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I ~ A Grafici con Excel 5 - Giornalista IT · In fase di produzione del diagramma sono praticabili...

Date post: 17-Dec-2018
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b ~ A r I ~ A ............................................................................................................Grafici con Excel 5.0 Non tuHi sanno che.. Obiettivo di questo articolo è l'approfondimento di alcuni temi legati alla realizzazione di grafici di vario tipo con il modulo Chart di Excel 5. O. Puntualizzeremo dapprima i principi fondamentali che stanno alla base della produzione di diagrammi con un moderno spreadsheet e con Excel 5. O in particolare. Poi approfondiremo alcuni argomenti, prevalentemente di tipo evoluto di Francesco Petroni Vedremo tipi particolari di grafici, tipi poco usati, cercando di spiegarne l'am- bito di utilizzo, vedremo come «forzare» alcune caratteristiche del grafico, in mo- do che alcuni elementi appaiano come noi desideriamo, vedremo come realiz- zare delle «animazioni» per dare, ad un normale diagramma, in genere statico, un po' di movimento, vedremo, infine, degli utilizzi creativi, ai quali neanche i progettisti di Excel, forse, avevano pen- sato. Negli esercizi finali utilizzeremo anche il Visual Basic far Application, che, come noto, è il linguaggio interno di programmazione di Excel 5. I principi fondamentali Elenchiamo i principi fondamentali che stanno alla base della produzione di un grafico con Excel: - un diagramma mostra, in altra forma, i dati numerici presenti su un foglio di la- voro normale. Non è possibile realizzare un diagramma senza numeri. Invece noi, ovviamente, lo faremo; - un utilizzatore del modulo Chart di Ex- cel deve conoscere gli elementi stan- dard di un grafico, che vediamo in figura 1, e che sono: le serie di valori, gli assi di riferimento, uno lungo l'as- se X, uno o due lungo l'asse Y, il titolo del grafico, i titoli degli assi, uno per asse, le legende, le etichette che riportano sul dia- gramma i valori numerici, eventuali testi «in più» di commento, eventuali elementi grafici in più; - gli elementi possono essere distinti in tre tipi: elementi testuali, per i quali si stabili- scono Font, Attributi, Colore, Dimen- Sione, ecc., elementi lineari, per i quali si stabili- sce Tipo di Linea, Colore, Spessore, elementi superficiali, per i quali si stabilisce Motivo di riempimento e Colore; - un diagramma può essere prodotto, a scelta, sul foglio dati o su un foglio a parte. Nel caso di utilizzo di un foglio dati è possibile ovviamente impaginare più diagrammi su un unico foglio; - un diagramma si produce, in genere, in modalità Autocomposizione. È que- - , . •••• l - T c- l "'- l - ----.-M CE] ...-- r v••• _ 1111I l'-I Ilf V••• _ 1211I CL] r 1Wll •••••••. 110 r 1Wll----= 15 ....; Ilf __ ••••••• DCI -- .. - )111I d r 1PoIo""-' r~io ___ r .....- ___ ••••••• DCI".-- , Mla •• ofl Exul· GRAFICO.xLS filo W.dlllca ~Iulllz.. 1lI.0rlld FlIJmalDlltrumonll An.wI 1 ~[jIWZJlxl~lj@I..,Ir">IIJ:I,.IWJIil~r-[i)~ .•... , A e c o 1 2 Dal 3 4 5 6•• I F••.• 7 Ilor. I AooiI f! =l"" 13 14 15 Il 17 Il 11 21 · . . ---- ... --_ ..._-.------_ .•.......... · . . __ .' •• ,. _._ ••••••• ~._ ••• o •• · . . __~_•• __ .L. ~ _ · . . ..~..... . ....~ ....~ ..... · . . .;. -} ~- .. ,- ~ ,r'···-·i··_· · . . ..•. -,- --- ~----- · . . .. .,...- ~ ..... · . . ... -.-. ....... f :F~ ~~ l r l Titolo del Grafico 2lll l!Il 100 170 •• G""'" Febbaio Mano ~ MIQ;lio G~ Heu Lèer. •••• Categoeoie P•• 159 112 171 1!1l 1&5 115 Il. 170 195 193 150 156 152 fJI. W_c. ~.u"lzzo lo•• rl.d F_ato lltrumenll Uri An"U. 1 ~liIWZIlxl~liI<1I,(+·I~WJIil~~(iJlW A2 D8Ii A eco E F G H J. 1 2 Oati 3 4 5•••••• 5 6__ 142 I F__ 170 7 Il... 157 I Aorio 115 Il...... 133 Il G__ 149 11 12 13 14 15 Il 17 " 11 21 Figura l. MS Excel5.0 - Gli elementi del grafico. Una volta realizzata. sfruttando la procedura di Autocomposizione, la prima versione del diagramma si passa alla fase di personalizzazione. Sono praticabili tre mo- dalità operative. La prima è quella che si basa sull'uso dei pulsanti delle varie ToolBar (ad esempio è sempre utilizzabile quella per definire le caratteristiche di un testo), la seconda sfrutta il Quick Menu, sempre attivo su ciascun oggetto, la terza passa per il doppio click sull'oggetto per mostrare la Oialog Box specifica per quella tipologia di elemento. Figura 2- MS ExceI5.0 Oialog Box relativa alle caratteristiche dell'Asse. Ogni elemento del grafico dispone di una sua Oialog Box che ne permette la personalizzazione. Qui vediamo quella relativa all'impostazione delle caratteristiche della Scala. Nel nostro caso, parliamo del grafico di figura l, i valori da visualizzare variano tra 100 e 200. Abbiamo quindi impostato i due valori del ,dondo scala" a 100 e 200. il valore dell'inteNallo principale a IO e quello dell'inteNallo secondario a 5. Su questi inteNalli si poggia la griglia orizzontale fatta di linee principali e di linee secondarie che si possono trattare con estetica differente. 332 MCmicrocomputer n. 154 - settembre 1995
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Grafici con Excel 5.0Non tuHi sanno che..

