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I CONTI DI CHIODI, DECINE DI SOCIETA’ PER … .pdf · ronicamente la famosa pubblicità, “is...

Date post: 17-Feb-2019
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Anno XVIII n.126 del 19 ottobre 2012 I CONTI DI CHIODI, DECINE DI SOCIETA’ PER L’INFORMATICA. TIENE LA SELEX Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n°293 e-mail [email protected] Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali , 67100 L’Aquila 0862405082 fax 0862422554 Stampato in proprio. Periodico Indipendente Distribuzione gratuita Una digitalizzazione che fa piangere, quella dei dati sull’- emergenza post sisma, dalle fatture all’assistenza alla po- polazione, dai lavori per la ricostruzione agli indennizzi, non c’è un archivio utile, a consultare ed incrociare dati. Eppure nel pozzo senza fondo dell’informatica, hanno inzup- pato in molti. Come il Sed, il Servizio elaborazione dati del Comune dell’Aquila, che ha preso da poco gli ultimi 800- mila euro, su un milione 400- mila euro totale, solo per il 2012, così come riporta il commissario Chiodi, ufficia- lizzando i contratti da girare a chi gli subentrerà, le fatture da pagare ed i conti ancora aperti. Una voragine, nella quale ci si può solo perdere senza trovare il fondo. Per i servizi digitali, c’è il Sed, spa comunale, ma c’è anche l’Arit, l’omologa socie- tà regionale, che aspetta anco- ra 400mila euro, per l’assi- stenza informatica fornita. Fin dai primi giorni della Sge, s’era piazzata bene la Selex Sistemi Integrati, la società di Finmeccanica voluta da Ber- tolaso, e imposta al commis- sario nella gestione a seguire, alla quale continuiamo a pa- gare fatture, l’ultima da 400- mila euro, per servizi digita- lizzati, nonostante le rassicu- razioni del coordinatore della vecchia Sge, la Struttura per la gestione dell’emergenza, Roberto Petullà, che a inizio anno, monitorando la spesa, disse “con il tempo i costi sono stati ridotti, e sono stati rivisti alcuni onerosi contratti come quello della gestione informatica, che da Selex è passata nella gestione infor- matica della Regione” così da produrre economie, secondo loro, dalla padella alla brace, a nostro avviso. C’è peraltro ancora una gara aperta, per 350mila euro, per far fare archivi digitali. Petullà attribuiva tutti questi soldi, alla “complessità orga- nizzativa e funzionale” della vecchia Sge, che pure quando è stata trasformata in Ucr, Ufficio coordinamento per la ricostruzione, Chiodi, ne ta- gliò i costi del 30%. Per noi, erano comunque 7milioni di euro l’anno, per loro risparmi. Per i servizi informatici 2012, ci sono ancora 600mila euro, centomila di meno, rispetto all’anno precedente, ed anco- ra un diecimila euro l’anno, per tenere il sito web. Il totale delle fatture, dal 2010, evita- no di renderlo pubblico. La gestione ragionieristica e contributiva del personale, prima Sge, poi Ucr, l’ha cura- ta la Tinn srl, con sede a Tera- mo, un piccolo giretto di con- sulenza nostrana, nonostante le mega funzioni Sge, con a capo super dirigenti, anche per un’area amministrativa contabile. La Tinn srl, lavora con Chiodi dal 2010. Qualcosa l’ha beccata anche Euroinformatica di Bellante, in provincia di Teramo, un privato a cui l’Arit, ha rigira- to, in nome del terremoto, servizi informatici, la società è molto ben inserita, contando prestigiose collaborazioni anche con la Giunta ed il Consiglio regionale d’Abruz- zo. I contratti ancora in essere, firmati da Chiodi e dalle sue strutture, vanno ben oltre la scadenza dell’emergenza, fissata a fine 2012, prima che il subentro del ministro Barca, tagliasse corto con una ge- stione fallimentare, tanto che Mancurti, l’attuale reggente della gestione, ha chiesto il punto sulle risorse che occor- rono direttamente al Comune dell’Aquila, che sta già facen- do i conti. Le consulenze intorno ai car- rozzoni commissariali, non si contano. E nel giro di conti milionari, non risulta da nes- suna parte quanto abbiano preso Gaetano Fontana o il fido Nigris, e quanto, in ter- mini di pianificazione vera, siano riusciti a produrre per il capoluogo ed il cratere. Quel- lo che resta, è solo l’attenzio- ne della magistratura su alcu- ni Piani di ricostruzione, e sul ruolo svolto, in particolar modo da Fontana. Alessandra Cococcetta
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Anno XVIII n.126 del 19 ottobre 2012

I CONTI DI CHIODI, DECINE DI SOCIETA’

PER L’INFORMATICA. TIENE LA SELEX

Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n°293 e-mail [email protected] Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali , 67100 L’Aquila 0862405082 fax 0862422554 Stampato in proprio.

Periodico Indipendente Distribuzione gratuita

Una digitalizzazione che fa

piangere, quella dei dati sull’-

emergenza post sisma, dalle

fatture all’assistenza alla po-

polazione, dai lavori per la

ricostruzione agli indennizzi,

non c’è un archivio utile, a

consultare ed incrociare dati.

Eppure nel pozzo senza fondo

dell’informatica, hanno inzup-

pato in molti. Come il Sed, il

Servizio elaborazione dati del

Comune dell’Aquila, che ha

preso da poco gli ultimi 800-

mila euro, su un milione 400-

mila euro totale, solo per il

2012, così come riporta il

commissario Chiodi, ufficia-

lizzando i contratti da girare a

chi gli subentrerà, le fatture

da pagare ed i conti ancora

aperti. Una voragine, nella

quale ci si può solo perdere

senza trovare il fondo.

