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Gennaio2015 1422352888

Date post: 07-Apr-2016
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Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXV - N. 236 / GENNAIO-FEBBRAIO 2015 - Euro 5,00 Renault Trucks Italia celebra quarant’anni di attività Un traguardo e una ripartenza decisa GRAZIE AL RECENTE RINNOVAMENTO DELLA GAMMA E A UNA RETE DI GRANDE DINAMISMO OGGI LA LOSANGA SI CONFRONTA ALLA PARI CON LA MIGLIORE CONCORRENZA. Daniel Gainza (Continental Truck) “Con l’avanzato sistema Tpms le flotte risparmiano sui costi di gestione” A pagina 23 Test Movano (Opel) Equipaggiato con il motore biturbo si fa grande per ogni missione A pagina 30 Nuovo Daily Hi-Matic (Iveco) Flessibilità e comfort con l’automatico a 8 rapporti A pagina 32 E ra il 12 dicembre 1974 quando iniziava una storia di persone ed emozioni. Quel giorno la stampa specializzata veniva invitata a partecipare, nella sede di Arluno (alle porte di Milano) di Savitalia Lupo, al “ricevimento” organizzato per il lancio commerciale del mar- chio Saviem in Italia. “Abbia- mo trovato nel nostro archivio - dichiara con una punta d’orgo- glio Stefano Ciccone, dal 2012 Amministratore Unico di Re- nault Trucks Italia - l’invito spedito alla stampa per la con- ferenza, abbiamo trovato anche ritagli di riviste che davano no- tizia dell’evento: aver trovato queste tracce di storia per noi è un orgoglio, grazie a tali testi- monianze possiamo dimostrare che da 40 anni in Italia, pur sotto diverse forme e diversi nomi, noi ci siamo”. Basilico e Campanella da pagina 11 VDL ITALIA Viaggi sicuri e confortevoli all’insegna del tulipano Franco Fenoglio fiducioso sull’andamento del 2015 Le ambizioni di Italscania La quarta generazione del Fiat Doblò aggiunge una nuova missione Il principino ora un vero camaleonte Mercedes-Benz Actros e Unimog stelle alla ribalta Lanza a pagina 15 Maxi fornitura all’Anas di veicoli speciali per la ma- nutezione stradale: nella flotta entrano 47 nuovi vei- coli tra Actros e Unimog. Lamberet “Number one” trasporto freddo Campanella a pagina 18 Erick Méjean, Direttore Ge- nerale di Lamberet, illustra le ultime innovazioni di veicoli refrigerati sviluppati per il mercato europeo. Logistica / Lorenza Cantaluppi, Sales & Marketing Manager Gefco Italia: “Nuovi orizzonti” Mobilità / Mercedes-Benz CapaCity: il gigante in tutta la sua grandezza Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI IL M ONDO DEI TRASPORTI 25 ° Nonostante le difficoltà del mercato, l’azienda di Trento conta sul nuovo anno per rafforzare in maniera decisa la sua posizione in tutti i segmenti. Campanella a pagina 37 A pagina 2 A pagina 26 A ll’interno di VDL Bus & Coach Italia, Ales- sandra Caleffi (nella foto) è una manager grintosa e de- terminata. Apprezzata ven- ditrice di autobus nuovi e usati di VDL, brand di rife- rimento indiscutibile a li- vello mondiale nel settore del trasporto passeggeri su strada, Alessandra Caleffi è felice del suo lavoro “e delle opportunità che offre di incontrare operatori del settore in tutto il mondo e di proseguire una crescita professionale in un settore, quello del trasporto passeg- geri, che non smette di pia- cermi”. L ’evento di Vizzola Ticino, che suggella l’importante colla- borazione tra Scania e Pirelli, è stata un’occasione preziosa per incontrare Franco Fenoglio, Amministratore delegato di Italscania, e fare il punto sulle strategie del Grifone per il 2015 appena iniziato. L’evento tenutosi presso il circuito prove di Pi- relli era incentrato sulla consegna da parte di Italscania di un 580 V8 che verrà utilizzato soprattutto per le prove tecniche dei pneumatici truck del produttore milanese. A Fenoglio abbiamo chiesto di raccontarci come è nata questa operazione e che si- gnificato ha... Intervista a cura di Paolo Altieri L’Active Family Space si presenta con una gamma ampia e arti- colata, comprese le due configurazioni di sedili a 5 o 7 posti. C on il primo fascicolo del 2015, Il Mondo dei Tra- sporti cambia. Il cambiamento avviene nell’anno in cui il mensile di Vega Editrice rag- giunge il traguardo dei 25 anni di attività che verrà celebrato con una edizione speciale pro- grammata per il mese di apri- le, quando verrà presentato l’Annuario Trucks & Vans 2015, una costola importante de Il Mondo dei Trasporti al pari dell’agenzia stampa quo- tidiana online “Il Mondo dei Trasporti in Diretta”. Dunque, dopo 25 anni, Il Mondo dei Trasporti si presen- ta da gennaio con una nuova veste grafica che però mantie- ne lo stile consolidato e ap- prezzato in un quarto di secolo e che nello stesso tempo mira non a stupire i lettori ma a ser- virli meglio. I ritocchi hanno portato a un formato legger- mente più alto e più stretto e a una foliazione che distingue nettamente le varie sezioni dando così la giusta importan- za a realtà come la logistica o il trasporto passeggeri. La formula vincente rima- ne ed è quella di raccontare mensilmente l’evoluzione del settore del trasporto su gom- ma merci e passeggeri dando voce ai protagonisti dei pro- duttori di veicoli, delle azien- de collegate, delle reti di ven- dita e assistenza, delle società di trasporto e della logistica. Così, uomini e donne im- pegnati ogni giorno in un set- tore così importante per l’eco- nomia del Paese, ognuno con le sue competenze e responsa- bilità, sono i veri protagonisti di un giornale specializzato per portare a conoscenza del vasto pubblico ogni aspetto del variegato mondo del tra- sporto merci e passeggeri. Siamo stati i primi a segui- re questa strada, che in molti hanno tentato di imitare, ma ora vogliamo dare ulteriore impulso a questo modo di esporre l’evoluzione del setto- re dei trasporti. Se è vero che gli anni 2010 hanno portato a un radicale ripensamento di tutte le attività produttive e di- stributive dei veicoli, a causa della lunga crisi, è anche vero che proprio per questo il ruolo degli uomini e delle donne ha assunto una importanza anco- ra maggiore. La crescita continua del nostro giornale, mentre segna un traguardo così importante, è motivo di grande soddisfa- zione per tutte le persone che lavorano con competenza, en- tusiasmo e dedizione presso le pubblicazioni di Vega Editri- ce. p.a. Dopo 25 anni grande svolta
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Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXV - N. 236 / GENNAIO-FEBBRAIO 2015 - Euro 5,00

Renault Trucks Italia celebra quarant’anni di attività

Un traguardo e una ripartenza decisaGRAZIE AL RECENTE RINNOVAMENTO DELLA

GAMMA E A UNA RETE DI GRANDE DINAMISMOOGGI LA LOSANGA SI CONFRONTA ALLA PARI

CON LA MIGLIORE CONCORRENZA.

Daniel Gainza (Continental Truck)

“Con l’avanzato sistema Tpms le flotterisparmiano sui costi di gestione”

A pagina 23

Test Movano (Opel)

Equipaggiato con il motore biturbosi fa grande per ogni missione

A pagina 30

Nuovo Daily Hi-Matic (Iveco)

Flessibilità e comfort con l’automatico a 8 rapporti

A pagina 32

Era il 12 dicembre 1974quan do iniziava una storia

di persone ed emozioni. Quelgiorno la stampa specializzataveniva invitata a partecipare,nel la sede di Arluno (alle por tedi Milano) di Savitalia Lu po, al“ricevimento” organizzato peril lancio commerciale del mar-chio Saviem in Italia. “Abbia-mo trovato nel nostro archivio -dichiara con una punta d’orgo-glio Stefano Ciccone, dal 2012Amministratore Unico di Re-

nault Trucks Italia - l’invitospedito alla stampa per la con-ferenza, abbiamo trovato ancheritagli di riviste che davano no-tizia dell’evento: aver trovatoqueste tracce di storia per noi èun orgoglio, grazie a tali testi-monianze possiamo dimostrareche da 40 anni in Italia, pursotto diverse forme e diversino mi, noi ci siamo”.

Basilico e Campanella da pagina 11

VDL ITALIA

Viaggi sicuri e confortevoli all’insegna del tulipano

Franco Fenoglio fiducioso sull’andamento del 2015

Le ambizioni di Italscania

La quarta generazione del Fiat Doblò aggiunge una nuova missione

Il principino ora un vero camaleonte

Mercedes-Benz

Actros e Unimogstelle alla ribalta

Lanza a pagina 15

Maxi fornitura all’Anas diveicoli speciali per la ma-nutezione stradale: nellaflotta entrano 47 nuovi vei-coli tra Actros e Unimog.

Lamberet

“Number one”trasporto freddo

Campanella a pagina 18

Erick Méjean, Direttore Ge-nerale di Lamberet, illustrale ultime innovazioni diveicoli refrigerati sviluppatiper il mercato europeo.

Logistica / Lorenza Cantaluppi, Sales & Marketing Manager Gefco Italia: “Nuovi orizzonti”

Mobilità / Mercedes-Benz CapaCity: il gigante in tutta la sua grandezza

Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto - FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

25°

Nonostante le difficoltà del mercato, l’azienda diTrento conta sul nuovo anno per rafforzare inmaniera decisa la sua posizione in tutti i segmenti.

Campanella a pagina 37

A pagina 2

A pagina 26

All’interno di VDL Bus& Coach Italia, Ales-

sandra Caleffi (nella foto) èuna manager grintosa e de-terminata. Apprezzata ven-ditrice di autobus nuovi eusati di VDL, brand di rife-rimento indiscutibile a li-vello mondiale nel settoredel trasporto passeggeri sustrada, Alessandra Caleffi èfelice del suo lavoro “edelle opportunità che offredi incontrare operatori delsettore in tutto il mondo edi proseguire una crescitaprofessionale in un settore,quello del trasporto passeg-geri, che non smette di pia-cermi”.

L’evento di Vizzola Ticino, che suggella l’importante colla-borazione tra Scania e Pirelli, è stata un’occasione preziosa

per incontrare Franco Fe noglio, Amministratore delegato diItalscania, e fare il punto sulle strategie del Gri fone per il 2015appena iniziato. L’evento tenutosi presso il circuito prove di Pi-relli era incentrato sulla consegna da parte di Italscania di un580 V8 che verrà utilizzato so prattutto per le prove tecniche deipneumatici truck del produttore milanese. A Fenoglio abbiamochiesto di raccontarci come è nata questa operazione e che si-gnificato ha...

Intervista a cura di Paolo Altieri

L’Active Family Space si presenta con una gamma ampia e arti-colata, comprese le due configurazioni di sedili a 5 o 7 posti.

Con il primo fascicolo del2015, Il Mondo dei Tra-

sporti cambia. Il cambiamentoavviene nell’anno in cui ilmensile di Vega Editrice rag-giunge il traguardo dei 25 annidi attività che verrà celebratocon una edizione speciale pro-grammata per il mese di apri-le, quando verrà presentatol’Annuario Trucks & Vans2015, una costola importantede Il Mondo dei Trasporti alpari dell’agenzia stampa quo-tidiana online “Il Mondo deiTrasporti in Diretta”.

Dunque, dopo 25 anni, IlMondo dei Trasporti si presen-ta da gennaio con una nuovaveste grafica che però mantie-ne lo stile consolidato e ap-prezzato in un quarto di secoloe che nello stesso tempo miranon a stupire i lettori ma a ser-virli meglio. I ritocchi han noportato a un formato legger-mente più alto e più stretto e auna foliazione che distinguenettamente le varie sezionidando così la giusta importan-za a realtà come la logistica oil trasporto passeggeri.

La formula vincente rima-ne ed è quella di raccontaremensilmente l’evoluzione delsettore del trasporto su gom -ma merci e passeggeri dandovoce ai protagonisti dei pro-duttori di veicoli, delle azien-de collegate, delle reti di ven-dita e assistenza, delle societàdi trasporto e della logistica.

Così, uomini e donne im-pegnati ogni giorno in un set-tore così importante per l’eco-nomia del Paese, ognuno conle sue competenze e responsa-bilità, sono i veri protagonistidi un giornale specializzatoper portare a conoscenza delvasto pubblico ogni aspettodel variegato mondo del tra-sporto merci e passeggeri.

Siamo stati i primi a segui-re questa strada, che in moltihanno tentato di imitare, maora vogliamo dare ulterioreimpulso a questo modo diesporre l’evoluzione del setto-re dei trasporti. Se è vero chegli anni 2010 hanno portato aun radicale ripensamento ditutte le attività produttive e di-stributive dei veicoli, a causadella lunga crisi, è anche veroche proprio per questo il ruolodegli uomini e delle donne haassunto una importanza anco-ra maggiore.

La crescita continua delnostro giornale, mentre segnaun traguardo così importante,è motivo di grande soddisfa-zione per tutte le persone chelavorano con competenza, en-tusiasmo e dedizione presso lepubblicazioni di Vega Editri-ce.

p.a.

Dopo 25 annigrande svolta

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Pagina 2 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

PAOLO ALTIERIVIZZOLA TICINO

L’evento di Vizzola Ticino, che sug-gella l’importante collaborazione traScania e Pirelli, è stata un’occasionepreziosa per incontrare Franco Fe -noglio, Amministratore delegato diItalscania, e fare il punto sulle strate-gie del Gri fone per il 2015 appenainiziato. L’evento tenutosi presso ilcircuito prove di Pirelli era incentra-to sulla consegna da parte di Italsca-nia di un 580 V8 che verrà utilizzatoso prattutto per le prove tecniche deipneumatici truck del produttore mi-lanese. A Fenoglio abbiamo chiestodi raccontarci come è nata questaoperazione e che significato ha...

“Il tutto - dice il numero uno diItalscania - è nato dal l’in contro conPirelli che era al la ricerca di un vei-colo premium con alti livelli di per -for mance in termini di contenimentodei consumi e di ottimizzazionedella Total Cost of Ownership e cheha capito che con un veicolo Scaniapoteva trovare la giusta risposta allesue esigenze. Il nostro vei colo haprestazioni di livello e può garantirea Pirelli di lavorare e sviluppare isuoi pneumatici con un mezzo che èall’altezza delle aspettative più esi-genti”.

Fenoglio sottolinea la proficuacollaborazione instauratasi tra lasquadra Pirelli Truck e il team Sca-nia: “entrambi avevamo lo stesso o -biettivo: unire alle prestazioni delveicolo le ottime per for mance deipneumatici, per offrire al cliente unacombinata utile e vantaggiosa. Sia -mo aperti alla collaborazione conchiunque ci offra la possibilità ditrovare soluzioni che diano al clientefinale la ga ranzia di poter ottenererisultati utili”. L’operazione è impor-tante per Pirelli che migliora la suaimmagine e quel la dei suoi prodottiaccostando il marchio a un costrutto-re premium come Scania. “Noi -commenta Franco Fenoglio - voglia-mo vendere i nostri camion ai clientiche adottano gomme Pirelli o di al tribrand e Pirelli vuole vendere i suoipneumatici non solo a noi ma a tutti.Ognuno è libero di fare quello chede ve fare. Nel caso specifico, dalmomento che Pirelli ha di mostratodi aver operato in linea con il nostroasse strategico, che è dare reali be-nefici finali al cliente, siamo statiben contenti di avviare una collabo-razione”.

Chiediamo al dottor Fenoglio dispiegarci in che modo oggi i dealerScania propongono il prodotto Pirel-

li. “In realtà - risponde l’Ad di Ital-scania - purtroppo il pneumatico nonsempre può essere pro posto dal mo-mento che è il cliente finale che lorichiede. Non si riesce a fare più ditanto. Se l’abbinamento Scania-Pi-relli darà dei risultati, vuol dire che ègioco forza che il cliente potrà mag-giormente scegliere i prodotti Pirelli.Noi, ripeto, non abbiamo un influssoparticolare sul le decisioni finali. Lagom ma è nel cuore del cliente e spe-cialmente in Italia la scelta è delcliente e dei responsabili della flotta.Una scelta frutto di tanti fattori,come il co sto del pneumatico, laresa, la disottimizzazione dovuta alfatto che c’è la consuetudine dif -ficile da superare di non cambiareun prodotto se è quel lo scelto dasempre”.

Allargando il discorso al 2015,quale dunque sarà la strategia Ital-scania nei confronti del cliente?“Non cambia nulla - af ferma deciso

Fenoglio - Con tinuiamo a seguiretutte le applicazioni all’interno deiseg menti classici del lungo rag gio,distribuzione, cava-cantiere, prefe-rendo parlare di applicazioni piutto-sto che di segmenti perché la nostraè una strategia di estrema specializ-zazione per venire incontro alle esi-genze di ogni sin golo cliente. Quientra in gioco il concetto di modula-rità Scania che ci permette di offrirela migliore soluzione di trasporto perogni singolo ambito operativo delcliente. Seguiamo quindi tutte le ap-plicazioni, abbiamo allargato i servi-zi, non solo in termini di Total Costof Ownership ma anche come TotalOperating Economy, un concettoque st’ultimo che calziamo a ognicliente per dargli tutto quel lo che gliserve in uno spe cifico segmento e inuna spe cifica applicazione. Teamspe cializzati presenti nelle conces-sionarie seguono il cliente quando ilprodotto è in esercizio e non solonella ven dita e nel post-vendita. Inquesto senso, il Master Driver è unafigura fondamentale che nasce dalfatto che, essendo i nostri veicoli al-tamente tec nologici, per essere otti-mizzati richiedono condizioni diguida particolari; il Master Drivermonitora come il veicolo viene gui-dato dal singolo autista”. Anche neiconfronti del prodotto e della Rete, il2015 di Italscania si preannunciafortemente dinamico. “Per quanto ri-guarda il prodotto - spiega Fenoglio- pos so dire che è di assoluta eccel-lenza e ne siamo molti con tenti. Ab-biamo lavorato tanto sulle motoriz-zazioni, proponendo unità semprepiù ottimizzate. Per il 2015 conti-nuiamo su questa strada, mettendo a

punto progressive attività di affina-mento del prodotto esistente. La no-stra strategia step by step prevedeinfatti l’implementazione continuadi novità. I nostri test con i clienticontinuano a dare risultati molto po-sitivi. Vogliamo dare al cliente ilmeglio. Sulla Rete posso dire chenon abbiamo bisogno di politiche disostegno: i nostri 20 dealer costitui-scono una squadra solida, in conti-nua evoluzione e non in involuzione.Cerchiamo di applicare alla Rete lastessa strategia che punta al clientespecializzato, con venditori specia-lizzati per venire incontro alle esi-genze del singolo cliente. L’obietti-vo è dunque avere un Master Driverin ogni dealer”.

Purtroppo il mercato con l’iniziodel 2015 è ancora sofferente. La do-manda è d’obbligo: come intendeItalscania gestire le perduranti diffi-coltà? “Ora non si può più parlare dianni di difficoltà ma di un mercatoche strutturalmente non è più ingrado di esprimere più di 10-11milapezzi all’anno. Una situazione che

per certi aspetti ci spaventa ma cheaffrontiamo con coraggio perché cisiamo an che noi strutturati in questosen so. Noi siamo pronti a com -battere le battaglie necessarie perportare a casa tutto quello che pos-siamo. Non abbiamo particolariansie o aspettative, non vogliamo es-sere né troppo ottimisti né trop popessimisti, ma autenticamente reali-sti. Abbiamo lavorato tanto per se-minare, con l’obiettivo di crescere.

Non molliamo mai, andiamoovunque per cercare di fare bene ilnostro mestiere”. Il 2015 si è apertoanche per il settore del trasporto pas-seggeri in cui Scania Bus opera daprotagonista. “Siamo mol to contentidei risultati conseguiti nel 2014 -precisa Franco Fenoglio - in cui ab-biamo partecipato a diverse gare conuna buona dose di realismo: ci sonoinfatti gare buone, con molte possi-bilità, ma an che situazioni dovemanca il supporto delle istituzionipubbliche in termini di finanziamen-ti al settore. In Italia ci so no grandipotenzialità e il parco circolante vasenza dub bio rinnovato: ci aspettia-mo che le municipalità mettano a di-sposizione i necessari finanziamenti.Siamo consapevoli della condizionedel paese e del settore e vogliamo la-vorare bene per portare a ca sa quelloche possiamo, con maggiore aggres-sività e presenza sul mercato. Sonomol to contento della squadra busche sta facendo un buon lavoro econtinuerà a farlo. Le car te sono inregola: abbiamo una gamma al-l’avanguardia e molto valida, il me-tano e l’i bri do, una bella squadra chemonitora con attenzione il mer cato.Parlando in generale, posso dire conorgoglio che il bilancio dei primi trean ni alla guida di Italscania è assaipositivo. Opero all’interno diun’azienda dinamica che lavora peril prodotto, per il cliente, con passio-ne e determinazione per ottenere ri-sultati”.

FRANCO FENOGLIO, AMMINISTRATORE DELEGATO ITALSCANIA

“Fronte comune adifesa del cliente””

Chi èFranco Fenoglio ha assunto l’in-carico di Amministratore delega-to di Italscania il 1° giugno2012. Laureato in Scienze Politi-che a indirizzo Economico pres-so l’Università di Torino, 61 anni,Fenoglio ha ricoperto, fra gli altri,vari ruoli dirigenziali in impresedi riferimento mondiali. Dal1991 al 2005 ha lavorato pres-so Iveco Fiat Spa, prima a capodella Direzione Commerciale, poiin qualità di Senior Vice PresidentSales and Marketing con man-sioni di responsabilità dell’interoprocesso commerciale, infine diExecutive Vice President Interna-tional Operations and BusinessDevelopment occupandosi dellagestione delle aree extra-Europadi interesse strategico e delle atti-vità di Business Development edi Joint Ventures con partner in-ternazionali. Dal 2005 al 2007è stato Presidente e Ad di NewHolland Construction Equip mentSpa e dal 2007 al 2012 Diretto-re Divisione Veicoli Commercialidi Piaggio & C. Spa.

Franco Fenoglio, Amministratore delegato Italscania

IL NUMERO UNO DELLA SOCIETÀ TRENTINA ILLUSTRA LE CARATTERISTICHE DELLA

COLLABORAZIONE CON PIRELLI TRUCK ALLA LUCE DI UNA STRATEGIA COMUNE VOLTA A DARE

REALI BENEFICI AL CLIENTE FINALE. FENOGLIO TRACCIA ANCHE UN QUADRO DEL MERCATO.

Dalla Svezia con furore… ed efficienza.Scania si aggiudica ancora una volta la

sfida nell’economia dei consumi. L’impresa èla vittoria nell’European Truck Challenge(ETC), uno dei più prestigiosi e influenti presstest europei; la Casa svedese ha trionfato suiveicoli concorrenti - alla competizione hannopartecipato tutti i marchi del settore che sisono sfidati con veicoli di pari livello - mante-nendo intatto il suo primato nel risparmio dicarburante e registrando in più la velocitàmedia più elevata.

Protagonista del test uno Scania 410 chedopo essere riuscito ad aggiudicarsi il presti-gioso premio “Green Truck 2014” indetto

dalle riviste tedesche “VerkehrsRundschau” e“Trucker” come veicolo con il minor impattoambientale nella categoria trattori pesanti, è ri-sultato il miglior veicolo nell’European TruckChallenge. La ETC è organizzata da due caseeditrici tedesche e i risultati dei test vengonopubblicati su 16 riviste europee di settore.

Una sfida giunta ormai alla sua quinta edi-zione. I test ETC hanno l’obiettivo di fornireinformazioni affidabili e consulenza per gliacquirenti di veicoli industriali prima di unloro investimento per un nuovo mezzo. I fatto-ri determinanti per la classifica finale prendo-no in considerazione i costi operativi, il consu-mo di carburante e i costi di riparazione e ma-nutenzione.

Naturalmente, uno dei fattori principali divalutazione rimane il consumo di carburante:

l’attenzione è quindi rivolta al suo costo e allavelocità media consentita.

Nelle ultime fasi delle prove, l’ETC ha te-stato, quindi, i veicoli mantenendo determina-te gamme di velocità. Il cambio Opticruisedello Scania 410 è stato quindi obbligatoria-mente preimpostato per lavorare nella modali-tà “Standard”, piuttosto che nell’“EconomyMode”, soluzione che ottimizza operatività econsumi. Indipendentemente da ciò, il veicoloha confermato le sue performance, risultandoil migliore.

La media dei suoi consumi si è attestata in29.4 litri/100 km, mentre il migliore dei com-petitor ha registrato un 29.9 litri/100 km. Il ri-sultato già di per sé importante aumenta di va-lore considerando le velocità medie dei dueveicoli: lo Scania 410 ha mantenuto unamedia di 71,5 km/h contro i 70,8 km/h delcompetitor.

VINTA LA SFIDA DEI CONSUMI DELL’EUROPEAN TRUCK CHALLENGE

IL GRIFONE SVETTA IN ALTO

“Abbiamo un prodotto di assoluta eccellenza”, dice Franco Fenoglio.

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www.scania.itScania. Leader per vocazione.

SE LO SCEGLI PER UN MOTIVO, LO APPREZZERAI ANCHE PER TANTI ALTRI

Scania 410 CV.Dritto per la tua strada.

VINCITORE NELLA SFIDA DEI CONSUMI

Ha stabilito il nuovo record dell’Euro Truck Test facendo registrare, nella prova del maggio 2014, il consumo più basso di sempre: 23,3 litri/100 km. (Scania G 410, PTT 40 ton).

AMICO DELL’AMBIENTE

Si è aggiudicato il prestigioso premio Gre-en Truck 2014, indetto dalle riviste tedesche Verkehrs Rundschau e Trucker, come il vei-colo con il minor impatto ambientale nella categoria trattori pesanti.

PRESTAZIONALE E VERSATILE

È un motore 13 litri, 6 cilindri in linea con tecno-logia SCR, che sviluppa una coppia di 2.150 Nm nella fascia dai 1.000 ai 1.300 giri/min, il che lo rende un propulsore brillante, adatto per molteplici tipologie di trasporto.

Campione nell’economia dei consumi: 23,3 litri/100 km.

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Pagina 4 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

FABIO BASILICOGÖTEBORG

Volvo Trucks amplia le po-tenzialità dell’FL, punto di ri-ferimento della gamma distri-buzione del costruttore svede-se. Ora è disponibile in ver-sione 4x4 con trazione inte-grale, che offre un’ottima pre -sa su fondi sconnessi, straderipide e irregolari. FL diventaperciò il veicolo ideale peressere impiegato a scopi spe -cifici in ambito urbano o incondizioni più difficili, com -presi gli impieghi nel ca va ecantiere. Già sapevamo che,grazie alle dimensioni e ster necontenute, al grande com forte alla coppia elevata, FL èperfetto per il frenetico traf -fico urbano. Con la trazioneintegrale e la maggiore altez-za da terra, il veicolo puòadesso affrontare con gli stes-si ottimi risultati anche glister rati in ghiaia e non solo lestrade asfaltate.

“Molti dei nostri clienti o -pe rano in aree dove le condi-zioni climatiche e stradalipos sono cambiare rapidamen-te - spiega Pernilla Sustovic,Segment Manager per la gam -ma distribuzione presso VolvoTrucks - Il Volvo FL con tra-zione integrale è così ver satile

da portare a termine operazio-ni che altrimenti, nei tratti piùdifficili, richiederebbero unveicolo extra”. Inoltre, FL 4x4può operare nelle cave o di-stricarsi nelle trafficate strade

urbane per arrivare ai cantieri.Con un peso totale fino a 16tonnellate, ha una grande ca-pacità di carico e si presta perl’abbinamento con macchinariavanzati quali le attrezzature

di sollevamento, le betonieree le gru. “Nel nuovo Volvo FL4x4 la differenza più evidenteè costituita dal telaio rialzato -aggiunge Pernilla Sustovic -che comporta un aumento del-

l’altezza da terra di poco piùdi 6 cm nel la parte anteriore edi 10 cm in quella posteriore,oltre a incrementare l’angolodi attacco a 25 gradi: così peril vei colo è più semplice usci-re da canali e avvallamentipro fondi”.

La trazione integrale è in-serita in modo permanente. Ilripartitore di coppia presentaun’impostazione per marciaal ta e una per marcia ridotta;la prima viene utilizzata du-rante l’attività normale, men-tre in condizioni difficili èpos sibile inserire la ridottacon grande semplicità: bastainfatti premere un pulsanteposizionato in plancia. Il vei-colo può anche essere equi-paggiato sul telaio con unrac cordo extra per l’aria, checonsente di utilizzare diversiaccessori o gonfiare i pneu-matici. Il nuovo Volvo FL4x4 è disponibile in configu-razione Euro 6 e verrà vendu-to in tutti i mercati EMEA(Eu ropa, Medio oriente e A -fri ca) dove questo standardanti-emissioni è obbligatorio.Con un peso totale a terracom preso tra 12 e 16 tonnel-late, FL 4x4 ha una massa to-tale massima di 25 tonnellate.Le cabine disponibili sono tre- corta, comfort e doppia - el’of ferta motorizzazioni com-prende le unità D8K 250 e280 cv. La proposta cambicom prende le alternative ma-nuale a 6 marce e automaticoa 6 marce.

La nuova gamma FL sipre senta ulteriormente mi-gliorata per andare incontroal le esigenze professionalide gli operatori della distribu-zione. In gamma è presenteanche un nuovo modello da12 tonnellate, novità checom pleta la gamma di pesicompresi tra 12 e 18 tonnella-te. Basta salire e scendere dalnuovo FL a quattro cilindri da12 tonnellate per notare subi-to che l’accesso è stato abbas-sato. Potrebbe sembrare una

variazione minima ma dopol’ultima consegna della gior-nata i vantaggi risultano evi-denti anche da piccoli dettaglicome questi. Con il potenteD5 a 4 cilindri da 240 cv,cam bio automatizzato I-Syncot timizzato in modo specificoe un peso di 500 kg in menorispetto a un veicolo corri-spondente a 6 cilindri, l’FL da12 t rappresenta un modelloestremamente competitivoche va a occupare una posi-zione consolidata nel seg-mento dei veicoli per carichime di. L’FL 12 t, più leggero,più basso e notevolmente piùeconomico, aumenta la pro-duttività e l’efficienza delclien te offrendo nel contempoal conducente condizioni dilavoro migliori. Le ruote piùpic cole abbassano la cabinadi cinque centimetri, offrendoagli autisti una visibilità mi-gliore a 360 gradi e consen-tendo loro di entrare e uscirein modo più semplice. Inoltre,la disposizione degli spec-chietti frontali e laterali com-binata con la possibilità di ag-giungere finestrini supple-mentari laterali, posteriori esul le portiere, contribuisce al -l’ot tima visibilità a tutto ton -do. In ogni caso, a bordo ditut ti i modelli della gammaFL i conducenti trovano unam biente estremamente acco-gliente, a loro misura, che as-sicura il massimo comfortnel lo svolgimento di lavoriim pegnativi. Il sedile è mi-gliorato e oltre a offrire eleva-ti livelli di sicurezza e un sup -porto integrato per il collo sidistingue per la qualità e laresistenza dei tessuti e per ico lori ben abbinati al restode gli interni; il tutto all’inse-gna dell’equilibrio tra funzio-nalità ed estetica. Le superficie gli spazi destinati ai vanipor taoggetti sono numerosi eposizionati per risultare facil-mente raggiungibili, renden-do così meno faticosi i movi-menti in cabina.

Volvo FL, specialista della distribuzione inambito urbano, diventa ancor più produt-

tivo. Il motore compatto da 5 litri Euro 6 è in-fatti disponibile nelle versioni da 14 e 16 ton-nellate e libera 200 kg di capacità di carico ag-giuntiva. Inoltre, ora è possibile ordinare il si-stema di gestione della flotta di Volvo Trucks,il Dynafleet, direttamente dalla fabbrica.

Tramite questo servizio, i clienti Volvo pos-sono monitorare in tempo reale le attività at-traverso un’interfaccia web o un’app e ottene-re così informazioni preziose utili per aumen-tare l’efficienza. Per il Dynafleet, pagabile con

un abbonamento mensile, sono disponibili ser-vizi per i tempi di guida, la posizione, l’effi-cienza nei consumi e le informazioni relativeall’ambiente.

“Desideriamo che sempre più persone sco-prano le possibilità del Volvo FL - dichiaraPernilla Sustovic, Segment Manager per la di-stribuzione presso Volvo Trucks - La nuovacombinazione, con catena cinematica più leg-gera ed elevata capacità di carico, è particolar-mente indicata per chi ha grandi esigenze intermini di produttività e cerca una soluzione ditrasporto conveniente”.

Il motore a quattro cilindri da cinque litriEuro 6 targato Volvo è disponibile nelle tara-ture da 210 cv/800 Nm e 240 cv/900 Nm, acui avrà accesso un numero maggiore di clien-ti Volvo FL, compresi quelli in versione 14 e16 tonnellate. Poiché insieme il motore e ilcambio pesano 200 kg in meno rispetto allaversione a sei cilindri Euro 6, il peso rispar-miato può essere convertito in capacità di cari-co aggiuntiva.

“Il motore da cinque litri può rivelarsi utileper i clienti che di solito non utilizzano appie-no il peso massimo consentito, ma che al con-tempo apprezzano la flessibilità data dallapossibilità di trasportare carichi più pesanti, senecessario”, commenta Sustovic.

BEN 200 KG IN PIÙ CON IL COMPATTO 5 LITRI EURO 6 NELLE VERSIONI DA 14 E 16 T

VOLVO FL LIBERA LA CAPACITÀ DI CARICO

VOLVO TRUCKS FL 4X4

Dove osano le aquileSI APRONO NUOVE PROSPETTIVE DI IMPIEGO PER IL GIÀ VERSATILE FL CHE ORA IN VERSIONE 4X4 OFFRE

UN’OTTIMA PRESA SU FONDI SCONNESSI, STRADE RIPIDE E IRREGOLARI DIVENTANDO VEICOLO IDEALE PER

ESSERE IMPIEGATO SIA IN AMBITO URBANO CHE IN CONDIZIONI PIÙ DIFFICILI, CAVA E CANTIERE COMPRESI.

Il Volvo FL 4x4 su uno sterrato. Il modello con trazione integrale è così versatile da portare atermine operazioni che altrimenti, nei tratti più difficili, richiederebbero un veicolo extra.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 5

FABIO BASILICOEINDHOVEN

Daf Trucks insiste sull’effi-cienza dei trasporti e grazie alprogramma non a caso deno-minato Transport Efficiency -una nuova ed estesa gammadi tecnologie e servizi, chemi ra ad aumentare le presta-zioni del veicolo, a garantireco sti d’esercizio ridotti e adas sicurare la massima dispo-nibilità del veicolo - introducenel 2015 una serie di impor-tanti innovazioni che riduco-no i consumi fino al 5 percen to e determinano la massi-ma resa per chilometro per-corso: miglioramenti ai moto-ri Paccar MX-11 e MX-13,mo dalità Eco, regolatore divelocità predittivo e cambiopredittivo, nuovo kit aerodi-namico, prestazioni del frenomotore migliorate e costi diesercizio ridotti, Daf Multi-Support Uptime Plus. Il pro-pulsore MX-11 da 10.8 litri haora una migliore gestione del-l’olio e offre una combustioneancora più efficiente grazie auna camera di combustione ri-progettata, un’iniezione delcarburante migliorata e unsoftware più sofisticato.

Nel contempo, il nuovoturbo dell’unità MX-13 da12.9 litri garantisce un flussomigliore e il nuovo albero acamme rende possibile unafasatura ottimizzata delle val-vole. L’MX-13 dispone anchedi una gestione dell’olio piùefficiente, un’ulteriore ridu-zione nella perdita di attrito,una pompa dell’acqua a duefasi ancora più efficiente e unsoftware ottimizzato. I pro-gressi ottenuti con i motoriMX-13 non aumentano solo ilrisparmio del carburante, mainfluiscono positivamenteanche sulle prestazioni delfreno motore. Con un aumen-to del 20 per cento della po-tenza nominale totale (360

kW a 2.000 giri/min), il frenomotore è un’alternativa eccel-lente al rallentatore al cambionella maggior parte degli uti-lizzi. L’attuale MX EngineBrake, con potenza erogatamodulabile in 3 passaggi e

comando posizionato sulpiantone dello sterzo, offreimportanti vantaggi in terminidi costi del veicolo, di peso edi consumo di carburante.

La modalità Eco è unanuo va funzione standard su

tutti i modelli CF e XF Euro6 con motori Paccar MX. Ri-duce la coppia del motore del10 per cento nelle prime un-dici marce, influenzando così,ulteriormente, il consumo dicarburante nell’utilizzo gior-

naliero (1 per cento). Il rego-latore di velocità predittivo èun’opzione disponibile incombinazione con il cambiopre dittivo sui CF e XF Euro6. Il regolatore di velocitàpre dittivo utilizza tecnologieGPS avanzate per determina-re la posizione esatta del vei-colo e sapere quali modalitàdi guida devono essere adot-tate per i successivi 1 o 2 km.In pratica, il sistema “guarda”avanti e anticipa pendenze ediscese. Ed entro l’intervallodi velocità specificato, il re-golatore e il cambio predittivideterminano velocità e mar-cia ideale. Con il programmaDaf Transport Efficiency la

gamma di spoiler e fender la-terali è stata ampliata per as-sicurare un’aerodinamica otti-male e ottenere un maggiorrisparmio di carburante.

Va comunque tenuto pre-sente che normalmente i con-ducenti giocano un ruolo im-portante nel ridurre i costid’e sercizio e, in particolare, ilconsumo di carburante. Perquesto motivo Daf ha svilup-pato il Driver PerformanceAs sistant per i modelli LF,CF e XF. Il sistema fornisceal conducente un feedbackdettagliato sul consumo dicarburante, comunicando an -che in che modo è stato anti-cipato il traffico e il compor-tamento della frenata. Inoltre,il display centrale delle infor-mazioni fornisce dei suggeri-menti su come il conducentepuò risparmiare carburante.

Come nuova funzione, lein formazioni dal tachigrafovengono ora proiettate sul di-splay centrale delle informa-zioni, fornendo al conducenteuna panoramica più chiara deitempi di viaggio e delle velo-cità in modo da evitare infra-zioni. Sullo schermo viene vi-sualizzata anche la data delsuccessivo intervento di ma-nutenzione, assicurando unamanutenzione tempestiva e lamassima efficienza del veico-lo. Giocano un ruolo impor-tante anche Paccar Parts, chegarantisce la disponibilità diricambi di prima classe, ePac car Financial Services,che offre soluzioni di finan-ziamento vantaggiose perbas si costi d’esercizio. Infine,i contratti di riparazione ema nutenzione MultiSupportin cludono l’opzione UptimePlus, con servizi e funzioniaggiuntive per massimizzareil rendimento.

IL MONDODEI TRASPORTI

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DAF TRUCKS

Si può fare di piùTRANSPORT EFFICIENCY È LA PAROLA D’ORDINE DEL COSTRUTTORE OLANDESE CHE INTRODUCE

UNA SERIE DI INNOVAZIONI CHE RIDUCONO I CONSUMI E DETERMINANO LA MASSIMA RESA PER

CHILOMETRO PERCORSO: LE SOLUZIONI PROPOSTE COMPRENDONO I MIGLIORAMENTI AI MOTORI

PACCAR, LA MODALITÀ ECO, IL REGOLATORE DI VELOCITÀ PREDITTIVO E CAMBIO PREDITTIVO, IL NUOVO

KIT AERODINAMICO, LE PRESTAZIONI DEL FRENO MOTORE E IL DAF MULTISUPPORT UPTIME PLUS.

Altamente sofisticato, il regolatore di velocità predittivo utilizza tecnologie GPS avanzate.

Il motore MX-11 da 10.8 litri ha subito importanti miglioramenti all’insegna dell’efficienza.

Il Driver PerformanceAssistant fornisce i dettaglisui consumi. In alto, lamodalità Eco, una nuovafunzione standard su CFe XF Euro 6.

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Pagina 6 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

PIETRO VINCIPERO

Nuova consacrazione per ilRe nault Maxity Elettrico.Green way Services, azien-da di trasporti francese spe-cializzata nelle “consegnedell’ultimo chilometro”, haordinato due ulteriori vei-coli Maxity 100 per centoelettrici, attualmente in fasedi consegna, che si aggiun-gono ai dieci già in usopresso il vettore, che havisto crescere il proprio vo -lume d’affari netto. Green -way serve dal 2011 i propriclienti con Renault MaxityElettrico.

I veicoli in servizio han -no da allora già percorsooltre 220mila chilometri traParigi e periferia. “Il nostroobiettivo - ha dichiaratoNicolas Morisse, Ammini-stratore delegato GreenwayServices - è quello di co-niugare il rispetto per l’am-biente con la qualità delservizio. Grazie ai MaxityElettrici in nostro pos sesso,siamo in grado di ga rantireai nostri clienti ‘consegnedell’ultimo chilometro’ to-talmente prive di e missioniinquinanti e sonore, mante-nendo così al minimo il di-

sturbo per coloro che vivo-no in prossimità delle no-stre at tività”.

In esclusiva per RenaultTrucks, il Maxity Elettricoha tutte le carte in regola

per sod disfare le esigenzedi Green way Services.Questo veicolo, che vantaun carico utile di circa 1,5tonnellate, è alimentato dabatterie di ultima genera-

zione agli ioni di litio, chepossono essere ricaricate insette ore a un costo di circa2 euro al giorno. Le batte-rie, con una carica comple-ta, consentono al veicolo di

percorrere circa 100 km algiorno. “L’elevata capacitàdi carico e l’ottimo funzio-namento del Maxity Elettri-co, ci permettono di elabo-rare piani logistici adeguatialle esigenze dei nostriclienti, permettendoci di ot-timizzare i nostri giri e diammortizzare i maggioricosti derivanti dall’investi-mento nella soluzione ‘allelectric’”, ha aggiunto Mo-risse. Greenway Servicesha a dot tato un approccioambientale globale, offren-do ai propri clienti serviziaggiuntivi al le consegne,come la raccolta e il rici-claggio degli imballaggi eil Green Box, ovvero laraccolta di pile, lampade,carta e materiali di consu-mo.

Mentre i Maxity Elettricigestiti da Greenway Servi-ces servono principalmenteautorità locali particolar-mente attente nel limitarele emissioni inquinanti esonore, diversi clientidell’azienda francese ini-ziano a prestare sempre piùattenzione al trasporto“ver de”: “Alcuni dei nostriclienti di lunga data, comead esempio l’Occitane in

Provenza e Yves Rocher -conferma Nicolas Morisse -sono già fortemente impe-gnate a preservare l’am-biente e l’utilizzo di unamodalità di trasporto a ze roemissioni consente loro diperseguire ulteriormente iloro impegni. Anche altrea ziende stanno perseguen-do questa nuova strategiaconvertendosi, per alcunetipologie di consegne, amodalità di trasporto 100per cento elettriche”.

Renault Maxity Elettricoè un veicolo con Mtt di 4,5tonnellate alimentato da unmotore elettrico asincronotrifase. Le caratteristichesalienti di questo veicolosono: velocità massima di90 km/h limitata a 70 km/hper ottimizzare l’autono-mia, cambio robotizzato,motore elettrico asincronotrifase 400 V/47 kW raf-freddato a liquido, coppiamas sima in partenza (270Nm), pendenze superabiliinferiori al 15 per cento erecupero dell’energia infrenata. Maxity Elettrico èparte integrante di una fa-miglia di modelli di assolu-ta avanguardia.

Nel la classe di peso da3,5 a 4,5 tonnellate la solu-zione pro posta da RenaultTrucks è proprio il Maxity,compatto veicolo che sipresta con ottimale adatta-mento alle mission urbaneche includono le consegnedoor-to-door o, ancora piùspecificatamente, i servizidi raccolta e smaltimentorifiuti. In versione tradizio-nale, Maxity è equipaggiatocon motorizzazioni quattrocilindri in linea DXi 2.5litri Euro 5 da 120, 140 cve 150 cv.

Maxity Elettrico pre -senta le stesse qualità in-trinseche dell’omologa ver-sione a gasolio, già ricono-sciuta per la sua efficienzanel l’impiego in ambientiurbani. Il motore elettriconon produce né emissioniinquinanti né CO2 e pre-senta an che il vantaggio diraggiungere la coppia mas-sima in fase di avvio. Tuttociò rende il vei colo partico-larmente piacevole da gui-dare anche in strade strettee congestionate dal traffico.

RENAULT TRUCKS

Business ecologicoGREENWAY SERVICES, AZIENDA DI TRASPORTI SPECIALIZZATA NELLE CONSEGNE DELL’ULTIMO CHILOMETRO,

HA ORDINATO DUE ULTERIORI MAXITY ELETTRICI CHE SI AGGIUNGONO AI DIECI IN SERVIZIO DAL 2011.L’OBIETTIVO È CONIUGARE IL RISPETTO PER L’AMBIENTE CON LA QUALITÀ DEL SERVIZIO.

All’interno della sua avanzata strategia di svi-luppo del trasporto sostenibile, Renault Truckspone grande attenzione alle propulsioni alter-native, tra cui quella elettrica. Delle potenzia-lità di mercato espresse dal Maxity Elettrico inItalia ci parla Roberto Sterza, Direttore Mar-keting e Comunicazione di Renault Trucks Ita-lia.

Qual è attualmente la presenza sul mer-cato italiano del Maxity Elettrico?

“Nel nostro paese abbiamo cominciato re-centemente ad effettuare dei test con alcunioperatori logistici, nelle reali condizioni ope-rative, con una soluzione di trasporto realmen-te alternativa. I risultati sono positivi e confer-mano il potenziale della gamma elettrica. Adifferenza di altri paesi, come ad esempio laFrancia, dobbiamo purtroppo constatare come

in Italia la legislazione non favorisca l’intro-duzione del veicolo elettrico (nella fattispecieil nostro veicolo ha una MTT di 45 quintali).Oltralpe il peso delle batterie viene neutraliz-zato in modo da mantenere la massa totale aterra del veicolo entro i 35 quintali, guidabilecon patente B, mentre in Italia queste tipologiedi veicoli possono essere guidati solo con pa-tente C, con tutte le problematiche connesse”.

Qual è l’importanza che hanno oggi lamotorizzazione elettrica e in generale lepropulsioni alternative nella strategia dimercato di Renault Trucks in Italia?

“In Renault Trucks ci impegniamo a fondonello sviluppo di un trasporto sostenibile consoluzioni a tutto campo, dalla gestione telema-tica dei mezzi alla riduzione dei consumi dicarburante. Per quanto riguarda i motori ali-

mentati da energie alternative, da qualcheanno contiamo su una gamma completa di vei-coli, denominata Clean Tech; un mix di pro-dotti che, in funzione della tipologia di tra-sporto, prevede diverse soluzioni energetiche:elettrico, metano e ibrido. Le richieste perqueste tipologie di prodotti sono gestite caseby case”.

Come si articola e quali sono gli elementidi riferimento della proposta del MaxityElettrico a un potenziale cliente?

