Date post: | 27-May-2015 |
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PSICOLOGI AL LAVOROOLTRE LA CRISI, ESPERIENZE E PROPOSTE PER LO SVILUPPO
DELLE PERSONE E DELLE ORGANIZZAZIONI
2° CONGRESSO NAZIONALE
4 e 5 ottobre 2013 Sala Congressi della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo
dell'Emilia Romagna
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
Monica Molino e Alessandro Mercuri
I FATTORI ANTECEDENTI DI UNA START-UP DI SUCCESSO
Marco CantamessaEmilio Paolucci
Alessandra ColombelliRosa Itta
Alberto CarpanetoAlessandro Mercuri
Michela CarossaDaniele Monti
Claudio CorteseChiara GhislieriMonica Mollino
Dip. di Ingegneria Gestionale e della ProduzionePolitecnico di Torino
Dip. di Psicologia, Università degli Studi di Torino
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
INTRODUZIONE
Dal 19/12/2012 entrata in vigore in Italia del Decreto Crescita 2.0 (Legge 221/2012), Sezione IX: “Misure per la nascita e lo sviluppo di imprese Start-up innovative”.
Obiettivi:
• Favorire la crescita sostenibile• Favorire lo sviluppo tecnologico• Favorire la nuova imprenditorialità• Favorire l’occupazione
Da qui un crescente interesse per il tema start-up…
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
DEFINIZIONE GOVERNATIVA DI START-UP
PER NOI LA START-UPÈ IL TEAM IMPRENDITORIALE composto da coloro che hanno
partecipato alla fondazione dell’impresa e si occupano (o si sono occupati per un periodo significativo)
delle principali funzioni aziendali.
Restart Italia: task force ministero sviluppo economico
(Cooney, 2005; Tihula & Pasamen, 2006; Harper, 2008; Stumpf et al. 2002)
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
FASI DEL CICLO IMPRENDITORIALE
Modello tratto da: Battistelli e Odoardi (2008), Baron (2007), Frese (2009), Vecchio (2003).
• idea
Intenzioneimprenditoriale
• b.plan
Scelta imprenditoriale • capitale
Creazione impresa
• vari indicatori
Successo imprenditoriale
Intenzione e avvio Successo e crescita
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PROGETTO DI RICERCA-INTERVENTO SULLA VALUTAZIONE DEL POTENZIALE DEI NEO-
IMPRENDITORIDOMANDE DI RICERCA: Da che cosa dipende il successo di una start-up? Quanto contano le caratteristiche personali del neo-imprenditore? Quali sono le caratteristiche imprenditoriali predittive del successo? Come si possono analizzare per prevedere il successo di una start up?
OUTPUT & DELIVERABLES:1. modello delle variabili determinanti del successo di una neo-impresa;2. processo per la diagnosi del potenziale del neo-imprenditore;3. kit di strumenti per la diagnosi del potenziale.
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
PROGETTO DI RICERCA-INTERVENTO SULLA VALUTAZIONE DEL POTENZIALE DEI NEO-
IMPRENDITORI
0Analisi letteratura
1Interviste con opinion leader
2Individuazione determinanti
3Verifiche sul campo
LE FASI DEL PROGETTO:
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
STATO DELL’ARTE IN LETTERATURA
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In letteratura scarso accordo sulle variabili psicologiche e organizzative predittive del successo imprenditoriale (Rauch & Frese, 2007).
Dall’analisi della letteratura internazionale psicologica e manageriale le variabili predittive del successo possono essere raggruppate in 3 categorie:
• CAPITALE UMANO: caratteristiche psicologiche (Rauch & Frese, 2007) e competenze professionali (Mitcthelmore & Rowley, 2010) del neo-imprenditore;
• CAPITALE SOCIALE: rete di relazioni del neo-imprenditore (Davidsson & Honig,
2003);
• CAPITALE ORGANIZZATIVO: caratteristiche di insieme del team di neo-imprenditori (Miller & Friesen, 1983).
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INTERVISTE
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OBIETTIVO:
Raccogliere le esperienze di alcuni opinion leader in tema di start-up, al fine di costruire una mappa di riferimento delle variabili che possono influenzare il successo imprenditoriale da confrontare con le evidenze della letteratura scientifica internazionale;
Contestualizzare le evidenze emerse dalla letteratura internazionale rispetto alla realtà italiana.
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INTERVISTE
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PARTECIPANTI:
Sono state intervistate 23 persone operanti nel campo della promozione d’impresa (incubatori accademici e privati, venture capitalists, business angels e servizi pubblici di sostegno all’imprenditoria).
