Genitori in conflitto:
le emozioni dei bambini e dei ragazzi
Prof.ssa Vanna Iori
BERGAMO6 febbraio 2013
Vann
a Io
ri
Criticità e conflitti in tutte le famiglie“normali”
La normalità non èidentificabile conl’assenza di conflitti,di sofferenze, didifficoltà (il “mulinobianco”).
L’impegno reale è lavolontà di superarli,la capacità diaffrontarli edelaborarli.
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Vann
a Io
ri
Famiglie semprepiù piccole
Numero medio di figli per donna 1,4
Il “sorpasso” del figlio unico
Vann
a Io
ri
Bambini con poche relazioni orizzontali e molte verticali(pochi fratelli e cugini e molti nonni e bisnonni)
Povertà di reti relazionali interne al nucleo
In teoria
minori conflitti….
Vann
a Io
ri
I legami con l’esterno sisono persi
Nei rapporti con ilcontesto territoriale lafamiglia si “privatizza”
Famigliesempre più sole
Vann
a Io
ri
C’è molto disagioemotivo sommerso:
“vulnerabilità
invisibile”.
Si tende a
nascondere
le difficoltà,
anzichécondividerle.
Vann
a Io
ri
• Una generale impreparazione alla vita dicoppia, alla genitorialità e alla famiglia
• Le trasformazioni della condizione femminile
• Le fragilità maschili (e paterne)
Quali sono le caratteristiche dellafamiglia conflittuale e degli instabilicontesti educativi?
ELEMENTI DI CONFLITTUALITÀ ADULTA
Vann
a Io
ri
minore attenzione ai figli, presi dal loro rapporto,dolore/rancore, senso di fallimentoinstabilità emotiva,litigi, mutismi…
Le atmosfereconflittualie ilprendersi cura“incurante”
Vann
a Io
ri
Vivere in unafamiglia infelice“per il bene” deifigli? (alleanze)
L’esposizione alconflittoprolungato(sanno che non devono,ma…)
Vann
a Io
ri
Quando i genitori “perdono la testa”
- bisogno di nonessere coinvolti nelconflitto
- bisogno d’essereinformati
Vann
a Io
ri
bisogno di essere rassicurati sull’amore di ognuno deigenitori
Figli in fuga, figli salvatori, figli messaggeri,figli alleati, figli mediatori…
Vann
a Io
ri
PROSPETTIVAPEDAGOGICA:
Il punto divista dei figli,il dolore dei figliè il non-detto.
La decisione disepararsi non èmai simmetrica
Vann
a Io
ri
Una condizione sempre più diffusaAumento delle separazioni
Elevato numero di figli coinvoltiOltre 25.000ogni annonegli ultimianni.
Nel 70 percento dellecoppie
separatesono presentifigli
nati
durantel’unione
Vann
a Io
ri
La separazione è unevento non previsto ma
possibile, dolorososempre!
La separazione si inserisce in uno scenario socialecomplesso, dove le frammentazioni di esperienze, le
discontinuità, le incertezze… prevalgono sulle prevedibilità,le certezze, le continuità.
Difficoltà a scindere lafunzione genitoriale daquella di coppia
Ferite da abbandono, vendette:Medea
Vann
a Io
ri
I sentimenti e i comportamenti che i figlimanifestano durante la separazione
• Vergogna
• Disorientamento e ansia
• Bugie
• Trasgressioni
• Alleanze e seduzioni
Vann
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ri
RISPOSTE e REAZIONI
NELLE DIVERSE ETÀ
I più piccoli (i più dimenticati)
• 0-3 regressioni, turbe del sonno
• 3-5 Hansel e Gretel, incubo della casa vuota
rassicurarli sulle paure da abbandono (progettare“domani”)
• Infanzia: depressione, pianto,paura di rimaneresenza famiglia
• aiutarli a superare il senso di colpa
Vann
a Io
ri
• Preadolescenza:
• aggressività
• attirare l’attenzione
• quando la rabbia assume le voci del corpo
• Adolescenza:
• apatia, pseudo-autonomia
• rimanere riferimento educativo
Prevenire gli effetti a lungo termine
Vann
a Io
ri
• Tutti i figli: intensa paura da abbandono,depressione, inquietudine, isolamento,indifferenza al gioco, fantasie diricongiungimento
• I genitori dovrebbero essere consapevoli di tuttiquesti sentimenti, non sottovalutarli nédrammatizzare manifestazioni che rientranonella norma e che possono scomparire sericevono risposte adeguate alle età e situazioni
Vann
a Io
ri
Onestà emotiva(genitori che spariscono dinotte)
Trovare le parole perdirlo insieme
Il punto di vista dei figli
Mantenersi disposti alle domande a lungo, sollecitarle
Comunicarlo ai figli
Difficoltà di comunicare aifigli i conflitti di coppiaE la decisione separativa.
