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Griglia visuo spaziale

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LE FUNZIONI VIS LE FUNZIONI VIS VISUO VISUO-SPAZIALI E SPAZIALI E SISS 2007-2008 Sara Mazzotti- Cors SUO SUO-PERCETTIVE, PERCETTIVE, E VISUO E VISUO-MOTORIE MOTORIE so Dott.ssa C.Casalini
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Page 1: Griglia visuo spaziale

LE FUNZIONI VISUOLE FUNZIONI VISUOVISUOVISUO--SPAZIALI E VISUOSPAZIALI E VISUO

SISS 2007-2008

Sara Mazzotti- Corso Dott.ssa C.Casalini

LE FUNZIONI VISUOLE FUNZIONI VISUO--PERCETTIVE, PERCETTIVE, SPAZIALI E VISUOSPAZIALI E VISUO--MOTORIEMOTORIE

Corso Dott.ssa C.Casalini

Page 2: Griglia visuo spaziale

IN QUESTA LEZIONE...

� Le abilità non-verbali: introduzione

� Lo sviluppo percettivo e visuo

I°parte

� Strumenti di valutazione

� Disturbi visuo-percettivi e visuo

a) quali disturbi?

b) in quali patologie?

� Il processo percettivo

II°parte

verbali: introduzione

Lo sviluppo percettivo e visuo-spaziale

2

Strumenti di valutazione

percettivi e visuo-spaziali

b) in quali patologie?

Il processo percettivo

Page 3: Griglia visuo spaziale

DEFINIZIONIDEFINIZIONIDEFINIZIONI

3

DEFINIZIONI

Page 4: Griglia visuo spaziale

-Le funzioni verbali e non-verbali sono componenti complementari e

fondamentali per il funzionamento e lo sviluppo cognitivo

-Lo sviluppo cognitivo e percettivo sono strettamente connessi: la percezione

costituisce una modalità primaria, immediata e diretta di conoscenza.

FUNZIONI NON-

SPAZIALISPAZIALI

PERCETTIVEPERCETTIVE

MOTORIEMOTORIE

sono componenti complementari e

fondamentali per il funzionamento e lo sviluppo cognitivo

sono strettamente connessi: la percezione

costituisce una modalità primaria, immediata e diretta di conoscenza.

-VERBALI:

SPAZIALISPAZIALI

PERCETTIVEPERCETTIVE

MOTORIEMOTORIE

Page 5: Griglia visuo spaziale

Percezione

Processo attivo e dinamico che consentecognitiva degli input sensoriali provenientiloro analisi, l’attribuzione di significatoconoscenze di ordine più generale. La percezioneattività conoscitiva. Organizzazione dinamicasensoriali

Differenti canali sensoriali � qui modalità

Stretto legame con altre funzioni cognitiveprocessi di attenzione visiva selettiva e attenzione visuo

Percezione visiva� complessità, molteplici

a) percezione visiva, visuo-spaziale, percezione

prassico-costruttive ecc...;

b) abilità percettive di base e processi di ordine superiore

informazioni semantiche)

Percezione

consente l’interpretazione psicologica eprovenienti dal mondo esterno (� sensazione), la

significato e l’organizzazione in un sistema dipercezione può essere considerata la primadinamica e significativa degli stimoli

VISIVO

5

cognitive: es. ATTENZIONE : in particolare efficienza dei

visuo-spaziale

molteplici sotto-abilità:

percezione movimento, abilità visuo-motorie, grafo-motorie,

superiore (processi di riconoscimento, categoizzazione,

Page 6: Griglia visuo spaziale

CAPACITA’ VISUO-PERCETTIVA

Processo attivo e dinamico di elaborazioneattraverso l’analisi, la selezione e l’elaborazioneInsieme di processi che si verificano tradi informazioni percettive salienti (forma,lunghezza,colore,ecccognitivi di ordine superiore di attribuzionepercepito

CAPACITA’ VISUO-SPAZIALE

Capacità di percepire e stimare le relazioni spazialioggetti, l’orientamento degli stimoli, il rapporto tra la persona e l’oggetto

PERCETTIVA

elaborazione degli stimoli sensoriali che procedel’elaborazione delle informazioni visive.

tra il formarsi dell’immagine retinica, l’analisi(forma,lunghezza,colore,ecc..) fino a processi

attribuzione di un significato all’oggetto

SPAZIALE

relazioni spaziali tra gli oggetti o tra parti di degli stimoli, il rapporto tra la persona e l’oggetto

Page 7: Griglia visuo spaziale

CAPACITA’ VISUO-MOTORIE

�VISUO-MOTORIO: (fase esecutiva) realizzazionedell’azione e dell’attività della mano (�coordinazioneEs. costruire una torreEs. competenze grafo-motorie:abilità diEs. competenze grafo-motorie:abilità di

imitazione, stimoli percepiti con la vista,

�VISUO-COSTRUTTIVE: Capacità di produrrederivati da precise relazioni tra le parti (v.

