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Capodaglio e Associati 1 Il Sistema Informativo ---***--- La contabilità analitica Parte I Principi di base Rovereto, Febbraio 2007 Alessandro Capodaglio
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  • Capodaglio e Associati 1

    Il Sistema Informativo

    ---***---

    La contabilit analitica

    Parte I

    Principi di base

    Rovereto, Febbraio 2007

    Alessandro Capodaglio

  • Capodaglio e Associati 2

    SommarioSommarioSommario

    Parte I Il sistema informativo aziendale Contabilit generale e contabilit analitica Definizione e scopi della contabilit analitica Definizione di costo Classificazione funzionale dei costi Configurazione dei costi degli oggetti di riferimento Le forme della contabilit analitica

    Parte II Un caso pratico di contabilit analitica

    Parte III Contabilit di magazzino e budget

  • Capodaglio e Associati 3

    Il sistema informativo aziendaleIl sistema informativo aziendaleIl sistema informativo aziendale

    Sistema delle Sistema delle informazioni contabiliinformazioni contabili

    Strumenti di valutazione dei Strumenti di valutazione dei risultati prodotti risultati prodotti

    dalldallorganizzazioneorganizzazione

    Strumento di motivazione nei Strumento di motivazione nei confronti dellconfronti dellorganizzazioneorganizzazione

    Strumento di comunicazione Strumento di comunicazione tra direzione e organizzazionetra direzione e organizzazione

  • Capodaglio e Associati 4

    Il sistema informativo aziendaleIl sistema informativo aziendaleIl sistema informativo aziendale

    Fenomeni Fenomeni esterniesterni

    Informazioni Informazioni esterneesterne

    Rilevazioni Rilevazioni elementarielementari

    Documenti Documenti originari originari

    ((fonti esterne)fonti esterne)

    Fatti Fatti amm.viamm.viaziendaliaziendali

    ContabilitContabilitgeneralegenerale

    ContabilitContabilitanaliticaanalitica

    Statistica Statistica aziendaleaziendale

    ElaborazioniElaborazioni

    ContabiliContabili

    Bilancio di es.Bilancio di es.

    AnaliticheAnaliticheRisultati di Risultati di dettagliodettaglio

    StatisticheStatisticheAnalisi Analisi

    conscons././prevprev..

    Sintesi periodicheSintesi periodiche

    SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE

    INFORMAZIONI UTILIZZATE

  • Capodaglio e Associati 5

    La contabilitLa contabilitLa contabilit direzionaledirezionaledirezionale

    Piani a medio e lungo Piani a medio e lungo periodoperiodo

    ContabilitContabilit analiticaanalitica

    Budget (piani operativi)Budget (piani operativi)

    Altre contabilitAltre contabilitContabilitContabilit generalegenerale

  • Capodaglio e Associati 6

    La contabilitLa contabilitLa contabilit generalegeneralegenerale

    CO.GE. come sistema di scritture per:

    OBIETTIVO PRIMARIO: Determinare il reddito di esercizio ed il connesso capitale di funzionamento

    OBIETTIVO SECONDARIO: Controllare i movimenti finanziari della gestione

    Mediante la tecnica dei quozienti di bilancio e dei flussi finanziari fornisce indicazione sugli andamenti degli affari.

  • Capodaglio e Associati 7

    La contabilitLa contabilitLa contabilit generalegeneralegenerale

    Limiti:

    Si riferisce alla gestione globale dellimpresa, mentre lassunzione delle decisioni richiede informazioni di dettaglio

    Riguarda lo svolgimento della gestione passata, mentre le operazioni devono essere decise sulla base delle conoscenze e delle ipotesi riferite al futuro

  • Capodaglio e Associati 8

    Le contabilitLe contabilitLe contabilit specialispecialispeciali

    Speciali perch perseguono scopi diversi soddisfano le necessitinformative aziendali non esaurite dalla contabilit generale

    Contabilit industriale o analitica o dei costi;

    Contabilit di magazzino

    Contabilit del personale

    Contabilit delle immobilizzazioni

    Sistema informativo integrato: i dati tipici di una contabilitvengono automaticamente impiegati dallinsieme delle rilevazioni contabili legate a sistema

  • Capodaglio e Associati 9

    Co.Ge.Co.Ge.Co.Ge. E E E Co.A.Co.A.Co.A.

    COGE COA

    Scopo

    Fornisce informazioni di carattere generale e globale sull'azienda:- reddito;- capitale di funzionamento;- controllo dei movimenti finanziari della gestione.

    Fornisce informazioni di dettaglio dei fenomeni aziendali:- costi- ricavi;- risultati di singole operazioni o di aggregati ridotti di operazioni.

    Destinatari dei risultati

    Sono prevalentemente le classi di interesse esterne all'azienda (clienti, fornitori, fisco, etc). strumento di informazione.

    Sono in via esclusiva gli organi interni di gestione aziendali. prevalentemente strumento di gestione.

    Forme di svolgimento

    Normalmente la partita doppia che consente la rilevazione sotto un duplice aspetto (finanziario ed economico).

    Variano a seconda dell'organizzazione contabile e dei risultati ai quali si vuole giungere.

    Riferimento temporale dei dati

    Rileva dati in via consuntiva.

    Effettua rilevazioni in via:- preventiva: per ottenere informazioni per le scelte;- consuntiva: per verificare la congruit dei risultati ottenuti.

  • Capodaglio e Associati 10

    Co.Ge.Co.Ge.Co.Ge. E E E Co.A.Co.A.Co.A.

    COGE COA

    Estensione spaziale dei dati

    Fatti aziendali esterni che comportano di norma variazioni numerarie e che sono in grado di influire sul reddito.

    Fatti che sono suscettibili di analisi sotto ogni aspetto, con particolare riferimento ai costi, ai ricavi e ai risultati parziali.

    Momento della rilevazione

    Momento della manifestazione numeraria (espressione esterna dei costi e dei ricavi).

    Momento del consumo dei fattori di produzione o dell'ottenimento dei risultati (momento tecnico - economico).

    Tipo di analisi delle operazioni aziendali

    Di norma costi e ricavi sono rilevati secondo il criterio causale o per natura (con riferimento alle cause immediate che fanno sorgere i costi o i ricavi) o, al massimo, per destinazione per grandi aree aziendali.

    Costi e ricavi sono di norma rilevati per destinazione, con riferimento alla causa specifica dell'operazione.

    ObbligatorietTrattasi di rilevazioni previste come obbligatorie.

    Non prevista come obbligo legale, quindi pu assumere forme diversissime in relazione ai vari scopi per cui viene composta.

  • Capodaglio e Associati 11

    Co.Ge.Co.Ge.Co.Ge. E E E Co.A.Co.A.Co.A.

    COGE COA

    Grado di analisi

    Si riferisce alla situazione generale dell'impresa perch deve fornire informazioni chiare, corrette e veritiere ai terzi.

    interessata alle singole parti perch deve fornire informazioni per operare agli organi interi.

    Grado di precisione

    Richiede la massima precisione possibile in relazione alla natura dei valori (certezza di quelli economici; congruit per quelli stimati o congetturati).

    Richiede una minore precisione, ossia la massima precisione conveniente in ordine agli svantaggi e ai vantaggi che comporta.

    Tempestivit E' relativa. Deve essere la massima possibile.

    ValoriUtilizza nella maggior parte quelli di origine numeraria (salvo le rettifiche di fine anno).

    Pu utilizzare valori diversi (es. di sostituzione, standard).

    ConclusioniEsaurisce il suo compito nel fornire i dati per il bilancio.

    Fa parte del pi ampio sistema informativo per la direzione (management accounting ).

