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Foto di famiglia Marcon del 1995 da sinistra Andrea ... · da soli l’attività iniziata dal...

Date post: 18-Feb-2019
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Foto di famiglia Marcon del 1995 da sinistra Andrea, Giuseppe, Mauro

Questo libro è dedicato a tutti i nostri clienti che abbiamo conosciuto negli anni, e che ci hanno dato e ancora ci danno fiducia e affetto.Un altro ringraziamento va a tutti i nostri collaboratori che nel tempo ci hanno aiutato a crescere e a servire i nostri clienti con la massima qualità.Un ringraziamento speciale va alla mamma Giuliana, che ha sopportato tutta la famiglia di parrucchieri (con tutte

e loro stranezze!), a Sonia, moglie di Mauro e mamma di Edoardo, per l’infinita pazienza.Infine, ultimo ma più importante, un ringraziamento speciale a nostro padre che con le sue scelte, la sua passione e dedizione, ci ha trasmesso un’arte che è diventata parte stessa della nostra vita e per questo sarà sempre vivo e presente nei nostri cuori. Grazie papà.

Il maestro Isidoro Dazzan (a sinistra) con il suo allievo Giuseppe Marcon (in alto a destra) con il modello Flavio Merlin al Primo Concorso di acconciatura del 1971 - Pordenone

Tutto è iniziato nel periodo tra il 1954/55 presso la bottega di un barbiere di Bagnarola di nome Isidoro Dazzan detto “Doro” quando ancora quindicenne il giovane Peppino comincia il suo “garzonato” per imparare “il mestiere” e seguire una sua passione. Questa passione è cresciuta nel tempo, accompagnandolo in esperienze presso altre botteghe per apprendere nuove tecniche e scoprire i segreti di

quest’arte, come quella a Pieve di Cadore (BL) nel ‘56. Nel 1957 continua il suo mestiere anche come militare a Milano, in qualità di barbiere della caserma, oltre che motociclista. Terminato il militare nel 1958 torna a Bagnarola, dove continua a coltivare la sua passione fino a maturazione, quando decide di mettersi in proprio, aprendo un suo salone a Sesto al Reghena (Pn) nel

L’INIZIO DI UNA PASSIONE

Il maestro Isidoro Dazzan (a sinistra) con il suo allievo Giuseppe Marcon (in alto a destra) con il modello Flavio Merlin al Primo Concorso di acconciatura del 1971 - Pordenone 1957 - Giuseppe Marcon al lavoro durante il

servizio militare1956 - Giuseppe Marcon all’inizio del suo garzonato a Pieve di Cadore

1965, dove poter mettere a frutto tutti gli insegnamenti, le idee e le esperienze apprese fino a quel momento. Nello stesso anno,a febbraio, sposa Maria Giuliana da cui poi avrà i

due figli maschi Mauro nel 1966 e Andrea nel 1972.Nel 1967 inizia l’avventura di San Vito al Tagliamento, dove si trasferisce a vivere, spostando anche la bottega in via Altan e dove rimarrà fino al 1972. In quest’anno aprirà la bottega, divenuta poi “Salone Giuseppe” con una nuova idea di essere non solo semplice “barbiere”, ma parrucchiere per uomo. Erano anni di cambiamenti e sperimentazioni in tutti i settori, dalla musica alle tecnologie, fino alle arti, e Giuseppe, percependo questa nuova aria, la “interpreta” dedicandola anche al suo mestiere, dove capisce che l’uomo ha bisogno di maggiori attenzioni anche nella cura della propria

persona. Così nasce il primo Salone per Uomo “moderno” di San Vito al T., dove ha un grande successo al punto che la sempre maggior frequentazione del locale da parte dei clienti, rende necessario lo sviluppo di un grande staff fino al raggiungimento di un gruppo di 9 parrucchieri per soddisfare le richieste di tutti. Con gli anni cresce anche la sua popolarità di parrucchiere rinomato, con servizi innovativi di alta qualità, inserendo prodotti esclusivi per il trattamento dei capelli dei più importanti marchi italiani e stranieri, ancora sconosciuti sul territorio a quell’epoca. Per tale ragione, è stato sempre ritenuto il parrucchiere più all’avanguardia, ed un punto di riferimento per l’insegnamento a tanti nuovi giovani parrucchieri, che grazie a lui, hanno poi nel tempo aperto i propri saloni evolvendo poi quei segreti insegnati dal maestro Giuseppe Marcon.Molti sono ancora oggi le persone che ricordano il signor Giuseppe, sia per l’aspetto professionale, sia per quello personale, come uomo discreto e distinto, disponibile sempre ad ascoltare e a dialogare con capacità, dedicando attenzione agli argomenti più cari a ciascun cliente.

