Date post: | 11-Mar-2016 |
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NE/TN0027/2008
quadrimestrale di informazione della cooperativa trentina di acquisti alberghi e ristoranti
Le nostre origini risalgono agli inizi del Novecento in un elegante caffè, dove il mastro gelatiere creava ogni singola ricetta seguendo la migliore tradizione gelatiera italiana.
Ancora oggi, fedeli alla nostra storia, il nostro gelato, cremoso e dal gusto autentico, è preparato con ingredienti selezionati, passione e cura per ogni piccolo dettaglio, per un’emozione unica da vivere e condividere.
La nostra Storia...
gestornews [ 1 ]eDItorIALe
03 Assemblea Gestor
04 IntervistaLa Vallagarina: un luogo dove ambiente e cultura si fondono
11 IntervistaRifugio Vièl Dal Pan una storia lunga 60 anni che oggi guarda al futuro
14 IntervistaAlessandro di Mauro Ecco come ti riciclo i materiali, rendendoli oggetti di design
17 gestorBArIl gelato, un piacere irrinunciabile per il palato
21 Astor, si parteAl via i nuovi corsi di formazione per i soci
36 FocusRistoranti Giapponesi, scoppia la moda a Trento
40 Il personaggioFabrizio Franceschi La Locanda San Martino, un angolo di genuinità nella Val di Sole
44 FocusPassi di montagna a pagamento? Gli albergatori dicono no
46 Il puntoConoscere i flussi turistici in tempo reale: il nuovo servizio per gli albergatori
52 Angolo fiscaleLe principali novità del Decreto Renzi
55 Il prodottoIl radicchio
Anno IV – N. 1 maggio 2014
Quadrimestrale della Cooperativa Gestor via Maccani 181/A – trento tel. 0461 826506 – Fax 0461 429378 www.gestor.it – [email protected] responsabile: Franco Delliguantiregistrazione n. 1358 – 7 maggio 2008 del registro stampa del tribunale di trentorealizzazione e stampa: saturnia - trento
gestor guarda oltre, per essere un punto di riferimento per gli acquisti in trentino
c ari soci,con molta soddisfazione vi ringrazio per la partecipazio-ne numerosa alla Giornata
del Socio che si è svolta a Trento il 2 aprile scorso. E’ stata un’occasione di incontro e di confronto che è servita per uno scambio di idee e di opinio-ni sull’identità e sulla missione della vostra cooperativa. È stato un mo-mento di crescita per tutti, grazie al contributo dei vostri numerosi inter-venti, che si sono rilevati interessanti e produttivi. Il luogo di svolgimento dell’evento non è stato casuale. La Concessionaria Seat Dorigoni di Via Maccani ci ha offerto l’opportunità di far conoscere la nostra sede a quanti ancora non la conoscevano; un modo per rafforzare i sentimen-ti di vicinanza, condivisione, cono-scenza reciproca tra tutti noi. In vista dell’assemblea del 27 maggio, mi piacerebbe proseguire con quella che la volta scorsa è stata definita “operazione ascolto”. Vorrei che an-che in quella sede, così come avve-nuto anche nel corso dell’incontro
di aprile, foste voi a fare emergere considerazioni, criticità e proposte, perché come ho più volte sottoline-ato, la cooperativa siete voi soci, ed è necessario che la sentiate vostra.Gestor è una realtà in costante cre-scita, sia dal punto di vista del fattura-to, ma anche della sua base sociale. Riscontriamo un interesse rilevante nei nostri confronti da parte di azien-de che operano fuori provincia e che, almeno apparentemente, non rientrano nel comparto alberghiero e della ristorazione. Nell’ultimo anno siamo stati contattati da aziende che lavorano nel settore dei materiali per odontotecnici, aziende di elettronica o di pneumatici. Categorie a prima vista lontane dalla nostra, ma che potremo in realtà scoprire collega-te alle nostre attività. I nostri alber-ghi, ad esempio, non usufruiscono di energia elettrica per i loro servizi? I nostri fornitori non si avvalgono di mezzi di trasporto che viaggiano su gomma? Nutro l’ambizioso desiderio di far divenire Gestor un centro di acqui-sti per tutto il Trentino, indipenden-temente dal comparto di attività. Un’opportunità che può essere resa possibile anche dal nostro Statuto che due anni fa è stato esteso per permettere ad altri settori di avvaler-si di Gestor. Il nostro sistema gestio-nale ci consentirebbe poi di essere un punto di riferimento per l’outsour-cing e per i servizi di rifatturazione. L’obiettivo è quello di creare sinergie nuove, importanti, condivise con al-tre realtà economiche e produttive, per ottenere risultati sempre migliori che vadano a beneficio dei soci.Conto sulla presenza in assemblea di tutti voi!
Nives TisiDirettore
sommario
PROMOZIONE
ogni 250gr di fesadi manzo salmistrata
a scelta: una bottiglietta Redoro da 100 ml di olio extra vergine o condimento balsamico
imm
ag
ine a
pu
ro s
co
po
illu
stra
tivo
in omaggio*
* fino ad esaurimento scorte
PROMOZIONE
ogni 250gr di fesadi manzo salmistrata
a scelta: una bottiglietta Redoro da 100 ml di olio extra vergine o condimento balsamico
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in omaggio*
* fino ad esaurimento scorte
gestornews [ 3 ]AppuNtAMeNto
Assemblea gestor
c ari Soci,ringraziandovi per la parteci-pazione e la vicinanza dimo-strata in questi primi mesi del
2014, vorrei cogliere l’occasione per invitarvi a prendere parte alla nostra Assemblea dei Soci.L’assemblea annuale rappresenta
un’ottima occasione di confronto e condivisione, valori che vogliono e de-vono essere punti saldi della Coopera-tiva, al fine di rafforzarci e di superare le difficoltà di questo particolare periodo.Auspico quindi in una vostra numero-sa partecipazione e vi aspetto presso le Distillerie Marzadro il 27 maggio!
GiORGiO seMBeNOTTiPresidente Gestor
PROMOZIONE
ogni 250gr di fesadi manzo salmistrata
a scelta: una bottiglietta Redoro da 100 ml di olio extra vergine o condimento balsamico
imm
ag
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co
po
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tivo
in omaggio*
* fino ad esaurimento scorte
PROGRAMMA DEI LAVORI
Ore 16.OO: ASSEMBLEA ORDINARIA Ordine del Giorno
1. Saluto del Presidente;
2. Approvazione Bilancio di esercizio 2O13: relazione del Consiglio di Amministrazione, relazione del Collegio Sindacale e delibere conseguenti;
3. Elezione delle cariche sociali e def inizione dei compensi;
4. Operazione Ascolto: "Perché affidarsi alla Cooperativa".
Ore 19.3O: CENA A BUFFET
invito operazione ascolto
Il Presidente Giorgio Sembenotti è lieto d'invitarla alla
ASSEMBLEA ORDINARIA GESTOR
Martedì 27 maggio 2O14 - ore 16.OO
DISTILLERIA MARZADRO
Via per Brancolino, 10 – Nogaredo (TN)
Si prega di dare gentile conferma
[ 4 ] gestornews INterVIstA
è la seconda città per ordine di grandezza ma anche per importanza dopo Tren-to: Rovereto, e con lei tutta
la Vallagarina, racchiude in sé bellez-ze naturali e artistiche che la colloca-no tra le mete turistiche più visitate e apprezzate del Trentino. La città della Quercia propone percorsi di storia, arte, musica, cultura. Immancabile un soggiorno qui per gli appassionati di arte contemporanea, grazie alla pre-senza del Mart e della Casa Museo Depero. Per gli amanti dei mercatini di Natale, anche Rovereto ne propo-
ne uno molto caratteristico. Angoli di fascino mistico e religioso si nascon-dono sull’Eremo di San Colombano, costruito su uno strapiombo di circa 120 metri e sotto un tetto naturale di roccia. Rovereto è divenuta negli anni simbolo di pace e fratellanza tra i po-poli, grazie alla presenza sul Colle di Miravalle di Maria Dolens, la Campa-na fusa con il bronzo dei cannoni dei paesi che presero parte alla Prima Guerra Mondiale e che ogni sera ri-suona sull’intera vallata con i suoi cento rintocchi. A memoria dei dram-matici eventi, da visitare il Museo del-
GeRMANO BeRTeOTTiPresidente Apt Rovereto e Vallagarina
La Vallagarina: un luogo dove ambiente e cultura si fondono Intervista al presidente dell’Apt rovereto e Vallagarina germano Berteotti
gestornews [ 5 ]INterVIstA
la Guerra realizzato all’interno del Ca-stello che sovrasta il torrente Leno. Ma la Vallagarina è questo e molto altro ancora, come ci racconta il pre-sidente dell’Apt Germano Berteotti.
Presidente, quali sono lecaratteristiche del territorio di Rovereto e della Vallagarinasotto il profilo culturale,ambientale-naturalistico?
L’ambito territoriale comprende la parte meridionale della Valle dell’Adi-ge, quella che, dal confine con la pro-vincia di Verona, sale fino alle porte di Trento. Sul fondovalle, ricco di pregiati vi-gneti e di possenti castelli, sono ada-giate città e borghi carichi di storia. Intorno, le montagne su cui cent’an-ni fa si combatté la Grande Guerra, sono diventate oggi meta di un turi-smo “verde”, con una rete di itinerari escursionistici che, per caratteristiche e dislivelli, le fa preferire a chi ama immergersi nella natura in tutta sicu-rezza.
Quali sono le proposteturistiche per i visitatori?
All’attrattiva principale, l’ambiente, si aggiungono innumerevoli proposte artistiche, culturali e spettacolari che fanno di Rovereto e dei suoi dintorni delle destinazioni turistiche accessi-bili in ogni stagione. Se accenniamo ad esempio ai Festival Internazionali (Oriente-Occidente, Mozart, Cinema Archeologico, Futuro Presente, ecc.), alle mostre del Mart o del Museo Sto-rico Italiano della Guerra, alle iniziative della Campana dei Caduti, ai meeting sportivi di rilevanza internazionale, ai
mercatini natalizi o di primavera, alle rievocazioni storiche, alle molte ma-nifestazioni che promuovono il vino ed i prodotti tipici, non citiamo che alcuni degli eventi che vengono or-ganizzati sul territorio. In realtà, non vi è mese dell’anno che non veda ap-puntamenti di qualità che richiamano migliaia di persone per assistervi o parteciparvi.
Chi è il turista-tipo che sceglie di visitare il vostro territorio?
La tipologia è molto eterogenea. Va dal visitatore dei musei, al cultore di storia e di arte; dall’escursionista appassionato della montagna, allo sportivo che usa la bicicletta per la propria vacanza itinerante; dall’a-
mante dei sapori tipici, a chi sceglie Rovereto e la Vallagarina come base per escursioni sulle Dolomiti e sul Lago di Garda. Molte aspettative ab-biamo anche per un significativo au-mento di visitatori al Parco Naturale Locale del Monte Baldo, recente-mente insignito della bandiera verde di Legambiente.Quanto conta la presenza del Mart sull’andamento dei flussi turistici?Il Mart è un elemento di attrazione turistica fondamentale non solo per Rovereto, ma per l’intero Trentino. Le sue mostre sono interessate non solo dai flussi di visitatori provenienti da tutto il territorio nazionale ed anche dall’estero, ma anche da gran par-te dei turisti di tutta la provincia, che non mancano di farvi una sosta, arric-chendo di una nota artistica o cultu-rale la loro vacanza in Trentino.
Come si chiude la stagione invernale in termini didati sulle presenze?
La stagione non è ancora finita e, complici anche le belle giornate di questo mese, ci aspettiamo buoni ri-sultati, in prosecuzione delle cifre re-cord che hanno contraddistinto arrivi e presenze negli alberghi nel corso di tutto il 2013.
Rovereto è la seconda città del Trentino: come sono i rapporti con Trento sotto il profilo della concorrenza e della collaborazione?
Da tempo abbiamo avviato un’inten-sa collaborazione con l’APT di Tren-to, Monte Bondone e Valle dei Laghi, fondata sull’affinità del patrimonio
[ 6 ] gestornews
artistico-culturale delle due città. Vi sono coinvolte anche le due Ammi-nistrazioni Comunali e tutti i musei. La sinergia che si è sviluppata ha dato vita al Distretto Culturale Trento-Ro-vereto che, attraverso un’apposita card, offre ai turisti l’ammissione ai musei, ai trasporti urbani ed extrau-rbani ed a tutta una serie di servizi pensati per proporre loro l’eccellen-za dei prodotti trentini. Quest’anno, inoltre, in occasione del Centenario della Grande Guerra, la collaborazio-ne è stata ampliata anche all’APT di Folgaria, Lavarone e Luserna, con cui promuoviamo dei soggiorni didattici a tema per le scuole del territorio na-zionale.
Su cosa puntare per il futuro? Ci sono infrastrutture che andrebbero realizzate o migliorate?
Va fatto uno sforzo per selezionare i mercati più adatti all’offerta turistica del territorio. La globalizzazione esi-ge specializzazione: non possiamo rivolgerci a tutti ma dobbiamo offrire il top di gamma ai settori di mercato che ricercano prodotti specifici, che per noi non possono che essere l’arte e la cultura, la natura, l’enogastrono-mia e lo sport. Da questo punto di vista, l’estensione dell’azione, coinvolgendo i territori li-mitrofi con le stesse caratteristiche e finalità, può essere l’arma vincente.
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Nuovi servizi di consulenzaRicordiamo a tutti i soci che a partire dal mese di maggio saranno attivi presso gli uffici Gestor nelle giornate di lunedì dalle 8.30 alle 12.30 e venerdì dalle 14.00 alle 17.30 degli sportelli per l’analisi dei costi della telefonia mobile.
Tutti i mercoledì mattinainvece, dalle 9.00 alle 12.30 sarà attivo uno sportello di consulenza e verifica finanziaria delle vostre aziende effettuata dalla società imprebanca.
Per informazioni vi preghiamo di rivolgervi ai nostri uffici al numero 0461 826506 o alla mail [email protected].
INterVIstA
gestornews [ 7 ]
La parola agli albergatori Mart, ma non solo, a rovereto
n on c’è dubbio che sul bilan-cio complessivo turistico di Rovereto la presenza del Mart abbia un peso signifi-
cativo. Basti considerare che l’ultima grande mostra organizzata dal Mu-seo di Arte Contemporanea dedica-ta ad Antonello da Messina ha regi-strato ben 96.007 visitatori in 88 giorni di apertura, con una media di 1.090 visitatori al giorno. Cultura, cer-to, ma non solo, anche una posizione geografica strategica e bellezze na-turali sono la chiave del successo dell’intera Vallagarina. “Un punto di forza del nostro territorio – sottolinea Sergio Valentini, della Locanda del-le Tre Chiavi – è sicuramente la for-tuna di avere un transito autostrada-le importante, fornito di due uscite
che fanno in modo che la Vallagarina diventi il cosiddetto punto di sosta che cercavi. Per cui il turista che si ferma anche per caso scopre una zona che non aveva una vocazione turistica ma sta facendo di tutto per diventare un territorio di questo tipo. Negli ultimi cinque-sei anni hanno aperto tantissimi bed and breakfast, si è sviluppata una ristorazione più qualificata a livello anche di ricerca sul territorio, sulle sue produzioni agricole con filiere corte e questo ormai è riconosciuto. Tutto questo poi viene messo in evidenza quando al Mart viene allestita una mostra im-portante e ne gode non solo la città, ma tutta la Vallagarina. Nel momen-to in cui c’è la mostra giusta per noi si accende un volano economico non
INterVIstA
[ 8 ] gestornews INterVIstA
indifferente, e di questo dobbiamo essere orgogliosi. Altro punto di for-za è la vicinanza con il Lago di Garda dal quale distiamo solo quindici mi-nuti e che è un potenziale ancora da esplorare e da sfruttare a nostro vantaggio. Il nostro inoltre è un terri-torio che ha una sua tradizione agri-cola e abbiamo un paesaggio e delle vallate molto belle e affascinanti per un turismo alternativo. Sono nati poi diversi percorsi nuovi cicloturistici o a piedi, nelle periferie della Destra Adige, in montagna o in collina, ci sono i castelli che sono sempre più accoglienti, ci sono strutture per l’o-spitalità di alta qualità diverse dai grandi alberghi classici. La nostra è
LoCAnDA DELLE TRE ChIAVI
LoCAnDA D&D
RISToRAnTE SAn CoLoMBAno
una valle che ha un grande futuro, grazie anche al Polo Tecnologico della Meccatronica che raccoglie il-lustrissime aziende internazionali. Dobbiamo essere consapevoli che abbiamo prodotti di alta qualità e dobbiamo sfruttarli”. Ivano Dossi della Locanda D&D ha un’opinione diversa a proposito della presenza del Mart e osserva come quello che avrebbe dovuto essere un punto di forza per il territorio si stia rivelando oneroso sotto il profilo dei costi in cambio di un ritorno economi-co e di turisti non sempre adeguato alle aspettative e alle spese. “Bisogna trovare un modo di lavorare - spiega Dossi – che implichi anche il territo-
rio in quelle che sono le manifesta-zioni del museo. Noi come ristoratori ci stiamo adoperando per far sì che la nostra Vallagarina diventi sempre più attrattiva anche dal punto di vista enogastronomico. Per questo abbia-mo messo in piedi due proposte: una l’abbiamo presentata alla Comunità di Valle, a quella dei Baldensi di Bren-tonico e al Parco del Baldo e preve-de una serie di incontri con medici, esperti e dietologi per imparare ad utilizzare in cucina le erbe officinali, che sono un nostro tesoro inestima-bile e non sono ma state veramente valorizzate nel loro potenziale che è quello salutista, un aspetto quest’ul-timo molto ricercato dai nostri clien-
gestornews [ 9 ]INterVIstA
M a . P a . l u x s . n . c .
d i P e t r o l l i M a r c o , P a o l o e G i a n n i
L a d i t t a M A . P A . l u x s . n . c . n a s c e o c c u p a n -d o s i d i i l l u m i n a z i o n e i n g e n e r a l e , c o n l ’ i n n o v a z i o n e d e l m e r -c a t o i l l u m i n o t e c n i c o s i è s e m p r e p i ù s p e c i a l i zz a t a i n p r o d o t t i a b a s s o c o n s u m o e a t e c -n o l o g i a L E D l e g a t i a l r i s p a r m i o e n e r g e t i c o .R i u s c i a m o a f o r n i r e c o n s u l e n z a i l l u m i n o -t e c n i c a , e s e g u i a m o c a l c o l i i l l u m i n o t e c n i -c i e p e r i l r i s p a r m i o e n e r g e t i c o . L a n o s t r a d i t t a h a r a f f o r z a t o i l s u o m e r c a t o s o p r a t t u t -t o n e l l e f o r n i t u r e a l -b e r g h i e r e , d o v e è s e m p r e p i ù a u m e n t a t a l a s e n s i b i l i t à n e i c o n -f r o n t i d i p r o d o t t i a r i -s p a r m i o e n e r g e t i c o .