MOTORIE e VISUO-COSTRUTTIVE

realizzazione motoria sotto controllo visivocoordinazione occhio-mano):

di riprodurre graficamente, su copia o su

7

di riprodurre graficamente, su copia o su

disegno, scrittura…

produrre o riprodurre pattern complessi.anche prassico-costruttive)

Page 8: Griglia visuo spaziale

CAPACITA’ PRASSICHE

Prassia=movimenti volontari complessi, azioni intenzionali finalizzati ad uno scopo;

Abilità prassica= abilità di eseguire tali movimenti; Capacità di compiere azioni intenzionali sotto la guida della vista

Esempi: fare gesti significativi (simbolici) che sono diretti verso un oggetto o gesti non rappresentazionali (senza significato convenzionale); sequenze di gesti al fine di compiere azione più complessa (es.tagliare, incollare, mettersi le scarpe, allacciarsi le compiere azione più complessa (es.tagliare, incollare, mettersi le scarpe, allacciarsi le stringhe, fare un nodo, usare oggetti) o sequenze di gesti senza significato;

� esistono prasssie oro-buccali e verbali o implicanti i movimenti ocularispecifiche di disprassie

�Implicate in comportamenti motori più complessi: riprodurre modelli, parlare, camminare, guardare, andare in bicicletta, allacciarsi le scarpe..

ABILITA’ PRASSICO-COSTRUTTIVE� azioni complesse nello spazio (relazioni spaziali

tra elementi)� prove di copia, disegno, ricostruzione di un modello e figure

=movimenti volontari complessi, azioni intenzionali finalizzati ad uno scopo;

= abilità di eseguire tali movimenti; Capacità di compiere azioni

: fare gesti significativi (simbolici) che sono diretti verso un oggetto o gesti non rappresentazionali (senza significato convenzionale); sequenze di gesti al fine di compiere azione più complessa (es.tagliare, incollare, mettersi le scarpe, allacciarsi le

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compiere azione più complessa (es.tagliare, incollare, mettersi le scarpe, allacciarsi le stringhe, fare un nodo, usare oggetti) o sequenze di gesti senza significato;

buccali e verbali o implicanti i movimenti oculari� forme più

Implicate in comportamenti motori più complessi: disegnare, scrivere, costruire e

riprodurre modelli, parlare, camminare, guardare, andare in bicicletta, allacciarsi le scarpe..

azioni complesse nello spazio (relazioni spaziali

prove di copia, disegno, ricostruzione di un modello e figure

Page 9: Griglia visuo spaziale

ASPETTI EVOLUTIVIEVOLUTIVIASPETTI

EVOLUTIVI

9

EVOLUTIVI

Page 10: Griglia visuo spaziale

PERIODI PRINCIPALI DI SVILUPPO

1. Prima infanzia (0-2 anni)

Inizialmente visione sfuocata, a breve distanza e sensibilità per gli stimoli in movimento, poi miglioramento dell’acuità visiva e della sensibilità al contrasto

2. Seconda infanzia (2-6 anni)2. Seconda infanzia (2-6 anni)

Sincretismo infantile

3. Terza infanzia (6-10 anni)

Superamento del sincretismo

4. Adolescenza (10-18)

Competenze percettive evolute (maggior ruolo a rappresentazione mentale)

PERIODI PRINCIPALI DI SVILUPPO

Inizialmente visione sfuocata, a breve distanza e sensibilità per gli stimoli in movimento, poi miglioramento dell’acuità visiva e della sensibilità al

10

Competenze percettive evolute (maggior ruolo a rappresentazione mentale)

Page 11: Griglia visuo spaziale

Il sistema visivo del neonato è immaturo ma:

entro i primi 4 mesi di vita hanno luogo(numero di connessioni tra cellule) e qualitativiche comportano:

- maggiore acuità visiva

Prima infanzia (0

- maggiore acuità visiva- messa a fuoca binoculare dal 3°mese- visione foveale dal 4°mese- profondità da 3-4 mesi- visione tricromatica dai 3 mesi (rosso,- movimenti oculari divengono volontari- localizzazione e afferramento oggetto

Nonostante l’iniziale immaturità del sistema visivo, esiste una precoce capacità di riconoscimento degli stimoli visivi….