  • Capodaglio e Associati 12

    ContabilitContabilitContabilit analitica analitica analitica definizionedefinizionedefinizione

    Complesso di rilevazioni sistematiche, a periodicit infrannuale, volte alla determinazione di costi, ricavi e risultati analitici della produzione aziendale (con formazione del risultato economico di breve periodo)

    Analitica: i valori sono riferiti a singoli oggetti della produzione aziendale, siano essi singoli fattori di produzione, singole operazioni, singole attivit, singoli centri di costo, singoli processi, singoli prodotti

  • Capodaglio e Associati 13

    ContabilitContabilitContabilit analiticaanaliticaanaliticascopiscopiscopi

    Determinazioni di convenienza economica generali o parziali

    Programmare lattivit aziendale

    Controllare lo svolgimento dellattivit per verificare se viene effettuata secondo le linee del programma

    Valutare i risultati economici riferiti a particolari operazioni o attivit

    Fissazione del prezzo di vendita

  • Capodaglio e Associati 14

    ContabilitContabilitContabilit analiticaanaliticaanaliticascopiscopiscopi

    Formulazione di giudizi di efficienza, produttivit, rendimento

    Efficienza: rapporto fra quantit di fattori impiegati e quantit di fattori che si sarebbero dovuti impiegare o che si sono impiegati in passato

    Produttivit: rapporto tra quantit di prodotti ottenuti e quantit di fattori impiegati e il suo andamento dal confronto con rapporti prestabiliti o passati

    Rendimento: rapporto fra prodotti ottenuti e prodotti che si sarebbero dovuti ottenere o che si sono ottenuti in passato con una data quantitdi fattori

  • Capodaglio e Associati 15

    ContabilitContabilitContabilit analiticaanaliticaanaliticascopiscopiscopi

    Formulazione di giudizi di redditivit:

    Redditivit: rapporto fra il reddito ed il capitale investito; di frequente calcolata rispetto ai ricavi di vendita che rappresentano un valore dimmediata disponibilit

    Programmazione

    Valutazione delle rimanenze desercizio

  • Capodaglio e Associati 16

    La definizione di costoLa definizione di costoLa definizione di costo

    Oneri, espressi in moneta, che lazienda sostiene per acquisire i fattori produttivi e, quindi, per ottenere il prodotto

    I costi devono essere attribuiti a singole entit facenti parte del complessivo sistema aziendale, denominate OGGETTI DI RIFERIMENTO.

    Il concetto di costo non pu ritenersi esaustivo qualora non venga specificato anche loggetto di riferimento cui tale costo si riferisce.

  • Capodaglio e Associati 17

    Gli oggetti di riferimentoGli oggetti di riferimentoGli oggetti di riferimento

    Fattori della produzione

    Singoli prodotti

    Volumi di produzione

    Lotti o combinazioni di prodotti

    Ripartizioni dellattivit aziendale (reparti, centri operativi)

    Entit contabili (centri di costo)

  • Capodaglio e Associati 18

    Gli oggetti di riferimentoGli oggetti di riferimentoGli oggetti di riferimento

    Procedimento di imputazione dei costi agli oggetti di riferimento

    Analisi dei costi elementari: costi dei singoli fattori di produzione impiegati nellazienda, rappresentano il dato di partenza

    Imputazione alloggetto di riferimento del risultato di successive aggregazioni e ripartizioni dei costi elementari

  • Capodaglio e Associati 19

    La classificazione dei costiLa classificazione dei costiLa classificazione dei costi

    Ai fini del calcolo del costo relativo ad un oggetto di riferimento occorre classificare i costi a seconda della loro riferibilit ad esso

    - Secondo natura: sulla base delle caratteristiche fisiche ed economiche dei fattori impiegati

    - Secondo le modalit di attribuzione alloggetto

  • Capodaglio e Associati 20

    Costi speciali e comuniCosti speciali e comuniCosti speciali e comuni

    Riferibilit alloggetto secondo natura

    COSTI SPECIALI: attribuibili unicamente a quelloggetto di riferimento in quanto sostenuti specificamente per esso

    COSTI COMUNI: relativi a fattori che concorrono, direttamente o indirettamente, allo svolgimento di coordinazioni produttive differenti, assunte come distinti oggetti dimputazione dei costi

  • Capodaglio e Associati 21

    Costi diretti e indirettiCosti diretti e indirettiCosti diretti e indiretti

    Riferibilit alloggetto secondo le modalit di attribuzione

    COSTI DIRETTI: vengono identificati nella loro misura e sono quindi attribuibili immediatamente alloggetto di riferimento (ad es. il costo delle materie prime, il costo del lavoro di fabbricazione, etc.)

    COSTI INDIRETTI (overhead): costi che non possibile, o economicamente conveniente, imputare direttamente alloggetto di riferimento e, per questo, devono essere attribuiti per via mediata

  • Capodaglio e Associati 22

    LLLimputazione dei costi indirettiimputazione dei costi indirettiimputazione dei costi indiretti

    I criteri di imputazione dei costi indiretti ai prodotti mirano ad individuare un elemento misurabile che funga da parametro per laripartizione di tali costi (detto base di imputazione).

    Non potendo instaurare un rapporto di proporzionalit tra il prodotto ed il costo da ripartire, lo scopo si raggiunge attraverso due relazioni:

    Fattore della produzione base di imputazione

    Base di imputazione Oggetto di riferimento (prodotto)

  • Capodaglio e Associati 23

    Le basi di imputazioneLe basi di imputazioneLe basi di imputazione basi tecniche (basate sui volumi dei fattori produttivi):

    volume delle materie impiegate

    numero di ore di lavoro diretto impiegate

    numero di ore-macchina

    numero di chilowatt/ora consumati

    basi di costo (valorizzazione dei consumi di fattori produttivi):

    costo speciale delle materie

    costo della manodopera diretta

    costo primo

    basi di risultato (basate sui risultati delle produzioni attuate):

    volume della produzione ottenuta

    valore della produzione ottenuta

  • Capodaglio e Associati 24

    Il coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazione

    Elemento conosciuto riferibile sia alloggetto prescelto sia al periodo amministrativo

    Si presume un rapporto di proporzionalit fra la grandezza di tale elemento (che viene chiamato base) e lentit del costo da imputare

    dato dal rapporto fra il costo indiretto relativo allintero periodo amministrativo e la base riferita al medesimo periodo

    Il prodotto fra il coefficiente e la base relativa alloggetto di riferimento determina la quota di costi indiretti imputabili alloggetto stesso

  • Capodaglio e Associati 25

    Il coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazioneAi fini di una corretta selezione della base di imputazione, necessario verificare la rispondenza di questa sotto uno dei seguenti due aspetti:

    - criterio tecnico obiettivo o funzionale: verifica lesistenza di una relazione tra la base dimputazione ed i fattori produttivi sottostanti ai costi indiretti. La relazione pu essere di:

    causalit: la base causa di sostenimento dei costi indiretti, ovvero sussiste una relazione di causa-effetto tra la base ed i costi indiretti

    uso: dato un certo costo indiretto, la base deve essere un indice di un maggiore o minore uso fatto dei fattori indiretti

    beneficio: la base indice del beneficio che loggetto di riferimento trae dal fattore indiretto

  • Capodaglio e Associati 26

    Il coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazioneIl coefficiente di imputazione

    criterio graduato soggettivo o commerciale: verifica lesistenza di un differente tipo di relazione, detta capacit

    capacit contributiva: possibilit di coprire i costi indiretti attraverso il prezzo di vendita, che pu essere quindi assunto come base diripartizione

  • Capodaglio e Associati 27

    Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendale

    Individua un unico elemento quale base di ripartizione di tutti i costi indiretti

    A seconda della base di imputazione prescelta, varia lattribuzione dei costi indiretti ai vari oggetti di costo

    Alto grado di soggettivit

    La scelta della base di imputazione effettuata in relazione allimportanza del fattore prescelto

  • Capodaglio e Associati 28

    Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico

    Unazienda ha compiuto tre lavorazioni A, B, C i cui dati sono:PROD. A PROD. B PROD. C

    Materie prime impiegate (kg) 4.000 8.000 12.000 Costo medio unitario delle materie prime impiegate ()

    6 5 5

    Numero ore lavoro diretto (h) 2.000 3.500 4.500 Costo medio unitario del lavoro diretto () 8 7 7 Ore macchina (h) 1.000 2.500 4.000 Prodotti ottenuti (n) 1.000 1.800 2.500 Prezzo di vendita () 69 65 68

    I costi indiretti da ripartire sono:ammortamenti 10.000 manutenzioni e riparazioni 5.000 energia 8.000 manodopera indiretta 12.000 direzione e uffici tecnici 15.000 mensa operai 3.000 materiali indiretti 5.000 magazzini e ufficio controllo quantit 15.000 vigilanza dei reparti e dei magazzini 6.000 assicurazione stabili per materie 1.000 assicurazione stabili per macchianari 800

    80.800

  • Capodaglio e Associati 29

    Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico

    Si determina il quantitativo totale delle materie prime impiegate

    A Kg 4.000 B Kg 8.000 C Kg 12.000

    Totale Kg 24.000

    Si divide il totale dei costi indiretti per il volume totale delle materie impiegate, ottenendo il coefficiente di imputazione

    1. Volume delle materie impiegate

    80.800 = 3,36666724.000

    Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per i consumi delle materie delle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse

    A 3,366667 X 4.000 = 13.467 B 3,366667 X 8.000 = 26.933 C 3,366667 X 12.000 = 40.400

    Totale 80.800

  • Capodaglio e Associati 30

    Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico

    Totale numero di ore di lavoro nelle tre produzioni

    80.800 = 8,08000010.000

    Si divide il totale dei costi indiretti per il numero di ore di lavoro diretto, ottenendo il coefficiente di imputazione

