrave di ciograve che io credo di affermare crsquoegrave di piugrave Qui lrsquoevocazione a Freud
egrave inevitabile crsquoegrave di piugrave in ciograve che sto dicendo Si potrebbe fantasticare il per seacute come lrsquoaltro
lrsquoinconscio quello che vi pare ma sono analogie che lasciano il tempo che trovano
Intervento Io stesso vengo modificatohellip
Sigrave egrave la coscienza in effetti che si modifica la coscienza che si rivolge allrsquoaltro da seacute ponendo a
questo punto lrsquoaltro da seacute come parte di seacute ecco il movimento Questo altro da seacute egrave parte di seacute Ciograve
che escludo affermando una certa cosa non egrave che cessa di esistere Come dicevamo tempo fa egrave la
condizione per potere affermare una certa cosa Egrave lrsquoobiezione che ponevo a Severino lrsquointero deve
essere presente in ciascun atto di parola se posso affermare ciograve che affermo egrave percheacute lrsquointero crsquoegrave egrave
presente quindi non si dagrave la contraddizione C anche percheacute se si desse come dicevamo tutto ciograve
che Severino ha scritto ne La struttura originaria sarebbe nulla non ha risolto la contraddizione C
e fincheacute la contraddizione C non egrave risolta egrave autocontraddittoria Per lui lrsquoautocontraddittorio egrave
nulla quindi La struttura originaria egrave nulla ndash per usare un sistema logico a lui molto caro Quindi
questa Prefazione ci egrave servita per dare unrsquoidea di qual egrave il progetto di Hegel di cosa ci diragrave nel
prosieguo
23 giugno 2019
NellrsquoIntroduzione Hegel si pone due questioni la prima riguarda il metodo cioegrave se sia possibile
un metodo in filosofia la seconda questione riguarda il metodo della trattazione della filosofia Il
metodo sarebbe un qualche cosa che dagrave accesso alla veritagrave perograve egrave sempre un medium e questo
comporta anche se Hegel non lo dice lrsquoargomento di Aristotele del terzo uomo cioegrave un medium
ndash un qualcosa che sta in mezzo e che consente di raggiungere lrsquoobiettivo ndash ma che cosa ci garantisce
che dal mezzo allrsquoobiettivo ci sia la possibilitagrave di raggiungere la cosa Ci vuole un altro elemento
che si faccia garante e cosigrave via allrsquoinfinito Ma veniamo alle parole di Hegel A pag 65 Secondo
una rappresentazione naturale prima di affrontare la cosa stessa ossia la reale conoscenza di ciograve che
egrave in veritagrave nella filosofia ci si dovrebbe preliminarmente intendere circa quel conoscere che viene
considerato come strumento con cui ci si impadronisce dellrsquoAssoluto o come mezzo con cui si possa
scorgerlo Quindi ci sono io crsquoegrave la conoscenza e la cosa che devo conoscere Sembra giustificata la
preoccupazione che da una parte ci possano essere diverse specie di conoscenza delle quali lrsquouna sia
piugrave idonea dellrsquoaltra al raggiungimento di quel fine supremo - giustificata cioegrave dalla possibilitagrave di
una falsa scelta fra essehellip La conoscenza puograve essere corretta ma anche scorretta hellipdrsquoaltra parte
che essendo il conoscere una facoltagrave di specie e comprensione determinate si possa senza una piugrave precisa
determinazione della sua natura e del suo limite incappare nelle nubi dellrsquoerrore invece di raggiungere
il cielo della veritagrave Questa preoccupazione deve mutarsi fin nella convinzione che tutta lrsquoimpresa del
conquistare alla coscienza mediante il conoscere ciograve che egrave in seacute sia nel suo concetto un controsenso
e che tra il conoscere e lrsquoAssoluto interceda una netta linea di divisione Ci sono io crsquoegrave il conoscere e
la cosa Tutto egrave ben distinto Se infatti il conoscere egrave lo strumento per impadronirsi dellrsquoAssolutohellip
Potete intendere lrsquoAssoluto in Hegel come la realtagrave hellipvien fatto di pensare che lrsquoapplicazione di uno
strumento a una cosa anzicheacute lasciarla comrsquoessa egrave per seacute vi imprima una forma e inizi unrsquoalterazione
Questa cosa il mio conoscere come so che non modifica la cosa e anche me Oppure dato che il
conoscere non sia uno strumento della nostra attivitagrave ma un mezzo passivo attraverso il quale giunga
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a noi la luce della veritagrave tuttavia nemmeno cosigrave riceviamo questrsquoultima comrsquoessa egrave in seacute anzi comrsquoessa
egrave in e mediante tale mezzo Questo egrave ciograve che accade con la scienza lo strumento consente di vedere
una certa cosa ma crsquoegrave di mezzo lo strumento e io vedo lrsquoimmagine nello strumento non vedo la
cosa Nei due casi noi facciamo uso di un mezzo che produce immediatamente il contrario del suo
scopohellip Anzicheacute farci vedere la veritagrave ce la impedisce ce la inibisce ce la nega hellipossia il
controsenso sta addirittura nel far uso di un mezzo Questo egrave importante A tuttrsquooggi crsquoegrave lrsquoidea che
il mezzo potremmo dire oggi la tecnica o meglio ancora la scienza sia quello strumento che
consente di conoscere come stanno le cose ma se egrave un mezzo noi conosciamo quello che facciamo
dire alla scienza non ciograve che vogliamo conoscere Questo egrave un argomento molto fine di Hegel che
a tuttrsquooggi non egrave stato inteso da molti Sembra bensigrave che a questo inconveniente si possa ovviare con
la conoscenza nel modo come lo strumento agisce infatti tale conoscenza renderebbe possibile di detrarre
dal resultato lrsquoapporto dovuto nella rappresentazione che noi con lo strumento ci facciamo
dellrsquoAssoluto allo strumento stesso ottenendo cosigrave il vero al suo stato di purezza Cioegrave io ho quello
strumento che mi dagrave una certa immagine poi da quella certa immagine detraggo la deformazione
dello strumento ma sono daccapo Infatti dice Se non che questa correzione ci riporterebbe in
effetto al punto di prima Ho di nuovo questa cosa che devo conoscere O la conosco attraverso il
mezzo e allora conosco il mezzo e non la cosa oppure se tolgo il mezzo sono daccapo cioegrave non
conosco niente Se da una cosa formata togliamo lrsquoapporto dovuto allo strumento essa allora - nel
nostro caso lrsquoAssoluto - e di nuovo ciograve che giagrave era avanti questa fatica la quale dunque egrave superflua
Se mediante lo strumento lrsquoAssoluto come un uccello preso alla pania dovesse solo venirci avvicinato
alquanto senza che nulla vi si mutasse qualora in seacute e per seacute non fosse e non volesse essere giagrave presso
di noi esso si farebbe beffe di questa astuziahellip Qui dice la questione egrave giagrave presso di noi Qui sta
tutta la questione e cioegrave se voglio conoscere la veritagrave e mi ingegno a trovare uno strumento che
mi consenta di conoscere o anche solo di avvicinarmi alla veritagrave giagrave me la nego in questo stesso
operare Percheacute Percheacute noi siamo giagrave nella veritagrave O siamo giagrave nella veritagrave o non la troveremo
mai e non la troveremo mai per i motivi che ci sta dicendo saragrave sempre unrsquoaltra cosa rispetto ai
mezzi e agli strumenti che mi ingegno di trovare per raggiungerla Quindi se crsquoegrave la veritagrave egrave percheacute
noi siamo giagrave dentro siamo giagrave da sempre nel concreto il concreto come la veritagrave dellrsquoessente cioegrave
come il manifestarsi dellrsquoesser seacute dellrsquoessente per usare le parole di Severino Sono giagrave da sempre
nel concreto non devo adoperarmi per raggiungerlo anzi se mi adopero vuol dire che devo
astrarre dal concreto delle cose e quindi non sono piugrave nel concreto Per cogliere il concreto
lrsquoAssoluto lrsquointero se io mi adopero ad astrarre delle cose perdo il concreto Io sono giagrave da sempre
nel concreto ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave giagrave da sempre ldquoquesta lampada che egrave sul
tavolordquo questo egrave il concreto lrsquointero cioegrave la veritagrave (2) Frattanto se la tema di cadere in errore
insinua sfiducia nella scienza che senza preoccupazioni di questo genere si accinge da seacute allrsquoopera e
realmente conosce bisogna vedere come mai per contro in questa diffidenza non si debba insinuare
una diffidenza e non srsquoabbia a temere che una tale paura di errare non sia giagrave essa stessa lrsquoerrore La
scienza non puograve e allora diffido della scienza ma questo diffidare delle cose dice egrave giagrave un errore
di per seacute In effetto quella paura presuppone come veritagrave qualcosa anzi molto e ne fa base delle sue
apprensioni e delle loro conseguenzehellip Questa paura presuppone che la veritagrave sia qualche cosa di
conoscibile e che devo conoscere attraverso un mezzo uno strumento Una tale paura presuppone
cioegrave rappresentazioni del conoscere inteso come strumento e mezzo presuppone anche una differenza
di noi stessi da questo conoscerehellip Ecco qui crsquoegrave il conoscere e qua ci sono io senza tenere conto che
questo conoscere sono io Immagino il conoscere come unrsquoaltra cosa come se astraessi il conoscere
per cui ci sono io crsquoegrave il conoscere e la cosa da conoscere Ma sopra tutto presuppone che lrsquoAssoluto
se ne stia da una parte e il conoscere dallrsquoaltra per seacute e separato dallrsquoAssoluto pur essendo qualcosa di
realehellip Se egrave qualcosa di reale io la conoscenza e lrsquoAssoluto siamo la stessa cosa cioegrave io sono giagrave
nellrsquoAssoluto nella realtagrave ndash realtagrave nel senso in cui la intende Hegel ovviamente hellipovverossia
presuppone che il conoscere il quale fuori dellrsquoAssoluto egrave indubbiamente anche fuori della veritagrave sia
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poi tuttavia veridicohellip Il conoscere se lo metto fuori della realtagrave lo metto allo stesso tempo fuori
dalla veritagrave non posso dire che una cosa egrave reale ma non egrave vera se egrave reale egrave anche vera ndash nella
tradizione funziona cosigrave E quindi compio questa operazione in cui dico che il conoscere egrave fuori
della realtagrave ma poi indicandolo come vero dico che questo conoscere egrave nella realtagrave hellipassunzione
per cui ciograve che si chiama paura dellrsquoerrore si fa invece piuttosto conoscere come paura della veritagrave La
paura della veritagrave cioegrave la paura connessa con lrsquoaccogliere il fatto che siamo giagrave nella veritagrave La
veritagrave come dicevo prima non egrave altro che lrsquoapparire dellrsquoesser seacute dellrsquoessente lrsquoapparire delle cose
cosigrave come mi appaiono Questa conseguenza risulta dal fatto che lrsquoAssoluto solo egrave vero o il Vero solo egrave
assoluto Contro tale conseguenza si potrebbe sollevar lrsquoeccezione che un conoscere il quale non conosca
- come la scienza invece richiede - lrsquoAssoluto egrave tuttavia anche verohellip Si potrebbe sollevare questa
eccezione e cioegrave che ci sia un Assoluto che non si conosce ma che egrave vero hellipe che il conoscere in
generale quando pur fosse incapace di attingere lrsquoAssoluto potrebbe tuttavia esser capace di altra
veritagrave Ma noi vediamo appunto che un tale dibattito va a finire in unrsquooscura differenza tra un Vero
assoluto e un Vero comune e che lrsquoAssoluto il conoscere ecc sono termini i quali presuppongono un
significato che occorre da prima industriarsi di attingere Si parla di vero assoluto di vero comune
ma di che cosa stiamo parlando si chiede Invece di rompersi il capo con simili inutili
immaginazioni e chiacchiere intorno al conoscere come strumento per impossessarsi dellrsquoAssoluto o
come mezzo attraverso il quale ci sia dato scorgere la veritagrave ecc hellip invece di ricorrere a quelle scappatoie
che lrsquoincapacitagrave di lavorare secondo criteri scientifici trae dal presupposto di quelle posizioni medesime
a scansare la fatica della scienza dandosi nello stesso tempo lrsquoaria di una operositagrave rigorosa e
scrupolosa e invece di rompersi il capo per trovare delle risposte a tutto ciograve sarebbe meglio rifiutarle
senzrsquoaltro come immaginazioni accidentali e arbitrarie e lrsquouso a ciograve congiunto di termini - come qui
lrsquoAssoluto o anche lrsquooggettivo il soggettivo e innumerevoli altri il significato dei quali si presuppone
comunemente noto - potrebbe essere considerato a dirittura un inganno Utilizzare dei termini
presupponendo di sapere che cosa significhino ecco questo lrsquoerrore piugrave comune il non farsi carico
del concetto il non farsi carico del pensare il concetto Quando dicevo tempo fa che intendo il
pensiero come il farsi carico del problema che egrave il linguaggio intendevo praticamente questo e
cioegrave il farsi carico del problema che per es ciascun termine comporta la sua storia i significati
che puograve assumere a seconda dellrsquoimpiego che ne viene fatto e che quindi quando dico una cosa
quella cosa egrave evanescente e se non la determino cioegrave se non do una definizione resta tutto
assolutamente vago e quindi si puograve dire tutto e il contrario di tutto ma se do una definizione
devo anche mostrare precisare percheacute do quella definizione anzicheacute una qualunque altra Questo
ha a che fare in qualche modo con la fatica del concetto Infatti il simulare e che il loro significato
egrave comunemente noto e che se ne ha perfino il concetto sembra piuttosto un modo per esimersi dal
compito principale che egrave di dare il concetto A maggior ragione si potrebbe per contro evitare la fatica
di prender atto di tali immaginazioni e chiacchiere mediante le quali si vuole tenere in scacco proprio
la scienza Scienza intesa qui come la intende lui naturalmente Esse infatti costituiscono solo una
vuota apparenza del sapere che dilegua immediatamente dinanzi al sorgere della scienza Io credo di
sapere una certa cosa ma questa dilegua immediatamente di fronte alla scienza di fronte al farsi
carico del concetto Se io sono ldquosicurordquo che il termine Assoluto significhi una certa cosa se non mi
faccio carico se non interrogo quel termine continuerograve a usarlo immaginando di sapere che cosa
vuol dire in veritagrave per cui significa esattamente questo Se me ne faccio carico mi rendo conto che
lrsquouso che sto facendo di questo termine egrave assolutamente personale utilizzato allrsquointerno di un
sistema che io ho deciso di usare per cui in definitiva il significato che do a un certo termine egrave
qualcosa di cui devo assumermi la responsabilitagrave mentre se suppongo che quella cosa significhi
ldquonaturalmenterdquo quella cosa ligrave io non devo assumermi nessuna responsabilitagrave egrave quella e basta
Assumersi la responsabilitagrave potete intenderla come il farsi carico come la fatica del concetto cosigrave
come ne parla Hegel Ma nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza il suo sorgere
non egrave ancora essa attuata e dispiegata nella sua veritagrave Ecco da dove Heidegger ha preso la sua
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questione della chiacchiera Quando dice che nasciamo nella chiacchiera non fa altro che ripetere
le parole di Hegel Dice Hegel che nel momento del suo sorgere la scienza egrave essa stessa apparenza non
crsquoegrave nessun concetto ancora Noi nasciamo ligrave nella chiacchiera Rappresentarsi la scienza come
apparenza percheacute compare accanto ad altro oppure chiamare sua apparenza quellrsquoaltro non vero sapere
egrave qui indifferente Ma la scienza deve liberarsi da tale parvenza e lo puograve fare soltanto col volgersi contro
quella parvenza medesima Cioegrave uscire dalla chiacchiera egrave puntare allrsquoautentico direbbe
Heidegger Per uscire dalla chiacchiera come primo passo occorre rilevare la chiacchiera in
quanto tale accorgersi della chiacchiera Se io suppongo di usare un certo termine con un certo
significato percheacute quello egrave ldquoilrdquo significato questa egrave chiacchiera La scienza infatti non puograve neacute
gettare via un sapere che non egrave verace considerandolo soltanto come una visione volgare delle cose
assicurando se stessa essere una conoscenza di tuttrsquoaltro tipo e dichiarando che per lei un tale sapere egrave
assolutamente nullohellip Egrave chiaro che tutto il suo lavoro consiste in questo non crsquoegrave il negativo da
eliminare hellipneacute puograve appellarsi a quel barlume di un miglior sapere che aleggia nel sapere non verace
Dice sigrave questo sapere non egrave del tutto vero perograve crsquoegrave un barlume di veritagrave anche ligrave Sta dicendo che
non egrave questo che ci interessa Con tale assicurazione essa affermerebbe come propria forza il proprio
esserehellip La propria forza che sono sono nel senso che sono una veritagrave magari anche parziale
irrilevante ma ci sono hellipma anche il sapere non verace fa altrettanto appello al fatto che esso egrave ed
assicurare che la scienza per lui non egrave niente ma una secca assicurazione non conta piugrave dellrsquoaltra (5)
Ora poicheacute questa presentazione ha per oggetto soltanto il sapere apparente o fenomenicohellip Qui
apparente sta per ciograve che appare hellipsembra chrsquoessa stessa non sia la libera scienza moventesi nella
sua figura peculiare anzi da questo punto di vista puograve venir considerata come lrsquoitinerario della
coscienza naturale la quale urge verso il vero sapere o come lrsquoitinerario dellrsquoanima percorrente la serie
delle sue figurazioni quali stazioni prescrittele dalla sua natura percheacute si rischiari a spirito e mediante
la piena esperienza di se stessa giunga alla conoscenza di ciograve che essa egrave in se stessa Questo egrave ciograve che
vuole fare nella sua Introduzione cioegrave la piena esperienza della coscienza Come si fa esperienza
della coscienza Come so di essere cosciente Come vengo a sapere le cose Queste sono le domande
da cui egrave partito Hegel La coscienza naturalehellip Quella non filosofica quella non speculativa la
chiacchiera in definitiva hellipmostreragrave di essere soltanto concetto del sapere ossia sapere non reale La
chiacchiera ha a che fare con un sapere non reale Ma giaccheacute quella ritiene seacute immediatamente il
sapere reale questo itinerario ha per lei significato negativo e rispetto a lei ciograve che egrave realizzazione del
concetto vale piugrave tosto come perdita di se stessa La chiacchiera fa esattamente questo considera seacute
come il sapere assoluto un sapere vero reale accertato e quindi teme lo speculativo percheacute lo
speculativo la mette in discussione quindi lo teme come il maggiore dei mali Infatti dice In
questo itinerario infatti tale coscienza perde la sua veritagrave Perde cioegrave le sue superstizioni Adesso
crsquoegrave una frase che vi leggo percheacute molto famosa Puograve quindi venir considerato come la via del dubbio
o piugrave propriamente la via della disperazione Via della disperazione percheacute scompiglia la
chiacchiera la butta per aria Ci sta dicendo che il dubbio non egrave qualcosa da togliere e poi tornare
alla certezza di prima Anzi il dubbio egrave il consapevole discernimento della non veritagrave del sapere
apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto non
realizzato Il dubbio egrave il consapevole discernimento cioegrave la consapevolezza della non veritagrave del
sapere apparente Sta dicendo che questo dubbio ci serve intanto per indicare la non veritagrave del
sapere apparente per il quale la realtagrave piugrave piena consiste in quello che per vero egrave invece il concetto
non realizzato Cioegrave per questo sapere la veritagrave piugrave piena egrave il concetto non realizzato Cosrsquoegrave il
concetto non realizzato Egrave il concetto che non ha passato la fatica del concetto cioegrave dellrsquoin seacute che
va verso il per seacute e torna nellrsquoin seacute come dire che non si egrave posto in termini dialettici Prosegue
dicendo che egrave inutile appoggiarsi al sapere altrui quanto enfatizzare il proprio entrambi non
garantiscono nulla Piugrave avanti verso la fine di pag 70 Invece soltanto lo scetticismo rivolgentesi
allrsquointero ambito della coscienza apparente rende capace lo spirito di esaminare che cosa la veritagrave
inducendo a disperare delle cosigrave dette rappresentazioni pensieri e opinioni naturalihellip Quindi occorre
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rivolgere questo scetticismo questo dubbio di cui parlava prima allrsquointero ambito della coscienza
apparente hellipegrave indifferente chiamarle rappresentazioni proprie o altrui di esse egrave ancora grossa e
inficiata la coscienza che senza preamboli si accinga allrsquoesame ma per questo appunto egrave davvero
incapace di ciograve che vuole intraprendere Egrave irrilevante che io prenda dagli altri o sia convinto delle
mie asserzioni (7) Il ciclo completo delle forme della coscienza non reale resulteragrave dalla necessitagrave stessa
del processo e della concatenazione Per accorgersi della non realtagrave del mio sapere occorre la
dialettica Per render ciograve concepibile si puograve preliminarmente notare in generale che la presentazione
della coscienza non verace nella sua non veritagrave non egrave un movimento meramente negativo qual egrave invece
secondo il modo di vedere unilaterale della coscienza naturale e un sapere che di tale unilateralitagrave
faccia la propria essenza egrave una delle figure della coscienza imperfetta e come tale rientra a sua volta
nel corso di tale itinerario e ivi verragrave a mostrarsi La coscienza naturale considera il negativo come
qualcosa da scartare Questa figura non egrave che lo scetticismohellip Sappiamo che questo negativo che
sarebbe da scartare per Hegel egrave invece fondamentale hellipil quale nel resultato vede sempre soltanto
il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qui prende di
mira anche lo scetticismo nel senso filosofico del termine scettiscismo che giunge a considerare il
nulla come ciograve cui tutto converge cioegrave non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire la veritagrave la veritagrave
egrave nulla Il nulla dello scetticismo non egrave il nulla di cui parla Hegel Rileggo Questa figura non egrave che
lo scetticismo il quale nel resultato vede sempre soltanto il puro nulla e astrae dal fatto che questo nulla
egrave per certo il nulla di ciograve da cui resulta Qualcosa quindi che giunge al nulla ma che egrave fatto di nulla
che viene dal nulla percheacute il nulla egrave tutto ciograve con cui abbiamo a che fare Egrave questo che dice lo
scetticismo non si puograve stabilire niente con certezza Ma il nulla preso come il nulla di ciograve da cui
resulta non egrave in effetto se non il resultato veracehellip Ci sta dicendo che il nulla preso come il nulla di
ciograve da cui resultahellip ecco questo egrave un altro discorso percheacute questo nulla dice Hegel risulta invece
da un processo dialettico dove ho messo ciograve che pongo il positivo a fianco del negativo dove
cioegrave tengo conto del fatto che qualche cosa egrave quello che egrave in relazione a ciograve che non egrave hellipquindi egrave
esso stesso un nulla determinato e ha un contenuto Non egrave il nulla dello scetticismo antico il puro
nulla quel nihil absolutum di cui parla anche Severino di cui non si puograve dire niente se ne parlo egrave
giagrave qualche cosa Egrave quello che sta dicendo Hegel egrave un nulla determinato ha un contenuto egrave una
negazione si pone come una negazione e non come il puro nulla Lo scetticismo che termina con
lrsquoastrazione del nulla o con la vacuitagrave non puograve da questa procedere oltre ma deve aspettare se gli si
possa mostrare un che di nuovo per gettarlo nel medesimo vuoto abisso Lo scetticismo si installa in
questo nulla e da ligrave non puograve piugrave fare niente Una volta che ha stabilito che nulla ha senso che
nulla esiste dove vado Non resta come dice Hegel che spettare che sorga un qualche cosa di
nuovo per ricondurre anchrsquoesso nel nulla Se invece il resultato viene inteso come in veritagrave esso egrave
come negazione determinata ecco che allora egrave immediatamente sbocciata una nuova forma e nella
negazione egrave stato aperto il passaggio pel quale avviene lo spontaneo processo attuantesi attraverso la
completa serie delle figure Cioegrave pongo il nulla non come fa lo scetticismo ma come una negazione
determinata una negazione che dice qualche cosa che nega qualche cosa di preciso nega
precisamente ciograve che egrave stato affermato nega il positivo ciograve che egrave stato posto quindi egrave una
negazione determinata non egrave il nulla assoluto Ma al sapere egrave di necessitagrave inerente non meno la meta
che la serie del processo la meta egrave lagrave dove il sapere non ha piugrave bisogno di andare oltre se stesso dove
trova se stesso dove il concetto corrisponde allrsquooggetto e lrsquooggetto al concetto Dove cioegrave si egrave attuata la
sintesi totale e quindi non crsquoegrave piugrave nulla che non sia la sintesi di positivo e negativo Il processo
verso questa meta non puograve quindi subire arresti neacute appagarsi di alcuna precedente sosta Ciograve che egrave
ristretto a una vita naturale non ha il potere di andare oltre il proprio essercihellip Lrsquoindividuo non puograve
andare oltre il proprio esserci non egrave immortale hellipma ne egrave tratto fuori da un Altro e questo esserne
tratto fuori egrave la sua morte Ma la coscienza egrave per se stessa il suo concetto ed egrave quindi immediatamente
lrsquoarte del sorpassare il limitato e poicheacute questo limitato le appartiene del sorpassare se stessa Quindi
la coscienza egrave il suo stesso concetto non crsquoegrave la coscienza e poi il concetto della coscienza Quando
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io parlo di concetto della coscienza egrave giagrave coscienza cioegrave la coscienza egrave coscienza di seacute ha giagrave in seacute
il proprio concetto Dice lrsquoarte del sorpassare il limitato egrave ciograve che egrave la coscienza immediatamente egrave
questo atto del sorpassare il limitato In che modo la coscienza sorpassa il limitato Il limitato egrave
ciograve che qualunque concetto pone egrave limitato in quanto non egrave lrsquoAssoluto non egrave la realtagrave ma un
aspetto della realtagrave Ci dice perograve che la coscienza sorpassa questo limite percheacute punta
allrsquouniversale Ogni concetto che riguarda un qualche cosa egrave limitato a quella cosa ma la coscienza
egrave invece qualcosa che sorpassa il suo limite Il concetto della coscienza non egrave un concetto al pari
di altri ma egrave un concetto particolare Nel momento in cui si pone la coscienza in quanto concetto
questo concetto egrave reso possibile dal fatto che crsquoegrave la coscienza Qui sarebbe piugrave semplice se noi
intendessimo la coscienza come il linguaggio A questo punto diventa molto piugrave chiaro accorgersi
del linguaggio egrave un qualche cosa che consente sigrave di pensare le cose ma consente anche di pensare
il linguaggio cioegrave di accorgersi di essere nel linguaggio ed egrave il linguaggio stesso che ce lo consente
Egrave questo che Hegel sta dicendo anche se non parla di linguaggio ovviamente perograve la questione
egrave questa Il linguaggio egrave giagrave di per seacute il suo contenuto non egrave che il linguaggio abbia un contenuto
fuori di seacute il linguaggio egrave il suo stesso contenuto Egrave ciograve che mi consente di pensare il linguaggio
di pensare al concetto al contenuto Quindi cosa fa Sorpassa il limitato cioegrave il qualche cosa il
quid lo sorpassa nel senso che egrave sempre al di lagrave percheacute ciograve che sta ponendo il linguaggio lo pone
sempre al di lagrave della singola cosa che sta dicendo Potremmo anche dirla cosigrave il linguaggio egrave
sempre lrsquointero in questo senso sorpassa il limite della cosa Sorpassando questo limite
chiaramente sorpassa se stesso percheacute il linguaggio egrave sempre un sorpassarsi egrave un andare sempre
oltre Ma non egrave che sorpassi se stesso non puograve andare oltre seacute Prosegue parlando dellrsquoangoscia
La coscienza subisce quindi da lei medesima la violenza del guastarsi ogni appagamento limitato Ogni
appagamento di una singola cosa non egrave mai sufficiente alla coscienza la coscienza egrave come se
volesse sempre di piugrave percheacute il pensiero non puograve fermarsi alla cosa limitata va sempre oltre il
pensiero speculativo non si accontenta mai della cosa limitata Lo dicevo prima se io pongo un
certo significato una certa cosa non sono appagato dal fatto di usare questo significato nel modo
che io credo sia necessariamente quello ma devo andare oltre devo interrogare questa cosa devo
portarla al concetto alla fine accorgermi che lrsquouso di questo significato egrave qualcosa che decido io
Nel sentimento di tale violenza lrsquoangoscia avragrave un bellrsquoarretrare di fronte alla veritagrave per tentare di
salvare a seacute ciograve la cui perdita incombehellip Egrave chiaro che se io incomincio a pensare molte cose a cui
credevo vanno perdute scompaiono hellipma lrsquoangoscia non potragrave trovare pace sia che essa voglia
adagiarsi in unrsquoobliosa inerzia - il pensiero guasta la festa al torpore mentale e la sua inquietudine
guasta lrsquoinerziahellip Se uno incomincia a pensare tutte le cose su cui si era adagiato non reggono
piugrave non tengono piugrave hellipsia chrsquoessa si corrobori in una sensitivitagrave la quale assicura di trovare che tutto
egrave buono a modo suohellip Questa egrave la chiacchiera hellipma tale assicurazione viene inficiata dalla ragione
la quale intanto trova che qualcosa non egrave buono in quanto esso egrave un modo Ossia la paura della veritagrave
potragrave ben occultarsi a seacute e agli altri dietro la finzione che lrsquoardente zelo per la veritagrave stessa la rende
difficile anzi impossibile trovare unrsquoaltra veritagrave al di fuori di quellrsquounica della vanitagrave drsquoesser sempre
piugrave intelligente di qualsivoglia pensiero provenga esso da se stesso o da altri questa vanitagrave che egrave capace
di vanificare ogni veritagrave per tornarsene poi in se stessa e che si pasce del suo proprio intelletto il quale
dissolvendo ogni pensiero non sa ritrovare un contenuto ma soltanto lrsquoarido Io questa vanitagrave egrave una
soddisfazione che deve venire lasciata sola a se stessa essa infatti fugge lrsquouniversale e cerca soltanto
lrsquoesser-per-seacute La vanitagrave egrave quella di pensare di sapere come stanno le cose Questa vanitagrave fugge per
dirla con Hegel fugge il pensiero fugge qualunque cosa possa metterla in discussione A questo
punto inizia la seconda parte quella sul metodo della trattazione Ci ha detto finora che non crsquoegrave
nessun metodo in filosofia percheacute questo metodo ci impedisce per principio di trovare la veritagrave
che egrave comunque un mezzo tra me e la cosa Invece per la trattazione crsquoegrave un metodo che altro non
egrave che la dialettica
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3 luglio 2019
Siamo alla seconda parte di questa breve introduzione che fa Hegel alla Fenomenologia dello
Spirito A pag 73 (9) Ciograve detto provvisoriamente e in generale circa il modo e la necessitagrave del processo
potragrave essere utile spendere due parole ancora sul metodo della trattazione Ci ha appena detto che non
crsquoegrave il metodo in filosofia che non possiamo pensare a un medium per raggiungere la veritagrave Se
dobbiamo raggiungere la veritagrave ciograve vuole dire che siamo fuori dalla veritagrave e non la raggiungeremo
mai quindi siamo giagrave nella veritagrave Questa egrave la sua conclusione Per quanto riguarda invece la
trattazione allora sigrave crsquoegrave un metodo Se questa esposizione viene rappresentata come un
comportamento della scienza verso il sapere apparente e fenomenico e come ricerca ed esame della realtagrave
del conoscere sembreragrave che lrsquoesposizione stessa non possa aver luogo senza un qualche presupposto che
venga stabilito come unitagrave di misura Lrsquoesame consiste infatti nellrsquoapplicare alla cosa che viene
esaminata una certa misura per decidere dalla resultate eguaglianza o ineguaglianza se la cosa sia
giusta o nohellip Ogni volta che bisogna stabilire se una cosa egrave giusta oppure no se va bene oppure
no si compara non crsquoegrave un altro modo hellipe la misura in genere e quindi anche la scienza se fosse la
misura sono prese in tal caso come lrsquoessenza o come lrsquoin seacute Cioegrave come lrsquoapparenza lrsquoapparire delle
cose Ma qui dove la scienza sta soltanto sorgendo neacute essa neacute alcunrsquoaltra cosa si sono giustificate come
lrsquoessenza o come lrsquoin seacute senza di che non sembra poter avere luogo esame alcuno Siamo ancora al di
qua non abbiamo ancora questo parametro per sapere se stiamo procedendo bene oppure no
dobbiamo ancora trovarlo Prima ancora di incominciare non possiamo prendere questa cosa da
fuori ma deve essere qualche cosa che appartiene alla cosa stessa Se prendessimo qualcosa che
viene da fuori ci ritroveremmo come nel caso del medium a vedere se poi questo medium egrave vero
e cosigrave via allrsquoinfinito Quindi deve essere nella cosa perograve ci sta dicendo che ancora deve avviarsi
questa questione e quindi si trova in una contraddizione Infatti dice Questa contraddizione e la
sua rimozione risulteranno in modo piugrave determinato se prima si richiamano alla memoria le astratte
determinazioni del sapere e della veritagrave come esse trovansi nella coscienza Cominciamo a vedere che
cosa nella coscienza si pone come veritagrave come essenza che cosa noi pensiamo che siano queste
cose Questa cioegrave distingue da seacute un alcuncheacute al quale in pari tempo si rapportahellip Questo fa la
coscienza io mi rapporto a qualche cosa rapportandomi a qualche cosa mi distinguo da questo
qualche cosa non sono quel qualche cosa Quindi ci si distingue ma allo stesso temo ci si
rapporta Questo appare inevitabile Che poi egrave anche il funzionamento del linguaggio e cioegrave il mio
dire egrave necessariamente un dire di qualcosa - se dico dico qualcosa - ma questo qualcosa non egrave il
mio dire egrave unrsquoaltra cosa per cui si distingue ma al tempo stesso sono in un rapporto indissolubile
percheacute se dico dico necessariamente qualcosa hellipo in altri termini quellrsquoalcuncheacute egrave qualcosa per la
coscienza e il lato determinato di questo rapportare o dellrsquoessere di un alcuncheacute per una coscienza egrave il
sapere Il sapere non egrave niente altro che questo rapportarsi continuamente a qualcosa Il sapere
non egrave altro che una relazione se io chiedo ldquoche cosrsquoegrave questordquo ecco che rispondo dicendo altre
cose rispetto a quella cosa ma in ogni caso egrave sempre in questo rapportarmi che il sapere si fonda
Ma da questo essere per un altrohellip Siamo sempre per un altro hellipnoi distinguiamo lrsquoessere-in-seacute il
rapportato al sapere viene altrettanto distinto da esso e posto come essente anche fuori di questo rapporto
il lato di tale in-seacute dicesi veritagrave In questo rapportarsi sempre a qualche cosrsquoaltro noi distinguiamo
lrsquoin seacute la cosa che egrave in se stessa Prima ancora di essere per seacute e tornare allrsquoin seacute crsquoegrave questo in seacute
che possiamo chiamare conoscenza immediata la conoscenza del qualche cosa che qualche cosa egrave
ancora non sappiamo che cosrsquoegrave ma sappiamo che egrave Quindi la veritagrave per Hegel egrave questo e cioegrave il
fatto che dicendo dico qualcosa non posso dire se non dicendo qualcosa (11) Indagando ora la
veritagrave del sapere sembra che noi indaghiamo ciograve che egrave in seacute Solo in tale indagine esso egrave nostro oggetto
egrave per noihellip Questo in seacute lo indaghiamo sigrave certo ma lo rendiamo nostro oggetto ma questo
oggetto egrave per noi che lo stiamo indagando non egrave per seacute non esiste da seacute hellip e lo in seacute di esso quale
risultasse sarebbe piuttosto il suo essere per noi ciograve che noi affermeremmo quale sua essenza non
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sarebbe giagrave sua veritagrave ma soltanto il nostro sapere di esso Lrsquoessenza e la misura cadrebbero in noi e
ciograve che alla misura dovrebbe venir comparato e intorno a cui in questa comparazione si dovrebbe
decidere non sarebbe tenuto necessariamente a riconoscerla Egrave ciograve che diceva prima dove troviamo
questo metro se non nella coscienza Nella coscienza che comunque sigrave rileva lrsquooggetto ma lo
rileva per noi che lo osserviamo per noi che lo consideriamo Senza questo ldquoper noirdquo non crsquoegrave nessun
oggetto Ma la natura dellrsquooggetto da noi esaminato rende vana questa separazione o questa parvenza
di separazione e di presupposizione Non crsquoegrave questa distinzione di soggetto e oggetto La coscienza
dagrave in lei stessa la propria misura e la ricerca saragrave perciograve una comparazione di seacute con se stessahellip
Tutto si svolge nella coscienza Non crsquoegrave soggetto inteso cartesianamente non crsquoegrave oggetto separato
dal soggetto No lrsquooggetto egrave oggetto per noi che lo consideriamo non crsquoegrave per seacute Questo non egrave
stato ancora inteso per lo piugrave Essa egrave in lei uno per un altro ossia ha in lei in generale la
determinatezza del momento del saperehellip Egrave la coscienza che stabilisce il sapere non egrave qualche cosa
che viene dallrsquooggetto viene dalla coscienza o potremmo dire viene dal linguaggio hellipin pari
tempo questo altro egrave a noi nel soltanto per leihellip Cioegrave questo oggetto egrave sigrave per noi ma per noi in
quanto coscienza quindi egrave per noi in quanto egrave per lei la coscienza Se non ci fosse la coscienza
non ci sarebbe neanche il ldquoper noirdquo Dunque in ciograve che la coscienza dentro di seacute designa come lo in
seacute o come il vero noi abbiamo la misura da lei stessa stabilita per commisurarvi il suo sapere
Chiamando il sapere concetto e lrsquoessenza o il vero lrsquoessente o lrsquooggetto lrsquoesame consiste nel vedere se il
concetto corrisponda allrsquooggetto Come potete vedere qui oggetto e concetto non sono piugrave cose
distinte separate Certo sono distinte nel senso che non sono la stessa cosa ma questo oggetto
non egrave fuori non egrave in una realtagrave Ben si vede che le due cose sono lo stessohellip Lrsquooggetto e il concetto
che ne ho sono lo stesso hellipma lrsquoessenziale sta nel far sigrave che durante lrsquointera ricerca entrambi i
momenti concetto e oggetto esser-per-altro ed essere-in-se stesso cadano essi stessi nel sapere da noi
indagato e nel far sigrave che quindi noi non abbiamo bisogno di portar con noi altre misure neacute di
applicare nel corso dellrsquoindagine le nostre trovate e i nostri pensamenti anzi lasciandoli in disparte
noi otteniamo di considerare la cosa come essa egrave in e per se stessa Lasciamo in disparte tutte le
considerazioni tutte le misure che possiamo trovare da qualche parte Tutto si svolge ligrave tutto si
svolge potremmo dire oggi allrsquointerno del linguaggio non crsquoegrave qualcosa al di fuori (13 poco piugrave
avanti Infatti da una arte la coscienza egrave coscienza dellrsquooggetto e dallrsquoaltra coscienza di se stessahellip
La coscienza ci sta dicendo Hegel ha questa proprietagrave egrave coscienza dellrsquooggetto nel senso che lo
percepisco ma al tempo stesso egrave anche coscienza di seacute che percepisce coscienza di seacute in quanto
percipiente hellipcoscienza di ciograve che ad essa egrave il vero e coscienza del suo sapere ciograve Egrave cosciente di ciograve
che per la coscienza egrave vero ma egrave anche cosciente di sapere che egrave vero Mentre entrambi questi
momenti sono per la coscienza essa stessa egrave la loro comparazione diviene per la coscienza se il suo
sapere lrsquooggetto corrisponda a questrsquoultimo o no Egrave la coscienza che decide se lrsquooggetto corrisponde a
questo oppure no Chiaramente questo oggetto egrave qualche cosa che la mia coscienza ha ldquoconcessordquo
di vedere ndash parlo di coscienza ma potremmo intendere come linguaggio Quindi come so che
corrisponde Adesso vediamo se ce lo dice Pare bensigrave che per essa lrsquooggetto sia soltanto cosigrave comrsquoessa
lo sa par quasi che essa non possa rintracciare come llsquooggetto sia non per lei stessa ma in seacutehellip Qui crsquoegrave
una critica a Kant ovviamente hellipe pare che non le sia possibile mettere alla prova in quello il
proprio sapere Se non che proprio percheacute la coscienza sa in generale un oggettohellip Cioegrave ha nozione
di un certo oggetto hellipegrave giagrave data la differenza che qualche cosa le egrave lo in-seacutehellip Il fatto di pensare a
un oggetto anche se questo oggetto mi egrave dato dalla coscienza comunque mi si pone una differenza
tra lrsquoin seacute lrsquoIo e questo oggetto hellipma che peraltro il secondo momento egrave il sapere o lrsquoessere
dellrsquooggetto per la coscienza Lrsquoessere in seacute dellrsquooggetto egrave tale solo per la coscienza Su questa
distinzione la quale egrave data si basa lrsquoesame Distinzione tra lrsquoIo e lrsquooggetto per dirla in modo spiccio
Se in questo raffronto entrambi i membri non si corrispondono allora la coscienza sembra dover mutare
il proprio sapere per renderlo adeguato allrsquooggetto ma nel mutarsi del sapere le si muta in effetto anche
lrsquooggetto stessohellip Sta incominciando a dire qualcosa di straordinario Se non si corrispondono
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cioegrave se crsquoegrave disparitagrave tra ciograve che so e lrsquooggetto allora devo mutare il mio modo di vedere lrsquooggetto
ma mutando questo muta il mio modo di sapere intorno allrsquooggetto hellipinfatti quel dato sapere era
essenzialmente sapere un oggetto il quale poicheacute al sapere essenzialmente apparteneva insieme con il
sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto Egrave come se in un certo senso avesse anticipato la semiotica
Anche Heidegger ha preso molto da qui io progetto qualcosa ma nel progettare io modifico
questa cosa e la cosa modifica me egrave esattamente il circolo ermeneutico Lo rileggo insieme con il
sapere diviene anchrsquoesso un altro oggetto in seguito al mio sapere io so una cosa ma questa cosa egrave
inadeguata allora modifico il concetto che ho dellrsquooggetto modificando il concetto modifico il
mio sapere e quindi modifico me Diviene quindi alla coscienza che ciograve che prima le era lo in-seacute non
egrave in seacute ma era in seacute solo per lei Egrave ciograve che Freud chiamerebbe la fantasia cioegrave diviene alla coscienza
cioegrave ci si rende conto che ciograve che prima era considerato lrsquoin seacute lrsquoessenza non egrave in seacute non egrave qualcosa
che appartiene alla cosa per se stessa ma lo egrave per me egrave cosigrave per me Mentre essa dunque nel proprio
oggetto trova che il proprio sapere non gli corrisponde neanche lrsquooggetto stesso sta saldo vale a dire la
misura dellrsquoesame si muta se ciograve di cui essa dovrebbe esser misura non permane nellrsquoesame e lrsquoesame
non egrave soltanto un esame del sapere ma anche dellrsquounitagrave di misura dellrsquoesame stesso Come dire che
lrsquounitagrave di misura sono io Questo movimento dialettico che la coscienza esercita in lei stessa - e nel suo
sapere e nel suo oggetto - in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto egrave propriamente ciograve che dicesi
esperienza Qui dice una cosa importante Dice in quanto gliene sorge il nuovo vero oggetto Qual egrave il
nuovo vero oggetto Egrave quello che io ho mutato a seconda del mio sapere il quale viene a sua volta
mutato dal nuovo oggetto Egrave quello il vero oggetto cioegrave quellrsquooggetto che egrave per la mia coscienza
Egrave lrsquoesempio di ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questa lampada che egrave sul tavolo egrave quello che egrave
egrave ciograve che appare egrave la veritagrave egrave il concreto La coscienza sa qualcosa questo oggetto egrave lrsquoessenza o lo in-
seacute ma esso egrave lo in-seacute anche per la coscienza e con ciograve entra in gioco lrsquoambiguitagrave di quel vero Sigrave egrave vero
in seacute ma egrave vero per me Lui si egrave trovato di fronte a questo problema sigrave egrave vero che questo egrave questo
ma lo egrave per me per la mia coscienza Quindi questo vero egrave ambiguo non egrave un vero autentico
puro certo Noi vediamo che la coscienza ha ora due oggetti lrsquouno egrave il primo in-seacute lrsquoaltro egrave lrsquoesser-per-
lei di questo in seacute Il primo egrave lrsquoin seacute ndash vedo la cosa in seacute - il secondo egrave il fatto che questo in seacute egrave per
me per la coscienza non egrave per seacute La questione fondamentale in Hegel egrave che ha divelto tutta la
superstizione dellrsquoesistenza della realtagrave in quanto tale per se stessa che ha in seacute la propria causa
e il proprio fine Questrsquoultimo oggetto sembra essere da prima soltanto la riflessione della coscienza
entro se stessahellip Questrsquoultimo oggetto cioegrave lrsquooggetto per la coscienza helliprappresentazione non giagrave
di un oggetto ma soltanto del sapere che essa coscienza ha di quel primo oggetto Cioegrave dellrsquooggetto in
seacute Se non che ed egrave stato mostrato ora le si muta il primo oggetto esso cessa di essere lo in-seacute e le
diviene un oggetto siffatto che egrave lo in-seacute solo per leihellip La coscienza si accorge che lrsquoin seacute di questo
oggetto non egrave per seacute per lrsquooggetto stesso ma per lei stessa per la coscienza hellipma cosigrave ciograve lrsquoesser-
per-lei di questo in-seacute egrave poi il verohellip In effetti cosrsquoegrave il vero Ciograve che egrave per me ciograve che egrave per la
coscienza Questo egrave vero egrave il concetto che la coscienza ha costruito hellipil che significa peraltro che
questa egrave lrsquoessenza o il suo oggetto Lrsquoessenza quindi non appartiene allrsquooggetto lrsquoessenza ciograve che
egrave indicato come il vero cioegrave il fatto che questo in seacute della cosa egrave un essere-per-lei In questa
presentazione del corso dellrsquoesperienza crsquoegrave un momento pel quale essa sembra non concordare con ciograve
che si suole intendere come esperienza Ossia il passaggio dal primo oggetto e dal sapere di esso stesso
allrsquoaltro oggetto nel quale si dice essere stata fatta lrsquoesperienza fu accennato cosigrave che il sapere del primo
oggetto o il per-la-coscienza del primo in-seacute debba divenire il secondo oggetto Il primo oggetto egrave ciograve
che la coscienza percepisce nellrsquoimmediato che diventa secondo oggetto quando lrsquoin seacute
dellrsquooggetto egrave per me egrave per la coscienza Sembra invece comunemente che in un altro oggetto noi
facciamo esperienza della non-veritagrave del nostro primo concettohellip Comunemente egrave cosigrave egrave in un
oggetto che noi facciamo esperienza della non-veritagrave del primo cioegrave credo che sia in un certo
modo e poi guardando meglio mi accorgo che non egrave cosigrave In quel modo di vedere invece il nuovo
oggetto si mostra come divenuto mediante un rovesciamento della coscienza stessa Rovesciamento
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della coscienza la quale si accorge dellrsquoerrore e quindi deve rimediare allrsquoerrore Nostra aggiunta
egrave una tale considerazione della cosa per cui la serie delle esperienze della coscienza si elevi ad andatura
scientifica considerazione che non egrave per la coscienza da noi considerata Ma ciograve non egrave in effetto se non
quella circostanza di cui giagrave sopra parlammo a proposito della relazione di questa presentazione con lo
scetticismo che cioegrave ciascun resultato come si dagrave in un sapere non verace non debba sfociare in un
vuoto nulla ma debba necessariamente venir riguardati come il nulla di ciograve di cui egrave resultato - resultato
contenente quel che il precedente sapere ha in seacute di vero Questa egrave la critica che fa Hegel Se mi
accorgo riferendomi a una certa cosa che questa cosa egrave falsa lui dice che sigrave generalmente questa
cosa si elimina ma ndash e qui crsquoegrave tutta una anticipazione nei confronti della psicoanalisi ndash tutto ciograve
che viene detto di ldquofalsordquo in realtagrave egrave vero nel senso che sta dicendo qualche cosa che ha un suo
contenuto Vi ricordate la celeberrima frase di Freud ldquoho sognato una donna ma non era mia
madrerdquo cioegrave nega che la donna presente nel sogno fosse sua madre Questa negazione per la
comunitagrave scientifica sarebbe un semplice annullare quella certa cosa e quindi non egrave sua madre
Invece no giagrave per Hegel la questione egrave molto piugrave complessa e anche piugrave interessante Ciograve che
viene scartato come falso potremmo dirla cosigrave ha molto da dire Ciograve ora qui si presenta cosigrave che
quanto per lo innanzi appariva come llsquooggetto si abbassa per la coscienza a sapere di esso e lo in-seacute
diviene un esser-per-la-coscienza dello in-seacutehellip Sta dicendo che generalmente lrsquooggetto ha una sua
proprietagrave una sua virtugrave mentre lui parla di concetto dellrsquooggetto toglie questa prerogativa di
assolutezza dellrsquooggetto hellipquesto egrave il nuovo oggetto con il quale compare anche una nuova figura
della coscienza figura alla quale lrsquoessenza egrave qualche cosrsquoaltro che non alla figura precedente Questa egrave
la circostanza che conduce nella sua necessitagrave lrsquointera successione delle figure della coscienza Qual egrave
la nuova figura che compare La figura che compare ndash adesso ve la dico in modo molto rapido ndash egrave
la sintesi sintesi tra il positivo e il negativo Se io non scarto piugrave il falso come qualche cosa che
deve essere eliminato questo falso rimane come qualcosa che ha un suo contenuto e che egrave in
relazione con ciograve che ho posto con il positivo Solo questa necessitagrave stessa e il sorgere del nuovo oggetto
che senza che essa sappia come le accade si offre alla coscienza egrave ciograve che per noi si muove per cosigrave
dire dietro le spalle di essa Cioegrave noi non sappiamo bene cosa sta succedendo mentre parliamo ma
qualcosa si muove dietro alle spalle del nostro dire soltanto dopo sapremo cosa abbiamo voluto
dire quado confrontandoci con ciograve che abbiamo detto ndash qui crsquoegrave la psicoanalisi ndash teniamo conto
anche di ciograve che non egrave stato detto o che il dire voleva eliminare per inserirlo nel positivo in ciograve
che egrave stato affermato rendendo in un certo senso ciograve che egrave stato affermato in un concreto Questo
percheacute nellrsquoisolare il positivo e il negativo egrave come se ponessi due astratti anzicheacute il concreto come
due figure separate tra loro prese astrattamente Ciograve che Hegel avanza ndash Severino ha poi preso
anche lui da qui ndash egrave lrsquoidea di un concreto che egrave fatto sigrave di questi due astratti ma anche di una
relazione tra loro che egrave indissolubile Nel movimento della coscienza si produce quindi un momento
dellrsquoessere-in-seacute o essere-per-noi momento che non si presenta per essa la quale egrave essa medesima
immersa nellrsquoesperienza ma il contenuto di ciograve che a noi vien sorgendo egrave per la coscienza e noi di esso
comprendiamo soltanto il lato formale o il suo puro sorgere per quella ciograve che egrave sorto egrave solo come oggetto
per noi egrave in pari tempo come movimento e divenire Questa cosa che sorge questa nuova figura
questa sintesi potremmo indicarla come un nuovo oggetto ma il contenuto di questo nuovo
oggetto ci dice egrave per la coscienza Dire che egrave per la coscienza egrave come dire che egrave per noi Nel
momento in cui sorge noi comprendiamo solo il sorgere di questa nuova figura cioegrave per la
coscienza si pone come nuovo oggetto per noi sigrave come nuovo oggetto ma anche come movimento
e divenire la coscienza si accorge di questo movimento che produce continuamente nuovi oggetti
che si producono nel momento in cui anzicheacute prendere il negativo e il positivo come due astratti
li prende insieme come il concreto il concreto che ne viene egrave un nuovo oggetto Questo o aveva
inteso anche Greimas quando diceva che nella relazione tra A e B non ci sono piugrave A e B ma crsquoegrave la
relazione tra A e B che egrave unrsquoaltra cosa A e B non sono piugrave la stessa cosa percheacute crsquoegrave una relazione
tra i due egrave questa relazione il terzo elemento il concreto (17) Lrsquoesperienza che la coscienza fa di seacute
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non puograve secondo il concetto dellrsquoesperienza stessa comprendere in seacute meno dellrsquointero sistema della
coscienza ossia lrsquointero regno della veritagrave dello spiritohellip Sta parlando del concreto Lrsquoesperienza
che la coscienza fa di seacute non puograve comprendere di seacute meno del concreto Lrsquoesperienza che la
coscienza fa di seacute egrave il concreto egrave ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto egrave lrsquointero hellipcosigrave
che i momenti della veritagrave si presentano in questa peculiare determinatezza non essere puri momenti
astratti si presentano anzi cosigrave come essi sono per la coscienza o come questa stessa compare nel suo
rapporto con quelli per modo che i momenti dellrsquointiero sono figurazioni della coscienza Quindi
momenti dellrsquointero Sono figure della coscienza cioegrave permangono come figure ma sono momenti
dellrsquointero per cui non sono piugrave A e B ma A e B sono momenti della relazione Poi annuncia ciograve
che appariragrave alla fine della sua opera Sospingendo la coscienza se stessa verso la sua esistenza vera
raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata di un alcuncheacute estraneo che
egrave solo per lei ed egrave come un altro o dove lrsquoapparenza diviene eguale allrsquoessenza dove quindi la
presentazione della coscienza coincide proprio con questo punto della scienza dello spirito propriamente
detta e dove infine nel cogliere questa sua essenza la coscienza medesima segneragrave la natura dello stesso
sapere assoluto Diciamola in unrsquoaltra maniera Lrsquoobiettivo la direzione egrave questa giungere a
potere in ciascun atto di parola cogliere questo atto come il concreto come lrsquointero come il tutto
cioegrave in ciascun atto di parola egrave presente il tutto egrave presente lrsquointero Questo lo dicevamo anche a
proposito di Severino Il sapere assoluto parafrasando Hegel ciograve cui punta tutta la
Fenomenologia dello spirito potremmo dire che non egrave altro che il rilevare che parlando egrave presente
il tutto ogni cosa che dico comporta il tutto cioegrave il linguaggio comporta lrsquointero comporta il
concreto Poi parlando mi trovo preso in mille frammentazioni in mille astrazioni ma ciograve che
dagrave la veritagrave in ciograve che si dice egrave il concreto egrave lrsquointero Hegel lo ha detto il vero egrave lrsquointero e lrsquointero
egrave il vero cioegrave il concreto la consapevolezza la coscienza che ciascun atto di parola comporta
ciascun altro atto di parola Meglio ancora ogni atto di parola egrave anche ciascun altro atto di parola
cioegrave lo rinvia Dice Hegel raggiungeragrave un punto nel quale depone la sua parvenza di essere inficiata
di un alcuncheacute estraneo cioegrave non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo al dire Ciascun atto di parola egrave il tutto
comprende tutto il linguaggio linguaggio in quanto lrsquointero che deve essere presente in ciascun
atto di parola Quindi non gli egrave piugrave estraneo in qualche altra cosa percheacute questrsquoaltra cosa egrave
comunque giagrave presente fa parte dellrsquointero non crsquoegrave piugrave nulla di estraneo E siamo arrivati alla
Coscienza Il capito primo si intitola La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione In questa
Introduzione ci ha detto e questa egrave la cosa forse piugrave importante che lrsquooggetto egrave per la coscienza
cioegrave egrave quello che egrave per lei Tenete perograve sempre conto per ciograve che sappiamo oltre Hegel che
lrsquooggetto non egrave che un significato e che se non fosse un significato sarebbe niente Quindi questo
movimento non egrave altro che il movimento di cui parla de Saussure movimento del significante
verso il significato come lrsquooggetto per dirla cosigrave del significante Il significante sarebbe lrsquoin seacute egrave
ciograve che egrave immediatamente evidente La coscienza lo pone come lrsquoin seacute certo ma se non ci fosse un
per seacute se non ci fosse un significato verso il quale rinvia questo in seacute rimarrebbe ligrave appeso e non
significherebbe nulla Un significante senza significato non significa niente ma questo non
significa che non esista La coscienza lo rileva lo rileva in quanto in seacute in quanto vuoto in quanto
nulla potremmo giungere a dire Quindi ecco che questo movimento non egrave altro che il movimento
che avviene necessariamente nel linguaggio se dico dico necessariamente qualcosa Questo
potrebbe in realtagrave riassumere tutto ciograve che ha detto Hegel Questo qualcosa egrave indissolubilmente
legato al mio dire non esiste da solo Questo fa intendere molto bene come non puograve esistere
lrsquooggetto da solo il ciograve di cui dico non puograve esistere da solo esiste in ciograve che sto dicendo e cioegrave
nellrsquoatto di parola
8 luglio 2019
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A pag 81 La certezza sensibile o il questo e lrsquoopinione Il sapere che da prima o immediatamente egrave
nostro oggetto non puograve essere niente altro da quello che esso stesso sapere immediato sapere
dellrsquoimmediato o dellrsquoessente Il nostro comportamento dovragrave essere non meno immediato dovremo
quindi apprendere questo sapere come si offre senza alterare niente in esso e dal nostro assumere
dovremo tener lungi il concepire Questa non egrave niente altro che la definizione di fenomenologia
guardare le cose cosigrave come appaiono cosigrave come sono Il contenuto concreto della certezza sensibile fa
sigrave che essa appaia immediatamente come la conoscenza piugrave ricca come una conoscenza drsquoinfinita
ricchezza per la quale non egrave dato trovare un limite sia che noi trascorriamo fuori nello spazio e nel
tempo dovrsquoessa si espandehellip Questa conoscenza appare inoltre come la piugrave verace infatti niente
ancora dellrsquooggetto essa ha tralasciato anzi lo ha in tutta la sua pienezza dinanzi a seacute Egrave cosigrave come
appare In effetto perograve tale certezza si dagrave a divedere essa stessa come la veritagrave piugrave astratta e piugrave povera
Divedere egrave un verbo poco usato Riguarda ovviamente il vedere e il ldquodirdquo anteposto egrave un intensivo
un vedere con esattezza Dice dunque che questa certezza si mostra come la veritagrave piugrave astratta
e piugrave povera Di ciograve che essa sa non enuncia che questo esso egrave e la sua veritagrave non contiene che llsquoessere
della cosa Quindi qualcosa egrave Egrave in questo senso che dice che egrave la piugrave povera dice soltanto che egrave
Da parte sua in questa certezza la coscienza egrave soltanto come puro Io o Io vi sono soltanto come puro
questi e lrsquooggetto similmente soltanto come puro questo Chiama lrsquoIo il questi per distinguerlo
dallrsquooggetto che chiama il questo Io questi son certo di questa cosa non giagrave percheacute Io mi sia
sviluppato come coscienza o abbia mosso variamente il pensiero E neppure percheacute secondo una
moltitudine di caratteri distinti la cosa di cui son certo sia un ricco rapporto in lei stessa o una
molteplice relazione verso altre Tutto ciograve non riguarda la veritagrave della certezza sensibile Neacute Io neacute la
cosa ha qui il significato di una varia e molteplice mediazione Io non ha il significato di un
rappresentare o di un pensare molteplice e vario neacute la cosa ha il significato di molteplicitagrave di caratteri
hellip Altrettanto in quanto rapporto la certezza egrave immediato puro rapporto la coscienza egrave Io e niente
altro un puro questi il singolo sa il puro questo ossia sa il singolo Io so che cosa So il singolo cioegrave
lrsquooggetto ciograve che mi appare Ma nel puro esserehellip Il puro essere non egrave niente altro che il primo
approccio a ciograve che appare In quel momento so solo questo che egrave hellipche costituendo lrsquoessenza di
questa certezza egrave da lei profferito come veritagrave di lei stessa vi egrave in gioco se noi ben guardiamo molto
altro ancora Una reale certezza sensibile non egrave solamente una siffatta pura immediatezza ma egrave anche
un esempio di essa e di quanto vi ha in gioco Sta dicendo che ciograve che appare che ciograve che si mostra
come comunemente si pensa cosigrave come egrave e di cui abbiamo la certezza percheacute lrsquooggetto egrave quello
lo vediamo ecc beh ci sta dicendo che dobbiamo andarci piugrave cauti percheacute in effetti ci sono in
gioco molte piugrave cose Sembra di sentire parlare Freud quando evocava questioni del genere Tra
le innumerevoli differenze che ivi vengono in evidenza noi troviamo ovunque la differenza principale
che cioegrave in tale certezza escono tosto fuori dal puro essere i due giagrave ricordati questi un questi come Io
