+ All Categories
Home > Documents > Giochiamo_9_Trasparenti_come

Giochiamo_9_Trasparenti_come

Date post: 14-Mar-2016
Category:
Upload: giochiamo-web
View: 212 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
9/2008 Il giornalino dei Lupetti e delle Coccinelle SCO UT Giochiamo - Anno X X XII II - n. 31 - 22 dicembre 2008 - Settimanale - Poste italiane s.p.a. - Spedizione periodico inabbonamento postale D.L. 353 /03 (conv. L. 46 /04) art. 1 comma 2, D CB BO LO G NA Giungla Fra la Giungla e il Bosco Bosco Fra il la Giungla Fra la Giungla e il Bosco Bosco e Fra la il e
17
Il giornalino dei Lupetti e delle Coccinelle "Trasparenti come…" 9/2008 SCOUT Giochiamo - Anno XXXIIII - n. 31 - 22 dicembre 2008 - Settimanale - Poste italiane s.p.a. - Spedizione periodico inabbonamento postale D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA
Transcript

Il giornalino dei Lupetti e delle Coccinelle

"Trasparenti come…"9/2008

SCOU

T Gi

ochia

mo

- Ann

o XX

XIIII

- n.

31 -

22 d

icem

bre

2008

- Se

ttim

anale

- Po

ste it

alian

e s.p

.a. -

Sped

izion

e pe

riodic

o ina

bbon

amen

to p

osta

le D.

L. 35

3/03

(con

v. L.

46/0

4) a

rt. 1

com

ma

2, DC

B BO

LOGN

A

32

Fra la Giungla e il Bosco

Fra la Giungla e il Bosco Fra la Giungla e il Bosco

Fra la Giungla e il Boscoesempi?

Per chi ci crede, i sogni diventano realtà. Sognava Hathi, quan-do raccontava della creazione della Giungla ad opera del suo avo Tha, il primo elefante; a suo modo, sogna anche Baloo che, confidando in Mowgli, gli in-segna tutte le Leggi e le Parole Maestre, affinché possa portare alla Giungla un futuro di pace e prosperità.

I sogni sono puri e sinceri, come il colore del fiore della Mowha, come il ringhiare di un lupo quando viene minacciato, come la coraggiosa onestà di Akela che ormai anziano

chiede di lasciare il suo posto sulla Rupe secondo la Legge, non secondo l’arbitrio di Shere Khan e dei lupi suoi amici.

Tabaqui, invece, è tutto il con-trario: è meschino, semina invidia e conflitto solo per dispetto e proprio interesse.

I nostri sogni si avvereranno solo con l’impegno e stando attenti alla Legge.

Solo così potremo dire: «Ho raggiunto l’obiettivo! Ho

fatto la mia caccia! Sono stato in gamba e ho rispettato la Legge!».

Mamma scoiattolo voleva parlare con Babbo scoiattolo prima che il loro figlio rientrasse. Cominciò: «Devi dire a nostro figlio che non vada più a giocare con Ric, il piccolo riccio: l’ho sen-tito dire certe parolacce! Capisco che, essendo orfano, è cresciuto solo, e certo ripete ciò che ha sentito da adulti maleducati, ma nostro figlio non deve più fre-quentarlo, altrimenti imparerà a dire brutte cose!».Ma Babbo scoiattolo non la pen-sava così. Rispose: «Nostro figlio sa che non si devono dire certe parole e sarà capace di non ripeterle.Anzi, farà capire a Ric quanto sia brutto usare un linguaggio volgare!».

Mamma scoiattolo ci rifletté e poi, rispose: «Hai ragione! Nostro figlio è cre-sciuto con noi, che non diciamo certo parolacce: lui sarà di sicuro di esempio e di aiuto a Ric».

buoni o cattivi

Gerusalemme, anno 29 dopo Cristo. Il successo di Gesù di Nazaret è alle stelle. In città non si fa che parlare di lui, da quando ha osato toccare con le mani un lebbroso e lo ha guarito. E poi ha appena accusato gli scribi e i farisei di essere «sepolcri im-biancati», di non avere il cuore puro, di essere preoccupati delle apparenze per farsi belli davanti agli altri.

