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Guida ai Sistemi di Contabilizzazione - Home - English ... La trasmissione e la memorizzazione dei...

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Guida ai Sistemi di Contabilizzazione Answers for infrastructure. Per il progettista e l’amministratore di condominio
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Guida ai Sistemi di Contabilizzazione

Answers for infrastructure.

Per il progettista e l’amministratore di condominio

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Siemens Building Technologies, un partner esperto ed affidabile per il comfort e l’efficienza energetica

I prodotti e i sistemi di Siemens Building Technologies offrono per ogni applicazione e in ogni tipo di impianto sempre la giusta risposta con soluzioni facili, performanti e affidabili nel tempo.

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Il concetto di proprietà comune di beni immobili ha favorito in passato lo studio di soluzioni per una ripartizione delle spese comuni. La più diffusa è quella a millesimi, secondo cui i costi totali di riscaldamento sono divisi tra i vari inquilini in funzione dei millesimidi proprietà. Tale metodo è iniquo poiché penalizza l’utente che paga la quota di riscaldamento anche quando non è presente nell’abitazione. A tutto ciò si aggiunge un consistente spreco di risorse e il relativo inquinamento atmosferico che ne consegue. Tali problematiche erano ovviamente poco sentite negli anni ’60 quandoi combustibili erano a basso costoe quando l’inquinamento ambientalee la reperibilità delle risorse energetiche non destavano preoccupazione.Oggi questa situazione non esiste più: il risparmio economico ed energetico, la salvaguardia dell’ambiente e la reperibilità delle risorse energetichesono diventati dei problemi concretie non più trascurabili.

Contabilizzare... perché?La maggior parte dell’energia richiestada un’abitazione viene impiegata per riscaldare gli ambienti. Negli edifici con impianti centralizzati di riscaldamento e acqua calda sanitaria è stato calcolato che la gestione indipendente delle temperature e dei consumi permette un risparmio energetico che può raggiungere il 25%.

La suddivisione delle spese di riscaldamento basata sul vecchio criterio millesimale non risulta essere equa ed efficiente perché non considera le esigenze delle persone in termini di orari di utilizzo e temperature ambiente.A questa esigenza in Italia si è risposto

nel corso degli anni proponendo l’installazione di caldaie autonomeper ciascun appartamento: una scelta perdente in termini energetici,di inquinamento e di sicurezza.La soluzione corretta è adottare un sistema in grado di unire i vantaggi dell’impianto centralizzato – (costi di manutenzionepiù bassi e rendimento della caldaiapiù elevato) – all’indipendenzadi funzionamento di un sistema a caldaia autonoma.

La contabilizzazione del calore abbinata ad elementi di termoregolazione permette di gestire autonomamentela temperatura in ogni unità immobiliare suddividendo le spese secondo i singoli consumi.

In materia di risparmio energetico,in Italia la contabilizzazione è un obbligo di legge: entro il 31 dicembre 2016 è resa obbligatoria l’installazione di sistemidi termoregolazione e contabilizzazionein tutti i condomini con impianti centralizzati di riscaldamento, acqua calda sanitaria e condizionamento.

SIEMENS Building Technologies offre un’ampia gamma di soluzioni, basatesu decenni d’applicazioni realizzatein Italia e in paesi del Nord Europa, doveil riscaldamento e la sua contabilizzazione sono delle tematiche affrontate giàda anni.

Ripartizione dei costi a millesimi

Comportamento utente

Costo

Consumidi edificio

Impiantodi riscaldamento

senzacontabilizzazione

Millesimi

Ripartizione dei costi a consumo

Comportamento utente

Costo

Consumidi edificio

Impiantodi riscaldamento

concontabilizzazione

Consumiindividuali

Millesimidi riscaldamento

Highlights

nDLGS 102 del 4 luglio 2014: entro il 31 dicembre 2016 è resa obbligatoria l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione in tutti i condomini con impianti centralizzati di riscaldamento, raffreddamento e acqua calda sanitaria.

nÈ stato calcolato che la possibilità di poter controllare autonomamente le proprie spese di riscaldamento comporta un risparmio energetico che va dal 15% a oltre il 25%.

nLa contabilizzazione del calore unisce i vantaggi di un impianto centralizzato all’indipendenza di un sistema a caldaia autonoma.

Vantaggi di un impianto centralizzato rispetto a un impianto autonomo

•Rendimento termico nettamente superiore a quello di una caldaia individuale.

•Costi di installazione e manutenzione inferiori ai costi relativi di tanti impianti monofamiliari.

•Più sicurezza: maggiori controlli di manutenzione periodici rispetto alle caldaie individuali.

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È necessario conoscere il proprio impianto per poter proporre il giusto sistema di contabilizzazione.

Le tipologie di impianto si dividono tipicamente in due categorie:• Impianti a distribuzione verticale

o colonne montanti (tipici delle vecchie costruzioni fino alla fine degli anni ‘80). Essi sono costituiti da un anello, formato da una tubazione di mandata e una di ritorno, che percorre la base dell’edificio. Dall’anello si dipartono le colonne montanti che alimentano i vari radiatori posti sulla stessa verticale ai vari piani dell’edificio.

• Impianti a distribuzione orizzontale o a zone (tipici degli edifici residenziali di nuova costruzione successivi agli anni ’90). Essi sono realizzati in modo che ad ogni singolo alloggio sia dedicata una parte della rete di distribuzione. Esso prevede un’unica colonna verticale di distribuzione (mandata e ritorno) che dalla centrale termica porta l’acqua a ciascun appartamento e una distribuzione orizzontale ad anello che all’interno degli appartamenti porta l’acqua ai caloriferi.

Impianti a distribuzione Verticale:contabilizzazione indirettaSiemens propone diverse soluzioni per questa tipologia d’impianto selezionabili in base alle esigenze dell’utente e

dell’amministratore, alle dimensioni del complesso abitativo e alla disponibilità economica dell’investimento iniziale.Tutte le soluzioni per impianti a distribuzione verticale, in cui viene applicata la contabilizzazione indiretta, partono da una base comune costituita dai seguenti strumenti:• Ripartitore di consumi • Valvola termostatica

Senza la necessità di interventi strutturali, basterà sostituire la vecchia valvola del radiatore con una valvola termostatica, la quale permette di regolare (grazie ad un sensore di temperatura incorporato) la temperatura ambiente desiderata e impostata dall’utente, e installare su ogni radiatore un ripartitore di consumi, il cui compito è contare il calore emesso dal radiatore in modo da dover pagare solo l’effettivo consumo. In questo modo l’utente può regolare la temperatura ambiente con il vantaggio che ad un minore consumo corrisponderà una spesa di riscaldamento più bassa, proprio come succede per un impianto di riscaldamento autonomo.

Ecco perché l’uso congiunto di valvola termostatica e ripartitore di consumi è di fondamentale importanza.

Lo scopo del ripartitore è infatti quello di “contare” l’energia termica ceduta dal radiatore all’ambiente nel locale. Maggior è questa energia, maggiori saranno le “unità di calore” conteggiate

Tipologie di impianto termico centralizzatodal ripartitore, maggiori saranno i consumi: un radiatore sempre al massimo dell’utilizzo è un radiatore che consuma tanta energia termica. La valvola termostatica, regolando il flusso di acqua calda e quindi l’emissione del calore del radiatore a seconda della temperatura desiderata nel locale, abbinata ad un ripartitore di consumi permette un uso più responsabile del riscaldamento associato ad un conseguente risparmio sui consumi.

