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Forme uscite dal boscoconcerti di musica classica e jazz. Certo poi non basterebbe avere la sala,...

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Page 1: Forme uscite dal boscoconcerti di musica classica e jazz. Certo poi non basterebbe avere la sala, bisognerebbe anche che qualcuno riflettesse a una pro-grammazione interessante. Con

Anno 37 - Nr. 334 - marzo 2013

Rivista di informazione delle valli Riviera, Blenio e Leventina

Forme uscite dal bosco

Page 2: Forme uscite dal boscoconcerti di musica classica e jazz. Certo poi non basterebbe avere la sala, bisognerebbe anche che qualcuno riflettesse a una pro-grammazione interessante. Con

marzo 2013 - rivista 3valli 3

Lino Maestrani ci racconta la sua vitae quella delle sue sculture. (p. 6)

Rivista di informazione delle valli Riviera, Blenio e Leventina

Anno 37 - Nr. 334 - marzo 2013

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5 politicaSpunta l’ideadi una Blenio Card

6 incontriLino Maestrani, Geppetto di ToTT rre

7 fatti e commentiiesaminare le possibilità

della finestra di Bedretto

8 l’ospiteSanta Petronilla,il dialetto e Maria Callas

9 reportageUn docente ticinese a Phnom Penh

12 personeAlla Cima Norma l’arte è natura

13 dialettoI bragnoi i è i püssèe pinét drä SvizzeraI bieniesi sono i più piccoli della Svizzera

14 saluteFastidiose infezioni delle vie urinarie

16 scuole comunalia salutare febbre di carnevale

17 scuola dell’infanziaTrTT enta e quaranta e ra roda la gira!

18 carnevaleUn 110 anniversario scoppiettante

20 poesiaUn poeta per Varenzo

21 eco delle valli

30 minime

32 in memoria

33 album del nonno

34 agenda

35 cruciverbaParole crociate biaschesi

Per iniziare con una poesia

RRummoorri

Laa vvoollppl eeqquuessttatt nnootttteetttt

hhaa griiddaatott iill ssuuoo sttuuppu oorreeppeerr lloo sscoorrrreerree vveelloocee ddeell tteett mmpm oo

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AArrttuuro

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QQuuessttaa ppoesiiaa ccee ll’hhaa iinvvnn iiaattaa inn reeddaazziioonnee uunn lettore.. EE nnooinaattuurrallmmenttee ssiiaammoo balzzaattii ddallee nnoosstrree sseeddiie perr mmeetttteerrccituuttttii suulllla spaallllaa ddel prriimmoo cchhe ll’hhaa vviissttaa ee l’abbbbiaammoo lleettttaa iinn-sieemmee.. PPooi l’hhoo rriippressa e rriigguuaarrdattaa ppeerr cconto miioo,, ssccoopprreennddoochhee ppaarrlaa ddii qquuaallcchhe ccoossaa ddii mmoolto intimo, aanncchhee ssee cchhii ll’’hhasccrriittttaa eerraa ssuuii mmoonnttii ddii BBooddioo ee ssennttivaa ddaavvaa vvvv eeroo qquueeii rruummoorrii.GGllii aanniimmaallii ddeell bboossccoo ssoonno tuttttii ddeenntrroo ddii nnooii, iill bboossccoo, cchhee ffaaffffcoossìì ppaauurraa,, ssoopprraattttuutttto ddi nottttee qquuaannddoo ssii sseennttoonnoo ssccrriicccchhiioo-lii,, ffrrffff uusscciiii,, ppaasssseettttii cchhee non saappppiaammoo ppiiùù,, aa vvoollttee ccee lloo aabb-biiaammoo nneell ccuuoorree.. UUnnaa vooccee cchhe ddiiccee ‘aaiiuuttoo’,, uunn’’aallttrraa llee rrii-sponnddee ‘‘mmaa vvaa llàà,, ccoossa chieeddii aiiuuttoo’ ee uunn’’aallttrraa aannccoorraa ssttaa zziittttae cerccaa ddii ccaappiirree..A chi nnonn ssuucccceeddee?? MMaa nnooii,, vvii ppreeggoo,, ssoorrrriiddiiaammoo aannccoorraa.

Sararr Rossi

Abbonamento 201311 numeri fr.rr 55.–Abbonamento sostenitorefr.rr 70.– e oltreAbbonamento esterofr.rr 65.– / Via aerea fr.rr 100.–Numero separatofr.rr 6.– + speseNumero separato arretratofr.rr 7.– + spese

Amministrazione, redazionee pubblicitàEdizioni Tre Valli Saglc/o Jam SA - 6526 Prositotel. 091 - 863 19 19fax 091 - 863 27 64e-mail: [email protected]

EditoreEdizioni Tre Valli Sagl, Biasca6526 Prosito

Responsabile di redazioneSara Rossi

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del materiale da pubblicare

sulla Rivista 3valli numero 4-2013:

20 marzo 2013

Page 3: Forme uscite dal boscoconcerti di musica classica e jazz. Certo poi non basterebbe avere la sala, bisognerebbe anche che qualcuno riflettesse a una pro-grammazione interessante. Con

8 rivista 3valli - marzo 2013

Che cosa la lega alle Tre Valli?Con Biasca, dove abito, non intrattengo unarelazione profonda, perché vivo in campa-gna un po’ isolato tra i miei libri (circa 5000),i miei quadri, le mie sculture e i miei cd(oltre 20 000); tuttavia sono fiero delle mieradici e sono contento di conoscere nelle suepieghe e i suoi risvolti il bellissimo dialetto diBiasca. Qui vivo bene, dalla finestra di casamia vedo fino all’Adula e d’estate entra il ru-more di Santa Petronilla. La mia è una speciedi torre d’avorio in cui però non vivo barri-cato: di frequente mi sposto in varie città eu-ropee, prevalentemente per scopi musicali.Un luogo a cui sono molto legato, invece, è ilmonte Sulgone, dove ho trascorso partedella mia infanzia e adolescenza. Sono affe-zionato ai suoi colori, alla sua terra e al suolessico. Anche ora che non ci salgo quasi più,ogni giorno un pensiero è rivolto ai suoiprati e ai suoi boschi.

