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Il Sistema Informativo
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La contabilit analitica
Parte I
Principi di base
Rovereto, Febbraio 2007
Alessandro Capodaglio
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SommarioSommarioSommario
Parte I Il sistema informativo aziendale Contabilit generale e contabilit analitica Definizione e scopi della contabilit analitica Definizione di costo Classificazione funzionale dei costi Configurazione dei costi degli oggetti di riferimento Le forme della contabilit analitica
Parte II Un caso pratico di contabilit analitica
Parte III Contabilit di magazzino e budget
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Il sistema informativo aziendaleIl sistema informativo aziendaleIl sistema informativo aziendale
Sistema delle Sistema delle informazioni contabiliinformazioni contabili
Strumenti di valutazione dei Strumenti di valutazione dei risultati prodotti risultati prodotti
dalldallorganizzazioneorganizzazione
Strumento di motivazione nei Strumento di motivazione nei confronti dellconfronti dellorganizzazioneorganizzazione
Strumento di comunicazione Strumento di comunicazione tra direzione e organizzazionetra direzione e organizzazione
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Il sistema informativo aziendaleIl sistema informativo aziendaleIl sistema informativo aziendale
Fenomeni Fenomeni esterniesterni
Informazioni Informazioni esterneesterne
Rilevazioni Rilevazioni elementarielementari
Documenti Documenti originari originari
((fonti esterne)fonti esterne)
Fatti Fatti amm.viamm.viaziendaliaziendali
ContabilitContabilitgeneralegenerale
ContabilitContabilitanaliticaanalitica
Statistica Statistica aziendaleaziendale
ElaborazioniElaborazioni
ContabiliContabili
Bilancio di es.Bilancio di es.
AnaliticheAnaliticheRisultati di Risultati di dettagliodettaglio
StatisticheStatisticheAnalisi Analisi
conscons././prevprev..
Sintesi periodicheSintesi periodiche
SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
INFORMAZIONI UTILIZZATE
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La contabilitLa contabilitLa contabilit direzionaledirezionaledirezionale
Piani a medio e lungo Piani a medio e lungo periodoperiodo
ContabilitContabilit analiticaanalitica
Budget (piani operativi)Budget (piani operativi)
Altre contabilitAltre contabilitContabilitContabilit generalegenerale
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La contabilitLa contabilitLa contabilit generalegeneralegenerale
CO.GE. come sistema di scritture per:
OBIETTIVO PRIMARIO: Determinare il reddito di esercizio ed il connesso capitale di funzionamento
OBIETTIVO SECONDARIO: Controllare i movimenti finanziari della gestione
Mediante la tecnica dei quozienti di bilancio e dei flussi finanziari fornisce indicazione sugli andamenti degli affari.
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La contabilitLa contabilitLa contabilit generalegeneralegenerale
Limiti:
Si riferisce alla gestione globale dellimpresa, mentre lassunzione delle decisioni richiede informazioni di dettaglio
Riguarda lo svolgimento della gestione passata, mentre le operazioni devono essere decise sulla base delle conoscenze e delle ipotesi riferite al futuro
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Le contabilitLe contabilitLe contabilit specialispecialispeciali
Speciali perch perseguono scopi diversi soddisfano le necessitinformative aziendali non esaurite dalla contabilit generale
Contabilit industriale o analitica o dei costi;
Contabilit di magazzino
Contabilit del personale
Contabilit delle immobilizzazioni
Sistema informativo integrato: i dati tipici di una contabilitvengono automaticamente impiegati dallinsieme delle rilevazioni contabili legate a sistema
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Co.Ge.Co.Ge.Co.Ge. E E E Co.A.Co.A.Co.A.
COGE COA
Scopo
Fornisce informazioni di carattere generale e globale sull'azienda:- reddito;- capitale di funzionamento;- controllo dei movimenti finanziari della gestione.
Fornisce informazioni di dettaglio dei fenomeni aziendali:- costi- ricavi;- risultati di singole operazioni o di aggregati ridotti di operazioni.
Destinatari dei risultati
Sono prevalentemente le classi di interesse esterne all'azienda (clienti, fornitori, fisco, etc). strumento di informazione.
Sono in via esclusiva gli organi interni di gestione aziendali. prevalentemente strumento di gestione.
Forme di svolgimento
Normalmente la partita doppia che consente la rilevazione sotto un duplice aspetto (finanziario ed economico).
Variano a seconda dell'organizzazione contabile e dei risultati ai quali si vuole giungere.
Riferimento temporale dei dati
Rileva dati in via consuntiva.
Effettua rilevazioni in via:- preventiva: per ottenere informazioni per le scelte;- consuntiva: per verificare la congruit dei risultati ottenuti.
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Co.Ge.Co.Ge.Co.Ge. E E E Co.A.Co.A.Co.A.
COGE COA
Estensione spaziale dei dati
Fatti aziendali esterni che comportano di norma variazioni numerarie e che sono in grado di influire sul reddito.
Fatti che sono suscettibili di analisi sotto ogni aspetto, con particolare riferimento ai costi, ai ricavi e ai risultati parziali.
Momento della rilevazione
Momento della manifestazione numeraria (espressione esterna dei costi e dei ricavi).
Momento del consumo dei fattori di produzione o dell'ottenimento dei risultati (momento tecnico - economico).
Tipo di analisi delle operazioni aziendali
Di norma costi e ricavi sono rilevati secondo il criterio causale o per natura (con riferimento alle cause immediate che fanno sorgere i costi o i ricavi) o, al massimo, per destinazione per grandi aree aziendali.
Costi e ricavi sono di norma rilevati per destinazione, con riferimento alla causa specifica dell'operazione.
ObbligatorietTrattasi di rilevazioni previste come obbligatorie.
Non prevista come obbligo legale, quindi pu assumere forme diversissime in relazione ai vari scopi per cui viene composta.
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Co.Ge.Co.Ge.Co.Ge. E E E Co.A.Co.A.Co.A.
COGE COA
Grado di analisi
Si riferisce alla situazione generale dell'impresa perch deve fornire informazioni chiare, corrette e veritiere ai terzi.
interessata alle singole parti perch deve fornire informazioni per operare agli organi interi.
Grado di precisione
Richiede la massima precisione possibile in relazione alla natura dei valori (certezza di quelli economici; congruit per quelli stimati o congetturati).
Richiede una minore precisione, ossia la massima precisione conveniente in ordine agli svantaggi e ai vantaggi che comporta.
Tempestivit E' relativa. Deve essere la massima possibile.
ValoriUtilizza nella maggior parte quelli di origine numeraria (salvo le rettifiche di fine anno).
Pu utilizzare valori diversi (es. di sostituzione, standard).
ConclusioniEsaurisce il suo compito nel fornire i dati per il bilancio.
Fa parte del pi ampio sistema informativo per la direzione (management accounting ).
