Date post: | 30-Mar-2016 |
Category: |
Documents |
Upload: | federsanita-anci-fvg |
View: | 222 times |
Download: | 1 times |
Guadagnare salute
Rendere facili le scelte salutari
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 1
La situazionePremessa
Il programma “Guadagnare Salute” nasce dallʼesigenza di rendere più facili le scelte saluta-ri e di promuovere campagne informative che mirino a modificare comportamenti inadeguatiche favoriscono lʼinsorgere di malattie degenerative di grande rilevanza epidemiologica.Molti nemici della salute si possono prevenire non fumando, mangiando in modo sano ed equi-librato, non abusando dell'alcol e ricordando che lʼorganismo richiede movimento fisico.Una politica efficace per la promozione di stili di vita salutari non deve, dunque, accontentar-si di contemplare i successi conseguiti ma deve studiare le cause degli insuccessi, mettere a pun-to nuove strategie e moltiplicare gli sforzi per invertire alcuni andamenti. I fattori di rischio sonoprevedibili ed esistono politiche e interventi efficaci che possono agire globalmente su di essie sulle condizioni socio-ambientali per ridurre considerevolmente il peso di morti premature,malattie e disabilità che grava sulla società. Il governo nazionale e quelli locali non possono condizionare direttamente le scelte indivi-duali, ma sono tenuti a rendere più facili le scelte salutari e meno facili le scelte nocive attra-verso:
• informazione, che può aumentare la consapevolezza
• azioni regolatorie, incluse in strategie intersettoriali per modificare lʼambiente di vita
• allocazione di risorse specifiche per sostegno di azioni esemplari mirate ad accelerare, a livello locale, lʼinizio di un cambiamento nellʼambiente di vita.
2
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 2
I comportamenti nocivi creano malattie che pesano sui sistemi sanitario e sociale, ma le lorocause sono al di fuori di questi ultimi. Per contrastarli sono necessarie, ad esempio, politiche:
• per favorire la mobilità e l'attività fisica delle persone (trasporti e verde urbano)• per sostenere il consumo di frutta e verdura• per ridurre la concentrazione di sale, zuccheri e grassi negli alimenti• per ridurre la quota di alimenti altamente calorici nella dieta • per scoraggiare il più possibile il fumo di sigarette• per ridurre lʼabuso di alcol.
Queste politiche, per essere attuate, richiedono lʼintervento di diversi Ministeri, del SistemaSanitario, nonché accordi con produttori e distributori ed altri soggetti coinvolti. Il Sistema Sani-tario da solo può aumentare lʼattenzione sulla diagnosi precoce e sul trattamento dellʼiper-tensione arteriosa e dellʼipercolesterolemia, aiutare i fumatori a smettere, trattare gli obesi epromuovere politiche per la salute, mettendo al centro dei diversi interventi le strutture piùvicine allʼutenza, quali i consultori, i distretti socio-sanitari e i medici di medicina generaleche, in particolare, hanno un ruolo decisivo.Inoltre, il Ministero della Salute e il Sistema Sanitario possono svolgere il ruolo di "avvocati del-la salute dei cittadini", mettendo in evidenza le ricadute delle politiche dei governi sulla stes-sa.
LLa ssituazioneSecondo i dati dellʼOrganizzazione Mondiale della Sanità, lʼ86% dei decessi, il 77% dellaperdita di anni di vita in buona salute e il 75% delle spese sanitarie in Europa e in Italia sonocausati da alcune patologie (malattie cardiovascolari, tumori, diabete mellito, malattie respira-torie croniche, problemi di salute mentale e disturbi muscoloscheletrici) che hanno in comunefattori di rischio modificabili, quali il fumo di tabacco, lʼobesità e sovrappeso, lʼabuso dialcol, lo scarso consumo di frutta e verdura, la sedentarietà, lʼeccesso di grassi nel sangue elʼipertensione arteriosa. Tali fattori di rischio sono responsabili - da soli - del 60% della perdi-ta di anni di vita in buona salute in Europa e in Italia. Nel nostro paese, essi si distribuisconoin maniera molto differente nella popolazione e sono molto più diffusi tra le persone delle clas-si socio-economiche più basse, le quali hanno una mortalità e una morbosità molto maggioririspetto a chi, socialmente ed economicamente, si trova in posizione più avvantaggiata. Un altro importante fattore di discriminazione, nel nostro paese, è il significativo gradiente traNord e Sud Italia. Per quanto riguarda, ad esempio obesità/sovrappeso le regioni meridiona-li hanno una prevalenza più elevata (28,7%) rispetto a quelle del nord (19,3%). Lʼeccesso pon-derale è una condizione più diffusa nella popolazione adulta con basso titolo di studio e riguar-da sia gli uomini sia le donne in qualsiasi fascia dʼetà. Il fenomeno dellʼobesità in età pediatri-ca, fino a qualche decennio fa poco diffuso, è un dato allarmante in quanto evidenze scienti-fiche riconiscono allʼobesità in età pre-adolescenziale e adolescenziale una forte capacità pre-dittiva dello stato di obesità in età adulta. A perdere rapidamente il proprio patrimonio di salu-
3
Guadagnare salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 3
Che cosʼè
Cosa privilegiala comunicazione per la salute.
Ministeri
te sono soprattutto gli immigrati, a causa delle condizioni di vita in cui spesso si trovano in Ita-lia.Tali condizioni, inoltre, pur influenzate da comportamenti individuali, sono fortemente sostenu-te dallʼambiente di vita e da quello sociale. I comportamenti salutari, infatti, sono resi semprepiù difficili dallʼorganizzazione e dal disegno urbano delle città, dallʼautomatizzazione, daiprezzi a volte più elevati degli alimenti più sani e dai condizionamenti del marketing. Ne con-segue che i soggetti più esposti a questi rischi sono quelli più vulnerabili: i bambini e le fami-glie più povere. Negli ultimi anni, per effetto di strategie adottate in Italia e nel mondo, si sono potuti osserva-re alcuni cambiamenti nella giusta direzione (si pensi alla tutela dal fumo passivo) ma perman-gono, tuttavia, anche andamenti negativi per certi fattori ed in sottogruppi di popolazione.Lʼobesità è in aumento nellʼinsieme della popolazione e nei bambini, i giovani continuano adessere attratti dal fumo di tabacco, le classi economiche più disagiate sono ancora le più espo-ste ai rischi del fumo, dellʼabuso dell'alcol, della sedentarietà, di una alimentazione errata.
LLʼimpegno nnazionale eed iinternazionaleIl Ministero della Salute e le Regioni sono già impegnate nellʼazione di contrasto alle malattiecroniche attraverso il Piano Nazionale della Prevenzione, previsto dallʼintesa Stato-Regioni del23 marzo 2005.Il Ministero della Salute ha collaborato con la Regione Europea dell'Organizzazione Mon-diale della Sanità (OMS) per la definizione di una strategia di contrasto alle malattie croniche,valida per lʼEuropa, dallʼAtlantico agli Urali, denominata Guadagnare Salute - e approvata aCopenaghen il 12 settembre 2006 dal Comitato Regionale per lʼEuropa - ed ha cooperato allacostruzione di una strategia europea di contrasto allʼobesità, che è stata approvata il 15 novem-bre 2006 ad Istanbul nel corso della Conferenza Ministeriale Intergovernativa, durante la qua-le i Ministri della Salute hanno sottoscritto per i propri governi una dichiarazione di appoggioalle misure nazionali ed internazionali di contrasto allʼobesità.
Lo ssviluppo ddi ccapacità ddʼazioneI 4 principali fattori di rischio (fumo, alcol, scorretta alimentazione e inattività fisica) – in granparte modificabili e nei quali è possibile identificare con certezza i principali determinanti del-le malattie croniche più frequenti nel nostro paese – sono ben conosciuti ed è evidente che lamancata azione su di essi comporta un aumento di morti premature e di malattie evitabili.È, pertanto, un imperativo assoluto, sia sul piano etico sia su quello economico, programmareun intervento di salute pubblica che affronti in maniera globale questi fattori di rischio, consen-tendo al paese di guadagnare salute, e che garantisca la sostenibilità del Sistema Sanitario intermini economici e di efficacia.Tale programma consentirà di inquadrare in maniera coordinata il contrasto ai fattori di rischio,con un approccio non solo agli aspetti sanitari ma anche alle implicazioni ambientali, socialied economiche, e prevederà la condivisione degli obiettivi da parte degli attori coinvolti (ammi-nistrazioni centrali e regionali, enti locali, settori privati). Contemplerà, inoltre, la definizione
4
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 4
di reciproche responsabilità, attraverso una programmazione ampiamente concertata e lʼatti-vazione di azioni ed interventi che agiscano in maniera trasversale sui diversi determinanti, alfine di aumentare lʼefficacia ed ottimizzare lʼutilizzo delle risorse, e che comprendano inter-venti di comunicazione, regolatori, di comunità e sugli individui. Allʼinterno del piano dovranno coordinarsi le iniziative già avviate come il contrasto al fumoe allʼabuso di alcol, sulla base di strategie definite con le Regioni; un impegno prioritario dovràriguardare lʼimplementazione di strategie per migliorare la dieta e promuovere lʼattività fisicacon lʼobiettivo di contrastare lʼavanzata dellʼepidemia di soprappeso/obesità che sta rag-giungendo proporzioni drammatiche.Ogni intervento di educazione e promozione della salute dovrà tener conto della conoscenzadelle diseguaglianze sociali nella salute, in particolare nellʼaccesso ai servizi e allʼinformazio-ne stessa, allo scopo di individuare correttamente e raggiungere il più possibile i gruppi dipopolazione più a rischio. Le campagne di intervento dovranno tenere conto di un punto divista multiculturale, particolarmente con azioni rivolte alle donne in generale, anche per la loroimportanza nelle “cure allevanti” e alla relazione che queste hanno con i problemi di alimen-tazione, pur senza ulteriormente “appesantire” i loro compiti di cura.
Articolazione del programma
CChhee ccoossʼ̓èè:- il programma “Guadagnare Salute - Rendere facili le scelte salutari” è un intervento “mul-
ticomponenti”, con attività di comunicazione e azioni per ridurre lʼiniziazione al fumo,per aumentare il consumo di frutta e verdura, per ridurre lʼabuso di alcol, ridurre il con-sumo di bevande e alimenti troppo calorici, facilitare lo svolgimento dellʼattività fisica.
- il programma “Guadagnare Salute” è un potente investimento per ridurre, nel lungo perio-do, il peso delle malattie croniche sul sistema sanitario e sulla società e, nel breve perio-do, per consentire ai cittadini di scegliere se essere, o tornare ad essere, liberi da dipen-denze e fattori di rischio che li affliggerebbero per lunghi anni.
CCoossaa pprriivviilleeggiiaa:- il programma “Guadagnare Salute” privilegia llaa ccoommuunniiccaazziioonnee ppeerr llaa ssaalluuttee..