Se avesse una bacchetta magica, che cosaaggiungerebbe a questa regione?Una sala dove si possano proiettare film,mettere in scena spettacoli teatrali e dove cisia un’acustica ottima in cui organizzareconcerti di musica classica e jazz. Certo poinon basterebbe avere la sala, bisognerebbeanche che qualcuno riflettesse a una pro-grammazione interessante.

Con la stessa bacchetta, che cosa toglie-rebbe?Toglierei alcuni aspetti della mentalità bia-schese. Mi riferisco a quelli che più espri-mono chiusura nei confronti della cultura: avolte sembra che i soldi pubblici non deb-bano assolutamente essere impiegati per ac-crescere il bisogno di arte e di sapere dell’u-manità. Ma subito dopo i bisogni primari, diche cosa necessitiamo? Molti di noi rispon-derebbero: bellezza, riflessione, conoscenza.Ecco perché è fondamentale – e perfetta-mente umano – fare cultura.

Se pensa a offerte o servizi di cui c’è biso-gno secondo lei, a quale darebbe la prio-rità?Un luogo di ritrovo per giovani, a Biasca.

Se potesse invitare qualcuno a trascorrereuna giornata con lei nelle Tre Valli, chi invi-terebbe e quale programma gli propor-rebbe?Sempre con la bacchetta magica, resuscitereiThomas Bernhard, lo scrittore austriaco cheodiava la sua patria. Mi piacerebbe portarloin giro per la Svizzera (e per le Tre Valli inparticolare) e chiacchierare con lui per sco-prire se rivolgerebbe le stesse critiche ancheal nostro Paese e in generale per sapere checosa penserebbe dell’homo helveticus.

Se lei fosse una pianta delle nostre, chepianta sarebbe e dove crescerebbe?(Si alza dalla sedia e mostra una pianta sottole finestre di casa sua) Quell’ulivo, che è statopiantato alla morte di mio padre.

Qual è la scena che non potrebbe assoluta-mente mancare se qualcuno facesse unfilm sulla sua vita?L’ascesa all’Adula e al Terri in Valle di Blenio.Ero con un mio amico e collega e abbiamoconquistato quelle cime con impareggiabilesoddisfazione. Vorrei che da quella scena sicapisse che l’essenziale non è essere in vetta,che se fossimo saliti con l’elicottero nonavremmo avuto lo stesso piacere; dovrebbeessere chiaro che lo sforzo per arrivare crea lavera gioia di essere arrivati.

Ci consigli una lettura e un ascolto.L’inconveniente di essere nati di Emil Cioran.È un libro intriso di disperazione, che però,paradossalmente, produce un effetto catar-tico sul lettore attento. Nonostante i suoiaforismi cinici e pessimisti, è come se Cioranmoltiplicasse la voglia e la gioia di vivere deisuoi lettori.Da ascoltare invece propongo un doppio cd:il Falstaff di Giuseppe Verdi, che è un po’ ilcontrario del libro suggerito qui sopra. C’èinfatti tanta gioia di vivere in quest’operadella tarda maturità verdiana, anche se lieve-mente attenuata dalla nostalgia. Alla finetutti i personaggi cantano: ‘Tutto nel mondoè burla, l’uomo è nato burlone, siamo tuttigabbati, tutti gabbati’. Altro tipo di fatali-smo, ma uno stesso risultato: un profondoattaccamento alla vita.

Laureto Rodoni, biaschese, è uninsegnante di italiano e latino inpensione. Ha lavorato al Ginnasio esuccessivamente alle Scuole mediedi Biasca; ora tiene corsi per adultisu musica e letteratura. Attesissimoper l’autunno sarà il ciclo di incontriche Rodoni ha proposto sul tema Lavita e gli incontri di Maria Callas.L’opera lirica è soltanto una dellesue passioni, che accarezzano variearti, tra musica, pittura e letteratura.Quando lo abbiamo incontrato, tor-nava da un viaggio a Francofortedove ha assistito a Der Ring des Ni-belungen di Richard Wagner, l’operapiù vasta della storia della musica: 15 ore di spettacolo (distribuite su quattro sere). Oltre che fruitore di cultura,Rodoni è un ricercatore che ha fatto scoperte importanti. In particolare, ha scoperto in una biblioteca di Berlinoil carteggio tra il musicista Ferruccio Busoni e il pittore Umberto Boccioni, entrambi vissuti a cavallo tra Otto-cento e Novecento. Ne è risultato un volume di grande valore per i ricercatori in campo musicale e artistico, cheRodoni ha pubblicato nel 1998.

l’ospite

Santa Petronilla, il dialetto e Maria Callas


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