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Giornalino completo 21

Date post: 30-Jun-2015
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Il nuovo numero de'Il Campanile'
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1 La voce delle frazioni di Savelli, S.Andrea e Paganelli Numero XXI Il Campanile Semestrale a cura della Pro Loco Savelli Dicembre 2011 La solidarietà è come un arcobaleno che sfrutta la ricchezza dell'acqua e la luminosità del sole per tingere il cielo di incantevoli sfumature. Sito Internet: www.savelli.135.it e-mail: [email protected]
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La voce delle frazioni di Savelli, S.Andrea e Paganelli

Numero XXI

Il Campanile

Semestrale a cura della Pro Loco Savelli – Dicembre 2011

La solidarietà è come un arcobaleno che sfrutta la ricchezza dell'acqua e la luminosità del sole per tingere il cielo di incantevoli sfumature.

Sito Internet: www.savelli.135.it – e-mail: [email protected]

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ER COMPAGNO SCOMPAGNO ( Trilussa)

Un Gatto, che faceva er socialista

solo a lo scopo d’arivà in un posto,

se stava lavoranno un pollo arosto

ne la cucina d’un capitalista.

Quanno da un finestrino su per aria

s’affacciò un antro Gatto: – Amico mio,

pensa – je disse – che ce so’ pur’io

ch’appartengo a la classe proletaria!

Io che conosco bene l’idee tue

so’ certo che quer pollo che te magni,

se vengo giù, sarà diviso in due:

mezzo a te, mezzo a me…Semo compagni!

No, no – rispose er Gatto senza core -

io nun divido gnente co’ nessuno:

fo er socialista quanno sto a diggiuno,

ma quanno magno so’ conservatore!

(Er Sorcio de città e er Sorcio de campagna – Trilussa)

Un Sorcio ricco de la capitale

invitò a pranzo un sorcio de campagna.

Vedrai che bel locale,

vedrai come se magna…

je disse er Sorcio ricco. – Sentirai!

Antro che le caciotte de montagna!

Pasticci dórci, gnocchi,

timballi fatti apposta,

un pranzo co’ li fiocchi! una cuccagna! -

L’istessa sera, er Sorcio de campagna,

ner traversà le sale

intravidde una trappola anniscosta:

Collega, – disse – cominciamo male:

nun ce sarà pericolo che poi…?

Macché, nun c’è paura:

j’arispose l’amico – qui da noi

ce l’hanno messe pe’ cojonatura.

In campagna, capisco, nun se scappa,

ché se piji un pochetto de farina

ciai la tajola pronta che t’acchiappa;

ma qui, si rubbi, nun avrai rimproveri:

le trappole so’ fatte pe’ li micchi:

ce vanno drento li sorcetti poveri,

mica ce vanno li sorcetti ricchi!

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RIDER PIETRO PETRANGELI

Campione d’Italia 2011

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STAY HUNGRY, STAY FOOLISH (messaggio al Sindaco di Norcia Gian Paolo Stefanelli)

Nei campionati del mondo di calcio del 1950, svoltisi in

Brasile, la squadra quasi improvvisata, degli Stati Uniti

d’America, affrontò quella che era considerata la formazione

più forte del mondo, colei che si riteneva la maestra del calcio:

l’Inghilterra. Bene! Quella squadra quasi improvvisata e

tecnicamente nettamente inferiore ai rivali Inglesi, riuscì,

grazie ad una grandissima prova di carattere, lottando,

sudando e spinta da una gran voglia di ben figurare, in

un’impresa su cui nessuno al mondo avrebbe scommesso

neppure un centesimo: vinse 1 a 0 !

E’ questa la dimostrazione che a volte le cose più impossibili

possono riuscire, basta fortemente volerle, essere pronti ad

affrontare tutte le difficoltà e credere, lottare, senza mai

arrendersi: si può vincere! Ebbene perché noi non possiamo

credere che la situazione nelle nostre frazioni possa cambiare?

Perché le nostre frazioni non possono tornare popolose e vivaci come un tempo?

E’ qui che i nostri amministratori locali debbono essere sensibili e tentare di contrastare lo

spopolamento ormai in atto da decenni, con iniziative mirate, prima che il processo sia

irreversibile. Se il malato viene curato in tempo

migliora, se si interviene troppo tardi, purtroppo non

c’è cura che tenga. Ma ci sarà questa volontà ? ma

soprattutto ci sarà la sensibilità, la capacità e il

coraggio di prendere delle iniziative forti in tal senso?

