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Gentile Concittadina/o · 2018-03-08 · ha fatto fronte a una recessione che ha messo in...

Date post: 24-Jul-2020
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Bollettino di informazione della lista civica “Noi X Seregno” Seregno Dicembre 2017 Numero Uno NOI SEREGNO TIZIANO MARIANI SINDACO NOI SEREGNO TIZIANO MARIANI SINDACO La Seregno di oggi ha bisogno di trovare, condividere e credere in un sogno. E poi trovare la forza e le persone, capaci di trasformalo in realtà Gentile Concittadina/o ho scelto di rivolgermi a tutti attraverso una lettera aperta, dopo i ben noti fatti di cronaca che hanno portato Seregno all’ attenzione nazionale e internazionale, presentando la nostra città come la capitale del malaffare e della ‘ndrangheta. Una offesa ingiusta nei confronti della maggioranza dei cittadini onesti e laboriosi di Seregno, doverosa per tutti coloro che si sono resi protagonisti e complici, testimoni omertosi e ciechi, del progressivo ed inesorabile sprofondare della Città negli abissi di Cosa Nostra. In questi anni di Consiglio Comunale mi sono battuto, dentro e fuori il “palazzo”, per far emergere quello che oggi si dice fosse noto a tutti, ma che in ben pochi hanno avuto il coraggio di denunciare non solo a parole, ma con atti ed esposti a Magistratura, Corte dei Conti, Autorità Nazionale Anticorruzione, Forze dell’ Ordine. Oggi sono in tanti, troppi, assiepati sull’ argine della sorpresa e dell’ indignazione, degli appelli a reagire ed essere comunità pulita e compatta contro la meschinità e l’illegalità. Se è necessario gridare contro la disonestà, civile, politica, amministrativa, lo è anche però ribellarsi ai facili e tardivi risentimenti e disapprovazioni. C’è un’ abissale differenza, morale e sostanziale, tra chi ha rischiato ed era solo in momenti non sospetti, e coloro i quali sono saliti e salgono tutt’ora sul carro del vincitore, con l’ambiguità del trasformismo pronto a cogliere l’occasione per sostituirsi ai decaduti poteri. “ Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi “ è la frase scritta da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo gattopardo e che vedo dipinta su molti volti sdegnati a Seregno. No, Non è così che deve finire, regalando per l’ennesima volta la nostra Città a novelli vassalli e valvassori, nuovamente attenti a garantirsi guarentigie e prebende. Occorre una svolta concreta, che nasca nei cuori della gente e faccia sentimento comune e diffuso. E’ ora che ciascuno di noi, studente o pensionato, laureato o senza titolo di studio, professionista o dipendente, moglie, marito, figlio, si faccia un esame di coscienza e in tutta sincerità decida di mettersi a disposizione con la propria onestà, competenza, idea e voglia di fare, contribuendo alla vera rinascita di Seregno. “Noi per Seregno” è un gruppo nato per accogliere tutti, confrontarsi con tutti, agire e lavorare per il bene di tutti. “Noi per Seregno” siamo tutti noi. Contribuisci anche tu al riscatto della nostra Città, chiamando o inviando un messaggio al numero …………….., scrivendo alla mail……………….. o intervenendo di persona alle riunioni del giovedì ore 21, in via……………………… Tiziano Mariani
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Bollettino di informazione della lista civica “Noi X Seregno”Seregno Dicembre 2017 Numero Uno

NOISEREGNO

TIZIANOMARIANI

SINDACO

NOISEREGNO

TIZIANOMARIANI

SINDACO

La Seregno di oggi ha bisogno di trovare, condividere e credere in un sogno. E poi trovare la forza e le persone, capaci di trasformalo in realtà