Impianti a distribuzione Orizzontale: contabilizzazione direttaÈ necessaria l’installazione di un contatore di calore all’ingresso di derivazione di ciascuna unità immobiliare. L’energia termica prelevata dall’appartamento attraverso gli organi di termoregolazione (valvola di zona e cronotermostato) viene contabilizzato in base ai consumi effettivi.I contatori di calore si suddividono in due grandi famiglie:• Contatori di energia statici ad

ultrasuoni (UH50, 2WR6, WSM5)• Contatori di calore volumetrici

(Megatron, Contalitri)Omologazione MID su tutti i modelli.I contatori sono alimentati a batteria o a tensione di rete e trasmettono i dati di consumo via radio o tramite trasmissione MBus ad una centrale di raccolta dati (Antenne SIEMECA AMR o concentratore Mbus di dati).

Impianto centralizzatodistribuzione orizzontale(edifici recenti)Contabilizzazione diretta

Tecnologia utilizzata:

• Valvola di zona• Contatori diretti

1. UH502. 2WR6

3. WSM54. Adattatore

di impulso

1.2.

3.4.

5

Impianto centralizzato

a distribuzione verticale (edifici

di vecchia costruzione)

Contabilizzazione indiretta

Ripartitoredi consumi

Tecnologia utilizzata:1. Ripartitore di consumi2. Valvolatermostatica

1. 2.

Siemens declina la soluzione base “ripartitore consumi + valvola termostatica” in diverse soluzioni in base alle modalità di lettura dei dati di consumo.Fine ultimo e più importante della contabilizzazione è il rilievo dei dati da ogni singolo ripartitore in modo da poter stabilire la suddivisione dei consumi all’interno del complesso abitativo e procedere poi con la fatturazione.

Siemens propone due differenti tipi di sistemi con diverse modalità di lettura dei consumi:• Soluzioni centralizzate radio

“SIEMECA AMR”: la lettura dei consumi viene centralizzata grazie ad un sistema di antenne che fungono da concentratori di dati. Non è necessario entrare all’interno dell’unità abitativa per la raccolta dei dati. È possibile teleleggere le antenne tramite un sistema GSM/GPRS. Vantaggi: costi bassissimi di lettura dei dati di consumo. Sistema consigliabile per grandi edifici a sviluppo verticale, facile da installare e da gestire. Consigliato per letture frequenti.

• Soluzioni “WALK-BY”: la lettura dei consumi viene fatta localmente ma via radio tramite un ricevitore portatile. Non è quindi necessario accedere alle

unità abitative. Vantaggi: nessun costo di centralizzazione, costi contenuti per la lettura dei dati. Conveniente in impianti medio piccoli a sviluppo verticale in cui sono richieste poche letture l’anno.

I ripartitori sono certificati secondo la normativa EN834 che garantisce le corrette modalità di costruzione e funzionamento.

Il ripartitore può essere parametrizzato via software inserendo la potenza dell’emissione termica e i fattori di correzione legati alla tipologia del corpo scaldante. In questo modo il ripartitore si “adatta” a qualsiasi tipo di radiatore e i consumi visualizzati sul display garantiscono all’utente finale la trasparenza e la possibilità di verifica dei dati di fatturazione.

Il sistema radio SIEMECA AMR

Panoramica del sistemaNegli impianti già esistenti a distribuzione verticale, dove l’installazione di nuove apparecchiature non deve interferire con le normali attività degli inquilini, SIEMENS ha sviluppato una soluzione con tecnologia radio di ultima generazione, il sistema SIEMECA AMR.

Tale sistema è stato progettato per centralizzare via radio i consumi dei ripartitori tramite delle apposite antenne, installate generalmente nel vano scale, che ricevono e memorizzano i dati.

La lettura dei consumi può avvenire dall’esterno dell’appartamento, collegandosi direttamente alle antenne, oppure, grazie a delle specifiche antenne gateway (GSM/IP) è addirittura possibile effettuare una telelettura dei dati, comodamente dal proprio ufficio o da qualsiasi altra postazione remota.Ciò garantisce il massimo rispetto della privacy del condomino e la possibilità di effettuare frequenti letture per monitorare al meglio l’impianto e i consumi.

ATTENZIONE: la Norma UNI10200:2015 suggerisce l’utilizzo di sistemi ad antenne per la telelettura dei dati per migliorare il monitoraggio e la qualità della misura garantita all’utente (Cap 12 UNI10200:2015).

Tecnologie per il rilievo dei dati di consumo in impianti a distribuzione verticale

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La trasmissione e la memorizzazione dei dati nelle antenne permettono un continuo backup dei dati in modo tale che anche in caso di guasto del ripartitore i dati non vengano persi. Tutto ciò per garantire massima affidabilità, trasparenza nel conteggio dei consumi ed escludere ogni possibile contestazione.

La frequenza radio di trasmissione è di 868 MHz ossia la nuova frequenza definita dal piano nazionale per la trasmissione radio e diventata standard a livello europeo. La durata e la potenza del segnale radio sono irrilevanti, non dannosi per la salute e non sono assolutamente connesse ai problemi legati al cosiddetto “elettrosmog”.

Ripartitore SIEMECA AMRIl ripartitore della famiglia SIEMECA AMR ha dimensioni ridotte ed è facilmente installabile su qualsiasi radiatore.Il ripartitore può essere parametrizzato via software inserendo la potenza dell’emissione termica e i fattori di correzione legati alla tipologia del corpo scaldante.In questo modo il ripartitore si “adatta” a qualsiasi tipo di radiatore e i consumi visualizzati sul display garantiscono all’utente finale la trasparenza e la possibilità di verifica dei dati di fatturazione. È per questo motivo che è di fondamentale importanza effettuare una corretta parametrizzazione.Il ripartitore tiene in memoria i consumi totali, quelli dell’anno precedente e di quello in corso. È impostabile a piacere una data nell’arco dell’anno in

cui i consumi attuali sono storicizzati, divenendo quelli dell’anno precedente, e quelli dell’anno in corso sono azzerati (giorno di riferimento). Tale data viene normalmente fatta coincidere con il giorno di accensione del riscaldamento.

La lettura dei dati di consumo può avvenire sia direttamente tramite un display, che mostra i consumi espressi in unità di calore, sia in modo centralizzato. I ripartitori inviano infatti ogni 4 ore (6 volte al giorno) i loro dati di consumo direttamente ad un’antenna del sistema.

I dispositivi sono dotati di sigilli d’installazione e di protezione contro eventuali anomalie o manomissioni. In caso di manomissione o d’errato funzionamento, il ripartitore invia alle antenne un messaggio d’allarme. Questo allarme può essere azzerato e il corretto funzionamento del ripartitore può essere ripristinato solo con l’interventodi personale tecnico specializzato.La trasmissione dei telegrammidi consumo alle antenne è unidirezionale: i ripartitori comunicano con le antennee non viceversa. Ciò permette una maggiore sicurezza nella trasmissionedei dati e una garanzia sulla duratadelle batterie del dispositivo (10 annicon 15 mesi di riserva).Le batterie non possono essere sostituite.I ripartitori SIEMECA AMR sono conformi alla norma EN834. Essa stabilisce i requisiti per la costruzione, il funzionamento, l’installazione e la metodologia di conteggio dell’unitàdi calore.

Significato del display del ripartitore SIEMECA AMRIl display dei ripartitori presenta in maniera ciclica e chiara una serie di dati:

Potenza in trasmissionedel sistema SIEMECA AMRconfrontato con altri dispositivi di uso comune domestico

Test display

Consumo attuale

Data di azzeramentoconsumi(ogni anno, con la nuova stagione di riscaldamento, il conteggio riparte da zero)

Consumi anno precedente

Numero di controllo interno

Fattore di potenza kQ

visibile solo se il ripartitore viene parametrizzato.

Fattore di accoppiamento termico k

Cvisibile solo se il ripartitore viene parametrizzato.

