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Fodo è - Discepole del Vangelo · 2014-03-03 · conoscere la vita di re Davide: questo ci ha...

Date post: 13-Jul-2020
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Fodom è …
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Page 1: Fodo è - Discepole del Vangelo · 2014-03-03 · conoscere la vita di re Davide: questo ci ha incuriosite. Innanzitutto, per capire meglio il lavoro di Davide siamo andate a vedere

Fodom è …

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Se si viene a Fodom

d’estate si rimane certo stupiti dai colori vivi

dei fiori, del cielo, delle montagne, che fanno

splendere il paesaggio.

È un tempo da gustare, soprattutto a contatto

con la natura, che si lascia contemplare nei tempi di riposo e di vacanza. È anche il momento in cui la terra, dopo il lungo

inverno, si lascia lavorare per dare frutto.

La nostra quotidianità è scandita, in particolare in questo tempo, dal lavoro

manuale, come per gli tutti abitanti di questa valle: la cura dell’orto, la prepa-

razione della legna per l’inverno … dimensioni che ci ricordano la vita

semplice di Nazareth.

Per la nostra fraternità l’estate è anche caratterizzata dall’incontro

con tante persone, che vengono qui per un tempo di riposo o per esperienze di amicizia e spiritualità.

Tra le varie esperienze vissute lasciamo la parola ad alcune ragazze della zona con le quali abbiamo trascorso assieme

alcuni giorni.

Estate …

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“TRE GIORNI SPECIALI”

Noi, un gruppo di ragazze di 5^ elementare e 1^ media di Livinallongo del Col di Lana, nel cuore delle bellissime Dolomiti, siamo state ad Ornella, dal 17 al 19 luglio. In questi giorni abbiamo vissuto insieme nell’ex canonica vicino alla chiesa. Vi chiederete: perché? Abbiamo deciso di andarci perché sr Martina e sr Elisa ci hanno invitate a passare dei momenti assieme e per conoscere la vita di re Davide: questo ci ha incuriosite. Innanzitutto, per capire meglio il lavoro di Davide siamo andate a vedere le capre di Mirco, un ragazzo di Ornella, e a conoscere a fondo la vita del pastore. Attraverso una specie di “macchina del tempo” siamo entrate nel mondo di re Davide: scenette, immagini, musiche, oggetti di quel tempo … Dalla sua storia abbiamo ricavato un messaggio: “L’uomo guarda l’apparen-za, Dio guarda il cuore”. Questo ci ha fatto pensare a quando, per esempio, guardiamo una persona e ci sembra una cosa e invece è un’altra; al fatto che quando incontriamo qualcuno non dobbiamo giudicarlo dall’apparenza, ma conoscerlo meglio.

La storia di Davide ci ha condotte anche nei momenti di preghiera vissuti in chiesa, accompagnati dalla cetra: lo strumento che anche Davide suonava. Oltre a cucinare, fare le pulizie, giocare, camminare … ci siamo anche divertite organizzando un teatrino dal titolo: “La disputa del fen”, al quale hanno assistito anche don Dario, il nostro parroco, ed Elisa, una ragazza più grande che viene spesso a trovarci. È stato bello andare a trovare la

nonna Irene e la signora Caterina e giocare alla caccia al tesoro, con premio torta al cioccolato! È stata un’esperienza fantastica, perché siamo state insieme, abbiamo riso e collaborato fra noi.

Arianna, Benedetta, Giorgia, Marzia, Sofia

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“CAMMINA CON LO ZAINO SULLE SPALLE...”

Anche con le ragazze di 2^ e 3^ media abbiamo passato due giorni di cammino, un po’

faticoso, caratterizzati dal gusto di stare insieme. Floriana ci descrive brevemente l’esperienza:

“La mattina del 9 luglio siamo partite da Cherz, abbiamo proseguito fino alla malga e poco dopo abbiamo fatto un momento di preghiera. Poi abbiamo proseguito fino al Pralongià, dove ci siamo fermate per pranzare. In questa pausa mi sono divertita molto perché abbiamo fatto dei giochi usando solo le parole. Dopo esserci riposate ci siamo rimesse in cammino e siamo arrivate a San Giovanni. Qui ci hanno accolte Suor Flavia e Suor Agnese con una buona tazza di tè e biscotti. La mattina dopo siamo andate sul Passo Pordoi, dove abbiamo fatto un mo-mento di preghiera e poi ci siamo incamminate per percorrere il “Viel del Pan”. Qui abbiamo parlato e così abbiamo appreso varie caratteristiche fra di noi. Queste due giornate mi sono piaciute tanto soprattutto perché ho conosciuto nuove amiche che senza questa esperienza probabilmente non avrei avuto modo di incontrare. Inoltre mi hanno colpito la simpatia e l’accoglienza delle suore e il clima di familiarità che si è creato fra noi tutte”. Per Petra sono stati... “giorni in cui abbiamo giocato e scherzato insieme. Per me questi giorni sono stati molto diversi dai soliti. È stato bello e divertente”.

