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Heritage Management Learning Module IT

Date post: 14-May-2015
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Heritage management training Obiettivo di questo modulo è comprendere le capacità necessarie per gestire il patrimonio culturale nella tua azienda. Imparerai quali requisiti sono richiesti dalle aziende per guadagnare benefici dalla corretta gestione del Patrimonio Culturale d’Impresa (di seguito ECH - Enterprise Cultural Heritage). Questo materiale ti aiuterà a : Capire il significato e l’importanza di gestire il patrimonio culturale in azienda Sviluppare la creatività e la qualità nei tuoi prodotti e nei servizi mediante l’ottimizzazione dei tuoi beni culturali Implementare la gestione del Patrimonio Culturale nella tua organizzazione Il corso sulla gestione del patrimonio culturale richiede dai 30 minuti alle 2 ore circa. Il materiale è aggiornato al 24 agosto 2011. Aiutaci a migliorarlo! Questo lavoro è sotto licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.
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Heritage management training

Obiettivo di questo modulo è comprendere le capacità necessarie per gestire il patrimonio culturale nella tua azienda. Imparerai quali requisiti sono richiesti dalle aziende per guadagnare benefici dalla corretta gestione del Patrimonio Culturale d’Impresa (di seguito ECH - Enterprise Cultural Heritage).

Questo materiale ti aiuterà a :

Capire il significato e l’importanza di gestire il patrimonio culturale in azienda

Sviluppare la creatività e la qualità nei tuoi prodotti e nei servizi mediante l’ottimizzazione dei tuoi beni culturali

Implementare la gestione del Patrimonio Culturale nella tua organizzazione

Il corso sulla gestione del patrimonio culturale richiede dai 30 minuti alle 2 ore circa.

Il materiale è aggiornato al 24 agosto 2011. Aiutaci a migliorarlo!

Questo lavoro è sotto licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.

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Prima di cominciare…

Migliora la visualizzazione cliccando il bottone con le frecce posizionato in basso a destra, come indicato nell’immagine.

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Lo scopo del nuovo approccio formativo è quello di aiutarti a rendere la tua azienda diversa dalle altre e far aumentare il tuo vantaggio competitivo !

L’approccio per la gestione del Patrimonio Culturale d’Impresa si basa su:

Ricognizione, Valuatazione, Implementazione e Riesame delle attività…

L’approccio formativo riguarda aspetti relativi a:

•Brand management (Gestione del Brand), •Change management (Gestione del Cambiamento), •Heritage management (Gestione del Patrimonio Culturale) •Intellectual Property management (Gestione della proprietà intellettuale).

L’approccio all’ECH management (Gestione del patrimonio culturale aziendale)

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I 4 pilastri della gestione del Patrimonio Culturale d’Impresa

Intellectual Property Rights Management

Proteggere e utilizzare i diritti di proprietà intellettuale evidenziando gli elementi del tuo patrimonio culturale che hanno valore commerciale per le tua azienda ad oggi e in futuro.

Change Management

Migliora la capacità di attivare processi, utilizzare strumenti e tecniche per innovare e adattarsi continuamente al cambiamento e alle necessità dei clienti.

Heritage Management

Ottimizzare l’insieme dei beni materiali e immateriali che compongono il patrimonio culturale d’impresa, attraverso lo sviluppo di strategie e pratiche per preservarli, organizzarli e integrarli nelle attività dell’azienda presenti e future.

Brand Management

Sviluppare e implementare processi per tenere traccia del valore dei clienti giudizi di valore sui tuoi prodotti da parte dei clienti. Ciò ti permetterà di differenziare meglio la tua azienda mettendo in evidenza le risorse del tuo ricco patrimonio d’impresa.

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Che cos’è il patrimonio culturale?

La definizione di “patrimonio culturale” utilizzata da MNEMOS è diversa da quella offerta dalla Convenzione dell’UNESCO per il Patrimonio Universale, la cui definizione si trova sul sito web UNESCO: http://whc.unesco.org/en/conventiontext

Il termine “patrimonio culturale” è utilizzato dal team del progetto MNEMOS per descrivere sia i beni materiali che immateriali:

Beni culturali materiali sono oggetti che si possono toccare – includono edifici, attrezzi, strumenti, macchine, prodotti, opere monumentali di scultura e dipinti che hanno un valore per l’organizzazione da un punto di vista commerciale, storico, estetico, artistico o scientifico.

Beni culturali immateriali sono costumi sociali che sono mantenuti da persone e sono tramandati oralmente (imprenditori, impiegati, clienti, fornitori, ecc) ed includono: servizi, mestieri, racconti, tradizioni, ricette, vecchi disegni e sono riconosciuti dall’organizzazione per il loro eccezionale valore da un punto di vista commerciale, storico, estetico, artistico o scientifico.

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Conosci il tuo patrimonio culturale materiale e immateriale?

I beni appartenenti al patrimonio culturale materiale della mia organizzazione sono:

e i beni appartenenti al patrimonio culturale immateriale sono:

Pensando alla tua organizzazione, sei in grado di identificare i tuoi beni culturali …

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Materiale e immateriale – qual è la differenza?

Il patrimonio immateriale può anche essere associato al luogo fisico di una azienda, alla sua relazione con un paese storico, una città, una regione, una nazione.

Ad esempio i produttori di vino della regione dello Champagne usano la denominazione della loro regione per comunicare il loro patrimonio.

I tuoi beni culturali dovrebbero essere stati identificati mediante i tuoi processi di brand management e sono caratterizzati dal valore eccezionale che rappresentano per il tuo business dal punto di vista commerciale, storico, estetico, artistico o scientifico.

Il patrimonio culturale materiale è raffigurato in maniera esemplare dal primo edificio che ospitò il Lanificio Leo.

Dopo il 1960 il Lanificio Leo dovette ripensare alla sua infrastruttura in termini di un museo aziendale per poter sostenere la sua attività.

