UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PALERMO
F ltà di M di i Chi iFacoltà di Medicina e Chirurgia
IGIENE DEGLI AMBIENTIAMBIENTI CONFINATI
AMBIENTI CONFINATI O INDOORAMBIENTI CONFINATI O INDOOR
D fi i iD fi i iDefinizioneDefinizione
Ambienti confinati di vita e di lavoro non industriali Ambienti confinati di vita e di lavoro non industriali ed in particolare quelli adibiti aed in particolare quelli adibiti a dimora, svago, lavoro dimora, svago, lavoro e trasportoe trasporto
1.1. AbitazioniAbitazioni
2.2. Uffici pubblici e privatiUffici pubblici e privati2.2. Uffici pubblici e privatiUffici pubblici e privati
3.3. Strutture comunitarie (ospedali, scuole, caserme, Strutture comunitarie (ospedali, scuole, caserme, alberghi etc )alberghi etc )alberghi, etc.)alberghi, etc.)
4.4. Locali destinati ad attività ricreative e/o sociali (cinema, Locali destinati ad attività ricreative e/o sociali (cinema, bar ristoranti negozi strutture sportive etc )bar ristoranti negozi strutture sportive etc )bar, ristoranti, negozi, strutture sportive, etc.)bar, ristoranti, negozi, strutture sportive, etc.)
5.5. Mezzi di trasporto pubblici e/o privati (auto, treno, aereo, Mezzi di trasporto pubblici e/o privati (auto, treno, aereo, t )t )nave, etc.)nave, etc.)
IL BENESSERE DELL’UOMO NELL’AMBIENTE IL BENESSERE DELL’UOMO NELL’AMBIENTE
Condizioni climatiche e Condizioni climatiche e metereologichemetereologiche
Caratteristiche dei Caratteristiche dei materialimateriali
Tecniche costruttiveTecniche costruttive
Ambiente confinatoAmbiente confinato
Livelli di rumorositàLivelli di rumorosità
Inquinanti atmosfericiInquinanti atmosferici
Tecniche costruttiveTecniche costruttive
ImpiantisticaImpiantistica
Ambiente esternoAmbiente esterno
Stato di Stato di BenessereBenessereBenessere Benessere
variabilivariabilivariabilivariabili variabilivariabilisoggettivesoggettive
variabilivariabilioggettiveoggettive
adattamentoadattamento
IL BENESSERE DELL’UOMO NEGLI AMBIENTIIL BENESSERE DELL’UOMO NEGLI AMBIENTIIL BENESSERE DELL’UOMO NEGLI AMBIENTI IL BENESSERE DELL’UOMO NEGLI AMBIENTI CONFINATICONFINATI
Dipende da:Dipende da:
11 Benessere microclimaticoBenessere microclimatico1.1. Benessere microclimaticoBenessere microclimatico
2.2. Qualità dell’aria indoor Qualità dell’aria indoor
IL BENESSERE DELL’UOMO NEGLI IL BENESSERE DELL’UOMO NEGLI AMBIENTI CONFINATIAMBIENTI CONFINATI
La qualità dell’aria indoor rappresentaLa qual tà dell ar a ndoor rappresentaun importante tema di sanità pubblica.
Nei paesi industrializzati lappopolazione trascorre fino al 90% delproprio tempo in ambiente indoorproprio tempo in ambiente indoor.
Ambiente indoorAmbiente indoor
Ambiente indoorAmbiente indoor
DEFINIZIONE DEL PROBLEMA
• Problema importante per la sanità pubblica(implicazioni sociali ed economiche)( mpl caz on soc al ed econom che)
• Esposizione di gruppi più suscettibili(bambini, anziani, persone affette da( ppatologie)
• Malattie croniche correlate• Intossicazioni acute
OMSOMSUfficio Regionale Europeog p
1984 – Health for hall1984 – Health for hall
Obiettivi Health 21
• Prevenzione e promozione della salute pnegli ambienti confinati
Conferenza Interministeriale Conferenza Interministeriale su “Salute e ambiente”
Dichiarazione di Londra 1999
I governi si impegnano ad assumereI governi si impegnano ad assumeretutte le iniziative per contrastaregli effetti sulla salute correlati adgli effetti sulla salute correlati adesposizione a inquinantiambientali compresi gli inquinantiambientali,compresi gli inquinantiindoor
DM 8 4 88DM 8-4-88:
Istituzione della Commissione Indoor(Dipartimento della Prevenzione del( pMinistero della Salute)
Rapporto
“LA TUTELA E LA PROMOZIONE DELLASALUTE NEGLI AMBIENTI CONFINATI”SALUTE NEGLI AMBIENTI CONFINATI
Igiene degli ambienti confinati
• D.Lgs 502/92: Dipartimenti di PrevenzionePrevenzione
• L. 493/99: prevenzione delle cause di nocività negli ambienti di vitanocività negli ambienti di vita
Accordo 27 settembre 2001S.O. n. 252 della G.U. n. 276 del 27 novembre 2001
Accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Provincie Autonome
Documento concernente le:Documento concernente le:
“ L d l l l “ Linee guida per la tutela e la promozione della salute negli promozione della salute negli
ambienti confinati”
Le Linee guida illustrano le principaliLe Linee guida illustrano le principaliproblematiche sanitarie evidenziate nelrapportorapporto
– Principale finalità:promuovere ed implementare le iniziative di
i d ll l di i d ipromozione della salute e di prevenzione deirischi “indoor” nella programmazione sanitarianazionale regionale e localenazionale, regionale e locale ……………………………..