    2. Numero di ore di lavoro diretto impiegate

    Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per le ore di lavoro diretto impiegato nelle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse

    A 8,080000 X 2.000 = 16.160 B 8,080000 X 3.500 = 28.280 C 8,080000 X 4.500 = 36.360

    Totale 80.800

    2.000 3.500 4.500

    10.000 Totale

    ABC

  • Capodaglio e Associati 31

    Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico

    Totale numero di ore macchina

    80.800 = 10,7733337.500

    Si divide il totale dei costi indiretti per il numero di ore macchina, ottenendo il coefficiente di imputazione

    3. Numero di ore macchina

    Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per le ore di lavoro diretto impiegato nelle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse

    A 10,773333 X 1.000 = 10.773 B 10,773333 X 2.500 = 26.933 C 10,773333 X 4.000 = 43.093

    Totale 80.800

    1.000 2.500 4.000

    7.500 Totale

    ABC

  • Capodaglio e Associati 32

    Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico

    PROD. A PROD. B PROD. CVolume delle materie impiegate 13.467 26.933 40.400 Numero di ore di lavoro diretto impiegate 16.160 28.280 36.360 Numero di ore macchina 10.773 26.933 43.093

    Confronto secondo le diverse basi uniche

    MINIMO MASSIMO VAR. %

    A 10.773 16.160 50,00B 26.933 28.280 5,00C 36.360 43.093 18,52

  • Capodaglio e Associati 33

    Il metodo della base multipla aziendaleIl metodo della base multipla aziendaleIl metodo della base multipla aziendale

    Raggruppa i costi da ripartire in classi omogenee ed adotta una diversa base per ciascuna classe

    Due soluzioni estreme:

    ogni costo originario o elementare costituisce il gruppo e, quindi, per ogni costo elementare si ricerca la base di imputazione pi opportuna

    si formano pochi gruppi di costi comuni industriali in relazione alle piimportanti o significative basi di imputazione (la quantit o i costi delle materie prime, il numero di ore di lavoro o il costo della manodopera, il numero di ore macchina )

  • Capodaglio e Associati 34

    Il metodo della base multipla aziendaleIl metodo della base multipla aziendaleIl metodo della base multipla aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico

    I dati sono i medesimi del caso precedente

    1. Formazione dei gruppi di costi legati dallo stesso presunto rapporto di proporzionalit con la base

    A) Costi indiretti legati al costo delle materie prime Materiali indiretti 5.000 Magazzini e uffici controllo qualit 15.000 Vigilanza dei reparti e dei magazzini (3/4) 4.500 Assicurazione per stabili materie 1.000

    25.500

    B) Costi indiretti legati al numero di ore di lavoroManodopera indiretta 12.000 Direzione e uffici tecnici 15.000 Mensa operai 3.000

    30.000

    C) Costi indiretti legati al numero di ore di lavoro delle macchinAmmortamenti 10.000 Manutenzioni e riparazioni 5.000 Energia 8.000 Vigilanza dei reparti e dei magazzini (1/4) 1.500 Assicurazione stabili per macchinari 800

    25.300

    Totale costi indiretti 80.800

  • Capodaglio e Associati 35

    Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico

    Si determina il costo totale delle materie prime

    Kg /Kg

    A 4.000 6 24.000 B 8.000 5 40.000 C 12.000 5,3 63.600

    Totale 127.600

    Si divide il totale dei costi indiretti della prima classe per il costo totale delle materie impiegate, ottenendo il coefficiente di imputazione

    2. Ripartizione del primo gruppo di costi indiretti

    25.500 = 0,199843127.600

    Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per i consumi delle materie delle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse

    A 0,199843 X 24.000 = 4.796 B 0,199843 X 40.000 = 7.994 C 0,199843 X 63.600 = 12.710

    Totale 25.500

  • Capodaglio e Associati 36

    Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico

    Si determina il numero di ore di lavoroA h. 2.000 B h. 3.500 C h. 4.500

    Totale h. 10.000

    Si divide il totale dei costi indiretti della seconda classe per il totale delle ore di lavoro, ottenendo il coefficiente di imputazione

    3. Ripartizione del secondo gruppo di costi indiretti

    30.000 = 3,0010.000

    Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per le ore di lavoro delle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse

    A 3,000000 X 2.000 = 6.000 B 3,000000 X 3.500 = 10.500 C 3,000000 X 4.500 = 13.500

    Totale 30.000

  • Capodaglio e Associati 37

    Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico

    Si determina il numero di ore macchinaA h. 1.000 B h. 2.500 C h. 4.000

    Totale h. 7.500

    Si divide il totale dei costi indiretti della seconda classe per il totale delle ore macchina, ottenendo il coefficiente di imputazione

    4. Ripartizione del terzo gruppo di costi indiretti

    25.300 = 3,373337.500

    Il coefficiente di imputazione viene moltiplicato per le ore macchina delle singole lavorazioni e si ottiene la quota di costi indiretti industriali a carico delle stesse

    A 3,373330 X 1.000 = 3.373 B 3,373330 X 2.500 = 8.433 C 3,373330 X 4.000 = 13.493

    Totale 25.300

  • Capodaglio e Associati 38

    Il metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendaleIl metodo della base unica aziendalecaso praticocaso praticocaso pratico

    5. Determinazione dalla quota di costi indiretti delle tre lavorazioni

    Voce di costo A B C

    Quota di costi indiretti industriali (legati alle materie)

    4.796,24 7.993,73 12.710,03

    Quota di costi indiretti industriali (legati alla manodopera)

    6.000,00 10.500,00 13.500,00

    Quota di costi indiretti industriali (legati alle macchine)

    3.373,33 8.433,33 13.493,33

    QUOTA COSTI INDIRETTI INDUSTRIALI 14.169,57 26.927,06 39.703,37

  • Capodaglio e Associati 39

    Confronto tra basiConfronto tra basiConfronto tra basi

    A B C

    Quota costi indiretti con base unica (volume materie impiegate)

    13.467 26.933 40.400

    Quota costi indiretti con base unica (numero ore di lavoro diretto)

    16.160 28.280 36.360

    Quota costi indiretti con base unica (numero ore macchina)

    10.773 26.933 43.093

    Quota costi indiretti con base multipla 14.170 26.927 39.703

  • Capodaglio e Associati 40

    Costi fissi e variabiliCosti fissi e variabiliCosti fissi e variabili

    Secondo la variabilit rispetto al livello produttivo

    COSTI FISSI: non variano nellambito di un certo intervallo di volume della produzione; sono considerati costi di struttura o di capacit, nel senso che fino a quando non si supera la struttura o la capacit esistenti non sono soggetti a variazioni.

    COSTI VARIABILI: variano con il variare, anche minimo della quantit di produzione (variano cio in funzione delle unitprodotte)

  • Capodaglio e Associati 41

    Costi fissi e variabiliCosti fissi e variabiliCosti fissi e variabili

    COSTI VARIABILI:

    costi proporzionali: variano in assoluta proporzionalit al variare del volume produttivo

    costi pi che proporzionali o progressivi: crescono in misura pi che proporzionale al crescere della produzione

    costi meno che proporzionali o degressivi: crescono in misura meno che proporzionale al crescere della produzione

  • Capodaglio e Associati 42

    La classificazione funzionale dei costiLa classificazione funzionale dei costiLa classificazione funzionale dei costi

    Prevede una distinzione dei costi a seconda della fase di gestione cui sono riferibili:

    costi tecnici o industriali: comprendono tutti gli oneri che si sostengono fino a quando il prodotto ottenuto

    costo commerciali o di vendita: sono connessi con la fase di collocamento dei prodotti sul mercato, dal momento in cui sono tecnicamente compiuti e introdotti in magazzino, fino a quando sono ultimati i rapporti con i clienti (vi si comprendono anche i costi delle operazioni post-vendita, connesse con gli interventi di garanzia)

    costi amministrativi: sono connessi con la gestione dellazienda in generale (funzionamento degli uffici, etc.)