La comunicazione rappresenta una componente integrata degli interventi di prevenzio-ne di Guadagnare Salute ed è uno strumento importante di informazione e conoscenzaper le persone.“Guadagnare Salute” può essere la giusta risposta per creare, attraverso la prevenzio-ne, condizioni più favorevoli alle scelte per la salute, facendo leva sullʼinformazione,sulla comunicazione e, in particolare, su specifiche iniziative che inducano a scelte di vitasalutari.La sinergia tra più MMiinniisstteerrii può dare maggiore credibilità ai messaggi da veicolare, con-solidare il rapporto tra cittadini e istituzioni, assicurare una informazione univoca e
5
Guadagnare salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 5
completa e favorire la conoscenza e la sinergia dei progetti di diversi MMiinniisstteerrii ed EEnnttiiiinntteerreessssaattii, realizzando al contempo una sorta di “piattaforma nazionale della salute”.Attraverso la comunicazione concetti e messaggi semplici (come il messaggio “5 al gior-no”: almeno cinque frutti o porzioni di vegetali ogni giorno) possono informare corret-tamente. La comunicazione può avvenire anche attraverso la tabella nutrizionale deglialimenti: occorrerà agire sia sulle aziende, perché rendano più leggibili e comprensibilile etichette, sia sui consumatori, perché siano sensibilizzati a utilizzare questa informa-zione.
CCoommee ssii ssvviilluuppppaa:“Guadagnare Salute” sviluppa tre tipi di comunicazione istituzionale:
1. I piani di comunicazione specifici per ogni intervento; 2. Una campagna informativa che mette il cittadino al centro delle scelte per la propria salute e impegna i governi a rendere possibili le scelte di salute; 3. Un programma specifico in collaborazione con il mondo della scuola.
CCoommee ssii aarrttiiccoollaa:“Guadagnare Salute” si articola in un programma trasversale governativo e in 4 pro-grammi specifici basilari: - comportamenti alimentari salutari- lotta al tabagismo- lotta allʼabuso di alcol- promuovere lʼattività fisica.
Programma trasversale governativo “La campagna informativa“
Il programma mira ad una campagna informativa per diffondere lʼidea che oggi in Italia esi-stono 4 rischi principali per la salute, che “il cittadino è responsabile delle proprie scelte” (richia-mo alla responsabilità individuale) ma che i governi sono responsabili di creare un ambientefavorevole alle scelte per la salute.Questa campagna dovrà mirare a indurre alcuni cambiamenti di opinioni e di comportamen-ti, esaltando i benefici che la corretta assunzione di alimenti associata allʼattività fisica produ-ce, tra cui ad esempio:
- rafforzare la conoscenza dei 4 fattori di rischio, come nocivi per la salute e associati allemalattie croniche
- permettere di memorizzare alcuni importanti messaggi semplificati (“5 al giorno” riferi-to alle 5 porzioni di frutta o verdure da consumare ogni giorno) oppure i messaggi sul-lʼattività fisica
- aumentare il numero di adulti che si rivolgono al medico o al farmacista per misurare la
6
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 6
pressione arteriosa e i livelli di colesterolo- promuovere il controllo del peso nelle farmacie con valutazione del BMI- promuovere corrette informazioni e consapevolezza sociale rispetto ai disturbi psichia-
trici del comportamento alimentare al fine di contrastare le informazioni fuorvianti pro-venienti dai mass media e da fonti non accreditate
Programma specifico in collaborazione con il mondo della scuola
Una forma di comunicazione specifica dovrà essere effettuata a scuola attraverso iniziative stu-diate per il target giovanile, con lʼobiettivo non solo di fornire informazioni scientificamentecorrette, ma soprattutto di identificare strategie per resistere, ad esempio, alle pressioni socia-li a fumare, bere alcolici e bevande zuccherine, consumare cibi e bevande altamente calorici,nonché ai contraddittori messaggi mediatici che suggeriscono, soprattutto alle giovani donne,un modello di bellezza e amabilità ispirato allʼicona della magrezza eccessiva. Gran parte deimessaggi pubblicitari rivolti ai bambini, ad esempio, riguardano comportamenti alimentari edesiste ancora una pressione amicale e dei media a fumare, così come a conformarsi agli idolidella moda e dello spettacolo, che spesso veicolano errati modelli da emulare. I nostri ragaz-zi devono essere messi in grado di riconoscere queste pressioni e di individuare strategie pernon aderire a comportamenti nocivi e che portano alla dipendenza.Il canale scolastico è idoneo, inoltre, a raggiungere anche i genitori e a coinvolgerli nelle ini-ziative di prevenzione che li riguardano (ad. es.: il fumo dei genitori è un potente fattore dirischio per il fumo dei figli).
Lʼalleanza con il mondo della scuolaPer fornire ai bambini ed ai ragazzi le competenze necessarie ad una crescita libera, ma anchele opportunità di sperimentare e mantenere comportamenti salutari è necessaria una vera epropria alleanza con il mondo della scuola.È, dunque, quanto mai opportuno promuovere una fattiva cooperazione interistituzionale, inparticolare tra mondo della scuola e mondo della salute, al fine di promuovere comporta-menti sani nelle persone in formazione, in fasi della vita in cui si acquisiscono e si radicano abi-tudini che andranno poi a costituire i principali fattori di rischio delle malattie croniche. Questa cooperazione può riguardare sia lʼarea della sorveglianza sia quella degli interventidi promozione della salute. In questo ambito, in particolare, attraverso un accordo tra Ministe-ro dellʼIstruzione, Ministero della Salute e Regioni, si può puntare a sviluppare e diffonderenella scuola, nellʼambito del percorso curriculare, interventi di educazione alla salute, privile-giando interventi già sperimentati e di provata efficacia. Si potranno valorizzare le metodolo-gie di “peer education”, finalizzate a promuovere la partecipazione attiva degli studenti e lacapacità di sviluppare abilità per resistere alla pressione sociale rappresentata dal gruppo deipari, dai modelli familiari, dalla pubblicità e dalla offerta sociale.
7
Guadagnare salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 7
Le iniziative di comunicazione promosse dai vari Ministeri coinvolti potranno trovare valoriz-zazione nellʼambito del progetto “giornata del benessere dello studente”, promosso di concer-to dai Ministeri della Salute, dellʼIstruzione, dellʼAmbiente e delle Politiche Agricole Alimenta-ri e Forestali1. Adeguate iniziative di formazione dei docenti e di coinvolgimento dei nuclei familiari dovreb-bero accompagnare tale percorso educativo, iniziando con lʼaiuto per smettere di fumare.Le iniziative di educazione alla salute dovrebbero essere affiancate da un sistema di sorve-glianza sugli stili di vita, finalizzato a monitorare alcuni aspetti della salute dei bambini e degliadolescenti scolarizzati, strumento del Sistema Sanitario e del mondo della scuola, condivisocon le Regioni e con il Ministero dellʼIstruzione.Anche nellʼattuazione e nellʼimplementazione di politiche volte al miglioramento dellʼattivitàsportiva, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi del piano, la scuola rappresenta un luo-go formativo in cui diviene estremamente necessario intervenire, soprattutto mediante interven-ti volti ad agevolare la pratica sportiva negli istituti superiori, ma anche attraverso un miglio-ramento delle opportunità di fare educazione motoria durante lʼorario scolastico nelle scuoleprimarie, nonché mediante specifiche attività finalizzate ad una maggiore diffusione della cul-tura sportiva. Questo contribuirebbe anche al raggiungimento dei livelli raccomandati di atti-vità fisica quotidiana, elemento fondamentale del benessere fisico.
8
Ministero della Salute
1 Ad esempio il Ministero per le Politiche Agricole ha segnalato la disponibilità a contestualizzare nellʼambito del progetto “giornata delbenessere dello studente”, le due campagne di educazione alimentare “Mangia bene, cresci meglio” rivolta agli studenti delle scuolemedie inferiori e “Food4U” rivolta alle scuole superiori di 15 Paesi europei, con il duplice obiettivo di sensibilizzare i giovani sullʼimpor-tanza di essere consapevoli delle proprie scelte alimentari e coinvolgerli in modo creativo e interattivo attraverso lʼuso del linguaggiopubblicitario.
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 8
Strategie e ipotesi di intervento
I progetti specifici che sviluppano il programma governativo, finalizzato a indurre alcuni cam-biamenti di opinioni e di comportamenti, attraverso una idonea campagna informativa, sonoquattro:
A Guadagnare salute rendendo più facile una dieta più salubre (alimentazione)
B Guadagnare salute rendendo più facile muoversi e fare attività fisica (attività fisica)
C Guadagnare salute rendendo più facile essere liberi dal fumo (lotta al fumo)
D Guadagnare salute rendendo più facile evitare lʼabuso di alcol (lotta allʼabuso d'alcol)
Ogni programma è intersettoriale poiché vede coinvolto il mondo attivo di:
Ministero della Salute
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - INRAN
Ministero della Famiglia
Ministero Pubblica Istruzione
Ministero Economia e Finanze
Ministero Interno
Ministero dei Trasporti
Ministero Sviluppo Economico
Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive
Ministero Università e Ricerca
Governo
Produttori e Gestori dei pubblici servizi
Regioni
ASL
Enti locali
Responsabili personale settore privato e pubblico
9
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 9
Ogni soggetto è attore partecipe poiché contribuisce alla realizzazione di “guadagnare salu-te” mettendo in atto soluzioni specifiche e/o settoriali condivise. In tal modo si supera la fram-mentarietà degli interventi, la dispersione di risorse umane ed economiche, e si dà continuitàalle azioni informative e formative promosse dalle varie forze cointeressate. Ogni program-ma nella sua specificità deve rappresentare il punto di riferimento, il collante delle varie ini-ziative promosse in merito.Gli obiettivi sui quali si basa ogni singolo programma devono rappresentare la base di riferi-mento comune nellʼarticolazione dei vari progetti elaborati dalle varie forze e nello stesso tem-po il punto di arrivo a cui tendere, anche ai fini di una valutazione possibile dei risultati otte-nuti.Ogni programma si articola nel seguente modo:
10
PREMESSA
PRO
GRA
MM
A
OBIETTIVI
CAMPAGNA INFORMATIVA
SPECIFICA
PROGETTOSCUOLA
ALTRIPROGETTI
DI SETTORE
SCHEMA DEICOINVOLGIMENTIINTERSETTORIALI
Guadagnare salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 10
1 Premessa - Definisce attentamente le linee generali dopo una accurata disamina della situa-zione problematica
2 Obiettivi - Definizione degli obiettivi salute in senso ampio e non solo sanitario utilizzandoun linguaggio positivo, non basato sulle negatività o sulla divietologia
3 Campagna informativa specifica - Indica le varie azioni da intraprendere (a carattere rego-latorio o di altro tipo) accompagnate dalla diffusione di messaggi appositi rivolti alla popola-zione bersaglio dellʼintervento. Nel contesto di ciascun programma la campagna informativadeve specificare:
- lʼipotesi di fattibilità
- il target
- i linguaggi utilizzati
- gli strumenti
- gli indicatori oggettivi di valutazione
4 Progetto scuola - Ogni specifico programma, come sopra indicato, deve prevedere un pro-gramma di coinvolgimento della scuola e di comunicazione specifica attraverso iniziative stu-diate per il target giovanile, con lʼobiettivo non solo di fornire informazioni scientificamentecorrette, ma soprattutto di identificare strategie per resistere alle varie pressioni sociali.
5 Progetti di settore - I progetti riguardano le varie istituzioni e i vari enti che costruisconoalleanze con il Ministero della Salute affinchè si realizzino efficacemente le finalità con unavisione globale e sistemica, non solo sanitaria ma economica sociale, agricola, ambientale, cul-turale, per citarne alcune.
