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Gazzettino 145 b

Date post: 21-Mar-2016
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diciamo no al nucleare Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 145 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 28 marzo 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” contattare Marilena Masia [email protected] - 0577 905316 i giorni della festa
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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 145 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 28 marzo 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” DICIAMO NO AL NUCLEARE S abato scorso migliaia e mi- gliaia di cittadini hanno manifestato a Roma contro la privatizzazione dell’acqua e contro il nucleare. Nelle stesse ore immagini sempre più inquietanti ci arrivavano dal Giappone, più esattamente dalla cen- trale di Fukushima. Infine, nelle stesse ore, nella Germania della Merkel i Grünen raddoppiavano i propri consensi elettorali proprio grazie all’effetto prodotto sull’elettorato dall’ombra della catastrofe nucleare nipponica. È perciò quan- to mai giusto attuare politiche autenticamente rispettose dell’ambiente e porre attenzione a quei programmi elettorali che fanno di questo uno dei temi più innovativi e rilevanti. A Siena – e non è propaganda – lo sta facendo la coalizione di centrosinistra e il suo candidato Ceccuzzi.
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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 145 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 28 marzo 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

diciamo no

al nucleare

Sabato scorso migliaia e mi-gliaia di cittadini hanno manifestato a Roma contro la privatizzazione dell’acqua

e contro il nucleare. Nelle stesse ore immagini sempre più inquietanti ci arrivavano dal Giappone, più esattamente dalla cen-trale di Fukushima. Infine, nelle stesse ore, nella Germania della Merkel i Grünen raddoppiavano i propri consensi elettorali proprio grazie all’effetto prodotto sull’elettorato dall’ombra della catastrofe nucleare nipponica. È perciò quan-to mai giusto attuare politiche autenticamente rispettose dell’ambiente e porre attenzione a quei programmi elettorali che fanno di questo uno dei temi più innovativi e rilevanti. A Siena – e non è propaganda – lo sta facendo la coalizione di centrosinistra e il suo candidato Ceccuzzi.

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terza pagina

Per la vostra pubblicità su

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i giorni della festa

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terza pagina 3

Le terme AnticA QuercioLAiA restituiscono un prezioso

gioieLLo deLLA storiA risorgimentALe

deLLA provinciA. dA oggi è infAtti visitAbiLe LA vAscA

dove L’eroe curò Le ferite

riportAte in bAttAgLiA

a pezzi e bocconi

Carlo Sancasciani, parroco di Santa Petronilla, commemorò nella chiesa di San Domenico i morti nella battaglia di Curtatone e Montanara. Era il 16 settembre 1859 e l’anno seguente il tipografo senese Mucci pubblicò un opuscolo col “Discor-so per prodi italiani” pronunciato quel giorno da don Carlo, dove – fra l’altro – si legge: «Supposto che manchi al pontefice il potere temporale, cre-dereste voi, buona gente, che esso non fosse più libero e la religione andasse in rovina? Ha ella forse bisogno degli eserciti e delle battaglie per conservarsi?».La reazione dell’arcivescovo Ferdinando Baldanzi non si era fatta attendere: in una lettera inviata al clero senese e anch’essa pubblicata nel medesimo opuscolo il presule affermava: «Insorsero profeti, che annunziarono cose false e stolte, si insinuaro-no e colla voce e coi libelli nel seno delle famiglie […], insegnarono a emancipare la ragione dalla fede, e questa tentarono indebolire ed annienta-re spogliandola di quei sussidi esteriori, che nelle preghiere e nei sacramenti sono necessari e al ric-co e al povero, e al dotto e all’incolto, e al gover-nante e al suddito, acciò in essi ella viva». Il giovane parroco si era definito «uomo da obbe-dire ai dettami della prudenza, ma non disposto a cedere ai consigli della paura» e come tale, in-fatti, proseguì nella divulgazione delle sue idee eterodosse. Nel 1861 tradusse addirittura la lettera in lati-no che Girolamo Bobone aveva scritto a Carlo Passaglia, dichiarandosi solidale con le idee di quell’autore messo all’Indice. Anche Bobone, docente nell’Università di Siena, era stato espulso dall’Ordine domenicano per la sua crociata contro il potere temporale del papa. Invitato a ritrattare pubblicamente, Sancasciani rispose: «La verità si conferma, non si ritratta. Ed io non sono uso a cambiar bandiera e disonorare la mia vita per opere di doppiezza e di viltà».Sospeso “a divinis”, l’ex parroco continuò a bat-tersi per i diritti del clero più povero e certo si sarà assai stupito quando, diciassette anni dopo, un nuovo periodico cattolico senese, “il Messag-gere della settimana”, voluto dal nuovo arcivesco-vo Enrico Bindi, difese a spada tratta la comme-morazione dei caduti di Curtatone e Montanara nella stessa chiesa di San Domenico, dove erano cominciati i suoi guai. Ormai – come ha scritto ne “I buoni senesi” Achille Mirizio – fedeli al mot-to «Cattolici in religione, liberali in politica», i redattori di quel giornale stavano facendo di tut-to perchè religione e sentimento patrio potessero tornare a vivere stagioni felici, riuscendo a convi-vere nell’unico interesse della nazione. Nel 1879, però, “Il Messaggere” chiuse, dimo-strando la difficoltà di una collaborazione fra cat-tolici liberali e cattolici integralisti.

un parrocobattagliero

Giuliano Catoni

Uno scrigno prezioso. L’ultimo gioiello che le Terme Antica Querciolaia hanno restituito alla storia risorgimentale della provincia di Siena. È la vasca di

Giuseppe Garibaldi dove, nell’agosto del 1867, l’eroe curò le ferite riportate durante la storica battaglia sull’Aspromonte e che torna a nuova vita dopo il sorprendente rinvenimento fatto durante i recenti lavori di manutenzione alla struttura termale. La splendida scoperta, oggi visibile al pubblico, è stata fatta proprio al di sotto del camerino di Garibaldi, nella parte più antica dello stabilimento ed è qui, che scavando, è stata riportata alla luce la vecchia scala che conduce alla famosa vasca in travertino. Del soggiorno a Rapolano Terme ci lascia traccia lo stesso eroe, che in una lettera scrive: «I bagni di Rapolano mi hanno tolto un resto d’incomodo al piede sinistro e l’effetto ne fu istantaneo, ciò mi dà buona opinione di questi bagni che penso di continuare per alcuni giorni. Se siccome ottenni la cessazione dei dolori potessi acquistare un po’ di elasticità, io mi troverei forte come prima». Si narra che, a dimostrazione dell’avvenuta guarigione, Garibaldi abbia lasciato la sua stampella presso lo stabilimento come prova e ricordo della propria presenza.

LA vAScA DI GARIbALDI

Francesca GuGlielmi

È nato a Siena un contenitore per libere espressioni, uno spazio di incontro e produzione culturale per i giovani e gestito dai giovani, attraverso associazioni e gruppi infor-mali. Si chiama “Metrocubo” è il nuovo centro culturale inaugurato dall’Arci provinciale di Siena in via Roma, 75 con il sostegno della Provincia di Siena e il contributo del-la Regione Toscana nell’ambito dell’Accordo di program-ma Quadro 2010 sulle politiche giovanili. “Metrocubo” ospiterà la web radio dell’Arci senese, RadioLabo, www.radiolabo.it, già attiva da alcuni mesi grazie all’impegno, volontario, di numerosi giovani; Didee, spazi per l’arte; Motus danza; Straligut Teatro; il Movimento Pansessuale e offrirà alla popolazione giovanile di Siena spazi aperti per incontri e laboratori artistici e culturali, dalla pittura al teatro, dalla danza alle arti visive fino ad alla realizzazione di piccoli eventi culturali, tra cui presentazioni di libri.

metrocubo: a siena uno spazio aperto ai giovani

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ministra antipa...lio

a... tutta birra

Quella del “coccodrillo” – un articolo di elogio funebre scritto prima della morte del personaggio in questione – è una pratica giornalistica comune.

Un po’ meno comune è che a firmare questo articolo sia un giornalista già morto. Il caso, macabro, è capitato all’indimenticabile Liz taylor, recentemente scomparsa. Il New York Times ha pubblicato il necrologio scritto da Mel Gussow. Peccato che il critico in questione sia morto nell’ormai lontano 2005.

Più leggero, più sottile, più veloce. Sono le caratteristiche dell’iPad 2 che debutta quest’oggi nei negozi.

come per tutte le uscite Apple, anche questa sarà un vero e proprio evento, grazie alla fedeltà dei “fans” della

casa con la mela. In tutti gli Apple Stores e nei concessionari sono previste lunghe code per accaparrarsi tra i primi l’ambita ta-

voletta. L’iPad è già leader tra i tablet, ma secondo gli esperti la nuova versione potrà

trainare tutto il settore.

Stop ai rischi sui campetti sintetici. Il Ministero della Salute ha disposto un giro di vite, dopo la segnalazione del rischio derivante dai campi coperti di finta erba sintetica, scoperta poten-zialmente cancerogena. Tra i provvedimenti stabiliti un maggiore controllo sulle aziende

produttrici, che dovranno assicurarsi di mettere in com-mercio un prodotto sano. Inoltre sono stati stabiliti per legge i materiali da usare e il fondo dei campi dovrà essere rifatto ogni otto anni.