Obiettivo di questo articolo è l'approfondimento di alcuni temi legati alla realizzazionedi grafici di vario tipo con il modulo Chart di Excel 5. O.

Puntualizzeremo dapprima i principi fondamentali che stanno alla base dellaproduzione di diagrammi con un moderno spreadsheet e con Excel 5. O in particolare.

Poi approfondiremo alcuni argomenti, prevalentemente di tipo evoluto

di Francesco Petroni

Vedremo tipi particolari di grafici, tipipoco usati, cercando di spiegarne l'am-bito di utilizzo, vedremo come «forzare»alcune caratteristiche del grafico, in mo-do che alcuni elementi appaiano comenoi desideriamo, vedremo come realiz-zare delle «animazioni» per dare, ad unnormale diagramma, in genere statico,un po' di movimento, vedremo, infine,degli utilizzi creativi, ai quali neanche iprogettisti di Excel, forse, avevano pen-sato. Negli esercizi finali utilizzeremoanche il Visual Basic far Application,che, come noto, è il linguaggio internodi programmazione di Excel 5.

I principi fondamentaliElenchiamo i principi fondamentali

che stanno alla base della produzione diun grafico con Excel:- un diagramma mostra, in altra forma, idati numerici presenti su un foglio di la-voro normale. Non è possibile realizzareun diagramma senza numeri. Invecenoi, ovviamente, lo faremo;- un utilizzatore del modulo Chart di Ex-cel deve conoscere gli elementi stan-dard di un grafico, che vediamo in figura1, e che sono:

le serie di valori,gli assi di riferimento, uno lungo l'as-se X, uno o due lungo l'asse Y,il titolo del grafico,i titoli degli assi, uno per asse,le legende,le etichette che riportano sul dia-gramma i valori numerici,

eventuali testi «in più» di commento,eventuali elementi grafici in più;

- gli elementi possono essere distinti intre tipi:

elementi testuali, per i quali si stabili-scono Font, Attributi, Colore, Dimen-Sione, ecc.,elementi lineari, per i quali si stabili-sce Tipo di Linea, Colore, Spessore,elementi superficiali, per i quali sistabilisce Motivo di riempimento eColore;

- un diagramma può essere prodotto, ascelta, sul foglio dati o su un foglio aparte. Nel caso di utilizzo di un fogliodati è possibile ovviamente impaginarepiù diagrammi su un unico foglio;- un diagramma si produce, in genere,in modalità Autocomposizione. È que-

