+ All Categories
Home > Documents > FOGLIE n.04/2015

FOGLIE n.04/2015

Date post: 08-Apr-2016
Category:
Upload: foglie
View: 223 times
Download: 4 times
Share this document with a friend
Description:
AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE
32
N° 4 • 1 Marzo 2015 R È crisi per la grande distribuzione organizzata in Puglia Gal Seb, la buona alimentazione si impara a scuola Posticipato il patentino per le macchine agricole “Oro Giallo”: il segretario generale della Coldiretti Nazionale guadagna più di Obama, Renzi e Mattarella messi insieme AGROALIMENTARE AGRICOLTURA Expo, etichettatura, modello agricolo da seguire: la politica da “talk show eterno” divisa su tutto PAROLE SOLO PAROLE AgricolturA • AgroAliMENtArE • turisMo rurAlE
Transcript
Page 1: FOGLIE n.04/2015

N° 4 • 1 Marzo 2015

R

è crisi per la grande distribuzione organizzata in PugliaGal Seb, la buona alimentazione si impara a scuola

Posticipato il patentino per le macchine agricole“Oro Giallo”: il segretario generale della Coldiretti Nazionale guadagna più di Obama, Renzi e Mattarella messi insiemeagroalimentare

agricoltura

Expo, etichettatura, modello agricolo da seguire:la politica da “talk show eterno” divisa su tutto

PAROLESOLO

PAROLE

AgricolturA • AgroAliMENtArE • turisMo rurAlE

Page 2: FOGLIE n.04/2015
Page 3: FOGLIE n.04/2015

Expo: l’anteprima pugliese envenuti in Puglia-An-teprima Expo 2015” è stato il tema dell’even-

to che si è svolto a Milano al Grand Ho-tel Baglioni di via Senato, sotto l’egida dell’assessore alle Risorse Agroalimen-tari della Regione Puglia Fabrizio Nar-doni. Tutti presi per la gola; del resto, è o non è una delle regioni più ghiotte d’Italia, con i suoi grandi oli extra ver-gine, i suoi formaggi, le sue verdure, perfino i suoi pani? Ecco allora il gotha giornalistico e televisivo italiano tut-to allineato a scoprire o a riscoprire i tesori enogastronomici (oltre che tu-ristici) della Puglia. Scambi di notizie su quello che vorrà dire la presenza della Puglia all’Expo si sono alternati ad assaggi di fave e cicoria, mozzarelle, burrate classiche o con la ricotta al po-sto degli sfilacci di mozzarella annegati nella panna, vini e liquori. Tra le decine di ospiti i volti più noti della televisione italiana, giornalisti e uomini e donne dello spettacolo: Maddalena Corvaglia, Stella Pende, Diego Dalla Palma, Elio Fiorucci, Federica Panicucci con Lucio Presta, miss ”La Più Bella del Mondo” Liubetta Novari, Michele Cucuzza, At-tilio Romita, Gioacchino Bonsignore, Toni Capuozzo, Claudio Brachino ,il gastronomo pugliese Michele Bruno. Il mondo della pubblicità era rappre-sentato da Paolo Forrer, la produzione televisiva anche da Viviana Aguzzi (di Pianeta Mare). C’erano Linea Verde e Melaverde, RAI 1 e Canale 5 accanto a Massimiliano Ossini ed Ellen Hidding, Patrizio Roversi faceva uno scherzoso” braccio di ferro”con l’amico e rivale Edoardo Raspelli. Illustrati, nel corso dell’evento “Benvenuti in Puglia – An-teprima Expo 2015”, i progetti, le azio-ni e gli interventi che saranno messi in campo dal primo maggio al 31 otto-bre dai molteplici attori del territorio, nell’appuntamento che vedrà la Puglia protagonista in una cornice interna-zionale. Puglia, una meta che un’inda-gine SWG, pubblicata in questi giorni ed effettuata su un campione di 2.000 turisti italiani e 7.000 europei, pone ai vertici per performance turistiche e capacità attrattive, confermando quan-

to di buono sul tacco d’Italia avevano detto qualche mese fa National Geo-graphic prima (che l’ha definita una delle regioni più belle in assoluto) e Lonely Planet -la guida turistica più venduta al mondo- che nella top ten delle migliori destinazioni ha assegna-to alla Puglia il secondo posto.Tra le attività previste al di fuori delle aree espositive si segnala l’iniziati-va “Puglia rurale e sacra bellezza”, promossa dall ’Assessorato alle Risorse Agro-alimentari della Regione Puglia con i Gruppi di azione locale (GAL) e i Grup-po di azione costiera (GAC). Un programma di eventi che si svolge-rà non soltanto a Milano nel semestre dell’Esposizione Universale per promuovere la Puglia e le sue tipicità, ma anche attraverso un programma di incoming strutturato su nove itinerari proposti dai singoli ter-ritori: 1) Via Sacra dei Longobardi (in terra di Capitanata, legata al culto mi-caelico presso i Longobardi convertiti al Cattolicesimo nel segno di San Mi-

editoriale

“B

chele Arcangelo); 2) La Via Francigena di Puglia - in attesa del riconoscimento di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa”;3) La Via degli Ipogei e delle Chiese Rupestri 4) La Via delle Memo-rie di Pietra: tra Dolmen e Menhir del Sud Salento; 5) Gli itinerari naturalisti-ci dei Parchi nazionali e regionali della Puglia 6) Gli itinerari della Valle D’Itria

e della Terra dei Trulli; 7) La via dei “Borghi marinari” di Puglia;

8) La via del “Cuore della Puglia” promosso dai

Comuni aderenti al consorzio omoni-mo: il percorso sarà dedicato ai territori della Terra di Bari vocati alla produ-zione dell’olio di

oliva. “Racconteremo a Expo le pratiche in-

novative di cooperazio-ne sistemica territoriale, un

intreccio che collega mare, terra e città – dichiara Antonio Piazzolla, pre-sidente del GAL Ponte Lama - al fine di promuovere la bellezza dei nostri pa-esaggi rurali, le eccellenze alimentari, le tradizioni e la cultura locale in un concentrato di pratiche simboliche che nella rete trovano il loro punto di forza”.

n°4 - 1 marzo 2015 3

La pugliese Maddalena Corvaglia

Page 4: FOGLIE n.04/2015
Page 5: FOGLIE n.04/2015

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952

EditriceG.Ed.A. Giovani Editori AssociatiSoc. Coop. Via Alcide De Gasperi

11/13 - 70015 - Noci (BA)

Direttore responsabileVito Castellaneta

Grafica e impaginazione

Hanno collaboratoDonato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini,

Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Angelica Curci, Loredana Grassi,

Nica Ruospo, Pasquale Lorusso, Gianni Colaianni,

Rino Pavone, Maria Fortino

Pubblicità Click On Studio

Via Q. Sella, 40 - 70122 - BariTel. 080 9755146

www.clickonstudio.it

StampaGrafica 080 - Modugno (BA)

Registratoal Registro Nazionale della Stampa

Tribunale di BariN. 61/06 del 15/11/2006

[email protected]

347 9040264

1 marzo 2015 - n. 4 - anno 10

QuindicinalE diagricoltura

agroalimEntarEturismo ruralE

seguiteci sui nostri social

iscriviti alla nostra newsletter su foglie.tv

Applaud Plus è un agrofarmaco distribuito da Sipcam Italia, a base di buprofezin, s.a. della società giapponese Nihon Nohyaku, proprie-taria e notificante della molecola recentemente inclusa in Annex I ai sensi della DIR. 91/414. Applaud Plus, formulato in polvere bagna-bile al 25% di sostanza attiva, è registrato sulle più rappresentative colture mediterranee. Applaud Plus è infatti autorizzato su Olivo, Agrumi, Vite (da vino e da tavola), Pomacee, Drupacee, Kiwi e Col-ture Ornamentali, nonché sulle principali Solanacee, quali pomo-doro, peperone e melanzana, e Cucurbitacee (zucchino e cetriolo).

Le dosi di applicazione spaziano da 1 a 3 kg/ha in funzione della col-tura e del fitofago da controllare.

Buprofezin: caratterizzazione

Buprofezin è un insetticida classificabile come regolatore di crescita ad azione chitino-inibitrice, unico appartenente al gruppo IRAC 16. Agisce per contatto ed ingestione ed è dotato di attività translami-nare. Grazie alla sua parziale citotropicità è in grado di ridistribuirsi nei tessuti vegetali trattati; ciò permette a buprofezin di raggiun-gere anche gli individui non colpiti direttamente al momento del trattamento e di permettere il prolungato controllo dei fitomizi.

Nato in Giappone per il controllo delle cicaline del riso, nel suo spet-tro d’azione ricadono cicaline, cicadellidi, cocciniglie, aleurodidi; applicato sugli stadi preimmaginali, giovanili di questi fitomizi, Ap-plaud Plus ne blocca la crescita mostrando inoltre un’apprezzabile azione sterilizzante sulle femmine.

I vantaggi di Applaud PlusApplaud Plus si evidenzia in sintesi per l’elevata efficacia contro ci-caline, cocciniglie e aleurodidi e la perfetta selettività sugli insetti utili e pronubi. E’ di estrema praticità di impiego, perfettamente miscibile con altri agrofarmaci e nutrizionali, con un ottimo livello di sicurezza per l’operatore e il consumatore.