«Beati i puri di cuore perché vedranno Dio» (Mt 5,8).

Per la prima volta i discepoli sentivano dire che i puri di cuore non solo erano degni di «salire sul monte del Signore» (Salmo 24), ma addirittura potevano vedere Dio.

I PURIDI CUORE

Per vivere questa beatitudine Gesù ci sprona all’amore reciproco, faticoso ma bello, che genera un’atmosfera in cui la trasparenza e la semplicità ci conducono alla presenza di Dio: solo Lui può creare in noi un cuore puro.

Ed ecco il frutto di questa purezza: possiamo «vedere Dio», cioè capire la sua azione nella nostra vita e nella storia, sentire la sua voce nel cuore, cogliere la sua presenza.

L’apostolo Paolo, nella lettera che scrive al giovanissimo Timoteo, ricorda che anche la purezza – fare la cosa giusta con i pensie-ri, la volontà, il cuore, la mente, le azioni – è una strada per seguire Gesù. E per essere così sapienti non è necessa-rio aspettare di diventare grandi:

«Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii esempio nelle parole, nel com-

portamento, nella carità, nella fede, nella purezza».

(1 Timoteo 4,12).

Il Morso di Baloo

Il Morso di Baloo

Il Morso di Baloo

Il Morso di Baloo

4 5

76

I viaggi di Gufo

I viaggi di Gufo

I viaggi di Gufo

I viaggi di Gufo

Volando ho visto balenare sotto di me dei riflessi colorati come quelli di un diamante, così ho deciso di atterrare.Ma quello che vedo non è uno specchio, è un bambino! Tutto di vetro.

ADAMANTINA“Ben arrivato viaggiatore, stai attento a come ti muovi o ci manderai in pezzi! Qui ad Ada-mantina siamo tutti di puris-simo cristallo, luccichiamo e mandiamo bagliori colorati, ma soprattutto ci piace nasconder-ci (facile, siamo trasparenti!), anche se non possiamo nascon-dere il nostro cuore.

Io sono Carminio e avrai già capito quale colore mi riesce meglio.

È bello brillare così tanto, ma at-tenzione! Siamo fragili: quando siamo disonesti dentro di noi si formano delle piccole crepe,

sentiamo un “crik” che ci fa capire di aver sbagliato.

E se continuiamo a sbagliare le crepe formano fessure sempre più grandi, e addirittura (ma è raro) corriamo il rischio di spezzarci. È una bella responsabilità.

Siamo preziosi, e chi lo sa cerca di non rovinarsi.

Ma, se dovesse capita, per fortuna c’è il VETRAIO: quando ti si apre una crepa nel cuore vai a dirglielo e senza perdere tempo lui ti aiuta a richiuderla. E sei come nuovo!

È nostra tradizione metterci davanti a una scritta:se si riesce a leggere attraverso di noi vuol dire che siamo veramente limpidi. Proviamo:

Di cristallo sono e purotrasparente, chiaro, bello;se attraverso vedi il muro

è perché, con gran cervello,le mie crepe ho sistemato:combinato avevo un guaioma mi son presto scusatocon l’aiuto del vetraio.

Il nome di questa regione de-riva dal latino e, come si può immaginare, significa “campagna”, visto che

qui ci sono dei campi fertili e bellissimi, che producono i famosi

pomodori S. Marzano e tante altre cose buone!

La Campania è una terra ricca di culture, essendo stata soggetta al dominio greco, longobardo, spagnolo e francese.

Fra le sue tradizioni, molte sono collegate proprio a questo periodo festivo, come i presepi e la tombola, tradizionale gioco natalizio strettamente legato alla “smorfia napoletana”, che abbina i numeri a delle cose o persone (es. .22=il pazzo, 50=il pane, ecc.).

I più noti prodotti alimentari campani sono il limoncello, la mozzarella di bufala, le sfoglia-telle, la pastiera e, naturalmen-te, la pizza!!

