+ All Categories
Home > Documents > Document

Document

Date post: 15-Mar-2016
Category:
Upload: campagna-amica
View: 214 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
http://www.campagnamica.it/sites/default/files/newsletter/il_punto_campagna_amica_settembre_2010.pdf
20
Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma il Punto di CAMPAGNA AMICA N.4 SETTEMBRE 2010 NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA FACCE DA OSCAR!
Transcript
Page 1: Document

Iscr

itto

al

n. 1

9 d

el

27

/0

1/

20

10

­ R

eg

istr

o N

azi

on

ale

de

lla

Sta

mp

a d

el

Tri

bu

na

le d

i R

om

a

il Punto diCAMPAGNA AMICA

N.4 SETTEMBRE 2010

NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA

FACCE DA OSCAR!

Page 2: Document
Page 3: Document

L’inserimento di prodotti come pane,

birra, grappa nella tabella dei beni che

anche fiscalmente possono essere og­

getto delle attività agricole connesse è

un’opportunità per le imprese agricole

impegnate nella coltivazione del grano

e non solo, soprattutto se coinvolte

nell’attività agrituristica e di vendita di­

retta, che possono così trovare una im­

portante occasione di integrazione del

proprio reddito. E’ il commento del pre­

sidente Sergio Marini alla pubblicazione

sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del

Ministero dell’Economia e delle Finanze

che apre agli agricoltori la possibilità di

produrre e ven­

dere tutta una

serie di nuovi

prodotti. Dal

pane alla birra

fino alla grappa

e alla farina, il

via libera mini­

steriale ri­

sponde alle

esigenze delle

imprese agri­

cole che fanno

vendita diretta o

cercano vie inno­

vative per valorizzare il proprio pro­

dotto e va nella direzione delle richieste

avanzate dalla Coldiretti. “Si tratta di

una concreta dimostrazione della

grande modernità dell'attività agricola

nella società contemporanea – ha sotto­

lineato Marini ­ dove si avverte forte la

necessità di ricostruire un rapporto con

il mondo reale che è un patrimonio

delle nostre imprese che sono impe­

gnate a farlo conoscere anche con l'of­

ferta di servizi e prodotti resi possibili

dalle

nuove leggi sulla

multifunzionalità”. Strumenti innovativi

fortemente voluti da Coldiretti che

hanno permesso di allargare l’operati­

vità delle imprese agricole dalla produ­

zione alla trasformazione e alla vendita.

La possibilità di produrre pane, birra e

gli altri alimenti rappresenta un tassello

importante nel progetto per una Filiera

agricola tutta italiana che punta ad of­

frire attraverso la rete di Consorzi

Agrari, cooperative, farmers

market, agriturismi

e imprese agricole prodotti alimentari

al cento per cento italiani firmati dagli

agricoltori al giusto prezzo. Questi pro­

dotti saranno offerti tramite la più

estesa rete commerciale nazionale che

coinvolge i mercati di campagna amica,

i punti di vendita delle cooperative, i

consorzi agrari, agriturismi e aziende

agricole, ma coinvolgerà anche la rete

della ristorazione a chilometri zero e la

distribuzione che intenderà parteci­

pare.

il Punto di CAMPAGNA AMICA

Presidente:Sergio Marini

Direttore Generale: Toni De Amicis

Sede operativa: Via Nazionale 89/a00184 Roma (Italy)Tel [email protected]

Il Punto di Campagna AmicaIscritto al n. 19 del 27/01/2010Registro Nazionale dellaStampa del Tribunale di Roma

Direttore responsabile:Paolo Falcioni

Redazione:Fabio CagnettiRaffaella CantagalliAngela GalassoAlessandra GioggiMassimiliano PaoloniSara Paraluppi

Hanno collaborato:Silvia BoscoDomenico BuonoLuca D’ApoteCarlo HausmanRolando ManfrediniStefano MasiniCarmelo Troccoli

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 -34133 TriesteTel +39.040362525 www.swg.it

Impaginazione e grafica:Massimiliano Paoloni

StampaDigitalia Lab, via G. Peroni,131 – Roma

3

Primo Piano

“Un’opportunità in più per l’impresa”Il presidente Sergio Marini commenta il via libera alla produzione e vendita di pane e birra in campagna

Page 4: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICANovità da Fondazione

4

Dal mese di maggio, periodo in cui ha

preso il via l’accreditamento delle

imprese agricole alla Rete nazio­

nale dei punti in vendita diretta di

campagna amica, fino al mese di

agosto, hanno aderito all’Albo na­

zionale 1.071 imprese agricole.

Del totale, il 16% sono imprese

agrituristiche di cui il 42 %, effet­

tua oltre alla vendita diretta,

anche il servizio di sommini­

strazione di pasti e bevande.

Ben il 25% delle imprese

iscritte all’Albo di Campagna

Amica ha come titolare una

donna e il 6% un giovane

sotto i 30 anni. Da questi dati

emerge in modo significativo

la presenza dell’imprenditoria

femminile nella multifunzio­

nalità, d’altro canto la neces­

sità la scarsità di giovani in un set­

tore che ha grande necessità di

svecchiamento.

Attualmente la imprese agricole

accreditate si distribuiscono in

maniera omogenea sul territo­

rio, con una percentuale del

35% al nord, del 33% al centro e

del 30% nel sud e isole.

Le associazioni Agrimercato ac­

creditate sono ormai 60 sulle

80 complessive e i mercati

sono 680.

La rete di Campagna Amica

attualmente è composta

dunque da 1748 punti ven­

dita, in cui i consumatori

possono acquistare pro­

dotti agricoli italiani con­

trollati direttamente dai

produttori agricoli.

4

In mille sbarcano a Campagna Amica

I FARMERS MARKET, LE AZIENDE AGRICOLE, GLI AGRITURISMI

E LE COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE NEL MESE DI GIUGNO

HANNO ADERITO ALLA RETE NAZIONALE DELLE IMPRESE

A MARCHIO “PUNTO CAMPAGNA AMICA” SONO:

1 7 4 8

IL CONTA PUNTI

Boom di adesioni alla rete nazionaledi aziende agricole in vendita diretta

Page 5: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICA

5

Novità da Fondazione

L’utilizzo dei buoni lavoro (vou­

cher) è pienamente legittimo

anche nell’ambito delle attività di

vendita diretta dei prodotti agri­

coli e alimentari svolta nei mercati

degli agricoltori ( farmers market)

di Campagna Amica. E’ quanto af­

ferma la Coldiretti nel rendere

nota la risposta, di prossima pub­

blicazione, del Ministero del La­

voro ad interpello

sull’utilizzo dello

strumento del

v o u c h e r

p e r

lavoro occasionale accessorio. In

Italia sono già attivi oltre 600 mer­

cati degli agricoltori di Campagna

Amica con un crescita esponen­

ziale nell’ultimo anno che ha inte­

ressato grandi e piccoli centri dove

si registra un grande successo di

pubblico.