APPALUD® PLUS“Cicaline, cocciniglie e aleurodidi sotto controllo”

Page 6: FOGLIE n.04/2015
Page 7: FOGLIE n.04/2015

Sommario

3 1621

n°12 - 1 luglio 2014

16 Solidarieta’: la paSta della bonta’ Fatta con grano 100% italiano17 l’italia non Sta al paSSo Etichettatura: i consumatori pagano il Seminario “bollicine di puglia” Nasce l’Ass. Tecnici Alimentari e Agronomi26 tutto Sulle bacche di goji Una delle “mode” del momento

20 corSo a locorotondo Dell’Istituto Tecnico Agrario

21 obiettivo Zero carie Alla Masseria Chinunno di Altamura dentifricio a baSe di paSta di mela Dalla CIA cibi che contrastano le carie

agroalimentare

formazione

Salute

11 viticoltura da tavola Guardare al futuro per superare le difficoltà13 guidi attacca Slow Food e Coldiretti14 contadino e milionario Il segretario generale di Coldiretti15 “oro giallo” Guadagna più di Obama, Renzi e Napolitano19 convegno Sul ciliegio di vignola Grazie al Gal Ponte Lama e all’Op Arca Fruit22 il 2014 dell’ortofrutta in gdo Ripresa nell’ultimo quadrimestre

23 criSi peSante per la gdo in puglia Tempi duri per Coop Estense ed Auchan24 paSSi avanti dei codici doganali Benefici per le imprese vivaistiche25 poSticipato il patentino Dal decreto Milleproroghe buone notizie28 pomodoro da induStria Scelte varietali con Bayer CropScience31 olio di palma Allarme rischi sanitari e ambientali

30 dal gal Sud eSt bareSe La buona alimentazione a scuola

agricoltura

agricoltura

mondo gal

8 eXpo 2015 Rischio fondi per la Puglia

3 eXpo: l’anteprima puglieSe L’evento al Grand Hotel Baglioni

eventi

editoriale

Page 8: FOGLIE n.04/2015

eventi

m ancano due mesi al giorno di apertura della kermesse inter-

nazionale Expo 2015 che si terrà a Milano. In vista del primo maggio fervono, dunque, i preparativi in tutto il mondo per non perdere l’occasione dell’esposizione universale mene-ghina, ritenuta fondamentale per il rilancio economico. Secondo Il Movi-mento Cinque Stelle “Anche le singole regioni italiane si preparano da tempo all’evento: ma, mentre tutte le altre sembrano procedere con appalti pubblici e bandi di gara aperti, la Regione Puglia pare seguire un iter tutto particolare, di cui si discono-scono ancora oggi gli esiti”.“Il rischio è quello di una eccessiva par-cellizzazione dei fondi a disposizione che non permetterebbero alla Puglia di ottenere il massimo da questo evento di caratura internazionale – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abba-te, capogruppo M5S in Commissio-ne Agricoltura alla Camera, il quale

8 www.foglie.tv

Mancati bandi pubblici della Regione Puglia in vista di Expo 2015

EXPo 2015: rischio parcellizzazione fondi per la Puglia

ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro dell’Agri-coltura Maurizio Martina per chie-dere chiarimenti sui lavori di pre-parazione in vista di Expo2015 – Se ci guardiamo attorno, vediamo come il Veneto abbia realizzato una struttu-ra ad hoc (Expo Veneto) coinvolgendo tutte le associazioni delle diverse ca-

tegorie, il Lazio abbia unito attorno a Sviluppo Lazio sia Unioncamere, sia Roma Capitale sia la Regione mentre, ad esempio, la Basilicata ha deciso di mantenere in capo alla giunta regio-nale la cabina di regia, raccogliendo tutti i soggetti interessati. In nessun caso – continua Giuseppe L’Abbate (M5S) – ci risulta non si sia procedu-

Page 9: FOGLIE n.04/2015

9n°4 - 1 marzo 2015

to ad affidamenti pubblici e ad appal-ti e gare trasparenti ed aperte a tutti. Proprio l’opposto di quello che sembra aver fatto, sinora, la Regione Puglia

che ha affidato ad Unioncamere tutta la gestione degli oneri finanziari previ-sti, mettendo a disposizione le risorse necessarie che saranno gestite secondi i criteri indicati nella convenzione con la stessa Unione”.Al contrario di altre regioni, dunque, la Giunta Vendola non sembrerebbe operare direttamente attraverso

Bit 2015Successo per la Puglia agroalimentare

POMOdORi da iNduStRiaBayer: scelte varietali e difesa

Bayer CropScience ha organizzato nella splen-dida cornice del Grand Hotel Vigna Nocelli a Lucera il convegno dal tema “Pomodoro da industria: scelte varietali e nuove strategie di difesa”. Ai lavori hanno partecipato circa 200 produttori agricoli provenienti da Puglia, Cam-pania, Basilicata e Molise.

Sono stati presentati nel corso di un incontro pubblico a Gravina in Puglia nella sede del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, alla presenza di rappresentanti istituzionali, associazioni e cittadini, i dati relativi al bilancio delle attività dell’Ente nel 2014, anno del decennale dalla sua istituzione. Presentate anche le principali iniziative previste per il 2015.

Conclusasi la 35esima edizione della Bit di Milano, il bilancio è positivo sia in termini di presenze che di partecipazione. Una Puglia dei record secondo l’Assessore alle Risorse Agroa-limentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardo-ni, che ha sottolineato la centralità dell’enoga-stronomia e dei prodotti tipici.

PaRCO NaziONalE alta MuRGia il bilancio 2014 e le iniziative 2015

Guardail video

Guardail video

Guardail video

WWW.FOGliE.tVl’informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click.

bandi pubblici aperti ma per mez-zo di convenzione e stanziando 1,3 milioni di euro più Iva. I contributi diretti sembrano esser stati indiriz-zati, in maniera parcellizzata, a favore dei gruppi di azione locale (GAL), di aggregazioni di comuni e associazioni “senza avere alla base alcun progetto unitario di promozione dell’immagine della Puglia e del suo territorio – com-menta L’Abbate (M5S) – E, ad oggi, Unioncamere Puglia non sembra aver peraltro proceduto all’affidamento dei

servizi necessari secondo procedure di evidenza pubblica, nonostante manchi-no due mesi all’apertura di Expo 2015”.Per questo, il deputato 5 Stelle ha depositato una interrogazione al ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina per chiedere quali “siano sta-te le risultanze degli incontri svolti in sede di Conferenza Stato-Regioni per l’organizzazione dell’Expo e se non sia opportuno procedere a una ulteriore sessione di discussione, essendo ormai prossima la data d’inizio dell’evento”.

Page 10: FOGLIE n.04/2015

www.foglie.tv10

Page 11: FOGLIE n.04/2015

n°4 - 1 marzo 2015 11

L’Assessore all’agricoltura Pinuccio Valenzano con Vittorio Filì Presidente dell’ARPTRA

Guardare al futuro per superare le difficoltà

scelte varietali in viticoltura da tavoladi loredana Grassi

m omento di riflessione per guardare al futuro, capi-re, conoscere e confron-

tarsi su quella che è la linfa, il settore primario della nostra economia, l’uva da tavola. Questo l’obbiettivo del con-vegno tenutosi lo scorso 17 Febbraio all’Una Hotel Regina a Noicattaro che inaugura un percorso che vede le isti-tuzioni vicine alla categoria degli agri-coltori. L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura (ARPTRA) e dall’Assessorato all’Agri-coltura del Comune di Rutigliano. Un convegno dal respiro internazionale, organizzato per approfondire quelli che sono i nuovi trend varietali dell’u-va da tavola e come, in base a questi, si sta evolvendo anche tutto il mercato. Un tema analizzato in un territorio che vanta le migliori caratteristiche pro-duttive e che è stato approfondito da diversi punti di vista. All’incontro han-no partecipato ospiti di rilievo come il cileno Oscar Mario Salgado Martinez, direttore del marketing di uva da ta-vola per il Cile, il Sud Africa e il sud est asiatico e Donato Antonacci, diret-tore dell’Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo dell’Ente per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura di Turi. Hanno partecipato, inoltre, alcuni rappresentanti delle aziende licenziatarie di nuove varietà apirene di uva da tavola: Domenico Liturri, li-cenziatario dell’azienda IFG della Ca-lifornia, Maurizio Ventura, responsa-bile per l’Europa dello sviluppo delle Licenze dell’azienda Sun World della California, Maurizio Simone, agrono-mo di AVI Europa licenziatari delle uve californiane senza semi ARRA e Carlo Berardi, responsabile commer-ciale di AgriMessina per l’Inghilterra. “I temi trattati dagli ospiti, di impor-tanza nazionale ed internazionale che sono intervenuti, rappresentano un momento di riflessione ed un pun-to di partenza per i produttori e tut-to il territorio”, “Verrà analizzato lo

stato dell’arte del nostro territorio e di tutte le aree di produzione mon-diali. Si parlerà del futuro dell’uva da tavola e delle nuove varietà, conside-rando tre diversi punti di vista: quello legale, quello del marketing e quello tecnico-agronomico” ha dichiarato Vittorio Filì, presidente dell’Arptra. I consumatori oggi si trovano oggi di fronte a due scelte, l’uva con o sen-za seme e se pur i semi contengono

molteplici proprietà, come la pre-senza di antiossidanti, la richiesta del mercato è indirizzata verso l’uva Apirene. Mentre gli altri paesi ve-dono un aumento della produzione, l’Italia registra un calo pari al 21%. Il comparto uva da tavola passa at-traverso l’innovazione, questo un monito che ci porta a riflettere su quanto l’innovazione sia lo strumen-to giusto per superare le difficoltà.

agricoltura

Guardail video

Page 12: FOGLIE n.04/2015

12 www.foglie.tv

Via Piave, 114 - 76011 - Bisceglie - BT - Tel/Fax 080 392 51 83 - e-mail: [email protected]

www.studiofinagri.it

Per la certezza di un risultato

FINAGRI srlConsulenze tecniche e finanziarie in agricoltura ed agroindustria

o Studio Finagri offre un servizio di consulenza altamente specializzata nel mondo della finanza agevolata ed all’assistenza alle aziende agricole, individuando la migliore soluzione

per le necessità finanziarie dell’impresa, già costituita o da costituire, occupandosi di tutti gli aspetti necessari all’istituzione delle pratiche necessarie per l’ottenimento dei finanziamenti o dei contributi a fondo perduto, nelle varie forme ed intervenendo in tutte le necessità di servizi delle aziende agricole e delle industrie agroalimentari. Lo Studio Finagri, mette le aziende in primo piano, individuando con un certo anticipo le agevolazione, i contributi e le relative aperture dei bandi, esaminando i dati raccolti nei precedenti colloqui (anche telefonici) con i clienti, approntando quanto necessario: •Studidifattibilitàeconomico-finanziari•Assistenzatecnicaeconsulenza•Istruttoriadell’Entepreposto

INOSTRISERVIZINELL’AMBITODELLACONTABILITÀCon l’introduzione della condizionalità nel regime di pagamento unico, le aziende agricole hanno avvertito la necessità di adeguarsi alle “nuove condizioni” dettate dalla regolamentazione. Del resto, questi adeguamenti sono stati resi necessari anche dall’incombenza di un dibattimento dei pagamenti diretti per errate procedure nell’ambito del regime di condizionalità.La Finagri srl, attenta ad offrire servizi che corrispondessero alle normative cogenti per il settore agricolo, ha aggiornato il proprio staff di esperti per rispondere con professionalità alle nuove esigenze del settore. Si è formata, così, fin dal 2005, una equipe di

professionisti, a valenza multidisciplinare, per poter far fronte alle esigenze della condizionalità offrendo ed operando ad alto livello nei seguenti segmenti di servizi al mondo agricolo:• Gestione delle normative ambientali (habitat, Natura 2000, uccelli selvatici, siti SIC/ZPS, aree naturali protette, parchi);• Valutazione di incidenza ambientale per aree protette;• Gestione delle normative per la protezione delle acque dagli inquinamenti comprese le procedure per le autorizzazioni a pozzi arte artesiani ecc; • Implementazione delle norme per l’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura;• Gestione delle aree vulnerabili ai nitrati;• Organizzazione e gestione di corsi per il conseguimento del patentino per l’acquisto ed utilizzazione dei prodotti fitosanitari;• Assistenza per la normativa sulla gestione dei rifiuti speciali e pericolosi;• Organizzazione di corsi e gestione delle tematiche relative alla sicurezza alimentare;• Assistenza per tutta la tematica relativa alla salute ed al benessere degli animali per le aziende zootecniche;• Implementazione di sistemi di tracciabilità e rintracciabilità;• Tutta l’assistenza per l’implementazione delle norme relative alle buone condizioni agronomiche ed ambientali.