Per i servizi digitali, c’è il

Sed, spa comunale, ma c’è

anche l’Arit, l’omologa socie-

tà regionale, che aspetta anco-

ra 400mila euro, per l’assi-

stenza informatica fornita. Fin

dai primi giorni della Sge,

s’era piazzata bene la Selex

Sistemi Integrati, la società di

Finmeccanica voluta da Ber-

tolaso, e imposta al commis-

sario nella gestione a seguire,

alla quale continuiamo a pa-

gare fatture, l’ultima da 400-

mila euro, per servizi digita-

lizzati, nonostante le rassicu-

razioni del coordinatore della

vecchia Sge, la Struttura per

la gestione dell’emergenza,

Roberto Petullà, che a inizio

anno, monitorando la spesa,

disse “con il tempo i costi

sono stati ridotti, e sono stati

rivisti alcuni onerosi contratti

come quello della gestione

informatica, che da Selex è

passata nella gestione infor-

matica della Regione” così da

produrre economie, secondo

loro, dalla padella alla brace,

a nostro avviso.

C’è peraltro ancora una gara

aperta, per 350mila euro, per

far fare archivi digitali.

Petullà attribuiva tutti questi

soldi, alla “complessità orga-

nizzativa e funzionale” della

vecchia Sge, che pure quando

è stata trasformata in Ucr,

Ufficio coordinamento per la

ricostruzione, Chiodi, ne ta-

gliò i costi del 30%. Per noi,

erano comunque 7milioni di

euro l’anno, per loro risparmi.

Per i servizi informatici 2012,

ci sono ancora 600mila euro,

centomila di meno, rispetto

all’anno precedente, ed anco-

ra un diecimila euro l’anno,

per tenere il sito web. Il totale

delle fatture, dal 2010, evita-

no di renderlo pubblico.

La gestione ragionieristica e

contributiva del personale,

prima Sge, poi Ucr, l’ha cura-

ta la Tinn srl, con sede a Tera-

mo, un piccolo giretto di con-

sulenza nostrana, nonostante

le mega funzioni Sge, con a

capo super dirigenti, anche

per un’area amministrativa

contabile. La Tinn srl, lavora

con Chiodi dal 2010.

Qualcosa l’ha beccata anche

Euroinformatica di Bellante,

in provincia di Teramo, un

privato a cui l’Arit, ha rigira-

to, in nome del terremoto,

servizi informatici, la società

è molto ben inserita, contando

prestigiose collaborazioni

anche con la Giunta ed il

Consiglio regionale d’Abruz-

zo.

I contratti ancora in essere,

firmati da Chiodi e dalle sue

strutture, vanno ben oltre la

scadenza dell’emergenza,

fissata a fine 2012, prima che

il subentro del ministro Barca,

tagliasse corto con una ge-

stione fallimentare, tanto che

Mancurti, l’attuale reggente

della gestione, ha chiesto il

punto sulle risorse che occor-

rono direttamente al Comune

dell’Aquila, che sta già facen-

do i conti.

Le consulenze intorno ai car-

rozzoni commissariali, non si

contano. E nel giro di conti

milionari, non risulta da nes-

suna parte quanto abbiano

preso Gaetano Fontana o il

fido Nigris, e quanto, in ter-

mini di pianificazione vera,

siano riusciti a produrre per il

capoluogo ed il cratere. Quel-

lo che resta, è solo l’attenzio-

ne della magistratura su alcu-

ni Piani di ricostruzione, e sul

ruolo svolto, in particolar

modo da Fontana.

Alessandra Cococcetta

L’Aquila 19 ottobre 2012 n. 126

L’Aquila

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FORNE'...LA LEGGE SI CHIAMA LEGGE PERCHE' SI LEGGE...

Stavolta la battaglia va fatta bene, senza i

soliti veleni addosso, altrimenti non an-

diamo da nessuna parte. La pensa così il

deputato Pd Giovanni Lolli, raggiunto

telefonicamente durante i lavori della

Camera.

L'appuntamento è lunedì prossimo alle

16.30 nel Tendone di Piazza Duomo, con

l'obiettivo di fare il punto sullo stato delle

cose in vista di una mobilitazione di mas-

sa, contro la restituzione del 100% delle

tasse.

All'indomani della mazzata della Forne-

ro, Lolli specifica che non gliene può

fregar di meno, se la "compagna" Mini-

stro, viene dalla sua stessa casa madre.

Gravissimo e illegittimo perché secondo

Lolli è stato lo stesso Ministero a chiede-

re a Inps e Inail di intervenire, motivo per

cui associazioni, categorie, parlamentari

e rappresentanti istituzionali dovrebbero

alzare i forconi e portare il Governo in

tribunale.

La legge si chiama Legge perché si leg-

ge...mai vecchio adagio di Biagio Ter-

mpesta, è stato più vero. Il Ministro For-

nero, come ricorderete, ha fatto un breve

raid all'Aquila solo qualche settimana fa.

Prima con visita archeologica e annessa

commozione, e poi, alla Conferenza Na-

zionale del Volontariato.

Poco ha voluto sentire e vedere..oltre alle

rappresentanze sindacali, che ha dovuto

digerire per forza.

Però.. ci ha invitato tutti a stringere i den-

ti...