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ContabilitContabilitContabilit analitica analitica analitica definizionedefinizionedefinizione
Complesso di rilevazioni sistematiche, a periodicit infrannuale, volte alla determinazione di costi, ricavi e risultati analitici della produzione aziendale (con formazione del risultato economico di breve periodo)
Analitica: i valori sono riferiti a singoli oggetti della produzione aziendale, siano essi singoli fattori di produzione, singole operazioni, singole attivit, singoli centri di costo, singoli processi, singoli prodotti
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ContabilitContabilitContabilit analiticaanaliticaanaliticascopiscopiscopi
Determinazioni di convenienza economica generali o parziali
Programmare lattivit aziendale
Controllare lo svolgimento dellattivit per verificare se viene effettuata secondo le linee del programma
Valutare i risultati economici riferiti a particolari operazioni o attivit
Fissazione del prezzo di vendita
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ContabilitContabilitContabilit analiticaanaliticaanaliticascopiscopiscopi
Formulazione di giudizi di efficienza, produttivit, rendimento
Efficienza: rapporto fra quantit di fattori impiegati e quantit di fattori che si sarebbero dovuti impiegare o che si sono impiegati in passato
Produttivit: rapporto tra quantit di prodotti ottenuti e quantit di fattori impiegati e il suo andamento dal confronto con rapporti prestabiliti o passati
Rendimento: rapporto fra prodotti ottenuti e prodotti che si sarebbero dovuti ottenere o che si sono ottenuti in passato con una data quantitdi fattori
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ContabilitContabilitContabilit analiticaanaliticaanaliticascopiscopiscopi
Formulazione di giudizi di redditivit:
Redditivit: rapporto fra il reddito ed il capitale investito; di frequente calcolata rispetto ai ricavi di vendita che rappresentano un valore dimmediata disponibilit
Programmazione
Valutazione delle rimanenze desercizio
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La definizione di costoLa definizione di costoLa definizione di costo
Oneri, espressi in moneta, che lazienda sostiene per acquisire i fattori produttivi e, quindi, per ottenere il prodotto
I costi devono essere attribuiti a singole entit facenti parte del complessivo sistema aziendale, denominate OGGETTI DI RIFERIMENTO.
Il concetto di costo non pu ritenersi esaustivo qualora non venga specificato anche loggetto di riferimento cui tale costo si riferisce.
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Gli oggetti di riferimentoGli oggetti di riferimentoGli oggetti di riferimento
Fattori della produzione
Singoli prodotti
Volumi di produzione
Lotti o combinazioni di prodotti
Ripartizioni dellattivit aziendale (reparti, centri operativi)
Entit contabili (centri di costo)
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Gli oggetti di riferimentoGli oggetti di riferimentoGli oggetti di riferimento
Procedimento di imputazione dei costi agli oggetti di riferimento
Analisi dei costi elementari: costi dei singoli fattori di produzione impiegati nellazienda, rappresentano il dato di partenza
Imputazione alloggetto di riferimento del risultato di successive aggregazioni e ripartizioni dei costi elementari
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La classificazione dei costiLa classificazione dei costiLa classificazione dei costi
Ai fini del calcolo del costo relativo ad un oggetto di riferimento occorre classificare i costi a seconda della loro riferibilit ad esso
- Secondo natura: sulla base delle caratteristiche fisiche ed economiche dei fattori impiegati
- Secondo le modalit di attribuzione alloggetto
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Costi speciali e comuniCosti speciali e comuniCosti speciali e comuni
Riferibilit alloggetto secondo natura
COSTI SPECIALI: attribuibili unicamente a quelloggetto di riferimento in quanto sostenuti specificamente per esso
COSTI COMUNI: relativi a fattori che concorrono, direttamente o indirettamente, allo svolgimento di coordinazioni produttive differenti, assunte come distinti oggetti dimputazione dei costi
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Costi diretti e indirettiCosti diretti e indirettiCosti diretti e indiretti
Riferibilit alloggetto secondo le modalit di attribuzione
COSTI DIRETTI: vengono identificati nella loro misura e sono quindi attribuibili immediatamente alloggetto di riferimento (ad es. il costo delle materie prime, il costo del lavoro di fabbricazione, etc.)
COSTI INDIRETTI (overhead): costi che non possibile, o economicamente conveniente, imputare direttamente alloggetto di riferimento e, per questo, devono essere attribuiti per via mediata
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LLLimputazione dei costi indirettiimputazione dei costi indirettiimputazione dei costi indiretti
I criteri di imputazione dei costi indiretti ai prodotti mirano ad individuare un elemento misurabile che funga da parametro per laripartizione di tali costi (detto base di imputazione).
Non potendo instaurare un rapporto di proporzionalit tra il prodotto ed il costo da ripartire, lo scopo si raggiunge attraverso due relazioni:
Fattore della produzione base di imputazione
Base di imputazione Oggetto di riferimento (prodotto)
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Le basi di imputazioneLe basi di imputazioneLe basi di imputazione basi tecniche (basate sui volumi dei fattori produttivi):
volume delle materie impiegate
numero di ore di lavoro diretto impiegate
numero di ore-macchina
numero di chilowatt/ora consumati
basi di costo (valorizzazione dei consumi di fattori produttivi):
costo speciale delle materie
costo della manodopera diretta
costo primo
basi di risultato (basate sui risultati delle produzioni attuate):
volume della produzione ottenuta
valore della produzione ottenuta
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Il coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazione
Elemento conosciuto riferibile sia alloggetto prescelto sia al periodo amministrativo
Si presume un rapporto di proporzionalit fra la grandezza di tale elemento (che viene chiamato base) e lentit del costo da imputare
dato dal rapporto fra il costo indiretto relativo allintero periodo amministrativo e la base riferita al medesimo periodo
Il prodotto fra il coefficiente e la base relativa alloggetto di riferimento determina la quota di costi indiretti imputabili alloggetto stesso
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Il coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazioneAi fini di una corretta selezione della base di imputazione, necessario verificare la rispondenza di questa sotto uno dei seguenti due aspetti:
- criterio tecnico obiettivo o funzionale: verifica lesistenza di una relazione tra la base dimputazione ed i fattori produttivi sottostanti ai costi indiretti. La relazione pu essere di:
causalit: la base causa di sostenimento dei costi indiretti, ovvero sussiste una relazione di causa-effetto tra la base ed i costi indiretti
uso: dato un certo costo indiretto, la base deve essere un indice di un maggiore o minore uso fatto dei fattori indiretti
beneficio: la base indice del beneficio che loggetto di riferimento trae dal fattore indiretto
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Il coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazione
criterio graduato soggettivo o commerciale: verifica lesistenza di un differente tipo di relazione, detta capacit
capacit contributiva: possibilit di coprire i costi indiretti attraverso il prezzo di vendita, che pu essere quindi assunto come base diripartizione
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Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendale
Individua un unico elemento quale base di ripartizione di tutti i costi indiretti
A seconda della base di imputazione prescelta, varia lattribuzione dei costi indiretti ai vari oggetti di costo
Alto grado di soggettivit
La scelta della base di imputazione effettuata in relazione allimportanza del fattore prescelto
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Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico
Unazienda ha compiuto tre lavorazioni A, B, C i cui dati sono:PROD. A PROD. B PROD. C
Materie prime impiegate (kg) 4.000 8.000 12.000 Costo medio unitario delle materie prime impiegate ()
6 5 5
Numero ore lavoro diretto (h) 2.000 3.500 4.500 Costo medio unitario del lavoro diretto () 8 7 7 Ore macchina (h) 1.000 2.500 4.000 Prodotti ottenuti (n) 1.000 1.800 2.500 Prezzo di vendita () 69 65 68
I costi indiretti da ripartire sono:ammortamenti 10.000 manutenzioni e riparazioni 5.000 energia 8.000 manodopera indiretta 12.000 direzione e uffici tecnici 15.000 mensa operai 3.000 materiali indiretti 5.000 magazzini e ufficio controllo quantit 15.000 vigilanza dei reparti e dei magazzini 6.000 assicurazione stabili per materie 1.000 assicurazione stabili per macchianari 800
