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Guida tematica ragionata ai quesiti ufficiali · Domande d’esame 2010 1. Il capitale, o fondo di...

Date post: 20-Aug-2020
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187 Guida tematica ragionata ai quesiti ufficiali In questa seconda parte del nostro libro abbiamo raggruppato per argomento tutti i quesiti proposti dall’IVASS in questi anni. Questa sezione permette quindi di capire per ogni singolo argomento su quali nozioni e concetti si è concentrata l’IVASS. Questo tipo di analisi è molto utile per capire all’interno del vastissimo programma d’esame quali sono gli argomenti e le nozioni care alle commissioni d’esame IVASS e ci fa capire come certi argomenti siano più importanti di altri. Abbiamo indicato le domande ormai obsolete/ superate e gli eventuali aggiornamenti per quelli domande su cui nel frattempo la normativa è cambiata.
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Guida tematica ragionata ai quesiti ufficiali

In questa seconda parte del nostro libro abbiamo raggruppato per argomento tutti i quesiti proposti dall’IVASS in questi anni.

Questa sezione permette quindi di capire per ogni singolo argomento su quali nozioni e concetti si è concentrata l’IVASS.

Questo tipo di analisi è molto utile per capire all’interno del vastissimo programma d’esame quali sono gli argomenti e le nozioni care alle commissioni d’esame IVASS e ci fa capire come certi argomenti siano più importanti di altri.

Abbiamo indicato le domande ormai obsolete/ superate e gli eventuali aggiornamenti per quelli domande su cui nel frattempo la normativa è cambiata.

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Diritto delle assicurazioni e disciplina delle imprese di assicurazioniLa disciplina delle imprese di assicurazione e la vigilanza nel settore assicurativo

Domande d’esame 2010

1. Il capitale, o fondo di garanzia, necessario ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività assicurativa:

A - deve essere di ammontare non inferiore a quanto stabilito dall’ISVAP con Regolamento.

B - deve essere di ammontare non inferiore ai limiti stabiliti dal Codice civile per le società per azioni.

C - deve essere di ammontare non inferiore a quanto stabilito dal Ministero dell’Economia.

La risposta esatta è la A. Il capitale deve essere interamente versato e di ammontare non inferiore ai minimi stabiliti dall’ISVAP (per tipo di ramo) con il Regolamento 10/2008.

Domanda superata

2. La quota di garanzia è pari a:

A - un terzo delle riserve tecniche.

B - un terzo del margine di solvibilità.

C - un terzo del capitale sociale.

La risposta esatta è la B. Il 1° comma dell’art. 46 del Codice delle Assicurazioni prevede che la quota di garanzia rappresenta un terzo del margine di solvibilità richiesto.

Domanda superata

3. Per l’esercizio in regime di libera prestazione di servizi dell’assicurazione obbligatoria di responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore e dei natanti da parte di una impresa comunitaria:

A - è necessario nominare un arbitro per la risoluzione delle possibili controversie nascenti dalla gestione dei sinistri e per la liquidazione dei relativi risarcimenti.

B - è necessario nominare un perito in Italia per la gestione dei sinistri e per la liquidazione dei relativi risarcimenti.

C - è necessario nominare un rappresentante incaricato della gestione dei sinistri e della liquidazione dei relativi risarcimenti.

La risposta esatta è la C. Il 1° comma dell’art. 25 del Codice delle Assicurazioni prevede che l’impresa, qualora intenda operare in Italia in regime di libertà di prestazione di servizi per l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, nomina un rappresentante incaricato della gestione dei sinistri e della liquidazione dei relativi risarcimenti. Al rappresentante possono essere indirizzate le richieste di risarcimento da parte dei terzi aventi diritto.

Guida tematica - Diritto delle assicurazioni e disciplina delle imprese di assicurazioni

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Domande d’esame 2011

1. Nel margine di solvibilità disponibile non sono compresi:

A - il capitale sociale

B - le obbligazioni societarie

C - gli utili di esercizio, al netto dei dividendi da pagare

La risposta esatta è la B. In base all’art. 66 bis del Codice delle Assicurazioni il margine di solvibilità disponibile è rappresentato dal patrimonio netto dell’impresa al netto degli elementi immateriali, libero da qualsiasi impegno prevedibile, e comprende: a) il capitale sociale versato o, se si tratta di società di mutua assicurazione, il fondo di garanzia versato; b) le riserve legali e le riserve statutarie e facoltative, non destinate a copertura di specifici impegni o a rettifica di voci dell’attivo, né classificate come riserve di perequazione; c) gli utili dell’esercizio e degli esercizi precedenti portati a nuovo, al netto dei dividendi da pagare; d) le perdite dell’esercizio e degli esercizi precedenti portate a nuovo.

2. L’abuso di denominazione assicurativa è punito:

A - con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro duemila a euro ventimila

B - con la reclusione da due a quattro anni e con la multa da euro ventimila ad euro duecentomila

C - con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da euro diecimila ad euro centomila

La risposta esatta è la A in base al 4° comma all’art. 308 del Codice delle Assicurazioni.

3. La quota di garanzia è pari:

A - ad 1/3 del margine di solvibilità

B - ad 1/2 del margine di solvibilità

C - ad 1/10 del margine di solvibilità

La risposta esatta è la A. In base al 1° comma dell’art. 46 del Codice delle Assicurazioni un terzo del margine di solvibilità richiesto rappresenta la quota di garanzia.

4. Chi sono i destinatari dell’attività di vigilanza sull’attività assicurativa e riassicurativa?

A - Le imprese che svolgono attività assicurativa e riassicurativa, i gruppi assicurativi, gli intermediari di assicurazione e riassicurazione e i soggetti o enti che in qualunque forma svolgono funzioni parzialmente comprese nel ciclo operativo delle imprese di assicurazione o di riassicurazione

B - Solo i gruppi assicurativi e gli intermediari di assicurazione

C - Solo gli intermediari di assicurazione

La risposta esatta è la A in base all’art. 6 del Codice delle Assicurazioni.

5. Da chi è concessa l’autorizzazione ad esercitare l’attività assicurativa?

A - Dal Ministero dell’Economia

B - Dall’ISVAP

C - Dal Ministro dello sviluppo economico

La risposta esatta è la B in base al 1° comma dell’art. 13 del Codice delle Assicurazioni.

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6. Quale documento deve accompagnare il programma di attività presentato ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività assicurativa?

A - La relazione tecnica

B - L’indicazione del nome e dell’indirizzo del mandatario per la liquidazione dei sinistri

C - La dichiarazione di idoneità a ricoprire il ruolo di impresa designata alla gestione del Fondo di Garanzia Vittime della Strada

La risposta esatta è la A. In base al 1° comma lettera d) dell’art. 14 del Codice delle Assicurazioni il programma concernente l’attività iniziale e la struttura organizzativa e gestionale deve essere accompagnato da una relazione tecnica, sottoscritta da un attuario iscritto all’albo professionale, contenente l’esposizione dei criteri in base ai quali il programma stesso è stato redatto e sono state effettuate le previsioni relative ai ricavi ed ai costi.

7. Quale autorità, in caso di violazione delle norme sulle riserve tecniche o sulle attività di copertura, ordina all’impresa di assicurazione di conformarsi alle norme violate?

A - La COVIP

B - L’ISVAP

C - La CONSOB

La risposta esatta è la B in base al 1° comma dell’art. 221 del Codice delle Assicurazioni.

8. L’abuso di denominazione assicurativa è punito:

A - con sanzione amministrativa

B - con sanzione penale

C - con la sanzione disciplinare

La risposta esatta è la A in base al 4° comma all’art. 308 del Codice delle Assicurazioni che prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da euro duemila a euro ventimila.

Domande d’esame 2012 – sessione mattutina

1.Le imprese che esercitano i rami vita hanno l’obbligo di costituire un’apposita riserva tecnica per far fronte al pagamento dei capitali e delle rendite maturati?

A - Sì, ma solo per i capitali e le rendite maturati scaduti da meno di tre mesi.

B - No.

C - Sì.

La risposta esatta è la C.

2. E’ consentito ad un’impresa con sede legale in uno Stato terzo rispetto all’Unione Europea esercitare l’attività assicurativa in regime di libertà di prestazione di servizi?

A - Sì se autorizzata dall’Autorità di vigilanza del proprio Paese di origine.

B - Sì, se autorizzata dall’ISVAP

C - No.

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La risposta esatta è la C. Un’impresa con sede legale in uno Stato terzo rispetto all’Unione Europea può esercitare l’attività assicurativa soltanto in regime di stabilimento.

3. In materia di gruppi assicurativi, a chi spetta il potere di effettuare ispezioni presso le imprese appartenenti al gruppo, ai fini della verifica dei dati e delle informazioni sulla vigilanza supplementare:

A - Al Ministro dell’Interno.

B - Al Ministro dell’Economia.

C - All’ISVAP.

La risposta esatta è la C in base all’art. 214 del Codice delle Assicurazioni ai fini della verifica dei dati e delle informazioni sulla vigilanza supplementare sull’impresa di assicurazione o di riassicurazione, l’ISVAP può effettuare ispezioni, direttamente o tramite soggetti incaricati, presso le seguenti imprese, con sede legale nel territorio della Repubblica:

a) le imprese controllate dall’impresa di assicurazione o di riassicurazione italiana;

b) le imprese controllanti l’impresa di assicurazione o di riassicurazione italiana;

c) le imprese controllate da un’impresa controllante l’impresa di assicurazione o di riassicurazione italiana o le imprese comunque con quest’ultima soggette a direzione unitaria ai sensi dell’articolo 96.

4. Le attività a copertura delle riserve tecniche dei rami vita e danni devono essere indicate:

A - Nello statuto dell’impresa assicurativa.

B - In uno specifico registro.

C - Nella nota informativa consegnata alla clientela.

La risposta esatta è la B. I registri delle attività a copertura delle riserve tecniche dei rami vita e danni rientrano tra i libri obbligatori che le imprese di assicurazioni devono avere.

5. Il controllo sulla sufficienza delle riserve tecniche dei rami vita spetta:

A - All’attuario incaricato.

B - Soltanto all’ISVAP.

C - Al collegio sindacale dell’impresa.

La risposta esatta è la A. In base all’art. 36 del Codice delle assicurazioni la valutazione sulla sufficienza delle riserve tecniche spetta all’attuario incaricato, che esercita la funzione di controllo in via permanente, per consentire all’impresa di effettuare, con tempestività, gli interventi necessari. A tal fine l’attuario incaricato ha l’obbligo di informare prontamente l’organo con funzioni di amministrazione e l’organo che svolge funzioni di controllo dell’impresa qualora rilevi l’esistenza di possibili condizioni che gli impedirebbero, a quel momento, di formulare un giudizio di piena sufficienza delle riserve tecniche in base ai principi da rispettare per la redazione della relazione tecnica. L’impresa, se non è in grado di rimuovere le cause del rilievo o se non condivide il rilievo stesso, ne dà pronta comunicazione all’ISVAP.

Guida tematica - Diritto delle assicurazioni e disciplina delle imprese di assicurazioni

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6. Qual è la durata massima dell’amministrazione straordinaria delle imprese di assicurazione?

A - Un anno.

B - Sei mesi, eventualmente prorogabili per un periodo superiore a quattro mesi.

C - Un anno, eventualmente prorogabili per un periodo superiore a dodici mesi.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 231 del Codice delle assicurazioni l’amministrazione straordinaria ha la durata di un anno dalla data di emanazione del decreto, salvo che il decreto preveda un termine più breve o che l’ISVAP ne autorizzi la chiusura anticipata. La procedura può essere prorogata, su proposta dell’ISVAP, dal Ministro delle attività produttive per un periodo non superiore a dodici mesi.

7. Da quali componenti è costituita la riserva premi nei rami danni?

A - La riserva per frazioni premio e la riserva per rischi in corso.

B - La riserva per frazioni premio.

C - La riserva per frazioni premio e la riserva per sinistri accaduti e non ancora denunciati alla fine dell’esercizio.

La risposta esatta è la A . In base all’art. 37 del Codice delle assicurazioni relativo alle riserve tecniche dei rami danni, la riserva premi comprende sia la riserva per frazioni di premi sia la riserva per rischi in corso.

Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. Come si calcolano i sinistri di competenza di un esercizio?

A - Sinistri pagati nell’anno + riserva sinistri in entrata - riserva sinistri in uscita.

B - Sinistri pagati nell’anno - riserva sinistri in entrata + riserva sinistri in uscita.

C - Sinistri pagati nell’anno + riserva sinistri in entrata + riserva sinistri in uscita.

La risposta esatta è la B. Per “sinistri di competenza” si intendono i sinistri pagati nell’anno, meno la riserva sinistri all’inizio dell’anno (riserva sinistri in entrata), più la riserva sinistri a fine anno (riserva sinistri in uscita).

2. E’ possibile la costituzione in Italia di società che abbiano per oggetto esclusivo l’esercizio all’estero dell’attività assicurativa?

A - Sì.

B - No.

C - Sì, ma limitatamente ai Paesi dell’Unione Europea.

La risposta esatta è la B. In base all’art 12 del Codice delle Assicurazioni è vietata la costituzione in Italia di società che hanno per oggetto esclusivo l’esercizio all’estero dell’attività assicurativa.

3. Nelle spese di gestione delle imprese danni e vita sono comprese le spese sostenute per il personale e le spese di liquidazione dei sinistri?

A - Sì.

B - No.

C - Soltanto le spese per il personale.

Guida tematica - Diritto delle assicurazioni e disciplina delle imprese di assicurazioni

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La risposta esatta è la C. Le spese di liquidazione dei sinistri vanno nelle riserve sinistri. Le spese di gestione in questo caso comprendono solo le spese per il personale e non anche quelle di liquidazione dei sinistri.

4. Che cos’è il “Combined ratio”?

A - Un indicatore del rapporto tra gli oneri netti per sinistri, aumentati delle spese di gestione, ed i premi di competenza.

B - Un indicatore del rapporto tra i sinistri dell’esercizio, aumentati delle spese di gestione, ed i premi di competenza.

C - Un indicatore del rapporto tra i sinistri dell’esercizio ed i premi di competenza.

La risposta esatta è la B. Si tratta di un indicatore che misura l’equilibrio della gestione tecnica danni ed è costituito dalla somma dell’expense ratio e del loss ratio. Il loss ratio che consiste nel rapporto fra i sinistri di un esercizio ed i premi di competenza del medesimo esercizio e l’expense ratio che invece consiste del rapporto tra le spese di gestione complessive ed i premi di competenza.

5. In quale caso le imprese possono essere autorizzate ad un esercizio limitato dell’assicurazione r.c. auto?

A - In nessun caso.

B - Solo se chiedono di essere autorizzate ad operare limitatamente ad alcune Regioni specificamente indicate nell’istanza di autorizzazione all’ISVAP.

C - Solo se chiedono di limitare l’autorizzazione ai rischi derivanti dalla circolazione di flotte di veicoli a motore o di natanti.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 132 del Codice delle assicurazioni che parla di obbligo a contrarre, le imprese di assicurazione possono richiedere che l’autorizzazione sia limitata ai rischi derivanti dalla circolazione di flotte di veicoli a motore o di natanti.

6. L’autorizzazione all’esercizio di attività assicurativa può essere rilasciata nel caso in cui la direzione generale e amministrativa dell‘impresa abbia sede al di fuori dei confini dello Stato italiano?

A - Sì.

B - Sì, a patto che l’impresa rivesta la forma di Società per azioni.

C - No.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 14 del Codice delle assicurazioni l’ISVAP requisiti essenziale per il rilascio dell’autorizzazione è, tra gli altri, che la direzione generale e amministrativa dell’impresa richiedente sia stabilita in Italia.

7. Le riserve tecniche devono essere costituite al lordo o al netto delle cessioni in riassicurazione?

A - Al netto solo per i rami vita.

B - Al netto.

C - Al lordo.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 37 del Codice delle assicurazioni, che parla delle riserve tecniche dei rami danni, l’impresa che esercita i rami danni ha l’obbligo di costituire, per i contratti del portafoglio italiano, riserve tecniche che siano sempre sufficienti a far fronte, per quanto ragionevolmente prevedibile, agli impegni derivanti dai contratti di assicurazione. Le riserve sono costituite, al lordo delle cessioni in riassicurazione, nel rispetto delle disposizioni e dei metodi di valutazione stabiliti dall’ISVAP con il regolamento n. 16 del 4 marzo 2008. Stessa regola per i rami vita.

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Domande d’esame 2013

1. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private, quale di questi requisiti deve essere posseduto da un’impresa ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività assicurativa?

A - Il possesso dei requisiti di onorabilità da parte dei titolari di partecipazioni rilevanti.

B - L’adozione da parte dell’impresa della forma di società a responsabilità limitata.

C - La certificazione del Ministro dello Sviluppo Economico.

La risposta esatta è la A. L’art. 77 del Codice delle assicurazioni private stabilisce che il Ministro delle attività produttive (adesso Ministro dello Sviluppo Economico), sentito l’IVASS, determina con regolamento i requisiti di onorabilità dei titolari di partecipazioni rilevanti. Gli stessi sono stati definiti nel Regolamento del Ministro dello Sviluppo Economico dell’11 novembre 2011, n. 220.

2. Un’impresa che abbia ottenuto l’autorizzazione all’esercizio delle assicurazioni nei rami vita I, II e III può garantire con i relativi contratti in via complementare i rischi di danni alla persona?

A - No.

B - Sì.

C - Sì ma solo dopo tre anni di esercizio dei rami I, II e III.

La risposta esatta è la B. In base al 2° comma dell’art. 2 del Codice delle assicurazioni private l’impresa che ha ottenuto l’autorizzazione all’esercizio delle assicurazioni di cui ai rami I, II o III del comma, ovvero quella di cui al ramo V se è stata autorizzata ad esercitare anche un altro ramo vita con assunzione di un rischio demografico, con i relativi contratti può garantire in via complementare i rischi di danni alla persona, comprese l’incapacità al lavoro professionale, la morte in seguito ad infortunio, l’invalidità a seguito di infortunio o di malattia.

3. Quali poteri esercita l’IVASS sui soggetti vigilanti?

A - Prescrittivi, autorizzativi, accertativi, cautelari e repressivi.

B - Solamente autorizzativi e cautelari.

C - Solamente cautelari e prescrittivi.

La risposta esatta è la A. L’IVASS esercita tutti i poteri che una autorità garante può essere legittimata ad esercitare.

Domande d’esame 2014

1. Nelle imprese di assicurazione, la nomina del responsabile della funzione antiriciclaggio:

A - è di competenza dell’organo amministrativo

B - è di competenza dell’assemblea ordinaria

C - è di competenza del collegio sindacale

La risposta esatta è la A. L’art. 12 (Responsabile della funzione antiriciclaggio) del Regolamento ISVAP n. 41/2012 stabilisce che: “Indipendentemente dalla forma organizzativa scelta ai sensi dell’articolo 10 le imprese nominano un responsabile della funzione antiriciclaggio in possesso di adeguati requisiti di indipendenza, autorevolezza e professionalità. Le imprese assicurano che siano definiti nella normativa interna specifici presidi posti a tutela della stabilità e dell’indipendenza

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di tale responsabile. La nomina e la revoca del responsabile sono di competenza dell’organo amministrativo”.

2. Per operare in Italia in regime di stabilimento, un’impresa avente sede legale in un Paese terzo rispetto all’Unione Europea deve:

A - essere preventivamente autorizzata dall’IVASS

B - limitarsi a comunicare preventivamente all’IVASS la sua intenzione di operare in Italia

C - limitarsi a richiedere alla propria Autorità di vigilanza l’autorizzazione ad operare in Italia

La risposta esatta è la A. L’art. 28 (Attività in regime di stabilimento) del Codice delle assicurazioni dice che l’impresa avente sede legale in uno Stato terzo, qualora intenda esercitare nel territorio della Repubblica i rami vita o i rami danni, è preventivamente autorizzata dall’ISVAP con provvedimento pubblicato nel Bollettino.

3. Quale, tra le seguenti finalità, non rientra tra quelle poste alla base dell’attività di vigilanza dell’IVASS ai sensi del Codice delle assicurazioni private?

A - La trasparenza e la correttezza del comportamento delle imprese di assicurazione

B - La sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e di riassicurazione

C - La tutela della stabilità dei mercati finanziari

La risposta esatta è la C. In base all’art. 3 (Finalità della vigilanza) del Codice delle assicurazioni la vigilanza ha per scopo la sana e prudente gestione delle imprese di assicurazione e di riassicurazione e la trasparenza e la correttezza dei comportamenti delle imprese, degli intermediari e degli altri operatori del settore assicurativo, avendo riguardo alla stabilità, all’efficienza, alla competitività ed al buon funzionamento del sistema assicurativo, alla tutela degli assicurati e degli altri aventi diritto a prestazioni assicurative, all’informazione ed alla protezione dei consumatori.

Inoltre, secondo il Decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla Legge 7 agosto 2012, n. 135, l’IVASS‘ opera sulla base di principi di autonomia organizzativa, finanziaria e contabile, oltre che di trasparenza ed economicità, per garantire la stabilità e il buon funzionamento del sistema assicurativo e la tutela dei consumatori’.

4. In caso di trasferimento di portafoglio di impresa di assicurazione italiana a favore di un’impresa di assicurazione con sede legale all’estero:

A - I contraenti con domicilio o, se persone giuridiche, sede legale in Italia, possono recedere dal contratto di assicurazione entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento di autorizzazione

B - I contraenti con domicilio o, se persone giuridiche, sede legale in Italia, possono recedere dal contratto di assicurazione entro 90 giorni dalla pubblicazione del provvedimento di autorizzazione

C - I contraenti con domicilio o, se persone giuridiche, sede legale in Italia, non possono recedere dal contratto di assicurazione

La risposta esatta è la A. L’art. 168 del Codice delle assicurazioni Private dice: “Ad integrazione di quanto previsto dall’articolo 1902, primo comma, del codice civile, il trasferimento di portafoglio, che sia autorizzato in conformità a quanto previsto dagli articoli 198 e 200, non è causa di risoluzione dei contratti, ma i contraenti che hanno il domicilio o, se persone giuridiche, la sede legale nel territorio della Repubblica possono recedere entro il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione del provvedimento di autorizzazione, se il trasferimento avviene a favore di un’impresa di assicurazione che ha la sede legale all’estero oppure a favore di una sede secondaria all’estero di un’impresa che ha la sede legale nel territorio della Repubblica”.

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5. La riserva sinistri dei rami danni comprende le somme necessarie a far fronte al pagamento:

A - dei sinistri avvenuti nell’esercizio e negli esercii precedenti e non ancora pagati, nonché delle relative spese di liquidazione

B - solo dei sinistri avvenuti nell’esercizio e non ancora pagati

C - solo dei sinistri avvenuti nell’esercizio e negli esercizi precedenti e non ancora pagati

La risposta esatta è la A. L’art. 37 del Codice delle assicurazioni stabilisce che la riserva sinistri comprende l’ammontare complessivo delle somme che, da una prudente valutazione effettuata in base ad elementi obiettivi, risultino necessarie per far fronte al pagamento dei sinistri avvenuti nell’esercizio stesso o in quelli precedenti, e non ancora pagati, nonché alle relative spese di liquidazione. La riserva sinistri è valutata in misura pari al costo ultimo, per tener conto di tutti i futuri oneri prevedibili, sulla base di dati storici e prospettici affidabili e comunque delle caratteristiche specifiche dell’impresa.

6. I sinistri detti IBNR sono:

A - sinistri ceduti ai riassicuratori

B - sinistri non indennizzabili

C - sinistri avvenuti, ma non ancora denunciati all’assicuratore

La risposta esatta è la C. I.B.N.R. (INCURRED BUT NOT REPORTED): Posta di bilancio che indica un supplemento della riserva sinistri a copertura di danni sconosciuti al momento della stesura.

Domande d’esame 2015

1. L’accesso all’attività assicurativa in regime di stabilimento nel territorio della Repubblica, da parte di un’impresa avente sede legale in uno Stato membro dell’Unione Europea o in uno Stato aderente allo Spazio Economico europeo:

A - è subordinato all’autorizzazione congiunta dell’IVASS e dell’Autorità di vigilanza dello Stato di origine previa verifica degli adempimenti previsti dalla disposizioni dell’ordinamento comunitario

B - è subordinato a preventiva autorizzazione dell’IVASS

C - è subordinato alla comunicazione all’IVASS da parte dell’Autorità di vigilanza dello Stato di origine delle informazioni e degli adempimenti previsti dalle disposizioni dell’ordinamento comunitario

La risposta esatta è la C. L’accesso all’attività assicurativa in Europa si basa sul sistema della “Licenza Unica” europea, così come previsto dal Codice delle assicurazioni. Dopo la prima autorizzazione riconosciuta dal Paese di origine, per l’esercizio dell’attività in Libertà di Stabilimento o Libera Prestazione di Servizi in altri Stati UE è sufficiente una comunicazione alla Autorità di Vigilanza propria e allo Stato ospitante.

2. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private la quota di garanzia rappresenta:

A - un decimo del margine di solvibilità richiesto

B - un quinto del margine di solvibilità richiesto

C - un terzo del margine di solvibilità richiesto

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La risposta esatta è la C. Il dispositivo dell’art. 46 del CAP prevede: “Un terzo del margine di solvibilità richiesto rappresenta la quota di garanzia”.

Domanda superata

3. Le Banche, limitatamente all’attività di intermediazione assicurativa, sono sottoposte alla vigilanza:

A - della CONSOB

B - della Banca d’Italia

C - dell’IVASS

La risposta esatta è la C. Le persone giuridiche di cui all’art. 109 del CAP, comma 2, lettera d), sono sottoposte, limitatamente all’attività di intermediazione assicurativa, alla vigilanza dell’IVASS, che la esercita mediante i poteri previsti dall’articolo 5, comma 1, anche per quanto riguarda l’osservanza delle disposizioni sulle regole di comportamento di cui al capo III, informando e collaborando con le altre autorità interessate.

Domande d’esame 2016

1. L’impresa che oggi chieda di essere autorizzata all’esercizio dell’attività assicurativa ha l’obbligo di limitare l’oggetto sociale all’esercizio dei soli rami vita oppure dei soli rami danni?

A - Sì e non sono previste deroghe

B - Sì, anche se è prevista una deroga per l’esercizio dei rami vita e dei soli rami danni infortuni e malattia

C - No, non può esercitare indifferentemente sia i rami vita sia i rami danni e non è tenuta a gestire separatamente i due rami

La risposta esatta è la B, come prevede l’art. 13 (autorizzazione) del Codice delle Assicurazioni Private che stabilisce: “L’IVASS alle condizioni previste dall’articolo 14 autorizza, con provvedimento da pubblicare nel bollettino, l’impresa che intende esercitare l’attività nei rami vita oppure nei rami danni ovvero, congiuntamente, nei rami vita e nei rami infortuni e malattia di cui all’articolo 2, comma 3”.

2. In base al d.lgs. 209/2005, l’autorizzazione rilasciata all’impresa di assicurazione per uno o più rami vita o danni copre tutte le attività rientranti nei rami cui si riferisce?

A - Sì, a meno che l’impresa non chieda che sia limitata a una parte soltanto di esse

B - Solo se riferita ai rami vita

C - Sì e non può essere limitata

La risposta esatta è la A. L’art.13 CAP (Autorizzazione) stabilisce che: “L’ISVAP alle condizioni previste dall’articolo 14 autorizza, con provvedimento da pubblicare nel bollettino, l’impresa che intende esercitare l’attività nei rami vita oppure nei rami danni ovvero, congiuntamente, nei rami vita e nei rami infortuni e malattia di cui all’articolo 2, comma 3. 2. L’autorizzazione può essere rilasciata per uno o più rami vita o danni e copre tutte le attività rientranti nei rami cui si riferisce, a meno che l’impresa non chieda che sia limitata ad una parte soltanto di esse”.

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3. In base al Codice delle assicurazioni private, quali tipologie di assicurazione rientrano nelle assicurazioni sulla vita - ramo I?

A - Le assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi di investimento collettivo del risparmio

B - Le operazioni di capitalizzazione

C - Le assicurazioni sulla durata della vita umana

La risposta esatta è la C, come previsto dall’art. 2 comma 1 del Codice delle Assicurazioni Private.

Domande d’esame 2017

1. Un’impresa di assicurazione italiana può avere come oggetto esclusivo l’esercizio all’estero dell’attività assicurativa?

A - No, non è espressamente vietata la costituzione

B - Si, purché l’attività sia svolta in Paesi membri dell’Unione Europea

C - Si, purché l’attività sia svolta in Paesi extracomunitari

La risposta esatta è la A. L’art. 12 del Codice delle assicurazioni private - Operazioni vietate stabilisce: “1. Sono vietate le associazioni tontinarie o di ripartizione, le assicurazioni che hanno per oggetto il trasferimento del rischio di pagamento delle sanzioni amministrative e quelle che riguardano il prezzo del riscatto in caso di sequestro di persona. In caso di violazione del divieto il contratto è nullo e si applica l’articolo 167, comma 2.

2. È vietata la costituzione nel territorio della Repubblica di società che hanno per oggetto esclusivo l’esercizio all’estero dell’attività assicurativa”.

2. Ai sensi dell’art. 308 del Codice delle assicurazioni private, come è punito l’abuso di denominazione assicurativa?

A - Non è punito

B - È punito con una sanzione amministrativa pecuniaria

C - È punito penalmente

La risposta esatta è la B. L’art. 308 del Codice delle assicurazioni private stabilisce:

“1. L’uso, nella denominazione sociale o in qualsiasi comunicazione al pubblico, delle parole assicurazione, riassicurazione, compagnia di assicurazione, compagnia di riassicurazione, mutua assicuratrice ovvero di altre parole o locuzioni, anche in lingua estera, idonee a trarre in inganno sulla legittimazione allo svolgimento dell’attività assicurativa o riassicurativa è vietato ai soggetti diversi, rispettivamente, da quelli autorizzati all’esercizio dell’attività di assicurazione o di riassicurazione.

2. L’uso nella ragione o nella denominazione sociale o in qualsiasi comunicazione al pubblico, delle parole intermediario di assicurazione, intermediario di riassicurazione, produttore di assicurazione, agente di assicurazione, broker, mediatore di assicurazione, mediatore di riassicurazione, produttore diretto di assicurazione, perito di assicurazione ovvero di altre parole o locuzioni, anche in lingua estera, idonee a trarre in inganno sulla legittimazione allo svolgimento di attività di intermediazione assicurativa, riassicurativa o di attività peritale è vietato a soggetti diversi da quelli iscritti nel registro degli intermediari di assicurazione e di riassicurazione di cui all’articolo 109 o nel ruolo dei periti di assicurazione di cui all’articolo 156.

3. L’ISVAP determina, con regolamento, le ipotesi in cui, per l’esistenza di controlli amministrativi o in base ad elementi di fatto, le parole o le locuzioni indicate nei commi 1 e 2 possono essere utilizzate da soggetti diversi dalle imprese o dagli

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intermediari.

4. Chiunque contravviene al disposto del comma 1 è punito, se persona fisica, con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro cinquemila a euro cinque milioni e, se persona giuridica, con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro trentamila al dieci per cento del fatturato. La misura della sanzione può essere aumentata secondo quanto previsto all’articolo 310, comma 2. 4-bis. Chiunque contravviene al disposto del comma 2 è punito, se persona fisica, con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro mille ad euro settecentomila e, se persona giuridica, con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro cinquemila ad euro cinque milioni oppure, se superiore, al cinque per cento del fatturato. La misura della sanzione può essere aumentata secondo quanto previsto all’articolo 310, comma 2.

Domande d’esame 2018

1. L’autorizzazione rilasciata dall’IVASS alle imprese di assicurazioni aventi sede legale in Italia, è valida:

A - Per il territorio della Repubblica e per quello degli altri Stati membri dell’Unione europea, nel rispetto delle disposizioni relative alle condizioni di accesso in regime di stabilimento o di prestazione di servizi, nonché per quello degli Stati terzi, nel rispetto della legislazione di tali Stati.

B - Solo per il territorio della repubblica e per quello degli altri Stati membri dell’Unione europea, nel rispetto delle disposizioni relative alle condizioni di accesso in regime di stabilimento o di prestazione di servizi.

C - Per il solo territorio della Repubblica.

La risposta esatta è la A. L’art. 13 (Autorizzazione) del Codice delle Assicurazioni Private prevede che l’autorizzazione è valida per il territorio della Repubblica, per quello degli altri Stati membri, nel rispetto delle disposizioni relative alle condizioni di accesso in regime di stabilimento o di prestazione di servizi, nonché per quello degli Stati terzi, nel rispetto della legislazione di tali Stati.

2. Nello svolgimento delle funzioni di vigilanza sul settore assicurativo, l’IVASS esercita:

A - Poteri di natura autorizzativa, prescrittiva, accertativa, cautelare e repressiva.

B - Esclusivamente poteri di natura repressiva e autorizzativa.

C - Esclusivamente poteri di natura autorizzativa e cautelare.

La risposta esatta è la A.

3. Consentono di ridurre o trasferire i rischi di perdite patrimoniali derivanti dall’insolvenza di diritto e di fatto del debitore, le assicurazioni di cui:

A - Al ramo 17 - Tutela legale.

B - Al ramo 18 – Assistenza.

C - Al ramo 14 – Credito.

La risposta esatta è la C.

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Domande d’esame 2019

1. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private, un intermediario iscritto nella sezione A o B del RUI:

A - Non è mai responsabile dell’attività di intermediazione assicurativa svolta dai soggetti iscritti nella sezione E del RUI di cui si avvale.

B - È responsabile dell’attività di intermediazione assicurativa svolta dai soggetti iscritti nella sezione E del RUI di cui si avvale.

C - È responsabile dell’attività di intermediazione assicurativa svolta dai soggetti iscritti nella sezione E del RUI di cui si avvale, solo se i danni provocati da tali soggetti non siano conseguenti a responsabilità accertata in sede penale.

La risposta esatta è la B. L’art. 110 comma 3 del CAP prevede che (…) la persona fisica, ai fini dell’iscrizione nella sezione del registro di cui all’articolo 109, comma 2, lettere a) o b), deve altresì stipulare una polizza di assicurazione della responsabilità civile per l’attività svolta in forza dell’iscrizione al registro con massimale di almeno un milione e duecentocinquantamila euro per ciascun sinistro e di 1.850.000 euro all’anno globalmente per tutti i sinistri, valida in tutto il territorio dell’Unione europea, per danni arrecati da negligenze ed errori professionali propri ovvero da negligenze, errori professionali ed infedeltà dei dipendenti, dei collaboratori o delle persone del cui operato deve rispondere a norma di legge.

2. Per quanto tempo gli intermediari e ogni altro distributore sono tenuti a conservare i contratti conclusi per loro tramite e la documentazione ad essi relativa?

A - Per almeno dieci anni, salvo diverso termine di legge.

B - Per almeno cinque anni, salvo diverso termine di legge.

C - Per almeno tre anni, salvo diverso termine di legge.

La risposta esatta è la B. L’articolo 67 comma 1 del Regolamento IVASS n. 40/2018 prevede che i distributori, per almeno 5 anni, salvo diverso termine di legge, conservano la documentazione concernente:

a) omissis;

b) i contratti conclusi per il loro tramite e la documentazione ad essi relativa, inclusa quella di cui agli articoli 58 e 59, nonché la prova delle attività svolte per il tramite del contraente ai sensi dell’articolo 66;

c) le proposte di assicurazione e gli altri documenti sottoscritti dai contraenti.

3. I produttori diretti tenuti ad iscriversi nella sezione C del Rui sono:

A - Gli intermediari che, anche in via sussidiaria rispetto all’attività svolta a titolo principale, esercitano l’intermediazione assicurativa nei rami vita e nei rami infortuni e malattia per conto e sotto la piena responsabilità di un’impresa di assicurazione e che operano senza obblighi di orario o di risultato esclusivamente per l’impresa medesima.

B - I dipendenti dei soggetti iscritti nella sezione B del RUI che operano al di fuori dei locali dell’intermediario esclusivamente nei rami vita.

C - Gli intermediari che, anche in via sussidiaria rispetto all’attività svolta a titolo principale, agiscono su incarico del cliente e che hanno poteri di rappresentanza di imprese di assicurazione.

La risposta esatta è la A. L’art. 109 comma 2 lett. C) del CAP prevede che i produttori diretti sono coloro che, anche in via sussidiaria rispetto all’attività svolta a titolo principale, esercitano l’intermediazione assicurativa nei rami vita e nei rami infortuni e malattia per conto e sotto la piena responsabilità di un’impresa di assicurazione

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e che operano senza obblighi di orario o di risultato esclusivamente per l’impresa medesima.

4. La ripresa dell’attività da parte degli agenti temporaneamente non operanti:

A - Non è subordinata ad alcun adempimento.

B - È subordinata, tra l’altro, al superamento di una nuova prova d’idoneità indetta dall’IVASS.

C - È subordinata, tra l’altro, all’adempimento dell’obbligo di aggiornamento professionale previsto dalla normativa di settore.

La risposta esatta è la C. L’articolo 43 comma 2 del Regolamento IVASS n. 40/2018 prevede che gli intermediari temporaneamente non operanti iscritti nelle sezioni A, B o F, in caso di ripresa dell’attività, trasmettono all’IVASS, entro cinque giorni lavorativi dal termine del periodo di inoperatività, una comunicazione con le modalità di cui all’articolo 9, comma 3.

La ripresa dell’attività è subordinata:

a) al possesso della copertura assicurativa di cui agli articoli 11 o 15, che deve avere decorrenza dalla data di avvio dell’operatività;

b) alla presenza, limitatamente agli intermediari iscritti nelle sezioni A, D o F del Registro, di uno o più incarichi di distribuzione;

c) per gli intermediari persone fisiche, al conseguimento dell’aggiornamento professionale di cui all’articolo 89.

5. Per essere esentati dall’obbligo di separazione patrimoniale imposto dal Codice delle assicurazioni private gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B e D del RUI:

A - Occorre documentare di avere costituito un deposito bancario vincolato di ammontare non inferiore a euro 200.000.

B - Occorre documentare in modo permanente con fideiussione bancaria una capacità finanziaria pari al 7% dei premi incassati.

C - Occorre documentare in modo permanente con fideiussione bancaria una capacità finanziaria pari al 4% dei premi incassati per un ammontare minimo in valore assoluto di entità predefinita.

La risposta esatta è la C. L’art. 64 comma 4 del Regolamento IVASS n. 40/2018 prevede che in caso di più incarichi di distribuzione o accordi di libera collaborazione, per determinare l’importo della fideiussione bancaria, il 4% dei premi incassati previsto dal comma 1 è calcolato sul monte premi netto, complessivamente incassato dall’intermediario, indipendentemente dalla quota afferente ai singoli accordi, risultante al 31 dicembre dell’anno precedente.

6. In caso di rifiuto del contraente o dell’assicurato di fornire all’intermediario o ad ogni altro distributore una o più informazioni richieste sulle proprie caratteristiche personali ed esigenze assicurative o previdenziali, tale rifiuto:

A - Il contratto può essere stipulato ma comporta in automatico il raddoppio dell’importo del premio.

B - Non consente di presentare reclami in caso di contenzioso.

C - Deve risultare da apposita dichiarazione, da allegare alla proposta o alla polizza, sottoscritta dal contraente e dal distributore.

La risposta esatta è la C. L’art. 58 comma 5 del Regolamento IVASS n. 40/2018 prevede che: Il rifiuto di fornire una o più delle informazioni di cui al comma 2 deve risultare da apposita dichiarazione, da allegare alla proposta o alla polizza, sottoscritta dal

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contraente e dal distributore, dalla quale risulta la specifica avvertenza che tale rifiuto pregiudica la capacità di individuare il contratto coerente con le richieste ed esigenze del contraente.

7. Trattandosi di promozione e collocamento di contratti di assicurazione a distanza, è consentito l’utilizzo di procedure che impediscano a determinate categorie di contraenti di contattare l’intermediario e ogni altro distributore?

A - Sì, ma solo nel caso di contratti di assicurazione obbligatoria r.c. auto.

B - Sì, sempre.

C - No, mai.

La risposta esatta è la C come previsto dal Regolamento IVASS n. 40/2018 art. 71 (Divieto di discriminazione):

1. Nella promozione e nel collocamento di contratti di assicurazione a distanza non è consentito l’utilizzo di procedure che impediscano a determinate categorie di contraenti di contattare il distributore o, nel caso di contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, di concludere il contratto a distanza.

8. Prima della conclusione del contratto, gli intermediari assicurativi hanno l’obbligo di comunicare al contraente la natura del compenso ricevuto in relazione al contratto distribuito?

A) Sì.

B) No.

C) Sì, solo su richiesta scritta del cliente.

La risposta esatta è la A come previsto dall’art. 57 del Regolamento IVASS n. 40/2018:

1. Ai sensi dell’articolo 120-bis del Codice, le informazioni concernenti il compenso percepito con riferimento al contratto distribuito sono comunicate al contraente: a) dall’intermediario che distribuisce il contratto; b) dall’impresa di assicurazione, con riferimento ai dipendenti direttamente coinvolti nella distribuzione del contratto. Nel caso di collaborazioni orizzontali o con intermediari iscritti nella sezione E del Registro, l’informazione è relativa al compenso percepito rispettivamente dall’intermediario proponente ovvero da quello per il quale l’intermediario iscritto nella sezione E del Registro opera.

2. Le informazioni di cui al comma 1 sono fornite al contraente prima della conclusione del contratto nell’ambito dell’informativa resa ai sensi dell’articolo 56, comma 3, lettera a), e ogni qual volta il contraente effettui pagamenti diversi dai premi in corso e dai pagamenti programmati già previsti nel contratto concluso.

9. Le imprese di assicurazione forniscono ai contraenti le informazioni concernenti la gestione dei reclami:

A - Solo su richiesta espressa del consumatore.

B - In corso di contratto, con cadenza annuale, con evidenziazione specifica sulle pagine internet.

C - Sul proprio sito internet, dandone adeguata evidenza in home page, nel documento informativo precontrattuale e nelle comunicazioni periodiche in corso di contratto.

La risposta esatta è la C. Il Regolamento ISVAP n. 24/2008, Art. 10 (Informazioni sulla procedura reclami):

1. Le imprese di assicurazione riportano sul proprio sito Internet, dandone adeguata evidenza in home page, nella nota informativa precontrattuale e nelle comunicazioni

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204Guida tematica - Diritto delle assicurazioni e disciplina delle imprese di assicurazioni

periodiche in corso di contratto, le informazioni concernenti la gestione dei reclami, le indicazioni relative alle modalità di presentazione dei reclami all’impresa, la tempistica di risposta e indicano la funzione aziendale incaricata dell’esame dei reclami e i relativi recapiti.

10. Che cos’è il multilevel marketing?

A - Una tecnica di vendita con la quale l’intermediario procaccia clienti che possono diventare a loro volta venditori, ai quali si limita a corrispondere un compenso fisso periodico, senza percepire alcuna remunerazione sui contratti venduti dagli altri componenti la rete che egli stesso ha arruolato.

B - Una tecnica di vendita con la quale l’intermediario procaccia solo tramite internet i clienti appartenenti a settori di mercato connotati da diversi livelli di rischio.

C - Una tecnica di vendita con la quale il venditore procaccia clienti che possono diventare a loro volta venditori e percepisce una remunerazione sia sul contratto direttamente venduto che sui contratti venduti dagli altri componenti la rete che egli stesso ha arruolato.

La risposta esatta è la C. Il regolamento IVASS n. 40/2018 art. 2 comma 1 definisce alla lett. ss) “reti di vendita multilevel marketing”: le reti distributive operanti con tecniche di vendita quali il multilevel marketing, il network marketing o affini in cui, tra l’altro, il venditore procaccia clienti che possono diventare a loro volta venditori e percepisce una remunerazione sia sul contratto direttamente venduto che sui contratti venduti dagli altri componenti la rete che egli stesso ha arruolato.

11. L’attività di intermediario è incompatibile con la carica di amministratore presso le imprese di assicurazioni preponenti?

A - No.

B - No, purchè sia stipulato un protocollo di autonomia,

C - Sì.

La risposta esatta è la C. Il Regolamento IVASS n. 40/2018 art. 53 stabilisce che l’attività di intermediario non è compatibile con la carica di amministratore, direttore generale, sindaco o suo collaboratore ai sensi dell’articolo 2403-bis del codice civile, titolare delle funzioni fondamentali, presso le imprese di assicurazione preponenti.

12. Ai sensi del Codice civile, l’agente che non è in grado di seguire l’incarico affidatogli:

A - È sempre obbligato al risarcimento del danno.

B - Non è mai obbligato al risarcimento del danno.

C - Deve dare immediato avviso al preponente. In mancanza è obbligato al risarcimento del danno.

La risposta esatta è la C. L’articolo 1747 del Codice civile prevede: L’agente che non è in grado di eseguire l’incarico affidatogli deve dare immediato avviso al preponente. In mancanza è obbligato al risarcimento del danno.

13. Il divieto di ricevere denaro in contanti a titolo di pagamento di premi, vale tra l’altro:

A - Per le polizze vita.

B - Per tutte le polizze danni a prescindere dall’importo.

C - Per le polizze del ramo r.c. auto di qualunque importo.

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205Guida tematica - Diritto delle assicurazioni e disciplina delle imprese di assicurazioni

La risposta esatta è la A. Il Regolamento IVASS n. 40/2018 articolo 54 comma 7 prevede che ai distributori è fatto divieto di ricevere denaro contante a titolo di pagamento di premi relativi a contratti di assicurazione sulla vita, di cui all’articolo 2, comma 1, del Codice. Per i contratti di assicurazione contro i danni, di cui all’articolo 2, comma 3, del Codice, il divieto riguarda i premi di importo superiore a euro 750 annui per ciascun contratto. Il divieto non opera per le coperture del ramo responsabilità civile auto e per le relative garanzie accessorie, se ed in quanto riferite allo stesso veicolo assicurato per la responsabilità civile auto.

14. Ai sensi del Codice civile, il soggetto che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare senza essere legata a nessuna di esse da rapporti di collaborazione, dipendenza o rappresentanza, è definito:

A - Agente.

B - Mediatore.

C - Mandatario.

La risposta esatta è la B. L’art. 1754 del Codice civile prevede: È mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza.

15. Quale adempimento è richiesto all’intermediario iscritto nella sezione A del RUI nel caso in cui intenda avvalersi di collaboratori anche se già iscritti nella sezione E del RUI?

A - Deve limitarsi a sottoscrivere un accordo di collaborazione con l’intermediario stesso.

B - Deve presentare all’IVASS apposita domanda.

C - Deve limitarsi ad informare l’impresa di assicurazione preponente.

La risposta esatta è la B. Il Regolamento IVASS n. 40/2018 art. 33 prevede:

1. Ai fini dell’avvio di un rapporto di collaborazione con persone fisiche e società già iscritte nella sezione E, l’intermediario iscritto nelle sezioni A, B, D o F ovvero nell’Elenco annesso che intende avvalersene presenta all’IVASS apposita domanda con le modalità di cui all’articolo 9, comma 3.

16. Per lo svolgimento dell’attività di distribuzione all’interno dei propri locali, gli agenti possono avvalersi di addetti in possesso dei requisiti per lo svolgimento dell’attività di cui alla normativa vigente. Chi è tenuto preventivamente ad accertare il possesso dei suddetti requisiti?

A - L’impresa preponente.

B - Gli intermediari che se ne avvalgono.

C - L’IVASS, all’atto della ricezione delle relative segnalazioni da parte degli intermediari.

La risposta esatta è la B. Il Regolamento IVASS n. 40/2018 art. 48 prevede:

1. Gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B, D, E o F del Registro possono avvalersi, per lo svolgimento dell’attività di distribuzione all’interno dei propri locali, di addetti per i quali abbiano preventivamente accertato: a) il possesso dei requisiti di cui all’articolo 110, comma 1, del Codice; b) il possesso di cognizioni e capacità professionali adeguate all’attività svolta ed ai contratti intermediati, acquisito mediante la partecipazione a corsi di formazione, conformi alla disciplina di cui alla Parte IV.

2. Gli intermediari di cui al comma 1: a) accertano periodicamente la permanenza del possesso dei requisiti previsti dalla lettera a) del medesimo comma e si astengono dall’utilizzare i soggetti per i quali ne abbiano riscontrato l’insussistenza fino al

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206Guida tematica - Diritto delle assicurazioni e disciplina delle imprese di assicurazioni

perdurare della stessa; b) assicurano che i soggetti di cui si avvalgono siano in regola con gli obblighi di aggiornamento professionale previsti dalla Parte IV.

17. Ai fini della valutazione delle richieste ed esigenze del cliente, gli intermediari e ogni altro distributore possono chiedere notizie facenti specifico riferimento al loro stato di salute?

A - Sì, senza limitazione alcuna.

B - No mai, trattandosi di dati sensibili.

C - Sì, ove pertinenti.

La risposta esatta è la C. Il Regolamento IVASS n. 40/2018 art. 58 prevede:

1. I distributori sono tenuti a proporre contratti coerenti con le richieste ed esigenze di copertura assicurativa e previdenziale del contraente o dell’assicurato. A tal fine i distributori, prima di far sottoscrivere una proposta o, qualora non prevista, un contratto di assicurazione, acquisiscono dal contraente le informazioni utili a valutare le sue richieste ed esigenze.

2. In particolare, ai fini di cui al comma 1, i distributori chiedono notizie sulle caratteristiche personali e sulle esigenze assicurative o previdenziali del contraente o dell’assicurato, che includono, ove pertinenti, specifici riferimenti all’età, allo stato di salute, all’attività lavorativa, al nucleo familiare, alla situazione finanziaria ed assicurativa e alle sue aspettative in relazione alla sottoscrizione del contratto, in termini di copertura e durata, anche tenendo conto di eventuali coperture assicurative già in essere, del tipo di rischio, delle caratteristiche e della complessità del contratto offerto.

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207Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazioneGli intermediari di assicurazione

Domande d’esame 2010

1. Come avviene l’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti di un intermediario?

A - mediante contestazione all’interessato degli addebiti con lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro 120 giorni dalla data di attestazione di conclusione dell’istruttoria.

B - mediante contestazione all’interessato degli addebiti con lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro 60 giorni dalla data di inizio dell’istruttoria.

C - mediante contestazione immediata all’interessato a seguito della chiusura dell’istruttoria per procedibilità.

Aggiornamento:

La risposta esatta è la A. il riferimento normativo in vigore nel 2010 era il 6° comma dell’art. 3 del Regolamento ISVAP 6/2006. Dal 2013 la normativa applicabile è l’art.

4 del Regolamento IVASS 2/2013. Ll’avvio del procedimento per l’irrogazione di una sanzione disciplinare nei confronti di un intermediario avviene nel termine di 120 giorni dalla data di conclusione dell’istruttoria da parte dell’IVASS (ovvero nel termine di 180 per i soggetti residenti all’estero). L’IVASS dispone quindi di 120 giorni per

provvedere alla contestazione degli addebiti nei confronti del responsabile della violazione. La contestazione viene inviata a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento contenente l’indicazione dei diritti dell’interessato. Nei medesimi termini viene data notizia dell’avvio del procedimento anche alle imprese o agli intermediari con cui il soggetto ha in corso, o ha avuto all’epoca dei fatti, incarichi o collaborazioni.

Dal 1 ottobre 2018 con l’entrata in vigore del Regolamento IVASS n. 39/2018 l’avvio di un provvedimento sanzionatorio è disciplinato dagli art 5, 12 e seguenti del citato Regolamento.

2. Con quali modalità l’intermediario può ricevere dal contraente il pagamento dei premi assicurativi relativi ai contratti di assicurazione sulla vita?

A - mediante assegni bancari, postali o circolari, non trasferibili o ordini di bonifico o altri mezzi di pagamento a questo assimilabili.

B - solo in contanti.

C - con la modalità prescelta dall’assicurato.

