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Tecniche informatiche operative di presentazione. La comunicazione via internet © jannis Elementi di comunicazione pubblica 2002.10.04
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Tecniche informatiche operative di

presentazione.

La comunicazione via internet

© jannisElementi di comunicazione pubblica 2002.10.04

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I lati della medaglia

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Comunicazione esterna

progetti di comunicazione istituzionale, pubblicità e promozione di servizi, campagne di pubblica utilità, educazione civica, di sensibilizzazione su tematiche di rilevante interesse sociale

La comunicazione emerge come funzione trasversale:

1. coinvolge l'intera amministrazione2. riguarda tutto il processo dell'azione pubblica

a. fase di individuazione dei problemib. lettura dei bisogni (ascolto conoscitivo) c. fase di gestione delle scelte

(comunicazione di servizio, trasparenza)d. valutazione della qualità

(ascolto di valutazione)3. per implementare nuove soluzioni e progetti di miglioramento.

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MAPPA DELLE ABILITA' E DEI BISOGNI: mezzi impiegati

www.urp.it

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I punti principali su cui sono incentrati gli standard delle comunicazioni ufficiali del Ministero

http://www.governo.it/sez_dossier/linee_web/index.html

usabilita'

accessibilita‘

aggiornamento delle informazioni online.

Necessità di formazione:

usabilità

accessibilità

scrittura per il web

valutazione e autovalutazione

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Circ. 13 marzo 2001, n. 3/2001.

LINEE GUIDA PER l’ORGANIZZAZIONE, l’USABILITÀ E l’ACCESSIBILITÀ DEI SITI WEB DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

A TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO

LORO SEDI 1. IL CONTESTO ORGANIZZATIVOL’attività di progettazione e di sviluppo del sito deve essere opportunamente inserita nel contesto organizzativo dell’amministrazione. Il Web è uno strumento comunicativo in grado di modificare i flussi informativi all’interno di una organizzazione e tra essa e l’esterno.

pubblicare tutta l’informazione di rilevanza pubblica relativa alle attività generate dall’amministrazione, provvedendo al regolare aggiornamento delle informazioni. Le informazioni obsolete sono inutili e danneggiano la reputazione del sito Web, oltre che dell’amministrazione che lo gestisce.

utilizzare il più possibile le tecnologie WEB per la comunicazione interattiva, avendo cura di verificare attentamente le possibilità reali di corrispondere alla domanda di contatto che si crea.

Il Web è inoltre una "tecnologia organizzativa". condividere informazioni tra ufficidi realizzare pratiche di integrazione tra basi di dati e tra procedureforme di collaborazione con soggetti esternisupporto tecnologico per la realizzazione di servizi evoluti ai cittadini

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2. L’USABILITÀ

I siti devono essere usabili. l’usabilità del Web implica che le informazioni debbano essere organizzate e strutturate in maniera da garantire la massima fruibilità.

Prerequisito di ogni progettazione di un sito è l’identificazione delle tipologie di pubblico al quale è rivolto, tenendo conto della varietà delle caratteristiche personali, sociali e culturali dei cittadini.

Le opinioni del pubblico, opportunamente stimolate, sono essenziali per costruire un buon sito Web.

l’informazione deve essere scritta in modo chiaro e con un linguaggio comune, evitando l’utilizzo di formati commerciali.

uso della tecnologia più semplice e più comune per risolvere un determinato problema, e la scelta di tecnologie compatibili e rispettose degli standard di Internet.

progettazione di siti coerenti nell’organizzazione e nella presentazione delle informazioni

facilitare la ricerca degli argomenti attraverso strumenti di ricerca semantica e la predisposizione di una mappa del sito corredata di tutti i relativi collegamenti ipertestuali aggiornati e da una guida che chiarisca le principali difficoltà riscontrabili dai navigatori.