Display variabile, a seconda delle impostazioni inserite. X ZXX

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Antenne SIEMECAQuesto dispositivo riceve, elabora e memorizza i dati di consumo inviati via radio dai ripartitori installati negli appartamenti. Ogni antenna del sistema trasmette alle altre i consumi ricevuti: ciò permette una ridondanza dei dati e una maggiore sicurezza in caso di guasti nell’impianto o manomissioni. Le antenne oltre a memorizzare i dati di consumo inviati dai ripartitori, creano uno storico mensile utile a fini statitici (a 18 mesi). Permettono inoltre la registrazione di eventuali anomalie o errori sull’impianto, dovute ad esempio a manomissioni, permettendo di poter risalire alla data in cui questi si sono verificati.In piccoli impianti (abitazioni due o tre piani), una sola antenna può essere sufficiente a centralizzare i consumi di tutti i dispositivi. Occorre verificare sempre la copertura del segnale radio dipendendo questo dall’attenuazione dovuta alle strutture murarie dell’edificio.

Il sistema è auto installante, adattativo e dinamico. Non esiste più il concetto di antenna di piano, ossia non sarà più onere dell’installatore associare i ripartitori all’antenna, ma sarà il sistema che in base alle potenze di trasmissione e di ricezione dei misuratori capirà come associare i ripartitori alle diverse antenne.

Risultato: niente più errori di installazione ed in caso di modifiche strutturali dell’edificio non sarà necessario l’intervento dell’installatore per la riconfigurazione dell’impianto: il sistema si adatterà dinamicamente per garantire una corretta ridistribuzione delle associazioni dei misuratori alle antenne. Ciò si traduce in una riduzione degli oneri di installazione e manutenzione.

Lettura dei dati di consumoLa lettura dei dati può essere effettuata secondo due modalità:• Localmente, collegandosi ad una

qualsiasi delle antenne dell’impianto con l’ausilio di PC e di un apposito software.

• A distanza (telelettura), grazie ad apposite antenne gateway è possibile collegarsi in remoto al sistema, ad esempio dal proprio ufficio, ed effettuare una telelettura dei dati di consumo dal proprio PC: in questo modo le letture possono essere effettuate ogni qualvolta lo si desideri e a costo zero in quanto non è necessario recarsi fisicamente sull’impianto.

Perché scegliere un sistema SIEMECA AMR?

nProdotti certificati EN834.

nNessuna frode: sistema antimanomissione e invio segnalazione errore.

nFacile e veloce installazione: nessun intervento strutturale.

nRispetto della privacy: non è necessario entrare negli appartamenti, la lettura

dei dispositivi è centralizzata via radio.

nPaghi solo quello che consumi: massima libertà nella gestione del riscaldamento.

nFacilità di istallazione e manutenzione: assegnazione automatica misuratore-antenna

nSicurezza dei dati: ridondanza di dati a garanzia dell’utente

e del gestore sulle antenne. In caso di guasto di una antenna su un impianto, non viene perso alcun dato.

nPossibilità di telelettura dei dati, costi di lettura pari a zero.

nSoluzione ottimale per grandi condomini e/o letture frequenti di controllo.

nIdeale per chi gestisce numerosi impianti.

Componenti del sistema SIEMECA AMR con antenne

Highlights

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Il sistema SIEMENS WALK-BYIl sistema WALK-BY si compone di:• Ripartitori di consumi WALK-BY• Capsule WALK-BY per contalitri

meccanici • Ricevitore di dati portatile • Software di lettura installato

sul PC

Il sistema WALK-BY è un sistema di ripartizione dei consumi e di contabilizzazione di acqua calda e fredda sanitaria, semplice, poco invasivo e facile da utilizzare: permette in modo rapido e sicuro di effettuare la lettura locale dei ripartitori equipaggiandosi semplicemente di un PC e dell’apposito ricevitore di dati portatile e posizionandosi nell’area adiacente allo stabile interessato. Non è pertanto necessario installare concentratori di dati (antenne di piano) in aree comuni condominiali o accedere alle unità abitative.

La lettura dei consumi viene fatta localmente ma via radio (868 MHz)I dati trasmessi dai ripartitori vengono rilevati tramite il ricevitore di dati portatile e trasferiti in tempo reale dal ricevitore portatile al PC tramite un’interfaccia bluetooth. Questi vengono poi gestiti dal software dedicato che verifica la ricezione corretta e completa dei dati e permette una lettura veloce sicura dei consumi e il rilevamento di eventuali anomalie sull’impianto.

La trasmissione dei dati di consumo e di eventuali anomalie rilevati dai ripartitori avviene periodicamente via radio in 868 MHz secondo le seguenti modalità impostabili in fase di configurazione:

Trasmissione annualeIl ripartitore trasmetterà,al raggiungimento del giorno di riferimento per 48 giorni consecutivi ed ogni due minuti, i propri dati di consumo.

Trasmissione mensile Il ripartitore trasmetterà, all’iniziodel mese per 4 giorni ogni due minuti,i propri dati di consumo. Al di fuori di questi intervalli i ripartitori non trasmetteranno via radio i propri consumi. Essi continueranno comunque a conteggiare i consumie a visualizzarli sul proprio display.

I ripartitori WALK-BY possono essere parametrizzati con i fattori di correzione relativi ai radiatori su cui sono posizionati: ciò garantisce la correttezza del calcolo e la trasparenza nella lettura dei dati e la possibilità di verifica dal parte del condomino dei dati di fatturazione.

I ripartitori WALK-BY sono costruiti nel rispetto della normativa EN834.

Perché scegliere un sistemaWALK-BY?

nProdotti certificati EN834.

nNessuna frode: sistema antimanomissione e invio segnalazione errore.

nFacile e veloce installazione: nessun intervento strutturale.

nTecnologia radio priva di antenne, nessun costo di centralizzazione, nessuna necessità di installare antenne di piano in spazi comuni condominiali, nessuna necessità di accedere agli appartamenti.

nSoluzione ottimale per piccoli condomini e per letture poco frequenti (1 o 2 letture l’anno).

nIdeale per chi gestisce pochi impianti.

Highlights

Componenti del sistema Walk-By

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Ad accrescere l’attenzione nei riguardidel risparmio energetico sonoi riferimenti normativi che rendono OBBLIGATORIA la contabilizzazionenegli edifici residenziali:

DIRETTIVA EUROPEA 2012/27/UE del 25 ottobre 2012La direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012 sull’efficienza energetica nell’Unione Europea, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE , stabilisce un quadro comune di misure per il conseguimento dell’obiettivo 20-20-20:

1 Ridurre del 20% le emissioni di gas serra.

2 Ridurre del 20% il fabbisogno di energia primaria.

3 Soddisfare il 20% dei consumi energetici da fonti rinnovabili.

La direttiva fa espressamente riferimento alla contabilizzazione nell’articolo 9:

Articolo 9«Nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento/raffreddamento centrale o da una rete di teleriscaldamento [...], sono inoltre installati entro il 31 dicembre 2016 contatori individuali per misurare il consumo di calore o raffreddamento o di acqua calda per

La legislazione dalla parte del risparmio energetico: quali sono i diritti e i doveri

ciascuna unità (contatori diretti),se tecnicamente possibile ed efficiente in termini di costi.Nei casi in cui l’uso di contatori individuali non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi, per misurare il riscaldamento, sono usati contabilizzatori di calore individuali per misurare il consumodi calore a ciascun radiatore (ripartitori) [...].»

Il decreto legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 è il recepimento di tale direttiva europea in Italia, che oltre a ribadirne l’obbligatorietà entro il 31 dicembre 2016, la regolamenta e prevede delle sanzioni in caso di inadempimento.

DECRETO LEGISLATIVO n. 102 del 4 luglio 2014«Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE».

Stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell’efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell’obiettivo nazionale di risparmio energetico così come previsto dalla direttiva europea 2012/27/UE del 25 ottobre 2012.

In ambito di contabilizzazione il Dlgs n. 102 si esprime all’articolo 9, comma 5.

Entro il 31 dicembre 2016 è resa obbligatoria l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione in tutti gli edifici residenziali (esistenti e di nuova costruzione) con impianti centralizzati di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria.

Art. 9, comma 5, lettera b)Obbligo d’installazione di contatori individuali per misurare l’effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda sanitaria per ciascuna unità immobiliare.

Direttiva europea 2012/27/UE

• Entro il 31 dicembre 2016 l’installazione

della termoregolazione e contabilizzazione è OBBLIGATORIA in tutti

gli impianti termici a servizio di più unità immobiliari

• Recepimento della direttiva europea in Italia nel Dlgs n. 102

del 4 luglio 2014

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«b) nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di edifici, è obbligatoria l’installazione entro il 31 dicembre 2016 da parte delle imprese di fornitura del servizio di contatori individuali per misurare l’effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare, nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali. L’efficienza in termini di costi può essere valutata con riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN 15459. Eventuali casi di impossibilità tecnica alla installazione dei suddetti sistemi di contabilizzazione devono essere riportati in apposita relazione tecnica del progettista o del tecnico abilitato».

Art. 9, comma 5, lettera c)Obbligo d’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del

calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore posto all’interno di ciascuna unità immobiliare secondo quanto previsto dalle norme tecniche vigenti con esclusione di quelli situati negli spazi comuni degli edifici.«c) nei casi in cui l’uso di contatori individuali non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi, per la misura del riscaldamento si ricorre all’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore posto all’interno delle unità immobiliari dei condomini o degli edifici polifunzionali, secondo quanto previsto dalle norme tecniche vigenti, con esclusione di quelli situati negli spazi comuni degli edifici, salvo che l’installazione di tali sistemi risulti essere non efficiente in termini di costi con riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN 15459. In tali casi sono presi in considerazione metodi alternativi efficienti in termini di costi per la misurazione del consumo di calore. [...]»

DLGS 102, Art. 9, comma 5, lettera c)

• Tipologia di impianto: impianti a distribuzione verticale o a colonne montanti

• Contatori: contatori indiretti (ripartitori di consumi)

• Responsabilità: anche in questo caso l’obbligo ricade sul proprietario dell’unità immobiliare. È in corso una richiesta di modifica ufficiale della legge. Dall’art. 16 comma 7, relativo alle Sanzioni, si deduce che è questa la corretta interpretazione

• Scadenza: 31 dicembre 2016• Sanzioni: da 500 a 2.500 euro

per unità abitativa

DLGS 102, Art. 9, comma 5, lettera b)

• Tipologia di impianto: impianti a distribuzione orizzontale ad anello

• Contatori: contatori diretti volumetrici o ultrasonici

• Responsabilità: la dicitura “imprese di fornitura del servizio” in realtà è da intendersi come proprietario dell’unità immobiliare. È in corso una richiesta di modifica ufficiale della legge

• Scadenza: 31 dicembre 2016• Sanzioni: da 500 a 2.500 euro

per unità abitativa

11

DLGS 102, Art. 9, comma 5, lettera d)

• Obbligo della suddivisione dei consumi secondo la UNI10200 vigente

• Gli impianti non a norma e che utilizzano vecchi principi di suddivisione dei consumi (ad esempio secondo la UNI10200:2005) devono adeguarsi entro le scadenze fissate dal decreto

• Sanzioni: da 500 a 2.500 euro per unità abitativa

Art. 9, comma 5, lettera d) Obbligo di suddivisione dei consumi secondo quanto previsto dalla normativa tecnica UNI10200 vigente (UNI10200:2015)

«d) quando i condomini sono alimentati dal teleriscaldamento o teleraffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento, per la corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento degli appartamenti e delle aree comuni, qualora le scale e i corridoi siano dotati di radiatori, e all’uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se prodotta in modo centralizzato, l’importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell’impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200 e successivi aggiornamenti. [...]».

La suddivisione dei consumi secondo la UNI10200:2015 è da applicarsi a tutti i condomini, anche in quelli in cui è già presente un sistema di contabilizzazione. Pertanto gli impianti non a norma e che utilizzano vecchi principi di suddivisione dei consumi (ad esempio secondo la UNI10200:2015) sono sanzionabili secondo quanto previsto dal comma 8 dell’art. 16 e devono adeguarsi entro le scadenze fissate dal decreto.

D.P.R. n. 551 del 21 dicembre 1999«Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, in materia di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia».

L’articolo 5 rende obbligatoria la termoregolazione e la contabilizzazione del calore negli edifici di nuova costruzione.

Art. 5«[...] Ai sensi del comma 3 dell’articolo 26 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, gli impianti termici al servizio di edifici di nuova costruzione, la cui concessione edilizia sia rilasciata dopo il 30 giugno 2000, devono essere dotati di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del consumo energetico per ogni unità immobiliare».

D.P.R. n. 59 del 2 aprile 2009«Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.»Il D.P.R. n. 59 obbliga:• L’adozione di contabilizzazione nel caso di

mera sostituzione di generatore• L’adozione di contabilizzazione in

caso di ristrutturazione o installazione dell’impianto termico in edifici esistenti

• Il mantenimento di impianto centralizzato sopra alle 4 unità abitative La progettazione dell’impianto di termoregolazione e contabilizzazione del calore è un obbligo di legge già dal 1991 con l’introduzione della legge n. 10.

12

Highlights

nIl decreto legislativo n. 102 del 4 luglio 2014: • rende obbligatoria l’installazione

di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore entro il 31 dicembre 2016

• indica la tecnologia da utilizzare in base alle tipologie di impianti: - Impianti a zone

contabilizzazione diretta (contatori di energia termica)

- Impianti a colonne contabilizzazione indiretta (ripartitori).

La scelta della tecnologia da utilizzare deve essere giustificata da relazione tecnica (riferimento alla UNI EN 15459) e inserita nel progetto.La progettazione dell’impianto è - obbligatoria secondo la legge 10/91.

• obbliga una suddivisione dei consumi secondo la norma tecnica UNI10200 vigente

• prevede delle sanzioni da 500 a 2.500 euro per unità abitativa (art. 16, comma 14) per chi non adempie agli obblighi di legge secondo le modalità previste.

Contatori diretti individuali(impianti a zone)

Ripartitori di calore (conformi alle normative vigenti)+ termoregolazione(impianti a colonne)

PROGETTAZIONE

OBBLIGATORIA

(legge 10/9

1)

SANZIONIUNI10200:2015

Non possibile o non efficiente in terminidi costi secondo la UNI EN 15459

NORMA TECNICA UNI10200:2015«Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria – Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria».

La norma tecnica UNI10200, elaborata dal CTI (COMITATO TERMOTECNICO ITALIANO) stabilisce i principi per una corretta ed equa ripartizione delle spese di climatizzazione invernale e acqua calda sanitaria in edifici di tipo condominiale, provvisti o meno di dispositivi per la contabilizzazione dell’energia termica, distinguendo i consumi volontari di energia delle singole unità immobiliari da tutti gli altri consumi.Fornisce i principi e le indicazioni per la ripartizione delle spese in proporzione ai consumi volontari delle singole unità immobiliari al fine di incentivare la razionalizzazione dei consumi e la riduzione degli sprechi. Essa fornisce una sintesi delle diverse soluzioni impiantistiche, una linea guida per la progettazione e conduzione dei sistemi di contabilizzazione, nonché indicazioni in merito alla rendicontazione dei costi di climatizzazione invernale e acqua calda sanitaria al fine di favorire la trasparenza nei confronti dell’utilizzatore finale.È una norma tecnica indirizzata ai progettisti, ai gestori del servizio di contabilizzazione, ai manutentori e utilizzatori degli impianti di climatizzazione nonché agli amministratori condominiali quali soggetti preposti alla ripartizione delle spese.

