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Giocodiruolo

Date post: 25-Jun-2015
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Copia riservata ai lettori di GioPop - Non distribuibile. 1 Il Gioco di Ruolo chiamato “Vita”
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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”

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Il G

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o “V

ita” Josaya

presenta

Il Gioco di Ruolochiamato “Vita”

di Giovanna Garbuio

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Non è necessario che tu cambi niente di te stesso, non devi diventare qualcuno di diverso da quello che sei, soprattutto non è necessario che tu impari nulla di più di quello che sai già. Devi soltanto imparare ad Amarti a tal punto da essere finalmente Te Stesso con tutto Te Stesso! Farai venire a galla tutto ciò che già sai nella misura in cui ti sarà più utile.

Per questo ti consiglio di conservare solo il meglio di ciò che leggerai qui, di buttare tutto ciò che non ti è affine e di non credere a noi senza verificare personalmente ciò che ti diciamo. Solo così troverai la tua Verità ed essa ti renderà sempre più libero!

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Il G

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o “V

ita”

L’Angelo Custodedi Rodolfo Carone

In fondo credoChe tu lo sappiaCi sono ci saròCi sono sempre stato

Non scorre sabbia per meNella clessidra del tempoVago svagandoTra presente e passato

Senza direzioneNé alcuna indicazione

Ero nel lampo inarticolatoDel tuo primo gridoQuando scopristi il piantoRiempirti il respiroE l’aria gravidaStringerti in un sorriso

Ed ancor prima

Quando sconfinato ti dileggiaviA scoprirti immersoNell’immensoE del tutto eri ammiratoQuando il tuo sguardo schiusoSpecchiava l’ebrezza

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Degli occhi di DioE nell’incontro confusoSperimentavo l’oblioDella bellezza senz’argini

Tu perenne innamoratoDei corpi e dei marginiScegliesti il limite come padreE la materia come madre

Ora nè coloreNon il suono o le parolePur essendo spessoDei ponti tra i mondiPossono unire i nostri contorni

Posso solo aspettareChe ti bbandoni la mente

Che il tuo fiatare ritorniAl suo regno inscienteE allora sì mi allungherai la manoche fremente potrò afferraree sarò quella luceche ti saprà guidare

la voce che finalmentepotrà gridare:bentornato!

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Il G

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o “V

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Ma non lo ricordaviChe io con teCi sono ci saròCi sono sempre stato?

Rodolfo Carone

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Il Gioco di Ruolo

C’è un nucleo all’ “interno” di ognuno di noi che esiste oltre ogni spazio ed oltre ogni tempo, un nucleo che un’attenta osservazione può scorgere.

Si tratta di quella parte eterna e onnisciente che è la vera essenza di ognuno di noi.

C’è chi lo chiama Amore, chi lo chiama Ki, chi lo chiama Mana, chi lo chiama Dio, non ha grande importanza il nome che lo definisce, è l’energia vitale originaria.

E’ l’unica parte di noi stessi che è veramente Reale, tutto il resto esiste solo in conseguenza e in funzione dell’ esistenza di quel nucleo che è la nostra vera Essenza. E tutta quella che noi siamo soliti definire la nostra Realtà è un riflesso di tutto ciò che nella nostra interiorità ricopre questo nucleo e ricoprendolo non ci permette di percepirlo e di riconoscerlo.

La realtà esteriore di cui facciamo quotidianamente esperienza è lo strumento che l’Universo ha “escogitato” per permetterci di riscoprire la nostra vera essenza, ritrovandola sotto tutto ciò che la ricopre, di cui la realtà esteriore è il riflesso.

La traccia più genuina che ci suggerisce dove cercare e come cercare, cosa eliminare, cosa mantenere, per riscoprire quella parte di noi che siamo effettivamente noi e di cui ci siamo scordati, è determinata dalle nostre sensazioni, che non sono altro che il linguaggio con cui continuiamo a comunicare con noi stessi con il nostro vero sé!

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Il G

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ita”

…mi hai messo in una famiglia e hai detto affari tuoi, adesso in questo casino prova a capire chi sei (…) mi hai messo in tasca tre carte e hai detto adesso tira, quello che viene viene e come gira gira, mi hai dato tempo una vita per ritrovare l’uscita, mi son distratto e ad un certo punto non l’ho più cercata, e mi hai mollato nel traffico senza indicazioni, e proprio a me vengono a chiedere le informazioni…

Lorenzo Cherubini (Jovanotti)

Ecco perché davvero quando stiamo bene, significa molto profondamente che va tutto bene.

