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Grado, Isola del Sole - Master Meeting...importanti d’Europa e chilometri di piste ciclabili...

Date post: 15-Feb-2020
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paesaggio lagunare, dalla sua lunga spiaggia dorata bagnata dal mare tran- quillo, dalle proprietà benefiche e tera- peuche della sua sabbia e dalla tran- quilla bellezza del suo centro storico. Da allora Grado ha mantenuto questa voca- zione di eleganza e calma, lontana dal clamore del turismo di massa e orgoglio- sa di una qualità della vita da difendere e valorizzare anche in alta stagione (una consuetudine che viene dai tempi del- l’Impero asburgico vuole la spiaggia cu- rassima e controllata con ingresso a pagamento). I gioielli architettonici del centro storico Così nelle piazzete e nelle viuzze del centro di Gravo Vecio (la cità anca al- l’interno del perimetro del castrum) si re- spira ancora oggi la storia di quella che si L a brezza marina e il vento borino che soffia dal Carso durante la bel- la stagione spazzano via dal cielo di Grado nebbie e foschie, regalando splendore e cieli azzurri alle sue spiagge di sabbia soffice e finissima esposte a Sud, alla sua affascinante laguna e alle preziose tesmonianze arsche del suo passato. Così l’Isola del Sole del Friuli Venezia Giulia, baciata da una luce tersa, dall’aria limpida e da un mare tra i più puli d’Italia, ospita una delle citadine marime italiane più ricche di fascino e storia, una desnazione poco inflaziona- ta, capace di regalare un’esperienza di viaggio completa e indimencabile. Non si trata certo di una scoperta recente: già nel XIX secolo la buona borghesia e la nobiltà asburgica la sceglievano come meta privilegiata delle loro lunghe villeg- giature glamour, atra dal romanco 4 2019 mastermeeting.it 298 Tra le più belle cittadine marittime italiane per fascino e storia, e poco inflazionata turisticamente, Grado è una destinazione capace di regalare un’esperienza di viaggio completa e indimenticabile di Aura Marcelli Grado, Isola del Sole Grado, Isola del Sole Il porto naturale di Grado, in forma di Y rovesciata, è un approdo tranquillo, oggi come al tempo dei romani. The natural port of Grado, in the form of an upside- down Y, is a tranquil harbour, today as in Roman mes
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Page 1: Grado, Isola del Sole - Master Meeting...importanti d’Europa e chilometri di piste ciclabili (Grado è l’unica località del Friuli e una delle due italiane a potersi fregiare

paesaggio lagunare, dalla sua lungaspiaggia dorata bagnata dal mare tran-quillo, dalle proprietà benefiche e tera-peutiche della sua sabbia e dalla tran-quilla bellezza del suo centro storico. Daallora Grado ha mantenuto questa voca-zione di eleganza e calma, lontana dalclamore del turismo di massa e orgoglio-sa di una qualità della vita da difenderee valorizzare anche in alta stagione (unaconsuetudine che viene dai tempi del-l’Impero asburgico vuole la spiaggia cu-ratissima e controllata con ingresso apagamento).

I gioielli architettonicidel centro storicoCosì nelle piazzette e nelle viuzze delcentro di Gravo Vecio (la città antica al-l’interno del perimetro del castrum) si re-spira ancora oggi la storia di quella che si

L a brezza marina e il vento borinoche soffia dal Carso durante la bel-la stagione spazzano via dal cielo

di Grado nebbie e foschie, regalandosplendore e cieli azzurri alle sue spiaggedi sabbia soffice e finissima esposte aSud, alla sua affascinante laguna e allepreziose testimonianze artistiche delsuo passato. Così l’Isola del Sole del FriuliVenezia Giulia, baciata da una luce tersa,dall’aria limpida e da un mare tra i piùpuliti d’Italia, ospita una delle cittadinemarittime italiane più ricche di fascino estoria, una destinazione poco inflaziona-ta, capace di regalare un’esperienza diviaggio completa e indimenticabile. Nonsi tratta certo di una scoperta recente:già nel XIX secolo la buona borghesia ela nobiltà asburgica la sceglievano comemeta privilegiata delle loro lunghe villeg-giature glamour, attratti dal romantico

