GENITORI OGGI
PERCORSI DI “CONDIVISIONE” 2014/2015
Scuola dell’Infanzia - Primo Ciclo Scuola Primaria
Dott.ssa Silvia D’Alessandro – Psicopedagogista per l’età evolutiva
“UNA SOCIETA’ IN MOVIMENTO» Basi solide per un futuro efficace.
Nuove modalità educative per una crescita condivisa serena.
UN VIAGGIO DA PERCORRERE “INSIEME”
il percorso si rivolge ai genitori dei bambini che
frequentano la Scuola dell’Infanzia e il primo
ciclo della Scuola Primaria (classi prime/seconde);
si propone di offrire un percorso “di e per i genitori”, orientato non a insegnare, bensì a
condividere esperienze, vissuti, pensieri relativi ad alcune tematiche specifiche della relazione educativa e del percorso di crescita dei propri figli.
Corsi di Condivisione Genitori 2014/2015 - Dott.ssa Silvia D'Alessandro
TANTI TEMI..UN UNICO OBIETTIVO
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29 ottobre; ore 18.30
“Una società in movimento” Basi solide per un futuro efficace. Nuove modalitA’àeducative per una crescita
condivisa serena. 26 novembre; ore 18.30
Emozioni in gioco BUONE PRASSI PER “genitori emotivamente allenati”
10 dicembre; ore 18.30
“Vi lasciate o mi lasciate?” Come accompagnare i bambini di fronte alle fatiche della coppia
14 gennaio; ore 18.30
“Io valgo!!” come promuovere l’Autostima e il senso di Autoefficacia nel bambino
11 febbraio; ore 18.30
“Mio fratello è un rompiscatole!!” come gestire la gelosia tra fratelli
4 marzo; ore 18.30
L’esperienza di Apprendimento Mediato. Come accompagnare la crescita cognitiva ed emotiva dei propri figli con il Metodo
Feuerstein 6 maggio; ore 18.30
“Il mio zainetto colorato” il salto verso la Scuola Primaria
L’INCONTRO DI OGGI
Riflessione sulla società attuale
I bisogni del bambino
Analisi di un caso
Scuola e famiglia: alleanza educativa
«Prendiamoci in mano»: Esercizi e riflessione
Importanza del gioco
Esercizi utili per genitori consapevoli
Bibliografia utile
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LA «NOSTRA SOCIETA’» IN MOVIMENTO
ampie, profonde contrastanti trasformazioni = condizione di complessità
pluralità dei modelli di comportamento e degli orientamenti di valore
presenza di nuove ed incidenti forme di informazione
senso di insicurezza sui valori e di una crescente contraddittorietà nelle condotte e negli stili di vita,
ricca di potenzialità ed opportunità di sviluppo positivo
linguaggi massmediali = passivi ma importante fonte di informazione e di stimolazione culturale
opportunità cognitive di grande rilevanza
condizioni di isolamento connesse alla loro fruizione e alla prevalenza dei linguaggi formalizzati e digitali sulle altre forme di relazione e di espressività
situazioni di natura multiculturale = occasione di arricchimento e di maturazione in vista di una convivenza basata sulla cooperazione, lo scambio e l'accettazione produttiva delle diversità come valori ed opportunità di crescita
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IN QUESTA SITUAZIONE…
Chi è il bambino?
Come apprende?
Quali sono i suoi bisogni?
Quali sono le sue potenzialità e i suoi diritti?
Come è possibile educarlo e chi potrà diventare questo bambino?
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prospettiva sistemica = originalità, soggetto
attivo capace di interagire con i pari, soggetto
libero, autonomo, però vive in un sistema;
la sua crescita, la sua educazione può dare
buoni frutti se questo bambino è collocato in
questo sistema e tutti gli elementi di questo
sistema si pongono dalla sua parte = rispetto dei
ruoli + condivisione e collaborazione;
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IL BAMBINO…NEL SISTEMA
CORRESPONSABILITA’ E CONDIVISIONE
Necessità di collocarci nei confronti dell'educazione del bambino in questa
posizione aperta, di corresponsabilità, di condivisione….INSIEME!
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DA DOVE PARTIAMO…
dai suoi BISOGNI
bisogni che sono Universali
Psicologici
in senso sincronico (in tutto il mondo)
in senso diacronico (che c'erano ieri e che ci sono oggi)
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Provate a pensare a quali messaggi
non verbali vi mandano i vostri figli
quando hanno un problema
e in che modo inviano questi messaggi
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devo avvicinarmi al suo mondo;
devo decifrare i suoi messaggi, decentrandomi dal mio mondo;
devo fare attenzione alla comunicazione verbale e non verbale;
PARTO DALL’OSSERVAZIONE…OGGETTIVA
E DAI SUOI BISOGNI
ALLA SCOPERTA DEL BAMBINO
per rispondere al suo mondo
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Maria, una bimba curiosa e vivace di tre
anni, sottrae dalla cucina alcuni tegami, e
improvvisandosi cuoca provetta in un
angolino del giardino, utilizza erba, fiori, terra
e sabbia, mischiati con l’acqua della ciotola
del suo inseparabile amico a quattro zampe,
come ingredienti dei suoi prelibati manicaretti.
