La donna, LA PASSIONE

MADAME BOVARY

Sulla riva del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto

Madame Bovary: breve trama• Il romanzo in questione è stato scritto da Gustave Flaubert, precursore del

naturalismo, tra il settembre 1851 e l’ ottobre del 1856, anno in cui apparve sulla “Revue de Paris” a puntate. Il periodo in cui Flaubert ha scritto il romanzo coincide con il periodo in cui intratteneva una relazione con Louise Cohlet. Per questo, Flaubert si definisce lui stesso Madame Bovary. Il suddetto testo suscitò molto scalpore tra i benpensanti, che vi vedevano immoralità e vilipendio della religione.

• E’ la storia di Emma Roualt , figlia di un proprietario terriero, donna passionale e sognatrice di grandi avventure e di amanti romantici. Si troverà a sposare Charles Bovary, medico di provincia, il quale la ama spassionatamente. Ben presto, lei si accorgerà di annoiarsi e di odiare il marito in un certo qual senso, seppure egli le offra soldi ed amore incondizionato. Inizia a desiderare ogni lusso per avvicinarsi alla èlite parigina e per ricordare il ballo al quale aveva assistito al castello di un visconte. Avrà, inoltre, degli amanti: prima Rodolphe Boulanger, con il quale ella vivrà un periodo assai piacevole. La smodata passionalità della donna, però, spaventa l’ amante, che la lascia il giorno prima della fuga amorosa che dovevano compiere. Emma ne uscirà distrutta e, per un periodo, rimarrà come in trance, passiva. In questo lasso di tempo, Emma pare anche recuperare la religione, tema molto presente nel romanzo di Flaubert. Passato un anno, la protagonista, rivedendo a Lione Lèon, partito anni prima senza averle confessato il suo amore, pensa di poterlo legare a sé: ma anch’ egli, stanco degli eccessi della Bovary si stancherà di lei e se ne staccherà. Delusa dal loro rifiuta e preoccupata per una situazione economica tragica, frutto del suo scialacquare denaro in futilità, ella si ucciderà con del veleno, lasciando una figlia con la quale non aveva mai comunicato ed un marito incapace di comprendere.

P a u lo C o e lh o n a to a R i o d e Ja n e i r o n e l 1 9 4 7 e d è c o n s i d e r a t o u n o d e g li a u t o r i p i i m p o r t a n t i è ù

d e lla le t t e r a tu r a m o n d i a le . E ’ s ta to i n s i g n i t o d e l

“C ry s t a l A w a r d ” n e l 1 9 9 9 e d a n c h e s t a t o èn o m i n a to M e s s a g g e r o d i P a c e d a lle N a z i o n i

U n i t e .

Il testo preso in esame, edito per la prima volta nel 1994, possiede lo stile tipico di Coelho: frasi ricche di significati, forse troppo ampollose e mistiche a volte, spesso tratte da testi biblici. La critica è divisa: da una parte gli appassionati di Coelho ne sono attratti ed esaltati per il fatto che racconti di un amore vero, cioè non mero sentimentalismo, ma amore come mezzo per aiutare se stessi e l’ amato, mentre per molti altri il testo risulta bigotto e le frasi paiono fasulle e prive di un significato reale e concreto. Inoltre, secondo molti questo sarebbe l’ ennesimo tentativo di Coelho di ammantare la religione di magia e misticismo. Lo scrittore, evidentemente, esprime molte sue idee nei testi che scrive. D’ altronde, il romanzo è ambientato perlopiù in Spagna, Paese ancora oggi intriso di religione.

La critica:

-Il feedback iniziale e le parole usate da Paulo Coelho suscitano nel lettore la curiosità di sapere e di proseguire con il racconto che lascerà nel finale tante domande da porsi sul mondo divino. Nelle storie d’amore di Paulo Coelho, l‘amore non è solo il semplice legame tra due persone, ma include la sfera dell’eternità e del divino. (Tiziana Vitale)

-Tutti i suoi libri sono stati censurati in Iran, dove erano anche lì diventati dei best seller: le sue opere sono state pubblicate in 160 Paesi e tradotte in 67 lingue.

Sulla riva del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto: trama

• Questo breve ed efficace racconto di Paulo Coelho, narra la storia di una ragazza che dopo molti anni ritrova il suo amore d’ infanzia. Incontrandolo, viene a conoscenza del fatto che egli siano diventato un seminarista. Subito, egli le confessa il suo amore. La protagonista è combattuta, non sa che cosa desidera né che cosa sia giusto fare, in quanto egli è entrato in seminario. In una sola settimana la sua intera vita cambierà: scoprirà il culto della Dea Madre, praticato e fortemente sostenuto dal ragazzo, si abbandonerà al misticismo e si concederà all’ uomo della sua vita, rivalutando la sua vita insoddisfacente e superficiale.

