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Frana, statale aperta a singhiozzo · fioriere poste intorno alla piazza. Ad unÂosservazione pi...

Date post: 15-Feb-2019
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«Questo Sondrio è nella storia» MAIORANA A PAGINA 39 Per la seconda volta nella sua storia il Sondrio del presidente Oriano Mostacchi approda in serie D: se nel 2014, però, i biancazzurri erano stati ripescati nella quarta serie del calcio italiano dopo aver chiuso il girone B del campionato d’Eccellenza in seconda posizione alle spalle del Ciserano e aver cedu- to ai playoff ai piemontesi dello Sporting Bellinzago, questa volta la promozione è arrivata sul cam- po, grazie a una vittoria in campio- nato arrivata addirittura alla ter- zultima giornata. La gioia dei giocatori domenica al termine della partita «Durante il sopralluogo abbiamo verificato l’urgenza di intervenire per la messa in sicu- rezza delle pareti rocciose e quin- di di risolvere il parziale isola- mento di circa 1500 abitanti, in particolare nei comuni di Made- simo, Campodolcino e San Giaco- mo Filippo, che hanno come uni- ca via di collegamento la statale 36 dello Spluga interessata dalla caduta massi». Così l’assesore re- gionale Massimo Sertori che ha annunciato tre finestre orarie di riapertura della 36: dalle 6 alle 8, dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20. Orari confermati anche da un summit che si è tenuto ieri in Prefettura e che verranno garan- titi dalla presenza di forze dell’or- Il saggio Ginnastica, che show Un’ovazione alla Torelli Una novantina di bambine tra i 3 e i 15 anni si sono esibite nel saggio di ginnastica ritmica alla palestra della Torelli di Sondrio. Tutte calate nel loro ruolo, queste bimbe, tutte col massimo impegno sul tappeto, sotto la guida di Daniela Scarinzi, la responsabile della Ginnastica Ritmica della Sondrio Sportiva, coadiuvata da Graçiela Forzatti (alle coreogra- fie) e dalle allenatrici Roberta Pirana, Elena Ipra e Valentina Maffezzini. VIOLA A PAGINA 20 «Botte in stazione, servono controlli» «Massima solidarietà a chi, svolgendo il proprio lavo- ro, si trova con la faccia a pezzi. Sono schifato e mi auguro venga comminato il massimo della pena a chi passa un weekend con l’idea di picchiare le perso- ne e sfogare la propria rabbia interiore». Le parole sono del sindaco di Morbegno, Andrea Ruggeri, che ha voluto mettere nero su bianco il suo stato d’ani- mo anche sui social network scatenando una serie di reazio- ni di condanna e allo stesso tempo di solidarietà alla fami- glia che suo malgrado è stata protagonista di una mattina da incubo. «Quei bulletti non devono aver- la vinta. Uniti si vince, mai aver paura» si legge in un post. E ancora: «Già avere un’attività è difficile, se poi ci viene tolta la tranquillità e la sicurezza» . «Ma perchè non sono finiti in carcere? -si chiede un altro morbegnese - Ci vuole una giu- stizia più severa: chi controllerà che non facciano altri danni?». GHELFI A PAGINA 25 La proposta «Vetrina a Milano per i vini valtellinesi» BARBUSCA A PAGINA 13 Montagna Il caso sottopasso scatena la protesta SERVIZIO A PAGINA 19 Grosio Parco incisioni Boom di turisti CASTOLDI A PAGINA 23 Versanti a rischio Caspano e Ardenno Partono i disgaggi ACQUISTAPACE A PAGINA 27 9 771590 588032 80417 di ALBERTO KRALI C hi ha avuto modo di girare dalle parti di Montecitorio a Roma avrà notato delle fioriere poste intorno alla piazza. Ad un´osservazione più accurata l´occhio cade sui mozziconi di sigarette, sulle cartacce che fanno da contorno. Siamo nel salotto della politica, quella istituzionale, il biglietto da visita del Paese per il turista, il visitatore, ma il costume non cambia. In Italia siamo fatti così, casa nostra è casa nostra, il resto è di tutti e di nessuno. Il decoro urbano è il problema delle città italiane. Viene quindi benvenuta la bozza di proposta di legge di iniziativa popolare avanzata dal sindaco CONTINUA A PAGINA 7 IL VOTO TESO DEL 1948 QUANDO VINSE GINO BARTALI di EMILIO MAGNI S ettant’anni fa, in questi giorni d’aprile, si tennero in Italia le prime elezioni politiche dell’Italia repubblicana: schierati “l’un contro l’altro armati” la Democrazia Cristiana e il Fronte Popolare dei comunisti e dei socialisti . Vinse lo Scudo Crociato che ebbe oltre il 48 per cento dei suffragi, mentre i rivali solo il 31. In molti “tirarono su il fiato”. Si stemperò infatti quel minacciante terrore di finire entro la cortina di ferro sotto le sgrinfie di Stalin. Ero un CONTINUA A PAGINA 7 In Alta Valle Raffica di controlli antidroga Cameriere arrestato SERVIZIO A PAGINA 24 dine o di volontari della protezio- ne civile. Intanto i sindaci chie- dono un maggiore impegno eco- nomico per risolvere il problema. SERVIZI ALLE PAGINE 28 E 29 Filo di Seta Trovata al Vinitaly una maggioranza: Grappolo delle Libertà ANNO 127 . NUMERO 105 • www.laprovinciadisondrio.it MARTEDÌ 17 APRILE 2018 • EURO 1,30 SIGLATO L’ACCORDO COI SINDACATI SUGLI ESUBERI Creval chiude cinquanta filiali Il Creval ha siglato ieri l’accordo con le organizzazioni sindacali per la gestione degli esuberi. Previsti un piano di esodo anticipato destinato ad almeno 170 dipendenti e la chiusura di ulteriori 50 filiali, con decorrenza 27 maggio 2018 e la trasformazione di 4 sportelli in filiali della linea «Bancaperta». SERVIZI A PAGINA 16 Frana, statale aperta a singhiozzo Ancora disagi per abitanti e turisti di Campodolcino e Madesimo: «In gabbia e rassegnati» EDUCAZIONE CIVICA MISSIONE NECESSARIA /ygjpah1i0E2oihx3XUoThcEaHqhd6A3xyCUN97zZeA=
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«Questo Sondrio è nella storia»

MAIORANA A PAGINA 39

Per la seconda volta nellasua storia il Sondrio del presidenteOriano Mostacchi approda in serieD: se nel 2014, però, i biancazzurrierano stati ripescati nella quarta serie del calcio italiano dopo averchiuso il girone B del campionatod’Eccellenza in seconda posizionealle spalle del Ciserano e aver cedu-to ai playoff ai piemontesi dello Sporting Bellinzago, questa voltala promozione è arrivata sul cam-po, grazie a una vittoria in campio-nato arrivata addirittura alla ter-zultima giornata.

La gioia dei giocatori domenica al termine della partita

«Durante il sopralluogoabbiamo verificato l’urgenza diintervenire per la messa in sicu-rezza delle pareti rocciose e quin-di di risolvere il parziale isola-

mento di circa 1500 abitanti, inparticolare nei comuni di Made-simo, Campodolcino e San Giaco-mo Filippo, che hanno come uni-ca via di collegamento la statale

36 dello Spluga interessata dallacaduta massi». Così l’assesore re-gionale Massimo Sertori che haannunciato tre finestre orarie diriapertura della 36: dalle 6 alle 8,

dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20.Orari confermati anche da unsummit che si è tenuto ieri inPrefettura e che verranno garan-titi dalla presenza di forze dell’or-

Il saggioGinnastica, che showUn’ovazione alla Torelli

Una novantina di bambine tra i 3 e i 15 anni si sono esibite nel saggio di ginnastica ritmica

alla palestra della Torelli di Sondrio. Tutte calate nel loro ruolo, queste bimbe, tutte col

massimo impegno sul tappeto, sotto la guida di Daniela Scarinzi, la responsabile della

Ginnastica Ritmica della Sondrio Sportiva, coadiuvata da Graçiela Forzatti (alle coreogra-

fie) e dalle allenatrici Roberta Pirana, Elena Ipra e Valentina Maffezzini. VIOLA A PAGINA 20

«Botte in stazione, servono controlli»«Massima solidarietà

a chi, svolgendo il proprio lavo-ro, si trova con la faccia a pezzi.Sono schifato e mi auguro vengacomminato il massimo dellapena a chi passa un weekendcon l’idea di picchiare le perso-

ne e sfogare la propria rabbiainteriore». Le parole sono delsindaco di Morbegno, AndreaRuggeri, che ha voluto metterenero su bianco il suo stato d’ani-mo anche sui social networkscatenando una serie di reazio-

ni di condanna e allo stessotempo di solidarietà alla fami-glia che suo malgrado è stataprotagonista di una mattina daincubo.«Quei bulletti non devono aver-la vinta. Uniti si vince, mai aver

paura» si legge in un post. Eancora: «Già avere un’attività èdifficile, se poi ci viene tolta latranquillità e la sicurezza» .«Ma perchè non sono finiti incarcere? -si chiede un altromorbegnese - Ci vuole una giu-stizia più severa: chi controlleràche non facciano altri danni?».GHELFI A PAGINA 25

La proposta«Vetrina a Milanoper i vini valtellinesi»BARBUSCA A PAGINA 13

MontagnaIl caso sottopassoscatena la protestaSERVIZIO A PAGINA 19

GrosioParco incisioniBoom di turistiCASTOLDI A PAGINA 23

Versanti a rischioCaspano e ArdennoPartono i disgaggiACQUISTAPACE A PAGINA 27

9771590

588032

80417

di ALBERTO KRALI

Chi ha avuto modo digirare dalle parti diMontecitorio a Romaavrà notato delle

fioriere poste intorno alla piazza. Ad un´osservazione più accurata l´occhio cade sui mozziconi di sigarette, sulle cartacce che fanno da contorno.

Siamo nel salotto della politica, quella istituzionale, il biglietto da visita del Paese per il turista, il visitatore, ma il costume non cambia. In Italia siamo fatti così, casa nostra è casa nostra, il resto è di tutti e di nessuno. Il decoro urbano è il problema delle città italiane. Viene quindi benvenuta la bozza di proposta di legge di iniziativa popolare avanzata dal sindaco CONTINUA A PAGINA 7

IL VOTO TESODEL 1948QUANDO VINSEGINO BARTALIdi EMILIO MAGNI

Settant’anni fa, in questigiorni d’aprile, si tenneroin Italia le prime elezionipolitiche dell’Italia

repubblicana: schierati “l’un contro l’altro armati” la Democrazia Cristiana e il Fronte Popolare dei comunisti e dei socialisti . Vinse lo Scudo Crociato che ebbe oltre il 48 per cento dei suffragi, mentre i rivali solo il 31. In molti “tirarono su il fiato”. Si stemperò infatti quel minacciante terrore di finire entro la cortina di ferro sotto le sgrinfie di Stalin. Ero un CONTINUA A PAGINA 7

In Alta ValleRaffica di controlliantidrogaCameriere arrestatoSERVIZIO A PAGINA 24

dine o di volontari della protezio-ne civile. Intanto i sindaci chie-dono un maggiore impegno eco-nomico per risolvere il problema.SERVIZI ALLE PAGINE 28 E 29

Filo di Seta

Trovata al Vinitaly una maggioranza: Grappolo delle Libertà

ANNO 127 . NUMERO 105 • www.laprovinciadisondrio.it MARTEDÌ 17 APRILE 2018 • EURO 1,30

SIGLATO L’ACCORDO COI SINDACATI SUGLI ESUBERI

Creval chiude cinquanta filialiIl Creval ha siglato ieri l’accordo con le organizzazioni sindacali per la gestione

degli esuberi. Previsti un piano di esodo anticipato destinato ad almeno 170

dipendenti e la chiusura di ulteriori 50 filiali, con decorrenza 27 maggio 2018

e la trasformazione di 4 sportelli in filiali della linea «Bancaperta».

SERVIZI A PAGINA 16

Frana, statale aperta a singhiozzoAncora disagi per abitanti e turisti di Campodolcino e Madesimo: «In gabbia e rassegnati»

EDUCAZIONECIVICAMISSIONENECESSARIA

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2 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

ROMA

Ventidue e ventinoveaprile. Due date non lontanema neanche vicinissime cheMatteo Salvini, tuttavia, con-sidera cruciali. Sono i giorni incui si voterà in Molise e FriuliVenezia Giulia. Giorni dopo iquali, nella strategia della Le-ga, la partita di governo po-trebbe arrivare al giro di boa.«Vinco le Regionali e faccio ilgoverno in 15 giorni», avvertescatenando l’ira del Pd e la re-plica, durissima, di Luigi DiMaio. «Io aspetto qualchegiorno, poi uno dei due fornichiude», spiega il capo politicoM5S facendo riferimento aisuoi due possibili interlocuto-ri, Lega e Pd. Ma indirizzandole sue parole soprattutto allaprima.

È, ancora una volta, il giornodello stallo. Si naviga a vista al-la ricerca di un’isola che, perora, proprio non c’è.

Anche se alla fine della fieraun po’ di tempo in più sembraessere utile non solo al Carroc-cio, che aspetta solo di rimar-care i rapporti di forza ormairovesciati con Forza Italia, maanche ai 5 stelle. Ma è quantobasta per percepire dal Colle iprimi segnali di impazienzaper la mancanza di input utili asbloccare l’impasse. Salvini,nel frattempo, è tornato in pie-na campagna elettorale e dopola passerella al Vinitaly scendein Molise, dove centrodestra eM5S se la giocano all’ultimovoto.

«Da queste Regionali puòarrivare un segnale nazionaleper il cambiamento», rilanciail leader della Lega dall’ex vil-

laggio dei terremotati di SanGiuliano. Del resto, per lui, lasfida è duplice: fare in modoche il centrodestra superi ilM5S e che la Lega, all’internodella coalizione, superi FI. InFriuli l’obiettivo è a portata dimano, in Molise meno. E alloraecco che la Regione più giova-ne della penisola si staglia, al-l’orizzonte, come nuovo«swing State» italiano, comel’Ohio negli Stati Uniti.

Le parole di Salvini movi-mentano un lunedì segnatodalla mancanza di progressi.«È assurdo, i molisani non so-no cavie», tuona il reggente delPd Maurizio Martina mentreda Udine il premier Paolo Gen-tiloni, senza citare il leader le-

Resta lo stallo Lega-M5SIl Colle pronto all’incaricoLa trattativa. Salvini: se vinco alle Regionali esecutivo in quindici giorniMa Di Maio: a breve il forno chiude. Esplorazione, Casellati in pole position

zioni di Salvini, che anche ieriha avvertito l’alleato Usa delfatto che, con la Lega al gover-no, «non ci saranno favori». Aldi là dei botta e risposta, però,al momento non si vede che unmare immobile. Domani, oforse anche giovedì, il Collepotrebbe sciogliere gli ormeg-gi e conferire il mandato esplo-rativo. La presidente del Sena-to Maria Elisabetta Casellatiresta il destinatario più proba-bile ma, al momento, non sipuò escludere una virata sulpresidente della Camera Ro-berto Fico.

Il gesto servirà ai partiti aprendersi qualche altro gior-no, come si augurano anchedalle parti di FI. Ma su questofronte il capo dello Stato, si ra-giona in ambienti parlamenta-ri, non sembrerebbe più dispo-sto a concedere tempo: dopo lafase esplorativa intenderebbeentrare nel vivo con un incari-co, o un preincarico, che met-terebbe i due attuali competi-tor, Di Maio e Salvini, di frontealle loro responsabilità. Intan-to, la convinzione di Silvio Ber-lusconi, che resta ben lungi daun passo indietro, è che lo sce-nario di governo con più chan-ce è quello che vede GiancarloGiorgetti premier con il soste-gno del Pd. Uno scenario cheescluderebbe così Di Maio.

Anche perché, al contrario,il rischio è che in FI comincinoad aumentare le forze centri-fughe. «A me risultano chemolti parlamentari azzurri vo-gliono andare al gruppo Mistoo in altri gruppi del centrode-stra», è la stoccata (e l’augurio)di Di Maio.

ghista, affonda la sua stoccata:«È imbarazzante legare le Re-gionali ai rapporti di forza e dischieramento politico a Ro-ma». E su questa scia si poneanche Di Maio che in questigiorni, a partire dalla politicaestera, sta accentuando il suoprofilo istituzionale, ancheper contrapporsi al suo, menocompassato, interlocutore.

Ospite di «Otto e Mezzo» illeader pentastellato slega leRegionali dalla partita di go-verno, ribadisce la falsità del-l’immagine di un centrodestraunito e nega qualsiasi timoredi tornare al voto. Mentre sullaSiria sposa la posizione atlan-tista di Gentiloni e bolla come«irresponsabili» le dichiara-

Il fatto del giorno Verso il governo

Rubygate-bis

Il Pg di Milano: «Confermare le condanne per Fede e Minetti»

Emilio Fede, da un lato, col suo

ruolo di «selezionatore» delle

ragazze da portare ad Arcore,

ormai più di otto anni fa, come

«merce nuova» per mettere di

«buon umore» Silvio Berlusconi,

voleva «guadagnarci» in termini

economici e di «posizione».

Nicole Minetti, dall’altro lato, si

era presa il «compito fondamen-

tale» di occuparsi delle case di

via Olgettina in cui vivevano le

giovani, «gestendone tutti i

costi» per conto dell’ex premier.

Così il sostituto pg di Milano

Daniela Meliota ha insistito sulla

tesi del «sistema prostitutivo»

per chiedere la conferma delle

condanne per l’ex direttore del

Tg4 e per l’ex consigliere lom-

bardo, rispettivamente a 4 anni

e 10 mesi e a 3 anni, nel processo

d’appello «bis» sul caso Ruby

bis. Il nuovo procedimento con al

centro l’accusa di favoreggia-

mento della prostituzione è

scaturito dalla decisione della

Cassazione del settembre 2015 di

rinviare gli atti ad un altro giudi-

zio d’appello per colmare «lacu-

ne motivazionali» della senten-

za di secondo grado.

Treguacercasinessuno vuolbruciarsi

L’ANALISI

Non manca molto almomento in cui ilQuirinale prenderàuna iniziativa persbloccare la situa-

zione e cercare di dare un gover-no all’Italia. Ma l’impressione èche neanche ciò che Mattarellasta per fare sarà decisivo: proba-bilmente il capo dello Stato si orienta verso un incarico esplo-rativo da affidare ad ElisabettaCasellati, presidente del Senato,eletta alla seconda carica dello Stato con i voti dell’intero cen-trodestra e dai grillini. Sceglierelei significa in qualche modo co-minciare dal centrodestra, es-sendo la Casellati esponente dispicco di Forza Italia, così con-

fermando la prassi costituziona-le secondo cui il primo colpo losi affida a chi ragionevolmenteha più voti sia alla Camera che alSenato. Eppure è assai improba-bile che l’esploratrice possa tor-nare al Colle con in mano qualco-sa di concreto: certo non sarà at-traverso di lei che si potrà co-struire un’intesa centrodestra-M5S che finora si è rivelata un’impresa assai improba sia per Salvini che per Di Maio. Sen-za contare che nelle ultime orela tensione tra i due candidati premier è ulteriormente salita:dopo il mancato incontro al Vini-taly di Verona, sono risuonate dauna parte e dall’altra parole pole-miche. Salvini dice di aspettare

il risultato delle elezioni regio-nali per poter «fare un governoin un quarto d’ora», Di Maio glirisponde che questo è tatticismosulla pelle del Paese e che lui nonaspetta: tra qualche giorno si chiuderà uno dei due forni nei quali il M5S vorrebbe poter cuo-cere il suo pane (rimarrebbe aperto solo quello del Pd, altret-tanto incerto). Non si manca dinotare inoltre che l’attacco Usain Siria ha finito per evidenziaredelle differenze profonde tra le-ghisti e grillini: polemici con Washington e dichiaratamenteschierati a favore delle ragioni dei russi i primi; filo-atlantisti isecondi. Secondo taluni, le presedi posizione di Salvini su Stati

Uniti e Russia, sempre più nette,sarebbero fatte apposta per ti-rarsi fuori dalla possibilità di unpre-incarico destinato al falli-mento. Mettendosi in polemicacon le tradizionali alleanze in-ternazionali dell’Italia, il capo leghista si autoescluderebbe vo-lontariamente dalla corsa per Palazzo Chigi per aspettare tem-pi migliori, e cioè una ulteriorecrescita elettorale e lo sfarina-mento di Forza Italia. Chissà. Stadi fatto che un pre-incarico in queste condizioni non lo vuole Salvini come non lo vuole Di Ma-io, ed entrambi per la stessa ra-gione: il rischio di bruciarsi l’oc-casione della vita. Ecco perché tutto porta a pensare ad un man-

dato esplorativo alla Casellati ilcui esito sarebbe non un governo«politico», rivelatosi impossibi-le per i veti reciproci tra i partiti«vincitori», quanto un governodi responsabilità nazionale, di tregua, destinato a durare fino alle elezioni europee del 2019 che a quel punto diventerebberola partita dello spareggio. Di fronte a questa prospettiva an-che il Pd si sta interrogando su come rientrare in partita. Quan-do a Berlusconi, lui non ha dubbi:la prospettiva del «governassi-mo» è proprio quello cui pensaforse da prima delle stesse ele-zioni di marzo. Andrea Ferrari

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Stop dei renziani a Calenda«No governi di transizione»

Il Pd comincia a ragio-nare su quelli che Piero Fassinoha chiamato «scenari nuovi», nel caso in cui non prenda cor-po il patto tra M5S e Lega per dar vita al governo. Scenari nuovi che non destano l’entu-siasmo al Nazareno ma rispet-to ai quali si potrebbe dover modulare la risposta in modo nuovo rispetto al semplice «siamo all’opposizione».

A gettare il sasso nello sta-

gno è stato un neo-tesserato dipeso come Carlo Calenda che, in caso di fallimento dell’en-tente Di Maio-Salvini, ha ipo-tizzato che sia il Pd a proporre «un governo di transizione so-stenuto da tutte le forze e la for-mazione di una commissione bicamerale sulle riforme isti-tuzionali». Ipotesi che ha rice-vuto subito il «non possumus» dei renziani, come Anna Asca-ni, Dario Parrini, Ernesto Ma-

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LA PROVINCIA 3MARTEDÌ 17 APRILE 2018

Palazzo Chigi, sede del

governo, conteso tra i

vincitori del turno elettorale

Luigi Di Maio e Matteo Salvini

ANSA

al Parco della Memoria, ac-compagnato da Gioanna Asto-re, sopravvissuta a quella tra-gedia.

Quel giorno rimase nove oresotto le macerie, e oggi, a soli24 anni, è coordinatrice dellaLega nel suo Paese. Quindi unavisita al villaggio post terre-moto, oggi in stato di abbando-no. Il governo ha già appaltatoi lavori per farne un centro diaccoglienza per 250 immigra-ti. «Se sarò io al governo – pro-mette – qui non ne entreràuno. Prima i molisani, gli ita-liani». Poi a Larino, un comizioa Santa Croce di Magliano, eancora un bagno di folla nelpaese di Di Pietro, Montenerodi Bisaccia. Un altro comizio aTermoli per finire il tour deforce, in serata, in un albergodi Campobasso, tra selfie, ab-bracci e strette di mano. Gio-vedì il secondo round, anchequi con due comizi: il primo adAgnone, il paese di AndreaGreco, il candidato presidentedel M5S, dove interverrà quel-lo stesso giorno anche Luigi DiMaio. Quindi, il gran finale aIsernia, in Piazza Celestino V.

vore questi numeri, lavorandointensamente per questo ri-sultato: giorni fa Salvini hamandato una mail a tutti i suoiparlamentari per chiedere ladisponibilità a lavorare panciaa terra per raccogliere ogniconsenso possibile setaccian-do in lungo e in largo il Molise.Ottanta di loro hanno rispostoalla «chiamata alle armi». «Hodetto loro che è arrivato il mo-mento di muovere le chiappe eandare in giro...», racconta Sal-vini divertito.

A coordinare questa «taskforce» il fedelissimo deputatoPaolo Arrigoni: «Già da duegiorni e fino alla chiusura divenerdì battiamo palmo a pal-mo tutta la Regione, dalle cittàai villaggi più sperduti per farvincere la Lega. È già venutoCalderoli, domani (oggi, ndr)Bagnai e tanti altri».

Di prima mattina, Salvini sireca a San Giuliano di Puglia,dove nel 31 ottobre 2002 untragico terremoto provocò ilcrollo di una scuola, causandola morte di 27 bambini e di unamaestra.

Depone un cuscino di fiori

CAMPOBASSO

«Molise è il Molise,quanto siete provinciali a pa-ragonarlo all’Ohio. Là, negliUsa mica hanno quest’olio...».Matteo Salvini scherza, dalpalco di Montenero di Bisac-cia, il Paese di Antonio Di Pie-tro, davanti a una piazza gre-mita. Ormai è chiaro il suo in-tento di superare Forza Italia erilanciare con vigore la sualeadership della coalizione.Ammette di avere «buone sen-sazioni», consapevole che unexploit qui, nel Sud, oltre aquello in Friuli, potrebbe met-tere all’angolo il Cavaliere, se-gnando definitivamente a suofavore gli equilibri interni alcentrodestra. Berlusconi, con-sapevole della situazione, fatrapelare la sua ira, osservan-do che se il centrodestra vince-rà sarà per l’apporto fonda-mentale di Forza Italia. «SeSalvini parla a nome di tutti –si lamenta con i suoi – si ricor-di che lo può fare grazie ancheai nostri voti». Quindi annun-cia pure lui un ritorno in cam-po, sempre qui in Molise, negliultimi giorni di campagnaelettorale. Ovviamente dome-nica si elegge un governatoredi una delle regioni più piccoled’Italia e non l’inquilino dellaCasa Bianca, tuttavia Salviniavalla la metafora Molise co-me l’Ohio, spendendo se stes-so e tutto il partito con l’ob-biettivo di superare Forza Ita-lia, appena sette settimane do-po le politiche.

Alle ultime elezioni in que-sta regione il centrodestraprese il 30%, e Forza Italiadoppiò la Lega, 16 a 8. In tanti,all’interno del Carroccio, spe-rano ora di ribaltare a loro fa-

Matteo Salvini durante il comizio a Montenero di Bisaccia ANSA

Matteo punta sul Molise«Sorpasso sui forzisti»Il centrodestra. Il leghista cerca la vittoria alle Regionalidi domenica per cambiare i rapporti di forza. L’ira del Cav

non è che ce l’abbiamo dall’altra parte del mondo. Non siamo il ti-po di persone cui citofonare do-po che tutto quanto è accaduto. Non siamo i servi di Macron, della Merkel o dell’Europa».