Un’esperienza consolidata, uno staff di professionisti di grande livello, una struttura adeguata logisticamente e la certezza di poter rispondere al meglio alle esigenze della condizionalità.

L

Page 13: FOGLIE n.04/2015

13n°22 - 15 DiCemBre 2014

il Presidente Nazionale di Confagricoltura

guidi attacca slow Food e coldirettic’ è un “modello perden-

te” di cui l’agricoltura italiana deve liberarsi

per ridare competitività al settore e “redditi dignitosi” a chi lavora. Il presidente nazionale di Confagri-coltura Mario Guidi va all›attacco. «Nell›anno dell›Expo che avrà la nu-trizione al centro dei temi, la nostra agricoltura va riprogettata, mettendo al centro l›impresa. Basta con la stra-tegia difensiva, dobbiamo pensare alla crescita, a meccanismi di soste-gno per gli investimenti aziendali, a misure significative nell›assegnazione dei contributi, ad eliminare coltiva-zioni non produttive sostituendo-le con altre nuove» ha detto Guidi. Il modello «sbagliato» è anche quel-lo della «qualità e basta», dell’agri-coltura “vista come attività sociale”, quello, ha proseguito Guidi, “predica-to da Slow Food e dal suo presiden-

te Petrini:un’utopia, che ha appeal mediatico, ma che non esiste. In Ita-lia tutti parlano di agricoltura, meno chi ci è dentro: dobbiamo ripartire, sfruttando l’occasione dell’Expo”. Polemico con la Coldiretti, che, con una battuta, ha definito il «pe-ricolo giallo» (dal colore simbolo

dell›organizzazione), Guidi pun-ta il dito su chi ha pensato che «la qualità avrebbe pagato tutto. Non è stato così, la qualità è un pre-requisito, ma senza un modello agricolo con minori costi non riu-sciremo mai ad essere competitivi”. Molta strada resta da fare, per Guidi, sul made in Italy: “Nel mondo - ha det-to - ci sono 500 milioni di potenziali consumatori che vogliono i nostri pro-dotti, il problema è che non facciamo niente per conquistare i mercati internazionali. E questo è anche uno dei motivi dell’Italian Sounding: se i nostri cibi autentici non si trovano, è normale che molti finiscano per ac-contentarsi delle imitazioni”. Tra i fre-ni, tuttavia, ci sono anche la “fiscalità eccessiva”, l’Imu agricola, le incertezze sui piani di sviluppo rurale (Psr) delle regioni italiane che la Commissione Europea sta terminando di esaminare.

agricoltura

Page 14: FOGLIE n.04/2015

www.foglie.tv14

Negli ultimi 11 anni il dirigente ha guadagnato oltre 10 milio-ni di euro. una cifra pazzesca: solo nel 2014 la retribuzione ha

sfiorato i 2 milioni. Ecco le prove”

contadino e milionario:stipendio da record per il

segretario generale di coldirettii bambini, lo confermano anche i

sondaggi, sognano di diventare pi-loti, dottori o astronauti. E però, se

volessero guadagnare somme davvero stellari, dovrebbero puntare su un lavo-ro meno trendy ma assai più redditizio: quello di segretario generale della Coldi-retti, l’associazione che raggruppa oltre un milione e mezzo di agricoltori italiani. È improbabile che Vincenzo Gesmundo, oggi sessantenne, desiderasse con ardo-re la sua poltrona fin da quando porta-va i calzoni corti. Ma spulciando i dati dell’Inps siamo certi che non abbia rim-pianti: solo negli ultimi 11 anni la Col-diretti gli ha infatti versato (tra stipendi lordi, bonus e oneri contributivi) oltre 10 milioni di euro. Nell’Italia della crisi, dove tutti tagliano tutto e gli agricoltori fanno la fame, è un record invidiabile. Non è tutto. Il sito specializzato Agri-colae qualche giorno fa ha segnala-to che Gesmundo, laureato in filoso-fia, assunto nel 1982 e diventato uno dei ras della potente associazione di Palazzo Rospigliosi, per il perio-do gennaio-settembre 2014 avrebbe ricevuto una retribuzione-monstre da 1,8 milioni. Ne è nato un putiferio. Il giovane presidente di Coldiretti, Ro-berto Moncalvo, prima ha smentito la

notizia parlando «di dati clamorosamen-te falsi». Poi ha spiegato al “Fatto” che la somma contiene anche il Tfr, visto che Gesmundo «è passato da un contratto a tempo indeterminato a uno a tempo determinato». Grazie ai dati ufficiali Inps sappiamo ora che chi sbaglia è il vertice della Coldiretti. «Il trattamen-to di fine rapporto è indicato dall’Inps su altre tabelle» ci spiega un avvocato dell’istituto previdenziale. «Gli 1,8 milio-ni riguardano solo la retribuzione lorda, non ci piove. L’eventuale Tfr è in un’altra voce, a parte». Una voce che il segretario ha ovviamente incassato: ammonta ad ulteriori 205 mila euro che - sommati alla “retribuzione” - nel 2014 portano le sue entrate a oltre due milioni di euro. Lo stesso presidente, in una comunica-zione interna scritta per fare «chiarez-za», non parla mai di Tfr: lo stipendio 2014 di Gesmundo sarebbe così straor-dinariamente alto perchè il segretario «ha percepito la sua indennità di fine mandato per il periodo 1982-2014». Si tratterebbe dunque di una sorta di buo-nuscita che le aziende possono elargire (a seconda del contratto) ai loro ammi-nistratori. «In genere il bonus è consue-tudine delle aziende private e dei loro manager sempre licenziabili, e non di

associazioni agricole e dei loro lavora-tori dipendenti già super protetti», ra-giona l’avvocato. Ma tant’è: al sindacato degli agricoltori sanno essere generosi. Dopo aver incassato il tesoretto il se-gretario generale non è neanche andato ai giardinetti, ma ha firmato un nuo-vo contratto a tempo determinato. «Il compenso annuale ammonta a 224 mila euro netti», spiega ancora nella missiva interna Moncalvo, tralasciando di ri-cordare che il lordo raddoppia la cifra. «Non ci è stato quindi alcun aumento, semmai una riduzione». Sarà. È un fatto però che l’ex filosofo che ha abbracciato la causa contadina ha goduto di stipendi da urlo per lustri: dai 679 mila euro del 2002 agli 1,1 milioni del 2003, dai 740 mila euro del 2010 agli 1,2 milioni del 2013, una somma dieci volte più alta di quanto guadagnato nello stesso periodo dal suo omologo nella Cia, l’altra grande confederazione dei coltivatori italiani. Analizzando i dati del ministero dell’A-gricoltura, Coldiretti ha girato al segre-tario quasi la metà dei circa 4,7 milioni di rimborsi pubblici spettanti sulla carta ai suoi Caa, i Centri di assistenza agrico-la. «Coldiretti, forza amica del Paese», dice lo slogan. Di sicuro è amica, e molto, dei suoi dirigenti.

Riportiamo di seguito l’articolo ap-parso sul periodico “L’Espresso” ine-renti i presunti compensi “maggiorati” del Segretario Generale della Coldi-retti Nazionale, Vincenzo Gesmundo.Da L’Espresso (29 gennaio, articolo di Emiliano Fittipladi)

Page 15: FOGLIE n.04/2015

15n°4 - 1 marzo 2015

“Oro Giallo”: infuria la polemica

guadagna più di obama, renzi e napolitanomessi insieme. È Vincenzo gesmundo di coldiretti

g uadagna più di Obama, Renzi e Napolitano messi insieme. È Vincenzo Ge-

smundo di Coldiretti. Una cifra stra-tosferica quella percepita dal segreta-rio della Coldiretti in soli nove mesi. Aveva toccato il picco più alto di retri-buzione con un reddito di 1.191.318 euro raddoppiandolo rispetto a quel-lo del 2012 pari a 696mila euro. Per i primi nove mesi del 2014, invece, nelle sue tasche sono finiti 1.815.489 euro. L’uomo in questione si chiama Vin-cenzo Gesmundo ed è il segretario della Coldiretti, l’associazione che raggruppa oltre un milione e mezzo di agricoltori italiani. Uno stipendio che supera i 733mila euro della somma delle retribuzioni di Obama, Renzi e Napolitano. E scusate se è poco. Nel 2014 arriva la ‘promozione’ e nelle ta-sche di Gesmundo finiscono 600mila euro in più rispetto al 2013 e, come se non fosse abbastanza, altre 70.774 euro di reddito imponibile derivante da collaborazioni con Germania Cam-pus Spa (stessa sede della Coldiretti), edizioni Tellus, Bluarancio Spa (socie-tà informatica di Coldiretti) e Green Assicurazioni Srl. A diffondere la noti-zia fu agricolae.eu che fu più volte dif-fidata dal presidente di Coldiretti, Ro-berto Moncalvo, a diffondere notizie e dati di quel tipo minacciando vie le-gali. Non una rettifica, dunque, ma una rimozione del testo. Della questione se n’è occupato anche il governo in se-guito ad una interpellanza parlamen-tare dell’onorevole Filippo Gallinella del Movimento 5 Stelle. La dirigenza di Coldiretti però non ci sta e precisa che la somma percepita da Gesmundo contiene il Tfr per via del cambio di contratto: da tempo indeterminato a tempo determinato. Peccato che i dati ufficiali dell’Inps raccontano altro. Il Trattamento di fine rapporto deve essere indicato su altre tabelle e, nel caso della retribuzione a Gesmundo, la somma per il Tfr c’è ed è pari a 205 mila euro che va a sommarsi al milio-ne e 800mila di stipendio. Il segreta-

rio, dunque, ha percepito 2milioni di euro tondi tondi. In genere il bonus è elargito dalle aziende private ai loro manager sempre licenziabili, e non da associazioni agricole a lavoratori, in questo caso, super protetti. Coldi-retti ha dato metà dei fondi pubblici che spettano ai Centri di assistenza agricola al segretario. Nel 2002 679 mila euro; nel 2003 1,1 milioni; nel 2010 740 mila euro; nel 2013 1,2 mi-lioni di euro. Coldiretti, per ciò che ri-

guarda l’ultimo decennio, ha versato tra stipendi e bonus qualcosa come10 milioni di euro. “Ecco perché al tea-trino di qualche giorno fa organiz-zato in alcune piazze italiane a dife-sa del latte italiano da Coldiretti, in pochi hanno partecipato” chiarisce Dino Rossi del Cospa Abruzzo. “Molti personaggi che vi hanno partecipato vestiti di giallo sono i dipendenti della Coldiretti” aggiunge. (fonte: http://www.zonedombratv.it/)