è immaturo ma:

luogo i più importanti cambiamenti quantitativiqualitativi della popolazione dei neuroni cerebrali

Prima infanzia (0-2 annni)

mese

(rosso, blu e verde)volontarioggetto da 4-6 mesi

Nonostante l’iniziale immaturità del sistema visivo, esiste una precoce capacità di

Page 12: Griglia visuo spaziale

Preferenze visive nel neonato

Attenzione

selettiva per

Stimoli nuovi

Stimoli grandi

Stimoli complessi

Stimoli strutturati

**Stimolo preferenziale : VOLTO UMANO -individuazione di aspetti salienti e discriminazioni tra volti diversi e emozioni diverse- Perché…. complesso, simmetrico, regolare, contorni salienti, movimento…

Preferenze visive nel neonato

Attenzione

selettiva per

Stimoli in

movimento

Stimoli curvilinei

12

Contorni

Stimoli strutturati

**Stimolo preferenziale : VOLTO UMANO individuazione di aspetti salienti e discriminazioni tra volti diversi e emozioni diversePerché…. complesso, simmetrico, regolare, contorni salienti, movimento…

Page 13: Griglia visuo spaziale

� Paradigma della PREFERENZA DELLA FISSAZIONE (o looking”) per studiare attenzione selettiva e preferenze visive del neonato� Studi di Fantz (camera di Fantz, 1958

� Meccanismo innato per cui per volto umano nella sua forma regolare rispetto ad una irregolare e disordinata

� elementi più salienti sono capelli, occhi, bocca e contorno globale (evolut. da contorno a dettagli interni)

� 2 mesi discriminazione di espressioni facciali� dopo 3

Paradigma della PREFERENZA DELLA FISSAZIONE (o “preferential looking”) per studiare attenzione selettiva e preferenze visive del

camera di Fantz, 1958)

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CATEGORIA SPECIALE DI STIMOLI

Meccanismo innato per cui fin dalla nascita preferenza per volto umano nella sua forma regolare rispetto ad una irregolare e disordinataelementi più salienti sono capelli, occhi, bocca e contorno globale (evolut. da contorno a dettagli interni)2 mesi discriminazione di espressioni faccialidopo 3-4 gg preferiscono volto materno

Page 14: Griglia visuo spaziale

La percezione nella seconda infanzia (2

• Acquisizione di nuove capacità percettivenervoso e dallo sviluppo delle abilità motorie

� Graduale acquisizione delle leggi di unificazione formale

A) Nella comprensione delle forme prevale la rispetto a quella della continuità di direzione

La percezione nella seconda infanzia (2-6 ANNI)

nuove capacità percettive favorite dalla maturazione del sistema nervoso e dallo sviluppo delle abilità motorie

leggi di unificazione formale

Nella comprensione delle forme prevale la regola della chiusura della formarispetto a quella della continuità di direzione� es. casette e quadrati

14

Solo verso 5-6 anni la regola della

“chiusura” e della “pregnanza” (casette

e quadrati) lascia spazio alla regola

della “continuità di direzione” (greca e

spezzata, greca e retta)

Page 15: Griglia visuo spaziale

B) incapacità di anticipare il significato della forma e difficoltà nel riconoscimento di figure dal contorno lacunoso� es. disegno tratteggiato

Solo

oggetto con contorno lacunoso

(singolo tratto in funzione dell’intera figura e

anticipazione della forma globale)

il significato della forma e difficoltà nel riconoscimento di es. disegno tratteggiato

15

Solo verso i 6 anni il bambino riconosce un

oggetto con contorno lacunoso

(singolo tratto in funzione dell’intera figura e

anticipazione della forma globale)

Page 16: Griglia visuo spaziale

Nella Seconda infanzia (2-6 anni) si manifesta il fenomeno del:

SINCRETISMO INFANTILE

Fenomeno per cui….-A volte la percezione della struttura di insiemeparti (no scomposizione nei singoli elementi di un tutto strutturato e coerente , la struttura di insieme polarizza l’attenzione)

-In altri casi tuttavia si percepisce in modo isolato un dettaglio saliente, “vistoso” o familiare anziché considerarlo come parte di un tutto

-Fino a 5 anni si fa fatica a passare dalla dimensione unitaria a quella analitica e viceversa (il tutto e i dettagli sono distinti gli uni dagli altri senza una integrazione: perc.

