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Francesco Longobardi e Angelina Attollino invitati ad un ... · Datevi una risposta da soli perché...

Date post: 21-Feb-2019
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PER VEDERE TELEMAJG DIGITA 97 SUL TUO TELECOMANDO SETTIMANALE INDIPENDENTE LOCALE Attualità Storia Politica Sport - Distribuzione gratuita - Anno X N. 6 del 19 febbraio 2015 Per la tua pubblicità su questo settimanale telefono 331.7325601 www.telemajg.com Pubblicità I Consiglieri comunali non vogliono che si parli in aula di sicurezza stradale e sociale La SP 127 pericolosamente a doppio senso di marcia Ma perché non fanno le contravvenzioni? Non sanno installare nemmeno la segnaletica e non si preoccupano dei cittadini che potrebbero rompersi la testa. Il semaforo di via Bari è ancora pericolosamente pendente Il cancello dell'edificio scolastico di via De Sanctis aperto da una settimana . . . non hanno forse i soldi per comprare lucchetto e catena? Francesco Longobardi e Angelina Attollino invitati ad un confronto televisivo: il primo non vuole partecipare ed il secondo non risponde. Di che cosa hanno paura? Questi gli argomenti: situazione politica amministrativa locale, ufficio legale comunale ed incarichi legali L'Amministrazione comunale priva una famiglia di un quarto della sua pensione annuale per l'IMU su di un suolo di appena 600 metri quadri. Questo è un altro argomento di cui discutere in un confronto televisivo. Intanto il regolamento per il referendum non è ancora stato approvato privando così i cittadini di un loro diritto costituzionale
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PER VEDERETELEMAJGDIGITA 97SUL TUO

TELECOMANDO

SETTIMANALE INDIPENDENTE LOCALE Attualità Storia Politica Sport - Distribuzione gratuita - Anno X N. 6 del 19 febbraio 2015

Per la tuapubblicitàsu questo

settimanaletelefono

331.7325601www.telemajg.com

Pubblicità

I Consiglieri comunali non voglionoche si parli in aula

di sicurezza stradale e socialeLa SP 127 pericolosamentea doppio senso di marcia

Ma perché non fannole contravvenzioni?

Non sanno installarenemmeno la segnaleticae non si preoccupano

dei cittadini chepotrebbero rompersila testa. Il semaforodi via Bari è ancora

pericolosamentependente

Il cancello dell'edificio scolasticodi via De Sanctis aperto

da una settimana . . . non hannoforse i soldi per comprare

lucchetto e catena?

Francesco Longobardi e Angelina Attollino invitati ad un confrontotelevisivo: il primo non vuole partecipare ed il secondo non risponde.Di che cosa hanno paura? Questi gli argomenti: situazione politicaamministrativa locale, ufficio legale comunale ed incarichi legali

L'Amministrazione comunale priva una famiglia di un quarto dellasua pensione annuale per l'IMU su di un suolo di appena 600 metriquadri. Questo è un altro argomento di cui discutere in un confrontotelevisivo. Intanto il regolamento per il referendum non è ancora statoapprovato privando così i cittadini di un loro diritto costituzionale

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2 L’ECO DI... ACQUAVIVA - Settimanale n. 6

Periodico della Associazione Progetto Spazio 2000Via Maria Scalera, 66

70021 Acquaviva delle Fonti (BA) - Tel. 080 761540e - mail: [email protected] - sito: www.telemajg.com

Anno X n. 6 del 19 febbraio 2015Registrazione Tribunale di Bari n. 13 del 20/02/2006

Direttore Responsabile: Luigi MAIULLIGrafica - Impaginazione - Stampa: Punto Comunicazione S.R.L.

Per Inserzioni Pubblicitarie:Punto Comunicazione S.R.L. tel. 331 7325601

Hanno Collaborato: I E Plesso "Giovanni XXIII", Adriana Lamanna,Anna Larato, Adriana Maiulli, Claudio Maiulli,

Pro Loco "Curtomartino" e Angela Rita RadognaFARMACIE TURNO FESTIVO

L’ECO DI … ACQUAVIVA

22 febbraio: Bianco

Invia le tuesegnalazioni

al nostra paginaFacebook

Redazione TeleMajgo all'indirizzo

di posta [email protected]

Di che cosa hanno paura i rappresentanti del movimento Viva di Acquaviva delle Fonti? Il 2 febbraio scorso la Redazionescriveva al presidente del Movimento VIVA la seguente mail: " Gentile Presidente del Movimento VIVA, La invitiamoa partecipare ad un dibattito televisivo in cui esporre quanto scritto nel Suo comunicato. Al programma è stato invitatoanche l'avvocato Angelo Maurizio rappresentante del Movimento Democratico per Acquaviva. Argomenti del programmatelevisivo saranno: situazione politica amministrativa locale, ufficio legale comunale ed incarichi legali. In attesa di unaSua urgente risposta nel fornirci la disponibilità della giornata in cui potrà essere nostro gradito ospite, La salutiamocordialmente. La Redazione". Francesco Longobardi rispondeva in questo modo:" . . . con la presente declino l'invitoal dibattito televisivo ritenendo esaustivo quanto espresso nel comunicato a Lei inviato per mezzo e-mail il 01/02/2015e non ancora pubblicato. La ringrazio per l'attenzione e Le porgo Distinti saluti. Francesco Longobardi". Ho dovutoperdere altro tempo per rispondere:" Gentile Presidente Longobardi, mi dispiace del suo declino ma su come si debbasvolgere l'attività giornalistica di una emittente televisiva. se permette, lo decido di concerto con la mia Redazione; nonspetta senz'altro a Lei dire cosa pubblicare e come farlo! Se Lei avrà la bontà di partecipare al confronto con l'avvocatoMaurizio mi farà piacere altrimenti mi limiterò ad inquadrare la poltrona vuota dell'assente ingiustificato che ancora unavolta è sfuggito ad un dovere civico nei confronti dei cittadini acquavivesi. Il giornalismo del copia ed incolla non ciappartiene. Intanto, mi vorrà cortesemente inoltrare la mail con cui ci ha inviato il comunicato a cui fa riferimento".Mail che non ci è mai giunta così come lo stesso comunicato che Longobardi dice di averci inviato! Pur non meritandoda parte nostra la perdita di altro tempo abbiamo deciso di invitare il Consigliere comunale Attollino con la seguentemail:"Gentile Rappresentante istituzionale, La invitiamo a partecipare ad un dibattito televisivo in cui esporre quantoscritto nel comunicato del Movimento VIVA riguardante le spese legali dell'Ente. Al programma è stato invitato anchel'avvocato Angelo Maurizio rappresentante del Movimento Democratico per Acquaviva ed il Presidente Longobardi chenon parteciperà. Argomenti del programma televisivo saranno: situazione politica amministrativa locale, ufficio legalecomunale ed incarichi legali. Non partecipando al confronto televisivo vorrà, cortesemente, comunicarci altro nominativo,afferente il Movimento Viva, che potrà rappresentarLa. In attesa di una Sua urgente risposta nel fornirci la disponibilitàdella giornata in cui potrà essere nostro gradito ospite, La salutiamo cordialmente. La Redazione". Cortesia che ilRappresentante istituzionale del nostro comune non ci ha rivolto venendo meno ad alcuni suoi doveri istituzionali sancitidallo statuto dell'Ente. Cortesia che non ha rivolto ai Cittadini acquavivesi a cui ha chiesto il voto e che con 127 preferenzele hanno consentito di sedere nel Palazzo comunale. E' una vergogna!