Una ulteriore occasione quindi sia

per le imprese agricole che hanno

necessità di manodopera

per le attività di vendita di­

retta, sia per pensionati,

casalinghe e lavoratori

in cassa integrazione

e mobilità, per

avere un’oppor­

tunità d’integra­

zione del

proprio red­

dito e per i

giovani stu­

denti anche di

accedere ad

un’esperienza di la­

voro, assicurando a

tutti la piena traspa­

renza al rapporto. In agricoltura

sono stati utilizzati quasi un terzo

(29 per cento) degli 7.452.579

buoni cartacei per venduti in Ita­

lia dall’1 agosto 2008 al 3 settem­

bre 2010 secondo l’Inps che

evidenzia come altri 650mila

siano stati venduti per via telema­

tica.

Lo strumento dei voucher, intro­

dotto per la prima volta in occa­

sione della vendemmia 2008 e

successivamente esteso ad altri

soggetti ed ad altre attività, ha

permesso di ottenere importanti

risultati nella lotta al lavoro som­

merso.

La Coldiretti è l’organizzazione

con il maggior numero di imprese

che assumono lavoratori in agri­

coltura che è il settore che più uti­

lizza questa opportunità insieme

al commercio (11 per cento), ai

servizi (11 per cento) e al turismo

(5 per cento) dove sono stati uti­

lizzati anche nei parchi diverti­

mento.

I buoni lavoro potranno essere usatinei Mercati di Campagna Amica

Voucher anche nei farmers market

Una indagine conoscitiva sulle distorsioni di filiera e sulle speculazioni che stanno

mettendo in crisi il futuro del pomodoro Made in Italy è stata chiesta

nell’incontro con l’Antitrust che ha preso atto positivamente delle nostre

sollecitazioni. E’ quanto affermato dal Presidente della Coldiretti Sergio

Marini in occasione della nmanifestazione organizzata insieme alle

associazioni dei consumatori, dopo l’incontro con l’Autorità Garante

della Concorrenza e del Mercato alla quali è stato evidenziato che nel

passaggio da pomodoro a passata il prezzo rincara di quasi venti volte

(+1733 per cento) con il prezioso ortaggio che viene pagato fino ad appena

5 centesimi al chilo agli agricoltori che lo coltivano nel Sud Italia per colpa di operatori senza

scrupoli che approfittano del proprio potere contrattuale per sottopagare il raccolto.

Salviamoil pomodoromade in Italyda falsie speculazioni

Page 6: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICA

6

Ad Adria nasce il primo Mercato diCampagna Amica dentro un ospedale

Ad Adria (Rovigo), nasce il primo

mercato di Campagna Amica all’in­

terno di una struttura sanitaria

pubblica. Questa esperienza pilota,

unica nel suo genere, è la logica

evoluzione del percorso di qualità

già intrapreso dalla struttura ospe­

daliera.

L’ospedale di Adria, secondo in Ita­

lia dopo l’ospedale di Asti, è stato

insignito nel 2009 dalla Coldiretti

con la targa “ospedale a km zero”,

per la scelta di portare i prodotti

del polesano nella mensa ospeda­

liera; scelta che ha incontrato il

gradimento tanto dei degenti che

dei dipendenti.

Proprio da questi ultimi è partita

la richiesta di poter acquistare i

prodotti gustati in mensa. Così, in

area definita è stato organizzato

uno spazio in cui ogni

martedì pomeriggio i

650 dipendenti del­

l’ospedale possono ac­

quistare i prodotti

locali e stagionali for­

niti dalle aziende agri­

cole certificate

Campagna Amica. Alla

buona riuscita dell’ini­

ziativa ha altresì con­

tribuito il progetto

“Casa­famiglia” della

provincia di Rovigo,

che raccoglie iniziative

di conciliazione dei

tempi che i lavoratori dedicano al

lavoro e alla vita famigliare.

Pur discostandosi questa iniziativa

dal concetto tipico di Mercato di

Campagna Amica ed avvicinandosi

più all’idea di gruppo di acquisto,

si tratta di un’iniziativa da pren­

dere ad esempio e di cui auspi­

chiamo la diffusione in tutto il

paese.

I prodotti a km zero arrivano in corsia

Il mercato del mese

A grande richiesta il

Mercato di Campa­

gna Amica della Col­

diretti di Bari si

trasferisce sul piaz­

zale antistante l’in­

gresso del centro

commerciale Bari­

MAX (via Francesco

De Blasio ­ viale Lo­

renzo La Rocca a

Bari), a partire da

domani sabato e do­

menica 11 e per tutti

i fine settimana di

settembre. Le im­

prese agricole della

Coldiretti di Bari,

graditi ospiti del

ipermercato, deci­

dono di essere itine­

ranti sul territorio

per incontrare il

maggior numero di

consumatori e sensi­

bilizzare circa i deli­

cati temi della salute

e della sicurezza ali­

mentare. Ricco il pa­

niere di prodotti in

vendita, dalla ver­

dura fresca ai sottoli,

dalla frutta ai for­

maggi e al latte,

dall’olio extraver­

gine di oliva al vino.

CAMPAGNA AMICA BARI DEBUTTA NELL’IPERMERCATO

I prodotti di Campagna Amicaall’Ospedale di Adria (Rovigo)

Page 7: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICA

7

Da fine luglio Bibbiena ospita il mercato settimanale di Campagna

Amica, in cui ogni sabato mattina i cittadini possono trovare i prodotti

agroalimentari del proprio territorio di 10 imprenditori agricoli. Il mer­

cato è dotato di punto informativo e si trova in una zona dotata di par­

cheggi. L’ubicazione è stata scelta dal Comune per favorire la

costruzione di un senso di comunità tra i cittadini e di appartenenza al

paese, di cui proprio le produzioni agricole saranno il filo conduttore.

Il mercato di Campagna Amica della Gallura è sbarcato nelle vie

del centro di San Teodoro sotto le stelle. Dal 5 agosto tutti i giovedì

dalle 21 alle 24 la cittadina balneare gallurese si anima degli stand

dei produttori di Coldiretti, in via Sardegna. Gli stand del Mercato

di Campagna Amica propongono vino, salumi, formaggi, ortaggi,

frutta, olio ma anche fioriture di stagione, il miele, gli ortaggi ven­

duti direttamente dai produttori.

Nei mesi di agosto e settembre il Mercato di Campagna Amica

anima la spesa domenicale nella suggestiva città di Gerace.

Dalle 16 alle 21 cittadini e turisti possono infatti acquistare le

eccellenze dell’agricoltura locale direttamente dai produttori

della provincia, ed in pieno centro storico praticamente a

fianco del più grande edificio di culto della Calabria: la prege­

vole Cattedrale di Gerace.