• �dipendenza da percezione inizialestrutturalicarenza di organizzazione flessibile(Girotti e Rizzardi,1999)

• il sincretismo non è dovuto a un problemastrutturali degli stimoli (Vurpillot, 1972)�percezionestrutturati, “analitica” se stimoli poco strutturati

� Ciò rende la percezione rigida, irreversibile e d esclusiva

viceversa (il tutto e i dettagli sono distinti gli uni dagli altri senza una integrazione: perc.

globale o analitica ma non sintetica, ossia globale ma differenziata come nelle fasi successive)

6 anni) si manifesta il fenomeno del:

SINCRETISMO INFANTILE

struttura di insieme ostacola l’individuazione delle singole parti (no scomposizione nei singoli elementi di un tutto strutturato e coerente , la

In altri casi tuttavia si percepisce in modo isolato un dettaglio saliente, “vistoso” o familiare anziché considerarlo come parte di un tuttoFino a 5 anni si fa fatica a passare dalla dimensione unitaria a quella analitica e

(il tutto e i dettagli sono distinti gli uni dagli altri senza una integrazione: perc.

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iniziale spesso legata alle caratteristicheflessibile e articolata del campo percettivo

problema di visione, ma all’influenza delle proprietàpercezione “globale” se stimoli semplici e

strutturatipercezione rigida, irreversibile e d esclusiva

(il tutto e i dettagli sono distinti gli uni dagli altri senza una integrazione: perc.

globale o analitica ma non sintetica, ossia globale ma differenziata come nelle fasi successive)

Page 17: Griglia visuo spaziale

Esempi di figure identificabili come configurazioni dell’insieme o come figure costituenti (Vurpillot, 1972)Esempi di figure identificabili come configurazioni dell’insieme o come figure

17

Page 18: Griglia visuo spaziale

Sviluppo capacità percettiva…

PERCEZIONE SINCRETICA

(globale, indifferenziata)

PERCEZIONE ANALITICA

PERCEZIONE SINTETICA

(globale-differenziata)

PERCEZIONE SINCRETICA

(globale, indifferenziata)

18

PERCEZIONE ANALITICA

PERCEZIONE SINTETICA

differenziata)

Page 19: Griglia visuo spaziale

L’abilità di sganciarsi dal contesto percettivo e di cogliere i particolari

si sviluppa con l’età:

Confrontando configurazioni complesse simili se molto piccole e astratte (es. le

lettere) i bambini fino agli 8 anni non riescono sempre a individuare gli aspetti

criteriali che le distinguono: nella percezione ciò che é rilevante rispetto a ciò che non lo é.

Diviene più facile “confrontare” configurazioni similidettagli)

Questi problemi sono rilevanti per la scolarizzazione

L’abilità di sganciarsi dal contesto percettivo e di cogliere i particolari

Confrontando configurazioni complesse simili se molto piccole e astratte (es. le

non riescono sempre a individuare gli aspetti

nella percezione si impara cosa guardare e ciò che é rilevante rispetto a ciò che non lo é.

19

confrontare” configurazioni simili (diverse solo per 1 o 2

scolarizzazione (letto-scrittura).

Page 20: Griglia visuo spaziale

Ma l’organizzazione delle COSTANZE PERCETTIVEattraverso un processo lungo e graduale che vede il susseguirsi di:

costanza della forma

costanza della dimensionecostanza della dimensione

percezione di distanza e profondità

Grazie alla costanza percettiva noi adulti

come identico a se stesso anche se la forma, le dimensioni e il colore cambiano a causa del movimento o al variare delle condizioni di illuminazione.

COSTANZE PERCETTIVE avviene

attraverso un processo lungo e graduale che vede il susseguirsi di:

costanza della forma

costanza della dimensione

20

costanza della dimensione

percezione di distanza e profondità

Grazie alla costanza percettiva noi adulti percepiamo un oggetto come identico a se stesso anche se la forma, le dimensioni e il colore cambiano a causa del movimento o al variare delle

Page 21: Griglia visuo spaziale

SVILUPPO DELLA PERCEZIONE DELLO

� Lo spazio è inizialmente quello percettivodi riferimento egocentrico (alto\basso, sopramentre verso i 3 anni, grazie anche alla comparsa dei processi di simbolizzazione, si sviluppa lo spazio “rappresentativo” e vengono privilegiati prima i (incluso\escluso, aperto\chiuso, vicino\lontano) e verso i 5rapporti euclidei o metrici (numero, lunghezza dei lati, ampiezza angoli,ecc..).