E' UNA VERGOGNA!Lo Statuto comunale messo sotto i piedi e nessuno ne parla

EDIFICIO SCOLASTICO VIA DE SANCTISCancello aperto da una settimana

Dopo aver lasciato il Palazzo comunale diverse volte aperto, e stessa sorte è toccata al parco giochi della stazioneferroviaria, ora è il momento dell'edificio scolastico di via De Sanctis il cui cancello risulta essere stato divelto. Voilascereste la vostra porta di casa aperta per una settimana? Ci vuole tanto tempo per chiudere il cancello con catena elucchetto? No, bastano pochi minuti e pochi euro se si avessero sotto controllo il territorio e la macchina burocraticaamministrativa dell'Ente. Ma quando chi ci amministra non lo fa a chi spetta secondo quanto dettato dalla democraziafarlo? Datevi una risposta da soli perché purtroppo in Italia vige lo scarica barile dove la colpa è sempre degli altri e laprevenzione è un miraggio quanto il vincere un terno al lotto! (Le foto a fondo pagina 3)

Luigi Maiulli - Direttore Responsabile

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L’ECO DI... ACQUAVIVA - Settimanale 3

NON SANNO INSTALLARE NEMMENO LA SEGNALETICAIl semaforo di via Bari è ancora pericolosamente pendente

LA SP 127 PERICOLOSAMENTE A DOPPIO SENSO DI MARCIAMa perché non fanno le contravvenzioni?

Vi è mai capitato di essere multati perché al cellulareo senza cintura di sicurezza alla guida della vostraautovettura? Magari sì! Oppure perché avete fattoun incidente e sono giunti i vigili urbani sul posto?Ma secondo voi è più pericoloso percorrere una stradaprovinciale durante i lavori stradali e quindi durantela sosta di grossi camion sulle corsie di marcia(entrambe) o andare in città senza cintura di sicurezza?E se dovesse transitare una ambulanza sulla SP 127da dove potrebbe passare se da entrambi i sensi dimarcia c'è traffico e su entrambe le corsie ci sonocamion per il trasporto della terra frutto degli scavi?Qualsiasi infrazione deve essere sanzionata ma quandosi tratta della pubblica incolumità le forze dell'ordinedevono fare maggiore attenzione e soprattuttoprevenzione, eppure ad oggi i furbi percorrono quellastrada fregandosene dei divieti ed in barba a chirispetta le regole e si è stufato di trovare, in curva,autovetture che pericolosamente sorpassano un camionin sosta sul cui cassone un escavatore sta svuotandola terra appena estratta dai fondi! Nel frattempo inostri Consiglieri comunali decidono di non farsvolgere un Consiglio comunale monotematico sullasicurezza stradale limitandosi a sollecitare il Sindacoa far lavorare la commissione insediatasi in seguitoalla seduta consiliare promossa dal Codacons nelgennaio 2014 . . . sì avete pensato bene, un anno fa!

Non sono capaci nemmeno di installare unasegnaletica secondo quanto stabilito dallenorme e dopo aver ricevuto le segnalazionie le telefonate per fare in modo che sirimuovesse il pericolo per i pedoni proseguonola loro attività, se così si può dire, senzapreoccuparsi di chi potrebbe rompersi la testa.Ma d'altronde stessa cosa è successa per illuna park installato durante la sagra del calzonein piazza Garibaldi senza che fossero rispettate

le più elementari norme sulla sicurezza tant'èche un bambino ha dovuto ricorrere alle curedel pronto soccorso. Per il semaforo di viaBari la lampada è ancora lì sospesa nel vuotoin attesa di cadere, ci auguriamo, non in testaa qualche Cittadino. E purtroppo lo stipendiolo prendono tutti: chi installa la segnaletica,chi ci governa e chi dovrebbe controllare laesecutività dei lavori a regola d'arte.

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4 L’ECO DI... ACQUAVIVA - Settimanale n. 6

Da anni ormai si sa che l'amianto conle sue fibre provoca la morte certa achi sfortunatamente respira anche unamolecola. Nessuno la vede quandogira nell'aria,ma è presente dove c'èl'amianto. I polmoni sono colpiti daun tumore conosciuto col nomescientifico "mesotelioma".L'Eternit a Bari ha chiuso da moltianni: tante vittime, tanti malati dicancro, tanti processi, tanti lutti, pochisoldi . Del la s tessa Aziendaultimamente si è parlato a Torino.Processo. I soldi non fanno guarirechi è condannato a morte: i soldi nonfanno resuscitare. Assoluzione. Mal'amianto, si sa, non provoca la mortedei giudici, né dei padroni che vivonoin Svizzera. Muoiono gli operai chetrattano le sostanze di amianto, muorela povera gente che abita vicino alleindustrie, muore la gente che vive olavora nei prefabbricati dove c'è tantoamianto, muoiono quei cittadini chea loro insaputa si trovano in contattocon quella sostanza micidiale, muorel'ignaro cittadino che per sfortunarespira l'aria infetta da quelle molecoleletali. Muoiono i bambini e in pocotempo perché tenerissimi non resistonoa lungo all'assalto di quelle maledette