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Figura l .MS Excel5.0 - Gli elementi del grafico.Una volta realizzata. sfruttando la procedura di Autocomposizione, la prima versione del diagramma si passa alla fase di personalizzazione. Sono praticabili tre mo-dalità operative. La prima è quella che si basa sull'uso dei pulsanti delle varie ToolBar (ad esempio è sempre utilizzabile quella per definire le caratteristiche di untesto), la seconda sfrutta il Quick Menu, sempre attivo su ciascun oggetto, la terza passa per il doppio click sull'oggetto per mostrare la Oialog Box specifica perquella tipologia di elemento.

Figura 2 - MS ExceI5.0· Oialog Box relativa alle caratteristiche dell'Asse.Ogni elemento del grafico dispone di una sua Oialog Box che ne permette la personalizzazione. Qui vediamo quella relativa all'impostazione delle caratteristichedella Scala. Nel nostro caso, parliamo del grafico di figura l, i valori da visualizzare variano tra 100 e 200. Abbiamo quindi impostato idue valori del ,dondo scala" a100 e 200. il valore dell'inteNallo principale a IO e quello dell'inteNallo secondario a 5. Su questi inteNalli si poggia la griglia orizzontale fatta di linee principali e dilinee secondarie che si possono trattare con estetica differente.

332 MCmicrocomputer n. 154 - settembre 1995

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GRAFICA

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Figura 3-MS Excel 5.0 - Attivazione, dal Grafico, della procedura Ricerca Obiettivo.Se variano i valori numerici varia anche il diagramma conseguente. In alcuni tipi di grafico è possibile il viceversa. In pratica si seleziona, con un Ctrl click, un ele-mento del grafico, ad esempio un punto (in un diagramma lineare) o l'altezza di una barra (in un istogramma), poi si sposta il punto agganciato sul valore desidera-to. Se il grafico dipende da formule matematiche, come nel nostro caso in cui modifichiamo l'andamento della parabola superiore per renderla tangente a quella in-feriore, viene attivata la funzionalità di Backsolver (Ricerca Obiettivo) con la quale viene ricalcolato il parametro posto in A l, dal quale dipende l'andamento della pa-rabola, in modo che la parabola passi per il punto desiderato.

Figura 4 - MS Excel 5. 0- Drag and Drop delle Serie.In fase di produzione del diagramma sono praticabili una serie di strade alternative, la più interattiva delle quali è quella che sfrutta il Drag and Drop per portare i da-ti numerici nel diagramma. In altre parole l'utente può scegliere, via via, i dati da graficizzare trascinandoli dal foglio al grafico e può eliminare, selezionandoli dalgrafico e cancellandoli, quelli che non lo interessano più.

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queste Dialog Box in figura 2;- abbiamo detto che un diagramma èsempre collegato dinamicamente ai da-ti, al punto che variando uno dei dati va-ria subito il grafico. Si tratta di un pro-cesso di ricalcolo che può essere impo-stato come Automatico o Manuale;- per alcuni tipi di grafici bidimensionaliè vero anche il contrario. Si selezionaun elemento grafico (premendoci sopramouse e tasto Ctrl), poi si modifica laposizione o la dimensione dell'elemen-to. In tal modo si provoca l'attivazione

della funzionalità Ricerca Obiettivo cheprovvede a modificare il dato che origi-na l'elemento (figura 3). Questa proce-dura si chiama risoluzione grafica inte-ratti va del problema.

All'inizio della procedura di Autocom-posizione, nel momento della scelta deltipo di grafico, appaiono un centinaio dimodelli predefiniti. In realtà le possibili«varianti», mischiando le varie caratteri-stiche (compositive ed estetiche) deivari elementi, sono pressoché infinite.Una volta messo a punto un nuovo tipo