AMBIENTE INDOOR:AMBIENTE INDOOR:
– In Italia permanenza in casa 60% per le donnee 54% per gli uominie 54% per gli uomini
– Studi su IAQ dimostrano un progressivoQ p gaumento di sostanze inquinanti
Ambiente indoor
A partire dagli anni ’70:p g
• nuovi criteri tecnico progettuali per • nuovi criteri tecnico progettuali per contenere i consumii li i l t d li difi i• migliore isolamento degli edifici
• nuovi tipi di arredi
Accordo 27 settembre 2001
Programma di prevenzioneS.O. n. 252 della G.U. n. 276 del 27 novembre 2001
Programma di prevenzionePrincipi dell’interventoPrincipi dell intervento
Di i i di l • Diritto per tutti a uno stato di completo benessere
• Sostenibilità degli edifici• Prevenzione fondata su conoscenze f
scientifiche e su priorità di sanità pubblica• Partecipazione dei cittadiniPartecipazione dei cittadini
Accordo 27 settembre 2001
Obiettivi specificiS.O. n. 252 della G.U. n. 276 del 27 novembre 2001
Obiettivi specifici• Conoscenza delle condizioni abitative e Conoscenza delle condizioni abitative e
degli stili di vita della popolazione e promozione di stili di vita sanip
• Ambienti di vita sani e sicuri• Incentivazione e obbligo a costruire edifici Incentivazione e obbligo a costruire edifici
e ambienti igienicamente sani• Prevenzione dei costi sanitari e sociali Prevenzione dei costi sanitari e sociali
legati all’inquinamento indoor• Tutela del consumatore e incentivo alla Tutela del consumatore e incentivo alla
produzione e al consumo di materiali sani
Accordo 27 settembre 2001
Azioni proposteS.O. n. 252 della G.U. n. 276 del 27 novembre 2001
Azioni proposte• Requisiti funzionali degli ambienti e • Requisiti funzionali degli ambienti e
standard/valori guida di qualità dell’ariaP i bi t l ll l• Prevenzione ambientale nelle scuole
• Prevenzione ambientale nelle abitazioni• Progettazione, costruzione e gestione degli
edifici• Formazione e informazione• Attività di ricerca• Attività di ricerca
Accordo 27 settembre 2001S O n 252 d ll G U n 276 d l 27 n v mbr 2001
Prevenzione ambientale nelle
S.O. n. 252 della G.U. n. 276 del 27 novembre 2001
Prevenzione ambientale nelle scuole
• Il 15% della popolazione (circa 10 000 000) • Il 15% della popolazione (circa 10.000.000) trascorre ogni giorno da 4 a 8 ore al giorno negli edifici scolasticinegli edifici scolastici
• Fra i circa 32.000 edifici scolastici molti presentano problemi igienico sanitari
Accordo 27 settembre 2001
Prevenzione ambientale nelle S.O. n. 252 della G.U. n. 276 del 27 novembre 2001
Prevenzione ambientale nelle scuole
• Definire i criteri per regolamentare l’edilizia scolastical edilizia scolastica
• Elaborare raccomandazioni specifiche o linee guida per il controllo dell’aria internalinee guida per il controllo dell aria interna
• Promuovere e sostenere iniziative di iricerca
• Promuovere e sostenere campagne di informazione e sensibilizzazione
MICROCLIMAMICROCLIMAMICROCLIMAMICROCLIMA
COMPLESSOCOMPLESSO DEIDEI PARAMETRIPARAMETRI FISICIFISICI AMBIENTALIAMBIENTALI CHECHE
DefinizioneDefinizione
COMPLESSOCOMPLESSO DEIDEI PARAMETRIPARAMETRI FISICIFISICI AMBIENTALIAMBIENTALI CHECHECARATTERIZZANOCARATTERIZZANO L’AMBIENTEL’AMBIENTE LOCALELOCALE EE CHE,CHE, INSIEMEINSIEME AAPARAMETRIPARAMETRI INDIVIDUALI,INDIVIDUALI, COMECOME L’ATTIVITÀL’ATTIVITÀ METABOLICAMETABOLICAEE L’ABBIGLIAMENTO,L’ABBIGLIAMENTO, CONDIZIONANOCONDIZIONANO GLIGLI SCAMBISCAMBI TRATRAL’AMBIENTEL’AMBIENTE STESSOSTESSO EE GLIGLI INDIVIDUIINDIVIDUI CHECHE VIVISOGGIORNANOSOGGIORNANOSOGGIORNANOSOGGIORNANO
STATOSTATO DIDI UNUN AMBIENTEAMBIENTE CONFINATOCONFINATO DIPENDENTEDIPENDENTESTATOSTATO DIDI UNUN AMBIENTEAMBIENTE CONFINATOCONFINATO DIPENDENTEDIPENDENTEDADA NUMEROSINUMEROSI FATTORIFATTORI CHECHE INTERAGISCONOINTERAGISCONO TRATRALOROLORO
BENESSERE MICROCLIMATICOBENESSERE MICROCLIMATICO
Dipende da :Dipende da :
11 Parametri fisiciParametri fisici: temperatura dell’aria temperatura: temperatura dell’aria temperatura1.1. Parametri fisiciParametri fisici: temperatura dell aria, temperatura : temperatura dell aria, temperatura media radiante, umidità relativa, velocità dell’aria, media radiante, umidità relativa, velocità dell’aria, pressione atmosfericapressione atmosfericapp
2.2. Parametri esterniParametri esterni: attività svolta che influenza il : attività svolta che influenza il metabolismo, abbigliamentometabolismo, abbigliamentometabolismo, abbigliamentometabolismo, abbigliamento
3.3. Fattori organiciFattori organici: età, sesso, caratteristiche fisiche : età, sesso, caratteristiche fisiche individualiindividualiindividualiindividuali
4.4. Fattori psicologici e culturaliFattori psicologici e culturali
FATTORI CERTI E SIGNIFICATIVI CHE HANNOFATTORI CERTI E SIGNIFICATIVI CHE HANNOFATTORI CERTI E SIGNIFICATIVI CHE HANNO FATTORI CERTI E SIGNIFICATIVI CHE HANNO UN’AZIONE SULLO STATO DI BENESSERE UN’AZIONE SULLO STATO DI BENESSERE
DELL’UOMODELL’UOMO
1.1. TemperaturaTemperatura
22 UmiditàUmidità2.2. UmiditàUmidità
3.3. Ventilazione e composizione chimica dell’ariaVentilazione e composizione chimica dell’aria
4.4. IlluminazioneIlluminazione
5.5. Livello sonoroLivello sonoro
LIMITI MEDI PER CONDIZIONI IGROMETRICHELIMITI MEDI PER CONDIZIONI IGROMETRICHELIMITI MEDI PER CONDIZIONI IGROMETRICHE LIMITI MEDI PER CONDIZIONI IGROMETRICHE CONSIDERATE OTTIMALICONSIDERATE OTTIMALI
estate in e noestate inverno
Temperatura dell’aria 26°C 20°C
Umidità relativa 30% < U < 60% 30% < U < 60%
Velocità dell’aria 0,1-0,2 m/s 0,05-0,1 m/s
Temperatura effettiva 20-22°C 16-18°C
MICROCLIMAMICROCLIMA
ALTRI ASPETTI :– ODORE– VIBRAZIONI– COLORI– ESPOSIZIONE– CARATTERISTICHE AMBIENTE (ALTEZZA,CARATTERISTICHE AMBIENTE (ALTEZZA,
LARGHEZZA , AFFOLLAMENTO , ECC. )
BENESSERE MICROCLIMATICO
Affinchè si abbiano condizioni di benessere igrometrico Affinchè si abbiano condizioni di benessere igrometrico è h f h dè h f h dè necessario che si verifichino condizioni: è necessario che si verifichino condizioni:
1.1. di confort globaledi confort globale,, strettamente legate al strettamente legate al gg ,, ggmantenimento della neutralità termica del corpo mantenimento della neutralità termica del corpo umano, attraverso una fisiologica risposta delumano, attraverso una fisiologica risposta delumano, attraverso una fisiologica risposta del umano, attraverso una fisiologica risposta del sistema di termoregolazionesistema di termoregolazione
22 di f t l ldi f t l l l ti ifi hl ti ifi h2.2. di confort localedi confort locale, relativo a specifiche aree , relativo a specifiche aree corporee superficiali, facilitando gli scambi termicicorporee superficiali, facilitando gli scambi termici
BENESSERE MICROCLIMATICO
QuelloQuello cheche suscitasuscita perper lala maggiormaggior parteparte deidei presentipresentiQue oQue o c ec e susc tasusc ta pepe aa agg oagg o pa tepa te dede p ese tp ese tunauna sensazionesensazione didi soddisfazionesoddisfazione perper l’ambientel’ambiente dadaunun puntopunto didi vistavista igrometrico,igrometrico, identificataidentificataunun puntopunto didi vistavista igrometrico,igrometrico, identificataidentificataconvenzionalmenteconvenzionalmente concon ilil terminetermine didi “benessere“benessereigrometrico”igrometrico” oo ancoraancora piùpiù semplicementesemplicementeigrometricoigrometrico oo ancoraancora piùpiù semplicementesemplicemente“benessere“benessere termico”termico”
BENESSERE MICROCLIMATICOBENESSERE MICROCLIMATICO
IL RAPPORTO INDIVIDUO IL RAPPORTO INDIVIDUO AMBIENTE CONFINATOAMBIENTE CONFINATOAMBIENTE CONFINATO AMBIENTE CONFINATO
DEVE TENDERE ALDEVE TENDERE ALDEVE TENDERE ALDEVE TENDERE AL
BENESSERE TERMOIGROMETRICOBENESSERE TERMOIGROMETRICOBENESSERE TERMOIGROMETRICOBENESSERE TERMOIGROMETRICO
BENESSERE TERMICOBENESSERE TERMICO
CONDIZIONE DI BENESSERE PSICOCONDIZIONE DI BENESSERE PSICO--FISICO FISICO DELL’INDIVIDUO RISPETTO ALL’AMBIENTE IN DELL’INDIVIDUO RISPETTO ALL’AMBIENTE IN
CUI VIVE.CUI VIVE.