«Le dichiarazioni sulla Siriadi Salvini sono irresponsabili anche perché fatte da un palco elettorale», dice Luigi Di Maio su La7. «Bene ha fatto Gentiloni a non partecipare all’attacco, crediamo nella diplomazia a ol-tranza», ha aggiunto il capo poli-tico del Movimento 5 Stelle par-lando a «Otto e mezzo» della cri-si mediorientale.

chimico di Duma» e non può né deve essere «l’avvio di una esca-lation». «Se ci verrà chiesto l’usodelle nostre basi valuteremo», aggiunge il ministro della DifesaRoberta Pinotti. Il leader del Carroccio Matteo Salvini,nel criticare l’azione militare in Si-ria, ha ribadito il concetto che «missili e bombe non aiutano» eche «serve il dialogo». «Se fac-ciamo parte di un’alleanza – diceil leader leghista — prima di so-stenere qualcuno che spara mis-sili o bombe a caso bisogna pen-sarci due volte perché poi il pro-blema ce l’abbiamo noi in Italia

verno. Resta il duro confronto a distanza tra i due possibili king maker del nuovo esecutivo, con Luigi Di Maio che attacca Salviniper le sue posizioni sbilanciate su Mosca e ribadendo il concet-to che la stella polare deve rima-nere l’articolo 11 della Costitu-zione, che ripudia la guerra.

Il premier ribadirà quanto giàenunciato sabato e che AngelinoAlfano ha ripetuto ieri al Consi-glio dei ministri degli Esteri del-l’Ue: l’Italia, allineata alla Ger-mania, considera l’attacco alla Siria «una risposta mirata, moti-vata e circoscritta all’attacco

L’informativa

Dopo l’intervento del premier

dibattito senza mozioni né

votazioni. Intanto nuovo

scontro tra Carroccio e grillini

Oggi alla Camera e al Senato è in programma l’infor-mativa sulla Siria del premier Gentiloni, a partire dalle 15.30, seguita dal dibattito.

Non sono previste né mozio-ni né votazioni, anche perché su una situazione così delicata nes-suno si vuole sbilanciare prima della formazione del nuovo go-

Missili sulla Siria: oggi Gentiloni riferisce alle Camere

Il premier Paolo Gentiloni riferirà alle Camere sulla Siria FOTO ANSA

gorno e Sandro Gozi: l’iniziati-va «spetta ad altri, a chi ha avu-to maggiori consensi il 4 mar-zo» ha detto Luca Lotti. Non che i dem si tirino fuori da un possibile governo istituzionale(«il governo che Mattarella prefigurerà» lo definisce Luigi Zanda), tanto è vero che EttoreRosato ribadisce la disponibili-tà a incontrare chi riceverà l’in-carico dal capo dello Stato. Ma occorre che prima Salvini e Di Maio «prendano atto del loro fallimento» dice Lorenzo Gue-rini. A fare innervosire tutti i dirigenti democrat, compreso il premier Paolo Gentiloni, so-no state le affermazioni di Mat-

teo Salvini che ha rinviato le trattative del governo a dopo il voto in Molise (il 22 aprile) e nel Friuli (28 aprile). «Trovo veramente assurda – è sbottatoil reggente Maurizio Martina –l’idea di Salvini per cui il Paese deve aspettare i suoi tornacon-ti elettorali. Il Paese ha già vo-tato e adesso chiede risposte, non propaganda», per di più usando Molise e Friuli come «cavie da laboratorio». E ancheil premier prende posizione: «Francamente mi sembra un modo imbarazzante di inter-pretare il carattere speciale dell’autonomia del Friuli dire che le elezioni di questa regio-

ne servono a decidere i rappor-ti di forza e di schieramento po-litico a Roma». Il timore è dun-que quello che il prolungato ti-ra e molla interno al centrode-stra e tra questo e M5S, faccia saltare un successivo tentativodi governo istituzionale, visto che Lega e M5S potrebbero sfi-larsi, conducendo a un ulterio-re scenario, imbarazzante per il Pd: quello di un rinvio del go-verno Gentiloni alle Camere, per chiedere una fiducia tecni-ca che gli consenta di arrivare aelezioni in autunno. Uno sce-nario su cui da ieri i boatos han-no cominciato a rimbalzare nelPalazzo.

Forza Italia

Silvio, cena del disgelo con TotiSarà più coinvolto nel partito

Prima una telefonata la scorsa

settimana per discutere la candi-

datura del centrodestra ad Impe-

ria e poi domenica sera una cena

«a quattro» nella nuova residenza

di Francesca Pascale. Un appunta-

mento, quello di domenica sera,

che di fatto certifica il riavvicina-

mento tra Giovanni Toti, presi-

dente della Liguria e Silvio Berlu-

sconi. Una cena a cui erano pre-

senti anche le rispettive partner

(per Toti la giornalista bergama-

sca Siria Magri), preceduta anche

da una telefonata tra lo stesso Toti

e Niccolò Ghedini con cui i rapporti

si erano raffreddati nel periodo

della composizione delle liste.

L’incontro, raccontano i fedelissi-

mi del governatore, si è svolto in

un clima ottimo e che ha dato la

possibilità ai due di poter fare

un’analisi attenta sulla situazione

politica ma anche sul partito il cui

rinnovamento è ormai uno dei

cavalli di Toti. Il Cavaliere avreb-

be chiesto al presidente della

Liguria di avere una ruolo più

importante all’interno del partito

tant’è che i due dovrebbero già

rivedersi a Roma questa settima-

na.

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LA PROVINCIA 13MARTEDÌ 17 APRILE 2018

«Vetrina milanese per i nostri vini»L’idea. Marsetti: «Momento magico per la Valle, ora serve un progetto per una presenza stabile nella metropoliInnalzare il valore della denominazione. Questo vuol dire più guadagno per chi lavora i vigneti e più investimenti»

VERONA

STEFANO BARBUSCA

«La Valtellina sta vi-vendo un momento magico. Ora serve un progetto per esse-re presenti in modo stabile a Milano». Dopo aver ascoltato la battuta di Matteo Salvini sul-lo Sforzato, «il vino che – ha detto il leader della Lega – of-frirei a Di Maio per chiedergli sforzarsi a fare di più», il presi-dente di Coldiretti Sondrio Al-berto Marsetti si è soffermato sull’attenzione raccolta già nelle prime ore di Vinitaly dal-lo spazio del Consorzio di tute-la vini guidato da Mamete Pre-vostini. «Questo ci fa capire do-ve vuole arrivare la Valtellina – ha sot-tolineato Marsetti, presente a Verona-fiere insieme ai col-leghi di altre venti cantine valtellinesi nel Padiglione Lombardia -. C’è ancora molto da fa-re, bisogna lavoraresulla coesione, ma siamo in una fase molto interessante. Si sta fa-cendo molto come mondo del vino, ma questo non basta. C’è un sistema, come diciamo da anni, e in questo momento de-ve essere unito al cancelletto dipartenza. Personalmente ri-tengo che se non ci riusciamo in questa fase, non so se avre-mo in futuro altre occasioni si-mili».

Le priorità

Le priorità secondo Marsetti sono chiare. «La prima è innal-zare il valore della denomina-zione. Questo vuol dire fare crescere la remunerazione per chi lavora i vigneti, quindi darevita a nuovi investimenti. L’in-tervento delle istituzioni in fu-

turo sicuramente sarà molto importante, ma in caso di vere calamità e non per l’ordinaria manutenzione. Questa fase estremamente positiva ci deve fare capire che il vino valtelli-nese non può costare poco, an-che solo per onorare tutto quello che c’è dietro».

I mercati

Anche in termini di mercati di riferimento Marsetti ha le ideechiare. «La piazza di Milano è importantissima, viene defini-ta sempre di più la capitale eu-ropea del food&wine, ma da parte nostra c’è ancora molto da fare. Un esempio potrebbe

essere il successoche ha su Milano ilristorante Sciatt àporter. Ci sono del-le esperienze priva-te di cucina e cultu-ra valtellinese disuccesso. Se inve-stiamo su Milanocome marketingdel territorio, pos-siamo ricavare im-portanti benefici».

Il presidente di Coldirettipunta su uno spazio fisso nel capoluogo lombardo, «in quel-lo che è ormai il nuovo centro della città, tra Corso Como e Porta Nuova». «Un punto di rappresentanza a Milano: per farci conoscere dai milanesi sa-rebbe fondamentale avere un corner permanente. Si investo-no molti soldi in campagne po-co edificanti, questa potrebbe invece essere una strategia im-portante. Non è una questione solo di consorzi, dev’essere unacreatura gestita dal pubblico insinergia con associazioni e sponsor privati, per tutto il mondo del food valtellinese».

Nuovi mercati vuol dire an-che sviluppo a livello occupa-

Alberto Marsetti

con Matteo Salvini

zionale. «Anni fa ci venivano tolti dei terreni per renderli edificabili. Oggi invece siamo noi ad avere bisogno di spazio per portare avanti i nostri pro-getti. Per fare partire la filiera vacca-vitello in Italia si cree-ranno 25mila posti di lavoro e anche in Valtellina ci saranno delle ricadute: interesse, valo-re aggiunto e possibilità di oc-cupazione. Auspichiamo che sipossa osservare la stessa dina-mica che abbiamo vissuto sul fronte del vino. Quindici o ven-t’anni fa questa per molti era un’esperienza part-time, oggi invece a Vinitaly ci sono molti giovani e nuovi posti e occupa-zioni. Molti di loro arrivano da esperienze lavorative in altri settori, ma qui hanno trovato un lavoro. Questo ci fa capire lepotenzialità della Valtellina, nel comparto vitivinicolo e nel resto del mondo agricolo».

te – aggiunge – scontiamo 10,15 giorni di ritardo vegetativo.Ma direi che non è un proble-ma. Quando le primavere sonotardive – spiega –le annatevengono anzi favorite. Lepiante sono meno esposte airitorni di freddo come accaddecon le terribili gelate di apriledel 2017. Se le temperature neiprossimi giorni aumenteran-no la vegetazione potrà recu-perare velocemente. Inoltre latanta pioggia caduta in questesettimane impregna i terrenid’acqua, e può favorire una ra-pida e favorevole fioritura.Senza contare che il freddo diquesti mesi avrà anche fattopulizia di molti insetti e paras-siti». Danilo Rocca

servizio dell’agricoltura consede a Sondrio, impegnati almonitoraggio di clima e condi-zioni atmosferiche, nel loro in-fluire con l’andamento dei la-vori del comparto. «Ad ora – haaffermato l’agronomo Marti-no Salvetti, abituale referenteper le valutazioni sulle varia-bili meteo – non abbiamo mo-tivo di reale preoccupazione.Noi teniamo sotto osservazio-ne soprattutto le colture prin-cipali che vengono lavorate inValle, il melo e la vite. Il melo –ha aggiunto – ad oggi è sicura-mente un po’ in ritardo vegeta-tivo. Normalmente – ha spie-gato – le piante intorno al 10aprile sono in piena fioritura,adesso invece siamo solo aiprimi boccioli. Anche sulla vi-

gnalati e mappati, cambia-menti che nei campi si manife-stano portando una semprepiù elevata frequenza di eventiestremi e annunciandosi conmarcati sfasamenti stagionali.In questo periodo registriamoritardi della semina dovuti allepiogge insistenti, che hannoallungato la coda dell’inver-no». In generale si spera nelbel tempo. Qualche rassicura-zione la fornisce la Fondazio-ne Fojanini, centro studi al

piovosi protratti in attenua-zione ma con tanta variabilitàe temperature che non sem-brano impennarsi, minimebasse, tanta neve in quota .

«Non si può parlare diemergenza – è il commentoche circola nel mondo agricolo– ma il ritardo un po’ cominciaa farsi sentire. L’andamentoanomalo di questa primavera –ha affermato Coldiretti regio-nale – conferma i cambiamen-ti climatici in atto, da noi se-

dell’inverno. Con i fronti dibassa pressione che continua-no a succedersi e filtrare sca-valcando l’arco alpino e por-tando brutto tempo e precipi-tazioni. Nei campi per il freddoe soprattutto per le piogge in-sistenti si segnalano i primi ri-tardi nella semina, le principa-li coltivazioni, melo, vite, sonoin ritardo vegetativo di almeno15 giorni. Mentre le previsionifanno intravvedere tempo an-cora perturbato, con fenomeni

Il puntoLe piogge insistenti

hanno allungato la coda

dell’inverno. Il lato positivo:

meno insetti e parassiti

Freddo, meteo chenon si normalizza, campagnain ritardo sui lavori primaveri-li. In gran parte dell’Italia e inValtellina aprile come mese,sotto il profilo climatico si starivelando un proseguimento

Ritardi nella semina, colpa del freddoMa melo e vite sono già in recupero

[email protected]. 0342 535511 Fax 0342 535553

Cinquant’anni di Vinitaly per

Pietro Nera.

Affiancato dalla nipote Arian-

na, studentessa di economia,

già da domenica ha presentato

le novità e i gli altri prodotti

della cantina Nera vini di Chiu-

ro al pubblico.

«Mezzo secolo fa era tutto

diverso, sia a livello di rasse-

gna, sia di viticoltura valtelline-

se – ha spiegato -. Ogni anno

partecipiamo a quest’evento

per raccontare la nostra storia

e testimoniare la crescita della

qualità dei nostri vini».

Oltre a Nera, l’elenco delle

aziende valtellinesi presenti

nel Padiglione Lombardia di

Veronafiere comprende Mame-

te Prevostini, Fratelli Bettini,

Plozza, Dirupi, Marcel Zanolari,

Sandro Fay, Arpepe, Marsetti,

La Spia, Contadi Gasparotti,

Nobili, Balgera, Rivetti e Lauro,

Caven, Menegola, La perla,

Tenuta Scerscé, Nino Negri,

Aldo Rainoldi e Luca Faccinelli.

Nello stand Valtellina, dedicato

al Nebbiolo delle Alpi, è stato

allestito un banco d’assaggio

gestito dal consorzio, che pro-

pone in degustazione tutte le

espressioni della terra vitivini-

cola in abbinamento ai prodotti

tipici del territorio.

Oggi alle ore 15 nella sala poli-

valente di Regione Lombardia

si terrà “Sinfonie di Valtellina”

a cura del Distretto agroalimen-

tare della Valtellina, una degu-

stazione guidata dei principali

prodotti valtellinesi in abbina-

mento ai vini.

Sarà un evento aperto al pub-

blico e curato da Marco Chiap-

parini.

Alla stessa ora il presidente

Mamete Prevostini sarà ospite

del Convegno “Viticoltura

eroica: esperienze a confronto”

organizzato dal Consorzio

Conegliano Valdobbiadene

Prosecco Superiore. S.BAR.

Alberto Marsetti con i rappresentanti della cantina La Spia

Ventun espositori dalla Valtellina - Degustazioni e convegni

Nera, a Vinitaly da mezzo secolo«Testimoni della crescita della qualità»

Pietro Nera con la nipote Arianna

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14 Sondrio economiaLA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

Il report di Mediobanca: sistema dell’arredo in crescitaL’Ufficio Studi Me-

diobanca ha pubblicato la pri-ma edizione del Focus “Azien-de Legno-Arredo” prendendoin analisi gli ultimi dati ufficia-li disponibili (2012-2016).

In particolare, sono stateesaminate le aziende operantinel legno-arredo con fatturatosuperiore a 16 milioni, com-plessivamente 319 aziende dicui 272 produttive e 47 com-merciali.

Sulla base dei dati diffusi daFederlegno-Arredo il sistemadell’arredo e del legno è accre-ditato nel 2016 di un giro d’af-fari complessivo pari a circa 41miliardi, di cui 35,5 miliardi

prodotti da società di capitali e5,5 miliardi relativi a impreseartigianali.

L’export è stimato in circa15,6 miliardi, ovvero il 38%delle vendite complessive. Laforza lavoro supera le 320milaunità, di cui circa 184mila incapo alle società di capitali.Pertanto, l’insieme delle im-prese esaminato da Medio-banca rappresenta il 51% delsistema in termini di export.

Per quanto riguarda la ri-partizione delle 319 impreseper area geografica di apparte-nenza, si segnala la prevalenzadelle imprese con sede nelNord Est (44% del totale) e nel

Nord Ovest (31%), unitamentea una discreta concentrazionenel Centro NEC (Marche, To-scana e Umbria) ove si collocail 16% delle aziende. Inoltre,172 imprese (il 54%) si trovanoin aree distrettuali.

I maggiori volumi di venditasono realizzati da due operato-ri commerciali: Ikea Italia Re-tail con vendite 2016 pari a1.754 milioni ed Edil Tre Co-struzioni (Mondo Convenien-za) pari a 1.009 milioni; seguo-no il gruppo Saviola, attivo nel-la lavorazione del legno, con545 milioni, la Inca Properties(Friul Intagli) a 476 milioni e ilgruppo Natuzzi operante nel-

rispetto a quello destinato al-l’export.

Quanto all’assetto proprie-tario, le imprese a proprietàitaliana sono 300, e di esse 261appartengono al segmentodella media impresa. Le azien-de a controllo straniero sono19.

Tra le 319 imprese, 91 hannostruttura di gruppo e redigonoun bilancio consolidato. Le so-cietà da ess e integralmentecontrollate sono 649 di cui 176manifatturiere aventi sede inItalia e 61 estere (le restantisono aziende di servizi o com-merciali). Dalla distribuzionegeografica delle manifatturie-

l’imbottito a 454€ milioni.Tenuto conto che la varia-

zione delle vendite può riflet-tere movimenti delle aree diconsolidamento, il maggioredinamismo è da ascrivere aiproduttori di mobilio per uffi-cio e spazi pubblici che hannosegnato un progresso del12,5%, seguiti dai produttori dicucine (+8,7%) e materassi(+5,3%). Appaiono meno dina-mici i mercati delle poltrone edivani (+1,4%) e dell’illumina-zione domestica (+1,3). Meritapoi rilevare che nel 2016 i mag-giori incrementi di vendita so-no stati sistematicamente rea-lizzati sul mercato domestico

MILANO

MARILENA LUALDI

«Oh my God». L’escla-mazione è di un’americana, che si addentra tra le creazioni di Piero Lissoni per la Porro. Ma inogni altra azienda brianzola - daMolteni alla B&B Italia - impe-gnata nelle anteprime del Fuo-risalone si sono sentite davvero tutte le lingue a Milano. Anzi, l’inglese battuto da cinese e giapponese, come pure dallo spagnolo.

Il mondo del design

Questa mattina si entrerà nel vi-vo del Salone del Mobile a Rho con l’inaugurazione e la cin-quantasettesima edizione mo-biliterà oltre 2mila aziende, di cui più di 200 delle province di Como, Monza e Lecco. Ma sarà un fronte unico con Milano, chevedrà tutti i principali showroom attirare i visitatori da tutto il mondo.

Ieri quest’operazione è giàiniziata per un gruppo di impre-se che tradizionalmente fanno l’anteprima il lunedì fin dalla

Inaugurato in piazza Duomo il

padiglione Living Nature. La

natura dell’abitare progettato

da Carlo Ratti e dal suo studio

mattina. La stampa estera si è messa in fila davanti alle vetrinee molti hanno bussato a un altroangolo magico di Milano: quellorealizzato da Carlo Ratti al co-spetto di Palazzo Reale, dove si possono attraversare le quattro stagioni (ciascuna con tempera-tura e fioritura o neve reali), fra tracce di design.

I tratti in comune

Tratti in comune tra le imprese brianzole che hanno aperto le porte ieri? La qualità ovviamen-te, la forte simbiosi tra artigia-nalità e tecnologia e l’attenzioneall’ambiente, dall’approccio al legno all’uso dell’ecopelle.

Il mondo si è precipitato pun-tuale da B&B Italia, accolto da Giorgio Busnelli, presidente della società di Novedrate. A da-re il benvenuto la libreria “Jack”modulare di Michael Anastas-siades, per la prima volta parte del team di designer: una strut-tura con esclusivo sistema di re-golazione telescopica invisibile. «Ma molto importante – ha ri-cordato Busnelli – è stato l’ac-

Salone del mobileIl Made in Brianzaconquista i cinesiL'evento. Anteprime Fuorisalone, pienone di orientaliTre parole chiave: artigianalità, tecnologia e sostenibilità

ti, contenitori, librerie, sedute, tavoli, complementi e accessori.Ingenti investimenti nel segno dell’industria 4.0, a fine marzo hanno portato all’installazione della prima parte del nuovo im-pianto che sostituisce la produ-zione di pannelli in misure stan-dard con quella di pannelli just in time, sulla base dell’ordine cliente.

Risultato, nelle collezionipresentate ieri si esaltano – mo-strava l’azienda- «la sostituzio-ne della modulistica a favore della libertà compositiva, l’in-cremento qualitativo nel taglio e nel rivestimento dei pannelli, l’ottimizzazione produttiva con la riduzione gli scarti e l’elimina-zione delle scorte di magazzino,

cordo con gli eredi di Luigi Cac-cia Dominioni per produrre e distribuire in licenza esclusiva dei prodotti ideati dal maestro».

In via Durini, si sono volutitracciare i Walks of Design, un viaggio creativo attraverso con-testi diversi, dall’outdoor all’in-door, dalle collezioni B&B Italiaa quelle Maxalto.

All’appello ieri orientali so-prattutto, che hanno documen-tato con video e smartphone ogni tappa di questi cammini nella magia dell’arte brianzola che sa declinare i progetti di tan-ti designer. E il viaggio conti-nuerà in tutta la settimana, anziraddoppierà, perché da oggi finoa domenica l’outdoor sarà pro-tagonista ai Chiostri dell’Uma-nitaria.

Pochi metri più in là, tornan-do in via Durini, Cassina si è confermato uno degli showroom più fantasiosi e visi-tati, anche grazie a designer co-me Patricia Urquiola.

Tocco artigiano 4.0

Poi è ancora un’azienda della provincia di Como a popolarsi distranieri: la Porro di Montesola-ro. Da oltre 90 anni portavoce diuna filosofia d’arredo che coniu-ga le lavorazioni artigianali di al-lora con le più avanzate tecnolo-gie produttive e di informatizza-zione odierne, ha presentato i sistemi modulari per la zona notte e gli ambienti giorno, ac-compagnati da collezioni di let-

e l’instaurarsi di un nuovo rap-porto di “comunicazione uomo-macchina”».

Tanto che ogni elemento hauna sua carta identità e ieri i visi-tatori hanno potuto ammirare le creazioni firmate da Gabriele e Oscar Buratti, Serena Confa-lonieri, GamFratesi, Carlo Tam-borini, Piero Lissoni. Tra le no-vità, l’inserimento in catalogo dei divani, proprio a firma di quest’ultimo designer con “Cur-ry”, una struttura asimmetrica che invita a rilassarsi.

In corso Europa Molteni &Cha monopolizzato l’attenzione. Il gruppo che ha visto l’attività nascere nel 1934 con Angelo Molteni, oggi conta diverse aziende, quattro siti produttivi

re oltreconfine emerge la pre-valenza dell’Unione Europea(59% del totale) seguita daAsia e Medio Oriente (20%),Americhe (10%), Africa (8%) ePaesi europei extra Ue (3%).

Il Salone del Mobile fa benealle imprese del settore alber-ghiero di Milano e area metro-politana: vale in media circa 38milioni di euro il ricavo alber-ghiero dell’ultima edizione, increscita rispetto all’anno pre-cedente di oltre 2 milioni dieuro. Il tasso di occupazione,nell’ultima edizione, è stato inmedia del 91% con picchi del98% nei giorni centrali di mer-coledì e giovedì ed una buonatenuta anche a fine evento: inmedia l’80% contro il 72% re-gistrato nel precedente trien-nio.

in Italia, uno dedicato al busi-ness contract, 788 dipendenti nel nostro Paese e 93 all’estero, esportando in più di 80 nazioni.Ieri ha dato il benvenuto ai visi-tatori stranieri nello showroom,rimandando poi anche al Salonedel Mobile (dove si gioca pure lapartita a Eurocucina con Dada).

Anche in questo caso l’arti-gianalità e la cura al dettaglio vengono non solo conciliate conla produzione industriale, bensìcon l’Internet of Things che di-venta sempre più determinan-te. Perché sempre più si posso-no gestire con lo smartphone i propri elementi di arredo in ogni aspetto della vita quotidia-na. Determinante per l’allesti-mento Vincent Van Duysen.

n n Importante l’accordoper la licenza esclusivasulle opere progettateda Caccia Dominioni»GIORGIO BUSNELLI

PRESIDENTE B&B ITALIA

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LA PROVINCIA

Sondrio economia 15MARTEDÌ 17 APRILE 2018

logie digitali che offrono la pos-sibilità ai vari utenti di poter, intempo reale, dialogare, interlo-quire, modificare ed elaborare, in modo autonomo, all’interno dei diversi processi di comuni-cazione» spiega Alberto Ma-rangoni.

Tutto ciò senza scordare al-tre aziende mobilitate di settoridiversi, come la Clerici Tessuto,che realizzerà un abito per le modelle in occasione del party di Alessi per la linea di profumid’ambiente disegnata da Mar-cel Wanders domani sera.

E ancora, tra le protagonistedel Fuorisalone si trova l’azien-da di porte Viva, di Filippo San-tambrogio, che sarà presente nell’evento a Palazzo Giurecon-sulti in questi giorni, tra le nuo-ve imprese del design. M. Lua.

Vernici e allestimento delle vetrine: incroci del designDalle vernici ai tessu-

ti, dalle porte all’allestimento divetrine. Il design attraversa or-mai settori diversi. E il Fuorisa-lone è un momento imperdibi-le per aziende comasche, non strettamente legate all’arredo.

Torna questa tappa, in unalocation diversa, ad esempio per la Lechler. Con “The Way ofeffects” si chiamano infatti i vi-sitatori in zona Loreto, al Fu-turDome di via Paisiello 6: un elegante polo espositivo che appartiene al circuito Ventura Project. Lechler da tempo or-mai guida alla scoperta del-l’evoluzione del linguaggio del colore e il Fuorisalone è un’oc-

casione preziosa per appren-derla. Ancora una volta, come regista di “The Way of effects” –finiture per ambienti - si trova Francesca Valan. Tre le colle-zioni create per progettare sce-nari cromatici in grado di com-binare mobili, arredi, comple-menti e pareti originando “ar-monie contemporanee”: Soft Chromatic, Natural Tech e Dark Glamour. Poi spazio ad “Acromatica” e “Color Trend Habitat 2nd Edition”.

Un altro esempio, la partner-ship giunta al terzo anno conse-cutivo, tra Marangoni Design e Brooks Brothers nel Brera De-sign District. Il brand di abbi-

gliamento americano spegne 200 candeline e la Marangoni Design – con sede a Milano e comparto operativo a Como - offre un’installazione speciale. Nel Flatiron shop di Brooks Brothers in via Fiori Chiari 1 l’iconica camicia polo® button-down vivrà un gioco di meta-morfosi e riflessi attraverso unaInfinity Window, due specchi eschermi led, in collaborazione con Olo Creative Farm.

«Alla base di questa innova-tiva applicazione per il settore retail vi sono interattività, mul-timedialità, interfaccia: termi-ni che confermano l’attuale e crescente sviluppo delle tecno- Lo spazio espositivo di Lechler al Fuorisalone

COSTAMASNAGA

SERENA BRIVIO

Da anni attenta allatematica ambientale, SocietyLimonta lancia in occasionedel Salone del Mobile una col-lezione “green” realizzata conuna fibra tessile altamentebiodegradabile, dalle proprie-tà eccezionali.

