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Giornale delle Imprese

Date post: 09-Mar-2016
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Il giornale delle imprese è un periodico d'informazione aziendale rivolto agli operatori economici di Reggio Emilia, Modena e Parma
24
edizione di Parma, Reggio Emilia e Modena periodico d’informazione aziendale anno IV Gennaio 2012 CONGIUNTURA Crescita del PIL dello 0,9% nel 2011 per l’Emilia- Romagna Il servizio a pagina 7 Editoriale IN PRIMO PIANO Dopo la tempesta finanziaria Unire gli sforzi per un 2012 migliore C’era una volta il welfare... e la concertazione Per anni l’attenzione verso le politiche so- ciali ha costituito un vanto per l’Italia, anche nei confronti di molte nazioni avanzate. Quando si parla di politiche del lavoro, pre- videnziali, sanitarie - insomma, di politiche sociali - il confronto ed il dibattito era d’ob- bligo. Lo Stato Sociale è stato un cardine importante per il nostro Paese, sostenuto a “spada tratta” da più parti a livello politico, mediatico ed ovviamente sindacale. Ad un tratto questo principio fondamentale sembra vacillare, e molti di quelli che lo aveva soste- nuto rimangono - sindacato a parte - quasi in silenzio. Be’ un po’ ci meraviglia! Sembra possibile intervenire ora sulle norme e modificarle in modo unilaterale, per dirla con un termine “sindacale” di altri tempi. E molto ci meraviglia quanto accaduto in questo 2011, nel giro di pochi mesi. Un anno che, fino a giugno, era caratterizza- to da una fase di stagnazione ma orientato al positivo, così come evidenziavano tutti i ri- levamenti e le stime degli organismi e centri studi più autorevoli. Non mi sembra di ricordare fino al giugno scorso grida d’allarme, avvisi che l’Italia era sull’orlo del precipizio. La crisi del debito era vissuta con moderata tranquillità come fat- tore strutturale del sistema Italia. Ciò che era al centro del dibattito erano semmai la que- stione giustizia, le vicende di una certa Ruby, eccetera eccetera. - Continua a pag. 23 - Gennaio 2012 IMMOBILI INDUSTRIALI Trend stabille per il mercato regionale RICERCA Reggio Emilia Innovazione realizza meeng con gli Organismi Nofica Europei FORMAZIONE IFOA presenta quaro nuovi corsi ECONOMIA Cresce l’export per l’industria ceramica. Flessione per il mercato nazionale Il servizio a pagina 8 MAFIE Dal dossier di “Libera informazione”: 8.500 vime di usura in Emilia-Romagna Il servizio a pagina 8 Il servizio a pagina 19 MANAGER Cisita Parma: concluso progeo per dirigen d’impresa Il servizio a pagina 11 Il servizio a pagina 10 Il servizio a pagina 9 di Ottavio Margini Imprese & pensare posivo: voglia di riscossa è distribuito gratuitamente Richiedi una copia per la Tua azienda
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Page 1: Giornale delle Imprese

edizione di Parma, Reggio Emilia e Modena

periodico d’informazione aziendale

anno IV Gennaio 2012

COngiuntuRa

Crescita del PIL dello 0,9% nel 2011 per l’Emilia-Romagna

il servizio a pagina 7

Editoriale in PRiMO PianO

Dopo la tempesta finanziaria

Unire gli sforzi per un 2012 migliore

C’era una volta il welfare... e la concertazione

Per anni l’attenzione verso le politiche so-ciali ha costituito un vanto per l’Italia, anche nei confronti di molte nazioni avanzate. Quando si parla di politiche del lavoro, pre-videnziali, sanitarie - insomma, di politiche sociali - il confronto ed il dibattito era d’ob-bligo. Lo Stato Sociale è stato un cardine importante per il nostro Paese, sostenuto a “spada tratta” da più parti a livello politico, mediatico ed ovviamente sindacale. Ad un tratto questo principio fondamentale sembra vacillare, e molti di quelli che lo aveva soste-nuto rimangono - sindacato a parte - quasi in silenzio. Be’ un po’ ci meraviglia!Sembra possibile intervenire ora sulle norme e modificarle in modo unilaterale, per dirla con un termine “sindacale” di altri tempi.E molto ci meraviglia quanto accaduto in questo 2011, nel giro di pochi mesi.Un anno che, fino a giugno, era caratterizza-to da una fase di stagnazione ma orientato al positivo, così come evidenziavano tutti i ri-levamenti e le stime degli organismi e centri studi più autorevoli.Non mi sembra di ricordare fino al giugno scorso grida d’allarme, avvisi che l’Italia era sull’orlo del precipizio. La crisi del debito era vissuta con moderata tranquillità come fat-tore strutturale del sistema Italia. Ciò che era al centro del dibattito erano semmai la que-stione giustizia, le vicende di una certa Ruby, eccetera eccetera.

- Continua a pag. 23 -

Gennaio 2012

iMMOBiLi inDuStRiaLi

Trend stabille per il mercato regionale

RiCERCa

Reggio Emilia Innovazione realizza meeting con gli Organismi Notificati Europei

FORMaZiOnE

IFOA presenta quattro nuovi corsi

ECOnOMia

Cresce l’export per l’industria ceramica.Flessione per il mercato nazionale

il servizio a pagina 8

MaFiE

Dal dossier di “Libera informazione”: 8.500 vittime di usura in Emilia-Romagna

il servizio a pagina 8

il servizio a pagina 19

ManagER

Cisita Parma: concluso progetto per dirigenti d’impresa

il servizio a pagina 11

il servizio a pagina 10

il servizio a pagina 9

di Ottavio MarginiImprese & pensare positivo:

voglia di riscossa

è distribuito gratuitamente Richiedi una copia per la tua azienda

Page 2: Giornale delle Imprese

2 iMPRESE & PEnSaRE POSitiVO

gli auspici e le riflessioni di imprenditori e

“Il nostro Paese si ritrova come dopo Caporetto, ma oggi come allora inizia la

fase della riscossa”

“Occorre rafforzare il lavoro di squadra a favore

di un territorio che tutti dobbiamo concorrere

a sviluppare”

“Il punto di partenza è la persona, l’io di fronte alla

globalizzazione appare il più fragile ma invece

è il più forte”

Giuseppe Alai: “Per il 2012 non possiamo che augurar-ci che finalmente si prenda pienamente coscienza del valore e del potenziale insito nell’esperienza cooperativa. E’ una realtà che grazie alla sua flessibilità ha resistito meglio di altri alla crisi e ha continuato a garantire lavo-ro e occupazione, ma sulla quale si sono determinati pesi (e quelli fiscali ne sono un esempio) che ne limitano l’azione e introducono rischi di snaturamento. Spero che il prossimo anno - e questo sarà il nostro impegno - con-senta di affermarne il valore come straordinaria risorsa per i nostri territori e le no-stre comunità sia in termini economici che sociali”.

Marco Arletti: “Sarà un anno difficile, gli scenari sono preoccupanti, ma dob-biamo avere la consapevo-lezza, di avere agito su tutte le leve che vengono definite oggi come la ricetta per cre-scere: organizzazione della produzione, green economy e riduzione dell’impatto ambientale, innovazione di prodotto e processo, inve-stimenti in energie rinno-vabili e sulla sicurezza sul lavoro. Se sapremo trasmet-tere questo al mercato, rag-giungeremo anche gli ambi-ziosi obiettivi che ci siamo posti per il 2012”.

Cesare Azzali: “Il mio augu-rio è che i giovani impren-ditori si rendano conto che ancora una volta il nostro Paese si ritrova nelle con-dizioni in cui versava dopo Caporetto. Allora i nemici del Paese erano in carne ed ossa e non avevano la forma dei merca-ti finanziari, ma oggi come allora inizia la fase della ri-scossa, nella quale a ciascu-no è chiesto di impegnarsi con convinzione e compe-tenza per riaffermare il ruo-lo economico, politico, so-ciale e culturale del Paese”.

Enrico Bini: “L’auspicio del-la Camera di Commercio per il 2012 è che Istituzioni, Associazioni di categoria, soggetti economici e sociali sappiano rafforzare ed af-finare il lavoro di squadra già in essere a favore di un territorio che tutti dobbia-mo concorrere a sviluppare, tutelare e promuovere. A questo augurio corrisponde l’impegno della Camera di Commercio a consolidare il suo ruolo di “casa delle im-prese” e punto di riferimen-to in materia di legalità, di tutela e valorizzazione del “saper fare” reggiano”.

Franco Boni: “Il maggior auspicio per il 2012 è che il nuovo Governo riesca ad

operare per la salvezza e la modernizzazione del Paese. Per una rinnovata crescita, spero che ci impegneremo tutti per un ritorno alla cen-tralità del lavoro. Ad esem-pio, occorre far capire, alle nuove generazioni, la diffe-renza tra cultura e attività lavorativa: diploma o laurea non potranno più garantire un “posto”, una professione adeguata, secondo i vecchi schemi. I giovani dovrebbe-ro diventare, in parte, colti e apprezzati artigiani, o spe-cializzati in servizi innova-tivi”.

Cristina Carbognani: “Per poter pensare positivo, in questo inizio del 2012, ser-ve lavorare tramite strategie chiare che mirino a obiettivi concreti, in grado di tra-ghettarci fuori da questa lunga fase di crisi.Fare innovazione, per le PMI del nostro territorio, rappresenta infatti ormai una sfida troppo onerosa e rischiosa, se intrapresa dal-la singola impresa. Diventa quindi necessario muoversi verso un obiettivo di ampio respiro, stringen-do alleanze strategiche e ac-cordi di collaborazione per

raggiungere una sufficiente ‘massa critica’, e costituen-do un sistema condiviso di obiettivi e risorse: premes-se fondamentali per essere competitivi nei mercati in-ternazionali”.

Mauro Carretti: “E’ pro-prio in questi momenti di profonda crisi, che definirei non solo economica-finan-ziaria ma anche sociale, che ognuno deve fare la propria parte dando il meglio di sé per contrastare gli effetti andando verso il migliora-mento. Sono convinto che le nuove idee contribuisca-no alla crescita anche se, in questi tempi diventano più difficili nella loro applica-zione. E’ con questo spirito che tra i nostri progetti abbiamo dato priorità all’ottimizza-zione e razionalizzazione della gestione aziendale, sia a livello organizzativo che tecnologico per ridurre gli sprechi ed i costi energetici.Un impegno ed un auspicio per il 2012 rivolto a rafforza-re l’Azienda con un impatto positivo sull’ambiente, sulla qualità del prodotto e sulle condizioni di lavoro”.

giuSEPPE aLaiPresidente ConfcooperativeReggio Emilia

MaRCO aRLEttiAmministratore delegato di Chimar SpA.

CESaRE aZZaLiDirettore Unione Parmense degli Industriali

MauRO CaRREttiPresidente Studio Alfa Srl

EnRiCO BiniPresidente Camera di Commercio di Reggio Emilia

FRanCO BOniPresidente Fiere di Parma

CRiStina CaRBOgnaniPresidente CONFAPI PMI Reggio Emilia

Page 3: Giornale delle Imprese

3iMPRESE & PEnSaRE POSitiVO

manager dell’economia emiliana per il 2012

“Occorre la consapevolezza di dover agire su tutte le leve

che vengono definite oggi come la ricetta per crescere”

“Si riaccenda nel 2012 quella scintilla della

passione per il fare che è stata l’anima del miracolo

italiano”

“Occorre una continua riorganizzazione delle

imprese volta a collocarle nella giusta dimensione”

Simona Caselli: “Davanti al 2012 mi chiedo che fortuna avrebbe oggi il venditore di almanacchi di Giacomo Leopardi. Tutti siamo convinti che l’anno a venire non sarà felice, ma non per questo dobbiamo abbandonarci alla deriva del pessimismo, che tra l’altro non è propria della storia e dello spirito cooperativo. Per esempio: dalla crisi emergono segnali che in-dicano nella cooperazione una forza sociale ed econo-

mica in grado di attraversa-re un mare tempestoso. Tra gli economisti più noti - ci spiega Carlo Borzaga nel presentare il recentissimo rapporto Euricse sulla coo-perazione italiana - è stato il Nobel Joseph Stiglitz a rico-noscere che nel passato si è data troppa rilevanza al solo modello dell’impresa volta alla massimizzazione del profitto e che è ora neces-sario prendere atto che esso non ha funzionato e che c’è anche bisogno di modelli d’impresa diversi, in parti-colare d’imprese cooperati-ve e senza finalità di lucro. Ma molto simile è anche il pensiero di Elinor Ostrom, Nobel per l’economia nel 2009. Per me, ma specialmente per la cooperazione, sono auspici positivi. E non è affatto un caso che le Nazioni Unite abbiano di-chiarato il 2012 Anno inter-nazionale della cooperazio-ne. Quindi il prossimo anno sarà per noi comunque un anno ricco di iniziative”.