“Il veicolo elettrico è più di un veicolo, èuna soluzione di trasporto. Ciò presuppone unforte coinvolgimento dei nostri tecnici con ilpotenziale cliente per definire la proposta piùidonea. Dalle nostre esperienze il cliente deverivedere la gestione del trasporto specifico, siain termini di gestione del personale che di lo-

gistica. Un veicolo elettrico, infatti, può ope-rare in condizioni particolari sia in funzionedella propria autonomia, sia grazie alla silen-ziosità che ne permette l’utilizzo in qualsiasiorario del giorno”.

INTERVISTA AL DIRETTORE MARKETING E COMUNICAZIONE DI RENAULT TRUCKS ITALIA

STERZA: “I POSITIVI RISULTATI DEI TEST CONFERMANO IL POTENZIALE DELLA GAMMA ELETTRICA”

I Maxity Elettrici in dotazione della francese Greenway Services, impegnata a coniugare rispetto per l’ambiente e qualità del servizio.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 7

MAX CAMPANELLASTOCCARDA

Con una quota di mercatodel 23 per cento, Mercedes-Benz Actros è attualmenteleader di mercato in Europanel segmento dei veicoli pe-santi con peso totale a terraammesso da 16 t in su. InGermania conduce con unaquota di mercato intorno al40 per cento. Le ragionidella sua grande popolaritàtra i proprietari di attività ditrasporto sono la straordina-ria efficienza economica el’alto livello di sicurezza.

I dati relativi al consumoda soli sono più che convin-centi: Actros con la tecnolo-gia di scarico Euro 6 utiliz-za fino al cinque per centoin meno di carburante ri-spetto al modello preceden-te Euro 5. In combinazionecon il sistema di controllo dicrociera predittivo anticipa-torio Powertrain Control(PPC), i risparmi di carbu-rante possono essere poten-ziati di un ulteriore cinqueper cento.

Actros dimostra questedoti in maniera ancora piùconvincente nel confrontocon i suoi diretti rivali. Incirca 750 prove di confron-to-carburante in varie flottee in “uso reale della vita” onthe road - definito dagli or-ganizzatori Duel Fuel - hadimostrato un vantaggio intermini di consumo di oltrel’undici per cento in media.

E Mercedes-Benz Actros havinto più del 90 per cento ditutti i duelli.

Il più recente esempio ar -riva da Soest, nei pressi diDortmund: alla MeibergTransport, un Actros 1845LS (Euro 6) è stato contrap-posto a un veicolo concor-rente paragonabile Euro 5,

del quale si è accollato i la-vori di trasporto per due set-timane. “Non eravamo inte-ressati - ha spiegato DirkMeiberg, titolare dell’azien-da - alle immagini che sitrovano sui depliant: abbia-mo voluto testare Mercedesnelle operazioni di ognigiorno e scoprire che cosa

potrebbe fare rispetto ai no-stri trattori attuali, chehanno complessivamentevalori di consumo medio di29,5 l/100 km”. Non era unasfida facile per l’Actros,visto che il consumo per ilmiglior camion della flottaera significativamente infe-riore rispetto al dato medio:

il consumo di carburante delveicolo riferimento era paria 26,9 l/100 km. E questo èstato il dato che Actros hadovuto battere in due setti-mane di duello.

Nel “duello carburante”messo in scena per la com-pagnia di trasporti Meiberg,l’Actros 1845 LS, guidato

per 4972,7 chilometri, du-rante il periodo di prova haregistrato un consumo me -dio di 25,0 litri per 100 km.Questo significa che il be-neficio in termini di consu-mo di carburante rispetto alcamion concorrente Euro 5è pari a 1,9 l/100 km, ovve-ro al sette per cento. Nelcaso di un chilometraggioannuo di 120mila km, que-sto si traduce in un rispar-mio di 2.280 litri di carbu-rante e sei tonnellate diCO2.

Le stesse regole valgonoper la messa in scena di unaltro duello: il pilota dellaflotta in questione riceveun’istruzione accurata ed èinizialmente accompagnatoda un istruttore professioni-sta o da un membro espertodel personale di vendita diMercedes-Benz. Poi svolgeil proprio lavoro abitualecon l’Actros per due setti-mane, supportato dal servi-zio telematico FleetBoard.

I veicoli Mercedes-Benzper i duelli di carburantehanno una configurazioneidentica: i veicoli sono perla maggior parte dotati diuna cabina StreamSpace,PPC e FleetBoard. Marcatu-re adesive identificano chia-ramente i veicoli interessati.

Oggi, 90 camion Actrossono sulla strada in 22 paesie partecipano al Duel Fuel,un’iniziativa avviata daMercedes-Benz Olanda dueanni fa.

L’AMMIRAGLIA DELLA STELLA DIMOSTRA LE SUE CREDENZIALI IN FATTO DI

RISPARMIO SUI CONSUMI. IN MEDIA, PERFORMANCE MIGLIORI DI OLTRE

L’UNDICI PER CENTO RISPETTO AI VEICOLI CONCORRENTI. LE PROVE DI

CONFRONTO SONO STATE EFFETTUATE IN 22 PAESI EUROPEI. IL FATTORE DI

SUCCESSO: UNA MAGGIORE ECONOMIA GRAZIE A PREDICTIVE POWERTRAIN

CONTROL (PPC) E FLEETBOARD CHE FANNO RISPARMIARE SUL GASOLIO.

L’Actros 1845 LS per la società di trasportiMeiberg è stato impegnato anche in un’al-

tra missione per due settimane, trainando un se-mirimorchio refrigerato, contenente 33 pallet discatole di carne fresca, tutti i giorni da Heili-genstadt a Dortmund. Il primo giorno all’auti-sta è stata fornita una formazione completa delveicolo. Egli è stato introdotto alla modalitàeconomica del sistema di trasmissione automa-tica PowerShift Mercedes 3, che equipaggia diserie l’ammiraglia della Stella. Il sistema dicontrollo di crociera predittivo anticipatorioPowertrain Control (PPC) è stata un’altra novi-tà per il conducente. Poiché il PPC non solo co-nosce la topografia del percorso, ma anche ilpeso preciso del veicolo e la gamma di velocitàselezionate nel controllo di crociera, può calco-

lare la marcia ottimale più veloce di qualsiasidriver e attuare i cambi marcia esattamente almomento giusto.

Il servizio telematico FleetBoard molto rapi-damente ha stabilito quanto il driver Meibergabbia guidato economicamente l’Actros 1845LS. Per fare questo, una vasta gamma di datidel veicolo sono stati registrati: fasi di accelera-zione e frenata, campi di velocità e cambiodelle marce.

Fabian Eisenhauer, consulente della Forma-zione Professionale & Consulting Team per laGermania, ha valutato i dati ogni giorno pressolo stabilimento di Wörth. Secondo i suoi calco-li, la mappatura degli ingranaggi impegnati in-dicano che il cambiamento delle marce era eco-nomico nel 96,6 per cento dei casi. Eisenhauer

era corrispondentemente soddisfatto delle per-formance del driver: “L’uomo al volante è unvero professionista: sulla scala di valutazioneFleetBoard, che va da 1 a 10, ha se gnato 9,67punti”. Anche il driver è consapevole di questopunteggio. Questo perché le informazioni com-plete e dettagliate FleetBoard sono disponibilial conducente attraverso un display a bordo o, aseconda delle preferenze, aggregati in un perio-do di tempo più lun go, relative solo all’ultimoviaggio effettuato ecc. Questo non solo dà alconducente il punteggio per il suo stile diguida, ma consente a tutti i dati del veicolo diessere richiamati e dà consigli su come realiz-zare uno stile di guida ancora più economico.

Fabian Eisenhauer è stato consulente percinque anni; prima di questo ha lavorato come

trainer. Quindi conosce il business molto benee sa che il numero di buoni driver sta dimi-nuendo, parallelamente al fatto che diminuisceil numero di driver in generale. Ecco perché stadiventando sempre più importante che la tecno-logia dei veicoli richieda meno sforzo ai piloti,in particolare per ottenere sicurezza e efficienzaeconomica.

La prova che i progettisti Mercedes-Benzhanno dotato l’Actros con questi fattori di suc-cesso può essere vista in 13 “angeli custodi” abordo, che includono il controllo di prossimitàAssist, il controllo di stabilità Assist (ESP) e isistemi Lane Keeping Assist, così come l’Acti-ve Brake Assist 3 che può autonomamente av-viare una frenata di emergenza di fronte a dueostacoli in movimento o stazionari.

MERCEDES POWERSHIFT 3 E PPC MONTATI PER LA PRIMA VOLTA

L’AUTISTA MEIBERG VALUTA COME “MOLTO BUONO” IL SISTEMA FLEETBOARD

MERCEDES-BENZ

Nel duello carburante Actros vince ancora

È del 23 per cento la quota di mercato di Actros, attualmente leader in Europa nel segmento dei pesanti sa 16 tonnellate in su.

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LC3 ha aperto un nuovo deposito a temperaturacontrollata nei pressi del casello autostradale di

Piacenza Sud. La struttura è operativa dallo scorso1° dicembre. Una scelta che LC3 ha fatto per sup-portare adeguatamente ogni fase operativa dei pro-pri clienti che in questo caso possono consolidare iltrattamento delle proprie merci fresche. Il deposito,ubicato in via Toscana 25, si trova in una posizionecentrale e facilmente raggiungibile, all’incrocio tra

le due principali direttrici Sud-Nord ed Est-Ovest,nelle vicinanze del centro intermodale di Piacenza,sulla direttrice ferroviaria verso il Nord Europa.Piacenza è del resto uno snodo importantissimo peri trasporti, visto che qui si intersecano le autostradeA1 (Milano-Napoli) e A2 (Torino-Piacenza-Bre-scia). Un investimento da parte di LC3 che rientrain pieno nella strategia aziendale di LC3 che lavoraper garantire al cliente un servizio di qualità. Anche

per questo il Gruppo è caratterizzato da un’elevatavocazione all’espansione territoriale. LC3 ha sedi intutta Italia - Genova, Ancona, Gubbio (Pg), Raven-na, Aprilia (Lt), Corciano (Pg) e Pontedera (Pi) -una piattaforma logistica a Guardamiglio (Lo) e au-toparchi a Massa Lombarda (Ra) e Molfetta (Ba).L’azienda inoltre punta ormai da tempo con deter-minazione alla sostenibilità ambientale; scelta chel’ha portata a essere la prima, e finora l’unica in Ita-lia, a disporre di automezzi a metano liquido. Nel2015 LC3 conterà nella flotta altri 50 veicoli ali-mentati a LNG.

LC3 INAUGURA A PIACENZA UN NUOVO DEPOSITO A TEMPERATURA CONTROLLATA

CLIENTI GARANTITI, MERCI SEMPRE FRESCHE

Pagina 8 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

GUIDO PRINAGUBBIO

Grande risultato messo a se gnoda Iveco: LC3, azienda lea dernel settore trasporti e logistica,ha confermato piena fiducia nelbrand italiano acquistando 50Stralis Hi-Way LNG Euro 6 apochi mesi di distanza dallamessa su strada dei primi 5 Stra-lis LNG alimentati a gas naturaleliquefatto. Un ulteriore step diimplementazione della gammaa limentata a gas naturale del -l’azienda umbra. I nuovi StralisHi-Way a metano vanno a incre-mentare l’operatività del la LC3,azienda specializzata nel settoredel trasporto merci a temperatu-ra controllata e portacontainer,da sempre impegnata nell’appli-cazione sui propri veicoli di so-luzioni tecnologiche alternativevolte alla riduzione del l’im pattoambientale. LC3 è stata infatti laprima azienda italiana ad acqui-stare e far cir colare gli StralisLNG sul territorio nazionale gra-zie al l’apertura della prima sta-zione Eni di gas naturale lique-fatto a Piacenza.

Gli Stralis Natural PowerLNG sono equipaggiati con mo-tore Cursor 8 CNG Euro 6 da330 cv, hanno un serbatoio crio-genico LNG da 510 litri e 4 ser-batoi CNG da 70 litri che per-mettono un’autonomia di oltre750 chilometri, consentendo cosìil loro impiego an che sullamedia e lunga percorrenza. Ivantaggi dell’utilizzo dei veicolialimentati a gas naturale sono

molteplici, sia dal punto di vistadella sostenibilità ambientaleche da quello della profittabilitàper i clienti. Sotto il profilo delleemissioni i motori alimentati agas naturale sono molto più eco-logici dei Diesel Euro 6: il gasnaturale è un combustibile deci-samente pulito grazie a emissio-ni di particolato inferiori del 95per cento rispetto al Diesel e diNOx ridotte del 35 per cento.

Inoltre, l’utilizzo di questiveicoli permette di ridurre leemissioni veicolari di CO2 dal10 per cento fi no al 100 percento in caso di utilizzo di bio-metano. Infine, la riduzione delrumore in media di 5 decibel ri-spetto alle versioni Diesel li ren-dono veicoli ideali per le missio-ni di raccolta rifiuti e di distribu-zione notturna. Sotto il profilodella sostenibilità economica, il

risparmio complessivo del TCO(Total Cost of Ownership), ilcosto totale di esercizio di unveicolo, è assicurato: il gas natu-rale ha un costo decisamente in-feriore rispetto al gasolio, con-sentendo una riduzione fino al40 per cento del costo del com-bustibile, che rappresenta lavoce più importante del TCO.

Iveco è leader europeo nelsettore dei veicoli alimentati agas naturale e, in particolare,sono oltre 200 i mezzi LNG giàattivi sui mercati europei, princi-palmente in Spagna e PaesiBassi, in cui l’infrastruttura è giàfortemente presente. Il costrutto-re torinese conferma così il pro-prio impegno per la mobilitàsempre più sostenibile, senza ri-nunciare allo sviluppo ma coniu-gandolo in modo responsabilecon la tutela dell’ambiente. Que-sta visione rispecchia la strategiaaziendale di Iveco che si impe-gna per offrire una gamma diveicoli all’avanguardia nel ri-spetto di standard ambientali, disicurezza ed efficienza e conte-nendo, al contempo, i costi ope-rativi dei veicoli.

LC3 SCEGLIE IVECO

L’azienda umbra a tutto gasL’OPERATORE CON SEDE A GUBBIO E FILIALI SPARSE SUL TERRITORIO ITALIANO HA CONFERMATO LA SUA FIDUCIA NEL BRAND IVECO

ACQUISTANDO CINQUANTA UNITÀ DELLA NUOVA GAMMA STRALIS LNG EURO 6, ALIMENTATI A GAS NATURALE LIQUEFATTO, A POCHI

MESI DI DISTANZA DALLA MESSA SU STRADA DEI PRIMI 5 STRALIS LNG. GLI STRALIS SONO EQUIPAGGIATI CON MOTORE CURSOR 8.

LC3 È OPERATIVA SUL MERCATO ITALIANO DAL 2009

LC3 opera nel settore dell’autotrasporto dal2009, quando è apparsa sul mercato italiano.

Grazie al parco veicoli di proprietà e alla profes-sionalità del personale operativo, LC3 riveste unaposizione di rilievo nell’attività della distribuzio-ne alimentare, essendosi specializzata nel settoredel trasporto merci a temperatura controllata, inparticolare quello dedicato alla Grande Distribu-zione Organizzata.

Attraverso le proprie strutture e le dotazionitecnologicamente avanzate, l’azienda con sedecentrale a Gubbio (Pg) è in grado di soddisfare le

diverse esigenze della propria clientela, con unapresenza capillare e giornaliera su tutto il territo-rio nazionale. LC3 è dal 2012 abilitata anche altrasporto di merci pericolose. La gestione delparco veicoli è ottimizzata attraverso una rete difiliali: alle nuove di Genova e Jesi (An), si ag-giungono quelle di Magione (Pg), Pontedera (Pi),Ravenna, Aprilia (Lt), Corciano (Pg) e Taranto,ognuna delle quali ha una propria flotta a disposi-zione, nonché la piattaforma logistica di Guarda-miglio (Lo) e gli autoparchi di Massa Lombarda(Ra) e Molfetta (Ba).

Negli ultimi anni il management LC3 ha osser-vato una crescente attenzione da parte della com-mittenza verso i cosiddetti “business sostenibili”,ovvero in grado di garantire livelli qualitativi ade-guati alle necessità e alle aspettative del mercato edi tutte le parti interessate, anche attraverso la ri-

duzione dell’impatto ambientale e dei rischi per lasicurezza dei lavoratori. Operando giornalmentenelle aree urbane e suburbane, LC3 ha quindi vo-luto concentrare la sua attenzione sulla problema-tica dell’inquinamento, impiegando veicoli abasso impatto ambientale. Particolare attenzione esignificativi risultati si sono riscontrati nell’utiliz-zo di automezzi alimentati a metano.

Nel 2011 è nata una collaborazione tra LC3 eIveco per lo sviluppo di veicoli completamentealimentati a gas naturale. Nello stesso anno, LC3ha sottoposto alla Regione Lombardia, che lo haapprovato, un progetto per la realizzazione di unimpianto di distribuzione di CNG e LNG nellazona di Piacenza, destinato alle flotte aziendali.Nel 2012 il progetto è stato condiviso con Eni,che ha dato inizio alla progettazione e realizzazio-ne dell’impianto.

ALIMENTARISOTTO CONTROLLO

Sinergie green crescono.Lidl Italia, Iveco e LC3,

insieme per la logistica eco-sostenibile, sono gli attoriprotagonisti di un importanteevento: il primo operatore inItalia nel settore della grandedistribuzione che si affida auna flotta di Iveco Stralis ali-mentati a gas naturale liquido(LNG). Lidl Italia, catena didistribuzione recentementepremiata con il prestigioso ri-conoscimento di “Insegnadell’anno 2014-2015” e cheoggi vanta una rete di oltre570 punti vendita distribuitisu tutto il territorio nazionale,ha deciso di puntare a una so-luzione tecnologica all’avan-guardia e alternativa, volta aridurre l’impatto ambientale:una flotta di 15 veicoli IvecoStralis alimentati a gas natu-rale.

In collaborazione conIveco e LC3, azienda specia-lizzata nel settore del traspor-to merci a temperatura con-

trollata, Lidl Italia usufruirànel bimestre gennaio-febbraio2015 della più grande flottadi veicoli da trasporto alimen-tati a LNG in Italia. Gli Stra-lis Natural Power LNG utiliz-zati dal vettore LC3 sonoequipaggiati con motore Cur-sor 8 CNG Euro 6 da 330 cv,hanno un serbatoio criogeni-co LNG da 510 litri e 4 serba-toi CNG da 70 litri che per-mettono un’autonomia dioltre 750 chilometri, consen-tendo così l’impiego anchesulla media e lunga percor-renza. Lidl, azienda multina-zionale operante nel settoredella grande distribuzione, faparte del Gruppo Schwarz,fondato nel 1973. Dopol’apertura dei primi puntivendita in Germania neglianni ’70 del secolo scorso e laforte crescita del decenniosuccessivo, a partire dai primianni ’90 Lidl ha iniziato lasua espansione in Europa.Lidl Italia Srl, fondata nel1991, ha sede direttiva ad Ar-cole (Vr). A oggi conta oltre570 punti vendita, più di10mila dipendenti e 10 centridistributivi dislocati su tutto ilterritorio italiano.

IVECO/LIDL ITALIA

Il metano dà una manoalla GDO

ANITA GIUDICA POSITIVAMENTE IL CALENDARIO 2015 SULLA CIRCOLAZIONE DEI TRUCK

La flessibilità sui divieti favorisce la produttività aziendaleUn primo passo per aumentare la produttività delle impresee per rilanciare l’economia italiana. Così Anita, l’Associa-zione nazionale che rappresenta le imprese di autotrasportomerci e logistica di Confindustria, giudica il nuovo Calen-dario dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti per il2015.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha resonoto il calendario dei divieti di circolazione dei mezzi pe-santi per l’anno in corso che prevede, tra l’altro, una ridu-zione complessiva di giornate/ore di divieto e l’introduzionea titolo sperimentale di una deroga per i veicoli adibiti aitrasporti combinati ferroviari e marittimi.

Un provvedimento sul quale Anita aveva chiesto un cam-

bio d’impostazione rispetto al passato, convinta che per farripartire l’economia italiana occorre aumentare la produtti-vità delle imprese, togliendo tutti quei lacci e lacciuoli chefrenano lo sviluppo del paese, confortata anche dalla man-canza di un nesso di causalità tra circolazione dei mezzi pe-santi e incidentalità, come emerso dalle ultime statistichesull’incidentalità.

“Con il calendario 2015 è stato compiuto un primo passoavanti che va in questa direzione - ha commentato il Presi-dente di Anita, Thomas Baumgartner - e diamo atto al Mini-stro Lupi di aver dato un segnale di cambiamento. Tuttaviacontinueremo a perseguire l’obiettivo di coniugare il valoredella sicurezza sulle strade con le esigenze di mobilità delle

merci, convinti che entrambe le esigenze possano conviveree contribuire allo sviluppo economico del Paese”.

L’Associazione ha da sempre evidenziato come una mag-giore flessibilità sui divieti di circolazione consenta di recu-perare margini di produttività e quindi di competitività neiconfronti degli altri paesi europei.

“Occorre poi sempre tenere a mente - ha aggiunto Baum-gartner - che gli Stati europei che hanno puntato sul traspor-to e sulla logistica come asset strategico, sono anche i paesinei quali non esistono divieti di circolazione, come avvienein Olanda, e il nostro impegno è quello di far sì che l’Italiaprenda sempre più coscienza delle potenzialità che il settorepuò esprimere per rilanciare la nostra economia”.

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In seguito alla consegna alla L.M.Lenzi Trasporti del primo veicolo

eccezionale con motorizzazioneEuro 6 in Italia, chiediamo a CinziaCaserotti, Direttore Vendite Italsca-nia di fare un bilancio del mercatoper quanto riguarda questa tipologiadi veicoli e tracciare un quadro degliobiettivi Italscania.

“Quello dei veicoli eccezionali -dice la dottoressa Caserotti - è dasempre un segmento di mercatoricco di soddisfazioni per il nostromarchio. Il potenziale di vendita intermini di meri volumi potrà non es-sere elevatissimo, ma senza dubbioquesti sono veicoli che sulla stradasi fanno notare anche e soprattuttoper le caratteristiche tecniche neces-sarie a svolgere adeguatamente gliimpegnativi trasporti a cui sonochiamati. L’importanza di queste ap-plicazioni è pertanto fondamentale

per chi co me noi mette performancee produttività al centro del -l’attenzione. Scania ha da 45 anniun argomento distintivo in questafascia di mercato, il propulsore V8,che si è guadagnato una fama indi-scussa in tal senso. Siamo rimastigli unici a scommettere su questaconfigurazione, e ciò è senza dubbiouna conferma che il nostro focussugli incarichi gravosi non vienemeno, ben sì se possibile si rafforza.La risposta del mercato, facendo unbilancio dell’ultimo anno, è stata piùche positiva, con un aumento delladomanda negli ultimi mesi e un con-senso crescente per il nostro prodot-to. Gli obiettivi per il futuro sonocertamente di confermare questotrend”.

Quali sono i frutti a livello dimercato italiano della strategia diScania di realizzare prodotti unici,

“su misura”, adeguati alle esigenzespecifiche di clienti come L.M.Lenzi? “Il sistema modulare Scania- continua Cinzia Caserotti - ci per-mette una notevole varietà di confi-gurazioni e di varianti, che, per ilcliente finale, si traducono nellapossibilità di trovare la risposta mi-gliore a esigenze specifiche. Glioperatori dei trasporti eccezionalihanno sempre le idee molto chiaresu quello che si aspettano dai veicolie per soddisfarli, oltre al prodotto, ènecessario innanzitutto avere unaforza vendita competente e in gene-rale un’organizzazione in grado disupportare il cliente dal primo ap-proccio, alla consegna del mezzo,l’allestimento e tutta la sua operati-vità. Questa è peraltro la nostra filo-sofia in ogni segmento di mercato”.

Al Direttore Vendite di Italscaniachiediamo anche di spiegarci il

ruolo dei contratti di assistenza e ingenerale delle soluzioni post-vendi-ta di Scania nel fidelizzare i clientidi settori specifici come quello incui opera la L.M. Lenzi Trasporti.“La fidelizzazione non è il raggiun-gimento del più ambizioso obiettivocommerciale - argomenta CinziaCaserotti - bensì il riconoscimentodella reciproca soddisfazione nelrapporto cliente-fornitore. Diversa-mente non potrebbe essere se oggila quasi totalità delle nostre vendite- parliamo veramente di quasi il 100per cento dei veicoli che consegnia-mo - sono accompagnati da un con-tratto di assistenza. Altre forme diservizio stanno prendendo piedesempre più, come il finanziamento,il fleet management e la formazionedegli autisti. Non vi è dubbio cheanche qui l’offerta deve essere “sumisura”, mirata all’applicazione

specifica, vista l’estrema variabilitàdelle esigenze. In ogni caso il nostroobiettivo è quello di raggiungere lamigliore economia operativa totale,il che presuppone di non fermarsialla vendita e alla manutenzione delmezzo, bensì conoscere e supportarea 360° il business del cliente”.

INTERVISTA

CINZIA CASEROTTI: “DA SEMPRE UN SEGMENTO DI MERCATO RICCO DI SODDISFAZIONI”

N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 9

FABIO BASILICOALTOPASCIO

Scania va di primato in prima-to, aggiungendo all’elenco laconsegna in Italia del pri moveicolo eccezionale con moto-rizzazione Euro 6. Protagoni-sti dell’evento la L.M. LenziTrasporti di Altopascio (Lu),la concessionaria Scania Ital-car di Lucca e naturalmente loScania R 580 LA8x4/4HNC,che va ad arricchire la flottadell’azienda toscana specializ-zata nel trasporto di macchinemovimento terra e impiantisti-ca industriale. La consegna delveicolo è stata effettuata pres-so la sede Italcar. La particolarità dello Scania R580 LA8x4/4HNC risiede nelpasso da 3.600 mm, una ve ra epropria anteprima per il mer-cato italiano. A questo si ag-giunge la scelta di utilizzareuna ralla scorrevole, a testimo-nianza delle elevate potenzia-lità dell’ingegneria Scania.Inoltre, viene dimostrata la va-lidità della modularità del si-stema Scania che permette diottenere un prodotto unico,adeguato alle specifiche esi-genze del cliente, mantenendointatta l’affidabilità e il com-fort tipici dei prodotti del Gri-fone. Un valore aggiunto sem-pre più apprezzato dal merca-to: ne sono esempio alcunedelle ultime realizzazioni Sca-nia di prodotti delicati, comequelli per il cava can tiere. Iveicoli che escono dalla fab-brica di Södertälje, oltre almarchio del Grifone che licontraddistingue, si caratteriz-zano quindi per il loro essererealizzati “su misura”.

A spingere il potente SerieR c’è un motore V8 Euro 6 da580 cv che anche a bassi regi-mi conserva una potenza ditraino superiore. E la coppiaconferma valori da record con2.950 Nm tra i 1.000 e i 1.350giri/min. Performance che simantengono inalterate, sia chesi tratti del trasporto di semiri-morchi entro i limiti di 44 ton-nellate che del traino di carichifino a 192 t. Un mez zo ecce-

zionale e accuratamente stu-diato. I carichi ven gono bendistribuiti lungo tutti i quattroassi e le ruote aiu tano in que-sto grazie alla scel ta di impie-gare pneumatici da 385/65R.Il veicolo, in ol tre, può giovarsidella ralla scorrevole sia perottimizzare ulteriormente ilcarico per asse sia per riusciread agganciare differenti tipo-logie di semirimorchi. I 700litri del serbatoio rappresenta-no una garanzia di massimaautonomia.

La L.M. Lenzi Trasportipuò quindi avvalersi di un vei -colo disegnato sulle sue speci-fiche necessità, guadagnando-ne in affidabilità e com fort, inlinea con il motto del l’aziendadi Altopascio: “Tra sportare,ma in modo eccezionale”. Be-nessere e com fort alla guidache si rafforza grazie a un alle-stimento top di gamma per laregina delle cabine Scania, laCR19 Topline. Ovvero quantoc’è di meglio per gli autistialle pre se con trasporti parti-colarmente impegnativi, comequel li eccezionali. La posta-zione di guida si avvale di se-dili Premium di color sabbia,marchiati dal Grifone e dal -l’er gonomia elevata. Internifunzionali che però non rinun-ciano all’eleganza e alla raf -finatezza, grazie anche agli in-serti decorativi in radica. Ilnuovissimo 580 cv entra così afar parte della famiglia L.M.Lenzi Trasporti, accanto aicinque Scania con differenticonfigurazioni assali già pre-senti nel parco mezzi del l’a -zienda: due 4x2, un 6x2, un6x4 e un 8x4 con differentipotenze, sempre spinti da pro-pulsori 8 cilindri con potenzeche variano da 500 a 580 ca-valli.

ITALSCANIA

Eccezionale... veramenteALLA L.M. LENZI TRASPORTI DI ALTOPASCIO (LU), AZIENDA SPECIALIZZATA NEL TRASPORTO DI MACCHINE MOVIMENTO TERRA E

IMPIANTISTICA INDUSTRIALE, È STATO CONSEGNATO UNO SCANIA R 580 LA8X4/4HNC, PRIMO VEICOLO ECCEZIONALE CON

MOTORIZZAZIONE EURO 6 DISPONIBILE IN ITALIA. UN PRODOTTO “SU MISURA” DEL CLIENTE E DEL SUO BUSINESS CHE DIMOSTRA

LA VALIDITÀ DELLA MODULARITÀ DEL SISTEMA SCANIA, A TOTALE BENEFICIO DELL’UTLIZZATORE FINALE.

Da sinistra, Giorgio Tettamanti, Key Account Italscania, Walter Ardenti, titolare concessionaria Italcar, Franco Fenoglio, Ad Italscania,Massimo Lenzi, Franco Ardenti, titolare concessionaria Italcar, Stefania Lenzi e Cinzia Caserotti, Direttore Vendite Italscania.

POTENZA, VERSATILITÀ ED EFFICIENZA

“Avevamo la necessità di un pro-dotto potente e al tempo stesso

versatile, in grado di adattarsi alle no-stre esigenze”. Così ha motivato lascelta del potente Scania R 580 8x4Euro 6 Massimo Lenzi, titolare in-sieme alla moglie Stefania della L.M.Lenzi Trasporti di Altopascio (Lu),azienda specializzata nel trasporto dimacchine movimento terra e impian-tistica industriale fondata da Lenzinel 1996. Il rapporto tra Lenzi e Sca-nia affonda le radici nel tempo, findall’acquisto del primo 141: “Inizial-mente -spiega Lenzi - scelsi Scaniaper l’estetica del veicolo, ma unavolta alla guida del mezzo ne ho ap-prezzate l’affidabilità e la flessibilità

di utilizzo, oltre all’assoluta conve-nienza d’esercizio. Inoltre, poiché ilnostro lavoro ci porta a percorrere le

strade di tutta Europa, l’assistenza ca-pillare e qualificata della rete è pernoi un plus, perché ovunque ci si affi-di a un’officina Scania si è certi che ilproblema verrà risolto”.

Non è un caso dunque che, permantenere sempre elevata l’efficienzadei propri mezzi, la L.M. Lenzi Tra-sporti abbia sottoscritto i contratti diassistenza Scania: “Trovo molto con-venienti i contratti di manutenzione eriparazione - conferma il titolare -perché l’investimento iniziale con-sente di poter usufruire di tutte le ga-ranzie aggiuntive”. Sono diversi gliambiti operativi dell’azienda toscana:dai trasporti eccezionali di macchineoperatrici, macchinari di grandi di-

mensioni, impianti industriali, oltre aiservizi di sollevamento con gru, aitrasporti normali/centinati in Italia enel resto d’Europa, passando dallepratiche doganali con i principaliporti italiani e l’organizzazione dispedizioni marittime con possibilitàdi deposito doganale sul porto di Li-vorno. La L.M. Lenzi effettua anchelo smontaggio di macchine operatriciper renderle idonee al trasporto e ilsuccessivo rimontaggio delle stesse adestinazione. Presso la sede di Alto-pascio, in località Fabbri 11/b, laL.M. Lenzi Trasporti ha un depositodi circa 10mila mq per lo stoccaggiodi macchinari e attrezzature in attesadi successivo imbarco o spedizione.

LE TRE PAROLE CHIAVE DEL CORE BUSINESS L.M. LENZI TRASPORTI

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Pagina 10 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

GIANCARLO TOSCANOGÖTEBORG

Allison Transmission ricevedirettamente dai clienti i pare-ri positivi sulle performancedelle sue trasmissioni auto-matiche. È il caso della Drott-ningholms Entreprenad, im-presa di trasporti di medie di-mensioni che opera a Stoccol-ma, una città dal traffico deci-samente intenso. La flotta di10 autocarri comprende unVolvo e nove Scania, sette deiquali allestiti con le trasmis-sioni completamente automa-tiche Allison. Il proprietario eCeo Peter Faerden spiega cheDrottningholms Entreprenadha acquistato il suo primo

veicolo con trasmissioni Alli-son nove anni fa e nell’aprile2014 lo ha affiancato con trenuovi Scania Euro 6 G4906x2x4 da 360 kW/490 cv e2.500 Nm di coppia con tra-smissioni completamente au-tomatiche Allison Serie 4000.Due dei nuovi autocarri sonoallestiti con gru posteriori evengono utilizzati per il tra-sporto cantieristico. “Abbia-mo sempre ascoltato l’opinio-ne dei nostri autisti, e per

questo motivo abbiamo ri-chiesto le trasmissioni auto-matiche Allison. Considerarei loro bisogni ha eliminatoquasi completamente i fre-quenti avvicendamenti nelpersonale. Gli autisti apprez-zano il fatto di non doversipiù preoccupare dei cambimarcia manuali, che potevanoavere delle ripercussioni sullaloro salute e creare rischi perla catena cinematica”, raccon-ta Faerden. Sempre secondo

il titolare dell’impresa svede-se, quando la DrottningholmsEntreprenad sostituirà i re-stanti veicoli in flotta, i nuovimezzi saranno sicuramenteallestiti con trasmissioni com-pletamente automatiche Alli-son.

“Non vedo motivo per gui-dare trasmissioni di altro tipoin una città così trafficata.L’investimento iniziale è su-periore, ma è più che com-pensato dalla longevità della

catena cinematica, dai costi dimanutenzione inferiori e dallariduzione dei periodi di inatti-vità del veicolo”. L’affidabili-tà è un fattore critico per leaziende di trasporto: “Nonpossiamo lavorare se i ca-mion non funzionano - ag-giunge Peter Faerden - e nonricordo di aver mai avuto pro-blemi con le trasmissioni Al-lison negli ultimi nove anni”.

Allison Transmission è ilprincipale costruttore mon-diale di trasmissioni comple-tamente automatiche per vei-coli commerciali medi e pe-santi, veicoli tattici militarimedi e pesanti per le forze ar-mate statunitensi e sistemi apropulsione ibrida per auto-bus urbani. Le trasmissioniAllison sono impiegate in nu-merose applicazioni: veicolistradali (per distribuzione,raccolta rifiuti, movimento

terra, emergenza e antincen-dio), autobus (principalmenteurbani e scuolabus), camper,attrezzature fuoristrada ecava-cantiere (principalmenteper il settore energetico e mi-nerario) e veicoli militari(gommati e cingolati). Fonda-ta nel 1915, Allison ha sedeprincipale a Indianapolis, inIndiana (Usa), e un organicodi circa 2.700 dipendenti.Presente in oltre 80 paesi, Al-lison ha sedi regionali in O -landa, Cina e Brasile e stabili-menti produttivi negli StatiUniti, in Ungheria e in India.Allison dispone inoltre di unarete di 1.400 distributori indi-pendenti e concessionari di-slocati in tutto il mon do.

Nuovo Iveco Daily vinceanche in solidarietà. Una

cifra record è stata raggiuntadalla messa all’asta di un fur-gone della rinnovata gammadel campione dei leggeri Ive -co, brandizzato con il logoTe lethon e CharityStars conspe ciale livrea dedicata a“L’I talia che vince”. Oltre50mi la euro sono stati donatialla Fondazione Telethon, im-pegnata dal 1990 a finanziaree sviluppare la ricerca scienti-fica sulle malattie genetiche.Zampieri Holding di FianoRo mano, azienda cliente Ive -co con una pluriennale espe-rienza nel campo dei trasportie della logistica e una flotta dioltre 200 veicoli, si è aggiudi-cata l’asta per un totale di50.150 euro. Pierre Lahutte,Iveco Brand President, hacommentato: “Siamo moltoorgogliosi della cifra raggiun-ta: siamo riusciti a superare laquota di 50mila euro, che sivanno a sommare ai 60milaeuro che CNH Industrial e i

suoi brand hanno donato aTelethon. Desidero ringrazia-re espressamente GiancarloZampieri, che si è aggiudica-to l’asta con un grande gestodi solidarietà. Ancora unavol ta il Nuovo Daily, eletto‘International Van of the Year2015’, è testimone di un’Ita-lia che vince – proprio comerecita il claim della campagnapubblicitaria - e, in questa oc-casione, di un’Italia che vincecon il cuore. Siamo fieri chesia il nostro Nuovo Daily, ilcui nome significa proprio‘ogni giorno’ come l’hashtagche ha caratterizzato que-st’anno la maratona televisivadi Telethon, a portare questomessaggio di generosità versochi ogni giorno lotta per unfuturo migliore”. Il veicolo èun modello 35S13V, in ver-sione furgone. Il suo vano dicarico ha una volumetria di10,8 mc ed è dotato di motoreF1A da 2.300 cc da 126 cv.

Il Nuovo Daily, la terza ge-nerazione del veicolo com-merciale leggero di Iveco, èstato recentemente eletto “In-ternational Van of the Year2015” da una giuria compostada 23 giornalisti delle più im-portanti riviste specializzateeuropee. Come ha commenta-to il Presidente della Giuria“Van of the Year”, JarlathSweeney: “Nell’edizione piùcompetitiva di sempre il nuo -vo Iveco Daily è stata la pri -ma scelta dei 23 membri dellaGiuria, in rappresentanza del -le più prestigiose testate spe-cializzate in veicoli commer-ciali in Europa e Russia”.Dal la sua costituzione, Fon-dazione Telethon, una delleprincipali charity biomedicheitaliane, ha investito in ricer-ca oltre 420 milioni di euro,ha finanziato 2.532 progetticon 1.547 ricercatori coinvol-ti e 450 malattie studiate.Gra zie a Telethon sono statemes se a punto terapie per al-cune malattie rare prima con-siderate incurabili.

IVECO

Asta recordper il Dailydi Telethon

L’AZIENDA DI TRASPORTI SVEDESE DROTTNINGHOLMS ENTREPRENAD

CONFERMA LE TRASMISSIONI COMPLETAMENTE AUTOMATICHE ALLISON COME

SCELTA D’ELEZIONE. TRE NUOVI SCANIA G490 6X2X4 EQUIPAGGIATI CON LE

UNITÀ ALLISON SERIE 4000 SONO ENTRATI A FAR PARTE DELLA FLOTTA.

VALENTINA MASSASTRASBURGO

Grande l’opportunità che èsta ta offerta a CNH Industriale al suo brand Iveco. A fine2014, Pierre Lahutte, IvecoBrand President, è stato ospi-te al Parlamento europeo chelo ha chiamato a intervenireal l’apertura dell’evento GasVisually, evento fieristico chesi è tenuto a Strasburgo nel -l’am bito della Gas Week2014. Lo scopo della fiera èsta to illustrare i possibili usidel gas nei diversi settori e ivantaggi concreti che offre al -l’U nione Europea in terminidi competitività, sicurezza difor nitura ed emissioni ridotte.

CNH Industrial ha dunqueavuto la preziosa opportunitàdi presentare i suoi successinel campo dei veicoli com-merciali alimentati a gas na-turale di fronte ai membridel l’assemblea continentale.Un’occasione unica, visto chea Strasburgo CNH Industrialera l’unica del settore presen-

te all’evento. A rappresentareCNH Industrial è stato il nu-mero di Iveco. Nel suo di-scorso di apertura all’inaugu-razione dell’evento, PierreLa hutte ha ribadito l’impor-tanza del gas naturale e la ne-cessità di promuoverne l’ado-zione su ampia scala nel set-tore dei trasporti. In particola-re, Lahutte ha parlato dellastra tegia di CNH Industrial

per le tecnologie a trazioneal ternativa: “Per ottenere ri-sultati concreti - ha dichiaratoil Brand President di Iveco - ènecessario che l’Europa for-nisca stabilità e fiducia a chiin veste nel settore del gas na-turale, ma anche a chi già uti-lizza questi veicoli. Una te-matica che è stata affrontataan che durante il recente G20a Brisbane, occasione in cui è

stato approvato il ‘G20 E ner -gy Efficiency Action Plan’,con l’obiettivo principale disviluppare una cooperazionemultilaterale nel campo del -l’ef ficienza energetica. Talepiano d’azione confermal’im pegno delle più avanzateeconomie mondiali ad au-mentare strategicamente lafor nitura e l’utilizzo di bio-combustibili e di gas naturaleal fine di ridurre l’impattoam bientale dei veicoli pesan-ti”.

CNH Industrial è leadereuropeo nel campo delle tec-nologie a gas naturale permo tori e veicoli commerciali.FPT Industrial, marchio di ri-ferimento nel segmento deisi stemi di trasmissione, è unodei principali esponenti glo-bali nello sviluppo e nellaproduzione di motori a gasnaturale per veicoli su stradae off road, per applicazionimarittime e di produzioneenergetica.

Grazie alla tecnologia FPTIndustrial, anche i marchi

Iveco e Iveco Bus del GruppoCNH vantano nella propriagamma una linea di veicoli agas naturale. In tema di tra-zioni alternative, Iveco e Ive -co Bus confermano il proprioruolo di punta nel settore delgas naturale con una gammacompleta di veicoli commer-ciali leggeri, medi, pesanti eautobus per un totale di oltre12mila unità consegnate, dicui solo 2mila nel corso del2013. E mentre Iveco e IvecoBus continuano a dare provadi un evidente successo inEu ropa, la tecnologia “madein FTP” di utilizzo di combu-stibile alternativo nel settoredel trasporto pubblico sta ri-scontrando una crescita posi-tiva a livello internazionale.

A Pechino, da più di diecian ni, FPT Industrial forniscemotori CNG eco-compatibilialla società di trasporto pub-blico Beijing Public TransportHoldings; nel 2013, in oltre.FTP ha consegnato 350 moto-ri Cursor 8 CNG e 850 NEF 6CNG destinati a una nuo vaflotta di 1.200 autobus. Nel2014, poi, a Baku, capitaledell’Azerbaigian, è stato fir-mato con Iveco Bus un accor-do del valore di circa 50 mi-lioni di euro per la fornitura di151 autobus Crealis, con mo-tori CNG a gas naturale com -presso, in vista della pri maedizione dei Giochi Pan eu -ropei che si terranno proprio aBaku nel prossimo giugno.

Oltre ai carburanti CNG eLNG, CNH Industrial sta in -vestendo anche nella promo-zione del biometano che sod-disfa le disposizioni della Di-rettiva europea 2009/28/CEsulla promozione dell’usodel l’energia da fonti rinnova-bili.

IVECO

Pierre Lahutte promuove il metano al Parlamento europeo

IL BRAND PRESIDENT DI IVECO È STATO OSPITE AL PARLAMENTO EUROPEO CHE LO HA CHIAMATO A

INTERVENIRE ALL’APERTURA DELL’EVENTO GAS VISUALLY, EVENTO FIERISTICO CHE SI TIENE A

STRASBURGO NELL’AMBITO DELLA GAS WEEK 2014. AL CENTRO DELL’INTERVENTO DEL NUMERO UNO DI

IVECO L’IMPORTANZA DEL GAS NATURALE NEL PROMUOVERE LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE

DEI VEICOLI PESANTI.

ALLISON TRANSMISSION

Piena fiducia nell’automatico

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 11

MAX CAMPANELLAPERO

Era il 12 dicembre 1974 quan do ini-ziava una storia di persone ed emo-zioni. Quel giorno la stampa specia-lizzata veniva invitata a partecipare,nel la sede di Arluno (alle por te diMilano) di Savitalia Lu po, al “rice-vimento” organizzato per il lanciocommerciale del marchio Saviem inItalia. “Abbiamo trovato nel nostroarchivio - dichiara con una puntad’orgoglio Stefano Ciccone, dal2012 Amministratore Unico di Re-nault Trucks Italia - l’invito speditoalla stampa per la conferenza, abbia-mo trovato anche ritagli di rivisteche davano notizia dell’evento: avertrovato queste tracce di storia pernoi è un orgoglio, grazie a tali testi-monianze possiamo dimostrare cheda 40 anni in Italia, pur sotto diverseforme e diversi no mi, noi ci siamo”.

Nel 1974 è nata la storia di Re-nault Trucks Italia ma il 2014 appe-na passato per Stefano Ciccone deveessere ricordato anche per un altroim portante evento per la Losanga,che ha ottenuto il prestigioso ricono-scimento International Truck Of TheYear 2015 per il gioiello della nuo vagamma: Renault Trucks T. “I pro-fondi cambiamenti e le evoluzionidei prodotti - prosegue Ciccone -stanno cominciando a dare i risultatispe rati. Intanto questo riconosci-mento rappresenta un ottimo bigliet-to da visita con o gni cliente, i tra-sportatori apprezzano l’autorevolez-za di un riconoscimento che arriva24 anni dopo l’ultimo premio asse-gnato e segna certamente un cambiodi passo. Un cambio di passo che sista riflettendo anche nelle vendite enel gradimento della clientela”.

Ma con qua li numeri si chiude il2014, l’anno del qua rantesimo anni-versario, per Renault Trucks Italia?“Diciamo pure - afferma StefanoCiccone che per sua natura è il clas-sico manager senza peli sulla lingua- che ci siamo annoiati di piangerciaddosso, per cui non voglio daremessaggi negativi. Ma anche volen-do l’anno scorso per come è andatoper Renault Trucks non si trovereb-bero grandi note negative: il mercato

passa da un provvisorio di 10milaunità a fine novembre a un dato di9.700 unità immatricolate sopra le 6t, quindi c’è da registrare un ulterio-re calo del 3 per cento. Questo èl’unico dato che non ci lascia troppoconvinti: sia mo cercando insieme atutte le altre Case di fare un po’ dipressione sugli enti governativi af-finché si proceda in maniera adegua-ta a una defiscalizzazione del tra-sporto, soprattutto per quanto riguar-da il prodotto italiano, visto che inumeri dell’export sono i soli a nondimostrare alcun calo. Se non si pro-cede ad una defiscalizzazione delprodotto in uscita dall’Italia da que-sta cri si non si può uscire: nel 2015questo è uno dei propositi principali.Quanto a Renault Trucks, guadagnal’1,4 per cento di quota di mercatosul segmento sopra le 6 t”.

A seguire Stefano Ciccone analiz-za l’andamento del mer cato sopra le16 t, quello che soffre in maniera piùaccentuata. “La previsione di imma-tricolato in chiusura del 2014 - pro-segue il numero uno della Losanga

in Italia - si attesta sulle 9.200 unità,ci fre non lusinghiere che rappresen-tano un terzo rispetto al la Francia eun quarto rispetto alla Gran Breta-gna, metà della Spagna e della Polo-nia. In realtà ci consola l’ipotesi,suffragata da qualche dato, che iltraffico è in controtendenza rispettoalle immatricolazioni: i nostri con -cessionari e le nostre vendite direttevendono di più di questa cifra poi-ché parte dei veicoli vengono poiimmatricolati all’estero. A ognimodo la nostra quota di mercato sa ledal 6,3 del 2013 a una previsionedell’8,2 per cento, ovvero stimiamoun 1,9 per cen to di recupero rispettoal 2013 che era stato un anno inter-locutorio”.