Si passa da sistema di referenza “egocentrico”rappresentazione spaziale che utilizza landmarks esterni

In questo periodo l’orientamento assume una ridotta importanzadiscriminazione e di comparazione tra gli stimoli (direzione e grado di inclinazione =fattore poco rilevante e saliente)� SOLO VERSO I 6“percepire” i diversi orientamenti (rotazioni su piano verticale o orizzontale) come elementi che rendono due stimoli diversi�scrittura.

SVILUPPO DELLA PERCEZIONE DELLO SPAZIO E DELL’ ORIENTAMENTO

Lo spazio è inizialmente quello percettivo-motorio organizzato secondo un sistema basso, sopra\sotto, davanti\dietro, destra\sinistra),

mentre verso i 3 anni, grazie anche alla comparsa dei processi di simbolizzazione, si ” e vengono privilegiati prima i rapporti topologicilontano) e verso i 5-6 anni si sviluppano i

o metrici (numero, lunghezza dei lati, ampiezza angoli,ecc..).

21

“egocentrico” a sistema “allocentrico”, ossia una rappresentazione spaziale che utilizza landmarks esterni

l’orientamento assume una ridotta importanza nel processo di discriminazione e di comparazione tra gli stimoli (direzione e grado di inclinazione

SOLO VERSO I 6-7 ANNI si cominciano a orientamenti (rotazioni su piano verticale o orizzontale) come

�implicazioni per apprendimento lettura e

Page 22: Griglia visuo spaziale

• capacità di tipo analitico

• migliori strategie di analisi percettiva (6

• migliore attività oculomotoria

• articolazione gerarchica del campo fenomenico (totalità o parti)

La percezione nella terza infanzia (6

• articolazione gerarchica del campo fenomenico (totalità o parti)

• adozione di una prospettiva reversibile

• capacità di compiere un’esplorazione esaustiva e confronti tra stimoli

• perfezionamento della costanza di grandezza (maggiori distanze)

• migliore percezione dell’orientamento della figura

• Percezione dello spazio di tipo euclideolunghezze di lati, ampiezza angoli, relazioni metriche intrafigurali; 3 assi)

migliori strategie di analisi percettiva (6-7 anni)

articolazione gerarchica del campo fenomenico (totalità o parti)

La percezione nella terza infanzia (6-10 anni)

22

articolazione gerarchica del campo fenomenico (totalità o parti)

• adozione di una prospettiva reversibile (abilità di anticipare)

• capacità di compiere un’esplorazione esaustiva e confronti tra stimoli

• perfezionamento della costanza di grandezza (maggiori distanze)

migliore percezione dell’orientamento della figura

euclideo (relazioni metriche: numero e

lunghezze di lati, ampiezza angoli, relazioni metriche intrafigurali; 3 assi)

Page 23: Griglia visuo spaziale

La percezione nell’ adolescenza

La percezione visiva e spaziale

influenzata dai processi cognitivi

un notevole grado di articolazione,un notevole grado di articolazione,sistematicità, funzionalmente assai

Si perfezionano le abilità rappresentative

evolute operazioni visuo-percettive

mentali, manipolazione e programmazione

La percezione nell’ adolescenza

spaziale gradualmente progredisce,

di ordine superiore e perviene ad

articolazione, flessibilità, reversibilità e

23

articolazione, flessibilità, reversibilità eassai vicino a quello dell’adulto.

rappresentative che permettono più

percettive e visuo-spaziali (es. rotazioni

programmazione immagine mentale)

Page 24: Griglia visuo spaziale

I PROCESSI PERCETTIVI: Cosa avviene nella percezione?

I PROCESSI PERCETTIVI: Cosa avviene nella percezione?

24

Page 25: Griglia visuo spaziale

AREA VISIVA PRIMARIA

Caratteristiche sensoriali visive

LOBO TEMPORALE

2 vie anatomo-funzionali in parallelo

WHAT

LOBO TEMPORALE

COSA e CHI

RICONOSCIMENTOdell’OGGETTO (forma e colore)

del VOLTO

AREA VISIVA PRIMARIA

Caratteristiche sensoriali visive

LOBO PARIETALE

funzionali in parallelo � aree visive associative

WHERE

LOBO PARIETALE

DOVE e COME

LOCALIZZAZIONE dell’oggetto nello spazio e

percezione del MOVIMENTO

Page 26: Griglia visuo spaziale

Elaborazione visiva sensoriale--attenzione ( “filtro” che coglie stimoli importanti )