6 Coinvolgimenti intersettoriali
11
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 11
1.A Promuovere lʼallattamen-to al seno
1.B Sostenere la dieta tradi-zionale
1.C Sorvegliare e monitora-re i comportamenti ali-mentari
1.D Prevenire i disturbi delcomportamento alimen-tare
12
- Lʼallattamento esclusivo al seno, come alimentazione normale dei neo-nati e dei bambini fino ai sei mesi di età dovrebbe essere sostenuto,ampliando le iniziative che già sono in funzione in Italia, come gli Ospe-dali amici dei bambini. Assicurare il costante controllo del rispettodelle disposizioni legislative relative alla produzione e commercializza-zione dei sostituti del latte materno, con particolare attenzione ai con-tenuti derivanti dal codice OMS
- Le Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana, elaborate dal-lʼINRAN, dovrebbero essere aggiornate; la composizione della dietamedia dovrebbe essere ulteriormente studiata.
La sorveglianza dovrebbe monitorare i comportamenti alimentari.
- La prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare dovrebbeessere favorita attraverso la sensibilizzazione e formazione specificarivolta ai medici e ai pediatri di base, agli operatori dei consultori, aimedici ospedalieri, ai ginecologi.- I professionisti della salute nellʼambito delle cure primarie, dovrebbe-ro fornire counselling e indicazioni su corretti stili di vita, sana alimen-tazione ed importanza dellʼattività fisica e contribuire anche alla dia-gnosi precoce dei Disturbi del Comportamento alimentare, spesso nasco-sto dai pazienti stessi e sconosciuto ai genitori e altri familiari
1 PROMUOVERE COMPORTAMENTI SALUTARI
2 FAVORIRE UNA ALIMENTAZIONE SANA NELLA RISTORAZIONE
- Nelle scuole e negli asili la fornitura di cibi dovrebbe essere adegua-ta sulla base di linee guida per la ristorazione scolastica, con spuntinia base di frutta e vegetali e acqua naturale,latte, yogurt e cerealiampliando lʼopportunità di scelta. Il monitoraggio degli scarti dovreb-be essere effettuato sistematicamente per comprendere quali sono i piat-ti meno graditi e poter fornire alle ASL utili indicazioni per la composi-zione dei menù e attivare interventi atti ad invogliare i bambini a con-sumare tutti gli alimenti programmati (progetti di educazione alimenta-re)- Nel mondo del lavoro, nelle mense aziendali, dovrebbe essere resadisponibile una varietà di scelte di cibi compatibile con le Linee Guidaper una Sana Alimentazione- Negli ospedali dovrebbe essere evitata la diffusione di distributori auto-matici di cibi ad alto contenuto energetico e scarso valore nutrizionalee di fast food.
2.A Consolidare una culturaalimentare fondata suiprincipi del vivere sano,del rispetto ambientale,della qualità, della sco-perta della propria iden-tità individuale e colletti-va.
Guadagnare salute rendendo più facile una dieta più salubre
Guadagnare salute
ALI
MEN
TAZI
ON
E
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 12
2.B Favorire il consumo dicibi salubri nella ristora-zione collettiva (scuole,ospedali, mense azien-dali)
2.C Sensibilizzare i luoghi diristoro
13
- Nella ristorazione collettiva il settore privato dovrebbe essere incorag-giato ad offrire scelte alimentari compatibili con le Linee Guida per unaSana Alimentazione Italiana. Dovrebbe essere favorita una correttapolitica di “educazione alimentare” del consumatore, affinché essosia in grado, al di là del richiamo di offerte “accattivanti”, di operarescelte responsabili e consapevoli.- Per favorire scelte alimentari corrette dovrebbe essere incoraggiatalʼaggiudicazione delle gare dʼappalto secondo il sistema dellʼoffertaeconomica più vantaggiosa, allo scopo di premiare gli elementi quali-tativi e non solo o prevalentemente il fattore prezzo
- Tavole calde, pizzerie, bar ed altri negozi che producono cibi prontidovrebbero essere sensibilizzati sullʼimportanza dellʼofferta di soluzio-ni compatibili al consumo veloce di frutta e verdura e, ove possibile,scoraggiati dal fornire alimenti altamente energetici o porzioni troppograndi.
3 PROMUOVERE PRODOTTI SANI PER SCELTE SANE
- I produttori primari, come gli allevatori, e lʼindustria di trasformazio-ne dovrebbero essere incoraggiati, con accordi da raggiungere anchetramite incentivi, a ridurre progressivamente i contenuti di grasso tota-le, grassi saturi, zucchero e sale aggiunti nei prodotti.
- Lʼattuale politica di incentivi alla produzione di zucchero e grassi dovreb-be essere ampliata in favore di un sostegno anche alla produzione ecommercializzazione di frutta e verdure. Le tariffe che limitano il com-mercio di frutta e verdure dovrebbero essere riconsiderate. La produ-zione locale sostenibile dovrebbe essere incoraggiata.- Difesa della dieta tradizionale e dei cibi tipici. La dieta tradizionaleitaliana, ricca di vegetali, dovrebbe essere valorizzata anche per i suoieffetti positivi per la salute. I produttori di alimenti tipici dovrebberoessere incoraggiati a mantenere standard di qualità elevati.
- Adeguamento delle priorità di intervento e degli obiettivi specifici deiPiani Regionali di Sviluppo Rurale, previsti dal Piano Strategico Nazio-nale elaborato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Fore-stali ed approvato dalla Conferenza Stato - Regioni il 31 ottobre 2006,alle finalità del piano GUADAGNARE SALUTE, in particolare in riferi-mento alla sicurezza alimentare nellʼambito delle azioni per il rilanciodella competitività delle filiere agro-alimentari, alla valorizzazione del-le produzioni tipiche e delle filiere corte che favoriscono il pronto acces-so di prodotti alimentari freschi (ortofrutticoli in particolare) sui merca-ti urbani, agli interventi sulla logistica che possono agevolare la movi-
3.A Migliorare la composi-zione degli alimenti
3.B Sviluppare politicheagricole adeguate
3.C Adeguare le prioritàdʼintervento nei PianiRegionali di SviluppoRurale
ALI
MEN
TAZI
ON
E
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 13
3.D Assicurare la tutela deiprodotti salubri
14
mentazione dei prodotti agroalimentari particolarmente deperibili, allosviluppo di attività salutari per la popolazione attraverso la valorizza-zione della multifunzionalità delle aziende agricole (fattorie sociali, eco-turismo, agriturismo).
- Sensibilizzare, attraverso una specifica azione delle amministrazionistatali competenti, i diversi livelli di governo regionale affinché, nelladefinizione ed implementazione dei Piani Operativi Regionali relativialle politiche regionali e di coesione, vengano privilegiati quegli inter-venti e quelle misure in linea con gli obiettivi di GUADAGNARE SALU-TE, in particolare con riferimento alla definizione di modelli di produ-zione e consumo in grado di assicurare la tutela della salute pubblica,alla inclusione sociale, alle reti e collegamenti per la mobilità con par-ticolare riferimento alla filiera agroalimentare , alla attrattività delle cit-tà e dei sistemi urbani per lʼurban welfare.
4 PROMUOVERE I CONSUMI SALUTARI
- Dovrebbe essere ulteriormente promossa la corretta informazione alconsumatore sulla importanza delle varietà della dieta tradizionale chedeve essere ricca di vegetali, anche di agricoltura biologica) e che puòcontenere altri alimenti del nostro patrimonio agroalimentare, da con-sumare in maniera consapevole.
- Dovrebbe essere favorita la formazione di volontari per la diffusionedi gruppi familiari di acquisto responsabile, volti ad ottenere maggio-re qualità nutrizionale e risparmio nella spesa, promozione della salu-te, presa di coscienza ed “empowerment” dei membri.- Prezzi e fiscalità. Le attuali politiche fiscali e dei prezzi dovrebberoessere sviluppate in modo da assicurare la coerenza con le indicazio-ni nutrizionali della “piramide alimentare”, strumento di riferimento peril rilancio della dieta mediterranea nel nostro Paese.
- Gli enti locali dovrebbero favorire la moltiplicazione dei punti vendi-ta di frutta, nelle zone delle città maggiormente frequentate, come leuscite delle stazioni ferroviarie, della metropolitana o di altri sistemi ditrasporto pubblico.
- I mercati locali e rionali dovrebbero essere supportati, come pure inegozi che assicurino lʼofferta di differenti tipi di alimenti. La localizza-zione dei punti vendita alimentari dovrebbe essere studiata dalle ammi-nistrazioni locali, favorendo la diffusione dei prodotti ortofrutticoli fre-schi negli spazi della grande distribuzione. Dovrebbero essere prese inconsiderazione attività di promozione che facilitino la scelta di ali-menti più sani. La riduzione del prezzo di frutta e verdura, per esem-pio, potrebbe essere attuata con accordi e sinergie con la grande e lapiccola distribuzione, anche attraverso “settimane promozionali di ven-dita”, collegate al programma GUADAGNARE SALUTE.
4.A Educare al consumo con-sapevole
4.B Promuovere acquistiresponsabili
4.C Favorire la moltiplicazio-ne di punti vendita difrutta
4.D Favorire la distribuzioneed il marketing
Guadagnare salute
ALI
MEN
TAZI
ON
E
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 14
15
5 INFORMARE I CONSUMATORI E TUTELARE I MINORI
5.A Facilitare la lettura delleetichette
5.B Monitorare e regolare ilruolo della pubblicità
5.C Regolamentare il merca-to di prodotti cosiddettidimagranti
5.D Interpretare e decodifi-care i modelli di efficen-tismo
- Le etichette nutrizionali dovrebbero consentire di individuare il conte-nuto in grassi, zucchero, calorie e sale. Lʼetichetta dovrebbe essere com-pleta, facilmente comprensibile e standardizzata.
- Pubblicità degli alimenti. Il volume della promozione pubblicitaria dialimenti e bevande rivolta ai bambini dovrebbe essere monitorato e ten-denzialmente ridotto, attraverso lʼautoregolazione dellʼindustria e lʼazio-ne regolatrice.
- Dovrebbe essere garantita la diffusione di informazioni scientificamen-te corrette sullʼuso e le indicazioni di integratori alimentari e prodotticosiddetti dimagranti favorendo anche azioni di controllo e interventinormativi sulla pubblicità
- Aiutare le giovani generazioni ad interpretare e decodificare model-li di efficentismo esasperato proposto dai mass media: “essere magrioggi. Bulimia e anoressia” A
LIM
ENTA
ZIO
NE
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 15
Min
i ster
o S a
lute
Min
i ste r
o P u
bblic
a Is
tr uzi
one
Scuo
le
Min
ister
o S v
ilupp
o Ec
o nom
ico
Mi n
iste r
o Po
li tic
he A
g ri-
c ole
Ali m
ent a
-re
e F
ore s
tali
-IN
RAN
Min
ister
o pe
rl e
Pol
i tich
e G
i ov a
nili
e le
Atti
vità
Sp
ortiv
e
Prom
uov e
rec o
mp o
rta m
ent i
sal u
tar i
Favo
ri re
una
ali m
ent a
zion
esa
na n
ella
r isto
razi
one
Prom
uov e
rep r
odot
t i sa
nip e
r sc
elte
san
e
Pro m
uov e
re i
c ons
u mi
salu
t ari
Inf o
rmar
e i c
onsu
mat
ori
e tu
tela
re
i min
ori
min
ister
o de
lla F
amig
liaA
zien
da
Sani
taria
Osp
edal
eRe
gion
i -
Enti
Loca
li
Prod
utto
ri,
Priv
ati,
Dat
ori
di L
avor
o,
Eser
cent
i
Altr
i (A
ssoc
iazi
oni,
Gru
ppi
spor
tivi)
IPO
TESI
DI I
NTE
RSET
TORI
ALI
TÀ
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 16
17
Mi n
is ter
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i ed
Ent
i loc
ali
Priv
ati
(pro
dutto
ri,
dist
ribut
ori,
gest
ori,
ecc.
