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Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

Date post: 17-Dec-2014
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Il futuro dell'alimentazione. www.futureforum.it #esserenuovi
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AREA AMBIENTE E TERRITORIO IL FUTURO DELL’ALIMENTAZIONE di Annalisa Saccardo Udine 26 novembre 2013
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Page 1: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

AREA AMBIENTE E

TERRITORIO

IL FUTURO DELL’ALIMENTAZIONE

di Annalisa Saccardo

Udine 26 novembre 2013

Page 2: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

QUALE AGRICOLTURA NEL

FUTURO?

Nel 2050 saremo 9 miliardi di persone

Garantire cibo sicuro e in quantità sufficiente per

tutti

rispetto dell’ambiente

Siamo ed andremo sempre più verso un modello di

agricoltura sostenibile

=

Produzione di alimenti, processi di produzione a basso

impatto ambientale

In Europa, l’agricoltura grazie alla PAC è già nella

Green economy

Page 3: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

LA DOMANDA DI CIBO NEL MONDO: LE

DIVERSE ESIGENZE

Paesi in via di

sviluppo:

Passaggio da

un’alimentazione

con colture vegetali

ad una che

introduce le

proteine animali e il

consumo di carne

Paesi ad economia

avanzata:

i consumatori, chiedono qualità,

quantità, sicurezza alimentare,

rispetto del benessere

animale,produzioni a basso

impatto ambientale

Page 4: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

COSA INFLUENZERA’ LA SCELTA

ALIMENTARE DEI CONSUMATORI NEI PAESI

AD ECONOMIA AVANZATA

Motivazione

nutrizionale

Motivazione etica

Tutela

ambientale e

benessere

animale:

biologico,

biodinamico,

diete

vegetariane

ecc.

Convinzioni

religiose

Tutela della salute:

caratteristiche

organolettiche

dell’alimento

Functional food

Motivazione

percettivo

sensoriale

Cibi di alta

qualità legati

al territorio

Motivazione

economica

alimenti da hard

discount

Il sistema agro-industriale dovrà tener conto di una

domanda di alimenti molto diversificata

Page 5: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

PRODURRE PIÙ CIBO CON MENO ACQUA

L’agricoltura impiega il 70% delle risorse idriche mondiali

Per produrre cibo per una persona per un girono,

servono 2000 litri di acqua*

(fonte: IFAD Water facts and figures)

Obiettivo: produrre più cibo utilizzando meno acqua

Nel 1950 un ettaro di terra dava cibo a due persone,

nel 2030 un ettaro dovrà sfamarne 5

Page 6: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

LE SFIDE

Adozione di processi di produzione sostenibili con una

popolazione mondiale in crescita

Produrre più cibo limitando al massimo lo

sfruttamento delle risorse naturali

Ogni giorno ci sono 200. 000 persone in più

da sfamare nel mondo

Oggi un miliardo di persone sono denutrite, un altro miliardo

sono sovralimentate

Page 7: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

Produrre più cibo tutelando ambiente e

biodiversità

Ogni anno nel mondo si perdono 7.3 milioni di ha di foreste.

In Italia la superficie forestale è in aumento perché

aumentano i terreni dismessi dall’attività agricola

Ogni secondo si perde un terreno destinato all’agricoltura

L’agricoltura oltre a

produrre alimenti

deve proteggere gli

habitat

L’agricoltura deve essere

tutelata rispetto alla

sottrazione di suolo da

parte di altri settori

produttori

Page 8: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

AGRICOLTURA E BIODIVERSITÀ NEL FUTURO

•Fasce a bordo campo per la riproduzione di insetti

impollinatori

•Minimun tillage (aratura minima)

•Rotazioni colturali

•Pratiche agronomiche a basso impatto ambientale

•Fasce tampone

•Gestione della fauna selvatica

Page 9: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

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OGGI e SEMPRE PIU’ IN FUTURO

L’AGRICOLTORE

E’ UN

LAND MANAGER: FORNISCE

ALIMENTI, GESTISCE IL

TERRITORIO E LE RISORSE

AMBIENTALI

L’agricoltore come …

Page 10: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

“L'agricoltura sembra tremendamente

facile quando il tuo aratro è

una matita, e sei lontano migliaia di

chilometri dal campo di grano.”

COME SARANNO

RAGGIUNTI TALI

OBIETTIVI?