80.800
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Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico
Si determina il quantitativo totale delle materie prime impiegate
A Kg 4.000 B Kg 8.000 C Kg 12.000
Totale Kg 24.000
Si divide il totale dei costi indiretti per il volume totale delle materie impiegate, ottenendo il coefficiente di imputazione
1. Volume delle materie impiegate
80.800 = 3,36666724.000
Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per i consumi delle materie delle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse
A 3,366667 X 4.000 = 13.467 B 3,366667 X 8.000 = 26.933 C 3,366667 X 12.000 = 40.400
Totale 80.800
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Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico
Totale numero di ore di lavoro nelle tre produzioni
80.800 = 8,08000010.000
Si divide il totale dei costi indiretti per il numero di ore di lavoro diretto, ottenendo il coefficiente di imputazione
2. Numero di ore di lavoro diretto impiegate
Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per le ore di lavoro diretto impiegato nelle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse
A 8,080000 X 2.000 = 16.160 B 8,080000 X 3.500 = 28.280 C 8,080000 X 4.500 = 36.360
Totale 80.800
2.000 3.500 4.500
10.000 Totale
ABC
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Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico
Totale numero di ore macchina
80.800 = 10,7733337.500
Si divide il totale dei costi indiretti per il numero di ore macchina, ottenendo il coefficiente di imputazione
3. Numero di ore macchina
Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per le ore di lavoro diretto impiegato nelle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse
A 10,773333 X 1.000 = 10.773 B 10,773333 X 2.500 = 26.933 C 10,773333 X 4.000 = 43.093
Totale 80.800
1.000 2.500 4.000
7.500 Totale
ABC
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Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico
PROD. A PROD. B PROD. CVolume delle materie impiegate 13.467 26.933 40.400 Numero di ore di lavoro diretto impiegate 16.160 28.280 36.360 Numero di ore macchina 10.773 26.933 43.093
Confronto secondo le diverse basi uniche
MINIMO MASSIMO VAR. %
A 10.773 16.160 50,00B 26.933 28.280 5,00C 36.360 43.093 18,52
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Il metodo della base multipla aziendaleIl metodo della base multipla aziendaleIl metodo della base multipla aziendale
Raggruppa i costi da ripartire in classi omogenee ed adotta una diversa base per ciascuna classe
Due soluzioni estreme:
ogni costo originario o elementare costituisce il gruppo e, quindi, per ogni costo elementare si ricerca la base di imputazione pi opportuna
si formano pochi gruppi di costi comuni industriali in relazione alle piimportanti o significative basi di imputazione (la quantit o i costi delle materie prime, il numero di ore di lavoro o il costo della manodopera, il numero di ore macchina )
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Il metodo della base multipla aziendaleIl metodo della base multipla aziendaleIl metodo della base multipla aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico
I dati sono i medesimi del caso precedente
1. Formazione dei gruppi di costi legati dallo stesso presunto rapporto di proporzionalit con la base
A) Costi indiretti legati al costo delle materie prime Materiali indiretti 5.000 Magazzini e uffici controllo qualit 15.000 Vigilanza dei reparti e dei magazzini (3/4) 4.500 Assicurazione per stabili materie 1.000
25.500
B) Costi indiretti legati al numero di ore di lavoroManodopera indiretta 12.000 Direzione e uffici tecnici 15.000 Mensa operai 3.000
30.000
C) Costi indiretti legati al numero di ore di lavoro delle macchinAmmortamenti 10.000 Manutenzioni e riparazioni 5.000 Energia 8.000 Vigilanza dei reparti e dei magazzini (1/4) 1.500 Assicurazione stabili per macchinari 800
25.300
Totale costi indiretti 80.800
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Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico
Si determina il costo totale delle materie prime
Kg /Kg
A 4.000 6 24.000 B 8.000 5 40.000 C 12.000 5,3 63.600
Totale 127.600
Si divide il totale dei costi indiretti della prima classe per il costo totale delle materie impiegate, ottenendo il coefficiente di imputazione
2. Ripartizione del primo gruppo di costi indiretti
25.500 = 0,199843127.600
Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per i consumi delle materie delle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse
A 0,199843 X 24.000 = 4.796 B 0,199843 X 40.000 = 7.994 C 0,199843 X 63.600 = 12.710
Totale 25.500
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Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico
Si determina il numero di ore di lavoroA h. 2.000 B h. 3.500 C h. 4.500
Totale h. 10.000
Si divide il totale dei costi indiretti della seconda classe per il totale delle ore di lavoro, ottenendo il coefficiente di imputazione
3. Ripartizione del secondo gruppo di costi indiretti
30.000 = 3,0010.000
Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per le ore di lavoro delle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse
A 3,000000 X 2.000 = 6.000 B 3,000000 X 3.500 = 10.500 C 3,000000 X 4.500 = 13.500
Totale 30.000
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Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico
Si determina il numero di ore macchinaA h. 1.000 B h. 2.500 C h. 4.000
Totale h. 7.500
Si divide il totale dei costi indiretti della seconda classe per il totale delle ore macchina, ottenendo il coefficiente di imputazione
4. Ripartizione del terzo gruppo di costi indiretti
25.300 = 3,373337.500
Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per le ore macchina delle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse
A 3,373330 X 1.000 = 3.373 B 3,373330 X 2.500 = 8.433 C 3,373330 X 4.000 = 13.493
Totale 25.300
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Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico
5. Determinazione dalla quota di costi indiretti delle tre lavorazioni
Voce di costo A B C
Quota di costi indiretti industriali (legati alle materie)
4.796,24 7.993,73 12.710,03
Quota di costi indiretti industriali (legati alla manodopera)
6.000,00 10.500,00 13.500,00
Quota di costi indiretti industriali (legati alle macchine)
3.373,33 8.433,33 13.493,33
QUOTA COSTI INDIRETTI INDUSTRIALI 14.169,57 26.927,06 39.703,37
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Confronto tra basiConfronto tra basiConfronto tra basi
A B C
Quota costi indiretti con base unica (volume materie impiegate)
13.467 26.933 40.400
Quota costi indiretti con base unica (numero ore di lavoro diretto)
16.160 28.280 36.360
Quota costi indiretti con base unica (numero ore macchina)
10.773 26.933 43.093
Quota costi indiretti con base multipla 14.170 26.927 39.703
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Costi fissi e variabiliCosti fissi e variabiliCosti fissi e variabili
Secondo la variabilit rispetto al livello produttivo
COSTI FISSI: non variano nellambito di un certo intervallo di volume della produzione; sono considerati costi di struttura o di capacit, nel senso che fino a quando non si supera la struttura o la capacit esistenti non sono soggetti a variazioni.
COSTI VARIABILI: variano con il variare, anche minimo della quantit di produzione (variano cio in funzione delle unitprodotte)
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Costi fissi e variabiliCosti fissi e variabiliCosti fissi e variabili
COSTI VARIABILI:
costi proporzionali: variano in assoluta proporzionalit al variare del volume produttivo
costi pi che proporzionali o progressivi: crescono in misura pi che proporzionale al crescere della produzione
costi meno che proporzionali o degressivi: crescono in misura meno che proporzionale al crescere della produzione
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La classificazione funzionale dei costiLa classificazione funzionale dei costiLa classificazione funzionale dei costi
Prevede una distinzione dei costi a seconda della fase di gestione cui sono riferibili:
costi tecnici o industriali: comprendono tutti gli oneri che si sostengono fino a quando il prodotto ottenuto
costo commerciali o di vendita: sono connessi con la fase di collocamento dei prodotti sul mercato, dal momento in cui sono tecnicamente compiuti e introdotti in magazzino, fino a quando sono ultimati i rapporti con i clienti (vi si comprendono anche i costi delle operazioni post-vendita, connesse con gli interventi di garanzia)
costi amministrativi: sono connessi con la gestione dellazienda in generale (funzionamento degli uffici, etc.)