e un questo come oggetto Se noi riflettiamo su tale differenza resulteragrave che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro sono nella
certezza sensibile soltanto immediati ma vi sono in pari tempo come mediati io ho la certezza mediante
qualche cosrsquoaltro ossia mediante la cosa e anche questa egrave nella certezza mediante qualche cosrsquoaltro
ossia mediante Io LrsquoIo ha la certezza attraverso lrsquooggetto della conoscenza ma questo oggetto
della conoscenza trae la sua certezza dal fatto che Io gliela attribuisco A pag 83 Questa differenza
dellrsquoessenza e dellrsquoesempio della immediatezza e della mediazione non la facciamo soltanto noi ma la
troviamo nella stessa certezza sensibile tale differenza egrave da intendersi in quella fora in cui essa egrave nella
certezza sensibile e non giagrave in quella in cui testeacute la determinammo noi Nella certezza sensibile cioegrave
lrsquoun momento egrave posto come ciograve che semplicemente e immediatamente egrave o come essenza lrsquooggettohellip
Nella certezza sensibile ci dice un momento egrave posto come llsquoessenza Lrsquoidea egrave che vedendo
lrsquooggetto questi mostri lrsquoessenza mostri quello che realmente egrave hellip lrsquoaltro momento egrave posto come
lrsquoinessenziale il mediato che qui non egrave in seacute ma mediante qualcosrsquoaltro lrsquoIo un sapere che sa lrsquooggetto
soltanto percheacute lrsquooggetto egravehellip In questo caso lrsquoIo diventa irrilevante non egrave determinante ciograve che
importa egrave lrsquooggetto lrsquooggetto egrave quello che egrave io lo conosco sigrave ma egrave lrsquooggetto che conduce il gioco
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Ma lrsquooggetto egrave egrave il vero e lrsquoessenza esso egrave indifferentemente dal suo venir saputo o no esso rimane
anche e non vien saputo mentre il sapere non egrave se non egrave lrsquooggetto Questa egrave la tesi che lui vuole
confutare lrsquooggetto egrave quello che egrave Quante volte lo abbiamo sentito le cose sono cosigrave come le vedo
anche se io non ci sono le cose sono quelle Quindi lrsquooggetto egrave essenziale lrsquoIo egrave inessenziale LrsquoIo
in questo caso non egrave altro che un rilevatore di oggetti Si dovragrave dunque considerare lrsquooggetto per
vedere se nella certezza sensibile stessa esso sia in effetto come unrsquoessenza tale quale dalla certezza
sensibile vien fatto passarehellip Dice ma egrave proprio cosigrave hellipsi dovragrave considerare se questo concetto
dellrsquooggetto di essere cioegrave essenza corrisponda al modo secondo il quale lrsquooggetto medesimo si trova nella
certezza sensibile A questo scopo noi non abbiamo da riflettere sullrsquooggetto neacute da indagare che cosa
esso in veritagrave possa essere ma solo da considerarlo come la certezza sensibile lo ha in lei Egrave lrsquounica cosa
che possiamo fare Tra poco lo diragrave ma non possiamo isolare la cosa in seacute avrebbe detto Kant
possiamo soltanto indagare cosigrave come lrsquooggetto si mostra alla coscienza Proprio a lei devesi
chiedere che cosa egrave il questo Se noi lo prendiamo nel doppio aspetto del suo essere come lrsquoora e il quihellip
Come ciograve che mi appare qui e ora hic et nunc La dialettica che esso ha in lui avragrave una forma tanto
intelligibile quanto esso stesso lo egrave Quindi considera rispetto al questo allrsquooggetto il suo qui e il
suo ora percheacute lrsquooggetto mi appare qui e ora Anzi egrave proprio il fatto di essere qui e ora a
determinarlo in un certo qual modo come oggetto Alla domanda che cosrsquoegrave lrsquoora rispondiamo
dunque per es lrsquoora egrave la notte Per esaminare la veritagrave di questa certezza sensibile egrave sufficiente un
esperimento semplice Noi appuntiamo per iscritto questa veritagrave una veritagrave non perde niente per essere
scritta e altrettanto poco per essere conservata Se ora a mezzogiorno noi ritorniamo a quella veritagrave
scritta dovremo dire che essa sa ormai di stantio Quellrsquoora che egrave la notte vien conservato ossia vien
trattato come ciograve per cui egrave stato spacciato come un essentehellip Questo ldquoorardquo viene spacciato come un
essente come qualcosa che egrave quello che egrave e basta hellipma esso si dimostra piuttosto come un non
essente Senza dubbio lrsquoora si conserva ma come tale ora che non egrave notte similmente rispetto al giorno
che adesso egrave lrsquoora si conserva come tale ora che neppure egrave giorno o si conserva come un negativo in
generale Tale ora che si conserva non egrave quindi immediato bensigrave mediato infatti lrsquoora come ora che
resta e si conserva egrave determinato per via che altro ossia il giorno e la notte non egrave Se dico che egrave giorno
vuol dire che non egrave notte Il giorno egrave determinato dal fatto che non egrave notte e viceversa Ma con
ciograve lrsquoora non egrave meno semplice di prima egrave ora e in questa semplicitagrave egrave indifferente verso tutto ciograve che gli
gioca da presso quanto poco la notte e il giorno sono il suo esserehellip Questo ldquoorardquo non egrave fatto dal
giorno o dalla notte questi sono indifferenti Lrsquoldquoorardquo egrave lrsquoora egrave adessohellip ma adesso quando
hellipaltrettanto poco esso egrave anche giorno e notte esso non egrave per niente affetto da questo suo esser-altro Sta
dicendo che questo ldquoorardquo egrave ora ma anche non-ora egrave se stesso ma anche altro Un alcuncheacute di cosigrave
semplice che egrave per via di negazione e che egrave neacute questo neacute quello un non-questo e che egrave altrettanto
indifferente ad essere sia questo che quello noi lo chiamiamo un universale lrsquouniversale egrave dunque in
effetto il vero della certezza sensibile Questa frase che sta dicendo egrave impegnativa Dice lrsquouniversale
egrave dunque in effetto il vero della certezza sensibile ma lrsquouniversale egrave un concetto unrsquoastrazione un
concetto astrattoma se noi diciamo che lrsquouniversale egrave il vero della certezza sensibile vuol dire che
ciograve che noi vediamo sensibilmente cioegrave lrsquooggetto che vediamo tocchiamo ecc questo egrave un
universale cioegrave un concetto Noi vediamo tocchiamo utilizziamo concetti cioegrave significati Ci
sta dicendo questo che la certezza sensibile quella che allrsquoinizio indicava come il sapere
dellrsquoimmediato di ciograve che appare immediatamente questo non egrave altro che un significato Ciograve che
ci appare ciograve che tocchiamo ciograve che mangiamo che respiriamo tutto questo egrave un significato Sta
dicendo questo e non egrave poco Anche il sensibile noi lo enunciamo come un universale Non possiamo
enunciare la cosa stessa enunciamo sempre un universale Ciograve che noi diciamo egrave questo ossia
lrsquouniversale questo oppure egrave ossia lrsquoessere in generale Certo con ciograve non ci rappresentiamo di questo
universale o lrsquoessere in generale ma enunciamo lrsquouniversale ossia non lo enunciamo senzrsquoaltro a quel
modo che in quella certezza sensibile noi lo opiniamo Cioegrave lo vediamo lo pensiamo Noi ci troviamo
sempre a dovere avere a che fare con un universale ciascuna affermazione egrave unrsquoaffermazione
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universale Questa egrave una questione straordinaria Se egrave un concetto se egrave un significato egrave
unrsquoaffermazione universale cioegrave questo significato egrave sempre quel significato percheacute sia quel
significato occorre che quel significato non muti sia sempre lo stesso indifferentemente da cosa
significa Questo in effetti porta a dire che ciograve con cui abbiamo a che fare la nostra certezza
sensibile egrave riferita a significati a nientrsquoaltro che significati Ma come si vede il piugrave verace egrave il
linguaggio in esso noi confutiamo immediatamente perfino la nostra opinione e poicheacute lrsquouniversale egrave
il vero della certezza sensibile e il linguaggio esprime solo questo vero cosigrave egrave escluso che si possa dire
quellrsquoessere sensibile che noi opiniamo Siccome lrsquouniversale egrave lrsquounico vero della certezza sensibile
il linguaggio non puograve esprimere le cose che in quel modo cioegrave come universali come significati
Cogliere la cosa in seacute per usare un termine kantiano equivarrebbe a porsi fuori dal linguaggio Se
siamo nel linguaggio il linguaggio puograve soltanto parlare di significati cioegrave di universali Lrsquoidea egrave
che se soltanto si uscisse dal linguaggio allora si potrebbe dire la cosa Questo lo avevamo giagrave
inteso tempo fa ma qui egrave espresso in modo molto preciso A pag 85 Fino ad adesso ha posto la
questione dellrsquoldquoorardquo ldquoorardquo che egrave ma anche non lo egrave percheacute lrsquoldquoorardquo egrave un universale un significato
un concetto Lo stesso saragrave anche dellrsquoaltra forma del questo cioegrave del qui Ricordiamo che sta
considerando ciograve che determina lrsquooggetto della certezza sensibile il qui e ora Lrsquoldquoorardquo lrsquoabbiamo
visto adesso tratta il ldquoquirdquo Per es il qui egrave lrsquoalbero Io mi volto e questa veritagrave egrave dileguata
convertendosi nellrsquoopposta il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Sta facendo un discorso che
porteragrave ovviamente alla stessa conclusione dellrsquoldquoorardquo cioegrave che il ldquoquirdquo egrave un universale un
concetto un significato (11) Se noi raffrontiamo la relazione nella quale il sapere e lrsquooggetto da prima
sorgevano con la relazione loro comrsquoessi si vengono a trovare nel presente resultato si vede che la
relazione stessa si egrave rovesciata A questo punto non egrave piugrave lrsquooggetto cosigrave come appariva prima per
cui crsquoegrave lrsquooggetto ci sono Io ma Io sono inessenziale egrave lrsquooggetto che importa lrsquooggetto che egrave quello
che egrave adesso sembra il contrario percheacute lrsquooggetto sembra dileguarsi per cui come faccio a stabilire
il ldquoquirdquo se diventa unrsquoaltra cosa Questo ldquoquirdquo cambia continuamente appunto si dilegua e
quindi a questo punto la cosa essenziale diventa lrsquoIo egrave per questo motivo che parla di
rovesciamento Lrsquooggetto che doveva essere lrsquoessenziale egrave ora lrsquoinessenziale della certezza sensibile esso
infatti egrave divenuto un universale ma tale universale non egrave piugrave ciograve che lrsquooggetto avrebbe dovuto
essenzialmente essere per la certezza sensibile anzi questa adesso consiste nellrsquoopposto vale a dire nel
sapere e il sapere prima era lrsquoinessenziale Il sapere dellrsquoIo della coscienza La veritagrave di questa
certezza egrave nellrsquooggetto come oggetto mio o egrave nellrsquoopinare lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso Queste
affermazioni sono interessanti Lrsquooggetto egrave percheacute io so di esso se non so non egrave La certezza sensibile
dunque egrave invero espulsa dallrsquooggetto ma con ciograve non egrave ancora tolta anzi soltanto ricacciata indietro
nellrsquoIo ora egrave da vedersi che cosa ci mostri lrsquoesperienza di tale realtagrave della certezza sensibile Qui il
ldquotoltardquo richiama Severino In effetti Hegel lo usa in un modo che poi Severino riprende non dico
pari pari ma quasi A pag 86 (12) La forza della sua veritagrave ormai sta dunque nellrsquoIohellip Sta sempre
indagando sulla veritagrave della certezza sensibile La mia certezza da dove viene DallrsquoIo
Dallrsquooggetto A questo punto dice la forza della veritagrave sta nellrsquoIo hellipnella immediatezza del mio
vedere udire ecc il dileguare del singolo ora e del singolo qui da noi opinati viene evitato percheacute ci
sono io che li trattengo Sono io che trattengo questo ldquoquirdquo lo trattengo nella memoria lo trattengo
percheacute mi fa comodo ma di fatto non egrave piugrave qui non egrave piugrave ora adesso lo diragrave in modo piugrave preciso
Ma in questa relazione proprio come nella precedente la certezza sensibile fa esperienza in lei della
medesima dialettica Io questi vedo lrsquoalbero e lo affermo come il qui ma un altro Io vede la casa e
afferma che il qui non egrave un albero ma piuttosto una casa Entrambe le veritagrave hanno una medesima
autenticazione ossia lrsquoimmediatezza del vedere e la sicurezza e lrsquoaffermazione di entrambi gli Io circa
il loro sapere ma nellrsquoaltra lrsquouna dilegua Comincia a mettere in gioco anche il fatto che lrsquoIo sia
garante della veritagrave percheacute dovrebbe sigrave garantire che nellrsquoimmediatezza del vedere che questo
il qui indichi effettivamente questo ma egrave soltanto lrsquoimmediatezza egrave ciograve che vedo in questo
momento ciograve che mi garantisce che il ldquoquirdquo egrave lrsquoalbero Ciograve che ivi non dilegua egrave lrsquoIo come universale
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il cui vedere non egrave un vedere neacute dellrsquoalbero neacute di questa casa ma egrave un vedere semplice che mediato dalla
negazione di questa casa ecc egrave altrettanto semplice e indifferente verso ciograve che vi egrave in gioco verso la
casa verso llsquoalbero ecc Un vedere semplice che egrave mediato dalla negazione della casa cioegrave io vedo
lrsquoalbero e quindi nego la casa vedo la casa e quindi nego lrsquoalbero Io non egrave che universale come
lo sono ora qui questo in generale Un altro universale un altro concetto un significato Porre lrsquoIo
come un significato pone moltissime obiezioni anche alla psicoanalisi per es alla psicoanalisi
dellrsquoIo Certo io intendo dire un Io singolo ma quanto poco io posso dire ciograve che intendo per ora e per
quihellip Come diceva prima svaniscono si dileguano hellipaltrettanto poco posso dire ciograve che intendo per
Io Cosa intendo per Io Quando incomincio a parlarne si dilegua pure lui Egrave un universale non
egrave determinabile da qualche cosa Dicendo questo qui questo ora o un singolo io dico ogni questo ogni
qui ogni ora ogni singolo similmente dicendo Io questo singolo Io dico ogni Io in generale ciascuno
egrave quello che io dico Io questo singolo Io Ciascuno egrave quello che io dico che egrave non quello che egrave egrave
questo lrsquoIo ciascuna volta Cosigrave come lrsquouniversale egrave un concetto un significato Che cosa dice
Dice ciograve che io dico che dica non ha esistenza in seacute Poco piugrave avanti hellipuna cosigrave detta questa cosa
o un questo essere umano allora egrave anche giusto che tale esigenza dica qual questa cosa qual questo Io
essa opini ma ciograve dire egrave impossibile Percheacute egrave impossibile Percheacute dilegua continuamente A pag
87 (14) La certezza sensibile fa dunque esperienza che la sua essenza non sta neacute nellrsquooggetto neacute nellrsquoIo
e che lrsquoimmediatezza non egrave unrsquoimmediatezza neacute dellrsquouno neacute dellrsquoaltrohellip La certezza immediata
prima sembrava che venisse dallrsquooggetto che egrave quello che egrave poi dallrsquoIo che lo percepisce hellipin
quei due ciograve che io opino egrave infatti un inessenziale e lrsquooggetto e lrsquoIo sono universali nei quali lrsquoora e il
qui e lrsquoIo che io opino non sussistono o non sono Ciograve che io penso che una certa cosa sia non egrave cosigrave
Certo io posso dire che egrave cosigrave difatti egrave quello che accade ma questo Io questa cosa ecc sono
universali sono concetti sono significati Con ciograve noi arriviamo a porre lrsquointiero della certezza
sensibile stessa come sua essenzahellip Lrsquoessenza sta nellrsquointero Cosa direbbe Severino Sta nel
concreto hellipe non piugrave soltanto come un momento di essa il che succedeva nei due casi dove prima
lrsquooggetto opposto allrsquoIo e poi Io dovevano essere la sua realtagrave Egrave dunque soltanto la stessa intera certezza
sensibile che persistendo in lei come immediatezza esclude da seacute ogni opposizione che aveva luogo
precedentemente Lrsquoopposizione tra Io e lrsquooggetto non crsquoegrave piugrave Ovviamente questo avviene nel
processo dialettico attraverso la sintesi tra lrsquoIo e lrsquooggetto Vale a dire la certezza sensibile
riguarda la sintesi di questi due Cosigrave a questa pura immediatezza non interessa piugrave lrsquoesser-altro del
qui come albero il quale passa in un qui che egrave non-albero non piugrave interessa lrsquoesser-altro dellrsquoora come
giorno che passa in unrsquoora che egrave notte neacute interessa un altro Io a cui egrave oggetto qualche cosrsquoaltro La veritagrave
di tale immediatezza si mantiene come rapporto che resta uguale a se stessohellip Badate bene veritagrave
come rapporto Un rapporto egrave un atto linguistico helliprapporto che tra lrsquoIo e lrsquooggetto non fa nessuna
distinzione di essenzialitagrave e di inessenzialitagravehellip Non crsquoegrave piugrave lrsquoidea che lrsquoIo sia essenziale e che
lrsquooggetto sia inessenziale e viceversa tutto questo scompare Io questi affermo dunque il qui come
albero e non mi volto per modo che il qui mi divenga un non-albero Io non voglio saperne niente che
un altro Io veda il qui come non-albero o che io stesso altra volta abbia potuto prendere il qui come non-
albero e lrsquoora come non-giorno ma io sono puro intuire io quanto a me resto a questo lrsquoora egrave giorno
o il qui egrave lrsquoalbero nemmeno raffronto tra loro il qui e lrsquoora ma mi attengo a una relazione immediata
lrsquoora egrave giorno Questo egrave il modo di pensare comune cioegrave ci si attiene a una relazione immediata
ora egrave notte questa egrave una certezza immediata questo egrave il vero Ma Hegel pone unrsquoobiezione Poicheacute
cosigrave questa certezza piugrave non vuol venir fuori quando noi la rendiamo attenta a unrsquoora che egrave notte o a un
Io a cui egrave notte rechiamoci allora noi da lei e facciamoci indicare quellrsquoora che viene affermato
Rivolgiamoci direttamente a questa certezza interroghiamola e vediamo cosa succede Noi
dobbiamo bene farcelo indicare giaccheacute la veritagrave di quel rapporto immediato egrave la veritagrave di questo Io che
si limita a unrsquoora e a un qui Per lui si tratta di un ldquoorardquo che egrave tutti gli ldquoorardquo di un ldquoquirdquo che sono
tutti i ldquoquirdquo percheacute egrave un universale Se noi questa veritagrave prendessimo in esame dopo o ne stessimo
lontani essa non avrebbe nessunissimo significato percheacute toglieremmo lrsquoimmediatezza che le egrave
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essenziale Se a questa veritagrave noi togliamo lrsquoimmediatezza dellrsquoessere indicata adesso in questo
momento cioegrave la sua determinazionehellip Tenete sempre conto che una determinazione in questo
modo esclude la dialettica percheacute immagina la certezza sensibile come lrsquoimmediato che io vedo
senza che questo immediato che io vedo ritorni in un percorso dialettico come adesso Hegel ci sta
indicando (17) Vien mostrato lrsquoora questo ora Ora mentre esso vien mostrato ha giagrave cessato di essere
Se noi chiedessimo a chi sostiene questa veritagrave a questa certezza sensibile dellrsquoora per cui dice
ldquoadessordquo sigrave ma quale ora Cosa intendi con ora Ce lo dice qui mentre esso vien mostrato ha giagrave
cessato di essere Lrsquoora che egrave egrave diverso da quello mostrato e noi vediamo che lrsquoora consiste proprio in
questo nel non essere piugrave mentre esso egravehellip Mentre lo dico non egrave piugrave helliplrsquoora come ci vien mostrato egrave
un giagrave stato e questa egrave la sua veritagrave esso non ha la veritagrave dellrsquoessere Non crsquoegrave piugrave e quindi non ha la
veritagrave dellrsquoessere Che tipo di veritagrave ha Egrave dunque vero che esso egrave giagrave stato Ma in effetto ciograve che egrave giagrave
stato non egrave unrsquoessenza esso non egrave e invece si trattava dellrsquoessere Si immaginava che indicando il qui
e lrsquoora si mostrasse lrsquoessere dellrsquooggetto come egrave realmente Perograve di fatto Hegel ci sta dicendo che
ciograve che mostriamo nel momento in cui lo mostriamo non mostriamo ciograve che egrave mostriamo unrsquoaltra
cosa Cosa che avviene parlando ininterrottamente quando io voglio fermare una parola egrave chiaro
che giagrave solo lrsquoidea di fermarla comporta altre parole In questo indicare noi scorgiamo dunque
soltanto un movimento con il seguente decorso 1) Io indico lrsquoora ed esso egrave affermato come il vero ma
io lo indico come il giagrave stato o come un tolto io tolgo la prima veritagravehellip La prima veritagrave egrave che lrsquoora sia
questa perograve mentre io lo dico non egrave giagrave piugrave quello che io indicavo quindi io tolgo la prima veritagrave
percheacute non egrave piugrave vero hellip2) adesso come seconda veritagrave affermo che egrave giagrave stato egrave toltohellip La prima
veritagrave lrsquoabbiamo tolta la seconda dice che egrave giagrave stato cioegrave egrave tolto 3)Ma il giagrave stato non egrave io tolgo
lrsquoesser-giagrave-stato o lrsquoesser-tolto tolgo la seconda veritagrave nego quindi la negazione dellrsquoora e torno cosigrave alla
prima affermazione che lrsquoora egrave Abbiamo compiuto il percorso dialettico tesi antitesi e sintesi
Indico lrsquoora ma indicando lrsquoora non dico la veritagrave Quale sarebbe la seconda veritagrave Affermo che
egrave stato quellrsquoldquoorardquo ligrave egrave stato cioegrave egrave tolto non crsquoegrave piugrave e questa egrave lrsquoantitesi la negazione della prima
veritagrave Sintesi ma il giagrave stato non egrave indubbiamente se egrave giagrave stato vuol dire che non egrave Io tolgo
lrsquoessere giagrave stato cioegrave tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave e nego quindi la negazione
dellrsquoldquoorardquo La prima e la seconda veritagrave sono il positivo e il negativo - il negativo nega che lrsquoldquoorardquo
sia proprio questa La prima veritagrave il positivo ci dice che pongo lrsquoldquoorardquo che perograve non egrave non egrave
piugrave questa la seconda veritagrave il negativo nega che la prima sia una veritagrave e questa appare come
unrsquoaltra veritagrave quindi se tolgo la prima veritagrave tolgo la seconda veritagrave cosa succede Che nego la
negazione dellrsquoldquoorardquo nel senso che la prima e la seconda veritagrave di fatto negano lrsquoldquoorardquo mostrano
che non egrave Ma a questo punto di questi due momenti la prima e la seconda veritagrave ci troviamo di
fronte al fatto che se io nego la negazione affermo percheacute egrave questo che sta accadendo ci dice
Hegel negare una negazione comporta unrsquoaffermazione e infatti dice torno cosigrave alla prima
affermazione che lrsquoora egrave Lrsquoora e lrsquoindicare lrsquoora son dunque cosigrave costituiti che neacute lrsquouno neacute lrsquoaltro egrave un
semplice immediato ma un movimento che ha in lui diversi momenti Vien posto questo ma piuttosto
posto un altro o il questo vien tolto e tale esser-altro o togliere del primo viene anchrsquoesso di nuovo tolto
e cosigrave ricondotto al primo Pensate a Severino lrsquoessere egrave questa la posizione perograve diceva se non
gli metto a fianco che il non essere non egrave questa prima affermazione rimane insostenibile percheacute
continua a prevedere lrsquoeventualitagrave che il non essere sia e allora il non non-essere deve essere
tolto togliendo il non non-essere mi ritrovo nuovamente allrsquoessere Egrave questo il movimento di
ritorno a questo punto ritorno allrsquoessere Ma questo primo riflesso in se stesso non egrave precisamente
ciograve che era per lo innanzi ossia un immediatohellip Quando io torno indietro questo ldquoorardquo non egrave
lrsquoldquoorardquo di prima egrave un altro Cosigrave lrsquoessere di Severino lrsquoessere non egrave piugrave quello di prima egrave un altro
che egrave diventato positivo egrave diventato incontrovertibile per usare i suoi termini hellipma egrave appunto
un qualcosa di riflesso in se stesso o di semplice che nellrsquoesser-altro resta ciograve che esso egravehellip Egrave nellrsquoessere
altro che lui rimane quello che egrave Tornando a Severino soltanto in questo altro in questo non
non-essere lrsquoessere egrave effettivamente essere Lrsquoindicare egrave dunque esso stesso il movimento esprimente
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ciograve che lrsquoora egrave in veritagrave ossia un resultato o una molteplicitagrave di ora nel suo insieme raccolta e lrsquoindicare
egrave lrsquoimparare per esperienza che ora egrave un universale Siamo passati dalla certezza sensibile come la
certezza di ciograve che appare qualcosa di immediato a qualcosa che invece ci appare come un
risultato Cambia tutto Ciograve che mi appare egrave il risultato diciamola cosigrave di un movimento che dal
significante va al significato e torna al significante per renderlo significante nel senso che ciograve che
io vedo egrave un significato Egrave soltanto percheacute egrave un significato che io lo vedo mi ritorna come
significante cioegrave significa qualcosa egrave qualcosa sennograve egrave niente (20) Egrave chiaro che la dialettica della
certezza sensibile altro non egrave se non la semplice storia del movimento di questa certezza medesima o della
sua esperienzahellip La questione storica egrave qualcosa di cui Hegel parleragrave a lungo Si tratta sempre di
una storia come dire che le cose che sono significati sono significati percheacute hanno una storia
sono significati per via della loro storia helliped egrave pur chiaro che anche la certezza sensibile altro non egrave
se non quella storia La certezza sensibile egrave una storia un racconto se volete dirla cosigrave Ciograve che mi
appare come certezza sensibile egrave un significato quindi egrave storia un racconto Le cose che io tocco
mangio ecc sono racconti Prosegue poi facendo una critica ai suoi oppositori perogravehellip A pag 91
(21) Se realmente volessero dire questo pezzo di carta cui essi opinano e se proprio lo volessero dire ciograve
riuscirebbe impossibile percheacute il questo sensibile che viene opinato egrave inattingibile al linguaggio che
appartiene alla coscienza a ciograve che egrave in seacute universale Se egrave universale appartiene al linguaggio egrave un
concetto un significato Non sarebbe possibile dirlo percheacute sarebbe fuori dal linguaggio Nel reale
tentativo di pronunziare la cosa essa si disintegrerebbe coloro che ne iniziassero una descrizione non
la potrebbero condurre a termine ma dovrebbero lasciarla ad altri i quali poi alla loro volta finirebbero
col confessare di discorrere di una cosa che non egrave Questo accade quando si prende rigorosamente la
questione la si elabora si comincia a pensare e ci si accorge che ciograve di cui si sta parlando
propriamente non egrave Essi dunque opinano questo pezzo di carta questo qui che egrave tuttrsquoaltro da quello
lagrave ma discorrono di ldquocose effettuali di oggetti esterni o sensibili di essenze assolutamente singolerdquo
ecc ossia essi dicon di tutto ciograve soltanto lrsquouniversale quindi ciograve che vien chiamato lrsquoineffabile non egrave
altro che il non-vero il non-razionale ciograve che vien meramente opinato Se di una cosa niente altro vien
detto tranne che essa egrave una cosa effettuale un oggetto esteriore allora essa egrave soltanto un alcuncheacute di
molto comune e si enuncia piuttosto la sua eguaglianza con tutto che non la sua differenza Se io lo
pongo come qualcosa di effettuale cioegrave qualcosa che vedo che tocco ecc qualcosa di reale come
si suole dire allora questo oggetto esteriore dice Hegel egrave qualcosa di molto comune e quindi si
enuncia la sua eguaglianza con il tutto cioegrave egrave una cosa fra le cose Quando io dico una singola cosa
io la esprimo piuttosto come un del tutto universale giaccheacute ogni cosa egrave una singola cosa e ugualmente
questa egrave tutto ciograve che si vuole Se la cosa noi la determiniamo piugrave esattamente come questo pezzo di
carta ecco che ogni e qualsivoglia carta egrave un questo pezzo di carta e io ho pur sempre detto lrsquouniversale
Come dire che ciascuna volta che io parlo dico un universale cioegrave dico altre parole concetti
significati percheacute non ho accesso alla cosa in seacute kantianamente Questa mi si dilegua
continuamente ma si dilegua in quanto non egrave altro che un pensiero Questa cosa che io immagino
esistere fuori dal linguaggio egrave qualche cosa che io ho costruito con il linguaggio e quindi egrave un
altro universale Anche se voglio pensarla come qualcosa che egrave quella che egrave quindi come un
particolare assoluto singolare ecc rimane un universale percheacute rimane un significato e se egrave un
significato rimane un universale un concetto in definitiva un atto linguistico hellipcosigrave indico quel
pezzo di carta come un qui che egrave un qui di altri qui o che egrave in lui stesso un insieme semplice di molti
qui ossia un universale io lo prendo come esso in veritagrave egrave e anzicheacute sapere un qualche cosa di
immediato io lo prendo per vero io percepisco E il Secondo Capitolo si chiama appunto La
percezione in cui ci diragrave che cosa intende lui con percezione
17 luglio 2019
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Siamo al Capitolo II La percezione o la cosa e lrsquoillusione Egrave un capitolo interessante complesso La
certezza immediata non prende il vero percheacute sua veritagrave egrave lrsquouniversale Invece tutto ciograve che per lei egrave
lrsquoessente la percezione lo prende come Universale Nel senso che non ha altro modo Daccheacute suo
principio in generale egrave lrsquouniversalitagrave i momenti di essa immediatamente distinguentesi sono Io come
Io universale e lrsquooggetto come oggetto universale Quel principio egrave sorto a noihellip Egrave sorto a noi cioegrave ci
egrave apparso inequivocabilmente diciamola cosigrave hellipe quindi il nostro apprendere la percezione non egrave
piugrave un apprendere apparente come era quello della certezza sensibile ma necessario Sta dicendo che
questa cosa ci egrave apparsa come inequivocabile come incontrovertibile e cioegrave il fatto che ci sia e ci
sia lrsquooggetto e che io colga lrsquooggetto non come singolaritagrave ma come universalitagrave Nellrsquoatto in cui
il principio sorge son giagrave contemporaneamente divenuti i due momenti i quali al loro apparire soltanto
vengon fuorihellip Cioegrave nel momento della percezione compaiono queste cose helliplrsquouno il momento
dellrsquoindicare lrsquoaltro il movimento medesimo ma come alcuncheacute di semplice lrsquouno il percepire lrsquoaltro
lrsquooggetto In Hegel si tratta sempre di due movimenti hellipil movimento il dispiegamento e la
distinzione dei momenti lrsquooggetto il loro essere raccolti insieme Tutti questi momenti nella
percezione vengono chiaramente raccolti insieme sennograve non si percepisce Per noi o in seacute
lrsquouniversale come principio egrave lrsquoessenza della percezione e di contro a questa astrazione i due distinti il
percipiente e il percepito sono lrsquoinessenziale Questo egrave importante Lrsquouniversale egrave lrsquoessenza della
percezione cioegrave la percezione egrave percezione dellrsquouniversale potremmo dire percezione del
significato per cui ciograve che percepisco sono significati Ciograve che importa ciograve che egrave essenziale dice
Hegel egrave questa relazione Il significato lrsquouniversale egrave una relazione poicheacute una cosa egrave quella che
egrave in relazione a unrsquoaltra Rispetto a questa relazione che egrave lrsquoessenziale io che percepisco e la cosa
che egrave percepita diventano inessenziali Egrave la relazione ciograve che conta che egrave in prima istanza A pag
94 hellipsoltanto la percezione ha nella sua essenza la negazione la differenza o la varietagrave molteplice
Quindi dice che la percezione egrave comprensiva della negazione ciograve che percepisco non puograve darsi
sena la negazione (24) Il questo egrave dunque posto come non questo o come toltohellip Nellrsquouniversale non
crsquoegrave questo in quanto tale il questo egrave tolto se crsquoegrave lsquouniversale non crsquoegrave il singolare il particolare hellipe
quindi non come un nulla anzi come un nulla determinato o come un nulla di un contenuto cioegrave del
questo Il questo egrave un nulla di contenuto quindi la cosa egrave un nulla di contenuto Perciograve il sensibile
egrave esso stesso ancora presentehellip Il sensibile cioegrave ciograve che percepisco che mi viene incontro Ma non
come dovrebbe essere nella certezza immediata ossia come il singolo dellrsquoopinione bensigrave come
universale o come ciograve che si determineragrave come proprietagrave Ciograve che mi appare dunque egrave sempre
lrsquouniversale percheacute il questo egrave nullo crsquoegrave ma egrave nullo di contenuto lrsquooggetto la cosa egrave nulla di
contenuto crsquoegrave solo lrsquouniversale Il superare presenta il suo vero duplice significato che noi abbiamo
visto nel negativo egrave un negare e parimenti un conservare Il superare egrave questo mantenere conservare
il negativo ma superarlo Piugrave avanti Ma anche lrsquouniversalitagrave semplice ed eguale a se stessa egrave essa
stessa distinta e libera da quelle determinatezzehellip Lrsquouniversale egrave determinato da una serie di cose
Se egrave universale ci dice che tutte quelle cose che comprende hanno certe proprietagrave hellipessa egrave il puro
rapportarsi a se stesso o egrave il mezzo dove quelle determinatezze tutte quante sono dove tutte quante
dunque si compenetrano in essa come in unrsquounitagrave semplice ma senza toccarsihellip Ecco che ritorna
sempre alla stessa cosa lrsquouno e i molti Lrsquouno lrsquouniversalitagrave egrave uno unrsquounitagrave ma egrave fatta di molti
hellipgiaccheacute esse sono indifferentemente per seacute proprio per via della partecipazione a questa universalitagrave
Tale astratto mezzo universale che puograve venir detto la cosalitagrave in generale o lrsquoessenza pura non egrave altro
dal qui e dallrsquoora comrsquoessi si sono mostrati cioegrave come un insieme semplice di moltihellip Il ldquoquirdquo per
esempio egrave uno quando dico ldquoquirdquo dico qualcosa che egrave singolare apparentemente ma egrave un
universale percheacute questo ldquoquirdquo egrave tutti i ldquoquirdquo possibili Fa poi un esempio Questo egrave un qui semplice
ed egrave in pari tempo molteplice egrave bianco ed egrave anche sapido ed egrave anche cubico di forma e anche di un
peso determinato ecc Egrave anche tutte queste cose Tutte queste molte proprietagrave sono in qui semplicehellip
Percheacute sono il sale hellipdovrsquoesse dunque si compenetrano nessuna ha un qui diverso da quello
dellrsquoaltrahellip Difatti il sapido egrave qui il cubico egrave qui sono tutti qui hanno tutti in comune questo
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ldquoquirdquo hellipe in pari tempo senza essere staccate per via di qui diversi in questa compenetrazione esse
non si affegravettanohellip Non si affegravettano cioegrave non si contaminano non si influenzano non si alterano
hellipil bianco non affegravetta neacute altera il cubico entrambi non toccano il sapido ecc anzi ciascuna poicheacute
egrave un semplice rapportarsi a se stessahellip Ciascuna di queste determinazioni si rapporta a se stessa il
sapido egrave il sapido non egrave il cubico helliplascia in pace le altre e loro si rapporta solo mediante un
indifferente anche Questo ldquoancherdquo egrave lrsquounica cosa che le connette il sale egrave sapido ma anche cubico
ma ha anche un peso ma anchehellip Questo ldquoancherdquo egrave dunque proprio il puro universale o il mezzo egrave
la cosalitagrave che raccoglie insieme quelle proprietagrave Vedete come qui cerca di risolvere il problema
dellrsquouno e dei molti e che alla fine dovragrave risolvere in qualche modo si puograve intuire come In questa
relazione che egrave resultata per la prima volta il carattere dellrsquouniversalitagrave positiva egrave sviluppato e lo si puograve
osservarehellip Questa universalitagrave egrave fatta di molti ma questi molti rimangono allrsquointerno
dellrsquouniversalitagrave come elementi determinati e identici a seacute non si affettano gli uni con gli altri
non si modificano a vicenda rimangono quelle che sono quindi sono tante cose dentro lrsquouno E
allora la domanda di Parmenide egrave uno o molti Risponderagrave poi qui a questa domanda Ossia
dato che le molte determinate proprietagrave fossero senzrsquoaltro indifferenti e si rapportassero solamente
ciascuna a se stessa non sarebbero proprietagrave determinatehellip se ognuna stesse per i fatti suoi da
unrsquoaltra parte invece dice hellipesse infatti lo sono in quanto si distinguono e si rapportano ad altre
proprietagrave come opposte Questa egrave lrsquounica cosa che le distingue come qualunque cosa il fatto di
essere in opposizione a tutto ciograve che non egrave quella cosa ligrave il sapido non egrave il peso non egrave il cubico
Poco piugrave avanti E perciograve questo non egrave soltanto un anche unitagrave indifferente ma altresigrave un Uno
unrsquounitagrave esclusiva Questa universalitagrave egrave un uno unrsquounitagrave esclusiva LrsquoUno egrave il momento della
negazione in quanto esso si rapporta a se stesso in modo semplice ed esclude altro cosiccheacute la cosalitagrave
egrave determinata come cosa Per determinare una cosa devo stabilire che quella cosa non egrave unrsquoaltra
cosa Determinare qualcosa come dice la parola stessa de-terminare cioegrave termine qualcosa in un
certo modo lo termine percheacute ligrave finisce la cosa e ne incomincia unrsquoaltra questa ldquoegraverdquo e finisce qui
quindi egrave in opposizione Nella proprietagrave la negazione egrave come determinatezza che fa immediatamente
uno con lrsquoimmediatezza dellrsquoesserehellip La negazione egrave la determinatezza nel senso che per
determinare qualcosa devo negare che questa cosa sia unrsquoaltra cosa e quindi si ritrova ad essere
in questa sorta di immediatezza con lrsquoessere questa cosa ldquoegraverdquo egrave se stessa hellipma la negazione egrave come
Uno quando egrave liberata da questrsquounitagrave con il contrario ed egrave in se e per se stessa Questa negazione egrave
Uno Noi possiamo dire che questa cosa egrave uno percheacute non crsquoegrave niente altro che le si opponga quindi
deve essere liberata da tutto ciograve che le si oppone da tutto ciograve che egrave altro In questi momenti presi
insieme egrave compiuta la cosa come il vero della percezionehellip Quindi la percezione non sarebbe altro
che il cogliere che la determinatezza di qualche cosa egrave tale in quanto esclude unrsquoaltra cosa si libera
da ciograve che non egrave Essa egrave α) lrsquouniversalitagrave indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave o
piuttosto materiehellip Quindi universalitagrave indifferente e passiva egrave lrsquouniversalitagrave per se stessa che
non fa nulla semplicemente si mostra come universale β) la negazione non meno semplice o lrsquoUno
lrsquoesclusione di proprietagrave oppostehellip Quindi abbiamo lrsquouniversalitagrave e poi il fatto che lrsquouniversalitagrave
nega di avere determinazioni che si oppongono a lei Per essere uno occorre che sia quella e non
altro γ ) le molte proprietagrave stesse il rapporto dei due primi momenti la negazione comrsquoessa rapportasi
allrsquoelemento indifferente ed ivi si espande come una copiositagrave di differenzehellip Il rapporto tra questi
due momenti ci dice che questa negazione permane non viene cancellata viene tolta ma non
cancellata Dice ed ivi si espande come una copiositagrave di differenze come se si moltiplicasse percheacute
se io dico che questa egrave quella che egrave e che non egrave quellrsquoaltra questa cosa poi mi si moltiplica ma non
egrave neanche poi questrsquoaltra ma non egrave neanche questrsquoaltra ecc hellipil punto della singolaritagrave che nel
mezzo del sussistere si irradia nella molteplicitagrave Il punto della singolaritagrave cioegrave il fatto di essere uno
in effetti potremmo dirla cosigrave fa fatica a rimanere uno percheacute si irradia in una molteplicitagrave cioegrave
non egrave questo non egrave questrsquoaltro non egrave questrsquoaltro ecc E allora che uno egrave Secondo quel lato per
cui queste differenze appartengono allrsquoindifferente mezzo anchrsquoesse sono universali si rapportano solo
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a seacute e non si affettano tra di loro hellip ma questo rapporto di opposizione esse lo hanno necessariamente
in proprietagrave che sono lontane dal loro anche Lrsquouniversalitagrave sensibile ossia lrsquounitagrave immediata
dellrsquoessere e del negativohellip Sappiamo che lrsquouniversalitagrave egrave lrsquounitagrave immediata di una cosa e del suo
negativo percheacute lrsquouniversalitagrave contiene anche il negativo hellipegrave proprietagrave soltanto ora in quanto da
tale universalitagrave sono sviluppati e distinti lrsquouno dallrsquoaltra lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura ed essa li
conchiude entrambi soltanto questo rapporto di essa con i puri momenti essenziali compie la cosa
Vediamo che crsquoegrave una direzione che poi ci porteragrave alla sintesi e cioegrave in questa universalitagrave per il
momento vediamo come distinti lrsquouno e lrsquouniversalitagrave pura Lrsquouniversalitagrave pura egrave fatta di molti
elementi ma egrave uno la cosa egrave fatta di questo rapporto tra i due A pag 97 Cosigrave egrave ora costituita la
cosa della percezione e la coscienza in quanto suo oggetto egrave la cosa egrave determinata come Percipiente A
questo punto dice la coscienza puograve percepire percheacute egrave in condizione di cogliere nella cosa il suo
contrario quindi distinguere la cosa dal suo contrario e coglierla quindi in quanto singolaritagrave
ma una singolaritagrave come vedremo tra poco che di fatto egrave anche molteplicitagrave Quindi il percepire
egrave rendersi conto che la cosa egrave una e molti Essa ha solo da prendere lrsquooggetto e da comportarsi come
puro assumere ciograve che cosigrave le risulta egrave il vero Se in questo prendere essa esplicasse una qualche attivitagrave
con un simile atto dellrsquoattribuire o del tralasciare altererebbe la veritagrave La coscienza deve soltanto
assumere su di seacute soltanto passivamente la veritagrave della cosa non deve entrarci in mezzo percheacute
se ci entra altera la cosa e quindi quella cosa non egrave piugrave il vero Poicheacute lrsquooggetto egrave il vero e lrsquouniversale
lrsquoeguale a se stesso e la coscienza si egrave il mutevole e lrsquoinessenziale le puograve accadere di assumere lrsquooggetto
in guisa non giusta le puograve accadere di illudersi Egrave chiaro che se la coscienza interviene nella
percezione dellrsquooggetto modifica lrsquooggetto Egrave quello che voleva fare Husserl arrivare alla cosa
stessa in carne e ossa senza mediazione Lrsquoattivitagrave percettiva ha la consapevolezza della possibilitagrave
dellrsquoillusione giaccheacute nellrsquouniversalitagrave che egrave il Principio lrsquoesser-altro egrave anchrsquoesso immediatamente per
lrsquoattivitagrave percettiva ma come il nullo come il tolto Per ciascuno in questa attivitagrave percettiva
lrsquoessere altro di qualche cosa viene escluso viene considerato come niente deve essere tolto percheacute
o egrave vero o egrave falso Perciograve il suo criterio della veritagrave egrave lrsquoeguaglianza con se stesso e il suo comportamento
egrave di assumere lrsquoeguale a seacute Essendo in pari tempo il diverso per essa essa egrave un rapportare gli uni a gli
altri i diversi momenti del suo assumere Se peraltro in questo confronto scaturisca una ineguaglianza
questa non egrave una non-veritagrave dellrsquooggetto (cheacute esso egrave lrsquoeguale a se stesso) ma del percepire Questo egrave il
discorso comune non ho capito bene non ho visto bene non inteso bene comrsquoera veramente la
cosa Poco piugrave avanti Lrsquooggetto che io apprendo si presenta come puramente uno inoltre io mi accorgo
della proprietagrave che egrave in esso e che egrave universale ma che perciograve va oltre la singolaritagrave Questo aggeggio
il posacenere egrave singolare ma crsquoegrave unrsquouniversalitagrave che va oltre Egrave universale in quanto questo
posacenere egrave un posacenere Il posacenere egrave un universale percheacute non egrave questo il posacenere egrave
tutti i posaceneri Dunque il primo essere dellrsquoessenza oggettiva in quanto questa era un Uno non era
il suo vero esserehellip Quello che ci appariva inizialmente come lrsquouno lrsquooggetto la cosa dice non egrave
lrsquooggetto vero hellippoicheacute lrsquooggetto egrave il vero in me cade la non-veritagrave e lrsquoapprendere non era giusto
Anzi in forza dellrsquouniversalitagrave della proprietagrave io devo prendere lrsquoessenza oggettiva piuttosto come una
comunanza in generale Inoltre ora io percepisco la proprietagrave come determinata come opposta ad altro
ed escludente questo altro Nella percezione crsquoegrave questo aspetto io percepisco questa cosa in quanto
non egrave questrsquoaltra cosa In effetto dunque io non ho rettamente appreso lrsquoessenza oggettiva
determinandola come una comunanza con altre o come la continuitagrave e in forza della determinatezza
della proprietagrave io devo anzi separare la continuitagrave e porre lrsquoessenza oggettiva come un Uno esclusivo
Devo distinguere lrsquoUno cioegrave questo da ciograve che non egrave In questrsquoUno quandrsquoesso egrave stato separato io
trovo molte di tali proprietagrave le quali non affettandosi reciprocamente sono reciprocamente indifferenti
quindi io non ho percepito rettamente lrsquooggetto quando lo ho appreso come un alcuncheacute di esclusivo
anzi come prima esso era soltanto continuitagrave in generale cosigrave egrave ora un universale mezzo a comune
dove ciascuna delle molte proprietagrave - intese come universalitagrave sensibili - egrave per seacute e come determinata
esclude le altre Dice che non egrave vero che io apprendo un qualche cosa come un alcuncheacute di esclusivo
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ma ciograve che io sto vedendo ciograve che sto prendendo egrave determinata in relazione al fatto che lo escludo
delle altre cose Poco piugrave avanti E la coscienza per la quale ora un essere sensibile egrave egrave soltanto un
opinare ossia egrave completamente fuori dal percepire e ritornata in se stessa Questo mio percepire
muove sigrave dalla certezza sensibile da ciograve che mi appare perograve deve compiere tutte queste
operazioni Compiendo tutte queste operazioni cosa succede Mi riporta al punto di partenza
cioegrave torna a dirmi di fatto che questa cosa egrave questa cosa Dopo aver compiuto una serie di
operazioni dopo aver escluso che questo egrave altro da seacute dopo avere inteso che le sue determinazioni
non sono altre determinazioni ma sono quelle a questo punto ecco che questo aggeggio qui
diventa quello che egrave Ma lrsquoessere e lrsquoopinare sensibili passano anchrsquoessi nel percepirehellip Io dico che
egrave lo vedo lo giudico lo valuto ma dicendo questo sono giagrave nella percezione non ne sono fuori
non sono nella pura e immediata assunzione della cosa in seacute ma sono nella percezione ho giagrave
dovuto compiere una serie di operazioni di esclusione di negazione ho dovuto negare delle cose
per potere dire che questo egrave questo hellipio sono ancora respinto allrsquoinizio e trascinato nel medesimo
circolo che in ogni momento e come totalitagrave toglie se stesso Dopo tutte queste operazioni sono
rigettato al punto di partenza e cioegrave tutte queste operazioni vengono tolte per potere dire che
questo egrave questo ci devono essere state ma non ci sono piugrave percheacute mi appare soltanto questo in
quanto questo Egrave questa la percezione io percepisco a partire da una serie di operazioni che tolgo
ndash queste operazioni di fatto non sono nientrsquoaltro che la negazione ndash e che mi riconduce al punto
di partenza Quindi la coscienza necessariamente lo ripercorre ma ora non come la prima volta Esso
cioegrave quanto al percepire ha fatto esperienza che il resultato e il vero del percepire ne sono anche la
risoluzione o sono la riflessione del vero in se stesso La riflessione io rifletto questa cosa nel senso
che attraverso la negazione la ldquoidentificordquo ma - nel momento in cui la identifico questa cosa
diventa quella che egrave e quindi la percepisco cosigrave comrsquoegrave - non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave quella
da cui era partito il movimento quella dellrsquoinizio quella che descriveva al punto α ) lrsquouniversalitagrave
indifferente e passiva lrsquoanche delle molte proprietagrave Non egrave piugrave quella cosa ligrave non egrave piugrave
lrsquoincominciamento Cosigrave per la coscienza si egrave determinata lrsquoessenziale costituzione del suo percepire
non di essere un semplice puro assumere ma nel suo assumere di essere parimenti riflessa dal vero
in se stessa Questo ritorno della coscienza in se stessa - ritorno che essendosi mostrato essenziale al
percepire si mischia immediatamente nel puro assumere - altera il vero A causa del fatto che la
coscienza ha riflettuto su di seacute o piugrave propriamente che ho riflettuto su questa cosa questa cosa
non egrave piugrave quella di prima non egrave piugrave il vero dice Hegel percheacute la cosa stessa si egrave mischiata al mio
percepire Adesso lo diragrave molto precisamente la cosa egrave quella che egrave non per se stessa ma per me
Cosigrave come prima nella certezza sensibile ora egrave qui presente nel percepire il lato per cui la coscienza
viene risospinta in se stessa ma anzitutto non nel senso in cui ciograve avveravasi nella certezza sensibile
come se la veritagrave del percepire cadesse nella coscienza anzi ora conosce che in lei cade la non-veritagrave che
qui si presenta Si accorge che in seguito a tutto questo procedimento ciograve che mi accade addosso
egrave la non veritagrave di questa cosa quella non veritagrave che inizialmente appariva alla certezza sensibile
Ma con questo conoscimento la coscienza egrave anche capace di superare la non-veritagrave essa distingue la
propria apprensione del vero dalla non-veritagrave del proprio percepire la corregge e in quanto egrave essa che
intraprende questa rettifica in lei cadragrave anche la veritagrave come veritagrave del percepire Sta dicendo che sigrave
io mi accorgo che il mio percepire altera questa veritagrave ma il criterio di veritagrave che sto utilizzando
egrave il mio sono sempre io che stabilisco questa veritagrave Se ora come si deve si considera il
comportamento della coscienza si vedragrave chrsquoesso egrave cosigrave costituito che la coscienza non piugrave meramente
percepisce anzi egrave anche consapevole della sua riflessione in seacute e separa inoltre la riflessione dalla
semplice assunzione stessa Questo egrave ciograve che Hegel vuole Dapprima io mi accorgo della cosa come
un uno e ho da tenerla ferma in questa determinazione vera egrave cosigrave egrave quella che mi appare egrave la
prima percezione Se nel movimento del percepire si presenta qualcosa di contraddittorio alla cosa ciograve
egrave da riconoscere come mia pura riflessione Se le cose non stanno cosigrave come io le vedo o se penso che
non stiano cosigrave dice egrave un problema della mia percezione Ma badate bene Ora nella percezione
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si presentano anche diverse proprietagrave che sembrano essere proprietagrave della cosa ma la cosa egrave uno e noi
siamo consapevoli che quella diversitagrave per cui la cosa cessava di essere uno cade in noi Siamo noi
che stabiliamo che la cosa egrave Uno Dunque in effetto questa cosa egrave bianca soltanto al nostro occhio
sapida anche alla nostra lingua cubica anche al nostro tatto ecc Tutta la diversitagrave di questi lati noi
non la prendiamo dalla cosa ma da noi stessi cosigrave per noi essi lati cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltro per
es al nostro occhio che egrave del tutto separato dalla nostra lingua ecc Quindi noi siamo lrsquouniversale
mezzo del quale tali momenti sceverandosi lrsquouno dallrsquoaltro sono per seacute Siamo noi che distinguendo
una cosa dallrsquoaltra diciamo che questa cosa egrave quella che egrave per seacute Siamo noi a dirlo Poicheacute dunque
consideriamo come riflessione nostra la determinatezza di essere universale mezzo conserviamo con ciograve
lrsquoautoeguaglianza e la veritagrave della cosa di essere uno Noi consideriamo teniamo ferma questa cosa
il fatto che io sono lrsquouniversale mezzo che sono io che decido Che cosa decido Lrsquoautoeguaglianza
della veritagrave della cosa Ma questi lati diversi che la coscienza prende su di seacute considerati ciascuno per
seacute come trovantesi nellrsquouniversale mezzo sono determinati il bianco egrave soltanto in opposizione al nero
ecc e la cosa egrave uno proprio percheacute si oppone ad altre La coscienza prende su di seacute tutte queste cose
ma le prende su di segrave in quanto determinate questo aggeggio egrave di vetro e il vetro non egrave il peso e
il peso non egrave la trasparenza e la trasparenza non egrave il colore Tutte queste cose sono determinate
ma la coscienza le prende tutte in seacute per dire che egrave Uno deve prenderle tutte in seacute In quanto
peraltro egrave uno essa non esclude da seacute altre cose (giaccheacute essere Uno significa essere lrsquouniversale
rapportarsi a se stessohellip In quanto uno dice essa non esclude da seacute altre cose Non le esclude per
principio le esclude per via delle determinatezze Lrsquouno non esclude le altre cose che sono presenti
dentro ma si escludono lrsquouna con lrsquoaltra Lrsquouno cioegrave questo aggeggio qui non esclude di essere
trasparente di essere pesante di essere solido ecc ma ciascuna di queste cose esclude lrsquoaltra
percheacute egrave determinata Se non si escludessero sarebbero indeterminate se fossero indeterminate
non essendoci piugrave determinazione non avrei piugrave percezione quindi queste determinatezze sono
necessarie Poicheacute la proprietagrave egrave la proprietagrave propria della cosa o egrave una determinatezza nella cosa stessa
questa ha parecchie proprietagrave Infatti in primo luogo la cosa egrave il vero essa egrave in se stessa e ciograve che egrave in
lei vi egrave come sua propria essenzahellip Ciograve che egrave in lei vi come sua essenza propria hellipe non egrave dunque
in virtugrave di altre cose quindi in secondo luogo le proprietagrave determinate non sono in virtugrave di altre cose
soltanto e per altre cose anzi sono in lei stessahellip Tenete conto che questa cosa perograve egrave per noi hellipma
queste sono proprietagrave determinate in lei soltanto in quanto son molte e reciprocamente distinguentesi
e in terzo luogo mentre le proprietagrave sono cosigrave nella cosalitagrave esse sono in seacute e per seacute e reciprocamente
indifferenti Infatti che questo aggeggio sia di vetro egrave indifferente al fatto che sia trasparente che
sia pesante che sia solido Egrave dunque in veritagrave la cosa stessa che egrave bianca e anche cubica e anche
sapida ecc ossia la cosa egrave lrsquoanche o lrsquouniversale mezzo nel quale le molte proprietagrave sussistono lrsquouna
fuori dellrsquoaltra senza toccarsi e senza togliersi E presa cosigrave essa vien presa come il vero Tutte queste
sono le condizioni ci sta dicendo Hegel della percezione cioegrave che tutte queste determinazioni
permangano ma permangano in opposizione alle altre Quindi permane il negativo allrsquointerno
dellrsquoUno percheacute ciascuna cosa nega di essere le altre il sapido nega di essere cubico per esempio
In tale percepire la coscienza egrave ora in pari tempo consapevole che essa si riflette anche in se stessa e che
nel percepire si presenta il momento opposto allrsquoanche Il momento opposto allrsquoanche egrave lrsquounitagrave lrsquouno
Ma questo momento egrave unitagrave della cosa con se stessa unitagrave che esclude da seacute la differenza Dice unitagrave
della cosa con se stessa hellip che esclude da seacute la differenza perograve abbiamo visto che questo ldquoancherdquo egrave
ineliminabile percheacute una cosa egrave questo ma anche questo ma anche questrsquoaltro ecc queste cose
sono determinazioni che non possono essere tolte Ciograve nonostante rimane uno e molti Egrave dunque
lrsquounitagrave che la coscienza dovragrave prendere su di seacute poicheacute la cosa egrave il sussistere delle molte proprietagrave diverse
e indipendenti Da tutte queste determinazioni che sono indispensabili e che sono il negativo
percheacute ciascuna si oppone allrsquoaltra la coscienza deve prendere lrsquounitagrave lrsquouno altrimenti non
percepisce altrimenti percepirebbe uno sterminio di cose senza mai soffermarsi su una cosa
Lrsquounificare queste proprietagrave tocca soltanto alla coscienza nella cosa quindi essa non deve lasciarle
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confluire in un uno Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin quanto e con ciograve mantiene le proprietagrave
lrsquouna fuori delle altre e la cosa come un anche Cioegrave Alla fine la coscienza mette in gioco quellrsquoin
quanto cioegrave questa cosa egrave in quanto di vetro e in quanto di vetro non egrave di plastica Questo ldquoin
quantordquo egrave una determinazione Per lrsquoesattezza lrsquoesser-uno viene anzitutto preso su di seacute dalla
coscienza in un modo tale per cui ciograve che veniva chiamato proprietagrave viene ora presentato come materia
libera Per tal modo la cosa egrave elevata al vero anche divenendo una raccolta di materie e invece di esser
uno diviene una superficie soltanto circoscrivente Questa cosa che io percepisco egrave come una
superficie che circoscrive una serie di determinazioni Poco piugrave avanti hellipresulteragrave che la coscienza
fa di seacute noncheacute della cosa alternativamente e un puro uno privo di molteplicitagrave e un anche disgregato
in tante materie ciascuna delle quali fa parte per se stessa Mediante questo confronto la coscienza
trova dunque non solo che il suo prendere il vero ha in lui la diversitagrave dellrsquoassumere e del ritornare in
se stesso ma trova anche che proprio il vero proprio la cosa si mostra in questa duplice guisa Egrave lrsquouna
cosa e lrsquoaltra egrave il percipiens e il perceptum egrave lrsquoIo del movimento e lrsquooggetto Dunque egrave qui presente
lrsquoesperienza che la cosa per la coscienza che la accoglie si presenta in modo determinato ma in pari
tempo esce fuori dal modo in cui si offre per riflettersi in seacute ossia ha in lei stessa una veritagrave opposta
Qualunque cosa che si determini riflettendosi in seacute ha in seacute lrsquoopposto Cosa vuol dire riflettendosi
in seacute Vuol dire che riflettendosi stabilisce che questa cosa non egrave altro (34) La coscienza egrave dunque
essa stessa fuori anche da quel secondo modo di comportarsi nel percepire il quale consiste nel prendere
la cosa come il verohellip Dice che la coscienza non egrave neanche lrsquoaccogliere la cosa come il vero non egrave
questo hellipcome il vero Eguale a se stesso e seacute come il non-eguale come ciograve che fuori dellrsquoeguaglianza
sta ritornando in se stessohellip Deve prendere il vero non percheacute immagina che la cosa sia eguale a
se stesso ma si accorge che per prenderla come il vero ci deve essere una riflessione ci deve essere
un movimento ma se crsquoegrave questo movimento allora non egrave il vero La cosa egrave uno riflessa in se stessa
essa egrave per seacute ma egrave anche per un altro e invero egrave un Altro per seacute quantrsquoessa egrave per un altro cosigrave la cosa
egrave per seacute e anche per un altro egrave un duplice diverso essere ma egrave anche Uno ma lrsquoesser-uno contraddice
a questa sua diversitagrave per conseguenza la coscienza dovrebbe ancora una volta prender su di seacute quel
riunire e tenerlo lungi dalla cosa Sta dicendo che la cosa egrave quella ma anche non lo egrave ma anche il
suo contrario La coscienza dovrebbe dire che la cosa in quanto egrave per seacute non egrave per altro Soltanto alla
cosa stessa conviene anche lrsquoesser-uno e la coscienza ne ha avuto esperienza la cosa egrave essenzialmente
riflessa in seacute Lrsquoanche ossia la differenza indifferente cade nella cosa non meno di quel che vi cada
lrsquoesser-unohellip Come dire che questa differenza sigrave certo crsquoegrave lrsquouno rispetto alle altre cose che non
sono questo ma anche allrsquointerno dellrsquouno percheacute lrsquouno egrave per altro (36) Ora tale determinatezza
che costituisce il carattere essenziale della cosa e che la distingue da ogni altra egrave cosigrave determinata che
mediante essa la cosa egrave in opposizione alle altrehellip Una determinazione non egrave altro che questo come
abbiamo visto anche etimologicamente de-terminare qualcosa la faccio terminare qui hellippur
dovendosi anche in questa opposizione mantenere per seacute Per mantenere se stessa deve essere in
opposizione alle altre Quindi vedete che si mantiene per seacute ma se non negasse di essere altro non
