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Fisicainacqua2 120614130735-phpapp01

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water and Phisic
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LAFISICA DELL'ACQUA Scuola Buonarroti classe 1C 2C 3C anno 2011-2012 Insegnante: Donatella Canapa
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LAFISICA DELL'ACQUA

Scuola Buonarroti classe 1C 2C 3C anno 2011-2012Insegnante: Donatella Canapa

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CLASSE PRIMA1.L'acqua non ha forma2.La capillarità3.La capillarità nelle piante4.L'osmosi nelle piante 15.L'osmosi nelle piante 2

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CLASSE SECONDA

1.L'acqua è incomprimibile2.I vasi comunicanti: osservazione3.La tensione superficiale4.La pressione idrostatica5.Il principio di Pascal

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CLASSE TERZA

1.Il galleggiamento: stesso peso, forma diversa2.Il galleggiamento: stesso corpo in liquidi diversi3.Il principio di Archimede

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METODO LABORATORIALEGli alunni, divisi in piccoli gruppi e muniti di schede predisposte dall'insegnante, eseguono, nell'aula di scienze, semplici

esperienze, osservando i fenomeni in esame, discutendone e traendo le opportune conclusioni

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OBIETTIVIConoscere le caratteristiche fisiche dell'acquaPotenziare le capacità di osservare, collegare conoscenze, dedurre conclusioni all'interno di un ambiente di cooperative

learning e peer education.

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L'acqua ha peso e per questo esercita una pressione idrostatica

2C

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COSTRUIAMO L'APPARECCHIO DI PASCAL

MATERIALE: palloncino, spago, rubinetto

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PROCEDIMENTO: facciamo tanti buchi nel palloncino con una punta sottile

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Leghiamo il palloncino al rubinetto e apriamo l'acqua

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OSSERVAZIONE: l'acqua zampilla da tutti i buchi con spruzzi sempre più lunghi via via che

il foro si trova più in basso

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CONCLUSIONE: l'acqua esercita sulle pareti dei corpi una forza che viene detta pressione

idrostatica

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La pressione idrostatica dipende dalla profondità: alla stessa profondità esercita la

stessa pressione, man mano che aumenta la profondità aumenta la pressione . Un

sommozzatore o un palombaro non possono scendere oltre certe profondità, perché la

pressione dell'acqua li schiaccerebbe

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OSSERVIAMO LA PRESSIONEIDROSTATICA

MATERIALE:acqua, bottiglia di plastica,forbici

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PROCEDIMENTO:abbiamo praticato dei fori sulla bottiglia con le forbici, abbiamo riempito d'acqua la bottiglia ed abbiamo osservato dove finivano gli spruzzi

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OSSERVAZIONE:l'acqua usciva da tutti i fori,ma con maggiore pressione da quello più in

basso,cioè l'acqua schizzava più lontano e con

maggior forza dai fori più bassi

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CONCLUSIONE:quanto osservato dipende dalla pressione idrostatica:l'acqua infatti ha un suo peso e quindi esercita una pressione sulle

pareti e sul fondo del recipiente che la contiene;la pressione idrostatica dipende dal livello dell'acqua( più in basso è maggiore)

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L'acqua è incomprimibile2C

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MATERIALE:due siringhe senza ago, acqua,un tubicino di raccordo

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PROCEDIMENTO: riempiamo di acqua la siringa, chiudiamo il foro di uscita con un dito e

spingiamo lo stantuffo

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OSSERVAZIONE: lo stantuffo non scende,anche se spingiamo forte

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CONCLUSIONE: l'acqua non è comprimibile

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PROCEDIMENTO:Riempiamo di acqua una delle due siringhe,colleghiamola, tramite un

tubicino all'altra siringa ,pigiamo sul pistoncino

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OSSERVAZIONE: l'acqua contenuta nella prima siringa passa nella seconda raggiungendo lo stesso livello

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CONCLUSIONE: l'acqua, come tutti i liquidi, non è comprimibile

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L'acqua si dispone allo stesso livello nei vasi

comunicanti2C

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OSSERVAZIONE APPARECCHIO VASI COMUNICANTI

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PROCEDIMENTO:versiamo l'acqua in uno dei tubi

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OSSERVAZIONE:l'acqua si dispone allo stesso livello in tutti i vasi eccetto nei vasi

sottili(capillari)