La madre, arrabbiata alla vista di quella
baraonda e preoccupata per la perduta
igiene, le assesta uno sculaccione. Maria,
naturalmente, si mette a piangere e la
guarda sbigottita. Al marito che torna a casa
quella sera, la donna racconta: «Oggi Maria è
stata cattiva, le ho dovuto dare uno
sculaccione».
Probabilmente il marito domanderà «Cosa ha
fatto?»
ANALIZZIAMO INSIEME UN CASO…
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QUALI PENSIERI ERRATI?
QUALI MODALITA’ NON ADEGUATE?
QUALI CONSEGUENZE?
COME AVREBBE POTUTO REAGIRE LA MAMMA DI MARIA?
ANALIZZIAMO INSIEME UN CASO…
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non dice nulla del comportamento della
bambina
è un giudizio della madre
corrisponde alle sue aspettative
tutti i comportamenti sono risposte ai
bisogni dell’uomo
la bambina vuole soddisfare i suoi bisogni: è
una cosa naturale e sana
«E’ STATA CATTIVA»?
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Ciò che incoraggia nei bambini la motivazione
all’apprendimento e alla ricerca del successo,
sono genitori e insegnanti
che riconoscono e rispettano
il loro diritto di soddisfare i propri bisogni
e che sanno entrare in contatto
con i messaggi verbali e non verbali
che inviano quando un bisogno
resta insoddisfatto
COME POSSO INTERVENIRE se identifico il bisogno =
calibro la mia reazione
ESERCITIAMOCI
alzare sempre la mano
dare una festa
fare baccano
BISOGNO – AZIONE - CONSEGUENZA
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PER FARE IL PUNTO
BISOGNO di STARE BENE diventare quello che può diventare,
quello che è
di risvegliare e di coltivare le sue risorse
di essere autonomo
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PER FARE IL PUNTO
BISOGNI COGNITIVI
bisogno di conoscere - di sapere
«il mio bambino dovrà diventare….;
se un bambino ci domanda qualcosa, noi siamo contenti e gli rispondiamo, ma non gli chiediamo mai "ma tu come pensi" "ma tu come faresti questo«?
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livello della trasmissione (vaso da riempire)
MEDIARE E RIELABORARE
PER FARE IL PUNTO
BISOGNO DI AMARE E DI ESSERE AMATO
ha bisogno di tenerezza
figure adulte di riferimento
"no« che aiutano a crescere
ascolto
accettazione
autoefficacia
autonomia
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BISOGNI DI «OGGI»
socializzare con i pari per misurarsi
reciprocità
fare esperienze (es. manipolazione)
stare vicino alla natura
tempo (vita frenetica)
attenzione, ascolto, considerazione
CIRCOSTANZE OGGETTIVE = TEMPO DI QUALITA’
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UN’EDUCAZIONE AUTENTICA
EDUCARE significa rispettare tutti i diritti
menzionati fin qui: il diritto di stare bene, di imparare ad apprendere, di amare, di essere amato, di avere relazioni positive, di essere ascoltato, ha il diritto alla reciprocità educativa.
FIDUCIA negli adulti = MODELLO
FERMIAMOCI A GIOCARE E A DIVERTIRCI CON I BAMBINI
BASTA POCO!
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EDUCATORI = CORRESPONSABILI
Alleanza educativa
Corresponsabilità
Condivisione
Rispetto dei ruoli
Coerenza
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SCUOLA E FAMIGLIA
COME LUOGHI EDUCATIVI
SCUOLA DELL’INFANZIA: forte connotazione pedagogica (non più
assistenza alle famiglie, ma agenzia educativa «base» per il
cammino futuro, primo grado sistema scolastico);
SCUOLA PRIMARIA: primi anni prerequisiti per gli apprendimenti
futuri (funzioni cognitive = potenziamento)
INSIEME ALLA FAMIGLIA RAPPRESENTANO AMBITI FONDAMENTALI, CON RUOLI DIFFERENTI
MA CON UNA SPECIFICA IMPORTANZA
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QUALI OBIETTIVI RAGGIUNGONO «INSIEME»
promuovere la formazione integrale della personalità
acquisizione di capacità e di competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo
equilibrata maturazione ed organizzazione delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali della personalità
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AIUTARLO NELLO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche
e intellettive, impegnandolo nelle prime forme di
riorganizzazione dell'esperienza e di
esplorazione e ricostruzione della realtà;
intuizione, l'immaginazione e l'intelligenza
creativa per lo sviluppo delle funzioni cognitive
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IL GIOCO UNO STRUMENTO PER AMPLIFICARE IL CONTATTO
Pippi calze lunghe, affermava: «gli adulti sono proprio sciocchini, studiano, studiano, ma non
hanno ancora inventato il modo per rendere divertente il lavoro»
FASE PRELOGICA
pensiero magico, egocentrico,
no logica degli adulti, no razionalità
RIDERE =
un piacere, riflesso della salute fisica e
psichica, ottimo esercizio di
rilassamento allenta le tensioni del diaframma
IL GIOCO UNO STRUMENTO PER AMPLIFICARE IL CONTATTO
Strumento di osservazione per conoscere meglio la realtà cognitivo affettiva del bambino
Essere usato come canale d’incontro, per nutrire e arricchire la relazione e quindi indirettamente il bambino e l’adulto nella manifestazione dei suoi bisogni
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DODICI ESERCIZI PER GENITORI CONSAPEVOLI
IMMAGINO il mondo dal punto di vista del bambino, mettendo
intenzionalmente da parte il mio. Posso farlo ogni giorno, per qualche istante, per ricordare a me stesso chi è e come affronta la vita.
