Date post: | 15-Mar-2016 |
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il Punto diCAMPAGNA AMICA
N.4 SETTEMBRE 2010
NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA
FACCE DA OSCAR!
L’inserimento di prodotti come pane,
birra, grappa nella tabella dei beni che
anche fiscalmente possono essere og
getto delle attività agricole connesse è
un’opportunità per le imprese agricole
impegnate nella coltivazione del grano
e non solo, soprattutto se coinvolte
nell’attività agrituristica e di vendita di
retta, che possono così trovare una im
portante occasione di integrazione del
proprio reddito. E’ il commento del pre
sidente Sergio Marini alla pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del
Ministero dell’Economia e delle Finanze
che apre agli agricoltori la possibilità di
produrre e ven
dere tutta una
serie di nuovi
prodotti. Dal
pane alla birra
fino alla grappa
e alla farina, il
via libera mini
steriale ri
sponde alle
esigenze delle
imprese agri
cole che fanno
vendita diretta o
cercano vie inno
vative per valorizzare il proprio pro
dotto e va nella direzione delle richieste
avanzate dalla Coldiretti. “Si tratta di
una concreta dimostrazione della
grande modernità dell'attività agricola
nella società contemporanea – ha sotto
lineato Marini dove si avverte forte la
necessità di ricostruire un rapporto con
il mondo reale che è un patrimonio
delle nostre imprese che sono impe
gnate a farlo conoscere anche con l'of
ferta di servizi e prodotti resi possibili
dalle
nuove leggi sulla
multifunzionalità”. Strumenti innovativi
fortemente voluti da Coldiretti che
hanno permesso di allargare l’operati
vità delle imprese agricole dalla produ
zione alla trasformazione e alla vendita.
La possibilità di produrre pane, birra e
gli altri alimenti rappresenta un tassello
importante nel progetto per una Filiera
agricola tutta italiana che punta ad of
frire attraverso la rete di Consorzi
Agrari, cooperative, farmers
market, agriturismi
e imprese agricole prodotti alimentari
al cento per cento italiani firmati dagli
agricoltori al giusto prezzo. Questi pro
dotti saranno offerti tramite la più
estesa rete commerciale nazionale che
coinvolge i mercati di campagna amica,
i punti di vendita delle cooperative, i
consorzi agrari, agriturismi e aziende
agricole, ma coinvolgerà anche la rete
della ristorazione a chilometri zero e la
distribuzione che intenderà parteci
pare.
il Punto di CAMPAGNA AMICA
Presidente:Sergio Marini
Direttore Generale: Toni De Amicis
Sede operativa: Via Nazionale 89/a00184 Roma (Italy)Tel [email protected]
Il Punto di Campagna AmicaIscritto al n. 19 del 27/01/2010Registro Nazionale dellaStampa del Tribunale di Roma
Direttore responsabile:Paolo Falcioni
Redazione:Fabio CagnettiRaffaella CantagalliAngela GalassoAlessandra GioggiMassimiliano PaoloniSara Paraluppi
Hanno collaborato:Silvia BoscoDomenico BuonoLuca D’ApoteCarlo HausmanRolando ManfrediniStefano MasiniCarmelo Troccoli
Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 -34133 TriesteTel +39.040362525 www.swg.it
Impaginazione e grafica:Massimiliano Paoloni
StampaDigitalia Lab, via G. Peroni,131 – Roma
3
Primo Piano
“Un’opportunità in più per l’impresa”Il presidente Sergio Marini commenta il via libera alla produzione e vendita di pane e birra in campagna
il Punto di CAMPAGNA AMICANovità da Fondazione
4
Dal mese di maggio, periodo in cui ha
preso il via l’accreditamento delle
imprese agricole alla Rete nazio
nale dei punti in vendita diretta di
campagna amica, fino al mese di
agosto, hanno aderito all’Albo na
zionale 1.071 imprese agricole.
Del totale, il 16% sono imprese
agrituristiche di cui il 42 %, effet
tua oltre alla vendita diretta,
anche il servizio di sommini
strazione di pasti e bevande.
Ben il 25% delle imprese
iscritte all’Albo di Campagna
Amica ha come titolare una
donna e il 6% un giovane
sotto i 30 anni. Da questi dati
emerge in modo significativo
la presenza dell’imprenditoria
femminile nella multifunzio
nalità, d’altro canto la neces
sità la scarsità di giovani in un set
tore che ha grande necessità di
svecchiamento.
Attualmente la imprese agricole
accreditate si distribuiscono in
maniera omogenea sul territo
rio, con una percentuale del
35% al nord, del 33% al centro e
del 30% nel sud e isole.
Le associazioni Agrimercato ac
creditate sono ormai 60 sulle
80 complessive e i mercati
sono 680.
La rete di Campagna Amica
attualmente è composta
dunque da 1748 punti ven
dita, in cui i consumatori
possono acquistare pro
dotti agricoli italiani con
trollati direttamente dai
produttori agricoli.
4
In mille sbarcano a Campagna Amica
I FARMERS MARKET, LE AZIENDE AGRICOLE, GLI AGRITURISMI
E LE COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE NEL MESE DI GIUGNO
HANNO ADERITO ALLA RETE NAZIONALE DELLE IMPRESE
A MARCHIO “PUNTO CAMPAGNA AMICA” SONO:
1 7 4 8
IL CONTA PUNTI
Boom di adesioni alla rete nazionaledi aziende agricole in vendita diretta
il Punto di CAMPAGNA AMICA
5
Novità da Fondazione
L’utilizzo dei buoni lavoro (vou
cher) è pienamente legittimo
anche nell’ambito delle attività di
vendita diretta dei prodotti agri
coli e alimentari svolta nei mercati
degli agricoltori ( farmers market)
di Campagna Amica. E’ quanto af
ferma la Coldiretti nel rendere
nota la risposta, di prossima pub
blicazione, del Ministero del La
voro ad interpello
sull’utilizzo dello
strumento del
v o u c h e r
p e r
lavoro occasionale accessorio. In
Italia sono già attivi oltre 600 mer
cati degli agricoltori di Campagna
Amica con un crescita esponen
ziale nell’ultimo anno che ha inte
ressato grandi e piccoli centri dove
si registra un grande successo di
pubblico.