sarebbe neanche seacute Vedete che tutta la questione di Severino rispetto allrsquoessere e al non non-
essere egrave tutta qui Ma la cosa egrave cosa o egrave un uno che egrave per seacute solo in quanto essa non sta in questo
rapporto verso altrehellip Se una cosa egrave per seacute non puograve dipendere da altro questo egrave il problema dellrsquouno
e dei molti hellipin questo rapporto egrave infatti di giagrave posto il nesso con unrsquoaltra cosahellip Se egrave uno che egrave per
seacute ma egrave per seacute percheacute non egrave altro crsquoegrave giagrave questo rapporto con quellrsquoaltro e quindi egrave giagrave per
unrsquoaltra cosa e non piugrave per seacute Proprio mediante il suo carattere assoluto e mediante la sua
opposizione la cosa egrave in relazione verso altre ed egrave essenzialmente soltanto questa relazionehellip Rileggo
la cosa hellip egrave essenzialmente soltanto questa relazione Non sta dicendo una cosa indifferente questa
cosa non ha niente di materiale di naturale ecc egrave una relazione egrave un significato hellipma la
relazione egrave la negazione dellrsquoindipendenza della cosahellip Se egrave in relazione egrave chiaro che non egrave
indipendente da questa relazione hellipe la cosa va anzi a fondo per via della sua proprietagrave essenziale
Cioegrave di essere una relazione e non unrsquounitagrave distinta e avulsa da tutte le altre Per la coscienza egrave
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dunque necessaria lrsquoesperienza di come la cosa proprio mediante la determinatezza che costituisce la
sua essenza e il suo esser-per-seacute vada a fondohellip Proprio quelle cose che la determinano e che la
fanno essere per seacute sono quelle che la mandano a fondo percheacute per essere determinata per essere
per seacute per essere quella che egrave deve essere per altro percheacute senza la negazione - un essere per altro
un rapporto o una relazione con altro - non egrave neanche se stessa hellipla cosa egrave posta come esser-per-seacute
o come assoluta negazione di ogni esser-altro e quindi come negazione assoluta che si rapporta solo con
seacute perograve la negazione che si rapporta solo con seacute egrave toglier se stesso ossia egrave avere la propria essenza entro
un altro La negazione assoluta che si rapporta solo con seacute egrave negazione di che Se egrave negazione egrave
negazione di qualcosa quindi egrave negazione in quanto si rapporta con qualcosrsquoaltro per cui se tolgo
questo rapporto tolgo anche la negazione In effetto la determinazione dellrsquooggetto come esso egrave
resultato non contiene nientrsquoaltro Ricordatevi delle sue parole circa lrsquooggetto riportate qui sopra
dove dice che la cosa egrave soltanto la relazione Lrsquouno e i molti il fatto di essere una e di essere molti
Questo rapporto la cosa egrave questo egrave questo ciograve che si percepisce Esso deve avere in se stesso una
proprietagrave essenziale che ne costituisce il suo semplice esser-per-seacute ma pur nella semplicitagrave esso deve
avere in lui anche la diversitagrave la quale deve essere necessaria ma non deve perograve costituire la
determinatezza essenziale Eh giagrave certo percheacute la determinazione essenziale egrave sia lrsquouna cosa che
lrsquoaltra sia lrsquoessere uno sia essere molti Ma questa egrave una distinzione la quale egrave ora soltanto nelle
parole lrsquoinessenziale che in pari tempo deve essere necessario toglie se stesso ossia egrave ciograve che testeacute venne
chiamato la negazione di se stesso Cosrsquoegrave che egrave inessenziale Sono i due termini della cosa il
percipiens e il perceptum Queste due cose inessenziali vengono tolte Ciograve che invece egrave essenziale
egrave la relazione che fa esistere la cosa e dunque la percezione Quindi si percepisce una relazione
un significato Un significato non egrave niente altro che una relazione Con ciograve cade lrsquoultimo in quanto
che separava lrsquoesser-per-seacute e lrsquoessere per altro Non crsquoegrave piugrave una cosa che egrave in quanto una in quanto
molti lrsquoin quanto non crsquoegrave piugrave percheacute egrave entrambe le cose simultaneamente Sotto un unico e
medesimo riguardo lrsquooggetto egrave piuttosto il contrario di se stesso egrave per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per
altro in quanto egrave per seacute Esso egrave per seacute egrave riflesso in se stesso egrave Uno ma questo essere per seacute essere riflesso
in se stesso ed essere Uno egrave in unitagrave esso il contrario lrsquoesser-per-altro ed egrave posto quindi solo come un
toltohellipPer usare i termini di Severino questi due astratti vengono tolti per via del concreto e
rimane il concreto cioegrave la sintesi hellipo questo esser-per-seacute egrave tanto inessenziale vale a dire quanto la
relazione verso lrsquoaltro Questi momenti per seacute diventano inessenziali Ciograve che rimane di essenziale egrave
la relazione Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze o nelle determinatezze che dovevano
costituire la sua essenza non meno di quel chrsquoesso diventasse un tolto nel suo essere sensibile Le
determinazioni dellrsquooggetto scompaiono percheacute lrsquooggetto in quanto astratto scompare e ce lo
ritroviamo come sintesi cioegrave come il concreto Movendo dallrsquoessere sensibile lrsquooggetto diviene un
universale ma questo universale poicheacute deriva dal sensibile egrave da questo essenzialmente condizionato
e perciograve non si tratta davvero di universalitagrave eguale a se stessa ma di universalitagrave che affetta da
unrsquoopposizione si separa perciograve negli estremi della singolaritagrave e della universalitagrave dellrsquouno delle
proprietagrave e dellrsquoanche delle materie libere Questo movimento parte dalla percezione Si percepisce
sigrave lrsquoUno la come unitagrave ma appena riflette su di seacute si accorge che questo uno egrave fatto di molti egrave
fatto di una serie di determinazioni quindi ritorna sulla percezione sensibile ma a questo punto
la percezione sensibile diventa unrsquoaltra cosa diventa la percezione che tiene conto che questa
cosa egrave quella che egrave per via di negazione e che questa cosa ha in seacute la sua opposizione che questa
cosa egrave seacute ma anche non lo egrave ma anche il suo contrario Cosa che sarebbe interessante da praticare
parlando Queste pure determinatezze sembrano esprimere lrsquoessenziale stesso ma esse sono soltanto un
esser-per-seacute che egrave affetto dallrsquoesser per un altrohellip Ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in quanto
egrave per un altro in quanto egrave quella che egrave per via del fatto che non egrave unrsquoaltra cosa quindi egrave quella
che egrave per via di altro che la fa essere quella che egrave hellipperaltro daccheacute entrambi sono essenzialmente
in una unitagrave egrave ora presente lrsquouniversalitagrave incondizionata e assoluta soltanto qui la coscienza entra
veramente nel regno dellrsquointelletto Soltanto quando mi rendo conto che parlando ciascuna cosa che
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mi appare egrave quella che egrave per via del suo contrario Quindi mantiene il suo contrario percheacute se lo
perdesse non sarebbe piugrave quella cosa semplicemente non sarebbe piugrave Egrave il discorso che facevamo
rispetto al tutto allrsquointero percheacute un significante sia quello che egrave occorre che ci siano tutti gli altri
significanti ma che tutti gli altri significanti non siano quel significante che quel significante li
comporti tutti ma che non lo sia altrimenti non sarebbe possibile parlare
24 luglio 2019
Prima di iniziare volevo dire di una questione quando si cerca qualche cosa o come si suole dire
si desidera una certa cosa accade che questa cosa che si desidera sia quella che egrave in virtugrave di unrsquoaltra
cosa egrave sempre in virtugrave di altro percheacute questo egrave il funzionamento del linguaggio Quindi
qualunque cosa io desideri voglia attenda ecc questa cosa mi rinvieragrave sempre a unrsquoaltra Da
qui lrsquoidea che il desiderio sia senza fine Non egrave che il desiderio non abbia lrsquooggetto che sarebbe una
contraddizione in termini ma questa cosa che il desiderio desidera si mostra in quanto rinviante
ad altro per cui si sposta letteralmente su unrsquoaltra cosa Ora invece se lrsquooggetto dellrsquointeresse
fosse il linguaggio allora che succederebbe Questo oggetto a che cosa rinvierebbe Rinvierebbe
a se stesso Rinviando a se stesso non avrebbe piugrave bisogno di andare a cercare altre cose percheacute egrave
arrivato lagrave dove egrave sempre stato Come dire che occupandosi del linguaggio cioegrave ponendo il
linguaggio come oggetto della ricerca dellrsquointeresse ecc a questo punto il desiderio non ha piugrave
la necessitagrave di cercare altre cose percheacute si egrave attestato a questo punto su se stesso e non crsquoegrave altro
fuori da se stesso Il linguaggio non puograve rinviare a unrsquoaltra cosa che non sia linguaggio e quindi
ritorna sempre su se stesso Se io mi occupo del linguaggio lrsquooggetto rimane il linguaggio nelle
sue infinite varianti
Intervento Allora occorre togliere lrsquooggetto
No non egrave che tolgo lrsquooggetto Sto dicendo che lrsquounica ricerca dalla quale si possa trarre
soddisfazione egrave la ricerca intorno al linguaggio Il desiderio cerca la soddisfazione nel suo
raggiungimento cioegrave nel raggiungere il suo oggetto ma sappiamo che questo oggetto del desiderio
egrave quello che egrave in virtugrave di altro e quindi devo spostarmi su altro la soddisfazione egrave sempre rinviata
ad altro Nel caso del linguaggio la soddisfazione egrave raggiunta in quanto il linguaggio non puograve che
lavorare su se stesso Quindi egrave ciograve che non illude egrave ciograve che non tradisce percheacute si egrave sempre ligrave e
quindi la soddisfazione egrave in un certo senso sempre garantita percheacute questo lavoro sul linguaggio
non rinvia ad altro che non sia linguaggio Detto questo vediamo di concludere il capitolo Siamo
a pag 105 Con ciogravehellip Il ldquociograverdquo sarebbe il fatto che crsquoegrave questo movimento tra lrsquoin seacute e il per seacute per
cui lrsquooggetto in quanto tale perde la sua essenzialitagrave Con ciograve lrsquooggetto egrave tolto nelle sue determinatezze
o nelle determinatezze che dovevano costituire la sua essenzahellip In questo movimento lrsquooggetto non egrave
piugrave essenziale Prima era lrsquoIo e poi lrsquoIo egrave diventato inessenziale in quanto soggettivo ma anche
lrsquooggetto percheacute lrsquooggetto egrave quello che egrave rispetto a un qui e a un ora ma abbiamo visto che il qui
e lrsquoora che fanno dellrsquooggetto quello che egrave sono propriamente indeterminabili e quindi anche
lrsquooggetto diventa inessenziale (41) Dunque la singolaritagrave sensibilehellip La singolaritagrave sensibile egrave ciograve
che mi appare nellrsquoimmediato hellipdilegua bensigrave nel movimento dialettico della certezza immediata e
diviene universalitagrave ma universalitagrave soltanto sensibile Qualche cosa mi diviene sensibile nel
momento in questo qualcosa mi diventa un significato Lrsquoopinare egrave dileguato e il percepire prende
lrsquooggetto comrsquoesso egrave in seacute o come Universale in generale in esso quindi la singolaritagrave sorge come
singolaritagrave vera come esse-in-seacute dellrsquouno o come esser-riflesso in se stesso Soltanto quando crsquoegrave questo
riflettersi su seacute allora lrsquoin seacute diventa il seacute Ma si tratta ancora di un esser-per-seacute condizionato accanto
al quale viene a trovarsi un altro esser-per-seacute cioegrave lrsquouniversalitagrave che opposta alla singolaritagrave egrave da
questa condizionata Quindi abbiamo la singolaritagrave dellrsquooggetto della percezione ma
lrsquouniversalitagrave cioegrave il significato che ci consente di sapere che questo qualcosa egrave qualcosa Siamo
sempre alla questione di Parmenide lrsquouno e i molti La singolaritagrave per cui questa cosa mi si
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presenta come uno ma per il solo fatto di percepirla non egrave piugrave uno percheacute per percepirla deve
essere posta come un universale come un significato e in quanto significato non egrave giagrave piugrave uno ma
una moltitudine Questi due estremihellip La singolaritagrave e lrsquouniversalitagrave hellip che si contraddicono non
stanno soltanto lrsquouno accanto allrsquoaltro ma sono in unrsquounitagrave o il che egrave lo stesso ciograve che quei due hanno
a comune lrsquoesser-per-seacute egrave affetto dallrsquoopposizione in generale ossia neppure egrave un esser-per-seacute Non egrave
un esser-per-seacute percheacute egrave anche un singolare egrave universale ma anche singolare Ci sono queste due
cose che sono simultanee La sofisticheria del percepire cerca di salvare questi momenti dalla loro
contraddizione e di tenerli fissi mediante la distinzione dei riguardi mediante lrsquoanche e lrsquoin quanto
cosigrave come cerca infine di cogliere il vero mediante la distinzione dellrsquoinessenziale e di unrsquoessenza a
questo opposta Da sempre gli umani cercano lrsquoessenziale che cosa egrave proprio di una certa cosa
eliminando lrsquoinessenziale cioegrave tutto ciograve che non egrave proprio di questa cosa deve essere tolto per
esempio ciograve che io penso di questa cosa deve essere cancellato Solo tali espedienti anzicheacute tenere
in scacco lrsquoillusione possibile nellrsquoassumere si dimostrano essi stessi nulli e il vero che deve venir
guadagnato con questa logica della percezione dimostra sotto un medesimo e identico riguardo di
essere il contrario e di aver quindi a propria essenza lrsquouniversalitagrave priva di distinzioni e di
determinazioni Questa operazione non riesce percheacute a questo punto se tengo distinto lrsquouniversale
dal singolare perdo le determinazioni particolari perograve se mi appunto sul singolare mi perdo
lrsquouniversalitagrave Queste vuote astrazioni della singolaritagrave e della ad essa opposta universalitagravehellip Questo
accade se si vogliono tenere separate astratte direbbe Severino hellipcosigrave come dellrsquoessenza che egrave
congiunta con un inessenziale di un inessenziale che egrave nello stesso tempo tuttavia necessario sono le
potenze nel gioco delle quali consiste lrsquointelletto percettivo non di rado chiamato il sano intelletto umano
o buon senso esso che si spaccia per una solida e reale coscienza egrave nel percepire soltanto il gioco di
queste astrazioni e laddove esso opina di trovarsi nella condizione piugrave ricca trovasi invece nella piugrave
povera Sbattuto qua e lagrave da queste essenze nulle dallrsquouna vien gettato nelle braccia dellrsquoaltra con la
sua sofisticheria esso si dagrave cura di tener saldo e di affermare ora lrsquouno ora proprio lrsquoaltro opposto ma
cosigrave si mette contro la veritagrave e la sua opinione della filosofia consiste nel credere chrsquoessa abbia a che
fare soltanto con enti di ragione In effetti la filosofia ha anche a che fare con simili enti e li riconosce
per le pure essenze per gli elementi e le potenze assolute ma cosigrave essa li conosce in pari tempo nella loro
determinatezza e quindi li dominahellip Non li conosce soltanto in quanto significati universali
generali ma anche nella determinazione particolare singolare e universale helliplrsquointelletto percettivo
li prende invece per il vero e da essi vien gettato da un errore nellrsquoaltro Sia che si appunti su una cosa
sia che si appunti sullrsquoaltra comunque perde di vista il vero il vero non egrave altro che la sintesi
lrsquoaccadere di queste due cose simultaneamente Che poi non sono altro che il mio dire e il ciograve che
dico Le due cose sono sempre queste il mio dire egrave il singolare percheacute io dico una cosa ben precisa
il ciograve di cui dico egrave lrsquouniversale percheacute si riferisce a cose che per essere cose devono essere
significati Quindi questo singolare il mio dire viene affetto dallrsquouniversale ma questo universale
affetta il singolare percheacute una volta che questo significato si egrave posto modifica anche la
singolaritagrave Questrsquointelletto non giunge alla consapevolezza che tali essenze semplici sono quelle che
dominano in lui anzi opina di avere sempre a che fare con un contenuto e con una materia compatti
cosigrave come la certezza sensibile non sa che la vuota astrazione del puro essere egrave la sua propria essenzahellip
La vuota astrazione del puro essere cioegrave lrsquoessere egrave nulla Vedete da dove arriva Heidegger Lrsquoessere
egrave nulla egrave vuoto percheacute non crsquoegrave materia non crsquoegrave sostanza egrave la condizione percheacute ci sia qualche
cosa come un universale lrsquouniversale egrave vuoto in seacute non definisce nessuna cosa Ha la necessitagrave
che ci sia la singolaritagrave e la singolaritagrave ha la necessitagrave che ci sia lrsquouniversalitagrave sennograve egrave singolaritagrave
di che hellipesse sono lrsquointelaiatura e la potenza dominatrice dellrsquointelletto medesimo sono soltanto ciograve
che egrave il sensibile come essenza per la coscienza ciograve che determina le relazioni della coscienza con il
sensibile e ciograve in cui decorre il movimento del percepire e del suo vero Continua a insistere sulla
necessitagrave di questo movimento Sta dicendo che la singolaritagrave senza la universalitagrave egrave niente cosigrave
come lrsquouniversalitagrave senza una singolaritagrave egrave vuota egrave senza contenuto non egrave determinata da
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alcuncheacute Tale decorso - determinazione del vero e toglimento di questo determinare ininterrottamente
alternati - hellip Quindi determino il vero determino che cosrsquoegrave questo ma questa determinazione
viene tolta viene tolta nel senso che questa determinazione si mostra falsa si mostra non il vero
percheacute contiene il suo opposto e quindi deve essere tolta Mi trovo quindi a dovere determinare
e a dovere togliere questa determinazione e avere a questo punto una sintesi nel senso che neacute la
singolaritagrave neacute lrsquouniversalitagrave da sole possono sussistere Tale decorso hellip costituisce propriamente la
vita di tutti i giorni e il costante lavorio della coscienza percettiva la quale opina di muoversi nella
veritagrave Qui la coscienza non fa che procedere senza posa verso il resultato onde tutte queste veritagrave o
determinazioni essenziali vengono egualmente toltehellip Qui fa un discorso intorno alla chiacchiera
dove vengono sigrave tolte volta per volta o la singolaritagrave o lrsquouniversalitagrave ma a vantaggio ora
dellrsquouna ora dellrsquoaltra non viene superata in una sintesi non viene conservata non permane lrsquouna
cosa o lrsquoaltra helliptuttavia in ogni singolo momento essa egrave consapevole di questrsquouna determinatezza come
del vero quindi di nuovo dellrsquoopposta Questo egrave vero questo egrave falso In qualche modo la coscienza
sospetta la loro inessenzialitagravehellip Che cioegrave sia la singolaritagrave sia lrsquouniversalitagrave prese per seacute siano
inessenziali Questo percheacute non bastano da sole devono essere insieme Ma per salvarle
dallrsquoimminente pericolo si mette a sofisticare e ciograve che testeacute essa stessa affermava come il non vero ora
afferma come il vero Mentre propriamente la natura di queste essenze non vere vuole spingere
lrsquointelletto a raccogliere insieme e quindi a togliere i pensieri di quella universalitagrave e singolaritagrave
dellrsquoanche e dellrsquouno di quella essenzialitagrave che egrave necessariamente congiunta con una inessenzialitagrave e di
un inessenziale che per altro egrave necessario - pensieri di inessenze - contro ciograve lrsquointelletto recalcitra e si
aiuta con i puntelli dellrsquoin quanto e dei diversi riguardi o col prendere su di seacute lrsquoun pensiero per
mantenere lrsquoaltro separato e come vero Ma egrave in seacute e per seacute la natura di queste astrazioni quella che le
raccoglie insieme il buon senso egrave preda di loro che lo travolgono nel loro gorgo In questa sorta di
circolo ermeneutico Se io non vedo che lrsquoessenziale sta nel cogliere questo movimento sono preso
e sballottato ora da un vero ora da un altro a seconda di quello che mi passa per la testa Esso
vorrebbe conferir loro il carattere della veritagrave ora prendendo su di seacute la loro non-veritagrave chiamando ora
lrsquoillusione una parvenza di cose infide e separando lrsquoessenziale da ciograve che a loro egrave necessario e che pur
deve essere inessenziale e mantenendo quello come lor veritagrave contro questo - mentre cosigrave lrsquointelletto
vuol conferir veritagrave a quelle astrazioni ad esse non mantiene la loro veritagrave ma a se stesso dagrave la non-
veritagrave Sempre nel voler mantenere distinti questi due aspetti manco la veritagrave dice Hegel ma che
cosa significa questo Egrave il discorso che faceva anche Severino volendo tener distinte quindi
astratte perdo il concreto cioegrave non tengo conto del modo in cui la cosa mi appare e lrsquointero mondo
allrsquointerno del quale questa cosa mi appare Egrave come se volessi sceverare distinguere ciograve che mi
appare dal mondo ma se io tolgo il mondo che egrave la condizione attraverso la quale mi appare ciograve
che mi appare scompare anche quella cosa Egrave questa la tragedia del pensiero occidentale Se tolgo
tutto ciograve che costituisce la condizione percheacute qualche cosa mi appaia cosa mi appare a questo
punto Qualcosa che risulta inessenziale Qui ci ricolleghiamo al discorso di prima al fatto che il
mio desiderio egrave rinviato a unrsquoaltra cosa percheacute questa risulta inessenziale e quindi cerco qualcosa
di essenziale ma trovo un altro inessenziale e cosigrave via allrsquoinfinito Percheacute il linguaggio risulta
invece essenziale Percheacute egrave nel linguaggio che tutte queste cose trovano la loro collocazione Il
linguaggio come lrsquointero intero senza il quale tutte queste cose non esisterebbero Egrave un altro modo
di formulare la cosa che diciamo da sempre qualunque cosa egrave qualcosa percheacute egrave nel linguaggio
quindi non crsquoegrave modo di astrarla dal linguaggio Questa egrave lrsquooperazione che si tenta sempre di fare
astrarre qualcosa dal linguaggio e allora scatta Hegel lo dice lrsquoillusione che qualcosa che egrave
strutturalmente inessenziale sia invece lrsquoessenziale ma non puograve essere essenziale per essere
essenziale occorre che abbia superato queste astrazioni Abbiamo finito il secondo capitolo il
prossimo il terzo si chiama Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Perograve egrave importante
che rimanga ben chiaro ciograve che ha detto fino a questo punto percheacute egrave proprio la base la base su
cui si muove tutta la Fenomenologia dello spirito anche quando parleragrave della dialettica servo-
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padrone Dice che il servo si libera del padrone attraverso il suo lavoro percheacute il suo lavoro
modifica le cose mentre il padrone non modifica niente percheacute se ne sta ligrave in panciolle il lavoratore
modifica le cose e si ritrova anche lui modificato da ciograve stesso che ha modificato Hegel riprende
nel sociale ciograve che aveva detto nelle prime pagine In effetti potremmo dire che il significante
lavora il significato e ciograve che gli ritorna egrave se stesso cioegrave un significante ma in quanto altro in
quanto modificato dal significato Per dirla in un altro modo ancora il mio dire non egrave
semplicemente lrsquoespressione di un qualche che sta da qualche altra parte il mio dire costruisce il
ciograve di cui dico il mio fare e questo fare questo modificare ritorna nel mio dire e lo modifica Egrave
per questo che parlando mi trovo in un certo senso sempre spiazzato percheacute ogni volta che parlo
le cose che dico mi modificano continuamente Ciograve nonostante egrave necessaria una determinazione
egrave necessario che ciograve che dico sia quello che dico Quindi vedete che tornano esattamente i termini
di Hegel singolaritagrave e universalitagrave Ed egrave lrsquounica cosa come dicevo allrsquoinizio dalla quale egrave possibile
trarre una soddisfazione che non sia sempre spostata rinviata allrsquoinfinito su altre cose - oggi voglio
questo domani quellrsquoaltro dopodomani quellrsquoaltro ancora ecc ndash ma ogni cosa saragrave sempre in
vista di qualche cosrsquoaltro percheacute ogni singolo atto di parola egrave sempre in vista di qualche cosrsquoaltro
ma questo qualche cosrsquoaltro egrave il linguaggio La parola rinvia a se stessa il linguaggio non puograve
rinviare ad altro che non sia se stesso In questo caso il desiderio egrave soddisfatto soddisfatto percheacute
il ciograve che desidero non rinvia ad altro se non a se stesso Questo egrave un modo tra lrsquoaltro per costruire
unrsquoetica del linguaggio La soddisfazione viene da ligrave egrave lrsquounica soddisfazione praticabile possibile
non ce ne sono altre cioegrave una soddisfazione che rinvia a se stessa
Interventohellip
Non ci sarebbe piugrave la necessitagrave di imporre la propria volontagrave su altro o su altri La volontagrave di
potenza anche lei viene incanalata in ciograve stesso di cui egrave fatta cioegrave nel linguaggio quello che
chiamavo superpotenziamento intellettuale e cioegrave un continuo riflettere del linguaggio su se
stesso ininterrotto Come in uno specchio viene continuamente riflessa e quindi diventa lrsquounico
oggetto praticabile lrsquounico oggetto del desiderio lrsquounico che dia la soddisfazione che cioegrave non
sposti su altro Questrsquoapertura allrsquoetica del linguaggio in effetti pone le cose in un altro modo
ancora il linguaggio come il soddisfacimento come ciograve di cui si egrave soddisfatti Il desiderio egrave tale in
quanto rinvia sempre ad altro ma se a un certo punto questo altro non puograve che rinviare a se
stesso allora ecco che si inizia a praticare il linguaggio nel senso di riflettere il linguaggio
Riflettere il linguaggio significa fare ciograve che stiamo facendo pensare le cose pensare al fatto che
ciascuna cosa si offre non egrave un problema ma si offre come problema come qualcosa da interrogare
percheacute interrogandolo mostra altri rinvii altri aspetti altre questioni consente cioegrave di
praticare il linguaggio e di trarne soddisfazione
31 luglio 2019
Capitolo III pag 108 Forza e intelletto fenomeno e mondo ultrasensibile Questo universale
incondizionato il quale egrave ormai il vero oggetto della coscienzahellip Quindi lrsquooggetto della coscienza egrave un
universale egrave il significato hellipegrave tuttavia ancora oggetto della coscienza medesima che non ha compreso
peranco il suo concetto come concetto Non ha ancora inteso il concetto come concetto cioegrave in
quanto significato potremmo dire Le due cose sono essenzialmente da distinguere alla coscienza
lrsquooggetto dalla relazione verso un Altro egrave tornato in se stesso e quindi egrave divenuto in seacute concettohellip In
questo movimento egrave ritornato e la coscienza lo accoglie come concetto Mediante il movimento della
coscienza quellrsquooggetto egrave per noi cosigrave divenuto che quella egrave intrecciata nel divenire di questo cosiccheacute la
riflessione sui due lati egrave la medesima o egrave una riflessione sola hellip Cosigrave lrsquointelletto ha bensigrave tolto la sua
propria non veritagrave e la non veritagrave dellrsquooggettohellip Lrsquoha tolta nel senso che la non veritagrave dellrsquooggetto egrave
lrsquoopposizione opposizione in quanto lrsquooggetto cioegrave il significato potremmo dire che egrave differente
da seacute hellipe ciograve che cosigrave gli egrave resultato egrave il concetto del vero come vero che egrave in seacute che non egrave ancora concetto
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o che manca dellrsquoesser-per-seacute della coscienza un vero cui lrsquointelletto senza in esso sapersi lascia fare a
suo modo Questo oggetto egrave lrsquooggetto della coscienza che egrave in seacute ma non egrave ancora per seacute cioegrave non
egrave ancora concetto egrave semplicemente un puro cogliere qualcosa A pag 110 Soltanto esser per seacute e
comportarsi verso altro in generale costituisce la natura e lrsquoessenza del contenuto la veritagrave delle quali
egrave di essere incondizionatamente Universale e il resultato egrave senzrsquoaltro universale Quindi lrsquoesser per seacute
egrave comportarsi verso altro Questione che ritorna continuamente A pag 111 il capitoletto si
intitola La forza e il gioco delle forze Qui il termine forza possiamo intenderlo come ciograve che i Greci
chiamavano ἐνέργεια cioegrave il lavoro il lavorare Lrsquoun momento appare dunque come lrsquoessenza trattasi
da parte come universale mezzo o come il sussistere di materie indipendenti Ma lrsquoindipendenza di
queste materie non egrave altro che questo mezzohellip Prima parlava di queste materie che sono tutte
presenti ma che non si compenetrano non si affegravettano lrsquouna con lrsquoaltra Faceva lrsquoesempio del sale
che sigrave ha un peso ma questo peso non affegravetta il fatto di essere cubico ecc Ma dire lrsquouniversale
in lui stesso sta in inseparata unitagrave con questa molteplicitagrave egrave come dire queste materie sono ciascuna
dove egrave lrsquoaltra esse si penetrano reciprocamente ma senza toccarsi percheacute viceversa il molteplicemente
distinto egrave altrettanto indipendente Ma con ciograve egrave anche in pari tempo posta la loro pura porositagrave o il
loro esser-tolto Quando io parlo del sale ci sono tutti questi aspetti ma il sale in quanto tale
comporta che tutti questi elementi vengano tolti non ci sono immediatamente A sua volta tale
esser-tolto o la riduzione di questa diversitagrave al puro esser-per-seacute non egrave altro che il mezzo stesso e questa
egrave lrsquoindipendenza delle differenze Ovverosia le differenze indipendentemente poste passano
immediatamente nella loro unitagrave e la loro unitagrave immediatamente nel dispiegamento e questo di nuovo
nella riduzione Come che per cogliere il sale in quanto tale io devo togliere tutte cose sennograve il sale
in quanto tale si disperde in infinite cose pur tuttavia il sale egrave queste cose- Ecco che sia sempre al
punto in cui diciamo che questo universale questo oggetto questa cosa egrave uno e molti
simultaneamente Poco piugrave sotto hellipecco che lrsquointelletto a cui il concetto della forza appartienehellip La
forza egrave il lavoro del movimento dialettico hellipegrave propriamente il concetto che sostiene i distinti momenti
come distintihellip Il concetto mantiene distinti questi momenti - gli aspetti del sale hellip giaccheacute essi
nella forza stessa non debbono essere distintihellip Percheacute in questo movimento dialettico di fatto
non sono distinti ma si distinguono nel concetto hellipla differenza sta quindi soltanto nel pensiero
Questo egrave un elemento importante Questa differenza che crsquoegrave allrsquointerno dellrsquooggetto sta solo nel
pensiero cioegrave egrave il pensiero che stabilisce tutti questi distinti Ossia in quel che sopra si egrave discorso egrave
stato posto soltanto il concetto della forza ma non la sua realtagrave Ma in effetto la forza egrave
lrsquoincondizionatamente universale che ciograve che egrave per un altro lo egrave anche in se stesso o che ha in lui la
differenza percheacute questa egrave solo lrsquoesser per un altro Questa egrave la forza egrave il movimento per cui ciascuna
cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per un altro Affincheacute dunque la forza sia nella sua veritagrave essa deve
venir lasciata interamente libera dal pensiero e posta come la sostanza di quelle differenzehellip quindi
la sostanza di quelle differenze non egrave che questo movimento Questa egrave la sostanza hellipprima essa
come quellrsquointera forza essenzialmente restante in seacute e per seacutehellip Quindi movimento che tuttavia resta
in seacute e per seacute hellippoi le sue differenze come momenti sussistenti sostanzialmente o sussistenti per seacute
Come dire che la forza questo movimento necessita di qualcosa di fermo Per potere dire che crsquoegrave
movimento occorre che ci sia qualcosa di fermo rispetto al movimento qualcosa che noi riteniamo
fermo rispetto al movimento sennograve come cogliamo il movimento A pag 113 Bisogna revocare la
posizione nella quale la forza si poneva come un Uno e la sua essenza quella di estrinsecarsi come un
Altro che le sopraggiunga dallrsquoesternohellip Questa egrave una questione che lui riprende continuamente
non dobbiamo pensare la forza come un qualche cosa che si aggiunge hellipla forza egrave piuttosto essa
stessa questo universale mezzo del sussistere dei momenti come materiehellip Sussistono in quanto
allrsquointerno del movimento hellipo essa si egrave estrinsecata e ciograve che avrebbe dovuto essere la sollecitazione
altra da lei lo egrave invece essa stessa Essa ora esiste dunque come il mezzo delle materie spiegate ma ha
anche essenzialmente la forma dellrsquoesser-tolto delle materie sussistenti o egrave essenzialmente Uno essendo
posta come il mezzo di materie questo esser-uno egrave ora un Altro da lei ed essa ha questa sua essenza
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fuori di lei Sta dicendo che questa forza in quanto tale egrave Uno tuttavia essendo questa forza un
movimento un lavoro egrave sempre necessariamente presa fra seacute e qualche cosrsquoaltro che deve
muovere o dalla quale egrave mossa sollecitata Ma poicheacute essa deve essere necessariamente quale non egrave
stata ancora posta ecco che questo Altro sopravviene e la sollecita alla riflessione in se stessa o toglie
la sua estrinsecazione LrsquoAltro sopravviene rispetto a questa posta come Uno e la sollecita alla
riflessione su se stessa percheacute lrsquoAltro egrave sempre un Altro da seacute Quindi questo Altro da seacute comporta
il seacute e pertanto se poniamo questa forza come Uno non possiamo comunque togliere il fatto che
occorre che ci sia un Altro che la ldquocostringardquo a riflettere su di seacute cioegrave a ritornare in seacute Ma in effetto
essa stessa egrave questo esser-riflessa in seacute o questo esser-tolto della estrinsecazione lrsquoesser-uno dispare
comrsquoesso apparve ossia come un Altro essa lo egrave da seacute egrave forza ricompressa in seacute La forza questo
movimento prima si espande verso lrsquoatro poi in quanto altro da seacute ritorna su di seacute
ricomprimendosi Ciograve che sorge come altro e che la sollecita sia alla estrinsecazione sia al ritorno in se
stessa egrave quale immediatamente resulta esso stesso forza giaccheacute lrsquoaltro si mostra tanto come universale
mezzo che come uno e si mostra cosigrave che ciascuna di queste figure sorge in pari tempo solo come
momento dileguante Ciascuna delle due cose non crsquoegrave per seacute non crsquoegrave senza lrsquoaltra quindi dilegua
continuamente nellrsquoaltra la quale per essere quella che egrave deve dileguare nella precedente e cos igrave
via (Nel frattempo entra unrsquoaltra persona) Qui sta parlando della forza cioegrave il movimento
allrsquointerno del concetto Il concetto egrave fatto di un movimento continuo questo movimento Hegel
lo chiama ldquoforzardquo In greco energon egrave propriamente il lavoro quindi potremmo intendere la
forza come il lavoro che crsquoegrave nella parola Da prima la seconda forza come sollecitante e cioegrave come
universale mezzo si contrappone secondo il contenuto di questo mezzo stesso a quella che egrave determinata
come forza sollecitatahellip Quindi abbiamo una forza che sollecita e lrsquoaltra che egrave sollecitata hellipma
poicheacute quella egrave essenzialmente alternazione di questi due momenti ed egrave essa stessa forza ecco che in
effetto universale mezzo essa egrave soltanto quando venga a ciograve sollecitata e similmente anche soltanto
unitagrave negativa o ciograve che sollecita la forza al ritornare lo egrave mediante il proprio venir sollecitata Come
dire che questa forza che da una parte sollecita ma dallrsquoaltra viene sollecitata comporta sempre
che uno dei due elementi si imponga sullrsquoaltro e nel momento in cui si impone sullrsquoaltro
questrsquoaltro dilegua Poi una volta che egrave sollecitata questo essere sollecitata fa dileguare il
sollecitante Egrave sempre un movimento simultaneo ma continuo ininterrotto Il gioco di entrambe
le forse consiste dunque in questo opposto esser-determinato di entrambe nel loro esser-lrsquouna-per-lrsquoaltra
in questa determinazione e nellrsquoassoluto immediato scambio delle determinazionihellip Passiamo a pag
117 Parla dellrsquointerno dellrsquointerno come essenza qualcosa che egrave simile alla cosa in seacute di Kant In
quanto noi consideriamo il primo universale come il concetto dellrsquointellettohellip Il primo universale egrave
quello che appare hellipove la forza non egrave ancora per seacute ecco che ora il secondo universale egrave lrsquoessenza
della forza essenza quale si presenta come in seacute e per seacute Dapprima crsquoegrave il primo universale che il
concetto dellrsquointelletto dopodicheacute questa forza questo lavoro non egrave ancora per seacute non ha ancora
determinato lrsquoelemento che deve ritornare per definire il concetto per determinarlo O viceversa
se noi consideriamo il primo universale come lrsquoimmediato che per la coscienza dovrebbe essere un oggetto
effettuale ecco che questo secondo universale egrave determinato come il negativo della forza sensibilmente
oggettivahellip Se ciograve che io pongo come primo universale il concetto dellrsquointelletto egrave chiaro che ciograve
che interviene in un secondo momento saragrave un qualche cosa che non egrave questa cosa saragrave unrsquoaltra
cosa e quindi saragrave qualcosa che le si oppone un negativo A pag 118 (54) Il mondo ultrasensibile
Lrsquointerno lrsquoapparenza o fenomeno lrsquointelletto Tale verace essenza delle cose si egrave ora cosigrave determinata
che non immediatamente egrave per la coscienzahellip La coscienza non riesce a cogliere direttamente la
cosa in seacute crsquoegrave una mediazione Vedremo adesso di che cosa egrave fatta questa mediazione Il medio che
conchiude i due estremi (della forza) lrsquointelletto e lrsquointerno egrave lo sviluppato essere della forza essere che
per lrsquointelletto stesso egrave ormai un dileguare Tenete sempre conto che nella Fenomenologia dello
spirito si pone questo schema questo movimento dove si pongono due elementi e dove uno
dilegua per lrsquoaltro Il fatto egrave che questo altro a sua volta dilegua Prendiamo la questione del
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significante e del significato Dico qualcosa dico un significante ma questo significante non egrave
significante senza il significato Chiaramente questo significato nel dire il significante dilegua
nel senso che ciograve che dico egrave il significante e non il significato tantrsquoegrave che de Saussure poneva la
barra tra significante e significato per indicare la non sovrapponibilitagrave delle due cose Quindi
questo significante muove verso il significato che lo fa diventare significante ma questo
significante di prima non egrave piugrave quel significante percheacute egrave stato trasformato dal significato ma
senza il significato non potrebbe essere significante quindi questa trasformazione continua egrave
inesorabile inevitabile Egrave la stessa cosa che poi riprese anche Heidegger parlando del mondo io
sono il mondo trasformo il mondo continuamente con il mio progetto ma una volta trasformato
questo mondo io stesso sono trasformato Crsquoegrave questo ritorno egrave il famoso circolo ermeneutico
Questo gioco delle forze egrave perciograve il negativo sviluppatohellip Il gioco delle forze vuole dire che uno egrave
positivo e lrsquoaltro egrave negativo dove il negativo egrave sempre necessariamente presente ovviamente
hellipma la veritagrave del negativo egrave il positivo vale a dire lrsquouniversale lrsquooggetto che egrave in seacute A pag 121 verso
la fine della pagina Ma di questo gioco delle forze noi abbiamo veduto che ha la seguente proprietagrave la
forza sollecitata da unrsquoaltra forza egrave a sua volta il sollecitante per questrsquoaltra la quale anche soltanto
cosigrave diviene sollecitante Ci sta dicendo che lrsquouno e lrsquoaltra sollecitante e sollecitata si scambiano
ininterrottamente la forza sollecitante diviene a sua volta sollecitata che sollecita poi quellrsquoaltra
Cosigrave qui egrave presente il solo scambio immediato o lrsquoassoluto scambiarsi della determinatezza costituente
lrsquounico contenuto di ciograve che sorge quello cioegrave di essere o universale mezzo o unitagrave negativa Esso nel
suo determinato sorgere cassa esso stesso immediatamente di essere cosigrave come esso sorgehellip Nel senso
che in questo movimento muta continuamente Questo movimento muta entrambe le cose sia
lrsquouna che lrsquoaltra hellipcon il suo determinato sorgere sollecita lrsquoaltro lato che cosigrave si estrinseca ossia
questo lato egrave ora immediatamente ciograve che doveva essere il primo Questo egrave il concetto fondamentale
in Hegel uno scambio ininterrotto Parlando crsquoegrave uno scambio ininterrotto il mio dire pone ciograve
che sto dicendo ciograve che sto dicendo modifica il mio dire modificando il mio dire di nuovo questo
dire modifica ciograve che sto dicendo e cosigrave via allrsquoinfinito Entrambi questi lati la relazione del
sollecitante e la relazione del contrapposto contenuto determinato sono ciascun per seacute lrsquoassoluto
invertirsi e scambiarsi Ma entrambe queste relazioni son di nuovo una medesima cosa e la differenza
di forma essere ciograve che sollecita e ciograve che egrave sollecitato egrave quella stessa che egrave la differenza di contenuto
vale a dire il sollecitato come tale il medio passivo il sollecitante invece il medio attivo lrsquounitagrave
negativa o lrsquouno Uno passivo e lrsquoaltro negativo ma si scambiano continuamente Con ciograve dilegua
ogni differenza di forze speciali che in questo movimento dovrebbero in generale esser presenti lrsquouna
contro lrsquoaltrahellip Una egrave sollecitante e lrsquoaltra egrave sollecitata sono una contro lrsquoaltra perograve non egrave cosigrave
ci sta dicendo hellipinfatti esse dipendono soltanto da quelle differenze e cosigrave anche insieme con quelle
due differenze la differenza delle forze viene a coincidere con una differenza sola In questo assoluto
scambio non crsquoegrave dunque neacute la forza neacute il sollecitare e venir sollecitato neacute la determinatezza di essere
mezzo sussistente e unitagrave riflessa in se stessa non crsquoegrave neacute qualcosa singolarmente per seacute neacute ci sono
opposizioni diverse - anzi quel che crsquoegrave in questo assoluto scambio egrave soltanto la differenza come
universale e come tale che ad essa si sono ridotte le molte opposizioni Tale differenza come differenza
universale egrave perciograve il Semplice nel gioco della forza stessa ed egrave il Vero di questo gioco la differenza egrave
la legge della forza Questa questione che ci sta dicendo egrave importante percheacute in effetti in questo
continuo movimento di fatto crsquoegrave una differenza continua la differenza tra sollecitante e
sollecitato Quindi quando io pongo unrsquoaffermazione e voglio sapere che cosrsquoegrave questa
affermazione se io guardo dentro questa affermazione che cosa trovo Qui crsquoegrave anche una critica
a Kant non egrave vero che la cosa in seacute non egrave reperibile egrave reperibile ma in quanto assoluta differenza
egrave unrsquoassoluta differenza nientrsquoaltro che questo Quando io voglio sapere la cosa in seacute che cosrsquoegrave
veramente la cosa mi trovo di fronte a unrsquoassoluta differenza Che egrave un porsquo ciograve che diceva de
Saussure se voglio sapere che cosrsquoegrave esattamente un significante che cosa ritrovo Trovo una
relazione differenziale con tutti gli altri significanti quindi questo significante non egrave che pura
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differenza (60) Da prima lrsquointerno egrave soltanto lrsquouniversale in seacute Ma questo universale in seacute semplice egrave
in essenza altrettanto assolutamente la differenza universale esso egrave infatti il resultato stesso dello
scambio ovverossia lo scambio egrave sua essenzahellip La sua essenza egrave lo scambio non ha unrsquoaltra essenza
unrsquoaltra sostanza egrave solo scambio quindi pura differenza hellipma scambio come posto nellrsquointerno
qual esso in veritagrave egrave scambio quindi accolto nellrsquointerno come differenza altrettanto assolutamente
universale che quietata resta eguale a se stessa Questa pura differenza rimane ligrave crsquoegrave soltanto
differenza Crsquoegrave soltanto differenza nel momento in cui voglio trovare la cosa in seacute ovviamente
Ossia la negazione egrave momento essenziale dellrsquouniversalehellip Questo universale egrave fatto di negazione
Essendo nientrsquoaltro che differenza e chiaro che nella differenza ciascun elemento nega quellrsquoaltro
helliped essa o la mediazione sono dunque nellrsquouniversale una differenza universale Questa egrave espressa
nella legge come costate immagine della labile apparenza Poco piugrave avanti hellipla molteplicitagrave cioegrave
contraddice al principio dellrsquointelletto al quale come coscienza dellrsquointerno semplice il vero egrave lrsquounitagrave
in seacute universale La coscienza cerca lrsquooggetto in quanto unitagrave non in quanto differenza per in
quanto differenza non si conosceragrave mai quindi deve cercare qualcosa che sia seacute Esso deve quindi
piuttosto far coincidere le molte leggi in una legge cosigrave per es si son concepite come una legge la legge
secondo la quale una pietra cade e la legge secondo la quale muovonsi le sfere celesti Ma con questo
reciproco coincidere le leggi perdono la loro determinatezza la legge diviene sempre piugrave superficiale e
con ciograve si arriva in effetto a trovar non lrsquounitagrave di quelle leggi determinate ma una legge che tralascia la
loro determinatezza proprio come lrsquounica legge che unifica in se stessa la legge della caduta dei gravi
sulla terra e quella del movimento celeste che esprime in effetto queste due Lrsquounificazione di tutte le
leggi nellrsquoattrazione universale non esprime nessun ulteriore contenuto tranne il mero concetto stesso
della legge che ivi egrave posto come essente Lrsquoattrazione universale dice solamente che tutto ha una costante
differenza verso altro Se si attraggono egrave percheacute sono differenti Con ciograve lrsquointelletto ritiene di aver
trovato una legge universale in grado di esprimere lrsquouniversale effettualitagrave come tale ma nel fatto non
ha trovato che il concetto stesso della leggehellip Quando si stabilisce una legge con questa legge non egrave
che sappiamo come stanno le cose ma semplicemente abbiamo stabilito un concetto di legge
hellipogni realtagrave egrave in lei stessa conforme alla legge Da quel momento ogni realtagrave si conforma alla legge
Lrsquoespressione dellrsquoattrazione universale ha peraltro una grande importanza percheacute essa egrave diretta contro
quel rappresentare privo di pensiero cui tutto si offre nella forma dellrsquoaccidentalitagrave e per cui la
determinatezza ha la forma dellrsquoindipendenza sensibile Andiamo avanti a pag 128 Ciograve che dunque
lrsquointelletto esprime egrave soltanto la necessitagrave propria differenza che esso soltanto cosigrave istituisce esprimendo
in pari tempo che la differenza non egrave una differenza della cosa stessa Appartiene allrsquointelletto non
alla cosa Tale necessitagrave che sta soltanto nella parola egrave quindi il racconto dei momenti che ne
costituiscono il circolo essi vengono bensigrave distinti ma della loro differenza dicesi parimente non essere
differenza della cosa stessa e perciograve essa vien subito tolta di nuovo questo movimento dicesi dichiarare
o spiegare Quando si spiega qualche cosa che cosa fa lrsquointelletto Toglie tutto ciograve che considera
non vero e accoglie solo ciograve che considera vero Egrave una critica che Hegel sta facendo al pensare
comune alla scienza non alla scienza come la intende lui ovviamente Il singolo accadimento del
lampo per es viene assunto come un universale e questo universale viene espresso come la legge
dellrsquoelettricitagrave poi la spiegazione riassume la legge nella forza come essenza della legge Questa forza egrave
allora cosigrave costituita che quando si estrinseca sorgono elettricitagrave opposte le quali di nuovo dileguano
lrsquouna nellrsquoaltra cioegrave la forza egrave appunto costituita come la legge si dice che entrambe non siano per
nulla distinte In questo movimento tautologico lrsquointelletto come resulta rimane attaccato alla calma
unitagrave del suo oggetto e il movimento cade solo nellrsquointelletto e non nellrsquooggetto siffatto movimento egrave un
dichiarare che non solo non dichiara nulla ma che egrave a tal segno chiaro che mentre vorrebbe dire
qualcosa di differente dal giagrave detto non dice proprio niente anzi ripete soltanto la stessa cosa In questo
movimento tautologico egrave chiaro che non crsquoegrave la possibilitagrave di andare oltre nella tautologia si ripete
ciograve che si egrave giagrave detto Infatti dice Con questo movimento nella cosa stessa non sorge nulla di nuovo
anzi esso vien preso in considerazione soltanto come movimento dellrsquointelletto Pag 129 (67) Daccheacute
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peraltro il concetto come concetto dellrsquointelletto egrave ciograve stesso che egrave lrsquointerno delle cose questo scambio come
legge dellrsquointerno diviene per lrsquointelletto Questo scambio di forze questo movimento dialettico
diviene ma diviene per lrsquointelletto non esiste di per seacute Esso sperimenta dunque come sia la legge
dellrsquoapparenza stessa che divengano delle differenze che non sono tali o che lrsquoomonimo si respinge da
se stesso e come anche le differenze siano solo tali da non essere differenze e quindi da togliersi impara
dunque come sia legge dellrsquoapparenza che il non omonimo si attrae I contrari si attraggono gli
identici si respingono E questa egrave una seconda legge il cui contenuto egrave opposto a ciograve che dianzi fu
chiamato legge cioegrave alla differenza che resta costantemente eguale a se stessahellip Afferma delle cose
ma poi le riprende e le riarticola in un altro modo Nel gioco delle forze tale legge resultograve proprio come
questo assoluto passare e come puro scambio lrsquoomonimo la forza si scompone in unrsquoopposizione che
dapprima appare come una differenza indipendente ma che in effetto dimostra di non esserlohellip
Prima scomponendosi questa forza appare come due cose indipendenti tra loro ma dice Hegel
non egrave proprio cosigrave hellipinfatti ciograve che si respinge da se stesso egrave lrsquoomonimo e ciograve che egrave respinto ha poi
essenzialmente la capacitagrave di attrarsi cheacute esso egrave il medesimo quindi la differenza istituita non essendo
differenza si toglie di nuovo Lui prende lrsquoomonimo che egrave lo stesso questo stesso si divide nello
stesso e in altro da seacute quindi questo stesso egrave anche differente ma una volta posto come
differente egrave il fatto di essere differente ciograve che in un certo senso lo rende identico percheacute la sua
specificitagrave egrave questa Essa si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza
assoluta e questa differenza della cosa non egrave dunque altro che lrsquoomonimo il quale si egrave respinto da seacute e
perciograve pone soltanto unrsquoopposizione che non egrave opposizione Mentre prima diceva che la differenza non
appartiene alla cosahellip dice si presenta allora come differenza della cosa stessa o come differenza
assoluta Percheacute Percheacute questa differenza della cosa non egrave altro che la stessa cosa ma in quanto
altra cosa Ciascuna cosa egrave per seacute in quanto altro Egrave questo che egrave sempre presente in Hegel Anche
nella tautologia se io dico A egrave A questo A si sdoppia in due A e una si oppone allrsquoaltra non sono
la stessa cosa A pag 134 parla dellrsquoinfinitagrave che rappresenta questo movimento continuo
ininterrotto e che poi lui chiama lrsquoinfinitagrave della vita qualcosa che non puograve fermarsi su alcuncheacute
In effetti ciograve che ci sta dicendo egrave che lrsquoessere cosigrave come egrave stato pensato non crsquoegrave lrsquoessere egrave un
continuo dileguare e comparire un continuo dileguare e ristabilirsi per dileguare di nuovo in
altro Lui ha parlato dellrsquoinverso ciascuna cosa egrave in seacute ma anche altro da seacute e quindi crsquoegrave una sorta
di continua inversione dove il seacute medesimo si trasforma in altro da seacute e questo altro da seacute torna
nel seacute medesimo hellipnella differenza che egrave interna lrsquoopposto non egrave soltanto Uno di Due - altrimenti
esso sarebbe un essente e non un oppostohellip Non egrave soltanto Uno Se fosse soltanto Uno sarebbe un
qualcosa che egrave hellipanzi egrave lrsquoopposto di un opposto ossia lrsquoAltro egrave immediatamente esso stesso presente
in quellrsquoopposto LrsquoAltro non egrave qualcosa che si aggiunge da fuori ma egrave qualcosa che egrave sempre
presente nellrsquoin seacute in ciograve che appare ciograve che appare egrave sempre ciograve che appare in quanto egrave anche ciograve
che non appare in quanto egrave Altro Questo Altro ciograve di cui egrave fatto egrave ciograve che consente a quellrsquouno
di essere quello che egrave cosigrave come tutti i significanti che sono differenti da un significante sono
necessari percheacute quel significante esista Io posso ben porre qui il contrario e lagrave lrsquoaltro di cui esso egrave
il contrario dunque il contrario da un lato in seacute e per seacute senza lrsquoAltro ma appunto percheacute io ho qui il
contrario in seacute e per seacute esso egrave il contrario di se stesso o ha in effetto giagrave immediatamente presente in
lui lrsquoAltro Egrave chiaro che se di una cosa pongo il suo contrario e poi faccio il contrario di questo
contrario ritorno da dove sono partito Egrave questa lrsquoinfinitagrave di cui parla questo movimento
continuo ininterrotto A pag 135 (73) Questa infinitagrave semplice o il concetto assoluto egrave da dirsi
lrsquoessenza semplice della vita lrsquoanima del mondo il sangue universale che onnipresente non vien
turbato neacute interrotto da differenza alcuna e che egrave anzi tutte le differenze noncheacute il loro esser-toltohellip
Egrave tutte le differenze il significante egrave tutti gli altri significanti in quanto tolti sennograve non crsquoegrave Questa
infinitagrave semplice egrave eguale a se stessa percheacute le differenze sono tautologiche sono differenze che non sono
differenze Tale essenza eguale a se stessa si rapporta quindi soltanto a se stessa A se stessa e cosigrave ciograve
a cui tende il rapporto egrave un Altro e il rapportarsi a se stesso egrave piuttosto lo scindere ossia proprio quella
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autoeguaglianza egrave differenza interna Se io mi rapporto soltanto a me stesso egrave chiaro che ci sono io
e me stesso siamo in due crsquoegrave quindi una scissione ne parleragrave a breve A pag 136 verso la metagrave
Lrsquoeguale a se stesso si scinde il che significa esso si toglie come qualcosa giagrave scisso si toglie come
esser-altro Lrsquounitagrave della quale si suol dire che da essa la differenza non puograve venir fuori egrave essa stessa
in effetto soltanto lrsquoun momento della scissione egrave lrsquoastrazione della semplicitagrave che sta di contro alla
differenza Lrsquouguale a se stesso si scinde A=A quindi questa A si egrave scissa in A=A il che significa
che esso lrsquouguale a se stesso si toglie come qualcosa di giagrave scisso Questa A che dovrebbe essere
uguale a se stessa si toglie in quanto tale percheacute abbiamo di fronte non piugrave la A ma una scissione
A=A Ma se lrsquounitagrave egrave proprio lrsquoastrazionehellip Qui crsquoegrave Severino lrsquounitagrave egrave lrsquoastrazione hellipse egrave solo lrsquoUno
degli opposti allora egrave giagrave detto chrsquoessa egrave lo scinderehellip Questa unitagrave egrave giagrave una scissione percheacute se io
voglio dire che A egrave A per confermarla per stabilirla devo scinderla Quindi anche le differenze
della scissione e del divenir eguale a se stesso non sono che questo movimento del togliersihellip Per dire
che A egrave se stessa devo scinderla A=A quindi la A in quanto tale non crsquoegrave si egrave tolta crsquoegrave soltanto
questa scissione tuttavia questa scissione egrave la condizione percheacute ci sia la A percheacute questa
scissione parla delle A hellippercheacute essendo lrsquoeguale a se stesso che deve ancor scindersi - ossia diventare
il proprio contrario - unrsquoastrazione o giagrave esso stesso qualcosa di scisso il suo scindere egrave un togliere ciograve
che esso egrave ed egrave dunque il togliere il suo stato di scissione Quindi crsquoegrave questa scissione la A che si
scinde in A=A ma per potere identificare la A devo togliere questa scissione percheacute sennograve la A
egrave anche il suo opposto quindi egrave anche non-A Pertanto devo porre questa scissione per poterla
togliere Vedete che qui crsquoegrave Severino Infatti lui come risolveva il problema Facendo quella sua
famosa formula (A=A)=(A=A) A pag 137 Ma questo divenir-eguale egrave altrettanto immediatamente
uno scindere cheacute lrsquointelletto toglie le differenze e pone lrsquoUno della forza soltanto istituendo una nuova
differenza di legge e forza la quale in pari tempo non egrave differenza e proprio percheacute questa differenza
non egrave tale procede esso stesso di nuovo a togliere questa differenza lasciando che la forza abbia proprio
la stessa costituzione della legge Questa differenza nella scissione deve togliere la scissione per
stabilire la A quindi prima crsquoegrave la scissione per potere stabilire che egrave una A ma poi devo togliere
questa scissione per tornare a stabilire che egrave una A percheacute se egrave scissa non egrave una A ma unrsquoaltra
cosa egrave una scissione di A A pag 138 Poicheacute lrsquooggetto della coscienza egrave questo concetto dellrsquoinfinitagravehellip
Lrsquooggetto della coscienza si occupa di questa infinitagrave cioegrave di questo movimento ininterrotto
hellipessa egrave cosigrave coscienza della differenza come differenza immediatamente altrettanto tolta la coscienza
egrave per se stessa egrave il distinguere dellrsquoindistinto o autocoscienza Io mi distinguo da me stesso e in
questrsquoatto egrave immediatamente per me che questo distinto non egrave distinto Io lrsquoomonimo mi respingo da
me stesso ma questo distinto ossia qualcosa che egrave inegualmente posto mentre egrave distinto
immediatamente piugrave non costituisce per me una differenza Per potere dire io devo scindere questo
io cioegrave devo dire io e poi porre lrsquoio come oggetto come oggetto di ciograve che sto dicendo perograve sono
sempre io e quindi ecco che questo distinto si scinde soltanto scindendosi posso dire io E qui si
avvicina alla questione dellrsquoautocoscienza La coscienza di un Altro di un oggetto in generale egrave
anchrsquoessa necessariamente autocoscienza esser-riflesso in se stesso coscienza di se stesso nel suo esser-
altro Egrave la coscienza che si accorgehellip Diciamola cosigrave partendo dallrsquoin seacute e il per seacute la coscienza
coglie lrsquooggetto lrsquooggetto con il per seacute diventa determinato ma questa determinazione questo
universale non egrave poi cosigrave determinato percheacute si scompone in infinite cose Quindi lrsquoin seacute si rivolge
al per seacute come il significante si rivolge al significato per determinarsi per sapere che cosrsquoegrave ma per
sapere che cosrsquoegrave si accorge che questo ldquoche cosrsquoegraverdquo lo rinvia continuamente ad altro A questo
punto ritorna su di seacute in quanto infinitagrave diciamola cosigrave e allora chi garantisce che questa cosa
egrave questa cosa Chi la percepisce questo io egrave lui che dovrebbe garantire questa identitagrave solo che
questo io a sua volta si scinde per potere dire ldquoiordquo devo scindere Risuona in questo caso la
battuta di Rimbaud che diceva ldquoIo egrave un altrordquo Ora la coscienza a questo punto diventa
autocoscienza ndash lo vedremo nel prossimo capitolo ndash nel momento in cui accoglie il fatto che il per
seacute a cui si rivolge in effetti egrave per lrsquoio per lrsquoin seacute che lrsquoha posto e che quindi in questo movimento
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lrsquoin seacute scompare nel per seacute il significante scompare nel significato Tenete conto che queste
relazioni sono sempre alquanto problematiche ma usiamole lo stesso Il significante scompare nel
significato questo significato non puograve essere tuttavia determinato in alcun modo percheacute egrave
unrsquoinfinitagrave di elementi Tuttavia io devo determinarlo e quindi che cosa succede Succede che