La risposta esatta è la A. Al fine di evitare frodi, l’art. 47 del Reg. ISVAP 5/2006, adesso l’art. 54 del Reg. IVASS 40/2018, prevede che gli intermediari possano ricevere dal contraente a titolo di pagamento dei premi assicurativi (relativi a qualunque tipo di polizza) assegni bancari, postali o circolari, non trasferibili o ordini di bonifico o altri mezzi di pagamento a questo assimilabili. Agli intermediari è fatto divieto di ricevere denaro contante a titolo di pagamento di premi relativi a contratti di assicurazione sulla vita.

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3. L’obbligo di aggiornamento professionale non è necessario:

A - per agenti e broker.

B - per i dipendenti di banche che collocano prodotti finanziari nei locali delle banche.

C - per i collaboratori di agenti e broker che operano esclusivamente all’interno dei locali dell’intermediario.

La risposta esatta è la B. Il Reg. ISVAP 5/2006, adesso il IVASS 40/2018, prevede infatti un obbligo di aggiornamento professionale per tutti gli intermediari persone fisiche iscritti al RUI e per gli addetti all’attività di distribuzione operanti all’interno dei locali in cui opera l’intermediario iscritto alle sezioni A, B, D, E e F.

4. Nel caso di vendita a distanza di contratti di assicurazione sulla vita l’intermediario non è tenuto a comunicare al contraente:

A - le modalità con cui è stato individuato il recapito del contraente.

B - l’identità dell’intermediario assicurativo.

C - il rapporto fra l’intermediario assicurativo e la persona che contatta il cliente.

La risposta esatta è la A. Infatti in base all’art. 121 del Codice delle Assicurazioni in caso di vendita a distanza, l’intermediario rende note al contraente almeno le seguenti informazioni preliminari: a) l’identità dell’intermediario e il fine della chiamata; b) l’identità della persona in contatto con il contraente ed il suo rapporto con l’intermediario assicurativo; c) una descrizione delle principali caratteristiche del servizio o prodotto offerto; d) il prezzo totale, comprese le imposte, che il contraente dovrà corrispondere.

5. I produttori diretti che debbono iscriversi alla sezione C) del RUI sono:

A - i dipendenti delle banche, degli intermediari finanziari, di Sim e di Poste Italiane per l’attività svolta al di fuori dei locali dell’intermediario.

B - gli intermediari che, anche in via sussidiaria rispetto all’attività svolta in via principale, esercitano l’intermediazione per conto di un’impresa di assicurazione nei rami vita e infortuni e malattia.

C - gli addetti all’attività di intermediazione che operano in via esclusiva nei rami vita e danni per conto di un’impresa o di un gruppo di imprese.

La risposta esatta è la B, come da definizione dell’art. 109 del CAP.

6. La mancata rimessa alle imprese di somme percepite a titolo di premi può comportare

A - la radiazione con provvedimento dell’IVASS.

B - il richiamo con provvedimento IVASS.

C - la radiazione con provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico.

La risposta esatta è la A. Questo è un tipico (e il più frequente) caso di radiazione dal Registro effettuato dall’IVASS.

Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

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7. Le informazioni relative alla gestione dei reclami di contraenti di polizze assicurative devono essere fornite:

A - preventivamente nella nota informativa.

B - al consumatore nel caso di richiesta espressa scritta.

C - in ogni comunicazione periodica.

La risposta esatta è la A. La nota informativa deve contenere anche la procedura da seguire in caso di reclamo e l’indicazione dell’organismo o dell’autorità eventualmente competente. Dal 1 gennaio 2019 la nota informativa è sostituita da altra documentazione informativa e le informazioni relativa alla gestione dei reclami sono riportate nel DIP aggiuntivo.

Domande d’esame 2011

1. Quale, tra questi obblighi, grava sugli iscritti nella sezione B del Registro degli intermediari di assicurazione e di riassicurazione?

A - Il pagamento di un contributo annuale al Fondo di Garanzia vittime della strada

B - L’adesione al Fondo di Garanzia per i mediatori di assicurazione e riassicurazione

C - Il pagamento di un contributo annuale al Fondo di Garanzia per i mediatori di assicurazione e riassicurazione anche in assenza di produzione

La risposta esatta è la B. In base al 1° comma dell’art. 115 del Codice delle Assicurazioni l’intermediario iscritto alla sezione B del registro deve aderire al Fondo di garanzia costituito presso la CONSAP per risarcire il danno patrimoniale causato agli assicurati e alle imprese di assicurazione o di riassicurazione derivante dall’esercizio dell’attività di mediatore assicurativo o riassicurativo che non sia stato risarcito dall’intermediario o non sia stato indennizzato attraverso la polizza di responsabilità civile professionale. La contribuzione a tale fondo è in percentuale alle provvigioni annualmente acquisite.

2. Nella promozione e nel collocamento di contratti di assicurazione a distanza le imprese di assicurazione possono avvalersi di call center?

A - Sì, a condizione che gli addetti del call center siano dipendenti dell’impresa o, nel caso in cui addetti del call center non siano dipendenti della stessa impresa, quest’ultima assuma la piena piena responsabilità del loro operato

B - Sì, ma solo a condizione che gli addetti del call center siano tutti dipendenti della stessa impresa di assicurazione

C - No, questa tecnica di collocamento non è ammessa

La risposta esatta è la A. In base all’art. 7 del regolamento ISVAP 34/2010, adesso l’art. 76 del Reg. IVASS 40/2018, relativo alla promozione e al collocamento di contratti di assicurazione a distanza le imprese possono avvalersi di call center a condizione che: a) gli addetti del call center siano dipendenti dell’impresa; b) nel caso in cui gli addetti del call center non siano dipendenti dell’impresa, quest’ultima assuma la piena responsabilità del loro operato. In questo caso l’impresa individua un proprio dipendente quale responsabile del coordinamento e del controllo dell’attività di promozione e collocamento di contratti di assicurazione a distanza svolta dal call center. Il fatto accidentale è l’evento imprevedibile e straordinario.

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3. Gli intermediari iscritti nella sezione B del registro degli intermediari di assicurazione e di riassicurazione sono tenuti all’obbligo di separazione patrimoniale?

A - Sì, ma solo nel caso in cui siano autorizzati da un’impresa di assicurazione all’incasso dei premi, ai risarcimenti e ai pagamenti dovuti dalle imprese di assicurazione

B - No, mai

C - Sì, sempre

La risposta esatta è la A. In base al 3°comma dell’art. 54 del Reg. ISVAP 5/2006, adesso in base all’art. 63 e 65 del Reg. IVASS 40/2018, gli obblighi di separazione patrimoniale si applicano agli iscritti nella sezione B, esclusivamente nel caso in cui gli stessi si trovino in una delle seguenti condizioni: gli stessi siano autorizzati da un’impresa di assicurazione all’incasso dei premi e/o al pagamento delle somme dovute agli assicurati od agli altri aventi diritto, in forza di un’espressa previsione contenuta nell’accordo stipulato con l’impresa medesima; b) ove l’accordo di cui alla precedente lettera a) sia stato stipulato con un intermediario iscritto nella sezione A, tale accordo sia stato ratificato dall’impresa preponente di quest’ultimo intermediario; c) nel caso di polizza assunta in coassicurazione, le attività indicate alla lettera a) siano previste nell’accordo sottoscritto con l’impresa delegataria. In tale circostanza, le disposizioni relative alla separazione patrimoniale hanno effetto nei confronti di ciascuna delle imprese coassicuratrici.

4. Le informazioni sulla procedura reclami sono fornite dalle imprese di assicurazione:

A - nella nota informativa precontrattuale

B - in un documento autonomo che deve essere consegnato al contraente in occasione della stipulazione del contratto, nonché in occasione di ogni successivo rinnovo

C - su richiesta del consumatore

La risposta esatta è la A. In base al 3°comma dell’art. 185 del Codice delle Assicurazioni la nota informativa deve contenere, oltre alle indicazioni relative all’impresa, le informazioni sul contratto con particolare riguardo alle garanzie e alle obbligazioni assunte dall’impresa, alle nullità, alle decadenze, alle esclusioni e alle limitazioni della garanzia e alle rivalse, ai diritti e agli obblighi in corso di contratto e in caso di sinistro, alla legge applicabile ed ai termini di prescrizione dei diritti, alla procedura da seguire in caso di reclamo e all’organismo o all’autorità eventualmente competente formativa su potenziali situazioni di conflitto di interesse. Dal 1 gennaio 2019 la nota informativa è sostituita da altra documentazione informativa e le informazioni relativa alla gestione dei reclami sono riportate nel DIP aggiuntivo.

5. Le prestazioni dovute dall’impresa di assicurazione agli assicurati o danneggiati possono essere effettuate per il tramite dell’intermediario?

A - No, i pagamenti devono essere sempre effettuati direttamente dall’impresa a favore dell’avente diritto

B - Sì, a tal fine l’intermediario deve essere titolare di un conto corrente separato che costituisca patrimonio autonomo rispetto al proprio

C - Sì, è sufficiente che l’intermediario sia titolare di un conto corrente

La risposta esatta è la B sul conto corrente separato dell’intermediario possono essere versati non soltanto i premi, ma anche le somme destinate ai risarcimenti o ai pagamenti dovuti dalle imprese se previsto negli accordi con le imprese di assicurazione con cui operano.

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6. Gli intermediari non possono ricevere dai contraenti a titolo di pagamento di premi assicurativi:

A - bonifici

B - valuta estera

C - moneta elettronica

La risposta esatta è la B in base all’art. 47 del Reg. ISVAP 5/2006, adesso in base all’54 del Reg. IVASS 40/2018.

Domande d’esame 2012 – sessione mattutina

1. Per essere esentato dall’obbligo di separazione patrimoniale di cui al Codice delle Assicurazioni, l’intermediario iscritto nella sezione A, B e D deve:

A - Dimostrare di avere una capacità patrimoniale adeguata in rapporto al portafoglio gestito.

B - Documentare in modo permanente e con fideiussione bancaria una capacità finanziaria bancaria pari al 4% dei premi incassati, con un minimo di euro 15.000,00.

C - Dimostrare di avere un deposito titoli, presso l’impresa preponente, non inferiore a euro 15.000,00.

La risposta esatta è la B come previsto dall’art. 117 del Codice delle Assicurazioni comma 3-bis seppur con l’emanazione del D.Lgs. n. 68/2018 di recepimento della Direttiva IDD il citato comma 3 bis dell’art. 117 del Codice delle Assicurazioni è stato innovato così “…Sono esenti dagli obblighi previsti dal comma 1 gli intermediari di cui all’articolo 109, comma 2, lettere a), b) e d), che possano documentare in modo permanente con fideiussione bancaria una capacità finanziaria pari al 4 per cento dei premi incassati con un minimo di 18.750 euro. Il limite minimo è aggiornato mediante disposizioni dell’Unione Europea direttamente applicabili per tener conto delle variazioni dell’indice europeo dei prezzi al consumo pubblicato da Eurostat”.

2. A quale tipo di sanzioni sono soggetti gli intermediari che violano le disposizioni dettate dal Codice delle Assicurazioni e dalla normativa regolamentare emanata dall’ISVAP?

A - Solo a sanzioni pecuniarie.

B - Solo a sanzioni disciplinari.

C - Sia a sanzioni disciplinari sia a sanzioni pecuniarie.

Domanda superata perché con la riforma del regime sanzionatorio applicato ai distributori non viene più fatta distinzione tra sanzioni disciplinari e amministrative pecuniarie (vedi art. 324 del CAP).

3. Il questionario di adeguatezza ha il fine di:

A - Dare informazioni al cliente su potenziali situazioni di conflitto di interesse dell’intermediario assicurativo.

B - Dare informazioni al cliente tali da consentire a quest’ultimo di effettuare scelte consapevoli e rispondenti alle sue esigenze.

C - Acquisire dal cliente ogni informazione utile in funzione delle caratteristiche del contratto offerto dall’intermediario assicurativo.

La risposta esatta è la C in base al secondo comma dell’art. 52 del regolamento ISVAP 5/2006 gli intermediari acquisiscono dal contraente ogni informazione che ritengono utile in funzione delle caratteristiche e della complessità del contratto

Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

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offerto. La risposta esatta è la C in base adesso al primo e secondo comma dell’art. 58 (Valutazione delle richieste ed esigenze del contraente) del Reg. IVASS 40/2018: I distributori sono tenuti a proporre contratti coerenti con le richieste ed esigenze di copertura assicurativa e previdenziale del contraente o dell’assicurato. A tal fine i distributori, prima di far sottoscrivere una proposta o, qualora non prevista, un contratto di assicurazione, acquisiscono dal contraente le informazioni utili a valutare le sue richieste ed esigenze. 2. In particolare, ai fini di cui al comma 1, i distributori chiedono notizie sulle caratteristiche personali e sulle esigenze assicurative o previdenziali del contraente o dell’assicurato, che includono, ove pertinenti, specifici riferimenti all’età, allo stato di salute, all’attività lavorativa, al nucleo familiare, alla situazione finanziaria ed assicurativa e alle sue aspettative in relazione alla sottoscrizione del contratto, in termini di copertura e durata, anche tenendo conto di eventuali coperture assicurative già in essere, del tipo di rischio, delle caratteristiche e della complessità del contratto offerto.

4. In caso di trasferimento di agenzia le imprese di assicurazione devono informare i clienti?

A - Si, con apposita comunicazione pubblicata su almeno 2 quotidiani a tiratura nazionale e nella home page del sito internet dell’ISVAP.

B - Si, con apposita comunicazione pubblicata nella home page del sito internet dell’ISVAP.

C - Si, con apposita comunicazione scritta.

La risposta esatta è la C. In base agli artt. 20 e 36 del Reg. ISVAP 35/2010, adesso in base all’art. 6 del Reg. IVASS 41/2018 nei casi di chiusura d’agenzia o assegnazione di portafoglio a un nuovo intermediario, l’impresa fornisce al contraente apposita informativa. La comunicazione, da rendere entro il termine di dieci giorni dalla data di efficacia della chiusura o assegnazione, indica i riferimenti della nuova sede (indirizzo e recapito telefonico), nonché le generalità del nuovo intermediario.

5 Il Fondo di Garanzia per i mediatori di assicurazione e di riassicurazione è costiuito:

A - Presso l’ISVAP.

B - Presso la Consap.

C - Presso il Ministero dell’Economia.

La risposta esatta è la B così come previsto dall’art. 115 del Codice delle assicurazioni.

6. L’attività di intermediario è cumulabile con la carica di direttore generale o di sindaco dell’impresa di assicurazione preponente?

A - Sì, previa autorizzazione dell’ISVAP.

B - No.

C - Sì.

La risposta esatta è la B. L’art. 46 del regolamento ISVAP 5/2006, adesso l’art. 53 del Reg. IVASS 40/2018, prevede che l’attività di intermediario non è compatibile con la carica di amministratore, direttore generale, sindaco o suo collaboratore ai sensi dell’articolo 2403-bis del codice civile, titolare delle funzioni fondamentali, presso le imprese di assicurazione preponenti.

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7. Da quale momento l’intermediario assicurativo può validamente operare?

A - Dalla data di invio all’Isvap della domanda di iscrizione nel RUI.

B - Dalla data di arrivo all’Isvap della domanda di iscrizione nel RUI.

C - Dalla data di iscrizione dell’intermediario nel RUI.

La risposta esatta è la C. L’intermediario presenta infatti una domanda di iscrizione che deve essere valutata dall’IVASS. Adesso in base all’art. 29 del regolamento n. 40/2018 l’IVASS procede all’iscrizione nel Registro sulla base dell’istruttoria con esito positivo delle relative domande e comunica agli istanti, per mezzo di un messaggio di posta elettronica certificata, l’intervenuta iscrizione con l’indicazione della data di accoglimento dell’istanza.

8. I dipendenti pubblici:

A - In nessun caso possono iscriversi al RUI.

B - Possono iscriversi al RUI purché abbiano un rapporto di lavoro a tempo parziale uguale o inferiore al 50% dell’orario di lavoro.

C - Possono sempre iscriversi al RUI.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 108 del Codice delle assicurazioni relativo all’accesso all’attività di intermediazione, l’esercizio dell’attività di intermediario di assicurazione e riassicurazione è vietato agli enti pubblici, agli enti o società da essi controllati ed ai pubblici dipendenti con rapporto lavorativo a tempo pieno ovvero a tempo parziale, quando superi la metà dell’orario lavorativo a tempo pieno.

9. L’intermediario assicurativo persona fisica nei confronti del quale è stato emesso un provvedimento disciplinare di radiazione, può richiedere di essere reiscritto nella sezione A del RUI:

A - Se sono trascorsi almeno tre anni dalla data di cancellazione e possiede i requisiti di onorabilità.

B - Se sono trascorsi almeno tre anni dalla data di cancellazione.

C - Se sono trascorsi almeno cinque anni dalla data di cancellazione, possiede i requisiti di onorabilità e ha superato la prova di idoneità indetta annualmente dall’Isvap.

La risposta esatta è la C in base all’art. 114 del Codice delle assicurazioni e adesso all’art. 31 del regolamento IVASS 40/2018.

10. Le società iscritte nella sezione E del RUI che collaborano con un intermediario iscritto nella sezione A possono operare tramite un’altra società?

A - No.

B - Sì, previa autorizzazione dell’impresa preponente.

C - Sì.

La risposta esatta è la A. Una società iscritta in E non può operare, a sua volta, attraverso altra società per via della preclusione di cui agli artt. 112, comma 5 del Codice delle assicurazioni e 22, lett. c) del Regolamento ISVAP n. 5/2006.

Nulla esclude, tuttavia, che tale ultima società possa essere iscritta nella sezione E nella veste di collaboratore diretto di un intermediario iscritto nelle sezioni A, B o D del registro.

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Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. Cosa è tenuto a fare l’intermediario iscritto nella sezione A del RUI che intende avvalersi di collaboratori addetti all’attività di intermediazione per suo conto, già iscritti nella sezione E del medesimo Registro a cura di altro intermediario “principale”?

A - Deve dare notizia dell’avvio della collaborazione all’impresa preponente

B - Deve provvedere alla richiesta di registrazione della collaborazione nel Registro e darne contestuale notizia all’impresa preponente.

C - Non deve fare nulla.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 109 del Codice delle Assicurazioni, comma 4, l’intermediario iscritto in sezione A, B e D che si avvale di dipendenti, collaboratori, produttori o altri incaricati addetti all’intermediazione provvede, per conto dei medesimi, all’iscrizione nella sezione E del registro. L’intermediario iscritto in sezione A, che si avvale di dipendenti, collaboratori, produttori o altri incaricati addetti all’intermediazione è tenuto a dare all’impresa preponente contestuale notizia della richiesta di iscrizione dei soggetti che operano per suo conto fermo restando quanto previsto nel contratto di agenzia.

2. Chi stipula un contratto come rappresentante di un diverso soggetto senza averne potere:

A - In nessun caso può essere ritenuto responsabile verso il terzo contraente.

B - E’ responsabile del danno che il terzo contraente ha sofferto per avere confidato senza sua colpa nella validità del contratto.

C - Non è responsabile verso il terzo contraente, ma è tenuto a somministrare al rappresentato i mezzi necessari per l’esecuzione del contratto.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 1398 del Codice Civile, che parla della rappresentanza senza potere, prevede che colui che ha contrattato come rappresentante senza averne i poteri o eccedendo i limiti delle facoltà conferitegli, è responsabile del danno che il terzo contraente ha sofferto per avere confidato senza sua colpa nella validità del contratto.

3. Gli intermediari assicurativi sono tenuti a comunicare all’Isvap l’inizio del periodo di inoperatività:

A - Entro cinque giorni.

B - Entro dieci giorni.

C - Entro venti giorni.

La risposta esatta era la C, ma con l’entrata in vigore dell’art. 43 del Reg. IVASS 40/2018 il termine è aumentato a 30 giorni. Il citato articolo prevede che gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B, D o F comunicano all’IVASS tempestivamente e, comunque, non oltre trenta giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento o dal momento in cui ne hanno notizia, con le modalità di cui all’articolo 9, comma 3:

a) le eventuali variazioni degli elementi informativi resi in sede di iscrizione;

b) relativamente agli intermediari iscritti nelle sezioni A, B o F, l’inizio dell’eventuale periodo di inoperatività;

c) le informazioni riguardanti le nomine e le cessazioni relative alle cariche di responsabile dell’attività di distribuzione delle società iscritte nelle sezioni A, B, D, E e F del Registro, nonché, per le società iscritte nella sezione B, delle cariche di rappresentante legale e, ove nominati, di amministratore delegato e direttore generale.

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4. A quale tipo di sanzione è soggetto l’intermediario che esercita l’attività di intermediazione senza essere iscritto nel RUI?

A - Reclusione da sei mesi a due anni e multa da euro 10.000 ad euro 100.000.

B - Sanzione amministrativa pecuniaria.

C - Sanzione amministrativa disciplinare.

La risposta esatta è la A. In base all’art. 305 del Codice delle Assicurazioni, che parla di attività abusivamente esercitata, chiunque esercita l’attività di intermediazione assicurativa o riassicurativa in difetto di iscrizione al registro è punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da euro diecimila a euro centomila.

5. Le norme del Codice Civile sul contratto di agenzia:

A - Non si applicano agli agenti di assicurazione.

B - Sono integralmente applicabili agli agenti di assicurazione.

C - Si applicano agli agenti di assicurazione se compatibili con la natura dell’attività assicurativa.

La risposta esatta è la C. L’art. 1753 del Codice Civile prevede che le disposizioni sul contratto di agenzia sono applicabili anche agli agenti di assicurazione, in quanto non siano derogate dalle norme corporative o dagli usi e in quanto siano compatibili con la natura dell’attività assicurativa.

6. I procedimenti di iscrizione nel RUI devono essere conclusi dall’IVASS?

A - Nel termine di 60 giorni dalla presentazione della relativa domanda.

B - Nel termine di 90 giorni dalla presentazione della relativa domanda.

C - Nel termine di 45 giorni dalla presentazione della domanda relativa a registrazioni di collaborazioni con soggetti già iscritti nella sezione E, e nel termine di 90 giorni dalla presentazione della domanda relativa a tutti gli altri casi.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 29 e 33 del regolamento IVASS n. 40/2018 l’Istituto, entro 45 giorni dalla ricezione della domanda, procede, sulla base dell’istruttoria con esito positivo, all’iscrizione nel registro della persona fisica o della società già iscritta nella sezione E in qualità di addetto dell’intermediario iscritto nelle sezioni A, B, D o F ovvero nell’Elenco annesso che ha presentato la domanda. Negli altri casi valgono i termini indicati nel Regolamento ISVAP N. 2/2006 che sono di 90 giorni.

7. I ricorsi giurisdizionali avverso i provvedimenti che irrogano una sanzione disciplinare nei confronti di un intermediario assicurativo iscritto al RUI possono essere proposti:

A - Al Tar del Lazio.

B - Al Tribunale civile del luogo di residenza dell’intermediario assicurativo che propone ricorso.

C - Al Tar competente per la zona di residenza dell’intermediario assicurativo che propone il ricorso.

La risposta esatta è la A anche se tale operatività non si limita solo ai procedimenti disciplinari. In base all’art. 324 octies. del Codice delle assicurazioni, comma 7, le controversie relative ai ricorsi avverso i provvedimenti che applicano la sanzione disciplinare sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. I criteri per l’individuazione della competenza dei TAR sono indicati agli artt. 2 e 3 della L. n. 1034 del 1971. In base all’art. 2 della Legge TAR, il primo criterio per l’individuazione della competenza territoriale dei TAR è quello della sede dell’ente

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o dell’organo emanante. E precisamente, con riferimento agli atti e i provvedimenti degli organi periferici dello Stato e degli enti pubblici a carattere ultraregionale, la competenza spetta al TAR nella cui circoscrizione ha sede l’organo o l’ente pubblico.

8. Come avviene l’avvio del procedimento disciplinare nei confronti dell’intermediario?

A - Tramite richiesta di atti e documenti all’intermediario nei confronti del quale si svolge l’istruttoria

B - Mediante contestazione degli addebiti all’intermediario.

C - Tramite richiesta di atti e documenti alle imprese di assicurazione mandanti.

La risposta esatta è la B anche se tale procedura non si limita solo ai procedimenti disciplinari In base all’art. 324 octies del Codice delle assicurazioni, comma 1, L’IVASS, fermo restando quanto previsto dagli articoli 324-ter e 324-quinquies, ai fini dell’irrogazione delle sanzioni amministrative di cui all’articolo 324, nel termine di centoventi giorni dall’accertamento dell’infrazione, ovvero nel termine di centottanta giorni per i soggetti residenti all’estero, provvede alla contestazione degli addebiti nei confronti dei soggetti iscritti nel registro degli intermediari, i collaboratori e gli altri soggetti ausiliari dell’intermediario di assicurazione o di riassicurazione, possibili responsabili della violazione e trasmette i relativi atti al Collegio di garanzia.

9. Entro quale termine gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B o D del RUI sono tenuti a comunicare all’ISVAP la perdita di taluno dei requisiti previsti per l’iscrizione?

A - Entro 20 giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento.

B - Entro 15 giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento.

C - Entro 5 giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento.

La risposta esatta è la C in base all’art. 43 del Regolamento IVASS n. 40/2018che parla degli obblighi di comunicazione prevede che gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B, D o F del Registro comunicano all’IVASS, entro cinque giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento e per mezzo di posta elettronica certificata, la perdita di taluno dei requisiti previsti per l’iscrizione. Nel caso in cui le informazioni riguardino intermediari iscritti nelle sezioni C o E, gli obblighi di comunicazione sono a carico, rispettivamente, delle imprese o degli intermediari che se ne avvalgono, ivi inclusi quelli inseriti nell’Elenco annesso al Registro.

10. Quale sanzione disciplinare è prevista nei confronti dell’intermediario che viola le disposizioni in materia di adeguatezza dei contratti offerti?

A - La radiazione.

B - La censura.

C - Il richiamo.

La risposta esatta è la B in base all’art. 62 del Reg. ISVAP 5/2006 che parla delle violazioni alle quali si applicano le sanzioni disciplinari.

Domanda superata.

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Domande d’esame 2013

1. Il collaboratore di un intermediario iscritto nella sezione A, B, o D del RUI viene iscritto nella sezione E del RUI:

A - Dall’IVASS, su istanza dello stesso collaboratore.

B - Dall’IVASS, su istanza dell’intermediario iscritto nella sezione A, B o D che intende avvalersene.

C - Dall’IVASS, su istanza dell’impresa di assicurazione.

La risposta esatta è la B e adesso tale operatività è estesa anche all’intermediario iscritto nella sezione F del RUI, infatti il 1° comma dell’art. 25 del Reg. IVASS 40/2018 (che tratta l’accesso all’attività di intermediazione e in particolare le modalità per l’iscrizione in sezione E) prevede che, ai fini dell’iscrizione delle persone fisiche e delle società nella sezione E, debba essere l’intermediario che se ne avvale, iscritto nelle sezioni A, B, D o F, a presentare all’IVASS apposita domanda.

2. I soggetti iscritti nella sezione E del RUI sono tenuti direttamente a stipulare la copertura assicurativa della responsabilità civile richiesta dal Codice delle assicurazioni private?

A - Sì, ma solo se si tratta di società iscritte nella sezione E del RUI.

B - No, in quanto tali soggetti sono inclusi nella copertura assicurativa della polizza stipulata dall’intermediario per il quale operano.

C - Sì.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 23 del Reg. ISVAP 5/2006 e adesso all’art. 24 del Reg. IVASS 40/2018, che parla della copertura assicurativa della responsabilità civile, i soggetti iscritti sezione E del RUI sono inclusi nella copertura assicurativa della polizza stipulata dall’intermediario per il quale operano iscritto nelle sezioni A, B o F il quale provvede ad attestare tale inclusione nella domanda di iscrizione. La polizza tra l’altro deve avere tra le caratteristiche minimali quella di garantire la responsabilità civile derivante da danni arrecati a terzi nell’esercizio dell’attività di intermediazione conseguenti a negligenze ed errori professionali dell’intermediario ovvero a negligenze, errori professionali ed infedeltà dei suoi dipendenti, collaboratori o persone del cui operato deve rispondere a norma di legge, incluse le persone fisiche e le società, iscritte nella sezione E.

3. Gli intermediari persone fisiche, iscritti nelle sezioni A o B del RUI e temporaneamente non operanti, decorso un periodo superiore a un anno, possono riprendere l’attività:

A - Se superano la prova di idoneità indetta annualmente dall’IVASS.

B - Purché non sia comunque trascorso un periodo superiore a 5 anni.

C - Se hanno effettuato l’aggiornamento professionale.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 43 del Regolamento IVASS n. 40/2018 gli intermediari temporaneamente non operanti iscritti nelle sezioni A B o F , in caso di ripresa dell’attività ne danno comunicazione all’IVASS entro cinque giorni lavorativi dal termine del periodo di inoperatività. La ripresa dell’attività è subordinata: 34 a) al possesso della copertura assicurativa di cui agli articoli 11 o 15, che deve avere decorrenza dalla data di avvio dell’operatività; b) alla presenza, limitatamente agli intermediari iscritti nelle sezioni A, D o F del Registro, di uno o più incarichi di distribuzione; c) per gli intermediari persone fisiche, al conseguimento dell’aggiornamento professionale di cui all’articolo 89.

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4. In sede di informativa precontrattuale, l’intermediario è tenuto a dichiarare al cliente che detiene una partecipazione, diretta o indiretta, superiore al 10% del capitale sociale o dei diritti di voto di una impresa di assicurazione?

A - Si, solo per i contratti vita.

B - No, mai.

C - Si, sempre.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 53 del Reg. IVASS 40/2018 , che parla di informativa precontrattuale, prima di far sottoscrivere una proposta o, qualora non prevista, un contratto di assicurazione, i distributori consegnano o trasmettono al contraente: a) copia di una dichiarazione, conforme al modello di cui all’Allegato 4, da cui risultino i dati essenziali del distributore e della sua attività e le informazioni in materia di conflitti di interesse di cui all’articolo 119-bis, comma 7 e all’articolo 120-ter del Codice; b) la documentazione informativa precontrattuale e quella contrattuale prevista dalle vigenti disposizioni.

Tra le informazioni contenute nell’allegato 4 - Sezione IV- Informazioni relative a potenziali situazioni di conflitto d’interessi- va sempre indicato se l’intermediario detentore o meno di una partecipazione diretta o indiretta superiore al 10% del capitale sociale o dei diritti di voto di un’impresa di assicurazione, specificandone la denominazione sociale.

5. Il termine “assicurazione” o altro termine equivalente, privo di ulteriori specificazioni, può essere utilizzato nella ragione o denominazione sociale dagli intermediari di assicurazione e riassicurazione?

A - Si, sempre.

B - Si, previa autorizzazione dell’IVASS.

C - Sì, a condizione che dalla documentazione informativa da consegnare ai contraenti risulti in modo inequivoco l’esercizio dell’attività di intermediazione.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 308 del Codice delle Assicurazioni, che parla di abuso di denominazione assicurativa, l’uso, nella denominazione sociale o in qualsiasi comunicazione al pubblico, delle parole assicurazione, riassicurazione, compagnia di assicurazione, compagnia di riassicurazione, mutua assicuratrice ovvero di altre parole o locuzioni, anche in lingua estera, idonee a trarre in inganno sulla legittimazione allo svolgimento dell’attività assicurativa o riassicurativa è vietato ai soggetti diversi, rispettivamente, da quelli autorizzati all’esercizio dell’attività di assicurazione o di riassicurazione.

L’uso nella ragione o nella denominazione sociale o in qualsiasi comunicazione al pubblico, delle parole intermediario di assicurazione, intermediario di riassicurazione, produttore di assicurazione, agente di assicurazione, broker, mediatore di assicurazione, mediatore di riassicurazione, produttore diretto di assicurazione, perito di assicurazione ovvero di altre parole o locuzioni, anche in lingua estera, idonee a trarre in inganno sulla legittimazione allo svolgimento di attività di intermediazione assicurativa, riassicurativa o di attività peritale è vietato a soggetti diversi da quelli iscritti nel registro degli intermediari di assicurazione e di riassicurazione di cui all’art. 109 o nel ruolo dei periti di assicurazione di cui all’art. 156.

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6. Chi è iscritto nell’Albo dei promotori finanziari può essere iscritto contemporaneamente nel RUI?

A - No.

B - Sì, purchè in possesso dei requisiti di iscrizione nel RUI.

C - Sì, ma solo dopo 5 anni di permanenza nell’Albo dei promotori finanziari

La risposta esatta è la B. Si ricorda che la legge 28 dicembre 2015 n. 208 (Legge di Stabilità 2016) ha previsto, tra l’altro, l’istituzione dell’albo unico dei consulenti finanziari, dell’Organismo deputato alla sua tenuta e alla vigilanza sugli iscritti - e il cambio di denominazione del promotore finanziario in consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede.

7. Ai fini dell’iscrizione nel RUI una SIM:

A - Deve essere autorizzata ai sensi del d.lgs. 58/1998 (Testo Unico della finanza).

B - Deve indicare il nominativo di un responsabile dell’attività di intermediazione.

C - Deve aderire al fondo di garanzia per i mediatori di assicurazione.

La risposta esatta è la A. Gli intermediari iscritti in sezione D sono le banche autorizzate ai sensi dell’articolo 14 del testo unico bancario, gli intermediari finanziari inseriti nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del testo unico bancario, le società d’intermediazione mobiliare (SIM) autorizzate ai sensi dell’articolo 19 del testo unico dell’intermediazione finanziaria e la società Poste Italiane – divisione servizi di bancoposta – autorizzata ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001, n. 144.

Il Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 è il Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria. Le società di intermediazione finanziaria che rientrano in tale disposizione di legge possiede, secondo il Codice delle assicurazioni private (art.109), i requisiti di iscrizione al RUI. Di conseguenza, così come le banche, anche le SIM possono iscriversi al RUI senza particolari requisiti ulteriori.

8. Le società iscritte nella sezione D del RUI, limitatamente all’attività di intermediazione assicurativa:

A - Sono sottoposte esclusivamente al controllo della Banca d’Italia

B - Sono sottoposte al controllo della Banca d’Italia e dell’IVASS.

C - Sono sottoposte esclusivamente al controllo dell’IVASS

La risposta esatta è la C. Le banche sono sottoposte al controllo di diverse autorità di vigilanza, ma la domanda specifica limitatamente all’attività di intermediazione (adesso distribuzione) assicurativa. L’autorità di vigilanza per l’attività di distribuzione assicurativa è l’IVASS.

9. Ai sensi del regolamento ISVAP n. 5/2006, entro quale termine l’intermediario è tenuto a versare nel conto separato i premi pagati dai contraenti?

A - Entro 20 giorni successivi a quello in cui i premi sono stati ricevuti.

B - Entro 10 giorni successivi a quello in cui i premi sono stati ricevuti.

C - Entro 15 giorni successivi a quello in cui i premi sono stati ricevuti.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 54 del Reg. ISVAP 5/2006 (adesso in base all’art. 63 del Reg.IVASS n. 40/2018), che parla degli obblighi di separazione patrimoniale, i premi versati all’intermediario e le somme destinate ai risarcimenti o ai pagamenti dovuti dalle imprese, se regolati per il tramite dell’intermediario stesso, costituiscono patrimonio autonomo e separato rispetto a quello dell’intermediario medesimo. I premi pagati agli intermediari sono versati in un conto corrente bancario

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o postale separato, intestato all’impresa o all’intermediario stesso espressamente in tale qualità. Il versamento avviene con immediatezza e comunque non oltre i 10 giorni successivi a quello in cui i premi sono stati ricevuti.

10. Una persona fisica iscritta nella sezione A del RUI può conferire un incarico sub agenziale ad una società iscritta nella sezione E del RUI?

A - Si, sempre.

B - No, mai.

C - Si, ma solo se la società iscritta nella sezione E del RUI è una società di persone.

La risposta esatta è la A. I subagenti vengono iscritti nella sezione E del registro su richiesta degli agenti che hanno conferito loro il mandato subagenziale. In particolare, ciascun agente presenta la domanda di iscrizione del subagente di cui si avvale. Qualora si richieda l’iscrizione alla sezione E del registro di una società, è altresì necessaria l’iscrizione delle persone fisiche addette all’attività di intermediazione.

11. Nei confronti degli intermediari assicurativi iscritti nell’elenco annesso al RUI che violino le norme di interesse generale, l’IVASS:

A - Può adottare un provvedimento che ne sospenda l’esercizio nel territorio della Repubblica italiana per un periodo non superiore a 90 giorni.

B - Può ordinare la sostituzione del responsabile dell’attività di intermediazione.

C - Non ha alcun potere in quanto gli intermediari assicurativi iscritti nell’elenco annesso al RUI sono sottoposti alla vigilanza dell’Autorità del Paese di origine.

Domanda superata, attività disciplinata dai nuovi articoli da 116 septies a 116 undecies del Codice delle Assicuzioni.

12. Il contributo annuale di vigilanza è dovuto:

A - Da tutti gli intermediari iscritti al RUI, ad eccezione degli iscritti nella sezione E.

B - Dai soli intermediari iscritti nelle sezioni A e B del RUI.

C - Da tutti gli intermediari iscritti al RUI, in qualunque sezione.

La risposta esatta è la A come previsto dall’art. 336 del Codice delle assicurazioni private.

13. A quali adempimenti annuali sono tenuti gli intermediari iscritti nella sezione B del RUI?

A - Esclusivamente al pagamento del contributo al Fondo di Garanzia per i mediatori.

B - Al pagamento del contributo al Fondo di Garanzia per i mediatori, al rinnovo della polizza di assicurazione della r.c. professionale, salvo che la stessa non abbia durata pluriennale, nonché al pagamento del contributo di vigilanza.

C - Esclusivamente al pagamento del contributo al Fondo di Garanzia per i mediatori e al rinnovo della polizza di assicurazione della r.c. professionale, salvo che la stessa non abbia durata pluriennale.

La risposta esatta è la B.

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Domande d’esame 2014

1. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private, quale compensazione è consentita sul conto separato intestato all’intermediario assicurativo in tale qualità?

A - Nessun tipo di compensazione

B - Solo la compensazione giudiziale

C - Solo la compensazione legale

La risposta esatta è la A. In base all’art. 117 (Separazione patrimoniale) del Codice delle assicurazioni sul conto separato non operano le compensazioni legale e giudiziale e non può essere pattuita la compensazione convenzionale rispetto ai crediti vantati dal depositario nei confronti dell’intermediario.

2. La persona fisica iscritta nel Ruolo dei periti assicurativa può essere iscritta contemporaneamente nel RUI?

A - Sì, purché in possesso dei requisiti di iscrizione e a condizione che le due attività vengano svolte con due Partite IVA diverse

B - Sì, sempre

C - No, mai

La risposta esatta è la C. In base all’art. 110 lett. E (Requisiti per l’iscrizione delle persone fisiche) del Codice delle assicurazioni l’intermediario assicurativo non essere iscritto nel ruolo dei periti assicurativi.

3. Nella sezione D del RUI possono essere iscritti:

A - solo le banche e le Sim

B - solo le Banche

C - le Banche, le Sim, gli Intermediari finanziari, Poste Italiane spa – Divisione servizi di bancoposta

La risposta esatta è la C. In base all’art. 109 (Registro degli intermediari assicurativi e riassicurativi) del Codice delle assicurazioni nel RUI sono iscritti in sezione D: le banche autorizzate ai sensi dell’articolo 14 del testo unico bancario, gli intermediari finanziari inseriti nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del testo unico bancario, le società di intermediazione mobiliare autorizzate ai sensi dell’articolo 19 del testo unico dell’intermediazione finanziaria, la società Poste Italiane - divisione servizi di bancoposta – autorizzata ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001, n. 144.

4. L’inizio dell’eventuale periodo di inoperatività di un intermediario iscritto nelle sezioni A e B del RUI deve essere comunicato all’IVASS entro:

A - 5 giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento

B - 20 giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento

C - 10 giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento

Fino a settembre 2018 la risposta esatta era la Bin base a quanto previsto dall’art. 36 (Obblighi di comunicazione) del Reg. ISVAP 5/2006. Adesso nessuna risposta sarebbe corretta in quanto il termine dei 20 giorni è stato esteso a 30 giorni (v. art 43 del Rego. IVASS 40/2018). Gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B, D o F comunicano all’IVASS tempestivamente e, comunque, non oltre trenta giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento o dal momento in cui ne hanno notizia, con le modalità di cui all’articolo 9,

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comma 3:

a) le eventuali variazioni degli elementi informativi resi in sede di iscrizione;

b) relativamente agli intermediari iscritti nelle sezioni A, B o F, l’inizio dell’eventuale periodo di inoperatività;

c) le informazioni riguardanti le nomine e le cessazioni relative alle cariche di responsabile dell’attività di distribuzione delle società iscritte nelle sezioni A, B, D, E e F del Registro, nonché, per le società iscritte nella sezione B, delle cariche di rappresentante legale e, ove nominati, di amministratore delegato e direttore generale.

5. Una società di intermediazione, per poter essere iscritta nella sezione E del RUI, deve:

A - Aver affidato la responsabilità dell’attività di intermediazione ad almeno una persona fisica iscritta nella sezione A

B - Operare direttamente o indirettamente attraverso altra società

C - Aver affidato la responsabilità dell’attività di intermediazione ad almeno una persona fisica iscritta nella sezione E

La risposta esatta è la C. I requisiti per l’iscrizione previsti dagli artt. 21 e 22 del Reg. ISVAP 5/2006 e adesso dall’art. 23 del Reg. IVASS 40/2018.

6. La tassa di concessione governativa di € 168 deve essere pagata:

A - Una sola volta, in caso di iscrizione nel RUI, soltanto dagli iscritti nelle sezioni A,BeD

B - Una sola volta, in caso di iscrizione o reiscrizione nel RUI, da parte di tutti gli intermediari, iscritti in qualunque sezione del RUI

C - Annualmente, soltanto dagli iscritti nelle sezioni A, B e D del RUI

La risposta esatta è la B. In base agli artt. 24 e 28 bis del Reg. ISVAP 5/2006 e adesso dagli artt. 12, 16, 18, 21, 25, 28 del Reg. IVASS 40/2018 sulle modalità di iscrizione nella domanda di iscrizione il richiedente attesta che i soggetti da iscrivere hanno effettuato il versamento della tassa di concessione governativa prevista dalla normativa vigente (€ 168,00).

7. Gli agenti autorizzati a concludere contratti di assicurazione:

A - possono compiere atti concernenti le modificazioni e la risoluzione dei medesimi contratti, salvo i limiti contenuti nella procura pubblicata nelle forme richieste dalla legge

B - possono compiere atti concernenti le modificazioni ma nono possono compiere atti concernenti la risoluzione die medesimi contratti

C - non possono compiere atti concernenti le modificazioni e la risoluzione dei medesimi contratti

La risposta esatta è la A. In base all’art. 1903 (Agenti di assicurazione) del Codice Civile gli agenti autorizzati a concludere contratti di assicurazione possono compiere gli atti concernenti le modificazioni e la risoluzione dei contratti medesimi, salvi i limiti contenuti nella procura che sia pubblicata nelle forme richieste dalla legge.

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8. Nei contratti in forma collettiva in cui gli assicurati non sostengono, in tutto o in parte, l’onere economico connesso al pagamento dei premi né sono portatori di un interesse alla prestazione, a chi deve essere consegnata la documentazione precontrattuale e contrattuale prevista dalle vigenti disposizioni?

A - Al solo contraente

B - Agli assicurati e al contraente

C - Ai soli assicurati

La risposta esatta è la A. L’art. 66, comma 3 del Regolamento IVASS n. 40/2018 stabilisce che dice: “Nei contratti in forma collettiva, gli assicurati che non sostengono, neppure in parte, l’onere del pagamento del premio, ricevono l’informativa contrattuale con le modalità di cui all’articolo 9, comma 3, lettere b) e c), del Regolamento IVASS in materia di informativa, pubblicità e realizzazione dei prodotti assicurativi.

L’articolo 9 del Regolamento IVASS N.41/2018 prevede che

1. L’impresa d’assicurazione che stipula contratti in forma collettiva predispone il set informativo secondo le disposizioni relative a ciascun tipo di prodotto previsto dal presente regolamento.

2. Il set informativo è consegnato al contraente e, nei limiti e con le modalità di cui alla regolamentazione sulla distribuzione assicurativa, all’aderente.

3. Il modulo di adesione da consegnare all’aderente contiene:

a) l’informazione relativa al diritto di ricevere il set informativo, nei limiti e con le modalità di cui alla regolamentazione sulla distribuzione assicurativa;

b) l’informazione relativa al diritto di richiedere all’impresa le condizioni contrattuali, nel caso in cui la consegna delle stesse non sia prevista dalla regolamentazione sulla distribuzione assicurativa;

c) l’informazione relativa al diritto di richiedere all’impresa le credenziali per l’accesso alle aree riservate di cui al Titolo III, Capo IV.

4. Gli assicurati hanno diritto di richiedere all’impresa le condizioni contrattuali nel caso in cui non sia prevista la relativa consegna ai sensi della regolamentazione sulla distribuzione assicurativa.

9. I soggetti cancellati dal RUI a seguito di provvedimento di radiazione possono essere reiscritti:

A - mai

B - decorsi 2 anni dalla cancellazione, purché in possesso di tutti i requisiti previsti per l’iscrizione nella sezione di destinazione

C - decorsi 5 anni dalla cancellazione, purché in possesso di tutti i requisiti previsti per l’iscrizione nella sezione di destinazione

La risposta esatta è la C. In base all’art. 27 (Reiscrizione delle persone fisiche nel registro) del Reg. ISVAP 5/2006 e adesso dall’art. 31 del Reg. IVASS 40/2018 i soggetti cancellati a seguito di provvedimento di radiazione possono essere reiscritti al registro, sempre che siano decorsi almeno cinque anni dalla cancellazione, purché siano in possesso di tutti i requisiti previsti per l’iscrizione nella sezione di destinazione e venga presentata apposita domanda.

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10 . In base all’art. 1742 del Codice Civile, il contratto di agenzia:

A - è un contratto a titolo gratuito

B - è un contratto a titolo oneroso

C - può essere un contratto a titolo oneroso o gratuito

La risposta esatta è la B. In base all’art. 1742 del Codice civile col contratto di agenzia una parte assume stabilmente l’incarico di promuovere, per conto dell’altra, verso retribuzione, la conclusione di contratti in una zona determinata.

11. Nella promozione e nel collocamento di contratti di assicurazione a distanza, gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B o D del RUI che si avvalgono di “call center” devono:

A - individuare un proprio collaboratore, iscritto nella sezione E del RUI, che si occupi del coordinamento e del controllo dell’attività di intermediazione a distanza svolta dal “call center”

B - individuare un proprio collaboratore, iscritto nella sezione C del RUI, che si occupi del coordinamento e del controllo dell’attività di intermediazione a distanza svolta dal “call center”

C - chiedere l’iscrizione nella sezione E del RUI di tutti gli addetti

La risposta esatta è la A. L’art. 76 del Reg. IVASS 40/2018, stabilisce che Le imprese di assicurazione e gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B, D e F del Registro possono avvalersi di call center per la promozione e il collocamento di contratti di assicurazione a distanza a condizione che:

a) l’impresa si avvalga di addetti del call center che siano suoi dipendenti oppure di soggetti per i quali abbia assunto la piena responsabilità del relativo operato. In tale ultimo caso, l’impresa individua un proprio dipendente quale incaricato del coordinamento e del controllo dell’attività svolta dal call center;

b) l’intermediario assuma la piena responsabilità dell’operato degli addetti e individui, per ogni sede del call center, un collaboratore iscritto nella sezione E del Registro, incaricato del coordinamento e del controllo della relativa attività.

Domande d’esame 2015

1. Ai sensi dell’art. 62, comma 2, del Regolamento ISVAP n. 5/2006, per la violazione degli obblighi di aggiornamento professionale è prevista:

A - la sanzione disciplinare della censura

B - la sanzione disciplinare del richiamo

C - la sanzione disciplinare della radiazione

Domanda superata.

2. Una SIM può essere iscritta nella sezione B del RUI?

A - Sì, a condizione che distribuisca solo prodotti

B - Sì, sempre

C - No, mai

La risposta esatta è la C. L’art. 109 del CAP prevede che le SIM siano iscritte esclusivamente nella sezione D del RUI.

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3. Nel caso in cui il responsabile dell’attività di intermediazione di una società agenziale sia anche socio della predetta società, è dovuto un unico contributo di vigilanza?

A - Sì, solo per la società agenziale

B - No, sono dovuti due contributi distinti, per la persona fisica del responsabile dell’attività di intermediazione e per la società agenziale

C - Si, solo per la persona fisica responsabile dell’attività di intermediazione della società agenziale

La risposta esatta è la B. Il contributo è dovuto sia dalle società agenziale che dalle persone fisiche responsabili dell’attività di intermediazione delle stesse, iscritte nelle sezioni A e B del RUI; non costituiscono eccezione i legami societari o familiari (la modulistica di iscrizione di società agenziali o di brokeraggio non prevede l’indicazione nominativa dei soci delle stesse, ne consegue che non rileva). In sostanza, ogni soggetto (persona fisica o giuridica) che ha un numero di iscrizione nelle sezioni A, B, C e D del RUI deve versare un contributo di vigilanza, diverso tenuto conto della casistica prevista dall’apposito provvedimento IVASS, senza esclusioni.

4. Le disposizioni dettate dal Codice Civile per il contratto di agenzia sono applicabili anche agli agenti di assicurazione?

A - Sì, sempre

B - No, mai

C - Sì, in quanto non siano derogate dagli usi e in quanto siano compatibili con la natura dell’attività assicurativa

La risposta esatta è la C. L’art. 1753 del Codice Civile prevede che: “Le disposizioni di questo capo sono applicabili anche agli agenti di assicurazione, in quanto non siano derogate dalle norme corporative o dagli usi e in quanto siano compatibili con la natura dell’attività assicurativa”.

5. In base all’art. 1746 del Codice Civile, le parti del contratto di agenzia possono prevedere a carico dell’agente una responsabilità, anche solo parziale, per l’inadempimento del terzo?

A - No, tale patto è vietato

B - Sì, tale patto è sempre ammesso

C - Sì, tale patto è ammesso a condizione che sia specificamente approvato per iscritto

La risposta esatta è la A. L’articolo 1746 del codice civile prevede che nell’esecuzione dell’incarico l’agente deve tutelare gli interessi del preponente e agire con lealtà e buona fede. In particolare, deve adempiere l’incarico affidatogli in conformità delle istruzioni ricevute e fornire al preponente le informazioni riguardanti le condizioni del mercato nella zona assegnatagli, e ogni altra informazione utile per valutare la convenienza dei singoli affari. È nullo ogni patto contrario.

Egli deve altresì osservare gli obblighi che incombono al commissionario ad eccezione di quelli di cui all’articolo 1736, in quanto non siano esclusi dalla natura del contratto di agenzia.

È vietato il patto che ponga a carico dell’agente una responsabilità, anche solo parziale, per l’inadempimento del terzo. È però consentito eccezionalmente alle parti di concordare di volta in volta la concessione di una apposita garanzia da parte dell’agente, purché ciò avvenga con riferimento a singoli affari, di particolare natura ed importo, individualmente determinati; l’obbligo di garanzia assunto dall’agente non sia di ammontare più elevato della provvigione che per quell’affare l’agente medesimo avrebbe diritto a percepire; sia previsto per l’agente un apposito corrispettivo.

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6. Ai fini di adempiere all’obbligo di conservazione della documentazione contrattuale gli agenti possono utilizzare supporti digitali?

A - Sì, previa autorizzazione dell’IVASS

B - Sì, previa comunicazione all’IVASS

C - Sì, sempre

La risposta esatta è la C in base adesso all’art. 67 del Reg. IVASS 40/2018 (Conservazione della documentazione).

7. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private il pagamento del premio eseguito in buona fede al broker da parte del cliente si considera effettuato direttamente all’impresa di assicurazione?