)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
1.A
Pr
omuo
vere
lʼ alla
ttam
ent o
a l
s eno
•
Info
rmar
e in
mod
o ad
egua
t o le
d onn
e•
For
mar
e gl
i ope
-r a
t ori
sa
nita
r i( O
s tetri
che,
MM
G,
g ine
colo
g i, P
LS
• P
rogr
amm
are
edat
tuar
e in
t erv
enti
nor m
a tiv
i a fa
vore
del le
mam
me
che
lavo
rano
e d
evon
oal
latta
r e
• P
iano
Naz
iona
lede
lla P
reve
nzio
neA
ccor
di p
er e
vita
rela
di
stri
buzi
one
grat
uita
di l
atti
arti-
ficia
li ne
i rep
arti
dios
tetr i
c ia
o ne
i con
-s u
ltori
•
Acc
ordi
co
n i
prof
essi
onis
ti co
in-
volti
aff
inch
é pr
o-m
uova
no l'
alla
tta-
men
to a
l sen
o
1.B
Sost
ener
e la
diet
a t ra
dizi
onal
e•
Val
oriz
zare
gl i
effe
tti p
ositi
vi s
ulla
sal u
te d
ella
die
tam
edite
rran
ea
• V
a lor
i zz a
re g
l ief
fetti
pos
i tiv i
sul
lasa
lute
del
la d
i eta
med
iterr
ane a
- svi
lupp
are
attiv
itàsa
luta
r i
per
lapo
pola
zio n
e at
tra-
v ers
o la
val
o riz
za-
zion
e d e
lla m
ulti-
fun z
iona
lità
delle
azie
n de
agri
cole
(fat
tor i
e s o
c ial
i,ec
otur
ismo,
agr
itu-
rism
o , e
cc)
• In
cora
ggia
re la
prod
uzio
ne d
i ali-
men
ti tip
ici d
i qua
li-tà
•So
sten
ere/
ince
n-tiv
are
la p
rodu
zio-
ne d
i alim
enti
salu
-br
i
1.C
Sor
veg l
iare
em
o nit o
rare
i co
mpo
rtam
enti
alim
enta
ri
1.D
Pr
even
ire
idi
stur
bi d
el
com
p ort a
men
to a
l i-m
e nta
re
ALI
MEN
TAZI
ON
E
1. P
rom
u ove
reco
mpo
rtam
enti
salu
tari
Guadagnare salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:23 Pagina 17
18
Mi n
is ter
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i ed
Ent
i loc
ali
Priv
ati
(pro
dutto
ri,
dist
ribut
ori,
gest
ori,
ecc.
)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
2.A
C
onso
lidar
eu n
a cu
ltur a
al im
en-
tare
fo
n da t
a su
ipr
inci
pi d
e l v
i ver
esa
no,
del
risp
etto
a mb i
ent a
le,
d ella
qua l
ità,
d ella
sco
-pe
rta
della
pro
pria
i den
ti tà
indi
vidu
ale
e co
lletti
v a
2.B
Favo
rire
il co
n-su
mo
di c
ibi s
alub
rine
lla r
isto
r az i
one
colle
t tiva
(sc
uole
,os
peda
l i,
me n
seaz
i end
ali)
• D
efin
ire le
line
egu
ida
per l
a r is
tora
-zi
one
coll e
ttiva
•
Def
inire
lʼof
fert
adi
al
imen
ti ne
llem
ense
sul
la b
ase
delle
Lin
ee g
uida
I NRA
N•
For
nire
agl
i ute
n-ti
delle
men
se in
for-
maz
ioni
nu t
rizi o
na-
l i c o
rret
te
• D
efin
i re lʼ
offe
rta
di
alim
enti
nell e
men
se s
ulla
bas
ede
lle L
inee
gui
daIN
RAN
• F
orni
re a
gli u
ten-
t i de
l le m
ense
info
r-m
azi o
ni n
utr iz
iona
-li
corr
ette
• P
ian o
Naz
ion a
l ede
lla P
reve
nzio
ne•
Pr
eved
e re
nei
distr
ibut
ori a
utom
a-tic
i lʼo
fferta
di s
pun-
ti ni a
ba s
e di
frut
tae
di a
cqua
e b
evan
-de
a b
asso
con
te-
nuto
ene
rget
ico
edi
bu
on
valo
renu
trizi
onal
e
• S
vilu
ppar
e ac
cor-
di a
l fin
e di
pre
ve-
d ere
nei
dist
ribut
o-ri
auto
mat
ici l
ʼoffe
r-t a
di
sp
untin
i a
base
di f
rutta
e d
iac
qua
e b e
vand
e a
bass
o co
nten
uto
ene r
geti c
o e
dibu
on v
alor
e nu
tri-
zion
ale
2.C
Sen
sibili
zzar
e i
luog
h i d
i ris t
o ro
ALI
MEN
TAZI
ON
E
2. F
avor
ire u
naa
l im
en
taz
ion
esa
n a n
ell a
rist
ora-
zio n
e
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 18
19
Min
ister
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i ed
Ent
i loc
ali
Priv
ati
(pro
dutto
ri,
dist
ribut
ori,
gest
ori,
ecc.
)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
3.A
Mi g
l iora
r e la
com
posiz
ione
degl
i alim
enti
• A
cco r
di c
on i
prod
utto
ri pr
imar
ie
lʼin d
u stri
a di
tra-
sfor
maz
ione
vol
tia
inn o
v ar e
leca
ratte
ristic
he d
eipr
odot
ti pe
rm
iglio
rare
lʼof
fer-
t a a
i co n
sum
ato r
i(r
idur
r e s
a le ,
zuc
-c h
ero,
gr a
ssi s
atu-
r i ne
i pro
dott i
indu
stri a
l i; i n
nova
-re
l a r
istor
azio
ne)
Acc
ordi
con
i pr
o-du
ttori
prim
ari e
lʼind
ustri
a di
tra-
sfor
maz
ione
vol
tia
inno
vare
leca
ratte
ristic
he d
eipr
odot
ti pe
rm
igl io
r are
lʼof
fert
aai
con
sum
ator
i(r
idur
re s
a le ,
zuc
-ch
ero,
gra
ssi s
atur
ine
i pro
dotti
indu
-str
iali;
sen
sibili
zza-
re il
mon
do d
ella
risto
razi
one
adof
fert
e di
qua
lità
3.B
Svilu
ppar
e po
litic
h e a
gric
ole
• S
vilu
ppar
e po
li-tic
h e a
gric
ole
coe-
rent
i con
lʼes
igen
-za
di f
avor
ire s
tili
di v
ita s
ani (
ince
n -tiv
i /di
since
nti v
ia l
l a p
r odu
zio n
e di
alcu
ni p
rod o
tti;
s os t
egn o
al la
pro
-d u
zion
e
• S
vilu
ppar
eac
cord
i con
i pr
o-du
t tori
al f i
n e d
iin
cent
ivar
e la
pro
-du
zion
e di
alim
en-
ti pi
u sa
lub r
i, s e
m-
p re
nel r
is pet
t ode
lle tr
adiz
ioni
ali-
men
tari
e de
llepr
oduz
ioni
tipi
che
3.C
Ade
guar
e le
prio
ri tà
dʼin
ter v
en-
to d
ei P
iani
Re g
io-
nali
d i S
vil u
ppo
Rura
le
3 .D
As s
i cur
are
latu
tela
dei
pr o
d otti
salu
bri
- Va l
oriz
zare
l ep r
o du z
ioni
t ipi
che
e le
filie
re c
o rte
che
favo
risco
no il
pron
to a
cces
so d
ipr
odo t
ti al
imen
tari
fresc
hi (
o rto
f rut
ti-c o
l i in
par
t icol
are)
s ui m
erca
t i u r
bani
ALI
MEN
TAZI
ON
E
3. P
rom
uove
rep r
o dot
ti s a
ni p
ers c
elte
san
e
Guadagnare salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 19
20
Min
ister
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i ed
Ent
i loc
ali
Priv
ati
(pro
dutto
ri,
dist
ribut
ori,
gest
ori,
ecc.
)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
4.A
Edu
care
al
cons
umo
cons
a pev
ole
4.B
Prom
uove
reac
quist
i res
p ons
a-bi
li
• S
vilu
ppa r
e m
isu-
re e
cono
mic
he e
norm
ativ
e pe
rf a
cil it
are
la d
ispo-
n ib i
lità
d i a
li me n
tip i
ù s a
l ub r
i a p
rez-
zi p
iù b
assi
4.C
Fav
orire
l am
oltip
li caz
i one
dei p
unti
di v
endi
-ta
di f
rutta
4.D
Fa v
ori re
ladi
stri b
u zio
ne e
i lm
arke
ting
• P
iani
ficar
e a
livel
lo lo
cale
unʼ a
deg u
ata
dist
ribuz
ione
dei
prod
otti
più
salu
-br
i
• S
vilu
ppar
eac
cord
i per
faci
li-ta
re l a
di sp
onib
il i-
tà d
i alim
enti
più
sani
a p
rezz
i con
-ve
nien
ti
ALI
MEN
TAZI
ON
E
4. P
rom
uove
re i
cons
umi s
alut
ari
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 20
21
Mi n
is te r
o Sa
lut e
Altr
i Min
i ster
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i ed
Ent
i loc
ali
Priv
ati
(pro
dutto
ri,
dist
ribut
ori,
gest
ori,
ecc.
)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
5 5. .A A
F ac i
l itar
e l a
l et-
t ur a
del
l e e
tiche
t te•
Svi
lup p
are
cam
-pa
g ne
di in
form
a-zi
one
volte
a i
llu-
s tra
re
a l
gran
depu
bblic
o c o
me
sile
g gon
o le
etic
het-
te a
nch e
in si
nerg
iaco
n m
in.