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Le configurazioni di costoLe configurazioni di costoLe configurazioni di costo
Con costo di prodotto si intende unaggregazione di costi elementari di fattori produttivi consumati o utilizzati per lottenimento dei prodotti
Non tutti i valori dei fattori produttivi che vengono impiegati per lottenimento di un prodotto o di una produzione vengono per accolti nella formazione del costo: esistono diverse configurazioni di costo, stratificazioni successive di costi elementari atte a fornire evidenza della composizione del costo di un dato oggetto a un prefissato stadio del processo produttivo sia tecnico sia economico
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Le configurazioni di costoLe configurazioni di costoLe configurazioni di costo
CONFIGURAZIONE COMPLETA: raggruppa tutti gli elementi omogenei, nel senso dellappartenenza ad una fase
CONFIGURAZIONE PARZIALE: si limita ai componenti primi, che saranno quelli specifici oppure quelli diretti, a seconda dellimpostazione prescelta (prevale la seconda), nellambito della medesima fase
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Le configurazioni di costoLe configurazioni di costoLe configurazioni di costocosti diretti di materie
+ costi diretti di lavoro+ altri eventuali costi diretti industriali________________________________________________= costo primo industriale+ quota di costi indiretti industriali________________________________________________= costo pieno industriale+ costi diretti commerciali+ quota di costi indiretti commerciali________________________________________________= costo industriale commerciale+ costi diretti amministrativi+ quota di costi indiretti amministrativi e altri costi generali aziendali___________________________________________________________________________= costo complessivo+ costi figurativi________________________________________________= costo economico tecnico
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Le configurazioni di costoLe configurazioni di costoLe configurazioni di costo
Costo primo industriale: comprende tutti i costi della fase industriale direttamente riferibili alloggetto di calcolo del costo. la configurazione caratterizzata dal pi alto grado di oggettivit.
Costo pieno industriale: dato dalla somma dei costi diretti e della quota di costi indiretti industriali
Costo complessivo: rappresentato dal costo di tutti i fattori produttivi onerosi utilizzati nella produzione tecnica ed economica, sia diretti sia indiretti.
Costo economico tecnico: la figura pi completa di costo, in quanto si riferisce al consumo di tutti i fattori, compresi quelli non onerosi, ottenuti dallazienda senza il
sostenimento di un costo.
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I costi figurativiI costi figurativiI costi figurativi
I costi figurativi si riferiscono a fattori della produzione in uso gratuito da parte dellazienda, ovvero di altri fattori il cui costo, essendo stato completamente imputato ad esercizi precedenti, noncompare pi in contabilit generale. In tutte le configurazioni di costo possibile introdurre costi figurativi.
interesse di computo sul capitale proprio investito
compenso per lopera del proprietario e dei suoi familiari o dei soci o altre persone che prestano il loro lavoro senza ricevere una retribuzione compresa fra i costi desercizio
fitti figurativi di locali o noleggi figurativi di altri mezzi di propriet del titolare o dei soci ed utilizzati nellimpresa senza corrispettivo
fitti o ammortamenti figurativi di fabbricati o di altri beni strumentali completamente ammortizzati ma che continuano ad essere utilizzati nellazienda
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Le forme della contabilitLe forme della contabilitLe forme della contabilit analiticaanaliticaanalitica
La contabilit analitica si avvale di una serie di rilevazioni e giunge a effettuare delle sintesi complessive, ma parziali rispetto al risultato economico dellesercizio, o periodiche
Il sistema di rilevazioni relativo alla contabilit analitica pu essere legato funzionalmente o pu essere separato da quello di contabilitgenerale. Nel primo caso si parla di sistema unico, nel secondo di sistema duplice
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Il sistema unico contabileIl sistema unico contabileIl sistema unico contabile
La contabilit analitica incorporata nella contabilit generale
legato alla logica patrimoniale
Unico in quanto consiste in un solo sistema contabile nel quale si inseriscono i conti della contabilit analitica
Contabile perch le rilevazioni sono svolte con limpiego del conto, nella forma tipica della partita doppia
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Il sistema duplice mistoIl sistema duplice mistoIl sistema duplice misto
Duplice in quanto la contabilit generale e quella industriale sono svolte distintamente
Misto perch la metodologia usata nelle due contabilit diversa: la contabilit generale tenuta con la tipica forma contabile della partita doppia, mentre la contabilit analitica svolta in forme libere, mediante limpiego di schede, prospetti e tabulati
La contabilit analitica si d carico di rilevare anche i fatti interni di gestione di natura non numeraria, ma senza utilizzare lo strumento contabile bilanciante
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Il sistema duplice mistoIl sistema duplice mistoIl sistema duplice misto
Vantaggi: adattabilit a ogni modalit di svolgimento e ad ogni scopo di calcolo dei costi, in quanto non vincolata alla forma bilanciante del conto
Difetti: mancanza di collegamenti con la contabilit generale e mancanza di collegamenti allinterno delle scritture contabili
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Il sistema duplice contabileIl sistema duplice contabileIl sistema duplice contabile
Duplice in quanto prevede due sistemi di scritture con funzionamento autonomo anche se presentano punti di collegamento e di confronto
Contabile in quanto i due sistemi di scritture usano lo strumento delle scritture in partita doppia
Vantaggi: possibile effettuare la verifica continua con i dati della contabilit generale, effettuare il controllo aritmetico proprio della partita doppia
Svantaggi: maggiore complessit e rigidit della rilevazione
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La periodicitLa periodicitLa periodicit della contabilitdella contabilitdella contabilit analiticaanaliticaanalitica
la contabilit generale potrebbe non fornire gli elementi di costo necessari per configurare le sintesi proprie della contabilitanalitica, per il fatto che la periodicit con la quale si sostengono molti costi dimpresa non coincide con quella secondo la quale si compongono le sintesi nella contabilit analitica
Numerosi elementi di costo, per poter essere inseriti nelle sintesi in oggetto, devono essere stimati, con la conseguenza che, ove si voglia mantenere uno stretto collegamento tra contabilit generale e contabilit analitica, necessario rilevare ratei o risconti
importante la riconciliazione tra le due contabilit in quanto la generale il pregio di basarsi sulle variazioni numerarie, unici valori incontrovertibili
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Il Sistema Informativo
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La contabilit analitica
Parte II
Esercitazione
Rovereto, Febbraio 2007
Alessandro Capodaglio
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
La prima operazione da compiere la ripresa dei saldi di contabilitgenerale nel sistema di contabilit analitica; ci avviene mediante lutilizzo dei seguenti conti:
Conti di riferimento: omologhi a quelli economici di reddito del piano della contabilit generale, sono definiti a specchio in quanto, essendo utilizzati per la ripresa dei valori di contabilit generale e per la quadratura, accolgono le variazioni negative in avere e quelle positive in dare
Componenti elementari: conti intitolati ai fattori della produzione, che aggregano tutti i costi riferibili a ciascuno di essi
Conti produzione: conti accesi alle varie produzioni.
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.ACo.ACo.A
CONTO ECONOMICO
C/ELEMENTARI
C/PRODUZIONE
DIFF. DI INCORP.
COMP. NON INCORP.
COMP. SUPPL.INCORP.C
ON
TI D
I R
IFE
RIM
EN
TO
CO.GECO.GE.. CO.A.CO.A.
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Il conto economico di Il conto economico di Il conto economico di Co.Ge.Co.Ge.Co.Ge.
DARE AVERE
Rim. Iniziali materie 200 Ricavi di vendita 3.450 Rim. Iniziali prodotti finiti 300 Rim. Iniziali prodotti in corso 150 Costi di acquisto 1.700 Costi di lavoro 1.000 Costi diversi 400 Ammortamenti 180 Oneri finanziari 40 Oneri tributari 60 Oneri straordinari 35
CONTO ECONOMICO DI CONTABILITA' GENERALE
Il riferimento ad unimpresa industriale organizzata in due linee di produzione (A e B)
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Ripresa delle rimanenze iniziali di materie
200Rimanenze iniziali materie c/rif.
200Magazzino materie
AVEREDARE
Magazzino materie
200
Rimanenze iniziali materie c/rif.
200
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Il valore ripreso in contabilit analitica pu anche essere diverso da quello presente in contabilit generale: in questo caso si generano delle differenze di incorporazione.
Es In Co.Ge. le rimanenze iniziali valutate al LI.FO. sono 540
In Co.A. le rimanenze iniziali valutate al CMP sono 810
Differenza di incorporazione: 810 540 = 270
270Differenze di incorporazione su materie
540Rimanenze iniziali materie c/rif.