Gentile Concittadina/o ho scelto di rivolgermi a tutti attraverso una lettera aperta, dopo i ben noti fattidi cronaca che hanno portato Seregno all’ attenzione nazionale e internazionale,presentando la nostra città come la capitale del malaffare e della ‘ndrangheta.Una offesa ingiusta nei confronti della maggioranza dei cittadini onestie laboriosi di Seregno, doverosa per tutti coloro che si sono resi protagonisti e complici, testimoni omertosi e ciechi, del progressivo ed inesorabile sprofondaredella Città negli abissi di Cosa Nostra.In questi anni di Consiglio Comunale mi sono battuto, dentro e fuori il “palazzo”,per far emergere quello che oggi si dice fosse noto a tutti, ma che in ben pochi hannoavuto il coraggio di denunciare non solo a parole, ma con atti ed esposti a Magistratura, Corte dei Conti, Autorità Nazionale Anticorruzione, Forze dell’ Ordine.Oggi sono in tanti, troppi, assiepati sull’ argine della sorpresa e dell’ indignazione,degli appelli a reagire ed essere comunità pulita e compatta contro la meschinità e l’illegalità.Se è necessario gridare contro la disonestà, civile, politica, amministrativa, lo è anche però ribellarsi ai facili e tardivi risentimenti e disapprovazioni.C’è un’ abissale differenza, morale e sostanziale, tra chi ha rischiato ed era solo in momenti non sospetti, e coloro i quali sono saliti e salgono tutt’ora sul carro del vincitore, con l’ambiguità del trasformismo pronto a cogliere l’occasione per sostituirsi ai decaduti poteri.“ Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi “ è la frase scritta da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo gattopardo e che vedodipinta su molti volti sdegnati a Seregno.No, Non è così che deve finire, regalando per l’ennesima volta la nostra Città a novelli vassalli e valvassori, nuovamente attenti a garantirsi guarentigie e prebende.Occorre una svolta concreta, che nasca nei cuori della gente e faccia sentimentocomune e diffuso. E’ ora che ciascuno di noi, studente o pensionato, laureato o senza titolo di studio,professionista o dipendente, moglie, marito, figlio, si faccia un esame di coscienza e in tutta sincerità decida di mettersi a disposizione con la propria onestà, competenza, idea e voglia di fare, contribuendo alla vera rinascita di Seregno.“Noi per Seregno” è un gruppo nato per accogliere tutti, confrontarsicon tutti, agire e lavorare per il bene di tutti.

“Noi per Seregno” siamo tutti noi. Contribuisci anche tu al riscattodella nostra Città, chiamando o inviando un messaggio al numero…………….., scrivendo alla mail……………….. o intervenendo dipersona alle riunioni del giovedì ore 21, in via……………………… Tiziano Mariani

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rassegnastampa

La principale motivazione che mi ha spinto a conti-nuare l’impegno nella politica aziendale e locale è lavolontà, mia e del mondo del lavoro locale, a far tor-nare la nostra città e la Brianza punto di riferimentodel mondo produttivo.Far tornare la nostra città protagonista per le attivitàproduttive industriali, artigianali e commerciali rappre-senta una priorità per la nostra gente. Occorre evitareche Seregno diventi una città dormitorio.Se prendiamo in esame il sentimento più diffuso frale imprese della nostra città, la prima riflessione chesiamo obbligati a fare riguarda la demoralizzazioneche si impadronisce di coloro che assistono alla crisiimpotenti, magari di fronte a esempi di successo.Soltanto chi è riuscito in questi duri anni ad esportareha fatto fronte a una recessione che ha messo in gi-nocchio tanti imprenditori. Il nostro centro artigianalee commerciale di via Messina però manca di una di-rezione e di servizi orientati all’internazionalizzazione,oggi più che mai vitali per supportare le aziende eaiutarle ad essere più competitive nel mercato glo-bale.Questo è un obbiettivo che con tutta la nostra forzadi seregnesi cercheremo di raggiungere, e che cer-tamente darà nuove opportunità di lavoro ai giovanie a tanti dipendenti che per lavorare devono prendere

il treno o la macchina per andare fuori Seregno.Proprio per questo si deve fare di tutto per liberare lerisorse che la Brianza può offrire sul tavolo dello svi-luppo e della crescita, dando anche alle aziende incrisi un salvagente per la ripresa della propria attività.Poi servirebbe meno burocrazia, meno tasse di ognigenere e anche minori costi. Un esempio per tutti: ilcosto dell’energia italiano supera del 30% quello deipaesi Europei. In risposta a questo ostacolo, la nostraazienda AEB Gelsia potrebbe fare molto, verso tuttala città, in particolare a favore delle imprese. Ci attendono molte sfide per la nostra Seregno. Dopoil terremoto giudiziario che ha colpito la città, Seregnoha una occasione importante alle prossime elezionicomunali per un immediato riscatto. Con la nostralista Civica NOI per SEREGNO saremo chiamati adare tutto l’impegno per far scaturire il meglio a favoreesclusivo dei bisogni della città, in primis quelle ec-cellenze dell’artigianato di qualità e innovativo cheabbiamo nella nostra Seregno.

Con voi siamo pronti ad andare ovunque, purché siasempre avanti.