La versione attualmente in vigore è la UNI10200:2015.

Punti chiave del decreto legislativo n. 102 del 4 Luglio 2014

Rispetto alle versioni precedenti (2005 e 2013):• è stata rivista la metodologia di calcolo

ai fini della ripartizione della spesa totale di climatizzazione invernale e acqua calda sanitaria, mantenendo i principi secondo cui la spesa totale si suddivide in una componente fissa e una variabile.

• Sono stati inseriti obblighi di trasparenza nei confronti dell’utilizzatore finale per quanto riguarda la conduzione e la manutenzione dell’impianto termico e quindi dell’impianto di contabilizzazione del calore.

• È stata rivista l’appendice normativa in merito al calcolo della potenza termica installata della singola unità immobiliare, con l’aggiunta del metodo di calcolo basato sulla UNI EN 442-2.

• È stata aggiunta una nuova appendice normativa relativamente al calcolo delle prestazioni energetiche dell’edificio, in conformità alle norme UNI/TS 11300.

• Viene annullata l’obbligatorietà della programmazione dei ripartitori in funzione delle caratteristiche fisiche e della potenza termica dei corpi scaldanti, e viene ripristinata quindi la possibilità di scelta tra parametrizzazione in chiaro o direttamente in bolletta.

Agevolazioni fiscali per ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica degli edifciDetrazione fiscale: Legge di Stabilità 2015Vengono confermate e prorogate fino al 31 dicembre 2015:

• l’aliquota al 65% per la detrazione Irpef per le riqualificazioni energetiche degli edifici;

• l’aliquota potenziata al 50% per il bonus Irpef relativo al recupero del patrimonio edilizio (ristrutturazioni edilizie).

Per maggiori informazioni consultare il sito http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/

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Dismissione dell’impianto termico centralizzato“Non è più possibile la trasformazione degli impianti centralizzati in unifamiliari a gas senza il consenso unanime proprio come era richiesto prima dell’entrata in vigore della legge 10/91 (Tribunale di Roma, sentenza 19966/2010). E in effetti, l’articolo 26, comma 2, della legge 10/1991 disponeva che «per gli interventi in parti comuni di edifici volti al contenimento del consumo energetico, compresi quelli di cui all’articolo 8» (trasformazione di impianti centralizzati di riscaldamento in unifamiliari a gas), sono valide le relative decisioni «prese a maggioranza delle quote millesimali». Solo successivamente, a seguito di numerose modifiche subite dall’articolo 26 scomparve, con il Dlgs 311/2006, il richiamo all’articolo 8, per cui l’intervento finalizzato alla trasformazione degli impianti centralizzati di riscaldamento in unifamiliari a gas necessitava del consenso unanime dei partecipanti al condominio.Tuttavia le possibilità di eseguire oggi tale trasformazione sono molto scarse perché il Dpr 59/2009 ha disposto che in tutti gli edifici già esistenti con un numero di unità abitative superiore a 4 (o con una particolare potenza nominale del generatore di calore) è preferibile il mantenimento di impianti termici centralizzati laddove esistenti e, in caso di ristrutturazione o di installazione dell’impianto termico, è

dall’impianto centralizzato. La Regione Piemonte, ad esempio, vieta il distacco da un impianto centralizzato (D.G.R. 4 agosto 2009 n. 46-11968) e impone una sanzione amministrativa da 5000 € a 15.000 € irrogabile finché permane l’impianto individuale (art. 20, comma 14 delle legge regionale 13/2007).

obbligatorio, ove tecnicamente possibile, l’adozione dei sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore (salvo impedimenti tecnici da evidenziarsi nella relazione tecnica) da deliberarsi in base all’articolo 1120, comma 2, del Codice civile.L’adozione di tali sistemi è divenuta obbligatoria, poi, negli edifici di nuova costruzione la cui concessione edilizia sia stata rilasciata dopo il 2006 (Dlgs 311/2006) e lo sarà per tutti gli edifici con riscaldamento centralizzato entro il 31 dicembre 2016 (Dlgs n. 102/2014).”

Da Il Sole 24 Ore

Distacco del singolo condomino dall’impianto termico centralizzatoCon la legge n. 220 dell’11 dicembre 2012 (“Modifiche alla disciplina del condominio”) viene modificato l’articolo 1118 del Codice Civile:«Il condomino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma».

Tuttavia le Regioni possono emanare decreti che prevedo l’impossibilità di distacco

È possibile distaccarsi dall’impianto termico centralizzato?

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LEGGE n. 10 del 9 gennaio 1991«Norme per l’attuazione del piano energetico in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia».

La legge n. 10/91 interviene non solo nella definizione delle maggioranze in assemblea condominiale per le delibere relative all’adozione di sistemi di regolazione e contabilizzazione, ma anche nel definire l’obbligatorietà di progetto.

Obbligatorietà del progetto:Art. 26, comma 3 - Progettazione, messa in opera ed esercizio di edifici e di impianti«Gli edifici pubblici e privati, qualunque ne sia la destinazione d’uso, e gli impianti non di processo ad essi associati devono essere progettati e messi in opera in modo tale da contenere al massimo, in relazione al progresso della tecnica, i consumi di energia termica ed elettrica.»

Art. 28 comma 1 - Relazione tecnica sul rispetto delle prescrizioni«Il proprietario dell’edificio, o chi ne ha titolo, deve depositare in comune, in doppia copia, insieme alla denuncia

Come deve essere redatto il progetto? Il progetto si suddivide in due MACRO AREE dovrebbe contenere almeno:

Parte idraulica • Dimensionamento delle pompe• Lavaggio dell’impianto • Filtrazione e trattamento acqua• Bilanciamento e regolazione circuiti

idraulici dell’impianto• Tipologia valvole• Contatori in centrale termica

Parte amministrativa• Individuazione dei criteri di riparto

delle spese dei servizi erogati per la determinazione delle quote dei consumi involontari da addebitarsi ad ogni singola unità immobiliare

• Il rilievo dei corpi scaldanti installati e la determinazione della potenza termica installata nelle diverse utenze

La norma tecnica UNI10200 diventa parte fondamentale del progetto e, a differenza del passato i criteri di suddivisione dei consumi non devono più essere individuati dall’amministratore o dall’installatore, ma definiti dal progettista seguendo un’accurata metodologia descritta all’interno della norma.

dell’inizio dei lavori relativi alle opere di cui agli articoli 25 e 26, il progetto delle opere stesse corredate da una relazione tecnica, sottoscritta dal progettista o dai progettisti, che ne attesti la rispondenza alle prescrizioni della presente legge.»

Ne consegue quindi che la progettazione dell’intervento in oggetto è obbligatoria per legge e, laddove non sia eseguita, sanzionata (secondo la legge n. 10/91).Non sono da considerarsi a norma di legge, e quindi sanzionabili, tutti gli impianti di termoregolazione e progettazione esistenti non corredati da progetto.

Chi deve redigere il progetto?La legge n. 10/91 dispone che qualsiasi intervento sugli impianti di riscaldamento debba essere progettato a firma di tecnico abilitato iscritto ad Albo Professionale e che di tale progetto debba esserne depositata copia presso il Comune competente.

Il progetto dell’impianto di termoregolazione e contabilizzazione del calore: un obbligo di legge e una garanzia per tutti

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SANZIONINon sono da considerarsi a norma di legge e quindi sanzionabili, tutti gli impianti di termoregolazione e contabilizzazione nuovi ed esistenti non corredati da progetto e non conformi alla UNI10200 vigente (UNI10200:2015).