Noi non siamo ciò che sembriamo e spesso non siamo nemmeno quello che crediamo di essere, e le nostre sensazioni, le nostre emozioni, gli stati d’animo ce lo comunicano continuamente. Noi siamo molto di più e siamo molto “oltre”. Siamo quel Nucleo che in tempi e luoghi non sospetti, ha deciso di cimentarsi in questo Gioco di Ruolo che siamo soliti definire vita.

Il ritorno alla nostra Vera Essenza, il riconoscere chi siamo davvero è la parte più entusiasmante del gioco. Riscoprire che siamo invulnerabili e immortali e che quindi non abbiamo assolutamente niente da temere mai, che non siamo mai nati e mai moriremo, che ci siamo calati in questa realtà volontariamente, è la parte del gioco che ci permette di tornare a casa rendendoci conto del divertimento del gioco.

Noi non stiamo vivendo un “esistenza terrena”, noi siamo la vita e stiamo giocando al gioco dell’ “esistenza terrena”.

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Un gioco che abbiamo inventato e creato noi e di cui abbiamo via via stabilito le regole e continuiamo a cambiarle e a ristabilirle essendo (molto spesso inconsapevolmente) completamente responsabili di quello che accade e di come accade e anche di perché accade.

Il problema è che ci siamo dimenticati di poter cambiare queste regole. Lo stesso tempo/spazio è determinato da come lo consideriamo noi e dal valore che attribuiamo a questo sistema.

La nostra vera natura è determinata dalla consapevolezza e quindi anche dalla comprensione di come funziona questo sistema in cui ci siamo volontariamente calati.

Una cosa è certa, quando abbiamo deciso di partecipare a questo gioco non l’abbiamo fatto con l’intenzione di sopravvivere ed annaspare in mezzo ad un mare di difficoltà, ma con la ferma volontà di vivere alla grande, con gioia ed entusiasmo. Perché la consapevolezza illimitata che noi siamo potesse fare esperienza della limitatezza che ci è propria in questo sistema spazio temporale. E per farlo abbiamo deciso di partecipare a questo gioco di ruolo. Vogliamo fare questa esperienza di rendere completa la nostra consapevolezza attraverso la limitazione.

Per renderci esseri limitati che possano effettivamente partecipare a questo gioco è stato evidentemente necessario diventare chi siamo (perché noi siamo anche la nostra limitatezza, il punto è renderci conto di non essere solo quella), in modo che strada facendo potessimo un po’ alla volta ricordarlo nuovamente e potessimo trasformarci percependolo in quella consapevolezza totale che effettivamente noi siamo.

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Ognuno di noi ha potere totale di gestione della realtà in cui viviamo. Recuperare la consapevolezza di chi siamo realmente ci permetterà anche di gestire consapevolmente il potere che abbiamo.

Non esistono limiti reali in assoluto e non esistono limiti alla nostra immaginazione (i bambini lo sanno bene) che è lo strumento con il quale principalmente manifestiamo la nostra realtà. Il fatto di comprendere che il nostro mondo è determinato dalle nostre convinzioni ci permette di modificarlo consapevolmente.

Per questo ogni volta che scarichiamo la responsabilità di ciò che ci accade su qualcuno o su qualcosa che non siamo noi in realtà ci allontaniamo dal riconoscimento della nostra reale essenza e quindi abdichiamo al nostro potere lasciandolo semplicemente agire inconsapevolmente. Il meccanismo del gioco evolve e funziona sempre indipendentemente dalla nostra partecipazione consapevole o inconsapevole. Noi creiamo la nostra realtà comunque.

E’ come lasciare una sega elettrica accesa senza tenerla in mano saldamente: lasciata senza guida può fare davvero dei grossi danni! Danni che però anch’essi fanno sempre parte dello stesso gioco di ruolo a cui stiamo partecipando. Non sono mai danni reali quindi, ma sono certamente danni che possono notevolmente complicarci il libero fluire del ‘gioco dell’oca’ e rovinarci tutto il divertimento.

Quando invece manteniamo saldamente in mano la motosega e la dirigiamo consapevolmente possiamo realizzare delle grandiose costruzioni. Se ci riappropriamo consapevolmente del nostro potere, il gioco diventa davvero entusiasmante e ci permetterà di fare esperienza soltanto di ciò che ci gratifica, ci soddisfa e ci rende gioiosi, se lo vogliamo.

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Noi siamo gli unici artefici della nostra gioia e della nostra disperazione. La consapevolezza di questo ci permette di scegliere volontariamente tra sperimentare gioia e sperimentare disperazione.