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ti. Il secondo progetto prevede una collaborazione con cantine e perso-ne del posto che producono del vino eccezionale, biodinamico e biologico fatto al 90% con uve autoctone e che cerchiamo di avere nei nostri ristor-nanti. Entrambe le proposte sono state pensate per andare incontro a quel bacino di utenza medio alto che richiede sempre di più la trasparen-za e la qualità in quello che mangia e che beve. È un modo per difender-ci dalla crisi e dalle grandi catene da ottocento posti che stanno aprendo anche qui”. Per Giorgio Venco del Ristorante San Colombano il punto di forza del terri-torio è il territorio stesso, con tutti gli enti museali che gravitano attorno, non solo il Mart ma anche la Campana dei Caduti, il Museo della Guerra, l’Os-sario, “ma diversamente da quanto si potrebbe pensare – dice – purtroppo non sempre il turista che visita questi poli poi decide di fermarsi qui, anzi. Le strutture ci sono, ma l’ospite fa un mordi-e-fuggi, anzi un fuggi-fuggi per proseguire verso altre tappe. Dal pun-to di vista naturalistico, abbiamo il Pa-subio dove poter fare delle bellissime passeggiate. Noi siamo in una posizio-
ne strategica, vicini al lago e alla mon-tagna. Il Baldo poi offre tanto, e anche gli Altipiani di Folgaria. Come zona la Vallagarina offre tantissimo”.
E i rapporti con Trento? “Sicuramente dobbiamo imparare sempre di più che Trento e Rovereto sono un’unica cosa – sottolinea Va-lentini – nel senso che soprattutto per un turista che viene dalle gran-di città andare da Trento a Rovere-to è uno scherzo. Certo hanno delle bellezze diverse l’una dall’altra con caratteristiche diverse che però in-sieme sono una potenza unica e un’attrattiva turistica inevitabile”. “Ab-biamo visto una bella collaborazione tra il Muse e il Mart quando c’è stata la mostra su Antonello da Messina – ricorda Venco – e questo è un bino-mio che funziona. Certo, la tipologia di turista è molto simile e anche per questo funziona. Chi visita invece la Campana dei Caduti e l’Ossario ap-partiene ad una clientela diversa, formata ad esempio soprattutto da scolaresche, e bisogna pensare a delle offerte ad hoc. Certo dobbia-mo imparare ad adattarci, non pos-siamo pretendere di chiudere i nostri
ristoranti alle due. Quest’anno c’è il centenario della Grande Guerra e speriamo di beneficiarne anche noi visto che è stato organizzato un pro-getto molto importante per le cele-brazioni”.
Qualcosa da migliorare? “Bisogna essere consapevoli – ri-sponde Valentini – che per voler di-ventare zona turistica occorre cam-biare mentalità e avere una cultura del turismo, il che vuol dire anche aperture dei negozi e dei ristoranti più elastiche: non possiamo più sta-re a guardare l’orologio. Questo ce lo ha insegnato anche il Mart perché quando c’è una mostra importante i clienti arrivano anche alle due e mez-zo. Il vero lavoro che dobbiamo fare è prepararci ad accogliere l’ospite sempre, tutti dobbiamo conoscerci di più e confrontarci di più, dobbiamo imparare a narrare le cose che abbia-mo intorno”. “Bisognerebbe - aggiun-ge Venco - collegare le tre strutture Mart, Campana e Museo della Guerra in un unico percorso turistico e pro-porre un’offerta per sfruttare le zone interessate”.
gestornews [ 11 ]INterVIstA
lastoria del territorio passa anche attraverso i luoghi, i paesaggi, le sue monta-gne, le sue voci, i volti di chi
vi vive. Uno di questi posti è il rifugio Vièl dal Pan, situato nello splendido scenario delle Dolomiti, a ridosso del Ghiaccia-io della Marmolada e che si affaccia sul Lago Fedaia. Una di queste voci invece appartiene ad Attilio Dantone che dagli anni ‘70 insieme al fratello Bepo gestisce il rifugio, aperto nel 1954 dal padre, Fortunato, guida alpi-na e grande amante della montagna.La storia del rifugio, con i nomi e i volti di chi lo ha creato, vissuto e fat-to crescere, è immortalata in un libro che partendo da immagini in bianco e nero accompagna il lettore in un
cammino nella memoria, fino ai nostri giorni. Il volume, scritto da Stefano Dell’Antonio, si intitola olache l temp passa sorì – Marta e i suoi 55 anni al Rifugio Vièl dal Pan, e ripercorre “un viaggio a ritroso nel solco profondo di una terra buona e ladina, dove un uomo (Fortunato, ndr) e una donna (Marta Salvador, ndr) hanno semina-to, raccolto e ricominciato da capo. Dove i figli di quell’uomo e quella donna (Attilio, Bepo, Renata e Andrei-na, ndr) stanno a loro volta seminan-do e raccogliendo in una terra ancora buona, e ancora ladina”. Il nome del rifugio trae origine dal sentiero che corre lungo tutta la montagna, collegando il Passo Fe-daia con il Passo Pordoi, e che veniva usato dai commercianti di farina del
rifugio Vièl Dal panuna storia lunga 60 anni che oggi guarda al futuro
[ 12 ] gestornews INterVIstA
bellunese per attraversare le valli più rapidamente, senza dover percorrere strade di fondo valle. Ma nel libro si leg-ge anche che Marta narrava che “le genti di Sottoguda vi transitavano con le loro gerle piene di pantofole, mestoli e cucchiai di legno che andavano a vendere in Val Garde-na, guadagnandosi così il pane”. Nei primi anni della sua apertura, la struttura era un piccolo bar, poi con il tempo si è trasformato in un rifugio vero e proprio e negli anni ha ospitato anche personalità importanti, come Aldo Moro o il presidente Sandro Pertini nel 1984.“Nel 2003 è avvenuto il grande cambiamento – racconta Attilio – con la demolizione del rifugio vecchio e la costru-zione di uno completamente nuovo. Nello stesso anno ci siamo collegati con una linea di due chilometri e mezzo alla rete elettrica levando i due gruppi di elettrogeni e te-nedone uno soltanto di emergenza. Siamo stati i primi a collegarci ad una rete elettrica, poi siamo stati seguiti da altre strutture alpinistiche che oggi godono degli stessi servizi. Si è potuto intervenire con un grosso investimento in termini economici, grazie anche al sostegno della Pro-vincia Autonoma di Trento senza il quale probabilmente non avremmo potuto farlo. Allora ci aveva finanziato l’in-vestimento al 50%, cosa che oggi alla luce della spending review non sarebbe più possibile fare. Poi nel 2012 abbia-mo portato le fognature a valle ed infine lo scorso anno siamo intervenuti sempre sul fronte dell’ecosostenibilità realizzando un impianto di pannelli solari che ci fornisce l’acqua calda durante l’estate e montando due fotovoltaici
che in inverno hanno la funzione di portare in circolo il ri-scaldamento nel pavimento al primo piano e quindi tene-re una temperatura costante nel rifugio. Per quanto riguar-da l’immondizia, i rifiuti vengono tutti trasportati a valle, di conseguenza non c’è alcun tipo di inquinamento”. Ecco dunque che là dove sessanta anni prima la famiglia Dantone aveva costruito la propria casa – quella di una vita intera - e messo le proprie radici, oggi si scrive una nuova storia, moderna, pur sempre nel rispetto dell’am-biente e dei ricordi, naturalmente. E il buon impiego delle tecnologie può consentire di offrire comfort e servizi più adeguati agli ospiti che arrivano ai 2400 metri del rifugio, senza andare ad invadere la natura. “Il concetto di rifugio, nel suo essere, dovrebbe rimanere sempre tale, certo è cambiata la gente che lo frequenta” dice Attilio. “Chi si accingeva ad andare in montagna negli anni Sessanta o Cinquanta era già alpinista o comunque un tipo di escursionista radicalmente diverso. Nel 2014 i nostri ospiti sono sì sempre escursionisti, ma sono cam-biate le loro pretese. Oggi ormai dopo essere arrivati in quota la sera e aver sudato tutto il giorno, desiderano, nel bene o nel male, di potersi fare una doccia calda. Sono cambiate le persone insomma. L’unica negatività, e lo dico io che nel rifugio ci sono nato e ci vivo ancora, è che for-se c’è meno socialità rispetto ad una volta. Io vedo che magari la sera venti persone, sono sedute in gruppi da quattro o cinque o tre a tavoli diversi. Una volta c’era più aggregazione”.
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gestornews [ 13 ]eXpo rIVA HoteL
e xpo Riva hotel, che quest’an-no ha rilevato un incremento dell’8% di visite, è riuscita ad attirare oltre 20.000 visitatori in
4 giorni. Con oltre 500 espositori, Expo Riva Hotel si conferma quindi una fiera che ha un ruolo chiave nel fare cultura tra gli albergatori, e i numeri ottenuti in questa edizione lasciano intravedere qualche segnale di ripresa. tPer ciò che ci riguarda, usciamo soddisfatti anche quest’anno da un appunta-mento importante. I soci che sono ve-nuti a farci visita sono stati più di set-
tanta ed è stato rilevante l’interesse dimostrato verso il nostro gruppo da parte di nuove aziende provenienti da diverse zone della nostra provincia, nonché quello dei nostri soci sia per le promozioni proposte che per i for-nitori presenti all’interno del nostro stand.Crediamo che il clima di professio-nalità e di ospitalità che ogni anno riusciamo a creare, anche grazie alla vostra collaborazione, sia il valore aggiunto che garantisce il successo dell’iniziativa.
expo riva Hotel
[ 14 ] gestornews INterVIstA
ALessANDRO DiMAURO
in tempi di crisi, soprattutto per quanto riguarda il lavoro, in molti, in particolare giovani, decidono di andare via dall’
Italia per cercare un’occupazione al-trove. E tra chi parte, c’è per fortuna anche chi torna e riesce a realizzarsi professionalmente. Come? Metten-dosi in gioco, armandosi di coraggio e di voglia di sperimentare. È quello che ha fatto Alessandro Dimauro, 43 anni, una laurea in ingegneria dei ma-teriali e tanta curiosità e passione per tutto ciò che si può lavorare, maneg-giare, innovare, reinventare, riutilizza-re. Un interesse che lo porterà ad av-viare una propria attività, del tutto
nuova e creativa, in Trentino, dopo diversi giri per il mondo e senza la-sciarsi scoraggiare dalla lentezza e dalla complessità burocratica, pecu-liarità tutta italiana. Parlare con lui fa venire voglia di prendere e partire, ri-schiare, perché no, di realizzare il pro-prio sogno. È quello che ha fatto lui. Intraprendente, curioso, caparbio, il lavoro di ingegnere ad Alessandro sta quasi fin da subito stretto, stare seduto dietro ad una scrivania in un ufficio non lo entusiasma. E così, deci-de di licenziarsi e si trasferisce per un periodo in Perù dove collabora con la Ong Mato Grosso per un progetto sulle Ande: insegna ai ragazzi a costru-
“ecco come ti riciclo i materiali, rendendoli oggetti di design”ALessANDro DIMAuro e IL suo progetto BArBApApA’ reCYCLe
gestornews [ 15 ]INterVIstA
ire mobili con materiali come il legno, la creta e l’adobe (un impasto di argilla, sabbia e paglia essiccato al sole e usa-to come mattone). Qui inizia a subire il “fascino della materia”: si interessa a tutto ciò che si può lavorare con le mani, che si può modificare, plasma-re, utilizzare per costruire oggetti utili nella vita di tutti i giorni, non solo con creta, argilla o legno, ma anche pie-tra, acciaio, materiali tecnici. Accanto alla manualità, si concentra anche sul design, un’attenzione che lo porterà a studiare e perfezionarsi prima a Pari-gi e poi in Olanda (con una pausa di 4 mesi in India): qui scopre un nuovo modo di fare design rispetto a quello italiano, più innovativo, sperimentale, di rottura rispetto alle icone classiche e ai dettami del passato “Chi lo ha det-to, ad esempio – dice - che le cose simmetriche sono belle?” e soprat-tutto, basato sul riciclo dei materiali e degli oggetti. Frequenta un ambiente
lavorativo dinamico, internazionale, stimolante, dove viene lasciato libero sfogo alla creatività nell’interpretazio-ne e nel recupero dei materiali. Dopo 4 anni di esperienza olandese, Ales-sandro Dimauro torna in Trentino, in Valsugana, con un’idea che si rivelerà vincente “Perché spendere per creare oggetti nuovi con materiali nuovi – ri-assume - quando possiamo utilizzare quello che c’è già?” e che segnerà l’avvio di una nuova attività: in colla-borazione con la cooperativa Alpi (che si occupa dell’integrazione sociale e nel mondo del lavoro di persone in situazioni di svantaggio) attiva il primo centro di pre-raccolta di quei materiali che finirebbero nei CRM come rifiuti, per recuperarli e renderli nuovamen-te utilizzabili, senza dimenticare il lato estetico dell’oggetto prodotto, il suo
appeal e rendendolo perciò artistico e accattivante. Ecco allora che i primi la-vori di Alessandro iniziano a vedersi in giro ai grandi eventi (Expo Riva Hotel, Ecomondo a Rimini), alle manifesta-zioni sportive (Rock Master, Mondiali di ciclismo a Montecatini, Universiadi). Oggetti di scarto o destinati ad uso sanitario come gli ausili che vengono trasformati in colorate e vivaci poltron-cine, pezzi di striscioni e banner pub-blicitari che diventano borse (presto anche per il bookshoop del Muse) e morbidi quanto ergonomici divanetti o pouf riempiti di palline di polistirolo. Nasce così il progetto Barbapapà: car-telloni pubblicitari in PVC o TNT (tes-suti impermeabili e resistenti), destinati alle discariche una volta terminato l’e-vento per il quale sono stati creati, tor-nano a vivere come oggetti di design e arredo. «Un progetto nato pensando alla scena del film dove Fantozzi spro-fonda nel pouf» racconta.«Per evitare quell’effetto ho creato i Barbapapà, poltroncine che si adatta-no al corpo di chi vi siede, comode, ma anche personalizzabili grazie agli stri-scioni utilizzati per realizzare ognuna di loro». E poi c’è l’aspetto sociale dell’attività di Alessandro: organizza corsi di arte e design per bambini insieme all’arti-sta trentino Matteo Boato, corsi basati sulla filosofia del riciclo, per insegnare loro come dietro ad un sacchetto di plastica possa nascondersi ad esem-pio un fantasioso abito di carnevale, e sensibilizzarli verso la raccolta diffe-renziata. In ultimo, ma solo in ordine temporale non certo per importanza, sta nascendo un cosiddetto “Club del riciclo”: «Un consorzio di aziende, de-signer, creativi, pubblicitari, enti pub-blici, per mettere al centro del lavoro comune il Made in Italy e il riciclo per aiutare le aziende ad interfacciarsi con le realtà internazionali più avanzate da questo punto di vista»Ma non solo. Alessandro realizza scul-ture realizzate con la tecnica lifeca-sting, che parte da un calco reale e riproduce l’oggetto con materiali quali gesso, alabastro, marmo, legno, resine, leghe metalliche; realizza mobili con la plastica degli imballaggi compattata e indurita con speciali resine. Per poter vedere i lavori realizzati, ba-sta visitare il sito www.aledima.it.
