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Gennaio2014

Date post: 25-Mar-2016
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Pagina 1 Ricordo di un amico Se ne è andato Nardino, è tornato alla casa del Padre. All’UNITRE era già iscritto quando arrivai come docente e mi colpì su- bito la sua bonaria e ottimistica vi- sione della vita. A tutto aveva una spiegazione, anche al male. Forse peccava un po’ di ingenuità ma la sua potente fede non permetteva a nessuno di noi di considerarlo ec- centrico. La sua cultura spaziava in ogni dove e per conversare con lui bisognava avere una articolata e ferrea cultura. Non si metteva in mostra e non sa- peva cosa fosse l’arroganza che alli- gna nei falsi colti. Nardino era sem- pre sereno e lieto di ogni cosa che la vita gli offriva e aveva una parola pronta per consolare o incoraggia- re. Complimentoso, mai untuoso, era prodigo di ammirazione e di affetto per tutti. “Meraviglioso” era l’aggettivo preferito che insieme con un sorriso schietto e sonoro chiudeva ogni incontro o lezione Da socio studente passò volentieri a socio ordinario con diritto di voto che, purtroppo, non poté mai eser- citare. Ci sentivamo di frequente e sempre era aggiornato delle noti- zie e delle iniziative che riguarda- vano l’Associazione. Mi diceva che stava sempre vicino a noi spiritual- mente e senza mai far comprende- re la sua sofferenza, rispondeva con una risata alla mia richiesta di a- verlo anche fisicamente con noi. Avremmo fatto tesoro dei suoi suggerimenti e incoraggiamenti per proseguire nel volontariato di cui siamo fieri per i continui segni di gratitudine che ci per- vengono. Nardino rimarrai sempre nel cuore di chi ti ha conosciuto e apprezzato, non potremo mai dimenticarti. Mi pare di sentire il tuo commento: “meraviglioso, Antonietta!” Sommario: Comunicazioni del Presidente; Perché il Sanscrito; “I Guerrieri di Anna” ; “Sahara” “I Promessi Sposi”; Le poesie; Aforismi Terza Età; Attività mese di Febbraio 2014. Siamo su Internet http://www.unitreosimo.it News UNITREOSIMO 24° Anno Accademico 2013 - 2014 A cura della Presidenza Numero 3 Gennaio 2014 Sede: Piazza Sant’Agostino, 2 Osimo Email: [email protected] Errata Corrige: Nel precedente numero è stato erroneamente indicata quale autrice della Poesia “Cos’è per me l’Uni3” Tullia Ragonesi anziché Rosalba Recchia. Ci scusiamo per l’accaduto.
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Page 1: Gennaio2014

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Ricordo di un amico

Se ne è andato Nardino, è tornato alla casa del Padre. All’UNITRE era già iscritto quando arrivai come docente e mi colpì su-bito la sua bonaria e ottimistica vi-sione della vita. A tutto aveva una spiegazione, anche al male. Forse peccava un po’ di ingenuità ma la sua potente fede non permetteva a nessuno di noi di considerarlo ec-centrico. La sua cultura spaziava in ogni dove e per conversare con lui bisognava avere una articolata e ferrea cultura. Non si metteva in mostra e non sa-peva cosa fosse l’arroganza che alli-gna nei falsi colti. Nardino era sem-pre sereno e lieto di ogni cosa che la vita gli offriva e aveva una parola pronta per consolare o incoraggia-re. Complimentoso, mai untuoso, era prodigo di ammirazione e di affetto per tutti. “Meraviglioso” era l’aggettivo preferito che insieme con un sorriso schietto e sonoro chiudeva ogni incontro o lezione Da socio studente passò volentieri a socio ordinario con diritto di voto che, purtroppo, non poté mai eser-citare. Ci sentivamo di frequente e sempre era aggiornato delle noti-zie e delle iniziative che riguarda-vano l’Associazione. Mi diceva che stava sempre vicino a noi spiritual-mente e senza mai far comprende-re la sua sofferenza, rispondeva con una risata alla mia richiesta di a-

verlo anche fisicamente con noi. Avremmo fatto tesoro dei suoi suggerimenti e incoraggiamenti per proseguire nel volontariato di cui siamo fieri per i continui segni di gratitudine che ci per-vengono. Nardino rimarrai sempre nel cuore di chi ti ha conosciuto e apprezzato, non potremo mai dimenticarti. Mi pare di sentire il tuo commento: “meraviglioso, Antonietta!”

