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GalileiPONline

Date post: 28-Jan-2016
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Giornalino d'istituto
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LA SETTIMANA DELLA SCIENZA Barbara Quitadamo Tra il 20 e il 24 aprile, in occasione dell’Anno Internazionale dell’Astronomia, al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Manfredonia si è tenuta la “Settimana della Scienza”. Questa manifestazio- ne, interamente dedicata alla scienza, è stata organizzata dai docenti del progetto “Parco Astro- nomico” Rosa Balzamo, Anna di Iasio e Matteo Scuro. Gli alunni del Liceo hanno contribuito alla decorazione dei corridoi e delle aule dell’Istituto e hanno aiutato i professori nell’accompagnare gli ospiti. Infatti queste mostre, per le quali sono stati adibiti i laboratori di chimica,biologia e di arte, sono state visitate dalle scolare- sche di tutta la città, dagli alunni delle elementari a quelli delle superiori. Il mio compito sarà quello di presentarvi il programma generale che è stato svolto in occasione della “Settimana della Scienza”. La manifestazione è stata inaugurata dalla prof.ssa Angela Rossini che, servendosi di foto e illustrazioni varie, ha pre- sentato “il Gargano e le Orchidee” agli alunni frequentanti il secondo e il terzo anno del Liceo, radunati nell’Auditorium dell’edificio. Dalle 11 in poi sono ini- ziate le attività guidate dagli alunni “esperti”: l’osservazione sul campo degli orologi solari, cura- ta dal prof. Giovanni Fantetti, l’osservazione delle macchie solari e la visione di alcuni esperimen- ti reali e virtuali accuratamente eseguiti dagli studenti più abili in chimica e biologia. Inoltre è continuata la proiezione guidata di filmati. Martedì 21 aprile, in seguito alla visita dei vari laboratori, per gli studenti ha avuto luogo la relazione del presidente del “Parco del Gargano”, avv. Giandiego Gatta, riguardante “la Biodiversità e il Parco Nazionale”. Il 22 aprile è stata una delle giornate più appassionanti della “Settimana della Scienza”. Infatti il prof. Nedim Vlora, archeo- astronomo docente di Geografia Astronomica dell’Università di Bari, ha relazionato su “Il tempo e l’uomo”, con la collabora- zione del sig. Raffaele Falagario, astrofilo del “Centro Studi e Osservazioni Astronomiche Galilei” di Bari. Il giorno seguente per gli alunni del quarto e del quinto anno il prof. Giovanni Fantetti ha spiegato “Gli Orologi solari”, mentre nel resto dell’Istituto andavano avanti altri esperimenti e mostre. Venerdì 24 aprile, per concludere la “Settimana della Scienza”, si sono svolte tutte le attività ri- proposte ogni giorno. Inoltre è stata effettuata un’esercitazione pratica sul calcolo del mezzogior- no solare effettivo. Importanti da ricordare sono le mostre di minerali, rocce e conchiglie e l’esposizione di mappe stellari alle nostre latitudini, che hanno avuto luogo per tutta la durata della manifestazione, oltre la “questione degli oroscopi”, che ha dato modo agli studenti di sco- prire il loro reale segno zodiacale. QUANTE BELLE ORCHIDEE NEL GARGANO Federico Del Vecchio Durante la “Settimana della Scienza” organizzata dal nostro Istituto, la professoressa Barbara Salice ci ha portato a vedere i vari avvenimenti e le varie mostre che erano stati previsti. L’ av- venimento che mi ha colpito maggiormente è stato quello relativo alla conferenza tenuta dalla professoressa Angela Rossini, che da anni studia il Gargano. Ella ci ha esposto a voce le immen- se conoscenze che possiede nel campo delle orchidee. La sua voce veni- va accompagnata con delle immagini presentate sullo schermo riguar- danti, appunto, delle meravigliose orchidee. Dopo un inizio abbastanza noioso, molti degli alunni presenti nell’ auditorium si sono appassionati all’ argomento e hanno seguito con grande attenzione. Siamo venuti a sapere tante cose interessanti sulle varie specie e sui nomi delle orchi- dee. Nel Gargano quelle più conosciute sono: Ophrys Cornuta, Ophrys Sipontensis, Ophrys Morio, Ophrys Apulica, Ophrys Melena, Ophrys Pavimaculata, Epipactis Meridionalis e la Spiranthes Spiralis. Ad esempio, io non sapevo che il Parco Nazionale del Gargano fosse il più grande produttore di orchidee nell’intera Europa. Infatti, circa 91 specie su 230 in Italia appartengono al nostro Parco Nazionale che, quindi, oltre ad essere il più grande del nostro continente, è anche uno dei più estesi al mondo. La professoressa, inoltre, ha concluso il discorso sottolineando i due aspetti che prevalgono nella produzio ne di orchidee: la salvaguardia di questi fiori e lo sviluppo economico che essi possono fornire. Infatti oc- corre tutelare la flora del nostro Promontorio, che deve continuare ad essere splendido così come oggi è, evi- tando danneggiamenti e deturpamenti vari. Di indubbia rilevanza appare poi l’ aspetto commerciale: è risaputo che le orchidee sono dei fiori pregiati molto richiesti dal mercato e hanno, ovviamente,un costo più elevato. Le orchidee, inoltre, possono offrire varie opportunità di lavoro nella nostra zona visto che, in questi anni, si sta ampliando il fenomeno della disoccupazione. Editoriale LA SCUOLA CHE VORREI... Quando penso alla scuola che vorrei, immagino una scuola dove studiare continui ad esse- re faticoso come e più che in quella che conosciamo, ma im- magino anche una scuola dove studiare diventi attraente, inte- ressante, con tante cose da fare e molte di più da pensare. Quando penso alla scuola che vorrei, mi accorgo che i più esi- genti sono proprio i giovani, che sembrano disattenti ed annoiati quando proponiamo loro i soliti contenuti scolastici, ma che so- no capaci di dimostrare grande disponibilità e intrapren- denza quando li poniamo davanti a precise assunzioni di responsabilità e li invitiamo a prendere in mano la proget- tazione del proprio futuro. È proprio questa la filosofia dei Pon, che considera i giovani allievi una risorsa per tutta l’Europa. Nessuno può rimanere indietro quando si decide di porre mano alla costruzione di una cittadinanza europea. I nostri ragazzi dovranno vivere in Europa, viaggiare e tornare, parlare e confrontarsi con lingue e culture diverse ma unite sotto un’unica bandiera. Non possiamo perciò tirarci indietro, i fondi europei non possono essere considerati solo una semplice risorsa in più, ma devono interpellarci per migliorare il nostro fare scuola quotidiano, per confrontarci – anche noi educatori e forma- tori – con la più ampia comunità europea e mondiale e an- che per metterci in discussione interrogandoci sugli esiti formativi a medio e lungo termine dell’azione didattica. Quando penso alla scuola che vorrei penso esattamente a questa scuola che questi docenti, questi collaboratori e as- sistenti, questi alunni e questi genitori dimostrano quoti- dianamente di volere e saper fare. Questo giornale è frutto di un corso di approfondimento in Italiano promosso all’interno della programmazione PON, ma racconta anche la vita e le iniziative che si sono svolte grazie alla realizza- zione di altri progetti. Più di tutto, racconta il protagonismo dei nostri giovani. Orchis Morio Spiranthes Spiralis Ophrys Apulica Docenti ed alunni in alcuni momenti della manifestazione Dirigent e Scolastico Proif. Andrepa Simonetti galilei on line Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” Manfredonia Progetto PON C1 “In punta di... lingua” Dirigente Scolastico Prof. Andrea Simonetti Esperto Prof. Luigi Amoroso - Tutor interno Prof.ssa Barbara Salice Maggio 2009 — Numero unico
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Page 1: GalileiPONline