AleDima StudioSHOWROOMVia Ragazzi del 99, 17 - TrentoPresso Decoscell. +39 328 5737078www.aledima.itfb: barbapapà aledima
gestorBAr [ 17 ]
g elato, croce e delizia per i più golosi, eccellenza tutta italiana. Prodotto da gustare per con-cedersi un momento di relax,
come pasto sostitutivo per chi ci tiene alla linea, per concludere degnamen-te un pranzo o una cena, per una pau-sa rinfrescante...e chi ha detto che il gelato si mangia solo d’estate? Sono numerose le indagini realizzate sul consumo che gli italiani fanno del ge-lato. La più recente è stata condotta da IGI-Eurisko. Secondo questa ricer-ca quella per il gelato è una vera e propria passione, piace al 95% della popolazione. In particolare l’85% de-gli estimatori lo ama “molto o abba-stanza”, il 39% dice di mangiarlo spes-
Il gelatoun piacere irrinunciabile per il palato
camente assenti ingredienti quali lat-te e suoi derivati. Le proposte di gusti di gelato sono davvero infinite e ogni stagione si sperimentano nuovi ac-costamenti, ma alla fine sono i grandi classici ad averla vinta, e infatti i primi quattro gusti di gelato più amati sono: il cioccolato, la nocciola, il limone e la fragola. Sempre secondo Eurisko, per gli Italiani il gelato è sinonimo di gusto e piacere (95%), allegria (84%), compagnia (75%), libertà (55%) e au-togratificazione (50%). Piace perché è buono e rinfrescante e poi perché goloso (54%), freddo (49%), cremoso (48%) e nutriente (48%).
so, il 37% qualche volta, mentre solo il 19% se lo concede raramente. E ormai si consuma tutto l’anno con il 74% di nostri connazionali che lo sceglie an-che al di fuori dei mesi più caldi. E i gelati non sono mica tutti uguali! Tra creme, ghiaccioli e sorbetti, la scelta è ampia. E ancora, bisogna distingue-re tra gelato artigianale ed industriale: il primo è caratterizzato dall’utilizzo di materie prime fresche, cioè latte e panna, il secondo viene prodotto molti mesi prima del suo consumo con l’impiego di latte in polvere, colo-ranti, stabilizzanti e aromi. Nel gelato artigianale di frutta all’acqua, noto po-polarmente come sorbetto, sono tipi-
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s e è vero che il cibo è cultura, piacere, viaggio, lo è ancora di più se si trova la persona giu-sta che ci accompagna in
questo percorso di conoscenza ed emozioni. Tutto questo per un gelato? Sì, perché – e chi viaggia lo sa – que-sto è un prodotto tutto italiano, che all’estero cercano di imitare ma non sempre ci riescono. E allora ecco che dietro ogni gusto c’è la storia di un territorio, un sapore che ci porta in un itinerario che dal nord arriva al sud dell’Italia, colori e immagini dei pae-saggi attraversati. Ed è tutto questo che fa la differenza in un mercato af-follato e inflazionato. Entrare nella gelateria Mondofrutti di Rovereto, si-gnifica fare un’esperienza dalla quale si esce non solo con un gelato squisi-
to da gustare, ma anche con qualco-sa di nuovo da sapere. La gelateria ha aperto da appena un anno, ma senza grande pubblicità e solo con il passaparola è riuscita a ritagliarsi uno spazio tutto suo. Gestita da Ruffo Wolf, architetto di professione con il pallino del mangiar bene, l’attività ha un suo slogan chiaro ed efficace: “Il gelato che insegue le stagioni”. Qui infatti i gelati vengono realizzati usan-do solo frutta di stagione. Ma non solo. Ogni prodotto contiene in sé cir-ca il 50% di succo di frutta - frutta fre-sca che arriva in cassette dalle micro-coltivazioni che Ruffo Wolf scova in giro per l’Italia e che viene spremuta all’interno del laboratorio.Ed è così che diventa possibile assa-porare il gelato ai mandarini siciliani di
Mondofrutti“Il gelato che insegue le stagioni”
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Ciculli, ai lamponi della Vigolana, ai mirtilli di Baselga, ai ribes del Monte Baldo, alla fragola Candonga della Basi-licata... Anche il luogo dove aprire il locale non è stato scelto a caso. Come spiega il signor Wolf, era necessario trovare un posto che fosse un ambiente favorevole a questo tipo di lavoro. E qui, a pochi metri da dove Dante rimase colpito dalla vista dei Lavini di Marco citando il panorama nell’Inferno della sua Divina Commedia - “quella ruina che nel fianco di qua da Trento l’Adige percosse” (Inferno XII, 4-9, ndr) – l’aria del monte Zugna si incontra con l’òra del Garda e l’acqua minerale è quella di Recoaro terme. Connubio perfetto. Qui anche i dettagli fanno la differenza: sullo scontrino che viene dato al cliente è raccontato qualche piccolo consiglio o curiosità su un de-terminato prodotto impiegato. E visto che oggi il consumatore è sempre più consapevole e pretende di sapere cosa sta mangiando, ecco che nella gelateria tutto è all’insegna della trasparenza. Dietro enormi vetrate c’è il laboratorio a vista, dove viene lavorata la frutta e si ottiene il prodotto finale. Tutto è in vetrina.La filosofia alla base di queste accortezze che sono poi strategie di marke-ting, è che in una società sempre così frettolosa e distratta, bisogna ritrovare il tempo della scoperta, del mangiar sano, dell’esperienza sensoriale che il cibo sa regalare.
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IL PICCOLO MONTACARICHI PIÙ CONOSCIUTO E VENDUTO AL MONDO È PRONTO PER UN NUOVO DECOLLO VERTICALE GRAZIE A DALDOSS DESIGN.
I l f u t u r o r i c o m i n c i a d a q u i
Una presenza attiva sui 5 continenti con circa 150.000 impianti installati e funzionanti, fanno di Daldossuna delle maggiori eccellenze del made in Italy. Ed è proprio questa consapevolezza che ci ha spinto ad investire ulteriormente sul futuro, con la creazione
daldoss.com
di Daldoss Design, un laboratorio di idee prontoa raccogliere e proteggere tutti i progetti innovativi sviluppati dal nostro team di ricerca e sviluppo. Perchè Daldoss si muove da sempre nel futuro.
Chehe si tratti di un edificio residenziale o com-merciale, piuttosto che di una struttura al-berghiera o di un ristorante, l’ascensore è ormai diventato il mezzo di trasporto che più
incide sulla quotidianità delle persone. Ed è per questo che un prodotto affidabile, sicuro e di qualità non può pre-scindere da un servizio di manutenzione altrettanto im-peccabile.
Gestor è in grado di offrire anche in campo ascensori-stico due partner di eccellenza, Daldoss Elevetronic S.p.A. e Neulift.
Daldoss, dal 1945, offre una gamma completa di ascensori e montacarichi, con prodotti di qualità, affidabili e adatti a risolvere qualsiasi necessità legata al traspor-to verticale di cose o persone. Gli ascensori e le piatta-forme elevatrici offrono soluzioni efficienti per il trasporto delle persone abbattendo le barriere architettoniche, con moderne soluzioni estetiche. I montacarichi, in particola-re Microlift, consentono invece il trasporto delle cose in qualsiasi contesto commerciale o industriale, a partire dai piccoli carichi, fino alla movimentazione delle merci più pesanti.
In Daldoss la tradizione si sposa perfettamente con l’innovazione. Dal 2014 l’azienda di Pergine ha iniziato la commercializzazione del nuovo piccolo montacarichi Mi-crolift evolution, in grado di offrire soluzioni tecnologica-mente avanzate con un’attenzione particolare al risparmio
energetico e alla domotica, per rispondere a quelle real-tà particolarmente esigenti e sensibili all’innovazione. Per edifici ristorativi come bar e pizzerie disposti su più piani, per qualsiasi aiuto nella movimentazione delle pietanze o delle materie prime, Microlift evolution è la soluzione ide-ale. Un prodotto semplice ed affidabile, installabile anche in spazi ridotti e che permette di risparmiare tempo e fa-tica, dando al Cliente un servizio migliore, più veloce ed efficiente, a tutto vantaggio dei propri clienti. Le pietanze arriveranno sempre calde in tavola, i collaboratori potran-no svolgere il proprio lavoro in modo più facile e sicuro e l’attività ne guadagnerà certamente.
Un impianto elevatore di qualità necessita sempre di un altrettanto valido servizio di manutenzione e controllo post-vendita. Anche in questo caso Gestor, seguendo l’e-sperienza di Daldoss come azienda produttrice, si è orien-tata sui servizi professionali di Neulift Service Triveneto, azienda Veneta con sede a Padova, facente parte del Gruppo Neulift, che si occupa della manutenzione, ripa-razione e installazione di ascensori con elevatissimi stan-dard di sicurezza e qualità. Neulift è partner preferenziale di Daldoss grazie anche alla capillare presenza in Trentino Alto Adige e Triveneto in generale e ad un servizio effi-ciente e puntuale 7 giorni su 7 - 24 ore su 24. Gestor si af-fida a due realtà di eccellenza, Daldoss Elevetronic S.p.A. e Neulift che rappresentano il binomio vincente in tema di trasporto verticale di cose e persone.
Gestor propone il binomio vincente anche in tema di ascensori, con prodotti affidabili e una manutenzione efficiente
Astor [ 21 ]
FAUsTO MOTTesPresidente Astor
t utto pronto per i nuovi corsi di formazione organizzati da Astor, la scuola avviata da Ge-stor qualche tempo fa e che
adesso riparte con altre attività e ini-ziative mirate ai bisogni formativi e di aggiornamento dei soci della coope-rativa e dei loro dipendenti. Nelle ulti-me settimane sono stati definiti gli accordi per una collaborazione con DOC Service, una società che opera nel settore della formazione e sono già iniziati i primi incontri.
I corsi saranno suddivisi in particolare in tre distinte tematiche che saranno proposte a tutti gli associati:• la formazione obbligatoria, con
tutti i corsi articolati per argomento (HACCP, pronto soccorso, antincen-
dio) che saranno organizzati sia in città che nelle valli per permettere ad un più alto numero di soci di sod-disfare questo obbligo;
• la formazione professionale, con l’attivazione di corsi legati a specifi-che aree di approfondimento come ad esempio il marketing, il commer-cio, il fisco, gli aspetti legali;
• la formazione specifica che preve-de la possibilità per tutte le aziende associate di promuovere dei corsi personalizzati per la propria azienda.
I corsi nascono con l’obiettivo di for-nire gli strumenti operativi necessari per rispondere in maniera concreta all’evoluzione del mercato e al modo di fare impresa. Undici quelli attivati:
Astor, si parteAl via i nuovi corsi di formazione per i soci
IL PICCOLO MONTACARICHI PIÙ CONOSCIUTO E VENDUTO AL MONDO È PRONTO PER UN NUOVO DECOLLO VERTICALE GRAZIE A DALDOSS DESIGN.
I l f u t u r o r i c o m i n c i a d a q u i
Una presenza attiva sui 5 continenti con circa 150.000 impianti installati e funzionanti, fanno di Daldossuna delle maggiori eccellenze del made in Italy. Ed è proprio questa consapevolezza che ci ha spinto ad investire ulteriormente sul futuro, con la creazione
daldoss.com
di Daldoss Design, un laboratorio di idee prontoa raccogliere e proteggere tutti i progetti innovativi sviluppati dal nostro team di ricerca e sviluppo. Perchè Daldoss si muove da sempre nel futuro.
Chehe si tratti di un edificio residenziale o com-merciale, piuttosto che di una struttura al-berghiera o di un ristorante, l’ascensore è ormai diventato il mezzo di trasporto che più
incide sulla quotidianità delle persone. Ed è per questo che un prodotto affidabile, sicuro e di qualità non può pre-scindere da un servizio di manutenzione altrettanto im-peccabile.
Gestor è in grado di offrire anche in campo ascensori-stico due partner di eccellenza, Daldoss Elevetronic S.p.A. e Neulift.
Daldoss, dal 1945, offre una gamma completa di ascensori e montacarichi, con prodotti di qualità, affidabili e adatti a risolvere qualsiasi necessità legata al traspor-to verticale di cose o persone. Gli ascensori e le piatta-forme elevatrici offrono soluzioni efficienti per il trasporto delle persone abbattendo le barriere architettoniche, con moderne soluzioni estetiche. I montacarichi, in particola-re Microlift, consentono invece il trasporto delle cose in qualsiasi contesto commerciale o industriale, a partire dai piccoli carichi, fino alla movimentazione delle merci più pesanti.
In Daldoss la tradizione si sposa perfettamente con l’innovazione. Dal 2014 l’azienda di Pergine ha iniziato la commercializzazione del nuovo piccolo montacarichi Mi-crolift evolution, in grado di offrire soluzioni tecnologica-mente avanzate con un’attenzione particolare al risparmio
energetico e alla domotica, per rispondere a quelle real-tà particolarmente esigenti e sensibili all’innovazione. Per edifici ristorativi come bar e pizzerie disposti su più piani, per qualsiasi aiuto nella movimentazione delle pietanze o delle materie prime, Microlift evolution è la soluzione ide-ale. Un prodotto semplice ed affidabile, installabile anche in spazi ridotti e che permette di risparmiare tempo e fa-tica, dando al Cliente un servizio migliore, più veloce ed efficiente, a tutto vantaggio dei propri clienti. Le pietanze arriveranno sempre calde in tavola, i collaboratori potran-no svolgere il proprio lavoro in modo più facile e sicuro e l’attività ne guadagnerà certamente.
Un impianto elevatore di qualità necessita sempre di un altrettanto valido servizio di manutenzione e controllo post-vendita. Anche in questo caso Gestor, seguendo l’e-sperienza di Daldoss come azienda produttrice, si è orien-tata sui servizi professionali di Neulift Service Triveneto, azienda Veneta con sede a Padova, facente parte del Gruppo Neulift, che si occupa della manutenzione, ripa-razione e installazione di ascensori con elevatissimi stan-dard di sicurezza e qualità. Neulift è partner preferenziale di Daldoss grazie anche alla capillare presenza in Trentino Alto Adige e Triveneto in generale e ad un servizio effi-ciente e puntuale 7 giorni su 7 - 24 ore su 24. Gestor si af-fida a due realtà di eccellenza, Daldoss Elevetronic S.p.A. e Neulift che rappresentano il binomio vincente in tema di trasporto verticale di cose e persone.
Gestor propone il binomio vincente anche in tema di ascensori, con prodotti affidabili e una manutenzione efficiente
[ 22 ] Astor
Amministrazione del personaleArea georaficaComunicazioneFinanza e contabilitàFiscoLegaleLogisticaMarketing e commercialeRicerca e innovazioneRisorse umaneStrategia e management
Astor mette a disposizione degli interessati anche una nuova piattaforma che garantisce la stessa professiona-lità d’aula con il vantaggio della formazione a distanza, in modo da abbattere i costi dovuti agli spostamenti e avere la possibilità di scegliere il momento ideale per seguire la formazione. Gli interessati possono, con una semplice
e-mail, richiedere allo staff di Astor le credenziali di acces-so alla piattaforma.
“Confido molto nella partecipazione degli associati – sot-tolinea il presidente di Astor Fausto Mottes - ma soprat-tuto dei loro dipendenti a queste proposte, in particolare nella formazione specifica dove possiamo attivare corsi calati sulle singole esigenze.In una situazione economica come quella che stiamo vi-vendo – prosegue Mottes - cercare di essere profes-sionalmente preparati alle aspettative attuali di tutti e non solamente dei nostri utenti, e riuscire ad erogare un ser-vizio di qualità nei prodotti e nella forma con la flessibilità di evolversi alle nuove situazioni, può essere una chiave di volta per restituire entusiasmo e profitto. Questo è un servizio che dobbiamo dare ai nostri soci consentendo l’accesso ai corsi in modo completamente gratuito o chie-dendo il minimo necessario per la copertura dei costi”.
Astor [ 23 ]
H.A.C.C.p. igiene e sicurezza degli alimenti Corso obbligatorio per le aziende al cui interno vi è un pro-cesso produttivo e di lavorazione, preparazione, vendita, somministrazione di alimenti, per garantire una formazio-ne costante al fine di prevenire eventuali problemi igienici e sanitari tutelando così la salute dei consumatori.
Corso base per titolari o responsabili aziendali e per personale di cucina (8 ore)DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
14/05/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
PREDAZZO
20/05/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
TRENTO
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
10/10/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
TRENTO
14/10/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
MONCLASSICO
16/10/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
FIERA DI PRIMIERO
28/10/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
RIVA DEL GARDA
29/10/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
PREDAZZO
6/11/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
LEVICO
12/11/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
ANDALO
26/11/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
PERA DI FASSA
03/12/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
TRENTO
Quota partecipazione: € 86,00 + IVA
Corso base per personale di sala, e bar (4 ore)
Il corso, creato appositamente a settori per migliorare l’efficacia della formazione nelle strutture alberghiere, è rivolto esclusivamente al personale di sala e bar (baristi, camerieri o altri che manipolano generi alimentari).
DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
14/05/2014 09.00 – 13.00 PREDAZZO
20/05/2014 09.00 – 13.00 TRENTO
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
10/10/2014 09.00 – 13.00 TRENTO
14/10/2014 09.00 – 13.00 MONCLASSICO
16/10/2014 09.00 – 13.00 FIERA DI PRIMIERO
28/10/2014 09.00 – 13.00 RIVA DEL GARDA
29/10/2014 09.00 – 13.00 PREDAZZO
6/11/2014 09.00 – 13.00 LEVICO
12/11/2014 09.00 – 13.00 ANDALO
26/11/2014 09.00 – 13.00 PERA DI FASSA
03/12/2014 09.00 – 13.00 TRENTO
Quota partecipazione: € 50,00+ IVA
Corso aggiornamento (4 ore)I corsi di aggiornamento non hanno un rinnovo fisso in termini di tempo (è importante dimostrare la formazione costante) ma si consiglia la frequenza con cadenza QUIN-QUENNALE.