Sommario:

♦ Comunicazioni del Presidente;

♦ Perché il Sanscrito; ♦ “I Guerrieri di Anna” ; ♦ “Sahara” ♦ “I Promessi Sposi”; ♦ Le poesie; ♦ Aforismi Terza Età; ♦ Attività mese di

Febbraio 2014.

Siamo su Internet http://www.unitreosimo.it

News

UNITREOSIMO 24° Anno Accademico

2013 - 2014

A cura della Presidenza

Numero 3 Gennaio 2014 Sede: Piazza Sant’Agostino, 2 Osimo Email: [email protected]

Errata Corrige: Nel precedente numero è stato erroneamente indicata quale autrice della Poesia “Cos’è per me l’Uni3” Tullia Ragonesi anziché Rosalba Recchia. Ci scusiamo per l’accaduto.

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PERCHE IL SANSCRITO?

Alla domanda “Perché seguire il corso di Sanscrito “ ci sono molte risposte. Qualcu-no potrebbe rispondere con un’altra do-manda “Un nuovo cellulare?” Qualcun al-tro, che crede di sapere, risponde “A cosa serve?”. Quindi, come inscritta al corso dell’UNITRE diretto da Massimo Morroni, cercherò di spiegarvelo. Il Sanscrito, come dice lo stesso nome è una lingua “raffinata, perfetta, sacra” Nella cultura indiana il suo ruolo è analogo a quello del latino e del greco nella nostra cultura. La sua letteratu-ra, prodotta in 2500 anni tratta di argo-menti letterari, artistici e scientifici, inoltre fra tutte le lingue europee è la più antica. Si parlava già nel II millennio a.C., ma viene menzionata soltanto nel IV - III sec. A C. In essa si distinguono tre fasi: quella antica (la lingua dei Veda), la fase media: il san-scrito e la fase moderna: le lingue neoin-diane hindi, punjabi, marathi ecc) Molte parole sanscrite sono usate anche oggi co-me avatar “discesa “, bramino, Buddha, guru”gran maestro”, karma “azione”, mantra “formula sacra “, prana “energia vitale”, svastica “simbolo solare “, trimurti “trinità, yoga “unione ecc. Come ogni lingua che si rispetti il sanscrito è il devanagari, la sua scrittura nel nostro alfabeto (traslitterazione) si effettua con i segni diacritici. Il suo alfabeto comprende vocali, dittonghi e consonanti. Le vocali si dividono in brevi e lunghe: quelle brevi so-no: a, i ,u r,l(queste due ultime hanno un puntino sotto), quelle lunghe sono: a,i,u r (tutte con un – sopra) Avrete capito che la parola non ha un unico accento, la voce si sofferma sulle vocali lunghe, la cui pronun-cia è il doppio di quelle brevi. Non manca-no i dittonghi e le consonanti che si suddi-vidono in: occlusive, nasali, semivocali, si-bilanti e aspirate. Ci sono varie regole per la pronuncia delle consonanti per es. la g è quella di “gatto “, la c è quella di ciliegia, la j è quella di “già”. Non mancano le regole per la pronuncia delle consonanti aspirate, palatali, nasali, come per la pronuncia del-le parole dove l’accento tonico si pone sulle vocali lunghe e sui dittonghi, mentre in mancanza di questi, l’accento si pone sull’ultima vocale.

Anche se il Prof Massimo Morroni ci ha dato un testo intitolato “Sanscrito sem-plice” ed ha una grande pazienza, crede-temi non è facile scrivere in devanagari usando cioè i segni diacritici, leggere le parole ”traslitterate”, cioè scritte in ita-liano è più semplice, ( si fa per dire). Al-lora voi vi domanderete: ”Perché seguire questo Corso”?Fra le tante risposte ne scelgo tre “Sfidare la propria mente”, ”Colmare una lacuna nella propria cultu-ra “ e infine ”Condividere con gli altri ot-to magnifici iscritti “ Momenti di curiosi-tà, di sfiducia e di speranza nelle proprie capacità. Rossana Giorgetti Pesaro

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L’UNITRE INCONTRA “I GUERRIERI DI ANNA”