molecole della morte.Ci sono state nel tempo Ordinanze,Disposizioni, foto aeree, iniziative peravviare le bonifiche. Niente. Sono nateindustrie specializzate, che siavvalgono di tecnici preparati per larimozione di tale materiale. Inoperosee in attesa. Siamo alle solite. Nulla èchiaro. Il cittadino furbastro maincosciente strappa i tetti di amiantoche tiene sulla casa, sul pollaio, sullacapanna e va a buttare tutto per le viedella campagna, e senza alcunaprotezione. Che bravo! Che bellasoluzione! Senza saperlo è il prossimocandidato alla morte per polveri diamianto. Però bisogna dire la verità.Non l'ha visto nessuno! L'ha fattafranca! Che sciocco! Nel maneggiarequel materiale può aver respiratoqualche micidiale molecola e senzasaperlo certamente si troverà nei guai.La contravvenzione gliela faràall'insaputa, quel tumore che nonperdona! Furbo-stupido. L'Autoritàche cosa fa? Scusate io ignoro. Vedoil cittadino che pensa di fare da solo.Non fa bene certo.Tanti anni fa il Sindaco Ing. PietroMilella riuscì a far togliere da tutte letettoie delle case antiche le grondaie,"i vìscele". E fece bene. Quandopioveva molto bisognava correre a zigzag per evitare fiumi di acqua che tiarrivavano addosso come colate dicemento. Con la neve c'era poi ilproblema grosso dei ghiaccioli, "ipenninghele", che si formavano e cheal primo sole cominciavano a staccarsidai tetti e cadere sulle teste dellepersone. E fu allora che lavoraronogli stagnini, i lattonieri, che trattavanolo zinco e che costava. Ma tanta gente

a sco l t ava i nvece l e s i r enecommercianti che dicevano: "Signoricomprate, queste grondaie, sonoeterne, leggete Eternit". Che affari!Quelle industrie lavorarono a pienoritmo, giorno e notte! Incassaronomiliardi. Nessuno sapeva chel'AMIANTO= LA MORTE! Oggi peròsi sa. E bisogna darsi da fare. Nessunofa un po' di calcoli? Un malato dicancro costa allo Stato tanti tantissimisoldi. Una chemio costa tantissimo.Una iniezione costa mille euro e più!La sofferenza del malato non ha costi.Il disordine, il disagio e la tragedia diuna famiglia non la valuta nessuno. Esolo chi passa da quella strada dettaCALVARIO, terribile e disgraziatavia, sa come si svolge tutta lafaccenda, solo lui sa quante lacrime,fatiche, soldi, e morte certa. Signori,il cancro-amianto è morte certa.E allora che fare? Io dico: mettiamoda parte la cultura dei viventi epensiamo alla morte dei viventi.La cultura è bella, ma distrarreil cittadino dai gravi problemi che loaffliggono ogni giorno, è diabolico.La morte arriva come una ladra.Ma c'è una grande differenza dalmorire di cancro al morire di mortenaturale. E non è il caso di sentire erisentire i medici, i farmacisti, glispecialisti, gli oncologi, i professori,gli scienziati. Di cancro=amianto simuore, e subito! E allora non c'è piùtempo da perdere: sbracciamoci gente.Togliamo la morte dalle nostre case esaremo più felici, più "acculturati", equanto meno moriremo per altre cause,ma non d'amianto, di cui si sa tutto.E scusate se è poco, care Autorità.

L'AMIANTO

Un infelice

Gentile Direttore, vorrei portare all'attenzione dei suoilettori un problema che, per quanto limitato ad una categoriaristretta di soggetti, interessa in realtà l'intera cittadinanza,poiché è indicativo della superficialità con la quale èamministrato il nostro Comune. Sono proprietariadi un suolo edificatorio sito nella periferia del paese.Questa Giunta determina l'ammontare dell'Imu sui suolipresupponendo che essi abbiano ancora lo stesso valoredi mercato di qualche anno. L'amministrazione Carlucciignora che negli ultimi tre o quattro anni i prezzi dei suolisono letteralmente crollati e che il settore immobiliare èin profonda crisi e stagnazione. Tutto ciò, unito alla decisione

d'innalzare le aliquote impositive, ha determinato unasituazione oggettivamente insostenibile per la maggior partedei proprietari dei suoli edificatori in Acquaviva.Per quel che mi riguarda devo pagare al Comune circa5.400 euro di Imu all'anno per un suolo di appena 600 metriquadri. È una cifra esagerata, che si commenta da sé.Se si considera poi che l'unico reddito di cui dispongo èla pensione di mio marito e che questa ammonta a circa1.600 euro mensili, è evidente che il sindaco Carlucciha in questo modo privato la mia famiglia di quasi un quartodelle proprie risorse economiche annuali.

LETTERE AL DIRETTORE . . .

Segue

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L’ECO DI... ACQUAVIVA - Settimanale 5

Con questo non voglio per nulla mettere in discussione ilprincipio della tassazione della proprietà immobiliare, nétanto meno sottrarmi agli obblighi di contribuente. Cosìcome stabilisce la Costituzione, ciascuno di noi deveconcorrere alle spese pubbliche in ragione della propriacapacità contributiva. Voglio però evidenziare che il suoloedificatorio è un bene del tutto particolare e che esso vatassato tenendo conto delle sue specificità. Il suolo non ècome una casa od un locale commerciale, beni chepotrebbero essere benissimo locati e quindi generare al loroproprietario una rendita, da utilizzare anche per far fronteagli oneri tributari. Il suolo, invece, è un bene che produceutilità solamente nel momento in cui si edifica oppure losi vende. In entrambi i casi l'erario richiede al proprietarioun importante sacrificio economico, sotto forma dipagamento degli oneri d'urbanizzazione, oppure di tassazionedella plusvalenza che si è eventualmente realizzata (cioèsotto forma di tassazione del maggior valore acquisito coltempo dal suolo rispetto al momento in cui esso è statoacquistato). Ma non è questo il punto centrale della questione.Il vero problema è che qualunque tributo, imposto aqualunque titolo ai cittadini, deve essere sempre ispirato acriteri di razionalità e di equità sociale. Se il criterio presceltoper la tassazione dei suoli è quello del loro valore di mercato,allora il Comune deve far riferimento, coerentemente, aglieffettivi valori venali che i suoli hanno in questo momento.Non deve invece, allo scopo di fare cassa, stabilire valorifittizi ed astronomici, che non trovano nessunacorrispondenza nell'andamento reale dell'economia. L'Imusui suoli, determinata in questo modo, diviene una vera epropria vessazione. L'unica soluzione, che a questo puntomi si profila, è quella di vendere il suolo, vanificando cosìil sogno, inseguito per anni, di adoperarlo per consentireai miei figli di edificare le proprie abitazioni. Più che unavendita si tratterebbe però di una svendita, di un regalofatto agli speculatori immobiliari, che avranno così lapossibilità di acquistare il mio suolo ad un prezzo da saldo.Io però mi chiedo: perchè mai dovrei essere indotta a fareuna scelta del genere? Perchè mai dovrei vendere un benenon già in conseguenza di una mia libera decisione, maperchè il Comune mi costringe di fatto a farlo, imponendomiuna tassazione esagerata ed insostenibile? Ho avuto uncolloquio col Sindaco Carlucci allo scopo di prospettargliil problema e richiedergli una soluzione. Gli esiti dell'incontrosono stati deludenti. Il Sindaco mi ha risposto dicendo che,pur comprendendo perfettamente le mie ragioni, tuttavianon poteva farci nulla. La colpa non è sua, mi ha detto, maè del Governo, che ha tagliato i conferimenti agli enti localicostringendoli così ad inasprire l'Imu, pena il mancatoespletamento dei servizi pubblici comunali .Penso che questa motivazione sia del tutto inconsistente.Innanzi tutto perchè è una giustificazione inutilmenteformalistica. Lo Stato è infatti uno solo, è un'unica entità,anche se poi è organizzato al suo interno in più istituzioni