Polit
i che
a gr ic
o le
• R
ende
r e p
iù f a
cil-
me n
te c
ompr
ensi b
i -li
e st
a nda
rdiz
zate
le e
tiche
tte n
utr iz
i o-
nali
dei
prod
otti
conf
ezio
nati
• S
tudi
a re
un si
ste-
ma
d i e
tiche
ttatu
rach
e re
nda
faci
lmen
-te
ric
onos
cibi
li gl
ial
ime n
ti nu
tr izi
onal
-m
ente
san
i
• P
iano
Naz
iona
lede
lla P
reve
nzio
ne•
Ren
dere
più
faci
l-m
ente
com
pren
sibi-
li e
stan
dard
izza
tele
etic
hette
nut
rizio
-na
li de
i pr
odot
t ico
nfez
iona
ti
5 5. .B B
Mon
itora
re e
rego
lar e
il
r uol
ode
ll a p
u bb l
i cità
• R
egol
amen
t are
la p
ubbl
icità
, sp
e-ci
e ri
v olt a
ai b
am-
bini
, at
trav
erso
acco
rdi,
c odi
c i d
ia u
tore
gola
zion
e,in
terv
enti
norm
a tiv
i
• P
iano
Naz
iona
lede
lla P
reve
nzio
ne•
Reg
o la m
e nta
rela
pub
blic
ità,
spe-
cie
rivo
lta a
i bam
-bi
n i,
att r
aver
s oac
cord
i, co
dici
di
auto
rego
lazi
one,
i nt e
r ven
ti no
rmat
i vi
5 5. .C C
Rego
lam
enta
reil
mer
cat o
dei
cos
id-
detti
dim
agra
nti
• P
iano
Naz
iona
led e
l la P
reve
nzi o
ne
5 5. .D D
Inte
rpre
tare
ed e
cod i
ficar
e i
mod
elli
d i e
ffici
en-
tism
o
• P
iano
Naz
iona
lede
lla P
reve
nzio
ne
ALI
MEN
TAZI
ON
E
5 5. .In
form
are
i con
-s u
mat
ori e
tute
la-
re i
min
ori
Guadagnare salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 21
STRATEGIE E IPOTESI DI INTERVENTO
Tale obiettivo richiede interventi volti ad affermare una concezione dellʼattività sportiva che vaal di là della mera attività fisica agonistica, divenendo invece un momento di benessere fisicoe psicologico che coinvolge tutti i cittadini, giovani e meno giovani. Da qui, unʼidea di sportcome momento di aggregazione sociale, nonché come attività formativa ed educativa dellʼin-dividuo nellʼapprendimento del rispetto di regole sane, dei principi dellʼuguaglianza e del rispet-to delle diversità. Il raggiungimento di tali obiettivi è possibile solo mediante il coinvolgimentoattivo delle Amministrazioni interessate, ma anche di quella parte della società civile oggi distan-te – per molteplici ragioni – dal mondo dellʼattività fisica e motoria.
1 FAVORIRE LʼATTIVITÀ FISICA NELLʼAMBIENTE URBANO E DOMESTICO• Libertà di movimento. Il trasferimento al lavoro, a scuola o per le incombenze della vita
quotidiana possono costituire eccellenti opportunità, non ancora pienamente esplorate,per raggiungere la quantità di attività fisica moderata, raccomandata quotidianamenteper mantenersi in buona salute. Facilitare la scelta di un trasferimento fisicamente attivorichiede la soluzione di molteplici problemi che riguardano la sicurezza di pedoni eciclisti, specialmente quando si tratta di bambini.
• Disegno urbano ed ambiente domestico. Lʼambiente urbano e domestico può facilitareo consentire lʼattività fisica ed una vita attiva. La qualità dellʼambiente del quartiere influi-sce sulla opportunità e la volontà dei residenti di utilizzare gli spazi comuni per lʼattivitàfisica. Sicurezza e protezione dovrebbero essere assicurate. Nel nostro Paese le politi-che di chiusura al traffico dei centri storici offrono unʼopportunità di movimento a tuttele età, oltre che favorire la tutela dei beni architettonici ed il miglioramento di qualità del-lʼaria .
2 FAVORIRE LʼATTIVITÀ FISICA NEI BAMBINI E NEI GIOVANI• Scuole ed asili dovrebbero fornire a bambini ed adolescenti maggiori e migliori oppor-
tunità di fare attività motoria, contribuendo, con unʼofferta differenziata per età, ai livel-li raccomandati di attività fisica quotidiana. Occorre, pertanto, investire nellʼattività moto-ria durante lʼorario scolastico nelle scuole primarie, nonché agevolare migliori condi-zioni per lo svolgimento dellʼattività fisica negli istituti secondari, contribuendo così aduna maggiore diffusione di una nuova cultura dello sport e del movimento tra i più gio-vani.
22
Ministero della Salute
Guadagnare salute rendendo più facile muoversi e fare attività fisica
Ministero della Salute
ATT
IVIT
À F
ISIC
A
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 22
3 FAVORIRE LʼATTIVITÀ FISICA AL LAVORO E NEL TEMPO LIBERO• Incentivi. La possibilità di fare pratica sportiva dovrebbe essere incentivata anche median-
te agevolazioni fiscali per gli oneri sostenuti dai cittadini per lo svolgimento di attivitàsportive.
• Attività ricreazionali. Lo sforzo fisico ridotto durante lʼattività lavorativa o domestica, com-binato con un maggiore tempo libero, fornisce alle persone un buon incentivo ad aumen-tare il tempo libero dedicato allʼattività fisica. Dovrebbero essere create a livello localeinfrastrutture che motivino le persone a svolgere attività fisica, tenendo conto dei gruppisvantaggiati.
• Luoghi di lavoro. Anche i luoghi di lavoro potrebbero essere una delle sedi in cui pro-muovere lʼattività fisica per gli adulti. I migliori risultati si possono ottenere definendo spe-cifici esercizi da eseguire, tenendo conto dellʼintensità dellʼattività fisica richiesta dal lavo-ro e delle capacità individuali, regolarmente, preferibilmente tre volte a settimana, conuna particolare attenzione ai soggetti sedentari.
4 FAVORIRE LʼATTIVITÀ FISICA PER LE PERSONE DISABILI• Favorire lʼadeguamento degli impianti e delle strutture destinate allʼattività sportiva e
motoria rendendoli accessibili ai soggetti diversamente abili attraverso lʼeliminazione del-le barriere architettoniche.
• Favorire la formazione e la presenza di istruttori specializzati nel sostegno alle personedisabili. Tali obiettivi potranno essere conseguiti operando in sinergia con le Amministra-zioni centrali, con gli Enti competenti, con il Comitato Italiano Paraolimpico, nonché conle Regioni e gli Enti locali, già impegnati nella promozione dello sport dei disabili.
5 FAVORIRE LʼATTIVITÀ FISICA PER GLI ANZIANI• Promuovere – insieme alle Amministrazioni centrali agli Enti competenti e agli Enti loca-
li – lʼattività motoria anche tra i soggetti più anziani, per i quali inattività e sedentarietàpossono essere responsabili di diverse patologie, mentre unʼadeguata attività motoriapuò costituire un aiuto, sia fisico sia psicologico. A tale fine, insieme alle Amministrazio-ni centrali competenti e agli Enti locali, occorre individuare le modalità, le strutture e leopportunità offerte dal territorio agli anziani per praticare attività fisica anche quale occa-sione di socializzazione.
6 FAVORIRE LʼATTIVITÀ FISICA PER LE PERSONE PORTATRICI DI DISAGIO E DISTURBO MENTALE
• Promuovere lʼattività motoria per le persone portatrici di disagio e disturbo mentale. LoSport, e in più in generale, l'attività fisica e psicomotoria è suggerito come mezzo diprevenzione, di cura e di riabilitazione e da diversi anni, infatti, la prativa sportiva è dive-nuta anche uno strumento terapeutico-riabilitativo per la reintegrazione sociale di per-sone con disagio psichico e mentale
23
Guadagnare salute
ATT
IVIT
À F
ISIC
A
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 23
7 FAVORIRE LʼATTIVITÀ FISICA ATTRAVERSO I PROFESSIONISTI DELLA SALUTE• I professionisti della salute nellʼambito delle cure primarie, dovrebbero fornire counsel-
ling e indicazioni sullʼesercizio fisico. I medici dello sport dovrebbero orientare parte delloro lavoro in azioni rivolte alla comunità per aumentare le opportunità di fare attivitàfisica di gruppi diversi di popolazione.
• La presenza costante e diffusa di istruttori qualificati allʼinterno di ogni singola strutturadestinata allʼattività sportiva e motoria dovrebbe essere assicurata, affinché la diffusio-ne della cultura sportiva sia accompagnata da una adeguata tutela sanitaria dei prati-canti a tutti i livelli
24
Ministero della SaluteMinistero della Salute
ATT
IVIT
À F
ISIC
A
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 24
IPO
TESI
DI I
NTE
RSET
TORI
ALI
TÀ
Min
i ste r
o S a
lut e
Min
ister
o P u
bbl ic
a Is
truzi
o ne
Scuo
le
Mi n
iste r
o Tr
a spo
rti ,
Am
b ien
te e
S v
ilupp
o Ec
onom
ico
Min
i ster
o P o
litic
he A
g ri -
col e
Alim
enta
-re
e F
ores
tali
-IN
RAN
Min
iste r
o pe
rle
Po l
itich
e G
iova
nili
e le
At ti
vità
Spor
tive
F avo
ri re
l ʼatt i
vità
fisic
ane
l lʼam
b ien
teur
bano
edo
mes
ti co
Fav o
rire
lʼat ti
vit à
fisic
ane
i ba m
bini
ene
i gio
vani
Favo
ri re
l ʼatt i
vità
fisic
aal
lav o
r o e
ne l
tem
po li
b ero
Fav o
rire
lʼat ti
vità
fisic
ap e
r le
per
sone
disa
bili
Favo
rire
lʼatti
vità
fisic
ape
r g l
i anz
iani
Favo
ri re
lʼat ti
vità
fisic
ap e
r le
per
sone
port
atric
i di
disa
gio
edi
stur
bo
men
tale
Favo
rire
lʼatt i
vità
fisic
aat
trave
r so
ip r
ofes
sioni
sti
del la
sal
u te
Min
ister
o de
lla F
amig
liaA
zien
da
Sani
taria
Osp
edal
eRe
gion
i En
ti Lo
cali
Prod
utto
ri,
Priv
ati,
Dat
ori
di L
avor
o,
Eser
cent
i
Altr
i (A
ssoc
iazi
oni,
Gru
ppi
spor
tivi)
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 25
26
Mi n
is ter
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i ed
Ent
i loc
ali
Priv
ati
(pro
dutto
ri,
dist
ribut
ori,
gest
ori,
ecc.
)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
Favo
ri re
lʼ att i
vità
fisic
a ne
ll ʼam
bien
-t e
urb
ano
e do
me -
sti c
o
Pro m
uove
re p
oliti
-ch
e at
te a
favo
rire
l ʼes e
r ciz
i o fi
sico
per
la p
opol
a zio
-ne
di o
g ni e
tà(d
is egn
o ur
b ano
ei n
fr ast
ruttu
re, r
ete
dei t
rasp
orti,
pol
i-tic
he d
e l t r
affic
o,si c
urez
za, m
iglio
-ra
men
to q
u alit
àde
l lʼar
ia)
Favo
rire
l ʼatti
v it à
f isic
a ne
i ba m
bini
e ne
i gio
vani
• F
o rni
re n
e gli
asil i
e n
ell e
scu
ole
a b a
mbi
ni e
d ad
o-l e
scen
ti m
igl io
riop
port
unità
di
s vol
gere
atti
vità
f isic
a, c
on o
ffert
adi
ff ere
nzia
t a p
eret
à•
Int ro
durr
e a g
e-vo
lazi
o ni f
i scal
ip e
r gl
i one
ri so
ste-
nuti
per
lo s
volg
i-m
ento
di a
tt ivi
tàsp
o rt iv
e da
par
ted i
gi o
vani
di e
tàco
mpr
esa
tra i
5 e
i 18
anni
ATT
IVIT
À F
ISI C
A
Guadagnare salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 26
27
Mi n
is ter
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i ed
Ent
i loc
ali
Priv
ati
(pro
dutto
ri,
dist
ribut
ori,
gest
ori,
ecc.