Vann
a Io
ri
DOPO LA SEPARAZIONE
Genitori tutta la vita,MA IN MODO DIVERSO DA PRIMA
•Fragilità sociali edeconomiche
•Femminilizzazioneeducativa (tra
iperprotezione edirettività)
Separazione emotiva
≠
Separazione giuridica
Vann
a Io
ri
Oppressi dai sensi di colpa
comportamenti più diffusi
▼
a) Ipercura (dimostrativa e ricattatoria)Non ti preoccupare. Anche se lui/lei non ci ama, io miprenderò sempre cura di te….
Vedi tutto quello che faccio per te?
b) Leggerezza
non riconosce che si crea sofferenzaper liberarsi dai sensi di colpa
Ormai sei maturo/a, autonomo/a, non hai più bisogno dime….. Cerca di non pensarci….
Vann
a Io
ri
(patto di fedeltà), tentazione di demolire l’altro(Figli combattuti, senso di tradimento)
c) le trappole delle alleanze
Preservare i figli dai conflitti di fedeltàAmore generoso o possesso, ostaggi e prede
Nati da due, liberi di amare entrambi(Le due madri e Re Salomone)
“come puoiamarlo,
dopo tuttoQUELLO
CHE CI HA
FATTO?”
“la colpa èTUTTA sua”
Vann
a Io
ri
d) responsabilizzazione precoce
Evitare l’inversione dei ruolirelazioni fusionali e confidenze“genitori dei loro genitori”
Vann
a Io
ri
Paternità“a distanza variabile”
riscoprire la paternità, ruolo
in costruzione, meno
scontato che nella famiglie
intatte
Le visite: difficoltàlogistiche, attese
e delusioni
Vann
a Io
ri
Stepfamily
Situazioni relazionaliinedite (reti dacostruire)
Improvviso ampliamentodella rete familiare:
più modelli ma anchedisorientamento.
Ricominciare: fusione di due sottoinsiemi precedentiDarsi un’altra possibilità di coppia con un/a nuovo/a partner:
Nuovi e vecchi elementi di conflittualità che ritornano
Vann
a Io
ri
Sospesi tra due famiglie, a volte tre
conflitti dei genitori: competizione, confronto, delegittimazione.
Figli miei, figli tuoi, figli nostri
Figli soli. In balia di mezze verità.Figli in sospeso: comunicazioni
indefinite e senza tempo
Vann
a Io
ri
“Vedi com’èpiccola? Ti piace?”
“Sì, però lei il papàce l’avrà sempre!Non come me…”
groviglio di conflitti che una nascita suscita…
La scelta procreativa nella stepfamily
Vann
a Io
ri
Mirò, Danzatrice, 1925
DIFFICILE OGGI PARLAREDEI SENTIMENTI
Mancano le occasioni,manca il tempo diascoltarli.
Mancano le parole.
dimensione emotiva e affettiva
taciuta, ignorata, osteggiata
Vann
a Io
ri
Vann
a Io
ri
A chi èaffidatal’educazioneaffettiva?
Ai reality show?Spettacolarizzazionedei sentimenti.
Quali strategie di fronteai sentimenti difficili chepossono generareconflitti?
Vann
a Io
ri
Il sapere dei sentimenti apre allaconoscenza di sé, degli altri, del mondo.
Vann
a Io
ri
Un esempio: la rabbia
esprimere questo sentimento?
