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Gli alunni con Disturbi dello spettro autistico nella ...

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1 Gli alunni con Disturbi dello spettro autistico nella scuola primaria La formazione degli insegnanti modelli di intervento e strategie educative Stefano Cainelli Laboratorio di Osservazione Diagnosi Formazione Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive Università degli Studi di Trento Progetto attivato dal 2010 con: IPRASE Trentino (Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa) Dipartimento della Conoscenza (Provincia Autonoma di Trento) Laboratorio di Osservazione Diagnosi Formazione - Università di Trento L’esperienza pilota in Trentino Formazione di 78 consigli di classe accompagnati nei percorsi di inclusione Progetto per l’inclusione nella scuola dei soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico
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Gli alunni con Disturbi dello

spettro autistico nella scuola

primaria

La formazione degli insegnanti

modelli di intervento e strategie

educative

Stefano Cainelli

Laboratorio di Osservazione Diagnosi Formazione

Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive

Università degli Studi di Trento

Progetto attivato dal 2010 con:

� IPRASE Trentino(Istituto provinciale per la ricerca

e la sperimentazione educativa)

� Dipartimento della Conoscenza (Provincia Autonoma di Trento)

� Laboratorio di Osservazione Diagnosi

Formazione - Università di Trento

L’esperienza pilota in TrentinoFormazione di 78 consigli di classe

accompagnati nei percorsi di inclusione

Progetto per l’inclusione nella scuola dei soggetti con

Disturbi dello Spettro Autistico

veronica.bazzanella
Casella di testo
© Cainelli S. – Convegno “Autismi. Novità dalla ricerca scientifica. Percorsi di formazione specialistica. Proposte operative per scuola e servizi” – 14 e 15 novembre 2014
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2009-2010 2010-2011 2011 -2012 2012-2013

7 50 100-120 70 + 130

Insegnanti

COINVOLTI

SCUOLE COINVOLTE

Partecipazione

2010-2011 2011-2012 2012-2013 2013-2014

Scuola Primaria 14 11 16 12

Scuola

Secondaria I°

grado

2 4 3 7

Scuola

Secondaria II°

grado

4 3 - 2

Totale 78 alunni

Scuola Primaria 53

Scuola

Secondaria I°

grado

16

Scuola

Secondaria II°

grado

9

20

38

57

78

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

2010-2011 2011-2012 2012-2013 2013-2014

Obiettivo:

garantire una formazione specifica agli

insegnanti di classe, di sostegno e assistenti

educatori che lavorano con soggetti con

Disturbi dello Spettro Autistico

Progetto di formazione degli

insegnanti

veronica.bazzanella
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Una formazione specifica per

comprendere menti diverse

Difficoltà di

interazione

deficit nel sistema

intersoggettivo e nel funzionamento del

cervello sociale

difficoltà nella

comunicazione dei bisogni e nel linguaggio

Alterazioni e

differenze nella

cognizione

alterato funzionamento

del sistema senso-percettivo,

dell’attenzione e

della memoria

utilizzo prevalente del

pensiero visivo e del canale sensoriale visivo

per integrare le

informazioni in ingresso

Particolari modalità

di risposta agli

stimoli

espressività mimico

gestuale ridotta o assente

alterazioni nelle

funzioni esecutive e connessioni

neurologiche diverse

Comportamenti non facilmente intellegibili

Comprensione

generale del

funzionamento

Atipico

Osservazione

del soggetto

modelli

didattici

efficaci

Attuare

attività

inclusive

Una formazione flessibile e mirata

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aumentare le possibilità

la comunicazio

ne e il linguaggio

aumentare le capacità intersoggettive

• Aumentare le possibilità di interazione sociale regolata

superare le difficoltà

scolastiche e aumentare le competenze

cognitive

apprendere schemi di

comportamento efficaci

/diminuire i comportamenti

disadattavi

Fornire strumenti e tecniche

Psicologo

coordinatore

Esperto in

CAA e

sviluppo del

linguaggio

Esperto in

sviluppo di

abilità sociali

e inclusione

2 ricercatori

(rilevazione

dati)

Esperto in

didattica

speciale

Team di formatori

I Formatori sono Psicologi e Professionisti esperti nel campo dell’insegnamento

e dell’educazione, con specifiche competenze maturate nell’ambito degli

interventi psicoeducativi, della didattica per i Bisogni Educativi Speciali e

dell’inclusione scolastica

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L’eziologia dei disturbi: - le cause e le basi neurobiologiche

- il funzionamento e le alterazioni del

cervello

Il ruolo della ricerca:

- le basi genetiche

- le scoperte recenti

- gli indicatori precoci

I principali modelli psicoeducativi

da applicare in ambito scolastico:

- modelli di regolazione del

comportamento

- modelli di attivazione

dell’intersoggettività

- modelli di ampliamento della

comunicazione

Laboratori formativi iniziali:

- attività di comunicazione e di interazione

sociale

- attività di espressione musicale

- attività di espressione artistica

16 ore

A. Formazione iniziale ( percorso A)

Analisi del sistema di

funzionamento e del livello

di adattamento ambientale

del soggetto

(Strumenti osservativi – informazioni

e osservazioni degli insegnanti)

Formulazione del P.E.I.