Le informazioni organizzate in una struttura che evolva senza imporre frequenti spostamenti o cancellazioni

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USABILITA’la misura in cui un prodotto soddisfa i bisogni dei propri utilizzatori

Quando accade questo?

quando gli utilizzatori ne APPRENDONO l’uso con facilità, secondo le proprie esigenze

quando sono in grado di UTILIZZARLO in modo efficace

quando sono in grado di MEMORIZZARE il funzionamento (riutilizzare senza ri-apprendere)

quando commettono POCHI ERRORI o errori non gravi, rispetto ai quali è facile recuperare

quando gli utilizzatori provano SODDISFAZIONE nell’utilizzo del prodotto

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Apprendibilità: il funzionamento deve richiedere il minore costo di apprendimento possibile

Intuitività: il funzionamento deve poter essere intuito in base alle forme, colori

Memorizzabilità: le informazioni d’uso devono essere costruite in modo da essere memorizzabili

Protezione dall’errore: devono esistere meccanismi in grado di proteggere dall’errore d’uso, segnalando operazioni improprie, o impedendole

Trasferimento di skills: deve essere possibile trasferire le abilità necessarie per un corretto impiego da un utilizzatore all’altro

Soddisfazione d’uso: l’uso dell’interfaccia deve produrre soddisfazione e piacere nell’utilizzatore

Linguaggio e terminologia: il linguaggio deve essere adattato a quello delle utenze. Utilizzo oculato di metafore visive

usabilità

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Consistency (coerenza): lo schema visivo e logico deve essere uniforme in tutte le componenti dell’interfaccia, non bisogna generare confusione o cambiare schema, creando disorientamento

Uscite: devono esistere sistemi veloci ed evidenti, chiari, per sospendere le operazioni ed uscire dalle interfacce

Scorciatoie: le operazioni più frequenti o time-consuming devono essere in primo piano ed utilizzare scorciatoie (aggregazione di comandi, ecc.)

Messaggi di errore ben costruiti. Eventuali messaggi di errore sono inutili se non sono comprensibili dall’utente

Istruzioni e documentazione: devono essere il meno necessarie possibile, ma deve essere possibile accedervi velocemente in caso di bisogno. Le informazioni devono essere facilmente ricercabili.

usabilità

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3. L’ACCESSIBILITÀ

I siti devono essere accessibili. Essi devono essere progettati in modo da garantire la loro consultazione anche da parte di individui affetti da disabilità fisiche o sensoriali

Un sito accessibile fornisce vantaggi anche alla generalità degli utenti

l’accessibilità assume il significato di possibilità di lettura delle pagine, orientamento e navigazione all’interno di un sito, di interazione con le procedure che prevedono scelte, immissione di dati, attivazione di collegamenti ipertestuali, scaricamento di documenti ed altro.

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LE REGOLE DI ACCESSIBILITÀ

Organizzazione delle pagine Distinguere il contenuto, la struttura e la presentazione di una pagina, facendo uso di "fogli di stile" (CSS). Non usare il colore come unico veicolo di informazione. Usare grandezze relative per indicare le dimensioni e la posizione delle componenti di una pagina. Press kit

Immagini e animazioniSi deve limitare l’uso di queste componenti ai casi di vera utilità, corredandole di didascalie o descrizioni testuali (es. attributo "alt" di HTML) per indicare la funzione dell’immagine o la descrizione del contenuto (es. "longdesc" o "description link" in HTML) quando questo è importante per la comprensione del documento. Evitare scritte lampeggianti o in movimento, a causa di possibili crisi epilettiche in soggetti predisposti o di disturbo della comprensione da parte di persone con problemi cognitivi.

Mappe immagineUsare mappe interamente contenute nel documento (client side) e corredare ogni parte sensibile di didascalia testuale.

Componenti multimedialiCorredare le componenti sonore di segnalazioni alternative visive. Corredare, possibilmente, i filmati di descrizione testuale delle immagini e di sottotitolazione dei dialoghi.

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Collegamenti ipertestuali (links)Usare parole o brevi frasi di chiaro e univoco significato anche fuori del contesto, evitando espressioni generiche come "premi qui".

Grafici e schemiAggiungere descrizioni testuali alternative che permettano la comprensione del loro significato anche a chi non può vederli.