• Rabbia di frustrazione, rabbia di sfida
• È un diritto e a volta un dovere: tacereaccumulando rabbia porta ad auto-emarginarsi ed escludersi
• Familiarizzare con la propria
rabbia e identificare
ciò che l’alimenta
Vann
a Io
ri
Accettare
Cercarne il senso
Vann
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ri
Da ostacolo a risorsa
Ogni emozione contieneun messaggio.Bisogna imparare adascoltarli: sono unaricca fonte diinformazioni.
Il problema non è“provare” questa oquella emozione, mautilizzarla conconsapevolezza.
Le resistenze
e gli ingorghi emotivi
Vann
a Io
ri
Nominare
Vann
a Io
ri
RAFFAELLO,
MadonnaAnsidei (1505;Londra, NationalGallery),
aver cura delle parole
Vann
a Io
ri
Verso una consapevolezza emotiva
Accoglieree porsi inascolto
Vann
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Riconoscere il peso
Vann
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Il cinema: uno strumento importante perl’educazione alla vita emotiva
L’utilizzo del cinema nei contesti educativi e familiari è consolidatacome acquisizione teorica ed è sempre più diffusa.
Vann
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ri
Il linguaggio filmico saemozionare, commuovere,stupire, rapire, per lacombinazione dinarrazione, dialoghi,immagini e suoni.
Possiamo“ri-conoscere” leemozioni, nel duplicesenso di scoprirle,identificarle, e nel sensoconoscerle per la secondavolta, rivivendole.
Vann
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ri
Azione▲
Giudizio▲
Interpretazione▲
Selezione dati▲
Dati e fatti
Vann
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ri
Billy Elliot (film di Stephen Daldry, Gran Bretagna, 2000)Il dialogo tra il padre e il figlio rappresenta emblematicamente le
storture comunicative provocate dall’assenza di consapevolezzaemotiva. In questo dialogo, così denso di emozioni, non c’è unasola parola, non una, che nomini propriamente gli stati d’animo ela sfera affettiva. È come se i due non avessero un lessico perparlare di delusione, vergogna, passione, umiliazione, pudore,imbarazzo, conflitto interiore, desiderio, timore, coraggio…
Alla fine tutta questa tempesta emotiva che non trova risposte allasfida che la vita sta ponendo ad entrambi, esplode nei gestiimpulsivi: il solo modo per esprimersi. Il padre si alza permalmenare Billy e il ragazzo scappa a sfogare la sua rabbiatirando calci all’aria e ai muri.
Dopo la visione di questa sequenza si può provare, con i ragazzi, avalutare come il padre e il figlio avrebbero potuto gestire il lorodialogo diversamente.
In questo esercizio di ascoltarsi, condividere, riconoscere cosaprovano Billy, il padre e la nonna, sarà possibile agli insegnantiaprire uno spazio di comunicazione sui vissuti.
Vann
a Io
ri
1. Trovare un1. Trovare un equilibrioequilibrio…… tra il desideriotra il desideriodi evadere ildi evadere il limitelimite……
Vann
a Io
ri
……ee lalapaurapaura
didivarcarevarcare
il confineil confine
Vann
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ri
2. Coltivare il senso della misura2. Coltivare il senso della misura
Vann
a Io
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3. Non cedere alla tentazione3. Non cedere alla tentazionedelldell’’onnipotenzaonnipotenza……
Vann
a Io
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4.4. ……nnéé al senso di impotenzaal senso di impotenza
Vann
a Io
ri
5.5.Accettare lAccettare l’’imperfezioneimperfezione
Vann
a Io
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6. Saper guardare oltre…
Vann
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ri
7.7.ValorizzareValorizzarele possibilitle possibilitàà
Vann
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8. Cercare sinergie8. Cercare sinergie
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Affrontare il limite e le fragilitAffrontare il limite e le fragilitàà
Vann
a Io
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V. Iori, Separazioni e nuove famiglie. L’educazione dei figli, Milano, RaffaelloCortina, 2006
V. Iori (a cura di), Quando i sentimenti interrogano l’esistenza, Guerini,Milano, 2006
V. Iori (a cura di), Il sapere dei sentimenti, Milano, FrancoAngeli, 2009
V. Iori (a cura di), Quaderno della vita emotiva, Milano, FrancoAngeli, 2010
V. Iori (a cura di), Guardiamoci in un film. Scene di famiglia per educare allavita emotiva, Milano, FrancoAngeli, 2011
Vann
a Io
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