Una ulteriore occasione quindi sia
per le imprese agricole che hanno
necessità di manodopera
per le attività di vendita di
retta, sia per pensionati,
casalinghe e lavoratori
in cassa integrazione
e mobilità, per
avere un’oppor
tunità d’integra
zione del
proprio red
dito e per i
giovani stu
denti anche di
accedere ad
un’esperienza di la
voro, assicurando a
tutti la piena traspa
renza al rapporto. In agricoltura
sono stati utilizzati quasi un terzo
(29 per cento) degli 7.452.579
buoni cartacei per venduti in Ita
lia dall’1 agosto 2008 al 3 settem
bre 2010 secondo l’Inps che
evidenzia come altri 650mila
siano stati venduti per via telema
tica.
Lo strumento dei voucher, intro
dotto per la prima volta in occa
sione della vendemmia 2008 e
successivamente esteso ad altri
soggetti ed ad altre attività, ha
permesso di ottenere importanti
risultati nella lotta al lavoro som
merso.
La Coldiretti è l’organizzazione
con il maggior numero di imprese
che assumono lavoratori in agri
coltura che è il settore che più uti
lizza questa opportunità insieme
al commercio (11 per cento), ai
servizi (11 per cento) e al turismo
(5 per cento) dove sono stati uti
lizzati anche nei parchi diverti
mento.
I buoni lavoro potranno essere usatinei Mercati di Campagna Amica
Voucher anche nei farmers market
Una indagine conoscitiva sulle distorsioni di filiera e sulle speculazioni che stanno
mettendo in crisi il futuro del pomodoro Made in Italy è stata chiesta
nell’incontro con l’Antitrust che ha preso atto positivamente delle nostre
sollecitazioni. E’ quanto affermato dal Presidente della Coldiretti Sergio
Marini in occasione della nmanifestazione organizzata insieme alle
associazioni dei consumatori, dopo l’incontro con l’Autorità Garante
della Concorrenza e del Mercato alla quali è stato evidenziato che nel
passaggio da pomodoro a passata il prezzo rincara di quasi venti volte
(+1733 per cento) con il prezioso ortaggio che viene pagato fino ad appena
5 centesimi al chilo agli agricoltori che lo coltivano nel Sud Italia per colpa di operatori senza
scrupoli che approfittano del proprio potere contrattuale per sottopagare il raccolto.
Salviamoil pomodoromade in Italyda falsie speculazioni
il Punto di CAMPAGNA AMICA
6
Ad Adria nasce il primo Mercato diCampagna Amica dentro un ospedale
Ad Adria (Rovigo), nasce il primo
mercato di Campagna Amica all’in
terno di una struttura sanitaria
pubblica. Questa esperienza pilota,
unica nel suo genere, è la logica
evoluzione del percorso di qualità
già intrapreso dalla struttura ospe
daliera.
L’ospedale di Adria, secondo in Ita
lia dopo l’ospedale di Asti, è stato
insignito nel 2009 dalla Coldiretti
con la targa “ospedale a km zero”,
per la scelta di portare i prodotti
del polesano nella mensa ospeda
liera; scelta che ha incontrato il
gradimento tanto dei degenti che
dei dipendenti.
Proprio da questi ultimi è partita
la richiesta di poter acquistare i
prodotti gustati in mensa. Così, in
area definita è stato organizzato
uno spazio in cui ogni
martedì pomeriggio i
650 dipendenti del
l’ospedale possono ac
quistare i prodotti
locali e stagionali for
niti dalle aziende agri
cole certificate
Campagna Amica. Alla
buona riuscita dell’ini
ziativa ha altresì con
tribuito il progetto
“Casafamiglia” della
provincia di Rovigo,
che raccoglie iniziative
di conciliazione dei
tempi che i lavoratori dedicano al
lavoro e alla vita famigliare.
Pur discostandosi questa iniziativa
dal concetto tipico di Mercato di
Campagna Amica ed avvicinandosi
più all’idea di gruppo di acquisto,
si tratta di un’iniziativa da pren
dere ad esempio e di cui auspi
chiamo la diffusione in tutto il
paese.
I prodotti a km zero arrivano in corsia
Il mercato del mese
A grande richiesta il
Mercato di Campa
gna Amica della Col
diretti di Bari si
trasferisce sul piaz
zale antistante l’in
gresso del centro
commerciale Bari
MAX (via Francesco
De Blasio viale Lo
renzo La Rocca a
Bari), a partire da
domani sabato e do
menica 11 e per tutti
i fine settimana di
settembre. Le im
prese agricole della
Coldiretti di Bari,
graditi ospiti del
ipermercato, deci
dono di essere itine
ranti sul territorio
per incontrare il
maggior numero di
consumatori e sensi
bilizzare circa i deli
cati temi della salute
e della sicurezza ali
mentare. Ricco il pa
niere di prodotti in
vendita, dalla ver
dura fresca ai sottoli,
dalla frutta ai for
maggi e al latte,
dall’olio extraver
gine di oliva al vino.
CAMPAGNA AMICA BARI DEBUTTA NELL’IPERMERCATO
I prodotti di Campagna Amicaall’Ospedale di Adria (Rovigo)
il Punto di CAMPAGNA AMICA
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Da fine luglio Bibbiena ospita il mercato settimanale di Campagna
Amica, in cui ogni sabato mattina i cittadini possono trovare i prodotti
agroalimentari del proprio territorio di 10 imprenditori agricoli. Il mer
cato è dotato di punto informativo e si trova in una zona dotata di par
cheggi. L’ubicazione è stata scelta dal Comune per favorire la
costruzione di un senso di comunità tra i cittadini e di appartenenza al
paese, di cui proprio le produzioni agricole saranno il filo conduttore.
Il mercato di Campagna Amica della Gallura è sbarcato nelle vie
del centro di San Teodoro sotto le stelle. Dal 5 agosto tutti i giovedì
dalle 21 alle 24 la cittadina balneare gallurese si anima degli stand
dei produttori di Coldiretti, in via Sardegna. Gli stand del Mercato
di Campagna Amica propongono vino, salumi, formaggi, ortaggi,
frutta, olio ma anche fioriture di stagione, il miele, gli ortaggi ven
duti direttamente dai produttori.
Nei mesi di agosto e settembre il Mercato di Campagna Amica
anima la spesa domenicale nella suggestiva città di Gerace.
Dalle 16 alle 21 cittadini e turisti possono infatti acquistare le
eccellenze dell’agricoltura locale direttamente dai produttori
della provincia, ed in pieno centro storico praticamente a
fianco del più grande edificio di culto della Calabria: la prege
vole Cattedrale di Gerace.
Allestito per tutto il mese di agosto di fronte al noto stabilimento termale
Virgilio di Sirmione ed aperto tutti i sabato mattina il nuovo Mercato di
Campagna Amica della provincia di Brescia. Sono 13 gli imprenditori
agricoli che ne fanno parte e che offrono ai cittadini consumatori
un’ampia gamma di prodotti bresciani. Il mercato ha un indubbio ap
peal turistico, sorgendo non solo vicinissimo alle terme ma anche nella
splendida cornice del Lago di Garda.