Paolo Fantuzzi: “L’Emilia-Romagna è da sempre terra di imprese operose e lungi-miranti: queste caratteristi-che intrinseche nel territo-rio devono essere uno sti-molo per guardare al futuro con fiducia. Mi auguro che le manifestazioni fieristiche modenesi in calendario per il 2012 riescano ad inter-cettare le reali esigenze del mercato e possano fornire un significativo contributo alla crescita economica re-gionale”.

Roberto Garulli: “La mia Ita-lia: un auspicio o un sogno?La mia Italia OrgogliosaLa mia Italia ConcretaLa mia Italia VittoriosaLa mia Italia BellaLa mia Italia RomanticaLa mia Italia Imbattibile e Solidale La mia Italia da invidiare La mia Italia da amare E chi li vede i tedeschi, i francesi e gli inglesi…..?Forza e, tutti insieme, pen-sando positivo e operando con qualità e innovazione

Vinceremo!E gli Italiani? Che peccato!! E se cambiassero? No!!”.

Stefano Landi: “Proprio in considerazione del difficile contesto economico, appare evidente come solo elementi di discontinuità rispetto al passato possano essere vo-lani di una possibile ripresa.Occorrono dunque riforme strutturali, in grado di ri-spondere alle esigenze di un

ROBERtO gaRuLLiPresidente Studio Garulli Insurance Broker Srl

PaOLO FantuZZiAmministratore delegato Modena Fiere

SiMOna CaSELLiPresidente Legacoop Reggio Emilia

StEFanO LanDiPresidente Gruppo Landi Renzo SpA

Page 4: Giornale delle Imprese

Per comunicare con il mondo aziendale

Reg. tribunale di ReggioEmilia N. 1165 del 09/05/06

GRAFICA:Filiberto Guatteri

STAMPA:Centro Stampa Quotidiani SPAErbusco (BS)

Stampato il 23/12/11

AREA COMMERCIALE:[email protected]

EDITORE:Keymedia Group s.r.l.Via Settembrini, 12/142123 Reggio Emiliawww.keymedia.it

REDAZIONE:hanno collaborato a questo numero:Ottavio Margini, Valentina Margini, Alessandro Cervi, Chiara Caselli, Antonella Gualandri,Giuseppe Sangiorgi, Barbara Bianchi, Barbara Gaiti.

DIRETTORE RESPONSABILE:Ottavio Margini

INFO:

4 iMPRESE & PEnSaRE POSitiVO

Dinamismo, creatività e voglia di intraprendere

“Ognuno deve fare la propria parte dando il meglio di sé per andare verso il miglioramento”

“Per poter pensare in positivo serve lavorare con strategie chiare che mirino

ad obiettivi concreti”

“Forza e tutti insieme, pensando positivo ed

operando con qualità ed innovazione, vinceremo”

mondo che è molto cambia-to, anche solo rispetto a tre anni fa. Il lavoro è gravato da una fiscalità eccessiva, con im-patti sia sull’imprenditore che sul lavoratore; l’ecces-siva burocrazia ingessa di fatto molte attività produt-tive; le infrastrutture sono evidentemente da rinno-vare o implementare; infi-ne la tutela dell’ambiente, concetto che mi è partico-larmente familiare, visto il settore in cui opera l’azien-da di cui sono Presidente: la green economy è in grado, in modo trasversale, di svi-luppare nuove opportunità, rappresentando un esem-pio di quella discontinui-tà cui facevo riferimento poc’anzi. Ma la crescente attenzione alla possibile sinergia tra impresa e ambiente non può e non deve restare isolata: occorre che l’intero siste-ma Paese, quindi l’insieme di istituzioni, imprenditori e forze sociali, vada coeso nella stessa direzione, nel solco di riforme sostanziali. Nel mondo non mancano esempi di questo tipo e sa-rebbe davvero un peccato che le eccellenze italiane non possano esprimersi an-che a casa propria.

Come afferma Jeremy Ri-fkin nel suo ultimo libro, “La Terza rivoluzione in-dustriale”, la convergenza di nuove fonti energetiche e di nuovi mezzi di comuni-cazione ha prodotto i primi due cambiamenti epocali a livello socio-industriale: come non auspicare che debba essere così anche nell’era delle fonti energeti-che rinnovabili e del web?”.

Gian Paolo Lombardo: “Non vorrei scadere nella demagogia e nella retorica, nemmeno nel banale visto il momento. Cosa auspico per me e per i miei colleghi associati per il 2012? Che si riprenda a “vivere” solo così ne potrà consegui-re una rinascita economica,

sociale e politica del Paese. In questi lunghi mesi in cui la “battaglia” si è fatta du-rissima per noi piccoli im-prenditori c’è stato il tempo di riflettere su tante cose che in precedenza si davano per scontate. Ad esempio che il benessere non è un diritto, che il lavoro, quello attra-verso cui poi possiamo fat-turare, assumere, costruire ecc, è “dono”, così come lo è una certa “serenità” sociale. Quando queste cose vengo-no a meno ci si rende mag-giormente conto del loro vero valore e le si apprezza-no di più. Dicevo che in que-sti mesi abbiamo avuto il tempo di approfondire certe questioni non foss’altro per-chè la realtà lo imponeva, ed allora mi sono accorto che ad esempio negli ultimi 150 anni l’Italia ha avuto tanti momenti duri di crisi, sia come Paese sia come po-polazione. Siamo un Paese povero, non abbiamo ma-terie prime eppure siamo diventati una delle prime potenze industriali mondia-li, come è stato possibile? Forse che le generazioni che ci hanno preceduto dopo le due guerre mondiali stava-no meglio di noi? L’Italia del dopo guerra cos’era? Un Paese in ginocchio e di-

strutto eppure è stato capa-ce di fare quello che ha fatto. Tutto questo mi lascia ben sperare per il nostro futu-ro, per il 2012 e per gli anni a venire, perchè noi siamo figli di quelle generazioni, che dal nulla hanno saputo rialzarsi. Mi auguro che nel 2012 nei cuori e nell’animo di tanti mie colleghi si “ri-accenda quella scintilla” della passione per il fare che è stata l’anima del miracolo italiano”.

Franco Manfredini: “L’in-dustria ceramica italiana ha continuato ad investire, anche nel triennio di crisi fi-nanziaria 2009 - 2011, il 5% circa del proprio fatturato, indirizzandolo verso le nuo-ve tecnologie utili per miglio-

rare la qualità del prodotto. Credo che questa, assieme alla continua riorganizzazio-ne delle imprese volte a col-locarle nella giusta dimen-sione e alla continua ricerca di nuovi mercati sia geogra-fici che di destinazione d’uso per il prodotto, rappresenti la migliore risposta di chi fa impresa alla situazione che stiamo vivendo. Una rispo-sta non formale o rituale, ma di straordinaria concretezza e sostanza, come sono chia-mati a fare gli imprenditori e, più in generale, il mondo delle imprese”.

Ugo Margini:“Vorrei che fi-nalmente la politica e quelli che decidono per gli altri si rendessero conto dell’im-portanza che ha il settore

FRanCO ManFREDiniPresidente Confindustria Ceramica ugO MaRgini

PresidenteASCOM Parma

gian PaOLO LOMBaRDOPresidente Gruppo Imprese Artigiane Parma

Page 5: Giornale delle Imprese

5iMPRESE & PEnSaRE POSitiVO

sono più forti della speculazione finanziaria

“L’intero Paese, le istituzioni, gli imprenditori

e le forze sociali vadano nella stessa direzione, nel

solco di riforme sostanziali”

“Che il 2012 consenta di affermare il valore

straordinario del nostro territorio”

“Avere il coraggio di sperimentare nuove strade puntando sulla formazione

e la valorizzazione delle risorse umane”

terziario (commercio, turi-smo, servizi) nell’economia dell’Italia. Si tratta di un set-tore radicato sul territorio che non viene delocalizzato come spesso accade per il Manifatturiero all’estero.”

Tristano Mussini: “Sarò con-creto, com’è da sempre con-creta CNA. Il nostro deside-rio per il 2012 è di rimettere l’impresa al centro sostenen-do artigiani e piccoli-medi imprenditori in questioni stringenti come lo sviluppo dell’Area Nord. Per pensare positivo, poi, continueremo ad insistere su temi quali reti d’impresa, credito, interna-zionalizzazione e innovazio-ne convinti che siano le stra-da giusta per non soccombe-re di fronte alla crisi”.

Davide Poggi: “Il punto di ripartenza è la persona, l’io. Sembra inverosimile, perché di fronte alla globalizzazione appare come il punto più fra-gile: invece è il più forte. Per rilanciare un’impresa occorre un soggetto, una persona dentro l’azienda, non necessariamente l’im-prenditore. In un ufficio pubblico basta una persona per cominciare a cambiare. Qualunque cambiamen-to dipende da una persona cambiata che coglie il nesso profondo tra il proprio parti-colare e il tutto. Chiunque colga questo nesso, di qualunque pro-venienza culturale sia, può contribuire al cambiamento del Paese”.

Donatella Prampolini: “Nei momenti di crisi ci si aspetta sempre che gli opinion-leader abbiano la ricetta per uscirne e dare speranza in un futuro migliore. Il bisogno di rassi-curazioni in questo momento è fortemente sentito da tutte le fasce di popolazione, anche da quegli attori che in genere sono immuni dalle contami-nazioni degli eventi esterni. Proprio perché il bisogno di credere in un futuro certo ha prevaricato altre necessità della piramide di Maslow, non possiamo esimerci dal farci portatori di quella intrapren-denza, magari un po’ spre-giudicata, che può segnare un nuovo inizio. Sono abituata a dare un senso alle cose che dico, per cui, proprio in que-

sta fase economica, la mia azienda ha deciso di acquisire e rilanciare un punto vendita che era destinato alla chiusu-ra, salvando una quindicina di posti di lavoro e puntando su un format innovativo. Sono convinta che il coraggio di sperimentare nuove strade, puntando sulla formazione e la valorizzazione delle risorse umane, sulla professionalità e sul lavoro di gruppo, sia l’uni-ca ricetta vincente. L’augurio per il 2012, è che nel mio ruolo di Presidente Confcommer-cio, riesca ad infondere ai miei associati, con l’esempio, pri-ma ancora che con le parole, la voglia di rinnovarsi percor-rendo nuove strade e ridando slancio al valore del lavoro di gruppo, sia esso associazioni-smo o modello aziendale.”

Carlo Alberto Roncarati: “Quella attuale è una fase di stagnazione, ma questa Regione ha un tessuto pro-duttivo forte, ed è pronta a cogliere, appena sarà possi-bile, la ripresa. Il nuovo Patto per la crescita che abbiamo firmato assie-me alla Regione e ad altri protagonisti del mondo eco-nomico e sociale, comporta una strategia unitaria attor-no ad alcune priorità. La prima è il credito, in-centrata sul rafforzamento al sostegno dei consorzi di garanzia fidi per assicura-re liquidità alle imprese. La seconda è l’internazionaliz-zazione che significa aprire opportunità sui mercati so-prattutto per le Pmi che non riescono a muoversi all’este-ro con le proprie gambe. Infine l’innovazione sia tec-nologica, che organizzativa: sotto questo profilo occorre lavorare sulle reti di impre-sa, un modello che dà alle aziende la dimensione giu-sta per affrontare i mercati e presenta potenzialità anco-ra inesplorate”.