Assumiamoci quindi la responsabilità al 100% della nostra realtà e andiamo alla grande, diretti gioiosamente verso casa.

Nel momento in cui ci assumiamo la responsabilità di tutto ciò che ci ha fatto soffrire nella nostra vita trascorsa, saremo in grado di manifestare gli eventi gioiosi che caratterizzeranno la nostra vita da qui in avanti. Ogni volta che abbiamo dato ad altro o ad altri la colpa della nostra sofferenza abbiamo ottenuto il risultato di allontanare da noi la consapevolezza del nostro potere.

Attenzione però perché anche l’operazione di assumersi la responsabilità della nostra vita passata nasconde una trappola: il rischio di sentirsi colpevoli per tutta la sofferenza subita, o peggio per la sofferenza subita da altri.

Anche questo è un meccanismo che ci allontana dalla gestione consapevole del nostro potere. Noi siamo responsabili non siamo colpevoli.

In effetti anche la considerazione del non essere stati consapevoli della nostra potenzialità di manifestare la realtà è già un concetto sufficiente per liberarci da ogni senso di colpa. Eventualmente sarebbe colpevole chi agisce deliberatamente; chi è cieco non è colpevole se va a sbattere contro un palo… non l’aveva visto! Quindi già l’inconsapevolezza ci libera da qualunque colpa, anche se mantiene intatta la nostra responsabilità totale nell’operazione di manifestazione della nostra realtà.

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Altra considerazione che ci libera definitivamente da qualunque colpa è la certezza che l’Amore è l’energia prima da cui scaturisce ogni successiva manifestazione. La prova di ciò la possiamo trovare semplicemente osservando gli avvenimenti dal punto di vista dell’Amore. Se partiamo dal presupposto che tutto è Amore e che tutto evolve regolato dall’Amore e in funzione dell’Amore, vedremo che ogni avvenimento terreno (e non) troverà la sua evidente motivazione.

Non è ovviamente una questione dimostrabile con metodo scientifico (non ancora per lo meno anche se ci siamo ormai abbastanza vicini1), ma ciò non toglie che sia altrettanto indubitabilmente dimostrabile. Ognuno lo può molto facilmente provare a sé stesso, soltanto avendo la costanza di osservare come accadono le cose.

E allora come si può riuscire a far entrare nella nostra vita tutto l’Amore che desideriamo. Come possiamo comprendere davvero che Noi siamo Amore, siamo già a posto e completi in modo perfetto, che tutta l’Energia che stiamo usando può in un attimo creare il più meraviglioso dei mondi e la più meravigliosa delle vite.

C’è in effetti nella nostra società una tale assuefazione alla sofferenza, un tale retaggio culturale che sembra confermare quello della sofferenza come il percorso inevitabile, che spesso sembra più facile, quasi più “naturale”, lasciarsi sommergere dalle preoccupazioni e accettare i disagi quotidiani perché inevitabili (Così è la vita, Ciò che vuoi te lo devi guadagnare lavorando duramente, Nessuno ti regala mai niente, ecc..) piuttosto che riuscire a ringraziare, Amare e lasciar andare i pensieri più pesanti e in questo modo “sgonfiare” istantaneamente situazioni non desiderabili di qualunque entità e grado.

1 Vedi le ricerche di Masaru Emoto, di Konstatin Korotkov, di Rollin McCraty

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Il punto è che abbiamo paura di affidarci alla nostra Divinità,non riusciamo davvero a metabolizzare il fatto che tutto quello che è… è il meglio! Sempre! Non siamo capaci di accettare che le leggi che regolano l’universo abbiano dato origine ad un meccanismo anche troppo semplice, perché per noi è l’ignoto, un campo che non abbiamo personalmente sperimentato. Ci sembra assurdo e pericoloso… Vogliamo avere la situazione sotto controllo; non farlo è inaccettabile perché estremamente pericoloso, dal punto di vista da cui siamo abituati (educati) ad osservare l’evolvere delle situazioni.

Ci nascondiamo dietro espedienti tipo non abbiamo tempo, non abbiamo la concentrazione necessaria, non abbiamo il coraggio, o magari ci sentiamo in colpa se stiamo bene, oppure se abbiamo più degli altri. Riconoscere di essere potenti ci toglierebbe da quel ruolo di vittima che è diventato comodo, affidarci al flusso ci responsabilizzerebbe troppo, ci costringerebbe in qualche modo a prendere in mano la nostra vita davvero.