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CONCLUSIONE: secondo il principio dei vasi comunicanti, l'acqua si dispone allo stesso livello in più recipienti comunicanti tra loro,

indipendentemente dalla loro forma o diametro eccetto nei vasi sottili(capillari), dove le forze di adesione tra le molecole di acqua e il vetro del vaso prevalgono sulle forze di attrazione tra le

molecole di acqua.Sul principio dei vasi comunicanti funzionano gli

acquedotti,il sifone, i pozzi artesiani

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L'acqua presenta il fenomeno della tensione

superficiale2C

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MATERIALE:Ago,carta velina, bacinella contenente acqua

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PROCEDIMENTO:posiamo delicatamente sulla superficie dell'acqua la carta

velina,appoggiamo l'ago asciutto sulla carta velina

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lentamente togliamola carta

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OSSERVAZIONE: quando togliamo la carta velina l'ago rimane in superficie,anche se ha un

peso specifico maggiore dell'acqua

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CONCLUSIONE:grazie alla forza di coesione,sulla superficie dell'acqua si forma una specie di sottile membrana elastica tesa: questo fenomeno è detto tensione superficiale

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I corpi nell'acqua presentano il fenomeno

del galleggiamento3C

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MATERIALE:due fogli uguali di alluminio, recipiente trasparente, acqua

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PROCEDIMENTO: costruiamo con uno dei fogli di alluminio,una barchetta,il più larga possibile;

con l'altro foglio schiacciamolo più che possiamo

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OSSERVAZIONE:la barchetta galleggia sul pelo dell'acqua, mentre la pallina è andata sul

fondo

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CONCLUSIONE: la barchetta occupa un volume maggiore della pallina, sposta quindi un volume maggiore di acqua che avrà anche un peso maggiore, il galleggiamento di un corpo ,

quindi dipende dal peso del liquido che ha spostato

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MATERIALE: una vaschetta trasparente , acqua,sale, un

uovo

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PROCEDIMENTO:riempiamo d'acqua la vaschetta, mettiamo

l'uovo nella vaschetta

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OSSERVAZIONE: l'uovo va a fondo

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Togliamo l'uovo ed aggiungiamo sale sino ad avere una soluzione satura, cioè sino a che il

sale non si scioglie più

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Immergiamo l'uovo

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OSSERVAZIONE:l'uovo galleggia

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CONCLUSIONE:l'uovo è lo stesso, per cui il volume dell'acqua che sposta è uguale, ma il

peso dell'acqua spostata è diverso, perché con il sale pesa di più, quindi , siccome il

galleggiamento aumenta se aumenta il peso del liquido spostato, l'uovo galleggia

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IL galleggiamento dei corpi segue una legge fisica che si chiama PRINCIPIO

DI ARCHIMEDE3C

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MATERIALEI: cilindro tarato ,un dinamometro, un bastoncino di vetro, oggetti massicci ed

omogenei ad esempio di metallo, plastica legno

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Misura il volume degli oggetti per immersione

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Appendi successivamente al dinamometro i corpi e registra i rispettivi pesi in aria

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Versa dell'acqua nel cilindro,in modo da immergervi successivamente i corpi appesi al

dinamometro

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Calcola per ogni corpo la spinta di Archimede, come differenza fra i due pesi misurati e

confronta il valore della spinta con quello del volume

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OSSERVAZIONE:Per ogni corpo come risulta il peso in acqua

rispetto a quello in aria?Il peso in acqua risulta minore di quello in aria

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Come spieghi che il valore del volume è uguale a quello della spinta?

Perché secondo il principio di Archimede un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del liquido

spostato

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Nel caso del corpo di legno, perché,per misurarne il volume,hai dovuto spingerlo sul

fondo con il bastoncinodivetro?Perché il legno galleggia

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Avendo misurato il volume del corpo in legno, sapresti calcolare la spinta?

Si, la spinta è pari al peso del volume di acqua uguale al volume del corpo

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La spinta calcolata risulta maggiore del peso, come ci si potrebbe aspettare per un corpo che

galleggia?Si

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CONCLUSIONE: un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al

peso del fluido spostato

N.B. Si parla di fluidi e non di liquidi poiché il principio di Archimede vale anche negli

aeriformi


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