Romina, in particolare, ha gustato i bei posti... “a me è piaciuto molto il giro che abbiamo fatto perché così ho visto il panorama , il paradiso in cui viviamo. Ma è stato anche bello stare insieme e parlare e così abbiamo conosciuto anche una ragazza di Alano che si chiama Rita e devo dire che era veramente simpatica !!!! Ma ci siamo conosciute meglio anche tra di noi.. In una parola è stato semplicemente stupendo”.

E infine la parola a Rita… “Dopo la fatica degli esami di terza media ho avuto subito l’opportunità di partecipare ad un “camposcuola “ fantastico. È stata un’esperienza unica ed irripetibile!!!! Sono stati giorni passati all’insegna: della gioia, dell’allegria, della compagnia piacevole di altre ragazze, delle escursioni in montagna e dei tempi di riflessione e di preghiera. È stata un’ occasione per stare insieme, parlare, giocare, comunicare, ascoltare, riflettere: sono esperienze importanti per noi ragazzi adolescenti. Che bell’esperienza!!!!!!!! Mi piacerebbe rifarlo, magari il prossimo anno perché mi sono divertita un mondo e nei momenti di preghiera ho potuto ringraziare il Signore per tutto questo. Un grande grazie a Suor Martina e Suor Elisa che ci hanno fatto da animatrici. Ringrazio, anche Suor Flavia e Suor Agnese”.

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Quando l’ingiallire dei larici annuncia l’arrivo dell’autunno riprendono a casa nostra le vivaci serate con un gruppo di donne che si ritrovano insieme dedicandosi ad attività di volontariato. Lasciamo la parola ad una di loro, Eleonora, che ci presenta attraverso alcune foto l’esperienza.

E FU COSÌ CHE EBBE INIZIO.....

Si cominciò in sordina, qualche ricamo, un po’ di cucito una volta alla settimana, ospiti a San Giovanni,

poi via via siamo cresciute ed ora "Il gruppo del martedì”,

si ritrova ogni autunno per le ghirlande e in primavera per altri lavoretti

Operiamo alla grande

e siamo parecchie.

Il ricavato delle nostre vendite,

a parte una piccola spesa di materiale, va tutto ai nostri missionari

e altri bisognosi..

Autunno …

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Il 1° dicembre assieme a molti amici della valle siamo andate a Castelfranco in occasione della commemorazione di Charles de Foucauld. Lorenzo Soratroi ha raccontato nel giornale locale ladino l’avvenimento. Ne riportiamo la traduzione.

INCONTRO DI CULTURE SUI PASSI

DI CHARLES DE FOUCAULD

Anche una delegazione da Fodom ha preso parte al pomeriggio organizzato dalle suore “Discepole del Vangelo” a Castelfranco Veneto. Tradizioni, balli, costumi, culture da molti paesi del mondo si sono confrontati

nel nome dell’integrazione.

Castelfranco Veneto – “Tante culture, una fraternità. Sorelle e fratelli sui passi di Charles de Foucauld”. Questo il titolo della bella festa tenuta domenica scorsa nella fraternità principale di Castelfranco Veneto delle suore Discepole del Vangelo. Una manifestazione che viene organizzata ogni anno per ricordare la morte, quest’anno è il 97° anniversario, di

