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I BAMBINI NON ESISTONO ORTONA (CH) 10/05/2014 RELAZIONE DR ANDREA MAZZEO 1
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L'ASCOLTO DEL MINORE
TRA DIRITTI NEGATI E FALSE MALATTIE
ORTONA (CH) – 10 MAGGIO 2014Relazione Dr Andrea Mazzeo
IL LAVORO DI INFORMAZIONE
In vari gruppi stiamo portando avanti unlavoro di corretta informazione su questi temi;cito i blog che conosco meglio e mi scuso conchi ho dimenticato:
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un blog molto agguerrito, diciamo così, e bendocumentato su questioni come la PAS, labigenitorialità, le esperienze di altri Stati sullaresidenza alternata, la violenza sulle donne è ilRicciocornoschiattoso;
poi c'è Infobigenitorialità, con informazioni subigenitorialità e residenza alternata,
e il terzo è Padri separati - vexata quaestioche vorrebbe analizzare il mondo delleassociazioni di padri separati ma che ormai sista avviando sulla via della satira. Come diceGiovenale, quando le cose stanno messe cosìmale “è difficile non scrivere satire”.
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Siamo anche riuniti nel blogdell'Associazione Nuovi Orizzonti
all'interno del quale abbiamo aperto una pagina,False accuse, per segnalare tutte le sciocchezzeche certi professionisti scrivono ai Giudici neiprocessi di separazione e affido dei minori.
C'è poi il sito ormai storico, contro laPAS
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e ci sono numerosi altri blog e pagine Facebooksugli stessi argomenti.
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Ricordo infine il Movimento perl'Infanzia, organizzatore di questo convegno eche da anni conduce questa battaglia in difesadei minori.
LA FALSA MALATTIA
Nonostante la condanna da parte delMinistro della salute
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e la sentenza della Corte di Cassazione, ci sonoancora psicologi, psichiatri, neuropsichiatriinfantili e assistenti sociali che con moltadisinvoltura continuano a utilizzare questiconcetti in Tribunale;
ci sono ancora Giudici che invece di cacciarequesti soggetti dalle aule dei Tribunali peroltraggio alla Giustizia danno loro ancora retta.
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Pensate come la prenderebbe un Giudicese, per fare un esempio, in un processo dilavoro io sostenessi che al tale va riconosciutala pensione di invalidità per una malattiainesistente, chessò, la “Sindrome del fannullonecronico”.
Che ormai il concetto di PAS sia fuoridalla scienza ufficiale è assodato; a giugno2013 è uscito il DSM-5 e la PAS non è previstatra i disturbi mentali.
È iniziata la solita disinformazionedicendo che, sì, non c'è ma il concetto di PASlo si potrebbe leggere da qualche parte, tra iproblemi relazionali, ecc. ma non è così. Leclassificazioni scientifiche non sono dei testiermetici, che debbono essere interpretati, sonofrutto della ricerca scientifica e nel momento incui vengono pubblicate rappresentanol'ufficialità.
Ma non è solo la classificazioneamericana che non ne parla, anche quellainternazionale della malattie, dell'OMS non nefa cenno.
Della versione inglese del DSM-5 ho l'e-book che è un file pdf; chi ha conoscenzeinformatiche sa che nei file pdf si può effettuarela ricerca di una frase all'interno deldocumento. Ebbene le parole “parentalalienation” non esistono all'interno del DSM-5.Se qualcuno riesce a trovare le parole“alienazione parentale” o “alienazionegenitoriale” nel DSM-5 italiano gli offro unacena.
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Sui motivi che spingono illustriprofessionisti a sostenere la malattia inesistenteabbiamo già detto, il motivo è economico.Fanno soldi sia come CTU, sostenendo la PAS,sia come CTP, cioè periti di parte, contro iCTU, per sconfessare la PAS.
In un caso, alla madre che chiedeva unarelazione per confutare la diagnosi di PAS fattadal CTU, lo psichiatra chiese un acconto di 500euro solo per ascoltarla e poi seimila euro per larelazione. Pensavo fosse un caso isolato ma direcente mi ha telefonato un imprenditore daVenezia, padre di un bambino di 7 anni; la ex-moglie ha grossi problemi psichiatrici,riconosciuti da strutture pubbliche e si è sempredisinteressata del bambino. Bene, in questocaso hanno appioppato la diagnosi di PAS alpadre e al bambino, costringendo il bambino adavere rapporti con la madre che invece sidisinteressava del figlio. Uno psicologo alquale il padre si è rivolto per una relazione checonfutasse la diagnosi di PAS gli ha chiesto4.000 euro. Il caso si è risolto da solo perché lamadre senza avvisare nessuno se n'è tornata inGiappone.