LA SETTIMANA DELLA SCIENZA Barbara Quitadamo

Tra il 20 e il 24 aprile, in occasione dell’Anno Internazionale dell’Astronomia, al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Manfredonia si è tenuta la “Settimana della Scienza”. Questa manifestazio-ne, interamente dedicata alla scienza, è stata organizzata dai docenti del progetto “Parco Astro-nomico” Rosa Balzamo, Anna di Iasio e Matteo Scuro. Gli alunni del Liceo hanno contribuito alla decorazione dei corridoi e delle aule dell’Istituto e

hanno aiutato i professori nell’accompagnare gli ospiti. Infatti queste mostre, per le quali sono stati adibiti i laboratori di chimica,biologia e di arte, sono state visitate dalle scolare-sche di tutta la città, dagli alunni delle elementari a quelli delle superiori. Il mio compito sarà quello di presentarvi il programma generale che è stato svolto in occasione della “Settimana della Scienza”. La manifestazione è stata inaugurata dalla prof.ssa Angela Rossini che, servendosi di foto e illustrazioni varie, ha pre-sentato “il Gargano e le Orchidee” agli alunni frequentanti il

secondo e il terzo anno del Liceo, radunati nell’Auditorium dell’edificio. Dalle 11 in poi sono ini-ziate le attività guidate dagli alunni “esperti”: l’osservazione sul campo degli orologi solari, cura-ta dal prof. Giovanni Fantetti, l’osservazione delle macchie solari e la visione di alcuni esperimen-ti reali e virtuali accuratamente eseguiti dagli studenti più abili in chimica e biologia. Inoltre è continuata la proiezione guidata di filmati. Martedì 21 aprile, in seguito alla visita dei vari laboratori, per gli studenti ha avuto luogo la relazione del presidente del “Parco del Gargano”, avv. Giandiego Gatta, riguardante “la Biodiversità e il Parco Nazionale”. Il 22 aprile è stata una delle giornate più appassionanti della “Settimana della Scienza”. Infatti il prof. Nedim Vlora, archeo-astronomo docente di Geografia Astronomica dell’Università di Bari, ha relazionato su “Il tempo e l’uomo”, con la collabora-zione del sig. Raffaele Falagario, astrofilo del “Centro Studi e Osservazioni Astronomiche Galilei” di Bari. Il giorno seguente per gli alunni del quarto e del quinto anno il prof. Giovanni Fantetti ha spiegato “Gli Orologi solari”, mentre nel resto dell’Istituto andavano avanti altri esperimenti e mostre. Venerdì 24 aprile, per concludere la “Settimana della Scienza”, si sono svolte tutte le attività ri-proposte ogni giorno. Inoltre è stata effettuata un’esercitazione pratica sul calcolo del mezzogior-no solare effettivo. Importanti da ricordare sono le mostre di minerali, rocce e conchiglie e l’esposizione di mappe stellari alle nostre latitudini, che hanno avuto luogo per tutta la durata della manifestazione, oltre la “questione degli oroscopi”, che ha dato modo agli studenti di sco-prire il loro reale segno zodiacale.