Diceva Eisenhower:

Page 11: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

IL RUOLO DELL’INNOVAZIONE NEL FUTURO

DELL’AGRICOLTURA

Miglioramento genetico senza ricorrere agli ogm:

soddisfare la domanda dei consumatori che

rifiutano alimenti GM

Uso efficiente e sostenibile dei mezzi di

produzione: fitofarmaci (meno residui negli

alimenti, più tutela ambientale) e fertilizzanti (difesa

della fertilità dei suolo)

Riciclo degli scarti della produzione agroalimentare

e reimpiego nel ciclo produttivo aziendale

(produrre + cibo producendo – rifiuti)

Gestione efficiente delle risorse idriche: sistemi di

irrigazione innovativi

Gestione efficiente delle fonti energetiche:

sviluppo delle agro-energie

Page 12: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE COLTURE

SENZA RICORSO AGLI OGM: LA RICERCA SULLE

SEMENTI

A seguito della domanda di mercato di sementi ogm free la

ricerca dovrà necessariamente continuare a sviluppare

innovazione in questo settore

Oggi per il mais e la soia la ricerca sul miglioramento genetico è

soprattutto orientata al ricorso agli ogm perché la domanda di

sementi GM in questi casi supera quella di sementi GM free.

Ma qualcosa sta cambiando….

Page 13: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE COLTURE SENZA

RICORSO AGLI OGM: LA RICERCA SULLE SEMENTI

La ricerca pubblica in Italia e all’estero si sta orientando

verso:

tecniche di miglioramento genetico delle colture senza

ricorrere agli ogm: resistenza alle fitopatie, al

cambiamenti climatico (siccità)

Attraverso la diffusione di nuove varietà viene

incrementata la potenzialità produttiva delle colture

senza effetti collaterali sulla sostenibilità

dell’ecosistema agricolo,

Trasferimento di caratteri da una cultivar all’altra

Individuazione di marcatori

Il caso

del

progetto

“Esplora

” del

CRA

Page 14: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

COSA SI FA CON IL MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE

COLTURE

vengono introdotti nuovi caratteri di resistenza ai

patogeni o a stress ambientali (es. cultivar resistenti

alla siccità o ad alcune malattie)

nuovi caratteri qualitativi che promuovono un

ampliamento della gamma di prodotti in sintonia con le

esigenza dell’industria di trasformazione alimentare

consumatori (es. nel grano duro creazione di varietà

che hanno un maggior contenuto proteico per la

produzione di pasta);

nuovi caratteri qualitativi che promuovono un

ampliamento della gamma di prodotti in sintonia con le

esigenza dei consumatori (es. functional food)

Page 15: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

Uso sostenibile della chimica in agricoltura:

riduzione dell’uso di fitofarmaci e mitigazione dei

rischi (dati Istat 2013)

Anni 2002-2012, la quantità di prodotti fitosanitari è

diminuita

complessivamente di 33 mila tonnellate (-19,8%)

calo dei fungicidi (-28,9%), degli insetticidi e acaricidi (-

17,7%) e dei prodotti erbicidi (-22,9%), mentre è aumentata

la quantità distribuita dei prodotti vari (+51,8%).

riduzione dei prodotti molto tossici e tossici del 33,6%

riduzione dei prodotti non classificabili del 26,1%

è aumentata la quantità dei prodotti nocivi (+57%)

la tendenza alla diminuzione è in linea con le indicazioni

della PAC .

I

Uso sostenibile dei fitofarmaci: dir. 2009/128/CE dal 1 gennaio

2014 obbligo per tutta l’agricoltura convenzionale di

conversione alla difesa integrata

Page 16: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

Fitofarmaci: dati Istat 2013

Dal 2002 al 2012 la quantità di principi attivi contenuti nei

prodotti fitosanitari è diminuita di 32.820 tonnellate (-34,7%);

sono calati insetticidi, fungicidi ed erbicidi (rispettivamente del

43,8%, 41,5% e 31,9%);

le sostanze attive varie sono aumentate del 27,3%;

In forte crescita sono risultati i prodotti di origine biologica,

passati da 11,9 a 289,9 tonnellate; le trappole calano dello

0,3%;

La diffusione dei prodotti di origine biologica e delle trappole

sono il segmento più innovativo della distribuzione, anche se

le quantità immesse al consumo risultano ancora di entità

limitata.

In futuro i fitofarmaci resteranno un mezzo indispensabile

di produzione, seppure in quantità sempre più ridotte. La

quantità del loro uso è influenzata da condizioni

meteorologiche, nuove avversità, piani colturali adottati

dagli agricoltori.