DaViDE POggiDirettore Compagnia delle Opere Emilia

CaRLO aLBERtO ROnCaRatiPresidente Unioncamere Emilia-Romagna

tRiStanO MuSSiniPresidente CNA Reggio Emilia

DOnatELLa PRaMPOLiniPresidente Confcommercio Reggio Emilia

Page 6: Giornale delle Imprese
Page 7: Giornale delle Imprese

7ECOnOMia

L’economia dell’Emilia-Romagna nel 2011 ha conti-nuato a crescere, nonostante la crisi, con un ritmo ridotto rispetto agli anni passati, mentre per il 2012 si prevede un brusco rallentamento. Sono queste le indicazioni che emergono dal Rapporto sull’economia regionale 2011 realizzato da Unioncamere e Regione Emilia-Romagna e presentato appena prima di Natale. L’Emilia-Romagna dovrebbe chiudere il 2011 con un aumento reale del Pil dello 0,9% (+0,6% in Italia), in rallentamento rispetto alla crescita dell’1,5% rilevata nel 2010, mentre è ipotizzata a 0 nel 2012. L’andamento del Pil è fortemente legato a quello dell’export, da decenni moto-re della nostra economia. Nel 2012 la crescita del commer-cio con l’estero sarà modesta: 2,5%. A ciò si aggiunge la do-manda interna che continua ad essere ferma: nel 2012 la crescita dei consumi privati sarà pressoché nulla, quella degli investimenti negativa.“In questo pesante conte-sto, l’economia dell’Emilia-Romagna – ha sottolineato l’assessore regionale alle At-tività produttive Gian Carlo Muzzarelli nell’ambito della presentazione – conferma una capacità di tenuta, e le previsioni di Prometeia per il 2013 ipotizzano una forte ripresa. Ma non possiamo essere soddisfatti né limi-tarci ad aspettare. Dovremo fare di tutto per evitare che il 2012 sia un anno di stagna-zione o peggio di recessione: credo che in Emilia-Roma-gna ci siano le condizioni per provarci puntando sul valore delle imprese e del capitale umano. La nostra è una as-sunzione di responsabilità che richiede il concorso delle imprese e dei lavoratori per innovare insieme il nostro territorio”.Il ‘Patto per la crescita intelli-gente, sostenibile e inclusiva’ - attraverso la partecipazione di tutto il sistema economi-co, sociale e delle autonomie dell’Emilia-Romagna - ha definito le scelte strategiche generali non solo per andare oltre la crisi, ma per cambia-re passo e supportare una nuova stagione di crescita e

sviluppo della società emi-liano romagnola. Molti degli obiettivi rappresentati nel nuovo ‘Patto’ trovano una immediata applicazione nel-le politiche già avviate dalla Regione, e sul fronte delle risorse la copertura di diversi interventi è già prevista nel bilancio di previsione 2012 della Regione stessa. Il presi-dente Unioncamere Emilia-Romagna, Carlo Alberto Roncarati, ha poi evidenzia-to che “nonostante l’attuale fase di stagnazione, l’Emi-lia-Romagna ha un tessuto produttivo forte, ed è pronta a cogliere, appena sarà possi-bile, la ripresa. Con il nuovo Patto si è deciso di rafforza-re il sostegno dei consorzi di garanzia fidi per assicurare liquidità alle imprese. Prio-ritario sarà anche il suppor-to all’internazionalizzazione che significa aprire opportu-nità sui mercati soprattutto per le Pmi che non riescono a muoversi all’estero con le proprie gambe. Infine l’inno-vazione sia tecnologica, sia organizzativa: sotto questo profilo occorre lavorare sulle reti di impresa, un modello che dà alle aziende la dimen-sione giusta per affrontare i mercati e presenta potenzia-lità ancora inesplorate”.Analizzando i dati di sin-tesi per settore emerge che nel 2011 solo le costruzioni dovrebbero chiudere nega-tivamente, mentre nel 2012 la flessione riguarderà tutti i settori con l’eccezione del terziario. Due terzi del valore aggiunto regionale sono re-alizzati dal terziario, mentre rimane importante la quota dell’industria, oltre il 25%. L’Emilia-Romagna si con-traddistingue per l’apertura ai mercati esteri: secondo i dati Istat, nei primi nove mesi del 2011, l’export emiliano-romagnolo è ammontato a circa 35 miliardi e 768 mi-lioni di euro, superando del 14,3% l’importo dell’analogo periodo del 2010 (+13,5% in Italia). Nonostante la cresci-ta sostenuta non si è ancora raggiunto il livello di export del 2008 ad indicare quanto la caduta del 2009 fosse pe-sante.

L’economia in Emilia-Romagna chiuderà il 2011 con un aumento del Pil dello 0.9%Per il 2012 ipotizzata una crescita ‘zero’

Sulla base dei dati del Rapporto Unioncamere – Regione Emilia-Romagna

Un momento della presentazione del rapporto

Scenario internazionale

3,8

1,9

1,7

1,6

0,7

-0,3

3,4

9,3

7,6

4,0

3,4

1,6 2,

0

0,2

-0,5

2,0

3,2

8,5

7,5

4,1

-1,0

3,0

7,0

11,0

World Oecd Usa € Area Italy Japan Brazil China India Russia

2010 2011 2012

Fonte: Oecd, Economic Outlook, N. 90, November 28, 2011

Scenario regionale: conto economico

Fonte: Unioncamere E.R. - Prometeia, Scenario economico provinciale, novembre 2011

1,5

11,910,7

1,3

3,3

0,9

3,9 5,5

1,0 1,6

-0,0

0,2

2,5

0,1

-0,5 -2

0

2

4

6

8

10

12

14

Prodotto interno lordo

Import Export Consumi privati

Investimenti fissi lordi

2010 2011 2012

Tab. 1

Tab. 2

Page 8: Giornale delle Imprese

8 ECOnOMia

Confindustria Ceramica presenta in un convegno l’Osservatorio Previsionale 2012 – 2013 e l’Analisi dei bilanci di settore

Nell’ambito del convegno “L’industria ceramica si con-fronta con il mercato nazio-nale ed internazionale”, tenu-tosi lo scorso mese di dicem-bre, è stata svolta un’analisi approfondita del settore. Moderato dal direttore ge-nerale di Confindustria Ce-ramica Armando Cafiero, l’incontro ha visto le relazioni di Stefano Bolognesi, presi-dente della Commissione per le Statistiche e le Attività Edi-toriali, e di Giuseppe Schi-rone, business consultant manager di Prometeia, a cui è seguita una tavola roton-da composta dal presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini, dal di-rettore generale di BPER Luigi Odorici e del professor Marco Fortis dell’Università Cattolica. L’analisi sulll’industria cera-

mica italiana è partita dalle statistiche sulle vendite in Ita-lia e sulle esportazioni al 30 settembre 2011, che eviden-ziano un fatturato estero in crescita del +3,88% a fronte di introiti sul mercato nazio-nale in flessione del -2,36%. Una analisi che, per la prima volta, è stata affrontata ve-rificando il comportamento delle imprese a seconda della propria dimensione azienda-le e, rispetto ai mercati di de-stinazione, la dinamica delle vendite a seconda delle diver-se fasce di prezzo. L’Osservatorio Previsionale, che come consuetudine ha delineato le prospettive con-giunturali ed il commercio internazionale di ceramica per il biennio 2012 - 2013 sui principali mercati di sbocco, ha analizzato per la prima volta la dinamica di medio

termine relativa ai diversi prodotti che concorrono a li-vello mondiale al rivestimen-to delle superfici residenziali. Da questo è emerso che nel 2010 la ceramica copre il 36,1% dei volumi di mercato, il legno il 15,5%, la pietra il 5,1%, la moquette il 28,4% e gli ‘altri prodotti’ il 14,8%. Si-gnificativa è stata poi l’analisi

relativa agli effetti delle im-posizioni dei dazi sull’impor-tazioni in Europa di ceramica cinese, che ha confermato una flessione pari al 34% del fatturato medio ante dazi, e che una consistente fetta sia stata acquisita da aziende italiane. E’ stata consegna-ta anche l’Analisi dei Bilanci delle aziende ceramiche 2008

- 2010, utile strumento di ap-profondimento finanziario. La successiva tavola rotonda si è invece maggiormente sof-fermata su temi quali il per-corso ed i rischi connessi alla non creazione di un’Europa Politica, la natura e le nuove peculiarità di questo nuovo rallentamento dell’economia mondiale che segue la cri-si del 2009, i vincoli esterni europei posti al sistema del credito nazionale, i fattori di competitività necessari af-finchè l’industria ceramica nazionale possa riprendere il proprio cammino di crescita, il supporto che il sistema ban-cario intende dare ad un tes-suto di piccole e medie impre-se vocate all’export, il nuovo posizionamento strategico delle imprese e dei distretti made in Italy nel rinnovato contesto internazionale.

In crescita del +3,88% l’export a fronte di introiti sul mercato nazionale in flessione del -2,36%

Diminuisce in Europa l’importazione di ceramica cinese

Franco Manfredini, Presidente Confindustria Ceramica

Un corposo dossier di 192 pagine sulle mafie in Emilia-Romagna, e’ stato realizzato da “Libera informazione” su input dell’Assemblea legisla-tiva. Il dossier è stato presentato nello scorso mese di dicem-bre a Bologna nell’ambito di un convegno alla presenza di ospiti del calibro di Anna Ca-nepa, magistrato della Dire-zione nazionale antimafia, e Roberto Alfonso, procura-tore capo di Bologna.Il dossier, che si intitola “Ma-fie senza confini, noi senza paura”, illustra il “modo in-diretto” in cui le mafie agi-scono e si manifestano, in particolare al Nord. Si va dalla rete di connivenze agli appalti pubblici (dove la criminalità organizzata si insinua giocando la tecnica del massimo ribasso della base d’asta), per arrivare agli insospettabili “colletti bian-chi” (finanzieri, commercia-listi, direttori o impiegati di banca), già più volte ribat-tezzati “uomini cerniera”: coloro, cioè, che “mettono in

contatto due mondi, il mon-do mafioso e quello econo-mico finanziario locale”, che altrimenti non si sarebbero mai sfiorati. Nel dossier trovano spazio anche i fenomeni di estorsio-ne e usura, quest’ultima più pericolosa per l’Emilia-Ro-magna, stando ai dati 2011 di Sos Impresa. Se il pizzo, infatti, coinvolge circa 2.000 commercianti (5% del totale contro il 70% della Sicilia o il 50% della Calabria), più preoccupanti sono i dati relativi all’usura, che riguarda 8.500 persone, pari all’8,6% del totale dei commercianti attivi. Libera ricorda anche i 107 beni con-fiscati alla mafia in regione (al top c’è Bologna con 38 immobili, seguono Forlì-Cesena con 28 e poi Ferrara con 16). Al fine di promuo-vere la cultura della legalità nell’economia per combat-tere le infiltrazioni criminali con azioni concrete: è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Libera e Union-camere Emilia-Romagna.

L’accordo fissa la modalità di collaborazione per la lotta alla criminalità organizzata ed alle infiltrazioni mafiose nell’economia. Libera si occuperà di realiz-zare progetti di formazione per l’affermazione della cul-tura della legalità a supporto del sistema camerale. Fra le varie misure, l’intesa preve-

de la promozione del proget-to “SOS Giustizia”, un servi-zio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata”, che sarà gesti-to da Libera la quale si impe-gna a garantirne l’operativi-tà nelle sedi delle Camere di commercio aderenti. Unioncamere Emilia-Roma-gna si impegna poi a sup-

portare Libera nell’attività di monitoraggio e mappatura dei beni confiscati alla mafie nel territorio regionale con particolare riferimento alla gestione di beni produttivi ed aziendali ed a mettere a disposizione le informazioni e gli studi di natura econo-mico-statistica elaborati dai propri uffici.