Il patrimonio culturale immateriale è illustrato dalla ricetta dell’ “Halva Macedone” utilizzata da Haitoglou Bros SA a Thessaloniki, Grecia.

Dal 1924, e oggi per la terza generazione, il mestiere dei produttori di halva è stato trasferito dai maestri produttori ai loro apprendisti.

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Patrimonio materiale e immateriale – l’esempio del Lanificio Leo

In questa intervista del 2010 Emilio Leo afferma che

“Negli anni 60 del secolo XX il mercato italiano del tessile andò in crisi. Quando gli ultimi lavoratori andarono in pensione, i proprietari del vecchio lanificio pensarono di cambiare i processi produttivi in modo da sostenere la produzione. Questa possibilità rischiava di perdere sia il patrimonio materiale che quello immateriale della vecchia fabbrica. Mio padre decise di mantenere viva la vecchia fabbrica e di mantenere le vecchie macchine. Avevamo la fabbrica, avevamo le macchine funzionanti ma non avevamo rete commerciale nè lavoratori…”.

Oggi l’antico lanificio è stato re-inventato come una fabbrica viva, funzionante e come un museo d’ impresa visitato da studenti, professionisti, turisti come un laboratorio di idee per lo sviluppo di nuovi prodotti.

Per leggere questo case study visita http://goo.gl/G4LGc

Emilio Leo – Proprietario e dirigente del Lanificio Leo www.lanificioleo.it

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Perchè è necessario studiare la gestione del patrimonio culturale?

Se non hai ancora studiato il materiale formativo sul brand management o sul change management – considera di farlo dopo aver completato questo modulo, visita:

www.enterpriseculturalheritage.org

Come si evince dall’esempio del Lanificio Leo, la gestione del patrimonio culturale è legata allo sviluppo di processi per la conservazione dei beni culturali materiali ed immateriali al fine di stimolare innovazione e accrescere la competitività.

La gestione del patrimonio culturale combina la conoscenza del patrimonio culturale di impresa e la trasformazione dei beni culturali sia per la creazione di nuovi prodotti o per lo sviluppo dei prodotti esistenti (ECH change management training). Quindi la gestione del patrimonio culturale può aiutare a:

• Rafforzare la fedeltà dei clienti documentando il loro valore nel tempo e aiutandoti a comprendere le loro abitudini d’acquisto

• Migliorare il trasferimento di conoscenze dai lavoratori con più esperienza a quelli con meno esperienza per conservare il patrimonio di conoscenza dell’azienda

• Incrementare l’impegno, quindi la lealtà degli impiegati verso i valori e gli obiettivi dell’azienda.

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Come gestire i propri beni culturali?

Adesso che hai una prospettiva migliore sui tuoi beni culturali, cosa fai per gestirli?

Pensando alle tue pratiche di gestione attuali, quali azioni intraprendi per proteggere il tuo patrimonio culturale materiale…

E quello immateriale …

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Il patrimonio culturale aziendale favorisce vantaggi commerciali?

Usare fondamenti di gestione museale in una attività commerciale può essere una sfida, ma a patto che le decisioni a lungo termine generino un ritorno sugli investimenti.

La gestione dei beni culturali viene sviluppata tradizionalmente dai musei e le organizzazioni che si occupano del patrimonio culturale. Per cui il linguaggio utilizzato tende a concentrarsi sui “visitatori” e non sui “clienti” poichè i musei sono tendenzialmente organizzazioni senza fini di lucro.

Tuttavia, da parte delle imprese vi è il bisogno di produrre profitto e di sostenere il proprio business. Questa è la ragione per cui la stessa terminologia non può essere utilizzata per le imprese. Il patrimonio ha un costo e questo ha bisogno di essere pianificato con attenzione quando si prendono decisioni sulla conservazione del patrimonio, poichè non tutte le aziende possono permettersi di gestire gratuitamente un museo, semplicemente per generare coscienza del proprio patrimonio culturale aziendale.

Ad esempio, se qualcuno visita un artigiano della ceramica che produce un certo tipo di artefatto, la visita genererà un ritorno sull’ investimento soltanto se viene acquistato un artefatto. Questo accade poichè commercialmente la produzione della ceramica non può essere sostenuta senza vendite dei suoi prodotti, al contrario dei musei – spesso sovvenzionati dallo Stato.

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Il patrimonio culturale aziendale può darti un vantaggio commerciale?

Pensa alla tua azienda, quali opportunità ci sono per la valorizzazione comerciale del tuo patrimonio culturale?

Pensando al tuo patrimonio…

-Cosa lo rende distinguibile?

-Che idea può farsi un visitatore?

-Può aiutarti a sviluppare il tuo processo imprenditoriale?

-Può aiutare il visitatore a capire meglio la qualità dei tuoi prodotti?

-Ha valore educativo per bambini/ scuole/ università?

-I turisti che visitano l’area possono avere benefici dall’apprendere dai tuoi beni per comprendere parte della cultura locale?

-Coloro che sono interessati al tuo mestiere possono trarre beneficio dal vederti utilizzare il tuo patrimonio per realizzare I propri servizi o prodotti?

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Aspetti principali del processo di gestione del patrimonio culturale

Comunque, la “gestione del patrimonio culturale” nelle aziende è un processo che passa dall’dentificazione di beni materiali ed immateriali alla loro ottimizzazione commerciale. Vedremo ognuno di questi passi nel corso di questo modulo.

1. Identificare 3.Organizzare2. Tutelare 4.Ottimizzare

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1. Come identificare il patrimonio culturale aziendale?

Distinguere un’azienda dai

suoi competitor

Creare vantaggio competitivo

Organizzare il sistema per la gestione del patrimonio

Mantenere l’autenticità e la

qualità dei prodotti

Ci sono due grandi ragioni che motivano l’esigenza di identificare il patrimonio – la distinzione e la competitività. Questo significa che le domande che nascono durante il processo di identificazione sono; a) Questo mi aiuta a distinguermi dagli altri? b) Mi può rendere più competitivo?