Su www.leditoriale.com, testo ed inter-

vista di Matilde Albani

Per l’ex Isef, la sede dell’Ufficio coordi-

namento ricostruzione (Ucr), si paga un

fitto direttamente alla Regione Abruzzo,

neanche duemila euro al mese, che pure

la Regione succhia alle risorse per rico-

struire, senza troppi problemi. Non c’è

stata una ricerca di mercato, per reperire

l’immobile, e comunque se n’è saputo

troppo poco, per essere questioni pubbli-

che, mentre basta affacciarsi in quegli

uffici per trovare gente, non sappiamo a

quale titolo sia lì ormai, che ti caccia via

in malo modo. Bella roba.

La Regione farà poi pagare al Diset, u-

tenze ed utilizzo dei propri uffici romani,

da parte dell’Ucr e della vecchia commis-

sione consultiva “fino a cessata emergen-

za”, scrivono ufficialmente, volendo for-

se dire, che pagheremo con i fondi della

ricostruzione, anche le bollette alla Re-

gione?

Nel decreto con cui Mancurti, ha distri-

buito il personale dipendente del disciolto

Ucr, ai vari enti pubblici, decine di perso-

ne sono state assegnate fino a fine anno,

alla Regione Abruzzo, per fare che cosa,

non si sa. La Regione infatti, rispetto alla

ricostruzione non ha competenze, eppure

non ha avuto problemi a prendere questo

personale, per svolgere attività assoluta-

mente ordinarie, da pagare però, con i

soldi della ricostruzione.

Alcuni contratti, come quelli per il noleg-

gio auto, scadranno nel 2013, mentre una

Bmw, ma non dicono quant’è costata, ha

servito la Sge per diversi mesi.

Tra i conti aperti anche i servizi di forni-

tura carburanti, alcuni contratti, scaduti lo

sorso maggio, sono ancora in essere sen-

za spiegarne i motivi, e solo per questo, li

girano a chi gestirà la ricostruzione in

futuro.

Per i servizi di vigilanza all’ex Isef, spen-

diamo 133mila euro, solo per due agenti,

e 135mila euro per le pulizie, 40mila

euro per noleggiare auto, per chi e per

quali servizi?, 200mila euro per le spese

telefoniche, 400mila, si spendevano inve-

ce alla Sge.

Tra i conti lasciati da pagare: noleggio

biancheria alla Lig Centro sud (24mila e

100 euro); ricambi mezzi all’Esercito ad

Antonacci snc, (un milione e 101mila

euro), movimentazione recupero materia-

le emergenziale alla Croce Rossa (17mila

euro); Trasporto Always on-Flat alla

Path.Net, che altro non è, se non una

società del Gruppo Telecom Italia per

servizi a banda larga (ancora?) (14mila

euro); servizi di pulizie interporto a Stile

Libero (10mila e 84 euro); carburanti

(4mila e 361 euro) alla Total; servizio

vigilanza a Vigilantes Group (60mila

euro); acquisti buoni pasto alla Group spa

e a Repas Lunch coupon srl, rispettiva-

mente per il personale di Roma e dell’A-

quila, due società, come diceva macche-

ronicamente la famosa pubblicità, “is

megl che uan”, per un migliaio di euro; e

dulcis in fundo, perché un po’ di pubbli-

cazioni e lanci non si negano a nessuno,

53mila euro e 710 euro, alla Carsa srl,

per il Salone della Ricostruzione del 201-

1. Non si conosce l’importo del contribu-

to dato nel 2012.

I cui cataloghi e promozioni, saranno

evidentemente andati a ruba, visto che in

giro non s’è mai visto niente. Questi nu-

meri, solo per parlare dei conti che hanno

voluto far vedere.

Ale.c.

FATTURE, CONTRATTI E SPESE INUTILI

A CARICO DELLA RICOSTRUZIONE

L’Aquila 19 ottobre 2012 n. 126

L’Aquila

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“Quando l’Altissimo Iddio vuole punire i popoli, li consegna al Governo degli imbecilli”

(Proclama degli insorti antipapalini-Macerata 1817)

Bollettini medici della Cifone sulla salute di Di Orio:

LA GIUSI PITARI IN CERCA DI PUBBLICITA'

Il mio intervento sui bollettini medici

della Cifone, sulle condizioni di salute del

per niente magnifico rettore di Orio, ha

scatenato il popolo di facebook.

Ne sono onorato e ringrazio tutti coloro

che hanno voluto dire “peste e corna”

della mia persona, dei miei scritti, della

correttezza grammaticale e di sintassi

degli stessi.

Mio nonno, che aveva senz'altro le scarpe

grosse e il cervello fino, soleva risponde-

re con il solito adagio di Pierino:

“Signora maestra, o sono caduto o ho

caduto...sempre per terra sono andato”.

Per dire che, più che la forma, in un

intervento, vale la sostanza delle cose

scritte. E la sostanza dei bollettini medici

della Cifone circa le condizioni di salute

del suo capo, è che sono stati ridicoli e

ridondanti.

Il tutto è partito su input della Giusi Pita-

ri, che non perde occasione per tentare di

mettersi in evidenza, visto che non ci

riesce con il proprio mestiere.

Vi trascrivo integralmente il Pitari pensie-

ro: “ Ve lo sottopongo (riferito al mio

articolo), senza commenti, contribuen-

do, a malincuore, ad aumentare i click.