( l a R e g i o n e , l eProvincie, i Comuni,ecc.). A me cittadino,q u a n d o m i v i e n erichiesto di pagare untributo, non interessasapere quale organismodello Stato mi staconcretamente tassando.Mi interessa solo saperequanto devo pagare e,soprattutto, mi interessap a g a r e i l g i u s t o .Trincerarsi allora dietro l'argomentazione per cui io dovreiprendermela col Governo e non col Comune, è un mododi fare che ricorda tanto l'antica pratica dei nostriamministratori pubblici di scaricare su altri le proprieresponsabilità. E poi, se il sindaco Carlucci ritiene cheil Governo (che è oltre tutto espressione della stessacoalizione politica cui egli fieramente appartiene) abbiafatto un torto ai Comuni, riducendo ingiustamente le lororisorse, allora muova le giuste rimostranze. Faccia sentirela sua voce, protesti. Avrà senz'altro dalla sua partela cittadinanza, che lo sosterrà in questa battaglia.Non pensi piuttosto di percorrere inutili scorciatoie, dispostare ogni problema sui suoi stessi concittadini (che nonhanno nessuna responsabilità per questa situazione),adottando provvedimenti ingiusti. Il Sindaco non pensi,per compensare i tagli dei finanziamenti statali, di tassareil più possibile i suoli edificatori, attribuendo loro i medesimivalori di mercato di qualche anno fa, come se l'attualecrisi del mercato immobiliare non esistesse. Se passa ilprincipio per cui la Pubblica Amministrazione puòliberamente adottare provvedimenti iniqui e vessatori, alloraè la fine della stessa dell'idea di democrazia e di convivenzacivile. Se lo Stato appare al cittadino come un'entitàmaldestra che tiene comportamenti sleali, allora ognicittadino, come inevitabile conseguenza, si sentiràautorizzato a fare altrettanto nei confronti dello Stato atitolo di legittima rappresaglia. Questa situazione diconflittualità tra i cittadini e le istituzioni però porterebbefatalmente all'anarchia, al caos. Chi gestisce la cosa pubblicanon può trascurare, con imperdonabile leggerezza, questoelementare dato della politica. Ecco perchè io dico alsindaco Carlucci che lui ha certamente imposto alla miafamiglia un sacrificio economico iniquo ed insostenibile.Però il danno che egli sta facendo è molto più grande, e vaben oltre quello arrecato alle mie condizioni familiari. Egli,con suo atteggiamento, ha fatto cadere nello sconfortoun'intera categoria di cittadini, che adesso guardano alComune di Acquaviva come un'istituzione nemica ed ostile,di cui diffidare. Altro che "Acquaviva bellissima"!

Lettera firmata

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6 L’ECO DI... ACQUAVIVA - Settimanale n. 6

Fare sfilare i carri di carnevale in piena Quaresima IL DISAPPUNTO

La seconda edizione del carnevale,organizzata dall'amministrazionecomunale nella prima domenica diQuaresima, lascia perplessi. Che siauna scelta fatta dall'Amministrazionecomunale è certo. Infatti, nei giorniscorsi, attraverso una mail si rendenoto che "Domenica 22 febbraio dalleore 16 si terrà una sfilata di carnevaledei carri e dei gruppi mascherati". Unascelta, quella dell'Amministrazionecomunale, certamente legittima, mache probabilmente ha fatto prevalerel'interesse di pochi sul sentire profondodi tanta gente. Grande disappunto daparte della comunità cattolicaacquavivese e dispiacere da parte deiresponsabili del clero poiché non si èriflettuto sul fatto che, dopo ilmercoledì delle Ceneri, si entra inperiodo quaresimale. Don MarioCavalera, parroco di San FrancescoD'Assisi, ha espresso il suo nonfavorevole parere: "C'è un tempo perogni cosa. A carnevale ci si diverte e

si sfila in maschera. La Quaresimainvece è tempo di raccoglimento,preghiera, penitenza, rinuncia, digiunoe carità per prepararsi al più grandemistero di fede cristiana: la Pasquacon la resurrezione di Gesù - spiega -Il carnevale, anche quest'anno, loabbiamo festeggiato nella nostraParrocchia insieme ad un centinaio diragazzi ed una quarantina di giovani,lo scorso venerdì 13 febbraio a suondi musica, di canti, di balli e dimaschere". Insomma, la data dellasfilata carnevalesca fissata in periododi quaresima, così come lo scorsoanno, urta la sensibilità spirituale dimolti cittadini che hanno definitopoco opportuna la data della sfilata.La signora Giovanna, catechista,chiarisce: "Nella realtà della nostrafede cristiana la quaresima è un tempoin cui si depone ogni tipo di mascheraper 'indossare la verità' della nostravita. Cioè non ci preoccupiamo dimanifestare agli altri quello che non

siamo, ma cerchiamo invece direnderci conto di fronte a noi stessi diquello che in realtà siamo. Questaverità ci riconcilia con noi stessi,specialmente se ci abbandoniamo allamisericordia del Signore che non cicondanna per le nostre infedeltà, maci soccorre con il suo aiuto paterno.Pertanto, il tempo della Quaresima,non è un tempo di tristezza, ma di vitavera; non un tempo di 'rinunce', ma di'scelte'; non un tempo di schiavitù, madi piena libertà". Questo dunque è ilvero volto del la Quaresima.