)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
Favo
rire
lʼ at ti
v ità
fisi c
a al
lav o
r o e
nel t
emp o
l ib e
ro
Prom
uove
re p
oliti
-ch
e v o
l te a
ll a d
if-fu
sione
di u
nan u
ova
c ult u
rasp
ort iv
a , c
he v
ede
nello
spo
rt a
nche
u n m
omen
to d
ibe
ness
ere
fisic
o e
psic
olog
ico.
Prom
uove
re lʼ
atti-
vità
fisic
a pe
r gl
iad
ulti
n ei l
uog h
i di
lavo
ro, d
efin
endo
spec
ifici
ese
rciz
ida
ese
guire
,te
n en d
o c o
nto
del-
lʼint
ensit
à de
llʼat
ti-vi
tà fi
sica
richi
esta
dal l
avor
o e
delle
capa
cit à
indi
vi-
dual
i, co
n un
apa
rtic
olar
e at
ten-
zio n
e ai
sog
g et ti
sede
ntar
i.
Favo
ri re
lʼatti
vità
fisic
a pe
r le
pe r
so-
ne d
isabi
li
F avo
rire
lʼad e
gua-
me n
to d
egl i
imp i
a nti
e de
l lest
ruttu
re d
estin
ate
a llʼa
ttivi
t à s
port
iva
e m
otor
ia r
ende
n-do
li ac
cess
ibili
ai
s ogg
e tti
dive
rsa-
men
te a
bili
a ttra
-ve
rso
l ʼelim
i naz
io-
ne d
elle
bar
riere
arch
itet to
nic h
e .
ATT
IVIT
À F
ISI C
A
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 27
28
Mi n
is ter
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i ed
Ent
i loc
ali
Priv
ati
(pro
dutto
ri,
dist
ribut
ori,
gest
ori,
ecc.
)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
Favo
rire
l ʼatti
v ità
f isic
a pe
r gl
ia n
zia n
i
Indi
vidu
are
mod
a-lit
à, s
truttu
re e
oppo
rtun
ità o
ffer-
te d
al te
rrito
riope
r la
pra
tica
diat
tività
fisic
a qu
a-le
occ
asio
n e d
iso
cial
i zza
zio n
e
Favo
r ire
l ʼatti
vit à
fisi c
a pe
r l e
pe r
s o-
ne p
orta
trici
di
disa
gio
e d
is tur
bom
ent a
l e
Prom
uove
re lʼ
atti-
vità
fisic
a e
psic
o-m
otor
ia q
uale
stru
men
to te
rape
u-tic
o ria
bilit
ativ
ope
r la
rei
nteg
ra-
zion
e so
cial
e di
pers
one
con
disa
-gi
o p s
ich i
co e
me n
tale
Favo
rire
lʼatti
vità
f isic
a a t
tr ave
r so
ipr
ofe s
s ioni
sti d
e ll a
salu
te
Prom
uove
re il
cou n
sell i
n g s
ul-
l ʼese
rci z
io fi
s ico
da p
arte
dei
MM
G e
dei
PLS
Svilu
ppar
e ac
cor-
di c
on le
soc
ietà
scie
ntifi
che
dei
pro f
essi o
nist
i coi
n-vo
lti a
ffinc
hé p
ro-
mu o
vano
att i
va-
men
te lo
svo
lgi-
me n
to d
i atti
vità
fisic
a re
gola
re
ATT
IVIT
À F
ISI C
A
Guadagnare salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 28
29
FUM
OGuadagnare salute rendendo più facile essere liberi dal fumo
STRATEGIE E IPOTESI DI INTERVENTO
1 PROTEGGERE DAL FUMO PASSIVO• Sostenere le norme a tutela dal fumo passivo (legge 3/2003) migliorandone lʼap-
plicazione e sviluppando, in particolare nei luoghi di lavoro, interventi informati-vi e di aiuto ai fumatori nellʼottica della prevenzione attiva (modalità organizza-tive sul luogo di lavoro, offerta di interventi di disassuefazione).
• Riconoscere il fumo passivo come fattore di rischio per la salute dei lavoratori nel-la normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro
• Sviluppare programmi delle Aziende Sanitarie per la promozione della culturadella tutela dal fumo passivo negli ambienti sanitari, promuovendo lʼadesione allarete europea degli ospedali senza fumo.
• Promuovere programmi educativi contro lʼinquinamento indoor per abitazioni libe-re dal fumo e la tutela dei soggetti più vulnerabili (bambini, anziani, malati)
• Promuovere il divieto di fumo a livello di Ospedali, Esercizi Pubblici, Luoghi dilavoro
• Vigilare sullʼosservanza del divieto, in ottica di promozione attiva della salute.
2 PREVENIRE LʼINIZIAZIONE AL FUMO DEI GIOVANI• Promuovere Campagne educazionali rivolte alla popolazione generale, mirate
per età, per genere e contesti (es. famiglia, luoghi di lavoro, strutture sanitarie,ecc.) circa i danni del fumo e i benefici della cessazione con la partecipazioneattiva, nel ruolo di educatori di adulti significativi: medici generali e specialisti,infermieri, ostetriche, assistenti sanitari, farmacisti, operatori sociali, insegnanti,genitori ed altri.
• Attivare e sviluppare programmi educativi nelle scuole validati sul piano dellʼeffi-cacia in base alle esperienze già presenti nel nostro Paese.
• Definire misure di tipo economico e commerciale (politiche fiscali e dei prezzi, lot-ta al contrabbando, regolamentazione di prodotto, informazione ai consumato-ri, vendita ai minori, revoca di autorizzazioni alla vendita in luoghi quali struttu-re sanitarie, strutture aperte ai minori e limitazioni ai distributori automatici)
• Sensibilizzare gli addetti alla vendita dei prodotti del tabacco, per accrescere lʼim-pegno al rispetto della vigente normativa sul divieto di vendita ai minori di 16anni.
Ministero della Salute
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 29
• Garantire la formazione universitaria attraverso lʼinserimento nei corsi di studioper medici e altro personale sanitario di un insegnamento specifico sul tabagismo.
• Monitorare lʼapplicazione del divieto di pubblicità diretta e indiretta e la regola-mentazione delle sponsorizzazioni da parte dell'industria del tabacco in occa-sione di eventi pubblici (sport, musica, spettacolo).
• Valorizzare l'esempio dato dagli adulti in famiglia e dalle Istituzioni attraverso lasensibilizzazione degli insegnanti e degli operatori sanitari al rispetto del divietodi fumo.
• Promuovere la riduzione del numero di “azioni fumo” nei lavori televisivi (sce-neggiati, film TV) trasmessi dalle reti nazionali.
3 AIUTARE I FUMATORI A SMETTERE• Promuovere a livello regionale in particolare la formazione dei MMG per diffon-
dere la tecnica del “minimal advise”, lʼinvito breve alla cessazione del fumo; for-mare al counselling antitabagico altri professionisti della salute: medici specialisti,infermieri, ostetriche, assistenti sanitari, farmacisti.
• Includere gli interventi di prevenzione, diagnosi e cura del tabagismo nei LEA• Studiare misure per favorire la disassuefazione, garantendo a tutti i cittadini equi-
tà di accesso alle prestazioni offerte a livello territoriale, attribuendo particolareattenzione alle fasce di età comprese fra 13 e 20 anni
• Studiare misura per ottenere la rimborsabilità dei farmaci per la disassuefazione(sostitutivi della nicotina e bupropione) per alcune categorie di pazienti (per fascedi reddito meno abbienti e/o portatori di patologie fumo correlate).
• Qualificare e potenziare l'attività dei Centri per il Tabagismo: certificazione deiCentri, adeguamento degli organici, multimodalità e multiprofessionalità dellʼap-proccio terapeutico.
• Diffondere le informazioni relative alla diffusione ed alle prestazioni offerte daiCentri antitabacco.
• Informare la popolazione generale sullʼofferta da parte dei servizi pubblici e/oprivati di interventi di disassuefazione e attivazione di percorsi facilitati per lʼac-cesso agli stessi;
• Valorizzare lʼattività di volontariato da parte degli ex fumatori: sostegno alle asso-ciazioni.
• Sostenere interventi di Comunità, a livello nazionale e locale (es.: potenziamen-to dell'iniziativa "Quit and win").
• Diffondere interventi di disassuefazione che coinvolgano la famiglia (perché ilfumo dei genitori è fattore condizionante il fumo dei ragazzi), promuovere ini-ziative in particolare per le mamme e in generale per le donne in età fertile e/oin gravidanza.
30
Guadagnare salute
FUM
O
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 30
IPO
TESI
DI I
NTE
RSET
TORI
ALI
TÀ
Min
iste r
o Sa
lute
Mi n
iste r
o Pu
b bli c
a Is
t ruzi
one
Mi n
i ster
o de
ll a F
ami g
l iaM
inist
ero
Econ
omia
Regi
oni
Prot
egge
r e
dal
Fum
o Pa
ssiv
o
P re v
e nir e
lʼi
nizi
a zio
nede
i gio
vani
al
fum
o
Eli m
i nar
e g l
i ost
acol
i al
la
disa
ssue
faz i
one
Azi
enda
Sa
nita
riaO
sped
ale
Scuo
la
Eser
cizi
Pu
bblic
i/Lu
oghi
di
lavo
ro
Altr
i (O
rgan
iz-
zazi
oni,
MM
G,
Prof
ess.
sa
nita
ri)
31
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 31
32
Mi n
is ter
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i,A
SL
ed E
nti l
ocal
i
Priv
ati
(dat
ori d
i lav
oro,
gest
ori,
taba
ccai
,ec
c.)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
LOT T
A A
L FU
MO
Ministero della Salute
Prot
egge
re d
alFu
mo
Pas s
ivo
• R
a ff o
rza r
e il
s os t
egno
al la
leg -
ge 3
/200
3 e
mon
itora
re lʼ
app l
i-ca
zion
e•
Pro
mu o
vere
cam
pagn
e di
com
unic
azio
ne•
Pro
muo
ver e
abi
-ta
zion
i lib
ere
dal
fum
o
• D
efin
ire n
orm
eRe
gion
ali
• A
ttiva
r e p
ro-
gram
mi d
iA
SL/O
sped
ali p
erfa
r ris
petta
re il
divi
eto
di fu
mo
• P
rom
uove
re il
divi
e to
forn
endo
supp
orti
per
favo
-rir
e lʼa
pplic
azi o
nede
lla n
orm
e (g
ui-
d e o
pera
tive)
Prev
enire
l ʼi n
izia
-zi
one
dei g
iova
nial
fum
o
• P
rom
uove
r eC
ampa
gne
educ
a-zi
onal
i•
Pro
muo
vere
norm
e pe
r la
rid
u-zi
one
della
dom
and a
dei
pro
-do
tti d
el ta
bacc
o•
Pro
muo
vere
lar e
gola
me n
tazi
o ne
del p
rodo
tto,
• S
vilu
ppar
e la
s orv
e glia
n za
suco
mpo
rta m
enti
ea t
tegg
i am
enti
d ei
giov
ani r
igua
rdo
a l c
onsu
mo
d it a
bacc
o
• S
vil u
ppar
e gl
iin
terv
enti
di e
duca
-zi
one
alla
sal
ute
• F
avor
i re la
for-
ma z
ione
un i
vers
i -ta
ria a
ttrav
erso
l ʼins
e gna
men
tos p
eci fi
c o s
ul ta
ba-
gism
o ne
i cor
si di
stud
io p
er m
edic
ie
altro
per
sona
lesa
nita
rio•
De f
i nire
misu
reec
onom
iche
eco
mm
erci
ali (
p oli-
tiche
fisc
ali e
dei
pre z
zi, l
ott a
al
cont
rabb
and o
,re
gola
me n
tazi
one
di p
rodo
tto, i
nfor
-m
a zio
ne a
i con
s u-
mat
ori,
cont
rollo
d ella
pub
b lic
ità)
• R
idur
re il
num
e-ro
di “
azi o
nifu
mo”
nei
pro
-gr
amm
i te l
evisi
vina
zion
ali
• A
ttiva
re p
ro-
gra m
mi s
cola
stic
idi
pre
venz
ione
del
f um
o di
pro
vata
effic
acia
• P
rom
uove
re P
ro-
gram
mi d
i com
uni-
tà • S
vilu
ppar
eC
ampa
gne
dico
mun
icaz
ione
aliv
ello
loc a
le
• R
ego l
a me n
t are
lʼacc
esso
ai d
istri-
buto
ri au
tom
ati c
idi
sig
aret
te•
Fa v
orir e
i lris
petto
del
le n
or-
me
sulla
ven
dita
ai
min
ori
• F
avor
ire la
par
-te
cipa
zion
e at
tiva,
nel r
uolo
di e
du-
cato
ri, d
i adu
l tisig
nific
ativ
i
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 32
33
Mi n
is ter
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i, A
SL
ed E
nti l
ocal
iPr
ivat
i (d
ator
i di l
avor
o,ge
stor
i, ta
bacc
ai,
ecc.