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Tra le più belle cittadine marittime italiane per fascino e storia, e poco inflazionataturisticamente, Grado è una destinazione capace di regalare un’esperienza di viaggiocompleta e indimenticabile di Aura Marcelli

Grado, Isola del SoleGrado, Isola del Sole

Il porto naturale diGrado, in forma di Y

rovesciata, è un approdotranquillo, oggi come al

tempo dei romani.The natural port of Grado,

in the form of an upside-down Y, is a tranquilharbour, today as in

Roman times

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conosce come la madre di Venezia. Fon-dato in epoca romana, in funzione acces-soria al porto fluviale della vicina Aquile-ia, e poi sviluppatasi nei secoli successivi,il centro storico di Grado, rimasto pres-soché inalterato nel tempo, è un pittore-sco labirinto di calli e campielli, con ar-chitetture tradizionali, muri di pietra emattoni, piccole finestre, strette scalinateesterne, ballatoi (balaor) e caratteristicicomignoli (fugher). L’isola maggiore dellalaguna più a Nord dell’Alto Adriatico re-gala suggestioni inaspettate, con i suoiantichi gioielli architettonici perfetta-mente conservati: la Basilica di Santa Eu-femia (il Duomo), l’elegante Battistero ela Basilica di Santa Maria delle Grazie.Risalgono tutti e tre al periodo di massi-mo sviluppo di Grado, intorno al V e VIsecolo d.C. quando i cittadini della vicinaAquileia (la città romana che è oggi Patri-monio dell’Umanità UNESCO) si rifugia-rono sull’isola per sfuggire alle orde de-vastatrici prima dei visigoti di Alarico (nel401), poi a quelle degli Unni guidati daAttila (nel 452 d.C.) e, un centinaio d’annidopo, ancora a quelle dei Longobardi. In

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quel periodo tormentato, il patriarca diAquileia si trasferì a Grado, proclaman-dosi patriarca pure di questa località.Grado rimase sede patriarcale autonomafino al 1451 anche se, a partire dalla me-tà del XII secolo, il patriarca scelse la ba-silica di San Pietro di Castello, a Venezia,come sua residenza. Sotto il dominio del-la Serenissima Repubblica di Venezia,Grado ritornò a essere un paese di pe-scatori, ma conservò le preziose testimo-nianze di quell’epoca di splendore. Inparticolare, la Basilica di Santa Eufemia,con l’ambone romano, la grande pala ve-neziana trecentesca in argento, il mirabi-le mosaico pavimentale e l’abside conl’affresco gotico del Cristo in gloria. Ac-canto alla Basilica si trova il campanilemedioevale con il colossale angelo se-gnavento (l’anzolo), alto quasi tre metri,dono veneziano e simbolo di tutta la co-munità di Grado.

La città moderna e il lungomareAlle spalle del centro storico si trova laspiaggia più occidentale dell’isola, chia-

Il centro storico conservail suo carattere medievalee alcuni tesoriarchitettonici come laBasilica di Santa Eufemia(sopra).The historic centerpreserves its medievalcharacter and somearchitectural treasuressuch as the Basilica ofSanta Eufemia (above)

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mata Costa Azzurra, mentre camminan-do verso il lungomare si incontrano pri-ma la città moderna, con i suoi elegantipalazzi (alcuni dei quali progettati dai piùvalenti architetti del Novecento), i mo-derni impianti turistici e la vista spetta-colare verso tutta la riviera di Trieste e lacosta dell’Istria, e poi la spiaggia princi-pale di Grado, il suo vero fiore all’occhiel-lo balneare: oltre tre chilometri di spiag-gia di sabbia finissima interamente rivol-ta verso Sud e, dunque, costantemente

soleggiata, record nazionale per puliziadell’arenile, qualità dell’acqua e livello diservizi offerti, come testimoniano i 30anni consecutivi di Bandiere Blu (e 10anni consecutivi di Bandiere Verdi, pro-mosse dai pediatri italiani). Sulla spiaggiadorata di Grado e sul suo mare che de-grada dolcemente, infatti, si affaccianocuratissimi stabilimenti balneari, raffinatie accoglienti (dotati ovunque di wi-fi epensati anche e in particolare per i bam-bini e per gli animali), ma anche il centrotermale, una scuola di kite surf tra le piùimportanti d’Europa e chilometri di pisteciclabili (Grado è l’unica località del Friulie una delle due italiane a potersi fregiaredella bandiera gialla della Fiab con le cin-que “Bike smile”).