(ASHRAE(ASHRAE American Societ of Heating Refrigerating and Air ConditioningAmerican Societ of Heating Refrigerating and Air Conditioning(ASHRAE (ASHRAE –– American Society of Heating Refrigerating and Air Conditioning American Society of Heating Refrigerating and Air Conditioning Engineers INC)Engineers INC)
BENESSERE TERMICOBENESSERE TERMICO
STATO MENTALE PER CUI UN SOGGETTO STATO MENTALE PER CUI UN SOGGETTO ESPRIME SODDISFAZIONE PER LE CONDIZIONIESPRIME SODDISFAZIONE PER LE CONDIZIONIESPRIME SODDISFAZIONE PER LE CONDIZIONI ESPRIME SODDISFAZIONE PER LE CONDIZIONI
MICROCLIMATICHE CHE LO ATTORNIANOMICROCLIMATICHE CHE LO ATTORNIANO
IL BENESSERE TERMICOIL BENESSERE TERMICOIL BENESSERE TERMICOIL BENESSERE TERMICOSI RIFERISCE AL MICROCLIMA IN AMBIENTI CIVILI SI RIFERISCE AL MICROCLIMA IN AMBIENTI CIVILI
BENESSERE MICROCLIMATICOBENESSERE MICROCLIMATICOBENESSERE MICROCLIMATICOBENESSERE MICROCLIMATICO
•• TEMPERATURA DELL’ARIA TEMPERATURA DELL’ARIA UU•• CALORE RADIANTECALORE RADIANTE•• VELOCITA’ DELL’ARIAVELOCITA’ DELL’ARIAVELOCITA DELL ARIA VELOCITA DELL ARIA •• UMIDITA’ RELATIVAUMIDITA’ RELATIVA•• ABBIGLIAMENTO INDOSSATOABBIGLIAMENTO INDOSSATOABBIGLIAMENTO INDOSSATOABBIGLIAMENTO INDOSSATO•• ATTIVITA’ FISICA SVOLTA ATTIVITA’ FISICA SVOLTA •• ETA’ETA’ETA ETA •• SESSOSESSO•• COMPOSIZIONE CHIMICA DELL’ARIACOMPOSIZIONE CHIMICA DELL’ARIA•• COMPOSIZIONE CHIMICA DELL ARIACOMPOSIZIONE CHIMICA DELL ARIA
BENESSERE MICROCLIMATICOBENESSERE MICROCLIMATICO
ALTRI ASPETTIALTRI ASPETTI ::RUMORERUMOREODOREODOREVIBRAZIONIVIBRAZIONIILLUMINAZIONEILLUMINAZIONEILLUMINAZIONEILLUMINAZIONECOLORICOLORIESPOSIZIONEESPOSIZIONEESPOSIZIONEESPOSIZIONECARATTERISTICHE AMBIENTE (ALTEZZA, LARGHEZZA , CARATTERISTICHE AMBIENTE (ALTEZZA, LARGHEZZA , AFFOLLAMENTO , ECC. )AFFOLLAMENTO , ECC. )
SENSAZIONE TERMICASENSAZIONE TERMICA
MAPPA TERMICA DEL MAPPA TERMICA DEL CORPO UMANOCORPO UMANO
A)A) AMBIENTE FREDDOAMBIENTE FREDDOB)B) AMBIENTE CALDO AMBIENTE CALDO
NUCLEO INTERNO NUCLEO INTERNO OMEOTERMOOMEOTERMO (temp. costante 37 (temp. costante 37 °°C ) C ) INVOLUCRO CORPOREO INVOLUCRO CORPOREO PECILOTERMO PECILOTERMO (temp. variabile)(temp. variabile)( p )( p )
LA SENSAZIONE UMANA AGLI EVENTI TERMICI
Struttura di termoregolazione umanaStruttura di termoregolazione umana
caldocaldo
(0 001(0 001°°C/s)C/s)
Recettori periferici Recettori periferici
(0,001(0,001°°C/s)C/s)
sensibilisensibili
freddofreddo
(0,004(0,004°°C/s)C/s)
IPOTALAMOIPOTALAMO
(termostato)(termostato) Il sistema di termoregolazione risulta in Il sistema di termoregolazione risulta in grado di operare i necessari aggiustamentigrado di operare i necessari aggiustamentigrado di operare i necessari aggiustamenti grado di operare i necessari aggiustamenti per assicurare condizioni di omeotermiaper assicurare condizioni di omeotermia
REAZIONI DEL CORPO UMANO ALL’INNALZAMENTO DELLA TEMPERATURA
Cute e Cute e annessiannessi
Sistema circolatorio Sistema circolatorio perifericoperiferico
Apparato Apparato respiratoriorespiratoriopp pp
per
per
per
per
zion
ezi
one
per
per umiditàumidità
di c
alor
e p
di c
alor
e p
ento
ento
di c
alor
e p
di c
alor
e p
e e --c
onve
zco
nvez
di c
alor
e p
di c
alor
e p
one
one
zion
e zi
one
zion
e zi
one
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ventilazioneventilazione
essi
one
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sion
e d
ragg
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essi
one
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ondu
zion
ondu
zion
essi
one
des
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e d
vapo
razi
ova
pora
zio
asod
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zas
odila
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erife
rica
erife
rica
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entil
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olm
onar
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mon
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Ce
Ce
irrirr Ce
Ce
coco Ce
Ce
evev VaVa pepe IpIp popo
REAZIONI DEL REAZIONI DEL CORPO UMANO CORPO UMANO
ALL’INNALZAMENTO ALL’INNALZAMENTO DELLA DELLA
TEMPERATURATEMPERATURATEMPERATURATEMPERATURA
REAZIONI DEL CORPO UMANO ALL’ABBASSAMENTOREAZIONI DEL CORPO UMANO ALL ABBASSAMENTO DELLA TEMPERATURA
Cute e Cute e annessiannessi
Sistema circolatorio Sistema circolatorio perifericoperiferico
Apparato Apparato respiratoriorespiratorio
Muscolatura Muscolatura striatastriata pp ppstriatastriata