Allestito per tutto il mese di agosto di fronte al noto stabilimento termale

Virgilio di Sirmione ed aperto tutti i sabato mattina il nuovo Mercato di

Campagna Amica della provincia di Brescia. Sono 13 gli imprenditori

agricoli che ne fanno parte e che offrono ai cittadini ­ consumatori

un’ampia gamma di prodotti bresciani. Il mercato ha un indubbio ap­

peal turistico, sorgendo non solo vicinissimo alle terme ma anche nella

splendida cornice del Lago di Garda.

BIBBIENA

S.TEODORO

GERACE

SIRMIONE ALLE TERME SI ACQUISTA A KM0

TIPICITÀ IN CATTEDRALE

IL MERCATO SOTTO LE STELLE

I PRODOTTI CHE UNISCONO

I nuovi mercatiscelti fra i tanti aperti nell’ultimo periodo

Page 8: Document

Via libera all’acquisto di pane, pa­

nini, cialde, rustici, piz­

zette ed altre

specialità

salate

di­

rettamente dagli

agricoltori che

potranno sfor­

narli e venderli

direttamente al

pubblico mante­

nendo la natura

agricola della

propria attività

ed usu­

fruendo del

trattamento

fiscale pro­

prio dei pro­

dotti agricoli.

Lo rende noto la

Coldiretti nel sottoli­

neare la nascita della

figura dell’agricol­

tore­panettiere con

la pubblicazione

nella Gazzetta Uffi­

ciale del decreto del

Ministero dell’Econo­

mia e delle Finanze,

con il quale è stata

aggiornata la tabella

dei beni che anche fi­

scalmente possono

essere oggetto delle

attività agricole con­

nesse

Si tratta di una inno­

vazione importante

che, completando il pro­

cesso di liberalizzazione

dell’attività di panifica­

zione che dal 2006 non ne­

cessita di specifica

autorizzazione, incentiva la possi­

bilità in Italia di portare in tavola

pane o pizze fragranti di qualità

garantita

dal campo alla

tavola con la cer­

tezza di assicurarsi un pro­

dotto veramente Made in Italy, in

un mercato dove la metà del pane

in vendita è ottenuto con farina

importata senza alcuna indica­

zione per i consumatori.

Oltre ai prodotti freschi di panet­

teria, tra le nuove tipologie di pro­

dotti tassati in base al sistema del

reddito agrario, il decreto del Mi­

nistro dell’economia e delle fi­

nanze del 5 agosto pubblicato sulla

Gazzetta Ufficiale del 10 settem­

bre, ricomprende la produzione di

farina o sfarinati di legumi da gra­

nella secchi, di radici o tuberi o di

frutta in guscio commestibili, la

produzione di grappa, la produ­

zione di malto e la produzione di

birra che sono considerate attività

agricole a tutti gli effetti.

il Punto di CAMPAGNA AMICA

Con un

aumento del

10 per cento in valore nel primo semestre del

2010, il Made in Italy agroalimentare conquista

le tavole del mercato globale dove cresce a due

cifre la presenza di ortofrutta, vini e formaggi

Made in Italy. E’ quanto emerge da una analisi della

Coldiretti relativa al primo semestre del 2010 sulla

base dei dati Istat che evidenzia le buone per­

formance realizzate dall’agroalimentare ita­

liano all’estero in tempo di crisi. Se il trend

di crescita sarà confermato alla fine

dell’anno le esportazioni agroali­

mentari potrebbero raggiun­

gere per la prima volta il

valore record di 25 mi­

liardi di euro realizzato

per la grande maggio­

ranza nei paesi del­

l’Unione Europea ma

anche negli Stati Uniti e nei

mercati emergenti come la Cina. A crescere sono so­

prattutto l’ortofrutta (+16 per cento), i formaggi e lat­

ticini (+ 14 per cento), l’olio di oliva (+11 per cento)

e il vino (+ 9 per cento) mentre restano sostan­

zialmente stabili sono stati due cavalli di bat­

taglia del Made in Italy all’estero come la

pasta e le conserve di pomodoro. Posi­

tive le performance dei prodotti a

denominazione di origine come

il Parmigiano Reggiano e il

Grana Padano.

Novità da Fondazione

8

Via libera agli agricoltori panettieriOk al decreto, si potrà produrre e venderemantenendo il regime fiscale agevolato

Il made in Italy volasui mercati

Page 9: Document

Il rapporto tra produttori e consumatori

passa dalla vendita diretta, che viene rego­

lamentata in gran parte dalla legge di orien­

tamento (D.L. 228/2001). La legge di

orientamento stabilisce che alla vendita di­

retta effettuata dai produttori agricoli non

si applicano le norme relative al commer­

cio, almeno fino ad un certo ammontare di

ricavi conseguito vendendo prodotti acqui­

stati da terzi. La disciplina dettata dalla

Legge 59 del 1963, in base alla quale è pos­

sibile vendere solo ed esclusivamente pro­

dotti ottenuti nelle aziende agricole, è oggi

applicabile solo dai produttori agricoli in

regime di esonero Iva, se hanno scelto di

avvalersi della facoltà di non iscriversi al re­

gistro delle imprese. La vecchia legge 59 si

basa su un regime autorizzatorio: il produt­

tore agricolo deve presentare una do­

manda al sindaco del comune in cui

intende effettuare la vendita. Il sindaco in

questo caso è tenuto a rispondere con

un’autorizzazione scritta che riporta pro­

dotti, luoghi e giorni di vendita. Questo per­

corso è stato superato dall’articolo 4 del D.L.

228/2001 che al comma 1 stabilisce che la

disciplina agevolata può essere applicata

solo agli imprenditori agricoli singoli o as­

sociati che sono iscritti al Registro Imprese.

Vendita diretta, istruzioni per l’usoEcco i passi da seguire per avviarel’attività di commercializzazione

il Punto di CAMPAGNA AMICA

9

Il produttore agricolo può

­vendere al dettaglio anche i prodotti

acquistati da terzi, fatta salva la prevalenza

della vendita dei suoi prodotti;

­vendere anche i prodotti derivati, ottenuti

a seguito di attività di manipolazione o tra­

sformazione dei prodotti agricoli, finaliz­

zate al completo sfruttamento del ciclo

produttivo.

Qualiprodottiè possibilevendere

La vendita al dettaglio dei prodotti

agricoli può avvenire sia in sede sta­

bile che in forma itinerante.

Il commercio elettronico viene considerato

vendita itinerante.

La vendita in sede stabile, oltre che nella

propria azienda o in altre aree private a

cielo aperto, può essere effettuata su aree

pubbliche, anche con l’utilizzo di un posteg­

gio o di locali aperti al pubblico (negozi).

E’ fondamentale il rispetto delle disposi­

zioni vigenti in materia di sanità e igiene.

Privatoo pubblico,dovesi può farela vendita

La legge 81 del 2006 sostiene che per la vendita al dettaglio esercitata su superfici al­

l’aperto in azienda agricola o in aree private di cui l’imprenditore abbia la disponibilità,

non è richiesta la comunicazione di inizio attività.