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Figura 5 - MS Excel5.0- Sovrapposizione di ele-menti BitMap.In qualsiasi Istogrammabidimensionale è possi-bile riempire di ((dise-gnini» le varie barre. Sipuò operare con unsemplice Copia, adesempio ritagliando unaporzione di immaginePaintbrush, ed Incolla,sulla barra di destinazio-ne. Sono possibili unaserie di ((varianti» di tipoestetico. Ad esempio èpossibile che il ((dise-gnino» venga scalato infunzione del valore nu-merico, oppure è possi-bile moltiplicare i ((dise-gnini» in modo che rap-presentino ciascuno undeterminato valore. Adesempio una macchi-netta = 1.000 vetturevendute.

sta procedura di Excel che chiede, viavia, cosa si desidera fare;- se si «salta» la procedura di Autocom-posizione, viene prodotto un grafico ditipo Predefinito, che si può modificaresuccessivamente, elemento per ele-mento;- un diagramma è sempre collegato di-namicamente ai dati, al punto che va-riando uno dei dati varia subito il grafi-co;- possono essere collegati al foglio an-che i vari elementi testuali. Ad esem-pio, se si vuole che il titolo di un graficosia il contenuto della cella Al del foglioDATI, occorrerà sostituire al titolo la se-guente formula:

=DAT/!$A$l ;- il generatore di grafici è, visto da pun-to di vista tecnico, un «motorino» OLEServer 2.0;- la modifica di ciascun elemento siesegue, conseguentemente, «in pia-ce», secondo due o tre modalità.

Dapprima si seleziona uno degli ele-menti (ad esempio una serie di dati, untitolo, una legenda). poi si agisce sulleToolbar, se i comandi voluti sono dispo-nibili (sono sempre utilizzabili quelli rela-tive ai testi). oppure si esegue un dop-pio c1ick sull'oggetto ed appare una Dia-log Box, a linguette, per impostare tuttele caratteristiche del singolo elemento,oppure si attiva il Quick Menu, che mo-stra le possibili opzioni. Vediamo una di

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Figura 6 - MS Excel 5.0 - Diagrammi di tipo XY.I tipi di graficl~ parliamo di quelli catalogati nella procedura di Autocomposizione, sono 102. Le possibili personalizzazioni sono talmente tante che in pratica i tipipossono diventare migliaia. Ad esempio nei grafici di tipo Combinazione sono possibili i più fantasiosi ((accoppiamenti)) tra i tipi fondamentali. Di alcuni tipi, più par-ticolari. va conosciuto l'ambito di utilizzo. Come esempio di tipo particolare vediamo l'XYe il Radar.

Figura 7 - MS Excel 5. O - Diagramma tipo Radar.Da un punto di vista tecnico, nel diagramma di tipo Radar, gli Assi Cartesiani di un normale diagramma Lineare vengono trasformati in Assi Polan: in cui in pratica ilvalore X diventa un valore angolare e il valore Y diventa il valore lineare rappresentante la distanza del punto dal centro. Purtroppo non abbiamo ritrovato, su questanuova cOppia di assi, tutte le possibilità, in termini di personalizzazione, offerte dai vecchi e cari Assi Cartesiani.

del quale si sia particolarmente soddi-sfatti, lo si può promuovere a ModelloPersonalizzato (il comando è Formatta-zione Automatica Personalizza). Questaè la procedura da seguire quando occor-ra produrre periodicamente gli stessigrafici

Del tutto opposta è la procedura inte-rattiva del Drag and Drop dei dati su ungrafico. In questo caso si scelgono dina-micamente, spostandoli sopra al dia-gramma con il mouse, i dati da vedere(figura 4)

Buona parte delle possibili varianti sibasano su interventi di tipo estetico, ilpiù «creativo» dei quali è quello checonsiste nel copiare sulle barre di unIstogramma, un disegno proveniente da

. qualsiasi parte. Nella figura 5 vedia-mo la copia di un piccolo «bit-map» rita-gliato da Paintbrush.

I nostri esempiCominciamo con il vedere una serie

di tipi «strani» di grafici, il più utile deiquali è il Diagramma XV, che accettacome valori da graficare una serie (o piùserie) di coppie di numeri che vengonotracciati ed uniti in un riferimento carte-siano che è il foglio di tipo grafico. In talmodo è possibile realizzare anche lineeche «tornano indietro», oppure, appog-giandosi a formule di tipo trigonometri-co, gradevoli linee curve. Ne vediamoun esempio in figura 6.

