Date post: | 01-May-2015 |
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FORMAZIONE COSTRUITA IN FUNZIONE DEI PROBLEMI CHE MOTIVANO IL RICORSO ALL’AZIONE FORMATIVA
NON E’ UNA APPLICAZIONE DI UNA TECNICA IN RISPOSTA AD UN APPLICAZIONE DI UNA TECNICA STESSA , SI TRATTA DI UN PROCESSO DI ANALISI DELLA DOMANDA PER PROPORRE UN INTERVENTO IN RISPOSTA AL PROBLEMA POSTO CON LA DOMANDA
SPESSO LA FORMAZIONE VIENE INTESA COME LUOGO DI TRASMISSIONE DI NOZIONI E DI MODI DI ESSERE PER ADEGUARSI ALLE ATTESE ESTERNE DEFINITE DALL’ORGANIZZAZIONE.
ECCO PERCHE’ VIENE VISSUTA COME UNA
PERDITA DI TEMPO
PER EVITARE QUESTO VISSUTO IL FORMATORE DOVRA’ LAVORARE DISTINGUENDO SENZA SCINDERE
-GLI OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE-OBIETTIVI INDIVIDUALI-OBIETTIVI DEI DIVERSI ATTORI SOCIALI
COINVOLTI (COMPRESI IL FORMATORE E L’ORGANIZZAZIONE IN CUI LAVORA)
COMPITO DEL FORMATORE:
ASSUMERE LA COMPLESSITA’ DEL CONTESTO
DISTINGUERE LO SVILPUPPO DI CONOSCENZE INDIVIDUALI (SOLO IN PARTE PREVEDIBILI) E LA RICERCA DI CONNESSIONI TRA ATTIVITA’ FORMATIVA E SITUAZIONI PROBLEMATICHE DELL’ORGANIZZAZIONE
PORTATORI DI UNA DOMANDA DI FORMAZIONE POSSONO ESSERE SIA INDIVUDUI IN RELAZIONE CON UN CONTESTO CHE ORGANIZZAZIONI SOCIALI ISCRITTE IN UN CONTESTO DI MERCATO.
IPOTESI DI LAVORO E’ CHE L’UTENTE RIPRODUCE NELLA RELAZIONE CON IL FORMATORE IL RAPPORTO COLLUSIVO FALLITO ENTRO IL CONTESO DI APPARTENENZA
SI TRATTA DI UNA PROBLEMATICA CHE RIGUARDA LA RELAZIONE INDIVIDUO-CONTESTO
Le competenze del formatore:
contribuire alla promozione e al potenziamento della convivenza entro i sistemi sociali di appartenenza
Ripristinare dei modelli di relazione che condizioni particolari hanno mutato rendendo obsolete le dinamiche simboliche che le fondavano.
IL FORMATORE PROMUOVE: (FORMATIVITA’)
LO SVILUPPO NEL FORMANDO DELLA CAPACITA’ DI RAPPRESENTARE SE STESSO, PENSARE LE CONDIZIONI INTERNE ED ESTERNE A SE’ ESPLICITANDOLE.
LA CAPACITA’ DI PERCEPIRE L’ESISTENZA DI UN IMMAGINE INTERIORE DELL’OGGETTO CHE NON COINCIDE CON L’OGGETTO REALE
LA CAPACITA’ DI INTERVENIRE SULLE CONDIZIONI ESTERNE, ANTICIPANDO LE AZIONI ATTRAVERSO LA CAPACITA’ IMMAGINATIVA PER ORGANIZZARLE IN UN PROGETTO
SVILUPPO DI UNA COMPETENZAORGANIZZATIVA
CAPACITA’ DI COSTRUZIONE DELLA PROPRIA FUNZIONE NELLA ORGANIZZAZIONE A PARTIRE DAGLI OBIETTIVI PIU’ CHE DAI SISTEMI DI APPARTENENZA E DI ADEMPIMENTO INTESI QUALI AGITI EMOZIONALI.
Formatore è colui che:
Garantisce l’istituzione di un setting adeguato allo sviluppo di un “pensiero su”, analizzando le fantasie agite nella domanda stessa e non colludendo con la domanda.
non agisce le fantasie e non favorisce un’azione nel formando
Accompagna il cliente nell’individuazione della relazione tra la richiesta, gli obiettivi e la dinamica collusiva.