Per la vendita di prodotti acquistati da terzi, il D.L. 228/2001 dispone che se l’ammontare dei

ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti non provenienti dalle relative aziende nell’anno

solare precedente sia superiore a € 160.000 per gli imprenditori individuali, o € 4.000.000

per le società, si applicano le disposizioni del D.L. 114 del 1998, disciplina ordinaria del com­

mercio. La vendita diretta dei prodotti agricoli in forma itinerante è soggetta a comunicazione

al sindaco del comune in cui risiede l’azienda agricola e può essere effettuata decorsi 30 giorni.

Se si intende esercitare la vendita al dettaglio in sede fissa su aree pubbliche o in locali aperti

al pubblico, la comunicazione è indirizzata al sindaco del comune in cui si farà la vendita.

Comunicazione di avvioal sindaco:quando ecome farla

Novità da Fondazione

Page 10: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICA

I Presidenti di Coldiretti ed Anci,

Sergio Marini e Sergio Chiampa­

rino, hanno sottoscritto l’ Accordo

Quadro per il perseguimento di

obiettivi di sviluppo territoriale at­

traverso la promozione del pro­

getto Coldiretti per una “Filiera

agricola tutta italiana” e la valoriz­

zazione di tutte la potenzialità della

multifunzionalità in agricoltura.

L’Accordo avrà una durata di qua­

rantotto mesi a decorrere dal luglio

2010 e sarà tacitamente proroga­

bile.

L’Accordo ha ad oggetto le princi­

pali tematiche del progetto di Col­

diretti che vede nei Comuni i

partners essenziali per un’attua­

zione capillare in tutto il territorio

nazionale.

In particolare, per superare le dise­

conomie derivanti da una filiera

agroalimentare inefficiente e carat­

terizzata da un irrazionale aumento

dei prezzi praticati al consumatore

finale, si sancisce un formale impe­

gno ad incentivare la rete di vendita

diretta dei prodotti agricoli ed

agroalimentari basata sullo svi­

luppo capillare dei “Mercati di Cam­

pagna amica” promossi dalla

Fondazione Campagna Amica.

Inoltre si evidenzia la necessità di

incentivare l’utilizzo dei prodotti

agroalimentari a “Km 0” nell’am­

bito della ristorazione collettiva ge­

stita direttamente o tramite appalto

dai Comuni.

Altro ambito di intervento è quello

volto a favorire lo svolgimento di

attività funzionali alla sistemazione

ed alla manutenzione del territorio,

alla salvaguardia del paesaggio

agrario e forestale, alla cura ed al

mantenimento dell’assetto idrogeo­

logico: al tale fine le Parti si impe­

gnano ad incrementare il ricorso a

strumenti contrattuali, già previsti

dalla “legge di orientamento”, che

consentano ai Comuni ed alle im­

prese agricole di effettuare una ma­

nutenzione organica del territorio e

dell’ambiente rurale.

Quanto alla tematica della semplifi­

cazione amministrativa di interesse

per le imprese agricole, Anci e Col­

diretti, tra l’altro, per giungere alla

razionalizzazione dei procedimenti

amministrativi di competenza co­

munale, intendono favorire la più

ampia sinergia tra i Comuni e i Caa

Coldiretti anche al fine di adottare

protocolli operativi per l’informa­

tizzazione e la standardizzazione

dei procedimenti che coinvolgono

le imprese agricole.

Più mercati agricoli nei ComuniFirmato l’accordo tra Anci e Coldirettiper sviluppare la filiera corta made in Italy

10

Incentivare la rete di vendita diretta Aziende multifunzionali

per salvare il territorio

Un impegno comunecontro la burocrazia

Novità da Fondazione

Page 11: Document

Il 54% per cento degli italiani preferi­

sce acquistare prodotti alimentari lo­

cali e artigianali che battono

nettamente le grandi marche, le quali

si

fermano al 12 per cento. E' quanto

emerge da una indagine

Coldiretti/Swg che giustifica il successo

di esperienze di vendita di prodotti lo­

cali rispetto ai quello delle multinazio­

nali come McDonald's. Secondo

l'indagine per il 29% degli italiani la

scelta tra le due tipologie di prodotto

dipende dalla qualità mentre per il 5

per cento dal prezzo.

La vittoria del prodotto legato al terri­

torio è confermata dal fatto che quasi

due terzi degli italiani (65%) si senti­

rebbero più garantiti da un marchio

degli agricoltori italiani rispetto al mar­

chio industriale (13%) e a quello della

distribuzione commerciale (8%). Si

tratta di una opinione confermata da

un vero boom degli acquisti diretti dai

produttori dove compra regolarmente

l'11% degli italiani e

ben il 47 % ha dichia­

rato di farlo almeno

qualche volta durante

l’anno.

La spesa in cantine,

malghe o frantoi per

acquistare direttamente dai produttori

vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre

specialità supererà nel 2010 i 3 mi­

liardi di euro secondo la Coldiretti e

coinvolge 63mila imprese agricole at­

traverso spacci aziendali, chioschi, ban­

carelle, sagre e oltre 500 mercati degli

agricoltori di Campagna Amica.

L'acquisto di un alimento direttamente

dal produttore è una opportunità per

conoscere il prodotto, la storia, la cul­

tura e le tradizione che racchiude dalle

parole di chi a contribuito a conservare

un patrimonio che spesso non ha nulla

da invidiare alle bellezze artistiche e

naturali del territorio nazionale.

E’ un fenomeno in controtendenza ri­

spetto alla crisi generale perché conci­

lia la necessità di risparmiare con

quella di garantirsi la sicurezza del

cibo. Tra le motivazioni di acquisto del­

l'indagine Swg/Coldiretti spicca infatti

la genuinità (71%) seguita dal rispar­

mio (40%) e dal gusto (26%).

Favorire la presenza di prodotti locali

nei punti vendita è anche l'obiettivo del

progetto per una Filiera agricola tutta

italiana per arrivare ad offrire prodotti

alimentari al 100% italiani firmati dagli

agricoltori e al giusto prezzo”. Questi

prodotti sono già offerti tramite la più

estesa rete commerciale nazionale che

coinvolge i mercati di campagna amica,

i punti di vendita delle cooperative, i

consorzi agrari, agriturismi e aziende

agricole.