La PAS è tuttora un buon affare permolti professionisti.
E le associazioni di padri separati? Cosìaffezionati alla PAS? Anche in questo caso soloun gran giro di soldi.
Che in queste associazioni girino moltisoldi ce lo dicono loro stessi. Si tratta dellosfogo su Facebook di un padre separato controle associazioni che gli avevano garantitosostegno economico per una sua azione diprotesta; a un certo punto scrive: “Avete idea diquanti soldi girano all'interno di queste grandiAssociazioni in Italia tra tesseramenti, 5 permille, psicologi, lasciti, convegni, province,regioni?”
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LA MEDIAZIONE FAMILIARE
Le associazioni di padri separati hannocapito che il business della PAS è in declino esi sono buttati su quello della mediazionefamiliare obbligatoria; sono ormai una ventina iprogetti di legge, presentati a Camera e Senato,per obbligare i coniugi che si separano, ancheconsensualmente, a passare prima dai mediatorifamiliari.
Una ricerca su OpenPolis ne mostra sinora ben23. Tutti questi progetti di legge sono identici,la fotocopia uno dell'altro con piccoledifferenze, non c'è il tempo per analizzarli ma èpossibile controllare personalmente.
Si sono fatti bene i conti. Le separazioniin Italia sono ogni anno circa 90.000; unpassaggio di mediazione familiare ha in mediaun costo di 500 euro a coniuge, vale a dire1.000 euro per ogni mediazione. Moltiplicatoper le 90.000 separazioni annuali fa un volumedi affari molto interessante, 90 milioni di euro.
In previsione di questo ricco bottinofioriscono corsi di mediazione familiare, masterin mediazione familiare, e chi più ne ha più nemetta.
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È necessaria una legge per disciplinare ilsettore, istituendo corsi di formazione inmediazione familiare a livello universitario,definendo da quali percorsi di laurea si puòaccedere a questi corsi di formazione (certo nonda ingegneria o medicina), incompatibilità conaltre professioni, codice etico del mediatorefamiliare, ecc.
Abbiamo dedicato alcuni articoli aquesto tema: la mediazione familiare non puòessere imposta per legge;
ma soprattutto nei casi di violenza si puòpensare alla mediazione? Mediare cosa? Quantipugni e quanti schiaffi sono ammessi?
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I DIRITTI NEGATI
Una grossa novità nel campo del dirittodi famiglia è il cosiddetto decreto filiazione,entrato in vigore a febbraio 2014, che hamodificato alcuni articoli del codice civile.
Un nuovo articolo introdotto da questodecreto è quello che rende obbligatorio l'ascoltodiretto del minore da parte del Giudice. Finorail Giudice non ascoltava direttamente il minorema si basava sulle famose relazioni dei Servizisociali (che spesso e volentieri seminanodiagnosi di PAS a destra e a sinistra) e sullavoro del CTU.
A proposito di relazioni dei servizisociali: il Codice civile francese prevede lapossibilità, se una parte non condivide ilcontenuto della relazione dei servizi sociali, dichiedere al Giudice una contro-inchiestasociale.
Ma torniamo all'ascolto del minore.
Ne ho conoscenza in un recente caso chesto seguendo: il minore è stato ascoltato dalGiudice, ma il Giudice non gli ha dato
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ascolto.Vi spiego il gioco di parole: il bambino,
di 10 anni ormai, assistito da un avvocatonominato Curatore speciale del minore, è statoascoltato dal Giudice al quale ha detto che luivuole continuare ad avere rapporti con il padre,ma che vuole incontrarlo da solo, senza lapresenza dell'attuale compagna del padre, e chesoprattutto non vuole dormire la notte in casadel padre. I motivi di questa richiesta delbambino non li sappiamo.
Decisione del Giudice dopo averascoltato il bambino e alla luce delle relazionidei CTU e dei vari Servizi intervenuti:
– bambino collocato non più dalla madrema dal padre. Il padre però è spessoall'estero per lavoro, quindi alla fine ilbambino rimane o con la compagna delpadre, con la quale non ci vuole stare, ocon uno zio.
– interruzione di ogni rapporto con lamadre per un minimo di 45 giorni;
– unica concessione una telefonata algiorno tra madre e bambino della duratadi 10 minuti;
– divieto alla madre di avvicinarsi ailuoghi frequentati dal bambino;
– divieto a tutti i parenti del ramo maternodi avere contatti con il bambino.
Per questo dico che il Giudice ha sìascoltato il bambino ma non gli ha dato ascolto,non gli ha dato retta; l'ascolto del minore è statosolo una formalità, il Giudice lo ha dispostoperché così prevede la legge ma poi ha decisocontro la volontà del minore.