Nel 2013 Renault Trucks ha infattideciso di rivoluzionare completa-mente la sua gam ma da distribuzio-ne. “A vendo deciso di cambiare ilnostro modello distributivo - ha spie-gato Ciccone - l’input a concessiona-ri e venditori era di non fare assolu-tamente stock ma vendere solo su or-dine del cliente finale, ciò an che per

dare una mano alla no stra rete, pernon gravare i dealer di costi operativimolto alti. Siamo quindi contenti delrisultato finale che sfiora il 2 percento di recupero: sia mo entrati nel2014 praticamente a stock zero e conla nuo va gamma non ancora in fa sedi pieno regime della pro duzione. Undato di cui vado particolarmente or-goglioso è che se si scorpora l’im -matricolazione dei veicoli Euro 5 daiveicoli Euro 6, quin di si va a vederetutti gli ordini effettuati dai clientinel 2014 o fine 2013, quindi al nettodei 1.500-1.600 veicoli che altri pro-duttori avevano in stock, sugli Euro6 abbiamo un 9,6 per cento di quotadi mercato che si avvicina mol -tissimo al 10 per cento che ci erava-mo prefissati e che appunto soffredei primi due o tre mesi di produzio-ne. Sia mo entrati con lentezza eusciamo ad alta velocità, ciò che fapensare che il marchio gode di otti-ma salute e i risultati del nuovo pro-dotto sono molto lusinghieri”.

Stefano Ciccone ha poi focalizza-

to l’attenzione sui dati relativi al-l’usato, ovvero sulle vendite di quel-lo che alla Losanga chiamano Dipar-timento Renault Trucks Selection.“Sui risultati ottenuti - precisa il ma-nager - non posso che e spri mere ilmio più grande ap prezzamento:negli scorsi due anni la divisione de-dicata ha sostanzialmente centratotutti gli obiettivi prefissati, che eranoquelli di avere un dipartimentodell’usato che pro ducesse utili equanto me no non facesse registrareperdite. Per Renault Trucks l’u satonon è un centro di profitto, ma unadivisione che ser ve a tenere il polsodella tendenza del mercato: aveva-

mo bisogno di dare una nuova im -magine ai nostri veicoli u sati e alza-re in maniera consistente il valoreresiduo per diminuire il delta deltotal cost of ownership”.

A proposito di riduzione dei costid’esercizio, visto che i consumi dicar burante rappresentano la voce piùcomprimibile e quin di quelli più im-portanti su cui operare, Stefano Cic-cone ha sottolineato l’importanzadell’Optifuel Challenge, la sfida in-ternazionale che premia i miglioriautisti leader in minori consumi.“Anche nel 2014 - ha concluso Cic-cone - abbiamo continuato la forma-zione con l’Optifuel Training estesaa più aziende e soprattutto estesa aclienti che hanno acquistato un vei-colo della nuo va gamma. E abbiamocontinuato a promuovere versol’estero la qualità del nostro pro-gramma Optifuel attraverso l’Opti-fuel Challenge: abbiamo organizzatouna competizione a livello nazionalecon quattro selezioni, tappe di sele-zioni in diverse parti d’I ta lia, co-prendo l’Italia intera partendo da Si-cilia al Nord; abbiamo coinvolto 130autisti provenienti dalle diverse areed’Italia più o meno corrispondentiad altrettante aziende, clienti e nonsolo. Alla fine di questi quattroeventi abbiamo selezionato i due mi-gliori classificati per ogni evento eidentificato gli otto finalisti. Abbia-mo organizzato la finale nel Senesee tra i primi otto abbiamo trovato imigliori due, che si sono qualificatiper la finale di Nizza dello scorsonovembre: Ion Ciobanu e RanieroCorazza. Nella classifica europeadella finale dell’Optifuel ChallengeCorazza ha sfiorato per un pelo ilpodio e si è aggiudicato la medagliadi legno che va benissimo, cosìcome dà soddisfazione il decimoposto di Cio banu: a livello di nazio-ne ancora una volta l’Italia confermal’alta qualità dei propri finalisti inconfronto ad altre nazioni. OptifuelChallenge per noi è diventato un ap-puntamento fisso e sicuramente nel2015 questo evento avrà anche unafinale europea. Per quanto riguardale tappe italiane quest’anno la sfidasi svolgerà tra aprile e maggio e lafinale sarà alla fine di luglio”.

Stefano Ciccone fa il punto dell’attività di Renault Trucks Italia al traguardo dei quarant’anni

“RIPARTIAMO ANCORA PIÙ FORTI”“CHE NOIA PIANGERSI ADDOSSO!” L’INVITO DEL NUMERO UNO DI RENAULT TRUCKS ITALIA, CHE ANALIZZA NEL DETTAGLIO I DATI RELATIVI

ALL’ANNO APPENA PASSATO. “L’ULTERIORE CALO DEL 3 PER CENTO NEL SEGMENTO SOPRA LE 6 T DEVE CONVINCERE SULL’URGENZA

DI UNA DEFISCALIZZAZIONE DEL TRASPORTO. SE SI SCORPORA L’IMMATRICOLAZIONE DEI VEICOLI EURO 5, NEGLI EURO 6 ABBIAMO IL 9,6 PER CENTO

DI QUOTA DI MERCATO CHE SI AVVICINA MOLTISSIMO AL 10 PER CENTO CHE RAPPRESENTA IL NOSTRO OBIETTIVO”.

Stefano Ciccone, Amministratore Unico di Renault Trucks Italia

La nuova gamma T per la lunga distanza, presentata nel 2013, rappresentata lo stato dell’arte dell’offerta attuale Renault Trucks, che festeggia i quarant’anni di presenza sul mercato italiano.

SPECIALE RENAULT TRUCKS

ANCHE NEL 2014 ÈCONTINUATA L’ATTIVITÀ DI

FORMAZIONE CON

L’OPTIFUEL TRAINING,SEMPRE PIÙ APPREZZATA

DAI NOSTRI CLIENTI.

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Pagina 12 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

FABIO BASILICOPERO

“Il 12 dicembre 1974 abbiamo lan-ciato la Saviem in Italia alla presen-za del Signor Bernard Vernier-Pal-liez, Presidente e Direttore generaledel la Saviem; personalmente ero ot-timista”. Così si espresse l’arteficedei primi passi di Renault Trucks nelnostro pae se. Correva l’anno 1973quando Saviem, azienda francese fi-liale del Gruppo Renault specializ-zata nella produzione di una gammacompleta di autocarri, pullman e au-tobus cerca di creare in Italia unarete di distribuzione in esclusiva. Perfarlo decide di affidarsi a LuigiLupo, giovane imprenditore napole-tano già attivo nel settore, essendodistributore italiano della HanomagHenscel.

Nel 1974 vie ne dunque costituitala Savitalia Lupo Spa, della qualeLuigi Lupo figura come Ammini-stratore e Direttore generale. L’even-to d’inaugurazione della SavitaliaLupo si tie ne a Milano, presso l’Ho-tel Ex celsior Gallia. Inizialmente siopta per la creazione di due sedi: Ar-luno (Mi) per la parte tecnica e dimagazzino e Napoli per la direzionee l’amministrazione. La rete di con-cessionari, alla cui costituzione ci siattiva ancor prima del l’apertura uffi-ciale della Sa vitalia Lupo Spa il 1°gennaio 1975, arriva a contare ol tre60 dealer. Anche l’attività commer-ciale prende avvio nei mesi che pre-cedono l’in au gurazione del dicem-bre 1974: a fine giugno di quel l’an -no erano già stati raccolti or dini per1.360 unità, di cui 1.160 già fattura-to alla clientela. Il primo veicolodella gam ma Saviem a essere com-mercializzato in Italia è l’SG2.

Durante il quinquennio 1975-1980 l’Italia vive un periodo partico-larmente delicato dal punto di vistapolitico e sociale. Siamo nel culminedi quelli che vengono definiti gli“Anni di Piombo”: sono gli annidelle stragi, del rapimento e dell’as-

sassinio di Aldo Moro, dell’omicidioPasolini, del terrorismo di estremadestra e delle Brigate Rosse. Di paripasso con la politica an che l’econo-mia italiana non è nel massimo dellasua fioritura: le dinamiche di stagna-zione-inflazione-svalutazione colpi-scono soprattutto i salari, in difesadei quali si adottano nuove politichecome la “sca la mobile” che hal’obiettivo di indicizzare automatica-mente i salari alla svalutazione eall’aumento del costo del la vita. Nelmondo dei truck diviene operativa lalegge 298/1974, prima regolamenta-zione organica del l’au totrasporto. Lalegge istituisce l’Albo Nazionaledegli Autotrasportatori che imponetre requisiti a chiunque voglia acce-dere alla professione: mo ralità, capa-cità finanziaria e capacità professio-nale. Con questa legge vengonoanche introdotte tariffe obbligatoriea forcella e un nuovo regime di auto-rizzazioni. Sono i pri mi anni di lavo-ro per la Saviem Lupo, che vede dasubito alcuni cambiamenti organiz-zativi. Nel 1976 infatti la famigliaLupo esce dall’a zien da che divieneufficialmente parte del Gruppo Re-nault.

Il 1980 è caratterizzato da uno deimomenti più drammatici della storiad’Italia: la strage alla stazione di Bo-logna. I cinque anni che vanno dal

1980 al 1985 segnano comunque larinascita italiana, simboleggiata dallacrescita del la Fiat e dalla diffusionedel la piccola-media impresa. Nel1982 viene definito il pro tocolloTCP/IP e nasce ufficialmente un fe-nomeno destinato a segnare il futurodi tutto il mondo e in modo partico-lare la nostra epoca: internet. Due

anni dopo la rete con ta un migliaio dicomputer col legati, avanguardia diun’ondata rivoluzionaria che cresce-rà in modo esponenziale fino a con-tare qualcosa co me cinque miliardidi utenti odierni in tutto il mondo. IlRegolamento comunitario 3820 im-pone l’uso del cronotachigrafo per iveicoli con mas sa complessiva supe-

riore a 3,5 tonnellate, attuando cosìla normativa sui tempi di gui da e diriposo degli autisti in vigore tutt’og-gi. Nel 1983 Re nault Trucks si ag-giudica per la prima volta il premio“International Truck of the Year” conil veicolo G260/290. Nella secondame tà degli anni Ottanta il Governocompleta l’attuazione del la Legge

Era il 12 dicembre del 1974 quando nasceva la Savitalia Lupo

Quattro decenniPER LA FILIALE ITALIANA DI

RENAULT TRUCKS IL 2014HA SEGNATO IL GIRO DI BOA

DEI PRIMI QUARANT’ANNI DI

ATTIVITÀ. DAI SUOI ESORDI A

FINE 1974 COME SAVITALIA

LUPO SPA SOTTO LA GUIDA

DEL GIOVANE IMPRENDITORE

NAPOLETANO LUIGI LUPO,LA SOCIETÀ CHE OGGI HA

SEDE A PERO ED È

CAPITANATA DA STEFANO

CICCONE HA SAPUTO CON

DEDIZIONE E IMPEGNO

DIMOSTRARSI ALL’ALTEZZA

DELLE SFIDE DEL MERCATO,GRAZIE A UNO STAFF DI

UOMINI E DONNE MOTIVATI

E PREPARATI.

L’EVOLUZIONE DEL LOGO DALLE ORIGINI A OGGI

In precedenza definito il “diamante”, lalosanga è il simbolo che da sempre

rende riconoscibile un veicolo Renaultagli occhi di chiunque. Era il 1925 quandoapparve nella storia la prima losanga, scel-ta dai designer francesi per seguire la sil-houette dello spigoloso cofano dei veicolidel tempo. Nel mondo delle autovetture, ilsimbolo si è poi evoluto per forme, colorie dimensioni. Nel caso di Renault Trucks,nel 1974 il simbolo riportava la scritta“Savitalia Lupo S.p.A.”, che non fa pro-priamente parte del logo Renault Trucksma la si ritrova in tutti i documenti risalen-ti all’inaugurazione con l’aggiunta, subitosotto, del marchio Saviem con la losanga.Tre anni dopo ecco arrivare la dicitura Re-nault Veicoli Industriali S.p.A., che prima

sovrasta i due marchi Berliet e Saviem,quest’ultimo con la losanga, e poi resta dasola su uno sfondo blu e viene affiancatadalla losanga in ben evidenza su sfondogiallo. Nel 1978 il simbolo perde la losan-ga; il termine Renault acquisisce il carat-tere quale oggi lo conosciamo: maiuscoloe grassetto e, sotto una barra divisoria incolore rosso, resta la dicitura “Veicoli In-dustriali”. Occorrerà attendere il 1992 perun cambiamento e per il ritorno della lo-sanga: sparisce la scritta “Veicoli Indu-striali”, viene confermato il carattere dellascritta Renault e la losanga ottiene ilprimo piano. Nel 2002, poi, la losanga di-venta ancora più grande nel riquadro asfondo rosso. E sotto ecco la nuova dici-tura aziendale “Renault Trucks”.

LA STORIA DELLA LOSANGA: UN SIMBOLO, UN MITO

SPECIALE RENAULT TRUCKS

IERI - Il Magnum AE 520 del 1992 ha contribuito al successo del marchio Renault Trucks sui mercati internazionali.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 13

298/1974 con il relativo Albo Nazio-nale degli Au totrasportatori: è ilprimo passo concreto per attuare unaselezione all’ingresso nel -l’autotrasporto. Renault VéhiculesIndustriels svela il concept “TruckVirage”, uno studio stilistico del de-signer Marcello Gandini che si carat-terizza per alcune soluzioni innovati-

ve come ad esempio il pavimentodella cabina com pletamente piatto;soluzioni tradotte poi sui veicoli diserie della gamma AE. So no questigli anni in cui l’Italia conquista il suoposto nel l’e conomia mondiale comesimbolo della moda e del design.Anni in cui il nostro pae se viene ri-conosciuto e am mirato per le suebellezze, dall’arte alla natura, all’ar-tigianato. È il trionfo del Made inItaly. Nel 1992 l’Italia aderisce alTrattato di Maastricht e getta le basidi quella che oggi conosciamo comeUnione Europea, la prima alleanzatra i paesi del continente europeo. Sitratta della creazione di un mercatounico senza dazi e barriere all’entrataper favorire la circolazione dei beni eil commercio internazionale. Conl’entrata in vigore dell’Unione Doga-nale della Comunità Europea, cheelimina i dazi e i controlli alle fron-tiere all’interno dell’U nio ne, ne trag-gono vantaggio anche gli autotra-sportatori internazionali, che riduco-

no in modo significativo i tempi diviaggio. Il provvedimento ren deanche più semplice il com mercio in-ternazionale di veicoli industriali.Renault Trucks lancia nel frattempouna nuova gamma e si aggiudica perla seconda volta l’“In ternationalTruck of the Year” con il nuovo AEMagnum, veicolo per le lunghe di-

stanze. Il decreto legislativo 85/1998 eli-

mina l’autorizzazione legata al sin-golo veicolo e introduce un’unicaautorizzazione rilasciata all’impresadi autotrasporto. Questa norma non èimportante solo per gli autotrasporta-tori, ma anche per il mercato dei vei-coli industriali, che non è più contin-gentato. Il Governo poi emana il De-creto Legislativo 395, che recepiscela Direttiva europea 98/76 e modifi-ca la legge 298/74, rendendo più ri-gorosa l’applicazione dei requisitiper accedere alla professione di au-totrasportatore. Un passo che rendeancora più selettiva l’attività di auto-trasportatore, sebbene le nor me nonsiano ancora completamente applica-te. Intanto nel 1997 la Losanga lan-cia il Premium, mezzo polivalenteche ha avuto un successo di venditastraordinario fino ai nostri giorni. Ivolumi di vendita più alti di queglianni infatti sono relativi a questoveicolo. Le speranze riposte nell’av -

vio del nuovo millennio vengonofrenate l’11 settembre 2001 dai tre-mendi attentati ter roristici contro gliStati U ni ti. In nome del libero mer-cato continentale, il 1° gennaio 2002entra in vigore in dodici paesi del-l’Unione Europea l’euro, la monetaunica. È una grande svolta nell’eco-nomia: l’Europa ha uno strumento

unitario per contrastare il potere as-soluto del dollaro statunitense. Entrain vigore anche la legge 286/2005,che porta diverse novità per l’auto-trasporto, attuando anche un proces-so di “liberalizzazione regolata”. Trale principali innovazioni ci sono l’a -bo lizione delle tariffe a forcella, nonpiù ammesse nel l’U nione Europea,l’introduzione della corresponsabili-tà del committente nelle violazionipiù gravi del Codice della Strada el’attivazione del contratto scritto ditrasporto. Inoltre, il Decreto legisla-tivo 161 applica finalmente in modocompleto le norme di accesso all’Al-bo degli Autotrasportatori. Intanto,nel 2001 Renault Trucks viene assor-bita da AB Volvo. L’azienda si uni-sce ad altre eccellenze del trasporto,già parti del gruppo svedese, per for-mare un polo di primaria importanzaa livello mondiale.

Il quinquennio che va dal 2005 al2010 è segnato dalla fortissima crisieconomica nata negli Stati Uniti epropagatasi da subito in Europa.L’Italia ne è fortemente colpita, ladisoccupazione è ai massimi storici etutta la popolazione vive un periododi grande difficoltà. In quel periodol’Unione Europea rende obbligatorial’installazione del cronotachigrafodigitale sui veicoli di prima immatri-colazione con massa complessiva su-

periore a 3,5 tonnellate. Lo scopo èrendere più difficili le frodi sui tempidi guida e di riposo degli autisti e fa-cilitare i controlli. En tra in vigore lalegge 133/2008, che introduce i co stiminimi della sicurezza, una misuraconsiderata dalle associazioni di ca-tegoria indispensabile per migliorarela sicurezza stradale. Nel 2006, conmolto anticipo rispetto al la data sta-bilita rispetto alle nor me Euro 6 (invigore dal 1° gennaio 2014), parte ilpro getto di rinnovamento di tut ta lagamma Renault Trucks. La gamma,oltre che per l’innovazione tecnolo-gica, ha subito una rivoluzione per ildesign delle cabine. Per il lancio uf-ficiale bisogna pe rò attendere il2013. Per la precisione l’11 giugno,quando a Lione si ritrovano ben12mi la ospiti per rendere o mag gioalla nuova famiglia dei truck dellaLosanga. L’e vento prende il nome diRevolution, a sottolineare il com -pleto rinnovamento dei prodotti delmarchio francese. Nella nuovagamma è presente il T, il veicolo perlunga distanza che viene nominato“In ternational Truck of the Year2015”.

Renault Trucks ha approfittato del

passaggio alla normativa Euro 6 perrinnovare l’intera gamma tra cui ap-punto i veicoli per la lunga distanza.Per questa nuova linea la Casa fran-cese ha deciso di rendere maggior-mente omogenea l’offerta e dare alcliente un prodotto unico con unaparticolare modularità che gli per-metta di ottemperare a tut te le sueesigenze. L’idea del T nasce dallavolontà di coniugare l’efficienza, lacomodità e il basso consumo in ununico prodotto.

Una sorta di sintesi tra il Pre-mium Strada e il Magnum. Ogni ele-mento di design inserito nel T hauna precisa funzione e qualità, peressere efficiente e al lo stesso temporendere orgoglioso chi lo guida,come la presenza di tutti quegli ele-menti che non sono solamente fun-zionali ma concorrono a formare unaforte appartenenza e vicinanza albrand, come le cinture di sicurezzarosso Renault. Ancora pri ma del lan-cio, i veicoli del la nuova gamma Tavevano già percorso oltre dieci mi-lioni di km di test in reali condizionioperative. Per promuovere le nuovegamme - oltre al T per la lunga di-stanza, D per la distribuzione, C e Kper edilizia e cava/cantiere - RenaultTrucks ha utilizzato uno slogan sem-plice ma efficace: “Il mio camion èun cen tro di profitto”.

e iniziava il lungo cammino dei truck della Losanga in Italia

vissuti alla grande

Le sedi storiche di Renault Trucks in Italia sonodue: Arluno e Pero. Non furono però le uniche aospitare i diversi dipartimenti dell’azienda. Nel

corso degli anni si sono susseguite anche altre filiali indiverse città d’Italia, come Napoli e Firenze. La sede diArluno, situata appena fuori il paese in provincia di Mi-lano, nei pressi del casello autostradale della A4 Mila-no-Torino, ha ospitato per oltre 30 anni Renault TrucksItalia a partire dal 1976. Su un terreno di oltre 20milametri quadrati è stata costruita una sede che ha ospitatonon solo uffici ma anche il magazzino, le officine e lecarrozzerie sia per i truck che per i bus. Nel 2007 è statainaugurata la nuova modernissima sede di Pero (Mi),collocata alle porte del quartiere fieristico che da mag-gio ospiterà l’Expo. Renault Trucks Italia ha sempre po-tuto contare sulla partnership di imprenditori del settoretruck che nel tempo hanno contribuito alla costruzionedi una solida ossatura del sistema di vendita e assisten-za. Ad oggi fanno ancora parte della famiglia concessio-nari e officine storici, al fianco dell’azienda fin dalle

origini nel 1974. Nel 2013 sono state erogate alla rete11.900 ore di formazione post-vendita e 5.800 ore diformazione commerciale. La rete italiana è oggi compo-sta da circa 130 operatori.

DUE SEDI STORICHE AD ARLUNO E PERO

LA FORZA DELLA FAMIGLIA RENAULT TRUCKS

1974-1976 Luigi Lupo1976-1980 Jean Couronne1982-1987 Philippe Florin1987-1991 Jean Marie Walch1990-1996 Bruno De Vivie1997-2000 Jean Michel Chalumeau2000-2003 Noel Reculet2003-2009 Yves Garin2009-2012 Gino Costa2012 Stefano Ciccone

I VERTICI RENAULTTRUCKS ITALIA

OGGI - Il T è, insieme alle famiglie dei modelli D, C e K, il prestigioso biglietto da visita dell’odierna Renault Trucks.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 15

URBANO LANZAROMA

Sono 47 i nuovi veicoli del laStella che sono entrati a farparte della flotta Anas. Lanuova fornitura del SettoreVeicoli Spe ciali di Mercedes-Benz Italia prevede 23 auto-carri 4x2 con lama sgombra-neve, 22 autocarri 4x4 conlama sgombraneve e 2 auto-carri 4x4 con lama sgombra-neve e spargisale, suddivisi in24 Unimog e 23 Arocs. “Dasem pre - ha dichiarato GuidoCorradi, Responsabile VeicoliSpeciali Mercedes-Benz Italia- i veicoli speciali della Stellasi distinguono per versatilitàdi utilizzo, affidabilità e po-tenza, valori che ci hanno nuo-vamente permesso di fare ladifferenza”. Ideale ambascia-tore di questi valori, Merce-des-Benz Unimog assicura daoltre 60 anni standard di ec-cellenza e performance mai e -guagliati nell’impiego in o pe -razioni di manutenzione stra -dale e protezione civile.

Tutti i veicoli sono entratiin servizio per affrontare lepiù severe condizioni d’impie-go nei Compartimenti Anas diAncona, Aosta, Cagliari, Cam-pobasso, Catanzaro, Cosenza,Perugia, Roma, Napoli, Vene-zia, Trieste, Palermo eL’Aquila. Subito do po la con-segna sono stati effettuaticorsi di formazione per glioperatori Anas da par te di tec-nici altamente specializzatiMercedes-Benz. Con quest’ul-

tima fornitura salgono a oltre200 i veicoli forniti all’Anasda Mercedes-Benz Italia e de-stinati ai più diversi impieghisulle strade italiane.

Quali sono le caratteristichedei modelli Unimog e Arocsche li rendono così appetibiliad aziende che si occupano dimanutenzione stradale? “Uni-mog e Arocs - risponde GuidoCorradi - rappresentano deiveicoli tecnologicamenteavanzati, in gra do di risponde-re alle specifiche esigenze digrandi aziende come Anas cheli impiegano nel delicato com-pito della cura e manutenzionedella via bilità. Un impegnoimportante che richiede veico-li affidabili e dalla spiccataversatilità. In particolare, ilnuovo Unimog Euro 6 si di-stingue per la sua polivalenzaunica che permette di gestire

qualsiasi tipologia di attrezza-tura con facile intercambiabi-lità, grazie all’equipaggiamen-to di cui è dotato in origine,come ad esempio l’impiantoidraulico a comando propor-zionale di nuova generazione.Una po livalenza che è anchesinonimo di riduzione deicosti: con un solo veicolo sipossono svolgere i lavori cherichiederebbero l’impiego dipiù autocarri“.

“Anche il nuovo Arocs,come Unimog, coniuga forzaed efficienza grazie a tecnolo-gie innovative, potenti motoriEuro 6 caratterizzati da effi-cienza esemplare e gran de ela-sticità. Arocs può, inoltre,contare sul nuovo cam bio au-tomatizzato Powershift 3 chegarantisce un com fort di mar-cia elevato ed una precisa se-lezione delle marce, fonda-

mentale in presenza di situa-zioni critiche come una fortenevicata. Grazie alle innova-zioni tecnologiche sviluppateda Mercedes-Benz, Unimog eArocs rendono il lavoro piùefficiente e redditizio, agevo-lano gli operatori e ne riduco-no gli stress psico-fisici”.

Nel corso del 2015 qualinovità sono previste nellegam me Unimog e Arocs? “Nelcorso del 2015 - ha anticipatoil manager della Stella - è pre-visto il debutto italiano dellagamma Unimog UGE, specia-lista per l’impiego in fuoristra-da estremo. La gam ma UGE è

caratterizzata da altezza liberada terra di 50 cm, alberi di tra-smissione inseriti nei tubi dispinta per proteggerli durante ipercorsi difficili e accessorimolto utili quali il Tire-Con-trol per adattare la pressionedei pneumatici al fondo duran-te la marcia“.

“La gamma UGE potrà es-sere allestita con cisterna finoa 5.000 litri d’acqua per l’im-piego nelle attività di antin-cendio boschivo. Per svolgerein maniera efficace questocompito, oltre alla possibilitàdi trasportare più acqua possi-bile è necessario poter contare

su un veicolo in grado di pat-tugliare il territorio, raggiun-gendo anche le zone più im-pervie e accidentate. Per quan-to riguarda Arocs, dal mese dimarzo sarà disponibile ilnuovo sistema HydraulicAuxi-liary Drive. Con questo nuovotipo di trazione integrale, latrazione dell’asse anteriorenon è più demandata agli albe-ri di trasmissione mec canici,ma ai motori a comando idro-dinamico installati sui mozzidelle ruote, che pos sono esse-re inseriti all’occorrenza. Que-sta soluzione permette di ri-sparmiare peso e carburante.Rispetto alla tra zione integralepermanente per l’uso nel fuo-ristrada impegnativo, la ridu-zione di pe so ammonta amezza tonnellata”.

Più in generale com’è com-posto l’attuale offerta dei vei-coli speciali Mercedes-Benz?“Gli ambasciatori della Stellanel mondo dei veicoli speciali- ha risposto Guido Corradi -sono Unimog ed Econic. Ca-bina ribassata, sospensionipneumatiche anteriori e poste-riori, cambio automatico a 6rapporti caratterizzano ilnuovo Econic, e qui paggiatocon motorizzazioni dieselEuro 6, da 299 e 354 cv, e me-tano da 302 cv. Econic è inol-tre disponibile con diversipassi, da 3.450 a 5.700 mm, etre configurazioni: 2 assi, 3assi con terzo as se posterioreo tre assi con as se centrale. Lacabina ha due gradini d’acces-so per agevolare la salita e ladiscesa degli operatori, ridu-cendo sensibilmente la possi-bilità degli in fortuni da cadu-ta. Per le sue caratteristichediverse aziende municipaliz-zate negli ultimi anni si sonoaffidare a Econic per la com-pattazione dei rifiuti solidi ur-bani”.

MERCEDES-BENZ

Anas si affida nuovamente alla Stella

DAIMLER TRUCKS VENDE QUASI 500MILA VEICOLI NEL 2014

Daimler Trucks arriverà a venderequasi 500mila veicoli nel 2014. No-

nostante le condizioni di mercato in partedifficili, la Casa della Stella è riuscita adaumentare le consegne di 445.300 unitànei primi 11 mesi del 2014, con un au-mento del tre per cento rispetto allo stessoperiodo dello scorso anno. Sulla base deiprimi dati di dicembre Daimler Trucks

andrà a chiudere il 2014 con una crescitadelle vendite molto positiva raggiungendoquasi 500mila unità. Nel 2013, DaimlerTrucks ha venduto circa 484.200 veicolicon i marchi Mercedes-Benz, Fuso, Frei-ghtliner, Western Star, Thomas BuiltBuses e BharatBenz.

“I nostri sforzi intensi in tutti i Paesi -ha affermato Wolfgang Bernhard, membro

del Board of Management di Daimler re-sponsabile per Daimler Trucks & Buses -stanno pagando i dividendi. Nonostante lemolte sfide economiche in alcuni mercatichiave, possiamo guardare indietro a 12mesi di successo. Con quasi 500mila vei-coli venduti stiamo già arrivando moltovicino al nostro target previsto per il 2015.Il mercato nel 2014 è stato dominato daglisviluppi che variavano ampiamente dapaese a paese: prospettive economiche de-boli, ma anche incertezze politiche metto-

no a dura prova lo sviluppo del mercato inAmerica Latina; in Europa le venditehanno risentito della mancanza di uno svi-luppo economico dinamico: poi occorretenere conto dell’introduzione dei nuovistandard di emissioni Euro 6 e della diffi-cile situazione politica in Europa orienta-le. La situazione è molto diversa in NordAmerica e Giappone: in questi mercatiDaimler ha beneficiato del forte contestoeconomico locale globale per i veicoli in-dustriali e commerciali. Con un team divendita forte e veicoli perfettamente sumisura per le esigenze specifiche deiclienti siamo riusciti ad aumentare le no-stre posizioni di mercato in molte regionichiave”.

Uno dei motivi principali per l’altogradimento del mercato per i camionDaimler è il costo totale di proprietà(TCO) dei veicoli estremamente competi-tivo, l’argomento più importante per gliacquirenti di veicoli come buon capitale.Ciò è particolarmente vero per gli Actroscertificati secondo le norme Euro 6 in Eu-ropa, per il bestseller nell’area NAFTAFreightliner Cascadia Evolution e per ilFUSO Super Great V in Giappone. Tutti etre i modelli sono pionieri in termini di ef-ficienza del carburante.

CONSEGNE SUL LIVELLODELL’ANNO PRECEDENTE

Wolfgang Bernhard

Dei 24 Unimog che compongono la nuova fottadell’Anas figurano ventidue U427 equipaggiati

con trazione integrale 4x4 e bloccaggi dei differen-ziali, sterzo variabile Vario Pilot e cambio principa-le a 8 marce completo di riduttori meccanici percomplessive 24 marce avanti e 22 retro, che con-sentono velocità di avanzamento di 100 metri l’ora.La presa di forza anteriore con albero scanalato perl’azionamento di attrezzi rotativi quali fresaneve efalciaerba e il sistema idraulico con 2 pompe e consistema di alleggerimento degli attrezzi anteriori perevitare l’usura precoce dei coltelli di raschiamentocostituiscono ulteriori elementi di eccellenza. Lacabina di guida, realizzata in fibra al carbonio anti-corrosione, è dotata dei più moderni ed ergonomicicomandi. Tutti i veicoli sono equipaggiati con lamesgombraneve in acciaio con doppio coltello in ac-ciaio e poliuretano che agiscono in maniera combi-nata tra loro, ideali per strade a scorrimento velocee dotate di avanzati sistemi di sicurezza.

L’Ente nazionale per le strade potrà, inoltre, con-tare su due U318 compatti, con passo di 3.000 mm,allestiti con lama sgombraneve e spargisale. Com-

pletano la fornitura destinata a garantire la sicurez-za sulle nostre strade ventitré Arocs 1830 4x2 da 18t. Ultimo nato della famiglia truck della Stella, Mer-cedes-Benz Arocs è lo specialista del cava-cantiere.Forza, efficienza e robustezza caratterizzano unagamma di veicoli che si distinguono nel panoramaconcorrenziale per la loro assoluta ecocompatibilità,garantita dall’omologazione Euro 6. Il modello indotazione all’Anas è equipaggiato con motore Euro6 da 299 cv, cambio automatizzato PowerShift IIIcon 12 marce + marcia lenta e 2 retromarce, presadi forza dal motore per l’azionamento della pompadello spargisale, piastra portattrezzi, impiantoidraulico costruito in Italia insieme con il cassoneribaltabile.

Tra le dotazioni speciali figurano lame sgombra-neve adatte ad operare ad alta velocità sia con col-telli di raschiamento in acciaio che in poliuretanointercambiabili tramite dispositivo idraulico. Il si-stema di ammortizzazione agli urti radenti è condoppia sicurezza e include un accumulatore adazoto, gli urti laterali vengono assorbiti tramite val-vola by pass.

FORZA, EFFICIENZA E ROBUSTEZZAFANNO RIMA CON ECO-COMPATIBILITÀ

CON LE QUASI 50 NUOVE UNITÀ SALGONO A OLTRE 200 I VEICOLI FORNITI

ALL’ANAS DAL SETTORE VEICOLI SPECIALI DI MERCEDES-BENZ ITALIA. PIENA

AFFERMAZIONE DELLE QUALITÀ COSTRUTTIVE DEI MODELLI UNIMOG E AROCS.

Schieramento di Mercdes-Benz Unimog pronti all’azione.

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Pagina 16 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

Renault Trucks ha sviluppatouna nuova divertente applica-zione dedicata ai veicoli indu-striali. TruckSimulator by Re-nault Trucks è un gioco di si-mulazione di guida in cui, perla prima volta, il giocatoreutilizza un veicolo dellanuova gamma Euro 6 dellaLosanga - T, C, K e D - in di-verse situazioni operative:cantiere, ambiente urbano estrada. L’applicazione è di-sponibile per il download gra-tuito su App Store e GooglePlay.

“Con l’applicazione Truck-Simulator, Renault Truckspropone al grande pubblicoun’ampia varietà di scenariche corrispondono alle situa-zioni reali che gli autisti pos-sono incontrare nel corso del -la loro carriera - ha spiegatoFranck Nallet, ResponsabileDigital Communication inRenault Trucks - Questa ap-plicazione permette di testarei Renault Trucks T, C, K e D

in vari contesti e permette atut ti di scoprire le nostre nuo -ve gamme Euro 6 in modo di-vertente”. I giocatori prima ditutto devono scegliere l’am-biente in cui vogliono guida-re; ciò determinerà il tipo diattività che dovranno svolge-

re. Se per esempio scelgono ilpercorso Lunga Distanza, l’o -biettivo sarà quello di ottene-re la velocità commercialepiù elevata, consumando altem po stesso meno carburan-te possibile. Chi opta per leattività Cava-Cantiere ed Edi-

lizia deve riuscire a mantene-re intatto il carico a bordo inqualsiasi condizione. Infine,per quanto riguarda la Distri-buzione, il compito sarà quel-lo di consegnare i pacchi neirispettivi distretti, rispettandole restrizioni imposte dallecon segne nei centri urbani,con particolare riferimento ailimiti di velocità.

Il simulatore di guida offreuna serie di opzioni, come lapossibilità di personalizzare iveicoli cambiando il loro co-lore, dando ai giocatori lapos sibilità di sfidarsi l’unl’al tro utilizzando la funzione“ranking” o sfidando gli a mi -ci su Facebook. TruckSimula-tor by Renault Trucks si ag-giunge alle altre undici appli-cazioni sviluppate dalla Lo-sanga: The Range (gratuita),che permette di scoprire inuo vi veicoli della gammaEu ro 6 di Renault Trucks;Co st Saver (gratuita), che per-mette di ridurre i costi d’eser-

cizio, tenendo conto delle si-tuazioni e delle esigenze degliautotrasportatori; EcoCalcu-lator (gratuita), per elaborarei quantitativi di CO2 e NOXe messi da un veicolo in undeterminato tragitto; TruckFuel Eco Driving (gratuita),per mettere alla prova le pro-prie capacità di guida razio-nale; NavTruck (in vendita),spe ciale applicazione GPSper mezzi pesanti che guidagli autisti e fornisce loro con-sulenza in tempo reale per ot-timizzare i percorsi utilizzan-do al meglio il veicolo; TimeBook (gratuita), l’agenda e -let tronica dell’autista delXXI° secolo; DeliverEye(gra tuita), che consente d’in-

viare una foto geo-referenzia-ta in caso di ritardo nella con-segna delle merci o di mate-riale danneggiato; RenaultTrucks Network (gratuita),che consente di individuare ipun ti vendita e assistenza Re-nault Trucks; Selected for you(gratuita), per trovare e con-dividere, in pochi secondi, leapplicazioni più utili nelle at-tività quotidiane; RenaultTrucks Racing (gratuita), vi-deogioco che simula le corsedei camion, disponibile anchein alta definizione per iPad;Truckers Gallery (gratuita),che permette di caricare online le proprie foto e condivi-derle con gli autisti di tutto ilmondo.

RENAULT TRUCKS/Gioco di simulazione della guida disponibile per il download gratuito

Divertimento assicurato con TruckSimulatorPER LA PRIMA VOLTA IL GIOCATORE UTILIZZA UN VEICOLO DELLA NUOVA GAMMA DELLA CASA FRANCESE -

T, C, K E D - IN DIVERSE SITUAZIONI OPERATIVE: CANTIERE, AMBIENTE URBANO E STRADA.

PARTNERSHIP CON RENAULT TRUCKS

NorbertDentressangle arricchiscela flotta con 530 veicoli Euro 6

VOLVO TRUCKS FH

L’extrabasso per gli spazi stretti

I mezzi verranno utilizzati dalle filiali europee dell’azienda. Progettati per le operazioni minerarie e le applicazioni con gru.

Il simulatore di guida offre una serie di interessanti opzioni.

Una delle situazioni operative previste da TruckSimulator.

NorbertDentressangle, a -zien da francese leader inEuropa nel campo dei tra-sporti e della logistica, pro-prietaria della più grandeflotta di veicoli operanti inEuropa, riconferma la suafiducia in Renault Trucksordinando 530 veicoli dellenuove gamme per numero-se delle proprie filiali inEuropa.

Questi veicoli sono perla maggior parte apparte-nenti alla gamma T, Inter-national Truck of the Year2015, e verranno impiegatiper il trasporto regionale,nazionale e internazionale.Tra i veicoli ordinati ne fi-gurano anche cen to appar-tenenti alla gam ma D per ladistribuzione.

La cerimonia di conse-gna delle chiavi ha avutoluogo nel quartier generaledi Renault Trucks a Saint-Priest.

“La consegna di veicolidella nuova Gamma Re-nault Trucks Euro 6 - ha di-chiarato Hervè Montjotin,CEO di NorbertDentres-sangle - rappresenta un’op-portunità per ricordare cheNorbertDentressangle con-tinua a investire nel la pro-pria attività di trasporto: lascelta del veicolo è essen-ziale poiché ci permette ditrasmettere il nostro impe-gno verso i nostri clienti intermini di qualità, verso inostri autisti in termini disicurezza e comfort e infi-ne per il rispetto ambienta-

le utilizzando motori pulitied efficienti. Infine, siamoorgogliosi di poter promuo-vere, in tutta Europa, unprodotto realizzato intera-mente nel nostro pae se”.

“Sono contento - ha af-fermato in risposta BrunoBlin, Presidente di RenaultTrucks - che NorbertDen-tressangle, società francesecon un raggio d’azione in-ternazionale, riconosca laqua lità del Renault TrucksT, già votato InternationalTruck of the Year 2015, esup porti l’industria mani-fatturiera francese. I nostriveicoli sono interamenteprodotti in Francia, neglista bilimenti di Blainville-sur-Orne, Bourg-en-Bressee Lione”.

Elevata potenza in spazi ristretti. È quantopromettono i Volvo FH e FH16 Euro 6 concabina a tetto extra basso, progettati speci-ficamente per le operazioni minerarie conelevate esigenze di produttività e per le ap-plicazioni con gru sopra il tetto della cabi-na.

“Alcuni clienti - dichiara Roger Bror-sson, Responsabile di prodotto per VolvoFH di Volvo Trucks - necessitano di combi-nare cabine con altezza ridotta ed elevatecapacità di carico. Grazie a Volvo FH eVolvo FH16 con cabina a tetto ribassato,hanno ora la possibilità di utilizzare fino a750 cv e una massa combinazione di 120tonnellate”.

Volvo FH e Volvo FH 16 con cabina atetto ribassato offrono la stessa catena cine-matica e lo stesso livello di comfort e fles-sibilità delle altre versioni di cabina, mapresentano alcune differenze fondamentali.Il tetto è stato abbassato di 190 mm ed è to-talmente piatto, dal momento che le anten-ne e le altre apparecchiature sono state ri-posizionate.

Con un’altezza totale potenziale di 3,2

metri, questa versione si adatta comoda-mente al limite di altezza standard di 3,4 mdelle gallerie minerarie. Di conseguenza, iclienti che operano nel settore minerariopossono usufruire di tutta la potenza e lacapacità della più recente serie Volvo FHper incrementare la produttività.

Il tetto piano e ribassato consente di in-stallare facilmente una gru per il legname,la cui posizione di trasporto si trova al disopra del tetto della cabina. Con una confi-gurazione simile, inoltre, sollevare materia-le davanti alla cabina risulta più comodo.

Per maggiore sicurezza e salvaguardiadalla caduta di rocce e altro materiale è di-sponibile una protezione in alluminio op-zionale per il tetto, che aggiunge solo 15mm all’altezza totale della cabina e nonsolo protegge il conducente e il veicolo, mariduce ulteriormente i livelli di rumorositàin cabina. La nuova proposta firmata VolvoTrucks dimostra ancora una volta l’alto po-tenziale offerto dalla famiglia FH che, alpari di tutte le gamme del costruttore sve-dese, è oggetto di un continuo e costanteprocesso di miglioramento. Uno dei Renault Trucks T entrati a far parte della flotta NorbertDentressangle.

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Pagina 18 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

MAX CAMPANELLACERRO MAGGIORE

Carrozziere europeo specialista deiveicoli frigoriferi, con una gammaadattata a tutti i mezzi di trasporto,quest’an no Lamberet varcherà il tra-guardo degli ottant’anni dalla fonda-zione. Dal veicolo utilitario al semi-rimorchio passando per il camion,Lamberet distribuisce le sue carroz-zerie da 1 a 100 m3 in tutta Europa,frutto di tutto il suo know-how lega-to a progettazione, produzione, di-stribuzione e post vendita dei pro-dotti. Casse e rimorchi, furgoni, pia-nali e telai cabina per i veicoli utili-tari, casse per camion, camion ri-morchi, semirimorchi e containermobili per i veicoli industriali: gra-zie a questa gamma unica, Lamberetvende circa 4.500 veicoli l’anno in35 paesi in Europa e Medio Orientee realizza un giro d’affari consolida-to superiore a 120 milioni di euro, ilcui 50 per cento nel l’export, con 600dipendenti in Europa. Lamberet di-spone di una situazione finanziariaparticolarmente sana, senza debiti:avendo inanellato cinque anni con-secutivi di risultati positivi a partiredalla ripresa nel 2009, il costruttorefrancese, con sede e fabbrica princi-pale a Saint-Cyr Sur Menthon equattro siti in Europa, finanzia unprogetto di rinnovo delle sue gammeparticolarmente audace e innovativo.Frutto di quest’investimenti è lagamma attuale di veicoli refrigeratiper il mercato europeo, le cui ultimeinnovazioni sono state presentate aSirha 2015 a Lione Eurexpo. A gui-dare l’iniziativa è Erick Méjean, dal2009 Direttore Generale di Lambe-ret, in cui ha portato un’esperienzaavviata negli Anni Ottanta quando,interrompendo gli studi, diede inizioa una dinamica carriera manageriale,dap prima come imprenditore nel set-tore delle attrezzature professionaliper la sicurezza e, ceduta l’azienda,come dirigente in medie imprese.L’ap proccio con il mondo del -l’industria del freddo risale al 1994quando Méjean lan cia l’idea di unsistema di raf freddamento nel quar-tiere di Singapore: quella entrata in

funzione dieci anni dopo è, an coraoggi, la più grande re te di acqua re-frigerata al mon do.

“Lamberet - spiega Erick Méjean- ha una particolarità: è l’unico co-struttore in Europa in grado di offri-re una gamma di veicoli che van noda 1 a 100 m3. Che sia per l’artigia-no, per la ristorazione o gli indu-striali del trasporto, Lamberet è ingrado di offrire una risposta adatta aibisogni dei professionisti che si af-facciano sulla catena del freddo.Furgoni frigoriferi, casse New Fri-goline per pianalati e telai cabinatifino a 7,5 t, porteurs, semirimorchi erimorchi: possiamo dare una solu-zione a ogni mestiere”.

Quali sono i punti di forza e le ca-

ratteristiche che distinguono lagamma Lamberet dai principalicompetitors? Dal 2009 - illustra ilmanager francese - la gamma è og-getto di maggiori investimenti in vi - sta di procedere al suo rinnovamentoe offrire ai clienti gli standard di pre-stazione e qualità più moderni d’Eu-ropa. Nel segmento dei veicoli indu-striali, i semirimorchi sono divisi perveicoli dedicati alle diverse attività(Green Liner, Heavy Duty, SuperBeef). Nel segmento dei Veicoli Uti-litari, pianalati e telai cabinati, lagamma New Frigoline è stata rinno-vata nel 2013 e of fre due varianti:New Frigoline e New Frigoline Pro.Infine, tutta la gamma di porteursfino a 32 t è stata rinnovata per esse-re commercializzata durante l’eser-

cizio 2015. Per l’in sieme delle suegamme, Lamberet presta una parti-colare attenzione alla gestione deipesi che è tecnicamente mol to com-plessa in materia d’ingegneria mache comporta evidenti vantaggi intermini di carico utile e improntaecologica”.

Lamberet è un marchio no to neisemirimorchi, ma qual è l’attualeproposta in particolare per i costrut-tori e possessori di veicoli commer-ciali leggeri? “Questa - rispondeErick Méjean - è la vera particolaritàdi Lamberet che è il solo costruttoreeuropeo in gra do di offrire unagamma completa per i veicoli infe-riori alle 7,5 t. Tre tipi di prodottosono essenzialmente sviluppati nelcentro di questa gamma: La gammaintegrata Frigovan; pianalati, che co-minciano a ottenere successo in Ita-lia, nonostante sia un prodotto tipi-camente francese, grazie al loro van-taggio principale che consiste nel -l’ab bassare la soglia di carico; il te-laio cabinato. Lamberet ha degli ac-cordi con l’insieme dei costruttori di

automobili europei e fornisce kitd’isolamento per la maggior partedei veicoli prodotti dai suoi costrut-tori”. Qual è l’attuale presenza diLamberet sul mercato dei vari Paesi

europei? Con un fatturato in miglio-ramento del 15 per cento nel 2014raggiungendo circa 140 milioni dieuro - sfoggia i numeri il DirettoreCommerciale del costruttore diSaint-Cyr Sur Menthon - Lamberet è

leader in numerosi Paesi. L’Italia èl’esempio stesso di questo dinami-smo dove l’insieme delle nostregamme SR, porteurs e gamme infe-riori a 3,5 t ottengono un e nor mesuccesso. La crescita nel 2014 para-gonata al 2013 è superiore del 50 percento su questo mercato”.