  • Capodaglio e Associati 43

    Le configurazioni di costoLe configurazioni di costoLe configurazioni di costo

    Con costo di prodotto si intende unaggregazione di costi elementari di fattori produttivi consumati o utilizzati per lottenimento dei prodotti

    Non tutti i valori dei fattori produttivi che vengono impiegati per lottenimento di un prodotto o di una produzione vengono per accolti nella formazione del costo: esistono diverse configurazioni di costo, stratificazioni successive di costi elementari atte a fornire evidenza della composizione del costo di un dato oggetto a un prefissato stadio del processo produttivo sia tecnico sia economico

  • Capodaglio e Associati 44

    Le configurazioni di costoLe configurazioni di costoLe configurazioni di costo

    CONFIGURAZIONE COMPLETA: raggruppa tutti gli elementi omogenei, nel senso dellappartenenza ad una fase

    CONFIGURAZIONE PARZIALE: si limita ai componenti primi, che saranno quelli specifici oppure quelli diretti, a seconda dellimpostazione prescelta (prevale la seconda), nellambito della medesima fase

  • Capodaglio e Associati 45

    Le configurazioni di costoLe configurazioni di costoLe configurazioni di costocosti diretti di materie

    + costi diretti di lavoro+ altri eventuali costi diretti industriali________________________________________________= costo primo industriale+ quota di costi indiretti industriali________________________________________________= costo pieno industriale+ costi diretti commerciali+ quota di costi indiretti commerciali________________________________________________= costo industriale commerciale+ costi diretti amministrativi+ quota di costi indiretti amministrativi e altri costi generali aziendali___________________________________________________________________________= costo complessivo+ costi figurativi________________________________________________= costo economico tecnico

  • Capodaglio e Associati 46

    Le configurazioni di costoLe configurazioni di costoLe configurazioni di costo

    Costo primo industriale: comprende tutti i costi della fase industriale direttamente riferibili alloggetto di calcolo del costo. la configurazione caratterizzata dal pi alto grado di oggettivit.

    Costo pieno industriale: dato dalla somma dei costi diretti e della quota di costi indiretti industriali

    Costo complessivo: rappresentato dal costo di tutti i fattori produttivi onerosi utilizzati nella produzione tecnica ed economica, sia diretti sia indiretti.

    Costo economico tecnico: la figura pi completa di costo, in quanto si riferisce al consumo di tutti i fattori, compresi quelli non onerosi, ottenuti dallazienda senza il

    sostenimento di un costo.

  • Capodaglio e Associati 47

    I costi figurativiI costi figurativiI costi figurativi

    I costi figurativi si riferiscono a fattori della produzione in uso gratuito da parte dellazienda, ovvero di altri fattori il cui costo, essendo stato completamente imputato ad esercizi precedenti, noncompare pi in contabilit generale. In tutte le configurazioni di costo possibile introdurre costi figurativi.

    interesse di computo sul capitale proprio investito

    compenso per lopera del proprietario e dei suoi familiari o dei soci o altre persone che prestano il loro lavoro senza ricevere una retribuzione compresa fra i costi desercizio

    fitti figurativi di locali o noleggi figurativi di altri mezzi di propriet del titolare o dei soci ed utilizzati nellimpresa senza corrispettivo

    fitti o ammortamenti figurativi di fabbricati o di altri beni strumentali completamente ammortizzati ma che continuano ad essere utilizzati nellazienda

  • Capodaglio e Associati 48

    Le forme della contabilitLe forme della contabilitLe forme della contabilit analiticaanaliticaanalitica

    La contabilit analitica si avvale di una serie di rilevazioni e giunge a effettuare delle sintesi complessive, ma parziali rispetto al risultato economico dellesercizio, o periodiche

    Il sistema di rilevazioni relativo alla contabilit analitica pu essere legato funzionalmente o pu essere separato da quello di contabilitgenerale. Nel primo caso si parla di sistema unico, nel secondo di sistema duplice

  • Capodaglio e Associati 49

    Il sistema unico contabileIl sistema unico contabileIl sistema unico contabile

    La contabilit analitica incorporata nella contabilit generale

    legato alla logica patrimoniale

    Unico in quanto consiste in un solo sistema contabile nel quale si inseriscono i conti della contabilit analitica

    Contabile perch le rilevazioni sono svolte con limpiego del conto, nella forma tipica della partita doppia

  • Capodaglio e Associati 50

    Il sistema duplice mistoIl sistema duplice mistoIl sistema duplice misto

    Duplice in quanto la contabilit generale e quella industriale sono svolte distintamente

    Misto perch la metodologia usata nelle due contabilit diversa: la contabilit generale tenuta con la tipica forma contabile della partita doppia, mentre la contabilit analitica svolta in forme libere, mediante limpiego di schede, prospetti e tabulati

    La contabilit analitica si d carico di rilevare anche i fatti interni di gestione di natura non numeraria, ma senza utilizzare lo strumento contabile bilanciante

  • Capodaglio e Associati 51

    Il sistema duplice mistoIl sistema duplice mistoIl sistema duplice misto

    Vantaggi: adattabilit a ogni modalit di svolgimento e ad ogni scopo di calcolo dei costi, in quanto non vincolata alla forma bilanciante del conto

    Difetti: mancanza di collegamenti con la contabilit generale e mancanza di collegamenti allinterno delle scritture contabili

  • Capodaglio e Associati 52

    Il sistema duplice contabileIl sistema duplice contabileIl sistema duplice contabile

    Duplice in quanto prevede due sistemi di scritture con funzionamento autonomo anche se presentano punti di collegamento e di confronto

    Contabile in quanto i due sistemi di scritture usano lo strumento delle scritture in partita doppia

    Vantaggi: possibile effettuare la verifica continua con i dati della contabilit generale, effettuare il controllo aritmetico proprio della partita doppia

    Svantaggi: maggiore complessit e rigidit della rilevazione

  • Capodaglio e Associati 53

    La periodicitLa periodicitLa periodicit della contabilitdella contabilitdella contabilit analiticaanaliticaanalitica

    la contabilit generale potrebbe non fornire gli elementi di costo necessari per configurare le sintesi proprie della contabilitanalitica, per il fatto che la periodicit con la quale si sostengono molti costi dimpresa non coincide con quella secondo la quale si compongono le sintesi nella contabilit analitica

    Numerosi elementi di costo, per poter essere inseriti nelle sintesi in oggetto, devono essere stimati, con la conseguenza che, ove si voglia mantenere uno stretto collegamento tra contabilit generale e contabilit analitica, necessario rilevare ratei o risconti

    importante la riconciliazione tra le due contabilit in quanto la generale il pregio di basarsi sulle variazioni numerarie, unici valori incontrovertibili

  • Capodaglio e Associati 1

    Il Sistema Informativo

    ---***---

    La contabilit analitica

    Parte II

    Esercitazione

    Rovereto, Febbraio 2007

    Alessandro Capodaglio

  • Capodaglio e Associati 2

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    La prima operazione da compiere la ripresa dei saldi di contabilitgenerale nel sistema di contabilit analitica; ci avviene mediante lutilizzo dei seguenti conti:

    Conti di riferimento: omologhi a quelli economici di reddito del piano della contabilit generale, sono definiti a specchio in quanto, essendo utilizzati per la ripresa dei valori di contabilit generale e per la quadratura, accolgono le variazioni negative in avere e quelle positive in dare

    Componenti elementari: conti intitolati ai fattori della produzione, che aggregano tutti i costi riferibili a ciascuno di essi

    Conti produzione: conti accesi alle varie produzioni.

  • Capodaglio e Associati 3

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.ACo.ACo.A

    CONTO ECONOMICO

    C/ELEMENTARI

    C/PRODUZIONE

    DIFF. DI INCORP.

    COMP. NON INCORP.

    COMP. SUPPL.INCORP.C

    ON

    TI D

    I R

    IFE

    RIM

    EN

    TO

    CO.GECO.GE.. CO.A.CO.A.

  • Capodaglio e Associati 4

    Il conto economico di Il conto economico di Il conto economico di Co.Ge.Co.Ge.Co.Ge.

    DARE AVERE

    Rim. Iniziali materie 200 Ricavi di vendita 3.450 Rim. Iniziali prodotti finiti 300 Rim. Iniziali prodotti in corso 150 Costi di acquisto 1.700 Costi di lavoro 1.000 Costi diversi 400 Ammortamenti 180 Oneri finanziari 40 Oneri tributari 60 Oneri straordinari 35

    CONTO ECONOMICO DI CONTABILITA' GENERALE

    Il riferimento ad unimpresa industriale organizzata in due linee di produzione (A e B)

  • Capodaglio e Associati 5

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Ripresa delle rimanenze iniziali di materie

    200Rimanenze iniziali materie c/rif.

    200Magazzino materie

    AVEREDARE

    Magazzino materie

    200

    Rimanenze iniziali materie c/rif.

    200

  • Capodaglio e Associati 6

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Il valore ripreso in contabilit analitica pu anche essere diverso da quello presente in contabilit generale: in questo caso si generano delle differenze di incorporazione.

    Es In Co.Ge. le rimanenze iniziali valutate al LI.FO. sono 540

    In Co.A. le rimanenze iniziali valutate al CMP sono 810

    Differenza di incorporazione: 810 540 = 270

    270Differenze di incorporazione su materie

    540Rimanenze iniziali materie c/rif.

    810Magazzino materie e scorte

    AVEREDARE

  • Capodaglio e Associati 7

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Ripresa delle rimanenze iniziali di prodotti finiti: tali rimanenze sono relative esclusivamente al prodotto A

    300Rimanenze iniziali prodotti finiti c/rif.