)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
LOTT
A A
L FU
MO
Guadagnare salute
E lim
inar
e gl
i ost
a-co
li al
la d
isass
u e-
f azi
one
• E
limi n
are
ledi
spar
i tà n
ell 'a
c-ce
sso
a ll e
cur
e•
Info
rma r
e su
llʼo f
fert
a d a
par
tede
i ser
vizi
• P
rom
uove
r e il
cou n
sell i
n g a
ntit a
-ba
gic o
da
part
ede
i MM
G e
di
altri
ope
rato
risa
nita
ri
• P
rom
uove
re in
i-zi
ativ
e di
form
a-zi
o ne
per
i pro
fes-
sioni
sti d
ella
sal
ute
sul c
ouns
eli n
g an
ti-ta
bagi
co•
Pot
enzi
are
ece
rtifi
care
i ce
ntri
antit
abac
co•
Atti
vare
per
cor-
si fa
cilit
a ti p
erlʼa
cces
so a
i ser
vizi
.
• S
vilu
ppar
e le
attiv
ità d
i Ass
ocia
-zi
oni (
LILT
) e
valo
-riz
zare
lʼaz
ione
degl
i ex
fum
a tor
i
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 33
34
Ministero della SaluteMinistero della Salute
Guadagnare salute rendendo più facile evitare lʼabuso di alcol
ALC
OL
STRATEGIE E IPOTESI DI INTERVENTO
1 RIDURRE LA DISPONIBILITÀ DI BEVANDE ALCOLICHE NELLʼAMBIENTE DI VITA E DI LAVORO E LUNGO LE PRINCIPALI ARTERIE STRADALI
• Favorire la limitazione del consumo di bevande alcoliche in tutti i luoghi di lavo-ro e controllare il rispetto del divieto assoluto di assunzione di bevande alcolichenei luoghi di lavoro a rischio, individuati ai sensi della legge 30 marzo 2001 n.125.
• Definire categorie di ambienti e locali obbligatoriamente alcol free (strutture sani-tarie, uffici pubblici, stadi, scuole).
2 FAVORIRE IL CONTENIMENTO DELLA QUANTITÀ DI ALCOL NELLE BEVANDE ALCOLICHE
• Incoraggiare e incentivare i produttori di bevande alcoliche a incrementare laricerca finalizzata alla produzione di bevande a minore gradazione alcolica,nel rispetto della qualità, e assicurando su questi prodotti una corretta informa-zione.
3 INFORMARE CORRETTAMENTE I CONSUMATORI• Adeguare lʼetichettatura delle bevande alcoliche alle esigenze di protezione del
consumatore studiando e proponendo misure per inserire nella etichettatura del-le bevande almeno una avvertenza semplice, in particolare per alcune catego-rie a rischio quali donne in gravidanza, persone alla guida, assuntori di partico-lari farmaci e giovani.
• Monitorare e controllare il rispetto della legge 125/2001 art. 13 in materia dipubblicità delle bevande alcoliche, con particolare riferimento al disposto in mate-ria di protezione dei minori; studiare, al riguardo, divieti di pubblicità diretta eindiretta in occasione di eventi sportivi.
• Combattere lʼabuso di bevande alcoliche non solo attraverso la veicolazione di messaggi di tipo sanitario e sociale, ma anche attraverso adeguate campagne di educazione sul “saper bere” diffondendo una profonda, solida e motivata consapevolezza tra consumo responsabile del vino e la salute. Infatti, il vino non solo rappresenta un elemento importante del nostro patrimonio agroalimentare e contribuisce alla tutela e alla valorizzazione del territorio, ma è anche un elemento caratterizzante della dieta mediterranea;
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 34
35
anni.• Monitorare la frequenza e i risultati dei controlli e analizzare i relativi dati, per
acquisire e diffondere conoscenze utili ai fini di una puntuale azione preventivao per valutare lʼopportunità di ulteriori misure normative (quali ad esempio lʼab-bassamento del tasso alcolemico per i conducenti principianti o per chi guidaveicoli particolarmente a rischio).
• Accrescere la visibilità dei controlli sul tasso alcolemico, per amplificarne le fina-lità preventive. Questo obiettivo potrebbe essere raggiunto anche rendendonote le eventualità di controlli in alcuni luoghi e ambienti strategici, quali quelli deldivertimento giovanile a rischio di abuso alcolico; o attivando una collaborazio-ne fra istituzioni interessate per organizzare ad hoc specifiche azioni di comuni-tà.
• Introdurre lʼobbligatorietà di corsi di informazione/educazione ad hoc a paga-mento, preliminari alla restituzione della patente a soggetti individuati con tassodi alcolemia illegale.
• Favorire la disponibilità e/o gratuità di dispositivi per lʼautomisurazione del tassoalcolemico.
• Diminuire le occasioni di consumo di bevande alcoliche da parte dei giovani edegli utenti della strada, estendendo alle 24 ore il divieto di somministrazione disuperalcolici attualmente vigente nelle stazioni di servizio autostradali (ai sensidella legge 30 marzo 2001 n. 125 art. 14).
• Introdurre lʼobbligo di una adeguata trattazione del rischio alcol-correlato nei pro-grammi di informazione/formazione delle Scuole Guida.
• Sollecitare ed esortare i medici di famiglia ad una maggiore informazione nei con-fronti degli assistiti circa i rischi della guida in stato di ebbrezza alcolica ed i rischidi interazione e sinergia dellʼalcol con i farmaci.
5 RAFFORZARE GLI INTERVENTI DI PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA NELLA MEDICINA DI BASE
• Provvedere alla sensibilizzazione e formazione degli operatori della medicinadi base, e in particolare dei Medici di Medicina Generale, per consentire lʼiden-tificazione precoce dei soggetti a rischio nonché la pratica dellʼintervento brevee del counselling nei confronti del consumo alcolico nocivo. A tale fine dovreb-bero essere sostenute nuove e adeguate strategie contrattuali e stanziate risorsefinanziarie che consentano i la più ampia disponibilità, accessibilità e produttivi-tà degli operatori e dei servizi di base in merito ai suddetti interventi.
Guadagnare salute
ALC
OL4 EVITARE GLI INCIDENTI STRADALI ALCOLCORRELATI
• Aumentare su tutto il territorio nazionale il numero e la frequenza dei controlli sultasso alcolemico condotti su base casuale, preliminari agli opportuni accertamen-ti di valenza medico-legale, in modo che ogni conducente abbia la probabilitàstatistica di essere testato secondo le migliori pratiche almeno una volta ogni tre
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 35
36
c. sensibilizzazione e formazione ad hoc per le categorie di lavoratori addet-ti alla distribuzione e vendita delle bevande alcoliche, per accrescere lʼim-pegno al rispetto della vigente normativa sul divieto di somministrazione aiminori di 16 anni e il senso di responsabilità nei confronti del bere giova-nile.
Ministero della Salute
ALC
OL• Favorire un approccio integrato che coinvolga nella individuazione precoce dei
casi di abuso, oltre ai servizi e agli operatori sanitari, anche i servizi sociali, i grup-pi di auto-aiuto, le istituzioni scolastiche, giudiziarie, il mondo del lavoro e le altreistituzioni interessate.
6 TROVARE ALLEANZE CON IL MONDO DEL LAVORO• Utilizzare i luoghi di lavoro quale ambiente particolarmente adeguato, data lʼal-
ta e stabile concentrazione di persone di varia identità socio demografica, perla realizzazione di azioni di prevenzione fondate sullʼinformazione, lʼeducazio-ne e la tempestiva identificazione o autoidentificazione dei soggetti a rischio,anche in collaborazione, date le implicazioni dellʼabuso di alcol sulla produttivi-tà lavorativa, col mondo delle imprese e delle organizzazioni sindacali,
• Implementare azioni di prevenzione ad hoc nei luoghi di lavoro a rischio per lasalute e la sicurezza di terzi individuati ai sensi della legge 125/2001 art. 15, persupportare il rispetto del divieto assoluto di assunzione di bevande alcoliche san-cito dalla stessa legge. Sarebbe opportuno attivare in merito la collaborazionedel mondo delle imprese e delle organizzazioni sindacali, anche dʼintesa con leAmministrazioni regionali del Lavoro e nellʼambito di quanto previsto anche dal-le normative sulla sicurezza.
• Favorire lʼingresso dei lavoratori con problemi alcol-correlati che ne facciano richie-sta, nel pieno rispetto della privacy, in programmi di trattamento per la disassue-fazione resi disponibili presso le strutture sanitarie pubbliche o, in alternativa, inspecifici programmi privati di trattamento attivati con il contributo economico deidatori di lavoro, prevedendo agevolazioni fiscali o di altro tipo per questi ultimi.
7 PROTEGGERE I MINORI DAL DANNO ALCOLCORRELATO• Realizzare interventi finalizzati a ritardare lʼetà del primo approccio con le bevan-
de alcoliche, ridurre il livello dei consumi giovanili, contenere i comportamenti arischio quali il binge drinking e le ubriacature:
a. campagne educazionali rivolte alla popolazione adulta, genitori ed educa-tori, focalizzate sulla necessità di informare sugli specifici danni che lʼalcolcausa ai minori e trasmettere ad essi un corretto orientamento nei confron-ti delle bevande alcoliche;
b. interventi educativi nelle scuole, secondo programmi validati sul piano del-lʼefficacia, per lo sviluppo nei bambini e nei ragazzi delle abilità necessa-rie a fare scelte a favore della salute e resistere alle pressioni al bere;
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 36
• Adottare il divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori
8 FORMARE GLI OPERATORI • Assicurare che i corsi di studio di qualsiasi livello destinati alla formazione del per-
sonale sanitario e sociosanitario contemplino un insegnamento relativo alla pre-venzione delle patologie correlate a fattori di rischio comportamentali, con spe-cifica trattazione anche ai problemi alcol-correlati.