Sul piano dell’organizzazionestrutturale quante e qua li sono le fi-liali che rappresentano Lamberet neivari Paesi europei? “Siamo presenti- illustra Méjean - in 35 Paesi, que-sto convince molte flotte ad acqui-stare prodotti a marchio Lamberet,sapendo che avranno un interlocuto-re locale per aiutarli a risolvere iproblemi che si possono incontrare”.Quali sono i Paesi europei nei qualinel 2015 so no più forti le aspettativedi crescita? “Lamberet - afferma ilmanager - conosce una for te crescitain Francia, Italia, Spa gna, Belgio eGermania. Le gamme, interamenterinnovate e estremamente modernenel loro concetto con CX System eEasy Maintenence, incontrano sem-pre più successo”. Quali sono in ge-

ERICK MÉJEAN DIRETTORE GENERALE LAMBERET

“Siamo i professionistidel trasporto freddo”

LAMBERET HA UNA

PARTICOLARITÀ: È L’UNICO

COSTRUTTORE IN EUROPA IN

GRADO DI OFFRIRE UNA

GAMMA DI VEICOLI CHE

VAN NO DA 1 A 100 METRI

CUBI. C’È UNA RISPOSTA PER

OGNI ESIGENZA.

CHE SIANO ARTIGIANI,RISTORATORI O INDUSTRIALI

DEL TRASPORTO, DIAMO UNA

RISPOSTA ADATTA AI BISOGNI

DI TUTTI I PROFESSIONISTI

CHE SI AFFACCIANO SULLA

CATENA DEL FREDDO: DAI

FURGONI AI SEMIRIMORCHI.

”Erick Méjean, Direttore Generale Lamberet

Le ultime innovazioni nella gamma di veicoli refrigerati Lamberet per il mercato europeo sono state presentate a Lione.

I NUMERI PARLANO CHIARO: LAMBERET VENDE CIRCA 4.500 VEICOLI L’ANNO IN 35 PAESI IN

EUROPA E MEDIO ORIENTE E REALIZZA UN GIRO D’AFFARI CONSOLIDATO SUPERIORE A 120MILIONI DI EURO, IL CUI 50 PER CENTO NEL L’EXPORT, CON 600 DIPENDENTI IN EUROPA.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 19

nerale le aspettative relative all’an-damento nei prossimi an ni della ca-tena del freddo e del trasporto a tem-peratura controllata? “In Europa - ri-sponde Erick Méjean - numerosi at-tori della catena del freddo non sonosottomessi alle regole dell’ATP e sipermettono di mettere sul mercatodei veicoli non conformi alle esigen-ze ATP.

Fortunatamente, sempre piùclienti prendono coscienza dei raggi-ri e attribuiscono molta importanzaal rispetto degli elementi fondamen-tali in termini di qualità d’isolamen-to, in quanto ciò incide direttamentesui risultati economici generatidall’abbassamento dei consumi deigruppi frigo. Stanchi di vedere que-sti raggiri, un certo numero di Paesitra cui Francia, Italia, Spagna e Por-togallo hanno deciso di affrontare ilproblema e mettere in atto, a partiredal 2015, un programma che per-

metterà di assicurare il controlloaleatorio dei veicoli entranti in que-sti mercati, in modo da arginare iraggiri di certi costruttori che si libe-rano di questi vincoli”. Quanto è im-portante oggi la telematica nel tra-sporto frigorifero e quali sono le so-luzioni sviluppate da Lamberet?“Lamberet - aggiunge il DirettoreGenerale - ha sviluppato la soluzio-ne integrata Frigomatics in collabo-razione con Novacom che permettea ogni acquirente di un veicolo Lam-beret di sottoscrivere un abbona-mento che gli conferisce la possibili-tà di seguire il suo veicolo, sia in ter-mini di geolocalizzazione che para-metri del freddo (temperatura, con-sumo, e molteplici informazioni sumi sura in funzione dei desideri deiclienti). È innegabile che queste of-ferte telematiche prendono semprepiù ampiezza nel mercato della cate-na del freddo”.

Com’è stato accolto nel 2014 ilnuovo camion frigorifero Azote equali sono le aspettative di Lamberetper il 2015? “Lamberet - affermacon determinazione Méjean - è unodei pionieri della filiera Azote inquanto il primo prototipo è stato rea-lizzato nel 2009 per la società Stef inFrancia. Oggi, Lamberet ha una col-laborazione con la società Air Liqui-de e lavoriamo sulla terza generazio-ne di e va porizzatori indiretti che so -no utilizzati presso importanti clientidella distribuzione urbana. Questoprodotto risponde a una reale proble-matica che è quella della silenziosaconsegna notturna che queste tecno-logie permettono di proporre”. Inquesta difficile fase congiunturalequali sono le soluzioni sviluppate daLamberet per sostenere l’acquisto dinuovi veicoli da parte dei trasporta-tori del freddo? “Dal 2009 - prose-gue il manager - Lamberet ha avutouna crescita continua e sistematica adispetto di un periodo di crisi estre-mamente difficoltoso in Europa.L’esercizio 2014 non sarà l’eccezio-ne di questa tendenza in quanto lacrescita sa rà circa del 15 per cento inpiù rispetto al 2013. La strategiamessa in atto per affrontare questoperiodo di crisi è stata essenzialmen-te di modernizzare la nostra gamma,innovare con soluzioni tecniche chemirano a generare economie, prova-re a contenere i prezzi dei veicolimalgrado tutti questi miglioramentie portare sul mercato un prodotto digrande qualità del qua le il Total Ow-nership Cost (TOC) è stato notevol-mente ridotto, specialmente per l’at-tuazione del concetto “Easy Mainte-nance”. Tutte queste innovazioni equesti progressi tecnici sono il risul-tato delle discussioni permanenti cheintrattiene la Direzione e lo studio diprogettazione di Lamberet con nu-merosi trasportatori europei per inte-grare nei suoi sviluppi i bisogni cor-rispondenti ai bisogni reali e prag-matici”.

Chi èInterrompendo gli studi in Bio-logia nel 1980, Erick Méjean silancia giovanissimo nella vitaprofessionale. Crea la societàCovedis, specializzata nellavendita di abbigliamento e at-trezzature pro fessionali di sicu-rezza, in seguito a un concorsodi progettazione aziendaledella Camera di Commerciodella Drôme che vin ce. Nel1982 vende la società a unodei suoi fornitori. Dopodichéentra in qualità di Direttorecommerciale in una piccolaPMI specializzata nella venditae installazione di studi dentistici.Nel 1984 entra a far partedella Monte nay S.A., divenutapoi Dalkia, la divisione energiadel gruppo Veolia, dapprimacome responsabile commercia-le dell'agenzia di Lione, in se-guito come Direttore commer-ciale della Regione Centrale esuccessivamente come Respon-sabile di sviluppo nell’elabora-zione e commercializzazionedi nuovi servizi energetici per lacollettività.Nel 1987 crea il Trophée Perfor-mance Montenay per premiarei progetti di laureati in Ingegne-ria. Risale a questo periodo ilprimo incontro con André Le-brun che nel 2009 lo vuole consé nel Gruppo Caravelle per af-fidargli l’incarico di Direttore Ge-nerale di Lamberet. Sono prodotti della linea Lamberet casse, furgoni, pianali, telai cabina, rimorchi, semirimorchi e container mobili.

Sandro Mantella, Direttore Commerciale eResponsabile dello sviluppo rete di Lam-

beret in Italia, lavora da oltre 20 anni nel set-tore dei veicoli industriali. Ha iniziato dallagestione del post-vendita, per poi passare allavendita diretta, e successivamente alla gestio-ne di concessionari. In Lamberet dal 2009, si èoccupato prima dello sviluppo vendite per ilcentro-sud Italia ed è ora responsabile deimercati Italia e Slovenia.

“In Italia - spiega Sandro Mantella - siamopresenti con la distribuzione dei semirimorchicon 6 area manager e 4 Dealer. Per la distribu-zione di tutta la gamma Lamberet di motrici,furgoni e coibentati è stato concluso recente-mente un accordo in esclusiva con Cargoplastper il centro-sud Italia”.

Come si è chiuso il 2014 per il mercato del-l’isotermico e quali sono le aspettative per il2015? “L’anno - risponde il Direttore Com-merciale - si è chiuso con il 25 per cento diquote di mercato nel settore dei semirimorchiisotermici. Abbiamo raddoppiato la venditadei furgoni fino a 35 q. Complessivamente ab-biamo incrementato il fatturato del 20 percento nel 2014 e prevediamo di riconfermare

la stessa quota di mercato dei semirimorchifrigo nel 2015, attraverso anche una maggiorepresenza nella distribuzione a temperaturacontrollata nell’ultimo miglio”.

Qual è l’attuale gamma di Lamberet sulmercato italiano per i trasportatori di grossedimensioni e per i veicoli commerciali legge-ri? “Lamberet - dichiara Sandro Mantella - èl’unica azienda in Europa ad offrire la gammacompleta di prodotti isotermici per qualsiasitipo di esigenza di trasporto”.

Sandro Mantella, Direttore Commerciale e Responsabile sviluppo rete di Lamberet in Italia

“NEL 2014 RADDOPPIATE LE VENDITE E INCREMENTATO IL FATTURATO”

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Pagina 20 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

MAX CAMPANELLABRUXELLES

Disponibile dal 2015, la no-vità in casa Wabco, leadermondiale nella fornitura ditecnologie mirate a miglio-rare sicurezza e efficienzadei veicoli commerciali, sichiama TX-TrailerGuard,soluzione di fleet manage-ment di nuova generazione,ulteriore evoluzione di Trai-lerGuard, pluripremiata so-luzione telematica sviluppa-ta da Wabco. TX-Trailer-Guard rappresenta la pri maintegrazione di prodotto do -po l’acquisizione da parte diWab co, lo scorso febbraio,di Transics, azienda specia-lizzata in sistemi di fleetmanagement leader di mer-cato in Europa. Que sta in-novativa soluzione telemati-ca coniuga i dati globali rac-colti in tempo reale dai si-stemi di bordo avanzati difrenatura, efficienza e con-trollo della stabilità svilup-pati da Wabco con TX-Con-nect, software di back-officedi Transics, e il suo relativo

pacchetto di sistemi telema-tici. Il nuovo sistema tele-matico integrato consenteuna gestione efficiente dicamion, rimorchi, condu-centi e carichi in temporeale, aiutando gli operatoridelle flotte a migliorare leprestazioni dei veicoli intermini di sicurezza ed effi-cienza, riducendo al con-tempo i costi.

Lanciato da Wabco nel2010, il sistema telematicoTrailerGuard permette ai ge-stori delle flotte di monito-rare da remoto le funzioni

operative varie del vei colo ei dati relativi, quali presta-zione del sistema di frenatu-ra elettronica (EBS), avvisirelativi al rischio di ribalta-mento, chilometraggio, cari-co assiale, pressione deipneumatici, tem peratura in-terna del rimorchio refrige-rato e stato della por ta. Trai-lerGuard offre, inoltre, fun-zionalità di diagnostica re-mota, consentendo alla flot-ta di pianificare la manuten-zione preventiva. TXCon-nect raccoglie questi flussidi dati disponibili in temporeale in un’unica interfacciaper lo spedizioniere e nei re-lativi report di gestione, of-frendo agli operatori dellaflotta informazioni aggiunti-ve utili a migliorare le pre-stazioni dei veicoli in termi-ni di sicurezza ed efficienza.“Il lancio di TX-Trailer-Guard - afferma Nick Rens,Presidente della divisioneTrailer Systems, Aftermar-ket e Off-Highway - èun’ul teriore dimostrazionedel l’impegno assunto daWabco per contribuire al

successo delle flotte di vei-coli commerciali in tutto ilmondo. Rappresenta un’in-tegrazione vincente e asso-lutamente innovativa nelsuo genere. Questa soluzio-ne telematica per rimorchidi nuova ge nerazione offriràagli operatori della flottauna ricca fonte di dati permigliorare i servizi, aumen-tare la sicurezza e l’efficien-za dei veicoli e contribuirealla riduzione dei costi ope-rativi”.

A seguito dell’acquisizio-ne di Transics, Wabco hapromosso accuratamentel’integrazione e l’estensioneglobale delle soluzioni difleet management. Tra gliobiettivi raggiunti, un con-tratto dalla portata rivolu-zionaria con Almarai, fra leimprese lattiero-casearie piùimportanti del mondo, consede in Arabia Saudita.Wabco doterà l’intera flottadi veicoli a lunga percorren-za di Almarai di oltre 1.300camion delle proprie solu-zioni di fleet managementleader di settore.

Marangoni Retreading Systems Deutschland e Gummiservice Produk-sjon, con sede a Rade, in Norvegia, hanno firmato un importante accor-do di collaborazione. Con circa 40mila pneumatici ricostruiti per anno,Gummiservice Produksjon è uno dei protagonisti principali del mercatoin Norvegia e Svezia e da molti anni è presente nel segmento premium.

Nel futuro, la società norvegese si affiderà principalmente ai prodottiMarangoni per la ricostruzione degli pneumatici e per la serie premiumla scelta sarà Ringtread. Di conseguenza, Gummiservice Produksjonprevede investimenti nella più moderna tecnologia per riuscire ad af-frontare le sfide del futuro. Paal Ringstad, amministratore delegato diGummiservice Produksjon, vede questa cooperazione come “un impor-tante passo verso l’indipendenza” pur continuando a offrire ai suoiclienti il miglior servizio possibile e prodotti dalle prestazioni eccezio-nali. Christian Asmuth, direttore vendite di Marangoni Retreading Sy-stems Deutschland, e Jan-Olof Svensson, area manager per la Scandina-via in Marangoni, sono consapevoli del fatto che “le esigenze di questoimportante cliente saranno prioritarie nelle future attività di Marangonisul mercato scandinavo”.

Entrambe le parti si sono dette molto felici e fiduciose di questa coo-perazione. La collaborazione tra Marangoni e Gummiservice Produk-sjon ha già superato la sua prima prova. Con la collaborazione di Ma-rangoni, Gummiservice Produksjon si è imposta sulla concorrenza nelvedersi rinnovato un accordo di fornitura pluriennale con una flotta diautobus estremamente importante.

Carrier Transicold prosegue il suo camminoverso lo sviluppo di un’unità di refrigerazionecon refrigerante naturale per il trasporto su stra-da, presentando parallelamente per il 2015 unaserie di novità e servizi per una catena del freddoefficiente e sostenibile. Al Salone di Hannover èstato esposto per la prima volta al pubblico unprototipo di unità per rimorchio con refrigerantenaturale, che si contraddistingue per l’utilizzo diCO2 come refrigerante naturale, con un impattodecisamente minore sul riscaldamento globale ri-spetto ai refrigeranti comunemente utilizzati suiveicoli con sistemi convenzionali di refrigerazio-ne.

Nella gamma Carrier Transicold un postod’onore per il 2015, anno dell’auspicata ripresa, èriservato inoltre alla nuova unità VectorTM 1350,che ha debuttato alla Fiera IAA dopo essere stata

lanciata a livello internazionale nel novembre2013. L’unità Vector 1350 completa la linea Vec-tor formata da tre unità speciali per la refrigera-zione progettate per adattarsi alle diverse necessi-tà dei clienti, dalla lunga percorrenza alla distri-buzione. Carrier Transicold propone inoltre le suesoluzioni per la catena del freddo relative al tra-sporto di prodotti farmaceutici. In aggiunta ainuovi prodotti, Carrier propone il pacchetto com-pleto per la manutenzione everCold, che ricono-sce ai trasportatori una maggiore flessibilità incaso di variazione della dimensione della flottaper tutta la durata del contratto. Infine, CarrierTransicold sta facendo conoscere il suo nuovoservizio di gestione degli incidenti oneCall, chepermette ai trasportatori di accedere a un’ampiarete di oltre 600 centri di assistenza in 59 paesi inEuropa, Medio Oriente e Africa.

CARRIER TRANSICOLD

Trasporto su stradacon refrigerante naturale

Ringtread Partner nellarete europea Marangoni

THERMO KING

Nuove opportunità per ridurre le emissioni di gas serraThermo King, marchio di Ingersoll Rand, nel2015 offre ai clienti nel campo dei trasporti inEuropa, Medio Oriente e Africa la scelta di comee quando ridurre le proprie emissioni di gas serra.Viene proposta una nuova linea di unità per semi-rimorchi e ad alimentazione autonoma per auto-carri affidabili ed efficienti dal punto di vistaenergetico, che utilizzano un refrigerante dinuova generazione con un potenziale di riscalda-mento globale (GWP) dimezzato rispetto al refri-gerante attualmente in uso. Allo stesso tempo, peri clienti nel settore dei trasporti che desideranomodificare le proprie unità esistenti, ThermoKing offre un servizio di sostituzione attraversola propria rete di concessionari.

Nel 2016, Thermo King proporrà gli stessivantaggi anche con i prodotti alimentati da veico-lo. “Il nostro intento - afferma Ray Pittard, Presi-

dente di Thermo King Nord America, Europa,Medio Oriente e Africa - è offrire agli operatori lapossibilità di scegliere come e quando ridurre leemissioni di gas serra senza compromettere l’effi-cienza, l’affidabilità e le prestazioni complessivedel prodotto che si aspettano da Thermo King”.

Thermo King, in stretta collaborazione con ilproduttore del refrigerante Du Pont, ha seleziona-to R-452A, noto anche come DuPont OpteonXP44, per questa linea alternativa di prodotti peril trasporto refrigerato.

“Da quando nel 1938 grazie a Thermo King siè sviluppato il settore del trasporto refrigerato -dichiara Pittard - sono sempre stati utilizzati refri-geranti di classe A1 sicuri, non infiammabili, abassa tossicità. R452 ha un potenziale di riscalda-mento globale pari alla metà di quello dei refrige-ranti attualmente in uso”.

LA NUOVA GENERAZIONE RAPPRESENTA LA PRIMA INTEGRAZIONE DI PRODOTTO DOPO L’ACQUISIZIONE LO

SCORSO FEBBRAIO DI TRANSICS, IL CUI SOFTWARE DI BACK-OFFICE RACCOGLIE I DATI GLOBALI IN TEMPO

REALE DAI SISTEMI DI BORDO AVANZATI DI FRENATURA E CONTROLLO DELLA STABILITÀ.

WABCO

TX TrailerGuard, ideale per il fleet management

Varato il prototipo di un’unità per rimorchi che usa l’anidride carbonica. Linea di unità ad alimentazione autonoma per autocarri e semirimorchi.

KAPSCH TRAFFICCOM

Limitare i costi delle autostrade e rendere i viaggi più sicuriLimitare i costi delle autostrade e rendere i viaggi più sicuri ed efficien-ti. È l’obiettivo dei sistemi di pedaggiamento Multi-Lane Free-Flow(MLFF) e del sistema di comunicazione tra infrastrutture e veicoli V2Xche unisce i sistemi V2V (Vehicle to Vehicle) e V2I (Vehicle to Infra-structure) ideati da Kapsch TrafficCom, società specializzata in soluzio-ni ITS per la gestione intelligente del traffico. “Multi-Lane Free-Flow -spiega il professor Paolo Rondo-Brovetto, presidente di Kapsch Traffic-Com Italia - è il sistema che meglio si presta a ottimizzare i costi di ge-stione del pedaggio e integrare funzioni per la sicurezza, nonché d’info-mobilità, una soluzione senza barriere che sa rà adottata per la primavolta in Italia sulla Pedemontana Lombarda. La tecnologia, basata sullacomunicazione radio DSRC a microonde, è analoga al sistema Telepass,ma ne rappresenta un’evoluzione in quanto, di fatto, è come se trasfor-masse tutta l’autostrada in una corsia dedicata Telepass, eliminando

quindi la necessità di avere caselli. In pratica, non ci si deve più fermarealle barriere perché il passaggio dei veicoli è registrato da portali postilungo l’autostrada dotati di telecamere e sensori, e il pedaggio è addebi-tato direttamente sul conto corrente, carta di credito o unità di bordopre-pagata, indicate in fase di registrazione al servizio”.

Questo tipo di soluzione è molto meno costosa sia in fase d’in -stallazione, trattandosi di un’infrastruttura molto leggera, sia in fase dige stione, essendo totalmente automatizzata. A ciò si deve aggiungereche il mercato per la fornitura dei sistemi MLFF è estremamente com-petitivo, cosa che riflette in un ulteriore forte contenimento dei costi pergli utenti. Si stima che la gestione dei pedaggi in un sistema MLFF contraffico intenso pesi solo per il 5-6 per cento della tariffa, mentre in unsistema a caselli tradizionali arriva a pesare per oltre un terzo del pedag-gio del pedaggio. L’altro vantaggio dei sistemi MLFF è che si prestano

a integrare in modo efficiente anche funzioni di sicurezza e di infomo-biltà nell’infrastruttura già installata per l’esazione dei pedaggi. Non c’èbisogno ad esempio di costruire portali per il sistema tutor perché i sen-sori e le telecamere che registrano il passaggio dei veicoli possono esse-re utilizzate per rilevare la velocità media oltre che per raccogliere datiutili sul traffico. Inoltre, la conoscenza istantanea della posizione deiveicoli in autostrada e della loro velocità consente di rilevare con gran-de anticipo il verificarsi di problemi di traffico o incidenti. Ulterioreevoluzione è la comunicazione Vehicle-to-Vehicle e Vehicle-to-Infra-structure, che permetterà di mettere a disposizione degli automobilistiinformazioni sui tempi di attesa a un semaforo, sulla presenza di un vei-colo in sosta d’emergenza, e indicare percorsi alternativi. Alla fine cisarà la possibilità di far guidare i veicoli dal sistema e di passare il con-trollo al guidatore solo per entrare o per uscire dall’autostrada.

Obiettivo: la gestione intelligente del traffico. Nascono i sistemi di pedaggio multilane free-flow e il sistema di comunicazione tra veicoli V2X.

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VALENTINA MASSAVETRALLA

A pochi giorni dall’inizio del -l’o peratività del deposito diAn cona, Farnese Pneumaticisi dota di un ulteriore deposi-to a Viterbo per migliorare ilservizio ai clienti. Obiettivo:migliorare l’aspetto della lo-gistica per ottenere prestazio-ni migliori nel servizio aiclien ti. L’azienda ha investitoin questa struttura di oltre10mi la mq per affrontare almeglio i noti carichi di lavoroche la stagione invernale pro-duce, ma anche per la crescitaimportante che sta avendo nelsettore dell’autocarro, delqua le dal 2013 si occupaMar co Massarelli, 38 anni,una breve esperienza in Mi-chelin come RTC Autocarro eper 12 anni ResponsabileTec nico Commerciale Auto-carro per il centro Italia inYokohama, attualmente Di-rettore Vendite Autocarro perFarnese Pneumatici e GlobalTyres.

“Farnese Pneumatici - cispiega Marco Massarelli - sipropone al mercato dell’auto-carro con un’offerta ampia ecompleta, sia per marchi cheper profondità di gamma. Ab-biamo rapporti diretti di par -tenariato ufficiale con i più

importanti produttori: Miche-lin, Bridgestone, Pirelli, Con-tinental e, per ognuno, offria-mo sia il primo che il secondobrand. Inoltre distribuiamo inesclusiva il marchio Matador(by Continental e made inEuropa). Poniamo la massimaattenzione alla disponibilitàdei prodotti, alla completezzadella gamma e al servizio,aspetti che riteniamo fonda-mentali. Nostra ulterioreforza nell’offerta distributivaè la differenziazione, per que-sto la nostra scelta di com -mercializzare, sempre inesclusiva per l’Italia, il mar-

chio Falken, made in Japan eprodotto dalla Sumitomo, set-timo produttore mondiale, eSailun, prodotto quality, ma dein China e nella top twentymondiale”.

Quali sono le caratteristi-che di questi pneumatici perle quali essi sono competitivisul mercato? “Decifrare ilmercato - risponde il managerdella Farnese - è sempre piùcomplesso: l’attuale condizio-ne economica tende a far sce-gliere il pneumatico solo peril costo iniziale e non per rap-porto costo-beneficio, aspettoben più importante per un be -

ne strumentale. Questa strada,seppur la più semplice, allalunga non è la più corretta. Lanostra offerta è mirata a pro-dotti che abbiano alti conte-nuti tecnici a un buon prezzoiniziale. Falken è un prodottodi altissima qualità ma ad unprezzo altamente competiti-vo. L’intera gamma vienepro dotta esclusivamente inGiap pone, con standard quali-tativi a tutti ben noti: ci pos-siamo permettere di garantireil pneumatico sia per la ri-scolpitura che per una secon-da vita,assicurandone il valo-re della carcassa in caso dinon ricostruibilità per proble-mi tecnici o riacquistandolaaddirittura. Garantiamo inol-tre, a tutti i clienti Falken, unservizio di assistenza su stra-da in caso di depannagé de-nominato ‘Falken No Stop24’. Sailun invece è un pro-dotto made in China della fa-scia quality. Una scelta dovu-ta dalla spasmodica richiestadi mercato di prodotti di que-sta fascia di prezzo ma, delqua le, siamo estremamentesod disfatti. Abbiamo optatoper un marchio cinese che ra-giona come noi europei, quin-di con adeguati standard pro-duttivi, attento ai dimensiona-menti, alla gamma e alla rico-struzione,ma soprattutto al -

l’am biente. La produzioneSai lun è inoltre in fase di rin-novamento, sia per disegniche per mescole che, da que -st’an no, saranno anche Envi-ronment, ovvero a bassa resi-stenza di rotolamento e quin-di di consumo di carburante.An che per Sailun, consapevo-li della qualità del prodotto,abbiamo la possibilità di riac-quistare la carcassa. Questeprerogative garantiscono ainostri prodotti esclusivi lamas sima competitività in ter-mini di costo/km e una note-vole affidabilità. Alla luce dique sto possiamo ritenerci unimportante punto di riferi-mento nel panorama dell’au-totrasporto italiano”.

Qual è invece l’assorti-mento di pneumatici dedicatiai veicoli speciali? “Attual-mente - risponde in conclu-sione Marco Massarelli - cer-chiamo di rendere un servizioefficiente anche in questoseg mento, ma il nostro obiet-tivo è, come per il truck,quel lo di crescere e diventareun punto di riferimento per ilmercato. La nostra offerta èindirizzata quasi esclusiva-mente a marchi leader comeMichelin, Continental e Soli-deal, ad eccezione di Petlasche importiamo da molti annicon soddisfazione”.

Q8

IDS rafforzail network truck

Con l’apertura di una nuova stazione di servizio, posizionata strate-gicamente lungo la statale del Brennero, IDS (International DieselService), brand di Q8, continua a rafforzare la sua rete dedicata aicamion. IDS dispone di oltre 600 stazioni di servizio dedicate ai ca-mion in tutta Europa, tutte localizzate in luoghi strategici. La nuovastazione di Wörgl, Austria, non fa eccezione: anch’essa rappresentaun ulteriore tassello nella crescita della rete IDS di stazioni di servi-zio vicine alle principali arterie di traffico del continente. La suaposizione è ottima anche perché si trova a poche centinaia di metridall’uscita 20 (Wörgl Ovest) dell’autostrada A12 e vicino al Termi-nal ROLA (Rolling Road) di Wörgl. Inoltre, la stazione può essereparticolarmente interessante per gli autisti che viaggiano dall'Italiaalla Germania passando per l’Austria, perché consente loro di bene-ficiare dei prezzi inferiori per i carburanti in Austria, evitando ulte-riore peso alla bascula. Dotata dei massimi standard tecnici e di si-curezza, la stazione Wörgl è progettata per un rifornimento rapido esemplice, senza code e attese. Vi sono 6 ampie corsie e 12 ugelliper diesel ad alta velocità, che offrono diesel e AdBlue della massi-ma qualità. Sono in funzione, inoltre, 3 terminali di pagamentoesterni in linea con la rete IDS, che accettano le tessere IDS conchip contactless (dotate di chip RFID e codice PIN personale) ga-rantendo transazioni sicure e rapide. Questo sistema di tessere conchip contactless verifica ogni transazione in tempo reale, consen-tendo ai clienti IDS di monitorare e gestire le loro tessere in remo-to, tramite un sito web, e offrendo loro la sicurezza e il controllo dicui hanno bisogno.

Nuova stazione di servizio a Wörgl (Austria).

FARNESE PNEUMATICI

Dopo Ancona lo sbarco a ViterboNUOVO INVESTIMENTO LOGISTICO DEL DISTRIBUTORE ESCLUSIVO DEI PNEUMATICI GIAPPONESI FALKEN, PRODOTTI DI ALTISSIMA

QUALITÀ AD UN PREZZO ALTAMENTE COMPETITIVO, CHE VANNO AD AFFIANCARE NELLA GAMMA I CINESI SAILUN DELLA FASCIA QUALITY E

I PNEUMATICI DEI PIÙ IMPORTANTI PRODUTTORI GLOBALI. OBIETTIVO: CONTINUARE A CRESCERE NEL SETTORE DELL’AUTOCARRO.

URBANO LANZAREGGIO EMILIA

Un programma mirato alla ri-soluzione dei problemi di lu-brificazione in tutti i campi diimpiego: truck, macchine dacantiere, mezzi che lavoranoin miniere ecc. È quanto an-nuncia nella seconda metàdell’anno Liqui Moly, produt-tore tedesco di additivi conun ampio range di prodottiper veicoli industriali e com-merciali. “Gli additivi antiu-sura - spiega Alberto Celletti,della Direzione Commercialedi AutoChem Italiana, distri-butore in Italia dei prodottiLiqui Moly - sono alla basedel la migliore lubrificazionedegli automezzi. Liqui Molypresenterà nella seconda partedel 2015 un programma mira-to alla risoluzione dei proble-mi di lubrificazione in tutti icampi d’impiego: truck, mac-chine da cantiere, mezzi chelavorano in miniere ecc. L’e -sperienza che Liqui Moly hain Sudafrica nei mezzi mec-canici che lavorano nelle mi-niere verrà estesa in tutto ilmon do”.

Qual è la gamma di prodot-ti antiusura che nel 2015 saràdisponibile in Italia per i vei-coli da lavoro (industriali,commerciali, autobus)? “Ilmix di lubrificanti omologatidai costruttori e gli additiviantiattrito - risponde AlbertoCelletti - sono uno degli argo-

menti che affronteremo nel2015. Il programma miratoalla risoluzione del problemadella contaminazione battericadello stoccaggio del gasolio èil principale argomento cheaffrontiamo regolarmente. Unaltro argomento importante èil trattamento invernale delgasolio”. Liqui Moly non sololavora per sviluppare nuoviprodotti, ma anche per miglio-rare quelli esistenti. I suoi dueprincipali additivi antiusurahanno avuto un upgrade a fineanno 2014: Cera Tec e Motor

Protect. “Siamo riusciti - haaffermato David Kaiser, Di-rettore del settore Ricerca eSviluppo di Liqui Moly - amigliorare ulteriormente laformula dei due additivi. Adire il vero, Cera Tec e MotorProtect facevano già partedegli additivi antiusura più ef-ficaci ma il meglio è nemicodel bene. Con le nuo ve for-mulazioni i due additivi sonodiventati ancora più efficaci”.

Sia Cera Tec sia MotorPro tect sono additivi ad altocontenuto tecnologico. Motor

Protect contiene il cosiddettofriction modifier che proteggechimicamente dall’usura. Isuoi principi attivi si deposi-tano sulle superfici metalli-che, levigano la struttura su-perficiale e formano su que -st’ultima uno strato di reazio-ne che diminuisce il contattodiretto metallo su metallo. Laprotezione di Cera Tec è per-fino doppia. Contiene sempreuna protezione chimica, main più anche una fisica: Minu-scole particelle di ceramicafun gono da lubrificante soli-do. Su di esse il metallo sci-vola particolarmente bene.Queste particelle di ceramicasono così piccole che passanosen za problemi sia il filtroche tutti i fori di passaggiodel l’olio. Cera Tec offre lamassima protezione antiusu-ra, Motor Protect è l’additivoda scegliere quando non sivuo le avere un lubrificantesolido nell’olio motore.

Cera Tec e Motor Protectdiminuiscono l’attrito all’in-terno del motore e di conse-guenza la sua usura, aumenta-no di conseguenza la duratadi vita del motore e aiutandoad abbassare il consumo dicar burante. Già con la vec-chia composizione Cera Tecproteggeva doppiamente ilmotore rispetto all’olio moto-re senza Cera Tec, com’è sta -to rilevato dal laboratorio di“Au tomobile PrüftechnikLan dau” in Germania.

LIQUI MOLY

Obiettivo: risolvere i problemi di lubrificazione in ogni impiegoLo specialista tedesco di additivi migliora le composizioni dei suoi prodotti Cera Tec e Motor Protect.

Liquigas, azienda italiana lea-der nel mercato dell’energia,

e la Società Levorato Marcevag-gi, storica azienda operante neitrasporti nel settore GPL e gas li-quefatti e compressi, hanno sigla-to un accordo per il trasporto inesclusiva di gas naturale liquefat-to dal nuovo canale di approvvi-gionamento di Marsiglia, Fos-sur-Mer, agli stabilimenti deiclienti Liquigas dislocati nelNord Italia. A seguito dell’accor-do, l’approvvigionamento deiclienti continuerà a essere svoltoda Liquigas con l’affiancamentodella flotta creata ad hoc per iltrasporto del GNL dalla LevoratoMarcevaggi. “L’approvvigiona-mento è un aspetto fondamentaledel nostro business e parte dellasoluzione completa chiavi inmano che caratterizza l’offertaLiquigas”, dichiara MassimilianoMontorfano, Sales Manager In-dustrial Liquigas. “Questa coope-razione - ribadisce Massimo Di-spensa, Direttore Generale dellaLevorato Marcevaggi - ci permet-te di ampliare il nostro know-hownel settore energetico. Dall’iniziodel 2014 abbiamo aggiunto alcu-ne autobotti per il trasporto delGNL al nostro parco mezzi checonta a oggi circa 250 autobottiper il trasporto del GPL, contali-tri per autotrazione e gas crioge-nici, oltre a circa 60 pianali portabombole e 90 trattori stradali”.

Accordo Liquigas eLevoratoMarcevaggi

Mar co Massarelli, Direttore Vendite Autocarro per FarnesePneumatici e Global Tyres

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PAOLO ALTIERIVIZZOLA TICINO

Autentica leggenda dei moto-ri per veicoli industriali, rina-ta in versione Euro 6, più pu-lito di sempre ma senza affat-to sacrificare nulla delle ca-ratteristiche uniche del V8,montato su uno stupendo e -sem plare Scania R580, nerolucido, ha fatto il suo ingressoufficiale nel circuito di Vizzo-la Ticino, di proprietà Pirelli.L’ammiraglia Scania, concuo re pulsante V8 in grado dierogare 2.950 Nm già tra1.000 e 1.350 giri al minuto,ha un compito ben preciso:es sere il protagonista dei testdri ve del produttore nazionaledi pneumatici, che con la con-segna del trattore corrobora lapartnership con la Casa sve-dese, senza affatto nasconde-re l’intenzione di aggiungereal trattore, nel futuro, ancheun autocarro per le prove inpi sta. E nutrendo forti ambi-zioni di crescita nel settoreTruck, anche consolidando irapporti di cooperazione peril primo impianto con le prin-cipali Case costruttrici.

Alla cerimonia ufficialedel l’ingresso nel circuito del -lo Scania R580 Franco Feno-glio, Amministratore delegatoItalscania, ha consegnato lechia vi del veicolo a GiovanniPo mati, Senior Vice PresidentBusiness Unit Industrial diPi relli, che volentieri ha af-fiancato il collaudatore peruna serie di giri sulla pista, u -bi cata alle porte dell’aeropor-to di Milano Malpensa. Nellecurve a gomito, salite e disce-se con simulazioni “reali” dila stre ghiacciate e effetto a -qua planing, il manager Pirelliha potuto di persona verifica-re le doti dell’ammiragliasve dese, equipaggiata con untre no gomme Pirelli FH:01XL e TH:01. Doti che ora so -no anche al servizio del cir-cuito: unico V8 Euro 6 sulmer cato, è il propulsore piùpo tente di tutta la gammaSca nia Streamline.

“A Pirelli - spiega FabioScaccabarozzi, venditore diSca nia Milano, concessiona-ria di proprietà Scania che harealizzato la fornitura - abbia-mo proposto questa versioneper ché oggi è quella in gradodi offrire il miglior rapportocop pia/potenza sul mercato eper le prove di trazione deipneu matici occorreva coppiaim mediata subito ai primi gi -ri”. Parallelamente lo staff

commerciale di Scania Mila-no ha suggerito cabina e cam-bio adatti al ruolo da protago-nista dei test drive che speri-menta il nuovo entrato a Viz-zola. “Dovendo assegnare -ha proseguito Fabio Scacca-barozzi - all’autista-testdriverla completa padronanza delvei colo, lo abbiamo equipag-giato con cambio Opticruise,che permette guide soggetti-ve, lasciando alla sensibilitàdi chi guida l’utilizzo dellamar cia più adatta. Nel dare lagiusta risposta alle esigenzePi relli, l’obiettivo che ci sia -mo posti era far sì che il vei-colo desse sempre una rispo-sta sincera, dimostrandosimas simamente sensibile al-l’utilizzatore. Nel caso dellaca bina abbiamo suggerito l’u -ti lizzo della configurazioneStreamline, che consente am -pio spazio a bordo per l’even-tuale trasporto di attrezzi estrumentazioni occorrenti peri test”.

La cerimonia di consegnaè stata l’occasione per Al -berto Viganò, Direttore Mar -

keting della Business Unit In-dustrial di Pirelli, per sottoli-neare l’importanza crescenteche il settore Industrial (ovve-ro pneumatici per veicoli in-dustriali, agricoltura e movi-mento terra e steelcord) vaassumendo per Pirelli. “Seanalizziamo i dati relativi alterzo trimestre del 2014 - hadichiarato Alberto Viganò - laBusiness Unit Industrial pesail 27 per cento del totale delfatturato del Gruppo Pirelli, èpresente in 160 Paesi delmon do, registra vendite per1,6 miliardi di euro e i pro-dotti nascono in 11 impianti,per lo più dislocati in Paesica ratterizzati da manodoperaa basso costo: in questo modoriu sciamo a garantire stan-dard di qualità omogenei enel contempo essere estrema-mente flessibili nei costi”.

I pneumatici per veicoli in-dustriali di Pirelli - il cui 60per cento delle vendite in Eu-ropa è rappresentato dalla Se -rie 01, introdotta nel 2009 -ven gono prodotti in Turchia,Egitto e Cina oltre che in SudAmerica, ma in Europa restasalda la presenza dell’unicoCentro di competenza che co-ordina le attività di Ricerca eSviluppo. Quanto alla capaci-tà produttiva, nel 2014 sonostati prodotti 6,5 milioni dipneumatici Truck e Agro, conun aumento rispetto ai 6,2 mi-lioni del 2013. “Quest’anno enegli anni venire - prosegue ilmanager Pirelli - continuere-mo a investire nell’aumentodella capacità produttiva: pre-vediamo nel 2015 di arrivarea 6,7 milioni e a 6,8 nel 2017.Ma l’aspetto che più confortaè che quest’aumento riguardaanche l’Europa: in un mo-mento storico difficile, l’Eu-ropa Occidentale mostra se -gni di ripresa che fanno benspe rare. Nel frattempo Pirellinon disdegna affatto di esserepresente, con le sue caratteri-stiche di prodotti di alta qua-lità e massima flessibilità, an -che in realtà difficili comel’A sia Pacifico, dove eviden-temente i costruttori cinesihan no la maggiore, lasciandoa Pirelli e ai suoi principalicompetitor meno del 10 percento del mercato. Ciò mal-grado continueremo a esserci,pun tando sulla qualità e so-prattutto sul futuro dei pneu-matici, ovvero sul sistema e -let tronico Cyber Fleet, checonsente alle flotte la garan-zia di massima sicurezza eminor consumo”.

PIRELLI INDUSTRIAL

In pista a Vizzola il ruggito del V8NEL CIRCUITO LOMBARDO DI PROPRIETÀ DEL PRODUTTORE NAZIONALE FA IL SUO INGRESSO UNO SCANIA

R580 CON COPPIA MASSIMA DA 2.950 NM GIÀ TRA 1.000 E 1.350 GIRI AL MINUTO. FRANCO FENOGLIO,AD DI ITALSCANIA, PRESENTE ALLA CONSEGNA UFFICIALE DELLE CHIAVI NELLE MANI DI GIOVANNI

POMATI, SENIOR VICE PRESIDENT BUSINESS UNIT INDUSTRIAL, CHE AL PRIMO GIRO DI PROVA È SALITO

SUL TRATTORE E SI È SEDUTO ACCANTO AL DRIVER.

Cyber Fleet, una delle principali Fleet Solu-tions studiate da Pirelli, è stato protagoni-

sta della cerimonia di consegna a Vizzola Tici-no dello Scania R580, i cui pneumatici PirelliFH:01 XL e TH:01 sono equipaggiati con lasoluzione sviluppata dal costruttore nazionaleche rileva in tempo reale pressione e tempera-tura degli pneumatici, aumentando la sicurez-za sulla strada e nel contempo ottimizzando iconsumi. “Stando ai più recenti dati - ha illu-strato Angelo Giombelli, Fleet ManagementEurope della Business Unit Industrial - relativiai costi delle flotte, un terzo di questi ultimi èrappresentato dai consumi di carburante. Nederiva l’assoluta importanza di tenere la pres-sione di gonfiaggio su livelli adeguati: un calodi pressione del 10 per cento equivale a un au-mento dell’1 per cento dei consumi, con unca lo del 20 si arriva a incrementi del 3 per

cento. Fatti due conti, per una flotta sono nu-meri di assoluto rilievo”.

La caratteristica principale del sensoreCyber Fleet è la possibilità di essere inseritonon sulla valvola né sul cerchio, ma di essereposto all’interno della gomma. Si tratta di undispositivo che contiene al suo interno un cir-cuito elettronico ed è ricoperto per un’even-tuale ricostruzione a freddo, senza la necessitàdi toglierlo (va reinstallato solo nel caso di ri-costruzione a caldo). Il circuito “legge” co-stantemente i dati relativi a pressione e tempe-ratura e li trasmette alla centrale operativadella flotta, che quindi può in ogni momentoconoscere: posizione del veicolo, stato deipneumatici, eventuale necessità d’intervento,con la possibilità di tenere costantemente in-formato anche l’autista del mezzo in caso dibisogno. “Si tratta - ha commentato Franco

Fenoglio, Amministratore delegato di Italsca-nia - di una tecnologia che merita di esseresviluppata in sinergia tra costruttori e clienti:in questo senso sono lieto della collaborazionecon Pirelli, che ci vede entrambi uniti nell’in-

teresse comune e del cliente finale. Prim’an-cora che si parlasse di TCO, Scania ha sposta-to la sua attenzione dal prezzo finale del vei-colo al costo operativo: la tecnologia CyberFleet di Pirelli va in questa ottica e rappresen-ta un ulteriore strumento a disposizione persupportare il cliente nel suo successo. Oggi lavera sfida è dare al cliente il veicolo più giustoriferito nel tempo e nei servizi”.

“Con lo sviluppo di Cyber Fleet - ha ag-giunto Alberto Viganò, Direttore Marketingdella Business Unit Industrial di Pirelli - ab-biamo lavorato fianco a fianco con 180 flotteper circa 150 milioni di km monitorati. Conti-nueremo su questa strada per il futuro svilup-po, lavorando con i clienti e con i costruttoriper il primo impianto: in questo modo oltre asviluppare prodotti adeguati all’effettivo uti-lizzo, saremo maggiormente in grado di pre-vedere i futuri trend tecnologici e agire di con-seguenza, per continuare a essere protagoni-sti”.

IL DISPOSITIVO LEGGE PRESSIONE E TEMPERATURA E TRASMETTE I DATI A CONDUCENTE E CENTRALE OPERATIVA

TRENO DI GOMME EQUIPAGGIATE CON CYBERFLEET

Da sinistra: Fabio Scaccabarozzi, venditore in forza a Scania Milano; Paolo Canegrati,Responsabile testing Indoor & Outdoor Pirelli; Cinzia Caserotti, Direttore Vendite Italscania;Maurizio Martani, Truck, Light Truck & Agro Outdoor Testing Manager Pirelli; Giovanni Pomati,Direttore Business Unit Industrial Pirelli; Franco Fenoglio, Amministratore delegato Italscania.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 23

MAX CAMPANELLAMILANO

Immaginate una sorta di “al-larme”: alle prime perdite dipressione il sistema le perce-pisce, le identifica e avvisagli autotrasportatori affinchépossano porvi rimedio velo-cemente per evitare conse-guenze più spiacevoli e man-tenere la giusta pressione digonfiaggio dei pneumaticiquan do sono in viaggio. Èquan to riesce a fare il sistemadi sensori ContiPressure-Check, lanciato da Continen-tal nel 2012 per il monitorag-gio della pressione e dellatem peratura dei pneumaticidei veicoli commerciali, pro-dotto sul quale punta il pro-duttore tedesco in questo2015 per proporre alle flottenon già il solo pneumatico insé, ma una gestione efficientedelle gomme e del carburan-te, per ridurre i costi di ge-stione della flotta e, minimiz-zando l’usura delle gomme,preservare il valore della car-cassa. “Le fermate d’emer-genza per guasti connessi aipneumatici - dichiara DanielGainza, Direttore Commer-

ciale Commercial Vehicle Ti -res di Continental Italia - pos-sono diventare un ricordo pergli autisti. I nostri studi dimo-strano che oltre il 90 per cen -to dei problemi connessi aipneumatici sono preceduti daperdite di pressione non rile-vate. Grazie a ContiPressure-

Check queste perdite possonoessere individuate in tempo ei problemi connessi risoltipri ma che possano causare ilfermo in emergenza del vei-colo”.

In che modo il sistemaTPMS può ridurre i costi digestione di un trasportatore o

di un operatore di autobus?“Semplicemente - rispondeDaniel Gainza - permettendodi mantenere più costante lapressione: il sistema di mo -nitoraggio della pressione deipneumatici messo a punto daContinental non solo avvertetempestivamente di una fora-tura, ma aiuta anche ad ab-bassare i costi totali di gestio-ne di una flotta di automezzi.Se il TPMS nella vettura ha lafunzione di evitare incidenti equindi di aumentare la sicu-rezza, evitando una perditad’aria repentina, applicato atruck e bus diventa un siste-ma molto più complesso: te-nere costante la pres sione deipneumatici mon tati su un vei-colo da lavoro equivale diret-tamente a garantire minoreconsumo e maggiore duratadella gomma e di ricostruibi-lità della carcassa. Questesono le variabili economichesulle quali è chiamato a ope-rare il TPMS nella sua pie-nezza, che messe insiemeequivalgono a innalzare il va-lore medio dei pneumaticidella flotta”. Quali so no le ca-ratteristiche che distinguonoil sistema TPMS di Continen-

tal e lo rendono com petitivonel settore? “Innanzitutto - af-ferma il manager di Conti-nental CVT Italia - l’accura-tezza: il TPMS di Continentalè un sistema e stre mamenteprofessionale, con un livellomolto alto di af fidabilità, perevitare falsi allarmi e soprat-tutto una misurazione precisadella pressione d’esercizio,perché quan do si trasporta perlavoro non ci si può permette-re un calcolo approssimativodi pres sione e temperatura: ilnostro TPMS è in grado di ri-levare perdite in un range ditolleranza accurato”. Altropunto di forza del TPMS diContinental è la possibilitàper il trasportatore o l’opera-tore di autobus di utilizzarlosubito per trarne vantaggio.