Nel 1986 Karol Wojtyla cancellò uncentinaio di diocesi. E dopo questostorico precedente Papa Francesco conun decreto sta dando il via ad unamassiccia "spending review" perridurre il numero delle Chiese localiitaliane. Sono una trentina le diocesicon meno di 100mila abitanti chepresto potrebbero essere accorpate.A fissare i criteri, tra i quali le quotedi parrocchie, sacerdoti e studentiiscritti ai seminari diocesani, è statoil gruppo di lavoro istituito allaConferenza episcopale e presiedutodall'arcivescovo metropolita diPotenza, Agostino Superbo. Due mesi

dopo la sua elezione, papa Francescoha fatto conoscere all'assembleagenerale della Cei il proprioorientamento favorevole ad unasemplificazione della Chiesa nazionalee ad un alleggerimento dellearticolazioni locali che in territori dilimitata estensione ha portato allamoltiplicazione di strutture formative,caritative, culturali e assistenziali.Secondo indiscrezioni pare che ilprogetto di riduzione riguardi 222diocesi della Cei. Prevista, inoltre,l'abolizione di 36 sedi, ovvero 40vescovi in meno. In tal modo il Papae i suoi più fidati collaboratori

potranno avere un maggiore controllosulla scelta dei vescovi. Tra le regionipiù penalizzate dalla "riformaBergoglio", spicca la Basilicata che,potrebbe dare l'addio a ben tre diocesi.A rischio soppressione sono le diocesidi Acerenza (42.382 abitanti), Melfi-Rapolla-Venosa (88.829) e Tricarico(39.686). In Puglia , invece,"rischierebbe" solo la diocesi diLucera-Troia, che racchiude nel suoterritorio 66.565 abitanti. Sulla basede l fasc ico lo i s t ru i to da l lacongregazione dei vescovi sarà PapaFrancesco a stabilire tempi e modidegli accorpamenti.

L'ACCORPAMENTO DELLE DIOCESI VOLUTO DA PAPA FRANCESCO

Anna Larato

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L’ECO DI... ACQUAVIVA - Settimanale 7

"BELLUM OMNIUM CONTRA OMNES: La guerra di tutti contro tutti"Viviamo in un mondo dove la crudeltà è all'ordine del giorno

Oggi sembra di vivere in tempidrammatici, dove giornali e tv parlanoin continuazione di eventi orribili.Forse vi starete chiedendo cosa stiasuccedendo al mondo odierno? Mogliassassinate da mariti in preda all'ira,figli che uccidono i genitori perchénon possono più sopportare la loropresenza, ragazzi che pensano chefumare e bere possono renderli grandi,bambini che vengono castigati per solicapricci fino a finire per toglierli lavita, e tutto ciò spesso accade per futilimotivi cui non si è più in grado dirisolvere civilmente, ma giungendo aperdere la testa e finendo per toglierela vita a qualcuno. Dove sono finitiallora, tutti i valori, il riguardo per isentimenti degli altri e il rispetto perla vita? Ora non ci si diverte più conpoco, la maggior parte dei giovaniricorrono all'abuso di alcool e drogheper ridere e riuscire a stare in gruppo.Spesso i mezzi di informazionepresentano, a forti tinte, notizie dicronaca nera, e molti non rimangonopiù scioccati quando vedono sceneraccapriccianti o sentono parlare diquanto è accaduto. Gli atti di crudeltà,infatti, sono all'ordine del giorno, cisi meraviglierebbe se un telegiornalenon parlasse di almeno 3 o 4 omicidi,attentati, attacchi terroristici,aggressioni, sparatorie, stupri e tantoancora. Ma allora dove sono finiti tuttiquesti valori? Dov'è finito l'amore peril prossimo, per la famiglia, per la vitadi ognuno di noi? O meglio ancoradovremmo dire, dove sono finitil'amore e il rispetto? Sono stati messida parte in un cassetto, e verrannoripresi quando verranno di nuovoreclamati? "La crudeltà, come qualsiasialtra cosa, subisce la moda, cambiasecondo i tempi e i luoghi (KarlMarx)". Ogni cosa all'interno della

società ha un corso ciclico. E alloracosì come la moda che va e viene, ècosì anche per i valori? Sarà che nonsono mai esistiti? O sarà che tutto ciòsi è sempre verificato, solo che, unavolta non c'erano tanti mezzi dicomunicazione e le cose, per pudoreo decenza, venivano spesso messe atacere? Molti saranno senz'altrod'accordo sul fatto che l'egoismo è ilmotivo principale della crudeltà chec'è oggi nel mondo. I semi della

cosiddetta generazione del "prima io",gettati anni fa, hanno prodotto unasocietà in cui la maggior parte dellepersone si preoccupa soprattutto di sé.Molti sono disposti a tutto pur diottenere quello che vogliono, spessocol risultato di arrivare a commettereazioni disumane. Sembra, infatti, chela vita dei propri simili non abbia piùnessun valore. Per non parlare poi, dicoloro ai quali piace essere crudeli,anzi ci provano addirittura gusto. Cosìcome i criminali che confessano difare del male ad altri, per purodivertimento. Forse però la domandaè un'altra: gli uomini hanno imparatoda soli a essere crudeli, o c'è qualcunodietro tutto questo orrore? Credo chenon possiamo dare a nessuno la colpaper questo mondo così ingiusto, perchéla colpa non è di un solo uomo, ma èdi tutti noi. Ognuno di noi con

piccolissime azioni pian piano stadistruggendo il mondo, ognuno di noiè colpevole delle ingiustizie cheaccadono ogni giorno sulla terra.Dicono che gli animali sono bestiecrudeli, o sarà che "tra tutti gli animalil'uomo è il più crudele ed è l'unico ainfliggere dolore per il piacere di farlo(Mark Twain)". Per questo non hasenso cercare di capire il mondo,perché è davvero impossibile. Nonpossiamo capire il mondo se siamonoi stessi a renderlo così crudele, pienodi violenza, di guerre ed ingiustizie.La fine del mondo ce la stiamo creandonoi con le nostre stesse mani. E allora,dobbiamo ricorrere all'idea del filosofobritannico, Thomas Hobbes? Viviamoin una costante "guerra di tutti controtutti", uno stato di natura, uno stato incui, ogni individuo verrebbe mossodal suo più intimo istinto e cercherebbedi danneggiare gli altri e di eliminarechiunque s ia di ostacolo alsoddisfacimento dei propri desideri edella propria libertà. Libertà del puronon impedimento, una licenza sfrenatache determina un conflitto universale,dove essere uguali vuol dire solamenteavere la stessa capacità di nuocersi avicenda. Però ciò che fa il singolo lofanno anche gli altri individui, al puntoche, le azioni di uno si scontrano conl'uguale tendenza e reazione degli altri,ed allora alla fine si genera la lottadell'uno sugli altri, la guerra di tutticontro tutti, dove ogni singolo divienelupo per ogni altro uomo. "Dunquenon ho nulla di nuovo da insegnare almondo, poiché la verità e la nonviolenza sono antiche come lemontagne (Gandhi)". La differenza,però, è che nessuno cerca di metterein pratica questi insegnamenti.