I prodotti locali battono le grandi marcheIndagine di Swg e Coldirettisulle preferenze degli italiani

il Punto di CAMPAGNA AMICA

11

Il sondaggio del mese

Nonostante il dichiarato impegno a garantire la sicurezza

alimentare dopo lo scandalo del latte alla melamina, la Cina

ha continuato ad esportare prodotti a rischio ed è stata il Paese

che ha ricevuto dall'Unione Europea il maggior numero di notifi­

che per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla

presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme

di legge. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base della Relazione

sul sistema di allerta per gli alimenti dalla quale si evidenza che

nel 2009 su un totale di 3204 allarmi per irregolarità ben 344 (11

per cento) hanno riguardato la Cina per pericoli derivanti dalle

contaminazioni dovute sopratutto a materiali a contatto con gli

alimenti. Di fronte all'estendersi dell'allarme sui rischi dei prodotti

cinesi occorre immediatamente ­ continua la Coldiretti ­ estendere

l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti.

L’Unionedenuncia:alla Cinail primatodei cibicontaminati

Page 12: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICA

Con un aumento record dell’11 per

cento è boom nel 2010 per le fatto­

rie didattiche che offrono l’occa­

sione ai bambini e ai loro insegnanti

di fare una esperienza di vita in cam­

pagna alla conoscenza dei processi

produttivi agricoli, dell’origine ter­

ritoriale dei prodotti, della storia e

della cultura di un territorio, del

suoni e i gusti della campagna, E’

quanto emerge da un monitoraggio

della Coldiretti per l’inizio del­

l’anno scolastico 2010 du­

rante il quale saranno

operative in Italia ben

1093 le aziende agri­

cole associate che svol­

gono attività di

fattoria didattica a be­

neficio delle giovani

generazioni. Si tratta di

iniziative presenti su

tutto il territorio nazio­

nale ma con una maggiore

concentrazione in Piemonte

(210), Veneto (121), Puglia

(115), Campania (108), Emilia Ro­

magna (95), ma con una diffusione

in crescita anche nelle altre regioni.

Un impegno che rientra nell'ambito

del progetto "Educazione alla Cam­

pagna Amica" che nel corso del

nuovo anno scolastico coinvolgerà

oltre centomila alunni delle scuole

elementari e medie che partecipe­

ranno alle oltre tremila lezioni in

programma nelle fattorie didattiche

e agli oltre cinquemila laboratori del

gusto e agli orti didattici che sa­

ranno organizzati nelle aziende agri­

cole e in classe. Si tratta di un

progetto che vuole avvicinare il

mondo della scuola a quello del­

l’agricoltura con l’obiettivo di infor­

mare e sensibilizzare i cittadini più

giovani sui valori del benessere,

della sana alimentazione, della tu­

tela ambientale, della scoperta del

territorio come luogo di apparte­

nenza e di identità. Tra i temi indivi­

duati: il tempo dell’alimentazione

(re­

s t i ­

tuire ai ragazzi l’idea della ciclicità

della natura, delle stagioni), lo spa­

zio dell’alimentazione (come luogo

di produzione, come ambiente natu­

rale, come luogo della comunica­

zione e della espressività), il mio

territorio (in particolare gli aspetti

identitari e storico­culturali che le­

gano le persone ed i prodotti ad un

determinato territorio). Il tutto ac­

compagnato da offerta di materiale

didattico, momenti di approfondi­

mento, seminari, indagini sui ragazzi

e l’alimentazione. In fattoria ci si

educa alla comprensione dei fatti

naturali, dei processi produttivi,

delle culture del cibo, del rapporto

con gli animali e con il “vivente”,

della vita di campagna. Ed i ragazzi

rispondono con interesse vero. Ri­

cerche, temi e saggi, visite in fattoria

e nelle strutture di trasformazione

alimentare, analisi del territorio, la­

boratori del gusto, produzione di Cd,

video, volumi, grafica per etichette

di prodotti alimentari, pannelli,

feste, valorizzazione di ri­

cette antiche, rappresen­

tazioni teatrali,

conferenze stampa:

questi sono stati solo

alcuni dei “prodotti”

dell’impegno dei ra­

gazzi. L’esperienza

dei giovani studenti

con la buona alimen­

tazione si trasferisce

però anche nelle scuole

perché grazie alle nuove

linee guida per la ristorazione

scolastica fissate dal ministero della

Salute per l’anno scolastico 2010­

2011 l'elaborazione di piatti nelle

mense dovrà seguire i principi di

un'alimentazione equilibrata, ma

“anche considerando la varieta' e la

stagionalita' dei cibi, utilizzando

anche proposte di alimenti tipici

della regione di residenza, per inse­

gnare ai bambini il mantenimento

delle tradizioni”. Niente ciliegie o pe­

sche a Natale, dunque, ma dolci

arance in Sicilia e mele nel Veneto ed

anche altre specialità offerte dai di­

versi territori a seconda delle sta­

gioni.

Il boom delle fattorie didatticheLe aziende che svolgono attività conle scuole cresciute del 10% in un anno

12

Terranostra

Page 13: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICA

13

Speciale Oscar Green

Grande successo per la manifestazionepromossa da Coldiretti Giovani Impresa

Dal falconiere chiamato a garantire

la sicurezza degli aeroporti messa a

rischio dagli animali pericolosi per il

volo che fuggono alla vista dell’impo­

nente rapace al consulente a domici­

lio per la “coltivazione” dei tartufi

che potranno essere così gustati

senza svenarsi fino a chi offre la co­

lonia estiva in fattoria, in alternativa

a quella al mare o in montagna. Sono

questi alcuni dei nuovi mestieri scac­

cia crisi de l concorso ’”Oscar Green”,

il premio per l’innovazione dei Gio­

vani della Coldiretti con l’Alto Patro­

nato del Presidente della Repubblica

e della Rappresentanza in Italia della

Commissione Europea . Al Salone

della creatività del Made in Italy

sono state premiate le idee piu’ inno­

vative delle giovani imprese agricole

italiane dal presidente della Coldi­

retti Sergio Marini, dal delegato na­

zionale Giovani Imprese della

Coldiretti Vittorio Sangiorgio, da En­

rico Letta vicesegretario del Partito

Democratico, dal Ministro delle Poli­

tiche Agricole Giancarlo Galan, dal

presidente di Federconsumatori, Ro­

sario Trefiletti.

Se c’è chi ha deciso di diventare affi­

natrice di formaggi lavorando il latte

direttamente in alta montagna e

“conciando” il formaggio per ren­

derlo unico e garantirgli il gusto ti­

pico ed esclusivo del territorio, non

manca chi ha recuperato l'antica at­

tività nobiliare della Falconeria,

un’arte quasi dimenticata che oggi

però ha ripreso tutta il suo valore

grazie ad una recentissima pratica

che prevede la presenza dei falchi

negli aeroporti per tenere lontani gli

animali pericolosi per gli aerei e ga­

rantire così la sicurezza dei voli. E

ancora tra le novità di quest’anno c’è

anche una realtà unica nel suo ge­

nere, il consulente a domicilio per la

“coltivazione” dei tartufi, che offre a

tutti gli amanti del pregiato tubero la

possibilità di realizzare una tartufaia

a casa propria ma anche chi accoglie

gli ospiti in agriturismo con la possi­

bilità di vivere un giorno da casaro,

con la sveglia al mattino presto, la

mungitura, la lavorazione del latte di

malga. Ma da Oscar della Coldiretti è

anche chi ha deciso di andare incon­

tro alle richieste delle comunità che

non mangiano carne di maiale, pro­

ducendo salsicce di capra o l’abile ed

innovativo produttore di pesce che

sa bene che per conquistare anche i

bambini è necessario mettere sul

mercato anche l’hamburger di trota.