Componenti interattive (es. scripts, applets , plug-ins)Limitarne l’uso ai casi di vera utilità. Prevedere un messaggio di avvertimento di apertura di una finestra.

FramesUsare nomi significativi del loro contenuto e prevedere l’alternativa "noframes".

Tabelle Assicurarsi che il contenuto e la struttura delle tabelle risultino chiari anche quando la tabella stessa viene letta cella dopo cella e una riga alla volta. Usare dimensioni relative per evitare l’invasione del contenuto di una cella in quella adiacente in caso di riformattazione della pagina con diversa risoluzione.

Verifica dell’accessibilità di una paginaTale verifica potrà realizzarsi, ad esempio, simulando le condizioni di lavoro di un utente disabile, con l’uso di un browser testuale oppure di un browser grafico, disabilitando il caricamento delle immagini, delle animazioni, dei suoni, dei colori e ripetendo le prove con vari livelli di risoluzione grafica e di dimensioni dei caratteri, ove possibile.

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Aggiornamento

Le informazioni - sotto forma di pagine web - vengono suddivise in tre categorie:

  informazioni con scadenza

informazioni ad aggiornamento dinamico

informazioni statiche

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Informazioni con scadenza

Le informazioni con scadenza sono pagine che perdono rilevanza una volta superata una determinata data, e la cui presenza in rete non ha più significato o addirittura può configurare elemento di disturbo. Possono riguardare singoli appuntamenti, iniziative, attività che si esauriscono in un tempo definito.

Queste pagine debbono contenere un marcatore che evidenzi la data di pubblicazione e la data di scadenza oltre la quale perderanno la propria utilità, e saranno cancellate dal sito.

Esempio:[pubblicato il 14.02.2002 - scade il 21.02.2002]

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Informazioni con aggiornamento dinamico

Le informazioni con aggiornamento dinamico si caratterizzano per una frequenza di aggiornamento molto elevata, come calendari di appuntamenti, schede informative di banca dati, bacheche e programmazione di spettacoli, home page di siti con aree di news, ecc.

Queste pagine debbono contenere un marcatore che evidenzi la data dell'ultimo aggiornamento e la frequenza con cui i contenuti di queste pagine vengono verificati.

Esempio:[ultimo aggiornamento 14.02.2002 - aggiornamento settimanale]

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Informazioni statiche

Le informazioni statiche sono pagine di pubblica utilità che si suppone rimangano stabili e valide per un arco di tempo non inferiore ai tre mesi, come Regolamenti, Atti, pagine descrittive di risorse storiche, naturalistiche, ecc.

Queste pagine debbono contenere un marcatore che evidenzi la data dell'ultimo aggiornamento in modo che l'utente si renda conto se l'informazione cercata è attendibile o ha bisogno di una verifica.

In caso di parziali modifiche dei dati contenuti nelle pagine si consiglia l'evidenziazione delle modifiche apportate o l'eventuale segnalazione in uno spazio di news della home page del sito.

Esempio:[pubblicato il 14.02.2001 - ultimo aggiornamento 10.02.2002]

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Comunicazione e semplificazione

La costruzione di “progetti di comunicazione” è una competenza di base dell’Urp

Per ogni progetto, piccolo o grande, è necessario ragionare su

qual è il contenuto del messaggio che si vuole trasmettere

chi sono i destinatari

quali sono i codici a loro più comprensibili

quali i canali più efficaci per raggiungerli

come verificare che il messaggio sia giunto a destinazione, che sia stato recepito, se abbia prodotto effetti e quali.

In alcuni casi l’Ufficio non potrà fare tutto “in casa”, ma dovrà rivolgersi ad esperti esterni: in questo caso il suo ruolo è di sapere dialogare con loro, tradurre in termini chiari gli obiettivi che l’ente si prefigge con la comunicazione e controllare il lavoro come un “cliente esperto”.

