Date post: | 01-Jul-2015 |
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Giornalismo e ipertelevisione. Il caso italiano (Paolo Costa)
1a lezione, 21 febbraio 2011Presentazione del corso
Insegnamento: Comunicazione Digitale e Multimediale A - a.a. 2010-2011
Agenda
• Informazioni pratiche
• Contenuti e motivazioni del corso
• Programma delle lezioni
• Impostazione del modulo pratico
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Myself
• Ex giornalista (Sole 24 Ore, Europeo, Ed. Domus)
• Consulente e formatore (IT, nuovi media e Internet)
• Docente (Bocconi, IULM, MIMM Mediaset, CIM)
• Fondatore e Direttore Marketing di Visiant Spindox
• Il Grande Globo (www.paolocosta.net)
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Ricevimento
• Tutti i martedì, dalle 11 alle 13, presso il Collegio Nuovo
(via Abbiategrasso 404, Pv)
• È sempre possibile contattarmi via e-mail per
informazioni su contenuti del corso, didattica e prove
finali: [email protected]
• Per informazioni di carattere amministrativo non
rivolgetevi a me, ma alla segreteria di CIM: [email protected]
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Esami
• Da fissare tra il 30 maggio e il 29 luglio (tre appelli) e dal
1 settembre al 24 settembre 2011
– L’appello di aprile è aperto solo agli studenti rimasti al vecchio
ordinamento. Per coloro che hanno effettuato il passaggio al
nuovo ordinamento la prima sessione utile è a giugno/luglio
– C'è però un'eccezione: gli studenti che hanno seguito
Comunicazione A e B lo scorso anno e sostenuto uno dei due
esami devono, secondo quanto previsto dalle tabelle di
conversione, “integrare” il precedente esame. In questo caso la
verbalizzazione può essere effettuata subito, già sul nuovo
verbale da 9 CFU
– Per quanto riguarda la propedeuticità di uno di due moduli
rispetto all'altro, non sono state stabilite regole
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Bibliografia e materiali
• Per coloro che frequentano il corso
– Carlo Nardello e Carlo Alberto Pratesi, Marketing Televisivo.
Strumenti e modelli di business per competere nel nuovo
mercato digitale, Milano, Il Sole 24 Ore, 2010 (capitoli 2 e 9)
– Paolo Costa, Giornalismo e ipertelevisione (dispense del corso).
I materiali sono disponibili al termine di ogni lezione sul sito
www.paolocosta.net
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Bibliografia e materiali
• Per coloro che NON frequentano il corso
– Paolo Costa, La notizia smarrita. Modelli di giornalismo in
trasformazione e cultura digitale, Torino, G. Giappichelli Editore,
2010 (parte prima, più – a scelta – una delle parti successive)
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Perché questo corso
• La televisione conta, …
– Esercita tuttora un ruolo decisivo come mezzo di informazione e
di orientamento dell’opinione pubblica
– È diventata spesso indistinguibile dallo spazio pubblico della
politica, cui impone regole e linguaggi
• ... ma sta cambiando
– Partecipa del processo di convergenza (*) verso un unico
metamedium, determinato dal paradigma tecnologico digitale e
dalla cultura del software (**)
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(*) Henry Jenkins, Convergence Culture: where old and new media collide (2006)
(**) Sul computer come metamedium e sulla cultura del software si vedano, di Lev Manovich, The
Language of New Media (2001) e Software Culture (2010)
Politica e influenza della televisione
• La TV resta il mezzo di informazione che determina in
misura maggiore le nostre conoscenze della politica
• Assistiamo a un cortocircuito fra TV e politica
– La politica è comunicazione politica
– La comunicazione politica sceglie la TV (formati, linguaggi,
regole) per incontrare il proprio pubblico
– La TV sceglie la politica (narrazioni, eventi, personaggi) per
determinare la propria audience
– La politica si fa format: spettacolarizzazione, personalizzazione,
leaderizzazione
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Gianpietro Mazzoleni e Anna Sfardini, Politica pop. Da “Porta a porta” a “L’isola dei famosi” (2009)
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Il peso della TV negli USA (1/2)
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Fonte: The Pew Research Center for the People & the Press, gennaio 2011
(http://people-press.org/report/689/)
Il peso della TV negli USA (2/2)
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Il peso della TV in Italia
• La TV è di gran lunga il mezzo di informazione più
utilizzato (90,8%) e quello considerato più influente nella
formazione delle opinioni (62,1%)
• La rete è ultima fra i mezzi di comunicazione presi in
esame tanto per utilizzo quanto per influenza percepita
• Sono tuttavia pochi (4%) gli italiani che si affidano a una
sola piattaforma informativa; il 50,5% usa una
combinazione di fonti online e offline e quasi la metà
(48,7%) dichiara di usare 5 o più media
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Fonte: Le news e gli italiani: dalla carta stampata, alla rete al mobile. L’informazione: da rito
a puzzle, Laboratorio LaRiCA , febbraio 2011
(http://larica.uniurb.it/files/2011/02/news_consumer_italia.pdf)
Il ruolo di Internet: “We, the media” (*)
• Informazione dal basso, citizen journalism, ubiquità dei
network informali: si afferma un modo diverso di narrare i
fatti, soggettivo e coinvolto
• Il possibile conflitto fra narrazione imparziale e
coinvolgimento soggettivo
– I reporter stanno abbandonando il tono imparziale che le regole
del buon giornalismo imporrebbero?