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
03/10/2014 09.00-13.00 TRENTO
09/10/2014 09.00-13.00 RIVA DEL GARDA
14/10/2014 09.00-13.00 FIERA DI PRIMIERO
16/10/2014 09.00-13.00 PREDAZZO
23/10/2014 09.00-13.00 LEVICO
4/11/2014 09.00-13.00 MONCLASSICO
11/11/2014 09.00-13.00 ANDALO
25/11/2014 09.00-13.00 PERA DI FASSA
27/11/2014 09.00-13.00 TRENTO
Quota partecipazione: € 75,00+ IVA
[ 24 ] Astor
resp. servizio protezione e prevenzione: r.s.p.p.Corso obbligatorio per tutti i tipi di aziende, anche con un solo dipendente, per garantire la massima sicurezza del personale interno. Colui che frequenta il corso può essere un responsabile interno, ossia obbligatoriamente il datore di lavoro o un delegato con potere di spesa. Ricordiamo che nel caso in cui il corso base è stato effettuato prima del 01/01/1997 è necessario frequentarlo nuovamente poiché è stato modificato il Decreto di riferimento.
sicurezza sui luoghi di lavoro corso base per resp. serv. di prevenzione e protezione (16 ore)DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
20/05/201421/05/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.00
PREDAZZO
22/05/201423/05/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.00
TRENTO
04/06/201405/06/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.00
PERA DI FASSA
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
30/09/201401/10/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.00
TRENTO
23/10/201424/10/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.00
MONCLASSICO
16/10/201417/10/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.00
PREDAZZO
13/11/201414/11/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.00
TRENTO
19/11/201420/11/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.00
PERA DI FASSA
Quota partecipazione: € 125,00 + IVA
sicurezza sui luoghi di lavoro corso aggiornamento per resp. serv. di prevenzione e protezione (6 ore)Il corso di aggiornamento per R.S.P.P. ha valenza quin-quennale. L’ R.S.P.P. che ha svolto il corso base dall’anno 1997 fino all’anno 2006 è consigliabile che effettui il corso di aggiornamento il prima possibile.
DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
12/06/2014 09.00 – 13.0014.00 – 16.00 TRENTO
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
03/10/2014 09.00 – 13.0014.00 – 16.00 TRENTO
09/12/2014 09.00 – 13.0014.00 – 16.00 TRENTO
Quota partecipazione: € 70,00 + IVA
AntincendioCorso OBBLIGATORIO per tutti i tipi di aziende. La durata varia a seconda del grado di rischio presente nella struttu-ra ed è riconducibile a tre fasce dettate nell’allegato I del Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998.
Corso antincendio corso base per aziende con rischio di incendio basso (4 ore)DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
22/05/2014 09.00 – 13.00 PREDAZZO
28/05/2014 09.00 – 13.00 TRENTO
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
07/10/2014 09.00 – 13.00 TRENTO
13/10/2014 09.00 – 13.00 PERA DI FASSA
14/10/2014 09.00 – 13.00 RIVA DEL GARDA
16/10/2014 09.00 – 13.00 FIERA DI PRIMIERO
18/10/2014 09.00 – 13.00 MONCLASSICO
13/11/2014 09.00 – 13.00 ANDALO
14/11/2014 09.00 – 13.00 PREDAZZO
18/11/2014 09.00 – 13.00 LEVICO
21/11/2014 09.00 – 13.00 FOLGARIA
26/11/2014 09.00 – 13.00 TRENTO
Le fasce definite nel Decreto Ministeriale classificano, se-condo il livello di rischio le aziende in: rischio d’incendio basso – GRUPPO A – 4 ore; rischio d’incendio medio – GRUPPO B – 8 ore; rischio d’incendio elevato – GRUPPO C – 16 ore. Il corso può essere frequentato dal datore di lavoro qualora lo stesso non abbia più di 5 dipendenti o dai lavoratori incaricati.
Quota partecipazione: € 90,00 + IVA
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Astor [ 25 ]
Corso base per aziende con rischio di incendio medio (8 ore)Le fasce definite nel Decreto Ministeriale classificano, per esempio, a medio rischio le strutture alberghiere da 26 a 200 posti letto. La normativa prevede che nelle strutture da 101 a 200 posti letto oltre alla frequentazione del cor-so vi sia anche un test finale presso la Scuola Provinciale Antincendio.
DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
22/05/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
PREDAZZO
28/05/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
TRENTO
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
07/10/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
TRENTO
13/10/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
PERA DI FASSA
14/10/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
RIVA DEL GARDA
16/10/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
FIERA DI PRIMIERO
18/10/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
MONCLASSICO
13/11/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
ANDALO
14/11/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
PREDAZZO
18/11/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
LEVICO
21/11/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
FOLGARIA
26/11/201409.00 – 13.0014.00 – 18.00
TRENTO
Quota partecipazione: € 140,00 + IVA
primo soccorso (12 ore)DESTINATARI: Datore di lavoro o lavoratori addetti alla squadra aziendale di primo soccorso.OBIETTIVI: fornire ai lavoratori le conoscenze teorico/pratiche per gestire le emergenze, gli interventi di pron-to soccorso che permettano sia la corretta gestione di un’emergenza sanitaria in azienda, sia di evitare azioni di soccorso errate, in attesa dell’intervento di personale spe-cializzato.
DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
15/05/201416/05/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
ANDALO
27/05/201428/05/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
PERA DI FASSA
05/06/201406/06/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
TRENTO
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
24/09/201425/09/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
TRENTO
02/10/201403/10/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
FIERA DI PRIMIERO
08/10/201409/10/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
MONCLASSICO
14/10/201415/10/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
RIVA DEL GARDA
22/10/201423/10/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
LEVICO
27/10/201428/10/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
PERA DI FASSA
29/10/201430/10/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
FOLGARIA
18/11/201419/11/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
PREDAZZO
20/11/201421/11/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
ANDALO
04/12/201405/12/2014
09.00 – 13.0014.00 – 18.0009.00 – 13.00
TRENTO
Quota partecipazione: € 130,00 + IVA
Aggiornamento per addetti al pronto soccorso (4 ore)I corsi di aggiornamento per addetti al pronto soccorso sono obbligatori ogni 3 anni, altrimenti se questo limite di tempo viene superato bisogna ripetere il corso base.
DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
15/05/2014 14.00-18.00 ANDALO
27/05/2014 14.00-18.00 PERA DI FASSA
05/06/2014 14.00-18.00 TRENTO
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
25/09/2014 14.00-18.00 TRENTO
03/10/2014 14.00-18.00 FIERA DI PRIMIERO
09/10/2014 14.00-18.00 MONCLASSICO
15/10/2014 14.00-18.00 RIVA DEL GARDA
23/10/2014 14.00-18.00 LEVICO
28/10/2014 14.00-18.00 PERA DI FASSA
30/10/2014 14.00-18.00 FOLGARIA
19/11/2014 14.00-18.00 PREDAZZO
21/11/2014 14.00-18.00 ANDALO
04/12/2014 14.00-18.00 TRENTO
Quota partecipazione: € 70,00 + IVA
[ 26 ] Astor
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: r.L.s.“Gli Artt. 47 e 50 del D.Lgs n°81/2008 stabiliscono che in tutte le aziende i lavoratori hanno il diritto di eleggere un proprio “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza” il quale acquisisce principalmente 4 diritti: - diritto all’ infor-mazione;- diritto alla formazione;- diritto alla partecipazio-ne;- diritto al controllo al fine di salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori all’interno dell’azienda o del pro-prio settore lavorativo.”Formazione iniziale obbligatoria di 32 ore. Aggiornamento ANNUALE: 4 ore per aziende che occupano dai 15 ai 50 lavoratori; 8 ore per aziende con più di 50 lavoratori. RI-CORDIAMO CHE TALE OBBLIGO, NELLE AZIENDE CON MENO DI 15 LAVORATORI, NON VIGE, MA E’ A DISCRE-ZIONE DEI LAVORATORI E DI QUANTO RIPORTATO NEL CCNL DI RIFERIMENTO.
Corso base rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (32 ore)
DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
26/09/201409.00–13.0014.00–18.00
TRENTO
02/10/201409.00–13.00 14.00–18.00
TRENTO
09/10/201409.00–13.00 14.00–18.00
TRENTO
16/12/201409.00–13.00 14.00–18.00
TRENTO
Quota partecipazione: € 320,00 + IVA
Corso aggiornamento rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (4-8 ore)L’ obbligo di aggiornamento per RLS è periodico, quin-di deve essere effettuato da ciascun RLS una volta l’anno dalla data di ultima formazione. Naturalmente l�obbligo di aggiornamento RLS deve essere seguito solo dai RLS che già hanno effettuato il corso base di 32 ore e sono in pos-sesso del regolare attestato di formazione.
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
16/10/201409.00–13.0014.00–18.00
TRENTO
AGG.TO RLS 4H: Quota partecipazione: € 90,00 + IVAAGG.TO RLS 8H: Quota partecipazione: € 140,00 + IVA
Lavoratori/lavoratriciIl percorso formativo OBBLIGATORIO per tutti i lavoratori, ad esclusione degli stagionali del settore agricolo, si sud-divide in due parti: • FORMAZIONE BASE: concetti generali in tema di pre-
venzione e sicurezza sul lavoro: 4 ore – CREDITO PER-MANENTE;
• FORMAZIONE SPECIFICA: in funzione dei rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti mi-sure e procedure di prevenzione e protezione caratteri-stici del settore o comparto di appartenenza dell’azien-da (rif. codici ATECO) – DA RIPETERE OGNI QUALVOLTA IL LAVORATORE E’ DESTINATO AD ALTRA MANSIONE
BASSO: Formazione base 4 ore + specifica 4 oreCommercio - Bar, ristoranti, alberghi – Servizi – TerziarioAggiornamento quinquennale
Corso di formazione ai dipendenticorso generico (4 ore) + corso specifico (4 ore)
DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
15/05/2014 09.00–13.00 14.00–18.00 TRENTO
19/05/201420/05/2014
14.00–18.00 PREDAZZO
28/05/201429/05/2014
14.00–18.00 PERA DI FASSA
20/06/2014 09.00–13.00 14.00–18.00 TRENTO
17/07/2014 09.00–13.00 14.00–18.00 TRENTO
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
23/09/2014 09.00–13.00 14.00–18.00 TRENTO
15/10/2014 09.00–13.00 14.00–18.00 TRENTO
22/10/201423/10/2014
14.00–18.00 RIVA DEL GARDA
23/10/201424/10/2014
14.00–18.00 FOLGARIA
29/10/201430/10/2014
14.00–18.00 FIERA DI PRIMIERO
12/11/201413/11/2014
14.00–18.00 MONCLASSICO
12/11/201413/11/2014
14.00–18.00 LEVICO
14/11/2014 09.00–13.00 14.00–18.00 TRENTO
26/11/201427/11/2014
14.00–18.00 ANDALO
26/11/201427/11/2014
14.00–18.00 PREDAZZO
09/12/201410/12/2014
14.00–18.00 PERA DI FASSA
11/12/2014 09.00–13.00 14.00–18.00 TRENTO
Quota partecipazione: € 35,00 + IVA
Corso di formazione ai dipendenti aggiormento (6 ore)DATA AUTUNNO ORARIO SEDE
25/11/201409.00–13.0014.00–16.00
TRENTO
Astor [ 27 ]
*NeoassuntiIl percorso formativo per neoassunti si suddivide in due livelli:• Lavoratori che hanno già svolto la formazione base e
specifica, ma riassegnati ad altra mansione o provenienti da settore produttivo diverso:
• formazione specifica secondo la nuova mansione (4,8 o 12 ore);
• Lavoratori che non hanno mai ricevuto la formazione di cui sopra:
• formazione base • formazione specifica secondo il settore produttivo
dell’azienda e la mansione svolta (8, 12 o 16 ore);Sono esclusi dalla formazione i lavoratori con contratto di apprendistato.TALE PERCORSO DEVE ESSERE COMPLETATO ENTRO 60 GG DALL’ASSUNZIONE.
Dirigenti“Il Dirigente di ogni azienda è la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del Datore di lavoro organizzando l’atti-vità lavorativa e vigilando su di essa.” La formazione dei dirigenti deve tener conto di quanto previsto dall’art. 37, comma 7, dagli obblighi previsti all’art. 18 ed è compren-siva della formazione per lavoratori (generale + specifica)Aggiornamento quinquennale.
Corso per Dirigenti (16 ore)Il corso è strutturato in quattro moduli:1. Giuridico- normativo 2. Gestione ed organizzazione della sicurezza 3. Individuazione e valutazione dei rischi 4. Comunicazione, formazione e consultazione dei lavo-ratori.
DATA AUTUNNO ORARIO SEDE
18/11/201409.00–13.0014.00–18.00
TRENTO
25/11/201409.00–13.0014.00–18.00
TRENTO
Quota partecipazione: € 200,00+ IVA
Corso di aggiornamento per dirigenti (6 ore)Il corso di aggiornamento per i dirigenti ha valenza quin-quennale e deve essere svolto in relazione ai propri com-piti in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.
DATA AUTUNNO ORARIO SEDE
18/11/201409.00-13.0014.00-18.00
TRENTO
25/11/201409.00-13.0014.00-18.00
TRENTO
Quota partecipazione: € 90,00+ IVA
preposti“Il Preposto secondo quanto riportato nell’ art. 2 co. 1 lett. e) è persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell�incarico conferitogli, sovrintende alla attività la-vorativa e garantisce l�attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavora-tori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa�La formazione del preposto deve comprendere quella dei lavoratori (generale e specifica), e deve essere integrata da una formazione particolare, in relazione ai compiti da lui esercitati in materia di salute e sicurezza sul lavoro.La formazione particolare verte, oltre che su aspetti tec-nici, sugli aspetti legati alle tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri.Formazione iniziale obbligatoria: base + specifica lavora-tori secondo la mansione ricoperta + 8 ore di formazione particolare. Aggiornamento quinquennale.
Formazione per preposti generale + specifica + particolare (16 ore)
DATE PRIMAVERA ORARIO SEDE
22/05/201409.00–13.0014.00–18.00
TRENTO
23/05/201409.00–13.0014.00–18.00
TRENTO
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
05/11/201409.00–13.0014.00–18.00
TRENTO
06/11/201409.00–13.0014.00–18.00
TRENTO
Quota partecipazione: € 200,00+ IVA
Formazione per preposti (8 ore)DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE
23/05/201409.00-13.0014.00-18.00
TRENTO
DATA AUTUNNO ORARIO SEDE
06/11/201409.00-13.0014.00-18.00
TRENTO
Quota partecipazione: € 120,00+ IVA
Corso si aggiornameto per preposti (6 ore)DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE
23/05/201409.00-13.0014.00-16.00
TRENTO
DATA AUTUNNO ORARIO SEDE
06/11/201409.00-13.0014.00-16.00
TRENTO
Quota partecipazione: € 90,00+ IVA
[ 28 ] Astor
Novità: e-learningAstor mette a disposizione degli interessati una nuova piattaforma che garantisce la medesima professionali-tà d’aula con il vantaggio della formazione a distanza, in modo da abbattere i costi dovuti agli spostamenti e quel-li più pratici legati alla possibilità di scegliere il momento
ideale per seguire la formazione. Gli interessati possono, con una semplice email, richiedere al nostro staff le cre-denziali di accesso alla piattaforma.Di seguito l’elenco dei corsi attivabili, che troverete conti-nuamente aggiornato sul nostro sito.
Titolo corso Durataore di funzione
Corso di formazione generale alla normativa D.Lgs 81/2008 4
Corso base di Guida Sicura 2
Corso di Guida Difensiva 2
Corso di Guida economica 2
Corso di Sicurezza Informatica Individuale 2
Corso Stress da lavoro correlato 2
Collana sicurezza
Titolo corso Durataore di funzione
Corso sulla Privacy - Testo unico per la protezione dei dati 4
Corso sul D.Lgs. 231/01: introduzione alla responsabilità amministrativa dell’azienda 2
Corso sull’Antiriciclaggio 2
Collana Normative
Titolo corso Durataore di funzione
Corso sulla Leadership 2
Corso su Teambuilding e Teamworking 4
Corso su Cominicare con successo 2
Corso su gestire i collaboratori 2
Corso su gestire le emozioni 2
Corso su conduzione del negoziato 2
Corso sulla comunicazione scritta 2
Corso sulla gestione del tempo 2
Corso sulla gestione del colloquio di sezione 2
Corso su feedback capo-collaboratore 1
Collana Business
Quota partecipazione: € 500,00+ IVA
Moduli di formazione ed aggiornamento sicurezza (facoltativi)
IL sIsteMA DI gestIoNe DeLLA sALute e sICurezzA seCoNDo Lo stANDArD Bs oHsAs 18001 (8 ore)DESTINATARI: RSPP e ASPP, responsabili sicurezza e sistemi di gestioneOBIETTIVI: analizzare gli aggiornamenti e/o approfondimenti rispetto al sistema di gestione della salute e sicurezza secondo lo standard BS OHSAS 18001
DATA PRIMAVERA ORARIO SEDE
15/05/2014 09.00-13.00/14.00-18.00 TRENTO
Quota partecipazione: € 160,00+ IVA
Astor [ 29 ]
Corso per CoMpoNeNtI DegLI orgANIsMI DI VIgILANzA (oDV) eX D.Lgs. 231/01 (16 ore)DESTINATARI: Componenti degli organismi di Vigilanza ex D.Lgs 231/01; Internal Auditor che operano a supporto dell’odV; altre funzioni aziendali coinvolte nella gestione dei modelli organizzativi, RSPP e ASPP; professionisti interes-sati a vario titolo alla tematicaOBIETTIVI: L’obiettivo del corso per componenti di un organismo di Vigilanza è approfondire tali temi, illustrando an-che casi pratici e con esempi di regolamenti applicati dagli organismi di vigilanza.
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
8/10/201409/10/2014
09.00-13.00/14.00-18.00 TRENTO
Quota partecipazione: € 220,00+ IVA
gestIoNe DeLLA sICurezzA ALIMeNtAre: I NuoVI stANDArD BrC-IFs (16 ore)
DESTINATARI: Tutti i profili interessati alla sicurezza alimentare in aziendaOBIETTIVI: Nel comparto dell’industria agroalimentare, la scelta della Qualità, per certi versi, rappresenta un diktat imprescindibile. Con questo corso si intende fornire ai partecipanti nozioni di base inerenti le esigenze del settore, le competenze per poter attuare un’adeguata politica di qualità da applicare al settore agroalimentare, le conoscenze per la gestione di tutte le fasi per l’implementazione e la valutazione di un sistema di qualità operante nel settore agroali-mentare.