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1. Progettare il processo di comunicazione

ObiettiviCostruire un'attività o un'iniziativa di comunicazione in modo efficace

Passaggi - chiaveIn ogni attività di comunicazione occorre tenere conto di sei elementi:

•L'emittente, o fonte di trasmissione, è il soggetto da cui la comunicazione viene prodotta. L'emittente è caratterizzato e condizionato dalla propria cultura, da propri interessi, dal proprio linguaggio, da risorse e strumenti che ha a disposizione, dalla propria esperienza passata e dalla conoscenza che ha rispetto al contesto e agli interlocutori.

•Il messaggio è rappresentato dai contenuti e significati che l'emittente vuole trasmettere al destinatario

•Il canale è il mezzo che viene utilizzato per la trasmissione del messaggio (giornali, radio, televisione, voce...)

•Il codice è l'insieme di regole convenzionali utilizzate per esprimere il messaggio (ad esempio, la lingua madre, il linguaggio gergale utilizzato all'interno di un gruppo giovanile, l'alfabeto dei sordomuti o il braille per i ciechi)

•Il destinatario è il soggetto a cui il messaggio viene rivolto. Anch'egli è caratterizzato da cultura, linguaggi, esperienze e strumenti propri.

•Il feedback rappresenta il "messaggio di ritorno" dal destinatario all'emittente. Il feedback consente di verificare che il messaggio è giunto a destinazione ed è stato compreso.

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rumore

messaggioemittente destinatario

Schema di comunicazione “classico”

codice codice

canale

feedback

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Esempio

Campagna informativa sui nuovi orari degli uffici comunali, la cui organizzazione venga affidata all'Ufficio Relazioni con il Pubblico

•l'emittente è l'Urp

•il messaggio è l'indicazione dei nuovi orari di apertura degli uffici comunali

•il canale può essere: un manifesto, il giornale locale, bigliettini formato tessera da portare nel portafoglio, la fiancata degli autobus

•il codice può essere linguaggio scritto o parlato, ma anche segni grafici che giochino sul significato dei numeri (gli orari vecchi e quelli nuovi)

•il ricevente sono tutti i gruppi di cittadini interessati ad utilizzare gli uffici

•il feedback può essere registrato innanzitutto osservando l'afflusso di utenti nelle nuove fasce orarie, verificando che non vi siano utenti che cercano di accedere agli uffici in orari in cui questi non sono più aperti, o mediante un sondaggio tra gli utenti degli uffici o tra i cittadini per sapere se sono a conoscenza del cambiamento di orari

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Esempio

Nel caso di una campagna informativa sui nuovi orari degli uffici comunali, la cui organizzazione venga affidata all'Ufficio Relazioni con il Pubblico

•L'emittente deve:

•individuare correttamente il destinatario / i destinatari del messaggio

•costruire il messaggio e scegliere canali e codici in modo coerente rispetto al destinatario individuato (ad esempio: utilizzare come canale un quotidiano economico - letto soprattutto da dirigenti e liberi professionisti - per pubblicizzare un hotel molto esclusivo; mentre per una comunicazione rivolta a immigrati extracomunitari, un pieghevole scritto soltanto in lingua italiana (il codice) rappresenta una scelta sicuramente poco efficace

•programmare la raccolta del feedback (attraverso indagini, predisponendo un modulo per la risposta o per comunicare osservazioni, o interpellando gli impiegati di front-line)

•prevedere le possibili interferenze (disturbi che impediscono la ricezione della comunicazione, come il brusio dell'aula durante una lezione)

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EsempioStrumenti/luoghi di comunicazione utilizzabili dall'Asl

Esterni all'ente

Giornali locali TV locali Radio locali Sede dell'Informacittadino Affissione ai muri della città Sale d'attesa dei medici di base  Farmacie  Centri sociali  Feste e sagre paesane  Supermercati 

Interni all'ente

Guida ai servizi distribuita con elenco telefonico

Depliants informativi Bacheche interne Sede Urp Locali di altri servizi

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Comunicazione e semplificazione: la ricezione

Il problema della ricezioneFinora la trasmissione del sapere era sempre affrontata come processo di “produzione”

Oggi si mette in luce l’altra faccia del pianeta: la ricezione e il popolo dei ricettori.