Elaborazione percettivaElaborazione caratteristiche salienti e

loro integrazione a livello percettivo

In sintesi il sistema del WHAT

Riconoscimento di uno stimolo� 2 stadi fondamentali

loro integrazione a livello percettivo

-Percezione

-principi organizzazione percettiva

-percezione forma, colore

-inferenze su parti mancanti

-discriminazione di oggetti sovrapposti

-Costanza forma, grandezza, dimensione

-Organizzazione figura-sfondo

�descrizionestrutturataoggetto3D

- ………

Elaborazione visiva sensorialeattenzione ( “filtro” che coglie stimoli importanti )

Elaborazione semanticaAccesso a rappresentazione percettiva

delle conoscenze visive, strutturali,

2 stadi fondamentali

26

delle conoscenze visive, strutturali,

funzionali e categoriali dell’oggetto

- Riconoscimento

- attribuzione del significato

- Recupero conoscenze

immagazzinate sull’oggetto

- recupero “etichetta lessicale” (nome)

- recupero dell’”uso” dell’oggetto

- recupero “categoria” dell’oggetto

- ……

Page 27: Griglia visuo spaziale

In sintesi il sistema del WHERE

Elaborazione visiva sensoriale

-attenzione visuo-spaziale-informazioni su orientamento, profondità, contorno-informazioni propriocettive (movimento occhi, capo, corpo…)

Elaborazione Spaziale

Graduale trasformazione in rappresentazione spaziale (3D)

-esplorazione oggetti nello spazio

-localizzazione dell’oggetto nello spazio esterno

-analisi spaziale

-analisi dell’orientamento, dimensioni, distanza

-relazioni spaziali esistenti tra le parti dell’oggetto

WHERE (dal Modello di Kosslyn et al, 1990)

Elaborazione visiva sensoriale

informazioni su orientamento, profondità, contornoinformazioni propriocettive (movimento occhi, capo, corpo…)

27

Spaziale

Graduale trasformazione in rappresentazione spaziale (3D)

localizzazione dell’oggetto nello spazio esterno

analisi dell’orientamento, dimensioni, distanza

relazioni spaziali esistenti tra le parti dell’oggetto

Page 28: Griglia visuo spaziale

Elaborazione visiva

Visione per la percezione e visione per l’azione

Dalla corteccia visiva primaria

� Via ventrale (occipito-temporale): elaborazione di oggetti e volti

� Via dorsale (occcipito-parietale): percezione del movimento, localizzazione

spaziale, integrazione visuo-motoria

Elaborazione visiva

Visione per la percezione e visione per l’azione

temporale): elaborazione di oggetti e volti

parietale): percezione del movimento, localizzazione

28Fonte:

Gazzaniga, Ivry e Mangun (2005)

Page 29: Griglia visuo spaziale

STRUMENTI DI

MISURAZIONEMISURAZIONE

STRUMENTI DI

MISURAZIONE

29

MISURAZIONE

Page 30: Griglia visuo spaziale

Data la complessità delle abilità visuo

visuo-prassiche, la valutazione deve essere analitica e basata su

Molti quadri clinici presentano comportamenti e sintomi legati a

difficoltà di tipo percettivo, spaziale e prassico

visuo-prassiche, la valutazione deve essere analitica e basata su

specifici protocolli diagnostici e batterie di test standardizzati

Il momento diagnostico diviene fondamentale per definire meglio

l’intervento riabilitativo

Data la complessità delle abilità visuo-percettive, visuo-spaziali e

prassiche, la valutazione deve essere analitica e basata su

Molti quadri clinici presentano comportamenti e sintomi legati a

difficoltà di tipo percettivo, spaziale e prassico

30

prassiche, la valutazione deve essere analitica e basata su

specifici protocolli diagnostici e batterie di test standardizzati

Il momento diagnostico diviene fondamentale per definire meglio

Page 31: Griglia visuo spaziale

COME SI MISURANO?

- PROVE CON STIMOLI SEMPLICI-(discriminazione lunghezza, forma, movimento, costanza della forma e di

grandezza)- stimoli non verbalizzabili

-PROVE CON STIMOLI PIU’ COMPLESSI(riconoscimento di oggetti, di volti, di figure inserite in contesto complesso,

figure ruotate nello spazio, denominazione di oggetti familiari)

- PROVE CARTA E MATITA E\O COMPUTERIZZATE

COME SI MISURANO?