ntar
iant
aria
e de
lla
e de
lla
one
one zion
e zi
one
zion
e zi
one
eene in
volo
nne
invo
lon
iedu
zion
eie
duzi
one
aspi
razi
oas
pira
zio
asoc
ostr
ias
ocos
tri
erife
rica
erife
rica
pove
ntila
zpo
vent
ilaz
olm
onar
eol
mon
are
ontr
azio
non
traz
ion
RR tra
tra
VaVa pepe IpIp popoCo
Co
REAZIONI DEL REAZIONI DEL CORPO UMANO CORPO UMANO ALL’ABBASSAMENTO ALL’ABBASSAMENTO DELLA TEMPERATURADELLA TEMPERATURA
FORMULA PER IL CALCOLO FORMULA PER IL CALCOLO DEL BILANCIO TERMICO DELL’UOMODEL BILANCIO TERMICO DELL’UOMO
SENSAZIONE TERMICASENSAZIONE TERMICA
B = B = M +/M +/-- C +/C +/-- K +/K +/-- R +/R +/-- W W –– EE
M = M = CALORE DEL CORPO PRODOTTO DAL CALORE DEL CORPO PRODOTTO DAL METABOLISMOMETABOLISMOMETABOLISMO METABOLISMO
C =C = CALORE SCAMBIATO PER CONVEZIONE CALORE SCAMBIATO PER CONVEZIONE
KK CALORE SCAMBIATO PER CONDUZIONECALORE SCAMBIATO PER CONDUZIONEK = K = CALORE SCAMBIATO PER CONDUZIONE CALORE SCAMBIATO PER CONDUZIONE
R =R = CALORE SCAMBIATO PER IRRAGGIAMENTO CALORE SCAMBIATO PER IRRAGGIAMENTO
W =W = CALORE SCAMBIATO PER RESPIRAZIONE CALORE SCAMBIATO PER RESPIRAZIONE
E =E = CALORE SCAMBIATO PER EVAPORAZIONECALORE SCAMBIATO PER EVAPORAZIONEE E CALORE SCAMBIATO PER EVAPORAZIONECALORE SCAMBIATO PER EVAPORAZIONE
B = B = M +/M +/--C +/C +/--K +/K +/--R +/R +/--W W –– EE
M M CALORE PRODOTTO DALL’ORGANISMO CALORE PRODOTTO DALL’ORGANISMO
+/+/-- C +/C +/-- K +/K +/-- R +/R +/-- WW CALORE SCAMBIATO CONCALORE SCAMBIATO CON// C /C / K /K / R /R / W W CALORE SCAMBIATO CON CALORE SCAMBIATO CON L’AMBIENTE L’AMBIENTE
–– E E CALORECALORE DISPERSO NELL’AMBIENTE DISPERSO NELL’AMBIENTE
BILANCIO TERMICOBILANCIO TERMICOCORPO UMANOCORPO UMANO
IN CONDIZIONI STAZIONARIEIN CONDIZIONI STAZIONARIE
MR = HMR = Hintint = H= Hestest
MR = calore prodotto dal metabolismoMR = calore prodotto dal metabolismoMR calore prodotto dal metabolismo MR calore prodotto dal metabolismo
HHintint = passaggio di calore dall’interno del corpo alla= passaggio di calore dall’interno del corpo allafi ifi isuperficie superficie
HHestest = passaggio di calore dalla superficie del corpo = passaggio di calore dalla superficie del corpo all’esterno all’esterno
TERMOREGOLAZIONETERMOREGOLAZIONE
TERMOGENESITERMOGENESI TERMODISPERSIONETERMODISPERSIONE
Attività Attività metabolicametabolica
conduzioneconduzione
convezioneconvezione
Attività Attività muscolaremuscolare
irraggiamentoirraggiamento
respirazionerespirazione
evaporazioneevaporazione
respirazionerespirazione
BENESSERE TERMICOBENESSERE TERMICO
CONDIZIONI MICROCLIMATICHE IN CONDIZIONI MICROCLIMATICHE IN AMBIENTI CIVILIAMBIENTI CIVILIAMBIENTI CIVILIAMBIENTI CIVILI
TEMPERATURA DELL’ARIA TEMPERATURA DELL’ARIA
UMIDITA’ RELATIVA UMIDITA’ RELATIVA
VELOCITA’ DELL’ARIAVELOCITA’ DELL’ARIAVELOCITA’ DELL’ARIAVELOCITA’ DELL’ARIA
TEMPERATURA MEDIA RADIANTETEMPERATURA MEDIA RADIANTETEMPERATURA MEDIA RADIANTETEMPERATURA MEDIA RADIANTE
BENESSERE TERMICOBENESSERE TERMICO
CONDIZIONI SOGGETTIVECONDIZIONI SOGGETTIVE
ABBIGLIAMENTO INDOSSATO e ABITUDINE ABBIGLIAMENTO INDOSSATO e ABITUDINE
TEMPO DI PERMANENZA in ambiente confinatoTEMPO DI PERMANENZA in ambiente confinato
ETA’ETA’ETA ETA
ADATTAMENTO DIVERSO AI CLIMIADATTAMENTO DIVERSO AI CLIMI
SESSO SESSO
DIVERSI MOMENTI NELL’ARCO DELLADIVERSI MOMENTI NELL’ARCO DELLADIVERSI MOMENTI NELL’ARCO DELLA DIVERSI MOMENTI NELL’ARCO DELLA GIORNATA GIORNATA ATTIVITA’ SVOLTAATTIVITA’ SVOLTAATTIVITA’ SVOLTAATTIVITA’ SVOLTA
DISCOMFORT TERMICO LOCALEDISCOMFORT TERMICO LOCALE
ASIMMETRIE DI IRRAGGIAMENTO
GRADIENTI VERTICALI DI TEMPERATURA
TEMPERATURA DEL PAVIMENTOTEMPERATURA DEL PAVIMENTO
CORRENTI D’ARIACORRENTI D’ARIA
DISCOMFORT LOCALEDISCOMFORT LOCALE
UMIDITAUMIDITA’
INFLUENZA DELL’UMIDITA’ SUL MICROCLIMA INFLUENZA DELL’UMIDITA’ SUL MICROCLIMA
UMIDITA’ ASSOLUTAUMIDITA’ ASSOLUTA = = QUANTITA’ MASSIMA DI H2O QUANTITA’ MASSIMA DI H2O SOTTO FORMA DI VAPORE CHE SOTTO FORMA DI VAPORE CHE PUO’ ESSERE DISCIOLTA PUO’ ESSERE DISCIOLTA NELL’ARIA A QUELLA TEMP.NELL’ARIA A QUELLA TEMP.
UMIDITA’ SPECIFICA UMIDITA’ SPECIFICA = = QUANTITA’ DI H2O REALMENTE QUANTITA’ DI H2O REALMENTE PRESENTE SOTTO FORMA DI PRESENTE SOTTO FORMA DI VAPORE A QUELLA TEMPVAPORE A QUELLA TEMPVAPORE A QUELLA TEMP. VAPORE A QUELLA TEMP.
UMIDITA’ RELATIVAUMIDITA’ RELATIVA = = UMIDITA’ SPECIFICAUMIDITA’ SPECIFICAUMIDITA’ ASSOLUTAUMIDITA’ ASSOLUTA
Indici di confort inambienti termici moderatiambienti termici moderati
Cos’è un indice di confort ?Cos’è un indice di confort ?