Page 17: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

LE MULTINAZIONALI E I FAST FOOD STANNO

CAMBIANDO LE LORO SCELTE IN FUNZIONE DEI

CONSUMATORI

Monsanto ha rinunciato a commercializzare ogm nei paesi dove

non sono accettati ed investe in tecnologie alternative :

Progetto AquaTek: ibridi di mais non GM + sistemi di

irrigazione innovativi

Pioneer: ibridi di mais non GM resistenti alle aflatossine

ibridi di mais non GM resistenti alla siccità

Mac Donald e INALCA: hanno introdotto alimenti made in Italy

La domanda di cibo a connotazione territoriale e di alimenti

non OGM stanno trovando un loro spazio nella

globalizzazione: il trend è irreversibile

Page 18: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

NEL FAST FOOD ENTRA L’HAMBURGER DI

CHIANINA E CARNE PIEMONTESE

Arriva per la prima volta sul mercato il panino con l'hamburger

di carne piemontese e chianina Igp con uno storico

cambiamento nell'alimentazione, soprattutto dei più giovani.

Accordo Coldiretti con INALCA e MC Donald

La catena metterà in distribuzione il panino attraverso un

accordo siglato dalla Filiera Agricola Italiana Spa associata

alla Coldiretti con Inalca del Gruppo Cremonini".

la profonda innovazione riguarda la distribuzione di circa

40mila panini al giorno

In futuro il cibo

locale aprirà un

breccia

importante

nell’alimentazione

globalizzata

Page 19: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

MONSANTO CAMBIA STRATEGIA IN EUROPA

A causa dell'assenza di prospettive commerciali, il gigante

agroalimentare Monsanto ha annunciato che ritirerà tutte le

domande pendenti di omologazione di nuove colture ogm

nell'Unione europea, tra cui cinque qualità di mais, una di soja

e una di barbabietola da zucchero.

"Ritireremo le richieste di approvazione nei prossimi mesi",

ha affermato il presidente e direttore generale della

multinazionale americana per l'Europa, José Manuel Madero

la decisione ha spinto il gruppo a concentrarsi sul

business delle sementi tradizionali in Europa

(da La Stampa, 18 luglio 2013)

Page 20: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

Il Progetto Efficienza Irrigua di Monsanto per il

mais: AquaTEK

Progetto pubblico-privato sperimentato in Italia (Università di

Milano – Monsanto e Netafim)

www.monsanto.com/improvingagriculture/Pages/aquatek.aspx

In cosa consiste il progetto:

Impiego di ibridi di mais convenzionali resistenti alla siccità

Sistema di irrigazione innovativo a goccia e microirrigazione

della società israeliana Netafim

Sperimentazione in atto nella pianura Padana

Misure di formazione ed informazione all’agricoltore su

quando effettuare l’irrigazione (semaforo verde – giallo –

rosso) insieme ai dati meteo geolocalizzati per evitare stress

idrico

Page 21: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

IL MAIS CONVENZIONALE PIONEER

RESISTENTE ALLA SICCITA’

commercializzazione nel 2010 in Nord America dei primi semi

di mais ibridi resistenti alla siccità.

Secondo le prove sperimentali ci si attende che questi prodotti

offrano un miglioramento delle rese del 5-10%, rispetto ai

migliori ibridi convenzionali attualmente disponibili.

I nuovi ibridi, possiedono geni "nativi" di tolleranza alla siccità,

cioé geni già presenti in natura in alcune varietà di mais. I

caratteri di tolleranza alla siccità sono stati identificati con la

tecnica della Selezione Assistita da Marcatori Molecolari

(MAS) e introdotti nei genotipi e nelle linee Pioneer

impiegando la tecnologia esclusiva Pioneer AYT(tm)

(Accelerated Yield Technology).

Essendo prodotti ottenuti con tecniche di selezione non

transgeniche,possono essere commercializzati ed esportati

anche fuori dagli USA.

Nel primo anno, gli ibridi sono stato proposti nelle zone più

aride o con limitate disponibilità idriche della zona del

«Western Corn Belt» degli Stati Uniti.