A distanza di sette anni dalla sua unica apparizione, Silvio berlusconi si ripresenta in aula per il processo Mediatrade,peraltro nell’ambito di un udienza soltanto tecnica e preli-minare. La comparizione di berlusconi, un vero e proprio blitz, è stata anticipata da una dichia-

razione telefonica in diretta dello stesso premier nella trasmissione del giornalista-amico belpietro poco prima dell’udienza: «Sono il più im-putato della storia e dell’Universo.

Duro colpo in Germania per la cdu del cancelliere Angela Merkel. Nella regione del baden-Wuerttenberg – inciden-

talmente la più ricca del paese – la travolgente avanzata dei verdi ha estromesso la cdu dal potere. I verdi han-no visto raddoppiare i loro consensi, raggiungendo la

quota del 25% e superando così anche la Spd a sinistra. Il vicepremier Westerwelle a caldo ha commentato:

«È stato un voto sul futuro del nucleare. Abbia-mo capito». Pragmatismo tedesco.

È il giorno del riscatto per la Mens Sana. Dopo la batosta di gara 1 al Pireo il destino sembrava aver

destinato ai biancoverdi solo la possibilità di rac-cogliere mestamente il pallone dopo un canestro avversario. Invece con nervi d’acciaio e un gran

cuore Pianigiani e i suoi ragazzi sono riusciti a mettere in difficoltà i giganti dei Reds, costringendoli a insegui-re – inutilmente – per tutta la durata dell’incontro. Una

dolce vendetta.

Siglato un importante accordo per stabilire il programma degli in-terventi prioritari per l’adeguamento e la messa in sicurezza del tratto della Strada regionale 2 – la cassia, per intendersi meglio – compreso tra il comune di Monteroni d’Arbia e il comune di San casciano dei bagni. Una decisione importante, considerati so-prattutto gli elevati flussi di traffico in alcuni tratti della cassia – ad esempio a Sud di Siena – ma anche la frequenza di incidenti anche mortali su questa strada. La soddisfazione per l’accordo è stata espressa dall’asses-sore regionale ai trasporti Luca ceccobao e dal presidente della provincia Simone bezzini.

Nuovo attacco del ministro Michela vittoria brambilla al Palio di Siena. Riguardo al possibile inserimento della Festa senese nell’elenco delle manifestazioni dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, il mini-stro si è espresso in maniera negativa, parago-nando il Palio alla pizza, secondo lei più adatta a costituire «un simbolo in cui tutti gli italiani si identifichino». Pensare che proprio lei ha la delega alla “tutela dell’immagine dell’Italia nel mondo”…

Prosegue spedita la marcia del Siena verso il ritorno nella massima serie. Il rotondo 4-0 rifilato al malcapitato Sas-

suolo di Gregucci non solo avvicina ancora i bianco-neri allo striscione del traguardo, ma lancia anche un segnale forte alle rivali, balbettanti, quando non in calo vertiginoso. La strada è lunga, ma il passo è

quello giusto. Gli uomini di conte hanno saputo fare il vuo-to alle loro spalle e ora anche l’Atalanta sente il fiato senese

sul collo.

Antonio Di Pietro, popolare e controverso mattatore della scena politica nazionale, è a Siena per aprire la campagna elettorale per le elezioni amministrative del suo partito, l’Italia dei valori. In un evento pubblico al Santa Maria della Scala, Di Pietro ha delineato le proposte di Idv, con particolare riferimento all’ateneo senese, all’appuntamento eletto-rale del prossimo maggio e ha voluto tenere alta l’attenzione in vista dei referendum.

rileggendole notizie della settimana

FUori le mUradentro le mUra

24GioVeDi

tremenDa venDetta

la cassia si Farà

tonino in vista

coccoDrillo

ipaD mania

calcetto sicuro

angela perDe colpi

il più imputato

di Pietro Fantacci

27DoMenica

26SabaTo

28LUneDi

25VeneRDi

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piccolama straorDinaria

gli stuDiin neurologia

il personaggio della settimanaFeDeRIco, I MISTeRI DeL ceRveLLoSi è appena conclusa anche a Siena la Settimana del cervello 2011, ricor-renza annuale che stimola l’incontro tra i ricercatoti del settore e fa il

punto sullo stato attua-

le dei lavori, in un ambito delicato e fondamentale com’è quello degli studi sul cervello. L’iniziativa, frut-to di un’organizzazione enorme a livello nazionale e internazionale, è coordinata dalla european Dana Al-

liance for the brain in europa, dalla Dana Alliance for brain Initiatives e dalla Society for Neuroscience negli Stati Uniti. Per l’occasione abbiamo voluto incontrare il coordinatore scientifico dell’iniziativa per la città

di Siena, il professor Antonio Fe-derico, per conoscere il lato umano di un mondo scientifico che spesso avvertiamo come distante e saccen-te, ma nel quale riponiamo grandi speranze.

È nel 1980 che il destino lo riporta a Siena al seguito del suo maestro, il

professor G.c. Guazzi, con cui Fede-rico collabora fin da studente e che contribuisce, insieme al professor v. bonavita, alla sua formazione neuro-logica. Negli anni collabora poi con

molte università e team internazionali come quelli di Montreal, Londra,

Toronto, bonn, Parigi, Philadelphia, columbia, oxford. È nel 1983 che

viene nominato professore associato di Neurologia all’Università di Siena e nel 1990, a soli 42 anni, professore

ordinario.

Nonostante il primo incontro non sia stato dei migliori, il professor Federico parla di Siena con amore e gratitudine:

«dall’85 al 2000 Siena ha conosciuto probabilmente gli anni del suo massimo splendore, anni in cui abbiamo potuto portare avanti progetti di ricerca di eccellenza e attrarre finanziamenti

importanti, anni in cui abbiamo avuto la speranza di creare una piccola oxford, un laboratorio sperimentale per quello

che l’università italiana avrebbe potuto essere. Siena da questo punto di vista è una città unica, per bellezza, ricchezza artistica e paesaggistica, per potenzialità e attrattiva sotto tutti i punti di vista. Non mi dispiace dire che le mie quotazioni internazionali si sono alzate tantissimo anche grazie alla mia villa nelle colline

senesi, dove ho potuto ospitare negli anni personalità illustri del mondo scientifico. Siena è quindi una città piccola ma stra-

ordinaria, come lo sono i senesi».

È da allora che Siena è la sua città, la città in cui vive, lavora, fa ricerca e la città che anche grazie al suo lavoro è divenuta

una dei centri di riferimento internazionali negli studi neuro-logici. Il professor Federico è infatti l’attuale direttore della

Sezione di Scienze Neurologiche del Dipartimento di Scienze Neurologiche e del comportamento dell’Università di Siena, della Scuola di Specializzazione in Neurologia e della Scuola

di Dottorato di Ricerca in Scienze Neurologiche applicate. Dal 2003 è vice-preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Siena e responsabile della Ricerca Scien-

tifica della Facoltà. Numerosi sono anche gli incarichi nazionali ed internazionali.

il Destinolo riporta

a siena

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quel Favolosoprimo incontro

martina cenni

Il professor Antonio Federico è nato a Polla, piccolo paese della provincia di Salerno nel 1948. Dal 1990 è professore ordinario di Neurologia e direttore dell’U.o. Neurologia e Malattie Neurometaboliche e del centro di Ricerche

per la diagnosi, terapia e prevenzione del Neurohandicap e delle Malattie Neu-rologiche Rare. Siena è dunque la città in cui vive e lavora da molti anni, ma il suo primo incontro con la nostra città è avvenuto molti anni prima del 1990. Il padre dottore vuole che frequenti Lettere e cerca di dissuaderlo dall’iscriversi

a medicina. Federico frequenta infatti il liceo classico dove sviluppa un’enorme passione per la scrittura che lo porta a vincere anche alcuni premi e concorsi

letterari. Diventare dottore rimane però la sua massima aspirazione e nel 1966 decide di iscriversi alla Facoltà di medicina dell’Università di Siena. Arriva in

Toscana nel settembre dello stesso anno, in una triste giornata piovosa di inizio autunno e rimane scioccato dalla tristezza e poca vitalità della città. Dopo soli

due giorni fa ritorno a Napoli dove si iscrive a medicina e porta avanti i suoi stu-di. La sua formazione biologica avviene quindi presso l’Istituto di chimica bio-logica dell’Università degli studi di Napoli, dove si laurea con il professor Salva-tore nel luglio del 1972 con 110 e lode, menzione accademica e Premio Lapetit per la migliore tesi; successivamente, dal ’74 al ’76 presso l’Istituto di Fisiologia della stessa università dove si specializza in clinica delle malattie nervose e men-tali laureandosi con il massimo dei voti e collaborando con il professor Longo, e infine, come borsista presso il centro de Neurochimie del cNRS di Strasburgo,

dove diviene assistente ordinario dal 1978.