Porre attenzione al processo di ricezione significa aprire le porte a un nuovo mondo dove abitano: le teorie sulla percezione, le analisi socio-psicografiche sui target, la linguistica, le tecniche di comunicazione, le ricerche sul feedback.

Esempio: il museo

Nella visione tradizionale il museo è un luogo di conservazione e ordinamento dei materiali: è un luogo silenzioso, autorevole.

Nell’ottica della ricezione cambiano subito molte cose: il museo diventa un luogo dinamico, gli archivi tornano a rivivere, c’è una rotazione continua di materiali, i rapporti e gli scambi con altri musei diventano più vivaci, gli apparati didattici assumono grande rilievo e così pure i linguaggi e le scelte grafiche.

Non è un cambiamento da poco: in pratica significa che accanto a sovrintendenti e ricercatori prendono posto, e con pari dignità, uno stuolo di altri profili professionali.

Il ragionamento vale tanto più per gli enti produttori di servizi.

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Semplificare è un mestiere

Semplificare non è solo sostituire delle parole brutte e difficili con parole più “commestibili”

La verità è che semplificare è un’operazione complessa e sofisticata.

Anzitutto non vuol dire semplicemente sostituire una parola difficile con una parola più comune. Non vuol dire tagliare con le cesoie: a volte è necessario eliminare ripetizioni e ridondanze, ma spesso capita di dover aggiungere concetti dati per scontati, la cui assenza pregiudica invece la comprensione.

Semplificare vuol dire possedere le tecniche, il gusto e l’arte che consentono di distendere il discorso in una sequenza di frasi agili, il cui significato sia chiaro alla prima lettura

Questo presuppone precisi requisiti: possedere perfettamente la materia di cui si scrive avere

un’ottima conoscenza della lingua in cui si scrive avere una buona conoscenza delle tecniche redazionali avere almeno una conoscenza di base delle tecniche di

impaginazione di un testo

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La lingua utilizzata dalla pubblica amministrazione si compone di due livelli:

linguaggio giuridico +

termini specialistici (tributario, assistenziale, previdenziale, ecc).

burocrazia / tecnicismi

Caratteristiche del linguaggio della Pubblica Amministrazione Vastità Circolarità Formalità

La vastità del linguaggio burocratico dipende, come abbiamo visto, dal numero elevato di funzioni della pubblica amministrazione.La circolarità (autoreferenzialità): molto spesso i testi nascono pensando ad un destinatario del messaggio non «finale» (il cittadino), ma «intermedio» (il dirigente o chi deve firmare l’atto, l’organo di controllo della legittimità dell’atto, altre amministrazioni, ecc.). La formalità consiste poi nel fatto che gli atti amministrativi veicolano un potere e come tali debbono essere legittimi, vincolati a deteminati standard formali che ne garantiscono la correttezza. A questo proposito ricordiamo che spesso la formalità dell’atto amministrativo viene intesa in modo rigido, come impossibilità assoluta di semplificazione degli atti amministrativi. In molti casi è invece possibile semplificare in modo consistente gli atti pubblici, rispettando i requisiti di legittimità.

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In realtà le regole da applicare per redigere testi semplici e comprensibili sono poche e del tutto intuitive:

valutare correttamente il destinatario della comunicazione

considerare con attenzione qual è l’obiettivo che si intende raggiungere con la comunicazione

pianificare il contenuto del testo, attraverso la costruzione di un ordine logico degli argomenti

non dare nulla per scontato (quello che per me è evidente, potrebbe non esserlo per altre persone)