Dal superiore del ragazzo, viene a sapere che egli possiede poteri mistici di non è riconosciuta dalla Chiesa e bisogna ancora compiere molte lotte e sacrificare molte vite prima che venga accettata dal potere guaritore: il prete, però, la prega di discostarlo dalla sua religione poiché papale. Pilar è combattuta: di nuovo, non sa quale via percorrere. La decisione arriva dalla sua metà: egli ha abbandonato i suoi poteri per poter vivere una vita serena e normale con lei. A questo punto, la protagonista fugge, dopo avergli detto che egli non doveva rinunciare ai suoi poteri, che egli doveva continuare ad essere un profeta della Vergine e lei sarebbe stata il suo sostegno in questa sua ardua missione. Tenta, quindi, il suicidio sulle rive del fiume Piedra. Scampatane grazie all’ intervento di un guardiano, la giovane, passionale e ricca di fede, offre al ragazzo una seconda possibilità ed egli decide di continuare la vita religione insieme a lei.

Il confronto dei personaggi:Emma vs Pilar, simili quanto

diverse.Emma Roualt è un’ ambiziosa, romantica giovane cresciuta con suo padre, un agricoltore agiato, in

provincia. Di aspetto avvenente e fresco, di temperamento focoso, ella sviluppa il suo essere in modo dinamico. Si ritroverà catapultata in un matrimonio che capisce ben presto di non sopportare. Fin da piccola, infatti, aveva sognato un amante agiato, il lusso e la ricchezza, cose a cui tende durante tutto il romanzo. Tutto il contrario, però, le capiterà nella vita reale: il borgo dove è costretta con un marito ordinario e noioso sarà il motivo per il quale si abbandonerà a delle relazioni extraconiugali con due differenti uomini, relazioni che affronterà con infinita passione, cosa che allontanerà i due amanti. Incapace, quindi, di instaurare rapporti stabili (anche con la figlia, infatti, non avrà mai un reale rapporto, vive le sue delusioni in modo infantile ed inadatto. Spesso viene catapultata con così tanta irruenza nella realtà dai suoi sogni che rischia, infatti, più volte la vita. Dopo l’ ennesimo travaglio, ella si chiederà il perché di tanta infelicità e delusione, si suiciderà. Ella appare, dunque, come un’ eroina, una donna che non ha sopportato il comune ruolo della donna attribuito a quell’ epoca. La ribellione potrebbe avere radici nella sua istruzione ed in quanto lei era una donna colta e raffinata. Infatti, leggeva spesso libri, giunti direttamente dalla capitale, e si interessava di moda e possedeva abiti lussuosi. La religione non è una costante nella sua vita, ma è, comunque, ricorrente: ella in un certo periodo si abbandona ad essa per consolarsi delle sue delusioni, credendo così di superarle. Nel sogno la Bovary proietta le sue frustrazioni ed il mondo immaginario che non può più sperare di ottenere nella vita reale, che si manifesta nella sua ingiustizia pienamente alla protagonista. Questa sua continua malinconia e delusione la porteranno, appunto, al suicidio, unico momento che sembra renderla sollevata.

• Pilar, donna passionale e lasciva come Emma (in quanto afferma di essersi concessi a molti uomini che conosceva da poco), insegue l’ amore come la Bovary. Anch’ ella è cresciuta in un piccolo paesino di provincia, ed è sostanzialmente sempre rimasta nello stesso luogo, se non quando per gli studi si è trasferita a Saragaozza. L’ abitudine si impossessa presto di lei ed i suoi sogni sono banali, come trovare un marito ed un lavoro stabile (al contrario di quanto desiderava Emma). La ragazza si trova a vivere una vita insoddisfatta ed inconcludente, ma riesce ad evolversi. Capisce, infatti, di non essere tagliata per essere sedentaria né tantomeno per svolgere la professione di avvocato. In una sola settimana compie un cammino irto di ostacoli, ma ciò non impedisce alla sua forza di superarli per amore: desidera fortemente accompagnare il suo amato in un cammino di profetizzazione del culto della Vergine. In questa breve settimana, ella riscopre se stessa e si ritrova ad ammettere che la vita non era poi così deludente come la credeva. Anche Pilar tenta il suicidio, quando crede di aver perso l’ amore della sua vita: come Madame Bovary vuole porre fine alla sua esistenza, per motivi sostanzialmente analoghi. La protagonista è una sognatrice, ma a differenza di Madame Bovary riesce a concretizzare i suoi sogni e le sue speranze nella definitiva scelta di amare il suo amico d’ infanzia, lottando con forza per averlo al suo fianco. Entrambe passionali e deluse dalla vita, le due protagoniste risultano simili anche delineate dai loro abili autori ad un secolo di distanza.