– E questo può essere un effetto della diffusione dei nuovi media, i
quali non sono solo "social", ma anche "personal"? La forte
individualità della comunicazione sui microblog come Twitter
condiziona l'approccio giornalistico?
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(*) Dan Gillmor, We the Media. Grassroots Journalism by the People, for the People (2004):
http://www.authorama.com/we-the-media-1.html
Narrazione imparziale e coinvolgimento (1/2)
• Il caso di Ayman Mohyeldin,
corrispondente di Al Jazeera
– Impassibile reporter da piazza Tahir:
http://www.youtube.com/watch?v=Olr0
32vnBxo&feature=related
– Curatore di un blog ufficiale sul sito
dell’emittente televisiva:
http://blogs.aljazeera.net/profile/ayman
-mohyeldin
– Scatenato microblogger su Twitter:
http://twitter.com/#!/AymanM
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Marina Petrillo, Narrare coinvolti, 16 febbraio 2011:
http://mir.it/servizi/radiopopolare/blogs/alaska/?p=3917
Narrazione imparziale e coinvolgimento (2/2)
• Una antica questione, tornata di attualità negli Stati Uniti
– Il 12 febbraio scorso Anderson Cooper, anchorman di CNN, è
stato sbeffeggiato da James Raney (Los Angeles Times) per
avere adottato un atteggiamento poco equilibrato nelle sue
ultime corrispondenze dall’Egitto:
http://latimesblogs.latimes.com/the_big_picture/2011/02/cnns-
anderson-cooper-lying-liars-and-the-lying-egyptians-who-tell-
them.html
– Sulla vicenda si sono soffermati anche Howard Kurtz, conduttore
della trasmissione “Reliable Sources” di CNN, e Glen
Greenwald, opinionista di Salon.com
(http://www.salon.com/news/opinion/glenn_greenwald/2011/02/1
4/journalism/index.html)
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Verso la ipertelevisione
• Il passaggio al digitale moltiplica e polverizza l’offerta
televisiva: una sfida per il modello generalista
• Alla modalità di fruizione tradizionale (“sofà”) si affianca
un’esperienza diversa, praticata soprattutto dai giovani
– Multitasking (consumo di TV contestuale all’uso altri media)
– Repurposing: offerta di contenuti – nati per il broadcasting
tradizionale – per il consumo catch-up e on demand (YouTube,
BBC iPlayer, Rai.tv, iTunes)
– Migrazione di contenuti interattivi dal PC al televisore
– Contenuti generati dagli utenti (UGC)
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Le domande a cui tenteremo di rispondere
• Il passaggio dalla neotelevisione alla ipertelevisione sta
determinando la nascita di nuove forme di informazione?
Con quali caratteristiche?
• Quale spazio rimarrà sotto il controllo della televisione
generalista?
• Come evolverà il sistema televisivo italiano?
• In che modo gli editori tradizionali e l’informazione
grassroot delle reti sociali possono incontrarsi sul mezzo
televisivo?
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Modulo 1 (teorico) – Inquadramento concettuale: giornalismo,
medium televisivo, convergenza
Modulo 2 (teorico) – Inquadramento storico e normativo: mercato
televisivo e informazione in Italia
Modulo 3 (pratico) – Lettura di tre casi: 1. Il canale all news; 2. Il
programma di infotainment; 3. Le notizie generate dagli utenti
Su che cosa e come lavoreremo
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Programma delle lezioni
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Lunedì(ore 9-11)
Martedì(ore 9-11)
Giovedì(ore 11-13)
Venerdì(ore 9-11)
1a settimana
21/02/2011PresentazioneIntroduzione al modulo pratico
22/02/2011Giornalismo: modelli e mitologie
24/02/2011Il medium televisivoPaleotelevisione e neotelevisioneLa TV digitale
2a settimana
28/02/2011Remediation, convergenza e ipermediaMultitelevisione
01/03/2011I canali all newsPrimo caso di studio: Sky TG 24
03/03/2011I canali all newsPrimo caso di studio: Sky TG 24 (segue)
04/03/2011I canali all newsPrimo caso di studio: Sky TG 24 (segue)
3a settimana
14/03/2011Mercato TV in ItaliaSIC
15/03/2011InfotainmentSecondo caso di studio: Annozero
17/03/2011InfotainmentSecondo caso di studio: Annozero (segue)
18/03/2011InfotainmentSecondo caso di studio: Annozero (segue)
4a settimana
21/03/2011Vizi e virtù dell'informazione italiana
22/03/2011Citizen journalism in TVTerzo caso di studio: Current TV
24/03/2011Citizen journalism in TVTerzo caso di studio: Current TV (segue)
25/03/2011Citizen journalism in TVTerzo caso di studio: Current TV (segue)
Google Online Marketing Challange (1/2)
• Un concorso rivolto a docenti e studenti universitari,
un’occasione per fare un’esperienza di marketing online
e di media planning con lo strumento Google AdWords
– Si lavorerà su due casi reali: un superbrand mondiale dello
hairdressing e una start-up che sta lanciando un nuovo social
network su Internet