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Gli aspetti redazionaliTre livelli di intervento:

sulle parole (codice tecnico, codice burocratico)

sulle frasi Intervento sulle frasi• destrutturare i periodi troppo complessi • usare frasi brevi (mediamente non più di 20/30 parole) • preferire le costruzioni con frasi coordinate (paratassi) rispetto a quelle con frasi subordinate (ipotassi) • preferire la costruzione attiva a quella passiva• preferire la costruzione personale a quella impersonale (invece di “si trasmette”, “si informano” scrivere “vi trasmettiamo” “informiamo” “il nostro ufficio informa”)

sull’organizzazione delle informazioni Intervento sull'organizzazione delle informazioni• mettere bene a fuoco il nucleo principale dell'informazione (spesso diventa il vero e proprio "oggetto" da mettere in capo al testo) • distinguere le informazioni importanti rispetto a quelle accessorie, evitando di mescolarle in un'unica frase • in presenza di un testo complesso, da scrivere ex novo o da riscrivere, vale la pena fare la "scaletta" degli argomenti, in modo da seguire un ordine espositivo logico • Mappa concettuale, flowchart

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LetteringGrazie vs aste

Conservation des informations et des documents numériques pour les téléprocédures, les intranets et les sites internet : format, support, métadonnées, organisation, xml et normalisation

Conservation des informations et des documents numériques pour les téléprocédures, les intranets et les sites internet : format, support, métadonnées, organisation, xml et normalisation

Conservation des informations et des documents numériques pour les téléprocédures, les intranets et les sites internet : format, support, métadonnées, organisation, xml et normalisation

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L’impaginazione dei documenti

la regola "il bianco è bello": Una pagina costruita con l'uso di spazi bianchi è elegante e leggibile

uso dei margini: è preferibile utilizzare margini ragionevoli sia per quanto riguarda la parte superiore del testo, sia per quella inferiorei bordi possono essere personalizzati a piacere purché ci sia una regola costante all'interno del testo

uso dell'interlinea: è consigliabile l'interlinea 1,5L'interlinea singola potrebbe essere limitata a zone del testo particolari (elenchi, citazioni, considerazioni in subordine)

la giustezza (la lunghezza massima di una riga):evitare l'uso di righe troppo lunghe rispetto alle dimensioni della pagina

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LA RETE CIVICA

progettazione dell’interfaccia (Modena)

L'informazione presente sulla rete civica è stata organizzata in modo da renderla disponibile e fruibile da diversi punti di vista e con diversi gradi di alfabetizzazione informatica, agevolando l'identificazione con lo strumento telematico attraverso etichette chiare, che facciano riferimento all'esperienza comune. Quattro modalità di contatto, cinque modi di ricercare le informazioni e i servizi di cui necessita.

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Reti civicheQuali sono le finalità della Rete Civica?

Trasparenza ...

... e vicinanza al cittadino

Trasparenza

Quantità di dati illimitataInformazione multimedialeApertura delle banche dati amministrative al cittadinoDati disponibili illimitatamente nel tempoAree di discussione

VicinanzaSpostare i dati invece delle personePortare uno sportello virtuale in casaPosti pubblici di accesso

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Reti civicheUna Rete Civica è un ambiente telematico che si propone di promuovere e favorire la comunicazione, la cooperazione, lo scambio e l'erogazione di servizi fra i cittadini e tutti i soggetti, pubblici e privati (associazioni, Enti Pubblici, aziende), che costituiscono una comunità locale e, al tempo stesso, aprire la comunità locale alla comunicazione via rete con il resto del mondo.

Una Rete Civica garantisce quindi il diritto di cittadinanza telematica e, si caratterizza rispetto ad altre iniziative telematiche e sistemi in rete per i seguenti elementi:

contenuto fornito dagli aderenti

comunicazione non solo broadcast ma bidirezionale

facilità d'uso e/o iniziative di supporto a carattere formativo per garantire l'effettivo accesso a chiunque

economicità hardware poco costoso e software gratuito, oppure postazioni pubbliche di accesso

condivisione di regole di "buon comportamento telematico", atte a salvaguardare i diritti di tutti ad "essere in rete", con particolare attenzione a fasce specifiche della popolazione, a cominciare dai più giovani

non anonimicità (se non in casi ed aree specifiche) e riconoscimento reciproco degli utenti

galateo

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