“La modularità del nostroTPMS - prosegue DanielGainza - consente l’utilizzodel sistema subito una voltamontati i sensori sui pneuma-tici. Una volta operativo ilTPMS, il flottista o l’operato-re di autobus può decidere seimplementare i vantaggi chepossono derivare da una mag-giore fruizione del servizio:leggere le informazioni supalmare, accogliere le infor-mazioni su un ricevitore unao due volte al giorno, ad e -sem pio quando i mezzi sonosul piazzale prima di uscireper il servizio, ipotesi interes-sante per gli autobus urbani.Vuole andare oltre per ottene-re il massimo? Collega il vei-colo al centro telematico e ot-timizza l’utilizzo che il veico-lo farà delle gomme e il lavo-ro dell’autista in riferimentoalla durabilità di gomme eveicolo”.

Quali sono le aspettativesulla diffusione del sistemaTPMS in Italia e in Europanel breve e medio periodo?“A un anno e mezzo dal lan-cio - aggiunge il manager delcostruttore tedesco - sulTPMS c’è molto interesse daparte dei flottisti. C’è anchemolta perplessità per un pro-dotto che non si conosce be -ne: se ci si ferma all’utilizzodel TPMS su vettura i vantag-gi appaiono molto limitati,per lo più tesi a prevenire la

rottura del pneumatico; quan-do si scopre l’interazione conil sistema telematico si apreun mondo di novità per moltiinaspettate. Sono convinto -pro segue Gainza - che a me -dio termine nel settore deitruck il TPMS diventerà unostandard: l’auspicio è che fac-cia strada come strumento dicontrollo dei costi del veicoloe non solo per la prevenzionedi danni ai pneumatici”.

La sua è un’esortazione aitrasportatori? “La tecnologiadel TPMS - risponde in con-clusione Daniel Gainza - dibase è affermata e consolida-ta, ma gli utilizzatori devonoancora scoprire gli enormi be-nefici che essa può apportarese ben conosciuta. Per cono-scerla oc corre che flottisti eoperatori di autobus entrinonel dettaglio dei tanti sistemiesistenti sul mercato, che nonsono ugualmente validi. Unesempio? Il posizionamentodei sensori inizialmente avvi-tati sulla valvola. Ebbene secol locati all’interno dellagom ma la misurazione dellatemperatura non può che es-sere estremamente più preci-sa”.

PNEUMATICI

Con ContiPressureChecknasce la gomma “che parla”

CONTIPRESSURECHECK, IL TPMS DI CONTINENTAL, È UN SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLA PRESSIONE E DELLA TEMPERATURA

DEI PNEUMATICI COSTITUITO DA SENSORI DI RILEVAMENTO A BATTERIA CHE VENGONO INSTALLATI ALL’INTERNO DEL BATTISTRADA E

FUNZIONANO SU GOMME DI OGNI MARCA, SU TUTTE LE COMBINAZIONI AUTOCARRO-RIMORCHIO E SU TUTTI GLI AUTOBUS. GRAZIE

A UN RICEVITORE POSIZIONATO SUL TELAIO DEL VEICOLO, INVIANO IN TEMPO REALE ALLA CABINA DI GUIDA DATI AGGIORNATI.

PRESENTAZIONE INTERATTIVA PER IMPARARE A USARE E “SFRUTTARE” IL SISTEMA

ContiPressureCheck, il TPMS di Continental, è un modernosistema di monitoraggio dei pneumatici che consiste es-

senzialmente in moduli sensori a batteria installati su tutti ipneumatici, in un ricevitore montato sul telaio del veicolo e inun display fissato sul cruscotto. Il modulo sensore è largo circa2 centimetri e pesa soltanto 26 grammi. È costituito da un con-tenitore di gomma fissato all’interno del battistrada, contenen-te un sensore per l’acquisizione dei dati, un processore e untrasmettitore.

A ogni cambio di pneumatico, è possibile estrarre il sistemadal contenitore e utilizzarlo su un nuovo pneumatico. Conti-

PressureCheck funziona con pneumatici di qualsiasi marca, sututte le combinazioni autocarro-rimorchio e su tutti gli auto-bus. Una volta montato, il sistema invia in tempo reale alla ca-bina di guida dati aggiornati sulla pressione e sulla temperaturadei pneumatici. In questo modo, le informazioni sullo stato ditutti i pneumatici del veicolo saranno disponibili istantanea-mente ai guidatori, consentendo loro di prendere rapidamentedei provvedimenti se i valori rilevati dovessero differire daquelli previsti.

“Grazie a ContiPressureCheck - dichiara Herbert Men-sching, Direttore Marketing&Sales Truck Tires per i paesi del-

l’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) - i trasportatoripossono ottenere risparmi notevoli massimizzando la vita utiledei pneumatici e riducendo il consumo di carburante. Non stu-pisce quindi che il sistema ContiPressureCheck stia ottenendoun consenso sempre maggiore sul mercato. Continental èmolto soddisfatta del feedback positivo ricevuto dai clienti, re-lativamente alla praticità del suo TPMS”.

Per illustrare il sistema e consentire agli utilizzatori di“sfruttare” in modo adeguato il sistema Continental ha messo apunto il sito ufficiale www.contipressurecheck.com/it dal qualeè possibile visualizzare la presentazione interattiva.

IN TEMPO REALE INVIATI DATI AGGIORNATI SU PRESSIONE E TEMPERATURA

Daniel Gainza, Direttore Commerciale Commercial Vehicle Ti resdi Continental Italia

Una lenta e continua per-dita di pressione è una

delle cause più frequenti dimalfunzionamento per i pneu-matici dei veicoli che opera-no nella logistica portuale eanche in altre attività di spo-stamento di beni. Le conse-guenze di questo fenomeno intermini di danni ai pneumati-ci e di fermi dell’attività sonoingenti: alti costi di gestionedei veicoli e problemi nellasupply chain sono solo due,tra le tante. “Una manuten-zione regolare e controlli pe-riodici della pressione di gon-fiaggio dei pneumatici - affer-ma Michael Maertens, Mana-ging Director di ContinentalCommercial Specialty Tires -sono attività che portanocosti e perdite di tempo, e perquesto spesso sono trascurati,con conseguenze serie. Conl’introduzione del sistemaContiPressureCheck ancheper i pneumatici per veicolispeciali offriamo ai nostriclienti un’alternativa econo-mica per misurare la pressio-ne di gonfiaggio dei pneuma-tici, che contribuisce anche aincrementare l’efficienza e lasicurezza delle flotte di veico-li in tutti i settori industriali.Questa tecnologia rappresen-ta una soluzione personaliz-zata che va incontro alle ne-cessità dei nostri clienti e ri-duce i costi di gestione delleflotte”.

Nei porti

Disponibileper veicolispeciali

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Pagina 24 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

“CERCHIAMO DI FAR CAPIRE - DICE ANDREA MARCONCINI DI BRIDGESTONE

EUROPE - CHE NEL CASO DI UN PNEUMATICO È IMPORTANTE NON SOLO

L’ACQUISTO MA ANCHE QUEI COSTI NASCOSTI CHE LA FLOTTA NON VEDE”.

LINO SINARIAGRATE BRIANZA

“Il nostro obiettivo è superareil concetto di prodotto in sé,pro ponendo soluzioni alleflot te che mirano a sostenerlein questo momento di diffi-coltà economiche. L’acquistodei pneumatici viene percepi-to come un costo? Noi cer-chiamo di far capire che nelca so di un pneumatico è im-portante non solo l’acquistoma anche quei costi nascostiche la flotta non vede”. Inque ste parole di Andrea Mar-concini, Director CommercialProducts di Bridgestone Eu-rope-South Region, è sintetiz-zata la strategia con cui ilpro duttore giapponese affron-terà il 2015.

Qual è la sua analisi sulmercato all’alba del 2015? “Ilsettore - dichiara Andrea Mar - concini - continua a soffrirefortemente: dopo il calo del2011 e il tracollo del 2012 ilmercato non si è mai più ri-preso. L’andamento altalenan-te con alti e bassi rende oltre-modo difficile ogni previsio-ne: quando si ha il sentore chela curva vada a salire do podue mesi torna come pri ma. Ilproblema che sta al la base ditale situazione fluttuante è lasolvibilità da parte delle flotteche ricade sui rivenditori e daquesti sui produttori: l’interafiliera risente dei timori disolvibilità e ciò altera la co-stanza nelle vendite”.

In questo difficile scenarioqual è la strategia di Bridge-stone? “Pur tra mille difficol-tà - risponde il manager delcostruttore nipponico - por -tiamo avanti la strategia av -viata da qualche anno che sipone l’obiettivo di superare ilconcetto del prodotto in sé:consapevoli delle difficoltàeconomiche in cui sono co-strette a muoversi, alle flotteproponiamo soluzioni che mi-rano a far comprendere l’ef-fettivo valore degli pneumati-ci, il cui acquisto viene spes-so percepito come un costo.Cerchiamo di far capire chenei pneumatici è importante

non solo l’acquisto ma queico sti nascosti che la flottanon vede, che il valore di unpneumatico non dipende dalso lo costo d’acquisto, inter-vengono numerose altre va-riabili, in primis il valore del -la carcassa e la resa chilome-trica”.

Quindi un venditore Brid-gestone si trasforma quasi inun consulente? “Esattamente.È - prosegue Andrea Marcon-cini - il pacchetto che chia-miamo Total Tyre Care, ovve-ro la nostra forza vendita èchiamata a far apprendere co -me acquistare e poi utilizzarei pneumatici in modo che du-rino a lungo e apportino ilmas simo del risparmio possi-bile. Il consulente Bridgesto-ne ha a sua disposizione stru-menti adeguati a svolgere lamissione affidata. Ad esem-pio l’applicazione ToolBox

permette di analizzare le per -formance dei pneumatici, inmodo da proporre alla flottaquelli migliori per il loro tipodi utilizzo; l’utilizzo delTPMS (Temperature andPression Monitoring System,ndr) può evitare la carenza digonfiaggio e quindi alterazio-ni nei consumi”.

Com’è composto il net -work chiamato a far arrivarequesto messaggio ai rivendi-tori e agli utilizzatori deipneu matici Bridgestone peruso professionale? “In Italia -precisa il manager Bridgesto-ne - si contano un centinaio dipunti vendita: negli ultimi an -ni abbiamo assistito a unacon centrazione dei rivenditoridei pneumatici Autocarro.Bridgestone si serve sicura-mente di quelli più importan-ti. Riteniamo di proporre sulmercato un prodotto premiume lo vendiamo per quello cheè: al nostro fianco abbiamorivenditori che condividono ilnostro Value Selling, ovveroil rifiuto della guerra sui prez-zi e l’obiettivo che giunga adestinazione il messaggio chedi un pneumatico occorre co-noscere ben più del suo costod’acquisto, soprattutto quan-do esso è destinato all’utiliz-zo professionale e al trasporto

merci o persone. Siamo og gitra i pochi in grado di far ca-pire che il costo al chilometropuò scendere utilizzando de-terminati strumenti”.

Qual è l’attuale presenza diBridgestone nel Sud Europa?“Italia e Francia - risponde ilDirector Commercial Pro-ducts - sono mercati moltocom petitivi, mentre Romaniaed Est Europa sono più orien-tati su pneumatici economici.La nostra quota di mercato siattesta ovunque attorno al 20per cento, mentre diverso èl’ap proccio: nel primo casopro poniamo innanzitutto ilmar chio Bridgestone, nel se-condo la gomma più diffusa èdel brand Firestone”. Veniamoalla gamma: quali sono le no-vità con cui Bridgestone af-fronta il 2015? “Da qualche

anno - afferma Andrea Mar-concini - i prodotti per utiliz-zo regionale, quindi le gam meRS e RD, vengono aggiornatea cadenza biennale. L’annoscorso sono state introdotte lenuove gamme che quest’annosaranno ulteriormente imple-mentate con l’introduzione dinuove misure: aumenterà laline-up dei regionali Ecopia,della gamma on/off road percava-cantiere e della gammaFirestone; pun teremo inoltresui pneumatici ricostruiti Ban-dag, con i quali le flotte di au-totrasporto possono rispar-miare due volte, massimiz-zando la vita utile dellegomme; quanto al settore au-tobus andrà a pieno regime lacommercializzazione delpneumatico UAP per bus ur-bani introdotto nel 2014”.

ANDREA MARCONCINI DIRECTOR COMMERCIAL PRODUCTS BRIDGESTONE EUROPE-SOUTH REGION

“Al fianco delle aziende come consulenti”

Andrea Marconcini, Director Commercial Products Bridgestone Europe-South Region

Dall’IAA ad Autopromotec, Bridge-stone sfrutta l’occasione dei Saloni

per far conoscere al più vasto mondodei player del settore Autocarro la stra-tegia che sta alla base del Total TyreCare, ovvero la strategia che non solomira a massimizzare la vita del pneu-matico tramite la combinazione pneu-matico nuovo e ricostruito ma mette adisposizione la professionalità del per-sonale Bridgestone nel monitoraggio egestione dei pneumatici della flotta at-traverso innovativi sistemi informativi.

“Il nostro focus - spiega LorenzoPiccinotti, Marketing Manager Com-mercial di Bridgestone Europe - SouthRegion - è la flotta e a sostegno dellaflotta mettiamo inoltre il nostro networkdi Truckpoint: centri Bridgestone chenon solo erogano servizi, ma rappresen-tano il binomio attraverso cui Bridge-stone da una parte s’interfaccia con isuoi partner, dall’altra entra in contattodiretto con il cliente per conoscerne leesigenze. I Truckpoint mettono in colle-

gamento Bridgestone e la flotta: un si-stema che funziona ed è estremamenteflessibile e in grado di adattarsi con ra-pidità ai cambiamenti del mercato”.

Parallelamente all’attività dei Truck-

point, Bridgestone promuove diversecampagne di marketing tutte protese afar conoscere la sua strategia di consu-lenza al cliente attraverso una squadraben presente e distribuita sul territorioitaliano che si dedica al mondo profes-sionale. “Ogni zona - aggiunge Loren-zo Piccinotti - viene seguita con atten-zione, facilitata dalla diffusione di unmarchio noto a livello globale qual èBridgestone: un pneumatico Bridgesto-ne è considerato per antonomasia pneu-matico di qualità e di livello superiore;chi lavora a fianco con il cliente deveavere un adeguato livello di competen-za e preparazione. A questo scopo nel2014 è stato avviato un training di for-mazione quadriennale denominatoValue Selling. L’obiettivo è formare unconsulente in grado di proporre la giu-sta soluzione di business e fornire ade-guato supporto a chi acquista i nostripneumatici, per sfruttarne fino in fondole potenzialità in termini di efficienza erisparmio”.

PICCINOTTI: “UN PNEUMATICO PREMIUM RICHIEDE VENDITORI PREMIUM”

TOTAL TYRE CARE: PIÙ CHE UN PACCHETTO UNA STRATEGIA

Le gamme RS (in alto) e RD vengono aggiornate ogni due anni.

Chi è

Andrea Marconcini, 43an ni, milanese di originee una formazione pro-fessionale costruita tuttain Bridgestone (tranneuna parentesi biennalein Yamaha), dov’è arriva-to nel 1990 subito dopogli studi superiori in in-formatica, è il ma nagercui compete la strategiaaziendale del marchio diKurume nei segmentiAutocarro e Autobus,Movimento terra e Agri-coltura in Italia e SudEuropa. Un settore nelqua le ha un’esperienzaconsolidata: nel 2001,dopo essersi occupato dilogistica e marketing, èResponsabile Vendite Au-tocarro Italia, carica rico-perta fino al 2011quando si sono aggiuntiBulgaria, Romania ed exJugoslavia.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 25

Il produttore di pneumaticiHankook amplia il portafo-glio prodotti dedicati al tra-sporto leggero e minivan condelle varianti ad alte presta-zioni specifiche da 16 e 17pollici. I modelli di pneumati-ci Ventus Prime2 e Vantra LTverranno prodotti anche inversione per il primo equi-paggiamento per Mercedes-Benz Classe V. Nello svilup-po degli pneumatici, prodottinel modernissimo impiantoproduttivo Hankook in Un-gheria, l’attenzione si è con-centrata soprattutto su un ele-vato livello di comfort, unitoa delle ottime caratteristicheambientali, come ad esempiola bassa resistenza al rotola-mento e il basso livello di ru-morosità esterna, oltre ovvia-mente a una buona aderenzasul bagnato e un handlingpreciso.

“La capacità di rendimentodi entrambi i prodotti docu-menta il nostro potenziale dimettere a disposizione delmercato la tecnologia top diHankook e la massima qualitàin tutti i segmenti di veicoli:vettura, Suv, autocarro, veico-li commerciali o trasportoleggero come i minivan - haspiegato Ho-Youl Pae, Coo diHankook Tire Europe - Siamoparticolarmente orgogliosi del

fatto che anche gli pneumaticiper il primo equipaggiamentodi Daimler AG siano prodotticompletamente nel nostro sta-bilimento produttivo euro-peo”. Il Ventus Prime2 - spe-cialista del primo equipaggia-mento Hankook, che verràmontato nella variante da 17pollici nelle misure 225/55 R17 101 V XL su Classe V ?

nel corso dell’ampia fase ditest si è contraddistinto so-prattutto per le sue caratteri-stiche di guida decisamenteconfortevoli. Uno dei fattorichiave è rappresentato dalprofilo nella tecnologia Mul -ti-Tread-Radius, adeguato al -le esigenze d’impiego specifi-che. Unitamente al materialein trama d’acciaio altamente

resistente, per un design dellacintura realizzato in modoparticolarmente compatto,viene garantita sempre la mi-glior superficie d’appoggiopossibile dello pneumatico,indipendentemente dalle con-dizioni di carico del veicolo.

Grazie all’impiego di unanuova mescola del battistradaal nano-silicio, con una me-scola base appositamente a -dattata, la resistenza al rotola-mento è stata ridotta signifi-cativamente, mantenendoinalterata l’aderenza sul ba-gnato. Il battistrada della su-perficie di rotolamento, rea-lizzato con design bionico,garantisce inoltre delle eleva-te riserve per l’aquaplaning,senza avere impatti negativisulla rumorosità esterna. Glipneumatici Hankook 16 polli-ci utilizzati per i minivan in-cludono il modello Vantra LTnelle misure 205/65 R 16 C101/103 H.

Sono stati sviluppati conparticolare attenzione alleelevate esigenze e agli specia-li requisiti del trasporto dipersone e merci a livello re-gionale e locale. L’attenzionedegli ingegneri, oltre che suun’ottimale aderenza sul ba-gnato, si è concentrata sullamassimizzazione della resachilometrica, unita a un’effi-

cienza di consumi ottimizzatagrazie alla minimizzazionedelle perdite di energia duran-te la marcia, per un’economi-cità complessivamente mag-giore. Con una varietà di nuo -ve tecnologie, come lo scher-mo protettivo della spalla e lastruttura ottimizzata del bloc-co del battistrada (tecnologiadell’impronta di contatto du-revole), Vantra LT offre sia ilmiglioramento delle caratteri-stiche di marcia e della sicu-rezza ad alta velocità sia unau sura ridotta della superficiedi rotolamento. La resa chilo-metrica dello pneumatico, ri-spetto al predecessore, è au-mentata fino al 12 per cen to.

Hankook Ventus Prime2 èdisponibile in 61 misure da15 a 19 pollici (serie da 65 a40) per i veicoli delle classiche vanno dal compatto allusso, con larghezze del batti-strada da 185 a 255 mm (indi-ce di velocità H-Y). VentusPrime2 è inoltre proposto sianella versione con capacità dicarico Extra Load (XL) siaRunflat. Vantra LT è disponi-bile in 51 dimensioni nellemisure da 12 a 16 pollicinelle serie da 82 a 60 e conlarghezze della superficie dirotolamento da 155 a 235mm; Vantra LT è dotato dellamarcatura M+S.

HANKOOK

High performance per il trasporto leggeroIL PRODUTTORE COREANO PROPONE PNEUMATICI DEDICATI AL TRASPORTO LEGGERO E MINIVAN CON VARIANTI DA 16 E 17 POLLICI. I

MODELLI VENTUS PRIME 2 E VANTRA LT SONO PRODOTTI NEL MODERNO IMPIANTO HANKOOK IN UNGHERIA.

Bridgestone Europe lanciauna nuova gamma EVO dipneumatici On/Off con mag-giore capacità di carico. Lanuova gamma consente aglioperatori dei settori edile edestrattivo di trasportare cari-chi più pesanti senza com-promettere performance, re-sistenza al taglio e durata delpneumatico. “Attraversol’aumento della capacità dicarico della nostra gammaOn/Off - afferma Harald VanOoteghem, Senior ManagerMarketing Planning, Com-mercial Business Unit diBridgestone Europe - Brid-gestone può aiutare i clientiad aumentare l’efficienzacomplessiva sfruttando almeglio i propri mezzi pesan-ti, senza compromessi in ter-mini di durata del pneumati-co”. La nuova gam ma EVOcon più alte capacità di cari-co comprende: M840 EVOnelle misure 13R22.5 &315/80R22.5 (tutte le posi-zioni, utilizzo On/Off); L355EVO nelle misure 13R22.5& 315/80R22.5 (asse tratti-vo, utilizzo On/Off); M748EVO nella misura385/65R22.5 (rimorchio, uti-lizzo On/Off); L317 EVOnella misura 13R22.5 (tutte

le posizioni, utilizzo Off). Grazie alla nuova gamma

EVO di Bridgestone, rispettoai pneumatici standard glioperatori saranno in grado ditrasportare 0.5 tonnellate inpiù per asse con montaggioin singolo e 2.6 tonnellateper asse con montaggio ingemellato per i nuovi disegniM840 EVO, L355 EVO eL317 EVO, mentre per ipneumatici M748 EVO l’au-mento del la capacità di cari-co è di 1.0 tonnellata perasse con montaggio in singo-lo. L’incremento della capa-cità di carico dei pneumaticiOn/Off Bridgestone è statoottenuto senza scendere acompromessi e mantenendoinalterate performance evantaggi dei prodotti Bridge-stone: durata eccellente, altaresistenza a tagli e strap pi euna carcassa più robusta cheoffre maggiore possibilità diricostruzione e vita prolun-gata del pneumatico.

La struttura dei nuovipneumatici EVO è stata stu-diata per renderli più robustigarantendo un’integritàstrutturale ottimale limitandole deformazioni della carcas-sa del pneumatico durantel’uso, ma mantenendo allo

stesso tempo la flessibilitànecessaria per le impegnati-ve operazioni di on/off. Oltrea una struttura rinforzata deltallone per permettere unacapacità di carico maggioresono state impegnate altreimportanti tec nologie Brid-

gestone: Wa ved Belt, che au-menta stabilità e durata dellacarcassa; Split Belt Package,che permette maggior fles-sione delle cinture d’acciaio;Stone Ejector, che evita che icorpi e stra nei penetrino nellacintura d’acciaio. Queste ca-

BRIDGESTONE

Con la nuova gamma On/Off il truck diventa più efficienteI NUOVI PNEUMATICI CONSENTONO PIÙ CAPACITÀ DI CARICO E PROMETTONO AGLI OPERATORI EDILI E DEL SETTORE ESTRATTIVO UN

USO PIÙ PROFICUO DEI MEZZI E NESSUN COMPROMESSO SULLA RESA PERFORMANTE. UN VENTAGLIO DI GOMME PER TUTTE LE

POSIZIONI, ASSE TRATTIVO E RIMORCHIO, CON CARICO MAGGIORE FINO A 2.6 TONNELLATE PER ASSE, GRAZIE A TECNOLOGIE

AVANZATE NELLO STUDIO DELLA STRUTTURA, SVILUPPATA PER RENDERE PIÙ ROBUSTA LA CARCASSA GARANTENDO INTEGRITÀ.

ratteristiche dell’On/Off diBridgestone rafforzano la re-sistenza del pneumatico, aiu-tando ad aumentare la quali-tà della carcassa e la sua ri-costruibilità. Gli operatoripossono così ridurre i costiprolungando la vita dei loropneumatici con i ricostruitiBandag, che garantisconoqualità, affidabilità e perfor-mance di consumo simili aipneumatici originali Bridge-stone.

Si tratta della strategiaaziendale “Total Ty re Life”,la promessa di Bridgestonedi aiutare gli operatori a ri-durre il costo per km dei loropneumatici all’interno del-l’intero ciclo di vita. I nuovipneumatici On/Off EVOsono inoltre adatti per uso sufango e neve fresca (M+S),offrendo migliori performan-ce di guida rispetto ai pneu-matici standard. Riportanoanche l’Alpine Symbol, mar-chio come definito dal UNRegulation R117.02, e sonoadatti alle condizioni inver-nali più rigide. I pneumaticiBridgestone M840 EVO,L355 EVO e L317 EVOsono già disponibili in Euro-pa, l’M748 EVO lo sarà dalprossimo marzo.

Iveco sarà presente a Tran-spotec Logitec, il Salone

dedicato ad autotrasporto elogistica organizzato da FieraMilano e in programma a Ve-rona dal 16 al 19 aprile 2015.Anche per questa edizione, lecase costruttrici, driver e ful-cro del mercato dell’autotra-sporto, saranno dunque tra iprotagonisti della manifesta-zione, che si conferma spec-chio di un settore che guardacon fiducia alla tanto attesaripresa. Intorno ai costruttori,infatti, non mancheranno tuttigli altri attori della filiera, checompleteranno l’offerta pro-ponendo al visitatore una vi-sione informata e specializza-ta di quanto oggi disponibilesul mercato, con un’attenzio-ne particolare alle soluzionipiù innovative e in grado digarantire eco-sostenibilità erisparmio. “Dopo l’importan-te risultato ottenuto nel 2013,edizione che ha riportatoTranspotec a Verona, siamocerti che la manifestazionepossa rappresentare un’op-portunità importante per tuttigli attori del settore - spiega

Giuseppe Garri, ExhibitionManager di Transpotec Logi-tec – La scelta di Iveco dicondividere il nostro progettonon fa che confermare l’im-pegno che stiamo mettendonella realizzazione di un ap-puntamento che punta a so-stenere l’identità del mercato,offrendo un punto di riferi-mento unico nel nostro paesee dalle forti potenzialità inter-nazionali. Tra le numeroseiniziative, infatti, mi piace ri-cordare il forte investimentoche si sta facendo per portarea Verona top hosted buyer ita-liani ed esteri, provenienti daipaesi maggiormente interes-sati all’acquisto dell’offerta inmostra: ad oggi sono già piùdi 100 quelli confermati”.Transpotec 2015 offrirà unavasta panoramica delle solu-zioni e dei servizi disponibilisul mercato, grazie alle pro-poste dell’intera filiera, dallecase produttrici di truck e vei-coli commerciali ai compo-nentisti e ricambisti, dai pro-duttori di pneumatici e olii lu-brificanti agli allestitori, daicarrozzieri ai rimorchisti. E’inoltre previsto uno spaziodedicato all’autobus, agli al-lestimenti e alla componenti-stica specifica di questo im-portante comparto. A rendereTranspotec un appuntamentodi spicco nel panorama dellemanifestazioni internazionaliper il settore contribuisce lafitta rete di partner, con lapresenza delle più importantiassociazioni, tra cui Anfia, edei principali editori specia-lizzati che offriranno appun-tamenti formativi sui temi piùattuali. Durante la manifesta-zione non mancherannoanche eventi che metterannoin mostra veicoli decorati eveicoli storici, mentre nel-l’area esterna saranno dispo-nibili truck e veicoli commer-ciali delle principali case pertest drive e prove pratiche sustrada.

IVECO

Verso ilTranspotec

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Pagina 26 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

FABIO BASILICOTORINO

Fiat ha aperto le porte del suo De-sign Center per la presentazione in-ternazionale del nuo vo Doblò, quartagenerazione di un modello che, dal2000 a oggi, ha registrato ven diteper circa 300mila u ni tà nell’areaEmea, ovvero Europa, Africa eMedio oriente. L’Active FamilySpace di Casa Fiat è un modello daifor ti connotati internazionali: com-mercializzato in 29 paesi Emea, èprodotto in Turchia. La gamma sicompone di 3 al lestimenti (Pop,Easy e Loun ge), 2 varianti di altezzatet to, 2 lunghezze del passo, 11 colo-ri di carrozzeria, 2 con figurazioni disedili (a 5 o 7 posti), 5 ambienti in-terni e ben 7 motorizzazioni: i benzi-na 1.4 95 cv e 1.4 T-JET 120 cv, iturbodiesel 1.6 Multijet 90 cv (anchecon cambio robotizzato Dualogic),1.6 Multijet 105 cv e 2.0 Multijet

135 cv, oltre al propulsore bifuelbenzina/metano 1.4 T-JET 120 cvNatural Power. In Italia, il listinoprezzi parte da 18.200 euro per laversione Pop 1.4 95 cv e raggiunge i25.900 euro per la top di gam maLounge 2.0 Multijet da 135 cv passocorto. Già ordinabile dalla fine delloscorso anno, il nuovo Doblò arrivanegli showroom Fiat a partire da feb-braio 2015. Come le precedenti ge-nerazioni, il nuovo Doblò è prodottonello stabilimento Tofa? a Bursa,uno dei migliori siti industriali auto-motive del mondo co me dimostral’assegnazione del la medaglia d’Orosecondo la valutazione World ClassManufacturing.

Caratterizzato da uno stile moder-no e dinamico di chiara impostazio-ne automobilistica, il rinnovato Fa-mily Space Fiat propone interni raf-finati e particolarmente curati non-ché una dotazione tecnologica anco-ra più ricca ed equipaggiamenti per

la sicurezza ai vertici del segmentograzie a 6 airbag, sistema ESP e fun-zione Hill Holder di serie.

Spicca il frontale moderno e di-stintivo sul quale sono ben evidenti inuovi paraurti e il cofano affusolatoe coerente con la curva del tetto. No-vità anche per quanto riguarda igruppi ottici anteriori e posteriori,che si sviluppano in modo armonio-so ed elegante. Lateralmente, Doblòsi caratterizza per una linea che per-corre tutta la fiancata conferendo di-namismo e slancio alla vettura. Digrande impatto anche l’ampia super-ficie ve trata, impreziosita dalle co-mode porte scorrevoli che rendonoancora più facile accomodarsi abordo. Dove Do blò dà il meglio disé grazie a versatilità e modularità: acominciare dall’optional del sedilepasseggero anteriore che si trasformain tavolino per passare ai sedili dellaseconda e terza fila (nel caso dellacon figurazione a 7 posti a richiesta)

che possono essere fa cilmente recli-nati e abbattuti grazie alle praticheed ergonomiche leve di movimenta-zione, o addirittura rimossi comple-tamente creando così uno spaziodavvero ampio e sfruttabile in tuttala sua lunghezza. Il bagagliaio vantadi mensioni ai vertici della categoria:nella versione a passo corto si hannoa disposizione 790 litri che diventa-no 1.050 litri nella versione a passolungo; se poi si abbattano i se dili po-steriori, il volume sa le rispettiva-mente a 3.200 litri e 4.000 litri.

Contribuiscono allo stile pulitodella fiancata del multispazio Fiat glispecchi retrovisori esterni che inte-grano gli indicatori di direzione. Digrandi dimensioni, assicurano un’ot-tima visibilità e possono, a richiesta,essere abbattibili con comando elet-trico. La nuova plancia ergonomica,a seconda degli allestimenti, pre -senta una fascia di colore diverso insintonia con i rivestimenti dei sedilie dei pannelli porta. Nuovi sonoanche il volante ergonomico e il qua -dro strumenti che propone ora unagrafica chiara e gradevole su cui leg-gere tutte le informazioni utili al gui-datore in un sol colpo d’occhio. So -

no numerosi, poi, i pratici va ni por-taoggetti disseminati per l’abitacolo,come il cassetto anteriore che puòcustodire un tablet da 10” o l’utilis-simo “capucine” in alto sul parabrez-za dove trova posto an che lo spec-chio di sorveglianza bambini.

Nuovo Doblò monta sospensioniposteriori Bi-link che si compongo-no di uno sche ma a ruote indipen-denti, barra stabilizzatrice, ammor-tizzatori a doppia taratura (in esten-sione e in rimbalzo per il massimodelle prestazioni di handling, com-fort, rollio e sta bilità) e molle ad alteper formance per meglio assorbire lesollecitazioni su qualsiasi fondo stra-dale. Il piacere di guida è garantitoanche dai miglioramenti alla mano-vrabilità del cambio grazie ai diversiinterventi tecnici che han no contri-buito a ottenere minor sforzo e mag-gior precisione in fase di selezione einnesto marcia. Inoltre, è stata mi-gliorata l’interazione tra di -sponibilità di coppia e azione sul pe-dale: più coppia a parità di azionesul pedale; il vantaggio per il clienteè evidente soprattutto nelle normalicondizioni di utilizzo a bas si regimie in ambito cittadino.

Nuovo Doblò ha fatto della sicurezza e del benessere abordo due punti chiave della sua proposta. Nel campo

della sicurezza, il veicolo Fiat assicura una protezione tota-le dei passeggeri grazie ai più avanzati dispositivi elettroni-ci per il controllo della stabilità quali ABS con correttoreelettronico di frenata EBD ed ESP completo dei sistemiASR (Anti Slip Regulation), HBA (Hydraulic Brake Assist)e Hill-Holder che assiste il guidatore nelle partenze in sali-ta. Completano l’equipaggiamento dedicato alla sicurezza i6 airbag tra dispostivi frontali di serie e laterali a richiestanonché il sistema di monitoraggio della pressione deglipneumatici.

Il clima all’interno dell’abitacolo è stato particolarmentecurato: nuovo Doblò adotta un climatizzatore - automaticoo manuale a seconda delle versioni - che offre bocchette an-teriori di maggiori dimensioni e dal design elegante, oltrealla diffusione diretta nella zona posteriore della vettura. Va

anche ricordato che Mopar, brand di riferimento per i servi-zi, il Customer Care, i ricambi originali e gli accessori deibrand di Fiat Chrysler Automobiles, propone oltre 100 ac-cessori specifici per il nuovo Doblò che si accordano inmodo armonioso con la vettura nel pieno rispetto delle suecaratteristiche tecniche e stilistiche. Tra questi ci sono i di-versi sistemi di trasporto studiati appositamente per sci,canoe e windsurf e alcuni accessori che rendono Doblò piùaccattivante esteticamente, come ad esempio i cerchi inlega, le calotte specchi e i portatarga cromati.

Inoltre, Mopar offre anche per il nuovo Doblò una seriedi servizi powered by “Mopar Vehicle Protection” che ga-rantiscono al cliente la massima tranquillità grazie a un’am-pia copertura sulle parti meccaniche e piani di manutenzio-ne dedicati, oltre a un servizio di assistenza e riparazioneeffettuato da tecnici altamente specializzati che utilizzanoesclusivamente ricambi originali.

AIRBAG, ESP, HILL HOLDER E MONITORAGGIO DELLA PRESSIONE DEI PNEUMATICI

NESSUN COMPROMESSOSU SICUREZZA E BENESSERE A BORDO

VEICOLI COMMERCIALIFIAT NUOVO DOBLÒ

Family Power

ARRIVA A FEBBRAIO NEGLI SHOWROOM FIAT LA QUARTA GENERAZIONE DEL POPOLARE

DOBLÒ, ACTIVE FAMILY SPACE PROPOSTO IN CONFIGURAZIONE A 5 O 7 POSTI, TRE ALLESTIMENTI, DUE VARIANTI DI ALTEZZA TETTO, DUE LUNGHEZZE DI PASSO E BEN 7

MOTORI, COMPRESO L’ALTERNATIVA BENZINA/METANO. LISTINO PREZZI DA 18.200 EURO.

MULTIMEDIALITÀ SENZA CONFINI

La famiglia moderna, sportiva edinamica a cui si rivolge il

nuovo Doblò non può certo fare ameno della multimedialità e del-l’infotainment avanzato. Per quan-to riguarda l’infotainment, il nuovoDoblò propone due livelli di conte-nuti, a seconda degli allestimenti,che assicurano un’esperienza mu-sicale coinvolgente. Il primo siste-ma si compone di display a matriceattiva, radio FM/AM, USB mediaplayer/collegamento per iPod,

presa Aux-In, volume automaticoin base a velocità, tecnologia Blue-tooth (senza riconoscimento voca-le) e, a richiesta, comandi al volan-te.

È anche disponibile il noto si-stema multimediale UConnect 5”,già adottato da molte vetture dellagamma Fiat. In particolare, il sofi-sticato dispositivo si basa su untouchscreen a colori di 5”, uno deipiù grandi del segmento, che per-mette al guidatore di accedere atutte le funzionalità principali,

dalla radio analogica e digitale (arichiesta) fino a tutti i principalisupporti multimediali (mediapla-yer, iPod, iPhone, smartphone) col-legabili attraverso la porta USB e ilconnettore Aux-in. Inoltre, il siste-ma include un’interfaccia Blueto-oth evoluta che permette di acce-dere a funzionalità aggiuntivecome la gestione delle chiamate te-lefoniche o la lettura tramite la tec-nologia text-to-speech degli Smsricevuti, oltre all’innovativo siste-

ma di Audio Streaming che con-sente la riproduzione in streamingdei file musicali e delle web radiodal proprio smartphone diretta-mente, via Bluetooth, sul dispositi-vo Uconnect. Completano UCon-nect 5” i comandi al volante e ilsoftware Eco:Drive che aiuta ilguidatore nella riduzione del con-sumo di carburante e delle emis-sioni di CO2. Infine, a richiesta èpossibile aggiungere al sistema lanavigazione integrata, sviluppatain collaborazione con TomTom.

A DISPOSIZIONE IL NOTOSISTEMA UCONNECT 5”

Nuovo Doblò si distingue per l’ampia superficie vetrata.

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Pagina 28 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

MAX CAMPANELLAROMA

Dopo i forti cali degli ultimianni il 2014 per il settore deiveicoli commerciali si è chiu-so in crescita del 17,4 percento e per il 2015 sono pre-viste 130mila immatricolazio-ni, con un incremento del 10per cento. Per agganciare laripresa in atto e sull’onda diun 2014 di tutto rispetto,chiuso con un incremento del35 per cento rispetto all’annoprima, Toyota Motor Italiapunta a un ventaglio di pro-dotti di qualità, studiati per lespecifiche esigenze dei pro-fessionisti del trasporto, e suun’implementazione dellaRete dei Toyota BusinessPlus Centres, presente su granparte del territorio nazionalecon 22 sedi che rappresentanoi punti di eccellenza nella reteToyota per la gestione di tuttele necessità della clientela bu-siness. “Il ToyotaBusines-sPlus Centres - spiega Giu-seppe d’Angelo, da quest’an-no Fleet, LCV & Re-marke-ting General Manager di To-yota Motor Italia - ri spondeall’esigenza di accrescere lagamma dei prodotti e servizia vantaggio del cliente, che fadi un veicolo il proprio stru-mento di lavoro, con offertemirate al cliente azienda chehanno una maggiore competi-tività rispetto al la concorren-za. Per essere a stretto contat-to con clienti e aziende sulterritorio, abbiamo sviluppatocompetenze specifiche attra-verso la formazione di consu-lenti specializzati nelle esi-genze professionali e azien-dali (in particolare delle pic-cole e medie imprese), van-taggiose soluzioni finanziarienella fase di acquisto e unagamma di servizi Post Vendi-ta dedicati. Il tutto applicandoi principi del Toyota Way, se-condo il principio “Always abetter way”. Per il 2015 rite-niamo di poter completare lacopertura del territorio arri-vando a 25 Business Centres,sviluppando le competenzedei consulenti e affinando glistrumenti a disposizione. Èstato appena introdotto il To-yota Rent, che si va ad ag-giungere alle formule di fi-nanziamento e leasing già adisposizione della clientelaBusiness”.

Dal momento che Toyota èancora in una fase d’ingressonel settore dei veicoli com-merciali, la strategia più chesui numeri poggia su un ser-vizio a 360°, secondo l’ap-proccio “Customer First”, che

mette il cliente, azienda o pri-vato che sia, al centro delleat tività del marchio e del con-cessionario. A disposizionedei professionisti, una gammache l’anno scorso si è arric-chita del ProAce e della Yarisvan. “I clienti che hanno ac-quistato i nostri prodotti -

prosegue Giuseppe d’Angelo- lo hanno fatto con i pacchet-ti di servizi che prevedono fi -no a 5 anni di manutenzionein clusa e l’estensione dellaga ranzia, tramite formule dilo cazione a tassi agevolati,rea lizzate insieme alla nostrafinanziaria Toyota Financial

Services. Questi clienti quindiavranno la possibilità, neltem po, di apprezzare non solola qualità costruttiva Toyota,ma anche la bontà del servi-zio delle concessionarie.Chia ramente al di là della no-torietà dei prodotti nel merca-to va anche costruita una cul-

tura del servizio e del clientebusiness nella rete dei con-cessionari: su questo frontestia mo lavorando con la defi-nizione e strutturazione deiToyotaBusinessPlus Centres”.

Insomma, dopo un 2014decisamente soddisfacente,con 14.300 unità vendute, laDi visione Flotte di ToyotaItalia vuole proseguire conl’andamento più che positivodelle performance nel settoredei veicoli commerciali,schiac ciando l’occhio alla ri-presa. E il 2015 si apre con imi gliori auspici: Toyota hadefinito la fornitura di ulterio-ri 200 veicoli ad Europcar,unità che vanno a incrementa-re le 200 già presenti nel loroparco e che, oltre ad aumenta-re la presenza Toyota, contri-buiranno a ridurre il livellodel le emissioni dei veicoli u -ti lizzati per noleggio a brevetermine. La collaborazione trai due marchi, leader nei ri-spettivi settori, verrà eviden-ziata da una personalizzazio-ne che distinguerà i mezzi og-getto di queste due forniture.Inoltre è stata ampliata l’of-ferta sul ProAce introducendola versione passo lungo tetto

al to a fronte di una specificari chiesta di Toyota MaterialHandling, che ha richiesto e -spressamente questa tipologiadi furgone per le sue esigenzedi trasporto. Toyota MaterialHandling ha già acquisito fi-nora 20 mezzi e altri sono daconfermare nel corso dell’an-no.

“Siamo cresciuti - com-menta Giuseppe d’Angelo -soprattutto sul canale del no-leggio a lungo termine e stia-mo consuntivando una quotadel 4,6 per cento sul canaledelle Aziende, esattamente inlinea con la performance sucanali più tradizionali qualequello dei privati. I risultatidel l’Ibrido sono ottimi: afron te di un 30 per cento dimix sulle vendite totali di To-yota, sui canali Flotte il pesodell’Ibrido è al 60 per cento:questo a testimonianza chesul le aziende l’ibrido ha sem-pre più un valore tangibile,legato a benefici concreti dicosti di gestione e libertà dimovimento, per non parlaredei valori residui del veicoloIbrido, sempre più apprezzatie superiori alla media di mer-cato”.

TOYOTA MOTOR ITALIA

Assistenza al primo postoSULL’ONDA DI UN 2014 CHIUSO CON UN INCREMENTO DEL 35 PER CENTO E 14.300 UNITÀ VENDUTE, LA DIVISIONE FLOTTE DEL

COSTRUTTORE NIPPONICO PUNTA AD AGGANCIARE L’ATTESA RIPRESA CON UN SERVIZIO A 360° E L’APPROCCIO “CUSTOMER FIRST”,CHE METTE IL CLIENTE AL CENTRO DELLE ATTIVITÀ DEL MARCHIO E DEL CONCESSIONARIO. “QUEST’ANNO COMPLETEREMO LA

COPERTURA DEL TERRITORIO ARRIVANDO A 25 BUSINESS CENTRES”, AFFERMA GIUSEPPE D’ANGELO.

YARIS VAN HYBRID PER I PICCOLI TRASPORTI IN AMBITO URBANO

Nel 2015 l’ibrido continuerà a essere il cuore della strate-gia Toyota, che ha fatto conoscere e crescere il costrut-

tore nipponico all’interno del mercato business. L’ibrido ga-rantisce vantaggi sia in termini di gestione, grazie ai costicontenuti di manutenzione ordinaria e straordinaria, che intermini di valori residui, che sull’ibrido rappresentano un va-lore aggiunto rispetto alle motorizzazioni convenzionali,perché in contino apprezzamento sul mercato dell’usato. Aquesti vantaggi Toyota aggiunge di serie tre anni di garanzia,che arrivano a cinque su tutte le componenti ibride dei vei-coli equipaggiati con questa tecnologia.

Tuttavia Toyota non è solo ibrido: nell’anno in corso sonopreviste significative novità anche nella gamma delle moto-

rizzazioni Diesel e parallelamente prosegue la strategia delleversioni di veicoli commerciali con allestimenti dedicati.Nel 2014 per il ProAce è stata realizzata una versione offici-na mobile attrezzata per piccoli interventi, in collaborazionecon Würth, equipaggiata con moduli componibili come cas-settiere, scaffalature, banchi da lavoro, ottenendo un veicoloche diventa un indispensabile supporto lavorativo.

Con l’introduzione dell’ultima generazione della Yaris,quest’anno nella gamma viene inserita anche la versione Hy-brid, ideale per i piccoli trasporti in ambito urbano, che per-mettono di coniugare le esigenze di lavoro con il rispetto perl’ambiente. Yaris van Hybrid beneficerà di tutti i vantaggi ri-conosciuti a livello locale dalle amministrazioni pubbliche,

come bollo gratuito fino ad un massimo di cinque anni in seiregioni italiane (Lombardia, Veneto, Lazio, Campania, Basi-licata, Umbria oltre alla provincia autonoma di Bolzano) evantaggi riconosciuti da vari comuni per agevolare la circo-lazione di veicoli ibridi. A titolo di esempio, l’accesso gra-tuito all’area C su Milano e la possibilità di parcheggiaresul le strisce blu a Roma a costo zero.

Per l’allestimento è stato confermato l’accordo con Fo-caccia Group, che già ha contribuito a realizzare la prece-dente versione. L’Hilux continuerà a essere fornito nella ver-sione Chassis Cab, per il quale Toyota ha accordi consolidatida anni per la vendita di veicoli già equipaggiati con cellefrigo.

IBRIDO E NON SOLO: NOVITÀ NELLA GAMMA DIESEL E ALLESTIMENTI DEDICATI

Introdotto nel 2014, Toyota ProAce nel 2015 è disponibile anche in versione passo lungo tetto alto.