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1. Identificazione del patrimonio: esempio

Pensa a questo esempio di un vecchio messaggio pubblicitario e prova a chiederti:

a) Può aiutarli a distinguere la loro azienda dalle altre?

b) Può renderli più competitivi?

Gli attuali proprietari di J. Atkinson & Co. hanno ritrovato un avviso pubblicitario del 1837 nell’archivio del giornale Lancaster Guardian che riporta uno slogan dell’azienda - “The grasshopper eats only the finest of leaves” (La cavalletta mangia soltanto la parte migliore delle foglie). Vedi immagine qui sotto.

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1. Come identificare il tuo patrimonio culturale aziendale?

Il ritrovamento del vecchio slogan e il riferimento alla cavalletta ha ispirato gli odierni proprietari per il design del nuovo logo.

Non solo l’immagine della cavalletta fornisce un esempio del patrimonio immateriale di J. Atkinson & Co, ma racconta anche una breve storia per attrarre ogni visitatore curioso.

La storia della cavalletta è carica di emozioni pre quelli a cui piace pensare di se stessi degli estimatori di prodotti di alta qualità. Come la cavalletta che “si ciba soltanto della parte migliore della foglia” un visitatore di J. Atkinson & Co può provare la parte migliore della foglia del te o del chicco di caffè. Questo significa che la scoperta dello slogan fornisce anche un vantaggio competitivo e dà autenticità all’azienda.

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1. Vuoi condividere il patrimonio che hai identificato?

Ovviamente, non tutti i beni culturali possono essere condivisi pubblicamente. Quei beni che consentono vantaggio competitivo come ricette, disegni, segreti aziendali ed altro necessitano di identificazione, ma il loro contenuto deve essere conservato e tenuto segreto – come illustrato nel modulo di gestione dei Diritti di Proprietà Intellettuale.

Un esempio di un registro di torrefazione del caffè di J. Atkinson & Co

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1. Le ricette e il loro ruolo nell’innovazione

Vecchie ricette e il loro ruolo nell’innovazione e nella distinzione non possono essere sottovalutate.

Ri-utilizzare informazioni degli archivi permette alle aziende di sviluppare nuove idee per usare antiche pratiche in nuovi prodotti. Parlando dei benefici di queste informazioni, Ian Steel (Maestro di torrefazione & Proprietario) di J. Atkinson & Co says: “Ho utilizzato gli ingredienti che ho letto nelle vecchie ricette, così come il modo di metterli assieme, ed ho pensato, allo stesso tempo, a cosa dover mettere assieme.”

Ulteriori approfondimenti sull’utilizzo del patrimonio culturale di J. Atkinson's & Co sul case study http://goo.gl/g84kA

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1. Come puoi identificare i tuoi beni culturali immateriali?

Ogni azienda riconosce il proprio patrimonio a suo modo ed è importante prendere del tempo nell’intraprendere questa decisione strategica. Utilizzare tecniche di brand management può aiutarti, visita:

www.enterpriseculturalheritage.org

L’esempio di J. Atkinson & Co presenta una serie di beni culturali materiali:

- Le pareti del negozio sono dipinte in colori d’epoca…

- I macchinari d’epoca – installati negli anni 30 del XX secolo vengono ancora utilizzati per tostare il caffè, per scelta non sono stati sostituiti, ma mantenuti con cura per replicare i sapori e gli aromi originali.

“[I macchinari d’epoca sono]…la cosa che più di tutte rende questo prodotto così unico e così amato dai suoi clienti.” Estratto dal case study http://goo.gl/g84kA

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1. Identicare più beni del vostro patrimonio materiale e immateriale?

Imparando dall’esempio di J . Atkinson nell’utilizzo dei documenti storici, posso trovare più informazioni sulla mia azienda? Pensa alla tua famiglia, lavoratori, clienti, fornitori, ecc.?

Ci sono dei macchinari che non sono più utilizzati ma che possono essere ri-visitati perchè caratterizzano delle qualità dei beni che produco?

Pensa a queste due domande quando consideri quanto abbiamo appena detto:

a) Questo mi aiuta a distinguere la mia azienda dalle altre?

b) Posso diventare più competitivo/innovativo?

Pensando alla tua azienda, come identificheresti la maggiorparte dei tuoi beni culturali…

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2. Conservare il patrimonio culturale

Pensa al costo della conservazione e considera se ci sono altre risorse locali che potresti utilizzare – biblioteca? università? Ci sono enti culturali che possono aiutarti a trovare fonti di finanziamento?

Il processo di conservazione varia a seconda del tipo di patrimonio che è stato identificato.

Ad esempio, se il patrimonio materiale riguarda i macchinari o gli edifici, i tuoi costi potrebbero essere maggiori in confronto ai beni immateriali, così come la pubblicità d’epoca, che, con molta probabilità, puoi fotografare e pubblicare su un sito o su un social network senza altri costi di gestione.

Se hai attrezzature speciali, come nel caso del Lanificio Leo, trovare dei fondi di finanziamento alternativi potrebbe essere una soluzione per conservare il mestiere associato alla fabbrica.

Gli edifici e I macchinari tendono a trarre beneficio dal loro utilizzo per massimizzare la loro conservazione. Considera eventi speciali, corsi di formazione o di intrattenimento per i tuoi clienti che possono aiutarti a conservare il tuo patrimonio culturale.

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2. Conservare il tuo patrimonio culturale

La fotografia presenta due strumenti – una macchina fotografica digitale e un registratore audio. Questi strumenti possono aiutarti a fare memoria e conservare i tuoi beni culturali!

Il patrimonio culturale immateriale può essere conservato mediante la memorizzazione della conoscenza e dell’informazione su supporto digitale.