Page 16: FOGLIE n.04/2015

agroalimentare

Fatta con grano 100% italiano, preparata nelle mense della Caritas e aiuta la lega del Filo d’oro

solidarieta’: la pasta della bonta’ buona 3 voltedi antonio Resta

Renzo Arbore

www.foglie.tv16

“Q uest’anno la ‘Pasta della Bontà’ è buona tre volte, perché fatta

solo con grano 100% italiano, perché la nostra donazione sostiene l’unica Asso-ciazione che in Italia da cinquanta anni è al fianco di chi non vede e non sente, perché l’abbiamo donata alla Caritas Diocesana di Bari Bitonto che potrà somministrarla nelle mense aperte ai tanti, troppi senza tetto”. E’ il Presi-dente di Coldiretti Giovani Impresa Puglia, Serena Minunni, a dare notizia dell’iniziativa di raccolta fondi con testi-monial Renzo Arbore, promossa dalla Lega del Filo d’Oro in collaborazione con la Fondazione Campagna Amica di Coldiretti, per l’assistenza e la riabilita-zione di bambini, giovani e adulti sordo-ciechi e pluriminorati psicosensoriali.I giovani di Coldiretti Puglia hanno con-segnato alla Caritas Diocesana di Bari

150 chili di pasta e contemporanea-mente devolveranno una donazione alla Lega del Filo d’Oro. “Un filo prezioso che unisce il sordo-cieco con il mondo esterno”. Questo il concetto che ispirò il nome della Lega del Filo d’Oro quando nel 1964 Sabina Santilli fondò l’Associazione insieme a un gruppo di volontari. Da allora l’As-sociazione non ha smesso di crescere, diventando un punto di riferimento per assistenza, riabilitazione e reinserimen-to nella famiglia e nella società delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.Con oltre 500mila donatori attivi a li-vello nazionale, l’obiettivo della Lega del Filo d’Oro è sempre stato il miglio-ramento costante, in modo da offrire a utenti e famiglie un servizio affidabile e di qualità, attraverso la creazione di apposite strutture, la formazione di

operatori qualificati e lo svolgimento di attività di ricerca e sperimentazione nel campo della sordocecità e della plurimi-norazione psicosensoriale.

Page 17: FOGLIE n.04/2015

17n°4 - 1 marzo 2015

i consumatori ne pagano le conseguenze

Etichettatura: l’italia non sta al passol o scorso 13 dicembre è di-

venuto applicabile il Rego-lamento (UE) 1169/2011

relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, teso a garantire, all’interno del mercato uni-co europeo, l’uniformità delle rego-le a presidio dell’informazione dei consumatori in relazione agli ali-menti. Le nuove disposizioni europee, direttamente applicabili negli Stati membri, in Italia vanno a superare molte delle previsioni di cui al decre-to legislativo 109/92, la nostra norma quadro in materia di etichette, ogget-to di ripetute revisioni ma mai riordi-nata a causa di vecchi contrasti tra i dicasteri competenti. Secondo molte organizzazioni politiche e di categoria (in primis il Movimento Cinque Stelle) nonostante il Regolamento europeo sia stato concepito nel 2011, ed en-trato in vigore il 13 dicembre scorso l’Italia si è fatta trovare impreparata su più fronti, ed ora bisogna correre ai

ripari per evitare multe agli operatori del settore e fare chiarezza sul quadro di incertezza che si è venuto a creare. Sulla questione degli allergeni la norma europea stabilisce l’obbligo di comunicazione dell’eventuale presenza di queste sostanze negli alimenti venduti o somministrati. In alcuni Paesi UE, come Grecia, Olan-da, Belgio, Croazia, ma anche Francia, Germania, Gran Bretagna, si è prevista la possibilità, per ristoratori e gestori di pubblici esercizi in genere, di in-formare verbalmente il cliente sugli allergeni contenuti nelle varie voci del menù, la cosiddetta “informativa orale”. In Italia invece si attende ancora la norma applicativa ed infine sulla que-stione dello stabilimento di produzio-ne, i ministri Martina (Agricoltura) e Guidi (Sviluppo Economico) sembra-no non volersi prendere la responsa-bilità di tirarla verso la Commissione europea per chiedere ufficialmente che l’Italia possa mantenere l’obbligo

di indicare in etichetta la sede dello stabilimento di produzione alimen-tare per i prodotti realizzati e com-mercializzati in Italia. Per ristabilire quest’obbligo bisogna inviare apposi-ta notifica alla Commissione europea e finora nessuno ha provveduto.

Primo appuntamento il seminario “Bollicine di Puglia”

nasce l’associazione di tecnici alimentari e agronomi

n asce AsTeAA un’Associa-zione di Tecnici Alimen-tari e Agronomi, partorita

dall’ambiziosa idea di giovani univer-sitari di associarsi e operare sul ter-ritorio pugliese, apportando entusia-smo, innovazione, competenze e pro-fessionalità al settore agroalimentare. L’associazione nasce dalla necessità di tutelare e difendere gli interessi di laureati, formatori, consulenti, profes-sionisti del settore, nonché degli asso-ciati, attivando una rete di connessio-ne tra il mondo del lavoro e il capitale umano, cercando attivamente di ar-ginare una sempre più preoccupante fuga di competenze all’estero.A tale scopo, AsTeAA si occupa innan-zitutto di dar voce e sostegno alle idee dei giovani associati, di promuovere lo scambio culturale e scientifico at-traverso convegni, seminari, dibattiti

e conferenze. Ancora, di promuovere i prodotti ed il territorio regionale attraverso la partecipazione a fiere e manifestazioni, sostenere le iniziative rivolte all’educazione alimentare nel-le scuole, realizzare percorsi formativi qualificanti e professionalizzanti.Aperta a tutti coloro che occupandosi del settore agroalimentare, intenda-no attivarsi e operare sul territorio, AsTeAA ha già realizzato alcuni dei progetti prefissati nel piano annuale, tra cui la realizzazione del seminario: “Il marketing per la valorizzazione del territorio e delle produzioni re-gionali”, l’attivazione del “Corso di formazione e degustazione birre arti-gianali” in collaborazione con Mondo Birra, associazione birrifici artigianali pugliesi; la partecipazione al proget-to “Cuore di Puglia” insieme allo staff della Tracer Production di Cassano

Murge con la realizzazione di un video promozionale sull’ agroalimentare e sulla biodiversità pugliese in gara per EXPO2015; la futura partecipazione il 6-7/03 al “Bollenti spiriti camp”.L’associazione si avvale del prezio-so lavoro dei propri delegati di zona provenienti da tutte le province della Puglia e d’Italia, sarà di fondamentale importanza la collaborazione con il delegato di Milano Antonio Bonavo-glia -giovane studente della facoltà di agraria di Milano- per la partecipazio-ne ad EXPO 2015.Questo ciò che AsTeAA ha organizza-to a due mesi dalla sua costituzione, numerosissimi i progetti e le idee in cantiere, vi aspettiamo il prossimo 11/03, alle 16.30 presso l’aula magna dell’ex facoltà di Agraria al seminario “Bollicine di Puglia”.

Page 18: FOGLIE n.04/2015

www.foglie.tv18

Page 19: FOGLIE n.04/2015

19n°4 - 1 marzo 2015

Grazie al Gal Ponte lama e all’Op arca Fruit

la diretta streaming del convegno sul ciliegio di Vignola

è stata apprezzata, dagli ope-ratori del settore, la diretta streaming del “Convegno Na-

zionale del ciliegio” di Vignola, trasmes-sa a Bisceglie grazie al Gruppo di Azione Locale Ponte Lama e all’Organizzazione di Produttori Arca Fruit.Registrate oltre un centinaio di presen-ze di esponenti politici, tecnici e pro-duttori, per assistere alla proiezione del Convegno Nazionale del Ciliegio.Il presidente del GAL Ponte Lama, Anto-nio Piazzolla, ha spiegato così i motivi dell’iniziativa «La ciliegia è un simbolo della nostra terra, oltre che spinta pro-pulsiva per la nostra economia rura-le. Per questo abbiamo deciso di dare questa opportunità di informazione ai produttori locali che non hanno potuto prendere parte all’iniziativa di Vignola».«La realizzazione di questo evento parte dalla considerazione del dato oggettivo che la Puglia è la principale produttrice di ciliegie a livello nazionale, per questo diventa per noi importante essere sem-pre informati sulle novità che riguarda-no le produzioni cerasicole. L’obiettivo dell’OP Arca Fruit è realizzare un pro-dotto che permetta di rispettare gli alti standard qualitativi che il consumatore si aspetta» ha affermato, invece, Sergio Curci, presidente dell’OP Arca Fruit.

agricoltura

Dopo il saluto del Presidente della Pro-vincia BAT Francesco Spina, sempre vicino al comparto agricolo, si è il via dato alla prima sessione del convegno dedicata all’importanza della qualità, ai sistemi d’impianto, all’analisi dei costi e della redditività.Durante il dibattito intermedio, il diret-tore del GAL Ponte Lama, Gianni Por-celli, e il funzionario regionale, Franco Mastrogiacomo, hanno chiesto quali azioni si possono attuare per valorizza-re un Marchio italiano della ciliegia.A tale quesito ha risposto Walter Mo-nari, presidente del Consorzio della ci-liegia, della susina e della frutta tipica di Vignola, dicendo che un Marchio italia-

no può sicuramente tutelare la ciliegia e allargare il calendario varietale, ma è necessario un aiuto dal MIPAAF, cosa di cui ci si occuperà nei prossimi giorni.La seconda parte della giornata è stata dedicata, invece, all’approfondimento del tema della drosophila suzukii, mo-scerino orientale arrivato in Italia pochi anni fa e per cui ad oggi esistono pochi rimedi. Una malattia infestante che in principio ha colpito i ciliegeti del Nord Italia ma adesso è presente anche sulla Murgia. Vista la risposta del comparto all’iniziativa, a breve sarà realizzata una videoconferenza con alcuni costitutori internazionali che presenteranno nuove varietà interessanti ai nostri produttori.