A - Sì, sempre

B - Sì, se l’incasso del premio da parte del broker è espressamente previsto dall’accordo sottoscritto tra lo stesso broker e l’impresa

C - No, mai

La risposta esatta è la B. L’art. 118 del CAP stabilisce che il pagamento del premio eseguito in buona fede all’intermediario o ai suoi collaboratori si considera effettuato direttamente all’impresa di assicurazione. Salvo prova contraria a carico dell’impresa o dell’intermediario, le somme dovute agli assicurati ed agli altri aventi diritto a prestazioni assicurative si considerano effettivamente percepite dall’avente diritto solo col rilascio di quietanza scritta. Tale disposizione si applica nei confronti del broker esclusivamente se tali attività sono espressamente previste dall’accordo sottoscritto con l’impresa. A tal fine l’intermediario è tenuto a darne specifica comunicazione al cliente nell’ambito dell’informazione precontrattuale.

Solo quindi in vigenza di Lettera di libera collaborazione tra Impresa e Broker, che preveda esplicitamente l’autorizzazione all’incasso dei premi, il pagamento al Broker si considera equivalente ad un pagamento effettuato all’Impresa.

8. Si definiscono produttori diretti:

A - gli intermediari, che in via sussidiaria rispetto all’attività svolta a titolo principale, esercitano l’intermediazione assicurativa nei rami vita e nei rami danni infortuni e malattia per conto e sotto la piena responsabilità di un’impresa di assicurazione e che operano con obblighi di orario e di risultato esclusivamente per l’impresa medesima

B - gli intermediari, che in via sussidiaria rispetto all’attività svolta a titolo principale, esercitano l’intermediazione assicurativa nel ramo r.c. auto per conto e sotto la piena responsabilità di un’impresa di assicurazione e che operano con obblighi di orario e di risultato esclusivamente per l’impresa medesima

C - gli intermediari, che in via sussidiaria rispetto all’attività svolta a titolo principale, esercitano l’intermediazione assicurativa nei rami vita e nei rami danni infortuni e malattia per conto e sotto la piena responsabilità di un’impresa di assicurazione e che operano senza obblighi di orario e di risultato esclusivamente per l’impresa medesima

La risposta esatta è la C. L’art. 109, comma 2 del CAP fornisce la definizione di produttori diretti cioè gli intermediari che, anche in via sussidiaria rispetto all’attività svolta a titolo principale, esercitano l’intermediazione assicurativa nei rami vita e nei rami infortuni e malattia per conto e sotto la piena responsabilità di un’impresa di assicurazione e che operano senza obblighi di orario o di risultato esclusivamente per l’impresa medesima.

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9. Ai sensi del Codice del consumo, la pratica commerciale di una banca che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca in qualità di intermediario assicurativo:

A - è considerata penalmente rilevante

B - è considerata scorretta

C - è considerata corretta

La risposta esatta è la B. L’art. 21, comma 3 bis del Codice del Consumo stabilisce che 3-bis è considerata scorretta la pratica commerciale di una banca, di un istituto di credito o di un intermediario finanziario che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario ovvero all’apertura di un conto corrente presso la medesima banca, istituto o intermediario.

10. La perdita di taluno dei requisiti previsti per l’iscrizione al RUI deve essere comunicata all’IVASS dagli intermediari iscritti nelle sezioni A, B, D entro:

A - 5 giorni lavorativi

B - 10 giorni lavorativi

C - 20 giorni lavorativi

La risposta esatta è la A. L’art. 43 del Reg. IVASS 40/2018 prevede che Gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B, D o F del Registro comunicano all’IVASS, entro cinque giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento e per mezzo di posta elettronica certificata, la perdita di taluno dei requisiti previsti per l’iscrizione. Nel caso in cui le informazioni riguardino intermediari iscritti nelle sezioni C o E, gli obblighi di comunicazione sono a carico, rispettivamente, delle imprese o degli intermediari che se ne avvalgono, ivi inclusi quelli inseriti nell’Elenco annesso al Registro.

11. In mancato versamento del contributo di vigilanza da parte dell’intermediario:

A - è causa di radiazione dal RUI

B - è causa di sospensione dell’iscrizione nel RUI

C - è causa di cancellazione d’ufficio dal RUI

La risposta esatta è la C. L’art. 26 del Reg. ISVAP 5/2006 e adesso l’art. 30 del Reg. IVASS 40/2018 prevede la cancellazione del RUI, in caso di mancato versamento del contributo di vigilanza, previa diffida dell’IVASS e decorso inutile del termine previsto per provvedere.

Domande d’esame 2016

1. I soggetti che svolgono l’attività di intermediazione assicurativa esclusivamente all’interno dei locali di un agente assicurativo:

A - devono possedere specifici requisiti di onorabilità e professionalità

B - devono essere iscritti nel RUI

C - non devono possedere specifici requisiti di onorabilità e professionalità

La risposta esatta è la A come previsto adesso dall’art. 48 del Reg. IVASS 40/2018.

Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

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2. Entro quale termine dalla notifica dell’atto di contestazione degli addebiti un intermediario assicurativo e riassicurativo, sottoposto a procedimento disciplinare ai sensi del Regolamento IVASS n. 2/2013, può depositare atti scritti, memorie difensive e documenti probatori?

A - 30 giorni

B - 45 giorni

C - 60 giorni

Domanda superata.

3. Il documento informativo precontrattuale conforme all’allegato 7B deve contenere specifica informativa riguardo alla sussistenza o meno dell’autorizzazione all’incasso dei premi?

A - Sì, ma solo nel caso degli intermediari iscritti nella sezione B

B -Sì, sempre

C - Sì, ma solo nel caso degli intermediari iscritti nella sezione D

Domanda superata.

4. In base al Regolamento IVASS n. 5/2014, quali intermediari assicurativi sono tenuti all’obbligo di adeguata verifica della clientela?

A - Gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B o D del RUI

B - Nessuno, in quanto gli intermediari sono esonerati dall’obbligo di adeguata verifica della clientela

C - Solo gli intermediari iscritti nelle sezioni A o B del RUI

La risposta esatta è la A. Il Regolamento IVASS n. 5/2014 all’art. 3 (Ambito di applicazione) prevede: “Le disposizioni del presente Regolamento, ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettere g) ed n), e comma 3, lettera b), del decreto, si applicano: alle imprese di assicurazione con sede legale in Italia ed alle sedi secondarie in Italia di imprese di assicurazione con sede legale in uno Stato membro dell’Unione europea o terzo autorizzate all’esercizio dei rami vita di cui all’articolo 2, comma 1, del Codice; agli intermediari assicurativi di cui all’art.109, comma 2, lettere a) b) e d) del Codice, che operano in Italia nei rami vita di cui all’articolo 2, comma 1, del Codice stesso”.

5. Ai sensi dell’art. 305, comma 4, del Codice delle assicurazioni private, le imprese di assicurazione o riassicurazione che si avvalgono di intermediari non iscritti al RUI sono punite:

A - con sanzione disciplinare

B - con sanzione amministrativa pecuniaria

C - con sanzione penale

Domanda superata. La risposta esatta era la B. Le imprese di assicurazione o riassicurazione che si avvalgono di intermediari non iscritti alle sezioni del registro di cui all’articolo 109, comma 4, sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di euro diecimila ad un massimo di euro centomila. Il comma è stato abrogato dall’articolo 1, comma 40, del decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 68.

Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

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6. Secondo quanto stabilito dal Regolamento ISVAP n. 5/06, l’intermediario può ricevere a titolo di pagamento del premio relativo a una polizza danni diversa da r.c. auto e garanzie accessorie:

A - solo bonifici o assegni, con esclusione del contante

B - contanti fino all’importo di 750 euro annui ciascun contratto

C - contanti fino all’importo di 1.500 euro annui ciascun contratto

La risposta esatta è la B come adesso previsto dal Reg. IVASS 40/2018, art 54, comma 7.

7. In caso di assegnazione di portafoglio a un nuovo intermediario, le imprese di assicurazione devono informare i contraenti e gli aventi diritto:

A - con comunicazione scritta e mediante pubblicazione nella home page del sito internet dell’IVASS

B - con comunicazione scritta e mediante pubblicazione nella home page del sito internet dell’impresa

C - mediante pubblicazione nella home page del sito internet dell’IVASS

La risposta esatta è la B, come prevede l’art. 20 del Reg. ISVAP 35/2010 e adesso l’art. 6 del Reg. IVASS 40/2018, che prevede che nei casi di chiusura d’agenzia o assegnazione di portafoglio a un nuovo intermediario, l’impresa fornisce al contraente apposita informativa. La comunicazione, da rendere entro il termine di dieci giorni dalla data di efficacia della chiusura o assegnazione, indica i riferimenti della nuova sede (indirizzo e recapito telefonico), nonché le generalità del nuovo intermediario.

8. L’obbligo di aggiornamento professionale per gli intermediari assicurativi, previsto dal Regolamento IVASS n. 6/2014

A - deve essere svolto con cadenza triennale

B - può essere assolto con la frequenza a corsi di formazione in aula o svolti attraverso videoconferenze webinar ed e-learning

C - prevede la partecipazione a corsi di durata minima di 50 ore

Testo della domanda superato. La risposta esatta è la B, come previsto dagli artt. 7 e 9 del Reg. IVASS 6/2014 e adesso dagli artt. 40 e 41 del Reg. IVASS 40/2018.

9. Ai sensi dell’art. 1748 c.c., l’agente ha diritto al rimborso delle spese di agenzia?

A - No

B - Sì, in proporzione agli affari conclusi

C - Sì, sempre

La risposta esatta è la A come previsto dall’art.1748, ultimo comma, del codice civile.

10. Qualora l’attività di intermediazione assicurativa sia esercitata per il tramite di reti di vendita multilevel marketing:

A - non è necessario che ogni componente della rete sia iscritto nel registro degli intermediari assicurativi e riassicurativi

B - i componenti della rete non possono mai incassare i premi assicurativi

C - essa non può avere a oggetto il collocamento di forme pensionistiche complementari

La risposta esatta è la C) come previsto dal Regolamento ISVAP 5/06, art. 44 comma 2.

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11. Secondo quanto stabilito dal Regolamento IVASS n. 6/2014, l’obbligo di aggiornamento professionale per gli intermediari ha cadenza:

A - triennale

B - biennale

C - annuale

Fino al 30 settembre 2018 la risposta esatta era la B. Dal 1 ottobre 2018 la risposta esatta è la C come previsto dall’art. 89 del Reg. IVASS 40/2018.

12. Gli intermediari temporaneamente non operanti iscritti nelle sezioni A o B, in caso di ripresa dell’attività ne danno comunicazione all’IVASS entro:

A - 10 giorni lavorativi dal termine del periodo di inoperatività

B - 20 giorni lavorativi dal termine del periodo di inoperatività

C - 5 giorni lavorativi dal termine del periodo di inoperatività

La risposta esatta è la C come adesso previsto dall’art. 43 del Regolamento IVASS n. 40/2018 che stabilisce che: “1. Gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B, D o F del Registro comunicano all’IVASS, entro cinque giorni lavorativi dal verificarsi dell’evento e per mezzo di posta elettronica certificata, la perdita di taluno dei requisiti previsti per l’iscrizione. Nel caso in cui le informazioni riguardino intermediari iscritti nelle sezioni C o E, gli obblighi di comunicazione sono a carico, rispettivamente, delle imprese o degli intermediari che se ne avvalgono, ivi inclusi quelli inseriti nell’Elenco annesso al Registro.

2. Gli intermediari temporaneamente non operanti iscritti nelle sezioni A, B o F, in caso di ripresa dell’attività, trasmettono all’IVASS, entro cinque giorni lavorativi dal termine del periodo di inoperatività, una comunicazione con le modalità di cui all’articolo 9, comma 3. La ripresa dell’attività è subordinata:

a) al possesso della copertura assicurativa di cui agli articoli 11 o 15, che deve avere decorrenza dalla data di avvio dell’operatività;

b) alla presenza, limitatamente agli intermediari iscritti nelle sezioni A, D o F del Registro, di uno o più incarichi di distribuzione;

c) per gli intermediari persone fisiche, al conseguimento dell’aggiornamento professionale di cui all’articolo 89.

13. In base all’art. 1757 del codice civile, se il contratto è sottoposto a condizione sospensiva, il diritto alla provvigione del mediatore sorge:

A - nel momento in cui si verifica la condizione

B - al momento della stipulazione

C - nel momento in cui è eseguita la prestazione

La risposta esatta è la A. L’art. 1757 del codice civile prevede che se il contratto è sottoposto a condizione sospensiva, il diritto alla provvigione sorge nel momento in cui si verifica la condizione.

14. È consentita la contemporanea iscrizione di un intermediario assicurativo in più sezioni?

A - Sì, solo nelle sezioni C ed E

B - No, mai

C - Sì, nelle sezioni A ed E ma con la limitazione all’esercizio dell’attività di intermediazione assicurativa in una delle due sezioni, al solo ramo r.c. auto

Domanda superata, vedi l’art. 99 del Reg. IVASS 40/2018.

Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

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15. I produttori diretti, iscritti nella sezione C del RUI:

A - esercitano l’intermediazione assicurativa nei rami vita e nei rami infortuni e malattia sotto la piena responsabilità di un’impresa di assicurazione

B - agiscono su incarico del cliente e non hanno poteri di rappresentanza delle imprese di assicurazione

C - svolgono l’attività di accertamento dell’evento oggetto della copertura assicurativa e quantificazione della conseguente prestazione assicurativa

La risposta esatta è la A come prevede l’art. 109 del Codice delle Assicurazioni.

Domande d’esame 2017

1. In base all’art. 1753 del codice civile agli agenti di assicurazione si applicano:

A - Le disposizioni relative al contratto di agenzia in quanto non siano derogate dagli usi e in quanto siano compatibili con la natura assicurativa

B - Le disposizioni relative al contratto di agenzia che prevalgono su eventuali usi contrari

C - Unicamente le indicazioni fornite da organismi di categoria sulla base di usi e prassi comuni

La risposta esatta è la A. L’art. 1753 del Codice Civile - Agenti di assicurazione dispone: “Le disposizioni di questo capo sono applicabili anche agli agenti di assicurazione, in quanto non siano derogate dalle norme corporative o dagli usi e in quanto siano compatibili con la natura dell’attività assicurativa”.

2. Ai sensi del Regolamento IVASS n. 1/2013, concernente la procedura di irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie a intermediari assicurativi e riassicurativi:

A - Il pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie può essere consentito in misura ridotta (art. 16, legge 689/1981)

B - Il pagamento della sanzione, unitamente alle spese del procedimento, è effettuato entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento conclusivo per il destinatario residente in Italia

C - Il destinatario della sanzione comunica all’IVASS l’avvenuto pagamento nei 30 giorni successivi alla scadenza del termine per il pagamento

La risposta esatta è la B. L’art. 15 (Pagamento della sanzione) del Regolamento IVASS 1/2013. Per i procedimenti sanzionatori avviati in relazione a violazioni commesse dopo il 1 ottobre 2018 si applicano le disposizioni previste dall’art. 34 del Reg. IVASS 39/2018.

3. In base all’art. 1754 del codice civile, il mediatore è:

A - Colui che assume stabilmente l’incarico di promuovere, per conto di un’altra parte, verso retribuzione, la conclusione di contratti in una zona predeterminata

B - Colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza

C - Colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, essendo legato ad una o più di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza

La risposta esatta è la B. L’art. 1754 del Codice Civile – Mediatore stabilisce:

Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

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232Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

“È mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza”.

4. Secondo quanto stabilito dal Regolamento IVASS n. 6/2014, gli enti che effettuano la formazione o l’aggiornamento su incarico delle imprese o degli intermediari:

A - Conservano per almeno 20 anni la documentazione necessaria a dimostrare il corretto svolgimento dei corsi e dei test

B - Consegnano all’impresa o all’intermediario committente la documentazione necessaria a dimostrare il corretto svolgimento dei corsi e dei test

C - Consegnano all’IVASS la documentazione necessaria a dimostrare il corretto svolgimento dei corsi e dei test

La risposta esatta è la B. L’ Art. 8 (Modalità di accertamento delle competenze acquisite - Test di verifica) del Reg. IVASS 6/2014 è sostituito dall’art 90 del Reg. IVASS 40/2018 .

5. In base al codice civile, se il mediatore non manifesta a un contraente il nome dell’altro:

A - Risponde dell’esecuzione del contratto solo se ha rappresentanza di una delle parti

B - Non risponde dell’esecuzione del contratto, che pertanto viene annullato

C - Risponde dell’esecuzione del contratto e, quando lo ha eseguito, subentra nei diritti verso il contraente non nominato

La risposta esatta è la C. L’art.1762 del Codice Civile - Contraente non nominato stabilisce: “Il mediatore che non manifesta a un contraente il nome dell’altro risponde dell’esecuzione del contratto e, quando lo ha eseguito, subentra nei diritti verso il contraente non nominato. Se dopo la conclusione del contratto il contraente non nominato si manifesta all’altra parte o è nominato dal mediatore, ciascuno dei contraenti può agire direttamente contro l’altro, ferma restando la responsabilità del mediatore”.

6. Un intermediario può essere contemporaneamente iscritto nelle sezioni A e B del Registro degli intermediari assicurativi e riassicurativi?

A - No, non è consentita la contemporanea iscrizione in tali sezioni del registro

B - Si, è consentita la contemporanea iscrizione in tali sezioni del registro

C - Si, ma solo se si tratta di banche autorizzate alla vendita di prodotti standardizzati

La risposta esatta è la A. Il comma 2 dell’art 109 del Codice delle Assicurazioni.

7. In caso di intermediazione tramite call center, l’intermediario deve rendere noto al cliente:

A - Il premio totale che il contraente deve corrispondere, comprensivo delle sole imposte

B - Il premio totale che il contraente deve corrispondere, esclusi i relativi oneri, commissioni spese e imposte

C - Il premio totale che il contraente deve corrispondere, compresi i relativi oneri, commissioni spese e imposte

La risposta esatta è la C come previsto dall’art. 56 comma 3 del Reg. IVASS 40/2018 (Informativa precontrattuale):

1. Gli intermediari mettono a disposizione del pubblico nei propri locali, anche

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233Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

avvalendosi di apparecchiature tecnologiche, informazioni redatte con caratteri tipografici di particolare evidenza e conformi al modello di cui all’Allegato 3, che riepiloga i principali obblighi di comportamento cui gli stessi sono tenuti a norma del Codice e del presente Regolamento.

2. Nel caso di offerta fuori sede e nel caso di distribuzione mediante tecniche di comunicazione a distanza, i soggetti di cui al comma 1 consegnano o trasmettono al contraente un documento conforme all’Allegato 3. comma 3. Prima della sottoscrizione di una proposta o, qualora non prevista, della conclusione di un contratto di assicurazione, i distributori consegnano o trasmettono al contraente: a) copia di una dichiarazione, conforme al modello di cui all’Allegato 4, da cui risultino i dati essenziali del distributore e della sua attività e le informazioni in materia di conflitti di interesse di cui all’articolo 119-bis, comma 7 e all’articolo 120-ter del Codice; b) la documentazione informativa precontrattuale e quella contrattuale prevista dalle vigenti disposizioni.

8. Secondo quanto stabilito dal Regolamento ISVAP n. 5/2006, il direttore generale di una società di brokeraggio assicurativo, ove nominato:

A - Deve essere iscritto nella sezione B del RUI

B - Deve essere iscritto nella sezione A del RUI

C - Non deve necessariamente essere iscritto nella sezione B del RUI

La risposta esatta è la A. L’art. 13 (Requisiti per l’iscrizione) del Reg. ISVAP n.5/2006 è stato sostituito dall’art. 13 del Regolamento IVASS n. 40/2018 che stabilisce:

1. Per ottenere l’iscrizione nelle sezioni A o B del Registro le società devono:

a) essere in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 112, comma 1, del Codice;

b) non essere enti pubblici oppure enti o società controllati da enti pubblici;

c) avere affidato la responsabilità dell’attività di distribuzione ad almeno una persona fisica iscritta nella medesima sezione del Registro alla quale la società chiede l’iscrizione. Nel caso in cui la responsabilità dell’attività di distribuzione sia affidata a più persone, l’obbligo di iscrizione nella medesima sezione del Registro è riferito ad ognuna di esse. Le società attribuiscono la responsabilità dell’attività di distribuzione ad un numero adeguato di soggetti scelti tra persone aventi le caratteristiche definite all’articolo 2, comma 1, lettera qq), tenendo conto delle dimensioni e della complessità dell’attività svolta; d) fermo restando quanto previsto dal comma 3, essere in possesso della copertura assicurativa di cui all’articolo 15; e) non essere partecipate in misura superiore al dieci per cento del proprio capitale in maniera tale da impedire l’esercizio dei poteri di vigilanza da parte dell’IVASS secondo quanto previsto dall’articolo 109, comma 4-sexies del Codice; f) non avere stretti legami con persone fisiche o giuridiche che impediscano l’esercizio dei poteri di vigilanza da parte dell’IVASS secondo quanto previsto dall’articolo 109, comma 4-sexies del Codice.

2. Ai fini di cui al comma 1, lettere e) e f), le società comunicano nella domanda di iscrizione, rispettivamente, i nominativi degli azionisti o dei soci, siano essi persone fisiche o giuridiche, che detengono una partecipazione superiore al dieci per cento del proprio capitale e il relativo importo, nonché i nominativi delle persone fisiche o giuridiche con cui hanno stretti legami e attestano che tali partecipazioni o stretti legami non impediscono l’esercizio dei poteri di vigilanza da parte dell’IVASS. 19

3. Ai fini dell’iscrizione delle società nella sezione B, in aggiunta ai requisiti di cui al comma 1, è necessario che: a) il rappresentante legale e, ove nominati, l’amministratore delegato e il direttore generale siano iscritti nella sezione B; b) le stesse società abbiano aderito al Fondo di garanzia.

4. Le società, in possesso dei requisiti previsti dal comma 1, lettere a), b), c), e), e f), e dal comma 3, che nella domanda di iscrizione dichiarano di non essere in possesso della copertura assicurativa di a)cui alla lettera d) del comma 1, vengono iscritte nella sezione A o B del Registro come inoperative, secondo quanto disposto dall’articolo 4, comma 3.

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234Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

9. Gli agenti di assicurazione che esercitano l’attività di intermediazione assicurativa tramite tecniche di comunicazione a distanza sono tenuti all’adempimento degli obblighi di informazione precontrattuale?

A - Si, sempre

B - Si, salvo che non siano espressamente esentati dall’impresa preponente

C - No, mai

La risposta esatta è la A. l’Art. 74 in tema di regole di comportamento nella contrattazione a distanza rimanda all’art. 56 del reg. IVASS n. 40/2018. Ciò significa che per quanto riguarda gli obblighi di informativa precontrattuale, si applicano le stesse regole anche se si tratta di contrattazione a distanza.

10. A norma del Codice delle assicurazioni private, i dipendenti delle compagnie assicurative:

A - Non devono iscriversi al RUI né esservi iscritti dalle imprese presso le quali operano

B - Devono essere iscritti nella sezione E del RUI dalla compagnia presso la quale lavorano

C - Devono iscriversi nella sezione A del RUI in qualità di agenti

La risposta esatta è la A.

11. Un dipendente pubblico può ottenere l’iscrizione nelle sezioni A o B del registro degli intermediari assicurativi e riassicurativi?

A - No, mai

B - Si, purché il rapporto di lavoro sia a tempo parziale e non superi la metà dell’orario lavorativo a tempo pieno

C - Si, anche quando il rapporto di lavoro sia a tempo pieno

La risposta esatta è la B. Il comma 4 dell’art. 108 (attività di intermediazione) del Codice delle assicurazioni private prevede che: “L’esercizio dell’attività di intermediario di assicurazione e riassicurazione è vietato agli enti pubblici, agli enti o società da essi controllati ed ai pubblici dipendenti con rapporto lavorativo a tempo pieno ovvero a tempo parziale, quando superi la metà dell’orario lavorativo a tempo pieno”.

12. Gli iscritti alla sezione C del Registro degli intermediari assicurativi e riassicurativi sono tenuti a:

A - Pagare annualmente il contributo di vigilanza

B - Rinnovare annualmente la polizza di assicurazione della responsabilità civile

C - Pagare annualmente il contributo al Fondo di Garanzia

La risposta esatta è la A.

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235Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

13. Secondo quanto stabilito dal Regolamento ISVAP n. 5/2006, ai fini dell’operatività, la polizza di assicurazione per la responsabilità civile deve essere stipulata:

A - Dagli intermediari iscritti nelle sezioni A e B del RUI

B - Solo dagli intermediari iscritti nella sezione B del RUI

C - Solo dagli intermediari iscritti nella sezione A del RUI

Domanda superata.

14. L’intermediario NON può ricevere, quale mezzo di pagamento del premio assicurativo relativo a polizze vita:

A - Contanti

B - Assegni circolari

C - Ordini di bonifico

La risposta esatta è la A, in al comma 3 dell’art. 46 del Reg. ISVAP 5/2006 e adesso all comma 7 dell’art. 54 del Reg. IVASS 40/2018 prevede che: “…Ai distributori è fatto divieto di ricevere denaro contante a titolo di pagamento di premi relativi a contratti di assicurazione sulla vita, di cui all’articolo 2, comma 1 del decreto. Per i contratti di assicurazione contro i danni, di cui all’articolo 2, comma 3 del decreto, il divieto riguarda i premi di importo superiore a settecentocinquanta euro annui per ciascun contratto. Il divieto non opera per le coperture del ramo responsabilità civile auto e per le relative garanzie accessorie, se ed in quanto riferite allo stesso veicolo assicurato per la responsabilità civile auto”.

Domande d’esame 2018

1. In base al codice civile il mediatore:

A - Risponde dell’esecuzione del contratto.

B - Non risponde dell’autenticità della sottoscrizione delle scritture e dell’ultima girata dei titoli trasmessi per il suo tramite.

C - Risponde dell’autenticità della sottoscrizione delle scritture e dell’ultima girata dei titoli trasmessi per il suo tramite.

La risposta esatta è la C, come previsto dal secondo comma dell’art. 1759 del codice civile che prevede che il mediatore risponde dell’autenticità della sottoscrizione delle scritture e dell’ultima girata dei titoli trasmessi per il suo tramite.

2. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private, la cancellazione dell’intermediario dalla relativa sezione del RUI è disposta:

A - Trascorsi 30 giorni dalla data di scadenza per il versamento del contributo di vigilanza senza che si sia provveduto al pagamento.

B - In caso di mancato esercizio dell’attività per oltre un anno.

C - In caso di perdita di almeno uno dei requisiti previsti dal Codice delle assicurazioni private per l’iscrizione.

La risposta esatta è la C. La risposta A è corretta, ma incompleta perché in caso di mancato pagamento del contributo di vigilanza, decorsi 30 giorni dal termine di pagamento, l’IVASS avvia, previa diffida, la procedura di cancellazione dal RUI. La risposta C è invece più corretta e completa perché l’art. 113 comma 1 lett. d) del Codice delle Assicurazioni Private prevede invece la cancellazione dal RUI in caso di perdita di almeno uno dei requisiti di cui agli articoli 110, comma 1 (onorabilità agenti

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236Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

e broker), 111, commi 1 e 3 (onorabilità produttori diretti e collaboratori in E), e 112 (requisiti iscrizione per le società).

3. Trattandosi di prevenzione del riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo, le attività di adeguata verifica della clientela devono essere tra l’altro effettuate:

A - Quando viene eseguita un’operazione occasionale disposta dal cliente, che comporti la trasmissione o la movimentazione di mezzi di pagamento di qualsiasi importo.

B - Solo quando il cliente non si presenta presso la sede dell’agenzia.

C - Quando si instaura un rapporto continuativo.

La risposta esatta è la C. Ai sensi della normativa antiriciclaggio, n.231/2007, Art. 15 relativo agli Obblighi di adeguata verifica della clientela da parte degli intermediari finanziari e degli altri soggetti esercenti attività finanziaria: “Gli intermediari finanziari e gli altri soggetti esercenti attività finanziaria di cui all’articolo 11 osservano gli obblighi di adeguata verifica della clientela in relazione ai rapporti e alle operazioni inerenti allo svolgimento dell’attività istituzionale o professionale degli stessi ed, in particolare, nei seguenti casi: a) quando instaurano un rapporto continuativo;…”.

4. Le dichiarazioni che riguardano l’esecuzione del contratto concluso per il tramite dell’agente e i reclami relativi alle inadempienze contrattuali:

A - Sono validamente fatti all’agente solo nel caso di polizze ramo vita.

B - Non sono validamente fatti all’agente.

C - Sono validamente fatti all’agente.

La risposta esatta è la C, come previsto dal primo comma dell’art. 1745 del Codice Civile che prevede che le dichiarazioni che riguardano l’esecuzione del contratto concluso per il tramite dell’agente e i reclami relativi alle inadempienze contrattuali sono validamente fatti all’agente.

5. In base alle disposizioni del codice civile, la provvigione all’agente:

A - Non è mai dovuta per gli affari conclusi dal preponente dopo lo scioglimento di rapporto di agenzia.

B - È dovuta anche per gli affari conclusi dal preponente con terzi che l’agente aveva in precedenza acquisito come clienti per affari dello stesso tipo o appartenenti alla zona o alla categoria o gruppo di clienti riservati all’agente stesso, salvo che sia diversamente pattuito.

C - Non è mai dovuta per gli affari conclusi dal preponente con terzi che l’agente aveva in precedenza acquisito come clienti.

La risposta esatta è la B. Il secondo comma dell’art. 1748 del Codice Civile prevede che la provvigione è dovuta anche per gli affari conclusi dal preponente con terzi che l’agente aveva in precedenza acquisito come clienti per affari dello stesso tipo o appartenenti alla zona o alla categoria o gruppo di clienti riservati all’agente, salvo che sia diversamente pattuito.

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6. I dipendenti e gli altri collaboratori che operano esclusivamente all’interno dei locali agenziali:

A - Non devono essere iscritti nel RUI ne devono possedere requisiti di onorabilità o professionalità.

B - Non devono essere iscritti nel RUI, ma devono possedere i requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla normativa.

C - Devono essere iscritti nella sezione E del RUI.

La risposta esatta è la B). L’art. 48 del Reg. IVASS 40/2018 prevede che gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B, D, E o F del Registro possono avvalersi, per lo svolgimento dell’attività di distribuzione all’interno dei propri locali, di addetti per i quali abbiano preventivamente accertato:

a) il possesso dei requisiti di cui all’articolo 110, comma 1, del Codice;

b) il possesso di cognizioni e capacità professionali adeguate all’attività svolta ed ai contratti intermediati, acquisito mediante la partecipazione a corsi di formazione, conformi alla disciplina di cui alla Parte IV.

2. Gli intermediari di cui al comma 1:

a) accertano periodicamente la permanenza del possesso dei requisiti previsti dalla lettera a) del medesimo comma e si astengono dall’utilizzare i soggetti per i quali ne abbiano riscontrato l’insussistenza fino al perdurare della stessa;

b) assicurano che i soggetti di cui si avvalgono siano in regola con gli obblighi di aggiornamento professionale previsti dalla Parte IV.

3. Gli intermediari di cui al comma 1 conservano, ai sensi dell’articolo 67, la documentazione comprovante l’accertamento del possesso e della permanenza dei requisiti di cui al presente articolo.

7. Gli intermediari conservano la documentazione concernente i conferimenti degli incarichi, gli accordi aventi ad oggetto lo svolgimento dell’attività di intermediazione ed eventuali procure, salvo diverso termine di legge, per almeno:

A - 5 anni.

B - 10 anni.

C - 7 anni.

La risposta esatta è la A. L’art. 67 del Reg. IVASS 40/2018 prevede che gli intermediari, per almeno cinque anni, salvo diverso termine di legge, conservano la documentazione concernente: a) i conferimenti degli incarichi, gli accordi aventi ad oggetto lo svolgimento dell’attività di intermediazione ed eventuali procure.

8. La separazione patrimoniale prevista dal codice delle assicurazioni private comporta che sul conto separato intestato all’intermediario:

A - Sono ammessi azioni, sequestri o pignoramenti da parte di creditori degli assicurati e delle imprese di assicurazione senza limiti di importo.

B - Operano eventuali compensazioni legali e giudiziali nei confronti di chiunque.

C - Non sono ammessi azioni, sequestri, pignoramenti da parte di creditori diversi dagli assicurati e dalle imprese di assicurazione.

La risposta esatta è la C. L’art. 117 comma 2 del Codice delle Assicurazioni Private prevede che sul conto separato non sono ammesse azioni, sequestri o pignoramenti da parte di creditori diversi dagli assicurati e dalle imprese di assicurazione. Sono ammesse le azioni da parte dei loro creditori ma nei limiti della somma rispettivamente spettante al singolo assicurato o alla singola impresa di assicurazione.

Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

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238Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

9. La distribuzione di contratti assicurativi da parte degli intermediari di cui alla sezione D del RUI (banche, SIM, intermediari finanziari, Poste italiane):

A - Può essere effettuata a condizione che l’incarico di distribuzione limiti l’operatività’ dei suddetti intermediari al collocamento di contratti assicurativi il cui premio sia inferiore a 5.000 euro.

B - Può essere effettuata a condizione che l’incarico di distribuzione limiti dell’operatività’ dei suddetti intermediari al collocamento di contratti assicurativi del solo ramo r.c.auto.

C - Può essere effettuata a condizione che l’incarico di distribuzione limiti l’operatività dei suddetti intermediari al collocamento di contratti assicurativi standardizzati.

La risposta esatta è la C. L’art. 41 del Reg. ISVAP n. 5/2006 e adesso l’art. 47 del Reg. IVASS 40/2018 prevede che la distribuzione di contratti assicurativi da parte degli intermediari di cui alla sezione D, può essere effettuata a condizione che l’incarico di distribuzione limiti l’operatività dei suddetti intermediari, dei relativi addetti, iscritti nella sezione E o esercenti l’attività di intermediazione all’interno dei locali dove gli iscritti nella sezione D operano, al collocamento di contratti assicurativi standardizzati.

10. Le imprese e gli intermediari devono prevedere l’uso di strumenti di pagamento elettronici per corrispondere i premi assicurativi?

A - Si, senza oneri a carico dei clienti ed anche nella forma on line.

B - Si, come servizio aggiuntivo con oneri a carico del cliente.

C - No.

La risposta esatta è la A. L’art. 54 distributori, tenuto conto di quanto disposto dall’articolo 15, comma 4, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221 e successive modificazioni e integrazioni, e dai relativi decreti di attuazione, prevedono, senza oneri a carico dei contraenti, l’uso di strumenti di pagamento elettronici, anche nella forma on-line, per corrispondere i premi assicurativi. Diversamente si configura una ‘pratica commerciale scorretta.

11. Nei rapporti tra le compagnie assicurative e i loro agenti:

A - È fatto divieto di stipulare clausole contrattuali di distribuzione esclusiva per l’offerta ai consumatori di polizze dei rami vita.

B - È fatto divieto di stipulare clausole contrattuali di distribuzione esclusiva per l’offerta ai consumatori di polizze dei rami danni.

C - È fatto divieto di stipulare clausole contrattuali di distribuzione esclusiva per l’offerta ai consumatori di polizze di capitalizzazione.

La risposta esatta è la B, come previsto dalla Legge 2 aprile 2007, n. 40 e D.L. n. 179 del 2012.

12. Quale tra le seguenti condizioni deve essere soddisfatta affinché le imprese di assicurazione possono far ricorso alla distribuzione di contratti assicurativi a mezzo di intermediari operanti con reti di vendita multilevel marketing?

A - Che tali intermediari siano iscritti nella sezione B del RUI (ossia nella sezione dedicata ai broker).

B - Che l’attività non abbia ad oggetto forme pensionistiche complementari.

C - Che tali intermediari abbiano la propria sede legale nel territorio di altri stati membri.

La risposta esatta è la B. L’art. 44, comma 2 del Reg. ISVAP 5/2006 e adesso l’art.

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239Guida tematica - Disciplina dell’attivita’ di agenzia e di mediazione

50 del Reg. IVASS 40/2018 stabilisce che in ogni caso, l’esercizio dell’attività di intermediazione assicurativa per il tramite delle reti di vendita di cui al comma 1 può essere effettuato purché: a) l’attività non abbia ad oggetto il collocamento di forme pensionistiche complementari e i contratti di cui all’articolo 41 del decreto.

13. È consentito collocare contratti di assicurazione a distanza senza il preventivo consenso espresso dal contraente?

A - Si, sempre.

B - No.

C - Si, solo in caso di assenza di risposta entro un certo termine della proposta.

La risposta esatta è la B. Il Regolamento IVASS n. 40/2018, Art. 72 (Collocamento di contratti non richiesti) prevede quanto segue:

1. Non è consentito ai distributori di collocare contratti di assicurazione, anche in forma collettiva, mediante tecniche di comunicazione a distanza, senza il preventivo consenso espresso del contraente o dell’aderente. L’assenza di risposta o il mancato dissenso non possono essere considerati espressione del consenso del contraente.

2. In caso di coperture assicurative proposte in abbinamento a beni o servizi di diversa natura, non sono consentite modalità di presentazione del prodotto che prevedano l’accettazione automatica di quanto non richiesto e, in ogni caso, meccanismi di opt-out.

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Tecnica assicurativaIl contratto di assicurazione

Domande d’esame 2010

1. Cosa accade in caso cessazione del rischio durante l’assicurazione?

A - il contratto è inesistente.

B - il contratto rimane in vigore sino alla sua naturale scadenza.

C - il contratto si risolve di diritto.

La risposta esatta è la C, anche se sarebbe più corretto parlare di scioglimento del contratto, l’art. 1896 del Codice Civile dice infatti che il contratto si scioglie se il rischio cessa di esistere dopo la conclusione del contratto stesso, ma l’assicuratore ha diritto al pagamento dei premi finché la cessazione del rischio non gli sia comunicata o non venga altrimenti a sua conoscenza.

2. Che funzione ha la forma scritta nel contratto di assicurazione?

A - è elemento essenziale per la validità del contratto.

B - ha la funzione di rendere opponibile ai terzi il contratto.

C - ha funzione probatoria dell’esistenza del contratto.

La risposta esatta è la C. Nel contratto di assicurazione la forma non è un elemento essenziale, ma ha soltanto funzione probatoria (art. 1888 del Codice Civile).

3. Quali sono le conseguenze della soprassicurazione?

A - Il contratto è nullo se vi è stato dolo da parte dell’assicurato, altrimenti il contratto è valido con il massimale ridotto al valore effettivo con una corrispondente riduzione del premio successivo.

B - Il contratto è annullabile e l’assicuratore, se è in buona fede, ha diritto al premio relativo al periodo di assicurazione in corso e non deve restituire i premi pagati.

C - Il contratto è valido: è sufficiente che l’assicuratore raggiunga un accordo con l’assicurato anche mediante una riduzione proporzionale del premio.

La risposta esatta è la B. L’art. 1909 del Codice Civile prevede che l’assicurazione per una somma che eccede il valore reale della cosa assicurata, appunto la soprassicurazione, non è valida ed è annullabile se vi è stato dolo da parte dell’assicurato. Se non vi è stato dolo da parte del contraente, il contratto ha effetto fino alla concorrenza del valore reale della cosa assicurata e il contraente ha diritto di ottenere per l’avvenire una proporzionale riduzione del premio.

4. L’assicurazione a secondo rischio:

A - è un’assicurazione completare alle assicurazioni di rendita che opera in caso in cui vi sia la premorienza del primo beneficiario.

B - opera quando sullo stesso bene o sullo stesso rischio l’assicurato stipula separatamente più contratti di assicurazione presso più assicuratori e per comune periodo di tempo.

C - è un’assicurazione complementare ad altra garanzia assicurativa ed opera solo per la parte di danno che supera l’indennizzo dovuto dal primo assicuratore.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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La risposta esatta è la C. Si ha assicurazione a secondo rischio quando un rischio è già coperto da un’altra assicurazione. L’assicurazione a secondo rischio opererà soltanto per la parte di danno che supera l’indennizzo dovuto dal primo assicuratore. La risposta B) è la definizione invece dell’assicurazione plurima.

5. Qual è la differenza tra franchigia semplice e franchigia assoluta?

A - con la franchigia semplice l’assicuratore si obbliga a risarcire soltanto i sinistri i cui effetti dannosi superino un certo ammontare, mentre con la franchigia assoluta l’assicuratore acquista il diritto di detrarre, in ogni caso, dall’indennità un determinato ammontare.

B - non vi è differenza, si tratta in ogni caso di ridurre l’indennità da corrispondere in caso di sinistro.

C - con la franchigia assoluta l’assicuratore si obbliga a risarcire soltanto i sinistri i cui effetti dannosi superino un certo ammontare, mentre con la franchigia semplice l’assicuratore acquista il diritto di detrarre, in ogni caso, dall’indennità un determinato ammontare.

La risposta esatta è la A. Praticamente con la franchigia semplice, detta anche relativa, non verrà corrisposto alcun indennizzo se il danno è inferiore alla franchigia, mentre invece verrà corrisposto un indennizzo integrale se il danno è superiore alla franchigia. Con la franchigia assoluta, detta anche fissa, l’indennizzo corrisponderà ad un importo pari al danno totale meno la franchigia.

6. In caso di alienazione della cosa assicurata il contratto di assicurazione segue necessariamente il bene?

A - no, l’assicuratore ha un diritto di recesso dal contratto da esercitarsi entro 10 giorni dalla comunicazione della vendita.

B - no il contratto di assicurazione è un contratto personalissimo e, quindi, si risolve di diritto al momento della vendita della cosa assicurata.

C - sì, il contratto di assicurazione segue il bene; il beneficiario diviene acquirente.

La risposta esatta è la A. L’art. 1918 del Codice Civile prevede che l’alienazione delle cose assicurate non è causa di scioglimento del contratto di assicurazione. L’alienazione delle cose assicurate determina il trasferimento del contratto in capo all’acquirente, senza che occorra alcuna specifica manifestazione di volontà. L’assicuratore, entro 10 giorni da quello in cui ha avuto notizia dell’avvenuta alienazione, può recedere dal contratto. Il recesso ha effetto dopo 15 giorni.

7. Cosa comporta la violazione dell’obbligo di avviso o di salvataggio nell’assicurazione contro i danni?

A - l’inadempimento doloso comporterà la perdita del diritto all’indennizzo, l’inadempimento colposo comporterà la riduzione del diritto all’indennizzo.

B - l’inadempimento doloso comporterà la perdita del diritto all’indennizzo; l’inadempimento colposo non è rilevante.

C - l’inadempimento doloso comporterà la perdita del diritto all’indennizzo; l ’inadempimento colposo il diritto dell’assicuratore al risarcimento dei danni.

La risposta esatta è la A. L’art. 1915 del Codice Civile prevede che l’assicurato che, dolosamente non adempie l’obbligo dell’avviso o del salvataggio perde il diritto all’indennità. Se l’assicurato omette colposamente di adempiere tale obbligo, l’assicuratore ha diritto di ridurre l’indennità in ragione del pregiudizio sofferto.

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8. Che conseguenze comporta l’aggravamento del rischio sul diritto all’indennizzo?

A - La perdita o la riduzione dell’indennizzo da parte dell’assicurato se l’evento si verifica prima della comunicazione dell’aggravamento o della sua conoscenza da parte dell’assicuratore.

B - Il contratto di assicurazione deve essere necessariamente rinegoziato ripristinando gli equilibri tra rischio ed indennizzo.

C - Nessuna, perché l’assicuratore ha diritto di recedere dal contratto, ma non di modificare l’ammontare dell’indennizzo.

La risposta esatta è la A come previsto dall’art. 1898 del Codice Civile comma 4.

9. Chi deve sostenere, secondo il codice civile, le spese di lite, in sede civile o penale, dirette a resistere all’azione del danneggiato?

A - L’assicurato che si è costituito in giudizio.

B - Il soggetto che perde la lite.

C - L’assicuratore.

La risposta esatta è la C. Fattispecie disciplinata dall’art. 1917 del Codice Civile 3° comma.

10. L’alienazione delle cose assicurate produce lo scioglimento del contratto di assicurazione?

A - No, il contratto continua a produrre effetto sino alla scadenza.

B - Sì, produce lo scioglimento del contratto.

C - No, ma l’alienante deve comunicare l’avvenuta alienazione all’impresa di assicurazione ed all’acquirente l’esistenza del contratto.

La risposta esatta è la A. L’art. 1918 del Codice Civile dice che l’alienazione delle cose assicurate non è causa di scioglimento del contratto di assicurazione.

La risposta C) non è corretta perché non c’è l’obbligo per l’alienante di comunicare l’avvenuta alienazione all’impresa di assicurazione ed all’acquirente l’esistenza del contratto. Il Codice Civile stabilisce che l’alienazione delle cose assicurate determina il trasferimento del contratto in capo all’acquirente, senza che occorra alcuna specifica manifestazione di volontà. E’ interesse dell’alienante comunicare all’assicuratore l’avvenuta alienazione e all’acquirente l’esistenza del contratto di assicurazione, altrimenti rimane obbligato a pagare i premi che scadono posteriormente alla data dell’alienazione.

Domande d’esame 2011

1. Se alle scadenze convenute per il pagamento del premio il contraente non paga i premi successivi:

A - l’assicurazione resta sospesa fino alle ore 24 del quindicesimo giorno successivo a quello della scadenza

B - il contratto è immediatamente e automaticamente risolto

C - l’assicurazione resta sospesa fino alle ore 24 del trentesimo giorno successivo a quello della scadenza

La risposta esatta è la A in base all’art. 1901 del Codice Civile. C’è però un errore nella formulazione della domanda da parte dell’ISVAP che avrebbe dovuto mettere “dalle” invece che “fino”.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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2. Quale conseguenza determina l’inesatta o reticente descrizione del rischio al momento della stipula del contratto di assicurazione?

A - L’aumento del premio

B - L’annullamento o lo scioglimento del contratto, purché abbia influito sulla formazione del consenso dell’assicuratore

C - L’annullamento o lo scioglimento del contratto indipendentemente dall’influenza sulla formazione del consenso dell’assicuratore

La risposta esatta è la B. L’annullamento di un contratto è in generale sempre legato ad un vizio del consenso.

3. Quando il contratto di assicurazione può considerarsi validamente formato?

A - Quando l’accettazione dell’assicurato perviene al proponente

B - Quando viene pagato il premio

C - Quando si verifica un sinistro con conseguente diritto al risarcimento

La risposta esatta è la A in base all’art. 1326 del Codice Civile.

4. Qual è la definizione di interesse nel contratto di assicurazione?

A - Il rapporto tra un soggetto e un bene e il danno come lesione dell’interesse così inteso

B - Il beneficio che trae l’assicurato al momento della liquidazione del danno

C - La facoltà del contraente di pretendere o meno la liquidazione del danno

La risposta esatta è la A.

5. Cosa si intende per massimale?

A - L’importo massimo del debito o della spesa che l’assicuratore si impegna a risarcire

B - Il numero massimo di sinistri coperti dalla polizza assicurativa

C - L’età massima assicurabile nel ramo vita

La risposta esatta è la A.

6. Cosa si intende per sottoassicurazione e quali sono le conseguenze nel contratto assicurativo?

A - Si intende che il valore assicurato è superiore al valore assicurabile. Conseguentemente il contratto è nullo e l’assicuratore deve restituire i premi pagati

B - Si intende che il valore assicurato è inferiore al valore assicurabile. Si applica conseguentemente la regola proporzionale, a meno che non si convenuto diversamente

C - Si intende che il valore assicurato è inferiore al valore assicurabile. Conseguentemente il contratto è annullabile e l’assicuratore deve restituire i premi pagati

La risposta esatta è la B in base all’art. 1907 del Codice Civile.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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7. Che differenza c’è tra valore assicurabile e valore assicurato?

A - Il valore assicurabile è la misura dell’interesse sottoposto ad assicurazione, mentre il valore assicurato è la misura dell’interesse esposto al rischio

B - Il valore assicurabile è la misura dell’interesse esposto al rischio, mentre il valore assicurato è la misura dell’interesse sottoposto ad assicurazione

C - Il valore assicurabile è la misura dell’interesse dopo il sinistro, mentre il valore assicurato è la misura dell’interesse esposto al rischio

La risposta esatta è la B.

Domande d’esame 2012 – sessione mattutina

1. Quale l’oggetto dell’obbligazione assunta dall’assicuratore verso l’assicurato quale corrispettivo del premio pagato?

A - Solo il risarcimento di un danno.

B - Solo il pagamento di una rendita.

C - Il risarcimento di un danno o il pagamento di una rendita.

La risposta esatta è la C in base all’art. 1882 del Codice Civile che definisce il contratto di assicurazione.

2. La proposta contrattuale:

A - Una volta conosciuta dal destinatario può essere revocata per giusta causa.

B - Può essere liberamente revocata finché il contratto non sia concluso, salvo che si tratti di proposta irrevocabile.

C - Può essere sempre revocata per giusta causa anche quando si tratti di proposta revocabile.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 1328, comma 1, del Codice civile che afferma che la proposta può essere revocata finché il contratto non sia concluso.

3. In caso di stipulazione a favore di un terzo:

A - Il terzo acquista il diritto contro il promittente solo se dichiara che intende profittare della stipulazione in suo favore.

B - Il terzo non acquista alcun diritto contro il promittente, il quale è obbligato solo verso lo stipulante a eseguire la prestazione a favore del terzo.

C - Di regola il terzo acquista il diritto contro il promittente per effetto della stipulazione.

La risposta esatta è la C. In base al secondo comma dell’art. 1411 del Codice Civile nei contratti a favore di terzi, salvo patto contrario, il terzo acquista il diritto contro il promittente per effetto della stipulazione.

4. In un contratto assicurativo del ramo incendio, lo scoperto rappresenta:

A - La percentuale del danno che non viene indennizzata e che rimane a carico dell’assicurato.

B - L’importo del sinistro che rimane a carico dell’assicurato e che può essere coperto dallo stesso con altra polizza.

C - Un importo in valore assoluto da detrarre dall’ammontare del sinistro da risarcire.

La risposta esatta è la A.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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5. Il contratto di assicurazione contro i danni può essere tacitamente prorogato?

A - Sì, ma una sola volta e per un solo anno.

B - Sì, una o più volte, ma ciascuna proroga tacita non può avere durata superiore a due anni.

C - Sì, ma senza limiti.

La risposta esatta è la B a norma dell’art. 1899 del Codice Civile.

Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. Nel caso in cui un soggetto contragga separatamente più assicurazioni per il medesimo rischio incendio, l’assicurato può chiedere a ciascun assicuratore l’indennità dovuta secondo il rispettivo contratto?

A - Sì, anche se le somme complessivamente riscosse superano l’intero ammontare del danno.

B - No, dovrà rivolgere la richiesta esclusivamente all’assicuratore più solvibile.

C - Sì, purché le somme complessivamente riscosse non superino l’ammontare del danno.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 1910 del Codice Civile l’assicurato può chiedere a ciascun assicuratore l’indennità dovuta secondo il rispettivo contratto, purché le somme complessivamente riscosse non superino l’ammontare del danno.

2. Dei danni prodotti da un vizio intrinseco della cosa assicurata:

A - L’assicuratore risponde solo se il vizio gli è stato denunziato.

B - L’assicuratore non risponde neppure se il vizio gli è stato denunziato.

C - L’assicuratore risponde solo se è stato espressamente pattuito.

La risposta esatta è la A. In base all’art. 1906 del Codice Civile, comma 1, salvo patto contrario, l’assicuratore non risponde dei danni prodotti da vizio intrinseco della cosa assicurata, che non gli sia stato denunziato. Pertanto l’assicuratore risponde solo se era stato messo a conoscenza dell’esistenza del vizio. Tale norma è derogabile ad opera delle parti e quindi è consentito, previo specifico accordo delle stesse parti inserire la previsione che l’assicuratore risponda anche per i vizi che non gli siano stati denunziati preventivamente.

3. Un contratto di assicurazione stipulato con un’impresa non autorizzata è:

A - Nullo.

B - Nullo, salvo ratifica dell’ISVAP.

C - Nullo, salvo il consenso dell’assicurato.

La risposta esatta è la A. L’art. 167 del Codice delle assicurazioni, comma 1, è nullo il contratto di assicurazione stipulato con un’impresa non autorizzata o con un’impresa alla quale sia fatto divieto di assumere nuovi affari.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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4. Ai sensi del Codice delle assicurazioni i contratti di assicurazione danni diversi dal ramo r.c. auto in corso di esecuzione alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa dell’impresa continuano a coprire i rischi:

A - Fino al sessantesimo giorno successivo a tale pubblicazione.