La Divisione home textiledel gruppo di Costamasnagaha esplorato le qualità del-l’abaca o “canapa di Manila”,trasformandola in un percor-so tessile da scoprire e da toc-care, con creazioni per il lettoe la tavola, completate da unalimited edition di capi da in-dossare dentro e fuori casa.

Canapa di Manila

L’abaca è una pianta anticache appartiene alla famigliadelle musacee.

Conosciuta volgarmentecome “canapa di Manila” è ori-ginaria delle Filippine e crescein maniera assolutamentespontanea in climi subequato-riali, senza alcun tipo di inter-vento da parte dell’uomo.

Dalle foglie e dagli steli del-l’abaca si ottiene una fibra tes-sile che già nel XIX° secolo ve-niva utilizzata per fabbricarespaghi, gomene e corde ad usonavale.

Le recenti tecnologie e unaserie di operazioni di tipo arti-gianale, permettono di ricava-re dalla pianta un filo moltosottile, adatto anche alla rea-lizzazione di tessuti per la ca-sa.

La regolarità del filo, la leg-gerezza e la capacità assor-bente dell’abaca risultano su-periori a quelle di tutte le altrefibre vegetali della stessa spe-

Society Limonta punta sul greenPercorso a base di abacaLetto e tavola. La nuova collezione della divisione home del gruppoPercorso basato sulla riscoperta dell’abaca, fibra resistente ed ecologica

Lo spazio espositivo di Society Limonta al Salone con un percorso tessile che mette al centro la sostenibilità

cie. L’abaca ha tutte le caratte-

ristiche di un tessuto assolu-tamente naturale. È resisten-te. La sua costruzione ha unaresistenza all’abrasione 6-8volte maggiore del tessuto dicotone. È antibatterica e tra-spirante. La struttura porosadella fibra assorbe bene l’umi-dità e si asciuga velocemente,favorendo la traspirazione elasciando una sensazionedifresco benessere.

È benefica. Il basso indice diconduttività termica evita ilproblema del surriscalda-mento, inoltre, la sua struttu-ra e consistenza, producono, acontatto con la pelle, un legge-ro massaggio, simile a un pee-ling molto piacevole.

È design oriented. Il tessutodi abaca, dalla fibra molto re-golare, tecnologica e leggera,ha una mano asciutta e unaconsistenza croccante. L’ef-fetto dei capi realizzati in aba-ca è particolare al tatto ed allavista, perché il tessuto è resi-liente e voluminoso.

Duttile e innovativa

Molto duttile e innovativa, èinsomma una materia anticaassolutamente orientata al fu-turo. Permette di realizzaretessuti unici per qualità easpetto, che si conservano in-tatti e inalterati nel tempo.

Dietro questa ultima ricer-ca di Limonta Home, ci sonopoi gli investimenti dalla casamadre per produrre con mi-

nor impatto ambientale.«Tutte le collezioni del grupposono realizzate con energiaelettrica autoprodotta me-diante conversione fotovol-taica, mentre, per un minorconsumo, il fabbisogno dienergia termica è soddisfattoda impianti ad elevato rendi-mento, con un recupero ener-getico che garantisce una resaprossima al 100%.

Anche la tintura in capo av-viene nel rigoroso rispettodella stringente regolamenta-zione Reach (Registration,Evaluation, Authorisationand Restriction of Chemicals)per la salute dell’uomo e del-l’ambiente» dichiara DavideMazzarini, direttore commer-ciale di Society Limonta.

Cosa fanno

Lo sviluppo del fatturato 2016-2015

Commercio15%

Legno e derivati17%

Cucine8%

Altri mobili27%

Uffici14%

Illuminazione10%

Mobilio per ufficio e spazi pubblici

Cucine

Materassi

Imprese produttive

Altro mobilio domestico

Illuminazione pressionale e pubblica

Legno e derivati

Poltrone e divani

Illuminazione domestica

12,5%

8,7%

5,3%

4,6%

4,2%

4,2%

2,8%

1,4%

1,3%

Imbottiti10%

Fonte: Ufficio studi Mediobanca

Il valore del legno arredo

La cerimonia

Inaugurazione con GentiloniAlle 9.30 scorrerà il fiume di opera-

tori all’assalto del Salone del

Mobile a Rho. Alle 11 l’inaugurazio-

ne ufficiale, alla presenza del

premier Paolo Gentiloni.

Sei giorni tra gli stand delle miglio-

ri aziende, con le biennali della

cucina e del bagno che contribui-

ranno a far salire i numeri dei

visitatori: questi ultimi potranno

entrare ogni giorno dalle 9.30 alle

18.30 se appunto operatori di

settore, mentre sabato e domenica

la fiera aprirà le porte anche al

pubblico. Oggi a dare il benvenuto

il presidente del Salone Claudio

Luti e il presidente di Federlegno-

Arredo Emanuele Orsini. Dopo il

taglio del nastro, in Sala Gemini

verrà proiettato il Manifesto di

Milano e interverranno anche il

presidente di Confindustria Vin-

cenzo Boccia e di Fondazione Fiera

Milano Giovanni Gorno Tempini. Le

conclusioni saranno affidate a

Gentiloni. Esposizione dei prodot-

ti realizzati dagli allievi del quarto

anno del corso Tecnico del Legno

nei padiglioni 9-11con la Fondazio-

ne Enaip Lombardia di Cantù

nell’ambito del progetto Brianza

Design Formazione.

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16 Sondrio economiaLA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

Il Credito Valtellinese chiude 50 filialiIl piano. Proseguono gli interventi per ridurre i costi, in linea con gli obiettivi del piano industriale 2018-2020Siglato ieri l’accordo coi sindacati per la gestione degli esuberi: esodo anticipato per almeno 170 dipendenti

SONDRIO

Proseguono le azionidel Credito Valtellinese fina-lizzate alla riduzione dei costi,in linea con gli obiettivi defini-ti nel piano industriale 2018-2020 in tema di efficienza ope-rativa.

L’intesa

Siglato ieri l’accordo con le or-ganizzazioni sindacali perquanto riguarda la gestione de-gli esuberi, attraverso l’utilizzodel Fondo di solidarietà per ilsettore del credito per 170 ri-sorse.

Più precisamente, l’accordosottoscritto dalle parti prevedeun piano di esodo anticipatodestinato ad almeno 170 di-pendenti che matureranno irequisiti pensionistici previstientro e non oltre il 31 dicembre2024.

I dipendenti interessati po-tranno accedere, su base vo-lontaria, alle prestazioni stra-ordinarie del Fondo di solida-rietà per il settore del credito,con decorrenza 1° luglio 2018.

«L’accordo - si legge in unanota dell’istituto di credito -consentirà risparmi a regimesul costo del personale stimatipari a circa 7,5 milioni di europer quanto riguarda il 2018 epari a 15 milioni di euro annuia partire dal 2019, a fronte dioneri one–off per l’attivazionedel Fondo e incentivazioni al-l’esodo stimati in circa 61 mi-lioni di euro, che saranno inte-

ramente rilevati a conto eco-nomico nel corrente esercizio.L’accordo, inoltre, prevede in-novative misure in tema diconciliazione tempi vita e tem-po lavoro e assicura ulterioririsparmi di costo connessi aspecifici interventi di ridefini-zione dei trattamenti econo-mico-normativi del Personale,con un risparmio a regime paria circa 13 milioni di euro. L’in-tesa disciplina altresì gli aspet-ti giuslavoristici connessi allafusione per incorporazione diCredito Siciliano in CreditoValtellinese».

Con questo ulteriore inter-vento, il numero dipendenti inorganico si posizionerà a circa3.730 alla fine del 2018, in lineacon l’obiettivo del piano indu-striale, con una riduzione cu-mulata, rispetto a fine 2011, di767 dipendenti (pari al –17,1%).

La rete operativa

È stato inoltre definito il pianodi ottimizzazione della reteoperativa, che prevede la chiu-sura di ulteriori 50 filiali, condecorrenza 27 maggio 2018 ela trasformazione di quattrosportelli in filiali della linea“Bancaperta”.

Il totale delle filiali si posi-zionerà dunque a 361, in lineacon il target previsto nel pianoindustriale (350), e in signifi-cativa riduzione rispetto al da-to di fine 2010 (-182 sportelli,riduzione cumulata del33,51%). L’interno della sede del Credito Valtellinese in piazza Campello a Sondrio ARCHIVIO

I sindacati

«Ora vogliamodei risultatipositivi»

«Il management ora faccia il suo

dovere e guidi l’azienda ai neces-

sari risultati positivi, che i dipen-

denti e gli investitori si aspetta-

no», ha dichiarato ieri Mauro

Fanan, coordinatore nazionale di

First Cisl, a commento dell’accordo

sottoscritto sulla gestione degli

esuberi in Creval.

L’accordo prevede l’accesso al

fondo esuberi per almeno 170

dipendenti, a fronte di una dichia-

razione iniziale di 400 eccedenze,

oltre a circa 19.000 giornate annue,

per due anni, di solidarietà non

retribuita e altre misure di riduzio-

ne dei costi accessori sia strutturali

che temporanee. In caso di anda-

mento positivo del Gruppo, è

prevista la stabilizzazione degli

attuali precari e l’assunzione di

nuove risorse per un totale di 35

persone. «Le misure di conteni-

mento dei costi non sono irrilevan-

ti - aggiunge Felice Sirtori, segreta-

rio della First Cisl del Gruppo

Creval - e ricadranno su tutti i

dipendenti. Relativamente alla

riorganizzazione, in primis per la

chiusura degli sportelli, vigileremo

sul manifestarsi di situazioni di

difficoltà, ad esempio sui trasferi-

menti che saranno necessari».

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LA PROVINCIA 17MARTEDÌ 17 APRILE 2018

DANIELA LUCCHINI

Prevenire situazioni diabbandono scolastico e favorire momenti a sostegno dell’ap-prendimento, con un occhio di riguardo alle eccellenze ed offri-re un sostegno agli studenti con disturbi specifici di apprendi-mento (Dsa).

Molteplici gli obiettivi dei 13progetti, che insieme Pro Valtel-lina e Fondazione Gruppo Cre-dito valtellinese hanno finan-ziato con 100mila euro sul ban-do congiunto “Servizi agli stu-denti” consegnati ieri a palazzo Sertoli.

La collaborazione

«Anche quest’anno le domande sono state numerose e variega-te, a testimoniare il bisogno di strumenti formativi e creativi degli studenti e momenti di con-divisione per i genitori» ha dettoMiro Fiordi, presidente della Fondazione Creval, che ha ri-marcato l’attenzione da sempre riservata al mondo scolastico. «La tradizionale sinergia con Fondazione Creval - ha prose-guito Marco Dell’Acqua, presi-dente di Pro Valtellina e mem-bro della Commissione centraledi beneficenza di Fondazione Cariplo - si arricchisce ogni an-no di esperienza e nuovi ambiti, in cui dare una mano alla comu-nità».

Una tradizione, quella delbando congiunto, che quest’an-no spegne dieci candeline: «In

Fondazione Crevale Pro Valtellinainsieme per le scuoleIl bando. Tredici i progetti finanziati con 100mila euroNumerose e variegate le domande presentate«Iniziativa dalla nobile funzione educativa e culturale»

totale 101 i progetti - ha snoccio-lato dati Dell’Acqua -, che in un decennio insieme abbiamo so-stenuto con contributi pari a un milione e 50mila euro, toccandovari ambiti: dagli anziani agli oratori, dai giovani alla cultura».

A consegnare i contributi ildirettore della Fondazione Va-leria Duico.

Tante idee

Per il progetto Coding all’istitu-to comprensivo di Tirano sono stati assegnati 14mila euro, 10mila sia al comprensivo “Pae-si Orobici” di Sondrio che al “Martino Anzi” di Bormio, ri-spettivamente per “Non solo scuola” e per il progetto “Pren-diamoci la mano”. Di 9mila euroil contributo per il comprensivo di Delebio per attività di recupe-ro e potenziamento. Stessa cifra alla Fondazione Albosaggia - ha ritirato il contributo il commis-sario prefettizio Rosa Massa - per “ExtraScuola: “valore ag-giunto” al tempo libero”. Per il progetto “Il pomeriggio è alter-nativo” il comprensivo di Trao-na ha ricevuto 8mila euro, tanto

quanto l’Itis Mattei per un do-poscuola per gli studenti con Dsa. Settemila euro sia per il comprensivo “Paesi Retici” che per “Sondrio Centro”: il primo liinveste sul progetto “I care 2.0”, il secondo per la valorizzazione delle eccellenze in ambito logi-co-matematico.Ultimi quattro contributi all’asilo paritario Eli-sa Paini Credaro di Montagna, 5mila euro per attività volte a sviluppare competenze musica-li, logopediche e psicomotorie. Altrettanti per “Orobie climate lab” del Damiani di Morbegno. Per la sperimentazione didatti-ca dal cartaceo al digitale a cura dell’istituto Fumasoni di Ber-benno 4mila euro, tanti quanti quelli per la parrocchia di Ber-benno per “Educare alla relazio-ne”.

Il plauso

Pur non presente il prefetto Giuseppe Mario Scalia ha vo-luto esprimere inviando una no-ta il suo apprezzamento «per l’iniziativa, che possiede una no-bilissima funzione educativa e culturale».

Un messaggio anche da Fa-bio Molinari, dirigente dell’Uf-ficio scolastico territoriale che ha voluto citare «una frase del Beato Giuseppe Tovini: “Le no-stre Indie sono le scuole” - ha let-to Fiordi -, è lì che si trovano le grandi risorse del futuro. Parole,che riassumono lo spirito con cui ci siamo mossi».

n n “Le nostre Indiesono le scuole” è lì che si trovano le grandi risorse del nostro futuro

Marco Dell’Acqua e Miro Fiordi insieme agli assegnatari dei contributi FOTO GIANATTI

do del mondo occidentale siamutato nel passare dei secoli»ha puntualizzato Zizzi ringra-ziando il Comune di Sondrio,in particolare l’assessore al-l’Istruzione Marina Cotelli,per aver sposato l’iniziativa.

«Valorizzare gli studi clas-sici così come il legame tra isti-tuzione scolastica e territorio:è l’obiettivo di questa primaedizione» ha proseguito Gras-si ringraziando FondazionePro Valtellina, Banca Popolaredi Sondrio e Bim per il loro so-stegno. Ringraziamenti ancheal Comune, alla Provincia, allaComunità montana di Son-drio e al Parco delle Orobie peril patrocinio. Grazie anche alCai di Sondrio. D.Luc.

commissione presieduta daldirigente Grassi, lavorerannoChiara Barbesino, MariaRita Carmenini, ValeriaGrassi e Fabio Gasti. Que-st’ultimo docente di Filologiaclassica, letteratura latina tar-do-antica e storia della lingualatina all’università di Paviainterverrà domenica alle 10,quando a Castel Masegra saràsvelata la rosa dei vincitori(500 euro in premio al primoclassificato), sul tema “Le vet-te degli antichi”, mentre alle17,30 sabato 21 aprile il diret-tore di “Meridiani montagne”Marco Albino Ferrari terràuna conferenza su “L’uomo ela montagna: dalla supersti-zione al turismo di massa”«per mostrare come lo sguar-

niela Spinelli, che ne ha cura-to l’aspetto organizzativo - do-vranno far seguire un brevecommento». A questi 13, si ag-giungono altri 8 studenti delliceo classico del Plp, che af-fronteranno la stessa prova,ma in una categoria distinta. Ilmotivo è presto spiegato: al-l’interno della commissione,che «correggerà sabato gli ela-borati», ci sono dei loro docen-ti.

Oltre alla stessa Zizzi, nella

svolgerà prima a scuola e poi aCastel Masegra.

Venerdì 20 aprile da mezzo-giorno alle cinque nell’istitutodiretto da Angelo Grassi, 13studenti, anche arrivati dal li-ceo Volta di Como, si cimente-ranno nella gara, «una tradu-zione di un passo di un autorelatino, che parla di montagna,a cui i ragazzi - ha spiegato ieriMaria Rosa Zizzi, docenteideatrice dell’ambizioso con-corso, insieme alla collega Da-

Il concorsoVenerdì ventuno studenti

di Sondrio e Como

si metteranno alla prova

con tanto di commento

Il latino racconta lamontagna: è il motore dellaprima edizione del CertamenAlpinum, al debutto grazie alliceo Piazzi Lena Perpenti(Plp) di Sondrio questo finesettimana, concorso che si

Il latino narra la montagnaSfida di traduzione al Piazzi

La locandina dell’iniziativa

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

La presentazione dei tredici progetti premiati FOTO GIANATTI

Internet, genitori e figliRischi e opportunitàALBOSAGGIA

“Genitori e figli nel-l’era di Internet: opportunità e rischi” è il tema dell’incontrp, che stasera alle 20,45 sarà tratta-to da Claudio Marcassoli alla biblioteca comunale di via Col-tra. Psichiatra, psicoterapeuta, nonché criminologo forense Marcassoli metterà in luce «i punti di forza e le criticità delle nuove tecnologie» puntualizza

Paolo Messina, direttore della Fondazione Albosaggia, promo-trice dell’incontro «aperto al pubblico, che fa parte di un pro-getto più ampio». Cioè di “Ex-traScuola, “valore aggiunto” al tempo libero”, che dall’inizio dell’anno scolastico «sta coin-volgendo gli alunni della classe prima della nostra scuola me-dia». Come spiega Messina, «questa serata ha come obietti-

vo quello di informare e aggior-nare i genitori sull’uso della Re-te. Viviamo in un’era tecnologi-ca con Internet alla portata di tutti. Non dimentichiamo poi, che pressoché ogni adolescente possiede uno smartphone con accesso illimitato sia ai social che al mondo virtuale. L’incon-tro affronta un tema tanto at-tuale quanto importante per tutti i genitori, indipendente-mente dall’età dei figli. Di conse-guenza il nostro invito a parteci-pare è esteso a tutti, un’opportu-nità da cogliere per cercare di ca-pire meglio». D.Luc.

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18 SondrioLA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

ALBERTO GIANOLI

Durante le Messe festi-ve di sabato e domenica scorsi,in diverse comunità della Dioce-si, sono stati annunciati trasfe-rimenti di preti, interessati danomine e provvedimenti che ri-guardano parrocchie e ufficidella Curia.

Al momento ad essere ogget-to di cambiamenti è una solaparrocchia valtellinese, quelladi Poggiridenti, il cui attualeparroco, il delebiese don LivioDe Petri, classe 1960, sarà tra-sferito nelle valli varesine.

Gli spostamenti

Dopo l’esperienza cominciatanel 2005 nel paese orobico e glianni di insegnamento al liceoclassico, don Livio dal prossimosettembre sarà parroco di Bren-ta e Cittiglio. Ancora non è statoannunciato chi prenderà il suoposto in valle.

Intanto, già da inizio maggio,il morbegnese don Enzo Ravel-li assumerà l’incarico di vice di-rettore dell’Ufficio per l’ecume-nismo e il dialogo interreligioso.A giugno i cambiamenti annun-ciati riguarderanno tre parroc-chie di Como: don Daniele Ma-ola, che proviene dalle realtàdove sarà trasferito don Livio,guiderà come parroco le comu-nità di Garzola, Sant’Agata eSant’Orsola. Sarà affiancato dadon Davide Pozzi, come vica-

Monsignor Diego Coletti con don Livio De Petri FOTO ARCHIVIO

L’annuncio. Da settembre il delebiese sarà parroco nelle valli varesineAncora non è stato annunciato chi prenderà il suo posto in provincia

rio, e da don Maurizio Salvionie don Fausto Sangiani, comecollaboratori.

Nuovi incarichi

Durante l’estate, don PietroBianchi, conosciuto in questeultime settimane in Valle duran-te gli incontri di presentazionedel Grest, assumerà l’incarico didirettore del Centro per la pa-storale giovanile vocazionale. Elavorerà in stretta collaborazio-ne con il coetaneo tiranese, clas-

se 1985, don Michele Pitino,nominato responsabile del Ser-vizio diocesano alle vocazioni.

Infine, a settembre, lasceran-no la parrocchia del quartierecomasco di Albate sia il parrocoche il vicario. Il primo, don An-tonio Fraquelli sarà collabora-tore sempre a Como, ma a SanBarolomeo, mentre il secondo,don Alessandro Casartelli,diacono a Sondrio tra il 2004 eil 2005, diventerà parroco diMontorfano.

nDa inizio maggio, il morbegnese don Enzo Ravelli sarà vice direttore per l’ecumenismo

La deliberaLa giunta Fontana

ha deciso uno stanziamento

complessivo di 103 milioni

di cui 2,7 per Sondrio

Nuovo stanziamento della giunta regionale per il mi-glioramento “tecnico” della sa-nità. Ammontano complessiva-mente a 103 milioni di euro le ri-sorse destinate da Milano agli interventi di ammodernamentodelle apparecchiature tecnolo-giche, incremento dei livelli di sicurezza e comfort delle strut-ture e miglioramento dell’offer-ta sanitaria sul territorio. Di queste 2,762 milioni sono desti-nati all’Ats della montagna per l’Azienda socio sanitaria Valtel-lina e Alto Lario.

«Attraverso questo provvedi-mento - ha spiegato ieri l’asses-sore regionale al Welfare GiulioGallera - destiniamo 75 milioni di euro ad Ats, Asst, Irccs e Areu per interventi migliorativi. Sa-ranno destinati con delibere successive altri 20 milioni per interventi minori che le Aziendeindividueranno nei propri piani di investimento e otto milioni per il completamento di lavori già in essere ».

Tra le novità indicate da Gal-lera il ruolo attribuito alle Ats nella fase di programmazione del riordino delle strutture e la valutazione ex post degli inter-venti dichiarati dalle Asst: «Chiediamo che controllino l’effettiva capacità degli investi-menti di raggiungere gli obietti-vi prefissati».

Trasferimenti in DiocesiDon Livio lascia Poggiridenti

Miglioramenti“tecnici”della sanitàNuove risorse

Il presidentedi Aevv lascia l’incaricodopo il bilancioL’assembleaIl 27 aprile i soci

dell’Azienda sono chiamati

ad approvare i conti e il

giorno dopo Giugni darà le

dimissioni

Ultimo bilancio del-l’Azienda energetica di Valtel-lina e Valchiavenna in vistadella fusione per la creazionedella nuova Multiutility delNord e ultima da presidenteper Nicola Giugni. L’avvoca-to sondriese, candidato allacarica di sindaco del capoluo-go, dopo dieci anni alla guidadell’Azienda lascerà l’incari-co, per evidenti ragioni di op-portunità politica, il 28 aprile,esattamente il giorno dopol’assemblea ordinaria dei soci.

Intanto venerdì 27 durantela riunione, con inizio alle 15nella sala conferenze di Con-findustria in piazza Cavour, iconvocati saranno chiamatiad approvare il bilancio diesercizio 2017 e il bilancioconsolidato di gruppo. M.Bor.

Nicola Giugni

È caduto da una scala ed è stato trasportato all’ospe-dale di Sondalo. Ma fortunata-mente le sue condizioni non so-no molto preoccupanti.

E.B., chiavennasco di settan-tun anni, ieri mattina alle otto stava aiutando un figlio in una carrozzeria di via Picchi, nella zona di Pratogiano a Chiaven-na. Dopo che è precipitato l’al-larme è scattato immediata-mente e nel giro di pochi minu-ti l’infortunato è stato soccorsodal personale di Areu, giunto sul posto con un’autoambulan-za, e poi dall’equipe dell’eliam-bulanza di Caiolo. Successiva-mente il medico ha deciso di trasportare il ferito al Morelli, dove è giunto alle 9,30 in codicerosso.

A preoccupare i sanitari, siadurante il trasporto a Sondalo, sia dopo l’arrivo, sono state so-prattutto le conseguenze dei traumi riportati alla testa e al torace, anche se i soccorritori hanno sottolineato che l’uomo non ha mai perso conoscenza.

Sul posto sono intervenuti icarabinieri della compagnia di Chiavenna e i tecnici dell’Ats della montagna, anche se il feri-to non era impegnato in una ve-ra e propria attività lavorativa. S.Bar.

attiva del personale di bordo, incollaborazione con gli organi istituzionali e di Polizia ferro-viaria.

Si tratta di una delle azioniper la sicurezza messe in atto da Trenord. Fra le altre, l’accor-do con l’Azienda regionale emergenza urgenza (Areu), cheha previsto per tutti i clienti la possibilità di ricorrere con un servizio dedicato al numero unico d’emergenza europeo 112per le richieste di intervento a Forze dell’ordine, Soccorso tec-nico e Soccorso sanitario.

hanno conseguito l’abilitazio-ne a operare a bordo treno gra-zie ad un esame sostenuto pres-so la Prefettura di Milano.

Con i nuovi ingressi, sale a 90il numero delle guardie a servi-zio di Trenord che effettuano scorte straordinarie sui treni e nei principali depositi. Linee ferroviarie, luoghi e orari di maggiore necessità sono defi-niti e costantemente aggiornatigrazie ad un monitoraggio quo-tidiano effettuato da Trenord attraverso il Focal point securi-ty, che vede la partecipazione

La novitàHanno iniziato a lavorare ieri

sui convogli di Trenord

dopo avere passato l’esame

per la speciale abilitazione

Altre 18 guardie giura-te particolari in servizio sui tre-ni Trenord, per tutelare la tran-quillità del viaggio di clienti e personale, e nei principali de-positi, per il presidio dei convo-gli. Sono entrate in servizio ierile guardie ingaggiate dall’azien-da di trasporto ferroviario che

Settantennecade dalle scaleTrasportatoal Morelli

Guardie giurate sui treni, altre 18 in servizio

Le guardie giurate di Trenord

ra di soccorso. L’elicotterodo-menica aveva portato in quota11 tecnici per vagliare tutte lezone nei dintorni del PassoMarinelli e dello lo ScerscenSuperiore. E ieri mattina sonostati fatte nuove ricerche conripetuti sorvoli. Ma non sonostate trovate tracce del pas-saggio di persone nemmenocon le segnalazioni luminose.

Non si sono neppure segna-zioni di persone scomparse oattese inutilmente in qualcherifugio: potrebbe essere statoun falso allarme, quindi, e ierinel primo pomeriggio sonostate sospese le ricerche.

ciata in inglese con un «Help».E alcuni sci-alpinisti prove-

nienti dalla Capanna Coazavevano dichiarato di averenotato due persone, che stava-no praticando sci-alpinismo,nella zona del Piz Glüschaint,in territorio svizzero.