Focus sull’imprenditoria Giovanile e innovazione Sociale

corso avanzato di formazione sulla nuovaprogrammazione Europea Horizon2020 ed Erasmus+

l’ innovazione sociale, de-finita come innovazio-ne sia nei mezzi sia nel

fine, è stata abbracciata con deci-sione nella nuova strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. Il non pro-fit e l’imprenditoria sociale possono svolgere un ruolo sempre più strate-gico per trovare strade innovative che permettano di andare oltre la crisi.Work in Progress, che promuove la progettazione europea per lo svilup-

po del territorio, in collaborazione con ConfiniOnline, propone un cor-so di formazione specifico rivolto alle PMI, associazioni, cooperative, enti locali e coloro i quali operano nel settore dell’istruzione e forma-zione, interessati ad approfondire e sperimentare nuovi approcci pratici alle opportunità fornite dai fondi diretti Horizon2020 e Era-smus+ in previsione delle prossime imminenti scadenze.Agli enti che intendono partecipare

è richiesta una considerevole ca-pacità progettuale e/o gestionale e una conoscenza base degli stru-menti essenziali della progettazio-ne europea (GOPP, Quadro Logico, Gantt chart...) per avviare gruppi di lavoro e projects work al termine di ogni modulo e sviluppare conte-stualmente progetti innovativi ed efficaci, anche in collaborazione con altri partner europei.

Page 20: FOGLIE n.04/2015

www.foglie.tv20

Formazione e aggiornamento a locorotondo

l’istituto tecnico agrario organizza un corso per“Perito estimatore danni da avversità atmosferiche”

d opo il notevole successo e l’interesse dimostrato dai partecipanti delle scorse

edizioni anche quest’anno, il 13 e 14 marzo, si svolgerà presso l’Istituto Tec-nico Agrario di Locorotondo il Corso di formazione e aggiornamento per “Perito Esti-matore Danni da Avversità Atmosferiche”.Il corso è finalizzato alla formazione di chi intende intraprendere la professione di Perito grandine e all’aggiornamen-to tecnico di Agronomi, Periti Agrari e Geometri iscritti ai rispettivi Albi e per i quali è previsto il riconoscimento dei Crediti Formativi Professionali (obbliga-tori per i professionisti dal 2014). L’iniziativa è patrocinata a livello nazio-nale da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), ASNACO-DI (Associazione Nazionale Consorzi di Difesa), RENISA (Rete Nazionale degli Istituti Agrari), Comitato Interprofessio-nale Periti Estimatori Danni da Calamità Naturali, Collegio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati, Con-siglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, Con-siglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Fondazione ENAPIA (Gestione Separata Periti Agrari) e dalle seguenti Compagnie di Assicurazione: ARA 1857, AXA, CATTOLICA, FATA, GENERALI ITA-LIA, GRAI, GRANDINE SVIZZERA, ITAS, RE-ALE MUTUA, VH ITALIA e WILLIS ITALIA.A livello territoriale l’attività, invece, è patrocinata dalla Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Foresta-li della PUGLIA; dalla Federazione Re-gionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della BASILICATA; dai Collegi Provinciali dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati delle Provincie di BARI, BARLETTA – ANDRIA – TRANI, LECCE, BRINDISI, FOGGIA, TARANTO e SALER-NO; dal Collegio Provinciale dei Geome-tri e dei Geometri Laureati di BARI; dal Consorzio di difesa e valorizzazione delle produzioni agricole dell’ambiente e del territorio rurale di BRINDISI; dal Consor-zio di difesa delle produzioni agricole di METAPONTO e dalla Confederazione Ita-liana Agricoltori della PUGLIA.Il corso, della durata di 16 ore, è organiz-

formazione

zato in rete da dodici Istituti Agrari d’I-talia; uniche sedi di svolgimento nel Sud Italia sono Caltanissetta e Locorotondo dove, nello specifico, verrà trattato il tema: “prodotto uva da vino”.Il programma prevede, dopo i saluti Isti-tuzionali del Dirigente Scolastico Prof. Raffaele Fragassi, dell’Assessore alle Ri-sorse Agroalimentari della Regione Pu-glia Dott. Fabrizio Nardoni, del Sindaco di Locorotondo P.A. Tommaso Scatigna, del Presidente della Federazione Regio-nale dei Dottori Agronomi e Dottori Fo-restali della Puglia Dott. Oronzo Antonio Milillo, del Presidente del Collegio dei Periti Agrari di Bari Dott. Ettore Zucaro, gli interventi di alti funzionari della Re-gione Puglia, delle Compagnie di assicu-razione, dei Consorzi di difesa, oltre che di Docenti universitari, di Docenti dell’I-stituto Tecnico Agrario e di Ispettori tec-nici di diverse compagnie d’assicurazio-

ne che svilupperanno le argomentazioni del corso partendo dall’illustrazione del nuovo Piano Assicurativo Agricolo Na-zionale 2015 (di recente approvazione dalla Conferenza Stato-Regioni), passan-do dagli aspetti fisiologici, agronomici e colturali della vite, agli aspetti patolo-gici ed entomologici della coltura, fino a giungere alla parte specificatamente estimativa dei danni da grandine, vento forte, colpo di sole, vento caldo, siccità ed eccesso di pioggia.L’interessante e completo piano orga-nizzativo dell’evento trova giustificazio-ne nell’alta percentuale di corsisti che, dopo aver frequentato il corso nelle pas-sate edizioni, sono stati inseriti nei corpi peritali delle diverse Compagnie di assi-curazione nel ramo dei rischi agricoli. Per maggiori informazioni consultare il sito www.caramiagigante.gov.it

Page 21: FOGLIE n.04/2015

n°4 - 1 marzo 2015 21

Presso la Masseria Chinunno

obiettivo zero carie: la spesa ‘salva-denti’ ad altamura

allo studio un dentifricio al 100% naturale a base di pasta di melacia, le proprietà dei cibi che contrastano la formazione delle carie

a

l

ltamura - Stiamo vivendo un’epoca di cambiamenti profondi a cui non si sot-

trae nemmeno l’alimentazione, sia per quanto riguarda la qualità dei cibi che per il modo di assumerli. Nono-stante i mutati stili di vita e i progressi della medicina, la carie rimane ancora un ‘pericolo pubblico’ (ne soffre 1 ita-liano adulto su 2) e, addirittura, si ma-nifesta in misura maggiore rispetto a quando mangiavamo alimenti ad ele-vata consistenza e a basso contenuto di zuccheri.Scopo della XV edizione del Mese della Salute Orale, pro-mosso da Colgate, in collaborazio-ne con SIDO (Società Italiana di Ortodonzia), sarà quello di fornire una molteplicità di strumenti per far fronte al problema della carie e cercare di sconfiggerla mediante l’O-biettivo Zero Carie che si arricchisce della partnership con CIA (Confede-razione Italiana Agricoltori) per un’o-perazione sul territorio – la “spesa salva-denti” - che coinvolgerà coloro che frequentano i mercati di otto città (calendario scaricabile dai siti www.

a Cia annuncia la parteci-pazione attiva al Mese del-la Salute Orale. Agronomi

ed esperti nei mercati di Roma, Mi-lano, Firenze, Napoli, Palermo, Tori-no, Altamura (Ba) e Padova per pro-muovere il consumo degli alimenti “star” che favoriscono la salute della bocca: cavolo nero, radicchio rosso, indivia, porro, carciofo, lattuga, pera e mela.Cia-Confederazione italiana agri-coltori, coadiuvata dalla propria associazione “Agricoltura è vita”, aderisce all’iniziativa promossa da Colgate in collaborazione con la So-cietà Italiana di Ortodonzia (SIDO), per sensibilizzare i consumatori verso una più consapevole cura della propria salute. Questa è la fi-

losofia che ha ispirato il progetto con cui Cia entra nel palinsesto più generale delle iniziative che i sog-getti proponenti realizzeranno il mese prossimo su tutto il territorio nazionale, con l’ambizioso obiettivo di arrivare presto a “zero carie per tutta la famiglia”. Gli agronomi del-la Cia selezionati da “Agricoltura è vita” si mescoleranno, quindi, tra i consumatori dei mercati, nelle prin-cipali città italiane, per divulgare materiali informativi realizzati “ad hoc”, svelando alcune sorprendenti proprietà di frutta e verdura. Così si scoprirà che il cavolo nero, il ra-dicchio rosso, l’indivia, il porro, il carciofo, la lattuga, la pera e la mela sono degli ottimi “anticariogeni”. “Abbiamo accettato volentieri -spie-

ga il presidente dell’associazione “Agricoltura è Vita/Cia” Matteo An-sanelli- di partecipare alle iniziative connesse al Mese della Salute Ora-le, con il preciso obiettivo di dare il nostro contributo per innalzare il livello di consapevolezza e di cono-scenza dei consumatori in materia di alimentazione e produzioni agri-cole. Per noi è una grande occasione per stare a contatto con le persone, fornendo informazioni e promuo-vendo contestualmente il consumo di prodotti salubri e buoni. La nostra agricoltura è ricca di produzioni e va-rietà di frutta e verdura. Arriveremo a chiedere all’industria specializzata in prodotti per la salute orale di stu-diare un dentifricio che sia al 100% naturale a base di pasta di mela”.

