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Guida per l’insegnanteGuida per l’insegnante · Cipì, uccellino curioso 67 I tre anatroccoli...

Date post: 24-Feb-2019
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E. Galvani - F. Piermarini P a s s a p a r o l a P a s s a p a r o l a 1 a 1 a Guida per l’insegnante Guida per l’insegnante
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Page 1: Guida per l’insegnanteGuida per l’insegnante · Cipì, uccellino curioso 67 I tre anatroccoli 84 Le letture riguardano la storia personale del bambino; offrono spunti per analizzare

E. Galvani - F. Piermarini

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Guida per l’insegnanteGuida per l’insegnante

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TEST D’INGRESSO da pagg. 3 a 5

Colori e coordinazione oculo-manuale, schema corporeo, percezione del sé, percezionevisiva.

Siamo in autunno Pag. 6

Partenza 7

I colori dell’autunno 8

La storia dell’istrice 9

La volpe e l’uva 18

Le pagine consentono di trattare l’argomento del passaggio stagionale sotto diversi aspetti:mutamenti del paesaggio autunnale, frutti tipici dell’autunno, comportamento degli animali(migrazione, letargo).

Prima e dopo Pag. 10

Titti e Silvestro 12

In soffitta 19

Le pagine offrono la possibilità di approfondire il concetto di successione temporale.

Tanti amici Pag. 13

Tutti a scuola! 14

Le parole gentili 15

Il primo giorno di scuola 16

All’uscita da scuola 17

Le pagine stimolano i bambini a prendere consapevolezza della nuova realtà che sono chia-mati ad affrontare e a esprimere pensieri ed emozioni.

Rumori nella notte Pag. 20

L’omino del sonno 25

Il risveglio di Winnie 26

Buongiorno! 27

Orsetta e Teddy 28

Che pigrona! 83

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STRUTTURA E CONTENUTI DELLA SEZIONE ANTOLOGICA

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Le letture riguardano esperienza e vissuti relativi ad alcuni momenti della giornata, in parti-colare al sonno e al risveglio. Oltre a fornire lo spunto per conversazioni offrono la possibili-tà di collegamenti con diverse aree disciplinari: Storia (contemporaneità e successione);Educazione al suono e alla musica (riconoscimento e scrittura di suoni e rumori); Scienze(affinamento della percezione visiva).

Il temporale Pag. 21

Finita la pioggia 22

Acquazzone 98

Le pagine affrontano gli aspetti legati ad alcune condizioni meteorologiche in forma di testodescrittivo e di testo poetico. Offrono spunti per la verbalizzazione di esperienze personali.

Scopri i colori Pag. 22

Il colore del cielo 23

Kamillo Kromo 24

Le pagine offrono uno stimolo per introdurre l’attività di Arte e immagine relativa al colore ead alcune semplici tecniche.

Halloween Pag. 29

La lettura stimola la capacità di comprensione e di deduzione logica, consente inoltre il colle-gamento con l’attività di Lingua Inglese.

Per la strada Pag. 30

Sulla strada 81

Il semaforo 82

Le letture offrono spunti per conversazioni e riflessioni sul corretto comportamento da tenerein strada, in collegamento con l’attività di Educazione stradale.

La domenica io ... Pag. 31

Le pagine stimolano i bambini alle prime produzioni scritte su esperienze extrascolastiche.

Siamo in inverno Pag. 32

Freddo 33

L’inverno è arrivato 34

L’omino di neve 37

Le pagine trattano l’osservazione degli aspetti stagionali relativi all’inverno: freddo, neve,comportamenti degli animali.

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Un abete speciale Pag. 35

L’albero dei desideri 36

I mesi dell’anno 38

Le letture offrono spunti per trattare gli aspetti legati alle ricorrenze di fine/inizio anno e peruna prima riflessione sul significato del Natale. Sono possibili collegamenti con Storia (i mesidell’anno) e con Arte e immagine (costruzione di un albero di Natale).

Pomeriggio in casa Pag. 40

Un nuovo compagno 54

Girotondo di tutto il mondo 55

Un mondo di tutti i colori 60

La grande quercia 93

Queste letture aiutano i bambini a riflettere sui rapporti di amicizia, sull’accettazione delladiversità.