OBIETTIVI – STRATEGIE - ATTIVITA’

Verifiche del percorso e del

processo di adattamento e

regolazione15-20

ore

A. Formazione in itinere ( percorso A)

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Verifica del progetto

educativo – didattico negli

anni successivi

Supervisione dei processi di sviluppo cognitivo –

affettivo e dell’inclusione in

gruppo

Confronto fra insegnanti su

strumenti e prassi utilizzate12 ore

in gruppi di

insegnanti

B. Formazione in itinere ( percorso B)

Musica Arte

Narrazione Motricità

B. Laboratori per insegnanti esperti

gruppi di insegnanti

8 ore iniziali

3+3 in itinere

Possono essere creati altri laboratori didattici

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Stabiliti gli obiettivi da raggiungere gli

insegnanti devono essere informati su quali

strategie educative e che tipo di didattica

speciale debbano essere utilizzate al fine di

poter raggiungere i risultati auspicati nel PEI.

Strategie specifiche per lo sviluppo

atipico

Teoria che

spiega le

caratteristiche

universali dei

ASD

Funzionamento

cognitivo e

affettivo

diverso in ogni

soggetto

Strategie per lo

sviluppo atipico

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Strutturazione

dell’ambiente per l’adattamento

Strumenti per l’ampliamento

della

comunicazione

Didattica speciale

per gli apprendimenti

disciplinari

Strategie per la

regolazione emotiva

Storie sociali per

l’inclusione

Aree di applicazione delle strategie

educative e didattiche

Strutturazione dell’ambiente per

l’adattamento

( basso e alto funzionamento)

Immagini per prevedere

l’ambiente e le persone

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Strutturazione dell’ambiente per

l’adattamento

Immagini per prevedere

l’ambiente e le persone

( basso e alto funzionamento)

� Creazione del quaderno di

comunicazione

� Associazione parola-immagine

� Utilizzo della CAA con i

compagni

Strumenti per l’ampliamento della comunicazione

(basso funzionamento)

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Strategie per la regolazione emotiva

Alterazione nelle funzioni

esecutive influenzano le

capacità di anticipazione,

pianificazione delle attività

e prevedibilità degli eventi

( basso e alto funzionamento)

Strategie per la regolazione emotiva

Riconoscere le emozioni

in sé stesso e nei

compagni a partire dalle

situazioni quotidiane

( basso e alto funzionamento)

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Strategie per la regolazione emotiva

La musica è uno stimolo

percepito integralmente come

nei compagni con sviluppo tipico e

può essere un buon mediatore per

far raggiungere delle abilità di

regolazione sociale

( basso e alto funzionamento)

L’isolamento e l’esclusione

sono particolarmente

visibili nei momenti poco

strutturati e di pausa

Storie sociali per l’inclusione

Vanno insegnati schemi di azione sociale

da sperimentare con l’insegnante e

successivamente nel piccolo gruppo

Vuoi giocare

a palla?Sì va bene!

Posso

giocare

anch’io?

( basso e alto funzionamento)

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Le attività di gioco vanno sperimentate e

simulate prima in piccolo gruppo

Storie sociali per l’inclusione

( basso e alto funzionamento)

Il piccolo gruppo deve essere formato per

comprendere i comportamenti del

compagno

Storie sociali per l’inclusione( basso e alto funzionamento)

Lettura globale

Scrittura e numeri

Didattica speciale per gli apprendimenti disciplinari

(basso funzionamento)

Non è possibile utilizzare un unico

modello per l’apprendimento

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Modalità di apprendimento globale

e visivo:

le attività quotidiane del soggetto

diventano le storie da descrivere

Didattica speciale per gli apprendimenti disciplinari

(alto funzionamento)

Le attività didattiche

devono essere condivise

prima in piccolo gruppo e

poi con la classe

Didattica speciale per gli apprendimenti disciplinari

(alto funzionamento)

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Laboratori per l’inclusione

Le buone

prassi

sperimentate

dagli

insegnanti

permettono

lo sviluppo di

abilità sociali

e producono

inclusione

reale

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