Sulla base del dossier presentato da “Libera Informazione”

Mafie: 8.500 vittime di usura in Emilia-Romagna nel 2011Siglato Protocollo d’Intesa con Unioncamere Regionale

La firma del protocollo legalità: don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Carlo Alberto Roncarati, Matteo Ricchetti

Page 9: Giornale delle Imprese

In un momento particolar-mente difficile per l’econo-mia e l’occupazione, la for-mazione e l’aggiornamento professionale acquisiscono una maggiore importanza per favorire l’accesso al mon-do del lavoro.Consapevole di questo ruolo spesso essenziale per tante persone in cerca di lavoro, IFOA si accinge ad affrontare il 2012 con un rinnovato im-pegno ed una vasta gamma di iniziative rivolte a giovani ed adulti.Ne parliamo con Ornella Trombino, Responsabile Area Reggio Emilia, Modena e Parma Nucleo delle Com-petenze per la Formazione.“IFOA – afferma Ornella Trombino – mette al cen-tro della propria formazio-ne la capacità di trasferire competenze e abilità imme-diatamente applicabili nel mondo del lavoro. La nostra formazione infatti è priorita-riamente orientata al “saper fare”. Un “saper fare” che nasce da una costante e intensa rela-zione con le aziende. E’ pro-prio dalle aziende, dagli ope-ratori sul campo, dalla con-

sulenza e dalle figure esperte che IFOA attinge per definire la propria offerta formativa, nell’individuare i docenti e alimentare la propria ricca faculty”. Quali i corsi prossimi a partire?“I f o a p r o p o n e a n c h e quest’anno percorsi formati-vi gratuiti di alta formazione cofinanziati dall’Unione Eu-ropea con Fondo Sociale Eu-ropeo e dalla Regione Emilia-

Romagna, che si svolgeran-no nelle sedi Ifoa di Reggio Emilia, Modena e Parma.Sono quattro i progetti ap-provati che hanno aperto le iscrizioni e precisamente: Di-segnatore meccanico - spe-cialista CAD 3D per l’innova-zione del settore meccanico, Tecnico esperto nella gestio-ne dell’energia, Tecnico di spedizioni, trasporto e logi-stica e Tecnico nella qualità dei prodotti alimentari.I corsi – continua Ornella Trombino – rientrano nella Rete Politecnica dell’Emilia-Romagna e consentiranno ai partecipanti di ottenere un Certificato di qualifica pro-fessionale secondo lo stan-dard SRQ.I percorsi prevedono una du-rata complessiva di 300 ore ripartite in 180 ore di forma-zione d’aula e successive 120 ore di stage aziendale.La frequenza è obbligatoria e a tempo pieno”.Chi può partecipare a que-sti corsi ?“Destinatari della formazio-ne – risponde Ornella Trom-bino – sono 15 partecipanti per ogni percorso, giovani e adulti disoccupati e occupati

residenti o domiciliati in Re-gione Emilia-Romagna.L’ammissione ai corsi è su-bordinata al superamento di prove di selezione attitudina-li, tecniche e motivazionali; a parità di punteggio in sele-zione, il giovane disoccupato avrà priorità rispetto agli altri candidati.Da quest’anno, inoltre, al termine dello stage aziendale – conclude Ornella Trombino – gli allievi selezionati in base alle indicazioni di preferenza aziendali, avranno la possi-bilità di svolgere un progetto

di esperienza individuale in situazione lavorativa presso le aziende parner della durata di ulteriori 300 ore. L’intero progetto si concluderà entro dicembre 2012”.

L’abilità nel trasferire competenze ha permesso un rapporto privilegiato con le aziende

iFOa e la formazione del “saper fare”Iscrizione gratuita per 4 nuovi corsi che inizieranno a febbraio

9FORMaZiOnE

Da quest’anno al

termine dello stage

aziendale gli allievi

selezionati in base alle

indicazioni di preferenza

aziendali, avranno la

possibilità di svolgere un

progetto di esperienza

individuale in situazione

lavorativa presso le

aziende parner della

durata di ulteriori

300 ore

Ornella Trombino, Responsabile AREA Reggio Emilia, Modena e Parma Nucleo delle Competenze per la Formazione

Per informazionie iscrizioni:

IFOA - Ufficio Informazioni e SelezioniVia G. D’Arezzo, 6 42123 Reggio EmiliaTel. 800 [email protected]

Page 10: Giornale delle Imprese

10 RiCERCa & SViLuPPO

Si sono tenuti a Bologna l’8 e il 9 dicembre scorso, due im-portanti meeting patrocinati dalla Commissione europea ed organizzati da Reggio Emilia Innovazione. Il giorno 8 si è tenuta la ri-unione del R&TTE CA (Radio&Telecommunications Terminal Equipment Com-pliant Association), associa-zione che comprende test house, organismi notificati e aziende produttrici di dispo-sitivi radio ad iscrizione vo-lontaria che opera nell’ambito della Direttiva 1999/5/CE (Direttiva Apparecchiature Radio e Terminali di Teleco-municazione). R&TTE CA costituisce e gestisce un fo-rum il cui scopo è informare gli iscritti sulle attività legate alla conformità ed alle norme tecniche delle apparecchia-ture radio e dei terminali di telecomunicazione. Il 9 di-cembre si è invece svolto il meeting dell’ECANB (Asso-ciazione Europea degli Or-ganismi Notificati nel campo della compatibilità elettro-magnetica): l’associazione opera a fronte degli svilup-pi della Direttiva Europea

2004/108/CE concernente il ravvicinamento delle legi-slazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica. RTTE CA ed ECANB organizzano 2 meeting all’anno (primavera ed autunno/inverno), itine-ranti tra le Organizzazioni/Enti aderenti, in cui si discute sull’evolversi della tecnologia nell’ambito previsto dalle di-rettive di competenza, sulla relativa normativa volta alla certificazione dei prodotti e in generale si dibatte di que-stioni tecniche su un ampio fronte da cui spesso scatu-riscono gli accordi di mutuo riconoscimento tra l’UE e altri paesi per la libera circo-lazione di merci e/o prodotti. I meeting in questione non sono a carattere pubblico ma la partecipazione è vincolata all’adesione alle Associazioni (una od entrambe). Ad ora RTTE CA ed ECANB hanno circa 70 di membri iscritti ciascuna, a cui si aggiungo-no auditor provenienti anche da paesi extra-europei quali USA, Canada, Giappone, Australia e Korea molto inte-ressati all’evolversi dei criteri

tecnici ed i requisiti normati-vi utili per accedere al mer-cato UE. In questo contesto, RTTE CA ed ECANB rappre-sentano l’interfaccia diretta tra il legislatore (Commissio-ne europea) e gli addetti ai la-vori (test house ed Organismi Notificati) ed in tale ottica queste associazioni sono la miglior fonte di informazio-ni in quanto direttamente coinvolte nelle decisioni della Commissione Europea con dirette ricadute sulla legi-slazione tecnica applicabile nel territorio comunitario. Reggio Emilia Innovazione (REI) - che da circa 10 anni partecipa a questi meeting -, ha avuto l’onore di ospitare gli eventi (che normalmente

si svolgono in giorni conti-gui) in qualità di membro iscritto ad entrambe le asso-ciazioni ed in qualità di Orga-nismo Notificato per entram-be le direttive di riferimento. A partecipare ai meeting per REI è stato l’ing. Alessan-dro Tacchini, responsabile delle attività innovative e di trasferimento tecnologico in REI, docente di compatibi-lità elettromagnetica presso la facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia e delegato in-ternazionale del CEI (Comi-tato Elettrotecnico Italiano) per l’attività normativa nel settore dell’EMC nel cam-po dell’automotive. Durante gli incontri, oltre a svaria-ti interventi tecnici, è stato

esposto dal funzionario della Commissione Europea Pablo Neira, lo stato di avanzamen-to delle revisioni delle Diret-tive 1999/5/CE (R&TTE) e 2004/108/CE (EMC) e come si collocano in tale ottica le funzioni degli Organismi Notificati. L’iter delle due di-rettive non procede alla stes-sa velocità e pertanto mentre probabilmente nel 2012 sarà pubblicata una revisore del-la direttiva EMC, per la di-rettiva R&TTE non ci sono previsioni per il rilascio di una nuova revisione. Reggio Emilia Innovazione tramite il proprio sito internet e i pro-pri uffici (tel. 0522/922238) manterrà comunque aggior-nate le aziende del territorio.

Reggio Emilia innovazione ospita la riunione degli Organismi Notificati Europei

Gli incontri tecnici, patrocinati dalla Commissione Europea, si sono tenuti a Bologna l’8 e il 9 dicembre

Si è discusso per raggiungere accordi di mutuo riconoscimento che favoriscano la libera circolazione delle merci

Page 11: Giornale delle Imprese

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11FORMaZiOnE

Dirigenti d’Azienda: concluso un progetto di formazione di assoluto valore

I continui mutamenti in atto e l’incertezza dei tempi che viviamo rendono la for-mazione dei dirigenti d’azien-da di particolare importanza. Sono queste figure professio-nali alla guida di imprese o loro funzioni a svolgere spes-so un ruolo “chiave” e strate-gico nella vita di una azienda.E’ in tale contesto che si col-loca il progetto “Formazione e Innovazione: Il binomio vincente della competitività” realizzato, con il contributo di Fondirigenti, da Cisita Par-ma insieme a Federmanager regionale e Formindustria, una società consortile del Si-stema Confindustria compo-sta da cinque importanti Enti della nostra Regione, tra cui lo stesso Cisita. Per saperne di più ne parliamo con Elisa-betta Zini, Amministratore Delegato di Cisita Parma.“L’iniziativa – spiega la Zini – si è svolta nell’arco di tutto il 2011 attraverso momenti corsuali, seminari e visite in azienda. Tutti i temi affronta-ti nelle situazioni d’aula sono stati di grande attualità. Un seminario è stato dedicato,

poi, alla “priorità di aumenta-re i risultati del nostro lavoro”, con l’obiettivo di sviluppare nei partecipanti la capacità di migliorare la propria auto-efficacia non solo attraverso una buona gestione del tem-po, ma soprattutto sapendo individuare - con una visione d’insieme - gli obiettivi e le attività collegate alla mission del proprio ruolo.

Altri momenti di grande in-teresse sono quelli che hanno affrontato i temi dell’“empo-werment” e del “change ma-nagement”.Il primo si è posto l’obiettivo di elaborare e riflettere sulle capacità “soft” che favori-scono la crescita personale; il secondo ha fornito ai par-tecipanti gli strumenti per generare la motivazione del capitale umano attraverso le leve dell’emotività. Nell’ambito del progetto – continua la Zini – sono poi state contemplate sei “visi-te aziendali d’eccellenza”. Il

modo migliore per diffondere una cultura dell’innovazione, attraverso la formazione, è dare la possibilità di creare un dialogo e un confronto fra l’esperienza manageriale del-le PMI e le best practices nel-la gestione aziendale delle re-altà d’eccellenza presenti sul territorio. Per queste ragioni abbiamo proposto di con-cretizzare la diffusione e la condivisione di buone prassi attraverso “visite aziendali” all’interno di questi contesti imprenditoriali di spicco, per creare scambio di esperienze e di networking fra le aziende

del territorio”.Quali le realtà aziendali visitate?“Le aziende visitate fino ad ora – risponde la Zini – sono state l’IKEA di Piacenza, dove si è parlato di Logistica e Supply chain e DALLARA AUTOMOBILI di Parma, dove abbiamo affrontato l’importante tema della Ri-cerca, sviluppo ed innova-zione di prodotto e di proces-so. Senza dubbio tali visite hanno completato questa interessantissima esperienza vissuta dai dirigenti delle im-prese emiliane”.

Realizzato da Cisita Parma con Formindustria e Federmanager regionale

Un programma articolato composto da corsi, seminari e visite aziendali

il modo migliore per

diffondere una cultura

dell’innovazione

attraverso la formazione

è dare la possibilità

di creare un dialogo

e un confronto fra

l’esperienza manageriale

delle PMi e le best

practices nella gestione

aziendale delle realtà

d’eccellenza presenti sul

territorio

Page 12: Giornale delle Imprese

Il decreto legislativo n. 231/2001 introduce nell’or-dinamento italiano la “Disci-plina della responsabilità amministrativa delle perso-ne giuridiche, delle società e delle associazioni anche pri-ve di personalità giuridica”. Le aziende vengono investite di una responsabilità ammi-nistrativa e penale su reati commessi o tentati da ammi-nistratori, dipendenti o sog-getti sottoposti alla direzio-ne o vigilanza delle società, nell’interesse o a vantaggio dell’azienda stessa.Sono molteplici i reati nei quali trova applicazione il Dl 231/2001: tra questi i delitti contro la PA, i reati informatici, i reati societari, i delitti contro la personalità individuale, i reati di abuso di mercato, omicidio colpo-so e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme an-tinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro, ricettazione, riciclag-gio e impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita, i reati transnazionali.