810Magazzino materie e scorte
AVEREDARE
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Ripresa delle rimanenze iniziali di prodotti finiti: tali rimanenze sono relative esclusivamente al prodotto A
300Rimanenze iniziali prodotti finiti c/rif.
300Magazzino prodotti finiti A
AVEREDARE
Magazzino prodotti finiti A
300
Rimanenze iniziali prodotti finiti c/rif.
300
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Ripresa degli acquisti di materie
1.700Acquisti c/rif.
1.700Magazzino materie
AVEREDARE
Magazzino materie
200
Acquisti c/rif.
1.700
1.700
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.Il conto Magazzino Materie
In contabilit analitica le materie devono essere caricate al momento in cui arrivano in azienda, mentre in contabilit generale la registrazione viene fatta al momento della ricezione della fattura.
Durante lesercizio si possono generare degli sfasamenti, gestiti tramite un conto transitorio acceso a differenze varie (non sono diff. di incorporazione perch hanno carattere procedurale)
XXXAcquisti in attesa di fattura
XXXMagazzino materie
AVEREDARE
XXXAcquisti c/rif.
XXXAcquisti in attesa di fattura
AVEREDARE
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Ripresa delle rimanenze iniziali di prodotti in corso: limporto presente in contabilit generale viene imputato alle singole produzioni.
150Rimanenze iniziali prod. In corso c/rif.
10Produzioni interne
60Produzione B
80Produzione A
AVEREDARE
R.I. Prod. In corso c/rif.
150
Produzione A
80
Produzioni interne
10
Produzione B
60
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Ripresa dei costi di lavoro
1.000Costi del lavoro c/rif.
1.000Costi del lavoro
AVEREDARE
Costi del lavoro
1.000
Costi del lavoro c/rif.
1.000
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Nel caso in cui la contabilit analitica sia tenuta con periodicit infrannuale, si presenta la necessit di registrare dei ratei passivi, dovuti al fatto che in contabilit generale si registrano durante lanno le mensilit e i contributi, mentre il contabilit analitica richiesto il costo omnicomprensivo delle ore lavorate.
40Costi di lavoro c/conguaglio
70Costi di lavoro c/rif.
110Costi di lavoro
AVEREDARE
Il conto di conguaglio alla fine dellanno dovrebbe dare saldo 0 (zero)
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Ripresa dei costi di fornitura e servizi vari (acqua, energia, manutenzioni e riparazioni da terzi)
400Costi diversi c/rif.
400Costi diversi
AVEREDARE
Costi diversi
400
Costi diversi c/rif.
400
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Possono generarsi delle differenze relative alla diversa periodicit delle rilevazioni di contabilit generale ed analitica. Ad es. le assicurazionivengono pagate (e registrate in Co.Ge.) in anticipo. Qualora la CO.A. sia trimestrale si deve assumere una quota normalizzata del costo, pari ad dellimporto complessivo.
900Assicurazioni c/conguaglio
300Assicurazioni
1.200Assicurazioni c/rif.
AVEREDARE
300Assicurazioni c/conguaglio
300Assicurazioni
AVEREDARE
Il conto conguaglio ha natura di risconto attivo.
Al II trimestre si effettua in Co.A. la seguente registrazione
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Ripresa degli ammortamenti: in Co.A. calcoliamo la quota sulla base dei costi correnti o aggiornando i costi storici con indici particolari, arrivando ad una quota di ammortamento di 230
50Differenze di incorporazione
180Ammortamento c/rif.
230Ammortamento
AVEREDARE
Ammortamento
230
Ammortamento c/rif.
180Diff. di corporazione
50
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Ripresa degli oneri finanziari e tributari
40Oneri finanziari c/rif.
60Oneri tributari c/rif.
60Oneri tributari
40Oneri finanziari
AVEREDARE
Oneri finanziari
40
Oneri tributari
60
Oneri finanziari c/rif.
40
Oneri tributari c/rif.
60
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La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.
Rilevazione degli oneri straordinari: vengono rilevati solo per garantire la quadratura con la contabilit generale. Essendo elementi straordinari non devono rientrare nel calcolo del costo di prodotto
35Oneri straordinari c/rif.
35Componenti non incorporati
AVEREDARE
Componenti non incorporati
35
Oneri straordinari c/rif.
35
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Rilevazione oneri figurativiRilevazione oneri figurativiRilevazione oneri figurativi
Rilevazione degli interessi di computo sul capitale proprio investito: non una differenza di valutazione ma un componente aggiuntivo (non si usa quindi un conto riferimento)
80Componenti supplementari incorporati
80Oneri finanziari
AVEREDARE
Oneri finanziari
80
Componenti supplementari incorporati
80
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Consumi di materie diretteConsumi di materie diretteConsumi di materie dirette
Per questa operazione vengono utilizzate le bolle di scarico di magazzino
1400Magazzino materie
50Produzioni interne
450Produzione B
900Produzione A
AVEREDARE
Produzione A
80
Produzione B
60
Produzioni interne
10
Magazzino materie
1.400
50
450
900
200
1.700
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I centri di costoI centri di costoI centri di costoEsistono dei costi per i quali risulta molto difficile rinvenire una base che consenta linstaurazione di rapporti di proporzionalit col prodotto (metodi della base unica e multipla aziendale)
Occorre quindi rilevare oggetti di riferimento intermedi rispetto a quello finale (prodotto), che vengono chiamati centri di costo.
Centri di costo: suddivisioni dellattivit aziendale per singole operazioni o gruppi di operazioni omogenee sotto un certo titolo. Possono corrispondere ad un reparto o ad una struttura operativa, come pure essere semplici unit contabili. Al loro interno si fanno affluire direttamente (mediante misurazione) o indirettamente (usando basi attendibili e non arbitrarie) i componenti elementari.
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I centri di costoI centri di costoI centri di costoSi distinguono tre tipologie di centri:
Centri diretti o principali: in essi si procede alla diretta formazione dei prodotti
Centri indiretti ausiliari: prestano servizi per uno o pi reparti diretti, senza concorrere immediatamente a formare i prodotti
Centri indiretti comuni: svolgono prevalentemente unattivit di cui beneficiano sia i reparti diretti sia quelli ausiliari
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Ulteriori tipologie di centriUlteriori tipologie di centriUlteriori tipologie di centri
Quando il centro di costo corrisponde a ununit organizzativa aziendale (reparto o ufficio), che ha a capo un responsabile, si parla di centri di responsabilit
I centri ai quali si attribuiscono sia ricavi che costi si denominano centri di profitto (lo sono le ASA e le SBU)
Qualora il centro faccia riferimento ad unit operative delle quali si vuole determinare la redditivit degli investimenti effettuati, si parla di centri di investimento
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Piano funzionale dei centri di costoPiano funzionale dei centri di costoPiano funzionale dei centri di costo
CENTRI AUSILIARI DI FABBRICAZIONE
CENTRI PRODUTTIVI
AREA COMMERCIALE
AREA AMMINISTRATIVA
AREA RICERCA E SVILUPPO
AREA PRODUTTIVA
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Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri
CENTRI COMUNI Rep.
Carpenteria Rep.
Meccanica Rep.
Montaggio Costi comuni
di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.
Consumo materieCosti lavoroCosti forniture e servizi variAmmortamenti Oneri finanziariOneri tributari
CENTRI PRINCIPALI TOTALI
CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO
Nella colonna di sinistra le voci di costo sono per natura, mentre nella parte destra abbiamo i conti per destinazione.
Capodaglio e Associati 25
Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri
I criteri per la ripartizione dei costi nei vari centri (fino al I totale) si basano su dati di fatto (costi diretti di centro), in parte su basi possibilmente in linea col criterio tecnico obiettivo (costi indiretti di centro).
I centri di costo sono comunque dei conti, ed in quanto tali vengono caricati e scaricati in partita doppia.