BIBBIENA
S.TEODORO
GERACE
SIRMIONE ALLE TERME SI ACQUISTA A KM0
TIPICITÀ IN CATTEDRALE
IL MERCATO SOTTO LE STELLE
I PRODOTTI CHE UNISCONO
I nuovi mercatiscelti fra i tanti aperti nell’ultimo periodo
Via libera all’acquisto di pane, pa
nini, cialde, rustici, piz
zette ed altre
specialità
salate
di
rettamente dagli
agricoltori che
potranno sfor
narli e venderli
direttamente al
pubblico mante
nendo la natura
agricola della
propria attività
ed usu
fruendo del
trattamento
fiscale pro
prio dei pro
dotti agricoli.
Lo rende noto la
Coldiretti nel sottoli
neare la nascita della
figura dell’agricol
torepanettiere con
la pubblicazione
nella Gazzetta Uffi
ciale del decreto del
Ministero dell’Econo
mia e delle Finanze,
con il quale è stata
aggiornata la tabella
dei beni che anche fi
scalmente possono
essere oggetto delle
attività agricole con
nesse
Si tratta di una inno
vazione importante
che, completando il pro
cesso di liberalizzazione
dell’attività di panifica
zione che dal 2006 non ne
cessita di specifica
autorizzazione, incentiva la possi
bilità in Italia di portare in tavola
pane o pizze fragranti di qualità
garantita
dal campo alla
tavola con la cer
tezza di assicurarsi un pro
dotto veramente Made in Italy, in
un mercato dove la metà del pane
in vendita è ottenuto con farina
importata senza alcuna indica
zione per i consumatori.
Oltre ai prodotti freschi di panet
teria, tra le nuove tipologie di pro
dotti tassati in base al sistema del
reddito agrario, il decreto del Mi
nistro dell’economia e delle fi
nanze del 5 agosto pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale del 10 settem
bre, ricomprende la produzione di
farina o sfarinati di legumi da gra
nella secchi, di radici o tuberi o di
frutta in guscio commestibili, la
produzione di grappa, la produ
zione di malto e la produzione di
birra che sono considerate attività
agricole a tutti gli effetti.
il Punto di CAMPAGNA AMICA
Con un
aumento del
10 per cento in valore nel primo semestre del
2010, il Made in Italy agroalimentare conquista
le tavole del mercato globale dove cresce a due
cifre la presenza di ortofrutta, vini e formaggi
Made in Italy. E’ quanto emerge da una analisi della
Coldiretti relativa al primo semestre del 2010 sulla
base dei dati Istat che evidenzia le buone per
formance realizzate dall’agroalimentare ita
liano all’estero in tempo di crisi. Se il trend
di crescita sarà confermato alla fine
dell’anno le esportazioni agroali
mentari potrebbero raggiun
gere per la prima volta il
valore record di 25 mi
liardi di euro realizzato
per la grande maggio
ranza nei paesi del
l’Unione Europea ma
anche negli Stati Uniti e nei
mercati emergenti come la Cina. A crescere sono so
prattutto l’ortofrutta (+16 per cento), i formaggi e lat
ticini (+ 14 per cento), l’olio di oliva (+11 per cento)
e il vino (+ 9 per cento) mentre restano sostan
zialmente stabili sono stati due cavalli di bat
taglia del Made in Italy all’estero come la
pasta e le conserve di pomodoro. Posi
tive le performance dei prodotti a
denominazione di origine come
il Parmigiano Reggiano e il
Grana Padano.
Novità da Fondazione
8
Via libera agli agricoltori panettieriOk al decreto, si potrà produrre e venderemantenendo il regime fiscale agevolato
Il made in Italy volasui mercati
Il rapporto tra produttori e consumatori
passa dalla vendita diretta, che viene rego
lamentata in gran parte dalla legge di orien
tamento (D.L. 228/2001). La legge di
orientamento stabilisce che alla vendita di
retta effettuata dai produttori agricoli non
si applicano le norme relative al commer
cio, almeno fino ad un certo ammontare di
ricavi conseguito vendendo prodotti acqui
stati da terzi. La disciplina dettata dalla
Legge 59 del 1963, in base alla quale è pos
sibile vendere solo ed esclusivamente pro
dotti ottenuti nelle aziende agricole, è oggi
applicabile solo dai produttori agricoli in
regime di esonero Iva, se hanno scelto di
avvalersi della facoltà di non iscriversi al re
gistro delle imprese. La vecchia legge 59 si
basa su un regime autorizzatorio: il produt
tore agricolo deve presentare una do
manda al sindaco del comune in cui
intende effettuare la vendita. Il sindaco in
questo caso è tenuto a rispondere con
un’autorizzazione scritta che riporta pro
dotti, luoghi e giorni di vendita. Questo per
corso è stato superato dall’articolo 4 del D.L.
228/2001 che al comma 1 stabilisce che la
disciplina agevolata può essere applicata
solo agli imprenditori agricoli singoli o as
sociati che sono iscritti al Registro Imprese.
Vendita diretta, istruzioni per l’usoEcco i passi da seguire per avviarel’attività di commercializzazione
il Punto di CAMPAGNA AMICA
9
Il produttore agricolo può
vendere al dettaglio anche i prodotti
acquistati da terzi, fatta salva la prevalenza
della vendita dei suoi prodotti;
vendere anche i prodotti derivati, ottenuti
a seguito di attività di manipolazione o tra
sformazione dei prodotti agricoli, finaliz
zate al completo sfruttamento del ciclo
produttivo.
Qualiprodottiè possibilevendere
La vendita al dettaglio dei prodotti
agricoli può avvenire sia in sede sta
bile che in forma itinerante.
Il commercio elettronico viene considerato
vendita itinerante.
La vendita in sede stabile, oltre che nella
propria azienda o in altre aree private a
cielo aperto, può essere effettuata su aree
pubbliche, anche con l’utilizzo di un posteg
gio o di locali aperti al pubblico (negozi).
E’ fondamentale il rispetto delle disposi
zioni vigenti in materia di sanità e igiene.
Privatoo pubblico,dovesi può farela vendita
La legge 81 del 2006 sostiene che per la vendita al dettaglio esercitata su superfici al
l’aperto in azienda agricola o in aree private di cui l’imprenditore abbia la disponibilità,
non è richiesta la comunicazione di inizio attività.