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salUte

le scotte al top in ostetricia e ginecologia

pD per la chirurgiarobotica

pronto soccorso:una nuova seDe

Le donne al Policlinico Santa Maria delle Scotte vengono curate di più e meglio: è quello che emerge dai dati diffusi riguar-do le attività del reparto di ostetricia e

Ginecologia del nostro ospedale che, in un anno, ha visto un incremento addirittura del 300% degli interventi di endoscopia. Questo straordinario risul-tato è stato possibile grazie allo sviluppo di tecniche sempre più all’avanguardia sia per la diagnosi preco-ce di malattie benigne e maligne, sia per l’eventuale trattamento delle stesse. Il concetto chiave è quello di “mininvasività”: attraverso l’uso di strumenti al-tamente specialistici, i medici del reparto diretto dal professor Felice Petraglia hanno potuto esaminare e intervenire su donne di tutte le età e con problemi anche molto diversi tra loro. come ci ha spiegato lo stesso professor Petraglia, infatti, «ciò che ci con-traddistingue è la possibilità di poter intervenire in maniera decisamente meno invasiva che in passato, evitando alla paziente i fastidi delle anestesie e trat-tandola sempre più spesso in ambulatorio, potendo in questo modo dimetterla anche nel giro di una sola giornata». La diagnosi, inoltre, è molto più pre-

300% di donne in più

curAte neL nostro ospedALe

elena Vannucci

cisa, grazie a strumenti che riconoscono tipologia e ampiezza dei tessuti e che permettono, perciò, di poter intervenire con estrema tempesti-vità, limitando al minimo i rischi per la paziente e rendendo inoltre questi stessi interventi mirati e precisi. «In questo modo è stato possibile ridurre di molto le isterectomie che prima si rendevano necessarie spesso anche per asportare tumori beni-gni. In questo modo, invece, è possibile asportare esclusivamente la parte che ci interessa, evitando alla paziente delle complicazioni ulteriori». Lo svi-luppo di queste tecniche ha inoltre permesso anche di affrontare problemi di sterilità nelle donne più giovani, identificandone le cause e intervenendo per risolverle. «con queste nuove tecniche mininvasive ci rivolgiamo a tutte le donne, di tutte le fasce d’età e in tutte le condizioni, cercando di intervenire su un numero sempre maggiore di malattie». Il reparto di Siena si sta inoltre proponendo come esempio da seguire nell’intero panorama italiano e non solo: a breve, infatti, inizieranno dei corsi teorico-pratici di isteroscopia e resettoscopia, aperti a tutti i profes-sionisti del settore italiani e stranieri.

Il Pronto Soccorso senese avrà una nuova sede. È stato firmato infatti un ac-cordo di programma tra comune di Siena e Azienda ospedaliera Universitaria Senese che prevede che in tempi brevi l’amministrazione svolga i lavori di rifini-tura per agevolare l’accesso al nuovo Dipartimento di emergenza e Accoglien-za che vedrà annesso il Pronto Soccorso, con interventi localizzati nei pressi della rotatoria in testa a viale bracci.«La nuova sede del Pronto Soccorso – spiega l’assessore all’Urbanistica del comune di Siena, Fabio Minuti – nascerà a valle dei due lotti principali, all’interno del Dipartimento di emergenza. Per questo è necessario rivedere la viabilità intorno all’ospe-dale. Insieme al Direttore Generale abbiamo messo a punto un accordo che con-sente di agire in maniera snel-la ed integrata per consentire il migliore accesso dei mezzi di emergenza e dei cittadini alla struttura ospedaliera e migliorare ancora la viabilità intorno a Le Scotte».L’accordo prevede la realiz-zazione di più interventi sud-divisi in due fasi, la prima di attuazione immediata (entro il 31 maggio 2011) e la seconda con una programmazione più ampia, ma che si concluderà indicativamente a fine anno.

Il Partito democratico di Siena ha lanciato lunedì una petizione per richie-dere l’attivazione urgente, presso l’ospedale Le Scotte di Siena, delle atti-vità specialistiche di chirurgia mini invasiva e robotica. Scopo dell’inizia-tiva era quello di raccogliere centinaia di firme in tutta la città da inviare al Presidente della Regione Toscana, all’assessore regionale al diritto alla Salute, al Sindaco di Siena, al Rettore dell’Università degli Studi di Siena, al preside della Facoltà di Medicina, al direttore generale dell’Azienda ospedaliera e al direttore generale dell’Ausl 7. Si può firmare anche on-line sul sito web del Pd comunale, www.pdsiena.it.«L’Azienda ospedaliera – afferma Franco ceccuzzi, candidato a sindaco di Siena per il centrosinistra – ha finalmente acquistato il robot Da vinci grazie all’intervento del direttore Morello che, per primo, ha presentato la richiesta alla Fondazione Mps, che lo ha prontamente finanziato. Il robot Da vinci è un macchinario all’avanguardia grazie al quale sono possibili nuove prestazioni chirurgiche di alta precisione, che garantiscono un mi-nore impatto sull’organismo e tempi di recupero più brevi. oggi il robot acquistato da Le Scotte è ancora inutilizzato. Il Partito democratico vuo-le sostenere il lavoro dell’Azienda ospedaliera che, in collaborazione con la Asl, sta affrontando con sollecitudine la situazione affinché possano rapidamente essere individuate le figure professionali utili a mettere in funzione il robot, superando così ogni inaccettabile resistenza ovunque essa si annidi».Questo è il calendario dei volantinaggi del Pd per raccogliere le firme: mercoledì 30 marzo: dalle ore 10 alle 12 in viale bracci e al mercato setti-manale davanti al Jolly Hotel; sempre mercoledì 30 marzo, dalle ore 17.30 alle 20, davanti alla Galleria odeon in banchi di Sopra; venerdì 1° aprile, dalle ore 11 alle 12.30, in viale bracci; sabato 2 aprile, dalle 17.30 alle 20, davanti alla Galleria odeon in banchi di Sopra.

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sUccede in cittàsalUte

già, ultima corsa.il campione saluta la piazza

nuova sala operativa

Sono allergico agli slogan elettorali. Di solito non guardo neppure da chi sono coniati e quale candidato li fa propri. L’unica preoccupazione che li muove è quella di scandire parole in sintonia con i punti di vista che si credono sul momento più diffusi, e accarezzarli a fini di occulta persuasione. Uno dice: “Io amo Siena”. Invero non originale. Raccoglie il messaggio amoroso del berlusconismo e lo cucina in salsa senese, anzi in dolci e microscopici pasticcini. Quanti potrebbero farlo proprio? E politicamente come si tradurrebbe? Dall’amore a un giudizioso programma politico corre un abisso. E quanto a idee precisate sotto lo slogan, che sembra anche il nome di una lista tutta da comporre, neppure l’ombra. Altri slogan sono meno vaghi. Uno declama: “Siena prima di tutto”. Vi s’indovina sotto la voglia di far concorrenza alla Lega finora muta. Ma come tradurlo? Una città chiede relazioni e rapporti, alberga tante potenzialità e contraddizioni: esaltarla prima di ogni altra cosa come priorità assoluta significa cedere ad un campanilismo di bassa lega: si perdoni la non-allusione. Un altro slogan, meno imperativo, fissa un metodo: “Il coraggio di aprirsi al futuro” . Si può dire onestamente che Siena è stata fino ad oggi solo rivolta al suo passato? Pure questo è un luogo comune da spazzar via. La forza di Siena è stata, nei momenti migliori, la capacità di riferirsi al suo passato non come ad una palla al piede, ad un fastidioso impedimento, ma come ad una ricchezza da tutelare e far conoscere nella sua integrità: un’eredità da far fruttare. Senza questa gelosa opera di accorta preservazione e prudente salvaguardia Siena sarebbe semplicemente scomparsa e si troverebbe oggi omologata a tanti centri che non hanno avuto le sue fortune e le sue (provvidenziali) disgrazie. E poi questa parola, il “futuro”, che ricorre in troppi discorsi è del tutto vuota! “Il futuro ha un cuore antico” s’intitolava un libro di Carlo Levi che ebbe fin troppo ascolto. Il futuro, in realtà, che possiamo pensare è il nostro presente, scaturisce dal nostro presente, da quello che riusciamo a combinare giorno dopo giorno. Non è uno spazio bell’e pronto che aspetta da noi l’apertura delle antiche porte. Per accendere un po’ la campagna elettorale e relegare in secondo piano le prime parole d’ordine sillabate sui muri, ecco l’uscita della rossa ministra Michela Brambilla. Non avendo di meglio da fare sì è sentita in obbligo di dire la sua in merito alle candidature italiane per l’inserimento nella lista Unesco dei beni da ritenersi patrimonio immateriale dell’umanità. E ha detto che il nostro Palio non merita un simile riconoscimento. Vuoi mettere con la pizza? Ora: si possono fare tanti paragoni e addurre tanti argomenti per discutere una tesi. Ma – ne convenga la Brambilla – replicare un attacco in nome del rispetto degli animali a una festa che mette in scena la quintessenza della rigogliosa cultura cittadina italiana è proprio una bestialità. Hanno avuto buon gioco tutti i candidati. Franco Ceccuzzi ha puntato alto e ha detto che l’Italia non sa che farsene di ministri del genere. Ha ragioni da vendere. E Nannini ha detto che i senesi sono stufi di simile esternazioni. Figuriamoci noi, che non ci limitiamo ad amare Siena, ma a tentar di capirla nei fondamenti della sua permanenza: “Bella Meravigliosa 2.0!”