Due ambienti a confronto• Ambientato nella seconda metà dell’

800, nella provincia di Parigi, in paesi dalla mentalità ristretta e non ancora legata agli ideali di libertà della donna;

• Nel romanzo di Flaubert la scrittura descrive minuziosamente e meticolosamente i paesaggi, quasi rappresentino gli stati d’ animo dei personaggi.

• Il romanzo è ambientato nella Spagna e nella Francia di oggi, in territori sperduti e soprattutto a Lourdes, luoghi ricchi di significati mistici;

• I luoghi sono descritti in modo semplice, soprattutto in funzione della religione: l’ attenzione è focalizzata più sui pensieri e le parole che sul paesaggio.

Temi a confronto: bovarismoIl bovarismo è una corrente di pensiero che consente di sfuggire alla monotonia

della vita di provincia attraverso la lettura usata come svincolo dalla realtà, giungendo addirittura a rifiutare la realtà per vivere del sogno.

Emma ordina i suoi libri all’ avanguardia direttamente dalla capitale per svagarsi dal tedio. I libri che ella ha letto da piccola l’ hanno indotta all’ adulterio, in quanto le hanno sempre proposto un idea di marito e di vita differente, ossia con ricchezza di passione e di avventura. La Bovary arriva ad odiare Charles che vive con semplicità e ne è felice e non comprendere la sua tristezza e malinconia. La sua idea di matrimonio le impedisce di notare l’ amore sincero che suo marito nutre per lei. Così va in cerca di un uomo più avvenente e si lancia in avventure che crede magiche, ma che si riveleranno fallimentari proprio come il suo matrimonio. Emma non sa fondamentalmente costruire relazioni, è eccessiva e da un lato incompetente (verso la figlia). Emma è costantemente delusa e consacra la sua vita al volere di farla diventare come un’ opera d’ arte (proprio come nel libro “quando ero un’ opera d’ arte”, che racconta la storia di un uomo che diventa in senso concreto un’ opera d’ arte solo per il desiderio di essere conosciuto ed ammirato. Ovviamente, non raggiunge, comunque, la felicita’, come emma).

pilar, invece, si rende conto di aver vissuto volutamente una vita monotona e banale e per questo la settimana trascorsa in viaggio le appare come un sogno. Non si tratta, però, di bovarismo, ma più di un’ analogia basata sulla voglia di evadere delle due fanciulle: la prima attraverso i libri e la seconda attraverso la religione. Entrambe, comunque, necessitano un rinnovamento nella loro vita. A differenza di Emma, però, Pilar sa costruire una relazione e decide di trascorrere la sua vita accanto all’ uomo che ama davvero e ci riesce.

Religione• La religione in Emma non è

qualcosa di sempre presente, ma è qualcosa al quale la donna si appiglia quando ha perso tutte le speranze, sperando in questo modo di potersi almeno un poco consolare. Vediamo, per esempio, come dopo essere stata lasciata da Rodolphe, Emma si lancia spassionatamente in opere di carità ed ha soventi incontri con il prete del paesino.

• La religione in questo altro romanzo è un tema che ricorre durante tutto il testo ed è importante non solo per la protagonista. Pilar, infatti, ritroverà la retta via e la passione per la vita attraverso un totale abbandono in essa e comprenderà il significato del vero amore. Inoltre, farà tornare sulla retta via anche il suo amato, che aveva , anche se solo per un attimo, abbandonato la fede per vivere una vita normale con lei.

Lo stile a confronto• Per Flaubert la scrittura è molto

importante per la descrizione, che è minuziosa;

• Una nota particolare va posta sull’ utilizzo dei colori in Madame Bovary: il giallo è il colore della lussuria (Madame amava il giallo), il verde della meschinità (Rodolphe aveva dei gambali di quel colore), il rosso della passione e l’ azzurro della malinconia (frequentissimo l’ uso di tale colore nelle descrizioni degli elementi di arredo o di vestiario della Bovary);

• Lo stile per Flaubert deve essere perfetto: nella postfazione del libro si può capire a quanti tagli e cambiamenti è stato sottoposto questo romanzo. Terminato il libro pare quasi di vedere Yonville e la sua piccolezza, la campagna verdeggiante circostante, la farmaci del bonaccione Homais e di essere partecipi alle tristi cene della Bovary.