In presenza di questi reati le aziende possono essere condannate a sanzioni pecu-niarie e sanzioni interdittive quali: interdizione, tempora-nea o definitiva, dall’eserci-zio dell’attività; sospensione o revoca delle autorizza-zioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; divieto di con-trarre con la pubblica am-ministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio; esclusione da agevolazioni, finanzia-menti, contributi o sussidi ed eventuale revoca di quelli già concessi; divieto, tempo-raneo o definitivo, di pubbli-cizzare beni o servizi.Le sanzioni interdittive pos-sono essere evitate se l’azien-da dimostra di aver adottato un modello organizzativo idoneo, individuando così compiti e responsabilità. In tal modo la responsabilità può essere ricondotta al sog-getto (Amministratore, Diri-gente, Responsabile, Prepo-sto) responsabile dell’azione.Parliamo con Roberto Ga-rulli, titolare di Studio Ga-

rulli Insurance Broker, dei riflessi assicurativi.“Le pene interdittive (so-spensione delle attività aziendali, ecc.) – afferma Garulli – sono difficilmente assicurabili. In linea di prin-cipio il rischio è assicurabile, ma a costi ancora un po’ ele-vati. La strada più semplice per le aziende – continua Garulli – è quella di dotarsi

di un idoneo modello orga-nizzativo. In questo modo le responsabilità ricadranno su Amministratori, Dirigenti, ecc. per i quali sono già in essere apposite polizze assi-curative che possono essere adeguate per far fronte a tali rischi.Sulla materia sono già inter-venute importanti senten-ze – conclude Garulli – che

hanno escluso la responsa-bilità dell’azienda quando si dimostri che i reati sono im-putabili a soggetti che hanno eluso le procedure previste dall’organizzazione interna, giudicata di per sé atta a pre-venire la commissione del reato medesimo”.

12 aSSiCuRaZiOni

I rischi per le sanzioni interdittive (sospensione attività aziendale, ecc.) sono difficilmente assicurabili

DL 231/2001 - Responsabilità amministrativa e penale dell’impresa: riflessi assicurativiRoberto Garulli: E’ importante dotarsi di un modello organizzativo idoneo

Le aziende vengono

investite di una

responsabilità

amministrativa

e penale su reati

commessi o tentati

da amministratori,

dipendenti o soggetti

sottoposti alla direzione

o vigilanza delle società,

nell’interesse o a

vantaggio dell’azienda

stessa

Page 13: Giornale delle Imprese

13FORMaZiOnE

Apre a Reggio Emilia “Corsi di Lingue International Language HUB”, storica Scuola di Varese

Conoscere le lingue straniere per essere protagonisti del cambiamentoL’iniziativa rientra nell’ambito del network proposto da Almagroup srl

Quale può essere il deno-minatore comune tra un ma-drelingua inglese, un im-prenditore che si prepara ad affrontare un cambiamento ed una riflessione sul signifi-cato di etica? “Nonostante l’apparente ca-sualità ed incongruenza il nesso esiste, si chiama Alma-group srl – spiega Clara Ser-rao socia fondatrice della So-cietà – e può essere descritto come servizio innovativo di consulenza basato innanzi-tutto sulla comprensione del bisogno del cliente e, quindi, sulla capacità di sollecita-re - in networking - risorse e strumenti in grado di soddi-sfare quel bisogno”. “Tornando quindi alla nostra configurazione iniziale ap-parentemente improbabile – continua Clara Serrao – tro-viamo un imprenditore, op-pure un professionista, alle prese con un cambiamento. La crisi è un cambiamento che implica una scelta da fare e ostacoli da superare: per questo possiamo sceglie-re e decidere di viverla come difficoltà o opportunità. Può essere la saturazione del mer-

cato italiano e la necessità di andare all’estero, o l’improv-visa possibilità da parte di in-vestitori di acquisire quote di studi professionali e la conse-guente necessità di ripensare in maniera strategica il futu-ro della propria organizza-zione. Il difficile ruolo del protago-nista, di chi deve operare una scelta di fronte ad un cambia-mento – afferma Clara Ser-rao – definisce come la “con-sulenza di processo”, ovvero la realizzazione di una rela-zione di aiuto molto stretta tra consulente e cliente tesa a chiarire e definire i biso-gni di quest’ultimo, al fine di individuare le strategie da perseguire per migliorare e sviluppare il capitale umano in azienda. Definire ed orga-nizzare strategie di sviluppo, sostenendo l’impresa concre-tamente nella realizzazione dei progetti individuati, at-traverso una rete di partner qualificati e specializzati, accomunati dal desiderio di innovazione e da una forte attenzione alla qualità”. E’ il caso di “Corsi di Lin-gue International Language

HUB”, scuola storica e pre-stigiosa, diretta da Ferruccio Canters, con sedi a Varese e Gallarate, che già da anni opera a livello nazionale di-stinguendosi per la qualità e l’innovazione dei servizi of-ferti alle aziende.“Corsi di Lingue” è sede di esame riconosciuta dall’Uni-versity of Cambridge, Goethe Institut, Instituto Cervantes, Università per Stranieri di Perugia. E’ possibile quindi

conseguire le più prestigiose certificazioni riconosciute a livello nazionale. “Corsi di Lingue” è partner di Almagroup e opera pres-so la propria sede di Reggio Emilia in via Cadoppi 8. Il servizio è personalizzato e diversificato, per soddisfa-re le esigenze di coloro che percepiscono la necessità di accrescere o perfezionare la conoscenza delle lingue stra-niere.

Tramite “Corsi di Lingue” si può ottenere la certificazione ALTE, conforme alle esigen-ze del Quadro Europeo, la cui validità è riconosciuta in tutto il mondo sia professio-nale sia universitario. “Corsi di Lingue International Lan-guage HUB” e Almagroup cavalcano il cambiamento, puntando sempre all’eccel-lenza nel modo di pensare, di agire e di relazionarsi delle imprese, che nell’approcciare nuovi mercati e nuove cultu-re, si alleneranno nel cambia-re i propri schemi, esploran-do nuovi mondi, soprattutto oggi che la persona e l’ im-presa hanno l’opportunità di crescere globalmente. “E’ necessario – afferma in-fine Clara Serrao – supera-re la logica solo del talento come punto forte, imparare a ragionare come sistema glo-bale, che produce e funziona in modo armonico, confron-tarsi con il resto dell’Europa e del Mondo, al fine di creare nuove idee e soluzioni, per evolversi e diventare forti e abili nel gestire scenari in continua evoluzione e muta-mento”.

Clara Serrao, Socio fondatore Almagroup e Ferruccio Canters, Amminstratore delegato Corsi di Lingue

Page 14: Giornale delle Imprese

Da alcuni anni le imprese hanno l’opportunità di sfrut-tare Internet come strumen-to utile per incrementare e sviluppare i propri rapporti commerciali.Si è ormai andati oltre la nor-male sede fisica dell’azienda, anche perché un numero sempre maggiore di esse ope-ra esclusivamente online.Diventa quindi importan-te saper gestire e sfruttare al meglio questo canale che rappresenta una risorsa sen-za precedenti.Un ruolo fondamentale, in questo senso, è ricoperto dal Web Marketing, che rag-gruppa tutte quelle strategie ed azioni di marketing ap-plicate al web e finalizzate al raggiungimento di un obiet-tivo. Ce ne ha presentato la sfera e descritto i principali am-biti di attività Luca Bove di IM Evolution Srl di Reggio Emilia, azienda da anni spe-cializzata nel campo del web marketing.“Un’azione base per un qual-siasi progetto web – spiega Bove – è legata al posiziona-mento del sito, per alcuni de-terminati termini, sui motori

di ricerca pubblici. Per avere infatti un incremento impor-tante di visitatori, è necessa-rio che esso sia individuabile agevolmente attraverso le ri-cerche condotte dagli utenti sui motori di ricerca. Per ot-tenere questo è necessario ot-timizzare il sito sia dal punto di vista strutturale che conte-

nutistico, e far crescere la sua rilevanza sul web. Un’altra modalità – prose-gue – in grado di far arrivare sul sito un maggior numero di visitatori è quella del “pay per click” (PPC), attraverso l’acquisto di spazi pubblicita-ri online. In pratica si paga un prezzo variabile, a seconda di alcuni fattori, per ogni click effettuato dagli utenti su tali annunci, e si può apparire subito nelle prime pagine dei motori di ricerca negli spazi riservati a questa tipologia di inserzioni. Il vantaggio di questo me-todo sta nella possibilità di

ottenere subito un incremen-to di visitatori sul sito, utile magari per un evento a breve termine o per il lancio di un prodotto/servizio. Lo svantaggio risiede nel fat-to che appena termina il bud-get investito per tale azione, non si è più visibili online in questi spazi. Poi esiste lo strumento dell’email-mar-keting, che prevede l’invio - attraverso posta elettroni-ca - di messaggi informativi, promozionali e commerciali ad un determinato numero di persone. E’ molto importante infatti, per un sito web, avere la pos-sibilità di ottenere gli indiriz-zi email in modo spontaneo da parte dei propri visitatori

interessati ai suoi contenuti: in questo modo si avrà il van-taggio di poterli contattare direttamente in tempi suc-cessivi per proporre loro no-vità, iniziative, promozioni, ecc. Queste – conclude Bove – sono solo alcune delle azio-ni mirate a determinati risul-tati a disposizione delle im-prese per i loro progetti onli-ne ma, come per tutte le cose, è importante agire nel modo giusto per non compromet-tere il lavoro svolto, e maga-ri subire anche un danno di immagine sul web. Occorre dunque affidarsi ad esperti di web marketing in grado di pianificare delle strategie mi-rate e su misura rispetto alle proprie necessità”.

Azioni di marketing mirate, volte a incrementare i l business

Il ruolo del web marketing nelle strategie d’impresaLuca Bove (IM Evolution) ci spiega il significato di ‘Posizionamento’ e ‘Pay per Click’

14 COnSuLEnZa

un’azione base per un

qualsiasi progetto web è

legata al posizionamento

del sito, per alcuni

determinati termini, sui

motori di ricerca pubblici.

Per avere infatti un

incremento importante

di visitatori,

è necessario che esso

sia individuabile

agevolmente attraverso

le ricerche condotte

dagli utenti sui motori

di ricerca

Luca Bove di IM Evolution Srl

Page 15: Giornale delle Imprese

15tELEFOnia

Il problema delle telefonate in arrivo nei momenti meno opportuni, quando si è alla guida o impegnati manual-mente sul lavoro, rappresen-ta per tanti un costante in-conveniente.Anche perché il Codice della strada italiano ha reso ob-bligatorio l’uso di auricolari e punisce severamente chi tiene il volante con una sola mano, impegnando l’altra al cellulare. Ed è a questa par-ticolare esigenza che vuole fornire una risposta il nuovo Plantronics® Voyager PRO HD con tecnologia Smart Sensor: il primo auricolare bluetooth, per telefoni smar-tphone, provvisto di interfac-cia intelligente.Grazie a un sensore avan-zato, consente di risponde-re alle chiamate in entrata indossando semplicemente l’auricolare. Garantendo così la massima libertà di movi-mento manuale, e grande comfort per via della sua struttura leggera ed ergono-mica.Ci ha descritto le sue inno-vative funzionalità Dome-nico Beggi responsabile commerciale di Z.S. Sistemi

Srl, azienda parmense spe-cializzata in telefonia e net-working, che distribuisce il prodotto.Potrebbe presentarci que-sto nuova tecnologia, spie-gandone i vantaggi e le no-vità apportate?“Plantronics® Voyager PRO HD con tecnologia Smart Sensor ridefinisce la conce-zione della comodità a mani libere.Questo auricolare è così in-telligente che rileva automa-ticamente quando è in uso e basta indossarlo sull’orec-chio per rispondere diretta-mente alle chiamate, o even-tualmente per trasferirle dal telefono all’auricolare e vice-versa.È importante precisare che si tratta di un auricolare multi-point che gestisce contempo-raneamente 2 cellulari e ne memorizza fino a 8.Garantisce inoltre tante op-zioni e funzioni personaliz-zabili: è possibile mettere in pausa l’audio in streaming quando l’auricolare viene tol-to dall’orecchio, oppure bloc-care il pulsante di chiamata per evitare l’avvio acciden-tale di una telefonata, come

spesso purtroppo capita.Gli avvisi vocali informano poi sull’autonomia di conver-sazione, volume, connessio-ne e molto altro”.Un altro punto di forza parrebbe essere l’ottima resa audio offerta. Potreb-be dirci qualcosa a riguar-do? È possibile controllare anche la posta elettronica, tramite comandi vocali? “Sì. Voyager PRO HD va ol-tre le normali funzionalità di

un auricolare: con il servizio Vocalyst è possibile gestire le e-mail, controllare il meteo o aggiornare la pagina di Face-book; inoltre, l’applicazione Plantronics MyHeadset for-nisce suggerimenti, trucchi e strumenti per Android e iPhone. L’audio è HD cristal-lino per conversazioni dal suono naturale, con rimozio-ne automatica dei rumori e delle interferenze.Tutte queste possibilità, som-mate al comfort di qualità superiore, lo rendono l’au-ricolare più intelligente per smartphone attualmente sul mercato”.E per quanto concerne le

specifiche di prodotto e i dati tecnici, potremmo avere maggiori ragguagli?“L’auricolare garantisce fino a 6 ore di conversazione in autonomia. Mentre in mo-dalità stand-by può restare acceso sino a 5 giorni.E’ leggerissimo, avendo un peso di soli 17 grammi, e dunque molto confortevole e dal design ergonomico.Utilizza una batteria ricari-cabile ai polimeri di ioni di litio, che ha un tempo di rica-rica completa di 90 minuti.Il prodotto è garantito 2 anni, e Plantronics offre un ottima servizio di assistenza tecnica”.