E così diamo troppo ascolto a chi non crede, a chi demolisce, a chi ci prende in giro, a chi ha paura di illudersi, a chi ci dice di stare con i piedi per terra… a chi non ha mai sperimentato qualcosa di efficace perchè fondamentalmente non ci ha mai davvero creduto…

…dicono che è vero che ogni grande amore naufraga la sera davanti alla tv. (…) Dicono che è vero che c’è solo un modo per risolvere un problema. Dicono che è vero che ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità di frustrazione (…) dicono che è vero che per ogni slancio tornerà una mortificazione dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione per non farlo più. Ora!

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Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò, non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò. Ora!

Lorenzo Cherubini (Jovanotti)

Non sono esattamente fonti affidabili questi confronti ma decidere con la propria testa non è sempre così facile, non siamo abituati, raramente lo facciamo davvero malgrado ci sembri di farlo sempre. E se lo facciamo ci ritroviamo faccia a faccia col peggior provocatore esistente: noi stessi o il nostro ego razionale.

Abbiamo paura del nostro Potere, questo ci destabilizza ancora più della nostra sofferenza. Abbiamo paura di noi stessi. Abbiamo paura di illuderci e fallire. Perché ci siamo dimenticati che stiamo giocando. E invece le cose sono estremamente semplici oltre ogni immaginazione.

L’Energia fluisce dove dirigiamo la nostra attenzione2 e lì crea.

L’Amore è l’Energia primordiale, la causa prima da cui tutto deriva e in funzione e verso cui tutto evolve. Ciò significa inconfutabilmente che l’errore non esiste. L’Amore non sbaglia, non prevede l’esistenza dell’errore. Perciò tutto è perfettamente perfetto e tutto quello che è… è il meglio. Sempre!

Questo significa che qualunque azione noi abbiamo compiuto, anche offuscati dalla più profonda inconsapevolezza, non abbiamo sbagliato, non abbiamo commesso nessun errore, mai!

Tutto quello che è… è il meglio!

2 Makia: principio Huna

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Quindi non abbiamo sbagliato. Qualunque azione abbiamo compiuto era la miglior cosa che potessimo fare in quel momento, in quello spazio, date le premesse e tale azione, anche la più aberrante, ci ha permesso di essere la persona meravigliosa che siamo oggi e ha permesso di ottenere lo stesso risultato a chi è stato coinvolto dal nostro percorso. Perciò cosa abbiamo da rimproverarci?

Quindi in base a questo ragionamento chi può essere colpevole? E di cosa? Ognuno meriterebbe invece un premio per aver agito sempre nel migliore dei modi.

Quindi dato che non abbiamo assolutamente alcuna colpa, chi ci impedisce di gioire e di essere pienamente soddisfatti di noi stessi? Tanto più che ora siamo consapevoli di questo meccanismo e quindi possiamo agire di conseguenza per manifestare il migliore dei futuri per noi stessi e per tutte le creature coinvolte.

Ogni scelta basata sulla consapevolezza non può che condurre alla Pace dell’Io.

Siamo liberi! Liberi di decidere quale direzione vogliamo prendere a prescindere da ogni influenza esterna. Perché ricordiamo che le influenze esterne determinano la realizzazione della scelta che viviamo, quindi il trucco è accettare o respingere le influenze in maniera consapevole.

Il potere creativo è sempre stato una nostra caratteristica. La differenza sta nell’uso consapevole o inconsapevole che se ne fa. Ora possiamo sfruttare questa conoscenza per raggiungere il nostro benessere e la nostra felicità.

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Ognuno di noi è una delle innumerevoli realizzazioni del Divino e quindi ognuno di noi possiede in sé stesso il potere divino della manifestazione consapevole. Questo è innegabile.

Ognuno di noi deriva dalla causa prima che è l’Amore, perciò ognuno di noi è in essenza energia d’Amore, è evidente, quindi attraverso di noi l’Amore evolve.

Pertanto in questa dimensione spazio/temporale in cui siamo calati, abbiamo l’opportunità di forgiarci le premesse per vivere le esperienze che desideriamo qui ed ora.

Noi possiamo essere esattamente chi vogliamo essere in questo gioco di ruolo che è la vita incarnata.

Non ci sono limiti recita il principio “Kala” della filosofia Huna. E tutto il potere viene da dentro ci ricorda “Mana” altro archetipo Huna.

Quindi cominciamo con il lasciare andare il passato, non siamo costretti a farci limitare da quello che ci è già accaduto durante la nostra esperienza terrena. Quello che è stato è stato, ha avuto la sua utilità, ma ora noi siamo qui, non più lì!

“Taglia il cordone e libera te stesso dalla cipolla.”