Le ricerche iniziate dome-nica sono continuate anche ie-ri mattina: impegnati il Soc-corso Alpino, il Sagf dellaGuardia di Finanza, i carabi-nieri di Chiesa Valmalenco, incollaborazione con la Poliziacantonale svizzera, il Soccorsoalpino Bregaglia - Poschiavo ela Rega - Guardia aerea svizze-

LanzadaDopo l’allarme di domenica

non è stata trovata traccia

di sci alpinisti in difficoltà

Senza esito i controlli

Anche le ricerche diieri mattina non hanno datoesito. Non è stata trovata alcu-na traccia di sci alpinisti in dif-ficoltà nelle montagne sopraLanzada. Domenica, poco do-po le 16,30, due persone che sitrovavano nei pressi del rifu-gio Marinelli hanno lanciatol’allarme perchè avevano sen-tito una richiesta d’aiuto lan-

Sospese le ricerche sulle montagne in Valmalenco

Sospese le ricerche nella neve

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LA PROVINCIA

Sondrio 19MARTEDÌ 17 APRILE 2018

Molto partecipata la riunione di presentazione del progetto del nuovo sottopasso FOTO GIANATTI

Sottopasso al TrippiCresce la polemicatra Comune e artigiani

n nLe sbarre saranno chiuse tra giugno e luglio, con ipotesi d’inizio lavori ad agosto

n nFateci lavorare, è un nostro diritto Prima di procedere, create almenoun’alternativa

st’area e alla necessità di adegua-ti spazi e condizioni di sicurezzaper la mobilità debole».

Due sono stati gli approfondi-menti affrontati nel master-plan, «il primo la riqualificazio-ne della via Stelvio, l’altro focus sul collegamento con il sentiero Valtellina, esigenza molto senti-ta dall’amministrazione». Gra-zie a questo studio di fattibilità siè potuta «avere una visione or-ganica. Uno strumento necessa-rio per governare alcuni degli ef-fetti indotti dalle trasformazio-ni in corso, nonché di program-mazione amministrativa e utile per la partecipazione a bandi e per la richiesta di finanziamen-ti». D.Luc.

MONTAGNA

DANIELA LUCCHINI

Anziché attenuata la polemica esce rinvigorita dal-l’incontro promosso venerdì scorso dall’amministrazione comunale di Montagna per presentare ai cittadini la realiz-zazione del sottopasso ciclo-pedonale di prossima realizza-zione, in seguito alla chiusura del passaggio a livello in locali-tà Trippi, e lo sviluppo dell’areaartigianale. Sottopassaggio, ha assicurato il sindaco Angelo DiCino, che è «già stato approva-to e che deve andare in appal-to».Sul piede di guerra cittadi-ni e diversi imprenditori resi-denti nella zona, artefici di unaraccolta firme, che ha superatoquota 300.

L’incontro

Una quarantina le persone in-tervenute nella sala riunioni della scuola primaria “Ceder-na”, che sul progetto hanno espresso giudizi contrapposti: c’è chi l’ha bocciato, chi invece l’ha letto in chiave positiva.

Tutti però indistintamentecontrari alla chiusura del pas-saggio a livello e concordi sulla

Montagna. Toni particolarmente accesi in sala riunionidurante la serata di presentazione dell’opera pubblicaTutti i presenti contro la chiusura del passaggio a livello

necessità di garantire un colle-gamento per il traffico veicola-re: «Fateci lavorare, è un nostrodiritto. Prima di procedere conil progetto, create un’alternati-va: non chiudeteci dentro co-me topi» la richiesta messa sul tavolo del sindaco Di Cino, af-fiancato nella presentazione dal vice sindaco Barbara Bal-dini e dagli assessori Felice Baracchi, Francesca Gugiat-ti e Richard Colombo.

Una riunione dai toni accesi,durata circa due ore, durante le

quali i cittadini hanno solleva-to critiche e perplessità: «Fate-ci capire il senso di questa ope-razione - è stato chiesto a più riprese alla giunta - Quella è una zona artigianale: siete mai passati di giorno a vedere qual’èla situazione e cosa circola? Ci sono mezzi, anche pesanti, in continuo transito. L’idea della pista ciclabile è bella, ma non inquell’area. Per giunta un’opera presentata in pesante ritardo, acose ormai fatte. È una vergo-gna: ci state prendendo in giro»hanno rimarcato riferendosi all’operato dell’amministra-zione, «che dovrebbe garantireil bene e l’interesse della comu-nità. Invece spendete soldi pubblici per un’opera monca e penalizzante per tutti noi».

«Il passaggio a livello saràchiuso tra giugno e luglio, con l’ipotesi di inizio lavori ad ago-sto» ha detto Paolo Ferrari, responsabile dell’area tecnica della Comunità montana di Sondrio, presente all’incontro essendo il sottopassaggio pe-donale parte preponderante diun progetto, coordinato dal-l’ente montano, che lo finanzia insieme a Regione Lombardia,

con ente capofila il Comune di Montagna denominato “Tra acqua, terra, cielo. Il cicloturi-smo come leva di sviluppo loca-le della Valtellina”, che coin-volge altri 16 Comuni del man-damento.

L’intervento

Complessivamente 904mila euro di lavori, di cui 701mila euro destinati al Comune di Montagna per il sottopasso, fi-nanziati per 351mila euro da Regione e Cm, 250mila da Rfi (Rete ferroviaria italiana) per la chiusura del passaggio a li-vello, 100mila euro infine a ca-rico dell’amministrazione

“montagnona”.«Questo progetto è stato va-

lutato secondo a livello regio-nale» ha puntualizzato Di Ci-no, a testimonianza della va-lenza dell’intervento, ricor-dando altresì che il piano di svi-luppo dell’area «è autorizzato da dieci anni» e assicurando «che la realizzazione di un sot-topasso carrabile non è fattibi-le».

«Buona parte della colpa èmia - ha preso la parola il vice sindaco Baldini, che ha retto per due mandati il paese -, per-ché già dal 2011 si sono fatti ra-gionamenti e riflessioni con Provincia e Ferrovie dello Sta-

to. Siamo stati inoltre richia-mati all’ordine dalla Prefetturaper la chiusura dei passaggi a li-vello ai fini della sicurezza. Voi dite “Dovete curate gli interes-si dei cittadini”. È ciò, che stia-mo tentando di fare con fatica econ i limiti del caso. Magari sia-mo stati poco precisi e puntua-li, ma ci sono cose che hanno una complessità di sviluppo. Laresponsabilità di chi ammini-stra è anche di avere una visio-ne globale del paese. Vi assicu-ro - ha concluso -, che quello che stiamo cercando di attuare,è qualcosa che va nell’interessedi tutta la comunità di Monta-gna».

«Progetto di rilancio anche in chiave turistica»«È un progetto di valo-

re e di rilancio del territorio, in un’ottica di turismo sostenibile per valorizzare e aumentare l’of-ferta a beneficio di tutti». Così hainquadrato il futuro sottopas-saggio ciclo-pedonale in località Trippi l’architetto Michela Ga-daldi, progettista incaricata dal Comune insieme all’ingegnere Simone Marchesini, presenti venerdì all’incontro di presen-tazione dell’opera ai cittadini.

«Avrà un tracciato lineare di350 metri circa totalmente in sede protetta - dettagli tecnici il-lustrati da Marchesini -. In quel-

l’area i parcheggi verranno au-mentati». Una decina di posti auto «in prossimità del sotto-passo ferroviario. Sarà inoltre definita l’area con la realizzazio-ne di un parchetto giochi attrez-zato anche per i disabili. È previ-sta la riqualificazione di una piazzetta in prossimità della fer-mata dell’autobus». Altro ele-mento innovativo «il rialzo dellasede stradale - sulla carreggiata che porta al capoluogo, di fronteal passaggio a livello che sarà chiuso - per l’attraversamento insicurezza dei pedoni e di contra-sto alla velocità». Dal sottopasso

pedoni e ciclisti proseguiranno «su via dell’Artigianato per col-legarsi alla pista ciclabile nella zona artigianale di Montagna». Per ora, però, non al Sentiero Valtellina, mancando ancora il collegamento, che però la Co-munità montana di Sondrio ha in progetto di realizzare, come ha assicurato il presidente Ti-ziano Maffezzini, invitato dal sindaco Angelo Di Cino alla se-rata.

Puntuale e dettagliata la de-scrizione dello sviluppo nella sua complessità del progetto fatta da Gadaldi con l’ausilio di

slide. L’architetto ha ripercorso le tappe: «Questo progetto fa parte di un più ampio studio ini-ziato nel 2015» ha premesso presentando «un masterplan sulla mobilità ciclopedonale di Montagna Piano», in cui nella fase iniziale furono anche coin-volti gli alunni della primaria.

«L’amministrazione - ha pro-seguito Gadaldi - aveva l’esigen-za di intervenire su quelle che erano e che sono tuttora criticitàevidenti, dovute ad un ambito territoriale in trasformazione, alla previsione della nuova Sta-tale 38 che trasformerà que-Michela Gadaldi FOTO GIANATTI

L’INIZIATIVA

“Verde pulito” a MontagnaImpegno per cento persone

Un gruppo di volontari che ha partecipato all’iniziativa FOTO GIANATTI

Un centinaio di persone, travolontari della protezione ci-vile e alpini, bambini delle scuole primarie e genitori in campo per prendersi cura delterritorio. Buona la partecipa-zione domenica alla “Giornatadel verde pulito” promossa dalComune di Montagna, con an-che il sindaco Angelo Di Cino

e del suo vice Barbara Baldini.Una mattinata di lavoro inten-

so, che ha messo in luce quanto ancora ci sia da sensibilizzare sultema rifiuti, perché «pur con tuttii servizi di raccolta, messi a dispo-sizione, sembra incredibile esistaancora molta inciviltà» rimarca Eugenio Formolli, che coordinale associazioni e ha preso parte

alla giornata. Come al solito nonsono mancate le “tristi” sorprese:al di là della sporcizia spicciola, quali carte e cicche di sigarette, «sono stati individuati in due zonespecifiche e recuperati materialidi grosse dimensioni e molto in-quinanti, quali una carcassa di au-tomobile e parecchie batterie diauto», addirittura un bob per slit-

tare e rifiuti ferrosi ingombranti.Si è intervenuti con più squa-

dre di volontari a Montagna Pia-no, soprattutto a ridosso del tor-rente Davaglione, «mentre nellaparte alta del paese ci si è concen-trati nella zona a ridosso della condotta Enel tra le contrade Ma-donnina e Cà Paini».

Un particolare ringraziamentova «al gruppo Ana di Montagna,oltre ad essere elemento coordi-nante per la raccolta, ha poi pre-parato un sostanzioso pranzo a base di polenta taragna, salsicce,costine e dolci, che hanno in parteattenuato l’amarezza per il pocosenso civico, che purtroppo anco-ra regna». D.Luc.

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20 SondrioLA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

BEPPE VIOLA

Una novantina dibambine tra i 3 e i 15 anni si èesibita, domenica pomerig-gio, in un saggio di ginnasticaritmica tenuto alla palestradella Torelli di Sondrio.

Ricco programma

Tutte calate nel loro ruolo,queste bimbe, tutte col massi-mo impegno sul tappeto, sottola guida di Daniela Scarinzi,la responsabile della Ginna-stica Ritmica della SondrioSportiva, coadiuvata daGraçiela Forzatti (alle core-ografie) e dalle allenatrici Ro-berta Pirana, Elena Ipra eValentina Maffezzini. Unafesta della Ritmica, la quartadella serie, che ha propostoesercizi eseguiti dalle bambi-ne, singolarmente o a coppie,a corpo libero, con la fune, leclavette e i cerchi. Fiore all’oc-chiello c’è stata poi la propo-sta di una coreografia a corpolibero interpretata da tutte leragazze assieme della squadrapromozionale e un eserciziodi squadra a corpo libero pre-sentato dal team sondriese alcampionato individuale di se-rie D della Federazione Gin-nastica d’Italia.

Le protagoniste: AnnaLeusciatti, Rachele Gianoli,Chiara Bancone e RossellaPaini. Il momento più “tene-ro” è stato indubbiamentequando le bambine dellascuola dell’infanzia sono sce-se sul tappetino, proponendo

Una fase delle esibizioni andate in scena sulla pedana della scuola Torelli FOTO GIANATTI

Festa per la ritmicaUn movimentoin continua crescitaL’appuntamento. Novanta atlete sulla pedanaper la tradizionale rassegna della Sondrio Sportiva«Un piacere mostrare i propri progressi ai genitori»

un esercizio collettivo “abba-stanza individuale” sulle notedi Papaveri e Papere, The PinkPanther, W la pappa col po-modoro e altri ritmi. Tuttecon gli occhi incollati sullasuggeritrice Daniela Scarinziche mimava i passi che dove-vano eseguire nel loro percor-so motorio. Quindi si sono al-ternate le ragazze della squa-dra promozionale: Laura,Rossella, Matilde, Sofia,Emma, Elisa, Giulia, Gine-vra, Anna, Rachele, Chiara,con palla, cerchio e corpo libe-ro.

Sono seguite le bimbe diprima e seconda elementare,mentre quelle di 3a, 4a e 5ahanno anche disegnato le vo-lute sinuose coi nastri. «Unaesibizione di metà anno – haspiegato Daniela Scarinzi –con la quale le bambine mo-strano ai loro genitori il lavorofin qui fatto in palestra, insi-stendo sulle individualità.Non, quindi, l’esibizione di ti-po collettivo che si vedrà a fineanno; ogni bambina avrà il suomomento nel quale si esibisceda sola in pedana. È, per loro,una bella prova, perché co-

munque devono ricordarsi lesequenze imparate, orientar-si nello spazio, ma soprattuttosuperare l’emozione dell’esi-birsi da sole. Abbiamo oggi an-che la squadra di serie D conl’esercizio proposto a Venego-no Superiore nel primo impe-gno di campionato, cui segui-rà la seconda uscita a Varese.Con questo esercizio si sonoqualificate per la finale nazio-nale di Rimini che si terrà agiugno. Devono studiare an-cora – scherza Daniela – con-centrandoci sì sull’individua-le, ma riprendendo poi in ma-no la squadra».

Tra pubblico sugli spalti ebambine in campo c’è statatrasmissione di emozione dauna parte e dall’altra.

Progressi continui

«Le bambine sono semprecontente – ha aggiunto Danie-la – di far vedere ai genitoriquello che hanno imparato edè molto bello il fatto che que-sti genitori che le accompa-gnano agli allenamenti poi ve-dano il tipo di lavoro svolto“strada facendo” ed è questo ilmotivo di questa Festa dellaRitmica che oramai proponia-mo da quattro anni. Ci vuolemolto impegno e risorse daparte nostra, perché seguirleindividualmente non è sem-plice, ognuna ha bisogno delsuo tempo per imparare, mi-gliorare e crescere. Per incisola più piccola di tutte è Matil-de».

n La palestradella Torellisi trasformain un palcoscenicovivo e variopinto

Foto di gruppo per le piccole atlete di terza, quarta e quinta elementare FOTO GIANATTI

Le ragazze della squadra agonistica Fantasia e talento nelle coreografie proposte

Cristian Giumelli e LinoMoretti (il capo cantiere, loYul Brinner della situazione).

L’iniziativaIn sette sabato mattina

si sono dedicati

alla sistemazione

di una quindicina di metri

Atto secondo perl’Apo di Scarpatetti. L’Associa-zione posatori occasionali che,arricchita di due carriole,qualche quintale di “risc” esabbia, ha provveduto sabatomattina a rifare un’altra quin-dicina di metri quadri di ce-mento e terra battuta in pros-simità della fontana e del rifu-gio (antiaereo) a metà strada(zona cabina elettrica).

I “magnifici sette”: EnzoConfeggi, Luca Balgera,Fausto Colombera, NadirDe Nale, Massimo Cicuto,

“Architetto”: FranchinoMarsetti, un paio di pensio-nati “osservatori” e un bambi-netto che, passando coi geni-tori, ha fatto qualche salto sulrisc per fare assestare quelloposato. Questo la dice lungasull’atmosfera di questo se-condo intervento col materia-le fornito dal Comune e posatocon “cuore e ginocchia buone”,nel secondo attacco di buonavolontà da parte di cittadinidel rione / quartiere / comuni-tà / paesello. «La nostra asso-ciazione culturale Scarpatettiè iscritta a cittadinanza attiva»ha detto Luca Balgera ammic-cando al cantiere operoso. «Setroviamo i giusti sassi – ha ag-giunto Franchino Marsetti -vorremmo rifare anche la fon-tana in cemento che c’è in loco.Costruita negli anni ’50, ricor-do ancora, seppur vagamenteche ci portavano ad abbevera-re le mucche (qui e in piazzaQuadrivio)». I risc vengonoposati e “l’architetto Franchi-no” si lancia in una disserta-zione sull’etimologia dialetta-le di “risc de la Sassina”. Ve larisparmiamo. B.Vio.

Cittadinanza attivaIl risc di Scarpatettirimesso a nuovo

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LA PROVINCIA 23MARTEDÌ 17 APRILE 2018

Tirano

Approvato dalla Co-munità montana il progetto “Fuori dal comune” elaborato dall’ufficio di piano dopo il con-fronto con alcuni referenti del territorio coinvolti in iniziative estive nell’ambito di Tirano e membri dell’alleanza locale di conciliazione. Il progetto inten-de sostenere il bisogno di inclu-sione delle famiglie con minori disabili di diversi livelli di gravi-tà residenti nell’ambito di Tira-no, lo scopo di questa iniziativa èdi conciliazione e di integrazio-ne in particolare nel periodo estivo, ma c’è di più.

Non si vuole “solo” la condi-visione ma anche la compren-sione delle vere necessità del-l’amico con disabilità da parte dei pari frequentanti le medesi-me esperienze estive, come si può imparare a sostenerli in modo concreto, attraverso un percorso di crescita utile ad en-trambi e differenziato in base all’età, lasciando una segno tan-gibile del percorso di vita anchenella quotidianità che esce dal contesto estivo e diventa vita di tutti i giorni. Il progetto viene sostenuto con un contributo di 5.400 euro. C.Cas.

una fisiatra, una psicologa ed un’infermiera dedicata esclusi-vamente alle persone con scle-rosi multipla. Tutti questi servi-zi vengono effettuati senza al-cun costo per gli utenti.

«Siamo molto contenti - hadetto il direttore Gigi Negri - che questo evento abbia consen-tito un contributo così impor-tante. A testimonianza che spes-so lo spettacolo e gli eventi pos-sono fare anche concretamente del bene». Perfetta location il polifunzionale di Villa di Tiranoche ha avviato, e, un percorso virtuoso di iniziative solidali.

C.Cas.

ca organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla scle-rosi multipla ed è il punto di rife-rimento per le oltre 110mila per-sone con sclerosi multipla e per iloro familiari.

La sezione di Como, attiva sulterritorio di Como, Lecco e Son-drio dal 1983, partecipa alle campagne ed alle attività di Ai-sm e ha al suo interno il centro diriabilitazione, dove circa 200 persone ricevono la fisioterapia ed altre cure necessarie alle per-sone con sclerosi multipla.

La sezione, inoltre, mette adisposizione figure mediche specialistiche come un urologo,

Villa di TiranoPromosso dal Comune

e dal Terziere Superiore

ha portato alla raccolta

di 2.340 euro in tutto

Musica che fa bene quella che è andata in scena a Villa di Tirano. Il concerto bene-fico dedicato a Mina e Battisti nei giorni scorsi a Villa di Tirano,promosso dal consorzio turisti-co Terziere Superiore insieme alComune di Villa, ha permesso ladonazione di 2.340 euro all’Ai-sm onlus. L’Associazione italia-na sclerosi multipla è oggi l’uni-

Concerto per l’Aism, tutto esaurito al polifunzionale

Un momento del concerto al polifunzionale

Genova e trasporta un secon-do rotore destinato alla cen-trale idroelettrica A2A di Pre-madio, nel comune di Valdi-dentro, per la produzione dienergia pulita. Ebbene, nellanotte fra ieri e oggi, il convo-glio è transitato a Tirano dovesono stati fatti lavori di ade-guamento dei ponti per il sup-porto di un ingente peso. Orasarà l’Alta Valle interessata dal

Parliamo del “gemello” diquello che ha interessato laviabilità della provincia a me-tà marzo, suscitando moltacuriosità anche fra la gente, ol-tre che portando a modifichedella viabilità. Il convoglio,che ha una lunghezza di 60metri, una larghezza superio-re ai 5 metri ed una altezza di 4metri e mezzo, è partito daicantieri Ansaldo Energia di

Alta ValleDalle 21 di domani

alle 6 del 19 aprile

sarà chiusa al traffico

la statale del Foscagno

Si conclude fra do-mani e dopo domani il viaggiovaltellinese del secondo tra-sporto eccezionale dalle im-ponenti dimensioni.

statale 301 al km. 3,150. I mez-zi leggeri provenienti da Livi-gno potranno usufruire delmedesimo percorso alternati-vo nella direzione contraria.

I mezzi con massa superio-re alle 3,5 tonnellate prove-nienti da Tirano saranno de-viati mediante apposita se-gnaletica temporanea al km99,800 della statale 38 sullastrada statale 38 Var/A e sullastrada provinciale 28, con suc-cessivo reinnesto sulla statale301 al km 4,300. I mezzi pe-santi provenienti da Livignopotranno usufruire del mede-simo percorso alternativo nel-la direzione contraria. C.Cas.

passaggio del componentemeccanico poggiato su duecarrelli della lunghezza di 12metri e mezzo ciascuno assi-curati a due trattori che, allatesta e alla coda del convoglio,trainano e spingono il traspor-to attraverso il percorso indi-viduato dai tecnici dell’Anas.La strada statale 301 del Fo-scagno sarà chiusa tra il km1,600 e il km 1,800, nel comu-ne di Valdidentro dalle 21 didomani alle 6 del 19 aprile. Iveicoli leggeri con massa infe-riore alle 3,5 tonnellate prove-nienti da Bormio-Tirano sa-ranno deviati al km 103,000della statale 38 per Premadiofino al reinnesto con la strada

Ente montanoSì al progettoper le famigliecon disabili

Trasporto eccezionale in ValleSi chiude il viaggio del rotore

GROSIO

CLARA CASTOLDI

Sono 6.174 i visitatoriche, nel corso del 2017, hannovisitato il Parco delle incisionirupestri di Grosio, la cui ge-stione – affidata provvisoria-mente al consorzio turisticoTerziere Superiore, bracciooperativo della Comunitàmontana – è stata prorogata,ancora per il 2018, al consor-zio. Un buon numero che sod-disfa chi si occupa di questo be-ne che molti ci invidiano.

II Parco è stato istituito nel1978 per salvaguardare e valo-rizzare il ricco patrimonio ar-cheologico su cui spicca la “Ru-pe magna”, una grande roccia,dalla caratteristica forma adorso di balena, con oltre 5000incisioni (IV-I millennio a.C.),ma anche le vestigia del castel-lo vecchio di San Faustino (X-XI secolo), con la relativa chie-sa, e del castello nuovo viscon-teo (XIV secolo).

Gli ultimi incontri

«Ho avuto nei giorni scorsi unincontro con la Provincia, i Co-muni di Grosio e Grosotto e si èdeciso di mantenere, ancoraper un anno, la gestione del

Una comitiva di visitatori al Parco delle incisioni rupestri

Grosio. Più di seimila visitatori nel 2017, un’agenzia americana ne porterà altri 1300Prorogata per un anno la gestione del Terziere Superiore: «Il lavoro ci impegna molto»

consorzio che, peraltro, ha fat-to un buon lavoro - spiega ilpresidente della Comunitàmontana, Gian Antonio Pini-. L’idea è per il futuro di creareuna fondazione che gestirà ilParco. Stiamo ancora studian-do in che formula e chi ne faràparte. Per ora proseguiamo co-m’è stato nel 2017».

Soddisfatto il direttore delconsorzio turistico, Gigi Ne-gri. «In realtà avevo fatto ri-chiesta di una proroga per piùanni per riuscire a program-mare la comunicazione e le ini-ziative, ma va bene così – affer-ma -. Il lavoro incentrato sulParco ci impegna molto. Le vi-site guidate sono apprezzate».

Le presenze nel dettaglio

La collega, Francesca Ferra-ri, aggiunge che è stato strettoda pochi giorni un contrattocon un’agenzia americana cheporterà 1300 visitatori al Par-co. «I turisti americani vengo-no per fare il viaggio con il tre-nino rosso del Bernina, ma alposto di fermarsi un solo gior-no, ne faranno due aggiungen-do la visita al Parco», dice.

Dando un’occhiata all’af-flusso dei visitatori durante le

giornate di apertura 2017, sinota come i visitatori siano perla maggiore parte turisti. A giu-gno sono stati 486 i visitatoridei quali il 69 per cento prove-nienti da fuori provincia, a lu-glio 911 (76 per cento di fuoriprovincia), ad agosto si sale ad-dirittura a 2.662 (81 per centodi fuori provincia), a settem-bre 884 (59 per cento di fuori),

ad ottobre 567 (54 per cento), anovembre 409 (66 per centofuori) e a dicembre 255 (56 percento).

Il percorso del Parco all’in-terno dei castelli medievali èsempre aperto, l’accesso alla“Rupe magna” è consentitoesclusivamente in visita gui-data con personale del Parco. Ilbene è aperto fino al 31 maggio

da martedì a domenica dalle 10alle 12,30 e dalle 13,30 alle 17,visite guidate alle 10,30 e alle14 e 16; dal 1° giugno al 16 set-tembre tutti i giorni dalle 10,30alle 12,30 e dalle 14 alle 18 convisite guidate alle 10,30 e alle14 e 16; dal 17 settembre al 31dicembre il sabato e domenicadalle 10 alle 12,30 e dalle 13,30alle 17.

TIRANO

Lezione di storiainsieme all’Unitre

Una lezione di storia in pro-gramma questo pomerig-gio a Tirano. L’Unitre pro-pone una conferenza conFernando Iseppi, già do-cente di lettere e storia aCoira in Svizzera. Parleràdell’odonomastica di Po-schiavo con un incontro de-dicato al fascino dei nomi diuna borgata. Incontro alle15 nella sala Creval. C.CAS.

TIRANO

Università e scuolasabato al Pinchetti

Si conclude sabato 21 aprileil progetto “L’università frai banchi di scuola” all’isti-tuto Pinchetti. Parlerà aglistudenti, nell’attività diorientamento, Fabio Mar-tinelli, medico chirurgodell’Istituto nazionale deitumori sullo studio dellamedicina. C.CAS.

TEGLIO

Barriera paramassiarrivano i fondi

Settemila euro di contribu-to da parte della Comunitàmontana di Tirano al Co-mune di Teglio per la sicu-rezza sul territorio. I fondi,che sono stati richiesti dalComune tellino, serviran-no per opere di pronto in-tervento: in particolare ser-viranno a finanziare i lavoridi costruzione di una bar-riera paramassi il localitàTresenda sopra il cen-tro abitato. C.CAS.

Il Parco delle incisioni piace sempre piùE ora arriveranno i turisti “made in Usa”

Tirano e Alta Valle

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24 TiranoLA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

è stato il promotore dell’idea di rendere indelebile il ricordo di don Basilio a Lavena. Un’idea subito condivisa anche dall’at-tuale sindaco. Sarà gran festa inonore di don Basilio che è stato fondamentale per la nostra co-munità. Era un autentico vulca-no di idee e ha fatto veramente tanto per la nostra comunità che trovandosi al confine fra Italia e Svizzera era diventata un pericoloso crocevia della droga ed infatti nel nostro cimi-tero ci sono tante croci di giova-ni morti per droga e per aids».