questo significato questo per seacute torna nellrsquoin seacute ma tenendo conto di tutto ciograve che ha dovuto
togliere per potere fermare qualcosa Qualcosa deve essere fermato non crsquoegrave movimento se non si
parte da qualcosa di fermo ma percheacute qualcosa sia fermo devo determinarlo togliendo tutto ciograve
che questa cosa non egrave quindi identificandola in qualche cosa Il lavoro che fa la coscienza per
Hegel egrave questo cammino dallrsquoin seacute al per seacute dove la coscienza trova il per seacute cioegrave la cosa lrsquooggetto
il significato ma la trova sempre per un altro Ma chi egrave questo ldquoper un altrordquo Non egrave altro che per
seacute Quindi la coscienza che ritorna su se stessa dopo aver colto lrsquooggetto in quanto differente e
diventa autocosciente cioegrave si rende conto che quellrsquooggetto egrave differente per lei per la coscienza -
egrave la coscienza che ha fatto tutto questo lavoro questa forza Quindi lrsquoautocoscienza diviene per
seacute e si accorge che tutto questo lavoro non porta ad altro che a tenere conto del fatto che lrsquoin seacute egrave
per lrsquooggetto ma lrsquooggetto egrave per lrsquoin seacute percheacute egrave lrsquoin seacute che lo pone in quanto tale Il significato egrave
per il significante non esiste il significato da seacute Quindi in tutto questo movimento
lrsquoautocoscienza non egrave altro che lrsquoaccorgersi che ndash torniamo a usare i termini significante e
significato ndash che il significante necessita del significato che dovrebbe determinare il significante
ma non lo determina se non come infinito e quindi torna al significante ma questo significante
al quale torna come infinito rede il primo significante dal quale si era partiti un altro significante
per cui non egrave piugrave lo stesso di prima Ecco percheacute parlando ci si altera continuamente ciograve che si
dice modifica immediatamente e continuamente il mio dire il quale mio dire modifica il ciograve che io
dico e ciograve che dico modifica il mio dire incessantemente e ininterrottamente Ed egrave questo che
costituisce lrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza egrave rendersi conto di questo e cioegrave che quando dico
qualche cosa il ciograve che dico egrave per me che lo sto dicendo egrave questo io che sta dicendo questa cosa ciograve
per cui il per seacute egrave per me poi dice Hegel diventa il per noi cioegrave siamo noi che stabiliamo che la
cosa sta in un certo modo Il ldquoper noirdquo non egrave molto diverso da ciograve che Peirce chiamava ldquoveritagrave
pubblicardquo o che Heidegger chiamava la ldquochiacchierardquo siamo noi con le nostre conoscenze con le
nostre fantasie con le nostre storie con i nostri racconti che stabiliamo il significato di una certa
cosa che diventa per noi Ma questo significato di per seacute non egrave altro che un puro movimento Se
io voglio sapere esattamente che cosrsquoegrave quel significato cercando lrsquoessenza della cosa in seacute trovo
sempre e soltanto differenze nientrsquoaltro che questo La differenza egrave una relazione Lo diceva anche
Greimas A e B una volta che sono in relazione non sono piugrave A e B sono una relazione cioegrave una
differenza Quindi a questo punto come percepisco qualche cosa La percepisco sempre e soltanto
allrsquointerno di una serie di rinvii e quindi di differenze dove un qualche cosa si determina Viene
determinata sigrave in quanto io tolgo tutte le opposizioni ma togliendo queste opposizioni mi illudo
di determinare qualche cosa ma in realtagrave tutte queste opposizioni rimangono non vengono
eliminate sono sempre ligrave Quindi di fatto ciograve che io percepisco aveva ragione Hjelmslev egrave
lrsquooggetto che non egrave altro che lrsquointersezione di un fascio di relazioni Egrave questo che percepisco ed egrave
in questo modo che io ho esperienza della percezione attraverso differenze Differenze dove a un
certo punto qualche cosa si determina ma si determina unicamente togliendo le sue opposizioni
ma togliendole solo per poterla determinare Una volta determinata togliendo le opposizioni
questa cosa che dovevo determinare si egrave alterata non egrave piugrave quella di prima Esattamente come
dice Severino rispetto allrsquoessere e al non essere ho lrsquoessere ma se non tolgo il non essere questo
essere egrave autocontraddittorio allora devo porre il non essere ma come non non essere quindi come
tolto ma una volta tolto il non essere lrsquoessere da cui sono partito che prima era
autocontraddittorio egrave diventato incontraddittorio e quindi egrave cambiato egrave diventato unrsquoaltra
cosa Potremmo dire forzando un porsquo la cosa che ciograve che percepisco egrave sempre qualche cosrsquoaltro
A pag 139 (76) Noi vediamo che nellrsquointerno dellrsquoapparenza lrsquointelletto non egrave in veritagrave nientrsquoaltro
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dallrsquoapparenza stessahellip Lrsquointelletto egrave ciograve che appare egrave quella cosa che mi appare hellipma non
comrsquoessa in quanto gioco di forze sigrave bene egrave questrsquoultimo nei suoi momenti assolutamente universali e
nel movimento di essi e in effetto fa esperienza solo di se stesso Di che fa esperienza lrsquointelletto Solo
di se stesso non fa lrsquoesperienza della cosa non puograve farla Elevata sopra la percezione la coscienza si
presenta conclusa con lrsquoultrasensibile attraverso il medio dellrsquoapparenza mediante il quale essa guarda
in quello sfondo I due estremi quello de puro interno e quello dellrsquointerno che guarda in questo puro
internohellip Abbiamo lrsquointerno lrsquoessenza e poi lrsquointelletto che guarda questo puro interno hellipsono
venuti ora a coinciderehellip Sono diventati la stessa cosa Crsquoegrave questo interno e io che lo guardo siamo
la stessa cosa Tale cortina egrave dunque caduta dinanzi allrsquointerno egrave presente cioegrave lrsquoatto per cui lrsquointerno
guarda nellrsquointerno egrave presente cioegrave il guardare dellrsquoomonimo indistinto il quale respinge se stesso e si
pone come interno indistinto ma pel quale egrave altrettanto immediatamente presente lrsquoindistinzione di
entrambi i termini Un guardare lrsquointerno e poi un guardare mentre si guarda lrsquointerno come dire
che lrsquointelletto vede la cosa ma in realtagrave vede soltanto se stesso Egrave questo che fa lrsquointelletto non
vede la cosa Per questo motivo dicevo vede sempre altro Questa egrave lrsquoautocoscienza questo
guardare lrsquointerno e questo guardare il guardare lrsquointerno Egrave chiaro allora che dietro la cosiddetta
cortina che dovrebbe occultare lrsquointerno non crsquoegrave niente da vedere a meno che noi stessi non ci rechiamo
lagrave dietro e percheacute si vegga e percheacute lagrave dietro ci sia qualcosa che possa esser veduto Quando io cerco di
andare dietro la cosa cosa vedo se non sempre me stesso cioegrave il mio intelletto che sta ponendo
quella cosa che io voglio vedere Lo ha detto chiaramente dietro a questa cosa non crsquoegrave niente ma
se io vado dietro allora vedo me che vado dietro Il prossimo capitolo egrave quello sullrsquoautocoscienza
Egrave uno dei capitoli piugrave importanti della Fenomenologia dello spirito percheacute egrave la questione essenziale
tutto ciograve che abbiamo detto fino adesso ci conduce allrsquoautocoscienza alla sintesi
7 agosto 2019
Questo IV Capitolo che si chiama La veritagrave della certezza di se stesso egrave un capitolo breve ma
decisivo Ci sono due aspetti importanti lrsquouno egrave il passaggio dalla coscienza allrsquoautocoscienza
lrsquoaltro invece egrave il porre lrsquoautocoscienza come un qualche cosa che si sdoppia e cioegrave
lrsquoautocoscienza si rivolge a unrsquoaltra autocoscienza Questa egrave la base del discorso che cominceragrave a
fare nel capitolo successivo intorno al servo e al padrone Infatti la sezione successiva si chiama
Indipendenza e dipendenza dellrsquoautocoscienza signoria e servitugrave Egrave unrsquoautocoscienza duplicata
Comincia quindi a dire come la coscienza si volge in autocoscienza Potete pensare cosigrave la
coscienza lrsquoenunciato ldquoIo sonordquo Giagrave ma sono che cosa Egrave qualcosa che rimane indeterminato
non egrave ancora per seacute egrave in seacute pura percezione Lrsquoautocoscienza invece dice ldquoIo sono Iordquo Vedete
giagrave in questa formulazione ldquoIo sono Iordquo una sorta di doppio Io e Io Ma vediamo cosa ci dice
Hegel Nelle forme della certezza finora incontrate alla coscienza il vero egrave qualcosrsquoaltro da essa stessa
Questo lo aveva giagrave detto il vero non posso trovarlo fuori dalla coscienza sennograve non lo
raggiungerograve mai Ma il concetto di questo vero dilegua nellrsquoesperienza che di esso vien fatta Sta
dicendo che lrsquoesperienza che io faccio del vero dilegua percheacute questa cosa che io credo vera si
mostra essere non vera Lrsquooggetto era in seacute immediatamente e costituiva lrsquoessente della certezza
sensibile la cosa concreta della percezione la forza dellrsquointelletto ma lrsquooggetto mostra piuttosto di non
essere in veritagrave cosigrave anzi risulta che tale in seacute costituisce un modo nel quale lrsquooggetto egrave solo per un Altro
il concetto di esso si supera nellrsquooggetto effettuale o la prima rappresentazione immediata si supera
nellrsquoesperienzahellip Prima crsquoegrave la percezione immediata e poi crsquoegrave lrsquoesperienza della cosa Ovviamente
lrsquoesperienza della cosa egrave giagrave un interrogare egrave giagrave un aggiungere elementi hellipe nella veritagrave andava
perduta la certezza Ero certo che la cosa era cosigrave ma una volta raggiunta la veritagrave la veritagrave egrave
unrsquoaltra dice che questa cosa non egrave cosigrave Quindi cerco la certezza immaginando che la certezza
corrisponda alla veritagrave ma quando trovo la veritagrave perdo la certezza Ma ormai egrave sorto ciograve che non
si attuava nelle precedenti relazioni vale a dire una certezza eguale alla sua veritagrave infatti la certezza egrave
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il suo proprio oggetto a se stessa e la coscienza egrave a se stessa il vero La coscienza ha se stessa come
proprio oggetto percheacute io penso di una cosa che sia proprio quella e quindi questo oggetto lo
immagino lo suppongo essere quello che egrave Quindi egrave come se attribuissi allrsquooggetto la sua veritagrave
cioegrave egrave vero per conto suo mentre la veritagrave ci dice appartiene alla coscienza non allrsquooggetto La
coscienza quindi egrave bensigrave anche un esser-altro vale a dire la coscienza distingua ma distingue qualcosa
chrsquoegrave per essa in pari tempo un non-distinto La coscienza distingue qualche cosa per poterla
cogliere ma questo qualcosa che distingue in quanto tale egrave un indistinto in quanto egrave sempre per
altro non egrave altro che una serie di relazioni Se noi chiamiamo concetto il movimento del saperehellip
Movimento quindi che giunge alla cosa e si accorge che la cosa egrave nella coscienza hellipe oggetto il
sapere come unitagrave quieta o come Io vediamo allora che non solo per noi ma anche per il sapere stesso
lrsquooggetto corrisponde al concetto Quindi lrsquooggetto non ha una vita propria non esiste di per seacute
Porre lrsquooggetto come concetto comporta che lrsquooggetto egrave un risultato Le cose si pongono sempre
come risultato di un lavoro dialettico la cosa non egrave mai quella che egrave per seacute - ma anche il per seacute
come sappiamo egrave un risultato O nellrsquoaltra guisa chiamando concetto ciograve che lrsquooggetto egrave in seacutehellip
Lrsquooggetto che egrave in seacute cosigrave come si mostra egrave un concetto hellipe oggetto ciograve chrsquoesso egrave come oggetto o per
un Altrohellip Il concetto non egrave altro che lrsquooggetto in seacute Concetto o significato Potremo dire che
lrsquooggetto non egrave altro che un significato Poi dice piugrave o meno la stessa cosa ciograve chrsquoesso egrave come oggetto
o per un Altro quindi lrsquooggetto egrave una relazione in quanto egrave qualcosa che egrave per un Altro hellipegrave chiaro
allora che lrsquoesser-per-seacute e lrsquoesser-per-un-altro siano lo stessohellip Infatti questi due passaggi questi
due momenti sono gli stessi hellipinfatti lo in-seacute egrave la coscienza ma essa egrave anche ciograve per cui un altro (lo
in-seacute) egravehellip Quindi la coscienza egrave lrsquoin seacute ma non soltanto egrave ciograve per cui un altro (lo in seacute) egrave Lrsquoin seacute
egrave ciograve che mi appare ma egrave anche ciograve che mi appare qualche cosa che egrave per altro quindi egrave in seacute ma
anche per altro helliplrsquoIo egrave il contenuto del rapporto noncheacute il rapportare medesimohellip Vedete come
insiste a porre la questione anche se in termini mai diretti della relazione Ci sono sempre
relazioni in Hegel A pag 144 (2) Lrsquoautocoscienza in seacute Qui passiamo dalla coscienza
allrsquoautocoscienza dallrsquoldquoIo sonordquo allrsquoldquoIo sono Iordquo Mentre il primo lrsquoldquoIo sonordquo rimane
indeterminato ancora non so cosa sono Io cosa sono Sono una macchina da scrivere No sono
Io e quindi a questo punto lo determino questo ldquoIo sono Iordquo egrave lrsquoautocoscienza egrave il per seacute egrave la
determinazione Con lrsquoautocoscienza noi siamo entrati nel peculiare regno della veritagrave Percheacute ligrave crsquoegrave
la veritagrave Bisogna vedere come la figura dellrsquoautocoscienza sorge da prima Se noi consideriamo questa
nuova figura del sapere - il sapere di se stesso - in relazione al precedente - il sapere di un altro - ecco
che questrsquoultimo egrave bensigrave dileguatohellip Cioegrave il sapere di se stesso si puograve porre a condizione che dilegui
il sapere di un altro vale a dire per potere dire che qualcosa egrave se stesso devo eliminare ciograve che egrave
altro rispetto a lui Pensate sempre a quella cosa che faceva Severino e che abbiamo evocato mille
volte essere e non essere Io pongo lrsquoessere ma se non pongo anche il non essere per poi toglierlo
questo essere rimane adiacente al non essere e quindi egrave essere ma anche non essere e questa egrave
una contraddizione Quindi devo porre il non essere per toglierlo hellipma i suoi momenti si sono
tuttavia conservatihellip Ciograve che ho tolto si conserva se io tolgo il non essere dallrsquoessere sigrave certo non
crsquoegrave piugrave ma si conserva e si conserva percheacute egrave la condizione percheacute lrsquoessere sia esattamente quello
che egrave cioegrave incontraddittorio Qualche riga dopo Quel che sembra essere andato perduto egrave solo il
momento principale vale a dire il semplice indipendente sussistere per la coscienza Egrave questo che
sembra essere perduto quando parlo di essere non parlo di non essere ma per potere parlare di
essere in modo incontraddittorio ci deve essere il non essere Ma in effetto lrsquoautocoscienza egrave la
riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito ed egrave essenzialmente il ritorno dallrsquoesser-altro
Quindi la riflessione dallrsquoessere del mondo sensibile e percepito e a seguire il ritorno dallrsquoesser-altro
cioegrave percheacute sia quello che egrave occorre che ci sia lrsquoaltro da seacute in quanto tolto Autocoscienza essa egrave
movimento ma poicheacute distingue da seacute solo se stessa come se stessa ecco che ad essa la differenza
immediatamente come un esser-altro egrave toltahellip Solo a questa condizione lrsquoautocoscienza egrave
determinata se tolgo tutto ciograve che non egrave A pag 145 Quindi per essa lrsquoesser-altro egrave come un essere
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o come un momento distintohellip Questo essere altro non egrave che sia nulla egrave un essere crsquoegrave ma egrave distinto
hellipma come secondo momento distinto egrave per essa anche lrsquounitagrave di se stessa con questo distinto
Riprendiamo lrsquoesempio di Severino con il quale egrave piugrave facile intendere essere e non essere Anche
questo non essere egrave ed egrave distinto dallrsquoessere ma costituiscono una unitagrave soltanto se costituiscono
una unitagrave lrsquoessere egrave incontraddittorio soltanto se per usare le parole di Severino egrave il concreto
mentre i due momenti sono gli astratti il concreto egrave lrsquoessere in quanto ritornato dal non essere in
quanto tolto Introduce poi la questione della concupiscenza o appetito Per comporre questa
unitagrave egrave chiaro che io devo avere una sorta di appetito cioegrave lo inseguo lo desidero verso ciograve che
devo togliere Lo desidero in quanto egrave ciograve che egrave necessario che ci sia per essere tolto E conclude
dicendo Lrsquoautocoscienza si presenta qui come il movimento nel quale lrsquoopposizione viene tolta e a lei
ne diviene lrsquoeguaglianza si se stessa con seacute Togliere lrsquoopposizione chiaramente sappiamo che
questa egrave la condizione percheacute io possa determinare qualcosa togliere lrsquoopposto Tutta la dialettica
sta qua Una volta tolto lrsquoopposto non egrave che mi rimane solo uno dei due No mi rimane il primo
che perograve non egrave piugrave quello di prima egrave unrsquoaltra cosa Dopo crsquoegrave questrsquoaltro capitoletto La vita La
vita per Hegel non egrave altro che questo movimento Lrsquooggetto il quale per lrsquoautocoscienza egrave il
negativohellip Il negativo egrave ciograve che gli si oppone hellipda parte sua per noi o in seacute egrave tuttavia ritornato
altrettanto in se stesso quanto drsquoaltra parte ritornata in se stessa egrave anche la coscienza Questrsquooggetto
il negativo egrave tornato alla coscienza cioegrave egrave stato accolto in quanto quellrsquoelemento che devo negare
per potere affermare il primo Per tale riflessione in se stesso lrsquooggetto egrave divenuto vita Questa egrave una
nozione che posta cosigrave sembra abbastanza irrilevante ma invece per Hegel la lrsquooggetto le cose
sono la vita Sono la vita percheacute le cose sono prese in questo continuo movimento
dellrsquoautocoscienza cioegrave prese nel continuo movimento di porre e togliere Ciograve che lrsquoautocoscienza
distingue da seacute (considerandolo) come essentehellip Lrsquoautocoscienza distingue da seacute qualche cosa che
non egrave autocoscienza hellipin lui in quanto egrave posto come essente non ha meramente il modo della certezza
sensibile e della percezione anzi egrave un essere riflesso in se stessohellip Questa cosa che lrsquoautocoscienza
distingue da seacute non ha meramente il modo della certezza sensibile e della percezione egrave un essere
riflesso in se stesso cioegrave esiste in quanto preso nella coscienza hellipe dunque lrsquooggetto dellrsquoimmediato
appetitohellip Ciograve che io cerco per togliere hellipegrave un vivente Capite che qui si pone una distanza infinita
da tutta la filosofia che lo ha preceduto e che pensava lrsquooggetto come inerte caput mortuum
qualche cosa che egrave senza vita lrsquooggetto per antonomasia egrave ciograve che non ha vita E invece no per
Hegel egrave la vita lrsquooggetto egrave vivo Egrave vivo percheacute questo oggetto della percezione vive in quanto
preso nel movimento della mia coscienza Infatti lo in-seacute o lrsquouniversale resultato della relazione
dellrsquointelletto con lrsquointerno delle cose egrave il distinguere dellrsquoindistinguibile o lrsquounitagrave del distinto Egrave
sempre questo lavoro distinguo ciograve che egrave lrsquoindistinto o distinguo dallrsquoindistinto percheacute fincheacute
permane come indistinto non posso distinguere nulla non posso percepire nulla Devo distinguere
ma distinguo lrsquoindistinto Ma questa unitagravehellip Alla quale punta la coscienza per distinguere hellipcome
abbiamo visto egrave altrettanto il suo respingersi da se stessahellip In quanto si mostra differente hellipe questo
concetto si scinde nellrsquoopposizione dellrsquoautocoscienza e della vitahellip Lrsquoautocoscienza cioegrave questo
riflettersi della coscienza su di seacute egrave della vita la vita non egrave nientrsquoaltro ciograve con cui lrsquoautocoscienza
ha a che fare hellipquella egrave lrsquounitagrave per la quale egrave lrsquoinfinita unitagrave delle differenzehellip Queste differenze
formano una unitagrave Questa unitagrave egrave fatta di differenze hellipla vita peraltro egrave solo questa unitagrave stessa
per modo che tale unitagrave non egrave in pari tempo per se stessa Questa vita le cose che vivono egrave questa
unitagrave ma allo stesso tempo questa unitagrave non egrave per se stessa egrave sempre per altro Ricordate qui la
questione che poneva Heidegger egrave la stessa cosa ndash Heidegger ha preso tantissimo da qui lrsquoessere
sempre per altro la questione stessa del progetto egrave lrsquoesserci che egrave sempre rivolto ad altro
proiettato Quanto indipendente egrave dunque la coscienza altrettanto lo egrave in seacute il suo oggetto Egrave
indipendente in quanto si pone come unitagrave Quindi egrave apparentemente indipendente anche se
sappiamo che questa unitagrave egrave fatta di infinite differenze Tanto piugrave quindi lrsquoautocoscienza che egrave
senzrsquoaltro per seacute e che contrassegna immediatamente il suo oggetto con il carattere del negativo o che da
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prima egrave concupiscenza faragrave esperienza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto medesimo Faccio uno
schemino lrsquooggetto esiste nella coscienza sennograve non alcuna esistenza la coscienza egrave unrsquounitagrave
percheacute egrave qualcosa di determinato ndash ldquoIo sonordquo anche se non ho ancora quella determinatezza che
verragrave dallrsquoautocoscienza la coscienza determina individua qualche cosa quindi essendo la
coscienza apparentemente qualche cosa di indipendente pone anche lrsquooggetto che egrave in seacute e nella
coscienza come qualcosa di indipendente Da qui viene la supposizione che lrsquooggetto sia qualcosa
di indipendente percheacute egrave nella coscienza la mia coscienza la avverto come qualcosa di
indipendente e quindi ciograve che le appartiene egrave altrettanto indipendente (4) poco piugrave avanti
Lrsquoessenza egrave lrsquoinfinitagrave come lrsquoesser-tolto di tutte le differenzehellip Questa egrave lrsquoessenza delle cose egrave lrsquoinfinitagrave
di cui egrave fatta e che io tolgo Se io tolgo questa infinitagrave di cui egrave fatta mi rimane lrsquoessenza hellipegrave il
puro movimento di rotazione egrave la quiete di lui stesso come infinitagrave assolutamente inquieta ed egrave anche
lrsquoindipendenza stessa nella quale son risolte le differenze del movimento egrave lrsquoessenza semplice del tempo
la quale in tale autoeguaglianza egrave la compatta figura dello spazio Sta dicendo soltanto che questa
infinitagrave di cui egrave fatta lrsquoessenza una volta tolta pone lrsquoessenza come un qualcosa di quieto pur
essendo una quantitagrave infinita di cose egrave qualcosa di quieto A pag 147 I membri indipendenti sono
per seacute ma questo esser-per-seacute egrave piuttosto immediatamente la loro riflessione nellrsquounitagrave proprio nello
stesso modo in cui questrsquounitagrave egrave la scissione delle figure indipendenti Questo essere per seacute non egrave altro
che la riflessione verso lrsquounitagrave Sappiamo che crsquoegrave lrsquounitagrave e poi lrsquoautocoscienza ma questo essere
per seacute da dove arriva Viene dalla coscienza lrsquoautocoscienza viene dalla coscienza egrave un
movimento partito dalla coscienza dallrsquoin seacute Quindi ci sta dicendo che questo essere per seacute egrave il
riflettersi di vari membri indipendenti di cui egrave fatto e che sono per seacute ma dice questo essere per
seacute egrave la loro riflessione nellrsquounitagrave Cioegrave tutti questi membri indipendenti si riflettono e si rivolgono
nellrsquounitagrave diventano una unitagrave ma questa unitagrave non egrave altro che la scissione nelle figure
indipendenti Questa unitagrave egrave fatta di infinite cose ma queste infinite cose prese tutte assieme
sono una unitagrave Ciograve che appare unitario di fatto egrave fatto di una infinitagrave di elementi e ciascuno di
questi elementi egrave fatta sua volta di una infinitagrave di elementi Il che egrave esattamente il funzionamento
del linguaggio ogni termine che interviene come dice giagrave de Saussure egrave in una relazione
differenziale con tutti gli altri quindi egrave tutta questa infinitagrave di cose Lrsquounitagrave egrave scissahellip Egrave la
scissione nelle figure indipendenti quindi egrave scissa di fatto percheacute non egrave fatta da altro che di
questi elementi indipendenti Lrsquounitagrave egrave scissa percheacute egrave unitagrave assolutamente negativa o unitagrave infinita
Ed essendo essa il sussisterehellip Lrsquounitagrave egrave il sussistere questo aggeggio qui egrave unrsquounitagrave Ed essendo
essa il sussistere ecco che anche la differenza ha indipendenza soltanto in essa Questa indipendenza
della figura appare come qualcosa di determinato qualcosa che egrave per Altro giaccheacute essa egrave uno scisso e
quindi il togliere la scissione avviene mediante un Altro Questa unitagrave egrave scissa in vari elementi Ora
questa unitagrave egrave ciograve che per noi egrave il sussistere di qualcosa una cosa sussiste in quanto unitagrave Dice
che allora anche questa differenza di cui egrave fatta lrsquounitagrave ha indipendenza soltanto in essa cioegrave
esiste soltanto in essa Soltanto qui appare come qualcosa di determinato e cioegrave appare come
qualcosa che egrave quello che egrave Questa indipendenza della figura appare come qualcosa di determinato
qualcosa che egrave per Altro percheacute qualcosa sia determinato se voglio determinarlo devo dire qualche
altra cosa La determinazione non egrave una semplice percezione ma egrave un processo quindi se qualcosa
egrave determinato egrave determinato per altro cioegrave crsquoegrave unrsquoaltra cosa che lo determina cosigrave come il
significato di una parola egrave per altro egrave per altri significanti per altre parole Possiamo andare
avanti Crsquoegrave una questione importante e cioegrave come tutto questo porti alla dialettica servo-padrone
A pag 149 (71) LrsquoIo e la concupiscenza o lrsquoappetito Questo egrave un aspetto che egrave fondamentale percheacute
se non ci fosse questo appetito questa concupiscenza questo qualcosa che poi verragrave chiamato
desiderio anche nella psicoanalisi questo tendere verso un qualche cosa di cui un elemento
necessita per potere determinarsi Vale a dire io ho bisogno che ci sia un qualche cosa che si
opponga a ciograve che io voglio porre per potere porre esattamente quella cosa Egrave sempre il discorso
dellrsquoessere e del non essere Potremmo dire che lrsquoappetito egrave verso il non essere come negazione del
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non essere che ha bisogno di esserci percheacute lrsquoessere sia quello che egrave Giaccheacute dalla prima immediata
unitagrave si torna attraverso i momenti della figurazione e del processo allrsquounitagrave di entrambi e quindi
alla primitiva sostanza semplice ecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Si torna a questa
unitagrave di entrambi attraverso i momenti della figurazione e del processo ma una volta che si arriva
a questa unitagrave questi elementi non sono piugrave quelli di prima sono unrsquoaltra cosa E infatti dice
hellipecco che questrsquounitagrave riflessa egrave diversa dalla prima Quella che appariva Crsquoegrave una prima unitagrave che
appare che egrave fatta di vari momenti differenti tra loro poi attraverso il processo dialettico questi
momenti si ricompongono in unitagrave attraverso lrsquoautocoscienza ma quando tornano a questa
unitagrave questa non egrave piugrave lrsquounitagrave di prima Di fronte a quellrsquounitagrave immediata ossia enunciata come un
essere la seconda egrave lrsquounitagrave universale che ha in lei tutti questi momenti come tolti I momenti della
figurazione e questo processo tutte queste cose ci sono devono esserci ma in quanto tolte Solo
a questa condizione allora ci appare qualche cosa come unitagrave universale che ha in lei tutti questi
momenti come tolti Parafrasando Severino si torna allrsquoessere come unitagrave universale ma percheacute
tutto ciograve che gli si oppone egrave stato posto e tolto A pag 150 (9) Il semplice Io egrave questo genere o
lrsquouniversale semplice per il quale le differenze sono nulle ma lo egrave soltanto quando esso stesso Io sia
lrsquoessenza negativa dei momenti indipendenti e figurati che si son venuti formando In questo caso
parla dellrsquoIo come oggetto ma egrave lo stesso discorso di prima lrsquoIo si pone come universale semplice
a condizione che tutte le sue figure tutto ciograve di cui egrave fatto e il processo per cui ciograve di cui egrave fatto
si ricompone in unrsquounitagrave tutto questo viene tolto percheacute tutte queste cose sono altro rispetto
allrsquoIo anche se sono ciograve di cui egrave fatto lrsquoIo e devono essere tolte E lrsquoautocoscienza quindi egrave certa di
se stessa soltanto percheacute toglie questa alteritagrave che le si presenta come vita indipendente essa egrave
concupiscenza o appetito Come fa lrsquoautocoscienza essere sicura di seacute come faccio a essere sicuro
che io sono io Come lo so Percheacute ho tolto tutto ciograve che egrave altro da me tutto ciograve che non sono io
Questa autocoscienza questo ldquoIo sono Iordquo per potere porsi deve togliere tutto ciograve che non sono
io ma come io posso stabilirmi se non in relazione ad altri Se io fossi solo al mondo sarei io A
questo punto io rispetto a che Io sono rispetto a qualche cosa Per potere dire che io sono io egrave
necessario che ci siano altre autocoscienze per le quali io sono io cioegrave che mi riconoscono come
io Egrave questo che avvia tutto il processo dialettico servo-padrone di cui parleragrave nel capitolo
successivo lrsquoautocoscienza per essere tale deve porsi ma deve togliere ciograve che le si oppone Che
cosa si oppone allrsquoautocoscienza Ciograve che non egrave autocoscienza ciograve che non sono io e che devo
togliere Ma se per potere dire che io sono io necessito di altri allora egrave come se io dovessi porre
degli altri per poterli togliere Quindi devo porre lrsquoaltro scritta in minuscolo ndash che Hegel distingue
lrsquoAltro che egrave lrsquoessere per altro lrsquoAltro radicale assoluto dallrsquoaltro come lrsquoaltrui ndash quindi devo
porre unrsquoaltra autocoscienza come opposizione a ciograve che io sono per poterla togliere Solo a questo
punto io posso stabilirmi con certezza in quanto ldquoIo sono Iordquo ma devo porla questa altra
autocoscienza Qui ci sarebbe tutto un discorso interessante da fare che Hegel naturalmente non
fa ma a parte il rinvio immediato alla questione della volontagrave di potenza qui si fa un passaggio
in piugrave per potere esplicarsi la volontagrave di potenza se seguiamo il discorso di Hegel deve porre
lrsquoaltro per poterlo eliminare per poterlo controllare per poterlo dominare Solo a questa
condizione puograve affermarsi come autocoscienza cioegrave puograve affermarsi in quanto tale come un
qualche cosa che egrave quello che egrave come veritagrave Posso affermarmi come veritagrave a condizione di porre
un altro da me ed eliminarlo controllarlo dominarlo ecc Questo dicevo egrave interessante percheacute
intanto ci dice a che cosa serve lrsquoaltro e anche percheacute in un certo senso egrave necessario inventarsi
lrsquoaltro costruirlo Certo diventa il nemico ma un nemico creato per esserlo percheacute soltanto se egrave
nemico se egrave in opposizione allora lrsquoautocoscienza diventa per seacute sennograve egrave sempre per un altro
Infatti poi lui distingueragrave tra il concetto dellrsquoautocoscienza per seacute che sarebbe il padrone e il
concetto di autocoscienza per altro che sarebbe il servo che sigrave autocosciente ma la sua
autocoscienza egrave sempre per altro non arriva a essere per seacute per una serie di motivi In questo caso
il servo dovragrave lavorare per potere eliminare questo altro da seacute che egrave il padrone
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Intervento Questione dellrsquoidentitagravehellip
Certamente Identitagrave sempre in relazione ad una alteritagrave che deve esserci percheacute lrsquoidentitagrave sia
Tutta la lettura che fa Kojegraveve va abbastanza in questa direzione (10) Lrsquoautocoscienza dunque
mediante il suo rapporto negativo non egrave in grado di togliere lrsquooggetto anzi non fa che riprodurre
lrsquooggetto noncheacute lrsquoappetito In effetto qualcosrsquoaltro dallrsquoautocoscienza egrave lrsquoessenza dellrsquoappetito e con
tale esperienza alla stessa autocoscienza si egrave presentata una tale veritagrave In pari tempo tuttavia
lrsquoautocoscienza egrave altrettanto assolutamente per seacute e lo egrave soltanto mediante il toglier lrsquooggetto e gliene
deve derivare il suo appagamento percheacute essa egrave la veritagrave In forza dellrsquoindipendenza dellrsquooggetto
lrsquoautocoscienza puograve quindi giungere allrsquoappagamento sol quando lrsquooggetto stesso compia in lui la sua
negazionehellip Deve compiere in seacute questa negazione di se stesso percheacute in seacute il negativo ciograve che
esso egrave deve essere per lrsquoaltro come dire che lrsquoautocoscienza ha bisogno per potere porsi
dellrsquooggetto in quanto altro da seacute Tutto ciograve che egrave altro dallrsquoautocoscienza deve essere tolto ma il
problema egrave che per poterlo togliere prima deve porlo e quindi non puograve fare a meno dellrsquooggetto
non puograve fare a meno dellrsquoaltro Deve esserci questo altro per poterlo togliere percheacute soltanto se lo
tolgo allora io sono io soltanto e tolgo il non essere lrsquoessere egrave essere A pag 151 Nella vita che egrave
lrsquooggetto dellrsquoappetitohellip Lrsquoappetito si rivolge alle cose potremmo dire per poterle dominare hellipla
negazione egrave o in un altro vale a dire nellrsquoappetito o egrave come determinatezza verso unrsquoatra figura
indifferente o egrave come universale natura inorganica di quella vita Ma siffatta indipendente natura
universale nella quale la negazione sta come negazione assoluta egrave il genere come tale ossia egrave
lrsquoautocoscienza Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento solo in unrsquoaltra autocoscienza Cioegrave
ha bisogno dellrsquooggetto per poterlo togliere cosigrave come lrsquoessere ha bisogno del non essere per potere
essere ldquoessererdquo Qui come vedete si incomincia a porre lrsquoautocoscienza e lrsquoaltra autocoscienza
Dice Lrsquoautocoscienza raggiunge il suo appagamento toglie ciograve che le impedisce di essere quella che
egrave di essere per seacute solo in unrsquoaltra autocoscienza percheacute soltanto togliendo lrsquoaltra autocoscienza la
prima rimane quella che egrave ma questrsquoaltra deve esserci per potere essere tolta Lrsquoaltro lrsquoaltrui
devo costruirlo per poterlo togliere Il che egrave esattamente quello che Severino dice rispetto
allrsquoessere neacute piugrave neacute meno Individua tre momenti in cui viene a compiersi il concetto
dellrsquoautocoscienza a) puro Io indistinto egrave il suo primo immediato oggettohellip Lrsquoautocoscienza egrave
coscienza di seacute in prima istanza coscienza dellrsquoIo Infatti io sono io intanto b) Ma questa
immediatezza egrave anchrsquoessa assoluta mediazionehellip Ogni volta che qualcosa egrave immediatezza egrave anche
mediazione e ogni volta che egrave mediazione deve anche essere immediatezza Questo egrave il movimento
continuo hellipessa egrave solo come togliere lrsquooggetto indipendente o essa egrave lrsquoappetito Che cosa fa
lrsquoimmediatezza Toglie lrsquooggetto indipendente solo cosigrave egrave immediatezza solo cosigrave egrave percezione di
qualche cosa cioegrave toglie tutto ciograve che deve togliere Lrsquoappagamento dellrsquoappetito egrave bensigrave la
riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessahellip Appagamento dellrsquoappetito significa avere tolto ciograve che
si oppone Lrsquoappetito ndash da prendere nel senso latino ad petere volgersi verso qualche cosa - egrave verso
ciograve che si oppone hellipo egrave la certezza diventata veritagrave Riflessione dellrsquoautocoscienza in se stessa ma per
riflettersi in se stessa e quindi determinarsi deve togliere tutto ciograve che autocoscienza non egrave tutto
ciograve che le si oppone c) ma la veritagrave di quella certezza egrave piuttosto la riflessione duplicata egrave la
duplicazione dellrsquoautocoscienza Se io devo togliere tutto ciograve che non egrave autocoscienza che cosa devo
porre Devo porre unrsquoaltra autocoscienza per poterla togliere e stabilire cosigrave la mia Questrsquooggetto
per lrsquoautocoscienza egrave unrsquoaltra autocoscienza cioegrave egrave un qualcosa che mi si oppone in quanto
autocoscienza lo diceva prima lrsquoautocoscienza pone se stessa come oggetto della coscienza Egrave
questo lrsquooggetto che deve togliere lrsquoautocoscienza deve togliere unrsquoaltra autocoscienza percheacute
lrsquoautocoscienza ha posto se stessa come oggetto della coscienza quindi questa coscienza si ritrova
di fronte un oggetto che egrave lrsquoautocoscienza che sigrave si egrave riflessa in se stessa ma per potersi riflettere
in se stessa cioegrave essere per seacute deve togliere questo oggetto che le si oppone Il fatto egrave che questo
oggetto che per la coscienza le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza (12) Questa egrave unrsquoautocoscienza
per una autocoscienzacedil e soltanto cosigrave essa in effetto egrave cheacute soltanto cosigrave divien per lei lrsquounitagrave di se stessa
81
nel suo esser-altro Io che egrave lrsquooggetto del suo concetto in effetto non egrave oggetto ma lrsquooggetto dellrsquoappetito
egrave soltanto indipendente esso egrave infatti lrsquoincancellabile sostanza universalehellip Conclude a pag 152
Quel che per la coscienza si viene istituendo egrave lrsquoesperienza di ciograve che lo spirito egrave questa sostanza assoluta
la quale nella perfetta libertagrave e indipendenza della propria opposizione ossia di autocoscienze diverse
per seacute essenti costituisce lrsquounitagrave loro Io che egrave Noi e Noi che egrave Io Lrsquoautocoscienza ha bisogno deve
creare altre autocoscienze per poterle togliere per potere compiere quel lavoro dialettico che
porteragrave lrsquoautocoscienza ad essere per seacute percheacute ha colto lrsquooggetto che le si oppone e lrsquooggetto che
le si oppone egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave il lavoro che fa il lavoratore per acquisire la sua
coscienza ldquoeliminandordquo il padrone Il lavoro del popolo - questo egrave Marx ndash per giungere alla
coscienza di classe per Hegel per giungere allrsquoautocoscienza per seacute Ma questa autocoscienza per
seacute non egrave che puograve eliminare lrsquoaltra autocoscienza Certo deve toglierla per potersi porre come per
seacute ma alla fine come molti hanno inteso tutto ciograve che le si oppone e che toglie diventa Sapere
Assoluto per cui non ha piugrave nulla che le si oppone Questo come punto di arrivo E invece no
questo egrave solo il punto di partenza
14 agosto 2019
Questo capitolo che approcciamo egrave intenso egrave anche controverso percheacute ci sono interpretazioni
differenti sulla questione dellrsquoautocoscienza Come spesso accade le letture non sono mai
univoche In ogni caso vedrograve di porre la questione nei termini che a noi interessano di piugrave termini
linguistici semiotici Ciograve che Hegel sta facendo la scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave
altro che la scienza cioegrave un sapere di come si ha esperienza del linguaggio Senza linguaggio non
crsquoegrave nessuna coscienza di nessun tipo Quindi egrave un modo per intendere che gli umani sono parlanti
Hegel pone una questione importante mostra in modo ancora piugrave preciso il funzionamento del
linguaggio Pone la questione della coscienza la coscienza si volge in autocoscienza nel momento
in cui crsquoegrave un prendere atto che ciograve di cui si ha coscienza egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute cioegrave egrave per
seacute ma anche per altro e questo sarebbe lrsquoldquoIo sono Iordquo Ma possiamo pensarla anche in questo
modo e cioegrave la coscienza lrsquoin seacute come lrsquoaffermare qualcosa Lrsquoaffermare egrave qualcosa che egrave in seacute
sembra indipendente egrave ciograve che per Hegel sarebbe il signore ciograve che egrave in seacute e per seacute ma egrave identico
non egrave per altro almeno apparentemente Il ciograve che affermo invece egrave ciograve che egrave per altro egrave cioegrave
per ciograve che ho affermato egrave per la mia affermazione come dire che il ciograve che affermo egrave ciograve che
lavora Qui crsquoegrave lrsquoavvio per ciograve che affermeragrave Marx percheacute ciograve che affermo sarebbe il servo ciograve che
egrave per un altro Dunque dicevo il ciograve che affermo egrave ciograve che lavora per potere far sigrave che ciograve che
affermo sia effettivamente ciograve che affermo cosigrave come il significante ha un significato Il significato
ldquolavorardquo nel senso che crea produce costruisce ciograve che poi il significante alla fine risulta cioegrave
come qualcosa che significa qualcosa Per cui questa autocoscienza come dicevo egrave la coscienza
che prende atto del fatto che ciograve di cui egrave cosciente egrave per seacute in quanto egrave altro da seacute Anche
lrsquoautocoscienza come la coscienza ha un oggetto cui si rivolge Giagrave nelle prime pagine Hegel
diceva che la coscienza egrave un muoversi verso qualcosa cioegrave verso llsquooggetto Lrsquooggetto come dice
lui egrave per la coscienza non egrave per seacute in quanto tale egrave per la coscienza che crsquoegrave lrsquooggetto Ora potete
pensare lrsquoautocoscienza - ciograve che risulta da questo lavoro della coscienza rispetto al suo oggetto
che egrave quello che egrave in quanto differisce da seacute cioegrave per seacute e per altro ndash lrsquoautocoscienza non egrave esente
dalla dialettica non egrave esente quindi da questo movimento Anche lrsquoautocoscienza pone un
oggetto solo che lrsquooggetto che pone lrsquoautocoscienza egrave sempre lrsquoautocoscienza A questo punto
Hegel dice che questo sdoppiarsi dellrsquoautocoscienza egrave ciograve che dagrave lrsquoavvio alla dialettica servo-
padrone La prima autocoscienza coglie questo oggetto che non egrave altro che se stessa cioegrave pone se
stessa come oggetto ma ponendosi come oggetto questo oggetto differisce dalla prima
autocoscienza e quindi egrave unrsquoaltra autocoscienza Ed egrave qui che ci sono le interpretazioni che
differiscono per es lrsquointerpretazione di De Negri il traduttore classico di Hegel pone queste due
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autocoscienze come opponentesi si oppongono tra loro per Sini invece non crsquoegrave questa
opposizione nel senso che questa opposizione si risolve in unrsquounica autocoscienza non rimangono
due autocoscienze lrsquoautocoscienza egrave una Ma il problema che in Hegel in effetti non egrave molto
chiaro egrave se queste due autocoscienze appartengano alla struttura stessa dellrsquoautocoscienza cioegrave
del discorso in definitiva ndash lrsquoautocoscienza non egrave altro che un discorso ndash cosa che in effetti sembra
dire in alcuni punti ma in altri punti invece parla di queste due autocoscienze come di due
individui di due persone E allora egrave lrsquouna cosa o lrsquoaltra E se sono entrambe come avviene il
passaggio da una struttura dellrsquoautocoscienza che si sdoppia alla posizione di due individui come
servo e padrone Non egrave molto chiaro in Hegel La posizione di Sini egrave in effetti abbastanza
interessante percheacute pone la questione di unrsquounica autocoscienza e cioegrave lo sdoppiarsi
dellrsquoautocoscienza egrave uno sdoppiarsi che poi si risolve in unrsquounica autocoscienza percheacute la prima
autocoscienza vede nellrsquoaltra autocoscienza ponendo se stessa come oggetto questo oggetto si
confronta con questo oggetto Naturalmente questo oggetto egrave il negativo ciograve che deve essere tolto
percheacute la prima autocoscienza possa affermarsi in quanto per seacute Perograve dice giustamente Hegel se
toglie questa altra autocoscienza toglie se stessa percheacute egrave sempre lei Ora non si tratta tanto di
risolvere questo problema che non so neanche se sia risolvibile Hegel egrave abbastanza oscuro a
questo riguardo Rimane il fatto che sicuramente lrsquoautocoscienza prendendo se stessa come
oggetto si trova nella condizione dialettica per cui crsquoegrave un elemento che egrave il negativo che deve
essere tolto a vantaggio della sintesi Quindi tutto si svolgerebbe nella struttura
dellrsquoautocoscienza senza richiedere la presenza di altri Drsquoaltra parte crsquoegrave unrsquoaltra questione che
interroga e cioegrave il fatto che noi nasciamo nel linguaggio come ci ha detto Heidegger moltissime
volte nasciamo in un linguaggio che non abbiamo inventato noi ma che ci troviamo Quindi ci
troviamo immersi in discorsi che non sono il mio discorso ovviamente Ma questi altri discorsi
percheacute possano essere presi in quanto discorsi occorre che intervenga tutto quel lavoro che Hegel
descrive della coscienza che coglie un elemento coglie ciograve che in definitiva le appartiene Come
dice Hegel non crsquoegrave qualcosa fuori della coscienza se crsquoegrave qualcosa egrave percheacute egrave nella coscienza E
quindi che cosa accade Accade qualcosa per cui egrave come se il mio discorso ndash usiamo discorso al
posto di autocoscienza ndash si sdoppiasse cioegrave prendo il mio discorso come oggetto quindi ho il mio
discorso il mio dire e poi la consapevolezza del mio discorso per cui ecco egrave come se ci fossero
due discorsi che sono sempre il mio ma sono due percheacute il primo ha preso se stesso come oggetto
cioegrave lo ha considerato come oggetto
Intervento Crsquoentra qualcosa la questione del metalinguaggio
Non crsquoentra la questione del metalinguaggio siamo ancora al di qua nel senso che sarebbe il modo
in cui in effetti il discorso percepisce se stesso Percheacute la coscienza possa percepire se stessa porsi
cioegrave come oggetto deve percepirsi quindi non crsquoegrave ancora metalinguaggio Potragrave intervenire dopo
ovviamente ma egrave come se nel riconoscersi si sdoppiasse cioegrave per potere riconoscersi deve
sdoppiarsi deve porsi come seacute ma anche come altro da seacute Egrave questo punto che egrave complesso in
Hegel Come nellrsquoesempio che facevamo io sono io per potere dire che io sono io egrave come se mi
dovessi sdoppiare ci sono io e poi io che dico ldquoio sono iordquo Sono due cose diverse il primo io non
egrave il secondo io il secondo io egrave llsquooggetto del primo io Egrave come se Hegel dicesse che percheacute ci sia
questa autocoscienza cheacute mi renda conto delle cose queste cose si sdoppiano Egrave inevitabile
percheacute devo prendere il mio stesso dire come oggetto Ciograve che Hegel sta descrivendo appare come
qualcosa di strutturale cioegrave che non puograve non essere se crsquoegrave percezione crsquoegrave questa struttura se crsquoegrave
percezione crsquoegrave sdoppiamento per percepire me io devo sdoppiarmi Egrave come se non potessi non
farlo fa parte del modo in cui funziona il linguaggio Drsquoaltra parte quando affermo qualche cosa
questa mia affermazione in effetti si sdoppia in ciograve che affermo e in ciograve che egrave lrsquoaffermato
possiamo dire lrsquoaffermante e lrsquoaffermato Questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che il
linguaggio instaura e senza la quale distanza non crsquoegrave niente se non crsquoegrave questo sdoppiamento non
crsquoegrave la distanza e io non sono piugrave io cioegrave non sono niente Fuori dal linguaggio dove non crsquoegrave questa
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distanza non ci sono neanche le cose percheacute ci siano le cose da percepire occorre che ci sia questa
distanza Hegel chiama sdoppiamento questa distanza sdoppiamento dellrsquoautocoscienza che egrave la
stessa cosa Per questo dicevo egrave qualcosa di assolutamente strutturale Come accennavo prima
se questa cosa appartiene unicamente alla struttura del discorso potremmo dire il linguaggio o
se si rileva tra individui ndash Hegel lo dice due individui uno di fronte allrsquoaltro Heidegger ci indica
una via e cioegrave il fatto che nasciamo nel linguaggio nella chiacchiera per essere piugrave precisi Quindi
nasciamo immersi in discorsi che di fatto sono giagrave tutti sdoppiati chiunque affermi qualche cosa
si sdoppia nellrsquoaffermante e nellrsquoaffermato Che sono due cose diverse cosigrave come lo sono il
significante e il significato lrsquoaffermato egrave il significato lrsquoaffermante egrave il significante ma percheacute
questo significante sia significante occorre che ci sia il significato e cioegrave che ci sia qualcosa di
affermato Ma allora questo qualcosa di affermato egrave ciograve che ritornando sul significante lo rende
quello che egrave cioegrave un significante Che tuttavia non egrave piugrave quello di prima percheacute crsquoegrave stato un lavoro
nel frattempo il lavoro di ciograve che Hegel chiama il servo vale a dire ciograve che egrave per altro Mentre
per il signore il godimento egrave immediato vuole la cosa e se la prende per il servo invece egrave mediato
mentre il signore egrave indipendente il servo egrave dipendente sarebbe il ldquoper altrordquo Egrave il per altro nel
senso che si pone come quellrsquoelemento che serve al padrone per ottenere lrsquooggetto che vuole Il
servo si occupa di fare questa operazione cioegrave fornire questo oggetto al signore Il signore si pone
come per seacute come qualche cosa che egrave indipendente ma che ha bisogno tuttavia del servo percheacute
il servo gli fornisce lrsquooggetto di cui ha bisogno che desidera che vuole Ora la cosa si puograve intendere
anche in termini strutturali e cioegrave se poniamo il servo il per altro come il significato ndash il
significato egrave sempre per altro egrave una relazione quindi egrave sempre uno spostamento Lrsquoaffermazione
invece no egrave uno egrave come se fosse lrsquouno io affermo qualcosa e questa affermazione certo egrave in
attesa che lrsquoaffermato confermi la mia affermazione Egrave in questo senso che lrsquoaffermato sarebbe la
figura del servo che egrave per altro cioegrave per lrsquoaffermante il signore In questi termini si semplifica un
porsquo la questione di Hegel ma non toglie questa difficoltagrave di cui dicevo prima anche se si puograve poi
intendere in effetti come funziona Il discorso pone se stesso come oggetto Quando fa questo
Quando ha bisogno di porsi come vero Allora il discorso cerca di stabilirsi ponendo se stesso come
oggetto quindi come opposizione da togliere in modo da rimanere identico a seacute Deve togliere
questo sdoppiamento Non puograve farlo naturalmente percheacute egrave la struttura stessa del linguaggio
che sdoppia Come dicevo questo sdoppiamento non egrave altro che la distanza che la parola stessa
dicendosi instaura e che consente di prendere le distanze tra soggetto e oggetto Sono poi la stessa
cosa ma questa distanza che si instaura egrave quella che mi consente di pensare un oggetto sennograve non
lo posso pensare percheacute non crsquoegrave Il tentativo dunque egrave quello di togliere lo sdoppiamento
Sembra che Hegel voglia andare in questa direzione da parte sia del signore che immagina che
servendosi del servo possa raggiungere lrsquooggetto e quindi goderne immediatamente come dire
che il significante ndash perdonate lrsquoantropomorfismo ndash come se il significante volesse raggiungere il
significato immediatamente che il significato sia identico a seacute che sia quello che vuole il
significante Ciograve che incontra egrave invece un significato che egrave il lavoro nel senso che egrave una relazione
continua con altre cose e quindi egrave come se non riuscisse a trovare la sua veritagrave E in effetti Hegel
lo dice la posizione del padrone egrave in un certo qual modo deficitaria rispetto a quella del servo
percheacute il padrone non raggiungeragrave mai lrsquoautocoscienza piena percheacute sempre debitore nei confronti
del servo il quale servo continua a lavorare ma lavorando continua a spostare la questione e
quindi non avragrave mai la certezza di seacute Egrave come se il significante cercasse nel significato la certezza
di seacute Cosa trova Trova un rinviare infinito Mentre dice sempre Hegel per il servo la situazione
egrave migliore il servo si trova a essere strutturalmente per altro e quindi si pone nei confronti
dellrsquooggetto non come qualcosa che deve essere immediatamente appetito e posseduto ma come
qualcosa che deve essere conosciuto manipolato elaborato percheacute egrave per altro egrave per il signore
cioegrave lavora per il signore Quindi la sua relazione con lrsquooggetto egrave sempre dipendente dal fatto di
dovere modificare lrsquooggetto Ciograve che fa il servo egrave elaborare continuamente la relazione percheacute egrave di
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questo che egrave fatto egrave fatto di relazioni Ma compiendo questa operazione puograve raggiungere la
coscienza di seacute cioegrave lrsquoautocoscienza cosa che invece egrave negata al padrone per i motivi che dicevo
prima Per Hegel tra i due il servo egrave lrsquounico che possa raggiungere lrsquoautocoscienza nel senso che
il lavoro che compie egrave quel lavoro che gli consentiragrave di acquisire la consapevolezza di seacute cioegrave di
essere lavoro in atto In seguito Marx prenderagrave tutto da ligrave Essendo lavoro in atto il servo ha la
possibilitagrave di porsi come autocoscienza cioegrave autoconsapevolezza di seacute Egrave soltanto attraverso
questa fase dice Hegel di essere lavoro in atto che il servo mano a mano passo dopo passo puograve
acquisire lrsquoautocoscienza cioegrave la sua veritagrave Quella veritagrave che egrave inaccessibile al padrone diventa
accessibile al servo attraverso il lavoro Per tradurla in termini semiotici il lavoro del significato
che non egrave altro che la messa in atto di relazioni egrave ciograve che consente al significato di stabilire il
significante in quanto significante il quale perograve a quel punto non egrave piugrave padrone egrave il significato
che determina il significante egrave lui che lo determina Il significante non si determina da seacute mentre
il significato attraverso il suo lavoro puograve determinare il significante cioegrave lo fa essere quello che
egrave La questione del servo e del padrone non egrave altro che una descrizione teorica delle basi su cui si
fonda la volontagrave di potenza Tutta la dialettica servo-padrone cioegrave tutto ciograve che riguarda la
volontagrave di potenza egrave qualche cosa che appartiene alla struttura del linguaggio O si prende
coscienza di questo oppure se non si prende coscienza di questo se non si giunge cioegrave alla
autocoscienza se la coscienza non giunge a considerare che ogni volta egrave un atto linguistico e che
in quanto tale egrave sempre per seacute in quanto egrave per altro ed egrave per altro i quanto egrave per seacute se non si
raggiunge questa consapevolezza questa autocoscienza allora si immagina che tutto questo
avvenga al di fuori del linguaggio e cioegrave che il servo e il padrone siano realmente due persone
Hegel lo dice a un certo punto due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro Ma percheacute sia possibile
pensare in questi termini a due individui lrsquouno di fronte allrsquoaltro egrave necessario che si sia giagrave
compiuto questo percorso dellrsquoautocoscienza In altri termini ancora egrave necessario che ci sia accorti
che si sta parlando e che per parafrasare Heidegger ci si sia fatti carico di questo problema e per
problema intendo il linguaggio Se non ci si fa carico di questo allora si immagina che tutto questo
avvenga fuori dal linguaggio e cioegrave che il signore e il servo siano due personaggi Possono esserlo
naturalmente nel momento in cui anche questi due personaggi si immaginano fuori dal
linguaggio Questa consapevolezza questa autocoscienza nellrsquoaccezione che sto indicando non egrave
altro che ciograve che Heidegger indica come lrsquoautentico Se non crsquoegrave questo allora crsquoegrave la chiacchiera il
servo e il padrone rappresentati sono nella chiacchiera Nellrsquoautocoscienza nellrsquoautentico il servo
e il padrone sono momenti dellrsquoatto linguistico indissolubili e inscindibili esattamente come lo
sono il significante e il significato Egrave una lettura di Hegel che autorizza a fare queste
considerazioni perograve non egrave esattamente in questa direzione che lui va Hegel non egrave interessato alla
semiotica Perograve il dire che lrsquoautocoscienza il discorso il dire - un dire consapevole - si sdoppia
che egrave necessariamente sdoppiato questo non egrave altro che ciograve che la semiotica un secolo dopo ha
detto Si sdoppia lrsquoautocoscienza cioegrave il dire dicendosi si sdoppia A pag 153 Lrsquoautocoscienza egrave
in seacute e per seacute in quanto e percheacute essa egrave in e per seacute per unrsquoaltra ossia essa egrave soltanto come un qualcosa
di riconosciuto Qualcosa di riconosciuto questo ci dice che egrave necessario questo sdoppiamento
questa distanza solo a questa condizione posso riconoscere qualcosa Se non crsquoegrave questo
sdoppiamento questa distanza non posso riconoscere niente percheacute non crsquoegrave nulla di determinato
non essendoci la distanza non ci sono neacute io neacute lrsquooggetto (14) Per lrsquoautocoscienza crsquoegrave unrsquoaltra
autocoscienza essa egrave uscita fuori di seacute Questa autocoscienza che egrave uscita fuori di seacute non egrave altro che
il discorso che vuole se stesso come oggetto A pag 154 (15) Essa deve togliere questo suo esser-altro
Pensate al significante e al significato Il significante egrave lrsquoaffermante dicevamo prima il significato
egrave lrsquoaffermato Il significante per porsi in quanto significante in quanto uno deve muovere verso
il significato che lo fa essere quello che egrave ma una volta che il significato lo ha determinato in
quanto significante egrave come se il significante avesse tolto il significato Questo percheacute il
significante a questo punto ndash ed egrave per questo che egrave differente dal primo significante ndash egrave un
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significante che egrave diventato veramente significante cioegrave egrave tornato a essere quellrsquouno quellrsquointero
il quale naturalmente egrave tale percheacute crsquoegrave stato qualcosa che egrave per altro cioegrave il significato Dovete
tenere conto di questo movimento continuo anche percheacute lrsquoautocoscienza nel momento in cui il
significante ha tolto il significato per potersi stabilire come significante si trova nuovamente
preso nella dialettica continueragrave a porre se stesso come oggetto e quindi a estroflettersi in
qualche modo come autocoscienza saragrave comunque sempre di nuovo in questo movimento per cui
si pone di nuovo come identico ma questo identico egrave identico per avere tolto una differenza avere
tolto un altro significato e cosigrave via allrsquoinfinito A pag 158 (24) In questa esperienza si fa chiaro
allrsquoautocoscienza che a lei la vitahellip Cioegrave lrsquooggetto le cose hellipegrave cosigrave essenziale come lo egrave lrsquoautocoscienza
pura Nellrsquoautocoscienza immediata lrsquoIo semplice egrave lrsquooggetto assoluto che peraltro per noi o in seacute egrave
lrsquoassoluta mediazione e ha per momento essenziale lrsquoindipendenza sussistente LrsquoIo semplice egrave
lrsquooggetto assoluto che egrave assoluta mediazione Egrave mediazione percheacute comunque egrave sempre per seacute in
quanto egrave per altro Resultato della prima esperienza egrave la risoluzione di quellrsquounitagrave semplice mediante
quellrsquoesperienza son poste unrsquoautocoscienza pura e una coscienza la quale non egrave pura per se stessa ma
per un altro vale a dire che egrave come coscienza nellrsquoelemento dellrsquoessere o nella figura della cosalitagrave
Significante egrave diciamo questa coscienza pura la quale egrave tale sempre in relazione in vista di
direbbe Heidegger di qualche cosrsquoaltro di ciograve che ha tolto per potere essere quella che egrave Entrambi
i momenti sono essenziali poicheacute da prima essi sono ineguali ed oppostihellip Sono ancora tenuti come
astratti rispetto al concreto hellipessi sono come due opposte figure della coscienza lrsquouna egrave la coscienza
indipendente alla quale egrave essenza lrsquoesser-per-seacutehellip Egrave evidente che questa egrave la figura del padrone
helliplrsquoaltra egrave la coscienza dipendente alla quale egrave essenza la vita o lrsquoessere per un altro lrsquouno egrave il signore
lrsquoaltro il servo Egrave abbastanza chiaro se pensate al significante e al significato Lrsquouno egrave per seacute
lrsquoaffermante io affermo ed egrave chiaro che se affermo affermo qualcosa quindi lrsquoaffermante egrave