Indovina indovinello Pag. 41

Attraverso la risoluzione degli indovinelli, i bambini sono stimolati alla comprensione di tuttele informazioni contenute nel testo scritto e alla deduzione logica. L’attività si completa invi-tando i bambini stessi a inventare alcuni indovinelli.

Il bimbo malato Pag. 42

La filastrocca permette di avviare conversazioni circa il momento della malattia, argomentoparticolarmente stimolante per i bambini, che possono raccontare e confrontarsi sulle rispet-tive esperienze, esprimendo emozioni e sentimenti.

Io cresco Pag. 43

Nascita di Cipì 66

Cipì, uccellino curioso 67

I tre anatroccoli 84

Le letture riguardano la storia personale del bambino; offrono spunti per analizzare alcunimomenti della vita di ciascuno: nascita-crescita-primi insegnamenti ricevuti dai genitori-prime conquiste.Servono inoltre per l’avvio all’utilizzo in modo corretto dei connettivi temporali.

Mi presento Pag. 44

Chi sono io? 45

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Le pagine stimolano alla descrizione di se stessi. Sarà utile analizzare con i bambini la lettu-ra a pagina 44, sottolineando con colori diversi le parti che si riferiscono ai vari aspetti, rica-vando un semplice schema per la descrizione.

Una storia sonora Pag. 46

Storia da ascoltare e mimare, stimola i bambini all’ascolto e alla comprensione.

Carnevale Pag. 48

Tutti in maschera! 49

Le letture si prestano a semplici riflessioni sul significato delle feste tradizionali. Collegamentocon l’attività di educazione all’immagine per la costruzione di una maschera.

Uno scherzetto Pag. 50

Il testo presenta in forma umoristica una situazione familiare consueta: il lavoro dei genitori,il loro impegno fuori casa e la conseguente difficoltà a trascorrere più tempo con i figli.Serve come spunto per la riflessione sui rapporti familiari.

Il leone e il topolino Pag. 51

La favola, narrata in sequenze, si presta a un primo lavoro di analisi del testo.

I pulcini disubbidienti Pag. 52

Un gioco pericoloso 59

I brevi racconti si prestano alla riflessione su come sia necessario adottare comportamentiadeguati nelle diverse situazioni. Spunti su come dobbiamo comportarci, che cosa sappiamofare, quando è opportuno attenersi alle indicazioni degli adulti (autonomia personale).

Palloncino rosso Pag. 53

La pagina si presta alla discussione sul significato affettivo che i giochi assumono.

Vivere in armonia Pag. 56

Rispettiamo la natura 104

Un trenino di … 109

Le pagine suggeriscono alcune norme di rispetto degli altri e dell’ambiente, in base alle qualiavviare una riflessione più approfondita su alcune modalità di comportamento necessarie allaconvivenza.

Parole straniere Pag. 58

Le pagine introducono l’attività di approfondimento lessicale.

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Siamo in primavera Pag. 62

Canzone primaverile 63

Il vestito della Terra 64

Le prime gemme 68

Le pagine consentono di trattare l’argomento del passaggio stagionale sotto diversi aspetti:mutamenti del paesaggio primaverile, comportamento degli animali.

Storia di un bruco Pag. 65

La storia offre lo spunto per il riordino di sequenze. La lettura si presta inoltre a una rifles-sione di carattere scientifico sulla trasformazione degli insetti (metamorfosi).

Mamma tuttofare Pag. 69

Ti racconto una storia 70

Nonno Tricheco 71

Alla fattoria 74

Queste pagine si riferiscono a persone significative all’interno della cerchia familiare.

Uova decorate Pag. 72

La pace 73

Le letture offrono spunti per trattare gli aspetti legati alla ricorrenza pasquale e per una primariflessione sul significato della Pasqua. Sono possibili collegamenti con Arte e immagine(decorazione di uova).

Nuvole Pag. 75

Il vermetto burlone 76

Scrivi tu la storia 77

Le lucciole 101

Le pagine si prestano alla suddivisione in sequenze da riordinare. Si propone un’attività diavvio alla capacità di riassumere in forma sia orale che scritta, attraverso sequenze e/odomande guida.