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MAX CAMPANELLAMONTEVECCHIA

Missione: trasportare tuttoquel lo che serve avendo a di-sposizione il potente e avan-zato diesel biturbo da 165 cv,elastico, prestazionale e allostesso tempo molto efficiente.Un propulsore all’avanguar-dia che assicura prestazioni alvertice e bassi consumi. Ab-biamo messo alla prova lanuo va versione del Movano,furgone Opel alto di gamma,equipaggiato con il motore alvertice di questa classe di vei-coli, scegliendolo in unagam ma eccezionalmente am -pia di versioni per tutte le ne-cessità: trazione anteriore o

posteriore, massa complessi-va fino a 4,5 t, capacità di ca-rico fino a 17 mc e portata fi -no a 2,5 t. Come già avvenutoper il fratello minore Opel Vi -varo, il marchio tedesco haintrodotto sul Movano il plu-ripremiato stile scolpito Opel“clonandolo” dalle vetture aiveicoli com merciali: sindall’aspetto Mo vano è unchiaro rappresentante delbrand, di cui riprende stilemicome griglia trapezoidale,barra cromata orizzontale conil logo Opel ridisegnato e lacaratteristica piega sul cofanoanteriore.

Ingegneri e designer sisono par ticolarmente dedicatial de sign dell’interno della

cabina, in cui emerge il com-fort sin dal rivestimento delpavimento in gomma. Il risul-tato di tale lavoro certosinodei pro gettisti è una cabinapiù lunga di 5,7 cm rispetto aquel la del modello preceden-te, con materiali e superficire sistenti e di alta qualità euna serie di pratici contenito-ri. I sedili sono regolabili inva rie modalità e il piantonedello sterzo è regolabile in al-tezza, per consentire unaguida confortevole a personeanche di alta statura: unavolta sistemato, il volantecon sente una presa rapida esicura, senza alcuna fatica neiprimi movimenti di manovra.

Al primo percorso si fa no-

tare l’eccellente visibilità a360°: davanti a noi lo spaziosi disegna in modo chiaro,così co me sui lati grazie aglispecchietti retrovisori esterni,regolabili elettricamente e ri-scaldabili. Prima di procedereun’occhiata al vano di carico,separato dalla cabina da unaparatia divisoria vetrata. Lafacilità di accesso al vano dicarico, così come alla cabina,sono elementi di fondamenta-le importanza nell’u so a cortoraggio, contraddistinto da fre-quenti fermate con azioni ri-petute di carico e scarico.

Movano da questo pun to divista è assai pratico graziealla soglia di carico bas sa perfacilitare l’accesso alla zonadi carico, mentre la porta late-rale scorrevole e le porte po-steriori a battente con grandiaperture offrono la massimacomodità nelle operazioni dicarico e scarico. L’a perturadei portelloni posteriori è di180 gradi (la versione a 270gradi è opzionale), mentre ilvolume raggiunge i 17 metricubi, con una lunghezza mas-sima dell’area di carico fino a4,4 m. Di assoluta u tilità l’il-luminazione del va no, chepermette una visibilità buonatanto quanto quella dell’abita-colo.

Movano è an che un eccel-lente veicolo da traino, in gra -do di rimorchiare fino a 3 t.La porta laterale scorrevoleha un’altezza di 1.780 mm euna larghezza di 1.270 mm econsente il carico di pedanenormalizzate, ovvero di Euro-pallet. L’ampia lu ce del por-tellone posteriore (di 1.580mm) e l’altezza di 1.820 mminsieme all’incremento dellalarghezza ai passaruote(1.380 mm) facilitano il cari-co, mentre le linee rette delle

fiancate assicurano un effica-ce uso dello spazio per qua-lunque tipologia di carico.

Al volante del Movano conmotore biturbo quello chesor prende è l’incredibile agi-lità del veicolo, che ben si di-strica tra le strette curve in sa-lita dal bivio a MontevecchiaAlta, meta che intendiamorag giungere per una boccatad’ossigeno nella verde Brian-za. E la nuova generazionedel motore CDTI fa sentire lasua efficienza e vivacità, ade sempio quando, raggiunta lavet ta, siamo costretti a un’in-versione di marcia in salitaalla ricerca di una piazzola disosta. La troviamo in un leg-gero pendio e la comodità delcambio ci viene in aiuto, cosìcome i quattro freni a discoquando torniamo a dirigerciin discesa verso il rettilineo indirezione Merate. Su lungapercorrenza il veicolo mostratutti i muscoli del 165 cv, altodi gamma rispetto ai fratellida 100, 125 e 146 cv, che e ro -ga più coppia a regimi infe-riori (siamo a 360 Nm a1.500 giri/min.). Tutti ele-menti che permettono rapiditàe sicurezza in fase di sorpas-so: siamo a carico vuoto ma ilveicolo alla maneggevolezza

unisce comodità e senso di si-curezza, sia passiva per lecin ture di sicurezza con trepunti di ancoraggio sia attivaper tutti i sistemi di cui è e -qui paggiato, dall’ABS al -l’EBD (ripartitore elettronicodel la frenata).

Manca l’ESP, che potrebbeessere chiesto come optionaled è invece pre visto sui mo-delli a trazione posteriore,che permettono di supportaremasse complessive più eleva-te e quindi di trasportare cari-chi maggiori, danno la possi-bilità di avere uno sbalzo po-steriore più lun go, a vantag-gio del volume di carico, egarantiscono migliore trazio-ne su fondi con scarsa ade-renza. Il furgone che guidia-mo non si presta a strade ster-rate ma eccelle nei tragittimedio-lunghi, chiaro se gno diorientamento verso una clien-tela che necessita di spo -stamenti non solo urbani maanche extraurbani e nelle pe-riferie cittadine.

Cenno doveroso all’econo-mia d’esercizio: in ciclo urba-no la versione Euro 5 che gui-diamo fa i 7,5 l/100 km, per-formance ancor più bassa ri-spetto ai 7,8 del ciclo extra-urbano del Mo vano Euro 4(7,8 l/100 km); nell’extraur-bano, che più interessa allacategoria pro fessionale cui sirivolge il biturbo, si scendesot to i 7 l/100 km, valore in-discutibilmente competitivo.Se a tale da to aggiungiamocosti di ma nutenzione decisa-

mente bassi (si cambia l’oliosolo ogni 40mila km o unavolta l’an no e il liquido refri-gerante dopo 160mila km ri-spetto ai 120mila della gam -ma precedente) si ottiene uncosto d’e ser cizio di assolutacompetitività nel segmento.

SU STRADA/OPEL MOVANO FURGONE L2H2-F35

Grande per ogni impresa

EQUIPAGGIATO CON IL MOTORE BITURBO ALTO DI GAMMA 2.3 CDTI DA 165 CV, QUESTO VEICOLO ESPRIME

IL MEGLIO DI SÉ NEI TRAGITTI MEDIO LUNGHI, NEL CONTEMPO RIUSCENDO A BEN DISTRICARSI NELLE

STRADE STRETTE. IN SALITA? NESSUN PROBLEMA GRAZIE A PIÙ COPPIA EROGATA A REGIMI INFERIORI.ASSOLUTAMENTE COMPETITIVI I CONSUMI, CHE NELLA VERSIONE EURO 5 SCENDONO SOTTO I 7 L/100 KM.

E PER IL PROFESSIONISTA PREVALE IL COMFORT, DALLA CABINA AL VANO DI CARICO ILLUMINATO A GIORNO.

Nuovo Movano viene of-ferto in quattro diverse

lunghezze, con zone di cari-co che superano i quattrometri e una volumetria finoa 17 m3 nel modello L4.Quest’ultima generazionecomprende anche versioni atrazione posteriore, disponi-bili con ruote posteriori sin-gole e gemellate, con unamassa complessiva fino a4,5 t.

“Il mercato dei veicolicommerciali in Italia cosìcome nel resto d’Europa -afferma Silvio Dughera, Responsabile VeicoliCommerciali di Opel Italia - riveste per noiuna grande importanza strategica. Lo svec-chiamento della gamma in questo importantesegmento dei veicoli commerciali riflette la

nostra ambizione di cresceree rafforzare la posizione dimercato, per fornire un con-tributo ancora maggiore alsuccesso dell’azienda. Ilpiano Opel prevede anche ilmiglioramento e il rafforza-mento delle reti di vendita edi concessionari dedicati aiveicoli commerciali. Movanosvolge un ruolo fondamentalenel nostro piano vendite2015: grazie alle sue qualità,tra cui la scelta eccezional-mente ampia di varianti, l’ot-tima economia grazie ai bassi

costi operativi e di manutenzione, oltre a fun-zionalità all’avanguardia ed ergonomia dellacabina, nuovo Movano ha tutto quello cheserve per posizionarsi al vertice della catego-ria dei veicoli commerciali leggeri”.

INTERVISTA A SILVIO DUGHERA

“NUOVO MOVANO HA TUTTO PERESSERE IL MIGLIORE NELLA CATEGORIA”

Cognome: Opel Nome: Movano F35Carrozzeria: Furgone 3 posti L2 H2, trazione anteriore,porta scorrevole lato destro e porte posteriori lamierate,apertura 180°. Motore: BiTurbo 2.3 Cdti con Start&Stop. Cilindrata: 2.299cc. Carburante: gasolio. Potenza max: 120 kW/165 cv. Cop-pia max: 360 Nm a 1.500 giri/min. Distribuzione: a catena.Livello ecologico: Euro 5. Cambio: manuale 6 marce.Dimensioni (mm): lunghezza 5.548; larghezza 2.470; altez-za 2.500; passo 3.682.Peso totale a terra: 3,5 t.Volume di carico: 12,4 mc. Diametro di sterzata: 13,6 m (tra marciapiedi), 14,1 m (tramuri). Dotazioni: chiusura centralizzata selettiva con chiave a trepulsanti, specchietti retrovisori esterni regolabili elettrica-mente e riscaldabili, climatizzatore manuale, radio cd 16 BTUsb con comandi al volante, controllo della velocità di cro-ciera, sistema di assistenza al parcheggio “park assist”, com-puter di bordo, paratia divisoria intera vetrata, copriruota in-tegrali, luci diurne. Consumi: 7,2 l/100 km (ciclo misto).Emissioni di CO2: 188 g/km.

LA CARTA D’IDENTITÀ

Il volume di carico del Movano in prova è di 12,4 metri cubi.

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Pagina 32 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

FABIO BASILICOTORINO

Daily evolve in una nuova di-mensione e amplia ulterior-mente le sue già elevate po-tenzialità. Alla 93esima edi-zione dell’European MotorShow di Bruxelles, Iveco hapresentato il nuovo Daily Hi-Matic con cambio automaticoa 8 rapporti. All’insegna delmotto “piacere di guida asso-luto”, debutta un Daily conun cambio automatico chestabilisce elevati standard diflessibilità, efficienza ed eco-nomia, assicurando il massi-mo comfort di marcia.

Il nuovo cambio, con levaergonomica multifunzionale,è progettato per fornire unpiacere di guida di livello ot-timale e per consentire alcon ducente di essere comple-tamente concentrato sul traffi-co e sulle condizioni di guida.Il veicolo offre prestazionielevate in due differenti mo-dalità, Eco e Power: con lamo dalità Eco vengono effet-tuati cambi marcia fluidi abas si regimi per enfatizzare ilcomfort riducendo al minimoi consumi; con la modalitàPo wer la trasmissione operacambi marcia più rapidi e are gimi più elevati, garantendouna guida più performante.

Va infatti tenuto presenteche il nuovo cambio automa-tico consente di cambiaremar cia più velocemente e inmodo più preciso rispetto a

un guidatore esperto, impie-gando meno di 200 millise-condi per il passaggio marciaquando è richiesta una mag-giore accelerazione.

Anche i costi di manuten-zione e di riparazione sono ri-dotti del 10 per cento rispettoa un cambio manuale, grazieall’affidabilità e alla duratarecord che il nuovo Daily Hi-Matic è in grado di garantire,proteggendo motore e tra-smissione da stress addizio-nali. Il veicolo è best-in-classanche in termini di perfor-mance: due differenti cilin-drate (2.3 e 3 litri) con motoridotati di potenza fino a 205cv e coppia fino a 470 Nm, euna massa totale a terra re-cord di 7,2 tonnellate. I nuovi

Daily Hi-Matic usufruisconodi valori di trainabilità fino a3.500 kg garantendo un com-portamento ottimale in fase dispunto in salita, grazie ancheall’abbinamento con il siste-ma Hill Holder (il sistemaanti-arretramento per le par-tenze in salita), offerto di se -rie sul nuovo Daily.

Particolare interessante, lanuova famiglia di prodottoDai ly Hi-Matic ha debuttatoin tre differenti versioni, a se-conda del tipo di mission cheil veicolo deve compiere: Ur -ban, Regional e International.Daily Hi-Matic Urban è per-fetto per chi deve affrontaretutti i giorni il traffico dellacittà ed è in grado di garantirela massima guidabilità e com-

fort, grazie alla modalità dicambio marce autoadattativoche ottimizza il controllo delcambio di velocità, sceglien-do tra 20 diversi programmi.Dai ly Hi-Matic Regional è ilcompagno di lavoro idealeper chi deve scegliere la mas-sima flessibilità. Il veicolo of -fre prestazioni ottimali nelledue differenti modalità Eco ePower per massimizzare ilpiacere di guida. Infine, DailyHi-Matic International garan-tisce la massima affidabilitàper chi deve affrontare lunghedistanze: il veicolo è un par-tner comodo e affidabile, do-tato di elevato comfort di gui -da. Inoltre, la presenza deldop pio over drive nelle marcepiù lunghe e del convertitore

di coppia con smorzatore tor-sionale permette la massimaefficienza dei consumi. Lequa lità performanti del Dailycon cambio automatico arric-chiscono l’offerta del campio-ne dei leggeri, ora completa-mente rinnovato e presentesul mercato con un’efficienzadel volume di carico ai verticidella categoria, best-in-classper volumetrie e portate,com fort e guidabilità da auto-vettura e consumi ulterior-mente ridotti. Caratteristicheprincipali di una terza genera-zione in grado ancora una

vol ta di imporre la sua leader-ship sul mercato dei commer-ciali.

Nuovo Daily conservainalterata la sua classica strut-tura a telaio, che è nel suoDna e che assicura forza, ver-satilità e durata nel tempo,oltre a una maggiore facilitàdi allestimento per i cabinati.

La terza generazione delDaily è inoltre fortemente o -rien tata alle esigenze di busi-ness e permette di ottenere unsignificativo miglioramentodel costo totale di gestionedel veicolo, unitamente allemi gliori prestazioni della ca-tegoria con un’ampia scelta dimotori, cambi e rapporti alpon te. L’autista del Daily puòdisporre di un abitacolo anco-ra più comodo e silenziosocon una molteplicità di vaniportaoggetti sia chiusi sia agiorno.

Il risparmio di carburante èmediamente del 5,5 per cento,a seconda delle differenti ver-sioni del veicolo, ma può es-sere ulteriormente abbassatofino al 14 per cento con Eco-Pack (che include lo Start& -Stop) nella mission urbana.L’aerodinamica è stata mi-gliorata in particolare per lever sioni furgone e il coeffi-ciente di penetrazione aerodi-namica (Cx) si è ridotto del 6per cento da 0,335 a 0,316.

Il meritato riconoscimentoper l’ennesimo step evolutivoincarnato dall’evergreenDaily è stato l’assegnazionedel prestigioso riconoscimen-to internazionale di “Interna-tional Van of the Year 2015”.La giuria composta da 23giornalisti delle più importan-ti riviste specializzate euro-pee ha premiato il Daily peraver “fornito il miglior contri-buto per l’efficienza e la so-stenibilità del trasporto dimerci su strada, in termini diimpatto ambientale e sicurez-za”.

Grande protagonista dello stand Iveco allesti-to all’European Motor Show di Bruxelles il

nuovo Daily Natural Power alimentato a gasnaturale compresso (CNG), che mantiene glistessi punti di forza del veicolo in versione die-sel in termini di coppia, capacità di carico eguidabilità, garantendo nel contempo un costodel carburante minore e una ridotta rumorosità.

Il telaio a longheroni rende il nuovo Daily labase preferita per gli allestitori, fornendo lororobustezza e supporto per i carichi pesanti; gra-

zie alla sua struttura l’allocazione delle bombo-le sulla versione Natural Power non penalizzain alcun modo lo spazio utile di carico o l’areadedicata agli allestimenti.

Le tecnologie all’avanguardia applicate alnuovo Daily giocano dunque un ruolo impor-tante per la mobilità sostenibile anche al servi-zio del cliente, ribadendo l’impegno di Ivecoper il rispetto dell’ambiente con una primariaofferta di veicoli alimentati a trazione alternati-va.

ANCHE IL METANO CONTRIBUISCE AL SUCCESSO DEL DAILY

NATURAL POWER PER TRASPORTI EFFICIENTI ED ECOLOGICI

IVECO

Automaticamente Daily

DEBUTTA IL NUOVO DAILY HI-MATIC CON CAMBIO AUTOMATICO A 8 RAPPORTI CHE STABILISCE ELEVATI

STANDARD DI FLESSIBILITÀ, EFFICIENZA ED ECONOMIA, ASSICURANDO IL MASSIMO COMFORT DI MARCIA.LA NUOVA FAMIGLIA DI PRODOTTO DAILY HI-MATIC VIENE PROPOSTA IN TRE DIFFERENTI VERSIONI, A

SECONDA DEL TIPO DI MISSION CHE IL VEICOLO DEVE COMPIERE: URBAN, REGIONAL E INTERNATIONAL.

TECNOLOGIA INNOVATIVA

All’interno della 93esima edizione dell’European MotorShow di Bruxelles, Iveco era presente anche “Truck &

Transport”, la fiera annuale dedicata ai pesanti. Lo standIveco ha offerto ai visitatori la possibilità di toccare conmano la gamma media e pesante del costruttore: a fare glionori di casa due Trakker, tre Stralis, di cui uno alimentato agas naturale liquefatto (LNG), e due Eurocargo. Trakker, ilveicolo cava-cantiere della gamma off-road, presenta una ca-bina nata per migliorare il comfort di guida e la vita a bordo,elementi che sono oggi riconosciuti di fondamentale impor-tanza per la produttività e la sicurezza di un mezzo. Il veico-lo è in grado di operare su terreni impervi e sconnessi, of-frendo la garanzia dei motori Cursor di FPT Industrial, cheassicurano potenza e resistenza. Stralis, ammiraglia Iveconell’heavy-duty, è ormai riconosciuta come proposta estre-mamente competitiva che si distingue per efficienza, qualitàe valore per il cliente finale. All’interno di questa offerta sidistingue lo Stralis Natural Power Euro 6 LNG, veicolo conun’autonomia di oltre 750 km. Il trattore esposto sullo standnella configurazione standard era equipaggiato con 4 serba-toi CNG da 70 litri e un serbatoio criogenico LNG da 510litri. Per la gamma media, Eurocargo Euro 6, nuova evolu-zione di un veicolo da sempre leader in Europa, ha caratteri-stiche di affidabilità e flessibilità da vero mezzo polivalente,adatto a ogni tipo di missione. Eurocargo monta le motoriz-zazioni Tector 5 e Tector 7 Euro 6, le uniche nel segmento diappartenenza con tecnologia HI-SCR, l’innovativo sistemadi post-trattamento dei gas di scarico.

IN PRIMA LINEAPER L’OTTIMIZZAZIONEDEI COSTI DI GESTIONE

La sistemazione delle bombole del gas sul DailyNatural Power non penalizza lo spazio utile di carico o l’area dedicata agli allestimenti.

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Pagina 34 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

MAX CAMPANELLAMILANO

Il 2014 per i veicoli com-merciali ha portato a casauna crescita del 17,4 percento, sfiorando le 120milaimmatricolazioni, dopo leforti flessioni e i bassi livelliraggiunti negli ultimi anni.Alle condizioni attuali laprevisione per il 2015 indicaun mercato dei veicoli com-merciali in ulteriore incre-mento, per alcune necessitàimprorogabili di rinnovo deiveicoli, che arriverà a circa130mila immatricolazioni,in crescita del 10 per cento.Per agganciare l’attesa ripre-sa Peugeot punta sull’attualeofferta Peugeot Professio-nal, un ventaglio articolatoche copre tutti i segmentidei veicoli commerciali finoai 35 quintali. A partire dalsegmento D1 che si riferisceai derivati dalle automobilicon omologazione N1 (tra-sporto cose/persone, misti)che conservano 4 posti (2anteriormente e 2 posterior-mente) e il porta bagagli èseparato dal divano poste-riore da una griglia metallicanon amovibile. In questa ti-pologia Peugeot offre: 208MIX, 2008 MIX (dallo scor-so settembre), Nuova 308MIX (dallo scorso settem-bre), 5008 MIX, 3008 MIXe 508 SW MIX. Sullo stessosegmento ma nella versioneVAN, sempre derivata dallevetture ma per trasporto dicose, Peugeot propone 208VAN che è riconoscibileall’interno per l’assenza didivano posteriore, per otte-nere un vano di carico omo-geneo e più regolare possibi-le. La cabina di guida è pra-ticamente identica alla ver-sione per trasporto passeg-geri, separata dal vano di ca-rico da una paratia fissa inlamiera.

Sul segmento F1 nellaversione “mini cargo” Peu-geot offre Bipper concepitoper circolare ovunque, parti-colarmente adatto alle esi-genze di mobilità urbana.Agile e maneggevole, lo sipuò parcheggiare ovunque,senza dover rinunciare a di-mensioni interne generose.Bipper significa prima ditutto un rapporto ingombriesterni/dimensioni interneinedito nel mondo dei veico-li commerciali leggeri. Lalunghezza di soli 3,86 m èdavvero apprezzabile incondizioni di circolazionedifficoltosa (città, stradestrette, parcheggio difficile).Bipper offre un volume in-terno minimo di 2,5 m3 peruna portata utile fino a 585kg. Il vano di carico dalleforme squadrate è dotato diuna superficie del pianalepiatta di 1,523 m di lunghez-za che permette di accoglie-

re facilmente oggetti ingom-branti a seconda delle ver-sioni. Notevole modularitàcon il sedile passeggero“Plan Facile” che si ripiegae si abbassa sino al livellodel pianale, incrementandola lunghezza utile di 950mm, e portando il volume dicarico a 2,8 m3. Oltre allascaletta di protezione condu-cente presente di serie, Bip-per propone in opzione di-versi separatori vano cabina-va no di carico, tra cui unolamierato o vetrato, uno mo-dulabile o misto (metà la-miera/metà griglia).

Per quanto concerne leversioni “furgonette” delsegmento F1 Peugeot Par-tner, leader in questo seg-mento, deriva dalla versionetrasporto persone con le mo-difiche adatte ad un utilizzointenso com’è quello deiveicoli da lavoro. La pecu-liarità dell’offerta PeugeotPartner è che dalla sua usci-ta sul mercato è stato propo-sto anche con tre posti in ca-bina, unico nel suo segmen-

to praticamente fino ad oggi,peculiarità che lo ha con-traddistinto dalle offerteproposte da altri brand. Conl’ampio volume di carico dicirca 4,1 m3, la sua modula-

rità esemplare, le nuove mo-torizzazioni e-HDi perfor-manti ed economiche,Nuovo Partner è l’alleato ditutti i professionisti che vo-gliono essere al passo coi

tempi. Nuovo Partner è di-sponibile in due differentilunghezze, che si traduconoin due volumi interni e duelunghezze del vano di cari-co: Nuovo Partner L1, con

una lunghezza totale di 4,38m, e Nuovo Partner L2, conuna lunghezza totale di 4,63m per 1,81 m di larghezzaesclusi i retrovisori (2,11 mcon i retrovisori). NuovoPartner è inoltre disponibilenella versione Doppia Cabi-na Mobile e propone nuoveportate utili: nelle versioniL1 da 550 kg a 815 kg, tra lemigliori sul mercato in que-sto segmento; nelle versioniL2 la portata utile è fino a746 kg.

Nel segmento K1, Peuge-ot propone Nuovo Expert,furgone medio. “Poiché nonesistono due attività profes-sionali identiche – spiegaIsmaele Iaconi, Responsabi-le B2B e Veicoli Commer-ciali Rete – la nostra gammaExpert offre un’ampia sceltadi configurazioni: tre volumidi carico e tre motorizzazio-ni Diesel HDi”. Nuovo Ex-pert si declina in versioni la-mierate e vetrate, che sonodisponibili in due lunghezzee due altezze per un volumeutile di 5, 6 e 7 m3 e le lun-ghezze utili di 2,26 e 2,56 ma seconda delle versioni.Inoltre è disponibile unaversione pianale cabinatodella lunghezza di 5,1 m.Tutti i modelli possono esse-re trasformati per risponderea diverse esigenze. A questoproposito è altresì disponibi-le una versione predispostaper trasporto disabili o am-bulanza. Nuo vo Expert èstato arricchito della versio-ne Cabina Approfondita checonsente di ospitare como-damente fino a sei personecompreso il conducente. Ilsuo ampio volume di caricopermette di trasportare inuna volta sola squadra di la-voro e materiale in tuttocomfort. Per facilitare il tra-sporto di merci o materiali,la soglia di carico di NuovoExpert è una tra le più bassesul mercato e può esseremunita di una sospensionepneumatica con regolazionesoglia vano di carico chepermette di avere solo 45cm di altezza in posizionebassa. Nuovo Expert ha unacapacità di carico da 1.000 a1.200 kg. Il pianale cabinatodispone invece di una capa-cità di carico di circa 1.200kg. Munito di sospensionipneumatiche, Nuovo Expertpermette di entrare nei par-cheggi con un accesso di 1,9m. Il Grip Control è un si-stema antipattinamento ab-binato all’ESP che si adattaa tutte le tipologie di terre-no: con neve, fango o sab-bia, il comando situato sullaplancia permette di fare lascelta per una guida serena eun utilizzo più libero. Colle-gato a questo equipaggia-mento, Nuovo Expert offreun sistema di aiuto alle par-tenze in salita.

PEUGEOT PROFESSIONAL

Un’offerta che copretutti i segmentiDAL MINI CARGO BIPPER CHE CIRCOLA OVUNQUE AL ROBUSTO E IPERTECNOLOGICO NUOVO BOXER

PASSANDO PER NUOVO PARTNER, LEADER DELLE VERSIONI “FURGONETTE”, E NUOVO EXPERT, FURGONE

MEDIO, IL VENTAGLIO CON CUI IL COSTRUTTORE FRANCESE PUNTA AD AGGANCIARE L’AUSPICATA RIPRESA DEL

2015 È ARTICOLATO E SODDISFA OGNI ESIGENZA. PERCHÉ “NON ESISTONO DUE ATTIVITÀ PROFESSIONALI

IDENTICHE” COME SPIEGA ISMAELE IACONI, RESPONSABILE B2B E VEICOLI COMMERCIALI RETE.

Nel segmento KX Peugeot nel2015 presenta una nuova of-

ferta, lanciata sul mercato italia-no nel marzo 2014: NuovoBoxer, più robusto, più efficiente,più sicuro e più tecnologico. Laquarta generazione del maxivanfrancese presenta importanti no-vità sul piano tecnico, sul versan-te degli allestimenti (con nuovevarianti cassonate, ribaltabili efurgonature gran volume realiz-zate dall’italiana Onnicar) e intema di dotazioni di sicurezza.

Al debutto le nuove versioni2.2 e-HDi FAP da 130 e 150 cv,con il dispositivo Stop&Start cheriduce il consumo, particolarmen-te nella guida in città. Notevoli

anche gli aggiornamenti estetici:profonde le modifiche al frontalee al posteriore. Il frontale è domi-nato dai nuovi gruppi ottici a svi-luppo orizzontale, che includonole luci diurne, anche con tecnolo-gia LED, che affermano la fortepersonalità del nuovo Boxer. Illavoro di perfezionamento delBoxer ha riguardato anche i det-tagli, come l’irrobustimento dellastruttura del veicolo e delle cer-niere delle porte, comprese quellescorrevoli, sottoposte a un inces-sante stress nell’attività quotidia-na. ESP di serie; optional Intelli-gent Traction Control e avviso disuperamento involontario dellalinea di mezzeria. “In collabora-zione con l’allestitore piemonteseOnnicar - ha spiegato Ismaele Ia-coni, Responsabile B2B e VeicoliCommerciali Rete - abbiamo de-finito un listino ufficiale di ver-

sioni trasformate adatte a tutte leesigenze dei clienti professionali.In particolare abbiamo creato leversioni con: cassone fisso, cas-sone ribaltabile trilaterale, casso-ne fisso con centine e telone, fur-gonatura gran volume con portalaterale destra e anche con spon-da caricatrice”. I sistemi di info-tainment sono: l’impianto audio“entry level” che prevede il sinto-nizzatore radio, la presa USB perla lettura dei file musicali regi-strati e la connettività Bluetoothper il telefono cellulare. Al top digamma si colloca un nuovo im-pianto stereo con monitor tou-chscreen da 5 pollici a colori,streaming audio, lettura deglisms, navigatore satellitare e tele-camera di retromarcia. Una solu-zione consigliabile soprattutto aigrandi “macinatori di chilome-tri”.

IL GIGANTE DELLA GAMMA PIÙ ROBUSTO, SICURO E TECNOLOGICO

NUOVO BOXER, PERFEZIONATO NEI DETTAGLI

Peugoet Expert (in alto) e Peugeot Bipper, due cavalli di battaglia del costruttore francese.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 35

LINO SINARIMILANO

Chi l’ha detto che un veicoloe let trico non può essere di-vertente da guidare? Abbiamomes so alla prova Nissan e-NV200, autentico leader delcostruttore nipponico nellasua a vanzata strategica versoil mon do a “zero emissioni”.Braccio operativo nel seg-mento dei veicoli professio-nali alla stregua di quanto losia Nissan Leaf in quellodelle vetture, dal momentodel lancio, nel giugno 2014,e-NV200 è il vero e proprioguerriero con cui Nissan stadimostrando che anche nelsettore dei veicoli da lavorouna mobilità cento per centoelettrica è possibile: nellasede di Loc cioni di Angeli diRosora, vi cino Ancona, cone-NV200 Nissan ha presenta-to un approccio olistico altema, per dimostrare come lavia della mobilità elettrica sianon solo percorribile, ma co-minci a raccogliere il consen-so degli operatori; 50 unità di

e-NV200 sono entrate nellaflotta di DHL Express per ga-rantire consegne a “zero e -mis sioni” e abbattere i costidi gestione sino al 57 percento rispetto ai veicoli tradi-zionali; a settembre i progetti-sti Nissan hanno trasformatola versione e-NV200 Evaliaper trasporto persone in unvan a emissioni ze ro da dedi-care al servizio navetta perpasseggeri VIP con un con-cept a cinque stelle per tra-sporto urbano.

Insomma, e-NV200 ce lasta mettendo tutta per cam-biare il volto del business eu-ropeo, e ne ha di doti a suadisposizione. A patto di utiliz-zarlo per la mission per cui ènato - la città - questo rivolu-zionario veicolo è ca pace distupire e divertire. A comin-ciare dal cambio: dal momen-to che e-NV200 è destinato apassare dalle mani di più con-ducenti, alcuni dei quali abi-tuati a guidare veicoli tradi-zionali du rante il giorno, laleva è di ti po standard, non “amouse”, e quin di decisamente

familiare. Inoltre, l’azione delselettore e let tronico di marcia(shift-by-wire) a corsa breveè energica ed efficace. Inse-riamo la modalità “D”, e pervarcare uno stop la ripresaimmediata produce un’acce-lerazione brillante: la sen -sazione è di procedere su unampio tappeto in stile “auto-scontro”, sul quale a esserepercepito è solo l’avanzamen-to del veicolo, senza alcunaltro rumore. Questa modalitàci permette di raggiungereMilano partendo da Monza(senza problemi di A rea C oZTL) in modo agevole, conqualche sorpasso di veicolilenti: del resto possiamo rag-giungere i 123 km/h e impie-ghiamo solo 14 secondi perpassare da 0 a 100 km/h (po -co meno dei 14,5 di NV2001.5 dCi).

La modalità “ECO” modi-fica la mappatura della cen-tralina per una progressionepiù fluida e lineare: a patto dirinunciare al la brillantezza diprima, per una guida tipica-mente urbana, tranquilla econ numerosi start & stop chenon fanno che esaltare la no-stra posizione di guida do -minante sulle vetture e l’otti-ma maneggevolezza del vei-colo (sen za retrovisori è largopoco più di 1,7 metri), il li-vello di au tonomia, visibilesul contagiri digitale in modoevidente, sa le di una ventinadi chilometri. E se vogliamoil massimo di au tonomial’impostazione “B” rende lafrenata rigenerativa più ener-gica in fase di decelerazione.Nella versione van della no-stra prova con un livello dicarica completo si raggiungo-no 163 km (che salgono a 170nella ver sione Combi), cheovviamente sono suscettibilidi variazione in funzione deltipo di gui da, dell’utilizzo delclimatizzatore (che comunquealterna arresti e partenze, es-sendo ottimizzato per il ciclodi funzionamento specificodei veicoli da lavoro) e delcarico: si arriva fi no a 770 kg

e grazie al notevole livello dicoppia (254 Nm) e-NV200può affrontare pendenze del30 per cento anche a pie nocarico. Basta provarci e perripartire nessun problema: lasalita è ripida ma non arre-triamo grazie all’assistenzaalle par tenze in salita. Rila-sciamo il pedale e per tre se-condi il sistema mantiene ap-plicato il freno e evita un pos-sibile slittamento accidentale.

Merita un cenno la storicaquestione dell’assenza di in-frastrutture pubbliche: e-NV200 non richiede necessa-riamente una rete di ricarica,dal momento che una ricaricanotturna è più che sufficientea coprire la distanza di unagiornata lavorativa, ovvero120 km, il percorso massimodel 35 per cento dei van com-merciali dei parchi au toaziendali d’Europa e per la ri-carica a casa è previsto in do-tazione un apposito cavo.

Èiniziata l’era dei taxi 100% elettrici nelledue maggiori città spagnole, Madrid e Bar-

cellona, dove Nissan ha consegnato i primi vei-coli a zero emissioni adibiti al servizio pubblico.A Barcellona, l’arrivo del rivoluzionario e-NV200, che nasce proprio qui, adempie gliobiettivi di un accordo siglato tra Nissan, ammi-nistrazione comunale e Area metropolitana diBarcellona. “La qualità dell’aria - ha commenta-to Jean-Pierre Diernaz, Responsabile dei veicoli

elettrici di Nissan in Europa - è un problemacruciale per le città europee e l’esempio di Ma-drid e Barcellona è un passo avanti verso un fu-turo più ecologico con l’introduzione dei veicolielettrici di Nissan nelle flotte di taxi. Ci sarannoenormi vantaggi per gli abitanti ma anche per itassisti, perché i veicoli elettrici hanno costi digestione estremamente ridotti. Questa scelta di-mostra che la mobilità sostenibile conviene ed èalla portata di tutti”.

Queste iniziative sottolineano l’impegno diNissan nel settore dei veicoli elettrici, mercatoin costante evoluzione. La consegna dei primitre Nissan e-NV200 Taxi è avvenuta in occasio-ne dell’EXPOelèctric Fórmula-e, grande fieraeuropea della mobilità sostenibile. All’eventoerano presenti Marco Toro, Amministratore De-legato di Nissan Iberia, e Antoni Vives, vicesin-daco di Barcellona.

Lo sviluppo e l’introduzione di questi primi

tre e-NV200 Taxi s’inquadra nell’ambito delprotocollo d’intesa firmato lo scorso anno traNissan, il Comune e l’Area metropolitana diBarcellona, che stabiliva una serie di misure im-portanti per promuovere e sostenere la diffusio-ne della mobilità sostenibile nella regione dellaCatalogna.

La produzione di e-NV200 è stata avviata amaggio proprio a Barcellona, dove si costruisceil van elettrico per il mercato globale.

NELLE DUE MAGGIORI CITTÀ SPAGNOLE VEICOLI A ZERO EMISSIONI PER IL SERVIZIO PUBBLICO

NISSAN CONSEGNA I PRIMI TAXI 100% ELETTRICI A BARCELLONA E MADRID

Posti 2Motore EM57Potenza max. 109 cvCoppia max. 254 NmCambio Selettore elettronicodi marciaTrazione AnterioreLunghezza 4,560 mLarghezza 1,755 mAltezza 1,858 mPasso 2,725 mAltezza da terra 153,4 mmLunghezza bagagliaio 2,04 mLarghezza bagagliaio 1,5 mAltezza bagagliaio 1,358 mVolume di carico max. 4,2 mc

CARTAD’IDENTITÀ

IL GUERRIERO CON CUI IL COSTRUTTORE NIPPONICO AVANZA A TUTTA BIRRA VERSO LA MOBILITÀ A ZERO

EMISSIONI ANCHE NEL SEGMENTO DEI VEICOLI DA LAVORO SI DIMOSTRA AGILE E BRILLANTE IN MODALITÀ

“D”. NEL CAOTICO TRAFFICO URBANO PASSIAMO ALL’IMPOSTAZIONE “ECO” PER UNA GUIDA MENO

STRESSANTE E, SOPRATTUTTO, CON UN OCCHIO ALL’AUTONOMIA, CHE SALE AL MASSIMO SE INSERIAMO

LA “B” PER RENDERE LA FRENATA RIGENERATIVA PIÙ ENERGICA IN FASE DI DECELERAZIONE.

Il vano di rifornimento dell’energia elettrica consente la ricarica notturna via cavo nel box di casa.

SU STRADA/NISSAN E-NV200 VAN

Il brillante elettrico per lavorarein città senza stress

EQUIPAGGIATO CON

MOTORE ELETTRICO

FUNZIONANTE A BATTERIE

AL LITIO È UN VEICOLO

DAGLI INGOMBRI ESTERNI

COMPATTI MA DALLE

CAPACITÀ DI TRASPORTO

AI VERTICI DELLA

CATEGORIA.

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Pagina 36 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

MOBILITÀ

MAX CAMPANELLAMANNHEIM

Ogni volta in cui serve una ca pacitàpasseggeri particolarmente elevata,da sette an ni il collaudato Merce-des-Benz CapaCity in versioneEuro V è una prima scelta di riferi-mento per le aziende di trasporto ditutt’Europa. Il ma xi-autobus snoda-to a quattro assi della Casa di Stoc-carda ha stabilito nuovi parametri diriferimento sotto molti a spetti: at-tualmente sono cir ca 350 i CapaCi-ty che circolano in circa una dozzi-na di cit tà, partendo da Istanbul inTurchia fino ad arrivare alla Ger-mania settentrionale, assegnando aquesto maxi-autobus il titolo di mo-dello di mag gior successo a livelloeu ropeo. Suo erede, il nuovo Mer-cedes-Benz CapaCity L è cresciutosu richiesta delle aziende di traspor-to: con esattamente 20.995 mm dilunghezza, il nuo vo CapaCity L mi-

MERCEDES-BENZ CAPACITY L

Un gigante su ruote con concept su misura

sura cir ca 1,5 m in più del suo pre-decessore e 2,9 m in più di un Ci -taro G. Di conseguenza è oggi l’au-tobus di linea urbano a snodo sin-golo più lungo d’Europa. Nella ver-sione di serie, il nuovo CapaCity Lpuò ospitare 191 passeggeri a frontedei precedenti 186 del CapaCityEuro 5 o dei 163 del l’autosnodatoCitaro G con motore OM 936h lan-ciato sul mercato sul finire del2014. Sotto l’aspetto sia esteticoche tecnico, il nuovo veicolo si basasulla piattaforma ampiamente col-laudata del best seller Citaro G. È ri-preso da questo modello anche il si-stema di propulsione, compresa ladisposizione dei grup pi meccanici.Tutto ciò garantisce la nota potenzaed efficienza del sistema di trazionee la massima facilità di manutenzio-ne e riparazione del veicolo, com-preso l’utilizzo di un unico snodoche rappresenta un fattore di costofondamentale per una normale du-

rata di utilizzo pari a die ci anni eoltre. Infine, ma non meno impor-tante, gli autisti del CapaCity nondevono ne an che cambiare abitudini:la plancia è identica a quella del Ci-taro, tanto che il CapaCity L siguida quasi altrettanto a ge volmentecome il Citaro G.

Basta uno sguardo ai dati tecniciper scoprire la stretta affinità delnuovo CapaCity L con il Citaro G:la vettura anteriore, fino a tutto l’as-se centrale, ha una configurazioneidentica, evidenziata dalle dimen-sioni del passo e dello sbal zo ante-riore. Anche lo sbal zo posteriorecorrisponde al consueto autobus ur-bano. CapaCity L si differenzia dal -l’au tosnodato Citaro G in pri moluogo per un ulteriore seg mento in-serito all’estremità della vettura an-teriore, come pure per la secondavettura notevolmente più lunganella parte anteriore con un quartoasse supplementare. Que sta solu-

zione assicura una ripartizione delpeso armoniosa. In questi punti èpossibile constatare anche l’incre-mento della lunghezza rispetto almodello precedente, dovuto al seg-mento supplementare lungo 610mm dopo il secondo asse della vet-tura anteriore e al l’ul teriore seg-mento (660 mm) davanti all’assemotore nella vettura posteriore. An -che l’ossatura del CapaCity L corri-sponde a quella del Citaro. Sia nellanota tecnica di centinatura ad anelloperimetrale che nei collegamentinei punti nodali degli elementi del -l’ossatura, CapaCity L dimostra diderivare dal sistema modulare. Lastruttura portante è stata solo rinfor-zata per sopportare le sollecitazionipiù elevate dovute alla maggiorelunghezza, al quarto as se e al pesototale a terra di 32 t del CapaCity L,a differenza delle 28 t del Citaro G.Gli ingegneri hanno potuto attinge-re alle esperienze positive raccoltein molti anni con la prima genera-zione del CapaCity. Tra l’altro, 250esemplari di questo modello sono inservizio sulla linea Metrobus diIstanbul.

ANCORA PIÙ LUNGO E SPAZIOSO, ANCORA PIÙ EFFICIENTE E SICURO: IL NUOVO MAXI-AUTOBUS SNODATO MERCEDES-BENZ CAPACITY L DIMOSTRA TUTTA LA SUA VERA

GRANDEZZA: 191 PASSEGGERI SU 21 M DI LUNGHEZZA, SORPRENDENTE AGILITÀ NONOSTANTE

LA CONSIDEREVOLE LUNGHEZZA, DINAMICA DI MARCIA E SICUREZZA A NUOVI LIVELLI PER IL

SEGMENTO. EFFICIENZA BASATA SULLA PIATTAFORMA DEL BESTSELLER CITARO G, RINFORZATA

DALLE ESPERIENZE RACCOLTE DAI 250 ESEMPLARI IN SERVIZIO SULLA LINEA METROBUS DI

ISTANBUL, LINEA UTILIZZATA QUOTIDIANAMENTE DA 800MILA PASSEGGERI.

LA CENTRALINA CALCOLA L’ANGOLO DI STERZATA IDEALE

Grazie al suo ampio angolo di sterzata massimo di 42 gradisulla ruota anteriore interna rispetto alla curva e al quarto

asse sterzante, nonostante la notevole lunghezza complessiva ilnuovo Mercedes-Benz CapaCity L rispetta le leggi del Codicedella Strada tedesco e i relativi requisiti per l’inscrivibilità incurva. Il diametro di volta del CapaCity L è pari a 24,47 m,mentre la larghezza minima della superficie anulare entro ildiametro di volta ammonta a 7,1 m.

Nonostante la sua lunghezza di 21 m, il CapaCity L non ri-chiede quindi alcuna deroga in merito al diametro di volta. Il

suo utilizzo non è neanche limitato a determinati percorsi pre-stabiliti. Soltanto l’aumento della lunghezza - analogamente alsuo predecessore - rende necessaria una deroga per il maxi-au-tobus: del resto, il nuovo CapaCity L con una lunghezza com-plessiva di 21 m supera notevolmente il limite massimo con-sentito dalla legge per le combinazioni di veicoli pari a 18,75m.

Il comando dello sterzo elettroidraulico del quarto asse haluogo attraverso il sistema ASA (Additional Steering Axle).Sulla base di numerosi parametri, la centralina del sistema cal-

cola l’angolo di sterzata ideale previsto per l’asse posterioreaggiunto. Tra l’altro vengono considerati l’angolo di articola-zione dello snodo, l’angolo di sterzata dell’asse anteriore, lavelocità dell’autobus e numerosi altri fattori. Se l’angolo disterzata previsto e quello effettivo non corrispondono, il quartoasse viene indirizzato automaticamente nella direzione giustamediante un cilindro di regolazione.

Alle velocità di marcia superiori a 40 km/h, lo sterzo dell’as-se posteriore aggiunto viene centrato automaticamente. Questodetermina un’ulteriore ottimizzazione della marcia in rettilineoe quindi una maggiore stabilità del CapaCity L alle andaturepiù elevate. Il centraggio avviene in maniera fluida e impercet-tibile per il conducente.

SISTEMA DI COMANDO ASA PER UN’AGILITÀ OTTIMALE

Anche nel design del nuovo CapaCity L appare evidente che questo mo-dello deriva direttamente dalla famiglia del bestseller Citaro. Il maxi-au-

tobus dà il benvenuto ai suoi passeggeri con un look accogliente: ampie su-perfici vetrate fanno apparire il veicolo invitante, arioso e luminoso, nono-stante le imponenti dimensioni. Con i suoi passaruota messi in evidenza e ifinestrini laterali arcuati, CapaCity L si presenta moderno e dinamico. In al-ternativa alla configurazione di serie, come il suo predecessore anche ilnuovo CapaCity L viene proposto con un design personalizzato. Il pacchettodi design Metro comprende un rivestimento laterale delle sovrastrutture sultetto dell’autobus, come ad esempio il climatizzatore. Il pacchetto di designTram si compone invece di un rivestimento continuo del tetto su tutta la lun-ghezza del veicolo, compresa una copertura superiore per il soffietto dellosnodo. Inoltre, le aziende di trasporto possono optare per il CapaCity L,come già il Citaro, con uno sportello frontale liscio, con un effetto ottico diampliamento delle luci posteriori o con coperture delle ruote non sterzanti.

AMBIENTE DI PRIMA CLASSE

DISPONIBILE CON ELEMENTIDI DESIGN PERSONALIZZATI

Con quasi 21 metri di lunghezza, il Mercedes-Benz CapaCity L misura cira 1,5 metri in più del suo predecessore e 2,9 metri in più di un Citaro G.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 37

MAX CAMPANELLASPILAMBERTO

All’interno di VDL Bus &Coach Italia, Alessandra Ca-leffi è una manager grintosa edeterminata. Apprezzata ven-ditrice di autobus nuovi e usatidi VDL, brand di riferimentoindiscutibile a livello mondialenel settore del trasporto pas-seggeri su strada, AlessandraCaleffi è felice del suo lavoro“e delle opportunità che offredi incontrare operatori del set-tore in tutto il mondo e di pro-seguire una crescita professio-nale in un settore, quello deltrasporto passeggeri, che nonsmette di piacermi”.