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
INTERVISTE
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PROCEDURA:
Intervista semi-strutturata, finalizzata a indagare: • ambito di intervento e la tipologia di start-up con cui operano; • processo utilizzato per la selezione delle start-up; • caratteristiche personali e organizzative che considerano maggiormente
predittive del successo di una start-up.
L’analisi categoriale è stata condotta con il metodo carta e matita.
Al termine dell’intervista, i partecipanti hanno compilato un questionario attribuendo un ordine di importanza ad alcuni fattori presentati all’interno di tre categorie: capitale umano, capitale sociale, capitale organizzavo. Sui risultati del questionario sono state condotte analisi descrittive.
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MODELLO DETERMINANTI
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RISULTATI:
Dall’analisi di interviste e questionario viene confermata l’importanza del capitale umano come determinante del successo imprenditoriale.
CAPITALE UMANO
CAPITALE ORGANIZZATIVO
CAPITALE SOCIALE
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MODELLO DETERMINANTI
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CAPITALE UMANO – VARIABILI PSICOLOGICHE:
Bisogno di realizzazione
Bisogno di autonomia
Locus of control interno
Self-efficacy
Propensione al rischio
Passione per il lavoro
(Baum & Locke, 2004; Brandstätter, 2011; Rauch & Frese, 2007; Schmitt-Rodermund, 2004; Zhao & Seibert, 2006)
Resilienza
Goal Commitment
Self-regulation
Stabilità emotiva
Amicalità
Apertura alle esperienze
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MODELLO DETERMINANTI
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CAPITALE UMANO – COMPETENZE:
Leadership: insieme di capacità comunicative e relazionali finalizzate a stimolare e motivare i collaboratori verso il raggiungimento degli obiettivi (Jung & Avolio, 1999; Peterson et al., 2008).
Management: insieme di capacità di gestione e organizzazione del business (Mitcthelmore & Rowley, 2010).
Sviluppo di’impresa: insieme di capacità di ideazione e visione del business (Mitcthelmore & Rowley, 2010).
Specifiche di settore
Funzionali / di mestiere
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MODELLO DETERMINANTI
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CAPITALE ORGANIZZATIVO:
Entrepreneurial orientation (Miller & Friesen, 1983; Lumpkin & Dess, 1996), rappresentata da 5 fattori organizzativi:
• proattività, • autonomia, • innovatività, • assunzione di rischi, • aggressività competitiva.
Caratteristiche del team imprenditoriale: complementarietà, eterogeneità e team tenure (Carpenter, 2002; Harrison & Klein, 2007).
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MODELLO DETERMINANTI
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CAPITALE SOCIALE:
Network dell’imprenditore (Davidsson & Honig, 2003; Diochon et al., 2003):
• Far parte di un’organizzazione o associazione di imprenditori;
• Conoscere qualcuno che abbia avviato un’impresa;
• Fonti utilizzate per la raccolta di informazioni;
• Tipologia di contatti ritenuti importanti per l’avvio dell’impresa;
• Supporto del coniuge/compagno-a.
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
NEXT STEP: VERIFICHE SUL CAMPO
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SETTING STRUTTURATO della durata di circa 4 ore: Questionario carta e matita per la misura di:
• variabili psicologiche, • variabili organizzative,• capitale sociale,• caratteristiche socio-demografiche degli imprenditori e delle imprese.
Assessment center (colloquio individuale + prova di gruppo) per l’osservazione e valutazione delle competenze.
Questionario pre-inviato per la misura di indicatori di outcomes: crescita fatturato, patrimonio netto, incremento di personale.
PARTECIPANTI: start-up di 2/4 anni di vita, circa 50 team (120 persone).
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
DISCUSSIONI E CONCLUSIONI
Questo studio, tra i primi in Italia sul tema, conferma la necessità di approfondire la relazione tra variabili psicologiche, fattori organizzativi e successo imprenditoriale (Brandstätter, 2011).
Per quanto riguarda le variabili psicologiche, i risultati delle interviste si rivelano complessivamente in linea con la letteratura. Emergono come variabili nuove, poco studiate finora in relazione al successo imprenditoriale, il goal commitment, la self-regulation e la resilienza.
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
DISCUSSIONI E CONCLUSIONI
I risultati di questo studio saranno utili per indirizzare ricerche future, soprattutto di tipo longitudinale, e la costruzione di strumenti diagnostici a supporto di promotori di impresa e neo-imprenditori.
Nonostante i limiti di questo studio preliminare, può essere evidenziato come punto di forza la sua multidisciplinarietà e il ruolo di cerniera della psicologia del lavoro.
4 e 5 Ottobre 2013, Bologna
[email protected]; [email protected]
I FATTORI ANTECEDENTI DI UNA START-UP DI SUCCESSO