L’amicizia è rispetto Pag. 78

La casa-mondo 79

Bambino di città 80

Le pagine affrontano argomenti legati all’ecologia, al rispetto dell’ambiente, della natura edegli animali.

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Luna felice Pag. 85

Le pagine aiutano i bambini a riconoscere e utilizzare correttamente il discorso diretto.

Tonino e il fantasma Pag. 86

Nella casa della paura 87

C’è qualcuno sotto il letto 88

Le pagine affrontano l’argomento relativo alle paure dei bambini. Offrono lo spunto per con-versazioni e riflessioni su come superarle. Si prestano ad attività di racconto di esperienze per-sonali in forma orale e scritta; utilizzo dei colori per esprimere i sentimenti e i vissuti che lepaure suscitano.

Tutti dormono Pag. 90

La lettura affronta l’argomento relativo ai sogni. Guida i bambini alla narrazione dei lorosogni e alla rappresentazione attraverso il disegno.

Pesce Rosso Pag. 91

Che sbadato! 97

Le letture si prestano a un lavoro di comprensione approfondita delle informazioni che si pos-sono ricavare dal testo. Costituiscono inoltre uno stimolo per l’invenzione di finali.

Paese Pag. 92

La lettura, come la precedente, richiede una comprensione delle informazioni contenute neltesto descrittivo. Stimola i bambini all’utilizzo del disegno e del colore.

Il signor Silenzio Pag. 94

La lettura si presta a un lavoro di comprensione di un testo narrativo. L’argomento trattatooffre lo spunto per riflettere su alcune delle principali norme che regolano la convivenza, offreinoltre lo spunto per approfondire l’attività di Educazione ambientale (inquinamento acusti-co). È possibile il collegamento con Educazione al suono e alla musica (individuazione eriproduzione dei suoni e dei rumori presenti nell’ambiente).

Filastrocca del tempo Pag. 95

La settimana di Poldo 96

Le filastrocche sono riferite al concetto del trascorrere del tempo con particolare riferimento aigiorni della settimana (collegamento con Storia). Oltre alla comprensione del testo, aiuta ibambini a conoscere e utilizzare i principali connettivi temporali.

Macedonia di fiabe Pag. 99

Il testo, di tipo fantastico, si riferisce alle più note fiabe per l’infanzia, che vanno riconosciu-te all’interno della storia.

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Il serpente con le finestre Pag. 100

Siamo in estate Pag. 102

La pagina propone alcuni testi poetici accompagnati da immagini di paesaggi estivi. Consentel’analisi degli aspetti stagionali relativi all’estate, oltre all’analisi di semplici testi poetici.

Sulla spiaggia Pag. 103

Il quiz delle fiabe 108

Le pagine propongono semplici giochi linguistici che stimolano le capacità logiche, di intui-zione e di osservazione.

Il lupo e il cinghiale 106

Le letture stimolano i bambini alla comprensione del testo narrativo e a trarre conclusioni logi-che in base agli elementi ricavati dal testo.

Il pifferaio e le automobili Pag. 107

L’insegnante legge il racconto ai bambini per sviluppare la capacità di ascolto, di compren-sione e di memorizzazione del contenuto.

W le vacanze! Pag. 110

Le pagine presentano degli esempi per stimolare la fantasia dei bambini a ipotizzare le loroesperienze future (vacanze estive).

La vacanza mostruosa del drago Gerardo

1a Parte Pag. 112

2a Parte 113

3a Parte 114

4a Parte 115

5a Parte 116

La storia a puntate vuole essere un ulteriore stimolo per la fantasia dei bambini, invogliando-li a continuare la lettura anche in modo autonomo.

PER IL TUO PORTFOLIO

Qualcosa non c’entra (La coerenza del testo) Pag. 117L’anatra sciocca (Comprendere un testo) 118Ettore pescatore (Completare una storia in sequenze) 119Un fiore in città (Riordinare sequenze) 120

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MUSICA, ARTE E IMMAGINE

Scopri la casa Pag. 121Scopri il giardino 123Scopri il paese 125Scopri la città 127Scopri il mare 129Scopri il sogno 131

LETTURE DELL’INSEGNANTE

L’inverno è arrivato Pag. 34L’omino di neve 37Uno scherzetto 50Storia di un bruco 65Il vermetto burlone 76Che pigrona! 83La grande quercia 93Il pifferaio e le automobili 107

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L’ACCOGLIEN

ZA

Osservazione e valu-tazione delle abilitàpregresse e del patri-monio lessicale.