QUANTE BELLE ORCHIDEE NEL GARGANO Federico Del Vecchio

Durante la “Settimana della Scienza” organizzata dal nostro Istituto, la professoressa Barbara Salice ci ha portato a vedere i vari avvenimenti e le varie mostre che erano stati previsti. L’ av-venimento che mi ha colpito maggiormente è stato quello relativo alla conferenza tenuta dalla professoressa Angela Rossini, che da anni studia il Gargano. Ella ci ha esposto a voce le immen-se conoscenze che possiede nel campo delle orchidee. La sua voce veni-va accompagnata con delle immagini presentate sullo schermo riguar-danti, appunto, delle meravigliose orchidee. Dopo un inizio abbastanza noioso, molti degli alunni presenti nell’ auditorium si sono appassionati all’ argomento e hanno seguito con grande attenzione. Siamo venuti a sapere tante cose interessanti sulle varie specie e sui nomi delle orchi-dee. Nel Gargano quelle più conosciute sono: Ophrys Cornuta, Ophrys

Sipontensis, Ophrys Morio, Ophrys Apulica, Ophrys Melena, Ophrys Pavimaculata, Epipactis Meridionalis e la Spiranthes Spiralis. Ad esempio, io non sapevo che il Parco Nazionale del Gargano fosse il più grande produttore di orchidee nell’intera Europa. Infatti, circa 91 specie su 230 in Italia appartengono al nostro Parco Nazionale che, quindi, oltre ad essere il più grande del nostro continente, è anche uno dei più estesi al mondo. La professoressa, inoltre, ha concluso il discorso sottolineando i due aspetti che prevalgono nella produzio ne di orchidee: la salvaguardia di questi fiori e lo sviluppo economico che essi possono fornire. Infatti oc-corre tutelare la flora del nostro Promontorio, che deve continuare ad essere splendido così come oggi è, evi- tando danneggiamenti e deturpamenti vari. Di indubbia rilevanza appare poi l’ aspetto commerciale: è risaputo che le orchidee sono dei fiori pregiati molto richiesti dal mercato e hanno, ovviamente,un costo più elevato. Le orchidee, inoltre, possono offrire varie opportunità di lavoro nella nostra zona visto che, in questi anni, si sta ampliando il fenomeno della disoccupazione.

Editoriale LA SCUOLA CHE VORREI...

Quando penso alla scuola che vorrei, immagino una scuola dove studiare continui ad esse-re faticoso come e più che in quella che conosciamo, ma im-magino anche una scuola dove studiare diventi attraente, inte-ressante, con tante cose da fare e molte di più da pensare. Quando penso alla scuola che vorrei, mi accorgo che i più esi-genti sono proprio i giovani, che sembrano disattenti ed annoiati quando proponiamo loro i soliti contenuti scolastici, ma che so-

no capaci di dimostrare grande disponibilità e intrapren-denza quando li poniamo davanti a precise assunzioni di responsabilità e li invitiamo a prendere in mano la proget-tazione del proprio futuro. È proprio questa la filosofia dei Pon, che considera i giovani allievi una risorsa per tutta l’Europa. Nessuno può rimanere indietro quando si decide di porre mano alla costruzione di una cittadinanza europea. I nostri ragazzi dovranno vivere in Europa, viaggiare e tornare, parlare e confrontarsi con lingue e culture diverse ma unite sotto un’unica bandiera. Non possiamo perciò tirarci indietro, i fondi europei non possono essere considerati solo una semplice risorsa in più, ma devono interpellarci per migliorare il nostro fare scuola quotidiano, per confrontarci – anche noi educatori e forma-tori – con la più ampia comunità europea e mondiale e an-che per metterci in discussione interrogandoci sugli esiti formativi a medio e lungo termine dell’azione didattica. Quando penso alla scuola che vorrei penso esattamente a questa scuola che questi docenti, questi collaboratori e as-sistenti, questi alunni e questi genitori dimostrano quoti-dianamente di volere e saper fare. Questo giornale è frutto di un corso di approfondimento in Italiano promosso all’interno della programmazione PON, ma racconta anche la vita e le iniziative che si sono svolte grazie alla realizza-zione di altri progetti. Più di tutto, racconta il protagonismo dei nostri giovani.

Orchis Morio

Spiranthes Spiralis

Ophrys Apulica

Docenti ed alunni in alcuni momenti della manifestazione

Dirigente Scolastico Proif. Andrepa Simonetti

galilei on line

Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” Manfredonia Progetto PON C1 “In punta di... lingua”

Dirigente Scolastico Prof. Andrea Simonetti Esperto Prof. Luigi Amoroso - Tutor interno Prof.ssa Barbara Salice

Maggio 2009 — Numero unico

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LA TESTIMONIANZA DI UNA “MATRICOLA” Noemi Castriotta

Lo sapevate perché Orione si trova vicino allo Scorpione?

