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GIOVEDì 10 SETTEMBRE 2015 Parco fluviale Noce la giunta ... · gnatico, alla caccia, alla pesca,...

Date post: 15-May-2020
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GIOVEDì 10 SETTEMBRE 2015 TRENTINO Parco fluviale Noce la giunta provinciale approva l'Accordo Il progetto coinvolge tutti i comuni della Valle di Sole tranne Terzolas. Tutela ambientale e sviluppo a braccetto t VALLE DI SOLE Il Parco fluviale dell'Alto Noce lunedì ha fatto un altro passo in avanti verso la realizzazione dei suoi obiettivi con l'appro- vazione dell'Accordo di pro- gramma da parte della giunta provinciale. Sei mesi fa i Co- muni di Vermiglio, Peio, Ossa- na, Pellizzano, Mezzana, Com- mezzadura, Dimaro, Monclas- sico, Croviana, Malé, Rabbi, Terzolaz, Caldes e Cavizzana, avevano sottoscritto un proto- collo d'intesa per la costituzio- ne del Parco, più esattamente della Rete di riserve del fiume Noce, impegnandosi in tal mo- do ad intraprendere un percor- so unitario per creare uno stru- mento utile sì alla conservazio- ne dell'ambiente naturale e del paesaggio, ma anche fina- lizzato ad attivare politiche di sviluppo socio-economico so- stenibile, dunque compatibile con le caratteristiche delle aree interessate e la loro salva- guardia. Tutte le amministrazioni co- munali coinvolte in questa fa- se (ad esclusione di Terzolas, che si è tirata indietro), la Co- munità di valle, il Consorzio dei Comuni del Bim dell'Adi- ge, le Asuc di Arnago e di Mon- classico, hanno accolto quan- to contenuto nel protocollo d'intesa e quindi approvato l'Accordo di programma che istituisce la Rete delle riserve, con i relativi progetto di attua- zione e programma finanzia- rio. Le finalità riconosciute all'iniziativa delle istituzioni solandre si riconducono prin- cipalmente all' opportunità di poter attuare in forma diretta la tutela attiva del proprio terri- In tre anni serviranno 945 mila euro VALLE DI SOLE. L'istituzione della Rete delle riserve dell'Alto Noce e la realizzazione del programma di interventi comportano ovviamente un costo. Il progetto di attuazione prevede per la gestione triennale una spesa di 945.500 euro; sono comprese le spese per il coordinamento e lo staff (da sottolineare che per gli organi dirigenziali, presidente e comitato, non ci saranno compensi); studi, progettazioni, ricerche e certificazioni; campagne di comunicazione, promozione e sensibilizzazione.1 fondi saranno stanziati dalla Comunità di valle (che in tre anni elargirà 150.000 euro), Bim dell'Adige (240.000), Provincia (150.000) e Piani di sviluppo rurale (405.500). La Rete sarà organizzata attraverso comitato di gestione, presidente, comitato tecnico - scientifico e laboratorio partecipativo territoriale/forum. Il comitato di gestione è formato da: presidente della Rete (nominato dall'ente capofila), il presidente della Comunità di Valle o l'assessore delegato, il sindaco di ciascun comune aderente, l'assessore provinciale all'ambiente o suo delegato, il presidente del Bim dell'Adige o suo delegato e i rappresentanti delle Asuc. torio, perseguendo così la valo- rizzazione e la riqualificazione degli ambienti naturali e semi- naturali, integrando questo obiettivo con lo sviluppo della attività umane ed economiche compatibili con le esigenze di conservazione. Ci si prefigge anche la gestione omogenea delle aree protette giù presenti nei territori dei Comuni di Ver- miglio, Mezzana, Commezza- dura, Monclassico, Croviana, Malé (totalmente esterne al pe- rimetro del Parco Naturale Adamello Brenta): Arnago, On- taneta di Croviana e le riserve locali di Palù di Mezzana, Cor- Val di Non .:. Val di Sole 147 Nella Rete delle riserve dell'Alto Noce dovranno convivere salvaguardia ambientale, agricoltura, turismo e zootecnica redolo, Malé, Molini e Piano. E poi ci sono i corsi d'acqua che in valle di Sole hanno una grande valenza naturalistica e paesaggistica. Quello del fiu- me Noce (inserito dalla rivista National Geographic al nono posto della classifica dei mi- gliori fiumi al mondo per il raf- ting) e dei suoi affluenti (i pri- nipali sono Vermigliana, il tor- rente Melendrio e il Rabbies) è un ambiente che ha contribui- to a valorizzare la spiccata vo- cazione turistica della valle di Sole, nella quale peraltro è ra- dicata una forte tradizione zo- otecnica e agricola. Consolida- re la sinergia fra i tre ambiti economici è un'altra delle fina- lità della Rete delle riserve dell'Alto Noce. Perché, come si legge nel testo dell'Accordo, "la valorizzazione del contesto territoriale della Valle di Sole e del fiume Noce con il suo patri- monio naturale può rappre- sentare un'occasione di svilup- po sostenibile e di lavoro per le nuove generazioni". Quindi la creazione del cosiddetto Par- co fluviale nel corso dei prossi- mi anni si dovrebbe concretiz- zare, si legge ancora nell'Ac- cordo, nella salvaguardia, nel sostegno e promozione delle tradizionali attività che fanno riferimento all'uso civico, alla selvicoltura, all'allevamento zootecnico, al pascolo, all'agri- coltura di montagna, al taglio del fieno, alla raccolta del le- gnatico, alla caccia, alla pesca, alla raccolta dei funghi e dei frutti del bosco e all'apicol- tura, nonché le attività ricreati- ve, turistiche e sportive com- patibili, come elementi costi- tutivi fondamentali per la pre- senza antropica nelle aree di montagna. L'accordo tiene in debito conto anche le prescri- zioni superiori, come" il man- tenere in uno stato di conser- vazione soddisfacente le spe- cie e gli habitat dei siti Natura 2000 di cui alle direttive euro- pee Uccelli (79/409 / Cee) e Ha- bitat (92/43/Cee), diffonderne la conoscenza e promuoverne il rispetto tra cittadini e ospiti con campagne di sensibilizza- zio ne, attività didattiche mira- te, e la costituzione di percorsi didatticofruitivi, ove ciò non incida negativamente sull'esi- genza primaria di conservazio- ne. Quanto alla turismo la Rete di riserve dovrà agire" in un' ot- tica di valorizzazione del turi- smo sostenibile inteso come qualsiasi forma di sviluppo, pianificazione o attività turisti- ca che rispetti e preservi nel lungo periodo le risorse natu- rali, culturali e sociali e contri- buisca in modo equo e positi- vo allo sviluppo economico e alla piena realizzazione delle persone che vivono, lavorano o soggiornano nelle aree pro- tette". Il ruolo del Parco fluviale ri- spetto agli impianti di sfrutta- mento idroelettrico del Noce e degli altri corsi d'acqua che at- traversano la Valle di Sole è ap- pena accennato nel progetto di attuazione, che parla di "promuovere la mitigazione e la compensazione degli impat- ti idro-morfologici a carico di corsi d'acqua e laghi derivanti dal sistema di produzione di energia idroelettrica e dagli al- tri usi della risorsa idrica".
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Page 1: GIOVEDì 10 SETTEMBRE 2015 Parco fluviale Noce la giunta ... · gnatico, alla caccia, alla pesca, alla raccolta dei funghi e dei frutti del bosco e all'apicol tura, nonché le attività