Purtroppo, nell’ultimo incontro avvenuto a Savelli tra

la comunità , il Sindaco e alcuni assessori, la

discussione è ripiegata sempre sugli stessi problemi

che da decenni sentiamo; punti luce, strade,

prefabbricati……

D’accordo, tutto giusto, indignarsi perché il terremoto

che è passato su questa terra 32 anni fa abbia lasciato ancora le carcasse preistoriche dei

prefabbricati; gli ultimi punti luce a Savelli li ha dovuti creare la Pro Loco come pure la

sistemazione delle strade pubbliche; tutto ciò dovrebbe rientrare nell’ordinaria manutenzione.

Il vero grande problema di fondo che non si ha il coraggio di

affrontare è lo spopolamento!

Basta girare per il paese e vedere circa la metà delle case chiuse,

( nel senso disabitate e non nel senso di case d’appuntamento) dà

una grande tristezza interiore.

Non dobbiamo mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi o

rassegnarci ad un futuro senza speranza, dobbiamo anche noi,

proprio come fecero i calciatori degli Stati Uniti nel 1950

credere in un’impresa che sembra impossibile. Molto vicino a

noi, nel comune di Sellano, lungo la strada che collega Spoleto con Foligno, nel duecentesco

paese di Postignano, grazie ad un restauro attento e ben studiato finanziato dal Comune e dalla

Regione Umbria, questo borgo ormai quasi abbandonato ha ripreso a vivere: sessanta case

sistemate nel rispetto dell’impianto medievale ma dotati di tutti i comfort moderni, venti

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botteghe artigiane recuperate per valorizzare

produzioni locali ma anche un albergo, un ristorante,

una spa con piscina e un museo multimediale,

costituiscono il nuovo cuore pulsante di questo

abitato medioevale restituito alla vita.

Perché anche noi non proviamo a rivitalizzare le

nostre frazioni ? attuiamo delle iniziative atte e

riportare gente, a stimolare attività produttive: se si

crea lavoro si attrae gente.

Non è facile, lo so, ma perché non provarci?

Le sfide impossibili sono quelle che possono fare solo

i grandi personaggi e li consegnano alla storia.

E’ questo, in fondo, il compito della vera politica: occuparsi

con passione del proprio territorio, farlo crescere e far sì che i

suoi abitanti possano vivere nel migliore dei modi.

Caro Sindaco, sono sicuro che tu possa lasciare un segno

importante del tuo passaggio di amministratore locale, noi come

Pro Loco Savelli siamo pronti a confrontarci in modo

costruttivo come abbiamo sempre fatto con tutte le

amministrazioni precedenti, nell’interesse della comunità.

E’ tempo di agire, non bisogna perdere altro tempo. Si deve

avere il coraggio di prendere decisioni forti, nell’interesse comune, avere coraggio proprio come

quei calciatori americani .

Nella speranza che il mio messaggio lungimirante sia da te accolto con la giusta attenzione, ti

saluto come il genio Steve Job nel suo discorso all’Università di Stenford, salutò i neo laureati

con un augurio che rispecchiava il suo essere :

Cordialmente

Il Presidente

Paolo Quintili

Gran Fondo

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Cicloturistica Città di Norcia

24 luglio 2011

Un po’ di foto… Nei pressi di Savelli

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PRIVILEGI DELLA CASTA

PRECAUZIONI PRIMA DELLA LETTURA:

è sconsigliata per chi soffre di pressione alta deve essere rigorosamente fatta a stomaco vuoto…….

Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti l'assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza denominata Parlamento WikiLeaks. Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli.

Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio. Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche. Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia.

Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari. Per curare i problemi delle vene varicose (voce "sclerosante"), 28mila e 138 euro.

Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all'assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket. Ma non tutti i numeri sull'assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. "Abbiamo chiesto - dice la Bernardini - quanti e quali importi sono stati spesi nell'ultimo triennio per alcune prestazioni previste dal 'fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva).

Volevamo sapere anche l'importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare". Perché queste informazioni restano riservate, non accessibili? Cosa c'è da nascondere? Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: "Il sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio generale dell'accesso agli atti in base al quale la domanda non può comportare la necessità di un'attività di elaborazione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste".Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. "Non ritengo - spiega la deputata Rita Bernardini - che la Camera debba provvedere a dare una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per conto proprio avendo gia l'assistenza che hanno tutti i cittadini italiani. Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi un'assicurazione privata. Non si capisce perché questa 'mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori". "Secondo noi - aggiunge basterebbe semplicemente non prevederla e quindi far risparmiare alla collettività dieci milioni di euro all'anno".