Non dimenticherò facilmente quello che ho visto durante la “Settimana della scienza” svoltasi nel nostro Istituto. Cose che non immaginavo, informazioni per me prima sconosciute, scoperte bellissime : è venuto fuori un patrimonio di novità dav-vero interessante. In particolare, sono rimasta affascinata dall’astronomia e da tutto ciò di meraviglioso, strabiliante e fan-tastico riguarda la conoscenza del cosmo e dell’universo. Con i miei compagni di classe abbiamo anche potuto divertirci perché sono state proposte notizie curiose e molto interessanti. Devo ricordare con piacere un argomento, spesso molto trattato, e che ci ha coinvolti, quello dell’importanza della natura e della sua salvaguardia. Da sottolineare, infine, che sono venute fuori preziose notizie e spiegazioni su come si formano le rocce. Personalmente mi ha entusiasmato l’astronomia; e poi, tutti quegli antichi nomi greci di miti e leggende del mondo classico ( Andromeda, Cane maggiore, Cane minore, Cassiopea, Gemelli, etc…). Che passione! In particolare, mi è piaciuta molto la leggenda di Orione. Credo che possa es-sere molto utile raccontarla…

Secondo il mito, Orione era figlio di Poseidone, il dio del mare, e di Curiale, figlia del re Minosse di Creta. Orione sposò dappri-ma Side, così orgogliosa della propria bellezza da rivaleggiare con Era, la quale per punirla la fece precipitare nel Tartaro. Pri-vato della moglie, Orione si recò a Chio, chiamato da re Enopione, che gli aveva chiesto di liberare l'isola dalle belve che la in-festavano. In cambio gli promise in sposa la figlia Merope, di cui Orione nel frattempo si era innamorato. Orione portò a termi-ne il suo compito, donando ogni sera a Merope le pelli degli animali uccisi. Enopione non mantenne ciò che aveva promesso. Una sera Orione, amareggiato, bevve un otre del vino di Enopione e, tanto si riscaldò, che irruppe nella stanza di Merope e abusò della giovane principessa. Enopione invocò il padre suo Dioniso, che incaricò i Satiri di offrire altro vino ad Orione, finche il giovane cadde addormentato. Fu allora che Enopione gli strappò gli occhi e lo gettò sulla riva del mare. Un oracolo annunciò che Orione avrebbe recuperato la vista se avesse camminato verso oriente. Orione prese subito a vogare in una piccola barca e, seguendo il fragore dei martelli dei Ciclopi, raggiunse l'isola di Legno. Colà egli entrò nella fucina d’Efesto che, impietositosi del suo stato, gli diede come guida un bimbo di nome Cedalione per accompagnarlo ai confini del mondo, nell'isola di Delo. Il Sole non soltanto lo guarì, ma, affascinato da quel giovane, volle giacere con lui per il resto della notte. Se ne innamorò anche Eos l'Aurora che, volendo a sua volta sedurlo, lo rapì trasportandolo a Delo. Dopo averlo visitato, in compagnia di Eos, ritornò a Chio per vendicarsi di Enopione, ma non riuscì a trovarlo nell'isola, poiché egli si era nascosto in una camera sotterranea preparata per lui da Efesto. Salpato per Creta, dove pensava che Enopione si fosse rifugiato per invocare l'aiuto del nonno Mi-nosse, Orione s'imbattè in Artemide, che nutriva come lui una grande passione per la caccia. La dea lo indusse a rinuncia-re ai suoi propositi di vendetta e a recarsi a cacciare in sua compagnia. Ora, Apollo sapeva che Orione non aveva rifiutato di giacere con Eos nell'isola sacra di Delo e che, inoltre, si vantava di voler liberare tutta la terra dalle belve e dai mostri. Poiché temeva che sua sorella Artemide cedesse come Eos al fascino del bel cacciatore, Apollo si recò dalla Madre Terra e, riferendole in modo equivoco le vanterie di Orione, la indusse a scatenare contro costui la furia di un velenosissimo scor-pione. Orione si difese dapprima con le frecce, poi con la spada; resosi conto che lo scorpione era invulnerabile, si tuffò in

mare e nuotò verso Delo, dove sperava che Eos lo avrebbe protetto. Apollo allora disse ad Atena di guardare sul mare, e lì vide una testa dicendogli che quell’uomo veniva chiamato Candaone, il quale era il soprannome di Orione, che prima aveva sedotto Opide. Apollo, sfidando Atena, l’aveva costretta a lanciare una freccia e, quando lo raggiunse a nuoto,si accorse di aver trafitto il capo di Orione. Pianse allora e invocò Asclepio, figlio di Apollo, perché ridonasse la vita al giovane. Asclepio acconsentì, ma fu colpito dalla folgore di Zeus prima di mettersi all'opera. Artemide pose tra le stelle l'immagine di Orione, eternamente inseguito dallo scorpione. Questa iniziativa è stata davvero molto significativa, non solo per me ma per tutti. Questo è stato il mio primo anno in questa scuola ed è stato anche il primo durante il quale ho as-sistito a cose del genere. Sono rimasta stupefatta e spero che questa attività venga pro-mossa anche nei prossimi anni.

FACEBOOK,LA MODA DEL MOMENTO Alessio Mondelli

Per i giovani ma anche…per gli adulti!