Salute

prontodentista.it e www.cia.it) attra-verso nozioni e strumenti utili a trac-ciare le abitudini alimentari giorna-liere per imparare a ridurre il rischio di sviluppare la carie anche mediante l’alimentazione.Il carciofo di Brindisi, dai capolini te-neri e sapidi, è un prodotto IGP tipico della Puglia. Ha un sapore dolce il che lo rende gradevole anche crudo ed è un ottimo alimento anticariogeno. In-sieme alla grande varietà di frutta e verdura di una delle regioni italiane a più alta ‘vocazione’ agricola, ha aper-to il Mese della Salute Orale ed è stato il protagonista della “spesa salva-denti” presso la Masseria Chi-

nunno ad Altamura.Al desk ‘Obiettivo Zero Ca-rie’ allestito presso la Masseria, ad attendere i cittadini ci sono stati: un ‘professionista del sorriso’ igienista SIDO che ha fornito nozioni e sugge-rimenti su come ottenere una perfetta igiene orale; un agronomo CIA che ha dato notizie, suggerimenti e consigli sui valori nutritivi, cariogeni, antica-riogeni e cariostatici dei cibi abbinati ad un programma educativo che de-clina i contenuti del Regolario e della Piramide Odonto-alimentare; un’ho-stess che ha effettuato la prenotazio-ne per la visita gratuita per coloro che ne hanno fatto richiesta.

Page 22: FOGLIE n.04/2015

www.foglie.tv22

l’ ortofrutta nella Gdo chiude il 2014 con un sostanzia-le stallo dei volumi ed una

perdita in valore nelle vendite di 4,4 punti percentuali. Se si analizzano gli ultimi mesi, però, si nota come da set-tembre i segnali positivi - soprattutto nei consumi - siano in costante crescita. Inoltre, da una prima analisi dei dati di gennaio il trend sembra essere confer-mato. Nell’anno passato soffre maggior-mente la frutta, che perde anche a volu-me, mentre la verdura mostra perfor-mance migliori a valore ma soprattutto a quantità (+1,7%). A livello di superfici nessuna differenza tra piccole e grandi, mentre sembra palese la scelta del peso variabile rispetto al peso imposto nel grafico sulla modalità di vendita.

Scendendo nei particolari delle sin-gole famiglie, per la frutta notiamo buoni risultati a volume per mele, ba-nane, pere ma con vendite a valore ne-gative o di poco positive, come per le banane. Si evidenzia, comunque, una situazione generale poco felice per questa macro categoria. Netta flessio-ne di arance e pesche/nettarine, il cui calo dei prezzi rispetto al 2013 non ha fatto da volano ai consumi. Caduta significativa anche per le angurie, che hanno mostrato nel 2014 una perdita di oltre 18 punti a volume e di oltre 20 a valore. Buoni risultati per le ananas.

Rispetto al 2013, rimangono pratica-mente costanti le performance della IV gamma, la cui incidenza sul totale delle vendite a valore rimane, come sempre, la più alta del resto delle ca-tegorie/specie. Lieve flessione per i pomodori a valore e a volume. Per le altre solanacee (patate, peperoni e melanzane) trend deflattivo che supe-ra i 16 punti percentuali. Peperoni e melanzane con consumi positivi, pa-tate in flessione.

agricoltura

Falsa partenza, ripresa nell’ultimo quadrimestre

il 2014 dell’ortofrutta in gdo

Page 23: FOGLIE n.04/2015

n°4 - 1 marzo 2015 23

S i aggrava la crisi della Gdo in Puglia. In una conferenza stampa svoltasi a Bari Mario

Zucchelli, presidente di Coop Esten-se, che conta nella regione due super-mercati e dieci iper (quattro dei quali nel barese), ha annunciato l’impegno a contenere i costi i fissi e a rilanciare le vendite, dichiarando però conte-stualmente la necessità di mettere in mobilità circa 200 lavoratori. Obiet-tivo: recuperare i 50 milioni di euro persi nella regione negli ultimi cin-que anni (12 dei quali solo nel 2014). Zucchelli ha puntato l’indice accusa-tore contro “le forme illegittime di concorrenza: lavoro nero, elusione, evasione, frodi”, citando poi l’Istat: “In Puglia il dato generale del lavoro irre-golare è passato dal 13,6% del 2004 al 16,6%, mentre altre indagini indicano che la percentuale sale al 20% nel set-tore del commercio; si registra inoltre un livello di evasione fiscale del 50% più alto della media italiana, pari al 26% rispetto al Pil della regione”. Tempi duri pure per Auchan: da tempo, scrive gdoweek.it, istituzio-ni e sindacati sono a confronto per definire le conseguenze dovute al cambio d’insegna dell’ipermerca-to del centro commerciale Bariblu di Triggiano (Bari) in Ipersimply. Al ridimensionamento sono interessa-ti 130 lavoratori. Attivato un tavolo tecnico tra sindacati di categoria e l’assessore alle Attività Produttive e vicepresidente della Giunta della Regione Puglia, Loredana Capone. Anche il colosso enogastronomico Ea-taly aperto nel capoluogo pugliese sarebbe in difficoltà per il secondo anno consecutivo.

tempi duri per Coop Estense ed auchan

crisi pesante per la gdo in Puglia

Page 24: FOGLIE n.04/2015

www.foglie.tv24

la Commissione Europea, dopo anni, ha dato un primo via libera.Grandi benefici per le imprese vivaistiche

Passi avanti nell’aggiornamento dei codici doganali

a NVE, Associazione Nazio-nale Vivaisti Esportatori continua la sua attività di

sostegno alle imprese florovivaisti-che italiane con successo, grazie ad un nuovo traguardo raggiunto: il 17 Febbraio, il Comitato ortofrutta alla DG Agri, Direzione Generale per l’A-gricoltura e lo Sviluppo Rurale della Commissione Europea, ha dato parere favorevole alla mozione per la modi-fica dei codici doganali del Capitolo 6 della Nomenclatura Combinata, pro-posta dal Ministero Italiano delle Poli-tiche Agricole, Alimentari e Forestali.Il supporto di ENA (European Nur-serystock Association), di cui fa parte ANVE, presso la Commissione Euro-pea è stato determinante.Dal 2012 infatti, il MIPAAF, insieme ad ISMEA, lavorano alla proposta di modernizzazione dei dazi doganali inserendo cambiamenti che rendesse-ro più efficace l’identificazione della piante commercializzate. Dopo una prima contrarietà dell’Union Fleurs riguardo le modifiche richieste per i codici dei fiori recisi e delle fronde, nell’autunno del 2014 il Mipaaf in-sieme ad Ismea hanno avviato delle relazioni bilaterali con Union fleurs e con Floraholland per giungere ad una nuova bozza che tenesse conto dei suggerimenti dei rappresentanti del commercio internazionale.Oltre ai rappresentanti del commer-cio internazionale dei fiori, il Mipaaf ha invitato l’ANVE a presentare il 29 Gennaio durante l’assemblea dell’E-NA, ad Essen, la proposta italiana per l’ammodernamento dei codici doga-nali del capitolo 6. L’interesse suscitato dalla proposta, opportunamente presentata con una breve sintesi delle motivazioni che rendevano urgente l’intervento sui codici riguardanti gli alberi e arbusti da esterno, ha consentito un dibattito favorevole tra i paesi associati all’ENA (che raggruppa 17 nazioni europee) che si è concluso con la predisposi-zione di un documento contenente il parere positivo da inviare al Mipaaf e alla DG AGRI a Bruxelles.

agricoltura

Ciò ha reso più agevole lo sviluppo po-sitivo della mozione presentata dall’I-talia presso la DG AGRI che tuttavia non è vincolante ai fini dell’esame fi-nale che avverrà presso la DG TAXUD a marzo. Oltre al sostegno di ENA si è poi aggiunto un informale consenso a proseguire anche da parte di un’altra im-portante associazione, il COPA-COGECA.La modifica dei codici doganali è mol-to importante per il settore del floro-vivaismo italiano ed europeo. I codici vigenti, infatti, risultano per il settore troppo generici, limitandosi perlopiù ad una divisione “Piante vive” ed “Al-tro”, che non consente di monitorare adeguatamente i flussi generati dagli esportatori. La proposta italiana, verte sostanzialmente su due punti: intro-durre un codice specifico per Cytrus e sempreverdi, due delle categorie più commercializzate, e utilizzare una tipologia di codici che dichiari i pezzi venduti piuttosto che le tonnellate.Entrambe le modifiche hanno lo sco-po di consentire una valutazione più realistica dei flussi di mercato, sia a livello statistico, in termini di vendite reali, sia conoscitivo, di studio e svi-luppo delle tendenze. E’ evidente che

questa modifica porterà forti benefici alle imprese nell’analisi dei mercati, nel marketing di prodotto e nella pro-grammazione della produzione.A questo punto non resta che attende-re con fiducia il voto della DG TAXUD, la Direzione Generale Fiscalità e Unio-ne Doganale della Commissione UE, il prossimo marzo.Grande soddisfazione è stata espressa dal Ministero e da ISMEA “ll succes-so della proposta ottenuto grazie al ruolo svolto dal Mipaaf, coadiuvato da ISMEA, presso la Commissione UE – DG AGRI, è stato favorito anche dal supporto strategico di ANVE, che at-traverso l’ENA è riuscita a dare mag-giore forza alle proposte del Ministero”.“Quello che abbiamo raggiunto è un risultato importantissimo – dichiara Marco Cappellini, Presidente dell’AN-VE – che non fa che confermare quan-to il contributo della nostra Associa-zione nel campo del vivaismo interna-zionale sia fondamentale. Attraverso un impegno costante, siamo riusciti a farci sentire anche fuori dal Paese e non possiamo che essere fieri dei ri-sultati raggiunti”.

Page 25: FOGLIE n.04/2015

25n°4 - 1 marzo 2015

dal decreto Milleproroghe buone notizie anche in materia di sicurezza

Posticipato il patentino per le macchine agricole

i l mondo agricolo ha accolto con favore i provvedimenti appena approvati alla Camera con i quali

vengono inseriti nel decreto “Mille-proroghe” il rinvio delle scadenze dei termini per la revisione obbligatoria delle macchine agricole più vecchie e dell’entrata in vigore dell’obbligo dell’abilitazione all’uso delle macchi-ne agricole (il cosiddetto “patentino”). Il provvedimento Milleproroghe, su cui il Governo ha posto la fiducia alla Camera, contiene altre novità di inte-resse per il mondo agricolo in tema di sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, Sistri ed energie rinnovabili.

