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I climi

Date post: 27-Jul-2015
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I CLIMI
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Page 1: I climi

I CLIMI

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Il CLIMA è l’insieme dei fenomeni meteorologi che si ripetono nel tempo e che sono principalmente due: le TEMPERATURE e le PRECIPITAZIONI. A queste si posso aggiungere LA PRESSIONE ATMOSFERICA, I VENTI, L’UMIDITÀ, L’INSOLAZIONE E LA NUVOLOSITÀ.

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TEMPERATURE La temperatura è la quantità di

calore presente nell'aria.

PRECIPITAZIONICon l'espressione "precipitazioni" intendiamo la pioggia, la neve, la grandine

e la rugiada.

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Si chiamano fattori climatici le condizioni che producono variazioni negli elementi del clima.Molto importante è l’inclinazione con cui i raggi solari arrivano sulla Terra.

FATTORI CLIMATICI

LATITUDINELa latitudine è la distanza angolare di un punto dall'Equatore. ALTITUDINEL'altitudine è l'altezza di un punto rispetto al livello del mare. DISTANZA DEL MARELa distanza dal mare influisce sulla temperatura e sull'umidità. A causa della diversa capacità termica della terraferma e dell'acqua, le terre si riscaldano più dei mari durante il giorno e durante la stagione estiva.

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ISOTERMELE ISOTERME SONO LINEE IMMAGINARIE CHE UNISCONO PUNTI AVENTI

LA STESSA TEMPERATURA.

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ISOIPSE Linea che unisce tutti i punti della superficie terrestre aventi uguale altezza sul livello del mare; è detta anche curva di livello o altimetrica.

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FASCE CLIMATICHEboreale

boreale

torrida

australe

australe

In base alla latitudine è possibile individuare nel nostro pianeta 5 GRANDI ZONE CLIMATICHE.Esse sono: la zona torrida intertropicale, le 2 zone temperate e le 2 zone polari.

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CLIMI E AMBIENTILa zona intertropicale, presenta un clima caldo-umido con una temperatura mediaElevata e abbondanti precipitazioni. Man mano che ci si sposta verso i tropici le Temperature restano elevate, ma le piogge diminuiscono e si ha un clima caldo a 2 Stagioni.

Foresta equatoriale

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CLIMI E AMBIENTII climi delle zone temperate, presentano temperature in genere miti, con le pioggeDistribuite tutto l’anno e l’alternarsi delle 4 stagioni.

Macchia mediterranea

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CLIMI E AMBIENTILe zone fredde sono per lo più caratterizzate dall’ambiente polare. Nelle zone Polari, situate tra i Circoli Polari e i Poli. Il clima è freddo ed il gelo permane tuttoL’anno.

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LA SAVANALa savana è un bioma terrestre soprattutto subtropicale e tropicale, caratterizzato da una vegetazione a prevalenza erbosa, con arbusti e alberi abbastanza distanziati da non dar luogo a una volta chiusa. Il clima della savana è caratterizzato da due stagioni ben definite, la stagione umida e la stagione secca. La prima comporta piogge intense e durature per molti giorni, la seconda invece è molto secca, con piogge quasi assenti.

Zona della Terra caratterizzate dal clima della savana.

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SAVANA ERBOSA

SAVANA SPINOSA

Uniforme distesa di graminacee. Tipica di aree più aride, dove la vegetazione è formata per lo più da cespugli ed alberi spinosi.

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SAVANA ARBORATA

Nelle zone più ricche di acqua è presente la SAVANA ARBORATA, costituita da macchie di alberi ad alto fusto che interrompono la distesa erbosa.

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I DESERTI CALDII deserti caldi, si trovano dove il clima è più torrido e più secco; forti sono le escursioni termiche tra giorno e notte e le temperature si mantengono elevate in inverno e altissime in estate. Le precipitazioni sono molto scarse e variano dai 100 ai 250 mm all’anno. I paesaggi nel deserto si presentano in modo abbastanza vario, a seconda se siano rocciosi o sabbiosi. In un deserto di tipo sabbioso l’elemento più ricorrente è la duna, un accumulo di sabbia portata dal vento, che può modificarsi frequentemente, oppure essere fissa, nel caso che la sabbia abbia trovato un ostacolo. Le dune più frequenti sono le barkana, a forma di mezzaluna che si formano quando il vento spira sempre nello stesso senso.

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IL SAHARAIl Sahara è il deserto caldo più grande del mondo, non ha un aspetto uniforme, infatti s identificano diversi tipi di paesaggi. Nel Sahara mancano totalmente corsi d'acqua e quindi l'idrografia è rappresentata da una rete di valli disseccate e di fiumi fossili, nei quali scorre l'acqua solo in caso di piogge eccezionalmente abbondanti. Ricchissima è invece la circolazione sotterranea alimentata da numerose falde poste a diverse profondità che danno origine alla grande maggioranza delle oasi. La caratteristica fondamentale del Sahara è la forte siccità: le precipitazioni sono ben al di sotto dei 100 mm annui. Rapidissima è l'evaporazione, fortissimo il riscaldamento diurno e intensa l'irradiazione notturna che provocano ampie escursioni termiche. Le temperature diurne raggiungono punte molto alte, nella stagione estiva comprese tra i 45 °C e i 50 °C di media mentre le piogge, soprattutto in alcune regioni, mancano del tutto. Una particolarità del clima del Sahara sono i venti desertici, che prendono vari nomi.

IL SHAELIl Sahel si estende dall'Oceano Atlantico al Mar Rosso ed è la zona di passaggio tra il deserto del Sahara e la regione della savana.

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GLI AMBIENTI TEMPERATIPer zona temperata si intende l'area geografica compresa tra i 30 e i 60 gradi di latitudine. Nell'emisfero boreale, alle medie latitudini, le terre emerse sono molto estese. Le zone temperate sono molto ricche di corsi d'acqua, anche a causa delle abbondanti precipitazioni. La loro presenza ha favorito lo sviluppo dell'agricoltura e, di conseguenza, gli insediamenti umani. A causa della disposizione delle catene montuose, nell'America settentrionale sono pochi i fiumi che sfociano nell'oceano Pacifico; mentre il più vasto versante orientale è attraversato dai maggiori fiumi del continente.

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GLI AMBIENTI FREDDIGli ambienti a clima freddo hanno un’estensione enorme: comprendono entrambi gli entrambi gli emisferi, le zone tra il 55/60° di latitudine e i poli. Oltre i Circoli Polari,nell’Artide e nell’Antartide,vi sono le regioni del gelo perenne, ricoperte da calotte glaciali molto ampie. Nelle regioni a clima freddo, gli inverni durano quasi 9 mesi, mentre le estati sono brevissime. Le temperature medie invernali si aggirano intorno ai –10 °C; quelle estive non superano i 10 °C.L’escursione termica annua è molto marcata: in alcuni regioni può raggiungere i 100 °C. La tundra è l’ultimo ambiente con vegetazione prima dei ghiacci eterni polari: in inverno è sempre coperto di neve, mentre in estate è un’immensa distesa di erbe e di fiori, muschi e licheni, tra cui si allunga qualche betulla nana. A sud della tundra si incontra la taiga, una grande foresta di aghifoglie, formata da poche varietà vegetali: soprattutto pini e abeti, che resistono al clima proibitivo.La taiga è interrotta da vasti laghi e acquitrini che sono spesso di origine glaciale.

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THE ENDLAVORO REALIZZATO DA IDA CASSANO. ANNO-SCOLASTICO 2014/2015.2^CT.


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