Maka’Ala Yates

Scegliamo ciò che ci fa sperimentare benessere e automaticamente ci avvicineremo al riconoscimento della nostra reale identità.

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”L’efficacia è la misura della verità3 ci ricordano sempre i saggi Huna.

Non c’è niente che non possiamo ottenere. Soltanto il fatto di esserne consapevoli sarà il primo ampio passo nella direzione di ottenerlo. Quindi impariamo, cominciamo a sapere che non dobbiamo fare o essere niente e allo stesso tempo possiamo fare o essere tutto. Partendo da questo presupposto cominceremo sempre più spesso e sempre più facilmente a porci dalla prospettiva di ciò che vogliamo lasciando da parte quello che crediamo di “dovere”!

Così facendo ci accorgeremo anche quanto spesso ci ritroveremo a compiere azioni che l’opinione pubblica o il nostro vecchio modo di pensare considererebbero “dovere”, semplicemente perché ci sentiamo di volerle portare a termine con la soddisfazione e l’entusiasmo che associamo al compimento di ciò che vogliamo, eliminando per sempre dal nostro modo di essere la frustrazione e il rancore che spesso accompagnano il compimento dei cosiddetti “doveri”.

Facciamo le cose che vogliamo fare semplicemente perché le vogliamo fare e godiamo a piene mani dell’ energia positiva che ne scaturisce e che ci avvicina sempre più al riconoscimento della nostra essenza. Per i “doveri” lasciamo agire l’Universo con fiducia, gioia e riconoscenza… ne vedremo davvero delle belle solo a saperle osservare.

Saremo sempre più avvolti da pensieri e di conseguenza da situazioni di gioia, di benessere e di soddisfazione. Provare per credere, anzi sapere per sperimentare.

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Impariamo a soffermarci solo sui pensieri che ci procurano gioia e soddisfazione e lasciamo agire l’Universo.

Il segreto per stare bene è cominciare a sentirsi bene abbandonando le preoccupazioni, con la consapevolezza che c’è qualcuno/qualcosa di molto più efficace di noi che senza dubbio se ne occuperà produttivamente, anzi se ne sta già occupando e risolverà tutto per il meglio oltre ogni nostra più rosea previsione.

Pensiamo a ciò che vogliamo con passione e trasporto e lasciamo agire chi sa come procurarcelo. E ovviamente cominciamo già a goderne i frutti.

Raggiungere la consapevolezza di questo meccanismo, capire come funzionano veramente le cose, è tutto ciò che ci serve, perché solo il fatto di averlo compreso ci porterà un po’ alla volta a cambiare completamente atteggiamento nei confronti di questo “gioco di ruolo” e tutto verrà di conseguenza, si evolverà senza nessuno sforzo, senza nemmeno che ce ne rendiamo conto arriveremo ad essere veramente diversi, sempre più diversi, in direzione di noi stessi e proprio su questa strada vedremo accadere quelli che gli umani inconsapevoli chiamano miracoli e che noi un po’ alla volta (perché ancora un po’ inconsapevoli lo siamo, altrimenti non avremmo bisogno nemmeno di farli questi ragionamenti) percepiremo come le cose più ovvie e normali del mondo.

Noi siamo al centro dell’universo, come ci illustra egregiamente l’occhio di Kanaloa4, proprio perché l’universo inteso come la nostra personale realtà, ruota attorno a noi stessi e si forgia e si modifica in funzione esclusiva di noi stessi.

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Ognuno ha e percepisce la sua personale realtà sulla quale ha totale potere.

Il mondo è uno specchio e riflette la nostra interiorità. Se determinate caratteristiche non sono presenti in noi stessi, non faremo esperienza dei loro riflessi o quantomeno non ne saremo coinvolti emozionalmente.

Se invece ci troviamo a vivere determinate questioni, possiamo tranquillamente essere sicuri che quell’esperienza si è manifestata con l’obiettivo di mostrarci qualcosa di noi stessi; è fuori di ogni dubbio.

Ecco che per capire a che punto è la nostra evoluzione dobbiamo osservare l’ambiente che ci circonda come in uno specchio, perché l’ambiente che ci circonda in realtà riflette precisamente quello e chi noi siamo ora. Esso sarà la misura precisa della nostra evoluzione.

Nel momento in cui cambieremo quella caratteristica che ci appartiene non ne sperimenteremo più il riflesso. E’ esattamente in questo senso che siamo responsabili della nostra realtà e ognuno al 100% per ciò che lo riguarda.