E poi non può mancare l’imprendi­

tore che ha sposato a pieno l’idea del

km 0 trasformando in pasta i suoi ce­

reali direttamente in azienda per of­

frire al consumatore un prodotto

unico e certificato o chi ha avuto il

coraggio di lasciare il suo paese na­

tivo, la Danimarca, per cimentarsi in

una nuova sfida, quella di produrre

vino in Liguria preoccupandosi di re­

staurare chilometri di antichi mu­

retti a secco. rodotti agricoli

aziendali. “L’Oscar Green 2010 ha di­

mostrato ulteriormente la voglia di

campagna presente in tanti giovani

italiani – sottolinea il delegato nazio­

nale di Coldiretti Giovani Impresa,

Vittorio Sangiorgio ­. Una voglia che

deve essere sostenuta con atti con­

creti di carattere strutturale che libe­

rino dai troppi vincoli oggi esistenti

lo spirito d’impresa presente nelle

nuove generazioni”.

Oscar Green, il futuro abita qui

Page 14: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICA

14

Federico Citta Categoria Sviluppo locale

Azienda La Piemontesina – Chivasso (Torino)

L’azienda Piemontesina, la prima in Italia ad avere al suo

interno un “agriasilo” aperto tutto l’anno, organizza centri

estivi per tutti i bambini da 1 a 11 anni, seguiti da educa­

trici ed educatori specializzati per la prima infanzia. Le at­

tività vanno dai giochi nei campi, anche con gli asini, alla

costruzione dei giocattoli fino alla recitazione e alla pre­

parazione dei cibi utilizzando i prodotti dell’azienda. Ma

l’azienda è nota anche per la produzione di razza bovina

Piemontese, che vende direttamente al consumatore.

Agriasilotutto l’annoe carne certificatacon la Piemontesina

Alessandro Lorini Categoria Sostieni il clima

Società Agricola Futura - Travagliato (Brescia)

La Società Agricola Futura di Alessandro Lorini ha pro­

mosso un progetto per assicurare il riscaldamento della

cittadina di Travagliato attraverso la produzione di ener­

gia da biomasse. L’idea si basa su un impianto di micro

generazione utilizzando piante a rapido accrescimento

appositamente prodotte nei terreni vicini. In questo

modo si ottiene vapore che viene ceduto a una rete di te­

leriscaldamento compatibile con la pianificazione urba­

nistica di Travagliato.

Un interopaeseriscaldato a biomassegrazie a Futura

Paolo Mellone Categoria Campagna Amica

Società Cooperativa Agricola Idea Natura – Salerno

Idea Natura nasce su iniziativa di un gruppo di produttori or­

tofrutticoli della Piana del Sele. La missione di Idea Natura è

di portare sul mercato solo prodotti di altissimo livello quali­

tativo, abbinando alla sicurezza alimentare, una garanzia di

salvaguardia dell’ambiente in cui si coltiva. La qualità della fi­

liera produttiva di Idea Natura è garantita dalla presenza al­

l’interno del gruppo di tutte le aziende necessarie ad ogni fase

di produzione. Un laboratorio di analisi chimiche e ricerche

agronomiche sorveglia il processo produttivo.

Qualitàe origines’incontranonella filieradi Idea Natura

Speciale Oscar Green

- I Vincitori -

Page 15: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICA

15

Luca CammarataCategoria Stile e cultura d’impresa

Azienda Agricola Luca Cammarata - Caltanissetta

L'Azienda Agricola Cammarata è una azienda biologica

che alleva oltre 200 capre di razza maltese nutrite con

prodotti vegetali bio, con tecniche che rispettano il loro

benessere. Anche per andare incontro alle richieste delle

comunità che non mangiano carne di maiale, come

quelle musulmane, Luca Cammarata ha avviato la produ­

zione di salsicce di carne di capra, che ha affiancato al­

l’attività di trasformazione del latte caprino, dal quale

ricava uno yogurt vincitore di diversi premi.

Con salsiccee yougurt di capraCammarataconquistai mercati

Giacomo SalaCategoria Oltre la filiera

Consorzio Bio Piace - Bettola (Piacenza)

Al consorzio Bio Piace di Giacomo Sala appartengono circa

50 aziende, tutte biologiche, appartenenti a diverse realtà,

dalle aziende zootecniche da latte a quelle da carne, pas­

sando per piccoli allevamenti di suini allo stato brado fino

ad arrivare a quelle dedicate all'apicoltura o dotati di pic­

coli caseifici per la trasformazione del formaggio e per

l'imbottigliamento del latte oppure a vocazione ortofrut­

ticola e vitivinicola. Il Consorzio Bio Piace offre al consu­

matore una vasta gamma di prodotti tipici locali.

Bio Piace, il Consorziodi aziendeche assicuraoriginee km zero

Lise Charlotte BertramCategoria Esportare il territorio

Azienda agricola Cheo – Vernazza (La Spezia)

Lise Charlotte Bertram, danese, ha messo in piedi

un’azienda vitivinicola, la Cheo, nel territorio delle Cin­

que Terre, adottando tecniche di coltivazione a basso im­

patto ambientale che l’hanno portata a recuperare a

vigneto terreni incolti e a rischio erosione.

L’imprenditrice ha restaurato chilometri di antichi mu­

retti a secco, mentre in un antico fabbricato sono stati

realizzati la cantina e il punto vendita per la commercia­

lizzazione del vino.

Le vignedelle CinqueTerre rivivonocon la daneseLise Bertram

Speciale Oscar Green

- I Vincitori -

Page 16: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICA

16

Daniele MiconiAgriturismo Al Falconiere

Segnacco di Tarcento (Udine)

Nel suo agriturismo Daniele

Miconi ha recuperato l’antica

attività della Falconeria, ossia

l'addestramento dei falchi,

coi quali organizza corsi per

gli ospiti e garantisce anche

la sicurezza negli aeroporti.

Giada Gramiccia Coop Agricola La Sonnina

Palestrina (Roma)

La Sonnina di Giada Gramic­

cia, coop agricola a indirizzo

biologico, ha lanciato la Fat­

toria Educativa, aperta a

scuole e non, e la Fattoria So­

ciale, per disabili e immigrati

o rifugiati politici.

Fabio del TedescoAgroittica Friuliana

Palse di Porcia (Pordenone)

Con la sua produzione di

hamburger di trota, l’Agroit­

tica è un esempio di filiera

corta e innovazione, dall’alle­

vamento fino alla trasforma­

zione. Il pesce viene lavorato

solo dopo l’ordinazione.