COME MI VEDE MIO FIGLIO, l’idea che ha di me come genitore, in
questo momento: questa nuova prospettiva come potrebbe modificare il modo in cui mi muovo nel corpo e nello spazio, il modo di parlare e ciò che dico? Come voglio relazionarmi con mio figlio in questo momento?
IL MIO BAMBINO E’ PERFETTO COSI’ COM’E’. Vedo se riesco a
restare consapevole della loro sovranità attimo dopo attimo e a lavorare per accettarli come sono quando è più difficile per me farlo.
SONO CONSAPEVOLE DELLE MIE ASPETTATIVE e considero se sono
davvero rivolte nel loro interesse. Inoltre, sono cosciente di come comunico queste aspettative e di come esse influenzano i bambini
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DODICI ESERCIZI PER GENITORI CONSAPEVOLI
CERCO DI ESSERE ALTRUISTA anteponendo i bisogno (non
materiale) dei miei figli ai miei ogni volta che sia possibile. Poi vedo se c'è un terreno comune, in cui anche i miei bisogni possono essere soddisfatti; quante coincidenze sono possibili, specialmente se siamo pazienti e desiderosi di trovare un equilibrio.
SE MI SENTO PERSO o in scacco, resto immobile, come invita a fare la
poesia di David Wagoner Lost: "La foresta respira...." ascoltate che cosa dice: " La foresta sa / dove sei. Devi lasciare che ti trovi". Meditare e aspettare. Se non è sempre chiaro, allora la cosa migliore è non fare nulla finché le cose non si chiariscono. A volte rimanere in silenzio fa bene.
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DODICI ESERCIZI PER GENITORI CONSAPEVOLI
PRESENZA SILENZIOSA. Imparo ad ascoltarlo (ascolto pulito)
IMPARO A CHIEDERE SCUSA quando mi accorgo di aver tradito
la sua fiducia, anche in modi apparentemente insignificanti. Le
scuse sono riparatrici. Ma non bisogna abusarne per compensare
un senso di colpa.
RILEVO LE RISORSE DI MIO FIGLIO, E’ SPECIALE ED E’ UNICO
così com’è.
PROVO AD ESSERE CHIARO, DETERMINATO E NON EQUIVOCO.
Essere genitori consapevoli non significa essere troppo indulgenti,
dominanti e controllori. (ESEMPIO SABBIA)
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DODICI ESERCIZI PER GENITORI CONSAPEVOLI
MI PRENDO IN MANO E METTO A DISPOSIZIONE IL MIO SE’
Con le sue risorse, i suoi limiti e la consapevolezza che posso sbagliare…nelle modalità. E se cambio modalità, il cammino «insieme» con lui e per lui diventa più sereno.
COMPITI PER CASA • DISEGNO IL MONDO DI MIO FIGLIO E CERCO DI DARE UN NOME
AD OGNI ELEMENTO DEL SUO MONDO • OSSERVO IL BAMBINO, SENZA INTERVENIRE, SENZA
GIUDICARE, SOLO I SUOI COMPORTAMENTI • ASCOLTO LA SUA COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE
• IMPARO A DIRE «NO», NON SEMPRE MOTIVANDOLI
• IMPARO A GIOCARE, DIPINGERE, DISEGNARE CON I MIEI
BAMBINII (PETER PAN)
BIBLIOGRAFIA UTILE
Gioco, giochi, giochiamo (A.Tagliabue)
Raccontare storie aiuta
i bambini (Margot Sunderland)
Genitori positivi, figli forti
(Rosa Angela Fabio)
www.studiopedagogicodidattico.jimdo.com
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Grazie per la Vostra presenza! Silvia D’Alessandro