Lelaborazione dei costi nei centri deve procedere da quelli piesterni (destra) a quelli pi interni (sinistra)
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Attribuzione dei costi elementariAttribuzione dei costi elementariAttribuzione dei costi elementari
Lattribuzione dei costi elementari, finora raccolti nei rispettivi conti di COA, ai vari centri viene effettuata con le seguenti scritture (si riporta solo la prima a titolo di esempio):
260Magazzino materie
5Amministrazione e spese generali
10Trasporti
35Manutenzioni e riparazioni
10Costi comuni di fabbricazione
30Reparto montaggio
100Reparto meccanica
70Reparto carpenteria
AVEREDARE
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Attribuzione dei costi elementariAttribuzione dei costi elementariAttribuzione dei costi elementari
Reparto carpenteria
70
Reparto meccanica
100
Reparto montaggio
30
Costo comuni di fabbr.
10
Manutenzioni e riparazioni
35
Trasporti
10
Amm.ne e spese gen.
5Magazzino materie
1.400200
1.700 260
325
580
370
115
125
165
390
Capodaglio e Associati 28
Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri
CENTRI COMUNI Rep.
Carpenteria Rep.
Meccanica Rep.
Montaggio Costi comuni
di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.
Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60
I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390
CENTRI PRINCIPALI TOTALI
CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO
Capodaglio e Associati 29
Le retrocessioniLe retrocessioniLe retrocessioni
Prima di procedere allelaborazione dei costi tra i centri necessario fare preliminarmente alcuni assestamenti che procedono in senso inverso (da sinistra verso destra), detti retrocessioni.Parte dei costi di manutenzione e riparazione vengono imputati ai centri trasporti e amministrazione a seguito di servizi svolti a favore di questi ultimi
30Trasporti
20Manutenzioni e riparazioni
35Amministrazione e spese generali
15Trasporti
AVEREDARE
Trasporti
165
Manutenzioni e riparazioni
125
Amm.ne e spese gen.
390
15 3520
30
Capodaglio e Associati 30
Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri
CENTRI COMUNI Rep.
Carpenteria Rep.
Meccanica Rep.
Montaggio Costi comuni
di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.
Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60
I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390
- 30 30 - 20 15 5
II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425
Retrocessioni
CENTRI PRINCIPALI TOTALI
CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO
Capodaglio e Associati 31
I ribaltamentiI ribaltamentiI ribaltamenti
Imputazione dei costi di man. e rip.: i costi di manutenzione e riparazione vengono imputati ai centri principali per via indiretta, sulla base del valore degli impianti in dotazione ai centri.
105Manutenzioni e riparazioni
10Reparto montaggio
65Reparto meccanica
30Reparto carpenteria
AVEREDARE
Reparto carpenteria
Reparto meccanica
Reparto montaggio
325
580
370
Manutenzioni e riparazioni
125 20
105
30
65
10
Capodaglio e Associati 32
Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri
CENTRI COMUNI Rep.
Carpenteria Rep.
Meccanica Rep.
Montaggio Costi comuni
di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.
Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60
I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390
- 30 30 - 20 15 5
II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425
Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105
III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425
Retrocessioni
CENTRI PRINCIPALI TOTALI
CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO
Capodaglio e Associati 33
I ribaltamentiI ribaltamentiI ribaltamenti
Imputazione dei costi comuni di fabbr.: i costi comuni di fabbricazione vengono imputati ai centri principali per via indiretta, sulla base delle ore di lavoro nei centri.
115Costi comuni di fabbricazione
44Reparto montaggio
46Reparto meccanica
25Reparto carpenteria
AVEREDARE
Reparto carpenteria
Reparto meccanica
Reparto montaggio
325
580
370
30
65
10 Costo comuni di fabbr.
115 11525
46
44
Capodaglio e Associati 34
Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri
CENTRI COMUNI Rep.
Carpenteria Rep.
Meccanica Rep.
Montaggio Costi comuni
di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.
Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60
I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390
- 30 30 - 20 15 5
II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425
Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105
III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425
Imputazione costi comuni di fabbricazione 25 46 44 - 115
IV TOTALE 2.070 380 691 424 - - 150 425
Retrocessioni
CENTRI PRINCIPALI TOTALI
CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO
Capodaglio e Associati 35
Imputazione al conto produzioneImputazione al conto produzioneImputazione al conto produzione
Imputazione dei costi di lavorazione alle produzioni: tali costi vengono imputati secondo due basi, in quanto nei centri carpenteria e montaggio prevale il lavoro umano, mentre in quello meccanica prevale il lavoro macchina.
85Produzioni interne
420Produzione B
990Produzione A
424Reparto montaggio
691Reparto meccanica
380Reparto carpenteria
AVEREDARE
Capodaglio e Associati 36
Imputazione al conto produzioneImputazione al conto produzioneImputazione al conto produzioneReparto carpenteria
Reparto meccanica
Reparto montaggio
325
580
37030
65
1025
46
44
Produzione A
Produzione B
Produzioni interne
85
80
900
60
450
10
50
380
691
424
990
420
In dare dei conti produzione abbiamo il costo di produzione nella configurazione del costo pieno industriale
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Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri
CENTRI COMUNI Rep.
Carpenteria Rep.
Meccanica Rep.
Montaggio Costi comuni
di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.
Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60
I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390
- 30 30 - 20 15 5
II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425
Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105
III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425
Imputazione costi comuni di fabbricazione 25 46 44 - 115
IV TOTALE 2.070 380 691 424 - - 150 425
Imputazione costi di lavorazione alle produzioni
1.495- - 380 - 691 - 424
Retrocessioni
CENTRI PRINCIPALI TOTALI
CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO
Capodaglio e Associati 38
Carico prodotti finiti in magazzinoCarico prodotti finiti in magazzinoCarico prodotti finiti in magazzino Loperazione di passaggio dei prodotti finiti dalla fase di produzione allo stoccaggio in
magazzino viene rilevata contabilmente come segue. Il saldo dei conti produzione rappresenta ora la rimanenza di prodotti in corso di lavorazione, valutati al costo pieno industriale ( la rimanenza contabile di prodotti in corso).
900Produzione B
1.850Produzione A
900Magazzino prodotti finiti B
1.850Magazzino prodotti finiti A
AVEREDARE
Produzione A
80
900
990
Produzione B
60
450
420
1.850
900
Magazzino prodotti finiti A
300
1.850 Magazzino prodotti finiti B
900
Capodaglio e Associati 39
Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalenti
Il saldo dei conti produzione rappresenta il valore delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione; la relativa quantit deve essere stabilita tenendo conto del grado di ultimazione del processo produttivo. In generale si considera il prodotto in corso come equivalente ad una frazione del prodotto finito proporzionale alle fasi di processo produttivo ultimate.
Analogo ragionamento si pone nel caso in cui gli articoli caricati a magazzino siano accomunati da materie prime e cicli di produzione analoghi ma ognuno caratterizzato da pesi, tempi di lavorazione e scarti differenti.
Capodaglio e Associati 40
Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalenti
Il metodo delle produzioni equivalenti viene utilizzato per determinare nel modo pi razionale possibile quale sia il costo pieno industriale di ogni singolo prodotto finito ottenuto.
Definizione di ununit di misura base della produzione;
Traduzione dei differenti prodotti nellunit di misura scelta utilizzando opportuni coefficienti di equivalenza;
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Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico
Prodotti finiti
Prodotto A: confezione da 1 kg.
Prodotto B: confezione da 0,5 kg.
Prodotto C: confezione da 0,25 kg.