Voyager PRO HD: innovativo auricolare per smartphoneLeggero ed ergonomico, offre un’eccellente resa audio in alta definizione

Dotato di tecnologia e interfaccia intell igente, ri leva autonomamente quando viene indossato

Voyager PRO HD va oltre

le normali funzionalità

di un auricolare: con

il servizio Vocalyst, è

possibile gestire le

e-mail, controllare il

meteo o aggiornare la

pagina di Facebook

Page 16: Giornale delle Imprese

di alessandro CerviDa qualche anno un nume-

ro sempre crescente di siti e motori di ricerca propone servizi automatici, gratuiti e istantanei di traduzione.Alcuni di questi software si sono evoluti e affinati note-volmente, risultando tuttavia incapaci di fare le veci di un traduttore madrelingua pro-fessionista. I programmi in Rete ap-paiono insoddisfacenti nel trasporre la complessità del linguaggio umano, con i suoi tratti culturali peculiari e specifici che spesso vengono a mancare nel passaggio da una lingua all’altra (per que-sto si parla di “negoziazione di significato”, concetto a cui fa riferimento anche Umber-to Eco nel suo manuale sulla traduzione “Dire quasi la stessa cosa”), le espressioni idiomatiche, la complessità e molteplicità semantica in-trinseca di una lingua, come può essere l’inglese.Il lavoro di traduzione rap-presenta dunque un processo critico, se si vuole tradurre propriamente. E nell’ambito degli affari ri-sulta essenziale capirsi bene:

una sola parola può fare la differenza. Nei contratti così come nelle strategie di comu-nicazione.Sempre più aziende decidono di rivolgersi a professionisti del settore, che annoverano tra le loro fila esperti tradut-tori come Uliana Carelli, del-lo studio professionale CITI Soc. Coop.Dottoressa Carelli, sul Web è fiorita una nutrita serie di proposte volte alla traduzione automatica. Come giudica la qualità offerta da questi program-mi?“La traduzione gratuita di testi e pagine Web è offerta da molti strumenti online, che però non possono essere considerati una vera solu-zione efficace per tradurre i contenuti di un sito o di una presentazione aziendale. Non è neanche la soluzione giusta per tradurre una lette-ra personale a un conoscente o alla persona amata. La tra-duzione automatica (Machi-ne Translation - MT), offer-ta gratuitamente, si basa su un software che prevede la semplice conversione di un testo da una lingua ad un’al-

tra utilizzando un dizionario più o meno complesso. Le traduzioni così ottenute pos-sono essere utili unicamente per conoscere a grandi linee il contenuto di documenti, pagine Web o altre tipologie di testi. Spesso il risultato è mediocre o addirittura in-comprensibile, quando non francamente esilarante. Mol-ti purtroppo ancora credono ai programmi di traduzione automatica o sostengono che questi possano costituire la soluzione a tutte le esigenze di traduzione.Alcune aziende che produ-cono tali programmi – pro-segue Carelli – arrivano a

sostenere pubblicamente che con i loro software (spesso molto costosi, oltretutto) si ottengono traduzioni di alta qualità da poter utilizzare per costruire una versione mul-tilingue di documenti o siti Web, da poter presentare al pubblico. Nulla di più falso!”.Come funzionano questi programmi online?“Un software per la tradu-zione automatica o uno stru-mento gratuito per la tradu-zione di siti e testi cercano di definire arbitrariamente il contesto in cui le parole sono inserite, e producono risul-tati contenenti errori gram-maticali, sintattici e lessicali

spesso al limite del ridicolo. Se non ci credete, provate voi stessi uno di questi strumenti di traduzione: i risultati che otterrete parlano da soli!”.Cosa consiglierebbe, in de-finitiva, a un’azienda che ha bisogno di tradurre do-cumenti?“Di affidarsi a traduttori pro-fessionisti che possano met-tere in campo capacità, espe-rienza, conoscenze tecniche e linguistiche. E sono i soli a garantire un prodotto di buo-na qualità, e al tempo stesso risparmio a lungo termine.Prima di scegliere come tradurre testi e messaggi, valutate l’uso che ne farete. Vi consigliamo vivamen-te di non trascurare questo aspetto che spesso invece nella strategia commerciale è percepito come l’ultima ruo-ta del carro. Se i contenuti diffusi on-line o sul mercato non riflettono il livello o lo spirito richiesto, ne soffrirà l’intera azione commerciale o promozionale. E’ per questo che l’investimento nelle tra-duzioni non è affatto da con-siderare una voce di budget insignificante”.

Sul Web cresce l ’offerta di traduttori automatici multil ingua, gratuiti o a pagamento

Traduzioni aziendali: i software online non sono affidabiliUliana Carelli (CITI Traduzioni) ci spiega perché il risultato è spesso scadente

16 SERViZi

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La legionella è un pericolo-so batterio rimasto pressoché nell’anonimato sino al 1976, quando un’epidemia colpi un gruppo di veterani della Le-gione Americana riunitisi in un hotel a Filadelfia, ucciden-do 34 di essi.Da qui trasse il suo nome di “legionellosi”: “la malattia del legionario”, che si mani-festa nella maggioranza dei casi con febbre molto alta e forme acute di polmonite.L’infezione da legionella non si trasmette da persona a per-sona, ma viene piuttosto tra-smessa da flussi di aerosol e di acqua contaminata, come nel caso di ambienti condi-zionati o con l’uso di umidi-ficatori.I principali indiziati nella tra-smissione e nel contagio sono dunque i sistemi di tubature, i condensatori, le colonne di raffreddamento dell’acqua, sui quali si può sedimentare un sottile strato batterico.Sedimenti organici, ruggini, depositi di materiali sulle su-perfici dei sistemi di stoccag-gio e distribuzione delle ac-que facilitano l’insediamento della legionella.La Delibera della Regione

Emilia-Romagna n.1115 del 2008 recepisce e fa proprie le Linee Guida nazionali del 2000 (“Linee guida per il controllo della Legionellosi”) e del 2005 (“Linee guida re-canti indicazione sulla Legio-nellosi per i gestori di strut-ture turistico-ricettive e ter-mali”), indicando i requisiti tecnico-costruttivi per la rea-lizzazione dei nuovi impianti idrosanitari e di condiziona-mento, e fornendo le racco-mandazioni per la gestione degli impianti a rischio e per il monitoraggio ambientale nelle strutture turistico-ri-cettive (alberghi, hotel, pen-sioni, campeggi, residence, agriturismi, bed&breakfast, soggiorni di vacanza, affit-tacamere, navi da crociera, ecc.), termali, ad uso colletti-vo (impianti sportivi e ludici, palestre, centri commerciali, fiere, esposizioni, ecc.), sani-tario, socio-sanitario e socio-assistenziale.A illustrarci le disposizioni in materia è Mauro Carretti presidente di Studio ALFA Srl di Reggio Emilia, azienda dalla consolidata esperienza nella gestione del rischio le-gionella e in grado di fornire

assistenza tecnico-scientifica nella realizzazione del do-cumento di valutazione ri-chiesto dalla Legge e nella formalizzazione di piani di intervento specifici. “La normativa – spiega Car-retti – prevede che le tipologie aziendali sopra menzionate provvedano alla nomina di un responsabile per la gestio-ne del rischio e l’applicazione delle misure di controllo.Alla base occorre una valu-tazione del rischio median-te un’attenta analisi delle condizioni di normale fun-zionamento dell’impianto

idrosanitario al fine di indi-viduarne i punti critici, per poi procedere alla gestione dell’eventuale rischio rileva-to, prevedendo specifiche mi-sure correttive necessarie a ripristinare la situazione e ad eliminare o ridurre al minimo lo stesso.Sono poi previsti interventi di formazione specifica a tut-to il personale coinvolto nel controllo e prevenzione le-gionellosi, il campionamento e l’analisi dell’acqua per la ri-cerca di legionella, in un nu-mero che sia rappresentativo di tutto l’impianto idrico.

Senza dimenticare – con-clude – che il programma di autocontrollo deve essere formalizzato in un documen-to di Valutazione del rischio legionella e tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria devono essere registrati in un apposito Pia-no degli interventi. L’analisi del rischio deve essere effet-tuata regolarmente, con una frequenza di almeno 2 anni e ogni volta che ci sia motivo di pensare che la situazione possa essersi modificata (ad esempio in caso di ristrut-turazioni e/o rifacimento dell’impianto)”.

Sono indicate dalle Linee guida regionali

Rischio legionella: le norme di prevenzioneSi applicano ai nuovi impianti idrosanitari ed alle strutture ricettive e sanitarie

I principali indiziati

nella trasmissione e nel

contagio sono dunque

i sistemi di tubature, i

condensatori, le colonne

di raffreddamento

dell’acqua, sui quali si può

sedimentare un sottile

strato batterico

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Il trascorso campionato del mondo di Formula 1 ha visto il trionfo del tedesco Seba-stian Vettel che - bissando il titolo dell’anno precedente - ha così eguagliato il record di Michael Schumacher: più giovane pilota nella storia ad aver conquistato due titoli iri-dati, a soli 24 anni. La stampa mondiale si è sbizzarrita, af-fibbiando a Vettel l’appellati-vo di “Cannibale”, per la serie impressionante di vittorie macinate. Ma dietro ai suc-cessi di un pilota spicca anche l’affidabilità della monopo-sto, questione sempre più ri-levante - anche in virtù della condivisa politica di conteni-mento dei costi - per tante case automobilistiche.Un’azienda emiliana che la-vora per garantire l’affidabi-lità dei motori usati in For-mula 1 - sottoposti a stress notevoli - e dei componenti montati sulla macchina (in particolare frizione e cam-bio), è Project Group di San Polo d’Enza (Reggio Emilia), che ha un reparto specializza-to nella costruzione di sistemi

di test e collaudo. Di concerto con un’azienda faentina del campionato di Formula 1, Project Group si è occupata dello studio e della progetta-zione di un’apparecchiatura di misurazione di parametri per motori speciali ad eleva-tissime prestazioni, con im-postazione della curva di po-tenza, coppia e velocità ideale e confronto con i valori reali misurati. Ce ne ha parlato Valdo Cascione, responsabi-le tecnico commerciale della divisione di automazione in Project Group.Quali sono state le richie-ste espresse della casa au-tomobilistica con cui avete collaborato? Potrebbe de-scriverci anche le peculia-rità del progetto?“Le richieste da parte dell’azienda sono state quelle di testare le attività di macchi-na, applicando velocità e cop-pia programmabili, in tempi brevissimi (7ms). Il progetto, nella sua realizzazione, tie-ne conto anche di trasferire i dati di test alla centralina che è montata sulla macchina (in

gara è collegata in telemetria) con tempi di trasferimento di 1 ms per pacchetto dati. L’hardware per la gestione è composto da un motore mol-to particolare, studiato appo-sitamente per questa applica-zione. Il programma di test com-prende la determinazione di una curva definibile e pro-grammabile per l’intervento dei comandi motore. Infine la diagnostica con storico al-larmi intervenuti, per agevo-lare l’operatore a individuare anomalie e interventi da ese-guire”.E per quanto riguarda le tappe attraverso le quali avete sviluppato e portato avanti il lavoro?“Per lo sviluppo del progetto abbiamo suddiviso i vari pro-cessi in parti fra loro tecnica-mente compatibili. Abbiamo quindi sviluppato ogni singo-la parte di progetto a partire dalla realizzazione elettro-meccanica, per poi finire con la realizzazione di curve di processo considerando casi-stiche di lavorazione semplici

e complesse. Nell’arco del la-voro sono stati utilizzati i sof-tware “Simotion” e “HMI””. Quali risultati avete otte-nuto? Ne è soddisfatto?“Dopo aver eseguito questo studio, è stato realizzato un banco di test con ottime per-formance. La conoscenza delle prove e l’accorpamento delle proble-matiche di verifica fa sì che

utilizzando le stesse parti del progetto si possano realizza-re sistemi con caratteristiche diverse. Il banco è entrato in produ-zione a pieno regime in tempi brevi, e senza “code” di pro-blematiche legate all’automa-zione. Tutto è andato molto bene”.