Il diagramma XY viene tracciato in unriferimento Cartesiano. Il diagrammaRader (un recente acquisto) usa inveceun riferimento Polare. Nel primo caso ilsingolo punto è individuato da duecoordinate lineari, nel secondo da un

angolo e da una distanza del puntodall'origine del Sistema Polare. L'ango-lo è quello formato dal segmento cheunisce il punto all'origine e la semirettad'origine.

Purtroppo nel diagramma di tipo Ra-dar (o Polare) non si ritrova la stessa«ricchezza» di «varianti» in termini didefinizione delle caratteristiche che tro-viamo nei diagrammi Lineari. In partico-lare ci riferiamo alla definizione «fine»delle caratteristiche degli Assi. Parliamoovviamente di caratteristiche spinte. Infigura 7 un esempio di questo tipo didiagramma.

Valori ed AssiAbbiamo dato, fino ad ora, un'inter-

pretazione «matematica» dei valori damettere in forma grafica (scusate ma ilontani studi di Ingegneria lasciano an-cora il segno). In realtà nella maggioran-za dei casi si realizzano diagrammi di ti-po Business in cui i valori sono o di tipofinanziario o di tipo produttivo.

Talvolta occorre mischiare «capra ecavoli», occorre, in altre parole, visualiz-zare nello stesso diagramma due tipidifferenti di valori, ad esempio valori diproduzione (in numero di pezzi, tonnel-late, metri di qualche cosa che si misu-ra con il metro) e valori di tipo finanzia-rio. In questo caso è necessario realiz-zare un grafico «a doppia scala» chepermette di riportare su uno stesso as-se X le due serie di valori che si appog-giano sui due differenti assi Y.

In figura 8 vediamo un esempio didiagramma «a doppia scala». Excel lichiama Diagrammi Combinati, ancheper il fatto che sono ottenuti dalla com-

binazione di due tipi di base. Altre com-binazioni, non previste nel campionarioproposto durante l'Autocomposizione,sono realizzabili a mano.

Per una corretta lettura del grafico ènecessaria una corretta definizione de-gli Assi, che servono per valutare, oltreagli «andamenti», anche i «valori» delgrafico. Se i dati sono tanti occorre in-tervenire anche sulle caratteristichedell'asse X in modo che le etichette po-ste sull'asse non si impasticcino e nonsiano visualizzate in maniera disordina-ta. In figura 9 un esempio di forzatura inun diagramma con 1.440 valori.

In molti casi un intervento su alcunecaratteristiche «estetiche» fa variarecompletamente l'aspetto del grafico. Sinoti come nei tre grafici di figura 10 idati numerici di base siano gli stessi. Èchiaro che comunque in un diagramma3D i valori si leggono, comunque vada,malissimo.

Padronanza delle funzionalitàdel foglio

È evidente che non si può essere ot-timi utilizzatori della sezione Chart di Ex-cel se non si è buoni conoscitori dellefunzionalità del foglio. Questa condizio-ne deve essere rispettata soprattutto inquei casi in cui si visualizzino valori otte-nuti da calcoli e soprattutto in quei casiin cui i calcoli siano di tipo complesso.

Nelle figure 11 e 12 vediamo rispetti-vamente un foglio pieno di dati, realizza-to con la funzionalità Dati Tabella, e ilrelativo diagramma 3D. C'è una sinergiaperfetta tra la Dati Tabella, che crea unamatrice di valori applicando una formuladi calcolo a due serie di valori, poste

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GRAFICA<il Figura 9 - MS Excel 5.0 - Forzatura degli Assi .

In questo grafico vengono visualizzati 1.440 punti, che potrebbero, ad esem-pio, r?ppresentare l'andamento di una grandezza che varia «minuto per minu-tOIl. E ovvio che, in un caso del genere, è impossibile visualizzare tutte le eti-chette (che sarebbero una per minuto) lungo l'asse X e non è conveniente chesia Excel a «deciderell ogni quanti valori visualizzare le etichette. Con il coman-do Formato Asse Scala, abbiamo forzato Excel a visualizzare le etichette ognitre ore.