debitore del fatto che per esserci lrsquoaffermante deve esserci qualcosa che viene affermato Crsquoegrave
sempre un qualche cosa che viene affermato e io lo tolgo egrave il significato cui il significante si rivolge
per essere significante passa dal significato e torna al significante ma questo significante egrave sempre
affermante ha sempre un qualche cosa che afferma Per quanto lo tolga crsquoegrave sempre percheacute per
poterlo togliere ci deve essere e qualcosa si determina si stabilisce per seacute solo se toglie ciograve che
quella cosa non egrave Questo egrave il criterio fondamentale che poi Severino ha ripreso in tutta la sua
opera percheacute qualcosa sia quella che egrave occorre che abbia tolto ciograve che quella cosa non egrave Egrave questo
che sta dicendo Hegel ed egrave questo ciograve su cui Severino ha costruito il suo discorso Poi qui spiega
che il signore si rapporta allrsquooggetto come qualcosa di indipendente come un qualche cosa che sta
ligrave e che lui deve prendere Come lo prende Utilizza il servo per questo ha bisogno del servo il
quale si fa carico di lavorare per lui per modificare lrsquooggetto per renderlo usufruibile per rendere
lrsquooggetto dipendente anche percheacute fincheacute egrave indipendente gli si oppone e quindi non sa che cosa
farne Lrsquoopera del servo egrave quella di rendere lrsquooggetto dipendente e quindi fa in modo che il signore
se ne serva Tenete conto che tutto il discorso circa il significante e il significato - il significante
come il signore e il significato come servo - egrave esattamente la stessa cosa La cosa piugrave importante
qui da intendere egrave che tutto questo processo porta allrsquoautocoscienza alla consapevolezza al farsi
carico del problema a lavorare il problema Questa scienza dellrsquoesperienza della coscienza non egrave
altro che un percorso che punta a fare in modo che chi lo percorre giunga a questa autocoscienza
Questa autocoscienza quindi non egrave altro che la consapevolezza di essere parlanti e di non potere
non esserne consapevoli con tutto ciograve che questo comporta La prima cosa egrave una delle prime che
ha detto che lrsquooggetto egrave per la coscienza non egrave per seacute e che per essere quello che egrave egrave necessario
che ci sia la sua negazione tolta ma egrave necessario che ci sia percheacute solo cosigrave e questo Severino lo
dice continuamente ho la certezza incontrovertibile che qualcosa egrave cosigrave solo che questo processo
egrave infinito viene rilanciato ininterrottamente in Hegel La consapevolezza di tutto questo processo
potremmo chiamarla autocoscienza o discorso consapevole di seacute Il prossimo capitolo egrave Libertagrave
dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e coscienza infelice Sono movimenti filosofici ma per Hegel
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sono figure di come queste altre due figure il servo e il padrone si siano strutturate configurate
nella storia della filosofia nella storia del pensiero
21 agosto 2019
Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che la dialettica egrave un processo che procede per integrazione In
effetti la parola che lui usa Aufhebung letteralmente superamento il sollevarsi potrebbe
tradursi anche se non egrave la traduzione corretta integrazione forse rende bene il pensiero di Hegel
Integrazione vale a dire il procedere conservando ciograve che mano a mano fa parte del processo e
proseguire ma sempre conservandolo Qui in questo capitolo Hegel pone una questione che egrave
importante Il titolo egrave Libertagrave dellrsquoautocoscienza stoicismo scetticismo e la coscienza infelice
Sottotitolo Introduzione Il grado della coscienza fin qui raggiunto il pensare Quello che Hegel
intende con pensiero non egrave ciograve che per esempio intende Heidegger ma il pensiero per Hegel egrave uno
dei momenti che occorre considerare per giungere alla ragione Per Hegel egrave la ragione il punto di
arrivo non il pensiero Il percorso che abbiamo fatto muove dalla sensazione poi la percezione
poi lrsquointelletto e poi la ragione Il pensiero ha a che fare diciamola cosigrave con lrsquointelletto
Allrsquoautocoscienza indipendente sua essenza egrave da una parte soltanto la pura astrazione dellrsquoIo drsquoaltra
parte mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle differenze tale distinguere non diviene a
quellrsquoautocoscienza lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute questa autocoscienza dunque non diviene un Io
veramente capace di distinguersi nella sua semplicitagrave o un Io che in quellrsquoassoluta distinzione resti
uguale a se stesso Dice che questa autocoscienza indipendente ndash indipendente egrave un termine
importante percheacute vuol dire che non dipende da altro ndash la sua essenza da una parte egrave soltanto
pura astrazione dellrsquoIo ndash un Io astratto ndash dallrsquoaltra mentre questa astrazione si coltiva e si dagrave delle
differenze cioegrave lrsquoIo si accorge di differenze tale distinguere non diviene a quellrsquoautocoscienza
lrsquoessenza oggettiva che egrave in seacute cioegrave non fa di queste differenze la propria differenza da seacute vale a
dire questo Io non si pone come risultato di un lavoro di estroflessione e ritorno in seacute ma
potremmo dire si pone come una specie di in seacute Questo in seacute egrave indipendente e questo fatto di
essere indipendente ci mostra che posto come non dipendente da altro e quindi egrave come se non
partecipasse della dialettica cioegrave non partecipasse di quella che prima chiamavo integrazione ma
ponesse la coscienza e lrsquoautocoscienza lrsquoin seacute e il per seacute come due distinti e sono certamente
distinti ma come separati non due distinti come momenti di unrsquounitagrave cioegrave momenti di una
sintesi come risultato hellippoicheacute nel concetto della coscienza indipendente lrsquoessere-in-seacute o della
cosalitagravehellip Lrsquoessere-in-seacute egrave la percezione la sensibilitagrave hellipche nel lavoro riceveva la forma non egrave per
nulla una sostanza diversa dalla coscienzahellip Cioegrave la coscienza non si pone come un qualche cosa
che ha un opposto vale a dire non si pone in un processo dialettico ma egrave come se rimanesse
separata separata dal suo opposto A pag 166 hellipnon essere oggetto a seacute come Io astratto ma come
Io che nello stesso tempo ha il valore dellrsquoessere-in-seacutehellip Questo Io ha il valore dellrsquoessere-in-seacute non egrave
il risultato di un processo ma egrave qualcosa che viene posto come separato dal suo opposto quindi
fuori dalla dialettica Ora dice che questo Io che ha valore dellrsquoessere-in-seacute hellipo il comportarsi
verso lrsquoessenza oggettiva in modo che essa abbia il valore dellrsquoessere-per-seacute di quella coscienza per la
quale essa egrave questo vuol dire pensare Questo pensare per Hegel intanto comporta un lavoro un
concetto egrave sempre un lavoro ma mettiamola cosigrave crsquoegrave lrsquoIo poi crsquoegrave lrsquooggetto ma questi due elementi
rimangono separati Il pensare per Hegel egrave cogliere sigrave questa oggettivitagrave ma coglierla come fuori
dellrsquoIo quindi coglierla sigrave ma fuori da un processo dialettico Come dicevo prima non siamo
ancora alla ragione che invece egrave il risultato del processo dialettico Al pensare lrsquooggetto si muove
non in rappresentazioni o in figure ma in concetti vale a dire in un distinto essere-in-seacute il quale
immediatamente per la coscienza non egrave da essa per nulla distinto Per la coscienza non egrave distinto non
egrave qualcosa di opposto qualcosa da integrare ma rimane qualcosa di separato hellipun concetto egrave in
pari tempo un essente e tale differenza in quanto egrave nella coscienza stessa egrave il suo contenuto
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determinatohellip Questa differenza tra il rappresentato e il fatto che questo rappresentato sia un
oggetto ecco tutto ciograve rimane nellrsquoIo cioegrave il fatto che sia un oggetto non egrave posto come qualcosa
che si contrappone allrsquoIo cioegrave il non-Io ma rimane nellrsquoIo egrave come se il mondo esterno in qualche
modo venisse cancellato percheacute lrsquooggetto esterno viene tutto assorbito nel pensiero hellipma essendo
questo contenuto in pari tempo concettualmente concepito essa rimane immediatamente consapevole
della sua unitagrave con questo essente determinato e distintohellip Sa che non si tratta di un oggetto che
non egrave lrsquoIo ma lo assume nellrsquoIo hellipe ciograve non come nella rappresentazione dove la coscienza deve
ricordarsi in modo speciale che questa egrave una rappresentazione sua anzi a me il concetto egrave
immediatamente concetto mio Ciascuno sa che un suo concetto egrave suo Nel pensare Io sono libero
percheacute non sono in un Altro anzi rimango direttamente presso di me e lrsquooggetto che mi egrave lrsquoessenza egrave in
unitagrave inseparata il mio essere-per-seacute e il mio movimento in concetti egrave un movimento entro se stesso
Come dire che il movimento che egrave della dialettica rimane nellrsquoIo non esce fuori dellrsquoIo
Chiaramente per Hegel questo indica un problema nel senso che non tenendo conto
dellrsquoopposizione che crsquoegrave tra Io e non-Io si trova chiaramente di fronte a una difficoltagrave che
vedremo tra poco rispetto allo stoicismo allo scetticismo e alla coscienza infelice che sarebbe
questrsquoultima il discorso religioso Ma nella determinazione di questa figura dellrsquoautocoscienzahellip
Quella in cui questo movimento rimane in me stesso hellipoccorre soprattutto stabilire questo punto
che cioegrave tale figura egrave coscienza pensante in generale o che il suo oggetto egrave unitagrave immediata dellrsquoessere-
in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute Unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave non mediata
Sappiamo che questi due elementi sono mediati nella dialettica crsquoegrave un terzo elemento tra questi
due elementi che sono opposti terzo elemento che egrave la relazione Qui invece non crsquoegrave piugrave la
relazione il terzo elemento Infatti dice unitagrave immediata dellrsquoessere-in-seacute e dellrsquoessere-per-seacute cioegrave
una specie di incollamento La coscienza a seacute omonima respingentesi da se stessa diviene un elemento
che egrave in seacutehellip Quindi rimane tutto nellrsquoin seacute non egrave piugrave un risultato Sappiamo che lrsquoin seacute va al per
seacute che il significante va al significato e che dal significato torna al significante e lo rende quello
che egrave quindi il secondo significante egrave il risultato di questo processo hellipma essa coscienza egrave tale
elemento soltanto come essenza universale in generale non giagrave come questrsquoessenza oggettiva nello
sviluppo e nel movimento del suo essere molteplice e vario Si egrave persa la molteplicitagrave la varietagrave la
possibilitagrave di distinguere Egrave come se il pensiero diventasse il tutto come poi ci spiegheragrave rispetto
allo stoicismo il mondo esterno non crsquoegrave crsquoegrave soltanto il mio pensiero A pag 167 Lo stoicismo
Questa libertagrave dellrsquoautocoscienzahellip Una finta libertagrave hellipsorta nella storia dello spirito come apparenza
consapevole di seacute si egrave - comrsquoegrave noto - chiamata Stoicismo Il suo principio egrave la coscienza egrave essenza
pensante e qualcosa ha per essa medesimo valore di essenzialitagrave o egrave per lei vero e buono solo in quanto
la coscienza ivi si comporti come essenza pensante Qualunque cosa egrave valutata in base allrsquoessere solo
pensiero In effetti se noi escludiamo il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione
diventa abbastanza chiaro che lrsquoin seacute la coscienza diventa il principio fondante di tutto perograve
avendo estromesso in un certo qual modo il per seacute ndash estromesso nel senso che lo ha assunto in seacute
senza averlo inserito nel processo cioegrave senza averlo considerato come tale ndash cosa fa lo stoicismo
Considera tutto il mondo esterno ma potremmo dire i concetti i significati come inessenziali egrave
come se non ci fossero piugrave come se i significati fossero in qualche modo inglobati nel significante
il quale egrave come se non avesse piugrave bisogno del significato come se vivesse per seacute e quindi non crsquoegrave
piugrave un rinvio Ovviamente questa operazione non puograve riuscire percheacute il significante senza il
significato non esiste Infatti qui Hegel sta cercando di definire una situazione particolare quella
dello stoicismo facendoci rendere conto di come sia una modalitagrave di pensiero insieme con lo
scetticismo e la coscienza infelice modalitagrave fallite del pensiero che dovrebbe giungere alla ragione
Se ci si arresta su questi punti non si raggiunge la ragione e quindi non si raggiunge per Hegel il
Sapere Assoluto Lrsquoespandersi molteplice e in seacute distinguentesi della vita il suo singolarizzarsi e
complicarsi egrave lrsquooggetto verso il quale lrsquoappetito e il lavoro esplicano la loro attivitagrave Lrsquoappetito cioegrave la
tensione verso lrsquooggetto Tale molteplice operare si egrave ora contratto nella distinzione semplice che egrave nel
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puro movimento del pensare Non quella differenza che si presenta come cosa determinata o come
coscienza di un determinato esserci naturale come un sentimento o come appetito e come fine per
lrsquoappetito stesso hellip non quella differenza ha piugrave essenzahellip Come dovrebbe essere la differenza tra
coscienza e autocoscienza hellipma soltanto quella differenza che egrave pensata o immediatamente non
distinta da me quella soltanto ha piugrave essenza Non quindi la differenza che crsquoegrave tra un elemento e se
stesso ma soltanto quella che egrave pensata o immediatamente non distinta da me Solo questa ha
essenza cioegrave si pone come qualcosa che ha valore Lrsquounico valore egrave il pensiero pensiero che non
tiene assolutamente conto del fatto che per essere pensiero necessita del suo contrario che deve
essere tolto Se non si compie questa operazione questo contrario che deve essere tolto permane
ma come permane nello stoicismo Permane come qualcosa di inessenziale Egrave il modo che lo
stoicismo si inventa per eliminare lrsquoalteritagrave per eliminare lrsquoAltro vale a dire eliminare lrsquoalteritagrave
per cercare in qualche modo di poter stabilire con certezza che le cose stanno in un certo modo in
definitiva si tratta sempre di questo Tale coscienza egrave quindi negativa verso la relazione signoria-
servitugrave il suo operare non egrave neacute quello del signore che trova la propria veritagrave nel servo neacute quello del servo
che trova la propria veritagrave nella volontagrave del signore e nel servizio resogli anzi il suo operare egrave di esser
libera sul trono e in catenehellip Questa libertagrave egrave una parvenza di libertagrave Le catene sono quelle che lo
stoicismo stesso si crea e cioegrave una realtagrave inessenziale dalla quale deve tenersi lontano non puograve
confrontarcisi hellipegrave di riservarsi lrsquoinerzia che dal movimento dellrsquoesistenza cosigrave dallrsquoagire come dal
patire si rifugia sempre nellrsquoessenza semplice del pensiero Qualunque cosa tutto ciograve che riguarda
il non-Io il mondo esterno chiamiamolo cosigrave provvisoriamente deve scomparire a vantaggio
dellrsquoessenza semplice del pensiero In effetti essendo il mondo esterno totalmente inessenziale non
gli daragrave alcun peso e quindi qualunque cosa gli capiti non lo interessa La pervicacia egrave la libertagrave
che si fa baluardo della singolaritagrave e che sta nellrsquoambito della servitugrave mentre lo stoicismo egrave la libertagrave
che - uscendo sempre da lei stessa - ritorna nella pura universalitagrave del pensiero e che poteacute affiorare
come universale forma dello spirito del mondo soltanto in tempi di generale paura e servitugrave ma anche
di generale cultura che aveva elevato il formare allrsquoaltezza del pensare Per lo stoicismo la libertagrave esce
sempre da se stessa percheacute di fatto non la accoglie la libertagrave egrave in senso negativo in quanto si egrave
estromessa dal mondo esterno quindi pensa essendo solo pensiero di essersi liberata di tutte le
avversitagrave Sebbene ora a questa autocoscienza lrsquoessenza non sia neacute un altro a essa neacute la pura astrazione
dellrsquoIohellip Non egrave altro da se stessa cioegrave egrave fuori dal processo dialettico Sappiamo che ciascun
elemento egrave se stesso ma anche altro da seacute e non puograve non essere entrambe le cose hellipanzi Io che ha
in lui lrsquoesser-altro ma come differenza pensatahellip Questa differenza crsquoegrave anche lo stoicismo se ne
accorge ma egrave una differenza che egrave puramente pensata Non immagina che questa differenza sia
un processo che egrave necessario al pensare e che senza questa differenza non crsquoegrave pensiero possibile
Immagina che questa differenza sia puramente pensata hellipcosigrave che nel suo esser-altro egrave
immediatamente ritornato in seacutehellip Cioegrave cancella lrsquoesser-altro La libertagrave dellrsquoautocoscienza egrave
indifferente verso lrsquoesistenza naturale e quindi la ha alla sua volta liberamente dimessahellip La libertagrave
dellrsquoautocoscienza egrave indifferente verso lrsquoesistenza naturale lrsquoesistenza naturale per Hegel sappiamo
che sono le cose quindi sono i concetti in definitiva Egrave come se lo stoicismo si fosse in un certo
qual modo liberato dal lavoro del concetto Quindi se ne sta tutta bella leggera immaginando
che essendosi liberata dalla fatica come direbbe Hegel del concetto e abbia raggiunta questa
sorta di atarassia cioegrave questo benessere assoluto di cui parlavano gli stoici Si egrave liberata dalla
fatica del concetto ha eliminato il concetto facendolo suo - io sono il concetto - pensato solo
pensato non messo allrsquoopera mai fatto lavorare L libertagrave nel pensiero ha soltanto il pensiero puro
per sua veritagravehellip Sappiamo invece che per Hegel la veritagrave non egrave altro che il processo dialettico la
veritagrave egrave il risultato di un lavoro del concetto Come dicevamo la volta corsa il significato cioegrave il
concetto egrave ciograve che lavora ndash sarebbe il servo ndash a vantaggio del padrone cioegrave dellrsquoaffermante del
significante che afferma qualche cosa Il lavoro del concetto egrave dare al significante una sua identitagrave
una sua essenza come dire ldquotu significante sei questo che io ti dico che seirdquo percheacute io sono il
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significato che tu sei Sarebbe il lavoro del servo che lavora per il padrone In questa allegoria il
padrone sarebbe il significante lrsquoaffermante hellipveritagrave che egrave senza il riempimento della vitahellip Per
Hegel la vita egrave il processo dialettico sono le cose sono ciograve che si incontra helliped egrave quindi soltanto il
concetto della libertagrave ma non proprio la libertagrave vitale giaccheacute a tale libertagrave essenza egrave soltanto il pensare
in generale egrave la forma come forma che distaccatasi dallrsquoindipendenza delle cose egrave ritornata in seacute Egrave
esattamente quello che vi dicevo cioegrave questa libertagrave egrave una libertagrave fittizia percheacute egrave fatta solo di
pensiero egrave distaccata dal concetto e immagina cosigrave di essersi liberata dalla fatica del concetto
Ma chiaramente questa libertagrave egrave solo pensata Infatti diceva prima che crede di essere libero
ma in realtagrave egrave in catene incatenato alla necessitagrave di cancellare in qualche modo il lavoro del
concetto di cancellare lrsquoautocoscienza in definitiva Solo distaccandosi qui il concetto come
astrazione dalla molteplice varietagrave delle cose esso non ha in lui contenuto alcuno ma ne ha uno che
gli egrave dato Gli egrave dato per la coscienza dalla sua sensibilitagrave da ciograve che vede da ciograve che pensa Invero
la coscienza pensando il contenuto lo cancella come un essere estraneohellip Il contenuto il concetto
diventa un essere estraneo hellipma il concetto egrave concetto determinato e tale sua determinatezza egrave
lrsquoestraneo chrsquoesso ha in lui Questo concetto in effetti egrave quella cosa che ha anche una
determinazione cosigrave come per il significante il significato egrave ciograve che lo determina se io tolgo il
significato il significante diventa indeterminato cioegrave non serve piugrave a niente Ecco percheacute a un
certo punto dice a pag 169 hellipsiccome esse tuttavia non possono effettivamente giungere ad alcuna
espansione di contenuto cominciano presto ad ingenerare tedio Ci si annoia a morte nel senso che le
cose non significano piugrave niente percheacute propriamente non ci sono non hanno una determinazione
Come ci arriva a questo Percheacute dice Alla domanda che cosa sia vero e buono offriva ancora una
volta in risposta il pensare stesso privo di contenutohellip Cioegrave sono niente Non sono niente appunto
percheacute al significante ho tolto il significato il significante senza significato egrave niente Tale coscienza
pensante cosigrave comrsquoessa si egrave determinata cioegrave come libertagrave astratta non egrave dunque che lrsquoimperfetta
negazione dellrsquoesser-altrohellip Egrave la negazione dellrsquoesser-altro dellrsquoalteritagrave ma egrave imperfetta percheacute
la negazione dellrsquoesser-altro ldquoperfettardquo sarebbe la negazione che consente di negare lrsquoaltro ma
accogliendolo in quanto negato Qui lo immagina soltanto come pensato come un prodotto del
suo pensiero che non ha nessuna essenza in seacute e che quindi non ha nessuna determinazione Crsquoegrave
il significato certo ma questo significato egrave soltanto nel mio pensiero non crsquoegrave propriamente ma
se non crsquoegrave in quanto determinazione questo mio pensiero lui stesso rimane indeterminato Infatti
Hegel diceva giustamente che per lo stoicismo non crsquoegrave nessuna possibilitagrave di stabilire neacute il vero
neacute il buono neacute il bello cioegrave di determinare qualcosa in quanto tale E questo come giustamente
diceva comincia a generare tedio percheacute non essendoci nessuna determinazione non crsquoegrave nessuna
possibilitagrave di stabilire delle differenze e quindi di procedere si ferma ligrave Egrave un discorso che si
chiude in se stesso impedisce di procedere di andare oltre Lrsquoandare oltre egrave un andare oltre per
integrazione e nello stoicismo non crsquoegrave niente da integrare percheacute non egrave dunque che lrsquoimperfetta
negazione dellrsquoesser-altro non avendo fatto che ritrarsi entro seacute dallrsquoesserci essa non egrave giunta a
compiersi come assoluta negazione dellrsquoesserci in lui Lrsquoassoluta negazione cioegrave la negazione che
consente allrsquoesserci di essere ciograve che egrave Questa negazione dellrsquoesser-altro per cui io posso affermare
che la coscienza egrave in seacute Devo sempre negare ma per potere negare deve esserci questa
determinazione in quanto altro da me Se non crsquoegrave se immagino che sia soltanto nel mio pensiero
non ho niente da negare A lei il contenuto vale bensigrave soltanto come pensiero ma anche come
determinato e la determinatezza egualmente vale come la determinatezza ut sic Una determinatezza
che non egrave il risultato di un processo ma una determinatezza ut sic in quanto tale fine a se stessa
Un altro modo di non cogliere il processo dialettico dice Hegel egrave lo scetticismo che definisce come
la realizzazione di ciograve che per lo stoicismo egrave soltanto il concetto Lo stoicismo pone lrsquoesser-altro
come qualche cosa di inessenziale e si rivolge tutto al pensiero Lo scetticismo fa dellrsquoesser-altro
sigrave sempre qualcosa di inessenziale ma un qualcosa che egrave sempre in una opposizione continua con
lrsquoIo lrsquoio lrsquoAltro sempre in una opposizione continua Percheacute puograve fare questo Percheacute continua a
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pensare i termini del processo dialettico non come momenti di una unitagrave quindi come il risultato
di un processo ma come sigrave distinti ma separati E allora succede quello che anche Severino
diceva e cioegrave o crsquoegrave lrsquouno o crsquoegrave lrsquoaltro se crsquoegrave lrsquouno si nega quellrsquoaltro se ci sono io non crsquoegrave il non-Io
se crsquoegrave il non-Io non ci sono io Si rimpalla continuamente tra questi due opposti senza accorgersi
che questi due opposti di fatto fanno parte di unrsquointegrazione di un risultato percheacute questi due
elementi sono in relazione tra loro Lo scetticismo cancella la relazione li mantiene come separati
e quindi sono continuamente in lotta tra loro percheacute o crsquoegrave il positivo o crsquoegrave il negativo se crsquoegrave il
negativo non crsquoegrave il positivo A pag 169 verso la fine Il pensiero diventa pensare perfetto che
annienta lrsquoessere del mondo molteplicemente determinato e la negativitagrave dellrsquoautocoscienza libera in
questo vario e diverso configurarsi della vita diventa la negativitagrave reale Cioegrave negare realmente del
positivo nei confronti del negativo e viceversa Egrave chiaro che come lo stoicismo corrisponde al concetto
della coscienza indipendentehellip Indipendente nel senso che la coscienza non egrave per altro ma solo per
seacute hellipgiagrave apparsa come relazione signoria-servitugrave cosigrave lo scetticismo corrisponde alla realizzazione di
quella coscienza come ad atteggiamento negativo verso lrsquoalteritagrave corrisponde cioegrave allrsquoappetito e al
lavoro Questo egrave il modo dello scetticismo di rispondere alla questione dellrsquoalteritagrave La pone in
termini realistici la pone quindi come la contrapposizione tra due elementi E qui crsquoegrave una
questione importante il servo e il padrone come dicevamo la volta scorsa in realtagrave sono due
figure che fanno parte del pensiero il servo e il padrone non sono disgiungibili non possono essere
separati cosigrave come non si puograve separare il significante dal significato Il servo egrave il pensiero vale a
dire il lavoro del concetto che dagrave al significante cioegrave al signore la sua veritagrave Qual egrave la veritagrave del
significante Il suo significato cosigrave come la veritagrave del significato egrave il significante che lo afferma
Pensata in questi termini la dialettica servo-padrone diventa piugrave intelligibile Non so percheacute sia
venuta in mente a Hegel questa storia del servo e del padrone ma va bene cosigrave La questione
importante egrave intendere come la negazione della integrazione cioegrave del processo dialettico porti
allrsquoimpossibilitagrave della ragione porti cioegrave allrsquoimpossibilitagrave di accogliere il lavoro che il linguaggio
compie mentre egrave in atto Questo lavoro che fa il linguaggio ndash significante e significato la relazione
tra i due il terzo elemento - egrave importantissimo percheacute se mantengo separati il significante dal
significato non capisco nulla di quello che succede Egrave questa relazione che fa dei due come giagrave
diceva de Saussure un segno cioegrave qualcosa di utilizzabile per dirla in modo spiccio sennograve non egrave
utilizzabile Cosigrave come infatti risulta non utilizzabile lo stoicismo percheacute a un certo punto si
ferma si chiude il discorso non va piugrave da nessuna parte allo stesso modo anche lo scetticismo
non va piugrave da nessuna parte percheacute in questa opposizione realisticamente intesa tra positivo e
negativo che si rimpallano continuamente anche in questo caso il pensiero diventa inutilizzabile
Sapete che lo scetticismo egrave quella corrente di pensiero che negava la possibilitagrave di stabilire
qualunque veritagrave Percheacute egrave impossibile affermare qualunque veritagrave Percheacute qualunque
affermazione della veritagrave puograve essere confutata A questo punto verrebbe da dire ma allora la
confutazione egrave la veritagrave No percheacute anche la confutazione viene confutata E infatti a un certo
punto Hegel dice che egrave come quei bambini dispettosi per cui se uno dice A lrsquoaltro dice B ma se il
primo dice A lrsquoaltro risponde B dice sempre il contrario Quindi lo scetticismo egrave quellrsquoaltra forma
di pensiero che eliminando il processo dialettico cioegrave questo procedere per integrazione tenta in
modo fallimentare di eliminare lrsquoalteritagrave Come la elimina Rappresentandola realisticamente in
questa opposizione che diventa naturalmente irriducibile percheacute se non egrave pensata come relazione
tra i due crsquoegrave un aut-aut lrsquouno esclude lrsquoaltro e quindi se sostengo lrsquouno nego quellrsquoaltro e
viceversa Nello scetticismo crsquoegrave lrsquoimpossibilitagrave di fermare qualcosa Ecco percheacute egrave inutilizzabile
percheacute dice che nulla egrave affermabile e quindi nulla egrave utilizzabile se voglio utilizzare qualcosa devo
fermarla deve essere quello che egrave Ora sappiamo che egrave quello che egrave in relazione a una differenza
ma deve essere quello che egrave per essere utilizzabile sennograve che cosa utilizzo Lo scetticismo dice che
questa cosa egrave sempre differente da seacute e quindi non egrave utilizzabile Ecco percheacute dice Hegel egrave un
pensiero che egrave fallimentare percheacute non porta da nessuna parte non ha nessun utilizzo per il
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pensiero Il pensiero per potere procedere ha bisogno di reperire qualcosa per poi da ligrave andare
oltre Per potere stabilire una differenza occorre che ci sia unrsquoidentitagrave occorre che sia identico a
seacute allora da quel punto posso procedere e stabilire delle differenze Se questa identitagrave non crsquoegrave
ma ci sono solo differenze non crsquoegrave neanche piugrave la differenza percheacute la differenza non egrave piugrave
differente da niente Questo egrave il problema dello scetticismo A pag 171 Ciograve che dilegua egrave il
determinato o la differenza che in un modo o nellrsquoaltro srsquoimpone come differenza solida e immutabile
Tale differenza non ha in lei nulla di permanente e deve dileguare al pensare appunto percheacute il distinto
consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere una propria essenza solo in un altro ma il pensare egrave il
rendersi conto di tale natura del distinto egrave lrsquoessenza negativa come essenza semplice Lo scettico
dilegua ogni differenza il distinto consiste nel non essere in lui stesso nellrsquoavere la propria essenza
solo in un altro Questa distinzione dice non ce lrsquoha la cosa Questo egrave importante Come ha sempre
sostenuto questa differenza non egrave nella cosa in quanto tale ma egrave in un altro questo distinguersi
egrave un distinguersi da altro da ciograve che non egrave non egrave nella cosa stessa Se fosse nella cosa stessa questa
cosa stessa sarebbe strutturalmente altra da seacute e quindi sarebbe inutilizzabile allora non ci
sarebbe percheacute una differenza che muove non da una identitagrave ma da altre differenze non egrave
differenza percheacute non crsquoegrave piugrave nulla da cui differisce Egrave questa la questione principale per Hegel e
cioegrave che nello scettico il distinto egrave nella cosa egrave in lui stesso e non in altro Chiaramente essendo
in lui stesso non crsquoegrave quel processo di integrazione quel processo dialettico percheacute la differenza
non egrave piugrave tra un elemento e il suo opposto il suo esser-altro ma egrave nella cosa stessa egrave in lui stesso
ed essendo in lui stesso come vi dicevo non egrave utilizzabile egrave un discorso che non ha nessuna
possibilitagrave di andare da nessuna parte A pag 173 Se le viene indicata lrsquoeguaglianza essa mostreragrave
lrsquoineguaglianza se poi dinanzi a lei venga tenuta ferma lrsquoineguaglianza che essa ha testeacute profferito
allora passa oltre a indicare lrsquoeguaglianza In effetto il suo chiacchierare egrave un litigio da ragazzi testardi
dei quali lrsquouno dice A quando lrsquoaltro dice B per dire B quando lrsquoaltro dice A e cosigrave ciascuno restando
in contraddizione con se stesso si paga la soddisfazione di restare in contraddizione con gli altri Egrave in
contraddizione con se stesso e quindi egrave contraddizione anche con gli altri e si appaga di questo
Nello scetticismo la coscienza fa in veritagrave esperienza di seacute come di una coscienza contraddicentesi entro
se stessa da tale esperienza scaturisce una figura nuova la quale riconnette entrambi i pensieri tenuti
separati dallo scetticismo La mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stessohellip Notate la
mancanza di pensiero dello scetticismo verso se stesso Lo scetticismo non pensa per parafrasare
Heidegger Se pensasse si renderebbe conto che percheacute possa fare le cose che fa non deve essere
quello che dice di essere Egrave sempre questa la questione La mancanza di pensiero dello scetticismo
verso se stesso dovragrave dileguare giaccheacute in effetto egrave pur sempre una sola coscienza a possedere in lei quei
due modi La nuova figura saragrave quindi per seacute la duplicata coscienza di seacutehellip Qui introduce la
questione del pensiero religioso hellipcome coscienza che si rende libera che non egrave soggetta a mutamento
ed egrave eguale a se stessa e saragrave coscienza di seacute come coscienza che si confonde e srsquoinverte in modo assoluto
e saragrave la coscienza di questa sua propria contraddizione Qui lo anticipa il discorso religioso non egrave
altro che prendere coscienza di questa situazione autocontraddittoria e viverla fino in fondo
28 agosto 2019
Pag 174 Questa coscienza infelice scissa entro se stessa egrave cosigrave costituita che essendo tale
contraddizione della sua essenza una coscienzahellip Cioegrave lo sa hellipla sua prima coscienza deve sempre
avere insieme anche lrsquoaltra e in tal modo mentre essa ritiene di aver conseguita la vittoria e la quiete
dellrsquounitagrave deve immediatamente venir cacciata da ciascuna (delle sue due coscienze) Questa egrave la
premessa che fa Hegel Ricordate il discorso che faceva rispetto allo scetticismo crsquoerano questi
due poli nei quali lrsquouno nega sempre quellrsquoaltro ndash se affermo uno allora questo affermare lrsquouno
immediatamente si sposta sulla sua negazione se ci si ferma sulla sua negazione di nuovo si ritorna
ad affermare il primo e cosigrave via Per Hegel questo egrave un modo di pensare inconcludente Ma anche
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qui ci sono due momenti perograve qui il discorso egrave differente percheacute entrambe queste due coscienze
non vengono cacciate lrsquouna dallrsquoaltra ma tendono a comporsi in una unitagrave Cosa che poi avverragrave
nella Ragione ma questo lo vedremo nel capitolo successivo Egrave unrsquounitagrave a cui tendono queste due
coscienze quindi a essere qualcosa di unitario di intero per potersi affermare Egrave chiaro che se
una coscienza egrave la negazione dellrsquoaltra in questo processo una delle due deve scomparire Ma il
discorso religioso non riesce a fare questo non riesce cioegrave a integrare la sua negazione
nellrsquoaffermazione Questo lo faragrave la Ragione Dice che questa coscienza duplicata essa stessa egrave
lrsquointuirsi di unrsquoautocoscienza in unrsquoaltrahellip Questa autocoscienza si intuisce in quanto ce nrsquoegrave
unrsquoaltra hellipessa stessa egrave lrsquouna e lrsquoaltra autocoscienza e lrsquounitagrave di entrambe le egrave anche lrsquoessenzahellip
Percheacute egrave questo ciograve che cerca ciograve che vuole ciograve a cui tende hellipma essa per seacute non egrave ancora questa
essenza medesima essa per seacute non egrave ancora lrsquounitagrave di tutte e due le autocoscienze Permangono due in
quanto distinte e separate (43) La coscienza trasmutabile Essendo essa da prima solo lrsquounitagrave
immediata di entrambe le autocoscienze ma non essendo entrambe per lei lo stesso per lei anzi essendo
opposte lrsquouna quella semplice e intrasmutabile le egrave lrsquoessenza mentre lrsquoaltra quella che si trasmuta
per molte guise le egrave lrsquoInessenziale Ambedue sono per essa essenze reciprocamente estranee essa stessa
essendo la coscienza di questa contraddizione si pone dal lato della coscienza trasmutabile ed egrave a se
stessa lrsquoInessenziale ma come coscienza dellrsquointrasmutabilitagrave o dellrsquoessenza semplice deve in pari
tempo procedere a liberarsi dallrsquoInessenziale vale a dire a liberare seacute da se stessa Hegel introduce
questi termini lrsquointrasmutabile e il trasmutabile Si considera lrsquointrasmutabile come lrsquouniversale
il concetto lrsquointero ciograve che egrave necessariamente quello che egrave mentre il trasmutabile anzicheacute essere
lrsquouniversale egrave il singolare cioegrave lrsquoimmanente lrsquoaccadere che egrave sempre accidentale
Lrsquointrasmutabile interviene qui sigrave certo come lrsquointero come lrsquouniversale ma lo si intende meglio
se lo si pone anche come il divino Hegel non cita mai dio il nome dio non compare mai perograve
parlando dellrsquointrasmutabile allude a qualcosa del genere percheacute in effetti ciograve che egrave universale la
veritagrave lrsquointero nella religione ndash sta parlando della religione ndash egrave dio ovviamente Quindi da una
parte pone una coscienza intrasmutabile cioegrave quella consapevolezza di qualche cosa di divino di
qualcosa di universale qualche cosa che egrave da raggiungere dallrsquoaltra parte pone una coscienza
trasmutabile che egrave quella con cui ciascuno ha a che fare cioegrave limitata particolare singolare
immanente il qui e ora Piugrave avanti prosegue Ma mentre le due coscienze le sono egualmente
essenziali e contraddittorie essa egrave soltanto il movimento contraddittorio nel quale il contrario non
giunge alla quiete nel proprio contrario anzi si riproduce in quello nuovamente soltanto come contrario
Cerca di eliminare lrsquoaltro come contrario ma volendo fare questo si ritrova il contrario di
quellrsquoaltra e quindi non riesce a cavarsi drsquoimpiccio Noi assistiamo cosigrave alla lotta contro un
nemicohellip Il nemico sarebbe questa situazione di opposti che necessariamente insistono hellipcontro
il quale la vittoria egrave piuttosto una sottomissionehellip Percheacute per ciascuno dei due vincere sarebbe come
sottomettersi allrsquoaltro hellipaver raggiunto un contrario significa piuttosto smarrirlo nel suo contrario
La coscienza della vita la coscienza dellrsquoesistere e dellrsquooperare della vita stessa egrave soltanto il dolore per
questo esistere e per questo operare quivi infatti come consapevolezza dellrsquoessenza ha soltanto la
consapevolezza del suo contrariohellip Consapevolezza dellrsquoessenza cioegrave di ciograve che egrave veramente non
ha altro che questo il sapere che egrave il suo contrario helliped egrave quindi conscia della propria nullitagrave
Vedete come comincia a prendere forma la figura della coscienza infelice cioegrave della coscienza
religiosa che considera se stessa una nullitagrave a fronte dellrsquointrasmutabile del divino Da questa
posizione essa inizia la sua ascesa verso lrsquointrasmutabile Ma tale ascesa non egrave che quella
consapevolezza medesima ed egrave quindi immediatamente la coscienza del contrariohellip Tale ascesa dice
non egrave altro che la propria consapevolezza di volere ascendere E quindi rivelandosi come
consapevolezza volontagrave di ascendere di fatto si pone nella condizione di non poterlo raggiungere
percheacute si pone proprio come coscienza esattamente come ciograve che non egrave intrasmutabile
Lrsquointrasmutabile che entra nella coscienza egrave quindi parimente toccato dalla singolaritagravehellip Cioegrave questo
intrasmutabile che entra nella coscienza e di cui la coscienza vuole impadronirsi egrave toccato dalla
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singolaritagrave percheacute questo intrasmutabile appartiene in qualche modo alla mia coscienza che egrave
singolare egrave mia Quindi egrave come se viziassi lrsquointrasmutabile del fatto che in qualche modo egrave mio
helliped egrave presente soltanto insieme con questa che lungi dallrsquoessere stata cancellata nella coscienza
dellrsquointrasmutabile vi ricompare di continuo Io voglio raggiungere lrsquointrasmutabile ma in questo
volerlo raggiungere mi rendo conto che io non lo sono e quindi non posso che continuamente
prendere atto della limitatezza per cui piugrave voglio raggiungerlo piugrave mi rendo conto della mia
limitatezza (45) La figura dellrsquointrasmutabile Ma in questo movimento la coscienza duplicata fa
esperienza appunto di quello scaturire della singolaritagrave nellrsquointrasmutabile e dellrsquointrasmutabile nella
singolaritagrave La singolaritagrave ritrova lrsquointrasmutabile come suo obiettivo come ciograve a cui tende ma
questa consapevolezza dellrsquointrasmutabilitagrave non puograve che ritornare alla coscienza che vuole essere
ciograve che non egrave e quindi sempre limitata Si attua per essa la singolaritagrave in genere nellrsquoessenza
intrasmutabile e si attua in pari tempo la sua in lei Giaccheacute la veritagrave di siffatto movimento egrave appunto
lrsquoesser-uno di questa coscienza duplicata Ma da prima questa unitagrave le si attua in modo tale che
elemento dominante vi egrave tuttora la diversitagrave dei due membri Ciograve che la coscienza rileva egrave la
persistenza di questi due elementi la coscienza dellrsquointrasmutabile il divino e la coscienza di non
esserlo e quindi voler giungere al divino Ma non riesce a separare le due cose in modo definitivo
percheacute punta allrsquounitagrave non riesce a porle come distinte in modo definitivo in modo da lasciarle
per sempre separate percheacute sarebbe la rinuncia allrsquointrasmutabile al divino A pag 177 Ciograve che
qui si presenta come modo e relazione dellrsquointrasmutabile resultograve quale esperienza che lrsquoautocoscienza
scissa fa nella sua infelicitagrave Questo egrave un tema fondamentale la scissione dellrsquoautocoscienza
Sappiamo che lrsquoautocoscienza non egrave altro che la consapevolezza di seacute di essere pensanti ma
questa scissione dellrsquoautocoscienza che non riesce a trovare la propria unitagrave che invece troveragrave
con la ragione questa scissione egrave ciograve che produce la sofferenza Percheacute Infatti parla a un certo
punto anche di nostalgia e come sappiamo Hegel non solo conosceva perfettamente il greco ma
anche la filosofia greca Nostalgia viene da νόστος letteralmente il ritorno ma per ritornare
occorre una distanza ci vuole un qualche cosa a cui ritornare se ritorno egrave percheacute non sono lagrave
ovviamente Potremmo tradurla cosigrave forse in modo grammaticalmente meno corretto ma
concettualmente piugrave appropriato come dolore per la distanza distanza che come sappiamo
appartiene al linguaggio Il dolore per la distanza egrave ciograve che fa sigrave che la sofferenza e qui arriviamo
a un punto importante incominci ad avere valore In effetto avendo lrsquointrasmutabile assunto una
figura il momento dellrsquoal di lagrave non solo egrave rimasto anzi egrave addirittura rafforzato giaccheacute se da una
parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento sembra sia stato avvicinato alla
coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un impenetrabilehellip Cioegrave si egrave avvicinato
nel senso che io lo voglio questo intrasmutabile voglio possedere questo divino me lo figuro perograve
in questo figurarmelo non solo non riesco ad assumere questo intrasmutabile ma si rafforza
sempre di piugrave in quanto elemento irraggiungibile che deve come vedremo tra poco rimanere
irraggiungibile hellip giaccheacute se da una parte mediante la forma dellrsquoeffettualitagrave singola questo momento
sembra sia stato avvicinato alla coscienza singola esso drsquoaltra parte le sta di contro come un
impenetrabile Uno sensibile con tutta la crudezza di una realtagrave effettualehellip Nonostante questo
questo mi sta di contro come un Uno che sta per conto suo che non riesco a raggiungere mai hellipla
speranza di potersi unificare con lrsquointrasmutabile deve rimanere speranza deve cioegrave restare senza
compimento e senza presenzialitagravehellip Non deve mai essere presente Dio devo sempre
rappresentarmelo ma non puograve neacute deve apparire Dovesse apparire sarebbe immediatamente
arrestato e giustiziato come drsquoaltra parte egrave accaduto hellipcheacute tra speranza e compimento spazia
appunto lrsquoaccidentalitagrave assoluta o lrsquoindifferenza immobile implicita nella figurazione stessa cioegrave nel
fondatore elemento della speranza Per via della natura dellrsquoUno nellrsquoelemento dellrsquoessere per via
dellrsquoeffettualitagrave di cui si egrave rivestito accade necessariamente chrsquoesso sia dileguato nel tempo e nello
spazio e che sia stato lungi e senzrsquoaltro lungi rimanga Questo Uno che diventa un essere in quanto
tale occorre che rimanga irraggiungibile (48) Mentre da prima il mero concetto della coscienza scissa
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si determinava come il processo per cui essa toglievasi come singola per diventare coscienza
intrasmutabilehellip Che cosa fa questa coscienza scissa Cerca di togliere la coscienza singola per
diventare coscienza intrasmutabile Egrave questo che voleva fare togliermi di mezzo in quanto
animale in quanto persona in quanto peccatore ecc per arrivare allrsquointrasmutabile solo a
questo punto ho riunito in un tutto e quindi non piugrave questa distanza percheacute tutte queste
operazioni sono messe in atto per evitare la distanza Tutto ciograve senza rendersi conto che questa
distanza stessa cioegrave il funzionamento del linguaggio egrave ciograve che consente di costruire tutte queste
cose perograve egrave avvertita come lrsquoimpossibilitagrave della felicitagrave Infatti nella tradizione cristiana-
cattolica il paradiso egrave il luogo della veritagrave dove si contempla la veritagrave dove ogni cosa ha trovato
la sua veritagrave dove non crsquoegrave piugrave il falso dove cioegrave il significante e il significato hanno fatto un
tuttrsquouno non crsquoegrave piugrave nessuna distanza tra i due la cosa egrave quella che egrave e non egrave altro dicendosi Egrave
questa la veritagrave del paradiso hellipil suo travaglio la sua aspirazione hanno ormai questa
determinazione essa toglie piuttosto la sua relazione col puro intrasmutabile non figurato e si procura
il rapporto soltanto con lrsquouniversale figurato Cheacute a tale coscienza essenza e oggetto egrave ormai lrsquoesser-uno
del singolo con lrsquointrasmutabile cosigrave come nel concetto lrsquooggetto essenziale era soltanto lrsquointrasmutabile
astratto privo di figurazione e ciograve da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto
esser-scisso del concetto Prego di porre attenzione a questrsquoultima riga che egrave esplicativa di tutto ciograve
da cui essa deve distaccarsi egrave ora la relazione di questo assoluto esser-scisso del concetto La scissione
che crsquoegrave nel concetto la distanza che crsquoegrave nel concetto egrave questo che deve essere eliminato per arrivare
al divino allrsquointrasmutabile cioegrave al concetto universale al tutto allrsquointero alla veritagrave A pag
180 Tuttavia qualche cosa non egrave per lei (la coscienza) non egrave per lei che questo suo oggetto
lrsquointrasmutabile il quale a lei ha essenzialmente la figura della singolaritagrave sia lei stessa lei stessa cioegrave
la singolaritagrave della coscienza Non egrave per lei che questo intrasmutabile sia a lei alla coscienza non
lo puograve raggiungere non lo raggiungeragrave mai Si presenta cosigrave lrsquointeriore movimento del pur animo che
sente bensigrave se stesso ma si sente dolorosamente come scissione movimento di una infinita nostalgiahellip
Il dolore per la distanza hellip la quale ha la certezza di avere a propria essenza un siffatto puro animo
- puro pensare pensantesi come singolaritagrave - da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio
percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Rileggo percheacute egrave importante Questa coscienza
si sente dolorosamente come scissione hellip una infinita nostalgia hellip la quale ha la certezza di avere a
propria essenza un siffatto puro animo hellip da venir conosciuta e riconosciuta da quellrsquooggetto proprio
percheacute quellrsquooggetto stesso pensa seacute come singolaritagrave Cioegrave la nostalgia riguarda il dolore per la
lontananza riguarda il non venir riconosciuti dallrsquointrasmutabile da dio Ci vuole un suo
riconoscimento che dia la certezza Se al posto di dio ci mettiamo il concetto cioegrave il significato egrave
chiaro che il significante si aspetta dal significato il proprio significato la propria essenza A pag
181 Come da una parte adoperandosi a raggiungere seacute nellrsquoessenza essa attinge soltanto la propria
separata effettualitagrave cosigrave drsquoaltra parte non puograve attingere lrsquoAltro come qualcosa di singolo e di
effettuale Non puograve attingere lrsquoAltro non puograve prenderselo Egrave questo il grossissimo problema Dove
questo vien cercato la non puograve venir trovato percheacute esso deve appunto essere un al di lagrave un qualcosa
siffatto da non poter venir trovato A questo punto si pone una questione interessante Che cosa fa
la sofferenza Mi dice che questo intrasmutabile il divino non egrave raggiungibile Quindi fincheacute
soffro io garantisco lrsquoesistenza dellrsquointrasmutabile percheacute se lo raggiungessi diventerebbe un
singolare Egrave un porsquo il discorso che faceva Heidegger rispetto allrsquoessere e allrsquoente se io pongo lrsquoessere
come un qualche cosa non sto piugrave parlando dellrsquoessere ma di un ente cioegrave di un qualche cosa E
cosigrave potete pensare anche tutta questa situazione cioegrave sono io che con tutta la mia sofferenza
con il dolore della distanza mantengo la distanza In un certo senso egrave un modo per farmi padrone
di questa distanza per gestirla se non posso eliminarla la padroneggio Se soffro allora vuol dire
che questa distanza crsquoegrave A un certo punto il cristianesimo ha posto la sofferenza come un valore
vale a dire come un qualche cosa che essendo un valore dagrave importanza Ancora oggi egrave cosigrave chi
soffre egrave importante chi soffre merita rispetto Se pensate a tutta la storia dellrsquoal di lagrave al soffrire
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in terra per poi potere godere nellrsquoal di lagravehellip Sigrave anche ma occorre qualcosa anche nellrsquoal di qua
che dia un supporto Ciograve che viene dato nellrsquoal di qua egrave questo la tua sofferenza ha valore ti rende
rispettabile percheacute gli altri ti rispettano e quindi ti pone nel vero La sofferenza egrave il vero non si
mente nella sofferenza Percheacute si ritiene che Gesugrave Cristo abbia detto la veritagrave Percheacute ha sofferto
sulla croce per stabilire che quello che diceva era vero se soffro se mi sacrifico questo mio
sacrificarmi invera ciograve che affermo Come dire Tizio egrave morto per le proprie idee Egrave un esempio
abbastanza evidente di come il proprio sacrificio inveri il proprio pensiero lo rende vero La cosa
interessante egrave che questa modalitagrave cioegrave di nobilitare la sofferenza egrave ciograve che ha consentito di
sottomettere di soggiogare lrsquointera popolazione per duemila anni come dire tu soffri ma in
cambio io ti do potere il potere della sofferenza il potere della veritagrave il potere del rispetto Ecco
che cosrsquoha in cambio ed ecco percheacute le persone si assoggettano cosigrave facilmente Pensate a ciograve che
accade anche attualmente nel mondo un governo che proponga un periodo come si usa dire oggi
di lacrime e sangue Ora i cittadini che si sentissero proporre una cosa del genere rovescerebbero
allrsquoistante quel governo se non fosse che sono intrisi della religiositagrave e della sofferenza per cui
questa sofferenza che viene proposta loro ha un vantaggio un tornaconto Il mio soffrire egrave ciograve
che mi rende importante Importante percheacute Qui crsquoegrave un passaggio dove parla di un medio fra i
due estremi tra lrsquointrasmutabile e il singolare un medio che fa da tramite e che mette in
connessione me con lrsquointrasmutabile - in definitiva sarebbe il prete ma non solo anche lrsquouomo
politico Questrsquoultimo mette in connessione il cittadino con lrsquointrasmutabile in questo caso la
veritagrave assoluta nel senso dellrsquoideologia politica come un qualche cosa che si pone come il bene
assoluto che puograve essere dio o il bene assoluto per i cittadini per la societagrave per la civiltagrave Lrsquoidea egrave
che il politico costituisca quellrsquoelemento che fa da tramite che dicendo cosa si deve fare puograve
mettere in relazione il cittadino con lrsquointrasmutabile cioegrave con dio o con il bene assoluto della
societagrave della civiltagrave di quello che si vuole
Intervento I cittadini prendono di mira i politici percheacute attribuiscono loro una sorta di onnipotenza
Da qui il senso di tradimentohellip
Quando per qualche motivo non egrave supportata questa fantasia di non poter accedere
allrsquointrasmutabile questa cosa viene presa come un tradimento Quindi chiaramente il cittadino
se la prende con il politico che in questo caso ha fallito cioegrave lo ha tradito facendo quello che lui
mi dice mi aveva promesso il paradiso cioegrave il bene assoluto e invece non egrave cosigrave Con il prete egrave
piugrave facile sgattaiolare percheacute dio non crsquoegrave Quello che mi interessava sottolineare egrave questo aspetto
che in Hegel non crsquoegrave lrsquoho tratto io naturalmente non crsquoegrave neanche in Kojegraveve e neanche in Jean
Wahl che sono quelli che piugrave di altri hanno riflettuto su questo aspetto della coscienza infelice
del servo-padrone ecc e cioegrave questa nobilitazione della sofferenza La sofferenza egrave il dolore della
distanza Distanza potremmo dire semioticamente tra significante e significato ma soprattutto
tra me e lrsquointrasmutabile tra me e il divino tra me e il concetto tra me e ciograve che mi fa essere
quello che sono Egrave lrsquoessere potremmo dire comunemente inteso ciograve che fa essere me quello che
sono realmente Come dicevo questo rende conto della possibilitagrave di tenere sottomessa la
popolazione intera percheacute in cambio gli si dagrave questo non tanto lrsquoidea di un paradiso nellrsquoal di lagravehellip
sigrave anche ma non basta ci vuole qualche cosa qui adesso io ti do la mia vita ma in cambio dammi
qualche cosa cioegrave lrsquoidea di essere importante se faccio ciograve che tu mi dici io sono importante
percheacute sono nella via che porta come dice Hegel allrsquointrasmutabile al divino alla veritagrave o
allrsquoessere Egrave un modo che si puograve anche porre percheacute rende conto come dicevo prima di come sia
stato possibile come continui a essere possibile lrsquoassoggettamento della popolazione intera Cosa
che si chiede persino Luttwak come egrave possibile che tutti si sottomettano a malversazioni
estorsioni senza aprire bocca anzi contenti Certo la questione del potere di cui parla Nietzsche
egrave fondamentale anche quella di cui parla La Boeacutetie ma crsquoegrave un qualche cosa di piugrave crsquoegrave un qualche
cosa che viene dato qui e adesso io ti impongo di soffrirehellip anzi crsquoegrave giagrave questa sofferenza che egrave la
sofferenza che si instaura con la distanza cioegrave non riesci a essere quello che vuoi essere Ricordate
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Freud lrsquoIo ideale e lrsquoideale dellrsquoIo lrsquoIo ideale egrave ciograve che vorrei essere lrsquoideale dellrsquoIo egrave ciograve che dovrei
essere Crsquoegrave sempre questo movimento questa spinta verso un intrasmutabile di cui si immagina
che finalmente raggiunto io sono quello che sono Solo che questo nel discorso religioso deve
rimanere come ci dice Hegel irraggiungibile percheacute se lo raggiungo istantaneamente cessa di
essere lrsquointrasmutabile
Intervento La promessa della politica egrave lrsquoeliminazione della distanzahellip
Sigrave ma non deve farlo Anche se lo potesse per assurdo non lo deve fare Il compito di un governo
non egrave quello di fare il bene dei cittadini ma di promettere il bene dei cittadini Deve rimanere una
promessa cosigrave come nel discorso religioso lrsquoal di lagrave deve rimanere una promessa questo
intrasmutabile deve rimanere una promessa mai raggiungibile A pag 184 (57) Che la coscienza
intrasmutabile rinunzi alla sua figura e la elargisca di ciograve appunto la coscienza singola rende graziehellip
La coscienza singola cioegrave la persona immagina che sia questo intrasmutabile a dare a lei questa
speranza Infatti la speranza egrave una delle virtugrave teologali viene data da dio non se la puograve dare
lrsquouomo viene data da dio come dono per raggiungere qualcosa che non deve raggiungere Questo
egrave lrsquoinganno incredibile che perograve ha funzionato e continua a funzionare percheacute il discorso religioso
non appartiene solo alla religione intesa come istituzione organizzata ecc ma in qualunque
discorso si trova la struttura religiosa cioegrave qualunque discorso vuole porsi come il vero quindi
eliminando facendo tuttrsquouno con ciograve che lo nega Non integrandolo o superandolo come dice
Hegel ma eliminandolo come falso cosigrave come fa la scienza come fa la logica hellipvale a dire essa
interdicesi lrsquoappagamento della consapevolezza della sua indipendenza e rinvia lrsquoessenza dellrsquooperare
lungi da seacute allrsquoal di lagrave A ogni modo mediante questi due momenti del reciproco abbandonarsi delle
due parti sorge alla coscienza la sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Solo tale unitagrave egrave in pari tempo affetta
da separazione egrave di nuovo infranta in se stessa e di nuovo ne scaturisce lrsquoopposizione dellrsquouniversale
e del singolo Qui sembra parli Parmenide non ci siamo mossi di una virgola Sigrave lrsquointrasmutabile
promette come dire ldquoci sei quasi perograve ci manca ancora un porsquordquo Egrave da duemila anni che ci manca
ancora un porsquo per raggiungere questo intrasmutabile cosigrave nella religione come nella politica che
a questo punto appaiono avere esattamente la stessa struttura A pag 186 (61) parla del
mediatore Col sentimento della sua infelicitagravehellip Abbiamo visto che la sua infelicitagrave egrave il dolore per
la distanza che la separa dal divino hellipe con la miseria dellrsquooperare di tale coscienzahellip Miseria percheacute
egrave sempre inadeguata insufficiente Per questo Freud aveva connesso il discorso ossessivo con il
discorso religioso questo sentimento di costante inadeguatezza incapacitagrave ecc per cui ldquonon sono
mai allrsquoaltezzardquo Col sentimento della sua infelicitagrave e con la miseria dellrsquooperare di tale coscienza si
congiunge tuttavia la consapevolezza della sua unitagrave con lrsquointrasmutabile Crsquoegrave questa unitagrave percheacute io
so che crsquoegrave dio non chiedetemi come faccio a saperlo ma lo so quindi crsquoegrave unrsquounitagrave fra me e lui solo
che non riesco a raggiungerla Infatti il tentato annientamento immediato del suo effettuale esserehellip
Devo annientare il mio essere effettuale cioegrave ciograve che sono di fatto se voglio raggiungere dio devo
annientarmi in quanto animalitagrave hellipegrave mediato dal pensiero dellrsquointrasmutabile e avviene in questo
rapporto Comincia a esserci un mediatore il pensiero dellrsquointrasmutabile che mi dice che io devo
liberarmi del corpo - questo egrave un tema classico del cristianesimo sin dai tempi dei padri della
Chiesa Il rapporto mediato costituisce lrsquoessenza del movimento negativo nel quale la coscienza si dirige
contro la sua singolaritagrave che non di meno come rapporto egrave in seacute positiva e produrragrave per la coscienza
quella stessa sua unitagrave Questa coscienza egrave sigrave povera in seacute perograve contiene in seacute anche questo rapporto
che ha con lrsquointrasmutabile - che non egrave poco Questo rapporto mediato egrave quindi un sillogismo nel
quale la singolaritagrave che da prima si fissa come opposta allo in-seacute egrave conchiusa con questrsquoaltro estremo
solo mediante un terzo Rapporto mediato tra me e lrsquointrasmutabile questo rapportarsi avviene
dice Hegel attraverso un terzo che mi consente il passaggio che mi dice quello che devo fare per
raggiungere lrsquointrasmutabile Attraverso questo medio lrsquoestremo della coscienza intrasmutabile egrave per
la coscienza inessenziale in cui egrave parimente implicito di essere alla sua volta per quellrsquoestremo solo
attraverso questo medio Esso egrave quindi tale che rappresenta ed egrave reciprocamente il ministro dellrsquouno
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presso lrsquoaltro Questo medio egrave esso stesso unrsquoessenza consapevole in quanto operare che media la
coscienza come tale il contenuto di questo operare egrave lrsquoestinzione che la coscienza imprende della sua