Per la vendita di prodotti acquistati da terzi, il D.L. 228/2001 dispone che se l’ammontare dei
ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti non provenienti dalle relative aziende nell’anno
solare precedente sia superiore a € 160.000 per gli imprenditori individuali, o € 4.000.000
per le società, si applicano le disposizioni del D.L. 114 del 1998, disciplina ordinaria del com
mercio. La vendita diretta dei prodotti agricoli in forma itinerante è soggetta a comunicazione
al sindaco del comune in cui risiede l’azienda agricola e può essere effettuata decorsi 30 giorni.
Se si intende esercitare la vendita al dettaglio in sede fissa su aree pubbliche o in locali aperti
al pubblico, la comunicazione è indirizzata al sindaco del comune in cui si farà la vendita.
Comunicazione di avvioal sindaco:quando ecome farla
Novità da Fondazione
il Punto di CAMPAGNA AMICA
I Presidenti di Coldiretti ed Anci,
Sergio Marini e Sergio Chiampa
rino, hanno sottoscritto l’ Accordo
Quadro per il perseguimento di
obiettivi di sviluppo territoriale at
traverso la promozione del pro
getto Coldiretti per una “Filiera
agricola tutta italiana” e la valoriz
zazione di tutte la potenzialità della
multifunzionalità in agricoltura.
L’Accordo avrà una durata di qua
rantotto mesi a decorrere dal luglio
2010 e sarà tacitamente proroga
bile.
L’Accordo ha ad oggetto le princi
pali tematiche del progetto di Col
diretti che vede nei Comuni i
partners essenziali per un’attua
zione capillare in tutto il territorio
nazionale.
In particolare, per superare le dise
conomie derivanti da una filiera
agroalimentare inefficiente e carat
terizzata da un irrazionale aumento
dei prezzi praticati al consumatore
finale, si sancisce un formale impe
gno ad incentivare la rete di vendita
diretta dei prodotti agricoli ed
agroalimentari basata sullo svi
luppo capillare dei “Mercati di Cam
pagna amica” promossi dalla
Fondazione Campagna Amica.
Inoltre si evidenzia la necessità di
incentivare l’utilizzo dei prodotti
agroalimentari a “Km 0” nell’am
bito della ristorazione collettiva ge
stita direttamente o tramite appalto
dai Comuni.
Altro ambito di intervento è quello
volto a favorire lo svolgimento di
attività funzionali alla sistemazione
ed alla manutenzione del territorio,
alla salvaguardia del paesaggio
agrario e forestale, alla cura ed al
mantenimento dell’assetto idrogeo
logico: al tale fine le Parti si impe
gnano ad incrementare il ricorso a
strumenti contrattuali, già previsti
dalla “legge di orientamento”, che
consentano ai Comuni ed alle im
prese agricole di effettuare una ma
nutenzione organica del territorio e
dell’ambiente rurale.
Quanto alla tematica della semplifi
cazione amministrativa di interesse
per le imprese agricole, Anci e Col
diretti, tra l’altro, per giungere alla
razionalizzazione dei procedimenti
amministrativi di competenza co
munale, intendono favorire la più
ampia sinergia tra i Comuni e i Caa
Coldiretti anche al fine di adottare
protocolli operativi per l’informa
tizzazione e la standardizzazione
dei procedimenti che coinvolgono
le imprese agricole.
Più mercati agricoli nei ComuniFirmato l’accordo tra Anci e Coldirettiper sviluppare la filiera corta made in Italy
10
Incentivare la rete di vendita diretta Aziende multifunzionali
per salvare il territorio
Un impegno comunecontro la burocrazia
Novità da Fondazione
Il 54% per cento degli italiani preferi
sce acquistare prodotti alimentari lo
cali e artigianali che battono
nettamente le grandi marche, le quali
si
fermano al 12 per cento. E' quanto
emerge da una indagine
Coldiretti/Swg che giustifica il successo
di esperienze di vendita di prodotti lo
cali rispetto ai quello delle multinazio
nali come McDonald's. Secondo
l'indagine per il 29% degli italiani la
scelta tra le due tipologie di prodotto
dipende dalla qualità mentre per il 5
per cento dal prezzo.
La vittoria del prodotto legato al terri
torio è confermata dal fatto che quasi
due terzi degli italiani (65%) si senti
rebbero più garantiti da un marchio
degli agricoltori italiani rispetto al mar
chio industriale (13%) e a quello della
distribuzione commerciale (8%). Si
tratta di una opinione confermata da
un vero boom degli acquisti diretti dai
produttori dove compra regolarmente
l'11% degli italiani e
ben il 47 % ha dichia
rato di farlo almeno
qualche volta durante
l’anno.
La spesa in cantine,
malghe o frantoi per
acquistare direttamente dai produttori
vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre
specialità supererà nel 2010 i 3 mi
liardi di euro secondo la Coldiretti e
coinvolge 63mila imprese agricole at
traverso spacci aziendali, chioschi, ban
carelle, sagre e oltre 500 mercati degli
agricoltori di Campagna Amica.
L'acquisto di un alimento direttamente
dal produttore è una opportunità per
conoscere il prodotto, la storia, la cul
tura e le tradizione che racchiude dalle
parole di chi a contribuito a conservare
un patrimonio che spesso non ha nulla
da invidiare alle bellezze artistiche e
naturali del territorio nazionale.
E’ un fenomeno in controtendenza ri
spetto alla crisi generale perché conci
lia la necessità di risparmiare con
quella di garantirsi la sicurezza del
cibo. Tra le motivazioni di acquisto del
l'indagine Swg/Coldiretti spicca infatti
la genuinità (71%) seguita dal rispar
mio (40%) e dal gusto (26%).
Favorire la presenza di prodotti locali
nei punti vendita è anche l'obiettivo del
progetto per una Filiera agricola tutta
italiana per arrivare ad offrire prodotti
alimentari al 100% italiani firmati dagli
agricoltori e al giusto prezzo”. Questi
prodotti sono già offerti tramite la più
estesa rete commerciale nazionale che
coinvolge i mercati di campagna amica,
i punti di vendita delle cooperative, i
consorzi agrari, agriturismi e aziende
agricole.
I prodotti locali battono le grandi marcheIndagine di Swg e Coldirettisulle preferenze degli italiani
il Punto di CAMPAGNA AMICA
11
Il sondaggio del mese
Nonostante il dichiarato impegno a garantire la sicurezza
alimentare dopo lo scandalo del latte alla melamina, la Cina
ha continuato ad esportare prodotti a rischio ed è stata il Paese
che ha ricevuto dall'Unione Europea il maggior numero di notifi
che per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla
presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme
di legge. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base della Relazione
sul sistema di allerta per gli alimenti dalla quale si evidenza che
nel 2009 su un totale di 3204 allarmi per irregolarità ben 344 (11
per cento) hanno riguardato la Cina per pericoli derivanti dalle
contaminazioni dovute sopratutto a materiali a contatto con gli
alimenti. Di fronte all'estendersi dell'allarme sui rischi dei prodotti
cinesi occorre immediatamente continua la Coldiretti estendere
l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti.