Già da un po’ di anni si parla co-stantemente di Facebook. Facebook è un socialnet work che rappresenta un modo per comuni-care con i tuoi amici o per cono-scere altra gente al di fuori della tua città. Infatti molte persone ri-cevono richieste di amicizia anche da parte di persone che non cono-scono o non hanno mai visto. Quella di Facebook è una vera e propria mania che contagia non solo i giovani, ma anche gli adulti, che cercano di modernizzarsi e di seguire le tendenze del momento

per apparire alla “moda” agli occhi dei figli. Anche io mi sono iscritto su Fa-cebook e, devo dire, che lì il termine “privacy” è un vocabolo inesistente. Chiunque, andando sul tuo profilo, può vedere gli amici che hai, la foto che hai salvato sul tuo album personale, le cose che scrivi, i tuoi dati anagrafici, ecc… Facebook è anche un modo per mettersi in contatto con amici di vecchia data, che non vedi da tempo e con cui vorresti chattare. Infatti, basta scri-vere sull’apposito spazio, in alto a destra, il nome e il cognome (o vicever-sa) della persona con la quale hai intenzione di parlare, inviare un invito di amicizia, aspettare che la persona confermi il tuo invito e il gioco è fatto! Con Facebook puoi anche creare o iscriverti a gruppi che hanno i tuoi stessi interessi, oppure per sostenere una squadra o per una causa importante, ma anche per motivi stupidi. Insomma Facebook è un vero e proprio mondo digitale, pieno di risorse, dove non solo parli con i tuoi amici, ma co-nosci anche persone mai viste prima. In parole povere, è una vera e propria moda, che tutti seguono, senza ecce-zioni di età.

IL FALSO SCANDALO DI “LUCA ERA GAY” Liberiana Prencipe

Un argomento che ha interessato molto noi giovani fino a poco tempo fa è stato il testo della canzone del cantautore Giuseppe Povia “Luca era gay”. Anche qui, nel nostro liceo “Galilei”, si è discusso dell’argomento tra di noi, provocando scalpore in alcuni ed indifferenza in altri. La canzone tratta un argomento molto delicato: l’omosessualità; anzi, in questo caso, un’ossessione tale da far confondere una persona nell’inconscio sessuale. Si notano sin dai primi versi della canzone i motivi di questa sua confusione sessuale: da piccolo quel ragazzo è stato ossessionato così tanto dalle ec-cessive attenzioni da parte della madre e dai problemi psicologici del padre che, alla fine, ha subito una confusione mentale. Non sapeva più quale de-cisione prendere e, per non “tradire” la madre, è andato con gli uomini con i quali pensava di poter trovare un punto di riferimento solido. Invece non lo ha trovato, perché tra loro c’era solo uno scopo sessuale e nient’altro; così, ad una festa, ha incontrato una ragazza di cui si è innamorato e si sono sposati. Alcuni ragazzi hanno accusato Povia sostenendo che, con questa storia, ha tentato di convincere il pubblico che l'omosessualità è una malat-tia; secondo me, al contrario, e secondo altre persone, non è affatto così. Rilasciata un’intervista, Povia ha affermato che anche lui, per un periodo, è stato preso da un momento di confusione sessuale, però passato dopo poco tempo. Il cantante trentaseienne non voleva giudicare l’omosessualità, ma solo raccontare una delle possibili cause che poi possono sfociare in altro, tra cui quell’incertezza sessuale. Con quel verbo scritto anche nel titolo, “Luca era gay”, a mio avviso Povia non ha voluto affermare con certezza che una persona può diventare gay e poi non esserlo più, quindi definendo l’omosessualità una malattia, ma solo esprimere la propria opinione, diritto fondamentale che ha ogni persona. Di conseguenza, egli non ha sbagliato in niente, non ha giudicato nessuno, ha solo pubblicato, forse, la propria espe-rienza personale o di amici oppure se l’è proprio inventata. Ciò che ancora in molti non hanno capito è che, secondo me, Povia non ci ha detto che tutti i gay sono malati e possono “guarire” da questa ma-lattia; anzi, non ha nemmeno accennato al fatto che l’omosessualità sia una malattia. Ognuno di noi, però, la può pensare come vuole; tutti hanno questo sacro-santo diritto di esprimersi! Certamente le critiche, come quelle scatenatesi nei confronti della canzone, sono rispettabili ma non devono negare, o peggio, giudicare negativamente la libera opinione degli altri, e tantomeno, in questo caso, quella del talentuoso cantante Povia!

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GLI ALUNNI DEL PROGETTO “IN PUNTA… DI LINGUA”

Docente Esperto Esterno: Prof. Luigi Amoroso

Tutor interno: Prof.ssa Barbara Salice

Antonio Bisceglia, Antonio Bottalico, Noemi Castriotta, Federico Del Vecchio, Davide Delli Santi, Rosa Falcone, Giuseppe La Torre, Mi-chele Lombardi, Alessio Mondelli, Nicola Orlan-do, Liberiana Prencipe, Barbara Quitadamo,