Aggiungo solo che Ferdinando (che non

è un gerundio ndr) è stato dimesso dal-

l'ospedale. Questo ed altri contribui-scono alla mia crisi profonda”.

A proposito di errori, non parliamo di

corda in casa dell'impiccato, perché, in

meno di tre righe, una maestrina avrebbe

molto da faticare con la matita rossa e

blu. Ma come detto prima, “vale la so-

stanza”, e nelle parole della Giusi, di so-

stanza ne vedo ben poca.

Cara Giusi, mi permetti di darti del

“cara”?, sicuramente il nostro non è un

giornalismo di regime e le nostre trombe

non suonano con la voce dei potenti.

Siamo abituati a rendere note le truffe, le

ruberie, il malcostume, gli indebiti arric-

chimenti ai danni dello Stato e non siamo

in vendita, non abbiamo mai chiesto un

contributo all'Università né l'abbiamo mai

preso. Bene, cara Giusi, noi siamo onorati

del nostro giornalismo d'inchiesta, scritto

in modo satirico ed in piena libertà di

stampa. Sono stati in molti ad averci que-

relato; personalmente credo di essere il

giornalista più querelato d'Italia; me la

sono sempre cavata bene: con assoluzione

piena o con ritiro, “concordato”. Come

nel caso dell'ex assessore comunale

(assessore di cui non ricordo il nome, ma

che ha preso con Rifondazione, tipo dieci

voti, alle ultime elezioni) che probabil-

mente ha un buon avvocato, che lo ha

consigliato di addivenire ad un accordo di

“ritiro”, perché in caso di nostra assolu-

zione, sarebbe stato lui, “il diffamatore”.

Un certo Giovanni Maurizi, “fa cenno”

alla violazione della privacy, per aver

avuto accesso ad informazioni sensibili

(riferendosi evidentemente, ai bollettini

medici della Cifone). Gli stessi sono stati

inviati “dalla bella” a mezzo mondo, l'al-

tro mezzo più uno, è stato informato dalla

Pitari. Se questa è privacy, e diffusione di

dati privati, ditemi voi quale sarebbe una

notizia pubblica.

La forcaiola Mila Ripartiti mi paragona a

Sallusti, ne sono onorato, perché questa è

la libertà di stampa che tutti a chiacchiere

diciamo di volere, ma basta essere citati

in un articolo, per passare alla “querela

per diffamazione”.

Una parola anche per la Titti Cervale, se

solo avesse preso qualche voto in più,

oggi sarebbe in Consiglio comunale più

serena....quanti rosiconi, il facebook no-

strano ne è davvero troppo pieno..

Peppe Vespa

L’Aquila 19 ottobre 2012 n. 126

L’Aquila

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Il Sindaco, si legge in una nota dell'ente,

"ha convocato per lunedì 22 ottobre l'As-

semblea cittadina" per discutere il problema

del rischio di restituzione del 100% dei

contributi Inps e Inail sospesi dopo il terre-

moto. "Le ultime allarmanti notizie relative

alla restituzione del 100% dei contributi

Inail ed Inps sospesi - continua la nota in-

viata a tutti gli enti locali, alla Regione, ai

Comuni del cratere, agli ordini, all'Univer-

sità e a tutte le parti sociali - in seguito al

sisma del 2009, impongono un'attenta ri-

flessione, una mobilitazione di tutta la citta-

dinanza per la tutela dei nostri diritti".

"Vi aspetto quindi numerosi - conclude la

nota - lunedì 22 ottobre, alle ore 16.30, al

tendone di Piazza Duomo, per defini-

re insieme percorsi ed iniziative".

Il presidente del Consiglio comunale, insie-

me con i consiglieri Ettore Di Cesare, capo-

gruppo di Appello per L’Aquila, e Guido

Quintino Liris, capogruppo Pdl, partecipa-

ranno e invitano tutti i consiglieri comunali

a venire all’assemblea.

"I due colleghi consiglieri Di Cesare e Liris

sono stati i primi firmatari dei due ordini

del giorno votati martedì in Consiglio co-

munale, - ha dichiarato Benedetti - con i

quali si impegnano il sindaco e la giunta ad

attivarsi presso il Governo e il Ministero del

Lavoro e delle Politiche sociali ai fini di

ottenere la sospensione delle due circolari,

oggetto di un animato question time alla

Camera, e di definire meglio i presupposti

regolamentari della Zfu".

"A partire dalla prossima settimana - conti-

nua Benedetti - promuoverò la costituzione

e successivamente coordinerò l’attività di

un gruppo di legali, individuati in collabora-

zione con l’Ordine Provinciale degli Avvo-

cati dell’Aquila".

Pronta alla mobilitazione anche l'assessore

Stefania Pezzopane, che trova "intollerabile,

questa noscialanza nel far passare le scelte

di INPS ed INAL, del tutto incomprensibili,

come un favore, per non trovarci, un doma-

ni, a restituire il restante 60% non versato".

"Un ministro che si improvvisa legislatore

non si era mai visto - afferma l'assessore -

trovo le dichiarazioni della Fornero inop-

portune e dannose”.

"Sarebbe bello secondo l'assessore - se il

Ministro Barca, che si è detto sorpreso delle

dichiarazioni della Fornero, condividesse

con noi il pomeriggio di lunedì, come segno

di conferma al suo appoggio alla causa de-

gli aquilani. Dovrebbe tornare e chiederci

scusa - conclude - anche il Ministro Forne-

ro, visto che si avvia verso il suo primo

compleanno da Ministro e, a L’Aquila, ha

fatto solo una fugace apparizione, recente-

mente, in occasione della conferenza nazio-

nale del volontariato dove, attesa con molte

aspettative anche da me, se ne andata, sen-

za neanche ascoltare l’urlo di dolore della

Città, per la mancata attenzione sulle pe-

santi problematiche sociali ed economiche.”

