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GLI INVESTIMENTI STRANIERI IN COSTA D'ORO

Date post: 24-Jan-2017
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GLI INVESTIMENTI STRANIERI IN COSTA D'ORO Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 9, No. 9 (Settembre 1954), p. 234 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40758074 . Accessed: 15/06/2014 14:18 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 62.122.79.31 on Sun, 15 Jun 2014 14:18:05 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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GLI INVESTIMENTI STRANIERI IN COSTA D'OROSource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 9, No. 9 (Settembre 1954), p. 234Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40758074 .

Accessed: 15/06/2014 14:18

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

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Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

http://www.jstor.org

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234 AFFRICA

un seguito personale. Sopratutto egli sa tradurre in ter- mini africani le idee e le esperienze europee ed occiden- tali nelle quali si è formato, dando ad esse nuova vita e nuovo significato, e in pari tempo attinge dalla tradizione della sua gente gli elementi positivi ed attivi, dando alla sua azione personale un'impronta più realistica e più po- polare di quella che ha finallora caratterizzato il partito.

Nel 1949 la sua permanenza nel partito € borghese* di Danquah non è già più possibile ed egli forma un nuovo partito, il Convention People's Party (C.PJ*.), del quale assume la direzione e che, esercitando un forte richiamo sui giovani, prevale ben presto sulla United Gold Coast Convention {U. G.C.C.). Al nuovo partito Kwame Nkrumah da un'ampia e solida organizzazione capillare, che penetra anche nelle regioni più trddizionaliste e retrive del nord - • un'organizzazione su linee modernissime, con emblemi, distintivi, tessere, bandiere, radio mobili ecc. - > e sopratut- to un programma molto concreto e polemico, che fa appello alle virtù combattive del popolo della Costa étOro.

Già come Segretario Generale dell9 U. G.C.C, egli era entrato in conflitto con l'autorità costituita (nel 1948, in seguito ai disordini del febbraio di quelVanno, nei quali si vide la responsabilità del partito, gli era stato vietato l'ingresso nei Northern Territories); ma ora il conflitto di- viene più aperto e più aspro. Il nuovo partito, il CP.P., e appena formato che già reclama V immediata concessione dell'autogoverno, denuncia le raccomandazioni della Com- missione Coussey, minaccia una serie di scioperi e di sa- botaggi. All'inizio del 1950 Kwame Nkrumah viene arre- stato e incarcerato per avere esercitato attività sediziose e organizzato uno sciopero generale illegale.

Mentre è in carcere, viene data alla Costa <f Oro la nuova costituzione raccomandata dalla Commissione Cous- sey e vengono indette in base ad essa le elezioni generali. Il partito di Kwame Nkrumah, che grazie alla sua solida organizzazione è rimasto in piedi malgrado l'incarcerazione del suo capa, trionfa assicurandosi una larghissima mag- gioranza assoluta e, con essa, tutti i posti del nuovo Go- verno riservati agli africani. Kwame Nkrumah deve essere liberato per entrare a far parte del nuovo Governo, nel quale assume il portafoglio delle Comunicazioni e dei La- vori Pubblici. Un anno dopo (1952), in seguito ad un emendamento della costituzione, diventa Primo Ministro. E9 la prima volta, nella storia dell'Impero Britannico, che un'africano assurge a tale carica.

Da quel momento V organizzatore politico diventa uomo di stato - > uomo di stato abile e realistico come si era rivelato abile e realistico V organizzatore politico. Da tempo, e cioè da quando egli è rientrato in Costa cTOro, il suo marxismo teorico si è tradotto, in pratica, in un naziona- lismo sociale di schietta marca africana, fedele al me' todo democratico e aperto a idee di collaborazione inter- africana e internazionale. Ora che lai via maestra deW indi- pendenza è aperta e le remore politiche e psicologiche stanno scomparendo, Videologo cede il posto al tecnico, il polemista al costruttore. E il tecnico, il costruttore, si è formato in Occidente, sa valutare l'apporto che la cultura, gli uomini e i mezzi deW Occidente possono dare alla va- lorizzazione dette risorse naturali e umane del suo Paese, al cui sviluppo economico e sociale si dedica con vivo senso di responsabilità. Già neW estate del 1951 si reca in Inghilterra e negli Stati Uniti per reclutare i tecnici, gli insegnanti, i medici, gli ingegneri, gli scienziati che sa essergli indispensabili per realizzare i piani di sviluppo. Invita il capitale e l'iniziativa straniera. Conduce un'aperta e coraggiosa campagna per la moralizzazione delF ammini- strazione e del costume pubblico, sui quali pesano più dì un secolo di mercanteggiamenti con i bianchi e fra i capi grandi e piccoli di un paese estremamente frazionato in clan, tribù e nazioni. Cerca di eliminare, con una shock- terapia dosata, i fattori negativi detta tradizione, e di valo- rizzarne al tempo stesso i fattori positivi.