Un cuore matto…e a chi dorme non gliene frega niente dei pesci

Apprezzatissime le recite degli alunni del nostro Istituto Hanno avuto un grande successo le due repliche dello spettacolo teatrale “UN CUORE MATTO e a chi dorme non gliene frega niente dei pesci” realizzato dal nostro Liceo Scientifico “Galileo Galilei” nel qua-dro della 5° edizione del Festival di teatro delle scuole di Capitanata “Con gli occhi aperti”, pa-trocinato dal Comune di Manfredonia, dalla Regione Puglia e dal Comune di Mattinata, in svolgimento presso il Teatro Comunale di Manfredonia (terminerà il prossimo 9 giugno). Le docenti referenti del proget-to sono state Maria Mondelli ed Emilia Notarangelo; il regista dello spettacolo è stato Cosimo Severo. La storia è molto singolare. L’Italia della fine del XXI secolo è una nazione sana e felice. Soprattutto sana! È avvenuto un fatto miracoloso : nessuno più si am-mala. Neanche un mal di gola o un raffreddore. Gli italiani vanno incontro alla vita a testa alta, scoppia-no di salute. Da tutto il mondo vengono medici e scienziati a studiare come siamo fatti : come è possi-bile, si domandano, che da trent’anni in Italia non si verifichino più epidemie? Ma una mattina di maggio dell’anno 2094, il dottor Julius T. Merletto, un giova-ne medico appena laureato, scopre che lo zio Gusta-vo ha una ferita all’altezza del cuore: lo zio contadino dice che ‘il suo cuore si va trasformando in un salame cotto, un bel salame cotto che lo strozza’. È l’inizio di un’epidemia che travolgerà in breve tempo l’intero Paese… Finale a sorpresa e, soprattutto, risate assi-curate! Gli studenti del “Galilei” che si sono impegnati nel La-boratorio Teatrale “Per cercare me” della nostra scuo-la sono stati, in ordine rigorosamente alfabetico: I-gnazio Arminio, Michela Balta, Antonio Bottalico, Gae-tano Caputo, Felicia Coccia, Graziana Cotrufo, Rossella Cotrufo, Gianfilippo Di Bari, Marina Di Candia, Gianluca Di Fiore, Enrica Fiale, Vittoria Giordano,Sara Iaccarino, Sara Lauriola, Filippo Lupoli, Matteo Miucci, Maria Mondelli, Pasquale Olivieri, Giulia Palladino, Roberta Rinaldi, Stefano Russo, Michele Sal-vemini, Domenico Samele, Antonella Santoro, Adriana Scuro,Gabriella Spagnuolo, Federico Tognoni, Melania Totaro, Raffaele Vaira, Gaetano Vitulano.

ROCCE E MINERALI, CHE SPLENDIDO MONDO! Nicola Orlando

Tra i vari momenti organizzati dalla scuola, quello che mi ha colpito di più è stato quello riguardante la mostra delle rocce e dei mi-nerali nell’ apposito Laboratorio. In verità, già molto tempo fa ho avuto l’occasione di vedere e analizzare molte rocce, perché io sono un collezionista di minerali, ma mi è sembrato diverso vederli con la classe. Per alcuni dei miei amici quei minerali sembravano pietre qualsiasi; infatti, avevano quasi la forma e il colore di rocce comuni, ma io già sapevo che avevano delle caratteristiche ben diverse. Fin da piccolo sono sempre stato un appassionato della scienza, soprattutto della mineralogia e della chimi-ca. Infatti mi divertivo a miscelare sostanze per ottenere reazioni chimiche, a creare circuiti elettrici e a col-lezionare rocce. Crescendo, ho aumentato e arricchito sempre più questa mia passione leggendo libri, se-

guendo documentari e facendo ricerche su Internet. Qualche anno fa, alla mia collezione di rocce mancava il comunissimo quarzo. Un giorno, con la mia famiglia, decidemmo di fare il giro del Gargano e, dopo aver visitato Pulsano (che si trova a 8 km da casa mia) e il lago di Lesina e di Varano, ci dirigemmo in un boschetto di Cagnano. Nel mentre passeggiavo con mio padre trovai, in una fossa scavata sicuramente per uno scopo edile, una roccia di quarzo. Ma non era un quarzo qualsiasi, era uno dei più rari! Ed era grande come un pallone da calcio. Lo caricammo subi-to nell’auto per poi frantumarlo in pezzetti più piccoli e aggiungerlo alla mia collezione. Si è trattato di un evento importante, che non ha fatto altro che aumentare la mia passione per rocce e minerali. Di conseguenza, quando a scuola i docenti ci hanno propo-sto di prestare una particolare attenzione ad essi, per me è stato veramente come invitarmi a nozze! Speriamo che succeda più spesso…