Adriana Maiulli

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8 L’ECO DI... ACQUAVIVA - Settimanale

PER TE PINUCCIO: IL NOSTRO STRANO DIACONO PER AMICO"Donaci ancora il tuo amore e continua ad essere la nostra guida"

Il tempo passa, i mesi, i giorni e gli anni, così come sonopassati già 2 anni dalla tua mancanza. Dicono che tutto ciòche accade ha una ragione, eppure quella della tua scomparsanon riusciamo ancora a capirla... Restano soltanto parole,vecchi messaggi che tu ti ostinavi a mandarci, pur sapendoche a volte sarebbero stati solo una perdita di tempo, eppureora quei messaggi che continuano a tenerci uniti, come ungruppo, come una famiglia, quella famiglia che tu stessohai formato per noi, e ora non ne sei più a capo, nonostantetutti questi anni, continuano a mancare. Le tue parole, latua bontà, la tua dolcezza, la tua disponibilità per qualsiasicosa ci potesse servire, i tuoi consigli, gli abbracci e quelsorrisino che ci regalavi, anche quando ci impuntavamopoichè le nostre idee dovevano essere messe al primo posto.Uno di questi tanti messaggi è ancora qui, impresso in tuttinoi: "Questa volta vorrei tentare di essere più testimoneche maestro, e spero che Dio mi aiuti, per questo dicosinceramente 'speriamo che me la cavo'. Cosa mi spingea farlo? La certezza che vi voglio un gran bene come figlimiei da sostenere e, per quanto posso ed è nelle mie capacità,aiutare nella crescita senza mortificare le vostre aspirazioniche restano sacrosante". Così come hai sempre fatto, ci haidonato tutto te stesso per aiutarci a crescere e ci hai insegnato

che la vita è piena di valori, quei valori che nonostantetutto, nonostante i nostri desideri, vanno sempre rispettati.Ci hai insegnato ad amare il prossimo e a donarci per amore,ad aiutare chi è in difficoltà, chi è più sfortunato di noi ochi per mancanza ha smarrito la giusta via della vita."L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico: non importa,amalo. Se fai il bene, diranno che lo fai per secondi finiegoistici: non importa, fa' il bene. Se realizzi i tuoi obiettivi,incontrerai chi ti ostacola: non importa, realizzali. Il beneche fai forse domani verrà dimenticato: non importa, fa'il bene. L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile: nonimporta, sii onesto e sincero Quello che hai costruito puòessere distrutto: non importa, costruisci. La gente che haiaiutato, forse non te ne sarà grata: non importa, aiutala.Dà al mondo il meglio di te, e forse sarai preso a pedate:non importa, dà il meglio di te (Maria Teresa di Calcutta)".E' questo il più grande insegnamento che sei riuscito a farcrescere in noi e che continuerà a maturare nonostante latua assenza. Siamo certi che le tue parole continuano arisuonare in noi accompagnando il cammino che tu haicostruito per noi. Ciao a te... Strano Diacono per amico,continua a guidarci da lassù come hai sempre fatto.

Adriana Maiulli

TORNEO DI BURRACO DI BENEFICENZA DOMENICA 22 FEBBRAIO

Gli amanti delle carte e soprattutto delburraco, uno dei giochi più divertentie coinvolgenti al mondo, non potranno

farsi sfuggire questa occasione. Infatti,il giorno 22 febbraio prossimo dalleore 17,00 presso il Circolo Unionesito in Piazza Di Vagno, si terrà laTerza edizione del Torneo di Burracoorganizza to da l la Pro Loco"Curtomartino" di Acquaviva delleFonti. Il ricavato andrà devolutointeramente all'Associazione OnlusEmergenza Sorrisi e sarà destinato allaricerca sulla labiopalatoschisi, unapatologia che colpisce numerosibambini in tutto il mondo. Con questamanifestazione cogliamo l'occasione

per ricordare che la Pro Loco non solos i occupa d i promozione evalorizzazione del territorio e delletipicità locali, ma è anche al serviziodel sociale e contribuisce a dare unsostegno a tutte quelle associazioni divolontariato e di ricerca che chiedonocol laborazione. La quota dipartecipazione è di 10 euro. Per aderireè possibile inviare una mail [email protected] oppurechiamare il numero 329.2825993.

Associazione Turistica Pro Loco

A cominciare da questo numero pubblichiamo i risultati di una ricerca svolta dagli alunni della classe 1^ E del plesso"Giovanni XXIII" nell'ambito del progetto EXPO 2015. Gli studenti, guidati dalle docenti Lucia Cordasco,Isabella Iacobellis, Anna Maria Lerario, hanno ricercato le radici culturali del nostro dialetto.

Acque e zappodde fascene i cepodde.L'acqua e la zappa fanno le cipolle.Gli agghije e li cepodde li fasce la zappe.Gli agli e le cipolle li fa la zappa.L'acque de Sande Vite aggiuste li cepodde.La pioggia di San Vito (15 giugno) fa buone le cipolle.Chi patàne e cepodde nesciùne è muèrte de fàme.Con le patate e le cipolle nessuno è morto di fame.La mòrte du pùlpe iè la cepodde.Il modo migliore per cucinare il polpo è con la cipolla.

LE CIPOLLE

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L’ECO DI... ACQUAVIVA - Settimanale 9

Adriana Maiulli

Sarebbero dovute essere 75 le candeline che Faber,appellativo datogli dall'amico d'infanzia Paolo Villaggio,in riferimento alla sua predilezione per i pastelli e le matitedella Faber-Castell, avrebbe dovuto spegnere lo scorso 18Febbraio 2015. Fabrizio De André nasce a Genova il 18febbraio 1940. Leggenda narra che, sul giradischi di casa,suo padre avesse messo il "Valzercampestre" di Gino Marinuzzi,dal quale, oltre venticinque annidopo, il figlio trarrà la canzone"Valzer per un amore". Faber nonè stato solo uno dei più grandicantautori italiani di tutti i tempi,ma anche paroliere, scrittore,cantautore, compositore, poeta,scrittore italiano e attivista. Inquasi 40 anni di attività artistica,De André, ha inciso tredici album in studio, più alcunecanzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite inantologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano storiedi emarginati, ribelli, prostitute e sono considerate da alcunicritici come vere e proprie poesie, tanto da essere inseritein varie antologie scolastiche di letteratura. La popolaritàe l'alto livello artistico del suo canzoniere hanno spintoalcune istituzioni a dedicargli vie, piazze, parchi, bibliotechee scuole, dopo l'improvvisa scomparsa. Si tratta dell'artistacon il maggior numero di riconoscimenti da parte del ClubTenco, con sei Targhe ed un Premio Tenco, a pari meritocon Paolo Conte. Insieme a Bruno Lauzi, Gino Paoli,Umberto Bindi e Luigi Tenco, l'artista, è uno degli esponentidella cosiddetta Scuola genovese, un nucleo di artisti cherinnovò profondamente la musica leggera italiana. Fabrizio,iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza, a soli sei esamidalla laurea, abbandonò gli studi e decise di intraprendereuna strada diversa: la musica. Nell'ottobre del 1961, laKarim, pubblica il suo primo 45 giri, con copertina standardforata. Il disco contiene due brani, "Nuvole barocche" ed"E fu la notte". Nel 1964 incide "La canzone di Marinella",che gli darà il grande successo e la notorietà a livellonazionale tre anni dopo, quando sarà interpretata da Mina;il testo è in apparenza fiabesco, ma ispirato a un fatto dicronaca. Sono questi, gli anni in cui De André fa le sueprime esperienze negli spettacoli dal vivo: lavoratoreinstancabile e al limite del perfezionismo in studio, ilcantautore invece, non riesce a trovare il coraggio ad esibirsiin pubblico, per il quale aveva più volte ribadito di essere"allergico" e di patirne un "timore oscuro", paure chesupererà solo con gli anni, suonando e cantando semprenella penombra e con molto whisky in corpo. I suoi branispaziano su innumerevole tematiche: l'attualità e la politica"Il naufragio di una nave a Genova, Coda di Lupo" cosìcome tematiche sociali "l'aborto in Rimini e l'omosessualitàin Andre", esistenziali e tanto altro ancora. Nella secondametà degli anni settanta, in previsione della nascita dellafiglia Luisa Vittoria, De André si stabilisce nella tenuta