Page 22: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

IL FUTURO DEGLI

ALIMENTI A FORTE

CONNOTAZIONE

TERRITORIALE

Page 23: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

L’Italia, campione del mondo delle produzioni a

Denominazione d’Origine

L’Italia con 248 registrazioni detiene il 22% del totale europeo,

seguita dalla Francia con 192 prodotti (17% del totale

europeo).

nel corso del 2012 ha ottenuto il maggior numero di nuove

DO (5 Dop e 4 Igp), mentre Francia e Spagna hanno aggiunto

al loro paniere solo 4 prodotti a testa. In totale, nel 2012, i

prodotti a marchio Dop, Igp e Stg sono aumentati di 57 unità,

raggiungendo così un totale di 1.137.

Page 24: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

I CONSUMATORI EUROPEI E L’ATTENZIONE

ALL’ORIGINE DEL PRODOTTO

L’88% degli italiani pone attenzione all’origine geografica e

alla marca (68%)

la Grecia ci supera per attenzione all’origine del prodotto

(90%), la Spagna si ferma al 66%, Germania 74%, Francia

75% e Gran Bretagna 52%.

Nell’Unione europea, in media, il 71% ha risposto di essere

attento all’origine geografica e il 47% alla marca (dati Eurispes

2013).

Studio Eurispes 2013 sull’alimentazione: acquistano prodotti

alimentari made in Italy oltre due terzi degli italiani (77,6

due terzi del totale (76,8%) controllano anche l’etichettatura e la

provenienza degli alimenti che acquistano;

quasi la metà (46,4%) compra spesso prodotti Dop, Igp, Doc.

Page 25: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

IL CONSUMO DI PRODOTTI LEGATI AL TERRITORIO

La tendenza al consumo locale e regionale fa riferimento al rapporto

tra cibo e territorio.

prossimità tra il luogo di produzione e quello di consumo di un

alimento, garanzia di autenticità (prodotti a KM zero)

la ricerca di cibi locali e di stagione spinge i consumatori a variare le

abitudini di acquisto, privilegiando esperienze in cui vi possa essere

un contatto diretto con i produttori.

Prof. Montanari: “mangiare geografico” = conoscere o esprimere

cultura del territorio tramite una cucina (prodotti ricette naturali)

il cibo locale racconta una storia

Page 26: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

IL FUTURO DEGLI

ALIMENTI OGM

Page 27: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo
Page 28: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

2006 – 2012: già nel 2012 per la prima volta la crescita degli

ogm rallenta nei paesi sviluppati (48% delle colture ogm

mondiali) mentre aumenta nei paesi in via di sviluppo (52%).

I paesi leader nel mondo sono a parte Usa e Canada paese in

via di sviluppo: China, India, Brazil, Argentina and South

Africa qui si coltiva il 46% delle colture totali ogm

Il caso Europa:

si coltivano in Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca,

Slovacchia e Romania.

Trend: i paesi con prodotti di alta qualità a denominazione

d’origine rifiutano e continueranno a rifiutare gli ogm (Francia

e Italia) come quelli a grande tradizione agricola (Germania,

Austria, Inghilterra) ed i paesi nordici che sono grandi

consumatori di prodotti bio (Scandinavia e Danimarca)

IL FUTURO DEGLI OGM: DIMINUIRA’ LA

PRODUZIONE NEI PAESI SVILUPPATI

Page 29: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

IL FUTURO DEGLI

ALIMENTI BIOLOGICI

La produzione di alimenti biologici

aumenterà ma sono cibi destinati a restare

un mercato di nicchia

Page 30: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

Agricoltura biologica: tutela l’ambiente, ma non

sfamerà il mondo

I cali di rese sono dovuti a una

minore disponibilità di azoto e di

fosforo, specialmente in alcuni tipi

di terreni.

nei paesi industrializzati

l'agricoltura biologica rende il 20%

in meno, mentre nei paesi poveri e

in via di sviluppo le rese sono

ridotte addirittura del 43%.

I risultati dello studio pubblicato su Nature nel 2012*

le rese medie:

• per la frutta biologica il 3% in meno di quella

convenzionale

•l'11% in meno per i semi oleosi,

•i cereali e gli ortaggi bio, hanno una riduzione media di

rese del 26% e 33%

* Comparing the yields of organic and conventional agriculture Verena Seufert, Navin

Ramankutty & Jonathan A. Foley (Nature 485, 229–232 , 10 May 2012)

Page 31: Future Forum 2013 - Annalisa Saccardo

Un anonimo del '500 soleva

sempre dire: “Ci sono tante cose

importanti nella vita, la prima

è mangiare, le altre non le

conosco”.

GRAZIE!


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