aL conTRaRioslogan e iDeeRoberto Barzanti

Il Palio perde uno dei suoi principali protagonisti. Si tratta del campione della Piazza Già del Menhir. I proprietari del forte barbero – due volte vittorioso nel campo – hanno deciso di non iscriverlo al contributo per la stagione a causa, pare, di un infortunio. Non è chiaro se Già del Menhir potrà riprendere la sua carriera paliesca nei prossimi anni o se questo è un vero e proprio passo d’addio.Intanto a Fucecchio è arrivato l’atteso debutto stagionale per le corse con i mezzosangue. Una giornata lunga e piena di corse, ben 11, in cui si è riusciti fino all’ultimo a dribblare il maltempo incombente. Una giornata segnata, purtroppo, dalle troppe cadute al canape – colpa del meccanismo o del mossiere? –, la più grave delle quali ha messo fuori gioco l’esperto Massimino per un bel po’ di tempo.Una buona occasione per i moltissimi senesi presenti per vedere all’opera molti cavalli, tanti nuovi, ma anche nomi conosciuti e già esperti come Ilon, Lampante, Ganosu e il “senatore” elfo di Montalbo. Sotto osservazione anche i fantini, quasi tutti in pista (all’appello mancavano solobruschelli, comunque presente, Mulas e villella) con buone prestazioni di Mari – a segno in due corse – Sanna, Pusceddu, Siri, carboni e Angelo De Pau, da tempo assente in provincia nonostante non abbia mai abban-donato l’attività in ippodromo.Intanto non si placa l’agitazione scatenata dalle irriguardose dichiarazioni del ministro Michela vittoria brambilla sul Palio. La “ministra” sembra riuscire nelle imprese più ardue, come quella di riunire destra e sinistra. È unanime infatti il coro di proteste alle farneticanti affermazioni del ministro. «Un ministro così non serve all’Italia. La sua ignoranza e le sue continue offese alla nostra Festa dimostrano la sua totale inadeguatezza a ricoprire un ruolo nel quale dovrebbe rappresentare tutti gli italiani e tutte le eccellenze del paese. La nostra Festa è un evento unico al mondo che appartiene ai senesi, ma è punto di riferimento culturale dell’identità italiana nel mondo.». con queste parole Franco ceccuzzi intervie-ne dopo le recenti dichiarazioni del Ministro del Turismo. Gli fa eco anche Ales-sandro Mugnaioli. «Prima di tutto come senese mi sento offeso e discriminato dalle parole del ministro brambilla, che parla del Palio per sentito dire, con una superficialità e un’ignoranza che sono davvero offensive».Al coro si aggiunge anche la voce del candidato del Pdl Alessandro Nannini, che cerca di rassicurare i senesi dissociandosi con forza dalle dichiarazioni della brambilla: «È la terza volta che il Ministro brambilla torna a parlare a sproposito del Palio di Siena e tutta la città è ormai stanca delle sue inappropriate affermazioni e dei suoi paragoni insensati. A Siena non c’è persona che non ami i cavalli o non li rispetti, tant’è che siamo pronti anche a garantirgli la pensione a vita. Il Ministro, con queste affer-mazioni non fa altro che confermare la sua ignoranza su quello che è il più importante sim-bolo di Siena nel mondo, evidenziando così nuovamente l’incapacità di comprendere le tra-dizioni, la storia ed i sentimenti della città. Purtroppo queste dichiarazioni – conclude Nannini – confermano come i “bischeri”, come li chiamiamo in Toscana, si trovano a destra come a sinistra».

È stata presentata nei giorni scorsi la nuova sala operativa del centro in-tercomunale di Protezione civile dei comuni di Siena e Monteriggioni. Si tratta di una stazione di monitorag-gio e coordinamento che sarà attiva-ta in caso di possibili eventi calami-tosi in corso o presunti.La sala è stata realizzata nella sede del comando di Polizia Municipale in via Tozzi. Al suo interno sono sta-te collocate varie postazioni, quella di collegamento con il centro Fun-zionale regionale, con la sala operati-va provinciale e con la Prefettura, il ponte radio con il comune e con la Polizia Municipale, collegamenti con i radioamatori e terminali destina-ti ad altri operatori potenzialmente coinvolti, come i vigili del Fuoco, il 118 o le associazioni di volontariato.Il funzionamento della sala operativa sarà garantito dal responsabile che ne coordinerà le attività in emergen-za, il tecnico reperibile e l’operatore addetto alla cura dei sistemi e alla gestione delle procedure previste. A queste figure professionali si ag-giungerà il coordinatore delle asso-ciazioni di volontariato e l’operatore dell’associazione radioamatori per la gestione della propria postazione radio.

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iL paG inonetra inerzia e cambiamentola risposta è nell’export

Simone bezzini, Presidente della Provincia, pone l’accento sulla necessità di attivarsi concretamente per dare uno slancio all’eco-nomia del nostro territorio. «Serve uno scatto vigoroso di tutto il territorio, in ogni sua componente, per aprire di più il nostro sistema economico e misurarci con il mercato. Dobbiamo soste-nere i settori in grado di produrre ricchezza aggiuntiva, che nella nostra provincia sono il turismo e l’esportazione di beni e servizi, per innescare un circuito virtuoso che, in seconda battuta, potrà stimolare anche la domanda interna». così bezzini indica i passi da compiere in questa nuova fase economica, una fase post crisi in cui è necessario essere protagonisti: «siamo in una fase radi-calmente nuova e solo provando ad essere protagonisti possiamo pensare di mantenere i livelli di benessere acquisiti. oggi non esistono rendite o aree protette. Possiamo e dobbiamo, quindi, fare la nostra parte prima di tutto dando l’esempio in termini di rigore, produttività e innovazione e nella nostra capacità di rinnovarci». Infine alcune indicazioni concrete al sistema economico e pro-duttivo della provincia, che deve imparare a competere in Ita-

lia e all’estero se vuole aprirsi al mercato e rinnovarsi senza paura uscendo dalle logiche della buona rendita. «c’è bisogno di un riposizionamento generale di strategie, di nuove moda-lità gestionali che riducano i costi e migliorino la qualità delle prestazioni. Su base provinciale, ad esempio, stiamo lavorando a progetti di integrazione delle reti di biblioteche e musei, al progetto Provincia digitale, che presenteremo ai sindaci dei comuni della provincia il 13 aprile prossimo, e alla semplifica-zione dell’arcipelago dei servizi all’impresa, così come stiamo cercando di progettare in termini di area vasta, a partire dalle Province di Arezzo e Grosseto». Per quanto riguarda l’am-bito regionale – ha aggiunto poi bezzini – «Siena può essere protagonista delle strategie regionali, a partire dal ruolo che si è conquistata con il biomedicale ed è pronta a fare la pro-pria parte nell’ambito del nuovo Piano regionale di sviluppo, che verifichi anche sistemi innovativi di finanziamento come il project financing. Non siamo però disponibili ad accettare balzelli sulla testa di cittadini e imprese, come nel caso del pe-daggio sulla Siena-Firenze.»

Gli Stati generali dell’economia senese della scorsa settimana sono stati l’occasione per fare il punto sulla situazione economica della nostra provincia, in una fase delicata e fondamentale come quella che stiamo attraversando. Il momento cruciale di passaggio da una periodo di crisi economica ad uno di ripresa dello svilup-po e della produttività, impone a tutti gli attori in campo una riflessione accurata sui passi da compiere, per evitare errori ed essere pronti alle sfide futuro. A dare un’idea dello stato dell’arte è stato il dirigente Irpet, Istituito regionale per la programmazio-ne economica, Stefano casini benvenuti, che nel suo intervento nella Sala delle balie di Palazzo Squarcialupi ha parlato per la provincia di Siena di una fase stretta tra l’inerzia e il cambiamen-to. Siena sembra infatti aver retto piuttosto bene all’urto della crisi, «ma questa maggiore tenuta nasconde dall’altro lato una

maggiore lentezza nella ripresa». La nostra provincia è stata sì colpita dalla recessione economica, ma in maniera più lieve ri-spetto alle altre province della Toscana. «ciò è dovuto – continua casini benvenuti – alla maggiore presenza nel tessuto economico locale del settore terziario che ha subito perdite inferiori rispetto all’industria, ma anche alla minore apertura al mercato interna-zionale più esposto a rischi. oltre a questo, turismo e produzio-ni specializzate nei settori dell’agricoltura, della chimica e della farmaceutica, hanno permesso di conservare valori di produtti-vità elevati e mantenere a livelli accettabili la disoccupazione». L’area della nostra provincia ha garantito da sempre, in effetti, ampie opportunità di lavoro, tanto da far parlare per Siena di piena occupazione. In particolare, dagli interventi degli assessori provinciali presenti all’incontro, betti, Pellegrini e Scarpelli, sono

bezzini: uno scatto vigoroso

attenzione al turismo

Foto a cura DiFabio Di Pietro

Nel suo intervento bezzini si è rivolto direttamente al presidente della Regione Rossi per porgli alcune questioni su Siena e provincia. Il presidente ha parlato innanzitutto di turismo e della necessità di inserire il comparto camper tra i Piani integrati di sviluppo, nonché dell’apertura di tre grandi cantieri di innovazione sulla costruzione di nuovi prodotti turistici. Ha poi posto l’accento sulle produzioni agricole di qualità e il loro sviluppo, e su quella che ha definito «ri-voluzione verde diffusa»che veda nell’efficientamento energetico e nei piccoli impianti il punto di incontro tra green e old economy.