B - Fino al novantesimo giorno successivo a tale pubblicazione.

C - Fino al trentesimo giorno successivo a tale pubblicazione.

La risposta esatta è la A. In base all’art. 169 del Codice delle assicurazioni che tratta gli effetti della liquidazione coatta di imprese di assicurazione, ad integrazione di quanto previsto dall’articolo 1902, secondo comma, del codice civile, i contratti di assicurazione in corso di esecuzione alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del provvedimento di liquidazione continuano a coprire i rischi fino al sessantesimo giorno successivo.

5. Se il rischio non è mai esistito, il contratto di assicurazione:

A - E’ valido in caso di consenso dell’assicuratore.

B - E’ nullo.

C - E’ annullabile.

La risposta esatta è la B perché in questo caso manca uno dei requisiti fondamentali cioè l’oggetto del contratto di assicurazione. Tale regola è anche prevista dall’art. 1895 del Codice Civile.

6. Il contratto di assicurazione deve rivestire la forma scritta ai fini:

A - Della sua prova.

B - Della sua validità.

C - Della sua efficacia.

La risposta esatta è la A. La forma scritta nel caso del contratto di assicurazione è richiesta soltanto a fini probatori.

Domande d’esame 2013

1. Ove l’intervento di salvataggio dell’assicurato abbia cagionato danni materiali alle cose assicurate:

A - L’assicuratore ne risponde salvo che provi che i mezzi adoperati dall’assicurato per evitare o diminuire i danni del sinistro sono stati adoperati inconsideratamente.

B - L’assicuratore non ne risponde in nessun caso.

C - L’assicuratore ne risponde sempre.

La risposta esatta è la A. In base all’art. 1914 del Codice Civile che parla dell’obbligo di salvataggio l’assicurato deve fare quanto gli è possibile per evitare o diminuire il danno. Le spese fatte a questo scopo dall’assicurato sono a carico dell’assicuratore, in proporzione del valore assicurato rispetto a quello che la cosa aveva nel tempo del sinistro, anche se il loro ammontare, unitamente a quello del danno, supera la somma assicurata, e anche se non si è raggiunto lo scopo, salvo che l’assicuratore provi che le spese sono state fatte inconsideratamente. L’assicuratore risponde dei danni materiali direttamente derivati alle cose assicurate dai mezzi adoperati dall’assicurato per evitare o diminuire i danni del sinistro, salvo che egli provi che tali mezzi sono stati adoperati inconsideratamente. L’intervento dell’assicuratore per il salvataggio delle cose assicurate e per la loro conservazione non pregiudica i suoi diritti. L’assicuratore

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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che interviene al salvataggio deve, se richiesto dall’assicurato, anticiparne le spese o concorrere in proporzione del valore assicurato.

2. Le dichiarazioni inesatte o reticenti rese dal contraente con dolo o colpa grave e relative a circostanze tali che l’assicuratore non avrebbe prestato il suo consenso, o non lo avrebbe dato alle medesime condizioni, se avesse conosciuto il vero stato delle cose, sono causa:

A - Di risoluzione del contratto.

B - Di annullamento del contratto.

C - Di nullità del contratto.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 1892 del Codice Civile le dichiarazioni inesatte e le reticenze del contraente, relative a circostanze tali che l’assicuratore non avrebbe dato il suo consenso o non lo avrebbe dato alle medesime condizioni se avesse conosciuto il vero stato delle cose, sono causa di annullamento del contratto quando il contraente ha agito con dolo o con colpa grave.

3. In caso di stipula di assicurazione in nome altrui, il contraente che ha stipulato senza averne il potere:

A - Non è obbligato dal contratto salvo patto contrario.

B - Non è mai obbligato dal contratto.

C - E’ tenuto ad osservare gli obblighi derivanti dal contratto fino al momento in cui l’assicuratore ha avuto notizia della ratifica o del rifiuto di questa.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 1891 del Codice Civile, che parla di assicurazione per conto altrui o per conto di chi spetta, se l’assicurazione è stipulata per conto altrui o per conto di chi spetta, il contraente deve adempiere gli obblighi derivanti dal contratto, salvi quelli che per loro natura non possono essere adempiuti che dall’assicurato. I diritti derivanti dal contratto, spettano all’assicurato, e il contraente, anche se in possesso della polizza, non può farli valere senza espresso consenso dell’assicurato medesimo.

4. In tema di assicurazioni sulle cose, se l’assicurazione copre solo una parte del valore che la cosa assicurata aveva nel tempo del sinistro, l’assicuratore:

A - Risponde dei danni in proporzione della parte suddetta, a meno che non sia diversamente convenuto.

B - Risponde dei danni al 50%.

C - Risponde per l’intero importo.

La risposta esatta è la A. In base all’art. 1907, che parla di assicurazione parziale, se l’assicurazione copre solo una parte del valore che la cosa assicurata aveva nel tempo del sinistro, l’assicuratore risponde dei danni in proporzione della parte suddetta, a meno che non sia diversamente convenuto.

5. Nell’assicurazione contro i danni, l’assicuratore che ha pagato l’indennità è surrogato nei diritti dell’assicurato verso i terzi responsabili:

A - Mai.

B - Fino al 50% dell’ammontare dell’indennità pagata.

C - Fino a concorrenza dell’ammontare dell’indennità pagata.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 1916 del Codice Civile l’assicuratore che ha pagato l’indennità è surrogato, fino alla concorrenza dell’ammontare di essa, nei diritti dell’assicurato verso i terzi responsabili. Salvo il caso di dolo, la surrogazione non ha

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luogo se il danno è causato dai figli, dagli affiliati, dagli ascendenti, da altri parenti o da affini dell’assicurato stabilmente con lui conviventi o da domestici.

6. L’assicuratore è obbligato per i sinistri cagionati con colpa grave dal contraente?

A - Si, sempre.

B - No, salvo patto contrario.

C - No, mai.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 1900 del Codice Civile l’assicuratore non è obbligato per i sinistri cagionati da dolo o da colpa grave del contraente, dell’assicurato o del beneficiario, salvo patto contrario per i casi di colpa grave. L’assicuratore è invece obbligato per il sinistro cagionato da dolo o da colpa grave delle persone del fatto delle quali l’assicurato deve rispondere. Egli è obbligato altresì, nonostante patto contrario, per i sinistri conseguenti ad atti del contraente, dell’assicurato o del beneficiario, compiuti per dovere di solidarietà umana o nella tutela degli interessi comuni all’assicuratore.

Domande d’esame 2014

1. Il contratto di assicurazione, avente ad oggetto il pagamento del prezzo del riscatto in caso di sequestro di persona, è:

A - nullo

B - nullo, salvo il caso in cui il sequestrato sia un minore

C - valido ed efficace

La risposta esatta è la A. In base all’art. 12 (Operazioni vietate) del Codice delle assicurazioni sono vietate le associazioni tontinarie o di ripartizione, le assicurazioni che hanno per oggetto il trasferimento del rischio di pagamento delle sanzioni amministrative e quelle che riguardano il prezzo del riscatto in caso di sequestro di persona. In caso di violazione del divieto il contratto è nullo e si applica l’articolo 167, comma 2.

2. Che cosa si intende per “franchigia relativa”?

A - Il limite di importo, superato il quale l’assicuratore indennizzerà i sinistri integralmente, senza alcuna detrazione

B - Il limite di importo, superato il quale l’assicuratore indennizzerà i sinistri soltanto i sinistri che eccedono la franchigia, al netto della stessa

C - Il limite di importo, entro cui l’assicuratore indennizza i sinistri

Nella franchigia relativa non si dà luogo ad indennizzo al di sotto di un certo valore, ma se superato l’indennizzo è pieno. La risposta esatta è la A.

3. Nell’assicurazione contro i danni, l’assicuratore risponde del danno cagionato da un vizio intrinseco della cosa assicurata che non gli sia stato denunciato?

A - No, salvo patto contrario

B - Sì, sempre

C - Si, salvo patto contrario

La risposta esatta è la A. L’art. 1906 del Codice civile sui i danni cagionati da vizio della cosa dice: “salvo patto contrario, l’assicuratore non risponde dei danni prodotti da vizio intrinseco della cosa assicurata, che non gli sia stato denunziato”.

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4. Se l’assicurazione è stipulata per conto di chi spetta:

A - il contraente e l’assicurato possono far valere i diritti derivanti dal contratto solo congiuntamente

B - l’assicurato non può far valere i diritti derivanti dal contratto senza il consenso del contraente

C - il contraente non può far valere i diritti derivanti dal contratto senza il consenso dell’assicurato

La risposta esatta è la C. L’art. 1981 del Codice sull’assicurazione per conto altrui o per conto di chi spetta dice: “I diritti derivanti dal contratto spettano all’assicurato, e il contraente, anche se in possesso della polizza, non può farli valere senza espresso consenso dell’assicurato medesimo”.

5. Se nel momento in cui l’assicurazione deve avere inizio, non esiste un interesse dell’assicurato al risarcimento del danno, il contratto di assicurazione contro i danni:

A - è nullo

B - è rescindibile

C - è annullabile

La risposta esatta è la A. In base all’art. 1904 (Interesse all’assicurazione) del Codice civile il contratto di assicurazione contro i danni è nullo se, nel momento in cui l’assicurazione deve avere inizio, non esiste un interesse dell’assicurato al risarcimento del danno.

6. L’assicurato deve dare avviso del sinistro all’assicuratore entro:

A - 15 giorni da quello in cui il sinistro si è verificato o l’assicurato ne ha avuto conoscenza

B - 3 giorni da quello in cui il sinistro si è verificato o l’assicurato ne ha avuto conoscenza

C - 10 giorni da quello in cui il sinistro si è verificato o l’assicurato ne ha avuto conoscenza

La risposta esatta è la B. In base all’art. 1913 (Avviso all’assicuratore in caso di sinistro) del Codice civile l’assicurato deve dare avviso del sinistro all’assicuratore o all’agente autorizzato a concludere il contratto, entro tre giorni da quello in cui il sinistro si è verificato o l’assicurato ne ha avuta conoscenza. Non è necessario l’avviso, se l’assicuratore o l’agente autorizzato alla conclusione del contratto interviene entro il detto termine alle operazioni di salvataggio o di constatazione del sinistro.

7. Le spese di salvataggio:

A - sono sempre interamente a carico dell’assicuratore

B - sono a carico dell’assicuratore in proporzione del valore assicurato rispetto a quello che aveva la cosa al tempo del sinistro

C - sono sempre interamente a carico dell’assicurato

La risposta esatta è la B. In base all’art. 1914 (Obbligo di salvataggio) del Codice civile l’assicurato deve fare quanto gli è possibile per evitare o diminuire il danno. Le spese fatte a questo scopo dall’assicurato sono a carico dell’assicuratore in proporzione del valore assicurato rispetto a quello che la cosa aveva nel tempo del sinistro, anche se il loro ammontare, unitamente a quello del danno, supera la somma assicurata, e anche se non si è raggiunto lo scopo, salvo che l’assicuratore provi che le spese sono state fatte inconsideratamente.

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Domande d’esame 2015

1. La polizza di assicurazione può essere rilasciata:

A - Solo come titolo nominativo

B - Solo con dicitura “all’ordine”

C - Anche con dicitura “all’ordine” o “al portatore”

La risposta esatta è la C. Secondo il dispositivo dell’art. 1889 Codice Civile: “Se la polizza di assicurazione è all’ordine o al portatore, il suo trasferimento importa trasferimento del credito verso l’assicuratore, con gli effetti della cessione”.

2. Ai sensi dell’art. 1910 del Codice Civile si ha assicurazione plurima quando:

A - per il medesimo rischio, sullo stesso interesse e per lo stesso periodo di tempo, sono stipulate separatamente più assicurazioni presso diversi assicuratori

B - è stipulata un’unica assicurazione che copre più rischi sullo stesso interesse

C - è stipulata un’unica assicurazione che copre uno stesso rischio su uno stesso interesse in diversi periodi di tempo

La risposta esatta è la A. Secondo il dispositivo dell’art. 1910 Codice Civile: “Se per il medesimo rischio sono contratte separatamente più assicurazioni presso diversi assicuratori, l’assicurato deve dare avviso di tutte le assicurazioni a ciascun assicuratore”.

Giurisprudenza e dottrina riconoscono “il medesimo rischio” quando vi è identità di contenuto quanto a: oggetto, rischio, interesse e durata.

3. Il contratto di assicurazione:

A - non può essere risolto per eccessiva onerosità sopravvenuta

B - può essere risolto per eccessiva onerosità sopravvenuta solo in caso di stato di necessità del contraente

C - può essere sempre risolto per eccessiva onerosità sopravvenuta

La risposta esatta è la A. L’inapplicabilità dell’eccessiva onerosità ai contratti aleatori, oltre ad essere dettata dalla logica, è sancita dall’art. 1469 c.c. secondo cui: “le regole sulla eccessiva onerosità non si applicano ai contratti aleatori per loro natura o per volontà delle parti”.

4. In un contratto di assicurazione contro i danni con massimale pari a 150 e una franchigia relativa di 20, in caso di un sinistro che abbia provocato un danno pari a 180, l’assicuratore rimborserà:

A - 150

B - 180

C - 130

La risposta esatta è la A. Nel caso della franchigia relativa, se provochiamo un danno a terzi e questo è inferiore alla franchigia, l’assicurato sarà obbligato a risarcirlo di tasca propria. Se invece il danno causato a terzi è superiore alla franchigia la compagnia che risarcisce in toto il danno, senza tenere più conto della franchigia. Quindi, in questa seconda ipotesi, nel calcolo dei risarcimenti si azzera la franchigia e il danno sarà interamente pagato dalla compagnia di assicurazione fino al massimale concordato.

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5. Nel contratto a favore di terzo ex art. 1411 del Codice Civile:

A - la stipulazione a favore del terzo può essere sempre revocata

B - la stipulazione a favore del terzo è irrevocabile

C - la stipulazione a favore del terzo può essere revocata o modificata dallo stipulante, finché il terzo non abbia dichiarato, anche in confronto del promittente, di volerne profittare

La risposta esatta è la C. Secondo il dispositivo dell’art. 1411 Codice Civile: “È valida la stipulazione a favore di un terzo, qualora lo stipulante vi abbia interesse. Salvo patto contrario, il terzo acquista il diritto contro il promittente per effetto della stipulazione. Questa però può essere revocata o modificata dallo stipulante, finché il terzo non abbia dichiarato, anche in confronto del promittente di volerne profittare. In caso di revoca della stipulazione o di rifiuto del terzo di profittarne, la prestazione rimane a beneficio dello stipulante, salvo che diversamente risulti dalla volontà delle parti o dalla natura del contratto”.

6. L’assicurazione è un contratto:

A - ad effetti reali

B - sempre reale

C - consensuale

La risposta esatta è la C. Secondo l’art. 1882 c.c. il contratto di assicurazione è il: “contratto con il quale l’assicuratore, dietro pagamento di un premio, si obbliga a rivalere l’assicurato, entro i limiti convenuti, del danno a esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana”.

E’ quindi un contratto che nasce dal consenso delle parti e per ciò definito ‘consensuale’. La presenza dell’accordo fra le parti è obbligatorio. Il contratto di assicurazione si caratterizza, inoltre, per essere, aleatorio, oneroso, a prestazioni corrispettive, di durata, ad esecuzione continuata, per il quale è richiesta la forma scritta ad probationem ovvero ai soli fini della prova in caso di ricorso in giudizio.

7. Nell’assicurazione contro i danni, il valore attribuito alla cosa assicurata, ai fini del risarcimento del danno dopo il sinistro:

A - non può superare la metà del valore che la cosa stessa aveva al tempo della stipulazione del contratto

B - non può superare il valore che la cosa stessa aveva al tempo della stipulazione del contratto

C - non può superare il valore che la cosa aveva al tempo del sinistro

La risposta esatta è la C. Secondo l’art. 1908 Codice Civile: “Nell’accertare il danno non si può attribuire alle cose perite o danneggiate un valore superiore a quello che avevano al tempo del sinistro.

Il valore delle cose assicurate può essere tuttavia stabilito al tempo della conclusione del contratto, mediante stima accettata per iscritto dalle parti.

Non equivale a stima la dichiarazione di valore delle cose assicurate contenuta nella polizza o in altri documenti.

Nell’assicurazione dei prodotti del suolo il danno si determina in relazione al valore che i prodotti avrebbero avuto al tempo della maturazione o al tempo in cui ordinariamente si raccolgono”.

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8. Se l’assicurato rende dolosamente dichiarazioni reticenti relativamente alle circostanze influenti per la valutazione del rischio e il sinistro si verifica prima che siano passati tre mesi dal giorno in cui l’assicuratore ha avuto conoscenza della reticenza, quest’ultimo:

A - è tenuto a pagare interamente la somma assicurata

B - non è tenuto ad alcun pagamento

C - è tenuto a pagare una somma modificata in proporzione alla differenza tra il premio convenuto e il premio che avrebbe dovuto essere pagato se le dichiarazioni non fossero state reticenti

La risposta esatta è la B. Secondo l’art. 1892 del Codice Civile: “Le dichiarazioni inesatte e le reticenze del contraente, relative a circostanze tali che l’assicuratore non avrebbe dato il suo consenso o non lo avrebbe dato alle medesime condizioni se avesse conosciuto il vero stato delle cose, sono causa di annullamento del contratto quando il contraente ha agito con dolo o con colpa grave.

…. L’assicuratore ha diritto ai premi relativi al periodo di assicurazione in corso al momento in cui ha domandato l’annullamento e, in ogni caso, al premio convenuto per il primo anno. Se il sinistro si verifica prima che sia decorso il termine indicato dal comma precedente (3 mesi), egli non è tenuto a pagare la somma assicurata…”.

Domande d’esame 2016

1. Con riferimento alle assicurazioni contro i danni, il premio puro:

A - è dato dalla somma tra il premio equo e i caricamenti per i costi di gestione

B - differisce dal premio equo perché, a differenza di quest’ultimo, include i caricamenti per i costi di gestione

C - è dato dalla somma tra il premio equo, ovvero il valore atteso dell’esborso per risarcimenti a carico dell’assicuratore, e il caricamento di sicurezza

La risposta esatta è la C. Il premio si definisce equo se è uguale al valore atteso della perdita ovvero se la scommessa contenuta nel contratto di assicurazione è equa. L’assicuratore gestisce un gran numero di contratti e quindi se calcola i premi in modo che, rispetto ai capitali assicurati, ciascun contratto di assicurazione abbia le caratteristiche di un gioco equo, nel complesso non dovrebbe avere né perdite né guadagni. La Compagnia che praticasse il premio equo proporrebbe al pubblico un contratto per lui svantaggioso, perchè non riuscirebbe a recuperare i costi che sostiene per l’esercizio della sua attività. La Compagnia dovrà quindi far pagare un premio superiore a quello corrispondente ad un gioco equo per tutelarsi dai vari costi sostenuti in corso di esercizio.

La differenza fra il premio puro e il premio equo è positiva e prende il nome di caricamento di sicurezza. Viene chiamato così perchè l’assicuratore deve essere prudente, applicando un caricamento sui premi per limitare la probabilità di fallimento.

2. Nel contratto di assicurazione, si definisce contraente:

A - il soggetto il cui interesse è protetto dall’assicurazione

B - la persona fisica o giuridica che stipula il contratto e adempie agli obblighi (pagamento dei premi) da esso previsti

C - il soggetto al quale vengono pagate le prestazioni previste dal contratto

La risposta esatta è la B.

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3. Quando si ha la soprassicurazione?

A - Quando il valore reale delle cose assicurate è superiore al valore assicurato

B - Quando il valore dichiarato eccede il valore reale delle cose assicurate

C - Quando l’indennizzo liquidato è superiore al valore assicurato

La risposta esatta è la B.

4. Il contratto di assicurazione è un contratto tradizionalmente considerato:

A - Con effetti reali

B - Unilaterale

C - Aleatorio

La risposta esatta è la C.

5. In base all’art. 1915 c.c., nel contratto di assicurazione contro i danni, l’assicurato perde il diritto all’indennità se:

A - omette colposamente di adempiere all’obbligo del salvataggio delle cose assicurate

B - omette colposamente di adempiere all’obbligo di avviso all’assicuratore del sinistro

C - dolosamente non adempie all’obbligo di avviso all’assicuratore o di salvataggio delle cose assicurate

La risposta esatta è la C. L’art. 1915 (Inadempimento dell’obbligo di avviso o di salvataggio) dice:

“L’assicurato che, dolosamente non adempie l’obbligo dell’avviso o del salvataggio perde il diritto all’indennità.

Se l’assicurato omette colposamente di adempiere tale obbligo, l’assicuratore ha diritto di ridurre l’indennità in ragione del pregiudizio sofferto”.

6. In base al Codice delle assicurazioni, l’autorizzazione cumulativa denominata “Responsabilità civile” comprende i rami?

A - 10 (Responsabilità civile autoveicoli terrestri), 13 (Responsabilità civile generale) e 17 (Tutela Legale)

B - 10 (Responsabilità civile autoveicoli terrestri) e 16 (Perdite pecuniarie di vario genere)

C - 10 (Responsabilità civile autoveicoli terrestri), 11 (Responsabilità civile aeromobili, 12 (Responsabilità civile veicoli marittimi, lacustri e fluviali) e 13 (Responsabilità civile generale)

La risposta esatta è la C. In base all’art. 2, comma 4, del Codice delle Assicurazioni private nei rami danni l’autorizzazione rilasciata cumulativamente per più rami è così denominata: per i rami di cui ai numeri 10, 11, 12 e 13, «Responsabilità civile».

7. In base al Codice delle assicurazioni private, quali tipologie di assicurazione rientrano nelle assicurazioni sulla vita - ramo I?

A - Le assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi di investimento collettivo del risparmio

B - Le operazioni di capitalizzazione

C - Le assicurazioni sulla durata della vita umana

La risposta esatta è la C.

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8. L’azione per far dichiarare la nullità del contratto è:

A - imprescrittibile

B - prescrittibile in cinque anni

C - prescrittibile in 10 anni

La risposta esatta è la A. L’art.1422 del Codice Civile prevede che l’azione per far dichiarare la nullità non è soggetta a prescrizione, salvi gli effetti dell’usucapione e della prescrizione delle azioni di ripetizione.

9. Il diritto al pagamento delle rate di premio si prescrive:

A - in un anno dalle singole scadenze

B - in tre anni dalle singole scadenze

C - in dieci anni dalle singole scadenze

La risposta esatta è la A. L’art. 2952 (Del termine della prescrizione) del Codice Civile stabilisce che: “Il diritto al pagamento delle rate di premio si prescrive in un anno dalle singole scadenze”.

10. Si consideri un’assicurazione del ramo danni, che prevede il seguente sistema di indennizzo: se i danni sono inferiori o uguali al valore della soglia V sono risarcitati; se i danni sono superiori al valore della soglia V vengono risarciti integralmente. Stante le suddette condizione, è possibile affermare che nella polizza assicurativa:

A - è presente la clausola contrattuale di franchigia fissa o assoluta

B - non è presente alcuna clausola contrattuale di franchigia ma una clausola contrattuale di scoperto

C - è presente una clausola contrattuale di franchigia semplice o relativa

La risposta esatta è la C.

11. Nella coassicurazione contro i danni per quote determinate gli assicuratori:

A - sono obbligati in solido fra di loro

B - sono obbligati uno verso l’altro per l’intero

C - sono obbligati in proporzione delle rispettive quote

La risposta esatta è la C. A differenza della c.d. assicurazione cumulativa o plurima (1910 c.c.) in caso di coassicurazione si configura una obbligazione parziaria.

Art. 1911 Codice Civile. Coassicurazione. Qualora la medesima assicurazione o l’assicurazione di rischi relativi alle stesse cose sia ripartita tra più assicuratori per quote determinate, ciascun assicuratore è tenuto al pagamento dell’indennità assicurata soltanto in proporzione della rispettiva quota, anche se unico è il contratto sottoscritto da tutti gli assicuratori.

12. Se dopo la conclusione del contratto di assicurazione il rischio cessa di esistere, il contratto:

A - è annullabile

B - si scioglie

C - è nullo

La risposta esatta è la B. L’art. 1896 Codice Civile stabilisce che: “Il contratto si scioglie se il rischio cessa di esistere dopo la conclusione del contratto stesso, ma

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l’assicuratore ha diritto al pagamento dei premi finché la cessazione del rischio non gli sia comunicata o non venga altrimenti a sua conoscenza. I premi relativi al periodo di assicurazione in corso al momento della comunicazione o della conoscenza sono dovuti per intero”.

13. In un contratto assicurativo, lo scoperto rappresenta la parte di danno che:

A - in valore assoluto l’assicurato tiene a suo carico

B - in valore assoluto l’assicuratore tiene a suo carico

C - in percentuale resta a carico dell’assicurato

La risposta esatta è la C. Per scoperto di intende un importo, calcolato in percentuale sull’ammontare del danno indennizzabile, che rimane a carico dell’assicurato.

Domande d’esame 2017

1. Quale dei seguenti rami assicurativi NON fa parte del “ramo danni”?

A - Assicurazioni di natalità

B - Responsabilità civile generale

C - Infortuni

La risposta esatta è la A. Il ramo natalità è il ramo II del Ramo vita. In base all’art. 2 del Codice delle assicurazioni private nei rami vita la classificazione per ramo è la seguente:

I. le assicurazioni sulla durata della vita umana;

II. le assicurazioni di nuzialità e di natalità;

III. le assicurazioni, di cui ai rami I e II, le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento; IV. l’assicurazione malattia e l’assicurazione contro il rischio di non autosufficienza che siano garantite mediante contratti di lunga durata, non rescindibili, per il rischio di invalidità grave dovuta a malattia o a infortunio o a longevità;

V. le operazioni di capitalizzazione;

VI. le operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l’erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita o in caso di cessazione o riduzione dell’attività lavorativa.

2. Avendo presente la classificazione dei rami danni di cui all’articolo 2 del Codice delle assicurazioni private, nel ramo perdite pecuniarie di vario genere rientrano le perdite pecuniarie non commerciali?

A - No, vi rientrano solo le perdite commerciali indirette

B - Sì

C - No, vi rientrano solo le spese commerciali impreviste

La risposta esatta è la B. Le perdite pecuniarie non commerciali sono indicate tra le perdite pecuniarie di vario genere del ramo 16:

1. Infortuni (compresi gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali); prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste; persone trasportate; 2. Malattia: prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste; 3. Corpi di veicoli terrestri (esclusi quelli ferroviari): ogni danno subito da: veicoli terrestri automotori; veicoli terrestri non automotori; 4. Corpi di veicoli ferroviari: ogni danno subito da veicoli ferroviari; 5. Corpi di veicoli aerei: ogni danno subito da veicoli aerei; 6. Corpi di

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veicoli marittimi, lacustri e fluviali: ogni danno subito da: veicoli fluviali; veicoli lacustri; veicoli marittimi; 7. Merci trasportate (compresi merci, bagagli e ogni altro bene): ogni danno subito dalle merci trasportate o dai bagagli, indipendentemente dalla natura del mezzo di trasporto; 8. Incendio ed elementi naturali: ogni danno subito dai beni (diversi dai beni compresi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato da: incendio; esplosione; tempesta; elementi naturali diversi dalla tempesta; energia nucleare; cedimento del terreno; 9. Altri danni ai beni: ogni danno subito dai beni (diversi dai beni compresi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato dalla grandine o dal gelo, nonché da qualsiasi altro evento, quale il furto, diverso da quelli compresi al n. 8; 10. Responsabilità civile autoveicoli terrestri: ogni responsabilità risultante dall’uso di autoveicoli terrestri (compresa la responsabilità del vettore); 11. Responsabilità civile aeromobili: ogni responsabilità risultante dall’uso di veicoli aerei (compresa la responsabilità del vettore); 12. Responsabilità civile veicoli marittimi, lacustri e fluviali: ogni responsabilità risultante dall’uso di veicoli fluviali, lacustri e marittimi (compresa la responsabilità del vettore); 13. Responsabilità civile generale: ogni responsabilità diversa da quelle menzionate ai numeri 10, 11 e 12; 14. Credito: perdite patrimoniali derivanti da insolvenze; credito all’esportazione; vendita a rate; credito ipotecario; credito agricolo; 15. Cauzione: cauzione diretta; cauzione indiretta; 16. Perdite pecuniarie di vario genere: rischi relativi all’occupazione; insufficienza di entrate (generale); intemperie; perdite di utili; persistenza di spese generali; spese commerciali impreviste; perdita di valore venale; perdita di fitti o di redditi; perdite commerciali indirette diverse da quelle menzionate precedentemente; perdite pecuniarie non commerciali; altre perdite pecuniarie; 17. Tutela legale: tutela legale; 18. Assistenza: assistenza alle persone in situazione di difficoltà.

3. Nel contratto di assicurazione, se il contraente di un’assicurazione ha agito senza dolo o colpa grave nel rendere dichiarazioni inesatte all’assicuratore:

A - Il contratto è valido e l’assicuratore non può recedere

B - Il contratto di assicurazione è nullo

C - L’assicuratore può recedere dal contratto

La risposta esatta è la C. In caso di dichiarazione inesatte date con colpa si applica l’art. 1893 del Codice Civile - Dichiarazioni inesatte e reticenze senza dolo o colpa grave che dispone quanto segue: “Se il contraente ha agito senza dolo o colpa grave, le dichiarazioni inesatte e le reticenze non sono causa di annullamento del contratto, ma l’assicuratore può recedere dal contratto stesso, mediante dichiarazione da farsi all’assicurato nei tre mesi dal giorno in cui ha conosciuto l’inesattezza della dichiarazione o la reticenza…”.

4. Se il contraente stipula l’assicurazione in nome altrui senza averne il potere, l’interessato:

A - Può ratificare il contratto anche dopo la scadenza o il verificarsi del sinistro

B - Non può ratificare il contratto

C - Può ratificare il contratto solo prima della scadenza o il verificarsi del sinistro

La risposta esatta è la A. L’art. 1890 del Codice Civile - Assicurazione in nome altrui dispone: “Se il contraente stipula l’assicurazione in nome altrui senza averne il potere, l’interessato può ratificare il contratto anche dopo la scadenza o il verificarsi del sinistro. Il contraente è tenuto personalmente ad osservare gli obblighi derivanti dal contratto fino al momento in cui l’assicuratore ha avuto notizia della ratifica o del rifiuto di questa. Egli deve all’assicuratore i premi del periodo in corso nel momento in cui l’assicuratore ha avuto notizia del rifiuto della ratifica”.

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5. Applicando la regola proporzionale in caso di assicurazione parziale, l’indennizzo è pari:

A - All’ammontare del danno moltiplicato per il rapporto tra il valore assicurato e il valore effettivo della cosa al tempo del sinistro

B - Al valore effettivo della cosa al tempo del sinistro meno il valore assicurato

C - All’ammontare del danno moltiplicato per il rapporto tra il valore effettivo della cosa al tempo del sinistro ed il valore assicurato

La risposta esatta è la A. L’art. 1907 del Codice Civile stabilisce: “Se l’assicurazione copre solo una parte del valore che la cosa assicurata aveva nel tempo del sinistro, l’assicuratore risponde dei danni in proporzione della parte suddetta, a meno che non sia diversamente convenuto”.

6. Ai sensi dell’art. 1895 del codice civile, se il rischio non è mai esistito o ha cessato di esistere prima della conclusione del contratto:

A - Il contratto è rescindibile

B - Il contratto è annullabile

C - Il contratto è nullo

La risposta esatta è la C. L’art. 1895 del Codice Civile - Inesistenza del rischio stabilisce: “Il contratto è nullo se il rischio non è mai esistito o ha cessato di esistere prima della conclusione del contratto”.

7. Il contratto di assicurazione è un contratto:

A - Oneroso, atipico, sinallagmatico, di durata

B - Oneroso, aleatorio, sinallagmatico, di durata, consensuale

C - Oneroso, aleatorio, sinallagmatico, di durata, non consensuale

La risposta esatta è la B. Tutti questi aggettivi sono attribuibili al contratto di assicurazione.

8. Ai sensi dell’art. 1418 del codice civile, il contratto è nullo quando:

A - È contrario a norme imperative

B - Il consenso fu carpito con dolo

C - Una delle parti era legalmente incapace

La risposta esatta è la A. L’art. 1418 del Codice Civile dispone che: “Il contratto è nullo quando è contrario a norme imperative, salvo che la legge disponga diversamente”.

9. In base all’art. 1887 del codice civile, la proposta scritta diretta all’assicuratore:

A - Resta ferma per il termine di un anno

B - Resta ferma per il termine di 15 giorni o di 30 giorni quando occorre una visita medica

C - È revocabile in ogni momento

La risposta esatta è la B. L’art. 1887 del Codice Civile - Efficacia della proposta dispone:

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“La proposta scritta diretta all’assicuratore rimane ferma per il termine di quindici giorni, o di trenta giorni quando occorre una visita medica. Il termine decorre dalla data della consegna o della spedizione della proposta”.

10. Ai sensi dell’art. 1918 del codice civile, in caso di alienazione delle cose assicurate, i diritti e gli obblighi dell’assicurato passano all’acquirente se questi, avuta notizia dell’esistenza del contratto di assicurazione, non dichiara, tramite raccomandata, all’assicuratore, che non intende subentrare al contratto:

A - 60 giorni dalla scadenza del primo premio successivo all’alienazione

B - 30 giorni dalla scadenza del primo premio successivo all’alienazione

C - 10 giorni dalla scadenza del primo premio successivo all’alienazione

La risposta esatta è la C. L’art. 1918 del Codice Civile - Alienazione delle cose assicurate stabilisce:

“L’alienazione delle cose assicurate non è causa di scioglimento del contratto di assicurazione.

L’assicurato, che non comunica all’assicuratore l’avvenuta alienazione e all’acquirente l’esistenza del contratto di assicurazione, rimane obbligato a pagare i premi che scadono posteriormente alla data dell’alienazione.

I diritti e gli obblighi dell’assicurato passano all’acquirente, se questi, avuta notizia dell’esistenza del contratto di assicurazione, entro dieci giorni dalla scadenza del primo premio successivo all’alienazione, non dichiara all’assicuratore, mediante raccomandata, che non intende subentrare nel contratto. Spettano in tal caso all’assicuratore i premi relativi al periodo di assicurazione in corso.

L’assicuratore, entro dieci giorni da quello in cui ha avuto notizia dell’avvenuta alienazione, può recedere dal contratto con preavviso di quindici giorni, che può essere dato anche mediante raccomandata.

Se è stata emessa una polizza all’ordine o al portatore, nessuna notizia dell’alienazione deve essere data all’assicuratore, e così quest’ultimo come l’acquirente non possono recedere dal contratto”.

11. Ai sensi dell’art. 1905 del codice civile, nell’assicurazione contro i danni l’assicuratore è tenuto a risarcire:

A - Anche un valore superiore all’ammontare del danno patito dall’assicurato in conseguenza di un sinistro causato da comportamenti dolosi dell’assicurato, purché contrattualmente stabilito

B - Sia il danno sofferto dall’assicurato in conseguenza di un sinistro sia il profitto sperato, anche se non espressamente previsto dal contratto.

C - Il danno sofferto dall’assicurato in conseguenza del sinistro, nei modi e nei limiti stabiliti dal contratto

La risposta esatta è la C. L’art. 1905 del Codice Civile - Limiti del risarcimento stabilisce che:

“L’assicuratore è tenuto a risarcire, nei modi e nei limiti stabiliti dal contratto, il danno sofferto dall’assicurato in conseguenza del sinistro. L’assicuratore risponde del profitto sperato solo se si è espressamente obbligato”.

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Domande d’esame 2018

1. Tra le norme dell’assicurazione contro i danni, l’art. 1908 del codice civile relativo al valore della cosa assicurata, stabilisce che nell’accertare il danno:

A - Non si può attribuire alle cose perite o danneggiate un valore superiore a quello che avevano al tempo del sinistro. Il valore delle cose assicurate può essere tuttavia stabilito a tempo della conclusione del contratto, mediante stima accettata per iscritto dalle parti.

B - Non può essere superato di un terzo il valore che la cosa stessa aveva al tempo della stipula del contratto.

C - È sempre attribuito alle cose perite o danneggiate un valore superiore a quello che avevano al tempo del sinistro.

La risposta esatta è la A) come previsto dal primo comma dell’art. 1908 del codice civile.

2. Ai sensi dell’art.1888 del Codice Civile, nel contratto di assicurazione, che funzione ha la forma scritta?

A - Ha funzione probatoria dell’esistenza del contratto.

B - È un elemento essenziale per la validità del contratto.

C - Non svolge alcuna funzione giuridicamente rilevante.

La risposta esatta è la A). Ai sensi dell’art.1888 del Codice Civile il contratto di assicurazione deve essere provato per iscritto.

3. Ai sensi dell’art. 1898 del codice civile, in caso di aggravamento del rischio, l’assicuratore può recedere dal contratto, l’eventuale recesso dell’assicuratore ha:

A - Effetto immediato se l’aggravamento è tale che l’assicuratore non avrebbe consentito l’assicurazione.

B - Sempre effetto dopo un mese se l’aggravamento del rischio è tale che per l’assicurazione sarebbe stato richiesto un premio maggiore.

C - Sempre effetto immediato.

La risposta esatta è la A). L’art. 1989 del Codice Civile dice: “Il contraente ha l’obbligo di dare immediato avviso all’assicuratore dei mutamenti che aggravano il rischio in modo tale che, se il nuovo stato di cose fosse esistito e fosse stato conosciuto dall’assicuratore al momento della conclusione del contratto, l’assicuratore non avrebbe consentito l’assicurazione o l’avrebbe consentita per un premio più elevato.

L’assicuratore può recedere dal contratto, dandone comunicazione per iscritto all’assicurato entro un mese dal giorno in cui ha ricevuto l’avviso o ha avuto in altro modo conoscenza dell’aggravamento del rischio.

Il recesso dell’assicuratore ha effetto immediato se l’aggravamento è tale che l’assicuratore non avrebbe consentito l’assicurazione; ha effetto dopo quindici giorni, se l’aggravamento del rischio è tale che per l’assicurazione sarebbe stato richiesto un premio maggiore”.

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4. Nella coassicurazione (art.1911 del codice civile) qualora la medesima assicurazione o l’assicurazione di rischi relativi alle stesse cose sia ripartita tra più assicuratori per quote determinate, ciascun assicuratore:

A - È in ogni caso tenuto al pagamento dell’intera indennità assicurata

B - Non è tenuto al pagamento dell’indennità assicurata in proporzione della rispettiva quota, anche se è unico il contratto sottoscritto da tutti gli assicuratori.

C - È tenuto al pagamento dell’indennità assicurata soltanto in proporzione della rispettiva quota, anche se unico è il contratto sottoscritto da tutti gli assicuratori.

La risposta esatta è la C). L’art. 1911 del Codice civile dice: “Qualora la medesima assicurazione o l’assicurazione di rischi relativi alle stesse cose sia ripartita tra più assicuratori per quote determinate, ciascun assicuratore è tenuto al pagamento dell’indennità assicurata soltanto in proporzione della rispettiva quota, anche se unico è il contratto sottoscritto da tutti gli assicuratori”.

5. Un contratto di assicurazione stipulato con una impresa non autorizzata è:

A - Nullo.

B - Nullo, salvo ratifica dell’IVASS anche in assenza della rimozione della causa di nullità.

C - Annullabile.

La risposta esatta è la A. L’art. 167 del Codice delle Assicurazioni stabilisce quanto segue:

1. E’ nullo il contratto di assicurazione stipulato con un’impresa non autorizzata o con un’impresa alla quale sia fatto divieto di assumere nuovi affari.

2. La nullita’ puo’ essere fatta valere solo dal contraente o dall’assicurato. La pronuncia di nullita’ obbliga alla restituzione dei premi pagati. In ogni caso non sono ripetibili gli indennizzi e le somme eventualmente corrisposte o dovute dall’impresa agli assicurati ed agli altri aventi diritto a prestazioni assicurative.

6. In una polizza danni con franchigia assoluta pari a 100, se il sinistro è pari a 300, l’importo che resta a carico dell’assicurato è pari a:

A - 0

B - 100.

C - 200.

La risposta esatta è la B). Definizione di franchigia assoluta: la somma, stabilita in fase di contratto, che rimane a carico dell’assicurato. Non si ha diritto al risarcimento qualora il danno sia pari o inferiore all’importo corrispondente alla franchigia.

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262Guida tematica - Tecnica assicurativa

Domande d’esame 2019

1. Ai sensi del Codice Civile, le dichiarazioni inesatte e le reticenze dell’assicurato:

A - Sono causa di risoluzione del contratto.

B - Sono sempre causa di annullamento del contratto.

C - Sono causa di annullamento del contratto soltanto nell’ipotesi di dolo e colpa grave dell’assicurato.

La risposta esatta è la C come previsto dall’art. 1892 del Codice civile: Le dichiarazioni inesatte e le reticenze del contraente, relative a circostanze tali che l’assicuratore non avrebbe dato il suo consenso o non lo avrebbe dato alle medesime condizioni se avesse conosciuto il vero stato delle cose, sono causa di annullamento del contratto quando il contraente ha agito con dolo o con colpa grave.

2. Ai sensi del Codice Civile, se alle scadenze convenute il contraente non paga i premi successivi, l’assicurazione resta sospesa:

A - Dalle ore 24:00 del giorno dopo quello della scadenza.

B - Dalle ore 24:00 del quindicesimo giorno dopo quello della scadenza.

C - Dalle ore 24:00 del trentesimo giorno dopo quello della scadenza.

La risposta esatta è la B. L’art. 1901. (Mancato pagamento del premio) del Codice civile dice:

Se il contraente non paga il premio o la prima rata di premio stabilita dal contratto, l’assicurazione resta sospesa fino alle ore 24:00 del giorno in cui il contraente paga quanto è da lui dovuto.

Se alle scadenze convenute il contraente non paga i premi successivi, l’assicurazione resta sospesa dalle ore 24:00 del quindicesimo giorno dopo quello della scadenza.

Nelle ipotesi previste dai due commi precedenti il contratto è risoluto di diritto se l’assicuratore, nel termine di sei mesi dal giorno in cui il premio o la rata sono scaduti, non agisce per la riscossione; l’assicuratore ha diritto soltanto al pagamento del premio relativo al periodo di assicurazione in corso e al rimborso delle spese. La presente norma non si applica alle assicurazioni sulla vita.

3. Ai sensi del Codice civile, la cessazione del rischio dopo la conclusione del contratto di assicurazione, dà luogo:

A - All’annullamento del contratto.

B - Allo scioglimento del contratto.

C - Alla nullità del contratto.

La risposta esatta è la B. In base all’art.1896 del Codice civile: Il contratto si scioglie se il rischio cessa di esistere dopo la conclusione del contratto stesso, ma l’assicuratore ha diritto al pagamento dei premi finché la cessazione del rischio non gli sia comunicata o non venga altrimenti a sua conoscenza.

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263Guida tematica - Tecnica assicurativa

4. Ai sensi del Codice Civile, i diritti derivanti dal contratto di assicurazione diversi dal diritto di pagamento delle rate del premio si prescrivono:

A - In un anno.

B - In tre anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda, ad esclusione del contratto di assicurazione sulla vita i cui diritti si prescrivono in cinque anni.

C - In due anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda, ad esclusione del contratto di assicurazione sulla vita i cui diritti si prescrivono in dieci anni.

La risposta esatta è la C come previsto dall’art. 2952 del Codice civile: Il diritto al pagamento delle rate di premio si prescrive in un anno dalle singole scadenze. Gli altri diritti derivanti dal contratto di assicurazione si prescrivono in due anni dal giorno in cui si è verificato il fatto su cui il diritto si fonda, ad esclusione del contratto di assicurazione sulla vita i cui diritti si prescrivono in dieci anni.

5. Tra i concetti comuni alle assicurazioni contro i danni come si definisce nello specifico la limitazione quantitativa che rappresenta un importo in valore percentuale del danno che rimane a carico dell’assicurato?

A - Franchigia relativa.

B - Scoperto.

C - Massimale.

La risposta esatta è la B. Solo lo scoperto è sempre espresso in percentuale.

6. Quando si parla di “assicurazione a secondo rischio” si intende:

A - Un’assicurazione complementare ad altra garanzia assicurativa che opera solo per la parte di danno che supera l’indennizzo dovuto dal primo assicuratore, fino al limite precisato nella polizza.

B - Una garanzia ulteriore che viene attivata anche se il limite della polizza base, a primo rischio, non è stato consumato.

C - Un’unica polizza stipulata dal contraente per la copertura di due rischi diversi, fino al limite precisato nella polizza con riferimento ai due distinti rischi.

La risposta esatta è la A. L’assicurazione di secondo rischio è la copertura assicurativa che viene prestata in eccedenza al massimale previsto nella polizza di primo rischio: opera quindi a partire dal limite previsto per l’assicurazione di primo rischio fino al massimale stabilito in polizza.

7. Nei casi di sottoassicurazione in cui il valore assicurato è inferiore al valore reale del bene:

A - L’assicuratore risponde limitatamente al valore che la cosa assicurata aveva nel tempo del sinistro.

B - Il contratto è nullo e l’assicuratore non risponde di alcun danno.

C - L’assicuratore risponde dei danni in proporzione al valore assicurato, a meno che non sia diversamente convenuto.

La risposta esatta è la C come previsto dall’art 1907 del Codice civile che parla della regola proporzionale. Diversamente convenuto si intende la deroga alla regola proporzionale con percentuale contrattualizzata per elevare nel conteggio il valore assicurato.

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264Guida tematica - Tecnica assicurativa

8. Nelle assicurazioni contro i danni è detta “assicurazione piena” la situazione che:

A - Si verifica quando somma assicurata e valore della cosa assicurata coincidono.

B - Si verifica quando la somma assicurata e superiore al valore della cosa assicurata.

C - Si presenta qualora il medesimo rischio viene coperto contemporaneamente da più assicuratori ciascuno per l’intero valore della cosa assicurata.

La risposta esatta è la A. L’assicurazione piena si verifica quando il valore assicurato coincide esattamente col valore effettivo dei beni. Se si verifica un sinistro la compagnia è tenuta a risarcirlo interamente.

9. Quale delle seguenti opzioni rappresenta il caso di “franchigia assoluta”?

A - Se il danno è X e la franchigia D e X>D, si risarcisce X-D, ossia il danno al netto della franchigia.

B - Se il danno è X e la franchigia D e X>D, si risarcisce X, ossia il danno viene indennizzato integralmente.

C - Se il danno è X e la franchigia D e X>D, il danno non viene risarcito.

La risposta esatta è la A. La franchigia assoluta viene sempre decurtata alla cifra del danno quantificato.

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265Guida tematica - Tecnica assicurativa

Tecnica assicurativaIl ramo incendio e Il ramo furto

Domande d’esame 2010

1. L’assicurazione contro il furto copre tutte le ipotesi di spossessamento di cose mobili, qualunque siano le modalità di realizzazione?

A - no, l’assicurazione copre tutte le ipotesi di spossessamento di cose mobili delle quali l’assicurato sia proprietario, possessore o detentore, qualificabili come furto semplice o aggravato e non rapina.

B - sì, l’assicurazione copre tutte le ipotesi di spossessamento di cose mobili delle quali l’assicurato sia proprietario; non copre invece quelle nelle quali sia possessore o detentore.

C - sì, l’assicurazione copre tutte le ipotesi di spossessamento di cose mobili delle quali l’assicurato sia proprietario, possessore o detentore, a prescindere dalle modalità di realizzazione dello spossessamento.

La risposta esatta è la A. L’oggetto della polizza furto base non copre la rapina o altre ipotesi di spossessamento di cose mobili realizzate in altri modi es. estorsione o truffa.

Ciò non toglie che ad es. la rapina possa essere assicurata con un’estensione alla polizza furto base.

Domande d’esame 2012 – sessione mattutina

1. In una polizza incendio come si calcola il valore del fabbricato ai fini del risarcimento?

A - Sulla base della spesa stimata per l’integrale costruzione a nuovo di tutto il fabbricato al lordo di un deprezzamento stabilito per grado di vetustà, stato di conservazione, modo di costruzione, ubicazione, destinazione e ogni altra circostanza concomitante.

B - Sulla base del valore di rimpiazzo del fabbricato, concordato dalle parti direttamente con l’assicuratore.

C - Sulla base della spesa stimata per l’integrale costruzione a nuovo di tutto il fabbricato assicurato al netto di un deprezzamento stabilito per grado di vetustà, stato di conservazione, modo di costruzione, ubicazione, destinazione e ogni altra circostanza concomitante.

La risposta esatta è la C.

2. L’assicuratore è obbligato per i danni da movimenti tellurici, da guerra, insurrezioni o tumulti popolari?

A - No, salvo patto contrario.

B - Sì, sempre.

C - No, indipendentemente da qualsivoglia patto contrario.

La risposta esatta è la A. L’art. 1912 del Codice Civile prevede che l’assicuratore non è obbligato per i danni da calamità salvo patto contrario.

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3. Cosa si intende per valore a nuovo?

A - Che l’assicuratore si obbliga a risarcire il danno sulla base del valore della cosa al momento della conclusione del contratto.

B - Che l’assicuratore si obbliga a risarcire non solo il danno commisurato al valore della cosa al momento del sinistro ma anche la maggior spesa necessaria per riacquistare o ricostruire il bene.

C - Che l’assicuratore si obbliga a risarcire il danno commisurato al valore della cosa al momento del sinistro.

La risposta esatta è la B. L’indennizzo viene infatti calcolato in questo caso in base al costo di ricostruzione per i fabbricati e di rimpiazzo per le cose mobili (es. impianti e macchinari).

Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. Cosa si intende per “primo rischio assoluto” nella garanzia furto?

A - Che l’assicurato, in caso di sinistro, ha diritto di essere integralmente risarcito dei danni sino alla concorrenza della somma assicurata, se questa coincide con il valore complessivo delle cose assicurate dichiarato in polizza.

B - Che l’assicurato, in caso di sinistro, ha diritto di essere integralmente risarcito dei danni sino alla concorrenza della somma assicurata, meno il degrado d’uso.

C - Che l’assicurato, in caso di sinistro, ha diritto di essere integralmente risarcito dei danni sino alla concorrenza della somma assicurata, qualunque sia il valore complessivo dei beni assicurati.

La risposta esatta è la C. Con il primo rischio assoluto si evita quindi l’applicazione della regola proporzionale.

Domande d’esame 2014

1. La distinzione in “rischi ordinari” e “rischi industriali” è tipica del ramo:

A - incendio

B - responsabilità civile generale

C - altri danni ai beni

La risposta esatta è la A.

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267Guida tematica - Tecnica assicurativa

Tecnica assicurativaIl ramo responsabilità civile

Domande d’esame 2010

1. Nell’assicurazione di responsabilità civile il fatto accidentale è:

A - l’evento causato da dolo o colpa grave.

B - l’evento causato da colpa.

C - l’evento che esula dalle normali previsioni.

La risposta esatta è la C. Il fatto accidentale è l’evento imprevedibile e straordinario.

2. La clausola “loss occurrence” nei contratti di assicurazione di responsabilità civile:

A - prevede la copertura assicurativa operi per le richieste di risarcimento presentate per la prima volta nel periodo di validità della polizza, indipendentemente dal fatto che il danno si sia verificato prima o dopo la copertura assicurativa.

B - prevede la copertura assicurativa operi per gli eventi avvenuti durante il periodo di validità della polizza, a prescindere dalla data di richiesta del risarcimento e di denuncia del sinistro.

C - prevede l’eventualità che si registri una perdita imprevista per la quale è pagato un sovrapremio.

La risposta esatta è la B. La clausola “loss occurrence” limita infatti l’operatività della garanzia agli eventi avvenuti durante il periodo di validità della polizza, a prescindere dalla data di richiesta del risarcimento. La risposta A) si riferisce invece alla clausola “claims made”.