    300Magazzino prodotti finiti A

    AVEREDARE

    Magazzino prodotti finiti A

    300

    Rimanenze iniziali prodotti finiti c/rif.

    300

  • Capodaglio e Associati 8

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Ripresa degli acquisti di materie

    1.700Acquisti c/rif.

    1.700Magazzino materie

    AVEREDARE

    Magazzino materie

    200

    Acquisti c/rif.

    1.700

    1.700

  • Capodaglio e Associati 9

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.Il conto Magazzino Materie

    In contabilit analitica le materie devono essere caricate al momento in cui arrivano in azienda, mentre in contabilit generale la registrazione viene fatta al momento della ricezione della fattura.

    Durante lesercizio si possono generare degli sfasamenti, gestiti tramite un conto transitorio acceso a differenze varie (non sono diff. di incorporazione perch hanno carattere procedurale)

    XXXAcquisti in attesa di fattura

    XXXMagazzino materie

    AVEREDARE

    XXXAcquisti c/rif.

    XXXAcquisti in attesa di fattura

    AVEREDARE

  • Capodaglio e Associati 10

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Ripresa delle rimanenze iniziali di prodotti in corso: limporto presente in contabilit generale viene imputato alle singole produzioni.

    150Rimanenze iniziali prod. In corso c/rif.

    10Produzioni interne

    60Produzione B

    80Produzione A

    AVEREDARE

    R.I. Prod. In corso c/rif.

    150

    Produzione A

    80

    Produzioni interne

    10

    Produzione B

    60

  • Capodaglio e Associati 11

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Ripresa dei costi di lavoro

    1.000Costi del lavoro c/rif.

    1.000Costi del lavoro

    AVEREDARE

    Costi del lavoro

    1.000

    Costi del lavoro c/rif.

    1.000

  • Capodaglio e Associati 12

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Nel caso in cui la contabilit analitica sia tenuta con periodicit infrannuale, si presenta la necessit di registrare dei ratei passivi, dovuti al fatto che in contabilit generale si registrano durante lanno le mensilit e i contributi, mentre il contabilit analitica richiesto il costo omnicomprensivo delle ore lavorate.

    40Costi di lavoro c/conguaglio

    70Costi di lavoro c/rif.

    110Costi di lavoro

    AVEREDARE

    Il conto di conguaglio alla fine dellanno dovrebbe dare saldo 0 (zero)

  • Capodaglio e Associati 13

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Ripresa dei costi di fornitura e servizi vari (acqua, energia, manutenzioni e riparazioni da terzi)

    400Costi diversi c/rif.

    400Costi diversi

    AVEREDARE

    Costi diversi

    400

    Costi diversi c/rif.

    400

  • Capodaglio e Associati 14

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Possono generarsi delle differenze relative alla diversa periodicit delle rilevazioni di contabilit generale ed analitica. Ad es. le assicurazionivengono pagate (e registrate in Co.Ge.) in anticipo. Qualora la CO.A. sia trimestrale si deve assumere una quota normalizzata del costo, pari ad dellimporto complessivo.

    900Assicurazioni c/conguaglio

    300Assicurazioni

    1.200Assicurazioni c/rif.

    AVEREDARE

    300Assicurazioni c/conguaglio

    300Assicurazioni

    AVEREDARE

    Il conto conguaglio ha natura di risconto attivo.

    Al II trimestre si effettua in Co.A. la seguente registrazione

  • Capodaglio e Associati 15

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Ripresa degli ammortamenti: in Co.A. calcoliamo la quota sulla base dei costi correnti o aggiornando i costi storici con indici particolari, arrivando ad una quota di ammortamento di 230

    50Differenze di incorporazione

    180Ammortamento c/rif.

    230Ammortamento

    AVEREDARE

    Ammortamento

    230

    Ammortamento c/rif.

    180Diff. di corporazione

    50

  • Capodaglio e Associati 16

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Ripresa degli oneri finanziari e tributari

    40Oneri finanziari c/rif.

    60Oneri tributari c/rif.

    60Oneri tributari

    40Oneri finanziari

    AVEREDARE

    Oneri finanziari

    40

    Oneri tributari

    60

    Oneri finanziari c/rif.

    40

    Oneri tributari c/rif.

    60

  • Capodaglio e Associati 17

    La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in La ripresa dei saldi in Co.A.Co.A.Co.A.

    Rilevazione degli oneri straordinari: vengono rilevati solo per garantire la quadratura con la contabilit generale. Essendo elementi straordinari non devono rientrare nel calcolo del costo di prodotto

    35Oneri straordinari c/rif.

    35Componenti non incorporati

    AVEREDARE

    Componenti non incorporati

    35

    Oneri straordinari c/rif.

    35

  • Capodaglio e Associati 18

    Rilevazione oneri figurativiRilevazione oneri figurativiRilevazione oneri figurativi

    Rilevazione degli interessi di computo sul capitale proprio investito: non una differenza di valutazione ma un componente aggiuntivo (non si usa quindi un conto riferimento)

    80Componenti supplementari incorporati

    80Oneri finanziari

    AVEREDARE

    Oneri finanziari

    80

    Componenti supplementari incorporati

    80

  • Capodaglio e Associati 19

    Consumi di materie diretteConsumi di materie diretteConsumi di materie dirette

    Per questa operazione vengono utilizzate le bolle di scarico di magazzino

    1400Magazzino materie

    50Produzioni interne

    450Produzione B

    900Produzione A

    AVEREDARE

    Produzione A

    80

    Produzione B

    60

    Produzioni interne

    10

    Magazzino materie

    1.400

    50

    450

    900

    200

    1.700

  • Capodaglio e Associati 20

    I centri di costoI centri di costoI centri di costoEsistono dei costi per i quali risulta molto difficile rinvenire una base che consenta linstaurazione di rapporti di proporzionalit col prodotto (metodi della base unica e multipla aziendale)

    Occorre quindi rilevare oggetti di riferimento intermedi rispetto a quello finale (prodotto), che vengono chiamati centri di costo.

    Centri di costo: suddivisioni dellattivit aziendale per singole operazioni o gruppi di operazioni omogenee sotto un certo titolo. Possono corrispondere ad un reparto o ad una struttura operativa, come pure essere semplici unit contabili. Al loro interno si fanno affluire direttamente (mediante misurazione) o indirettamente (usando basi attendibili e non arbitrarie) i componenti elementari.

  • Capodaglio e Associati 21

    I centri di costoI centri di costoI centri di costoSi distinguono tre tipologie di centri:

    Centri diretti o principali: in essi si procede alla diretta formazione dei prodotti

    Centri indiretti ausiliari: prestano servizi per uno o pi reparti diretti, senza concorrere immediatamente a formare i prodotti

    Centri indiretti comuni: svolgono prevalentemente unattivit di cui beneficiano sia i reparti diretti sia quelli ausiliari

  • Capodaglio e Associati 22

    Ulteriori tipologie di centriUlteriori tipologie di centriUlteriori tipologie di centri

    Quando il centro di costo corrisponde a ununit organizzativa aziendale (reparto o ufficio), che ha a capo un responsabile, si parla di centri di responsabilit

    I centri ai quali si attribuiscono sia ricavi che costi si denominano centri di profitto (lo sono le ASA e le SBU)

    Qualora il centro faccia riferimento ad unit operative delle quali si vuole determinare la redditivit degli investimenti effettuati, si parla di centri di investimento

  • Capodaglio e Associati 23

    Piano funzionale dei centri di costoPiano funzionale dei centri di costoPiano funzionale dei centri di costo

    CENTRI AUSILIARI DI FABBRICAZIONE

    CENTRI PRODUTTIVI

    AREA COMMERCIALE

    AREA AMMINISTRATIVA

    AREA RICERCA E SVILUPPO

    AREA PRODUTTIVA

  • Capodaglio e Associati 24

    Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri

    CENTRI COMUNI Rep.

    Carpenteria Rep.

    Meccanica Rep.

    Montaggio Costi comuni

    di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.

    Consumo materieCosti lavoroCosti forniture e servizi variAmmortamenti Oneri finanziariOneri tributari

    CENTRI PRINCIPALI TOTALI

    CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO

    Nella colonna di sinistra le voci di costo sono per natura, mentre nella parte destra abbiamo i conti per destinazione.

  • Capodaglio e Associati 25

    Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri

    I criteri per la ripartizione dei costi nei vari centri (fino al I totale) si basano su dati di fatto (costi diretti di centro), in parte su basi possibilmente in linea col criterio tecnico obiettivo (costi indiretti di centro).

    I centri di costo sono comunque dei conti, ed in quanto tali vengono caricati e scaricati in partita doppia.