Osservazione e valu-tazione di atteggia-menti e comporta-menti.

LA FORMAZIONEDELL’INDIVIDUO-

ALLIEVO

Definizione e articola-zione delle relazioniscuola-famiglia.

Predisposizione deglistrumenti metodolo-gici.

Definizione degli spazie delle scansioni tem-porali.

Definizione della pro-grammazione a me-dio termine.

Strategie

Predisposizione delle strategie per favorire:

• l’inserimento in classe;

• il superamento dell’ansia e dell’eventuale stato di insicurezza;

• lo sviluppo dell’autonomia;

• la crescita della fiducia;

• il senso di appartenenza.

Proponiamo di seguito delle griglie di valutazione degli atteggiamenti e comporta-menti, oltre che di abilità e conoscenze lessicali.

IL PARADIGMA PER INIZIARE

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� Distacco dal genitore: sereno. difficile.

� Atteggiamento: sereno. preoccupato. aggressivo. intimidito.

� Attenzione verso l’insegnante: alta. parziale. assente.

� Attenzione verso i compagni: alta. parziale. assente.

� Mostra di comprendere comandi e consegne? SÌ NO

� Riconosce il posto assegnatogli? SÌ NO

� Nel rapporto con gli altri è: dipendente. collaborativo.

oppositivo. indifferente.

� Risponde adeguatamente alle domande? SÌ NO

� Sta preferibilmente: da solo. in coppia. in gruppo.

� Sa riordinare gli oggetti e il materiale usato? SÌ NO

� Conosce la funzione d’uso degli oggetti scolastici? SÌ NO

� Il tono della voce è: eccessivamente alto. normale.

eccessivamente basso.

� È timido? SÌ NO

� Mostra interesse all’ascolto di racconti e fiabe?

SÌ NO parzialmente.

� Si muove con disinvoltura? SÌ NO

� Accetta di buon grado proposte di gioco? SÌ NO

GRIG

LIA D

I VALU

TAZIO

NE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

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TAZIO

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� Preferisce: giochi tranquilli. giochi di movimento.

� Esprime i suoi bisogni in modo adeguato? SÌ NO

� Ha familiarità con i materiali per disegnare? SÌ NO

� Gli piace disegnare? SÌ NO

� Discrimina i colori? SÌ NO

� Mostra di avere buona memoria? SÌ NO

� A livello motorio appare: impacciato. coordinato.

� Mostra particolare interesse verso qualcosa? SÌ NO

� Che cosa?

Osservazioni:

� È attivato da immagini e disegni? SÌ NO

� Sa formulare correttamente una domanda? SÌ NO

� Saluta all’ingresso e all’uscita da scuola? SÌ NO

� Sa usare il «lei» nel rivolgersi a un adulto? SÌ NO

� Conosce il nome degli oggetti e degli arredi più comuni? SÌ NO

� Mostra di possedere un patrimonio lessicale: scarso. sufficiente.

discreto. ricco.

Osservazioni:

La griglia potrà essere compilata nuovamente a un mese circa dall’inizio dell’annoscolastico, alla fine del primo quadrimestre e alla fine dell’anno scolastico.Sarà così possibile monitorare in itinere progressi e difficoltà di ciascun alunno.

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PORTF

OLIO

IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI

I recenti curricoli della Riforma Ministeriale della scuola specificano l'uso delPortfolio come pratica di valutazione.Ha fatto quindi il suo ingresso il Portfolio delle competenze individuali, consideratocome il modo più autentico di valutare e conoscere gli alunni.