UN ATTORE SI CONFESSA…

Antonio Bottalico

Lo spettacolo svoltosi il 21 maggio 2009, al teatro della Scuola Media Statale “N.Perotto”, capitanata dalla Compagnia della “Bottega degli apocrifi”, mi ha visto come attore . Ho imperso-nato un impiegato di un istituto scientifico per la prevenzione di epidemie dalla fama interna-zionale. Questa mia avventura ebbe inizio tre mesi fa, quando aderiì al progetto teatrale sco-lastico guidato dalla prof.ssa Maria Mondelli e dal prof. Cosimo Severo, regista della comme-dia. In questi mesi il lavoro è stato durissimo : abbiamo dovuto provare fino allo sfinimento e, soprattutto, nell’ultima settimana, gli incontri sono stati più impegnativi perché si sentiva il giorno del debutto sempre più vicino e la ten-sione cresceva giorno dopo giorno. La parte più complicata è stata quella in cui bi-sognava imparare i movimenti e le posizioni ne-cessari per recitare nello spettacolo. Io non na-scondo che sono stato molto teso e molto emo-zionato, in particolare nei giorni e nelle ore im-mediatamente precedenti le due rappresenta-zioni. Salire sul palco, essere osservato da tutti, avere tanti occhi puntati addosso, sono state cose che mi hanno preoccupato . Inoltre teme-vo che qualcosa potesse andare storto e che i nostri sforzi potessero essere vani. Per fortuna, invece, è andato tutto bene. Noi ragazzi abbiamo dato il meglio di noi stessi e siamo stati ripagati dagli applausi del pubblico. Cosa che, in fondo, speravamo… Adesso non vedo l’ora di ricominciare con un altro spettacolo!

Grafite

Quarzo Citrino

E ORA ANDIAMO A RACCOGLIERE I RISULTATI…

Davide Delli Santi

Il PON è un’attività che è stata iniziata per sviluppare le competenze chiave dei giova-ni. Questo anno i vari corsi sono stati di italiano, matematica, inglese, scienze, di-segno e informatica e laboratorio teatrale. C’è stato anche un secondo corso di mate-matica per permettere agli alunni di parte-cipare alle Olimpiadi di Matematica. Il PON d’inglese è iniziato a marzo e si con-cluderà alla fine di maggio. Il tutor di que-sto corso è la professoressa Elisabetta Sta-race mentre il professore esterno è Fer-nando La Riccia. Dopo la conclusione del corso ci sarà, per tutti gli alunni, gratis, l’esame del “Trinity College”. Questa è l’esperienza di un’alunna del cor-so, Alessandra Muscatiello: “Il corso è stato abbastanza soddisfacente poiché non solo si è riusciti a raggiungere un risultato per quanto riguarda la lingua inglese ma anche perché c’è stato l’utilizzo del computer per l’approfondimento della lingua”.

RIFAREI IL PON D’ITALIANO (MA NON DITELO IN GIRO…)

Alessio Mondelli Quest’anno ho frequentato, insieme ad alcuni miei compagni di scuola, il PON d’italiano. Il PON è un corso pomeridiano in cui noi studenti, con la supervisione di un professore esterno, il prof. Luigi Amoroso, e la preziosa collaborazio-ne della docente tutor, la prof.ssa Barbara Sali-ce, svolgiamo esercizi al computer e scriviamo articoli giornalistici per il nostro giornalino sco-lastico. Alcuni dei miei amici erano andati per il debito di italiano, ma io no. Infatti sono andato al PON volontariamente, perché pensavo che sarebbe stata un’esperienza bella, utile ed inte-ressante. E così è stato. È stato stupendo e lo rifarei ancora. Dal PON ho imparato molte cose che prima non sapevo, anche se le avrei dovute sapere visto che frequento il primo anno di liceo e non la prima media. Durante il PON, che si svolgeva il lunedì e, a volte, il giovedì, andava-mo in sala informatica, dove svolgevamo degli esercizi sulla grammatica riguardanti soprattut-to i verbi e le parti del discorso. Durante il corso mi sono divertito molto e ho visto anche perso-ne che conoscevo ma che non sentivo da tem-po. In parole povere, è stato bellissimo.

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UN’ALTRA SCUOLA È POSSIBILE Prof. Francesco Di Palma (Facilitatore)

La progettazione dei corsi Pon «Competenze per lo sviluppo», che il nostro Liceo ha proposto quest’anno agli allievi e ai docenti, è stata articolata in moduli orientati a sviluppare le competenze di base, moduli indirizzati al sostegno di competenze trasversali e in corsi destinati a valorizzare le eccellenze. Sono stati così offerti corsi di Italiano, Matematica ed Inglese al biennio, particolarmente indirizzati agli allievi che non avevano ottenuto buoni risultati nel primo trimestre. Gli esperti, selezionati con bando pubblico, hanno puntato sul recupero di quelle abilità e competenze considerate strategiche per poter proseguire negli studi liceali. Considerato il numero di ore programmate e realizzate, agli alunni è stata offerta una possibilità in più, e con un approccio di-verso ma non alternativo rispetto a quello del mattino, per migliorare la propria preparazione in vista del compimento dell’obbligo scolastico. Sempre agli alunni del biennio, ma accogliendo anche le richieste degli alunni del triennio, è stata data poi la possibilità di usufruire di corsi che, pur avendo un legame con lo studio curriculare del mattino, consentisse tuttavia di approfondire alcuni aspetti particolari e di acquisire competenze spendibili poi nella propria carriera scolastica. È il caso del corso di Scienze, che ha consentito agli allievi di apprendere l’uso del microscopio, e di quello di Inglese per il conse-guimento del livello di certificazione B1 (inglese intermedio). Non meno importanti sono state poi considerate alcune competenze trasversali, più volte richiamate dai documen-ti europei e italiani, come quelle chiamate in causa dal corso di teatro, o dal corso per il conseguimento della pa-tente europea (ECDL). Alle eccellenze erano dedicati un corso per il disegno computerizzato (CAD) e un corso per preparare gli alunni alla partecipazione alle Olimpiadi di Matematica. Ma a studiare non sono solo gli alunni. Anche i docenti sentono l’esigenza di aggiornarsi e confrontarsi. Sono due i corsi programmati e che verranno realizzati in settembre per opportunità organizzative. Alcuni docenti seguiranno un modulo di approfondimento sulle nuove tecnologie didatti-che (lavagne interattive, internet, blog, repository, apprendimento on line…) ed altri invece, in continuità con quello realizzato già l’anno scorso, si dedicheranno ad approfondire il tema del rapporto tra la valutazione e il re-cupero. Tema che ci sta molto a cuore, e che costituisce la motivazione profonda che ci spinge a progettare i corsi PON anche per i prossimi anni.