    Lelaborazione dei costi nei centri deve procedere da quelli piesterni (destra) a quelli pi interni (sinistra)

  • Capodaglio e Associati 26

    Attribuzione dei costi elementariAttribuzione dei costi elementariAttribuzione dei costi elementari

    Lattribuzione dei costi elementari, finora raccolti nei rispettivi conti di COA, ai vari centri viene effettuata con le seguenti scritture (si riporta solo la prima a titolo di esempio):

    260Magazzino materie

    5Amministrazione e spese generali

    10Trasporti

    35Manutenzioni e riparazioni

    10Costi comuni di fabbricazione

    30Reparto montaggio

    100Reparto meccanica

    70Reparto carpenteria

    AVEREDARE

  • Capodaglio e Associati 27

    Attribuzione dei costi elementariAttribuzione dei costi elementariAttribuzione dei costi elementari

    Reparto carpenteria

    70

    Reparto meccanica

    100

    Reparto montaggio

    30

    Costo comuni di fabbr.

    10

    Manutenzioni e riparazioni

    35

    Trasporti

    10

    Amm.ne e spese gen.

    5Magazzino materie

    1.400200

    1.700 260

    325

    580

    370

    115

    125

    165

    390

  • Capodaglio e Associati 28

    Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri

    CENTRI COMUNI Rep.

    Carpenteria Rep.

    Meccanica Rep.

    Montaggio Costi comuni

    di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.

    Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60

    I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390

    CENTRI PRINCIPALI TOTALI

    CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO

  • Capodaglio e Associati 29

    Le retrocessioniLe retrocessioniLe retrocessioni

    Prima di procedere allelaborazione dei costi tra i centri necessario fare preliminarmente alcuni assestamenti che procedono in senso inverso (da sinistra verso destra), detti retrocessioni.Parte dei costi di manutenzione e riparazione vengono imputati ai centri trasporti e amministrazione a seguito di servizi svolti a favore di questi ultimi

    30Trasporti

    20Manutenzioni e riparazioni

    35Amministrazione e spese generali

    15Trasporti

    AVEREDARE

    Trasporti

    165

    Manutenzioni e riparazioni

    125

    Amm.ne e spese gen.

    390

    15 3520

    30

  • Capodaglio e Associati 30

    Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri

    CENTRI COMUNI Rep.

    Carpenteria Rep.

    Meccanica Rep.

    Montaggio Costi comuni

    di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.

    Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60

    I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390

    - 30 30 - 20 15 5

    II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425

    Retrocessioni

    CENTRI PRINCIPALI TOTALI

    CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO

  • Capodaglio e Associati 31

    I ribaltamentiI ribaltamentiI ribaltamenti

    Imputazione dei costi di man. e rip.: i costi di manutenzione e riparazione vengono imputati ai centri principali per via indiretta, sulla base del valore degli impianti in dotazione ai centri.

    105Manutenzioni e riparazioni

    10Reparto montaggio

    65Reparto meccanica

    30Reparto carpenteria

    AVEREDARE

    Reparto carpenteria

    Reparto meccanica

    Reparto montaggio

    325

    580

    370

    Manutenzioni e riparazioni

    125 20

    105

    30

    65

    10

  • Capodaglio e Associati 32

    Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri

    CENTRI COMUNI Rep.

    Carpenteria Rep.

    Meccanica Rep.

    Montaggio Costi comuni

    di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.

    Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60

    I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390

    - 30 30 - 20 15 5

    II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425

    Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105

    III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425

    Retrocessioni

    CENTRI PRINCIPALI TOTALI

    CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO

  • Capodaglio e Associati 33

    I ribaltamentiI ribaltamentiI ribaltamenti

    Imputazione dei costi comuni di fabbr.: i costi comuni di fabbricazione vengono imputati ai centri principali per via indiretta, sulla base delle ore di lavoro nei centri.

    115Costi comuni di fabbricazione

    44Reparto montaggio

    46Reparto meccanica

    25Reparto carpenteria

    AVEREDARE

    Reparto carpenteria

    Reparto meccanica

    Reparto montaggio

    325

    580

    370

    30

    65

    10 Costo comuni di fabbr.

    115 11525

    46

    44

  • Capodaglio e Associati 34

    Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri

    CENTRI COMUNI Rep.

    Carpenteria Rep.

    Meccanica Rep.

    Montaggio Costi comuni

    di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.

    Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60

    I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390

    - 30 30 - 20 15 5

    II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425

    Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105

    III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425

    Imputazione costi comuni di fabbricazione 25 46 44 - 115

    IV TOTALE 2.070 380 691 424 - - 150 425

    Retrocessioni

    CENTRI PRINCIPALI TOTALI

    CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO

  • Capodaglio e Associati 35

    Imputazione al conto produzioneImputazione al conto produzioneImputazione al conto produzione

    Imputazione dei costi di lavorazione alle produzioni: tali costi vengono imputati secondo due basi, in quanto nei centri carpenteria e montaggio prevale il lavoro umano, mentre in quello meccanica prevale il lavoro macchina.

    85Produzioni interne

    420Produzione B

    990Produzione A

    424Reparto montaggio

    691Reparto meccanica

    380Reparto carpenteria

    AVEREDARE

  • Capodaglio e Associati 36

    Imputazione al conto produzioneImputazione al conto produzioneImputazione al conto produzioneReparto carpenteria

    Reparto meccanica

    Reparto montaggio

    325

    580

    37030

    65

    1025

    46

    44

    Produzione A

    Produzione B

    Produzioni interne

    85

    80

    900

    60

    450

    10

    50

    380

    691

    424

    990

    420

    In dare dei conti produzione abbiamo il costo di produzione nella configurazione del costo pieno industriale

  • Capodaglio e Associati 37

    Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri

    CENTRI COMUNI Rep.

    Carpenteria Rep.

    Meccanica Rep.

    Montaggio Costi comuni

    di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.

    Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60

    I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390

    - 30 30 - 20 15 5

    II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425

    Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105

    III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425

    Imputazione costi comuni di fabbricazione 25 46 44 - 115

    IV TOTALE 2.070 380 691 424 - - 150 425

    Imputazione costi di lavorazione alle produzioni

    1.495- - 380 - 691 - 424

    Retrocessioni

    CENTRI PRINCIPALI TOTALI

    CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO

  • Capodaglio e Associati 38

    Carico prodotti finiti in magazzinoCarico prodotti finiti in magazzinoCarico prodotti finiti in magazzino Loperazione di passaggio dei prodotti finiti dalla fase di produzione allo stoccaggio in

    magazzino viene rilevata contabilmente come segue. Il saldo dei conti produzione rappresenta ora la rimanenza di prodotti in corso di lavorazione, valutati al costo pieno industriale ( la rimanenza contabile di prodotti in corso).

    900Produzione B

    1.850Produzione A

    900Magazzino prodotti finiti B

    1.850Magazzino prodotti finiti A

    AVEREDARE

    Produzione A

    80

    900

    990

    Produzione B

    60

    450

    420

    1.850

    900

    Magazzino prodotti finiti A

    300

    1.850 Magazzino prodotti finiti B

    900

  • Capodaglio e Associati 39

    Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalenti

    Il saldo dei conti produzione rappresenta il valore delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione; la relativa quantit deve essere stabilita tenendo conto del grado di ultimazione del processo produttivo. In generale si considera il prodotto in corso come equivalente ad una frazione del prodotto finito proporzionale alle fasi di processo produttivo ultimate.

    Analogo ragionamento si pone nel caso in cui gli articoli caricati a magazzino siano accomunati da materie prime e cicli di produzione analoghi ma ognuno caratterizzato da pesi, tempi di lavorazione e scarti differenti.

  • Capodaglio e Associati 40

    Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalenti

    Il metodo delle produzioni equivalenti viene utilizzato per determinare nel modo pi razionale possibile quale sia il costo pieno industriale di ogni singolo prodotto finito ottenuto.

    Definizione di ununit di misura base della produzione;

    Traduzione dei differenti prodotti nellunit di misura scelta utilizzando opportuni coefficienti di equivalenza;

  • Capodaglio e Associati 41

    Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico

    Prodotti finiti

    Prodotto A: confezione da 1 kg.

    Prodotto B: confezione da 0,5 kg.

    Prodotto C: confezione da 0,25 kg.