CAV. Canzi Mario

Seregno e la sua gente

La Seregno che vorrei è una Seregno che sia attentaai problemi della gente comune e della vita quoti-diana di ogni cittadino, una città che sappia rispon-dere alle necessità primarie di tutti i giorni, dove lefamiglie trovano sostegno e un punto di riferimentoche, ogni comune ha il dovere di affrontare con la di-ligenza di un buon padre di famiglia.Sono molteplici i punti da affrontare partendo dallecose che si vorrebbero migliorare, però con il corag-gio di assumersi le proprie responsabilità, mettendosiin prima linea e affrontandone insieme i problemi.Sono molto attenta ai problemi della gente, della vitasociale dei Seregnesi: è da li che si costruisce unacittà sana e vivibile, aiutando la gente a superare gliostacoli giornalieri con un aiuto concreto e solido allefamiglie.I punti che ritengo debbano avere un attenzione par-ticolare, per i quali mi sento di dare un concreto con-tributo, sono quelli legati alla disabilità, in particolareai bambini, gli anziani e alla famiglia.DISABILI - Essere disabili è una condizione non unascelta, essere disabili vuol dire avere il diritto di viverequesta situazione nella più assoluta normalità. Perquesto occorre dare un sostegno pratico e moralealla famiglia, sia nella gestione quotidiana della per-sona disabile, sia in attività di apprendimento, svagoe, la’ dove ci sia la necessità, di un supporto assisten-ziale medico sanitario.ANZIANI - I giovani di ieri sono gli anziani di oggi, igiovani di oggi saranno gli anziani di domani. Tutti sa-remo anziani, ma a volte questo passaggio naturaledella vita viene vissuto con tristezza, sconforto e so-

prattutto con solitudine da molte persone. “Non sonosolo“ è il motto che vorrei proporre ai “diversamentegiovani” di Seregno, per non farli sentire emarginati.Non farli sentire soli, fare in modo di offrire loro sem-pre un sorriso, dare un sostegno, garantire la pre-senza di una struttura fatta di persone che li aiutinonella vita di tutti i giorni: tutto questo può dare vitalitàe stimoli alla vita stessa, vincendo quella solitudineche può trasformarsi in sconforto o depressione, checrea malessere anche al fisico. Un anziano che si ab-batte psicologicamente è destinato ad ammalarsi piùfacilmente. Bisogna offrire agli anziani la possibilitàdi stare in compagnia, di avere un aiuto quando nonsi ha un familiare vicino, offrire la possibilità di pas-sare momenti di svago in attività che li tenga impe-gnati e farli socializzare. Arrivare ad essere anzianioggi non è solo uno stato naturale della vita, ma undono, un privilegio e come tale dovrebbe essere af-frontato con la stessa voglia di vivere di qualsiasi altraetà.FAMIGLIA - La famiglia è il fulcro, il cuore di una co-munità. Credo che ogni Comune debba essere at-tento ai bisogni dei cittadini, essere presente in modocostante. Il sostegno alla famiglia deve essere at-tuato in più settori e, in particolare, quando si ha ache fare con i figli. L’attenzione deve partire già daiprimi anni di vita dei bambini garantendo ai genitorila possibilità di recarsi al lavoro usufruendo di strut-ture idonee a prendersi cura dei figli: dall’asilo nidofino alle scuole primarie, con strutture pubblicheadeguate e rispondenti ai bisogni dei piccini e alle ne-cessità degli adulti.

Adriana BelloSEREGNO SICURA

Più legalità e più controlli sul territorioI seregnesi vivono nella paura. Paura di giornoin quanto nelle vie , ma soprattutto nei par-cheggi, si svolge una attività di accattonaggio,di disturbo e molestie fuori dalla norma, espesso si arriva alla rissa specialmente nei par-cheggi adiacenti ai mercati. Paura di notte per ilrischio di trovarsi nella propria abitazione per-sone malintenzionate.Criminalità e senso di insicurezza condizio-nano la vita dei nostri cittadini, così come il fun-zionamento e l’attrattività del nostro splendidocentro storico. Quando i cittadini si sentono mi-nacciati, modificano il loro stile di vita e, di con-seguenza, il modo in cui utilizzano la cittàquotidianamente. Le fasce più vulnerabili dellapopolazione, quali anziani e donne, possonosentirsi particolarmente minacciate, la perdita dilibertà che ne consegue diventa un fardello pe-sante da portare, e la qualità della vita ne ri-sente seriamente.Questo non è tollerabile.Abbiamo le idee molto chiare su come interve-nire per riportare Seregno nella legalità e ren-derla più sicura , sono interventi di facile edimmediata realizzazione, senza costi aggiuntiviper la comunità (Vedi all.1 e 3)Controlli sul territorio.A protezione dei cittadini diventa indispensa-bile il controllo del territorio sia notturno chediurno.Controllo diurno sia per evitare insediamenti diimmigrati irregolari negli stabili dismessi sia percontrastare il commercio abusivo sul suolopubblico che arreca danni non indifferenti alcommercio cittadino.I Parchi e spazi verdi, realizzati con i soldi dei