Fattori della produzione
- Acquisti di materie prime 70
- Costo della lavorazione (personale + macchinari) 30
Capodaglio e Associati 42
Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico
La differenza di costo della materia prima si ipotizza legato esclusivamente alla diversa percentuale di scarti rispetto al prodotto intero
Prod. A (1 kg.) 5% di scarto
Prod. B (0,5 kg.) 10% di scarto
Prod. C (0,25 kg.) 20% di scarto
COEFFICIENTE EQUIVALENZA MATERIA PRIMA % sfridicoef. rispetto a prodotto intero
coef. rispetto a prodotto A
prodotto A 5% 1,05 1prodotto B 10% 1,1 1,048prodotto C 20% 1,2 1,143
Capodaglio e Associati 43
Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico
Per quanto riguarda il ciclo di lavorazione, si ipotizzano i seguenti tempi:
per unit di prodotto A: 2 minuti;
per unit di prodotto B: 8 minuti;
unit di prodotto C: 12 minuti.
I singoli coefficienti di equivalenza, posto come base il prodotto A, saranno i seguenti:
COEFFICIENTE EQUIVALENZA LAVORAZIONE min/forma coefficiente prodotto A 2 1prodotto B 8 4prodotto C 12 6
Capodaglio e Associati 44
Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico
Per determinare il coefficiente di equivalenza complessivo, occorre determinare la media ponderata rispetto allincidenza relativa dei costi di produzione (70% materia prima e 30% costo della lavorazione). I coefficienti sono quindi i seguenti:
coeff. coeff. coeff.materia prima
lavorazione complessivo
incidenza costi di produzione 70% 30%prodotto A 1 1 1prodotto B 1,048 4 1,93prodotto C 1,143 6 2,6
COEFFICIENTE EQUIVALENZA COMPLESSIVO
Capodaglio e Associati 45
Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico
Ipotizzando che i volumi di produzione effettiva nel periodo di riferimento siano: prodotto A 10 kg, prodotto B 20 kg., prodotto C 15 kg., possibile ottenere i seguenti volumi di produzione equivalente:
VOLUME DI PRODUZIONE EQUIVALENTEvolume
effettivo (kg)
coeff. equivalenza
volume equivalente
(kg)prodotto A 10 1 10prodotto B 20 1,93 38,67prodotto C 15 2,6 39
TOTALE 45 87,67
per un totale di produzione equivalente di kg.87,67.
Capodaglio e Associati 46
Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico
Il costo di 1 kg. di produzione equivalente , quindi, di 1,14 (100/87,67), per cui la produzione equivalente di periodo a valore ed il costo unitario per singolo kg. effettivo di produzione sono determinati come segue:
VALORE DELLA PRODUZIONE EFFETTIVAvolume
equivalente (kg)
valore prod. equivalente
costo unitario effettivo /kg.
prodotto A 10 11,41 1,14prodotto B 38,67 44,11 2,21prodotto C 39 44,49 2,97
TOTALE 100
Capodaglio e Associati 47
Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico
Si rilevano pertanto i seguenti scarichi dal conto produzione ai rispettivi conti magazzino:
volume scaricato
(kg effettivi)
prodotto A 8 9,13prodotto B 15 33,08prodotto C 10 29,66
TOTALE 71,86
SCARICO PRODOTTI valore scaricato
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Carico prodotti finiti in magazzinoCarico prodotti finiti in magazzinoCarico prodotti finiti in magazzino
Il valore della produzione interna deve essere capitalizzato in contabilitgenerale (qualora il valore determinato dalla contabilit analitica sia ritenuto congruo sulla base della prevedibile utilizzazione economica del bene prodotto). Il passaggio alla Co.Ge. avviene con la seguente scrittura:
145Produzioni interne
145Produzioni interne c/rif.
AVEREDARE
Prod. interne c/rif.
145
Produzioni interne
85
10
50145
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Imputazione a Ricavi e MarginiImputazione a Ricavi e MarginiImputazione a Ricavi e Margini
Si rileva il costo industriale dei prodotti venduti, trasferendo il valore dei conti di produzione (magazzino prodotti finiti) ai conti esercizio.
850Magazzino prodotti finiti B
1800Magazzino prodotti finiti A
850Ricavi e margini prodotto B
1800Ricavi e margini prodotto A
AVEREDARE
Ricavi e margini prod. A
1800Ricavi e margini prod. B
850
Magazzino prod. fin. A
1800Magazzino prod. fin. B
850
300
1.850
900
Capodaglio e Associati 50
Imputazione a Ricavi e MarginiImputazione a Ricavi e MarginiImputazione a Ricavi e Margini
I conti Ricavi e Margini sono c/esercizio, cio conti di risultati anteriori al c/economico generale.
Il saldo dei conti Magazzino rappresenta la rimanenza contabile di prodotti finiti, da confrontarsi con linventario.
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Contabilizzazione dei ricavi di venditaContabilizzazione dei ricavi di venditaContabilizzazione dei ricavi di vendita
Allinterno dei conti Ricavi e Margini al costo del venduto si contrappongono subito i ricavi di vendita. Il saldo dei conti Ricavi e Margini rappresenta lutile lordo industriale
950Ricavi e margini prodotto B
2.500Ricavi e margini prodotto A
3.450Ricavi di vendita c/rif.
AVEREDARE
Ricavi e margini prod. A
1800 Ricavi e margini prod. B
850
Ricavi di vendita c/rif.
3.450
950
2.500
Capodaglio e Associati 52
Imputazione costi commercialiImputazione costi commercialiImputazione costi commerciali
I costi relativi a trasporti in partenza vengono imputati ai conti Ricavi e Margini. Il saldo dei conti Ricavi e Margini rappresenta lutile lordo industriale - commerciale
60Ricavi e margini prodotto B
90Ricavi e margini prodotto A
150Centro trasporti
AVEREDARE
Ricavi e margini prod. A
1800 Ricavi e margini prod. B
850 950
2.500
60
90
Trasporti
165
15
30
150
Capodaglio e Associati 53
Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri CENTRI COMUNI
Rep. Carpenteria
Rep. Meccanica
Rep. Montaggio
Costi comuni di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.
Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60
I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390
- 30 30 - 20 15 5
II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425
Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105
III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425
Imputazione costi comuni di fabbricazione 25 46 44 - 115
IV TOTALE 2.070 380 691 424 - - 150 425
Imputazione costi di lavorazione alle produzioni
1.495- - 380 - 691 - 424
Imputazione costi trasporto di vendita 150- - 150
Retrocessioni
CENTRI PRINCIPALI TOTALI
CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO
Capodaglio e Associati 54
Imputazione costi amministrativiImputazione costi amministrativiImputazione costi amministrativi
Per limputazione dei costi amministrativi si usa di solito un criterio graduato soggettivo. Nel caso specifico si usano coefficienti prestabiliti (standard). Limporto dellimputazione dei costi non coincide con quello totale del centro.Il saldo dei conti Ricavi e Margini fornisce lutile netto (esclusi gli elementi straordinari).
143Ricavi e margini prodotto B
300Ricavi e margini prodotto A
443Amministrazione e spese generali
AVEREDARE
Ricavi e margini prod. A
1800 Ricavi e margini prod. B
850 950
2.500
60
90
Amm.ne e spese gen.
390
35
300
143
443
- 18
Capodaglio e Associati 55
Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri
CENTRI COMUNI Rep.
Carpenteria Rep.
Meccanica Rep.
Montaggio Costi comuni
di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.
Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60
I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390
- 30 30 - 20 15 5
II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425
Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105
III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425
Imputazione costi comuni di fabbricazione 25 46 44 - 115
IV TOTALE 2.070 380 691 424 - - 150 425
Imputazione costi di lavorazione alle produzioni
1.495- - 380 - 691 - 424
Imputazione costi trasporto di vendita 150- - 150
Imputazione costi amm.ne e spese generali
443- - 443
V TOTALE 18- - - - - - - 18-
Retrocessioni
CENTRI PRINCIPALI TOTALI
CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO
Capodaglio e Associati 56
I sovrassorbimentiI sovrassorbimentiI sovrassorbimenti
La differenza negativa rilevata nel conto Amministrazione, dettasovrassorbimento, legata al fatto che la produzione ha assorbito pi costi di quelli rilevati. Le ragioni possono essere molteplici:
Fermi i costi possono esserci stati maggiori ricavi rispetto a quanto previsti, per cui essendo i costi imputati in base ad essi, ne sono stati attribuiti pi di quelli effettivi (nel caso, ad A sono stati imputati costi per il 12% dei ricavi di vendita, a B per il 15%).