L’incontro nella sede di Spi -lamberto è l’occasione per fa reil punto sul mercato dell’usatoe su come in questo segmentosi muove il costruttore olande-se. “VDL - ci spiega la mana-ger mirandolese - opera attra-verso tre Bus Center, aziendeautonome dislocate in Olanda,Francia e Germania. Laddove,come in Italia, Svizzera e Polo-nia, non sono presenti BusCenter si opera attraverso laNational Organization e quindiattraverso una figura dedicatapresente all’interno della sedenazionale che si occupa gior-nalmente delle vendite del-l’usato”. Tale figura, che inVDL Italia dal 2012 è rappre-sentata da Alessandra Caleffi,ha il compito di ricevere i vei-coli, mentre per la vendita,qualora non vi sia nel parco unveicolo adeguato alla richiesta,si rivolge ai Bus Cen ter, conl’obiettivo di accontentare ilcliente. “Quando un cliente ac-quista un autobus nuovo - spie-ga Anno Dirksen, DirettoreGenerale VDL Italia - quasisempre ciò avviene in permutadi un veicolo usato, che noi ri-

tiriamo per il primo check-upal momento del contratto perpoi avviare un processo di con -trollo, in modo che VDL sap-pia quel che vende e consegniun veicolo nelle migliori con-dizioni possibili. Quel veicoloentra a far parte del parcodell’usato disponibile. L’aspet-to della vendita è molto piùcomplesso: occorre avere ilgiusto equilibrio nel favorire lavendita di un veicolo nuovo,nel contempo proporre l’usatoquando si intuisce che il clientenon è disponibile all’acquistodel nuovo: un lavoro mol to de-licato che richiede precisione,puntualità e competenza: ecredo proprio che Alessandraabbia tutte queste qualità, nellequali a mio avviso una donnaha decisamente una marcia inpiù”.

Al momento della venditadell’usato inizia una nuovafase complessa in cui solo lasinergia e la stretta collabora-zione all’interno dell’organiz-zazione globale di VDL Bus &Coach possono favorire la so-luzione giusta per cliente eazienda. “Oltre ai veicoli di-sponibili in pronta consegnanella nostra sede - prosegueAlessandra Caleffi - occorretenere presenti tutti quelli inpossesso dei tre Bus Center,con i quali sono in contattoquotidiano”.

Figlia di un carrozziere,Alessandra Caleffi inizia la suacarriera nella CarrozzeriaBarbi nel 1989: era impiegataal front-office e intanto guar-dava con ammirazione quelmondo “prettamente ma schile”della vendita. “Che una donnapossa interessarsi a questomondo - aggiunge - effettiva-mente è co sa rara: io ci sonoun po’ nata e cresciuta quindinon ho avuto grosse difficoltà;

quando l’interlocutore, ma-schio o femmina, si rendeconto che ha di fronte una per-sona capace e competente, ilcolloquio diventa fluido e na-turale, senza preclusioni ma a -ven do a cuore il raggiungi-mento di un obiettivo. Operarenelle vendite era il mio sognonel cassetto e quando EvoBusmi ha proposto un incarico digestione commerciale ho ac-cettato con entusiasmo, anchese si trattava di vendite versol’estero, quin di una percentua-le meno importante rispetto albusiness globale”. AlessandraCaleffi negli Anni Duemila èmolto vicina a coronare il suosogno: occuparsi direttamentedelle vendite. Il passo succes-sivo lo muove in VDL che ledà la possibilità di spe -rimentarsi sul campo. “In Evo-Bus - prosegue la manager -sono cresciuta molto sul pianodella formazione e da due anniin VDL metto a frutto nellapratica quello che ho appreso,nel frattempo sviluppandocompetenze sul piano globale,dovendo rapportarmi con leconsociate estere”.

Qual è l’attuale situazionedel mercato degli autobususati? “Negli anni pre crisi -risponde Alessandra Caleffi -era un segmento sottovalutato:oggi assume sempre più rile-vanza, dal 2009 in poi si trattadi un mercato sempre in incre-mento. La strategia di VDL?Semplice e lineare: po -sizioniamo i veicoli usati sulpiazzale nella giusta fascia diprezzo. La parte più difficile èl’approccio che de ve esseremassimamente pro fessionale,non deve ostacolare le venditedel nuovo: un simile errorecosta caro al l’azienda e lo evitise sei pre parato e ben informa-to sul settore”. Come andrà il2015 per l’usato? Ancora inascesa? “Fino a quando econo-mia e politica non troverannoun giusto equilibrio - rispondeAlessandra Caleffi - sull’usatosi continuerà a lavorare bene, enel caso di VDL con una ge-stione attenta ci sono tutti glielementi perché questo rappre-senti un valore aggiunto per ilbusiness. VDL - prosegue lamanager mirandolese - si posi-ziona come una multinazionalee come tale riceve domande diveicoli anche dal l’e stero: il vo-lume complessivo della gestio-ne dell’usato è buono, conside-rando che riusciamo a posizio-nare presto ogni veicolo in in-gresso, con un interesse gene-rale su tutti i modelli. La no-stra strategia è di proporre ilnuovo, ma siamo strutturatiper proporre l’usato con unsito internet sempre aggiornatoe una persona che assicura se-rietà e una possibilità a 360gradi”.

Qual è oggi la sua am -bizione personale? “In VDL -conclude Alessandra Caleffi -l’ho già raggiunta, faccio quelche ho sempre desiderato. Ilsogno professionale? Averebus usati sul piazzale talmentebelli da essere definiti “comenuovi” e fare investimenti pervendere più veicoli nuovi: è ilmondo bellissimo che un po’tutti so gniamo nel settoredell’autobus. E ci aggiungereiun invito al cliente: avere lamas sima cura del propriomezzo, salvaguardandolo sindall’inizio per allungargli lavita. Se potesse parlare un au-tobus è quel che chiederebbe:prevenire ogni malanno peravere vita lunga”.

“SUL MERCATO DELL’USATO VDL OPERA ATTRAVERSO TRE BUS CENTER, AZIENDE AUTONOME DISLOCATE IN OLANDA,FRANCIA E GERMANIA - CI SPIEGA LA MANAGER MIRANDOLESE - LADDOVE, COME IN ITALIA, SVIZZERA E POLONIA,

NON SONO PRESENTI BUS CENTER SI OPERA ATTRAVERSO LA NATIONAL ORGANIZATION E QUINDI ATTRAVERSO UNA FIGURA

DEDICATA PRESENTE ALL’INTERNO DELLA SEDE NAZIONALE CHE SI OCCUPA GIORNALMENTE DELLE VENDITE DELL’USATO”.

Alessandra Caleffi, Responsabile veicoli usati e venditore bus nuovi VDL Bus & Coach Italia

“Nuovo o usato per menon fa differenza”

Chi è

Alessandra Caleffi, 48 anni,cresciuta a Mirandola, subitodopo il diploma entra nelmondo del lavoro. Il primo im-piego è alla Carrozzeria Barbidove resta per 18 anni per poiapprodare in Evobus, come as-sistente al reparto Veicoli usati.Dopo qualche anno le vieneassegnata la piccola nicchia divendite all’estero. È il suoprimo approccio alle vendite,passione che, nel 2013, vienecoronata da un incarico di re-sponsabilità: Anno Dirksen lavuole al suo fianco in VDL, doveriorganizza la divisione VenditeUsato, ruolo cui affianca l’ope-ratività nelle vendite del nuovo.

Sia per quanto riguarda il nuovo che l’usato VDL è attiva protagonista del settore autobus.

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Pagina 38 IL MONDO DEI TRASPORTI N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

FABIO BASILICODOSSOBUONO

MAN si mette dalla partedegli addetti alla sicurezzache intervengono nel diffi-cile compito di soccorsostradale in caso di inciden-te.

La Casa tedesca ha pre-sentato il filmato “Guida alsoccorso di autobus” checontiene le linee guida disoccorso negli incidentistradali, un valido aiutonella formazione degli ad-detti alla sicurezza. L’inter-vento dei soccorritori e deivigili del fuoco negli inci-denti stradali è rapido ecompetente e mira a estrar-re velocemente le vittimeintrappolate nei veicoli.

Le informazioni forniteda MAN al riguardo sonoun valido aiuto in questogenere di delicati interven-ti. Il filmato, infatti, mostradiversi moduli operativi disoccorso da adottare nelcaso si verifichino incidentidove sono coinvolti auto-bus turistici o di linea. Incaso di incidente sono ne-cessarie conoscenze speci-fiche: come si spegne ilmotore diesel o a metanodell’autobus? Come si puòentrare all’interno del vei-

colo? Come si può solleva-re l’autobus per liberareuna persona intrappolata aldi sotto di esso?

Le linee guida di soccor-so sono state concepite peri corsi di formazione deglioperatori del soccorso.Sono state redatte da MANcon il competente supportodi esperti dei servizi di soc-corso del team dei formato-ri di Weber Rescue. Le di-rettive si basano sulla se-quenza delle operazioni inun intervento di soccorso,iniziando con la perlustra-zione, la stabilizzazione delveicolo e lo spegnimentodel motore.

Il filmato spiega inoltrecome creare delle apertureper accedere all’interno erimuovere in modo sicuro ivetri dei finestrini. Lenuove linee guida MANper il soccorso di autobuspresentano scenari inciden-tali sull’esempio di un vei-colo rimasto in piedi e diuno ribaltato di lato. Forni-scono inoltre informazionisulle tecnologie di propul-sione come diesel, gas na-turale e sistemi ibridi.

MAN TRUCK & BUS

Linee guida per la sicurezza

IN UN FILMATO MAN MOSTRA DIVERSI MODULI OPERATIVI DI SOCCORSO DA ADOTTARE NEL CASO DI

INCIDENTI DOVE SONO COINVOLTI SIA AUTOBUS TURISTICI CHE DI LINEA. INFORMAZIONI UTILI PERLA

FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLA SICUREZZA CHE OPERANO PER SALVARE VITE UMANE.

Dopo il lancio della pagina Facebook, che vanta oltre 7milaLikes ricevuti in pochissimo tempo, MAN Truck & Bus Ita-lia rafforza la propria strategia di comunicazione web con lapresenza sulle più conosciute piattaforme e comunità vir-tuali. MAN Italia si presenta ora agli utenti internet su dueulteriori piattaforme: la rete professionale di Linkedin e lacomunità virtuale di YouTube.

Su Linkedin, la rete professionale più grande al mondocon più 300 milioni di membri, gli utenti registrati possonocollegarsi e visualizzare il profilo aziendale di MAN Italiacostantemente aggiornato con informazioni relative all’atti-vità di business nel settore di competenza.

Sul canale YouTube, terzo sito al mondo dopo Google eFacebook che consente la condivisione e visualizzazione divideo, MAN Italia si presenta con una propria sezione riccadi video di recente realizzazione che raccontano testimo-nianze di aziende clienti, presentazioni di nuovi veicoli e

motorizzazioni e partecipazioni a eventi e attività promo-zionali.

“Un approccio innovativo, per un’azienda leader di setto-re e che da sempre è pioniere della tecnologia automotive -afferma Alessandro Smania, Direttore Marketing e Comu-nicazione della filiale italiana di MAN - Con questi nuovicanali di comunicazione, MAN Italia vuole offrire al mer-cato un’immagine più fresca e dinamica dell’azienda, deiprodotti e servizi, delle attività, dei clienti e fans. Il tuttovolto a incrementare la popolarità del brand e a valorizzarel’immagine del marchio”.

In questo modo, il costruttore tedesco dimostra un eleva-to grado di attenzione per quelli che sono i pilastri della co-municazione globale dei nostri tempi, puntando direttamen-te il suo raggio d’azione, e partecipandovi da protagonista,sui “luoghi virtuali” privilegiati dal popolo del web per in-tessere relazioni, conoscersi e scambiarsi opinioni e idee.

MAN TRUCK & BUS ITALIA SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA ON LINE

IL LEONE FA CENTRO SULLE PIATTAFORME DIGITALI

La comunità internazionale èimpegnata in una corsa con-tro il tempo per fermarel’avanzata di quella peste delXXI° secolo che va sotto ilnome di Ebola. Anche MANdà il suo prezioso contributoattraverso la donazione di75mila euro a favore di SOSChildren’s Villages in Africaoccidentale.In questo modo,il costruttore tedesco forniscesupporto alle misure emer-genziali messe in atto e offreassistenza di lungo periodo aibambini, ai giovani e alleloro famiglie colpite dalvirus.

Da quando Ebola è com-parso nel febbraio 2014, oltre6mila persone sono rimastevittime dell’epidemia che hacolpito l’Africa occidentale.Organizzazione umanitarie egoverni di tutto il mondostanno cercando di controlla-re la situazione impedendo alvirus di espandere il suo mor-tale raggio d’azione.I bambi-ni, in particolare, sono tracoloro che versano in condi-zioni di maggiore sofferenza;molti di loro hanno infatti giàperso i genitori colpiti dalvirus e lottano per la vita inmezzo alla strada. SOS Chil-dren’s Villages è presente condieci postazioni in Guinea,Sierra Leone e Liberia.

Fin dall’inizio degli inter-venti anti-Ebola, offre aiuto,per esempio attraverso l’in-stallazione di centri di curatemporanei, e si occupa dellasistemazione di bambini ri-masti orfani. “MAN - ha di-chiarato Jochen Schumm, Di-rettore delle risorse umane diMAN SE - intende supportarel’impegno massiccio di SOSChildren’s Villages in Guinea,Sierra Leone e Liberia nellalotta serrata contro Ebolacon l’obiettivo di dare un pic-colo contributo al vitale lavo-ro che viene svolto”.Il focusdell’azione di SOS Children’sVillages è centrato sui bambi-ni. Dal canto suo, MAN sup-porta vari progetti messi inatto dall’associazione consede centrale a Monaco, conuna partnership che esisteormai da sette anni sia a li-vello nazionale che interna-zionale. Non solo MAN comesocietà è coinvolta nel soste-gno attivo a SOS Children’sVillages ma lo sono anche isuoi dipendenti. Nei siti diMonaco, Salzgitter e Norim-berga, i dipendenti hanno de-dicato molte ore a progettiche coinvolgono bambini egiovani.

MAN

In primalinea controEbola

Anche nel settore autobus, MAN investe sulla sicurezza.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 IL MONDO DEI TRASPORTI Pagina 39

PIETRO VINCISTOCCARDA

Pianale ribassato e configu-razione a pianale elevato ab-binate in un veicolo con unanuo va lunghezza per guada-gnare ancora più spazio.Con S 415 LE Business ilmarchio Setra di DaimlerBuses amplia la gamma diautobus extraurbani dellaSerie MultiClass 400 propo-nendo un efficiente autobusdi linea extraurbano LowEntry che coniuga redditivi-tà e funzionalità, dando vitaa una nuova di mensione deitrasporti. Que sto parsimo-nioso veicolo a due assioffre un connubio ideale traassenza di barriere ar -

chitettoniche nella parte an-teriore e una zona a pianalee le vato di facile manuten-zione nel la coda.

“Il modello S 415 LE bu-siness - dichiara ThomasFri cke, Head of Project Rai-sed Floor di Daimler Buses- va in contro, sotto ognipunto di vista, alle esigenzesempre più crescenti dinuove versioni di allesti-mento, anche e soprattuttoper le persone con limita-zioni della capacità di de-ambulazione. Inoltre questoefficiente autobus Low En -try rispetta tutti i principalirequisiti per le gare d’appal-to di tutta Europa”. Con isuoi 3.350 mm, Setra S 415LE business presenta la

stessa altezza della sovra-struttura del Setra S 415 ULBusiness, pur risultando piùlungo di 130 mm, per un to-tale di 12.330 mm, a seguitodell’ottimizzazione della ca-pacità di trasporto.

Il passo corrisponde a6.330 mm. “Nel modello S415 LE business - spiegaPhilipp Panter, 29 anni, danove in Daimler e da quat-tro anni in Setra, attualmen-te Manager Product Plan-ning and Management Inte-gral Buses and Coaches - iprogettisti hanno creato spa-zio per ospitare due vani distivaggio da 250 litri ciascu-no, disponibili a sinistra e adestra del conducente da-vanti all’asse motore. Spe-

cialmente i passeggeri piùanziani e le persone con li-mitazioni della capacità dideambulazione possonotrarre vantaggio dalla ridottaaltezza d’accesso che, nelcaso del vei colo di provadotato di pneumatici 295/80R 22.5, e quivale a 345 mmsulla porta anteriore. Questovalore, con gli pneumatici275/70 R 22.5 a richiesta,può scendere an che a 305mm. Sul secondo ac cessocon i pneumatici da 295l’altezza corrisponde a 385mm, mentre con il formato275 è di 340 mm. Utilizzan-do la funzione di kneeling èpossibile un ulteriore abbas-samento di 70 mm dell’S415 LE Business, dotato diregolazione di livello elet-tronica”.

La porta anteriore di seriedel modello S 415 LE busi-ness è a un battente e larga1.150 mm. Per il secondoaccesso è prevista, sempredi se rie, una porta a trasla-zione esterna a un battente.La larghezza della porta di1.150 mm consente l’in-gresso a bor do alle personesu sedia a rotelle e rispondeai requisiti degli allestimentia norma per disabili. Nellastessa area è pos sibile ancheinstallare una rampa estrai-bile a comando manualecon una portata fino a 350kg. A richiesta, per il se -condo accesso è disponibileanche una porta a doppiobattente larga 1.380 mm.

Il modello S 415 LE bu-siness è equipaggiato diserie con il cruscotto ergo-nomico derivato dal sistemadi produzione modularedella gamma SetraMulti-Class. Questo tipo di cru-scotto consente ampie pos-sibilità di regolazione e im -postazione, nonché l’inte-grazione di un display mul-tifunzione nella plancia por-

tastrumenti. Il piantonedello sterzo è regolabile inaltezza e inclinazione. A ri-chiesta, Se tra offre tra l’al-tro vani por taoggetti conserratura, uno scompartosupplementare davanti alprimo accesso e il montag-gio di un sistema di bi -glietteria, con un piano diap poggio per la cassa e unastampante di biglietti.

Il nuovo nato dellagamma Setra MultiClass di-spone di moderni dispositividi sicurezza come sistemaantibloccaggio (ABS), rego-

Il modello S 415 LE busi-ness utilizzato per la pre-

sentazione con prova su stra-da a Stoccarda era equipag-giato con il motore a 6 cilin-dri in linea OM 936 Merce-des-Benz nella variante dipotenza da 260 kW (354 cv) eturbocompressore a doppiostadio. Questo motore com-patto e leggero da 7,7 litri,che si è già affermato consuccesso sugli autobus a pia-nale elevato della Multi-Class, viene offerto da Setraanche con potenza di 220 kW(299 cv). La coppia corri-spondente arriva rispettiva-mente a 1.400 Nm e 1.200Nm.

Il motore dispone di un si-stema d’iniezione direttacommon rail con pompa adalta pressione. La riduzionedei consumi rispetto ai moto-ri Euro V dei modelli prece-denti arriva fino al 5 percento. Questo motore dellagenerazione BlueEfficiency-Power è alloggiato vertical-mente e convince con inter-valli di manutenzione lunghifino a 90mila km.

Insolitamente ampiaanche l’offerta di variantiper la trasmissione: è possi-bile scegliere tra il cambiomanuale a 6 marce GO 190,il cambio manuale totalmen-te automatizzato GO 250-8PowerShift Mercedes e icambi automatici con con-vertitore di coppia ZF EcoLi-fe e Voith DIWA.6.

SETRA MULTICLASS400

Il Low Entry apre una nuovadimensione del trasporto

IL MARCHIO DI NEU ULM AMPLIA LA GAMMA DI AUTOBUS EXTRAURBANI DELLA SERIE MULTICLASS 400 PORTANDO SU STRADA L’S415 LE BUSINESS, CHE ABBINA IL PIANALE RIBASSATO ALLA CONFIGURAZIONE A PIANALE ELEVATO. “QUESTO VEICOLO VA INCONTRO

ALLE ESIGENZE SEMPRE PIÙ CRESCENTI DI NUOVE VERSIONI DI ALLESTIMENTO, ANCHE E SOPRATTUTTO PER PERSONE CON LIMITAZIONI

DELLA CAPACITÀ DI DEAMBULAZIONE”, DICHIARA THOMAS FRICKE, HEAD OF PROJECT RAISED FLOOR DI DAIMLER BUSES.

OM 936

Il motoreEuro 6

La configurazione degli interni del modelloS 415 LE business si presenta efficiente e

robusta, con rivestimenti del soffitto e dellefiancate di facile pulizia. Nella metà anterioredel veicolo i sedili sono disposti su podestialti 190 mm. L’altezza interna nella parte an-teriore a pianale ribassato è di 2.620 mm. Da-vanti all’asse anteriore due gradini, alti 220mm ciascuno, conducono al retro dell’auto-bus. Se il modello LE Business deve essereimmatricolato come autobus di linea urbano(Classe I), il passaggio viene modificato contre gradini da 152 mm. A seconda della ver-sione di allestimento, la zona di fronte al se-condo accesso può essere configurata in modoflessibile con uno o due posti per passegginie/o sedie a rotelle.

Grazie alla linea di cintura ribassata di 650mm, anche i passeggeri seduti possono goderedi una visuale libera verso l’esterno. Con laconfigurazione di sedili completa, il modelloS 415 LE Business di serie può offrire 49posti a sedere (senza posto per sedia a rotel-le). I sedili del tipo SetraTransit sono dotati dicinture di sicurezza a due punti. A richiesta laCasa di Neu Ulm, nella cui fabbrica nasce ilveicolo, offre anche i robusti sedili SetraRou-te con cuscino a molle e comandi intuitivi. Le

aziende di trasporto possono scegliere fraun’ampia gamma di tessuti e materiali Setra,come pure di mancorrenti in diversi colori. Iripiani portapacchi continui con fondo a gri-glia offrono ai passeggeri un generoso pianodi appoggio.

INTERNI EFFICIENTI E ROBUSTI

CAPACITÀ DI TRASPORTO FINO A 49 POSTI

lazione an tislittamento(ASR), Brake Assist (BAS)e sistema frenante elettrop-neumatico (EBS). La strut-tura del telaio è stata rinno-vata utilizzando ulteriorielementi di rinforzo e acciaicon doti di resistenza piùelevate. L’autobus rispondeai requisiti di resistenza alribaltamento prescritti dallanor mativa europea. A ri-chiesta sono disponibilianche Electronic StabilityProgram (ESP) e Tire Pres-sure Monitoring System(TPMS).

Thomas Fri cke, Head of Project Raised Floor di Daimler Buses

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L’unico autobus interurbano da 13m capace di offrire f ino a 63 posti a sedere

Rumorosità ridotta di oltre il 50% per un comfor t ottimizzato a bordo

Leader di mercato grazie ad una maggiore versatilità e redditività operativa

Disponibile in 3 nuove lunghezze, 10.8, 12 e 13m e 5 versioni, inclusa quella a pianale ribassato

Nuova gamma Euro VI Iveco Bus. Risparmiare carburante non è mai stato così facile.

I L “ M O N E Y M A K E R * ”

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*creatore di profitto

Iveco Bus con

IL NUOVO VOLTO DEL

TRASPORTO INTERURBANO.

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N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015 Pagina 41

LOGISTICA

MAX CAMPANELLAMILANO

In un mondo che cambia rapidamen-te, che non lascia spazio a staticità epremia invece chi si evolve anche nelsettore della logistica, Gefco conti-nua a rappresentare un punto fermo,un riferimento in un settore difficile,qual è quello del trasporto ricambi edella logistica automotive, autenticoDna di Gefco, nata come service lo-gistico al servizio del Gruppo PSAPeugeot-Citroen e, dal 2012, per il 75per cento di proprietà di RZD Rus-sian Railways. E grazie all’esperien-za maturata in oltre sessant’anni nelsettore Gefco Italia non solo intendemantenere la sua posizione nella TopFive del segmento, ma l’obiettivo peril 2015 è crescere, trasponendo lacompetenza dal difficile settore deiricambi ad altri settori merceologici,con un focus che vede l’operatore lo-gistico di origini francesi puntare sul-l’area dell’ex Unione Sovietica e sulcorridoio Europa-Cina.

Ma cominciamo dal settore auto-motive, vero e proprio nucleo diforza di Gefco. “Il 2015 - affermaLorenza Cantaluppi, da ottobre 2014Sales & Marketing Manager di GefcoItalia e con un’esperienza ultraven-tennale nel settore logistica e traspor-ti – è iniziato con i migliori auspiciper Gefco Italia e questo ci convincenon solo che la ripresa è in atto, mache sicuramente quest’anno crescere-mo nel settore automotive. Abbiamoappena concluso un contratto conun’importante Casa costruttrice, gra-zie soprattutto al complesso know-how di competenze e esperienze dicui solo Gefco, per sua natura, è inpossesso. In questo senso la nostrastoria parla da sola: Gefco è nata ses-sant’anni fa come “braccio operati-vo” per rispondere all’esigenza di ungrosso costruttore auto. Quello dellalogistica automotive è un settoreestremamente rigido e puntuale, cherichiede tempestività, flessibilità e ilpossesso di un’ampia gamma di ser-vizi e attività. Il mercato ci riconoscetali competenze e Gefco le mette adisposizione anche di settori quali ilfashion, il beauty e l’industria”. Qualè l’attuale posizione di Gefco Italianel settore della logistica automotivee quali le aspettative per l’anno incorso? “I player in questo settore - ri-sponde Lorenza Cantaluppi - sonoveramente pochi e tra questi Gefcoricopre un ruolo da protagonista rico-nosciuto dal mercato, sia per volumeoperativo sia per numero di clienti.Quanto all’andamento del settore,negli ultimi anni il mercato è in de-crescita: il calo delle immatricolazio-ni di veicoli nuovi ha comportato lariduzione del parco circolante. Ilcomparto aftermarket, quindi dellacomponentistica non destinata alprimo impianto, ha mostrato segni diripresa solo nel 2014, rispetto al calodel 3,5 per cento del 2013. Una fettadi mercato che ha dunque subito glieffetti della crisi senza tuttavia regi-strare alcun crollo. E i segnali positi-vi del 2014 ci confermano che si trat-ta di un settore molto interessante: ciaspettiamo quest’anno ulteriori se-gnali di ripresa e questo ci aiuterà adacquisire maggiori quote di mercato.Ci stiamo muovendo su questa stradaanche con nuove acquisizioni e colla-borazioni: il perimetro è già cambiatoe cambierà ancora”. Quale sarà dun-que la strategia per il 2015: consoli-damento nell’automotive e attenzione

INTERVISTA A LORENZA CANTALUPPI SALES & MARKETING MANAGER GEFCO ITALIA

SI APRONO NUOVI ORIZZONTI

ad altri settori? “Più che indirizzarcisu settori merceologici - spiega Lo-renza Cantaluppi - nel 2015 l’attivitàdi Gefco avrà un focus sull’areadell’ex Unione Sovietica. E andremoa percorrere e proseguire con deter-minazione il progetto di collegamen-to su rotaia Europa-Cina avviato l’an-no scorso”. Oltre alla sua storia qualisono le caratteristiche che distinguo-no la proposta di Gefco rispetto aiprincipali competitors? “Nonostanteun’organizzazione fortemente cre-sciuta in questi sei decenni - rispondeLorenza Cantaluppi - Gefco ha man-tenuto l’estrema capacità di adattarela propria struttura alle esigenze deiclienti, sempre mutevoli nel tempo ein costante evoluzione: da una partel’organizzazione stabile e ben defini-ta ha consentito di lavorare stretta-mente con i clienti conoscendo in an-ticipo le problematiche da affrontarein riferimento alla logistica e alle atti-vità di trasporto necessarie; dall’altrala struttura lavorativa è diventata viavia sempre più flessibile proprio per

rispondere alle specifiche esigenzedei clienti. Risultato: senza dover af-fatto modificare la struttura primaria,Gefco è in grado di rispondere allemolteplici esigenze di logistica stu-diandole e, una volta intuita la stradada percorrere, adattandosi per offrirela migliore, più efficace e più effi-ciente risposta possibile”. Managerdeterminata, Lorenza Cantaluppi hainiziato la sua carriera in una nota so-cietà di spedizioni, arrivando inGefco per ricoprire diversi incarichidi responsabilità operativa, gestionalee commerciale, assumendo anche ilruolo di Responsabile di filiale e Di-rettore commerciale d’area. Sullabase della sua esperienza cosa pensadel futuro della logistica in Italia?“L’Italia - risponde la manager Gefco- continua a essere uno dei puntid’interscambio molto forti e uno deiPaesi decisivi dal punto di vista logi-stico, essendo anche geograficamenteriferimento essenziale per i croceviain direzione dei mercati emergenti.La crisi ha certamente contribuito a

modificare profondamente il modo difare e di pensare alla logistica. Oggile principali problematiche sono piùlegate a quanto avviene nel mondoglobalizzato: è inevitabile che scosso-ni internazionali finiscano per rallen-tare il traffico di merci tra Europa edex Unione Sovietica. Ma gli spazi perl’Italia nella logistica globale sono esaranno sempre molto importanti: ilnostro Paese è in molti casi unicoproduttore di beni richiesti dall’exUnione Sovietica e dai principaliPaesi emergenti”. Quali caratteristi-che deve avere oggi un “buon” playerdella logistica? “Tre elementi - ri-sponde Lorenza Cantaluppi - che nonpotranno mai mutare: il servizio dilogistica deve essere affidabile, pun-tuale e di qualità. In questo sensoGefco mette a disposizione la com-provata esperienza nella logica kai-zen applicata da anni nell’automoti-ve: solo attraverso piccole e continuemigliorie si possono ottenere grandirisultati. L’adozione di tale mo del loimpone il ripensamento della struttu-ra organizzativa e del suo funziona-mento in una logica di gestione perprocessi. Dando per sei decenni asso-luta centralità alle esigenze dei clien-ti, disponiamo oggi di una strutturaorganizzativa in grado di garantirequesto miglioramento continuo”. Ma-nager in carriera, donna e anchemamma di un figlio quasi adolescen-te (Alessandro di 14 anni): com’è riu-scita Lorenza Cantaluppi a conciliaretutte queste esigenze? “È difficile manon impossibile: occorre - concludela manager Gefco - una straordinariapassione per il lavoro, e questa nonmi è mai mancata. In famiglia ho rag-giunto il giusto compromesso: il miotempo libero lo dedico a mio figlio econ lui ho un rapporto improntatosulla stima reciproca. Come mammasono orgogliosa di lui e credo lo siaanche lui di me: è cresciuto forse unpo’ più in fretta dei suoi coetanei maoggi è consapevole dei sacrifici cheentrambi abbiamo fatto negli anni.Questa consapevolezza ci riempie digioia e ci rende pronti ad affrontare lesfide di un mondo che cambia e sievolve giorno dopo giorno”.

Chi èLorenza Cantaluppi possiedeun’esperienza di oltre vent’anni nelsettore dei trasporti e della logistica.Comincia la sua carriera in una notasocietà di spedizioni e la prosegue inGefco, dove matura numerose espe-rienze in ambito operativo, gestiona-le e commerciale e sviluppa il pro-prio know-how occupandosi delle di-verse ramificazioni del settore. Rico-pre incarichi di responsabilità - è Re-sponsabile di filiale e Direttore com-merciale d’area - e nell’ottobre2014 raggiunge l’attuale posizionedi Sales & Marketing Manager. Ma-nager determinata e fortementemotivata, è decisa sostenitrice del-l’applicazione della logica kaizendall’automotive a ogni settore dellalogistica. Il suo motto: “Solo attraver-so piccole e continue migliorie si pos-sono ottenere grandi risultati”.

LORENZA CANTALUPPI, DA OTTOBRE 2014 SALES &MARKETING MANAGER DI GEFCO ITALIA, CONFERMA UN

AVVIO D’ANNO MOLTO POSITIVO PER L’OPERATORE LOGISTICO,DAL 2012 DI PROPRIETÀ DELLE FERROVIE RUSSE. “ABBIAMO

RECENTEMENTE OTTENUTO UN CONTRATTO MOLTO

IMPORTANTE CHE CONFERMA LA FIDUCIA CHE NUMEROSI

CLIENTI RIPONGONO IN NOI: SESSANT’ANNI DI STORIA E UNA

COMPROVATA ESPERIENZA CHE GEFCO OFFRE NON SOLO

ALL’INTERA CATENA LOGISTICA AUTOMOTIVE, MA ANCHE A

MOLTI ALTRI SETTORI MERCEOLOGICI”.

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

25°

“L’Italia - dice Cantaluppi - continua a essere uno dei punti forti e uno dei Paesi decisivi dal punto di vista logistico”.

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PAOLO ALTIERICALDERARA DI RENO

“Anche a costo di correre ri-schi, le responsabilità vannoaf fidate; ho scommesso su ungruppo di giovani leve, moltedelle quali donne, e oggi sonoa capo di una squadra motiva-ta, competente, che condividequello che da oltre vent’anni èobiettivo di Palletways: esseresempre al fianco del clien teper garantire rapidità, affidabi-lità e sicurezza”.

Roberto Rossi, ingegnereelettromeccanico con originicuneesi, è da otto anni Presi-dente di Palletways Italia non -ché Director di Pallet ways Eu-rope, azienda costituita inGran Bretagna nel 1994 conl’obiettivo di concentrarsi suun core business molto parti-colare: la distribuzione espres-so di merce pallettizzata, set-tore che da quel l’anno in poi èsempre stato in espansione elo è tuttora per ché, come affer-ma l’ingegner Rossi, “la crisifavorisce il trasporto espressoper sua natura, poiché rappre-senta la massima ottimizzazio-ne quan do occorre spostare ocaricare con carrelli elevatorimerce inforcabile”.

Dopo la prima parentesigiovanile che l’ha visto scala-re, come consulente direziona-le, i gradini nel settore auto-motive e aerospaziale, dal1991 Rossi si occupa di spedi-zioni: quell’anno assume lacarica di Amministratore dele-gato di TNT Traco e nel 1994costituisce TNT AutomotiveLogistics per lo stoccaggio ela distribuzione di parti di ri-cambio per il settore automo-bilistico. È la prima volta chein Italia si parla veramente dilogistica e l’inventore è pro-prio lui, Roberto Rossi, chepropone ai principali Playerdel settore (Fiat in primoluogo) l’e sternaliz za zio nedelle attività logistiche. Dal1999 al 2003 si occupa dellaBusiness Unit Logistica globa-le di TNT Post Group conbase ad Amsterdam e quandoavrebbe potuto finalmente de-dicarsi ai suoi hobby (in pri-mis lo sci) ec co che dall’In-ghilterra lo con tatta un ex col-lega: James Wilson, a capodella Pallet ways, e con l’inten-zione di acquisire il franchiseedella Palletways in Italia.

E di sicuro i diversi incari-chi con Advisor in Prologis,gruppo specializzato nella ge-stione d’immobili a destina-zione logistica, con le BronzeIndustriel, un gruppo leadernel settore delle leghe di ra me,

con 6-24 Consulting, una bou-tique della consulenza nel set-tore della logistica, od O pe -rating Partner con Advent, ilnoto fondo d’investimen to,sono troppo poco “operativi”per lui che, in otto anni, hapor tato Palletways Italia allarealtà attuale: novanta Con-cessioni che coprono capillar-mente il territorio nazionale,8.000 bancali movimentati o -gni notte, 6.500 dei quali nelso lo hub di Bologna che si af-fiancano a quelli di Avellino eMilano. E intanto il brand Pal-letways cresce e si espande:oggi lo troviamo in Austria,Cechia, Slovacchia, Ger -mania, Benelux, Danimarca,

Spagna e Irlanda oltre che na-turalmente nel “nativo” Re gnoUnito.

Qual è il segreto di questosuccesso? “La nostra forza -risponde l’ingegner Rossi - èrappresentata dal la rete di di-stribuzione: non c’è azienda almondo che abbia, nei mercatidove operiamo, una rete distri-butiva così capillare, capace dispedire merci in modo sempli-ce, efficace e con il migliorrapporto qualità/prezzo. Oggiabbiamo tutti gli elementi perraggiungere il nostro obietti-vo: diventare ancora più fortisul mercato, rafforzando ulte-riormente integrazione dellespedizioni internazionali con

quelle domestiche.Qual è la strategia di Pallet-

ways Italia? Favorire il net -work o la clientela direziona-le? “Il dieci per cento circa delbusiness - risponde l’ingegnerRossi - proviene da clien ti chesi rivolgono direttamente allanostra sede per scelta: Pallet-ways è un’azienda molto fortee questo rassicura la clientela,che negli ultimi anni nel setto-re della logistica tende semprepiù a rivolgersi a un interlocu-tore solido, stabile e sicuro. Lanostra strategia, a differenza dimolti competitor, è però sup-portare la rete di Concessiona-ri, usando la nostra forza persorreggere il loro business:

quindi, quando richiesto oquando possibile, siamo alfianco dei i nostri concessio-nari nella loro attività di svi-luppo”.

Come avvengono le spedi-zioni? La flotta di veicoli è diproprietà Palletways o del net-work? “Palletways - precisa ilPresidente Rossi - ha strettoaccordi con i costruttori perfavorire l’acquisizione di vei-coli affidabili e redditivi sottoil profilo della sicurezza e deiconsumi, ad esempio sia mopartner di Scania che in questocampo è sicuramente benstrutturata, in grado di offrireprodotti all’avanguardia. Do-podiché la scelta finale è delconcessionario, che può deci-dere se approfittare delle con-dizioni di favore pro poste e al

quale compete la scelta diquali veicoli inserire nella suaflotta. Il net work Palletwaysopera centinaia di mezzi, unaflotta mol to variegata: dai vei-coli commerciali alle motrici,di diverse dimensioni in fun-zione del la missione - tutti imezzi sono equipaggiati consponda idraulica - più gli im-mancabili trattori e rimorchi”.

Un’occhiata ai numeri: qualè l’incremento di crescita diPalletways Italia? “Da anni aquesta parte - risponde Rober-to Rossi - cresciamo o gnianno del 20-30 per cento, sia -mo passati da 2mila a 7.500bancali e 120 camion per nottenel solo hub di Bologna. Regi-

striamo tre picchi: Natale, Pa-squa e luglio-agosto, picchiamplificati dai divieti di circo-lazione che ci fan no arrivarefino a 11mila ban cali al gior-no. L’auspicio è che le istitu-zioni cambino la strategia im-positiva con i divieti per i tra-sportatori. Quanto alla compo-sizione del business, il 50 percento circa è co stituito dal set-tore agroalimentare, con unaforte quota oc cupata dal mer-cato del vi no, mentre il restan-te 50 per cento vede presentiin pratica tutti vertical mar-ket;un quarto dei volumi com-plessivi va al la Grande Distri-buzione”.

Ultima occhiata all’orga-nizzazione: com’è compostolo staff operativo di Pallet -ways Italia? Come Ammini-

stratore delegato ho voluto Al -bino Quaglia, un aiuto di si -cura e provata esperienza, almio fianco praticamente “dasempre”.

“Sin dal mio ingresso -conclude l’ingegner Rossi - hoperò ritenuto di favorire la cre-scita delle giovani leve, dan doloro le opportunità e le re-sponsabilità che si sono resevia via disponibili. Pallet waysItalia è oggi una real tà di 45dipendenti e un’ot tantina dicollaboratori e sterni, ai qualisi aggiunge il personale deidue hub esternalizzati di Avel-lino e Milano. Svilupparel’azienda è il mio obiettivo, midiverte perché è un proposito

che realizzo mettendoci tempoe passione, ma sono i giovaniche in questi anni ho voluto almio fianco che sono il veromo tore dell’azienda. La squa-dra è fortemente motivata e ècostituita da molti volti fem-minili: Giuliana Troiano, re-sponsabile operativo, BeatriceMattei responsabile mar keting& acquisti, Valentina Corradoresponsabile del l’am -ministrazione, Silvia Piccoliresponsabile sviluppo e qua -lità. Con questa squadra, grin-tosa e di qualità, ci prepariamoal 2015 e all’appuntamentocon Expo: noi a Milano e hin-terland ci saremo, con i nostriservizi e per offrire quelmondo di vantaggi che soloPalletways e il suo net workpossono garantire”.

Roberto Rossi, Presidente Palletways Italia

“Siamo prontiper l’Expo 2015”

Il Presidente Roberto Rossi con lo staff manageriale “in rosa”.

“PALLETWAYS È UN’AZIENDA MOLTO FORTE E QUESTO RASSICURA LA

CLIENTELA, CHE NEGLI ULTIMI ANNI NEL SETTORE DELLA LOGISTICA TENDE

SEMPRE PIÙ A RIVOLGERSI A UN INTERLOCUTORE SOLIDO, STABILE E SICURO -AFFERMA ROBERTO ROSSI - LA NOSTRA STRATEGIA, A DIFFERENZA DI MOLTI

COMPETITOR, È PERÒ SUPPORTARE LA RETE DI CONCESSIONARI, USANDO LA

NOSTRA FORZA PER SORREGGERE IL LORO BUSINESS: QUINDI, QUANDO

RICHIESTO O QUANDO POSSIBILE, SIAMO AL FIANCO DEI I NOSTRI

CONCESSIONARI NELLA LORO ATTIVITÀ DI SVILUPPO”.

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

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PIETRO VINCICERNUSCO SUL NAVIGLIO

“Obiettivo principale diFedEx per il 2015? Colle-gare sempre di più ilmondo allo stesso modo:con standard di alta qualitànel trasporto e spresso e inmaniera sostenibile. Perquesto proseguirà la mo-dernizzazione della flottacon mezzi a basso tasso die mis sioni come gli Airbus777 e i veicoli elettrici eibridi per le consegne sustrada”.

Un’in tervista a CarloNovi, dinamico ManagingDirector Global AccountsEMEA di FedEx Express,non può che partire con la“carica al massimo”. Abi-tuato al dinamismo diRaoul Gardini con il qualeha mosso i primi passi, nel1985 lasciava DHL nono-stante un ruolo (e uno sti-pendio) di tut to riguardo euna squadra di ot to vendi-tori, per ripartire dal ruolodi funzionario commercialein FedEx. Perché? Perchénella vita Novi è uno a cuipiace scommettere e vin-cerle, le scommesse: primadi DHL mette in piediun’azienda di cinque cor-rieri e due im piegati che inquattro anni si distingue eviene acquisita da SendItalia poi TNT Post. A 29anni in FedEx diventa do podue anni Direttore Com-merciale Italia, poi Grecia,Mal ta. Il suo traguardo?L’Eu ropa, e c’è riuscito.

“La mia passione - affer-ma Carlo Novi - sono iprogetti pilota. Nel 1998abbiamo avviato il progettodi verticalizzazione del laclientela e nel 2001 ho ri -cevuto l’incarico di occu-parmi dei clienti direziona-li nei mercati in espansio-ne. In quegli anni ho avutola responsabilità di paesicome Con go, Zaire, Costad’Avorio, Marocco, Alge-ria, Tunisia, Nigeria: tuttimercati in for te espansio-ne; come manager diun’azienda americana èstato tutt’altro che sempli-ce”. Passa qualche anno enel 2005 ha inizio unnuovo progetto pilota.

“È stata decisa -spiegaCarlo Novi - la gestionemondiale dei clienti iperdirezionali: sono stati eletti11 gruppi di grosse dimen-sioni dov’era necessario ununi co accesso. Era la primavolta nel mondo della logi-stica che si parlava di Sin-gle Point Of Access: unasvolta necessaria per supe-rare l’eccessiva diluizionenella strategia aziendale enel passaggio dello stessomessaggio in ogni filialedel mondo e nell’utilizzo

del medesimo standardoperativo. Fi no al 2013 inquei gruppi erano presenti65 nomi di altrettanteaziende, oggi sono circa uncentinaio: i clienti sonoben seguiti grazie alla si -nergia comunicativa. In so-stanza le grosse aziende sisono affidate in toto aFedEx, in qualche caso aFedEx sono affidati persi-no la macchina organizza-tiva e il personale deditoalla logistica, in modo chela catena distributiva mon -diale funzioni bene: po chisul mercato sono in gradodi offrire una partnership diquesto tipo”.

Qual è il segreto diFedEx? “Non siamo vendi-tori - risponde Carlo Novi -

ma mediatori all’internodel l’a zienda: ogni AccountManager sul piano globalesegue stessa metodologia elo stesso claim: “Compete-re sul mercato insieme,operare in modo indipen-dente”.

Questo dà for za e sicu-rezza al cliente”. Ma i pro-getti pilota per Carlo No visono tutt’altro che finiti:nel 2009 riceve l’incaricodi da re vita a una nuovastruttura aziendale chenasce praticamente da zero.Obiettivo: seguire esclusi-vamente il settore farma-ceutico. “Da tren t’an ni -spiega il Managing Direc-tor EMEA - FedEx se gue ilsettore healthcare ma senzauna struttura dedicata. L’o -biettivo era sfruttare ade-guatamente le competenzeche si erano sviluppate al-l’interno dell’azienda: oggila strut tura è in forte cre-

scita e si rinnova su basequotidiana in termini di re-golamentazione, visto chetra Unione Europea e Usanon mancano difficoltà re-lative alle regole per l’im-port-export in questo setto-re, così come accade per laCina dove se l’export ètutto sommato semplicenon è così per le importa-zioni. FedEx interviene af-frontando ogni problemati-ca con flessibilità, per capi-re quali sono le difficoltàdoganali e supportare igrandi gruppi che spessorischiano il blocco di beniche valgono fino a 30-40milioni di euro”.

Com’è allo stato attualeil mercato della logisticanel settore dei farmaci? “InEuropa - risponde CarloNovi - e stre mamente com-petitivo e per questo i mar-gini di profitto sono sem-pre più bassi. Il no stro

punto di forza è rappresen-tato dalla verticalizzazione,che permette alla squadracommerciale di seguire ilcliente con il supporto diun team di ingegneri inogni fa se, in modo da risol-vere in an ticipo ogni even-tuale problematica. Perraggiungere ta le obiettivosono stati necessari fortiinvestimenti strutturali,dalle aree protette all’inse-rimento nella flotta di Bo-eing 777 con refrigerazionecontrollata dal ritiro allaconsegna e con il controllodi retto della merce traspor-tata”.

Quali sono i risultatidegli ultimi anni e le ambi-zioni per il 2015? “Dal2009 a oggi - risponde inconclusione Carlo Novi -registriamo crescite a dop-pia cifra per volumi e pro-fittabilità ma le sfide conti-nuano per fornire lo stesso

servizio di alta qualitàovunque e in ogni settoredo ve FedEx sia operativo,col legando il mondo in ma-niera efficiente e sostenibi-le. Entro il 2020 ridurremodel 30 per cento le emissio-ni de gli aerei, entro il 2030aumenteremo della stessapercentuale le prestazionidei vei coli e otterremo il30 per cento del carburantedegli aerei da fonti alterna-tive. Per farlo continuere-mo ad aggiornare la flottain cielo, con al tri Boeing777F che richiedono il 18per cento in meno di carbu-rante, e su strada: oggisono oltre 200 i veicolielettrici e ibridi per conse-gne in maniera sostenibi-le”.

Carlo Novi, Managing Director Global Accounts FedEx Express EMEA

“Vogliamo collegare il mondoin maniera eco-sostenibile”

DAL 2009 A CAPO DELLA STRUTTURA AZIENDALE DEDICATA AL SETTORE HEALTHCARE, IL MANAGER TOSCANO È SODDISFATTO DEI RISULTATI RAGGIUNTI:“NEGLI ULTIMI ANNI REGISTRIAMO UNA CRESCITA A DUE CIFRE MA LE SFIDE CONTINUANO PER ASSICURARE UN SERVIZIO CON GLI STESSI STANDARD DI QUALITÀ

E PER RIDURRE L’IMPATTO SULL’AMBIENTE: NEL 2015 AUMENTERÀ IL NUMERO DI VEICOLI IBRIDI E ELETTRICI E DEI BOEING 777F PIÙ RISPARMIOSI”.

Carlo Novi, Managing Director Global Accounts EMEA diFedEx Express

LOGISTICA

Dal 2009 a oggi FedEx registra crescite a doppia cifra per volumi e profittabilità.