«Gli architetti, gli artisti e gli scrittori da molto tempo usano il Portfolio per mostra-re la qualità dei loro lavori. Un Portfolio in senso didattico può essere usato per rac-cogliere, monitorare e valutare il lavoro dello studente; esso è una raccolta orga-nizzata dei migliori lavori accumulati nel tempo sui progressi accademici, i miglio-ramenti, le abilità e le attitudini dello studente singolo o del gruppo. Consiste in unaserie di esempi di lavori e in uno scritto che unisce le varie prove in una visione piùcompleta e olistica dei miglioramenti e dei progressi dello studente o del grupporispetto agli obiettivi di apprendimento.Il Portfolio può durare un quadrimestre, un anno o parecchi anni, può rappresenta-re il lavoro dello studente in una, alcune o tutte le materie».

Scintille, Rivista Italiana on line sul Cooperative Learning

Il Portfolio delle competenze individuali della Scuola primaria si innesta su quelloportato dai bambini dalla Scuola dell’infanzia e li accompagna nel passaggio allaScuola secondaria di primo grado.La sua funzione è particolarmente preziosa nei momenti di transizione tra le scuo-le dei diversi gradi come momento di condivisione di informazioni riguardo allo stu-dente.La compilazione del Portfolio è affidata ai docenti, con il diretto coinvolgimento delbambino e la reciproca collaborazione tra famiglia e scuola.

Non ci sono regole rigide e immediate riguardo a che cosa si debba inserire, puòperò contenere qualsiasi prova di rilievo come verifiche in classe, lavori fatti a casa,test, temi, ricerche, griglie di osservazione sistematica dei comportamenti (raccol-te dagli insegnanti o dai compagni), riflessioni personali (in forma espositiva o sche-matica), cronache, foto, prodotti creativi come disegni …

In particolare i Programmi indicano:«Il Portfolio, con precise annotazioni sia dei docenti, sia dei genitori, sia, se delcaso, dei fanciulli, raccoglie:

- materiali prodotti dall’allievo individualmente o in gruppo, capaci di descrivere lepiù spiccate competenze del soggetto;

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- prove scolastiche significative relative alla padronanza degli obiettivi specifici diapprendimento e contestualizzate alle circostanze;

- osservazioni dei docenti e della famiglia sui metodi di apprendimento del fan-ciullo, con la rilevazione delle sue caratteristiche originali nelle diverse esperien-ze formative affrontate;

- commenti su lavori personali ed elaborati significativi, sia scelti dall’allievo (èimportante questo coinvolgimento diretto) sia indicati dalla famiglia e dalla scuo-la, ritenuti esemplificativi delle sue capacità e aspirazioni personali;

- indicazioni che emergono dall’osservazione sistematica, dai colloqui insegnanti-genitori, da colloqui con lo studente e anche da questionari o test in ordine allepersonali attitudini e agli interessi più manifesti».

Ed è proprio rispetto a quest’ultimo punto che la presente Guida offre una seriedi questionari da sottoporre al bambino, la cui funzione è di offrire la possibilità diuna riflessione al docente per migliorare le pratiche di insegnamento, per cono-scere meglio i propri alunni e «aggiustare il tiro» rispetto alla programmazione cheva sempre più individualizzandosi.

Le Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primariamettono l’accento sulla valutazione diagnostica, formativa e sommativa (periodi-ca, annuale e biennale) dei singoli studenti.

La valutazione diagnostica consiste nell’individuare qual è la situazione di appren-dimento di ciascun allievo in ordine alle sue capacità e alle conoscenze e alle abi-lità che le rivelano. Fatta la «diagnosi» si può procede a impostare il Piano diStudio Personalizzato che indica attraverso quale percorso, quali strategie, qualinuove conoscenze e abilità ciascun ragazzo riuscirà a raggiungere gli obiettivi for-mativi stabiliti dalla scuola, la quale coniuga la propria responsabilità progettualecon la personale responsabilità educativa dell’alunno, della sua famiglia e del ter-ritorio.

Della valutazione formativa e sommativa è ormai comunemente acquisito il carat-tere di «trasparenza», intendendo una valutazione chiara, senza ambiguità, contutte le motivazioni esplicite per il soggetto a cui è destinata e connessa con lavalutazione formativa a cui ciascuno ha diritto.