singolaritagrave Questo egrave sempre lrsquoobiettivo lrsquoestinzione della coscienza in quanto singolaritagrave in
quanto Io limitato devo eliminarmi devo cancellarmi ma attraverso questo medio questo
ministro che mi dice che cosa devo fare per raggiungere il divino Questo mediatorehellip Egrave il prete e
anche come abbiamo visto lrsquouomo politico hellipin quanto sta in immediato rapporto con lrsquoessenza
intrasmutabilehellip Lui sa il prete sa che cosa vuole dio da me il politico sa qual egrave il bene assoluto
del cittadino quindi dellrsquoumanitagrave della civiltagrave del progresso ecc hellipfunge da ministro
consigliando ciograve che egrave giusto Lrsquoazione essendo essa un seguire una risoluzione esternahellip Percheacute egrave lui
che me lrsquoha detto hellipcessa secondo un lato dellrsquooperare o del volere di essere la propria Non sono
piugrave io che decido ma egrave lui che mi dice quello che devo fare percheacute lui sa Ma alla coscienza
inessenziale resta ancora il lato oggettivo dellrsquoazione stessa vale a dire il frutto del proprio lavoro e il
godimento Io ho fatto delle cose ho rinunciato a me a una serie di cose mi sono sacrificato ho
fatto la comunione insomma ho fatto quello che mi si diceva di fare Questo godimento essa
respinge parimente via da seacute e rinuncia sigrave al suo volere sigrave a una effettualitagrave ottenuta nel lavoro e nel
godimento rinuncia allrsquoeffettualitagrave da una parte come alla raggiunta veritagrave della sua indipendenza
autocoscientehellip A questo deve rinunciare il fatto di rendersi conto di avere operato in un certo
modo instaura una coscienza che sa di avere fatto delle cose e quindi una sorta di indipendenza
sono io che ho fatto tutte queste cose hellipgiaccheacute la coscienza si mette a fare qualcosa di completamente
estraneo qualcosa che ad essa coscienza dagrave la rappresentazione e parla il linguaggio di una cosa priva
di sensohellip Tutti i cerimoniali ecclesiastici ecc hellipdrsquoaltra parte rinuncia alla effettualitagrave come
proprietagrave esterna - giaccheacute dimette qualcosa del possesso che si era guadagnato a forza di lavoro e
drsquoaltra parte ancora rinuncia al godimento conseguito - giaccheacute con il digiuno e con i castighi se lo
interdice di nuovo interamente Nonostante si sia dato da fare e quindi abbia raggiunto in qualche
modo e questo Hegel lo dice la possibilitagrave di una autocoscienza piena cioegrave della ragione ma
questo significherebbe togliere lrsquointrasmutabile significherebbe togliere dio togliere la promessa
togliere la possibilitagrave della promessa cioegrave togliere il valore della sofferenza e quindi ldquoio soffro
per nienterdquo Capite cosa succederebbe se io mi rendo conto che la mia sofferenza egrave per niente E
allora ecco i castighi il digiuno le flagellazioni solo per avere pensato una cosa del genere Alla
fine conclude cosigrave A pag 190 Ma per essa stessa lrsquooperare e il suo effettuale operare restano un
operare meschinohellip Egrave come se non potesse fare valere la propria opera il proprio pensiero il
proprio esistere percheacute avverte la minaccia mortale di eliminare dio Eliminando dio elimina il
valore della sofferenza Eliminando il valore della sofferenza mi ritrovo a dover ammettere che
soffro per niente hellipil suo godimento resta il dolore e lrsquoesser-tolto di essi resta nel significato positivo
un al di lagrave Nellrsquoal di lagrave si cesseragrave di soffrire quindi verragrave tolto il negativo ciograve che si oppone ciograve
che mi impedisce nella fantasia di essere quello che sono questo nellrsquoal di lagrave per il momento no
per il momento permane questa opposizione per cui io sono sempre in attesa di sapere cosa
veramente sono Ma questo oggetto dove a tale coscienza il suo operare e il suo essere come operare ed
essere di questa coscienza singola sono essere e operare in seacute le egrave sorta la rappresentazione della ragione
cioegrave la rappresentazione della certezza della coscienza di essere nella sua singolaritagrave assolutamente in
seacute o di essere ogni realtagrave Questa sarebbe la ragione a cui tutta lrsquoesperienza della coscienza punta
cioegrave non attendere piugrave di essere ciograve che sarograve in un al di lagrave ma di rendermi conto di essere qui e in
questo momento ciograve che sono di essere ciograve che dico in definitiva Mi egrave parso utile riflettere su
questa questione che Hegel sembra suggerire della sofferenza come valore assoluto
4 settembre 2019
Siamo pag 193 al Capitolo V che si chiama Certezza e veritagrave della ragione Leggiamo questa prima
pagina che egrave importante Nel pensiero chrsquoessa ha attinto che la coscienza singola egrave in seacute essenza
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assoluta la coscienza ritorna in se medesima Quando si accorge di essere essenza di seacute ritorna su di
seacute e prende atto di questa cosa Per la coscienza infelice lrsquoesser-in-seacute egrave lrsquoal di lagrave di se stessa Ma il
movimento di tale coscienza ha compiuto in lei questo di aver posto la singolaritagrave nel suo completo
sviluppo o la singolaritagrave che egrave coscienza effettuale come il negativo di lei stessa vale a dire come
lrsquoestremo oggettivo di aver svincolato da se stesso il suo esser-per-seacute e di averne fatto un essere in tale
passaggio si egrave sviluppata per la coscienza anche lrsquounitagrave sua con questo universale - unitagrave che - il
Singolo tolto essendo lrsquouniversale - per noi non cade piugrave fuori della coscienza e che - mantenendosi la
coscienza in questa sua negativitagrave - costituisce nella coscienza come tale la sua essenza Mentre nella
coscienza infelice si mantenevano questi due opposti ben separati tantrsquoegrave che lrsquouno era lrsquoaspetto
animale lrsquoaltro invece era lrsquoal di lagrave il divino ma sempre distanti percheacute lrsquouomo non puograve essere
dio In questo processo ci dice Hegel la coscienza si egrave accorta in qualche modo di seacute
dellrsquouniversale che essa rappresenta come se lo stoicismo lo scetticismo la coscienza infelice cioegrave
il discorso religioso fossero stati tutti passaggi nella storia del pensiero dello spirito come dice
lui quasi necessari per fare in modo che la coscienza passo dopo passo acquisisse se stessa in
modo sempre piugrave preciso sempre piugrave determinato Ciograve che sta dicendo e lo vedremo anche nelle
pagine successive egrave il passaggio da tutto ciograve alla ragione che rappresenta il momento in cui la
coscienza diventa non solo autocoscienza che ritorna nella coscienza ma prende atto che questo
movimento egrave il suo che questo movimento egrave lei stessa non egrave un qualche cosa che acquisisce
dallrsquoesterno o che le accade ma che lei stessa egrave fatta di questo movimento continuo A pag 194
dove parla dellrsquoidealismo Ma come ragione lrsquoautocoscienza fatta sicura di se stessa ha assunto verso
quei due negativi un atteggiamento di quiete e li puograve sopportare essa egrave infatti certa di se stessa come
realtagrave ossia egrave certa che ogni realtagrave non egrave niente di diverso da leihellip Quindi non crsquoentra piugrave la realtagrave
assoluta dio lrsquoal di lagrave da qualche parte ma si rende conto che la realtagrave egrave tutta la realtagrave Kojegraveve
riporta la frase tedesca An sich alle Realitaumlt in seacute tutta la realtagrave usando il termine tedesco Realitaumlt
e non Wirklichkeit Realitaumlt egrave la realtagrave effettuale ciograve con cui ho a che fare continuamente Quindi
la ragione come tutta la realtagrave Intendendosi a questo modo quella autocoscienza viene a trovarsi in
tal condizione come se il mondo le si presentasse ora per la prima volta (3) La ragione egrave la certezza
della coscienza di essere ogni realtagravehellip Adesso qui occorrerebbe verificare lrsquooriginale tedesco ma
probabilmente parla di Realitaumlt e non di Wirklichkeit hellipcosigrave lrsquoidealismo esprime il concetto della
ragione Anche questo egrave come una sorta di passaggio Lui se la prende un porsquo con Fichte il quale
mantiene questi due opposti in modo tale che lrsquoIo diventa sigrave tutta la realtagrave ma questa realtagrave egrave
soltanto il prodotto dellrsquoIo Per Hegel invece la questione non egrave posta in questi termini percheacute
dicendo che la realtagrave intesa come Realitaumlt egrave qualche cosa che egrave prodotta e pensata dallrsquoIo e basta
mantiene questi due negativi come opposti mentre come dicevo per Hegel non egrave cosigrave questi due
opposti devono integrarsi in una sintesi per cui non crsquoegrave piugrave lrsquoIo e la realtagrave come pensava Fichte
ma crsquoegrave una nuova cosa un nuovo mondo una nuova cosa che appare e che dice che Io e la realtagrave
siamo lo stesso che egrave poi ciograve che Heidegger diragrave e cioegrave che ciascuno egrave il mondo in cui egrave inserito di
cui egrave fatto A quel modo che la coscienza sorgente come ragione ha in seacute immediatamente quella
certezzahellip Cioegrave di essere la realtagrave hellipin modo non diverso anche lrsquoidealismo immediatamente la
esprime Io sono Io nel senso che Io il quale mi egrave oggetto egrave oggetto proprio con la coscienza del non-
essere di qualsiasi altro oggettohellip Dicendo ldquoIo sono Iordquo sto dicendo che non sono unrsquoaltra cosa hellipegrave
oggetto unico egrave ogni realtagrave e presenzialitagrave - non dunque come nellrsquoautocoscienza in generale e neppure
come nellrsquoautocoscienza liberahellip hellip Ma lrsquoautocoscienza non egrave ogni realtagrave sol per seacute bensigrave anche in seacute
(an sich) tosto che divenga questa realtagrave o anzi come tale si dimostri Essa si dimostra cosigrave durante il
cammino dove da prima nel movimento dialettico dellrsquoopinione della percezione e dellrsquointelletto
dilegua lrsquoesser-altro come in seacute e poi cosigrave dimostrasi durante il cammino dove nel movimento attraverso
lrsquoindipendenza della coscienza in signoria e servitugrave attraverso il pensiero della libertagrave attraverso la
liberazione scettica e la lotta di liberazione assoluta della coscienza scissa in se stessa lrsquoesser-altro per
essa stessa dilegua in quanto egrave solo per essa La coscienza cioegrave si accorge di essere solo per se stessa
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non egrave piugrave per altro questo per altro egrave dileguato nel senso che questo esser-per-altro viene
integrato nella coscienza che quindi egrave in seacute e per seacute non crsquoegrave piugrave la separazione Lui insiste in
questo cammino lo cita due o tre volte tutto questo egrave un cammino egrave un processo un procedere
Poi critica ancora Fichte Pag 196 (4) Lrsquoidealismo che invece di presentare quel cammino comincia
con quellrsquoaffermazione egrave dunque soltanto un puro asseverare che neacute riesce a concepire se stesso neacute puograve
rendersi concepibile ad altri Lrsquoidealismo enuncia una certezza immediata alla quale stanno di contro
altre immediate certezze che peraltro durante quel cammino sono andate perdute Lrsquoidealismo
enuncia sigrave una certezza perograve ci sono anche delle altre certezze Queste altre certezze che
dileguano nellrsquoidealismo sono state necessarie lungo questo cammino per potere giungere alla
certezza che afferma ldquoIo sono Iordquo La ragione fa appello allrsquoautocoscienza di ogni e qualunque
coscienza Io sono Io mio oggetto e mia essenza egrave Io e nessuna coscienza smentiragrave alla ragione questa
veritagrave Io sono Io ma questa veritagrave egrave una certezza che egrave il risultato di un cammino non egrave qualcosa
che si impone che piomba dal cielo egrave il risultato di un processo dialettico dove la coscienza egrave
ritornata in seacute e si egrave resa conto di essere se stessa di non dipendere piugrave dallrsquoaltro percheacute lrsquoaltro egrave
dileguato in seacute non egrave piugrave contrapposto Ma poicheacute la ragione fonda la veritagrave sopra questo suo appello
essa sanziona la veritagrave dellrsquoaltra certezza vale a dire di quella che suona crsquoegrave per me un Altro altro
dallrsquoIo mi egrave oggetto ed essenza ossia mentre Io mi sono oggetto ed essenza io lo sono soltanto in quanto
mi ritraggo dallrsquoaltro in generale e mi metto accanto a lui come unrsquoeffettualitagrave Se io mi metto accanto
a lui come unrsquoeffettualitagrave egrave chiaro che rimaniamo due oggetti contrapposti Soltanto quando la
ragione come riflessione si solleva da questa opposta certezza la sua affermazione di seacute si presenta
non solo come certezza e come asserzione ma anche come veritagrave e non accanto ad altre veritagrave ma come
lrsquounica veritagrave Lrsquoimmediato sorgere della veritagrave egrave lrsquoastrazione del suo esser-presente del quale essenza
ed essere-in-seacute sono assoluto concetto vale a dire il movimento del suo esser-divenuto Egrave sempre il
risultato di una integrazione Poi pone la questione delle categorie Crsquoegrave lrsquoIo che si pone come se
stesso perograve lrsquoIo vede anche molte altre cose molte altre categorie Tuttavia ciograve che interessa a
Hegel egrave che tutte queste altre categorie di fatto appartengono giagrave allrsquoIo sono giagrave nellrsquoIo Questa
egrave una questione importante in tutta la Fenomenologia non crsquoegrave un andamento un percorso
temporalmente lineare ma crsquoegrave sempre un ritornare su se stesso tale per cui ciograve che viene dopo egrave la
condizione di ciograve che viene prima Egrave questo che lo porta a dire che la ragione non egrave un qualche
cosa che interviene dopo ndash i passaggi che fa li fa a scopo descrittivo ndash ma la ragione viene prima
Percheacute ci siano tutti questi passaggi che abbiamo visti egrave necessario che ci sia la ragione cioegrave il
risultato la fine lrsquoultimo elemento lrsquoultimo elemento egrave la condizione percheacute ci sia il primo
Questo forse lo avevamo giagrave visto nella Prefazione Egrave questa la cosa importante da tenere
presente nella Fenomenologia ciograve che appare il fenomeno ha come condizione per Hegel la
ragione egrave percheacute crsquoegrave la ragione che possono avvenire tutti questi passaggi questo cammino
Questo ci rimanda in modo interessante a ciograve che diceva Severino Ricordate ldquola lampada che egrave
sul tavolordquo ldquoLa lampada che egrave sul tavolordquo egrave il concreto Certo egrave fatto di astratti ma questo
concreto egrave ciograve che appare Egrave vero che io devo conoscere gli astratti ma in realtagrave quegli astratti
che io conosco e come condizione percheacute possa cogliere il concreto non sono quegli astratti che io
colgo nel concreto Ecco la questione della Fenomenologia da una parte egrave vero che io devo sapere
che cosrsquoegrave una lampada e che cosrsquoegrave un tavolo che in questo caso sono astratti ma dicendo ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo questi astratti la lampada e il tavolo non sono gli astratti di cui
parlavo prima sono unrsquoaltra cosa Egrave un concetto complesso ma fondamentale per intendere tutta
la questione della Fenomenologia che ci porta a considerare unrsquoaltra cosa ancora e cioegrave in che
modo mi appaiono le cose in che modo si manifestano Ciograve che fino ad ora ci ha raccontato Hegel
ndash si puograve leggere la Fenomenologia come un romanzo ndash ci dice che le cose che vediamo sono per noi
sono nella coscienza solo in questo modo le cogliamo in quanto sono nella coscienza in quanto
sono nel linguaggio Ora tenendo conto dellrsquoesempio di Severino ciograve che mi appare che cosrsquoegrave
ldquoQuesta lampada che egrave sul tavolordquo che cosrsquoegrave in realtagrave Egrave un racconto vale a dire tutti questi
100
elementi sono presi in una struttura in un concreto in cui si raccontano si dicono e dicendosi
pongono una questione e cioegrave che ogni cosa che appare in quanto racconto ldquoQuesta lampada che
egrave sul tavolordquo mi appare in quanto inserita in questo racconto di questa lampada che egrave sul tavolo
Egrave un raccontino piccolo ma pur sempre un racconto La questione ancor piugrave interessante da porsi
egrave questa e cioegrave lrsquoeventualitagrave che la condizione che qualunque cosa appaia egrave che sia un racconto
per cui solo a questa condizione qualcosa appare Questo egrave in accordo anche con ciograve che dicevo del
fenomeno il fenomeno appare ma appare in seguito a un percorso a un cammino egrave un risultato
il risultato di un cammino dove ciograve che mi appare fa sigrave che lrsquoinizio di tutto questo cammino sia
Derrida era andato vicino a questa questione ma lrsquoaveva svolta sino a un certo punto Ma ciograve che
interessa egrave proprio questo aspetto preciso quello del fenomeno e di come intendere tutta la
fenomenologia La fenomenologia egrave lrsquoapparire di qualcosa in quanto racconto in quanto si
racconta nel senso che egrave soltanto percheacute egrave un racconto che esiste per me Infatti parla di ldquoesiste
per merdquo ldquoesiste per noirdquo che come dicevo prima non egrave lontano da ciograve che diceva Heidegger
rispetto al mondo qualcosa esiste percheacute egrave nel mondo che io sono Drsquoaltra parte Heidegger
conosceva molto bene Hegel Quindi ogni cosa che mi appare mi appare percheacute egrave un racconto un
racconto che mi appartiene di cui io sono fatto In questo senso possiamo intendere ciograve che Hegel
diceva allrsquoinizio questa cosa egrave per me percheacute egrave nella mia coscienza quindi egrave per me qualcosa Egrave
la stessa questione A pag 198 (6) Ora siccome alla ragione appartengono e la pura essenza delle cose
e la loro differenzahellip Le cose sono in quanto tali percheacute differiscono da altro hellipnon si potrebbe
propriamente piugrave parlare di cosehellip Percheacute appartengono alla ragione Questa egrave una critica anche a
Kant hellipvale a dire di un alcuncheacute il quale per la coscienza sia soltanto il negativo di se stessa Egrave
importante che ci sia il negativo di se stessa ma questo negativo deve essere integrato nella cosa
non rimane come negativo a seacute stante Egrave il discorso che faceva Severino del soggetto e del
predicato se egrave soggetto non egrave predicato dove il predicato sarebbe il negativo del soggetto Che se
le molte categorie sono specie della categoria pura questa egrave il loro genere o la loro essenza e non egrave opposta
a loro Sta dicendo che tutte queste categorie che negherebbero lrsquounitagrave della cosa in realtagrave
appartengono giagrave alla cosa sono giagrave ligrave Cosa diceva Heidegger Diceva che noi siamo giagrave nel
linguaggio non egrave che a un certo punto ci siamo nasciamo nel linguaggio siamo giagrave ligrave Quindi
tutte queste differenze sono giagrave tutte ligrave A pag 199 Ma questo altro di tale categoriahellip Ogni
categoria ha sempre un altro che gli si oppone hellipsono soltanto le altre prime categorie vale a dire
lrsquoessenza pura e la differenza pura e in quella categoria cioegrave appunto nellrsquoesser-posto dellrsquoAltro o in
questo Altro stesso la coscienza egrave altrettanto lei stessa La coscienza egrave anche questo Altro e quindi
non gli si oppone piugrave ma diventa lei stessa La categoria pura rinvia alle specie le quali passano
nella categoria negativa o nella singolaritagrave ma questrsquoultima rinvia a quelle essa stessa egrave pura coscienza
che in ogni specie resta a seacute questa chiara unitagrave con seacute unitagrave la quale non di meno vien richiamata
ad un Altro che mentre egrave egrave dileguato e mentre egrave dileguato egrave di nuovo prodotto Egrave il movimento della
dialettica qualcosa dilegua ma viene integrata ma in questa integrazione qualcosa di nuovo si
pone come Altro e cosigrave via Ma non rimane mai come Altro separato sarebbe in questo caso la
coscienza infelice il discorso religioso A pag 199 (7) Qui noi vediamo la coscienza pura posta in
duplice modo posta cioegrave la prima volta come lrsquoinquieto va e vieni che percorre tutti i suoi momenti nei
quali le aleggia quellrsquoesser-altro che si toglie nellrsquoatto stesso dellrsquoattingerlo posta la seconda volta
piuttosto come lrsquounitagrave quieta e certa della sua veritagrave Per questa unitagrave quel movimento egrave lrsquoaltro mentre
per tale movimento lrsquoaltro egrave quella quiete unitagrave e coscienza e oggetto si alternano in queste reciproche
determinazioni Questa egrave una critica che fa allrsquoidealismo soggettivo llsquoidealismo vuoto come dire
che permangono entrambe queste due cose un porsquo come accadeva nello scetticismo che oscilla tra
i due estremi Ma la coscienza come essenza egrave proprio questo intero decorso uscire da seacute come categoria
semplice e passare nella singolaritagrave e nellrsquooggetto per contemplare in esso questo decorso togliere
lrsquooggetto come distinto per farlo proprio e per proclamarsi tale certezza di essere ogni realtagrave e se stessa
e il proprio oggetto Vedete che qui rimane se stessa e i il proprio oggetto non crsquoegrave integrazione ma
101
rimangono due cose distinte Infatti questa egrave la critica che fa a Fichte La sua prima enunciazione
egrave solo questa parola astratta e vuota che tutto egrave suo Il mio pensiero crea tutto Infatti la certezza di
essere ogni realtagrave egrave solo la pura categoria Questa prima ragione che conosce seacute nellrsquooggetto egrave espressa
dallrsquoidealismo vuoto il quale assume la ragione soltanto a quel modo in cui essa egrave da prima e poicheacute
tale idealismo indica in ogni essere questo puro mio della coscienza ed enuncia le cose come sensazioni
e percezioni vaneggia di aver mostrato quel puro mio come realtagrave compiuta Lrsquoidealismo perciograve deve
essere in pari tempo empirismo assoluto cheacute per riempire il vuoto miohellip Vuoto mio sigrave egrave mio ma egrave
vuoto percheacute tengo il significante separato dal significato Ecco percheacute egrave vuoto hellipossia per
indicarne la differenza lrsquointero sviluppo e lrsquointera figurazione la ragione di siffatto idealismo richiede
un urto esterno nel quale soltanto starebbe la molteplice varietagrave del sentire o del rappresentare Ha
bisogno di qualcosa di esterno per confermarsi Quellrsquoidealismo diviene quindi un contraddittorio
doppiosensohellip Qui parla di una cattiva infinitagrave Fichte parlava di infinitagrave della necessitagrave di un
infinito che si avvicina sempre Poco piugrave avanti hellipper cadere poi in braccio alla cattiva infinitagrave
ossia allrsquoinfinitagrave sensibile Sta dicendo che Fichte egrave come se rimanesse nellrsquoinfinito potenziale
Lrsquoinfinito potenziale egrave quellrsquoinfinito che egrave in potenza egrave sempre in attesa di arrivare allrsquoultimo
numero Egrave come chiedersi quanti numeri posso aggiungere al numero uno E incomincia a
contare Hegel anche se non ne parla in questi termini pone invece lrsquoinfinito attuale che non egrave
che questa infinitagrave che egrave qui e adesso non in potenza in un futuro che raggiungerograve che egrave il
discorso che fa in buona parte anche Popper la veritagrave non ce lrsquoabbiamo ancora perograve ci
avviciniamo sempre di piugrave ma non la raggiungeremo mai Egrave il discorso religioso neacute piugrave neacute meno
la veritagrave come lrsquoal di lagrave sempre da raggiungere ma mai raggiunta percheacute se la raggiungo non egrave
piugrave quella Poi incomincia a considerare i vari modi della ragione e in queste considerazioni fa
una critica abbastanza serrata allo scientismo Parlo di scientismo e non di scienza percheacute la
scienza nellrsquoaccezione di Hegel non egrave che il sapere mentre lo scientismo egrave tutta lrsquoideologia
scientista della scienza A pag 202 Ragione osservativa La prima cosa che fa la ragione egrave di
osservare Questa coscienza alla quale lrsquoessere ha il significato del suo noi la vediamo bensigrave di nuovo
abbassarsi allrsquoopinione e alla percezione ma non nel senso chrsquoessa si abbassi alla certezza di un Altro
puro e semplice anzi nel senso che essa ha la certezza di essere essa stessa questo medesimo Altro
Questo Altro non egrave un Altro puro e semplice sta da unrsquoaltra parte ma egrave lei stessa Precedentemente
alla coscienza era soltanto accaduto di percepire e di esperimentare nella cosa qualche circostanza ora
egrave lei che dispone le osservazioni e lrsquoesperienza Opinione e percezione che prima toglievansi per noi
vengono ora tolte dalla coscienza per lei stessa la ragione si accinge a sapere la veritagrave a trovare come
concetto ciograve che per la opinione e la percezione egrave solo una cosahellip Lrsquoopinione pensa di avere a che fare
con cose la ragione no sa di avere a che fare con concetti e non con cose Egrave ciograve che vi dicevo
prima ha a che fare con concetti racconti storie La ragione cerca il suo Altrohellip Lo cerca come
suo negativo hellipsapendo che in ciograve essa non possiederagrave nientrsquoaltro che se stessa essa cerca soltanto la
sua propria infinitagrave Ecco lrsquoinfinito attuale anzicheacute quello potenziale alla Fichte A pag 203 (12)
La coscienza osserva vale a dire la ragione vuole trovare e avere seacute quale oggetto nellrsquoelemento
dellrsquoessere quale modo effettuale e sensibilmente presente La coscienza osserva cioegrave cerca delle cose
degli oggetti La coscienza di questrsquoosservare ha un bellrsquoopinare e un bel dire di voler fare esperienza
non di se stessa ma al contrario dellrsquoessenza delle cose come cose Egrave questo che vorrebbe fare la
scienza Se la coscienza opina e dice ciograve la spiegazione si deve ricercare nel fatto che mentre la
coscienza egrave ragione la ragione come tale non egrave ancora oggetto della coscienza La ragione non egrave ancora
arrivata alla coscienza non ha ancora preso veramente coscienza di seacute Se la coscienza sapesse la
ragione come eguale essenza delle cose e di se stessa e se sapesse che la ragione nella sua figura piugrave
propria puograve essere presente soltanto nella coscienza allora la coscienza medesima si profonderebbe
assai piugrave in se stessa e cercherebbe la ragione piuttosto che nelle cose nel profondo di seacute Una volta
che egrave consapevole di questo la coscienza non cerca piugrave la veritagrave delle cose nelle cose ma in seacute A
pag 204 La ragione quindi come coscienza osservativa si accosta alle cose opinando di prenderle in
102
veritagrave come cose sensibili opposte allrsquoIo solo lrsquoeffettuale operare di questa ragione contraddice a tale
opinione essa infatti conosce le cose trasforma in concetti la loro sensibilitagrave ossia la trasforma
appunto in un essere che nello stesso tempo egrave Io trasforma quindi anche il pensare in un pensare che
egrave essere o lrsquoessere in un essere che egrave pensato e afferma in effetto che le cose hanno veritagrave soltanto come
concetti Egrave questo che fa la ragione le cose sono concetti o come vi dicevo prima sono narrazioni
racconti storie Prosegue con lrsquoOsservazione della natura La descrizione La descrizione ci dice che
vuole descrivere qualcosa minutamente come se cogliesse gli aspetti essenziali delle cose ma ciograve
che coglie egrave soltanto lrsquouniversale percheacute per potere pensare quella cosa deve prima pensarla come
universale dopo cominceragrave a coglierne i dettagli Ma questo universale egrave ciograve che rimane mentre
i dettagli sono quelli che di volta in volta cambiano Infatti a pag 205 dice Quella coscienza dovragrave
anche in pari tempo ammettere di non avere a che fare in generale soltanto con la percezione e non daragrave
per es alla percezione di un temperino che si trova accanto a questa tabacchiera il valore di
unrsquoosservazione Il percepito deve per lo meno avere il valore di un universale e non il valore di un
questo sensibile Ciograve che percepisco deve avere valore universale deve essere quello che egrave e non
per accidente deve essere quello che egrave necessariamente Cosigrave ora soltanto quellrsquouniversale egrave ciograve che
rimane eguale a se stessohellip E non il dettaglio Poicheacute nellrsquooggetto trova soltanto lrsquouniversalitagrave o
lrsquoastratto mio la coscienza deve prendere su di seacute il movimento caratteristico dellrsquooggetto e mentre non
egrave ancora lrsquointelletto di esso egrave per lo meno la sua memoriahellip hellip Questo superficiale trar fuori dalla
singolaritagravehellip Tirar fuori dalla descrizione Perograve rimane sempre debitore di un universale e quindi
non egrave mai soltanto quello Certo io descrivo quella cosa ma per poterla descrivere per potere
descrivere questo libro occorre che ci sia un universale che ci sia ldquoplatonicamenterdquo lrsquoidea di libro
e cioegrave che ci sia la ragione che la ragione sia giagrave allrsquoopera che questa sia giagrave un concetto un
racconto solo allora posso vedere tutti i vari dettagli A pag 206 passa a I segni caratteristici A
pag 207 dice Da una parte i segni caratteristici debbon servire soltanto al conoscere affincheacute questo
possa distinguere le cose lrsquouna da lrsquoaltra ma drsquoaltra parte non deve venir conosciuto ciograve che nelle cose egrave
inessenziale anzi ciograve per cui esse strappandosi dallrsquouniversale continuitagrave dellrsquoessere in generale si
distaccano dallrsquoAltro e sono per seacute I segni non devono soltanto avere un rapporto essenziale col
conoscere ma devono anche essere le determinatezze essenziali delle cose e un sistema artificiale
devrsquoessere conforme al sistema della natura stessa e deve esprimere soltanto questo sistema Eh giagrave ma
come Queste determinatezze essenziali delle cosehellip per stabilire che cosa egrave essenziale devo
stabilire un criterio e questo criterio chi me lo dagrave Quindi quando io descrivo le cose essenziali
in realtagrave descrivo il mio criterio per stabilire le cose essenziali A pag 208 (17) Solo questa
dispiegata ostensione delle determinatezze rimanenti egualihellip Cerca delle determinatezze che restino
eguali hellipciascuna delle quali descrive quieta la sequenza del suo processo e si fa largo per diportarsi a
suo modo per seacute passa essenzialmente a sua volta nel suo contrario nella confusione cioegrave di quelle
determinatezze cheacute il segno caratteristico la determinatezza generale egrave lrsquounitagrave dellrsquoopposto ossia unitagrave
del determinato e dellrsquouniversale in seacute questa unitagrave deve dunque scomporsi in tale opposizione Se io
determino qualche cosa la determino in relazione a ciograve che quella cosa non egrave Quindi questa
determinatezza egrave sempre debitrice di ciograve che le si oppone che deve esserci percheacute possa darsi
questa determinatezza Questo come dice giustamente Hegel crea confusione questa cosa egrave
determinata sigrave ma in base a una differenza con qualche altra ma siamo certi che egrave differente in
base a che cosa E queste differenze come le determino a loro volta precisamente Ci vuole di
nuovo un criterio ma allora di nuovo a questo punto non conosco la determinatezza di una certa
cosa ma il criterio che utilizzo per stabilire la determinatezza Che egrave la stessa cosa che giagrave
anticipava nella Introduzione quando diceva io voglio cercare la veritagrave ma se non sono giagrave nella
veritagrave non la reperirograve mai percheacute ciograve che reperisco egrave quel medio che mi consente di avvicinarmi
alla veritagrave e quindi egrave sempre e solo con questo ciograve con cui io ho a che fare con un criterio Se ora
secondo lrsquoun lato la determinatezza vince lrsquouniversale ovrsquoessa ha la propria essenzahellip Egrave determinato
quindi non ha piugrave a che fare con lrsquouniversale ma egrave lui in quanto tale Sarebbe lrsquoastratto rispetto
103
al concreto hellipquesto drsquoaltra parte conserva il proprio dominio sulla determinatezza la sospinge al
suo limite e lagrave ne mescola le differenze e le essenzialitagrave Lrsquouniversalitagrave egrave ciograve che permane ed egrave la
condizione per potere stabilire delle determinatezze Lrsquoosservare teneva in bellrsquoordine lrsquouna fuori
dallrsquoaltra queste differenze e queste essenzialitagrave e credeva di possedere in esse qualcosa di fisso ma ora
vede un principio accavallarsi sullrsquoaltro vede formarsi passaggi e confusioni vede congiunto ciograve che
prima teneva senzrsquoaltro per diviso e diviso ciograve che teneva per congiunto per conseguenza questo tenersi
saldo al quieto essere rimanente eguale a se stesso proprio qui nelle sue piugrave generali determinazioni -
quando per es si tratti di sapere quali segni caratteristici abbia lrsquoanimale o la pianta - deve vedersi
tormentato da mille istanze che lo derubano di ogni determinazione e che mettono a tacere lrsquouniversalitagrave
cui quello si era innalzato riabbassandolo a un osservare e a un descrivere privi di pensiero Il
dettaglio vorrebbe ergersi a universale ma non lo puograve fare e quindi si ritrova di nuovo con dei
dettagli che di fatto non dicono che cosrsquoegrave la cosa Dicono soltanto qualcosa di contingente
vorrebbero porsi come universali ma non riescono A pag 209 (18) Siccome il determinato per sua
natura deve perdersi nel suo contrariohellip Per determinare qualcosa devo distinguerlo da ciograve che
non egrave hellipquellrsquoosservare che si limita al semplice o che mediante lrsquouniversale delimita la dispersione
sensibile trova dunque nel proprio oggetto la confusione del suo principiohellip Poco dopo Da poi che
ora lrsquoistinto della ragione si mette in cerca della determinatezza conformemente alla natura crsquoessa
possiede e che essenzialmente consiste non nellrsquoessere per seacute anzi nel passare nellrsquoopposto esso si mette
in cerca della legge e del concetto di lei li cerca bensigrave come se anchrsquoessi fossero effettualitagrave essentehellip
Come se anche la legge fosse un fatto di naturahellip le famose leggi di natura hellipma questrsquoultima in
effetto gli si dilegueragrave e i lati della legge diventeranno puri momenti o pure astrazioni per modo che la
legge vien fuori nella natura del concetto il quale ha cancellato in seacute lrsquoindifferente sussistere
dellrsquoeffettualitagrave sensibile Quando io cerco di stabilire una legge una volta che ho pensato che la
legge egrave stabilita io ho stabilito solo un concetto un concetto che non ha nulla a che fare con ciograve
che la legge vorrebbe esprimere Egrave sempre la stessa cosa nel senso che ciograve che ho trovato che ho
stabilito egrave un criterio anche la legge egrave un criterio Egrave con quello che ho a che fare A pag 210 (20)
A questa coscienza che resta allrsquoosservare che la veritagrave della legge sia essenzialmente realtagrave ridiventa
bensigrave una opposizione verso il concetto e verso lrsquouniversale in seacute ovverosia un qualcosa di siffatto qual
egrave la legge sua alla coscienza non egrave unrsquoessenza della ragione la coscienza opina di ricevere ivi un
alcuncheacute di estraneohellip Pensa che sia unrsquoaltra cosa rispetto a seacute la ragione hellipma essa confuta
questa sua opinione in quanto in effetto non prende lrsquouniversalitagrave della legge nel senso che tutte le
singole cose sensibili avrebbero dovuto mostrarle lrsquoapparenza della legge medesima per poterne
affermare la veritagrave Egrave il problema dellrsquoinduzione egrave vero che il sole sorge tutte le mattine Possiamo
soltanto dire che fino ad oggi egrave successo cosigrave E domani Non lo sappiamo Quindi in che modo
possiamo assicurarci che questa affermazione sia vera Non lo possiamo fare quindi non egrave una
certezza non egrave una veritagrave Poco dopo dice hellipche le pietre sollevate da terra e lasciate andare cadono
essa non pretende che si faccia una simile prova con tutte le pietre essa diragrave certo che si deve almeno
provare con parecchie pietre dal che si potragrave poi concludere con la massima probabilitagrave o di pieno diritto
o per analogia alle pietre rimanenti Eppure non solo lrsquoanalogia non dagrave alcun pieno diritto ma anche
in forza della sua natura confuta cosigrave spesso se stessa che - se vogliamo anche noi concludere per
analogia - lrsquoanalogia stessa non permette di giungere a conclusione alcuna la probabilitagrave a cui si
ridurrebbe il resultato dellrsquoanalogia perde rispetto alla veritagrave ogni differenza di probabilitagrave maggiore
o minorehellip Percheacute tende allrsquoinfinito la probabilitagrave non puograve essere neacute maggiore neacute minore hellipper
quanto grande possa essere essa non egrave niente di fronte alla veritagrave Ma in effetto lrsquoistinto della ragione
accetta tali leggi come veritagrave e soltanto in rapporto alla loro necessitagrave chrsquoesso non conosce lrsquoistinto si
lascia andare a quella distinzione e abbassa a probabilitagrave anche la veritagrave della cosahellip A pag 213 (22)
La materia al contrario non egrave una cosa nellrsquoelemento dellrsquoessere sigrave bene lrsquoessere come universale o
lrsquoessere nella guisa del concetto La ragione che tuttora egrave istinto fa questa giusta differenza ma senza
sapere che mettendo la legge a prova in ogni essere sensibilehellip Dice verifichiamo se egrave cosigrave con tutte
104
le pietre presenti passate e future hellipproprio in questrsquoatto essa toglie quellrsquoessere della legge che egrave
soltanto lrsquoessere sensibile della leggehellip Toglie alla legge quellrsquoessere che dovrebbe essere quello che
la rende tale hellipe senza sapere che mentre essa ragione intende come materie i momenti della legge
lrsquoessenza di questi egrave giagrave diventata alla legge un universale ed egrave giagrave enunciata in tale espressione
come un sensibile non sensibile come un essere privo di corporeitagrave e tuttavia oggettivo Bisogna ora
vedere qual piega sia per prendere per quellrsquoistinto il suo resultato e quale nuova figura del suo osservare
stia cosigrave per sorgere Come veritagrave di questa coscienza sperimentativa noi vediamo la legge pura che si egrave
liberata dellrsquoessere sensibilehellip La legge pura egrave la legge che deve essere universale non puograve essere
soltanto di questa cosa hellipla vediamo come concetto il quale egrave presente nellrsquoessere sensibile movendosi
peraltro con perfetta indipendenza il quale calato nellrsquoessere ne resta libero ed egrave concetto semplice
Questo che in veritagrave egrave il resultato e lrsquoessenza sorge ora esso stesso per tale coscienza ma sorge come
oggetto e invero poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato ed egrave senza rapporto al movimento
precedente sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si
presenta come un osservare diverso Dice poicheacute per la coscienza questrsquooggetto non egrave Resultato cioegrave
non egrave il risultato di questo movimento dialettico non egrave nella ragione Questo oggetto egrave senza
rapporto al movimento precedente egrave fuori dal movimento dialettico egrave preso per se stesso quindi
sorge come una particolare specie di oggetto e la relazione della coscienza verso di esso si presenta come
un osservare diverso cioegrave la coscienza non lo riconosce piugrave come un qualcosa che egrave risultato della
ragione
11 settembre 2019
La ragione osservativa Qui Hegel fa un discorso interessante percheacute tutto ciograve che dice giunge a
mettere in discussione in buona parte il fondamento dellrsquooccidente e cioegrave lrsquoosservazione Ciograve che
dice anche se non lo dice espressamente egrave che chi osserva egrave la ragione Se egrave la ragione che osserva
allora lrsquoosservazione non egrave della cosa ma egrave della ragione stessa la ragione osserva se stessa mettere
in atto una serie di procedure che appartengono alla ragione non alla cosa
Intervento Non egrave il soggetto che osserva
In questo caso il termine ldquosoggettordquo egrave piuttosto vago Hegel parla di ragione di autocoscienza
parla molto poco di soggetto Dire che egrave la ragione che osserva egrave come dire che lrsquoosservazione
quindi ciograve che osservo egrave il risultato di un processo intellettuale Ciograve che osservo e questo lo diceva
giagrave nelle prime pagine appartiene alla coscienza Per questo non fa questa distinzione cartesiana
fra soggetto e oggetto per Hegel soggetto e oggetto sono lo stesso Sta qui lrsquoinnovazione di Hegel
rispetto a tutta la filosofia che lo ha preceduto soggetto e oggetto sono lo stesso cioegrave non sono
disgiungibili Soggetto e oggetto sarebbero i due astratti di un concreto dove il concreto egrave la
ragione egrave lrsquoautocoscienza Soggetto e oggetto sono due momenti dove lrsquooggetto dilegua nel
soggetto a questo punto questo il soggetto non egrave piugrave soggetto Tutto il discorso che sta facendo
qui va anche in questo senso a mostrare che lrsquoosservazione invece vuole proprio fare questo e
cioegrave cogliere lrsquoastratto astraendo dal concreto Ma questa operazione ci diragrave lui non egrave possibile
percheacute se io prendo lrsquoastratto astraendolo dal concreto tolgo da questo elemento separato il
negativo tolgo cioegrave quellrsquoaltro da seacute che fa esistere il seacute in quanto tale Egrave come se togliessi il per
seacute dallrsquoin seacute il significato dal significante per dirla in termini semiotici Quindi questa operazione
di astrazione per Hegel non porta a nulla egrave unrsquoastrazione che puograve farsi anzi si fa continuamente
tutta la dottrina dellrsquoosservazione su cui peraltro si fonda la scienza Scienza non nellrsquoaccezione
di Hegel dovremmo parlare di scientismo per distinguere la nozione di scienza in Hegel egrave unrsquoaltra
cosa Dunque lo scientismo si fonda sullrsquoosservazione cioegrave sulla possibilitagrave di astrarre un
elemento dal concreto ma astraendolo dal concreto questo elemento non egrave piugrave quellrsquoelemento di
cui mi sto occupando egrave unrsquoaltra cosa Per tornare allrsquoesempio ormai celebre ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo se mi metto ad analizzare la lampada questa lampada che io analizzo dopo
105
averla astratta dal concreto non egrave ldquolampada che egrave su tavolordquo non egrave piugrave quella ldquolampada che egrave
sul tavolordquo ma egrave unrsquoaltra cosa Questa egrave la difficoltagrave della scienza dello scientismo e cioegrave che
nellrsquooccuparsi di qualche cosa quindi nellrsquoastrarlo dal concreto trasforma questa cosa in unrsquoaltra
cosa da quella che vuole osservare cioegrave osserva altro da ciograve che vorrebbe osservare Siamo a pag
214 (24) Hegel tratta dellrsquoorganico Un oggetto che sia tale da avere in lui il processo della semplicitagrave
del concetto egrave lrsquoorganico Lrsquoorganico ha in seacute la semplicitagrave del concetto egrave un concetto semplice In
questrsquoassoluta fluiditagrave egrave risoltahellip Quando Hegel parla di fluiditagrave parla del movimento dialettico
hellipquella determinatezza ondrsquoesso sarebbe solamente per Altro La cosa inorganica ha a sua essenza la
determinatezza e quindi puograve costituire la pienezza dei momenti del concetto soltanto insieme con
unrsquoaltra cosa e va perciograve perduta tosto che entri nel movimentohellip Egrave sempre per qualche altra cosa
quindi la cosa si dilegua percheacute egrave per un altro hellipinvece nellrsquoessenza organica tutte quante le
determinatezze ondrsquoessa egrave aperta per un altro sono collegate sotto lrsquounitagrave organica (che egrave) semplice
nessuna che si rapporti liberamente ad altro sorge come essenziale e quindi lrsquoorganico si mantiene nel
suo stesso rapporto Lrsquoorganico egrave fatto di una serie di elementi dove ciascuno si rapporta a un altro
ma allrsquointerno di un tutto organico Un secolo dopo hanno chiamato questa cosa ldquostrutturardquo dove
un elemento non puograve essere tolto dalla struttura senza che questo elemento cambi diventando
unrsquoaltra cosa egrave quello che egrave soltanto allrsquointerno della struttura Questo per incominciare a dire
delle cose sul fatto che lrsquoosservazione di un elemento non porta a cogliere lrsquoessenza di
quellrsquoelemento A pag 216 (26) Il rapporto del quale si egrave qui sopra discorso dellrsquoorganico con la
natura degli elementi non esprime lrsquoessenza dellrsquoorganico stessohellip Questo rapporto dellrsquoorganico
con i vari elementi non esprime lrsquoorganico lrsquoorganico egrave unrsquoaltra cosa hellipquesta essenza egrave invece
contenuta nel concetto finalistico Invero a questa coscienza osservativahellip Lrsquoosservazione egrave uno dei
modi per esercitare la ragione anzi egrave il primo modo poi parleragrave di altri hellipquel concetto non egrave
lrsquoessenza propria dellrsquoorganico anzi a quella coscienza medesima il concetto cade fuori dellrsquoessenza e
quindi egrave poi soltanto quellrsquoestrinseco rapporto teleologico Sta dicendo che questa idea di porre
lrsquoessenza come il fine di qualche cosa non egrave che porti molto lontano percheacute questo finalismo cade
fuori dellrsquoessenza non egrave lrsquoessenza propriamente A pag 217 (27) Bisogna ora vedere piugrave da vicino
questa determinazione comrsquoessa egrave in seacute e come egrave per lrsquoistinto della ragione al fine di rendersi conto di
comrsquoesso vi si rinvenga senza perograve conoscersi nel suo rinvenirsi Il concetto finalistico adunque al
quale si innalza la ragione osservativa egrave altrettanto presente come un effettuale allo stesso modo che
lrsquoeffettuale egrave ad essa consaputo concettohellip Questo finalismo egrave un effetto egrave qualcosa che accade hellip
neacute egrave un rapporto esterno di questo effettuale anzi la sua essenza Non egrave questo rapporto esterno la
sua essenza Essendo effettuale si effettua quindi non egrave unrsquoessenza lrsquoessenza non egrave qualcosa che
si effettua egrave qualcosa che necessariamente egrave Che questo effettuale il quale egrave esso stesso un fine si
rapporti secondo un fine ad altro significa che il suo rapporto egrave un rapporto accidentale rispetto a ciograve
che i due termini sono nella loro immediatezza nella loro immediatezza sono entrambi indipendenti e
reciprocamente indifferenti Dice gli elementi non riusciamo a coglierli perograve proviamo a cogliere
questo tutto attraverso la finalitagrave Ma dice Hegel anche la finalitagrave egrave qualcosa di accidentale e
quindi non egrave unrsquoessenza Ma lrsquoessenza del loro rapportohellip Cioegrave il rapporto accidentale e i termini
nella loro immediatezza hellipegrave diversa da ciograve chrsquoessi sembrano essere e il loro operare ha un altro senso
da ciograve chrsquoesso egrave immediatamente per il percepire sensibile la necessitagrave in ciograve che accade egrave nascosta e si
mostra soltanto alla finehellip Questo nel finalismo la necessitagrave si mostra soltanto alla fine hellipma in
modo che la fine indica quella necessitagrave essere anche il primo Questo egrave ciograve che fa Hegel egrave ciograve che
interviene alla fine che fa essere lrsquoinizio quello che egrave Cosigrave anche nel finalismo non egrave propriamente
unrsquoessenza percheacute egrave soltanto qualche cosa che accade e quando accade allora e solo allora posso
giustificarne lrsquoesistenza Questo per il fatto che dalla fine posso stabilire lrsquoinizio helliprifacendoci dal
cominciamento questo nella sua fine o nel resultato del suo operare non fa altro che ritornare a se
stesso e quindi il cominciamento si mostra tale a se stesso da avere se stesso a sua fine Questo
cominciamento si mostra come cominciamento soltanto a ritroso soltanto alla fine egrave possibile
106
stabilire il cominciamento Che egrave esattamente lrsquoopposto di un processo per esempio scientista
quello empirico-deduttivo si parte da un elemento e poi attraverso una serie di passaggi si giunge
alla sua fine Hegel ci sta dicendo che non egrave cosigrave propriamente che funziona egrave soltanto dalla fine
che io posso intendere qualcosa del cominciamento percheacute fincheacute non sono arrivato alla fine non
posso sapere che cosa egrave il cominciamento posso immaginare ma soltanto alla fine io che veramente
egrave lrsquoinizio che quella cosa egrave il cominciamento Dunque ciograve chrsquoesso raggiunge mediante il movimento
del suo operare egrave lui stesso e che esso raggiunga soltanto se stesso egrave il suo sentimento di seacute Cosigrave egrave bensigrave
presente la differenza di ciograve chrsquoesso egrave e di ciograve chrsquoesso cerca ma si tratta solo della parvenza di una
differenza e cosigrave esso egrave concetto in lui stesso In questo modo dice egrave presente la differenza di ciograve
che esso egrave e di ciograve che esso cerca percheacute ciograve che egrave dice Hegel non egrave ciograve che cerca Ciograve che cerca egrave
la fine ma questa fine non egrave il cominciamento percheacute soltanto quando arrivo alla fine so qualcosa
del cominciamento Ma non diversamente egrave costituita lrsquoautocoscienzahellip Infatti si costituisce
esattamente cosigrave hellipanchrsquoessa consiste nel distinguersi da seacute in modo che nello stesso tempo non ne
derivi differenza alcuna Essa perciograve nellrsquoosservazione della natura organica non trova nientrsquoaltro che
tale essenzahellip Cioegrave lrsquoautocoscienza continua a trovare se stessa hellipessa trova seacute come una cosa
come una vita ma fa ancora una differenza tra ciograve chrsquoessa stessa egrave e ciograve che ha trovato - ma si tratta
di una differenza che non egrave tale Questo egrave forse il punto cruciale di tutto questo capitolo
lrsquoautocoscienza in questo processo in cui vuole cercare la cosa alla fine trova e puograve soltanto
trovare se stessa Percheacute Egrave semplice lrsquoha detto percheacute soltanto alla fine io posso trovare il
cominciamento ma questo fine che cosrsquoegrave se non qualcosa che io ho posto qualcosa che
lrsquoautocoscienza ha posto Quindi ciograve che io trovo egrave sempre e soltanto lrsquoautocoscienza nientrsquoaltro
che questo A pag 219 (29) Considerata piugrave da vicino questa determinazione che la cosa egrave fine in lei
stessa si trova anche nel concetto di essa La cosa conserva seacute il che significa anche la sua natura esser
tale da occultare la necessitagrave e da presentarla nella forma di rapporto accidentale infatti la sua libertagrave
o il suo esser-per-seacute consistono appunto nel comportarsi verso il necessario come se questo fosse qualcosa
drsquoindifferente la cosa si presenta quindi essa stessa come alcuncheacute siffatto il cui concetto cade fuori del
suo essere Questo egrave il modo in cui si mostra ma non egrave cosigrave percheacute dice Non diversamente la ragione
ha la necessitagrave drsquointuire il suo proprio concetto come se questo fosse qualcosa drsquoindifferentehellip Come
se dice ma non egrave cosigrave hellipdi intuirlo cioegrave come cosa come un alcuncheacute verso cui essa egrave indifferente
e che quindi da parte sua egrave indifferente verso di lei e verso il proprio concetto Tutto sta in questo
ldquocome serdquo cadesse fuori del concetto ma non cade fuori del concetto Non puograve cadere fuori del
concetto percheacute lrsquoincominciamento egrave sempre e comunque nella coscienza Questo lo avevamo visto
quando parlava allrsquoinizio dellrsquoin seacute che si muove verso il per seacute e poi torna allrsquoin seacute il
cominciamento egrave lrsquoin seacute egrave il significante egrave ciograve che si dice ligrave crsquoegrave il cominciamento Ora io posso
anche pensare che questo cominciamento ciograve che si dice il significante abbia come oggetto ciograve
che vuole dire e che quindi sia fuori ma ci dice Hegel non puograve essere fuori percheacute questo
oggetto che egrave ciograve di cui si dice in questo caso il fine ciograve che cerco che cosrsquoegrave propriamente Egrave
qualcosa che soltanto dagrave un significato al cominciamento Ha unrsquoaltra funzione il significato ha
unrsquoaltra funzione quella di dare al significante il suo significato cioegrave rendere il significante quello
che egrave A pag 221 (21) Ma questa unitagrave dellrsquouniversalitagrave e dellrsquoattivitagravehellip Cioegrave di ciograve che egrave fisso
universale per seacute hellipnon egrave per questa ragione osservativa La ragione osservativa non coglie questa
unitagrave non la coglie percheacute la ragione osservativa vuole cogliere lrsquoelemento separato astratto hellipe
ciograve percheacute quellrsquounitagrave egrave essenzialmente il movimento interno dellrsquoorganico e puograve venir intesa solo come
concetto Se non la intendo come movimento ma come due astratti fermi fissati bloccati
immobili non colgo niente hellipma lrsquoosservare cerca i momenti nella forma dellrsquoessere e del restare e
poicheacute lrsquoIntiero organico consiste nel non avere neacute far trovare in seacute i momenti in tal guisa la coscienza
trasforma lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista Questa
opposizione che si integra nella sintesi e che egrave ciograve che consente di vedere lrsquointero il concreto
questa unitagrave questo concreto non lo posso vedere se mi fisso su elementi che sono in opposizione
107
tra loro e presi come astratti E allora la coscienza non potendo cogliere questa unitagrave trasforma
lrsquoopposizione in unrsquoopposizione tale che sia conforme al suo punto di vista cioegrave gli dagrave il significato
che le pare ma senza cogliere lrsquointero Qual egrave il significato che le pare Egrave quello che fa lo
scientismo cioegrave immagina che lrsquoelemento astratto separato sia lrsquouniversale che ciograve che trova
sia lrsquouniversale cioegrave sia la veritagrave mentre egrave soltanto il momento di un processo dove la veritagrave non
egrave altro che questo processo questo movimento Egrave chiaro che tutto ciograve lo scientismo lo deve
eliminare la veritagrave deve essere fissata su qualcosa che egrave separato astratto A pag 222 parla di
opposizione tra interno ed esterno Lrsquointerno sarebbe lrsquoessenza lrsquoesterno la forma quella che egrave in
relazione con il mondo helliplrsquoopposizione egrave quindi ormai unrsquoopposizione puramente formale i cui lati
reali hanno a loro essenza un medesimo in-seacute ma in pari tempo poicheacute interno ed esterno sono anche
realtagrave opposta e poicheacute essi per lrsquoosservare sono un diverso essere allrsquoosservare stesso pare che ciascuno
di essi abbia un contenuto peculiare Infatti Hegel giunge a dire che interno e esterno sono lo stesso
a ogni mutamento dellrsquouno corrisponde il mutamento dellrsquoaltro e cioegrave non crsquoegrave la possibilitagrave di
isolare lrsquouno dallrsquoaltro Questo ha delle implicazioni notevolissime Pensate per es in ambito
medico allrsquoanatomia dicendo Hegel che non crsquoegrave differenza tra interno e esterno che sono lo stesso
dice che ciascun mutamento dellrsquoesterno dellrsquoumore comporta un mutamento interno e che
queste cose vanno di pari passo Egrave chiaro che a questo punto non posso piugrave considerare lrsquointerno
come qualcosa di separato dallrsquoesterno ma sono costretto a considerarli come un processo
incessante in cui ciascuno muta mentre muta anche quellrsquoaltro La legge vorrebbe invece
stabilire un rapporto fisso tra interno ed esterno in questo caso A pag 223 La legge come rapporto
di quellrsquointerno a questo esterno esprime cosigrave il suo contenuto prima nella rappresentazione di momenti
universali o di essenze semplici poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale o della
figura Che cosa fa la legge Prima esprime questa relazione tra i due come un omento universale
poi nella rappresentazione dellrsquoessenza divenuta effettuale Da una parte egrave essenziale dallrsquoaltra egrave
inessenziale da una parte egrave necessaria dallrsquoaltra egrave contingente A pag 224 (37) Lrsquoaltro significato
di questi elementi organici in quanto essi cioegrave vengon presi come lrsquoesterno egrave il modo loro figurato
secondo il quale essi sono dati come parti effettuali ma in pari tempo anche universalihellip Come
dicevamo prima sono un effetto ma anche universali hellip ossia come sistemi organici e cioegrave la
sensibilitagrave intesa cosigrave allrsquoingrosso come sistema nervoso lrsquoirritabilitagrave intesa come sistema muscolare
e la riproduzione come organi della conservazione dellrsquoindividuo e della specie Le leggi caratteristiche
dellrsquoorganico riguardano quindi una relazione di momenti organici nel loro duplice significato che egrave
quello di essere ora una parte della figurazione organica ora fluida determinatezza universale
pervadente tutti quei sistemi Ci sta continuando a dire che non possiamo considerare un elemento
senza il suo altro Ciascun elemento tolto lrsquoaltro cessa anche lui di essere quello che egrave A pag 225
(40) Egrave resultato avere valore di legge la relazione che la proprietagrave organica universale in un sistema
organico si sia trasformata in una cosahellip Questo fa la legge trasforma una relazione in una cosa
quindi blocca la relazione hellipin modo da avere in questa la sua figurata impronta per tal modo quella
proprietagrave e quella cosa sarebbero entrambe la medesima essenza la quale una volta sarebbe presente
come momento universale e unrsquoaltra volta come cosa La legge vuole porre uno di questi due elementi
cancellando lrsquoopposizione cancellando il negativo cancellando il movimento Ma si ritrova questa
legge a essere continuamente rimbalzata da una parte allrsquoaltra da una parte considera la sua
proprietagrave come universale ma questa universalitagrave egrave data da che cosa Egrave data da momenti
particolari da elementi singoli Ora a un certo punto dice che lrsquounico elemento che sembra fissare
questa relazione egrave il numero il numero nella sua determinatezza Il problema egrave che il numero
risulta inessenziale per la relazione non cade nella relazione cioegrave nella legge ma egrave unrsquoaltra cosa
rispetto alla legge Questa inessenzialitagrave del numero fa sigrave che tutto ciograve che lo scientismo ha
immaginato di poter stabilire attraverso tutte le varie incursioni nellrsquoaritmetica sia vano percheacute
il numero rimane sempre inessenziale rispetto alla relazione di cui egrave fatta la legge legge che
vorrebbe togliere questa relazione questo movimento per renderla una cosa stabile fissa A pag
108
228 (43) Se infine invece di mettere in rapporto tra loro sensibilitagrave e irritabilitagrave si mette la
riproduzione in rapporto con lrsquouna o con lrsquoaltra di esse allora viene anche a mancare lrsquooccasione di
questo legiferarehellip Sta sempre parlano del tentativo di stabilire una legge che governi questo
movimento hellippercheacute la riproduzione non sta con quei momenti in una opposizione qual egrave quella
dellrsquouno verso lrsquoaltro e poicheacute tale legiferare si fonda su questa opposizione viene qui a mancare fin la
parvenza del suo aver luogo La legge stabilisce delle fissitagrave Per stabilire qualcosa di fisso deve
eliminare ciograve che le si oppone Questo egrave necessario per la legge deve essere cosigrave ma dice rispetto
alla sensibilitagrave e allrsquoirritabilitagrave dove lrsquouna appare in opposizione allrsquoaltra perograve aveva che
sollecitano lrsquouna si sollecita anche lrsquoaltra e quindi non sono in opposizione tanto piugrave non sono in
opposizione con la riproduzione che non crsquoentra niente Quindi ci sta dicendo che a maggio
ragione non egrave possibile stabilire nessuna legge intorno allrsquoorganico al corpo non esistono leggi
intorno al corpo o allrsquoorganico in generale A pag 230 (46) Ovvero mentre lrsquoidea astratta
dellrsquoorganismo egrave espressa veracemente in questi tre momentihellip Sensibilitagrave irritabilitagrave e riproduzione
hellipsolo in quanto essi non sono qualcosa drsquoimmoto essendo anzi soltanto momenti del concetto e del
movimento lrsquoorganismo stesso come figurazione non egrave invece inquadrato in tali tre distinti sistemi
come lrsquoanatomia li ha elencati In quanto tali sistemi debbono venir trovati nella loro effettualitagrave e
legittimati mediante questo trovare deve si anche rammentare che lrsquoanatomia non presenta soltanto tre
siffatti sistemi ma molti altri ancora Quindi a parte ciograve il sistema sensitivo deve avere in generale
un significato del tutto diverso da quello che vien chiamato sistema nervosohellip Percheacute il sistema
nervoso non egrave localizzabile nei nervi che trovano i medici hellipil sistema irritabile ne deve avere uno
del tutto diverso da quello del sistema muscolare e il sistema riproduttivo ne deve avere uno non meno
diverso da quello degli organi di riproduzione Nei sistemi della figura come tale lrsquoorganismo viene
inteso secondo il lato astratto della morta esistenza e i suoi momenti cosigrave presi appartengono
allrsquoanatomia e al cadavere non giagrave alla conoscenza neacute allrsquoorganismo vitale Come parti morte essi
hanno anzi cessato di essere percheacute cessano di essere dei processi Ci sta dicendo che non soltanto il
sistema nervoso cosigrave come egrave studiato dallrsquoanatomia non rende conto dei processi della sensibilitagrave
ma preso isolatamente nemmeno esiste percheacute esiste soltanto in relazione con gli altri elementi