DATE AUTUNNO ORARIO SEDE
5/11/201412/11/2014
09.00-13.00/14.00-18.00 TRENTO
Quota partecipazione: € 220,00+ IVA
SCHEDA DI ISCRIZIONE - Da inviare via fax (0461-429378) o mail a [email protected]
DATA PRESCELTA
DATA AlTERNATIVA
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Corso BASE H.A.C.C.P.
Titolari/Resp.Az/Pers.di Cucina (8 ore) € 86,00+IVA
Pers. Sala/ bar (4 ore) € 50,00+IVA
Aggiornamento corso H.A.C.C.P. (per tutte le mansioni) € 75,00+IVA
Resp. Serv. Prevenzione e Protezione 16 ore € 125,00+IVA
Aggiornamento Resp. Serv. Prev. e Protezione 6 ore € 70,00+IVA
Addetti al servizio antincendio– rischio basso 4 ore € 90,00+IVA
Addetti al servizio antincendio– rischio medio 8 ore € 140,00+IVA
Pronto Soccorso – Base 12 ore € 130,00+IVA
Aggiornamento pronto soccorso 4 ore € 70,00+IVA
R.L.S. base 32 ore € 320,00+ IVA
Aggiornamento R.L.S. 4 ore € 90,00 + IVA
Aggiornamento R.L.S. 8 ore € 140,00+ IVA
Lavoratori/Lavoratrici 4 ore generali + 4 ore specifiche € 35,00+IVA
Aggiornamento corso di formazione ai dipendenti 6 ore € 35,00+ IVA
Corso di formazione ai dirigenti 16 ore € 200,00+IVA
Aggiornamento corso di formazione ai dirigenti 6 ore € 90,00+ IVA
Corso di formazione ai preposti 16 ore (4 ore formazione generale + 4 ore specifica + 8 ore particolare)
€ 200,00+IVA
Corso di formazione ai preposti particolare 8 ore € 120,00+IVA
Aggiornamento corso di formazione ai preposti 6 ore € 90,00+ IVA
Moduli di formazione ed aggiornamento sicurezza (facoltativi) DATA PRESCELTADATA
ALTERNATIVAQUOTA DI
PARTECIPAZIONE
Tecniche di comunicazione 8 ore € 160,00 + IVA
Il sistema di gestione della salute e sicurezza secondo lo standard BS OHSAS 18001 – 8 ore
€ 160,00 + IVA
Corso per componenti degli organismi di vigilanza (ODV) EX. D. LGS 231/01 – 16 ORE
€ 220,00 + IVA
Gestione della sicurezza alimentare: i nuovi standard BRC-IFS – 16 ORE
€ 220,00 + IVA
[ 30 ] Astor
DATi PeRsONALi
COGNOMe NOMe
LUOGO e DATA Di NAsCiTA Titolare Dipendente Mansione:
Residente a via CODiCe FisCALe
CAP Tel. Fax
DATi AZieNDALi per la fatturazione
Ragione sociale
indirizzo CAP
Città P. ivA Cod.Fisc.
Tel. Fax. e-mail
Nel rispetto del D.Lgs. 196/2003, indicandoci i Suoi dati Lei avrà l’opportunità di essere aggiornato su altri interventi formativi realizzati. Se Lei non desiderasse ricevere ulteriori comunicazioni, barri la casella
Data _______________________________________________________________________ Firma _______________________________________________________________________
decalightpiù leggero, più digeribile
decerato
Deca Light è un prodotto realizzato in esclusiva dalla Dersut - marchio registrato.
Contenuto in cere del prodotto non superiore al 30% di quello originario.Umidità inferiore al 5%.
Deca Light Dersut, realizzato con le migliori miscele, è torrefatto
digeribile. Le cere, sostanze presenti sulla parte corticale del chicco, possono causare disturbi digestivi in soggetti particolarmente sensibili e nei forti consumatori.Grazie al processo di rimozione, che utilizza un solvente esclu-
(ha la particolarità di conferire un forte sentore di terra).
atta all’uso alimentare, che intervenendo come “coadiuvante tecnologico” non determina alcuna reazione chimica nel chicco, ma ha la sola funzione di sciogliere la ca�eina e di estrarla
Il risultato è un prodotto di qualità, più digeribile e più leggero, che mantiene inalterate le sue caratteristiche organolettiche e so-
Deca Light, più leggero, più digeribile.
Astor [ 31 ]
Corsi professionali 2014I corsi nascono con l’obiettivo di fornire gli strumenti operativi necessari per rispondere in maniera concreta all’evoluzio-ne del mercato e al modo di fare impresa.
Le nostre Aree temAtIche:Amministrazione del personale LogisticaArea geografica marketing e commercialecomunicazione ricerca e innovazioneFinanza e contabilità risorse umaneFisco strategia e managementLegale
Amministrazione del personaleDATA ORARIO
I contratti di lavoro subordinato e autonomo per le esigenze occasionali (4 ore)
20/05/2014 09,00 – 13,00
Trasferte, trasfertismo e trasferimento: aspetti giuridici (4 ore)
24/06/2014 09,00 – 13,00
La compilazione del cedolino paga, determinazione del reddito imponibile (6 ore)
24/10/2014 09,00 – 16,00
La gestione del personale italiano all’estero (I) (8 ore)
20/11/2014 09,00 – 18,00
Il regolamento aziendale e il procedimento disciplinare (4 ore)
27/11/2014 09,00 – 13,00
Area geograficaDATA ORARIO
I Rapporti commerciali con i Paesi islamici: suggerimenti e cautele da adottare (I) (8 ore)
05/06/2014 09,00 – 18,00
La scoperta dei nuovi mercati (I) (8 ore) 10/07/2014 09,00 – 18,00
ComunicazioneDATA ORARIO
La comunicazione efficace: la potenza della comunicazione verbale e non verbale (8 ore)
09/05/2014 09,00 – 18,00
Comunicare con successo (2 ore) E-learning
Corso sulla comunicazione scritta (2 ore) E-learning
Corso sulla conduzione del negoziato (2 ore)
E-learning
[ 32 ] Astor
Finanza e contabilitàDATA ORARIO
Riduzione dei costi (8 ore) 30/05/2014 09,00 – 18,00
Da contabile a controller: verso un ruolo di controllore della gestione aziendale (16 ore)
12/06/201419/06/2014 09,00 – 18,00
Il piano economico finanziario pluriennale (6 ore)
20/11/2014 09,00 – 18,00
La pianificazione e il controllo della gestione aziendale (6 ore)
27/11/2014 09,00 – 13,00
FiscoDATA ORARIO
Iva base (12 ore)11/09/201416/09/201418/09/2014
09,00 – 13,00
Disciplina Iva delle prestazioni di servizi con soggetti esteri (I) (4 ore) 25/09/2014 09,00 – 13,00
Disciplina Iva delle cessioni e degli acquisti di beni con soggetti comunitari ed extracomunitari (I) (8 ore)
09/10/2014 09,00 – 18,00
La fiscalità dell’azienda operatrice con l’estero (I) (4 ore) 23/10/2014 14,00 – 18,00
Spese di rappresentanza (4 ore) 25/11/2014 09,00 – 13,00
Esterovestizione, stabile organizzazione e trasfer-pricing (I) (8 ore)
4/12/2014 09,00 – 18,00
LegaleDATA ORARIO
La responsabilità d’impresa: soluzioni tecniche assicurative e riduzione dei costi ottimizzando la concorrenza tra assicuratori 4 moduli: polizze RCT/RCO, RC amministratori, RC prodotti, RC inquinamento (12 ore)
07/05/201414/05/201411/06/201418/06/2014
15,00 – 18,00
Agenti e distributori all’estero: la disciplina contrattuale e la gestione pratica (I) (8 ore)
08/05/2014 09,00 – 18,00
Metodi pratici di tutela di brevetti e marchi sui mercati internazionali (I) (8 ore)
19/06/2014 14,00 – 18,00
L’origine preferenziale ed il Made In – istruzioni operative (I) (6 ore)
06/11/2014 09,00 – 16,00
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03/09/201424/10/2014
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15/05/201416/05/2014
14,00 – 18,0009,00 – 18,00
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22/05/2014 09,00 – 18,00
Le regole fondamentali per essere presenti e farsi trovare sul web al tempo dei social media (8 ore)
10/06/2014 09,00 – 18,00
Negoziare per difendere i margini. Gestire il prezzo nella trattativa col buyer (8 ore)
16/10/2014 09,00 - 18,00
Analisi del settore e dei concorrenti (8 ore)
13/11/2014 09,00 – 18,00
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Leadership ed innovazione (8 ore) 13/05/2014 09,00 – 18,00
La resilienza: allenarsi a superare gli eventi critici destabilizzanti (16 ore)
21/05/201422/05/2014
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Usciamo dall’acquario: come migliorare le proprie capacità e raggiungere la “peak performance” nel contesto lavorativo (4 ore)
22/05/2014 09,00 – 13,00
Laboratorio di sviluppo manageriale (16 ore)
04/06/201413/06/2014
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09/09/2014 09,00 – 18,00
Team working (8 ore) 19/09/2014 09,00 – 18,00
Pianificazione delle attività, gestione del tempo e dello stress manageriale (8 ore)
30/09/2014 09,00 – 18,00
Strategie per una scrittura efficace: mail e sito web (4 ore)
02/10/2014 09,00 – 13,00
Change management: il cambiamento come opportunità di crescita (8 ore)
24/10/2014 09,00 – 18,00
Negoziare con successo (8 ore) 29/10/2014 09,00 – 18,00
La gestione dei conflitti e la negoziazione (8 ore)
11/11/2014 09,00 – 18,00
Team building: costruire una squadra vincente per ottenere successi (8 ore)
21/11/2014 09,00 – 18,00
SHE: la leadership al femminile (8 ore)
26/11/2014 09,00 – 18,00
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Alcuni titolari e/o gestori di esercizi pubblici nel settore della ristorazione, sono soliti acquistare apparecchiature professionali di grandi impianti cucina e lavanderia badando in primo luogo al costo di acquisto senza valutare at-tentamente altri fattori ugualmente im-portanti, che concorrono a determinare il costo di possesso.Ciò significa che il vero costo di un ap-parecchio è spesso rappresentato solo in minima parte dal valore della mac-china, mentre il resto è composto dal costo per l’energia necessaria al suo funzionamento, il gas, l’acqua, la sani-ficazione giornaliera e la manutenzio-ne periodica per tutto il suo lungo ciclo di vita.Se ne deduce che, più l’apparecchio è tecnicamente valido, ben progettato e meno energivoro, ovvero più efficien-te, meglio contribuirà a dare i massimi benefici ed i minimi costi gestionali.Servono pertanto, per chi ha a cuore di centrare l’obiettivo del reale risparmio, le conoscenze tecniche ed i parametri che consentano di effettuare acquisti consapevoli di beni durevoli.
Quindi, se parliamo di nuove realizza-zioni o ristrutturazione di IMPIANTI CU-CINA (celle ed armadi frigoriferi, tavola-me, lavelli e carrelli, elementi di cottura, sistemi di lavaggio stoviglie, macchine ausiliarie, impianti di trattamento aria estrazione ed immissione) o IMPIANTI DI LAVANDERIA (lavatrici, essiccatoi, mangani e macchine da stiro, apparec-chi ausiliari), il suggerimento è di atti-vare, in collaborazione con dei fornitori
partner o dei professionisti esterni, i se-guenti accertamenti:
• Consulenza sulla correttezza di proget-to ed individuazione di possibili miglio-ramenti; lo studio attento dei flussi ge-nera ordine nello svolgimento del lavoro e maggior benessere del personale.
• Elencazione delle macchine in funzio-ne e la verifica sulla rispondenza alle vigenti normative igieniche HACCP e di rispetto dell’ ambiente.
• Consulenza sulla ergonomia delle apparecchiature ed il rispetto delle leggi sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro.
• Verifica della produttività di ogni sin-gola macchina che si intenda acqui-stare e/o l’eventuale obsolescenza di una esistente.
• Controllo dei consumi generali di ac-qua, detergente, energia elettrica, gas, vapore e aria dei propri impianti.
• Quantificazione economica dei rispar-mi possibili intervenendo su macchine esistenti modificabili o la proposta di nuove; è importantissimo notare che vecchie macchine, ancorché funzio-nanti, sono di gran lunga meno effi-cienti di quelle moderne.
• Attenta valutazione del proprio par-co frigoriferi, con l’ apprendimento di nuovi concetti di refrigerazione (frigo-riferi ad alta efficienza, ad alti spessori di isolamento, con unità intercambia-bili, centrali frigorifere con recupero del calore).
• Conoscenza dei nuovi evoluti sistemi di gestione dell’energia elettrica (otti-mizzazione tramite quadri di controllo dedicati).
• Confronto tra i costi gestionali utiliz-zando il gas (gpl o metano), l’energia elettrica ed il vapore.
Conoscenza di tutti i nuovi sistemi di trattamento aria (cappe aspiranti ad estrazione ed immissione a flusso com-pensato, regolazione velocità con mo-tori ad inverter, sistemi di autolavaggio, depurazione elettrostatica dell’ aria, uso delle lampade UV). Utilizzo della pompe di calore per l’ab-battimento di condense negli apparec-chi di cucina e lavanderia, con notevoli risparmi di energia. Trattazione del problema acqua al servizio di lavastoviglie, forni, lavatrici ecc (decalcificazione, decarbonatazio-ne, osmotizzazione) per garantire ottimi risultati e minori guasti o calo di presta-zioni. Conoscenza di tutte le macchine inno-vative (affettatrici con lame smontabili, forni collegati ad Internet per aggiorna-menti ricette automatici, pompe auto-svuotanti, rubinetti cucina con asciuga-mani ad aria incorporati).Studio di varie ipotesi di manutenzione periodica preventiva,con pianificazione di interventi tecnici. Ricordiamo che garantire EFFICIENZA nel funzionamento genera CONTINUA PRODUTTIVITÀ, mentre curare il fatto-re SICUREZZA rende più sereno l’ am-biente di lavoro.Una scelta di qualità è sempre il miglior investimento!
A cura di stefano toninititolare di tonini Grandi Impianti
pArLIAMo DI “gestIoNe VIrtuosA”IN CuCINA e LAVANDerIA
[ 36 ] gestornews FoCus
a Trento è esplosa la moda del giapponese: nel giro di pochi mesi hanno aperto quattro ri-storanti, che vanno ad aggiun-
gersi a quelli che da anni propongono già menù cinesi e che da poco pro-pongono anche sushi e piatti giappo-nesi. In città ormai quasi non si contano più, e ognuno cerca di differenziarsi dall’altro con idee e strategie diverse: c’è quello dove si mangia seduti al cosiddetto “nastro”, quello dove puoi prenotare via internet, quello dove puoi sederti per terra per entrare nel mood orientale. Ma con così tanti locali, la concorren-
za com’è? E perché aprirne ancora? “Quando abbiamo deciso di avviare l’attività qui a Trento non ci sembrava ci fossero tanti ristoranti giapponesi, ma contemporaneamente anche altri hanno avuto la stessa idea!” ci spiega Jason, un giovane nipponico residen-te da alcuni anni a Trento, titolare del Koii Japanese Restaurant in piazza Mosna. Il locale ha aperto a gennaio, ma gli affari già ci sono. Propone cuci-na giapponese e cinese al nastro no stop. “Sta andando abbastanza bene - dice Jason - la gente deve conoscerci ancora un po’ ma non ci lamentiamo”.
ristoranti giapponesi, scoppia la moda a trentoBoom di locali nell’ultimo anno
gestornews [ 37 ]FoCus
Cosa proponete per differenziarvi dagli altri?
“Il nostro locale non punta solo sul cibo ma anche sul divertimento dei nostri clienti. Mentre mangiano pas-sano tutti i piatti sul nastro e possono scegliere quello che vogliono”.
C’è qualche piatto che piace più degli altri?
“Non ce n’è uno in particolare. È mol-to apprezzata la cucina tradizionale giapponese in generale, i piatti crudi forse di più”. E per venire incontro ai gusti della clientela, i piatti vengono un po’ rivisitati. “Prepariamo un menù originale, in più adattiamo i piatti caldi per le persone che hanno meno vo-glia di mangiare il crudo”.
Ma in un territorio come il Trentino dove la cucina tradizionale non solo è radicata profondamente nella cul-tura, ma è anche tanto distante da quella esotica, questi locali hanno successo?Ne parliamo con Francesco Perinon, che insieme ai fratelli Alberto e An-drea, gestisce lo Zushi Japanese Re-staurant, all’incrocio fra via Brennero e via Malvasia, aperto a dicembre. “Il nostro marchio fa parte di una ca-tena in forte espansione e per questo abbiamo deciso di sbarcare anche a Trento, forse perché ormai il tempo era maturo per aprire anche qui. La scelta è ricaduta su Trento perché a livello di franchising crediamo molto in questa città e per ora la risposta è molto buona. Questo vuol dire che le aspettative da noi riposte non sono state disattese”.
Ma come si spiega questo boom? “Probabilmente si sta seguendo an-che qui una moda esplosa a livello nazionale ed europeo. Adesso si è
molto più attenti alle cucine interna-zionali e quindi quella giapponese secondo me ha raggiunto un buon li-vello di diffusione. A Milano è da venti anni che si mangia giapponese, fat-to in diverse maniere nel senso che può esserci il giapponese gestione cinese, che adesso è la riconversione che hanno fatto un po’ tutti i cinesi in cucina, fino ad arrivare ad un livello come il nostro che è un format molto metropolitano, dalla gestione intera-mente italiana sia della titolarità del marchio che dei punti vendita”.