Charles de Foucauld a cui si ispira l’ordine religioso. “Questa

volta – raccontano le suore che hanno una loro piccola comunità anche nella canonica di S. Giovanni – abbiamo pensato di preparare questo momento insieme ad amici di più nazionalità e culture per vedere così di raccogliere la testimonianza di Charles de Foucauld nell’incontrare gli altri. Egli, infatti, ha sempre voluto essere il “fratello universale”: si è avvicinato, ha tenuto relazioni di amicizia, ha conosciuto e promosso la cultura degli altri e ha condiviso con semplicità le diverse dimensioni della vita”. A Castelfranco è scesa anche una bella delegazione da Fodom per presentare con i nostri costumi, balli e tradizioni, la cultura ladina. “Fodom – spiegano le suore – ha all’interno una sua identità e una cultura. Vivere in mezzo ai monti, vicino alla natura, ha fatto nascere e crescere un

sentimento, un’identità con le sue tradizioni e i suoi valori: il sentirsi parte di una comunità, la solidarietà, l’accoglienza, l’umiltà, la semplicità. Con i balli, le foto di Fodom e il canto abbiamo voluto trasmettere e dar voce a un messaggio che stava molto a cuore a Charles: la gioia semplice dello stare insieme”. Una bella occasione per confrontarsi con altre culture nel rispetto delle particolarità e diversità di ognuno. Per i giovani che con passione hanno indossato il costume fodom, ballato e cantato in fodom, un'occasione per rendersi conto di far parte di una cultura ricca, che può confrontarsi con le altre più “grandi”, che ha valori che non devono essere perduti e

perciò devono essere conservati “con le mani e con i piedi”. Il pomeriggio è stato suddiviso in tre momenti, con più gruppi in rappresentanza di culture da più paesi che si sono esibiti in canti e balli. Per cominciare è stato mostrato un video che presentava la vita di Charles de Foucauld.

“Coro Amici per Charles de Foucauld” È stata poi la volta del “Coro Amici per Charles de Foucauld”, un gruppo di giovani e meno giovani, amici delle suore Discepole del Vangelo che si è formato nel 2002, in occasione di un recital sulla figura di Charles de Foucauld. Da allora ha cominciato ad accompagnare gli eventi della fraternità.

Inverno …

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Specialità “multiculturali” In tema con la giornata anche il rinfresco per il pubblico, tra uno spettacolo e l'altro. Ogni comunità rappresentata ha portato una specialità tipica del proprio paese. Così foie e crafons da Fodom sono arrivati sulla tavola assieme a dolci dal Sengal, Ghana, Ucraina, paesi del Baltico, Brasile e così via. Anche questa è integrazione.

“Let's sing Gospel”: integrazione nella musica Grandi applausi per il secondo gruppo che si è presentato sul palco. Cinque piccole bambine, da più nazionalità, dai 7 ai 10 anni, sotto la guida di Rosemary Ekeh, nigeriana, da alcuni anni in Italia,

che ha cantato alcuni brani Gospel. Il sorriso sui visi di diversi “colori” di quelle bambine diceva chiaramente, da solo, che come la musica fa stare insieme perchè non ha colore, così dovrebbe essere anche la società. “Tra Ciuita e Boè...” La delegazione da Fodom si è presentata con un bel video che ha presentato diversi

aspetti della nostra valle, commentati da Isabella Marchione. Sotto la direzione di Denni Dorigo, il bel gruppo di giovani con il costume da fodom ha intona-to “Tra Ciuita e Boè”, prima di lasciar spazio ai giovani ballerini, freschi freschi del Gruppo Folk, che hanno chiuso con un'allegra Paierisc.

“Da fratello a fratello” Altro bell'esempio di integrazione è stata l'esibizione dei giovani del “Centro di Formazione Professionale” di Castelfranco Veneto, giovani che vengono dai paesi dei Balcani, Brasile, Lesoto, Ghana, Burkina Faso, di più religioni, musulmani, cristiani, ortodossi, che vanno a scuola assieme per imparare un lavoro. Dopo aver fatto un lavoro a scuola per conoscere il patrimonio culturale di ognuno, hanno presentato balli e canti dai propri paesi per dimostrare che, semplicemente

conoscendosi, si può vivere insieme.

“S.Peter's Ghanian Catholic Community”

Nel 2002 è nata a Castelfranco la prima comunità cattolica ganese, formata da dieci immigrati. Adesso la comunità è cresciuta, sono ben 90, guidati da Padre Alex. I loro obiettivi sono stare insieme, celebrare la Messa in ganese, imparare ad aiutarsi e crescere nella fede nel Signore. Alcuni di loro, domenica, hanno voluto presentare i canti, le melodie e i ritmi delle loro radici africane.

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“Sui passi di Charles de Foucauld” Il pomeriggio è stato chiuso da un gruppo di giovani di più paesi, che dopo un'esperienza fatta insieme quest'estate per conoscere meglio Charles de Foucauld, hanno messo in piedi una piccola rappresentazione e un canto sulla vita del beato francese, che ha vissuto la sua vita in mezzo ai Touareg nel deserto.