L’Unionedenuncia:alla Cinail primatodei cibicontaminati
il Punto di CAMPAGNA AMICA
Con un aumento record dell’11 per
cento è boom nel 2010 per le fatto
rie didattiche che offrono l’occa
sione ai bambini e ai loro insegnanti
di fare una esperienza di vita in cam
pagna alla conoscenza dei processi
produttivi agricoli, dell’origine ter
ritoriale dei prodotti, della storia e
della cultura di un territorio, del
suoni e i gusti della campagna, E’
quanto emerge da un monitoraggio
della Coldiretti per l’inizio del
l’anno scolastico 2010 du
rante il quale saranno
operative in Italia ben
1093 le aziende agri
cole associate che svol
gono attività di
fattoria didattica a be
neficio delle giovani
generazioni. Si tratta di
iniziative presenti su
tutto il territorio nazio
nale ma con una maggiore
concentrazione in Piemonte
(210), Veneto (121), Puglia
(115), Campania (108), Emilia Ro
magna (95), ma con una diffusione
in crescita anche nelle altre regioni.
Un impegno che rientra nell'ambito
del progetto "Educazione alla Cam
pagna Amica" che nel corso del
nuovo anno scolastico coinvolgerà
oltre centomila alunni delle scuole
elementari e medie che partecipe
ranno alle oltre tremila lezioni in
programma nelle fattorie didattiche
e agli oltre cinquemila laboratori del
gusto e agli orti didattici che sa
ranno organizzati nelle aziende agri
cole e in classe. Si tratta di un
progetto che vuole avvicinare il
mondo della scuola a quello del
l’agricoltura con l’obiettivo di infor
mare e sensibilizzare i cittadini più
giovani sui valori del benessere,
della sana alimentazione, della tu
tela ambientale, della scoperta del
territorio come luogo di apparte
nenza e di identità. Tra i temi indivi
duati: il tempo dell’alimentazione
(re
s t i
tuire ai ragazzi l’idea della ciclicità
della natura, delle stagioni), lo spa
zio dell’alimentazione (come luogo
di produzione, come ambiente natu
rale, come luogo della comunica
zione e della espressività), il mio
territorio (in particolare gli aspetti
identitari e storicoculturali che le
gano le persone ed i prodotti ad un
determinato territorio). Il tutto ac
compagnato da offerta di materiale
didattico, momenti di approfondi
mento, seminari, indagini sui ragazzi
e l’alimentazione. In fattoria ci si
educa alla comprensione dei fatti
naturali, dei processi produttivi,
delle culture del cibo, del rapporto
con gli animali e con il “vivente”,
della vita di campagna. Ed i ragazzi
rispondono con interesse vero. Ri
cerche, temi e saggi, visite in fattoria
e nelle strutture di trasformazione
alimentare, analisi del territorio, la
boratori del gusto, produzione di Cd,
video, volumi, grafica per etichette
di prodotti alimentari, pannelli,
feste, valorizzazione di ri
cette antiche, rappresen
tazioni teatrali,
conferenze stampa:
questi sono stati solo
alcuni dei “prodotti”
dell’impegno dei ra
gazzi. L’esperienza
dei giovani studenti
con la buona alimen
tazione si trasferisce
però anche nelle scuole
perché grazie alle nuove
linee guida per la ristorazione
scolastica fissate dal ministero della
Salute per l’anno scolastico 2010
2011 l'elaborazione di piatti nelle
mense dovrà seguire i principi di
un'alimentazione equilibrata, ma
“anche considerando la varieta' e la
stagionalita' dei cibi, utilizzando
anche proposte di alimenti tipici
della regione di residenza, per inse
gnare ai bambini il mantenimento
delle tradizioni”. Niente ciliegie o pe
sche a Natale, dunque, ma dolci
arance in Sicilia e mele nel Veneto ed
anche altre specialità offerte dai di
versi territori a seconda delle sta
gioni.
Il boom delle fattorie didatticheLe aziende che svolgono attività conle scuole cresciute del 10% in un anno
12
Terranostra
il Punto di CAMPAGNA AMICA
13
Speciale Oscar Green
Grande successo per la manifestazionepromossa da Coldiretti Giovani Impresa
Dal falconiere chiamato a garantire
la sicurezza degli aeroporti messa a
rischio dagli animali pericolosi per il
volo che fuggono alla vista dell’impo
nente rapace al consulente a domici
lio per la “coltivazione” dei tartufi
che potranno essere così gustati
senza svenarsi fino a chi offre la co
lonia estiva in fattoria, in alternativa
a quella al mare o in montagna. Sono
questi alcuni dei nuovi mestieri scac
cia crisi de l concorso ’”Oscar Green”,
il premio per l’innovazione dei Gio
vani della Coldiretti con l’Alto Patro
nato del Presidente della Repubblica
e della Rappresentanza in Italia della
Commissione Europea . Al Salone
della creatività del Made in Italy
sono state premiate le idee piu’ inno
vative delle giovani imprese agricole
italiane dal presidente della Coldi
retti Sergio Marini, dal delegato na
zionale Giovani Imprese della
Coldiretti Vittorio Sangiorgio, da En
rico Letta vicesegretario del Partito
Democratico, dal Ministro delle Poli
tiche Agricole Giancarlo Galan, dal
presidente di Federconsumatori, Ro
sario Trefiletti.
Se c’è chi ha deciso di diventare affi
natrice di formaggi lavorando il latte
direttamente in alta montagna e
“conciando” il formaggio per ren
derlo unico e garantirgli il gusto ti
pico ed esclusivo del territorio, non
manca chi ha recuperato l'antica at
tività nobiliare della Falconeria,
un’arte quasi dimenticata che oggi
però ha ripreso tutta il suo valore
grazie ad una recentissima pratica
che prevede la presenza dei falchi
negli aeroporti per tenere lontani gli
animali pericolosi per gli aerei e ga
rantire così la sicurezza dei voli. E
ancora tra le novità di quest’anno c’è
anche una realtà unica nel suo ge
nere, il consulente a domicilio per la
“coltivazione” dei tartufi, che offre a
tutti gli amanti del pregiato tubero la
possibilità di realizzare una tartufaia
a casa propria ma anche chi accoglie
gli ospiti in agriturismo con la possi
bilità di vivere un giorno da casaro,
con la sveglia al mattino presto, la
mungitura, la lavorazione del latte di
malga. Ma da Oscar della Coldiretti è
anche chi ha deciso di andare incon
tro alle richieste delle comunità che
non mangiano carne di maiale, pro
ducendo salsicce di capra o l’abile ed
innovativo produttore di pesce che
sa bene che per conquistare anche i
bambini è necessario mettere sul
mercato anche l’hamburger di trota.