U i di di f tU i di di f tUn indice di confortUn indice di confortè un particolare è un particolare indice di qualitàindice di qualitàpp qqappropriato alla descrizione delappropriato alla descrizione del
BENESSEREBENESSEREBENESSERE BENESSERE MICROCLIMATICOMICROCLIMATICO
L’indice di confort sintetizza le L’indice di confort sintetizza le informazioni relative al benessere informazioni relative al benessere
microclimaticomicroclimaticomicroclimatico.microclimatico.
Il benessere microclimatico è determinato Il benessere microclimatico è determinato dalla interazione dell’ambiente con dalla interazione dell’ambiente con
l’individuo che vi operal’individuo che vi operal individuo che vi opera.l individuo che vi opera.
L’indiceL’indice didi confortconfort tienetiene contoconto ::L indiceL indice didi confortconfort tienetiene contoconto ::
deidei parametriparametri fisicifisici ambientaliambientali
d id i ii i ii i l i il i ideidei parametriparametri soggettivisoggettivi relativirelativiall’individuoall’individuo cheche vivi operaoperaall individuoall individuo cheche vivi operaopera..
Ambienti termici moderatiAmbienti termici moderati
Ambienti termici moderatiAmbienti termici moderati
L’ambiente termico non è troppo distantedalle condizioni ideali per l’organismo umanodalle condizioni ideali per l organismo umano.
Il sistema di termoregolazione risulta in grado dioperare i necessari aggiustamenti perassicurare condizioni di omeotermia.
Quantificazione del confort/disconfortQuantificazione del confort/disconfort
⇔Benessere (confort) microclimatico
Sensazione soggettivadell’individuo esposto
⇓Qualitativa (Caldo, freddo, umido, …..)
i i ( l i d l f dd l ld )Quantitativa (Scala termica da molto freddo = 0 a molto caldo = 100)
Quantificazione del confort/disconfortQuantificazione del confort/disconfort
⇔Benessere (confort) microclimatico
Equilibrio energeticodel corpo umano
⇓Soluzione di una equazione che tiene conto della generazione e dello scambio di energia g g
fra uomo e ambiente
L’equazione dell’equilibrio energeticoenergetico
UNI EN ISO 7730Determinazione degli indici PMV e PPDDeterminazione degli indici PMV e PPD
e specifica delle condizionidi benessere termico
S = M – W – CRES – ERES ± K ± C ± R ± ES M W CRES ERES ± K ± C ± R ± E
M – Metabolismo energeticoW – Potenza meccanicaCRES – Perdite nella respirazione per via convettivaERES – Perdite nella respirazione per via evaporativaK – Potenza scambiata per conduzioneC Potenza scambiata per convezioneC – Potenza scambiata per convezioneR – Potenza scambiata per irraggiamentoE – Potenza scambiata per evaporazione
S – Squilibrio energetico(L’organismo guadagna energia se S > 0,
cede energia se S < 0)cede energia se S 0)
La condizione di benessere microclimatico coincide con la neutralità termicacon la neutralità termica
(Omeotermia).
Matematicamente ciò implica che le condizioni ottimalicondizioni ottimali
sono quelle che risultano dalle soluzioni dell’equazione
M W C E ± K ± C ± R ± E = 0M – W – CRES – ERES ± K ± C ± R ± E = 0
L’equazione dell’equilibrio energeticoq q gcontiene soltanto sei quantità
Quattro parametri oggettivi (ambientali)
Temperatura dell’aria tTemperatura dell aria taTemperatura media radiante tr
Pressione parziale del vapore acqueo (umidità) pap p q ( ) paVelocità dell’aria va
Due parametri soggettivi (individuali)
Attività metabolica MIsolamento del vestiario IcloIsolamento del vestiario Iclo
Temperatura dell’ariaTemperatura dell’ariapp
Cos’èCos’è– una misura della energia cinetica delle molecole dell’aria
Unità di misura – Grado centigrado (°C)
Strumentazione richiesta– TermometroTermometro
ISO 7726 – Strumenti e metodiper la misura dellequantità fisicheq
Temperatura media radianteTemperatura media radiantepp
Cos’è i d ll t t di d ll– una misura della temperatura media delle
superfici in contatto ottico diretto con la postazione di misura
(e di conseguenza una misura del flusso di radiazione che incide sulla postazione di misura)
Unità di misura– Grado centigrado (°C)
Strumentazione richiesta: Globotermometro
ISO 7726 – Strumenti e metodiper la misura dellequantità fisiche
Pressione parziale del Pressione parziale del ppvapore acqueovapore acqueo
Cos’è– una misura della quantità di vapore
Unità di misura
q pacqueo presente nell’aria
– KPa (KiloPascal)
Strumentazione richiesta:Igrometro o Psicrometro
ISO 7726 – Strumenti e metodiper la misura dellequantità fisicheq
Velocità dell’ariaVelocità dell’aria
Cos’è– una misura del movimento d’aria in prossimità della postazione di misura
Unità di misura
p oss de pos o e d su
– ms-1
Strumentazione richiesta:Anemometro
ISO 7726 – Strumenti e metodiper la misura dellequantità fisicheq
MetabolismoMetabolismoTo actTo act …
… or not to act …
MetabolismoMetabolismo
Cos’è:una misura della potenzagenerata dall’organismo nellosvolgimento di una determinataattività.
Unità di misura– Met (1 Met = 58,15 Wm-2)
Il rendimento meccanico η è definito come il rapporto fra la potenza meccanica dissipata W ed il metabolismo M
Per chi ne vuole sapere di più
ISO 8996 – Determination of metabolicheat production
Isolamento termico Isolamento termico dell’abbigliamentodell’abbigliamento
Isolamento termicoIsolamento termico
C ’èCos’èuna misura dellaresistenza offertad ll’ bbi li tdall’abbigliamentoindossato al fluiredell’energia ed allaevaporazioneevaporazione.
Unità di misura– Clo (1 Clo = 0,155 Km2W-1)
Per chi ne vuole sapere di più
ISO 9920 – Estimation of the thermalinsulation and evaporativeresistance of a clothing ensamble
Valutazione del confortValutazione del confortValutazione del confortValutazione del confort
Indici globali Indici locali
Indici di confort globaleg
È impossibile giudicare il confort ambientale sulla base di:di:
Quattro parametri oggettivi (ambientali)Q p gg ( )Temperatura dell’aria taTemperatura media radiante trP i i l d l ( idi à) Pressione parziale del vapore acqueo (umidità) paVelocità dell’aria va
Due parametri soggettivi (individuali)Attività metabolica MIsolamento del vestiario Iclo
Tutti fattori che interagiscono fra loro per determinare le Tutti fattori che interagiscono fra loro per determinare le sensazioni di benessere o malessere.
Indici di confort globale
Valutazione numerica delle condizioni ambientalia cui corrispondono sensazioni di benesseretermico
Sperimentazioni di tipo statistico valutando ilgrado di soddisfazione di gruppi di personegrado di soddisfazione di gruppi di personeall’interno di ambienti variamente climatizzati,intente ad una certa attività e con unintente ad una certa attività e con undeterminato abbigliamento.