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iL paG inonetra inerzia e cambiamentola risposta è nell’export

emersi alcuni dati relativi al mercato del lavoro, che meglio hanno permesso di inquadrare la situazione generale entro la quale ci stiamo muovendo. Il tasso di disoccupazione ha iniziato a salire nel 2008 e nel 2009, quando ha raggiunto il 5,1%, con una quota maggiore per l’universo femminile, pur rimanendo migliore della media nazionale e regionale. Nel 2010 c’è stata poi una lievissima ripresa nelle assunzioni, anche se rimangono sempre meno quelle a tempo indeterminato, più numerose per gli uomini tra i 25 e i 44 anni e con qualifiche professionali di medio livello. «Per il futuro – ha quindi concluso il presidente della Provincia – dovremmo pensare ad un modello basato sull’export. I prossi-mi saranno infatti, senza dubbio, anni caratterizzati da una buo-na espansione della domanda estera e l’economia del territorio dovrà approfittarne accrescendo le esportazioni e potenziando

il settore turistico». Il piano indicato da casini benvenuti vede al centro del futuro sviluppo del nostro territorio il traino fonda-mentale rappresentato dalla domanda estera, alla quale dovremo essere pronti per non farci sfuggire la possibilità di attrarre inve-stimenti internazionali. «Se la crescita dell’export fosse inferiore – ha aggiunto – si rischierebbero risultati insoddisfacenti, fermo restando che, senza uno scatto, potrebbero volerci dieci anni per recuperare il Pil e forse di più per tornare ai livelli di occupazione pre-crisi.»Questo quindi quanto emerso dall’appuntamento degli Stati gene-rali dell’economia senese al quale, ricordiamo, è intervenuto anche il presidente della Regione enrico Rossi. Suo, senza dubbio, l’in-vito più forte fatto alla città: «coraggio, senza sedersi sui risultati raggiunti».

ceccuzzi: urge rinnovare

rossi: non avere paura

pagine a cura DiMartina Cenni, Yan Pontis

Quello del lavoro sarà sicuramente uno degli argomenti centrali dell’intera campagna elettorale e del programma di governo della città. La crisi, anche se in misura minore è arrivata anche a Siena e va fronteggiata, come? A margine dell’iniziativa “bella meravigliosa 2.0” il can-didato alla poltrona di sindaco del centro-sinistra Franco ceccuzzi, oltre a elencare le linee guida del suo programma di governo ha esposto quelle che potrebbero essere le solu-zioni al problema disoccupazione. La città ha sempre potuto contare su grandi istituzioni quali l’Università, l’ospedale e Il Monte dei Paschi, che hanno sempre assicurato occupa-zione e stabilità dell’economia. ora la che situazione risulta essere un po’ più complessa, visto che le certezze di un tempo non sono più garantite, alla politica spetta il dovere di dar vita ad una nuova fase con lo scopo di attrarre nuovi partners. come? Innanzitut-to migliorando le infrastrutture preservando l’ambiente con la con la collaborazione dei comuni dell’intera provincia. bisogna infatti guardare al fatto che la presenza del Mon-

te, dell’Università e di aziende leader come la Novartis e la Whirlpool non sia più sufficiente. La politica deve essere in grado di attirare investimenti e aziende per ottenere nuovi accessi produttivi e nuovi posti di lavoro, preservando, naturalmente, chi già opera sul ter-ritorio. Quanto alla disoccupazione giovanile, Università, comune e aziende dovranno lavorare insieme per facilitare l’inseri-mento dei giovani nel mondo del lavoro. In primo luogo vanno cercate risorse di modo che stage e tirocini siano retribuiti. Un piano di sviluppo e di rilancio per le Univer-sità di Siena, la valorizzazione dei settori strategici sui cui indirizzare la ricerca e l’offerta formativa, il sostegno a pro-getti innovativi in grado di attrarre studenti e ricercatori e l’impegno per potenziare la didattica in un’ottica di colla-borazione con le aziende. Lo sviluppo non può che passare attraverso processi di rinnovamento tecnologico e di inno-vazione che possono offrire ai giovani sbocchi professionali di alto livello.

È stato il presidente della Regione Rossi a concludere l’appuntamento degli Stati generali e dare il suo personale incoraggiamento all’economia della città e dell’intera provincia. «Non dobbiamo avere paura o sederci su quello cha abbiamo fatto». Rossi chiede quindi alla Toscana tutta uno sforzo combattivo per diventare una regione con prospettive europee, in grado di competere con il nord e di attrarre investimenti. L’intervento di Rossi suona come un invito ad uscire dalla crisi e a non piangersi addosso: «serva coraggio, senza sedersi sui risultati rag-giunti».

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tecnologie

e la sua tutela, gli uomini e le loro sfide, i borghi e la loro storia... vinitaly è tutto questo: il luogo dove ogni anno, chi ama questo mondo, s’incontra. con oltre 4.200 espositori, un’area espositiva di più di 92mila metri quadrati, 152mila visitatori, quasi 2.700 giornalisti accreditati provenienti da 345 Pa-esi, vinitaly è l’unica esposizione diretta all’intera categoria di produttori, importatori, distributori, ri-storatori, tecnici, giornalisti, opinion leader, offren-do una serie di appuntamenti tradizionali insieme a alcuni eventi innovativi, che sapranno coinvolgere operatori di tutto il mondo. Tra questi: il Tasting ex...Press, con i vini internazionali presentati dalle grandi testate di settore; il Taste & Dream, le grandi verticali dei «tesori» dell’enologia italiana; il Tren-

tutti a vinitaly,vetrina Del vino

i 30 anni Della Docg Del vino nobile

PaGina a cura di andrea caPPelli

10 enogastronomia

Una festa, ma anche un’occasione per riflettere su alcuni temi emersi con vivacità dal dibattito tra i protagonisti della conquista della DocG e quelli della scena attuale. Su questi piani, diversi ma omo-genei, si è sviluppata “Generazione N”, la giorna-ta organizzata dal consorzio del vino Nobile di Montepulciano per celebrare il trentesimo anni-versario della Denominazione d’origine control-lata e Garantita che il pregiato rosso toscano otten-ne per primo in Italia. Per ricordare quel periodo non lontanissimo, ma già quasi “eroico”, l’associa-zione dei produttori ha invitato l’allora presidente Alamanno contucci (tuttora attivissimo nel settore vitivinicolo) e Francesca Adinolfi, nel 1980 Diri-gente Superiore del Ministero dell’Agricoltura. La realtà odierna è stata tratteggiata dall’attuale Pre-sidente Federico carletti, comunque protagonista già nei primi anni ottanta, dal Sindaco Andrea Rossi e dal Presidente della Strada del vino Nobile Doriano bui. carletti ha affermato che «l’etica del-

la produzione è l’unica prospettiva di futuro che possiamo avere. Grazie a un disciplinare evoluto e realistico, tutti i produttori potranno, ogni anno, proporre un Nobile di alta qualità. Sono ottimista, abbiamo un futuro, ma dobbiamo lavorare con la massima professionalità: il vino che racconta un territorio così ricco si venderà sempre, attuando una corretta politica dei prezzi». La “Generazione N”, quella degli anni ottanta, ha visto cambiare in maniera radicale il rapporto tra vino e consumato-re. Se prima il vino di qualità era cosa per pochi, oggi sono sempre di più i giovani ad apprezzarne le caratteristiche. vino fatto da giovani per i giovani, secondo lo studio presentato da Fabio Taiti, presi-dente del censis Servizi, secondo il quale dei circa 9 milioni di italiani collocati tra i 30 e i 40 anni di età starebbero sempre di più indirizzandosi a un consumo consapevole del vino. Nel 1980 furono 450mila le bottiglie di Nobile Docg. Nel 2009 il consorzio ha rilasciato 8 milioni di fascette.

