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Gli Ogm

Date post: 11-Jan-2017
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Gli OGM Riccardo Cassineri
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Gli OGMRiccardo Cassineri

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Cosa sono gli OGM? OGM è la sigla di «organismo geneticamente modificato», usata per

indicare organismi vegetali e animali il cui patrimonio genetico è stato modificato mediante ibridazione e selezione o mutagenesi e selezione, oppure con metodiche che prevedono manipolazioni del DNA e inserimento mirato di nuovi geni (transgeni) negli organismi.

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Gli OGM trovano applicazione soprattutto in campo alimentare, agricolo, zootecnico e medico.

Dove trovano applicazione gli OGM?

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Piante geneticamente modificate Le piante geneticamente modificate si dividono in GMHT e GMIR: la prima sigla è

un’abbreviazione del termine inglese genetically modified herbicide tolerance, ovvero pianta GM il cui carattere introdotto induce tolleranza a specifici erbicidi ad ampio spettro; la seconda è un’abbreviazione di genetically modified insect resistance, ovvero pianta GM il cui carattere introdotto induce resistenza nei confronti degli attacchi di specifici insetti.

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Piante OGM nel mondo Piante geneticamente modificate sono già coltivate e in commercio da

alcuni decenni in diverse zone del mondo; leader mondiale nel settore è l’americana Monsanto.

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Esempi di piantegeneticamentemodificate

Pianta Beneficio ottenutoMais Resistente alle larve della piralide (parassita delle

coltivazioni di mais)Patata Tolleranza a virus e alla dorifora (Leptinotarsa decemlineata)Soia Resistente all’erbicida Round-UpPomodoro Maturazione dilazionata e dotati di proprietà insetticidePomodoro Maturazione ritardataColza Minor contenuto di acidi grassiFagiolo Proprietà insetticideRiso Capacità di sintetizzare precursori della vitamina A

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Zea mays (mais) Solanum tuberosum (patata)

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Glycine max (soia)

Solanum lycopersicum(pomodoro)

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Monsanto: leader mondiale delle biotecnologie degli OGM Monsanto è stata

fondata nel 1901 a St. Louis, Stati Uniti - tuttora sede della società - da John Queeny. A partire dalla fine degli anni '70 la società è entrata nel settore delle biotecnologie applicate all'agricoltura.

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Monsanto: leader mondiale delle biotecnologie degli OGM

Con oltre 20 anni di esperienza, Monsanto è oggi riconosciuta come leader mondiale di questo settore. Risale, infatti, al 1996 l'introduzione negli Stati Uniti dei primi prodotti biotech Monsanto: le patate NewLeaf e il cotone Bollgard, in grado di auto-proteggersi dagli insetti e la soia Roundup Ready, prodotto resistente al diserbante Roundup. Oggi Monsanto commercializza, negli Stati Uniti e nei paesi dove la coltivazione di piante geneticamente modificate è autorizzata, colture quali la soia, il mais, il colza, il cotone e la patata.

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Pericoli dagli OGM?

Incapacità di prevedere tutti gli effetti che una modifica del DNA avrà sull’organismo su cui si è intervenuti

Esiste la possibilità che l’introduzione di un gene nuovo in una pianta destinata a diventare cibo possa determinare la produzione di sostanze che potrebbero scatenare nell’uomo allergie alimentari (come già successo almeno due volte in passato)

Le nuove caratteristiche introdotte, pur se controllabili nella prole in allevamenti confinati, possono essere diffuse nel genoma delle popolazioni in condizioni naturali da qualche organismo sfuggito al controllo, con conseguenze non prevedibili e potenzialmente pericolose.

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OGM tra passato, presente e futuro

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Storia del mais: dalla scoperta alla grande diffusione L’origine esatta del mais non è certa: i resti

archeologici più antichi, scoperti nel Nuovo Messico, risalgono al 3000 ca. a.C. Fu portato in Spagna da C. Colombo dopo la scoperta dell’America, e da qui fu introdotto in Veneto poco dopo il 1500. Tra la metà del XVI sec. e la metà del XVII la coltivazione del mais si diffuse lentamente nel Veneto, e in seguito in Lombardia e in Piemonte; nel XVIII sec. si diffuse nel resto dell’Italia settentrionale e centrale, e fuori dall’Italia, in Francia meridionale e in Spagna, dove poco dopo l’importazione dalle Americhe era stata abbandonata. Nell’Italia meridionale il mais fu importato direttamente dalla Spagna nel XVI sec., ma si diffuse molto lentamente. La grande affermazione del mais risale a un’epoca recente (ultimi secoli).

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Storia del mais: una modifica genetica secondo Monsanto

IL TARGET_Le modifiche genetiche sul DNA - iniziate intorno al 1980 - miravano a rendere il mais autonomo nella lotta al suo peggior nemico: la piralide. La piralide appartiene al gruppo dei lepidotteri. In estate può attaccare anche 2 o 3 volte un campo di mais e provocare una riduzione del raccolto che varia tra il 10 e il 30 per cento a seconda della stagione e della zona.

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Storia del mais: una modifica genetica secondo Monsanto LA SOLUZIONE_Tramite opportune modifiche a livello di DNA, nel mais

viene inserito un gene derivante da un batterio che si trova naturalmente nel terreno, il Bacillus thuringiensis (Bt) e che produce una famiglia di proteine tossiche per la piralide. Grazie al Bt la pianta di mais si autoprotegge dalla piralide per tutto il ciclo di vita e in tutte le sue parti. L'autoprotezione è perfettamente innocua per gli altri insetti, la flora, la fauna e l’uomo.

Ostrinia nubilalis (piralide del mais)

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Il futuro del mais OGM

Ad oggi il futuro del mais OGM è incerto: infatti se da una parte ci sono tutti i benefici che ulteriori modifiche genetiche potrebbero portare, dall’altra ci sono i divieti e le «paure» di diversi Stati e dei consumatori. Per questo non possiamo dire con certezza quali sviluppi avrà il mais OGM pur constatando che ogni anno la superficie di territorio dedicata alla sua coltivazione è in continuo aumento (ad esempio negli U.S.A. e in Cina) e le ricerche per il suo sviluppo sono sempre in corso.

Chicchi di mais


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