Ferme le vendite, pu esserci stata una diminuzione dei costi in oggetto.
Pu aversi una combinazione delle ipotesi precedenti.
Capodaglio e Associati 57
I sovrassorbimentiI sovrassorbimentiI sovrassorbimenti
Le soluzioni per la destinazione contabile del sovrassorbimento sono:
Correggere limputazione dei costi di amministrazione;
Mantenere lo scostamento in modo da poter effettuare opportune analisi.
Qualora la contabilit analitica sia tenuta con periodicitinfrannuale, il sovrassorbimento viene lasciato in essere in quanto pu essere compensato da altri di segno opposto.
Capodaglio e Associati 58
I sovrassorbimentiI sovrassorbimentiI sovrassorbimenti
Il sovrassorbimento viene rilevato in un conto acceso a variazioni dai valori prestabiliti
18Sovrassorbimento
18Amministrazione e spese generali
AVEREDARE
Sovrassorbimento Amm.ne e spese gen.
390
35
18 443
18
Capodaglio e Associati 59
Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri CENTRI COMUNI
Rep. Carpenteria
Rep. Meccanica
Rep. Montaggio
Costi comuni di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.
Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60
I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390
- 30 30 - 20 15 5
II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425
Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105
III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425
Imputazione costi comuni di fabbricazione 25 46 44 - 115
IV TOTALE 2.070 380 691 424 - - 150 425
Imputazione costi di lavorazione alle produzioni
1.495- - 380 - 691 - 424
Imputazione costi trasporto di vendita 150- - 150
Imputazione costi amm.ne e spese generali
443- - 443
V TOTALE 18- - - - - - - 18-
Giro del sovrassorbimento a variazione dai costi prestabiliti
18 18
VI TOTALE - - - - - - - -
Retrocessioni
CENTRI PRINCIPALI TOTALI
CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO
Capodaglio e Associati 60
I costi standardI costi standardI costi standard
Valori idonei a rappresentare i costi tipici di oggetti variamente definiti.
Possono essere riferiti a tutte le classi di costi o solo ad alcune di esse: il sistema dei costi standard opera convenientemente solo nel caso in cui gli standard siano riferiti a tutti i costi dimpresa.
Il vantaggio nel loro utilizzo non si ricollega tanto alla possibilit di rilevare gli scarti o deviazioni tra i costi standard e i costi effettivi, quanto ai miglioramenti che possono derivare dalle azioni correttive decise e poste in essere in seguito alla percezione delle cause delle variazioni rilevate.
Capodaglio e Associati 61
I costi standardI costi standardI costi standard
Costo medio: media del costi consuntivi di periodi precedenti (pu riflettere inefficienze interne dimpresa)
Costo minimo: livello minimo raggiunto dai costi in passato, riflette una situazione favorevole dimpresa (non consente analisi di efficienza e non informa sulle circostanze che hanno portato al valore minimo)
Costo previsto: costo medio rettificato per tenere conto delle variazioni future attese (stessi problemi del costo medio + errori in fase di previsione)
Costi normali, convenienti, ideale: sono configurati dopo aver studiato i processi dimpresa e lambiente nel quale essa opera. I costi standard partono da questo studio e cercano di configurare il livello di efficienza raggiungibile. Normali se si fa riferimento a condizioni regolari di svolgimento dei processi; convenienti se i livelli cui si fa riferimento sono ottenibili mediante opportune azioni rivolte al miglioramento sostanziale dei processi; ideali se si fa riferimento alle condizioni migliori raggiungibili.
Capodaglio e Associati 62
I costi standardI costi standardI costi standard
Scostamento netto totale (Consuntivo - Standard)
- Scostamento di volume dimpiego di fattori (scostamento di quantit)
- Scostamento di prezzo o di tariffa
- Scostamento di volume di produzione e di vendita
- Scostamento di mix di prodotti
- Scostamento di deviazione (si sostituisce un fattore a quello previsto a standard)
Capodaglio e Associati 63
La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di materie primematerie primematerie prime
Linventario fisico delle materie prime fornisce un valore di 210 mentre la situazione contabile :
Magazzino materie
1.400200
1.700 260
1.900 1.660
Risulta quindi una differenza di 30 tra il valore contabile e quello effettivo delle rimanenze.
In contabilit generale andr rilevato il valore effettivo delle rimanenze mentre la differenza viene contabilizzata in un conto acceso alle differenze dinventario
240Magazzino materie
30Differenze dinventario
210Rimanenze finali c/riferimento
AVEREDARE
Capodaglio e Associati 64
La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di prodotti finitiprodotti finitiprodotti finiti
Lipotesi che linventario coincida con i saldi contabili
50Magazzino prodotti finiti B
350Magazzino prodotti finiti A
400Rim. Finali prodotti finiti c/rif.
AVEREDARE
Magazzino prod. fin. A
1800 Magazzino prod. fin. B
850
300
1.850900
Rim.Fin. Prodotti finiti c/rif.
400
300
350
50
Capodaglio e Associati 65
La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di prodotti in corsoprodotti in corsoprodotti in corso
Lipotesi che linventario coincida con i saldi contabili
30Produzione B
120Produzione A
150Rim. Finali prodotti in corso c/rif.
AVEREDARE
Rim.Fin. Prod. in corso c/rif
150Produzione A
80
900
990
Produzione B
60
450
420
1.850
900
120
30
Capodaglio e Associati 66
Il conto riepilogo risultatiIl conto riepilogo risultatiIl conto riepilogo risultati
I risultati analitici delle due produzioni (saldi dei conti ricavi e margini) vengono imputati al conto Riepilogo risultati, insieme alle differenze positive e negative rilevate
168Riepilogo Risultati
458Riepilogo risultati
18Sovrassorbimenti
80Componenti supplementari incorporati
50Differenze di incorporazione
310Ricavi e margini produzione A
35Componenti straordinari non incorporati
30Differenze dinventario
103Ricavi e margini produzione B
AVEREDARE
Capodaglio e Associati 67
Il conto riepilogo risultatiIl conto riepilogo risultatiIl conto riepilogo risultati
RIEPILOGO RISULTATI
103
30
35
168
3105080
18
458
290Utile netto
458458
Rimangono aperti e devono essere chiusi i conti riferimento e ilconto riepilogo risultati; la scrittura che ne scaturisce non altro che il Conto Economico di contabilit analitica.
Capodaglio e Associati 68
Chiusura generale dei contiChiusura generale dei contiChiusura generale dei conti
150Rimanenze iniziali prodotti in corso c/rif.
760Rimanenze finali c/rif.
145Produzione interne c/rif.
400Costi forniture e servizi vari c/rif.
200Rimanenze iniziali materie c/rif.
3.450Ricavi di vendita c/rif.
290Riepilogo risultati (rilevazione utile netto)
35Oneri straordinari c/rif.
100Oneri finanziari e tributari c/rif.
180Ammortamenti c/rif.
1.000Costi lavoro c/rif.
1.700Acquisti c/rif.
300Rimanenze iniziali prodotti finiti c/rif.
AVEREDARE
Capodaglio e Associati 69
Il conto economico a bandieraIl conto economico a bandieraIl conto economico a bandiera
290Utile netto di COGE
80Interessi di computo sul capitale proprio investito
210
(35)Componenti straordinari non incorporati
50Differenza dincorporazione
195
(30)
225
18
207
(443)
650
(150)
800
(2.650)
3.450
TOTALE
Differenza dinventario
40610= Utile lordo industriale mercantil