A che cosa serve il progetto?Il progetto tutela tutti gli attori coinvolti in un impianto di contabilizzazione e termoregolazione. Il progetto infatti garantisce al condominio l’efficacia dell’intervento e individua le diverse responsabilità. Se il progetto non è eseguito correttamente, il condominio può rivalersi sul progettista.

Se il committente non ha eseguito l’installazione correttamente, il condominio e il progettista possono rivalersi sull’installatore.

Il progetto deve essere richiesto dall’amministratore di condominio.

nLa progettazione dell’impianto di contabilizzazione e termoregolazione è obbligatoria secondo la legge n. 10 del gennaio 1991.

nIl progetto deve essere redatto da un progettista abilitato iscritto all’Albo Professionale.

n Il progetto si deve suddividere in una parte idraulica e una parte amministrativa (individuazione dei criteri di riparto delle spese, determinazione delle potenze dei singoli corpi scaldanti).

n Il progetto deve riferirsi alla norma UNI10200 vigente.

nNon sono da considerarsi a norma di legge e quindi sanzionabili, tutti gli impianti di termoregolazione e contabilizzazione nuovi ed esistenti non corredati da progetto e non conformi alla UNI10200 vigente (UNI10200:2015).

HighlightsLa ditta installatrice dovrà infatti procedere alla messa in opera e al collaudo dell’impianto seguendo il progetto fornito dal progettista, a cui seguirà un certificato di conformità dell’impianto che deve necessariamente contenere il progetto, pena la non conformità dell’installazione e quindi la sanzionabilità del condominio.

Una progettazione preventiva inoltre costituisce l’unico supporto valido per la richiesta di offerte omogenee alle imprese installatrici che, conoscendo il progetto, potranno redarre offerte tra loro comparabili.

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La ripartizione della spesa totale di riscaldamento e acqua calda sanitaria secondo la UNI 10200 prevede i seguenti punti:

1) Determinare la spesa totale (ossia costo dell’energia elettrica per alimentare il generatore più costo del combustibile).

2) Determinare l’energia utile prodotta dal generatore (è consigliabile installare un contatore di energia termica in uscita dal generatore).

3) Calcolare il costo totale dell’energia termica utile, ovvero il costo dell’energia all’uscita dal generatore. Nel caso il generatore sia anche adibito alla produzione di acqua calda sanitaria, per quantificare quanta energia è stata prodotta dal generatore per tale scopo, è strettamente consigliato installare due contatori di calore: un contatore per i consumi di energia per riscaldamento e un contatore per i consumi di acqua calda sanitaria.

4) Ripartire il costo totale dell’energia termica utile fra consumi volontari e involontari:

consumi volontari: quota riconducibile ai consumi propri di ciascun condomino da suddividere in

solitamente i contatori indiretti (ripartitori), installati su ogni radiatore. Dal momento che non è possibile misurare quanta energia viene richiesta da ciascuna unità immobiliare poiché i dispositivi non forniscono una misura espressa in kWh ma in unità adimensionali, le dispersioni non potranno essere calcolate per differenza ma mediante la norma tecnica UNI/TS 11300-2. Sottraendo al consumo totale le dispersioni calcolate secondo le condizioni di progetto, è possibile determinare i consumi volontari di tutte le unità immobiliari e ripartirli per le unità di consumo rilevate dai ripartitori. In alternativa alla UNITS11300-2, la UNI10200 prevede l’utilizzo di una procedura semplificata che, a seconda della tipologia di edificio, utilizza particolari coefficienti che attribuiscono valori prestabiliti al consumo involontario.

ATTENZIONE: suddividere le spese secondo la UNI10200 vigente è obbligatorio secondo il Dlgs n. 102.

base alle letture dei ripartitori o contatori;

Consumi involontari: quota riconducibile alle dispersioni dell’impianto e alle spese di gestione o manutenzione, che non dipendono dal singolo condomino. Da suddividere in base ai millesimi di riscaldamento e acqua calda sanitaria. Esistono diversi approcci per il calcolo dei consumi involontari a seconda della tipologia di impianto:• Impianti a distribuzione orizzontale

o ad anello: In questa tipologia d’impianto i dispositivi utilizzati per la contabilizzazione sono solitamente i contatori diretti (volumetrici o ultrasonici), installati a monte di ogni singolo appartamento. I consumi involontari sono pertanto facilmente deducibili, ovvero le dispersioni della rete di distribuzione sono date per differenza, sottraendo al consumo totale (energia totale erogata dal generatore) quello delle unità immobiliari, visualizzato sui contatori diretti, e dei locali a uso collettivo (se presenti).

• Impianti a distribuzione verticale o a colonne: in questa tipologia d’impianto i dispositivi utilizzati per la contabilizzazione sono

Principio generale di ripartizione descritto dalla UNI10200:2015

Acquisto combustibileEnergia elettrica

Rendimento generatore

ENERGIA UTILE

COSTO ENERGIA UTILE

Consumovolontario

Consumoinvolontario

Consumoparti comuni

ContatoriMillesimi di riscaldamento

Millesimi di acqua calda sanitaria

MANUTENZIONEE GESTIONE

MANUTENZIONESTRAORDINARIA

Millesimidi proprietà

Costo Kw

Schema di suddivisione dei costi di riscaldamento e di acqua calda sanitaria in un impianto dotato di termoregolazione

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Che cosa sono i millesimi di riscaldamento?Il prelievo di calore è effettuato in proporzione al fabbisogno di energia termica utile e pertanto i consumi involontari sono ripartiti in base ai millesimi di fabbisogno che sono calcolati secondo le specifiche tecniche UNI/TS 11300 (parte 1 e parte 2). Esperti in materia suggeriscono il calcolo del fabbisogno in funzione dell’edificio come realizzato in origine. Ciò significa che il calcolo dei millesimi non è richiesto ogni qualvolta siano fatti interventi all’interno di una singola unità immobiliare, come per esempio la sostituzione degli infissi. Di fatto solo se la rete di distribuzione subisce modifiche o se viene dimostrato che il calcolo precedente è sbagliato, i millesimi andrebbero aggiornati in conformità alla UNI 10200:2015.

La vecchia suddivisione in percentuali fisse (il tipico 30% e 70%) viene pertanto definitivamente superato. La UNI 10200 non prevede la determinazione a priori delle due quote, ma fornisce la

procedura per calcolare le quantità in gioco tramite una valutazione energetica dell’edificio. È comprensibile pertanto che questo compito, data la complessità delle valutazioni, debba essere necessariamente e obbligatoriamente (secondo Dlgs 10/91) eseguito dal progettista.

La UNI10200:2015 non prevede l’applicazione di COEFFICIENTI CORRETTIVI per “agevolare” unità immobiliari più sfavorite• Le disposizioni regionali non possono

in nessun modo prevalere su un decreto legislativo.

• L’applicazione di coefficienti correttivi mette a rischio il condominio in quanto soggetto a sanzioni perché l’impianto non è a norma di legge.

• Inoltre la delibera dell’assemblea di condominio che adotta i coefficienti correttivi può essere annullata perché non conforme alle normative vigenti.

Schema di suddivisione dei consumi in un impianto a distribuzione verticale

Schema di suddivisione dei consumi in un impianto a distribuzione orizzontale

Perché il progetto è importante?• È un obbligo di legge (Dlgs 10/91).• Garantisce al condominio l’efficacia

e l’efficienza dell’intervento.• Identifica i ruoli e le mansioni: se il

progetto dovesse essere sbagliato, l’installatore può rivalersi sul progettista. Se l’installatore non rispetta le indicazioni del progetto sarà lui il responsabile dei malfunzionamenti.

• È una tutela per tutti: condomino, amministratore, progettista, installatore.