Ricordo benissimo la prima volta che sono entrato nel negozio di Beppino Marcon, in via Altan. Il mio

vecchio barbiere era andato in pensione e un amico mi aveva suggerito di andare lì dove si facevano anche “cose moderne”. Ero studente alle superiori e portavo i capelli lunghi come si usava quegli anni. Avevo deciso di accorciarli.Appena entrato capii subito che non si trattava del solito barbiere dove si faceva un taglio sbrigativo e dove sfogliavi furtivo riviste che mostravano donne formose ed ammiccanti. Mi sentii un po’ ferito nel mio essere maschio quando Beppino mi propose una lozione per il massaggio dei capelli. Per me erano cose da parrucchiera non da barbiere. Le “cose moderne” erano queste, l’aver capito prima di tutti che anche i maschi potevano avere bisogno di sentirsi speciali. Beppino era bravo e simpatico e da allora non ho mai smesso di andare da lui. L’ho seguito anche quando si è trasferito a Ligugnana perché era un barbiere speciale.I grandi professionisti non hanno bisogno di chiedere, capiscono il cliente al volo. Spesso andavo da lui ritornando dal lavoro a Udine. Capiva subito se ero troppo stanco per parlare o se avevo voglia di chiacchierare e si comportava di conseguenza. Andare a tagliare i capelli era un vero momento di rilassamento

e di pace. Il suo “ciao dotor” di quando arrivavo era il preludio di lunghe chiacchierate e discussioni che spesso coinvolgevano tutta la clientela presente. Beppino era una persona naturalmente elegante nel modo di fare e nel portamento e aveva sempre la battuta pronta. E per ciascuno aveva la battuta personalizzata. A me riservava il “a voi medici non manca mai lavoro!” o “mettiamo un po’ di gel?”. Ridevamo sempre, anche dopo trent’anni . Ci sono persone che sanno fare così bene il loro lavoro che entrano nella tua vita e ti accompagnano negli anni. Beppino è stato così per me e per moltissimi altri. Ho condiviso con lui la stanchezza del fine giornata, gli orgogliosi racconti sulle imprese dei figli, sui viaggi con la moglie, i dolori e la malattia, la nostalgia del passato e l’interesse per il futuro. Il bello di vivere in una cittadina come San Vito è la grande ricchezza delle relazioni umane, la famigliarità dei luoghi e delle persone. È il poter andare in un posto e sentirti come a casa tua. Beppino Marcon è stato per me uno di posti che compongono le piccole gioie quotidiane del vivere in una comunità amica. Grazie Beppino! So che i tuoi figli stanno seguendo i tuoi insegnamenti, ma mi manchi molto...Un cliente affezionatoGiorgio Simon

Tra le pieghe dei ricordi...

1967 - Apre “SAlone GiuSeppe” in viA AltAn A SAn vito Al t. (pn)

1974 - il SAlone Si trASferiSce in viA A.l. moro | SAn vito Al t. (pn)

1976 - foto di gruppo tra clienti e parrucchieri del Salone Giuseppe

Fin da piccolo Mauro, il primogenito, restando spesso in negozio col padre, osservava con curiosità e piacere l’arte del parrucchiere, per cui iniziare la stessa carriera è stata una semplice conseguenza naturale.Nel 1981 quindi inizia la tradizione di famiglia col suo apprendistato e la frequentazione dell’accademia ANAM a Pordenone, che all’epoca durava ben 5 anni. Nel 1984 Mauro parte militare, ed anche per lui si defila per un anno l’incarico di barbiere della caserma del Comando di Brigata Alpina Julia a Udine, dove si

di GenerAzione in GenerAzione

ritrova spesso a fare i capelli ad alte cariche dello Stato Militare.Col trascorrere del tempo, gli apprendisti man mano hanno lasciato il negozio per aprire il proprio salone, per cui Mauro diventa effettivamente il braccio destro del padre, con la collaborazione solo di qualche apprendista. Così negli anni ‘90 nasce la “I Marcon snc” ed il salone diventa l’attuale “I Marcon Prrucchieri”.Parallellamente, a partire dal 1987 anche il secondo genito Andrea comincia il suo apprendistato,

1982 - in foto da sinistra: Giuseppe, un modello e Mauro durante Primo concorso del Campionato Triveneto ANAM (8° class.)1976 - foto di gruppo tra clienti e parrucchieri del Salone Giuseppe

2004 - Sfilata in Piazza Del Popolo a San Vito al T. durante l’evento “San Vito in fiore”