E poi non può mancare l’imprendi
tore che ha sposato a pieno l’idea del
km 0 trasformando in pasta i suoi ce
reali direttamente in azienda per of
frire al consumatore un prodotto
unico e certificato o chi ha avuto il
coraggio di lasciare il suo paese na
tivo, la Danimarca, per cimentarsi in
una nuova sfida, quella di produrre
vino in Liguria preoccupandosi di re
staurare chilometri di antichi mu
retti a secco. rodotti agricoli
aziendali. “L’Oscar Green 2010 ha di
mostrato ulteriormente la voglia di
campagna presente in tanti giovani
italiani – sottolinea il delegato nazio
nale di Coldiretti Giovani Impresa,
Vittorio Sangiorgio . Una voglia che
deve essere sostenuta con atti con
creti di carattere strutturale che libe
rino dai troppi vincoli oggi esistenti
lo spirito d’impresa presente nelle
nuove generazioni”.
Oscar Green, il futuro abita qui
il Punto di CAMPAGNA AMICA
14
Federico Citta Categoria Sviluppo locale
Azienda La Piemontesina – Chivasso (Torino)
L’azienda Piemontesina, la prima in Italia ad avere al suo
interno un “agriasilo” aperto tutto l’anno, organizza centri
estivi per tutti i bambini da 1 a 11 anni, seguiti da educa
trici ed educatori specializzati per la prima infanzia. Le at
tività vanno dai giochi nei campi, anche con gli asini, alla
costruzione dei giocattoli fino alla recitazione e alla pre
parazione dei cibi utilizzando i prodotti dell’azienda. Ma
l’azienda è nota anche per la produzione di razza bovina
Piemontese, che vende direttamente al consumatore.
Agriasilotutto l’annoe carne certificatacon la Piemontesina
Alessandro Lorini Categoria Sostieni il clima
Società Agricola Futura - Travagliato (Brescia)
La Società Agricola Futura di Alessandro Lorini ha pro
mosso un progetto per assicurare il riscaldamento della
cittadina di Travagliato attraverso la produzione di ener
gia da biomasse. L’idea si basa su un impianto di micro
generazione utilizzando piante a rapido accrescimento
appositamente prodotte nei terreni vicini. In questo
modo si ottiene vapore che viene ceduto a una rete di te
leriscaldamento compatibile con la pianificazione urba
nistica di Travagliato.
Un interopaeseriscaldato a biomassegrazie a Futura
Paolo Mellone Categoria Campagna Amica
Società Cooperativa Agricola Idea Natura – Salerno
Idea Natura nasce su iniziativa di un gruppo di produttori or
tofrutticoli della Piana del Sele. La missione di Idea Natura è
di portare sul mercato solo prodotti di altissimo livello quali
tativo, abbinando alla sicurezza alimentare, una garanzia di
salvaguardia dell’ambiente in cui si coltiva. La qualità della fi
liera produttiva di Idea Natura è garantita dalla presenza al
l’interno del gruppo di tutte le aziende necessarie ad ogni fase
di produzione. Un laboratorio di analisi chimiche e ricerche
agronomiche sorveglia il processo produttivo.
Qualitàe origines’incontranonella filieradi Idea Natura
Speciale Oscar Green
- I Vincitori -
il Punto di CAMPAGNA AMICA
15
Luca CammarataCategoria Stile e cultura d’impresa
Azienda Agricola Luca Cammarata - Caltanissetta
L'Azienda Agricola Cammarata è una azienda biologica
che alleva oltre 200 capre di razza maltese nutrite con
prodotti vegetali bio, con tecniche che rispettano il loro
benessere. Anche per andare incontro alle richieste delle
comunità che non mangiano carne di maiale, come
quelle musulmane, Luca Cammarata ha avviato la produ
zione di salsicce di carne di capra, che ha affiancato al
l’attività di trasformazione del latte caprino, dal quale
ricava uno yogurt vincitore di diversi premi.
Con salsiccee yougurt di capraCammarataconquistai mercati
Giacomo SalaCategoria Oltre la filiera
Consorzio Bio Piace - Bettola (Piacenza)
Al consorzio Bio Piace di Giacomo Sala appartengono circa
50 aziende, tutte biologiche, appartenenti a diverse realtà,
dalle aziende zootecniche da latte a quelle da carne, pas
sando per piccoli allevamenti di suini allo stato brado fino
ad arrivare a quelle dedicate all'apicoltura o dotati di pic
coli caseifici per la trasformazione del formaggio e per
l'imbottigliamento del latte oppure a vocazione ortofrut
ticola e vitivinicola. Il Consorzio Bio Piace offre al consu
matore una vasta gamma di prodotti tipici locali.
Bio Piace, il Consorziodi aziendeche assicuraoriginee km zero
Lise Charlotte BertramCategoria Esportare il territorio
Azienda agricola Cheo – Vernazza (La Spezia)
Lise Charlotte Bertram, danese, ha messo in piedi
un’azienda vitivinicola, la Cheo, nel territorio delle Cin
que Terre, adottando tecniche di coltivazione a basso im
patto ambientale che l’hanno portata a recuperare a
vigneto terreni incolti e a rischio erosione.
L’imprenditrice ha restaurato chilometri di antichi mu
retti a secco, mentre in un antico fabbricato sono stati
realizzati la cantina e il punto vendita per la commercia
lizzazione del vino.
Le vignedelle CinqueTerre rivivonocon la daneseLise Bertram
Speciale Oscar Green
- I Vincitori -
il Punto di CAMPAGNA AMICA
16
Daniele MiconiAgriturismo Al Falconiere
Segnacco di Tarcento (Udine)
Nel suo agriturismo Daniele
Miconi ha recuperato l’antica
attività della Falconeria, ossia
l'addestramento dei falchi,
coi quali organizza corsi per
gli ospiti e garantisce anche
la sicurezza negli aeroporti.
Giada Gramiccia Coop Agricola La Sonnina
Palestrina (Roma)
La Sonnina di Giada Gramic
cia, coop agricola a indirizzo
biologico, ha lanciato la Fat
toria Educativa, aperta a
scuole e non, e la Fattoria So
ciale, per disabili e immigrati
o rifugiati politici.