Che ruolo ha il progettista?Deve fornire il progetto dell’impianto con la descrizione della parte idraulica e della parte tecnico/amministrativa (individuazione dei criteri di riparto delle spese, determinazione della potenza dei singoli corpi scaldanti) e depositarlo nel Comune di appartenenza.

Che ruolo ha l’installatore?Deve seguire il progetto fornito dal progettista e procedere alla messa in opera e il collaudo del sistema. Deve fornire il certificato di conformità dell’impianto che deve necessariamente contenere il progetto.

Highlights

Rimangono sempre fissi*Sono dati dal fabbisogno di energiatermica utile dell’unità immobiliare

Millesimi di riscaldamento

FABBISOGNO DI ENERGIA TERMICA UTILE PER UNITÀ IMMOBILIAREFABBISOGNO DI ENERGIA TERMICA UTILE PER EDIFICIO

= MILLESIMI DI RISCALDAMENTO

* La tabella millesimale, dichiarata in fase progettuale, rimane fissa a menodi una variazione del 20% (1/5) delle condizioni iniziali dell’edificio

Dipendono dalle condizionioriginali dell’edificio

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In primo luogo in assemblea di condominio, l’amministratore deve informare i propri condomini sugli obblighi previsti dalla legge in materia di termoregolazione e contabilizzazione dei consumi.

Preso atto degli interventi da effettuare, deve far redigere il progetto da un progettista iscritto all’Albo professionale, nel rispetto della UNI10200 vigente.

Al fine di poter comparare adeguatamente le offerte, è bene che l’amministratore richieda al progettista la stesura di un capitolato che includa anche la tipologia di servizio di ripartizione richiesto, oltre al progetto tecnico vero e proprio.

In base alle specifiche del progetto, propone diverse aziende committenti installatrici e fornisce diversi preventivi. In questa fase è importante che l’amministratore verifichi assolutamente le proposte tecniche e commerciali, valutando anche la qualità del servizio offerto (frequenza di letture di controllo, manutenzione, servizio post vendita).

L’assemblea di condominio, in base ai preventivi e soluzioni proposte, deve scegliere una tecnologia dedicata e selezionare un’azienda specializzata per l’installazione, la manutenzione

dell’impianto di termoregolazione e contabilizzazione del calore e la lettura dei dati di consumo, assicurandosi che venga offerto un servizio post vendita dedicato, professionale con costi certi e predefiniti in fase di contratto.

Si ricorda che l’assemblea di condominio deve obbligatoriamente deliberare l’installazione del sistema di contabilizzazione e termoregolazione, in quanto previsto dall’art. 16 del Dlgs 102, pena l’applicazione delle sanzioni previste (da 500 a 2.500 € per unità abitativa).

Una volta deliberata l’installazione delle opere, nessun condomino (fatta eccezione per coloro che si sono distaccati dall’impianto centralizzato, ove possibile) potrà rifiutarsi di procedere all’installazione della contabilizzazione.

Nel caso in cui l’assemblea dei condomini decidesse di non deliberare oppure non riuscisse a raggiungere il quorum necessario per validare la delibera, ciascun partecipante può ricorrere all’autorità giudiziaria. Il condomino favorevole all’intervento ma costretto a subire la volontà dell’assemblea non potrà essere esentato dal pagamento della sanzione amministrativa per il semplice fatto di essersi dichiarato favorevole all’opera.

Che ruolo hanno l’assembleadi condominioe l’amministratore?

Considerazioni per la scelta di un impianto di contabilizzazione:• Affidabilità del dispositivo di misura

(certificazione MID, UNI EN 834 ecc., durata della batteria, sicurezza nella trasmissione dei dati e tecnologia antimanomissione).

• Affidabilità e solidità dell’azienda che produce il dispositivo di misura. Il ripartitore ha infatti una vita media di 10 anni. È bene affidarsi a una azienda che potrà fornire supporto per tutta la durata di vita del prodotto.

• Qualità e costo del servizio: il ripartitore e i contacalorie sono dei dispositivi che presuppongono un servizio di lettura del dato e di eventuale manutenzione. È bene accertarsi in fase di preventivo sulla qualità e il costo complessivo del servizio per tutta la durata di vita del dispositivo (e non solo del costo iniziale di installazione!).

• È bene valutare la tipologia del servizio richiesto e la tecnologia proposta:

a. per letture di controllo frequenti e/o condomini di grandi dimensioni è preferibile utilizzare un sistema di antenne con possibilità di lettura dei dati da remoto (maggiore investimento iniziale/minore costo di lettura);

b. letture di controllo 1 o 2 volte l’anno e/o condomini di piccole dimensioni: può essere adeguata la scelta di un sistema walk-by con palmare (minore investimento iniziale/costo lettura dei dati più onerosa).

• Affidarsi sempre a ditte specializzate di installazione, manutenzione e lettura del dato di consumo. Siemens si avvale di partner CSC (Centri Specializzati Contabilizzazione) e di installatori formati direttamente da Siemens e con esperienza pluriennale nel campo della contabilizzazione.

Progettista

Committente (ditta installatrice e servizio

lettura)

Condomini

AmministratoreFornisce

il progetto

Messa in opera dell’impianto. Fornisce certificato di conformità al progetto.

Devono necessariamente deliberare l’installazione delle

opere in assemblea

Il ruolo dell’amministratore di condominio è sicuramente centrale all’interno di uno scenario così articolato, in quanto si fa carico di coordinare i vari ruoli coinvolti (progettista, installatore e condomini).

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comportato la rimozione di etichette o di ogni altro sigillo anche di tipo elettronico.

• Comunica entro 30 giorni** alla Camera di commercio competente ed all’Unioncamere la data di inizio e di fine dell’utilizzo e gli altri elementi previsti dall’art. 13, comma 2, del contatore dell’acqua e del contatore di calore, indicandone l’eventuale uso temporaneo.

• Garantisce il corretto funzionamento dei loro contatori dell’acqua e contatori di calore, conservano inoltre la documentazione a corredo dello strumento e il libretto metrologico

La revisione periodica è effettuata da laboratori accreditati e riconosciuti dalla camera di commercio (ad oggi non ancora disponibili).Aggiornamenti sul sito: http://www.metrologialegale.unioncamere.it/content.php?p=10.4

Contabilizzazione indiretta: certificazione UNI EN 834 Questa norma europea riguarda la definizione dei ripartitori dei costi di riscaldamento atti a misurare il calore emesso dai radiatori all’interno delle singole unità abitative. La norma stabilisce anche i requisiti minimi per la costruzione, il funzionamento, l’installazione e la valutazione delle letture di tali dispositivi.

Non è prevista una revisione periodica di tali dispositivi.

Contabilizzazione diretta: certificazione MID Tipica degli impianti a distribuzione orizzontale. Comprende tutti i contatori diretti volumetrici o ultrasonici.• La normativa tecnica di riferimento

per i contacalorie è la EN1434• La normativa tecnica di riferimento

per i contalitri è la EN14154

Tali norme europee descrivono l’installazione, la messa in servizio, il controllo e la manutenzione dei contatori di energia termica (riscaldamento e raffrescamento) e di acqua sanitaria.

La Direttiva MID definisce i requisiti cui debbono conformarsi i dispositivi e i sistemi suddetti ai fini della loro commercializzazione e messa in servizio per le funzioni di misura e lealtà delle transazioni commerciali.

Le misure di capacità conformi alla MID recano una relativa marcatura di conformità, contenente la marcatura CE, marcatura metrologica supplementare (M), cifre dell’anno di verifica e numero dell’Organismo notificato.Tutti i contatori di calore e contalitri SIEMENS possiedono la certificazione MID.