Project Group progetta e realizza un banco di collaudo per un motore speciale da Formula 1

Affidabilità in gara: una questione decisiva, a monte dei successi e della bandiera a scacchi

Si tratta di un’apparecchiatura di misurazione dei parametri, che mette a confronto i dati ideali con quelli reali di funzionamento

18 iMPianti

E’ uscita “Qualità della vita 2011”, la classifica stilata da ‘Il Sole 24 Ore’, che da più di vent’anni misura la vivibilità delle 107 province italiane at-traverso una serie di dati sta-tistici. Abbiamo esaminato i dati relativi all’Ordine Pub-blico, che misurano la sicu-rezza del territorio conside-rando il numero di scippi e borseggi, furti in apparta-mento, numero di auto ruba-te rispetto alla popolazione, estorsioni, truffe e frodi in-formatiche, e il trend dei de-litti verificatisi negli ultimi cinque anni. Sulla base di detti dati, emerge un bilancio relativamente positivo per Reggio Emilia, che - pur atte-standosi al 31° posto in clas-sifica - recupera in un solo anno ben 18 posizioni e pre-cede in graduatoria le città li-mitrofe: Mantova, Modena e

Parma (quest’ultima in forte trend negativo: arretra di 14 posizioni). Discutiamo la si-tuazione con Paolo Bertoni, presidente dell’istituto di vi-gilanza ‘Corpo Guardie Giu-rate’ di Reggio Emilia.Come giudica il posiziona-mento di Reggio Emilia, alla luce dei più recenti dati statistici raccolti?“Credo che il fatto che Reggio abbia guadagnato 18 posizio-ni in un solo anno, sia un dato incoraggiante per tutta la po-polazione – afferma Bertoni – e soprattutto rappresenti una chiara testimonianza del lavoro che quotidianamente realizziamo all’interno delle nostre città”.“Il servizio di vigilanza – ag-giunge – ci impone di non abbassare mai la guardia. L’utilizzo di moderne tec-nologie ci ha permesso un

monitoraggio ancora più scrupoloso di quanto non possa effettuare il semplice controllo umano. Grazie ad una moderna e computeriz-zata centrale operativa, ad esempio, siamo in grado di di controllare ogni situazio-ne 24 ore su 24, di trasmet-tere in tempo reale qualsiasi segnalazione via radio o via telefono. L’innovativo servi-zio di televigilanza, inoltre, ci consente di verificare lo stato degli ingressi in azienda e di remotizzare immagini e voci in collegamento con la nostra centrale operativa”.Potrebbe spiegarci come funziona esattamente il servizio di televigilanza? “La televigilanza presuppo-ne la realizzazione, presso il cliente, di un sistema atto a rilevare effrazioni, intrusioni o eventi provocati da guasti

particolari. Vengono instal-late speciali dispositivi radio o telefonici in grado di tra-smettere con immediatezza segnali di allarme, voci, suo-ni, immagini presso la nostra centrale operativa.Nel momento in cui viene ri-levato un allarme, operatori specializzati provvedono ad attivare le procedure neces-sarie a garantire un interven-

to tempestivo per la messa in sicurezza della struttura. Corpo Guardie Giurate, in virtù della consolidata espe-rienza, è dotato di tutti gli strumenti necessari a ga-rantire una sicurezza attiva e passiva, grazie anche al costante collegamento con i principali organismi di si-curezza riconosciuti a livello nazionale”.

Diffuso il rapporto annuale de ‘Il Sole 24 Ore’ sulla qualità della vita nelle province italiane

Sicurezza e ordine pubblico: nel 2011 Reggio guadagna ben 18 posizioniAbbiamo analizzato la “classifica” con Paolo Bertoni, presidente di ‘Corpo Guardie Giurate’

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Il mercato degli immobili riguardanti il mondo del la-voro è in forte evoluzione, sia per le vicende legate all’anda-mento economico, sia per le mutate esigenze in termini di efficienza energetica degli edifici. Ne parliamo con Francesco Bozzolini, Presi-dente di “SPAZI DI IMPRE-SA” S.r.l. una NewCo specia-lizzata nel settore del corpo-rate real estate che offre ser-vizi di ricerca, selezione ed intermediazione di immobili ad uso produttivo, logistico e direzionale per aziende e pro-fessionisti. Quale la situazione in Emilia del mercato degli immobili industriali?“L’Agenzia del Territorio – ri-sponde Bozzolini – mette a disposizione report periodici sull’andamento del mercato immobiliare che rappresen-tano una fonte preziosa an-che per valutare lo stato del mercato locale degli immo-bili industriali. Recentemen-te sono stati pubblicati i dati sul numero di compravendite di capannoni nel primo e se-condo trimestre dell’anno. I volumi espressi dall’Emilia-Romagna appaiono sostan-zialmente in linea con quelli relativi ai primi sei mesi del 2010, evidenziando un trend di crescita tra un trimestre e l’altro che trova conferma an-che per le province di Mode-na, Parma e Reggio Emilia. Le compravendite che hanno avuto per oggetto immobili compresi in questo ambi-to territoriale, sono circa la metà dell’intero mercato re-gionale: con 154 transazioni nel primo trimestre e 177 nel secondo, le tre province considerate hanno pesato rispettivamente per il 57% ed il 49% sul numero totale di compravendite effettuate nell’intera Regione nel perio-do di riferimento. Nonostante la crescita di transazioni registrata tra pri-mo e secondo trimestre 2011 nelle tre province (+15%), le stesse evidenziano, peraltro, un incremento meno signi-ficativo di quello conseguito a livello regionale (+34%), dove la provincia che ha fatto registrare la crescita maggio-re è stata Bologna (+66%). Nella tabella 1 i dati in det-taglio della regione Emilia-Romagna:

Le compravendite di capan-noni in Emilia – continua Bozzolini – come detto, sono cresciute tra primo e secondo trimestre 2011 del 34%, con-tro un +30% registrato a li-vello nazionale; anche le altre regioni del Nord, che hanno uno stock di capannoni com-parabile a quello dell’Emilia-Romagna, evidenziano tutte un trend di crescita, con va-lori percentuali peraltro infe-riori, seppur di poco, rispetto ai dati della nostra Regione: Lombardia +33%; Piemonte +30%; Veneto +20%. Siamo in ogni caso ancora ben lontani – evidenzia Boz-zolini – dai volumi che veni-vano registrati prima della crisi. Il numero di compra-vendite concluse nel primo semestre 2011 nelle tre pro-vince di Modena, Parma e Reggio Emilia (n. 331) è infe-riore del 30% rispetto a quel-lo del corrispondente periodo nel 2006 (n. 470). Se i dati del primo scorcio dell’anno testimoniano una sostanziale tenuta del mer-cato degli immobili ad uso produttivo rispetto all’anno precedente, le previsioni per

il secondo semestre non in-ducono invece all’ottimismo. Lo scorso anno fu in partico-lare l’ultimo trimestre a far registrare un’impennata del-le compravendite; quest’an-no è abbastanza improbabile il ripetersi di circostanze analoghe. Considerato, infatti, l’aggra-varsi della crisi economica degli ultimi mesi, l’ulterio-re contrazione del credito bancario (in particolare con riguardo ai finanziamenti a medio-lungo termine) e l’in-nalzamento repentino degli spread registrato a partire dallo scorso mese di settem-bre, sembra probabile che nell’ultima parte del 2011 avremo piuttosto una contra-zione che un aumento delle compravendite”.Quali servizi offre la nuo-va società “Spazi di Im-presa”?“La società – risponde Boz-zolini – oltre a garantire un supporto qualificato nel col-locamento sul mercato di ca-pannoni, laboratori ed uffici offerti in vendita o in loca-zione, si propone anche come partner per la progettazione e realizzazione di interventi di sviluppo immobiliare e di marketing”.

19SERViZi iMMOBiLiaRi

trend stabile per il mercato emiliano degli immobili industriali Con il nuovo D.Lgs 121/2011 entrato in vigore nel mese di Agosto

“Spazi di Impresa”: una nuova società specializzata in servizi di ricerca ed intermediazione

SPaZi Di iMPRESa S.r.l.Via Saragat, 21 42124 Reggio EmiliaTel. 0522 – [email protected]

2011 2010Prov. I trimestre II trimestre I trimestre II trimestre

BO 48 80 55 54FE 14 23 16 19FO 26 40 23 27MO 71 75 70 92PC 6 16 8 25PR 31 40 21 27RA 11 14 14 23RE 52 62 56 52RN 13 14 8 16Totale 272 364 271 335

Compravendite nella regione Emilia-Romagna i e ii trimestre anni 2010 e 2011

tab. 1

2011 2010 2009 2008 2007 2006Prov. I sem. I sem. I sem. I sem. I sem. I sem.

BO 128 109 142 224 187 195 FE 37 34 35 49 51 79 FO 66 50 70 89 67 77 MO 146 162 169 192 165 219 PC 22 33 29 45 46 36 PR 71 47 76 109 126 97 RA 25 37 27 40 37 35 RE 114 109 144 147 176 154 RN 28 24 27 45 42 62Totale 637 605 719 940 897 954

Compravendite nella regione Emilia-Romagna I semestre anni 2006/2011

tab. 2

L’agenzia del territorio

mette a disposizione

report periodici

sull’andamento del

mercato immobiliare

che rappresentano una

fonte preziosa anche

per valutare lo stato

del mercato locale degli

immobili industriali

Se i dati del primo scorcio

dell’anno testimoniano

una sostanziale tenuta del

mercato degli immobili

ad uso produttivo rispetto

all’anno precedente, le

previsioni per il secondo

semestre non inducono

invece all’ottimismo

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21SERViZi

L’organizzazione di eventi aziendali, relazionali o cultu-rali, rappresenta un ambito di competenza che richiede alta professionalità nel cam-po della comunicazione inte-grata.Troppo spesso, ancora, si tende a pensare che possa ba-stare un po’ di buon senso e capacità organizzative perso-nali per organizzare al meglio un evento, con notevoli danni di immagine e ripercussioni per l’azienda affidatasi nelle mani di un “improvvisatore”, senza formazione specifica ed esperienza nel settore.A Reggio Emilia lo Studio Ligabue, attivo da 32 anni, è specializzato in consulenza alle aziende, e l’organizzazio-ne di eventi rientra in questa serie di attività dal 1994.La sua divisione interna ‘Me-eting Service’ può contare sulla professionalità di 370 collaboratori esterni tra ho-stess, promoter e altre figure professionali dedicate, ed è specializzata nella gestione e organizzazione di congressi, convegni, meeting e riunioni aziendali, conferenze stam-pa, presentazioni di prodot-ti, inaugurazioni, spettacoli

ed eventi di ogni genere non solo nella provincia di Reggio Emilia.L’organizzazione prevede an-che servizi quali: segreteria pre-congress/in-congress/post-congress, coordina-mento grafica e comunica-zione, allestimenti, tenso-strutture, tecnologie speci-fiche, catering, personale di sala, assistenza tecnica, sbo-binature, ufficio stampa. Un recente evento, organizzato da Studio Ligabue, che ha riscosso notevole interesse e numerose adesioni è stata la “Degustazione Prima Del Natale”, che ha visto la parte-cipazione del rinomato chef Gianni Damato del ristorante “Il Rigoletto” e che si è tenuta presso lo showroom di Torri-celli Arredamenti ad Albinea.Ci ha raccontato e descritto la serata Paola Ligabue.Come è nata l’originale idea alla base di questa se-rata?“Abbiamo deciso di organiz-zare questo evento per fare conoscere i fratelli Torricelli in una veste diversa da quella dei classici ‘mobilieri’ – spie-ga Paola Ligabue – creando un connubio fra qualità della

tavola e qualità dell’arreda-mento e del servizio.Oltre al noto chef Gianni Da-mato ha partecipato anche la Pasticceria Mazzali di Man-tova, che ha presentato i suoi prodotti di alta pasticceria”.E per quanto riguarda il menù, immaginiamo deli-zioso?“Gianni Damato, accompa-gnato da un nutrito staff di collaboratori, due dei quali giapponesi, insieme alla mo-glie Fulvia e al figlio Federico che segue il bistrot ‘Rigoletti-no’, ha eseguito dal vivo due piatti: “come una catalana in un tortello senza pasta” e “una cottura di uno spa-ghetto in un brodetto di frutti di mare, broccoletti e aglio nero”. Lo chef ha anche pre-sentato i suoi prodotti in vaso di vetro che hanno deliziato gli ospiti.La Pasticceria Mazzali dal 1957 produce e vende pastic-ceria, cioccolateria e gelate-ria di elevatissima qualità. Celeberrimi sono i panettoni ai frutti di bosco e gocce di caffè”.Come giudica il risultato della serata?“Siamo molto soddisfatti

perché le cinquanta preno-tazioni che avevamo previsto sono andate subito esauri-te, e alla fine abbiamo avuto un’ottantina di partecipanti.L’evento è il primo di una se-rie che verranno organizzati

presso lo show room dei Fra-telli Torricelli nel 2012 su va-rie tematiche che sono in via di definizione”.