La condizione di confort globale gdell’individuo viene valutata mediante gli
Indici di Fanger
PMV (Predicted Mean Vote – Voto MedioPMV (Predicted Mean Vote Voto Medio Previsto)
PPD (Predicted percentage of dissatisfied –Percentuale prevista di insoddisfatti))Percentuale prevista di insoddisfatti))
Fanger, chi era costui ?
Il prof. Fanger è il capo del team dellaTechnical University of Copenhagenche a partire dai primi anni ’70 hap pcondotto gli esperimenti che hannodimostrato l’esistenza dellacorrelazione fra sensazioni soggettivecorrelazione fra sensazioni soggettivedi comfort microclimatico e bilancioenergetico.
PMVPMV(P di t d M V t )(P di t d M V t )(Predicted Mean Vote)(Predicted Mean Vote)
L’indice PMV è appropriato a condizioni STATICHE o con L’indice PMV è appropriato a condizioni STATICHE o con piccole fluttuazionipiccole fluttuazionipiccole fluttuazionipiccole fluttuazioni
E’ una quantità in una scala termica a 7 punti, estesa da:E’ una quantità in una scala termica a 7 punti, estesa da:
––3 (molto freddo)3 (molto freddo) aa––3 (molto freddo)3 (molto freddo) a a +3 (molto caldo)+3 (molto caldo)
(0 = neutro)(0 = neutro)(0 neutro)(0 neutro)
FornisceFornisce ilil giudiziogiudizio mediomedio cheche verrebbeverrebbe espressoespresso dada ununcampionecampione didi soggettisoggetti espostiesposti adad unun determinatodeterminato ambienteambientecampionecampione didi soggettisoggetti espostiesposti adad unun determinatodeterminato ambienteambientetermicotermico..
PMVPMVPMVPMV
L’uso dell’indice PMV in L’uso dell’indice PMV in ambiente ambiente moderato moderato è limitato all’intervallo è limitato all’intervallo
--2 2 ≤≤ PMV PMV ≤≤ 22
Il valore ottimale è PMV = 0 e Il valore ottimale è PMV = 0 e corrisponde ad uno stato di corrisponde ad uno stato di
neutralità termica.neutralità termica.
PPDPPDPPDPPD(Predicted percentage (Predicted percentage
of dissatisfied)of dissatisfied)of dissatisfied)of dissatisfied)
Anche per il valore ottimale PMV = 0Anche per il valore ottimale PMV = 0esiste una frazione di insoddisfattiesiste una frazione di insoddisfattiesiste una frazione di insoddisfattiesiste una frazione di insoddisfatti
(ovvero coloro il cui giudizio vale (ovvero coloro il cui giudizio vale --3, 3, ––2, 2, 3)2, 2, 3)
PMVPMVEssendoEssendo unun modellomodello statisticostatistico legatolegato allaallasoggettività,soggettività, ilil diagrammadiagramma risultanterisultante èè didi tipotipoPMVPMV gaussianogaussiano concon unun 55%% deidei soggettisoggetti nonnon d’accordod’accordosullasulla condizionecondizione didi neutralitàneutralità
PPDPPD(P di t d t(P di t d t(Predicted percentage (Predicted percentage
of dissatisfied)of dissatisfied)
PPDPPD(Predicted percentage (Predicted percentage
of dissatisfied)of dissatisfied)
V l i li itV l i li itValori limiteValori limite
UNI EN ISO 7730 (dal 1984)
--0,5 < PMV < 0,50,5 < PMV < 0,5
PPD 10 %PPD 10 %PPD < 10 %PPD < 10 %
Stima preliminare della accettabilitàStima preliminare della accettabilitàdell’ambiente termicodell’ambiente termico
Assumendo:
1 abbigliamento adeguato alla stagione1. abbigliamento adeguato alla stagione2. attività metabolica modesta3. velocità dell’aria trascurabile4. tr = ta
Vengono definite “zone del benessere” invernaleed estive nelle quali si può presumere un alto grado
di accettazione da parte degli esposti (90 %).
PMVPMV
t = 10 – 30 °C
Intervalli raccomandati per le quantità ambientali Intervalli raccomandati per le quantità ambientali
ta 10 30 Ctr = 10 – 40 °Cv = 0 1 ms-1var = 0 – 1 ms 1
pa= 0 – 2,7 KPa
Intervalli raccomandati per le quantità soggettive Intervalli raccomandati per le quantità soggettive
M = 46 – 232 Wm-2 (0,8 – 4 met)I = 0 0 310 m2KW-1 ( 0 2 clo)Iclo = 0 – 0,310 m2KW 1 ( 0 – 2 clo)
Indici di confort locale
Il giudizio complessivo su un ambiente deve tener conto Il giudizio complessivo su un ambiente deve tener conto non soltanto del comfort non soltanto del comfort GLOBALEGLOBALE
ma anche dei fattori di disconfort ma anche dei fattori di disconfort LOCALELOCALE
Temperatura delCorrenti d’aria
Temperatura delpavimento
G di diGradiente diTemperatura
Asimmetrieradianti
Disconfort locale Disconfort locale -- limitilimiti
Correnti d’aria Va = 0,13 ÷ 0,20 ms-1 DR < 15 %
Gradiente di ∆T < 3°C PD < 5 %Gradiente diTemperatura
∆T < 3 C PD < 5 %
Temperatura delpavimento 19°C < T < 29°C PD < 10 %
Asimmetriedi i
∆T < 5°C (soffitto caldo)PD < 5 %radianti ∆T < 10°C (parete fredda)PD < 5 %
ConclusioniConclusioniConclusioniConclusioni
La valutazione del microclima in ambienti MODERATI si basa sulla determinazione del grado di g
disconfort, ovvero del il grado di accettabilità di un ambiente.ambiente.
Ciò avviene mediante un indice OGGETTIVOCiò avviene mediante un indice OGGETTIVO chiamato PMV
ConclusioniConclusioniConclusioniConclusioni
Il calcolo del PMV si basa sulla misura di quattro parametri ambientali p
(ta, tr, va, pa) e sulla stima di due parametri soggettivie sulla stima di due parametri soggettivi
(isolamento dall’abbigliamento e metabolismo).