ATTENZIONE: i contatori di energia termica fredda, possono essere conformi alla EN1434, ma non è prevista una marchiatura MID.

Revisione periodica della certificazione MIDGazzetta Ufficiale n. 5 dell’8 gennaio 2014,Decreto 30 ottobre 2013, n. 155 (entrata in vigore del DDL il 23 gennaio 2014)

Regolamento recante criteri per l’esecuzione dei controlli metrologici successivi sui contatori dell’acqua e sui contatori di calore,

dopo la loro messa in servizio, secondo la periodicità definita o a seguito di riparazione per motivo qualsiasi comportante la rimozione di etichette o di ogni altro sigillo anche di tipo elettronico.

Periodicità della revisioneLe seguenti periodicità decorrono dalla data della messa in servizio se avvenuta entro 2 anni dall’anno della marcatura CE (DIRETTIVA 12 maggio 2014):

Contalitri:a) Contalitri meccanici: entro 10 anni;b) Contalitri statici e venturimetrici: entro

13 anni.

Contatori di calore:Contatori di calore con portata Qp fino a 3 m³/h:a) con sensore di flusso meccanico: entro

6 anni;b) con sensore di flusso statico: entro 9 anni.

Contatori di calore con portata Qp superiore a 3m³/h:a) con sensore di flusso meccanico: entro

5 anni;b) con sensore di flusso statico: entro 8 anni.

Successivamente, la verificazione è effettuata secondo la periodicità fissata dai citati decreti ministeriali e decorre dalla data dell’ultima verificazione.Obblighi del titolare del contatore dell’acqua e del contatore di calore • Richiede la verificazione periodica entro

la scadenza della precedente o entro 10 giorni dall’avvenuta riparazione dei propri strumenti* se tale riparazione ha

Impianti termicicentralizzati dotati

di termoregolazione

Impiantia distribuzione

orizzontale

CONTABILIZZAZIONEDIRETTA

Impiantia distribuzione

verticale

CONTABILIZZAZIONEINDIRETTA

Contatori Diretti

Conformi alle EN1434o EN1454

Omologazione MID

Contatori Indiretti

Ripartitori conformialle normative vigenti

(EN834)

Marchiatura M.I.D.

Schema di suddivisione

delle differenti tipologie di i

contabilizzazione utilizzate

Norme tecniche di prodotto e obblighi di revisione periodica

Marchiatura MID

*Obbligo prorogato a 18 mesi dalla data di entrata in vigore del DDL (quindi al 23 luglio 2015).**Obbligo prorogato a 6 mesi dalla data di entrata in vigore del DDL (quindi al 23 luglio 2014).

Dopo la direttiva MID

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Uno studio promosso dall’ENEA ha evidenziato che l’utilizzo di un sistema di contabilizzazione consente di risparmiare in media il 20-25% del combustibile, con benefici economici per l’utente finale e un grosso vantaggio per l’ambiente.Rendere le abitazioni efficienti a livello energetico e consumare meno energia a parità di comfort si traduce in un risparmio notevole di denaro e di risorse a beneficio sia del singolo condomino che dell’intera comunità.

Riequilibratura del sistemaCon i vecchi sistemi di riscaldamento centralizzati senza contabilizzazione i condomini dei piani bassi e in generale degli appartamenti vicini alla caldaia, non potendo regolare la temperatura ambiente desiderata, devono sottostare al caldo eccessivo e solitamente anziché chiudere le valvole manuali dei radiatori sono portati ad aprire le finestre. Ciò impedisce una corretta distribuzione del calore all’interno del condominio, soprattutto verso i piani alti, provocando un consumo inutile di energia. Con la contabilizzazione del calore invece, i condomini sono incentivati a regolare la temperatura della propria abitazione intervenendo sulle valvole termostatiche. Sarà il condomino stesso che favorirà inconsapevolmente l’afflusso di calore a quegli appartamenti che ne hanno maggiore necessità. Si viene così ad ottimizzare la distribuzione del calore nell’edificio.

Quali sono i vantaggiper il condomino?

Chi abita all’ultimo piano pagherà di meno rispetto al passato sfruttando il miglioramento della distribuzione dell’impianto. Chi passa in casa tutta la giornata pagherà comunque di meno sfruttando il minor consumo a livello di tutto il condominio (la bolletta generale del combustibile sarà infatti più bassa). Tutti trarranno vantaggi da un sistema riequilibrato sia in termini di comfort sia in termini di risparmio energetico ed economico.

Possibilità di tenere acceso il riscaldamento tutto il giornoQualora in ogni singola unità immobiliare sia installato e funzionante un sistema di termoregolazione con la quale impostare i periodi di comfort ed economia è possibile estendere la durata di attivazione dell’impianto centralizzato alle 24 ore (legge 10/91 e DPR 412 del 26 agosto 1993), andando a facilitare chi occupa l’appartamento negli orari diurni, generalmente di sospensionedel riscaldamento.

Guida utenteÈ disponibile su richiesta una guida dedicata al condomino che spiega in pochi semplici passi i principi di un sistema di contabilizzazione e termoregolazione e i benefici che ne derivano da una corretta installazione.

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Fatturazione e gestione dei serviziDa chi viene gestita la lettura e la fatturazione dei consumi?Alla contabilizzazione del calore è associata l’esigenza di un servizio di post vendita che consiste nella:• gestione e manutenzione del sistema • lettura dei consumi • ripartizione delle spese di riscaldamento

Dato il contenuto tecnologico dei dispositivi, la manutenzione e la lettura dei singoli contabilizzatori, e la ripartizione delle spese di riscaldamento secondo UNI10200, Siemens è in grado di consigliare dei partner di servizio affidabili e in grado di supportare l’amministratore e il progettista.

SIEMENS è una società di prodottoche si avvale di partner di servizio.I Centri Specializzati Contabilizzazione (CSC) sono partner Siemens di servizio.Ogni anno ai partner vengono fatti dei corsi tecnici affinché possano offrire al cliente finale competenza e affidabilità per una corretta gestione dei servizi.

Le Aziende partner Siemens nascono dall’esigenza di colmare il divario che viene a crearsi tra l’installazione di una tecnologia avanzata e un suo utilizzo consapevole che permetta una completa percezione dei vantaggi da parte di chi l’utilizza.

Siemens tuttavia, essendo una Società di prodotto e non di servizi, propone la vendita diretta anche a grossisti ed installatori, lasciando libero arbitrio nella decisione di come gestire il servizio di post vendita (manutenzione e lettura dei consumi) che non devono essere necessariamente seguite da un nostro partner CSC.

Per questo, attraverso la propria organizzazione, la Siemens Building Technologies rende disponibile, insieme alle soluzioni proposte, il supporto necessario grazie a i seguenti strumenti:• documentazione• corsi periodici di formazione

e aggiornamento• supporto tecnico• software per la lettura dei consumi

Le informazioni riportate in questo catalogo contengono descrizioni o caratteristiche che potrebbero variare con l’evolversi dei prodotti o non essere sempre appropriate, nella forma descritta, per il caso applicativo concreto. Le caratteristiche richieste saranno da considerare impegnative solo se espressamente concordate in fase di definizione del contratto. Con riserva di disponibilità di fornitura e modifiche tecniche.Tutte le denominazioni dei prodotti possono essere marchi oppure denominazioni di prodotti della Siemens AG o di altre ditte fornitrici, il cui utilizzo da parte di terzi per propri scopi può violare il diritto dei proprietari.

Con riserva di modifiche

Edizione agosto 2015

www.siemens.it/contabilizzazione.it

Siemens S.p.A.Building Technologies DivisionVia Vipiteno, 420128 MilanoTel. 02 243.1e-mail: [email protected]

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n 10135 TorinoStrada del Drosso, 49Tel. 011 9029811Fax 011 9035708

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