cittadini ,per il relax degli anziani ed il gioco deibambini ,non sono più utilizzabili: sono diventatibivacco quotidiano di extracomunitari e ven-gono anche utilizzati per i loro bisogni , e sonosempre più assimilabili a discariche a cieloaperto.Ubriachezza ,bestemmie e grida fanno il resto.E qui sorgono alcuni interrogativi: chi sono que-sti personaggi che occupano quotidianamentegiardini, spazi verdi, parcheggi e vie cittadine?Dove vivono? Con cosa vivono? Quali sono leloro condizioni sanitarie? Hanno il permesso disoggiorno o sono clandestini?Interrogativi che una buona amministrazionedeve saper dare ai propri cittadini.Indispensabile anche una maggior copertura delterritorio con telecamere di ultima generazionedel tipo infrarossi “ night &day” che permettonouna visione ad alta risoluzione sia di giorno chedi notte, nonchè una migliore illuminazioneInoltre serve un attento controllo e pattuglia-mento notturno .La citta non può e non deve rimanere in baliadei malavitosi dalle 20 alle 08.00 di mattina,occorre una vigilanza notturna che ora non esi-ste.Schiamazzi , furti , corse di moto e auto, spaccioe quant’altro deve finire.Occorre un pattugliamento dalle 22 alle 04.00utilizzando le forze locali e concordare con ipaesi limitrofi ( vedi allegato_2) per una colla-borazione, reciproca, atta a combattere feno-meni che creano disturbo ed insicurezza neicittadini.Il nostro impegno è quello di riportare la legalitàa Seregno a tutela della sicurezza dei cittadini.

Spinelli

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AeB-Gelsia, Mariani: “Le scelte del commissariosono la vittoria della minoranza”

Tiziano Mariani, come consigliere comunale diNoi per Seregno, ha sempre puntato il ditoverso AeB-Gelsia. La sua attenzione è semprericaduta sul tema della società partecipata, sulsuo ruolo, sul suo futuro. Per questo abbiamo accolto con estremo favorele scelte di Antonino Cananà, il commissarioprefettizio che sta reggendo il Comune in attesadi avere un responso definitivo su eventuali in-filtrazioni mafiose nella municipalità. “Assumendo i poteri del Consiglio comunale -commenta Tiziano Mariani – il commissarioCanà ha approvato la deliberaa di revisionestraordinaria delle partecipazioni, così comeprevisto dall’articolo 24 della legge 65 del 19agosto 2016. Il risultato? Effettivamente si vaverso quello che noi in due anni abbiamo chie-sto attraverso continue battaglie: il gruppo AeB-Gelsia rimane dei seregnesi”.Per Tiziano Mariani è una vittoria personale edelle opposizioni, che hanno sempre cercato divigilare sul tema delle fusioni, evitando scelte

affrettate e nefaste per la città.

“Questa scelta- aggiunge Tiziano Mariani - ra-zionalizza davvero la nostra partecipata attra-verso tre sole società. Pulite, senza permetterevoli pindarici o partecipazioni strane in altre so-cietà, creando dedali inestricabili e poltronificiinutili. Una vera riorganizzazione, che sancisceanche il principio secondo cui gli amministratorinon possono essere più le mogli, i parenti, gliamici, ma devono avere una grande capacitàappurata secondo regole limpide e stringenti.Selezionati e nominati da soggetti qualificati edi comprovata competenza professionale. Final-mente ci saranno concorsi pubblici per fare as-sumere le persone a cui potranno parteciparetanti validi giovani”.Tiziano Mariani esulta (“La nostra vittoria è com-piuta”), ma si permette di dare anche un consi-glio al commissario Canà: ”Ora che ha eliminatofinalmente le società interinali, lo invito ad an-dare a verificare quanto ci sono costate in questianni e chi hanno favorito”.