Nella mostra d’arte in collettiva, tenuta in Osimo dal 23 novembre al 23 dicembre 2013, l’artista Anna Di Cicco ha svela-to un altro aspetto della sua poliedrica ge-nialità. Conosciuta ed apprezzata dagli osimani per le sue perfette riproduzioni delle opere del seicento, questa volta, ha presentato i suoi “Guerrieri”. Da molti an-ni Anna dirige il Corso di Pittura all’Unitre, che è orgogliosa di annoverala tra i suoi docenti ; seguita con entusiasmo ed amata dai suoi allievi. In questa mostra si è presentata con un quadro, titolato “Autoritratto”, dove mediante un mosaico di forme di colori fa intuire la sua com-plessa personalità. I suoi “Guerrieri, dalle forme michelangiolesche, sono uomini e donne pronti al combattimento. Contro che cosa e contro chi?La vita è un conti-nuo scontro con le avversità, il Bene e il Male possono essere raffigurati da eventi ma anche da persone. Ma “Il Guerriero” combatte, è pronto a far valere le sue ra-gioni, si difende con lo scudo e con l’elmo ed infine è vincente perché crede nei suoi ideali. Le pennellate che solcano le tele , come delle sciabolate, rappresentano la fatica con cui l’uomo si difende dai mali della vita. Notiamo che tutti i “Guerrieri “ portano l’elmo perché Anna non svela a-pertamente la sua personalità, è riservata si apre totalmente agli altri, soltanto quando questi ultimi meritano la sua sti-ma ed il suo affetto. Rossana Giorgetti Pesaro

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IL SAHARA Gianfranco Buccelli

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I Promessi Sposi

Rosalba Roncaglia

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LE POESIE

riceviamo da Saverio Danni

NON SUL BINARIO MORTO Quando sarò in pensione, se ci arriverò, la giornata, di giorno, ancor ancora passerà; ma la sera, e di notte, conterò tutte le ore... saranno molto lunghe da passare.

Adesso ho tanto da fare: per la famiglia, per il lavoro, per i pensieri... e quando vien buio non fatico a prender sonno. Al mattino mi sveglio ancor prima del sole e m'arrovello da dove incominciare: gli ora-ri, i luoghi, il tempo... e il giorno sen va d'un guizzo. E intanto, così, va avanti la vita. Non mi resta neppure il tempo per vedere se sempre sono sul binario giusto; quello che mi ha indicato mia madre, quello che tu vuoi, Signore, in mezzo a tanti scambi. E, a volte, mi adatto alla corrente...

Ma quando sarò in pensione e le ore passe-ranno a gocce, a cosa servirà restare al mondo ancora? "Che son venuto a fare?" mi doman-derò. Dopo che il figlio se ne sarà andato con sua moglie, ed io sarò per lui un peso... Non sarà meglio, Signore, che tu mi prenda? Eppure vorrò ancora fare. Ma cosa? E per chi? E sarò solo. Signore fammi trovare allora la luce della vita! Fammi capire che quanto avrò imparato, lungo i miei anni, potrà servire a qualcheduno ancora! Dammi la pazienza, la forza, la delicatezza e il modo di dare ancora il mio consiglio; di dire ancora, anche se non mi ascolteranno, a mio figlio, ai suoi figli, una pa-rola ricca di anni e di esperienza; ferma, sep-pur a bassa voce.

Vorrei continuare ad imparare; vorrei im-parare a dare significato anche al mio tace-re, ed essere capace di farlo al momento giusto; vorrei ricordarmi di fare ancora il padre; e che ancora ho da far vedere come si fa ad essere uomo, anche negli ultimi giorni.

vita, fin che ce né, fino alla fine, anche quando non sembrerà più niente.

Signore, non vorrei diventare un vecchio taccagno. Non farmi dimenticare che, alla fine, l'ulti-mo vestito è senza tasche.

Signore, se vedrò Te ad attendermi là do-ve si fermerà il mio treno, all'ultima sta-zione de la mia vita, ce la farò a capire che non sarò sul binario morto; una carrozza qualsiasi, ma col tuo biglietto in tasca: sarò sopra il tuo treno.

La tua luce mi farà vedere anche quegli al-tri: ci sarà qualcuno neanche più capace d'accendere un fiammifero per farsi un caf-fé; qualcuno d'andargli a inumidire il lab-bro, da rimboccargli al letto la coperta, da leggergli un pezzo di giornale, che avrà pia-cere di fare talvolta quattro chiacchiere, di sentire ancora una voce del mondo, di avere una mano da stringere per arrivare là di là... e allora io non sarò solo.