Assicura la propria presenza all'assemblea

anche il locale circolo del Partito della Ri-

fondazione Comunista, che definisce la

vicenda "l'ennesimo colpo che questo terri-

torio subisce da parte del governo e del suo

ministro alle politiche sociali, o meglio

antisociali, Fornero". Rifondazione incassa

anche il sostegno del segretario nazionale

Paolo Ferrero, l'unico leader nazionale al

momento ad essersi espresso, secondo il

quale "la sudditanza del Governo anche al

più flebile starnuto della Commissione eu-

ropea è sconcertante ed è un insulto alle

popolazioni che hanno subito il terremoto .

Anche Sinistra Ecologia e Libertà "è molto

preoccupata - si legge in un comunicato del

coordinamento cittadino con il quale aderi-

scono all'assemblea - per l’evolversi della

problematica". "La Commissione - sottoli-

nea Sel - ha richiesto come prassi solo dei

chiarimenti, quindi non c’è ancora una pro-

cedura d’efrazione aperta ne tantomeno una

condanna da parte dell’Europa".

Anche il Pdl, con il coordinatore Alfonso

Magliocco, che già a luglio 2012 aveva

lanciato l'allarme, critica la Fornero.

"La risposta data dal Ministro Fornero in

Senato dimostra la scarsa conoscenza della

problematica e soprattutto l'incapacità di

trovare una soluzione valida che non sia

quella della restituzione totale".

Secondo Alfonso Magliocco, infatti, la

Commissione europea, in data 19 giugno

2012 chiedeva solo chiarimenti alle autorità

nazionali in merito agli aiuti connessi al

terremoto del 6 aprile 2009 (e alle altre

calamità naturali che hanno comportato

l'erogazione di aiuti) e relativi alle agevola-

zioni fiscali e contributive concesse alle

imprese e ai soggetti economici ubicati nel

territorio del cratere”.

"Considerato che il Governo italiano ha

notificato, con colpevole ritardo, la conces-

sione degli aiuti soltanto il 2 luglio 2012 (ad

oggi la pratica è ancora all’esame della

competente direzione dell’Unione Europea)

e considerato che non ci risulta aperta nes-

suna procedura europea di infrazione a cari-

co dell'Italia, né emessa, da parte della

Commissione Europea, nessuna ingiunzione

di sospensione dell'erogazione degli aiuti (a

norma dell'art. 11, paragrafo 1 del regola-

mento CE n. 659/1999) non si capisce a che

titolo il Ministero guidato dalla Fornero

abbia emesso la circolare che di fatto porrà

una seria ipoteca sul futuro delle aziende

colpite dal sisma".

Durissima, infine, la presa di posizione

della locale Confindustria, il cui Presidente,

Fabio Spinosa Pingue, si chiede "dove sta la

certezza del diritto (di cui dovremmo essere

la Patria)?”

Pingue non risparmia critiche neanche ai

parlamentari. "La domanda giusta da porre,

invece, è la seguente: come mai un Governo

passa al Parlamento, che lo approva, un

provvedimento in contrasto con le norme

comunitarie? Ignoranza, ignavia, conto

della serva, raccolta di consenso elettora-

le. Adesso la situazione è grave, aperta su

più fronti: avverso il Governo che dovrà

farsi carico dell errore, anziché gettarlo in

collo agli onesti lavoratori, e al tavolo di

Inps e Inail che hanno reso esecutiva la

minaccia di infrazione paventata da Bruxel-

les".

"In punto di diritto - conclude Pingue - que-

sti ultimi possono pure avere ragione, ma

quale fosse il diritto doveva saperlo chi

lo produce a mezzo ordinanze e leggi. Di-

versamente a fare le leggi in Parlamento

possiamo andarci tutti, financo i nostri figli

che una partita di risiko la sanno giocare.

Carta vince carta perde invece si chiama

gioco d azzardo. Ed è vietato. Qualcuno

già suggerisce lo sciopero delle tasse: forse

l illegalità potrebbe essere una risposta

obbligata alla mancanza di legalità".

TASSE DA RESTITUIRE AL 100%, LA CITTA' SI MOBILITI

L’Aquila 19 ottobre 2012 n. 126

L’Aquila

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DI STEFANO A DE MATTEIS, "NON SIAMO COMMISSARIATI" Con le sue maliziose inesattezze Giorgio

De Matteis raggiunge l'unico scopo di

mettere sgambetti alla città, piuttosto di

contribuire al processo di discussione

che, oggi, vive una fase grottesca per la

vicenda della restituzione delle tasse.

Pare che l'unico all'oscuro sia il solo De

Matteis.

A lui che diffonde, solo adesso, abnormi-

tà sui compensi dei due manager degli

Uffici Speciali, gonfiandoli ad arte

(250mila euro annui, in luogo di meno di

200mila omnicomprensivi), ricordo la

pachidermica struttura commissariale e

subcommissariale che operava nel suo

più servile silenzio e della quale non si é

mai reso pubblico l'ammontare delle spe-

se. Inspiegabile, in questa ottica, la sua

assenza al momento della votazione in

Consiglio Comunale sugli emendamenti

al testo del decreto dove venivano stabili-

ti anche i compensi dei due manager.