Mentre a noi tagliano sull'assistenza sanitaria e sociale è deprimente scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche private - è il commento del presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - e sempre nel massimo silenzio di tutti.

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Il Terremoto del 14 Gennaio 1703

Elementi demografici

Secondo notizie fornite nel 1708 dalla comunità di Norcia, in quell'anno rimanevano 10.000 dei 12.000

abitanti che si contavano prima del terremoto. Prima del terremoto del 1703 l'abitato contava circa 3.500

anime e il territorio, in cui erano situati 51 ville e castelli, circa 7.000 anime. Successivamente all'evento,

complessivamente fra abitato e territorio il numero delle anime sarebbe stato di 8.000. La popolazione di

Norcia del 1703, calcolata in fuochi, ammontava al numero di 1.600 (1). Notizie fornite alcuni anni dopo il

terremoto dai cittadini di Norcia fanno ascendere il numero degli abitanti a 3.000 circa (2). La relazione di

De Carolis del 25 febbraio 1703 (3) riassume che il territorio e prefettura di Norcia, comprese Rocchetta,

Ponte e altri centri sotto la giurisdizione di Spoleto, perse 587 dei 10.767 abitanti (5% circa) e che a Norcia

morirono circa 800 dei 2.800 abitanti (28,5% circa). Un secolo prima del terremoto Cascia contava 1.482

fuochi e 2.105 abita nti con età inferiore ai 14 anni. In seguito al terremoto, a causa delle morti e degli

abbandoni, i fuochi rimasero 830 e gli abitanti con età inferiore ai 14 anni 1.355 (4). Una fonte (5), che

fornisce tuttavia dati parziali, riferibili alle prime scosse del periodo sismico, calcola che tra i 4.845 abitanti

del territorio di pertinenza di Cascia (città, borghi, castelli e territorio) vi furono 730 morti. La relazione di

De Carolis del 25 febbraio (6) stabilisce che Cascia e il suo territorio contavano 5032 abitanti e ne morirono

680 (13,5 %). Civita rimase pressoché disabitata dopo il terremoto e la comunità di Cascia in seguito chiamò

tre famiglie forestiere a ripopolare il centro (7). Offeio nel 1724 era in via di spopolamento (8). Secondo

notizie fornite dal governatore di Rieti nel 1724 e secondo quanto attestato dall'arciprete del luogo, a Offeio,

località in larga parte distrutta, gli abitanti, che all'epoca dell'ultimo riparto dei pesi camerali erano contati in

40 fuochi, si erano ridotti a 13 fuochi e 1/2 (poco più di 1/4); molte case erano ancora distrutte e spopolate

(9). A Polino, secondo notizie fornite dal governatore di Terni nel 1708, la popolazione che negli anni

precedenti veniva calcolata in più di 400 anime si era ridotta a 253 anime, cioè si era quasi dimezzata. Tale

diminuzione fu spiegata con la povertà del luogo e con il diffondersi di malattie infettive (10). Per la città

dell'Aquila, costituita dai quattro quartieri, dalle "vasche" (cioè i borghi a ridosso delle mura) e

Collebrincione, si hanno a disposizione i risultati di due numerazioni di fuochi, la prima risalente al 1663 e

pubblicata nel 1669, la seconda risalente al 1712 e pubblicata nel 1714 (11). I dati delle due numerazioni

sono stati studiati da De Matteis (1973) (12), secondo la quale nel 1663 furono contati più di 3.600 fuochi

poiché nel registro del 1714 questo è il numero di fuoco più elevato riportato della numerazione del 1663.

Nel 1712 rimanevano 670. 1 fuochi, in ordine decrescente, erano così distribuiti: 256 nel quartiere di

S.Maria, 140 nel quartiere di S.Pietro, 122 nel quartiere di S.Giorgio, 113 nel quartiere di S.Giovanni, 29 a

Collebrincioni e 10 alle "vasche". De Matteis calcola per il 1712 una popolazione complessiva di 2.684

unità. Se si prende come riferimento la cifra di 3.606 sopracitata, i fuochi erano diminuiti del 61% circa. Il

registro del 1714 tuttavia presenta una voce consuntiva diversa: infatti nelle pagine finali viene riassunto che

i fuochi risultanti dalla rinumerazione erano 376, con un ammanco di 844 o 847 fuochi. Ciò significherebbe

che i fuochi nel registro del 1669 erano 1.223 o 1.225. Posta fu interessata da un immediato flusso

emigratorio (13).