3. Nel caso di contratto di responsabilità civile generale stipulato da una persona giuridica, il legale rappresentante può essere considerato terzo e ottenere il risarcimento dei danni causati dalla società?

A - sì, il legale rappresentante è a tutti gli effetti un terzo a cui l’assicuratore deve corrispondere l’indennizzo di cui al contratto.

B - no, il legale rappresentante non è considerato un terzo e non può ricevere l’indennità risarcitoria di cui al contratto.

C - sì, se il legale rappresentante risulta anche amministratore delegato della società.

La risposta esatta è la B. Il rappresentante legale di una persona giuridica è colui che di fronte alla legge rappresenta la stessa e ha il potere di firma. Se l’assicurato è la persona giuridica, il legale rappresentante non può essere considerato come terzo.

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Domande d’esame 2011

1. Nell’assicurazione della responsabilità civile, il termine di prescrizione del diritto di indennizzo decorre:

A - dal giorno in cui il terzo ha richiesto il risarcimento all’assicurato o ha promosso contro di questo l’azione

B - dal giorno in cui si è verificato il sinistro

C - dal giorno di scadenza di pagamento del premio

La risposta esatta è la A in base al 3° comma dell’art. 2952 del Codice Civile.

2. Il diritto al risarcimento del danno in caso di responsabilità civile extracontrattuale:

A - è soggetto di regola ad un termine di prescrizione di cinque anni

B - si prescrive nel termine ordinario decennale

C - non è soggetto a prescrizione

La risposta esatta è la A. In base all’art. 2947 del Codice Civile il termine prescrizionale del diritto al risarcimento derivante da illecito ha durata quinquennale.

Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. Quale tra le seguenti regole disciplina l’operatività temporale della copertura assicurativa per le polizze di responsabilità civile ai sensi del Codice Civile?

A - Il danno previsto in polizza deve essersi manifestato durante il tempo dell’assicurazione.

B - L’assicurazione vale per le richieste di risarcimento presentate all’assicurato per la prima volta durante il periodo di efficacia dell’assicurazione stessa (c.d. regola “claims made”).

C - Il fatto/evento deve essere accaduto durante il tempo dell’assicurazione (c.d. regola “loss occurrence”).

La risposta esatta è la C. In base all’art. 1917 del Codice Civile, comma 1, nell’assicurazione della responsabilità civile l’assicuratore è obbligato a tenere indenne l’assicurato di quanto questi, in conseguenza del fatto accaduto durante il tempo dell’assicurazione, deve pagare a un terzo, in dipendenza della responsabilità dedotta nel contratto.

4. In una polizza di responsabilità civile auto che cosa si intende per “massimale tripartito”?

A - Il massimale pagabile a non più di tre danneggiati.

B - Il massimale pagabile per non più di tre sinistri avvenuti in epoche diverse.

C - Il massimale pagabile complessivamente sul sinistro, quello pagabile per ciascuna persona danneggiata e quello pagabile per l’insieme dei danni a cose ed animali.

La risposta esatta è la C.

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Domande d’esame 2015

1. Per “claims made” si intende la clausola che delimita l’operatività della garanzia:

A - ai danni denunciati entro il periodo di vigenza della polizza, anche se il fatto generatore del danno o il danno stesso si sono verificati prima dell’inizio della copertura

B - ai fatti avvenuti durante il periodo di vigenza della polizza, a prescindere dalla data di richiesta del risarcimento e di denuncia del sinistro

C - ai fatti avvenuti durante il periodo di vigenza della polizza, solo a condizione che il danno si sia verificato durante il periodo di vigenza della polizza

La risposta esatta è la A. Per “claims made” si intende la clausola che delimita l’operatività della garanzia ai danni denunciati entro il periodo di vigenza della polizza, anche se il fatto generatore del danno o il danno stesso si sono verificati prima dell’inizio della copertura.

Domande d’esame 2016

1. Un contratto assicurativo relativo alla responsabilità civile del capofamiglia copre il danno causato dal figlio di sei anni dell’assicurato che rompe, con un sasso, il finestrino di un’automobile di proprietà di un terzo?

A - Sì, il danno rientra nella copertura assicurativa

B - Sì, ma solo se il danno è stato commesso in Italia

C - No, in quanto il contratto in oggetto copre solo i danni causati dal capofamiglia

La risposta esatta è la A.

Domande d’esame 2018

1. Ai sensi del codice civile, il risarcimento del danno in forma specifica:

A - Può essere richiesto dal danneggiato solo quando sia in tutto o in parte possibile.

B - Può essere richiesto dal danneggiato solo in caso di insolvenza del danneggiante.

C - Non può mai essere richiesto dal danneggiato.

La risposta esatta è la A). L’art. 2058 del Codice Civile dice: “Il danneggiato può chiedere la reintegrazione in forma specifica, qualora sia in tutto o in parte possibile”.

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271Guida tematica - Tecnica assicurativa

Tecnica assicurativaIl ramo R.C. Auto

Domande d’esame 2009

1. L’obbligo di assicurazione di responsabilità civile per i natanti:

A - Riguarda i danni a persone e a cose

B - E’ limitato ai soli danni alle persone

C - E’ limitato ai soli danni a cose

La risposta esatta è la B. L’obbligo per quanto riguarda i natanti è previsto dall’art.123 del Codice delle Assicurazioni, che dice che non possono essere posti in navigazione se non siano coperte dall’assicurazione della responsabilità civile verso terzi per danni alla persona. L’obbligo non riguarda quindi anche i danni alle cose come per i veicoli a motore. Per natanti infine si intendono le unità da diporto, con esclusione delle unità non dotate di motore.

2. In caso di sinistro subito all’estero, in uno qualunque degli Stati aderenti al sistema della Carta Verde, da un cittadino italiano e causato da un veicolo stazionante in un altro Stato aderente allo Spazio economico europeo, la richiesta di risarcimento è presentata:

A - All’ufficio centrale italiano

B - Al centro di informazione italiano

C - Al mandatario designato in Italia dall’impresa di assicurazione del responsabile

La risposta esatta è la C. Per i sinistri subiti all’estero si può agire oltre che contro il responsabile del sinistro, direttamente contro la sua la Compagnia di assicurazione ovvero contro il mandatario per la liquidazione dei sinistri designato in Italia.

3. Qualora, all’atto della stipulazione del contratto, il contraente si trovi nell’impossibilità di consegnare all’assicuratore l’attestazione:

A - Deve provvedervi entro cinque giorni

B - Può comunque provvedervi entro tre mesi

C - Non può essere rilasciato il contrassegno ed il certificato, ma solo una copertura provvisoria

Dall’entrata in vigore del regolamento IVASS n. 9 del 19 maggio 2015 nessuna delle tre risposte è corretta. L’onere della prova è stato invertito, se l’attestazione di rischio non è disponibile nella Banca Dati il contraente potrà rilasciare una dichiarazione, a sensi degli art. 1892 e 1893, in merito alla sinistrosità pregressa ed alla classe di merito e sarà onere a carico della Compagnia accertare la correttezza delle dichiarazioni rilasciate.

Qui che seguono i riferimenti normativi:

Art. 132 C.A.P. - Obbligo di stipula che prevede:

Le imprese di assicurazione sono tenute ad accettare le proposte che sono loro presentate secondo le condizioni e le tariffe di cui al comma 1, fatta salva la necessaria verifica della correttezza dei dati risultanti dall’attestato di rischio, nonché dell’identità del contraente e dell’intestatario del veicolo, se persona diversa.

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Il Regolamento IVASS n. 9 del 19 maggio 2015, recepito all’art. 134 del C.A.P., stabilisce la nuova disciplina in materia di attestazione sullo stato del rischio. A partire dal 1 luglio 2015, sono abolite le attestazioni di rischio cartacee e le Compagnie hanno l’obbligo di acquisire i contratti assegnando le classi di merito in base alle risultanze della specifica Banca Dati degli attestati di rischio.

Il punto specifico che consentirebbe la risposta corretta si trova all’art. 9 comma 2 del regolamento:

2. Qualora all’atto della stipulazione del contratto l’attestazione sullo stato di rischio non risulti, per qualsiasi motivo, presente nella Banca dati, l’impresa acquisisce telematicamente l’ultimo attestato di rischio utile e richiede al contraente, per il residuo periodo, una dichiarazione, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1892 e 1893 c.c., che permetta di ricostruire la posizione assicurativa e procedere ad una corretta assegnazione della classe di merito.

Una volta assunto il contratto le imprese verificano tempestivamente la correttezza delle dichiarazioni rilasciate e, se del caso, procedono alla riclassificazione dei contratti.

4. Il sinistro causato da un veicolo posto in circolazione contro la volontà del proprietario è risarcito:

A - Dall’impresa che assicura il veicolo

B - Dall’Ufficio centrale italiano

C - Dal Fondo di Garanzia per le vittime della strada

La risposta esatta è la C. Il Fondo di Garanzia per le vittime della strada risarcisce anche i danni causati dalla circolazione dei veicoli e dei natanti contro la volontà del proprietario.

5. La Carta verde (certificato internazionale di assicurazione), in assenza di diversa indicazione, è valida:

A - Dalle ore zero del giorno di emissione

B - Dalle ore ventiquattro del giorno di emissione

C - Dalle ore ventiquattro del giorno in cui è stato pagato il premio

La risposta esatta è la A. La carta verde decorre dalle ore zero del giorno di emissione.

6. I soggetti legittimati a consultare la banca dati sinistri r.c. auto sono:

A - Le imprese di assicurazione

B - Gli organi giudiziari e le pubbliche amministrazioni competenti in materia di prevenzione e contrasto delle frodi nel ramo r.c. auto

C - Le imprese di assicurazione, gli organi giudiziari e le pubbliche amministrazioni competenti in materia di prevenzione e contrasto delle frodi nel ramo r.c. auto

La risposta esatta è la C. La banca dati dei sinistri è finalizzata a prevenire e contrastare le frodi nel settore dell’assicurazione obbligatoria R.C. Auto mediante la raccolta dei dati relativi ai sinistri che coinvolgono i veicoli immatricolati in Italia. Il Reg. ISVAP n. 31 / 2009 che ne disciplina il funzionamento prevede che sono legittimati alla sua consultazione le imprese di assicurazione, gli organi giudiziari e le pubbliche amministrazioni competenti in materia di prevenzione e contrasto delle frodi nel ramo r.c. auto.

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7. In caso di sinistro causato da un veicolo non assicurato, i danni alle cose sono risarciti dal Fondo di garanzia per le vittime della strada:

A - Per l’intero ammontare

B- Per la parte eccedente l’importo di euro 500,00

C - Per la parte eccedente l’importo di euro 1.000,00

La risposta esatta è la A. In questa ipotesi il sinistro viene indennizzato per intero, senza applicazione di alcuna franchigia.

8. L’obbligo di assicurazione r.c. auto esiste anche per i rimorchi che non vengono utilizzati?

A - No, l’obbligo assicurativo è direttamente connesso alla circolazione del mezzo

B - No, l’obbligo assicurativo è direttamente sussiste solo per i veicoli e non per i rimorchi

C - Si, perché l’assicurazione r.c. auto copre sia il rischio dinamico che quello statico

La risposta esatta è la C. L’assicurazione R.C. Auto copre il veicolo quando lo stesso è in circolazione. Nella definizione di circolazione devono ritenersi comprese la fermata, intesa come temporanea sospensione della marcia, e la sosta, intesa come sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo.

9. Il contraente o, se persona diversa, il proprietario, l’usufruttuario o l’acquirente con patto di riservato dominio o il locatario di un veicolo hanno diritto di ricevere l’attestato di rischio:

A - Solo in caso di deterioramento, smarrimento o mancato pervenimento

B - Solo in occasione di ciascuna scadenza annuale

C - In qualunque momento

La risposta esatta è la C. Il contraente o, se persona diversa, il proprietario, l’usufruttuario o l’acquirente con patto di riservato dominio o il locatario di un veicolo può richiedere e ottenere l’attestato di rischio in qualunque momento.

Domande d’esame 2010

1. Nel caso della procedura di risarcimento diretto quale impresa è tenuta a liquidare i danni ed entro quali termini?

A - il sinistro è gestito e liquidato dall’impresa di assicurazioni del veicolo danneggiato. I termini per l’offerta sono di 30 o 60 giorni a seconda del tipo di danno (a cose o a persone).

B - il sinistro è gestito e liquidato dall’impresa di assicurazioni del responsabile civile nel termine di 30, 60 o 90 giorni a seconda del tipo di danno (a cose o a persone) e della sottoscrizione del modulo di denuncia da parte dei conducenti.

C - il sinistro è gestito e liquidato dall’impresa di assicurazioni del veicolo danneggiato. I termini per l’offerta sono di 30, 60 o 90 giorni a seconda del tipo di danno (a cose o a persone) e della sottoscrizione del modulo di denuncia da parte dei conducenti.

La risposta esatta è la C. La risposta B era infatti da scartare poiché la procedura di risarcimento diretto previde che il sinistro sia gestito e liquidato dall’impresa di assicurazioni del veicolo danneggiato.

I termini della procedura di risarcimento diretto sono gli stessi della procedura rapida di liquidazione prevista dall’art. 148 del Codice delle Assicurazioni e cioè 30, 60 o 90 giorni a seconda del tipo di danno (a cose o a persone) e della sottoscrizione del

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modulo di denuncia da parte dei conducenti.

Aggiornamento: Se il modulo CID viene sottoscritto da entrambi i conducenti il termine per l’offerta “danni a cose” si riduce a 15 giorni.

2. Il proprietario di un veicolo assicurato ha diritto a mantenere la medesima classe di merito di Conversione Universale su un secondo veicolo di proprietà?

A - sì, a meno che il primo veicolo non sia stato rottamato o venduto.

B - no, il nuovo veicolo dovrà essere assicurato in classe di Conversione Universale quattordici.

C - sì, purché si tratti di veicolo di nuova acquisizione, appartenente alla medesima categoria.

La risposta esatta è la C. La domanda fa riferimento al 3° comma dell’art. 134 (modificato dal c.d. Decreto Bersani) e al Regolamento ISVAP 4/2006, che stabiliscono che la classe di merito indicata sull’attestato di rischio si riferisce al proprietario e prevedono che la Compagnia di assicurazione, in tutti i casi di stipulazione di un nuovo contratto relativo a un ulteriore veicolo della medesima tipologia, acquistato dalla persona fisica già titolare di polizza assicurativa o da un componente stabilmente convivente del suo nucleo familiare, non può assegnare al contratto una classe di merito più sfavorevole rispetto a quella risultante dall’ultimo attestato di rischio conseguito sul veicolo già assicurato.

3. L’UCI è competente a risarcire i danni causati sul territorio italiano:

A - da veicoli con targa italiana non assicurati.

B - da veicoli con targa italiana.

C - da veicoli con targa estera.

La risposta esatta è la C. L’UCI (Ufficio Centrale Italiano) si occupa infatti di gestire i sinistri causati in Italia da veicoli immatricolati in Stati esteri.

4. L’attestato di rischio, per le polizze r.c. auto, può essere richiesto all’impresa in qualsiasi momento?

A - no, l’attestazione deve essere trasmessa dall’assicuratore almeno trenta giorni prima della scadenza annuale al contraente (o, se persona diversa, dal proprietario ovvero dall’usufruttuario, dall’acquirente con patto di riservato dominio o dal locatario in caso di locazione finanziaria).

B - sì, in qualsiasi momento dal contraente (o, se persona diversa, dal proprietario ovvero dall’usufruttuario, dall’acquirente con patto di riservato dominio o dal locatario in caso di locazione finanziaria). In tal caso, l’assicuratore è tenuto a trasmettere, entro 15 giorni dalla richiesta, l’attestazione relativa agli ultimi 5 anni del contratto di assicurazione.

C - sì, in qualsiasi momento solo dal contraente e, in tal caso, l’assicuratore è tenuto a trasmettere, entro i 20 giorni dalla richiesta, l’attestazione relativa agli ultimi 5 anni del contratto di assicurazione.

La risposta esatta è la B. Secondo quanto stabilito dal Regolamento ISVAP 4/2006, le imprese devono trasmettere l’attestato di rischio al contraente almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto. Il contraente ha comunque diritto di esigere in qualunque momento l’attestato di rischio. In caso di richiesta da parte del contraente le imprese trasmettono entro 15 giorni dalla richiesta, l’attestato di rischio relativo agli ultimi 5 anni del contratto di assicurazione.

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5. La copertura r.c. auto può essere rilasciata sul territorio italiano:

A - dalle imprese autorizzate in Italia e da quelle abilitate ad operare in regime di stabilimento o di libera prestazione di servizi.

B - solo da imprese autorizzate ad operare in Italia.

C - dalle imprese autorizzate in Italia e da quelle abilitate ad operare in regime di stabilimento.

La risposta esatta è la A. L’assicurazione r.c. auto può essere rilasciata non soltanto dalle imprese autorizzate ad operare in Italia, ma anche da quelle abilitate ad operare in regime di stabilimento o di libera prestazione di servizi. In quest’ultimo caso, poiché le imprese che operano in libera prestazione di servizi non hanno un rappresentante generale, è necessario nominare un rappresentante incaricato della gestione dei sinistri e della liquidazione dei relativi risarcimenti.

Domande d’esame 2011

1. Per quanto tempo è valido il preventivo personalizzato di un contratto di assicurazione RCA?

A - Il contratto deve essere stipulato entro e non oltre 72 ore dall’emissione del preventivo

B - Il preventivo è valido fino alla data di scadenza del contratto in corso

C - Il preventivo ha validità non inferiore a sessanta giorni e comunque non superiore alla durata della tariffa in corso

La risposta esatta è la C. In base al 5° comma dell’art. 5 del regolamento ISVAP n. 23/2008, concernente la disciplina della trasparenza dei premi e delle condizioni di contratto nell’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e natanti, il preventivo personalizzato ha validità non inferiore a sessanta giorni e comunque non superiore alla durata della tariffa in corso. Qualora la residua validità della tariffa, sulla cui base è calcolato il preventivo, sia inferiore a sessanta giorni e l’utente richieda la quotazione per una copertura con data di effetto ricompresa nella durata della nuova tariffa, l’impresa rilascia il preventivo sulla base della nuova tariffa.

2. Cosa accade se il danno derivante da un sinistro stradale eccede il massimale previsto dalla polizza che assicura il veicolo?

A - La parte eccedente è a carico del responsabile del sinistro

B - La parte eccedente è a carico del Fondo di Garanzia per le Vittime della strada

C - La parte eccedente rimane a carico del danneggiato

La risposta esatta è la A.

Aggiornamento: la Compagnia è tenuta al risarcimento nei limiti del massimale sottoscritto, oltre il massimale il conducente è tenuto al risarcimento dei danni eccedenti il massimale (in solido con il conducente il proprietario - acquirente con patto di riservato dominio - usufruttuario).

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3. Nel caso di assicurazione obbligatoria della Responsabilità Civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il certificato di assicurazione e il contrassegno sono rilasciati al contraente, a cura e spese delle imprese di assicurazione:

A - contestualmente al pagamento del premio o della rata di premio e comunque non oltre il termine di cinque giorni

B - sempre contestualmente al pagamento del premio

C - entro il termine di dieci giorni dal pagamento del premio o della rata di premio

La risposta esatta è la A. In base al 1° comma dell’art. 11 del regolamento ISVAP n. 13/2008 relativo alla disciplina del certificato di assicurazione, del contrassegno e del modulo di denuncia di sinistro il certificato di assicurazione e il contrassegno sono rilasciati al contraente, a cura e spese delle imprese di assicurazione, contestualmente al pagamento del premio o della rata di premio e comunque non oltre il termine di cinque giorni. Nel caso di imprese che operano con tecniche di vendita a distanza, i suddetti documenti sono fatti pervenire al domicilio o alla residenza del contraente entro il medesimo termine.

Aggiornamento: Dal 2015 il contrassegno è stato dematerializzato. Il certificato può essere inviato anche via posta elettronica.

4. Chi risarcisce il danno del terzo trasportato in caso di sinistro RCA?

A - Il danno subito dal terzo trasportato non è risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro. Il terzo trasportato ha invece diritto a citare in giudizio l’impresa di assicurazione che assicura il veicolo che ha cagionato il sinistro

B - Il danno subito dal terzo trasportato è risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro entro il massimale minimo di legge, a prescindere dall’accertamento della responsabilità dei conducenti dei veicoli coinvolti nel sinistro

C - Il danno subito dal terzo trasportato è risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo del responsabile civile, dopo aver accertato la responsabilità dei conducenti dei veicoli coinvolti nel sinistro

La risposta esatta è la B. In base all’art. 141 del Codice delle Assicurazioni, salva l’ipotesi di sinistro cagionato da caso fortuito, il danno subito dal terzo trasportato è risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro entro il massimale minimo di legge, a prescindere dall’accertamento della responsabilità dei conducenti dei veicoli coinvolti nel sinistro, fermo il diritto al risarcimento dell’eventuale maggior danno nei confronti dell’impresa di assicurazione del responsabile civile, se il veicolo di quest’ultimo è coperto per un massimale superiore a quello minimo.

5. In che cosa consiste il divieto di abbinamento?

A - Nel divieto per le imprese di assicurazione di stipulare contratti per la responsabilità civile auto in abbinamento della franchigia e del bonus malus

B - Nell’obbligo per le imprese assicurative di subordinare la conclusione di un contratto per l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile alla conclusione di altri contratti assicurativi, bancari o finanziari

C - Nel divieto per le imprese assicurative di subordinare la conclusione di un contratto per l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile alla conclusione di altri contratti assicurativi, bancari o finanziari

La risposta esatta è la C, come previsto dal 1° comma dell’art. 170 del Codice delle Assicurazioni.

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Domande d’esame 2012 – sessione mattutina

1. In quale caso un veicolo a motore può essere posto in circolazione su strade di uso pubblico sprovvisto di copertura assicurativa?

A - In nessun caso.

B - In caso sia adibito al trasporto esclusivamente privato.

C - In caso sia utilizzato prevalentemente per gare e competizioni sportive.

La risposta esatta è la A. In base alla Legge N° 990 del 24 dicembre 1969, art.1: “I veicoli a motore senza guida di rotaie, compresi i filoveicoli e i rimorchi non possono essere posti in circolazione su strade di uso pubblico o su aree a queste equiparate se non siano coperti secondo le disposizioni della presente legge, dall’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi prevista dell’art. 2054 del C.C.”.

2. Ai sensi del Codice di Assicurazione, quale documento i contraenti di una polizza r.c.auto hanno diritto di esigere dall’impresa assicuratrice in qualunque momento entro 15 giorni dalla richiesta?

A - Il certificato di assicurazione.

B - Il contrassegno.

C - L’attestazione sullo stato di rischio relativo agli ultimi cinque anni del contratto.

La risposta esatta è la C in base all’ art. 134 del Codice delle Assicurazioni, comma 1-bis, i contraenti hanno diritto di esigere in qualunque momento, entro quindici giorni dalla richiesta, l’attestazione sullo stato del rischio relativo agli ultimi cinque anni del contratto di assicurazione obbligatoria relativo ai veicoli a motore secondo le modalità stabilite dall’ISVAP con il regolamento regolamento ISVAP n. 4/2006.

3. Le imprese consegnano al contraente un esemplare del modulo di denuncia di sinistro:

A - Solo in occasione della denuncia del sinistro.

B - In occasione della stipulazione del contratto, nonché in occasione di ogni denuncia di sinistro.

C - In occasione della stipulazione o del rinnovo del contratto, nonché in occasione di ogni denuncia di sinistro.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 15 del regolamento ISVAP n. 13/2008 le imprese di assicurazione consegnano al contraente un esemplare del modulo di denuncia di sinistro in occasione della stipulazione o del rinnovo del contratto unitamente al certificato di assicurazione ed al contrassegno, nonché in occasione di ogni denuncia di sinistro. E’ bene precisare che dal 31/12/2012 i contratti RCA non possono più essere rinnovati essendo prevista l’emissione con la clausola “No tacito rinnovo”. Alla scadenza del contratto è indispensabile procedere ad una nuova stipulazione.

4. Ai sensi del Codice delle assicurazioni, le eccezioni derivanti dal contratto per sinistri causati dalla circolazione di un veicolo o natante:

A - Sono opponibili al terzo danneggiato in qualunque tempo.

B - Sono opponibili al terzo danneggiato entro 30 giorni dall’accadimento del sinistro.

C - Sono inopponibili al terzo danneggiato.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 144 del Codice delle assicurazioni, che disciplina l’azione diretta del danneggiato, l’impresa di assicurazione per l’intero massimale di polizza non può opporre al danneggiato eccezioni derivanti dal

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contratto, nè clausole che prevedano l’eventuale contributo dell’assicurato al risarcimento del danno (es. franchigie).

5. Nella procedura di risarcimento diretto, l’impresa che ha ricevuto una richiesta di risarcimento per un sinistro escluso dall’ambito di applicazione della procedura stessa:

A - Informa il danneggiato della non applicabilità della procedura a mezzo di raccomandata entro 30 giorni e nello stesso tempo trasmette richiesta risarcitoria all’impresa del responsabile civile, se conosciuta.

B - Informa il danneggiato della non applicabilità della procedura a mezzo di raccomandata entro 45 giorni.

C - Formula diniego di risarcimento entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta.

La risposta esatta è la A. In base all’art. 11 del D.P.R. n. 254 del 18 luglio 2006, che disciplina la procedura di risarcimento diretto, nel caso in cui il sinistro non rientra nell’ambito di applicazione di questa procedura, l’impresa ne informa il danneggiato a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, entro trenta giorni decorrenti dalla ricezione della richiesta di risarcimento. L’impresa è tenuta a trasmettere la richiesta, corredata della documentazione acquisita per ogni ulteriore valutazione, all’impresa del responsabile qualora quest’ultima sia nota in base agli elementi in suo possesso.

I termini previsti per la formulazione dell’offerta da parte dell’impresa di assicurazione e la proponibilità dell’azione di risarcimento iniziano a decorrere dal momento in cui l’impresa del responsabile del

sinistro riceve la comunicazione.

Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. Il danno subito dal terzo trasportato è sempre risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro?

A - Sì, in ogni caso.

B - Sì, salvo l’ipotesi in cui sia cagionato da caso fortuito.

C - No, solo se la responsabilità del sinistro non è imputabile al conducente del veicolo sul quale viaggiava.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 141 del Codice delle Assicurazioni, salva l’ipotesi di sinistro cagionato da caso fortuito, il danno subito dal terzo trasportato è risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro entro il massimale minimo di legge.

2. Il risarcimento del danno in forma specifica:

A - Può essere richiesto dal danneggiato, in alternativa al risarcimento per equivalente, solo quando sia in tutto o in parte possibile e sempre che non risulti eccessivamente oneroso per il debitore.

B - Può essere richiesto dal danneggiato solo in caso di insolvenza del danneggiante.

C - Può essere richiesto dal danneggiato.

La risposta esatta è la A. L’art. 2058 del Codice Civile prevede che il danneggiato possa richiedere il risarcimento del danno in forma specifica, laddove sia in tutto o in parte possibile, e sempre che non risulti eccessivamente oneroso per il debitore.

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3. Quali funzioni assegna il Codice delle assicurazioni al Centro di informazione italiano, istituito presso l’ISVAP?

A - Consentire agli aventi diritto di chiedere il risarcimento a seguito di un sinistro r.c. auto avvenuto in uno Stato membro dell’Unione Europea diverso da quello di residenza del danneggiato, provocato da un veicolo assicurato e abitualmente stazionante in uno Stato membro.

B - Consentire agli aventi diritto di chiedere il risarcimento a seguito di un sinistro r.c. auto avvenuto in Italia, provocato da un veicolo assicurato e abitualmente stazionante in uno Stato terzo rispetto all’Unione Europea.

C - Consentire agli aventi diritto di chiedere il risarcimento a seguito di un sinistro r.c. auto avvenuto in uno Stato terzo dell’Unione Europea, provocato da un veicolo assicurato e abitualmente stazionante in Italia.

La risposta esatta è la A. L’art. 154 del Codice delle Assicurazioni prevede che sia istituito presso l’ISVAP il Centro di informazione italiano per consentire agli aventi diritto di chiedere il risarcimento a seguito di un sinistro derivante dalla circolazione dei veicoli a motore nei casi previsti dall’articolo 151 e cioè per danni a cose o a persone derivanti da sinistri avvenuti in uno Stato membro diverso da quello di residenza degli stessi, provocati dall’uso di veicoli che sono assicurati e stazionano abitualmente in uno Stato membro.

Domande d’esame 2013

1. In caso di deterioramento, sottrazione, smarrimento o distruzione del certificato di assicurazione e del contrassegno, il rilascio di duplicati è effettuato:

A - A cura e a spese dell’impresa.

B - A cura e a spese dell’intermediario.

C - Dall’impresa, su richiesta e a spese del contraente.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 12 del Regolamento ISVAP n. 13 del 6 Febbraio 2008 concernente la disciplina del certificato di assicurazione, del contrassegno e del modulo di denuncia di sinistro, le imprese di assicurazione rilasciano, su richiesta e a spese del contraente, un duplicato del certificato di assicurazione e del contrassegno nel caso in cui essi si siano deteriorati, siano stati sottratti, smarriti o distrutti.

2. L’Organismo di indennizzo italiano, nell’ambito di intervento previsto dal Codice delle assicurazioni private, risarcisce:

A - Gli aventi diritto, residenti all’estero, per danni a cose o a persone derivanti da sinistri avvenuti in altro Stato membro dell’Unione europea e provocati da un veicolo che non è stato possibile identificare

B - Gli aventi diritto, residenti in Italia, per danni a cose o a persone derivanti da sinistri avvenuti in altro Stato membro dell’Unione europea e provocati da un veicolo che non è stato possibile identificare.

C - Gli aventi diritto, residenti in Italia, solo per danni a persone derivanti da sinistri avvenuti all’estero e provocati da un veicolo che non è stato possibile identificare.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 297 del Codice delle assicurazioni private, che parla dell’ambito di intervento dell’Organismo di indennizzo italiano, l’Organismo è incaricato di risarcire gli aventi diritto che abbiano residenza in Italia, per danni a cose o a persone derivanti da sinistri avvenuti in un altro Stato membro e provocati dall’uso di:

a) un veicolo assicurato tramite uno stabilimento situato in altro Stato membro e stazionante in un altro Stato membro;

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b) un veicolo di cui risulti impossibile l’identificazione;

c) un veicolo di cui risulti impossibile, entro due mesi dal sinistro, identificare l’impresa di assicurazione.

Nel caso di cui al punto a), l’Organismo interviene anche qualora il sinistro sia avvenuto in uno Stato terzo il cui Ufficio nazionale per l’assicurazione abbia aderito al sistema della carta verde.

3. Il contratto di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti può essere tacitamente prorogato?

A - No, mai.

B - Sì, sempre.

C - Sì, ma ciascuna proroga tacita non può avere durata superiore a due anni.

La risposta esatta è la A. L’art. 22 del decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 221 del 17 dicembre 2012, ha apportato modifiche al Codice delle assicurazioni private introducendo l’art. 170-bis riguardante l’esclusione del tacito rinnovo delle polizze assicurative. La predetta norma stabilisce che le compagnie assicurative debbano stipulare contratti di assicurazione obbligatoria R.C.A. di durata annuale che si risolvono automaticamente alla scadenza naturale e che non possono essere più tacitamente rinnovati.

4. Nel caso in cui un contratto r.c. auto venga sospeso e non riattivato nei termini previsti dalle condizioni contrattuali, l’attestazione sullo stato del rischio conserva validità?

A - Sì, fino alla data della prima scadenza utile.

B - No, la sospensione del contratto cui non sia seguita la riattivazione nei termini previsti dalle condizioni di polizza determina automaticamente la perdita di validità dell’attestazione sullo stato del rischio.

C - Sì, l’ultima attestazione sullo stato del rischio conseguita conserva validità per un periodo di cinque anni a decorrere dalla scadenza del contratto al quale l’attestazione si riferisce.

La risposta esatta è la C. In base al 2° comma dell’art. 8 del Regolamento IVASS n. 4/2006 in caso di documentata cessazione del rischio assicurato o in caso di sospensione o di mancato rinnovo del contratto di assicurazione per mancato utilizzo del veicolo, risultante da apposita dichiarazione del contraente, l’ultimo attestato di rischio conseguito conserva validità per un periodo di cinque anni a decorrere dalla scadenza del contratto al quale tale attestato si riferisce.

5. Il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada è amministrato da:

A - IVASS, sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico.

B - CONSAP s.p.a., sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico.

C - CONSAP s.p.a., sotto la vigilanza dell’IVASS.

La risposta esatta è la B). In base all’art. 285 del Codice delle assicurazioni private il Fondo di garanzia per le vittime della strada è amministrato, sotto la vigilanza del Ministero delle attività produttive (adesso Ministero dello Sviluppo Economico), dalla CONSAP con l’assistenza di un apposito comitato.

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6. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private, i diritti delle persone danneggiate in un sinistro r.c. auto nei confronti dell’impresa di assicurazione sono proporzionalmente ridotti fino alla concorrenza delle somme assicurate:

A - Qualora vi siano più di dieci persone danneggiate.

B - Qualora vi siano più di cinque persone danneggiate e ne facciano espressa richiesta.

C - Qualora vi siano più persone danneggiate nello stesso sinistro e il risarcimento dovuto dal responsabile superi le somme assicurate.

La risposta esatta è la C. In base all’art. Art. 140 del Codice delle assicurazioni private, che parla di pluralità di danneggiati e supero del massimale, qualora vi siano più persone danneggiate nello stesso sinistro e il risarcimento dovuto dal responsabile superi le somme assicurate, i diritti delle persone danneggiate nei confronti dell’impresa di assicurazione sono proporzionalmente ridotti fino alla concorrenza delle somme assicurate.

L’impresa di assicurazione che, decorsi trenta giorni dall’incidente e ignorando l’esistenza di altre persone danneggiate, pur avendone ricercata l’identificazione con la normale diligenza, ha pagato ad alcuna di esse una somma superiore alla quota spettante, risponde verso le altre persone danneggiate nei limiti dell’eccedenza della somma assicurata rispetto alla somma versata.

In questo caso, le altre persone danneggiate, il cui credito rimanesse insoddisfatto, hanno diritto di ripetere, da chi abbia ricevuto il risarcimento dall’impresa di assicurazione, quanto sarebbe loro spettato.

7. Nei contratti r.c. auto l’attestazione sullo stato del rischio:

A - Deve essere messa a disposizione del contraente presso l’Agenzia almeno 10 giorni prima della scadenza del contratto.

B - Deve essere trasmessa dall’impresa al contraente almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto.

C - Deve essere trasmessa dall’impresa al contraente almeno 20 giorni prima della scadenza del contratto.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 4 del Regolamento IVASS n. 4/2006 le imprese trasmettono al contraente, almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto l’attestazione sullo stato del rischio. In caso di richiesta le imprese trasmettono al contraente, entro 15 giorni dalla richiesta, l’attestazione sullo stato del rischio relativa agli ultimi cinque anni del contratto di assicurazione.

Aggiornamento: Dal 2015 la consegna è anche in formato elettronico.

8. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private, nell’assicurazione obbligatoria r.c. auto il conducente del veicolo responsabile del sinistro è considerato terzo e ha diritto ai benefici derivanti dal contratto?

A - No, mai.

B - Sì, solo per i danni alle cose.

C - Sì, sempre.

La risposta esatta è la A. Come previsto dall’art. 129 del Codice delle assicurazioni private al 1° comma non è considerato terzo e non ha diritto ai benefici derivanti dal contratto di assicurazione obbligatoria il solo conducente del veicolo responsabile del sinistro.

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9. In materia di assicurazione r.c. auto obbligatoria, l’azione diretta del danneggiato nei confronti dell’impresa di assicurazione del responsabile civile:

A - E’ prevista esclusivamente per il terzo trasportato.

B - E’ sempre prevista.

C - Non è mai prevista.

La risposta esatta è la B come previsto dall’art. 144 del Codice delle assicurazioni private.

10. Nel caso di un sinistro r.c. auto cagionato da un veicolo per il quale vi è obbligo di assicurazione, che sia stato posto in circolazione contro la volontà del proprietario e questi abbia presentato la relativa denuncia all’autorità di pubblica sicurezza, il danno è risarcito:

A - Dall’Organismo di Indennizzo Italiano.

B - Dal Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, costituito presso CONSAP.

C - Dall’impresa presso la quale è assicurato il veicolo.

La risposta esatta è la B come previsto dall’art. 283 del Codice delle assicurazioni private.

Domande d’esame 2014

1. L’adesione al Fondo di Garanzia istituito presso la CONSAP è obbligatorio per:

A - i collaboratori degli intermediari iscritti nelle sezioni A e B del RUI

B - gli intermediari iscritti nella sezione A del RUI

C - gli intermediari iscritti nella sezione B del RUI

La risposta esatta è la C. Il Fondo di garanzia per i mediatori di assicurazione di riassicurazione assolve allo scopo, per il quale è stato costituito, provvedendo al risarcimento del danno nei casi e nei modi previsti dell’art. 9 del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 30 gennaio 2009 n. 19; lo stesso Fondo si alimenta con il contributo dei singoli aderenti al Fondo come previsto dall’art.11 del medesimo D.M.

2. Sono considerati provvisoriamente equipollenti al contratto di assicurazione e al contrassegno:

A - l’autocertificazione del contraente attestante l’assolvimento dell’obbligo di assicurazione

B - la quietanza di pagamento del premio o della rata di premio rilasciata dall’impresa di assicurazione, anche se trasmessa mediante telefax o per via telematica

C - la quietanza di pagamento del premio o della rata di premio rilasciata dall’impresa di assicurazione, solo se trasmessa mediante raccomandata

La risposta esatta è la B. In base all’art. 11 del Regolamento ISVAP 13/2008 sono considerati provvisoriamente equipollenti al certificato di assicurazione ed al contrassegno, la dichiarazione rilasciata dall’impresa attestante l’assolvimento dell’obbligo di assicurazione, anche nel caso in cui sia trasmessa mediante telefax o per via telematica. Va precisato che il riferimento al contrassegno all’interno del regolamento è superato. Il codice della strada agli Art. 180, 181 e 193 non considera infatti più obbligatoria l’esposizione del contrassegno. L’unico documento che deve essere sempre presente a bordo del veicolo è il certificato d’assicurazione.

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3. Quando può essere esercitato da contraenti e danneggiati il diritto di accesso agli atti relativi ai sinistri dell’assicurazione obbligatoria r.c. auto?

A - Dopo che l’impresa ha concluso i procedimenti di valutazione, constatazione e liquidazione dei danni che li riguardino

B - All’atto della presentazione da parte del danneggiato della richiesta di risarcimento all’impresa

C - Entro 30 giorni dalla formulazione del diniego dell’offerta di risarcimento da parte dell’impresa

La risposta esatta è la A. In base all’art. 146 del Codice delle assicurazioni le imprese di assicurazione sono tenute a consentire ai contraenti ed ai danneggiati il diritto di accesso agli atti a conclusione dei procedimenti di valutazione, constatazione e liquidazione dei danni che li riguardano.

4. Ai sensi del codice delle assicurazioni, a quale compagnia è presentata la richiesta di risarcimento del danno subito dal terzo trasportato nell’assicurazione obbligatoria rc auto?

A - Esclusivamente all’impresa presso la quale è assicurato il responsabile del sinistro

B - All’impresa presso la quale è assicurato il trasportato medesimo

C - All’impresa presso la quale è assicurato il veicolo a bordo del quale il danneggiato si trovava a momento del sinistro, salvo caso fortuito

La risposta esatta è la C. L’art. 141 del Codice delle assicurazioni dice che il danno subito dal terzo trasportato è risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro, a prescindere dall’accertamento della responsabilità dei conducenti dei veicoli coinvolti nel sinistro.

5. L’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore copre i danni subiti dai pedoni in conseguenza di un incidente nel quale sia stato coinvolto un veicolo?

A - Sì, ma solo se è espressamente prevista dalle condizioni generali del contratto

B - No, mai

C - Sì, nei limiti in cui sussiste la responsabilità civile del conducente

La risposta esatta è la C. L’art. 2054 del Codice Civile stabilisce che la responsabilità di un sinistro è a carico del conducente del veicolo responsabile.

6. L’azione diretta spetta al danneggiato nei confronti dell’impresa di assicurazione per un sinistro r.c.auto:

A - è soggetta al termine di prescrizione cui sarebbe soggetta l’azione verso il responsabile

B - è soggetta al termine di prescrizione decennale

C - è soggetta al termine di prescrizione annuale

La risposta esatta è la A. L’art. 18 della Legge 990/69 (Azione diretta del danneggiato) dice che il danneggiato per sinistro causato dalla circolazione di un veicolo ha azione diretta per il risarcimento del danno nei confronti dell’assicuratore, entro i limiti delle somme per le quali è stata stipulata l’assicurazione.

L’art. 2947 c.c. è la norma di riferimento in materia di prescrizione del diritto al risarcimento dei danni prodotti dalla circolazione dei veicoli in genere, al 1° comma stabilisce che per il risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli di ogni specie il diritto si prescrive in due anni. In ogni caso il danneggiato decade dal diritto qualora la richiesta di risarcimento non venga presentata entro tre mesi dal fatto dannoso, salvo i casi di forza maggiore.

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284Guida tematica - Tecnica assicurativa

In ogni caso, se il fatto è considerato dalla legge come reato e per il reato è stabilita una prescrizione più lunga, questa si applica anche all’azione civile (quindi il termine sarà di 5 anni).

7. In caso di sinistri causati da guida in stato di ebbrezza, l’impresa assicuratrice può esercitare diritto di rivalsa nei confronti del proprio assicurato responsabile per le somme versate al danneggiato?

A - Sì, ma solo per sinistri superiori a € 100.000

B - Sì, salvo che il contratto preveda la clausola di rinuncia alla rivalsa,

C - No, mai

La risposta esatta è la B. La guida non conforme alle norme del Codice della Strada in condizioni di ebbrezza – sostanze psicotrope – stupefacenti, prevede la possibilità di rivalsa. La rinuncia dell’assicuratore al diritto di rivalsa può essere esclusa contrattualmente mediante versamento di un premio.

8. Le polizze relative all’assicurazione obbligatoria r.c.auto contengono l’indicazione:

A - solo del premio globale, della provvigione riconosciuta all’intermediario in percentuale rispetto al premio globale e dell’eventuale sconto complessivamente applicato

B - solo del premio globale e dell’eventuale sconto complessivamente applicato, espresso sia in valore assoluto che in percentuale rispetto al premio globale

C - del premio globale, della provvigione riconosciuta all’intermediario – espressa sia in valore assoluto che in percentuale rispetto al premio globale - e dell’eventuale sconto complessivamente applicato

La risposta esatta è la C. L’art. 8 del Regolamento ISVAP n. 23/2008 dice che le polizze contengono l’indicazione del premio globale corrisposto per la copertura; della provvigione riconosciuta dall’impresa all’intermediario con essa operante in rapporto diretto; la provvigione è espressa in valore assoluto e in valore percentuale rispetto al premio globale; dell’eventuale sconto complessivamente applicato.

Domande d’esame 2015

1. Le assicurazioni obbligatorie della responsabilità civile per i danni causati dalla circolazione di veicoli a motore esclusi i ciclomotori:

A - non sono soggette all’imposta sui premi

B - sono soggette all’imposta sui premi, con un’aliquota base del 12.5 per cento

C - sono soggette all’imposta sui premi, con un’aliquota base del 20 per cento

La risposta esatta è la B. 12,5% è l’aliquota base che le province possono aumentare, o diminuire, di 3,5 punti percentuali (minimo 9% massimo 16%). Solo i ciclomotori sono esclusi dalle determinazioni delle province.

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285Guida tematica - Tecnica assicurativa

2. Qualora l’obbligo di assicurazione della responsabilità civile derivante da circolazione dei veicoli a motore sia adempiuto mediante la stipulazione di un contratto in coassicurazione:

A - sul certificato di assicurazione è indicata la denominazione sociale della sola impresa individuata come delegataria se le imprese coassicuratrici si sono obbligate in solido

B - sul certificato di assicurazione è indicata la denominazione sociale della sola delegataria se le imprese coassicuratrici rispondono ciascuna in proporzione della rispettiva quota

C - sul certificato di assicurazione sono indicate le denominazioni sociali di tutte le imprese coassicuratrici, se le stesse si sono obbligate in solido ed è stata individuata una coassicuratrice delegataria

La risposta esatta è la A. Il D.P.R. n. 973 del 24-11-1970 Regolamento di esecuzione della legge 24 dicembre 1969, n. 990, sull’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti dice all’art. 15 Coassicurazione: “Qualora l’obbligo di assicurazione sia adempiuto mediante la stipulazione di un contratto con ripartizione del rischio in coassicurazione tra più assicuratori, se i coassicuratori si siano obbligati in solido, anziché in proporzione della rispettiva quota, e abbiano conferito ad uno di essi la delega perché, con l’accettazione dell’assicurato, agisca ed operi per conto e nell’interesse di tutti, sul certificato può essere menzionata la sola impresa delegataria, con la indicazione che il contratto è concluso in coassicurazione. Se i coassicuratori non si sono obbligati in solido, nel certificato debbono essere indicate tutte le imprese coassicuratrici. Nel contrassegno può, in ogni caso, essere indicata la sola impresa delegataria”.

3. Il regolamento ISVAP n. 23/2008 concernente la disciplina della trasparenza dei premi e delle condizioni di contratto nell’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e natanti si applica:

A - alle imprese di assicurazione aventi sede legale in uno Stato terzo

B - alle imprese di assicurazione autorizzate in Italia nonché alle imprese di assicurazione aventi sede legale in un altro Stato membro dello Spazio Economico Europeo abilitate in Italia in regime di stabilimento o di libera prestazione di servizi

C - soltanto alle imprese di assicurazione autorizzate in Italia

La risposta esatta è la B. Il regolamento 23/2008 all’art. Art. 3 (Ambito di applicazione) prevede: “Il regolamento si applica alle imprese di assicurazione autorizzate in Italia all’esercizio dell’’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti nonché alle imprese di assicurazione aventi sede legale in un altro Stato membro dello Spazio Economico Europeo abilitate in Italia all’esercizio dei rami 10 (esclusa la responsabilità del vettore) e 12 in regime di stabilimento o di libera prestazione di servizi, fatto salvo il caso di cui all’’articolo 132, comma 2, del decreto”.

4. Chi ha subito un danno da un veicolo non identificato o non assicurato:

A - può rivolgere l’istanza di risarcimento al Ministero dello Sviluppo Economico

B - può rivolgere l’istanza di risarcimento al Fondo di garanzia per le vittime della strada istituito presso la CONSAP

C - può rivolgere l’istanza di risarcimento all’IVASS

La risposta esatta è la B. Il Fondo di Garanzia risarcisce i danni causati da veicolo non identificato o non assicurato.

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5. In un contratto r.c. auto, ai fini dell’applicazione delle regole evolutive previste dalle imprese, in caso di veicolo assicurato per la prima annualità, il periodo di osservazione:

A - inizia due mesi prima della decorrenza annuale

B - inizia dal giorno della decorrenza della copertura assicurativa

C - termina 30 giorni prima della scadenza dell’annualità assicurativa

La risposta esatta è la B. Il periodo di osservazione, relativo ad un veicolo assicurato per la prima annualità, ha effetto dalla decorrenza del contratto e cessa 60 giorni prima della scadenza.

Domande d’esame 2016

1. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private, nel caso in cui il sinistro r.c. auto sia stato cagionato da un veicolo non coperto da assicurazione, l’azione diretta che spetta al danneggiato neo confronti dell’impresa designata:

A - è imprescrittibile

B - è soggetta al termine di prescrizione cui sarebbe soggetta l’azione verso il responsabile

C - è soggetta al termine di prescrizione annuale

La risposta esatta è la B. In base all’art. 290 (Prescrizione dell’azione) del Codice delle assicurazioni l’azione diretta che spetta al danneggiato nei confronti dell’impresa designata è soggetta al termine di prescrizione cui sarebbe soggetta l’azione verso il responsabile.

2. Il servizio di preventivazione relativo all’assicurazione obbligatoria di responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore:

A - può essere gratuito o oneroso

B - è sempre gratuito

C - è sempre oneroso

La risposta esatta è la B. In base all’art. 131 (Trasparenza dei premi e delle condizioni di contratto) del Codice delle assicurazioni la pubblicità dei premi è attuata mediante preventivi personalizzati rilasciati presso ogni punto di vendita dell’impresa di assicurazione, nonché mediante siti internet che permettono di ricevere il medesimo preventivo per i veicoli e per i natanti individuati nel regolamento di attuazione. Il Regolamento ISVAP n. 23 del 9 maggio 2008 all’art. 5 (Preventivo gratuito personalizzato presso i punti vendita) dice: Le imprese forniscono il servizio gratuito di rilascio del preventivo personalizzato di cui all’articolo 4, lettera c), ai soggetti che ne fanno richiesta in relazione ai diversi tipi di veicolo o natante soggetti all’obbligo di assicurazione, per ogni rischio derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti.

Domande d’esame 2017

1. Ai sensi del Regolamento ISVAP n. 23/2008, nell’assicurazione r.c. auto il preventivo gratuito personalizzato presso i punti vendita indica, tra l’altro:

A - La misura della provvigione riconosciuta dall’impresa all’intermediario secondo procedure prestabilite dall’IVASS

B - La misura della provvigione riconosciuta dall’impresa all’intermediario in base alla tipologia del contratto e alla categoria dei veicoli

C - Nessun tipo di provvigioni

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La risposta esatta è la B.. L’art. 5 (Preventivo gratuito personalizzato presso i punti vendita) del Regolamento ISVAP n. 23/2008 dispone:

“1. Le imprese forniscono il servizio gratuito di rilascio del preventivo personalizzato di cui all’articolo 4, lettera c), ai soggetti che ne fanno richiesta in relazione ai diversi tipi di veicolo o natante soggetti all’obbligo di assicurazione, per ogni rischio derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti. 2. Nell’allestimento del servizio, le imprese considerano tutti gli elementi di personalizzazione previsti dalla tariffa. Il preventivo rilasciato riporta gli elementi di personalizzazione inerenti il soggetto richiedente utilizzati dall’impresa ai fini della determinazione del premio, ivi comprese le risposte fornite dal richiedente medesimo. 3. Il preventivo indica: a) il premio globale richiesto per la copertura; b) la misura della provvigione riconosciuta dall’impresa all’intermediario operante in rapporto diretto con l’impresa medesima per la tipologia contrattuale prescelta ed in relazione alla categoria di veicoli e di natanti interessati; la provvigione è espressa in valore assoluto; inoltre, a fini di comparabilità, viene indicato il peso percentuale di detta provvigione sul premio globale. Le imprese specificano in nota che la percentuale è stata calcolata rapportando la provvigione in valore assoluto al premio globale; c) l’eventuale sconto complessivamente applicato dall’impresa e dall’intermediario. Le clausole di esclusione e rivalsa, ove presenti, sono evidenziate con caratteri tipografici di particolare rilievo. 4. Ogni preventivo riporta un codice, assegnato secondo procedure prestabilite dall’impresa, che ne consenta l’identificazione in modo univoco in caso di eventuale conclusione del relativo contratto. 5 5. Il preventivo personalizzato ha validità non inferiore a sessanta giorni e comunque non superiore alla durata della tariffa in corso. Qualora la residua validità della tariffa, sulla cui base è calcolato il preventivo, sia inferiore a sessanta giorni e l’utente richieda la quotazione per una copertura con data di effetto ricompresa nella durata della nuova tariffa, l’impresa rilascia il preventivo sulla base della nuova tariffa”.

2. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private, nell’assicurazione r.c. auto, a fronte di una richiesta di risarcimento per soli danni alle cose o al veicolo, l’impresa è obbligata a formulare l’offerta di risarcimento o a comunicare i motivi per i quali non ritiene di formulare l’offerta:

A - Entro 60 giorni dal pervenimento della richiesta. Il termine di 60 giorni si riduce a 30 giorni se il modulo di constatazione amichevole (C.A.I.) è stato sottoscritto congiuntamente da entrambe le parti.

