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G. Garelli_Le attività di cooperazione e internazionalizzazione - Regione Piemonte Settore Affari...

Date post: 15-Dec-2014
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10 mai 2014. Séminaire international réalisé à Turin dans le cadre du projet IMPRA - Imprenditoria Migrante in Piemonte e Rhône-Alpes: dialogo strutturato con Associazionismo Migrante e Cooperazione Internazionale (Progetto 104454 – CUP H19G13000320005), financé par le Fonds Européen pour l’intégration des citoyens des pays tiers.
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1 Settore Affari Internazionali le attività di cooperazione e internazionalizzazione della Regione Piemonte in Marocco e in Senegal L’imprenditoria transnazionale e il ruolo dell’associazionismo migrante” Torino Sabato 10 maggio 2014 – Centro Culturale Italo-Arabo “Dar Al Hikma”, Progetto IMPRA
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Page 1: G. Garelli_Le attività di cooperazione e internazionalizzazione - Regione Piemonte Settore Affari internazionali

1Settore Affari Internazionali

le attività di cooperazione e internazionalizzazione della Regione Piemonte in

Marocco e in Senegal

“L’imprenditoria transnazionale e il ruolo dell’associazionismo migrante”

Torino Sabato 10 maggio 2014 –

Centro Culturale Italo-Arabo “Dar Al Hikma”,

Progetto IMPRA

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2Settore Affari Internazionali

SCHEMA DELL’INTERVENTO

1) la cooperazione internazionale in Piemonte:tre aree significative

• Africa occidentale

• Marocco

1) la cooperazione internazionale in Piemonte:tre aree significative

• Africa occidentale

• Marocco

2) il piano per l’internazionalizzazione del Piemonte

2) il piano per l’internazionalizzazione del Piemonte

3) il raccordo tra cooperazione e internazionalizzazione in Piemonte

3) il raccordo tra cooperazione e internazionalizzazione in Piemonte

1) la cooperazione internazionale in Piemonte:due aree significative

• Africa occidentale

• Marocco

1) la cooperazione internazionale in Piemonte:due aree significative

• Africa occidentale

• Marocco

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3Settore Affari Internazionali

La Regione Piemonte

Alcuni dati geopolitici

•Il Piemonte è una delle regioni più estese d’Italia (oltre 25 mila km quadrati di superficie) con un territorio in gran parte montuoso (43%), collinare (30%) e di pianura (27%). La popolazione piemontese è di oltre 4 milioni e 200 mila abitanti. Il territorio della Regione Piemonte è ripartito su 1206 Comuni e 8 Province: Alessandria (190 Comuni), Asti (118), Biella (82), Cuneo (250), Novara (88), Torino (315), Verbano Cusio Ossola (77), Vercelli (86).

La Regione, a differenza della Provincia e del Comune, oltre alla funzione amministrativa esercita con lo Stato, la funzione legislativa.In particolare lo Stato legifera in materie di sua esclusiva competenza individuate espressamente dalla Costituzione (tra gli altri moneta e ordinamento giudiziario). Sia lo Stato sia le Regioni legiferano insieme in altre materie sempre individuate dalla Costituzione. In tutte le materie che non sono elencate in Costituzione, la Regione ha competenza a legiferare autonomamente. La funzione amministrativa è esercitata secondo il principio di sussidiarietà.

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4Settore Affari Internazionali

La Regione Piemonte

La Repubblica Italiana è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”.La Regione Piemonte è stata istituita nel 1970. A seguito delle modifiche costituzionali, la Regione Piemonte ha approvato un nuovo Statuto che è in vigore dal 22 marzo 2005. •Organi della Regione

1.Il Consiglio regionale, ed esercita la potestà legislativa e la funzione di indirizzo e di controllo sull’attività della Giunta regionale;

2.Il Presidente della Giunta regionale, eletto contestualmente al Consiglio regionale, rappresenta la Regione, dirige la politica della Giunta e ne è responsabile,

3.La Giunta regionale , è l’organo esecutivo della Regione ed è composta dal Presidente e da un numero di assessori non superiore a 14, provvede all’attuazione del programma di governo, ha potere di iniziativa legislativa, esegue le deliberazioni del Consiglio, esercita la potestà regolamentare, predispone il bilancio annuale e pluriennale e i documenti di programmazione da sottoporre all’approvazione del Consiglio.