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Figura 8 - MS Excel 5.0 - Diagramma Combinazione a doppia Scala.Il Diagramma a doppia Scala è utile quando, su uno stesso asse X, debbanoessere rappresentate più serie di valori, assolutamente indipendenti le une dal-le altre. Ad esempio quando si voglia vedere l'andamento della produzione (mi-surata in numero di pezzi prodotti! e l'andamento del fatturato (misurato in mi-lioni di lire) di una certa Azienda. Nel Diagramma Combinazione sono individua-ti i due gruppi di valori, quelli che si poggiano sulla scala di sinistra e quelli chesi poggiano sulla scala di destra, per ognuno dei quali sono possibili particolaripersonalizzazioni.

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•Figura lO - MS Excel5.0 - Caratteristiche dimensionali.Questi tre diagrammi, bruttissimi, rappresentano gli stessi nove valori visibili inalto a sinistra. Sono le stesse anche le impostazioni relative agli assi (che nonvediamo). Cambiano invece i tre punti di vista e alcune caratteristiche dimen-sionali che riguardano il modo di vedere le varie barre. Queste possono esserecompletamente accostate oppure molto separate le une dalle altre, oppure an-cora possono essere «appiattitell.

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•Pronto

Figura 11 - MS Excel 5.0 - Sinergie tra funzionalita del foglio e grafici.Una delle tipologie di grafici più spettacolari é quella detta Superficie 3D Necessita di una gran quantita di numeri, in genere provenienti dal calcolo di una funzioneF(X, Y). Mai come in questo caso occorre padroneggiare la parte Foglio Dati di Excel, nella quale esistono funzionalita che servono proprio per calcolare, per centi-naia di coppie di valori, una data funzione. Eseguito il calcolo della formula si seleziona la tabella di valori risultanti (nel nostro caso sono oltre 400) e si lancia l'Auto-composizione del diagramma stando ben attenti a togliere dal diagramma stesso la prima riga e la prima colonna che contengono idati per il calcolo e non i suoi ri-sultati.

Figura 12 - MS Excel5.0 - Sinergie: risultati.La funzionalita che genera la matrice di valori che è alla base della nostra superficie 3D è la Dati Tabella, che necessita di una serie di valori X, di una serie di valoriYe di una formula. Si potrebbe pensare di realizzare un'animazione «alla Quark», modificando dinamicamente alcuni parametri alla base del calcolo. È chiaro che itempi di esecuzione del ricalcolo e del ridisegno del diagramma non saranno mai talmente veloci da creare un effetto di animazione continua.

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GRAFICA

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,; 5)· InsiemeSerie (1) ,Valori - !'late leI!: (8; S, ,; 1; 1; " 5; .)• Ineil!!:meSl!:rie (1) .Vel1er! - Katr leI! (5; ,; 1; 1; ,; S, .; .)· InsiemeSer il!!: (1) . Valor i - !latr leI! (3; " " ,; 5; ., .; 5). InslemeSerle (l) .Valori- ftatrlcl!!:(l; l; ,; S, .; .; 5; ')Succl!esivoVaiA St.art.

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•nel. Codice • •

[Pronto r-,r-rr-,Figura 73 - MS Excel5.0 - Effetto Onda (ma potrebbe assomigliare ad un verme).Nei grafici precedenti l'effetto è "disturbato" dal fatto che Excel esegue la reimpaginazione dell'intero grafico per cui si perde quel senso di continuità che dovreb-be essere sempre garantito in una vera animazione. Questo effetto lo raggiungiamo in questo secondo esercizio: variamo, il più velocemente possibile, i valori delgrafico e soprattutto non modifichiamo il punto di vista dell'osservatore. L'effetto raggiunto è gradevolissimo.

Figura 74 - MS Excel 5.0 - Effetto Onda - Listato.1/programma non ha cadaveri nell'armadio. L'unico aspetto interessante consiste nell' utilizzo del/'istruzione Matrice, con la quale passiamo, direttamente e brutal-mente, i valori numerici al diagramma. È chiaro che si tratta di uno stratagemma necessario per ottimizzare le prestazioni, inaccettabile in qualsiasi situazione reale,sia in diagrammi di tipo 8usiness, che in diagrammi di tipo Scientifico, in cui idati numerici debbono essere letti dal foglio.

- i valori Z sono calcolati dal comandoDati Tabella e sono posti nelle celle cor-rispondenti.