B - Entro 90 giorni dal pervenimento della richiesta

C - Entro 60 giorni dal pervenimento della richiesta solo se entrambe le parti hanno sottoscritto il modulo di constatazione amichevole (C.A.I.)

La risposta esatta è la A. L’art. 148 del Codice delle assicurazioni private stabilisce che l’offerta di risarcimento per danni a cose deve pervenire entro 60 giorni. La sottoscrizione del modulo di constatazione amichevole da parte di entrambi i conducenti, limitatamente ai soli danni a cose, riduce di trenta giorni i termini per la proposta di risarcimento da parte della compagnia.

Domande d’esame 2018

1. In materia r.c. auto, quali danni causati sul territorio italiano rientrano nella competenza dell’UCI (Ufficio Centrale Italiano)?

A - Quelli causati da veicoli con targa estera.

B - Quelli causati da conducenti in stato di ebbrezza con conseguenze mortali.

C - Quelli causati da veicoli con conducenti con patente estera.

La risposta esatta è la A). L’art. 126 del Codice delle Assicurazioni Private dice che UCI si occupa di gestire i sinistri causati sul territorio italiano da veicoli immatricolati o registrati in Stati esteri che circolano temporaneamente in Italia.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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2. Le polizze e le quietanze di rinnovo relative all’assicurazione obbligatoria r.c.auto, devono contenere l’indicazione della provvigione, in valore assoluto e in percentuale, riconosciuta dall’impresa all’intermediario con essa operante in rapporto diretto?

A - Si, sempre.

B - No, mai.

C - Solo in valore assoluto.

La risposta esatta è la A). L’art. 8 Regolamento ISVAP n. 23/2008 prevede che le polizze e le quietanze di rinnovo relative all’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, contengono l’indicazione:

- del premio globale corrisposto per la copertura;

- della provvigione riconosciuta dall’impresa all’intermediario con essa operante in rapporto diretto; la provvigione è espressa in valore assoluto e in valore percentuale rispetto al premio globale;

- dell’eventuale sconto complessivamente applicato.

Domande d’esame 2019

1. Le imprese di assicurazione esercenti l’assicurazione r.c.auto sono tenute a consentire ai contraenti e ai danneggiati il diritto di accesso agli atti?

A - Sì, se è in corso una controversia giudiziaria tra l’impresa e il richiedente.

B - Sì, se è espressamente previsto nel contratto di assicurazione.

C - Sì, a conclusione dei procedimenti di valutazione, constatazione e liquidazione dei danni che li riguardano.

La risposta esatta è la C come previsto dall’articolo 146 comma 1 del Codice delle assicurazioni private.

2. Trattandosi di r.c. auto, le imprese assicuratrici sono tenute ad acquisire direttamente l’attestazione sullo stato di rischio per via telematica attraverso l’accesso alla banca dati degli attestati di rischio. Qualora all’atto della stipulazione del contratto l’attestazione sullo stato di rischio non risulti presente per qualsiasi motivo nella banca dati, l’impresa:

A - Acquisisce telematicamente l’ultimo attestato di rischio utile e richiede al contraente, per il residuo periodo, una dichiarazione che permetta di ricostruire la posizione assicurativa e procedere ad una corretta assegnazione della classe di merito.

B - Richiede al contraente la dichiarazione che permette di ricostruire la posizione assicurativa per l’intero quinquennio precedente e procede, sulla base di questa, all’assegnazione della classe di merito.

C - Acquisisce l’ultimo attestato di rischio in possesso del contraente e procede all’assegnazione della classe di merito.

La risposta esatta è la A come previsto dall’articolo 9 comma 2 del Regolamento IVASS n. 9/2015.

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289Guida tematica - Tecnica assicurativa

3. In materia di r.c. auto, prima della sottoscrizione del contratto, l’intermediario consegna al contraente un documento contenente informazioni riguardo alle imprese di cui offre i prodotti ed ai livelli provvigionali percepiti. La consegna del documento:

A - Avviene senza formalità.

B - Deve risultare dalla firma per ricevuta su un apposito registro dell’intermediario.

C - Deve risultare da un’apposita dichiarazione, redatta con caratteri idonei per dimensione e struttura grafica, da far sottoscrivere al contraente e di cui l’intermediario conserva una copia.

La risposta esatta è la C come previsto dall’art. 132 comma 1 e 4 del Codice delle assicurazioni private.

4. Da chi può essere rilasciata la copertura obbligatoria r.c. auto sul territorio italiano?

A - Esclusivamente dalle imprese di assicurazione con sede legale in Italia autorizzata nel ramo r.c. auto nel territorio della Repubblica Italiana e da quelle operanti in regime di libertà di prestazione di servizi.

B - Esclusivamente dalle imprese di assicurazione con sede legale in Italia autorizzata nel ramo r.c. auto nel territorio della Repubblica Italiana e da quelle operanti in regime di stabilimento.

C - Da qualsiasi impresa autorizzata ad operare nel ramo r.c. auto nel territorio della Repubblica Italiana, anche in regime di stabilimento e di libertà di prestazione di servizi.

La risposta esatta è la C come previsto dall’articolo 130 comma 1 del Codice delle assicurazioni private.

5. Nell’assicurazione r.c. auto il danneggiato ha azione diretta nei confronti dell’assicuratore?

A - No, mai.

B - Si, entro i limiti delle somme per le quali è stata stipulata l’assicurazione.

C - Si, sempre.

La risposta esatta è la B come previsto dall’art. 44 comma 1 del Codice delle assicurazioni private.

6. Il premio di una polizza r.c. auto è dato dalla somma di due componenti, il premio puro e i caricamenti. Rientra nel premio puro:

A - Il costo medio dei sinistri, al netto delle spese di liquidazione.

B - Il costo medio dei sinistri, comprensivo delle spese di liquidazione.

C - Le provvigioni.

La risposta esatta è la A. Premio puro = Prodotto tra frequenza e costo medio dei sinistri.

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291Guida tematica - Tecnica assicurativa

Tecnica assicurativaIl ramo cauzioni e credito

Domande d’esame 2010

1. Qual è l’oggetto della polizza fideiussoria o cauzionale?

A - l’assicuratore garantisce all’assicurato-contraente l’adempimento dell’obbligo del debitore rinunciando al diritto di regresso nei confronti di quest’ultimo.

B - l’assicuratore si impegna a fornire al debitore una somma prestabilita per adempiere alla sua obbligazione.

C - l’assicuratore garantisce al creditore-assicurato l’adempimento degli obblighi assunti dal debitore-contraente, con il successivo diritto di regresso nei confronti di quest’ultimo.

La risposta esatta è la C. La polizza fideiussoria è quella polizza in cui l’assicuratore garantisce al creditore / assicurato l’adempimento degli obblighi assunti dal debitore / contraente, con il successivo diritto di regresso nei confronti del contraente per il rimborso delle somme pagate.

Domande d’esame 2014

1. L’assicurazione del credito ha la funzione:

A - di garantire il debitore dal rischio della propria insolvenza

B - di garantire il creditore dal rischio di insolvenza del debitore

C - di garantire il debitore dal rischio della propria insolvenza ripartendo il rischio medesimo fra una pluralità di assicuratori

La risposta esatta è la B. L’art. 2 (Classificazione per ramo) del Codice delle assicurazioni classifica nel Ramo 14. Credito le perdite patrimoniali (del creditore) derivanti da insolvenze (del debitore).

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293Guida tematica - Tecnica assicurativa

Tecnica assicurativaIl ramo assistenza e tutela legale

Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. Nell’assicurazione di tutela legale la facoltà di scelta del professionista spetta:

A - A un terzo soggetto indicato nel contratto.

B - All’impresa di assicurazione.

C - All’assicurato.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 174 del Codice delle assicurazioni, che parla dei diritti dell’assicurato nell’assicurazione di tutela legale, il contratto di assicurazione di tutela legale deve espressamente prevedere in funzione di tutela dell’assicurato che il medesimo, qualora necessiti dell’assistenza di un professionista per la difesa o la rappresentanza dei propri interessi in un procedimento giudiziario o amministrativo oppure nel caso di conflitto di interessi con l’impresa stessa, abbia la facoltà di scelta del professionista, purché quest’ultimo sia abilitato secondo la normativa applicabile.

Domande d’esame 2013

1. La prestazione di aiuto che l’impresa si impegna a fornire all’assicurato nell’assicurazione del ramo Assistenza:

A - Può essere una prestazione in denaro o in natura.

B - E’ solo una prestazione in denaro.

C - E’ solo una prestazione in natura.

La risposta esatta è la A. In base all’art. 175 Codice delle Assicurazioni l’assicurazione di assistenza è il contratto con il quale l’impresa di assicurazione, verso il pagamento di un premio, si impegna a fornire all’assicurato una prestazione di immediato aiuto entro i limiti convenuti nel contratto, nel caso in cui l’assicurato stesso si trovi in una situazione di difficoltà al seguito del verificarsi di un evento fortuito. L’articolo prevede che l’aiuto può essere in denaro o in natura. Le prestazioni in natura possono essere fornite anche utilizzando personale e attrezzature di terzi.

2. Di norma nell’assicurazione tutela legale l’assicuratore copre le spese di assistenza stragiudiziale per risolvere o definire in via bonaria una vertenza civile?

A - No, a meno che non sia stato previsto espressamente in polizza e sia stato pagato un premio specifico per la garanzia suppletiva.

B - No.

C - Sì.

La risposta esatta è la C. L’art. 173 del Codice delle assicurazioni private definisce tale assicurazione come “il contratto con il quale l’impresa di assicurazione, verso pagamento di un premio, si obbliga a prendere a carico le spese legali, peritali o a fornire prestazioni di altra natura, occorrenti all’assicurato per la difesa dei suoi interessi in sede giudiziale, in ogni tipo di procedimento, o in sede extragiudiziale, soprattutto allo scopo di conseguire il risarcimento di danni subiti o per difendersi contro una domanda di risarcimento avanzata nei suoi confronti, purché non proposta dall’impresa che presta la copertura assicurativa di tutela legale”.

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Domande d’esame 2014

1. Ai sensi dell’art. 174, comma 1, del Codice delle assicurazioni private, il contraente di un contratto di assicurazione di “tutela legale” ha facoltà, ove ne abbia la necessità per un procedimento giudiziario o amministrativo, di scegliere un professionista abilitato per la sua difesa?

A - Si

B - Sì, ma solo per controversie riguardanti la circolazione stradale

C - No

La risposta esatta è la A. In base all’art. 174 (Diritti dell’assicurato nell’assicurazione di tutela legale) del Codice delle assicurazioni il contratto di assicurazione di tutela legale deve espressamente prevedere in funzione di tutela dell’assicurato che il medesimo, qualora necessiti dell’assistenza di un professionista per la difesa o la rappresentanza dei propri interessi in un procedimento giudiziario o amministrativo oppure nel caso di conflitto di interessi con l’impresa stessa, abbia la facoltà di scelta del professionista, purché quest’ultimo sia abilitato secondo la normativa applicabile.

2. Nell’assicurazione di assistenza l’aiuto prestato dall’assicuratore:

A - può essere in denaro o in natura

B - è sempre in denaro

C - è sempre in natura

La risposta esatta è la A. L’art. 175 del Codice assicurazioni definisce l’assicurazione di assistenza come indicato di seguito: “L’assicurazione di assistenza è il contratto con il quale l’impresa di assicurazione, verso il pagamento di un premio, si impegna a fornire all’assicurato una prestazione di immediato aiuto entro i limiti convenuti nel contratto, nel caso in cui l’assicurato stesso si trovi in una situazione di difficoltà al seguito del verificarsi di un evento fortuito. L’aiuto può essere in denaro o in natura”.

Domande d’esame 2018

1. Nel contratto di assicurazione tutela legale, l’assicuratore si obbliga a tenere a suo carico le spese riconducibili alla difesa degli interessi dell’assicurato:

A - Solo per i procedimenti avviati in sede giudiziale.

B - Solo per le questioni definite in sede extragiudiziale.

C - In qualsiasi tipo di procedimento in sede giudiziale ed extragiudiziale.

La risposta esatta è la C) come previsto dall’art. 173 del Codice delle Assicurazioni Private che parla di Assicurazione di tutela legale:

“1. L’assicurazione di tutela legale e’ il contratto con il quale l’impresa di assicurazione, verso pagamento di un premio, si obbliga a prendere a carico le spese legali peritali o a fornire prestazioni di altra natura, occorrenti all’assicurato per la difesa dei suoi interessi in sede giudiziale, in ogni tipo di procedimento, o in sede extragiudiziale, soprattutto allo scopo di conseguire il risarcimento di danni subiti o per difendersi contro una domanda di risarcimento avanzata nei suoi confronti, purché’ non proposta dall’impresa che presta la copertura assicurativa di tutela legale”.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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295Guida tematica - Tecnica assicurativa

Tecnica assicurativaIl ramo Trasporti

Domande d’esame 2010

1. Nel contratto di vendita a rate chi assume i rischi di perimento del bene?

A - con la consegna della cosa i rischi passano all’acquirente unitamente alla proprietà a prescindere dal pagamento delle rate.

B - con la consegna della cosa i rischi restano in capo al venditore fino al pagamento dell’ultima rata.

C - con la consegna della cosa i rischi passano all’acquirente anche se la proprietà resta in capo al venditore fino al pagamento dell’ultima rata.

La risposta esatta è la C. La domanda fa riferimento all’art. 1523 del Codice Civile che parla del passaggio della proprietà e dei rischi in caso di vendita a rate con riserva della proprietà. In questo caso il compratore acquista la proprietà della cosa col pagamento dell’ultima rata di prezzo, ma assume i rischi dal momento della consegna.

2. Il vettore è responsabile della perdita o avaria delle cose consegnategli per il trasporto, se non prova che:

A - la perdita o l’avaria è derivata dal caso fortuito, dalla natura o vizi della cosa del loro imballaggio o dal fatto del mittente o del destinatario.

B - la perdita o l’avaria è derivata da caso fortuito, forza maggiore, dolo o colpa dell’assicurato.

C - la perdita o l’avaria è derivata da caso fortuito o da forza maggiore.

La risposta esatta è la A. L’art. 1693 del Codice Civile – Responsabilità per perdita e avaria – stabilisce che il vettore è responsabile della perdita e dell’avaria delle cose consegnategli per il trasporto, dal momento in cui le riceve a quello in cui le riconsegna al destinatario se non prova che la perdita o l’avaria è derivata da caso fortuito, natura o vizi delle cose stesse, loro imballaggio, fatto del mittente o fatto del destinatario.

Domande d’esame 2012 – sessione mattutina

1. In base al codice della navigazione il valore assicurabile delle merci spedite per mare:

A - Corrisponde al valore di carico delle merci ad inizio del viaggio.

B - Corrisponde al valore delle merci in stato sano al luogo di destinazione e al tempo dello scarico.

C - Corrisponde al valore di carico delle merci all’inizio del viaggio maggiorato dei costi di spedizione.

La risposta esatta è la B in base all’art. 516 del Codice della Navigazione.

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2. Nelle assicurazioni marittime è indennizzabile il danno parziale causato da un provvedimento deliberatamente preso dal comandante della nave?

A - Sì, ma soltanto se il provvedimento del comandante è stato preso per la salvezza della nave e del carico.

B - Sì, ma soltanto se il danno si riferisce al carico della nave.

C - No.

La risposta esatta è la A. Si ha un atto di avaria comune quando volontariamente e ragionevolmente, un sacrificio straordinario delle merci o una spesa straordinaria siano fatti per la comune salvezza, allo scopo di preservare da un pericolo i beni impegnati in una spedizione marittima comune. In base all’art. 536 del Codice delle Navigazione l’assicuratore deve risarcire i danni da avaria comune.

Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. Che cosa sono i Club “Protection & Indemnity”?

A - Associazioni internazionali tra assicuratori dei rami credito e cauzione.

B - Grandi mutue fra armatori che coprono i rischi trasporti di navi mercantili in tutto il mondo.

C - Associazioni fra assicuratori internazionali per la copertura dei rischi dei rami incendio ed altri danni ai beni.

La risposta esatta è la B. Sono associazioni mutue assicuratrici fra armatori che forniscono copertura assicurativa ai carichi ed alle navi. Il più grande P&I Club del mondo è quello del Regno Unito.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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297Guida tematica - Tecnica assicurativa

Tecnica assicurativaIl ramo Infortuni e Malattia

Domande d’esame 2010

1. Le assicurazioni infortuni e malattia:

A - sono soggette all’imposta sui premi pari al 2,5%.

B - sono soggette all’imposta sui premi pari al 12,5%.

C - sono esenti da imposta sui premi.

La risposta esatta è la A. Queste polizze godono dell’imposta sui premi più bassa tra tutti i rami assicurativi (eccetto ovviamente i premi sulle polizze vita che non sono soggetti ad imposta).

Domande d’esame 2011

1. Cosa accade, nei contratti infortuni e malattia, in caso di raggiungimento del limite massimo di età assicurabile durante la vigenza del contratto?

A - Al raggiungimento del limite massimo di età assicurabile il contratto cessa automaticamente

B - La copertura assicurativa continua fino alla scadenza del contratto, in ogni caso

C - La copertura assicurativa continua fino alla scadenza, sempre che il contraente abbia continuato a pagare il premio oltre il limite di età assicurabile

La risposta esatta è la C. La copertura assicurativa normalmente cessa alla successiva scadenza annuale di premio per coloro che raggiungono il limite massimo di età in corso di contratto, sempre che il premio o le rate di premio siano state pagate.

Domande d’esame 2013

1. Nell’assicurazione malattia qual è l’evento che determina l’intervento dell’assicuratore?

A - Solo le alterazioni dello stato di salute che causino la morte o un’invalidità temporanea.

B - Ogni alterazione dello stato di salute dovuta a causa fortuita ed esterna.

C - Ogni alterazione dello stato di salute non dipende da infortunio.

La risposta esatta è la C. Per malattia si intende l’alterazione dello stato di salute che presenti le caratteristiche della possibilità e della non volontarietà, non dipendente da infortunio.

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2. Che cosa copre l’assicurazione “Dread Disease”?

A - Copre l’assicurato solo dal rischio di una malattia mortale.

B - Copre l’assicurato dal rischio di essere colpito da una delle gravi malattie previste in polizza.

C - Copre l’assicurato dal rischio di essere colpito da un infortunio grave.

La risposta esatta è la B. La garanzia malattie gravi (denominata anche critical illness o dread disease) prevede, in caso di malattia grave dell’assicurato tra quelle definite nelle condizioni contrattuali, la corresponsione di una prestazione assicurata, generalmente sotto forma di capitale. Nel caso in cui è prestata in forma abbinata ad una garanzia principale, la prestazione può essere garantita in maniera anticipativa o aggiuntiva rispetto alla garanzia principale medesima.

Domande d’esame 2018

1. Nei contratti assicurativi il cosiddetto “periodo di carenza” indica:

A - Il periodo di tempo a partire dalla data di sottoscrizione della polizza entro il quale il contraente può esercitare il diritto di recedere dal contratto di assicurazione.

B - Il periodo di tempo a partire dalla data di sottoscrizione della polizza entro il quale il contraente può richiedere la riduzione dei premi.

C - Il periodo di tempo intercorrente fra la data di sottoscrizione della polizza e la data di avvio delle coperture previste dalla polizza stessa durante il quale la garanzia non è operativa.

La risposta esatta è la C). Il glossario IVASS definisce carenza (periodo di) il periodo iniziale, che decorre dalla data di validità del contratto, durante il quale l’eventuale sinistro non è in garanzia (detto anche termine di aspettativa).

2. Quali sono le garanzie ricomprese in una polizza infortuni?

A - Tutte le tipologie di infermità, a eccezione del decesso.

B - Morte, invalidità permanente e inabilità temporanea.

C - Solo invalidità permanente.

La risposta esatta è la B.

Domande d’esame 2019

1. L’assicurazione “Dread Disease” copre l’assicurato dal rischio di:

A - Essere colpito da una qualsiasi malattia mortale anche se non specificatamente prevista nella polizza.

B - Essere colpito da un qualsiasi grave infortunio.

C - Essere colpito da una delle gravi malattie previste in polizza.

La risposta esatta è la C.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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299Guida tematica - Tecnica assicurativa

Tecnica assicurativaIl ramo Vitala Previdenza complementare

Domande d’esame 2010

1. In quali casi può essere stipulata l’assicurazione sulla vita di un terzo?

A - solo se il terzo ne abbia interesse.

B - solo se vi è consenso scritto del terzo.

C - in ogni caso anche senza il consenso del terzo.

La risposta esatta è la B. L’art. 1919 del Codice Civile prevede che l’assicurazione contratta per il caso di morte di un terzo non è valida se questi (o il suo legale rappresentante) non dà il consenso alla conclusione del contratto. Il consenso deve essere provato per iscritto.

2. Gli aderenti alle forme pensionistiche complementari possono richiedere l’anticipazione della posizione individuale maturata:

A - decorsi 8 anni dall’iscrizione per un importo non superiore al 30 per cento.

B - decorsi 5 anni dall’iscrizione per un importo non superiore al 20 per cento.

C - sempre e in ogni caso purché non si superi l’80 per cento.

La risposta esatta è la A. L’anticipazione della posizione individuale maturata è consentita decorsi 8 anni di iscrizione, per un importo non superiore al 30%, tuttavia per spese sanitarie per terapie e interventi straordinari relative all’aderente, al coniuge o ai figli si può chiedere un’anticipazione in qualsiasi momento. Nel caso di acquisto della prima casa per l’aderente o per i figli si può chiedere un’anticipazione decorsi 8 anni di iscrizione. In questi due casi l’anticipazione non può mai eccedere il 75% del totale dei versamenti.

3. Nelle assicurazioni sulla vita, la forma a “vita intera” prevede:

A - il pagamento ai beneficiari di una somma in caso di decesso dell’assicurato.

B - la corresponsione di una rendita vitalizia dalla data di scadenza del contratto.

C - la corresponsione di un capitale alla scadenza del contratto se l’assicurato sarà in vita.

La risposta esatta è la A. Le assicurazioni a “vita intera” garantiscono al beneficiario il pagamento di un capitale o di una rendita in caso di decesso dell’assicurato in qualsiasi momento si verifichi.

4. Nei contratti vita, la riduzione di una polizza comporta la risoluzione di diritto del contratto?

A - si, comporta la risoluzione di diritto del contratto: la richiesta viene effettuata direttamente dall’assicurato.

B - no, non determina la risoluzione del contratto.

C - sì, comporta la risoluzione del contratto con l’obbligo dell’assicuratore di corrispondere il valore di riscatto.

La risposta esatta è la B. La riduzione è l’operazione che consiste nel sospendere il pagamento dei premi annui successivi al primodi un contratto di assicurazione sulla

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vita, mantenendolo però in vita fino alla scadenza, ma con prestazioni ridotte rispetto a quelle inizialmente previste.

5. L’extra rendimento che viene riconosciuto all’assicurato in caso di polizza sulla vita rivalutabile in base all’andamento di una gestione separata è determinato:

A - in relazione al rendimento annuale della gestione separata moltiplicato per l’aliquota di retrocessione e detratto il rendimento minimo garantito.

B - in funzione del tasso tecnico definito nella tariffa.

C - dalla somma del tasso tecnico e del rendimento minimo garantito moltiplicato per l’aliquota di retrocessione

La risposta esatta è la A. L’extra rendimento rappresenta infatti tutto ciò che viene riconosciuto all’assicurato in più rispetto al minimo garantito, quando la gestione separata ha un buon andamento.

6. Che cosa sono le polizze Unit Linked?

A - forme assicurative caratterizzate dalla diretta dipendenza delle prestazioni dal valore di un fondo di investimento interno o esterno all’impresa.

B - forme assicurative nelle quali la prestazione viene parametrata ai risultati di speciali gestioni di titoli di Stato.

C - forme assicurative caratterizzate dalla diretta dipendenza delle prestazioni dal valore di un indice azionario o di un altro valore di riferimento.

La risposta esatta è la A. Questo tipo di polizze sono caratterizzate dalla diretta dipendenza delle prestazioni dal valore di un fondo di investimento interno (appositamente costituiti dall’impresa di assicurazione) o o esterno (OICR) all’impresa in cui vengono investiti i premi versati, al netto dei caricamenti, del costo per la copertura caso morte, del costo di eventuali coperture accessorie e delle commissioni di gestione. La risposta C) indica invece le polizze Index Linked

7. Per quali polizze vita l’impresa può richiedere la compilazione del questionario sanitario?

A - per il caso di morte.

B - per le unit e le index linked.

C - per le capitalizzazioni.

La risposta esatta è la A. La compilazione del questionario sanitario è prevista quando è prevista una prestazione assicurativa in caso di morte.

8. Nel caso di rendita immediata il premio può essere:

A - unico.

B - annuo.

C - a scelta del contraente unico o annuo.

La risposta esatta è la A. Questo tipo di polizza vita garantisce il pagamento di una rendita immediata e cioè a partire dalla prima scadenza annuale fino a morte dell’assicurato. In questo caso il premio è necessariamente unico e cioè versato in un’unica soluzione al momento della conclusione del contratto

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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9. Per quali polizze vita è esclusa la possibilità di riscatto?

A - temporanea caso morte.

B - assicurazione mista rivalutabile.

C - caso morte a vita intera.

La risposta esatta è la A. In questo tipo di polizza non c’è infatti riserva matematica (ovvero accantonamenti di premi di risparmio) e quindi non c’è possibilità né di riscatto né di riduzione

10. Nei contratti relativi ai rami vita che prevedono una garanzia di tasso di interesse:

A - l’IVASS determina con proprio regolamento un tasso di interesse massimo.

B - l’IVASS determina con proprio regolamento un tasso di interesse minimo.

C - il Codice delle assicurazioni fissa un tasso di interesse minimo non inferiore al 100 per cento del tasso medio dei prestiti obbligazionari dello Stato.

La risposta esatta era la A.

Aggiornamento:

Domanda superata. IVASS nel bollettino n. 2/2016 comunica che dal 1° gennaio 2016 viene meno l’obbligo per le imprese di assicurazione di rispettare un livello di tasso massimo garantibile (“TMG”) in relazione alla definizione delle tariffe e al calcolo delle riserve tecniche per fini prudenziali. Ai sensi dell’art. 33 comma 3 del Codice delle Assicurazioni, che ha recepito la previsione della Direttiva 2009/138/CE (Solvibilità II), è la singola impresa a definire il tasso di interesse garantito nei contratti vita in coerenza con le proprie politiche di investimento e del sistema di gestione dei rischi, attenendosi a criteri prudenziali.

11. La posizione individuale dell’aderente ad un piano pensionistico individuale (PIP) consiste nel capitale accumulato di pertinenza di ciascun aderente ed è alimentata:

A - dai contributi versati e dalle rivalutazioni maturate

B - dai contributi versati al netto delle eventuali spese destinate a copertura delle prestazioni accessorie espressamente esplicitate.

C - dai contributi netti versati, da eventuali importi derivanti da trasferimenti da altre forme pensionistiche complementari, dai versamenti effettuati per il reintegro delle anticipazioni percepite.

La risposta esatta è la C. Nel caso di PIP attuati mediante contratti di tipo rivalutabile la posizione individuale consiste nel capitale accumulato di pertinenza di ciascun aderente; è alimentata dai contributi netti versati, dagli eventuali importi derivanti da trasferimenti da altre forme pensionistiche complementari e dai versamenti effettuati per il reintegro delle anticipazioni percepite, ed è ridotta da eventuali riscatti parziali e anticipazioni. Per contributi netti si intendono i versamenti al netto delle spese destinate a copertura delle prestazioni accessorie espressamente esplicitate. La posizione individuale viene rivalutata in base al rendimento della gestione interna separata riconosciuto all’aderente (o in base al rendimento dei fondi interni/OICR in caso di PIP attuati mediante contratti di tipo Unit Linked).

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Domande d’esame 2011

1. Quali documenti precontrattuali e contrattuali deve contenere il fascicolo informativo dei prodotti vita?

A - La scheda sintetica; la nota informativa; le condizioni di assicurazione, comprensive del Regolamento della gestione separata; il glossario; il modulo di proposta o, ove previsto, il modulo di polizza

B - Esclusivamente i seguenti documenti precontrattuali e contrattuali: la scheda sintetica; la nota informativa; le condizioni di assicurazione, comprensive del Regolamento della gestione separata; il modulo di proposta o, ove previsto, il modulo di polizza

C - Esclusivamente i seguenti documenti precontrattuali e contrattuali: la scheda sintetica; la nota informativa; le condizioni di assicurazione, comprensive del Regolamento della gestione separata; il modulo di proposta o, ove previsto, il modulo di polizza

Domanda superata. La risposta esatta era la A. Anche il glossario infatti rientra tra i documenti che devono obbligatoriamente costituire il fascicolo informativo.

2. Le polizze di capitalizzazione in quale ramo assicurativo rientrano?

A - Ramo cauzioni

B - Ramo infortuni

C - Rami vita

La risposta esatta è la C. Le operazioni di capitalizzazione sono classificate nel ramo vita V (art. 2 del CAP).

3. Che cosa è un piano individuale pensionistico?

A - E’ una forma pensionistica realizzata attraverso la sottoscrizione di un contratto di assicurazione sulla vita con finalità previdenziale

B - E’ qualsiasi forma pensionistica complementare individuale

C - E’ una forma pensionistica complementare alla quale può aderire individualmente solo un soggetto che eserciti un’attività lavorativa

La risposta esatta è la A in base all’art. 13 del Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252.

4. L’adesione del lavoratore subordinato alla forma di previdenza complementare istituita col medesimo contratto collettivo che regola il rapporto di lavoro:

A - è sempre libera e volontaria

B - è obbligatoria

C - è una conseguenza automatica dell’instaurarsi del rapporto lavorativo

La risposta esatta è la A. In base all’art. 1 del Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 l’adesione alle forme pensionistiche complementari è libera e volontaria.

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5. Una forma pensionistica complementare in regime di prestazioni definite:

A - non può più essere istituita per i lavoratori subordinati

B - può essere istituita sia per i lavoratori dipendenti sia per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti

C - non può essere istituita per i liberi professionisti

La risposta esatta è la A in base all’art. 2 del Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252.

6. In caso di adesione a una forma pensionistica individuale mediante la sottoscrizione di un contratto di assicurazione sulla vita, il trasferimento della posizione individuale:

A - è sempre possibile verso altre forme pensionistiche dopo due anni dall’adesione

B - è sempre possibile solo verso un fondo istituito dalla stessa compagnia con cui è stato stipulato il contratto di assicurazione

C - è possibile, dopo due anni dall’adesione, solo verso altre forme pensionistiche complementari individuali

La risposta esatta è la A in base al 6° comma dell’art. 14 del Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 decorsi due anni dalla data di partecipazione ad una forma pensionistica complementare l’aderente ha facoltà di trasferire l’intera posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica.

7. Qualora, in corso di contratto (polizza index linked), le imprese di assicurazione accertino una riduzione degli indici o de valori di riferimento, che determini una riduzione del valore di riscatto di oltre il 30% rispetto all’ammontare complessivo dei premi investiti:

A - le imprese di assicurazione debbono immediatamente convocare il contraente e proporgli una modifica del contratto che risulti più rispondente alle sue esigenze

B - le imprese di assicurazione debbono proporre la modifica del contratto entro i 15 giorni dalla data in cui si è verificato il riscatto anticipato della polizza

C - le imprese di assicurazione debbono darne comunicazione per iscritto al contraente entro dieci giorni lavorativi dalla data in cui si è verificato l’evento

La risposta esatta è la C. In base al 2° comma dell’art. 29 del Reg. ISVAP 35/2010 e adesso in base all’art. 26 del Reg. IVASS 41/2018 qualora in corso di contratto le imprese accertino, per i contratti index linked, una riduzione del valore degli indici o dei valori di riferimento che determini una riduzione del valore di riscatto di oltre il 30% rispetto all’ammontare complessivo dei premi investiti, ne danno comunicazione per iscritto al contraente entro dieci giorni lavorativi dalla data in cui l’evento si è verificato. Analoga informazione con le medesime modalità è fornita in occasione di ogni ulteriore riduzione pari o superiore al 10%.

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Domande d’esame 2012 – sessione mattutina

1. Nell’assicurazione sulla vita a favore di un terzo la designazione del beneficiario, anche dopo che, verificatosi l’evento, questi abbia dichiarato di voler profittare del beneficio:

A - E’ comunque revocabile se effettuata a titolo gratuito ove il beneficiario si sia reso colpevole di ingiuria grave verso il contraente, ma la domanda di revocazione deve essere proposta entro un anno da quando il contraente sia venuto a conoscenza dell’ingiuria.

B - E’ comunque revocabile in caso di successivo riconoscimento di un figlio naturale del contraente, anche se quest’ultimo sapeva del figlio al tempo della designazione.

C - E’ comunque revocabile in ogni tempo se il beneficiario si sia reso colpevole di ingiuria grave verso il contraente.

La risposta esatta è la A in base all’art. 1922 del Codice Civile sulla decadenza del beneficio che richiama l’irrevocabilità della designazione del beneficiario quando è fatta a titolo di liberalità anche nei casi previsti dall’art. 800 del Codice Civile e cioè ingratitudine (es. ingiuria grave) e sopravvenienza di figli. L’Art. 802 -Termini e legittimazione ad agire - aggiunge inoltre che la domanda di revocazione per causa d’ingratitudine deve essere proposta dal donante o dai suoi eredi, contro il donatario o i suoi eredi, entro l’anno dal giorno in cui il donante è venuto a conoscenza del fatto che consente la revocazione.

2. Ai sensi del Codice delle Assicurazioni, in caso di esercizio del diritto di recesso da parte del contraente di una polizza vita di ramo V (operazioni di capitalizzazione), che cosa ha diritto a trattenere l’impresa?

A - Solo le spese di gestione sostenute.

B - La parte del premio relativa al periodo per il quale il contratto ha avuto effetto, nonché le spese effettivamente sostenute per l’emissione del contratto, individuate e quantificate nella proposta e nel contratto.

C - Solo la parte del premio relativa al periodo per il quale il contratto ha avuto effetto.

La risposta esatta è la B come previsto dall’art. 177 del Codice delle Assicurazioni comma 3.

3. Un lavoratore dipendente può aderire a una forma pensionistica complementare in cui la misura della contribuzione varia in funzione delle consistenze del fondo e del rendimento conseguito al fine di mantenere inalterato il livello della prestazione promessa?

A - Sì, purché non si tratti di forme pensionistiche individuali.

B - Sì, ma solo se si tratta di un dipendente pubblico.

C - No, il legislatore lo vieta espressamente.

La risposta esatta è la C. I lavoratori dipendenti possono aderire soltanto ai fondi a contribuzione definita e non a quelli a prestazione definita.

4. Cosa si intende per periodo di carenza?

A - Il lasso di tempo che intercorre tra la data di stipulazione della polizza e l’effettiva decorrenza della garanzia.

B - Il periodo di tempo durante il quale l’impresa assicuratrice non dispone del denaro sufficiente a far fronte ai risarcimenti dovuti.

C - Il periodo di tempo durante il risarcimento del danno avviene in misura ridotta rispetto a quanto pattuito.

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La risposta esatta è la A. Durante il periodo di carenza la copertura sebbene stipulata non è efficace.

5. Il contraente può recedere da un contratto di assicurazione sulla vita:

A - Entro 90 giorni dal momento in cui ha ricevuto comunicazione che il contrato è concluso.

B - Entro 60 giorni dal momento in cui ha ricevuto comunicazione che il contrato è concluso.

C - Entro 30 giorni dal momento in cui ha ricevuto comunicazione che il contrato è concluso.

La risposta esatta è la C in base al prima comma dell’art. 177 del Codice delle Assicurazioni il contraente può recedere da un contratto individuale di assicurazione sulla vita entro trenta giorni dal momento in cui ha ricevuto comunicazione che il contratto è concluso.

6. In quale dei seguenti casi gli aderenti alle forme pensionistiche complementari non possono richiedere un’anticipazione della posizione individuale maturata?

A - Decorsi otto anni di iscrizione, per un importo non superiore al 75 per cento, per l’acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli.

B - In qualsiasi momento, per un importo non superiore al 75 per cento, per spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relative a sé, al coniuge e ai figli per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche.

C - Decorsi cinque anni di iscrizione, per un importo non superiore al 50 per cento, per far fronte alle spese di istruzione superiore dei figli.

La risposta esatta è la C, in quanto la domanda chiede quali sono i casi in cui l’anticipazione non può essere richiesta, e dunque non è richiedibile dopo 5 anni dall’iscrizione per un importo non superiore al 50% per esigenze varie degli aderenti, ma solo dopo 8 anni per un importo non superiore al 30%.

7. Nei contratti di capitalizzazione è previsto il calcolo del rischio demografico?

A - No.

B - Sì.

C - Sì, ma solo per assicurati che al momento della stipula del contratto abbiano superato i 65 anni di età.

La risposta esatta è la A. Per questo tipo di polizze il rischio demografico non è una variabile da considerare nel calcolo del premio poiché prevedono la corresponsione di un capitale a scadenza a prescindere da eventi attenenti alla vita umana.

8. Che cos’è una forma pensionistica complementare in regime di prestazioni definite?

A- E’ una forma pensionistica complementare che si caratterizza per l’adozione di un sistema a capitalizzazione.

B - E’ una forma pensionistica complementare che si caratterizza per una rigorosa predeterminazione delle contribuzioni.

C - E’ una forma pensionistica complementare che si caratterizza per il fatto che i livelli di copertura previdenziale sono determinati a priori con riferimento al livello di reddito ovvero a quello del trattamento pensionistico obbligatorio.

La risposta esatta è la C. A norma del D.lgs n. 252/2005 art. 2 comma 2 lettera b che

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di seguito riportiamo:

b) per i soggetti di cui al comma 1, lettera b),(cioè i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, anche organizzati per aree professionali e per territorio) anche forme pensionistiche complementari in regime di prestazioni definite, volte ad assicurare una prestazione determinata con riferimento al livello del reddito ovvero a quello del trattamento pensionistico obbligatorio.

9. Quali sono le tre componenti del premio di tariffa delle assicurazioni sulla vita?

A - Componente demografica, frequenza sinistri e costo medio.

B - Componente demografica, costo medio e caricamenti.

C - Componente demografica, componente finanziaria e premio di caricamento sinistri e costo medio.

La risposta esatta è la C.

Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. In una polizza vita del ramo I è possibile interrompere il pagamento dei premi pattuiti?

A - Sì.

B - No.

C - Sì, ma soltanto se il contraente ha già pagato almeno 5 rate annuali di premio.

La risposta esatta è la A. Con la sospensione della polizza il contraente può decidere di interrompere temporaneamente il pagamento dei premi.

La sospensione a differenza della riduzione non è legata al pagamento di un numero minimo di rate annuali di premio.

2. Nell’assicurazione sulla vita, la designazione del beneficiario non ha effetto:

A - In nessun caso.

B - Qualora il beneficiario attenti alla vita dell’assicurato, anche se irrevocabile.

C - Qualora il beneficiario attenti alla vita dell’assicurato, solo se revocabile.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 1922 del Codice Civile, primo comma, che parla di decadenza del beneficio, la designazione del beneficiario, anche se irrevocabile, non ha effetto qualora il beneficiario attenti alla vita dell’assicurato.

3. Qual è l’evento assicurato nella polizza sulla vita a capitale differito?

A - La morte dell’assicurato in qualsiasi momento avvenga.

B - La sopravvivenza fino al compimento dei 75 anni.

C - La sopravvivenza ad una specifica età o data, oppure la morte prima della scadenza.

La risposta esatta è la C. Le assicurazioni per il caso vita a capitale differito garantiscono il pagamento di un capitale ad una data scadenza se alla stessa l’assicurato è in vita. Se accompagnate da controassicurazione è garantita anche la restituzione dei premi netti versati al verificarsi della morte dell’assicurato prima della scadenza. Le prime due risposte sono invece palesemente errate.

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4. Nell’assicurazione sulla vita a favore di un terzo la revoca del beneficio:

A - Può essere effettuata anche dagli eredi del contraente, ma solo entro dieci anni dalla sua morte.

B - Può essere effettuata dall’assicurato, pur se il beneficiario abbia dichiarato di voler profittare del beneficio, ma prima che si sia verificato l’evento.

C - Può essere effettuata dall’assicurato solo in maniera espressa.

La risposta esatta è la B. In base all’art. 1921 del Codice Civile la revoca non può tuttavia farsi dagli eredi dopo la morte del contraente, nè dopo che, verificatosi l’evento, il beneficiario ha dichiarato di voler profittare del beneficio. Inoltre il successivo art. 1922 stabilisce che La designazione del beneficiario, anche se irrevocabile, non ha effetto qualora il beneficiario attenti alla vita dell’assicurato.

Se la designazione è irrevocabile ed è stata fatta a titolo di liberalità, essa può essere revocata nei casi previsti dall’articolo 800.

5. E’ possibile trasferire ad un’altra forma pensionistica la posizione individuale maturata presso una forma di previdenza sindacale?

A - Sì, ma solo dopo due anni dalla data di iscrizione alla forma di previdenza sindacale e senza che sia possibile trasferire anche la contribuzione a carico del datore di lavoro.

B - Sì, ma si perdono le contribuzioni a favore della forma di previdenza sindacale poste a carico del datore di lavoro dalla contrattazione collettiva.

C - Sì, ma solo dopo due anni dalla data di iscrizione alla forma di previdenza sindacale e, per quanto riguarda il trasferimento a carico del datore di lavoro, solo nei limiti previsti dalla contrattazione collettiva.

La risposta esatta è la C. L’espressione «portabilità della posizione previdenziale» indica la facoltà di trasferire la posizione che il lavoratore ha maturato da una forma pensionistica complementare ad un’altra. La legge-delega n. 243 del 2004, sulla scorta del principio di equiparazione delle forme pensionistiche complementari, dedica diverse norme alla portabilità della previdenza complementare. Il D. Lgs:252 del 2005 attua le disposizioni previste dalla legge delega e il sesto comma dell’art. 14 prevede che l’esercizio del diritto al trasferimento della posizione individuale maturata è esercitabile decorsi due anni dalla data di partecipazione ad una forma pensionistica complementare e disciplina la «possibilità» che l’eventuale contributo datoriale affluisca alla forma pensionistica alla quale il lavoratore intenda trasferirsi.

6. Le somme percepite dagli aderenti alle forme pensionistiche complementari a titolo di anticipazione della posizione individuale maturata non possono mai eccedere, complessivamente:

A - Il 70 per cento del totale dei versamenti, comprese le quote di TFR, maggiorati di plusvalenze tempo per tempo realizzate, effettuati alle forme pensionistiche complementari a decorrere dal primo momento di iscrizione alle predette forme.

B - Il 75 per cento del totale dei versamenti, comprese le quote di TFR, maggiorati di plusvalenze tempo per tempo realizzate, effettuati alle forme pensionistiche complementari a decorrere dal primo momento di iscrizione alle predette forme.

C - Il 75 per cento del totale dei versamenti, escluse le quote di TFR, maggiorati di plusvalenze tempo per tempo realizzate, effettuati alle forme pensionistiche complementari a decorrere dal primo momento di iscrizione alle predette forme.

La risposta esatta è la B.Il comma 8 dell’art. 11 del D. Lgs. 252 del 2005 stabilisce che le somme percepite a titolo di anticipazione non possono mai eccedere, complessivamente, il 75 per cento del totale dei versamenti, comprese le quote del TFR, maggiorati delle plusvalenze tempo per tempo realizzate, effettuati alle forme pensionistiche complementari a decorrere dal primo momento di iscrizione alle predette forme. Le anticipazioni possono essere reintegrate, a scelta dell’aderente, in

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qualsiasi momento anche mediante contribuzioni annuali eccedenti il limite di 5.164,57 euro. Sulle somme eccedenti il predetto limite, corrispondenti alle anticipazioni reintegrate, è riconosciuto al contribuente un credito d’imposta pari all’imposta pagata al momento della fruizione dell’anticipazione, proporzionalmente riferibile all’importo reintegrato.

7. Quando si acquisisce il diritto alla prestazione pensionistica complementare?

A - Al momento della maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni stabiliti nel regime obbligatorio di appartenenza, con almeno cinque anni di partecipazione alla forma pensionistica complementare tenuta all’erogazione della prestazione.

B - Al momento della maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni stabiliti nel regime obbligatorio di appartenenza, con almeno cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.

C - Per tutti al compimento del sessantacinquesimo anno di età.

La risposta esatta è la B. Il comma 8 dell’art. 11 del D. Lgs. 252 del 2005prevede che il diritto alla prestazione pensionistica si acquisisce al momento della maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni stabiliti nel regime obbligatorio di appartenenza, con almeno cinque anni di partecipazione ad una qualunque delle forme pensionistiche complementari (è possibile averne cambiate diverse prima di questo termine).

8. Ai sensi del Codice delle assicurazioni, la revocabilità della proposta relativa ad un contratto individuale di assicurazione sulla vita di cui al ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana) è sempre ammessa fino al momento della conclusione del contratto?

A - No.

B - La revoca deve essere esercitata entro 15 giorni dal ricevimento della proposta da parte dell’impresa assicuratrice.

C - Sì.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 176 del Codice delle assicurazioni la proposta relativa ad un contratto individuale di assicurazione sulla vita di cui ai rami I, II, III e V è revocabile. Le somme eventualmente pagate dal contraente devono essere restituite dall’impresa di assicurazione entro trenta giorni dal momento in cui ha ricevuto comunicazione della revoca. Tali disposizioni non si applicano ai contratti di durata pari od inferiore a sei mesi.

9. Nelle polizze vita il capitale liquidato per decesso dell’assicurato:

A - E’ esente dall’imposta sulle successioni.

B - Non è esente dall’imposta sulle successioni.

C - E’ esente dall’imposta sulle successioni fino ad un capitale liquidato pari ad euro 50.000,00.

La risposta esatta è la A.

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10. Per i contatti “unit linked” l’obbligo di comunicazione in caso di gravi perdite sorge qualora, in corso di contratto, le imprese di assicurazione accertino che il controvalore delle quote complessivamente detenute dal contraente si sia ridotto di:

A - Oltre il 30% rispetto all’ammontare complessivo dei premi investiti, tenuto conto di eventuali riscatti e in occasione di ogni ulteriore riduzione pari o superiore al 10% della posizione assicurativa.

B - Oltre il 15% rispetto all’ammontare complessivo dei premi investiti, tenuto conto di eventuali riscatti e in occasione di ogni ulteriore riduzione pari o superiore al 5% della posizione assicurativa.

C - Oltre il 50% rispetto all’ammontare complessivo dei premi investiti, tenuto conto di eventuali riscatti e in occasione di ogni ulteriore riduzione pari o superiore al 15% della posizione assicurativa.

La risposta esatta è la A. L’art. 29 del Reg. ISVAP 35/2010 e adesso l’art. 26 del Reg. IVASS 40/2018, che parla di comunicazioni in caso di perdite, prevede che qualora in corso di contratto le imprese accertino, per i contratti unit linked, che il controvalore delle quote complessivamente detenute dal contraente si sia ridotto di oltre il 30% rispetto all’ammontare complessivo dei premi investiti, tenuto conto di eventuali riscatti, ne danno comunicazione per iscritto al contraente entro dieci giorni lavorativi dalla data in cui l’evento si è verificato. Analoga informazione con le medesime modalità è fornita in occasione di ogni ulteriore riduzione pari o superiore al 10%.

11. Che cosa sono le polizze “unit linked”?

A - Contratti vita nei quali la prestazione viene collegata ai risultati di speciali gestioni dei titoli di Stato.

B - Contratti vita caratterizzati dal collegamento delle prestazioni al valore di un indice azionario o di un altro indice di riferimento.

C - Contratti vita caratterizzati dal collegamento delle prestazioni al valore di un fondo di investimento interno o esterno all’impresa.

La risposta esatta è la C. La risposta A fa riferimento alle polizze rivalutabili, mentre la risposta B a quelle index linked.

Domande d’esame 2013

1. Se un “fondo pensione aperto” è in regime di contribuzione definitiva:

A - L’entità delle prestazioni pensionistiche del fondo è determinata in base al principio del depauperamento.

B - La misura della contribuzione varia e viene aggiornata in funzione delle consistenze del fondo e del rendimento conseguito per mantenere inalterato il livello del risultato promesso.

C - L’entità delle prestazioni pensionistiche del fondo è determinata in funzione della contribuzione effettuata e in base al principio della capitalizzazione.

La risposta esatta è la C. In un fondo pensione aperto a contribuzione definita è certo l’ammontare dei contributi da versare al fondo, mentre l’entità della prestazione finale dipende dai contributi versati e dai risultati della gestione finanziaria.

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2. Nell’assicurazione a “termine fisso”:

A - In caso di decesso dell’assicurato, viene immediatamente corrisposta una prestazione caso morte.

B - In caso di decesso dell’assicurato, non viene corrisposta alcuna prestazione.

C - In caso di decesso dell’assicurato, il premio periodico non è più dovuto e la prestazione è corrisposta a scadenza.

La risposta esatta è la C. In questo tipo di assicurazioni vita, in caso di decesso dell’assicurato nel corso della durata contrattuale, il pagamento del capitale assicurato al beneficiario viene effettuato a una data definita/scadenza del contratto.

3. Per le polizze vita index linked sussiste l’obbligo di invio dell’estratto conto annuale?

A - No.

B - Sì.

C - Sì, solo se la durata del contratto è superiore ai 5 anni.

La risposta esatta è la B. L’art. 28 comma 2 del Regolamento ISVAP 35/2010 e adesso l’art. 25 del Reg. IVASS 41/2018 stabilisce che per i contratti index linked le imprese inviano per iscritto al contraente, entro sessanta giorni dalla chiusura di ogni anno solare ovvero entro sessanta giorni dalla data prevista per l’indicizzazione delle prestazioni assicurate, un estratto conto annuale della posizione assicurativa. Tale estratto conto contiene almeno le seguenti informazioni:

a) cumulo dei premi versati dal perfezionamento del contratto alla data di riferimento dell’estratto conto precedente;

b) dettaglio dei premi versati e di quelli investiti nell’anno di riferimento;

c) dettaglio degli importi pagati agli aventi diritto nell’anno di riferimento (pagamenti periodici, riscatti parziali...);

d) per i contratti index linked emessi in epoca antecedente all’entrata in vigore del Regolamento ISVAP n. 32 dell’11 giugno 2009, le imprese indicano il valore degli indici di riferimento alle date di valorizzazione periodiche contrattualmente previste al fine della determinazione delle prestazioni nonché, per i contratti le cui prestazioni sono direttamente collegate al valore degli attivi destinati a copertura, indicazione del relativo valore alla data di riferimento dell’estratto conto. Relativamente ai contratti index linked emessi successivamente all’entrata in vigore del Regolamento IVASS n. 32 dell’11 giugno 2009, le imprese indicano il valore di riscatto espresso in funzione di un capitale assicurato nozionale di 100 euro alla data di riferimento dell’estratto conto;

e) valore della prestazione garantita (solo per i contratti con garanzie finanziarie).

4. Le norme sul diritto degli aderenti alle forme pensionistiche complementari di richiedere un’anticipazione della posizione individuale maturata:

A - Si applicano solo alle forme pensionistiche individuali attuate mediante adesione ai fondi pensione cd. “aperti”.

B - Si applicano solo in caso di adesione a un fondo pensione cd. “chiuso”.

C - Si applicano anche alle forme pensionistiche individuali attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita.

La risposta esatta è la C. L’art. 11 comma 7 del D.Lgs. 252/2005 stabilisce che gli aderenti alle forme pensionistiche complementari (individuali e collettive) possono richiedere un’anticipazione della posizione individuale maturata.

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5. Che cosa indica il “Costo percentuale medio annuo” riportato nella scheda sintetica dei contratti di assicurazione sulla vita con partecipazione agli utili?

A - La percentuale di rendimento annuale della gestione separata trattenuta dalla società.

B - Nella scheda sintetica non è riportato il “Costo percentuale medio annuo”.