REVISIONE MACChINE AGRICOLEProvvedimento atteso ma pur sempre gradito, la conferma della proroga del-la revisione delle macchine agricole, a partire dai mezzi immatricolati prima del 10 gennaio 2009. Più precisamen-te è stato confermata la prorogata al 30 giugno 2015 dell’emanazione del

decreto attuativo e, conseguentemen-te, al 31 dicembre 2015 l’avvio del processo di revisione delle macchine agricole in circolazione. Inoltre, ven-gono differiti al 7 ottobre 2016 gli adempimenti per i contenitori distri-butori mobili di capienza tra i 6 mc e i 9 mc. A quella data si dovrà richiedere al Comando provinciale dei vigili del fuoco l’esame dei progetti di nuovi impianti e di modifiche da apportare a quelli esistenti, che comportino un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio. Il Comando sarà tenuto a effettuare controlli, at-traverso visite tecniche. Non sono in-vece tenuti agli adempimenti i deposi-ti di capienza geometrica sino a 6 mc.

SIStRISono prorogate al 1 aprile le sanzioni relative alla mancata iscrizione delle imprese al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) e al mancato pagamento del contributo

per l’iscrizione al SISTRI.PAtENtINO PER MACChINE AGRI-

COLEIl termine per l’entrata in vigore dell’obbligo dell’abilitazione all’uso delle macchine agricole (patentino) è stato prorogato al 31 dicembre 2015. Il precedente termine era il 22 marzo. Confermata l’esenzione dall’obbligo del patentino per chi può autocerti-ficare di avere esperienza nell’uso di macchine agricole per almeno due anni nell’ultimo decennio.

EnErgiE rinnovabili – zonE tERREMOtAtE

Il Milleproroghe sposta dal 31 dicem-bre 2014 al 31 dicembre 2015 il ter-mine entro il quale devono entrare in esercizio gli impianti alimentati da fonti rinnovabili realizzati (o in fase di realiz-zazione) nelle zone colpite dal sisma del maggio 2012, distrutti od oggetto di or-dinanze di sgombero, per accedere alle incentivazioni cui avevano diritto.

Page 26: FOGLIE n.04/2015

www.foglie.tv26

una delle “mode” del momento

tutto sulle Bacche di gojig oji Berries è il termine più

diffuso al mondo per iden-tificare un tipo di bacche

considerate la nuova sorgente della giovinezza.A loro sono stati imputati un numero ragguardevole di effet-ti salutari benefici. Ma come in ogni altra cosa al mondo: il troppo stor-pia! Ed allora sarebbe bene sottoli-neare eventuali effetti secondari, le famose controindicazioni, per coloro che potrebbero abusarne in maniera scriteriata. Di seguito un utile vade-mecum: Che cosa sono le Bacche di Goji?La bacca di goji è anche chiamata wolfberry, che in italiano potremmo tradurre “bacca del cacciatore”. E’ un frutto di colore arancio misto a ros-so e la sua provenienza è orientale. Si tratta, infatti, di una pianta nativa della Cina, dove gli abitanti consuma-no questa bacca da generazioni nella convinzione che preservi la salute e garantisca una vita lunga. A parte que-sta generalizzazione, se ne suggeriva il consumo soprattutto a quei soggetti che sembravano soffrire di diabete, pressione alta, febbre, diminuzio-ne della vista correlata all’età, etc. Le bacche del Goji sono i frutti di due specie particolari di piante decidue che appartengono alla famiglia delle

agroalimentare

Solanacee: Lycium barbarum e Lycium chinense. E’ piuttosto comune trovarle in regioni dal clima temperato e nelle regioni subtropicali. Oltre alla Cina, Himalaya, Tibet e Mongolia possono vantarne una coltura diffusa. Se con-sumate con moderazione non ap-portano nessun effetto secondario serio, almeno stando alle ricerche sin qui condotte. Ma le cose cambiano qualora se ne facesse un uso eccessi-vo. Le bacche di goji vengono tradizio-nalmente consumate crude ma ci sono anche di preparati cotti o essiccati al sole (proprio come i fichi o l’uva pas-sa). Il più delle volte vengono aggiunti a tisane o succhi o vini.Composizione chimica delle bacche di goji. Gli studi condotti sulle bacche di goji hanno permesso di isolare ca-rotenoidi come il betacarotene, la luteina, il licopene, la zeaxantina, la zeaxantina dipalmitato, polisac-caridi (presenti specialmente nella polpa di cui compongono da soli circa il 30%), le vitamine (C ed E), acidi grassi, betaina (permette la ritenzio-ne idrica nelle cellule, proteggendole dagli effetti della disidratazione, leg-gasi migliore tonicità ed elasticità del-la pelle) e peptidoglicani. Le bacche contengono quantità ottimali di cal-cio, potassio, ferro, zinco e selenio e di riboflavina. Possiedono inoltre un 14% di proteine, un 8% di fibre ed un

20% (totale) di carboidrati.La composizione aromatica, invece, è fortemente influenzata da sostanze volatili quali: steroidi, glicolipidi (è inclusa la presenza dei cerebrosidi), glicosidi, glucopyranosides e alcaloi-di (tanto per fare due nomi diciamo spermina alcaloide e alcaloidi po-liossidrilati). Ma sono presenti altri composti come i flavonoidi fenolici, le ammidi, i composti peptidi ciclici ed i sesquiterpeni (classe di terpeni costi-tuiti da tre unità isopreniche). Nella foglia sono inoltre presenti rutina, acido clorogenico (chimicamente è l’estere dell’acido caffeico con l’acido-chinico) e lyciumosides.Nella corteccia della radice, invece, sono state identificate diverse am-midi fenoliche.Rame, ferro, fosforo e manganese aiutano a regolare il metabolismo energetico. Potassio e magnesio, presenti in considerevoli concentrazioni, aiutano ad aumentare la resistenza muscolare. Zinco e cromo attivano il metabolismo dei macronu-trienti offrendo un valido aiuto nel-le diete.bacche di goji Effetti benefici Sulla SaluteDiverse ricerche sono concordi con il fatto che consumare abitualmente le bacche di goji possa portare a dei be-nefici salutari. Infatti grazie ai potenti antiossidanti di cui sono composte, e grazie ad altre sostanze, le wolfberri-

Page 27: FOGLIE n.04/2015

n°4 - 1 marzo 2015 27

es (e ad essere onesti anche altri frutti di bosco in generale, seppur in quan-tità minore) aiutano l’organismo a mantenersi giovane (gli antiossi-danti combattono i radicali liberi che potrebbero danneggiare il DNA), a difendersi dalle neoplasie (il siste-ma immunitario diviene più efficiente nella lotta alla formazione di cellule tumorali) e da altre malattie a ca-rico del sistema cardiocircolato-rio (abbassando i livelli di colesterolo cattivo).Bacche di Goji Controindicazioni ed Effetti Collaterali GraviAnche se abbiamo detto tutto il bene possibile delle bacche di goji, dobbia-mo anche rivelare che ci sono tutta una serie di possibili interazioni con eventuali trattamenti farmacologici in un soggetto. Ad esempio coloro che assumono warfarina (un farmaco an-ticoagulante cumarinico) dovrebbero evitare il consumo di goji.Le bacche inoltre sembrano interferire con i farmaci regolatori della pressione sanguigna e del diabete.• Soggetti che assumono farmaci regolatori della pressione non do-vrebbero consumare a cuor leggero le wolfberries. Esse tendono a far calare la pressione sanguigna potendo cau-sare anche ipotensione a causa di un suo sinergismo con eventuali farmaci ipertensivi. Quindi massima atten-zione, se assumi: captopril, enalapril, losartan, valsartan, diltiazem, amlodi-pina, idroclorotiazide, furosemide ecc.• Soggetti che assumono anticoagu-lanti per ridurre eventuali ostruzioni nei vasi sanguigni potrebbero andare in contro ad un maggiore rischio di ef-fetti collaterali gravi. Un nome su tutti è quello del Warfarin (Coumadin ®). Le evidenze di interazioni sono state riscontrate in più casi con parziali al-terazioni della terapia farmacologica ed una aumentata incidenza di ecchi-mosi e/o emorragie;• Soggetti che assumono farmaci per il controllo del diabete: l’inte-razione con le bacche di goji potrebbe provocare fenomeni di ipotensione, sensazioni di vertigini, (e soprattutto) abbassamento eccessivo della glice-mia e svenimenti. Ecco alcuni esempi di ipoglicemizzanti: glimepiride, glibu-ride, insulina, pioglitazone, rosiglitazo-ne, clorpropamide, glipizide, tolbuta-

mide ecc.• Soggetti che assumono farma-ci metabolizzati a livello epati-co (substrati del citocromo P450 2C9, CYP2C9): possono verificarsi delle interazioni negative che influenzino la velocità di metabolizzazione dei farmaci alterando in tal modo il buon esito di una cura.• Soggetti che assumono bacche in quantità eccessiva possono andare in contro a diarrea e crampi addomi-nali di diversa entità. Infatti le bacche di goji, come tanti frutti secchi, vengo-no usate da tempo come rimedio na-turale contro la costipazione.• Inoltre devono stare attenti i sog-getti allergici al polline. Una loro as-sunzione potrebbe portare a crisi re-spiratorie, nausea, orticaria e capogiri.In che forma sono commercializza-te le bacche di goji?Il mercato delle bacche di goji è veramente vario. Molti di voi credono di poterle com-prare solo sotto forma di polpa es-siccata, e venduta praticamente allo stesso modo delle bustine dell’uva passa, o di succo. Ma la realtà è più variegata. Dal suo boom commerciale, era il lontano 2002, ad oggi la creati-vità dei commercianti e dei merchant multi-livello (che alle volte ti osses-sionano veramente nel descrivere le mirabolanti proprietà benefiche di un prodotto) ha preso la forma di:– bacche essiccate; – barrette ai cereali con pezzetti di

bacche; – succhi di frutta; – succhi concentrati di goji; – purea; – polveri (alle quali aggiungere acqua per dar vita estemporaneamente al succo); – yogurt; – capsule a base di estratti secchi standardizzati (a mò di integrazione alimentare); – oli di semi; – oli essenziali; – additivi alimentari da mescolare a vari prodotti; – saponi per la pulizia della pelle;