L’intitolazioneGli amministratori

di Ponte Tresa annunciano

di voler dedicare al parroco

una via della frazione

Il ricordo di don Basi-lio Pini, il sacerdote grosino del-la frazione di Ravoledo scom-parso un anno fa, a 74 anni nellacasa di riposo di Grosio, resterà indelebile anche nel cuore negliabitanti di Lavena, la frazione di1500 anime di Ponte Tresa, sul lago Maggiore in provincia di Varese dove è rimasto come parroco dal finire degli anni Set-tanta ai primi anni novanta, precisamente dal 1976 al 1992.

Il prossimo 1 luglio, quando aLavena sarà festeggiato il patro-no del paese, San Pietro e Paolo,un tratto del lungolago sarà inti-tolato al prete di Ravoledo che era nato nel 1942.

L’ex sindaco

«Sarà una giornata interamentededicata al nostro amato don Basilio che ci ha cresciuto - af-ferma l’ex sindaco Pietro Ron-coroni che per dieci anni ha amministrato il comune di sei mila anime fino a due anni fa, ed

Don Basilio Pini

che hanno come protagonisti ipizzoccheri e Teglio.

Facebook, Instagram eTwitter hanno sempre mag-gior successo, dando ampia vi-sibilità all’Accademia.

Da ricordare, infine, chequesta sera sarà ospite dellaconviviale Claudio Palladi.Amministratore delegato diRigamonti Salumificio spa dasettembre 2015, azienda chedal 2010 fa parte del gruppoJBS SA, il manager di ReggioEmilia ha maturato numeroseesperienze direttive in impor-tanti imprese del settore ali-mentare italiano.

In particolare: direzionegenerale di Nostromo Spa, ge-neral manager domestic busi-ness per Bolton Alimentariamministratore delegato perGrandi Salumifici Italiani diModena e Grandi Pastai Ita-liani a Reggio Emilia. Riga-monti è leader mondiale nellaproduzione di bresaola. C. Cas.

TeglioRinnovo delle cariche

oggi per il sodalizio

Il presidente uscente

pronto a proseguire

Questa sera alle19,30 all’hotel Combolo si ter-rà l’assemblea dell’associazio-ne che vede all’ordine del gior-no la relazione morale delpresidente uscente, FlavioBottoni, l’approvazione delbilancio e, dunque, il rinnovodel direttivo.

Bottoni, che aveva preso iltestimone dal presidenteemerito Rezio Donchi nel-l’aprile del 2016, conferma lasua disponibilità per un nuo-vo mandato.

«Tracciando un bilancio diun periodo breve, ma intenso,devo dire che subentrare a Re-zio non è stato compito facile– afferma -. È stata un’espe-rienza ricca di soddisfazioni econtraddistinta dall’impegnoal servizio del sodalizio, pro-seguendo le attività nel solcotracciato dal presidente ono-rario, ma volendole innovaree adeguare ai tempi moderni.Il successo delle convivialiconfermano la bontà dellascelta, anche grazie agli ospitiprestigiosi che vi hanno par-tecipato e alla formula propo-sta».

Bottoni cita la rinnovata ri-vista, in distribuzione questasera e consultabile anche online focalizzata su Teglio, sulleconviviali e sulle iniziative

Flavio Bottoni

VALDIDENTRO

DANIELA GURINI

La revisione al piano digoverno del territorio, un nuovoslancio verso la Pro Loco Valdi-dentro, l’attenzione alla personae gli investimenti a favore dellefamiglie: sono questi alcunipunti fermi per l’amministra-zione comunale di Valdidentro,guidata da Massimiliano Tra-bucchi, illustrati nel corso diun’assemblea pubblica.

Il piano di governo

In primis l’assessore IvanoSchivalocchi ha annunciatol’inizio della procedura di revi-sione del piano di governo delterritorio che, a differenza diquanto previsto dalla preceden-te amministrazione, non saràuna variante bensì un interven-to importante e sostanziale, inlinea con le intenzioni dellanuova amministrazione. Puntofermo sarà il rispetto dei dirittiacquisiti da chi ha proprietà de-stinate alla costruzione residen-ziale locale. Per quanto riguardala promozione locale - la ProLoco da alcuni mesi è guidata daThomas Anselmi - oltre allariconferma di vari eventi, sonogià state realizzate alcune novitàquali il Carnevaldidentro, orga-nizzato dai quattro gruppi dellegioventù, l’ormai prossimo“dìDentroNatura”, una giornatadedicata al rispetto della terra

Tra le novità l’organizzazione del Carnevaldidentro

Accademiadel pizzoccherosoci in assemblea

Valdidentro e le prioritàL’amministrazione fa il puntoL’assemblea. Strumenti urbanistici, sostegno allo sport e alle famiglieSindaco e assessori illustrano i punti del programma in attuazione

che coinvolgerà cittadini e scuo-le e il ritorno della gara “Giro deiLaghi di Cancano” che prenderàil nome di Cancano Energy2Rune che vede come main sponsorl’azienda energetica A2A.

Per quanto riguarda Canca-no, il consigliere Giacomo Gia-comelli ha sottolineato l’inten-zione di far scoprire le meravi-glie dell’area tramite la mobilità

dolce. L’appoggio a BormioMarketing è stato confermatoanche in questa occasione. Suquesto tema sono giunti anchei ringraziamenti al contributoapportato dalla Pro Loco al pro-getto che ha in Daniele Trabuc-chi il suo rappresentante. L’im-pegno preso in merito al dialogocon gli operatori, anche a segui-to di due incontri avvenuti con

l’assessorato, è quello dell’orga-nizzazione di un tour congiuntotra amministrazione e Pro Loconelle strutture ricettive, per ave-re un dialogo più vicino e con-creto con gli operatori.

Il sociale e lo sport

L’attenzione alla persona è statoil tema trattato dall’assessorealla cultura e sport ClaudiaMartinelli e da quello all’istru-zione Elisabetta Gurini. Pro-muovere attività sportive inver-nali ed estive per riavvicinare iragazzi allo sport: questo il prin-cipale obiettivo dell’assessoreche ha raccolto l’allarme lancia-to dai gruppi sportivi che vedo-no sempre meno iscrizioni.L’estate vedrà la conferma an-che di due manifestazioni ricchedi top player come la Skyracedella Val Viola e l’Alta ValtellinaBike Marathon.

Il tema cultura ha avuto comepunti fermi il prosieguo delleiniziative di Ferriere Arte e ilsostegno alla biblioteca con pro-getti per avvicinare anche adole-scenti e adulti al servizio e larichiesta, accettata, di riaprireil tavolo cultura della ComunitàMontana.

Il consigliere Reman Sosioha illustrato gli interventi diConsorzio Forestale, organizza-zione Mato Grosso e cottimi co-munali con l’obiettivo di valoriz-zare il territorio.

Matteo Corallini, 46enne,bergamasco domiciliato a Ti-rano (dove lavora come came-riere in un albergo della zo-na), è finito in manette per de-tenzione di sostanze stupefa-centi finalizzata allo spaccio.

I controlli

L’operazione ha preso le mos-se da un controllo degli avven-tori di un bar in Alta Valle, du-rante il quale Corallini è ap-parso particolarmente teso enervoso. Nello zainetto chel’uomo portava in spalla sono

Alta ValleDue distinte operazioni

hanno permesso

ai militari di sequestrare

della sostanza stupefacente

Arrestato venerdì daicarabinieri del Nucleo Opera-tivo e Radiomobile della Com-pagnia di Tirano con quasi100 grammi di marijuana e 4di cocaina, è già libero (dovràsolo presentarsi in casermadue volte la settimana per fir-mare l’apposito registro).

stati trovati due distinti sac-chetti in plastica sigillati, con-tenenti rispettivamente 50 e30 grammi di marijuana, oltrea tre involucri contenenticomplessivamente 5 grammidi cocaina. Nella camera daletto dell’uomo, in un cassettodi un comodino, è stato poitrovato un terzo sacchettocon altri 26 grammi di ma-rijuana. Il Gip su richiesta delpubblico ministero LuisaRusso, ha convalidato l’arre-sto e applicato all’uomo la mi-sura cautelare dell’obbligo dipresentazione alla polizia giu-diziaria.

Il blitz a Livigno

I carabinieri di Livigno inve-ce, nei giorni scorsi hanno se-gnalato un consumatore dimarijuana trovato in possessodi una dose di cannabis du-rante un controllo effettuatopresso gli alloggi dei dipen-denti di un hotel, mentre, a se-guito di un controllo alla cir-colazione stradale, duranteun posto di blocco, hanno se-questrato al conducente diun’autovettura una dose diMDMA - sostanza chimica piùcomunemente nota come ec-stasy - e una di funghi alluci-nogeni. L’uomo, di nazionali-tà argentina, è stato sanziona-to con il ritiro immediato del-la patente di guida. Anche inquesto caso la sostanza è statasequestrata e i due uomini so-no stati segnalati alla Prefet-tura per le sanzioni ammini-strative di competenza. A. Mars.

Una situazione difficile che nonha scoraggiato don Basilio che l’ha affrontata di petto come ri-vela l’ex sindaco: « L’oratorio eradiventato un deposito di mobili e lui l’ha sistemato di tutto pun-to, poi ha creato un gruppo, il Copis, proprio per affrontare il problema della tossicodipen-denza, ma ricordare tutto quan-to di buono ha fatto per la nostracomunità è davvero impossibileperché è davvero tanto».

Don Basilio, fratello di mon-signor Pietro Pini per anni re-sponsabile del Duomo di Como,anche lui scomparso, era nato il9 luglio del 1942 ed era stato or-dinato sacerdote il 26 giugno del1966. Il suo primo incarico fu quello di vicario di Sondalo nel ‘66 -’67 dove creò la compagnia teatrale con i giovani del paese. Poi per quasi dieci anni è stato parroco della frazione sondali-na di Le Prese dal 1967 al 1976. Dopo Lavena è stato parroco di Portichetto nel Comasco.

La partecipazione

Che a Lavena non si fossero di-menticati di don Basilio a di-stanza di tanti anni, i grosini l’avevano capito il giorno dei fu-nerali quando un pullman con l’attuale parroco don Aurelio Pagani raggiunse Grosio per l’ultimo saluto al sacerdote. Probabilmente ci sarà un pull-man da Ravoledo per Lavena il 1luglio.

Di sicuro ci sarà la signoraMarisa Sala che con tanto af-fetto ha curato don Basilio negliultimi anni di vita. P. Ghi.

Lavena ricordadon Basilio Pini“Suo” il lungolago

Droga nello zainoarrestato cameriereSequestrata ecstasy

La sostanza stupefacente sequestrata dai carabinieri di Tirano

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LA PROVINCIA 25MARTEDÌ 17 APRILE 2018

contraffazione, nonché del-l’uso e dello spaccio di so-stanze stupefacenti».

È stato così sviluppato ilprogetto denominato “Edu-cazione alla legalità econo-mica” che, anche per questoanno scolastico, prevede l’or-ganizzazione a livello nazio-nale di incontri nelle scuoleorientati a creare e diffonde-re il concetto di “sicurezzaeconomica e finanziaria, af-fermare il messaggio della“convenienza” della legalitàeconomico-finanziaria e sti-molare nei giovani una mag-giore consapevolezza del de-licato ruolo rivestito dallaguardia di finanza quale «or-gano di polizia vicino a tutti icittadini, di cui tutela il benefondamentale delle libertàeconomiche».

All’iniziativa è abbinato unconcorso denominato “Insie-me per la legalità” che ha loscopo di sensibilizzare i gio-vani, tramite il coinvolgi-mento delle scuole, sul valorecivile ed educativo della lega-lità economica, nonché inmerito alle attività svolte dal-la guardia di finanza in talisettori, favorendo la loroespressione libera, creativa espontanea sulla tematica.A.Acq.

TraonaLe Fiamme Gialle

hanno incontrato

gli studenti

dell’istituto comprensivo

Cultura della legali-tà economica ieri mattina al-l’istituto comprensivo diTraona dove la Guardia di Fi-nanza ha incontrato gli stu-denti nell’ambito di un pro-getto giunto alla sesta edizio-ne che coinvolge i giovani ininiziative di sensibilizzazio-ne. «Questo progetto trae ori-gine da un protocollo d’intesatra il comando generale dellaguardia di finanza ed il mini-stero dell’Istruzione - spiegail comandante provinciale,colonnello Massimo Ma-nucci - finalizzato a promuo-vere, nell’ambito dell’inse-gnamento “Cittadinanza eCostituzione”, un program-ma di attività a favore deglistudenti della scuola prima-ria e secondaria».

«L’intento è quello di farmaturare la consapevolezzadel valore della legalità eco-nomica, con particolare rife-rimento alla prevenzionedell’evasione fiscale e dellosperpero di risorse pubbli-che, delle falsificazioni, della

zone più naturali il fenomeno è in calo. L’attenzione resta co-munque alta. Ringrazio tutti gli intervenuti che con un piccolo gesto hanno contribuito a mi-gliorare la qualità dell’ambiente di tutti». Domenica la pro loco ha proposto un piccolo rinfrescoper tutti i partecipanti. A.Acq.

stribuzione dei rifiuti – com-menta Corgatelli - concentrati soprattutto lungo la ex statale 38, la ferrovia e nella zona com-merciale-industriale nella zona ovest del paese dove abbiamo trovato rifiuti lasciati da autisti, camionisti, lavoratori (sacchet-ti, lattine di birra, sigarette, bot-tiglie, pacchetti di cibo). Nelle

Lezione sulla legalitàLa Finanza a scuola

se e aree pubbliche. L’interven-to ha riguardato i giardinetti di via Lucini, l’area feste in località Gera, il municipio e la scuola dell’infanzia. Sono anche stati messi a dimora, simbolicamen-te, alcuni arbusti forniti da Ersafper realizzare delle siepi. «L’esperienza è stata fortemen-te educativa per i ragazzi, che hanno potuto rendersi utili e ve-dere il verde urbano da un’otticadiversa, piantumando giovani piantine – afferma il consigliere all’ambiente - Ringraziamo gli insegnanti per la sensibilità di-mostrata raccogliendo l’invito». Domenica mattina un gruppo di25 volontari tra protezione civi-le e pro loco ha ripulito le aree verdi e agricole in località Ponci-na-Tavani, zona industriale, sta-zione ferroviaria, pista ciclabile, strada provinciale per Dubino. Hanno partecipato anche una decina di migranti ospitati nel-l’albergo Stelvio. Anche in que-sta occasione erano presenti Gabriele Corgatelli e Ilario Moretti in rappresentanza del-l’amministrazione comunale. «Rispetto agli scorsi anni osser-viamo un cambiamento nella di-

DelebioVolontari impegnati

nel fine settimana

Coinvolte scuole, associazioni

e anche alcuni migranti

Un fine settimana de-dicato all’ambiente per il Comu-ne di Delebio che ha coinvolto nell’iniziativa del verde pulito non solo associazioni e cittadini ma anche i bambini e ragazzi delle scuole. «Il Comune come ogni anno ha aderito alla giorna-ta ecologica della Regione – spiega il consigliere Gabriele Corgatelli – organizzando due giornate. La prima è stata saba-to: nelle attività sono state coin-volte 2 classi, la seconda A e se-conda B delle medie dell’istitutocomprensivo di Delebio».

Dalle 11 alle 13, dopo una bre-ve spiegazione sulla raccolta dif-ferenziata e l’importanza di nondisperdere rifiuti, accompagna-ti dalle insegnanti e guidati dal consigliere Corgatelli, dall’as-sessore alla cultura Cristina Tognolini e dal vicesindaco Ila-rio Moretti, i ragazzi hanno raccolto rifiuti dalle vie del pae-

Il verde è pulitoAnche i bambinisi sono mobilitati

I volontari impegnati nelle aree verdi e agricole

I ragazzi impegnati sabato a ripulire le aree pubbliche

MORBEGNO

SABRINA GHELFI

«Massima solidarietà a chi, svolgendo il proprio lavo-ro, si trova con la faccia a pezzi. Sono schifato e mi auguro vengacomminato il massimo della pe-na a chi passa un weekend con l’idea di picchiare le persone e sfogare la propria rabbia inte-riore». Le parole sono del sinda-co di Morbegno, Andrea Rug-geri, che ha voluto mettere nerosu bianco il suo stato d’animo anche sui social network scate-nando una serie di reazioni di condanna e allo stesso tempo di solidarietà alla famiglia che suo malgrado è stata protagonista diuna mattina da incubo.

«Quei bulletti non devonoaverla vinta. Uniti si vince, mai aver paura» si legge in un post. Eancora: «Già avere un’attività è difficile, se poi ci viene tolta la tranquillità e la sicurezza» . «Maperchè non sono finiti in carce-re? -si chiede un altro morbe-gnese - Ci vuole una giustizia piùsevera: chi controllerà che non facciano altri danni?».

«Una zona controllata»

Il riferimento è al brutto fatto dicronaca che si è consumato do- Il bar dopo l’aggressione: ben visibili le macchie di sangue

Morbegno. Grande lo sconcerto per il grave episodio avvenuto nel bar domenica mattinaRuggeri: «Andrò a trovare i titolari». Borromini: «È stato un atto di una violenza inaudita»

menica mattina quando i titola-ri del bar della stazione, Fabio Quaini , 45 anni (ieri operato al San Gerardo di Monza per una frattura nella regione zigomati-ca e mandibolare e una ferita al volto dopo essere stato colpito da un sasso), sua moglie Elisa-betta Aramini , 42 anni, e tre clienti sono stati presi a botte e sassate da un minorenne, un se-negalese residente a Nibionno, entrato nel locale insieme con un amico. L’episodio ha fatto molto parlare ieri a Morbegno per la violenza contro i proprie-tari del bar, «che andrò a trovarenon appena il titolare si rimette-rà dopo le cure- dice il sindaco Ruggeri – La città non può accet-tare quanto è successo, un gesto tanto incivile quanto pericolo-so». La zona della stazione pe-raltro è una della più controllatenella città specialmente nelle

ore notturne. «Come ogni altro luogo di passaggio e scambio, la stazione può diventare meta an-che di criminalità – dice Rugge-ri- fortunatamente nel nostro abitato non sono mai stati rag-giunti livelli simili a quelli di do-menica. Era da parecchio tempoinoltre che la situazione sem-brava essersi normalizzata e il monitoraggio costante della zo-na delle forze dell’ordine finora aveva dato buoni risultati».

«Senza se e senza ma»

Sul caso si esprime anche il pre-sidente della Comunità monta-na Christian Borromini che dà la propria «solidarietà ai ge-stori del bar della stazione - af-ferma- è un episodio di violenza inaudita inaccettabile che va condannato senza se e senza ma.È inaudito che certe persone si credano intoccabili». Si unisce al coro unanime che bolla il fattoincivile anche il Codacons: « Ci rivolgiamo al sindaco, vogliamo che venga garantita la sicurezza di tutti i pendolari e cittadini della zona della stazione. Servo-no strumenti in grado di garan-tire la sicurezza come la presen-za di telecamere di sorveglianza o di presidi della polizia locale».

n Il Codacons«Vogliamoche sia garantitala sicurezzadei cittadini»

VALMASINO

Con le magliettesi fanno collane

Primo incontro giovedìsera per la “Sostenibilitàper tutti i giorni” promos-sa dal comune di Val Masi-no. L’appuntamento è fis-sato in sala consiliare alle20,30 per il laboratorio“Da cosa nasce cosa” cheda vecchie magliette pro-mette di ricavare eleganticollane. A. ACQ.

MORBEGNO

Ad “AprileMenti”musica e danze

Si terrà venerdì sera“AprileMenti”, iniziativadi progetti di arte e musi-coterapia che si racconta-no alla popolazione. As-saggi di clownerie conMarco Venuto, musica con“Blunion” & Sound Check,racconto dialettale e dan-ze popolari con SimonettaDel Nero saranno propostiall’auditorium Sant’Anto-nio dalle 20,30. A. ACQ.

DUBINO

Nella bibliotecaserata con l’autore

Rientra nel programmadell’assessorato alla cultu-ra del comune di Dubinol’appuntamento con lapresentazione del libro“Nelle località note” che siterrà venerdì sera alla bi-blioteca di Dubino. All’in-contro prenderà partel’autore Danilo Rocca.L’appuntamento è alle20,45. A. ACQ.

La rabbia dopo l’aggressione in stazione«Gesto incivile che non si può accettare»

Morbegno e Bassa Valle

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LA PROVINCIA

Morbegno e bassa valle 27MARTEDÌ 17 APRILE 2018

di sistemazione» . «La palestradi via Faedo, come si sa ormaida qualche anno, è un progettopoliticamente inaccettabile, èstato amministrativamentemal gestito- dice dalla mino-ranza consiliare Fulvio Bot-tà- adesso comprendiamo chesiano necessari interventistraordinari e che abbiano uncosto, è necessario però che aquesto punto gli interventi ri-solutivi e non nuove toppe. At-tenzione a non commettere glierrori del passato con i nuoviprogetti a venire: penso al vialeAmbrosetti, all’illuminazionepubblica, al campo delle suoree al piano della viabilità». S.Ghe.

di struttura, per questo motivodomani (oggi per chi legge) lasituazione verrà ulteriormen-te monitorata attraversoun’apposita telecamera per ca-pire se all’interno dei pluvialiesistono ostruzioni o ammalo-ramenti».

«A quel punto potremo dareuna comunicazione ufficiale ascuola e società sportive ri-guardo l’utilizzo degli spoglia-toi, mentre la palestra è sem-pre rimasta agibile. Purtrop-po- prosegue l’amministratorecomunale- i problemi legati al-l’immobile che abbiamo eredi-tato dalla passata amministra-zione sono atavici e ci hannocostretto a diversi interventi

fra due pluviali e la soletta de-gli spogliatoi, condizione chepotrebbe rappresentare lacausa primaria dell’allaga-mento - spiega l’assessore aiLavori Pubblici, MassimoSanti – non abbiamo riscon-trato infiltrazioni, ma è anchevero che la pioggia ha dato tre-gua in questi due giorni quindiè più difficile capire l’impattodell’acqua su questa porzione

tà sportive, accusa problemi edisguidi. Nei giorni scorsi leforti piogge non solo hannoprovocato infiltrazioni di ac-qua nelle pareti dell’immobile,ma hanno allagato gli spoglia-toi che l’amministrazione co-munale ha chiuso al pubblico.Ieri, dopo il primo interventodei giorni scorsi, un nuovo so-pralluogo, «dove abbiamo an-cora controllato l’interferenza

MorbegnoDopo le infiltrazioni

ieri un primo sopralluogo

E oggi un controllo

all’interno dei pluviali

Piove dentro la pale-stra di via Faedo e il Comunechiude gli spogliatoi. Non è laprima volta che l’edificio a ser-vizio delle scuole e delle socie-

Via Faedo, disagi in palestraPiove negli spogliatoi: chiusi

Le infiltrazioni sul soffitto

TartanoIl Comune ha approvato

la servitù per il passaggio

dell’imponente opera

che sarà realizzata

Una servitù aerea per il passaggio sopra le proprietà comunali della passerella pa-noramica che sarà realizzata dal consorzio di miglioramentofondiario Pustaresc di Campo Tartano. L’atto di indirizzo per formalizzare l’accordo di servi-tù è stato preso dal consiglio co-munale, che già aveva dichiara-to l’opera di pubblica utilità, do-po che con lo stesso consorzio èstato sottoscritta alcuni mesi fala convenzione per l’utilizzo delpercorso pedonale Costa-Via Spini. Il consiglio ha autorizza-to anche le opere di ancoraggiointerrate gravanti su una limi-tata porzione di sentiero comu-nale, in corrispondenza della partenza della passerella della frazione Campo, anche in que-sto caso esentando il Comune da qualsiasi onere o responsa-bilità derivante dalla esecuzio-ne dei lavori. «Abbiamo ricono-sciuto la pubblica utilità per questa iniziativa unica per dareun sicuro sviluppo economico eturistico alla Valtartano- ha detto il sindaco Oscar Barbet-ta al consiglio – per questa ser-vitù il Consorzio ha proposto diversare una indennità sia per leproprietà private che per quellepubbliche, quantificata in 500 euro per ogni particella, quindiper noi un totale di mille euro» A.Acq.

CIVO

ANNALISA ACQUISTAPACE

Mille metri cubi di ma-teriale incombono sulla strada provinciale 10 all’ingresso del-l’abitato di Caspano e a tre giornidal primo crollo si approntano ilavori di disgaggio che sono ne-cessari alla riapertura al transitodel percorso.

Ieri pomeriggio i tecnici dellaProvincia con il geologo hannoeffettuato un sopralluogo nel punto del dissesto, al chilometro9 della strada provinciale dei Ce-ch orientale:«Il materiale scesofino ad oggi è pari a circa 200 metri cubi, con un primo crollodi 150 e uno successivo di 50 me-tri – spiega il sindaco di Civo, Massimo Chistolini – Il movi-mento di scivolamento a valle èveloce e il materiale è distaccatoda una frattura che pare profon-da, anche se non è possibile effet-tuare una stima precisa dell’enti-tà della frana in movimento».

Le operazioni pianificate

Gli incontri di ieri sono serviti anche ad approntare l’interventodi disgaggio indispensabile perpoter arrivare a una riaperturadel percorso, dopo che le valuta-zioni tecniche effettuate indica-no un periodo- già ipotizzato neigiorni scorsi – di circa tre setti-mane necessarie prima che si possa pensare a ripristinare la viabilità. «Proprio allo scopo di L’ultimo smottamento di domenica a Caspano

La passerellapanoramicaAutorizzazioniarrivate

I primi interventi dopo le due franeCaspano e Ardenno, inizia la rimozioneIl punto. Lungo la provinciale dei Cech incombono ancora mille metri cubi di materialeMeno complessa la situazione sulla strada per la Val Masino: lavori con senso unico alternato

partire con l’intervento di di-sgaggio – spiega il sindaco di Civo– abbiamo emesso un’ordinanzache dispone l’occupazione in viaurgente delle aree e dei terreniadiacenti alla zona su cui è neces-sario intervenire».

Questi terreni saranno neces-sari sia per il deposito del mate-riale risultante dal disgaggio siaper la rimessa dei mezzi che do-vranno essere impiegati nell’in-tervento. Sul fronte dei servizi,Secam sta monitorando la condi-zione dell’acquedotto che si trovapoco distante dall’area interessa-ta dalla frana e allo stesso temposi controllano i sottoservizi chepotrebbero venire compromessida ulteriori cedimenti del ver-sante.