– I gruppi saranno coordinati da docenti di CIM (Costa, Fontana,
Muzzio, Mosconi)
– È previsto il supporto di testimonial esterni (Paolo Guglielmoni,
direttore creativo di Leo Burnett) e di personale Google
(Valentina Maggi, Online Media Sales Specialist)
– Maggiori informazioni su http://www.google.com/onlinechallenge/
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Google Online Marketing Challange (2/2)
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Step Deadline Che cosa
1 28/02/2011 Costituzione dei gruppi di lavoro (ogni gruppo sarà composto da un docente e 3-6 studenti)
2 31/03/2011 Preparazione dei partecipanti mediante mini-corso su Google AdWords (4-6 ore d'aula)
3 31/03/2011 Conferma e coinvolgimento delle aziende e/o onlus oggetto delle campagne
4 30/05/2011 Esecuzione delle campagne (ogni campagna durerà 3 settimane)
5 15/06/2011 Compilazione e consegna dei report finali
Impostazione del modulo pratico
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Step 1: Esempi propedeutici e
concettualizzazione
Step 2: Analisi semiotica del caso
prescelto
Step 3: Discussione e sintesi dei risultati
raggiunti
La semiotica del testo televisivo (*)
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Dimensione sintagmatica
• Semantica: il contenuto esplicito
• Morfologia: inquadratura (piani, campi) e angolazione (verticale, orizzontale, soggettiva)
• Sintassi: movimenti camera (fissa, panoramica verticale / orizzontale, zoomata), sequenze (piano sequenza, insieme di inquadrature), audio (commento vocale, musica)
Dimensione narrativa
• Posizione degli attori : soggetti attanziali, distribuzione dei ruoli, …
• Framing (**): in che modo la vicenda è introdotta dal “narratore”?
• Focusing: su quali aspetti si concentra l’attenzione del “narratore”?
• Realizing: quali contributori forniscono il loro punto di vista?
• Closing: qual è il significato preferenziale che si attribuisce alla storia?
Dimensione pragmatica
• Contesto: canale ospitante, collocazione in palinsesto, audience
(*) Jeremy G. Butler, Television. Critical Methods and Applications (20022)
(**) Sul concetto di framing si veda Robert Entman, Framing: Towards Clarification of a Fractured
Paradigm (1993)
Modelli di analisi avanzata
• Studio dei pattern visuali supportato da computer (“data
driven analysis”). Alcuni esempi:
– Analisi della posizione degli elementi per ciascun frame e dei
cambiamenti nella sequenza di frame
– Analisi del valore di luminanza per ciascun frame e dei
cambiamenti nella sequenza di frame
– Analisi della saturazione (quantità e vivacità del colore) per
ciascun frame e dei cambiamenti nella sequenza di frame
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Un esempio di analisi dei pattern visuali
• Tara Zeppel (Software Studies Initiative) ha studiato 12
filmati – otto per la TV e quattro per il Web – prodotti da
Barack Obama e John McCain durante la campagna
presidenziale USA del 2008
• La ricerca ha confermato alcune aspettative e smentito
alcuni miti
– Il design visuale dei filmati prodotti per il Web si distingue per un
maggiore dinamismo rispetto a quello adottato per la televisione
– I filmati di McCain sono più aggressivi e radicali (orientati al
cambiamento) di quelli di Obama
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Lo studio di Tara Zeppel (1/6)
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Campione di analisi: i 12 filmati
Lo studio di Tara Zeppel (2/6)
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Immagini: Sono ottenute
sovrapponendo tutti i
frame di un filmato. Più
risultano sfumate, maggiori
sono i cambiamenti da un
frame all’altro.
Grafici: Indicano ritmo e
intensità dei cambiamenti
nel tempo. I picchi
evidenziano i punti in cui i
cambiamenti da un frame a
quello successivo sono più
intensi.
Dinamicità visuale per ciascuno dei singoli filmati
Lo studio di Tara Zeppel (3/6)
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Valore di luminanza nella scala di grigi per ogni pixel in un singolo frame
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Dinamicità visuale negli otto filmati per la TV
Lo studio di Tara Zeppel (4/6)
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Valore di luminanza nella scala di grigi per ogni pixel in un singolo frame
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Dinamicità visuale negli quattro filmati per il Web
Lo studio di Tara Zeppel (5/6)
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Sintesi dei risultati: i filmati di McCain sono più dinamici e aggressivi di quelli di Obama
Lo studio di Tara Zeppel (6/6)
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Sintesi dei risultati: i filmati per il Web sono più dinamici e aggressivi di quelli per la TV