LA VALUTAZIONE

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La valutazione diventa personale, di ciascuno, nel senso che vale solo per quel-l’allievo o al massimo per quella classe. Ogni docente, infatti, nei momenti criti-ci dell’itinerario formativo di un allievo e di una classe, sfrutta sempre fino infondo le forti valenze motivazionali della valutazione: sopravvaluta e sottovalutaqualcuno o il collettivo nel suo insieme, né poco né troppo, per non deprimere oilludere, ma per stimolare quanto serve allo scopo di uscire da situazioni diimpasse altrimenti irrisolvibili. Adopera, insomma, un’accortezza intuitiva e dina-mica che, per sua definizione, è soggettiva, affidata alla saggezza professionaleche può vantare.

Il «cuore» del processo educativo si ritrova nel compito delle istituzioni scolasti-che e dei docenti di individuare gli obiettivi formativi adatti e significativi per i sin-goli allievi che si affidano al loro peculiare servizio educativo, compresi quelli insituazione di handicap, e di progettare le Unità di Apprendimento necessarie araggiungerli e a trasformarli, così, in reali competenze di ciascuno.

L’identificazione degli obiettivi formativi può scaturire dall’armonica combinazionedi due diversi percorsi.Il primo è quello che si fonda sull’esperienza degli allievi e individua a partire daessa le dissonanze cognitive e non cognitive che portano alla formulazione diobiettivi formativi da raggiungere, alla portata delle capacità degli allievi, coerenticon il Profilo educativo, culturale e professionale, nonché con il maggior numeropossibile di obiettivi specifici di apprendimento.Il secondo è quello che si ispira direttamente al Profilo educativo, culturale e pro-fessionale e agli obiettivi specifici di apprendimento e che considera se e quan-do, attraverso quali apposite mediazioni professionali di tempo, di luogo, di quali-tà e quantità, di relazione, di azione e di circostanza, aspetti dell’uno e degli altripossono inserirsi nella storia narrativa personale o di gruppo degli allievi. Gli obiettivi diventano tanto più formativi quanto più sono percepiti da ciascun fan-ciullo, e dalla sua famiglia, come traguardi importanti e significativi per la propriacrescita individuale.

Nell’uno e nell’altro caso, comunque, gli obiettivi formativi sono dotati di unaintrinseca e sempre aperta carica problematica e presuppongono una dinamicitàche li rende, allo stesso tempo, sempre, per ogni alunno e famiglia, punto di par-tenza e di arrivo, condizione e risultato di ulteriori maturazioni. Inoltre, non pos-

LA SCELTA DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI

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sono essere mai formulati in maniera atomizzata e previsti quasi come perfor-mance tanto analitiche quanto, nella complessità del reale, inesistenti.A livello di obiettivi formativi si ripete, infatti, anzi si moltiplica, l’esigenza di rife-rirsi al principio della sintesi e dell’ologramma.Se non testimoniassero la traduzione di questo principio nel concreto delle rela-zioni educative e delle esperienze personali di apprendimento che si svolgono neidiversi gruppi di lavoro scolastici difficilmente, del resto, potrebbero essere anco-ra definiti «formativi».

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Mi chiamo ho anni.

Frequento la classea

La mia scuola si chiama

Questo è il mio ritratto.

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P O R T F O L I OD

ata:

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Incolla qui, o allega, i ritratti che hai fatto di te stessonel corso dei tre anni di scuola materna.

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P O R T F O L I O

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ata:

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N

ome:

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.... Noti delle differenze fra i disegni di quando eri più pic-

colo e quello che hai fatto sulla prima pagina delPortfolio?

SÌ NO

Mancano delle parti del corpo?

SÌ NO

Nel primo disegno mancano:

Nel secondo disegno ho aggiunto:

Nel terzo disegno ho aggiunto:

Come sono i colori rispetto a quelli che usi ora?

Più forti. Meno forti.

Con tanto nero. Non rispecchiano la realtà.

Più sfumati. Più aderenti alla realtà.

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P O R T F O L I O

Sono un tipo:

tranquillo. allegro. coccolone.

scatenato. piagnucolone. timido.

chiacchierone. ordinato. litigioso.

silenzioso. disordinato. curioso.

obbediente. disobbediente. goloso.

La mamma e il papà mi dicono sempre che io sono:

Mi piace:

guardare la televisione. fare sport.

giocare con gli amici. giocare in casa.

giocare all’aria aperta. andare a scuola.

giocare con la Play-station. dormire.

giocare da solo. giocare con gli

adulti.