    Fattori della produzione

    - Acquisti di materie prime 70

    - Costo della lavorazione (personale + macchinari) 30

  • Capodaglio e Associati 42

    Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico

    La differenza di costo della materia prima si ipotizza legato esclusivamente alla diversa percentuale di scarti rispetto al prodotto intero

    Prod. A (1 kg.) 5% di scarto

    Prod. B (0,5 kg.) 10% di scarto

    Prod. C (0,25 kg.) 20% di scarto

    COEFFICIENTE EQUIVALENZA MATERIA PRIMA % sfridicoef. rispetto a prodotto intero

    coef. rispetto a prodotto A

    prodotto A 5% 1,05 1prodotto B 10% 1,1 1,048prodotto C 20% 1,2 1,143

  • Capodaglio e Associati 43

    Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico

    Per quanto riguarda il ciclo di lavorazione, si ipotizzano i seguenti tempi:

    per unit di prodotto A: 2 minuti;

    per unit di prodotto B: 8 minuti;

    unit di prodotto C: 12 minuti.

    I singoli coefficienti di equivalenza, posto come base il prodotto A, saranno i seguenti:

    COEFFICIENTE EQUIVALENZA LAVORAZIONE min/forma coefficiente prodotto A 2 1prodotto B 8 4prodotto C 12 6

  • Capodaglio e Associati 44

    Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico

    Per determinare il coefficiente di equivalenza complessivo, occorre determinare la media ponderata rispetto allincidenza relativa dei costi di produzione (70% materia prima e 30% costo della lavorazione). I coefficienti sono quindi i seguenti:

    coeff. coeff. coeff.materia prima

    lavorazione complessivo

    incidenza costi di produzione 70% 30%prodotto A 1 1 1prodotto B 1,048 4 1,93prodotto C 1,143 6 2,6

    COEFFICIENTE EQUIVALENZA COMPLESSIVO

  • Capodaglio e Associati 45

    Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico

    Ipotizzando che i volumi di produzione effettiva nel periodo di riferimento siano: prodotto A 10 kg, prodotto B 20 kg., prodotto C 15 kg., possibile ottenere i seguenti volumi di produzione equivalente:

    VOLUME DI PRODUZIONE EQUIVALENTEvolume

    effettivo (kg)

    coeff. equivalenza

    volume equivalente

    (kg)prodotto A 10 1 10prodotto B 20 1,93 38,67prodotto C 15 2,6 39

    TOTALE 45 87,67

    per un totale di produzione equivalente di kg.87,67.

  • Capodaglio e Associati 46

    Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico

    Il costo di 1 kg. di produzione equivalente , quindi, di 1,14 (100/87,67), per cui la produzione equivalente di periodo a valore ed il costo unitario per singolo kg. effettivo di produzione sono determinati come segue:

    VALORE DELLA PRODUZIONE EFFETTIVAvolume

    equivalente (kg)

    valore prod. equivalente

    costo unitario effettivo /kg.

    prodotto A 10 11,41 1,14prodotto B 38,67 44,11 2,21prodotto C 39 44,49 2,97

    TOTALE 100

  • Capodaglio e Associati 47

    Le produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiLe produzioni equivalentiUn caso praticoUn caso praticoUn caso pratico

    Si rilevano pertanto i seguenti scarichi dal conto produzione ai rispettivi conti magazzino:

    volume scaricato

    (kg effettivi)

    prodotto A 8 9,13prodotto B 15 33,08prodotto C 10 29,66

    TOTALE 71,86

    SCARICO PRODOTTI valore scaricato

  • Capodaglio e Associati 48

    Carico prodotti finiti in magazzinoCarico prodotti finiti in magazzinoCarico prodotti finiti in magazzino

    Il valore della produzione interna deve essere capitalizzato in contabilitgenerale (qualora il valore determinato dalla contabilit analitica sia ritenuto congruo sulla base della prevedibile utilizzazione economica del bene prodotto). Il passaggio alla Co.Ge. avviene con la seguente scrittura:

    145Produzioni interne

    145Produzioni interne c/rif.

    AVEREDARE

    Prod. interne c/rif.

    145

    Produzioni interne

    85

    10

    50145

  • Capodaglio e Associati 49

    Imputazione a Ricavi e MarginiImputazione a Ricavi e MarginiImputazione a Ricavi e Margini

    Si rileva il costo industriale dei prodotti venduti, trasferendo il valore dei conti di produzione (magazzino prodotti finiti) ai conti esercizio.

    850Magazzino prodotti finiti B

    1800Magazzino prodotti finiti A

    850Ricavi e margini prodotto B

    1800Ricavi e margini prodotto A

    AVEREDARE

    Ricavi e margini prod. A

    1800Ricavi e margini prod. B

    850

    Magazzino prod. fin. A

    1800Magazzino prod. fin. B

    850

    300

    1.850

    900

  • Capodaglio e Associati 50

    Imputazione a Ricavi e MarginiImputazione a Ricavi e MarginiImputazione a Ricavi e Margini

    I conti Ricavi e Margini sono c/esercizio, cio conti di risultati anteriori al c/economico generale.

    Il saldo dei conti Magazzino rappresenta la rimanenza contabile di prodotti finiti, da confrontarsi con linventario.

  • Capodaglio e Associati 51

    Contabilizzazione dei ricavi di venditaContabilizzazione dei ricavi di venditaContabilizzazione dei ricavi di vendita

    Allinterno dei conti Ricavi e Margini al costo del venduto si contrappongono subito i ricavi di vendita. Il saldo dei conti Ricavi e Margini rappresenta lutile lordo industriale

    950Ricavi e margini prodotto B

    2.500Ricavi e margini prodotto A

    3.450Ricavi di vendita c/rif.

    AVEREDARE

    Ricavi e margini prod. A

    1800 Ricavi e margini prod. B

    850

    Ricavi di vendita c/rif.

    3.450

    950

    2.500

  • Capodaglio e Associati 52

    Imputazione costi commercialiImputazione costi commercialiImputazione costi commerciali

    I costi relativi a trasporti in partenza vengono imputati ai conti Ricavi e Margini. Il saldo dei conti Ricavi e Margini rappresenta lutile lordo industriale - commerciale

    60Ricavi e margini prodotto B

    90Ricavi e margini prodotto A

    150Centro trasporti

    AVEREDARE

    Ricavi e margini prod. A

    1800 Ricavi e margini prod. B

    850 950

    2.500

    60

    90

    Trasporti

    165

    15

    30

    150

  • Capodaglio e Associati 53

    Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri CENTRI COMUNI

    Rep. Carpenteria

    Rep. Meccanica

    Rep. Montaggio

    Costi comuni di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.

    Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60

    I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390

    - 30 30 - 20 15 5

    II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425

    Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105

    III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425

    Imputazione costi comuni di fabbricazione 25 46 44 - 115

    IV TOTALE 2.070 380 691 424 - - 150 425

    Imputazione costi di lavorazione alle produzioni

    1.495- - 380 - 691 - 424

    Imputazione costi trasporto di vendita 150- - 150

    Retrocessioni

    CENTRI PRINCIPALI TOTALI

    CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO

  • Capodaglio e Associati 54

    Imputazione costi amministrativiImputazione costi amministrativiImputazione costi amministrativi

    Per limputazione dei costi amministrativi si usa di solito un criterio graduato soggettivo. Nel caso specifico si usano coefficienti prestabiliti (standard). Limporto dellimputazione dei costi non coincide con quello totale del centro.Il saldo dei conti Ricavi e Margini fornisce lutile netto (esclusi gli elementi straordinari).

    143Ricavi e margini prodotto B

    300Ricavi e margini prodotto A

    443Amministrazione e spese generali

    AVEREDARE

    Ricavi e margini prod. A

    1800 Ricavi e margini prod. B

    850 950

    2.500

    60

    90

    Amm.ne e spese gen.

    390

    35

    300

    143

    443

    - 18

  • Capodaglio e Associati 55

    Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri

    CENTRI COMUNI Rep.

    Carpenteria Rep.

    Meccanica Rep.

    Montaggio Costi comuni

    di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.

    Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60

    I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390

    - 30 30 - 20 15 5

    II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425

    Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105

    III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425

    Imputazione costi comuni di fabbricazione 25 46 44 - 115

    IV TOTALE 2.070 380 691 424 - - 150 425

    Imputazione costi di lavorazione alle produzioni

    1.495- - 380 - 691 - 424

    Imputazione costi trasporto di vendita 150- - 150

    Imputazione costi amm.ne e spese generali

    443- - 443

    V TOTALE 18- - - - - - - 18-

    Retrocessioni

    CENTRI PRINCIPALI TOTALI

    CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO

  • Capodaglio e Associati 56

    I sovrassorbimentiI sovrassorbimentiI sovrassorbimenti

    La differenza negativa rilevata nel conto Amministrazione, dettasovrassorbimento, legata al fatto che la produzione ha assorbito pi costi di quelli rilevati. Le ragioni possono essere molteplici:

    Fermi i costi possono esserci stati maggiori ricavi rispetto a quanto previsti, per cui essendo i costi imputati in base ad essi, ne sono stati attribuiti pi di quelli effettivi (nel caso, ad A sono stati imputati costi per il 12% dei ricavi di vendita, a B per il 15%).