Fabio del TedescoAgroittica Friuliana
Palse di Porcia (Pordenone)
Con la sua produzione di
hamburger di trota, l’Agroit
tica è un esempio di filiera
corta e innovazione, dall’alle
vamento fino alla trasforma
zione. Il pesce viene lavorato
solo dopo l’ordinazione.
Michele Raguso Az. Agricola Michele Raguso
Altamura (Bari)
Michele Raguso produce
“Pasta Vera” fatta con il grano
coltivato in azienda, usando
una macina degli anni Cin
quanta, mentre la pasta
viene trafilata in bronzo ed
essiccata lentamente.
Renata MadaioCasa Madaio
Eboli (Napoli)
Renata Madaio è una gio
vane imprenditrice di Eboli
che da quattro generazioni
affina i formaggi locali del
Parco Nazionale del Cilento e
Vallo di Diano e produce
anche yogurt di bufala.
Davide Leonelli LonardiAcetaia di Villa San Donnino
San Donnino (Modena)
L’Acetaia di Davide Leonelli
Leonardi abbina tipicità e
arte. Oltre a produrre Aceto
Balsamico Tradizionale di
Modena, offre ai consuma
tori visite alla Villa liberty
con opere di Bonzagni.
Graziano LozzerAgriturismo Fior di Bosco
Valfloriana (Trento)
Nel suo agriturismo bio Gra
ziano Lozzer offre ai clienti la
possibilità di vivere un
giorno da casaro, con la
mungitura e la lavorazione
del latte di malga per prepa
rare formaggio e ricotta.
Giuseppe GeraciImpresa agr. Olearia Geraci
Corigliano Calabro (Cosenza)
La Famiglia Geraci utilizza i
residui della lavorazione
delle olive (sansa, acque re
flue e foglie) per produrre
compost organico e noccio
lino puro che viene utilizzato
come pellet made in Italy.
Gabriele Santi Coop Agroenergetica Territoriale
Sarsina (Reggio Emilia)
Con la sua Cooperativa Ga
briele Santi vende energia
elettrica e termica grazie a
un impianto da 998 kWh per
la digestione anaerobica di li
quami e sottoprodotti agri
coli e colture dedicate.
Luca Pattaro Società Agricola Il Ciliegio
Monteriggioni (Siena)
La Società Agricola Il Ciliegio
abbina la produzione di vini
pregiati a un agriturismo di
dattico per insegnare ai
bambini la vita in campagna.
L’azienda è anche autonoma
dal punto di vista energetico.
Donatello Meo Azienda agricola Meo
Isernia
Utilizzando le produzioni
aziendali, Donatello Meo ha
lanciato un servizio di cate
ring, dagli antipasti con sa
lumi e formaggi ai primi
piatti come zuppe di legumi,
fino ai secondi di carne.
Cristiano AzzatoAzienda Lucana Vivai Azzato
Satriano di Lucania (Potenza)
L'Azienda Lucana Vivai Az
zato produce piantine tartu
figene, per poter avviare
attività di coltivazione del
tartufo, offre consulenze ai
clienti, ma produce anche
tartufo in proprio.
- I finalisti -
Speciale Oscar Green
Valutare la qualità di una vendemmia con l’uva ancora
sulle piante è esercizio di stile generalmente inutile per
l’eccessivo margine di errore, specie considerando che
la critica specializzata, più volte, ha preso delle clamo
rose cantonate anche potendo giudicare vini appena
usciti. Tuttavia, l’assenza per questo 2010 di sirene che
annuncino strombazzando l’annata del secolo permette
di fare qualche riflessione.
Senza entrare nel dettaglio delle microzone – non ba
sterebbe una disamina per ogni provincia – possiamo
dire che la primavera è stata caratterizzata da precipi
tazioni molto abbondanti, alcune delle quali di carat
tere monsonico. Questo ha determinato in alcuni casi
danni rilevanti alle gemme, e ha favorito l’insorgere di
malattie. L’annata è proseguita con temperature infe
riori alle medie stagionali ed elevata piovosità, fino a
un luglio secco e particolarmente caldo, in opposizione
a un agosto fresco e con piogge a metà mese. Soprat
tutto laddove si raccoglierà a ottobre, il mese decisivo
sarà, come sempre, quello di settembre. In generale, co
munque, possiamo parlare del 2010 come di un’annata
fresca, che spezza la tendenza alla vendemmia precoce,
e fin qui quantitativamente mediobuona.
Si è molto parlato dell’influenza dell’eruzione del vulcano
Eyjafjallajökull, ma alla luce dei dati definitivi sulla quan
tità di materiale immesso nell’atmosfera (tephra) questa
va ridimensionata: l’eruzione ha avuto conseguenze da
10 a 30 volte inferiori a quella del Pinatubo, che avvenne
nelle Filippine a giugno 1991 e innescò un inverno vul
canico che si ritiene abbia giocato un ruolo importante
nella terna di annate 929394 notevolmente più fresche
della media.
Sospendendo ogni giudizio su Langhe e Toscana, dove
non si raccoglierà prima di ottobre, possiamo dire che al
Nord le vendemmie di bianchi e spumanti possono van
tare un’ottima acidità, il grado alcolico non sarà troppo
elevato e le escursioni termiche dovrebbero avere favo
rito lo sviluppo di composti aromatici; in rosso, ci segna
lano un’annata
particolarmente pro
mettente in Valpoli
cella e Valcalepio. Al
centro si è dovuto
lottare parecchio
contro le malattie,
anche qui l’annata
è stata fresca e di
elevata acidità e
potrebbe generare,
ad esempio, interes
santi Verdicchio di
stampo classico. Al Sud la
situazione è variegata, ad
esempio in Irpinia ha piovuto
molto più che in Calabria, ma in
genere la vendemmia anche qui
non è fra le più calde e promette
meglio in bianco che in rosso.
Riassumendo, l’annata può essere
considerata generalmente fresca, in
controtendenza rispetto all’ultimo
decennio e i vini dovrebbero
avere tenori alcolici contenuti
e buone acidità. E’ certa
mente un’annata difficile,
ma di quelle in cui l’abi
lità del vignaiolo fa la
differenza; potrebbe
dar vita, nei casi
migliori, a vini ele
ganti e di lungo
invecchiamento,
che non necessa
riamente ver
ranno capiti
all’uscita. Ne par
leremo più avanti,
almeno a fine fer
mentazione.