È stato bello perchè ognuno ha portato qualcosa di suo ed è stata l'occasione per conoscersi l'un con l'altro – dice a fine giornata Elisa, una delle suore che è a S. Giovanni. È stata una sorpresa anche per noi, perchè non sapevamo bene come sarebbe stato. Il nostro desiderio era quello della condivisione e mi sembra che così sia accaduto. Dopo aver vissuto insieme l’esperienza,

abbiamo raccolto anche alcuni commenti da:

Una giovanissima …

«“Una fraternità, tante realtà”. Il 1° dicembre 2013 con le suore Discepole del Vangelo, in rappresentanza di Fodom siamo scesi a Castelfranco per ricordare e festeggiare l’anniversario di Charles de Foucauld. Siamo partiti in buona compagnia e non ci siamo nemmeno accorti del tempo che passava, fra canti, chiacchiere e risate. Arrivati, ci hanno accolto con grande calore e abbiamo iniziato a conoscere nuove persone ed altre realtà. Ogni gruppo ha portato un po’ della sua cultura: balli , canti, recite e piatti. Alle 16 è toccato a noi, in costume tradizionale abbiamo ballato la “paieriscpolka” e cantato una canzone nel nostro dialetto. Verso le 19.30 stanchi, ma felici per l’esperienza fatta, siamo ripartiti per Fodom. È stato bello e interessante, speriamo di ritrovarci di nuovo e ancora più numerosi il prossimo anno».

Benedetta

Alcuni giovani …

«È nel momento in cui si incontrano che le culture danno il meglio di sé, parlando agli altri di quello che sono, mostrando gli aspetti che le distinguono... Il primo dicembre è stata una bella occasione in cui i canti e i colori di Fodom sono stati vicini ai canti e ai colori di tante altre culture. Come non sottolineare che, anche se le distanze sono incalcolabili, i tratti in comune sono comunque moltissimi: le danze, il canto, lo stare insieme, i cibi tipici!...aspetti che ci fanno riflettere sulla bellezza di condividere ciò che ognuno può offrire e sulle moltissime cose che ci rendono tutti “fratelli universali”».

Erica e Giuliano

«Fantastica giornata passata in compagnia, quella trascorsa il 1 dicembre 2013 a Castelfranco, insieme a gente di diverse nazionalità e culture. Personalmente posso dirmi molto soddisfatto dell'esperienza, perché molti degli spettacoli oltre ad essere interessanti, erano resi ancora più belli grazie ad un pizzico di ironia. Le performance più belle secondo me sono state: quelle del gruppo nigeriano, che dimostravano come pregavano nel loro paese,con balli e canti molto strani ed originali. Poi ci sono stati dei ragazzi, intorno ai 18 anni provenienti da molte nazioni diverse, che attraverso dei filmati hanno mostrato le loro tradizioni religiose. Fantastico anche lo spettacolo con ballo e canto di Fodom, ed il filmato che descriveva il luogo dove viviamo. Molto gentili ed accoglienti anche le Discepole del Vangelo, che hanno contribuito a render la giornata cosi piacevole. Cosa dire...solo che è un esperienza da rifare» :)

Michele

Una mamma …

«TANTE CULTURE, UNA FRATERNITÀ...questo era il tema della giornata dedicata al 97° anniversario della morte di Charles de Foucauld. Domenica 1 dicembre, presso la sede delle Discepole del Vangelo,

questo slogan è diventato veramente realtà. Tante culture si sono raccolte nella capiente sala di Castelfranco e si è respirato un sincero clima di FRATERNITÀ. C'erano gli alunni di una scuola multietnica di Castelfranco, un gruppo di nigeriani con le loro belle vesti colorate, un gruppo di giovani amici delle Discepole con una bella rappresentazione teatrale sulla vita di Charles, un simpaticissimo piccolo coro gospel di bambine di diverse nazionalità ed ovviamente i nostri fodomi in costume. La DIVERSITÀ non è stata divisione, anzi, le singole peculiarità sono diventate un'occasione di ascolto, di riflessione e paradossalmente di unione. Questo si è visto anche sulle tavole imbandite, dove i doni del riso con il cur-ry si accoppiavano benissimo alle nostre “foie”… Ritengo sia stata una giornata che ci ha arricchito e, per-sonalmente mi ha fatto riflettere sul fatto che gli ALTRI SIAMO NOI!»

Sonia


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