Ascolta e pone attenzione al dato situazionale e a come viene rappresentato il problema con le parole
Favorisce l’istituzione di una sintonia minima che istituisca una alleanza di lavoro tra formatori, formandi,e interlocutori dell’organizzazione.
Esplora i problemi confrontando le sue ipotesi con quelle del cliente,insieme ricercano una teoria della situazione.
L’osservazione delle proprie(formatore) e altrui implicazioni affettive sono un’occasione per svelare valori, emozioni su cui si fondano le relazioni all’interno della organizzazione
ENTRAMBI APRENDONO DALL’ESPERIENZA NELLA DISSIMETRIA DEI RUOLI RIFLETTENDO SUI PROPRI MODI DI ESSERE, LEGGERE E DECODIFICARE LE SITUAZIONI.
Il gruppo è il luogo privileggiato di formazione e di apprendimento.
Attraverso la relazione con persone e gruppi il formatore raccoglie informazioni sulla situazione.
Il formatore orienterà lo scambio su alcuni temi da approfondire lasciando i formandi liberi di seguire le proprie riflessioni secondo le proprie risonanze soggettive e aspettative nei confronti del formatore
Nelle fasi iniziali possono essere utili colloqui clinici con testimoni privileggiati (chi si trova per ruolo organizzativo all’incrocio di processi intensi di scambi di informazioni,testimoni di incidenti importanti rispetto al funzionamento organizzativo)
Possono essere utili interviste semistrutturate,soprattutto dove serve una rilevazione di dati descrittivi che diano un quadro della realtà sulla quale orientare a processi di ricerca
In alcuni casi possono essere utili a completamento di momenti precedenti analizzare nelle interviste l’organizzazione del gruppo di lavoro attraverso l’approfondimento di casi lavorativi concreti ed episodi vissuti e ritenuti significativi e critici.
Riunioni con la commitenza
Luogo della continuità rispetto al lavoro in corso, come restituzione di quanto elaborato.
Attraverso la libera discussione e il lavoro di analisi comune si ipotizzano gli ampliamenti e approfondimenti successivi.
Riunioni con lo staff professionale
Sono un momento di elaborazione e interpretazione del materiale che si sta raccogliendo.
In queste riunioni si tratta di recuperare all’interazione la dimensione soggettiva del rapporto tra staff e interlocutori coinvolti, la qualità del rapporto con i problemi e con lo stato attuale dell’organizzazione, valutando se esiste lo spazio per una formazione.
Documenti scritti
Possono essere utilizzati in momenti diversi del lavoro di analisi per esempio come stimolo iniziale per favorire ulteriori approfondimenti.
Si può istituire un gruppo di persone referenti se la complessità della domanda,il numero delle persone coinvolte e di unità organizzative rischia di disperdere il lavoro di esplorazione.
La formazione si avvia e prosegue entro il processo di analisi della domanda
La funzione formativa si sviluppa anche prima e al di là dei luoghi dedicati ad essa
Uno stacco può essere segnato dalla presentazione(commitenti,utenti) di un documento scritto come atto di sintesi e restituzione del lavoro svolto durante la prima fase
Il documento inoltre illustrerà i problemi,gli obbiettivi,gli strumenti formativi,ruolo formatori,luogo e tempi della formazione.
Luogo della formazione
Protetto affinché un gruppo possa sviluppare lavoro riservato e collaborativo
Importante la possibilità sedersi faccia a faccia,presenza appoggio per scrivere,disponibilità lavagna
Se la formazione si articola per fasi utile che la sede sia la stessa
Tempi
Sono indicati incontri di 2 o 3 giornate consecutive di 7,8 ore
Evitando se possibile seminari di una fase sola
Meglio in 2 o 3 fasi con tre settimane intervallo oppure
Oppure di incontri di 1 giorno ogni 2 settimane
Una volta definito set sono da evitarsi mutamenti per poter osservare, analizzare, contrattare le variazioni,
gli elementi costitutivi della proposta del formatore vengono spiegati, discussi e modificati a fronte di elementi di realtà che non snaturino il senso della proposta.
Il formatore è colui che propone le esercitazioni al momento giusto per favorire il fluire del processo di analisi e progettazione (analisi casi e di testi, drammatizzazioni,simulazioni,lezioni,gruppi di formazione)