Manager che non possono essere certo

definiti commissari, a meno di nuotare

nella disinformazione più totale, in quan-

to sottoscrivono l'incarico con i sindaci e

rispondono a loro con l'operato della

struttura.

Come non può essere definito commissa-

rio il capo dipartimento Diset del Mini-

stero, Aldo Mancurti, la cui nomina a

titolare della gestione stralcio si é resa

necessaria per sbloccare gli oltre 447

milioni di euro che il Commissario Chio-

di ha preferito lasciare residui, piuttosto

che pagare le imprese che hanno già la-

vorato nella ricostruzione.

Ricordo ancora, a lui che definisce carta

straccia la programmazione sulla rico-

struzione, che i Piani di Ricostruzione dei

Comuni del cratere, plauditi da Chiodi e

Fontana, ad oggi, sono costati 10 milioni

di euro, mentre quello del Comune del-

l'Aquila é stato fatto in housing.

Ed infine, sulla situazione dei precari

aquilani, ricordo a De Matteis che, da

vice presidente del Consiglio regionale,

avrebbe potuto adoperarsi per una legge

sulla loro stabilizzazione. Il solo Udc,

partito che in campagna elettorale lo ha

sostenuto, ha prodotto emendamenti alla

legge: per chiedere però la riduzione del-

la quota di riserva per i precari aquilani.

L’Assessore alla Ricostruzione

Pietro Di Stefano

PUNTELLAMENTI E SICUREZZA, SI RISCHIA CHIUSURA DEL CENTRO

Finalmente il 16 ottobre 2012 il consiglio

comunale ha affrontato concretamente un

aspetto della sicurezza dei cittadini in

relazione all'ordine del giorno sui puntel-

lamenti presentato da L'Aquila che vo-

gliamo.

Dopo 3 ore di accesa discussione possia-

mo dire che l'ordine del giorno è stato

analizzato nei suoi aspetti tecnici e am-

ministrativi e infine approvato all'unani-

mità con due emendamenti che vanno

anche oltre il testo presentato.

Con questo atto si pone al centro la salva-

guardia della vita umana al di là di ogni

altra motivazione: un cambio di mentalità

orientato ed evitare errori come quelli

che, come concause, portarono a tragedia

del 6 aprile 2009.

Ci allineiamo quindi alle corrette proce-

dure che ad esempio in Giappone, una

volta chiarito che la concausa della trage-

dia è stato l'errore umano, hanno portato

la compagnia che gestiva le centrali nu-

cleari alla piena assunzione di responsa-

bilità per la trascuratezza del rischio.

Per quanto ci riguarda bisogna considera-

re che sui puntellamenti hanno agito in

tre anni agenti atmosferici intensi (non

ultima la nevicata dello scorso anno),

movimenti di assestamento e vibrazioni

per il passaggio di mezzi. Questi fatti,

come si evince dalle note tecniche speci-

fiche, pongono una questione di massima

importanza per la sicurezza e l'incolumità

dei cittadini.

Il 16 ottobre 2012 l'assise comunale aqui-

lana ha investito quindi la giunta del pro-

blema impegnandola ad adoperarsi con

estrema tempestività per il monitoraggio

dei puntellamenti e la relativa manuten-

zione che, qualora non fosse possibile,

non potrà che obbligare, con l'ausilio dei

vigili del fuoco, alla chiusura delle strade

a rischio fino alla effettiva messa in sicu-

rezza.

Su ogni passaggio di questo iter L'Aquila

che vogliamo continuerà a vigilare ma al

contempo esprime soddisfazione per il

fatto che si comincia a parlare concreta-

mente di sicurezza; un argomento molto

caro al gruppo consiliare che ne ha fatto

una delle prerogative della campagna

elettorale, nella convinzione che questa

sia la base per la rinascita della città.

Vincenzo Vittorini

Capogruppo in Consiglio Comunale

L'Aquila che vogliamo

L’Aquila 19 ottobre 2012 n. 126 6

L’Aquila

L'AQUILA CHE VOGLIAMO, SULLE POLVERI DEI CANTIERI Come promotrice della relati-

va istanza, nella scorsa riunio-

ne della 2^ Commissione Con-

siliare, L'Aquila che vogliamo

ha posto la questione dell'in-

quinamento da polveri conse-

guente l'attività dei cantieri.

Nel corso della riunione il

Presidente e i Commissari

sono stati resi edotti degli a-

spetti sanitari e normativi della

questione, nonché della lettera

inviata dal Capogruppo Vin-

cenzo Vittorini agli organi

competenti allo scopo di sti-

molare una approfondita valu-

tazione della questione.

Accade infatti che a fronte

della diffusione di polveri si-

curamente dannose alla salute

pubblica non si riscontra un

monitoraggio adeguato e una

normativa specifica a cui far

riferimento, soprattutto nel

caso di una problematica su

scala così diffusa come a L'A-

quila.

L'istanza di L'Aquila che vo-

gliamo punta innanzitutto a

dati precisi e qualificati attra-

verso il rilevamento più capil-

lare, con un maggior numero

di centraline collocate nei pun-

ti nevralgici della città.

Una volta in possesso dei dati

bisognerà agire di conseguen-

za con tecniche e pratiche ade-

guate, cogliendo magari l'oc-

casione per fare de L'Aquila

un laboratorio per l'innovazio-

ne tecnologica e di buone

prassi per il rilevamento e la

prevenzione.