Tra i più bei luoghi turistici della regione ci sono la Costiera Amalfitana, la Reggia di Caserta, la Piazza del Plebiscito a Napoli,l’Arco di Traiano a Benevento, il Santuario di Montevergine e tanti altri.

INGREDIENTI PER 10 BABA’ MIGNONPer la pasta:• farina gr. 240 • burro gr. 80 • zucchero gr. 40 • uova 4 • lievito di birra gr. 20 • sale fino gr. 4 Per lo sciroppo al rhum: • acqua cl. 30 • zucchero gr. 160 • rhum cl. 1 e 1/2Per ungere: • burro gr. 50

Sciogliere il lievito in 3 cucchiai di acqua tiepida e amalgamarlo ad 1/3 della farina. Lavorare la pasta e farla lievitare

su un piatto infarinato per trenta minuti.

Quando si gonfia, porla in una ciotola, ver-sarvi le uova, il burro tenuto per qualche ora a temperatura ambiente e amalga-mare. Aggiungere la restante farina, lo zucchero e il sale.

Ottenuto un impasto morbido, sbatterlo nella stessa ciotola fino a quando presen-ta delle bolle. A questo punto lasciarlo lievitare nello stesso recipiente per 40 minuti.

Quando è cresciuto, metterlo in 10 formette unte di burro del diametro e dell’altezza di 6 centimetri.

Riempire le forme fino a metà.

Far lievitare di nuovo, poi mettere in un forno già riscaldato a 180’.

Sfornare i Babà e lasciarli raffreddare. Preparare lo sciroppo facendo bollire per due minuti l’acqua con lo zucchero.

Porre un Babà per volta su un piatto fondo e versarvi lo sciroppo caldo su tutti i lati.

Bagnare i Babà di rhum e servirli su un vassoio.

8

I viaggi di Gufo

I viaggi di GufoI viaggi di Gufo

I viaggi di Gufo

Brrr, su al nord faceva un po’ troppo freddo, per cui ho deciso di scendere a passare

il Capodanno nella terra del sole e dei botti, la

CAMPANIA

Tutto questo e ancora di più lo trovate

su www.agesci.org/lc

cliccando prima su pagine regionali

e poi su CampaniaCiao da

Tra i dolci, buonissimi sono i babà, di cui ho ricevuto la ricetta da uno dei tanti lupetti campani (qui ci sono 96 Branchi/Cerchi!).

Provate a farli anche voi e, se vengono

bene, chiamatemi ad assaggiarli!

9

La biblioteca di Branco e CerchioLa biblioteca di Branco e Cerchio

di M. CERRI

A una Stella

Cadente

La biblioteca di Branco e Cerchio

La biblioteca di Branco e Cerchio

10 11

Si dice che

per nascere una stella ci metta almeno 10 milioni di anni ma quan-

do è pronta… raccoglie in sé tutti i nostri desideri. Se ognuno esprimesse un proprio desiderio, le stelle

ne raccoglierebbero migliaia, uno diverso dall’ altro; ci sarebbero desideri profondi e desideri più futili, desideri consumistici e altri molto più essenziali. Ciascuno racconterebbe tramite essi un po’ della propria vita

e dei propri progetti.In ogni pagina di questo libro è rappresentato e raccontato, in tre

lingue diverse, il desiderio di diverse persone; quattordici desideri ac-colti da un’unica stella. Nessuno chiede scarpe alla moda, l’ultimo modello di playstation o la bici nuova, ma la hit-parade contiene ben altro: la voglia di sentirsi sicuri, il bisogno di bene, la pace!Sono desideri concreti e profondi, difficili a volte da esprimere, nas-costi nel cuore di ognuno di noi. Sono desideri veri.

In Caccia e Volo con i Santi

In Caccia e Volo con i Santi

Per il momento sono ancora manovale, ma presto spero di di-ventare un bravo muratore. Sono forte e questo lavoro mi piace. Le mie mani sono ancora coperte di lividi, graffi e calli, ma per il lavoro duro e non più per l’odio di un tempo.