E* presto per dare un giudizio sulla sua opera di go- verno. Intanto Kwame Nkrumah ha avuto la soddisfazione di ritornare al potere con le elezioni del 15 giugno 1954, basate sul suffragio universale adulto, e di presiedere come Primo Ministro, in virtù della nuova costituzione accor- data al suo paese, un Gabinetto composto interamente di africani.

Q. M.

GLI INVESTIMENTI STRANIERI IH COSTA D'ORO Le condizioni alle quali vengono sollecitati gli inve-

stimenti stranieri in Cosita d'Oro sono state precisate dal Primo Ministro Kwame Nkrumah, in una dichiarazione fatta il Io marzo scorso all'Assemblea Legislativa della Co- sta d'Oro e della quale riportiamo i punti salienti.

«Desidero - ha dichiarato il Primo Ministro - sot- toJlineare l'importanza che il nostro Governo attribuisce alla formazione di una classe di impiegati e funzionala africani che possa assolvere a funzioni di livello superiore nel campo tecnico, professionale e amministrativo. E Go- verno desidera veder adottata questa direttiva generale nel- le imprese sia pubbliche sia private... E' bene quindi che gli interessati abbiano chiaro questo concetto: che qual- siasi impresa sarà accolta con tanto maggior calore quanto più darà garanzie di voler impiegare, addestrare ed elevare a mansioni superiori personale africano. Tuttavia il Go- verno riconosce pienamente che in un'industria è il criterio dell'efficienza industriale quello che fa testo...

« ...II Governo si propone di incoraggiare quanto più possibile l'ingresso di capitale straniero e il suo investi- meno nell'industria. La Costa d'Oro ha fondi di riserva che potrebbero essere messi a disposizione per l'investi- mento ini grosse imprese; e in effetti il Governo si mo- strerà sempre ben disposto, ove interpellato, a partecipare ad imprese che si dimostrino economicamente solide. Non si suggerisce di considerare il Governo come un commis- sionario, ma piuttosto come un socio, il quale, mancan- do il capitale privato locale, è naturalmente disposto ad affiancarsi ai finanziatori per lanciare una nuova impresa. Vi possono tuttavia essere casi in cui 3a partecipazione del Governo può apparire utile ai fini di determinati inte- ressi nazionali, e in tali casi il Governo si riserva il di- ritto di pretendere la sua compartecipazione.

«Fino ad oggi non vi è stato diretto investimento di capitale privato straniero in servizi pubblici, come i tra- sporti ferroviari, i servizi municipali di autobus, la distri- buzione di energia elettrica a di acqua, i telefoni e la radio, e non vi è da attendersi che il Governo si discosti da tale principio. Con questa sola eccezione, è volontà del Governo che il capitale straniero trovi libero investimento

. in qualsiasi forma di iniziativa industriale nuova. In altre pairóle, si spera di veder sorgere, in condizioni di normale concorrenza, nuove industrie, che in ragionevole corso di tempo diventino finanziariamente autonome.

«Ciò premesso, non dovrebbe essere il caso di parlare di controllo dei prezzi, e infatti è intenzione del Governo che il controllo dei prezzi sia limitato, in condizioni nor- mali, alle industrie a carattere monopolistico.

«Si richiama l'attenzione sul fatto che secondo il si- stema monetario in vigore la valuta locale può essere libe- ramente convertita in sterline; e, in armonia con quanto si fa nell'area della sterlina, è stata ed è costante politica della Costa d'Oro, fin dal 1950, di permettere il rimpatrio di fondi non~sterlinia investiti nel Paese; me il Governo ravvisa la necessità di porre dei limiti alla piena libertà di trasferimento dei profitti risultanti dall'investimento di ca- pitali non-residenti o al rimpatrio di capitaili stranieri inve- stiti nella Costa d'Oro.

L'attuale Governo non progetta alcuna nazionalizzazione dell'industria oltre i limiti entro i quali i servizi pubblici sono già nazionalizzati, ne prevede che progetti del genere possano mai affacciarsi. Tuttavia, allo scopo di dare fin d'ora la garanzia che, qualora un futuro Governo dovesse considerare indispensabile per l'interesse nazionale di at- tuare la nazionajlizzazione di una determinata industria, esi- stano gli strumenti di legge adatti ad assicurare una giusta compensazione, il Governo della Costa d'Oro intende chie- dere al Governo del Regno Unito di introdurre nella Co- stituzione norme precise ed efficaci a! tale scopo, seguendo i precedenti stabiliti nella Costituzione degli Stati Uniti d'America e nella Costituzione dell'India. Occorre che alla iniziativa straniera non rimanga alcun dubbio circa la vo- lontà della Costa d'Oro non solo di incoraggiare l'ingresso e l'investimento di capitale straniero nel Paese, ma anche di far si che gli interessi di chi investe siano conveniente- mente tutelati... >.

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COSTA D'ORO - II Primo Ministro, Kwame Nkrumah, alla cerimonia di inizio dei lavori della strada Weija-Winneba, affidati alla ditta italiana Astaldi Africa. Sotto : un padiglione delPAchimota College, il grande istituto medio superiore della Costa d'Oro, del quale

Kwame Nkrumah fu allievo.

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