C - La riduzione annuale, per effetto dei costi, del tasso di rendimento del contratto rispetto a quello di una analoga operazione non gravata da costi.

Domanda superata. La risposta esatta era la C. Il “Costo percentuale medio annuo” indica di quanto si riduce ogni anno, per effetto dei costi, il tasso di rendimento del contratto rispetto a quello di una analoga operazione non gravata da costi.

6. L’assicurazione sulla vita a favore di un terzo:

A - E’ nulla.

B - E’ annullabile.

C - E’ valida.

La risposta esatta è la C. L’art. 1920 del Codice Civile stabilisce che è valida l’assicurazione sulla vita a favore di un terzo. L’art. 1920 Codice Civile stabilisce inoltre che la designazione del beneficiario può essere fatta nel contratto di assicurazione, o con successiva dichiarazione scritta comunicata all’assicuratore, o per testamento; essa è efficace anche se il beneficiario è determinato solo genericamente. Equivale a designazione l’attribuzione della somma assicurata fatta nel testamento a favore di una determinata persona. Per effetto della designazione il terzo acquista un diritto proprio ai vantaggi dell’assicurazione.

7. Nei contratti Index Linked è sempre presente la componente demografica?

A - Sì, quando il contratto è classificato nel ramo III.

B - Mai.

C - Solo nel caso in cui l’assicurato abbia meno di 65 anni alla stipula del contratto.

La risposta esatta è la A. L’art. 9 (Rischio demografico) del Regolamento ISVAP n. 32/2009 prevede che i contratti classificati nel ramo III sono caratterizzati dalla presenza di un effettivo impegno da parte dell’impresa a liquidare prestazioni il cui valore sia dipendente dalla valutazione del rischio demografico. Le imprese nella determinazione delle coperture assicurative in caso di decesso tengono conto dell’ammontare del premio versato dal contraente.

Domande d’esame 2014

1. Che cosa si intende per tasso annuo di interesse garantito in una polizza vita rivalutabile?

A - La garanzia annua di rendimento minimo prevista dal contratto

B - In una polizza vita rivalutabile non sono mai previste garanzie di tasso di interesse

C - Il tasso medio di rendimento annuo dei prestiti obbligazionari emessi dallo Stato

La risposta esatta è la A. L’art. 2, comma 1, lett. s del Regolamento ISVAP n. 21/2008 definisce il tasso di interesse garantito”: la garanzia di rendimento prevista dal contratto e prestata direttamente dalle imprese.

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2. Il base al Regolamento ISVAP n. 38/2010 che cosa si intende per prodotti vita con “capitale protetto”?

A - Contratti per i quali l’impresa presta una specifica garanzia di conservazione del capitale

B - Contratti per i quali l’impresa garantisce la corresponsione di un rendimento minimo

C - Contratti per i quali l’impresa adotta particolari tecniche di gestione che mirano a minimizzare la perdita del capitale investito

La risposta esatta è la C. L’art. 5, comma 1, lett. f del Regolamento ISVAP n. 38/2010 e adesso l’art. 5 del Reg. IVASS 41/2018 definisce prodotti vita con capitale protetto“: i contratti per i quali è prevista l’adozione di particolari tecniche di gestione che mirano a minimizzare la possibilità di perdita del capitale investito In tali casi va evidenziato che la protezione non costituisce garanzia di assoluta conservazione del capitale o di rendimento minimo.

3. Come avviene la designazione del beneficiario nell’assicurazione sulla vita a favore di terzi?

A - La designazione può essere fatta solo per testamento

B - La designazione non richiede particolari formalità e può essere fatta anche oralmente sino al giorno che precede la scadenza contrattuale

C - La designazione deve avvenire per iscritto in sede di stipula del contratto di assicurazione o con successiva dichiarazione scritta comunicata all’assicurazione o per testamento

La risposta esatta è la C. Il 2° comma dell’art. 1920 (assicurazione a favore di un terzo) del codice civile prevede che la designazione del beneficiario può essere fatta nel contratto di assicurazione, o con successiva dichiarazione scritta comunicata all’assicuratore, o per testamento.

4. Quali dei seguenti requisiti deve soddisfare le modalità di indicizzazione dei contratti “Index Linked”?:

A - Il profilo di rischio assunto dal contraente attraverso l’indicizzazione deve essere minimo.

B - Non deve soddisfare alcun requisito

C - Gli indici devono essere semplici e soddisfare il requisito di agevole comprensibilità da parte del contraente

La risposta esatta è la C. L’art. 6 (Modalità di indicizzazione) del Regolamento ISVAP n. 32/2009 prevede che “le modalità di indicizzazione agli indici azionari e agli altri valori di riferimento di cui agli articoli 4 e 5 devono essere semplici e soddisfare il requisito di agevole comprensibilità da parte del contraente”.

5. In caso di morte dell’aderente ad una forma pensionistica complementare prima della maturazione dle diritto alla prestazione:

A - l’intera posizione individuale maturata è riscattata dagli eredi ovvero dai diversi beneficiari designati dall’aderente, siano esse persone fisiche e giuridiche

B - l’intera posizione individuale maturata entra a far parte del patrimonio ereditario in presenza di legittimari

C - l’intera posizione individuale maturata resta sempre acquisita al fondo pensione: Non è mai prevista la possibilità per l’aderente di designare un beneficiario

La risposta esatta è la A. L’art. 14 del D. Lgs. 252/2006 al 3° comma prevede che, in

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caso di morte dell’aderente ad una forma pensionistica complementare prima della maturazione del diritto alla prestazione pensionistica l’intera posizione individuale maturata è riscattata dagli eredi ovvero dai diversi beneficiari dallo stesso designati, siano essi persone fisiche o giuridiche.

6. Qual è la differenza tra un fondo pensione a prestazione definita e un fondo pensione a contribuzione definita?

A - Nel primo caso i contributi sono predefiniti, nel secondo il rendimento finale è predefinito

B - Non sussiste nessun elemento di differenza

C - Nel primo caso la prestazione finale è predefinita, nel secondo i contributi sono predefiniti

La risposta esatta è la C. Il glossario COVIP definisce Fondo pensione a prestazione definita il Fondo pensione nel quale l’entità della prestazione pensionistica complementare è preventivamente determinata, di norma, con riferimento a quella del trattamento pensionistico obbligatorio. L’importo del contributo può conseguentemente variare nel tempo in modo tale da poter assicurare l’erogazione della prestazione prefissata. Il Fondo pensione a contribuzione definita il Fondo pensione nel quale l’entità della prestazione pensionistica complementare dipende dai contributi versati e dai risultati della gestione finanziaria.

Domande d’esame 2015

1. I contratti “Index Linked” sono contratti nei quali le prestazioni:

A - sono collegate a un indice azionario o altro valore di riferimento

B - sono collegate a fondi di investimento

C - sono direttamente collegate al valore delle quote di un organismo di investimento collettivo del risparmio oppure al valore di attivi contenuti in un fondo interno detenuto da un’impresa di assicurazione

La risposta esatta è la A. I “contratti index linked” sono i contratti di cui all’articolo 41, comma 2, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 le cui prestazioni sono direttamente collegate a indici o ad altri valori di riferimento.

2. Alle forme di previdenza complementare possono aderire i lavoratori autonomi?

A - Sì, sempre

B - Sì, se si è iscritti ad organizzazioni professionali

C - Solo alcune categorie di lavoratori autonomi indicate nell’art. 2 del decreto legislativo 252/2005

La risposta esatta è la A. L’articolo 2 del D. Lgs 252/2005 individua i destinatari delle forme di previdenza complementare comprese tutte le categorie di lavoratori.

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3. Le assicurazioni di rendita vitalizia differita con controassicurazione:

A - prevedono l’erogazione di una rendita decorso il termine di differimento stabilito e, in caso di morte dell’assicurato nel periodo di differimento, il pagamento dei premi residui al fine di garantire l’erogazione della rendita a favore dei beneficiari designati

B - prevedono, in caso di morte dell’assicurato nel periodo di differimento, l’erogazione di una rendita vitalizia immediata a favore dei beneficiari designati in polizza

C - prevedono l’erogazione di una rendita decorso il termine di differimento stabilito e, in caso di morte dell’assicurato nel periodo di differimento, la restituzione ai beneficiari designati, dei premi versati dall’assicurato

La risposta esatta è la C. La rendita vitalizia differita con controassicurazione prevede, in caso di vita dell’assicurato al termine del differimento, il pagamento di una rendita vitalizia finché l’assicurato è in vita. La controassicurazione è la clausola contrattuale che prevede la restituzione dei premi pagati in caso di decesso dell’assicurato, secondo le modalità precisate nelle condizioni contrattuali.

4. Secondo la disciplina della previdenza complementare le forme pensionistiche individuali sono attuate:

A - solo mediante adesione ai fondi pensione di cui all’art. 12 del d.lgs. 252/2005

B - mediante adesione ai fondi pensione di cui all’art. 12 del d.lgs. 252/2005 nonché mediante contratti di assicurazione sulla vita, stipulati con imprese di assicurazioni autorizzate dall’IVASS ad operare nel territorio dello Stato o quivi operanti in regime di stabilimento o di prestazioni di servizi

C - solo mediante contratti di assicurazione sulla vita, stipulati con imprese di assicurazioni autorizzate dall’IVASS ad operare nel territorio dello Stato o quivi operanti in regime di stabilimento o di prestazioni di servizi

La risposta esatta è la B. L’articolo 13 del D. Lgs. 252/2005 prevede che le forme pensionistiche individuali sono attuate mediante: a) adesione ai fondi pensione di cui all’articolo 12; b) contratti di assicurazione sulla vita, stipulati con imprese di assicurazioni autorizzate dall’IVASS ad operare nel territorio dello Stato o quivi operanti in regime di stabilimento o di prestazioni di servizi.

5. In un’assicurazione sulla vita:

A - le somme dovute all’assicurato possono essere sottoposte a pignoramento ed a sequestro in sede civile

B - le somme dovute al contraente non possono essere sottoposte a pignoramento ma possono essere sequestrate in sede civile

C - le somme dovute al contraente o all’assicurato non possono essere sottoposte a pignoramento e non possono essere sequestrate in sede civile

La risposta esatta è la C. L’art. 1923 del Codice Civile prevede che le somme dovute dall’assicuratore al contraente o al beneficiario non possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare.

6. In una polizza rivalutabile con tasso tecnico pari a 0% e tasso rendimento minimo garantito pari al 2%, se il rendimento della gestione separata è stato pari a 2,5% e la Compagnia trattiene da questo titolo a titolo di commissione di gestione l’1% la rivalutazione spettante del contratto è pari a:

A - 2,5%

B - 0%

C - 2%

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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La risposta esatta è la C. Dal rendimento della gestione separata (2,5%) va sottratta la commissione di gestione (1%) il risultato netto è inferiore al rendimento minimo garantito e quindi la rivalutazione minima sarà pari appunto al rendimento minimo garantito (2%).

7. Nel caso di assicurazione sulla vita per il caso morte di un terzo, il consenso di quest’ultimo:

A - può essere dato anche dal rappresentante legale del terzo

B - può essere dato solo dal terzo personalmente, anche se minore

C - deve essere contenuto in un atto pubblico

La risposta esatta è la A. L’art. 1919 del Codice Civile prevede che l’assicurazione contratta per il caso di morte di un terzo non è valida se questi o il suo legale rappresentante non dà il consenso alla conclusione del contratto. Il consenso deve essere provato per iscritto.

8. I soggetti del contratto di capitalizzazione sono:

A - l’impresa, il contraente, l’assicurato e il beneficiario

B - l’impresa, il contraente e il beneficiario

C - l’impresa, l’assicurato e il beneficiario

La risposta esatta è la B. L’art. 179 del CAP prevede che la capitalizzazione è il contratto mediante il quale l’impresa di assicurazione si impegna, senza convenzione relativa alla durata della vita umana, a pagare somme determinate al decorso di un termine prestabilito in corrispettivo di premi, unici o periodici, che sono effettuati in denaro o mediante altre attività.

9. Nei contratti unit linked le imprese comunicano per iscritto al contraente entro 10 giorni lavorativi dalla data in cui l’evento si è verificato, la riduzione del controvalore delle quote complessivamente detenute dallo stesso, che sia stata accertata in corso di contratto, quando tale riduzione sia:

A - di oltre il 30% rispetto all’ammontare complessivo dei premi investiti

B - pari al 20% rispetto all’ammontare complessivo dei premi investiti

C - di oltre il 10% rispetto all’ammontare complessivo dei premi investiti

La risposta esatta è la A. L’art. 29 del Reg. ISVAP 35/2010 e adesso l’art. 26 del Reg. IVASS 40/2018 prevede che qualora in corso di contratto le imprese accertino, per i contratti unit linked, che il controvalore delle quote complessivamente detenute dal contraente si sia ridotto di oltre il 30% rispetto all’ammontare complessivo dei premi investiti, tenuto conto di eventuali riscatti, ne danno comunicazione per iscritto al contraente entro dieci giorni lavorativi dalla data in cui l’evento si è verificato. Analoga informazione con le medesime modalità è fornita in occasione di ogni ulteriore riduzione pari o superiore al 10%.

10. In una polizza vita con prestazione sia in caso vita che in caso di morte è presente la clausola di riscatto?

A - No, mai

B - Sì, sempre

C - Sì, solo se il contratto è a premi periodici

La risposta esatta è la B.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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11. Ai sensi del Codice Civile, la designazione del beneficiario contenuta in un contratto di assicurazione sulla vita può essere revocata dal contraente stesso, prima del verificarsi dell’evento?

A - No, in nessun caso

B - Sì, quando ricorre una giusta causa

C - Sì, a discrezione del contraente

La risposta esatta è la C. L’art. 1921 del Codice Civile prevede che la designazione del beneficiario è revocabile con le forme con le quali può essere fatta a norma dell’articolo precedente che stabilisce che la designazione del beneficiario può essere fatta nel contratto di assicurazione, o con successiva dichiarazione scritta comunicata all’assicuratore, o per testamento.

12. Nei prodotti unit linked il rischio demografico:

A - deve essere sempre presente

B - non è mai presente in quanto si tratta di prodotti finanziari e quindi caratterizzati esclusivamente dal rischio di investimento

C - può essere presente o meno, a seconda del tipo di prodotto

La risposta esatta è la A. I “contratti “unit linked” sono le assicurazioni sulla durata della vita umana le cui prestazioni sono direttamente collegate a quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o al valore di attivi contenuti in un fondo interno.

Domande d’esame 2016

1. Nelle polizze vita a capitale differito, per “controassicurazione” si intende:

A - una particolare forma di assicurazione unit linked

B - una garanzia che, in caso di morte dell’assicurato, durante il periodo di durata del contratto, prevede la restituzione agli eredi o a eventuali beneficiari dei premi pagati al netto delle imposte e rivalutabili di una certa percentuale

C - un’assicurazione stipulata presso più assicuratori

La risposta esatta è la B.

2. Quale delle seguenti alternative fornisce la corretta percentuale di rivalutazione annuale assegnata al titolare di una polizza rivalutabile, nell’ipotesi in cui: il tasso tecnico sia al 2%; la gestione separata abbia prodotto nel periodo precedente un rendimento del 6%; l’aliquota di retrocessione sia pari all’80% e il contratto non includa un rendimento minimo garantito:

A - 80% x (6%-2%)

B - (6% x 80% - 2%) / 1,02

C - [80% x (6% - 2%)] / 1,06

La risposta esatta è la B. Di seguito un esempio tratto dalla guida pratica IVASS sulle assicurazioni vita di come si calcola la rivalutazione annuale del capitale per questi prodotti a premi rivalutabili:

a) Capitale iniziale: 100 €

b) Tasso di rendimento della gestione separata: 6%

c) Aliquota di retrocessione: 80%

d) Tasso tecnico: 2%

e) Misura annua di rivalutazione spettante: (6% x 80% - 2%) / 1,02

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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3. Nel caso di prodotti assicurativi “index linked” emessi dopo il 1° novembre 2009, le imprese di assicurazione hanno l’obbligo di pubblicare:

A - giornalmente, almeno su un quotidiano a diffusione nazionale e sul proprio sito internet, i valori di riscatto espressi in funzione di un capitale assicurato nozionale di 100 euro

B - giornalmente, almeno su due quotidiani a diffusione nazionale, il valore dell’indice e/o del valore di riferimento, che rappresenta la base per la determinazione delle prestazioni

C - giornalmente, almeno su due quotidiani a diffusione nazionale e un sito internet istituzionale, i valori di riscatto espressi in funzione di un capitale assicurato standard

Domanda superata. La risposta esatta era la A. Attualmente la normativa di riferimento è il comma 8 dell’art. 24 del Reg. IVASS n. 41/2018 che prevede che per le prestazioni di contratti index linked, l’impresa pubblica giornalmente nel proprio sito internet i valori di riscatto espressi in funzione di un capitale assicurato nozionale di cento euro. I valori sono aggiornati secondo cadenze coerenti con la valorizzazione prevista in contratto e comunque almeno settimanalmente.

4. Cosa si intende per tasso tecnico in una polizza vita rivalutabile?

A - Il tasso di rendimento minimo che viene già riconosciuto dalle imprese all’atto della conclusione del contratto in sede di determinazione dei premi

B - Il costo gravante sul premio per l’attività di collocamento e di gestione della polizza

C - Il tasso di rendimento annuo della gestione separata degli attivi cui è agganciata la polizza

La risposta esatta è la A. Il tasso tecnico è il tasso di interesse fisso riconosciuto dall’impresa; si tratta in sostanza di un rendimento anticipato riconosciuto al contraente al momento del pagamento del premio ed è di norma indicato nella clausola di rivalutazione contenuta nelle condizioni di polizza.

5. Nelle polizze assicurative ramo vita, la stessa persona può essere contraente, assicurato e beneficiario?

A - Sì

B - No, può essere contemporaneamente solo contraente e assicurato

C - No, può essere contemporaneamente solo contraente e beneficiario

La risposta esatta è la A.

6. Nel caso di assicurazione a favore di un terzo:

A - equivale a designazione l’attribuzione della somma assicurata fatta nel testamento a favore di una determinata persona

B - la designazione non è efficace se il beneficiario è determinato solo genericamente

C - per effetto della designazione il terzo non acquista un diritto proprio ai vantaggi dell’assicurazione

La risposta esatta è la A, come previsto l’art. 1920 codice civile (Assicurazione a favore di un terzo) che stabilisce quanto segue:

“È valida l’assicurazione sulla vita a favore di un terzo.

La designazione del beneficiario può essere fatta nel contratto di assicurazione, o con successiva dichiarazione scritta comunicata all’assicuratore, o per testamento; essa è efficace anche se il beneficiario è determinato solo genericamente. Equivale a designazione l’attribuzione della somma assicurata fatta nel testamento a favore di una determinata persona.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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Per effetto della designazione il terzo acquista un diritto proprio ai vantaggi dell’assicurazione”.

7. L’assicurazione temporanea caso morte garantisce al beneficiario il pagamento del capitale pattuito:

A - solo, se l’assicurato muore entro un certo periodo di tempo prefissato

B - alla morte dell’assicurato in qualunque epoca essa avvenga

C - solo, se l’assicurato muore prima di aver compiuto 67 anni di età

La risposta esatta è la A.

8. Il beneficiario di una polizza vita di puro rischio (temporanea caso morte), riceve oggi dall’impresa di assicurazione, in conseguenza del decesso dell’assicurato, la somma di 100.000 euro. Quale trattamento fiscale sarà applicato a tale somma?

A - La somma liquidata dall’impresa di assicurazione è assoggettata all’imposta sostitutiva con aliquota del 19%

B - La somma liquidata dall’impresa di assicurazione è esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche

C - La somma liquidata dall’impresa di assicurazione è assoggettata all’imposta sostitutiva con aliquota del 26%

La risposta esatta è la B.

9. Le forme pensionistiche individuali sono attuate anche mediante contratti di assicurazione sulla vita stipulati con imprese di assicurazioni autorizzate:

A - dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS)

B - dalla Banca d’Italia

C - dal Ministero dell’Economia e delle Finanze

La risposta esatta è la A.

10. I soggetti che non svolgono alcuna attività professionale:

A - possono aderire esclusivamente ad un fondo pensione aperto

B - possono aderire a forme previdenziali complementari individuali

C - non possono aderire a forme di previdenza complementare

La risposta esatta è la B.

Domande d’esame 2017

1. Nei contratti di assicurazione sulla vita, la figura dell’assicurato e del contraente:

A - Coincidono sempre

B - Possono coincidere

C - Non coincidono mai

La risposta esatta è la B. Nelle polizze vita a favore di terzi ad esempio il contraente è diverso dall’assicurato.

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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319Guida tematica - Tecnica assicurativa

2. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private, il contraente può recedere da un contratto individuale di assicurazione sulla vita?

A - No

B - Si, entro 30 giorni dal momento in cui ha ricevuto la comunicazione che il contratto è concluso

C - Si, immediatamente e comunque entro dieci giorni dal momento in cui ha ricevuto la comunicazione che il contratto è concluso

La risposta esatta è la B. L’art. 177 del Codice delle assicurazioni private - Diritto di recesso stabilisce: “Il contraente può recedere da un contratto individuale di assicurazione sulla vita entro trenta giorni dal momento in cui ha ricevuto comunicazione che il contratto è concluso”.

3. In tema di informativa in corso di contratto per i prodotti vita, l’impresa deve comunicare al contraente le eventuali variazioni delle informazioni contenute nel Fascicolo informativo:

A - Entro 10 giorni dalla loro entrata in vigore

B - Immediatamente

C - In occasione della prima comunicazione da inviare in adempimento agli obblighi di informativa previsti dalla normativa vigente

Domanda superata.

4. Nelle polizze index linked, per “rischio di performance” si intende:

A - Il rischio che il valore degli attivi destinati a copertura delle riserve tecniche non sia tale da consentire la conservazione o la rivalutazione del capitale fino all’ammontare minimo garantito

B - Il rischio che l’ente emittente o la controparte non adempia ai propri obblighi contrattuali

C - Il rischio che gli attivi destinati a copertura delle riserve tecniche non consentano di replicare l’andamento del valore dell’indice azionario o del diverso valore di riferimento

La risposta esatta è la A. L’art. 2 (Definizioni) del Regolamento Isvap n. 32/2009 definisce il “rischio di performance”: uno dei profili di cui si compone il rischio di investimento, come definito dal Regolamento ISVAP n. 19 del 14 marzo 2008, derivante dal rilascio al contraente di una garanzia minima di conservazione del capitale o di interesse: è il rischio che il valore degli attivi destinati a copertura delle riserve tecniche non sia tale da consentire la conservazione o la rivalutazione del capitale fino all’ammontare minimo garantito.

5. Si consideri una polizza vita rivalutabile, con tasso tecnico pari al 0% e rendimento minimo garantito all’assicurato in polizza pari al 2,5%. L’aliquota di retrocessione del rendimento della gestione separata è pari alll’80% e il rendimento minimo trattenuto dalla compagnia è pari all’1%. Se il rendimento della gestione separata è stata pari al 3%, la rivalutazione spettante al contratto è pari a:

A - 2,5%

B - 1,4%

C - 2,4%

La risposta esatta è la A.

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320Guida tematica - Tecnica assicurativa

6. In una polizza vita di ramo I, l’impresa invia al contraente una comunicazione scritta con l’indicazione del termine di scadenza e della documentazione da trasmettere per la liquidazione della prestazione:

A - Almeno 60 giorni prima della scadenza del contratto

B - Almeno 90 giorni prima della scadenza del contratto

C - Almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto

La risposta esatta è la C. L’art. 18 (comunicazioni in corso di contratto) del Reg. IVASS 41/2018 stabilisce che:

1. L’impresa comunica al contraente, entro sessanta giorni dalla chiusura di ogni anno solare, l’estratto conto annuale della posizione assicurativa.

2. In presenza di contratti che prevedono prestazioni a scadenza, l’impresa comunica al contraente, almeno trenta giorni prima della scadenza del contratto, il termine di scadenza e la documentazione da trasmettere per la liquidazione della prestazione.

3. Nella comunicazione al contraente di cui al comma 2 è inserita un’avvertenza sui termini di prescrizione previsti dalla normativa vigente e sulle conseguenze in caso di omessa richiesta della liquidazione della prestazione entro detti termini, anche avuto riguardo a quanto previsto in materia di rapporti dormienti dalla legge 23 dicembre 2005, n. 266, e successive modificazioni e integrazioni. Fatto salvo l’esercizio dell’opzione di cui all’articolo 11, comma 4, lettera d), la comunicazione è inviata anche al beneficiario se indicato in forma nominativa.

4. Le disposizioni di cui ai commi 2 e 3 si applicano anche ai contratti relativi ai prodotti d’investimento assicurativi.“

7. Nelle polizze assicurative caso morte a vita intera di ramo I:

A - Prestazione e momento di erogazione sono certi

B - Prestazione e momento di erogazione sono incerti

C - È certa la prestazione mentre è incerto il momento di erogazione

La risposta esatta è la C. Il glossario IVASS definisce “Polizze assicurative caso morte a vita intera” i contratti dei rami vita in cui il pagamento del capitale garantito è previsto alla morte dell’assicurato, indipendentemente dal momento in cui essa si verifica. Sarà certa la prestazione ma incerto il momento di erogazione.

8. Nelle polizze rivalutabili, l’aliquota di retrocessione indica:

A - Il tasso di rendimento minimo garantito dalla gestione separata, retrocesso in via preliminare all’assicurato

B - La remunerazione della rete di vendita calcolata in percentuale al valore attuariale dei premi previsti dalla polizza

C - La parte di rendimento della gestione separata corrisposta agli assicurati, come la rivalutazione della prestazione assicurata

La risposta esatta è la C. Il glossario IVASS definisce “aliquota di retrocessione” la percentuale del rendimento realizzato dalla gestione separata, in cui sono investiti i premi, che l’impresa riconosce annualmente al contraente.

9. Ai sensi del Regolamento ISVAP n. 32/2009, gli indici sull’inflazione relativi ai contratti index linked sono calcolati:

A - Periodicamente da enti o organismi statistici pubblici, nazionali o sovranazionali

B - Annualmente dall’impresa di assicurazione

C - Semestralmente dall’IVASS

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321Guida tematica - Tecnica assicurativa

La risposta esatta è la A. Il comma 4 dell’art. 5 (Altri valori di riferimento ammissibili) del Regolamento ISVAP n. 32/2009 prevede che Gli indici sull’inflazione soddisfano congiuntamente le seguenti condizioni:

a) sono comunemente utilizzati dalla comunità finanziaria;

b) sono calcolati periodicamente da enti o organismi statistici pubblici, nazionali e sovranazionali;

c) è chiaramente definita nelle condizioni di polizza la configurazione dell’indice;

d) sono utilizzati a copertura delle relative riserve tecniche attivi aventi indicizzazione, durata, flussi finanziari, profili di liquidabilità e caratteristiche coerenti con i corrispondenti impegni contrattuali. A tali attivi si applicano le disposizioni sul merito di credito dell’ente emittente previste all’art. 7

10. Nelle forme pensionistiche individuali, attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita, l’ammontare dei premi:

A - È sempre definito in misura variabile e rivisto annualmente

B - Anche se definito in misura fissa, può essere successivamente variato

C - È sempre definito in misura fissa e non può essere successivamente variato

La risposta esatta è la B.

11. Nelle assicurazioni sulla vita-ramo III, in base al Codice delle assicurazioni private, sono comprese:

A - Le assicurazioni, di cui rami I e II, le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi di investimento collettivo di risparmio o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento

B - Le operazioni di capitalizzazione

C - Le operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l’erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita o in caso di cessazione o riduzione dell’attività lavorativa

La risposta esatta è la A. L’Art. 2 (Classificazione per ramo) del Codice delle assicurazioni private stabilisce che:

“Nei rami vita la classificazione per ramo è la seguente:

I. le assicurazioni sulla durata della vita umana;

II. le assicurazioni di nuzialità e di natalità;

III. le assicurazioni, di cui ai rami I e II, le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento;

IV. l’assicurazione malattia e l’assicurazione contro il rischio di non autosufficienza che siano garantite mediante contratti di lunga durata, non rescindibili, per il rischio di invalidità grave dovuta a malattia o a infortunio o a longevità;

V. le operazioni di capitalizzazione;

VI. le operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l’erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita o in caso di cessazione o riduzione dell’attività lavorativa”.

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322Guida tematica - Tecnica assicurativa

12. L’adesione a una forma di previdenza complementare:

A - Non è mai obbligatoria

B - Può avvenire solo se prevista dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro

C - Può essere effettuata esclusivamente ad un fondo

La risposta esatta è la A. Il comma 2 dell’art. 1 del D.Lgs. 252/2005 dispone che l’adesione alle forme pensionistiche complementari disciplinate dal decreto è libera e volontaria.

13. L’assicurazione sulla vita può essere stipulata:

A - Solo sulla vita di un terzo

B - Solo sulla vita propria

C - Sulla vita propria o di un terzo

La risposta esatta è la C. L’art. 1919 del Codice Civile - Assicurazione sulla vita di un terzo stabilisce che: “L’assicurazione può essere stipulata sulla vita propria o su quella di un terzo.

L’assicurazione contratta per il caso di morte di un terzo non è valida se questi o il suo legale rappresentante non dà il consenso alla conclusione del contratto. Il consenso deve essere provato per iscritto”.

14. Una polizza assicurativa che prevede il pagamento del medesimo capitale in caso di premorienza dell’assicurato o di sopravvivenza dello stesso assicurato alla data di scadenza della polizza, è detta:

A - Capitale differito

B - Mista ordinaria

C - Caso morte a vita intera

La risposta esatta è la B. Il glossario IVASS definisce le polizze miste contratti dei rami vita che prevedono il pagamento all’assicurato o al beneficiario di un capitale sia in caso di sopravvivenza che in caso di morte dell’assicurato nel corso del contratto.

15. Nelle polizze index linked, per “rischio di performance” si intende:

A - Il rischio che il valore degli attivi destinati a copertura delle riserve tecniche non sia tale da consentire la conservazione o la rivalutazione del capitale fino all’ammontare minimo garantito

B - Il rischio che l’ente emittente o la controparte non adempia ai propri obblighi contrattuali

C - Il rischio che gli attivi destinati a copertura delle riserve tecniche non consentano di replicare l’andamento del valore dell’indice azionario o del diverso valore di riferimento

La risposta esatta è la A. L’art. 2 (Definizioni) del Regolamento Isvap n. 32/2009 definisce il “rischio di performance”: uno dei profili di cui si compone il rischio di investimento, come definito dal Regolamento ISVAP n. 19 del 14 marzo 2008, derivante dal rilascio al contraente di una garanzia minima di conservazione del capitale o di interesse: è il rischio che il valore degli attivi destinati a copertura delle riserve tecniche non sia tale da consentire la conservazione o la rivalutazione del capitale fino all’ammontare minimo garantito.

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323Guida tematica - Tecnica assicurativa

Domande d’esame 2018

1. Nell’assicurazione temporanea caso morte:

A - Si garantisce al beneficiario il pagamento di un capitale in caso di morte dell’assicurato entro una certa data.

B - Si garantisce una rendita vitalizia immediata al beneficiario anche in caso di sopravvivenza dell’assicurato alla scadenza del contratto.

C - La prestazione dell’assicuratore è subordinata alla sopravvivenza dell’assicurato alla data di scadenza del contratto.

La risposta esatta è la A.

2. Tizio ha contratto un’assicurazione sulla vita che designa Caio come beneficiario. Dopo la morte di Tizio il beneficiario può essere revocato?

A - Si, anche dagli eredi di Tizio.

B - Si, solo dagli eredi di Tizio

C - No, il beneficiario non può essere revocato

La risposta esatta è la C. come previsto dal primo comma dell’art. 1921 del codice civile che prevede che la designazione del beneficiario è revocabile con le forme con le quali può essere fatta a norma dell’articolo precedente. La revoca non può tuttavia farsi dagli eredi dopo la morte del contraente, né dopo che, verificatosi l’evento, il beneficiario ha dichiarato di voler profittare del beneficio.

3. Si intende per contratto “unit linked”:

A - Il contratto di assicurazione sulla vita in cui le prestazioni sono collegate ad un indice azionario.

B - Il contratto di assicurazione sulla vita in cui le prestazioni sono direttamente collegate al valore di attivi contenuti in un fondo intero detenuto dall’impresa di assicurazione, oppure al valore delle quote di OICR (Organismo di investimento collettivo del risparmio).

C - Il contratto di assicurazione in cui le prestazioni sono legate esclusivamente al verificarsi di eventi quali il decesso, l’invalidità, l’inabilità dell’assicurato.

La risposta esatta è la B come previsto dall’art. 2, comma 1 lett. C del Reg. IVASS 41/2018 che definisce “contratto unit linked”: “il contratto di assicurazione sulla vita in cui le prestazioni sono direttamente collegate al valore di attivi contenuti in un fondo interno detenuto dall’impresa di assicurazione oppure al valore delle quote di OICR”.

4. Per contratto index linked si intende:

A - Un contratto di assicurazione sulla vita in cui le prestazioni sono esclusivamente collegate al rendimento di un fondo interno della compagnia.

B - Un contratto di assicurazione sulla vita in cui le prestazioni sono direttamente collegate ad un indice azionario o ad altro valore di riferimento.

C - Una polizza vita le cui prestazioni sono direttamente collegate a quote di organismi di investimento collettivi del risparmio.

La risposta esatta è la B). L’art. 2, comma 1 lett. E del Regolamento ISVAP n. 35/2010 definisce “contratto index linked”: il contratto di assicurazione sulla vita in cui le prestazioni sono direttamente collegate ad un indice azionario o ad altro valore di riferimento.

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324Guida tematica - Tecnica assicurativa

5. Quali tra le seguenti forme pensionistiche complementari possono essere istituite, e gestite direttamente, indifferentemente da banche, imprese di assicurazioni, società di gestione del risparmio (SGR) e società’ di intermediazione mobiliare (SIM)?

A - I Fondi pensione negoziali.

B - I Fondi pensione aperti.

C - I Piani Individuali Pensionistici di tipo assicurativo (PIP).

La risposta esatta è la B). L’art. 12 del D. Lgs. 252/2006 dispone che le banche, imprese di assicurazione, SGR e SIM possono istituire e gestire direttamente forme pensionistiche complementari mediante la costituzione di appositi fondi (…) aperti alle adesioni dei destinatari del decreto legislativo.

6. Trattandosi di polizza vita, qualora previsto dalle condizioni contrattuali il prestito su polizza è un prestito garantito dal controvalore della polizza:

A - Per un importo superiore al suo valore di riscatto.

B - Per un importo non superiore al suo valore di riscatto.

C - Per un importo commisurato dal valore della polizza, determinato dell’istituto bancario o dell’ente finanziario che eroga il finanziamento.

La risposta esatta è la B).

7. Quali tipologie di assicurazioni sono classificate nelle assicurazioni vita-ramo VI:

A - L’assicurazioni sulla durata della vita umana

B - Le operazioni di capitalizzazioni

C - Le operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l’erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita, o in caso di cessazione o di riduzione dell’attività lavorativa.

La risposta esatta è la C). L’art. 2 comma 1 del Codice delle Assicurazioni prevede che nei rami vita la classificazione per ramo è la seguente:

I. (…);

II. (…);

III. (…)

IV. (…)

V. (…)

VI. le operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l’erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita o in caso di cessazione o riduzione dell’attività lavorativa.

8. Il contratto con il quale l’impresa si impegna senza convenzione relativa alla durata della vita umana, a pagare somme determinate al decorso di un termine prestabilito, non inferiore a 5 anni in corrispettivo di premi unici o periodici e denominato:

A - “Contratto di capitalizzazione”

B - “Contratto di puro rischio”

C - ”Contratto unit linked”

La risposta esatta è la A). Il primo comma dell’art. 179 del Codice delle Assicurazioni

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prevede che la capitalizzazione è il contratto mediante il quale l’impresa di assicurazione si impegna, senza convenzione relativa alla durata della vita umana, a pagare somme determinate al decorso di un termine prestabilito in corrispettivo di premi, unici o periodici, che sono effettuati in denaro o mediante altre attività.

9. Quale delle seguenti categorie di lavoratori può aderire anche a forme pensionistiche complementari in regime di prestazioni definite?

A - I lavoratori dipendenti sia privati sia pubblici.

B - I lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

C - I soci lavoratori di cooperative.

La risposta esatta è la B) come previsto dall’art. 2, comma 2 del D. Lgs. 252/2005.

10. Si consideri una polizza vita rivalutabile con tasso tecnico pari a 0%, aliquota di retrocessione del rendimento della gestione separata pari all’80% e rendimento minimo trattenuto dalla compagnia pari all’ 1%. Se il rendimento della gestione separata è risultato pari al 2% la rivalutazione spettante al contratto è pari a:

A - 1,6%

B - 1%

C - 2%

La risposta esatta è la B). Per calcolare la rivalutazione spettante al contratto bisogna calcolare quale parte del rendimento della gestione separata (2%) deve essere destinato al cliente titolare del contratto, quindi bisogna applicare l’aliquota di retrocessione pari all’80% al citato rendimento (80%*2%= 1,6% al cliente e la parte rimanente del rendimento pari a 0,4% viene trattenuto dalla Compagnia) successivamente devo verificare se viene rispettata la condizione del rendimento minimo trattenuto dalla Compagnia che non può essere inferiore al 1% quindi in questo caso 1% rendimento a favore della Compagnia e 1% a favore del cliente al quale va tolto il tasso tecnico che è pari a zero quindi in definitiva la rivalutazione finale riconosciuta al contratto è pari a 1%.

Domande d’esame 2019

1. Nelle assicurazioni vita, non può darsi luogo all’esercizio del riscatto da parte del contraente nei casi di:

A - Polizza di rendita vitalizia immediata.

B - Polizza di rendita vitalizia differita con controassicurazione.

C - Polizze a vita intera.

La risposta esatta è la A.

2. In una polizza vita rivalutabile la prestazione (il capitale o la rendita) viene annualmente rivalutata sulla base:

A - Dell’andamento di indici azionari cui la polizza è collegata.

B - Degli utili finanziari realizzati da una gestione separata appositamente creata dalla Compagnia di assicurazione.

C - Dell’andamento del valore di indici obbligazionari cui la polizza è collegata.

La risposta esatta è la B. Le polizze rivalutabili sono i contratti dei rami vita che

Guida tematica - Tecnica assicurativa

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326Guida tematica - Tecnica assicurativa

prevedono una rivalutazione annuale del capitale assicurato o della rendita, mediante riconoscimento di una parte degli utili finanziari realizzati dalle gestioni separate (fonte IVASS: http://www.educazioneassicurativa.it/glossario).

3. Il conferimento del trattamento di fine rapporto a una forma pensionistica complementare:

A - Comporta l’adesione alla forma stessa e avviene con cadenza temporale prestabilita secondo modalità esplicite o tacite a seconda dei casi.

B - Comporta l’adesione alla forma stessa e può avvenire solo su pronunciamento esplicito del lavoratore dopo due anni dall’assunzione.

C - Comporta l’adesione alla forma stessa e può avvenire in modo tacito solo dopo tre anni dal mancato pronunciamento del lavoratore.

La risposta esatta è la A. L’articolo 8 comma 7 del D.Lgs. n. 252/2006 prevede:

Il conferimento del TFR maturando alle forme pensionistiche complementari comporta l’adesione alle forme stesse e avviene, con cadenza almeno annuale, secondo:

a) modalità esplicite: entro sei mesi dalla data di prima assunzione il lavoratore, può conferire l’intero importo del TFR maturando ad una forma di previdenza complementare dallo stesso prescelta; qualora, in alternativa, il lavoratore decida, nel predetto periodo di tempo, di mantenere il TFR maturando presso il proprio datore di lavoro, tale scelta può essere successivamente revocata e il lavoratore può conferire il TFR maturando ad una forma pensionistica complementare dallo stesso prescelta;

b) modalità tacite: nel caso in cui il lavoratore nel periodo di tempo indicato alla lettera a) non esprima alcuna volontà, a decorrere dal mese successivo alla scadenza dei sei mesi ivi previsti: 1) il datore di lavoro trasferisce il TFR maturando dei dipendenti alla forma pensionistica collettiva prevista dagli accordi o contratti collettivi, anche territoriali, salvo sia intervenuto un diverso accordo aziendale che preveda la destinazione del TFR a una forma collettiva tra quelle previste all’articolo 1, comma 2, lettera e), n. 2), della legge 23 agosto 2004, n. 243; tale accordo deve essere notificato dal datore di lavoro al lavoratore, in modo diretto e personale;

2) in caso di presenza di più forme pensionistiche di cui al n. 1), il TFR maturando è trasferito, salvo diverso accordo aziendale, a quella alla quale abbia aderito il maggior numero di lavoratori dell’azienda;

3) qualora non siano applicabili le disposizioni di cui ai numeri 1) e 2), il datore di lavoro trasferisce il TFR maturando alla forma pensionistica complementare istituita presso l’INPS.

4. Qualora l’assicuratore garantisca una rendita pagabile a partire da una data determinata, ove a tale data l’assicurato sia in vita, fino alla morte dell’assicurato in qualsiasi momento avvenga, si viene a configurare un contratto di assicurazione di:

A - Capitale differito-

B - Rendita vitalizia differita.

C - Vita intera.

La risposta esatta è la B.

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327Guida tematica - Tecnica assicurativa

5. Nei contratti vita il contraente, l’assicurato e il beneficiario:

A - Non possono coincidere tutti e tre, potranno coincidere contraente e beneficiario, ma non l’assicurato.

B - Possono coincidere tutti e tre.

C - Non possono coincidere tutti e tre, potranno coincidere contraente e assicurato, ma non il beneficiario.

La risposta esatta è la B.

6. Ai sensi del Codice civile, nell’assicurazione sulla vita, la designazione del beneficiario non ha effetto:

A - In caso di sopravvenuta incapacità del beneficiario.

B - Qualora il beneficiario attenti alla vita dell’assicurato, anche se la designazione è irrevocabile.

C - Solo nel caso in cui la designazione del beneficiario sia revocabile e questi attenti alla vita dell’assicurato.

La risposta esatta è la B. L’art. 1922 del codice civile prevede che: La designazione del beneficiario, anche se irrevocabile, non ha effetto qualora il beneficiario attenti alla vita dell’assicurato.

7. Le forme di previdenza individuale si possono realizzare:

A - Attraverso l’adesione a fondi pensione aperti, ovvero la stipula di contratti di assicurazione sulla vita.

B - Esclusivamente tramite l’adesione a fondi pensione aperti.

C - Esclusivamente tramite la stipula di contratti di assicurazione sulla vita.

La risposta esatta è la A. L’art. 13 comma 1 D.Lgs. n. 252/2006 prevede che le forme pensionistiche individuali sono attuate mediante: a) adesione ai fondi pensione di cui all’articolo 12; b) contratti di assicurazione sulla vita, stipulati con imprese di assicurazioni.

8. Ai sensi del Codice civile, le somme dovute dall’assicuratore al contraente o al beneficiario di una polizza vita:

A - Non possono essere sottoposte ad azione esecutiva, ma possono essere sottoposte ad azione cautelare, salve le eccezioni di legge.

B - Possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare, salve le eccezioni di legge.

C - Non possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare, salve le eccezioni di legge.

La risposta esatta è la C come previsto dall’art. 1923 del Codice civile.

9. A quali condizioni può essere stipulato un contratto di assicurazioni sulla vita di un terzo?

A - Solo se il terzo vi abbia interesse.

B - Solo in presenza di un consenso provato per iscritto del terzo.

C - In ogni caso, anche senza il consenso del terzo.

La risposta esatta è la B come previsto dall’art. 1919 del Codice civile.

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328Guida tematica - Tecnica assicurativa

10. Ai sensi del Codice civile, nell’assicurazione sulla vita, qualora il contratto non preveda nulla relativamente all’ipotesi del suicidio dell’assicurato, l’assicuratore:

A - Non risponde in nessun caso.

B - Risponde solo quando il suicidio sia avvenuto dopo che siano decorsi due anni dalla conclusione del contratto.

C - Risponde solo se si provi l’incapacità di intendere e di volere dell’assicurato al momento del suicidio.

La risposta esatta è la B come previsto dall’art. 1927 del Codice civile: In caso di suicidio dell’assicurato, avvenuto prima che siano decorsi due anni dalla stipulazione del contratto, l’assicuratore non e’ tenuto al pagamento delle somme assicurate, salvo patto contrario.

11. Si considerino i seguenti dati:

Rendimento fondo = 2%;

Aliquota retrocessione = 80%;

Minimo trattenuto = 0,5%;

Tasso garantito = 2%.

Qual è il tasso di rendimento riconosciuto all’assicurato?

A - 1,60%.

B - 2%.

C - 1,50%.

La risposta esatta è la B. Del rendimento del fondo (2%) viene retrocesso l’80% al cliente (1,6%) e 20% alla Compagnia pari al 0,40%. Ma il minimo trattenuto a favore della Compagnia è 0,50%e quindi al cliente 1,5%, rendimento inferiore al minimo garantito e quindi va riconosciuto il minimo garantito pari al 2%.

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La disciplina della tutela del consumatoreLa tutela del consumatore nei contratti di assicurazione

Domande d’esame 2010

1. Come interviene l’IVASS in caso di fondato sospetto di violazione delle disposizioni in materia di trasparenza e correttezza della pubblicità dei prodotti assicurativi?

A - vieta la commercializzazione dei prodotti e dispone, a cura e spese dell’impresa o dell’intermediario interessato, la diffusione al pubblico dei provvedimenti adottati.

B - vieta la diffusione della pubblicità.

C - sospende in via cautelare, per un periodo non superiore a novanta giorni, la diffusione della pubblicità.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 182 del Codice delle Assicurazioni relativa alla pubblicità dei prodotti assicurativi l’ISVAP sospende in via cautelare, per un periodo non superiore a novanta giorni, la diffusione della pubblicità in caso di “fondato sospetto di violazione” delle disposizioni in materia di trasparenza e correttezza. La risposta B) non è corretta perché l’ISVAP vieta la diffusione della pubblicità quando la violazione è “accertata”.

2. In che modo le imprese sono tenute a garantire la trasparenza e la concorrenzialità delle offerte dei servizi assicurativi?

A - mettendo a disposizione nei punti vendita e sui siti internet la nota informativa e le condizioni di contratto praticate oltre che effettuando preventivi personalizzati.

B - mettendo a disposizione nei soli punti vendita la nota informativa e le condizioni di contratto praticate.

C - inviando al domicilio del contraente la nota informativa precontrattuale.

La risposta esatta è la A. Il 1° comma dell’art. 131 del Codice delle Assicurazioni prevede che al fine di garantire la trasparenza e la concorrenzialità delle offerte dei servizi assicurativi, nonché un’adeguata informazione ai soggetti che devono adempiere l’obbligo di assicurazione dei veicoli e dei natanti, le imprese mettano a disposizione del pubblico, presso ogni punto di vendita e nei siti internet, la nota informativa e le condizioni di contratto praticate.

Domande d’esame 2011

1. Nel caso di fondato sospetto che la pubblicità di un prodotto assicurativo violi le regole di trasparenza e correttezza, l’IVASS ha facoltà di:

A - vietare la diffusione della pubblicità

B - sospendere in via cautelare, per un periodo non superiore a 90 giorni, la diffusione di pubblicità

C - irrogare una sanzione amministrativa

La risposta esatta è la B. In base al 4° comma dell’art. 182 del Codice delle Assicurazioni relativo alla pubblicità dei prodotti assicurativi l’IVASS sospende in via cautelare, per un periodo non superiore a novanta giorni, la diffusione della pubblicità in caso di fondato sospetto di violazione delle disposizioni in materia di trasparenza e correttezza.

Guida tematica - La disciplina della tutela del consumatore

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2. Si intende per consumatore:

A - la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale e professionale eventualmente svolta

B - la persona fisica o giuridica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale e professionale eventualmente svolta

C - la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale e professionale eventualmente svolta e le formazioni sociali che abbiano per scopo statutario esclusivo la tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori o degli utenti

La risposta esatta è la A. Secondo l’art. 3 del Codice del Consumo (D. Lgs. 6 settembre 2005, n.206) si intendono per “consumatori e utenti le persone fisiche che acquistino o utilizzino beni o servizi per scopi non riferibili all’attività imprenditoriale e professionale eventualmente svolta”. Separatamente questo articolo definisce anche le associazioni dei consumatori e degli utenti come “le formazioni sociali che abbiano per scopo statutario esclusivo la tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori o degli utenti.

Aggiornamento: A seguito di modifiche legislative, e solo limitatamente alla tutela nei confronti delle pratiche commerciali scorrette, sono destinatari della tutela prevista dal Codice del consumo anche le Microimprese. Art. 18 - d bis D.lgs.n. 206/2005).

3. Nei contratti conclusi mediante moduli o formulari:

A - le clausole aggiuntive prevalgono su quelle a stampa

B - le clausole aggiuntive prevalgono su quelle a stampa solo se queste ultime sono state cancellate

C - le clausole a stampa prevalgono sempre su quelle aggiuntive che siano incompatibili con le prime

La risposta esatta è la A. In base all’art. 1342 del Codice Civile nei contratti conclusi mediante la sottoscrizione di moduli o formulari, predisposti per disciplinare in maniera uniforme determinati rapporti contrattuali, le clausole aggiunte al modulo o al formulario prevalgono su quelle del modulo o del formulario qualora siano incompatibili con esse, anche se queste ultime non sono state cancellate.

4. Quali sono le clausole vessatorie secondo il codice del consumo?

A - Quelle apposte in mala fede dall’impresa che determinano a carico dell’assicurato un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto

B - Quelle che determinano a carico dell’assicurato un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto anche se apposte in buona fede

C - Quelle redatte con caratteri grafici tali da non consentire un’agevole lettura da parte del consumatore

La risposta esatta è la B come da definizione del 1° comma dell’art. 33 del codice del consumo che nel contratto concluso tra il consumatore ed il professionista si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.

Guida tematica - La disciplina della tutela del consumatore

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Domande d’esame 2012 – sessione mattutina

1. Quali tra i seguenti tipi di reclami rientrano nella competenza dell’IVASS?

A - I reclami concernenti l’accertamento dell’osservanza delle disposizioni che disciplinano la trasparenza e le modalità di offerta al pubblico delle forme pensionistiche complementari.

B - I reclami per la risoluzione di liti transfrontaliere tra consumatori e imprese di assicurazione.

C - I reclami in relazione al cui oggetto sia stata adita l’Autorità Giudiziaria.

La risposta esatta è la B ai sensi del regolamento ISVAP n. 24/2008. I reclami che hanno ad oggetto le forme pensionistiche complementari sono di competenza di COVIP, mentre nel caso sia stata già adita l’autorità giudiziaria, la competenza di quest’ultima prevale rispetto alla competenza dell’Autorità garante e quindi non è più possibile porgere reclamo all’IVASS.

2. Entro quale termine le imprese di assicurazione sono tenute a fornire risposta ad un reclamo presentato ad un assicurato?

A - 30 giorni dal ricevimento del reclamo.

B - 45 giorni dal ricevimento del reclamo.

C - 60 giorni dal ricevimento del reclamo.

La risposta esatta è la B. In base al regolamento ISVAP n. 24/2008 per i reclami aventi ad oggetto la gestione del rapporto contrattuale, segnatamente sotto il profilo dell’attribuzione di responsabilità, della effettività della prestazione, della quantificazione ed erogazione delle somme dovute all’avente diritto, l’impresa di assicurazione invia la relativa risposta direttamente al reclamante entro 45 giorni dal ricevimento del reclamo.

Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. Nel contratto concluso tra il consumatore e il professionista ai sensi del Codice del consumo, che cosa si intende per “clausole vessatorie”?

A - Le clausole redatte con caratteri grafici tali da non consentire una agevole lettura da parte del consumatore.

B - Tutte le clausole che determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto, anche se sono state oggetto di trattativa individuale.

C - Le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.