Allo stesso modo in cui si fotografano edifici e macchinari, si possono fotografare persone e fare memoria delle loro storie.

Non potrai mai conoscere tutte le cose che una persona sa sulla tua azienda a meno che tu non gli dia l’opportunità di parlartene.

Osserva e fai un inventario dei beni culturali che riesci ad identificare.

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2. Utilizzare meta data per conservare la tua informazione

I Meta data sono essenzialmente delle annotazioni, come su un album fotografico, per ricordare il soggetto di una foto e quando è stata scattata – i meta data ti aiutano a ricordare il significato di una foto.

Quando fai una foto digitale, registri un audio o un video è importante per iniziare un processo di annotazione dei “meta data” in modo da rendere l’immagine più utile.

I Meta data sono informazioni utili per trovare dati in futuro.

Un esempio di meta data può riguardare una semplice annotazione sul dorso di una fotografia di carta, che descrive quando la foto è stata scattata e il suo soggetto.

Nelle immagini digitali i meta data possono essere il nome del file dell’immagine. Per esempio “IMAG02342.jpg” è un nome generato automaticamente dalla macchina fotografica.

Sarebbe meglio ma rinominare il file in “1930s-whitmee-roaster.jpg”; ciò fornisce informazioni necessarie a riconoscere più facilmente il file in futuro.

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2. Utilizzare software per conservare il patrimonio culturale

Esistono alcuni software che possono aiutarti in base alla dimensione dei tuoi archivi ed al livello di dettaglio che utilizzi. Se ci sono le risorse, sarebbe utile implementare un sistema di gestione dell’archivio.

Esistono alcuni software dedicati all’archiviazione e alla gestione archivistica che possono esser utilizzati per documentare i beni culturali della tua impresa.

In molti paesi esiste una organizzazione che ti può utilizzare a trovare gli strumenti più adeguati ed i metodi per conservare I tuoi beni culturali.

Ad esempio in Italia l’Associazione Nazionale Archivistica Italiana - http://www.anai.org può essere una buona fonte di idee, così come l’associazione Musei Impresa www.museimpresa.com, o il Consiglio Internazionale dei Musei in Italia http://www.icom-italia.org/ o l’Associazione Nazionale dei Musei Locali ed Istituzionali http://www.anmli.it

Non solo forniscono consigli ma condividono con le organizzazioni la conoscenza dei fondi che si possono ottenere per finanziare progetti di conservazione dei beni culturali.

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2. Costruire meta data per una pagina web: esempio

Ti suggerisco di inserire in un motore di ricerca “generatore di meta data” per saperne di più.

Puoi anche visitare Dublin Core Metadata su www.dublincore.org

Un modo per preservare il tuo patrimonio culturale è avere un sito web in cui dedicare una pagina ad ogni bene presente. Gli standard dei meta data sono solitamente: Title (Titolo), Author (Autore), Keywords (Parole chiave che favoriscono l’indicizzazione nei motori di ricerca), Description (Commento descrittivo), Date (Data di creazione o di aggiornamento), Resource type (Tipo di media oggetto di descrizione nella pagina), come illustrato nel seguente esempio:Title – 1930s Whitmee Roaster

Author – J. Atkinson & Co

Keywords – vintage roaster, coffee roaster, Whitmee Roaster

Description – 1930s Whitmee Roaster machine for coffee roasting installed at J. Atkinson premises in Lancaster, UK.

Date – 2011-08-01

Resource type – image

Il processo di compilazione dei meta data può essere semplificato mediante l’utilizzo di strumenti online come questo pubblicato da Virginia Tech http://goo.gl/s4UJe

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2. Esercizio: i tuoi meta data

Pensa ad un tuo esempio di bene culturale e documentalo con I seguenti meta data…

Title –

Author –

Keywords –

Description –

Date -

Resource type-

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2. Vocabolari controllati: crea la definizione dei tuoi termini

LuoghiSan Francisco-Sinonimo di Cisco-Termine generale California- California, CA, USA

NomiEmilio LeoLeo EmilioLeo, Emilio & Peppino

TipoStatuettaFigurinaScultura

L’uso di una terminologia standardizzata è molto importante per rendere affidabili i risultati delle ricerche, quando cercherai le informazioni in futuro.

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2. Trai beneficio dal pubblicare in rete i tuoi beni culturali

I Social Media come Flicker – (condivisione di immagini), YouTube (condivisione di video) e SoundCloud (condivisione di suoni) si utilizzano gratuitamente e possono aiutarti nel ridurre i costi di pubblicizzazione dei tuoi beni culturali.

Avere un sito web con un recapito e una panoramica dei prodotti e servizi può assolvere a uno scopo molto pratico.

Comunque, il tuo sito avrà maggior risalto in Internet, se è ricco di contenuti originali in grado di dare ai visitatori la possibilità di conoscere meglio la tua azienda.

Mediante la conservazione del patrimonio culturale aziendale stai facendo memoria del tuo patrimonio in una maniera unica che ti differenzia dagli altri.

Uno dei modi più usati dai visitatori per trovare le risorse è di utilizzare i motori di ricerca online (es. Google, Yahoo, ecc.).

Sviluppando pagine ricche di metadati originali la tua attività ha più possibilità di essere ritrovata da chi è interessato nei tuoi prodotti e servizi.

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3. Organizzare il tuo patrimonio culturale

Ora che i tuoi beni sono stati identificati e conservati, è importante pensare a come verranno utilizzati. Pensa ai tuoi clienti ed ai tuoi visitatori – qual è il modo migliore per accedere ai tuoi beni?

Nel caso di beni materiali che riguardano il sito di una grande fabbrica o una stanza dedicata ai beni culturali, sarebbe meglio organizzare dei percorsi di visita dell’infrastruttura, mediante l’uso di mappe e segnaletica.