I cuochi sono italiani o giapponesi?
“I cuochi sono giapponesi, per ogni ri-storante ne abbiamo cinque. Per il re-perimento delle materie prime e per tutto quello che concerne il frontal con i clienti abbiamo invece perso-nale italiano, che è anche una forma di garanzia non solo per la facilità di relazione ma anche per la qualità del nostro servizio e del nostro prodotto”.
La vostra cucina giapponese è originale oppure l’avete rivisitata per avvicinarla di più ai gusti della clientela italiana?
“Diciamo che abbiamo un nucleo base che è originale che riguarda la parte di cucina giapponese che com-prende il sushi, o altri piatti crudi o cotti che siano, perché va detto che nell’immaginario la gente confonde il fatto di mangiare giapponese con il
fatto di mangiare unicamente crudità, ma questa è un’idea sbagliata, così anche noi proponiamo tutta una par-te di piatti caldi tipici. La cucina giap-ponese non comprende solo il sushi, così come quella italiana non è solo pizza o pasta. Per quanto riguarda invece l’avvicinamento ai gusti occi-dentali, sicuramente una parte cospi-cua della nostra cucina ricomprende piatti rielaborati”.
Qual è il piatto che piace di più?
“I menù più richiesti partono dalla parte classica del sushi, quindi su-shi, maki e sashimi, fino poi a tutta la parte cotta alla piastra, quindi riso saltato, spaghetti di grano saraceno, tonno scottato, salmone alla piastra, la tempura cioè il fritto...”.
Perché piace la cucina giapponese?
“Principalmente perché è un cibo qualitativamente buono sia per le materie prime che per le calorie in esso contenute. Togliendo le salse e i vari condimenti, alla fine nella so-stanza si tratta di riso, pesce, e quindi è sicuramente una cucina ipocalo-rica, che incontra il gusto femminile ma anche quello maschile ormai. Ė un cibo che avvicina molto anche le famiglie con i bambini, perché vedo che le generazioni che arrivano ades-so hanno una conoscenza maggiore rispetto a quelle di alcuni anni fa”.
[ 38 ] gestornews FoCus
n on più soltanto involtini pri-mavera, pollo al bambù o ge-lato fritto. Gli italiani che scel-gono di mangiare in un
ristorante asiatico oggi chiedono su-shi, tempura, zuppa di miso, wasabi sul tonno crudo, sakè... Questo per-ché ormai conoscono molto di più ri-spetto a qualche anno fa la cucina orientale, e spesso la ricercano. Oggi il sushi è considerato un’ alternativa alla pizza e i ristoranti gestiti da titola-re straniero sono aumentati del 72% in dieci anni. Le cifre dell’ ultima indagi-ne Fipe/Eurisko danno un’immagine
chiara della portata del fenomeno: su 1,6 milioni di lavoratori stranieri in Ita-lia, almeno il 10% è occupato nel set-tore del pubblico esercizio. E molti di loro sono ristoratori. Piatti sfiziosi a prezzi contenuti, questa potrebbe es-sere un’interpretazione del successo dei ristoranti etnici, giapponesi, cinesi, indiani, brasiliani, messicani che stan-no aprendo numerosi, anche in Tren-tino. “Il mondo gira e la globalizzazione porta anche una sorta di “invasione” di cucine etniche. In questo momento a Trento si è verificata l’apertura quasi
Come difendersi dall’“invasione” dei ristoranti esotici?Ne parliamo con Danilo Moresco, presidente dell’Associazione ristoratori del trentino
DANiLO MOResCOPresidente dell’Associazione Ristoratori del Trentino
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tolia
gestornews [ 39 ]FoCus
contemporanea di altri tre locali giapponesi e cinesi, ol-tre a quelli che c’erano già. Considerando che siamo una città con poco più di cento mila abitanti, sinceramente mi sembra una densità piuttosto elevata”, osserva Danilo Moresco, presidente dell’Associazione Ristoratori del Trentino. “Alcuni di questi locali hanno una dimensione abbastanza importante, anche quattrocento posti, per cui questa voce si fa sentire anche da noi ristoratori. Qualche anno fa con gli altri locali che avevano numeri più limita-ti la pressione c’era ma era sopportabile, adesso invece comincia ad essere forte. È normale quindi che la ristora-zione locale fatta da imprenditori trentini e italiani si deb-ba dar da fare e non sottovalutare questa presenza che è importante, non solo nei numeri. Aprendo poi in centro a Trento è chiaro che viene stimolata la curiosità dei clienti”.
Ma secondo lei è possibile la convivenza con questi locali, o c’è solo la concorrenza?
“La convivenza per conto mio è superata e stiamo entran-do in un momento di seria concorrenza. Parlo di concor-renza anche perché loro propongono dei menù e dei piatti ad un costo molto diverso, spesso con due prezzi, uno per il pranzo e uno per la sera, che variano dagli 11,90 € a mezzogiorno, bevande e caffè compresi, fino ai 17,90 € a cena, dove uno si può servire quanto vuole, con verdu-re, primi, secondi, frutta, dolce e gelato, quindi il prezzo è davvero concorrenziale ed è difficile pensare di poter convivere tranquillamente”.
Quale deve essere allora la reazione, la risposta dei ristoratori trentini?
“Io credo che vada assolutamente diversificata la nostra of-ferta, non possiamo più cadere nella tentazione di inserire quei piatti che stanno proponendo loro copiando qualche insalata. Dovremmo proporre dei menù completamente diversi per creare una scelta più ampia e difendere i no-stri prezzi perché dal mio punto di vista è difficile pensare di avere certe proposte commerciali ed essere a norma dal punto di vista dell’ HACCP (letteralmente Analisi del Pericolo e Controllo dei Punti Critici, è un sistema che pre-viene i pericoli di contaminazione alimentare, ndr) come lo siamo noi e in più avvalendosi anche di tutto il personale in regola. Noi acquistiamo sicuramente una materia pri-ma importante e di qualità e auspico che continueremo a mantenere certi livelli. Non possiamo sicuramente cor-rere dietro a certi ‘prezzacci’ ma dobbiamo mantenere la qualità del servizio, la preparazione e la professionalità del personale e la qualità del nostro cibo”.
Anche perché questo andrebbe a scapito non solo vostro ma anche del cliente.
“Certo, anche se il cliente avrà difficoltà a riconoscere cer-te cose, nel senso che un menù a 11,90 € fa gola a prima vista. Ma per conto mio questo è un autogol perché non sappiamo quanto di queste aziende ricada sul territorio. Bisognerebbe innanzitutto sapere se sono aziende che hanno sede legale in Italia e se quindi le tasse le pagano qui o altrove. E poi anche per quanto riguarda la manodo-pera, di italiani ce ne sono pochi e quindi i posti di lavoro sono limitati. Tutte queste cose non fanno altro che creare degli svantaggi per noi e per il territorio. Nell’immediato i clienti guardano solo al prezzo, però sia poi sia nel consu-mo delle materie prime che in quello dei vini, molti nostri ristoratori e fornitori sono penalizzati”.
[ 40 ] gestornews IL persoNAggIo
La locanda san Martino, un angolo di genuinità nella Val di soleFabrizio Franceschi: “ho salvato la ristorazione dalla globalizzazione”
lasimpatia, l’entusiasmo e una carica travolgente sono le prime caratteristiche che è impossibile non notare par-
lando con Fabrizio Franceschi, titola-re de “La Locanda San Martino”, si-tuata in un angolo della Val di Sole, a Cavizzana. Attività che conduce con la moglie Lina, e due dei cinque figli Vittoria e Saverio (gli altri sono anco-ra piccoli). Fin da ragazzo aveva le idee chiare su quello che avrebbe fatto da gran-de. Dopo aver frequentato la scuola alberghiera di Varone e aver fatto le
prime esperienze lavorative, quel-le estive al Club Hotel Lago di Ten-no di proprietà degli zii e le invernali a Madonna di Campiglio, ha iniziato a girare il mondo per imparare tutti i trucchi del mestiere, prima in Cana-da, poi in Germania, per poi restare quindici anni a Campiglio. Nel 2000 ha deciso di aprire la Locanda San Martino, “cercando un’idea di risto-razione nuova - come lui stesso ci racconta – togliendo il menù à la car-te e mettendone uno di degustazio-ne con gli antipasti che il cliente già trova quando si siede a tavola per
gestornews [ 41 ]IL persoNAggIo
eliminare l’attesa snervante prima di mangiare, infine non obbligando la gente ad avere la pietanza nel piatto ma facendo un buffet caldo in mezzo alla tavola con tre primi e tre secondi”. “Ognuno si serve – prosegue France-schi - insieme al resto della tavolata o della famiglia, e se una cosa non pia-ce non ce l’ha nel piatto. Questa è una politica psicologica per accontentare tutti che si sta dimostrando vincente. Bisogna anche tenere presente che adesso il servizio è diverso rispetto a trent’anni fa, non può più essere lento perché la gente ha sempre fretta. Per arrivare a far assaggiare tutto biso-gna essere veloci, altrimenti il clien-te si accontenta di un solo piatto e non si riesce a portare altro. Ė come quando arrivi a casa e trovi la tavola imbandita, è un piacere assoluto”. Ma l’attività non si ferma qui, perché alla Locanda c’è anche una piccola fat-toria, per offrire alimenti naturali e di qualità, prodotti artigianalmente. “Du-rante la stagione estiva facciamo una produzione di un formaggio misto di latte di mucca e di capra. In Valtelli-na questo formaggio si chiama ‘bitto’ ed è molto pregiato perché è un for-maggio rinfrescante, lo mangi anche nell’insalata. Il mio lo chiamo ‘Caciotta della Val di Sole’. Una volta si faceva tradizionalmente anche in Trentino, poi è stato abbandondato negli anni
Quaranta quando è arrivato il Grana. Il mio formaggio è molto digeribile, è leggero”.
Produce solo formaggi? “Produco quel tipo di formaggio e delle ricotte e solo nel periodo estivo. Inoltre produco l’acquavite, ho un im-pianto per il fragolino che è un ibrido che non si può vinificare ma distillare quindi non ha bisogno di anticrittoga-mici, pesticidi né veleni, e poi sempre con il fragolino faccio un succo di frutta in autunno e la marmellata. Con i maiali invece produco salumi”.
Che cucina propone? “Cerco di fare un menù degustazio-ne non troppo trentino. Anche se non si sa bene ormai qual è il confine tra trentino e tirolese. Tutti si nascondo-no dietro un canederlo che per carità se è buono va benissimo, ma non è solo quello! Quindi cerco di fare una cucina che sia legata soprattutto ai prodotti del territorio”.
Un piatto tipico della sua cucina qual è?
“Per questa primavera preparo delle lucaniche fresche fatte con la carne delle bufale del Consorzio Tre Co-muni di Treviso che ho macellato, ho anche della mozzarella di bufala eccezionale. Propongo poi il capretto
con asparagi al forno. Per i primi pre-paro sempre dei ravioli freschi, oppu-re gnocchi o ancora crespelle, risotto al teroldego. Cerco di variare sempre e di dare un’offerta diversa rispetto al sistema tradizionale di ristorazione. Nella mia attività ho poi voluto salvare la ristorazione dal suo appiattimento, nel senso che ormai tutti i ristoranti sono diventati anche pizzeria e sono tutti uguali. Solo facendo un ristoran-te tipico che è un po’ come la trattoria tradizionale italiana famosa in tutto il mondo, alla portata di tutti dal punto di vista economico, puoi uscire dalla globalizzazione”.
Perché è importante appartenere a Gestor? Quali sono i vantaggi di essere parte della cooperativa?
“Gestor è un’idea bellissima, la coo-perativa di consumo è un sistema ec-cezionale che continuerà ad esistere anche in futuro. Però non è suppor-tata abbastanza per quello che dà. Occorrerebbe un supporto esterno in grado di fare incontrare e fare da ga-ranzia tra la cooperativa e i clienti. La cosa più bella è quando una coope-rativa di consumo acquista i prodotti del territorio e li rivende, questo è un grande aiuto soprattutto per i piccoli imprenditori locali”.
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[ 42 ] gestornews ruBrICA
c ome abbiamo già sottolineato nei nostri precedenti articoli, viviamo una profonda e dura-tura crisi che mette in discus-
sione il nostro modello economico, sociale e antropologico. D’altro canto, non possiamo negare che il nostro Paese sia ricco di risorse e potenzialità: abbiamo talento, storia, competenze ed energie, sebbene quest’ultime siano oggi compresse da un generale stato di pessimismo e quindi faticano a fornire impulso alle progettualità imprenditoriali e mana-geriali .Questo per ribadire che ci sono an-cora molte tracce da seguire e op-portunità da cogliere, patrimonio che però implica una continua ricerca di valorizzazione.
Nella nostra esperienza le organiz-zazioni che riescono a sviluppare in-novazione e a generare valore sono quelle che nei fatti, e non solo nelle affermazioni, investono in formazio-ne.Presidiare le strategie, definire bu-dget e obiettivi coerenti, curare la pianificazione, il controllo e le risorse economiche è oggi fondamentale, possiamo dire addirittura scontato, un pre-requisito; se ci limitiamo a ciò, il nostro business sarà sempre precario, tanto più se non investiamo nello sviluppo dell’ energia chiave, la persona che per eccellenza dà vita, gestisce, governa, indirizza la proget-tualità e lo sviluppo imprenditoriale.Nella nostra esperienza di consulenti e formatori, la domanda che in que-A CURA Di KBs
sviluppare il Business in tempo di crisiLa formazione quale leva fondamentale
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gestornews [ 43 ]ruBrICA
sto periodo di crisi gli imprenditori/manager si pongono è: quale forma-zione fare oggi e in che modo?Sicuramente quella che impatta sul business delle aziende, che è frutto di un’analisi accurata della realtà or-ganizzativa in cui intervenire, che non significa necessariamente costosa e impegnativa; oggi giorno è vincente attivare un dialogo analitico e maieu-tico con la committenza per riuscire a rispondere, nei fatto, alle esigenze for-mative e a progettare percorsi mirati. Una volta definite le necessità e pro-gettato l’intervento di sviluppo, divie-ne chiave la modalità con cui si eroga la formazione, completamente diver-sa dai modelli di qualche anno fa; ad esempio, la durata degli interventi formativi articolata in 3-4 gg con-sequenziali, oggi non è più attuale, meglio preferire mezze giornate, di-stribuite nell’arco temporale di qual-che mese per permettere di attuare quanto appreso in aula. La giornata d’aula, se possibile, non supera le sei ore, evitando di erogare più giornate consecutivamente. Ciò migliora l’at-tenzione/partecipazione e favorisce l’apprendimento e la metabolizzazio-ne dei contenuti.I contenuti sono concreti, partono dall’esperienza quotidiana, com-prendono “auto-casi individuali” e laboratori di apprendimento, al fine di alimentare concetti cognitivi ricon-
ducibili alla realtà in cui sono inseriti i partecipanti.Infine, l’apprendimento è favorito quando i partecipanti raccolti in aula appartengono a ruoli simili; quello che è importante è garantire un “filo rosso”, una cornice che permette di collegare/condividere esperienze e pratiche con colleghi con cui lavorano a stretto contatto e favorire nel corso dello sviluppo momenti di ibridazione e di confronto delle esperienze.Con queste premesse, di seguito sin-tetizziamo alcune aree (hard e soft) della formazione che possono essere aree di immediato interesse.Tra le competenze hard, sicuramente quelle informatiche e la conoscenza delle lingue sono fondamentali; l’in-formatica annulla i confini, le lingue permettano di dialogare col mondo e oggi, per competere, non possiamo permetterci limiti geografici.Per le competenze soft, quelle più riconducibili alla “cura ed efficacia” delle persone, ne elenchiamo solo quattro, quelle che, a nostro parere, sono più vicine al vostro business:
• Comunicazione/relazione: racco-glie tutto ciò che dobbiamo sapere e saper fare con il nostro interlocu-tore/cliente; se ne siamo carenti, certamente il nostro cliente sarà insoddisfatto
• teamworking; da soli non si “vin-ce”. Qualsiasi azienda, struttura, or-
ganizzazione ha competitività se, al suo interno, c’è collaborazione, integrazione e interscambio
• Gestione delle criticità/conflitti; le difficoltà e complessità crescenti delle Persone e dei mercati sono evidenti. Tutti pretendiamo risposte e soluzioni rapide e soddisfacenti; non darle significa scontentare e deludere: un cliente non soddisfat-to cambia…
• Gestione del business; in relazione a quanto scritto, è evidente che un approccio preciso e oculato risulta premiante
errata corrige numero gennaio 2014
vogliamo precisare che nell’articolo “Meno costi
e più efficacia: ecco il nuovo gestionale Gestor” (pag. 20-21),
la società leader sul mercato nella fornitura di sistemi
gestionali con specializzazione in food and beverage è la RDs
software di Modena (http://www.rds-software.com).
A pag. 3 dell’inserto expo Riva Hotel,
il nome dello chef dell’Hotel sartori’s è Francesco Nitti.