Il diagramma si realizza in Autocom-posizione selezionando anche la primariga e la prima colonna, e stando attentia settarle come etichette dei rispettiviAssi e non come valori del diagramma.

L'effetto finale è spettacolare e valela pena perderci un po' di tempo perraggiungerlo.

Se ci riuscite potete eseguire piccolemodifiche, ad esempio potete cambiarela formula in:

=SEN(A l/Cl )*COS(Bl/Dl)inserire valori nelle Cl e 01, ad

esempio 3 e 4, o altri, e vedere comeviene immediatamente ricalcolata laMatrice e risidegnato il diagramma.

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4Pror1to

Figura 75 - MS Excel5.0 - Possibili animazioni - Pochi dati e due diagrammi.Animare un diagramma è relativamente facile, basta cambiare dinamicamente il contenuto delle celle con i va-lori da graficare. Per rendere l'animazione del tutto automatica occorre costruire un "programmino" che si oc-cupi di modificare tali valori, sia nel caso in cui questi vengano da formule matematiche, sia nel caso in cuiquesti vengano da basidi dati presenti sul foglioo esterne. Il programma,che in definitiva è unaMacro di Excel, va lega-to ad un oggetto e ad unevento sull'oggetto, peressere eseguito. La so-luzione più elegante èlegarlo al grafico stesso(che è un oggetto) e alclick su di esso.

nella riga in alto e nella colonna a sini-stra, rispetto alla matrice, ed un Graficodi tipo 3D Superficie, che visualizzapunti individuati da tre coordinate, ri-spettivamente quelle della prima riga,della prima colonna e della cella di inter-sezione tra quella riga e quella colonna.Il Grafico 3D e la Matrice Dati Tabellasono fatti l'uno per l'altra.

Ripetiamo sinteticamente i passioperativi per realizzare l'esercizio:- scrivere nella cella A2 la formula=SEN(A 1/3)*COS(B 1/2);- creare nelle celle dalla A3 alla A23 unaserie di valori da -10 a 10, passo 1, conla funzionalità di riempimento automati-co, oppure con la funzionalità ModificaRicopia Serie, oppure ancora, se non

siete ... pratici, riempiendo le celle a ma-nina;- stessa cosa nelle celle dalla B2 alla V2;- selezionare l'intervallo da A2 a V23;- attivare la funzionalità Dati Tabella, in-dicando come celle di input Al per la ri-ga e Bl nella colonna.

La matrice viene riempita di nume-retti, ottenuti dall'applicazione della for-mula posta nel vertice in alto a sinistra,nella cella A2 quindi, da cui partono laprima colonna e la prima riga.

Da un punto di vista squisitamentematematico:- la formula è: Z=SEN(X/3)*COS(Y/2);- la prima riga (da B2 a V2) sono i valori X;- la prima colonna (da A3 a A23) sono ivalori Y;

Un po' di ccmovimiento"non guasta

Soddisfatte, con l'ultimo esercizioeseguito, le nostre esigenze estetiche,affrontiamo qualche problematica diprogrammazione, ponendoci due obiet-tivi del tutto differenti. Il primo è quellodi creare dei diagrammi, anche di tipotradizionale, che si ... muovono, il secon-do è quello di disegnare, sul Foglio Gra-fico, elementi grafici che nulla hanno ache vedere con il Charting.

Citiamo semplicemente i vari eserciziproposti rimandandovi alle esaurienti di-dascalie per i particolari tecnici.

Per animare un Diagramma possia-mo variare dinamicamente, il più rapida-mente possibile, i valori che rappresen-

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Figura 16 - MS Excel 5. O - Campionario di Colori - Effetto.Tre considerazioni: è possibile creare un Foglio Grafico vuoto. Su un foglio di tipo grafico è possibile inserire Oggetti prelevandoli dalla Barra Disegno (linee, rettan-goli, ecc.!. È sempre possibile costruire delle Macro con il Registratore di Macra per ottenere il listato di un programma significativo. Per realizzare questo disegnoabbiamo dapprima registrato la realizzazione di un unico rettangolino colorato. Poi abbiamo inserito in due cicli il programmino risultante facendo variare la posizio-ne orizzontale e verticale del singolo quadratino e il colore del suo riempimento.