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MAX CAMPANELLAMILANO

Con l’e-commerce, l’indu-stria logistica ha un ruolosempre più strategico e cru-ciale nel l’economia e - perchéno - nel le nostre abitudini diconsumo. Anche questo setto-re sta affrontando - complicila cri si e la tempesta d’inno-vazioni tecnologiche - alcunisignificativi cambiamenti.Ecco le tre principali tenden-ze che ci accompagnerannonel 2015 secondo CEVA Lo-gistics, pe so massimo dellalogistica a livello globale,nato dalla fusione dell’olan-dese TNT logistics e del-l’americana EGL.

Innanzitutto le aziendecon tinueranno ad affidarsi afor nitori esterni per la gestio-ne della supply chain. Secon-do l’Osservatorio ContractLo gistics della School of Ma-nagement del Politecnico diMi lano, la logistica conto ter -zi ha un’incidenza sempre piùimportante sul mercato italia-no, e anche a causa dellacom plessa congiuntura eco-nomica, si prevede che lePMI Italiane intensificheran-no l’outsourcing logistico neiprossimi mesi. Proprio perve nire incontro alla necessitàdi abbattere i costi e al con-tempo di ottenere un livellodi servizio impeccabile, ilmo dello della logistica colla-borativa continuerà a imporsi.Ci saranno sempre più ma-gazzini che applicheranno iprincipi della sharing econo-my, creando veri e propri polimono-settoriali all’interno deiquali diverse aziende concor-renti dello stesso settore po-tranno condividere persone,infrastrutture, processi e flus-si di trasporto. Questo ap-proccio innovativo permettedi alzare la qualità del servi-zio per il consumatore finale

e di ridurre i costi logistici al -l’a zienda produttrice.

Secondo punto l’innova-zione tecnologica che sta let-teralmente “travolgendo” ilsettore logistico. Qualche e -sempio? Le tecnologie d’i -

den tificazione a radiofrequen-za, così come l’impiego diCon trol Tower, permetterannodi tracciare e monitorare ilviaggio delle merci dal pro-duttore al retailer fino al con-sumatore. Questo consentirà

ai professionisti del settore divelocizzare e ottimizzare iltra sporto e la consegna e pre-dire esattamente il tempo diarrivo, monitorando dettagliimportanti che incidono sullaqualità dei prodotti, come il

controllo della temperatura el’avvenuta consegna di medi-cinali urgenti. Non solo. An -che l’avvento dei droni ap-porterà significativi cambia-menti dato che consentirà diridurre drasticamente i tempi

di consegna e di mettere in at -to il “batch picking”, ovverol’in dividuazione e la conse-gna del singolo ordine. Latecnologia è quindi una dellele ve strategiche che permette-rà di effettuare consegne sem-pre più mirate, precise e per-sonalizzate.

Terza e non ultima consi-derazione, capita sempre piùspesso di vedere la spesa con-segnata in bicicletta: un chia-ro segnale di come ci sia daparte delle aziende, degli ope-ratori logistici e dell’opinionepubblica una crescente atten-zione all’ambiente. Secondola ricerca “Il futuro della logi-stica e la sfida della sostenibi-lità”, svolta da SDA BocconiSchool of Management incollaborazione con l’Univer-sità di Bergamo, emerge unadiffusa sensibilità al tema del -la sostenibilità da parte deglioperatori logistici.

Anche in Italia appaiono leprime esperienze di tecnolo-gie e procedure che hanno ilfine di ridurre l’impatto am-bientale del le attività di tra-sporto e logistica, potenzian-do al contempo l’efficienza ela produttività della supplychain. Se per alcune merci a“filiera corta” è palese l’ap-proccio green, anche quandosi va sui grandi numeri e sullegrandi distanze sta prendendopiede e continuerà a farlol’eco-logistica. Come? I ma-gazzini ricorrono sempre piùall’impiego di energie rinno-vabili e all’approccio collabo-rativo, nonché all’utilizzo dimezzi di movimentazioneelettrici, co sì da abbattere ul-teriormente le emissioni diCO2. Si lavora anche nellasostenibilità de gli imballi,nella ricerca del la massimaottimizzazione degli sposta-menti e dei tragitti dellamerce, così come nel l’inter -mo dalità ferro-gomma.

SEMPRE PIÙ OUTSOURCING COLLABORATIVO, L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LE SUE SFIDE, LA CONSEGNA

CHE DIVENTA GREEN: SONO LE TRE PRINCIPALI SFIDE CHE, SECONDO UNO DEI PRINCIPALI OPERATORI

LOGISTICI GLOBALI, DOVRANNO AFFRONTARE I PLAYER DI UN SETTORE CHE SI STA RAPIDAMENTE

EVOLVENDO DI PARI PASSO CON UN MONDO ANCH’ESSO IN SEMPRE PIÙ RAPIDO CAMBIAMENTO. UNA

RIVOLUZIONE CHE AVVIENE SU BASE QUOTIDIANA, IN MODO IMPERCETTIBILE MA CONTINUO.

CEVA LOGISTICS

Prospettive per il futuro

PAOLO ALTIERIPIACENZA

Nel più grande Centro logisti-co italiano, l’hub TNT di Pia-cenza, è stata presentata lapartnership sul fronte dellaroad safety e della social re-sponsibility tra TNT e Iveco,brand di CNH Industrial. Allaconferenza hanno preso parteil sindaco di Piacenza, PaoloDosi, Stefania Pezzetti, Ope-rations Director di TNT Italy,e Mauro Veglia, Senior VicePresident Commercial Servi-ce & Customer Care di CNHIndustrial. Nel corso dell’in-contro è stata illustrata dalprofessor Sergio Garbarino,del Dipartimento di Neuro-scienze dell’Università di Ge-nova, la clinica check-stop diIveco, che ha fatto per l’occa-sione tappa presso il più gran-de hub Italiano di TNT Italy,visitando i driver delle centi-naia di mezzi che ogni giornoconvergono su questo centrodi smistamento.

“Abbiamo scelto di presen-tare ufficialmente la partner-ship con Iveco sul frontedella sicurezza proprio a Pia-cenza - ha spiegato StefaniaPezzetti - perché è il più gran-de centro logistico italiano,dove ogni giorno transitanomigliaia di camion. L’iniziati-va Iveco Check Stop è il

primo passo di un impegnocomune, progettuale ma so-prattutto fattivo, che consenti-rà di mettere a fattor comunele esperienze di due aziende

che dispongono di una cono-scenza decennale e globaledelle problematiche legatealla sicurezza del trasporto,dei driver e di tutti gli aspetti

a essi correlati. Nel corso del2015 svilupperemo insiemediverse iniziative che - mi au-guro - rappresenteranno dellebest practices su questo fron-

te”.Stefania Pezzetti ha sottoli-

neato l’impegno di TNTnell’H&S (Health and Safe-ty), espresso ad esempio nelprogramma di rampe mecca-nizzate che, completato entrola prima metà di quest’anno,consentirà una migliore ge-stione dei carichi pesanti(fino a mille chili). Impegnocondiviso anche da MauroVeglia: “La sicurezza - ha di-chiarato il manager Iveco -rappresenta per CNH Indu-strial un valore imprescindi-bile: la tecnologia applicataad avanzati sistemi di sicurez-za è uno strumento indispen-sabile alla salvaguardia delconducente, degli altri utentidella strada, del veicolo e delcarico. CNH Industrial sostie-ne Action For Road Safety, lacampagna FIA che mira apromuovere comportamenti

più sicuri sulla strada. Su taliprincipi si basa Iveco CheckStop, progetto per la sicurez-za stradale che offre un servi-zio gratuito di controllo sullostato di vigilanza, sonnolenzae fatica dell’autista e di veri-fica delle funzionalità prima-rie del veicolo. Iveco è orgo-gliosa di portare l’iniziativaanche a Piacenza, pressol’hub TNT, dopo il successodelle prime sette tappe chehanno interessato i principaliinterporti italiani”.

Partito dal CNH IndustrialVillage di Torino, un IvecoStralis Hi-Way attrezzato peril doppio check-up ha com-piuto un vero e proprio tourin Italia in punti strategici diforte passaggio di autotra-sportatori. Questi ultimihanno potuto usufruire, gra-tuitamente, di un controllo disicurezza al truck, dagli pneu-matici ai principali organimeccanici ed elettronici, e in-tanto, a bordo dello Stralis,sottoporsi ad un primo con-trollo sul proprio stato di sa-lute, preliminare ad eventualiulteriori approfondimentiqualora necessario in base airisultati del test.

ALL’HUB DI PIACENZA HA FATTO TAPPA LO STRALIS CHECK-STOP PARTITO

DAL CNH INDUSTRIAL VILLAGE DI TORINO: UNA CLINICA ITINERANTE PER

TRUCK E TRASPORTATORE. STEFANIA PEZZETTI, OPERATIONS DIRECTOR TNTITALY: “È IL PRIMO PASSO DI DIVERSE INIZIATIVE CHE SVILUPPEREMO IN

SINERGIA METTENDO A FRUTTO LE RISPETTIVE ESPERIENZE”.

TNT-IVECO

Impegno comune sulla sicurezza

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IL MONDOD E I T R A S P O R T I

25°

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LOGISTICA

URBANO LANZALAINATE

OM Still, multinazionale lea-der nella progettazione epro duzione di carrelli eleva-tori, macchine da magazzino,trattori e sistemi per la logi-stica integrata, innova il mo-dello di governance nomi-nando due Amministratoridelegati, Angelo Zanotti eMein hard Braun. Braun, 45anni, o riginario di Marburg,in Ger mania, si occupa dellagestione delle Operations esovraintende tutte le attivitàindustriali in Italia. Zanotti,49 an ni, in OM dal 1990, sioccupa delle attività di Sales& Service dopo un’esperien-za di 25 anni che l’ha visto,nel 2010, anno della fusionetra OM e Still, da DirettoreCom merciale gestire inprima persona il progettod’integrazione dei due mar-chi.

Qual è il suo pensierosullo status quo del settoredell’intralogistica in Italia?“In questi anni - ci ha dettoAngelo Zanotti -il settore èprofondamente cam biato. InEuropa assistiamo alla pro-gressiva scomparsa delle pic-cole e medie imprese chesono in difficoltà a cau sadella crisi e dell’aggressiva

concorrenza dei com petitorsche operano nei pae si emer-genti. Parallelamente, assi-stiamo alla crescente diffu-sione del noleggio, che ga-rantisce maggiore flessibilitàed è oggi scelto dal 60/70per cento dei clienti. Perquanto ci riguarda, fino a 5 o

6 anni fa la maggior par tedella domanda italiana eragenerata da piccole e me dieimprese.

Oggi queste a zien dehanno congelato o bru -scamente contratto gli inve-stimenti. Preferiscono riman-dare l’acquisto di carrelli e,

quando non possono farlo,spesso scelgono mezzi usatio molto economici. La fusio-ne tra lo storico marchio ita-liano OM con la tedesca Stillha dato vita a un’organizza-zione moderna ed efficiente,in gra do di offrire prodottitecnologicamente avanzatis-simi e può contare su unadiffusa pre senza sia in Italia

che a livello globale. Abbia-mo lavorato moltissimo permigliorare la rete con il coin-volgimento di partner e filia-li. Og gi possiamo non solocontare sulla più capillarestruttura di vendita e assi-stenza in Italia, ma anche suuna rete fortemente integratanella quale non ci sono diffe-renze tra filiali e concessio-

narie. Questa evoluzione ciha permesso di ri posizionarcie imporci nella fascia alta delmercato, composta da grandiaziende italiane o da multi-nazionali che vo gliono unpartner logistico internazio-nale in grado di assisterleovunque nel mondo. Questiclienti riconoscono e apprez-zano la qualità e l’eccellenzadel servizio che offriamo, esono ben felici di in vestire inmacchine e sistemi tecnolo-gicamente avanzati che pos-sono garantire vantaggi intermini di qualità, efficienza,performance, riduzione deiconsumi e delle emissioni”.

In che modo sta cambian-do l’intralogistica in Italia equali sono le soluzioni chepropone OM Still? “In segui-to alla crisi - prosegue Ange-lo Zanotti - i clienti sono daun lato sempre più orientatialla flessibilità, dall’altro piùsensibili nei confronti del-l’efficienza. Sempre piùaziende hanno affidato aoperatori ter zi la gestionedelle attività logistiche: scel-ta controproducente se effet-tuata con l’unico obiettivo dicontenere i costi, premiantese l’azienda si affida a unpartner solido con una par-tnership di lunga durata”.

“Noi lo vediamo quotidia-namente: quando il cliente sirivolge a noi come a un par-tner e ci coinvolge sin dallafase di studio del magazzinosia mo in grado di fornire imigliori risultati in termini diottimizzazione dei processied ef ficientamento. È questala strada da percorrere se sivogliono ottenere vantaggitangibili e un reale valore ag-giunto. Penso a soluzioni co -me il FleetManager, softwareche consente di efficientarela gestione della flotta carrel-li, o ai magazzini semiauto-matici che installiamo”.

PROMOSSI ALLA CARICA DI AMMINISTRATORE DELEGATO MEINHARD BRAUN

E ANGELO ZANOTTI CHE DICHIARA: “OGGI SIAMO UN’ORGANIZZAZIONE

EFFICIENTE, IN GRADO DI OFFRIRE PRODOTTI AVANZATISSIMI A CLIENTI CHE,RAGIONANDO IN OTTICA DI MEDIO-LUNGO PERIODO, POSSONO DOTARSI DI

QUESTE SOLUZIONI E BENEFICIARE DEI VANTAGGI CHE DA ESSE DERIVANO”.

OM STILL

Continuare il percorso di crescita

PROLOGIS E GEODIS LOGISTICS

Il patto di Piacenza

GIANCARLO TOSCANOMILANO

Prologis, leader mondiale nelsettore immobiliare logistico,ha siglato un accordo di loca-zione per 25mila mq con Geo-dis Logistics, società delGruppo Geodis, specializzatanella gestione dei flussi e del -la loro ottimizzazione lungotutta la catena logistica. Lospazio preso in locazione sitrova nella struttura del Prolo-gis Park Castel San Giovanninei pressi di Piacenza. “Geo-dis - ha dichiarato Sandro In-nocenti, Vice President,Coun try Manager di PrologisItalia - è uno dei maggiori o -pe ratori del Supply ChainManagement a livello europeoe mondiale ed è uno dei nostriclienti più prestigiosi. Sia moestremamente orgogliosi perquesto nuovo accordo, checonsolida ulteriormente lapartnership in Italia”.

“Per continuare la nostra e -spansione ha commentatoDa rio Sordelli, OperationsDirector Geodis Logistics Ita-

mento delle aree da noi occu-pate, possiamo offrire aiclien ti presenti e ai prospectfuturi nuovi spazi di qualitàdove gestire le attività di logi-

l’industry, per citarne alcuni,garantendo servizi di qualitàstudiati ad hoc per risponderealle differenti esigenze e pro-seguendo nel nostro progettodi sviluppo”.

Il Prologis Park Castel SanGiovanni è costituito da dueimmobili per una superficiecomplessiva di circa 51milamq, con singoli edifici da cir -ca 25.700 mq dotati di super-fici a uso uffici e mezzanino,suddivisi in comparti a partireda 8mila mq circa, dotati dimo no fronte ribalta. Al 30settembre 2014 in Italia Pro-logis era proprietaria e gesti-va circa 820mila mq di strut-ture di distribuzione e detene-va investimenti consolidati oin joint venture e progetti disviluppo per un volume sti-mato di circa 54 milioni dimq in 21 paesi. I parchi logi-stici si trovano nell’area diMilano (Paullo, Lodi, Nova-ra, Piacenza, Castel San Gio-vanni, Cornaredo, Area Po,Cortemaggiore), Pavia (Sizia-no), Torino (Trofarello, Setti-mo Torinese), Bologna (Inter-

lia - all’interno del parco lo-gistico di Castel San Giovan-ni, dove occupiamo già oltre200mila mq, ci siamo rivolti aPrologis. Grazie all’amplia-

stica. Attualmente a CastelSan Giovanni operiamo perclienti in differenti settori, daigiochi al retail, dal fashion albanking, dall’e-commerce al -

porto, Castel San Pietro), Pa-dova e Roma. Prologis offrein locazione strutture di di-stribuzione moderne a oltre4.700 clienti, fra cui aziendema nifatturiere, distributori,trasportatori e società fornitri-ci di servizi logistici.

Geodis, gruppo europeocon vocazione internazionale,quarto operatore logistico inEuropa, appartenente al grup-po SNCF, è specializzato neltrasporto merci e nella logisti-ca. Grazie alla sua capacità dicoordinare i passaggi dellacatena logistica (air e seafreight forwarding, groupage,express, contract logistics,trasporti part e full truckloads, reverse logistics, sup-ply chain optimization) è par-tner nella crescita e proponesoluzioni su misura per otti-mizzare i flussi di merci ed’informazioni.

Attraverso la presenza di-retta in 67 Paesi e i 30.900collaboratori, il gruppo Geo-dis ha realizzato nel 2013 unfatturato di 6,9 miliardi dieuro.

ACCORDO DI LOCAZIONE PER OLTRE 25MILA MQ A CASTEL SAN GIOVANNI

TRA IL LEADER MONDIALE NEL SETTORE IMMOBILIARE LOGISTICO E IL QUARTO

OPERATORE DELLA LOGISTICA IN EUROPA, APPARTENENTE AL GRUPPO SNCF.OBIETTIVO: CONSOLIDARE LA PARTNERSHIP IN ITALIA E CONTINUARE

L’ESPANSIONE DEL SITO PER OFFRIRE NUOVI SPAZI DI QUALITÀ.

Sandro Innocenti, Vice President, Coun try Manager di Prologis Italia

Gli Ad di OM Still: Angelo Zanotti e, a destra, Meinhard Braun.

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TUVIA INVESTE NELLA LOGISTICA FOOD ED E-COMMERCE

Sul finire del 2014 nuovo importante investimento di TuviaGroup con l’apertura del magazzino di Nerviano, struttura

strategicamente collocata alle porte di Milano, a soli 5 km dalsito di Expo2015. Il nuovo magazzino, già operativo da metànovembre, sarà dedicato al potenziamento della business unitdi Tuvia dedicata alla logistica e prevede un forte focus sul-l’offerta per il settore food - con spazi certificati e attrezzaturededicate - e servizi ad hoc per la gestione della logistica e-commerce. La struttura ospita inoltre gli uffici della filiale diVarese che potrà così godere di un nuovo centro nevralgicoper gestire i traffici groupage verso l’area del Mediterraneo.

“Tuvia - racconta l’Amministratore delegato Marco Oriolo- si dota di un nuovo magazzino con l’obiettivo di continuare

a crescere penetrando nuove e promettenti nicchie di mercatonel segmento dei beni di consumo. Negli ultimi anni ci siamoconcentrati soprattutto sull’ampliamento del nostro networkdiretto e indiretto e sulla progressiva integrazione verticalenella value chain della logistica industriale; con questo inve-stimento, che complessivamente ammonta a circa un milionedi euro, vogliamo potenziare la nostra offerta di logistica peril mondo consumer, puntando da una parte sul food, bandieradel made in Italy nel mondo e dall’altra sullo sviluppo del ca-nale di vendita on-line, un’opportunità imperdibile per le PMIitaliane, spesso penalizzate proprio dall’assenza di un’offertalogistica adeguata”.

Il magazzino, situato a Nerviano, assicura a Tuvia un se-condo “hub” su Milano, opposto alla storica sede in zona Li-nate e consentirà di servire al meglio tutto il Nord Ovest e diavere un filo diretto con l’aeroporto di Malpensa, strategico

anche in ottica Expo2015. La struttura prevede la disponibili-tà immediata di quasi 9mila mq di spazi attrezzati, con l’op-zione su ulteriori 4.500 mq che potranno essere confermatigià dal prossimo anno. Complessivamente la capacità operati-va di Tuvia conta ora su 20mila mq di depositi scaffalati perun totale di 25mila posti pallet.

Presso il magazzino di Nerviano Tuvia offrirà un’ampiagamma di servizi integrati: dall’organizzazione dei ritiri, ai si-stemi di etichettatura e marcatura, gestione ordini e scorte,pick&pack, kitting, imballaggi, gestione dei resi, servizi di di-stribuzione nazionale e, naturalmente, spedizioni internazio-nali (incluse quelle a temperatura controllata). Un serviziocompleto, modulabile e completamente adattabile alle specifi-che esigenze dei clienti, come da mission di Tuvia che dasempre fa della personalizzazione del servizio il suo fattore disuccesso.

IN VISTA DI EXPO 2015

LINO SINARIMILANO

“Nel 2007 abbiamo acquisitoTuvia con l’obiettivo di un ri-lancio in grande stile, per tra-sformare la società di spedi-zioni in un network interna-zionale. A distanza di settean ni posso affermare che cisiamo riusciti ma non ci fer-miamo, anzi: ogni giorno sia -mo pronti ad accettare le sfi -de più difficili”. Marco Orio-lo, 37 anni, nel mondo degliaffari ci è cresciuto. Apparte-nente a una famiglia operati-va a tutto campo nel settoredella logistica e delle spedi-zioni, dopo una prima espe-rienza nel corporate finanzia-rio (settore bancario e consu-lenza) è passato in Saga Ita-lia, l’altra azienda di famigliaoperativa nel settore dellespe dizioni con un focus alcen to per cento sulla logisticaindustriale. Nel 2007 la fami-glia Oriolo decide il grandepasso: acquisire Tuvia Group,che a quel tempo era una pic-cola società di spedizioni,sor ta nel 1986, con un ufficioa New York, uno a HongKong e una sede a Milano,con una trentina di dipendentie circa 7 milioni di euro difat turato. Tuvia ha chiuso il2013 con 53 milioni di eurodi fatturato, conta circa 300di pendenti (di cui un centina-io in Italia) e un network glo-bale costituito da 32 filialioperative e una rete di oltre500 agenti che servono 150pae si. Qual è il segreto dellafamiglia Oriolo? “Passionenel lavoro - risponde il nume-ro uno di Tuvia, manager di-namico con nel cuore la fami-

glia (moglie e due figli di 12anni e otto mesi) e l’Inter - efermezza nei progetti: quandoci poniamo un obiettivo lofac ciamo perché ci crediamoe siamo pronti a rischiare. Unesempio? Tuvia è presente neipaesi difficili, dal Caspio al

Medio Oriente all’area CSIdo ve altri operatori sono me -no organizzati: perseveriamoin una strategia in cui conti-nuiamo a credere e superiamoogni timore”.

Una crescita importante,che ha dovuto fare i conti conla crisi economica. Quali so -no stati gli step in questi annidi sviluppo? “Il percorso dicre scita - prosegue MarcoOriolo - ed espansione è statoed è costante, con l’obiettivo

di essere al fianco delle im-prese e far viaggiare le mercinel mondo, sempre trattandoil loro business come fosse ilnostro. Noi puntiamo a unacre scita sia per linee orizzon-tali che verticali. Nel primocaso parliamo di espansione a

livello geografico e lo sbarconei paesi si è concretizzatolad dove possibile con l’aper-tura di filiali in loco, o attra-verso acquisizioni o partner-ship con operatori locali qua-lificati e competenti. Nel se-condo caso, parliamo di inte-grazione di asset funzionalial lo sviluppo del business,quali l’acquisto di navi bar-ges, di una flotta di veicoli in-dustriali in Germania, diun’a zienda di packaging in

Thailandia,di una società diengineering in Italia e di mez -zi speciali per il trasporto delGPL in Kazakhstan. OggiTuvia ha una presenza fortenel centro Asia, nella zona delCaspio, in Thailandia; unarete cui si aggiungono gli hub

tradizionali di New York, Du -bai e Shanghai”.

In questo sviluppo qualeelemento distingue Tuvia daicompetitor? “Il nostro corebusiness - spiega Oriolo - èrappresentato dalle spedizionie su questo abbiamo investi-to, investiamo e investiremonel futuro. Sia mo in grado distudiare la migliore soluzionedi trasporto ga rantendo costie tempi com petitivi. Non for-niamo soluzioni generali chedevono adattarsi alla realtàdel cliente, semmai è l’oppo-sto: in che modo il clientepuò risparmiare tempo e ri-sorse? Quando abbiamo tuttigli elementi forniamo un ser-vizio completo, dai documen-ti agli imballaggi, dalla sceltadel mezzo di trasporto piùadatto al disbrigo delle opera-zioni doganali alla consegnadella mer ce. Ovunque siamopresenti con i medesimi stan-dard di qua lità, perché ovun-que, dal l’Azerbaijan al Mo-zambico pas sando per Euro-pa, Usa e Russia, lo staffTuvia è preparato e formatoper seguire ogni fase dellaspedizione”.

La formazione è un ele-mento al quale in Tuvia

Group investono fortemente:da quattro anni è sorta unaTuvia Academy che formama nager pronti a ricoprireruo li di responsabilità nelmon do. “Ogni anno - spiegaGuido Nazzari, Vice Presi-dente Tuvia Group - avviamoun processo di formazione di24 mesi per dieci neo laureati,che seguono lezioni in aula,tenute dai responsabili di ognifunzione aziendale, dai siste-mi informativi alle Risorse U -ma ne passando per la gestio-ne della logistica e la qualità,con i quali affrontano casicon creti, casi che si troveran-no a dover risolvere una voltaterminato il percorso formati-vo. Dopo le lezioni teorichevanno sul campo, in questomodo loro iniziano la gavettae noi riusciamo a testare leloro inclinazioni pratiche. Adistanza di quattro anni oggialcuni allievi dei corsi passatiricoprono posizioni importan-ti nelle società estere”. Allafine del 2014 quali saranno irisultati di chiusura dell’an -no? “Siamo in linea col 2013,seppure - risponde MarcoOriolo - con un lieve aumen-to. Le aspettative per una ri-presa si sono scontrate conuna crescita macroeconomicache non si è verificata. Ciòmalgrado Tuvia ha continuatoa investire, aprendo in ArabiaSaudita per operazioni nelgas, nell’impiantistica e nellar go consumo; abbiamo a -per to il secondo più grandeterminal di stoccaggio di GPLin Kazakistan con un investi-mento di circa dieci milionidi dollari”.

Previsioni per il 2015?“Andrà meglio del 2014 e -con clude il Presidente di Tu -via - confermeremo la strate-gia di crescita: aver aperto daidue ai quattro uffici nel mon -do ogni anno dà un risultatodiluito in termini di investi-menti. E continueremo a co-gliere le opportunità nei setto-ri di nicchia e a prendere ilbuo no della grossa multina-zionale e il buono del piccoloimprenditore, forti di un ser-vizio di qualità a costi com-petitivi”.

“LA CRISI HA FORSE RALLENTATO IL PROGETTO MA NON L’HA FERMATO - DICE MARCO ORIOLO, PRESIDENTE E AD - OGGI SIAMO

UNA REALTÀ CONSOLIDATA E DI RIFERIMENTO. IL NOSTRO SEGRETO? NON TEMIAMO I PAESI DIFFICILI, ANZI: ACCETTIAMO LA SFIDA”.

TUVIA PRONTA AD AFFRONTARE LE SFIDE DEL NUOVO ANNO

“Obiettivo raggiunto,ma non ci fermiamo”

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IL MONDOD E I T R A S P O R T I

25°

Dopo aver costruito una retecapillare di 32 filiali tra Ita-lia e estero, sul finire del2014 Tuvia non dimentica lavocazione di spedizioniere esi con ferma partner affidabilee competitivo anche peraziende che esportano nel-l’area del Mediterraneo. Duele principali direttrici di traf-fico individuate dall’aziendaguidata da Marco Oriolo: aest verso Cipro e MedioOriente, e a sud verso Maltae Tunisia. Tuvia ha conclusoun accordo di partnershipcon lo spedizioniere Blue IceNavigation, raddoppiandol’offerta di trasporti versoCipro. Grazie al nuovo ac-cordo Tuvia punta forte sulmercato cipriota apprestan-dosi a diventare primo spedi-zioniere per quanto riguardail traffico general cargo dal-l’Italia verso Cipro, verso ilquale già esporta 4 milioni dikg di merce l’anno, equiva-lente a 15mila m3. Un inve-stimento che pone le basi perun ulteriore impegno di Tuvianel Paese per lo sviluppo delsegmento project cargo e chepotrebbe costituire un primostep di avvicinamento versoLibano e Israele, destinazioniche a breve potrebbero rien-trare nei piani di espansionedell’azienda lombarda. Maltaè la linea groupage su cuiTuvia è attiva dal 2010, conpartenze settimanali di alme-no tre camion che complessi-vamente movimentano oltre1000 m3 di merce al mese. Afarla da padrone sono gli ali-mentari e più in generale ibeni di consumo per la perso-na e per la casa (circa il 70per cento del totale dellamerce trasportata), seguono imateriali per edilizia e indu-stria pesante. Il servizio èrealizzato in partnership conil corrispondente locale JETService. Con l’instabilità po-litica a minare ancora la si-curezza dei trasporti versoEgitto e Libia, la Tunisia èsempre più paese d’elezioneper raggiungere il Nordafri-ca. Il nuovo servizio groupa-ge, organizzato in partner-ship con CMC Tunisia, pri-mario operatore logistico eNVOCC tunisino attivo dal1990, prevede tre partenzesettimanali - in export e im-port - con servizio door-to-door e punti di consolidamen-to/deconsolidamento a Mila-no e Rades, in magazzini do-ganali di proprietà. Fra iprodotti trasportati spiccanosemilavorati, ricambi auto-motive e prodotti alimentari.

TUVIA

Rotta sul Mediterraneo

Marco Oriolo, Presidente e Amministratore delegatoTuvia Group

Guido Nazzari, Vice Presidente Tuvia Group

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A seguito dell’accordo qua-dro di collaborazione tra Nis-san Italia e DHL Express peruna mobilità a zero emissioni,siglato nel luglio 2014, sonoiniziate quest’anno le conse-gne dei 50 veicoli commer-ciali e-NV200 previsti, cheverranno utilizzati per le atti-vità di spedizione e consegnain Italia. Milano e Roma sonole prime città in cui il nuovoveicolo è operativo per leconsegne, seguite da Firenze,Verona, Bologna, Napoli, Sa-lerno, Bari e Catania.

Con i nuovi mezzi, DHLEx press conferma l’impegnoper diventare la prima azien-da “green” del settore, mentreNissan rafforza la sua posi-zione leader nel campo eco-sostenibile. Lanciato sul mer-cato a giugno del 2014, e-NV200 rappresenta un puntodi riferimento quanto a siste-mi d’avanguardia e si distin-gue fra i protagonisti dellasfida per ridurre l’impattoambientale che va estenden-dosi anche alla categoria deltrasporto. In questo quadro, lapartnership con DHL Expresssegna un altro passo avantinella strategia Nissan, volta apromuovere, in particolarenel nostro Paese, un approc-cio sempre più favorevole auna scelta tecnica che privile-gia nuovi valori e una diversacultura in tema di mobilità,

puntando inoltre sulla massi-ma attenzione a consumi, ef-ficienza e costi di esercizio.

“L’accordo con DHL - di-chiara Bruno Mattucci, Am-ministratore delegato di Nis-san Italia - consolida la nostraleadership nella mobilità elet-trica anche per la gamma deiveicoli commerciali. Altre a -zien de stanno dimostrando in -teresse a questo tipo di mobi-lità sostenibile che garantisce

notevoli vantaggi economicinella gestione delle flotte”.

“L’accordo con Nissan -dichiara Alberto Nobis, Am-ministratore delegato di DHLExpress Italia - è in perfettacoerenza con l’impegno cheda anni portiamo avanti neiconfronti dell’ambiente.L’im piego di questi innovati-vi furgoni a impatto zero rap-presenta un ulteriore tassellodel programma globale Go-

Green, ideato dal DeutschePost DHL per abbattere, entroil 2020, le emissioni di CO2dell’intero gruppo a livellomondiale del 30 per cento.Inoltre, i veicoli Nissan ciper mettono di implementarela strategia di City Logisticssostenibile, essendo partico-larmente adatti anche alleconsegne nei centri storicidel le città”.

Con l’arrivo dei van Nis-

san 100 per cento elettrici,DHL Express potrà disporredi una flotta “verde” italianache si amplia a 1.615 veicoli,tra furgoni elettrici, furgoniEuro 5, biciclette e cargo bikea pedalata assistita, contenen-do di un ulteriore 3 per centole emissioni di CO2, già ri-dotte negli ultimi 5 anni del48 per cento.

Sperimentato ampiamentein severi test da parte di nu-merose flotte in ogni parte delmondo, e-NV200 ha piena-mente soddisfatto anche leesigenze di servizio in Italiadi DHL Express. In una simu-lazione d’impiego giornalieronell’area di Roma, il veicolo

commerciale Nissan ha porta-to a termine 45 spedizioni de-livery ed effettuato 25 ritiri,pienamente in linea con il ca-rico di lavoro quotidiano diun veicolo tradizionale, per-correndo circa 120 km equindi senza esaurire la caricadelle batterie, che consentonotragitti dell’ordine dei 160km.

Il limite dei 120 km è quel-lo normalmente raggiunto dal35 per cento degli operatorieuropei del settore, mentre il70 per cento non supera i 100km. Un risultato eccellenteper e-NV200 se si considerache il percorso ha interessatoanche strade extraurbane.

CONFERMATO L’IMPEGNO DELLE DUE AZIENDE CON LA CONSEGNA DEI PRIMI E-NV200 DESTINATI A RAFFORZARE LA FLOTTADEI VEICOLI IN PARCO ALLA SOCIETÀ DI LOGISTICA MONDIALE, CHE COSÌ DÀ UN CONTRIBUTO IMPORTANTE ALL’OBIETTIVO

DEL GRUPPO: NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA GLOBALE GOGREENM, DEUTSCHE POST DHL INTENDE ABBASSARE DEL 30 PERCENTO LE EMISSIONI INQUINANTI DEI PROPRI MEZZI ENTRO IL 2020.

NISSAN E DHL EXPRESS

Mobilità commerciale a “emissioni zero”

CHEP

Birra Castello scegliequalità e sostenibilità

CHEP, leader mondiale di solu-zioni di pooling di pallet, è statascelta da Birra Castello spa, bir-rificio friulano presente su tuttoil territorio nazionale e in nu-merosi mercati esteri con i mar-chi Birra Castello, Pedavena,Dolomiti e Superior, nel canaleHoreca e nella GDO. L’accordotra CHEP e Birra Castello è re-lativo alle spedizioni dagli sta-bilimenti di San Giorgio Di No-garo e di Pedavena verso ilmercato italiano sul pallet di-

lia. In seguito a un’attenta valu-tazione dei benefici della solu-zione di pooling rispetto ai pal-let bianchi in interscambio,Birra Castello ha deciso di sce-gliere CHEP per le proprie spe-dizioni con pallet display 80*60cm. In particolare, ha verificatoche grazie all’accordo vengonoridotti i costi di trasporto e lespese legate alla gestioned’ispezione, riparazione e ac-quisto dei pallet.

Un ulteriore aspetto su cui le

Dal 31 marzo al 2 aprile 2015 una delle innovazioni al SaloneSITL di Parigi è lo spazio Rail Freight Meetings. Composto daworkshop, showroom e uffici su 300 mq, sotto gli auspici delSegretariato di Stato ai Trasporti, i Rail Freight Meetings con-cretizzano l’incarico conferito all’Associazione degli Utenti delTrasporto Merci dalle conferenze ministeriali periodiche per ilrilancio del trasporto ferroviario.

Il loro obiettivo: far incontrare l’offerta e la domanda nelcampo del trasporto merci ferroviario e combinato ferrovia-strada, attraverso incontri d’affari tra gli spedizionieri e tutti glioperatori della catena del valore di questa modalità. Un appun-tamento totalmente orientato al servizio del trasferimento mo-dale.

“Vogliamo utilizzare il trasporto merci ferroviario e combi-nato ferrovia-strada, ma non troviamo ciò che ci serve”:quest’osservazione di Marc Bernard, responsabile Transport &Projets Supply Chain di Herta France, testimonia la difficoltàdegli spedizionieri rispetto alle offerte ferroviarie e multimoda-li. “Tuttavia - afferma Christian Rose, delegato generale diAUTF, sulla base di una ricerca condotta tra i committenti - itraffici e la volontà di sviluppare queste soluzioni alternativeesistono. Mancano, però, di visibilità le capacità e il funziona-mento della ferrovia, a fronte di risposte stradali molto dinami-che”.

Alla luce di questa necessità, gli operatori della catena delvalore del trasporto merci ferroviario e combinato ferrovia-strada saranno presenti ai Rail Freight Meetings per incontraregli imprenditori e soddisfare l’istanza di un’ottimizzazione deiflussi e del processo di distribuzione dei beni prodotti.

splay di 80*60 cm. Questo pal-let in legno e metallo è moltorobusto, può essere facilmenteutilizzato per la maggior partedei circuiti distributivi e le suedimensioni lo rendono idealeper le promozioni in-store, inquanto migliorano la visibilitàdel prodotto.

L’azienda Birra Castello èstata fondata nel 1997 a SanGiorgio di Nogaro, in provinciadi Udine, e ha sede in due stabi-limenti tra i più mo derni d’Ita-

Il birrificio friulano dall’approccio innovativo eleva la qualità delproprio lavoro e riduce le emissioni di CO2 del 46 per cento in sei mesi.

SITL 2015

Rail FreightMeetingsDal 31 marzo al 2 aprile 2015 una delleinnovazioni al Salone di Parigi è unospazio, composto da workshop, showroome uffici su 300 mq, interamente dedicato alrilancio del trasporto merci su rotaia.

Stretta di mano tra Bruno Mattucci (a sinistra), Ad Nissan Italia, e Alberto Nobis, Ad di Dhl Express Italia.

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LOGISTICA

a ziende hanno trovato un natu-rale punto di convergenza è re-lativo all’attenzione per la so-stenibilità ambientale. Birra Ca-stello ha trovato in CHEP unpartner ideale per le garanziequalitative che offre: i pallet dilegno certificato sono resistentie sempre pronti all’uso; CHEPritira i pallet vuoti presso ipunti di scarico e ripara quellidanneggiati riciclando il mate-riale.

“Il gruppo Birra Castello -afferma Walter Lombardi, Co-ordinatore Generale di BirraCastello - considera primariol’impegno per l’ambiente e loha inscritto appieno nel propriomodus operandi. Ad esempio,per le nostre birre abbiamoscelto il trasporto su treno, checonsente un notevole conteni-mento delle emissioni di CO2,biossido di carbonio e del con-sumo di energia primaria.Siamo anche fieri di aver colla-borato di recente con il Ministe-ro dell’Ambiente per la promo-zione d’iniziative mirate a valo-rizzare la sostenibilità nellaproduzione della birra. Per que-sto CHEP si configura per noicome partner ideale, che cicompleta nell’intento di essereil più green possibile”.

“È con grande soddisfazione- conclude Paola Floris, Coun-try General Manager di CHEPItalia - che lavoriamo con unarealtà giovane e proattiva comequella di Gruppo Birra Castello,che si affida a noi e ai nostriservizi in una logica di miglio-ramento del proprio indotto econ una forte consapevolezzadella possibilità di ridurre ilproprio impatto ambientaleanche grazie a CHEP”

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Pagina 48 N° 236 / Gennaio-Febbraio 2015

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

25°

MAX CAMPANELLAMILANO

Si è concluso un imponenteprogetto internazionale gesti-to da Geodis Wilson per ga-rantire il trasporto di 16 pa-ratoie destinate alla nuovaserie di chiuse che consentiràl’ampliamento del Canale diPanama, corridoio di naviga-zione nevralgico per il com-mercio mondiale, che daoltre un secolo congiungel’Atlantico con il Pacifico.Ciascuna del le 16 paratoieLock Gates, rea lizzate in la-mine di alluminio dall’azien-da Cimolai di Por denone,misura quanto un palazzo di10 piani in altezza (37 metri)e due campi da ten nis in lun-ghezza (58 me tri), con unalarghezza di 10 me tri e unpeso che varia dal le 3 alle4mila tonnellate. Da te leenormi dimensioni del caricoin questione, sono stati ne-cessari 4 viaggi transoceanici- ognuno della durata di 22giorni - per completare laspedizione delle paratoie dalcantiere italiano di San Gior-

gio di Nogaro fino a Pana-ma, passando dal Porto diTrieste.

Ad aggiudicarsi, nel 2012,la commessa per la gestionee il coordinamento di questaim presa di proporzioni titani-che è stata la Divisione Indu-strial Project di Geodis Wil-son Italia. Nella fase inizialedel progetto, un team dedica-to di ingegneri ha condottouno studio di fattibilità dura-to circa 7 mesi. Particolareattenzione è stata posta nellosviluppo di un sofisticato si-stema di ancoraggio e fissag-gio durante tutte le operazio-ni di carico, scarico, imbarcoe tra sporto, volto a risolverei pro blemi di stabilità dovuti

al la grandezza e ai pesi ecce-zionali delle paratoie: issatesu carrelli SMTP semoventidi 120 assi e messe in sicu-rezza attraverso speciali sal-dature e leganti, le paratoieso no state caricate su navioceaniche “semi-sommergi-bili”, lunghe oltre 180 metrie con capacità di peso di24mi la tonnellate.

La prima nave è salpatada Trieste a giugno 2013 e aottobre 2014, dopo solo 16me si, anche la quarta spedi-zione è partita alla volta diPanama. Giunte a destinazio-ne, 8 delle 16 paratoie sonostate trasportate una a unadalla costa a tlantica fino alversante opposto del Canale,sul Pacifico.

Il trasferimento dell’ulti-ma paratoia sancisce ufficial-mente il completamentodelle o pe razioni di trasportodelle Lock Gates, che GeodisWilson è stata in grado diconcludere con successo 45giorni in anticipo rispetto alprevisto e senza incidenti dipercorso.

Grazie alla profonda ex-pertise della Divisione Indu-strial Project, Geodis Wilsonha contribuito in maniera de-terminante alla realizzazionedi una delle opere infrastrut-turali più maestose dei nostritempi. Secondo le previsionidel l’Autorità del Canale diPa nama, il piano di espan-sione - che permetterà di rad-doppiare il numero dellenavi in transito, oltre a tripli-carne la stazza - sarà termi-nato en tro la fine di que-st’anno e il vo lume dellemerci che attraverseranno ilCanale è destinato a crescerein media del 3 per cento,ogni anno fino al 2025. Unprogetto degno di nota che,per portata, complessità e ge-stione efficace del l’interoprocesso, si è distinto nel-l’ambito dei servizi projectcargo realizzati a livellomondiale nel corso del -l’intero 2014. In particolare,questo ha consentito a Geo-dis Wilson di ottenere un im-portante riconoscimento daparte di Heavy Lift & ProjectForwarding International,prestigiosa rivista dedicata aiprofessionisti del settore, cheha evidenziato la conclusio-ne delle operazioni di tra-sporto delle 16 paratoie tra iTop 10 “Shipments of theYear” per il 2014.

COMPLETATE CON

SUCCESSO LE

OPERAZIONI DI

TRASPORTO DELLE

LOCK GATES PER

L’AMPLIAMENTO DEL

CANALE DI PANAMA,AVVIATE NEL GIUGNO

2013 E PORTATE A

TERMINE CON 45GIORNI DI ANTICIPO:

SEGNATA UNA NUOVA

PIETRA MILIARE NELLA

STORIA DELLE

SPEDIZIONI

TRANSOCEANICHE DI

GRANDI IMPIANTI

DESTINATI A OPERE DI

RILIEVO GLOBALE. IL

PROGETTO NOMINATO

“SHIPMENT OF THE

YEAR” DAL MAGAZINE

HEAVY LIFT & PROJECT

FORWARDING

INTERNATIONAL.

GEODIS WILSON ITALIA

Un’impresa titanica

REPLICA SISTEMI

L’azienda sceglie WMSStockSystemEvolution

Fondata nel 1919 e ubicata a Povoletto, alle porte diUdine, Maddalena Spa è un’azienda metalmeccanicaspecializzata nella produzione di contatori, misurato-ri per acqua e liquidi e apparecchiature per l’irriga-zione. Oggi Maddalena Spa produce due milioni dipezzi l’anno tutti progettati e costruiti con tecnologiedi ultima generazione e componenti brevettati, of-frendo agli utenti massima precisione garantita dacertificazioni internazionali. Nel 2013 la crescita delbusiness ha portato Maddalena Spa a rivedere l’or-ganizzazione di alcuni processi gestionali per mi-gliorare ulteriormente l’efficienza nel ciclo di produ-zione e razionalizzare i flussi logistici.

Dopo un’accurata analisi, da quest’anno l’aziendaha scelto di adottare StockSystemEvolution, il WMSdi Replica Sistemi, per ottimizzare le performance di

gestione del magazzino e avere sempre a disposizio-ne lungo le linee di produzione, nei tempi e luoghigiusti, tutti i componenti e le informazioni utili a ga-rantire un processo produttivo a flusso teso. La map-patura e la riorganizzazione del magazzino, ottenutacon l’implementazione di StockSystemEvolution,consente a Maddalena Spa di disporre in tempo realedi dati certi su giacenze e ubicazione dei prodotti daprelevare. L’utilizzo di QR code per l’etichettaturapermette di gestire in modo efficiente la tracciabili-tà-rintracciabilità dei componenti e prodotti finitinelle numerose varianti delle distinte base di prodot-to. II progetto ha garantito i primi benefici fin dalprimo mese di operatività, con un buon recupero diefficienza e produttività nell’area della preparazionedelle spedizioni e sui flussi logistici interni.

Macchine, mezzi e sistemi per la movimen-tazione industriale, prodotti, servizi e in-formation technology per la logistica inte-grata. È la sintesi del panorama merceolo-gico che caratterizzerà la prima edizionedi Intralogistica Italia in programma dal19 al 23 maggio 2015 nei padiglioni dellaFiera di Milano Rho.

Si tratta di un’opportunità di grande in-teresse per l’intero settore del materialhandling e della logistica; pochi settorimerceologici dispongono di una varietà diprodotti, servizi e soluzioni come quello of-ferto dalle applicazioni logistiche e di han-dling. Queste coprono una vastissima areadi attività economiche diverse tra loro, da

quelle industriali, con le classiche realizza-zioni nel settore della movimentazione in-terna e dei magazzini, a quelle commercia-li con i più recenti sistemi di smistamento,formazione di ordini, a quelle dei trasportie della grande distribuzione.

Intralogistica Italia intende mettere a di-sposizione degli operatori l’offerta più ag-giornata e valida presente sul mercato. Peril settore del materials e dell’operation ma-nagement si tratta di un appuntamentonuovo e unico in Italia. In progressiva cre-scita l’adesione delle aziende al Salone,che andrà a colmare un vuoto da tempo av-vertito nel panorama fieristico nazionaledelle rassegne di settore.

Maddalena Spa ottimizza le performance di gestione del magazzino:sempre disponibili lungo le linee di produzione tutti i componenti e le informazioni utili a garantire un processo a flusso teso.

INTRALOGISTICA ITALIA 2015

Nuovo slancio alla filieradella supply chainC’è attesa tra le imprese del settore per il Salone del material handling edella logistica, in programma alla Fiera di Milano Rho dal 19 al 23 maggio2015: un appuntamento nuovo e unico nel panorama nazionale.

Le operazioni di trasporto delle 16 paratoie utilizzate per l’ampliamento del Canale di Panama.


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