Michele Raguso Az. Agricola Michele Raguso

Altamura (Bari)

Michele Raguso produce

“Pasta Vera” fatta con il grano

coltivato in azienda, usando

una macina degli anni Cin­

quanta, mentre la pasta

viene trafilata in bronzo ed

essiccata lentamente.

Renata MadaioCasa Madaio

Eboli (Napoli)

Renata Madaio è una gio­

vane imprenditrice di Eboli

che da quattro generazioni

affina i formaggi locali del

Parco Nazionale del Cilento e

Vallo di Diano e produce

anche yogurt di bufala.

Davide Leonelli LonardiAcetaia di Villa San Donnino

San Donnino (Modena)

L’Acetaia di Davide Leonelli

Leonardi abbina tipicità e

arte. Oltre a produrre Aceto

Balsamico Tradizionale di

Modena, offre ai consuma­

tori visite alla Villa liberty

con opere di Bonzagni.

Graziano LozzerAgriturismo Fior di Bosco

Valfloriana (Trento)

Nel suo agriturismo bio Gra­

ziano Lozzer offre ai clienti la

possibilità di vivere un

giorno da casaro, con la

mungitura e la lavorazione

del latte di malga per prepa­

rare formaggio e ricotta.

Giuseppe GeraciImpresa agr. Olearia Geraci

Corigliano Calabro (Cosenza)

La Famiglia Geraci utilizza i

residui della lavorazione

delle olive (sansa, acque re­

flue e foglie) per produrre

compost organico e noccio­

lino puro che viene utilizzato

come pellet made in Italy.

Gabriele Santi Coop Agroenergetica Territoriale

Sarsina (Reggio Emilia)

Con la sua Cooperativa Ga­

briele Santi vende energia

elettrica e termica grazie a

un impianto da 998 kWh per

la digestione anaerobica di li­

quami e sottoprodotti agri­

coli e colture dedicate.

Luca Pattaro Società Agricola Il Ciliegio

Monteriggioni (Siena)

La Società Agricola Il Ciliegio

abbina la produzione di vini

pregiati a un agriturismo di­

dattico per insegnare ai

bambini la vita in campagna.

L’azienda è anche autonoma

dal punto di vista energetico.

Donatello Meo Azienda agricola Meo

Isernia

Utilizzando le produzioni

aziendali, Donatello Meo ha

lanciato un servizio di cate­

ring, dagli antipasti con sa­

lumi e formaggi ai primi

piatti come zuppe di legumi,

fino ai secondi di carne.

Cristiano AzzatoAzienda Lucana Vivai Azzato

Satriano di Lucania (Potenza)

L'Azienda Lucana Vivai Az­

zato produce piantine tartu­

figene, per poter avviare

attività di coltivazione del

tartufo, offre consulenze ai

clienti, ma produce anche

tartufo in proprio.

- I finalisti -

Speciale Oscar Green

Page 17: Document

Valutare la qualità di una vendemmia con l’uva ancora

sulle piante è esercizio di stile generalmente inutile per

l’eccessivo margine di errore, specie considerando che

la critica specializzata, più volte, ha preso delle clamo­

rose cantonate anche potendo giudicare vini appena

usciti. Tuttavia, l’assenza per questo 2010 di sirene che

annuncino strombazzando l’annata del secolo permette

di fare qualche riflessione.

Senza entrare nel dettaglio delle microzone – non ba­

sterebbe una disamina per ogni provincia – possiamo

dire che la primavera è stata caratterizzata da precipi­

tazioni molto abbondanti, alcune delle quali di carat­

tere monsonico. Questo ha determinato in alcuni casi

danni rilevanti alle gemme, e ha favorito l’insorgere di

malattie. L’annata è proseguita con temperature infe­

riori alle medie stagionali ed elevata piovosità, fino a

un luglio secco e particolarmente caldo, in opposizione

a un agosto fresco e con piogge a metà mese. Soprat­

tutto laddove si raccoglierà a ottobre, il mese decisivo

sarà, come sempre, quello di settembre. In generale, co­

munque, possiamo parlare del 2010 come di un’annata

fresca, che spezza la tendenza alla vendemmia precoce,

e fin qui quantitativamente medio­buona.

Si è molto parlato dell’influenza dell’eruzione del vulcano

Eyjafjallajökull, ma alla luce dei dati definitivi sulla quan­

tità di materiale immesso nell’atmosfera (tephra) questa

va ridimensionata: l’eruzione ha avuto conseguenze da

10 a 30 volte inferiori a quella del Pinatubo, che avvenne

nelle Filippine a giugno 1991 e innescò un inverno vul­

canico che si ritiene abbia giocato un ruolo importante

nella terna di annate 92­93­94 notevolmente più fresche

della media.

Sospendendo ogni giudizio su Langhe e Toscana, dove

non si raccoglierà prima di ottobre, possiamo dire che al

Nord le vendemmie di bianchi e spumanti possono van­

tare un’ottima acidità, il grado alcolico non sarà troppo

elevato e le escursioni termiche dovrebbero avere favo­

rito lo sviluppo di composti aromatici; in rosso, ci segna­

lano un’annata

particolarmente pro­

mettente in Valpoli­

cella e Valcalepio. Al

centro si è dovuto

lottare parecchio

contro le malattie,

anche qui l’annata

è stata fresca e di

elevata acidità e

potrebbe generare,

ad esempio, interes­

santi Verdicchio di

stampo classico. Al Sud la

situazione è variegata, ad

esempio in Irpinia ha piovuto

molto più che in Calabria, ma in

genere la vendemmia anche qui

non è fra le più calde e promette

meglio in bianco che in rosso.

Riassumendo, l’annata può essere

considerata generalmente fresca, in

controtendenza rispetto all’ultimo

decennio e i vini dovrebbero

avere tenori alcolici contenuti

e buone acidità. E’ certa­

mente un’annata difficile,

ma di quelle in cui l’abi­

lità del vignaiolo fa la

differenza; potrebbe

dar vita, nei casi

migliori, a vini ele­

ganti e di lungo

invecchiamento,

che non necessa­

riamente ver­

ranno capiti

all’uscita. Ne par­

leremo più avanti,

almeno a fine fer­

mentazione.

Vendemmia, l’abilità fa la differenzaL’annata difficile dal punto di vistameteo non pregiudicherà la qualità

il Punto di CAMPAGNA AMICA Itinerari del gustodi Fabio Cagnetti

Gli effetti del vulcano islandese

17

Page 18: Document

il Punto di CAMPAGNA AMICA

10

Dell’Autore di “Nonluoghi”, saggio de­

dicato a quegli spazi dell’anonimato –

come le grandi catene alberghiere o i

mezzi di trasporto o gli stessi super­

mercati – che producono effetti di

omologazione, offrendo la sensazione

che il mondo sia uniforme e uguale

dappertutto, abbiamo letto “Per una

antropologia della mobilità” (Jaca

Book, 2010, 1­91, € 12,00).