La risposta esatta è la C in base all’art. 33 del D.Lgs. 206/2005. La risposta B) è errata in quanto il Codice del Consumo prevede la possibilità di legittimare la presenza di clausole contrattuali che creino uno squilibrio fra diritti e obblighi a carico del consumatore, solo se ogni singola clausola sia stata oggetto di specifica trattativa individuale, ai sensi dell’art. 34 cod. cons.

2. Le imprese di assicurazione riportano nella nota informativa precontrattuale, tra le informazioni concernenti la gestione dei reclami:

A - Esclusivamente le indicazioni sulle modalità di presentazione dei reclami all’impresa.

B - Le indicazioni relative alle modalità di presentazione dei reclami all’impresa e le

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indicazioni sulle modalità di presentazione dei reclami all’ISVAP, o ad altre Autorità di vigilanza del Paese d’origine, sia nel caso di impresa con sede legale in altro Stato membro sia nel caso di impresa con sede legale in uno Stato terzo.

C - Le indicazioni relative alle modalità di presentazione dei reclami all’impresa e le indicazioni sulle modalità di presentazione dei reclami all’ISVAP, o ad altre Autorità di vigilanza del Paese d’origine, nel caso di impresa con sede legale in altro Stato membro della UE.

La risposta esatta è la C. In base al Reg. ISVAP 35/2010 nella nota informativa deve descrivere la procedura da seguire per la presentazione dei reclami prevista dalle disposizioni vigenti. Il Reg. IVASS 40/2018 ha sostituito la nota informativa con il c.d. “DIP” (Documento Informativo Precontrattuale) e il “DIP aggiuntivo”, che insieme alle condizioni contrattuali, costituisce l’informativa precontrattuale all’interno del più ampio “set informativo”.

3. L’adesione del singolo consumatore ad un’azione di classe:

A - Implica la rinuncia all’azione individuale.

B - E’ possibile solo se è assistito da un difensore.

C - Presuppone il consenso delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative.

La risposta esatta è la A. In base all’art. 140-bis del Codice del consumo, comma 3, l’adesione ad un’azione di classe comporta la rinuncia ad ogni azione restitutoria o risarcitoria individuale fondata sul medesimo titolo.

Domande d’esame 2013

1. La disciplina relativa ai contratti negoziati fuori dai locali commerciali dettata dal Codice del consumo si applica ai contratti di assicurazione?

A - No, mai.

B - Si, sempre.

C - Si, al ricorrere delle condizioni prescritte dal suddetto Codice.

La risposta esatta è la A. Limitatamente alla contrattazione a distanza di prodotti assicurativi non si applicano le norme del Codice del consumo, così come stabilito dall’art. 46 comma 1 lettera c, appunto del Codice del consumo. Nella contrattazione a distanza di polizze assicurative si applica invece la normativa speciale prevista con Reg. IVASS 34/2010. Oggi sostituito dal Reg. IVASS 40/2018, specificatamente dagli articoli da 69 a 83.

2. Nel caso di reclami nei confronti di imprese di assicurazione comunitarie, l’IVASS:

A - Provvede all’attivazione della procedura FIN-NET entro il termine di 90 giorni dal ricevimento del reclamo, dandone contestuale comunicazione all’interessato.

B - Archivia il reclamo in quanto non rientrante nella sua competenza, dandone comunicazione all’interessato.

C - Interessa l’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine, dando comunicazione del relativo esito al reclamante non appena ricevuti i necessari elementi da quest’ultima e comunque entro 120 giorni da tale data.

La risposta esatta è la C. In base al 5° comma dell’art. 6 del Regolamento IVASS n. 24/2008, che parla della gestione dei reclami, nel caso di reclami nei confronti di imprese di assicurazione comunitarie, l’IVASS, entro 90 giorni dal loro ricevimento, interessa l’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine, dando comunicazione

Guida tematica - La disciplina della tutela del consumatore

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del relativo esito al reclamante non appena ricevuti i necessari elementi da quest’ultima e comunque entro 120 giorni da tale data.

Domande d’esame 2014

1. I reclami concernenti l’accertamento dell’osservanza delle disposizioni del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 disciplinanti la trasparenza e le modalità di offerta al pubblico delle forme pensionistiche complementari sono di competenza:

A - dell’IVASS

B - della CONSOB

C - della COVIP

La risposta esatta è la C. Secondo l’art. 4 lett. C del Reg. n. 24/2008 concernente la procedura di presentazione dei reclami all’IVASS non sono di competenza dell’IVASS i reclami concernenti l’accertamento dell’osservanza delle disposizioni del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 e delle relative norme di attuazione disciplinanti la trasparenza e le modalità di offerta al pubblico delle forme pensionistiche complementari. L’autorità di vigilanza competente sui reclami relativi alle forme pensionistiche complementari è la COVIP e le istruzioni sono previste nella deliberazione COVIP del 4 novembre 2010.

2. Nei contratti a distanza aventi ad oggetto le assicurazioni sulla vita il consumatore ha diritto di recesso entro:

A - 15 giorni dal momento in cui gli viene comunicata la conclusione del contratto

B - 30 giorni dalla conclusione del contratto

C - 30 giorni dal momento in cui ha ricevuto comunicazione che il contratto è stato concluso

La risposta esatta è la C. L’art. 177 del Codice delle assicurazioni prevede che il contraente possa recedere da un contratto individuale di assicurazione sulla vita entro trenta giorni dal momento in cui ha ricevuto comunicazione che il contratto è concluso. Inoltre l’art. 67-duodecies. (Diritto di recesso) del codice del consumo prevede che:

1. Il consumatore dispone di un termine di 14 giorni per recedere dal contratto senza penali e senza dover indicare il motivo.

2. Il predetto termine è esteso a trenta giorni per i contratti a distanza aventi per oggetto le assicurazioni sulla vita di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, recante Codice delle assicurazioni private, e le operazioni aventi ad oggetto gli schemi pensionistici individuali.

3. Il termine durante il quale può essere esercitato il diritto di recesso decorre alternativamente: a) dalla data della conclusione del contratto, tranne nel caso delle assicurazioni sulla vita, per le quali il termine comincia a decorrere dal momento in cui al consumatore è comunicato che il contratto è stato concluso; b) dalla data in cui il consumatore riceve le condizioni contrattuali e le informazioni di cui all’articolo 67 - undecies, se tale data è successiva a quella di cui alla lettera a).

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3. Le clausole che abbiano per oggetto o per effetto di escludere o limitare le azioni del consumatore nei confronti del professionista o di un’altra parte in caso di inadempimento totale o parziale o di adempimento inesatto da parte del professionista:

A - sono annullabili

B - sono nulle quantunque abbiano formato oggetto di trattativa individuale

C - sono nulle solo se non hanno formato oggetto di trattativa individuale

La risposta esatta è la B. In base all’art. 36 (Nullità di protezione) del Codice del consumo sono nulle le clausole che, quantunque oggetto di trattativa, abbiano per oggetto o per effetto di escludere o limitare le azioni del consumatore nei confronti del professionista o di un’altra parte in caso di inadempimento totale o parziale o di adempimento inesatto da parte del professionista.

4. Nei contratti a distanza aventi per oggetto servizi finanziari conclusi tra un fornitore e un consumatore, il consumatore, entro i termini di legge, può recedere dal contratto, salve eccezioni di legge:

A - senza penali, qualora sussista una giusta causa

B - senza indicare il motivo, salvo il pagamento di eventuali penali

C - senza penali e senza indicare il motivo

La risposta esatta è la C. In base all’art. 67 - duodecies (Diritto di recesso) del Codice del consumo il consumatore dispone di un termine di quattordici giorni per recedere dal contratto senza penali e senza dover indicare il motivo. Aggiungiamo che il termine è di 14 giorni del Codice del consumo è diventato il termine di riferimento per uniformare le normative dei diversi settore riguardo ai termini di recesso previsti. In base art. 125 ter Testo unico bancario 1. Il consumatore può recedere dal contratto di credito entro quattordici giorni; il termine decorre dalla conclusione del contratto o, se successivo, dal momento in cui il consumatore riceve tutte le condizioni e le informazioni previste ai sensi dell’art. 125 bis, comma 1. In caso di uso di tecniche di comunicazione a distanza il termine è calcolato secondo l’art. 67, comma 3, del Codice del consumo. A differenza delle polizze del ramo vita in cui il termine è più favorevole al consumatore in quanto prevede un più ampio termine di 30 gg. Si legge all’art. 177 Codice delle Assicurazioni.

Domande d’esame 2015

1. Ai sensi del Codice del Consumo, nei contratti a distanza il diritto di recedere dal contratto, entro un termine determinato senza penali e senza dover indicare indicare il motivo non si applica:

A - alle polizze r.c. auto

B - alle polizze di assicurazioni viaggio e bagagli o alle analoghe polizze assicurative a breve termine di durata inferiore a un mese

C - alle polizze vita

La risposta esatta è la B. Secondo l’art.73 del Reg. IVASS 40/2018, (Informazioni precontrattuali in caso di promozione e collocamento a distanza) al primo contatto e, in ogni caso, prima della sottoscrizione di una proposta o, qualora non prevista, della conclusione di un contratto di assicurazione a distanza, i distributori forniscono al contraente le informazioni di cui all’articolo 121, comma 1, del Codice, ivi incluse quelle sul diritto di recesso ai sensi dell’articolo 67-duodecies del Codice del Consumo. Secondo l’art. 67-duodecies comma 5, lett.b) Diritto di recesso: “Il diritto di recesso non si applica alle polizze di assicurazione viaggio e bagagli o alle analoghe polizze assicurative a breve termine di durata inferiore a un mese”.

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2. Nella promozione e nel collocamento di contratti di assicurazione a distanza le imprese possono utilizzare filtri basati sul prefisso telefonico?

A - No, mai

B - Sì, sempre

C - Si previa autorizzazione dell’IVASS

La risposta esatta è la A. L’articolo 5 del Regolamento ISVAP n. 34 prevede che non sia consentito l’utilizzo di filtri basati sul prefisso telefonico del chiamante e meccanismi o comportamenti idonei a bloccare od ostacolare l’elaborazione di preventivi o la prosecuzione della vendita su internet per effetto dell’inserimento di particolari valori o informazioni, quali il luogo di residenza o altri fattori di discriminazione territoriale.

3.Ai sensi del Codice del consumo, la pratica commerciale di una banca che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca in qualità di intermediario assicurativo:

A - è considerata penalmente rilevante

B - è considerata scorretta

C - è considerata corretta

La risposta esatta è la B. L’art. 21, comma 3 bis del Codice del Consumo stabilisce che 3-bis è considerata scorretta la pratica commerciale di una banca, di un istituto di credito o di un intermediario finanziario che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario ovvero all’apertura di un conto corrente presso la medesima banca, istituto o intermediario.

4. Ai sensi del regolamento ISVAP 24/2008, se il reclamo riguarda aspetti di trasparenza dei prodotti unit e index linked o delle operazioni di capitalizzazione, esso va inviato:

A - all’IVASS

B - alla COVIP

C - alla CONSOB

La risposta esatta è la C. L’art. 4 comma 2 e 4 del Regolamento ISVAP n. 24/2008 prevede che i reclami concernenti l’accertamento dell’osservanza delle disposizioni del Testo unico dell’intermediazione finanziaria e delle relative norme di attuazione disciplinanti la sollecitazione all’investimento di prodotti finanziari emessi da imprese di assicurazione, nonché il comportamento dei soggetti abilitati e delle imprese di assicurazione, relativamente alla vendita diretta, nella sottoscrizione e nel collocamento dei prodotti finanziari emessi da imprese di assicurazione siano trasmessi a CONSOB. Per le forme previdenziali il reclamo va invece inviato alla COVIP.

5. Le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti:

A - sono efficaci nei confronti dell’altro se al momento della conclusione del contratto, questi le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l’ordinaria diligenza

B - non sono mai efficaci nei confronti dell’altro

C - sono efficaci nei confronti dell’altro solo se si prova che questi le abbia conosciute

La risposta esatta è la A. Secondo l’art. 1341 del Codice Civile le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti sono efficaci nei confronti dell’altro, se al momento della conclusione del contratto questi le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l’ordinaria diligenza.

Guida tematica - La disciplina della tutela del consumatore

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Domande d’esame 2016

1. I portatori di interessi collettivi possono proporre reclamo all’IVASS?

A - No, mai

B - Sì, ma solo se si tratta di associazioni riconosciute dall’IVASS

C - Sì, sempre

La risposta esatta è la C come previsto dall’art. 3 (Ambito di applicazione) del Regolamento ISVAP 24/2008 che prevede la proposizione e la gestione dei reclami presentati all’IVASS dalle persone fisiche e giuridiche, dalle associazioni dei consumatori e degli utenti ed in generale da soggetti portatori di interessi collettivi, nei confronti delle imprese di assicurazione e di riassicurazione, degli intermediari e dei periti assicurativi.

2. In base al Regolamento IVASS n. 5/2014, quali intermediari assicurativi sono tenuti all’obbligo di adeguata verifica della clientela?

A - Gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B o D del RUI

B - Nessuno, in quanto gli intermediari sono esonerati dall’obbligo di adeguata verifica della clientela

C - Solo gli intermediari iscritti nelle sezioni A o B del RUI

La risposta esatta è la A. Il Regolamento IVASS n. 5/2014 all’art. 3 (Ambito di applicazione) prevede: “Le disposizioni del presente Regolamento, ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettere g) ed n), e comma 3, lettera b), del decreto, si applicano: alle imprese di assicurazione con sede legale in Italia ed alle sedi secondarie in Italia di imprese di assicurazione con sede legale in uno Stato membro dell’Unione europea o terzo autorizzate all’esercizio dei rami vita di cui all’articolo 2, comma 1, del Codice; agli intermediari assicurativi di cui all’art.109, comma 2, lettere a) b) e d) del Codice, che operano in Italia nei rami vita di cui all’articolo 2, comma 1, del Codice stesso”. Secondo il Reg. IVASS 40/2018, dall’ottobre 2018 all’obbligo sono tenuti anche gli intermediari a titolo accessorio, lettera F del RUI.

3. Ai sensi del Codice del Consumo, nei contratti di assicurazione stipulati mediante tecniche di comunicazione a distanza, se il consumatore si avvale del diritto di recedere dal contratto entro un termine determinato senza penali e senza indicazione del motivo:

A - l’impresa deve restituire integralmente il premio versato dal contraente

B - l’intermediario deve restituire integralmente il premio versato dal contraente

C - l’impresa trattiene la frazione di premio relativa al periodo in cui il contratto ha avuto effetto

La risposta esatta è la C. L’art. 177 del Codice delle Assicurazioni Private dice che l’impresa di assicurazione, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione relativa al recesso, rimborsa al contraente il premio eventualmente corrisposto, al netto della parte relativa al periodo per il quale il contratto ha avuto effetto. L’impresa di assicurazione ha diritto al rimborso delle spese effettivamente sostenute per l’emissione del contratto, a condizione che siano individuate e quantificate nella proposta e nel contratto.

Guida tematica - La disciplina della tutela del consumatore

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4. Ai sensi del Regolamento ISVAP n. 34/2010, nella vendita a distanza di prodotti assicurativi, il consumatore che ha scelto di ricevere la documentazione precontrattuale e contrattuale su supporto durevole non cartaceo può revocare la propria scelta?

A - Sì, ma solo nel rispetto delle condizioni fissate dall’intermediario

B - No, mai

C - Sì, sempre

La risposta esatta è la C come prevede il Regolamento ISVAP n. 34/2010, art. 10 (Trasmissione della documentazione) che stabilisce le imprese trasmettono al contraente la documentazione precontrattuale e contrattuale, a scelta del contraente, su supporto cartaceo o su altro supporto durevole. La scelta è effettuata in maniera esplicita dal contraente ed è in ogni momento revocabile previa comunicazione all’impresa.

5. In base al Codice del consumo, si definisce “professionista”:

A - solo la persona fisica che agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ovvero un suo intermediario

B - solo la persona giuridica che agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ovvero un suo intermediario

C - la persona fisica o giuridica che agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ovvero un suo intermediario

La risposta esatta è la C. L’art. 3 codice del Consumo, lett. c) professionista: la persona fisica o giuridica che agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ovvero un suo intermediario.

Domande d’esame 2017

1. Il D.Lgs. 206/2005, Codice del consumo, nella definizione di consumatore o utente fa riferimento a:

A - Persona fisica

B - Persona fisica o persona giuridica

C - Persona fisica o formazione sociale

La risposta esatta è la A. L’art 3 del Codice del consumo – Definizioni stabilisce al primo comma quanto segue: “Ai fini del presente codice ove non diversamente previsto, si intende per: a) consumatore o utente: la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta”.

2. Ai sensi del Regolamento ISVAP n. 24/2008 e successive modifiche, le imprese di assicurazione devono dare risposta ai reclami di loro pertinenza presentati direttamente a esse:

A - Entro 30 giorni dal loro ricevimento

B - Entro il termine stabilito di volta in volta dall’IVASS, dopo aver esaminato il reclamo

C - Entro 45 giorni dal loro ricevimento

La risposta esatta è la C. L’art. 8 (Gestione dei reclami da parte delle imprese di assicurazione) del Reg. IVASS n. 24/2008 stabilisce che: “1. Le imprese di assicurazione autorizzate in Italia gestiscono i reclami di loro pertinenza, anche qualora riguardino soggetti coinvolti nel ciclo operativo dell’impresa, danno risposta al reclamante entro 45 giorni dal loro ricevimento”.

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3. Secondo quanto stabilito dal Regolamento ISVAP n. 24/2008, il reclamante avente il domicilio in Italia, per la risoluzione di una lite transfrontaliera di cui sia parte, può presentare il reclamo all’IVASS?

A - No. Deve presentare reclamo unicamente al sistema estero competente chiedendo l’attivazione della procedura FIN-NET

B - No. Deve presentare direttamente reclamo all’Autorità Europea per la vigilanza

C - Si. Può presentare il reclamo all’IVASS o direttamente al sistema estero competente chiedendo l’attivazione della procedura FIN-NET

La risposta esatta è la C. L’art. 7 (Reclami FIN-NET) del Reg. ISVAP n. 24/2008 dispone:

“1. Per la risoluzione della lite transfrontaliera di cui sia parte, il reclamante avente il domicilio in Italia può presentare il reclamo all’IVASS o direttamente al sistema estero competente chiedendo l’attivazione della procedura FIN-NET”.

Domande d’esame 2018

1. L’art.18 del Codice del Consumo, definisce il professionista come:

A - Qualsiasi persona fisica e giuridica che agisce nel quadro della sua attività commerciale, industriale, artigianale o professionale e chiunque agisce in nome o per conto di un professionista.

B - Il fabbricante del bene nonché l’importatore del bene nel territorio dell’unione europea.

C - La persona fisica o giuridica che si presenta come produttore identificando il bene o il servizio con il proprio nome, marchio o altro segno distintivo.

La risposta esatta è la A. Il punto b dell’art.18 del Codice del Consumo definisce come “professionista”: qualsiasi persona fisica o giuridica che, nelle pratiche commerciali oggetto del presente titolo, agisce nel quadro della sua attività commerciale, industriale, artigianale o professionale e chiunque agisce in nome o per conto di un professionista.

2. Quali delle seguenti tipologie di reclami rientrano nella competenza dell’IVASS?

A - Reclami per l’accertamento dell’osservanza delle disposizioni del codice delle assicurazioni private e delle relative norme di attuazione.

B - Reclami concernenti l’accertamento dell’osservanza delle disposizioni in materia di trasparenza e modalità di offerta al pubblico delle forme pensionistiche complementari.

C - Reclami per l’accertamento dell’osservanza delle disposizioni del codice delle assicurazioni private per i quali sia già stata adita l’Autorità Giudiziaria.

La risposta esatta è la A. Il reg. ISVAP n. 24/2008, Art. 4 (Presentazione dei reclami) dice:” 1. I soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a), presentano all’IVASS: a) i reclami per l’accertamento dell’osservanza delle disposizioni del decreto (Cod.Ass.) e delle relative norme di attuazione,…”.

Guida tematica - La disciplina della tutela del consumatore

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3. Ai sensi del codice civile, le clausole contrattuali inserite nelle condizioni generali di un contratto predisposte da uno dei contraenti si interpretano, nel dubbio:

A - Secondo buona fede.

B - A favore dell’altro contraente.

C - A favore di chi le ha apposte.

La risposta esatta è la B. Secondo l’art.1370 del Codice Civile le clausole inserite nelle condizioni generali di contratto o in moduli o formulari predisposti da uno dei contraenti s’interpretano, nel dubbio, a favore dell’altro.

4. Ai sensi del Codice delle assicurazioni private, chi ha facoltà di proporre reclamo all’IVASS?

A - Le persone fisiche solo qualora costituite in associazioni riconosciute per la rappresentanza degli interessi dei consumatori.

B - Le persone fisiche e giuridiche, nonché le associazioni riconosciute per la rappresentanza degli interessi dei consumatori.

C - Solo gli enti pubblici.

La risposta esatta è la B. Il Reg. ISVAP 24/2008, art. 3 (Ambito di applicazione) dice: 1. Il presente Regolamento disciplina: a) la proposizione e la gestione dei reclami presentati all’IVASS dalle persone fisiche e giuridiche, dalle associazioni dei consumatori e degli utenti ed in generale da soggetti portatori di interessi collettivi, nei confronti delle imprese di assicurazione e di riassicurazione, degli intermediari e dei periti assicurativi.

5. Nei contratti conclusi mediante la sottoscrizione di moduli o formulari predisposti per disciplinare in maniera uniforme determinati rapporti contrattuali, le clausole aggiunte al modulo o al formulario:

A - Non prevalgono su quelle del modulo o del formulario qualora siano incompatibili con esse.

B - Sono nulle qualora siano incompatibili con quelle del modulo o del formulario.

C - Prevalgono su quelle del modulo o del formulario qualora siano incompatibili con esse, anche se queste ultime non sono state cancellate.

La risposta esatta è la C. L’art. 1342 del Codice Civile dice: “Nei contratti conclusi mediante la sottoscrizione di moduli o formulari, predisposti per disciplinare in maniera uniforme determinati rapporti contrattuali, le clausole aggiunte al modulo o al formulario prevalgono su quelle del modulo o del formulario qualora siano incompatibili con esse anche se queste ultime non sono state cancellate”.

6. Ai sensi del Codice del Consumo, come viene considerata la pratica commerciale di esibire un marchio di fiducia, un marchio di qualità o un marchio equivalente senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione?

A - Ingannevole.

B - Non viene presa in considerazione dal Codice.

C - Aggressiva.

La risposta esatta è la A. L’art. 23 del Codice del Consumo (Pratiche commerciali considerate in ogni caso ingannevoli) dice:

“1. Sono considerate in ogni caso ingannevoli le seguenti pratiche commerciali: … b) esibire un marchio di fiducia, un marchio di qualità o un marchio equivalente senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione;…”.

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Domande d’esame 2019

1. Ai sensi del Codice del Consumo, in un contratto concluso tra consumatore e professionista, per clausole vessatorie si intendono:

A - Quelle che determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e dei degli obblighi derivanti dal contratto, anche se apposte in buona fede.

B - Quelle che riconoscono al solo consumatore la facoltà di recedere dal contratto.

C - Quelle formulate in modo tale da rendere molto onerosi gli obblighi del professionista.

La risposta esatta è la A come previsto dall’art. 33 del Codice del consumo: Nel contratto concluso tra il consumatore ed il professionista si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.

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Nozioni di diritto privatoDiritto privato

Domande d’esame 2010

1. La nullità del contratto produce effetti:

A - dal momento della contestazione purché sia fatta con lettera R/R.

B - dal momento in cui si è verificato il vizio.

C - dall’accertamento giudiziale della nullità.

La risposta esatta è la B. La nullità ha infatti effetto retroattivo dal momento in cui si è verificato il vizio del contratto. Un contratto viziato è quindi nullo in partenza (“ab initio”). La risposta C) non è corretta perché la pronuncia giudiziale di nullità ha natura dichiarativa, non costituisce, ma semplicemente accerta la nullità del contratto.

2. Gli usi hanno efficacia vincolante?

A - sì, sono equiparati alle leggi speciali ed ai regolamenti.

B - no, in quanto non sono contenuti in provvedimenti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.

C - sì, purché espressamente richiamati in leggi o regolamenti.

La risposta esatta è la C. Gli usi sono espressamente indicati come fonti del diritto dall’art. 1 del Codice Civile. Ultimi nella gerarchia delle fonti, la loro efficacia è disciplinata all’art. 8, che dice che nelle materie regolate dalle leggi e dai regolamenti gli usi hanno efficacia solo in quanto sono da essi richiamati.

3. Quali sono gli elementi essenziali del contratto?

A - l’accordo tra le parti, l’oggetto determinato o determinabile, la causa e la forma (ove sia prescritta dalla legge).

B - l’oggetto lecito e determinato, la causa e l’accordo tra le parti.

C - l’accordo tra le parti, la causa, il termine e la forma ove prescritta dalla legge.

La risposta esatta è la A. In base all’art. 1325 del Codice Civile sono requisiti essenziali del contratto: l’accordo tra le parti, l’oggetto determinato o determinabile, la causa e la forma (ove sia prescritta dalla legge).

Domande d’esame 2011

1. Un regolamento dell’Unione Europea:

A - contiene norme direttamente vincolanti non solo per gli Stati membri dell’Unione, ma anche per tutti gli individui e le organizzazioni – private e pubbliche – presenti al loro interno

B - non può mai disporre in senso contrario a una norma di legge interna

C - non può mai contenere discipline di dettaglio nella materia diritto privato

La risposta esatta è la A. Il regolamento dell’Unione Europea è un atto di diritto dell’Unione europea che ha portata generale. Esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Si tratta di un

Guida tematica - Nozioni di diritto privato

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atto giuridico vincolante, diretto non solo agli stati membri, ma anche ai singoli. I regolamenti sono direttamente applicabili nel senso che, a differenza delle direttive, non necessitano di alcun atto di recepimento o di attuazione. Sono inoltre sono obbligatori in ogni loro elemento (obbligatorietà integrale), nel senso che gli Stati membri hanno l’obbligo di applicarli integralmente, senza deroghe o modifiche di sorta.

2. La solidarietà tra condebitori:

A - si presume salvo che la legge o il titolo dell’obbligazione non dispongano diversamente

B - comporta che ciascun debitore sia tenuto a pagare il debito solo per la sua parte

C - è configurabile solo quando l’obbligazione abbia ad oggetto una prestazione indivisibile

La risposta esatta è la A. In base all’art. 1294 del Codice Civile i condebitori (e cioè chi è debitore con altri sono tenuti in solido, se dalla legge o dal titolo non risulta diversamente.

3. Se le parti hanno previsto un termine per l’adempimento di una prestazione:

A - prima della scadenza del termine la prestazione non è esigibile a meno che non risulti che il termine è stato stabilito unicamente a favore del debitore

B - prima della scadenza del termine la prestazione non è esigibile solo se risulta che il termine è stato stabilito unicamente a favore del creditore

C - il debitore non può mai adempiere prima della scadenza del termine

La risposta esatta è la A in base all’art. 1185 del Codice Civile.

4. La volontà del creditore di rimettere il debito:

A - libera anche eventuali fideiussori

B - deve presumersi in caso di rinuncia alle garanzie dell’obbligazione

C - non produce alcun effetto senza il consenso del debitore

La risposta esatta è la A in base all’art. 1239 del Codice Civile. La volontà del creditore di rinunciare al pagamento del credito cui avrebbe diritto coinvolge anche i fideiussori.

5. Chi cagiona un danno per legittima difesa di sé o di altri:

A - non è mai tenuto al risarcimento

B - è comunque tenuto al risarcimento

C - non è tenuto al risarcimento solo se ha reagito a un’offesa altrui nei confronti della propria persona, della persona del coniuge o dei figli

La risposta esatta è la A in base all’art. 2044 del Codice Civile, non è responsabile chi cagiona il danno per legittima difesa di sé o di altri. La legittima difesa è infatti una fra le esimenti della responsabilità civile.

6. Il contratto concluso dal rappresentante in conflitto di interessi col rappresentato:

A - può essere annullato su domanda del rappresentato, se il conflitto di interessi era conosciuto o riconoscibile dal terzo contraente

B - può essere annullato in ogni caso su domanda del rappresentato

C - è nullo

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La risposta esatta è la A in base all’art. 1394 del Codice Civile. Diversamente se il terzo contrante non era conoscenza o non era nella condizione di poter conoscere dell’esistenza del conflitto di interesse, vale il principio di tutela dell’affidamento del terzo.

7. L’azione per l’accertamento della nullità di un contratto:

A - può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse

B - può essere fatta valere solo dalla parte nel cui interesse la legge lo prevede

C - si prescrive nel termine ordinario decennale

La risposta esatta è la A. L’azione di nullità è inoltre imprescrittibile.

Domande d’esame 2012 – sessione mattutina

1. Producono interessi di pieno diritto?

A - Tutti i crediti pecuniari che siano determinati nel loro ammontare anche laddove si tratti di crediti non ancora scaduti.

B - Solo le somme di denaro date in prestito.

C - I crediti liquidi ed esigibili di somme di denaro, salvo che la legge o il titolo dell’obbligazione stabiliscano diversamente.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 1282 codice civile solo dal momento in cui i crediti sono liquidi (determinati nel loro ammontare) ed esigibili (non impugnabili o non più impugnabili) si possono calcolare gli interessi.

2. La compensazione legale:

A - Non può operare se i crediti reciproci devono essere adempiuti in luoghi differenti.

B - Può sempre essere rilevata d’ufficio dal giudice.

C - Non può operare se i crediti reciproci non hanno entrambi ad oggetto una somma di denaro o una quantità di cose fungibili dello stesso genere.

La risposta esatta è la C. La compensazione legale di cui all’art. 1243 c.c. richiede, invece, oltre alla reciprocità delle posizioni di debito che i crediti siano ugualmente liquidi (ovvero certi, non contestati e determinati nel loro ammontare) esigibili ed abbiano ad oggetto somme di denaro o altre cose fungibili e dello stesso genere.

3. L’errore rilevante ai fini dell’annullamento del contratto:

A - Deve essere essenziale e riconoscibile dall’altro contraente.

B - Non deve essere un errore scusabile.

C - Deve essere semplicemente riconoscibile dall’altro contraente.

La risposta esatta è la A così come previsto dall’art. 1428 del Codice Civile.

4. Producono interessi di pieno diritto?

A - Tutti i crediti pecuniari che siano determinati nel loro ammontare anche laddove si tratti di crediti non ancora scaduti.

B - Solo le somme di denaro date in prestito.

C - I crediti liquidi ed esigibili di somme di denaro, salvo che la legge o il titolo dell’obbligazione stabiliscano diversamente.

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La risposta esatta è la C. In base all’art. 1283 del Codice Civile sugli interessi nelle obbligazioni pecuniarie, i crediti liquidi ed esigibili di somme di danaro producono interessi di pieno diritto, salvo che la legge o il titolo stabiliscano diversamente. Salvo patto contrario i crediti per fitti e pigioni non producono interessi se non dalla costituzione in mora. Se il credito ha per oggetto rimborso di spese fatte per cose da restituire, non decorrono interessi per il periodo di tempo in cui chi ha fatto le spese abbia goduto della cosa senza corrispettivo e senza essere tenuto a render conto del godimento.

5. In caso di inadempimento i danni che non potevano prevedersi nel tempo in cui è sorta l’obbligazione:

A - Non devono mai essere risarciti dal debitore.

B - Devono essere comunque risarciti dal debitore se non prova che l’inadempimento è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui imputabile.

C - Non devono essere risarciti dal debitore a meno che l’inadempimento non sia dipeso da un comportamento doloso.

La risposta esatta è la C. In base all’art. 1225 del Codice Civile relativo alla prevedibilità del danno, se l’inadempimento o il ritardo non dipende da dolo del debitore, il risarcimento è limitato al danno che poteva prevedersi nel tempo in cui è sorta l’obbligazione.

6. L’adempimento dell’obbligazione:

A - Può anche essere eseguito da un terzo, ma solo se questo sia stato delegato dal debitore.

B - E’ regolare ed efficace anche se eseguito da un debitore incapace di agire.

C - Libera il debitore anche se eseguito a un creditore incapace di agire.

La risposta esatta è la B. Si ha adempimento quando il debitore esegue esattamente la prestazione dovuta. Non qualunque prestazione libera il debitore, ma soltanto quella eseguita puntualmente, nel rispetto di quanto concordato dalle parti. La legge detta regole precise per quanto riguarda i soggetti, le modalità, il tempo ed il luogo dell’adempimento. Il soggetto che adempie di norma è il debitore personalmente. Non richiesta in lui la capacità di agire trattandosi di un atto dovuto che prescinde dalla volontà di chi lo esegue. E’ valido, quindi, il pagamento eseguito da un debitore incapace. Ai sensi dell’art. 1191 cod. civ. il debitore che ha eseguito la prestazione dovuta non può infatti impugnare il pagamento eseguito a causa della propria incapacità.

Domande d’esame 2016

1. Nel caso in cui uno stesso debitore abbia più debiti della medesima specie verso la stessa persona:

A - il debitore può dichiarare, quando paga, quale debito intende soddisfare

B - il pagamento è in ogni caso imputato al debito più oneroso

C - il pagamento è in ogni caso imputato al primo debito scaduto

La risposta esatta è la A, come previsto dall’art. 1193 c.c. chi ha più debiti della medesima specie verso la stessa persona può dichiarare, quando paga, quale debito intende soddisfare. In mancanza di tale dichiarazione, il pagamento deve essere imputato al debito scaduto; tra più debiti scaduti, a quello meno garantito; tra più debiti ugualmente garantiti, al più oneroso per il debitore; tra più debiti ugualmente onerosi, al più antico. Se tali criteri non soccorrono, l’imputazione è fatta proporzionalmente ai vari debiti.

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2. A norma del codice civile, la procura conferita dal rappresentato al rappresentante:

A - deve essere autenticata

B - deve avere la medesima forma prescritta per il contratto da concludersi

C - deve avere sempre la forma scritta

La risposta esatta è la B. L’art. 1392 (Della rappresentanza) del Codice Civile stabilisce che: “La procura non ha effetto se non è conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere”.

Domande d’esame 2017

1. A norma del codice civile il pagamento dell’obbligazione deve essere effettuato:

A - Solo al creditore o alla persona da lui indicata purché vi sia autorizzazione scritta a ricevere il pagamento

B - Al creditore o al suo rappresentante ovvero alla persona indicata dal creditore o autorizzata dalla legge o dal giudice a riceverlo

C - Solo al creditore di persona

La risposta esatta è la B. In base all’art. 1188 del Codice Civile - Destinatario del pagamento: “Il pagamento deve essere fatto al creditore o al suo rappresentante, ovvero alla persona indicata dal creditore o autorizzata dalla legge o dal giudice a riceverlo. Il pagamento fatto a chi non era legittimato a riceverlo libera il debitore, se il creditore lo ratifica o se ne ha approfittato”.

2. Tra le norme dei contratti in generale, l’art. 1467 del codice civile stabilisce che: “Nei contratti a esecuzione continuata o periodica ovvero a esecuzione differita, se la prestazione di una delle parti è divenuta eccessivamente onerosa per il verificarsi di avvenimenti straordinari e imprevedibili, la parte che deve tale prestazione può domandare la risoluzione del contratto”. La risoluzione:

A - Può essere domandata anche se la sopravvenuta onerosità rientra nell’alea normale del contratto

B - A norma del successivo art. 1469 del codice civile può essere richiesta anche nel caso di contratti aleatori

C - Non può essere domandata se la sopravvenuta onerosità rientra nell’alea normale del contratto

La risposta esatta è la C . L’art. 1467 del Codice Civile - Contratto con prestazioni corrispettive stabilisce: “Nei contratti a esecuzione continuata o periodica ovvero a esecuzione differita, se la prestazione di una delle parti è divenuta eccessivamente onerosa per il verificarsi di avvenimenti straordinari e imprevedibili, la parte che deve tale prestazione può domandare la risoluzione del contratto, con gli effetti stabiliti dall’art. 1458.

La risoluzione non può essere domandata se la sopravvenuta onerosità rientra nell’alea normale del contratto”.

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Domande d’esame 2018

1. In materia contrattuale, il codice civile stabilisce che il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell’accentazione dell’altra parte; l’accettazione si reputa conosciuta:

A - Sempre nel momento in cui è formulata.

B - Tre giorni dopo essere giunta all’indirizzo del destinatario.

C - Nel momento in cui giunge all’indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere stato, senza sua colpa nell’impossibilità di averne notizia.

La risposta esatta è la C. L’art. 1335 del Codice Civile prevede che la proposta, l’accettazione, la loro revoca e ogni altra dichiarazione diretta a una determinata persona si reputano conosciute nel momento in cui giungono all’indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne notizia.

2. Nel mandato con rappresentanza:

A - Il mandatario agisce in nome e per conto proprio.

B - Il mandatario agisce in nome proprio e per conto del mandante.

C - Il mandatario agisce in nome del mandante.

La risposta esatta è la C, come previsto dall’art. 1704 del Codice Civile.

3. In base al codice civile la procura non ha effetto se:

A - Non è accettata dal rappresentante.

B - Non è accettata dai terzi nei confronti dei quali viene conferito il potere di rappresentanza.

C - Non è conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere.

La risposta esatta è la C. L’art. 1392 del Codice Civile dice: “La procura non ha effetto se non è conferita con le forme prescritte per il contratto che il rappresentante deve concludere. La procura non è un contratto bensì un atto. Non ha quindi necessità di essere approvata”.

4. Nel contratto di mandato l’atto che esorbita dal mandato:

A - Resta in ogni caso al carico del mandatario.

B - Resta a carico del mandatario, se il mandante non lo ratifica.

C - Resta in ogni caso a carico del mandante.

La risposta esatta è la B. L’art. 1711 del Codice Civile prevede che il mandatario non può eccedere i limiti fissati nel mandato. L’atto che esorbita dal mandato resta a carico del mandatario, se il mandante non lo ratifica.

Guida tematica - Nozioni di diritto privato

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347Guida tematica - Nozioni di diritto privato

Domande d’esame 2019

1. Ai sensi del Codice Civile, se le parti non hanno previsto un termine per l’adempimento delle prestazioni:

A - Il creditore può esigerle dopo cinque anni dalla conclusione del contratto.

B - Il creditore può esigerle immediatamente.

C - Queste sono rimesse esclusivamente alla volontà del debitore.

La risposta esatta è la B come previsto dall’art. 1183 del Codice civile che prevede che se non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita, il creditore può esigerla immediatamente.

2. Ai sensi del Codice Civile, il pagamento di un debito prescritto:

A - È ripetibile sempre e in ogni caso.

B - Non è ripetibile se è stato eseguito spontaneamente.

C - Non è mai ripetibile.

La risposta esatta è la B così come previsto dall’art. 2940 del Codice Civile: Non è ammessa la ripetizione di ciò che è stato spontaneamente pagato in adempimento di un debito prescritto.

3. Ai sensi del Codice civile, il contratto concluso dal rappresentante in conflitto di interessi con il rappresentato:

A - È nullo.

B - Può essere annullato su domanda del rappresentato se il conflitto era conosciuto o riconoscibile dal terzo.

C - Può essere rescisso dal rappresentato.

La risposta esatta è la B come previsto dall’art. 1394 del Codice civile: ll contratto concluso dal rappresentante in conflitto d’interessi col rappresentato può essere annullato su domanda del rappresentato, se il conflitto era conosciuto o riconoscibile dal terzo.

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Nozioni di diritto tributarioGli aspetti fiscali dei contratti di assicurazione

Domande d’esame 2010

1. I contratti di assicurazione sono soggetti ad IVA?

A - sì, sempre.

B - sì, solo in caso di assicurazioni sulla vita.

C - no, sono fra le operazioni esenti.

La risposta esatta è la C. Il D.P.R. n. 633 del 1972, detto anche Testo Unico IVA, all’art. 10 dice che le operazioni di assicurazione, di riassicurazione e di vitalizio sono operazioni esenti da IVA.

Domande d’esame 2011

1. I contratti di assicurazione riguardanti i beni immobili situati nel territorio italiano o beni mobili in essi contenuti che non siano in transito commerciale, sono soggetti ad imposte?

A - No, salvo il caso in cui il valore assicurato sia superiore a € 1.000.000

B - Sì

C - No

La risposta esatta è la B in base all’art. 1 della Legge 29 Ottobre 1961 n. 1261 che disciplina le imposte sulle assicurazioni.

2. Chi è il soggetto passivo dell’imposta in materia assicurativa

A - Gli assicuratori

B - I terzi danneggiati

C - I contraenti

La risposta esatta è la C. I contraenti sono coloro che pagano l’imposta, ma l’impresa di assicurazione è il soggetto su cui grava l’obbligo di adempiere al debito d’imposta, pertanto anche la A può essere considerata come risposta esatta. La commissione d’esame, rilevata la possibilità di margini di opinabilità e di interpretazioni differenti del quesito nonchè di conseguenti diverse risposte non assolutamente errate, ha deliberato di considerare entrambe valide le risposte e attribuire un punteggio positivo indistintamente a tutti i candidati.

3. Qual è la finalità delle “deduzioni”?

A - Ridurre il proprio reddito complessivo sul quale viene calcolata l’imposta lorda ai fini IRPEF

B - Rendere più agevole la conoscenza delle clausole contrattuali agli assicurati

C - Ridurre l’imposta lorda ai fini IRPEF di un determinato importo per arrivare alla determinazione dell’imposta netta

La risposta esatta è la A. Gli assicuratori, ai sensi dell’art. 9 della legge n. 1216 del 29 ottobre 1961, sono tenuti a presentare la denuncia dell’ammontare complessivo

Guida tematica - Nozioni di diritto tributario

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dei premi ed accessori incassati nell’esercizio precedente, su cui è dovuta l’imposta, distinti per categorie di assicurazioni.

Domande d’esame 2012 – sessione mattutina

1. In caso di rimborso da parte dell’assicuratore di tutto o parte del premio, le imposte sono restituite?

A - Sì.

B - No.

C - Sì, con esclusione del ramo incendio.

La risposta esatta è la B.

2. La disciplina fiscale della previdenza complementare:

A - Non prevede l’esenzione dei contributi entro determinati limiti di deducibilità.

B - Prevede l’esenzione dei contributi entro determinati limiti di deducibilità.

C - Prevede l’esenzione dei contributi senza determinati limiti di deducibilità.

La risposta esatta è la B. Al fine di agevolare le forme di previdenza complementare, il legislatore (D. Lgs. 252/2005, art. 8 comma 4) ha previsto la deducibilità dei contributi versati entro determinati limiti.

Domande d’esame 2012 – sessione pomeridiana

1. Quale obbligo grava sugli assicuratori da adempiere entro il 31 maggio di ciascun anno nei confronti dell’ufficio locale dell’Agenzia delle entrate?

A - La presentazione della dichiarazione nella quale si indica l’ammontare dei premi e degli accessori incassati nell’esercizio precedente.

B - La presentazione della lista contenente i nominativi dei contraenti dell’anno precedente.

C - La dichiarazione di idoneità a proseguire lo svolgimento dell’attività assicurativa e l’elenco dei contratti stipulati nell’anno.

La risposta esatta è la A. Gli assicuratori, ai sensi dell’art. 9 della legge n. 1216/1961, sono tenuti a presentare la denuncia dell’ammontare complessivo dei premi ed accessori incassati nell’esercizio precedente, su cui è dovuta l’imposta, distinti per categorie di assicurazioni.

Domande d’esame 2013

1. Qual è l’oggetto dell’imposta in materia assicurativa?

A - Il premio corrisposto all’assicuratore.

B - Il valore assicurabile.

C - Il risarcimento corrisposto all’assicurato.

La risposta esatta è la A. La legge n. 1216/1961 stabilisce che oggetto dell’imposta sono i premi corrisposti all’assicuratore.

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2. Quale aliquota fiscale si applica ai rendimenti dei fondi pensione?

A - L’aliquota del 20%.

B - L’aliquota del 15%.

C - L’aliquota dell’11%.

La risposta esatta è la A, nel 2013 la risposta esatta era la C. I fondi pensione in regime di contribuzione definita, gestiti in via prevalente secondo il sistema tecnico-finanziario della capitalizzazione, fino al 2013 sono stati soggetti all’imposta sostitutiva dell’11%, a titolo definitivo. L’articolo 4, comma 6-ter, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 662 aveva elevato l’aliquota – per il solo anno 2014 – dall’11 all’11,50%. La legge di stabilità 2015 ha ulteriormente aumentato al 20% l’aliquota della predetta imposta sostitutiva, con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2014. L’imposta si applica sul risultato netto maturato della gestione in ciascun periodo d’imposta.

Domande d’esame 2014

1. Le operazioni di assicurazione, riassicurazione e di vitalizio sono esenti da IVA?

A - No

B - Si, ma solo in determinati casi espressamente previsti dalla legge

C - Sì

La risposta esatta è la C. L’art. 10 del D.P.R. 633/72 stabilisce che sono esenti dall’imposta le operazioni di assicurazione, di riassicurazione e di vitalizio.

2. Costituiscono redditi ai fini IRPEF:

A - i proventi conseguiti in sostituzione dei redditi e le indennità conseguite, anche in forma assicurativa, a titolo di risarcimento di danni consistenti nella perdita di redditi

B - le indennità conseguite a causa di morte

C - le indennità percepite a causa di invalidità permanente

Aggiornamento: La risposta esatta è la A ma dal 2015 la risposta B non è completamente errata. Costituiscono redditi di lavoro dipendente le somme conseguite in sostituzione di tali redditi. Infatti, il 2° comma dell’art. 6 del TUIR prevede che i proventi conseguiti in sostituzione di redditi, anche per effetto di cessione dei relativi crediti, e le indennità conseguite, anche in forma assicurativa, a titolo di risarcimento di danni consistenti nella perdita di redditi, esclusi quelli dipendenti da invalidità permanente o da morte, costituiscono redditi della stessa categoria di quelli sostituiti o perduti. In seguito all’entrata in vigore della Legge di stabilità 2015 (art.1, commi 658° e 659° della Legge 23 dicembre 2014, n. 190), a decorrere dal 1° gennaio 2015, in caso di decesso dell’assicurato, i capitali caso morte liquidati ai beneficiari di polizze vita a contenuto finanziario sono soggetti a tassazione IRPEF.

L’esenzione IRPEF permane limitatamente ai soli capitali percepiti, in caso di morte dell’assicurato, a copertura del rischio demografico, dai beneficiari di assicurazioni sulla vita.

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Domande d’esame 2015

1. In via generale gli assicuratori debbono versare all’ufficio del registro:

A - entro il mese solare successivo, l’imposta dovuta a premi e accessori incassati in ciascun mese solare

B - entro 60 gg., l’imposta dovuta a premi e accessori incassati in ciascun mese solare

C - entro il 15 giugno di ciascun anno, l’imposta dovuta a premi e accessori incassati nell’anno precedente

La risposta esatta è la A. In base all’art. 9 della Legge 29 ottobre 1961, n. 1216 il versamento delle imposte a carico degli assicurati, riscosso dalle Imprese in qualità di sostituto d’imposta, deve essere corrisposto entro la fine del mese successivo all’incasso.

Domande d’esame 2016

1. Tra gli oneri detraibili previsti dal TUIR sono compresi anche i premi versati per la sottoscrizione di un contratto di assicurazione furto e incendio?

A - Sì, nella misura del 19% di tutti i premi versati

B - No, non sono compresi

C - Sì, ma solo se il contratto riguarda l’abitazione principale

La risposta esatta è la B.

2. Il beneficiario di una polizza vita di puro rischio (temporanea caso morte), riceve oggi dall’impresa di assicurazione, in conseguenza del decesso dell’assicurato, la somma di 100.000 euro. Quale trattamento fiscale sarà applicato a tale somma?

A - La somma liquidata dall’impresa di assicurazione è assoggettata all’imposta sostitutiva con aliquota del 19%

B - La somma liquidata dall’impresa di assicurazione è esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche

C - La somma liquidata dall’impresa di assicurazione è assoggettata all’imposta sostitutiva con aliquota del 26%

La risposta esatta è la B.

Domande d’esame 2017

1. Il TUIR nella classificazione dei redditi ai fini IRPEF, stabilisce che le indennità conseguite, anche in forma assicurativa, a titolo di risarcimento danni consistenti nella perdita di redditi, esclusi quelli dipendenti da invalidità permanente o da morte, costituiscono redditi:

A - Di capitale

B - Della stessa categoria di quelli sostituiti o perduti

C - Di lavoro

La risposta esatta è la B. L’art. 6 – Classificazione dei redditi del TUIR dispone che:

“1. I singoli redditi sono classificati nelle seguenti categorie: a) redditi fondiari; b) redditi di capitale; c) redditi di lavoro dipendente; d) redditi di lavoro autonomo; e) redditi d’impresa; f) redditi diversi.

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2. I proventi conseguiti in sostituzione di redditi, anche per effetto di cessione dei relativi crediti, e le indennità conseguite, anche in forma assicurativa, a titolo di risarcimento di danni consistenti nella perdita di redditi, esclusi quelli dipendenti da invalidità permanente o da morte, costituiscono redditi della stessa categoria di quelli sostituiti o perduti. Gli interessi moratori e gli interessi per dilazione di pagamento costituiscono redditi della stessa categoria di quelli da cui derivano i crediti su cui tali interessi sono maturati“.

2. In materia tributaria, i termini di prescrizione e di decadenza per gli accertamenti di imposta (art. 3 dello Statuto del Contribuente):

A - Non possono essere prorogati

B - Possono essere prorogati dagli Uffici Finanziari

C - Non sono previsti

La risposta esatta è la A. L’art. 3 dello Statuto del Contribuente - Efficacia temporale delle norme tributarie stabilisce:

“1. Salvo quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo. Relativamente ai tributi periodici le modifiche introdotte si applicano solo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore delle disposizioni che le prevedono.

2. In ogni caso, le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell’adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti.

3. I termini di prescrizione e di decadenza per gli accertamenti di imposta non possono essere prorogati”.

Domande d’esame 2018

1. I contributi versati dall’aderente alle forme pensionistiche complementari sono deducibili dal reddito complessivo per un importo annuo non superiore a euro 5.164,57, nel quale:

A - Vengono considerati i versamenti sia a carico dell’aderente che dal datore di lavoro.

B - Si considerano solo i versamenti a carico dell’aderente.

C - Si considerano solo i versamenti a carico del datore di lavoro.

La risposta esatta è la A. L’art.8 del D. Lgs. 252/2006 dispone che i contributi versati dal lavoratore e dal datore di lavoro o committente, sia volontari sia dovuti in base a contratti o accordi collettivi, anche aziendali, alle forme di previdenza complementare, sono deducibili, ai sensi dell’articolo 10 del TUIR, dal reddito complessivo per un importo non superiore ad euro 5.164,57.

2. Il testo unico delle imposte sui redditi dispone espressamente che, ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, i redditi compresi nei capitali corrisposti in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione sono:

A - Redditi fondiari.

B - Redditi di capitale.

C - Redditi di impresa.

La risposta esatta è la B, come previsto dall’art. 44 TUIR.

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Domande d’esame 2019

1. È soggetto passivo dell’imposta di assicurazioni:

A - Il beneficiario della polizza.

B - L’assicurato.

C - L’assicuratore.

La risposta esatta è la B se l’assicurato è inteso come contraente di polizza. I contraenti infatti sono coloro che pagano l’imposta, ma l’impresa di assicurazione è il soggetto su cui grava l’obbligo di adempiere al debito d’imposta, pertanto anche la C può essere considerata come risposta esatta. La commissione d’esame, rilevata la possibilità di margini di opinabilità e di interpretazioni differenti del quesito nonchè di conseguenti diverse risposte non assolutamente errate, ha deliberato di considerare entrambe valide le risposte e attribuire un punteggio positivo indistintamente a tutti i candidati.

2. I premi pagati nel periodo di imposta per le assicurazioni aventi ad oggetto il rischio di morte, sempreché l’impresa non abbia facoltà di recesso dal contratto:

A - Sono detraibili dall’imposta lorda del contribuente entro i limiti di legge.

B - Non sono detraibili.

C - Sono sempre integralmente detraibili.


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