L’incantevole LagunaSull’altro lato dell’isola si estende l’incan-to quieto della laguna. Qui si apre lo sce-nario naturale che ha conquistato Piran-dello e Pasolini, che ha dato conforto aSigmund Freud e a Maria Callas e ha ispi-rato i poeti Ippolito Nievo e Biagio Ma-rin. Si tratta, del resto, di un luogo d’indi-scutibile bellezza e straordinaria ricchez-

Dove dormireGrand Hotel AstoriaA pochi metri dal mare e affacciato sulla città vecchia, offre124 camere, junior suite e suite. Dispone anche di Centro Tha-lassoterapico e spazi meeting fino a 500 persone.www.hotelastoria.it

Hotel FonzariNella medesima privilegiata posizione del Grand Hotel, acco-glie nelle sue 24 moderne camere doppie e nelle 47 raffinatesuite. Dispone di Centro Benessere e sala meeting fino a 80persone.www.hotelfonzari.com

InFoConsorzio Grado Turismo www.grado.it

L’Isola del sole si affaccia,da un lato al Mar

Adriatico, con la lungaspiaggia dorata, dall'altro

al prezioso ecosistemadella laguna.

The Island of the Sunfaces, on one side to the

Adriatic Sea, with the longgolden beach, and on the

other to the preciousecosystem of the lagoon

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za naturale, in costante evoluzione. Oltre16.000 ettari di terra e di mare, un pae-saggio unico, incontaminato, che siestende apparentemente immobile peroltre per 32 chilometri, fra le foci del-l’Isonzo e quelle del Tagliamento, pun-teggiato da un centinaio di isolotti, dettimote, in diversi casi abitati con i caratte-ristici casoni, le tradizionali abitazioni deipescatori. Quello che oggi è un regno ditamerici, olmi, pioppi, ginepri e pini, dipesci e di uccelli, ma soprattutto di acquesalmastre, che con il movimento ritmicodelle maree fanno emergere e sommer-gono porzioni di terra, fino al V secolo d.C. era quasi del tutto terraferma, attra-versata da una via d’acqua navigabile checollega, oggi come ai tempi dei romani,Venezia con la foce dell’Isonzo e Trieste.Dalle sue valli da pesca, in cui si pratical’itticoltura, vengono molti degli ingre-dienti principali dell’ottima cucina grade-se: l’anguilla, il branzino, l’orata, il persi-co-spigola e il rombo, per nominarne al-cuni. Dal pesce fresco che restava inven-duto al mercato, i pescatori crearono laricetta tipica di Grado: il Boreto a la grai-sana, un delizioso brodetto di pesce

Il Santuario di BarbanaLeggenda e tradizione narrano che nel 582 una violenta mareg-giata minacciò la città di Grado. Al termine della tempestaun’immagine di Maria, trasportata dalle acque, venne ritrovata aipiedi di un olmo, nei pressi delle capanne di due eremiti di origi-ne trevigiana: Barbano e Tarilesso. Il patriarca di Grado, Elia, co-me ringraziamento alla Madonna per aver salvato la città dallamareggiata, fece erigere una prima chiesa intorno alla quale siformò una comunità di monaci che resse il santuario per i suc-cessivi quattro secoli. L’immagine della Madonna andò perdutanei secoli e il Santuario della Madonna di Barbana venne proba-bilmente ricostruito più volte, ma oggi resta, ben visibile ancheda molto lontano, l’affascinante impianto neoromanico, comple-tato nel 1924, con alcuni richiami all’architettura orientale.

(rombo e branzino perlopiù) accompa-gnato da polenta di mais bianco. Dal-l’Adriatico arriva il pesce azzurro, prota-gonista della tavola friulana e della festagradese che rallegra l’intero mese di lu-glio, tra sardele conservate sotto sale epoi sott’olio (le “Isolane”), oppure impa-nate e fritte o “in savor” o a “scotadeo”,cotte in padella dopo essere state lavatesolo in acqua marina.