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5Settore Affari Internazionali

La cooperazione decentrata – normativa nazionale

LEGISLAZIONE NAZIONALE

•Legge 49/87 “Nuova disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di sviluppo”

•DPR 12 aprile 1988, n. 177. Regolamento d’esecuzione l.49

•Delibere CICS, n. 12/89 e del CDCS del 14.3.2000 (Linee guida del Min. Affari Esteri sulla cooperazione decentrata)

•Legge 212/92 n.212 “collaborazione dell’Italia con i paesi dell’Europa Centrale e Orientale

•Legge 84/2001 "Disposizioni per la partecipazione italiana alla stabilizzazione, alla ricostruzione e allo sviluppo di Paesi dell’area balcanica

•L. 68/93, art. 19, DLGS 267/2000: “gli ENTI LOCALI possono destinare fino al 0, 8% della somma dei primi tre capitoli delle entrate correnti alla cooperazione allo sviluppo”

•CDCS.2010 linee guida e indirizzi di programmazione per il triennio 2010 – 2012

•CDCS 15.03.2010: linee guida cooperazione decentrata

NUOVA LEGGE SULLA COOPERAZIONE

Nel settembre ‘99 il Senato ha approvato una nuova legge, che è andata in discussione alla Camera nel dicembre 2000 ma non è stata approvata.

Con la riforma del titolo V della costituzione la politica estera è materia di legislazione esclusiva dello Stato; le relazioni internazionale sono materia di legislazione concorrentelegislazione concorrente..

E’ stata presentata in C.d.M d.dl di riforma della 49 /87 (Agenzia, CD).

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6Settore Affari Internazionali

La cooperazione decentrata – normativa regionale

LEGISLAZIONE REGIONALE PIEMONTESE

•Legge regionale n. 67/95 Interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale

• Legge regionale n. 50/94 Iniziative per l'attuazione di accordi di collaborazione fra la Regione ed entita' istituzionali di Paesi esteri

• Legge regionale n. 4/82 Istituzione del Comitato Regionale di solidarieta' e partecipazione della Regione a Comitati di soccorso

Quasi tutte le regioni hanno una apposita legge Mancano solo Campania e Sicilia

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7Settore Affari Internazionali

La Sicurezza Alimentare e Lotta alla Povertà: i Paesi d’intervento

BENIN (Benin)Superficie: 113.000 km².Capitale: Porto-Novo.Lingua ufficiale: francese.

BURKINA FASO (Burkina Faso)Superficie: 274.000 km².Capitale: Ouagadougou.Lingua ufficiale: francese.

CABO VERDE (Capo Verde)Superficie: 4.000 km².Capitale: Praia.Lingua ufficiale: portoghese.

COTE D'IVOIRE (Costa d'Avorio)Superficie: 321.000 km².Capitale: Yamoussoukro.Lingua ufficiale: francese.

MALI (Mali) Superficie: 1.249.000 km².Capitale: Bamako.Lingua ufficiale: francese.

MURITANIYA (Mauritania)Superficie: 1.031.000 km².Capitale: Nouakchott.Lingua ufficiale: arabo.

NIGER (Niger)Superficie: 1.186.000 km².Capitale: Niamey.Lingua ufficiale: francese.

SÉNÉGAL (Senegal)Superficie: 197.000 km².Capitale: Dakar.Lingua ufficiale: francese.

Il programma è inizialmente concentrato in alcuni paesi dell’area dell’Africa Occidentale: Burkina Faso, Mali, Niger, Senegal - Conferenza FAO di Roma (dic 1996) 1 Meuro/anno.Nel 2004 sono stati stanziati 2 milioni di euro per anno. Il programma viene esteso ad altri 4 paesi dell’area: Benin, Capo Verde, Costa d’Avorio, Mauritania.

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8Settore Affari Internazionali

Il Programma di sicurezza alimentare e lotta alla povertà

sviluppo locale

ambient

e agricoltura

zootecnia

risorse idriche

formazione

rafforzamento istituzionale

educazione alimentare

•Bandi con criteri di orientamento

per enti locali e/o ONG/Associazioni

•Azioni a RegiaAttenzione a 5 aspetti della sicurezza alimentare

•disponibilità •accesso •stabilità ( strutture , politica , ambientale) •qualità, salubrità ( igiene, accesso all’acqua)•sostenibilità dei processi produttivi

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9Settore Affari Internazionali9

Il Programma di sicurezza alimentare e lotta alla povertà

12 anni di esperienza Circa 20 milioni di investimenti direttiE quasi altrettanti attivati dal sistema piemonte500 progetti finanziati ha coinvolto attivamente oltre 800 soggetti Piemontesi (Province, Comuni, scuole, Parchi, ONG, associazioni ecc.) e oltre 450 soggetti Africani80 Enti locali

(Chi) Le Autonomie Locali e la Società civile: nuovi attori “protagonisti” di cooperazione internazionale

(Cosa) OGGETTTO: Formazione, realizzazione infrastrutture e servizi

scambio di saperi

(come) METODO: lavorare

in rete armonizzando e raccordando le conoscenze e competenze per affrontare

tematiche complesse

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10Settore Affari Internazionali