Figura 17 - MS Excel 5. O - Campionario di Colori - Listato.Nessuno al mondo può ricordare le 1.700 parole chiave (tra oggetti, proprietà, metodi, funzioni) di Visual Basic far Application. Scrivere un programma VBA diventaconseguentemente molto difficoltoso. Un aiuto enorme è dato dal Registratore di Macro che può essere utilizzato, al limite, per eseguire una sola operazione e ot-tenere così, gratuitamente, l'istruzione che serve al nostro listato e che non ricordiamo. Ad esempio in questo listato è stata così ... rimediata l'istruzione che serveper tracciare un nuovo rettangolo nel foglio di tipo grafico.

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- si verifica il fatto che sul foglio grafico,indipendentemente dalla presenza di undiagramma, si possano inserire elemen-ti grafici.

Eseguite delle prove di ... riscalda-mento, si procede realizzando una Ma-cra con il Registratore di Macra.L'obiettivo da raggiungere lo vedete infigura 16, mentre il listato è in figura 17.I passi operativi sono:- ci si porta sul foglio di lavoro,- si attiva il registratore,- si passa sul foglio grafico,- si aggiunge un rettangolino,- se ne definiscono le caratteristicheestetiche,- si spegne il registratore.

A questo punto basta intervenire sul

Figura 18 - MS Excel5. O - Accidenti: un orga-nigramma!Anche in questo casorealizziamo un diagram-ma usando esclusiva-mente degli oggetti gra-fici, anzi un solo tipo dioggetto grafico, il Testoincorniciato. I dati sonosu un Foglio di Calcolonormalissimo. Un pro-gramma VBA si occupadi leggere i dati dal fo-glio di calcolo, di inter-pretarli correttamente edi riversarli sul fogliografico sotto forma ditesti incorniciati. Nonabbiamo sviluppato laparte della procedurache inserisce le freccet-te tra le caselle di testo .Anche le freccette sonoelementi grafici ... pro-grammabili.

,

programma inserendo due cicli Per ..Successivo che incrementano due va-riabili, una che identifica la riga e unache identifica la colonna. Queste duevariabili, opportunamente trattate, leusiamo per definire la posizione del sin-golo rettangolino.

Sostanzialmente simile è l'Organi-gramma, proposto nell'ultima immagi-ne. In questo caso si parte da un fogliodi lavoro con dei dati testuali che ven-gono riportati, sotto forma di riquadricon testo, sul foglio grafico. I due ciclisu righe e colonne sono gli stessi di pri-ma. Anche in quest'ultimo caso è im-pressionante la stringatezza del codicerispetto alla complessità del risultato ot-tenuto. ~

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ta. È quello che vi proponiamo nell'eser-cizio visibile nelle due figure 13 e 14,dove peraltro viene usato il metodo piùdiretto e brutale per passare i dati ad undiagramma.

Altra possibile animazione, ma solodi un Grafico di tipo 3D, è quella che la-scia invariati i valori numerici e cambia ilpunto di osservazione del disegno. Èquello che vi proponiamo nella primaanimazione (procedura RUOTA) della fi-gura 15. In pratica con un ciclo Per ...Successivo si genera un valore che vada O a 360, che si usa per far variare idue angoli che identificano il punto di vi-sta dell'osservatore. L'effetto è di ungrafico che ruota sia rispetto al suo as-se Z, che rispetto al suo piano XY. Laseconda animazione (procedura MUO-VI) aumenta i dati numerici alla basedell'istogramma e quindi ne fa varare lealtezze.

Elementi grafici sul foglio vuotoLa ricetta per eseguire gli ultimi due

esercizi è la stessa:- si parte da un unico foglio di lavoronormale e vuoto. Poiché Excel 5.0 perdefault parte con 16 fogli o ne togliete15, oppure, una volta per tutte, stabilitenelle Opzioni (comando Strumenti Op-zioni) di partire sempre con un solo fo-glio;- si crea un foglio di tipo Grafico vuoto(Inserisci Grafico Crea Nuovo Foglio);- nel foglio grafico si aggiunge la BarraDisegno, che propone rettangoli, cerchi,linee, frecce, ecc.;

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