Non mi ricordo bene tutti i par-ticolari… stavamo litigando ed eravamo già arrivati alle mani. Insomma, un momento prima volavano pugni e insulti, e subito dopo c’era Don Giuseppe che ci divideva tenendoci per mano e cercava di farci ragionare.

Era stato mandato da poco a fare catechismo fra i giovani mu-ratori. Veniva da Castelnuovo d’Asti e, ancora giovane sacerdote, si era trasfe-rito a Torino.

Non usò parole dure e forti, né minacciò chissà quale castigo.

Don Giuseppe era un tipo piccolo, esile, e con la sua voce serena e calma ci parlò dell’amore di Gesù, della sua pazienza e misericordia per i peccatori, della sua gioia per la conversione degli uomini.

le mieMani

12 13

La biblioteca di Branco e CerchioLa biblioteca di Branco e Cerchio Desiderio di…

non ess

ere pi

ù in

sulta

ti a sc

uola

vedere che tutti i bambini possano giocare

non sentire più

parlare di guerra

poter realizzare i propri sogni

essere abbracciati da

mamma e paà

Taglia lungo le linee tratteggiate e ricomponi la

Stella dei Desideri

In Cacccia e Volo con i SantiIn Caccia e Volo con i Santi Parlò a lungo, tenendo le

mie mani nelle sue. Poi le guar-dò in silenzio: «Conosco mani come queste, coperte di lividi e graffi, segni di violenza, rabbia, disperazione. So a cosa ti pos-sono portare questi lividi…».

Don Giuseppe Cafasso trascorreva tantissimo del suo tempo visi-tando i carcerati: «Tanti di loro chiedono perdono, tanti vorreb-bero cambiare la loro vita quando capiscono che Gesù li ama anco-ra, anche se abbruttiti; altri, gio-vani come te, vorrebbero un’altra possibilità per fare qualcosa di buono nella loro vita».

Nelle sue parole ho sentito l’amo-re di Gesù per me.

Don Giuseppe mi guardava diritto nel cuore e vedeva le mani del giovane arrogante e violento che stavo diventando e le mani forti dell’uomo buono che sarei potu-to essere. Quando ci ha salutato ho avuto l’impressione che fosse certo della scelta che avrei fatto.

14

Sorella Natura

Sorella Natura

A Sua Immagine

A chi non piacerebbe essere un bravo pittore? Avere una tela bianca a disposizione e dipingere

uno di quei quadri di straordinaria bellezza, che a guardarli tolgono il fiato!

Ebbene, c’è un pittore eccezionale, il più bravo di tutti, e la sua opera è inimi-tabile… Chi è?È Dio, nostro Padre, che ha creato con la sua mano tut-to ciò che vedi intorno a te: cielo, terra, mari, piante, fiori e alberi di ogni specie. Non è meraviglioso tutto ciò? Non è meglio di ogni quadro mai visto?Ma Dio ha fatto di più! Ha donato tutto questo a noi. E ci ha creato a sua immagine, ciascuno con delle caratteristiche uniche e speciali, con i propri talenti e le proprie capacità. Ognuno di noi è unico e insostituibile!Per questo, è importante cu-stodire tutto quello che Dio

nostro Padre ci ha donato, rispettare il Creato, la natu-ra tutta, e anche la nostra vita e il nostro corpo.

E tu come sei? Quali sono le tue caratte-ristiche uniche e speciali?Gira pagina e gioca a fare il pittore!

15

16 17

Soreòlla Natura

Sorella Natura

Titolo dell’opera

Specialità

Specialità

Cristalli

di neveBRRR… che freddo, il cielo è tutto coperto di nuvole bianche e il termometro dice che la temperatura è

scesa e forse nevicherà.Che bello vedere i fiocchi di neve scendere e coprire

tutto con una coltre bianca…Ma avete mai provato a catturare con le mani un

fiocco di neve? È quasi impossibile conservarlo per-ché il calore lo scioglie subito.