esiste preso in questa dialettica Se egrave fuori da questa relazione anche il sistema nervoso non esiste
non crsquoegrave Poco piugrave avanti Lrsquoessenziale dellrsquoorganico dato che questo egrave in seacute lrsquouniversale consiste anzi
in generale nellrsquoavere i suoi momenti altrettanto universali nellrsquoeffettualitagrave di averli cioegrave come processi
penetranti per tutto ma non consiste nel dare in una cosa isolata unrsquoimmagine dellrsquouniversale Questo
egrave ciograve che tenta lo scientismo dare in una cosa isolata lrsquoimmagine dellrsquouniversale dare per es
nella fotografia dei nervetti lrsquoimmagine universale della sensibilitagrave oppure da una radiografia del
cervello lrsquoimmagine del pensiero (48) Per tal guisa nellrsquoorganico va senzrsquoaltro perduta la
rappresentazione di una legge Vale a dire tutte queste cose ci dicono che non egrave possibile stabilire
nessuna legge percheacute la legge muove da elementi astratti dal concreto e li fissa immaginando che
ciascuno di essi sia lrsquouniversale ma lrsquouniversale egrave lrsquointero egrave lrsquointero organico che egrave in continuo
movimento La legge vuol cogliere ed esprimere lrsquoopposizione come lati quieti e in essi la
determinatezza che egrave il rapporto reciproco Lrsquointerno cui appartiene lrsquouniversalitagrave apparente e
lrsquoesterno cui appartengono le parti della figura quiescente dovrebbero costituire i lati corrispondenti
della legge ma tenuti cosigrave reciprocamente separati perdono il loro significato organico e alla
rappresentazione della legge sta proprio a fondamento che i suoi due lati abbiano un indifferente
sussistere per seacute essentehellip Egrave contraddittorio la legge vuole che ciascuno di questi elementi sussista
per seacute mentre come abbiamo appena visto ciascun elemento preso per seacute fuori dal concreto
dallrsquointero non crsquoegrave Ma ogni lato dellrsquoorganico consiste anzi nellrsquoessere in lui stesso universalitagrave
semplice nella quale egrave risolta ogni determinatezza noncheacute nellrsquoessere il movimento di questa risoluzione
Ciascuno di questi elementi egrave in quanto egrave preso nel movimento A pag 233 Ma poicheacute appunto
lrsquooggetto unifica immediatamente lrsquounitagrave organica lrsquoinfinito togliere o lrsquoassoluta negazione dellrsquoessere
con il quieto esserehellip I due lati da una parte lrsquoelemento universale e dallrsquoaltra invece il
109
movimento Questi due lati vanno tenuti distinti nella scienza hellipe poicheacute i momenti sono
essenzialmente puro passare cosigrave non resulta nessuno di siffatti lati nellrsquoelemento dellrsquoessere quali per
la legge vengono richiesti La legge vuole che ciascuno di questi elementi sia per conto suo che
esista per seacute mentre ci sta che no non esiste per seacute A pag 241 (60) Se invece consideriamo
questrsquoaltro lato dellrsquoinorganico non come processo ma come quieto essere allora esso lato egrave la coesione
ordinaria egrave una proprietagrave sensibile semplice postasi da un lato di contro al momento dellrsquoesser-altro
che lasciato libero e scomposto in molte proprietagrave indifferenti rientra come il peso specifico in quelle
molte proprietagrave stessehellip Parla del peso specifico come uno degli elementi che dovrebbero essere
qualcosa di universale cioegrave dare lrsquoessenza della cosa cosa che non avviene ovviamente A pag
244 dice qualcosa che egrave un porsquo una summa di quanto detto prima Ma lrsquoorganico egrave una singolaritagrave
che egrave essa stessa pura negativitagrave e che perciograve in se stessa cancella la determinatezza fissa del numero la
quale conviene allrsquoessere indifferente Questo egrave importante Dice che lrsquoorganico egrave una singolaritagrave che
egrave pura negativitagrave Cosa vuol dire che egrave pura negativitagrave Vuol dire che egrave quella che egrave in quanto
negazione di ciograve che non egrave e quindi egrave in quanto pura negativitagrave E allora dice il numero che
funzione ha il numero che dovrebbe stabilire la proprietagrave particolare di qualche cosa Essendo
pura negativitagrave cancella la determinatezza fissa di qualche cosa nella negativitagrave non crsquoegrave piugrave
nessuna determinatezza fissa percheacute ciascuna determinatezza egrave quella che egrave in relazione al
movimento dialettico Ma se ciascuna cosa egrave quella che egrave in relazione a un movimento dialettico
allora qualunque determinatezza fissa scompare quindi si perde anche lrsquoutilitagrave del numero A
pag 245 Il genere come organismo effettuale si fa semplicemente rappresentare da un sostituto
Sarebbe il numero in questo caso Ma il sostituto cioegrave il numero che sembra segnare il passaggio dal
genere alla figurazione individuale e offrire allrsquoosservazione entrambi i lati della necessitagrave intesa e
come determinatezza semplice e come figura sviluppata progredita fino alla varietagrave il numero designa
piuttosto lrsquoindifferenza e la libertagrave reciproca dellrsquouniversale e del singolo che dal genere viene
abbandonato a una differenza priva drsquoessenza qual egrave quella della grandezza ma che tuttavia essendo
qualcosa di vitale si dimostra altrettanto libero anche da questa differenza Qui ldquoliberordquo egrave da
intendersi nellrsquoaccezione per cui qualcosa non egrave vincolato a qualche altra cosa Quindi ci sta
dicendo che il numero designa lrsquoindifferenza dellrsquouniversale e del singolo mentre la legge voleva
invece bloccare questa relazione attraverso il numero ma questo numero egrave totalmente
indifferente a questa cosa non ha nulla a che fare con loro A pag 247 (65) Da ciograve consegue che
nellrsquoesserci il quale ha una figura allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in
generalehellip Lrsquoesserci nellrsquoaccezione heideggeriana del termine lrsquouomo cosigrave come accade
Allrsquoosservazione puograve svilupparsi soltanto la ragione come vita in generale allrsquoosservazione si sviluppa
soltanto la ragione Egrave ciograve con cui ho esordito egrave la ragione che vede le cose (66) Oltre al fatto
dunque che nella natura organica la ragione osservativa giunge soltanto allrsquointuizione di lei stessahellip
La ragione osservativa cioegrave io voglio osservare e che cosa trovo Me che osservo Lrsquounica cosa
cui giunge non egrave altro che lrsquointuizione di me in quanto ragione che osserva hellipcome vita universale
in generale alla ragione medesima lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene
possibile soltanto secondo sistemi distinti in guisa del tutto universale la determinazione o essenza dei
quali non sta nellrsquoorganico come tale anzi nellrsquoindividuo universale e - subordinatamente a queste
differenze della terra - lrsquointuizione dello sviluppo e della realizzazione di quella vita diviene possibile
soltanto secondo distribuzioni in serie che il genere tenta di fare Mentre dunque senza la vera
mediazione che egrave per seacute lrsquouniversalitagrave della vita organica nella sua effettualitagrave deve precipitare
immediatamente nellrsquoestremo della singolaritagrave la ragione osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto
lrsquoopinarehellip Se lo astraggo dallrsquointero dice precipita immediatamente nella singolaritagrave la ragione
osservativa ha dinanzi a seacute come cosa soltanto lrsquoopinare Questo percheacute come abbiamo visto
questo elemento astratto dallrsquointero non ha nessuna possibilitagrave di essere inserito in una legge
quindi posso soltanto opinare pensare che sia cosigrave hellipe se pur essa ragione possa avere lrsquoozioso
interesse di osservare questo opinare essa deve limitarsi alla descrizione e alla narrazione di opinioni
110
e di capricci della natura Quindi crsquoegrave il passaggio dallrsquoapparente scientificitagrave alla retorica
allrsquoopinare Tale libertagrave dellrsquoopinare che nulla ha di spiritualitagrave offriragrave invero embrioni svariatissimi
di leggi tracce di necessitagrave accenni a ordinamenti e a classificazioni rapporti buffi e appariscenti
Tuttavia nel rapporto dellrsquoorganico con le differenze dellrsquoinorganico differenze date come poste
nellrsquoessere elementi zone climi ecc lrsquoosservazione per quel che concerne la legge e la necessitagrave non
va oltre il grande influsso Non va oltre la chiacchiera Cosigrave dallrsquoaltro lato dove lrsquoindividualitagrave non
ha il significato della terrahellip La terra sarebbe lrsquouniversalitagrave hellipanzi dellrsquoUno immanente alla vita
organica hellip ndash dallrsquoaltro lato allrsquoosservazione non egrave possibile fare un passo oltre i garbati rilievi
glrsquointeressati rapporti le amabili offerte al concetto ma i garbati rilievi non sono per nulla sapere della
necessitagrave gli interessanti rapporti si arrestano allrsquointeresse mentre qui lrsquointeresse non egrave altro che
lrsquoopinione intorno alla ragione e lrsquoamabilitagrave con cui lrsquoindividuale accenna a un concetto egrave quella
amabilitagrave da bambini che quando in seacute e per seacute pretende di avere qualche valore egrave anche fanciullesca
Se quindi non vogliamo attenerci allrsquoopinare alla retorica non potremo fare altro che
considerare che tutto il mio osservare le cose non egrave nientrsquoaltro che la ragione che osserva Ma che
cosa osserva Osserva forse qualcosa che egrave fuori di seacute Se non puograve osservare nulla che sia fuori di
seacute allora la ragione osserva se stessa osservare Non puograve fare altro Osservandosi osservare non
fa che cogliere la sua essenza che egrave quella di essere ragione cioegrave movimento che va dallrsquoin seacute al
per seacute e ritorna allrsquoin seacute Fa questo e non puograve uscire da questo percheacute soltanto questo egrave lrsquointero
la veritagrave e cioegrave questo movimento dialettico in cui ciascun elemento egrave preso per cui ciograve che
osservo credendo di osservare la cosa non egrave altro che il mettere in atto la mia ragione che osserva
se stessa
18 settembre 2019
Siamo a pag 249 (69) Volgendosi ora in se medesimahellip Sta parlando dellrsquoautocoscienza hellipe
dirigendosi al concetto che egrave effettuale in quanto anche libero lrsquoosservazione trova anzi tutto le leggi del
pensare Questo egrave lrsquoobiettivo della scienza si accorge di pensare e vuole trovare le leggi di quel
pensiero Questa singolaritagrave che non egrave altro se non il pensare in lui stesso egrave lrsquoastratto movimento del
negativohellip Dicendo che egrave lrsquoastratto movimento del negativo Hegel ci dagrave a intendere che questa
singolaritagrave del pensare non egrave altro che unrsquoastrazione Qui ldquoastrattordquo potete intenderlo come lo
poneva Severino isolare un elemento dal racconto in cui egrave inserito e per cui esiste Per esempio
se io voglio trovare le leggi del pensiero mi trovo in una posizione particolare e cioegrave devo
considerare il pensiero come oggetto del pensiero Egrave come se in qualche modo dovessi astrarre il
pensiero e quindi questo astratto movimento del negativo non egrave altro che lrsquoastrazione di ciograve che
egrave negativo rispetto al mio pensiero cioegrave il pensiero del pensiero hellipmovimento riattratto interamente
nella semplicitagrave e le leggi sono al di fuori della realtagrave Si immagina che queste leggi siano al di fuori
della realtagrave Intanto la realtagrave per Hegel come sapete egrave il vero cioegrave il concreto lrsquointero Infatti
dice ldquoIl vero egrave lrsquointero e lrsquointero egrave verordquo La questione che interessa a Hegel in questo capitolo
sulla ragione osservativa egrave che cosa accade nellrsquoosservazione o meglio che cosa la rende possibile
Egrave chiaro che da tutto ciograve che ci ha detto fino adesso lrsquoosservazione comporta dei problemi Il
problema principalmente egrave che per osservare devo astrarre dal concreto quellrsquoelemento che
osservo Per osservare la lampada devo astrarla da quella proposizione che dice ldquoquesta lampada
che egrave sul tavolordquo devo considerare questa lampada per seacute Quindi che cosa accade per Hegel
Accade che in questa astrazione mi trovo a dovere stabilire delle leggi quindi un universale da
applicare poi al singolare allrsquoevento allrsquoimmanente a ciograve che accade Quindi da una parte una
legge un universale un estremo dallrsquoaltra parte lrsquoaltro estremo e cioegrave lrsquoimmanente ciograve che
accade Voglio che ciograve che accade rientri dentro una legge La domanda che si pone Hegel egrave se
questo sia possibile la risposta che dagrave egrave no Non egrave possibile nel senso che hegelianamente questi
due estremi questi due lati il singolare e lrsquouniversale devono rimanere separati percheacute la legge
111
egrave universale non puograve ovviamente essere il singolare si tengono separati proprio per questo
Adesso trascendo un porsquo Hegel ma il problema egrave che per trovare una legge devo mantenere
separati lrsquouniversale dal singolare nel tentativo di trovare una legge universale che renda conto
del movimento del singolare Ma sempre hegelianamente il movimento che Hegel chiama
dialettica e che consente lrsquoesistenza sia del singolare sia dellrsquouniversale egrave propriamente ciograve che
impedisce di mantenere separati i due elementi Questi due elementi questi due estremi sono in
una relazione tale per cui non puograve darsi lrsquouno senza lrsquoaltro Ma qui vedete subito che ciograve che dice
Hegel contrasta immediatamente con tutti i principi dellrsquoosservazione percheacute se non puograve darsi
lrsquouno senza lrsquoaltro non posso astrarre lrsquouno dallrsquoaltro non posso tenerli separati percheacute cosigrave
facendo nego il movimento dialettico cioegrave nego la possibilitagrave che un elemento possa essere se
stesso Cercando una legge che vincoli il singolare allrsquouniversale devo trovare un qualche cosa che
si applichi universalmente al singolare ma se si applica universalmente al singolare per Hegel
nel momento in cui io pongo il singolare pongo anche immediatamente il suo opposto che in
questo caso sarebbe lrsquouniversale Quindi percheacute ciograve che accade sia effettivamente qualcosa che
accade egrave necessario che il per seacute il significato di questa cosa ritorni sullrsquoaccadere modificandolo e
dando a questo accadere un significato Ma se tengo separate le due cose e sono costretto a farlo
se voglio porre una legge universale cheacute non posso sovrapporla allrsquoevento non possono essere la
stessa cosa non puograve lrsquouno ricadere sullrsquoaltro la legge universale deve rimanere separata
dallrsquoevento Egrave questo il problema dellrsquoosservazione che tenta proprio questo e cioegrave di mantenere
separate le due cose ma poi una volta tenute separate si trova nella condizione di non potere
attribuire una relazione necessaria tra le due e non crsquoegrave una relazione necessaria percheacute le ha tenute
separate A pag 256 (78) Viene allora a cadere quellrsquoessere che sarebbe in seacute e per seacute e che dovrebbe
costituire lrsquoun lato di una legge e precisamente il lato universale Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve che egrave il suo
mondo in quanto mondo suohellip Qui sta ponendo la differenza tra individualitagrave e universalitagrave hellipegrave
essa stessa il circolo del proprio operare circolo in cui essa si egrave rappresentata come effettualitagrave e
senzrsquoaltro egrave soltanto unitagrave dellrsquoessere in quanto giagrave dato e dellrsquoessere in quanto costruito unitagrave i cui
lati non cadono lrsquouno fuori dellrsquoaltrohellip In questa unitagrave tra le due cose poste hegelianamente
chiaramente i due lati non cadono uno fuori dellrsquoaltro in quanto partecipano entrambi del
movimento dialettico hellipil che invece avveniva nella rappresentazione della legge psicologica - come
mondo dato in seacute e come individualitagrave essente per seacute ossia considerando questi lati ciascun per seacute
non sussiste necessitagrave neacute legge alcuna del loro rapporto reciproco Se li considero separati e devo farlo
non crsquoegrave nessuna necessitagrave del loro rapporto reciproco Pag 264 (89) Hegel considera tre aspetti
riguardo allrsquoosservazione le leggi psicologiche la fisiognomica e la frenologia Non le
considereremo separatamente in quanto la questione che si pone egrave la stessa Lrsquoindividualitagravehellip
Considera sempre lrsquoindividualitagrave contrapposta allrsquouniversalitagrave hellipLrsquoindividualitagrave abbandona
quellrsquoesser-riflesso in seacute che egrave espresso nei trattihellip Questa egrave la fisiognomica i tratti del viso ecc hellipe
pone la propria essenza nellrsquoopera Qui inserisce un elemento importante lrsquoopera il fare
Lrsquoindividualitagrave contraddice allora a quella relazione che viene stabilita dallrsquoistinto della religione
allorcheacute esso si mette a osservare lrsquoindividualitagrave autocosciente per ricercare ciograve che debba essere lrsquointerno
o lrsquoesterno di lei Sappiamo che pone lrsquointerno come lrsquoessenziale e lrsquoesterno come inessenziale pur
essendo ciograve che si mostra Questo punto di vista ci conduce al pensiero tipico che sta a base della
scienza fisiognomica - se pur di scienza si possa parlare Lrsquoopposizione alla quale questo osservare egrave
riuscito e secondo la forma lrsquoopposizione di pratica e di teoretica poste tuttavia entrambe entro la
pratica stessa - egrave lrsquoopposizione dellrsquoindividualitagrave attuantesi nellrsquoazionehellip Ciascuno agisce fa delle
cose e in questo crsquoegrave lrsquoindividualitagrave riguarda lrsquoindividuo non crsquoegrave una legge universale hellipe
dellrsquoindividualitagrave stessa a quel modo chrsquoessa svincolatasi in pari tempo dallrsquoazione si riflette in se
stessa in guisa che lrsquoazione le divenga oggetto Qui incomincia a porre una questione importante che
poi svilupperagrave ulteriormente nel corso di tutta la Fenomenologia lrsquoopera il fare Tutta la filosofia
di Hegel egrave una filosofia pragmatica non crsquoegrave nulla di intellettualistico nel pensiero di Hegel ma egrave
112
tutto volto a considerare il fare lrsquoagire percheacute egrave questo che conta Come dire che il vero che attiene
a una persona a una individualitagrave egrave nel suo fare nel suo operare A questo osservare lrsquooperazione
stessa e lrsquoopera - sia del linguaggio sia di unrsquoeffettualitagrave maggiormente consolidata - hanno il valore
dellrsquoesterno inessenzialehellip Questo osservare cerca tratti che permangono e quindi non puograve
propriamente fissarsi sullrsquoopera Lrsquoopera egrave qualcosa che si effettua qui e adesso mentre
lrsquoosservazione cerca ciograve che permane per poterne stabilire delle leggi universali hellipmentre lrsquoesser-
entro-seacute dellrsquoindividualitagrave ha quello dellrsquointerno essenziale Crsquoegrave sempre questo aspetto
nellrsquoosservazione lrsquointerno e lrsquoesterno dove lrsquoesterno dovrebbe rendere sempre conto dellrsquointerno
Tra i due lati che la coscienza pratica ha in lei (lrsquointenzione e lrsquooperazione lrsquoopinione circa la propria
azione e lrsquoazione stessa)hellip Crsquoegrave una differenza tra ciograve che penso di ciograve che faccio e ciograve che faccio
Questo anche Freud molti anni dopo lo aveva colto io dico di non volere fare una certa cosa ma
poi la faccio Ciograve che conta per Hegel cosigrave come anche per Freud non egrave tanto quello che dico ma
ciograve che faccio Se io dico di non volere fare una certa cosa e poi continuo a farla ininterrottamente
egrave questo mio fare che importa Non egrave lontano da ciograve che diceva Freud rispetto al diniego quando
diceva ldquoho sognato una donna ma non era mia madrerdquo Importa certo il fatto che lo neghi ma
ciograve che conta egrave la presenza della madre nel suo discorso Ciograve che dunque lrsquoosservazione ha a suoi
oggetti egrave unrsquoesistenza opinata ed ivi lrsquoosservazione trasceglie delle leggi Ciograve che lrsquoosservazione pone
come prioritario egrave qualcosa che ha unrsquoesistenza opinata cioegrave io penso che sia cosigrave ma siccome ho
scartato lrsquoopera il fare non mi resta che ciograve che penso del fare assumo quello che penso del fare
come la parte prioritaria cancellando quindi lrsquoopera A pag 268 Lrsquooperazione egrave questo e la
creatura umana individuale egrave ciograve che egrave lrsquooperazione nella semplicitagrave di tale essere lrsquouomo per altri
uomini egrave unrsquoessenza universale nellrsquoelemento dellrsquoessere e cessa di essere essenza puramente opinata
Diventa quello che egrave in base al fatto che fa certe cose quindi gli altri vedono che fa certe cose
indipendentemente da quello che dice Nellrsquooperazione lrsquouomo non egrave posto come spirito ma daccheacute
si tratta del suo essere come essere e daccheacute da una parte un essere duplicato - quello della figura e
quello dellrsquooperazione ciascuno dei quali deve essere lrsquoeffettualitagrave umana - si contrappone ecco che
come genuino essere dellrsquouomo devesi affermare solo lrsquooperazione - non la figura la quale dovrebbe
esprimere ciograve chrsquoegli opina rispetto alle proprie operazioni o ciograve che si opinerebbe chrsquoegli abbia la sola
possibilitagrave di fare Hegel sta dicendo che quello che importa egrave quello che la persona fa egrave il suo
agire Questo pone lrsquoaccento per Hegel sulla questione del fare dellrsquooperazione Lrsquooperazione egrave sigrave
qui posta come un operare in termini generali perograve ci sta anche dicendo tra le righe che questo
operare non egrave altro che lrsquooperare del linguaggio facendosi dicendosi Ciograve che importa egrave ciograve che il
linguaggio fa egrave con questo che ci si confronta continuamente Che cosa fa il linguaggio Lavora
il famoso passaggio dal significante al significato dove il significato egrave il lavoro che consente al
significante di essere quello che egrave Quindi questa opera questo lavoro ndash che poi Marx riprenderagrave
in tuttrsquoaltro modo naturalmente ndash egrave fondamentale per Hegel egrave il perno di tutta la sua filosofia
di tutto il suo pensiero dove si tratta di intendere per quanto ci riguarda come questo operare
non sia altro che lrsquooperare del linguaggio il lavoro del linguaggio Parlando di lavoro del
linguaggio parliamo del suo funzionamento ovviamente lrsquoopera del linguaggio egrave il suo
funzionamento egrave il modo in cui sta funzionando qui e adesso A pag 269 Lo smembramento di
questo essere in intenzioni e simili finezze per cui lrsquouomo effettuale ossia la sua operazione si dovrebbe
spiegare ritornando allrsquoopinato essere quali si siano le intenzioni chrsquoegli potragrave fabbricarsi a proposito
della sua effettualitagrave deve venir lasciato allrsquooziositagrave dellrsquoopinare oziositagrave la quale quando mettendo
in pratica la propria inerte saggezza neghi il carattere della razionalitagrave a chi agisce e lo maltratti
affannandosi a spiegare come llsquoessere di lui sia on lrsquooperazione ma la figura e i tratti merita di provare
lrsquoefficacia della replica giagrave rammentata che le dimostreragrave come qualmente la figura lungi dallrsquoessere
un in-seacute sia invece un oggetto da toccar con mano Sta dicendo che egrave inutile cercare nella intenzione
un qualche cosa che non ha a che fare con ciograve che una persona fa come dire ldquosigrave ha fatto questo
ma voleva fare unrsquoaltra cosardquo Anche Freud se ci pensate tiene propriamente conto di questo
113
Prendete lrsquoatto mancato non volevo fare questo ma lrsquoho fatto Hegel sta dicendo che egrave questo
che importa ciograve che io faccio Ciograve che io faccio egrave ciograve che io sono propriamente potremmo dire che
io sono ciograve che faccio Ma il fare precipuo egrave il dire quindi io sono ciograve che dico quindi ciograve che
penso sono questa effettualitagrave continua del mio dire questo effettuarsi ininterrotto della parola
Questa egrave la questione principale per Hegel su cui baseragrave anche tutta la sua etica e anche lrsquoestetica
Questa opera che egrave lrsquooperare del linguaggio egrave propriamente ciograve che a noi interessa di piugrave
Lrsquooperare del linguaggio vale a dire ponendo un elemento si pone anche il suo opposto cioegrave il
suo significato percheacute il significato nonostante sia ciograve che rende il significante quello che egrave
comunque si oppone al significante quindi il significante trae la propria essenza da ciograve che
propriamente il significante non egrave Il che rende conto bene del funzionamento del linguaggio
ciascuna cosa egrave quella che egrave in virtugrave del fatto che non egrave quella che egrave Questa opposizione se ci
pensate bene non egrave poi cosigrave lontana da ciograve che diceva Eraclito rispetto al πόλεμος (polemograves)
tradotto generalmente con guerra ma egrave lrsquoopposizione la contrapposizione lrsquoantitesi Eraclito
diceva che il πόλεμος egrave il padre di tutte le cose cioegrave questa contrapposizione tra ciograve che egrave e ciograve che
fa vale a dire ciograve che quella cosa non egrave egrave questa cosa che non egrave che fa della prima cosa quella che
egrave Questo egrave il πόλεμος lrsquoopposizione che poi non egrave altro che la distanza che il linguaggio instaura
Andiamo a pag 287 La questione egrave sempre la stessa e cioegrave il fatto che lrsquoosservazione tenta di
stabilire delle leggi universali tra due cose che per poterle considerare deve tenere separate ma
tenendole separate non puograve trovare nessuna legge che le metta in relazione percheacute ciograve che evita egrave
proprio la relazione ciograve che invece Hegel ha instaurato la relazione tra i due elementi egrave ciograve che fa
lrsquointero egrave ciograve che fa lrsquounitagrave ciograve in cui consiste il concreto e potremmo dire che il concreto egrave lrsquoopera
egrave il fare Quando io dico ldquoquesta lampada che egrave sul tavolordquo questo mio dire egrave lrsquointero nel senso
che metto in atto questo racconto questa cosa che funziona come unrsquounitagrave appunto come un
intero che poi io lo smembro nei vari elementi che lo compongono gli astratti
Intervento Non egrave possibile allora stabilire la legge universale di un fenomeno
Per Hegel propriamente no Per Hegel questa legge universale rimane sempre e comunque
qualcosa che egrave riferito a un elemento che sigrave puograve accadere certo ma potrebbe anche non accadere
ciograve che la legge universale stabilisce Questo lo aveva giagrave discusso precedentemente ogni legge
universale egrave posta per induzione tutte le mattine sorge il sole ma questo non offre certezza
domattina sorgeragrave il sole Sigrave lo speriamo tutti ma non possiamo stabilirlo come una certezza
Quindi la legge universale ha sempre questo limite egrave induttiva muove da elementi singoli dalla
singolaritagrave per imporre una universalitagrave Ma questa universalitagrave ndash egrave questo il discorso che fa
Hegel ndash non toglie mai la singolaritagrave non riesce a toglierla come invece accade nella dialettica
non riuscendo a toglierla rimane la singolaritagrave a fianco della universalitagrave cioegrave lrsquouniversalitagrave egrave
sempre debitrice della singolaritagrave quindi egrave una universalitagrave sui generis che non offre la certezza
assoluta
Intervento Mi pare da avere inteso che la scienza debba isolare lrsquooggetto dal mondo che lo fa esistere
Hegel dice che lrsquooggetto non egrave conoscibile se isolato separato dal mondo cioegrave dalla relazione che fa essere
quellrsquooggetto quello che egrave
Certo Quello che appare il fenomeno Egrave esattamente quello che diceva Severino il fatto che
ciascun elemento egrave quello che egrave in una relazione Per es ldquola lampada che egrave sul tavolordquo ldquola lampada
che egrave sul tavolordquo egrave ldquola lampada che egrave sul tavolordquo percheacute non egrave la lampada ma egrave ldquola lampada che egrave
sul tavolordquo cioegrave egrave inserita allrsquointerno di questa proposizione Allrsquointerno di questa proposizione
questa lampada egrave una certa cosa se io la astraggo come fa la scienzahellip
Intervento Se io la astraggo io non posso comunque considerarla percheacute va bene che non egrave ldquoquesta
lampada che egrave sul tavolordquo ma egrave comunque una lampada che egrave inserita in un altro intero
Esattamente Diciamola cosigrave egrave inserita in un altro racconto
Intervento Si potrebbe dire che lrsquoastrazione pura non esistehellip
114
Egrave quello che ci dice qui Hegel rispetto allrsquoosservazione Lrsquoosservazione vorrebbe lrsquoastrazione pura
io osservo quella cosa per quello che egrave quella cosa indipendentemente da tutto ciogravehellip La stessa
cosa fra cinque minuti non egrave piugrave la stessa cosa percheacute il mondo che la fa esistere nel frattempo egrave
cambiato io mi sono spostato da qui e mi sono messo qua il mondo egrave cambiato A pag 287 (11)
Da tal mutevole linguaggio ritornata alfine al saldo essere lrsquoosservazione secondo il proprio concetto
proclama che non come organo non come linguaggio e segno ma come morta cosa lrsquoesterioritagrave costituisce
lrsquoeffettualitagrave esterna e immediata dello spirito La cosa non egrave piugrave viva nel senso che non egrave piugrave inserita
allrsquointerno del racconto in cui questa cosa esiste che la fa vivere percheacute relazionata con infinite
altre cose Per osservare egrave come se si dovesse uccidere la cosa toglierle la vita Il che naturalmente
comporta nellrsquoosservazione la necessitagrave di sbarazzarsi di tutto ciograve che fa vivere una cosa ma la
cosa egrave viva nel senso in cui questa cosa partecipa di tutte le cose che la circondano e che la fanno
essere quella che egrave Egrave viva nel senso che muta continuamente come dicevo prima basta un
movimento e il mondo cambia
Intervento Lo aveva giagrave detto Hegel se stabilisco una cosa la faccio morire non si muove piugrave
No non ha piugrave relazione con niente Il che egrave vero percheacute se io isolo un elemento linguistico per
osservarlo - che egrave quello che poi fa la linguistica ndash questo elemento egrave morto non crsquoegrave piugrave Egrave quello
che trova Trubeckoj quando considera il fonema dice che ldquoprdquo esiste nella sua esecuzione cioegrave in
quanto viva ma ldquoprdquo in quanto tale non crsquoegrave non esiste non crsquoegrave da nessuna parte ldquoprdquo Dalla prima
osservazione della natura inorganica fu superata la posizione secondo la quale il concetto dovrebbe esser
dato come cosa ora invece lrsquoultimo modo dellrsquoosservazione ripristina quella posizione in quanto essa
riduce a cosa lrsquoeffettualitagrave stessa dello spiritohellip Lrsquoeffettualitagrave stessa dello spirito egrave quella che prima
vi indicavo come la vita della cosa che egrave viva in quanto inserita in un racconto in quanto
mutevole continuamente hellipo per esprimerci inversamente in quanto essa dagrave al morto esserci il
significato dello spirito Cosigrave lrsquoosservazione egrave giunta ad enunciare ciograve chrsquoera il nostro concetto di lei
che cioegrave la certezza della ragione cerca se stessa come effettualitagrave oggettiva Ciograve che la ragione
lrsquoosservazione cerca lo trova in se stessa cioegrave nella ragione che osserva ligrave trovo ciograve che cerco Io
voglio sapere tutto di questo aggeggio quindi lo osservo ma che cosa osservo In questo mio
osservare crsquoegrave il mio mondo come direbbe Heidegger Quindi in questa cosa che osservo se crsquoegrave il
mio mondo io mi trovo a osservare il mio mondo Osservando il mio mondo non faccio altro che
osservare me Siamo a pag 288 Qui riprende la questione dellrsquoautocoscienza infelice del discorso
religioso Lrsquoautocoscienza infelice alienava la sua indipendenza e lottava fino a tradurre il suo esser-
per-seacute in cosa Cosigrave essa da autocoscienza ritornava a coscienzahellip Rinunciava cioegrave
allrsquoautocoscienza alla consapevolezza di seacute offrendosi totalmente a Dio e quindi ritorna a
coscienza a qualcosa cioegrave che non ha coscienza di seacute hellipma ciograve che egrave cosa egrave lrsquoautocoscienza - essa
egrave dunque lrsquounitagrave dellrsquoIo e dellrsquoessere la categoria Essendo lrsquooggetto determinato cosigrave per la coscienza
questa ha razionalitagrave Se lrsquooggetto egrave determinato per la coscienza vuole dire che egrave razionale senza
la razionalitagrave la coscienza non determina niente La coscienza non meno dellrsquoautocoscienza egrave in seacute
propriamente ragionehellip Qui torniamo alla vecchia questione e cioegrave che sia la coscienza che
lrsquoautocoscienza sono in quanto giagrave inserite nella ragione la ragione non egrave lrsquoultimo elemento di un
percorso che porta dalla scemenza fino alla ragione no la ragione egrave giagrave da prima egrave la condizione
percheacute possa innescarsi tutto il processo Se volete dirla con Heidegger ciascuno nasce giagrave nel
linguaggio Percheacute qualunque cosa possa accadere io devo giagrave essere nel linguaggio o per dirla
con Hegel devo giagrave essere nella ragione sennograve non crsquoegrave coscienza neacute autocoscienza non crsquoegrave niente
hellipma soltanto di quella coscienza cui lrsquooggetto si egrave venuto determinando come categoria puograve dirsi che
sia fornita di ragionehellip Se egrave determinato allora egrave ragione ma se non egrave determinato non egrave niente
hellipciograve non pertanto resta ancora ben distinto il sapere che cosa sia ragione Occorre riflettere bene su
che cosa sia ragione La categoria che egrave lrsquounitagrave immediata dellrsquoessere e del Suohellip Qualcosa egrave ed egrave
quello che egrave per seacute hellipdeve percorrere entrambe queste forme e la coscienza osservativa egrave appunto ciograve
cui la categoria stessa si presenta nella forma dellrsquoessere Nel suo resultato questa coscienza esprime
115
come proposizione ciograve di cui essa egrave lrsquoinconsapevole certezza esprime quella proposizione che egrave insita nel
concetto della ragione La coscienza come dice lui esprime come proposizione ciograve di cui essa egrave
lrsquoinconsapevole certezza Qualunque cosa esprima una proposizione egrave ciograve che egrave giagrave certezza per la
coscienza nel senso che lrsquounica certezza che ha egrave quella di essere pensante di essere coscienza
Naturalmente sa di essere coscienza e questo la porta allrsquoautocoscienza ma tutti questi momenti
sono momenti di un intero non crsquoegrave prima uno e lrsquoaltro dopo Egrave chiaro che Hegel ha fatto un
percorso dove prima parla di una cosa e poi di unrsquoaltra percheacute non si puograve parlare di tutti
simultaneamente perograve ha mostrato come tutti questi elementi intervengano simultaneamente e
cioegrave che lrsquoultimo elemento lrsquoarrivo egrave il primo egrave la condizione percheacute tutto il percorso possa
avviarsi Tale proposizione egrave il giudizio infinito secondo il quale il Seacute egrave una cosa giudizio che toglie
se medesimo Questa proposizione dice egrave il giudizio infinito percheacute egrave continuamente mediato da
qualche cosa Non egrave immediato non ha immediatamente accesso alla cosa ma egrave mediato per
esempio dal linguaggio egrave mediato da una serie di altre proposizioni infatti egrave un giudizio infinito
percheacute non si ferma mai Questo giudizio infinito egrave un giudizio che toglie se medesimo per potere
giudicare qualche cosa questo giudizio deve togliersi a un certo punto sennograve non si ferma mai
quindi deve dire a un certo punto che egrave cosigrave sennograve si va avanti allrsquoinfinito Il momento di quel
giudizio infinito egrave il passaggio della immediatezza nella mediazione o negativitagrave Questo giudizio
infinito non egrave altro che il passaggio dellrsquoimmediatezza della sensibilitagrave - che coglie qualche cosa
ma che ancora non sa che sta cogliendo qualche cosa pur cogliendo qualche cosa - nella
mediazione o negativitagrave La negativitagrave non egrave altro che la mediazione stessa vale a dire il tenere
conto che una cosa egrave quella che egrave in virtugrave di altro mentre la immediatezza immagina che qualche
cosa sia quello che egrave in virtugrave di se stessa Lrsquooggetto dato egrave perciograve determinato come oggetto negativo
ma di contro ad esso la coscienza egrave determinata come autocoscienza Una volta che io pongo lrsquooggetto
pongo anche qualche cosa che si oppone allrsquooggetto ma a questo punto la coscienza si determina
come autocoscienza cioegrave sa che crsquoegrave del negativo nellrsquooggetto che va tolto ma facendo tutte queste
operazioni si rende conto di ciograve che egrave cioegrave autocoscienza sapere di seacute il famoso ldquoIo sono Iordquo
Ovverosia la categoria che nellrsquoosservare ha percorso la forma dellrsquoessere egrave posta ora nella forma
dellrsquoesser-per-seacutehellip Passa dallrsquoessere puro semplice allrsquoessere-per-seacute cioegrave dal significante al
significato hellipnon piugrave la coscienza si vuole immediatamente trovare anzi vuol produrre se stessa
mediante la sua attivitagrave Essa egrave a se stessa il fine del suo operare cosigrave come nellrsquoosservare era tutta
dedita soltanto alle cose Ciograve che ldquoalla finerdquo la coscienza trovahellip non egrave tanto se stessa che vuole
trovare per potersi definire per potersi osservare ma ciograve che trova egrave se stessa che sta facendo
tutte queste cose cioegrave trova se stessa in quanto fine del suo operare Tutte queste operazioni non
sono nientrsquoaltro che un operare continuo del linguaggio E allora potremmo dire che il
linguaggio se volessimo osservarlo con estrema attenzione come abbiamo fatto in questi anni
alla fine troveremmo come abbiamo trovato che ciograve che fa il linguaggio egrave produrre se stesso
allrsquoinfinito cioegrave linguaggio che si producendosi ininterrottamente Egrave questo che troviamo cosigrave
come ci dice Hegel la coscienza che si ritrova come autocoscienza a questo punto lrsquooggetto che
vuole indagare e cioegrave se stessa e la porta a prendere atto del fatto che in questa operazione non
fa altro che produrre se stessa Quindi potete vedere la stretta connessione fra ciograve che dice Hegel
e il funzionamento del linguaggio In effetti egrave come se avesse riassunto in un certo qual modo
anche se non era sua intenzione farlo il percorso che abbiamo fatto in questi anni quando
abbiamo incominciato a cogliere il linguaggio e il suo funzionamento cogliendo anche aspetti della
logica In tutto questo operare alla fine ciograve che si incontra egrave lrsquooperare stesso e cioegrave lrsquoautoprodursi
continuo del linguaggio il cui unico fine come sappiamo egrave produrre se stesso nientrsquoaltro che
questo Siamo arrivati al punto B Lrsquoattuazione dellrsquoautocoscienza razionale mediante se stessa
Potremmo dire lrsquoattuazione del linguaggio mediante se stesso
25 settembre 2019
116
A pag 292 Lrsquoautocoscienza ha trovato la cosa come seacute e seacute come cosa vale a dire egrave per lrsquoautocoscienza
chrsquoessa in seacute egrave lrsquoeffettualitagrave oggettiva Lrsquoautocoscienza non egrave piugrave la certezza immediata di essere ogni
realtagrave ma egrave una certezza tale per la quale lrsquoimmediato in genere ha la forma di un toltohellip Quindi egrave
universale hellipdi modo che la sua oggettivitagrave vale ancora soltanto come una superficie di cui interno ed
essenza egrave lrsquoautocoscienza medesima Lrsquooggetto al quale lrsquoautocoscienza si rapporta positivamente egrave
perciograve unrsquoautocoscienza essa egrave nella forma della cosalitagrave vale a dire egrave indipendente ma
lrsquoautocoscienza ha la certezza che questo oggetto indipendente non egrave per lei nulla di estraneo essa quindi
sa di essere da lui riconosciuta in seacute essa egrave lo spirito che nella duplicazione della sua autocoscienza e
nellrsquoindipendenza di entrambe le autocoscienze ha la certezza di avere la sua unitagrave con se stesso Tale
certezza le si deve ora elevare a veritagrave ciograve che per lrsquoautocoscienza ha il valore di un in-seacute e che egrave nella
sua interiore certezza deve entrare nella sua coscienza e divenire per lei Quello che Hegel sta dicendo
egrave notevole Sta dicendo che lrsquoautocoscienza non egrave soltanto la consapevolezza di seacute in quanto tale
anche certo ma anche la consapevolezza che tutto ciograve che incontra egrave sempre lei stessa Ora se
noi riflettiamo sulla questione in termini piugrave radicali qualunque cosa accada non egrave solo nel
linguaggio ma ldquoperrdquo il linguaggio Detta in un altro modo ciograve che si incontra egrave sempre ed
esclusivamente linguaggio il suo funzionamento la sua struttura Io incontro per esempio una
cosa un pensiero una persona Ciograve che ci sta dicendo Hegel egrave che io in realtagrave egrave che non incontro
una cosa un pensiero una persona incontro sempre e soltanto linguaggio incontro sempre e
soltanto il suo funzionamento Egrave questo che sta dicendo rispetto allrsquoautocoscienza lrsquoautocoscienza
trova se stessa sempre ovunque si rivolga trova se stessa Egrave come dire che ovunque mi rivolgo
trovo sempre e soltanto linguaggio parlo con una persona guardo una cosa rifletto su una
considerazione tutte queste operazioni non sono altro che un modo per incontrare il linguaggio
nel suo funzionamento e la cosa importante che ci sta dicendo egrave che non crsquoegrave altro Dicendo che
lrsquoautocoscienza egrave per se stessa ha giagrave detto tutto Lrsquoautocoscienza non egrave che egrave per lrsquooggetto no
lrsquooggetto egrave qualche cosa che lrsquoautocoscienza incontra ma incontrandolo incontra sempre e
soltanto se stessa percheacute questo oggetto e lo diceva giagrave nelle prime pagine egrave sempre e comunque
per la coscienza Quindi il passo che fa qui Hegel egrave importante egrave chiaro che lui non lo porta alle
estreme conseguenze ma possiamo farlo noi intendendo come stavo dicendo che ogni cosa che io
faccio o che penso mi conduce sempre e soltanto a vedere ldquolinguaggiordquo nel modo in cui sta
funzionando non incontro altro non posso incontrare altro che questo Capite che egrave una
considerazione notevole Certo egrave un altro modo per dire che non crsquoegrave uscita dal linguaggio un
modo molto forte Guardando questo aggeggio io non faccio niente altro che esperire il
funzionamento del linguaggio Prosegue a pag 293 Da prima questa ragione attiva egrave consapevole di
se stessa soltanto come un individuo e come individuo deve promuovere e produrre la propria
effettualitagrave nellrsquoAltro ma poi elevandosi la sua coscienza allrsquouniversalitagrave questrsquoindividuo diviene
ragione universale ed egrave consapevole di seacute come ragione come di un qualcosa che egrave giagrave riconosciuto in
seacute e per seacute e che nella pura coscienza unifica ogni autocoscienza esso egrave lrsquoessenza spirituale pura che
pervenendo in pari tempo alla coscienza egrave la sostanza reale a cui come al loro fondamento ritornano
le forme precedentihellip Parla di sostanza reale lrsquounica sostanza reale egrave il linguaggio In effetti egrave
lrsquounica cosa come dicevamo prima con cui ho a che fare solo con questo Hegel ci arriva
muovendo dalla sua considerazione intorno alla coscienza a come si avvia la coscienza come
ciascuna cosa egrave quella che egrave in quanto egrave per la coscienza cioegrave si accorge che la cosa non egrave per seacute
non ha in seacute la propria causa e la propria origine non egrave un oggetto metafisico tradizionalmente
inteso ma egrave per la coscienza cioegrave esiste in quanto crsquoegrave una coscienza che lo fa esistere Quindi se
questo oggetto egrave nel e ldquoperrdquo il linguaggio egrave ovvio che qualunque oggetto io veda egrave giagrave un elemento
linguistico e quindi ciograve che per la coscienza egrave oggetto egrave sempre un qualcosa che come per Hegel
egrave sempre coscienzahellip potremmo dire sempre linguaggio Questo egrave come dice Hegel lrsquoattuazione
della coscienza razionale cioegrave si attua in questo nel prendere atto che lrsquoautocoscienza egrave il
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trovarsi sempre e comunque ad avere a che fare con lrsquoautocoscienza Viceversa la coscienza singolo
egrave solo questo Uno nellrsquoelemento dellrsquoessere poicheacute essa nella sua singolaritagrave si egrave consapevole della
coscienza universale come del suo proprio essere mentre il suo operare e il suo esserci sono lrsquouniversale
ethos In effetto il concetto dellrsquoattuazione della ragione autocosciente ha la sua perfetta realtagrave nella vita
di un popolo giaccheacute lrsquoattuazione della ragione consiste nellrsquointuire nellrsquoindipendenza dellrsquoaltro la
completa unitagrave con lui o nellrsquoavere a oggetto come mio esser-per-me questa libera cosalitagrave di un altro
da me trovata che egrave il negativo di me stesso La ragione egrave presente come la fluida sostanza universale
come lrsquointrasmutabile semplice cosalitagrave la quale si rifrange in tante essenze perfettamente
indipendenti a quel modo che la luce si rifrange in quegli innumerevoli punti per seacute lucenti che sono le
stelle nel loro assoluto esser-per-seacute quelle essenze non solo sono in seacute risolte nellrsquoindipendente sostanza
semplice ma lo sono anche per se stesse esse sono consapevoli di essere queste singole essenze
indipendenti per ciograve che sacrificano la loro singolaritagrave e per ciograve che quella universale sostanza egrave
lrsquoanima loro e la loro essenza - cosigrave come questo universale egrave alla sua volta lrsquooperare di esse come singole
o egrave lrsquoopera da loro prodotta Qui crsquoegrave un passaggio i dove considera che lrsquoautocoscienza posta come
singolo certo vuole universalizzarsi in quanto come singolo ha il suo opposto che deve integrare
ma questo opposto a questo punto egrave unrsquoaltra autocoscienza E allora dapprima questo altro egrave ciograve
che si oppone a me e quindi devo in qualche modo integrarlo solo che lrsquoaltro ha una sua
autocoscienza e non vuole essere integrato Ecco che allora per Hegel si fonda lo Stato Non egrave
casuale che alcuni abbiano considerato che Hegel abbia posto le basi per la nazione tedesca e poi
in seguito per il nazionalismo tedesco percheacute lui ha visto nello Stato questo processo di sintesi
dove ciascuno opera insieme con gli altri al fine di una unitagrave che sarebbe la sintesi Vale a dire
ci sono io che sono la tesi poi ci sono gli altri che sono lrsquoantitesi e poi crsquoegrave o Stato nel senso di un
lavorare di tutti e di ciascuno di tutti per questa unitagrave per una sintesi che comporterebbe come
poi vedremo il Sapere Assoluto A pag 295 Ma nella sostanza universale lrsquoindividuo non ha
soltanto questa forma del sussistere del suo operare in genere sigrave anche ha in essa il proprio contenuto
ciograve che lrsquoindividuo opera egrave lrsquouniversal genio e costume di tutti Questo contenuto in quanto si egrave
completamente singolarizzato egrave nella sua singolaritagrave incluso nellrsquooperare di tutti Il lavoro
dellrsquoindividuo per i suoi bisogni egrave un soddisfacimento tanto dei bisogni degli altri quanto dei suoi
propri e il soddisfacimento dei bisogni propri egli raggiunge soltanto mediante il lavoro degli altri
Come lrsquouomo singolo nel suo lavoro singolo compie giagrave inconsapevolmente un lavoro universale cosigrave
per converso compie il lavoro universale come suo oggetto di cui egli egrave consapevole lrsquointiero diviene
opera sua come intiero per il quale il singolo si sacrifica e proprio cosigrave ne riottiene se stesso Qui non
crsquoegrave niente che non sia reciproco niente in cui lrsquoindipendenza individuale nel dissolvimento del suo
esser-per-seacute nella negazione di se stessa non si conferisca il proprio significato positivo che egrave di essere
per seacute Questa unitagrave dellrsquoessere per altro o del farsi cosa e dellrsquoesser-per-seacute questa universale sostanza
parla il suo linguaggio universale nei costumi e nelle leggi di un popolohellip Qui crsquoegrave tutto il pensiero di
Hegel o almeno buona parte rispetto alla politica e cioegrave ci sta dicendo che lo Stato non egrave altro
che lrsquointegrazione della tesi e dellrsquoantitesi vale a dire il risultato dellrsquoopera di tutti e di ciascuno
al fine giungere alla felicitagrave che egrave poi sempre questo lrsquoobiettivo Ma noi possiamo intendere
qualcosa di piugrave oltre a questo Hegel certo parla in termini politici ma possiamo porre la cosa
anche in termini strutturali e cioegrave intendendo che questi ldquotuttirdquo questi ldquoaltrirdquo per porla come
Heidegger sono il mondo di cui io sono fatto La nozione di mondo in Heidegger e cioegrave la totalitagrave
degli enti egrave ciograve con cui ciascuno si confronta continuamente ed egrave vero anche in Heidegger che io
sono il risultato il prodotto di tutta una serie di cose che ho fatte ma anche di cose che altri hanno
fatte Come dicevamo tempo fa non ho inventata io la lingua in cui mi trovo lrsquoho trovata questa
lingua egrave il risultato del lavoro di migliaia e migliaia di anni e di milioni di persone che hanno
contribuito al farsi di questa lingua In questo senso si puograve intendere ciograve che sta dicendo qui Hegel
e cioegrave che io sono sigrave il prodotto di ciograve che ho fatto ma sono il prodotto anche di ciograve che altri
hanno fatto e che stanno facendo Il che poi comporta ovviamente il prendere atto che il trovarsi
118
a essere il risultato di un percorso millenario porta anche a intendere il motivo per cui io mi trovi
a fare certe cose a pensare certe cose non avrei potuto pensare certe cose senza per esempio
alcuni pensatori greci senza Heidegger o senza Hegel Quindi il loro lavoro in qualche modo egrave
anche il mio lavoro e il mio lavoro puograve dare un contributo almeno spero al lavoro che hanno
fatto loro Qui vedete allrsquoopera lrsquoautocoscienza che coglie altre autocoscienze potremmo dire altri
discorsi altre narrazioni e li integra nel proprio discorso arricchendolo ovviamente A pag 296
(122) Perciograve in un popolo libero la ragione egrave in veritagrave attuata essa egrave spirito presente e vivente nel
quale lrsquoindividuo non solo trova espressa e data come cosalitagrave la sua destinazione (cioegrave la sua essenza
universale e singola)hellip Singola percheacute sono io universale percheacute sono fatto del mondo hellipma egrave esso
stesso questa essenza ed ha anche raggiunto la sua destinazione Proprio per questo gli uomini piugrave
sapienti dellrsquoantichitagrave hanno trovato la sentenza sapienza e virtugrave consistono nel vivere conformemente
ai costumi del proprio popolo In termini piugrave semplici significa che ciascuno trova il proprio sapere
la propria virtugrave nel fatto di accogliere tutto ciograve di cui egrave fatto e ciograve di cui fatto egrave la sua tradizione
la sua esperienza buona o cattiva che sia naturalmente Si tratta di accoglierla accoglierla percheacute
io sono fatto anche di questo anzi sono fatto soprattutto di questo Ricordate il famoso motto di
Nietzsche ldquoCiograve che fu io volli che fosserdquo cioegrave io sono responsabile di tutto ciograve che ho fatto nel
bene e nel male e lo accolgo percheacute tutte queste cose sono me non sono altro da me A pag 297
(125) Inoltre la coscienza singola a quel modo chrsquoessa ha immediatamente la sua esistenza nellrsquoeticitagrave
reale o nel popolo egrave quindi una compatta fiducia alla quale o spirito non si egrave risolto nei suoi momenti
astratti e che non sa quindi neanche di essere per seacute come pura singolaritagrave Ma allorcheacute la coscienza
singola egrave arrivata come pur deve a questo pensiero allora tal sua unitagrave immediata con lo spirito o il
suo essere in esso la sua fiducia egrave perduta isolata per seacute la coscienza singola egrave ora a seacute lrsquoessenza
essenza non egrave piugrave lo spirito universale Il momento di questa singolaritagrave dellrsquoautocoscienza egrave bensigrave nello
spirito universale stesso ma soltanto come una grandezza dileguante la quale a quel modo che sorge
per seacute altrettanto immediatamente si risolve nello spirito e viene alla coscienza soltanto come fiducia
Poicheacute quel momento si egrave fissato - ed ogni momento essendo momento dellrsquoessenza deve giungere a
presentarsi come essenza - ecco che lrsquoindividuo si egrave posto di conto alle leggi e ai costumi essi sono
soltanto un pensiero senza essenzialitagrave assoluta unrsquoastratta teoria senza effettualitagrave - anzi
lrsquoindividuo come questo Io egrave a seacute la veritagrave vivente Sta dicendo che questa singolaritagrave per cui io
sono io diciamola cosigrave egrave qualcosa che egrave dileguante che scompare nello spirito Ora Hegel
considera lo spirito in varie accezioni ma lo spirito ha a che fare con un sapere di tutti che poi si
manifesta per esempio nel singolo lo spirito come veritagrave anche certo E questo rende conto del
fatto che tutto questo percorso che lui fa in effetti e lui lo dice egrave sigrave un percorso che si fa per
tappe ma egrave sempre lrsquoultimo il risultato che dagrave essenza al primo momento cioegrave allrsquoavvio Questo
spirito che egrave poi lo spirito del popolo lo spirito di tutti lrsquoessenza di un popolo il suo pensiero -
una volta con spirito si intendeva semplicemente il pensiero ndash egrave il pensiero che ha compiuto se
stesso Quandrsquoegrave che il pensiero ha compiuto se stesso cioegrave egrave spirito nellrsquoaccezione di Hegel
Quando ha preso atto di ciograve che veramente egrave e cioegrave quando ha preso atto che hegelianamente ha
integrato tutto ciograve che gli si oppone divenendo unrsquoaltra cosa Vale a dire non ha scartato ciograve che
egrave considerato come falso o come negativo ma lo ha accolto in seacute tutto ciograve che fui io volli che fosse
Questo sapere assoluto quindi egrave un sapere che egrave sempre presente Hegel in qualche modo lo
avverte anche se non egrave proprio cosigrave esplicito perograve egrave sempre presente Naturalmente accade di
non accorgersene cosigrave come la ragione ce lo ha detto a un certo punto egrave giagrave ligrave da sempre Lui la
descrive come un percorso certo ma il percorso che lui fa egrave per rendere conto di come la ragione
si compie ma questa ragione per potere porsi come risultato ci dice in modo esplicito deve giagrave
essere presente nel primo passo sennograve non si arriva da nessuna parte E quindi ecco che lo Spirito
assoluto il Sapere assoluto egrave giagrave presente Un altro modo per dire ciograve che dicevamo che lrsquointero
a proposito di Severino lrsquointero egrave giagrave qui adesso mentre ne parliamo Lrsquointero cioegrave il linguaggio
con tutte le sue opposizioni con tutte le sue differenze con i suoi rinvii il linguaggio deve essere
119
giagrave tutto qui percheacute io possa utilizzarlo Che sia tutto qui non significa che io conosca tutte le
singole parole dizionario non egrave questo ciograve di cui si tratta il linguaggio deve essere tutto presente
come possibilitagrave e cioegrave io posso costruire qualunque proposizione qualunque articolazione
qualunque pensiero percheacute ho giagrave il linguaggio percheacute egrave il linguaggio che mi offre questa
possibilitagrave egrave esso stesso questa possibilitagrave Hegel poi parla di necessitagrave che ascrive proprio a
questo alla necessitagrave che lrsquoautocoscienza si risolva in se stessa cioegrave abbia se stessa come oggetto
e non possa avere altro se non se stessa come oggetto Questa egrave la necessitagrave in Hegel che pone poi
come legge chiamandola legge del cuore Dice che questa legge del cuore questa necessitagrave si
scontra con quella altrui da qui lrsquoidea di dovermi sacrificare per il bene superiore percheacute il bene
di tutti egrave anche il mio e quindi io sacrifico la mia individualitagrave per il bene comune e qui gli umani
si inventano la virtugrave virtugrave che si mostra falsa percheacute questa virtugrave vuole imporre comunque la mia
legge del cuore su tutti gli altri cioegrave egrave la mia virtugrave egrave quella che io penso che sia la virtugrave egrave la mia
morale in definitiva Nel capitolo Il piacere e la necessitagrave non dice altro che questo e cioegrave che il
piacere viene sacrificato per via della necessitagrave necessitagrave che egrave sigrave lrsquoessere dellrsquoautocoscienza per
se stessa perograve il piacere dovrebbe essere proprio in questa necessitagrave Infatti a pag 301 dice Questo
primo fine consiste nel divenir consapevole di seacute come essenza singola nellrsquoaltra autocoscienza o nel
ridurre a seacute questrsquoaltro lrsquoautocoscienza ha giagrave la certezza che questrsquoaltro in seacute egrave giagrave lei stessa In quanto
essa dalla sostanza etica e dal quieto essere del pensare si egrave elevata al suo esser-per-seacute ha lasciato dietro
di seacute la legge dellrsquoethos e dellrsquoesserci le cognizioni dellrsquoosservazione e della teoria tutto ciograve ha dietro di
seacute come una grigia ombra che dilegua cheacute questo egrave piuttosto un sapere drsquoun qualcosa il sui essere-per-
seacute e la cui effettualitagrave son diversi da quelli dellrsquoautocoscienza Tutto quanto come lrsquoosservazione
ecc viene lasciato alle spalle di fronte allrsquoautocoscienza Scrive poi Hegel
Essa disprezza intelletto e scienza
doti supreme dellrsquouomo ndash
si egrave data al diavolo
e deve andare a fondo
Non vedo non posso cogliere nientrsquoaltro che questo sempre e soltanto questo linguaggio che sta
funzionando In qualunque emozione sensazione rabbia gioia ecc Tutte queste proposizioni che
costruiscono queste sensazioni non sono altro che il rilevare lrsquoessenza del linguaggio il suo
funzionamento Capite che una cosa del genere egrave quanto di piugrave sovversivo si possa immaginare
Per quanto mi risulta nessuno ha portato alle estreme conseguenze queste parole di Hegel che a
mio parere rendono piugrave che pertinente questa considerazione e cioegrave il piacere come il godere di
essere divenuto se stesso come autocoscienza oggettiva Qui crsquoegravehellip ovviamente lo vediamo noi egrave il
per noi di Hegelhellip dopo noi lo sappiamo Hegel non poteva saperlohellip Sto parlando della volontagrave
di potenza questo piacere nellrsquoessere divenuto a se stesso come autocoscienza oggettiva cioegrave
nellrsquoaccorgersi che qualunque oggetto egrave sempre un oggetto per me per la mia autocoscienza cioegrave
un oggetto del e per il linguaggio Questo egrave il piacere E in effetti qual egrave il piacere la soddisfazione
per gli umani se non quella di esercitare la volontagrave di potenza Volontagrave di potenza anche intesa
come volontagrave di sapere come raggiungimento di un sapere Questa egrave lrsquounica soddisfazione che gli
umani possono avere non ce ne sono altre A pag 302 Essa giunge dunque al godimento del piacere
alla consapevolezza della propria realizzazione di una coscienza che appare come indipendente ossia
giunge allrsquointuizione dellrsquounitagrave di entrambe le autocoscienze indipendenti Essa raggiunge il suo fine
ma appunto in tale conseguimento indipendente esperimenta qual sia la veritagrave di quel fine stesso
Concepisce seacute come questa singola essenza per seacute essentehellip Cioegrave si rende conto di seacute Il rendersi conto
di seacute egrave ciograve che soddisfa la volontagrave di potenza Non a caso abbiamo detto in varie occasioni che la
volontagrave di potenza non egrave altro che il linguaggio nel suo farsi nel suo dirsi non egrave altro da questo
A pag 302 (136) Parla dellrsquoautocoscienza helliplrsquoultimo momento della sua esistenza egrave il pensiero della
sua perdita nella necessitagrave o il pensiero di se stessa come essenza assolutamente estranea a seacute Ma in
seacute lrsquoautocoscienza egrave sopravvissuta a questa perdita cheacute tale necessitagrave o tale pura universalitagrave egrave lrsquoessenza
120
sua propria Questa riflessione della coscienza in se stessa consistente nel sapere la necessitagrave come seacute
egrave una nuova figura dellrsquoautocoscienza Quindi egrave un sapere della necessitagrave come seacute Necessitagrave sempre
intesa come la necessitagrave dellrsquoautocoscienza di sapersi se stessa In questo sta la necessitagrave egrave
necessario che la coscienza si accorga di essere ciograve che di fatto egrave cioegrave che un sapere di seacute un sapere
di seacute che non piugrave tornare indietro Ma questo sapere di seacute tiene anche conto del fatto che anche le
altre autocoscienze hanno questa consapevolezza di seacute E allora come si risolve il problema Con
lrsquoidea dello Stato dove tutte le autocoscienze si pongono come tesi e come antitesi e lo Stato ne egrave
la sintesi lrsquointegrazione che egrave fatta del lavoro di tutti e di ciascuno insieme e cioegrave lavoro del
singolo ma in quanto mondo percheacute egrave entrambe le cose Egrave singolo percheacute crsquoegrave il mondo e il mondo
egrave percheacute crsquoegrave il singolo percheacute se questo singolo non ci fosse il mondo cosigrave comrsquoegrave non ci sarebbe