Tiziano Mariani

Mariani confida nel commissario straordinario etira le orecchie ai cattolici

Tiziano Mariani ha fatto sentire a più riprese lasua voce dai banchi dell’ opposizione. E ora,dopo lo scioglimento de Consiglio comunale perle dimissioni in massa che hanno fatto seguitoall’ arresto del sindaco Edoardo Mazza e alloscandalo giudiziarioche ne è conseguito, conti-nua a sostenere le sue battaglie.“E’ con grande soddisfazione - spiega il coordi-natore di “ Noi x Seregno” - che prendo attodelle direttive del commissario straordinarioCanà sulle nostre partecipate Aeb e Gelsia.Certamente, si faranno i concorsi per le assun-zioni del personale e avremo consulenze tra-sparenti. Poi mi auguro che il commissario valutiattentamente la multa da 500 mila euro, un mi-liardo delle vecchie lire, comminata al gruppo esostanzialmente fatta pagare da tutti i cittadini,avviando un’ azione di responsabilità nei con-

fronti degli amministratori”.Ma oltre a tenere sempre alta la sua attenzionenei confronti della partecipata, Tiziano Marianiguarda già in prospettiva: alla “ ricostruzione “della città quando uscirà di scena il commissarioprefettizio. “Si è già svolta una riunione tra i cosiddetti “cat-tolici”. E’ stato un parlarsi tra di loro, i soliti noti,quelli che dal 2005 al 2015 non hanno fattonulla per cambiare questa città. Il fallimento deisoliti noti, certificato con l’opera di pulizia di in-quirenti e giudici, non può ora essere taciuta earchiviata. La gente ha bisogno veramente dinuovo, di qualcosa che dia fiducia e forza perpoter affrontare il futuro. Certamente non sitrova tra quelle persone che si sono riunite. Pe-raltro oche, direi. Davvero poche”.

Tiziano Mariani

Cosa chiede la gente:1. Sottopasso che porta alla stazione (direzione centro), il marciapiede in un punto si restringe tanto da essere costretti a scendere dallostesso (faccio presente che a metà sottovaso esiste una porta, presunto passaggio naturalmente chiuso).2. Incrementare la vigilanza e la sicurezza, anche con telecamere (funzionano da deterrente).3. Rifacimento del manto stradale. Nonostante dovrebbe rientrare nelle ordinarie amministrazioni, ad oggi è una cosa vergognosa, lestrade che attraversano l’Africa sono migliori.4. Ispirata alla Gran Bretagna, sarebbe interessante istituire una gara tra i comuni della Brianza per eleggere la cittadina più pulita efiorita, questo stimolerebbe la cittadinanza ad essere più coinvolta nella realtà dei rispettivi comuni; tenete presente che nel Regno Unito, ilcosto delle case varia anche a seconda dell’indice di piacevolezza, vivibilità, sicurezza, cura del verde, attività… che viene assegnato allacittadina/città;tutti i cittadini, sia per fierezza sia per interesse, sono più attivi nel curare i propri spazi e in questo caso specifico abbelliregiardini, balconi, strade…5. Organizzare mensilmente una campagna di pulizia di una giornata, le persone che partecipano sono esonerate per esempio dalla tassarifiuti o hanno dei sacchi gratuiti o un’iscrizione gratuita al FAI…è un dare e avere costruttivo che aiuta a risvegliare il nostro senso civico,c’è bisogno proprio di questo.6. Creare attività civiche per i bambini utili per la loro educazione, coinvolgimento nella comunità; in quella occasione i genitori sonoanche liberi per una mattinata e farebbe solo piacere credo!!!7. Introdurre ancor più verde in città, in quanto è possibile far convivere un’architettura in pietra con piante e arbusti, se pensiamo che il75% dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera che genera il cosiddetto cambiamento climatico viene prodotto proprio dalle città, foreste eboschi assorbono il 40% di anidride carbonica, creare più verde in città equivale ad abbattere l’anidride carbonica e avere aria più sana, cosafondamentale, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno, in contemporanea si abbelliscono le superfici urbane,introdurre il verde comporta un miglioramento notevole dell’aria che respiriamo, magari semplicemente favorire la forestazione di areeabbandonate, introdurre modelli di gestione pubblico-privato delle aree periferiche o altro ancora, del tipo prevedere anche una detrazione diuna percentuale 20/30% per le spese “verdi” l’inquinamento dell’aria uccide più delle guerre e delle carestie.8. Qualità di vita migliore, sicurezza, servizi (edifici, negozi, cultura) attirano quattrini e investimenti.

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Noi x Seregno pensiamoad una città… diversa.

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AD LUC

A DE NOVA

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