Page 28: FOGLIE n.04/2015

www.foglie.tv28

l unedi 23 febbraio si è svolto a Lucera (FG) il primo di una serie di appuntamenti orga-

nizzati da Bayer CropScience: incontri formativi dedicati agli agricoltori con focus sulle principali patologie che attaccano le colture e sulle strategie e soluzioni per difenderle al meglio. L’incontro pugliese, coordinato dal Dott. Gianluca Chieppa (referente comunicazione della federazione Or-dine Agronomi di Puglia) ha visto la partecipazione di diversi esperti del settore: • aniello Crescenzi (Università della Basilicata) ha affrontato il problema delle orobanche.Diffusa in molte regioni d’Italia, quest’ erba infestante parassitizza le piante di pomodoro provocando danni signi-ficativi alle produzioni. Il suo control-lo è molto difficile e ad oggi esistono criticità legate ai limiti degli strumen-ti a disposizione.A tal proposito è stato presentata una sperimentazione che ha messo a con-fronto mezzi chimici, biologici e me-todi agronomici. I risultati mostrati hanno evidenziato che solo dall’inte-grazione di molteplici tecniche è pos-sibile ottenere risultati interessanti.• Salvatore Germinara (esperto di entomologia, professore dell’Univer-sità di Foggia) ha focalizzato il suo intevento sulla problematica dei le-pidotteri e sul controllo integrato. Il professore ha sottolineato come i le-pidotteri più dannosi al pomodoro da industria appartengano a due grossi gruppi: gelechidi e nottuidi. Questi insetti determinano danni sia all’ap-parato aereo sia ai frutti riducendo la resa e conseguentemente il reddito degli agricoltori. In questo caso, è di fondamentale im-portanza il monitoraggio delle popo-lazioni: solo così è possibile esaltare al meglio le caratteristiche dell’agro-farmaco e ottenere conseguentemen-te i migliori risultati.• Daniele D’Ascoli (Bayer Vegeta-

agricoltura

bles Seeds) ha presentato un ampio assortimento varietale: Vulcan, Del-fo, Kendras, Taylor, Creso. Si tratta di piante produttive altamente innova-tive capaci di adattarsi ad ambienti diversi e resistere alle avversità, ri-spondendo così alle esigenze della moderna industria di trasformazione.• Carlo Risi (Bayer CropScience) ha presentato le soluzione tecniche per la difesa del pomodoro da industria mettendone in evidenza le criticità principali.Tra le tante attività svolte dall’agri-coltore nel suo percorso produttivo, il diserbo rappresenta un’operazione fondamentale che deve essere esegui-

ta in modo corretto fin da subito con trattamenti in pre-trapianto. In que-sto modo è possibile contenere le in-festanti nelle fasi successive. Il pomodoro da industria, però, con il proseguire del proprio ciclo, si trova a dover affrontare attacchi di malattie fungine e insetti che, se non control-lati, possono ridurre la resa e conse-guentemente il reddito degli agricol-tori.Come risponde Bayer CropScience ? Proponendo prodotti, soluzioni e ser-vizi innovativi. Per operare al meglio ed ottenere il meglio.

un incontro formativo per la crescita professionale degli agricoltori. Con Bayer CropScience

Pomodoro da industria: scelte varietali e nuove strategie di difesa

Page 29: FOGLIE n.04/2015

29n°4 - 1 marzo 2015

Page 30: FOGLIE n.04/2015

www.foglie.tv

Nel 2014 è aumentata la circolazione dei falsi. Boom per 20 e 50 euro

Euro: allarme false banconotea LLARME EuRO FALSI -

Un pericoloso allarme è quello lanciato la scor-

sa settimana dalla Banca centrale europea in merito alla circolazione di banconote contraffatte. Secondo dettagliate indagini svolte in riferi-mento alla seconda metà dell’anno passato, è emerso che il numero del-le banconote euro false messe in cir-colazione in tutta l’area è aumentato. AuMENtANO I FALSI – La Banca centrale europea ha affermato in-fatti che proprio nella seconda metà del 2014 sono state ritirate dalla cir-colazione ben 507 mila banconote false. Un siffatto ammontare è sta-ta la prova lampante dell’aumento delle falsificazioni. Il boom dei casi è allarmante. Si rileva che rispetto al secondo semestre del 2013, nello scorso anno vi sia stata un’impen-

nata del 44%. A ciò si aggiunge un altro fattore per nulla rassicurante: l’Istituto di Francoforte ha dichiara-to che il numero di euro falsi identi-ficati è “nel complesso ancora mol-to basso”. Le banconote falsificate nell’86% dei casi erano tagli da 20 e 50 euro, mentre solo il 4% delle banconote false identificate riguar-da i tagli da 10 e 5 euro. RICONOSCERE I FALSI – Alla luce di questo aumento, in merito al qua-le la Banca centrale europea mostra non poche preoccupazioni, l’Istituto ha ritenuto necessario diffondere delle linee guida semplici per il rico-noscimento, quindi la segnalazione, delle banconote false da parte dei cittadini. Il riconoscimento si so-stanzia in tre parole chiave: tocca-re, guardare e muovere. Toccando, guardando e muovendo le banco-

note, i cittadini potranno facilmente percepire eventuali anomalie sin-tomatiche del fatto che gli euro che si stringono in mano sono dei cla-morosi falsi. Tali anomalie possono essere riscontrate nella carta, negli ologrammi e nella filigrana. PROVENIENZA E CIRCOLAZIONE DEI FALSI – Detto questo, la Banca centrale europea ha altresì stilato una sorta di mappa finalizzata a mettere in luce i luoghi di rinveni-mento, distribuzione e falsificazio-ne di siffatte banconote. Dunque, stando ai riscontri effettuati, il 97,5% delle banconote contraffatte è stata rinvenuta degli Stati appar-tenenti all’Eurozona. Il 2% dei falsi proviene da Paesi comunitari che però non sono membri dell’area dell’euro. Infine, solo lo 0,5% dei falsi arriva da Stati extracomunitari.

I ragazzi della De Gasperi di Noicattaro

mondogal

Il GAL porta nelle scuole del sud est barese il progetto di cooperazione dedicato alla promozione della filiera corta

la buona alimentazionee i prodotti tipici si imparano a scuola

di Rocco Resta

è stato firmato nella sede del GAL Sud Est Barese (Seb) a Mola di Bari il protocol-

lo d’intesa sottoscritto da 13 istituti delle scuole primarie dei sei comuni grazie al quale gli alunni tra i sette e i dieci anni avranno l’opportunità di partecipare a delle attività di sensibi-lizzazione sui temi della filiera corta e della alimentazione sana legata alle produzioni a km 0. Il GAL, con il supporto di esperti nu-trizionisti, attiverà dei moduli per un totale di 45 ore ad istituto a partire da marzo fino alla fine dell’anno. Durante queste lezioni gli alunni scopriranno quali sono i prodotti di stagione, con particolare attenzione ai prodotti tipi-ci e i benefici del consumo di prodot-ti locali e stagionali nell’ambito della

dieta mediterranea, il tutto supporta-to dai materiali didattici che sono sta-ti elaborati appositamente per questo progetto. A supporto delle attività è stato infatti preparato appositamente un kit educativo contenente un e-book

che racconta le storie di due simpatici personaggi: “Slurp e Gnam”, un fumet-to dall’evocativo titolo “Il viaggio di Corto Circuito” ed un video gioco “Eco-warriors” che coinvolgeranno gli alun-ni in appassionanti giochi educativi.

Page 31: FOGLIE n.04/2015

n°4 - 1 marzo 2015 31

anche l’ italia tra i più grandi utilizzatori al mondo di questo grasso

olio di palma: change org lancia l’allarmee denuncia rischi sanitari e ambientali

di Paola dileo

c resce l’attenzione dell’opi-nione pubblica sul sempre più contestato grasso tropi-

cale: l’olio di palma. È recente la mobi-litazione di Change Org subito con-divisa da Il Fatto Alimentare e Great Italian Food per una petizione contro l’olio di palma nei prodotti alimenta-ri. In soli pochi mesi le firme raccol-te sono risultate 100.000, non solo, nell’immediato sei catene alimentari della grande distribuzione organiz-zata come COOP, ESSELuNGA, CAR-REFOuR, IKEA, LD DISCOuNt, MD MARKEt, hanno sottoscritto l’impe-gno a trovare ingredienti alternativi; in alcuni casi l’offerta di prodotti da forno e non, con altri oli vegetali, è già avvenuta a prezzi invariati se non più vantaggiosi. Il coinvolgimento di distributori alimentari di rilevo in-ternazionale è un segnale importante nell’ambito di un percorso intrapreso anche in altri paesi. Mentre in Bel-gio sul suo utilizzo si è ufficialmente pronunciato il Consiglio Superiore della Sanità, che ne ha raccomandato di limitarne l’impiego e l’assunzione. Si perché quest’olio vegetale è il più diffuso nell’industria alimentare per la realizzazione di margarine, creme spalmabili, merendine, snack, cra-ckers, biscotti, grissini, e in generale per tutti i prodotti da forno dolci e salati. Viene preferito ad altri gras-si di origine vegetale perché estre-mamente versatile ed economico. È quindi un ingrediente onnipresente che in etichetta spesso si cela dietro la generica voce “oli vegetali”. L’al-larme giunge dai nutrizionisti che in più occasioni hanno denunciato: “l’assunzione costante di cibi a base di questo olio esotico può risultare dannoso per la salute perché ricco di grassi saturi estremamente pericolosi per le arterie e il metabolismo in ge-nerale”. Infatti i cosiddetti cibi spaz-zatura , ricchi di questi grassi, sono

agricoltura

in grado di risvegliare alcuni ricettori presenti sia sulla lingua che nello sto-maco, anche definite “molecole del piacere” che aumentano il senso di fame e di dipendenza proprio come la marijuana , diversamente dall’olio extravergine d’oliva che induce alla sazietà. In forza di ciò tra le richieste avanzate dalla campagna di sensibiliz-zazione, c’è anche quella di escludere dalle pubbliche forniture l’olio di pal-ma e di eliminarlo da tutti i capitolati d’appalto per l’approvvigionamento delle mense scolastiche , ospedaliere, aziendali, nonché dei distributori au-tomatici collocati in scuole e in pub-blici uffici. In Italia la petizione contro il grasso alimentare è stata tradotta in risoluzione parlamentare grazie all’attenzione del deputato M5Stelle Matteo Mantero. Documento pre-sentato alla Camera Congiunta Affari Sociali e Agricoltura della Camera dei Deputati. Sconcerta che l’Italia, il Pa-ese dell’olio extravergine d’oliva per definizione, si riveli essere uno dei più grandi utilizzatori di olio di palma, a danno di oli maggior pregio. Purtrop-po la richiesta di questo grasso vege-

tale è in continuo aumento in tutto il mondo come i territori da destinare alla coltivazione di palme da olio, sa-crificando milioni di ettari di foresta tropicale. Un diboscamento selvaggio in atto in Malesia, in Indonesia – solo alcuni esempi – con effetti deteriori sulla biodiversità.

Page 32: FOGLIE n.04/2015

www.foglie.tv


Recommended