Secondo L'Aquila che voglia-

mo quindi si tratta di puntare a

cantieri sicuri al 100% anche

sotto questo profilo, prima di

tutto per chi vi opera e di con-

seguenza per tutta la città

coinvolta nella ricostruzione.

Anche questo aspetto per L'A-

quila che vogliamo costituisce

un passaggio importante per la

sempre invocata sicurezza

della città al 100% e a 360

gradi.

Al termine della trattazione

dell'argomento la 2^ Commis-

sione Consiliare ha deliberato

all'unanimità di procedere ad

un lavoro congiunto di Com-

missari e tecnici per la reda-

zione di un documento tecni-

co-amministrativo da portare

all'attenzione del Consiglio

Comunale.

Tale documento dovrà rendere

conto alla cittadinanza della

situazione e al contempo trac-

ciare linee guida operative per

il controllo e la profilassi.

Il Consiglio Comunale si tro-

verà quindi nella possibilità di

operare concretamente, al di

fuori degli schieramenti pre-

concetti, per adottare soluzioni

efficaci in tempi ragionevoli.

Per L'Aquila che vogliamo

questo modello propositivo

ribadisce di fatto un metodo

virtuoso che deve essere perse-

guito con tenacia e al di fuori

delle logiche elettoralistiche

sui tutti i temi strategici per la

città.

Solo così sarà possibile uscire

dal tunnel della miriade di

problemi irrisolti della rico-

struzione.

In fondo è a questo che sono

chiamati gli amministratori

della nostra città.

Vincenzo Vittorini

Capogruppo in

Consiglio Comunale

L'Aquila che vogliamo

IMPRUDENTE E FERELLA, INTERROGAZIONE SULLA SICUREZZA IN CITTA'

Il tema della sicurezza resta una priorità

nel territorio aquilano. Lo scorso 26 giu-

gno, si è tenuta una conferenza dei capi-

gruppo sull’argomento. Una riunione

convocata anche a seguito del richiamo

nelle sedi di appartenenza del personale

delle forze di polizia aggregate alla Que-

stura dell’Aquila dopo il terremoto. Nel

corso della discussione, svolta alla pre-

senza del Sindaco per buona parte della

stessa, sono state fatte alcune richieste e

prese determinazioni sulle azioni da porre

in essere. A quasi quattro mesi di distanza

il problema permane e per questo abbia-

mo presentato un’interrogazione che do-

vrà essere discussa in una delle prossime

sedute del Consiglio Comunale.

Nel documento chiediamo al Sindaco

Cialente se gli esiti di quella conferenza

dei capigruppo sia mai stata riportata al-

l’interno del Comitato Provinciale sulla

Sicurezza e con quali eventuali risultati.

Inoltre, desideriamo conoscere il motivo

per cui i capigruppo non siano mai stati

messi al corrente della nota inviata il me-

se scorso alla Presidenza del Consiglio

Comunale e ai capigruppo stessi dai sin-

dacati SIULP e SAP, in cui venivano

evidenziate delle problematiche sull’argo-

mento. Ci sarà mai stata, da parte dell’-

Amministrazione comunale, una risposta

a questa lettera?

Con l’interrogazione, infine, miriamo a

conoscere il periodo in cui sarà convocato

il Consiglio comunale per discutere sulla

sicurezza nel suo complesso, così come

convenuto in conferenza dei capigruppo.

Daniele Ferella

(Tutti per L’Aquila)

Emanuele Imprudente

L’Aquila Città Aperta)

L’Aquila 19 ottobre 2012 n. 126 7

ABRUZZO ENGINEERING, FATECI FARE LA BANDA LARGA La Provincia dell'Aquila, convocherà

entro la prossima settimana, un incontro

per valutare misure adatte per salvaguar-

dare i 180 lavoratori di Abruzzo Enginee-

ring, che questa mattina si sono fatti

"sentire" durante l'assise del Consiglio

Provinciale. L'unica ancora di salvezza

rimane quella di utilizzare le varie pro-

fessionalità, per completare il progetto di

banda larga. D'accordo su questo pratica-

mente tutti, in testa Del Corvo e Giulian-

te.

Abruzzo Engeneering, nonostante il ri-

corso vinto al Tar, come società in house

della Regione Abruzzo, ha visto la revoca

ed il blocco dell’affidamento diretto delle

commesse da parte della Regione, e corre

grossi rischi per il futuro.

Sempre la Regione, per non farsi soffiare

un bel gruzzolo di finanziamenti europei,

in parte destinati alla società mista pub-

blica, con procedura diretta, ha dovuto

riprogrammare i fondi Por-Fesr 2007-

/2013. Il tutto perché l’Ue ha dichiarato

impossibile rendicontare le spese, per via

dell’affidamento diretto ad Abruzzo En-

gineering.

La Provincia detiene il 10% del pacchetto

azionario, il 60% è della Regione, mentre

il 30% è appannaggio del socio privato

Selex Management. Con la banda larga,

Abruzzo Engeneering andrebbe a recupe-

rare liquidità e commesse, nonché dareb-

be una grande mano alle Amministrazio-

ni locali, che potrebbero ottimizzare le

loro funzioni.

Preoccupati i lavoratori, che se la prendo-

no con Chiodi..