    Ferme le vendite, pu esserci stata una diminuzione dei costi in oggetto.

    Pu aversi una combinazione delle ipotesi precedenti.

  • Capodaglio e Associati 57

    I sovrassorbimentiI sovrassorbimentiI sovrassorbimenti

    Le soluzioni per la destinazione contabile del sovrassorbimento sono:

    Correggere limputazione dei costi di amministrazione;

    Mantenere lo scostamento in modo da poter effettuare opportune analisi.

    Qualora la contabilit analitica sia tenuta con periodicitinfrannuale, il sovrassorbimento viene lasciato in essere in quanto pu essere compensato da altri di segno opposto.

  • Capodaglio e Associati 58

    I sovrassorbimentiI sovrassorbimentiI sovrassorbimenti

    Il sovrassorbimento viene rilevato in un conto acceso a variazioni dai valori prestabiliti

    18Sovrassorbimento

    18Amministrazione e spese generali

    AVEREDARE

    Sovrassorbimento Amm.ne e spese gen.

    390

    35

    18 443

    18

  • Capodaglio e Associati 59

    Il foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centriIl foglio di distribuzione dei costi per centri CENTRI COMUNI

    Rep. Carpenteria

    Rep. Meccanica

    Rep. Montaggio

    Costi comuni di fabbr. Man. e Rip. Trasp. Amm.ne e Sp.Gen.

    Consumo materie 260 70 100 30 10 35 10 5 Costi lavoro 1.000 140 260 250 60 40 50 200 Costi forniture e servizi vari 400 60 90 50 20 30 70 80 Ammortamenti 230 35 100 30 5 15 25 20 Oneri finanziari 120 20 30 10 20 5 10 25 Oneri tributari 60 60

    I TOTALE 2.070 325 580 370 115 125 165 390

    - 30 30 - 20 15 5

    II TOTALE 2.070 325 580 370 115 105 150 425

    Imputazine costi Man. E Rip. 30 65 10 - 105

    III TOTALE 2.070 355 645 380 115 - 150 425

    Imputazione costi comuni di fabbricazione 25 46 44 - 115

    IV TOTALE 2.070 380 691 424 - - 150 425

    Imputazione costi di lavorazione alle produzioni

    1.495- - 380 - 691 - 424

    Imputazione costi trasporto di vendita 150- - 150

    Imputazione costi amm.ne e spese generali

    443- - 443

    V TOTALE 18- - - - - - - 18-

    Giro del sovrassorbimento a variazione dai costi prestabiliti

    18 18

    VI TOTALE - - - - - - - -

    Retrocessioni

    CENTRI PRINCIPALI TOTALI

    CENTRI AUSILIARI VOCI DI COSTO

  • Capodaglio e Associati 60

    I costi standardI costi standardI costi standard

    Valori idonei a rappresentare i costi tipici di oggetti variamente definiti.

    Possono essere riferiti a tutte le classi di costi o solo ad alcune di esse: il sistema dei costi standard opera convenientemente solo nel caso in cui gli standard siano riferiti a tutti i costi dimpresa.

    Il vantaggio nel loro utilizzo non si ricollega tanto alla possibilit di rilevare gli scarti o deviazioni tra i costi standard e i costi effettivi, quanto ai miglioramenti che possono derivare dalle azioni correttive decise e poste in essere in seguito alla percezione delle cause delle variazioni rilevate.

  • Capodaglio e Associati 61

    I costi standardI costi standardI costi standard

    Costo medio: media del costi consuntivi di periodi precedenti (pu riflettere inefficienze interne dimpresa)

    Costo minimo: livello minimo raggiunto dai costi in passato, riflette una situazione favorevole dimpresa (non consente analisi di efficienza e non informa sulle circostanze che hanno portato al valore minimo)

    Costo previsto: costo medio rettificato per tenere conto delle variazioni future attese (stessi problemi del costo medio + errori in fase di previsione)

    Costi normali, convenienti, ideale: sono configurati dopo aver studiato i processi dimpresa e lambiente nel quale essa opera. I costi standard partono da questo studio e cercano di configurare il livello di efficienza raggiungibile. Normali se si fa riferimento a condizioni regolari di svolgimento dei processi; convenienti se i livelli cui si fa riferimento sono ottenibili mediante opportune azioni rivolte al miglioramento sostanziale dei processi; ideali se si fa riferimento alle condizioni migliori raggiungibili.

  • Capodaglio e Associati 62

    I costi standardI costi standardI costi standard

    Scostamento netto totale (Consuntivo - Standard)

    - Scostamento di volume dimpiego di fattori (scostamento di quantit)

    - Scostamento di prezzo o di tariffa

    - Scostamento di volume di produzione e di vendita

    - Scostamento di mix di prodotti

    - Scostamento di deviazione (si sostituisce un fattore a quello previsto a standard)

  • Capodaglio e Associati 63

    La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di materie primematerie primematerie prime

    Linventario fisico delle materie prime fornisce un valore di 210 mentre la situazione contabile :

    Magazzino materie

    1.400200

    1.700 260

    1.900 1.660

    Risulta quindi una differenza di 30 tra il valore contabile e quello effettivo delle rimanenze.

    In contabilit generale andr rilevato il valore effettivo delle rimanenze mentre la differenza viene contabilizzata in un conto acceso alle differenze dinventario

    240Magazzino materie

    30Differenze dinventario

    210Rimanenze finali c/riferimento

    AVEREDARE

  • Capodaglio e Associati 64

    La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di prodotti finitiprodotti finitiprodotti finiti

    Lipotesi che linventario coincida con i saldi contabili

    50Magazzino prodotti finiti B

    350Magazzino prodotti finiti A

    400Rim. Finali prodotti finiti c/rif.

    AVEREDARE

    Magazzino prod. fin. A

    1800 Magazzino prod. fin. B

    850

    300

    1.850900

    Rim.Fin. Prodotti finiti c/rif.

    400

    300

    350

    50

  • Capodaglio e Associati 65

    La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di La rilevazione delle rimanenze finali di prodotti in corsoprodotti in corsoprodotti in corso

    Lipotesi che linventario coincida con i saldi contabili

    30Produzione B

    120Produzione A

    150Rim. Finali prodotti in corso c/rif.

    AVEREDARE

    Rim.Fin. Prod. in corso c/rif

    150Produzione A

    80

    900

    990

    Produzione B

    60

    450

    420

    1.850

    900

    120

    30

  • Capodaglio e Associati 66

    Il conto riepilogo risultatiIl conto riepilogo risultatiIl conto riepilogo risultati

    I risultati analitici delle due produzioni (saldi dei conti ricavi e margini) vengono imputati al conto Riepilogo risultati, insieme alle differenze positive e negative rilevate

    168Riepilogo Risultati

    458Riepilogo risultati

    18Sovrassorbimenti

    80Componenti supplementari incorporati

    50Differenze di incorporazione

    310Ricavi e margini produzione A

    35Componenti straordinari non incorporati

    30Differenze dinventario

    103Ricavi e margini produzione B

    AVEREDARE

  • Capodaglio e Associati 67

    Il conto riepilogo risultatiIl conto riepilogo risultatiIl conto riepilogo risultati

    RIEPILOGO RISULTATI

    103

    30

    35

    168

    3105080

    18

    458

    290Utile netto

    458458

    Rimangono aperti e devono essere chiusi i conti riferimento e ilconto riepilogo risultati; la scrittura che ne scaturisce non altro che il Conto Economico di contabilit analitica.

  • Capodaglio e Associati 68

    Chiusura generale dei contiChiusura generale dei contiChiusura generale dei conti

    150Rimanenze iniziali prodotti in corso c/rif.

    760Rimanenze finali c/rif.

    145Produzione interne c/rif.

    400Costi forniture e servizi vari c/rif.

    200Rimanenze iniziali materie c/rif.

    3.450Ricavi di vendita c/rif.

    290Riepilogo risultati (rilevazione utile netto)

    35Oneri straordinari c/rif.

    100Oneri finanziari e tributari c/rif.

    180Ammortamenti c/rif.

    1.000Costi lavoro c/rif.

    1.700Acquisti c/rif.

    300Rimanenze iniziali prodotti finiti c/rif.

    AVEREDARE

  • Capodaglio e Associati 69

    Il conto economico a bandieraIl conto economico a bandieraIl conto economico a bandiera

    290Utile netto di COGE

    80Interessi di computo sul capitale proprio investito

    210

    (35)Componenti straordinari non incorporati

    50Differenza dincorporazione

    195

    (30)

    225

    18

    207

    (443)

    650

    (150)

    800

    (2.650)

    3.450

    TOTALE

    Differenza dinventario

    40610= Utile lordo industriale mercantil


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