ConclusioniConclusioniConclusioniConclusioni
Al descrittore GLOBALE PMV vengono associatidegli indici LOCALI relativi a:
gradienti termici, flussi d’aria localizzati, ,asimmetrie radianti e temperatura del pavimento.p p
INFLUENZA DELLA PRESENZA INFLUENZA DELLA PRESENZA DELL’UOMO SUL MICROCLIMADELL’UOMO SUL MICROCLIMADELL UOMO SUL MICROCLIMA DELL UOMO SUL MICROCLIMA
DEGLI AMBIENTI CONFINATIDEGLI AMBIENTI CONFINATI
CARATTERISTICHE ARIA ESTERNACARATTERISTICHE ARIA ESTERNA
AZOTO AZOTO 78%78%AZOTO AZOTO 78%78%OSSIGENO OSSIGENO 21%21%ANIDRIDE CARBONICA ANIDRIDE CARBONICA 0,3%0,3%ALTRI GASALTRI GAS 0,7%0,7%ALTRI GASALTRI GAS 0,7% 0,7%
CARATTERISTICHE ARIA ESPIRATA
OSSIGENO 17,5%ANIDRIDE CARBONICA 3,5 – 4%
H2OCONCENTRAZIONE ELEVATA SATURA O PROSSIMA ALLA SATURAZIONE
QUANTITA’ DI CO2 ORARIA EMESSA 2CON LA RESPIRAZIONE
BAMBINO A RIPOSOBAMBINO A RIPOSO 10 L/h CO10 L/h COBAMBINO A RIPOSO BAMBINO A RIPOSO 10 L/h CO10 L/h CO22
ADULTO DURANTE IL SONNO ADULTO DURANTE IL SONNO 18 L/h 18 L/h ADULTO A RIPOSOADULTO A RIPOSO 23 L/h23 L/hADULTO A RIPOSO ADULTO A RIPOSO 23 L/h23 L/hADULTO ATTIVITA’ SEDENTARIA ADULTO ATTIVITA’ SEDENTARIA 30 L/h30 L/h
ADULTO ATTIVITA’ FISICA PESANTE ADULTO ATTIVITA’ FISICA PESANTE 4040--60 L/h60 L/h
OSSERVAZIONI SPERIMENTALIOSSERVAZIONI SPERIMENTALI
CONCENTRAZIONE DI CO 4 5 % PERCONCENTRAZIONE DI CO2 4 –5 % PER
INIZIARE AD AVERE DISTURBI IN 30-60 MIN.
IN PRATICAA CONCENTRAZIONI DI CO2 = 1o/oo POSSONOA CONCENTRAZIONI DI CO2 1 /oo POSSONO DETERMINARSI SINTOMI: • MAL DI TESTA• MAL DI TESTA• PESANTEZZA• STANCHEZZA , ECC.
OGNI INDIVIDUO NECESSITA DI UN CERTO ÉVOLUME DI ARIA DI RINNOVO PERCHÉ IL
TASSO DI CO2 NON ARRIVI AL LIVELLO 2DEL 10/00 .
QUESTA QUANTITA’ SI DEFINISCE COMEQUESTA QUANTITA SI DEFINISCE COME QUOTA DI VENTILAZIONE O CUBO D’ARIA
FORMULA PER CALCOLAREFORMULA PER CALCOLARE
IL CUBO DI ARIA
KKC = C =
mm qqm m –– qq
CC C O ’A AC O ’A AC = C = CUBO D’ARIA CUBO D’ARIA K = K = COCO2 2 ELIMINATA CON RESPIRAZIONE ELIMINATA CON RESPIRAZIONE m = m = CONCENTRAZIONE DI COCONCENTRAZIONE DI CO2 2 DA NON DA NON
SUPERARE = 1SUPERARE = 1oo//oooo
COCO CONTENUTA ARIA ESTERNACONTENUTA ARIA ESTERNAq = COq = CO22 CONTENUTA ARIA ESTERNACONTENUTA ARIA ESTERNA
CUBO D’ARIA ADULTO
IN ATTIVITA’ SEDENTARIA
2323C = C = = 32 m= 32 m33/h/h
11 0 30 31 1 -- 0,30,3
NUMERO DEI RICAMBI D’ARIA
N x CR =
CCa
R = numero ricambi d’ariaN = numero delle persone previsto per l’ambienteC = cubo d’ aria individuale C = cubatura dell’ ambienteCa = cubatura dell ambiente
Numero di ricambi orari ottimali in ambienti confinati
Abitazione 0,5 – 1 ricambi/hUffici privati 1 – 2Aule scolastiche uffici pubblici 4 – 5Aule scolastiche, uffici pubblici 4 5Ristoranti, sale da ballo 6 – 8L li d i di d iLocali con produzione di odori e vapori (WC, cucine, ecc.) 8 – 10Stanze di degenza ospedaliera 2 – 4Sale operatorie 10 – 15Sale operatorie 10 15
FONTI DI INQUINAMENTO FONTI DI INQUINAMENTO DELL’ARIA INDOORDELL’ARIA INDOOR
ESTERNE INTERNE
Principali sorgenti di i i t i dinquinamento indoor
AMBIENTE ESTERNOAMBIENTE ESTERNO
PROCESSI PROCESSI DIDI COMBUSTIONECOMBUSTIONE DOMESTICADOMESTICA(FOCOLARI FORNELLI CENTRALE TERMICA)(FOCOLARI FORNELLI CENTRALE TERMICA)(FOCOLARI, FORNELLI, CENTRALE TERMICA)(FOCOLARI, FORNELLI, CENTRALE TERMICA)
FUMO FUMO DIDI TABACCOTABACCOFUMO FUMO DIDI TABACCOTABACCO
PULIZIE E MANUTENZIONEPULIZIE E MANUTENZIONE(MODALITÀ, PRODOTTI)(MODALITÀ, PRODOTTI)
PRODOTTI PER LA COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI PRODOTTI PER LA COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI PRODOTTI PER LA COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI PRODOTTI PER LA COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI ((MATERIALI EDILIZIA)MATERIALI EDILIZIA)
PRODOTTI PER LA COSTRUZIONE E TRATTAMENTO PRODOTTI PER LA COSTRUZIONE E TRATTAMENTO DEGLI ARREDIDEGLI ARREDI
Principali sorgenti indoorp gCONDIZIONATORI E CLIMATIZZATORICONDIZIONATORI E CLIMATIZZATORI
INQUINANTI DERIVANTI DALLA PRESENZA E INQUINANTI DERIVANTI DALLA PRESENZA E DALL’ATTIVITA’ DELL’UOMODALL’ATTIVITA’ DELL’UOMO
USO DI COLLE, ADESIVI E SOLVENTIUSO DI COLLE, ADESIVI E SOLVENTI
STAMPANTI, PLOTTER E FOTOCOPIATRICISTAMPANTI, PLOTTER E FOTOCOPIATRICI
PRODOTTI PER HOBBISTICAPRODOTTI PER HOBBISTICA
INQUINANTI DERIVANTI DALLA PRESENZA DI INQUINANTI DERIVANTI DALLA PRESENZA DI ANIMALI/PIANTEANIMALI/PIANTE((ALLERGENIALLERGENI ANTIPARASSITARI) ANTIPARASSITARI)((ALLERGENIALLERGENI, ANTIPARASSITARI), ANTIPARASSITARI)
Ambiente indoorAmbiente indoor
Ambiente indoor
INQUINANTI INDOOR
Ambiente indoor
Inquinanti chimici• Ossidi di azoto (radiatori a cherosene, stufe, fumo di( , f , f
tabacco)• Ossidi di zolfo (radiatori a cherosene, stufe, fumo di
tabacco)• Monossido di carbonio (processi di combustione e fumo
di tabacco)• Ozono (strumenti elettrici ad alto voltaggio, stampanti
l f hi h d i UV)laser e fax, apparecchi che producono raggi UV)• Particolato aerodisperso (PM10, PM2.5) (fumo di
sigaretta, combustioni, attività degli occupantiVOC (f di i tt t ti f t i t i i• VOC (fumo di sigaretta, stampanti, fotocopiatrici,materiali da costruzione, arredi, riscaldamento, uso dimateriali di pulizia, uso di prodotti vari)
• Benzene (adesivi materiali da costruzione vernici• Benzene (adesivi, materiali da costruzione, vernici,fumo di sigaretta, parcheggi interni)
Ambiente indoor
INQUINANTI INDOOR
Ambiente indoor
INQUINANTI INDOOR
Inquinanti chimici
• Formaldeide (combustioni, fumo di sigaretta, resine)• IPA (combustioni, fumo di sigaretta)
ETS ( t ti i l ti l id t k i• ETS (sono stati isolati nel side stream smoke circa300-400 composti dei 3800 presenti nel fumo)
• Fumo di legna (particolato respirabile)A ti it i ( tili i t d t• Antiparassitari (utilizzo interno ed esterno,trattamento del legno)
• Amianto (deterioramento di materiali,danneggiamento manutenzione)danneggiamento, manutenzione)
• Fibre minerali sintetiche
Ambiente indoorAmbiente indoor
Inquinanti fisici• Radon
Contaminanti microbiologiciontaminanti microbiologici• Occupanti• PolverePolvere• Strutture e servizi degli edifici• UmidificatoriUmidificatori• Condizionatori di aria
Principali inquinanti ed effetti sulla f i lità i t ifunzionalità respiratoria
Tipo Effetti principali
Ozono(O3)
Riduzione funzionalità polmonare;Iper-responsività bronchiale;Aumento prevalenza sintomi respiratori;p pAumento tasso di ospedalizzazione per malattie respiratorie.