Vendemmia, l’abilità fa la differenzaL’annata difficile dal punto di vistameteo non pregiudicherà la qualità
il Punto di CAMPAGNA AMICA Itinerari del gustodi Fabio Cagnetti
Gli effetti del vulcano islandese
17
il Punto di CAMPAGNA AMICA
10
Dell’Autore di “Nonluoghi”, saggio de
dicato a quegli spazi dell’anonimato –
come le grandi catene alberghiere o i
mezzi di trasporto o gli stessi super
mercati – che producono effetti di
omologazione, offrendo la sensazione
che il mondo sia uniforme e uguale
dappertutto, abbiamo letto “Per una
antropologia della mobilità” (Jaca
Book, 2010, 191, € 12,00).
Marc Augé è un antropologo attento al
tema della globalizzazione, che ci in
vita a condividere il “paradosso di un
mondo in cui in teoria si può fare qual
siasi cosa senza muoversi e in cui tut
tavia ci si muove” (pag. 8) si ché torna
la necessità di ricomprendere il valore
e la definizione degli spazi.
Di fronte all’immagine di un mercato
senza confini si erigono, infatti, nuove
frontiere che producono differenze e
disuguaglianze: al confine dei paesi
ricchi gli immigrati diventano spesso
clandestini, ma anche le nostre città
conoscono ai margini delle periferie
alcune solide barriere sociali legate al
diverso grado di istruzione degli indi
vidui.
In realtà, ci dob
biamo rendere
conto dell’incom
piutezza del mo
dello e
riorganizzare le
vecchie divisioni
spaziali (frontiere,
culture, identità)
attraverso il rico
noscimento delle
differenze geografi
che ed il rispetto degli individui. Non
entrare in competizione per opporsi a
tutte le varietà, siano religiose, sociali
o economiche, ma promuovere l’ap
partenenza ad una rete.
Il ragionamento può, dunque, svilup
parsi prendendo coscienza della illu
sione (e dei problemi) di un mercato
che si limiti ad accelerare la circola
zione dello scambio di beni indipen
dentemente dalle caratteristiche
risalenti al contesto storico e geogra
fico, con il rischio di banalizzazione o,
all’opposto, dell’affermazione di mo
nopoli culturali. Mentre occorre co
struire reti di scambio, comunicazione
e di informazione che colleghino i luo
ghi, rivendicando tratti diversi di plu
ralismo, diversità e originalità.
E’, dunque, un non senso anche l’as
sortimento dei prodotti al supermer
cato che nasconde la lontananza
dall’agricoltura dell’ambiente fisico
immediato, falsamente abbattendo le
distanze ed eliminando le indicazioni
di origine, rispetto all’esposizione dei
prodotti in un mercato di Campagna
Amica, che rende visibile in maniera
molto concreta come ogni agricoltore
esprima il proprio ambiente con un
inventario di prodotti inconfondibili
in ragione delle stagioni e dei luoghi.
Il paradosso di un mercato senza confiniche nasconde l’identità territoriale
18
Autore: Marc Augè
Titolo: Per una antropo-logia della mobilitàta
Editore: Jaca Book
Pagine: 191
Prezzo: 12 euro
I non luoghi e le distanze negate
di Stefano Masini
Il libro del mese
Ed è quello che perfino gli Stati
Uniti – patria dei centri commer
ciali – stanno riproponendo. Gli
operatori così detti “mass market”,
infatti, per dare risposta a quell’ur
gente bisogno di relazione e rassi
curazione che emerge nei loro
clienti (che ben si esprime on line
sui vari social network come face
book) stanno proponendo alle
grandi catene commerciali nuovi
punti vendita: più a misura
d’uomo, capaci di assecondare
l’esigenza di fare “community”.
E’ illuminante a questo proposito
l’articolo di Federico Rampini su
La Repubblica di qualche tempo fa:
“L’America che aveva inventato gli
shopping mall – annotava – sta fa
cendo dietrofront. Il nuovo trend si
chiama “Life Style center”: la risco
perta di quelli che noi chiamiamo
centri storici a base di isole pedo
nali, piccoli negozi familiari, eser
cizi commerciali a dimensione
umana, servizi di prossimità, che
oltre tutto sono un “manifesto” di
tutela ambientale, altro tema al
quale il consumatore è sempre più
sensibile”.
Addirittura anche gli operatori
americani stanno rivalutando il
nostro modello, il modello che da
due anni Campagna Amica sta im
plementando in ogni realtà territo
riale del nostro Paese.
Ma attenzione!
La nostra intuizione iniziale, il no
stro modello, la nostra rete è sotto
osservazione dei nostri “competi
tors”. Sono già in campo molte
emulazioni e molte imitazioni. E
molta è la concorrenza in arrivo.
Si va da quella più nobile, anche
se furba, di Oscar Farinetti con la
catena enogastronomica di qua
lità “Eataly” che a fine agosto,
dopo Torino, Bologna, Tokyo è
sbarcato anche a New York e tra
poco arriverà a Roma con circa
12.000 mq di superfici di vendita
e con la benedizione dei
decisori istituzionali; a
“Carrefour” la grande ca
tena distributiva fran
cese che ai suoi
consumatori stanchi di
un gigantismo sen
z’anima, propone nuove
offerte tematiche basate
su valori ecologici; a
“Conad” che ha aperto a
Firenze due store “Sa
pori&Dintorni” con un
format di vicinato in
grado di offrire servizi e
qualità nei centri storici;
per finire con la Coop che
rilancia i “Prodotti con
amore” a valenza solidale
ed ambientale, e, dulcis
in fundo, con Confcooperative che
tenta di proporre i negozi a mar
chio “Qui da noi”, che vogliono
imitare il nostro modello di filiera
corta basato sui valori della soli
darietà e responsabilità.
Tutte offerte alimentari all’inse
gna del motto di un grande scrit
tore, Claude LèviStrauss, il quale
ha sempre sostenuto che che “non
è buono quello che è buono da
mangiare, ma è buono quello che
è buono da pensare”.
Aggiungiamo noi: però senza in
gannare nessuno!
il Punto di CAMPAGNA AMICA Filiera Colta
19
di Toni De Amicis
Riscoprire i centria dimensione umana
Che cavolo aspetti?Diventa un Punto Campagna Amica!
S i f t di t i
The
Ad
Sto
re It
alia
Sono apertele adesioni!
Il “nemico” ci osservae... ci copia
Il modello della vendita diretta con i produttori in carne ed ossa, con la loro storia e la loro vita è vincente
I furbi da cui guardarci
Entra in campagna dalportale principale
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Mercati diCampagna Amica
Punti Campagna Amica
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