Esami tecnico/scientifici

Norcia: secondo quanto stimato dall'architetto Bufalini per la rimozione delle macerie sarebbe occorsa una

spesa di 6.000 scudi o altrimenti, secondo quanto suggeriva la comunità, l'impiego di 200 uomini per 4 mesi.

In questi lavori, secondo il Commissario Apostolico De Carolis, si sarebbero dovuta impegare 1 dozzina di

carretti con buoi (1). Secondo una relazione redatta dal Prefetto nel 1705 crollarono mura castellane per una

lunghezza di, testuale, 488 canne a 100 palmi per canna. Per la loro riparazione, secondo quanto stimato

dall'architetto Bufalini sarebbero occorsi 15.000 ducati (2).

Cascia: Secondo quanto stimato dall'architetto Bufalini per la rimozione delle macerie sarebbe occorsa una

spesa di 15.000 scudi (3).

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Ricostruzione e riallocazione

Secondo notizie fornite nell'aprile del 1708 dal prefetto Malvicini, soltanto 1/4 dell'abitato di Norcia era

stato riedificato (1). Secondo quanto riferirì il Governatore di Cascia le distruzioni causate dal terremoto alla

parte alta della città favorirono un suo processo di spopolamento in corso già nel periodo precedente (2). Nel

settembre del 1704 a Cascia c'erano ancora problemi relativi a edifici resi pericolanti dalle scosse (3).

Nel 1713 le mura di Monteleone di Spoleto erano ancora a terra in più punti e la chiesa di S.Nicolò non era

ancora stata riportata al suo antico stato (4). La stessa chiesa di S.Nicolò necessitava di interventi di restauro

ancora nel luglio del 1726 (5). Nel 1706 a Cerreto il ponte Bugianino era ancora pericolante (6). A Forsivo

nel 1728 si stimò necessario intraprendere il restauro della rete idrica che era stata

danneggiata dai terremoti del 1703, con una spesa prevista di 258 scudi (10).

A Savelli nel 1723 parte della popolazione abitava ancora in baracche (11).

A Offeio nel 1724 molte case erano ancora distrutte e il centro in via di spopolamento (12).

Per Arrone il confronto tra una perizia dell'aprile 1704 (13) e documenti posteriori, datati 1710 e

1721, dimostra che i lavori di restauro necessari non furono eseguiti o furono fatti solo in parte.

Fonti:

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n. 1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto sulle istanze delle Comunità di Norcia e Cascia relative alla proroga delle

esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Roma giugno 1708.

(2)Archivi o di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto

Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 giugno 1704.

(3) Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del vice governatore Gaetano de

Giudici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 settembre 1704. Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica del Pubblico della Terra di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1704.

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Felice di essere umano di Maurizio Padula Non è umano Chi pensa solo alle fortune economiche Chi sorride sui guai degli altri Chi non conforta ma infierisce Chi non apprezza ma invidia Chi fa del potere un abuso Chi fa dell’amicizia un favore Chi fa della luce buio pesto Chi fa del sorriso bugia perenne Chi fa dello sguardo falsità Chi stravive ma non vive Felice di essere umano. (dedicato ai valori perduti e che dobbiamo ritrovare)

Terra che piace come un’opera prima. di Maurizio Padula

E’ pittorico il luogo, attira il Sole con il suo colore unico, l’ironico attimo di luce

Affascina ogni sguardo, gli animali ricchi nella loro solitudine osservano in silenzio un contorno semplice. Pochi essenziali aggettivi ma efficaci nel grande romanzo della

natura che si esprime su ratei di vita sofferta. Ipotesi viventi di Verde saziante, sotto un cielo blu dipinto.

Con maestria, di acqua, luogo pubblico, per Eccellenza. Perfette istantanee in quadri reali che sussurrano fascino. Pennellate magiche su un mondo che naviga sulle onde del tempo. Coinvolgimenti visivi che restano dentro senza scompensi emozionali, in qualche modo materia che piace, emoziona, una carica per gli ormoni del benessere.