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T he sea breeze and the borino wind,which blows from the Karst, dur-ing the summer sweep away the

fog and mist from the sky of Grado, giv-ing splendour and blue skies to itsbeaches of soft and fine sand exposed tothe South, to its fascinating lagoon andprecious artistic elements of its past.Thus the Island of the Sun of FriuliVenezia Giulia, kissed by a bright light, byclear air, and a sea among the cleanest inItaly, is one of the Italian maritime townsrichest in charm and history, but it is alsoa not very well-known destination, ableto give a complete and unforgettabletravel experience. It is certainly not a re-cent discovery: as early as the 19th cen-tury the good bourgeoisie and the Habs-burg nobility chose it as a privileged des-tination for their long glamorous holi-days, attracted by the romantic lagoonlandscape, by its long golden beachbathed by the calm sea, by the beneficialand therapeutic properties of its sand,and the tranquil beauty of its historicalcentre. Since then Grado has maintainedthis vocation of elegance and quiet, farfrom the clamour of mass tourism andproud of a quality of life to defend andenhance even in high season (a customthat comes from the times of the Habs-burg Empire wants the beach well-keptand checked with paid entry).

The architectural jewelsof the historical centreIn the squares and alleys of the centre ofGravo Vecio (the ancient city within theperimeter of the castrum) you can stillbreathe today the history of what isknown as the mother of Venice. Foundedin Roman times as an accessory to theriver port of nearby Aquileia, and thendeveloped in the following centuries, thehistorical centre of Grado, remained al-most unchanged over time, is a pic-turesque labyrinth of streets andsquares, with traditional architecture,stone and brick walls, small windows,narrow external staircases, balconies

InCEnTIVE RoUTE

Grado, Island of the SunAmong the most beautiful Italian maritime towns for its charm and history, not well-known by mainstream tourism, Grado is a destination capable of gifting you a completeand unforgettable travel experience by Aura Marcelli

(balaor), and the characteristic chimneys(fugher). The largest island in the north-ernmost lagoon of the North Adriatic of-fers unexpected beauty, with its perfect-ly preserved ancient architectural jewels:the Basilica of Santa Eufemia (the Duo-mo), the elegant Baptistery, and theBasilica of Santa Maria delle Grazie. Allthree date back to the period of maxi-mum development of Grado, around the5th and 6th centuries AD, when the citi-zens of nearby Aquileia (the Roman citythat is today a UNESCO World HeritageSite) took refuge on the island to escapethe devastating hordes first of the Visig-oths of Alaric (in 401), then those of theHuns led by Attila (in 452 AD), and, ahundred years later, those of the Lom-bards. In that troubled period, the patri-arch of Aquileia moved to Grado, pro-claiming himself patriarch of this placetoo. Grado remained an autonomous pa-triarchal seat until 1451 although, start-ing from the middle of the 12th century,the patriarch chose the basilica of SanPietro di Castello, in Venice, as his resi-dence. Under the dominion of theSerenissima Republic of Venice, Gradoreturned to being a fishing village, butkept the precious relics of that era ofsplendour. In particular, the Basilica ofSanta Eufemia, with the Roman ambo,the great 14th-century Venetian altar-piece in silver, the admirable floor mosa-ic, and the apse with the Gothic fresco ofthe Christ in glory. Next to the Basilica isthe medieval bell tower with the colossalangel weathervane (anzolo), almost threemeters tall, a Venetian gift and symbol ofthe whole Grado community.