E siamo alle solite, i bambini non hannovoce sulle decisioni che li riguardano.
Anche la nomina del Curatore delminore si trasforma nell'ennesimo inganno per ibambini. Il Curatore speciale dovrebbe esserel'avvocato del minore, sostenere le sue ragioni,
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anche contro il parere del Giudice, difendere leragioni del minore. Ma finché i Curatorispeciali continuano a essere nominati dallostesso Giudice del processo di separazione ominorile, non difenderanno i bambini.
Il Curatore speciale del minore deveessere nominato da un altro Giudice per essererealmente dalla parte del minore, e secondo medal Giudice tutelare. E con possibilità anche diessere sanzionato se non tutela davvero ilminore, per patrocinio infedele.
CONCLUSIONE
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1) La PAS, nonostante sia assodato che è unagrossa sciocchezza, continua a essere utilizzataperché resta sempre un buon affare per i variprofessionisti coinvolti.
2) Il genitore protettivo per il minore, madre opadre, viene quasi sempre penalizzato: ha laPAS, se non ha la PAS è iperprotettivo, se ilgenitore non è iperprotettivo allora il bambino èobeso, se il bambino non è obeso il genitore hatratti di personalità di un qualche tipo cheinterferiscono con le capacità genitoriali. Che èuna grossa sciocchezza. Ciascuno di noi ha unparticolare tratto di personalità che lo rendeunico come individuo, mica siamo dei robotfabbricati in serie!
3) La capacità genitoriale non viene valutata inbase a come è cresciuto realmente il bambino,ma sulla base del numero di crocette sullecaselle di un test, o in base a quello che unovede in certe macchie senza senso. So di essereingiusto verso i test, ma quei test sono nati peressere usati come ausilio alla diagnosi neicontesti clinici, è scorretto usarli per altri scopi,servono poco in altri contesti.
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4) Il bambino viene ascoltato, perché adesso loprevede la legge, ma ugualmente non gli vienedato ascolto. Niente è cambiato rispetto aprima, anzi l'inganno è ancora più atroce,perché si pensa che finalmente i diritti deibambini vengano rispettati e invece è tuttocome prima.
5) Ancora con molta facilità i bambini vengonorinchiusi nelle comunità derubandoli della loroinfanzia e per motivi ridicoli: hanno la PAS, mase si dice che la PAS non esiste, ecco chespunta fuori una nuova malattia, l'obesità delbambino, come nel caso di Battipaglia, maanche in un recente caso di Roma. Adesso lecomunità sono diventati centri benessere dovesi fanno trattamenti anti-obesità.
E non chiamiamole case-famiglia; la casa-famiglia è una struttura organizzata secondo lecomuni regole familiari, dove chiunque puòentrare e uscire. Se in un luogo si entra controla propria volontà e non si può uscire, si trattadi una istituzione coercitiva, un centro direclusione, un piccolo manicomio.
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Con la Legge 180/78 abbiamo chiuso imanicomi per gli adulti, con la Legge 54/2006abbiamo aperto quelli per bambini.
6) Se un bambino finisce in comunità ci resteràper un minimo di due anni, perché le deliberevengono fatte così, e a nulla serviranno appelli,ricorsi, ecc. Lo stiamo vedendo.
7) In Parlamento, tra Camera e Senato, ci sonoben 23 progetti di legge che vogliono rendereobbligatoria la mediazione familiare in tutti icasi di separazione, anche quelli consensuali.
La perla finale:Si tratta di una recente CTU, di un
importante Tribunale italiano; il medicoincaricato di fare la CTU è quello che si dice unpezzo grosso del giro dei CTU. Manda iconiugi a fare i test da uno psicologo di suafiducia (questo significa dover sborsare altrisoldi oltre a quelli della CTU. Una CTU costaintorno ai 2-3.000 euro, i test 6-700 euro apersona a seconda del numero di test richiesti.
Lo psicologo fa il suo lavoro e concludela sua relazione, firmandola.
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Dopo la firma però aggiunge una paginacon degli appunti per il CTU, che sono questiche leggiamo. Il CTU, distratto, invia larelazione dello psicologo all'avvocato, senzacancellare gli appunti che erano solo per lui.Naturalmente istanza immediata di ricusazione,che non è stata accolta. Questo è un esempio dicome lavorano certe persone.
È come se io vado a farmi gli esami delsangue e poi l'analista scrive al mio medicodicendogli, per es. “la glicemia è uscita 90, mavolendo posso scrivere anche 100, dimmi tu”;oppure, “ha 200 di colesterolo ma possiamofarlo salire a 250”. E così via.
Questo dà un'idea della correttezzaprofessionale dei CTU che operano neiTribunali delle separazioni e nei Tribunali deiminori.
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