La Regione Piemonte in Marocco La Regione Piemonte in Marocco

Generali:  ragioni geografiche e culturali attenzione crescente dell'Europa verso l'area mediterranea rilevante presenza di istituzioni ed enti piemontesi sul territoriocreare le condizioni per trarre i maggiori vantaggi dalla liberalizzazione degli scambi commerciali con la sponda sud del Mediterraneo (2010)

Il Marocco è un paese da cui proviene un ingente flusso migratorio verso il Piemonte Creare condizioni per lo sviluppo di impresa e assicurare appoggio istituzionale ad imprenditori piemontesi interessati ad operare in tale Paese

Le ragioni dell’intervento

Specifiche:

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11Settore Affari Internazionali

La Regione Piemonte in Marocco

Generali:  ragioni geografiche e culturali attenzione crescente dell'Europa verso l'area mediterranea rilevante presenza di istituzioni ed enti piemontesi sul territoriocreazione delle condizioni per trarre i maggiori vantaggi dalla liberalizzazione degli scambi commerciali con la sponda sud del Mediterraneo prevista per il 2010

Stabilire legami duraturi con il Paese da cui proviene la quota maggiore degli immigrati in Piemonte, Creare condizioni per lo sviluppo di impresa e assicurare appoggio istituzionale ad imprenditori piemontesi interessati ad operare in tale Paese

Le ragioni dell’intervento

Specifiche:

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12Settore Affari Internazionali

La Regione Piemonte in Marocco

Metodologia dell’intervento in Marocco: percorsi

Rabat

Settat Khouribga

Ben Slimane

Percorso 1

Progettazione regionale

Percorso 2

Sostegno alla progettualità di altri soggetti

Creazione di un Tavolo Paese per concertare progetti coordinati che valorizzino le competenze dei diversi attori (OIM, ONG, Associazioni di categoria, camere di commercio, parchi tecnologici, ecc) progetti volti ad affrontare le problematiche relative alla creazione d'impiego e d'impresa

Aree di intervento:

Regione di Chaouia Ouardigha

Regione di Rabat – Salé – Zemmour - Zaer

bando di concorso rivolto ad Enti e Autonomie locali nell’ambito del bando per i progetti di cooperazione decentrata

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13Settore Affari Internazionali

Percorso 1: progettazione regionale

Il progetto opera nella Provincia di Khouribga attraverso azioni di sostegno alla promozione di impiego e alla creazione d’impresa.

Obiettivi: favorire lo sviluppo economico della Regione creando nuove occasioni di impiego, mediante il potenziamento dell’offerta di servizi di assistenza e formazione allo sviluppo di nuove PMI;

Il Progetto nel 2004 è stato ammesso a finanziamento da parte del Ministero degli Affari Esteri, ai sensi della legge 212/92

Ente proponente: Istituto per la Cooperazione allo Sviluppo di Alessandria in collaborazione con il Comune di Alessandria, la Provincia di Alessandria, la Provincia di Torino

Regione di Chaouia Ouardigha Rabat- Salé- Zemmour Zaer

Progettazione del Parco industriale di Ain Johra (RABAT):

Obiettivi :, Creazione di un’ area industriale a standards europei quale strumento di sviluppo economico della Regione di Rabat e stimolo agli investimenti, joint venture e da parte di imprese locali, piemontesi, francesi.

Attività: Studio di fattibilità ambientale, progettazione della stazione di trattamento reflui e del sistema di gestione acque.

Formazione di quadri marocchini per la gestione del Parco e del suo Centro di assistenza e formazione

Assistenza alla elaborazione delle gare d’appalto nella fase esecutiva e alla costituzione della società di gestione.

Il Progetto nel 2004 è stato ammesso a finanziamento da parte del Ministero delle Attività Produttive, ai sensi della legge 212/92

Ente proponente: Environment Park in collaborazione con AFPA – Enaip Piemonte, FinPiemonte in cooperazione con la Regione di Rhône -Alpes

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14Settore Affari Internazionali

SCHEMA DELL’INTERVENTO

1) la cooperazione internazionale in Piemonte:tre aree significative

• Africa occidentale

• Marocco

1) la cooperazione internazionale in Piemonte:tre aree significative

• Africa occidentale

• Marocco

2) il piano per l’internazionalizzazione del Piemonte

2) il piano per l’internazionalizzazione del Piemonte

3) il raccordo tra cooperazione e internazionalizzazione in Piemonte

3) il raccordo tra cooperazione e internazionalizzazione in Piemonte

2) il piano per l’internazionalizzazione del Piemonte

2) il piano per l’internazionalizzazione del Piemonte

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CONSULTING BUSINESS ANALYSIS