Marc Augé è un antropologo attento al

tema della globalizzazione, che ci in­

vita a condividere il “paradosso di un

mondo in cui in teoria si può fare qual­

siasi cosa senza muoversi e in cui tut­

tavia ci si muove” (pag. 8) si ché torna

la necessità di ricomprendere il valore

e la definizione degli spazi.

Di fronte all’immagine di un mercato

senza confini si erigono, infatti, nuove

frontiere che producono differenze e

disuguaglianze: al confine dei paesi

ricchi gli immigrati diventano spesso

clandestini, ma anche le nostre città

conoscono ai margini delle periferie

alcune solide barriere sociali legate al

diverso grado di istruzione degli indi­

vidui.

In realtà, ci dob­

biamo rendere

conto dell’incom­

piutezza del mo­

dello e

riorganizzare le

vecchie divisioni

spaziali (frontiere,

culture, identità)

attraverso il rico­

noscimento delle

differenze geografi­

che ed il rispetto degli individui. Non

entrare in competizione per opporsi a

tutte le varietà, siano religiose, sociali

o economiche, ma promuovere l’ap­

partenenza ad una rete.

Il ragionamento può, dunque, svilup­

parsi prendendo coscienza della illu­

sione (e dei problemi) di un mercato

che si limiti ad accelerare la circola­

zione dello scambio di beni indipen­

dentemente dalle caratteristiche

risalenti al contesto storico e geogra­

fico, con il rischio di banalizzazione o,

all’opposto, dell’affermazione di mo­

nopoli culturali. Mentre occorre co­

struire reti di scambio, comunicazione

e di informazione che colleghino i luo­

ghi, rivendicando tratti diversi di plu­

ralismo, diversità e originalità.

E’, dunque, un non senso anche l’as­

sortimento dei prodotti al supermer­

cato che nasconde la lontananza

dall’agricoltura dell’ambiente fisico

immediato, falsamente abbattendo le

distanze ed eliminando le indicazioni

di origine, rispetto all’esposizione dei

prodotti in un mercato di Campagna

Amica, che rende visibile in maniera

molto concreta come ogni agricoltore

esprima il proprio ambiente con un

inventario di prodotti inconfondibili

in ragione delle stagioni e dei luoghi.

Il paradosso di un mercato senza confiniche nasconde l’identità territoriale

18

Autore: Marc Augè

Titolo: Per una antropo-logia della mobilitàta

Editore: Jaca Book

Pagine: 191

Prezzo: 12 euro

I non luoghi e le distanze negate

di Stefano Masini

Il libro del mese

Page 19: Document

Ed è quello che perfino gli Stati

Uniti – patria dei centri commer­

ciali – stanno riproponendo. Gli

operatori così detti “mass market”,

infatti, per dare risposta a quell’ur­

gente bisogno di relazione e rassi­

curazione che emerge nei loro

clienti (che ben si esprime on line

sui vari social network come face­

book) stanno proponendo alle

grandi catene commerciali nuovi

punti vendita: più a misura

d’uomo, capaci di assecondare

l’esigenza di fare “community”.

E’ illuminante a questo proposito

l’articolo di Federico Rampini su

La Repubblica di qualche tempo fa:

“L’America che aveva inventato gli

shopping mall – annotava – sta fa­

cendo dietrofront. Il nuovo trend si

chiama “Life Style center”: la risco­

perta di quelli che noi chiamiamo

centri storici a base di isole pedo­

nali, piccoli negozi familiari, eser­

cizi commerciali a dimensione

umana, servizi di prossimità, che

oltre tutto sono un “manifesto” di

tutela ambientale, altro tema al

quale il consumatore è sempre più

sensibile”.

Addirittura anche gli operatori

americani stanno rivalutando il

nostro modello, il modello che da

due anni Campagna Amica sta im­

plementando in ogni realtà territo­

riale del nostro Paese.

Ma attenzione!

La nostra intuizione iniziale, il no­

stro modello, la nostra rete è sotto

osservazione dei nostri “competi­

tors”. Sono già in campo molte

emulazioni e molte imitazioni. E

molta è la concorrenza in arrivo.

Si va da quella più nobile, anche

se furba, di Oscar Farinetti con la

catena enogastronomica di qua­

lità “Eataly” che a fine agosto,

dopo Torino, Bologna, Tokyo è

sbarcato anche a New York e tra

poco arriverà a Roma con circa

12.000 mq di superfici di vendita

e con la benedizione dei

decisori istituzionali; a

“Carrefour” la grande ca­

tena distributiva fran­

cese che ai suoi

consumatori stanchi di

un gigantismo sen­

z’anima, propone nuove

offerte tematiche basate

su valori ecologici; a

“Conad” che ha aperto a

Firenze due store “Sa­

pori&Dintorni” con un

format di vicinato in

grado di offrire servizi e

qualità nei centri storici;

per finire con la Coop che

rilancia i “Prodotti con

amore” a valenza solidale

ed ambientale, e, dulcis

in fundo, con Confcooperative che

tenta di proporre i negozi a mar­

chio “Qui da noi”, che vogliono

imitare il nostro modello di filiera

corta basato sui valori della soli­

darietà e responsabilità.

Tutte offerte alimentari all’inse­

gna del motto di un grande scrit­

tore, Claude Lèvi­Strauss, il quale

ha sempre sostenuto che che “non

è buono quello che è buono da

mangiare, ma è buono quello che

è buono da pensare”.

Aggiungiamo noi: però senza in­

gannare nessuno!

il Punto di CAMPAGNA AMICA Filiera Colta

19

di Toni De Amicis

Riscoprire i centria dimensione umana

Che cavolo aspetti?Diventa un Punto Campagna Amica!

S i f t di t i

The

Ad

Sto

re It

alia

Sono apertele adesioni!

Il “nemico” ci osservae... ci copia

Il modello della vendita diretta con i produttori in carne ed ossa, con la loro storia e la loro vita è vincente

I furbi da cui guardarci

Page 20: Document

Entra in campagna dalportale principale

www.campagnamica.it

Mercati diCampagna Amica

Punti Campagna Amica

Distributoridi latte

Aziende diEccellenza

ADERISCI

alla

FONDAZIONE

Turismo in campagna

I Farmers Market diCampagna Amica

Paesaggi da gustare

Stili sostenibili

Vendita diretta La spesa informata

Punto

Prezzo amico

nE

elatropcniartn

icnirpegapmac

elapiladang

w

mac.www

angaagpm

ti.acima

t

a

aC

C

a

a

cimAangaagpmaitnuP

cimAangaagpmaiditacreM

e

aznelleccEidedneizA

ttalidirotubirtsiD

ENOIZADN

alla

ICSIREDA


Recommended