Biossido di azoto(NO )
Riduzione funzionalità polmonare;Iper-responsività bronchiale;
(NO2) Aumento sintomi respiratori.
Biossido di zolfoRiduzione funzionalità polmonare;Aumento prevalenza sintomi respiratori;
(SO2) Aumento mortalità per malattie respiratorie;Aumento ricoveri per malattie respiratorie.
P ti l t Riduzione funzionalità polmonare;A t l i t i i t iParticolato sospeso
(PM10, PM2,5)Aumento prevalenza sintomi respiratori;Aumento mortalità per malattie cardio-respiratorie; Esacerbazioni asmatiche.
Monossido di carbonio(CO)
Ridotta capacità respiratoria
Ambiente indoor
EFFETTI SULLA SALUTE E SUL COMFORT AMBIENTALE DELLA IAQ
Ambiente indoor
EFFETTI SULLA SALUTE E SUL COMFORT AMBIENTALE DELLA IAQ
• Effetti cancerogeni• Fumo passivo• Radon e suoi prodotti di decadimento• Radon e suoi prodotti di decadimento• Amianto e altre fibre minerali• Formaldeide e benzene
• Malattie respiratorie• Malattie cardiovascolariMalattie cardiovascolari• Malattie da infezioni di origine indoor• Malattie da allergeni indoor• Sindrome dell’edificio malato (SBS):
manifestazioni cliniche aspecifiche, che si manifestano in edificimoderni o rinnovati dotati di impianti di ventilazione meccanica o dicondizionamento dell’aria globale, insorgono dopo alcune ore dipermanenza e si risolvono rapidamenteEff i i i i i l f d ll li à d ll’ i i d• Effetti irritativi e sul comfort della qualità dell’aria indoor
• Sindrome della sensibilità chimica multipla (MCS):reazioni di intolleranza a singole o multiple sostanze a concentrazionigeneralmente tollerate dalla maggioranza dei soggettig gg gg
• Intossicazione da CO• Effetti da esposizione ad antiparassitari e insetticidi di uso domestico
L’ MP DEGL N N N ND R LL L E DELLL’IMPATTO DEGLI INQUINANTI INDOOR SULLA SALUTE DELLAPOPOLAZIONE ITALIANA
Valutazione quantitativa dell’impatto sulla salute della popolazione attribuibili ogni annoagli inquinanti indoor in Italia
Inq inante Malattia Impatto sanitarioInquinante Malattia Impatto sanitario
Allergeni Asma bronchiale (bambini/adolescenti)
>160000 casi prevalenti/anno
Radon Tumore del polmone 1500-6000 decessi/anno
ETS Asma bronchiale (bambini/adolescenti)
>30000 casi prevalenti/anno>50000 nuovi casi/anno
Infezioni acute delle vie aeree sup. e infTumore del polmoneInfarto del miocardio
>500 decessi/anno>900 decessi/anno
Infarto del miocardio
Benzene Leucemia 36-190 casi/anno
CO Intossicazione acuta >200 decessi/anno
Negli ambienti interni i livelli di ginquinamento (chimico) dipendono:
Dalla presenza di sorgenti interne.
In assenza di sorgenti interne, i livelli di inquinamento indoor isult n 50 100 % d i li lli utdrisultano 50-100 % dei livelli outdoor.
Negli ambienti interni i livelli di i i t ( hi i ) di dinquinamento (chimico) dipendono:
D ll diff i d li i i ti ti Dalla diffusione degli inquinanti presenti all'esterno.
Livelli di inquinamento in funzione:
• della permeabilità dell’edificio (infissi, impianti di ventilazione o climatizzazione);• delle abitudini (apertura-chiusura infissi).
Solo O3 ed SO2 sono prevalenti nell’aria outdoor
Relazione indoor-outdoor
• I livelli di concentrazione che gli i i ti i ll’i t d li inquinanti raggiungono all’interno degli edifici sono generalmente uguali o
i i lli d ll’ i t d 1 superiori a quelli dell’aria esterna da 1 a 5 volte e soprattutto le esposizioni i d i i il i indoor sono maggiori per il maggior tempo di permanenza delle persone da 10 50 l 10 a 50 volte. ( EPA-IEMB1998)( )
InquinamentoqOutdoor/indoor
La diffusione degli inquinanti prodotti dallasorgente traffico all'interno deglisorgente traffico all interno degliambienti, comporta una diluizioneprogressiva in funzione dell'altezzaprogressiva in funzione dell altezzarispetto al piano stradale e della distanzadalla corsia di transito.dalla corsia di transito.
PRODOTTI DELLA COMBUSTIONEPRODOTTI DELLA COMBUSTIONE
Inquinante Traffico Fumo di tabacco Inquinante Traffico Fumo di tabacco
Particolato fine +++ ++++NOx (ossidi di azoto)
+++ +++
Idrocarburi policiclici
+++ +++paromatici Aldeidi +++ +++Aldeidi CO (monossido di carbonio)
+ +++carbonio)
Stratton K, et al. - National Academy Press. 2001.
INQUINANTI BIOLOGICIINQUINANTI BIOLOGICI
POSSONOPOSSONO CAUSARECAUSARE PATOLOGIAPATOLOGIAPOSSONOPOSSONO CAUSARECAUSARE PATOLOGIAPATOLOGIA
•• INFETTIVAINFETTIVA•• ALLERGICAALLERGICA•• IRRITATIVAIRRITATIVA
PREVENZIONE INFEZIONI AMBIENTE INDOORPREVENZIONE INFEZIONI AMBIENTE INDOOR
PATOLOGIE TRASMESSE PER VIA AEREAPATOLOGIE TRASMESSE PER VIA AEREA
RICAMBIO ARIA INDOORRICAMBIO ARIA INDOORRICAMBIO ARIA INDOORRICAMBIO ARIA INDOOR
PATOLOGIE A TRASMISSIONE PER CONTATTOPATOLOGIE A TRASMISSIONE PER CONTATTO
LAVAGGIO DELLE MANI/SUPERFICI/OGGETTILAVAGGIO DELLE MANI/SUPERFICI/OGGETTI