[ 44 ] gestornews FoCus
con l’arrivo della stagione cal-da, si riapre il dibattito sulla possibilità di introdurre il pe-daggio per il transito sui passi di montagna e in particolare
su quelli dolomitici, un ticket al quale la Provincia di Bolzano da sempre è favorevole (ma non mancano le voci contrarie), mentre la posizione di Trento è sul fronte opposto, anche se aveva lasciato intravedere qualche apertura ad un confronto sulla possi-bilità di chiusura per un periodo limi-tato. Il provvedimento, giustificato da chi vorrebbe metterlo in pratica con l’intento di valorizzare e proteggere una zona alpina unica e di importante pregio naturalistico, potrebbe avere
ripercussioni però sugli arrivi e le pre-senze dei turisti, in un periodo – dico-no gli operatori del settore alberghie-ro – già non facile dal punto di vista economico. Dovendo pagare un bi-glietto di ingresso - 15 euro per le auto e 5 per moto, soluzione già adot-tata per passo Rombo e sullo Stelvio - molti ospiti potrebbero essere sco-raggiati dal recarsi in quelle zone. Con le entrate derivanti dall’introdu-zione del pedaggio, la Provincia di Bolzano intende finanziare sia la ma-nutenzione di queste strade di mon-tagna, che solo per lo Stelvio - dove il progetto ha avuto il via libera come detto - ammonta a 500 mila euro all’anno. Secondo alcuni è dimostra-
passi di montagna a pagamento?gli albergatori dicono “no”
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PUBBLICITA DOLOMITI PLANET BEVANDE.pdf 1 30/07/2013 16:45:19
to come il fatto di dover pagare un ticket non rappresenti un disincentivo ad affrontare un passo in auto o in moto: sul passo Rombo ad esempio, sottolineava l’ex presiden-te della Provincia di Trento Alberto Pacher intervenendo nel dibattito, il passaggio di mezzi non è diminuito dopo l’introduzione del pedaggio. E dunque l’ambiente non ne troverebbe giovamento.Anche gli albergatori che abbiamo intervistato e che ope-rano sui passi trentini, o in prossimità di questi, condivido-no in parte la posizione di Trento.“Non sono d’accordo né con il pagamento né con la chiu-sura – dice Bruna Talmon, dell’Hotel Lupo Bianco che si trova sulla Strada del Pordoi a Canazei – ma condivido la questione di dover migliorare la gestione dei passi. Con-siderando tutte le strutture che ci sono, non mi sembra il caso di chiuderli perché per noi significherebbe morire. Gli effetti sul turismo locale sarebbero negativi. Per non spendere i cinque euro del biglietto i turisti resterebbero in paese e in un periodo di crisi come questo non mi sem-bra il caso di bloccare la gente in valle perché ogni volta che si vuole andare al parco bisogna pagare. La cosa più giusta secondo me sarebbe creare una viabilità diversa, con delle navette. Più volte ho dichiarato, anche nelle riu-nioni con l’Apt o con l’associazione albergatori, che sareb-be meglio togliere i bus che girano vuoti per i nostri paesi e mettere delle navette. E poi c’è un’altra questione, e cioè che le persone che non possono permetterselo economi-camente o quelle disabili, non avrebbero diritto ad entrare nel parco. Non è giusto. Per questo bisognerebbe dare loro la possibilità di salire gratuitamente con dei mezzi ad hoc”. “Personalmente non credo che sia una formula promozio-nale per nessuno – dice Alberto Pangrazzi dello Chalet al Foss di Vermiglio – al di là del fatto che vogliano convin-cerci che sia un’iniziativa per una limitazione del traffico sui passi dolomitici. Non penso sia una strada turisticamente percorribile. Per tutte le attività che gravitano intorno il pa-gamento specialmente in questo momento non è la mi-gliore delle soluzioni. Da un punto di vista ambientale poi, prima di pensare ai passi dolomitici ci si dovrebbe preoc-cupare dell’inquinamento che deriva dalle industrie. È un modo sbagliato per far cassa e non aiuta il turismo”.
[ 46 ] gestornews IL puNto
LUCA LiBARDiPresidente dell’Asat
c onoscere i flussi turistici in tempo reale? Adesso si può. Ė quanto prevede un nuovo progetto per gli albergatori re-
alizzato da Asat e Trentino Turismo e Sviluppo. Un’importante iniziativa, pri-ma nel suo genere a livello nazionale, pensata per favorire il rafforzamento della competitività nella ricettività trentina. “Uno strumento significativo per la crescita ed il miglioramento della propria attività e della redditività aziendale”, sottolinea Luca Libardi, Presidente dell’Asat, che ci spiega in cosa consiste. “Il progetto è abbastanza complesso. Cercando di semplificare, siamo par-
titi dall’esigenza che abbiamo oggi di conoscere oltre al dato relativo alle presenze e all’indice dell’occupazio-ne delle stanze negli alberghi trentini – che sono i due dati che raccoglie l’Istat – anche la parte di natura eco-nomica. Quindi conoscere quanto hanno fatto in termini di ricavo queste presenze e queste camere, iniziando ad avere i dati che internazionalmen-te vengono presi in esame per questo tipo di attività di benchmarking, che sono quelli del prezzo medio giorna-liero, della camera venduta e il prezzo medio delle camere disponibili. Tra-dotto vuol dire che se ho un albergo di dieci camere e ne vendo una a cento
Conoscere i flussi turistici in tempo reale: il nuovo servizio per gli albergatori
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euro, questo è il prezzo della stanza e può essere anche una buona vendita con un ricavo discreto, se però ne ho venduta una soltanto devo dividere quei cento euro per tutte le camere disponibili e quindi unisco i due dati che sono quelli riferiti all’occupazione e quelli relativi all’incasso. Questo è il dato più importante in assoluto che si misura solo sul ricavo relativo esclusi-vamente al pernottamento senza tutti i servizi aggiuntivi. Noi siamo i primi in Italia a fare una cosa del genere, abbiamo risolto un problema annoso che era quello di rendere automatica questa procedura; i gestionali dei no-stri alberghi trasmetteranno diretta-mente questi dati ad una piattaforma che li elaborerà in forma aggregata nel massimo rispetto della privacy di ogni singolo hotel, e riuscirà a inviare per nome e valle in maniera associata tutti questi dati che potranno servire alle associazioni di categoria, a Tren-tino Marketing, alle Apt, ai comuni. Agli albergatori questo sistema con-sente di crearsi un panel di compe-titors per cui riescono a misurare le performance di minimo cinque-mas-simo dieci concorrenti da loro scelti in maniera anonima”.
Il progetto è già operativo?“Ė attivo da aprile. Stiamo conclu-dendo la parte operativa dell’inter-faccia tra i gestionali e la piattaforma Develon (la software house che ha sviluppato il portale, ndr). Un altro aspetto fortemente innovativo è che questo sistema permetterà anche di fare elaborazioni previsionali, cosa solitamente molto complicata per-ché cambiano quotidianamente. Noi possiamo interrogare il sistema per sapere quante prenotazioni ci sono in un dato giorno negli alberghi che aderiscono al progetto - ad esempio nella settimana di Pasqua - e a che prezzi. Questo ci permette di sape-re anche, al di là del sentiment che si fa sulla base di una sensazione, di sapere attraverso dati oggettivi come stanno andando le cose, quante ca-mere sono state prenotate e qual è il loro prezzo medio. Inoltre una volta che il sistema avrà uno storico, sare-mo in grado di fare un raffronto con gli anni pecedenti”.
Quanti operatori saranno coinvolti?
“Il progetto prevedeva un numero minimo di settanta operatori e per
ogni località, per mantenere l’aspet-to della privacy, c’era bisogno di avere un cluster di cinque alberghi di pari categoria. Ma un mese prima della deadline avevamo già cento-venti aderenti, per cui abbiamo ab-bondantemente superato quello che era il numero che ci eravamo prefis-sati. Tenga presente che centoven-ti aderenti sono quasi il 10% degli alberghi trentini per cui siamo ben sopra quelli che sono normalmente i valori richiesti per dare credibilità alla statistica”.
Come si può fare per aderire? “Semplicemente contattando Asat. L’adesione ha una durata minima di tre anni ed è a costo zero”. L’iniziati-va, promossa da Asat e Trentino Tu-rismo e Promozione, è a disposizione di tutte le imprese turistiche. La co-municazione dei dati potrà avvenire attraverso dieci gestionali diffusi in Trentino (Ericsoft, Hotel 2000, Hq Ho-rizon, Phoenix, Leonardo, Hoays, Asa, Mcm, Check in e SvHotel) e ciò con-sentirà di immagazzinare importanti dati anche sulla situazione pregressa, da inizio 2012, arricchendo così il da-tabase.
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g li alberghi italiani sono fra i più green d’Europa, secondi solo alla Francia. Lo dice un’idangi-ne di TripAdvisor Industry In-
dex nel settore alberghiero che ha coinvolto oltre 25mila proprietari di tutto il mondo, tremila italiani. La scel-ta di gestire il proprio albergo in ma-niera ecosostenibile parte dai piccoli gesti quotidiani, fino ad arrivare agli investimenti, anche importanti dal punto di vista economico, ma che – garantiscono gli esperti – hanno poi ricadute e riscontri positivi negli anni successivi. Non solo lampadine a ri-sparmio energetico dunque o raccol-ta differenziata (che sono in ogni caso imprescindibili) ma anche compo-staggio dei rifiuti organici, depurazio-ne dell’acqua, inserimento di termo-stati regolabili nelle camere, scelte che gli ospiti dimostrano di apprezza-
re sempre di più e che orientano in molti casi la scelta di optare per una struttura attenta all’ambiente piutto-sto che per un’altra che lo è meno. Ne abbiamo parlato con Mauro Baru-chelli, della Biodermol Ambiente di Lavis, azienda storica che da anni of-fre soluzioni sfruttando le biotecnolo-gie per la decontaminazione di suoli, acqua e aria e per il trattamento e la trasformazione dei rifiuti con una par-ticolare attenzione alla sostenibilità ambientale.”Fino a poco tempo fa – spiega Ba-ruchelli - la tutela dell’ambiente era per le aziende, sia manifatturiere che di servizi, semplicemente un proble-ma tecnico, che rappresentava uni-camente dei costi dovuti ai sempre nuovi adempimenti legislativi cui ot-temperare. Ora più aziende hanno in-vece capito che l’ottimizzazione delle
Alberghi ecosostenibili, conviene!
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strutture organizzative contribuisce in modo essenziale al miglioramento dell’ambiente in cui viviamo e partecipa al piano di riduzione delle emissioni in atmosfera responsabili del riscaldamento del pianeta. La salvaguardia del territorio è un processo che implica consapevolezza, condivisione e re-sponsabilità di tutti gli attori sociali ed economici, attraverso un uso raziona-le delle risorse; in quest’ottica si inserisce la prevenzione dei rifiuti: espres-sione di rispetto per l’ambiente in cui viviamo”.
In che modo questo ragionamento e questa attenzione possono essere messi in pratica da chi gestisce una struttura alberghiera o di ristorazione?
“Nel settore alberghiero la razionalizzazione dei rifiuti da parte dei gestori porterebbe ad una sensibile diminuzione degli stessi, contribuendo così alla difesa concreta dell’ambiente, ma sarebbe anche occasione per ac-crescere le presenze degli ospiti nella propria struttura, vista la crescente attenzione nei confronti del turismo ecosostenibile”.La normativa ambientale di riferimento è il D.Lgs 152/06, provvedimento nazionale di riferimento in materia di valutazione di impatto ambientale, di-fesa del suolo e tutela delle acque, gestione dei rifiuti, riduzione dell’inqui-namento atmosferico e risarcimento dei danni ambientali. Negli anni que-sto decreto, chiamato anche Codice dell’Ambiente, ha subito numerose modifiche ed integrazioni ed è importante essere costantemente aggior-nati. “Per questo motivo, la nostra società si propone di seguire le aziende nella gestione degli aspetti legati alla normativa ambientale, anche grazie ad un piano di gestione rifiuti”.
Cosa prevede questo piano? “Il Piano è composto da un check up iniziale ambientale e un piano di ge-stione rifiuti alberghieri per la riduzione e il compostaggio, e si propone di rispondere alle esigenze del settore alberghiero di conoscere le modalità di gestione dei rifiuti in termini di recepimento e attuazione delle disposi-zioni normative. Lo scopo è fornire alle imprese le informazioni necessarie per garantire la gestione dei rifiuti in conformità alla normativa vigente e le informazioni per ridurre la produzione dei rifiuti nel rispetto delle direttive per un futuro sostenibile”. Di seguito, uno schema del piano.
Contenuti del Check up Ambientale e del Piano di gestione dei rifiuti
1. Stato di attuazione degli adempimenti normativi in materia ambientale ai sensi della legge.
2. Riferimenti normativi. Obblighi: stoccaggio e smaltimento. Archiviazione, documentazione smaltimento (oli frittura, grassi alimentari ecc.).
3. Elenco rifiuti: Descrizione, Codice CER, Provenienza, Stoccaggio inter-medio luogo e contenitori, Quantità stimata, Smaltimento.
4. Modalità di rilievo dei rifiuti prodotti. 5. Classificazione di rifiuti per area di provenienza (cucina, sala da pranzo,
stanze, ai piani e aree di servizio). Sistemi di cernita. Contenitori da otti-mizzare.
Contenuti del Piano di riduzione dei rifiuti 1. Aree dell’albergo prese in considerazione: colazione, camere, retro hotel. 2. Materiali presi in considerazione: plastica, carta, poliaccoppiati. 3. Modalità di riduzione: per ogni area saranno proposte soluzioni di ridu-
zione o di sostituzione degli imballi con materiali meno impattanti verso l’ambiente.
Contenuti del Piano di Compostaggio 1. Definizione, contesti di applicazione e obiettivi del compostaggio alber-
ghiero 2. Finalità e target del compostaggio 3. Strumenti di attuazione
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s iamo tutti consapevoli che il ciclo di vita di un albergo va mediamente dai 13 ai 15 anni e sarebbe opportuno cambiare
l’arredo ogni 5-6 anni. Quasi al termine di una generazione, circa 30-40 anni, un albergo andreb-be ristrutturato radicalmente, tenen-do conto che il design è fondamen-tale per il successo di un hotel. In Italia abbiamo molte strutture or-mai superate che stanno piano a piano perdendo appeal e posiziona-mento sul mercato. Contrariamente, chi ha sempre mantenuto fresco il “make up” sia esterno che interno del proprio albergo, programmando una ristrutturazione nel tempo a piccoli passi, ha mantenuto o addirittura cre-sciuto il fatturato, rendendosi compe-titivo e migliorando il posizionamen-
to sul mercato. Essere confortevoli non è più un requisito sufficiente per soddisfare le aspettative degli ospiti, loro chiedono molto di più e noi dob-biamo soddisfare il più possibile le aspettative della domanda.
Ciò premesso, nasce doverosa la domanda: quali sono i vantaggi di una ristrutturazione? E come fare a rinnovare l’hotel senza spendere una fortuna?
Obiezione legittima, considerato quanto sia gravoso economicamente ogni piccolo investimento, se analiz-ziamo le difficoltà che derivano dalla recessione in generale e dalla crisi di alcune aree turistiche certo i presup-posti per migliorare le nostre struttu-re iniziano a scemare.
riqualificare, ristrutturare e rilanciare l’albergo senza spendere una fortuna?
gestornews [ 51 ]ruBrICA
Fortunatamente gli albergatori sono sì ambasciatori dell’ospitalità, ma so-prattutto sono imprenditori, e soprat-tutto quelli che sono a capo di gestio-ni di tipo familiare hanno capito che intervenire è quasi obbligatorio. Tutti gli interventi quindi, seppur con-tenuti, ma di una certa qualità in termi-ni di design e soluzioni eco, andranno a vantaggio della clientela che potrà godere di strutture ricettive sempre più all’avanguardia. Sicuramente pro-gettare e allestire un cantiere per la ristrutturazione di una struttura ricet-tiva o della ristorazione è un’impresa che comporta un fortissimo impegno economico da parte dell’imprendito-re: pensiamo semplicemente ai man-cati incassi conseguenti alla chiusura per lavori dell’albergo o di una parte di esso. Ma rimanere in fase di stallo senza fare nulla è certamente peggio. Restare ancorati a un look vecchio, forse anche per motivi affettivi, o non rinnovare lasciando una struttura scar-samente funzionale e strutturalmente superata significa rischiare prima o poi arrivare ad un punto di non ritorno senza speranze future. La tendenza è di investire in progetti eco-sostenibili, sicuramente più onerosi nell’immedia-to rispetto ad un intervento tradiziona-le, ma decisamente più vantaggiosi sul medio e lungo periodo dove è addirit-tura ipotizzabile un recupero in termi-ni di gestione e manutenzione, senza dimenticare che la riqualificazione energetica del fabbricato offre molti incentivi. Ma entriamo più nel dettaglio per capire di che cosa stiamo parlan-do. Il termine ristrutturazione spesso viene usato impropriamente. Fare un intervento edilizio non sempre signi-fica che stiamo ristrutturando, ma più semplicemente che stiamo eseguen-do lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria. È bene distinguere i la-vori di ristrutturazione vera e propria, i lavori di manutenzione ordinaria, quelli manutenzione straordinaria e gli inter-venti di restauro e di risanamento con-servativo.
Quali sono i lavori di ristrutturazione edilizia?
I lavori di ristrutturazione sono inter-venti edilizi atti a trasformare gli edi-fici esistenti attraverso il ripristino, la sostituzione, la modifica o l’elimina-zione di vecchi elementi architettoni-ci o attraverso l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Ecco alcuni esempi: demolizione, seguita dalla ri-costruzione del manufatto conforme di sagoma e volume; trasformazione di superfici accessorie (come sotto-tetti o scantinati) in superfici utili (abi-tazioni); ampliamenti contenuti entro il 20% della volumetria esistente.
Quali sono i lavori di manutenzione ordinaria?
Sono lavori di manutenzione ordina-ria gli interventi edilizi necessari alla riparazione delle finiture e dei mate-riali esistenti di un edificio, come ad esempio: sostituzione di pavimenti, di impianti, rifacimento di un bagno, una cucina, spostamento di una porta o di un tramezzo, sostituzione e manu-tenzione di parti di impianti esistenti.