Riguardo ai trasporti, da do-menica si è informata la popola-zione che a causa dell’interruzio-ne della viabilità, il servizio di trasporto scolastico per scuola dell’infanzia e primaria nella tratta Cevo-Cadelpicco-Ronca-glia subisce una variazione di tra-

gitto e orario sia all’andata sia alritorno. Per gli studenti delle fra-zioni che frequentano le superio-ri nelle scuole di Sondrio, Colicoo Chiavenna il servizio è sop-presso:«Le famiglie si sono orga-nizzate in maniera alternativa –spiega Chistolini – sebbene il di-sagio sia evidente. Da parte no-stra abbiamo contattato Stps e contiamo, se saranno ascoltatele nostre richieste, di poter ripri-stinare forse da domani due ser-vizi di trasporto per la popolazio-ne che riescano a far fronte alleesigenze di base soprattutto del-le persone anziane che necessi-tano del trasporto verso il fondo-valle».

Gli altri interventi

Nel vertice di ieri pomeriggio inPrefettura la questione della fra-na di Caspano e della conseguen-te interruzione della viabilità èstata affrontata contestualmen-te al problema della strada che daArdenno sale in Val Masino. Lastrada, che si congiunge con la provinciale dei Cech orientale che raggiunge Caspano, vedrà dalla giornata di oggi l’avvio del-l’intervento di disgaggio del ma-teriale che incombe sulla carreg-giata. L’impresa che effettuerà illavoro urgente si è impegnata agarantire per quanto possibile ilmantenimento dell’apertura della strada, sebbene a senso uni-co alternato, durante le opere.

n nAbbiamocontattato Stpsper ripristinarei servizi di trasporto

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28 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

voro con il medesimo obiettivo.La data fissata per la riaper-

tura ufficiale è quella del 27 aprile, ma in Valle Spluga sono in molti a sperare di assistere con qualche giorno di anticipo alla scomparsa della sbarra che,al passo, blocca il traffico. «Ri-spetto il parere di chi ritiene im-portanti i trafori e ritengo pre-zioso l’interessamento del pre-sidente della Provincia Luca Della Bitta per il nostro passo, anche in termini di celere ria-pertura. Ma la priorità non è, ora, la Mesolcina. Se ci si con-centra solo su quell’obiettivo, si rischia di restare senza alcuna risposta al bisogno di interventiconcreti che in questi giorni è estremamente evidente». S. Bar.

chiedevamo di tenere aperta la statale 36 fino alla nostra fra-zione d’inverno, ci dicevano chenon sarebbe stato possibile».

Sala chiede di lavorare con lastessa filosofia e un obiettivo si-mile per arrivare al primo paesesvizzero. «Le difficoltà esistono,ma sono superabili con una co-stante pulizia e con infrastrut-ture come tettoie e gallerie. Le soluzioni meno complicate, a li-vello tecnico e di costi, son le prime da tenere in considera-zione». Anas - ma questa non è una novità - ha espresso la pro-pria disponibilità per riaprire lastrada sul versante italiano, gra-zie all’intervento di una ditta del posto. Anche gli svizzeri, chehanno chiuso gli impianti pochigiorni dopo Pasqua, sono al la-

mentazioni polemici. Invece a Montespluga, in at-

tesa di eventuali sviluppi futuri,si concentra l’attenzione sulla pulizia continuativa della stra-da che unisce il paese a Splügen.

Fino al 1938, con tecnologieben diverse da quelle attuali, l’apertura del valico - salvo mo-menti particolarmente difficili dal punto di vista delle condi-zioni meteorologiche - era so-stanzialmente garantita.

«Quarant’anni fa, quando

Montespluga, l’ultima frazione italiana prima della dogana, non ha dubbi sulle priorità per la Val San Giacomo. Mentre la statale 36 è interrotta a Galli-vaggio e la strada è costante-mente minacciata da altre due frane, quelle della Val Genasca asud e di Cimaganda poco più a nord, a Campodolcino si discu-te con una certa intensità del-l’alternativa fra traforo della Mesolcina e sommitale dello Spluga, spesso con toni e argo-

MadesimoL’albergatore Fausto Sala

indica la via più semplice

per risolvere un annoso

problema della viabilità

«Le azioni semplici sono quelle più facilmente rea-lizzabili e quindi efficaci: per battere l’isolamento bisogna puntare al passo dello Spluga aperto tutto l’anno».

Fausto Sala, albergatore di

«L’isolamento si combatteaprendo il passo Spluga»

Fausto Sala

Per superare la zona a rischio

L’antica via Spluga rimanel’unico collegamento possibile

SAN GIACOMO FILIPPO

DANIELE PRATI

Una chiusura dellastrada per i prossimi 15-20giorni, forse un mese, con trefinestre giornaliere durante lequali il passaggio sulla Statale36 sarà garantito in entrambi isensi di marcia. Il tutto in atte-sa che siano completati i lavoridi disgaggio della parete conausilio di micro-cariche diesplosivo.

Questo il risultato di unagiornata di sopralluoghi, tavolitecnici e confronti tra Prefet-to, vertici delle forze dell’ordi-ne, Provincia di Sondrio, Anas,Ufficio Territoriale della Mon-tagna, Centro MonitoraggioGeologico dell’Arpa e Terna.

Il sopralluogo

Oggetto la frana di Gallivaggio,San Giacomo Filippo, ma an-che la situazione di Ardenno eCivo. La giornata si è apertacon il sopralluogo, anche conl’utilizzo dell’elicottero con lapartecipazione dell’assessoreregionale Massimo Sertori.«La situazione è delicata – haspiegato l’assessore – e finora èstato fatto tutto il possibile permonitorarla e ridurre al mini-mo i disagi per i circa 1500 resi-denti di Campodolcino e Ma-desimo. Le prossime settima-ne saranno utilizzate per il di-sgaggio della parete, in parti-colare della parte superiore at-

traverso l’utilizzo di micro-ca-riche».

I lavori

Il versante è tutt’altro che fer-mo. La conferma è arrivata daigeologi, che hanno rimarcatola criticità del movimento fra-noso verificatosi nei giorni disabato e domenica e, alla chiu-sura dei primi lavori di disgag-gio, hanno constatato e riferitoun lieve rallentamento delmovimento franoso nelle pri-me ore di lunedì. Si è così con-venuto di valutare la possibili-tà di intervenire con distacchimirati.

Tema centrale sono le aper-ture della Statale 36.

Tre aperture giornaliere alla

mattina, a mezzogiorno e per cena.

Per tutto il resto della giornata

l’unico modo di superare il blocco

della Statale 36 tra la località

Castagneto e Lirone, cioè l’area

della frana di Gallivaggio, sarà

ancora la Via Spluga. Percorribile

rigorosamente solo a piedi. Nei

giorni scorsi è stata allestita una

passerella per consentire di colle-

gare le aree a parcheggio del

Castagneto con la via del trekking

che corre sotto la sponda destra

della Vallespluga. Per coprire il

percorso, ben segnalato con cartel-

li e nastro bianco e rosso, bisogna

camminare. Non pochissimo.

30-40 minuti, a meno di non avere

una buona gamba. Arrivati a

Lirone si passa il greto del torrente

Liro con una passerella pedonale di

legno e si entra nell’abitato. Appe-

na sopra i blocchi New Jersey che

chiudono la strada. Non poca,

comunque, la gente che lo percor-

re. Sia durante il mattino di ieri sia

nel pomeriggio almeno una cin-

quantina di persone hanno utiliz-

zato questa via per scendere verso

Chiavenna o per far rientro a casa.

D. PRA.

Disgaggio in quotae strada chiusaper tutto il meseLa decisione. Isolamento scongiurato in tre fasce orariePer i massi pericolanti verranno usate micro cariche

Le aperture della strada

Nella riunione tenutasi a Son-drio nel pomeriggio di ieri ladecisione di garantire a partireda oggi tre momenti di apertu-ra quotidiana. Le finestre sa-ranno aperte dalle 6 alle 8, dal-le 12 alle 14 e dalle 18 alle 20.Per chi va a scuola e copre oraridi lavoro non particolari, in-somma, i disagi dovrebbero ri-dursi moltissimo. Le aperturesaranno presidiate a turno, inparticolare dalla Polizia localenella fascia dalle ore 12 alle 14,e dalle forze dell’ordine nellerestanti finestre, oltre che dalpersonale di Anas h24 e, sal-tuariamente, dai volontaridella Protezione Civile. «Aper-ture garantite per ridurre i di-sagi al minimo – ha spiegato ilpresidente della Provincia Lu-ca Della Bitta – ben sapendoche anche in questi casi il ri-schio non è zero.

I servizi sanitari

Gli aspetti sanitari sono staticonfermati, con la presenza diautoambulanza e di elicottero.Se la situazione dovesse diven-tare critica, una équipe medicarianimatoria sarà collocatastabilmente a Campodolcino.Per il momento Ats della Mon-tagna ha confermato un nuovopresidio di guardia medica, at-tivo nelle ore notturne e nei fe-stivi e prefestivi, a Campodol-cino.

Le nuove indicazioni stradali

Trasferita nella chiesa di San

Guglielmo di San Giacomo Filip-

po la copia della statua della

Madonna di Gallivaggio. La curia

della Diocesi di Como, proprieta-

ria del luogo di culto, ha deciso,

visto che non si conoscono

ancora i tempi di riapertura del

santuario posto sotto la frana, di

spostare la statua che viene

utilizzata durante le processioni

e che riproduce quella collocata

dietro l’altare, all’interno della

chiesa di San Guglielmo Eremita,

posta sulla sponda destra del

torrente Liro lungo la Via Spluga

e non lontana dall’abitato princi-

pale di San Giacomo. Al momen-

to non si ha notizia di altri prov-

vedimenti riguardanti il santua-

rio consacrato nel 1625. In parti-

colare per quanto riguarda

l’originale della stessa statua. Il

santuario, edificato dopo una

apparizione della Madonna nel

1492, è stato colpito venerdì

mattina da schegge delle scari-

che di sassi arrivate dal versante

sovrastante. Colpite in modo

particolare il tetto e le pareti del

luogo mariano. D. PRA.

La curiosità

Madonna di GallivaggioTrasferita la copia pellegrina

Valchiavenna

La Madonna di Gallivaggio

Le barriere poste per bloccare

il passaggio delle auto poco

distante dal santuario di

Gallivaggio e dal versante

instabile FOTO LISIGNOLI

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LA PROVINCIA 29MARTEDÌ 17 APRILE 2018

Simone Buzzetti

Le testimonianze. C’è chi non può andare al lavoro,chi ha bisogno di un medico e chi “rischia” il matrimonio

La viabilitàTre i varchi quotidiani previsti per la statale 36: dalle 6 alle 8, dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20. Per chi va a scuola e ha un lavoro che non prevede orari particolari, i disagi dovrebbero ridursi di molto

L’assistenza medicaSe la situazione dovesse diventare critica, un’équipe medica rianimatoria sarà stabilmente a Campodolcino dove Ats della Montagna ha attivato un nuovo presidio di guardia medica, attivo nelle ore notturne e nei festivi e prefestivi

«Isolati e in gabbiaSiamo tutti rassegnati»

La strada statale 36 a Campodolcino senza le auto ha un’aria surreale

Due milioni già stanziati, con

interventi ovviamente da

rimodulare, e la disponibilità a

cercare altre risorse. Garanzie

da Regione Lombardia sull’im-

pegno a non lasciare la Valchia-

venna in balia della frana di

Gallivaggio. Lo ha annunciato

ieri mattina l’assessore alla

montagna Massimo Sertori, che

ha ribadito la necessità di la-

sciare le risorse del fondo di

solidarietà sul territorio. Lo ha

ribadito l’assessore al territorio

e alla protezione civile di Regio-

ne Lombardia Pietro Foroni:

«Da venerdì stiano monitoran-

do con estrema attenzione

l’evoluzione della situazione

della parete di Gallivaggio.

Sono state eseguite opere di

disgaggio lungo la parete al fine

di eliminare quella parte di

roccia più fragile e che rischia-

va di cadere da un momento

all’altro». Non basta, come

noto: «Lo scorso anno - ha

rimarcato Foroni - abbiamo

stanziato due milioni di euro a

favore della Comunità Montana

della Valchiavenna, individuata

quale ente attuatore per lo

sviluppo della progettazione e

la realizzazione delle opere di

difesa attiva e passiva a com-

pletamento del vallo esisten-

te». Ci saranno poi spese ulte-

riori per servizi di trasporto,

monitoraggio, vigilanza: «L’im-

pegno della Regione, della

Provincia e dei Comuni – ha

ribadito Sertori – è quello di

mettere a disposizione ogni

risorsa necessaria». D. PRA.

L’assessore regionale

Sertori: «Pirellone pronto a ricercare nuove risorse»

Achille Della Morte

Stefania Scaramella Emanuela Sovrini

di la sera. La speranza è che itempi di riapertura siano bre-vi».

Pensionato, ma con un’ur-genza che dovrà trovare unasoluzione Achille Della Mor-te: «La cosa più importante èche nessuno si sia fatto male.Personalmente, per le mie esi-genze quotidiane non sarebbeun grosso problema la chiusu-ra della strada. Purtroppo houna visita medica la settimanaprossima a Morbegno nel tar-do pomeriggio. Spero di riu-scire a rientrare in tempo se cisarà una finestra di aperturadella strada la sera. Altrimentiorganizzarmi non sarà sem-plice per nulla».

sposata e residente a Campo-dolcino: «Per me e mio maritoi disagi sono limitati, siamo inpensione e possiamo fare laspesa qui. Per i nostri figli, chedevono scendere a valle tutti igiorni per motivi di lavoro iproblemi sono tanti. Speria-mo si risolva tutto presto».

Situazione lavorativa diffi-cile anche quella dipinta dalgiovane Simone Buzzetti:«Sono cuoco e ho appena fini-to la stagione a Madesimo. Hola possibilità di lavorare subi-to a Nuova Olonio, ma così nonso proprio come fare. Anche lefinestre di apertura della stra-da per me non risolvono il pro-blema, dovendo rientrare tar-

CAMPODOLCINO

DANIELE PRATI

Una paese fantasmaattraversato da una strada, laStatale 36, che non percorrepiù nessuno e abitanti che sisentono come “animali in gab-bia” e che, soprattutto, devonosubire non pochi disagi nellavita di tutti i giorni.

Rassegnazione e preoccu-pazione regnano sovrani aCampodolcino, uno dei duecomuni della Vallespluga iso-lati dalla frana di Gallivaggio.Finita l’ondata di turismo in-vernale siamo ormai in bassastagione, ma l’atmosfera in pa-ese è abbastanza irreale.

I disagi sono tanti, conqualche situazione parados-sale. Come quella che sta vi-vendo la famiglia di StefaniaScaramella: «Mio fratello sisposerà sabato a Fraciscio conil ricevimento previsto in se-rata in un ristorante di Villa diChiavenna. Speravamo di ave-re buone notizie sulla riaper-tura della strada. Ora non sap-piamo veramente come fare.Ci sono oltre 100 invitati. Noigiovani possiamo anche rien-trare di notte lungo il sentiero,ma gli invitati anziani?».

Un problema contingente,e se si vuole di minore impor-tanza, ma la giovane Stefaniaha ben chiara la situazione:«La sensazione è quella di es-sere un po’ dei topi in gabbia enon è piacevole. Speriamo chetutto si risolva prima della sta-gione turistica estiva e che sia-no garantite le finestre diapertura della strada. Almenoal mattino e alla sera».

Di sensazione di soffoca-mento parla Emanuela So-vrini, valtellinese da 37 anni

uno studio di fattibilità da partedella Provincia, si discute di questa tematica. Considerati glisviluppi degli ultimi giorni, la questione diventa sempre più urgente. Dopo la frana sono sta-ti molti i residenti e i turisti chia-mati a confrontarsi con una si-tuazione complicata e inattesa. Non solo i turisti - alcuni dei quali disinformati nonostante gli annunci e i cartelli -, ma an-che lavoratori costretti a spo-starsi quotidianamente. «Sia-mo saliti con il pullman e poi sia-mo scesi a piedi lungo la Via Spluga, guadando il fiume oltre il santuario», hanno raccontato alcuni docenti della scuola di Campodolcino che abitano a Chiavenna. Stefano Barbusca

dente della Comunità montana e sindaco di San Giacomo Filip-po -. Nello specifico per Galli-vaggio abbiamo iniziato a ipo-tizzare alcuni scenari con Anas. Per quanto riguarda i fondi rela-tivi all’intervento, abbiamo dei contatti costanti con la Regionee se serviranno più risorse fare-mo in modo di trovarle».

Anche a Campodolcino ilproblema dell’isolamento si fa sentire con intensità.«Questa situazione è fonte di problemi e di preoccupazioni – rileva Enri-ca Guanella, sindaco dallo scorso anno -. Restare isolati è una condizione che penalizza il lavoro, lo studio e ogni altro am-bito della vita».

Da qualche settimana in Val-le Spluga, grazie all’annuncio di

sore alla Montagna Massimo Sertori».

Severino De Stefani è in co-stante contatto con la giunta re-gionale e in particolare con l’as-sessore al Territorio e protezio-ne civile Pietro Foroni. La roc-cia, dopo i problemi di Cima-ganda e della Val Genasca, è di nuovo franata causando disagi epericoli.

«Purtroppo ogni tanto succe-dono vicende di questo tipo - è ilcommento di De Stefani, presi-

per la situazione della viabilità in Valle Spluga e non c’è spazio per troppe divisioni.

Mai timori sono evidenti, co-me confermano le parole del sindaco di Madesimo Franco Masanti. «L’area va monitorata e sono indispensabili i dovuti in-terventi. Due milioni sono ga-rantiti, ma purtroppo non ba-steranno: auspichiamo di poter contare sulla dovuta sensibilità da parte della Regione. Confi-diamo nel supporto dell’asses-

Campodolcino

I due milioni di euro dicui è stato annunciato lo stan-ziamento non saranno suffi-cienti per completare i lavori. Madesimo chiede alla Regione uno sforzo straordinario e la Comunità montana assicura che c’è il massimo impegno dal Pirellone. Stavolta, è bene pre-metterlo, non c’è alcuna voglia di polemizzare fra gli ammini-stratori. Sono tutti preoccupati

«Due milioni non bastanoLa Regione deve fare di più»

Il sindaco Masanti

Gli amministratori locali e l’assessore Sertori a San Giacomo FIlippo

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30 LA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

Il caso L’incontro al “tavolo della competitività”

«Basta lago basso. E soldi per i danni»Eupilio. Fronte unito di Camere di commercio, Comuni e autorità di bacino dopo i problemi evidenziati da un mese«Mai più sotto lo zero idrometrico e risarcimento delle spese». Chiesto un posto nel cda del Consorzio dell’Adda»

EUPILIO

GIOVANNI CRISTIANI

Una quarantina tra as-sociazioni di categoria ai sinda-cati alle università, alcuni parla-mentari e consiglieri regionali espressi dalle due province di Como e Lecco, e Luigi Lusardi,presidente dell’Autorità di Baci-no del Lario e dei Laghi Minoriche comprende una cinquantinadi Comuni

Tutti uniti nel dire basta all’at-tuale politica legata al livello idrometrico del Lago di Como, con l’obitettivo di fissare come punto minimo del bacino lo “ze-ro idrometrico” C’è di più. C’è anche la richiesta di un risarci-mento economico per i danni infrastrutturali subiti dal territo-rio per l’eccessivo abbassamentodelle acque.

Ieri mattina al centro remierodi Eupilio si è tenuto il “Tavoloper la competitività e lo sviluppodella Provincia di Como” riferitointeramente al livello delle acquedel Lario che, come ben sanno ilettori de “La Provincia” per i numerosi servizi pubblicati, dal-la seconda metà di marzo rappre-senta un vero e proprio problemanonostante piogge e nevicate.

Una sola posizione

Lo “zero idrometrico” del Lagodi Como è fissato a 197,37 metrisul livello del mare a Malgrate, questo in teoria dovrebbe essereil livello minimo delle acque delLario ma l’indicazione è spessoignorata per una serie di interes-si a valle dell’invaso. Il livello scende anche a -40 centimetri rispetto allo zero. Ieri il tavolo haprodotto una posizione univocache diventerà una lettera per aprire un dialogo con Regione eMinistero.

«I Comuni e gli enti pubblicilariani non hanno alcuna voce in

capitolo rispetto alle decisioni prese dal Consorzio dell’Adda. Non possiamo essere equiparatiad un bacino idroelettrico – ha tuonato Lusardi presidente del-l’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori - Il lago più bel-lo al mondo deve essere salva-guardato. Questa situazione nonè più tollerabile, ci sono realtà avalle, tra cui la Regione, che dallavendita dell’acqua guadagnanoun sacco di soldi, decine di milio-ni di euro e noi abbiamo solo i danni. Siamo disposti anche a marciare su Milano per difende-re i nostri diritti. Ora uniti potre-mo con maggiore forza farci por-tavoce del malcontento del terri-torio al governo di Roma e in Regione».

Gli obiettivi

Sono tre i punti fissati dal tavolo,tre obiettivi da conseguire: «È ora di fissare come livello mini-mo lo “zero idrometrico” e deveessere impossibile abbassare leacque del Lario oltre – ha prose-guito Lusardi -Pretendiamo nondi comandare nel consiglio d’am-ministrazione del Consorzio del-l’Adda, ma di certo di avere un nostra rappresentante all’inter-no di questo organismo deciso-rio. Terzo e ultimo punto voglia-mo un riconoscimento economi-co concreto dei danni infrastrut-

turali pregressi subiti dal territo-rio in maniera da poter interve-nire».

Il presidente dell’Autorità diBacino ha elencato i problemi registrati in questi anni di lago spesso troppo basso: «Ci sono lebarche a vela che non possono raggiungere gli attracchi perchétoccano con il fondo, ad Argegnoè ceduto un muro, in generale sono diversi i muri a secco che non avendo più la pressione dellago sono a rischio o hanno avutodanni. Un lago troppo basso por-ta alla esagerata proliferazionedelle alghe, per esempio è da im-putare al continuo abbassamen-to delle acque la minore presenzadei lavarelli, la loro “frega” deveessere tutelata con attenzione nelle tre settimane in cui vengo-no depositate le uova. Il danno èanche ai ristoranti che perdonoun piatto tipico e al turismo itti-co».

Difficoltà di accesso

Capitolo a parte a meritato la viabilità lacuale nelle parole di Lusardi: «Sono sotto gli occhi ditutti i danni: difficoltà di accessoagli approdi pubblici e a quelli per il diporto, impossibilità di navigare alcuni tratti del lago acausa dello scarso “pescaggio”, possibili blocchi della circolazio-ne stradale per la necessità d’in-tervenire con lavori straordinarialle strutture portanti delle stra-de litoranee».

Già oltre un anno fa si era por-tato il problema a Roma al Mini-stero: «Si era poi spostato il tavo-lo in Regione poi si era ormai vicini alle elezioni e comunquenon c’era questa unità d’intenti,ora rappresentando un numerocosì ampio di enti, associazionie realtà in genere possiamo agirecon più decisione a Roma e a Milano», conclude Lusardi.

I numeri del Lario 2018 2017

16

15

14

13

12

11

10

9

8

7

6

5

4

3

2

Aprile

(giorni)

Altezza idrometrica Afflussi al lago Deflussi Derivazioni

34,6

33,5

33,3

32,9

31,5

30,7

30,2

29,7

28,8

27,8

26,7

24,1

23,0

22,3

21,0

34,0

32,5

32,5

32,0

31,0

30,5

29,5

28,5

28,0

28,0

26,0

24,0

22,0

21,5

20,5

92,4

75,9

79,1

96,0

86,8

81,2

70,1

75,1

79,2

79,6

106,6

80,4

74,8

83,9

108,3

125,8

128,6

127,7

126,6

121,2

117,0

116,8

115,4

115,6

116,0

118,3

118,2

116,8

116,4

118,0

73,3

72,7

72,4

73,2

72,6

72,4

61,6

61,4

61,5

61,0

62,7

62,5

62,4

62,5

61,9

73,6

70,5

67,3

55,5

62,1

59,6

52,2

53,1

53,1

52,8

52,8

52,8

51,9

48,9

44,7

Malgrate (ore 8) cm Fortilizio (ore 8) cm m3/sec m3/secportata Lavello m3/sec

46,9

44,8

38,9

29,2

10,0

3,8

-1,7

-2,6

-2,3

-1,7

-2,1

-4,6

-7,0

-7,4

-5,0

45,0

41,5

37,5

27,0

8,5

1,0

-4,0

-5,0

-5,0

-4,5

-5,0

-7,5

-10,5

-10,5

-8,0

161,6

225,7

289,2

448,9

226,2

208,1

133,4

108,8

107,1

121,4

159,1

158,8

123,1

76,5

117,2

60,7

60,7

61,5

56,8

60,9

64,6

64,4

60,7

57,5

57,6

56,7

56,4

61,5

63,8

64,6

FONTE: Laghi.net

n Luigi Lusardi«Siamo in tantiNon finiràcome successoun anno fa»

anche la coordinatrice dello stesso tavolo Annarita Polac-chini. «Quello del livello del la-go è un tema fondamentale per tutto il nostro territorio, si deveintraprendere un’azione di si-stema che non riguarda solo Co-mo ma anche Lecco – ha spiega-to - È un problema davvero di tutto il territorio e non solo dei comuni rivieraschi, serve una voce univoca che ci rappresenti.Il lago non deve andare sotto lo zero idrometrico e non ci sem-bra un risultato difficile da rag-giungere, basta modificare gli attuali parametri».

Insomma se l’unione fa la for-za in questo caso la mobilitazio-ne è davvero importante e da Como e Lecco si annuncia bat-taglia: «Gli staremo con il fiato sul collo» ha concluso Luigi Lu-sardi. G. Cri.

ma non è di Como ma di tutto ilLario». Daniele Riva ha concor-dato: «Ringrazio innanzitutto per avermi invitato in un incon-tro in cui si affronta una proble-matica tanto seria. Anche i pro-vincia di Lecco ci sono danni conseguenti al lago basso che ri-guardano i muri di sostegno del-le strade, danni alle attività turi-stiche, ai ristoratori, al turismo. É un problema serio che riguar-da anche la qualità della vita».

Il presidente dell’ente came-rale lecchese chiede unono sforzo alla politica, non solo lo-cale: «Il mio collega diceva che la politica ha tempi lunghi, ma credo non servano tempi lunghiper aprire più o meno una diga, mi aspetto invece dei tempi molto brevi».

Alla conferenza stampa cheha fatto seguito al “Tavolo per lacompetitività” è intervenuta

spiegato Taborelli -. Da questa giornata uscirà uno scritto con-diviso da tutti e ci attendiamo che, magari con i tempi della po-litica, ci sia una risposta».

Per Taborelli il primo impor-tante passo avanti verso la solu-zione del problema è proprio il tavolo di ieri mattina: «Se par-liamo tutti la stessa lingua non possono non risponderci. Pen-so per esempio alla Tremezzina,pur con i tempi della politica una risposta l’abbiamo avuta. Quello che chiediamo è ben riassunto in quei tre punti di cuiha parlato il presidente dell’Au-torità di Bacino. Ci sono dati og-gettivi che porteremo a Roma e a Milano».