Appuntamento assolutamente da non perdere di vasto richiamo e interesse enologico mondiale, vinitaly, Salone Internazionale del vino e dei Distillati,

tornerà nell’incantevole città di verona dal 7 all’11 aprile 2011. Manifestazione fieristica prima al mon-do per dimensioni, vinitaly rappresenta, dal 1967, un evento irrinunciabile per gli operatori del setto-re, sempre aperto alle innovazioni, accompagnando lo sviluppo di un settore che è diventato il miglior ambasciatore del Made in Italy nel mondo, il rap-presentante d’eccellenza del sistema agroalimentare di qualità. Per la 45° edizione, vinitaly si presen-terà come il mondo che amiamo: il vino prima di tutto, ma anche la qualità, il territorio, l’ambiente

dy oggi, big domani, la selezione delle aziende del futuro su cui investire, il Food & Wine Pairing; lo spazio dei giovani ristoratori europei, in cui ven-gono abbinati piatti della tradizione continentale e vini italiani d’eccellenza; I viaggi di Gulliver, alla ri-cerca dei vini di nicchia di qualità dei paesi europei; I «giovani leoni», 10 top produttori europei per i prossimi quarant’anni di enologia mondiale; il Ri-storante d’Autore, con le grandi performances dei migliori chef italiani; la cittadella della Gastrono-mia, per dove interpretare la migliore cucina regio-nale italiana. Un calendario ricco e variegato pro-seguirà anche al di fuori del quartiere fieristico: nel palazzo della Gran Guardia, in Piazza bra, a fianco al municipio di verona, si svolge vinitaly for You, l’enoteca serale con food e musica dal vivo dedicata agli appassionati del buon bere. Noi della “Salvietti e barabuffi editori” saremo presenti in fiera con il numero 69 de “Il chianti e le Terre del vino”, il bimestrale - edito ormai da ben 12 anni - che rac-conta il mondo dei vignaioli, dell’olio e dell’enoga-stronomia della Toscana e non solo. La rivista vuole essere un utile strumento d’informazione, ma anche un’accattivante fonte di curiosità sul bien vivre de-stinata ai ‘salotti’ degli appassionati: racconta infatti con articoli e rubriche d’attualità tutto ciò che ruota intorno al vino e al turismo, affronta temi di tec-noenoviticoltura, nonché di informazione culturale ed enogastronomica. e in questo numero avremo in copertina una della grandi donne del vino toscano, la signora bruna baroncini, che ci ha raccontata la sua avventura nel mondo del vino.

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È nato un portale che corre in aiuto di genitori che non hanno

molta dimestichezza con computer e smartphone. Questo progetto, guidato dalla Vodafone, nasce per venire incontro al gap generazionale che comunque esiste in Italia: sempre più

giovani e adolescenti smanettano con la tecnologia e magari all’insaputa o lasciando ignari i propri genitori di cosa si sta realmente facendo nella rete. InFamiglia aiuta genitori, nonni e figli ad utilizzare in modo consapevole

internet e tutti gli strumenti che gravitano intorno a questo nuova autostrada di comunicazione.

La situazione è messa ben in evidenza dalla ricerca “Bambini e Nuovi Media” condotta da People con Terres des Homes Italia Onlus - tra i

bambini (8-13 anni) con un elevato livello di alfabetizzazione alle nuove tecnologie e i genitori, di cui solo il 18% si considera a suo agio nelle

gestione del rapporto tra i propri figli e i nuovi media. Il portale nasce non per essere una guida all’uso consapevole, ma per indirizzare la famiglia alla condivisione degli strumenti e alla confronto su come si utilizzano.

Ci sono dei curatori che si occupano della community e che sono pronti a rispondere a tutto, un team di esperti che si occupa di tecnologia, uso dei nuovi strumenti di comunicazione e rapporto con i figli: insomma consigli utili a portata di click. L’azienda stila così dei fantastici manuali da usare

all’occorrenza per propinare e progettare nuovi prodotti da inserire sul mercato.

F5un portale in aiutoDei genitori

PaGina a cura di rosalba botta

tecnologie 11

Da qualche giorno è possibile leggere la copia quotidiana e consul-tare l’archivio del corriere di Siena. basta collegarsi all’indirizzo www.corrieredisiena.it/edicola e si può acquistare una copia delle edizioni di Siena, Arezzo, Maremma/Grosseto, Umbria, viterbo e Rieti. Inoltre si può consultare l’archivio delle edizioni precedenti e fare una ricerca per parole-chiave. con facilità ed immediatezza si possono consultare le edizioni quotidiane, archiviarle e fare ri-cerche focalizzandoli su specifiche tematiche. L’acquisto permette una consultazione del quotidiano anche su iPhone e iPad. Insom-ma è consultabile ovunque si disponga di una connessione ad in-ternet. Anche l’informazione locale a portata di click!

il corriere Di siena è online

osservatorio Franzrusso su new meDia e tvL’osservatorio adotta una prospettiva sistemica che cerca di comprendere tutti i mol-teplici e turbolenti fenomeni che stanno accadendo nei Media digitali. Per Media Di-gitali si intendono tutti quei Media che si basano su reti distributive digitali e vengono fruiti dagli utenti tramite terminali digitali. Più precisamente, possono essere raggrup-pati in tre macro-categorie:1. Sofa-Media, quelli basati sulle piattaforme televisive digitali (Sat Tv, DTT, IpTv e

connected Tv) e fruiti mediante schermo televisivo “tradizionale” (che chiamia-mo mondo Televisore-centrico);

2. Internet-Media, quelli fruibili da un qualsiasi Pc (Laptop, Desktop o Netbook, che costituiscono il cosiddetto mondo Pc-centrico) e dai nuovi Tablet; esclu-dendo quindi i Media fruiti attraverso telefoni cellulari, Smartphone e connec-ted Tv anche se basati su protocollo IP;

3. Mobile-Media, quelli fruibili tramite Telefoni cellulari o Smartphone (il cosiddet-to mondo cellulare-centrico).

Tra i Media digitali, i Sofa-Media rimangono dominanti, con un peso pari al 73% cir-ca, mentre gli Internet-Media arrivano al 22% e i Mobile-Media coprono il 5%. Sono quattro i trend principali che hanno caratterizzato il mondo Internet nel 2010: i due trend di natura evolutiva sono la diffusione dei Social Media http://www.franzrusso.

it/tag/social-media/ e la proliferazione dei contenuti video. Nel 2010 si è assistito ad un notevole sviluppo dei Social Media anche in Italia. Sono circa 21 milioni gli utenti registrati ad almeno un Social Network http://www.franzrusso.it/tag/social-network, pari ad oltre l’80% di tutti gli utenti Internet attivi italiani. Il ruolo dominante è svolto ovviamente da Facebook che, a fine 2010, ha sfiorato i 18 milioni di utenti. Il secondo fenomeno di natura evolutiva che ha caratterizzato il Web http://www.franzrusso.it/tag/web/ nel 2010 è la proliferazione dei video, oramai utilizzati da qualsiasi editore presente online per arricchire la propria offerta. Gli utenti unici mensili che fruiscono in Italia di video online erano a fine 2010 quasi 15 milioni, pari al 60% degli utenti Internet attivi in Italia. Nel 2010 si sono però innescate anche due dinamiche comple-tamente innovative e dalla portata rivoluzionaria: il lancio dell’iPad, che “inventa” una nuova famiglia di terminali pensati per l’accesso ai contenuti Internet, e – strettamente connessa – la trasmigrazione repentina del concetto di Application Store dal mondo degli Smatphone al mondo dei Pc. Questi due fenomeni – insieme – stanno portando ad un cambiamento paradigmatico del concetto stesso di Internet, che si allontana non poco da quello a cui siamo stati abituati fino ad oggi, portando l’utente ad una nuova user experience, abilitata da una nuova architettura (Application-based e non più browser-based) e da una nuova infrastruttura (Tablet-based e non più Pc-based).

enogastronomia

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Il Siena ha cambiato marcia, e con una grande prestazione ha disposto del Sassuolo di Gregucci con un eloquente

4-0, mettendo il risultato in cassa-forte dopo una manciata di secon-di. calaiò è stato l’assoluto prota-gonista della gara, sciorinando un repertorio d’alta scuola, che ne conferma la caratura nettamente superiore alla categoria. Due gol bellissimi, che vanno raccontati: il primo nasce da un vellutato tocco d’esterno di caputo, che libera al cross Reginaldo. Dalla sinistra il brasiliano mette in mezzo un pal-lone lungo che brienza rimette al centro con un gran colpo al volo, che l’arciere corregge in rete di te-sta. Il secondo è un pezzo di bravu-ra assoluto: aggancio di gran clas-se che taglia fuori bianco, scatto bruciante e diagonale di sinistro imprendibile per il portiere, che nel frattempo aveva negato a Regi-naldo un gol da cineteca, metten-do in corner un bel tiro a giro del brasiliano di Uopini. Il quale si rifarà su assist dell’immancabile calaiò, prima del pregevole sigillo di Mastronunzio che ha chiuso la partita. È stato un Siena stellare, con una prestazione convincente di tutti e con alcuni singoli su livelli altissimi. Detto di calaiò, non si può tacere della prestazione di bolzoni, forse la migliore vista quest’anno, con Reginaldo e brienza a dispensare qualità e tutta la squadra a comandare la partita con grande autorità. Il Sassuolo pagava qualche assenza, è vero, ma questo Siena è la versione casalinga di quello che aveva com-piuto il blitz a crotone la settimana precedente. Su tutto, la voglia di chiudere il conto al campionato. Il Novara si è fermato di nuovo, l’Atalanta ha frenato, la vetta è a un punto e l’attacco che non segnava più è ora il più prolifico del campionato. Qualcosa è cambiato, e in meglio. e per conte stavolta ci sono stati cori e applausi meritatissimi, come questa promozione che si avvicina ogni gior-no di più. Prossima fermata, Frosinone: i ciociari hanno raddrizzato un poco la classifica deficitaria, affondando la Triestina, e si affideranno alla grinta. Il Siena è in grandi condizioni e può continuare la sua marcia trionfale.