Pensa ad un museo che hai visitato di recente – che cosa ha reso la tua visita così interessante?

Gianna Moscardo, parlando di gestione del patrimonio culturale afferma che, quando si organizzano i beni:

“l’esperienza del visitatore deve essere posta al centro di qualsivoglia processo di gestione dei beni culturali” Moscardo (1996)

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3. Sicurezza dei record: Clear desk policy

Una clear desk policy è una dei modi più semplici per aiutarti a sviluppare una migliore gestione della tracciabilità documentale (records management e del livello di sicurezza.

Ad esempio, a fine giornata la scrivania deve essere messa in ordine, pronta per il giorno lavorativo successivo. Ciò implica l’utilizzo di una routine di gestione continua della documentazione. Il fallimento di questo processo rischia di compromettere la sicurezza delle informazioni.

La clear desk policy è uno degli strumenti utilizzati per implementare la gestione della sicurezza informativa così come viene definita nello standard ISO 27001.

Le statistiche dell’IDC (azienda di market intelligence) mostrano che in media un impiegato spende più di 2.5 ore al giorno cercando informazioni. Anche se questo ruolo può avere minore impatto in una piccola azienda artigiana, la perdita di tempo aumenta in proporzione al numero di informazioni connesse al patrimonio culturale che deve essere conservato o ricercato.

Questa scrivania non è compatibile con la clear desk policy al termine della giornata lavorativa.

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3. Sicurezza dei Record: I tuoi record sono al sicuro?

Record fisici (Registro ordini, registro clienti, ecc) – Utilizzi armadi a prova di incendio?

Le copie dei documenti sono conservate in locali differenti?

Record digitali– (emails, ordini clienti, lettere aziendali, sito web, ecc)

Esiste un sistema di back-up per i tuoi record digitali?

Cosa succederebbe ai record se ci fosse un incendio o un guasto ad un computer?

Più si accumulano beni culturali immateriali, più aumenta l’impatto che deriverebbe dalla loro perdita.

Quali azioni hai intrapreso o hai bisogno di pianificare per preservare i tuoi records.

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3. “Porre al centro l’esperienza del visitatore”

La gestione dei rischi è importante per i tuoi beni culturali materiali –

I visitatori potrebbero aver bisogno di una guida?

Uno dei problemi che alcune destinazioni turistiche affrontano è che i touristi possono anche causare dei danni all’ambiente che stanno visitando. Nonostante la richiesta di non toccare oggetti delicati – c’è la possibilità che abbiano comunque la volontà di farlo. Altri rischi di pericolo includono vandalismo, sovraffollamento, traffico e sporcizia.

Nell’esempio della fabbrica, se hai una infrastruttura visitata da tutti, che impatto avrà sull’ambiente circostante?

Pianificare l’esperienza del visitatore può aiutarti ad identificare l’opportunità di collegamento con altre esperienze culturali locali alle quali i visitatori potranno partecipare dopo aver visitato la tua fabbrica e viceversa.

Un’alternativa potrebbe essere quella di offrire una visita virtuale mediante gallerie online che possono essere di aiuto per la comprensione del tuo patrimonio culturale.

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3. Principi di comportamento dei visitatori

Questi principi possono aiutarti a ri-disegnare le tue infrastrutture per migliorare l’esperienza del visitatore.

Lo studio dei visitatori offre delle indicazioni sulle buone pratiche di gestione dei siti culturali, per aiutare i visitatori ad imparare come interpretare il sito. Queste pratiche sono descritte nel lavoro di Moscardo (1996). Alcuni principi includono:

• Gli Oggetti Più grandi si ricordano meglio e i tempi di visita più lunghi.

• L’Animazione di oggetti attira l’attenzione.

• La partecipazione del visitatore stimola un ricordo migliore.

• L’esperienza Sensoriale produce più attenzione.

• La Ripetizione dei contenuti aumenta la fatica del visitatore.

• Gli Oggetti Nuovi/ Rari che sono diversi e risaltano tendono ad essere i preferiti.

• Gli Oggetti Interattivi suscitano più interesse e attenzione.

• Le Esperienze Realistiche suscitano nei visitatori coinvolgimento ed una migliore comprensione.

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3. Applicazione dei principi al comportamento del visitatore: esempio di J. Atkinson & Co

Vediamo come alcuni di questi principi si applicano in J. Atkinson & Co alla predisposizione dei locali:

Oggetti più grandi - i visitatori sostano davanti a grandi barattoli di caffè.

La foto a destra è di J. Atkinson & Co e mostra i barattoli del caffè e sotto i cassetti che contengono le spezie.

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Animazione – le macchine di torrefazione d’epoca possono essere spostate all’ingresso del locale per intrattenere I visitatori durante il processo di tostatura.

Nella figura a destra Ian Steel di J. Atkinson & Co utilizza la tostatrice Withmee del 1930.

Vediamo come alcuni di questi principi si applicano in J. Atkinson & Co alla predisposizione dei locali:

3. Applicazione dei principi al comportamento del visitatore: esempio di J. Atkinson & Co

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Partecipazione – viene offerto un corso di degustazione del tè e del caffè.

Sensorialità – l’aroma del caffè appena tostato e la vista di come viene tostato consente una bella esperienza sensoriale.

Interattività – i visitatori possono acquistare tè e caffè e intanto approfondire la storia del negozio.

Vediamo come alcuni di questi principi si applicano in J. Atkinson & Co alla predisposizione dei locali:

3. Applicazione dei principi al comportamento del visitatore: esempio di J. Atkinson & Co

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Grandi oggetti – la home page del loro sito web utilizza lo scaffale del negozio come sfondo della pagina principale www.atkinsonsteaandcoffee.co.uk

Partecipazione dei visitatori - J. Atkinson & Co mantengono un contatto continuo con i loro clienti mediante l’utilizzo del sito di micro blogging Twitter http://twitter.com/#!/coffeehopper tenendoli al corrente delle ultime novità.