Il presidente della Camera diCommercio di Como ha poi plaudito alla presenza dell’omo-logo lecchese: «E’ una presenza positiva la sua perché il proble-

EupilioIl fronte degli enti camerali

«Non servono tempi lunghi

per decidere

di aprire e chiudere la diga»

Anche le due Camere di Commercio, di Como e Lecco,nella parole dei presidenti Am-brogio Taborelli e Daniele Ri-va si schierano in prima fila perevitare le acque del Lago di Co-mo scendano sotto lo “zero idrometrico”. Una posizione comune perché il tema interes-sa tanto Como quanto Lecco.

«Come presidente della Ca-mera di Commercio di Como sono molto soddisfatto di que-sta giornata. Cci siamo seduti tutti attorno ad un tavolo: enti pubblici e autorità politiche e assieme stiamo lavorando per raggiungere un risultato – ha

Iniziato il pressing sulla politica«A Milano e Roma con i nostri dati»

Daniele Riva, Luigi Lusardi e Ambrogio Taborelli ieri a Eupilio

Così si presentava pochi giorni fa l’Isola Comacina

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LA PROVINCIA

Lago 31MARTEDÌ 17 APRILE 2018

BELLANO

MARIO VASSENA

Sono undici le aziendelombarde produttrici di olio extravergine di oliva a cui è stata con-cessa la chiocciola di Slow Food.

Oggi, a Verona, al “Sol & Agri-food”, il Salone dell’olio extra ver-gine d’oliva e dell’agroalimentaredi qualità, che si tiene in concomi-tanza con il Vinitaly, verrà pre-sentata la proposta dell’assegna-zione della chiocciola che si rifàad un sistema di tutela e produ-zione dell’olio che mette in campotutti gli strumenti della rete di Slow Food che tutelano gli olivetisecolari di cultivar autoctone, ge-stiti senza uso di fertilizzanti e diserbanti chimici.

L’accoppiata

Due sono della provincia di Lec-co: la Poppo di Leonardo Eni-canti che ha prodotto negli “Uli-veti del Mauro Dop laghi lombar-di 6 ettolitri di olio slow dalla va-rietà frantoio e leccino; mentre Massimiliano Gaiatto, di Va-renna, ha prodotto 5 ettolitri trail Roncaccio Dop laghi lombardi,da varietà frantoio, leccino e pen-dolino, ed il Tondello Dop laghi lombardi dalle varietà bianchera,leccino, frantoio e pendolino.

Un bel risultato per l’olio laria-no visto che delle undici aziendelombarde, sette sono nella pro-vincia bresciana, ed una di quelle

Leonardo Enicanti (a sinistra) e l’ex assessore regionale Gianni Fava

Gastronomia. Premiati la Poppo di Bellano e la Gaiatto di VarennaPer il “Gambero Rosso” fra le eccellenze c’è anche la Mattarelli di Perledo

di Bergamo e Sondrio.Rientrano nella guida on line

di Slow Food che contiene oltremille segnalazioni dei migliori olidi circa 600 aziende di tutta Italia.

Sono invece oltre 500 le culti-var autoctone che popolano gli oliveti delle aree più vocate dellanostra penisola, un modello di produzione virtuoso perché assi-cura tutela del paesaggio e del-l’ambiente e garantisce produzio-ni di pregio qualitativo non ripro-ducibili nelle dimensioni indu-striali.

I due oli sono prodotti nel fran-toio di Biosio, la culla dell’extra vergine lariano.

Sempre al “Sol & Agrifood” diVerona ieri sono stati premiati idue produttori entrati nell’an-nuale guida degli “Oli d’Italia” delGambero Rosso: il “Tondello Doplaghi lombardi” di Gaiatto ed il “Dop laghi lombardi” di StefaniaMattarelli di Perledo.

Due oli definiti “eccezionali edemozionanti” che hanno ottenu-to le “3 foglie” mentre gli “Ulivetidel Mauro Dop laghi lombardi”di Enicanti – che è anche il franto-iano bellanese - e il “Dop laghi lombardi Lario – Olivicoltori lagodi Como” di Perledo si fregiano delle “2 foglie rosse” per il 2018.

Il prestigioso invito

«Siamo stati invitati alla presen-tazione della guida del “Gamberorosso” - conferma Gaiatto in queldi Verona – Quando da piccolissi-mi produttori, incontri dei superprofessionisti, è un gran ricono-scimento ed una bella soddisfa-zione».

I produttori premiati riceve-ranno l’attestato a casa e potran-no fregiarsi di esso a maggiore legittimazione del valore del loroolio.

Perledo . Con il taglio del nastro affidato allamoglie di Bruno Bertarini, indimenticato vo-lontario molto attivo nel Soccorso Bellanese, èstata inaugurata la nuova auto ambulanza cheè entrata a far parte del parco mezzi dell’associa-zione (foto Sandonini).La cerimonia si è svolta in piazza Unione euro-pea, dopo la messa, celebrata nella chiesa parroc-chiale di San Martino, alla presenza delle autori-

tà, primo tra tutti il sindaco padrone di casa Fernando De Giambattista. Il presidente del“Soccorso” Paolo Rusconi ha ricordato che l’am-bulanza è dedicata alla generosità della popola-zione ed a tale proposito sono stati consegnatitre attestati al Circolo Acli di Gittana, al gruppoalpini di Perledo ed alla Compagnia della contra-da che hanno dato sempre una mano ai bisognidell’associazione, raccogliendo fondi. M.Vas.

L'ambulanza del Soccorso Bellanese

Bellano

Rinnovata per il 2018 la convenzione tra Regione Lombardia e Comune di Bella-no per il diritto esclusivo di pe-sca numero 10 di proprietà di quest’ultimo.

È localizzato nelle acque delLario e del torrente Pioverna che coincidono nella porzione che ricade all’interno del terri-torio comunale.

Bellano, secondo una leggedel 1921 ed un Regio decreto del 1931, può disporre liberamente delle porzioni di quell’acqua per gestire l’attività della pesca, svolta sia da riva che da natante, sia a fini ricreativi che professio-nali.

Alla Regione spetta la gestio-ne e la tutela della fauna ittica e degli habitat lacustri e fluviali e la regolamentazione, il control-lo ed il coordinamento della pe-sca. Valutata la convenienza del Comune di Bellano a cedere allaRegione la gestione, in parte del suo diritto esclusivo, limitata-mente alla pesca dilettantistica e di mantenere invece la gestionidi quella professionale, ha stipu-lato la convenzione.

Bellano versa quindi 1.500euro alla Regione come rimbor-so per la realizzazione degli ob-blighi ittiogenici e di vigilanza, consentendo comunque a chiunque sia munito della licen-za da dilettante di esercitare nel proprio diritto. M.Vas.

Nel Pioverna si pescano le trote

Perledo

Si dicono sorpresi, a Perledo, dalle parole del sindacodi Esino Pietro Pensa che si fa portabandiera del processo di unione dei Comuni, attraverso la concessione di un pass annua-le a prezzo ridotto per il par-cheggio del Cainallo proposto («Anche se tardivamente», chiosa) anche agli abitanti degli altri comuni della val d’Esino.

«Le male lingue potrebberoipotizzare che la nuova rotta in-trapresa da Pensa possa essere stata influenzata dalle scelte dall’amministrazione perlede-se, relativamente alle restrizionidi parcheggio in piazza della sta-zione», esordisce il collega per-ledese Fernando De Giambat-tista.

«Tuttavia non mi pare – con-tinua – che gli esempi di collabo-razione tra Comuni manchino. Ad esempio, l’unione del servi-zio di segreteria: nonostante l’uscita di scena di Esino, conti-nua ancora nei Comuni di Va-renna e Perledo il servizio di far-macia, per cui viene concesso unlocale da parte di Perledo, ad un canone annuo davvero simboli-co, il servizio di vigilanza ed al-tro».

Tuttavia un chiarimento èdovuto. E lo dà Mauro Gumina,delegato al bilancio di Perledo: «L’introduzione, da parte della nostra amministrazione del pa-gamento per i pendolari di Esinoe Varenna rientra nel piano di ri-modulazione delle tariffe che è stato avviato l’anno scorso e che ha visto una stretta sulla conces-sione anche per i perledesi. Tale piano, congiuntamente all’in-troduzione dell’imposta di sog-giorno, hanno come finalità la miglioria delle infrastrutture e dei servizi offerti a residenti, tu-risti e villeggianti. Tra qualche settimana potremo valutare i primi provvedimenti: saranno proposti alla popolazione nel corso di un’assemblea». M.Vas.

Olio del lago superstarDoppietta con Slow Food

Rinnovatala convenzioneper il dirittodi pesca

Cainallo passpure a PerledoDe Giambattista«Noi sorpresi»

Dervio. Stanno suscitando molta curiosità i lavo-ri di sistemazione della facciata dell’edificio a quat-tro piani in piazza XI Febbraio, la piazza della chie-sa (foto Sandonini).Nel rimuovere il vecchio intonaco sono emersi alcuni fregi che ornavano la parete ed erano staticompletamente ricoperti. Si intravedono soprat-tutto al secondo piano, tra i ponteggi, ed hanno generato tante domande non solo tra i derviesi.

La casa faceva parte di un più ampio caseggiato diorigine seicentesca, demolito nella parte verso illago.Il complesso poteva forse essere stata la sede di unreggimento spagnolo e destinato alle famiglie deimilitari, in relazione al fatto che più a monte è storicamente certa la presenza delle antiche pri-gioni; oppure era una casa a disposizione della servitù della vicina villa Mariani-Cunico. M.Vas.

Sotto l’intonaco spunta l’affresco

n n «Per noiè un grandericonoscimentoe una bellasoddisfazione»

Massimiliano Gaiatto (a sinistra) con l’amico Erman Maggioni

Stefania Mattarelli (a sinistra) con la famiglia

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32 Lago e ValliLA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

Veronica Minoja

Così Villa Oleandra ieri mattina

Lavori e finestre aperteVilla Oleandra aspettaGeorge, Amal e i gemelli

LAGLIO

DANIELA COLOMBO

Le finestre di villaOleandra, a Laglio, tornano adaprirsi. Pulizie di primavera oimminenti arrivi? Più probabi-le la prima ipotesi, ma non ènemmeno da escludersi unsoggiorno anticipato della cop-pia più chiacchierata di Hol-lywood.

Da 17 anni

George Clooney, proprietariodella splendida villa da 17 anni,è atteso come ogni anno sullesponde lariane in compagniadella moglie Amal Alamoud-din e dei gemellini Ella eAlexander e il movimento al-l’interno di villa Oleandra del-l’ultimo fine settimana fa pen-sare che la coppia non manche-rà all’appuntamento. Solita-mente l’arrivo è previsto per lastagione estiva, tra giugno e lu-glio, mentre nei mesi primave-rili la villa ospita amici dellacoppia a cui George cede glispazi anche in sua assenza.

Non sarebbero nemmenoarrivate le guardie del corpo asostegno del sistema di video-sorveglianza, rinforzato dopo

Laglio. Iniziati gli interventi di pulizia e sistemazioneMa le guardie del corpo non sono ancora arrivateLa signora Clooney cita il lago con Vogue America

la nascita dei gemellini. «Sem-plici» pulizie dunque, nei giar-dini e negli interni della villa.Nel frattempo Amal, avvocatodi successo, attira su di sé gliocchi del mondo con la sua pri-ma apparizione sulla copertinadi Vogue America, offrendo ailettori la rara possibilità di en-trare nel suo mondo. E, natu-ralmente, si torna a parlare an-che di Laglio, dove George haconosciuto la sua attuale mo-glie nel luglio del 2013.

«Amal era andata con unamico a casa di George Clooneysul lago di Como, in Italia – silegge in alcuni passi dell’inter-vista, realizzata dal giornalistaNathan Heller per il numerodi maggio 2018 della prestigio-sa rivista Vogue - i suoi genitoristavano con lui (George) e tuttiparlarono fino a sera».

E poi le parole di Clooney sulloro primo incontro. «Certoche era bellissima, ma pensavoanche che fosse affascinante ebrillante. La sua vita era incre-dibilmente eccitante, i clientiche prendeva in carico e il lavo-ro sovrumano che stava facen-do. Sono stato catturato da leidal momento in cui l’ho vista».

Momento che si sarebbe svoltoproprio a Laglio, come già resonoto dallo stesso Clooney nelcorso di interviste precedenti.

Il paparazzo

Certo, dopo il brutto scherzogiocato alla coppia la scorsaestate da un paparazzo france-se che si era intrufolato a villaOleandra per rubare uno scat-to dei neonati gemellini, primadi far ritorno a Laglio George eAmal prenderanno tutte leprecauzioni del caso; non era-no infatti bastate le “ordinanzeClooney” del Comune di Laglioche vietano assembramenti viaterra e via lago davanti alle sueproprietà a protezione dellaprivacy, non era bastato il rin-forzato sistema di videosorve-glianza con occhi elettronici acontrollare l’intero perimetroe guardie del corpo a protezio-ne degli ingressi.

George, però, ama molto La-glio e questo suo sentimentopotrebbe far superare gli osta-coli e chissà che la prima can-delina di Ella e Alexander, natilo scorso 6 giugno, non possaspegnersi proprio sul lago diComo. Clooney e Amal all’Harry’s bar di Cernobbio lo scorso anno FOTO BUTTI Un primo piano di Amal

a pochi anni fa. Il suo locale,la sua cucina e i suoi piattitipici, sono stati apprezzatiper oltre mezzo secolo nonsolo dai residenti ma anchedai tanti villeggianti che arri-vavano in paese in estate edurante i fine settimana. Unpunto di riferimento per il ci-bo e per la gentilezza.

I suoi tavoli sono stati pun-to di ritrovo e di aggregazioneper l’intera comunità.

A rendere omaggio a Carlail sindaco Gianantonio Salae una folta delegazione delcomune oltre a rappresentatidi associazioni civiche e divolontariato del paese.

F. Ait.

e automedica, che ha prestato le prime cure al paziente; tra-sportato quindi in ambulanza all’ospedale di Gravedona, il giovane è stato sottoposto a tut-ti gli accertamenti del caso: gli sono state riscontrate escoria-zioni al viso e traumi non im-portanti.

Le sue condizioni, insomma,non sono affatto gravi. Per i ne-cessari rilievi sono interventi sul luogo dell’incidente anche i carabinieri della Compagnia di Menaggio.

Grande spavento per il gio-vane di 19 anni ma conseguenzeper fortuna meno gravi di quan-to non sembrasse all’inizio.G. Riv.

due ruote, che risiede a Dasio, frazione di Valsolda, si è scon-trato con un pick-up che, al mo-mento dell’arrivo dei soccorsi, non era più sul posto. Chi si sia trattato di uno scontro e non diuna semplice caduta, tuttavia, risulta accertato in base anche atestimonianze raccolte dalle forze dell’ordine.

L’incidente si è verificato at-torno alla 1.30 e sul posto è in-tervenuto il personale della Croce Azzurra, con ambulanza

PorlezzaEscoriazioni al volto

e traumi non gravi

per il giovane di 19 anni

nell’incidente sulla Regina

Incidente con un gio-vanissimo motociclista coin-volto, l’altra notte, lungo la sta-tale Regina a Tavordo.

All’altezza dell’incrocio neipressi del Banco di Lezzeno il diciannovenne alla guida delle

In moto contro pick upRagazzo all’ospedale

90 anni dopo una breve ma-lattia all’ospedale di Sondrio.

Carla Soldati Sala avevaaperto insieme al marito ilbar ristorante «Da Carla» ne-gli anni sessanta.

Aveva continuato la nuovaattività nella piazza centraledel paese anche dopo la mor-te improvvisa del marito av-venuta proprio il giorno del-l’inaugurazione del nuovo ri-storante.

Era stata tra i fornelli fino

PonnaAveva aperto il bar

«Da Carla» insieme

al marito

negli anni Sessanta

In tanti si sono ritro-vati ieri pomeriggio nellachiesa parrocchiale di SanGiacomo a Ponna Sopra perdare l’estremo saluto a nonnaCarla, l’ultima ristoratricedel paese deceduta all’età di

Era l’ultima ristoratriceIn tanti all’addio a Carla

avuto una gran passione per lelingue straniere e subito dopola maturità scientifica con in-dirizzo linguistico è partita perHonolulu, dove ha frequenta-to un corso di specializzazionein lingua inglese, ottenendo lacertificazione di competenzalinguistica C2. Ora ha iniziatouna collaborazione professio-nale con un’agenzia milaneseche si occupa di traduzioni etiene anche corsi di lingua ita-liana per stranieri».

lei – afferma papà Marco – Aldi là del prestigioso riconosci-mento, mia figlia avrà l’oppor-tunità di partecipare a un ma-ster in “Global marketing, co-municazione & made in Italy”organizzato dalla FondazioneItalia - Usa per favorire l’inse-rimento nel mondo del lavoroe la carriera di giovani neolau-reati che abbiano conseguito ilmassimo dei voti in disciplinedi interesse per la Fondazionestessa. Veronica ha sempre

23 anni e vive a Dongo. Si è lau-reata, di recente, con il massi-mo dei voti in mediazione lin-guistica e interculturale al-l’Università dell’Insubria e haottenuto dal Ministero dellacultura di Madrid la certifica-zione Dele Nivel C2, che atte-sta la il massimo livello di pa-dronanza linguistica e cono-scenza della cultura spagnola.

Per i famigliari, ovviamen-te, è motivo di grande soddi-sfazione: «Siamo orgogliosi di

DongoLaureata in mediazione

linguistica e interculturale

Oggi a Roma per ricevere

il riconoscimento

Grazie al profitto sco-lastico, oggi presenzierà allaCamera dei deputati per rice-vere un attestato di merito;avrà quindi diritto a partecipa-re a un master.

Lei è Veronica Minoja, ha

Veronica è la migliore all’UniversitàAlla Camera per ricevere l’attestato

Il sogno della giovane alto-lariana è quello di riuscire a in-serirsi sempre più nell’ambitolinguistico, con traduzioni, in-terpretariato e insegnamentodelle lingue.

A breve si trasferirà a Lon-dra per fare nuove esperienzeprofessionali collaborandocon agenzie locali che si occu-pano di traduzioni.

Tanta passione per le linguenon le impedisce di coltivarealtri hobby: Veronica, infatti,suona con profitto la chitarraclassica, dopo aver frequenta-to per nove anni i corsi del-l’istituto civico musicale AltoLario, ed è anche un’appassio-nata di snowboard, che praticasulle nevi di Madesimo. Gianpiero Riva

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4 Mondo LA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

sia possibile che Mosca abbia inmano materiale che scotta per ricattare il presidente Usa. «Non so se l’attuale presidente èstato con delle prostitute che urinavano una sull’altra», ha detto Comey: «È possibile, ma non lo so». «Comey? Disonesto e non credibile», è stata la repli-ca della Casa Bianca.

Il fuoco incrociato su Trumparriva in coincidenza con l’udienza cruciale a New York per decidere se il materiale se-questrato a Michael Cohen, av-vocato e custode di tutti i segretiTrump, comprese le sue rela-zioni sessuali, può essere utiliz-zato o meno dall’Fbi nell’in-chiesta sul legale, indagato per frode bancaria e violazione del-la legge elettorale.

avrebbe mai immaginato di scrivere un libro, ma dopo il suolicenziamento ha voluto farlo per essere utile soprattutto ai giovani, per far capire loro in che fase sta vivendo il Paese. «Èun momento pericoloso», so-stiene, tornando a paragonare Trump a «una foresta in fiam-me», oltre che a un boss della mafia: «Può fare enormi danni ai valori fondanti del nostro Pa-ese come la verità». «E non puòessere presidente degli Usa qualcuno che non riflette i no-stri valori, quelli in cui credono repubblicani e democratici». L’ex numero uno Fbi quindi rin-cara la dose definendo Trump «un bugiardo seriale» e uno chetratta le donne «come carne». Comey sostiene quindi come

do parla di ostruzione della giu-stizia da parte di Trump: «Cer-tamente c’è qualche prova», af-ferma. E alla domanda se il rife-rimento sia a quando il tycoon chiese di porre fine alle indaginisull’ex consigliere alla sicurezzanazionale Michael Flynn, Co-mey risponde: «Può darsi». Pro-prio l’ex capo del bureau inve-stigativo potrebbe essere il te-stimone principe se Mueller dovesse sollevare il caso in futu-ro. Comey spiega che non

sano come macigni le parole dell’ex numero uno dell’Fbi, Ja-mes Comey, per la prima volta in tv da quando è stato licenzia-to dal tycoon, nel maggio del 2017. In una attesissima intervi-sta alla Abc per promuovere il suo libro di memorie Comey sferra uno degli attacchi più du-ri che si ricordino verso un pre-sidente in carica. Con un affon-do anche sul fronte delle indagi-ni condotte dal procuratore speciale Robert Mueller, quan-

Stati Uniti

Durissimo attacco

dell’ex numero uno Fbi Comey

«Donald non incarna

i valori della nostra nazione»

Donald Trump è «mo-ralmente inadeguato per fare il presidente degli Stati Uniti» e costituisce «un pericolo» per il Paese: perché non ne incarna i valori fondanti e perché è ricat-tabile da parte della Russia.Pe-

«È moralmente inadeguato a fare il presidente Usa»

James Comey ANSA

Sottomarino nucleareimpiegato nell’attaccofece tappa a Napoli

Sei degli oltre 100 mis-sili che hanno colpito la Siria so-no stati lanciati da un sottomari-no nucleare americano disloca-to nel Mediterraneo che, alcune settimane prima, si trovava in rada a Napoli.

Una circostanza stigmatizza-ta dal sindaco Luigi De Magi-stris, secondo cui il transito di

questo tipo di mezzi a Napoli «non è gradito e non deve essereautorizzato». De Magistris ha reso noto di aver inviato al co-mandante della Capitaneria di Porto di Napoli una nota riguar-dante la presenza in rada, il 20 marzo, del sottomarino ameri-cano a propulsione nucleare «John Warner», che si è fermato

a 3 miglia nautiche (equivalenti a circa 6 chilometri) dall’imboc-catura del porto. Nella lettera il sindaco ricorda che nel 2015 il Comune ha approvato, su sua iniziativa, una delibera che di-chiara il Porto di Napoli «area denuclearizzata», scrive il sin-daco, chiedendo che simili si-tuazioni non si ripetano.

Nella nota di De Magistrisnon si fa riferimento alla parte-cipazione del John Warner al-l’attacco in Siria. Circostanza però emersa pochi minuti dopo. Del resto è stato lo stesso Penta-gono a rendere pubblici foto e vi-deo del lancio di Tomahawk da parte di questo nuovo sottoma-rino (sarebbe stato il suo battesi-mo del fuoco). Il fatto che il sot-

tomarino, dopo la sosta a Napoli,abbia poi partecipato all’attacco «rafforza ancora di più la giu-stezza della nostra delibera – af-ferma De Magistris –. Ora, ha ag-giunto, «spetta ad altre autorità tradurre in atti efficaci la volon-tà politica e istituzionale mani-festata dalla città». Rassicura-zioni arrivano dal comandante della Capitaneria di Porto di Na-poli, l’ammiraglio Arturo Farao-ne, il quale ricorda che allo stato attuale «non è consentito l’in-gresso in porto a unità a propul-sione nucleare» e che, in ogni ca-so, l’autorità marittima si è limi-tata a disciplinare la navigazio-ne nell’area una volta ricevuta dalla Difesa comunicazione del-la presenza del John Warner».Il sottomarino nucleare Usa John Warner era a Napoli il 20 marzo ANSA

«Uso di armi chimiche Siria e Russia frenanoil lavoro degli ispettori»

NEW YORK

UGO CALTAGIRONE

Dopo la pioggia dimissili, ora sulla Siria è unaguerra di nervi.

Gli ispettori dell’Organizza-zione internazionale per laproibizione delle armi chimi-che (Opac) sono arrivati da duegiorni a Damasco ma sono an-cora bloccati, impossibilitati asvolgere il loro lavoro. Per farlodovrebbero accedere a Duma,il sobborgo della capitale siria-na colpito il 7 aprile scorso dalpresunto attacco chimico sfer-rato dalle forze del presidenteBashar al Assad. E lì dovrebbe-ro raccogliere quei campionibiologici e quelle testimonian-ze necessarie per stabilire laverità su quanto accaduto. Apartire dall’uso o meno di armiletali imbottite di gas come il

L’accusa. Gli incaricati Opac non hanno il permessodi andare a Duma. Macron: «Ho convinto io Trump a non ritirarsi». Poi fa retromarcia, smentito dalla Casa Bianca

cloro e il sarin. Prima di doma-ni però non potranno farlo, se-condo quanto ha affermato ilministero della Difesa russo.

Così, mentre i presidenti diUsa e Francia, Donald Trumped Emmanuel Macron, litiga-no sulla durata dell’impegnoUsa nel Paese mediorientale, efonti militari israeliane am-mettono per la prima volta (alNew York Times) di avere at-taccato la base T4 di Tayfur inSiria – da cui era partito undrone armato iraniano controlo Stato ebraico –, sul campo èuna ridda di accuse incrociate.«Le forze siriane e russe impe-discono agli esperti dell’Opacdi operare», denuncia La GranBretagna, avanzando il sospet-to che a Duma – strappata airibelli dalle forze di Damasco eormai presidiata da russi e si-riani – ci sia chi vuole far spari-re del tutto le tracce degliagenti chimici usati. Quelli cheavrebbero provocato la morteper soffocamento e asfissia dialmeno 70 persone e l’intossi-cazione di altre 500, tra cuimoltissimi bambini. Gli stessivertici dell’Opac spiegano cheMosca e Damasco stanno ri-

tardando la missione perchéritengono che al momento nonci siamo le condizioni di sicu-rezza per operare, in un’areaancora non del tutto stabiliz-zata. Accuse e sospetti vengo-no però decisamente rispeditial mittente dal ministro degliEsteri di Mosca Sergei Lavrov,che anzi assicura la massimacooperazione con gli ispettori,garantendo mezzi di trasportospeciali e sicurezza garantitadalla polizia militare russa:«Non abbiamo in alcun modomanomesso il sito del presun-to attacco chimico e non inten-diamo in alcun modo ostacola-re le indagini», spiega, mentredal suo ministero si sostieneche il mancato ingresso degliesperti a Duma finora sia do-vuto alla mancata autorizza-zione da parte del dipartimen-to alla sicurezza del segretaria-to dell’Onu. Una versione cheperò viene seccamente smen-tita dal portavoce del Palazzodi vetro, Stephane Dujarric:«Gli ispettori hanno tutte leautorizzazioni necessarie e listiamo sostenendo in tutto eper tutto».

Intanto il presidente fran-

cese fa infuriare DonaldTrump affermando in un’in-tervista in tv di aver «convin-to» lui il tycoon «che era neces-sario rimanere a lungo in Si-ria». Secca la smentita dellaCasa Bianca: «La missione Usain Siria non è cambiata e il pre-sidente è stato chiaro nel direche vuole un ritorno a casa del-le truppe Usa il più presto pos-sibile», afferma la portavoceSarah Sanders, spiegando cheil tycoon vorrebbe invece unmaggior impegno militare e fi-nanziario degli alleati. Paroleda cui trapela tutta l’irritazio-ne di Trump e che costringonoMacron a una precisazione.