GIOVEDì 10 SETTEMBRE 2015 TRENTINO

Parco fluviale Noce la giunta provinciale approva l'Accordo Il progetto coinvolge tutti i comuni della Valle di Sole tranne Terzolas. Tutela ambientale e sviluppo a braccetto

t VALLE DI SOLE

Il Parco fluviale dell'Alto Noce lunedì ha fatto un altro passo in avanti verso la realizzazione dei suoi obiettivi con l'appro­vazione dell'Accordo di pro­gramma da parte della giunta provinciale. Sei mesi fa i Co­muni di Vermiglio, Peio, Ossa­na, Pellizzano, Mezzana, Com­mezzadura, Dimaro, Monclas­sico, Croviana, Malé, Rabbi, Terzolaz, Caldes e Cavizzana, avevano sottoscritto un proto­collo d'intesa per la costituzio­ne del Parco, più esattamente della Rete di riserve del fiume Noce, impegnandosi in tal mo­do ad intraprendere un percor­so unitario per creare uno stru­mento utile sì alla conservazio­ne dell'ambiente naturale e del paesaggio, ma anche fina­lizzato ad attivare politiche di sviluppo socio-economico so­stenibile, dunque compatibile con le caratteristiche delle aree interessate e la loro salva­guardia.

Tutte le amministrazioni co­munali coinvolte in questa fa­se (ad esclusione di Terzolas, che si è tirata indietro), la Co­munità di valle, il Consorzio dei Comuni del Bim dell'Adi­ge, le Asuc di Arnago e di Mon­classico, hanno accolto quan­to contenuto nel protocollo d'intesa e quindi approvato l'Accordo di programma che istituisce la Rete delle riserve, con i relativi progetto di attua­zione e programma finanzia­rio. Le finalità riconosciute all'iniziativa delle istituzioni solandre si riconducono prin­cipalmente all' opportunità di poter attuare in forma diretta la tutela attiva del proprio terri-