• Favorire la modifica degli ordinamenti didattici dei corsi di diploma universitariorelativi alle professioni mediche, sanitarie, sociali e psicologiche ai fini di diffon-dere e migliorare la preparazione professionale in campo alcologico, secondo leprevisioni della legge 125/2001 art. 5.
37
Guadagnare salute
ALC
OL
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 37
IPO
TESI
DI I
NTE
RSET
TORI
ALI
TÀ
Min
ister
o Sa
lute
Min
iste r
o de
l la F
ami g
li a
Min
ister
o Pu
bblic
a Is
t ruzi
o ne
Uni
vers
it àSc
u ole
Min
ister
o Ec
onom
i a
Mi n
ister
o In
tern
o Pr
e fet
ture
For z
e di
Pol
izia
Ridu
rre
disp
oni-
b ilit
à d i
bev
an-
de a
lcol
iche
inam
bien
te d
iv i
ta e
lavo
r o
Favo
rire
cont
e-ni
men
ti d e
l laqu
antit
à di
alc
olne
lle b
evan
dea l
colic
he
Sost
e ner
e la
prev
enz i
one
con
ade g
u at a
polit
i ca
d ei
prez
zi
Info
rmar
e c o
rret
tam
ente
i c
onsu
mat
ori
Evita
re
gli i
n ci d
enti
str a
dali
alc o
l -cor
r el a
ti
Raffo
rzar
e gl
ii n
terv
enti
dipr
even
zion
e in
Med
icin
aG
ener
a le
Trov
are
alle
a nze
co
n i l
mo n
dode
l lav
oro
Pro t
e gge
re i
min
ori
dal d
anno
a lco
l -cor
r ela
to
Form
are
gli
oper
ator
i
Min
ister
o Tr
aspo
rti
Scuo
le G
uida
Gov
erno
Prod
utto
riG
esto
ri di
pu
bblic
i es
erci
zi
Regi
oni
ASL
MM
GC
omun
i
Resp
onsa
bili
pers
onal
e se
ttore
priv
ato
e pu
bblic
o
38
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 38
39
Min
ister
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i, A
SL
ed E
nti l
ocal
iPr
ivat
i (p
rodu
ttori,
ge
stor
i, riv
endi
tori,
ecc
.)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
ALC
OO
LMinistero della Salute
Ridu
rre
la d
is po n
i-b i
li tà
di b
evan
deal
colic
he n
ellʼ a
m-
bien
te d
i vi ta
e d
ila
voro
lung
o le
prin
cipa
li a r
t erie
s tra
dali
• D
efin
i re n
uove
cate
gorie
di
a mb i
enti
e lo
cal i
obbl
iga t
ori a
men
t eal
c ol f
ree
• F
avor
ire la
lim
i-ta
zion
e de
l con
su-
mo
di b
evan
deal
colic
he in
tutti
ilu
oghi
di l
avor
o
Favo
rire
il co
nten
i-m
ento
del
la q
uan-
tità
di a
lco l
nel
lebe
vand
e al
colic
he
• I n
cent
ivar
e la
rice r
ca f i
nali z
zata
alla
pro
duzi
one
dibe
vand
e a
min
ore
grad
azio
ne a
lcol
i -ca
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 39
40
Min
ister
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i, A
SL
ed E
nti l
ocal
iPr
ivat
i (p
rodu
ttori,
ge
stor
i, riv
endi
tori,
ecc
.)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
ALC
OO
LGuadagnare salute
Evi ta
r e g
li in
c ide
n -ti
str a
d ali
a lc o
l cor
-re
lati
• A
umen
tar e
su
t utto
il t e
rrito
riona
zio n
ale
il nu
me-
ro e
l a fr
equ e
n za
dei c
o ntro
l li s
ulta
sso
alco
l em
ico;
Intro
durr
e lʼo
bbli -
gato
ri età
di c
orsi
di info
rmaz
ion e
/edu
-ca
zion
e a
sogg
e tti
i ndi
vidu
ati c
on ta
s-so
di a
l col
emia
illeg
ale.
• E
s ten
dere
alle
2 4 o
re il
di v
ieto
di
som
min
istra
z ion
ed i
sup
e ra l
colic
iat
tual
men
te v
i gen
-te
ne l
le s
taz i
oni d
ise
r viz
io a
uto s
tra-
dali
• I n
trodu
rre
lʼob-
blig
o di
una
ade
-gu
ata
tratta
z io n
ed e
l ri sc
hio
a lco
l-c o
rrel
ato
nei p
ro-
gram
mi d
i inf
o r-
maz
ione
/for
ma-
zion
e d e
lle S
cuol
eG
uida
.
• S
olle
cita
re e
des
orta
re i
med
ici
di fa
mig
lia a
d un
am
aggi
ore
i nfo
rma-
zion
e ne
i con
front
ide
g li a
ssis t
it i c
i rca
i risc
hi d
ella
gui
dain
sta
to d
i eb b
rez-
za a
lcol
ica
ed i
risch
i di i
nter
azio
-ne
e s
iner
gia
del-
lʼalc
o l c
on i
f ar m
a-ci
• M
o nito
r are
lafre
quen
za e
i ris
ul-
tati
dei c
ontro
lli e
a nal
izz a
re i
r ela
t i-vi
dat
i, pe
r ac
qui-
sire
e di
ffond
ere
cono
scen
ze u
ti li a
ifin
i del
l a p
reve
n-zi
one
o p
er v
alu-
t are
lʼop
port
unità
di u
lter io
ri m
isur e
norm
ativ
e.
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 40
41
Mi n
is ter
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i, A
SL
ed E
nti l
ocal
iPr
ivat
i (p
rodu
ttori,
ge
stor
i, riv
endi
tori,
ecc
.)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
ALC
OO
LMinistero della Salute
Raffo
r zar
e gl
ii n
terv
enti
di p
re-
v enz
ion e
prim
a ria
e se
cond
aria
nel
lam
edic
i na
d i b
ase
• P
rovv
ede r
e al
lase
nsib
ilizz
azio
nee
form
azio
n ede
gli o
p era
tori
della
med
icin
a di
base
, e i n
par
ti co -
lare
dei
Med
i ci d
iM
edic
ina
Gen
era-
le.
• F
avor
ire il
coi
n-vo
lgim
ento
dei
serv
izi s
ocia
li, i
grup
pi d
i au t
o-ai
u-to
, le
i stitu
z ion
isc
olas
tiche
, giu
di-
ziar
ie, i
l mon
dode
l lav
o ro
e le
altre
istit
uzio
niin
tere
ssat
e.
Trov
are
alle
anze
con
il m
o ndo
del
Lavo
ro
• Im
plem
ent a
reaz
i oni
di p
reve
n -zi
one
ad h
oc n
e ilu
oghi
di l
avor
o a
ri sch
io p
er l a
sa l
u-te
e la
sic
urez
zadi
terz
i ind
ivid
uati
ai s
ensi
d ella
l eg-
ge 1
25/2
001
a rt.
15.
• A
t tiva
re la
col
l a-
bora
zion
e d e
lm
ondo
del
leim
p res
e e
del le
orga
niz z
azio
n is in
d aca
li , a
nche
dʼin
tesa
con
leA
mm
inis t
razi
o ni
regi
onal
i de l
Lav
o-ro
.
• F
avor
ire lʼ
in-
gres
so d
e i la
vor a
-to
ri co
n pr
oble
mi
alco
l-cor
rela
ti in
prog
ram
mi d
i tra
t-ta
men
to p
er l a
disa
ssue
fazi
one
res i
disp
onib
il ipr
esso
stru
t ture
s ani
tarie
pub
bli-
che
o pr
ivat
e, a
tti-
vati
con
il co
n tri-
buto
eco
nom
ico
dei d
ator
i di l
avo-
ro, p
reve
dend
oag
e vol
azio
ni fi
sca-
li o
di a
ltro
tipo
per
ques
ti u l
ti mi.
• U
tiliz
zare
i l u
o-gh
i di l
avor
o qu
a-le
am
bien
te p
a rti-
col a
rmen
t e a
de-
guat
o, p
er la
rea
-liz
zazi
one
di a
zio-
ni d
i pre
ven z
ion e
in c
olla
bora
zion
e,co
l mon
do d
elle
impr
ese
e de
lleor
gani
zzaz
i oni
sinda
cali.
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 41
42
Mi n
is ter
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i, A
SL
ed E
nti l
ocal
iPr
ivat
i (p
rodu
ttori,
ge
stor
i, riv
endi
tori,
ecc
.)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
ALC
OO
LGuadagnare salute
Prot
egge
re i
min
o -r i
dal d
anno
alc
ol-
corr
ela t
o
• A
ttiv a
r e c
ampa
-g n
e ed
ucaz
iona
liriv
olte
alla
pop
o-la
zion
e a d
ult a
,ge
nito
ri ed
edu
ca-
tor i
• a
ttiva
re c
a m-
pagn
e di
edu
ca-
zion
e s u
l “sa
per
bere
” di
ffond
endo
una
prof
ond a
con
-sa
pevo
l ezz
a tra
cons
umo
resp
o n-
sabi
le d
el v
ino
ela
sal
ute
• r
e aliz
zar e
i nte
r-ve
nti e
duca
tivi n
el-
le s
cuol
e, s
econ
dopr
ogra
mm
i val
ida-
ti su
l pi a
n o d
ellʼe
f-fic
acia
, •
se n
sibili
z zaz
io-
ne e
form
azio
nead
hoc
per
leca
tego
rie d
i lav
o-r a
tor i
a dde
tt i a
ll adi
strib
uzio
ne e
vend
ita d
elle
beva
nde
alco
liche
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 42
43
Min
ister
o Sa
lute
Altr
i Min
ister
i ed
Ent
i naz
iona
liRe
gion
i, A
SL
ed E
nti l
ocal
iPr
ivat
i (p
rodu
ttori,
ge
stor
i, riv
endi
tori,
ecc
.)
Soci
età
Scie
ntifi
che
e A
ssoc
iazi
oni
ALC
OO
LMinistero della Salute
Form
a re
gli o
per a
tori
• A
ssic
u rar
e ch
e i
cors
i di s
tudi
o di
qual
si as i
livel
lode
stin
ati a
lla fo
r-m
azi o
n e d
el p
er-
sona
le s
ani ta
ri o e
soci
osan
i tario
co n
-te
mpl
ino
un in
se-
g nam
ento
rel
a tiv
oal
la p
reve
nzio
nede
lle p
atol
ogie
corr
elat
e a
fat to
ridi
risc
hio
com
por-
tam
enta
li e
ai
prob
lem
i al c
ol-c
or-
r el a
t i.
• F
avor
ire la
mod
ifica
deg
l ior
d ina
men
t i d i
d at-
tici d
ei c
orsi
didi
plom
a u n
iver
si -t a
ri o r
e la t
ivi a
llepr
o fes
si oni
med
i-ch
e, s
ani ta
rie,
soc i
a li e
psic
olo g
i-c h
e a i
fini
di d
i f-fo
nder
e e
mig
lio-
rare
l a p
rep a
ra-
zion
e pr
ofes
siona
-le
in c
a mpo
alc
o -lo
g ico
, se c
ondo
l ep r
evi si
oni d
e ll a
legg
e 12
5/20
01ar
t. 5
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 43
opuscolo:Layout 1 26-04-2007 13:24 Pagina 44