• Per Coelho lo stile non è importante come per Flaubert. Le sue frasi sono molto complesse, in quanto servono a spiegare concetti religiosi non sempre di immediata comprensione. La forma, tuttavia, è molto scorrevole e trascinante;

• Stile altamente poetico e lessico comune, utilizzato per delineare la normalità dei personaggi in esso presentati.

Contesti culturali

• Il libro di Flaubert è stato ambientato nella Francia pre-naturalista del 1850

• Nel suo libro, l’ autore critica principalmente la mediocre borghesia del tempo, che dà vita all’ inquietudine della Bovary. La borghesia era una classe sociale non d’ èlite, ma che possedeva un lavoro che permetteva di definire la classe “benestante”. In realtà, era del tutto materialista e priva di valori, come la società odierna.

• Il romanzo di Coelho è stato ambientato nella Spagna e nella Francia contemporanee;

• In questo libro, l’ autore cerca principalmente di sottolineare l’ importanza della religione nella vita di tutti, laici e non. Non critica determinate classi sociali, bensì esorta ad elevarsi e non fermarsi ad un mero materialismo, come affermava anche Flaubert.

Considerazioni• Il Bovarismo venne considerata “il male del secolo”. Abbiamo già detto che è l’

attitudine a sognare ad occhi aperti una felicità apparentemente irraggiungibile nella realtà. La finzione rende il vuoto della realtà troppo povera. A mio parere, questo libro può essere d’ insegnamento a tutti noi. Dovremmo impegnarci tutti a migliorare le cose che possiamo cambiare, imparando ad accettare tutto il resto, nonché impegnandoci a gestire meglio i rapporti interpersonali. La vita ci viene fornita con difficoltà e gioie e sta a noi saperle affrontare con lo spirito giusto per poter crescere moralmente. Bisognerebbe ascoltare il consiglio dei Beatles nel celebre brano “Let it be” (“Lascia che sia”), un rimedio alla tentazione di lasciarsi prendere dal’ insoddisfazione.

CitazioniMADAME BOVARY:• L'amore, riteneva, doveva

arrivare di colpo, con schianti e folgorazioni, uragano celeste che si abbatte sulla vita, la sconvolge, ghermisce le volontà come foglie e precipita il cuore negli abissi.

• “Vi fu un silenzio. Si guardarono: i loro pensieri, confusidella medesima angoscia, sembravano stringersi in un abbraccio forte e palpitante.”

SULLA RIVA DEL FIUME PIEDRA:• Ho aperto la finestra e il mio

cuore. Il sole ha inondato la camera e l'amore ha pervaso la mia anima.

• Esistono le sconfitte, ma nessuno può sfuggirvi. Perciò è meglio perdere i combattimenti nella lotta per i propri sogni piuttosto che essere sconfitto senza neppure conoscere il motivo per cui si sta lottando.

• La felicità è qualcosa che si moltiplica quando viene condivisa.

Conclusione:• L’ amore è il vero motore di entrambi i libri, come del resto lo è nella

vita quotidiana. Che sia un amore più alto o meno alto, è, comunque, sempre presente. L’ amore è qualcosa che trasporta entrambe lontano dal loro mondo mediocre ed è talmente importante che Madame Bovary non lo baratterà nemmeno quando avrà un estremo bisogno di denaro. L’ amore crea sofferenza e sembra impossibile ed inaccettabile, eppure entrambe le “nostre eroine” si battono per conquistare ciò che desiderano con tutto l’ ardore che hanno in corpo, anche se contrastate e scoraggiate spesso e volentieri. L’ amore arriva ed è come una breccia nella diga, un piccolo foro che successivamente lascia passare tutto il suo flusso con impeto. All’ inizio del romanzo di Coelho c’ è scritto che tutte le storie d’ amore sono uguali, ed è vero: è quasi sempre la donna ad essere abbandonata ed l’ uomo a prendere l’ iniziativa. Eppure, hanno tutte un esito differente e devastante. Nessuna delle due sa che cosa è giusto o meglio fare, in quanto agiscono entrambe d’ istinto, col cuore.

• "L 'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito”. (C. Jung)

• "Q uando l'amore vi chiama seguitilo. B enché le sue vie siano ardue e ripide."(K. Gibran)