Nulla di studiato ma tanto d’improvvisato senza le cieche Logiche che opprimono i

momenti piu’ Lieti. Tradurre in letteratura, descrivendone i pregi, elogiandone I momenti più brevi, che pensieri naif come dovuti ad un’opera prima. Sublime spettacolo terra che piace. (dedicato a Savelli di Norcia – vedi le lettere in rosso)

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Il Comune di Norcia, il Circuito Museale Nursino, Archeonursia e la Pro Loco Savelli

L’estate appena trascorsa ha ulteriormente consolidato la collaborazione tra la nostra associazione ed il Comune di Norcia, il Circuito Museale Nursino e l’associazione Archeonursia. Lunedi 8 agosto 2011 alle ore 21.30 si e’ tenuto presso la meravigliosa struttura del Criptoportico di Norcia il concerto di musica antica del Gruppo ‘Antiche Emozioni’. Nonostante la particolarità dell’argomento abbiamo riscontrato un notevole afflusso di pubblico, senz’altro al di sopra delle nostra aspettative. Vogliamo ringraziare per la disponibilità dimostrata nonostante un disguido iniziale, il sindaco Gian Paolo Stefanelli, la Direttrice del Circuito museale Nursino Maria Angela Turchetti e la Presidente di Archeonursia Anna Rita Bucchi. Ci auguriamo che questa collaborazione non finisca, ma anzi che continui in maniera fattiva e fruttuosa.

UN PO’ DI SAGGEZZA POPOLARE…

DETTI POPOLARI: quanno stà bè la trippa, l’anima canta ! ( verissimo ) DIALETTO: ‘nciancanella ( barcollante ) “ oggi proprio non me sento, me ne vò tuttu ‘nciancarella” SCUOLA : le scuole rurali ( così erano chiamate le scuole di campagna) avevano una sola maestra per tutte le classi. Erano frequentate dai ragazzi della zona, ed erano sistemate presso qualche casolare che si adattava alla bisogna. La maestra dava a tutti gli scolari un’istruzione pari alla terza elementare. Erano chiamate “pluriclasse” .

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ULTIME NOTIZIE Ci era stato promesso dall’Amministrazione comunale che Settembre doveva

essere il mese della “bonifica” dell’area in cui ancora insistono i prefabbricati del terremoto (1979). È arrivato ottobre, poi novembre, adesso dicembre e i prefabbricati sono ancora là! Va bè, ormai fa freddo, tra poco nevicherà e poi fa buio presto…… aspettiamo la primavera, quando si scioglieranno le nevi vedrete che come d’incanto spariranno anche i prefabbricati! (speriamo)

Stà invece procedendo bene la ristrutturazione della fonte\abbeveratoio nei pressi di Cuntra, da parte della Comunità Montana della Valnerina. Vi ricordiamo che ciò avviene grazie alla richiesta avanzata circa tre anni fa dalla nostra Associazione. Sarà poi importante per tutti noi saperla mantenere bella e pulita così come ci sarà consegnata al termine dei lavori. Ringraziamo la Comunità Montana della Valnerina per l’opera svolta e per la sensibilità dimostrata.

Continua a piovere dal tetto della ex scuola, ormai saranno circa due anni che lo abbiamo segnalato al Comune ma……ormai fa freddo, tra poco nevicherà e poi fa buio presto…..tiramo a campà, qualcosa prima o poi succederà!

Vi ricordiamo sempre che è possibile contribuire alle finanze della Pro Loco Savelli destinando il 5 x 1000 della propria dichiarazione dei redditi indicando il codice fiscale della nostra Associazione di promozione sociale: 93007070548.

Diventano maggiorenni Giulia Taraddei e le gemelle Arianna e Tiziana Balzana, auguri e prosperità.

Anche quest’anno tornano le luminarie ad allietare e dare la giusta atmosfera alle festività natalizie. ( poveri ma belli)

E’ in fase di elaborazione il nuovo piano regolatore del Comune di Norcia. Nel corso del 2012 dovrebbe essere presentato alla cittadinanza.

Udite! Udite! Nella prossima estate si terranno le votazioni per il rinnovo delle cariche sociali della nostra PLS per i triennio 2013\2015. Attendiamo fiduciosi, forze fresche, in grado di mantenere e portare avanti quanto da noi impostato in questi anni. Nuovo lievito per far crescere e migliorare i nostri programmi.


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