NERO

BIANCO

PaGina a cura di Pancrazio anFusoPaGina a cura di Pancrazio anFuso

gol e spettacolo:il siena ora volagol e spettacolo:il siena ora volagol e spettacolo:il siena ora vola

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il presiDente Della scossa

Quattro anni fa ci lasciava Paolo De Luca, il presi-dente gentile della “lucida follia”. Armato della forza del sogno aveva portato il Siena allo storico appro-do in massima divisione, al termine di una cavalcata esaltante coronata con il primo posto nel campionato 2002/2003. Paolo De Luca non è stato solo un sogna-tore, ma ha profuso il massimo sforzo per creare del-le basi solide in una realtà cresciuta repentinamente. I frutti si notano ancora, con la grande crescita del settore giovanile e con lo sviluppo dell’organizzazio-ne societaria di prima qualità che l’attuale dirigenza mantiene su ottimi livelli. Un presidente che a Siena ha solo vinto, centrando tre salvezze memorabili e al-lestendo una squadra sempre più competitiva, anno dopo anno, per mantenere la categoria. De Luca ha portato a Siena campioni come enrico chiesa e To-mas Locatelli e giocatori che hanno segnato un’epoca in bianconero, come l’attuale capitano Simone ver-gassola. Giocatori di levatura internazionale come Flo e Tudor, futuri nazionali come Le Grottaglie e Anto-nini, talenti assoluti come Taddei, Pinga e Menegazzo, approdato poi ai fasti della nazionale brasiliana. De Luca ha portato la sua competenza d’imprenditore, grande passione e vitalità partenopea, dando una scossa memorabile all’ambiente, contagiato dall’entu-siasmo di un presidente che amava la squadra e nutri-va un sentimento profondo anche per la città. Lo sta-dio gli ha dedicato un coro e un applauso nel giorno del trionfo contro il Sassuolo, che avvicina la Robur alla seconda promozione nella massima serie della sua

storia. Un ritorno nel paradiso in cui la squadra è approdata sotto la guida di De Luca, per dimostrare ai molti scet-tici di meritare pienamente

la categoria. Il ricordo com-mosso di tutta la tifoseria

passa attraverso le innumerevoli testimonianze che ogni anno s’intrecciano, nella ricor-renza della sua morte, del segno i n d e l e b i l e lasciato dal P r e s i d e n t e della Serie A

nel cuore della città che ama la

Robur.

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PaGina a cura di nicola PanzieriPaGina a cura di nicola Panzieri

Devotion biancoverDe,la rabbia e l’orgoglioDevotion biancoverDe,la rabbia e l’orgoglioDevotion biancoverDe,la rabbia e l’orgoglio

BIANCOBIANCO VeRDe

VeRDe

caduta e resurrezione. Due paro-le che racchiudono e descrivono perfettamente l’altalena delle emozioni che si sono succedute la

scorsa settimana nella cittadina (mica tanto, si parla di mezzo milione di abitanti) del Pi-reo, il cui sindaco – tanto per dire quanto sia sentito il basket – è l’ex pivot della nazionale Panagiotis Fasoulas. La Montepaschi arri-vava a giocarsi questi quarti di finale senza la pressione del favorito, che invece gravava sulle spalle dei giocatori dell’olympiacos. Nonostante il divario di esperienza e talen-to tra le due formazioni, sarebbe stato lecito sperare in qualche titubanza iniziale dei Reds del Pireo. Invece no, Ivkovic aveva istruito i suoi uomini a dovere su come aggredire da subito la partita e i malcapitati giocatori se-nesi. Il risultato è che nei primi minuti – gli unici di partita vera – la Mens Sana è stata tramortita da un colpo da k.o. al quale si è aggiunta una piccola dose di sfortuna che ha fatto uscire alcuni canestri facili che avreb-bero potuto sbloccare la squadra dai primi minuti. Questo purtroppo non è successo e la sconfitta ha assunto quelle proporzioni storiche che purtroppo ben conosciamo.Serie finita prima di nascere, quindi, con la squadra più forte capace di terrorizzare la più debole da subito. Niente di tutto questo. Pianigiani e i suoi sono riusciti a resettare la mente, eliminando le brutte sensazioni la-sciate dalla sconfitta, conservando però una rabbia positiva, che si è trasformata in campo in una grinta che ha permesso ai biancover-

Quella vecchia volpe di obradovic! Il suo Panathinaikos aveva messo in serie difficoltà il barcellona in Gara 1 e i catalani si erano salvati soltanto nel finale. In Gara 2 poi, Navarro e soci si erano issati addirittura sul +16 ad un certo punto e probabilmente avevano già iniziato a pensare alle Final 4 da giocare in casa. Niente di più sbagliato: il “Pana” è riuscito a ribaltare la partita trascinato dal solito Diamantidis e da un Sato finalmente determinante e ha beffato il barcellona per un 1-1 che mette tanti pensieri agli uomini di Pascual. Il Real Madrid di Lele Molin era già in partenza forse la meno solida delle teste di serie. I galacticos infatti si sono salvati in Gara 1, ma nella seconda partita hanno ceduto di fronte alla scarica di triple del valencia guidato da cook. Anche l’ultima serie ha visto un 1-1 nella prima settimana: a strappare una vittoria esterna è stato il Maccabi, squadra sempre difficilissima da affrontare. Aggrappati al monumentale “baby Shaq” Schortsanitis gli israeliani hanno violato la Fernan-do buesa Arena costringendo i baschi del caja Laboral a tentare l’impresa alla Nokia Arena di Tel Aviv.

ScoUTinG RepoRTle altre

di di mettere in crisi l’attacco greco, al quale non sono stati lasciati neppure i rimbalzi of-fensivi con i quali aveva banchettato in Gara 1. Un capolavoro tattico, quindi, ma ancor più psicologico. Una partita che conferma una volta di più l’incredibile lavoro quoti-diano di uno staff straordinario, ma anche la grande solidità di un gruppo capace di superare anche le difficoltà più ardue. Per i tifosi senesi è stato bellissimo rivedere in campo Kaukenas (già decisivo) e soprattut-to Mc calebb. Il folletto di New orleans sta

bene, ma ovviamente deve recuperare quel-la brillantezza che è una parte centrale della sua pallacanestro. Intanto Pianigiani si gode un Hairston da copertina nel giorno più im-portante. L’atletico esterno statunitense ha avuto una stagione che definire travagliata è dire poco. Una volta smaltiti gli infortuni ha dovuto fare i conti con un ambientamento al basket europeo più duro del previsto. ora però sembra essere definitivamente entrato in palla e può essere la vera arma in più nel prosieguo della stagione.

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Mi chiamo Bello, ho due anni ed il mio aspetto mi tradisce. Solo chi mi conosce sa quanto sono bello, buono, bravo e intelligente, oltre che ubbidiente. Mi piacciono tutte le persone, ed ho una gran voglia di giocare. Mi occorre un giardino e una famiglia. Sono di taglia media e sterilizzato.

Per informazioni: Cinzia 349 [email protected]

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Da aDottarebello

Farmacie

Distributori

meteo

Sabato 2 aprile e Domenica 3 aprile

Farmacia Fiore

via Camollia, 130577 280113giornaliero

Farmacia Lucherini

viale Cavour, 2680577 44606giornaliero e notturno a chiamata

Domenica 3 aprile

esso via Pescaiaagip viale Toselliagip viale CavourTamoiL Cerchiaiaagip (anche gpL) via Massetana Romanaagip tangenziale Ovest

mercoLeDi 23

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saBaTo 26

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5,1°

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9,3°

9,3°

16,7°

17,5°

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21,7°

21,3°

17,7°

16,5°

17,6°

il mago di ozarieteE via, verso nuovi suc-cessi! Parlano di voi al bar, il vostro nome è sui giornali, vi cercano le tv. Altro che i 15 minuti di notorietà del fu Andy Wharol… E voi non vi ti-

rerete indietro: concederete interviste, stringerete mani, firmerete autografi, senza stare a chiedervi perché. Ci manca solo che qualcuno vi chieda di candidarvi sindaco per la lista “Viva me, abbasso te”. Presenzialisti.