E al scender della sera dei miei giorni, quando sarò incapace di fare, dirò un po-co di preghiere mentre starò lì ad aspet-tarti, Signore. E allora sarò contento di insegnare, a mio figlio, come si farà anche a morire dopo che gli ho insegnato a vivere.

Renzo Bodana (L'originale è in dialetto cremonese) traduzio-ne di Camillo Roverselli

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LE POESIE

Rossana Giorgetti Pesaro

IL RISVEGLIO

Allora …

una voce argentina

mi svegliava.

Allora ….

dal campanile antico

i rintocchi scivolavano

sui tetti …

scendevano pei vicoli

silenti …

s’intrufolavano

nei cortili ombrosi.

Allora …

quel dolce suono

rimbalzava da una casa

all’altra …

percorreva discese

e scalinate

e giungeva laggiù

nella vallata.

Allora …

i bambini si coloravano

d’un pudico rossore …

nei freschi solchi fremevano

i semi … ansiosi

d’assaporare il primo sole.

Ora …

mi sveglia il rombo rozzo

di un motore …

La chiesa è chiusa

e la campana rassegnata

… tace!

Rossana Giorgetti Pesaro

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AFORISMI sulla TERZA ETA’

Non bisogna provvedere soltanto al corpo, ma molto più alla mente e allo spirito; poiché an-che queste facoltà si spengono per vecchiaia se tu, per così dire, non versi olio sulla lampada

Cicerone (De Senectute)

La scienza rinvigorisce l’anima e attenua l’amaro della vecchiaia. Accumula dunque la saggezza che sarà il nutrimento dei tuoi vecchi giorni.

Leonardo da Vinci

Io invecchio, imparando ogni giorno molte cose nuove.

Solone

Il più importante mezzo per rimanere giovani è: aggiornarsi, im-parare sempre cose nuove, interessarsi di tutto ciò che è nuovo. E’ un modo per mantenersi giovani di idee.

Hiltj

La vecchiezza è il compimento della vita, come di un dramma; noi dob-biamo evitarne la stanchezza soprattutto quando le si accompagna la sazietà.

Cicerone (De Senectute)

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Giorno Orario Materia Docente

Lunedì 3 ore 17.00 Filosofia “Parmenide” Pesco

Martedì 4 ore 17.00 Meditazione 2 Guerrini

Mercoledì 5 ore 16.30 ore 18.00

Psicologia Crimilogia

Diamanti, Zanobini Nozzolillo

Giovedì 6 ore 17.00 Geografia “Il Sahara” Buccelli

Venerdì 7 ore 16.00 ore 17.00

Il problema ecologico Archeologia

Don Quirino Pirani

Lunedì 10 ore 17.00 Astronomia Morroni

Martedì 11 ore 17.00 ore 18.00

Numerologia Medicina tradizionale cinese

Tittarelli Castricini

Mercoledì 12 ore 16.30 ore 18.00

Attualità scientifiche Dura Lex sed LEX

Pettorossi Volpentesta

Giovedì 13 ore 16.30 Geografia Canapa

Venerdì 14 ore 16.00 ore 17.30

Storia dell’Arte I Promessi Sposi

Galassi Roncaglia

Lunedì 17 ore 17.00 Film “L’amore al tempo del

Colera” Roccato

Mercoledì 19 ore 16.30 ore 18.00

Psicologia Criminologia

Diamanti, Zanobini Nozzolillo

Giovedì 20 ore 17.00 ore 18.00

Filosofia Salute e Benessere

Pesco Stramentinoli

Venerdì 21 ore 16.00 ore 17.00

Il problema ecologico Archeologia

Don Quirino Pirani

Lunedì 24

ore 17.00 ore 18.00

Astronomia I Santi che hanno fatto grande

la Chiesa

Morroni Riderelli

Martedì 25 ore 17.00 ore 18.00

Aforismi Biografie

Bartoli Martedì

Mercoledì 26 ore 16.30 ore 18.00

Attualità scientifiche Dura Lex sed LEX

Pettorossi Volpentesta

Giovedì 27 ore 16.3 0 Geografia Canapa

Venerdì 28 ore 16.00 Storia dell’Arte Galassi

Martedì 18 ore 17.00 Meditazione 2 Guerrini

FEBBRAIO 2014 Corsi quindicinali


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