Congressi, convegni, riunioni aziendali e conferenze stampa

‘Meeting Service’: professionisti nell’organizzazione di eventiPaola Ligabue ha ideato una serata del tutto particolare, all’insegna della buona tavola

Alcuni momenti dell’evento

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22 SERViZi

Tutti i serramenti commer-cializzati e venduti nel mer-cato unico dell’Unione Euro-pea devono obbligatoriamen-te avere la marcatura CE. Si tratta di un contrassegno ap-posto su determinate tipolo-gie di prodotti dal fabbrican-te stesso, che con esso auto-certifica la conformità ai re-quisiti essenziali per la com-mercializzazione e l’utilizzo nell’ Unione Europea. L’ap-posizione del marchio è pre-scritta per legge per poter commercializzare il prodotto nei paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo (SEE).

Il simbolo CE significa “Con-formité Européenne”, ed in-dica che il prodotto che lo reca impresso è conforme ai requisiti essenziali previsti dalle Direttive in materia di sicurezza, sanità pubblica, tutela del consumatore e pro-tezione ambientale. Lo scopo della marcatura CE è la tra-sparenza delle prestazioni del serramento per la tutela dell’utilizzatore e del produt-tore: consapevolezza, quindi, di sapere ciò che si vende e ciò che si produce e - da parte del mercato - ciò che si acqui-sta. La direttiva 89/106/CEE

precisa che i requisiti essen-ziali di sicurezza ove applica-bili, devono essere valutati sulla base di regole tecniche scritte ad hoc per questo sco-po, relativamente alle norme armonizzate impostate dal CEN e ratificate dalla Com-missione Europea con pubbli-cazione sulla Gazzetta Uffi-ciale della Comunità Europea. Ne abbiamo parlato con Mau-rizio Bertani, amministrato-re di Alfakel S.r.l. di Montec-chio Emilia (Reggio Emilia) - azienda specializzata in inge-gneria acustica e progettuale, barriere antirumore, cabinati

e capannoni insonorizzati, schermi acustici, porte e por-toni, silenziatori industriali, trattamento fonoassorbente e materiali acustici. “Lavoran-do nel settore abbiamo visto da vicino l’evolversi di questo quadro normativo. Noi abbia-mo già ottenuto la marcatura CE per le nostre porte e i no-stri portoni insonorizzati, in più abbiamo ottenuto anche un certificato di laboratorio per il fonoisolamento della maggior parte dei nostri pro-dotti che non erano ancora certificati. Posso anticipare qualche recente risultato di

laboratorio: Massima marca-tura CE (per la resistenza a grossi carichi) per le nostre porte e i nostri portoni:- Rw = 24 dB per le ns.

pannellature mobili serie V1000

- Rw = 37 dB per i ns. pannel-li Serie Alfakel A23

- Rw = 51 dB per i ns. pannel-li Serie Alfakel A45

L’Rw è il potere fonoisolante delle pannellature ottenuto con una prova di laboratorio ed è indicato in decibel (dB).I dati sono espressione dell’al-to potere fonoisolante dei no-stri prodotti”.

Negli ultimi tempi si è assi-stito, con sempre maggiore in-cidenza, a interventi di riquali-ficazione e restyling degli spa-zi urbani pubblici - espressione della volontà degli ammini-stratori di rigenerare e moder-nizzare gli stessi - istituendo zone a traffico limitato e aree sicure per il transito pedonale di cittadini, commercianti e vi-sitatori. La scelta, nella gestio-ne del traffico veicolare cittadi-no, è spesso ricaduta sull’in-stallazione di dissuasori: di-spositivi atti a impedire il pas-saggio o la sosta di vetture e automezzi, e regolamentati in Italia dall’art. 180 del D.P.R. 495 del 1992 (articolo 42 del Codice della strada). Se in pas-sato venivano spesso installati dissuasori fissi, a forma cilin-drica sormontati da una semi-sfera - comunemente chiamati “a panettone”, per la forma so-

migliante al dolce di tradizione milanese - oggi si cercano so-luzioni moderne e all’avan-guardia, sia in fatto di funzio-nalità sia per la qualità estetica espressa, in modo che possa-no armonizzarsi al meglio con l’arredo urbano circostante. Si privilegiano così i dissuasori mobili: apparati posti sotto il livello stradale e attivabili all’occorrenza (per esempio in zone a traffico limitato in alcu-ne ore del giorno, come davan-ti alle scuole). La loro funzione è la stessa delle sbarre, con il vantaggio di non avere ingom-bri quando sono inutilizzati. Ci siamo rivolti a Davide Faccia, titolare di Sistel Centro Auto-mazioni - da 35 anni rivendito-re ufficiale Faac nella provin-cia di Reggio Emilia - per co-noscere le ultime novità nel campo. “Come è stato giusta-mente sottolineato, si sta an-

dando verso un sempre mag-giore inserimento di elementi mobili a scomparsa – spiega Faccia – che non deturpino i caratteri ambientali, e possa-no garantire una maggiore protezione alle aree pedonali del centro storico, consenten-do il solo accesso a veicoli au-torizzati”.Potrebbe presentarci, più nel dettaglio, una soluzione innovativa introdotta di re-cente sul mercato? “I dissuasori mobili per il con-trollo accessi veicolari e il traf-fico urbano firmati FAAC sono ad altissima resistenza agli urti e agli agenti atmosferici, e sono dotati di meccanismo a pistone che consente la movi-mentazione a comando. Offrono una soluzione intel-ligente in alternativa a posta-zioni fisse, cancellate, catene e simili, fornendo la possibilità

di regolamentare l’ingresso e/o l’uscita di mezzi in deter-minate zone e d’impedire la sosta abusiva. Garantiscono libertà di flusso pedonale, ma gestiscono il traffico veicolare o la sosta limitata”.E’ presente un dispositi-vo elettronico che segnali quando il meccanismo è in funzione?“Certamente. Il funziona-mento è evidenziabile con segnale acustico e luminoso, in relazione alla sua ubica-zione. Questo sistema riduce notevolmente l’impiego di risorse umane nell’attività di controllo degli accessi”.Sono disponibili vari mo-

delli di dissuasore, con ca-ratteristiche specifiche?“Faac City è disponibile in 2 modelli. Faac City Automati-co, consigliato in aree soggette a frequenti transiti giornalieri: grazie a tessere, telecomandi o programmazione oraria, il cilindro si abbassa o si rialza automaticamente. Il secondo modello, fisso, viene invece generalmente utilizzato come completamento di installa-zioni con dissuasori mobili. Vorrei inoltre aggiungere che esiste anche un dissuasore ole-odinamico a scomparsa (ver-sione ‘antiterrorismo’), rinfor-zato e con resistenza allo sfon-damento estremamente eleva-ta, per rispondere alle sempre più frequenti richieste in meri-to a problemi di sicurezza. Per maggiori informazioni, potete contattarci per una consulen-za personalizzata”.

La certificazione è obbligatoria per tutti i serramenti da esterno venduti in Europa

Controllo degli accessi e protezione delle aree sensibili, pubbliche e private

Marcatura CE per le porte e i portoni fonoisolanti Alfakel

Sistel automazioni presenta ‘Faac city’: dissuasore all’avanguardia

I dati di laboratorio evidenziano un notevole potere fonoisolante

Elemento mobile a scomparsa: un segnale acustico e luminoso avverte quando è in funzione

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Ridurre i consumi interni può mettere a rischio molte piccole imprese

Riforme e politiche sociali: chi è legittimato ad intervenire?L’impresa familiare non è sufficientemente tutelata

All’improvviso “la crisi del debito sovrano”. Come di-cevo da nessuno prevista, se non altro in questi termini (ed allora sorge spontaneo chiedersi cosa ci stanno a fare certi Enti ?!).Nel giro di qualche settimana siamo stati paragonati alla Grecia, siamo stati conside-rati sull’orlo del fallimento.E’ come se ad un’azienda, all’improvviso, fosse richie-sto di rientrate dall’esposi-zione bancaria per gli inve-stimenti effettuati. Il tutto con uno stile da vec-chio sistema creditizio che vuole mettere in difficoltà qualcuno e magari appro-priarsi...dei suoi beni.Nel giro di qualche mese tut-to cambia: si fanno le leggi sul pareggio di bilancio per lo Stato (cosa buona e giusta che doveva essere fatta mol-to prima) ed inizia la corsa al recupero di risorse finanzia-rie.Certo non vogliamo sostitu-irci al Sindacato, noi siamo il “Giornale delle Imprese”, e per questa occasione soprat-

tutto delle piccole imprese che sono, in base ai dati del-la Commissione Europea, il 94.6 del totale e motore dell’economia emiliana ed Italiana.A queste imprese spesso cor-risponde una “famiglia” ed è frequente che le persone sia-no imprenditori e lavoratori nello stesso tempo, con una commistione di ruoli.Lo Stato sociale riguarda quindi da vicino anche loro!Purtroppo, nel quadro ge-nerale – come già sostenuto in altri editoriali –, manca la “lobby” delle famiglie che francamente sono ben poco tutelate.Intervenire sulle politiche sociali ed in particolare del lavoro è questione estrema-mente delicata.Ci chiediamo chi sia legitti-mato a farlo?Le risposta è duplice.Certamente un governo elet-to dal popolo che aveva nel programma elettorale quel-le azioni d’intervento sulle politiche del lavoro e pre-videnziali. In questo caso il

passaggio con le parti sociali è auspicabile per tutelare le minoranze, vista la delicatez-za dell’argomento, ma non obbligato.Ci sentiamo di legittimare anche i provvedimenti as-sunti da un Governo, non previsti dal proprio pro-gramma elettorale, ma con-certati con le Parti Sociali.Ma oggi ci troviamo di fronte ad un Governo sostenuto da una maggioranza diversa da quella eletta dal popolo, che interviene con riforme su temi previdenziali senza al-cuna concertazione.Da un punto di vista for-male è chiaro che qualsiasi decisione assunta da una maggioranza parlamentare è legittima, ma da un punto di vista etico vi è il rischio con-creto che sia tradito il man-dato elettorale.Da più parti si evidenzia l’as-soluta urgenza e necessità d’intervenire per “salvare” l’Italia.D’accordo, si doveva inter-venire ma con provvedimenti volti nell’immediato a “far

cassa”. Quel tanto che necessitava per far fronte alla specula-zione.Non vi era la necessità per in-tervenire autonomamente su riforme di tipo previdenziale o che andassero ad incidere sugli importi delle pensioni.Tale atteggiamento fa presu-mere che le parti sociali ed in particolare le forze sindacali non siano ritenute sufficien-temente responsabili.Ma questo preoccupa non poco. Ricordo che gli Istituti previdenziali (INPS in testa) sia a livello nazionale che locale hanno ai vertici (Pre-sidenza e Vice-presidenza) uomini che rappresentano il Sindacato da un lato ed il mondo Imprenditoriale dall’altro. Avrebbero dovuto interveni-re loro, in modo responsabile e con cifre alla mano, dando informazioni precise sul qua-dro previdenziale. Sta a loro preoccuparsi di gestire un sistema previdenziale soste-nibile nel tempo.Altrimenti potrebbe insi-

nuarsi il dubbio che anche questo serva a far cassa.Circa il “fermo degli importi delle pensioni” rammento che già la rivalutazione at-tuale non corrisponde alla reale inflazione, in quanto le voci del paniere preso a rife-rimento non sono esaustive.Non abbiamo bisogno di un Paese che si impoverisca, che riduca i consumi, che porti ad una recessione del mercato interno, quello della maggior parte delle piccole imprese.Se la speculazione finan-ziaria e il libero mercato ci portano a questi rischi im-provvisi, be’ forse è lì che c’è qualcosa da cambiare. Forse il mercato deve essere libero, ma non troppo!

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23iMPRESE & PEnSaRE POSitiVO

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