Quali sono i lavori di manutenzione straordinaria?
Sono lavori di manutenzione straor-dinaria quelle opere necessarie alla sostituzione e/o al rinnovamento di parti strutturali dell’edificio, come ad esempio: sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serran-de, con modifica di materiale e di ti-pologia di infisso, realizzazione e ade-
guamento di opere accessorie come canne fumarie, centrali termiche, scale di sicurezza, ascensori, ecc., consolidamento delle strutture nelle fondazioni o in elevazione, rifacimen-to di scale e rampe.
Quali sono gli interventi di restauro e risanamento conservativo?
Per risanamento conservativo si in-tendono quei lavori atti al recupero igienico, funzionale e statico dell’e-dificio e si possono realizzare anche sulle strutture e sull’impianto plani-metrico dell’immobile.A questo punto, fugato ogni dubbio, non resta che affidarsi a mani esper-te per trovare il “make up” ideale per la vostra struttura, ma soprattutto per il vostro portafoglio e magari con la certezza di rimanere nei tempi stabiliti.
[ 52 ] gestornews ANgoLo FIsCALe
A CURA Di CLAUDiO DeLLA PieTRA
c on la pubblicazione in Gazzet-ta Ufficiale è entrato in vigore lo scorso 24 aprile 2014 il D.L. 66/2014 (cd. decreto Renzi).
Fra le misure previste, segnaliamo:a) il riconoscimento del cd “bonus
80 euro” a favore dei lavoratori di-pendenti ed assimilati;
b) la riduzione, a decorrere dal 2014, delle aliquote Irap;
c) l’aumento dal 20% al 26%, a decor-rere dal 1°luglio 2014, della ritenu-ta sui dividendi da partecipazioni non qualificate e sugli interessi at-tivi bancari;
d) l’obbligo di versamento in un’uni-ca soluzione dell’imposta sostitu-tiva dovuta per la rivalutazione dei beni d’impresa e l’affrancamento del saldo attivo;
e) l’abrogazione dell’obbligo per gli intermediari finanziari di applica-re una ritenuta del 20% sui redditi derivanti da investimenti all’estero e da attività estere di natura finan-ziaria;
f) l’obbligo, dal 1° ottobre 2014, per i versamenti di imposte/contri-buti con F24, di utilizzare esclusi-vamente i servizi telematici delle Entrate e degli intermediari della riscossione convenzionati con la stessa; la presentazione del mod.F24 cartaceo è possibile solo da parte dei soggetti non titolari di partita IVA e per importi fino a € 1.000;
g) è stata anticipata al 31 marzo 2015 la decorrenza dell’obbligo di uti-lizzo della fattura elettronica nei
Le principali novità del“decreto renzi”
gestornews [ 53 ]ANgoLo FIsCALe
confronti delle “altre” PA e delle Amministrazioni locali.
a) Bonus 80 euroPer il 2014, a seguito dell’introduzione del nuovo comma 1-bis all’art. 13 del TUIR, è previsto il riconoscimento di un credito a favore dei lavoratori di-pendenti, noto come “bonus 80 euro”.Tale misura è attualmente riconosciu-ta per il solo 2014 anche se il Governo vuole rendere la misura “strutturale” mediante la Legge di Stabilità 2015.Con la recente C.M. 8/2014, l’Agenzia ha fornito alcune importanti precisa-zioni ai fini della corretta applicazio-ne del bonus che sarà riconosciuto in busta paga, a partire da prossimo maggio, senza alcuna richiesta da parte dei lavoratori.
b) Riduzione aliquote IRAPViene confermato il taglio del 10% dell’IRAP, la cui aliquota principale di-
minuirà già dal 2014, dal 3,9 al 3,5%; pertanto, le nuove aliquote sono così rimodulate:
• imprese di assicurazione: 5,30%
• soggetti operanti nel settore agrico-lo (e loro consorzi): 1,70%
• imprese titolari di concessioni per la gestione di servizi e opere pubbli-che (diverse da quelle di costruzio-ne e gestione di autostrade e trafo-ri): 3,80%
La riduzione opera già in sede di ver-samento del 1° acconto IRAP 2014, qualora il contribuente adotti il meto-do previsionale; in tal caso si appli-cano le seguenti aliquote d’imposta:
• imprese in generale: 3,75%
• imprese di assicurazione: 5,70%
• soggetti operanti nel settore agrico-lo e le cooperative di piccola pesca e i loro consorzi: 1,80%
• imprese titolari di concessioni per la gestione di servizi e opere pub-bliche (diverse da quelle di costru-
zione e gestione di autostrade e trafori): 4%
Metodo storico: in tal caso non si ha alcun vantaggio, in quanto l’acconto è determinato assumendo, come base di riferimento, il rigo IR21 della dichia-razione IRAP 2014, riportante l’impo-sta dovuta nel 2013 e calcolata sulle aliquote 2013.
c) Tassazione delle rendite finanziarie e capital gainA decorrere dal 1° luglio 2014 passa dal 20% al 26% l’aliquota della ritenu-ta/imposta sostitutiva applicabile alle rendite finanziarie di persone fisiche, enti non commerciali e società sem-plici.La “nuova” imposizione riguarderà:
i) interessi, premi e altri proventi di cui all’art. 44 TUIR
ii) redditi diversi di cui all’art. 67 c. 1 lett. da c-bis) a c-quinquies) del TUIR.
Saranno assoggettati all’aliquota del 26% (in luogo dell’attuale 20%) i divi-dendi da partecipazioni non qualifica-te (percentuale pari o inferiore al 20% dei diritti di voto esercitabili in assem-blea ordinaria ovvero al 25% del ca-pitale o patrimonio sociale), il capital gain derivante da partecipazioni non qualificate, interessi attivi su C/C e su depositi bancari.Dal 1° luglio 2014, ai fini della deter-minazione delle plusvalenze (cd. “capital gain“) e delle minusvalenze (art. 67 c. 1, lett. da c-bis) a c-quin-quies), del Tuir) in luogo del costo o valore di acquisto, o del valore de-terminato ai sensi dell’art. 14, com-mi 6 e seguenti, D.Lgs.461/97 può essere assunto il valore dei titoli, quote, diritti, valute estere, metalli preziosi allo stato grezzo o mone-tato, strumenti finanziari, rapporti e crediti alla data del 30/06/2014.Le minusvalenze, le perdite e i diffe-renziali negativi (art. 67, comma 1, lett. da c-bis) a c-quater), del Tuir) sono portati in deduzione dalle plusvalen-ze e dagli altri redditi diversi realizzati successivamente al 30/6/2014 per una quota pari:
i) al 48,08% del loro ammontare: se realizzati fino al 31/12/2011
ii) al 76,92% del loro ammontare: se realizzati dall’01/01/2012 al 30/06/2014.
Ė abrogato in via definitiva il comma 2 dell’art. 4 D.Lgs.167/90 il quale dispo-neva l’assoggettamento a ritenuta/imposta sostitutiva dei redditi deri-
[ 54 ] gestornews ANgoLo FIsCALe
vanti dagli investimenti esteri e dalle attività di natura finanziaria da parte degli intermediari residenti ai quali gli stessi erano affidati in gestione, cu-stodia o amministrazione.
d) Imposta sostitutiva rivalutazione beni d’impresaIn relazione ai termini di versamento delle imposte sostitutive per la rivalu-tazione dei beni d’impresa e per l’af-francamento del saldo attivo è dispo-sto la soppressione del versamento rateale (in 3 rate annuali senza inte-ressi) e l’obbligo di versamento in so-luzione unica (entro il termine di ver-samento delle imposte sui redditi del periodo 2013), anticipando così le rate inizialmente dovute nel 2015 e 2016.Resta ferma la possibilità di compen-sare il dovuto con crediti tributari/contributivi disponibili.
e) Compensazioni e versamenti tramite modello F24 Dal prossimo 1° ottobre 2014 il paga-mento di tributi e contributi previden-ziali e premi assicurativi potrà essere effettuato mediante F24 cartaceo, presso banche/poste/sportelli Equi-talia solo dai soggetti non titolari di partita IVA a patto che il versamento riguardi un modello F24 con saldo in-feriore a € 1.000.In tutti gli altri casi, vanno utilizzati i servizi telematici delle Entrate (F24 web, F24 online e F24 cumulativo) o quelli online delle banche e delle poste. Questi ultimi, però, non sono utilizzabili se, per effetto delle com-pensazioni effettuate, il saldo del mo-dello è di importo pari a “zero”; in tal caso, potranno essere utilizzati solo i servizi telematici messi a disposizio-ne dall’Agenzia delle Entrate.Le “nuove” disposizioni sono, quin-di, applicabili anche ai contribuenti privati; infatti, come anticipato, la pre-sentazione del modello F24 cartaceo è possibile solo per importi fino a € 1.000.Il soggetto che utilizza i servizi tele-matici messi a disposizione dagli in-termediari convenzionati con le En-trate (professionista, società di servizi, CAF imprese, ecc.) può inviare la de-lega di versamento anche di un sog-getto terzo, mediante addebito sul proprio c/c, previo rilascio all’inter-mediario di apposita autorizzazione, anche cumulativa, ad operare in tal
senso da parte dell’intestatario effet-tivo della delega, che resta comun-que responsabile “ad ogni effetto”.Per effetto della modifica dell’art. 5-bis del D.L .16/2012 l’esenzione IMU (art. 7 c. 1 lett. h) D.Lgs. 504/92) attualmente applicata ai terreni agricoli, ricadenti in aree montane o di collina site nei Comuni individuati da un apposito decreto ministeriale sarà riconosciuta in relazione all’alti-tudine e differenziata a seconda che siano posseduti da coltivatori diretti e IAP o da altri soggetti. L’individua-zione dei predetti Comuni opererà già con effetto dall’IMU 2014.A seguito della modifica dell’art. 1, comma 423 della Finanziaria 2006, il reddito derivante dalla produzio-ne/cessione di energia elettrica da fonti rinnovabili agro-forestali effet-tuate da imprenditori agricoli (es: utilizzo di ortaggi o altre biomasse per la produzione di biogas), che co-stituiscono attività agricole connes-se, viene determinato applicando all’ammontare dei corrispettivi del-le operazioni soggette a registrazio-ne Iva un coefficiente di redditività del 25%.La novità si applica dal periodo d’im-posta successivo a quello in corso al 31/12/2013 (e quindi dal 2014) e di essa si tiene conto ai fini della deter-minazione dell’acconto dovuto.Tuttavia, il nuovo regime forfetario di determinazione del reddito non è obbligatorio in quanto resta ferma la possibilità di optare per la determina-zione del reddito con modalità “ordi-narie”.
f) Fattura elettronica alla Pubblica AmministrazioneCome noto, il D.M. 55/2013 nel defi-nire le regole tecniche di operatività dell’obbligo di emissione della fattura elettronica nei confronti delle P.A. ha individuato, quale data di decorrenza il 6 giugno 2014 per Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti nazionali di previdenza e di assistenza sociale (INPS, INAR-CASSA, CNPADC, ENPAM, CIPAG, ENPACL, ecc.); il 6 giugno 2015 per tutte le altre amministrazioni centrali ad eccezione di quelle locali per le quali dovrà essere emanato uno spe-cifico Decreto.Il D.L. 66/2014 interviene ad anticipa-re al 31 marzo 2015 l’avvio a regime della fattura elettronica obbligatoria nei confronti di tutte le altre PA.
È fissata al medesimo termine anche la decorrenza dell’obbligo per le Am-ministrazioni locali. Resta ferma, inve-ce, la decorrenza del 6 giugno 2014 per Ministeri, Agenzie fiscali ed enti di previdenza.Le fatture elettroniche emesse nei confronti delle PA, devono indica-re, tra gli altri il codice identificativo di gara (CIG), salvo gli specifici casi di esclusione (L. 136/2010), il codice unico di Progetto (CUP) per le fatture relative a opere pubbliche, manuten-zioni straordinarie, interventi finanziari da contributi comunitari nonché se previsto da L. 3/2003.In mancanza di detti codici la PA non potrà effettuare il pagamento della fattura.Per effetto della modifica dell’art. 28-quinquies del DPR 602/73, le im-prese ed i lavoratori autonomi che effettuano somministrazioni, fornitu-re, appalti e prestazioni professionali nei confronti di Stato, Enti pubblici, Regioni, Enti locali nonché del SSN, possono compensare le somme do-vute a seguito di contenzioso (quali accertamento con adesione, adesio-ne ai PVC, acquiescenza, definizione agevolata delle sanzioni, reclamo e mediazione, ecc.) con crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, vantati nei confronti dello Stato/ Re-gioni/Enti ancorché maturati dopo il 31/12/2012; viene, quindi, eliminato il riferimento ai crediti maturati fino a tale data.Il termine per la notifica delle cartelle esattoriali al fine di poter compen-sare le relative somme con i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti dello Stato, Enti pubblici, Regioni, Enti locali nonché del SSN per somministrazioni, for-niture e appalti viene differito al 30 settembre 2013 (in luogo del prece-dente 31/12/2012); in pratica, ora è possibile compensare i crediti con le somme iscritte in ruoli notificati entro il 30/9/2013.
Riferimenti normativi
• D.L. n. 66/2014 in Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24/4/2014
• Circolare Ministeriale n.8/2014
• Decreto Ministeriale 55/2013 (fattu-razione elettronica P.A.)
gestornews [ 55 ]IL proDotto
r osso, verde, dal sapore ti-picamente amaro, allun-gato, arricciato, dalle foglie larghe o più sottili e le
striature bianche: il radicchio si pre-senta in diversi modi, senza perdere però in alcun caso le sue proprietà e le sue peculiarità. Molte varietà hanno acquisito la certificazione di Indica-zione Geografica Protetta (IGP).In Trentino è molto diffusa la coltiva-zione del radicchio rosso, in partico-lare a Bieno, sull’altopiano del Tesino, una zona posta lontano dall’inquina-mento e con condizioni climatiche ideali per la crescita di questo ortag-gio. Il radicchio, che rientra nella famiglia della cicoria, si divide in:
• rosso: si presenta di colore rubino o
violaceo. Tra i radicchi rossi più noti ci sono quello di Treviso, precoce e tardivo (forma allungata, con foglie strette e cespo semi-chiuso), quello di Chioggia (forma sferica e cespo chiuso) e quello di Verona (forma allungata, con foglie larghe e cespo chiuso).
• variegato: di color verde-giallogno-lo puntinato in rosso-violaceo con il cespo aperto; quello più noto e riconosciuto è di Castelfranco. Il ra-dicchio variegato di Castelfranco è ottenuto dall’incrocio tra il rosso di Treviso e l’indivia scarola.
• verde: con questo si intendono tutte le varietà di cicoria verde. Le più diffuse sono: il radicchio verde pan di zucchero (forma allungata, con foglie larghe e cespo chiuso),
quello verde selvatico o di campo (ce ne sono varietà differenti, alcu-ne con foglia frastagliata, altre con foglia regolare).
Molte varietà di radicchio si classifica-no ulteriormente in precoci e tardive, variabile che ne diversifica il gusto e l’aroma. E’ una verdura che può es-sere consumata sia cotta che cruda, in insalata o alla griglia, come condi-mento per deliziosi risotti o primi piat-ti, e ancora per accompagnare arrosti o per preparare composte, creme e salse.Sotto il profilo delle proprietà benefi-che per l’organismo, il radicchio con-tiene fibre, vitamina C, sali minerali, pro-vitamina A e carotenoidi. E’ un’ot-tima fonte di potassio e di sostanze antiossidanti.
Il radicchioQuel gusto amaro che piace
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[ 56 ] gestornews LA rICettA
Ingredienti per 4 personeper conchiglioni:• Conchiglioni n° 12• Ricotta di bufala gr. 120• Code di gamberi sgusciati gr. 80• Erba cipollina gr. 10• Sale e pepe di macinino q.b.
per salsa al radicchio di treviso:• Radicchio di Treviso gr. 180• Vino Chardonnay gr. 150• Panna da cucina gr. 60• Burro gr. 60• Scalogno gr. 20• Maizena q.b.
per finitura del piatto:• Falde di pomodoro confit n° 12• Olio “Uliva” Agraria Riva del Garda q.b.• Erba cipollina in fiore q.b.
procedimentoPer prima cosa sbollentare per 5 minuti i conchiglioni in acqua bollente salata; a parte in una bastardella posizionarvi la ricotta di bufala, le code di gamberi scottate e tagliate a pezzetti, mescolare il tutto e aggiungervi poi l’erba cipollina tagliuzzata; insaporire con sale fino e pepe nero di macinino.Riempire i conchiglioni con il ripieno appena confezionato e passare in forno a vapore per circa 12 minuti.A parte confezionare la salsa al radicchio di Treviso, mettere in un pen-tolino il vino e farlo evaporare della metà, poi aggiungervi la panna e il burro. Una volta sciolto il tutto, legare con della maizena sciolta in acqua fredda, a parte pulire accuratamente il radicchio di Treviso e tagliuzzarlo a piccoli pezzi, tritare lo scalogno e farlo appassire in un saltiere con un filo di olio, dopo di che aggiungervi il radicchio tagliato e far appassire. Aggiungere il radicchio brasato alla salsa fatta in precedenza e far sob-bollire per almeno 5 minuti.Porre sul fondo del piatto prescelto la salsa al radicchio di Treviso, ada-giarvi i conchiglioni ripieni, guarnire con delle erbe aromatiche, delle fal-de di pomodori confit e per finire condire con un filo di olio d’oliva.
sTeFANO GOLLeR Executive Chef
La ricettaI Conchiglioni ripieni con ricotta di bufala, code di gamberi, serviti con salsa al radicchio di treviso
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