E nello stesso modo abbiamo il 100% del potere di modificare noi stessi e quindi di conseguenza modificare la nostra realtà. Allo stesso modo attraverso le nostre emozioni diamo forma tangibile a ciò che diventa la nostra esperienza. Da qui il consiglio di vivere pienamente le nostre gioie e le nostre passioni per fare in modo di materializzare ciò che potrà enfatizzare tali emozioni e tali sentimenti. “Pensa per te” è il miglior consiglio che si possa dare a chiunque!

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Quando cominciamo ad essere davvero consapevoli di questo meccanismo il cambiamento sarà a brevissima portata di mano: cominciamo a comprendere che quello che accade nel mondo è un riflesso di quello che siamo dentro e cominciamo a comprenderlo, perché ci accorgiamo delle corrispondenze, ci accorgiamo di come partendo da questo presupposto tutto si spieghi, di come ogni pezzetto del puzzle vada magicamente al suo posto, in una logica e in una linearità lapalissiane.

Non ci crederemo per fede, cominceremo a saperlo per esperienza.

Lascia stare lo specchio e cambia la tua faccia. Lascia stare il mondo e cambia la tua concezione di te stesso.

Neville

Ecco che i desideri appassionati sono quelli che ci spingono oltre lo spazio/tempo e modificano le scenografie del nostro gioco di ruolo.

Ognuno ha questo potere totale su sé stesso mentre non abbiamo alcun potere sulla realtà altrui, come nessuno ha la minima possibilità di intervenire sulla nostra realtà.

Nessuno può farci del male se non noi stessi, con le nostre azioni, con le nostre reazioni, con i nostri pensieri, con le nostre emozioni. Noi stessi siamo la causa dei nostri mali e dei nostri beni, non altri e non altro.

Gli altri come tutte le situazioni esteriori sono solo il tramite con cui l’equilibrio universale, anche definito “Giustizia Divina”, agisce.

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Noi paghiamo tutti i nostri debiti e riscuotiamo tutti i nostri crediti e la moneta di scambio è l’energia che si manifesta nella nostra realtà. Quindi capiamo bene che sapere come funzionano le cose (essere consapevoli) o non saperlo può fare davvero la differenza.

Comprendiamo che se non abbiamo sospesi energetici da saldare siamo inattaccabili. E un modo per saldare i nostri debiti e renderci comunque inattaccabili è anche quello di emanare energia d’Amore verso tutte le persone e tutte le cose. Sarà energia che comunque compenserà quello che in molti definiscono debito Karmico. E Ho-oponopono, per esempio, fa precisamente questo, trasforma i nostri “debiti Karmici” o blocchi energetici o ostacoli interiori (sono tutti la stessa cosa: energia ostruita dalla percezione) in AMORE!

Ecco perché quando sentiamo parlare di sofferenza associata all’amore dobbiamo sapere che si sta discutendo di una grande assurdità. “Io amo mio figlio mio marito è per questo che soffro” è una frase che non ha senso. L’amore non conosce sofferenza: o si Ama o si soffre, e di conseguenza se si soffre significa che non si sta davvero Amando.

Non si può Amare e contemporaneamente soffrire, le due cose non sono compatibili. L’Amore non è sofferenza. La verità è che si soffre perché non si Ama, perché continuiamo a farci guidare dal bisogno di possesso, dal bisogno di approvazione, dal bisogno di controllo, dall’ attaccamento che non sono caratteristiche dell’Amore, ma piuttosto del non amore.

Ci sono tante persone che sono convinte di “soffrire perchè amano!” E ovviamente non c’è niente di male in questo... se è così è perchè un determinato percorso passa di là...

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Però in quanto al “soffro perchè lo amo” è una delle affermazioni più assurde che si possano fare! Che noi esseri umani siamo piuttosto bravi a raccontarcela e molto asini nell’Amare... è anche questa una grande verità! Ma come per tutto il resto cominciare a comprendere come funzionano le cose può essere davvero di grande aiuto per imboccare la strada più giusta per evolvere e per goderci appieno la nostra partecipazione a questo gioco di ruolo5.

E’ tutto molto semplice, basta comprenderlo e per farlo è sufficiente manifestare l’intenzione di rendersene consapevoli. Tutto quello che non ci va, tutto quello che ci infastidisce e ci fa soffrire sono tutte caratteristiche da pulire (potremo anche rappresentarle con i cartoncini degli “imprevisti” come a Monopoli).

Le malattie dei nostri amici e conoscenti, la gente che si arrabbia, che ci aggredisce, che è maleducata con noi, che ci ferisce, il vento violento, la pioggia battente, il gelo persistente, é tutto dentro di noi, noi siamo la malattia, noi siamo la rabbia, noi siamo la maleducazione, noi siamo il gelo e sono tutte caratteristiche da pulire trasformando questi “imprevisti” in “accettazione” e quindi in Amore!