Saltano invece per ora lenuove annunciate sanzioniamericane alla Russia.

Le macerie di Duma dopo l’attacco delle forze di Assad. Finora accesso vietato agli ispettori Opac FOTO ANSA

Via libera anche a Macron

May superalo scogliodella Camera

Critiche, distinguo, qualche pole-

mica sull’ordine di fuoco dato

d’autorità dai governi, in scia ai

tweet di Donald Trump. Ma lo

scoglio parlamentare sui raid in

Siria è stato superato senza danni:

a Londra e a Parigi, per Theresa

May come per Emmanuel Macron.

A cose fatte e missili lanciati.

L’arena più calda è tutto sommato

la Camera dei Comuni britannica,

dove l’opposizione laburista ha

consistenza e la leadership del

vecchio pacifista Jeremy Corbyn

prova a farsi sentire. Ma la premier

conservatrice non cede di un

millimetro e l’assemblea, in mag-

gioranza, esprime al massimo un

po’ di disagio, non certo una ribel-

lione di massa. May giustifica

l’azione militare come «giusta e

proporzionata». Rivendica poi

l’asserito «successo» dei colpi

assestati, elencando i bersagli uno

per uno, e si aggrappa alle informa-

zioni concordanti di «fonti aperte e

d’intelligence» per definire «alta-

mente probabile la responsabilità

del regime» nel presunto attacco di

Duma senza aspettare le indagini

degli ispettori dell’Opac.

n Israele ammette l’attacco alla base di Tayfur: «Da lì partitidroni iraniani armati contro di noi»

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LA PROVINCIA

Cronache 5MARTEDÌ 17 APRILE 2018

ge nella sentenza, infatti, per la Corte non esistono prove che «Nearby Places sia stata svilup-pata in modo autonomo da Fa-cebook rispetto a Faround». Da qui, a detta dei giudici, la conse-guente «appropriazione paras-sitaria di investimenti altrui perla creazione di un’opera dotata di rilevante valore economico».Alla fine del 2016 il Tribunale, nella fase cautelare del procedi-mento, aveva anche respinto la richiesta di Facebook di sospen-dere l’esecutività della sentenzadi primo grado. È, invece, anco-ra in corso (con udienza fissata per oggi) davanti al giudice civi-le Silvia Giani il giudizio di pri-mo grado relativo alla quantifi-cazione del danno che avrebbe subito Business Competence dalle violazioni contestate a Fa-cebook.

Intanto, i media statunitensihanno dato conto che dal 2015 ilsocial network avrebbe speso 20 milioni di dollari, di cui 7,3 milioni solo nel 2017, per la «si-curezza» del suo amministrato-re delegato. In particolare, sa-rebbero circa 1,5 i milioni di dol-lari spesi per i viaggi di Zucker-berg su jet privati. Costi consi-derati, tuttavia, dal colosso «a stelle e strisce» «appropriati e necessari».

La sentenza

I giudici milanesi danno

ragione alla Business

Competence: «Copiata

app in modo parassitario»

Perde anche in appelloFacebook, nella causa civile in-tentatagli contro da una piccolasocietà dell’hinterland milane-se di sviluppo di software, la Bu-siness Competence, dalla quale il colosso statunitense dei socialnetwork ha copiato, secondo i giudici, un’applicazione che propone agli utenti bar e risto-ranti di loro interesse e vicini alluogo in cui si trovano. Giudici che hanno parlato, tra l’altro, di una vera e propria «appropria-zione parassitaria».

La Corte d’Appello civile diMilano, infatti, ieri mattina ha rigettato il ricorso avanzato dal-la società di Mark Zuckerberg e ha confermato «integralmen-te» la condanna inflitta nell’ago-sto 2016 per violazione del dirit-to d’autore e per concorrenza sleale. Il collegio della Sezione specializzata in materia di im-presa, presieduto da Amedeo Santosuosso, ha anche stabilito che il gigante californiano dovràversare 1.750 euro di spese pro-cessuali all’azienda di Cassina de’ Pecchi, nel Milanese.

Nell’ottobre 2012, l’aziendaitaliana aveva ideato e lanciato la app Faround e poi poco menodi due mesi dopo, nel dicembre dello stesso anno, il social network di Zuckerberg aveva proposto agli utenti di scaricarela sua Nearby. Un’applicazione quest’ultima che, però, per Bu-siness Competence, che ha de-ciso di portare in Tribunale il colosso Usa, è identica alla pro-pria per «concept e format», ad eccezione soltanto degli aspetti grafici. Una tesi condivisa sia dai giudici civili di primo grado che da quelli d’appello che han-no confermato la condanna in-flitta dal Tribunale. Come si leg-

Mark Zuckerberg ANSA

ROMA

La produttività del-l’economia italiana, misura del-l’efficienza del sistema Paese, ri-parte. Nel 2017 sfiora un punto percentuale di crescita, inver-tendo la rotta rispetto al «rosso»registrato l’anno precedente. In effetti era da tempo che l’indice appariva debole, tanto che il rialzo messo ora a segno (preci-samente +0,9%) risulta il più al-to da sette anni. Ma quel che più conta è la performance della produttività del lavoro, da sem-pre considerata una zavorra: l’anno scorso è cresciuta dello 0,7% dopo un 2016 nero, in cui aveva perso addirittura un pun-to. A tenere il conto è l’Istat, che in primavera, come ogni anno, aggiorna le serie. Dati che, sta-volta, girano a favore.

D’altra parte, il mercato dellavoro è in ripresa e la conferma arriva anche dall’Ocse. L’orga-nizzazione parigina indica la Pe-nisola tra gli stati membri più virtuosi nel contrasto alla disoc-cupazione. Certo, molto dipen-de dal livello da cui si parte. E l’Italia, come Grecia e Spagna, resta annoverata tra i Paesi doveil fenomeno dei senza posto rag-giunge i picchi più elevati. Ma infatto di produttività del lavoro loStivale non era messo meglio, anzi. Al netto dell’ultimo exploit, negli ultimi venti anni lacrescita era rimasta pressoché piatta, con valori che ci vedeva-no fanalino di coda a livello eu-ropeo. Ecco che l’aumento emerso ora appare come il più forte dal 2013. A rafforzarsi è an-che l’input che arriva dalle mac-chine, o meglio dal fattore capi-tale. In questo caso l’anno prece-dente non si erano registrati va-lori negativi ma il 2017 consegna

Facebook perde pure in appello la causacon azienda italiana

L’Istat: la spinta del lavoro fa ripartire la produttivitàI dati 2017. Più 0,9 per cento il dato migliore degli ultimi sette anniNegli ultimi venti anni l’Italia era diventata fanalino di coda dell’Ue

comunque un miglioramento (dal +1,0% al +1,4%). Il segno me-no resta invece davanti all’indi-catore relativo alla tecnologia, (-0,8%) ma almeno la caduta ral-lenta (era -2,9%). La conseguen-za è che la produttività totale, il valore aggiunto realizzato ri-spetto ai mezzi impiegati, alza latesta. Insomma, progresso c’è stato. Tante sono le leve che pos-sono avere inciso: dalle innova-zioni digitali all’evoluzione delletecniche manageriali, passando per gli avanzamenti della cono-scenza.

Probabilmente anche la con-sapevolezza che la bassa produt-tività pesava come un macigno ha portato a guardare in modo diverso al problema. Ad oggi ammonta a 31.690 il numero dei

contratti aziendali o territoriali che hanno beneficiato della de-tassazione dei premi di produt-tività (con un’aliquota agevolataal 10%). A monitorarne l’anda-mento è il ministero del Lavoro, precisando che i contratti «atti-vi», in vigore, sono 9.952. La pra-tica sembra però ad esclusivo appannaggio del Nord, che rac-coglie il 78% dei casi. Anche gli incentivi Industria 4.0 potreb-bero avere esercitato un effetto, ma il bonus sul salario di produt-tività è la misura con l’impatto più diretto. Tanto che la Cisl av-verte come dal prossimo esecu-tivo non si accetteranno passi indietro: «Chiederemo – dice Luigi Sbarra – di dare assoluta stabilità e continuità» alla de-tassazione.

n Il mercato dell’occupazione, in ripresa, ha fatto da traino. I vantaggi dell’innovazione

n Ben 31.690 contratti aziendali o territoriali hanno beneficiato della detassazione

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6 Italia LA PROVINCIA

MARTEDÌ 17 APRILE 2018

Migranti, il giudicedissequestra la navedell’Ong spagnola

RAGUSA

MIMMO TROVATO

La nave Open Arms,dell’Ong spagnola ProActiva,ha «agito per stato di necessi-tà» perché «il soccorso non siesaurisce col mero recupero inmare dei migranti, ma devecompletarsi e concludersi conlo sbarco in un luogo sicuro, co-me previsto dalla Convenzionedi Amburgo del 1979».

Lo scrive il gip di Ragusa,Giovanni Giampiccolo che hadisposto il dissequestro del-l’imbarcazione, ormeggiata alporto di Pozzallo dal 18 marzoscorso dopo il salvataggio di218 migranti. La Procura di-strettuale di Catania, che avevadisposto il sequestro, ha inda-gato il comandante Marc ReigCreus, il capo missione AnaIsabel Montes Mier, e il coordi-natore generale dell’Ong, Ge-rad Canals, per traffico di im-migrazione clandestina e asso-ciazione per delinquere. Se-condo l’accusa l’obiettivo degliindagati sarebbe stato quello disalvare migranti e portarli inItalia, senza rispettare le nor-me, anzi violandole sciente-mente: intervenendo al posto

Ragusa. L’imbarcazione bloccata a Pozzallo dopo aver salvato 218 persone. La Procura: agì in stato di necessità«Il soccorso non si esaurisce col mero recupero in mare»

della guardia costiera libica enon chiedendo un porto sicuroa Malta. Una tesi parzialmentecondivisa dal gip Nunzio Sar-pietro, che ha confermato il se-questro, ma che, ritenendo nonsussistere il reato associativo,ha trasmesso gli atti a Ragusa.

Ora il gip di Ragusa parte daun presupposto: un luogo sicu-ro è quello «dove la vita dellepersone soccorse non è più mi-nacciata e dove è possibile farefronte ai loro bisogni fonda-mentali, come cibo, riparo ecure sanitarie». E «manca laprova anche della sussistenzadi Place of safety (Pos) in terri-torio libico in grado di acco-gliere i migranti soccorsi in ac-que Sar di competenza, nel ri-spetto dei loro diritti fonda-mentali». E così «la scriminan-te dello stato di necessità rima-

ne in piedi». Il gip tratta anchela mancata richiesta da partedella nave dell’Ong a Malta diun porto sicuro. Un fatto che,per il giudice, «può dirsi accer-tato» nonostante fosse stato«segnalato dai Mrcc di Madride Roma». Per il gip però ci sa-rebbe stata «una situazione difluidità e incertezza, suscetti-bile di riflettersi sul dolo» per-ché «non si dispone di alcunainformazione di una effettiva econcreta disponibilità di Maltaad accogliere i migranti in ag-giunta al soccorso emergenzia-le della donna e della sua crea-tura».

«Ciò che – scrive il gip –avrebbe permesso lo sbarco aMalta ed evitato, in concreto,l’ingresso dei migranti in ac-que Sar italiane e il conseguen-te obbligo dell’autorità italianaa fornire un Pos». Quest’ultimopassaggio è la tesi delle Procu-re di Catania e Ragusa e del gipetneo, perché manca, ritengo-no, «la controprova di un “no”ufficiale dall’Isola dei cavalie-ri». E sarà uno dei temi dellacontrapposizione accusa-dife-sa. Lo sanno gli stessi legali, gliavvocati Rosa Emanuela Lo

Faro e Alessandro Gamberini:«Siamo felici per una decisioneche ritenevamo scontata, maabbiamo vinto una “battaglia”,la guerra legale continuerà...».

Il dissequestro genera rea-zioni contrapposte: per EmmaBonino «è stato confermato lostato di necessità dell’Ong»,per Possibile e Leu «è una bellanotizia», come lo è per il sinda-co di Pozzallo, Roberto Amma-tuna: la nave «ritornerà a svol-gere la propria opera meritoriaa favore dei migranti».

Disco rosso dalla Lega: perAlessandro Pagano «è una no-tizia scandalosa» e per RobertoCalderoli «da oggi tutte le naviOng sono autorizzare a portarequi decine di migliaia di immi-grati clandestini».

Open Arms, la nave dell’Ong spagnola Pro Activa sequestrata il 18 marzo nel porto di Pozzallo FOTO ANSA

Caso Bardonecchia

Ministrofrancese tenta il disgelo

Prove di «pace» tra Italia e

Francia dopo l’incidente diplo-

matico e giudiziario del 30

marzo scorso, quando cinque

doganieri francesi armati sotto-

posero un migrante nigeriano ad

un prelievo delle urine in un

locale in uso alla Ong

Rainbow4Africa a Bardonecchia,

in territorio italiano dunque. Il

ministro francese dei Conti

pubblici, Gerald Darmanin, ha

incontrato ieri a Roma i ministri

Pier Carlo Padoan e Marco Min-

niti. Secondo quanto riferito

dall’ufficio di Darmanin alla

France Presse, il viaggio ha

l’obiettivo di «superare il deplo-

revole incidente avvenuto a fine

marzo alla frontiera di Bardo-

necchia per ripristinare la coo-

perazione doganale e riprender-

la in buone condizioni». All’ordi-

ne del giorno, poi, anche «le

questioni della riforma dello

Stato in Francia e in Italia e la

cooperazione economica tra i

due Paesi». Né il Viminale né gli

altri ministeri hanno emesso

comunicazioni ufficiali dopo la

visita di Darmanin.

n Per l’accusa violòle leggi portandoi naufraghi in Italia senza aver tentatodi sbarcarli a Malta

Stato-mafia, ultimo appello di Mancino: «Non ho mai mentito»PalermoL’ex ministro ha preso

la parola per giocarsi l’ultima

carta: «Non è vero quanto

sostenuto da Martelli»

Prende la parola per «giocarsi» l’ultima carta di una difesa che sostiene da 5 anni. Si rivolge alla Corte d’assise di Paler-mo che dovrà emettere la senten-za e ripete quel che da sempre vadicendo: lui la mafia l’ha combat-tuta senza arretrare mai. Nicola

Mancino, ex ministro democri-stiano, è l’unico imputato del pro-cesso sulla cosiddetta trattativatra pezzi dello Stato e Cosa nostraa rivolgersi ai magistrati prima della camera di consiglio che deci-derà le sorti del dibattimento.

«Ho sofferto in tutto questoperiodo e soffro ancora pur essen-do consapevole di avere sempredetto la verità», dice respingendol’imputazione per cui è finito a giudizio: l’avere mentito davantiai giudici che processavano il suoattuale coimputato, il generale

Mario Mori, per favoreggiamentoal boss Bernardo Provenzano. Ungiudizio «clone» rispetto a quelloin corso sulla trattativa concluso-si con l’assoluzione dell’ufficiale.Il reato che si contesta a Mancinoe per cui i pm hanno chiesto la condanna a 6 anni è dunque la falsa testimonianza. Altra cosa rispetto alla minaccia a Corpo po-litico dello Stato e al concorso inassociazione mafiosa contestateagli altri imputati: i boss LeolucaBagarella e Nino Cinà, MassimoCiancimino, Marcello Dell’Utri,

il pentito Giovanni Brusca e gli exvertici del Ros. Mancino avrebbedetto il falso, negando che l’alloraGuardasigilli Claudio Martelli, già nel ’92, gli avesse accennato aisuoi dubbi sull’operato dei carabi-nieri di Mori e sui suoi rapporti con il sindaco mafioso Vito Cian-cimino. «Non ne abbiamo mai parlato», ha sempre detto Manci-no, smentendo il collega di gover-no. «E non capisco perché tra mee Martelli si debba credere a lui»,ribadisce. In effetti sulla discor-danza tra le testimonianze un tri-

bunale si è già pronunciato, solle-vando dubbi forti sulla ricostru-zione dell’ex Guardasigilli. Ma questo non è bastato a «salvare»l’ex ministro dell’Interno messo,secondo i pm, alla guida del Vimi-nale perché fautore di una lineapiù soft verso la mafia rispetto alsuo predecessore Vincenzo Scot-ti. Una scelta che, per l’accusa, rientrava tutta nella trattativa in-tavolata dallo Stato, tramite il Rosdi Mori, e fatta di concessioni e impunità ai boss in cambio dellafine della stagione stragista.Nicola Mancino ANSA

conto; abbiamo dimostrato chela città si può ribellare da un momento all’altro. Non metta-no ulteriormente alla prova la nostra pazienza». Ripercor-rendo la vicenda, quando nel 2009 le tasse furono sospese per 18 mesi per aiutare il terri-torio colpito dal sisma, Lolli haricordato: «Ci hanno chiesto la restituzione già in passato, ma dopo una mobilitazione impor-tante a Roma e con il blocco dell’autostrada abbiamo otte-nuto una proroga di 6 mesi. Scesi nuovamente in piazza ab-biamo ottenuto una restituzio-ne dilazionata in 10 anni con l’abbattimento del 60 per cen-to. Siamo persone serie. Non chiediamo condoni, ma siamo pronti a tornare a Roma».

persone ad ascoltare il sindaco,Pierluigi Biondi, e il vice presi-dente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli. Imprenditori, commercianti, operai, studentihanno detto: «Non ci fidiamo della proroga di 4 mesi, decisa dal governo uscente, dell’effi-cacia delle cartelle, la questio-ne deve essere risolta dal nuovogoverno che deve accollarsi l’infrazione comunitaria».

«Si leva la voce di un interopopolo disposto a lottare – ha gridato il sindaco – Credo che ilgoverno non possa non tenerne

pea: in 5 mila hanno sfilato nel centro storico dell’Aquila, an-cora segnato dalla distruzione del terremoto del 6 aprile 2009,per dire no a «cartelle esatto-riali milionarie inique e assur-de, destinate a provocare un al-tro terremoto, dopo quello del 2009».

Il serpentone umano, conbandiere neroverdi e un grandestriscione con lo slogan «no al terremoto fiscale», è arrivato intorno alle 12 alla Villa Comu-nale dove le forze dell’ordine hanno stimato oltre tremila

La manifestazioneNel mirino della protesta

la scelta della Commissione

europea: stop alle cartelle

esattoriali inique e assurde

La città e il territorio hanno risposto all’appello di istituzioni e forze sociali, eco-nomiche e produttive, a scen-dere in piazza contro la restitu-zione delle tasse sospese a circa350 imprese e professionisti per circa 100 milioni di euro de-cisa dalla Commissione euro-

Sisma, in 5 mila in corteo all’Aquilacontro la restituzione delle tasse

capiscono che il piccolo (10 chilidi peso) ha bisogno di un tra-pianto urgente e si scopre che non ci sono organi disponibili. Ilpapà accetta di donare il lobo si-nistro del suo fegato e lo staff delprofessor Cillo ottiene il via libe-ra dal Ministero della Salute pereseguire l’operazione. Padre e fi-glio sono stati dimessi dopo unabreve degenza e stanno bene. A Padova non è il primo caso di do-nazione da vivente: nel 1997 un ferroviere croato donò parte delsuo fegato al figlio malato di tu-more, salvandolo.

Padova

Dona un quarto del suo fegato al figlio di un anno e losalva. È successo a Padova, comeriportava ieri il Gazzettino, nel Centro di chirurgia epatobiliaree trapianti di fegato dell’Aziendaospedaliera diretto dal profes-sor Umberto Cillo, dove nel 2017 sono stati realizzati 109 trapianti da donatore cadavere euno da donatore vivente, quello del padre che si è sacrificato per il figlio malato di atresia biliare. Tutto iniziato quando i sanitari

Dona un quarto di fegatoal figlioletto e lo salva

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LA PROVINCIA 7MARTEDÌ 17 APRILE 2018

di ALBERTO KRALI

di Firenze. Si chiede di affidare agli educatori dellescuole materne, delle elementari, delle mediel´insegnamento di educazione alla cittadinanza.Una prassi che in molti Paesi europei e in Americaé avviata da tempo. Si tratta solo di insegnare albambino che la carta non si butta per terra. Nientedi rivoluzionario solo l´acquisizione di abitudiniche rimangono nel tempo. Se il piccolo scolarodella materna si abitua a rispettare il bene comunegià all´asilo, tutto si semplifica. L´uovo di Colombo.Un gruppo di scolari italiani in visita di scambioin Germania si trova in imbarazzo quando salesu un autobus. La gente parla a bassa voce esembra di essere in chiesa. Questioni di abitudine,ma il viaggiatore che vuole leggere sul treno inGermania lo può fare mentre in Italia gli riescepiù difficile. Parlare al telefono come se si fossea casa propria è prassi comune. Del resto per far passare l´abitudine alla cinturadi sicurezza in auto ci sono voluti i dissuasoriacustici. E parlare con il cellulare al volante diven-ta meno frequente per merito di Bluetooth . Latecnologia aiuta a rispettare le regole. Ed è forsea causa di questa vocazione alle ragioni della rete

segue da pagina 1

IL VOTO TESO DEL ’48, QUANDO VINSE BARTALI

Il tweet del giorno

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di EMILIO MAGNI

bambino di dieci anni e di quegli avvenimenti ho ancora in me ricordi, anche se vaghi, però con qualcheemozione che mi porta a sorriderci su.Ovviamente non comprendevo niente di quell’atmo-sfera pesante, opprimente, carica di tensioni e di contrasti anche feroci. Io c’ero, e i ricordi di quandosi era bambini sono sempre belli, o perlomeno senzatristezze. A scuola non cogliemmo alcunché di quellebattaglie perché la maestra, mi ricordo, non ci dissemai nulla. Mi meravigliavano molto invece e mi pia-cevano tutte quelle automobili, in gran parte Topoli-no Fiat, che giravano per le strade tutte coperte di manifesti colorati con l’altoparlante che gracchiavaslogan di cui non riuscivo a capire niente. In casa invece se ne parlava e molto. Il papà, operaio tessile,

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che non aveva mai preso la tessera del fascismo, brancolava verso incerte simpatie socialiste. Figuria-moci la mamma. Mi ricordo la mamma che entravaa piè pari, alzando parecchio la voce, nei conversarimessi in campo dal papà. Urlava, e come urlava la mamma, che i comunisti non avevano cuore. In Gre-cia rapivano i bambini e le bambine e li portavano neicampi di concentramento per, dicevano loro, riedu-carli lontani dalle loro famiglie. Insegnavano loro aessere comunisti e a non credere più in Dio. Lo avevadetto il parroco durante la predica della messa gran-de. Quando raccontava queste cose, strepitando e piangendo, la mamma mi stringeva a lei. Sicuramenteanche il papà deve aver votato Dc.Ripensando a quelle elezioni di 70 anni fa e agli argo-menti così forti come quello del rapimento di migliaiadi bambini, e alla probabilità di finire tutti noi italianisotto i terribili baffoni di Stalin, viene da sorridereun po’nel fare confronti con le attuali battaglie politi-

che. Cosa avrebbe detto la mamma davanti alle varieperformances degli attuali leader? Di sicuro se ne sarebbe fregata tranquillamente. Al massimo avreb-be dichiarato: «Scegliamo il meno peggio». «Impossi-bile, tutti peggio uguali», forse avrebbe risposto il papà.La storia dei comunisti greci che rapivano i bambini(realtà accadute veramente e durate a lungo, comesi è potuto ricostruire in seguito) mi rimase dentro,proprio come uno fantasma crudele, ancora per qual-che anno. Ogni volta che vedevo una bandiera rossacon la falce e martello pensavo ai bambini e alle bambine elleniche sottratte alle loro famiglie e rin-chiusi in orrendi collegi per diventare “uomini nuo-vi”, ubbidienti a Stalin, come leggemmo anni doponelle cronache di quei tempi.Ho però ancora tanti altri ricordi di quel fatidico 1948,anno in cui per la prima volta vidi il mare: a Genovadove andai in treno con la mamma dai nostri parenti

che possedeva una seconda casa vicino alla spiaggia,a Priaruggia. Dal treno vedevo le ciminiere con la faccia di Garibaldi. Chiesi il perché a un signore sedu-to vicino. Mi disse che Garibaldi era stato il simbolodei Fronte Popolare durante la campagna elettoraleche c’era stata qualche mese prima. Non capivo il perché di Garibaldi simbolo politico comunista quando la maestra ci aveva detto che era stato l’eroeche aveva fatto l’Italia. Non ottenni spiegazioni.Il 14 luglio eravamo a Priaruggia e le autorità ci disse-ro che invece di andare in spiaggia dovevamo starechiusi in casa perché avevano sparato a un grande personaggio politico. A Genova in centro c’era unasommossa con spari, morti e feriti. Ma me la svignailo stesso e come altri giorni andai dal parrucchieread ascoltare la radio che trasmetteva il Tour de Fran-ce. Ebbi quindi in diretta la vittoria di Gino Bartali.Il giorno dopo potemmo andare al mare, a Genovala sommossa popolare era finita.

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e quindi del computer che i 5 Stelle hanno questapropensione ad esaltare le regole. Perché la tec-nologia aiuta ma al contempo chiede rispetto. Sesi vuole inserire un indirizzo e-mail si deve stareattenti ai punti, ai trattini, alle virgole. Con ilcomputer si può fare molto ma se non si rispettala procedura il risultato non si ottiene. La nostrasocietà è sempre più orientata al risultato. Perconseguirlo occorre rispettare un procedimento,avere degli automatismi. I rifiuti possono esseresmaltiti in modo efficace se i cittadini rispettanole procedure e fanno raccolta differenziata. L´in-quinamento si abbatte se si diminuisce la disper-sione termica degli appartamenti. Se si ricorreal mezzo pubblico. Il quale a sua volta esige chesi paghi il biglietto per evitare che la società ditrasporti vada in perdita. La nostra convivenza è sempre più orientata dalleregole. Per una bici o un´auto a condivisione nellegrandi città occorre registrarsi ed adeguare ilnostro comportamento alla tecnologia applicataal trasporto. Tutto questo fa sì che una societàmoderna per poter ben funzionare debba averedei codici di comportamento. Se non lo fa, nonprogredisce e quindi resta ai margini della civiliz-zazione. È quindi di significato che il primo partito italianoabbia fatto del rispetto delle norme della convi-venza civile il suo simbolo. La corruzione è il maleitaliano. È bene non farsi illusioni . Anche i 5Stelle hanno avuto i loro problemi e le loro con-traddizioni. Il loro mentore ha definito Rita LeviMontalcini non con i titoli propri riservati ad unascienziata di fama internazionale ed ha patteggia-to la causa per diffamazione. Non c´è solo Berlu-sconi sulla graticola del politicamente corretto.Ma resta il fatto che insegnare l´educazione civicaagli italiani rimane pur sempre un dovere. Meglio,una missione.

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