IL PIANO STRATEGICO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL PIEMONTE

L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL PIEMONTE

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16Settore Affari Internazionali

OBIETTIVI

Il fine è di sviluppare una piena internazionalizzazione che aiuti lo sviluppo locale delle imprese tramite maggiori opportunità commerciali estere e una struttura globale più solida e competitiva, partendo dalle aziende che si trovano agli stadi più bassi, verso il raggiungimento di quelli più alti. Sono quindi 3 gli obiettivi principali:

PRIMA INTERNAZIONALIZZAZIONE: condurre le imprese che non hanno ancora un’esperienza stabile di affari con il resto mondo verso la prima esperienza

CRESCITA: assistere imprese che posseggono già una presenza internazionale e che intendono approfondire la stessa direzione o puntare alla diversificazione geografica

GOING GLOBAL: accompagnare imprese già mature nell’internazionalizzazione e che aspirano a rafforzare la loro presenza affermandosi come leader globali

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17Settore Affari Internazionali

I PROGRAMMI DI INTERVENTO

MULTIVOUCHER: diritto di ottenere un contributo e/o accedere a fondi di garanzia per l’acquisto di beni e/o servizi

PIF (progetti integrati di filiera):coinvolgono imprese leader con imprese partner della stessa filiera. Sono progettati a regia regionale e camerale, attraverso enti strumentali

PIM (progetti di mercato): penetrazione di uno specifico mercato geografico attraverso creazione di infrastrutture stabili, reti di relazioni e di vendita stabili, partnership locali. presenza imprese leader, e partner

SCP (single company project): progetti che coinvolgono singole imprese e sono riservati a specifiche classi di destinatari.

IJV PARTNERSHIP: progetti di conclusione di equity partnership e di equity joint venture tra imprese piemontesi e/o imprese di altre regioni/paesi, mantenendo il controllo in piemonte

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18Settore Affari Internazionali

GLI STRUMENTI

IL VOUCHER: buono spendibile per abbattere una percentuale di spesa di investimento per il progetto di internazionalizzazione. distribuzione competitiva/selettiva sulla base di criteri di merito

LA GARANZIA FINANZIARIA: garanzia gratuita di finanziamento bancario a tasso convenzionato finalizzato all’attuazione di un programma di internazionalizzazione

EROGAZIONE DI SERVIZI: attraverso enti strumentali nell’ambito di 16 Progetti integrati di filiera e 15 Progetti integrati di mercato

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19Settore Affari Internazionali

LE RISORSE

Il quadro finanziario complessivo del Piano strategico per l'Internazionalizzazione, con riferimento all’anno 2013 è pari a 14 milioni di euro, dei quali 7 milioni a carico della Regione Piemonte e 6 milioni a carico del sistema camerale.

Il piano potrà essere integrato con ulteriori risorse da parte di Regione e Unioncamere Piemonte, nonché di altri soggetti esterni.

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20Settore Affari Internazionali

SCHEMA DELL’INTERVENTO

1) la cooperazione internazionale in Piemonte:tre aree significative

• Africa occidentale

• Marocco

1) la cooperazione internazionale in Piemonte:tre aree significative

• Africa occidentale

• Marocco

2) il piano per l’internazionalizzazione del Piemonte

2) il piano per l’internazionalizzazione del Piemonte

4) il raccordo tra cooperazione e internazionalizzazione in Piemonte

4) il raccordo tra cooperazione e internazionalizzazione in Piemonte

3) il raccordo tra cooperazione e internazionalizzazione in Piemonte

3) il raccordo tra cooperazione e internazionalizzazione in Piemonte

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21Settore Affari Internazionali

Connessione tra programmi di cooperazione e di Internazionalizzazione

Africa Occidentale.: sostegno a progetti di consorzi export sostegno a progetti associazioni di

categoria artigiani, agricoltori, cooperative progetto PLASEPRI (Senegal)

Marocco: progettazione parchi industriali bandi per associazioni e PMI

progettazione infrastrutture (APQ Mediterraneo)

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Connessione tra programmi di cooperazione e di Internazionalizzazione: criticità

Africa Occ.: consorzi export: poco preparati alla cooperazione associazioni di categoria: sartoria, parruchieri PLASEPRI (Senegal): mancanza fondi di garanzia

Marocco: parchi industriali: La Finpiemonte non ha voluto partecipare alla società di gestione (tempi non maturi?) associazioni e PMI: non abbiamo avuto più riscontri progettazione infrastrutture: proposte poco coerenti con gli interessi del “sistema produttivo regionale”

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23Settore Affari Internazionali

Se vuoi arrivare primo corri da soloSe vuoi andare lontano cammina insieme

GRAZIE!


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