(discriminazione lunghezza, forma, movimento, costanza della forma e di

stimoli non verbalizzabili

PROVE CON STIMOLI PIU’ COMPLESSI(riconoscimento di oggetti, di volti, di figure inserite in contesto complesso,

figure ruotate nello spazio, denominazione di oggetti familiari)

O COMPUTERIZZATE

Page 32: Griglia visuo spaziale

SUBTEST NON-VERBALI DELLE SCALE WECHSLER

Es. Disegno con cubi

Es. Completamento figure

VERBALI DELLE SCALE WECHSLER

Page 33: Griglia visuo spaziale

Es. Labirinti

Es. Ricostruzione di oggettiEs. Ricostruzione di oggetti

33

Page 34: Griglia visuo spaziale

Versione riveduta ed ampliata del Test Frostig** (1966) su percezione visiva nei bambini.Consiste in 8 subtest che misurano abililtà visuoanni):

TPV: TEST DI PERCEZIONE VISIVA E

INTEGRAZIONE VISUO

1. Coordinazione occhio-mano (tracciati)1. Coordinazione occhio-mano (tracciati)2. Posizione nello spazio ( associare la corretta posizione dell’oggetto/forma)3. Copia di figure geometriche4. Figura/sfondo ( riconoscere la figure costituenti un insieme complesso)5. Rapporti spaziali (collegare punti con una linea adattandosi ad un modello)6. Completamento di figura (‘chiudere’ mentalmente delle linee per formare la

figura intera)7. Velocità visuo-motoria (associare un gesto grafico a figure)8. Costanza della forma ( riconoscere l’eguaglianza della forma a prescindere

dalla grandezza o posizione nello spazio)

Versione riveduta ed ampliata del Test Frostig** (1966) su percezione visiva nei

Consiste in 8 subtest che misurano abililtà visuo-percettive e visuo-motorie (4-10

: TEST DI PERCEZIONE VISIVA E

INTEGRAZIONE VISUO-MOTORIA (ed.Erikson)

(tracciati)(tracciati)( associare la corretta posizione dell’oggetto/forma)

( riconoscere la figure costituenti un insieme complesso)(collegare punti con una linea adattandosi ad un modello)

(‘chiudere’ mentalmente delle linee per formare la

(associare un gesto grafico a figure)( riconoscere l’eguaglianza della forma a prescindere

dalla grandezza o posizione nello spazio)

Page 35: Griglia visuo spaziale

35

Page 36: Griglia visuo spaziale

(4-13 anni)

7 Subtest:

1. Discriminazione visiva

2. Memoria visiva

TVPS-R:TEST DI PERCEZIONE VISIVA (non motorio)(Test of visual perceptual skills

2. Memoria visiva

3. Costanza della forma

4. Figura-sfondo

5. Memoria visiva sequenziale

6. Chiusura visiva

7. Relazioni spaziali

Dati normativi Statunitensi

Punteggio riferibili a quozienti con media 100 e ds 15

:TEST DI PERCEZIONE VISIVA (non motorio)(Test of visual perceptual skills-Revised)

Punteggio riferibili a quozienti con media 100 e ds 15

Page 37: Griglia visuo spaziale

Es. associazione figure ugualiEs. associazione figure uguali

37

Page 38: Griglia visuo spaziale

Es. figure spazialmente diverseEs. figure spazialmente diverse

38

Page 39: Griglia visuo spaziale

Es. Figura/sfondo

39

Page 40: Griglia visuo spaziale

Es. Chiusura percettiva

40

Page 41: Griglia visuo spaziale

GIUDIZIO DI ORIENTAMENTO DI LINEE (BENTON) prova specifica visuo-spaziale (6-7 anni in poi)

GIUDIZIO DI ORIENTAMENTO DI LINEE (BENTON) 7 anni in poi)

41

Page 42: Griglia visuo spaziale

42

Page 43: Griglia visuo spaziale

PROVE COMPUTERIZZATE SU PERCEZIONE

MOVIMENTO

Prove di laboratorio-

PROVE COMPUTERIZZATE SU PERCEZIONE

MOVIMENTO

-IRCCS Stella Maris, CNR Pisa

Page 44: Griglia visuo spaziale

TEST DELLE CAMPANELLE (Biancardi) (4-14 anni)

Prova di cancellazione veloce(barrage) di stimoli target inmatrici di stimoli via via piùcomplesse (> n°stimoli)

Valuta attenzione visuo-spaziale ,velocità e accuratezza dellaricerca visiva, strategie di analisipercettiva

TEST DELLE CAMPANELLE (Biancardi)

44

Page 45: Griglia visuo spaziale

TEST DI SCANSIONE VISIVA Laboratorio di Neuropsicologia, Istituto Stella Maris (PI)