Come dentro così fuori,come sopra così sotto,

come in cielo così in terra.

Che bello è svegliarsi, comprendere che il Divino ci ripropone all’infinito le cose affinchè noi le comprendiamo, proprio come in un gioco di ruolo, se non cambi strategia, inciamperai sempre negli stessi ostacoli.

5 Grazie a Gabriella Botti, per lo stimolo e per essere un Gigante!

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Non serve a niente cercare di capire perchè gli altri sono arrabbiati, perché il gelo persiste o da dove deriva la malattia del mio vicino, è sufficiente guardare dentro e chiedersi “cosa c’è dentro di me che ha manifestato tutto questo?” E la cosa meravigliosa è che non è necessario individuarlo per trasmutarlo, è sufficiente avere l’intenzione di farlo e farlo!

Ecco il senso di Amare quelle sensazioni spiacevoli e fastidiose che però ci stanno dando l’opportunità di crescere dentro.

Io sono un vulcano pronto ad esplodere e quell’implosione non sfogata si manifesta nelle malattie dei miei amici, io sono arrabbiata e la rabbia si percepisce negli amici che litigano tra loro o negli sconosciuti che mi aggrediscono o nell’impiegato maleducato, io sono violenta, sono arida e l’universo mi risponde con il gelo del clima. Le regole del gioco.

Tutto è qui ora! Tutto è dentro e fuori e si realizza per farmi prendere coscienza che tutto è mia responsabilità al 100%. Tutto ciò che accade, accade esclusivamente con lo scopo di farci svegliare e si manifesta attraverso le nostre memorie che continuano a ripetersi, per scrollarci e farci accorgere. E tutto è così semplice, basta osservare e tutto si spiga facilmente: è tutto dentro. Dunque non solo quando mi trovo in una situazione bella o brutta anche io ne faccio parte, ma ne sono la causa.

Quindi renderci consapevoli di essere responsabili al 100% di tutto quello che sappiamo che accade nel Mondo e nella nostra Vita, ci permette di osservarci senza giudicarci, evitando così di alimentare tutte quelle memorie che continuano a procurarci tanti fastidi,

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rallentando la crescita dell’Amore originario in noi stessi, quindi rallentando la nostra realizzazione del nostro vero Io: l’identità del sé.

Entriamo in quest’ottica, mettiamoci da parte e osserviamo dove l’universo vuole andare a parare, avremo senza dubbio delle belle sorprese se riusciremo ad evitare di giudicare quello che accade.

Assumersi la responsabilità al 100% in sintesi significa semplicemente accettare che noi siamo la causa dell’ effetto, noi siamo i creatori della creazione, e quindi amare ogni situazione come parte di noi e come emanazione del divino che è in noi, quel nucleo di cui parlavamo all’inizio.

Ogni Essere o situazione ha bisogno soltanto di Amore; dell’Amore che trasmuta tutto in Amore e ci permette di giocare fluidamente.

Noi possiamo cambiare gli altri solo in funzione di come cambiamo noi.

Cambiando noi, gli altri che non saranno più in sintonia con il nostro nuovo sé, cambieranno se il loro percorso lo prevede oppure usciranno dalla nostra realtà sostituendo noi (che non siamo più in sintonia con loro) con qualcun altro che li rispecchi e a cui possano fare da specchio.

Quindi attraverso il potere completo che abbiamo su noi stessi e sulla nostra realtà agiamo in modo da condividere o meno la nostra esperienza con determinati altri, che quando agiscono nella nostra vita lo fanno alle nostre condizioni che evidentemente sono compatibili con le loro6.

6 Memorie condivise di ho-oponopono

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Ovviamente anche loro mantengono la totale potenza su se stessi e su tutto ciò che li riguarda.

Detto in altre parole, se le potenzialità di qualcuno non sono compatibili con la nostra interiorità che manifesta la nostra esteriorità, se cioè qualcuno non riflette niente di noi, non c’è assolutamente nessuna possibilità che questo qualcuno entri a far parte del nostro gioco di ruolo e meno che mai sarà possibile che ci coinvolga emotivamente.

Nello stesso tempo, se noi non siamo compatibili con l’interiorità di qualcuno che magari potrebbe riflettere invece qualcosa di noi, non sarà quell’individuo determinato ad entrare nella nostra vita, ma sarà qualcun altro con caratteristiche analoghe.