Vediamo allora di realizzare dei cristalli di neve che non si sciolgano: Cosa serve:

• perline di plastica bianche, dorate o argentate del diametro 3 e 4 mm

• filo di ottone di diametro 0,3 mm

• forbici

• pinze con punta curva

• filo di nylon (bava da pesca) sottile per appendere i cristalli

Ecco la tua tela

Metti alla prova il tuo talento e dipingi un quadro, che abbia come protagonisti tu e il tuo ambiente naturale preferito.

Autore

ATLeTASpecialità

Specialità

Specialità

Specialità

Il nostro corpo è proprio una macchina perfetta!

Però dobbiamo imparare ad usarlo nel modo giusto e, soprat-tutto, a mantenerlo sempre in forma.

Una bella specialità viene in nostro aiuto: è quella di Atleta.

Lavorando per questa specialità, impareremo le funzioni e le potenzialità del nostro corpo, riuscendo a mantenerci sempre

in allenamento!

ATLeTA

p.s. per facilitare il lavoro fotocopiate gli schemi ingrandendoli

18 19

Tagliate circa 80 cm di filo e in-filate le perle secondo lo schema scelto facendo attenzione ai passaggi difficili.

Dopo un po’ di pratica realizze-rete dei cristalli di neve perfetti da appendere alle finestre rima-nendo… al calduccio di casa.

Buon lavoro!

È “Atleta” chi:

• Conosce le funzioni principali del corpo umano e le norme igieniche e alimentari per mantenerlo

in salute

• Sa proporre esercizi ginnici per mantenersi in forma

• Pratica uno sport individuale e ne conosce bene le regole

• Sa spiegare cosa sono la resistenza fisica, l’agili-tà e la potenza muscolare

• Effettua ogni mattina esercizi di ginnastica

• Sa organizzare giochi di atletica (pas-sag- gio alla marinara, salto della corda, corsa ad ostacoli, prove di velocità, ...)

• Conosce la storia delle Olimpiadi

• Sa effettuare esercizi di respirazione e di stretching

Specialità

Specialità

CdA

CdA

Vi è mai capitato di immaginarvi diversi o al posto di un’altra persona, anche se solo per pochi attimi?

Ci sarebbe da divertirsi!

Con il CdA possiamo giocare ad uno scambio di ruoli: un giorno i fratellini possono comportarsi come le sorelline e viceversa; un’altra volta possiamo scambiare l’identità con il nostro amico (o amica) del cuore e poi, in queste nuove vesti, intervistarci e rispondere al posto della persona che abbiamo sosti-tuito.

Mamma mia che fatica!

IlGiocoDelleParti

2120

E allora… buon allenamento!

22 23

Gli enigmi dello Scovolino

Gli enigmi dello ScovolinoSpecialità

1. Ditelo con i fioriChe bel sentiero fiorito! Trova i nomi dei fiori sulla stradina, cancellali e scoprirai un proverbio… Ma è difficilero!

Il GioCO DELLE PARTI

Spesso non sappiamo se gli altri ci vedono in maniera simile o molto diversa da come noi crediamo di essere: scopriamolo con un semplice gioco!

Muniti di carta e matite colorate, dividiamoci in coppie. Ognuno deve fare il ritratto dell’altro cercando di diseg-narlo in maniera simpatica ed abbastanza dettagliata.

Non bisogna per forza essere grandi artisti, ma cercare di cogliere le caratteristiche dell’altro!

Infine ognuno scriverà le tre principali qualità che des-crivono il carattere del compagno, facendogli poi dono di un’opera che sarà senz’altro un capolavoro.

Il GioCO DELLE PARTI

Gli enigmi dello Scovolino

Gli enigmi dello Scovolino

Gli enigmi dello Scovolino

Gli enigmi dello ScovolinoLE SOLUZIONI

1. Se sono rose fioriranno. I fiori sono nell’ordine: rosa, margherita, tulipano, viola, giglio, narciso, papavero, ciclamino.