sarda dell'Agnata, insieme a sua moglie. La sera del 27agosto 1979, la coppia fu rapita dall'anonima sequestri sardae tenuta prigioniera, per essere liberata dopo quattro mesi,dietro il versamento del riscatto, di circa 550 milioni di lire,in buona parte pagato dal padre Giuseppe. L'esperienza delsequestro si aggiunse al già consolidato contatto con la

realtà e con la vita della gentesarda, e gli avrebbe ispiratodiverse canzoni. Dopo alcunianni, Fabrizio esprime la volontàdi non cantare più in italiano, madi concentrarsi esclusivamentesul genovese. Ma poco tempodopo, durante le prove, De Andrésembrò scoordinato e a disagio,non riusciva a sedersi eimbracciare la chitarra come

voleva e aveva anche un forte dolore al petto. Il cantautoregettò via la chitarra e non tenne il concerto quella sera. Inspiegazione a quanto accaduto, qualche giorno dopo, gli fudiagnosticato un carcinoma polmonare, che lo portò ainterrompere definitivamente i concerti. Nonostante lamalattia, egli continuò a lavorare con il poeta e cantanteOliviero Malaspina al disco di Notturni, progetto che nonvide mai la luce. A notte dell'11 gennaio 1999, alle ore02:30, Fabrizio De André morì a soli 58 anni, all'Istitutodei tumori di Milano, dove era stato ricoverato conl'aggravarsi della malattia. De André è tuttora molto presentenella memoria collettiva, che lo ricorda come "il cantautoredegli emarginati" o il "poeta degli sconfitti, i quali ammiranoil coraggio morale e la coerenza artistica con cui egli, nellasocietà italiana del dopoguerra, scelse di sottolineare i trattinobili ed universali degli emarginati, affrancandoli dal"ghetto" degli indesiderabili e mettendo a confronto la lorodolorosa realtà umana con la cattiva coscienza dei loroaccusatori. A due mesi dalla morte del cantautore, nel 1999,viene istituito il premio De Fabula in suo onore, in seguitorinominato in Premio Fabrizio De André, assegnato a chi,nei diversi rami della cultura, sia stato capace di diffonderela cultura ligure e specialmente genovese al di fuori dellaregione stessa. L'artista, avrebbe dovuto accingersi a spegnerele 75 candeline, chissà come vedrebbe il mondo con i suoiocchi anarchici. Suo figlio Cristiano dice che "scriverebbeil secondo capitolo di Storia di un Impiegato", ma nonostantela sua mancata presenza, tutti i suoi più affezionati fanhanno festeggiato ugualmente il giorno in cui, il loro amatoidolo, è stato messo al mondo. Numerose infatti sono statele iniziative organizzate per la giornata dello scorso18 febbraio che, i genovesi e nello specifico il museo diVia del Campo, hanno dedicato al compianto FabrizioDe Andrè. "La realtà quella vera, è quella che ci aspettafuori. E per modificarla, se vogliamo modificarla, c'è bisognodi gesti concreti e reali".

75 CANDELINE PER FABRIZIO DE ANDRE'"Il caro amico Faber, se pur andato via, resterà sempre con noi"

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10 L’ECO DI... ACQUAVIVA - Settimanale

"50 SFUMATURE DI GRIGIO" SBANCA I BOTTEGHINIMa non mancano le polemiche

L'attesa trasposizione cinematografica del best seller diE.L. James (100 milioni di copie vendute), come daprevisione, piomba come un macigno su tutti i box officemondiali. Posti a sedere tutti prenotati da giorni perun pubblico prevalentemente femminile.Lo spettatore tipo, si è rivelato non soloquello composto da teen agers, ma anchedi madri di famiglia e, incredibilmenteda signore anziane. In Italia, in soli tregiorni di programmazione, ha incassatooltre otto milioni di euro. Al momentoil record europeo spetta al Regno Unitocon oltre 21 milioni. L'incassocomplessivo mondiale ha superato i 160 milioni, cifradestinata a lievitare, considerando che il film dovrà essereprogrammato ancora in alcuni continenti. Risultatoincredibile per una pellicola vietata ai minori. Ma gli ottimiincassi non nascondono le lacune di una pellicola che, pocorispecchia il contenuto del libro, da cui è tratto. Coloro chesi aspettavano di assistere a scene esplicite di sesso, adesempio, sono rimasti assai delusi. Non che si volesseassistere ad un film dai contenuti "indecenti" ma, almeno,si contava di rivivere quello che il best seller di E.L. Jamesnarrava. Quello che molti rimproverano alla pellicola direttada Sam Taylor-Johnson ed interpretato da Jamie Dornan eDakota Johnson, è la mancanza di eros e la poco credibilitàdegli interpreti. Le maggiori colpe vengono attribuite alla

direzione, affidata ad una regista poco esperta e, non abituataalle grandi produzioni. Inoltre, gli scontri nati tra l'autricedel libro, qui nelle vesti di produttrice, e la regista, hannoinfluito negativamente sul risultato finale. Le incomprensioni

sarebbero nate a causa della quantità discene di sesso contenute nel film(che sono di circa 20 minuti complessiviper una durata totale del film di 100) eche, la James avrebbe voluto ben piùnumerose, come nel suo testo. Tra pocosi comincerà a lavorare sui capitolisuccessivi che, stando alle notizietrapelate, non vedranno più dietro

la macchina da presa Sam Taylor-Johnson. Decisione presadalla stessa regista per via delle liti con la scrittrice.Oltre quindi alle critiche negative e, al possibile cambiodi regia, 50 sfumature di grigio diventa anche argomentodi gossip. Sono infatti molti i casi che hanno visto il filmnon solo protagonista per la grande affluenza di pubblicoma, anche per casi bizarri, come ad esempio, donne in salain atteggiamenti "particolari" e, botte ricevute da chi haprovato a far smettere lo "scempio" di alcune signore chenon si limitavano a guardare la pellicola. Casi comunqueavvenuti all'estero e non in Italia. Ora si spera che questiepisodi non lancino una nuova tendenza di visionedurante le proiezioni in sala.