Interazione – i visitatori possono acquistare online i prodotti e conoscere la storia del negozio.

Come puoi notare ci sono una serie di parallelismi tra l’esperienza online e quella diretta del visitatore. Le vendite dei prodotti e la partecipazione ai corsi di degustazione sono due elementi di business che possono sostenere il patrimonio del posto e generare un ritorno sugli investimenti nella conservazione.

Vediamo come alcuni di questi principi si applicano in J. Atkinson & Co alla predisposizione dei sito online:

3. Applicazione dei principi al comportamento del visitatore: esempio di J. Atkinson & Co

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3. Valutazione delle tue infrastrutture fisiche e di quelle online

Usa questi cinque principi, pensa alle tue infrastrutture, e valuta quanto vengono sfruttate per facilitare l’esperienza diretta e quella online del visitatore …

Infrastrutture fisiche Risorse Online

Grandi oggetti

Animazione

Partecipazione del visitatore

Sensorialità

Interazione

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3. Pianificazione di infrastrutture fisiche e online

Se trovi che non siano state affrontate alcune di queste possibilità, cosa si puoi imparare dall’esempio di J. Atkinson & Co.?

Infrastrutture fisiche Risorse Online

Grandi oggetti

Animazione

Partecipazione del visitatore

Sensorialità

Interazione

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4. Ottimizza la gestione del tuo patrimonio culturale

Il visitatore è al centro del processo di gestione del patrimonio culturale. Come illustrato in questo diagramma l’ottimizzazione della gestione è un processo che richiede un aggiornamento continuo.

Step 1 Qualità e autenticità

Step 3 Ottimizzazione degli archivi storici

Step 2 Unicità e Differenziazione

Step 4 Pianificazione strategica

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4. Step 1: Qualità e autenticità

Quality (Qualità) nei prodotti o nei servizi può essere definita come “idoneità di scopo”. Anche se elementare questa definizione cattura il bisogno di conoscere il cliente e I bisogni che desidera soddisfare. Per raggiungere una qualità soddisfacente nei prodotti e nei servizi ai clienti, bisogna sempre raccogliere i loro commenti e tutto il personale deve essere coinvolto nella sua interpretazione. Questo significa che è necessario raccogliere continuamente i commenti dei clienti e curare la crescita del personale, mediante la formazione e l’addestramento. E’ Quando si arriva allo sviluppo allo sviluppo di idee per il miglioramento della qualità è necessario tenere conto dell’’opinione di tutti.

Authenticity (Autenticità) dei prodotti e dei servizi riguarda la consistenza con cui un prodotto soddisfa gli standard attesi di qualità, composizione e produzione. I Clienti che preferiscono consumare prodotti autentici, quindi di alta qualità, apprezzano gli attributi autentici del prodotto. Quindi essere autentici e mantenere la qualità elevata può rafforzare lo stato di un’aziednache aderisce a una produzione e ad un servizio collegato al patrimonio culturale.

Dai risalto alla qualità ed all’autenticità nel tuo patrimonio culturale collegato aituoi prodotti e servizi?

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4. Step 1: Comunicazione e sviluppo della qualità

Processiproduttivi

Identità delMarchio

StrategieMarketing

Servizi

Prodotti

Qualità

Sviluppare un livello elevato di qualità e associarlo al tuo marchio aiuta a distinguerti dagli altri, in particolar modo puoi attingere al patrimonio culturale della tua azienda. La longevità di un marchio è segno di qualità.

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4. Step 1: Versioni di autenticità

La parola Autenticità può trovare interpretazione in alcuni elementi da esplorare.

Creatore

EsperienzaInsieme

Funzione

Materiale

Contenuto

Stile Autenticità

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4. Step 1: Versioni di AutenticitàAutenticità Descrizione Esempio [adottato nei] Beni Culturali

Creatore “La mano del maestro” E’ chiaro chi ha realizzato un prodotto: un architetto, un designer, ecc.

Materiale “Il materiale originale” Fatto di pietra, metallo, ingredienti, (altro) originali.

Funzione “Lo scopo originario” Es. E’ ancora utilizzato nel lanificio? Serve ancora per tostare il caffè?

Concetto “L’idea del fondatore”Rappresenta cosa il proprietario originario dell’azienda ha creato o anche ripristinato

Storia“La storia dell’artefatto”

Sono documentati I cambiamenti avvenuti in azienda nei diversi periodi storici.

Insieme “L’integrità del tutto” Comprende macchinari, strumenti, attrezzature e ciò che è fuori, come giardini.

Contenuto “L’integrità del luogo” L’attività è ancora nel suo luogo originario

Esperienza “L’emozione originaria” Il cliente vive ancora la stessa esperienza come intesa in origine.

Stile “Sembra giusto” Riproduce l’apparenza originale

Questa tabella adottata da Howard (2006) p 227, con esempi che evidenziano l’azienda

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4. Step 1: Autenticità nella tua azienda

Analizza gli elementi di autenticità della tua azienda… puoi identificarne alcuni?

•Creatore

•Materiale

•Funzione

•Concetto

•Storia

•Insieme

•Contenuto

•Esperienza

•Stile

I tuoi prodotti o servizi sono autentici?

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4. Step 1: Esempio di Qualità ed Autenticità: Grossmith

Viviamo in un mondo che si muove velocemente, dove non tutti i consumatori apprezzano prodotti o servizi autentici.

Ad esempio, se un cliente compra un vestito, un gioiello, un profumo, farà la sua scelta soltanto in base alle aspettative che hanno creato i suoi ultimi acquisti.

Come è possibile che alcune aziende siano in grado di far pagare ai propri clienti 8.000 € per una confezione di profumo dove altri hanno difficoltà di proporla per 50?

L’esempio di Grossmith – una delle più antiche case produttrici di profumo, fondata nel 1835 – dimostrerà come questo è possibile.