2. Il tubo di scappamento della macchina, il camino della casa, il cassonetto stracolmo, l’ uomo che fuma, la fogna.

3. Muro, pero, purè, pupo. L’aggettivo è PURO.

3. Matematica puraMa che operazioni difficili? Io non ci capisco una ypsilon! Mi ci aiuti: il risultato è un aggettivo molto usato in questo numero di Giochiamo.

2. Che puzza!Mama mia che puzza qui in città! Mici sai trovare da dove viene?

P U _ È+

P U P _ =

_ _ _ _

24 25

M _ R O +

_ E R O +

Giochiamo a...Giochiamo a... Buffon

sara lei

Ueppa ciaoooo fratellini e dolcissime sorelline!

Tutto bene? Conoscete super Gigi Buffon

il portiere della Juve e della Nazionale?

Beh, nelle Filippine sud-nord-orientali vive Agne-spin-li una simpatica signora che è 3 milioni di volte più forte di super Gigi.

Sapete perché? Alleva api nere dell’India (il famosissimo piccolo popolo delle rocce) e ogni giorno dopo avere raccolto il miele deve proteggere i suoi preziosissimi vasetti dagli attacchi delle api che

vogliono riprenderselo.

2726

Provate a immaginare la scena e fate così:

raccogliete 30 lattine vuote

procuratevi 5 palline di carta (un foglio di giornale appallotto-lato e sigillato con lo scotch)

un ripiano dove sistemare le lattine montate a piramide

tanti amici

A turno uno di voi sarà la signora Agne-spin-li e gli altri il piccolo popolo.

Da una distanza di 5 metri, a turno si cercare di colpire la pira-mide di lattine difesa dalla Signora Agne-spin-li.(che può parare solo con le mani!)

Vince chi riesce a difendere meglio i propri vasetti di miele! Tutto chiaro? Bzzz Bzzz Bzzz Ueppaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

1

2

3

4

Gliochiamo a...

Giochiamo a...

5

6

2928

La Posta

La PostaLa Posta

Domenica 16 novembre siamo andati in

caccia ad Assisi. Quando siamo arrivati ci siamo incamminati verso la Rocca dove abbiamo gioca-to a rubabandiera figurata, c’era un signore vestito da asino che ci ha chiesto:

“Sapete cosa c’entra un asino con la vita di San Francesco?”;ci fu un gran silenzio e lui continuò: “Quando Francesco era vecchio e faticava a cammi-nare si appoggiava ad un asino e quando gli altri frati lo costringevano a salire sopra chiac-chierava con lui per alleggerirgli la fatica e gli raccontava di Gesù che entrò a Gerusalemme in groppa a un pic-colo e simpatico asinello”.

Abbiamo poi continuato il tragitto fino a un parco con una grossa statua al cen-tro; lì c’era un altro signore vestito da mendicante che ci raccontò: “Un giorno Francesco incon-trò un mendicante che gli chiese la carità e Francesco gli disse che se lavorava po-teva guadagnarsi da vivere, volendo fargli capire che era importante rimboccarsi le maniche piuttosto che racco-gliere le offerte dalle mani dei ricchi che si vantavano di fare l’elemosina per mo-

strare il proprio buon cuore, come era usanza in quel tempo”.

Di seguito ci siamo recati in un giardino dove una signora im-personava una carissima amica di Francesco, Jacopa dei Settesoli, che custodiva in casa sua a Roma un agnellino che le aveva regalato.

Ci ha fatto fare un gioco con le cannucce e dei batuffoli di cotone che dovevamo attaccare a delle sagome di agnelli.

Nel pomeriggio siamo andati a Messa nella Basilica dove c’erano degli affreschi stupendi dipinti da Giotto che rappresentano la vita di San Francesco.

È stata una giornata bellissima perché c’erano tanti bambini (eravamo quasi mille) e abbiamo imparato tante cose belle.

La Posta

• Carolinabranco Waingunga

Rimini 8

Cara Lupetta Anonima, mi serve un ‘informazione aggiunti-va: sai se anche tu piaci a lui, o ancora lo devi scoprire?