sarebbe unrsquoaltra cosa quindi occorrono entrambi Questo egrave lrsquoaspetto politico e anche utopistico
dellrsquoopera di Hegel anche se egrave stato molto seguito per esempio dal marxismo Ma ciograve di cui Hegel
non ha tenuto conto in queste sue speculazioni politiche egrave invece proprio la presenza in ciascuno
della volontagrave di potenza Egrave la volontagrave di potenza che fa cadere qualunque utopia percheacute
immaginando questo mondo questo Stato non si considera che le persone non sono quelle che si
immaginano che possano essere in questo Stato non si considera cioegrave che le persone sono parlanti
e che quindi essendo parlanti sono fatte di volontagrave di potenza Ora o questa volontagrave di potenza
direi quasi hegelianamente si pone come qualcosa che ha superato proprio nel senso
dellrsquoAufhebung la sua contraddizione cioegrave ciograve che pensa che gli si opponga e quindi non gli si
oppone piugrave ma lo accoglie come elemento costituente di seacute E allora questa volontagrave di potenza
non ha piugrave la necessitagrave di mettersi in atto di rappresentarsi attraverso guerre combattimenti
ecc ma diventa quello che tempo fa chiamavo il superpotenziamento intellettuale cioegrave
accorgendosi che tutto ciograve con cui ha a che fare egrave sempre e soltanto linguaggio si adopera a
lavorare sul linguaggio percheacute egrave lrsquounica cosa che gli rimane non crsquoegrave niente altro Lavorare sul
linguaggio sulla sua struttura sul suo funzionamento sulle sue finezze sulle sue astrazioni sulle
sue combinazioni ecc un porsquo come stiamo facendo drsquoaltra parte intendere sempre e sempre
meglio il funzionamento del linguaggio
Intervento Per trovare la sua essenza tutto sommato
Difficile a dirsi Non so se egrave finalizzato a questa cosa nel senso che la volontagrave di potenza certo egrave
sempre finalizzata al superpotenziamento e cioegrave ad acquisire sempre piugrave elementi ma
lrsquoacquisizione sempre maggiore di questi elementi non egrave il fine propriamente egrave lrsquoeffetto collaterale
del lavoro sul linguaggio
Intervento Lo intendevo piugrave come il raggiungimento della consapevolezza di ciograve di cui si egrave fatti
Sigrave certo E maggiore egrave la consapevolezza e minore egrave la necessitagrave di rappresentare di mettere in
scena la volontagrave di potenza percheacute viene tutta assorbita da quello che chiamo
superpotenziamento intellettuale e cioegrave dal continuo lavoro dalla continua opera del linguaggio
su se stesso che cerca non piugrave di modificare il mondo per poterlo dominare ma opera soltanto fine
a se stessa percheacute ormai si egrave accorta e non puograve piugrave non sapere che qualunque cosa immagini
pensi o faccia egrave sempre e comunque se stessa che egrave esattamente ciograve che diceva Hegel
dellrsquoautocoscienza qualunque cosa trovi trova sempre e soltanto se stessa
2 ottobre 2019
Siamo a pag 306 (137) Ciograve che la necessitagrave veramente egrave nellrsquoautocoscienza ciograve stesso essa egrave per la
nuova figura dellrsquoautocoscienza medesima Nella sua nuova figura lrsquoautocoscienza egrave se stessa come il
Necessariohellip Cioegrave ciograve che egrave necessario egrave soltanto lrsquoautocoscienza o potremmo dire lrsquounica cosa
necessaria egrave il linguaggio egrave lrsquounica cosa che non puograve non esserci percheacute se non ci fosse il linguaggio
o anche seguendo Hegel se non ci fosse lrsquoautocoscienza allora non ci sarebbe niente in questo
senso egrave necessario A pag 310 (143) Mediante il concetto del suo operare lrsquoindividuo ha determinato
121
piugrave precisamente il modo nel quale lrsquoeffettuale universalitagrave a cui egli si egrave reso appartenente si volge
contro di lui Come effettualitagrave la sua operazione appartiene allrsquouniversalehellip Cioegrave il suo fare hellipma
il contenuto dellrsquooperazione egrave la propria individualitagrave che vuol conservarsi come questa singola opposta
allrsquouniversale Quindi da una parte crsquoegrave lrsquoopera il fare che egrave universale che egrave qualche cosa che si
pone come il significato delle cose un fare che trascende la persona ma al tempo stesso ci sta
dicendo questo fare egrave opera del singolo egrave il particolare e questo crea un problema Non si tratta
di proporre eventualmente una legge determinata anzi lrsquoimmediata unitagrave del singolo cuore con
lrsquouniversalitagrave egrave il pensiero che elevato a legge deve aver validitagrave per cui si afferma come in ciograve che egrave
legge ogni cuore debba riconoscere se stesso Questa opposizione rimane sigrave opposizione ma per il
singolo cuore per la persona non basta che sia particolare ma deve elevarsi a universalitagrave cioegrave
ciascuno vuole porsi come qualcosa di universale Infatti quando una persona afferma qualche
cosa afferma qualche cosa che egrave particolare nel senso che appartiene a lui ma vorrebbe che fosse
inteso come un universale cioegrave una cosa che deve valere per tutti Ma solo il cuore di questo
individuo ha posto la sua effettualitagrave nella sua azione che gli esprime il suo essere-per-seacute o il suo
piacere Soltanto questa persona il cuore di questo individuo ha posto la sua effettualitagrave in questa
operazione cioegrave rimane il singolo Essa deve valere immediatamente come universale cioegrave a dire egrave
in veritagrave qualcosa di particolare e dellrsquouniversalitagrave non ha che la forma il particolare contenuto del
cuore deve come tale valere universalmente Cioegrave ciograve che io penso non deve valere come ciograve che
penso io ma deve valere per tutti Cosigrave pensano gli umani Perciograve in questo contenuto gli altri non
trovano compiuta la legge del cuore loro bensigrave quella di un altro e appunto secondo lrsquouniversale legge
per cui in ciograve che egrave legge ciascuno deve trovare il cuore suo gli altri si volgono altrettanto contro
lrsquoeffettualitagrave che esso proponeva proprio a quel modo chrsquoesso volgevasi contro la loro Come prima
soltanto la legge rigida cosigrave ora lrsquoindividuo trova abominevoli e avversi alle sue eccellenti intenzioni i
cuori stessi degli altri uomini Come egrave possibile che se dico una cosa questa non venga
immediatamente riconosciuta come veritagrave assoluta e incontrovertibile Quindi che cosa accade
Accade che questa persona ndash qui sta parlando della virtugrave del bene ndash pensa che il bene sia una
certa cosa e vuole che questa cosa che pensa sia riconosciuta universalmente come il bene
universale Chiaramente ciascuno lo pensa per seacute ma lrsquoidea egrave che tutto questo serva al bene
comune al bene dellrsquoumanitagrave come dire io so qual egrave il bene per lrsquoumanitagrave A pag 313 (147)
Perciograve il batticuore per il benessere dellrsquoumanitagrave passa nello smaniare della sconvolta presunzione
nella furia della coscienza per conservarsi contro la sua distruzionehellip Distruzione da parte degli
altri cioegrave mi oppongo contro tutti e tutti si oppongono contro tutti hellipe ciograve cosigrave che la coscienza
allontana da seacute lrsquoinversione che essa stessa egravehellip Egrave unrsquoinversione nel senso che questa coscienza come
diceva prima da una parte egrave il particolare e vuole essere universale ma vuole essere universale
proprio percheacute egrave particolare e allora deve allontanare questa inversione percheacute possa porsi
soltanto come universale hellipe si adopera a riguardarla e a esprimerla come un Altro Questo
problema lo mette al di fuori e lo pone come un altro cioegrave egrave un altro che si oppone non egrave un
problema intrinseco interno alla questione stessa che egrave autocontraddittoria ma egrave un altro che
mi crea dei problemi Allora la coscienza qualifica lrsquoordine universale come unrsquoinversione della legge
del cuore e della sua felicitagravehellip Lrsquouniversale cioegrave il come le cose di fatto stanno diventa
unrsquoinversione della legge del cuore diventa un qualche cosa che rovescia la legge del cuore e della
felicitagrave le si oppone in definitiva Quindi questo ordine universale diventa il nemico da piegare
hellippreti fanatici despoti corrotti aiutati dai loro ministri che umiliando e opprimendo cercano di rifarsi
dellrsquoumiliazione loro avrebbero inventata questa inversione manipolandola a indicibile miseria
dellrsquoumanitagrave ingannata Questa contraddizione viene posta allrsquoesterno come una minaccia e deve
essere tolta da tutti ecco che allora partono le crociate In questo suo sconvolgimento la coscienza
enuncia lrsquoindividualitagrave come principio di sconvolgimento e di inversionehellip Percheacute ovviamente
punta allrsquouniversalitagrave ciograve che io dico deve essere universale Lrsquoindividualitagrave altrui pertanto egrave
vista come una minaccia come un pericolo sempre hellipunrsquoindividualitagrave peraltro estranea e
122
accidentale Ma il cuore o la singolaritagrave della coscienza singolaritagrave che vuole essere immediatamente
universale egrave esso stesso tale principio di sconvolgimento e di inversionehellip La singolaritagrave della
coscienza che vuole essere universale sta qui dice Hegel il principio di sconvolgimento e di
inversione Usa questo termine ldquoinversionerdquo nel senso che la persona pensa ldquoo crsquoegrave lrsquouna o crsquoegrave
lrsquoaltrardquo la mia idea singolare egrave mia ma voglio che sia universale se diventa universale perograve cessa
la mia singolaritagrave hellipe il suo operare produce soltanto la conseguenza che questa contraddizione viene
portata alla sua coscienza Infatti al cuore il vero egrave la legge sua - qualcosa di meramente opinato che
ben diversamente dallrsquoordine costituito non ha sopportato la luce del giorno e che anzi appena esposto
a questa luce va a fondo Per ciascuno il vero egrave quello che pensa ma rimane un suo pensiero percheacute
possa rimanere un suo pensiero e pensarsi vero ci sta suggerendo Hegel egrave preferibile che non
venga messo alla prova infatti dice non ha sopportato la luce del giorno che rischiara Tal sua legge
dovrebbe avere effettualitagravehellip Cioegrave dovrebbe accadere hellipallora fine ed essenza gli egrave la legge in quanto
effettualitagrave Il fine egrave porre questa legge come qualcosa che si effettua davvero che accade hellipin
quanto valido ordine ma immediatamente lrsquoeffettualitagrave cioegrave proprio la legge in quanto valido ordine
gli rappresenta piuttosto la nullitagrave Vorrebbe che questa cosa che ha pensato fosse lrsquouniversale perograve
non puograve esporla metterla alla prova percheacute supportata da niente e allora se dovesse effettuarsi
questa cosa che cosa gli ritorna Gli ritorna la nullitagrave di ciograve che ha pensato A pag 315 (149)
Infatti essendo esso (lrsquoordine) la legge di ogni cuore e tutti gli individui essendo immediatamente
questo universale quellrsquoordine egrave unrsquoeffettualitagrave che egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per seacute
o del cuore Questo ordine che ciograve che io penso voglio che diventi appunto un ordine universale
egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma dice egrave solo lrsquoeffettualitagrave dellrsquoindividualitagrave essente per
seacute o del cuore cioegrave egrave unrsquoeffettualitagrave qualcosa che si produce ma soltanto per me questa cosa egrave
versa soltanto per me La coscienza che propone la legge del suo cuore avverte dunque resistenza da
parte di altri percheacute essa contraddice alle leggi altrettanto singole del cuore loro e questi nella loro
resistenza non fanno altro che proporre la legge propria e darle validitagrave Ciascuno fa questo
Lrsquouniversale ora presente egrave quindi solo una resistenza generale e un osteggiarsi reciproco di tutti
ciascuno vuol rendere valida la propria singolaritagrave senza perograve riuscirvi cheacute anche la singolaritagrave sua
prova la sua medesima resistenza e viene reciprocamente vanificata dalle altre singolaritagrave Questo egrave
ciograve che accade ciascuna volta in cui qualcuno vuole proporre la propria idea di bene che si scontra
con le altre idee che altri hanno ovviamente parte comunque dal presupposto che lrsquoidea che
questo qualcuno ha del bene sia qualcosa di universale che dice Hegel crea un problema percheacute
si scontra con il fatto che invece egrave prodotta da un particolare da una singolaritagrave Quindi percheacute
possa porsi effettivamente come un universale dovrebbe essere proposta da tutti ma ci sta
dicendo questo non accade A ag 318 (153) Ora mediante il togliere lrsquoindividualitagrave del principio
di inversionehellip Togliere lrsquoindividualitagrave se punto allrsquouniversalitagrave devo togliere lrsquoindividualitagrave
helliplrsquouniversale deve ricevere dalla virtugrave la sua verace effettualitagravehellip La virtugrave deve essere quella che
dice che cosrsquoegrave il vero hellipfine della virtugrave egrave quello di riinvertire lrsquoinvertito corso del mondo e di produrne
la vera essenza Sarebbe come dire che la virtugrave deve capovolgere questa situazione in cui
lrsquouniversale egrave prodotto dal singolo Che cosa succede capovolgendola Succede che questa virtugrave
torna al singolo ma questo singolo deve avere in seacute in qualche modo lrsquouniversalitagrave cioegrave la virtugrave
deve essere universale ma parte dal singolo e quindi non egrave universale percheacute per essere tale deve
partire da tutti quindi io tolgo lrsquoindividualitagrave e mi rimane lrsquouniversalitagrave che a questo punto si
riversa sulla singolaritagrave ponendosi come universale Da principio questa vera essenza egrave nel corso del
mondo solo come il suo in-seacute e non egrave ancora effettualitagravehellip Si pone solo come lrsquoin-seacute come lrsquoaccadere
il semplice darsi di qualcosa hellipperciograve la virtugrave crede soltanto a questa vera essenza Essa procede ad
elevare a visibilitagrave questa fede senza perograve godere dei frutti del proprio lavoro e del proprio sacrificio
Infatti in quanto la virtugrave egrave individualitagravehellip La virtugrave egrave ciograve che io ho posto come tale egrave il singolo che
la mette in atto hellipessa egrave lrsquooperare della lotta da lei ingaggiata con il corso del mondohellip Cioegrave la virtugrave
lotta contro il come vanno le cose La virtugrave dice come dovrebbero andare le cose e quindi
123
combatte contro il come vanno le cose hellipma il suo fine e vera essenza egrave il soggiogamento
dellrsquoeffettualitagrave di quel corsohellip La virtugrave vuole impadronirsi e imporsi sul corso del mondo
helliplrsquoesistenza cosigrave promossa del bene egrave quindi il cessare del di lei operare ossia il cessare della coscienza
dellrsquoindividualitagrave Quindi il progetto della virtugrave egrave il cessare del suo operare cioegrave il cessare di un
operare di una individualitagrave percheacute la virtugrave vuole essere universale A pag 323 Ma la coscienza
della virtugrave poggia su questa differenza dellrsquoin-seacute e dellrsquoessere la quale non ha veritagrave alcuna Questa
differenza dellrsquoin seacute e dellrsquoessere pone lrsquoin seacute come qualche cosa che egrave e lrsquoessere che egrave universale
Li pone come differenti ma questa differenza dice non ha veritagrave alcuna Il corso del mondo doveva
essere lrsquoinversione del buono cheacute esso aveva a suo principio lrsquoindividualitagravehellip Il corso del mondo cioegrave
il come vanno le cose doveva essere lrsquoinversione del buono cioegrave il buono deve convertire il corso
del mondo ma dice hellipsolo questa egrave il principio dellrsquoeffettualitagrave proprio essa egrave infatti la coscienza
mediante la quale ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile
ma in effetto lo inverte dal nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Dice che proprio essa la
effettualitagrave egrave ciograve che per me ciograve che egrave in seacute egrave altrettanto per un altro Il fatto che per me qualcosa
sia in seacute cioegrave che sia cosigrave accade ugualmente per un altro anche per un altro succede la stessa
cosa Ora dice il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile cioegrave ciograve che egrave necessario e lo inverte dal
nulla dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave Cioegrave il corso del mondo che cosa fa Inverte capovolge
lrsquointrasmutabile ciograve che appare necessario dal nulla dellrsquoastrazione cioegrave dal mio pensiero alla
realtagrave cioegrave le cose stanno cosigrave Il corso del mondo egrave ciograve che si oppone alla virtugrave come sappiamo
Ora dicendo che il corso del mondo inverte lrsquointrasmutabile ma in effetto lo inverte dal nulla
dellrsquoastrazione nellrsquoessere della realtagrave ci sta dicendo che si prende coscienza del fatto che le cose
vanno in un certo modo che anzicheacute essere posto come unrsquoastrazione percheacute in fondo egrave la mia
opinione si pone come realtagrave Cosigrave il corso del mondo ottiene vittoria su ciograve che in contrapposizione
a lui costituisce la virtugravehellip La virtugrave si contrappone al corso del mondo hellipottiene vittoria su di essa
alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza Dice che quellrsquooperazione di prima in realtagrave non
riesce percheacute il corso del mondo vince sulla virtugrave cioegrave molto banalmente il come vanno le cose
il come vedo le cose vince sulla mia idea di come dovrebbero andare Ma esso non trionfa di
alcuncheacute di reale sigrave bene della manipolazione di differenze che non sono differenzehellip Non egrave che
questo trionfo sia alcuncheacute di reale percheacute di fatto trionfa su niente diceva ottiene vittoria su di
essa alla quale lrsquoastrazione priva di essenza egrave lrsquoessenza cioegrave prende come essenza qualcosa che non
ha nessuna essenza la mia idea la mia opinione helliptrionfa di tale pomposo discorrere del bene
supremo dellrsquoumanitagrave e dellrsquooppressione di questahellip Vedendo come vanno le cose mi accorgo che la
virtugrave non trionfa e allora non trionfando sul corso del mondo devo in qualche modo imporre
questa virtugrave e fare in modo che gli altri credano che questa virtugrave sia in condizione di modificare il
mondo hellipdi tale pomposo discorrere del sacrificio per il bene e dellrsquoabuso di doti - simili essenze e fini
ideali si accasciano come parole vuote che rendono elevato il cuore e vuota la ragione simili elevate
essenze edificano ma non costruiscono sono declamazioni che con qualche determinatezza esprimono
soltanto questo contenuto che lrsquoindividuo il quale dagrave ad intendere drsquoagire per tali nobili fini e ha sulla
bocca tali frasi eccellenti valle di fronte a se stesso come unrsquoeccellente essenza - ma egrave invece una
gonfiatura che fa grossa la testa propria e quella degli altri la fa grossa di vento Hegel se la sta
prendendo contro coloro che immaginano che la propria idea di virtugrave debba costituire un
universale assoluto Percheacute questo possa accadere occorre porre come fine il bene dellrsquoumanitagrave
ma come la sostengo questa mia idea che cioegrave sia proprio questo il bene dellrsquoumanitagrave Poco dopo
dice Ma la virtugrave da noi considerata egrave fuori della sostanza egrave priva di essenza egrave una virtugrave soltanto della
rappresentazione virtugrave di parole prive di qualunque contenuto Questa vuotaggine oratoria alle prese
col corso del mondo si paleserebbe subito qualora si dovesse dire che cosa le sue frasi significhino -
perciograve esse vengono allora presupposte come note Lrsquoesigenza di esprimere questo noto o verrebbe
soddisfatta con un nuovo diluvio di frasi o le verrebbe contrapposto lrsquoappello al cuore affincheacute nel suo
intimo esso dica che cosa quelle significano ossia verrebbe confessata lrsquoincapacitagrave a dirlo
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effettivamente ndash La nullitagrave di quella chiacchiera sembra essere divenuta certa anche per la cultura del
nostro tempo sebbene in modo inconsapevole giaccheacute dallrsquointera massa di quelle frasi e dal vezzo di
farsene belli egrave dileguato ogni interesse il che trova la sua espressione nel fatto chrsquoesse producono soltanto
noia Quindi a questo punto che cosa succede Dice che la coscienza si sbarazza come di un vano
mantello della rappresentazione di un bene in seacute che non avrebbe ancora effettualitagrave alcuna Questo egrave
il problema il bene egrave in seacute perograve non ha ancora effettualitagrave percheacute si produca occorre sacrificarsi
bisogna sacrificare il bene personale per il bene comune per il bene ultimo per il bene assoluto
Nella sua lotta la coscienza ha sperimentato come il corso del mondo non sia tanto malvagio quanto
pareva la sua effettualitagrave egrave infatti la realtagrave dellrsquouniversale Questo corso del mondo che la mia idea
di virtugrave vedeva come un nemico da combattere da soggiogare questa realtagrave sta dicendo non egrave
poi cosigrave malvagia in effetti non egrave che la realtagrave universale le cose come sono Con questa esperienza
viene a cadere il mezzo di produrre il bene col sacrificio dellrsquoindividualitagravehellip Se non ho piugrave la necessitagrave
di contrapporre il bene mio al bene universale percheacute mi sono accorto che il corso del mondo non
egrave poi cosigrave malvagio - potremmo dire che le cose di per seacute non sono buone neacute cattive sono quelle
che sono ndash se prendo atto di questo allora non sono piugrave il nemico e pertanto non ho piugrave da
sacrificare niente non ho piugrave da sacrificare lrsquoindividualitagrave non devo piugrave cancellarmi a vantaggio
del bene comune possiamo esistere entrambi hellipcheacute lrsquoindividualitagrave egrave per lrsquoappunto lrsquoattuazione di
ciograve che egrave in seacutehellip Lrsquoindividualitagrave egrave il porre in atto egrave il mettere in opera ciograve che egrave in seacute hellipe
lrsquoinversione cessa di venir considerata come unrsquoinversione del bene percheacute egrave piuttosto lrsquoinversione del
bene stesso come mero fine nellrsquoeffettualitagravehellip A questo punto non crsquoegrave piugrave questa opposizione tra il
bene e le cose che vanno per i fatti loro percheacute hellipil movimento dellrsquoindividualitagrave egrave la realtagrave
dellrsquouniversale Egrave giagrave parte dellrsquouniversale non crsquoegrave piugrave ndash sta qui la questione centrale della
dialettica ndash la separazione tra lrsquoindividuale e lrsquouniversale lrsquoindividuale e lrsquouniversale si integrano
quindi il mio operare percheacute il bene si riduce a ciograve che io faccio egrave sigrave mio singolo ma egrave un operare
universale e cosigrave lrsquooperare di tutti modifica in qualche modo il mio operare Egrave esattamente ciograve
che Heidegger diragrave centrsquoanni dopo io modifico il mondo con il mio intervento modificandolo il
mondo modifica me egrave il circolo ermeneutico Ma in effetto cosigrave egrave anche vinto e sparito ciograve che come
corso del mondo stava di contro alla coscienza di ciograve che egrave in seacute Non crsquoegrave piugrave questo ldquostare di contrordquo
percheacute non egrave piugrave visto come il nemico Ivi lrsquoesser-per-seacute dellrsquoindividualitagrave era opposto allrsquoessenza o
allrsquouniversale e appariva come realtagrave separata dallrsquoesser-in-seacute Qui torniamo proprio alle origini crsquoegrave
lrsquoessere per seacute e lrsquoessere in seacute Ma poicheacute si egrave reso manifesto che lrsquoeffettualitagrave sta in separata unitagrave con
lrsquouniversale cosigrave anche lrsquoesser-per-seacute del corso del mondo dimostra di non esser piugrave proprio a quel modo
che lo in-seacute della virtugrave egrave soltanto un modo di vedere A questo punto lrsquoin seacute della virtugrave non egrave piugrave un
qualche cosa che si deve imporre sul mondo non aspira piugrave a diventare universale ma egrave soltanto
un modo di vedere unrsquoopinione un gioco Questa realtagrave di cui parlo egrave per me nel senso che sono
io che la instauro Il passaggio dialettico egrave lrsquointegrazione questa cosa che io immagino essere fuori
di me lrsquooggettivitagrave ritorna in qualche modo a me allrsquoin seacute che diventa ciograve per cui io posso vedere
questa cosa ma la vedo in quanto questa cosa egrave me che la vedo Egrave questo che Heidegger intende
quando parla del mondo quando dice che io sono il mondo tutte le cose sono io percheacute vedendole
osservandole ecc metto in atto questo processo di cui Hegel ci sta parlando per cui dallrsquoin seacute
volge al per seacute cioegrave m accorgo che egrave per seacute quindi egrave per me e quindi lrsquoin seacute a questo punto diventa
effettivamente il Seacute quando mi accorgo che ciograve che vedo non egrave altro che la mia autocoscienza
cioegrave linguaggio Ciograve con cui ho a che fare continuamente egrave sempre e solo e non puograve non essere
autocoscienza Lrsquoindividualitagrave del corso del mondo potragrave ben ritenere di agire soltanto per seacute o
egoisticamente ma egrave migliore di quello chrsquoessa stessa non credahellip Pone il corso del mondo come
unrsquoindividualitagrave rifacendosi al discorso di prima cioegrave come qualcosa che si oppone hellipil suo
operare egrave in pari tempo un operare in seacute essente un operare universale Quando essa agisce
egoisticamente non sa semplicemente quello che si fa e quando assicura che gli uomini tutti agiscono
egoisticamente asserisce soltanto che gli uomini tutti non hanno coscienza di quello che sia lrsquooperare
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Quando essa agisce per seacute equivale allrsquoaddurre a effettualitagrave ciograve che egrave solo lrsquoin-seacute essente cosigrave il fine
dellrsquoesser-per-seacute fine il quale si ritiene opposto allrsquoin-seacute - la sua vuota scaltrezza noncheacute le sue sottili
spiegazioni che ovunque riescono a mettere in evidenza il tornaconto sono dileguate a quel modo che egrave
dileguato il fine dello in-seacute e il suo chiacchierare Lrsquooperare e lrsquointraprendere dellrsquoindividualitagrave sono
dunque fine in se stesso lrsquouso delle forze il gioco delle loro estrinsecazioni egrave ciograve che conferisce vita a
loro che sarebbero altrimenti il morto in-seacute e lo in-seacute non egrave un universale non messo in opera privo di
esistenza ed astratto anzi egrave esso stesso immediatamente la presenza ed effettualitagrave del processo
dellrsquoindividualitagrave Nel processo di integrazione di individualitagrave e di universalitagrave accade che tutto
ciograve che faccio il mio operare che fino a un certo punto se non mi accorgo egrave considerato
egoisticamente come il mio voler imporre la mia volontagrave sul mondo diventa un qualche cosa che
egrave un agire allrsquointerno del mondo egrave un agire mio insieme con quello di tutti gli altri che non si
oppone percheacute si integra Non crsquoegrave piugrave lrsquoopposizione tra lrsquoin seacute e il per seacute ma crsquoegrave integrazione il che
significa che tutto ciograve che ciascuno fa modifica il mondo Ma ciograve che anchrsquoio faccio modifica il
mondo e lrsquooperare di tutti modifica il mondo che modifica me Questo significa porre lrsquoaccento
non piugrave su singoli elementi ma sulla relazione fra elementi Hegel parla di dialettica certo ma la
dialettica a questo punto si puograve intendere come una relazione una relazione tra due o piugrave cose
Questa relazione egrave propriamente lrsquoapertura nel senso che lascia aperta questa apertura che non
puograve colmarsi Infatti la sintesi di cui parla Hegel non egrave che cancella uno dei due a vantaggio
dellrsquoaltro rimangono entrambi quindi questa apertura questo iato permane Questo iato non egrave
altro che la relazione la relazione potremmo dire pura se non fosse che parlando di relazione
pura egrave una contraddizione in termini percheacute una relazione che non egrave determinata che non ha
termini non egrave niente occorrono dei termini almeno due percheacute ci sia una relazione A questo
punto verrebbe anche da pensare che lrsquoessere di cui parla Heidegger non egrave altro che questa
relazione percheacute egrave dalla relazione dallrsquoessere che sorgono gli enti lrsquoessere egrave quellrsquoapertura
quellrsquoorizzonte dice Heidegger dal quale gli enti possono sorgere possono apparire Potremmo
dire che egrave nella relazione che gli enti possono apparire nella relazione cioegrave nel trovarsi questi
elementi connessi fra loro Dire che soltanto nella relazione gli enti appaiono egrave come dire che non
crsquoegrave ente che non sia in una relazione che egrave poi la nozione di segno in Peirce tra lrsquoaltro Si potrebbe
porre la questione in termini piugrave strutturali Hegel pone la questione in termini piugrave politici sociali
perograve egrave come se stesse dicendo che non crsquoegrave lrsquoindividualitagrave non crsquoegrave lrsquoente che non sia giagrave
nellrsquouniversale che non sia giagrave preso in questa relazione Lrsquouniversale egrave il significato dellrsquoente ndash
avevamo posto questa connessione con il segno di de Saussure ndash e il significante egrave lrsquoaccadere di
qualche cosa che fincheacute non ha significato egrave niente ma egrave la relazione tra i due che fa esistere i due
che non preesistono la relazione non la preesistono percheacute se non crsquoegrave la relazione non esiste neacute
lrsquouno neacute lrsquoaltro Quindi egrave una disanima precisa del funzionamento del linguaggio dove ci dice che
il singolare e lrsquouniversale non si danno se non in una relazione cioegrave se non in una integrazione tra
loro Tutto ciograve che raccontava prima del voler imporre la virtugrave sullrsquoandamento delle cose non egrave
altro che il tentativo da parte di ciascuno di piegare il linguaggio al proprio volere cioegrave fare in
modo che il linguaggio significhi quello che vuole lui Certo il linguaggio significa ma significa in
quanto egrave una continua relazione fra elementi in cui io stesso che voglio fare questa operazione di
controllo del linguaggio non sono che uno degli elementi Questa egrave anche la portata del testo di
Hegel mostrare come in effetti nellrsquooperare di tutti e di ciascuno ciascuno egrave un momento della
dialettica egrave un momento del farsi del linguaggio non egrave altro che questo In questo volere fare cose
non fa altro che mettere in atto il funzionamento del linguaggio solo questo
9 ottobre 2019
A pag 326 Lrsquoindividualitagrave che egrave a se stessa reale in seacute e per se stessa Lrsquoautocoscienza ha ora colto il
concetto di seacute che prima era soltanto quello che noi avevamo di essa il concetto cioegrave di essere nella
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certezza di se stessa ogni realtagravehellip Piugrave avanti Ma daccheacute fine ed essere-in-seacute si son dati a dividere
come ciograve stesso che sono lrsquoessere per altro e lrsquoeffettualitagrave trovata la veritagrave non si separa piugrave dalla certezza
che ora il fine posto vien preso per la certezza di se stesso e lrsquoattuazione di esso presa per la veritagrave ma
anche che il fine vien preso per la veritagrave e lrsquoeffettualitagrave presa per la certezza anzi lrsquoessenza e il fine in
se e per se stessi sono la certezza della stessa realtagrave immediata sono la compenetrazione dellrsquoessere-in-
seacute e dellrsquoesser-per-seacute dellrsquouniversale e dellrsquoindividualitagrave lrsquooperare egrave in lui stesso la sua veritagrave e la sua
effettualitagravehellip Qui parla dellrsquoopera del fare ma occorre tenere conto che lrsquooperare propriamente egrave
il dire egrave il primo operare A pag 328 Lrsquooperare nulla muta e contro nulla si volge egrave la pura forma
della traduzione dal non-venir-veduto nel venir-veduto e il contenuto che vien messo in luce e che si
presenta non egrave niente altro da ciograve che questo operare egrave giagrave in seacute Esso egrave in seacute questa egrave la sua forma
come unitagrave pensata ed esso egrave effettualehellip Quindi questo operare non egrave nientrsquoaltro di ciograve che egrave giagrave
da sempre Questo naturalmente pone la questione dellrsquoinizio del come si comincia Egrave giagrave da
sempre o come diceva Heidegger siamo giagrave nel linguaggio non crsquoegrave un inizio A pag 332 Cosigrave
lrsquoindividuo che procede allrsquoazione sembra trovarsi in un circolo in cui ciascun momento giagrave presuppone
lrsquoaltrohellip Ecco qui si egrave giagrave nel linguaggio ci sono tuti gli elementi hellipe non sembra quindi poter
trovare cominciamento alcuno soltanto dallrsquooperazione lrsquoindividuo impara infatti a conoscere la sua
essenza originaria la quale deve essere il fine suo ma per operare deve precedentemente avere il fine
Se intendiamo tutto ciograve come il dire egrave chiaro che il dire egrave sempre incominciato ed egrave giagrave anche il
fine non crsquoegrave un fine oltre il fine per cui si egrave sempre irrimediabilmente nel linguaggio A pag 334
hellipniente egrave per lrsquoindividualitagrave che non sia mediante essahellip Lrsquoindividualitagrave egrave ciograve attraverso cui le
cose sono hellipo non crsquoegrave effettualitagrave (lrsquoaccadere delle cose) alcuna che non sia la sua natura e il suo
operare e non crsquoegrave operare neacute in-seacute dellrsquoindividualitagrave che non sia effettuale e solo questi momenti sono
suscettibili di comparazione hellip Qualunque cosa egli operi qualunque cosa gli possa incontrare egrave lui
che lrsquoha fatta ed essa egrave lui stessohellip Piugrave chiaro di cosigrave A pag 335 Lrsquoindividuo puograve dunque provare
in seacute soltanto gioia daccheacute egli sa di non poter trovare nella propria effettualitagrave niente altro che lrsquounitagrave
dellrsquoeffettualitagrave medesima con lui ovvero soltanto la certezza di se stesso vista nella sua veritagrave e di
raggiungere perciograve sempre il proprio fine Ci sta dicendo in un certo qual modo che parlando crsquoegrave
giagrave la gioia ndash naturalmente se ci si accorge che si sta parlando ndash percheacute nel parlare crsquoegrave giagrave il
cominciamento e il fine egrave giagrave tutto ligrave non crsquoegrave da attendersi nulla A pag 335 (175) Lrsquooperahellip Che
a questo punto possiamo intendere come il dire Lrsquoopera egrave la realtagrave che la coscienza si dagrave egrave ciograve in
cui lrsquoindividuo egrave per essa coscienza quel chrsquoegli egrave in-seacute e in modo tale che la coscienza per la quale esso
diviene nellrsquoopera non egrave la coscienza particolare ma quella universale essa nellrsquoopera si egrave trasposta in
generale nellrsquoelemento dellrsquouniversalitagrave nel spazio privo di determinatezza dellrsquoessere La coscienza
ritornante dalla propria opera egrave in effetto la coscienza universale - percheacute essa diviene la assoluta
negativitagrave o lrsquooperare in questa opposizione -hellip Qui crsquoegrave sempre la dialettica ovviamente Ci sta
dicendo che in questo operare cioegrave nel dire che cosa succede Io dico qualcosa e mi ritorna di
questo operare che egrave il mio dire come coscienza universale in quanto egrave il negativo assoluto cioegrave
egrave ciograve che si oppone sempre egrave ciograve che mi dice che ciograve che sto dicendo egrave in quanto non egrave ciograve che non
egrave non egrave altro A pag 336 Lrsquoopera egravehellip Come dire che il dire egrave hellipovverosia egrave per altre individualitagrave
ed egrave per esse una effettualitagrave estranea al cui posto esse debbon porre la propria per darsi mediante il
loro operare la coscienza della loro unitagrave con lrsquoeffettualitagravehellip Cioegrave qualcuno parla altri parlano
hellipoppure il loro interesse per quellrsquoopera posto dalla loro natura originaria egrave un interesse diverso da
quello peculiare di questrsquoopera la quale cosigrave vien mutata in qualcosa di diverso Egrave ciograve che accade
quando si discute Lrsquoopera egrave perciograve in generale qualcosa di effimero che si estingue per il controgioco
di altre forze e di altri interessi e che rappresenta la realtagrave dellrsquoindividualitagrave piuttosto come dileguante
che come compiuta Qui egrave interessante percheacute il dire in effetti in una discussione man mano che
si dice dilegua non crsquoegrave piugrave ci sono altre cose che intervengono altre cose che modificano
lrsquointerlocutore il quale modifica me egrave la questione del mondo di cui parla Heidegger A pag 338
(178) La necessitagrave dellrsquooperare consiste in ciograve che un fine egrave senzrsquoaltro riferito allrsquoeffettualitagravehellip Un
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fine di qualche cosa il mio scopo egrave riferito a qualche cosa che si effettui che si produca hellipe questa
unitagrave egrave il concetto dellrsquooperare si agisce percheacute in seacute e per se stesso lrsquooperare egrave lrsquoessenza dellrsquoeffettualitagrave
Nellrsquoopera risulta bensigrave lrsquoaccidentalitagrave che lrsquoesser compiuto ha di contro al volere e al condurre a
compimentohellip Qui si intende bene di nuovo se ci si riferisce al dire il dire che ciascuna volta che
si dice egrave compiuto egrave compiuto ma dilegua di fronte ad altro che si diragrave A pag 339 hellipla veritagrave
consiste soltanto nellrsquounitagrave della coscienza con lrsquooperarehellip Cioegrave lrsquooperare egrave la consapevolezza di ciograve
che sto facendo il dire egrave la consapevolezza che sto dicendo questa egrave la veritagrave Potremmo dire che
la veritagrave sta nellrsquoessere consapevoli del fatto che si sta parlando hellipe lrsquoopera vera egrave soltanto
quellrsquounitagrave dellrsquooperare e dellrsquoessere del volere e del condurre a compimento Alla coscienza dunque
in forza della certezza che sta a fondamento dellrsquoagire di lei lrsquoeffettualitagrave opposta alla certezza egrave essa
stessa un qualcosa che egrave soltanto per la coscienzahellip Il mio volere Dunque voglio dire delle cose e
quindi le dico Le cose che dico egrave come se si opponessero a ciograve che volevo dire percheacute sono altro
da ciograve che volevo dire Si tratta quindi di trovare lrsquounitagrave di questo elemento e del suo opposto
di trovare lrsquointegrazione fra questi due elementi Lrsquointegrazione fra questi due elementi egrave
esattamente ciograve che diceva prima la veritagrave e cioegrave lrsquoaccorgersi che si sta parlando e che quindi se
sto parlando allora ciograve che voglio dire sigrave opera nel senso che si tramuta in un dire ma questo
dire non egrave mai il mio voler dire perograve sono in una unitagrave non li posso disgiungere non posso
separare il mio voler dire dal dire Questo percheacute se anche poi non lo pronuncio giagrave nel mio voler
dire io lo sto dicendo comunque hellipla coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave come momento
dileguantehellip La mia coscienza fa esperienza dellrsquoeffettualitagrave cioegrave di ciograve che accade come un
dileguarsi di ciograve che volevo dire nel mio dire il quale mio dire a sua volta dilegua in ciograve che segue
hellipe quindi lrsquoeffettualitagrave medesima vale ad essa coscienza soltanto come un essere in generale la cui
universalitagrave egrave un unum atque idem (lo stesso) con lrsquooperare Il particolare e lrsquouniversale fanno uno
sono uno e questo uno che fanno dice a pag 340 hellipegrave lrsquoopera vera e questrsquoultima egrave la Cosa stessa
che senzrsquoaltro si afferma e che vien sperimentata come ciograve che ha forza di permanere indipendentemente
da quella Cosa che egrave lrsquoaccidentalitagrave dellrsquoopera individuale in quanto tale delle circostanze dei mezzi e
dellrsquoeffettualitagrave Questa Cosa stessa egrave la parola egrave lrsquoatto di parola che ha in seacute il particolare e
lrsquouniversale ma anche lrsquooperare cioegrave il dirsi il prodursi Ora ciograve che permane non egrave ciograve che io ho
detto per la cosa specifica ma egrave il fatto che io dico egrave il dire egrave la parola egrave questo che permane
Nella Cosa stessa dunque in quanto compenetrazione fattasi oggettiva dellrsquoindividualitagrave e
dellrsquooggettivitagrave stessa allrsquoautocoscienza egrave divenuto il suo vero concetto di seacute o essa egrave giunta alla
consapevolezza della sua sostanza Questa Cosa stessa la parola giunge alla consapevolezza della
sua sostanza cioegrave di ciograve che essa egrave veramente ed egrave fatta di universale e di particolare
compenetrati insieme indisgiungibili significante e significato A pag 341 (182) Onesta chiamasi
quella coscienza che da una parte egrave pervenuta a questo idealismo cui la cosa stessa esprime e che
dallrsquoaltra ha il vero nella cosa come questa universalitagrave formale - quella coscienza che sempre egrave intesa
alla Cosa che quindi si aggira nei diversi momenti o specie di questa e che non riuscendo a
raggiungerla in un solo di essi o in un solo significato proprio per questo se ne impossessa nellrsquoaltro
momento e cosigrave in effetto consegue sempre lrsquoappagamento del quale questa coscienza secondo il suo
concetto doveva divenire partecipe Vada come vuole andare essa ha sempre portato a compimento e
sempre raggiunto la Cosa stessa poicheacute questa essendo questo universale genere di quei momenti egrave
predicato di tutti Quindi la coscienza ha sempre raggiunto la Cosa stessa ha sempre raggiunto la
parola lrsquoatto di parola in quanto unitagrave dellrsquouniversale e del singolare in atto che si sta dicendo
hellipla Cosa stessa egrave appunto ad essa unitagrave della sua decisione e della realtagrave la coscienza afferma che
lrsquoeffettualitagrave non sarebbe se non il suo essere in grado A pag 345 (187) Unrsquoindividualitagrave (qualcuno)
si accinge dunque a realizzare qualcosa cosigrave sembra chrsquoessa abbia reso qualcosa una Cosa essa agisce
nellrsquoazione diviene per altri e le sembra di avere a che fare con lrsquoeffettualitagrave Gli altri prendono dunque
lrsquooperare di quellrsquoindividualitagrave per un interesse alla Cosa come tale e per il fine che la Cosa sia
realizzata in seacute non importa se ciograve sia promosso dalla prima individualitagrave o da loro Mentre essi cosigrave
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mostrano questa Cosa giagrave da loro realizzata o se ciograve non sia mentre offrono il loro aiuto e giagrave vi si
impegnano ecco che quella coscienza egrave invece giagrave uscita fuori dal punto in cui essi ritengono chrsquoella
sia ciograve che nella Cosa le interessa egrave il suo operare e darsi da fare e mentre essi si accorgono che in ciograve
consisteva la Cosa stessa si trovano quindi raggirati Ma in effetto il loro accorrere in aiuto altro non
era se non chrsquoessi volevano vedere e mostrare lrsquooperare loro e non la Cosa stessahellip Qui Hegel sta
dicendo due secoli prima di noi ciograve che andiamo dicendo e cioegrave che si parla si opera non per la
Cosa che egrave in questione ammesso che ci sia ma unicamente per operare cioegrave per parlare
Qualunque cosa si voglia dire si voglia fare ecc non ha nessun altro fine se non lrsquooperare cioegrave il
dire se non continuare a dire a affermare cose Poicheacute ora egrave reso manifesto che il proprio darsi da
fare che il gioco delle sue forze vale per la Cosa stessa ecco che la coscienza sembra mettere in movimento
la sua essenza per seacute e non per gli altri e preoccupata dellrsquooperare in quanto suo e non in quanto operare
negli altri sembra anche lasciare costoro in pace nella Cosa loro Ma essi di nuovo si sbagliano la
coscienza egrave giagrave lungi dal luogo in cui opinavano chrsquoessa fosse Essa non si occupa della Cosa come
questa sua singola Cosa anzi di essa come lrsquouniversale che egrave per tutti Srsquoimmischia dunque nel loro
fare e nellrsquoopera loro e se non riesce piugrave a levargliela di mano se ne interessa tuttavia affaccendandosi
col dar giudizi se la coscienza imprime nellrsquoopera il segno della sua approvazione e della sua lode
questo egrave inteso nel senso che nellrsquoopera la coscienza non loda soltanto lrsquoopera stessa ma in pari tempo
la sua propria magnanimitagrave e discrezione consistente nel non aver guastato lrsquoopera come opera neppure
con il proprio biasimo Questo egrave interessante percheacute ci sta dicendo che non egrave la Cosa che importa
ma egrave lrsquooperare cioegrave il dire della Cosa egrave ciograve che si dice Qualunque cosa non egrave altro che un pretesto
unrsquooccasione per potere affermare qualcosa e il qualche cosa egrave assolutamente irrilevante A pag
347 helliped egrave Cosa soltanto come operare di tutti e di ciascuno egrave lrsquoessenza che egrave essenza di tutte le essenze
lrsquoessenza spirituale Lrsquooperare cioegrave il dire egrave di tutti e di ciascuno percheacute ciograve che sto dicendo lo sto
dicendo io sigrave certo ma egrave di tutti nel senso che intanto lo dico e altri possono ascoltarlo ma viene
dal discorso di infinite altre persone che ci sono e che mi hanno preceduto nei millenni precedenti
a me Quindi questo mio dire egrave tutte queste cose e non puograve farne a meno sta in questo la sua
universalitagrave Per questo motivo dice che egrave di tutti e di ciascuno ciascuno dice delle cose che sono
sue particolari ma queste cose che sono sue anche non lo sono fanno parte del mondo direbbe
Heidegger Con ciograve la Cosa stessa perde il comportamento di un predicato e la determinatezza di
unrsquoinerte universalitagrave astratta ed egrave piuttosto la sostanza permeata drsquoindividualitagrave egrave il soggetto dove
lrsquoindividualitagrave egrave tanto come se stessa o come questa individualitagrave quanto come gli individui tutti ed egrave
lrsquouniversale che egrave un essere soltanto come questo operare di tutti e di ciascuno egrave quindi unrsquoeffettualitagrave
giaccheacute questa coscienza la sa come effettualitagrave sua singola e come effettualitagrave di tutti Il mio dire egrave
mio e di tutti direi necessariamente Come abbiamo detto in altre occasioni il linguaggio in cui
mi trovo e di cui sono fatto non lrsquoho inventato io A pag 348 Capitolo b La ragione legislatrice
Lrsquoessenza spirituale (il pensiero) nel suo semplice essere egrave coscienza pura ed egrave questa autocoscienza La
natura originariamente determinata dellrsquoindividuo (le sue caratteristiche) ha perduto il suo
significato positivo di essere in seacute lrsquoelemento e il fine dellrsquoattivitagrave di lui essa egrave soltanto un momento
tolto e lrsquoindividuo egrave un Seacute come Seacute universale Questa individualitagrave crsquoegrave ma come elemento tolto
percheacute diventa lrsquouniversale diventa la parola diventa il linguaggio A pag 350 (194) Ora Hegel
considera la questione etica cioegrave ciograve che egrave bene e ciograve che egrave male ciograve che egrave giusto e ciograve che egrave
sbagliato e comincia a riflettere su quali sono queste leggi etiche se hanno un valore Fa un
esempio ldquoOgnuno ha il dovere di dire la veritagraverdquo In questo dovere enunciato come incondizionato viene
subito ammessa la condizione se egli sa la veritagrave Quindi il comando suoneragrave ora cosigrave ognuno deve
dire la veritagrave sempre a seconda della cognizione e della persuasione che egli ne ha hellip Ma cosigrave
lrsquouniversalmente necessario il valevole in seacute cui la proposizione voleva esprimere si egrave piuttosto
invertito in una completa accidentalitagrave Puograve capitare che dica la veritagrave come anche no A pag 351
hellip questa determinazione immediata della sostanza medesima egrave un contenuto tale che si mostrava
piuttosto come perfetta accidentalitagrave e che anzi una volta elevato alla universalitagrave e necessitagrave per
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modo che il sapere venga espresso come legge dilegua Io voglio che sia lrsquouniversale ma una volta
che lo elevo a universalitagrave mi accorgo che egrave fatto di niente appunto percheacute egrave accidentale che io
dica la veritagrave egrave un fatto totalmente accidentale Un altro famoso comando egrave ldquoama il prossimo tuo
come te stessordquo Andiamo direttamente alle conclusioni a pag 352 Quellrsquoagire per la prosperitagrave degli
altri che viene enunciato come necessariohellip Qui sta riflettendo su quelle leggi etiche che si
configurano come necessarie universali e ci sta dicendo che non egrave affatto cosigrave hellipegrave dunque cosigrave
costituito che puograve forse esistere e forse no che puograve se lrsquooccasione eventualmente si offra essere unrsquoopera
forse buona e forse no Con ciograve questa legge egrave tanto poco un contenuto universale quanto la prima giagrave
considerata e non esprime - come invece in quanto assoluta legge etica dovrebbe - qualcosa di in seacute e
per seacute Ossia tali leggi si arrestano al dovere ma non hanno effettualitagrave alcuna esse non sono leggi
ma solo comandi A pag 353 Cosigrave lrsquoessenza etica non egrave essa stessa immediatamente un contenuto ma
solo una misura per stabilire se un contenuto sia capace di essere legge oppure no quandrsquoesso non
contraddica a se stesso La ragione legislatrice egrave abbassata a una ragione soltanto esaminatrice Ci dice
che considerato che di fatto queste leggi etiche non hanno nessun valore lrsquounica cosa che
possiamo considerare egrave se ciascuna di queste leggi egrave autocontraddittoria oppure no cioegrave se egrave
coerente oppure no Tutto qui Capitolo c La ragione esaminatrice delle leggi Andiamo a pag 355
Qui parla della proprietagrave e si chiede se la proprietagrave sussista oppure no deve cioegrave considerare se
questo concetto di proprietagrave egrave autocontraddittorio oppure no Siamo passati dalla legge che
voleva essere universale e la legge etica che voleva essere universale ma che universale non egrave al
considerare se una certa legge egrave almeno coerente cioegrave non egrave autocontraddittoria e considera la
questione della proprietagrave A pag 355 (200) Sia la questione se debba essere legge in seacute e per seacute che
la proprietagrave sussista in seacute e per seacute non percheacute giova ad altri fini lrsquoessenza etica consiste appunto in
questo che la legge sia eguale solo a se stessa e che per questa eguaglianza con seacute fondata quindi nella
sua propria essenza non sia condizionata A pag 356 Nella comunanza dei beni nella quale si
provveda a ciograve in modo universale e stabile o ciascuno diviene partecipe di tanto di quanto ha bisogno
e allora questa ineguaglianza e lrsquoessenza della coscienza a cui egrave principio lrsquoeguaglianza dei singoli si
contraddicono reciprocamentehellip In questa comunanza dei beni se noi provvediamo in modo
stabile unitario o ciascuno diviene partecipe di quanto ha bisogno oppure distribuiamo
egualmente ma se diamo a ciascuno secondo il suo bisogno allora non egrave piugrave eguale per tutti Se
invece facciamo per tutti allora ci troviamo di nuovo di fronte a una ineguaglianza percheacute crsquoegrave chi
ha piugrave bisogno e chi meno un conto egrave dare mille euro a un poveretto un conto egrave dare mille euro
a uno ricchissimo che non sa cosa farsene Quindi la proprietagrave secondo Hegel ci appare
contraddittoria A pag 357 (202) hellipil resultato sembra essere questo che non si possa far luogo neacute a
leggi determinate neacute a un sapere di esse Non ci sono leggi determinate percheacute abbiamo visto che
risultano vuote neacute un sapere di esse percheacute un sapere presuppone la non contraddittorietagrave cioegrave
la coerenza solo allora so di questa cosa se egrave coerente se non si contraddice da seacute Solo la sostanza
egrave la coscienza di seacute come essenzialitagrave assolutahellip La coscienza che sa di essere essenzialitagrave assoluta
cioegrave come la cosa piugrave importante hellipcoscienza la quale con ciograve non puograve spogliarsi neacute della differenza
(insita) nellrsquoessenzialitagrave assoluta neacute del sapere di questa differenza Che il legiferare e lrsquoesaminar
leggi si siano dimostrati come nulli significa che entrambi presi ciascuno singolarmente e isolatamente
sono soltanto momenti precari della coscienza etica e il movimento nel quale essi sorgono ha il senso
formale che la sostanza etica attraverso questo movimento si presenta come coscienza Ci sta dicendo
come spesso egrave accaduto in questo libro cose che poi Severino riprende che se tengo separate le
due cose i due momenti non vado da nessuna parte Le leggi poste come leggi etiche si rivelano
inconsistenti nulle non solo ma se cerco di appuntarmi alla loro coerenza mi accorgo che non
sono nemmeno coerenti E allora che fare A pag 358 La legge in quanto legge determinata ha
un contenuto accidentalehellip Lo abbiamo visto con lrsquoesempio ldquoDevi dire sempre la veritagraverdquo Egrave
accidentale cioegrave puograve capitare hellipil che vuol qui dire che essa egrave legge di una singola coscienza di
contenuto arbitrario Quellrsquoimmediato legiferare egrave cosigrave la temeritagrave tirannica che eleva a legge lrsquoarbitrio
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e riduce lrsquoeticitagrave a unrsquoobbedienza ad esso cioegrave a leggi che sono soltanto leggi e non anche comandi
Questo per quanto riguarda le leggi etiche quello che io penso deve essere legge per tutti Egrave una
modalitagrave tirannica Allo stesso modo il secondo momento in quanto esso egrave isolato significa
lrsquoesaminar leggi il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere la quale a forza di raziocini si
svincola dalle leggi assolute e le prende per un arbitrio a lei estraneo Qui la questione se le leggi siano
autocontraddittorie oppure no dice Hegel pone un problema percheacute se mi metto a esaminare
queste leggihellip dice il muovere lrsquoinamovibile e la temeritagrave del sapere come se avesse visto in queste
leggi in questa posizione etica qualcosa di inamovibile Adesso ci diragrave percheacute egrave inamovibile A
pag 358 (206) hellipin primo luogo lrsquoessenza spirituale (il sapere del popolo) egrave per lrsquoautocoscienza come
legge che egrave in seacute lrsquouniversalitagrave dellrsquoesaminare universalitagrave formale che non era in seacute essente egrave tolta
Questa universalitagrave formale che non egrave in seacute se io pongo una legge come non contraddittoria non
sto dicendo niente di quella legge pongo soltanto formalmente che egrave incontraddittoria Va bene
perograve che ne facciamo Quindi questa universalitagrave formale che non era in seacute non aveva valore in
seacute aveva valore soltanto allrsquointerno potremmo dire di quel gioco linguistico Quindi egrave tolta E
in secondo luogo egrave una legge eterna che non ha il suo fondamento nel volere di questo individuo anzi
egrave in e per seacute egrave lrsquoassoluto puro volere di tutti che ha la forma dellrsquoessere immediato Questo puro volere
non egrave affatto un comandamento che solo debba essere anzi esso egrave e vale egrave lrsquoIo universale della categoria
che egrave immediatamente lrsquoeffettualitagrave e il mondo egrave soltanto questa effettualitagrave Ma daccheacute questa legge
nellrsquoelemento dellrsquoessere vale senzrsquoaltro lrsquoubbidienza dellrsquoautocoscienza non egrave il servizio prestato a un
padrone i cui ordini sarebbero un arbitrio e dove lrsquoautocoscienza non si riconosca Anzi le leggi sono
pensieri della sua coscienza assoluta pensieri che essa stessa ha immediatamente non giagrave chrsquoessa creda
a loro percheacute la fede considera certo anche lrsquoessenza ma unrsquoessenza estranea Mediante lrsquouniversalitagrave
del suo Seacute lrsquoautocoscienza etica fa immediatamente uno con lrsquoessenza la fede al contrario comincia
dalla coscienza singola ed egrave il movimento di questa coscienza medesima tendente sempre ad andare verso
tale unitagrave senza raggiungere la presenzialitagrave di unrsquoessenza La fede non raggiunge mai la veritagrave il
suo obiettivo Quella coscienza invece ha tolto come seacute singola questa mediazione egrave compiuta e solo
percheacute egrave compiuta quella coscienza egrave immediata autocoscienza della sostanza etica Cita dallrsquoAntigone
di Sofocle
Non oggi neacute ieri ma sempre
Esso vive e nessuno sa quando sia apparso
Esse sono Le leggi etiche Ma che cosa vuol dire che esse sono Il discorso di Hegel egrave abbastanza
chiaro e cioegrave lrsquoetica non egrave altro che il mio sapere di tutto ciograve che egrave giusto da sempre per gli umani
Lrsquoetica non ha un valore al di fuori di questo processo che lrsquoha fatta diventare nel corso dei
millenni quella che egrave io mi trovo ad avere dietro alle spalle tutto il lavoro che egrave stato fatto da
parte di tutti coloro che mi hanno preceduto e che hanno mano a mano stabilito ciograve che egrave etico e
mi trovo ad avere a che fare con questo Egrave per questo che egrave immediato per me percheacute fa parte del
linguaggio quindi fa parte di me Anche questa etica egrave sempre il risultato dellrsquooperare di tutti e
di ciascuno che poi porta al sapere assoluto che egrave quel sapere che non puograve non sapere di tutto
ciograve che io sono il risultato non solo di millenni di storia ma anche di tutto ciograve che io dico Egrave il
singolare che esiste percheacute crsquoegrave lrsquouniversale e lrsquouniversale il tutti esiste percheacute esisto io Egrave questo
il pensiero innovativo di Hegel anche riguardo allrsquoetica cioegrave io contribuisco allrsquoetica nel senso
che affermando le cose che affermo quindi pensandole vere giuste ecc do in qualche modo un
contributo allrsquoetica di tutti Questi passaggi sono importanti percheacute mostrano il pensiero di Hegel
che non egrave un pensiero astratto ma egrave quanto di piugrave concreto possa pensarsi Io sono quello che
sono in virtugrave del fatto che ciograve che dico egrave il risultato di ciograve che egrave stato detto da migliaia di anni il
linguaggio non lrsquoho inventato io mi ci sono trovato E questo linguaggio egrave vecchio di quanto
Cosa egrave accaduto in queste migliaia decine forse centinaia di migliaia di anni Non lo sappiamo
Una continua evoluzione un continuo trasmutarsi quindi in ogni parola in ogni opera ndash la
parola egrave lrsquoopera per antonomasia ndash in ogni opera crsquoegrave il lavoro mio e di tutti simultaneamente La
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sintesi lrsquointegrazione di questi due momenti cheacute non sono entitagrave separate egrave il sapere assoluto
quando so questo e non posso non saperlo ho il sapere assoluto cioegrave so tutto ciograve che egrave da sapere
non crsquoegrave altro da sapere Non crsquoegrave altro da sapere se non questo e cioegrave che io so lrsquoopera che faccio
Era questo che ci stava dicendo prima che tutta la realtagrave non egrave altro che lrsquoopera che io faccio Egrave
questa la realtagrave non ce nrsquoegrave unrsquoaltra E quindi a questo punto torno a dire io so tutto ciograve che egrave
da sapere il mio sapere assoluto non crsquoegrave altro fuori da questo non crsquoegrave altro fuori dal linguaggio
Se io so del linguaggio se io so che sono linguaggio con tutto ciograve che questo comporta io ho il
sapere assoluto percheacute fuori da questo non crsquoegrave altro non solo non crsquoegrave altro ma non crsquoegrave nemmeno
la possibilitagrave di un sapere al di fuori di questo
Intervento Questa ultima parte dagrave un senso a tante cose presedentihellip
Questa egrave la caratteristica di Hegel che alla fine si arriva a capire tutte quelle cose che prima
apparivano ostiche Lui lo dice in alcune occasioni che lrsquoultimo elemento egrave il primo che senza
questo primo non si arriva allrsquoultimo e che senza lrsquoultimo non crsquoegrave neanche il primo Questa egrave
proprio lrsquoarchitettura della Fenomenologia dello spirito lui nel suo scrivere ha messo in atto ciograve
stesso di cui stava parlando Tra lrsquoaltro egrave curioso il fatto che ha scritto la Fenomenologia nel 1807
e mentre le scriveva man mano dava le cose scritte da licenziare alla stampa Due secoli fa aveva
detto lrsquoessenziale e cioegrave che non crsquoegrave nessunrsquoaltra cosa al di fuori dellrsquoopera Lrsquoopera egrave la realtagrave egrave
il tutto egrave lrsquointero direbbe Severino egrave lrsquointero percheacute contiene in seacute tutti i momenti del particolare
e dellrsquouniversale e dellrsquooperare di questi simultaneamente per integrazione o per superamento
Aufhebung direbbe Hegel Due secoli fa diceva giagrave questo ma non egrave stato inteso grancheacute a questo
riguardo soprattutto non egrave stata intesa questa cosa che ho ritenuto importante e cioegrave il fatto
che si parla non per la cosa ma si parla per parlare Egrave questo che egrave in gioco soltanto il dire il
potere affermare cose la cosa in seacute non interessa a nessuno Egrave soltanto la necessitagrave di parlare di
affermare egrave questo che importa tutto il resto egrave irrilevante La cosa stessa come la chiama lui egrave
la parola descrive la cosa stessa esattamente come la parola cioegrave il singolare e lrsquouniversale che si
compenetrano in atto e che cosrsquoegrave tutto ciograve Egrave la parola