2004 - Sfilata in Piazza Del Popolo a San Vito al T. durante l’evento “San Vito in fiore”

scegliendo però la strada del parrucchiere femminile presso il “Salone Rosanna” di Portogruaro, restando lì fino al 1990, anno di chiamata per il militare. Al termine del servizio, nel 1992 inizia la sua collaborazione con Liborio Parrucchieri a Cortina D’Ampezzo (Bl), dove mette a frutto e sviluppa le proprie capacità creative nel taglio femminile, diventando un hairstylist fino a fine 1997 quando i Marcon decidono di aprire un salone di barbiere a Ligugnana, mentre il salone di San Vito diventa unisex. Il sig. Giuseppe decide così di ritornare un pò alle sue origini di barbiere, lasciando il negozio sanvitese a Mauro e Andrea, avendo ormai maturato abbastanza esperienza per poter continuare da soli l’attività iniziata dal padre.Dal 1997 fino al 2008 i due ragazzi decidono di rafforzare la propria formazione presso l’accademia Tony & Guy di Milano, e nel 2007 Andrea si trasferisce 6 mesi a Londra per conseguire un master presso l’accademia Vidal Sassoon e specializzarsi ulteriormente nelle tecniche di taglio avanzato per il femminile.Questa formazione continua ha quindi migliorato ulteriormente le capacità creative dei Marcon, rendendoli completi e capaci di rispondere alle nuove richieste stilistiche della clientela, con uno stile ben definito.

2007 - Londra Consegna del diploma Vidal Sassoon ad Andrea Marcon

2007 - Sfilata per il 40° anniversario del Salone Marcon presso S. Maria dei Battuti - San Vito al T. (Pn)

Nel 2008 i Marcon aprono una terza sede a Lignano Riviera, dove Andrea diventa responsabile del salone per seguire anche la clientela in vacanza. Il negozio fin da su-bito ha un buon successo, diventando uno dei saloni più rinomati della riviera. Ancora sulla spinta delle crescenti richieste da parte dei clienti, nel 2013 I Marcon aprono ill quarto negozio a Lignano Pineta, dove Andrea gestisce il negozio con uno staff che nel frattempo è cresciuto fino a 8 collaboratori in piena stagione, distribuiti sui 4 negozi.Arriviamo quindi alla terza generazione dei Marcon, con l’arrivo del figlio di Mauro, Edoardo Marcon che inizia il suo apprendistato nel 2012 e nel 2013 frequenta l’acc-ademia Tony & Guy a Milano per la durata di un anno,

conseguendo il diploma di hairstylist. Dal 2014 anche lui, seguendo le orme del nonno e del padre, inizia a lavorare attivamente nel negozio di San Vito, facendosi rapida-mente apprezzare per la sua creatività.Sono trascorsi quindi 50 anni da quando è iniziata questa avventura e ormai la presenza del salone dei Marcon è un’istituzione Sanvitese oltre che uno dei saloni più rino-mati del Friuli; i 50 anni però non sono un punto di arrivo, ma solo una tappa importante che proseguirà nel tempo con nuove generazioni e portando sempre una evoluzi-one stilistica e artistica che farà sempre scuola per tutti quei giovani che vorranno imparare con la stessa passione e dedizione della famiglia Marcon.

2010 - Sfilata per l’i

naugurazione del sa

lone di Lignano Riviera (Ud)

2014 - Uno degli ultimi tagli di “Beppino”. Lo ricorderemo sempre così..

Abbiamo condiviso tanti momenti assieme, che

lasciano il segno...Non era solo il mio barbiere, era soprattutto il mio piu’ caro amico..

Berto Del Degan

Una piccola curiosità: nel 2001 una delle scene del film “Cos’è che cambia”, di Alberto Fasulo (vincitore nel 2013 del Premio Marco Aurelio D’oro al Festival del Cinema di Roma per il film TIR) uscito nel 2004, viene girata nel salone de “I Marcon parrucchieri” dove Mauro ha una comparsata nei panni di se stesso, facendo barba e capelli ad uno dei personaggi principali del film, ed intravediamo anche Andrea come figurante in qualche scena.

i mArcon Al cinemA

La passione, il sacrificio, la dedizione e il rispetto verso il cliente sono valori inestimabili che mio padre mi ha lasciato in eredità, per trasmetterlo a mio figlio e a tutti quelli che lavoreranno per I Marcon

La dote che avevi e che mi hai trasmesso, è quella di avere sensibilità nei riguardi dei clienti, capirli e ascoltarli per farli sentire a casa loro. Un segreto che mi ripetevi, è questo: “ricorda, il nostro mestiere è uno dei pochi in cui riusciamo ad avere un contatto col cliente attraverso le mani, per poterle cambiare”.Porterò sempre con me questi insegnamenti.Grazie papà

Disciplina, rispetto, onestà: queste sono le tre cose più importanti che mi hai trasmesso. Avrei solo voluto avere più tempo per continuare ad imparare da te. Che il sole ti risplenda in viso e che tu possa sempre avere il vento in poppa che ti porti verso l’alto a danzare con le stelle.Champagne nonno..

mAuro AndreA edoArdo


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