leoneNon sapete nem-meno di cosa si stia parlando ma sentite il bisogno di intervenire. È così su tutto e dap-pertutto. Al bar sulla partita che non avete

nemmeno visto, al circolo sul rialzo dei tassi della BCE, sul bus a proposito della fiction che non vedete mai. Ma qualcuno inizia a dubitare... Giove consiglia: documen-tatevi o tacete. Quindi, documentatevi. Onniscenti.

sagittarioRicomincia la sta-gione di matrimoni, battesimi e cresime. Regali, regalini, maz-zolini di fiori, pensie-rini, nastri, strass e stress. Una soluzione c’è: darsi malati a tur-

no in casa, ecco a cosa servono le famiglie numerose. Iniziate voi, a seguire marito/moglie, bambini e nonni, per finire vanno bene anche cani e gatti. imPegnati.

gemelliNiente weekend re-lax alle terme perché lui aveva da lavorare, niente settimana bian-ca perché il bambino aveva mal di gola, nien-te shopping perché

vengono a pranzo i suoceri. Insomma, niente! Se conti-nuano a negarvi tutto, date retta a Saturno, riprendete-velo! Iniziando dal tenpo perso e dai numeri di telefono che non avete mai dimenticato. rinunciatarie.

bilanciaDopo settimane di durissimi allenamenti e di grandi sforzi, vi sentite distrutti. Altro che in forma. Chi l’ha detto che lo sport fa bene? A guardare voi, non si direbbe. Pro-

vate a cambiare strategia, ad allungarvi sul divano. Lo sport che fa davvero bene è quello guardato in televi-sione, ecco la verità che vi rivelano le stelle. sPOrtivi.

acquarioBelli così non siete mai stati. E non lo di-ciamo solo noi. Lo di-cono il barista, la po-stina, l’elettricista, il benzinaio, la fioraia, il cassiere e il caldaista.

Un coro di persone che hanno una cosa in comune, lo avrete notato: dovete loro dei soldi. In alcuni casi, anche molti e da tempo. Dopo aver provato con le lu-singhe come tenteranno di farsi pagare? mOrOsi.

toroCi vuole più compe-tività, cari amici del Toro, altro che umil-tà. Nelle prossime settimane verranno assegnati incarichi

importanti, ruoli prestigiosi, indennità interessanti e voi rischiate di apparire un po’ troppo mosci, senza offesa, agli occhi dei decisori. È l’ora di tirare fuori le unghie e di mostrare i denti. Orione consiglia: di corsa da estetista e dentista, per carità. cOmbattivi.

vergineLa colpa è sempre tutta vostra e prima che qualcuno faccia il vostro nome anche a proposito ai guasti ai reattori di Fukushima, sarà bene armarsi di santa pazienza e di un

buon avvocato. Prima di passare all’esorcista. D’altron-de, il senso del ridicolo o ce l’ha o non ce l’hai. E dove un c’è, un ci si mette, diteglielo in senese. accusati.

capricornoQuanti saranno i cuc-cioli? La gatta è incinta e impazza il ‘piazza-gattino’. Gli amici con la casa in campagna sicuramente ne vor-ranno uno, la vecchia

zia sola gradirà il regalo che fa compagnia, il vicino forse ne prenderà uno per imitarvi. In ogni caso, non si sa mai, iniziate a pensare ad una casa col giardino… dovessero svignarsela tutti all’ultimo momento. Piazzisti.

cancroFa male, ma non è un’ernia, per fortu-na, e nemmeno una discopatia basta sia, dicono i referti medici. Eppure il dolore alla schiena non passa, vi

limita nei movimenti e nella vita sociale. Dovrà pur es-serci una soluzione? Se solo a pensare alle mani sante di quella brava fisioterapista vi sentite già meglio sarà il caso di telefonarle. Marte consiglia: subito. urgenti.

scorpioneRifare il guardaroba sarà impegnativo e costoso. Ma sempre meglio che mettersi a dieta ferrea, pensate voi. E in questo caso risparmiereste anche

sulla spesa, sul vino e sulle serate fuori con gli amici. Ma voi non siete mai stati avari, lo sappiamo. Quindi, continuate a mangiare e bere, un guardaroba nuovo, dopotutto, ogni tanto ci vuole. generOsi.

pesciAl cinema no perché come si vedono bene i film a casa non ce n’è, a cena fuori no perché come cucina vostra moglie non cucina nessuno, all’aperto

no perché è arrivata la nube giapponese, c’è di nuovo in giro l’influenza gastrointestinale. Insomma, vi siete chiusi dentro. Mercurio consiglia: uscite, andate, non sapete cosa vi state perdendo. rinchiusi.

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il mago di oz

Il GazzettIno

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Hanno scritto: Pancrazio Anfuso, Roberto Barzanti, Sonia Boldrini, Rosalba Botta, Andrea Cappelli, Giuliano Catoni, Martina Cenni, Anna Maria Di Battista, Pietro Fan-tacci, Claudia Gasparri, Francesca Guglielmi, Nicola Panzieri, Yan Pontis, Elena Vannucci.

Fotografie: Fabio Di PietroGrafica di: Claudia Gasparri

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iL SoneTTo

iL caMpo Dei MiRacoLi

una giornata... inviDiabile

a cura Di maura martellucci

Da VeDeRe

Da aScoLTaRe

È uno dei fumetti più popolari di sempre, un vero e proprio cult per gli amanti del gotico. ora gli appassionati possono vederlo anche nelle sale, nella riduzione cinematografica realizzata da Kevin Munroe. Il film è in programmazione in questi giorni al multisala Uci cinemas di Sinalunga.brandon Routh (Superman Returns) – l’attore scelto per impersona-re il famoso investigatore – è un Dylan Dog scanzonato e impavido che, stufo di combattere contro torme scatenate di zombie e vam-piri, ha scelto di andare in pensione anticipatamente. Ma il lavoro del detective del mistero, si sa, non è davvero mai finito e Dylan sarà costretto a tornare in azione per decifrare alcune iscrizioni ritrovate su un antico manufatto che pare abbia il potere di annientare l’uma-nità. Non sappiamo come i fans duri e puri del fumetto potranno reagire di fronte a questa trasposizione, che fisiologicamente porta in sé alcuni elementi tipici del cinema Hollywoodiano.

Sabato prossimo si esibirà sul palco del Sonar Raiz, una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano. L’artista partenopeo, alias Gennaro Della volpe, è stato uno dei leader fondatori degli al-mamegretta, gruppo nato nel lontano 1991. A vent’anni dall’esordio per il cantante sono cambiate tante cose. Innanzitutto ha lasciato il gruppo per intraprendere la carriera da solista e per avviare nuove collaborazioni. Ha lavorato con artisti quali Pino Daniele, Stewart copeland, Planet Funk, bill Laswell, Leftfield, Asian Dub Founda-tion, Les anarchistes, Roy Paci. Nel 2004 ha pubblicato il suo primo album da solista, “Wop”, anticipato dal singolo “Scegli me”. Il titolo del disco richiama il soprannome attribuito negli Stati Uniti agli emi-grati italiani che lavoravano senza documenti. Nel 2007 esce il suo se-condo album, “Uno”, mentre il 2011, per l’esattezza a metà maggio, vedrà l’uscita del terzo cd “Ya!”. Proprio per presentare il nuovo al-bum l’artista napoletano sarà in concerto al sonar il prossimo 2 aprile.

Le prime due lettere dell’alfabeto distinguono i due settori della coopera-zione sociale: esiste, infatti, una cooperazione “di tipo A” e una “di tipo b”. La definizione di cooperativa sociale si trova nella Legge 381/91 che disciplina il settore: è un’impresa che nasce con lo scopo di “perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integra-zione sociale dei cittadini” (art.1). con questo fine comune le cooperative “A” guardano ai bisogni della comunità, alla valorizzazione dell’individuo e all’inclusione sociale attraverso la gestione di servizi socio sanitari ed educativi rivolti a categorie “deboli” come anziani, malati, disabili, mi-nori. Le “b”, invece, svolgono attività di impresa (agricola, industriale, artigianale, commerciale, di servizi) con la specificità di destinare alme-no un terzo dei posti di lavoro a persone svantaggiate (invalidi, psichici, tossicodipendenti, alcolisti e condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione). Sono iscritte nel registro delle cooperative sociali della Provincia di Siena 29 “A” e 12 “b”.

Dylan Dogdi kevin munroe

raiz in concertosonar - colle val D’elsa

a e b Di c. le tipologie Della cooperazione

occhio e orecchio

che fo da pensionato? Senti Gino‘unn’è che sia cambiata poi la vita:

m’alzo, vo fòri al barre… un cappuccino,ci zuppo la mi’ pasta preferita;

piglio i giornali, poi giro un po’hino;l’altra mattina co’ la risalita

so’ sceso ‘n Fontebranda da beppinoper quella cosa lì ch’era fenita….

In genere mi fermo una mezzoraa chiacchiera’ all’Angolo dell’Unto

guardo passa’ la gente che lavora

e vo a desina quand’è ‘l tocco ’n punto.Il pomeriggio? In casa, mi riposo.

Noiato?...io?... se’ te che se’ invidioso!

Antonio Tasso – Laboratorio del sonettowww.sonetto.org

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