Visita il sito di Grossmith per vedere cosa rende un profumo autentico e di alta qualità :

www.grossmithlondon.com

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4. Step 1: Esempio: Grossmith – Cristallo Baccarat

Utilizzando l’antica formula tradizionale con infredienti autentici e “Flaconi di cristallo Baccarat che sono stati prodotti utilizzando gli stessi stampi usati nel 1919” creano nuovamente un prodotto autentico di alta qualità.

Probabilmente nessuna casa produttrice di profumi può competere con questa offerta di autenticità e qualità.

Il prezzo di uno dei flaconi Grossmith di cristallo Baccarat è di di € 8.000.

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4. Step 1: Esempio Grossmith – branding

Grossmiths ha saputo sviluppare anche il marchio.Osserva confezione e flacone… Ricordi quanto hai già visto nel modulo di brand management? http://training.enterpriseculturalheritage.org

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4. Step 1: Qualità nella tua azienda

Stai comunicando elementi culturali ai tuoi potenziali clienti nel modo migliore?

Ad esempio, se hai un macchinario funzionante nel tuo laboratorio – puoi spostarlo in un luogo in cui i visitatori possano vederlo, oppure no?

I tuoi prodotti sono di alta qualità?

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4. Step 2: Unicità e Differenziazione dei prodotti

Un prodotto o un servizio è unico quando le sue caratteristiche sono insolite o in qualche modo speciali, in modo che facciano la differenza rispetto a alternative simili e in modo che vengano sempre preferiti ad altri. L’unicità dei tuoi prodotti è un buon fattore di distinzione – ad esempio se sei l’unica azienda che produce certi prodotti, in qualche modo la tua competizione diretta non esiste ma hai bisogno di tenere traccia delle alternative.

Le aziende con più profitto sono costruite su unicità e distinzione: offrire ai clienti qualcosa che possano comprendere e che i competitor non hanno. La distinzione può avvenire su diversi livelli di prodotto o servizio. Questi fattori di distinzione necessitano l’integrazione di diversi elementi che sono sia riconoscibili che valutabili dai consumatori.

Come già detto nel modulo di brand management, l’elemento più importante nel processo di sviluppo di prodotti e servizi unici è richiamare la reazione emozionale del consumatore. Il modo in cui un consumatore percepisce il valore di un prodotto è la chiava dello sviluppo delle strategie di unicità e di distinzione. I beni culturali possono essere di aiuto nello sviluippo di questo legame emozionale offrendo un legame emozionale con il passato.

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4. Step 2: Unicità e Differenziazione

Identifica quei beni culturali che richiamano la reazione emozionale dei tuoi consumatori e ottimizza il loro utilizzo nella tua comunicazione in ogni fase di interazione con loro.

percezioni

preferenze

unicità

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4. Step 2: Unicità e Differenziazione : esempio

I coltivatori dei vigneti della regione francesce dello Champagne competono soltanto tra di loro ed altri produttori di vino, ma soltanto quelli di quella regione possono utilizzare il nome Champagne.

Il consumatore quando acquista una bottiglia di champagne compra nell’ambito del legame emozionale con la regione e l’assunzione che è giusto pagare di più per consumare un prodotto autentico.

Per rafforzare questo concetto una bottiglia di vino dello Champagne comunicherà questi elementi emozionali mediante l’uso di etichette di alta qualità. Comunque il prezzo è spesso utilizzato come il solo indicatore di alta qualità specialmetne tra quelli che non conoscono il prodotto che stanno acquistando.

La distinzione specificata da una Regione è un buon modo di rendere unico il tuo prodotto.

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4. Step 2: Unicità e distinzione nella tua azienda

Cosa rende unca la tua azienda? Evoca emozioni nei tuoi clienti?

Cosa rende unica la tua azienda?

L’unicità evoca emozioni nei tuoi clienti?

Come si integra questo legame emozionale nelle tue strategie di comunicazione?

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4. Step 3: Ottimizzare la gestione degli archivi storici

Se hai creato un archivio storico pensa a come può essere gestito in maniera ottimale per la tua azienda e per i suoi visitatori. Come possono i visitatori trarre beneficio dalla conoscenza che conservi a riguardo di un determinato prodotto o servizio?

L’ottimizzazione può riguardare l’accessibilità degli archivi, in modo da facilitare i visitatori possano visitarli.

Il secondo aspetto della ottimizzazione riguarda l’enfatizzazione di alcune caratteristiche salienti del prodotto, del servizio o del processo produttivo. Queste caratteristiche salienti possono riguardare qualcosa a cui gli utilizzatori non avevano mai pensato.

Es. Nella produzione della birra l’importanza dell’acqua e il fatto che lo stabilimento di produzione sia costruito in prossimità di una sorgente di acqua, diventano una caratteristica saliente.

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4. Step 3: Ottimizzazione di Archivi storici

L’esempio di Atkinsons and Co mette in risalto l’antico processo di torrefazione del caffè che utilizza macchine d’epoca per la tostatura a fiamma viva – questo è un aspetto saliente ed messo in risalto in maniera chiara dall’azienda.

Quali sono i punti salienti della tua azienda?

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4. Step 3: Ottimizzazione digitale degli archivi storici

Se ottimizzi un archivio digitale una tecnica da utilizzare può essere la search engine optimisation (SEO).

Questa tecnica si basa sull’assunzione che se tuoi dati sono facilmente reperibili da un motore di ricerca anche i tuoi visitatori potranno trarne beneficio. Più persone ti troverannop mediante I motori di ricerca maggiori saranno le possibilità di mettere in risalto il tuo marchio e di convertire i visitatori in clienti.

L’ottimizzazione degli archivi storici può prendere tempo e qui potresti sperimentare diverse tecniche, quindi richiedere un impiego di risorse di lungo termine.