Su www.leditoriale.com, testo ed inter-

viste di Matilde Albani, riprese Elisa-

betta Di Giorgio

Regione

ABRUZZO ENGINEERING, PIETRUCCI: "SERVONO AZIONI DEFINITIVE"

Sulla manifestazione posta in essere dai

lavoratori di Abruzzo Engineering ed a

seguito dell'incontro tra la rappresentanza

dei lavoratori ed i capigruppo provinciali,

il consigliere provinciale Pierpaolo Pie-

trucci ha emesso il seguente comunicato

stampa: "Sono molto soddisfatto di quan-

to emerso dall’incontro tra il presidente

della Provincia Antonio Del Corvo, i

capigruppo in Consiglio provinciale e i

lavoratori di Abruzzo Engineering. Im-

portante la reazione del presidente Del

Corvo che, dimostrando di conoscere

bene l’aspetto tecnico della questione,

anche nella considerazione che la Pro-

vincia detiene il 10 per cento delle quote

societarie, ha dato la piena disponibilità

a prendersi a cuore sia il destino dei la-

voratori, in termini di salvaguardia occu-

pazionale, che del reale rilancio della

società stessa. Mi auguro, ora, che porti

immediatamente la vicenda su un tavolo

istituzionale con il presidente della Giun-

ta Regionale, Gianni Chiodi, i soci di

Abruzzo Engineering e le rappresentanze

dei lavoratori, convocando senza indu-

gio, già dalle prossime ore, una riunione

dedicata come, peraltro, richiesto dall’-

ordine del giorno votato all’unanimità

dal Consiglio provinciale. Servono, ora,

azioni incisive e soluzioni definitive per i

dipendenti di Abruzzo Engineering: il

nostro territorio, infatti, non può più per-

mettersi di perdere ulteriori occupati.

Dietro ognuno di essi, ci sono storie di

vita, bambini, famiglie che da troppo

tempo sono costrette ad una esistenza

precaria.

Lo stesso Governo, infine, farebbe bene,

sin da ora, ad attivarsi per una proroga

dei contratti dei lavoratori precari della

ricostruzione, nel caso in cui i tempi per

la costituzione degli Uffici speciali do-

vessero prolungarsi, considerando il loro

lavoro prezioso e la professionalità ac-

quisita, ormai indispensabile per la rina-

scita di questo territorio".

L’Aquila 19 ottobre 2012 n. 126

Regione

8

METANODOTTO SNAM, MORONI DIFFIDA LA REGIONE Come assessore comunale alle Opere pub-

bliche e all’Energia, e anche per conto del

Coordinamento Interregionale Antigasdotto,

ho rivolto una formale diffida al presidente

della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, all’-

assessore regionale all’Ambiente Mauro Di

Dalmazio e al dirigente regionale del settore

Parchi, Territorio, Ambiente ed Energia

Antonio Sorgi, affinché, nella specifica

conferenza dei servizi, e comunque nelle

sedi istituzionali in cui la Regione Abruzzo

è chiamata a esprimere il proprio parere,

non sostengano che il metanodotto Snam e

la centrale di compressione prevista nel

relativo progetto non necessiterebbero di

conformità urbanistica. Tali posizioni, infat-

ti, non trovano alcun riscontro e sono, anzi,

in aperto contrasto con la normativa edilizia

vigente nel nostro Paese.

Nella nota ho chiesto altresì di ricevere

comunicazione di ogni atto riguardante i

procedimenti relativi al metanodotto e alla

centrale di compressione.

Ho inoltre rivolto una richiesta formale di

incontro sul progetto del metanodotto al

presidente della Provincia dell’Aquila An-

tonio Del Corvo e alla vice presidente Anto-

nella Di Nino.

Ricordo infatti che, nel corso dell’incontro

sull’argomento tenutosi nel maggio scorso

presso la sede del Ministero per lo Sviluppo

economico, alla presenza del presidente

della Regione Chiodi, dell’assessore Di

Dalmazio, del dirigente Sorgi, della vice

presidente della Provincia Di Nino e dei

rappresentanti del Comune di Sulmona,

l’architetto Sorgi, come risulta dai verbali,

assimilando di fatto il metanodotto Foligno

- Sulmona e l’annessa centrale di compres-

sione a opere di urbanizzazione, avrebbe

teorizzato che, di conseguenza, sulla base

della legge regionale in materia non neces-

siterebbero di conformità urbanistica. Si

tratta di una tesi del tutto priva di fonda-

mento, dal momento che, come recita la

normativa nazionale, solo le reti energetiche

di distribuzione possono ricadere in questa

categoria, mentre ne sono escluse quelle di

trasporto, quali, per l’appunto, i grandi me-

tanodotti ed elettrodotti. Inoltre, sostenere

che la realizzazione del metanodotto non

necessita di conformità urbanistica è una

evidente assurdità, alla luce delle note riper-

cussioni dell’opera in termini ambientali,

economici, turistici e, soprattutto, di perico-

losità sismica. Le stesse considerazioni

valgono per la centrale di compressione,

trattandosi di un impianto grande e com-

plesso, con un impatto elevatissimo sia sul

territorio che sulla salute dei cittadini. In-

somma, per opere di questo tipo, se fosse

attendibile la tesi del dirigente regionale,

basterebbe la denuncia di inizio attività.

Alla luce di questi presupposti ribadisco

inoltre la necessità di un incontro, del quale

da tempo aspettiamo la convocazione, da

parte del sottosegretario allo Sviluppo eco-

nomico De Vincenti, allo scopo di affronta-

re la discussione alla presenza di tutti i sog-

getti e i rappresentanti del territorio interes-

sati e coinvolti nella realizzazione del pro-

getto della Snam.

L’Assessore alle

Opere pubbliche e all’Energia

Alfredo Moroni


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