CON L’EUROPA, UNA SCUOLA CHE SI VALUTA Prof. Pierluigi Del Giudice (Referente per la valutazione)

D a alcuni anni anche in Italia ci sono agenzie, come l’OCSE di Pi-sa, l’Invalsi e l’Ansas che si occupano di valutare il sistema sco-lastico.

Anche il liceo scientifico Galilei si sta preoccupando di valutare il proprio sistema per offrire al territorio un’offerta formativa più ampia, vicina alle esigenze del territorio e soprattutto una formazione spendibile nel mondo universitario e nel mondo del lavoro. L’indagine è stata effettuata dal GOP (Gruppo operativo di Progetto) attraverso questionari e focus group, i cui risultati sono consultabili sul sito della scuola; i soggetti interessati sono stati gli studenti, le fami-glie, i docenti e il personale non docente. Dall'analisi dei dati viene fuori che i soggetti sono abbastanza soddisfatti dell’insegnamento che il liceo offre delle singole discipline, ma desidererebbero che nei prossimi anni esso, oltre ad investire le proprie risorse per migliorare la struttura ( trovare alternative per il risparmio energetico, arricchire i laboratori, curare l'igiene, etc...), dovrebbe organizzare corsi che:

♥ migliorino il grado di preparazione nelle discipline scientifi-che (biologia, chimica e fisica) e, in particolare, in matema-tica;

♥ favoriscano l'utilizzo delle nuove tecnologie (ECDL, CAD, WEBMASTER, etc...)

♥ sviluppino le abilità in campo artistico-espressivo ♥ permettano stage e collaborazione con il mondo della for-

mazione e del lavoro. In base a tale analisi il Liceo scientifico Galilei per il biennio 2009/2011 ha programmato, grazie ai fondi strutturati europei, le seguenti attività:

T utti i corsi che riguardano l’utilizzo delle nuove tecnologie così come quelli di lingua sono certificati e tali certificazioni sono spendibili sia per quando riguarda la formazione (le università

riconoscono sia le certificazioni di ECDL, CAD etc… sia quelle Trinity) che per quanto riguarda il mondo del lavoro. I corsi che riguardano l’ambito scientifico sono condotti utilizzando laboratori e facendo esperimenti in modo da permettere l’acquisizione di competenze complementari a quelle più teoriche curriculari; tra questi un corso di Matematica prepara alcune gare internazionali come le Olimpiadi di Matematica, il Kangorou etc…a tal proposito in questo anno scolastico gli studenti hanno vinto sia la ga-ra provinciale individuale che quella a squadre delle Olimpiadi, acce-dendo così a quelle nazionali svoltesi a Cesenatico, dove per tre gior-ni i nostri studenti si sono confrontati con i migliori d’Italia.

Utilizzo nuove tec-nologia

ECDL, ECDL ADVANCED, MOS, etc… CAD, WEB MASTER, WEB DESIGNER, etc…

Competenze am-bito scientifio

Biologia, chimica Fisica, astronomia, etc.. Matematica

Competenze lin-guistiche

Lingua Italiana Lingua Inglese

Abilità artistico-espressive

Musica, recitazione, etc…

È IMPORTANTE PARTECIPARE Da giovedì 7 a domenica 10 maggio la squadra dei nostri 'matematici', capitanata dal Prof. Gaetano Prota, ha partecipato a Cesenatico alla gara nazionale delle Olimpiadi del-la matematica. Due le prove previste: una individuale, disputata da Libero Troiano di 3a B, l’altra a squadre, cui hanno preso parte, oltre a Libero TROIANO, Antonio ARENA di 3a D, An-drea Enrico BASTA di 3a D, Michele D'ERRICO di 2a G, Raffaele MALAVISI di 3a B, Anto-nio RINALDI di 3a D, Maria Giovanna SALVEMINI di 1a C. Anche se i nostri studenti non hanno vinto nessuna medaglia, la sola qualificazione alle finali nazionali costituisce un risultato più che lusinghiero non solo per il ‘Galilei’, ma per la stessa città di Manfredonia, che non ha mai visto una sua rappresentanza studente-sca partecipare ad un evento di questo tipo. i nostri ‘matematici’ sono tornati a casa motivati e pieni di entusiasmo, mostrandosi determinati ad approfondire la propria preparazione in vista di impegni e traguardi futu-ri. Per questo hanno subito dato la loro disponibilità a frequentare durante l’estate un corso di potenziamento di due incontri settimanali della durata di due ore ciascuno.

Il manifesto sui corsi pubblicato nelle città del nostro distretto