SEO skills sono una buona tecnica di comunicazione da cui la tua attività può trarre vantaggio.

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4. Step 4: Piano strategico a lungo termine

Costruire sulla base della comprensione dei tuoi beni culturali , richiede obiettivi di lungo termine per la loro manutenzione e la loro integrazione.

Abilitare una efficace gestione dell’accesso all’informazione - Sapere cos’è l’informazione, dove si trova e chi ne è il responsabile?

Mettere in atto processi per gestire e fornire accesso all’informazione, abilitare la sicurezza e la conservazione dell’informazione, promuovere la continuità dell’attività.

Assicurarsi che l’informazione sia gestita attraverso una prospettiva di lungo termine – es. Come si può accedere all’informazione tra 10 o 40 anni?

Come può informare e sottintendere le priorità aziendali e contribuire all’innovazione nella tua azienda?

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Come applicare l’Heritage Management alla gestione dei beni culturali

Qui trovi delle attività basilari che ogni azienda dovrebbe essere in grado di considerare e di adattare a suo uso in modo regolare …

• Identicare quei beni culturali materiali e immateriali che possono distinguere ed innovare.

• Definire e implementare una strategia di gestione dei beni culturali e delle pratiche per identificareli, collezionarli, preservarli ed ottimizzarne il potenziale.

• Considera di investire in formazione del personale e nell’utilizzo di tecnologie per l’informazione e la comunicazione (ICT) per ottimizzare l’uso interno ed esterno dei tuoi beni culturali.

• Considera di eseguire I quattro passi del processo di gestione dei beni culturali almeno una volta all’anno per identificare I punti salienti per l’ottimizzazione dei tuoi beni culturali.

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Sintesi del modulo di Heritage management

• Comprendere il significato e l’importanza della gestione dei beni culturali nelle aziende

• Sviluppare creatività e qualità nei tuoi prodotti e servizi mediante l’ottimizzazione dei tuoi beni culturali

• Implementare la gestione del Patrimonio Culturale Aziendale nella tua organizzazione

Obiettivo di questo corso è comprendere le capacità necessarie per gestire il patrimonio culturale nella tua azienda.

Ora dovresti essere in grado di…

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Lo sviluppo di questo materiale è il risultato del progetto europeo MNEMOS Qualità e Innovazione

nella Formazione Continua per la Valorizzazione del Patrimonio Cuturale d’Impresa.

Un ringraziamento speciale ai seguenti esperti che lo hanno testato e migliorato:

Alex Avramenko, Alice Martzopoulou, Alison Kennedy, Anna Catalani, Carmela Gallo, Carolyn Downs,

Costantino Landino, Eeva Laaksonen, Elisa Akola, Fiona Cheetham, Grazyna Rembielak-Vitchev, Joe

Telles, Josef Svec, Niko Havupalo, Pawel Zolnierczyk, Peter Reeves, Soňa Gullová, Thomas

Lemström, Tomas Lehotsky e Tony Conway.

Per approfondire puoi visitare www.enterpriseculturalheritage.org e unirti alla Community su

LinkedIn : http://goo.gl/NXtFr

Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione Europea. L’autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute

Ringraziamenti

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Riferimenti bibliografici

Howard, Peter (2003). Heritage: Management, Interpretation, Identity; Continuum International Publishing Group Ltd.

Blockley, Marion and Hems, Alison. (2005) Heritage Interpretation: Theory and Practice; Routledge.

http://whc.unesco.org/en/conventiontext

Moscardo, G. (1996). Mindful Visitors - Heritage and Tourism. Annals of Tourism Research 23(2): 376-397

MNEMOS (2010) J. Atkinson & Co: A successful case of Enterprise Cultural Heritage in the UK

Available online from http://goo.gl/gzKfC

MNEMOS (2010) Lanificio Leo: A successful case of Enterprise Cultural Heritage in Italy. Available online http://goo.gl/tEw1m

MNEMOS (2010) HAITOGLOU BROS. SA: fusion of craft and technology. Available online

http://goo.gl/WptEJ

Smith, L., Akagawa, N., (2009) Intangible Heritage (Key Issues in Cultural Heritage), Routlede, New York /London

Grant, A and Sussums, C. (2010) London Museum Hub Information Policy Toolkit su http://www.museuminfo-records.org.uk/toolkits/InformationPolicy.pdf

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Avviso

Il presente modulo formativo è stato realizzato dal team del progetto MNEMOS utilizzando varie fonti. Il team si riserva il diritto di cambiare i termini e le condizioni d’uso di questo materiale formativo senza notifiche e in qualsiasi momento. Il materiale formativo è stato prodotto solo a scopo educativo e non fornisce consigli giuridicamente vincolanti. Il materiale formativo, così come il sito web www.enterpriseculturalheritage.org sono resi disponibili agli utilizzatori finali, che non possono, però, farne un uso indiscriminato.

Il team del progetto MNEMOS non rilascia alcuna dichiarazione e non garantisce:

a) che le informazioni contenute nel modulo e nel sito siano complete, verificate, organizzate;

b) che il materiale deil modulo o del sito web sia sotto licenza d’uso o l’utilizzo sia autorizzato da terze parti;

c)che il materiale formativo ed il sito web saranno sempre funzionanti e privi di errori e

d) che il server su cui si trovano il materiale formativo e il sito web sia privo di virus o di bug.

Questo lavoro è sotto licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.

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Fine del modulo di Heritage Management.

Per lasciare la visualizzazione a tutto schermo premere il tasto ESC sulla tastiera.

Cosa vuoi fare adesso?

Puoi fare un quiz per verificare la tia conoscenza dell’Heritage Management (Per farlo devi essere registrato sulla learning platform all’indirizzo http://training.enterpriseculturalheritage.org)

oppure

Puoi continuare con il prossimo modulo che riguarda Intellectual Property Rights Management (Gestione dei Diritti di Proprietà Intellettuale)


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