Misura di attenzione visuo-spaziale e movimenti oculari

Ambito principale di applicazione: disturbi di lettura:

scansione visiva da sinistra a destra, processing visivo nella decodifica

1 2 3 4

1 2 3 4 4

es.729

Es. 1320

VS-18

TEST DI SCANSIONE VISIVA Laboratorio di Neuropsicologia, Istituto Stella Maris (PI)

spaziale e movimenti oculari

Ambito principale di applicazione: disturbi di lettura:

scansione visiva da sinistra a destra, processing visivo nella decodifica

45

VS-18

VS-27

5 6 7

5 6 7

Page 46: Griglia visuo spaziale

TEST SPERIMENTALI DI “CROWDING” VISIVO (Zoccolotti)

Misura altro aspetto del processing visivo implicato nella lettura: eventuali effetti di affollamento visivo dovuti alla disposizione degli stimoli

Prove di barrage carta e matita con vari tipi di stimoli (lettere, simboli, stringe di lettere, stringhe di simboli, parole) e varie organizzazioni spaziali (stretti, larghe, interne o esterne,…)

A P Q Z T C Z A R F Z L M Z I C D Z S R T N V O Z I H Z A E R Z F G O P H I Z F Z T R E

Es.

TEST SPERIMENTALI DI “CROWDING” VISIVO

Misura altro aspetto del processing visivo implicato nella lettura: eventuali effetti di affollamento visivo dovuti alla disposizione degli stimoli

Prove di barrage carta e matita con vari tipi di stimoli (lettere, simboli, stringe di lettere, stringhe di simboli, parole) e varie organizzazioni spaziali (stretti, larghe,

46

A P Q Z T C Z A R

F Z L M Z I C D Z

S R T N V O Z I H

Z A E R Z F G O P

H I Z F Z T R E

Page 47: Griglia visuo spaziale

VMI TEST DI INTEGRAZIONE GRAFO(3-18 ANNI)

TEST DI INTEGRAZIONE GRAFO-MOTORIA

47

Page 48: Griglia visuo spaziale

48

Page 49: Griglia visuo spaziale

Versione su COPIA:

49

Page 50: Griglia visuo spaziale

Versione su RICONOSCIMENTO (percettivo): Versione su RICONOSCIMENTO (percettivo):

50

Page 51: Griglia visuo spaziale

TEST DELLA FIGURA DI REY

DROW A BICYCLE TEST

TEST DELLA FIGURA DI REY (COPIA)

51

Page 52: Griglia visuo spaziale

ALTRE PROVE PER RICONOSCIMENTO DI OGGETTI (via del “WHAT”)

� Accoppiamento di oggetti in diversa prospettiva rappresentazione basata sull’osservatore a una basata sull’oggetto)

� Compito di decisione di realtà (descrizione strutturale depositata in memoria)

� Figure sovrapposte, incomplete, copia di figure,disegno a memoria� Figure sovrapposte, incomplete, copia di figure,disegno a memoria

� Associazione figura-figura (conoscenze concettuali)

� BORB (Birmingham object recognition battery; Riddoch e Humphreys, 1983)

� VOSP (Visual object and space perception battery; Warrington e James, 1991)

ALTRE PROVE PER RICONOSCIMENTO DI OGGETTI

Accoppiamento di oggetti in diversa prospettiva (passaggio da una rappresentazione basata sull’osservatore a una basata sull’oggetto)

(descrizione strutturale depositata in memoria)

Figure sovrapposte, incomplete, copia di figure,disegno a memoria

52

Figure sovrapposte, incomplete, copia di figure,disegno a memoria

(conoscenze concettuali)

(Birmingham object recognition battery; Riddoch e Humphreys,

(Visual object and space perception battery; Warrington e James,

Page 53: Griglia visuo spaziale

Misura la capacità di rappresentarsi mentalmente il volto e di riconoscere il volto

visto da diversi punti di vista (profilo, 3/4 con diversa illuminazione)

TEST DI RICONOSCIMENTO DI VOLTI IGNOTI (BENTON)

Misura la capacità di rappresentarsi mentalmente il volto e di riconoscere il volto

visto da diversi punti di vista (profilo, 3/4 con diversa illuminazione)

TEST DI RICONOSCIMENTO DI VOLTI IGNOTI

Page 54: Griglia visuo spaziale

1. VALUTAZIONE MOTORIA (Es. ABC

LA VALUTAZIONE NECESSITA

ESSERE COMPLETATA CON…..

2. VALUTAZIONE FUNZIONI VISIVE

3. VALUTAZIONE ATTENZIONE (Batterie specifiche)

VALUTAZIONE MOTORIA (Es. ABC- Movement)

NECESSITA SEMPRE DI

ESSERE COMPLETATA CON…..

54

VALUTAZIONE FUNZIONI VISIVE

VALUTAZIONE ATTENZIONE (Batterie specifiche)


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