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Francesco Borromini

Date post: 14-Jan-2017
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STORIA DELL‘ARTE - FRANCESCO BORROMINI VITA OPERE: -Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane -Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza 1
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STORIA DELL‘ARTE -

FRANCESCO BORROMINI• VITA

• OPERE:-Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane

-Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza

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Francesco Borromini - Vita Francesco Castelli, meglio

conosciuto col nome di Francesco Borromini (Bissone, 27 settembre 1599 – Roma, 3 agosto 1667), è stato un architetto svizzero-italiano, operante quasi esclusivamente a Roma, tra i principali esponenti dell'architettura barocca.

Scalpellino presso la Fabbrica del Duomo di Milano, si trasferì in seguito a Roma, dove partecipò alla Fabbrica di S. Pietro fin dal 1619, guidata all'epoca da Carlo Maderno. Qui ebbe modo di studiare le opere antiche e quelle di Michelangelo, da allora grande modello dell'artista.

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Francesco Borromini - Vita Alla morte di Maderno fu aiuto di

Gianlorenzo Bernini nella costruzione del Baldacchino di San Pietro (e che tuttavia è noto solo come "baldacchino del Bernini"). Trovatosi da subito in contrasto con Bernini, il quale, acerbo allora di architettura, lo confermò quale primo assistente, delegandogli di fatto la resa progettuale e strutturale delle proprie idee e disegni, cominciò la sua attività autonomamente con la realizzazione del progetto per la chiesa e il chiostro di San Carlo alle Quattro Fontane detta il San Carlino.

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Francesco Borromini - Vita

Ma il suo carattere depressivo, e la crescente frustrazione che gli derivava dai successi del rivale, oltre ad una serie di eventi negativI (come appunto la diatriba con Innocenzo X), lo spinsero al suicidio. Fu infatti trovato morto a Roma il 3 agosto 1667, dopo essersi gettato contro una spada.

Borromini ci viene descritto come una persona solitaria, impulsiva, melanconica e dal carattere molto irascibile. In vita, sofferse molto della rivalità col Bernini, più solare e predisposto ai rapporti umani, anche se, sul piano della carriera e della considerazione, Borromini riuscì pur sempre a godere del mecenatismo di papa Innocenzo X. GIAN LORENZO BERNINI FRANCESCO BORROMINI

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OPERE Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane

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OPERE Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane

La chiesa è dedicata a Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, ma è soprannominata San Carlino per le sue ridotte dimensioni.  L’ordine dei Trinitari gli commissionò un nuovo convento con annessa chiesa, dove già da un secolo c'era una piccola cappella.

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Borromini doveva adattare la chiesa a due importanti necessità:

-il costo minore possibile, in quanto i frati

non disponevano di molto denaro; -il massimo sfruttamento del poco spazio a disposizione. La chiesa e l'intero complesso conventuale

possono dirsi massimi esponenti dell'architettura barocca, poiché sono caratterizzati dalle dimensioni sorprendentemente piccole e la semplicità dei materiali, conformemente anche con la regola e la spiritualità dei frati di origine spagnola dell'ordine dei Trinitari

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OPERE Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane IL CHIOSTRO

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OPERE Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane IL CHIOSTRO Il minuscolo chiostro ha pianta mistilinea derivata da un

ottagono: gli ambienti si suddividono su due ordini di loggiati.

Quello inferiore è composto da serliane, che diventano convesse agli angoli, mentre quello superiore, ornato da semplici colonne, è abbellito da una balaustra a eleganti pilastrini triangolari dritti e rovesci realizzata nel 1644. Diapositiva 10

In questo modo, con grande raffinatezza nelle linee, Borromini riesce a dare, come poi nella chiesa, un senso di accoglienza, togliendo la sensazione di oppressione che deriverebbe dalle esigue dimensioni dell'ambiente. Il tema dell'ottagono è presente anche nei capitelli del secondo ordine di colonne e nella vera del pozzo che completa la visione del chiostro. Diapositiva 10

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OPERE Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane LA CHIESA

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OPERE Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane LA CHIESA La chiesa è a pianta mistilinea e le parti corrispondenti ai vertici sull'asse

maggiore sono concluse da absidi semicircolari;  Diapositiva 13

La cupola è costruita in laterizio.

Quattro arconi riconducono alla perfetta imposta ovale della cupola incisa da un profondo cassettonato nel quale si alternano forme diverse (ottagoni, esagoni, croci) componendo un disegno molto particolare illuminato da due finestre poste alla base e dalla lanterna superiore. Diapositiva 15

Il raccordo tra la cupola e il corpo dell'edificio è realizzato grazie alla presenza di quattro pennacchi che poggiano sulla trabeazione. Il movimento ondulatorio dei muri e il ritmico alternarsi a forme sporgenti e rientranti danno luogo a un palpitante organismo plastico, la cui forma viene sottolineata dall'assenza di sontuose decorazioni. 

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OPERE Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane

LA CHIESA Nella facciata Borromini utilizza due ordini che distinguono la facciata

in due ordini: uno superiore ed uno inferiore.

La parte inferiore è caratterizzata da una successione di superfici concava - convessa - concava; mentre la superiore presenta tre parti concave di cui la centrale ospita un'edicola convessa. Diapositiva 18

Egli gioca con la concavità e la convessità delle pareti creando una

facciata dinamica e piena di movimento, ma anche con le fantasiose decorazioni come la nicchia posta sopra al portale d'ingresso (che ospita la statua di San Carlo Borromeo realizzata da Antonio Raggi tra il 1675 ed il 1680) in cui le colonne sono due cherubini le cui ali vanno ad unirsi e creare una copertura alla statua. Diapositiva 18

La facciata culmina con un medaglione ovale a superficie concava sorretto da angeli in volo, un tempo ospitante l'immagine di San Carlo


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