The modern city and the seafrontBehind the historical centre is the west-ernmost beach of the island, called CostaAzzurra, while by walking towards theseafront you first meet the modern city,with its elegant buildings (some of whichare designed by the most talented archi-tects of the 20th century), moderntourist facilities, and the spectacular

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Il mare di Grado è tra i più puliti d’Italiae la sua spiaggia vanta il record di30 Bandiere Blu consecutive.The sea of Grado is among the cleanestin Italy and its beach boasts the record of30 consecutive Blue Flags

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view towards the entire Riviera of Triesteand the Istrian coast, and then the mainbeach of Grado, its true seaside flagship:over three kilometres of fine sandybeach entirely facing South and, there-fore, constantly sunny, a national recordfor beach cleaning, water quality, andlevel of services offered, as proven bythe 30 consecutive years of Blue Flags(and 10 consecutive years of GreenFlags, promoted by Italian paediatri-cians). On the golden beach of Gradoand on its gently sloping sea, in fact,

there are well-kept, refined, and welcom-ing bathing establishments (equipped ev-erywhere with Wi-Fi and designed alsoand in particular for children and ani-mals), but also the spa, one of the mostimportant kite surfing schools in Europe,and kilometres of cycle paths (Grado isthe only place in Friuli and one of thetwo in Italy to be able to boast FIAB’syellow flag with the five ‘Bike smiles’).

The enchanting lagoonOn the other side of the island lies thequiet enchantment of the lagoon. Hereopens the natural scenery that enchant-ed Pirandello and Pasolini, that gavecomfort to Sigmund Freud and MariaCallas, and inspired the poets IppolitoNievo and Biagio Marin. It is, after all, aplace of unquestionable beauty and ex-traordinary natural wealth, in constantevolution. Over 16,000 hectares of landand sea, a unique, pristine landscapethat extends apparently motionless forover 32 kilometres, between the mouthsof the Isonzo and Tagliamento, dotted

The Sanctuary of BarbanaLegend and tradition hold that in 582 a violent coastal stormthreatened the city of Grado. At the end of the storm an imageof Mary, carried by the waters, was found at the foot of an elmtree, near the huts of two hermits of Treviso origin: Barbanoand Tarilesso. The patriarch of Grado, Elia, as thanks to theMadonna for having saved the city from the storm, had a firstchurch built, around which a community of monks formed thatheld the sanctuary for the next four centuries. The image ofthe Madonna was lost over the centuries and the Sanctuary ofthe Madonna of Barbana was probably rebuilt several times,but today remains, clearly visible even from far away, the fasci-nating neo-Romanesque structure, completed in 1924, withsome references to Eastern architecture.

L’aria tersa e pulita regalaorizzonti infiniti dal

centro storico di Grado.The clear and clean air

offers endlesshorizons from the historic

center of Grado

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carried out: eel, sea bass, sea bream, hy-brid striped bass, and turbot, to name afew. From the fresh fish that remainedunsold at the market, the fishermen cre-ated the typical recipe of Grado: theBoreto a la graisana, a delicious fish broth(turbot and sea bass mostly) accompa-nied by white corn polenta. From theAdriatic comes the blue fish, the protag-onist of the Friulian cuisine and of theGrado festival that cheers up the entiremonth of July, among sardines preservedin salt and then in oil (the ‘Isolane’), orbreaded and fried or ‘in savor’ or ‘sco-tadeo’, cooked in a pan after beingwashed only in sea water.

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with a hundred or so islands, called mote,in several cases inhabited with the char-acteristic casoni, the traditional fisher-men’s houses. What today is a kingdomof tamarisks, elms, poplars, junipers, andpines, of fish and birds, but above all ofbrackish waters, which with the rhythmicmovement of the tides bring out andsubmerge portions of land, until the 5thcentury AD was almost completely dryland, crossed by a navigable waterwaythat connects, today as in Roman times,Venice with the mouth of the Isonzo andTrieste. Many of the main ingredients ofthe excellent Grado cuisine come fromits fishing valleys, where fish farming is

Where to sleepGrand Hotel AstoriaA few meters from the sea and overlooking the old city, it of-fers 124 rooms, junior suites and suites. It also has a Thalas-sotherapy Centre and meeting spaces for up to 500 people.www.hotelastoria.it

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Sulle tavole gradensi sigusta l'ottima tradizionegastronomica friulana, abase di pesce di mare edi laguna. Qui sotto ilristorante al 7° pianodell’Hotel Fonzari.In Grado you can taste theexcellent Friuliangastronomic tradition,based on sea and lagoonfish. Below the restauranton the 7th floor of theHotel Fonzari


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