Claudio Maiulli

RIPRENDE LA STAGIONE DELL’AMATORI ATLETICA ACQUAVIVA

Ripartita, dopo una breve interruzioneinvernale, la stagione dell'AmatoriAtletica Acquaviva. 25 atleti vestiticon i colori della città di Acquavivahanno partecipato a Barletta alla

"Cargraphik Half Marathon 2015",gara podistica competitiva sullad i s t a n z a d e i k m 2 1 , 0 9 7 ,manifestazione ben organizzata dallaA.S.D. Barletta Sportiva. Alle ore09.00 precise, il Giudice ha dato ilvia. Gli atleti sono partiti dallo stadio"Cosimo Puttilli", proprio dalla pistadi atletica dove, nel lontano 1980,Pietro Mennea ha stabilito la miglioreprestazione mondiale sulla distanzadei 200 metri a livello del mare(19"72). Il percorso è stato moltoveloce, cittadino e pianeggiante.Tutti i partecipanti hanno tagliatoil traguardo con dei magnifici tempipersonali. Sul podio Angelo RaffaeleNanula, 1° di categoria, Giuseppe

Bonavita, 2° di categoria, infineLorenzo Taldone e, per le donne,Valeria Cirielli, entrambi quarti dellaloro categoria. I tempi ottenuti sonofrutto di una efficace, continua ecostante preparazione invernale fattasu pista e percorsi misti, nonostantele ben note avverse condizioniatmosferiche. Per molti la garadella scorsa domenica 15 febbraio èstata un banco di prova. I prossimiimpegni? La partecipazione allaMaratona di Treviso e di Roma.Le prestazione alla "Cargraphik HalfMarathon 2015" lasciano benepresagire a piazzamenti di prestigio.

Sfogl ia L'Eco di Acquavivasul s i to www.telemajg.com

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L’ECO DI... ACQUAVIVA - Settimanale 11

L O S F O G O D E L C I T T A D I N OGiudizi, Osservazioni, Opinioni, Proposte, Suggerimenti e

quant'altro riterrete opportuno inviare o lasciarenella cassetta postale della Redazione

Via Maria Scalera, 66 - 70021 Acquaviva delle Fonti (Ba)oppure via e-mail a: [email protected]

I contributi ricevuti saranno pubblicati integralmente o in partea discrezione della Direzione Giornalistica. Gli scritti devono essere inediti.

Gentilissimo Direttore, ben consapevole di toccare un tasto dolente in questo particolare momento storico che la nostrasocietà sta attraversando soprattutto a livello nazionale, europeo ed oltre, vorrei tuttavia esporle quanto appresso: sonodell'opinione che la stragrande maggioranza degli abitanti di questa città non ha mai fatto caso al colore della pelle né ailuoghi di provenienza dei vari individui che frequentano Acquaviva. Tutt'altro. I vari rappresentanti delle etnie cinese,africana, marocchina, albanese, rumena, giorgiana ecc., che per vari motivi ma soprattutto lavoro, soggiornano in città,fanno ormai parte integrante della popolazione, senza problemi di sorta. Ma veniamo al dunque. Da qualche tempo èpossibile notare sulle soglie dei supermercati e delle Chiese la presenza costante di rom e soprattutto di giovani di coloreche ostinatamente lì stazionano in cerca di offerte. Pur considerando che questo fenomeno muove le nostre coscienze eci trasmette altresì sentimenti di sana ed estrema comprensione ed umanità e che lo stesso non può essere risolto a livellolocale perché trattasi di eventi ad espansione illimitata, tuttavia non possiamo esimerci dall'affermare che niente impediscea chi ne ha il diritto di generalizzare gli sconosciuti che come anzidetto spesso si alternano sulle soglie di magazzini eluoghi di culto. Infine, non vorremmo che la benevole tolleranza fosse fraintesa da parte di questi, purtroppo, sfortunatie mi riferisco all'increscioso episodio che tempo fa si è verificato all'interno della Chiesa del S. Cuore quando poco primadella funzione religiosa uno dei detti giovani di colore si è mischiato tra i fedeli per cercare tra i banchi un'offerta.Questo proprio quando era esposto il Santissimo ed era opportuno e doveroso il silenzio. Quindi le lascio immaginare ildisagio dei fedeli presenti. Cordialità

Un tasto dolente

La Convention che si svolgeannualmente in tutte le regionid'Italia è occasione d'incontro,di emozioni, di confronto edivertimento. In Puglia laconvention è alla sua terzaedizione e si terrà sabato28 febbraio 2015 in Acquavivadelle Fonti. Un invito a conoscereil movimento Special Olympics

rivolto a tante altre realtà regionali, per condividerela bellezza e il valore dei messaggi di uno sport vissutocome occasione di crescita e inclusione sociale. Il tema di

questa terza edizione è: "Lo sport unificato per una societàinclusiva". Dai giochi europei di Anversa ai prossimi giochimondiali di Los Angeles … un passaggio tra gli atletipugliesi. Dal Moball che ha colorato di rosso le piazzaitaliane con i fantastici super palloni al lancio dei Play theGames 2015 in Puglia. Saranno presenti rappresentanti delmondo politico, amministrativo, religioso e del volontariato.Aprirà la convention il Presidente del Consiglio dellaRegione Puglia Onofrio Introna e saranno presenti i Sindacidelle città che ospiteranno il passaggio del torch run.Gli atleti speciali al centro della convention.

Ketti Lorusso Direttore regionale Special Olympics

Sabato 28 febbraio ore 10.00 Auditorium "San Domenico Savio"III CONVENTION SPECIAL OLYMPICS - TEAM PUGLIA 2015

Quei segnali in via Moscati . . .Ho segnalato la cosa ma . . .

Gentilissimo Direttore Gino, le mando questa foto che credo nonmeriti commenti. Secondo Lei come dovrebbe interpretare l'automobilista queisegnali? E' un mistero! Ho fatto vedere la foto ad un agente della Polizia Municipale.Ma dopo giorni non è cambiato nulla. Forse i vigili non prendono inconsiderazione quanto un cittadino segnala verbalmente. Forse avrei dovuto prenderecarta e penna e scrivere. Chissà forse sarei stato ascoltato. Che dice?

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