Gli altri, tutti gli altri, entrano nella nostra vita per mostrarci qualcosa e questo è assolutamente reciproco.

Incontriamo soltanto persone meravigliose (anche le più insopportabili lo sono) che hanno qualcosa da farci comprendere, anche se paradossalmente non lo sanno e a queste stesse persone, noi mostriamo qualcosa di determinato, utile per la loro evoluzione.

E’ così che funziona, fa parte delle regole di base del gioco.

Perciò cambiando noi stessi o i nostri compagni giocatori cambiano anch’essi, stimolati magari dalla risonanza della nostra vibrazione o usciranno dalla nostra vita, abbandoneranno il nostro tavolo da gioco per lasciare posto ad altri concorrenti più in sintonia con il nostro nuovo livello vibrazionale.

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Stessa cosa dicasi per le situazioni: le situazioni che non sono o non sono più in sintonia con la persona nuova che siamo diventati o evolveranno per rimettersi in armonia con noi o si scioglieranno fino ad andare ad esaurimento.

Quindi accettiamo con serenità le separazioni e l’evolvere delle cose con la consapevolezza che quello che è… è il meglio. Sempre! Questa è la principale delle regole del gioco.

Lasciamo fare alle cose il proprio corso, ci accorgeremo di come sempre più spesso saremo nel posto giusto al momento giusto, senza sforzo e soprattutto senza stressante continuo bisogno di controllo su tutto. Meno avremo le situazioni sotto controllo, più esse evolveranno in maniera “miracolosa”!

Essere in pace con gli altri e con l’Universo è una condizione dell’essere che deriva direttamente e unicamente dallo stare in pace con sé. Non c’è bisogno di pensarla come gli altri, di essere d’accordo con i loro modi con le loro azioni, la cosa importante è essere consapevoli che sono i loro modi e le loro azioni e vanno rispettati per questo, ma non per forza condivisi. Se noi saremo in accordo con noi stessi non si presenteranno le occasioni di essere in disaccordo con gli altri.

E’ tutto molto più semplice di quello che sembra.

Ascoltiamo quindi i consigli del nostro cuore che ci sta continuamente trasmettendo le indicazioni del nostro Io superiore. Scegliamo sempre in base al nostro sentire fluido e non potremo sbagliare (non sbaglieremo comunque).

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”E se non sappiamo interpretare le nostre sensazioni, poniamo delle domande chiare all’Universo. Le risposte arriveranno sempre, attraverso segnali chiari e inequivocabili. Mettiamoci in ascolto con cuore aperto e mente libera e le risposte giungeranno. È tutto molto più semplice di quello che sembra, ma davvero molto, molto più facile! Sperimentiamo e non avremo più dubbi.

Questo gioco di ruolo ha regole semplici, è il volerle interpretare a tutti i costi che le rende complicate.

In verità le complicazioni sono anch’esse segnali, sono semplicemente il richiamo che ci invita a cambiare direzione. Se una cosa si presenta complessa, irta di ostacoli, significa soltanto che il nostro percorso non dovrebbe passare di là.

Scegliamo il nostro percorso di gioco consapevolmente e lanciamo i dadi!

Buon viaggio!

Giò

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Quando ti trovi di fronte ad una scelta...guardati dentro e chiediti:“cosa farebbe l’amore?”

Se segui il consiglio che ne deriverà...farai sempre la scelta giusta

...che ti porterà dritta, dritta, a realizzare tutti i tuoi obiettivi!

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Il Gioco di R

uolo chiamato “V

ita”Dello stesso Autore:

“Vita: istruzioni per l’uso” di Giovanna Garbuio“Mamma in Divenire” di Giovanna Garbuio

con Josaya

“Ricomincio da me”

“Agisci come se fossi Amore”

“La morte della Morte”

“Connessione alla Vita”

“Huna per ricercatori profani”

“Manuale pratico di Ho-oponopono”

Puoi acquistarli via web a questo indirizzo: www.josaya.com/prodotti

Pubblicati di carta, disponibili in libreria:

“Ho-oponopono; tutte le strade portano all’Amore” Josaya; Bis Edizioni

“Ho-oponopono; La pace comincia da Te” Josaya; Uno Editori

“Ho-oponopono e EFT” Josaya con Bruno Zanaboni; Uno Editori

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There is a Kumu’ike (Wisdom Source) from which all things are made from. It is a force that is omnipresent and fills the interspaces of all things within the universe. It is where all life comes from.

Maka’Ala Yates

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uolo chiamato “V

ita”Siti web

giopop.blogspot.com

www.josaya.com

www.ho-oponopono.info