Per attivare le tue “mosse di simpatia” solo tu sai qual è il tuo mezzo preferito (Scrivere? Parlare direttamente? Un bel regalo fatto da te? Una sorpresa?), quello in cui riesci meglio e ti senti più a tuo agio. Qualsiasi modo tu scegli, il mio consiglio… sii spontanea, sii te stessa, questa è la mossa vincente!

Piacersi a questa età vuol dire tante cose: vedere la bellezza di

quegli occhi o di quel sorriso, scoprire gli stessi interessi o le reciproche “specialità”, scoprire la simpatia e l’allegria che porta lo stare assieme, sentirsi in sintonia.

Coltiva questa amicizia speciale, senza però dimenticare tutti gli altri perché, come sai, Lupetti e Lupette sono tutti Fratellini e Sorelline, vicini e attenti tra loro all’interno del Branco, e anche agli altri bambini che incontrano.

Un salutone da e …fammi sapere!

30 31

La Posta

La Posta

La PostaLa Posta

Caro Gufo, sono una lupetta di Milano. Nel mio branco c’è un lupetto che mi piace ma non so come fare; devo dirglielo, devo mandargli un biglietto... hai un buon consiglio da darmi? Aspetto la tua risposta sul giornalino “giochiamo”.Preferisco rimanere anonima.

ciao caro Gufo, a presto.

LA POSTA DIGIOCHIAMO

c/o Marco Quattrinivia MARCIANÒ, 23

47100 FORLÌ

Ciao fratellini e sorelline Anna ci ha mandato uno splendido disegno.

Voi cosa aspettate?”

se vuoi scrivere a Gufo e avere una risposta su ,

manda una mail a [email protected] e aspettati sorprese

Caro Gu

fo,

sono

una

lupet

ta di

Mila

no...

Comitato di redazione: Camillo Acerbi, Emanuelle Caillat, Emanuele Dall’Acqua, Maria Vittoria Perini, Marco Quattrini (capo redattore)

Redazione: Maria Grazia Berlini, Stefania Brandetti, don Andrea Budelacci, Silvia Fichera, Mauro Guidi, Francesco Lecca, don Andrea Lotterio, Elisa Mariani, Pietro Mastantuoni, Vanna Merli, Marco Modena, Alfredo Morresi, Gianni Spinelli, Alessandra Tedeschi

Grafica e impaginazione: Simona Pasiniillustrazioni: Vittorio Belli

Redazione WEB: Marco Cirillo (vicecapo redattore), Cristina Colombo, Barbara Della Porta, Luca Frisone, Angelo Marzella, Francesco Rulli.

Hanno collaborato:la Branca L/C della Campania e la Branca L/C della Zona di Rimini

SCOUT - Anno xxxiiii - n. 31 - 22 dicembre 2008 - Settimanale - Poste italiane s.p.a. - Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA - euro 0,51 - Edito dall’Agesci - Direzione e pubblicità: Piazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile: Sergio Gatti - registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811 presso il Tribunale di Roma - Stampa: Omnimedia, via Lucrezia Romana 38, Ciampino (Roma) - tiratura di questo numero copie 62.000 - Finito di stampare nel dicembre 2008

n. 09/2008

"Trasparenti come…"

SOMMARIO pag. 2 Fra la giungla e il bosco Buoni o cattivi esempi?pag. 4 Morso di Baloo I puri di cuore In viaggio con Gufo pag. 6 Adamantinapag. 8 Gufo in Campania

pag. 11 La biblioteca di Branco e CerchioA una stella cadentedi M. Cerri

pag. 13 In caccia e volo con i SantiLe mie manipag. 15 Sorella NaturaA sua immagine Specialitàpag. 17 Cristalli di nevepag. 19 Atleta CdApag. 21 Il gioco delle partipag. 23 Gli enigmi dello Scovolino

Scovolino puro e semplice

pag. 26 Giochiamo a…Buffon sarà lei

pag. 28 Giochiamo a…In caccia ad Assisipag. 30 La PostaLa Posta di Giochiamo