In tre anni serviranno 945 mila euro

VALLE DI SOLE. L'istituzione della Rete delle riserve dell'Alto Noce e la realizzazione del programma di interventi comportano ovviamente un costo. Il progetto di attuazione prevede per la gestione triennale una spesa di 945.500 euro; sono comprese le spese per il coordinamento e lo staff (da sottolineare che per gli organi dirigenziali, presidente e comitato, non ci saranno compensi); studi, progettazioni, ricerche e certificazioni; campagne di comunicazione, promozione e sensibilizzazione.1 fondi saranno stanziati dalla Comunità di valle (che in tre anni elargirà 150.000 euro), Bim dell'Adige (240.000), Provincia (150.000) e Piani di sviluppo rurale (405.500). La Rete sarà organizzata attraverso comitato di gestione, presidente, comitato tecnico - scientifico e laboratorio partecipativo territoriale/forum. Il comitato di gestione è formato da: presidente della Rete (nominato dall'ente capofila), il presidente della Comunità di Valle o l'assessore delegato, il sindaco di ciascun comune aderente, l'assessore provinciale all'ambiente o suo delegato, il presidente del Bim dell'Adige o suo delegato e i rappresentanti delle Asuc.

torio, perseguendo così la valo­rizzazione e la riqualificazione degli ambienti naturali e semi­naturali, integrando questo obiettivo con lo sviluppo della attività umane ed economiche compatibili con le esigenze di conservazione. Ci si prefigge anche la gestione omogenea

delle aree protette giù presenti nei territori dei Comuni di Ver­miglio, Mezzana, Commezza­dura, Monclassico, Croviana, Malé (totalmente esterne al pe­rimetro del Parco Naturale Adamello Brenta): Arnago, On­taneta di Croviana e le riserve locali di Palù di Mezzana, Cor-

Val di Non .:. Val di Sole 147

Nella Rete delle riserve dell'Alto Noce dovranno convivere salvaguardia ambientale, agricoltura, turismo e zootecnica

redolo, Malé, Molini e Piano. E poi ci sono i corsi d'acqua

che in valle di Sole hanno una grande valenza naturalistica e paesaggistica. Quello del fiu­me Noce (inserito dalla rivista National Geographic al nono posto della classifica dei mi­gliori fiumi al mondo per il raf­ting) e dei suoi affluenti (i pri­nipali sono Vermigliana, il tor­rente Melendrio e il Rabbies) è un ambiente che ha contribui­to a valorizzare la spiccata vo­cazione turistica della valle di Sole, nella quale peraltro è ra­dicata una forte tradizione zo­otecnica e agricola. Consolida­re la sinergia fra i tre ambiti economici è un'altra delle fina­lità della Rete delle riserve dell'Alto Noce. Perché, come si legge nel testo dell'Accordo, "la valorizzazione del contesto territoriale della Valle di Sole e del fiume Noce con il suo patri­monio naturale può rappre­sentare un'occasione di svilup­po sostenibile e di lavoro per le nuove generazioni". Quindi la creazione del cosiddetto Par­co fluviale nel corso dei prossi-

mi anni si dovrebbe concretiz­zare, si legge ancora nell'Ac­cordo, nella salvaguardia, nel sostegno e promozione delle tradizionali attività che fanno riferimento all'uso civico, alla selvicoltura, all'allevamento zootecnico, al pascolo, all'agri­coltura di montagna, al taglio del fieno, alla raccolta del le­gnatico, alla caccia, alla pesca, alla raccolta dei funghi e dei frutti del bosco e all'apicol­tura, nonché le attività ricreati­ve, turistiche e sportive com­patibili, come elementi costi­tutivi fondamentali per la pre­senza antropica nelle aree di montagna. L'accordo tiene in debito conto anche le prescri­zioni superiori, come" il man­tenere in uno stato di conser­vazione soddisfacente le spe­cie e gli habitat dei siti Natura 2000 di cui alle direttive euro­pee Uccelli (79/409 / Cee) e Ha­bitat (92/43/Cee), diffonderne la conoscenza e promuoverne il rispetto tra cittadini e ospiti con campagne di sensibilizza­zio ne, attività didattiche mira­te, e la costituzione di percorsi

didatticofruitivi, ove ciò non incida negativamente sull'esi­genza primaria di conservazio­ne. Quanto alla turismo la Rete di riserve dovrà agire" in un' ot­tica di valorizzazione del turi­smo sostenibile inteso come qualsiasi forma di sviluppo, pianificazione o attività turisti­ca che rispetti e preservi nel lungo periodo le risorse natu­rali, culturali e sociali e contri­buisca in modo equo e positi­vo allo sviluppo economico e alla piena realizzazione delle persone che vivono, lavorano o soggiornano nelle aree pro­tette".

Il ruolo del Parco fluviale ri­spetto agli impianti di sfrutta­mento idroelettrico del Noce e degli altri corsi d'acqua che at­traversano la Valle di Sole è ap­pena accennato nel progetto di attuazione, che parla di "promuovere la mitigazione e la compensazione degli impat­ti idro-morfologici a carico di corsi d'acqua e laghi derivanti dal sistema di produzione di energia idroelettrica e dagli al­tri usi della risorsa idrica".

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