Altro:

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.... Le mie insegnanti si chiamano:

I miei compagni preferiti sono:

Sono bambini che hai conosciuto quest’anno o liconoscevi già?

Andare a scuola:

mi piace. non mi piace.

Mi piace perché:

mi diverto. mi piace imparare.

mi sento grande. gioco con gli amici.

mi sento ascoltato. capisco tutto.

le maestre sono mi piacciono le attivitàsimpatiche. che faccio.

non mi annoio. ascolto tante storie.

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P O R T F O L I ONon mi piace perché:

mi annoio. devo stare seduto.

non mi fanno giocare. non mi ascoltano.

le maestre mi sgridano. devo stare zitto.

le maestre vanno veloci. faccio fatica a

non mi trovo bene imparare.con i compagni.

Rispetti le regole della classe?

SÌ NO Così così

Quali fai più fatica a rispettare?

Non chiacchierare. Stare seduto al

Non correre. banco.

Non spingere. Non urlare.

Mettermi in fila. Non uscire dall’aula.

Rispettare il mio Non fare dispetti turno per parlare. ai compagni.

Altro:

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.... Ti piace disegnare?

SÌ NO

Disegno la cosa che mi riesce meglio.

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Ho disegnato

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P O R T F O L I OTi piace colorare?

SÌ NO

Quando lo fai riesci a stare nei contorni?

SÌ NO

Riempio il primo cerchietto con il mio colore preferi-to, e il secondo con quello che mi piace di meno.

I miei disegni in genere:

mi piacciono.

non mi piacciono.

mi piacciono solo a volte.

Uso volentieri:

i pennarelli. le tempere.

i pastelli. le tempere a dita.

i pastelli a cera. gli acquerelli.

Quando coloro:

tengo la mano leggera.

premo con forza.

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Scegli un disegno che ti è piaciuto particolarmente,fra quelli che hai fatto quest’anno con la tecnica chepreferisci e allegalo al tuo portfolio.

• Ho scelto questo perché

• È stato realizzato il (data)

adoperando (pastelli, tem-

pere …)

.

• L’ho fatto:

da solo.

in gruppo.

con un compagno.

Rappresenta

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P O R T F O L I OTi piace ritagliare?

SÌ NO

Riesci a ritagliare le figure senza rovinare i contorni?

SÌ NO Così così

Riesci a incollare senza sporcare tutto con la colla?

SÌ NO Così così

Usi in genere:

poca colla. troppa colla. la giusta dose.

I tuoi pastelli e le tue matite sono sempre temperate?

SÌ NO

Sulla copertina dei tuoi quaderni c’è l’etichetta con iltuo nome scritto?

SÌ NO

Ti capita spesso di perdere a scuola matite, gomme,temperini, biro ecc.?

SÌ NO

Hai buona cura del materiale scolastico?

SÌ NO

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.... Chi controlla che tu abbia sempre tutto nella cartella?

La mamma. Il papà.

Mio fratello. Mia sorella.

Io.

Ti ricordi di dire a casa che hai finito la colla, un qua-derno o altro?

Mai. Sempre.

Qualche volta. Spesso.

I tuoi quaderni ti sembrano:

ordinati.

disordinati.

così così.

Per quale motivo?

Scrivo abbastanza bene. Scrivo piuttosto male.

Disegno bene. Cancello spesso.

Ritaglio e incollo bene. Ritaglio e incollo male.

I fogli sono spesso Strappo le paginestropicciati. quando sbaglio.

Mi capita di macchiare i fogli.

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P O R T F O L I ODimentichi il materiale di scuola a casa?

Mai. Spesso.

Qualche volta.

A casa sei:

ordinato. disordinato.

Hai qualche incarico a casa?

SÌ NO

Quale?

Esegui sempre i compiti scolastici?

SÌ NO

Li eseguo:

da solo. con un adulto.

volentieri. malvolentieri.

di pomeriggio. di sera.

Preferisco i compiti:

di matematica. di geografia.

di lingua. di inglese.

di storia. altro.

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.... PER LE INSEGNANTI: note e commenti

PER I GENITORI: note e commenti


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